Unità didattica A Piedi Nudi Nei Parchi
Unità didattica A Piedi Nudi Nei Parchi
Unità didattica A Piedi Nudi Nei Parchi
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Le edizioni di questa collana<br />
vanno richieste a<br />
via Broseta 68/a<br />
24128 Bergamo<br />
tel. 035.2058058<br />
fax 035.260958<br />
www.cesvi.org E-mail: educazione@cesvi.org<br />
A piedi nudi<br />
nei parchi<br />
<strong>Parchi</strong> e aree protette sono luoghi indispensabili<br />
per tutelare l’ambiente e migliorare la<br />
qualità della vita. Questa unità di lavoro propone<br />
un percorso educativo che costruisce un<br />
itinerario verde tra parchi del Nord e del Sud<br />
del nostro pianeta, la casa comune che tutti<br />
devono imparare a rispettare e a proteggere<br />
sia che vivano in un territorio vicino, come la<br />
Lombardia, o lungo le rive del fiume Limpopo,<br />
che scorre nell’Africa Australe. L’educazione<br />
ambientale richiede un approccio interattivo<br />
che coniuga l’acquisizione di nuove conoscenze<br />
con la necessità di riflettere su comportamenti<br />
sostenibili a livello individuale e sociale.<br />
A tal fine abbiamo inserito numerose attività<br />
didattiche che i docenti possono gestire per<br />
analizzare i materiali e per aiutare i bambini<br />
ad essere propositivi e creativi nei confronti<br />
dell’ambiente.<br />
“L’educazione ambientale deve promuovere un<br />
approccio complessivo e di conseguenza un<br />
taglio interdisciplinare nelle relazioni tra il genere<br />
umano, la natura e l’universo”.<br />
(Art. 5 del “Trattato sull’educazione ambientale<br />
per lo sviluppo di società sostenibili”).<br />
collana trecentosessantagradi<br />
A piedi nudi<br />
nei parchi<br />
sedici
A piedi nudi<br />
nei parchi<br />
presentazione<br />
I parchi e le aree protette sono preziosi luoghi<br />
del pianeta dove si tenta di proteggere,<br />
preservare gli habitat di esseri umani, animali<br />
e piante. Costituiscono un’esperienza<br />
universale che si sta diffondendo, tra infinite<br />
difficoltà e resistenze nel Nord e nel Sud<br />
del mondo. Si tratta di luoghi straordinari,<br />
dove sono prioritarie le scelte che si pongono<br />
l’obiettivo di coniugare conservazione<br />
e promozione di uno sviluppo sostenibile<br />
per le comunità locali.<br />
Nuove specie di animali vengono continuamente<br />
scoperte così come nuove specie<br />
di piante da cui si ricavano sostanze fondamentali<br />
per combattere malattie anche<br />
gravi. La distruzione incessante di enormi<br />
aree verdi interrompe irrimediabilmente<br />
la possibilità di fare nuove scoperte e di<br />
migliorare le nostre conoscenze. Compromette<br />
l’esistenza e la cultura di numerosi<br />
gruppi umani che vivono da secoli in armo-<br />
nia con la natura, sentendosi parte di essa<br />
in relazione con tutti gli esseri viventi che<br />
condividono lo stesso habitat.<br />
Una cultura della sostenibilità, del rispetto<br />
e dell’amore per la natura passa attraverso<br />
l’educazione ambientale a scuola. È un passaggio<br />
fondamentale per concorrere alla formazione<br />
di cittadini responsabili.<br />
L’incontro e il confronto tra aree protette e<br />
parchi vicini e lontani può rappresentare un<br />
interessante approccio per individuare somiglianze<br />
e differenze negli stili di vita, nella<br />
flora e nella fauna in una prospettiva interculturale,<br />
dove la reciproca conoscenza è riconosciuta<br />
come valore per vivere in società<br />
sempre più multietniche. Le aree protette<br />
sono una risposta concreta e positiva agli<br />
enormi rischi ambientali che sta correndo la<br />
terra; sono un ponte tra comunità e natura<br />
per uno sviluppo sostenibile nel Nord e nel<br />
Sud del Mondo.<br />
Daniela Invernizzi
I principi di riferimento 03<br />
Scheda A<br />
Mille modi di vivere la natura 04<br />
Scheda B<br />
Uno sguardo verde sul pianeta 10<br />
Scheda C<br />
Esploriamo il Limpopo 12<br />
Scheda D<br />
I parchi e le aree protette in Lombardia 23<br />
Scheda E<br />
Laboratorio. Impariamo dalle fotografie 28<br />
Scheda F<br />
Riflettiamo 30<br />
Sezione fotografica<br />
Inserto a colori staccabile 15<br />
Bibliografia e sitografia 31<br />
Questa unità <strong>didattica</strong> nasce nell’ambito del progetto<br />
di educazione ambientale “A piedi nudi nei<br />
parchi - alla scoperta delle aree protette vicine e<br />
lontane” promosso da Cesvi, con il contributo<br />
delle Fondazioni Cariplo e ASM in collaborazione<br />
con i <strong>Parchi</strong> Adda Nord, Mincio e Oglio Sud. Si<br />
tratta di un percorso di educazione ambientale e<br />
allo sviluppo sostenibile rivolto a scuole primarie (II<br />
ciclo) lombarde che prevede l’intervento in classe<br />
di volontari, la distribuzione di materiali didattici,<br />
visite alle aree protette locali, un sito internet e un<br />
concorso. Il percorso educativo si pone la finalità<br />
generale di accrescere la conoscenza degli studenti<br />
della realtà parco e del legame tra dimensione<br />
locale e globale in un’ottica di sviluppo sostenibile.<br />
L’educazione ambientale è parte integrante<br />
dell’educazione alla cittadinanza in quanto il rispetto<br />
e l’amore per il pianeta insieme alla consapevolezza<br />
dei rischi ambientali che la Terra sta<br />
correndo, sono dimensioni che i cittadini devono<br />
possedere per mettere in atto a livello individuale e<br />
collettivo comportamenti coerenti.<br />
Questo testo si fonda su alcuni presupposti.<br />
• Il rispetto per la natura necessita di amore e<br />
disponibilità a sentirsi parte di essa. Per questo<br />
motivo si propone un “approccio caldo” con<br />
poesie e attività creative di vario genere.<br />
• L’analisi di realtà “verdi” vicine (i parchi della<br />
Lombardia) e lontane (il Parco Transfrontaliero<br />
del Gran Limpopo) è un passaggio fondamentale<br />
per capire l’importanza della biodiversità e<br />
la tutela dell’ambiente.<br />
• Le attività collegate ai contenuti e alle immagini<br />
si pongono l’obiettivo di fornire nuove conoscenze<br />
che non siano fine a se stesse e avulse<br />
dalla realtà, ma che aiutino a riflettere sui comportamenti<br />
individuali e collettivi.<br />
Le schede possono essere fotocopiate e distribuite<br />
agli studenti.<br />
Per maggiori approfondimenti in classe gli insegnanti<br />
sono invitati a visitare il sito www.apiedinudineiparchi.it<br />
e scaricare documenti e materiale<br />
fotografico e video.<br />
@ Spedisci gli elaborati richiesti negli esercizi contrassegnati dal logo qui accanto<br />
educazione@cesvi.org<br />
alla mail educazione@cesvi.org. Potrai vederli pubblicati sul sito<br />
www.apiedinudineiparchi.it insieme a tutti quelli delle altre scuole.<br />
indice<br />
a piedi nudi nei parchi 2
In questa scheda vengono riportati alcuni<br />
riferimenti a documenti internazionali<br />
che esplicitano principi e indicazioni<br />
significativi in relazione alle tematiche<br />
ambientali. La sezione del sito www.<br />
apiedinudineiparchi.it, rivolta ai docenti,<br />
contiene numerosi approfondimenti.<br />
LA CONVENZIONE INTERNAZIO-<br />
NALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E<br />
DELL’ADOLESCENZA<br />
Il 20 novembre 1989, l’Assemblea<br />
Generale delle Nazioni Unite ha approvato<br />
all’unanimità la Convenzione<br />
Internazionale sui Diritti dell’Infanzia<br />
e dell’Adolescenza che comprende un<br />
preambolo e 54 articoli. Nell’ambito<br />
del progetto “A piedi nudi nei parchi”<br />
si sottolinea l’importanza degli articoli<br />
28 e 29, dove non solo si ribadisce che<br />
l’educazione è un diritto umano fondamentale<br />
ma che il rispetto dell’ambiente<br />
è una finalità educativa. Inoltre l’articolo<br />
24 promuove il diritto alla salute che<br />
è connesso con la qualità dell’ambiente<br />
in cui bambini e bambine crescono.<br />
GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO<br />
Nel 2000 i capi di stato e di governo di<br />
tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite<br />
si sono riuniti e hanno sottoscritto la Dichiarazione<br />
del Millennio, che contiene<br />
8 obiettivi da raggiungere entro il 2015.<br />
Il 7 obiettivo “assicurare la sostenibilità<br />
ambientale” parla dell’ambiente e delle<br />
sue risorse a partire dall’acqua proprio<br />
perché ci sono problemi che affliggono<br />
le terra e mettono in pericolo la qualità<br />
della vita di tutti gli esseri viventi.<br />
IL PROTOCOLLO DI KYOTO<br />
Si tratta di un trattato internazionale<br />
sui cambiamenti climatici che stabilisce<br />
obiettivi per i tagli delle emissioni<br />
di gas responsabili dell’effetto serra, del<br />
