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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (<strong>Brescia</strong>) - € 1,00<br />
LA VOCE<br />
DEL POPOLO<br />
n° 4<br />
Lode 1<br />
di Francesca Bernacchia<br />
Non va di moda l’inutilità, e la lode a Dio è decisamente inutile, non produttiva ed<br />
anche illogica, poiché Dio è già cantato da innumerevoli schiere di creature angeliche.<br />
Ma è proprio tale mancanza di utile che rende l’atto prezioso, come uno spreco offerto<br />
a chi non sarà mai eguagliato dal valore <strong>del</strong>l’offerta stessa.<br />
È questa la gioia di Dio che circola nei cieli? <strong>La</strong> lode è giustizia verso la bellezza,<br />
soprattutto la bellezza ignorata. Che cosa può maggiormente spingere il cuore, se non<br />
la constatazione che colui che continua a elargire è ignorato, incompreso, non visto,<br />
come inezia a fianco <strong>del</strong>la quale passare senza peso? Eppure i cieli continuano a disegnare<br />
tramonti, la terra continua a ruotare instancabile per darci stabilità, gli elementi non cessano<br />
di mescolarsi e distinguersi per nutrire ogni cosa, uno sguardo continua a coprire con l’ombra il<br />
nostro cammino non rettilineo e strano. È in questo “continuare” che si registra la meraviglia. Al di<br />
là di ogni pur legittimo dubbio di inesistenza.<br />
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SETTIMANA NALE DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 28 GENNAIO 2011<br />
Vivendo<br />
con lui<br />
A pochi giorni dall’annuncio <strong>del</strong>la beatificazione<br />
di Giovanni Paolo II, il card. Giovanni Battista Re, bresciano<br />
e per molti anni stretto collaboratore <strong>del</strong> Papa polacco,<br />
traccia per “<strong>Voce</strong>” il profilo <strong>del</strong> grande Pontefice<br />
che sarà elevato il 1° maggio 2011 agli onori degli altari
sommario<br />
Il fatto<br />
<strong>La</strong> beatificazione di Giovanni Paolo II.<br />
Quel ponte tra cielo e terra 04<br />
di Giovanni Battista Re<br />
Popoli e continenti<br />
Cei. <strong>La</strong> società,<br />
comunità educante 07<br />
a cura di M.Michela Nicolais<br />
Ecclesia<br />
Oratori.<br />
Una missione da rinnovare 17<br />
di Gabriele Bazzoli<br />
Paesi e parrocchie<br />
<strong>La</strong> speranza<br />
è il motore <strong>del</strong>la Leonessa 22<br />
di Luciano Febbrari<br />
Don Antonioli:<br />
le stagioni <strong>del</strong>la fede 31<br />
di Ermete Giorgi<br />
Cultura e comunicazione<br />
Perché stare nella rete?<br />
Se lo chiede Benedetto XVI 35<br />
di Michele Sorice<br />
Paolo VI. Pregare non è solo<br />
muovere le labbra 38<br />
di Antonello Miuri<br />
Economia e lavoro<br />
Formazione e lavoro<br />
per lo sviluppo 49<br />
di Mario Nicoliello<br />
Sport<br />
<strong>Brescia</strong> calcio.<br />
Tre punti per credere nella salvezza 51<br />
di Alessio Andreoli<br />
4<br />
Cara <strong>Voce</strong> 54<br />
<strong>La</strong> notte può coprire un fiore, non il suo profumo<br />
(E. Oliviero)<br />
Parte da Darfo Boario Terme la terza stagione de “Il coraggio di vivere” il monologo, scritto<br />
e interpretato da Emanuele Turelli, che racconta la storia di Nedo Fiano, ebreo italiano,<br />
reduce dal campo di sterminio di Auschwitz e da altri sei campi, fra cui quello di Buchenwald,<br />
dove fu liberato, dopo oltre un anno di prigionia, dalle truppe americane, l’11 aprile<br />
<strong>del</strong> 1945. <strong>La</strong> terza stagione ha richiamato l’interesse di istituti scolastici, associazioni e enti<br />
locali. Il monologo di Turelli ha esordito il 22 gennaio a Darfo Boario Terme, nel plesso<br />
scolastico “Darfo 2” davanti al pubblico studentesco. Il giorno <strong>del</strong>la memoria (27 gennaio)<br />
Turelli ha raccontato “Il coraggio di vivere” agli studenti di Bagnolo Mella e in prima serata<br />
(ore 20.45) a Cellatica nel Palazzo <strong>del</strong>la Cultura. <strong>La</strong> sera successiva il monologo va in scena<br />
nel teatro parrocchiale di San Pancrazio a Palazzolo, mentre sabato 29, alle 10 <strong>del</strong> mattino,<br />
sarà la volta <strong>del</strong> teatro parrocchiale di Gavardo, per il pubblico studentesco; in replica<br />
il giorno successivo (domenica 30 gennaio, ore 16.30, auditorium Zane) nell’ambito <strong>del</strong>le<br />
iniziative volte a ricordare il bombardamento che costò decine di vite umane alla comunità<br />
gavardese. Sabato 5 febbraio, altre due tappe: alle 10 <strong>del</strong> mattino Turelli racconterà il suo<br />
monologo ai ragazzi <strong>del</strong>le scuole medie di Ospitaletto, mentre in serata, sempre al Teatro<br />
Agorà, sarà la volta <strong>del</strong> pubblico adulto, alle ore 21. Chiusura prevista in Valle Camonica, a<br />
Piancogno (teatro parrocchiale, ore 21) venerdì 11 febbraio. Turelli racconta le vicende di<br />
Nedo Fiano in forma diretta e coinvolgente, proponendo un prodotto che inquadra il periodo<br />
storico ma che fa leva sulla storia di Nedo e dei suoi cari prima a Firenze, poi al carcere<br />
<strong>del</strong>le Murate, poi a Fossoli, poi a Auschwitz, poi a Stutthoff, Stoccarda, Krawinkel, Oudhroff<br />
e Bunchenwald, nel periodo compreso fra il 1938 e il 22 aprile <strong>del</strong> 1945.<br />
« Corsivo di Angelo Onger<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Se fossi un credulone direi che su villa S. Martino<br />
di Arcore grava il malocchio. Acquisita<br />
dalla famiglia Casati-Stampa nell’Ottocento,<br />
l’ultimo rampollo, il marchese Camillo, morì<br />
suicida a Roma, nel 1970, dopo avere ucciso<br />
la moglie e il giovane amante. L’ereditiera,<br />
la figlia Anna Maria, avendo nel frattempo<br />
lasciato l’Italia, decise di vendere l’intera<br />
proprietà San Martino nel 1974 con la mediazione<br />
<strong>del</strong> suo legale l’avvocato Cesare<br />
Previti all’allora imprenditore edile Silvio<br />
Berlusconi (la villa, era valutata per il solo<br />
bene immobile per circa 1.700 milioni di lire)<br />
in cambio <strong>del</strong>la cifra, molto inferiore alla<br />
valutazione, di 500 milioni di lire in titoli<br />
azionari (di società non quotate in borsa),<br />
pagamento dilazionato nel tempo. L’ereditiera<br />
non riuscì a monetizzare, se non con<br />
un accordo con gli stessi Previti e Berlusco-<br />
“Il coraggio di vivere”:<br />
Emanuele Turelli<br />
racconta la storia<br />
di Nedo Fiano<br />
Donne allo sbando senza compagnia<br />
Direttore responsabile: Adriano Bianchi<br />
Direzione - Redazione - Amministrazione e Abbonamenti:<br />
Via Callegari, 6 - 25121 - <strong>Brescia</strong> - Tel. 030 44250<br />
Fax 030 3757897 - E-mail: redazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
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Sped. A.P. - 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96<br />
Filiale di <strong>Brescia</strong> - C C Postale n° 18881250.<br />
ni (nel corso <strong>del</strong>l’affare diventati compagni<br />
di merende), che riacquistarono i titoli per<br />
250 milioni, ossia la metà di quanto era stato<br />
pattuito.<br />
Adesso è diventata il teatro <strong>del</strong> bunga bunga,<br />
spettacolo di uno squallore devastante.<br />
Ma non è che fuori l’aria che si respira sia<br />
migliore. Sul “Corriere <strong>del</strong>la Sera” di mercoledì<br />
19 gennaio, in prima pagina, è stato<br />
pubblicato un commento in cui Piero<br />
Ostellino, già direttore <strong>del</strong> quotidiano, con<br />
la preoccupazione di difendere “l’immagine<br />
e la dignità <strong>del</strong> Paese”, ha scritto: “Una<br />
donna che sia consapevole di essere seduta<br />
sulla propria fortuna e ne faccia – diciamo<br />
così – partecipe chi può concretarla non è<br />
automaticamente una prostituta. Il mondo<br />
è pieno di ragazze che si concedono al professore<br />
per goderne l’indulgenza all’esame<br />
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Impaginazione e grafica:<br />
Paolo Pedraccini - Ernesto Olivetti
2 <strong>La</strong><br />
Buone notizie<br />
<strong>Brescia</strong>:<br />
l’Opal propone<br />
la 2ª rassegna<br />
cinematografica<br />
Qual è la relazione tra conflitti e migrazioni di popoli? Ci possono essere vari modi per affrontare<br />
un discorso importante e di grande impatto socio-emotivo come questo e, scegliere<br />
di parlare di tutto ciò attraverso l’universale linguaggio cinematografico può essere una<br />
soluzione davvero innovativa. “Migrazioni forzate e conflitti – Storie di persone e di armi”<br />
è il titolo <strong>del</strong>la rassegna cinematografica proposta dall’Osservatorio permanente sulle armi<br />
leggere di <strong>Brescia</strong>. L’Opal è una onlus promossa da diverse realtà <strong>del</strong>l’associazionismo, tra<br />
cui la Consulta <strong>del</strong>la Pace <strong>del</strong> Comune di <strong>Brescia</strong>, la Commissione diocesana “Giustizia e Pace”,<br />
il Gruppo Armi e Disarmo <strong>del</strong>l’Università Cattolica, il Centro Saveriano di animazione<br />
missionaria, unitesi a favore <strong>del</strong>la pace per diffondere informazioni scientifiche sulla produzione<br />
e il commercio <strong>del</strong>le cosiddette “armi leggere”. Per la 2ª edizione <strong>del</strong>la sua rassegna<br />
cinematografica Opal ha scelto di proporre, nei quattro sabati di febbraio, la visione di<br />
documentari in lingua originale (sottotitolati), ambientati in vari Paesi toccati da conflitti e<br />
conseguenti migrazioni. Ad ogni proiezione, farà seguito, la testimonianza diretta di uomini<br />
e donne che hanno vissuto “sulla loro pelle” la fuga da Paesi in guerra e che hanno dovuto<br />
affrontare un difficile processo di integrazione in altri Paesi ed altre società. Durante la prima<br />
serata, prevista per sabato 5 febbraio, verrà proiettato il film tedesco Tarifa Trafic, al quale<br />
seguiranno, sabato 12, Lost Boys Of Sudan, sabato 19, Rata Nece Biti e, infine, sabato 26, il<br />
documentario italiano Stanze. Ogni proiezione, ad ingresso gratuito, avrà inizio alle 20.30<br />
presso il teatro <strong>del</strong>l’Oratorio di Cristo Re a <strong>Brescia</strong>. Ad anticipare la rassegna, lo spettacolo<br />
multimediale “Prima che cadano le foglie”, che sarà portato in scena dall’Associazione Culturale<br />
Teatro Dioniso, sabato 29 gennaio, alle 20.45, nella chiesa bresciana di San Cristo. (l.d.p.)<br />
o al capo ufficio per fare carriera. Avere trasformato<br />
in prostitute le ragazze che frequentavano casa<br />
Berlusconi, non è stata (solo) un’operazione giudiziaria,<br />
bensì (anche) una violazione <strong>del</strong>la dignità<br />
di donne la cui sola colpa era quella di aver fatto,<br />
eventualmente, uso <strong>del</strong> proprio corpo”.<br />
Ho riletto questo passaggio perché non credevo<br />
ai miei occhi. Se fossi una donna avrei qualcosa<br />
da spiegare a Ostellino, a proposito di dignità. Da<br />
uomo vorrei capire che differenza c’è fra l’uso <strong>del</strong><br />
corpo per interessi vari e la prostituzione. Senza<br />
alcuna pretesa morale (chi se ne preoccupa più?),<br />
ma solo per capirsi. Intanto il giorno dopo il “Corriere”<br />
ha offerto il contorno con un servizio intitolato<br />
“I parenti (ambiziosi) <strong>del</strong>le ragazze di Arcore”.<br />
Con i fratello che dice a una <strong>del</strong>le frequentatrici<br />
di Arcore: “Quello ci risolve tanti problemi a tutti,<br />
a mamma, a te e a me”. E il papà che rincara:<br />
“Mia figlia morosa di Silvio? Magari fosse, magari<br />
Agenzia fotografica: Foto Eden<br />
Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa<br />
Via <strong>del</strong>l’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) -<br />
Tel. 030.7725511 - Fax. 030.7725566<br />
Progetto grafico:<br />
Maurizio Castrezzati - Coop. <strong>La</strong> nuvola nel sacco<br />
Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale di <strong>Brescia</strong><br />
n. 184 - 1/12/1961<br />
fosse!”. E un altro papà che rimbrotta la figliola:<br />
“Ti sei vista passare davanti questa e quest’altra,<br />
e Giada, e Isabella e Cristina, ma svegliati!”. Commenta<br />
l’autore <strong>del</strong> pezzo: “Le carte <strong>del</strong>l’inchiesta<br />
su Ruby Rubacuori parlano come un trattatello<br />
di sociologia e disegnano famiglie italiane a metà<br />
strada tra ambizione e disperazione, voglia di<br />
scorciatoia e bisogno di ossigeno (…) nello specchio<br />
deformante e amorale dei tempi moderni”.<br />
In questo panorama la magistratura non c’entra<br />
nulla. Stiamo solo assistendo a una discesa agli inferi,<br />
una regressione nel buio <strong>del</strong>le menti e <strong>del</strong>le<br />
coscienze. Veronica <strong>La</strong>rio ne aveva parlato anzitempo<br />
con lucidità: “Quello che emerge dai giornali<br />
è un ciarpame senza pudore. E tutto in nome<br />
<strong>del</strong> potere. Figure di vergini che si offrono al drago<br />
per rincorrere il successo e la notorietà e per<br />
una strana alchimia, il Paese tutto concede e tutto<br />
giustifica al suo imperatore” (28 aprile 2009).<br />
Associato<br />
UNIONE STAMPA<br />
PERIODICA ITALIANA<br />
Associato<br />
FEDERAZIONE ITALIANA<br />
SETTIMANALI CATTOLICI<br />
VOCE•MEDIA<br />
Centro diocesano<br />
per le comunicazioni<br />
sociali<br />
<strong>La</strong> testata “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”<br />
fruisce di contributi<br />
di cui all’art. 3 comma 3<br />
<strong>del</strong>la legge 250 <strong>del</strong> 7/8/1990<br />
editoriale<br />
di Adriano Bianchi<br />
Icone di vita buona<br />
suora <strong>del</strong> mio asilo era madre Teresina, una canossiana<br />
tutta d’un pezzo. Visse al mio paese per lungo tempo;<br />
insegnò a generazioni di bambini a tenere le mani giunte,<br />
le risposte <strong>del</strong> catechismo in vista <strong>del</strong>la prima Comunione<br />
e a non far attaccare l’ostia consacrata al palato. <strong>La</strong> rividi<br />
in occasione <strong>del</strong>la mia prima Messa, orgogliosa come tutte<br />
le suore che possono dire di aver accompagnato un loro<br />
bambino all’altare. Suor Celinia, dorotea di Cemmo, era una<br />
specie di folletto sempre in movimento. Per noi ragazzi era il<br />
gioco, il canto e l’amore per l’oratorio. Un’oratorio da sentire<br />
come casa, dove stare bene, dove essere protagonisti <strong>del</strong>la<br />
vita <strong>del</strong>la comunità. Suor Aldina, invece, mi fece scoprire<br />
l’esistenza dei poveri. Per un breve tratto accompagnò la mia<br />
adolescenza. Il suo costante desiderio di tornare in Argentina<br />
mi fece incontrare il mistero di un Dio il cui abbraccio<br />
d’amore racchiude il mondo intero. Come lei suor Giuliana<br />
che ancora oggi vive la sua missione nel Congo dilaniato<br />
dalla guerra. A suor Annamaria, monaca in Assisi, devo<br />
l’ergersi prepotente <strong>del</strong>la forza <strong>del</strong>la preghiera e il germe di<br />
una chiamata <strong>del</strong> Signore che poteva essere vera anche per<br />
me. A suor Antonella e suor Viatrice il tempo <strong>del</strong>la decisione.<br />
Dolcezza e vicinanza nel discernimento, coraggio e sostegno<br />
nel timore di affidare la vita al progetto di Dio. Con suor<br />
Giovanna ho condiviso l’amicizia, la creatività e l’entusiasmo<br />
<strong>del</strong> primo tempo <strong>del</strong>la sequela, la fantasia <strong>del</strong> progettare<br />
insieme e la gioia <strong>del</strong> servire i piccoli. Di suor Terenzia ho nel<br />
cuore la maternità e l’accoglienza familiare. Di suor Tersilla e<br />
suor Luciana, il ricordo tanti piccoli passi di collaborazione.<br />
A suor Lucilla, che è già in Paradiso, debbo la certezza di un<br />
appoggio sicuro nella corresponsabilità educativa e l’aiuto<br />
fraterno nell’imparare ad essere prete. In suor Enza e nelle<br />
sue sorelle leggo l’attualità di una vita ancora affascinante<br />
per tante giovani. In suor Maria e suor Erminia godo la cura<br />
umile e discreta per la vita dei sacerdoti che, nella Chiesa<br />
bresciana, dagli anni <strong>del</strong> Seminario a quelli <strong>del</strong>la malattia<br />
e <strong>del</strong>la vecchiaia non è ancora venuta meno. Queste icone<br />
stupende di vita buona secondo il Vangelo sono in mezzo<br />
a noi. Per me hanno i volti che vi ho raccontato, per molti<br />
quelli dei tanti religiosi, religiose, consacrati e consacrate<br />
incontrati nella vita. Amici, testimoni, educatori. <strong>La</strong> loro<br />
esistenza ci parla. Ce lo ricordano i Vescovi nel messaggio<br />
per la Giornata <strong>del</strong>la vita consacrata <strong>del</strong> prossimo 2 febbraio:<br />
“Non ci si educa alla vita buona <strong>del</strong> Vangelo in astratto, ma<br />
coinvolgendosi con Cristo, lasciandosi attrarre dalla sua<br />
persona, seguendo la sua dolce presenza”. Così di queste<br />
suore e consacrati che ci rammentano il dono totale di sé e<br />
la conformazione al Risorto non possiamo che essere grati<br />
al Signore. <strong>La</strong> loro vita secondo il Vangelo rappresenta “una<br />
sfida profetica – dicono i Vescovi – una vera e propria ‘terapia<br />
spirituale’ per il nostro tempo. L’uomo, che ha un bisogno<br />
insopprimibile di essere amato e di amare, trova – continua<br />
il messaggio – nella testimonianza gioiosa <strong>del</strong>la castità un<br />
riferimento sicuro per imparare a ordinare gli affetti alla<br />
verità <strong>del</strong>l’amore, liberandosi dall’idolatria <strong>del</strong>l’istinto; nella<br />
povertà evangelica, egli si educa a riconoscere in Dio la<br />
nostra vera ricchezza, che ci libera dal materialismo avido di<br />
possesso e ci fa imparare la solidarietà con chi è nel bisogno;<br />
nell’obbedienza, la libertà viene educata a riconoscere che<br />
il proprio autentico sviluppo sta solo nell’uscire da se stessi,<br />
nella ricerca costante <strong>del</strong>la verità e <strong>del</strong>la volontà di Dio,<br />
che è “una volontà amica, benevola, che vuole la nostra<br />
realizzazione”. Non sono parole, sono volti a cui dobbiamo,<br />
forse, quel poco di vita buona che siamo capaci di vivere.
04<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Il card. Giovanni Battista Re, uno dei più<br />
stretti collaboratori di Karol Wojtyla, traccia<br />
un ritratto di Giovanni Paolo II: un papa<br />
che già in vita ha saputo dimostrare, con la<br />
coerenza tra predicazione e azione, che la<br />
santità era ed è una via percorribile<br />
da ogni uomo. In queste pagine anche la<br />
testimonianza di chi questa santità l’ha<br />
toccata con mano<br />
U<br />
card. Giovanni Battista Re<br />
Una <strong>del</strong>le celebrazioni religiose più<br />
attese di questo 2011 sarà la beatificazione<br />
di Giovanni Paolo II. Negli<br />
ultimi dieci secoli nessun Papa ha<br />
innalzato agli onori degli altari il suo<br />
immediato predecessore. <strong>La</strong> celerità<br />
con cui, per Giovanni Paolo II, è<br />
stata portata a termine la complessa<br />
procedura è stata possibile perché<br />
Benedetto XVI aveva dispensato<br />
dalla norma che impediva di iniziare<br />
l’iter prima che fossero passati cinque<br />
anni dalla morte. Certamente<br />
poi ha facilitato le cose l’esemplarità<br />
<strong>del</strong>la vita e la vasta fama di santità<br />
che Karol Wojtyla godeva. Come<br />
data per la cerimonia di beatificazione<br />
è stata scelta domenica 1 maggio,<br />
ottava di Pasqua, perché è la festa<br />
<strong>del</strong>la Divina Misericordia, celebrazione<br />
liturgica istituita proprio da<br />
Giovanni Paolo II. Karol Wojtyla è<br />
rimasto nel cuore <strong>del</strong>la gente. <strong>La</strong> luce<br />
dei suoi insegnamenti e <strong>del</strong>la sua<br />
testimonianza personale non si è<br />
spenta con la morte, ma continua ad<br />
illuminare il cammino <strong>del</strong>l’umanità.<br />
Giovanni Paolo II è un papa che non<br />
muore, soprattutto nel cuore dei bresciani,<br />
grazie anche alle cinque volte<br />
che è stato in terra bresciana. Nel<br />
Il fatto<br />
Giovanni Paolo II e il card. Re a Borno nel luglio 1998 e, a sinistra, i suoi funerali<br />
Testimonianza Giovanni Paolo II, che sarà beatificato il 1° maggio, nel ricordo <strong>del</strong> card. Re<br />
Quel ponte tra cielo e terra<br />
1982 e nel 1998 a <strong>Brescia</strong>, due volte<br />
in Adamello (una a sciare e una per<br />
celebrare la Messa per gli alpini) e<br />
una a Borno. Giovanni Paolo II appartiene<br />
ai giganti <strong>del</strong>la storia. Suo<br />
grande merito è di avere risvegliato<br />
nel mondo il senso religioso. Ha fatto<br />
capire che non si possono limitare<br />
gli orizzonti <strong>del</strong>l’uomo a questa<br />
terra. Ha insegnato che la coscienza<br />
“in cui l’uomo si trova solo con Dio<br />
e scopre una legge scritta nel cuore”<br />
(Gaudium et spes, 16) conferisce<br />
un’altissima dignità all’uomo e alla<br />
donna, che nessuno può strappare<br />
o sopprimere, e che ognuno è obbligato<br />
a seguire. Ha avuto fiducia<br />
nella forza <strong>del</strong>le istanze spirituali e<br />
morali ed ha sempre messo al centro<br />
la persona umana, con la sua intangibile<br />
dignità e libertà. E questa<br />
centralità <strong>del</strong>la persona umana ha<br />
saputo non solo difenderla col vigore<br />
che ha caratterizzato il suo ministero<br />
apostolico, ma l’ha testimoniata<br />
con l’esempio eloquente <strong>del</strong>la<br />
sua profonda umanità, che aveva il<br />
fascino di una personalità completa.<br />
Egli, inoltre, ha saputo congiungere<br />
un profondo e penetrante realismo<br />
storico con uno sguardo illuminato<br />
dalla fede. Perciò ha saputo scorgere<br />
l’azione di Dio nella trama degli<br />
avvenimenti ed ha saputo influire da<br />
protagonista sul corso degli eventi,<br />
incidendo nella storia, come ha affermato<br />
lo stesso Gorbaciov; ma la<br />
prima e fondamentale caratteristica<br />
<strong>del</strong> suo pontificato è stata religiosa.<br />
Il movente di tutto il pontificato, il<br />
motivo ispiratore di tutte le iniziative<br />
intraprese fu religioso: tutti gli<br />
sforzi <strong>del</strong> Papa miravano a fare rientrare<br />
Dio da protagonista in questo<br />
mondo. Il motivo per cui Giovanni<br />
Paolo II era contro il comunismo era<br />
un motivo non politico, ma religioso:<br />
egli operò con coraggio contro<br />
un sistema che professava l’ateismo<br />
e perseguitava la Chiesa, e in pari<br />
tempo opprimeva l’uomo, negandogli<br />
piena libertà. Era religioso il<br />
motivo che ispirava il Papa e faceva<br />
seguito alle parole vibranti da lui<br />
pronunciate nella prima celebrazione<br />
in piazza San Pietro: “Non abbiate<br />
paura! Aprite le porte a Cristo!”. <strong>La</strong><br />
Divina Provvidenza mi ha concesso<br />
la gioia e il privilegio di essere vicino<br />
al papa Giovanni Paolo II dall’inizio<br />
<strong>del</strong> suo pontificato fino alla fine.<br />
Vivendo vicino a lui, molte erano le
cose che colpivano, su tutte, però,<br />
l’intensità <strong>del</strong>la sua preghiera. Una<br />
preghiera profonda e intimamente<br />
personale, e in pari tempo legata alle<br />
tradizioni e alla pietà <strong>del</strong>la Chiesa.<br />
Attirava l’attenzione il modo in cui<br />
egli si abbandonava alla preghiera:<br />
si notava in lui un trasporto che gli<br />
era connaturale e che lo assorbiva<br />
come se non avesse impegni urgenti<br />
che lo chiamassero alla vita attiva. Il<br />
suo atteggiamento nella preghiera era<br />
raccolto e, in pari tempo, naturale e<br />
sciolto: testimonianza, questa, di una<br />
comunione con Dio intensamente radicata<br />
nel suo animo; espressione di<br />
una preghiera convinta, gustata, vissuta.<br />
Commuoveva la facilità, la spontaneità,<br />
la prontezza con le quali egli passava<br />
dal contatto umano con le folle<br />
al raccoglimento <strong>del</strong> colloquio intimo<br />
con Dio. Quando era raccolto in preghiera,<br />
ciò che succedeva attorno a lui<br />
sembrava non toccarlo e non riguardarlo,<br />
tanto si immergeva nell’abbandono<br />
in Dio. Egli si preparava ai vari<br />
incontri, che avrebbe avuto in giornata<br />
o nella settimana, pregando. Prima<br />
di ogni decisione importante Giovanni<br />
Paolo II vi pregava sopra a lungo. Più<br />
importante era la decisione, più prolungata<br />
era la preghiera. Nella sua vita<br />
vi era un’ammirevole sintesi fra preghiera<br />
ed azione. Giovanni Paolo II è<br />
stato un grande uomo, un grande Papa<br />
e un grande santo. Grande come uomo:<br />
aveva una straordinaria ricchezza<br />
di umanità. Aveva profondità di pensiero,<br />
con un impianto filosofico e, in<br />
pari tempo, era un mistico che aveva<br />
dentro di sé una forte tensione spirituale.<br />
Era poi molto attento alle vicende<br />
e alle inquietudini degli uomini ed<br />
aveva una grande capacità di apprezzare<br />
e godere le bellezze <strong>del</strong>la natura,<br />
<strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>la letteratura, <strong>del</strong> calore<br />
<strong>del</strong>le amicizie, <strong>del</strong>le conquiste umane.<br />
Un grande Papa: è stato il primo pontefice<br />
a compiere il giro <strong>del</strong> mondo,<br />
proponendosi ovunque come seminatore<br />
di speranza. È il primo Papa a<br />
entrare in sinagoga; il primo a visitare<br />
una moschea e a parlare a una<br />
folla di musulmani (in Marocco). Un<br />
Papa che ha saputo compiere il suo<br />
ministero di confermare i fratelli nella<br />
fede, visitando e incoraggiando le<br />
comunità cristiane sparse nei cinque<br />
continenti. Un comunicatore nato,<br />
che ha realizzato una infinità di cose<br />
ed ha aperto vasti orizzonti davanti al<br />
cammino <strong>del</strong>la Chiesa. Gian Franco<br />
Svidercoschi, con espressione audace,<br />
ha scritto che Giovanni Paolo II<br />
“ha accorciato la distanza fra il cielo<br />
e la terra”, nel senso che ha fatto<br />
molto per aiutare gli uomini ad incontrarsi<br />
con Dio. Un grande santo:<br />
fu un uomo tutto di Dio. Sì, il grido<br />
nato tra la folla ai suoi funerali: “santo<br />
subito”, manifestò la convinzione<br />
che c’è nel cuore di molte persone.<br />
In lui vi era una perfetta coerenza<br />
fra ciò che diceva, ciò che pensava,<br />
ciò che faceva e ciò che era. Giovanni<br />
Paolo II ha indicato a tutti la via<br />
<strong>del</strong>la verità e dei valori morali e spirituali,<br />
come unica strada che può<br />
assicurare un futuro più umano, più<br />
giusto e più pacifico.<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Giovanni Paolo II e la terra bresciana<br />
Un legame sempre più forte<br />
L’ha ricordato anche il card. Giovanni Battista Re in queste pagine: i bresciani,<br />
pure a più di cinque anni dalla morte, sono ancora profondamente<br />
legati a Giovanni Paolo II. Un legame che, probabilmente, si è alimentato<br />
anche <strong>del</strong>le cinque visite che Karol Wojtyla ha riservato alla terra bresciana.<br />
<strong>La</strong> prima è <strong>del</strong> 1982. Sono passati appena quattro anni dalla sua<br />
elezione e Giovanni Paolo II visita <strong>Brescia</strong> per rendere omaggio alla terra<br />
e alla Chiesa <strong>del</strong> suo predecessore Paolo VI. Una visita che si rinnova 16<br />
anni più tardi (il 19 e 20 settembre 1998), con un nuovo incontro per la<br />
beatificazione di Giuseppe Tovini e per la chiusura <strong>del</strong>l’Anno montiniano.<br />
Tra queste due visite vi sono altri tre contatti tra la terra bresciana e il Papa<br />
che il 1° maggio prossimo sarà beatificato. Due lo videro sulle nevi <strong>del</strong>l’Adamello:<br />
una prima volta, nel 1984, per coltivare la sua grande passione per<br />
lo sci e la seconda per presiedere, nel luglio <strong>del</strong> 1988, il pellegrinaggio<br />
degli Alpini. Nel luglio <strong>del</strong> 1998, infine, Giovanni Paolo II fu ospite <strong>del</strong>la<br />
comunità parrocchiale di Borno. <strong>Brescia</strong>, la sua terra, la sua gente hanno<br />
ricambiato questo affetto. Il legame è destinato a rinnovarsi anche in occasione<br />
<strong>del</strong>la beatificazione <strong>del</strong> 1° maggio prossimo. Brevivet sta infatti<br />
lavorando a una doppia proposta per favorire la presenza di tanti bresciani<br />
a Roma. un pellegrinaggio in pullman di 3 giorni (dal 30 aprile al 2<br />
maggio), oppure in treno con partenza il 30 aprile e il rientro l’1 maggio.<br />
Suor Erika<br />
Più che la paura poté l’Amore<br />
“Roma-Tor Vergata, 20 agosto <strong>del</strong> 2000. Avevo 20 anni! Tornare a quei<br />
giorni <strong>del</strong>la Giornata mondiale <strong>del</strong>la gioventù è per me fare memoria <strong>del</strong><br />
mio personale colpo di testa. A parlare in questo modo è suor Erika. “Quel<br />
colpo di testa che mi ha fatto fare la pazzia di ‘mollare tutto’ (lavoro, famiglia,<br />
prospettive di matrimonio e quant’altro) – continua – e seguire,<br />
fidarmi, dare credito, alla promessa di quel Nazareno che scavalcando i<br />
secoli mi ha raggiunto proprio in quel giorno assolato. Il Nazareno che,<br />
ancora oggi, non ha smesso di guardare negli occhi la gente pronunciando<br />
il suo affascinante ‘Seguimi’”. Tale fascino le giungeva dalle labbra di<br />
un vecchio Papa, ma così meravigliosamente innamorato <strong>del</strong>la gioventù:<br />
“Se qualcuno di voi, cari ragazzi e ragazze, avverte in sé la chiamata <strong>del</strong><br />
Signore a donarsi totalmente a Lui per amarlo ‘con cuore indiviso’ (cfr. 1<br />
Cor 7,34), non si lasci frenare dal dubbio o dalla paura. Dica con coraggio<br />
il proprio ‘sì’ senza riserve, fidandosi di Lui che è fe<strong>del</strong>e in ogni sua promessa”<br />
(dall’omelia di Giovanni Paolo II). “<strong>La</strong> mia prima reazione, dato<br />
che aveva fatto centro – è ancora il ricordo di suor Erika – è stata di rispondere<br />
‘No, Signore! Non io! Non sono fatta per essere suora!’”. “Ma<br />
– parafrasa la religiosa – più che la paura poté l’Amore. Ed eccomi oggi,<br />
suora pia discepola <strong>del</strong> Divin Maestro, da quasi cinque anni. <strong>La</strong> ‘sfida’ di<br />
allora fu quella di intraprendere un’avventura che non sapevo dove mi<br />
avrebbe condotta. Oggi, la sfida è quella di rimanere nel suo Amore”.<br />
Stefano Fontana<br />
Tra milioni parlava proprio a me<br />
“Quando sei all’inizio <strong>del</strong> tuo cammino di fede non hai le idee chiare su<br />
cosa realmente ti stia accadendo. Quella che fino a poco tempo prima era<br />
solo una confusa e ostinata inquietudine, iniettata nel tuo cuore dagli episodi<br />
<strong>del</strong>la vita, diventa, grazie all’incontro con uomini di fede, una possibilità”<br />
A parlare è Stefano Fontana, che a giugno riceverà l’ordinazione<br />
sacerdotale. Il suo è un racconto di chi ha incontrato nel proprio cammino<br />
persone che l’hanno aiutato a comprendere la sua chiamata. “Tra queste<br />
persone – racconta ancora – vi è un uomo, che non ho conosciuto direttamente,<br />
ma che ha colorato con le sue parole quel disegno che ancora non<br />
vedevo”. Nel 2000 viene invitato da un amico a partecipare alla Gmg di<br />
Roma. “Non pensavo – continua – che sarebbe stato il momento decisivo<br />
per il mio incontro con Cristo”. Il clima di quei giorni gli fece scoprire che<br />
si può pregare pur essendo giovani, e senza vergognarsene. “Ma soprattutto<br />
incontrai Giovanni Paolo II – ricorda Stefano Fontana –. Parlava a<br />
milioni, eppure sembrava che si rivolgesse proprio a me. <strong>La</strong> sua voce decisa<br />
penetrava nel punto giusto <strong>del</strong>la mia coscienza. Sembrava conoscerla. E mi<br />
ripeteva: è Gesù che cercate quando sognate di felicità! è Lui che suscita<br />
in voi il desiderio di fare <strong>del</strong>la vostra vita qualcosa di grande…”. Parla volentieri<br />
il seminarista ormai prossimo al sacerdozio di un’esperienza che<br />
ha cambiato la rotta <strong>del</strong>la sua vita. Da quegli eventi e incontri si è dipanato<br />
un lungo cammino di fede che l’ha portato a entrare in Seminario.<br />
05
06<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Comunicazioni<br />
Squallore, non satira<br />
di Marco Deriu<br />
Opinioni<br />
Chissà che cosa ci ha trovato da ridere Michele Santoro, accompagnato<br />
dall’approvazione compiaciuta <strong>del</strong> pubblico presente, quando, al termine<br />
<strong>del</strong>l’ultima puntata di “Annozero” (RaiDue, giovedì 20 gennaio), ha presentato<br />
la solita rassegna di vignette sui fatti di attualità. Vauro ha ancora<br />
una volta dimostrato la sua faziosità e la sua volontà di deridere o,<br />
peggio, offendere la Chiesa e il Papa. Il disegnino incriminato (chiamarlo<br />
vignetta sarebbe un’offesa verso chi la satira la sa fare con buon gusto ed<br />
efficacia) raffigurava Benedetto XVI che, parlando di Berlusconi, diceva:<br />
“Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete”. Il riferimento<br />
evidente è all’inchiesta in corso sulle inopportune frequentazioni<br />
serali <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong> Consiglio e agli scandali relativi ai casi di pedofilia<br />
accaduti anche all’interno <strong>del</strong>la Chiesa. Il comportamento quantomeno<br />
disinvolto di Berlusconi e <strong>del</strong>la sua corte nei presunti “festini” ad<br />
Arcore – al di là degli eventuali reati, che spetta alla magistratura perseguire<br />
– è moralmente da condannare senza alcun dubbio. Ma la via scelta<br />
da Vauro con questo disegnino è sbagliata in tutto e per tutto. Non vale<br />
nascondersi dietro il diritto di satira per affermare la libertà assoluta di<br />
dire o far dire impunemente a incolpevoli protagonisti ciò che si vuole.<br />
Il genere satirico ha precise regole di forma e di contenuto: non deve oltrepassare<br />
il limite <strong>del</strong>la continenza, non deve tradursi in una gratuita<br />
aggressione all’onorabilità e al decoro altrui, non deve procedere al linciaggio<br />
morale di una persona. In particolare la vignetta, pur offrendo<br />
rappresentazioni surreali, non deve mai astrarsi dalla realtà fino al punto<br />
di attribuire fatti non veri, né venir meno al rispetto dei valori fondamentali<br />
esponendo al ludibrio l’immagine pubblica di una persona o di<br />
una categoria sociale. Non può nutrirsi impunemente di ignoranza e di<br />
menzogna. Sono principi fondamentali <strong>del</strong>l’etica <strong>del</strong>la comunicazione, riaffermati<br />
anche a livello giuridico da vari pronunciamenti <strong>del</strong>la Corte di<br />
Cassazione che nessuno, comunque la pensi, può certamente discutere.<br />
Né si può tralasciare l’intento di carattere moralistico, oltre che comico,<br />
che dovrebbe essere proprio <strong>del</strong> genere satirico, legato alla sua funzione<br />
di “castigare ridendo mores”, cioè d’indicare all’opinione pubblica aspetti<br />
o comportamenti criticabili al fine di ottenere un esito finale di carattere<br />
etico, quindi correttivo verso il bene. L’intervento di Vauro si è sviluppato<br />
assai lontano da queste linee direttrici e anche dagli obblighi di servizio<br />
pubblico che la Rai deve adempiere senza deroghe, in quanto televisione<br />
di Stato. Quegli obblighi che, tanto nelle carte di autoregolamentazione<br />
quanto nel contratto di servizio stipulato con il ministero <strong>del</strong>lo Sviluppo<br />
economico, non prevedono il diritto di offendere qualcuno inutilmente<br />
e pubblicamente attraverso un mezzo tanto potente come la televisione.<br />
di Gabriele Bazzoli<br />
Giovani<br />
Il curato <strong>del</strong>l’oratorio<br />
Ancora una volta, sono due chiacchierate informali a suggerirmi lo spunto<br />
per queste righe. Al termine di un incontro di formazione ascolto una<br />
ragazza diciassettenne tessere le lodi <strong>del</strong> suo curato: una stima infinita,<br />
condita dalla percezione di un legame di grande umanità, “Anche se alcuni<br />
miei amici si lamentano – mi diceva – lui continua a stimolarli perché<br />
non li vuole lì a far niente!”. Gli chiedo: “Dimmi perché sei così entusiasta<br />
<strong>del</strong> tuo curato?” “Perché si vede che ci vuole bene: lui c’è sempre,<br />
se vai in oratorio sei sicura che lo trovi”. Esserci, un verbo che precede<br />
ogni speculazione teologico–pedagogica su ruoli ed approcci educativi.<br />
Mi capita poi a cena un giovane vicino di casa, in vena di aperture <strong>del</strong><br />
cuore mi racconta che, secondo lui, oggi non sarebbe com’è se non fosse<br />
stato per il suo curato di tanti anni fa. Non è che ci andasse d’accordo, è<br />
che tutte le sere in oratorio lo incontrava: una correzione, una battuta,<br />
un rimprovero, un incoraggiamento: “Se facevo una cavolata sapevo che<br />
avrei sbattuto. E non la rifacevo.” Esserci. Anch’io ripenso ai miei curati<br />
di oratorio: grandi preti nelle loro differenze, che mi hanno mostrato<br />
come il luogo oratorio fosse così importante perché abitato dalla loro<br />
presenza (che mostrava quella <strong>del</strong> Signore e accompagnava le molte altre<br />
figure educative). <strong>La</strong> prima estate in cui mi sono trovato con i miei<br />
compagni animatori senza curato (non avevamo diciott’anni) ricordo che,<br />
non sapendo bene come fare, abbiamo passato tutto il grest all’oratorio.<br />
Arrivavamo alle 8 per sistemare e programmare, mangiavamo una pizza<br />
(non erano ancora i tempi <strong>del</strong>le mense), ci fermavamo dopo la riunione<br />
animatori. Non avevamo capito tutto di educazione, ma che bisognava<br />
esserci, sempre, quello l’avevamo capito. E allora è la festa di San Giovanni<br />
Bosco che mi suggerisce, per una volta, questa piccola lode alla grande<br />
figura <strong>del</strong> curato <strong>del</strong>l’oratorio che, fortunatamente, nella nostra diocesi<br />
è ancora ben rappresentata: per coloro che non sanno tirare un calcio al<br />
pallone, ma d’inverno sono lì a giocare con i loro ragazzi; a quelli che sanno<br />
commentare Teilhard de Chardin, ma durante la predica <strong>del</strong>la messa<br />
dei bambini iniziano con una storiella ebraica o cinese; a quelli che odiano<br />
la montagna, ma seguono in tenda i loro scout per uscite improbabili;<br />
a quelli che si sentono portati per l’arte e l’espressività e accettano di<br />
dipingere un murales <strong>del</strong> grest con i loro ragazzi; a quei curati a cui piace<br />
dormire, ma s’inventano la preghiera quaresimale per gli adolescenti<br />
col krapfen prima che prendano il pullman per andare a scuola; a quelli<br />
che si sorbiscono la filippica <strong>del</strong>le mamme che vogliono fare la festa di<br />
compleanno <strong>del</strong> figlio, spiegando che l’oratorio è un’altra cosa; a quelli<br />
che se vai in oratorio li trovi, a quelli che ci sono, a quelli che fanno come<br />
don Bosco: grazie di cuore!
