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Anno 2, n. 7 - Luglio 2009 - Ospedale San Carlo Borromeo

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Siglato Contratto Integrativo Aziendale<br />

Lo scorso 6<br />

luglio le OrganizzazioniSindacali<br />

hanno<br />

sottoscritto con<br />

la Direzione<br />

Strategica dell’<strong>Ospedale</strong><br />

<strong>San</strong><br />

<strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />

il nuovo ContrattoIntegrativo<br />

Aziendale<br />

per il comparto,<br />

a distanza di<br />

quasi 10 anni<br />

da quello precedentemente<br />

siglato. Il Direttore Generale, Antonio Mobilia,<br />

non ha esitato a definire “storico” il momento, sia perché conclude<br />

una trattativa durata quasi un anno, sia perché l’accordo<br />

rappresenta una importante base di riferimento per tutto il<br />

personale dell’<strong>Ospedale</strong> impegnato nell’azione di rilancio che,<br />

se da un lato ha visto l’attivazione del reparto di neurochirurgia<br />

quale perno fondamentale per la riqualificazione del nostro<br />

DEA, dall’altro ha come quotidiano obiettivo di fornire ai pazienti<br />

la migliore assistenza possibile. Il tutto nel contesto di<br />

un progetto di ristrutturazione e riorganizzazione che vedrà<br />

entro la fine dell’anno la realizzazione di una elisuperficie autorizzata<br />

anche al volo notturno, ma anche l’avvio dei lavori di<br />

rifacimento del reparto di Pediatria, dei Laboratori, del CUP e<br />

dell’annesso Centro Prelievi.<br />

Per far fronte ai nuovi traguardi da raggiungere era assolutamente<br />

fondamentale poter contare su personale qualificato e<br />

motivato, non a caso i punti salienti dell’accordo integrativo<br />

sono rappresentati dall’affidamento di posizioni organizzative<br />

e dai passaggi di categoria, con le modalità previste dal CCNL,<br />

previa adeguata frequenza a corsi di formazione, del personale<br />

di ruolo sanitario, tecnico e amministrativo, già a partire dal<br />

secondo semestre di quest’anno.<br />

Foto: in alto, la coordinatrice RSU, Maria Pia Marotta, e il Direttore<br />

Generale, Antonio Mobilia; qui sopra, una fase della firma<br />

dell’accordo con, da sx, il DA, Danilo Facchinetti, per la UIL Ciro<br />

Mangione, il DG, Antonio Mobilia, e il DS, Savina Bordoni.<br />

Newsletter<br />

Customer Satisfaction: risultati incoraggianti<br />

Il 68% dei pazienti dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> si è dichiarato<br />

complessivamente molto soddisfatto della qualità delle<br />

cure ricevute durante il ricovero e consiglierebbero senza ombra<br />

di dubbio a parenti, amici e conoscenti di affidarsi ai medici<br />

del nostro <strong>Ospedale</strong>. A questo 68% va ad aggiungersi un altro<br />

31% di utenti mediamente soddisfatto. Mentre solo l’1% dei<br />

nostri ospiti si è dichiarato assolutamente insoddisfatto del trattamento<br />

ricevuto presso la nostra struttura.<br />

Sono questi i dati salienti che emergono dalla rilevazione semestrale<br />

di Customer Satisfaction promossa da Regione Lombardia<br />

e condotta in dodici reperti del nostro <strong>Ospedale</strong> negli scorsi<br />