riscaldamento del pianeta, da parte<br />
dei Paesi industrializzati. Sottoscritto<br />
da molti Paesi nella città giapponese<br />
di Kyoto l’11 dicembre 1997, il trattato<br />
1) Ratificata dall’Italia nel 1994<br />
i principi<br />
di riferimento<br />
è entrato in vigore il 16 febbraio 2005,<br />
dopo la ratifica anche da parte della<br />
Russia. Attualmente gli Stati stanno discutendo<br />
le modifiche a questo protocollo.<br />
CARTA DEI DIRITTI<br />
FONDAMENTALI DELL’UNIONE<br />
EUROPEA<br />
Articolo 37<br />
Tutela dell’ambiente<br />
Un livello elevato di tutela dell’ambiente<br />
e il miglioramento della sua qualità<br />
devono essere integrati nelle politiche<br />
dell’Unione e garantiti conformemente<br />
al principio dello sviluppo sostenibile.<br />
PARCHI E AREE PROTETTE<br />
La necessità di creare e gestire parchi<br />
e aree protette è enunciata dall’articolo<br />
8 della Convenzione Internazionale<br />
sulla Biodiversità. 1) (Conferenza ONU<br />
sull’Ambiente e lo Sviluppo, Rio de Janeiro<br />
1992).<br />
Gli Stati contraenti si impegnano a:<br />
• istituire zone e aree protette per difendere<br />
la diversità biologica;<br />
• promuovere la protezione degli ecosistemi.<br />
L’EDUCAZIONE AMBIENTALE<br />
L’importanza dell’educazione ambientale<br />
è stata sottolineata alla Conferenza<br />
ONU di Rio de Janeiro del 1992: in<br />
quella sede le associazioni ambientaliste<br />
di tutto il mondo hanno ribadito<br />
la necessità della presa di coscienza di<br />
modificare profondamente la relazione<br />
uomo-natura che domina l’Occidente,<br />
che significa passare da una visione del<br />
mondo, tipica della cultura occidentale,<br />
che vede l’essere umano dominante<br />
sulla natura a una visione che veda il<br />
futuro degli esseri umani come parte<br />
inseparabile del futuro della natura.<br />
L’essere umano, quindi, all’interno del<br />
sistema di relazioni che caratterizzano<br />
ogni ambiente.<br />
a piedi nudi nei parchi 3
@<br />
educazione@cesvi.org<br />
scheda<br />
auno<br />
LA NATURA IN VERSI<br />
La natura è un’inesauribile fonte di ispirazione.<br />
In tutti i tempi e in tutte le culture i<br />
poeti hanno dedicato poesie e pensieri agli<br />
elementi della natura. Pittori famosi hanno<br />
rappresentato la natura nei loro dipinti.<br />
SPECCHIO<br />
Ed ecco sul tronco<br />
si rompono gemme:<br />
un verde più nuovo dell’erba<br />
che il cuore riposa:<br />
il tronco pareva già morto,<br />
piegato sul botro. 2)<br />
E tutto mi sa di miracolo;<br />
e sono quell’acqua di nube<br />
che oggi rispecchia nei fossi<br />
più azzurro il suo pezzo di cielo,<br />
quel verde che spacca la scorza<br />
che pure stanotte non c’era.<br />
Salvatore Quasimodo (Italia)<br />
CANZONE D’AUTUNNO<br />
Per un sentiero d’oro vanno i merli…<br />
dove?<br />
Per un sentiero d’oro van le rose…dove?<br />
Per un sentiero d’oro io vado…dove?<br />
Autunno, dove? Dove, uccelli e fiori?<br />
J.R. Jimenez (Spagna)<br />
Usa la fantasia per...<br />
Leggi i testi di queste pagine e inventa nuove<br />
poesie seguendo le indicazioni. Puoi utilizzare<br />
la tua fantasia liberamente.<br />
• Componi una poesia in cui ogni verso inizia<br />
con “Se fossi…” o “Vorrei essere…”<br />
In ogni verso ci deve essere un elemento<br />
della natura (fiori, piante, animali…).<br />
• Scrivi su un post.it un verso della poesia<br />
che hai composto e incollalo su un cartellone<br />
insieme a quelli dei tuoi compagni.<br />
Ecco una poesia collettiva della classe.<br />
2) Botro: fosso<br />
Mille modi<br />
di vivere la natura<br />
ANCORA UN POCO<br />
Ancora un poco<br />
e scorgeremo i mandorli in fiore<br />
brillare i marmi al sole<br />
e il mare fluttuare.<br />
Ancora un poco<br />
solleviamoci ancora un po’ più su.<br />
G. Seferis (Grecia)<br />
LE FOGLIE<br />
Volteggiano le foglie<br />
giocano con il vento<br />
e parlano con i sassolini.<br />
(anonimo)<br />
VORREI ESSERE UN MELO SELVATICO<br />
Vorrei essere un melo selvatico,<br />
un grande melo selvatico,<br />
vorrei che del mio corpo si saziassero<br />
tutti i bambini affamati,<br />
coperti dalla mia ombra...<br />
Vorrei essere un melo selvatico…<br />
A. Jòzsef (Ungheria)<br />
Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra<br />
per parlare al cielo in ascolto.<br />
R. Tagore (India)<br />
• Leggi la frase di Tagore e scrivi i tuoi pensieri<br />
sugli alberi: “Gli alberi sono…”<br />
• Leggi la poesia “Canzone d’autunno”<br />
e immagina di rispondere alla domanda<br />
“dove”? Alla fine di ogni verso scrivi la<br />
tua frase.<br />
• Leggi la poesia “Ancora un poco”.<br />
Immagina la stagione che sta per venire.<br />
Descrivi come inizia a cambiare la<br />
natura nella località dove abiti (gli alberi,<br />
la terra, il cielo, gli animali...).<br />
a piedi nudi nei parchi 4
scheda<br />
auno<br />
GIOCA CON I COLORI PER…<br />
Ecco alcune idee.<br />
• Leggi la poesia “Foglie”. Chiudi gli occhi<br />
e pensa alle foglie che volteggiano.<br />
Poi disegnale su un foglio e inventa una<br />
didascalia per il tuo disegno.<br />
• Inventa paesaggi con…<br />
1. Il sale. Pensa ai colori di una stagione,<br />
colora con tempere o acquarelli un foglio<br />
da disegno. Lascia cadere sul foglio<br />
bagnato un po’ di sale grosso.<br />
Guarda che magia! Quando il foglio è<br />
asciutto puoi contornare le macchie con<br />
i pennarelli e inventare un paesaggio<br />
meraviglioso.<br />
2. La frutta. Prendi un limone tagliato a<br />
metà. Coloralo con un bel verde. Usa<br />
il limone per stampare impronte su un<br />
foglio. Ecco comparire le chiome degli<br />
alberi. Completale con i pennarelli. Puoi<br />
creare un bosco.<br />
3. La spugna. Bagna una piccola spugna<br />
nel colore. Appoggiala su un foglio<br />
asciutto. Utilizza diversi colori per immaginare<br />
un paesaggio visto dall’alto.<br />
Mille modi<br />
di vivere la natura<br />
Osserva e descrivi...<br />
Osserva i quadri di questa scheda.<br />
Scegli quello che preferisci e descrivi gli<br />
elementi della natura e dell’ambiente.<br />
William Turner - Grancanale<br />
Claude Monet - Gigli d’acqua<br />
Vincent Van Gogh - Arles<br />
a piedi nudi nei parchi 5
scheda<br />
L’ELEFANTINO<br />
adue<br />
<strong>Nei</strong> Bei Tempi Andati l’Elefante, miei cari bambini,<br />
non aveva la proboscide. Aveva solo un<br />
naso nerastro, rigonfio e grosso come uno stivale,<br />
che poteva dimenare, ma che non poteva<br />
usare per raccogliere gli oggetti. Ma c’era […]<br />
un Elefantino, che era pieno di insaziabile curiosità,<br />
e perciò poneva sempre le più strane<br />
domande. […] Chiedeva al suo alto zio, lo<br />
Struzzo, perché le penne della sua coda erano<br />
proprio così grigie ed il suo alto zio, lo Struzzo,<br />
lo sculacciava con il suo artiglio. Chiedeva alla<br />
sua alta zia, la Giraffa, perchè la sua pelle era<br />
così macchiettata e la sua alta zia, la Giraffa, lo<br />
sculacciava con il suo zoccolo. Eppure era sempre<br />
di una curiosità insaziabile! Chiedeva al suo<br />
grasso zio, l’Ippopotamo, perché i suoi occhi<br />
fossero rossi ed il suo grasso zio, l’Ippopotamo,<br />
lo sculacciava forte forte con il suo zoccolo.<br />
Chiedeva al suo peloso zio, il Babbuino, perché<br />
i meloni avessero quel sapore ed il suo peloso<br />
zio, il Babbuino, lo sculacciava con la sua pelosa<br />
zampa. […] Faceva domande su tutto ciò che<br />
vedeva, sentiva, provava, annusava o toccava<br />
e tutti i suoi zii e le sue zie lo sculacciavano.<br />
[…] Una bella mattina […] chiese: “Che cosa<br />
mangia il Coccodrillo per cena?” Allora tutti<br />
gridarono: “Zitto!” con tono terrificante e lo<br />
sculacciarono immediatamente senza fermarsi,<br />
per un bel po’. Quando ebbero finito, incontrò<br />
l’Uccello Kolokolo, che stava in mezzo ad un<br />
roveto e disse: “Mio padre mi ha sculacciato,<br />
mia madre mi ha sculacciato, tutti i miei zii e le<br />
mie zie mi hanno sculacciato per la mia insaziabile<br />
curiosità, eppure voglio ancora sapere che<br />
cosa mangia il Coccodrillo per cena!” L’Uccello<br />
Kolokolo disse con un lugubre grido: “Vai sulle<br />
rive del Grande Fiume Limpopo verdastro e limaccioso,<br />
costeggiato di alberi-della-febbre 3)<br />
e lo scoprirai.”<br />
La mattina seguente […] questo insaziabile Elefantino<br />
prese una cinquantina di chili di banane<br />
(quelle piccole, corte e rosse), una cinquantina<br />
di chili di canna da zucchero (del tipo lungo e<br />
viola) e diciassette meloni (verdi e croccanti) e<br />
3) Eucalipti che crescono in zone paludose e venivano<br />
ritenuti causa di malaria<br />
Mille modi<br />
di vivere la natura<br />
Lo sai che...<br />
Questo elefantino insieme agli altri soggetti<br />