Popoli e continenti<br />
venturelli@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
IIl<br />
card. Angelo Bagnasco nella sua<br />
prolusione alla riunione <strong>del</strong> Consiglio<br />
permanente <strong>del</strong>la Cei <strong>del</strong> 24<br />
gennaio ad Ancona ha auspicato<br />
che “il nostro Paese superi, in modo<br />
rapido e definitivo, la convulsa fase<br />
che vede miscelarsi in modo sempre<br />
più minaccioso la debolezza etica<br />
con la fibrillazione politica e istituzionale”.<br />
“<strong>La</strong> vita di una democrazia<br />
– ha ammonito il Cardinale – poggia<br />
sulla capacità da parte di ciascuno<br />
di auto-limitarsi”. È la religione ad<br />
aiutare la persona a distinguere tra<br />
l’assenza di costrizioni e il compor-<br />
Il giorno <strong>del</strong>la memoria<br />
Il 15 settembre 1935 venivano promulgate le leggi<br />
razziali di Norimberga: iniziava così un percorso di<br />
segregazione, di deportazione e di sterminio di due<br />
popoli in Europa, ebrei e zingari, che si concluderà<br />
dieci anni dopo, nel 1945. Se a tutti è noto il drammatico<br />
percorso di sterminio di almeno 6 milioni di<br />
ebrei (denominato Shoah), è meno noto che l’altro<br />
popolo sterminato, con oltre 500mila morti, è stato<br />
quello dei rom e sinti. Questo genocidio <strong>del</strong> popolo<br />
rom e sinto in Europa è stato denominato Porrajmos,<br />
divoramento. In questo termine, si è voluto sottolineare<br />
la scomparsa silenziosa, quasi fossero stati<br />
divorati dalla terra, di migliaia di bambini, donne e<br />
uomini rom e sinti: Kulmhof, Bialystok e soprattutto<br />
Auschwitz sono i campi di concentramento dove<br />
troveranno la morte. A Torino, l’Associazione italiana<br />
zingari oggi (Aizo), presenta in questi giorni una mostra<br />
itinerante con immagini e testi che raccontano<br />
questa tragedia razziale. Il film “Libertè” <strong>del</strong> grande<br />
a cura di M.Michela Nicolais<br />
tarsi secondo i doveri <strong>del</strong>la coscienza”,<br />
ha affermato il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Cei spiegando come è “l’apertura al<br />
trascendente” che rende la persona<br />
“capace di scegliere il bene anziché<br />
il male”, che “per una società è la<br />
direzione primordiale e insostituibile”.<br />
“<strong>La</strong> crisi economica e finanziaria<br />
che, a partire dal 2009, ha investito<br />
in pratica il mondo intero non<br />
è finita”, anzi esistono “famiglie in<br />
grande allarme e comprensibile sofferenza”,<br />
nonostante i “segnali di ripresa<br />
e di innovazione”. È l’analisi<br />
<strong>del</strong> card. Bagnasco, che ha parlato<br />
regista francese Tony Gitlif, che presenta il dramma<br />
<strong>del</strong>lo sterminio razziale rom, arriva a Roma. L’artista<br />
rom Bruno Morelli ad Avezzano presenta una mostra<br />
nel Giorno <strong>del</strong>la memoria (27 gennaio) dal titolo<br />
“Porraimos”: in tante città d’Italia, nelle scuole, nelle<br />
associazioni si ricorda il dramma di una violenza<br />
razziale mostruosa. È un Giorno per pensare, quello<br />
<strong>del</strong>la memoria, per non dimenticare tutti i tasselli di<br />
una pagina vergognosa <strong>del</strong> ‘900 europeo. Forse oggi<br />
nei confronti dei rom e sinti non c’è la furia omicida e<br />
razziale; forse è comune lo sdegno per una violenza<br />
e una ferocia che non hanno risparmiato neppure i<br />
bambini. Non è lontana, però, anche oggi dal sentire<br />
comune la discriminazione nei confronti di un popolo<br />
che, in Italia, conta 120mila persone, di cui la metà<br />
sono minori. Da tanti si ritengono inutili azioni sociali<br />
e percorsi di accompagnamento e integrazione;<br />
troppi invocano misure di espulsione nei confronti di<br />
famiglie e persone in cammino da un campo all’al-<br />
Cei Intervento <strong>del</strong> card. Bagnasco<br />
<strong>La</strong> società,<br />
comunità<br />
educante<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
07<br />
Il Paese superi la convulsa fase che vede miscelarsi<br />
in modo sempre più minaccioso la debolezza etica<br />
con la fibrillazione politica e istituzionale<br />
anche di “senso di spaesamento”<br />
che è “necessario ascoltare”. Come<br />
esempio, ha citato la contestazione<br />
studentesca <strong>del</strong> dicembre scorso,<br />
fatto che “merita una riflessione non<br />
scontata” nonostante gli “innesti di<br />
violenza e di grave devastazione”.<br />
“<strong>La</strong> disoccupazione giovanile è un<br />
dramma per l’intera società”, ha ammonito<br />
il Cardinale, secondo il quale<br />
“il mondo degli adulti è in debito<br />
di futuro” nei confronti dei giovani,<br />
che “non vogliono essere accarezzati<br />
come degli eterni adolescenti, desiderano<br />
essere considerati responsabili<br />
e quindi trattati con serietà,<br />
ma chiedono di non sentirsi soli”.<br />
In Italia, “si stava vivendo al di sopra<br />
<strong>del</strong>le proprie possibilità”. È uno<br />
degli effetti <strong>del</strong>la “cultura <strong>del</strong>la seduzione”,<br />
tipica <strong>del</strong> consumismo,<br />
che ha permesso l’affermarsi di<br />
“un’idea balzana <strong>del</strong>la vita, secondo<br />
cui tutto è a portata di mano, basta<br />
prenderlo”. Per invertire la tendenza,<br />
c’è bisogno di “un’alfabetizzazione<br />
etica”: di qui l’attualità <strong>del</strong>la “sfida<br />
educativa”, che metta soprattutto<br />
i giovani in guardia da “una rappresentazione<br />
fasulla <strong>del</strong>l’esistenza,<br />
Zingari: la tragedia di ieri e l’esclusione di oggi<br />
volta a perseguire un successo basato<br />
sull’artificiosità, la scalata furba,<br />
il guadagno facile, l’ostentazione e<br />
il mercimonio di sé”.<br />
“Bisogna che il Paese ringiovanisca,<br />
torni a crescere dal punto di vista<br />
culturale e quindi anche economico,<br />
battendo i catastrofismi”, perché<br />
“cambiare in meglio si può e si deve”.<br />
Si è conclusa con un messaggio<br />
di speranza la prolusione <strong>del</strong> card.<br />
Bagnasco, in cui ha fatto notare che<br />
“un Paese complesso richiede saggezza<br />
e virtù”. Per i Vescovi italiani,<br />
“la società nel suo complesso è chiamata<br />
a essere comunità educante”,<br />
poiché “se si ingannano i giovani,<br />
se si trasmettono ideali bacati cioè<br />
guasti dal di dentro, se li si induce a<br />
rincorrere miraggi scintillanti quanto<br />
illusori, si finisce per trasmettere<br />
un senso distorcente <strong>del</strong>la realtà”.<br />
Sul piano politico, il card. Bagnasco<br />
ha esortato a una “riabilitazione<br />
culturale <strong>del</strong>la famiglia”, attraverso<br />
“una politica familiare preveggente,<br />
che mantenga la famiglia fondata<br />
sul matrimonio tra uomo e donna,<br />
e aperta alla vita, quale base per rilanciare<br />
il Paese”.<br />
tro; spesse volte l’opinione pubblica ha manifestato<br />
dissenso per politiche specifiche sulla casa e il lavoro<br />
per favorire il protagonismo dei rom e sinti. Troppi<br />
pregiudizi, discriminazioni – come ricorda il rapporto<br />
Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali)<br />
di quest’anno – segnano profondamente il popolo<br />
dei rom e dei sinti: chi li considera solo ladri, altri sequestratori<br />
di bambini, altri usurai, altri ancora violenti,<br />
altri analfabeti, accattoni solo per citare alcuni<br />
stereotipi. In realtà, anche in questo popolo ci sono<br />
studenti, lavoratori appassionati, vocazioni religiose,<br />
famiglie che amano la vita, uomini e donne di fede,<br />
persone di cultura, musicisti, artisti straordinari. Il<br />
Giorno <strong>del</strong>la memoria dovrebbe diventare anche ricorrenza<br />
in cui ci si ricorda di questi fratelli, perché<br />
non siano esclusi dalla città, non rimangano solo sulla<br />
porta <strong>del</strong>la Chiesa, ma siano un tassello importante<br />
di un’Italia che vuole essere unita, di una storia da<br />
costruire insieme. (Giancarlo Perego)
08<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Popoli e continenti Mondo<br />
Russia Attentato all’aeroporto<br />
<strong>La</strong> repressione<br />
non ferma<br />
il terrorismo<br />
Almeno 35 persone hanno perso la vita e circa<br />
130 sono rimaste ferite. Ad appena 10 mesi<br />
dall’attentato alla metro, il 29 marzo 2010,<br />
Mosca è ormai tristemente abituata a essere<br />
colpita al cuore dai terroristi<br />
P“Profondo dolore e ferma riprova- Ma<br />
zione” ha espresso Benedetto XVI<br />
per “il grave atto di violenza” avvenuto<br />
lunedì 24 gennaio all’aeroporto<br />
di Domodedovo. In un telegramma<br />
inviato al presidente Dmitri<br />
Medvedev, il Pontefice assicura<br />
“fervide preghiere per le vite stroncate”<br />
e “un particolare pensiero a<br />
quanti sono rimasti feriti”. Almeno<br />
35 persone hanno perso la vita<br />
e circa 130 sono rimaste ferite. Ad<br />
appena 10 mesi dall’attentato alla<br />
metro, il 29 marzo 2010, Mosca è<br />
ormai tristemente abituata a essere<br />
colpita al cuore dal terrorismo.<br />
a cura di Renato Longhi<br />
il primo e più grande attacco a<br />
uno scalo aereo nella storia di Russia,<br />
quello avvenuto a Domodedovo,<br />
pone direttamente sotto accusa<br />
intelligence e forze di sicurezza<br />
nazionali. Come da copione anche<br />
stavolta è arrivata pronta la spiegazione<br />
<strong>del</strong>le autorità: si tratterebbe<br />
di un attentato kamikaze, portato<br />
a termine da caucasici. Le ricostruzioni<br />
parlano di un attentatore dai<br />
tratti arabi. Da tempo le autorità<br />
russe accusano i mercenari arabi<br />
di sostenere la sempre più frammentata<br />
ribellione nel Caucaso <strong>del</strong><br />
Nord. Lontano dall’attenzione <strong>del</strong><br />
Anche in Egitto la popolazione in piazza<br />
Una protesta contro la rielezione di Mubarak<br />
Dopo l’Algeria e la Tunisia la protesta popolare si è spostata<br />
in Egitto. Da qualche giorno gli oppositori <strong>del</strong> presidente<br />
Mubarak sono scesi in piazza. Motivo ufficiale<br />
<strong>del</strong>le manifestazioni è la richiesta di riforma economiche<br />
e sociale. In realtà, come qualcuno afferma a mezza voce<br />
il motivo reale è scongiurare che il presidente in carica<br />
che si sta avviando a fine mandato possa lasciare la<br />
guida <strong>del</strong> Paese al figlio. “Le forze <strong>del</strong>l’ordine, schierate<br />
nei punti nevralgici <strong>del</strong>la capitale non hanno impedito le<br />
manifestazioni. C’è stata qualche scintilla, qualche tafferuglio,<br />
ma l’ordine dato agli agenti è quello di non raccogliere<br />
provocazioni, e lasciar sfogare il malcontento, per<br />
evitare che la situazione degeneri. Le informazioni sono<br />
state date dall’agenzia Misna al Cairo che ha descritto<br />
l’atmosfera nella capitale nella giornata <strong>del</strong>le proteste<br />
contro il regime, ribattezzata “la giornata <strong>del</strong>la collera”.<br />
Convocati nelle piazze <strong>del</strong>le principali città <strong>del</strong> Paese,<br />
migliaia di manifestanti, diverse fonti hanno parlato di<br />
15mila persone solo nella capitale, hanno risposto agli<br />
L’aeroporto di Mosca dopo l’attentato<br />
mondo, i servizi segreti russi conducono<br />
una guerra segreta e sempre<br />
più violenta contro i ribelli di<br />
quelle regioni. Le tattiche sono le<br />
stesse usate in Cecenia: chiunque<br />
sospettato di legami con i terroristi<br />
rischia di venire rapito, torturato<br />
per estorcergli informazioni e,<br />
nella maggior parte dei casi, ucciso.<br />
Pochi arrivano a un processo, e<br />
quasi nessuno vi sopravvive. I russi<br />
sono fermamente convinti che<br />
questo sia l’unico modo per sconfiggere<br />
i terroristi: con la forza. Ma<br />
è sempre più evidente che la violenza<br />
e la repressione, decimando<br />
appelli alla contestazione fatti circolare nei giorni scorsi<br />
su internet. Proteste contro il governo sono registrate<br />
anche nelle città di Mansura, nel Delta, a Ismailiya, lungo<br />
il canale di Suez, ad Alessandria, sul Mediterraneo e<br />
a Rafah, al confine con la Striscia di Gaza, dove la gente<br />
ha sfilato in corteo con bandiere <strong>del</strong>l’Egitto, cantando<br />
slogan che inneggiavano alla protesta tunisina e ostentando<br />
cartelloni sarcastici con la scritta “Dopo Ben Ali,<br />
chi sarà il prossimo?”. All’università di Giza, quando la<br />
polizia ha cercato di reprimere le manifestazioni degli<br />
studenti con l’uso di idranti e gas lacrimogeni, i docenti<br />
hanno deciso di unirsi ai cortei in programma davanti<br />
alla Corte suprema e alla sede <strong>del</strong> National democratic<br />
mouvement (Ndp), partito al potere. Ingenti dispiegamenti<br />
<strong>del</strong>le forze di sicurezza, hanno riportato i siti<br />
d’informazione egiziani, sono stati schierati anche nei<br />
quartieri residenziali di Maadi e Mohandesin. “Ancora<br />
una volta – ha osservato la fonte <strong>del</strong>la Misna – sono stati<br />
protagonisti i mass media, dalla pagina su Facebook<br />
i ranghi degli estremisti, aiutano i<br />
loro leader a trovare nuove reclute,<br />
giovani, facilmente indottrinabili<br />
e mosse da un misto pericoloso<br />
di vendetta e dogmi religiosi. <strong>La</strong><br />
Russia che si sveglia dopo la nuova<br />
strage è una Russia più inquieta<br />
soprattutto alla luce <strong>del</strong> fatto che<br />
l’attentato era quasi annunciato:<br />
le forze di sicurezza hanno rivelato<br />
che sapevano <strong>del</strong>l’imminenza di<br />
un atto contro uno degli aeroporti a<br />
Mosca. Sarebbero state addirittura<br />
sulle tracce di tre sospetti che però<br />
sono riusciti a introdursi a Domodedovo<br />
e a osservare l’esplosione<br />
dedicata a Khaled Said, attivista ucciso dalla polizia<br />
egiziana, ai numerosi internauti che dal cellulare<br />
tramite twitter e blog hanno aggiornato costantemente<br />
sull’evoluzione di una protesta che pare essere<br />
solo agli inizi”.<br />
Salario minimo, fine <strong>del</strong>la legislazione di emergenza<br />
e limite a due soli mandati <strong>del</strong>l’incarico presidenziale:<br />
queste le richieste degli attivisti, i quali hanno<br />
domandato inoltre le dimissioni <strong>del</strong> ministro <strong>del</strong>l’Interno,<br />
Habib al-Adly, e la condanna <strong>del</strong>le violenze<br />
di cui accusano le forze di sicurezza. E proprio il titolare<br />
<strong>del</strong> dicastero <strong>del</strong>l’Interno, in un’intervista al<br />
quotidiano filogovernativo Ahram, aveva bocciato la<br />
protesta, affermando che “non avrà alcun impatto”.<br />
Al Adli aveva anche assicurato il pugno di ferro contro<br />
coloro che “esprimono le loro idee illegalmente”.<br />
Per mantenere l’ordine, il Ministero ha disposto uno<br />
spiegamento di forze di sicurezza senza precedenti,<br />
con 20mila agenti mobilitati nel centro <strong>del</strong>la città.
<strong>del</strong> loro complice prima di dileguarsi.<br />
Uno smacco per il governo<br />
e per un Paese dove i controlli di<br />
sicurezza sono ossessivi. Lo stesso<br />
presidente Medvedev, annunciando<br />
un regime di sicurezza speciale, ha<br />
ammesso che finora le misure antiterrorismo<br />
non sono state applicate<br />
correttamente. Alcuni analisti<br />
non escludono una guerra sotterranea<br />
tra forze di sicurezza. Altri che<br />
si tratti di un segnale: per richiamare<br />
al Cremlino l’uomo forte, Vladimir<br />
Putin, indebolendo Medvedev,<br />
apparso impotente sotto i riflettori<br />
<strong>del</strong>la tv.<br />
Gli egiziani in piazza al Cairo<br />
Reazioni internazionali<br />
Un vento freddo<br />
sulla pace<br />
Il segretario di Stato americano Hillary<br />
Clinton ha affermato che gli<br />
Usa “sono al fianco <strong>del</strong> popolo <strong>del</strong>la<br />
Russia in questo momento di dolore<br />
e di lutto e porgono cordoglio e solidarietà<br />
mentre prosegue la lotta in<br />
cui molti di noi sono impegnati a far<br />
fronte alla minaccia <strong>del</strong> terrorismo<br />
internazionale”. I ministri degli Esteri<br />
<strong>del</strong> G8 hanno condannato “l’attacco<br />
barbaro” e hanno espresso la volontà<br />
di “lavorare insieme per combattere<br />
e prevenire il terrorismo”. Aprendo<br />
lunedì 24 gennaio, nel pomeriggio,<br />
a Strasburgo la sessione invernale<br />
(24 – 28 gennaio) <strong>del</strong>l’assemblea<br />
parlamentare <strong>del</strong> Consiglio d’Europa<br />
(Apce), Thorbjørn Jagland, segretario<br />
generale <strong>del</strong> CdE, ha rivolto un pensiero<br />
alle 35 vittime e ai circa 170 feriti<br />
<strong>del</strong>l’attentato kamikaze che poco<br />
prima aveva colpito l’aeroporto moscovita<br />
di Domodevodo. Il segretario<br />
generale ha sottolineato il ruolo<br />
cruciale <strong>del</strong> Consiglio d’Europa e l’importanza<br />
<strong>del</strong>la sua riforma che mira<br />
all’esercizio di un’azione politica su<br />
scala paneuropea. “Un vento freddo<br />
– ha affermato – soffia sull’Europa”<br />
e “la nostra missione consiste nel<br />
salvaguardare le fondamenta morali<br />
e giuridiche <strong>del</strong>l’unità europea,<br />
tra gli Stati e i popoli, le culture e le<br />
religioni”. Jagland ha aggiunto che<br />
in Europa non dovrebbero esistere<br />
“cittadini di seconda classe”.<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Libano<br />
Mikati nuovo capo <strong>del</strong> governo<br />
provoca tensioni nel Paese<br />
Il movimento filosiriano Hezbollah entra nel governo libanese e in Libano<br />
esplode la protesta dei sunniti, mentre gli Usa guardano con preoccupazione<br />
all’evoluzione politica di questo <strong>del</strong>icatissimo anello <strong>del</strong><br />
gioco mediorientale. Il presidente libanese, Michel Sleiman, ha nominato<br />
come primo ministro il candidato sostenuto da Hezbollah, Najib<br />
Mikati. Il magnate <strong>del</strong>le telecomunicazioni, un sunnita di 55 anni, ha<br />
già avviato le consultazioni per la formazione <strong>del</strong> governo e ha invitato<br />
“tutte le fazioni libanesi a superare le divergenze”. Sleiman ha conferito<br />
l’incarico a Mikati dopo un incontro con i gruppi parlamentari in<br />
cui ha verificato che dispone di una maggioranza in Parlamento: a suo<br />
favore si sono schierati 68 dei 128 membri <strong>del</strong>l’assemblea.<br />
Mikati, milionario, laureato a Harvard, tycoon <strong>del</strong>le telecomunicazioni,<br />
primo ministro <strong>del</strong> governo che nel 2005 portò alle elezioni che sancirono<br />
la fine <strong>del</strong> dominio siriano nel Paese è un sunnita – lo deve essere,<br />
secondo la Costituzione, il primo ministro – come la maggioranza dei<br />
libanesi, tradizionalmente legati al partito di Hariri, <strong>del</strong> quale si dichiara<br />
“fratello”, ma è anche amico personale <strong>del</strong> presidente siriano Bashar<br />
al-Assad. <strong>La</strong> sua indicazione da parte di Hezbollah, movimento sciita, e<br />
dei suoi alleati – ai quali col suo ennesimo cambio di casacca si è unito<br />
il leader druso Walid Joumblatt – ha avuto molteplici scopi: creare un<br />
corto circuito nella maggioranza sunnita, offrire al Paese un volto considerato<br />
moderato, tranquillizzare per quanto possibile l’Arabia Saudita<br />
e gli alleati occidentali <strong>del</strong>l’ormai ex premier, visto che Mikati ha<br />
interessi anche a Riyadh. Che, per ora, tace. E mentre gli Stati Uniti si<br />
“riservano il giudizio” su un esecutivo espresso da un partito che essi<br />
collocano tra i gruppi terroristici, la Francia ricorda che il Libano è un<br />
Paese la cui indipendenza va salvaguardata.<br />
Fin dal momento <strong>del</strong>la sua candidatura, Mikati si è definito “di moderazione<br />
e accordo”. “Non vedo – ha aggiunto – la mia candidatura come un<br />
sfida nei confronti di nessuno”. Hariri gli ha replicato, sottolineando la<br />
sua indicazione da parte di Hezbollah. Il Partito di Dio, da parte sua, ha<br />
detto di volere un governo di unità nazionale. Al momento per lo meno<br />
<strong>del</strong> tutto improbabile. E Mikati, a quanto si dice, starebbe pensando a<br />
un esecutivo composto di “tecnici”.<br />
Ma la nomina ha provocato immediatamente la protesta dei sunniti che<br />
considerano Mikati un traditore per essersi candidato per conto <strong>del</strong> gruppo<br />
radicale sciita di Hezbollah, “usurpando” un posto che in base alla spartizione<br />
dei poteri in Libano spetta a un candidato espressione dei sunniti. I<br />
sostenitori <strong>del</strong> primo ministro uscente, il filo-occidentale Saad Hairi, sono<br />
scesi nelle strade contro il movimento sciita di Hezbollah. A Tripoli sono<br />
stati dati alle fiamme copertoni d’auto e bloccate le strade. I dimostranti<br />
hanno assaltato e distrutto un furgone <strong>del</strong>l’emittente <strong>del</strong> Qatar al Jazeera<br />
e hanno preso di mira anche mezzi di altri network televisivi considerati<br />
vicini a Hezbollah. Manifestazioni ci sono anche a Beirut e a Sidone. Tra i<br />
primi impegni, il nuovo governo avrà il dossier <strong>del</strong> Tribunale speciale per<br />
il Libano. Voluto dal Consiglio di sicurezza per indagare sull’assassinio di<br />
Rafic Hariri, ex premier e padre di Saad, il Tribunale ha ricevuto dal procuratore<br />
i nomi degli accusati, ufficialmente segreti.<br />
Il nuovo primo ministro libanese<br />
09
10<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Popoli e continenti Europa<br />
I“Il<br />
tempo <strong>del</strong>le colonie non è finito”.<br />
Una frase, risuonata il 17 gennaio<br />
nell’emiciclo <strong>del</strong> Parlamento Ue,<br />
ha richiamato l’Europa a un esame<br />
di coscienza. <strong>La</strong> deputata francese<br />
Marie-Christine Vergiat si riferiva<br />
in particolare alla situazione <strong>del</strong>la<br />
Tunisia, ma anche <strong>del</strong>l’Algeria, avvertendo<br />
peraltro che “ci possono<br />
essere sommosse analoghe in tutto<br />
il Maghreb”.<br />
L’aumento dei prezzi alimentari, la<br />
mancanza di lavoro e la mancanza<br />
di una vera e propria democrazia,<br />
stanno mobilitando le piazze dei due<br />
Paesi nordafricani. Ma cosa potrebbe<br />
succedere nei prossimi giorni o<br />
nei prossimi mesi? <strong>La</strong> stessa assemblea<br />
<strong>del</strong>l’Unione ribadisce un messaggio<br />
forte: democrazia e sviluppo<br />
non possono essere disgiunti; pace e<br />
giustizia vanno costruite insieme. Il<br />
rispetto dei diritti <strong>del</strong>l’uomo, la legalità,<br />
il benessere materiale sono va-<br />
+Unione europea Oltre i confini<br />
I disordini<br />
in Africa<br />
Democrazia e sviluppo non possono essere<br />
disgiunti; pace e giustizia vanno costruite insieme.<br />
Sono valori e patrimoni concreti cui nessun<br />
popolo libero intende rinunciare<br />
Parlamento europeo<br />
“Un importante passo avanti per i diritti dei pazienti<br />
in Europa”. John Dalli, commissario Ue alla salute,<br />
commenta favorevolmente il voto con il quale il Parlamento<br />
europeo si è espresso, nella sessione di metà<br />
gennaio, a favore <strong>del</strong>la direttiva per l’assistenza<br />
sanitaria transfrontaliera. “<strong>La</strong> direttiva fa chiarezza<br />
sul diritto dei cittadini di accedere a cure sicure di<br />
buona qualità in tutti i Paesi <strong>del</strong>l’Unione e di esserne<br />
rimborsati”. <strong>La</strong> direttiva (che riguarda non soltanto<br />
i prestatori pubblici di cure, ma anche quelli privati)<br />
è il risultato di un accordo tra Parlamento e Consiglio<br />
Ue, il quale deve ora dare un’ultima formale<br />
approvazione: gli Stati membri avranno poi 30 mesi<br />
di tempo per apportare le necessarie modifiche alla<br />
loro legislazione nazionale. Le nuove norme stabili-<br />
di Gianni Borsa<br />
lori e patrimoni concreti cui nessun<br />
popolo, libero di pensare e di esprimersi,<br />
intende rinunciare.<br />
Per questa ragione la sirena d’allarme<br />
non si ferma sulle coste africane<br />
<strong>del</strong> Mediterraneo. E proprio il<br />
Parlamento europeo lo conferma<br />
nella sessione <strong>del</strong> 17-20 gennaio a<br />
Strasburgo. I deputati, che rappresentano<br />
500 milioni di cittadini di<br />
27 Stati, hanno posto nel calendario<br />
dei lavori varie situazioni di questo<br />
genere, diverse fra loro ma altrettanto<br />
importanti e <strong>del</strong>icate. In aula<br />
si discute – auspicando posizioni<br />
comuni e azioni coerenti sul piano<br />
politico, diplomatico ed economico<br />
– di Haiti e dei modestissimi interventi<br />
per la ricostruzione registrabili<br />
a un anno dal terremoto, con la popolazione<br />
piegata da fame, malattie,<br />
speranze negate.<br />
I deputati si concentrano ugualmente<br />
sulla sicurezza nel Sahel, sul<br />
dopo referendum in Sud Sudan, sui<br />
rapporti con la Libia <strong>del</strong> dittatore<br />
Gheddafi, che crea problemi non<br />
solo all’Europa specie per quanto<br />
attiene i fenomeni migratori.<br />
Volgendo lo sguardo in particolare<br />
ai diritti umani, a Strasburgo ci si<br />
concentra su vari casi di violazioni<br />
in Iran, Pakistan, Brasile (il nodo<br />
<strong>del</strong>la mancata estradizione <strong>del</strong> terrorista<br />
italiano Cesare Battisti). Più<br />
ampiamente si affronta il tema <strong>del</strong>le<br />
violazioni alla libertà religiosa, con<br />
un’attenzione peculiare alle violenze<br />
subìte dai cristiani nel mondo, con<br />
un dibattito alla presenza <strong>del</strong>l’Alto<br />
rappresentante per la politica estera<br />
Catherine Ashton, espressamente invitata<br />
dal presidente <strong>del</strong>l’assemblea<br />
Jerzy Buzek, e con il voto di una risoluzione.<br />
Ma i problemi non esistono solo<br />
fuori dai confini <strong>del</strong> vecchio continente.<br />
L’Ue si sta concentrando sul<br />
Un importante passo avanti per i diritti dei pazienti in Europa<br />
scono, come ha spiegato la relatrice <strong>del</strong>l’Euroassemblea,<br />
Françoise Grossetête, che “i cittadini <strong>del</strong>l’Unione<br />
possono essere rimborsati per l’assistenza medica<br />
che ricevono in un altro Stato membro, a condizione<br />
che il trattamento e i costi siano coperti dal sistema<br />
sanitario nel loro Paese”. Le autorità possono peraltro<br />
esigere “che i pazienti richiedano un’autorizzazione<br />
preventiva per i trattamenti che necessitano<br />
di un ricovero ospedaliero”. Il sostegno <strong>del</strong>l’Emiciclo<br />
è stato ampio e la parlamentare francese ha dichiarato:<br />
“È una bella vittoria per i diritti dei cittadini e<br />
dei pazienti. Anche così l’Europa dimostra di essere<br />
vicina alle persone e alle loro esigenze”. <strong>La</strong> relatrice<br />
ha chiarito: “Farsi visitare, operare o ricoverare<br />
all’estero diventerà un vantaggio soprattutto per i<br />
Il presidente <strong>del</strong> Parlamento europeo, il polacco Jerzy Busek (a destra) e il commissario<br />
europeo per il multilinguismo Leonard Orban<br />
caso-Bielorussia, denunciando gli<br />
abusi <strong>del</strong> dittatore Alexsandr Lukashenko<br />
e sostenendo l’impegno<br />
e le tesi <strong>del</strong>le opposizioni politiche<br />
attive nel Paese nonostante una feroce<br />
repressione. Le leggi <strong>del</strong> mercato,<br />
dei commerci, degli approvvigionamenti<br />
energetici (soprattutto il<br />
gas), a volte offuscano la chiarezza<br />
politica, ma sembra che l’Ue in questa<br />
fase stia a poco a poco maturando<br />
una nuova consapevolezza: non è<br />
più il tempo di tollerare gli sfregi ai<br />
diritti <strong>del</strong>le persone per salvaguardare<br />
gli affari.<br />
Di sicuro la strada da compiere sarà<br />
lunga: basti pensare ai continui corteggiamenti<br />
verso potenze economiche<br />
come Cina e Russia, che dei diritti<br />
umani e <strong>del</strong>la democrazia reale<br />
fanno troppo spesso carta straccia.<br />
Ma se l’Europa ha una coscienza, e<br />
se ha un’anima, lo deve dimostrare<br />
anche su questo fronte.<br />
pazienti inseriti in lunghe liste d’attesa o quelli che<br />
hanno bisogno di cure specialistiche che non esistono<br />
nel loro Paese”. Grossetête ha aggiunto: “Un dato<br />
comune a tutta Europa è che la maggior parte<br />
dei pazienti preferisce ricevere cure nel suo Paese e<br />
attualmente solo l’1% dei bilanci sanitari è speso in<br />
cure transfrontaliere”. Una cifra che si aggira sui 10<br />
miliardi di euro. Tali innovazioni non riguarderanno<br />
però la tessera europea di assicurazione malattia che<br />
continuerà a restare valida per i cittadini che hanno<br />
bisogno di un trattamento urgente quando sono in<br />
viaggio in un altro Paese. L’obiettivo fondamentale<br />
di questo normativa è quello di ridurre le diseguaglianze<br />
in campo medico tra un Paese e l’altro, persino<br />
tra una regione e l’altra.
Dall’inizio alla fine <strong>del</strong>la vita<br />
Con il patrocinio <strong>del</strong> Consiglio d’Europa si terrà dal 1° al 5 febbraio a Strasburgo il 1° Forum<br />
europeo di bioetica (Feb) “Dall’inizio alla fine <strong>del</strong>la vita. L’umano mi riguarda”. “Cinque<br />
giorni di condivisione e confronto tra specialisti e pubblico – spiegano i promotori<br />
– per pensare l’Uomo di fronte ai progressi <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>le tecniche che toccano il<br />
suo corpo”, perché “la bioetica non è una torre d’avorio ma riguarda tutti”. Il programma<br />
prevede 14 dibattiti e la presenza di 60 relatori, incontri culturali e una giornata dedicata<br />
ai giovani. Tra i temi sul tappeto il fine vita, il sostegno degli anziani e il loro ruolo<br />
nella comunità civile e, più in generale, “i principi che fondano le scelte in materia di<br />
bioetica e i valori con i quali è tenuta a confrontarsi una società pluriculturale come la<br />
nostra”, proseguono gli organizzatori convinti che occorra “garantire a tutti pari accesso<br />
alle cure” e pieno rispetto <strong>del</strong>la “dignità <strong>del</strong> corpo umano”. Ad aprire il Forum martedì<br />
1° febbraio sarà Israël Nisand, fondatore e vicepresidente <strong>del</strong> Forum europeo di bioetica.<br />
Il “Forum dei giovani” si svolgerà presso il Consiglio d’Europa mercoledì 2 febbraio .<br />
Sempre il 2 febbraio, presso l’emiciclo <strong>del</strong> Consiglio regionale d’Alsazia, è in programma<br />
l’incontro “Parole di religioni”. Filo conduttore “Onora il padre e la madre”. Interverranno<br />
René Guttman, gran rabbino di Strasburgo e <strong>del</strong> Basso Reno e membro Consiglio<br />
scientifico Feb; mons. Christian Kratz, vescovo ausiliare di Strasburgo e <strong>del</strong>egato <strong>del</strong>la<br />
Conferenza episcopale di Francia presso la Comece (Commissione episcopati Comunità<br />
europea); il teologo protestante Karsten Lehmkühler (Università di Strasburgo); l’imam<br />
Dielloul Seddiki, direttore Istituto teologia <strong>del</strong>la Grande moschea di Parigi; e O. Reigen<br />
Wang Genh, presidente Unione buddisti di Francia. Il 3 febbraio Maud de Boer-Buquicchio,<br />
segretario generale aggiunto <strong>del</strong> CdE aprirà una tavola rotonda su “Invecchiare in<br />
Europa, quali percezioni, quali pratiche?”.<br />
Germania<br />
<strong>La</strong> via <strong>del</strong>la riconciliazione<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
“Dobbiamo percorrere insieme la via <strong>del</strong>la riconciliazione”. Lo ha affermato<br />
mons. Robert Zollitsch, presidente <strong>del</strong>la Conferenza episcopale tedesca (Dbk),<br />
annunciando che la Chiesa cattolica tedesca finanzierà un volontario tedesco<br />
che presterà la propria opera nel memoriale <strong>del</strong>l’Olocausto di Yad Vashem<br />
in Israele. “Come Chiesa cattolica intendiamo dare un segno per cooperare<br />
all’elaborazione <strong>del</strong>la storia” perché “il passato non può essere dimenticato”,<br />
ha affermato Zollitsch. Infatti, “l’Olocausto non può mai essere negato<br />
da alcuno” e “dobbiamo fare di tutto per contrastare le nuove tendenze antisemite<br />
diffuse nella nostra società”. L’iniziativa <strong>del</strong>la Dbk è stata accolta con<br />
soddisfazione da Irena Steinfeldt, responsabile <strong>del</strong>l’ufficio “Giusti dei popoli”<br />
<strong>del</strong> memoriale: “Con la visita a Yad Vashem nell’anno passato, l’arcivescovo<br />
Zollitsch ha confermato l’importanza <strong>del</strong> confronto con un passato difficile.<br />
Svizzera<br />
Una Quaresima diversa<br />
“Estrazione mineraria: un affare indigesto”: è il tema <strong>del</strong>la campagna <strong>del</strong>la<br />
Quaresima 2011, promossa da vari organismi cristiani, che si aprirà il 9 marzo,<br />
mercoledì <strong>del</strong>le Ceneri, per arrivare sino alla Pasqua <strong>del</strong> 24 aprile in Svizzera.<br />
Si tratta di una campagna tesa a sensibilizzare gli svizzeri sullo sfruttamento<br />
<strong>del</strong>le risorse minerarie dei Paesi in via di sviluppo e in particolare di quelli<br />
africani. L’iniziativa ecumenica, di durata pluriennale, coinvolge anche il diritto<br />
all’alimentazione e alla sicurezza alimentare, messa a repentaglio dallo<br />
sfruttamento <strong>del</strong> sottosuolo. Aziende senza scrupoli, americane, cinesi e anche<br />
svizzere, affermano i promotori <strong>del</strong>la campagna, sfruttano e impoveriscono<br />
intere popolazioni. Contestualmente la campagna intende chiedere al<br />
Governo federale di “sviluppare un quadro politico coerente e trasparente in<br />
materia di commercio internazionale e di diritti umani”.<br />
Commissione europea<br />
Per favorire le attività di ricerca<br />
Ridurre gli adempimenti burocratici a favore <strong>del</strong>le attività di ricerca. È<br />
quanto propone la Commissione europea, che ha adottato misure intese<br />
“a stimolare la partecipazione al Settimo programma quadro” e “a<br />
renderlo più accessibile ai migliori ricercatori e alle imprese più innovative,<br />
in particolare le piccole e medie imprese”. Tali misure entreranno<br />
in vigore immediatamente e “permetteranno alle migliaia di ricercatori<br />
e poli di eccellenza che già beneficiano di finanziamenti comunitari<br />
di risparmiare tempo e di dedicarsi al cuore <strong>del</strong>la loro attività, ossia<br />
realizzare una ricerca e un’innovazione di livello mondiale per rafforzare<br />
la crescita e l’occupazione e migliorare la qualità di vita”, afferma<br />
la responsabile per la ricerca, Máire Geoghegan-Quinn. “Ci auguriamo<br />
di stimolare una partecipazione più forte e qualificata, come quella di<br />
imprese dinamiche che non riescono a far fronte a vincoli burocratici<br />
eccessivi. Ma è solo un inizio, perché la Commissione ha già proposto<br />
modifiche <strong>del</strong>le regole per finanziare i programmi” comuni.<br />
11
12<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Il Vangelo<br />
<strong>del</strong>la domenica<br />
IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO<br />
Dal Vangelo secondo Matteo (5, 1-12)<br />
Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a<br />
sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si<br />
mise a parlare e insegnava loro dicendo:<br />
Beati i poveri in spirito,<br />
perché di essi è il regno dei cieli.<br />
Beati quelli che sono nel pianto,<br />
perché saranno consolati.<br />
Beati i miti,<br />
perché avranno in eredità la terra.<br />
Beati quelli che hanno fame<br />
e sete <strong>del</strong>la giustizia,<br />
perché saranno saziati.<br />
Beati i misericordiosi,<br />
perché troveranno misericordia.<br />
Beati i puri di cuore,<br />
perché vedranno Dio.<br />
Beati gli operatori di pace,<br />
perché saranno chiamati figli di Dio.<br />
Beati i perseguitati per la giustizia,<br />
perché di essi è il regno dei cieli.<br />
Beati voi quando vi insulteranno, vi<br />
perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni<br />
sorta di male contro di voi per causa mia.<br />
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la<br />
vostra ricompensa nei cieli.<br />
Angelo Paglia<br />
(<strong>Brescia</strong> 1681-1763)<br />
Si forma alla scuola <strong>del</strong> padre, Francesco, pittore e scrittore<br />
assai noto alla fine <strong>del</strong> Seicento. <strong>La</strong> sua pittura raffinata e<br />
raddolcita mostra i caratteri <strong>del</strong> primo barocchetto bresciano<br />
molto influenzato dalla pittura veneziana coeva<br />
“Le Virtù Teologali con un santo francescano” (1728).<br />
Castel Mella, San Siro.<br />
L’unica<br />
incertezza<br />
È inutile soffermarsi ancora una volta sul carattere paradossale<br />
<strong>del</strong>le beatitudini, inutile sottolineare come<br />
esprimano un’idea <strong>del</strong> mondo al contrario di quello che<br />
il mondo era e continua a essere. Gesù non dice che il<br />
mondo deve cambiare. Dice solo che è beato chi crede<br />
che questo sia possibile, anzi, beato chi fa in modo che<br />
lo sia. È la constatazione che tutto quello che è vinto per<br />
il mondo non lo è per Dio. E questa non è una vendetta<br />
di Dio, non è un riscatto. È piuttosto una possibilità.<br />
È la possibilità di chi è vinto di accorgersi di non poter<br />
bastare a se stesso. Tutte le beatitudini hanno come<br />
sfondo quello di essere dalla parte <strong>del</strong>la debolezza, <strong>del</strong>la<br />
mancanza. Non c’è posizione dominante, non sicurezza<br />
di avere la meglio. Ma tutto, allo stesso tempo, non è<br />
– paradossalmente – virtù dei vinti, ma comprensione<br />
profonda di uno stato: non poveri solamente, ma poveri<br />
nello spirito, non puri, ma puri di cuore, non perseguitati,<br />
ma perseguitati per la giustizia (<strong>del</strong> Regno, si aggiunge).<br />
Gesù non parla ai vinti <strong>del</strong>la terra, non propone un riscatto<br />
a chi non fa parte <strong>del</strong>la metà dominante. Può essere<br />
anche questo ma, principalmente, la sua beatitudine è<br />
per chi può accorgersi che qualcosa gli manca, e questo<br />
qualcosa è la dinamica che muove la venuta <strong>del</strong> Regno<br />
di Dio. Così le insufficienze materiali e morali diventano<br />
l’immagine <strong>del</strong>l’insufficienza più profonda, <strong>del</strong>la povertà<br />
di fede e <strong>del</strong> respiro corto davanti all’operare secondo<br />
il disegno di Dio. Pace, misericordia, giustizia: aspirazioni<br />
di tutti i tempi. Ma qui Gesù le orienta tutte verso<br />
un piano più alto: verso il futuro di Dio nel quale è fon-<br />
di Giuseppe Fusari<br />
damentale la nostra incertezza, l’unica incertezza possibile,<br />
quella cioè <strong>del</strong> poter essere autosufficienti davanti<br />
a Dio e agli uomini. Solo questa incertezza è ammessa.<br />
E da qui può sbucare il germoglio <strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong>l’altra<br />
certezza, quella che non sta in noi, nelle nostre mani<br />
ma nel futuro di Dio. Altrimenti la tentazione potrebbe<br />
essere quella di voler noi realizzare il Regno di Dio, con<br />
le nostre certezze, anche certezze di fede, farci poveri e<br />
misericordiosi e operatori di pace e assetati e affamati.<br />
E arrivare a sentirci protagonisti <strong>del</strong> Regno, attori <strong>del</strong><br />
dono invece che capaci di accoglierlo. Far realizzare il<br />
Regno. È una tentazione più vicina di quanto possiamo<br />
aspettarci. E accade ogni volta che crediamo di avere<br />
Dio dalla nostra parte. <strong>La</strong> fondamentale certezza, contro<br />
all’unica incertezza. Eppure la beatitudine di Gesù,<br />
così come si legge, è un dono e non una conquista. Che<br />
non significa stare passivi ad aspettare, ma accorgersi<br />
che è il nostro interiore spirituale che deve maturare per<br />
potersi accorgere che il dono è già presente, è qui per noi<br />
e che si compie quando accettiamo la nostra strutturale<br />
incertezza. Paradossale come il compiersi <strong>del</strong>le cose<br />
nella natura, nel seme che il contadino getta nel terreno<br />
e che cresce indipendentemente da lui, ma che dà frutto;<br />
paradossale come tutto quello che cambia davvero<br />
le cose e non con la forza. È il paradosso di Dio <strong>del</strong> quale<br />
ci accorgiamo quando le nostre certezze e le nostre<br />
forze diventano insufficienti. È il seme <strong>del</strong>la speranza<br />
come dono e come promessa, non come rivendicazione<br />
e pretesa. È il futuro (presente) di Dio.