mesi di aprile e maggio.<br />

Un risultato decisamente confortante che, seppur nell’asetticità<br />

dei numeri, restituisce l’immagine di una struttura ospedaliera<br />

di ottima qualità, che conta una clientela prevalentemente italiana<br />

(72,63%), ma che vede in crescita il numero di utenti<br />

provenienti dai paesi della Comunità Europea (23,06), mentre<br />

si ferma a 4,31 la percentuale di utenti extraeuropei.<br />

Un dato interessante è rappresentato dal 49% dei ricoveri a<br />

carattere d’urgenza, che viene a confermare quanto il nostro<br />

Pronto Soccorso, con i suoi oltre 80 mila accessi l’anno, sia un<br />

chiaro punto di riferimento dell’emergenza/urgenza milanese.<br />

Tornando ad analizzare alcune delle domande che compongono<br />

il questionario, fa un certo e sicuramente piacevole effetto vedere<br />

che un solo utente si è dichiarato completamente insoddisfatto<br />

dell’assistenza ricevuta dal personale medico, a fronte<br />

del 71,90% di pazienti molto soddisfatti.<br />

Un gradimento decisamente elevato è stato espresso anche nei<br />

confronti dell’assistenza infermieristica (69,66%), del comfort<br />

alberghiero (68,45), un dato questo che con il progetto di ristrutturazione<br />

che sta prendendo il via per adeguare i vari reparti<br />

dell’<strong>Ospedale</strong> alle norme in materia di accreditamento con<br />

stanze di degenza a due letti e bagno interno è destinato a<br />

migliorare ulteriormente.<br />

Su ottimi livelli anche il gradimento riguardo le informazioni<br />

sulle cure ricevute (71,72%), sulla qualità dell’assistenza<br />

(74,09%), sulle informazioni post ricovero (73,40%) e sulla<br />

privacy (76,34%). Il tutto a fronte di un numero assoluto di<br />

pazienti, che va da 1 a 8, che si sono dichiarati insoddisfatti<br />

Al di là dei dati positivi è però necessario analizzare subito il<br />

perché l’1,40% dei pazienti è rimasto deluso della qualità dell’accoglienza<br />

e delle informazioni ricevute sull’organizzazione<br />

del reparto. Una riflessione che non deve essere influenzata dal<br />

fatto che il 70% degli utenti non ha avuto nulla da eccepire.<br />

E’ prestando attenzione soprattutto alle piccole cose che non<br />

sono gradite, anche se solamente a pochissimi dei nostri ospiti,<br />

che si può ulteriormente migliorare la qualità delle prestazioni<br />

di ricovero offerte. Per questo motivo i dati emersi dal questionario<br />

di Customer Satisfaction verranno comparati anche con i<br />

reclami raccolti dall’URP, in modo da individuare i punti deboli e<br />

conseguentemente mettere a punto soluzioni adeguate per fare<br />

del nostro <strong>Ospedale</strong> una struttura sempre più di eccellenza.<br />

Capo Redattore: Giovanni Ruggeri<br />

Segreteria di Redazione: Laura Zettera<br />

tel. 02/4022.2171 - e-mail ufficiostampa@sancarlo.mi.it<br />

A.O. <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong><br />

Via Pio II, 3 - 20153 MILANO<br />

Sito Internet: http://www.sancarlo.mi.it<br />

Newsletter<br />

Pediatria: ristrutturazione al via<br />

E’ ormai pronto sui blocchi di partenza il primo grande intervento<br />

di ristrutturazione che si colloca in un più ampio progetto<br />

di ammodernamento dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> che<br />

con la Pediatria muove il primo passo, ma che a ruota vedrà<br />

partire i lavori per i nuovi Laboratori, un CUP rinnovato e un<br />

accogliente Centro prelievi.<br />

In questi giorni, finalmente acquisiti tutti i necessari pareri e le<br />

autorizzazioni da parte di ASL, Regione, Ministeri, VV.FF. e i<br />

vari Enti preposti, il progetto per dotare di una nuova Pediatria<br />

l’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong> ha chiuso il suo iter procedurale<br />