è dipinto in stile tingatinga, arte popolare<br />
della Tanzania. Sul sito www.tingatinga.it<br />
puoi trovare altri bellissimi quadri che raffigurano<br />
l’ambiente e la natura del continente<br />
africano.<br />
disse a tutti i suoi cari familiari: “Addio, vado<br />
al grande Fiume Limpopo, verdastro e limaccioso<br />
[…] per scoprire cosa mangia il Coccodrillo<br />
per cena.” […] Dovete sapere, miei cari bambini,<br />
che fino a quella settimana, giorno, ora,<br />
minuto quel curiosissimo Elefantino non aveva<br />
mai visto un Coccodrillo e non sapeva come<br />
fosse fatto. […] La prima cosa che trovò fu un<br />
Serpentone-Pitone-Bicolore arrotolato intorno<br />
a una roccia.“Scusami,” disse l’Elefantino molto<br />
cortesemente, “Hai mai visto qualcosa che<br />
si chiama Coccodrillo da queste parti?”.“Se ho<br />
visto un Coccodrillo?” chiese il Serpentone-Pitone-Bicolore<br />
con tono terribilmente sprezzante.<br />
“Che mi chiederai poi?” “Scusami,” disse<br />
a piedi nudi nei parchi 6
scheda<br />
adue<br />
l’Elefantino, “ma potresti dirmi gentilmente<br />
che cosa mangia per cena?”Allora il Serpentone-Pitone-Bicolore<br />
si srotolò molto velocemente<br />
dalla roccia e sculacciò l’Elefantino con<br />
la sua coda squamata e sibilante. […] Disse addio<br />
molto cortesemente al Serpentone-Pitone-<br />
Bicolore, lo aiutò ad attorcigliarsi nuovamente<br />
alla roccia e continuò, un poco ammaccato,<br />
ma per nulla stupito, a mangiare meloni e a<br />
gettare via la buccia, perché non poteva raccoglierla,<br />
finché calpestò quello che pensava<br />
essere un pezzo di legno proprio sulla riva del<br />
Grande Fiume Limpopo, verdastro e limaccioso,<br />
tutto pieno di alberi-della-febbre. Ma<br />
in realtà era il Coccodrillo, miei cari bambini,<br />
ed il Coccodrillo aprì l’altro occhio, così! “Mi<br />
scusi,” disse l’Elefantino cortesemente, “le è<br />
capitato di vedere un Coccodrillo da queste<br />
parti?” Il Coccodrillo ammiccò con l’altro occhio<br />
e tirò metà della sua coda fuori dal fango.<br />
L’Elefantino molto cortesemente indietreggiò,<br />
perché non desiderava essere nuovamente<br />
sculacciato. […] “Avvicinati, Piccolo,” disse il<br />
Coccodrillo, “perché io sono un Coccodrillo,”<br />
e pianse lacrime-di-coccodrillo per dimostrare<br />
che era proprio vero. A quel punto l’Elefantino<br />
rimase senza fiato per l’emozione e si inginocchiò<br />
sulla riva dicendo: “Tu sei proprio la persona<br />
che ho cercato per tutti questi interminabili<br />
giorni. Potresti dirmi che cosa mangi per<br />
cena?” “Avvicinati, Piccolo,” disse il Coccodrillo,<br />
“e te lo sussurrerò in un orecchio.”Allora<br />
l’Elefantino mise la testolina vicino alla bocca<br />
del Coccodrillo tutta irta di denti, che lo prese<br />
per il suo piccolo naso, che fino a quella settimana,<br />
giorno, ora e esatto minuto non era mai<br />
stato più grosso di uno stivale, sebbene molto<br />
più utile. […] “Penso che oggi comincerò con<br />
Elefantino!” A questo punto, miei cari bambini,<br />
l’Elefantino si arrabbiò e disse, parlando attraverso<br />
il naso, così: “Aiudo! Mi stagga il naso!”<br />
A quel punto il Serpentone-Pitone-Bicolore accorse<br />
in tutta fretta dalla spiaggia e disse: “Mio<br />
giovane amico, se ora tu non tirerai immediatamente<br />
più forte che potrai, è mia opinione che<br />
questo tuo conoscente col cappotto di pelle<br />
Mille modi<br />
di vivere la natura<br />
a scacchi (intendeva indicare il Coccodrillo), ti<br />
strattonerà giù nel fiume limpido.” […] Allora<br />
l’Elefantino si accovacciò sulle zampe posteriori<br />
e tirò, tirò e tirò. Il suo naso cominciò ad<br />
allungarsi.[…] Poi l’Elefantino sentì che le sue<br />
zampe cominciavano a cedere e disse, attraverso<br />
il naso, che ora era lungo già quasi un<br />
metro e mezzo: “È trobbo forde per me!” Il<br />
Serpentone-Pitone-Bicolore scese dalla riva, si<br />
annodò in un doppio-doppio-nodo attorno alle<br />
zampe posteriori dell’Elefantino e disse: “Viaggiatore<br />
sconsiderato ed inesperto, ora dovremo<br />
impegnarci con tutte le nostre forze, perché se<br />
non faremo così è mia impressione che quella<br />
nave da guerra a elica con il ponte superiore<br />
corazzato (e con queste parole intendeva indicare,<br />
cari bambini, il Coccodrillo) guasterà permanentemente<br />
la tua carriera futura.” […] Così<br />
tirò e l’Elefantino tirò ed il Coccodrillo tirò, ma<br />
l’Elefantino ed il Serpentone-Pitone-Bicolore tirarono<br />
più forte ed alla fine il Coccodrillo lasciò<br />
andare il naso dell’Elefantino con un tonfo sordo<br />
che si poté sentire lungo tutto il Limpopo.<br />
Lo sai che...<br />
• Il fiume Limpopo è il secondo fiume per<br />
lunghezza dell’Africa australe. È lungo circa<br />
1.800 km. Le sue sorgenti si trovano in un<br />
catena montuosa in Sudafrica mentre la foce<br />
è nell’Oceano Indiano in Mozambico.<br />
• Il Limpopo segna per 640 km il confine tra<br />
il Sudafrica sulla riva destra e il Botswana e<br />
lo Zimbabwe, rispettivamente a nord-est e a<br />
nord.<br />
• Nel 1498 Vasco da Gama fu il primo esploratore<br />
europeo a conoscere questo fiume<br />
vicino alla foce.<br />
• Nel bacino del fiume, che corrisponde a<br />
un’area di circa 413.000 km², vivono 14 milioni<br />
di persone. La richiesta d’acqua eccede<br />
la riserva d’acqua rappresentata dal fiume.<br />
Molti degli abitanti del bacino del Limpopo<br />
vivono in povertà, la fame e la malnutrizione<br />
li affliggono durante la siccità e nei periodi di<br />
cattivo raccolto.<br />
a piedi nudi nei parchi 7
scheda<br />
adue<br />
Quindi l’Elefantino si accasciò violentemente<br />
ed improvvisamente, ma prima si preoccupò di<br />
dire: “Grazie,” al Serpentone-Pitone-Bicolore<br />
e poi si dedicò amorevolmente al suo povero<br />
naso stiracchiato, lo avvolse in foglie di banana<br />
fresche e lo immerse nel Grande Fiume Limpopo,<br />
verdastro e limaccioso perché si rinfrescasse.<br />
“Perché lo fai?” chiese il Serpentone-Pitone-Bicolore.<br />
“Non vedi?,” disse l’Elefantino,<br />
“il mio naso è completamente sformato e io<br />
sto aspettando che si accorci.” “Allora dovrai<br />
aspettare un bel po’,” disse il Serpentone-Pitone-Bicolore.<br />
“Alcune persone non sanno che<br />
cosa è meglio per loro”. L’Elefantino stette là<br />
tre giorni aspettando che il suo naso si ritirasse,<br />
ma non diminuì mai. Perché, miei cari bambini,<br />
avrete senz’altro capito che il Coccodrillo<br />
glielo aveva trasformato nella vera e propria<br />
proboscide che tutti gli Elefanti hanno oggi.<br />
Alla fine del terzo giorno arrivò una zanzara e<br />
lo punse sulla spalla e, prima che si rendesse<br />
conto di quello che stava facendo, sollevò la<br />
proboscide e con la sua estremità, la schiacciò.<br />
“Vantaggio numero uno!” disse il Serpentone-<br />
Pitone-Bicolore. “Non avresti potuto farlo con<br />
un semplice naso. Prova a mangiare qualcosa<br />
ora. ”Prima che si rendesse conto di quello<br />
che stava facendo l’Elefantino allungò la proboscide<br />
e raccolse un grosso fascio d’erba, lo<br />
pulì sfregandolo contro le zampe anteriori e se<br />
lo ficcò in bocca. “Vantaggio numero due!”<br />
disse il Serpentone-Pitone-Bicolore. …] Che ne<br />
pensi ora di essere nuovamente sculacciato?”<br />
“No caro,” disse l’Elefantino, “ma non mi piacerebbe<br />
per nulla.” “Ti piacerebbe sculacciare<br />
qualcun’altro?” chiese il Serpentone-Pitone-<br />
Bicolore. “Mi piacerebbe davvero molto” disse<br />
l’Elefantino.“Bene” disse il Serpentone-Pitone-<br />
Bicolore “scoprirai che quel tuo nuovo naso è<br />
molto utile per sculacciare gli altri.” “Grazie”<br />
disse l’Elefantino, “me ne ricorderò, e penso<br />
che ora andrò a casa da tutti i miei cari familiari<br />
e proverò.” […] Lasciò appositamente la strada<br />
verso casa al fine di trovare un grasso Ippopotamo<br />
(che non era suo parente) e gli diede uno<br />
sculaccione molto forte, per essere sicuro che<br />
Mille modi<br />
di vivere la natura<br />
Leggi il racconto e...<br />
• Trova gli animali che vengono nominati<br />
• Trova gli aggettivi che descrivono il fiume<br />
Limpopo<br />
• Disegna un fumetto con le nuvolette per<br />
spiegare il motivo della proboscide degli<br />
elefanti. Puoi ispirarti allo stile tingatinga.<br />
il Serpentone-Pitone-Bicolore avesse detto la<br />
verità sulla sua nuova proboscide. Il resto del<br />
tempo raccolse le bucce di melone che aveva<br />
gettato sulla strada verso il Limpopo, perché<br />
era un pachiderma molto ordinato. Una sera<br />
buia ritornò da tutti i suoi cari famigliari, attorcigliò<br />
la proboscide e disse: “Come state?”<br />
