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I NOSTRI DIRITTI genn. 2003

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8 i nostri diritti Aprile 2006<br />

BENVENUTI AL SITO DELLO SPORTELLO<br />

REGIONALE GESTITO DALL’ANMIC PER<br />

LE INFORMAZIONI SULL’INVALIDITÀ<br />

SEDI DI MILANO - VIA DOGANA 2 - TEL. 02.865883-865598<br />

VIA V. HUGO 3 - TEL. 02.86463824 - FAX 02.8052366<br />

SPAZIO REGIONE - TEL. 02.67658273<br />

www.anmic-invalidicivili.it<br />

www.anmic-online.it<br />

info@anmic-invalidicivili.it<br />

IL GIORNALE CHE DAL 1966 DIFENDE GLI INTERESSI DEGLI INVALIDI CIVILI<br />

Editore ANMIC - Milano<br />

Anno XL<br />

N. 4 - Aprile 2006<br />

Direttore Responsabile<br />

Gianni D’Alfonso<br />

Direttore Editoriale<br />

Ombretta D’Alfonso<br />

Fotocomposizione e<br />

impianti:<br />

La Composizione sas - via Friuli, 40<br />

(Milano)<br />

Stampa<br />

Tipografica Sociale - Monza<br />

Direzione - Redazione -<br />

Pubblicità<br />

Via V. Hugo, 3 - MILANO<br />

Telefono 02.86.46.38.24<br />

Fax N. 02.80.52.366<br />

Abbonamento annuale euro 5,85<br />

una copia euro 0,60<br />

Garanzia di riservatezza<br />

per gli abbonati<br />

L’editore garantisce la massima<br />

riservatezza dei dati forniti dagli<br />

abbonati e la possibilità di richiederne<br />

gratuitamente la rettifica o la cancellazione<br />

scrivendo a: “i nostri<br />

diritti” via V. Hugo 3, 20123 Milano.<br />

Le informazioni custodite nell’archivio<br />

elettronico verranno utilizzate al<br />

solo scopo di inviare agli abbonati la<br />

testata e gli allegati, anche pubblicitari,<br />

di interesse pubblico (legge<br />

675/96 tutela dati personali).<br />

Conto corrente postale<br />

N. 20420238<br />

AMNIC on-line sito web:<br />

www.anmic-invalidicivili.it<br />

info@anmic-invalidicivili.it<br />

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane Spa<br />

- Spedizione in A.P. - D.L. 353/<strong>2003</strong><br />

(conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1,<br />

comma 1, DCB Milano - Autorizzazione<br />

del Tribunale di Milano N.<br />

405 del 14 novembre 1966<br />

Manoscritti e foto, anche se non<br />

pubblicati, non si restituiscono. In<br />

caso di riproduzione si prega di citare<br />

la fonte.<br />

VARESE<br />

LE CONCLUSIONI AL CONGRESSO PROVINCIALE DEL 18 MARZO<br />

Individuare gli strumenti idonei<br />

ad avviare le azioni necessarie<br />

Apriamo questo congresso con l’Inno dell’Europa,<br />

che è stato tratto dalla parte strumentale introduttiva<br />

dell’Inno alla Gioia della nona sinfonia di<br />

Beethoven, adottato dall’Unione nel 1986.<br />

Non a caso apriamo il nostro congresso così, perché il motto<br />

dell’Europa è: l’Unità della diversità. Un tema che ci riguarda<br />

molto da vicino.<br />

È un argomento che ci riguarda tutti, al di là di ogni Ideologia,<br />

di ogni Credo e di ogni Nazionalismo solitario.<br />

Aver costruito questa Comunità Mondiale, che cerca di darsi<br />

delle regole di convivenza tra i Paesi e imporre il rispetto dei<br />

diritti umani inalienabili, ha richiesto uno sforzo ed una grande<br />

volontà, dettata anche dalla necessità di affrontare un allargamento<br />

dei mercati, una deindustrializzazione data dalle<br />