Ecclesia<br />
onger@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Benedetto XVI Alla Rota romana<br />
Il diritto di sposarsi<br />
e le convinzioni<br />
T<br />
di Marco Doldi<br />
Tra gli impegni più gravosi, che spettano<br />
a un parroco, c’è quello <strong>del</strong>la preparazione<br />
al matrimonio dei fidanzati.<br />
Momento molto bello <strong>del</strong>la vita pastorale,<br />
ma non facile. Spesso, si avvicinano<br />
persone che non hanno alcuna<br />
esperienza di vita comunitaria, sono<br />
credenti a modo loro, con l’unico desiderio<br />
di sposarsi. A questo punto il<br />
pastore, giustamente, è preoccupato<br />
di accompagnare il meglio possibile i<br />
giovani al matrimonio, ma sa di dover<br />
compiere scelte prioritarie, tra cui la<br />
più importante è quella <strong>del</strong>la formazione.<br />
Terminata questa, penserà a<br />
preparare con i fidanzati una bella celebrazione,<br />
che sia espressione <strong>del</strong>la<br />
gioia di sposarsi.<br />
Tra la preparazione e la celebrazione<br />
<strong>del</strong> matrimonio, però, c’è un altro<br />
passo di rilievo: quello <strong>del</strong>l’istruzione<br />
<strong>del</strong>la pratica matrimoniale. Quale posto<br />
si dà a questo momento? Talvolta,<br />
l’esperienza rivela che è vissuto come<br />
un peso! Sembra quasi una caduta di<br />
stile: dopo aver parlato a lungo <strong>del</strong> significato<br />
<strong>del</strong>la scelta matrimoniale, si<br />
finisce a fare documenti, quasi non ci<br />
si fidasse <strong>del</strong>le intenzioni dei fidanzati.<br />
Dove è finito l’amore, che tutti muove?<br />
Così, la pratica matrimoniale è presentata<br />
e vissuta come una formalità per<br />
accontentare le istituzioni. Forse i toni<br />
sono un poco esagerati, ma qualcosa<br />
di simile avviene. Lo ha notato Benedetto<br />
XVI, incontrando il 23 gennaio i<br />
membri <strong>del</strong>la Rota romana in occasione<br />
<strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong>l’Anno giudiziario.<br />
In questa occasione, tra l’altro,<br />
ha parlato <strong>del</strong>l’esame dei promessi<br />
sposi, svolto dal parroco. Con chiarezza<br />
ha ricordato che lo scopo è giuridico:<br />
accertare che nulla si opponga alla<br />
valida e lecita celebrazione <strong>del</strong>le nozze.<br />
“Giuridico – ha precisato – non vuol<br />
dire però formalistico, come se fosse<br />
un passaggio burocratico consistente<br />
nel compilare un modulo sulla base di<br />
domande rituali”. Invece, lo ha descritto<br />
come un’occasione pastorale unica<br />
– da valorizzare con tutta la serietà e<br />
l’attenzione che richiede – nella quale,<br />
attraverso un dialogo pieno di rispetto<br />
e di cordialità, il pastore cerca di aiutare<br />
la persona a porsi seriamente dinanzi<br />
alla verità su se stessa e sulla propria<br />
vocazione umana e cristiana al matrimonio.<br />
In questo senso il dialogo, che<br />
deve essere condotto separatamente<br />
con ciascuno dei due fidanzati – senza<br />
sminuire la convenienza di altri colloqui<br />
con la coppia – richiede un clima di<br />
piena sincerità, nel quale si dovrebbe<br />
far leva sul fatto che gli stessi contraenti<br />
sono i primi interessati e i primi<br />
obbligati in coscienza a celebrare un<br />
matrimonio valido.<br />
<strong>La</strong> dimensione giuridica nella preparazione<br />
al matrimonio non è, dunque,<br />
una sovrastruttura rispetto all’esperienza<br />
unica <strong>del</strong>l’amore; non è una formalità<br />
senza significato. Certamente, è<br />
un momento faticoso, ma è anche un<br />
aiuto insostituibile. Talvolta, infatti, la<br />
scelta di sposarsi è intesa in termini<br />
meramente soggettivi, se non privatistici;<br />
ci si sposa perché ci si sente di<br />
farlo, si sceglie il modo in cui farlo e<br />
si inventa la vita matrimoniale. Spesso,<br />
la fantasia conduce alle soluzioni e<br />
ai progetti più originali. Il matrimonio<br />
cristiano, invece, è la scelta personale<br />
di accogliere il progetto di Dio, che<br />
precede ogni altro progetto di vita. <strong>La</strong><br />
sfera giuridica è necessaria, in quanto<br />
aiuta i fidanzati a mettere da parte impulsi<br />
emotivi o ragioni superficiali, che<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
13<br />
non permetteranno loro di assumere<br />
responsabilità che non sapranno poi<br />
onorare. Aiuta a riconoscere che l’inclinazione<br />
naturale a sposarsi possiede<br />
contenuti oggettivi imprescindibili,<br />
quali l’unità, la fe<strong>del</strong>tà, l’indissolubilità.<br />
Contenuti, che danno garanzia di<br />
riuscita al progetto, perché costituiscono<br />
una soglia da non oltrepassare,<br />
pena lo scadimento <strong>del</strong>l’amore. In<br />
questo senso il diritto matrimoniale<br />
non è un ostacolo alla pastorale, ma è<br />
uno strumento indispensabile, di cui il<br />
parroco deve sapientemente avvalersi.<br />
In questa prospettiva deve essere<br />
adeguatamente compresa anche la<br />
domanda a sposarsi, che i fidanzati<br />
rivolgono.<br />
Questa, si dice, è espressione di un<br />
diritto naturale, che non dovrebbe<br />
essere contrastato. Ora, il diritto a<br />
sposarsi, deve essere adeguatamente<br />
inteso. Non si tratta, cioè, di una<br />
pretesa soggettiva che debba essere<br />
soddisfatta dai pastori mediante un<br />
mero riconoscimento formale, indipendentemente<br />
dal contenuto effettivo<br />
<strong>del</strong>l’unione. “Il diritto a contrarre<br />
matrimonio – ha ricordato il Papa –<br />
presuppone che si possa e si intenda<br />
celebrarlo davvero, dunque nella<br />
verità <strong>del</strong>la sua essenza così come<br />
è insegnata dalla Chiesa. Nessuno<br />
può vantare il diritto a una cerimonia<br />
nuziale”. Se mancano i requisiti<br />
necessari o non vi è la maturità sufficiente,<br />
non si dà diritto di sposarsi.<br />
“Lo ius connubii, infatti, si riferisce<br />
al diritto di celebrare un autentico<br />
matrimonio”.<br />
Il diritto, se ben presentato, offre alla<br />
coscienza personale quei contenuti<br />
necessari, con i quali ciascuno può<br />
confrontarsi e giungere a una decisione<br />
veramente matura, ponendo<br />
basi solide alla riuscita <strong>del</strong> progetto.<br />
Anche di queste la grazia ha bisogno!
14<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Ecclesia Chiesa bresciana<br />
Settimanali cattolici Rinnovo cariche<br />
Il primo laico<br />
presidente<br />
<strong>del</strong>la Fisc<br />
Il proposito di un percorso ideale da costruire<br />
attorno ad alcune parole chiave come amicizia,<br />
comunione, condivisione, pensiero e riflessione<br />
FFrancesco<br />
Zanotti, direttore <strong>del</strong> “Corriere<br />
Cesenate” (Cesena-Sarsina), è<br />
il nuovo presidente <strong>del</strong>la Fisc (la Federazione<br />
cui fanno capo 188 testate<br />
diocesane) per il triennio 2011-2013.<br />
Eletto dal Consiglio nazionale riunito<br />
il 20 gennaio a Roma per la prima volta<br />
dopo la XVI assemblea nazionale <strong>del</strong>lo<br />
scorso novembre, è il primo presidente<br />
laico a guidare la Federazione dalla<br />
sua costituzione, nel 1966. Rivolgendosi<br />
al Consiglio nazionale, il nuovo<br />
presidente ha espresso ‘gratitudine’<br />
per l’incarico affidatogli, ricordando i<br />
suoi predecessori, in mondo particolare<br />
don Giorgio Zucchelli che ha guidato<br />
la Fisc negli ultimi sei anni. Durante<br />
il Consiglio sono state rinnovate<br />
anche le altre cariche <strong>del</strong>l’esecutivo:<br />
don Antonio Rizzolo (“Gazzetta d’Alba”)<br />
vicepresidente vicario, don Bru-<br />
a cura di Vincenzo Corrado<br />
no Cescon (“Il <strong>Popolo</strong>”, Concordia-<br />
Pordenone) vicepresidente, Francesca<br />
Cipolloni (“Emmaus”, Macerata)<br />
segretaria e Carmine Mellone (“Agire”,<br />
Salerno) tesoriere. Con Francesco<br />
Zanotti tracciamo alcune “linee<br />
d’impegno” <strong>del</strong>la Fisc per il prossimo<br />
triennio.<br />
Per la prima volta un laico alla guida<br />
<strong>del</strong>la Federazione...<br />
Sono commosso, ma anche onorato<br />
per questo incarico. Tali sentimenti mi<br />
stanno accompagnando sin dal primo<br />
momento in cui si è profilato questo<br />
nuovo percorso per me. Ho in mente<br />
i tanti direttori sacerdoti, conosciuti<br />
in questi anni: figure straordinarie<br />
di educatori e maestri, ai quali devo<br />
tanto e che ho sempre guardato con<br />
stima. Poi non dimentico i laici che<br />
fanno parte <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la Fisc:<br />
Il nuovo Presidente <strong>del</strong>la Fisc<br />
Giovanni Fallani, con la sua ironia e<br />
arguzia, e Alberto Migone, dal pensiero<br />
profondo. A tutte queste persone<br />
sono infinitamente grato. Per questo<br />
sono convinto che è importante tornare<br />
alle radici <strong>del</strong>la Federazione e<br />
valorizzare il cammino già percorso,<br />
con lo sguardo volto al futuro.<br />
Può tracciare un percorso ideale<br />
per il prossimo triennio?<br />
Un percorso ideale si può costruire<br />
attorno ad alcune parole chiave: proseguire,<br />
amicizia, comunione ecclesiale,<br />
condivisione, pensiero e riflessione,<br />
responsabilità e speranza, umiltà.<br />
Prima di tutto è necessario proseguire<br />
nel solco dei fondatori e di chi ci ha<br />
preceduto. In secondo luogo l’amicizia,<br />
che è uno dei grandi pilastri <strong>del</strong>la<br />
Federazione. Ancora, comunione ecclesiale,<br />
che è molto più di una sintonia<br />
d’intenti. Poi la condivisione: nella<br />
Fisc si condivide la vita, un tratto di<br />
strada da percorrere insieme. Quindi<br />
il pensiero e la riflessione, indispensabili<br />
per affrontare il presente e prepararsi<br />
al futuro. Altri tratti caratteristici<br />
sono la responsabilità e la speranza:<br />
2 febbraio: festa <strong>del</strong>la presentazione e <strong>del</strong>la vita consacrata<br />
Per il rinnovo <strong>del</strong>l’impegno vocazionale<br />
Il Vescovo ha indirizzato alle consacrate e ai consacrati<br />
<strong>del</strong>la Chiesa che è in <strong>Brescia</strong> il seguente messaggio:<br />
“Nella festa <strong>del</strong>la Presentazione di Gesù al Tempio il<br />
Signore si manifesta ancora una volta come Luce che<br />
illumina la nostra vita e quella di ogni uomo. È questa<br />
l’occasione per incontrarci e pregare insieme, ringraziando<br />
Dio perché con la sua chiamata continua a illuminare<br />
il nostro cammino, orientandoci al dono di noi<br />
stessi. Invochiamo il Signore, la Luce che si è resa visibile<br />
nel Natale; professiamo la nostra disponibilità a seguire<br />
il Cristo nella sua Pasqua di morte e risurrezione;<br />
rinnoviamo il nostro impegno a vivere gioiosamente la<br />
nostra vocazione, per diventare ‘un cuore solo e un’anima<br />
sola’ per la forza <strong>del</strong>lo Spirito Santo”. Nella circostanza,<br />
verrà rinnovata la fe<strong>del</strong>tà a Dio e alla Chiesa e<br />
saranno celebrati gli anniversari significativi di consacrazione<br />
al Signore.<br />
la prima deve guidare il nostro lavoro,<br />
la seconda lo deve illuminare. Infine<br />
l’umiltà: chi vuole essere il primo si<br />
faccia servitore.<br />
Le nuove piattaforme tecnologiche<br />
stanno modificando radicalmente<br />
il modo di fare informazione.<br />
Quale futuro per i settimanali<br />
diocesani?<br />
<strong>La</strong> sfida <strong>del</strong>le nuove tecnologie c’interpella.<br />
Circa la metà dei nostri giornali<br />
è dotata di un sito internet; alcuni<br />
sono esclusivamente on line e altri<br />
vi arriveranno. Nel messaggio per la<br />
Giornata mondiale <strong>del</strong>le comunicazioni<br />
sociali <strong>del</strong> 2009, il Papa ha definito<br />
internet un grande dono per l’umanità.<br />
Per i settimanali è una frontiera<br />
dalla quale non si può prescindere.<br />
Abbiamo il dovere di sfruttare quanto<br />
la tecnica ci mette a disposizione,<br />
senza per questo abdicare a uno spirito<br />
critico verso un utilizzo spesso<br />
fuorviante dei new media. I giornali di<br />
carta avranno sempre un loro ruolo,<br />
ma le forme di utilizzo cambieranno,<br />
forse anche molto velocemente. Non<br />
possiamo farci trovare impreparati”.<br />
Mercoledì 2 febbraio, la cerimonia avrà inizio alle ore<br />
17 in Duomo Vecchio; in processione i partecipanti si<br />
trasferiranno in Cattedrale per la celebrazione eucaristica,<br />
presieduta dal vescovo, mons. Luciano Monari.<br />
Le offerte per la carità <strong>del</strong> Vescovo, saranno raccolte in<br />
un cesto grande posto nella navata centrale <strong>del</strong>la Cattedrale,<br />
durante la processione d’ingresso. Si possono<br />
invitare parenti e amici, giovani e famiglie, tutti quelli<br />
che vogliono condividere la preghiera e la riflessione<br />
sul significato <strong>del</strong>la vita consacrata nella Chiesa. I ceri<br />
per i monasteri e per le infermerie saranno consegnati<br />
da mons. Mauro Orsatti al termine <strong>del</strong>la celebrazione.<br />
Venerdì 11 febbraio alle ore 21 nel Santuario di S. Maria<br />
<strong>del</strong>le Grazie, ci sarà una serata di preghiera indirizzata<br />
ai giovani. Si rifletterà insieme sul tema <strong>del</strong>la vita<br />
consacrata, a partire dal brano “Vi prenderò con me”<br />
(Gv 14,1-21). Sarà presente il Vescovo.
Ricordo<br />
di un martire<br />
Da cura di Lucio Corbò<br />
Da venerdì 4 febbraio a domenica 6<br />
febbraio si svolgeranno alcune iniziative<br />
promosse dal segretariato Missioni<br />
francescane lombarde dei Frati<br />
minori e dall’Ufficio missionario <strong>del</strong>la<br />
diocesi di <strong>Brescia</strong> per ricordare, a<br />
distanza di vent’anni, il sacrificio <strong>del</strong><br />
missionario martire, p. Pietro Turati.<br />
Nato a Nuvolera nel 1919, p. Pietro<br />
visse sempre a Virle Treponti. A sedici<br />
anni entrò nell’Ordine dei Frati<br />
minori francescani di Lombardia.<br />
Dopo essere stato ordinato sacerdote<br />
dal Beato cardinal Ildefonso Shuster,<br />
arcivescovo di Milano, seguendo la<br />
sua irresistibile vocazione missionaria,<br />
nel 1948 raggiunse Mogadiscio,<br />
in Somalia e per 43 anni testimoniò il<br />
Vangelo in quel difficile Paese totalmente<br />
mussulmano. Per il suo amore<br />
verso i poveri – soprattutto verso i<br />
malati <strong>del</strong> lebbrosario di Gelib – per il<br />
suo spirito di sacrificio e di preghiera,<br />
era chiamato dalla popolazione locale<br />
il “santone bianco”. Martire <strong>del</strong>la fede,<br />
venne ucciso vicino al lebbrosario<br />
di Gelib l’8 febbraio 1991, donando la<br />
propria vita per testimoniare nel mondo<br />
islamico il Signore Gesù, unico Salvatore<br />
degli uomini.<br />
Le celebrazioni prevedono venerdì 4<br />
febbraio alle ore 20.30 un incontro–<br />
Padre Pietro Turati<br />
Virle Treponti Padre Pietro Turati<br />
dibattito presso l’auditorium Franciscanum<br />
<strong>del</strong> convento S. Gaetano (via<br />
Callegari, 11, <strong>Brescia</strong>) su “Islam e cristianesimo:<br />
esperienze di dialogo nel<br />
Corno d’Africa e a <strong>Brescia</strong>”. Introduce<br />
p. Francesco Bravi, ministro provinciale<br />
dei Frati minori lombardi; intervengono<br />
mons. Giorgio Bertin, francescano,<br />
vescovo di Gibuti in Somalia,<br />
il dott. Franco Valenti, presidente<br />
Fondazione Guido Piccini; presenta<br />
don Raffaele Donneschi, direttore Ufficio<br />
missionario diocesano.<br />
Sabato 5 febbraio alle ore 20.15 concerto<br />
presso la chiesa parrocchiale di<br />
Virle Treponti. Verrà eseguito il Requiem<br />
in Re minore, KV 626 di Wolfgang<br />
Amadeus Mozart (1756 – 1791)<br />
con Sonia Corsini, soprano; Raffaella<br />
Vianello, mezzosoprano; Moreno<br />
Finotelli, tenore; Antonio De Gobbi,<br />
basso; “Ars Cantica Choir” di Milano,<br />
maestro <strong>del</strong> coro Marco Berrini; orchestra<br />
C. Coccia di Novara, direttore<br />
Renato Beretta. Domenica 6 febbraio<br />
nella stessa chiesa parrocchiale commemorazione<br />
liturgica <strong>del</strong>la morte di<br />
p. Turati, con la Messa alle ore 10.30<br />
presieduta da. mons. Giorgio Bertin,<br />
ofm, vescovo di Gibuti e <strong>del</strong>la Somalia.<br />
Verrà anche presentato un libro<br />
su p. Pietro Turati.<br />
Si ricorda inoltre un altro appuntamento:<br />
giovedì 24 marzo giornata di<br />
preghiera e digiuno per i missionari<br />
martiri con una veglia di preghiera<br />
presieduta dal vescovo Luciano Monari<br />
alle ore 20.30 nella Cattedrale di<br />
<strong>Brescia</strong>.<br />
Brevi<br />
Compagnia S. Angela per i sacerdoti<br />
Educare i giovani<br />
all’amore casto<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Ogni anno la Compagnia di S. Angela in occasione <strong>del</strong>la festa <strong>del</strong>la<br />
Santa Fondatrice promuove un incontro sacerdotale su temi di particolare<br />
rilievo nell’azione pastorale. A un anno dalla proclamazione di<br />
S. Angela a patrona secondaria di <strong>Brescia</strong>, si è ritenuto di grande utilità<br />
riflettere su un tema caratteristico <strong>del</strong> carisma mericiano, che appartiene<br />
alla novità di vita introdotta dal Figlio di Dio con la sua incarnazione.<br />
Pertanto si rifletterà su “Educare i giovani all’amore casto.<br />
Come annunciare oggi il Vangelo <strong>del</strong>la verginità”. L’incontro si terrà<br />
nella cripta <strong>del</strong> Santuario di S. Angela (via Crispi, 19-23) lunedì 7 febbraio<br />
alle ore 9.30, con il seguente ordine <strong>del</strong> giorno: ore 9.30 recita<br />
di Lodi. Saluto <strong>del</strong>la Superiora. Ore 10 Relazioni di don Sergio Passeri<br />
su “<strong>La</strong> verginità: ha ancora senso oggi? Sfide e profezia di una vita<br />
vergine” e di don Diego Facchetti su “Non tutti capiscono questa parola<br />
(Mt 19,11). L’educazione all’amore nella proposta cristiana di vita”.<br />
Ore 11.30 Comunicazioni di don Francesco Pedrazzi su “Il tema <strong>del</strong>l’affettività<br />
nell’Icfr” e di don Giovanni Milesi su “L’educazione all’affettività<br />
nelle Linee diocesane per un progetto pastorale dei preadolescenti<br />
e degli adolescenti”. Conclusioni. Ore 12.15 Pranzo (chi desidera partecipare<br />
è pregato di telefonare al n. 03047230).<br />
Presentazione <strong>del</strong> Vescovo<br />
<strong>La</strong> “Verbum Domini”<br />
di papa Benedetto XVI<br />
Giovedì 10 febbraio il vescovo Luciano presenterà l’esortazione postsinodale<br />
di Benedetto XVI Verbum Domini “sulla Parola di Dio nella vita<br />
e nella missione <strong>del</strong>la Chiesa”. È una grande opportunità per conoscere<br />
le finalità e i contenuti di questo documento pontificio, anche in considerazione<br />
<strong>del</strong>la competenza <strong>del</strong> Vescovo di <strong>Brescia</strong> in campo biblico.<br />
L’appuntamento è al Centro pastorale Paolo VI, alle ore 20.45. L’intervento,<br />
aperto a tutti, presenta un particolare interesse per i sacerdoti,<br />
i catechisti, gli insegnanti di religione e gli operatori pastorali. Lo<br />
scorso 30 settembre ha visto la luce un nuovo importante documento<br />
pontificio. Si tratta di un testo, firmato dal Papa, elaborato a partire<br />
dai lavori <strong>del</strong> Sinodo dei Vescovi. Il Sinodo è un’assemblea dei rappresentanti<br />
<strong>del</strong>l’episcopato cattolico che ha il compito di aiutare il Papa<br />
nel suo servizio <strong>del</strong>la Chiesa universale. Si tratta quindi di un organo<br />
‘consultivo’, ma di grande valore perché rappresenta uno strumento di<br />
esercizio <strong>del</strong>la collegialità episcopale. L’esortazione Verbum Domini è il<br />
documento che il Papa ha elaborato a partire dalle Proposizioni prodotte<br />
dai lavori <strong>del</strong>l’ultimo Sinodo dei Vescovi, che si è tenuto in Vaticano<br />
nell’ottobre 2008 con il tema: “<strong>La</strong> Parola di Dio nella vita e nella<br />
missione <strong>del</strong>la Chiesa”.<br />
Diocesi, Ucid e Sfisp<br />
Imprenditorialità responsabile,<br />
un percorso formativo<br />
<strong>La</strong> diocesi di <strong>Brescia</strong>, l’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) e<br />
la Sfisp (Scuola formazione impegno sociale politico) promuovono un<br />
percorso formativo biennale “Marcolini-Tovini” sul tema “Imprenditorialità<br />
responsabile”. Il percorso è rivolto a un massimo di 30 giovani<br />
laureandi e neo-laureati. Gli 11 incontri, per un totale di 33 ore, si tengono<br />
tutti di mercoledì, dalle ore 17.30 alle ore 20.30, presso il Centro<br />
pastorale Paolo VI in via G. Calini 30 a <strong>Brescia</strong>. Il metodo formativo<br />
adottato si ripromette di ottenere un effettivo trasferimento di esperienza<br />
ai partecipanti, che saranno successivamente impegnati, in autunno,<br />
in attività di stage presso le organizzazioni designate (aziende,<br />
associazioni, ecc.), per un totale di 27 ore. <strong>La</strong> quota di iscrizione annuale<br />
è fissata in 150 euro e va versata alla prima serata <strong>del</strong> corso. Sono<br />
previste 10 borse a copertura totale e 10 a copertura parziale dei costi,<br />
elargite a totale discrezionalità <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong>la scuola, coordinata<br />
dal prof. Gianfranco Tosini. L’esito <strong>del</strong>la domanda verrà comunicato<br />
agli interessati via e.mail. L’iscrizione e l’eventuale richiesta di borsa di<br />
studio vanno effettuate via e.mail corredandolo con il proprio curriculum<br />
vitae ai seguenti indirizzi: info@ucidbrescia.org; fabio.lavini@a2a.<br />
eu entro venerdì 11 febbraio 2011<br />
15
16<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Ecclesia Chiesa bresciana<br />
S. Francesco di Sales Incontro con il Vescovo<br />
<strong>La</strong> parola<br />
tra eccessi<br />
e afasia<br />
L’annuale festa <strong>del</strong> patrono degli operatori <strong>del</strong>la<br />
comunicazione ha offerto spunti di riflessione<br />
sull’attualità sociale, culturale e politica<br />
SSan<br />
Francesco di Sales è il protettore<br />
dei giornalisti e degli operatori <strong>del</strong>la<br />
comunicazione in generale. <strong>La</strong> sua<br />
festa cade il 24 gennaio e per l’occasione<br />
il Vescovo è solito incontrare i<br />
rappresentanti <strong>del</strong> mondo dei mass<br />
media. È avvenuto anche quest’anno,<br />
lunedì di questa settimana, al<br />
Centro pastorale Paolo VI. L’evento<br />
si è aperto con la celebrazione <strong>del</strong>la<br />
Santa Messa presieduta da mons.<br />
Luciano Monari e concelebrata con<br />
il vicario generale mons. Gianfranco<br />
Mascher, don Adriano Bianchi, don<br />
Giuseppe Mensi, don Italo Uberti,<br />
don Cesare Verzini. Nell’omelia il Vescovo<br />
ha commentato le letture <strong>del</strong><br />
giorno che proponevano un brano<br />
<strong>del</strong>la lettera agli Ebrei sul sacerdozio<br />
eterno di Cristo, che ha offerto in<br />
sacrificio il suo sangue per la salvez-<br />
di Angelo Onger<br />
za di tutti gli uomini e su un brano<br />
<strong>del</strong> Vangelo di Marco che racconta<br />
<strong>del</strong>lo scontro fra Satana e lo stesso<br />
Figlio di Dio, metafora <strong>del</strong>lo scontro<br />
permanente tra il bene e il male, tra<br />
la verità e la menzogna.<br />
Nella successiva conferenza stampa<br />
il Vescovo, con una scelta innovativa<br />
rispetto agli anni precedenti,<br />
ha fatto un’introduzione dedicata al<br />
tema <strong>del</strong>la parola e <strong>del</strong> suo uso nella<br />
società contemporanea. A questo<br />
intervento verrà dedicato un servizio<br />
nelle pagine di cultura in uno<br />
dei prossimi numeri di “<strong>Voce</strong>”. Qui<br />
ci soffermiamo sul dialogo che è<br />
seguito tra il Vescovo e i giornalisti.<br />
Molte le domande e quindi molti<br />
gli argomenti affrontati. Si è discusso<br />
sulla parola, evocando gli opposti<br />
estremismi fra l’abuso e l’afasia,<br />
Il 29 gennaio un convegno presso l’Università cattolica<br />
Le donne e la Chiesa bresciana<br />
Sabato 29 gennaio, a partire dalle 14.30 si terrà presso<br />
l’Aula magna <strong>del</strong>l’Università cattolica il convegno “Le<br />
donne e la Chiesa bresciana” organizzato dal Coordinamento<br />
femminile <strong>del</strong>le aggregazioni ecclesiali <strong>del</strong>la<br />
diocesi di <strong>Brescia</strong> che opera dal 2003, unite dalla medesima<br />
volontà di proporre un’azione di promozione<br />
femminile ispirata ai valori cristiani. Il convegno, rifacendosi<br />
a una storica tradizione bresciana, si inserisce<br />
simbolicamente nell’ambito <strong>del</strong>la ricorrenza di S. Angela<br />
Merici, vuole essere il primo di un appuntamento annuale<br />
di riflessione sul movimento femminile cattolico.<br />
Il convegno aprirà con una parte storica nella quale il<br />
prof. G.Pietro Belotti parlerà di S. Angela Merici quale<br />
esempio di umanesimo bresciano al femminile; a seguire<br />
la professoressa E. Selmi, trattando la spiritualità femminile<br />
tra misticismo e devozione, porterà gli esempi<br />
di Maria Maddalena Martinengo ed Elisabetta Girelli.<br />
Un’immagine <strong>del</strong>la conferenza stampa <strong>del</strong> Vescovo<br />
entrambi segni di una deficienza di<br />
equilibrio <strong>del</strong> pensiero. Mons. Monari<br />
ha insistito sulla necessità di una<br />
costante autocoscienza che si fondi<br />
sulla preoccupazione di liberarsi<br />
dai risentimenti e dai pregiudizi,<br />
per accogliere e usare la parola nel<br />
segno <strong>del</strong>la ricerca <strong>del</strong>la verità. Alla<br />
domanda perché nella nostra società<br />
prevalga l’uso <strong>del</strong>la parola come<br />
strumento di lotta e di contrapposizione,<br />
il Vescovo ha risposto che ci<br />
vorrebbero competenze adeguate e<br />
giusti tempi di riflessione per esaminare<br />
a fondo l’involuzione che si<br />
è determinata negli anni.<br />
Si è parlato naturalmente <strong>del</strong>lo scandalo<br />
all’ordine <strong>del</strong> giorno e riguardante<br />
il Presidente <strong>del</strong> Consiglio,<br />
rispetto al quale il Vescovo ha ribadito<br />
il giudizio etico chiaro, in senso<br />
negativo, ma ha aggiunto che poi c’è<br />
un intrecciarsi di altre componenti<br />
(politiche, giudiziarie) sulle quali si<br />
devono fare valutazioni pertinenti.<br />
Resta il fatto che la gestione <strong>del</strong>la<br />
cosa pubblica esige comportamenti<br />
virtuosi.<br />
Altro argomento di discussione è<br />
stato il magistero <strong>del</strong>la Chiesa e, in<br />
particolare, il ruolo e il livello <strong>del</strong>le<br />
proposte omiletiche. Mons. Monari<br />
ha evidenziato come ci sia una costante<br />
scorrettezza dei mass media<br />
nei confronti <strong>del</strong> magistero <strong>del</strong> Papa,<br />
a causa <strong>del</strong>la tendenza a focalizzare<br />
l’attenzione su alcuni passaggi<br />
“pungenti” dei suoi messaggi, trascurando<br />
i contenuti essenziali di quanto<br />
propone.<br />
Quanto alle omelie ha detto di non<br />
essere contentissimo <strong>del</strong> livello generale<br />
<strong>del</strong>le stesse, ma ha anche posto<br />
l’accento sulle caratteristiche<br />
che devono connotare la predicazione<br />
a partire dallo stretto legame<br />
con le letture bibliche: l’omelia non<br />
è né una catechesi né una conferenza<br />
sull’attualità, ma serve per spiegare<br />
quello che il Signore vuole dire<br />
alla comunità, non fargli dire quello<br />
che pensa il predicatore. Un esempio<br />
chiaro in questo senso lo offre lo<br />
stesso Papa che usa linguaggi e percorsi<br />
molto diversi fra le omelie e i<br />
messaggi di altro genere.<br />
Chiuderanno la prima parte <strong>del</strong>l’incontro Tina Leonzi<br />
e Doralice Vivetti che parleranno rispettivamente <strong>del</strong>le<br />
esperienze di Progetto donna e Gruppo promozione<br />
donna che hanno rappresentato tra gli anni ‘70 e ‘90<br />
<strong>del</strong> secolo scorso un importante punto di riferimento<br />
a livello nazionale <strong>del</strong> pensiero femminile cattolico.<strong>La</strong><br />
seconda parte <strong>del</strong> convegno sarà, invece, dedicata a<br />
una tavola rotonda sull’esistenza o meno, oggi, di un<br />
pensiero femminile cattolico unitario. Coordinate dalla<br />
giornalista Anna Della Moretta interverranno Giulia<br />
Paola Di Nicola, direttrice <strong>del</strong>la rivista “Prospettiva<br />
persona”, Valeria Boldini, già direttrice de “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Popolo</strong>” e Annachiara Valle neo direttrice <strong>del</strong>la rivista<br />
“Madre”. L’incontro sarà preceduto in mattinata, per<br />
chi lo desidera e su prenotazione, dalla visita guidata<br />
gratuita ai luoghi di S. Angela e da un pranzo a Casa<br />
S. Angela. Info tel 0303757965.
Una missione<br />
da rinnovare<br />
Edi Gabriele Bazzoli<br />
Erano 120 gli oratori rappresentati sabato<br />
22 gennaio a Casa Foresti per la<br />
prima assemblea diocesana degli oratori.<br />
Prima assemblea nel senso che la<br />
storia degli oratori bresciani compie<br />
un nuovo passo nella direzione di un<br />
maggiore coordinamento e condivisione<br />
progettuale. Gli oratori bresciani<br />
sono chiamati a essere soci <strong>del</strong>l’Associazione<br />
centro oratori bresciani, in<br />
modo da costruire un cammino partecipato.<br />
<strong>La</strong> prima assemblea non è stata<br />
quindi solo un momento celebrativo,<br />
ma ha unito la dimensione più strettamente<br />
istituzionale <strong>del</strong>la vita associativa,<br />
con l’elezione <strong>del</strong> Consiglio di amministrazione<br />
<strong>del</strong>l’Associazione a un<br />
momento formativo, con tre prospettive<br />
interessanti sul ruolo degli oratori<br />
nel contesto sociale odierno. Don Samuele<br />
Marelli, direttore <strong>del</strong>la Fondazione<br />
degli oratori milanesi, attingendo<br />
dall’esperienza <strong>del</strong>la diocesi ambrosiana,<br />
ha evidenziato l’importanza<br />
<strong>del</strong> ruolo dei laici in oratorio e insistito<br />
sul tema di un più stretto collegamento<br />
e scambio tra oratori. Mauro Bignami,<br />
formatore ed esperto nazionale di<br />
pastorale giovanile, ha voluto concentrare<br />
il proprio intervento sull’attualità<br />
<strong>del</strong>l’oratorio. Il vescovo Luciano<br />
ha voluto sostenere il cammino degli<br />
Un momento <strong>del</strong>l’assemblea<br />
Oratori Assemblea diocesana<br />
oratori bresciani: “È il regalo di questa<br />
Associazione che intende arricchire la<br />
partecipazione di tanti oratori bresciani<br />
al lavoro comune, la progettazione,<br />
il confronto, la verifica <strong>del</strong> lavoro svolto.<br />
Sono anch’io convinto che si tratta<br />
di un passo importante per dare futuro<br />
a questa straordinaria istituzione <strong>del</strong>la<br />
quale tutti sentono il bisogno e oggi,<br />
credo, ancora di più di qualche anno<br />
fa, ma che, naturalmente, ha bisogno<br />
di trasformazioni grosse se vuole resistere<br />
alla sfida <strong>del</strong> tempo. Che gli oratori<br />
bresciani si associno, che imparino<br />
a condividere la programmazione,<br />
l’attuazione dei percorsi formativi, la<br />
verifica, permette di irrobustire la rete<br />
educativa, quindi grazie a tutti voi e<br />
un augurio sincero per il vostro cammino,<br />
per il vostro bene e per il bene<br />
di tutta la diocesi”. A conclusione degli<br />
interventi e dopo un breve dibattito,<br />
l’elezione <strong>del</strong>le cariche ha dato il<br />
via al rinnovato cammino <strong>del</strong> Centro<br />
oratori bresciani, con una modalità<br />
democratica e partecipata che sarà<br />
punto fermo dei prossimi passi <strong>del</strong>la<br />
vita associativa.<br />
Il nuovo Consiglio di amministrazione<br />
<strong>del</strong>l’Associazione centro oratori<br />
bresciani, eletto dai 66 soci votanti,<br />
è così composto: don Agostino Bagliani,<br />
don Gabriele Banderini, don<br />
Alessandro Cremonesi, don Andrea<br />
Giovita, Simone Rivaldi, Carla Pietroboni<br />
(nominata dal Vescovo) e don<br />
Marco Mori che, a norma di Statuto,<br />
mantiene la carica di presidente e legale<br />
rappresentante.<br />
Brevi<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Anniversario<br />
Messa per mons. Franceschetti<br />
Nel sesto anniversario <strong>del</strong>la morte di mons. Gennaro Franceschetti, familiari<br />
e amici lo ricordano e invitano a unirsi a loro nella celebrazione eucaristica<br />
fissata per giovedì 3 febbraio alle ore 18.30 nella chiesa <strong>del</strong> Centro<br />
pastorale Paolo VI. <strong>La</strong> Messa sarà presieduta dall’arcivescovo di Palermo,<br />
card. Paolo Romeo.<br />
S. Maria <strong>del</strong>la Vittoria<br />
<strong>La</strong> reliquia di S. Geltrude<br />
Nei giorni 3,4, 5, 6 febbraio è programmato un pellegrinaggio <strong>del</strong>la reliquia<br />
di Santa Geltrude Comensoli presso la parrocchia di Santa Maria <strong>del</strong>la<br />
Vittoria in città. <strong>La</strong> reliquia arriverà in parrocchia venerdì 4 alle 20.30.<br />
Per gli animatori vocazionali<br />
Nel segno di S. Gianna Beretta<br />
Nella programmazione annuale diffusa nelle parrocchie, il tema <strong>del</strong>la lettera<br />
pastorale viene declinato anche nelle tre assemblee diocesane dedicate<br />
agli animatori vocazionali, ai giovani e a quanti hanno a cuore la<br />
propria e l’altrui vocazione, “a servizio <strong>del</strong>l’unità”. <strong>La</strong> seconda è prevista<br />
per mercoledì 9 febbraio alle ore 20.30 presso il Centro pastorale Paolo VI<br />
sul tema “Parrocchia: grembo di tutte le vocazioni”. È previsto l’intervento<br />
dei familiari di Santa Gianna Beretta Molla (Gianna Emanuela, la figlia<br />
che Santa Gianna ha dato alla luce donando la sua vita, e Franca, oggi<br />
consacrata <strong>del</strong>l’ordo virginum, che ha avuto Santa Gianna come educatrice).<br />
Sarà occasione per riscoprire che la santità …è a portata di mano per<br />
tutte le vocazioni, e che è un cammino da fare insieme.<br />
Sant’Afra in città<br />
<strong>La</strong> festa di San Giovanni Bosco<br />
Gli oratori di Sant’Afra e Santa Maria in Calchera vogliono festeggiare<br />
San Giovanni Bosco riflettendo su temi di fondamentale importanza quali<br />
l’educazione e l’aiuto alle giovani generazioni. Questi gli appuntamenti<br />
che si terranno presso il salone e l’oratorio Sant’Afra, in vicolo <strong>del</strong>l’Ortaglia<br />
6 in città: venerdì 28 gennaio, ore 20.45: conferenza sul tema “Il metodo<br />
educativo di don Bosco e la sua attualità”, con il prof. Giuseppe Bellinardi.<br />
Sabato 29 gennaio, ore 20.45: testimonianza di missione e solidarietà<br />
“Haiti, dare voce a chi non ha voce”, la dott.ssa Antonella Bertolotti,<br />
medico volontario ad Haiti, con l’associazione “Intermed-onlus”. Domenica<br />
30 gennaio, alle 10.30 la Santa Messa nella parrocchia di Sant’Afra per<br />
tutti i ragazzi e nel pomeriggio, alle 15.30 i giochi per bambini e ragazzi,<br />
sulla vita di San Giovanni Bosco.<br />
Quarto modulo<br />
Per animatori dei cineforum<br />
Segnaliamo l’inizio <strong>del</strong> quarto modulo <strong>del</strong> Corso per animatori <strong>del</strong>la comunicazione<br />
e <strong>del</strong>la cultura “Oltre la visione. Introduzione alla metodologia<br />
<strong>del</strong> Cineforum nelle Sale <strong>del</strong>la comunità”. Il titolo <strong>del</strong> modulo<br />
è “Film ed educazione: testo e pretesto”. Si svolge nei mesi di febbraio<br />
(14, 21, 28) e marzo (7 e 14) presso il Centro pastorale Paolo VI <strong>Brescia</strong><br />
(via Gezio Calini, 30), alla sera dalle 20.30 alle 22.30. Iscrizioni presso <strong>Voce</strong><br />
Sas: e-mail: toninelli@vocesas.it Tel. 030-44250 (chiedere di Mauro Toninelli).<br />
Non è necessario aver partecipato ai moduli precedenti.<br />
In memoria<br />
Agnese Maifredi<br />
È mancata, improvvisamente, il 27 dicembre 2010 Agnese Maifredi. Aveva<br />
87 anni e risiedeva in città, nella parrocchia <strong>del</strong> Buon Pastore. Durante<br />
la celebrazione <strong>del</strong> funerale, il parroco don Franco Pelizzari l’ha ricordata<br />
così: “È stata una parrocchiana attiva, sempre disponibile alla collaborazione,<br />
piena di fede, generosa. Si può dire che ha svolto il suo ruolo nella<br />
Chiesa, partecipando al ministero sacerdotale <strong>del</strong> fratello don Giuseppe<br />
che è stato per una quindicina di anni addetto alla nostra comunità parrocchiale.<br />
Nelle parrocchie precedenti alla nostra, come Presegno e Caionvico,<br />
dove don Giuseppe fu parroco, la sorella è stata animatrice <strong>del</strong>l’Ac,<br />
<strong>del</strong>la scuola di vita familiare e di altre attività inerenti alla vita parrocchiale.<br />
Da noi ha svolto il compito di catechista per una trentina d’anni”. Ha<br />
concluso dicendo che l’amore di Dio “ha guidato la vita <strong>del</strong>la nostra sorella<br />
Agnese”, che “ha largamente seminato per il Regno di Dio”.<br />
17
18<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Ecclesia Agenda<br />
Eremo SS. Pietro e Paolo di Bienno<br />
Appuntamenti mese di febbraio<br />
Domenica 6: festa di Santa Dorotea, ore 15 concerto; ore 16.30 Santa Messa<br />
di ringraziamento per le Suore Dorotee <strong>del</strong>l’Eremo animata dalla corale San<br />
Faustino di Darfo. Lunedì 7- 14 – 21 - 28: Corso per catechisti, ore 20. Mercoledì<br />
9: ritiro per le donne, ore 9-15; preghiera semplice, ore 20-22. Giovedì<br />
10: Ritiro per i sacerdoti, ore 9.30. Sabato 12 : Scuola di formazione all’impegno<br />
sociale e politico dalle 9 alle 12; ritiro per le religiose e le consacrate, con<br />
monsignor Cesare Polvara, ore 9-15; Santa Messa per i figli in cielo, ore 16.30.<br />
Giovedì 17: Unione apostolica <strong>del</strong> clero – Uac, ore 10.30; gruppo Galilea, ore<br />
20. Domenica 20: Incontro vocazionale per le ragazze; Incontro di spiritualità<br />
per giovani, ore 18-19.30; inizio Settimana teologico-pastorale per i sacerdoti<br />
(fino al 25). Sabato 26: scuola di formazione all’impegno sociale e politico<br />
dalle 9 alle 12. Domenica 27: In ascolto <strong>del</strong>la Parola, lectio divina per giovani<br />
e adulti (9.15-12; crediti Idrc).<br />
Eremo di Montecastello<br />
Appuntamenti mese di febbraio<br />
<strong>La</strong>ici (giovani e adulti): domenica 6, dalle 9 alle 17, ritiro spirituale: lectio<br />
divina con la Parola di Dio <strong>del</strong>la liturgia eucaristica <strong>del</strong> giorno. Donne: martedì<br />
1, dalle 10 alle 16.30, ritiro spirituale: lectio divina con la Parola di Dio che<br />
verrà ascoltata nella liturgia eucaristica <strong>del</strong>la domenica successiva. Presbiteri<br />
e religiosi: mercoledì 9, a Barbarano, presso il convento dei Frati Cappuccini,<br />
ritiro spirituale per il presbiterio e i religiosi <strong>del</strong>le due zone gardesane XVI<br />
e XVII. Il servizio <strong>del</strong>la Parola è offerto da mons. Franco Bretoni, il ministero<br />
<strong>del</strong>la riconciliazione dai Frati <strong>del</strong>la Comunità. Fidanzati <strong>del</strong>la zona XVI: domenica<br />
20, dalle 9.30 alle 17, secondo ritiro spirituale per le coppie di fidanzati<br />
che si preparano alla celebrazione cristiana <strong>del</strong> matrimonio. Esercizi spirituali<br />
prossimi: per laici, dalla serata di venerdì 29 aprile al pranzo di domenica<br />
1° maggio, don Dino Capra e le Suore <strong>del</strong>l’Eremo animano l’esercizio spirituale<br />
<strong>del</strong>la lectio divina <strong>del</strong>la Bibbia dei capitoli 10-11 degli Atti degli Apostoli:<br />
“Avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni fino ai confini <strong>del</strong>la terra”.<br />
Per informazioni: Eremo di Montecastello, Tignale s/Garda (Bs) Tel 0365<br />
760255 – Fax 0365 760055 E-mail: informazioni@montecastello.org; Internet:<br />
www.montecastello.org<br />
Vantiniano e Basilica <strong>del</strong>le Grazie<br />
Preghiera per i bambini mai nati<br />
Sabato 5 febbraio presso il Cimitero vantiniano, alle ore 15.30, si tiene la preghiera<br />
per la vita sulle tombe dei bimbi mai nati (aborti naturali). Come ogni<br />
prima domenica <strong>del</strong> mese, il 6 gennaio, alle ore 16 nella Basilica <strong>del</strong>le Grazie si<br />
celebra la S. Messa animata dal Movimento per la vita.<br />
Valtrompia<br />
Movimento per la vita<br />
Sabato 5 febbraio, per iniziativa <strong>del</strong> Movimento per la vita <strong>del</strong>la Valtrompia, si<br />
svolgerà la tradizionale veglia per la vita con la partecipazione <strong>del</strong> vescovo Luciano.<br />
Alle ore 20 è prevista la benedizione dei malati <strong>del</strong>l’ospedale di Gardone<br />
V.T., cui seguirà il trasferimento in processione alla chiesa di Santa Maria degli<br />
Angeli dove si svolgerà la veglia. Info: cell 335695941.<br />
Istituto salesiano di Chiari<br />
Festa di San Giovanni Bosco<br />
Lunedì 31 gennaio, in occasione <strong>del</strong>la festa di San Giovanni Bosco, l’Istituto<br />
salesiano San Bernardino di Chiari invita alla celebrazione eucaristica <strong>del</strong>le<br />
ore 9.30 che sarà presieduta dal card. Ennio Antonelli, presidente<br />
<strong>del</strong> Pontificio consiglio per la famiglia.<br />
Agenda <strong>del</strong> Vescovo<br />
Venerdì 28 gennaio<br />
Ore 17.30 – <strong>Brescia</strong> – S. Messa per gli insegnanti di religione in Cattedrale.<br />
Sabato 29 gennaio<br />
Ore 9.30 – <strong>Brescia</strong> – Cerimonia inaugurale <strong>del</strong>l’anno giudiziario presso il<br />
Palazzo di giustizia.<br />
Ore 17.30 – <strong>Brescia</strong> – S. Messa nel 68º anniversario <strong>del</strong>la battaglia di Nikolajewka.<br />
Domenica 30 gennaio<br />
Ore 10 – Montirone – S. Messa.<br />
Ore 17 – Tremosine – S. Messa.<br />
Lunedì 31 gennaio<br />
Ore 20.30 – Ospitaletto – S. Messa per la festa di San Giovanni Bosco.<br />
Martedì 1° febbraio<br />
Ore 20.45 – <strong>Brescia</strong> – Incontro presso la parrocchia di S. Angela Merici.<br />
Mercoledì 2 febbraio<br />
Ore 17 – <strong>Brescia</strong> – S. Messa per i consacrati in Cattedrale.<br />
Giovedì 3 febbraio<br />
Visita ai sacerdoti <strong>del</strong>la zona XXVI di Bagnolo Mella.<br />
Consiglio pastorale diocesano<br />
Sessione sulla Chiesa ministeriale<br />
Sabato 5 febbraio presso il Centro pastorale Paolo VI a <strong>Brescia</strong>, dalle ore 9.30<br />
alle ore 16.30, si riunisce il Consiglio pastorale diocesano, con il seguente<br />
ordine <strong>del</strong> giorno: ore 9.30 Preghiera iniziale; ore 10 Relazione introduttiva:<br />
su “Per una Chiesa ministeriale” (prof. Marco Vergottini); ore 11.30 Inizio<br />
dei lavori di gruppo; ore 14.30 ripresa dei lavori di gruppo; ore 15.30 Confronto<br />
in assemblea; ore 16 Comunicazioni varie; ore 16.30 Conclusione.<br />
Apostolato <strong>del</strong>la preghiera<br />
Intenzioni <strong>del</strong> mese di febbraio<br />
Nel mese di febbraio (che invita all’impegno per la vita, per i malati e alla<br />
preghiera per la vita consacrata) sono state affidate all’Adp le seguenti<br />
intenzioni (che trasmettiamo in forma abbreviata):<br />
Generale: Perché la famiglia sia rispettata e sia riconosciuto il suo contributo<br />
insostituibile per l’intera società.<br />
Missionaria: Perché le comunità cristiane sappiano testimoniare la presenza<br />
di Cristo accanto ai sofferenti.<br />
Dei Vescovi: Perché lo Spirito Santo ci renda capaci di incarnare in ogni situazione<br />
i valori <strong>del</strong> Vangelo.<br />
Del Vescovo Luciano per l’anno 2010/11: Perché sacerdoti, consacrati e<br />
laici crescano nella collaborazione reciproca per divenire sempre più “una<br />
cosa sola” in Cristo.<br />
Entro fine febbraio si raccolgono le adesioni al pellegrinaggio a Paray-le-<br />
Monial, Ars e Taizé. Informazioni presso l’Ufficio vocazioni <strong>del</strong>la Curia diocesana,<br />
l’assistente Adp don Diego e la presidente Adp Anna Maria Guarneri.<br />
Villa Pace di Gussago<br />
Scuola <strong>del</strong>la Parola: la Genesi<br />
A Villa Pace di Gussago inizia il secondo ciclo <strong>del</strong>la scuola <strong>del</strong>la Parola di<br />
Dio. È un cammino permanente aperto a tutti coloro che desiderano leggere<br />
e comprendere il testo biblico nella sua integralità, per una migliore<br />
conoscenza e per una appropriazione spirituale. Il secondo ciclo è dedicato<br />
alla Genesi con i seguenti appuntamenti sempre al lunedì: 31 gennaio, 7<br />
febbraio, 14 febbraio, 21 febbraio, 28 febbraio, 7 marzo. Guida gli incontri:<br />
don Flavio Dalla Vecchia, docente di Sacra Scrittura. Modalità: dopo una<br />
presentazione generale <strong>del</strong> Libro, si affrontano le sezioni che lo compongono.<br />
Ogni incontro prevede due momenti: la spiegazione <strong>del</strong>la sezione e<br />
il dialogo con il relatore. Il percorso sarà accompagnato da schede Gli incontri<br />
si tengono dalle ore 20.30 alle ore 22.30.<br />
Per i sacerdoti<br />
Settimana teologico-pastorale<br />
Dal 20 al 25 febbraio si svolgerà presso l’eremo dei SS. Pietro e Paolo la settimana<br />
teologico-pastorale per i sacerdoti sul tema: “Mini stero <strong>del</strong> presbitero<br />
e processi educativi”. <strong>La</strong> prossima settimana ricorderemo il programma<br />
<strong>del</strong>la settimana. Le iscrizioni si ricevono in Curia, al numero telefonico<br />
30.3722229/260.