Erano tutti molto felici di vederlo ed immediatamente<br />
dissero: “Vieni qui e fatti sculacciare<br />
per la tua insaziabile curiosità.” “Peuh,” disse<br />
l’Elefantino. “Non penso che voialtri sappiate<br />
granché di sculaccioni, ma io sì e ve lo dimostrerò.”<br />
Poi srotolò la sua proboscide e fece<br />
andare a gambe all’aria due dei suoi cari fratelli.<br />
“Per tutte le banane” dissero, “dove hai<br />
imparato questo trucco e che hai fatto al tuo<br />
naso?” “Ne ho ricevuto uno nuovo da un Coccodrillo<br />
sulle rive del Grande Fiume Limpopo,<br />
verdastro e limaccioso” disse l’Elefantino. “Gli<br />
ho chiesto che cosa mangia per cena e lui mi ha<br />
dato questo “È molto brutto” disse il suo peloso<br />
zio, il Babbuino. “È vero” disse l’Elefantino.<br />
“Ma è molto utile” e prese il suo zio peloso, il<br />
Babbuino, per una zampa pelosa, lo sollevò e<br />
lo depose in un nido di calabroni. […] Alla fine<br />
la cosa era così elettrizzante che i suoi cari famigliari<br />
partirono uno alla volta, frettolosamente,<br />
verso le rive del Grande Fiume Limpopo, verdastro<br />
e limaccioso, tutto pieno di alberi-dellafebbre<br />
per ricevere i nuovi nasi dal Coccodrillo.<br />
Quando tornarono nessuno sculacciò più<br />
nessuno; e da qual giorno, miei cari bambini,<br />
tutti gli Elefanti che vedrete, e anche quelli che<br />
non vedrete, hanno una proboscide identica a<br />
quella dell’Elefantino.<br />
(liberamente tradotto dal testo originale The<br />
Elephant’s Child di J. R. Kipling)<br />
a piedi nudi nei parchi 8
scheda<br />
atre<br />
Nelle schede precedenti hai visto come la<br />
natura è da sempre una grande protagonista<br />
delle opere di artisti di vario genere.<br />
Prima di iniziare il nostro viaggio di esplorazione<br />
nei parchi vicini e lontani, rifletti con i<br />
tuoi compagni e compagne.<br />
Dopo aver utilizzato gli altri materiali, letto<br />
le schede e svolte le varie attività proposte,<br />
utilizzare le nuove conoscenze per scrivere<br />
AREA PROTETTA<br />
VERDE<br />
AREA PROTETTA<br />
Mille modi<br />
di vivere la natura<br />
BRAINSTORMING<br />
Costruisci un grande sole con i tuoi compagni<br />
con tanti raggi. Ogni raggio è un’idea,<br />
un pensiero, un disegno utili per spiegare il<br />
significato di Area Protetta.<br />
Questo modo divertente per raccogliere<br />
e mostrare le idee di tutti si chiama brainstorming.<br />
Adesso tutti insieme leggete e<br />
discutete i contenuti espressi nel brainstorming.<br />
Scrivete una didascalia per sintetizzare<br />
i pensieri più condivisi e ritenuti più importanti<br />
dalla classe per spiegare il termine<br />
“Area Protetta”.<br />
ACQUA<br />
una nuova e più approfondita definizione<br />
di “Area Protetta” che diventerà quella ufficiale<br />
della classe.<br />
a piedi nudi nei parchi 9
scheda<br />
buno<br />
PERCHÉ PARCHI E AREE PROTETTE<br />
SONO MOLTO IMPORTANTI<br />
<strong>Parchi</strong> e aree protette rappresentano uno degli<br />
strumenti principali per la conservazione della<br />
biodiversità in tutto il mondo. Si tratta di un<br />
modo concreto di dimostrare il rispetto e l’amore<br />
per l’ambiente. Nel corso del tempo diverse<br />
culture hanno sviluppato tanti modi di mettersi<br />
in relazione con la natura. Nelle Americhe, in<br />
Asia, in Africa, molte popolazioni si sentono<br />
da sempre parte integrante dell’ambiente, che<br />
non viene depredato delle sue risorse. <strong>Parchi</strong> e<br />
aree protette sono anche una grande opportunità<br />
per raggiungere l’obiettivo dello sviluppo<br />
sostenibile attraverso il coinvolgimento delle<br />
popolazioni locali nella tutela e conservazione<br />
ambientale. <strong>Parchi</strong> e aree protette hanno la<br />
funzione di proteggere gli ecosistemi che sono<br />
in pericolo, in quanto gravemente danneggiati<br />
o ridotti di estensione.<br />
LA BIODIVERSITà DELLA VITA<br />
Tipologia Specie note %<br />
Insetti 963.000 58,1<br />
Piante 270.000 16,3<br />
Altri invertebrati 210.000 12,7<br />
Protoctisti* 80.000 4,8<br />
Funghi 72.000 4,3<br />
Pesci 25.000 1,5<br />
Batteri 10.000 0,6<br />
Uccelli 9.750 0,6<br />
Rettili 8.002 0,5<br />
Anfibi 4.950 0,3<br />
Mammiferi 4.630 0,3<br />
Totale specie note 1.657.332 100<br />
* animali unicellulari microscopici<br />
Fonte: dati tratti da<br />
Groombridge B. e<br />
Jenkins M., 2002<br />
World Atlas of<br />
Biodiversity<br />
University of<br />
California Press<br />
4) Le foreste pluviali si estendono nelle aree vicine all’equatore. Sono costituite da più strati di<br />
vegetazione. A livello del suolo ci sono molte piante. Da 30 a 50 metri si sviluppa uno strato di<br />
vegetazione sempreverde con alberi altissimi che formano un grande ombrello verde.<br />
uno sguardo verde<br />
sul pianeta<br />
Parole chiave per l’ambiente<br />
Leggi le seguenti definizioni e discuti il loro significato<br />
con l’aiuto dell’insegnante. Nelle prossime<br />
schede ti sembreranno più chiare attraverso<br />
gli esempi, le immagini e le varie attività.<br />
Biodiversità. Varietà di tutte le forme viventi<br />
presenti in un ambiente. Le aree tropicali, in cui<br />
crescono le foreste pluviali, sono tra le regioni<br />
a più alto indice di biodiversità. Vi si trova infatti<br />
almeno il 50% delle specie viventi, molte<br />
ancora sconosciute. 4)<br />
Sviluppo sostenibile. “Uno sviluppo che soddisfa<br />
i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere<br />
la capacità di quelle future di rispondere<br />
ai loro” (fonte: rapporto Undp, 1988).<br />
Conservazione ambientale. Insieme degli interventi<br />
che vengono messi in pratica per salvaguardare<br />
le risorse naturali, e in particolare il<br />
suolo, l’acqua e la biodiversità.<br />
Ecosistema. Un ambiente e tutti gli esseri viventi<br />
e non viventi che lo abitano e che sono<br />
in relazione tra loro. Anche gli esseri umani<br />
fanno parte dell’ecosistema e possono compiere<br />
azioni positive (conservazione) o negative<br />
(inquinamento, distruzione) nei confronti<br />
dell’ambiente.<br />
Ecosostenibilità. Le attività economiche non<br />
devono essere in contrasto con l’ambiente e<br />
causare danni irreparabili e distruzione delle<br />
risorse.<br />
Lo sapevi che...<br />
• Nel 1872 è nato il Parco di Yellowstone,<br />
negli Stati Uniti. Si tratta del parco più vecchio<br />
del mondo!<br />
• Circa il 12% della superficie del Terra è<br />
riconosciuta come area protetta, ma non<br />
tutti gli ecosistemi sono protetti in modo<br />
adeguato (il mare appena lo 0,5%) e<br />
molte aree protette lo sono di nome, ma<br />
di fatto, non hanno risorse per funzionare<br />
bene (WWF).<br />
• Il 24 maggio è la Giornata Europea dei <strong>Parchi</strong>.<br />
Perché? Perché il 24 maggio del 1909<br />
è nato il primo parco europeo in Svezia.<br />
a piedi nudi nei parchi 10
scheda<br />
bdue<br />
PER INIZIARE…<br />
Spiega con le tue parole il termine deforestazione.<br />
Ne hai già sentito parlare? In che occasione?<br />
Ti ricordi delle immagini significative di<br />
qualche luogo in Italia o in altri Paesi? Secondo<br />
te che differenza c’è tra de-forestazione e<br />
ri-forestazione?<br />
La deforestazione è un problema ambientale<br />
molto grave! Questo ti fa capire ancora meglio<br />
quanto sia importante tutelare l’ambiente<br />
con parchi e aree protette.<br />
uno sguardo verde<br />
sul pianeta<br />
LEGGI LE INFORMAZIONI CHE SEGUONO E COLORA SUL PLANISFERO LE AREE A MAGGIOR<br />
RISCHIO DI DEFORESTAZIONE (da sito www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/Idpagina/3621 )<br />
Tra il 1990 e il 2005, il pianeta ha visto sparire il<br />
3% delle sue foreste. La deforestazione è causata<br />
in primo luogo dalla trasformazione delle<br />
foreste in terreni agricoli nei Paesi in via di sviluppo<br />
e prosegue al ritmo di 13 milioni di ettari<br />
6) all’anno. La perdita di superficie alberata è<br />
stata particolarmente rapida proprio nelle aree<br />
del globo con maggiore biodiversità: Asia sudorientale,<br />
Oceania, America Latina, Africa Subsahariana.<br />
Oltre alla perdita di biodiversità, la<br />
deforestazione contribuisce ai mutamenti climatici:<br />
l’impatto della deforestazione è calcolato tra<br />
il 18% e il 25% sul totale delle emissioni di gas<br />
serra. Negli ultimi anni, in altre regioni del mon-<br />
5) Immagine tratta dal sito www.images.encarta.msn.com/xrefmedia/sharemed/targets/images/pho/t012/T012754A.jpg<br />
6) 1 ettaro = 10.000 metri quadrati<br />
do (Europa, Nord America ed Estremo Oriente)<br />
la riforestazione, il recupero di terreni degradati<br />
e la naturale espansione dei boschi ha migliorato<br />