ed è pronto per il bando di gara di affidamento dei lavori.<br />

L’intervento di ristrutturazione vede interessate le sezioni A e B<br />

del secondo piano del monoblocco, dove troveranno posto i<br />

nuovi reparti di degenza di pediatria, di patologia neonatale e<br />

gli ambulatori specialistici di pediatria.<br />

L’intervento di adeguamento strutturale e impiantistico prevede<br />

la realizzazione nella sezione A del reparto di degenza pediatrica,<br />

che sarà composto da 6 camere da 2 posti letto con<br />

bagno interno, 3 camere da un posto letto con bagno interno e<br />

4 stanze da un posto letto munite di apposito filtro e bagno<br />

interno per i piccoli pazienti in isolamento.<br />

In totale il reparto avrà diciannove posti letto e si completerà<br />

con il lactarium, il soggiorno, l’indispensabile sala giochi attrezzata<br />

per i piccoli degenti, studi medici e infermieristici, la cucina<br />

e tutti gli spazi tecnici previsti dalla normativa.<br />

Nella sezione B troverà spazio il reparto di Patologia neonatale,<br />

organizzato su due camere contenenti ognuna quattro culle<br />

termo riscaldate, a cui aggiungere una piccola cameretta da un<br />

posto con filtro sanitario. Per quest’area sono previsti impianti<br />

tecnologici d’avanguardia per il trattamento dell’aria calda/<br />

fredda distinti dall’impianto centrale.<br />

Lo spazio rimanente della sezione B è destinato ad ospitare 4<br />

grandi ambulatori pediatrici e uno un po’ più piccolo, una camera<br />

per day-hospital con 2 posti letto e bagno interno, l’immancabile<br />

sala giochi per l’intrattenimento dei piccoli ospiti e<br />

tutti gli spazi tecnici necessari.<br />

La spesa prevista per la realizzazione della nuova pediatria,<br />

compresi gli arredi, è di circa 5 milioni e mezzo di euro e viene<br />

finanziata quasi totalmente dallo Stato nell’ambito del III Atto<br />

Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro.<br />

I tempi stimati per la realizzazione sono di 6 mesi, pertanto si<br />

può ipotizzare che a metà 2010 il dott. Alberto Podestà potrà<br />

insediare il proprio Dipartimento di Scienze dell’Età Evolutiva<br />

nel rinnovato secondo piano dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>.<br />

<strong>Anno</strong> 2, n. 7 - <strong>Luglio</strong> <strong>2009</strong>


Gravidanza e Diabete: coesistenza possibile<br />

Gravidanza e diabete possono coesistere? Dai dati dell’attività<br />

svolta nell’ultimo anno su donne in gravidanza dal Centro di<br />

Diabetologia dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>, diretto dal dott.<br />