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Caritas 28 GENNAIO 2011 19<br />
Nuova sede <strong>del</strong>l’Ottavo Giorno L’intervento <strong>del</strong> vescovo Monari<br />
Scelta pastorale <strong>del</strong>le relazioni<br />
<strong>La</strong> futura piattaforma vuole essere una <strong>del</strong>le risposte (“Una mano di carità. <strong>La</strong> carità in una mano”)<br />
alle persone che si trovano in una situazione critica a livello economico-finanziario<br />
pagina a cura di Chiara Buizza<br />
In occasione <strong>del</strong>la conferenza stampa (21 gennaio<br />
2011) per l’aggiornamento <strong>del</strong>le iniziative di<br />
“Mano Fraterna” e l’inaugurazione <strong>del</strong>la nuova<br />
sede <strong>del</strong>l’Ottavo Giorno presso l’Ortomercato,<br />
il vescovo Luciano ha sottolineato lo specifico<br />
<strong>del</strong>la Caritas: la scelta pastorale <strong>del</strong>le relazioni.<br />
Di seguito alcuni stralci <strong>del</strong> suo appassionato<br />
intervento.<br />
<strong>La</strong> Caritas “ha prima di tutto un impegno educativo,<br />
educativo non vuol dire che è un impegno<br />
a parole, ma deve stimolare le persone a<br />
diventare le une per le altre, motivo di sicurezza,<br />
a creare legami di fiducia e quindi anche di<br />
collaborazione e disponibilità immediata. Per<br />
questo ci vogliono <strong>del</strong>le strutture ampie, diocesane,<br />
zonali, parrocchiali, perché le realtà e i<br />
bisogni hanno questa dimensione, ma la Caritas<br />
non è la Caritas diocesana: è la Caritas diocesana<br />
come animatrice di tutte le Caritas zonali,<br />
parrocchiali e come stimolo a quella creazione<br />
di quei rapporti, di reti, di solidarietà, che devono<br />
prendere le persone nel loro quotidiano, nel<br />
Caleidociclo <strong>del</strong>la carità<br />
Per far bene il bene<br />
Da questa pagina, nei numeri scorsi, hanno trovato<br />
voce le esperienze <strong>del</strong>la Caritas parrocchiale <strong>del</strong>la<br />
Volta (settembre), <strong>del</strong>la Caritas interparrocchiale di<br />
Montichiari (ottobre), <strong>del</strong>l’associazione Rut di Sarezzo<br />
(novembre), <strong>del</strong> Progetto microcredito di Caritas<br />
diocesana (dicembre): quattro esperienze accomunate<br />
dalla bellezza e dalla fatica <strong>del</strong> “so|stare”, a partire dalle<br />
“tracce di comunità” indicate dal vescovo Luciano<br />
nel Convegno diocesano <strong>del</strong>le Caritas parrocchiali (29<br />
aprile 2010). “Con Dio”, “nella comunità”, “tra tutti”,<br />
“consegnati” ovvero quattro tracce per rileggere l’essere<br />
e l’operare <strong>del</strong>la Caritas o, con le parole di padre<br />
Giacomo Costa al convegno, per “far bene il bene”.<br />
“Se non si sosta, se non si prende <strong>del</strong> tempo, il ‘fare<br />
<strong>del</strong> bene’ rischia spesso di essere infecondo, se non<br />
loro vissuto […]. Di fronte a uno sconosciuto,<br />
inevitabilmente faccio fatica a chiedere, ma se<br />
invece il cammino <strong>del</strong>la solidarietà passa attraverso<br />
i rapporti di caseggiato, di quartiere, di<br />
conoscenza quotidiana, ci si aiuta a vicenda:<br />
una volta ha bisogno uno, una volta ha bisogno<br />
l’altro. È questo che rende vincente i rapporti<br />
tra le persone e la solidarietà. […]<br />
Nel Vangelo una <strong>del</strong>le frasi più belle è quella<br />
che viene chiamata “regola d’oro”: “fa agli altri<br />
quello che vuoi sia fatto a te”. Ed è una regola<br />
sorprendente e bella, perché è creativa: non dice<br />
“fai agli altri queste 27 cose che ti spiego”, ma<br />
“fa agli altri quello che vuoi sia fatto a te”; man<br />
mano che prendi coscienza di te stesso, di desideri,<br />
necessità, sogni ecc, prendi coscienza <strong>del</strong>le<br />
tante cose che devi donare, perché man mano<br />
che capisci un bisogno nuovo, capisci anche un<br />
dono nuovo che sei chiamato a fare. Ed è una<br />
legge creativa, che diventa tanto più esigente,<br />
quanto più l’uomo diventa maturo, umano: più<br />
un uomo diventa umano, più si rende conto di<br />
dovere donare […].<br />
A me piacerebbe che la Caritas ci aiutasse a fare<br />
così, è facile dirlo con le parole, più difficile<br />
dannoso, rispondendo magari soltanto all’emozione<br />
o all’istinto di andare incontro alle persone che sono<br />
nel bisogno. Se pensiamo alla figura <strong>del</strong> samaritano,<br />
vediamo che, non si è fermato soltanto all’emozione,<br />
ma la sua compassione è diventata attiva: ha saputo<br />
portare l’uomo incappato nei briganti alle persone<br />
giuste, l’ha inserito in una rete che gli ha permesso di<br />
guarire. Non è stata soltanto l’emozione a permettere<br />
di rispondere ad un bisogno! Aggiungo: ‘fare bene il<br />
bene’, non è solo rispondere ad un bisogno (magari<br />
con un sorriso, perché noi <strong>del</strong>la Caritas, lo facciamo<br />
in modo più gentile rispetto ai servizi sociali!). Se fare<br />
la carità fosse rispondere a un bisogno, in un certo<br />
senso, i poveri sarebbero considerati un oggetto <strong>del</strong><br />
nostro lavoro (noi dobbiamo fare <strong>del</strong>le cose per loro).<br />
è che diventi “abito <strong>del</strong> cuore”, questo richiede<br />
<strong>del</strong>le esperienze: bisogna fare l’esperienza <strong>del</strong>la<br />
responsabilità, <strong>del</strong>la comunicazione per renderci<br />
conto che questo è davvero umano, ci rende<br />
più uomini in senso buono, in senso grande, e<br />
che quindi vale la pena di essere custodito, di essere<br />
arricchito. Che la Caritas ci aiuti in questo,<br />
con le parole che dice, con il vangelo che spiega,<br />
con le esperienze che ci fa fare: le esperienze di<br />
solidarietà sono una scuola straordinaria […].<br />
Debbo ringraziare l’Ortomercato, la Caritas e i<br />
suoi collaboratori, tutti coloro che collaborano<br />
a questi progetti, e sono un numero notevole di<br />
istituzioni, e dovrei ringraziare tutti quelli che<br />
vivono una solidarietà sotterranea, che nessuno<br />
verrà mai a conoscere, ma che costituiscono il<br />
tessuto di umanità nella nostra società. Abbiamo<br />
tanti difetti, tanti egoismi ma c’è tanta umanità<br />
nei nostri rapporti e ci sono tanti gesti di solidarietà<br />
che sono immediati, che non verranno<br />
mai scritti da nessuna parte, ma che permettono<br />
alla società di funzionare meglio, alle persone<br />
di essere più sicure e serene e sono anche queste<br />
le persone da ringraziare, senza sapere chi<br />
sono, ma il Signore lo sa”.<br />
I poveri non sono oggetti a cui noi ci rivolgiamo, ma<br />
soggetti di un cambiamento. Riconoscere veramente<br />
la loro dignità è la base perché siano portati ad assumere<br />
con noi la responsabilità di costruire un altro<br />
tipo di società. È difficile, ma deve essere chiaro che<br />
questo è il centro! Fare la carità è la dinamica di tutta<br />
la comunità: la povertà è un nostro problema, perché<br />
se qualcuno sta male il problema è nostro! Carità è:<br />
far crescere tutti, attivare persone e processi, dar vita<br />
a una tessitura di legami, di relazioni”. In questa<br />
prospettiva “sostare” può permettere di passare dal<br />
servizio come soddisfazione di un bisogno alla costruzione<br />
di comunità di carità. I materiali “Nella carità…<br />
riscoprirsi comunità” si possono scaricare da www.<br />
brescia.caritas.it oppure richiedere a: 030. 3757746.
20<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
BRESCIA VOLONTARIATO<br />
CSV<br />
Anno europeo Riflessione<br />
Il volontariato non sia un alibi<br />
Occasioni e rischi di un anno che l’Europa ha intitolato al volontariato. <strong>La</strong> speranza è che si possano<br />
registrare dei risultati migliori rispetto al recente passato dove sono rimaste solo le intenzioni<br />
pagina a cura di Nicola Migliorati<br />
L’Anno europeo dedicato alla lotta contro la povertà<br />
ha da qualche settimana passato il testimone<br />
all’Anno europeo <strong>del</strong> volontariato. Il filo<br />
rosso <strong>del</strong>le buone intenzioni che lega l’intitolazione<br />
degli anni da parte <strong>del</strong>l’Unione europea<br />
non è quindi stato spezzato, la speranza è però<br />
che il 2011 faccia registrare risultati migliori rispetto<br />
al suo recente passato.<br />
<strong>La</strong> lotta alla povertà è probabilmente stata vissuta<br />
come contesa titanica, partita contro un avversario<br />
che fa segnare – secondo le diverse statistiche<br />
che si susseguono – 140 milioni di poveri<br />
nell’intero continente, 80 all’interno dei 27 Stati<br />
membri. Numeri che entrano in casa attraverso<br />
le tv, i giornali, internet – con la potenza <strong>del</strong>le<br />
immagini spesso ben più eloquenti dei racconti<br />
– ma che ormai abbiamo imparato a lasciare sullo<br />
sfondo, figli di una sensazione sbagliata che<br />
sente di abitudinarietà e di inevitabilità.<br />
Una situazione che invece viene combattuta, o<br />
almeno arginata, nella nostra città come nel resto<br />
d’Europa, da una parte di quei 100 milioni<br />
di volontari dichiarati nelle ricerche che presentano<br />
l’attuale Anno europeo. C’è però un forte<br />
rischio: che questo movimento disomogeneo<br />
di persone volenterose diventi una scusante ,<br />
l’ultima ruota <strong>del</strong> carro su cui le Istituzioni possano<br />
rovesciare mancanze e inefficienze. Usciamo<br />
(usciamo?) certo da un periodo difficile in<br />
cui economie europee sono crollate insieme al<br />
castello <strong>del</strong>la finanza ed altre vivono costantemente<br />
su una graticola logorante; nel momento<br />
in cui scrivo l’Ansa rilancia l’ultimo rapporto<br />
mensile <strong>del</strong>l’Osservatorio occupazione <strong>del</strong>la<br />
Commissione Ue secondo cui perdurano “condizioni<br />
<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro ‘deboli’ e una disoccupazione<br />
ancora molto elevata, che tra i<br />
giovani a fine 2010 ha raggiunto livelli record.<br />
Disoccupazione giovanile che anche in Italia resta<br />
molto più alta <strong>del</strong>la media Ue”.<br />
In questo contesto la Caritas italiana denuncia<br />
un taglio di due miliardi di euro alle politiche<br />
sociali. Ecco allora che il pericolo citato più<br />
sopra diventa reale: una grossa fetta di emarginazione<br />
e di cittadinanza debole viene in gran<br />
parte affidata al volontariato sociale che risponde<br />
come può, spesso egregiamente, ma che non<br />
Soccorso Pubblico Franciacorta promuove un corso<br />
Formazione per il primo soccorso<br />
Se succede un incidente o un evento imprevisto<br />
non siamo sempre in grado di sapere cosa fare.<br />
Per ovviare a questi problemi il Soccorso Pubblico<br />
Franciacorta, con sede a Rodengo Saiano via <strong>Brescia</strong><br />
4/a, organizza un corso di primo soccorso rivolto<br />
alla cittadinanza.<br />
Il corso è aperto a persone maggiorenni e sarà tenuto<br />
da istruttori <strong>del</strong>l’associazione tutti i martedì<br />
e venerdì alle ore 20.30 a partire dall’11 febbraio.<br />
Quante volte in famiglia, sul lavoro, durante il<br />
tempo libero, avremmo voluto essere più utile agli<br />
altri intervenendo in caso di necessità?<br />
Anche un banale incidente domestico se non soccorso<br />
tempestivamente può trasformarsi in un<br />
evento drammatico. Il corso intende aiutare il cit-<br />
ha struttura e “capienza” per combattere il disagio<br />
di 140 milioni di poveri, dei malati, degli<br />
anziani, di chi fa fatica ad andare avanti da solo.<br />
L’Anno europeo <strong>del</strong> volontariato funzionerà se<br />
agirà da pungolo non solo verso la popolazione,<br />
ma in maggior misura verso i governi degli<br />
Stati membri.<br />
Per quel che ci riguarda c’è la ormai solita pressione<br />
per la stabilizzazione <strong>del</strong> 5xmille e il riconoscimento<br />
di un ruolo adeguato per il volontariato<br />
e per il non profit in genere. Non ci sono<br />
molte cose da inventare se non l’applicazione<br />
di quella legge 328 <strong>del</strong> 2000, Legge quadro per<br />
la realizzazione <strong>del</strong> sistema integrato di interventi<br />
e servizi sociali, che da 10 anni definisce<br />
un mo<strong>del</strong>lo di gestione ed offerta dei servizi<br />
basata su una collaborazione attiva fra pubblico<br />
e Terzo settore.<br />
Se i convegni, le feste, le manifestazioni, le iniziative<br />
che verranno messe in campo in questo<br />
2011 riusciranno a portare l’attenzione e alcune<br />
scelte politiche nella direzione auspicata, quei<br />
numeri, quelle immagini, quei 140 milioni di poveri,<br />
diventeranno meno abitudinari e forse non<br />
li penseremo più così inevitabili.<br />
tadino ad apprendere le nozioni di base <strong>del</strong> primo<br />
soccorso che gli permetteranno di essere più tranquillo<br />
e sicuro di fronte all’emergenza, più utile<br />
al prossimo. Al termine degli incontri si potrà scegliere<br />
se collaborare con l’associazione in qualità<br />
di volontario proseguendo nella formazione fino<br />
all’ottenimento <strong>del</strong>la certificazione di soccorritore<br />
in emergenza.<br />
Il corso <strong>del</strong>la durata di 40 ore sarà suddiviso in<br />
una parte teorica e, per consolidare le nozioni<br />
acquisite, in una parte di pratica con l’ausilio di<br />
presidi sanitari.<br />
Per informazioni, è possibile contattare il numero<br />
telefonico 3357630659, oppure accedere al sito<br />
internet www.soccorsopubblicofranciacorta.com.
Paesi e parrocchie<br />
zanardini@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
L’interno <strong>del</strong>la chiesa<br />
A proposito di emergenza educativa<br />
Sulle orme di San Giovanni Bosco<br />
In contemporanea con le altre parrocchie <strong>del</strong>la zona, a Capodimonte prosegue<br />
il cammino di iniziazione cristiana, un’opportunità importante per ridestare l’attenzione<br />
educativa dei genitori. Si registra una buona partecipazione, anche se è<br />
purtroppo significativa la “quasi totale assenza dei papà. Sono poche le coppie –<br />
spiega don Fulvio – che partecipano. I padri sono i grandi assenti come se fossero<br />
assenti dall’educazione religiosa. È anche vero che consegniamo degli strumenti<br />
per permettere un approfondimento a casa”. <strong>La</strong> stessa difficoltà l’ha riscontrata<br />
anche in campo scolastico, dove ha insegnato (al liceo Leonardo) fino allo scorso<br />
giugno. Nel mondo <strong>del</strong>la scuola ha imparato che “è indispensabile la presenza<br />
chiara ed esplicita <strong>del</strong> messaggio cristiano. Dopo la cresima vengono espropriati<br />
di quello che hanno ricevuto e di quanto è stato seminato; deve esserci una presenza<br />
che si contrappone al laicismo e allo scientismo <strong>del</strong>la scuola di Stato”. In<br />
poco tempo i ragazzi diventano “scettici”, perché la fede e la ragione vengono<br />
poste in contraddizione. A proposito di giovani, in oratorio il Parroco sta portando<br />
avanti alcune iniziative, anche se non sempre si riesce a coinvolgere il maggior<br />
numero di ragazzi. Poi succede anche che, dopo l’anno <strong>del</strong>la mistagogia, molte<br />
parrocchie si ritrovino in difficoltà perché non si sentono sufficientemente aiutate;<br />
si sentono un po’ abbandonate senza in pratica sapere cosa fare. Non mancano gli<br />
appuntamenti estivi come il grest organizzato (sul piano <strong>del</strong>la formazione degli<br />
educatori) in collaborazione con l’oratorio di Borgosatollo. Sono una ventina gli<br />
adolescenti che prestano il loro servizio durante il grest: a tutti don Fulvio regala<br />
una gita-premio al Meeting di Rimini <strong>del</strong>l’amicizia tra i popoli, un “appuntamento<br />
culturale e sportivo molto efficace ed educativo”. <strong>La</strong> parrocchia di Capodimonte è<br />
dedicata a San Giovanni Bosco (in diocesi sono solo due: Capodimonte e Rovato),<br />
di cui il 31 gennaio ricorre la memoria liturgica. Il suo messaggio è ancora attuale<br />
e si può sintetizzare bene nella formula A+B-C (amici più buoni meno cattivi):<br />
“Sembra una banalità – precisa don <strong>Brescia</strong>ni – ma non lo è”. Chi come don Fulvio<br />
porta dentro una passione educativa non è certo insensibile ai nuovi social network<br />
(Facebook, Twitter e altri ancora) dei ragazzi dove “gira tanta aggressività<br />
e una violenza verbale inimmaginabile. Pur avendo tanti amici nel profilo, manca<br />
quel tipo di educazione che ci permette di essere più buoni”. Alla domanda da<br />
cosa è data questa aggressività, il Parroco non ha dubbi: dall’insicurezza. Per la<br />
festa di San Giovanni Bosco (è stato distribuito ai più piccoli un volumetto che ne<br />
ripercorre le gesta) sono state pensate due serate (sabato 29 gennaio e sabato 5<br />
febbraio) per adolescenti e anziani: i primi dopo il momento di convivialità si sfidano<br />
nei giochi, i secondi si affrontano a carte. Domenica 6 febbraio, infine, è in<br />
programma nel tardo pomeriggio una commedia dialettale.<br />
Capodimonte Aspetti pastorali<br />
Una comunità<br />
che continua<br />
a crescere<br />
Il parroco don Fulvio <strong>Brescia</strong>ni descrive<br />
la realtà di questa parrocchia (nel Comune<br />
di Castenedolo) dove le proposte ecclesiali<br />
sono le uniche occasioni per rinsaldare<br />
un legame e l’identità nella fede<br />
UUna<br />
piccola frazione di Castenedolo<br />
dove la parrocchia senza alcuna esagerazione<br />
rappresenta il motore <strong>del</strong>la<br />
comunità. Capodimonte è anche questo.<br />
Un tempo era meta <strong>del</strong>le famiglie<br />
nobili che “fuggivano” dalla città per<br />
andare in campagna, oggi è meta prescelta<br />
per la tranquillità e per la vicinanza<br />
alla città. Già negli anni ‘30 l’intuizione<br />
di un curato di Castenedolo,<br />
don Angelo Chiappa, poi parroco a<br />
Borgosatollo, previde un moltiplicarsi<br />
di presenze, e perciò la necessità di case<br />
e di villaggi e l’erezione di un tempio<br />
che sembrava esagerato nelle dimensioni,<br />
rispetto alla realtà campagnola<br />
di allora. I fatti gli avrebbero poi dato<br />
ragione. I parrocchiani si diedero da<br />
Don Fulvio <strong>Brescia</strong>ni<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
21<br />
di Luciano Zanardini<br />
fare per costruire il tempio e l’annesso<br />
oratorio, e poi l’asilo gestito dalle suore<br />
Canossiane che di domenica fungeva<br />
da oratorio femminile. I più anziani<br />
ricordano la figura di don Luigi Duranti<br />
(1946-1957). Lì dal 2003 opera don<br />
Fulvio <strong>Brescia</strong>ni, parroco carismatico<br />
e intraprendente con un trascorso di<br />
oltre 30 anni di insegnamento scolastico.<br />
Tra qualche anno prenderà forma<br />
l’unità pastorale con le parrocchie di<br />
Castenedolo e Capodimonte, ma sarà<br />
indispensabile, come conferma don<br />
Fulvio, una coooperazione tra sacerdoti<br />
soprattutto per la pastorale giovanile”.<br />
Il Parroco quando è arrivato ha<br />
dovuto fare i conti con gli ambienti fatiscenti<br />
e, grazie anche alla generosità<br />
<strong>del</strong>la comunità, ha messo mano a una<br />
serie di interventi significativi: fra questi<br />
si ricordano il rifacimento <strong>del</strong> tetto<br />
<strong>del</strong>la chiesa e la decorazione <strong>del</strong>la facciata,<br />
solo per citarne alcuni. Un gruppo<br />
di giovani genitori, inoltre, gestisce<br />
il campo da calcio che viene utilizzato<br />
per le attività giovanili e affittato nelle<br />
ore serali. Ma non è finita. Il prossimo<br />
passo sarà quello di rifare il tetto <strong>del</strong>la<br />
canonica e <strong>del</strong>l’oratorio; per realizzare<br />
questo intervento è già arrivato il<br />
via libera <strong>del</strong>la Curia alla cessione di<br />
un piccolo rustico di proprietà <strong>del</strong>la<br />
parrocchia. Sul piano pastorale don<br />
<strong>Brescia</strong>ni descrive la sua parrocchia<br />
in crescita, nella quale la dimensione<br />
umana è visibile e che può usufruire<br />
– in una calma piatta – <strong>del</strong>la vivacità<br />
<strong>del</strong>le proposte che arrivano dall’ambito<br />
ecclesiale. A fine agosto-inizio<br />
settembre i fe<strong>del</strong>i vivono la settimana<br />
<strong>del</strong>la comunità con il coinvolgimento e<br />
l’aiuto degli Alpini e <strong>del</strong>l’Aido.
22<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Città e hinterland<br />
<strong>Brescia</strong> Santi Patroni<br />
<strong>La</strong> speranza<br />
è il motore<br />
<strong>del</strong>la Leonessa<br />
Fino ad aprile 2011 la Confraternita dei Santi<br />
Faustino e Giovita ha elaborato un calendario<br />
di iniziative che coinvolgono <strong>Brescia</strong> e provincia.<br />
Sullo sfondo San Benedetto con “Et noli<br />
contristari”, un invito a non cedere allo sconforto<br />
AAlla<br />
preghiera e allo studio per affrontare<br />
la quotidianità si accompagna<br />
la speranza, la capacità sempre<br />
sulle orme <strong>del</strong>la regola di San<br />
Benedetto (Ora et labora et lege et<br />
noli contristari) di guardare al futuro<br />
con occhi diversi. È proprio la<br />
speranza la parola che fa da sfondo<br />
alla festa dei Santi Faustino e Giovita,<br />
patroni <strong>del</strong>la terra di <strong>Brescia</strong>.<br />
Dopo la scelta degli scorsi anni di<br />
riflettere sul tema <strong>del</strong> lavoro, <strong>del</strong>la<br />
preghiera e <strong>del</strong>la necessità di studiare<br />
e dotarsi degli strumenti per<br />
rapportarsi con il mondo e saperne<br />
valutare criticamente le sollecitazioni,<br />
diviene importante – soprat-<br />
Palazzo Loggia<br />
di Luciano Febbrari<br />
tutto in un momento storico difficile<br />
– approfondire le suggestioni<br />
che derivano dall’ultima parte<br />
<strong>del</strong>l’esortazione benedettina, quella<br />
di non disperare (et noli contristari).<br />
L’invito <strong>del</strong> Santo di Norcia,<br />
che visse in un periodo contrassegnato<br />
da violenze e carestie, è sempre<br />
più attuale. Il suo mo<strong>del</strong>lo di<br />
vita fu ripreso anche da chi viveva<br />
fuori dalle abbazie. <strong>La</strong> proposta di<br />
San Benedetto segnò anche la storia<br />
di <strong>Brescia</strong> e <strong>del</strong> suo territorio<br />
dove la dimensione spirituale si<br />
caratterizza anche per la dedizione<br />
al lavoro (una sorta di religiosità<br />
laica). Nell’invito a non disperare<br />
Capitolium, edilizia sociale e centro sociale<br />
Capitolium, edilizia sociale e centro sociale. Sono<br />
questi alcuni dei temi illustrati, nell’ormai tradizionale<br />
appuntamento settimanale, dal sindaco Adriano<br />
Paroli, dal vice-sindaco Fabio Rolfi e dagli assessori<br />
Mario <strong>La</strong>bolani e Giorgio Maione, dedicato alle<br />
<strong>del</strong>ibere e alle comunicazioni varate dalla Giunta<br />
comunale. Sull’area <strong>del</strong> Capitolium l’assessore ai <strong>La</strong>vori<br />
pubblici <strong>La</strong>bolani ha ricordato il protocollo di<br />
intesa stipulato nel 2008 con il Ministero per la risistemazione<br />
<strong>del</strong>l’area archeologica e ha confermato<br />
l’istituzione di un tavolo di lavoro con l’obiettivo<br />
puntato alla riapertura al pubblico prevista nel 2012.<br />
Una cifra importante, per un totale di 656mila euro,<br />
è stata destinata ad opere straordinarie da eseguire<br />
sulle strutture, Villa Elisa, Istituti Arvedi 1 e 2, Achille<br />
Papa, Villa Palazzoli e Villa De Asmundis, gestite<br />
da <strong>Brescia</strong> Solidale o direttamente dai Servizi sociali<br />
e affidate ai <strong>La</strong>vori pubblici. <strong>La</strong> Giunta ha inoltre<br />
stanziato 70mila euro per fare nella ex scuola Sorelli<br />
Don Armando Nolli<br />
sono coinvolti in prima persona i<br />
giovani, chiamati alla responsabilità<br />
nella costruzione <strong>del</strong> domani.<br />
Con rinnovata fiducia la neonata<br />
Confraternita dei Santi Faustino e<br />
Giovita (presieduta da don Armando<br />
Nolli, parroco di San Faustino),<br />
che ha al suo interno i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le massime istituzioni cittadine,<br />
ha pensato a un calendario<br />
di iniziative (da gennaio ad aprile<br />
2011 ovvero da Sant’Angela Merici<br />
a San Benedetto passando per i<br />
Patroni) per trasformare <strong>Brescia</strong> in<br />
una città per i giovani. L’aspirazione<br />
è quella di poter arrivare a una<br />
settimana di Festival per i giovani.<br />
Nel frattempo sono stati pensati<br />
diversi appuntamenti, alcuni di<br />
questi dedicati al mondo giovanile.<br />
In vicolo San Zenone 4 sabato 29<br />
gennaio alle 17 viene inaugurata la<br />
mostra “Et noli contristari” curata<br />
dall’associazione per l’arte Le Stel-<br />
la sede unica <strong>del</strong> Centro sociale <strong>del</strong>la Circoscrizione<br />
Centro: un unico polo che racchiuda tutte le compagini<br />
assistenziali oggi sparse sul territorio <strong>del</strong> quartiere<br />
Carmine. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore<br />
alla Famiglia, Maione – è portare in un unico luogo<br />
l’attività <strong>del</strong>le assistenti sociali che oggi operano su<br />
sedi diverse. In questo modo si realizzerà un presidio<br />
completo e più funzionale per gli utenti che andrà<br />
peraltro a liberare spazi, che si possono rivelare<br />
preziosi per le attività <strong>del</strong> quartiere”.<br />
Un altro fronte riguarda la sperimentazione, in vigore<br />
dall’inizio <strong>del</strong>l’anno, dei nuovi criteri per la<br />
compilazione <strong>del</strong>le liste d’attesa <strong>del</strong>le case di riposo.<br />
“Finora l’accesso alle Rsa – ha spiegato Maione<br />
– avveniva rispettando il criterio cronologico <strong>del</strong>le<br />
richieste. Tale principio verrà sostituito da quello di<br />
gravità <strong>del</strong>la condizione di non autosufficienza <strong>del</strong><br />
richiedente”. Le nuove regole, per ora sperimentali,<br />
diverranno regolamento e hanno portato finora a<br />
le: resta aperta, fino al 15 febbraio,<br />
dalle 16 alle 19. Don Antonio Zani<br />
presenta (il 3 febbraio alle 18.15<br />
nella libreria <strong>del</strong>l’Università cattolica<br />
di via Trieste) il volume “Mistero<br />
Cuore Speranza. Invito alla<br />
spiritualità ortodossa” di Vladimir<br />
Zelinski. Don Zani, docente di patrologia<br />
e teologia orientale presso<br />
la facoltà teologica <strong>del</strong>l’Italia settentrionale,<br />
illustra la più recente<br />
opera <strong>del</strong> sacerdote ortodosso russo,<br />
docente di lingua e civiltà russa<br />
presso la Cattolica; l’iniziativa è<br />
curata dalla Ccdc, la Cooperativa<br />
cattolico-democratica di cultura.<br />
Dal 5 al 13 febbraio la pastorale giovanile<br />
<strong>del</strong> centro storico ha ideato<br />
(l’allestimento è di Matteo Zubani)<br />
la mostra fotografica “Cari giovani<br />
<strong>del</strong> secolo che inizia…”: Giovanni<br />
Paolo ai giovani. Martedì 8 febbraio<br />
alle 17 i giovani ricercatori <strong>del</strong>la<br />
Fondazione <strong>Brescia</strong> Musei inau-<br />
18 nuovi ingressi. Confermata per un altro anno la<br />
presenza <strong>del</strong> presidio dei Vigili <strong>del</strong> fuoco in via Borgosatollo,<br />
strategica per la vicinanza ad autostrada<br />
e tangenziali. “Un impegno – ha precisato il vice-sindaco<br />
Rolfi – di 200mila euro per la sede decentrata<br />
istituita con convenzione triennale nel 2008 che garantisce<br />
interventi più rapidi ed efficaci in una vasta<br />
area <strong>del</strong>l’hinterland bresciano”.<br />
<strong>La</strong> Giunta ha infine voluto testimoniare la propria<br />
vicinanza all’associazione “Cucina&Amicizia”, la cui<br />
sede di via Flero è stata oggetto, per la terza volta, di<br />
un furto. Rolfi, come aveva fatto sapere all’indomani<br />
<strong>del</strong>l’ignobile gesto, ha comunicato la disponibilità di<br />
una somma di 15mila euro destinata a riacquistare<br />
il materiale sottratto, attrezzature professionali per<br />
cucinare e alimenti, necessario per preparare i pasti<br />
caldi distribuiti dall’associazione “Camper Emergenza”<br />
ai poveri e agli emarginati e per la messa in<br />
sicurezza <strong>del</strong>la struttura. (v.b.)