la situazione. Ma nel periodo 2000-2005 ancora<br />
7,3 milioni di ettari 6) di foresta l’anno sono stati<br />
distrutti. Ogni giorno scompaiono circa 200 chilometri<br />
quadrati di foreste, una superficie doppia<br />
rispetto all’intera area metropolitana di Parigi. La<br />
conservazione delle foreste è importantissima per<br />
la tutela della biodiversità. Oltre un terzo (36%)<br />
della superficie boschiva mondiale è rappresentato<br />
da foresta primaria - quella non intaccata<br />
da attività umane, e dunque particolarmente ricca<br />
di biodiversità animale e vegetale.<br />
a piedi nudi nei parchi 11
scheda<br />
PER INIZIARE…<br />
cuno<br />
Cerca sul tuo atlante o su una carta geografica<br />
dell’Africa questi tre Paesi: Sudafrica,<br />
Mozambico, Zimbabwe. Trova le capitali<br />
e i confini di ciascuno. Poi, per prepararti<br />
all’esplorazione del Parco Transfrontaliero<br />
del Gran Limpopo, leggi le schede che danno<br />
alcune informazioni importanti sull’ambiente<br />
dei tre Stati che ospitano il Parco.<br />
SUDAFRICA<br />
Il Sudafrica è un Paese<br />
con una grande varietà<br />
di climi, ambienti e<br />
paesaggi: a sud troviamo<br />
territori semidesertici;<br />
a nord, all’interno del Parco Kruger, il<br />
bushveld (altipiani e la savana); lungo la<br />
costa, la foresta temperata, zone paludose<br />
di grande importanza naturalistica e foreste<br />
subtropicali. Questa grande diversità di<br />
ambienti è l’habitat di una enorme quanti-<br />
Lo sapevi che...<br />
• La savana in genere è un ambiente tropicale<br />
e subtropicale con una vegetazione<br />
prevalentemente erbosa, con arbusti e alberi<br />
distanziati gli uni dagli altri. Questo<br />
tipo di ambiente si trova spesso in territori<br />
di passaggio fra la foresta pluviale e il deserto.<br />
• Nel parco Krugher vivono 493 specie di<br />
uccelli, tra cui 15 tipi di aquile. È una delle<br />
aree a più alta densità di uccelli predatori<br />
della Terra.<br />
• L’Unesco (organizzazione culturale, scientifica,<br />
educativa delle Nazioni Unite fondata<br />
nel 1946) ha dichiarato “Patrimonio<br />
dell’Umanità” il parco lacustre di Great St.<br />
Lucia, riserva faunistica e zona umida di<br />
grande importanza naturalistica. Ci sono<br />
infatti alcune delle più alte dune coperte<br />
esploriamo<br />
il Limpopo<br />
tà di specie del mondo animale e vegetale.<br />
Gli oceani sono popolati da squali, balene<br />
e delfini, pinguini africani e foche. Quindi<br />
possiamo dire che questo Paese ha una<br />
grande biodiversità. In Sudafrica ci sono<br />
parchi e aree protette dove si possono incontrare<br />
tutti gli animali della savana.<br />
Il Kruger è il più antico e grande dei suoi<br />
parchi (19.633 kmq) ospita più di 2.800<br />
ippopotami, 4.700 giraffe e sterminati<br />
branchi di zebre, impala, gnu e bufali che<br />
vengono cacciati da predatori come leoni,<br />
leopardi, ghepardi, iene, sciacalli e licaoni.<br />
di foreste della Terra abitate da rinoceronti<br />
neri, antilopi, pellicani rosati, fenicotteri,<br />
coccodrilli, ippopotami e nelle cui spiagge<br />
le tartarughe vanno a deporre le uova.<br />
a piedi nudi nei parchi 12
scheda<br />
ZIMBABwE<br />
cdue<br />
Lo Zimbabwe è un Paese<br />
continentale, senza<br />
sbocchi sul mare, situato<br />
tra le valli scavate da<br />
due grandi fiumi, lo Zambesi e il Limpopo,<br />
che delimitano il territorio rispettivamente a<br />
nord e a sud. L’ambiente naturale è maestoso<br />
con grandi fiumi che solcano il territorio con<br />
i loro affluenti. Nella maggior parte del territorio<br />
prevalgono la foresta rada, che prende<br />
il nome di tree-veld, e la savana con alberi -<br />
acacie e baobab - nelle zone meno piovose.<br />
Nelle zone più umide c’è la prateria, mentre<br />
lungo lo Zambesi e gli altri corsi d’acqua si<br />
possono trovare tratti di foresta a galleria. In<br />
questo Stato esistono numerosi parchi nazionali<br />
e aree protette. La flora e la fauna dello<br />
Zimbabwe sono molto varie. Elefanti, bufali,<br />
leoni, ghepardi, iene, sciacalli, scimmie, antilopi,<br />
coccodrilli, zebre e molti altri animali<br />
popolano i parchi nazionali. Alcune di queste<br />
specie sono uniche e rare, tra queste il ghepardo<br />
reale e il cercopiteco, una scimmia dalla<br />
gola bianca. Lungo le rive del fiume Zambesi,<br />
al confine con lo Zambia, si estende il Parco<br />
Nazionale di Mana Pools. Qui vive una importante<br />
colonia di rinoceronti neri.<br />
Lo sapevi che...<br />
esploriamo<br />
il Limpopo<br />
• L’ Unesco ha dichiarato le Cascate Vittoria<br />
- condivise con lo Zambia - Patrimonio<br />
dell’Umanità. Le cascate sono formate dal<br />
fiume Zambesi che, con un fronte di circa<br />
due chilometri, si getta in una gola alta<br />
107 metri portando fino a 545 milioni di<br />
litri d’acqua al minuto. Le cascate Vittoria<br />
sono Parco Nazionale dal 1952.<br />
• In Zimbabwe, Mozambico e nei Paesi vicini<br />
cresce l’albero delle salsicce che prende<br />
il nome dai suoi frutti marroni, a forma<br />
di salsiccia, che possono crescere fino a un<br />
metro di lunghezza. Il frutto viene mangiato<br />
da molti animali che contribuiscono<br />
a diffondere i semi con le feci.<br />
a piedi nudi nei parchi 13
scheda<br />
MOZAMBICO<br />
ctre<br />
Il Mozambico si trova<br />
nell’Africa sud-orientale<br />
e si affaccia sull’Oceano<br />
Indiano, di fronte all’isola<br />
di Madagascar. Le coste<br />
sono lunghe circa 2.500 km. Le pianure<br />
meridionali sono attraversate da tre importanti<br />
fiumi, il Limpopo, il Save e lo Zambesi.<br />
Il territorio è prevalentemente pianeggiante<br />
con una vegetazione più ricca lungo le rive<br />
dei fiumi e ampi tratti di savana. Nel cuore del<br />
Paese si trova il Parco Nazionale di Gorongosa<br />
dove, uomini e animali sono stati decimati<br />
da lunghi anni di guerra civile terminata nel<br />
Lo sapevi che...<br />
• Sudafrica, Mozambico e Zimbabwe trovandosi<br />
nell’emisfero meridionale hanno le<br />
stagioni invertite rispetto all’Italia: durante<br />
la stagione delle piogge, tra novembre e<br />
marzo, c’è caldo umido, mentre tra marzo e<br />
ottobre, il clima è caldo secco.<br />
• Il monte Binga è il più alto del Mozambico:<br />
2.435 metri.<br />
• Ilha de Mocambique (L’isola del Mozambico)<br />
piccola e meravigliosa isola corallina<br />
è stata dichiarata dall’Unesco “Patrimonio<br />
dell’Umanità”, per la sua importanza storica e<br />
per l’architettura multiculturale che è un misto<br />
di diversi stili: arabo, indiano, portoghese.<br />
esploriamo<br />
il Limpopo<br />
1992. Da allora il parco e altre aree protette<br />
si stanno ripopolando. Le foreste coprono il<br />
24% (2005) del territorio e il Paese è popolato<br />
da 115 (2004) specie animali minacciate di<br />
estinzione. I maggiori parchi nazionali sono il<br />
Gorongosa, lo Zinave e il Banhine.<br />
• La foresta incontaminata di Monte Mabu<br />
(alto 1.700 metri) è stata scoperta nel 2005<br />
grazie a foto satellitari e successivamente esplorata<br />
da un gruppo di scienziati.<br />
Attualmente è un’oasi protetta con un patrimonio<br />
ambientale straordinario. Infatti sono<br />
state trovate nuove specie di farfalle, camaleonti,<br />
piante e uccelli molto rari.<br />
E persino un serpente di cui non si conosceva<br />
ancora l’esistenza. Ogni anno gli scienziati<br />
descrivono circa 2.000 nuove specie di animali<br />
e vegetali, ma è molto difficile trovarne<br />
così tante in una sola zona!<br />
a piedi nudi nei parchi 14
1<br />
3<br />
Sullo sfondo castello di Trezzo. In primo piano centrale Taccani.<br />
(foto SPin360/AbcD) Distretto Bioculturale dell’Adda<br />
Ontano nero (foto SPin360/AbcD)<br />
Distretto Bioculturale dell’Adda<br />
2<br />
4<br />
Coppia di cicogne nel Parco del Mincio<br />
Valli del Mincio
5<br />
7<br />
Dormitorio degli aironi guardabuoi. Parco Oglio sud<br />
Luì Piccolo, Riserva Torbiere di Marcaria, Parco Oglio Sud<br />
6<br />
8<br />
Ecomuseo Rivalta Parco del Mincio<br />
Lanca di Runate Parco Oglio Sud.<br />
Zone tipiche della bassa valle dell’Oglio scavate dal fiume
9<br />
11<br />
Bambino in un campo di cocomeri, Bennde Mutale, Sudafrica<br />
Villaggio Makuleke, Sudafrica<br />
10<br />
12<br />
Savana, Gonarezhou NP, Zimbabwe<br />
Traghettatore sul fiume, Villaggio Mbuzi, Limpopo, Mozambico
13<br />
15<br />
Antilopi Kudu nel Parco Kruger, Sudafrica<br />
Baobab Parco Gonarezhou NP, Zimbabwe<br />
14<br />
16<br />
Leonessa nel Parco Kruger, Sudafrica<br />
Elefante africano nel Parco Kruger, Sudafrica
scheda<br />
c<br />
quattro<br />
UN PARCO CHE ATTRAVERSA<br />
LE FRONTIERE<br />
Carta d’identità del Parco<br />