nuove tecnologie che richiedono nuove unità produttive, e l’inevitabile<br />

formazione di nuove fasce<br />

di povertà.<br />

È il prezzo da pagare alla globalizzazione,<br />

e non possiamo ignorarlo.<br />

La Comunità Europea, quindi, avrà<br />

una sua Carta Costituzionale, perché il<br />

suo processo di costruzione DEVE<br />

avere un’unità politica, anche se al suo<br />

interno ogni Paese, e quindi l’italia,<br />

manterrà la sua sovranità nazionale.<br />

Questo è importante, perché la Costituzione<br />

europea supererà gli egoismi<br />

e i confini nazionali e le barriere linguistiche.<br />

Avrà, insomma, le sue regole.<br />

E di regole chiare abbiamo bisogno<br />

tutti.<br />

I Paesi che fanno parte della Comunità<br />

Europea si sono riuniti in Organizzazioni<br />

Internazionali, e lo stesso hanno fatto altre strutture,<br />

e tra queste anche le associazioni di categoria come la<br />

nostra, che rappresentano parti determinanti della società.<br />

La nostra provincia, che è terra di frontiera, deve prestare molta<br />

attenzione alle cose da fare, ai progetti da avviare, individuando<br />

gli strumenti più adatti ad avviare le azioni necessarie.<br />

Come sede provinciale di Varese abbiamo rapporti quasi quotidiani<br />

con strutture politiche e private di altri Paesi che fanno<br />

parte dell’Unione Europea, e vediamo le differenze che ci<br />

sono tra il nostro Paese e gli altri, in tema di legislazione, di<br />

regolamenti interni, di servizi alla Persona, quindi possiamo<br />

fare una comparazione tra i vari sistemi.<br />

Ma dobbiamo anche fare i conti con la politica nazionale, i cui<br />

esponenti hanno raggiunto livelli di litigiosità insopportabili,<br />

col risultato di un pericoloso ridursi dell’autorevolezza delle<br />

istituzioni che scuote il nostro Paese per le troppe divisioni.<br />

Il futuro dell’uomo è nei suoi occhi!<br />

IRIDOLOGIA PSICOSOMATICA<br />

ha conosciuto<br />

un enorme sviluppo<br />

negli ultimi anni,<br />

L’idrologia<br />

soprattutto grazie agli<br />

in entrambe le direzioni: l’iride non<br />

ci segnala una malattia specifica, ma<br />

una alterazione funzionale dell’organo<br />

in questione, secondo Seyle<br />

(simpaticotonia o vagotonia). Consi-<br />

varie sostanze presenti nel sangue<br />

(sostanze tossiche o scarti del metabolismo,<br />

della digestione e altro<br />

ancora) durante il loro passaggio nel<br />

tessuto irideo possano depositarsi e<br />

naria; da ciò si può dedurre che, se<br />

per esempio c’è un accumulo di cristalli<br />

di acido urico nell’iride, ciò<br />

significa che il sangue ne è sovraccarico<br />

e che troveremo altri accugia<br />

dolorosa (artrite, reumatismi…).<br />

Per concludere aggiungiamo degli<br />

spunti di applicazione dell’iridologia.<br />

A che cosa serve l’iridologia<br />

all’odontoiatra? A valutare lo stato<br />

studi eseguiti nell’exUnione Sovietiderando la spiccata vascolarizzazio- accumularsi, determinando sfumatumuli a livello delle articolazioni, dei tessuti (estrazione, impianti,<br />

ca su oltre 1.500.000 casi; si serve di ne dell’iride, possiamo capire come re di colore diverso da quella origi- dove si manifesterà la sintomatolo- ortodonzia…); a valutare il sistema<br />