gurano la mostra “I Santi Faustino<br />
e Giovita nelle testimonianze dei<br />
musei cittadini”: un percorso che<br />
testimonia il costante affetto <strong>del</strong>la<br />
città per i suoi Santi Patroni. Sempre<br />
l’8 febbraio, ma alle 20.45, la sala<br />
<strong>del</strong>la biblioteca <strong>del</strong>l’Università di<br />
via San Faustino ospita l’intervento<br />
<strong>del</strong> vescovo bresciano di Palestrina,<br />
mons. Domenico Sigalini, che<br />
si sofferma sul tema “I giovani sono/hanno<br />
speranza?”.<br />
Torna anche il concerto dei Santi<br />
Faustino e Giovita al Grande con<br />
l’orchestra Filarmonica italiana:<br />
mercoledì 16 febbraio alle 21 con<br />
le musiche di Mozart. Il programma<br />
<strong>del</strong>le celebrazioni religiose sarà<br />
riportato nelle prossime settimane,<br />
ma va anticipato il recupero di<br />
un’antica tradizione: i responsabili<br />
<strong>del</strong>la città affidavano ai monaci la<br />
cera; in cambio l’abate portava al<br />
sindaco un galero rosso (un berret-<br />
<strong>La</strong> chiesa di San Faustino<br />
to cardinalizio): il cappello simboleggia<br />
la protezione. Fra le iniziative,<br />
merita una menzione la <strong>del</strong>egazione<br />
<strong>del</strong> Fai che domenica 27<br />
marzo in italiano, inglese, francese,<br />
ucraino e arabo farà conoscere<br />
una parte di <strong>Brescia</strong> (il monastero<br />
dei Santi Faustino e Giovita, oggi<br />
sede <strong>del</strong>l’Università, e la Basilica<br />
dei Santi) ai nuovi residenti, ai cittadini<br />
immigrati, portatori di culture<br />
diverse. Anche e soprattutto da<br />
queste nuove generazioni passa il<br />
cambiamento di una città che vuole<br />
essere sempre più europea, aperta<br />
e in continua crescita.<br />
Gli eventi si allargano anche a tutto<br />
il territorio, basti pensare che<br />
sono 14 le parrocchie dedicate ai<br />
Santi Faustino e Giovita. Il calendario<br />
completo degli incontri si può<br />
consultare sul sito <strong>del</strong> Comune di<br />
<strong>Brescia</strong>. Per informazioni, www.<br />
comune.brescia.it.<br />
L’esperienza di Dutur Kaos<br />
Un sorriso in corsia<br />
Non è semplice portare un sorriso a chi soffre. Se partiamo da questo<br />
semplice assunto, non si può non valorizzare l’impegno settimanale (ogni<br />
domenica a partire dalle 14.30) di circa 70 persone che gratuitamente indossano<br />
gli abiti <strong>del</strong> clown, entrano all’Ospedale civile e cercano di divertire<br />
i piccoli pazienti ricoverati nei reparti di pediatria. Ovviamente non<br />
tutte le patologie sono uguali e, quindi, bisogna anche avere una buona<br />
preparazione psicologica. L’associazione bresciana è nata nel 2002 e<br />
ha la sua sede presso l’oratorio di Sant’Antonio. Un gruppo di persone<br />
unite dal desiderio di dedicare parte <strong>del</strong> loro tempo libero mettendosi a<br />
disposizione degli altri, soprattutto dei meno fortunati; cerchiamo di diffondere<br />
la nostra allegria attraverso bizzarri palloncini, strabilianti bolle<br />
di sapone, giochi di prestigio e magie di ogni genere, in un ambiente<br />
che apparentemente è l’opposto ovvero le stanze dei bambini ricoverati<br />
in ospedale, nei reparti di pediatria <strong>del</strong> Civile. L’idea di indossare un<br />
camice bianco decorato con disegni, stoffe e pupazzi e di inventarsi un<br />
nome di fantasia (Birba e <strong>La</strong>tte in polvere, solo per citarne due) è stata<br />
fin dagli esordi accolta con entusiasmo da tutti i componenti. Per autofinanziarsi,<br />
ma soprattutto per fare gruppo (componente essenziale per<br />
essere efficaci davanti ai ragazzi), organizzano anche degli spettacoli teatrali:<br />
sabato 26 febbraio alle 20.30 nella Sala <strong>del</strong>la comunità di Provaglio<br />
d’Iseo mettono in scena il cartone animato “Madagascar”; l’ingresso è<br />
libero. Spesso sono chiamati anche da alcuni Comuni o enti per allestire<br />
dei momenti di gioco in occasione di alcune feste o manifestazioni. Nella<br />
formazione continua rientra anche l’apprendimento sul campo con la<br />
breve esperienza maturata con i clown <strong>del</strong> circo lo scorso novembre. Risulta<br />
molto interessante anche il progetto che è stato elaborato con una<br />
classe terza, indirizzo socio-pedagogico, <strong>del</strong>le Canossiane: lo scorso anno<br />
è stato affrontato il tema <strong>del</strong>la geriatria con la visita anche alle Case di<br />
riposo, mentre quest’anno toccherà alla scuola audiofonetica di Mompiano.<br />
Parallelamente seguono alcuni incontri per sapere come meglio<br />
comportarsi in certi casi. A settembre inizia un nuovo corso (otto incontri)<br />
per formare dei nuovi clown, chi fosse interessato può mandare una<br />
segnalazione direttamente sul sito www.duturkaos.it. Ogni persona sarà<br />
contattata per un colloquio, anche perché il servizio che si va a compiere<br />
è importante. Il segreto? Quello di divertire, divertendosi. Ovviamente il<br />
primo requisito essenziale è di sapersi mettere in gioco.<br />
Gli Alpini ricordano il 68° anniversario<br />
Fare memoria di Nikolajewka<br />
Sabato 29 gennaio è in programma la celebrazione <strong>del</strong> 68° anniversario <strong>del</strong>la<br />
Battaglia di Nikolajewka. Alle 14, presso la scuola Nikolajewka di Mompiano, è<br />
in programma la cerimonia commemorativa; alle 15.30 nel salone Vanvitelliano<br />
c’è un evento sul tema dei prigionieri di guerra nella Campagna di Russia. Alle<br />
16.50 in piazza Loggia gli onori ai Caduti, mentre alle 17.10 in corteo da piazza<br />
<strong>del</strong>la Loggia a piazza Paolo VI. Alle 17.30 il vescovo Monari celebra la Messa<br />
in Duomo in suffragio di tutti i Caduti. <strong>La</strong> manifestazione ha coinvolto, come<br />
consuetudine, anche gli studenti: in particolare nella mattinata di sabato 29<br />
alle 10 alla scuola media “Tridentina” (alla presenza <strong>del</strong>la fanfara Tridentina)<br />
e alla “Pascoli” (alla presenza <strong>del</strong> coro “Alte Cime” <strong>del</strong>la sezione di <strong>Brescia</strong>).<br />
Fondazione San Benedetto<br />
Una giovane a Bruxelles<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Mario Mauro, europarlamentare, già vicepresidente <strong>del</strong> Parlamento europeo,<br />
attualmente presidente <strong>del</strong>l’Intergruppo per l’economia sociale e<br />
<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>l’Osce contro razzismo e xenofobia, accoglierà nel suo ufficio<br />
una promettente studentessa bresciana <strong>del</strong>la Fondazione San Benedetto<br />
per uno stage di tre mesi a Bruxelles. Elena Rabolli Pansera, 21 anni e<br />
iscritta al secondo anno di scienze politiche, è una dei 500 studenti che in<br />
questi cinque anni si sono diplomati alla Scuola di sussidiarietà <strong>del</strong>la Fondazione,<br />
nata per volontà di Graziano Tarantini. Elena, che dal 28 gennaio<br />
sarà al lavoro nella capitale belga, ha già alle spalle un’esperienza di<br />
rappresentante degli studenti in Senato accademico e una padronanza<br />
<strong>del</strong>l’inglese e <strong>del</strong> francese, frutto di un anno negli Usa alle scuole superiori<br />
e di alcuni mesi a Parigi all’Alliance Française. È la terza studentessa<br />
<strong>del</strong>la Fondazione che affronterà l’esperienza nell’ufficio di Bruxelles<br />
<strong>del</strong>l’on. Mauro e molti sono gli studenti pronti a partire per altri stage<br />
all’estero. “È stata una sorpresa – racconta Elena – non riesco ancora a<br />
credere che mi sia stata data questa possibilità e che tra qualche giorno<br />
sarò nel cuore <strong>del</strong>l’Europa a lavorare per l’on. Mauro che – continua la<br />
studentessa – conosco e ammiro per la sua appassionata difesa <strong>del</strong>le minoranze<br />
religiose e in particolare dei cristiani”.<br />
23
gurano la mostra “I Santi Faustino<br />
e Giovita nelle testimonianze dei<br />
musei cittadini”: un percorso che<br />
testimonia il costante affetto <strong>del</strong>la<br />
città per i suoi Santi Patroni. Sempre<br />
l’8 febbraio, ma alle 20.45, la sala<br />
<strong>del</strong>la biblioteca <strong>del</strong>l’Università di<br />
via San Faustino ospita l’intervento<br />
<strong>del</strong> vescovo bresciano di Palestrina,<br />
mons. Domenico Sigalini, che<br />
si sofferma sul tema “I giovani sono/hanno<br />
speranza?”.<br />
Torna anche il concerto dei Santi<br />
Faustino e Giovita al Grande con<br />
l’orchestra Filarmonica italiana:<br />
mercoledì 16 febbraio alle 21 con<br />
le musiche di Mozart. Il programma<br />
<strong>del</strong>le celebrazioni religiose sarà<br />
riportato nelle prossime settimane,<br />
ma va anticipato il recupero di<br />
un’antica tradizione: i responsabili<br />
<strong>del</strong>la città affidavano ai monaci la<br />
cera; in cambio l’abate portava al<br />
sindaco un galero rosso (un berret-<br />
<strong>La</strong> chiesa di San Faustino<br />
to cardinalizio): il cappello simboleggia<br />
la protezione. Fra le iniziative,<br />
merita una menzione la <strong>del</strong>egazione<br />
<strong>del</strong> Fai che domenica 27<br />
marzo in italiano, inglese, francese,<br />
ucraino e arabo farà conoscere<br />
una parte di <strong>Brescia</strong> (il monastero<br />
dei Santi Faustino e Giovita, oggi<br />
sede <strong>del</strong>l’Università, e la Basilica<br />
dei Santi) ai nuovi residenti, ai cittadini<br />
immigrati, portatori di culture<br />
diverse. Anche e soprattutto da<br />
queste nuove generazioni passa il<br />
cambiamento di una città che vuole<br />
essere sempre più europea, aperta<br />
e in continua crescita.<br />
Gli eventi si allargano anche a tutto<br />
il territorio, basti pensare che<br />
sono 14 le parrocchie dedicate ai<br />
Santi Faustino e Giovita. Il calendario<br />
completo degli incontri si può<br />
consultare sul sito <strong>del</strong> Comune di<br />
<strong>Brescia</strong>. Per informazioni, www.<br />
comune.brescia.it.<br />
L’esperienza di Dutur Kaos<br />
Un sorriso in corsia<br />
Non è semplice portare un sorriso a chi soffre. Se partiamo da questo<br />
semplice assunto, non si può non valorizzare l’impegno settimanale (ogni<br />
domenica a partire dalle 14.30) di circa 70 persone che gratuitamente indossano<br />
gli abiti <strong>del</strong> clown, entrano all’Ospedale civile e cercano di divertire<br />
i piccoli pazienti ricoverati nei reparti di pediatria. Ovviamente non<br />
tutte le patologie sono uguali e, quindi, bisogna anche avere una buona<br />
preparazione psicologica. L’associazione bresciana è nata nel 2002 e<br />
ha la sua sede presso l’oratorio di Sant’Antonio. Un gruppo di persone<br />
unite dal desiderio di dedicare parte <strong>del</strong> loro tempo libero mettendosi a<br />
disposizione degli altri, soprattutto dei meno fortunati; cerchiamo di diffondere<br />
la nostra allegria attraverso bizzarri palloncini, strabilianti bolle<br />
di sapone, giochi di prestigio e magie di ogni genere, in un ambiente<br />
che apparentemente è l’opposto ovvero le stanze dei bambini ricoverati<br />
in ospedale, nei reparti di pediatria <strong>del</strong> Civile. L’idea di indossare un<br />
camice bianco decorato con disegni, stoffe e pupazzi e di inventarsi un<br />
nome di fantasia (Birba e <strong>La</strong>tte in polvere, solo per citarne due) è stata<br />
fin dagli esordi accolta con entusiasmo da tutti i componenti. Per autofinanziarsi,<br />
ma soprattutto per fare gruppo (componente essenziale per<br />
essere efficaci davanti ai ragazzi), organizzano anche degli spettacoli teatrali:<br />
sabato 26 febbraio alle 20.30 nella Sala <strong>del</strong>la comunità di Provaglio<br />
d’Iseo mettono in scena il cartone animato “Madagascar”; l’ingresso è<br />
libero. Spesso sono chiamati anche da alcuni Comuni o enti per allestire<br />
dei momenti di gioco in occasione di alcune feste o manifestazioni. Nella<br />
formazione continua rientra anche l’apprendimento sul campo con la<br />
breve esperienza maturata con i clown <strong>del</strong> circo lo scorso novembre. Risulta<br />
molto interessante anche il progetto che è stato elaborato con una<br />
classe terza, indirizzo socio-pedagogico, <strong>del</strong>le Canossiane: lo scorso anno<br />
è stato affrontato il tema <strong>del</strong>la geriatria con la visita anche alle Case di<br />
riposo, mentre quest’anno toccherà alla scuola audiofonetica di Mompiano.<br />
Parallelamente seguono alcuni incontri per sapere come meglio<br />
comportarsi in certi casi. A settembre inizia un nuovo corso (otto incontri)<br />
per formare dei nuovi clown, chi fosse interessato può mandare una<br />
segnalazione direttamente sul sito www.duturkaos.it. Ogni persona sarà<br />
contattata per un colloquio, anche perché il servizio che si va a compiere<br />
è importante. Il segreto? Quello di divertire, divertendosi. Ovviamente il<br />
primo requisito essenziale è di sapersi mettere in gioco.<br />
Gli Alpini ricordano il 68° anniversario<br />
Fare memoria di Nikolajewka<br />
Sabato 29 gennaio è in programma la celebrazione <strong>del</strong> 68° anniversario <strong>del</strong>la<br />
Battaglia di Nikolajewka. Alle 14, presso la scuola Nikolajewka di Mompiano, è<br />
in programma la cerimonia commemorativa; alle 15.30 nel salone Vanvitelliano<br />
c’è un evento sul tema dei prigionieri di guerra nella Campagna di Russia. Alle<br />
16.50 in piazza Loggia gli onori ai Caduti, mentre alle 17.10 in corteo da piazza<br />
<strong>del</strong>la Loggia a piazza Paolo VI. Alle 17.30 il vescovo Monari celebra la Messa<br />
in Duomo in suffragio di tutti i Caduti. <strong>La</strong> manifestazione ha coinvolto, come<br />
consuetudine, anche gli studenti: in particolare nella mattinata di sabato 29<br />
alle 10 alla scuola media “Tridentina” (alla presenza <strong>del</strong>la fanfara Tridentina)<br />
e alla “Pascoli” (alla presenza <strong>del</strong> coro “Alte Cime” <strong>del</strong>la sezione di <strong>Brescia</strong>).<br />
Fondazione San Benedetto<br />
Una giovane a Bruxelles<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Mario Mauro, europarlamentare, già vicepresidente <strong>del</strong> Parlamento europeo,<br />
attualmente presidente <strong>del</strong>l’Intergruppo per l’economia sociale e<br />
<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>l’Osce contro razzismo e xenofobia, accoglierà nel suo ufficio<br />
una promettente studentessa bresciana <strong>del</strong>la Fondazione San Benedetto<br />
per uno stage di tre mesi a Bruxelles. Elena Rabolli Pansera, 21 anni e<br />
iscritta al secondo anno di scienze politiche, è una dei 500 studenti che in<br />
questi cinque anni si sono diplomati alla Scuola di sussidiarietà <strong>del</strong>la Fondazione,<br />
nata per volontà di Graziano Tarantini. Elena, che dal 28 gennaio<br />
sarà al lavoro nella capitale belga, ha già alle spalle un’esperienza di<br />
rappresentante degli studenti in Senato accademico e una padronanza<br />
<strong>del</strong>l’inglese e <strong>del</strong> francese, frutto di un anno negli Usa alle scuole superiori<br />
e di alcuni mesi a Parigi all’Alliance Française. È la terza studentessa<br />
<strong>del</strong>la Fondazione che affronterà l’esperienza nell’ufficio di Bruxelles<br />
<strong>del</strong>l’on. Mauro e molti sono gli studenti pronti a partire per altri stage<br />
all’estero. “È stata una sorpresa – racconta Elena – non riesco ancora a<br />
credere che mi sia stata data questa possibilità e che tra qualche giorno<br />
sarò nel cuore <strong>del</strong>l’Europa a lavorare per l’on. Mauro che – continua la<br />
studentessa – conosco e ammiro per la sua appassionata difesa <strong>del</strong>le minoranze<br />
religiose e in particolare dei cristiani”.<br />
23
L<br />
Si rinnova<br />
l’impegno<br />
socio-politico<br />
<strong>La</strong> società, la Costituzione italiana,<br />
la libertà, l’uomo nella società, la legalità<br />
e i tempi e i modi <strong>del</strong>la politica<br />
ovvero sei incontri per conoscere,<br />
approfondire e dialogare su alcune<br />
tematiche politiche e sociali. L’iniziativa,<br />
che ha il patrocinio <strong>del</strong> Comune,<br />
porta le firme <strong>del</strong>l’Azione cattolica,<br />
<strong>del</strong>le Acli e <strong>del</strong> Comitato per la<br />
pace. Il percorso socio-politico (da<br />
febbraio a dicembre) inizia martedì<br />
8 febbraio con il collega Angelo Onger,<br />
che analizza la società italiana<br />
attraverso i cambiamenti e le evoluzioni<br />
degli ultimi 50 anni e tratteggia<br />
l’identikit <strong>del</strong>la realtà contemporanea.<br />
Il 29 marzo tocca, invece,<br />
all’avv. Mario Gorlani presentare la<br />
Costituzione, spesso oggetto di richieste<br />
di revisione o adeguamento.<br />
Il concetto di libertà viene, invece,<br />
affrontato il 12 maggio dal prof.<br />
Luca Ghisleri, presidente <strong>del</strong> Meic<br />
(Movimento ecclesiale di impegno<br />
culturale). Il 13 settembre al centro<br />
<strong>del</strong> dibattito c’è l’uomo nella società,<br />
mentre il 25 ottobre Pierpaolo <strong>La</strong>nni<br />
spiega la legalità. Il percorso si con-<br />
Paesi e parrocchie Bassa<br />
Borgosatollo Sei incontri dall’8 febbraio<br />
di Luigi Zameli<br />
clude il 6 dicembre con i tempi e i<br />
modi <strong>del</strong>la politica. Sullo sfondo <strong>del</strong><br />
percorso l’esortazione fatta da Benedetto<br />
XVI in occasione <strong>del</strong>la 46ª<br />
Settimana sociale, perché la Chiesa<br />
ha scelto di scommettere sulla priorità<br />
<strong>del</strong>la sfida educativa: “Si tratta<br />
di spendersi – questo l’auspicio di<br />
Benedetto XVI – nella formazione<br />
di coscienze cristiane mature, cioè<br />
aliene dall’egoismo, dalla cupidigia<br />
dei beni e dalla bramosia di carriera<br />
e, invece, coerenti con la fede professata,<br />
conoscitrici <strong>del</strong>le dinamiche<br />
culturali e sociali di questo tempo e<br />
capaci di assumere responsabilità<br />
pubbliche con competenza professionale<br />
e spirito di servizio. L’impegno<br />
socio-politico, con le risorse<br />
spirituali e le attitudini che richiede,<br />
rimane una vocazione alta, a cui la<br />
Chiesa invita a rispondere con umiltà<br />
e determinazione”. Gli incontri,<br />
che si tengono presso la biblioteca<br />
comunale di Borgosatollo in piazza<br />
Castello dalle ore 20.30, sono aperti<br />
a tutti. Per informazioni, sociopolitico.borgosatollo@libero.it.<br />
Brevi<br />
Manerbio<br />
A teatro in oratorio<br />
per dare spazio alla persona<br />
San Paolo<br />
Borgosatollo<br />
Montichiari<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Da febbraio a maggio, ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.30, nell’auditorium<br />
<strong>del</strong>l’oratorio San Filippo Neri, il “laboratorio teatrale 2011 codice T.E.A.T.R.O.”<br />
condotto da Paola Cannizzaro e Michele Beltrami. L’iniziativa è realizzata dalla<br />
cooperativa sociale “All’ombra <strong>del</strong> Baobab”. Info: 3475707725 o 0309381161.<br />
Iniziative per la pace<br />
Weekend pieno di iniziative a San Paolo per concludere il mese di gennaio<br />
dedicato alla pace. Sabato 29, infatti, presso la chiesa parrocchiale <strong>del</strong>la<br />
frazione Scarpizzolo alle ore 20.45 verrà eseguito dai locali pueri cantores<br />
un concerto per la pace. Domenica 30, invece, si terrà nel pomeriggio un<br />
“laboratorio <strong>del</strong>la pace” dedicato ai bambini. Successivamente, alle ore<br />
18, è stata organizzata, sull’esempio di quella di Assisi, una piccola “marcia<br />
<strong>del</strong>la pace” che si snoderà per le vie <strong>del</strong> paese fino ad arrivare nella<br />
chiesa parrocchiale di San Paolo dove, alle ore 19, una solenne funzione,<br />
celebrata dal parroco don Alfredo Savoldi, concluderà il programma <strong>del</strong>le<br />
manifestazioni. (f.u.)<br />
“Uomini di Dio”<br />
Venerdì 28 gennaio alle 21 presso il teatro comunale è in programma<br />
la proiezione (ingresso libero) di “Uomini di Dio”: la pellicola narra la<br />
storia <strong>del</strong> rapimento dei monaci benedettini <strong>del</strong> monastero di Tibhirine<br />
avvenuto nel 1996 in Algeria. Sabato 5 febbraio alle 21, sempre presso<br />
il teatro comunale, padre Lino Colosio, priore <strong>del</strong>la comunità dei monaci<br />
trappisti “Madonna <strong>del</strong>l’Unione” di Boschi (Mondovì), incontra la<br />
comunità. Sarà l’occasione per conoscere meglio i protagonisti <strong>del</strong> film<br />
“Uomini di Dio” e le loro scelte.<br />
Prorogata la mostra di Cattaneo<br />
Il grande successo ottenuto sino ad ora ha indotto il Comune e MontichiariMusei,<br />
enti organizzatori, a prorogare di un ulteriore mese, sino al 26 febbraio,<br />
la mostra di Tullio Cattaneo, vincitore <strong>del</strong>la XX edizione <strong>del</strong> Premio Treccani<br />
degli Alfieri. <strong>La</strong> notizia è stata data durante una conferenza stampa indetta<br />
nei giorni scorsi a Palazzo Tabarino, sede <strong>del</strong>l’esposizione. “Sono particolarmente<br />
soddisfatta <strong>del</strong> folto pubblico che ha assiepato le sale <strong>del</strong>la mostra – ha<br />
dichiarato il sindaco Elena Zanola – e per questo motivo si è deciso di offrire<br />
un’ulteriore opportunità di visita a coloro che ancora non fossero passati ad<br />
ammirare le oltre 60 splendide opere di Cattaneo, due <strong>del</strong>le quali acquistate<br />
dal Comune, le quali entreranno a far parte <strong>del</strong>la Collezione Treccani”. Il<br />
Premio, quest’anno, taglia il traguardo dei quattro lustri e prosegue nella ricerca<br />
<strong>del</strong>la qualità. Nato nel 1960, era stato sospeso dal 1979 al 1998, quindi<br />
ha ripreso con edizioni di prestigio aumentando di importanza e diventando<br />
biennale. <strong>La</strong> mostra, curata da Paolo Sacchini, rimane aperta, come detto, sino<br />
al 26 febbraio, con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e<br />
dalle 15 alle 18, ad ingresso libero. Per ulteriori informazioni si può visitare il<br />
sito www.montichiarimusei.it o chiamare la segreteria di Palazzo Tabarino al<br />
numero 030/9650455. (f.m.)<br />
25
26<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Bassa<br />
Quello <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita è diventato,<br />
soprattutto negli ultimi tempi, un<br />
argomento su cui abbondano le analisi<br />
ma fanno difetto le sintesi. Una tesi largamente<br />
sostenuta è che oggi il poter<br />
vivere in un piccolo centro piuttosto<br />
che in una grande città sia, per la qualità<br />
<strong>del</strong>la vita, un bel vantaggio. Tutto<br />
vero: un piccolo centro consente ancora<br />
(forse) la creazione di quella rete<br />
di relazioni sociali, di rapporti di buon<br />
vicinato indispensabili per il vivere bene.<br />
Molti altri sono i fattori che vanno<br />
elencati fra le note positive <strong>del</strong> vivere<br />
nei piccoli centri. C’è però un aspetto,<br />
non secondario, che qualche problema<br />
lo crea: quello <strong>del</strong>la presenza dei<br />
servizi. Sempre più frequentemente<br />
si legge di proteste di paesi piccoli e<br />
piccolissimi per la dismissione di importanti<br />
servizi come, per esempio, le<br />
“Botteghe”<br />
di qualità<br />
Come si vive in centro? Vi presentiamo la realtà<br />
di Orzinuovi che occupa una posizione strategica<br />
Q<br />
di Massimo Venturelli<br />
Brevi<br />
Inchiesta <strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa <strong>Brescia</strong>na<br />
Capriano <strong>del</strong> Colle<br />
L’Aquilone vola in alto<br />
scuole e gli uffici postali. C’è un altro<br />
disservizio che, con la progressiva affermazione<br />
<strong>del</strong>la grande distribuzione<br />
(che nel <strong>Brescia</strong>no ha ormai raggiunto<br />
record europei se non mondiali di concentrazione,<br />
ndr.), è andato facendosi<br />
sempre più pesante: quello <strong>del</strong>la chiusura<br />
dei piccoli negozi di paese. Sino a<br />
qualche anno fa non c’era, anche nella<br />
Bassa, paese che non presentasse nella<br />
sua via o nella sua piazza centrale<br />
piccoli esercizi commerciali in grado<br />
di soddisfare tutti i bisogni. Il fornaio,<br />
il macellaio, il droghiere, la latteria, la<br />
farmacia diventavano il percorso obbligato<br />
di una quotidianità che si alimentava<br />
anche dei rapporti che nascevano<br />
in queste botteghe. C’era un<br />
legame di familiarità, quasi di mutuo<br />
aiuto (chi non ricorda i libretti su cui<br />
il panettiere o il macellaio annotava-<br />
L’asilo nido “Aquilone” di Fenili Belasi è decollato. Solo lo scorso anno il Comune di<br />
Capriano <strong>del</strong> Colle aveva attivato, in forma sperimentale, un servizio di asilo nido e<br />
l’esperienza era stata appoggiata dall’oratorio. All’inizio i bambini che frequentavano<br />
il nido erano soltanto quattro. Ma entro la fine <strong>del</strong>l’anno, sulla base <strong>del</strong>le iscrizioni,<br />
i bambini diventeranno 10. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati<br />
circa due anni fa – ha riferito l’assessore Agostino Carrieri –. Per incrementare i servizi<br />
di supporto alle famiglie, questa amministrazione comunale, che fra qualche mese conclude<br />
il suo mandato, ha voluto finanziarie e creare questo nuovo servizio per andare<br />
incontro alla richiesta <strong>del</strong>le famiglie”. <strong>La</strong> sede di Fenili Belasi può ospitare sino ad un<br />
massimo di 16 bambini che possono frequentare sia part time, cioè mezza giornata, che<br />
a tempo pieno. A occuparsi <strong>del</strong>la gestione è la cooperativa “Tempo Libero” di <strong>Brescia</strong>.<br />
<strong>La</strong> prima pagina di gennaio<br />
no gli acquisti <strong>del</strong>la massaia che poi<br />
passava a pagare a fine settimana o a<br />
fine mese?) che legava il negoziante al<br />
cliente. Nelle botteghe dei centri storici<br />
passava tutta la vita di un paese.<br />
I tempi sono andati progressivamente<br />
mutando. È giunta la stagione che<br />
ha forzatamente considerati obsoleti i<br />
piccoli negozi a scapito <strong>del</strong>l’attrattiva<br />
dei grandi centri commerciali, capaci<br />
di diventare le nuove piazze di riferimento.<br />
Con il progressivo invecchiamento<br />
<strong>del</strong>la popolazione qualcuno si<br />
è accorto che avere fuori dall’uscio di<br />
casa il fornaio semplificava la vita. E<br />
così anche le istituzioni che avevano<br />
sposato la filosofia dei grandi centri<br />
commerciali hanno fatto marcia indietro,<br />
prodigandosi in iniziative per<br />
recuperare quanto ormai perso o per<br />
cercare di dare ossigeno a chi, tenace-<br />
Ghedi<br />
Sottovoce<br />
“Religioni d’Oriente”<br />
Il centro è ancora una presenza viva all’interno <strong>del</strong>la<br />
comunità. Nonostante tutto la Bassa bresciana da<br />
questo punto di vista è abbastanza fortunata. Basta<br />
attraversare in auto alcuni dei suoi centri grandi e<br />
piccoli per vedere come sia ancora considerevole<br />
il numero dei piccoli esercizi commerciali presenti.<br />
Certo, rispetto al passato, è magari cambiata la loro<br />
tipologia. Ma ancora resistono; la piazza di Orzinuovi<br />
è un esempio lampante anche se i problemi<br />
non mancano e le difficoltà sono sempre più consistenti.<br />
Importanti riconoscimenti a chi tenacemente<br />
difende il suo esercizio commerciale arrivano anche<br />
dalla Regione che da qualche anno ha istituito il<br />
premio per i negozi storici individuandone un buon<br />
numero anche nella Bassa. Nel 2010 sono stati premiati<br />
a Milzano “1905 Il Duca Minimo” nel settore<br />
ristorazione e a Orzivecchi la “Salumeria salumi e<br />
formaggi di Battaglia”: il commercio al dettaglio<br />
di carni e di prodotti a base di carne.<br />
mente, ogni giorno ha continuato ad<br />
alzare la saracinesca <strong>del</strong>la propria attività.<br />
Nello specifico andiamo a Orzinuovi.<br />
L’elegante passerella di negozi<br />
e bar di piazza Vittorio Emanuele e la<br />
posizione strategica a metà tra <strong>Brescia</strong><br />
e Cremona sono due degli ingredienti<br />
che hanno reso Orzinuovi il distretto<br />
commerciale più importante <strong>del</strong>la<br />
Bassa. Eppure la concorrenza <strong>del</strong>la<br />
grande distribuzione getta non poche<br />
ombre sul destino <strong>del</strong>le attività storiche,<br />
accerchiate dai centri commerciali<br />
che spuntano ovunque nei paesi<br />
limitrofi. Per sostenere i commercianti<br />
<strong>del</strong> centro, l’amministrazione comunale<br />
è intervenuta con l’assegnazione<br />
di fondi per ristrutturare i locali e<br />
organizzando una fitta rete di eventi<br />
in collaborazione con le associazioni<br />
di categoria, i sindacati e la Pro loco.<br />
C’è una diffusa ignoranza dei contenuti religiosi, figurarsi se<br />
in questione ci sono realtà lontane da noi caratterizzate da<br />
culture e storie molto differenti. <strong>La</strong> parrocchia di Ghedi con<br />
la commissione per la pastorale sociale propone “Conoscere<br />
per dialogare”: si tratta di un percorso di formazione al<br />
dialogo interculturale e interreligioso. Mercoledì 2 febbraio<br />
don Pierluigi Pizzamiglio, docente di teologia all’Università<br />
cattolica di <strong>Brescia</strong>, già missionario in Bangladesh, affronta<br />
il tema “Le religioni d’Oriente”. L’appuntamento è in programma<br />
alle ore 20.30 presso la Casa <strong>del</strong> giovane. L’incontro<br />
è aperto a tutti.
Montirone A settembre aumentano le sezioni<br />
Q<br />
L’asilo guarda<br />
con fiducia<br />
al futuro<br />
Qualche mese fa sembrava solo<br />
un sogno; oggi è una bella realtà.<br />
Stiamo parlando <strong>del</strong>la riapertura<br />
<strong>del</strong>l’asilo infantile di Montirone.<br />
“Per tanti genitori che credono nelle<br />
scuole cattoliche questa riapertura<br />
è un sogno e un sollievo – ha riferito<br />
Agostino Spagnoli, presidente<br />
<strong>del</strong>l’associazione di genitori cattolici<br />
Santa Maria Crocifissa. Un sogno<br />
perché veder risorgere il nostro<br />
asilo è una grande emozione;<br />
un sollievo perché molti di noi portano<br />
i loro figli in scuole cattoliche<br />
di altri Comuni”.<br />
<strong>La</strong> struttura, un tempo gestita dalle<br />
suore Ancelle <strong>del</strong>la Carita è stata<br />
riaperta dopo 25 anni di chiusura.<br />
Attualmente la scuola è aperta<br />
e funzionante, con una sezione di<br />
bambini. Ma dal prossimo anno<br />
scolastico le sezioni saranno due.<br />
Chi fosse interessato ad iscrivere i<br />
propri figli può farlo chiamando il<br />
335-5315729. “Se questa scuola ha<br />
ripreso a funzionare – ha proseguito<br />
il presidente – il merito va al lavoro<br />
dei genitori <strong>del</strong>la succitata associazione<br />
con i quali hanno collaborato<br />
di Maria Teresa Marchioni<br />
le suore Ancelle <strong>del</strong>la Carità, la parrocchia<br />
e l’amministrazione comunale.<br />
Quello che ha portato alla riapertura<br />
<strong>del</strong>la nostra scuola materna<br />
è stato un percorso molto difficile,<br />
costellato di varie difficoltà, indifferenza<br />
e pure critiche di persone<br />
che contestavano la riapertura di<br />
una scuola cattolica nel nostro paese.<br />
Ma siamo riusciti comunque a<br />
raggiungere questo obiettivo. Tra i<br />
componenti <strong>del</strong>l’Associazione c’è<br />
una convinzione: la scuola non è<br />
nata per contrapporsi o fare concorrenza<br />
alle altre scuole, ma per<br />
coesistere e dare una pari opportunità<br />
di scelta di istruzione cattolica<br />
alle nostre giovani famiglie e alle<br />
future generazioni”. Un ringraziamento<br />
particolare, chiude Agostino<br />
Spagnoli, “va alla famiglia Lechi,<br />
che anni fa donò alle suore Ancelle<br />
<strong>del</strong>la Carità l’incantevole posto<br />
dove sorge ora la scuola <strong>del</strong>l’infanzia.<br />
<strong>La</strong> comunità di Montirone sarà<br />
sempre grata alla reverenda Madre<br />
superiore Carmela Zaninoni e a tutto<br />
il consiglio <strong>del</strong>la congregazione<br />
<strong>del</strong>le Ancelle <strong>del</strong>la Carità”.<br />
Brevi<br />
Ucid <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />
“Il bicchiere mezzo pieno,<br />
dite qualcosa di cristiano”<br />
Bagnolo Mella<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Il 10 agosto 1894 a Manerbio avvenne la fondazione <strong>del</strong>la Cassa Rurale per iniziativa<br />
di don Pietro Piazza e don Eugenio Casaghi, primo presidente di quella<br />
realta che affrontò i problemi <strong>del</strong>l’epoca. Era il tempo <strong>del</strong>la Rerum Novarum<br />
di Leone XIII che diede impulso alla cooperazione anche nel credito. <strong>La</strong> sede<br />
fu posta in una stanza <strong>del</strong>l’oratorio. Passato più di un secolo, l’evento è stato<br />
ricordato nel corso <strong>del</strong> convegno <strong>del</strong>la sezione Ucid <strong>del</strong>la Bassa <strong>Brescia</strong>na coordinato<br />
dal presidente Giuseppe Pozzi: “Il bicchiere mezzo pieno. Dite qualcosa<br />
di cristiano”. Ancora all’oratorio per dibattere l’attualità con l’intervento di<br />
Marco Vitale, esperto d’impresa, che analizzando la situazione attuale spiega<br />
come “la corruzione è parte integrante <strong>del</strong>la cultura dei partiti ed è discesa,<br />
con maggiori o minori resistenze, nella società “. Vitale ha ricordato De Gasperi,<br />
Sturzo, Mazzolari, Dossetti, “cattolici dimenticati nominati con senso di<br />
timore” nell’affermare che è possibile nuovo sviluppo per il recupero <strong>del</strong>l’occupazione<br />
valorizzando la media e piccola impresa e impostando la ricerca<br />
per rendere il nostro mercato competitivo in settori quali la meccanica di precisione,<br />
l’agricoltura, l’agroalimentare e l’enogastronomia, comparti di grandissimo<br />
interesse. Ma è indispensabile “dire qualcosa di cristiano” recuperare<br />
normalità di fondo nei rapporti tra politica e cattolici. Una risposta è venuta<br />
da Alberto Cavalli, sottosegretario <strong>del</strong> presidente all’Università e ricerca <strong>del</strong>la<br />
Lombardia, il quale ha riferito di recenti provvedimenti regionali destinati a<br />
imprese <strong>del</strong>la rete dei programmi aerospaziali e <strong>del</strong>la chimica nei quali pubblico<br />
e privato sono affiancati nell’investire per la ricerca. Programmi per il<br />
territorio sono stati illustrati dai direttori degli istituti bancari Fabio Co<strong>del</strong>uppi<br />
<strong>del</strong>l’Agrobresciano, e Luigi Pettinati di Cassapadana, che ha informato <strong>del</strong><br />
prossimo viaggio in Cina organizzato dalla fondazione Dominato Leonense per<br />
una trentina di titolari di piccole imprese, premessa al soggiorno nella Bassa<br />
di operatori cinesi interessati a conoscere le esperienze <strong>del</strong> territorio. Altri interventi:<br />
la presidente provinciale <strong>del</strong>l’Ucid, Pia Cittadini (“Attenzione alle nostre<br />
radici e al magistero <strong>del</strong>la Chiesa”) e don Giuseppe Castellanelli (“Insieme<br />
nell’autonomia di gruppi e associazioni nella Chiesa che è sinfonia di idee”).<br />
Marinoni pronto a ripartire<br />
A febbraio, 82 anni, 42 dei quali passati in Africa, in Burundi, come libero<br />
volontario, falegname ma anche muratore, meccanico, idraulico: Guido<br />
Marinoni, arrivato a Bagnolo a Santa Lucia, sta già pensando alle valigie<br />
da preparare per febbraio. Conterranno una smerigliatrice, due mole, una<br />
macchina per fare le chiavi, altra ferramenta e 4 punte per la combinata<br />
<strong>del</strong>la falegnameria di suor Candida, che ha 400 handicappati da gestire.<br />
Guido Marinoni da sempre va e viene dal Burundi con la lista <strong>del</strong> materiale<br />
occorrente. A Mugutu, nella nuova missione costruita dalle Suore Operaie<br />
di Botticino, con suor Ignazia Ferrari, 75 anni da Caino in qualità di capomastro,<br />
un’opera poderosa costata due anni di lavoro e per la quale anche<br />
“Cuore Amico” si è speso generosamente. Guido è anima <strong>del</strong>la falegnameria,<br />
che è parte integrante <strong>del</strong>la struttura, nella quale ha costruito tutto<br />
l’arredo <strong>del</strong>la missione: sedie, panche, tavoli, armadi, banchi <strong>del</strong>la scuola.<br />
Guido però a Mugutu è riferimento fondamentale anche perché qui sta<br />
per prendere il via la scuola per falegnameria: quattro aule, un centinaio<br />
di allievi. Negli oltre 40 anni di Burundi, dopo una lunga permanenza a<br />
Kiremba, Guido Marinoni ha fatto crescere un centinaio di falegnami, una<br />
ventina di muratori e qualche meccanico, senza contare quelli che gli sono<br />
stati uccisi nei vari scontri interetnici. (l.a.)<br />
Guido Marinoni<br />
27
28<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Valtrompia<br />
Inzino Riconoscimento nazionale ad Assisi<br />
Sport<br />
in oratorio,<br />
che passione<br />
L’Uso vanta un primato invidiabile: dal 1948 a<br />
oggi ha educato migliaia di ragazzi. Il sodalizio è<br />
stato premiato con il “Discobolo d’oro al merito”<br />
Q<br />
di Edmondo Bertussi<br />
Quando lo sport è una risposta alla<br />
passione educativa. L’Uso (Unione<br />
sportiva oratorio) di Inzino vanta<br />
un primato invidiabile: è stata fondata<br />
nel marzo 1948 e ha il numero<br />
9 di iscrizione al Csi. Nel 2002<br />
Ginetto Pedersoli da quarant’anni<br />
impegnato, giocatore, allenatore,<br />
dirigente, presidente per 17 anni,<br />
ora presidente onorario, ha ricevuto<br />
ad Assisi il “Discobolo d’oro<br />
al merito” assegnato alla società,<br />
uno dei più alti attestati nazionali<br />
per coloro che nel corso degli anni<br />
abbiano generosamente dedicato<br />
un’ampia parte <strong>del</strong>la loro vita al Csi<br />
e ai suoi ideali sportivo-educativi.<br />
Arriva così anche un riconoscimento<br />
ufficiale per una grande storia<br />
che continua, pezzo importante di<br />
quella <strong>del</strong>l’intera comunità inzinese<br />
e non solo: lo stemma a buona<br />
ragione è quello storico riprodotto<br />
sul frontespizio <strong>del</strong>lo statuto di<br />
Valtrompia <strong>del</strong> 1576 e attuale <strong>del</strong>la<br />
Comunità montana.<br />
Una realtà che nel 1948 andava ben<br />
al di là <strong>del</strong> puro fatto sportivo: allora<br />
il calcio, oltre alle corse a piedi<br />
era l’unica attività possibile grazie<br />
appunto agli oratori attenti a unire<br />
<strong>La</strong> squadra under 10 <strong>del</strong>l’Uso Inzino<br />
momenti di divertimento e di educazione.<br />
Lì la “mens sana” contava<br />
più <strong>del</strong>l’ “in corpore sano”: se<br />
non si era andati alla Messa domenicale<br />
succedeva di dover saltare<br />
la partita.<br />
Attaccata alle sue radici, l’Uso Inzino,<br />
sicuramente, grazie all’entusiasmo<br />
dei dirigenti, dei giocatori<br />
e <strong>del</strong>la tifoseria, con il quale sono<br />
state e vengono superate tante difficoltà,<br />
ancora oggi è rimasta un<br />
punto di riferimento e mo<strong>del</strong>lo di<br />
organizzazione per i gruppi sportivi<br />
dei Comuni limitrofi.<br />
<strong>La</strong> società vede impegnate oltre<br />
150 persone e ora è presieduta<br />
(dal 2007) da Pierfrancesco Palini<br />
con vice Gianpietro Ramanzin e<br />
rappresentante ecclesiastico don<br />
Giorgio Houry.<br />
Come augurio di buon anno alla<br />
sua comunità, ha curato una bella<br />
pubblicazione a colori col titolo<br />
“Le figurine”: dopo un sintetico<br />
elenco di dirigenza e staff impegnati<br />
(dagli allenatori ai magazzinieri),<br />
ne riassume brevemente la<br />
storia, e ne dà l’immagine simpatica<br />
con la “figurina” degli atleti di<br />
tutte le sue squadre <strong>del</strong>la stagio-<br />
Per la tua pubblicità su<br />
ne 2010/2011: le cinque di calcio<br />
(open, juniores, under 14, under<br />
10, scuola calcio), pallavolo femminile<br />
(fondata nel 1998 e già vincitrice<br />
di due coppe “Disciplina”) e<br />
ultima novità la Kick Boxing (misto<br />
di “contatti” da pugilato e karate<br />
con casco e guantoni).<br />
Insieme foto storiche di squadre<br />
mitiche di calcio degli anni 60/70:<br />
periodo d’oro con sei campionati<br />
vinti come “Dilettanti” (cinque<br />
consecutivi) e quattro di “Allievi”.<br />
Le sue ultime vittorie risalgono al<br />
1991 con la squadra “Allievi”, nel<br />
1996/1997 con i “Giovanissimi” e<br />
nel 2007, con la categoria “Open”.<br />
È stato realizzato da Roberto Favalli,<br />
responsabile <strong>del</strong>l’aggiornatissimo<br />
sito internet www.usoinzino.it<br />
e c’è il progetto di una storia<br />
completa: è in corso la ricerca dei<br />
documenti .<br />
Ricordare i nomi di una storia che<br />
ha come motto “amicizia, rispetto<br />
e condivisione” è riduttivo, ma uno<br />
è doveroso: don Nicola Bragadina<br />
che (accanto al Coro Inzino, al Teatro<br />
e ad altre iniziative) negli anni<br />
Sessanta realizzò l’invidiato impianto<br />
di illuminazione <strong>del</strong> campo.<br />
Tel.030 2808966<br />
Fax 030 2809371<br />
marketing@vocemedia.it
UUna<br />
scatola magica d’improvvisazioni<br />
e di intrattenimento artistico, rifugio<br />
e scena per esordienti traballanti,<br />
intrepidi talenti locali. Tutto questo è<br />
Palco Libero. Ma cos’è Palco Libero?<br />
Innanzitutto, è il nome scelto nel giugno<br />
2009 da 12 giovani valtriumplini<br />
per la loro compagnia teatrale che si<br />
riunisce a Ponte Zanano nella sede<br />
<strong>del</strong>l’associazione Treatro. Una preferenza<br />
nominativa che rispecchia soprattutto<br />
l’idea fondamentale <strong>del</strong>la<br />
loro filosofia. <strong>La</strong> spinta iniziale alla<br />
realizzazione <strong>del</strong> progetto è scaturita<br />
dalla nascita di una compagnia teatra-<br />
Lumezzane<br />
<strong>La</strong> differenziata raggiunge l’umido<br />
Già da quest’inizio 2011 è stata programmata l’iniziativa<br />
ecologica che in primavera porterà all’attivazione<br />
<strong>del</strong> servizio di raccolta differenziata <strong>del</strong>la Forsu<br />
(Frazione organica dei rifiuti solidi urbani). “Lumezzane<br />
– dice l’assessore all’Ambiente Andrea Capuzzi<br />
– aderirà in questo modo alla proposta <strong>del</strong>la Provincia<br />
per la raccolta <strong>del</strong>l’organico, che la società Aprica ha<br />
messo a punto già da tempo. Tutto il rifiuto organico<br />
verrà conferito a un impianto di compostaggio a<br />
Bagnolo Mella, consentendo così la riduzione dei rifiuti<br />
indifferenziati che la gente porta nei cassonetti<br />
grigi. In sostanza a tutte le famiglie lumezzanesi verrà<br />
distribuito gratuitamente il kit per la separazione<br />
in casa dei rifiuti organici (in genere scarti da cucina),<br />
composto da un cestello e da una ventina di sacchetti<br />
biodegradabili appositamente studiati per la raccolta<br />
di questo genere di rifiuti e in numero sufficiente<br />
a coprire il fabbisogno dei primi mesi. A consegnare<br />
il kit e spiegare il funzionamento <strong>del</strong>l’iniziativa il kit<br />
saranno persone conosciute che fanno parte <strong>del</strong>le associazioni<br />
presenti sul territorio – continua Andrea<br />
Capuzzi –; una raccolta che, oltre alle circa 9.300 famiglie<br />
lumezzanesi, interesserà anche un centinaio di<br />
utenze commerciali produttrici di scarti organici: ortofrutta,<br />
mense, supermercati, la clinica Maugeri e la<br />
di Daniela Fedrigo<br />
le di giovani valtrumplini, provenienti<br />
da varie esperienze teatrali e culturali<br />
in genere: la compagnia è composta da<br />
laureati in materie umanistiche: lettere,<br />
archeologia, filosofia, beni culturali,<br />
dams), per la messa in scena di un<br />
testo originale rappresentato al Cinema<br />
Teatro di Inzino il 13 giugno 2009.<br />
Molti di quei componenti hanno poi<br />
iniziato una più stretta collaborazione<br />
con l’associazione culturale Treatro<br />
che li aveva seguiti nella realizzazione<br />
<strong>del</strong>la pièce. Un principio di base che<br />
per tutta questa stagione sarà molto<br />
più sentito rispetto all’anno scorso: “Il<br />
residenza Le Rondini”. Un’iniziativa che intende favorire<br />
lo sviluppo di una coscienza ecologica e che sarà<br />
favorita anche dal posizionamento di 80 nuovi cassonetti<br />
di color marrone (ciascuno con un volume di 2,4<br />
metri cubi), dove le persone dovranno portare il sacchetto<br />
pieno. Nel complesso, l’attivazione <strong>del</strong> servizio<br />
ha comportato un impegno di 170mila euro dei quali<br />
35mila euro erogati dal Comune (derivanti in parte da<br />
accantonamenti sulle tariffe rifiuti degli anni precedent),<br />
15mila euro a carico <strong>del</strong> gestore <strong>del</strong> servizio di<br />
igiene urbana Aprica e i restanti 120mila euro come<br />
contributo <strong>del</strong>l’assessorato provinciale all’Ambiente.<br />
“Riteniamo che oltre ai benefici ambientali – chiude<br />
l’assessore Capuzzi –, vi sarà anche un beneficio economico<br />
per la popolazione, in considerazione <strong>del</strong> fatto<br />
che la parte di rifiuti organici si attesta attorno al<br />
30% degli attuali rifiuti indifferenziati. Tutto ciò consentirà<br />
la diminuzione di questi ultimi, con la conseguente<br />
diminuzione anche <strong>del</strong> numero dei cassonetti<br />
grigi. Un’iniziativa che consideriamo di fondamentale<br />
importanza per Lumezzane e che da qui alla prossima<br />
primavera cercheremo di far conoscere, allestendo gazebo<br />
informativi durante i mercati settimanali, distribuendo<br />
dépliant esplicativi e organizzando incontri<br />
presso gli istituti scolastici”. (a.a.)<br />
Ponte Zanano Dal giugno 2009<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Palco Libero:<br />
esordienti<br />
a teatro<br />
Alcuni giovani, provenienti da varie esperienze<br />
culturali e teatrali, hanno ideato una realtà<br />
che vuole coinvolgere anche gli spettatori<br />
nostro palco non ha un limite – spiega<br />
uno dei ragazzi – l’intento è di riuscire<br />
a coinvolgere anche gli spettatori, invitandoli<br />
a intervenire nello spettacolo<br />
qualora volessero offrire la propria<br />
partecipazione. Quest’anno puntiamo<br />
parecchio sull’improvvisazione e sulla<br />
collaborazione di tutti affinché ciascuno<br />
si senta fisicamente parte di ciò che<br />
lo circonda”. Il palco non è quindi uno<br />
sterile schermo, anzi si può arricchire<br />
grazie agli astanti che sono chiamati<br />
a formare un pubblico interattivo. Ad<br />
esempio, una tra le recenti serate allestite<br />
da Palco Libero aveva come tema<br />
le Città Invisibili: i personaggi cercavano<br />
di rievocare tramite i gesti una città<br />
a loro piacimento, posizionandosi<br />
letteralmente qua e là tra il pubblico<br />
così da invitare la persona accanto a<br />
fare altrettanto per costruire uno spettacolo<br />
sempre più ricco. Ritroviamo<br />
29<br />
tale filosofia anche in Rotopalco, la<br />
rivista pubblicata ad opera di Palco<br />
Libero, dove ognuno ha la possibilità<br />
di scrivere, di inviare disegni o poesie<br />
e di contribuire alla buona riuscita <strong>del</strong><br />
numero. <strong>La</strong> stagione di Palco Libero<br />
continua quindi sulla scia <strong>del</strong> coinvolgimento<br />
e <strong>del</strong>la collaborazione: in programma<br />
a breve anche uno spettacolo<br />
su Pasolini, nel quale i ragazzi contano<br />
di impegnarsi per regalarci una serata<br />
leggermente diversa, più seria e meno<br />
improvvisata: “Intendiamo non solo<br />
citarlo, ma anche creare un contatto<br />
diretto col suo pensiero, mettendone<br />
in scena la funzione tramite un corpo:<br />
per l’appunto, il contatto diretto con<br />
il pubblico”.<br />
Per saperne di più su Palco Libero è<br />
possibile contattare il gruppo su Facebook<br />
o visitare il sito www.palcolibero.it.