Transfontaliero del Gran Limpopo<br />
Il Parco Transfontaliero del Gran Limpopo<br />
si trova nella parte meridionale dell’Africa<br />
(Africa australe).<br />
Comprende territori di tre differenti Paesi:<br />
Parco Nazionale del Limpopo in Mozambico;<br />
il Kruger National Park, il territorio della popolazione<br />
Makuleke e altre aree in Sudafrica;<br />
il Parco Nazionale Gonarezhou e altre aree<br />
protette in Zimbabwe.<br />
Gli Stati coinvolti si sono messi d’accordo<br />
per lavorare insieme su questi obiettivi. Il<br />
grande obiettivo finale del progetto è contribuire<br />
al miglioramento della qualità della<br />
vita delle comunità locali e dello stato delle<br />
risorse naturali.<br />
Che cosa significa parco transfrontaliero?<br />
Si chiama transfrontaliero proprio perché attraversa<br />
i confini di differenti Stati. Sono stati<br />
individuati dei corridoi, cioè dei passaggi,<br />
tra uno stato e l’altro che permettono agli<br />
animali di spostarsi più liberamente. I parchi<br />
transfrontalieri vengono chiamati anche<br />
“<strong>Parchi</strong> della Pace” proprio perché i confini<br />
tra uno Stato e l’altro non sono degli ostacoli<br />
ma dei punti di contatto e di conoscenza per<br />
le popolazioni locali.<br />
Quanto è grande il Parco del Gran Limpopo?<br />
Il Parco si estende per 35.000 chilometri<br />
quadrati quindi più grande della Lombardia<br />
che ne occupa 23.865. Costituisce il centro<br />
di un’area protetta più vasta. È uno dei parchi<br />
transfrontalieri più grandi del mondo.<br />
A che cosa serve questo parco?<br />
• Per conservare e proteggere la biodiversità<br />
del mondo animale e del mondo vegetale<br />
che popola la savana subtropicale. Ecosistema<br />
che necessita di essere protetto.<br />
• Per aiutare le comunità che vivono nei dintorni<br />
del parco a sviluppare un’economia<br />
esploriamo<br />
il Limpopo<br />
sostenibile che rispetti l’ambiente.<br />
• Per sviluppare l’ecoturismo, cioè un turismo<br />
che rispetti l’ambiente.<br />
Quali animali vivono nel parco?<br />
I “big five”: leone, elefante, bufalo, leopardo<br />
e rinoceronte. 116 specie di rettili, 34 differenti<br />
rane, 49 tipi di pesci. Sono state trovate<br />
500 specie di uccelli.<br />
Quali sono le attività per i turisti che visitano<br />
il parco?<br />
I visitatori hanno la possibilità di osservare i<br />
grandi animali e le altre specie nel loro habitat<br />
naturale. <strong>Nei</strong> territori a nord sono state<br />
catalogate più di 2.000 specie di piante<br />
che forniscono un habitat adatto alle antilopi,<br />
uccelli, rettili.<br />
Il Kruger National Park è uno degli ultimi<br />
posti sulla Terra dove vive il cane selvatico<br />
africano.<br />
Perché il fiume Limpopo si chiama così?<br />
Il Limpopo è un fiume con tanti nomi. Il<br />
popolo venda lo chiama Vhembe che significa<br />
“il raccoglitore”, gli Shangana Methe,<br />
“il mangiatore”. Nomi che indicano il<br />
corso impetuoso con piene e alluvioni che<br />
possono distruggere i raccolti. <strong>Nei</strong> tratti costeggiati<br />
da foreste, le rive sono più protette<br />
dalle alluvioni, dagli alberi Phalavurha,<br />
che significa “quello che liscia l’arco” perchè<br />
con le foglie si lucidano archi e frecce.<br />
a piedi nudi nei parchi 19
@<br />
educazione@cesvi.org<br />
scheda<br />
c<br />
quattro<br />
Per approfondire...<br />
Ambiente<br />
Fiume<br />
Popolazione (attività, acqua..)<br />
Bambini<br />
Animali<br />
Bracconaggio<br />
Osserva la foto...<br />
esploriamo<br />
il Limpopo<br />
Guarda i video e le fotografie del Parco Tranfrontaliero del Gran Limpopo sul sito<br />
www.apiedinudineiparchi.it e scrivi su un foglio la carta d’identità del Parco con nuove<br />
informazioni seguendo questa griglia.<br />
Sono studenti che vivono in un villaggio nei pressi del Parco Transfontaliero del Gran<br />
Limpopo. Stanno frequentando una lezione di educazione ambientale per imparare a<br />
conoscere la savana. Scrivi loro una lettera in cui spieghi che anche la tua classe fa educazione<br />
ambientale e racconta, ad esempio, la visita a un parco.<br />
a piedi nudi nei parchi 20
scheda<br />
c<br />
cinque<br />
LA PAROLA AI TESTIMONI<br />
Per approfondire la conoscenza del Parco<br />
Transfrontaliero del Gran Limpopo, ti proponiamo<br />
di leggere le testimonianze che<br />
seguono raccolte dal personale Cesvi nel<br />
marzo 2009.<br />
INTERVISTA A NICKY SHONGwE<br />
AHEAD coordinator, SANPark, Sudafrica.<br />
Da dove nasce l’idea di un parco transfrontaliero?<br />
L’idea nacque da persone […] come nelson<br />
Mandela, che insieme immaginarono<br />
la possibilità di lavorare e unire le forze<br />
dei loro paesi ai fini di conservare e tutelare<br />
l’ambiente. Lavorare insieme per<br />
l’ambiente può portare anche altri benefici,<br />
ma l’obiettivo di fondo resta quello di<br />
promuovere la cooperazione tra i paesi,<br />
sostenendo la collaborazione e la pace.<br />
Quali sono i principali obiettivi che i Paesi<br />
si sono prefissi?<br />
per quanto riguarda la dimensione ecologica<br />
e la conservazione ambientale, disporre<br />
di una vasta superficie rende più<br />
efficace la conservazione dell’ambiente.<br />
Gli animali, quando non c’era presenza<br />
umana, non erano circondati da tutte<br />
quelle recinzioni che sono state via via<br />
erette nel tempo. Creare un’area di tutela<br />
transfrontaliera, dove le recinzioni vengono<br />
rimosse, offre alla fauna l’opportunità<br />
di vivere in un ambiente più naturale, con<br />
benefici anche per la vegetazione e la flora.<br />
Queste trovano un contesto migliore<br />
invece che essere confinate su una piccola<br />
superficie con molte specie animali<br />
esercitando pressione e degradando l’ambiente.<br />
Un’area più grande offre maggiori<br />
possibilità per un’interazione più naturale<br />
tra gli stessi animali, tra loro e l’ambiente,<br />
e tra gli uomini e l’ambiente.<br />
esploriamo<br />
il Limpopo<br />
INTERVISTA A VETTLEE<br />
SUKANI MACEBELE<br />
Community Property Association,<br />
MakuleKe.<br />
Area del Kruger National Park, Sudafrica.<br />
Ci può parlare del trasferimento forzato<br />
della vostra comunità?<br />
Mi chiamo Vettlee ed avevo 10 anni quando<br />
le truppe del governo giunsero per portarci<br />
a vivere in un altro luogo.<br />
Si trattò di una rimozione forzata perché<br />
non fu chiesto il consenso alla comunità.<br />
[…] Qui siamo stati dal 1969 al 1996<br />
quando iniziammo il processo legale di ripresa<br />
di possesso della nostra terra grazie<br />
a una nuova legge promulgata dal nuovo<br />
governo sudafricano eletto nel 1994 dopo<br />
la caduta del regime di apartheid.<br />
Questo governo riconosceva il diritto alle<br />
popolazioni che avevano perduto la terra<br />
di richiederne il possesso. […]<br />
decidemmo di dedicarci all’eco-turismo e<br />
alla conservazione ambientale […].<br />
Oggi in quest’area più di 80 giovani trovano<br />
lavoro nei due hotel, mentre le risorse<br />
generate sono investite dalla comunità per<br />
migliorare le nostre condizioni di vita.<br />
noi promuoviamo progetti sostenibili.<br />
[…] La nostra esperienza è molto cresciuta.<br />
proprio qui gestiamo un Bed & Breakfast<br />
e un centro culturale comunitario.<br />
Quando gli ospiti giungono dall’Europa<br />
o altrove sentono l’interesse di visitarci e<br />
conoscere il villaggio. Alcuni vengono qui<br />
approfittando del Bed & Breakfast lasciando<br />
risorse che vanno a beneficio comunitario.<br />
a piedi nudi nei parchi 21
scheda<br />
c<br />
cinque<br />
Prova a rispondere...<br />
• Perché il Parco Transfrontaliero porta un<br />
messaggio di pace?<br />
• Perché gli animali vivono meglio nel Parco<br />
Transfrontaliero?<br />
esploriamo<br />
il Limpopo<br />
• Quali sono le attività della popolazione<br />
Makuleke tornata nel suo territorio?<br />
• Che tipo di lavoro svolgono i giovani Makuleke?<br />
La regione Makuleke situata nella parte nord del National Kruger Park ha un alto<br />
grado di biodiversità. Sono presenti enormi baobab, 250 specie di uccelli, il rinoceronte<br />
bianco, il più grande mammifero del mondo dopo l’elefante.<br />
L’allevamento del bestiame è un’importante fonte di sostentamento per le popolazioni<br />
che vivono nei pressi del Parco del Gran Limpopo.<br />
a piedi nudi nei parchi 22
scheda<br />
duno<br />
UNO SGUARDO VERDE SULL’ITALIA<br />
I parchi italiani più vecchi sono il Parco Nazionale<br />
del Gran Paradiso (1922) ed il Parco<br />
Nazionale d’Abruzzo (1923).<br />
Quasi l’11% del territorio italiano è oggi tutelato<br />
attraverso:<br />
• 23 parchi nazionali.<br />
• 22 aree naturali marine protette e riserve<br />