Giulio Mariani, sembrerebbe proprio di sì, grazie soprattutto ad<br />

una equipe interdisciplinare che segue le aspiranti mamme già<br />

prima del concepimento. Non bisogna infatti dimenticare che<br />

l’alterazione del metabolismo glucidico in gravidanza può comportare,<br />

se non adeguatamente trattata, un netto aumento dei<br />

rischi ostetrici, fetali e perinatali e ciò vale sia per forme di Diabete<br />

Mellito (di tipo 1 o di tipo 2) pre-esistenti al concepimento<br />

(Diabete Pre-Gestazionale), sia per alterazioni che compaiono<br />

“ex novo” nel corso della gestazione (Diabete Gestazionale).<br />

I principali problemi che possono insorgere sono legati all’aumentato<br />

rischio di abortività precoce, di malformazioni congenite,<br />

di alterazioni di crescita fetale, di complicazioni ostetriche, di<br />

MEF e di complicazioni neonatali. Per fronteggiare questi rischi<br />

le aspiranti mamme possono contare su una gestione clinica<br />

della gravidanza: si inizia già nella fase di programmazione della<br />

stessa con un inquadramento preconcezionale delle donna diabetica,<br />

che viene poi seguita durante tutta la gestazione e si<br />

conclude con la valutazione post-parto della neo-mamma<br />

(Follow-up materno).<br />

Le aspiranti mamme affette da<br />

Diabete Mellito tipo 1 e 2 che<br />

programmano una gravidanza<br />

vengono valutate in uno spazio<br />

ambulatoriale loro dedicato,<br />

mediante controlli clinici e di<br />

laboratorio a cadenza mensile e<br />

programmazione di Day Hospital<br />

in Diabetologia qualora si decida<br />

di posizionare il microinfusore<br />

per insulina ed il sensore per<br />

ottimizzare il controllo metabolico<br />

prima del concepimento<br />

(propedeutico a evitare patologia<br />

malformativa e abortiva nel<br />

primo periodo della gravidanza).<br />

Le malformazioni, infatti, sono<br />

associate con uno scarso con-<br />

trollo periconcezionale<br />

della glicemia:<br />

in generale<br />

il tasso è 2-3<br />

superiore a quello<br />

della gestante<br />

non-diabetica.<br />

Durante la gravidanza,<br />

inoltre,<br />

vengono effettuati<br />

interventi di<br />

“educazione alla<br />

salute” con particolare<br />

riferimento<br />

alla dieta, all'automonitoraggio<br />

e<br />

alla terapia insulinica.<br />

L’ambulatorio diabetologico-ostetrico e, più in generale, l’attività<br />

del Centro Interdisciplinare rappresenta un esempio delle potenzialità<br />

offerte da un approccio multispecialistico coordinato all’interno<br />

di un grande <strong>Ospedale</strong>, che nello specifico ha come<br />

punti di forza: 1) lo Screening e diagnosi GDM sulle donne gravide<br />

afferenti agli ambulatori ostetrici dell’ospedale o alle strutture<br />

ambulatoriali e consultoriali presenti sul territorio; 2)la<br />

successiva Gestione Ambulatoriale delle pazienti individuate<br />

durante lo screening, inviate da altri Centri o già seguite dall’<strong>Ospedale</strong><br />

prima della gravidanza; 3) il Follow-up materno (GDM)<br />

che prevede l’autocontrollo glicemico a intensità ridotta, con<br />

contatti telefonici programmati nel periodo immediatamente<br />

successivo alla dimissione, l’effettuazione di OGTT 75 gr 6-10<br />

settimane dopo il parto, seguito, in caso di negatività, da periodici<br />

richiami nei successivi 5 anni.<br />

L'ambulatorio diabetologico-ostetrico è operativo un pomeriggio<br />

alla settimana, ma viene garantita la disponibilità per interventi<br />

con carattere d’urgenza nel corso dell’intero orario di apertura<br />

del Centro di Diabetologia (ore 9-17 nei giorni feriali, 9-13 nei<br />

finesettimana e festività) ; così come è garantita la reperibilità<br />

telefonica anche del personale sanitario dell'Ostetricia, dell'Ambulatorio<br />

ostetrico-ecografico e della Sala Parto, grazie alla piena<br />

collaborazione offerta al progetto dal Direttore del reparto di<br />

Ostetricia e Ginecologia dott. Mauro Buscaglia.<br />

Comitato etico: regole comuni a Milano<br />

Lo scorso 26 giugno i Comitati Etici Indipendenti delle Aziende<br />

Ospedaliere di Niguarda, Fatebenefratelli, Sacco, <strong>San</strong> Paolo e<br />

<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>, che ha ospitato l’incontro, si sono ritrovati<br />

per confrontarsi su una serie di problematiche e con il conseguente<br />

obiettivo di trovare soluzioni comuni. L’incontro ha avuto<br />

nella dott.ssa Liliana Burzilleri di Regione Lombardia un osservatore<br />

super-partes estremamente attento, visto che nello<br />

svolgimento del proprio compito di valutazione della scientificità<br />

e fattibilità delle proposte di sperimentazione clinica con<br />

l'impiego di farmaci e di sperimentazioni cliniche senza l'impiego<br />

di farmaci, il Comitato Etico si ispira alla tutela dei diritti,<br />

della dignità, dell’integrità e del benessere della persona umana,<br />

in accordo con le Carte dei Diritti dell’Uomo, con le Raccomandazioni<br />

degli Organismi Internazionali, con la deontologia<br />

medica nazionale e internazionale e, in particolare, con la revisione<br />

corrente della Dichiarazione di Helsinki e con la Convenzione<br />

del Consiglio d’Europa (Oviedo 1997).<br />

La riunione dei cinque Comitati Etici milanesi, nata dall’esigenza<br />

– sollevata dal presidente del nostro Comitato Etico (CE)<br />

dott. Antonio Russo e ampiamente condivisa anche dagli altri<br />

presidenti - di trovare soluzioni comuni ad una serie di problemi,<br />

è stata organizzata con un discussant per ciascun tema<br />

trattato, al quale è seguito un dibattito finalizzato alla stesura<br />

di un documento condiviso.<br />

L’Avv. Mirella Cicciò (CE <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>) ha<br />