30<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Valle Camonica<br />
Il turismo<br />
a una svolta<br />
Gli Stati generali hanno evidenziato che più che<br />
un servizio è necessario proporre un’esperienza<br />
C<br />
di Franco Garattini<br />
Capo di Ponte ha ospitato due giorni<br />
di “Stati generali <strong>del</strong> turismo”, per<br />
parlare, approfondire, coordinare e<br />
trovare soluzioni al tema forte <strong>del</strong><br />
turismo. L’iniziativa è stata fortemente<br />
voluta dalla Comunità montana<br />
di Valle Camonica che, tramite<br />
l’assessore Antonella Rivadossi, ha<br />
saputo schierare una folta rappresentativa<br />
nazionale e internazionale<br />
di veri esperti che si sono alternati<br />
a ragionare, documentare e proporre<br />
iniziative per il futuro turistico<br />
di una <strong>del</strong>le più belle valli alpine.<br />
“Diverse esperienze per un comune<br />
accordo”, recitava la proposta<br />
intorno alla quale hanno ragionato<br />
in molti. Tra questi, il prof. Giancarlo<br />
Dall’ Ara, docente di marketing<br />
<strong>del</strong> turismo a Perugia, che nel suo<br />
intervento sul “Marketing dei ser-<br />
Brevi<br />
Comunità montana<br />
Capo di Ponte Comunità montana<br />
Le incisioni bloccano Terna<br />
vizi” sempre più in crisi perché, ha<br />
affermato “...Più <strong>del</strong> servizio è importante<br />
proporre un‘esperienza.<br />
È sempre più chiaro che il turista<br />
deve poter percepire l’anima di un<br />
paesaggio attraverso il racconto di<br />
operatori che sanno risvegliare lo<br />
sguardo curioso <strong>del</strong> viandante...”. Di<br />
“Risorse <strong>del</strong> paesaggio” ha poi parlato<br />
Marcella Schmidt, docente di<br />
geografia presso la facoltà di Scienze<br />
<strong>del</strong>la Formazione di Milano, che<br />
ha descritto il percorso <strong>del</strong>l’uomo<br />
rispetto alla montagna come luogo<br />
di forte valenza simbolico-spirituale.<br />
Isabelle Baugè, docente alla Technische<br />
Universität di Berlino e l’architetto<br />
Roberto Maggioni, titolare<br />
<strong>del</strong> Maggioni Tourist Marketing di<br />
Berlino hanno portato l’esperienza<br />
tedesca e francese, evidenziando la<br />
È incominciato, anche se procede un po’ a rilento, l’interramento <strong>del</strong>le linee aeree Terna<br />
ad alta tensione in Valcamonica. Ne ha dato notizia in Comunità montana Fabio Angelo<br />
Fanetti, assessore alle Grandi infrastrutture, innovazione tecnologica, industria,<br />
artigianato. Da sistemare sottoterra quasi 50 chilometri entro la scadenza <strong>del</strong> 2012.<br />
Giovan Battista Sangalli è il funzionario responsabile che continua a monitorare l’operazione<br />
e a pungolare le imprese incaricate <strong>del</strong> lavoro. Ma, per esempio, la Soprintendenza<br />
archeologica di Milano, tra Forno d’Allione e Cedegolo ha individuato un’area<br />
estesa di rocce con possibili incisioni preistoriche: bisognerà pensare a una variante di<br />
tracciato previsto. Una volta rimossi i tralicci bisognerà vigilare che venga tolto anche<br />
il basamento in cemento. E per le molte linee <strong>del</strong>la bassa Valle? Si tratterà. Per adesso<br />
tocca solo alla parte alta.<br />
Il monastero benedettino a Capo di Ponte<br />
necessità di un’offerta riconoscibile,<br />
continuativa e rispondente alle<br />
promesse. Infine il ricercatore multimediale,<br />
Boris Savol<strong>del</strong>li, ha trattato<br />
la presenza turistica sul “Web”,<br />
da cui emerge sostanzialmente il<br />
senso di smarrimento da parte <strong>del</strong><br />
navigatore virtuale alla ricerca di<br />
proposte serie e rispondenti. Servono,<br />
quindi, strumenti di controllo<br />
e di superiore armonizzazione <strong>del</strong><br />
prodotto comunicato, che non può<br />
esimersi dall’esprimersi anche in<br />
molte lingue <strong>del</strong> mondo. L’incontro<br />
di Capo di Ponte è stato aperto da<br />
un work-shop nel quale operatori di<br />
vari settori turistici <strong>del</strong>la Valle hanno<br />
incontrato gli esperti. Il risultato<br />
di partecipazione non è mancato e<br />
nemmeno l’ottimo livello complessivo:<br />
ora tocca ai soggetti pubblici,<br />
Breno<br />
“<strong>La</strong> Bèla de Bré”<br />
Regione Lombardia, Provincia di<br />
<strong>Brescia</strong>, Comunità montana e Bim<br />
di Vallecamonica, oltre agli Amministratori<br />
locali, fare quadrato con gli<br />
imprenditori privati con lo scopo di<br />
fare sistema per promuovere il territorio<br />
camuno. Lo hanno ben sottolineato<br />
il console <strong>del</strong> Touring Club<br />
per <strong>Brescia</strong> Giuliano Terzi e l’assessore<br />
al Commercio e Turismo <strong>del</strong>la<br />
Regione Lombardia Stefano Maullu<br />
che ha sottolineato l’esigenza di<br />
rafforzare l’azione di promozione<br />
turistica regionale che si basa sulla<br />
sussidiarietà e sulla valorizzazione<br />
dei marchi tipici locali. Il futuro, si<br />
è detto ancora, dovrà saper sfruttare<br />
tutto il meglio, partendo dalle nuove<br />
tecnologie con prenotazioni on line<br />
e informazioni sui telefoni cellulari<br />
e sui palmari.<br />
Comune di Breno, Comitato pro casa albergo anziani, in collaborazione<br />
con Pro loco e Centro culturale teatro camuno, Comunità<br />
montana, Bim, Fondazione “Ente Celeri” organizzano per il 27, 28<br />
e 29 di gennaio la prima edizione de “<strong>La</strong> Bèla de Bré”, un concorso<br />
dedicato alle giovani donne dai 15 ai 25 anni. <strong>La</strong> manifestazione<br />
intende rievocare l’antica consuetudine <strong>del</strong> “Giüedè de le Bèle”<br />
(Giovedì <strong>del</strong>le belle): quindi bancarelle, degustazioni, elezione <strong>del</strong>la<br />
più bella, mostra fotografica di Battista Sedani, conversazione storico-folkloristica<br />
di Franca Avancini Pezzotti e una finale cena benefica.<br />
<strong>La</strong> festa fa rivivere un’antica e gentile tradizione, cui fa cenno<br />
anche padre Gregorio Brunelli nel suo “Curiosi Trattenimenti”.
Don Antonioli:<br />
le stagioni<br />
<strong>del</strong>la fede<br />
È<br />
È uscito il volume “Don Giovanni<br />
Antonioli: le stagioni <strong>del</strong> cuore e<br />
<strong>del</strong>la fede” (“Piccolifuochi”, Esine)<br />
di Elisabetta Massoli. <strong>La</strong> prefazione<br />
è stata affidata a mons. Gabriele<br />
Filippini che ricorda la lunga collaborazione<br />
di don Giovanni con “<strong>La</strong><br />
<strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>” (1972-1992), definendolo<br />
“una <strong>del</strong>le figure più belle<br />
e luminose <strong>del</strong> clero bresciano<br />
<strong>del</strong> Novecento” e ancora: “Un prete<br />
completo e affascinante”. Nella<br />
brevissima introduzione l’autrice<br />
dice d’aver utilizzato, per attendere<br />
alla sua ricerca, la fonte <strong>del</strong>la collezione<br />
dei bollettini parrocchiali<br />
di Ponte di Legno. Don Antonioli<br />
(Monno, 1917 - Esine, 1992) fu infatti<br />
parroco <strong>del</strong>la cittadina <strong>del</strong>l’alta<br />
Valcamonica dal 1947 al 1979.<br />
Un’infanzia povera, ma particolarmente<br />
arricchita da una dolcissima<br />
figura materna, dal singolare<br />
contributo di una nonna dagli insegnamenti<br />
sapienziali, dall’esempio<br />
onesto e laborioso <strong>del</strong> padre.<br />
Dopo le elementari entra nel Seminario<br />
diocesano: viene ordinato<br />
sacerdote, dal vescovo mons. Gia-<br />
Ponte di Legno Pubblicazione<br />
pagina a cura di Ermete Giorgi<br />
cinto Tredici, nel giugno 1941, in<br />
piena Seconda guerra mondiale.<br />
Viene destinato curato a Ponte di<br />
Legno e qui conosce Giovan Battista<br />
Montini. È attivo nelle “Fiamme<br />
Verdi”, movimento bresciano <strong>del</strong>la<br />
Resistenza. Nel 1946 è parroco<br />
a Pezzo; nel 1947 viene nominato<br />
parroco di Ponte di Legno, incarico<br />
che rivestirà sino al 1979. Nel<br />
1952 conosce e diventa amico di<br />
padre Stanislao Breton, dottore alla<br />
Sorbona e docente di Metafisica<br />
all’Istituto cattolico di Parigi. Durante<br />
la sua vita il Nostro ha scritto<br />
molto; qualche titolo: “Uomo tra<br />
gli uomini” (1966), “Mestiere, ministero,<br />
mistero” (1979), “L’ospite più<br />
strano” (1983), “Il mio prossimo, il<br />
mio paradiso” (1986). Col passare<br />
<strong>del</strong> tempo riesce a incarnare in sé<br />
le beatitudini: povertà, mitezza,<br />
misericordia, umiltà. Ma è ormai<br />
il momento <strong>del</strong>la visita degli ospiti<br />
più strani: la malattia e il dolore.<br />
Nel 1970 gli viene diagnosticato il<br />
morbo di Parkinson. Viene trasferito,<br />
come rettore, nella stupenda<br />
chiesa di Santa Maria in Esine.<br />
Brevi<br />
L’opera costerà 386 milioni di euro<br />
Pubblicazione<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Il traforo <strong>del</strong> Mortirolo:<br />
dopo le parole, l’ora dei fatti<br />
Ma allora questo benedetto traforo <strong>del</strong> Mortirolo (di cui peraltro si parla da<br />
una vita) si fa, o non si fa? L’assessore provinciale bresciano (e camuno) Corrado<br />
Ghirar<strong>del</strong>li e il suo omologo valtellinese Pierpaolo Corradini, giovani e pieni<br />
di entusiasmo, giurano di sì; l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità,<br />
Raffaele Cattaneo, invece, sembra frenare: è necessaria una seria analisi<br />
dei costi-ricavi, occorre puntare sulla cattura di forme nuove di finanziamento,<br />
non ha più senso aspettarsi sovvenzioni statali, erogazioni regionali, sussidi<br />
europei. Una cosa – dopo tanti confronti, controversie, dibattiti – sembra<br />
certa: se si farà, il tunnel sarà senz’altro ferroviario. L’idea <strong>del</strong>la galleria autostradale<br />
pare tramontata. L’opera costerà all’incirca 386 milioni di euro. Questa<br />
la radiografia <strong>del</strong>la situazione emersa dall’incontro di Boario Terme, nel<br />
corso <strong>del</strong> quale è stato presentato lo studio di fattibilità per il collegamento<br />
Valcamonica-Valtellina tramite una galleria di circa 14 chilometri da scavarsi<br />
ai piedi <strong>del</strong> Mortirolo. Con la firma di un apposito protocollo d’intesa, nel<br />
2010 le amministrazioni provinciali di <strong>Brescia</strong> e di Sondrio si sono impegnate<br />
a definire uno scenario infrastrutturale sostenibile per realizzare il manufatto,<br />
sulla scorta dei risultati degli studi effettuati negli ultimi decenni per conto<br />
di vari committenti (Regione, Provincia, Comunità montana, ecc.). È stata<br />
formulata una proposta di fattibilità tecnica, secondo la specifica prospettiva<br />
di minimo impatto ambientale e territoriale, ridotta occupazione <strong>del</strong> suolo, limitate<br />
interferenze con le aree e le attività antropiche di fondovalle. Qualche<br />
dato tecnico: tunnel principale e galleria parallela di servizio e sicurezza, scavati<br />
con fresa circolare; doppio scartamento coassiale, per permettere il transito<br />
fino a Edolo dei convogli <strong>del</strong>la ferrovia Retica (il trenino rosso <strong>del</strong> Bernina, da<br />
poco patrocinato dall’Unesco come patrimonio culturale <strong>del</strong>l’umanità); tempi<br />
di percorrenza di 12/14 minuti; possibilità di treni-navetta con servizio auto;<br />
tempi di trasporto auto di circa 25 minuti, sul mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong> tunnel <strong>del</strong> Vareina;<br />
eventuali sviluppi ulteriori tramite una connessione attraverso il Tonale all’esistente<br />
ferrovia Trento-Malé-Marilleva 900; prosecuzione <strong>del</strong>la ferrovia oltre<br />
Tirano, verso Bormio; necessità di almeno 2.300 passeggeri medi giornalieri.<br />
“Itinera” è in rete<br />
È un’autorevole rivista nota in Valcamonica e fuori. Si occupa di illustrare<br />
le bellezze <strong>del</strong>la vallata soprattutto coll’intento di proporsi come<br />
strumento didattico per una eventuale visita al territorio camuno.<br />
Il fondatore-direttore Luigi Domenighini, con i suoi collaboratori, è<br />
profondamente convinto che “…il turismo culturale e in particolare il<br />
turismo scolastico costituiscano un campo in cui valga la pena di impegnare<br />
le energie e le sinergie degli enti, degli organismi e dei singoli<br />
che abbiano la concreta volontà di far conoscere l’immenso patrimonio<br />
che la Valle racchiude”.<br />
Nata nel 1998, la pubblicazione è felicemente entrata nel suo 13° anno<br />
di vita; sono stati pubblicati 10 fascicoli e per terminare il progetto manca<br />
soltanto ancora il numero 11. I primi numeri sono esauriti: si è però<br />
pensato di ovviare mettendo tutti i fascicoli in rete; gli itinerari quindi<br />
sono scaricabili dal sito internet www.voli.bs.it/itinera. Dopo le monografie<br />
rivolte a musei, incisioni rupestri, centri di educazione ambientale<br />
e agriturismo, castelli, torri e fortificazioni, Valcamonica preistorica<br />
e romana, architettura e pittura, Romanino, Callisto Piazza, Paolo da<br />
Caylina, sculture lignee, parchi naturalistici, la penultima pubblicazione<br />
è stata dedicata alle “Settimane bianche”.<br />
31
32<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Sebino Franciacorta<br />
Lettera aperta Eucaristia domenicale<br />
Cari genitori,<br />
la messa<br />
è una priorità<br />
I sacerdoti di Bornato, Calino, Cazzago<br />
e Pedrocca hanno preso carta e penna e<br />
hanno scritto alle loro comunità cristiane<br />
I<br />
di Luciano Febbrari<br />
I ragazzi partecipano all’iniziazione<br />
cristiana, ma non alla Santa Messa<br />
domenicale. Siamo in Franciacorta,<br />
ma il discorso potrebbe essere<br />
esteso a gran parte <strong>del</strong> territorio. Di<br />
recente i sacerdoti di Bornato, Calino,<br />
Cazzago e Pedrocca hanno letto<br />
uno scritto durante le Sante Messe<br />
per chiamare alla responsabilità<br />
i genitori. Sì, si può definire una<br />
chiamata alla responsabilità, non<br />
una semplice presa di posizione. Le<br />
parole dei sacerdoti vogliono essere<br />
uno “stimolo a ripensare alla nostra<br />
vita di fede, dentro quella grande<br />
e affascinante responsabilità di<br />
essere educatori anche nella fede”.<br />
<strong>La</strong> questione è seria e interroga la<br />
famiglia in quanto tale; il termine<br />
utilizzato è “preoccupazione”.<br />
“Pur considerando che per alcuni<br />
il luogo <strong>del</strong>la partecipazione alla<br />
Messa non sia la propria parrocchia,<br />
perché si trovano dai nonni,<br />
alcuni vanno ai Santuari o partecipano<br />
a manifestazioni religiose...<br />
riteniamo che per tanti la domenica<br />
non sia proprio il giorno <strong>del</strong> Signore<br />
prescritto nel comandamento:<br />
‘Ricordati di santificare le feste’”.<br />
Spesso sulla scelta di non parte-<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<strong>La</strong> parrocchiale di Bornato<br />
cipare alla Santa Messa incide “la<br />
pigrizia o l’anteporre al Signore<br />
altre occupazioni”. <strong>La</strong> questione è<br />
proprio tutta in questa considerazione,<br />
cioè se queste occupazioni<br />
“tolgono la precedenza al Signore,<br />
allore forse Gesù non è proprio il<br />
‘cuore’ <strong>del</strong>la vita cristiana”. Certo<br />
la responsabilità ultima non è da<br />
ascrivere ai bambini, anche perché<br />
le parole di educatori e catechisti<br />
rischiano di cadere nel vuoto<br />
se il padre e la madre non vanno a<br />
Messa. Difficile, quindi, raccomandare<br />
la partecipazione, quando il<br />
contesto in cui vivono più tempo<br />
(la famiglia) non favorisce questo<br />
impegno. “Ecco perché abbiamo<br />
pensato − scrivono don Andrea,<br />
don Paolo, don Luigi e don Elio −<br />
a questa lettera: per invitarvi a riconsiderare,<br />
se necessario, le scelte<br />
fatte in famiglia. <strong>La</strong> Messa, come<br />
testimonianza di fede e di amore a<br />
Gesù, non dovrebbe mai mancare.<br />
Al primo posto l’incontro con Gesù<br />
nel sacramento <strong>del</strong>l’eucaristia, poi<br />
tutto quello che, pur essendo buono<br />
e bello e valido, trae valore solo<br />
dal fatto che è dono di Dio per noi”.<br />
Essere educatori nella fede non è<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
e non può essere un gioco. A maggior<br />
ragione in comunità che si dicono<br />
con convinzione cristiane,<br />
speriamo non solo per tradizione.<br />
<strong>La</strong> sfida oggi è proprio quella lanciata<br />
dal nuovo cammino di iniziazione<br />
cristiana, che è nato proprio<br />
per rinnovare sì lo stile <strong>del</strong>l’annuncio<br />
<strong>del</strong>la catechesi, ma soprattutto<br />
per coinvolgere i genitori in prima<br />
persona, per renderli coprotagonisti<br />
<strong>del</strong> percorso di crescita dei loro<br />
figli nella fede. <strong>La</strong> chiusura <strong>del</strong>la<br />
missiva è un richiamo alla speranza<br />
“di condividere sempre di più la<br />
grande e bella gioia di essere educatori<br />
nella fede”.<br />
Come abbiamo scritto in apertura<br />
molto probabilmente la riflessione<br />
portata avanti a Bornato, Calino,<br />
Cazzago e Pedrocca trova casi similari<br />
in tutta la diocesi e interroga<br />
tutte le comunità parrocchiali. Sono<br />
diverse le realtà che hanno messo<br />
all’attenzione dei loro consigli<br />
pastorali la centralità <strong>del</strong>l’eucaristia<br />
domenicale, partendo proprio<br />
dalle ultime due lettere pastorali<br />
<strong>del</strong> vescovo Monari “Un solo pane,<br />
un unico corpo” e “Tutti siano<br />
una sola cosa”.
O<br />
Averoldi,<br />
patrimonio<br />
da riscoprire<br />
Otto incontri per riscoprire la figura<br />
di “Giulio Antonio Averoldi”.<br />
Otto incontri che si svilupperanno<br />
in un percorso culturale di mostre<br />
visite e escursioni lungo un intero<br />
anno. Il sipario sul ricco calendario<br />
di eventi si aprirà il prossimo 28<br />
febbraio, quando la conferenza “Le<br />
scelte passioni: Gussago riscopre<br />
la figura di Giulio Antonio Averoldi”,<br />
darà il via alla serie di eventi<br />
coordinati da Vittorio Nichilo nati<br />
dalla collaborazione tre l’Amministrazione<br />
comunale gussaghese, la<br />
Fondazione Civiltà <strong>Brescia</strong>na e le<br />
<strong>del</strong>egazioni di <strong>Brescia</strong> e <strong>del</strong>la Franciacorta<br />
<strong>del</strong> Fai.<br />
“Il valore aggiunto di questa serie<br />
di appuntamenti – ha sottolineato<br />
il sindaco di Gussago Lucia <strong>La</strong>zzari<br />
–, oltre a quello di valorizzare il<br />
patrimonio gussaghese, è quello di<br />
vedere una profonda sinergia tra le<br />
associazioni e i diversi assessorati<br />
coinvolti”.<br />
“Averoldi è una figura che merita<br />
di essere riscoperta – ha spiegato<br />
il curatore Vittorio Nichilo –, una<br />
figura che ha vissuto per lungo<br />
Gussago Otto appuntamenti<br />
di Davide Lorenzini<br />
tempo a Gussago e da qui restava<br />
in contatto con tutta Europa,<br />
attraverso le proprie passioni di<br />
botanica, numismatica, pittura e<br />
letteratura”.<br />
Il primo appuntamento come già ricordato<br />
è la conferenza <strong>del</strong> 28 febbraio<br />
in programma alle 20.30 nella<br />
chiesa di San Lorenzo a cui parteciperanno<br />
oltre a Nichilo, Massimo<br />
Tedeschi e Mariella Annibale. Nel<br />
weekend <strong>del</strong> 26 e 27 marzo sarà<br />
invece possibile visitare Palazzo<br />
Averoldi, mentre il 10 aprile sarà la<br />
volta di alcune chiese locali tra cui<br />
l’Antica Pieve. Nel mese di maggio<br />
invece il 7 è in programma un concerto<br />
di musica barocca e il 21 la<br />
conferenza con don Giuseppe Fusari<br />
su Andrea Celesti pittore caro<br />
all’Averoldi.<br />
Sarà infine il mese di settembre a<br />
concludere la rassegna con una<br />
visita alle colline <strong>del</strong>le “terre <strong>del</strong><br />
conte Giulio” <strong>del</strong> 17 e 18 settembre,<br />
l’incontro con la scrittrice di giardinaggio<br />
Nadia Nicoletti di sabato<br />
24 e la mostra “Inchiostro rose e<br />
tulipani” di domenica 25.<br />
Brevi<br />
Erbusco<br />
Palazzolo<br />
Rovato<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Il debutto <strong>del</strong>la Scuola italiana<br />
di potatura <strong>del</strong>la vite<br />
<strong>La</strong> Scuola italiana di potatura <strong>del</strong>la vite, itinerante e unica nel suo genere non<br />
solo in Italia ma a livello internazionale, apre la sua unica sede lombarda in<br />
Franciacorta, nella tenuta Bellavista di Erbusco, in partnership con Terra Moretti.<br />
I corsi si svolgeranno dal 3 al 5 febbraio: la mattina si terrà la parte teorica<br />
e nel pomeriggio quella pratica in vigna per gli interventi sul legno in<br />
fase di potatura. Seguiranno altre lezioni in tarda primavera, per la gestione<br />
<strong>del</strong> verde. Creata dai due tecnici friulani Marco Simonit e Pier Paolo Sirch,<br />
i Preparatori d’uva, dopo oltre 20 anni di lavoro sperimentale nei vigneti di<br />
tutt’Italia, la Scuola italiana di potatura <strong>del</strong>la vite è un centro di formazione<br />
permanente, aperto a viticoltori e non. Una scuola itinerante, con sedi nelle<br />
principali regioni <strong>del</strong> vino italiane, istituita in collaborazione con prestigiose<br />
università e istituti di ricerca interessati al Metodo Simonit&Sirch di potatura<br />
dolce <strong>del</strong>la vite: Terra Moretti è l’unico partner privato ad affiancarsi in questo<br />
percorso di ricerca e ad istituire presso un’azienda <strong>del</strong> gruppo (Bellavista<br />
appunto, che da anni applica nelle sue vigne il Metodo Simonit&Sirch), una<br />
sede permanente <strong>del</strong>la Scuola. L’obiettivo <strong>del</strong>la Scuola è quello di recuperare<br />
l’antico mestiere <strong>del</strong> potatore che, come un chirurgo, decide il destino <strong>del</strong>la<br />
vite con interventi il più possibile rispettosi <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong>la pianta, i quali permettono<br />
addirittura di raddoppiarne l’età. Spesso infatti le viti si ammalano<br />
per una dissennata impostazione <strong>del</strong>le potature che fanno diffondere, in misura<br />
esponenziale, le infezioni <strong>del</strong> legno. Per informazioni e iscrizioni : www.<br />
simonitesirch.it e mail: preparatoriuva@preparatoriuva.it, tel. 0432.752417.<br />
Incontri sul territorio per il Pgt<br />
Essendo in fase avanzata il procedimento per la redazione <strong>del</strong> nuovo Piano<br />
di governo <strong>del</strong> territorio, l’assessorato all’Urbanistica organizza degli incontri<br />
(sempre alle ore 21) rivolti alla cittadinanza per presentare il lavoro svolto e la<br />
bozza di Piano ormai predisposta. Ecco il calendario: il 2 febbraio presso la Sala<br />
civica <strong>del</strong> Comune (ingresso da via Torre <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong> n. 2) sono attesi i quartieri<br />
di Piazza e Riva; il 9 febbraio il quartiere San Giuseppe presso l’oratorio di<br />
San Giuseppe; il 16 febbraio San Pancrazio presso il Centro diurno integrato;<br />
il 23 febbraio San Rocco presso l’oratorio di San Rocco; il 2 marzo Sacro Cuore<br />
all’oratorio; il 9 marzo Mura nel Polo Culturale (Lungo Oglio C. Battisti, n. 17).<br />
Monoteismi e violenza<br />
All’interno di “Cristiani nella città”, il percorso culturale e formativo promosso<br />
da Azione cattolica, Acli, Caritas, <strong>La</strong>ici Giuseppini Marelliani e il<br />
convento <strong>del</strong>l’Annunciata, mons. Giacomo Canobbio riflette su “Monoteismi<br />
e violenza”. Sul tavolo <strong>del</strong> dibattito ci sono alcune domande: le<br />
religioni monoteiste (cristianesimo, ebraismo, islam) rifacendosi alla Verità,<br />
posseggono in sé le radici di totalitarismo e violenza? Quali sono le<br />
condizioni per un dialogo? Qual è il significato di “Libertà religiosa”? Può<br />
essere “Via per la pace?”. L’incontro, patrocinato dal Comune da “Progetti<br />
di Pace” e con l’adesione <strong>del</strong> “Tavolo per la pace Franciacorta-Montorfano”,<br />
è in programma giovedì 3 febbraio alle 20.30 in Municipio nel<br />
Salone <strong>del</strong> pianoforte. L’iniziativa si inserisce nel mese <strong>del</strong>la pace e <strong>del</strong>la<br />
Giornata <strong>del</strong>la ,emoria. Nei mesi di marzo e di aprile il percorso “Cristiani<br />
nella città” ospita una serie di appuntamenti, partendo dal tema “Nuove<br />
narrazioni per costruire umanità”. Intervengono Pierpaolo Triani (17<br />
marzo), Luciano Corradini (24 marzo), Renato Zaltieri (31 marzo) e Giacomo<br />
Paris (7 aprile): nuove narrazioni, la Costituzione, la disoccupazione<br />
e la crisi <strong>del</strong> lavoro, l’evasione fiscale e racconti di vita. Le serate, con<br />
inizio alle 20.30, si svolgono presso l’oratorio di Rovato in via S. Orsola.<br />
Mons. Giacomo Canobbio<br />
33
34<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Garda Valsabbia<br />
Comunità <strong>del</strong> Garda Ottenuto il finanziamento<br />
L’obiettivo<br />
è la mobilità<br />
a impatto zero<br />
LL’attenzione<br />
verso l’inquinamento atmosferico<br />
e acustico e i relativi effetti<br />
sulla salute umana è in forte crescita.<br />
Altrettanto rilevante è il fenomeno<br />
degli incidenti stradali in città, le cui<br />
vittime sono per lo più gli utenti <strong>del</strong>la<br />
strada più vulnerabili, ovvero pedoni<br />
e ciclisti. È necessario quindi ripensare<br />
la mobilità urbana. Promuovere la<br />
mobilità sostenibile significa attuare<br />
misure e interventi finalizzati alla riduzione<br />
<strong>del</strong> traffico privato in favore di<br />
quello collettivo e soprattutto offrire<br />
Brevi<br />
Desenzano<br />
<strong>La</strong> Fondazione Cariplo aveva indetto<br />
il bando “Promuovere forme di mobilità<br />
sostenibile alternative all’auto privata”<br />
Lo sportello antiusura<br />
di Vittorio Bertoni Garda, in qualità di soggetto capofila,<br />
ha ottenuto un finanziamento di<br />
127mila euro per la realizzazione <strong>del</strong><br />
progetto “Mobilità alternativa e sostenibile”.<br />
L’importante iniziativa coinvolge<br />
il territorio <strong>del</strong>le colline moreniche<br />
un ventaglio di soluzioni innovative,<br />
quali il car-pooling, il car-sharing, il trasporto<br />
intermodale e il bike sharing,<br />
alle esigenze individuali di mobilità,<br />
in grado di modificare abitudini consolidate<br />
riducendo significativamente<br />
la propensione all’uso <strong>del</strong>l’autovettura<br />
privata. Per contribuire a dare risposte<br />
efficaci a queste problematiche la<br />
Fondazione Cariplo ha indetto il bando<br />
“Promuovere forme di mobilità sostenibile<br />
alternative all’auto privata”,<br />
nell’ambito <strong>del</strong> quale la Comunità <strong>del</strong><br />
Conoscere per non rischiare. Questo lo scopo <strong>del</strong>l’incontro promosso per sabato 5 febbraio alle<br />
10 nella Sala Brunelli <strong>del</strong> Comune di Desenzano dall’assessorato ai Servizi sociali e dalla Fondazione<br />
Beato G. Tovini di Verona, sul tema <strong>del</strong> microcredito antiusura. Il Comune gardesano ha<br />
rinnovato la convenzione sottoscritta con la Fondazione per attivare uno sportello che offre<br />
gratuitamente ascolto e consulenza per evitare di entrare nel tunnel <strong>del</strong>l’usura. L’erogazione<br />
<strong>del</strong> prestito, che viene concesso dopo un percorso di accompagnamento e attivazione <strong>del</strong>le capacità<br />
di auto-aiuto, prevede tassi di interesse e spese di istruttoria inferiori a quelle di mercato.<br />
Se l’istruttoria ha esito favorevole lo sportello svolge anche un ruolo di accompagnamento alla<br />
restituzione. Nell’ultimo anno sono stati erogati tramite le banche convenzionate 21 prestiti<br />
per complessivi 99.500 euro. Lo sportello antiusura per il Basso Garda riceve su appuntamento<br />
(tel. 0459276213) presso l’Abbazia di Maguzzano il lunedì e il martedì dalle 9.30 alle 12.30.<br />
mantovane con i Comuni di Cavriana,<br />
Medole, Monzambano, Ponti sul<br />
Mincio, Solferino e Volta Mantovana<br />
e guarda al futuro <strong>del</strong>l’intera regione<br />
gardesana. Tra i principali obiettivi <strong>del</strong><br />
progetto: la definizione di un piano<br />
<strong>del</strong>la mobilità sostenibile a misura <strong>del</strong><br />
territorio interessato, la realizzazione<br />
di alcuni interventi operativi, quali sistemi<br />
di bike-sharing, velo-stazioni e<br />
ciclo-officine, il coinvolgimento attivo<br />
di diversi portatori di interesse e<br />
l’adozione di una efficace azione di<br />
promozione e di comunicazione con<br />
Strada dei vini<br />
Il rilancio per il 2011<br />
l’utilizzo di adeguati strumenti informativi,<br />
quali siti internet, cartine e segnaletica.<br />
“Il progetto cerca di intervenire<br />
– spiega Aventino Frau, presidente<br />
<strong>del</strong>l’ente gardesano – su un’area che<br />
sempre maggiormente sta definendo<br />
una comune visione strategica, attenta<br />
a promuovere le sinergie e che vuole<br />
affrontare in maniera organica anche<br />
il tema ambientale. L’attrattività che<br />
quest’area vuole rappresentare nei<br />
confronti <strong>del</strong> sistema di offerta turistica<br />
e culturale <strong>del</strong>l’intero bacino gardesano<br />
si vuole sposare con la filosofia<br />
di un basso impatto e costo ambientale.<br />
In questa logica la rete di percorsi<br />
ciclabili e pedonali potrà facilitare i<br />
trasferimenti ma anche valorizzare il<br />
territorio e promuovere una cultura<br />
attenta alle relazioni umane”.<br />
<strong>La</strong> Strada dei vini e dei sapori <strong>del</strong> Garda chiude il 2010 con un bilancio<br />
positivo e rilancia per il 2011 con un programma ricco di iniziative.<br />
Sono entrati nell’associazione 12 nuove realtà, portando<br />
a un centinaio il totale degli iscritti, tra aziende, fondazioni e Comuni<br />
e sono stati approvati dalla Regione Lombardia importanti<br />
progetti di promozione turistica con un finanziamento pari al 90%.<br />
“<strong>La</strong> nostra Strada – spiega la presidente, Nicoletta Manestrini – è<br />
la prima in graduatoria su 18 domande presentate in Regione.<br />
L’importante riconoscimento, anche sotto l’aspetto economico,<br />
ci permetterà di valorizzare sempre meglio le attività e i prodotti<br />
<strong>del</strong> nostro territorio”. Informazioni sul sito www.stradadeivini.it.
Cultura<br />
e comunicazione<br />
leombruno@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
<strong>La</strong> conferenza stampa di presentazione <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong> Papa<br />
N<br />
di Michele Sorice<br />
Nel momento in cui l’economia si interroga<br />
sul valore monetario dei social<br />
media e alcuni governi pensano<br />
a pericolose quanto inapplicabili censure<br />
alla rete internet, la Chiesa individua<br />
nelle nuove tecnologie <strong>del</strong>la comunicazione<br />
un modo nuovo di stabilire<br />
relazioni, in cui convivono rischi<br />
e opportunità. “Le nuove tecnologie<br />
non stanno cambiando solo il modo<br />
di comunicare, ma la comunicazione<br />
in se stessa”. Lo scrive papa Benedetto<br />
XVI nel suo messaggio in occasione<br />
<strong>del</strong>la 45ª Giornata mondiale <strong>del</strong>le<br />
comunicazioni sociali.<br />
Le nuove forme <strong>del</strong>la comunicazione<br />
– il web 2.0, in particolare – conducono<br />
verso “un nuovo modo di<br />
apprendere e di pensare, con inedite<br />
opportunità di stabilire relazioni e<br />
di costruire comunione”. <strong>La</strong> rete, e i<br />
social network in particolare, rappresentano<br />
strumenti che, se usati con<br />
saggezza, possono contribuire alla<br />
crescita umana e favorire la logica<br />
<strong>del</strong> dialogo.<br />
Ma esistono anche rischi, connaturati<br />
alla comunicazione digitale: la sua<br />
parzialità e, con essa – osserva il Papa<br />
– “il rischio di cadere in una sorta di<br />
costruzione <strong>del</strong>l’immagine di sé, che<br />
può indulgere all’autocompiacimento”.<br />
Quante volte l’amicizia in rete è<br />
solo narcisistica esposizione senza<br />
Comunicazioni sociali Il messaggio<br />
Perché stare<br />
nella rete?<br />
Se lo chiede<br />
Benedetto XVI<br />
vera volontà di entrare in relazione<br />
con l’altro?<br />
Eppure – ci ricorda ancora papa Benedetto<br />
– le nuove tecnologie sono<br />
una grande opportunità perché “permettono<br />
alle persone di incontrarsi<br />
oltre i confini <strong>del</strong>lo spazio e <strong>del</strong>le stesse<br />
culture, inaugurando così un intero<br />
nuovo mondo di potenziali amicizie”.<br />
A patto ovviamente che sappiamo tenere<br />
alta l’attenzione e comprendere<br />
che “quando le persone si scambiano<br />
informazioni, stanno già condividendo<br />
se stesse, la loro visione <strong>del</strong> mondo,<br />
le loro speranze, i loro ideali”.<br />
Benedetto XVI non si limita a descrivere<br />
l’esistente ma prende posizione:<br />
da qui l’invito ai cristiani a stare nella<br />
rete, “non semplicemente per soddisfare<br />
il desiderio di essere presenti,<br />
ma perché questa rete è parte integrante<br />
<strong>del</strong>la vita umana”. L’esperienza<br />
<strong>del</strong> web 2.0, ha modificato il linguaggio,<br />
le dinamiche <strong>del</strong>la soggettività, i<br />
meccanismi dei rapporti sociali e le<br />
forme <strong>del</strong>la cittadinanza. Alla logica<br />
<strong>del</strong>l’accesso – alla base <strong>del</strong> valore <strong>del</strong><br />
servizio pubblico nei primi anni <strong>del</strong><br />
broadcasting – si affianca quella <strong>del</strong>la<br />
partecipazione. <strong>La</strong> produzione dei<br />
contenuti e il loro consumo non sono<br />
più momenti separati: nuove forme di<br />
creatività e di partecipazione, persino<br />
nuovi modi di fare informazione “dal<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Il 24 gennaio si festeggia San Francesco di<br />
Sales, il patrono dei giornalisti. E alle ore<br />
12 di questo giorno il Santo Padre rilascia<br />
annualmente il suo messaggio per la Giornata<br />
mondiale <strong>del</strong>le comunicazioni sociali.<br />
Pubblichiamo l’opinione di Michele Sorice,<br />
docente di sociologia <strong>del</strong>la comunicazione<br />
e di comunicazione politica nella Luiss, la<br />
Libera università internazionale degli studi<br />
sociali Guido Carli di Roma<br />
35<br />
basso” sono presenti e costituiscono<br />
un cambiamento positivo. “II web sta<br />
contribuendo allo sviluppo di nuove<br />
e più complesse forme di coscienza<br />
intellettuale e spirituale, di consapevolezza<br />
condivisa”.<br />
Al tempo stesso, tuttavia, bisogna rifuggire<br />
da un ottimismo acritico che<br />
non consideri i rischi che pure ci sono:<br />
a partire dalle forme di controllo<br />
monopolistico sulla rete e sui suoi<br />
contenuti. Il Papa è molto chiaro: “Il<br />
web non diventi uno strumento che<br />
riduce le persone a categorie, che<br />
cerca di manipolarle emotivamente<br />
o che permette a chi è potente di monopolizzare<br />
le opinioni altrui”.<br />
Sbaglieremmo se pensassimo che<br />
comunicare il Vangelo attraverso i<br />
nuovi media significhi semplicemente<br />
inserire contenuti religiosi: non è<br />
questione di contenuti (non solo) ma<br />
anche di stili e modalità comunicative<br />
come “testimoniare con coerenza,<br />
nel proprio profilo e nel modo di comunicare,<br />
scelte, preferenze, giudizi<br />
che siano coerenti con il Vangelo”.<br />
<strong>La</strong> Chiesa, in sostanza, sceglie di stare<br />
a fianco <strong>del</strong>le donne e degli uomini<br />
<strong>del</strong> nostro tempo e di partecipare<br />
a quel bisogno di comunicazione e di<br />
ricerca di senso “che emerge anche<br />
nella partecipazione massiccia ai vari<br />
social network”.