un particolare microscopio binocula-<br />

immunitario (granulomi, foci dentare<br />

(chiamato iridoscopio), con cui è<br />

ri…); a valutare il sistema nervoso<br />

possibile ingrandire e analizzare l’i-<br />

(prevedere una reazione vagale<br />

ride. Attraverso il colore di fondo, le<br />

prima di interventi); a valutare il<br />

sovrapigmentazioni (colorazioni<br />

carattere e le predisposizioni psico-<br />

sovrapposte) e altri segni ancora,<br />

logiche del cliente (per presentare<br />

diventa possibile avere un quadro<br />

nel modo ottimale i trattamenti…).<br />

preciso e dettagliato del terreno bio-<br />

A che cosa serve l’iridologia al<br />

logico (ossia delle predisposizioni)<br />

medico? L’iridologia psicosomatica<br />

dell’organismo. Un buon iridologo<br />

si occupa delle diatesi (predisposizio-<br />

che sia al contempo un buon medico<br />

ni generali dell’organismo). I medici<br />

sa quali patologie si presentano in<br />

potranno riconoscere la costituzione<br />

seguito alle predisposizioni del<br />

del paziente, nell’ottica di prevenire<br />

paziente analizzato; in tutto ciò non<br />

le patologie specifiche infiammatorie<br />

c’è nulla di “magico”, come quando<br />

e degenerative che sono in atto o<br />

il medico dice ad un obeso che<br />

potranno presentarsi, fornendo al<br />

rischia l’infarto: fa parte del bagaglio<br />

soggetto consigli sul corretto stile di<br />

di esperienza clinica. Allo stesso<br />

vita e di igiene. L’iridologia per il<br />

modo un buon iridologo può con l’i-<br />

medico assume pertanto un grandisridologia<br />

psicosomatica stabilire<br />

simo potere soprattutto anamnestico<br />

quale sia la predisposizione del sog-<br />

(tutto ciò che l’organismo ha subìto<br />

getto a manifestare disturbi psichici<br />

porta un segno sull’iride) e progno-<br />

e fisici, se è possibile intervenire con<br />

stico (una debolezza del tessuto o<br />

tecniche comportamentali oppure se<br />

dell’innervazione di un organo può<br />

è necessario indirizzarlo a cure<br />

orientarci su possibili problemi futu-<br />

mediche.<br />

ri). L’iridologia permette di valutare<br />

L’iride è un muscolo innervato dal<br />

se la patologia è prevalentemente<br />

sistema nervoso autonomo (ortosim-<br />

somatopsichica o psicosomatica,<br />

patico e parasimpatico, che innerva-<br />

orientando di conseguenza l’iter terano<br />

la maggior parte degli organi<br />

peutico. Permette di valutare lo stato<br />

interni); secondo il principio della<br />

del sistema nervoso nel soggetto, la<br />

neuralterapia, ogni stimolo viaggia<br />

sua capacità di reazione.<br />

specialista in lenti super sottili<br />

Piazzale Cadorna 9 20123 Milano telefono 02.874780<br />

Tutti gli invalidi civili e i loro familiari possono usufruire<br />

gratuitamente dei seguenti servizi:<br />

1. controllo visivo generale anche per la patente<br />

2. controllo degli occhiali in uso<br />

3. valutazione personalizzata iridologica quando richiesta<br />

LO SCONTO RISERVATO AGLI ISTRITTI ALL’ANMIC<br />

È DEL 20% REALE SUI PREZZI DI LISTINO<br />

Noi vogliamo aver fiducia nelle istituzioni, ma il Parlamento,<br />

il Governo, le Amministrazioni locali non devono continuamente<br />

trovarsi in contrapposizione tra loro, perché ciò convince<br />

la gente della decadenza del nostro Paese.<br />

Noi, come associazione di tutela e di rappresentanza della categoria<br />

degli Invalidi Civili, siamo una delle parti sociali che<br />

rivendica autonomia rispetto alla politica, e veniamo da molto<br />

lontano, cioè abbiamo una lunga storia alle spalle, fatta di lotte<br />

e di sacrifici, fino a raggiungere la concertazione con organismi<br />

istituzionali, trovando spesso soluzioni condivise.<br />

Possiamo vantare i pilastri che hanno retto per decenni la<br />

legislazione in materia di invalidità civile, e ne hanno regolamentato<br />

l’intero ordinamento giuridico. Leggi non perfette<br />

ma perfettibili, che hanno consentito, dal 1956, l’Istituto delle<br />

provvidenze economiche; il riconoscimento dello stato invali-<br />

dante con il corollario di privilegi (dalle liste di attesa per<br />

l’assegnazione di case ora ALER all’abbattimento delle tasse<br />

universitarie etc.); la fornitura di protesi; il congedo straordinario;<br />

l’abbattimento delle barriere architettoniche; l’avviamento<br />

al lavoro; l’indennità di accompagnamento.<br />

Recentemente non è più così e resta sempre meno, perché si<br />

vuole abbattere lo Stato sociale, col sistema più semplice e<br />

infido: esautorando le associazioni di categoria storiche, vanificando<br />

le conquiste fatte con una nuova legislazione da apparato<br />

borbonico.<br />

Nel nostro Paese siamo passati, dal 1956 con 6 associazioni<br />

di categoria al 2006 con 50.000 associazioni, e questo riteniamo<br />

che non sia un indicatore positivo perché non è un’applicazione<br />

in senso lato della democrazia, ma una dispersione di<br />

bisogni in innumerevoli rivoli, che diventano incontrollabili e<br />

non vi sono più risposte politiche.

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