naturali marine.<br />
• 146 riserve naturali statali.<br />
• 105 parchi naturali regionali.<br />
• 335 riserve naturali regionali.<br />
• 141 aree protette regionali.<br />
E adesso prova a fare la somma …<br />
Poi aggiungi.<br />
• 50 zone umide<br />
• 8 riserve MaB (Man and the Biospher)<br />
Unesco (Riserve della biosfera, aree di<br />
studio delle relazioni tra uomo e natura).<br />
• 63 riserve biogenetiche (programma di<br />
conservazione di esempi rappresentativi<br />
di diversi tipi di ambienti naturali per proteggere<br />
il patrimonio floristico e faunistico<br />
europeo).<br />
• 6 aree specialmente protette di importanza<br />
mediterranea.<br />
• 1 area internazionale “Santuario dei<br />
mammiferi marini”.<br />
TOTALE AREE PROTETTE: ...........<br />
Sai se sul territorio in cui vivi sono presenti<br />
parchi o aree protette di qualche tipo?<br />
Per approfondire consulta il sito www.parks.it<br />
Adesso elenca i parchi e le aree protette che<br />
hai trovato.<br />
i parchi e le aree<br />
protette in Lombardia<br />
Trova i parchi nazionali...<br />
Con l’aiuto di una carta fisica dell’Italia<br />
cerca i parchi nazionali che sono segnati<br />
nella cartina muta. Quale parco nazionale<br />
si trova in Lombardia?<br />
Osserva la mappa<br />
L’area blu rappresenta il “Santuario dei<br />
mammiferi marini”. Quali Stati sono coinvolti?<br />
Quali sono le località di riferimento<br />
a nord, sud, est, ovest?<br />
a piedi nudi nei parchi 23
scheda<br />
ddue<br />
CONOSCIAMO L’AMBIENTE DELLA LOMBARDIA<br />
i parchi e le aree protette<br />
in Lombardia<br />
Tutte le classi che partecipano al progetto “A piedi nudi nei parchi” sono in Lombardia.<br />
Insieme ai tuoi compagni costruisci una scheda sulle caratteristiche principali dell’ambiente<br />
in cui si trova la tua scuola. Ti proponiamo di esplorare il territorio raccogliendo<br />
informazioni con questo schema arricchendolo con disegni e fotografie.<br />
• Località<br />
• Territorio ( pianura, montagna….)<br />
• Presenza di corsi d’acqua<br />
• Flora<br />
• Fauna<br />
• Presenza di aree verdi (prati, giardini urbani..) le loro funzioni principali.<br />
Tipi di alberi, arbusti, fiori, attrezzature. Genere di persone che le frequentano.<br />
• Problemi ambientali (inquinamento, traffico, mancanza di spazi verdi….)<br />
PARCHI E AREE PROTETTE<br />
DELLA LOMBARDIA<br />
Sul sito http://www.parks.it/regione.lombardia/map.html<br />
trovi la mappa interattiva<br />
riportata in questa scheda, che ti permette<br />
di trovare le informazioni sulle aree arancioni<br />
che rappresentano parchi e aree protette<br />
della regione.<br />
Si tratta del 25% del territorio lombardo.<br />
@<br />
educazione@cesvi.org<br />
a piedi nudi nei parchi 24
scheda<br />
VISITA AL PARCO<br />
dtre<br />
Turisti Responsabili<br />
Nell’ambito di questo progetto e in molte<br />
altre occasioni (vacanze, gite d’istruzione..)<br />
ti capiterà di visitare un parco, un’oasi,<br />
un’area protetta.<br />
Per essere un vero turista responsabile,<br />
prova a riflettere sulle azioni, i materiali,<br />
la documentazione, i preparativi e i comportamenti<br />
nei confronti di persone, animali,<br />
vegetali e strutture.<br />
LA CLASSE AL LAVORO...<br />
Adesso dividetevi in tre gruppi e lavorate<br />
rispettivamente sul prima, il durante, il<br />
dopo la visita al parco.<br />
Poi riunitevi tutti insieme e discutete le<br />
vostre proposte.<br />
Potete stabilire dei ruoli per rendere la visita<br />
più approfondita: fotografi, disegnatori<br />
naturalistici, cartografi, cineoperatori,<br />
giornalisti.<br />
PRIMA DELLA VISITA<br />
(gruppo 1)<br />
7) Foto Parco Oglio Sud - SPin360/ABcD – Distretto Bioculturale<br />
dell’Adda.<br />
i parchi e le aree protette<br />
in Lombardia<br />
DURANTE LA VISITA<br />
(gruppo 2)<br />
non dimenticare di intervistare<br />
il personale del parco e<br />
di osservare cartelli e segnali<br />
sui comportamenti corretti<br />
Alcune idee...<br />
• Costruire un erbario (fotografico, disegnato<br />
o, se vi danno il permesso, con veri<br />
vegetali).<br />
• Scrivere un articolo sul giornalino o sul<br />
sito della scuola.<br />
• Scrivere un decalogo di comportamenti<br />
ecosostenibili (che rispettano l’ambiente)<br />
e distribuirlo alle altre classi.<br />
DOPO LA VISITA<br />
(gruppo 3)<br />
a piedi nudi nei parchi 25
scheda<br />
dtre<br />
CERCA LA BIODIVERSITA’<br />
Il parco che hai visitato, come tutte le aree<br />
protette del mondo, è un luogo dove si cerca<br />
di proteggere e sviluppare la biodiversità<br />
(leggi pag. 10).<br />
Ora ti proponiamo una serie di attività che<br />
possono essere svolte durante la visita a un<br />
parco e altre da svolgere successivamente<br />
per approfondire gli argomenti che riguardano<br />
l’ambiente.<br />
ATTIVITà 1<br />
Esploriamo con i 5 sensI<br />
FASE 1<br />
Trascorri 10 minuti in un luogo scelto. Dai<br />
uno sguardo d’insieme, per avere un’ impressione<br />
generale. Senti le sensazioni suscitate<br />
dall’ambiente, utilizzando ciascun senso.<br />
FASE 2 VISTA.<br />
Osserva ciò che puoi vedere.<br />
Che impressioni visive hai del luogo? Osserva<br />
le piante, gli animali, i colori, le forme…<br />
FASE 3 UDITO.<br />
Chiudi gli occhi e ascolta tutto ciò che puoi<br />
udire. Quali sono le fonti dei suoni?<br />
i parchi e le aree protette<br />
in Lombardia<br />
Completa la tabella inserendo tutti i nomi di<br />
piante e animali che ti ricordi. Pensa anche<br />
alle specie a rischio di estinzione. Le fotografie<br />
possono aiutarti a ricordare. Confronta<br />
la tua tabella con quella dei tuoi compagni<br />
per costruire un grande cartellone illustrato<br />
da appendere in classe.<br />
FLORA Attività umane per proteggere la biodiversità<br />
FAUNA Attività umane per proteggere la biodiversità<br />
FASE 4 TATTO.<br />
Tocca con le tue mani e altre parti del corpo<br />
un tronco, l’acqua…<br />
Quali sensazioni provi?<br />
FASE 5 GUSTO E OLFATTO.<br />
Annusa. Che cosa senti? Il luogo ha particolari<br />
odori, profumi? Se è possibile, assaggia.<br />
ATTIVITà 2<br />
Fare una passeggiata<br />
FASE 1<br />
Muoviti lentamente lungo un percorso<br />
nel parco, concentrandoti su un senso alla<br />
volta. Mentre cammini fai attenzione ai<br />
cambiamenti in relazione a ciò che vedi,<br />
ascolti, odori, tocchi; ai volumi, alle luci,<br />
agli ostacoli.<br />
FASE 2<br />
Dopo la passeggiata, ripercorri la sequenza<br />
della tua esperienza. Disegna la passeggiata<br />
per qualcun altro cercando di focaliz-<br />
a piedi nudi nei parchi 26
@<br />
educazione@cesvi.org<br />
scheda<br />
dtre<br />
zare l’esperienza con la massima varietà di<br />
luoghi e sensazioni. Scrivi istruzioni semplici<br />
e chiare specificando dove andare e cosa<br />
fare. Le azioni che tu consigli (che cosa vedere,<br />
toccare...).<br />
ATTIVITà 3<br />
Scoprire che cosa raccontano i luoghi<br />
FASE 1<br />
Pensa alla visita al parco ai luoghi che hai visitato.<br />
Tieni conto anche delle informazioni<br />
che hai raccolto.<br />
Immagina che ciascuno di questi luoghi si<br />
racconti in prima persona.<br />
Scrivi la sua storia.<br />
Sono un bosco di ….<br />
Sono il fiume….<br />
Sono la palude……<br />
FASE 2<br />
Lettura dei racconti in classe.<br />
ATTIVITà 4<br />
Giochiamo a ritrovare l’albero<br />
Si gioca a coppie. A turno, uno dei due, dopo<br />
essere stato bendato, viene accompagnato<br />
dal compagno davanti a un albero.<br />
Attenzione non bisogna rendere il percorso<br />
troppo facile…Il compagno bendato deve<br />
utilizzare tutti i sensi, escluso la vista, per<br />
prepararsi al riconoscimento. Dopo un altro<br />
percorso, tolta la benda deve ritornare davanti<br />
al suo albero.<br />
8) Foto Traghetto di Leonardo, basato su studi di Leonardo da Vinci,<br />
Imbersago sull’Adda<br />
i parchi e le aree protette<br />
in Lombardia<br />
E al ritorno in classe…<br />
ATTIVITà 5<br />
Conosciamo il parco?<br />
Organizziamo una gara. Dopo la visita al<br />
parco, si divide la classe in due gruppi. Ciascun<br />
gruppo prepara un elenco di domande<br />
alle quali l’altro gruppo deve rispondere nel<br />
tempo stabilito. È consentito documentarsi<br />
utilizzando materiali raccolti durante la visita,<br />
testi, mappe, internet…<br />
Le seguenti domande sono un esempio.<br />
• Nominate qualche pianta. Si tratta di latifoglie<br />
o aghifoglie. Sapete perché si chiamano<br />
così?<br />
• Conoscete l’aspetto di qualche nido di<br />
uccello? Descrivetelo a parole o con un<br />
disegno.<br />
• In quali forme avete incontrato l’acqua?<br />
ATTIVITà 6<br />
Il mosaico del bosco<br />