36<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Cultura e comunicazione Famiglia<br />
“È la bellezza e la forza <strong>del</strong>l’amore a dare<br />
pienezza di senso alla vita e a tradursi in spirito<br />
di sacrificio, dedizione generosa e accompagnamento<br />
assiduo. Pensiamo con riconoscenza<br />
alle tante famiglie che accudiscono<br />
nelle loro case i familiari anziani e agli<br />
sposi che, talvolta anche in ristrettezze economiche,<br />
accolgono con slancio nuove creature.<br />
Guardiamo con affetto ai genitori che,<br />
con grande pazienza, accompagnano i figli<br />
adolescenti nella crescita umana e spirituale<br />
e li orientano con profonda tenerezza verso<br />
ciò che è giusto e buono”.<br />
Giornata per la vita Il messaggio dei Vescovi<br />
L’educazione è la sfida<br />
e il compito urgente per tutti<br />
E<br />
“Educare alla pienezza <strong>del</strong>la vita” è<br />
il titolo <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong> Consiglio<br />
episcopale permanente per la 33 a<br />
Giornata nazionale per la vita che<br />
sarà celebrata domenica 6 febbraio<br />
2011. Ecco il testo <strong>del</strong> messaggio:<br />
L’educazione è la sfida e il compito<br />
urgente a cui tutti siamo chiamati,<br />
ciascuno secondo il ruolo proprio e<br />
la specifica vocazione. Auspichiamo<br />
e vogliamo impegnarci per educare<br />
alla pienezza <strong>del</strong>la vita, sostenendo<br />
e facendo crescere, a partire dalle<br />
nuove generazioni, una cultura <strong>del</strong>la<br />
vita che la accolga e la custodisca<br />
dal concepimento al suo termine naturale<br />
e che la favorisca sempre, anche<br />
quando è debole e bisognosa di<br />
aiuto. Come osserva papa Benedetto<br />
XVI, “alla radice <strong>del</strong>la crisi <strong>del</strong>l’educazione<br />
c’è una crisi di fiducia nella<br />
vita” (Lettera alla diocesi e alla<br />
città di Roma sul compito urgente<br />
<strong>del</strong>l’educazione, 21 gennaio 2008).<br />
Con preoccupante frequenza, la<br />
cronaca riferisce episodi di efferata<br />
violenza: creature a cui è impedito di<br />
nascere, esistenze brutalmente spezzate,<br />
anziani abbandonati, vittime di<br />
incidenti sulla strada e sul lavoro.<br />
Cogliamo in questo il segno di un’estenuazione<br />
<strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la vita, l’unica<br />
capace di educare al rispetto e alla<br />
cura di essa in ogni stagione e particolarmente<br />
nelle sue espressioni più<br />
fragili. Il fattore più inquietante è l’assuefazione:<br />
tutto pare ormai normale<br />
e lascia intravedere un’umanità sorda<br />
al grido di chi non può difendersi.<br />
Smarrito il senso di Dio, l’uomo smarrisce<br />
se stesso: “l’oblio di Dio rende<br />
opaca la creatura stessa” (Gaudium<br />
et spes, n. 36). Occorre perciò una<br />
svolta culturale, propiziata dai nu-<br />
merosi e confortanti segnali di speranza,<br />
germi di un’autentica civiltà<br />
<strong>del</strong>l’amore, presenti nella Chiesa e<br />
nella società italiana. Tanti uomini e<br />
donne di buona volontà, giovani, laici,<br />
sacerdoti e persone consacrate,<br />
sono fortemente impegnati a difendere<br />
e promuovere la vita. Grazie a<br />
loro anche quest’anno molte donne,<br />
seppur in condizioni disagiate, saranno<br />
messe in condizione di accogliere<br />
la vita che nasce, sconfiggendo la<br />
tentazione <strong>del</strong>l’aborto. Vogliamo di<br />
cuore ringraziare le famiglie, le parrocchie,<br />
gli istituti religiosi, i consultori<br />
d’ispirazione cristiana e tutte<br />
le associazioni che giorno dopo<br />
giorno si adoperano per sostenere<br />
la vita nascente, tendendo la mano<br />
a chi è in difficoltà e da solo non riuscirebbe<br />
a fare fronte agli impegni<br />
che essa comporta. Quest’azione di
Le iniziative diocesane<br />
In occasione <strong>del</strong>la Giornata per la vita l’Ufficio famiglia, l’Ufficio pastorale <strong>del</strong>la salute e<br />
l’Ufficio vocazioni promuovono una serie di iniziative: giovedì 3 febbraio alle ore 10 presso<br />
il dipartimento di ostetricia e ginecologia <strong>del</strong>la Fondazione Poliambulanza è prevista la<br />
visita di mons. Gianfranco Mascher, vicario generale; sabato 5 febbraio alle ore 15.30 presso<br />
il Cimitero vantiniano, preghiera per i bimbi mai nati e alle ore 20 “Accendi la vita” con<br />
l’accensione di un cero sul davanzale di casa, e la recita <strong>del</strong>la preghiera per la vita; domenica<br />
6 febbraio alle ore 16, presso il Santuario <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>le Grazie, S. Messa per la<br />
vita presieduta dal vescovo Luciano Monari.<br />
I monasteri di vita contemplativa si uniranno alla celebrazione <strong>del</strong>la Giornata con la preghiera<br />
per la vita in giorni particolari. Negli orari consueti di preghiera si invitano i fe<strong>del</strong>i<br />
a partecipare. Questo il calendario: lunedì 31 gennaio monastero <strong>del</strong>le Clarisse di Bienno;<br />
martedì 1 febbraio monastero <strong>del</strong>le Clarisse di Lovere; mercoledì 2 febbraio monastero<br />
<strong>del</strong>la visitazione di Salò; giovedì 3 febbraio monastero <strong>del</strong>le Carmelitane scalze; venerdì<br />
4 febbraio monastero <strong>del</strong>la Visitazione di <strong>Brescia</strong>; sabato 5 febbraio monastero <strong>del</strong> Buon<br />
Pastore; domenica 6 febbraio alle ore 20 presso il monastero <strong>del</strong>le Cappuccine di <strong>Brescia</strong><br />
preghiera guidata dal direttore <strong>del</strong>l’Ufficio famiglia. È prevista inoltre un’esperienza segno<br />
presso la parrocchia di Padergnone, con questo programma: martedì 1 febbraio alle<br />
ore 20.30 tavola rotonda sulla vita; giovedì 3 febbraio alle ore 20.30 adorazione eucaristica;<br />
domenica 6 febbraio S. Messe animate dal Movimento per la vita di <strong>Brescia</strong> e festa per<br />
la vita in oratorio nel pomeriggio.<br />
sostegno verso la vita che nasce, per<br />
essere davvero feconda, esige un<br />
contesto ecclesiale propizio, come<br />
pure interventi sociali e legislativi<br />
mirati. Occorre diffondere un nuovo<br />
umanesimo, educando ogni persona<br />
di buona volontà, e in particolare le<br />
giovani generazioni, a guardare alla<br />
vita come al dono più alto che Dio ha<br />
fatto all’umanità. “L’uomo – afferma<br />
Benedetto XVI – è veramente creato<br />
per ciò che è grande, per l’infinito. Il<br />
desiderio <strong>del</strong>la vita più grande è un<br />
segno <strong>del</strong> fatto che ci ha creati Lui,<br />
che portiamo la sua ‘impronta’. Dio<br />
è vita, e per questo ogni creatura tende<br />
alla vita; in modo unico e speciale<br />
la persona umana, fatta ad immagine<br />
di Dio, aspira all’amore, alla gioia e<br />
alla pace” (Messaggio per la XXVI<br />
Giornata mondiale <strong>del</strong>la gioventù<br />
2011). È proprio la bellezza e la forza<br />
<strong>del</strong>l’amore a dare pienezza di senso<br />
alla vita e a tradursi in spirito di sacrificio,<br />
dedizione generosa e accompagnamento<br />
assiduo. Pensiamo con<br />
riconoscenza alle tante famiglie che<br />
accudiscono nelle loro case i familiari<br />
anziani e agli sposi che, talvolta<br />
anche in ristrettezze economiche,<br />
accolgono con slancio nuove creature.<br />
Guardiamo con affetto ai genitori<br />
che, con grande pazienza, accompagnano<br />
i figli adolescenti nella cresci-<br />
ta umana e spirituale e li orientano<br />
con profonda tenerezza verso ciò<br />
che è giusto e buono. Ci piace sottolineare<br />
il contributo di quei nonni<br />
che, con abnegazione, si affiancano<br />
alle nuove generazioni educandole<br />
alla sapienza e aiutandole a discernere,<br />
alla luce <strong>del</strong>la loro esperienza,<br />
ciò che conta davvero. Oltre le mura<br />
<strong>del</strong>la propria casa, molti giovani<br />
incontrano autentici maestri di vita:<br />
sono i sacerdoti che si spendono per<br />
le comunità loro affidate, esprimendo<br />
la paternità di Dio verso i piccoli e i<br />
poveri; sono gli insegnanti che, con<br />
passione e competenza, introducono<br />
al mistero <strong>del</strong>la vita, facendo <strong>del</strong>la<br />
scuola un’esperienza generativa e<br />
un luogo di vera educazione. Anche<br />
a loro diciamo grazie. Ogni ambiente<br />
umano, animato da un’adeguata azione<br />
educativa, può divenire fecondo e<br />
far rifiorire la vita. È necessario, però,<br />
che l’anelito alla fraternità, posto nel<br />
profondo <strong>del</strong> cuore di ogni uomo, sia<br />
illuminato dalla consapevolezza <strong>del</strong>la<br />
figliolanza e dalla gratitudine per un<br />
dono così grande, dando ali al desiderio<br />
di pienezza di senso <strong>del</strong>l’esistenza<br />
umana. Il nostro stile di vita, contraddistinto<br />
dall’impegno per il dono<br />
di sé, diventa così un inno di lode e ci<br />
rende seminatori di speranza in questi<br />
tempi difficili ed entusiasmanti.<br />
Moica I programmi <strong>del</strong> 2011<br />
Il ruolo <strong>del</strong>la donna<br />
nelle difficoltà <strong>del</strong> tempo<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
di Emma Bettinardi<br />
Le casalinghe bresciane sono organizzate, energiche e solidali. Questo quanto<br />
emerge dal bilancio annuale <strong>del</strong> Moica, Movimento italiano casalinghe da quasi<br />
trenta anni attivo sul territorio. L’associazione omonima, che a <strong>Brescia</strong> conta 1.100<br />
iscritte e che da qui è partita per poi diffondersi in tutta Italia raggiungendo<br />
la quota di 117 sedi, si è riunita martedì 18 gennaio per fare il punto di quanto<br />
finora fatto, sugli obiettivi raggiunti, e per presentare i progetti per il 2011.<br />
<strong>La</strong> presidente nazionale e fondatrice <strong>del</strong> movimento, la bresciana Tina Leonzi<br />
che proprio nel 2010 ha spento le 80 can<strong>del</strong>ine festeggiata dal gruppo, ha presentato<br />
un bilancio molto positivo <strong>del</strong>le attività svolte nell’anno appena concluso<br />
con il successo pieno dei 21 incontri culturali promossi, suddivisi per tematiche<br />
quali arte, famiglia, amicizia, svolti nella città. Molte le attività messe in campo<br />
dalle donne grazie a “Tempo prezioso” la banca <strong>del</strong> tempo, ovvero un sistema<br />
di scambio di competenze e abilità che ha visto avviarsi corsi di lingue, sartoria<br />
e di manualità creativa. Orecchini, collane e altri piccoli bijou sono stati realizzati<br />
dalle donne, insieme, impiegando in maniera costruttiva i tempi che per le<br />
casalinghe possono essere insidiati dalla solitudine che, dice la signora Leonzi,<br />
spesso porta alla depressione. I piccoli manufatti vengono poi venduti e il ricavato<br />
inviato ad un’associazione benefica <strong>del</strong> Brasile. Con particolare orgoglio le<br />
signore <strong>del</strong> Moica rivendicano il ruolo sociale ed educativo che le donne hanno<br />
sempre avuto e che continuano ad avere, lo fanno con la concretezza di uno<br />
“Sportello di ascolto psicologico per minori e giovani”, inaugurato nel 2010 con<br />
il co-finanziamento dalla Regione Lombardia, dove due psicologhe mettono la<br />
loro professionalità a disposizione di ragazzi e genitori. Con il “Punto famiglia”,<br />
anche lo sportello è situato presso il Borgo Wührer dove il Moica ha posto una<br />
seconda sede. Prima di presentare i progetti per il nuovo anno, Tina Leonzi ha<br />
sottolineato con affetto e soddisfazione che, sempre nel 2010, la quinta edizione<br />
<strong>del</strong> concorso letterario nazionale indetto dal movimento è stato vinto per la<br />
prima volta da una bresciana, Ida Ambrosiani residente a Chiari e presente in<br />
sala, che con la poesia “Notturno in piazza <strong>del</strong>le Erbe” si è meritatamente aggiudicata<br />
il primo premio. Iniziative di grande spessore sociale e culturale sono<br />
state pianificate dal gruppo per l’anno appena iniziato. Un calendario denso<br />
di iniziative che va da gennaio a giugno. Letture condivise per avviare alla pas-<br />
sione per la poesia saranno tenute dalla signora Antonia Oria Duccoli, poetessa<br />
camuna, il tema <strong>del</strong>le donne nei media vedrà la presenza di alcune giornaliste<br />
bresciane; e molti altri temi dove centrale è, ovviamente, il ruolo <strong>del</strong>la donna in<br />
un tempo difficile che sembra aver dimenticato le passate lotte per la conquista<br />
<strong>del</strong> rispetto e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong> ruolo femminile; incontri e dibattiti che spazieranno<br />
dalle celebrazioni per l’Unità d’Italia alla riscoperta dei ‘giochi di una volta’, ma<br />
che non mancheranno mai di momenti conviviali per conoscersi e stare insieme,<br />
unico vero mezzo per poter aiutare chi è in difficoltà. <strong>La</strong> presentazione si è conclusa<br />
con il tradizionale thè <strong>del</strong>le cinque, un momento di pausa per ricaricarsi e<br />
confrontare le nuove idee da mettere in circolo nel 2011.<br />
Istituto Pro Familia<br />
Riflessioni sulla vita familiare<br />
L’Istituto Pro Familia propone una serie di incontri di riflessione sulla vita familiare.<br />
Il programma è il seguente: sabato 5 febbraio “I conflitti di coppia:<br />
quali composizioni?”, relatore il prof. Luigi Pati; sabato 19 febbraio “<strong>La</strong> famiglia<br />
dinanzi alle difficoltà di apprendimento scolastico”, relatore dott.ssa<br />
Monica Amadini; sabato 26 marzo “Il valore <strong>del</strong>l’obbedienza nella vita familiare”,<br />
relatore il prof. Domenico Simeone; sabato 9 aprile “Tornare a parlare<br />
d’amore nella coppia: il valore dei sentimenti e <strong>del</strong>le emozioni”, relatore<br />
il prof. Giancarlo Tamanza. Sede degli incontri: Istituto Pro Familia, via <strong>La</strong>ma<br />
61, <strong>Brescia</strong>. Orario: dalle 15 alle 18.<br />
37
38<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Cultura e comunicazione Eventi<br />
Fiumicello Matel e diocesi insieme per Paolo VI<br />
“Pregare non è<br />
solo muovere<br />
le labbra”<br />
Il 4 e il 5 febbraio nella Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
Arcobaleno sarà proposta l’anteprima<br />
<strong>del</strong> nuovo spettacolo su papa Montini<br />
M<br />
di Antonello Miuri<br />
Dallo spettacolo “<strong>La</strong> giocatrice”<br />
Matel-Pala<strong>Brescia</strong>, in collaborazione<br />
con la Curia diocesana Ufficio<br />
comunicazioni sociali e Ufficio oratori<br />
e pastorale giovanile presenta in<br />
prima assoluta venerdì 4 febbraio<br />
(replica sabato 5 febbraio) alle ore<br />
20.45 presso la Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
teatro Arcobaleno di Fiumicello<br />
(via Luciano Manara, 26 - <strong>Brescia</strong>)<br />
lo spettacolo teatrale “Pregare non<br />
è solo muovere le labbra - Il Novecento<br />
di Paolo VI”. Venerdì 4 febbraio<br />
alle 10 sarà proposta una rappresentazione<br />
speciale per sacerdoti e<br />
rappresentanti <strong>del</strong>le Sale <strong>del</strong>la comunità.<br />
Si tratta <strong>del</strong>la prima parte di un progetto<br />
triennale, denominato “In parole<br />
e opere”, che Matel-Pala<strong>Brescia</strong><br />
propone per raccontare, attraverso<br />
il teatro, tre personalità significative<br />
<strong>del</strong>la Chiesa bresciana, tre persone<br />
che con carismi diversi, sono esempi<br />
di come la Parola di Cristo si incarna<br />
nelle opere <strong>del</strong>l’uomo. Giovanni<br />
Battista Montini, papa Paolo VI è<br />
la figura irrinunciabile e doverosa<br />
che inaugura questa trilogia. “A noi<br />
resteranno le omissioni − racconta<br />
Vittorio Pedrali, direttore artistico<br />
<strong>del</strong> Pala<strong>Brescia</strong> e ideatore <strong>del</strong> pro-<br />
<strong>Brescia</strong><br />
Papa Paolo VI<br />
getto − perché non si può riassumere<br />
una vita come quella di Paolo VI<br />
in un’ora o poco più”.<br />
“Pregare non è solo muovere le labbra”<br />
si è sviluppato dopo una lunga<br />
fase di ricerca storico-documentale<br />
condotta da Carlo Susa. Sono stati<br />
identificati i documenti e gli studi<br />
presumibilmente più interessanti<br />
riguardanti papa Montini; si è potuto<br />
contare su interviste ad alcuni<br />
“testimoni privilegiati” che, per<br />
ruolo, studi e amore per l’uomo e<br />
per il Pontefice hanno conosciuto<br />
in modo approfondito Paolo VI. “Il<br />
mio lavoro è stato quello – racconta<br />
il professor Susa – di filtrare i documenti;<br />
il taglio è stato il papato e la<br />
brescianità”.<br />
Partendo dalla ricerca storica Mariano<br />
Dammacco, anche regista, ha<br />
composto un testo drammaturgico<br />
che si ispira al teatro di narrazione:<br />
“<strong>La</strong> forma è quella di un uomo che<br />
racconta ad altri, mentre il contenuto<br />
è arricchito con alcune immagini<br />
di momenti importanti <strong>del</strong> suo<br />
papato come la visita in Terra Santa<br />
o in India”. Davide Pini Carenzi,<br />
solo in scena, accompagna il pubblico<br />
alla scoperta di Paolo VI: dal<br />
Idra: la seconda stagione guarda al territorio<br />
<strong>La</strong> Stagione teatrale “Idra” si terrà anche quest’anno nel Teatro<br />
comunale in via Casazza 46. Gli appuntamenti si distribuiscono<br />
nell’arco di cinque mesi fino all’11 giugno e rispetto<br />
alla passata stagione sono quasi raddoppiati. Molte le novità<br />
a partire dal giorno <strong>del</strong>la messa in scena, il venerdì, nella<br />
persuasione che i tempi siano maturi per una offerta teatrale<br />
che non cada solo di sabato. Nuove sono anche le sezioni in<br />
cui è divisa la stagione, per un totale di 21 eventi in otto progetti<br />
tematici differenti. Grande attenzione è posta al territorio<br />
dal quale prendono vita i progetti “Premio <strong>del</strong>le arti Lidia<br />
Petroni”, la sezione “Dop” (le migliori produzioni bresciane),<br />
la sessione “Prospettive” (che presenta le nuove coproduzioni<br />
<strong>del</strong>la Residenza), e quella “Itm” (una giornata dedicata al<br />
risultato dei cinque laboratori teatrali organizzati dall’Istituto<br />
Montini seminarista negli oratori<br />
bresciani al Montini arcivescovo di<br />
Milano fino al Montini papa, con la<br />
conduzione <strong>del</strong>lo storico Concilio<br />
Vaticano II. Con la consapevolezza<br />
che non si può comprimere una vita<br />
in poco più di un’ora, “Pregare non<br />
è solo muovere le labbra” non vuol<br />
essere una lezione di storia e nemmeno<br />
la ricerca di un’impossibile<br />
biografia teatrale, ma il tentativo di<br />
raccontare qualcosa di colui che ha<br />
tenuto dritta la barra <strong>del</strong>la Chiesa in<br />
un secolo decisamente complicato.<br />
Un invito a guardarlo di nuovo negli<br />
occhi.<br />
Soddisfatti don Adriano Bianchi,<br />
direttore <strong>del</strong>l’Ufficio per le comunicazioni<br />
sociali <strong>del</strong>la diocesi, e don<br />
Marco Mori, direttore <strong>del</strong>l’Ufficio<br />
oratori e pastorale giovanile che evidenziano<br />
entrambi l’opportunità che<br />
la gente <strong>del</strong>le parrocchie e i giovani<br />
degli oratori possano conoscere<br />
meglio questa figura che era vicina<br />
ai problemi <strong>del</strong>la modernità.<br />
Lo spettacolo è a ingresso libero e<br />
gratuito fino a esaurimento dei posti<br />
disponibili. Per informazioni:<br />
Pala<strong>Brescia</strong> 030.348888 – info@palabrescia.it<br />
teatrale multidisciplinare). <strong>La</strong> Residenza si mantiene attenta<br />
alle tematiche sociali cogenti con il progetto “Sorrisi liberati”<br />
nella sezione “Cantieri sociali” che affronta il problema sempre<br />
drammaticamente vivo <strong>del</strong>la violenza sui minori all’interno<br />
<strong>del</strong> nucleo familiare. Le sezioni “Impro” e il “Bando urgenze”<br />
sono, infine, quelle che hanno la funzione di portare le istanze<br />
<strong>del</strong> territorio bresciano su un piano nazionale visto che il<br />
“Bando” ormai arrivato alla sua terza edizione è diventato<br />
un punto certo <strong>del</strong>la nuova drammaturgia italiana mentre il<br />
progetto “Impro” vuol far conoscere le nuove tendenze <strong>del</strong>la<br />
creazione artistica. A fronte di tante novità resta invariato il<br />
costo <strong>del</strong> biglietto: 7 euro (ridotto a 1 euro per ragazzi sotto i<br />
22 anni e per i residenti nella Circoscrizione nord). Info e dettaglio<br />
spettacoli: www.teatroinverso.it
Finazzer Flory<br />
per Mahler<br />
LLunedì<br />
31 gennaio, al Teatro Grande,<br />
si terrà l’unica tappa lombarda <strong>del</strong>la<br />
tournée italiana, “Il tempo di Gustav<br />
Mahler” diretto da e con Massimiliano<br />
Finazzer Flory.<br />
<strong>La</strong> rappresentazione, che vede la partecipazione<br />
<strong>del</strong> filosofo <strong>del</strong>la musica<br />
Quirino Principe, ripercorre la biografia<br />
<strong>del</strong> compositore attraverso il corpus<br />
<strong>del</strong>le lettere e altri scritti soffermandosi,<br />
tra gli altri temi, sulla morte<br />
piuttosto che sulla crisi di Vienna e <strong>del</strong><br />
mondo mitteleuropeo o sul rapporto<br />
tra la musica e la filosofia <strong>del</strong> tempo,<br />
uno dei periodi più decisivi e complessi<br />
<strong>del</strong>la nascente modernità.<br />
L’originale antologia prevede la lettura<br />
di poesie e lettere <strong>del</strong>lo stesso Mahler<br />
accompagnata da suggestioni tratte<br />
dalle sinfonie e dai lieder, sulle quali<br />
prenderanno forma le coreografie di<br />
Gilda Gelati, prima ballerina <strong>del</strong> Corpo<br />
di ballo <strong>del</strong> teatro alla Scala. Alle<br />
note <strong>del</strong> pianoforte si accompagnano<br />
le esecuzioni alla tromba di Gianni<br />
Dallaturca.<br />
“Con un’illuminazione profetica Gustav<br />
Mahler affermava: ‘Verrà un tempo<br />
in cui i viventi si accorgeranno di<br />
Massimiliano Finazzer Flory in scena<br />
<strong>Brescia</strong> Teatro Grande<br />
Il 31 gennaio il Massimo ospita l’unica<br />
tappa lombarda <strong>del</strong>la tournée italiana<br />
di Bruno Leoni<br />
essere rappresentati, descritti e identificati<br />
dalla mia musica e capiranno<br />
che essa è in loro da sempre’. E questo<br />
è il suo tempo – spiega Massimiliano<br />
Finazzer Flory –. Lo spettacolo, realizzato<br />
in occasione dei 100 anni dalla<br />
morte <strong>del</strong> compositore, ruota intorno<br />
a due figure: un uomo solitario che vaga<br />
per l’universo e un bambino in attesa<br />
<strong>del</strong> padre, entrambi alla ricerca di<br />
una Natura perduta. In scena, il volto<br />
di Mahler e una duplice voce: quella di<br />
un uomo che ha molto combattuto intimamente<br />
e profondamente sofferto<br />
senza patria, straniero talora perfino a<br />
se stesso, e quella di un uomo che attraverso<br />
la musica soddisfa la propria<br />
libertà interiore”.<br />
Lo spettacolo è offerto gratuitamente<br />
al pubblico grazie alla collaborazione<br />
tra l’assessorato alla Cultura <strong>del</strong> Comune<br />
di <strong>Brescia</strong> e la Fondazione <strong>del</strong><br />
Teatro Grande. È stata inoltre attivata<br />
una collaborazione con il Conservatorio<br />
di musica “L. Marenzio” che<br />
consentirà agli studenti interessati<br />
all’evento di poter richiedere i coupon<br />
per lo spettacolo direttamente alla biblioteca<br />
<strong>del</strong>l’istituto.<br />
Brevi<br />
Teatro<br />
Con “Proposta”, la cultura<br />
in Valle punta sui giovani<br />
Tra le più significative iniziative culturali offerte ai valtrumplini c’è senza dubbio<br />
“Proposta” che, anche per questa 28ª edizione, è caratterizzata dalla volontà<br />
di rivolgersi a un pubblico eterogeneo, senza mai perdere di vista tematiche<br />
sensibili alle questioni sociali. Attorno al nome di richiamo <strong>del</strong>la rassegna, Angela<br />
Finocchiaro, troviamo infatti una serie di proposte che avvicinano al tema<br />
<strong>del</strong>l’Unità d’Italia o questioni legate al disagio; spettacoli di teatro civile, e progetti<br />
per le famiglie, adatti anche ai più piccoli. Per il “sociale” è in calendario<br />
una serata dedicata alla questione sempre attuale <strong>del</strong>la violenza sulle donne.<br />
Novità di quest’anno sono due serate di “Palco libero” organizzate in collaborazione<br />
con Novaexpress – una realtà artistica giovanile <strong>del</strong> territorio – per<br />
ricordare Pier Paolo Pasolini e la strage di piazza Loggia. Nell’edizione 2011<br />
rientra anche l’offerta di un laboratorio teatrale, condotto dall’attrice Lucilla<br />
Giagnoni, aperto a tutti. <strong>La</strong> volontà che sottende le scelte artistiche, come sempre,<br />
è quella di prediligere compagnie di giovani per dare un volto e soprattutto<br />
una voce a una generazione sempre più naufraga. Info: www.treatro.it<br />
<strong>Brescia</strong><br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Inaugurazione allo Studio Dama<br />
Viene inaugurata sabato 29 gennaio a Palazzo Martinengo la personale di<br />
Giovanni <strong>La</strong>mberti “Forma <strong>del</strong> lavoro - Energia <strong>del</strong>la materia”, a cura di Paolo<br />
Bolpagni, organizzata nell’ambito <strong>del</strong>le iniziative proposte dallo Studio Arte<br />
Dama. <strong>La</strong>mberti esprime un’arte che abbina l’armonia assoluta <strong>del</strong>le geometrie<br />
con l’utilizzo di materiali di origine industriale: resine, acciaio, radiatori, scarti<br />
di torniture. È un inno al lavoro e alla proverbiale operosità bresciana. Fino al<br />
10 febbraio tutti i giorni escluso il lunedì dalle ore 10 alle 17. Ingresso libero.<br />
Concesio S. Andrea<br />
<strong>La</strong> storia <strong>del</strong> cabaret italiano<br />
Il cabaret italiano rivivrà venerdì 4 febbraio (ore 20.45) all’auditorium S. Monchieri<br />
in motivi, gesti, sfumature divertenti che ne hanno fatto un’icona <strong>del</strong>la<br />
leggerezza nel mondo. “Alla ricerca <strong>del</strong> cabaret italiano” è il titolo <strong>del</strong>lo<br />
spettacolo che vedrà Flora Zanetti far da voce narrante e filo conduttore fra<br />
immagini, racconti e filmati in un’alternanza sottile con la musica di Enrico<br />
Mantovani (chitarra), Mauro Bonatti (fisarmonica) e la voce di Alessandro<br />
Adami (cantante dei “Corrente di ali”) alla scoperta di un genere che parte<br />
dal XIX secolo e giunge sino alle moderne divagazioni di Gaber e Jannacci.<br />
<strong>Brescia</strong><br />
Al Calini si ricorda l’Unità d’Italia<br />
Sabato 29 gennaio dalle 10 alle 12, presso il liceo scientifico “A. Calini”, si terrà<br />
un incontro pubblico di grande interesse e suggestione, una riflessione sugli<br />
ideali di pace e di uguaglianza nel 150° anniversario <strong>del</strong>l’Unità d’Italia. L’incontro<br />
sarà anche l’occasione per presentare il lavoro svolto dalla classe 5G sul<br />
diario manoscritto “Passatempo e rimembranze, 1859-1860” <strong>del</strong> garibaldino<br />
Giuseppe Molinelli (di cui Ettore Paganuzzi, già preside <strong>del</strong> “Calini” negli anni<br />
1954-1970, era nipote in linea materna), medaglia d’argento al valor militare<br />
nella sanguinosa “battaglia <strong>del</strong> Volturno o di Capua” <strong>del</strong> 1° ottobre 1860.<br />
39<br />
Angela Finocchiaro (ph. Claudio Iannone)
40<br />
a<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
<strong>Brescia</strong><br />
Tra bozzetti, dipinti, sculture e installazioni<br />
Il Nuovo Futurismo<br />
di Innocente<br />
alla Fondazione<br />
Berar<strong>del</strong>li<br />
L<br />
<strong>La</strong> Fondazione Berar<strong>del</strong>li dedica<br />
un’antologica a Innocente, artista <strong>del</strong><br />
Nuovo Futurismo, presentando alcune<br />
opere realizzate a partire dagli anni<br />
’80. Curata da Melania Gazzotti e Nicole<br />
Zanoletti, la mostra espone bozzetti,<br />
dipinti, sculture in lamiera e installazioni.<br />
Un artista a 360 gradi, il cui lavoro<br />
è caratterizzato dall’uso deciso <strong>del</strong><br />
colore, presenza forte sia nella pittura<br />
che nelle installazioni, accompagnato<br />
da una dose di ironia, che rimane una<br />
costante <strong>del</strong>la sua opera nel corso degli<br />
anni. Nato a Verona nel 1948, Innocente<br />
si trasferisce a Milano nel 1983<br />
e collabora con il gallerista Luciano<br />
Inga-Pin alla costituzione <strong>del</strong> gruppo<br />
<strong>Voce</strong> Libri<br />
Esperienza<br />
di conversione<br />
GIUSEPPE CASALE<br />
PAOLINE, MILANO 2010,<br />
EURO 10,00<br />
di Luca Bressanini<br />
denominato Nuovo Futurismo, movimento<br />
che nasce ufficialmente nel<br />
1984, che trae spunto dall’Avanguardia<br />
storica italiana, dalla Pop Art, dal<br />
Neo Dada, tenendo presente i cambiamenti<br />
avvenuti nel mondo <strong>del</strong>la<br />
comunicazione di massa. L’esposizione<br />
si apre con 42 bozzetti dipinti tra<br />
il 1980 e il 1983 su cartoncino, opere<br />
nelle quali Innocente sembra guardare<br />
al secondo futurismo di Fortunato<br />
Depero; la fantasia <strong>del</strong>l’artista si traduce<br />
come in un bambino in giochi di<br />
libero movimento e sperimentazione,<br />
coniugando colori e forme geometriche<br />
per realizzare autoritratti, teste,<br />
aeroplani, automobili, pesci. Interes-<br />
Per essere testimoni credibili di Gesù<br />
Cristo, oggi non basta più vivere come<br />
“cristiani sociologici”, cristiani cioè che<br />
di Cristo sanno poco o nulla, fermi solo<br />
alle poche nozioni <strong>del</strong> catechismo appreso<br />
per la Prima Comunione o alle<br />
reminiscenze sollecitate dalle tradizionali<br />
feste religiose. Bisogna incontrare<br />
di nuovo Gesù, sentirlo presente nella<br />
propria vita come Salvatore, mettersi<br />
alla sua “sequela”. In una parola,<br />
occorre operare nella propria vita di<br />
credenti un passaggio decisivo, una<br />
“seconda conversione”. Gli Esercizi spirituali<br />
di Sant’Ignazio di Loyola possono<br />
senz’altro apportare un contributo<br />
determinante per questa svolta decisiva.<br />
Pensato come una sorta di introduzione<br />
e guida alla lettura degli Esercizi<br />
ignaziani, questo libro si sofferma su di<br />
essi, mettendone in evidenza soprattutto<br />
il loro dinamismo nella linea <strong>del</strong>la<br />
“libertà per amore” (l’indifferenza<br />
ignaziana), <strong>del</strong>la sempre più intensa<br />
conformità e comunione con Cristo e<br />
<strong>del</strong>la totale adesione all’amore di Dio,<br />
vissuto nella quotidianità.<br />
Cultura e comunicazione Leggere e conoscere<br />
Innocente, “A prescindere”, installazione (1999)<br />
sante installazione è il “Monumento ai<br />
caduti”, realizzato nel 1996 in occasione<br />
<strong>del</strong>la XII Quadriennale di Roma, un<br />
ready made nel quale vengono assemblati<br />
oggetti diversi a formare una colonna<br />
in cima alla quale un televisore<br />
trasmette un video girato tra gli ossari<br />
di San Martino <strong>del</strong>la Battaglia e Custoza<br />
al quale si alternano scaffali di un<br />
supermercato colmi di prodotti. Una<br />
denuncia nei confronti <strong>del</strong>la società<br />
<strong>del</strong> consumo, il cui degrado è rappresentato<br />
dal parallelismo fra teschio e<br />
prodotto. Polemica messa in evidenza<br />
anche in “A prescindere”, installazione<br />
costituita da nove sculture in piombo<br />
ricoperte da pezzi di plastica, figure<br />
umane messe appese a testa in giù a<br />
dei tubi. <strong>La</strong> pesantezza <strong>del</strong> piombo,<br />
che rappresenta la fatica e il lavoro,<br />
si contrappone ai pezzi di plastica abbandonata,<br />
simbolo <strong>del</strong> consumismo.<br />
Una provocazione portava avanti in<br />
maniera piuttosto macabra, che in<br />
<strong>La</strong> chiamavan<br />
Cappuccetto...<br />
OTTAVIO DE CARLI<br />
LA SCUOLA, BRESCIA 2010<br />
parte ricorda i “Bimbi impiccati” a un<br />
albero a Milano di Maurizio Cattelan.<br />
L’essere umano, dunque, privo di libertà,<br />
schiacciato dal peso di un mondo<br />
senza moralità che tende a mitizzare il<br />
nulla; libertà che l’artista identifica attraverso<br />
“Vespasiano”, opera in lamiera<br />
smaltata che riproduce una semplice<br />
latrina pubblica, luogo in cui poter<br />
recuperare il valore <strong>del</strong> dialogo e <strong>del</strong>la<br />
socializzazione, smascherando ipocrisie<br />
e falsi miti. Con la serie di cartoline<br />
postali settimanali, ispirate ai giochi<br />
<strong>del</strong>la settimana enigmistica, l’artista<br />
avanza invece una critica al livellamento<br />
culturale proposto dai mezzi<br />
di comunicazione di massa e dai quiz,<br />
che mettono sullo stesso piano l’alta<br />
cultura e quella populistica, costituita<br />
da un sapere nozionistico privo di<br />
coscienza. Fino al 5 marzo, da martedì<br />
a venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle<br />
15.30 alle 19.30; sabato dalle 10 alle<br />
12 e dalle 15 alle 19.30.<br />
Questo particolare progetto si compone<br />
di un volume illustrato che presenta<br />
una divertente riscrittura <strong>del</strong>la fiaba di<br />
Cappuccetto Rosso e di un cd musicale<br />
che contiene la rilettura <strong>del</strong>l’opera con<br />
voci di attori professionisti e musiche e<br />
canzoni originali. Una proposta nuova<br />
per riscoprire un classico in una chiave<br />
completamente diversa. Una <strong>del</strong>le<br />
fiabe più amate narrata all’insegna <strong>del</strong><br />
sorriso, con una protagonista “assai<br />
cocciutella”, un lupaccio rozzo e decisamente<br />
ridicolo, un’arzilla nonnina<br />
piena di acciacchi, un guardiacaccia<br />
che scopre un’improvvisa vocazione di<br />
ostetrico, un simpatico e stravagante<br />
postino, e un doppio finale a sorpresa…<br />
L’insolita e geniale rilettura, realizzata<br />
con una musica coinvolgente<br />
e un testo ricco di trovate originali e<br />
spiritose, offre un prezioso contributo<br />
al genere poco frequentato <strong>del</strong>la fiaba<br />
musicale. Mettetevi comodi sulle poltrone,<br />
lo spasso è assicurato… adulti<br />
compresi! Testo di Ottavio De Carli,<br />
musica di Domenico Clapasson e illustrazioni<br />
di Fabio Roveyaz.
