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verde pubblico e privato - Comune di Leno

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Art. 1 FINALITÀ DEL REGOLAMENTO DEL VERDE.<br />

1.1 Fini<br />

Obiettivo dell’amministrazione comunale è preservare l’ambiente urbano e rurale che è stato ere<strong>di</strong>tato nonché il <strong>verde</strong><br />

inteso come bene della comunità.<br />

Il regolamento comprende una serie <strong>di</strong> prescrizioni per la tutela del <strong>verde</strong> <strong>pubblico</strong> e <strong>privato</strong> ed è in<strong>di</strong>rizzato sia agli<br />

uffici competenti comunali quanto alle imprese che gestiscono il <strong>verde</strong> nonchè alla citta<strong>di</strong>nanza stessa.<br />

A supporto delle prescrizioni, il regolamento comprende allegati tecnici che integrano ed esplicitano le procedure e gli<br />

atteggiamenti da attuarsi per una corretta, razionale ed economica gestione, creazione e conservazione del <strong>verde</strong><br />

presente sul territorio comunale e per quello <strong>di</strong> futura realizzazione.<br />

Il presupposto fondamentale su cui poggia lo strumento normativo è il riconoscimento al <strong>verde</strong> dei suoi significati <strong>di</strong><br />

tipo ecologico, agronomico, biologico, urbanistico, paesaggistico, storico.<br />

Gli allegati sono parte integrante del regolamento.<br />

1.2 Criteri <strong>di</strong> tutela e sviluppo del <strong>verde</strong> <strong>pubblico</strong><br />

I progetti pubblici <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong> nuova realizzazione <strong>di</strong> carattere rilevante, dovranno essere sempre supportati da una<br />

relazione agronomica che inquadri e rispetti le esigenze biologiche e ambientali dell’intervento programmato.<br />

Il tecnico incaricato dell’opera a <strong>verde</strong> dovrà descrivere i seguenti aspetti:<br />

• eventuale patrimonio vegetale presente;<br />

• caratteristiche chimico-fisiche del suolo e la sua capacità idrica;<br />

• destinazione d'uso dell'area;<br />

• inserimento paesaggistico dell'area.<br />

1.3 Rilevamento e catalogazione<br />

Il <strong>Comune</strong> deve <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un inventario aggiornato del proprio <strong>verde</strong> <strong>pubblico</strong> e deve <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un rilevamento del<br />

<strong>verde</strong> <strong>di</strong> pregio presente nelle aree private.<br />

Il censimento del <strong>verde</strong> <strong>pubblico</strong> dovrà provvedere alla rilevazione del <strong>verde</strong> erbaceo, arbustivo e arboreo presente in<br />

tutto il territorio comunale.<br />

Per quanto riguarda il <strong>verde</strong> <strong>privato</strong> il <strong>Comune</strong> deve provvedere alla catalogazione <strong>di</strong>:<br />

• esemplari rari per età, <strong>di</strong>mensioni, essenza,<br />

• siepi e dei filari presenti nelle zone agricole,<br />

• zone umide naturali,<br />

• giar<strong>di</strong>ni e parchi privati <strong>di</strong> significato storico o impatto paesaggistico.<br />

Il livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento tecnico delle rilevazioni sarà definito caso per caso dall’Amm. Comunale.<br />

L’inventario/catalogazione degli esemplari sotto tutela deve essere compiuto entro 360 giorni dall’entrata in vigore del<br />

regolamento; la catalogazione deve essere aggiornata ogni 2 anni.<br />

Art. 2 AMBITI DI APPLICAZIONE.<br />

Il Regolamento viene applicato, nelle sue <strong>di</strong>versificazioni attuative, sul <strong>verde</strong> ornamentale sia <strong>pubblico</strong> che <strong>privato</strong>.<br />

Esulano dal regolamento gli alberi o gruppi <strong>di</strong> alberi per i quali sono state stabilite particolari forme <strong>di</strong> protezione in<br />

base a norme previste da leggi più restrittive rispetto a quelle contenute nel presente documento (leggi nn 1479/39,<br />

1089/39, Legge Regionale 9/77, Legge Regionale 27/2004).<br />

Esulano dalle norme del regolamento:<br />

• le piante da frutta poste in orti e giar<strong>di</strong>ni o in aree <strong>di</strong> pertinenza agli e<strong>di</strong>fici agricoli,<br />

• le piantagioni <strong>di</strong> arboricoltura da legno per biomassa, i pioppeti, gli impianti per legname, i frutteti, i boschi<br />

(come da art. 3 L.R. 80-1989 e successive),<br />

• le opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>sboscamento, sra<strong>di</strong>camento, cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso e movimento terra <strong>di</strong> cui alla L.<br />

2367/1923 e successive.<br />

• le specie ornamentali coltivate a fini commerciali all'interno <strong>di</strong> aziende vivaistiche.<br />

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