Traccia un bosco su un cartoncino. Colora<br />
a tempera dei fogli bianchi, decidendo i colori<br />
che rappresentano meglio il tuo bosco.<br />
Ritaglia i fogli colorati, prima a strisce poi in<br />
tanti quadratini, che sono le tessere del tuo<br />
mosaico. Incolla le tessere sul tuo disegno.<br />
Utilizza la stessa tecnica per rappresentare<br />
la savana.<br />
Descrivi somiglianze e differenze tra i due<br />
ambienti.<br />
a piedi nudi nei parchi 27
scheda<br />
euno<br />
IMPARIAMO DALLE FOTOGRAFIE<br />
Quando apri un libro, un giornalino, un<br />
sito internet che contengono delle belle<br />
immagini sicuramente li trovi più interessanti,<br />
ricchi di informazioni e piacevoli da<br />
utilizzare. (Prova a immaginarli senza illustrazioni!).<br />
Nella scheda seguente ti proponiamo<br />
alcune attività che utilizzano le fotografie<br />
contenute in questa pubblicazione<br />
e nel sito www.apiedinudineiparchi.it.<br />
Vedrai quante nuove conoscenze imparerai<br />
osservando con attenzione le immagini.<br />
Sono un buon punto di partenza per capire<br />
meglio gli argomenti trattati che riguardano<br />
come ormai sai bene, aree protette vicine<br />
e lontane.<br />
UNO SGUARDO D’INSIEME…<br />
• Osserva tutte le fotografie contenute<br />
nel testo e scegli quella che ti colpisce di<br />
più. Descrivi la foto in modo particolareggiato<br />
(persone, animali, caratteristica<br />
dell’ambiente, attività). Spiega il motivo<br />
della tua scelta.<br />
Laboratorio.<br />
impariamo dalle fotografie<br />
• Le fotografie mostrano vari aspetti di alcuni<br />
<strong>Parchi</strong> della Lombardia e del Parco<br />
Transfrontaliero del Gran Limpopo. Questi<br />
parchi, pur essendo in diversi continenti,<br />
hanno un’importante caratteristica<br />
in comune: sono parchi fluviali. Elenca i<br />
fiumi presenti nelle foto e descrivi gli ambienti<br />
fluviali.<br />
Osserva e rispondi...<br />
INVENTA IL TITOLO E LA DIDASCALIA PER QUESTA FOTO<br />
Cerca nell’inserto fotografico le due foto<br />
che rappresentano due grandi alberi.<br />
Completa scrivendo sul quaderno le didascalie<br />
con le informazioni corrette.<br />
1 (......) è una pianta autoctona, tipica<br />
delle rive dell’Adda. È una specie che necessita<br />
di una costante presenza di acqua<br />
nel suolo. Nel Parco (......) è molto comune<br />
presso le rive del fiume (......) ed in<br />
tutte le zone umide.<br />
2 (......) cresce in Africa. È un albero in<br />
grado di resistere a lunghi periodi di siccità<br />
perchè immagazzina grandi quantità<br />
d’acqua nel tronco. È diffuso nel Parco<br />
Transfrontaliero del (......) che comprende<br />
territori di tre Stati: (......)<br />
a piedi nudi nei parchi 28
scheda<br />
euno<br />
COSTRUIAMO UN POSTER<br />
(POCHE PAROLE TANTE IMMAGINI!)<br />
Lavoro di gruppo. Produzione di un poster<br />
per invitare le persone a visitare un parco.<br />
Il poster può rappresentare a scelta:<br />
a) Parco visitato durante l’uscita <strong>didattica</strong>.<br />
b) Parco del Gran Limpopo<br />
Regole da rispettare<br />
• Ogni poster deve avere un titolo.<br />
• Utilizzare tante immagini/disegni/foto.<br />
• Inserire massimo 5/6 frasi o singole<br />
parole.<br />
Materiali<br />
• Fotocopie delle foto contenute nel testo<br />
o reperite www.apiedinudineiparchi.it<br />
• Tanti giornali illustrati<br />
• Forbici, colla, pennarelli<br />
• Cartelloni<br />
Laboratorio.<br />
impariamo dalle fotografie<br />
INVENTA IL TITOLO E LA DIDASCALIA PER QUESTA FOTO<br />
9) Archivio Parco del Mincio, foto Martignoni<br />
FASI DI LAVORO<br />
1. Divisione in gruppi di 4/5 persone con i<br />
materiali.<br />
2. Brainstorming nel gruppo su che cosa<br />
si ritiene importante comunicare nel<br />
poster. Perché è un posto bello, interessante?<br />
Che caratteristiche hanno flora<br />
e fauna? Quali regole per il turista responsabile?<br />
3. Ricerca di immagini che possono rappresentare<br />
al meglio i messaggi che il<br />
gruppo intende comunicare.<br />
4. Tutti i poster vengono appesi al muro,<br />
tutti si alzano (se necessario a turno) e<br />
li osservano.<br />
5. A turno uno studente interpreta il poster<br />
prodotto da un altro gruppo (che deve<br />
verificare se il messaggio è chiaro, ambiguo,<br />
confuso, contraddittorio).<br />
6. Se ci sono almeno 3/4 poster si può votare<br />
quello che si preferisce, concordando<br />
prima i criteri, tra i seguenti:<br />
• chiarezza della comunicazione<br />
• condivisione del messaggio<br />
• realizzazione artistica<br />
a piedi nudi nei parchi 29
scheda<br />
Leggi la fiaba africana e scrivi la tua opinione<br />
sul suo significato.<br />
Poi confronta le tue opinioni con quelle dei<br />
tuoi compagni per arrivare a un significato<br />
condiviso.<br />
Durante un incendio nella foresta,<br />
mentre gli animali fuggivano,<br />
un colibrì volava in senso contrario con<br />
una goccia d’acqua nel becco.<br />
Cosa credi di fare?<br />
gli chiese il leone.<br />
Vado a spegnere l’incendio!<br />
rispose il piccolo volatile.<br />
Con una goccia d’acqua?<br />
disse il leone con un sogghigno<br />
di derisione.<br />
Ed il colibrì, proseguendo il volo,<br />
rispose:<br />
Io faccio la mia parte!<br />
(fiaba africana)<br />
funo<br />
riflettiamo<br />
Che cosa pensa la tua classe di questa<br />
fiaba africana?<br />
@<br />
e ora…..<br />
In questo percorso hai incontrato e<br />
conosciuto parchi vicini e lontani.<br />
Come il piccolo colibrì pensa ad<br />
un’azione, un comportamento che<br />
puoi mettere in pratica personalmente<br />
per proteggere, tutelare e rispettare<br />
l’ambiente. Puoi prendere in considerazione<br />
i parchi, la scuola, gli spazi che frequenti<br />
quotidianamente. Prendi un foglio<br />
e completa la frase Io faccio la mia parte<br />
educazione@cesvi.org<br />
@<br />
educazione@cesvi.org<br />
a piedi nudi nei parchi 30
BIBLIOGRAFIA<br />
Bibliografia e sitografia<br />
• Piva G. I parchi nel III millennio. Alberto Perdisa Editore, 2006<br />
• E. Tibaldi (a cura di), Gli alberi fanno piovere, Cesvi, Fondazione Cariplo, 2006<br />
• Unicef, Uniti per la natura, kit didattico per promuovere i diritti dell’Infanzia attraverso<br />
l’educazione ambientale, Roma, 2005<br />
• R. Kapuscinski, Ebano, Milano, Feltrinelli, 2004<br />
• D. Invernizzi, L. Xodo, Con una goccia d’acqua, De Agostini, Novara, 2004<br />
• V. Giacomini, V. Romani, Uomini e parchi, F. Angeli, Milano, 2002 (6°ediz.)<br />
• AA.VV. parchi e aree protette in Italia. Touring Club Italiano, 2003<br />
• AA.VV, L’uomo organizza il suo ambiente, Marke/Sansoni, Milano, 2003<br />
• D. Bisutti, M. Pasini, L’albero delle parole. Grandi poeti di tutto il modo per i bambini,<br />
Feltrinelli KIDS, Milano<br />
• C. Frigerio, Le macchie e le impronte, Giunti Marzocco, Prato, 1993<br />
SITOGRAFIA<br />
• www.parcodelmincio.it/<br />
• www.parcoaddanord.it/<br />
• www.parks.it/parco.oglio.sud<br />
• www.parcoaddasud.lombardia.it/<br />
• www.parconord.milano.it<br />
• www.parcorobievalt.com/<br />
• www.parcoticino.it<br />
• www.wwf.it<br />
• www.parks.it<br />
• www.legambiente.it<br />
• www.unicef.it<br />
• www.ambientediritto.it<br />
(sito dove si trovano le convenzioni<br />
internazionali e le leggi nazionali)<br />
• www.unesco.org<br />
• www.greenpeace.it<br />
a piedi nudi nei parchi 31
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
15<br />
16<br />
Collana<br />
Trecentosessantagradi<br />
IL VIAGGIO DEL CACAO<br />
LA FAVELA PARLA<br />
TRAME DI VITA NELLA MEDINA<br />
IO GIOCO COSÌ<br />
BENTORNATI IN THAILANDIA<br />
ACQUA AMARA<br />
IMMAGINI<br />
CARTE, NUMERI, GENTE<br />
CAPIRSI AL VOLO<br />
FACCIAMO LA PACE?<br />
IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE<br />
BANANE SCATENATE<br />
IL CAFFÉ DALLA A ALLA Z<br />
GEMELLIAMOCI!<br />
BAMBINI SFRUTTATI. DIRITTI NEGATI<br />
A PIEDI NUDI NEI PARCHI<br />
A PIEDI NUDI<br />
NEI PARCHI<br />
Redazione:<br />
DANIELA INVERNIZZI<br />
Coordinamento editoriale:<br />
LYLEN ALBANI<br />
Cesvi<br />
Grafica e impaginazione:<br />
INSTUDIO SRL<br />
Per le fotografie si ringraziano:<br />
PAOLO CAROLI<br />
SILVIA BETTOCCHI<br />
GIOVANNI DIFFIDENTI<br />
ENRICO SPITALERI<br />
WWW.TINGATINGA.ORG<br />
Tingatinga Arts<br />
Co_operative Society<br />
p.o. box 23122<br />
Oysterbay, Dar Er Salaam<br />
Tanzania<br />
Si ringraziano inoltre i PARCHI<br />
ADDA NORD<br />
MINCIO<br />
OGLIO SUD<br />
Stampa:<br />
GAMMALITO SRL<br />
Finito di stampare:<br />
Settembre 2009<br />
Questa pubblicazione è stata realizzata<br />
nell’ambito del progetto<br />
A piedi nudi nei parchi.<br />
Alla scoperta delle aree protette<br />
vicine e lontane<br />
Finanziato dalle Fondazioni<br />
Cariplo e ASM