introdotto il tema dei problemi assicurativi, il Prof. Umberto<br />

Genovese (CE <strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Borromeo</strong>) ha affrontato<br />

quello del consenso informato nei minori e negli adulti con problemi<br />

cognitivi, il Prof. Bruno Cesana (CE Niguarda) ha posto<br />

l’attenzione sul tema degli emendamenti al protocollo, mentre<br />

il Prof. Alessio Musio (CE Niguarda) su quello della bioetica.<br />

Al termine della giornata di studio è stato formalizzato un gruppo<br />

di lavoro delle cinque Aziende Ospedaliere con il compito di<br />

esaminare più approfonditamente i temi assicurativi, al fine di<br />

produrre un documento di riferimento riguardo i problemi assicurativi<br />

delle sperimentazioni no profit.<br />

Inoltre, al fine di definire future strategie di lavoro, è stato<br />

deciso di strutturare un questionario da diffondere inizialmente<br />

presso le cinque Aziende Ospedaliere coinvolte per valutare la<br />

modalità di somministrazione del consenso informato.<br />

Ondate di calore: sarà un Agosto di … fuoco<br />

e scaricarlo direttamente dal role d’ordine: Sorvegliare, prestando attenzione ai primi segni<br />

Una prima avvisaglia del caldo estivo si è già fatta sentire nelle<br />

scorse settimane, mitigata dai temporali serali, ma gli esperti<br />

sono concordi nella previsione che per questo <strong>2009</strong> il problema<br />

dell’emergenza caldo avrà il suo picco nel mese di agosto.<br />

Per affrontare questa emergenza Regione Lombardia si è mossa<br />

con anticipo, anche grazie all’esperienza maturata durante le<br />

torride estati degli scorsi anni, sia attraverso una campagna<br />

informativa diretta alla popolazione, soprattutto quella cosiddetta<br />

fragile e di conseguenza più esposta ai rischi del caldo, sia<br />

richiamando le Aziende <strong>San</strong>itarie e Ospedaliere ad attenersi, in<br />

caso di necessità, alle indicazioni del collaudato piano per affrontare<br />

al meglio le emergenze.<br />

Un opuscolo snello e ricco di informazioni con l’emblematico<br />

titolo “10 regole d’oro per affrontare il caldo estivo” è stato<br />

distribuito ai cittadini, e chi ne fosse sprovvisto può consultarlo<br />

sito internet della Regione<br />

Lombardia. Inoltre, è attivo il<br />

sistema di previsione degli<br />

effetti delle ondate di calore<br />

sulla salute, gestito direttamente<br />

dal Dipartimento della<br />

Protezione Civile, che si concretizza<br />

in bollettini quotidiani<br />

(con previsione a tre giorni)<br />

consultabili da parte della popolazione<br />

sul sito internet<br />

www.protezionecivile.it.<br />

Sul fronte più operativo Regione<br />

Lombardia ha chiesto alle<br />

aziende di fare proprie due padi<br />

disagio che, nei pazienti fragili, si manifestano con alterazioni<br />

dell’equilibrio dell’organismo il quale, di fronte alle ondate di<br />

calore, non riesce a difendersi autonomamente attraverso i<br />

normali meccanismi della termoregolazione; Sostenere, fornendo<br />

innanzitutto ogni tipo di supporto possibile per il mantenimento<br />

della temperatura corporea.<br />

E’ evidente che, accanto al piano di monitoraggio delle persone<br />

assistite a domicilio dalle apposite strutture di ASL e Comune,<br />

un ruolo fondamentale nella sorveglianza e controllo del problema<br />

lo svolgono i Pronto Soccorso, da sempre punto di riferimento<br />

per i cittadini. Per questo motivo il dott. Maurizio Marzegalli,<br />

Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza del nostro<br />

<strong>Ospedale</strong>, ha sensibilizzato il personale di PS, in presenza di<br />

ondate di calore, a prestare ancora più attenzione ai pazienti<br />

che presentano le classiche alterazioni indotte dal caldo.<br />

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