Calendario <strong>del</strong>le mostre<br />
Museo Ken Damy<br />
Corsetto Sant’Agata, 22 – <strong>Brescia</strong><br />
“Giacomelli&Migliori” è l’esposizione di una serie di<br />
fotografie provenienti da collezioni private di Nino<br />
Migliori e Mario Giacomelli, artisti entrambi legati al<br />
Neorealismo. Migliori si trova a essere con Veronesi,<br />
Grignani, Munari e pochissimi altri, uno dei pochi operatori<br />
che nel nostro Paese prosegue la ricerca <strong>del</strong>le<br />
avanguardie sul fronte <strong>del</strong>la riflessione sui linguaggi<br />
<strong>del</strong>l’immagine. A 11 anni dalla sua scomparsa, Giacomelli<br />
è ricordato per aver saputo giungere alla fotografia<br />
astratta in un periodo dominato dal realismo.<br />
Le sue immagini sono caratterizzate da un bianco e<br />
nero molto contrastato e rappresentano un mondo<br />
ugualmente diviso tra amore e sofferenza nelle quali<br />
la realtà viene trasfigurata in idee e sensazioni, sia<br />
che si tratti di paesaggi che di lavori a sfondo sociale.<br />
Fino al 12 febbraio, da giovedì a sabato dalle ore<br />
15.30 alle 19.30.<br />
Ab Arte<br />
Vicolo San Nicola, 6 – <strong>Brescia</strong><br />
“Una storia bestiale”. Curata da Riccardo Prevosti, in<br />
mostra le opere di Maria Grazia Filetto. L’artista ci presenta<br />
il suo rapporto con il mondo animale attraverso<br />
l’immaginario in un bestiario frutto <strong>del</strong>la propria creatività,<br />
legando la molteplicità <strong>del</strong> segno calcografico<br />
alla poesia e alla denuncia, in un percorso espositivo<br />
che va dal 1978 al 2000. Fino al 26 febbraio, giovedì<br />
dalle 15.30 alle 19.30, venerdì e sabato dalle 9.30 alle<br />
12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.<br />
Fabio Paris Art Gallery<br />
Via Monti, 13 – <strong>Brescia</strong><br />
“Order and Progress” è la prima personale italiana<br />
<strong>del</strong>l’artista olandese Rosa Menkman. Il suo lavoro si<br />
concentra su artefatti visivi creati sfruttando gli incidenti<br />
di visualizzazione frequenti nei media digitali.<br />
Le sue opere sono il risultato di glitch, compressioni,<br />
feedback e altre forme di “rumore”. Normalmente<br />
percepiti come esperienze negative, nel lavoro di<br />
Menkman questi incidenti vengono enfatizzati nelle<br />
loro conseguenze positive e, al contempo, esplorati<br />
Le amicizie<br />
riuscite<br />
JACQUELINE KELEN<br />
SAN PAOLO, MILANO 2010,<br />
EURO 14,50<br />
nella loro valenza metaforica e semantica. Immagini<br />
che esplicitano la propria natura drammatica, deteriorandosi<br />
sotto l’attacco di tagli improvvisi, sgranature,<br />
erratici blocchi di pixel, striature, e dal violento<br />
riemergere <strong>del</strong>la componente cromatica. Fino al 25<br />
febbraio, da lunedì a sabato dalle 15 alle 19. Festivi<br />
su appuntamento.<br />
Galleria Maurer Zilioli<br />
Via Trieste, 42/b – <strong>Brescia</strong><br />
“Limbo”, in mostra le opere <strong>del</strong>l’artista romana Silvia<br />
Beltrami, che con abilità e fantasia si dedica alla realizzazione<br />
di collages usando carta da parati o giornali<br />
su cartone o tele intonacate per creare le sue composizioni<br />
dinamiche e vitali. Al centro <strong>del</strong>l’attenzione un<br />
nuovo gruppo di opere <strong>del</strong>l’artista, mai esposto, ispirato<br />
dal ritmo vitale <strong>del</strong> Limbo e <strong>del</strong> Rave che possiamo<br />
interpretare come una metafora <strong>del</strong>la crescente<br />
accelerazione <strong>del</strong>la nostra vita. Inaugurazione sabato<br />
29 gennaio, ore 18.30. Apertura da mercoledì a sabato<br />
dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.<br />
Wave Photogallery<br />
Via Trieste, 32/a – <strong>Brescia</strong><br />
Tre mostre alla Wavephotogallery: “Palermo” espone<br />
alcuni scatti <strong>del</strong> fotografo Nicola Cicognani, il quale ci<br />
presenta da vicino i mille volti di Palermo, città crocevia<br />
tra oriente e occidente, nella quale si incontrano<br />
etnie e culture diverse. Una città dove affiorano, dalle<br />
pareti scrostate e semi abbattute, i vissuti <strong>del</strong>le persone<br />
che hanno nel tempo occupato quegli spazi, i loro<br />
sogni, i loro gesti e gli oggetti quotidiani che raccontano<br />
questa città più di tante parole; “Mannequin”<br />
mette in mostra le fotografie di Alex Tibaldo, in cui<br />
l’obiettivo si focalizza sulla dimensione sociale e oggettiva<br />
<strong>del</strong>la donna; dall’immaginario sociale a quello<br />
culturale, con una personale riflessione figurativa sul<br />
corpo femminile; “Swimming-pool portraits” presenta<br />
invece i lavori di Alex Ten Napel, fotografo olandese<br />
che immortala volti stupiti, timorosi, curiosi, sereni e<br />
impertinenti, ripresi nell’acqua di una piscina, a esplorare<br />
la varietà infinita <strong>del</strong>le espressioni umane. Fino<br />
al 3 febbraio, da martedì a domenica dalle 14 alle 20.<br />
L’amicizia spirituale, eredità <strong>del</strong> mondo<br />
greco, è stata praticata come una virtù<br />
fin dai primi secoli <strong>del</strong> cristianesimo. Non<br />
di rado essa si è trasformata in emulazione,<br />
sia per migliorare la vita sulla terra,<br />
sia come cammino verso il cielo. L’amicizia<br />
è infatti all’origine <strong>del</strong>la fondazione<br />
di ordini, di slanci missionari, di scambi<br />
epistolari e opere di mistica. Il volume è<br />
organizzato in tre parti – l’amicizia spirituale<br />
al maschile, l’amicizia spirituale tra<br />
donne e l’amicizia spirituale fra uomo e<br />
donna – dove vengono presentati brevi<br />
ma incisivi ritratti di cristiani la cui amicizia<br />
è stata feconda per sé e per gli altri.<br />
Fra le coppie di amici famose che il lettore<br />
ritroverà: Girolamo e Paola, Francesco e<br />
Chiara, Erasmo da Rotterdam e Tommaso<br />
Moro, Teresa d’Avila e Giovanni <strong>del</strong>la<br />
Croce, Vincenzo de’ Paoli e Luisa di Marillac,<br />
Hans Urs von Balthasar e Adrienne<br />
von Speyr. Jacqueline Kelen da più di<br />
vent’anni lavora per France-Culture e tiene<br />
conferenze e seminari sulla comunicazione<br />
in pubblico nelle scuole superiori.<br />
Naftali<br />
il narratore...<br />
ISAAC B. SINGER<br />
SALANI EDITORE, MILANO 2010<br />
EURO 12,00<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Grandi opere grandi,<br />
alla Galleria Agnellini<br />
“Oggi siamo qua che viviamo, ma domani<br />
il nostro oggi sarà soltanto una<br />
storia. Il mondo intero, l’intera vita<br />
<strong>del</strong>l’uomo, sono un’unica lunga storia”.<br />
Sono le parole di Reb Zebulun<br />
vecchio libraio ambulante che col suo<br />
carico di merce preziosa e le sue storie<br />
convince il giovane Naftali, protagonista<br />
<strong>del</strong> primo racconto di questa raccolta,<br />
a intraprendere lo stesso mestiere di<br />
girovago venditore di libri e narratore<br />
di storie. E certamente lo stesso Isaac<br />
Bashevis Singer deve aver incontrato<br />
sul suo percorso un Reb Zebulun che<br />
lo incoraggiasse a farsi cantore, specialmente<br />
con i suoi racconti pieni di<br />
concretezza che, nel 1978, gli valsero<br />
il traguardo più ambito per uno scrittore,<br />
il Nobel per la letteratura. Anche<br />
da questo libro traspare il gusto per i<br />
personaggi, i motivi pittoreschi e il fantastico<br />
che l’autore utilizza per evocare<br />
così ogni volta il miscuglio di tenerezza<br />
e di bestialità, di bene e male di cui è<br />
fatta la vita. (recensione di Luca Bianchetti<br />
per conto <strong>del</strong>la Libreria Ferrata)<br />
41<br />
“Opere grandi,<br />
grandi opere” alla<br />
galleria Agnellini<br />
Arte Moderna espone<br />
i capolavori di 12<br />
artisti di fama internazionale:<br />
Miquel<br />
Barcelò, Sam Francis,<br />
Subodh Gupta,<br />
Georges Mathieu,<br />
Robert Rauschenberg,<br />
Ravinder Reddy,<br />
Gino Severini,<br />
Thukral&Tagra, Jacques<br />
Villeglè, Andy<br />
Un’opera di Jacques Villeglè<br />
Warhol, Zhang Xiaogang,<br />
Feng Zhengjie.<br />
Curata da Dominique<br />
Stella, la mostra copre un arco cronologico<br />
che va da dagli anni ’50 a oggi, ed è un’occasione<br />
di confronto tra cultura artistica occidentale<br />
e quella orientale, rappresentata da due giovani<br />
artisti cinesi. Opere di grandi dimensioni, come<br />
suggerisce il titolo, il cui significato sta nell’intento<br />
di sottolineare l’atto creativo <strong>del</strong>l’artista, slegato<br />
da qualsiasi tipo di committenza. Un nuovo tipo<br />
di arte che si allontana dalle monumentali opere<br />
<strong>del</strong> passato, spesso di intento celebrativo e subordinate<br />
al potere. Come osserva Stella, maestri come<br />
Pollock, Rotko o Motherwell rivendicano una<br />
libertà di creazione e non devono rivolgersi a un<br />
soggetto esterno come fonte d’ispirazione. Pollockiano<br />
è senza dubbio Sam Francis, esponente di<br />
un espressionismo astratto che utilizza il colore<br />
spontaneamente, realizzando opere a macchie,<br />
utilizzando diverse tecniche tra cui il dripping e il<br />
tachismo, nome che fa riferimento al caso. Importanza<br />
<strong>del</strong> gesto che si evince in particolar modo in<br />
Boulevard Haussmann di Jacques Villeglè, manifesti<br />
lacerati e incollati su tela, tentativo da parte<br />
<strong>del</strong>l’artista di esprimere l’idea di libertà attraverso<br />
un segno aggressivo e privo di qualsiasi idea preconcetta.<br />
Fino al 26 febbraio, da martedì a sabato<br />
dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. (l.b.)
42<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Cultura e comunicazione<br />
Televisione Come cambiano i programmi<br />
Insinna,<br />
re Mida televisivo,<br />
guida <strong>La</strong> Corrida<br />
DDa<br />
ormai un mese <strong>La</strong> Corrida sta confermando<br />
con i suoi alti ascolti le scommesse di Canale<br />
Cinque, in primis le speranze <strong>del</strong> produttore<br />
tv Marina Donato, vedova <strong>del</strong> grande Corrado,<br />
l’inventore e conduttore <strong>del</strong> programma dalla<br />
sua nascita radiofonica nel 1968 fino alla decima<br />
stagione televisiva <strong>del</strong> 1997.<br />
Dopo numerose edizioni sotto la guida di Gerry<br />
Scotti, lo show viene riproposto nel 2011 in<br />
una nuova forma: un enorme studio, con scenografie<br />
sfavillanti, e un nuovo conduttore,<br />
Flavio Insinna, personaggio televisivo a 360<br />
gradi, partito dal teatro e approdato in tv grazie<br />
a numerose fiction negli anni passati ma<br />
soprattutto grazie alla conduzione <strong>del</strong> quiz<br />
“Affari tuoi”, trampolino di lancio nazionalpopolare<br />
che lo ha sistemato definitivamente<br />
nel pantheon dei presentatori televisivi italiani.<br />
<strong>La</strong> sua prima esperienza in casa Mediaset promette<br />
bene: le puntate de <strong>La</strong> Corrida hanno<br />
finora superato sempre i cinque milioni di telespettatori.<br />
In verità bisogna ammettere che<br />
l’impresa non è difficile, considerando che il<br />
sabato sera la tv generalista ha ben poche alternative<br />
da offrire nell’ambito <strong>del</strong> varietà.<br />
Dilettanti allo sbaraglio presentati da un “conduttore<br />
allo sbaraglio”, come ama definirsi lo<br />
stesso Insinna. <strong>La</strong> sua personalità coinvolge<br />
e catalizza, è quel carisma tipico degli attori<br />
adottati dalla tv. Sul suo personaggio, proposto<br />
come una caratteristica distintiva e dominante<br />
<strong>del</strong> programma, fanno leva i produttori<br />
e gli impresari di Canale Cinque. Traducendo<br />
in uno slogan: <strong>La</strong> Corrida, ovviamente, ma<br />
presentata da Flavio Insinna. E i dilettanti?<br />
I dilettanti sono sempre allo sbaraglio come<br />
30 anni fa, ma i tempi sono cambiati: dopo un<br />
decennio di reality e talent show, il pubblico è<br />
ormai avvezzo al “tipo qualunque” che si esibisce<br />
in tv senza pensarci due volte. L’esibizione<br />
naïf <strong>del</strong>le “macchiette” è stata proprio sdoganata<br />
da programmi cult come la stessa Corrida,<br />
che negli anni ’80 trovava la sua perfetta<br />
collocazione nei ruspanti canali commerciali<br />
<strong>del</strong> biscione. Oggi quindi serve un ingrediente<br />
in più, il “dilettante allo sbaraglio” non basta<br />
da solo per creare audience, deve diventare<br />
la spalla comica di Insinna mattatore, che manipola<br />
i suoi concorrenti in gag e sketch ben<br />
preparati, intrattenendoli prima, durante e<br />
di Alberto Averoldi<br />
dopo l’esibizione. Un atteggiamento molto invadente,<br />
quello di un padrone di casa che non<br />
ha capito di avere ospiti o, meglio, che sa di<br />
avere ospiti tutto sommato banali e che deve<br />
metterci <strong>del</strong> suo per portare a casa la puntata.<br />
Nulla a che vedere con le sobrie e attonite<br />
introduzioni di Corrado (e proprio per questo<br />
molto divertenti), che lasciava il dovuto spazio<br />
ai suoi dilettanti, commentandoli durante<br />
l’esibizione semplicemente con la sua mimica<br />
facciale, seduto in disparte. Il vero protagonista<br />
era sempre il concorrente, geniale o imbarazzante<br />
che fosse.<br />
Ma i tempi cambiano, il varietà non è più ospite<br />
indiscusso nelle case <strong>del</strong>la gente, ora la tv deve<br />
inseguire i trend che essa stessa ha inventato,<br />
per ritrovare i telespettatori. <strong>La</strong> Corrida<br />
<strong>del</strong> 2011 affidata a Flavio Insinna vuole quindi<br />
perdere il suo carattere di kermesse popolare<br />
per diventare uno show nazionale a tutto tondo,<br />
un varietà come altri. Insinna domina la<br />
scena come se fosse ancora sul set di “Affari<br />
tuoi”, si esibisce in un “one man show” che di<br />
sicuro snatura l’impostazione <strong>del</strong> programma,<br />
ma che frutta molti ascolti: ormai il pubblico<br />
<strong>del</strong>la Corrida è il pubblico di Flavio Insinna.<br />
Flavio Insinna<br />
SAB DOM<br />
Fx, h. 6.05<br />
BORIS<br />
Canale Sky 131. Divertente serie<br />
tv italiana che racconta con<br />
ironia non-sense le avventure<br />
di una troupe televisiva alle<br />
prese con la produzione di<br />
un’improbabile soap opera…<br />
Discovery Channel, h. 13.00<br />
COM’È FATTO<br />
Canale Sky 401. Interessanti<br />
e divertenti documentari che<br />
spiegano in pochi minuti il lavoro<br />
tecnologico e ingegneristico<br />
che serve per costruire<br />
oggetti di uso comune.<br />
Rete Quattro, h. 15.15<br />
PERRY MASON –<br />
FIORI D’ARANCIO<br />
Film tv con Raymond Burr. Una<br />
ragazza chiede a Mason di difendere<br />
suo padre, accusato di<br />
aver assassinato un organizzatore<br />
di campagne elettorali...<br />
Tv2000, h. 16.10<br />
IL VANGELO DELLA DOME-<br />
NICA<br />
Rubrica a cura di Marinella<br />
Perroni, studiosa <strong>del</strong>le Scritture.<br />
<strong>La</strong> lettura <strong>del</strong> Vangelo<br />
<strong>del</strong> giorno dopo, seguita da<br />
un breve ma profondo commento.<br />
Tv2000, h. 18.30<br />
CONTROVENTO<br />
Monica Mondo conduce un<br />
interessante momento di approfondimento<br />
su questioni<br />
sociali, culturali, morali. L’intento<br />
<strong>del</strong> programma è quello<br />
di offrire un diverso punto di<br />
vista riguardo ad aspetti <strong>del</strong>la<br />
vita sui quali sembra sia stata<br />
già detta l’ultima parola.<br />
Italia Uno, h. 21.10<br />
SPIDER MAN<br />
Ben riuscita trasposizione cinematografica<br />
<strong>del</strong> famoso<br />
fumetto <strong>del</strong>la Marvel. Peter<br />
Parker è un timido studente<br />
di New York, che viene punto<br />
da un ragno geneticamente<br />
mutato, acquistando straordinari<br />
poteri. Decide di metterli<br />
a disposizione dei più deboli.<br />
Ottimi effetti speciali e bella<br />
sceneggiatura.<br />
Rai Uno, h. 10.30<br />
A SUA IMMAGINE<br />
Rosario Carello presenta un<br />
approfondimento sulla religione<br />
cattolica in Italia e nel<br />
mondo: storia, attualità e prospettive<br />
future.<br />
Rai Tre, h. 11.20<br />
TGR MEDITERRANEO<br />
Rubrica settimanale dedicata<br />
al bacino <strong>del</strong> Mediterraneo:<br />
le culture, la politica e l’economia<br />
dei Paesi che vi si affacciano.<br />
In questa puntata<br />
si parlerà di drusi, seguaci di<br />
un’antica religione presenti<br />
in Libano, Palestina, Giordania<br />
e Siria.<br />
Rai Tre, h. 18.00<br />
PER UN PUGNO DI LIBRI<br />
Quiz-game dedicato alla passione<br />
per la lettura: due squadre<br />
di liceali si affrontano rispondendo<br />
a domande che<br />
vertono su un opera letteraria.<br />
Spicca la personalità <strong>del</strong><br />
conduttore Neri Marcorè.<br />
<strong>La</strong> 7, h. 20.30<br />
IN ONDA<br />
Luisella Costamagna e Luca<br />
Telese affrontano l’attualità<br />
italiana intervistando esponenti<br />
<strong>del</strong> mondo politico e<br />
culturale.<br />
Tv2000, h. 20.50<br />
LA COMPAGNIA DEL LIBRO<br />
Saverio Simonelli ci accompagna<br />
alla scoperta <strong>del</strong>la lettura,<br />
presentandoci le ultime novità<br />
letterarie nazionali e internazionali.<br />
Aggiornamenti su<br />
fiere e manifestazioni legate<br />
all’industria <strong>del</strong> libro<br />
Rai Tre, h. 21.30<br />
PRESA DIRETTA<br />
Comincia una nuova edizione<br />
<strong>del</strong> settimanale di approfondimento<br />
giornalistico curato<br />
e condotto da Riccarco Iacona.<br />
Ogni puntata presenta<br />
casi irrisolti o misteriosi<br />
legati alla politica e all’economia<br />
italiana. Nel primo<br />
appuntamento le indagini<br />
sull’omicidio di Angelo Vassallo,<br />
sindaco di Pollica (Sa),<br />
ucciso lo scorso settembre in<br />
un agguato.
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Telecomando 28 GENNAIO 2011 43<br />
LUN MAR MER GIOV VEN<br />
Rai Due, h. 7.00<br />
CARTOON FLAKES<br />
Lo spazio dedicato da Rai Due<br />
all’intrattenimento dei più<br />
piccoli. Una serie di accattivanti<br />
cartoni animati di ultima<br />
generazione.<br />
Rai Due, h. 9.30<br />
PROTESTANTESIMO<br />
Rubrica religiosa che dà voce<br />
alle comunità evangeliche<br />
presenti sul territorio italiano.<br />
<strong>La</strong> storia e l’attualità <strong>del</strong> pensiero<br />
protestante.<br />
Tv2000, h. 17.00<br />
LA GRANDE MUSICA<br />
Tv2000 propone ogni giorno<br />
per tutta la mattina e in tarda<br />
serata numerosi concerti di<br />
musica classica, realizzati dalle<br />
migliori orchestre filarmoniche<br />
internazionali, dirette<br />
dai grandi nomi <strong>del</strong>la musica.<br />
Current, h. 20.20<br />
PASSAPAROLA<br />
Canale Sky 130. L’appuntamento<br />
settimanale <strong>del</strong> giornalista<br />
Marco Travaglio è dedicato<br />
ai problemi e ai misteri<br />
<strong>del</strong>la politica italiana.<br />
Tv2000, h. 21.00<br />
TG TG<br />
Il tg dei telegiornali nazionali:<br />
in mezz’ora i giornalisti di<br />
Tv2000 analizzano le scalette<br />
dei tg nazionali appena<br />
conclusi e valutano le scelte<br />
attuate, insieme a esperti di<br />
comunicazione televisiva e<br />
sociologi.<br />
Rete Quattro, h. 23.20<br />
IL TEXANO<br />
DAGLI OCCHI DI GHIACCIO<br />
Un classico dei film western,<br />
di e con Clint Eastwood. Josey<br />
Wales è un tranquillo contadino<br />
che ha perso la famiglia<br />
in un agguato per mano dei<br />
nordisti. Arruolatosi nelle file<br />
dei sudisti, al termine <strong>del</strong>la<br />
guerra di Secessione non<br />
accetta di deporre le armi e<br />
attraversa il Paese da est a<br />
ovest per farsi giustizia.<br />
Rai Tre, h. 8.00<br />
LA STORIA SIAMO NOI<br />
Interessanti documentari storici<br />
che raccontano e approfondiscono<br />
i fatti decisivi <strong>del</strong><br />
secolo scorso, dagli eventi<br />
bellici, alle vite dei personaggi<br />
pubblici. Presenta Giovanni<br />
Minoli.<br />
Rete Quattro, h. 8.50<br />
HUNTER<br />
Telefilm americano ambientato<br />
a Los Angeles: le indagini<br />
di Rick Hunter, detective <strong>del</strong>la<br />
squadra omicidi <strong>del</strong>la polizia.<br />
Rai Tre, h. 14.50<br />
TGR LEONARDO<br />
Le notizie più interessanti dal<br />
mondo <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>la<br />
tecnologia. Le ultime scoperte<br />
e i nuovi traguardi da raggiungere.<br />
Tv2000, h. 18.30<br />
FORMATO FAMIGLIA<br />
Interessante talk-show dedicato<br />
alle famiglie. Arianna<br />
Ciampoli e Antonio Soviero<br />
studiano la società in cui viviamo<br />
e cercano di capire, insieme<br />
ai numerosi ospiti, quali<br />
direzioni sta prendendo il pianeta<br />
famiglia in Italia.<br />
<strong>La</strong> 7, h. 20.30<br />
OTTO E MEZZO<br />
Lilli Gruber ospita in studio<br />
esponenti <strong>del</strong> mondo politico,<br />
economico e culturale italiano,<br />
per discutere su problemi<br />
di attualità e sul destino istituzionale<br />
<strong>del</strong>l’Italia.<br />
Italia Uno, h. 24.00<br />
PULP FICTION<br />
Peccato per l’orario di programmazione:<br />
la pellicola<br />
firmata da Quentin Tarantino<br />
e Palma d’Oro al Festival<br />
di Cannes nel 1994 è un piccolo<br />
gioiello <strong>del</strong> cinema. Le<br />
storie, incredibili e quotidiane,<br />
di alcuni <strong>del</strong>inquenti di<br />
Los Angeles, si intrecciano in<br />
un perfetto disegno assoluto,<br />
evanescenti e spietate allo<br />
stesso tempo. Alta scuola di<br />
sceneggiatura e fotografia.<br />
<strong>La</strong> 7, h. 7.00<br />
OMNIBUS<br />
Iniziare la giornata con l’informazione:<br />
dopo la rassegna<br />
stampa quotidiana i giornalisti<br />
<strong>del</strong>la redazione <strong>del</strong> telegiornale<br />
conducono un’interessante<br />
arena politica dedicata<br />
ai problemi <strong>del</strong>l’attualità<br />
italiana.<br />
Rai Due, h. 13.50<br />
TG2 MEDICINA 33<br />
Una rubrica quotidiana dedicata<br />
alla scienza applicata<br />
alla medicina. Aggiornamenti<br />
sulle ultime scoperte e sperimentazioni.<br />
Consigli e prevenzione.<br />
Rai Due, h. 16.10<br />
LA SIGNORA IN GIALLO<br />
Un classico dei telefilm gialli:<br />
Angela <strong>La</strong>nsbury interpreta<br />
la scrittrice Jessica Fletcher,<br />
alle prese con casi di omicidio.<br />
In questa puntata è Jessica<br />
stessa a essere accusata<br />
ingiustamente di diffamazione<br />
e ricatto. Inizia le indagini<br />
per scagionarsi…<br />
<strong>La</strong> 7, h. 18.00<br />
MAC GYVER<br />
Le avventure incredibili di<br />
un ex agente segreto in difesa<br />
dei più deboli. In onda le<br />
puntate <strong>del</strong>la seconda serie.<br />
Sky Uno, h. 20.00<br />
DAVID LETTERMAN SHOW<br />
Canale Sky 109. Il comico<br />
e anchorman David Letterman<br />
spara a zero sulla società<br />
americana, fra divertenti<br />
gag e interviste a personaggi<br />
di spicco <strong>del</strong>lo showbiz internazionale.<br />
Rete Quattro, h. 21.10<br />
PRIMA TI SPOSO,<br />
POI TI ROVINO<br />
Divertente e ironica commedia<br />
diretta dai fratelli Cohen,<br />
con George Clooney e Catherine<br />
Zeta-Jones. Un avvocato<br />
divorzista riesce a vincere<br />
una causa contro un’affascinante<br />
femme fatale a caccia<br />
di eredità. <strong>La</strong> donna si<br />
vendicherà seducendolo, ma<br />
anche l’amore è in agguato.<br />
Ottimo cast per una storia<br />
divertente.<br />
Rai Tre, h. 11.00<br />
APPRESCINDERE<br />
Michele Mirabella conduce<br />
una rubrica quotidiana che si<br />
occupa dei piccoli grandi problemi<br />
<strong>del</strong>l’Italia. Il tema <strong>del</strong>la<br />
puntata verterà sul rapporto<br />
che gli italiani hanno con le<br />
votazioni politiche.<br />
Rai Tre, h. 12.45<br />
LE STORIE – DIARIO ITALIANO<br />
Il giornalista Corrado Augias<br />
torna anche per questa stagione<br />
ad analizzare l’Italia e<br />
gli italiani in un interessante<br />
talk-show.<br />
Rete Quattro, h. 16.50<br />
LA LUNGA STRADA<br />
VERSO CASA<br />
Pellicola <strong>del</strong> 1990 con Whoopi<br />
Goldberg. <strong>La</strong> segregazione<br />
razziale dei neri d’America:<br />
una donna di colore accudisce<br />
la bambina di una famiglia<br />
di bianchi. Ogni giorno<br />
deve fare i conti con il razzismo<br />
<strong>del</strong>la gente. Ma qualcosa<br />
sta per cambiare…<br />
Rete Quattro, h. 20.30<br />
WALKER TEXAS RANGER<br />
Continuano le avventure dei<br />
ranger che a forza di calci e<br />
mosse di full-contact tengono<br />
pulite le strade americane.<br />
Rete Quattro, h. 21.10<br />
ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO<br />
Un classico <strong>del</strong>la commedia<br />
“birra e salsicce” di Bud Spencer<br />
e Terence Hill: due nemici-amici<br />
vincono in una gara<br />
d’auto una splendida dunebuggy.<br />
Ma i <strong>del</strong>inquenti <strong>del</strong><br />
posto la distruggono, e qualcuno<br />
dovrà ripagarla…<br />
Canale Cinque, h. 21.10<br />
IL BAMBINO<br />
CON IL PIGIAMA A RIGHE<br />
Un film <strong>del</strong> 2008 sulla Shoah,<br />
che racconta lo sterminio degli<br />
Ebrei visto dagli occhi ancora<br />
liberi di un bambino, figlio<br />
di un ufficiale nazista in<br />
forze nei pressi di un campo<br />
di concentramento. L’amicizia<br />
con un bambino ebreo e<br />
l’incapacità di immaginare e<br />
riconoscere la cru<strong>del</strong>tà a cui è<br />
sottoposto. Da vedere.<br />
Rai Due, h. 9.15<br />
TGR MONTAGNE<br />
Appuntamento settimanale<br />
con la rubrica dedicata al<br />
mondo <strong>del</strong>la montagna italiana:<br />
le risorse, la bellezza, i<br />
personaggi, la vita che si incontra<br />
sul nostro territorio.<br />
Rai Due, h. 9.45<br />
CANTIERI D’ITALIA<br />
Una rubrica a favore <strong>del</strong>l’integrazione<br />
culturale in Italia.<br />
<strong>La</strong> puntata di oggi: “L’italiano<br />
di base per costruire la cittadinanza”.<br />
Rai Uno, h. 11.05<br />
OCCHIO ALLA SPESA<br />
Alessandro Di Pietro presenta<br />
un appuntamento quotidiano<br />
che si occupa dei consumatori<br />
italiani: in ogni puntata<br />
vengono presentate le<br />
caratteristiche di un alimento<br />
di uso comune e scopriremo<br />
come scegliere sempre la<br />
qualità. Oggi si parla dei prodotti<br />
Dop.<br />
Rete Quattro, h. 16.30<br />
CIMARRON<br />
Film western con Glenn Ford.<br />
America, fine Ottocento. Il<br />
pioniere Cimarron cerca di<br />
conquistare un pezzo di terra<br />
per sé e la sua famiglia. Non<br />
riuscendovi, decide di fondare<br />
un giornale di denuncia a<br />
favore dei coloni, suscitando<br />
troppo scalpore…<br />
Rai Tre, h. 01.10<br />
CULT BOOK<br />
Settimanale di cultura dedicato<br />
alla letteratura di tutti<br />
i tempi. Il conduttore Stas<br />
Gawronski legge dei brani<br />
tratti da “I fiori <strong>del</strong> male” di<br />
Charles Bau<strong>del</strong>aire.<br />
Rai Quattro, h. 21.10<br />
IL REGNO DEL FUOCO<br />
Ottimo film d’azione e fantascienza<br />
con Matthew McConaughey<br />
e Christian Bale. In seguito<br />
al ritorno dei draghi sulla Terra,<br />
l’umanità è stata distrutta dalla<br />
loro potenza. Solo alcuni sopravvissuti<br />
vivono nascondendosi<br />
dagli attacchi quotidiani.<br />
Ma un forestiero afferma di<br />
avere un segreto per distruggerli…<br />
azione ed effetti speciali<br />
per gli amanti <strong>del</strong> genere.
44<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Cultura e comunicazione Radio e Media<br />
Pala<strong>Brescia</strong> A tu per tu con Fresu, al Palabrescia il 2 febbraio con Benni<br />
Musica che emoziona<br />
MMercoledì<br />
2 febbraio alle 21 al Pala-<br />
<strong>Brescia</strong> si apre la sezione “Universi e<br />
linguaggi” con uno spettacolo in anteprima<br />
nazionale nato dal duo Stefano<br />
Benni e Paolo Fresu.<br />
Il primo è autore di testi, guidato dal<br />
ritmo <strong>del</strong>la musica jazz; il secondo è il<br />
trombettista più famoso d’Italia; insieme<br />
costituiscono un mix <strong>del</strong> tutto originale.<br />
Per info sullo spettacolo www.<br />
palabrescia.it. Prezzi <strong>del</strong> biglietto da<br />
12 a 37 euro, aumentati di un euro la<br />
sera <strong>del</strong>lo spettacolo.<br />
Abbiamo intervistato in esclusiva per<br />
“<strong>Voce</strong>” Paolo Fresu da Parigi dove in<br />
questi giorni si trova per lavoro.<br />
<strong>Brescia</strong> fortunata, visto che tu<br />
e Stefano Benni inizierete la<br />
tournée di un nuovo progetto proprio<br />
dal Pala<strong>Brescia</strong>. Cosa dobbiamo<br />
aspettarci?<br />
Un testo bellissimo ed esilarante scritto<br />
appositamente da Stefano Benni ed<br />
una musica originale costruita appositamente<br />
per quello spettacolo. Insomma,<br />
più che un reading…<br />
Cosa vi ha spinto a collaborare?<br />
Con Stefano ci siamo conosciuti molti<br />
anni fa. Credo che sia stata galeotta la<br />
Sardegna alla quale lui, come me <strong>del</strong><br />
resto, è molto legato. Ricordo di avere<br />
fatto con lui una lettura improvvisata<br />
a Cagliari e di avere scoperto una<br />
serie di interessi comuni. È da allora<br />
che, ogni tanto, ci ritroviamo sui palchi<br />
per collaborare assieme ma, al di<br />
la di questo, sono come molti di noi un<br />
di Mauro Toninelli<br />
accanito lettore dei suoi libri e lui è un<br />
conoscitore ed appassionato di jazz.<br />
Che cosa significa essere il trombettista<br />
più famoso in Italia?<br />
Ammesso che ciò sia vero significa<br />
essere spinti a fare sempre meglio ed<br />
a fare sempre di più. È una sorta di<br />
condanna estremamente piacevole<br />
ed invitante. <strong>La</strong> difficoltà non è arrivare<br />
al centro <strong>del</strong>le cose ma riuscire<br />
a starci dentro.<br />
Il suono <strong>del</strong>la tua tromba ha la<br />
forza di un racconto, accompagna<br />
per mano l’ascoltatore quasi fosse<br />
una narrazione. Cosa pensi quando<br />
suoni?<br />
Penso per colori ed emozioni. Perche<br />
Paolo Fresu<br />
Pala<strong>Brescia</strong> Unica data, sabato 5 febbraio alle ore 21<br />
Aterballetto porta in scena “Certe notti”<br />
<strong>La</strong> prestigiosa compagnia di fama internazionale Aterballetto<br />
porta in scena le canzoni e le poesie <strong>del</strong>la rockstar emiliana<br />
Luciano Ligabue con dialoghi tratti dal film “Radiofreccia”.<br />
<strong>La</strong> musica che esce da una radio e rompe il silenzio provocato<br />
dal rumore sordo e monotono <strong>del</strong> motore, i raggi dei fari<br />
che tagliano l’oscurità e concedono un passaggio attraverso il<br />
paesaggio che si nasconde dietro il velo <strong>del</strong>la notte. <strong>La</strong> danza<br />
alterna assoli, incontri di piccoli gruppi, pezzi d’insieme dove<br />
il complesso giovane di Aterballetto, coreografato da Mauro<br />
Bigonzetti, mostra tutta la sua capacità, perizia tecnica e forza<br />
espressiva, fino a un secco virtuosismo, incrociando canzoni<br />
come Vivo morto o X, Buonanotte all’Italia, Piccola stella<br />
senza cielo, Bar Mario, Hai un momento Dio?, Certe notti con<br />
le riflessioni dure, “acide”, a volte surreali di Lettere d’amore<br />
nel frigo. Uno spettacolo di grande appeal che vive di tensioni,<br />
desideri, fughe, contrasti ed erotismo e che rappresenta<br />
penso che se la musica non procura<br />
un’emozione evidente non serve. Se<br />
poi sono sul palco con Stefano penso<br />
non solo al suono <strong>del</strong>la sua voce ma<br />
all’altro suono che è quello <strong>del</strong> racconto<br />
che così si fa musica.<br />
Si dice che la musica sia ricca di<br />
magia. Qual è la magia <strong>del</strong>la musica<br />
per te?<br />
<strong>La</strong> magia <strong>del</strong>la musica è l’inatteso e<br />
l’inaspettato che la rende diversa ogni<br />
giorno. Ma la magia è anche il palpabile<br />
(seppure non sempre) senso di comunione<br />
con se stessi, con i compagni<br />
di viaggio e con il pubblico. È magia<br />
perché queste cose non sono scontate<br />
e non sempre accadono. Magia è dunque<br />
l’apparire e lo scomparire.<br />
Se Paolo Fresu dovesse definirsi<br />
tramite una sua musica, quale<br />
sceglierebbe?<br />
Personalmente non sceglierei una musica<br />
ma sceglierei un suono che la traduce<br />
in altro.<br />
al momento la data unica di danza al Pala<strong>Brescia</strong> di via Ziziola.<br />
Data unica ma, come si diceva, di eccellenza, considerata<br />
la compagnia in scena. Aterballetto è considerata, infatti, la<br />
principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli<br />
di danza oggi in Italia e la prima realtà stabile di balletto<br />
al di fuori <strong>del</strong>le Fondazioni liriche. Nata nel 1979 è formata<br />
da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili. Dopo<br />
Amedeo Amodio, che l’ha diretta per quasi 18 anni, dal 1997<br />
al 2007 la direzione artistica è stata affidata a Mauro Bigonzetti,<br />
coreografo di fama internazionale e proprio per assicurare<br />
il maggiore impegno creativo al suo talento, dal febbraio <strong>del</strong><br />
2008, Bigonzetti ha assunto il ruolo di coreografo principale<br />
mentre la direzione artistica è stata affidata a Cristina Bozzolini,<br />
già prima ballerina stabile <strong>del</strong> Maggio musicale fiorentino.<br />
Biglietti interi in prevendita: Poltronissima Gold 37 euro; prima<br />
poltrona e prima galleria 27 euro. Info: www.palabrescia.it.<br />
Programmazione<br />
LA SANTA MESSA IN TV<br />
<strong>La</strong> S. Messa prefestiva che Teletutto, Telenord e<br />
Super TV trasmettono alle ore 18.30 <strong>del</strong> sabato,<br />
è ripresa dalla parrocchia di S. Maria Assunta<br />
in Gussago.<br />
LA BUONA NOVELLA<br />
Il commento al Vangelo è di don Giuseppe Fusari.<br />
Dal 16 gennaio ospitiamo la nuova rubrica<br />
“Luoghi per lo spirito”. Con Michele Peli di Brevivet<br />
vi guidiamo alla scoperta di nuovi itinerari<br />
di fede. Il programma, prodotto da <strong>Voce</strong>Media<br />
e curato da Betty Cattaneo, va in onda anche su<br />
Radio <strong>Voce</strong> Camuna la domenica alle 8; Ecz la domenica<br />
alle 15; Radio Claronda la domenica alle<br />
16 (1ª parte) e il lunedì alle 17 (2ª parte); Radio<br />
Basilica Verolanuova la domenica alle 10.30 (1ª<br />
parte) e alle 13.30 (2ª parte); Radio Ponte Manerbio<br />
la domenica alle 12.30; Radio Raphaël<br />
la domenica alle 9 (1ª parte) e alle 13 (2ª parte).<br />
VOCE MATTINA<br />
Il contenitore in diretta, condotto da Marco<br />
Vignoletti, si presenta ricco di nuovi appuntamenti.<br />
Ogni lunedì alle 11.15 “<strong>Voce</strong> ai bresciani”:<br />
sondaggi per le vie <strong>del</strong>la città sui temi <strong>del</strong><br />
momento con Elisa Bassini. Tra le altre rubriche,<br />
“A tu per tu” con la psicologa Anna Grasso Rossetti,<br />
“I mille volti di <strong>Brescia</strong>” con Giacomo Danesi,<br />
“Cose di musica” col critico Ricky Barone,<br />
lo spazio dedicato al cinema e collegamenti in<br />
“presa diretta” per raccontare ciò che accade in<br />
città e provincia.<br />
VOX POPULI<br />
Dal lunedì al venerdì potete partecipare al nostro<br />
sondaggio quotidiano dedicato ai più importanti<br />
temi di attualità, in collaborazione col<br />
giornale on line lavoce<strong>del</strong>popolo.it. Al termine<br />
di “Belli dentro” i risultati finali.<br />
LA BUONA NOTIZIA<br />
Gli argomenti trattati: l’incontro <strong>del</strong> Vescovo con<br />
i giornalisti; il trasferimento <strong>del</strong>l’8° giorno <strong>del</strong>la<br />
Caritas; l’assemblea diocesana degli oratori;<br />
la settimana educativa a Monticelli. <strong>La</strong> rubrica<br />
“4 parole” è con Vittorio Pedrali sullo spettacolo<br />
“Pregare non è solo muovere le labbra”. <strong>La</strong><br />
Buona Notizia va in onda: la domenica alle 13<br />
su Teletutto e alle 20 su Telenord; su Super TV<br />
la domenica e il martedì alle 20; su Più Valli TV<br />
la domenica alle 8; su Teleboario la domenica<br />
alle 8.15 e alle 10.<br />
BELLI DENTRO<br />
È tornato a grande richiesta il programma preserale<br />
condotto da Carlo Zaniboni e Fabrizio Gorni.<br />
Circa due ore di diretta, dal lunedì al venerdì alle<br />
17.10. Tra canzoni, giochi ospiti in diretta e sondaggi,<br />
il modo più piacevole di finire la giornata<br />
lavorativa. Al termine va in onda Zona relax,<br />
col meglio <strong>del</strong>la musica “morbida” non stop.
Via Callegari, 6 - <strong>Brescia</strong><br />
Tel. 030 3774592 - 3383636104<br />
Fax 030 3757897<br />
e-mail: redazione@radiovoce.it<br />
Le nostre frequenze<br />
Città e Provincia 88.300<br />
Franciacorta 88.500<br />
<strong>La</strong>go d’Iseo 88.400 - 93.500<br />
Alta Valle Camonica 88.050<br />
<strong>La</strong>go di Garda 88.200<br />
Bassa Valle Sabbia 88.400 - 88.25<br />
Bassa Valle Camonica 88.200<br />
Media Valle Camonica 88.300<br />
Alta Valle Sabbia 88.500<br />
Valle Trompia 88.500<br />
Dal lunedì al venerdì<br />
GR Nazionali dalle 7 alle 18<br />
Gr Radio Vaticana ore 8 e ore 19.30<br />
GR Locali 10.30 11.30 12.30 13.30 15.30<br />
Radio ECZ<br />
Via XV giugno, 4<br />
25014 Castenedolo (Bs)<br />
Tel. 0302731444 Fax 0302130911<br />
www.radioecz.it<br />
info@radioecz.it<br />
Visita il nostro sito oppure telefona ai nostri numeri<br />
per individuare, tra le oltre 60 frequenze di ECZ, quella<br />
che corrisponde alla tua parrocchia<br />
S. Messe: Dal lunedì al venerdì 9.03 - 19.03;<br />
sabato 19.00; domenica 9.00 - 10.30 - 18.00<br />
Se preferisci ascolta quelle messe in onda dalla<br />
tua parrocchia sulle nostre frequenze<br />
Radio <strong>Voce</strong><br />
Camuna<br />
Via Mazzini, 92 - 25043 Breno (Bs)<br />
Tel. 0364.22342 fax 0364 320906<br />
e-mail: radio@vocecamuna.it<br />
redazione@vocecamuna.it<br />
www.vocecamuna.it<br />
SABATO<br />
6.00 Ecclesia<br />
7.00 Gr<br />
7.05 Pane per il viaggio - pensieri<br />
di saggezza e di fede di H. Nouwen<br />
- con don Adriano Bianchi<br />
7.15 Il nuovo numero <strong>del</strong> settimanale<br />
<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong><br />
7.35 Rassegna stampa da inBlu<br />
8.00 Gr Radio Vaticana<br />
9.00 Gr<br />
- <strong>Voce</strong> mattina con Tony Marano<br />
(prima parte)<br />
11.00 Gr<br />
- <strong>Voce</strong> mattina (seconda parte)<br />
12.00 Gr Radio Vaticana<br />
13.00 Gr<br />
- Radio <strong>Voce</strong> greatest hits<br />
18.00 Gr<br />
18.50 Pane per il viaggio (replica)<br />
18.55 Zona relax<br />
19.30 Gr Radio Vaticana<br />
19.50 Zona relax<br />
20,50 Diretta sport<br />
Perugia-Basket <strong>Brescia</strong><br />
21.00 Disco Story<br />
Informazione locale<br />
ECZ GIORNALE: Dal lunedì al venerdì alle 12.30 - 13.30 - 19.40.<br />
BLOCK NOTES: Gli appuntamenti di città e provincia<br />
Dal lunedì al venerdì: Mattino 10.03 - 11.03 - 12.03.<br />
Pomeriggio: 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30. Il sabato alle<br />
12.30 - 13.30 - 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30.<br />
COSA C’È DA VEDERE: Le iniziative teatrali, cinematografiche<br />
e musicali di città e provincia<br />
Dal lunedì al venerdì alle 12.37 - 13.37 - 19.47<br />
Rubriche<br />
Popoli tra sogni e speranze Lunedì 10.09<br />
Oggi parliamo di… Lunedì 11.30<br />
Fuori Gioco! Lunedì 18.00<br />
Letture Martedì 10.09<br />
Sul filo <strong>del</strong>la memoria Martedì 10.40<br />
<strong>Voce</strong>giornale notiziario radiofonico principale<br />
dal lunedì al sabato alle 8.30 - 12.30 - 18.30 - 22.30.<br />
<strong>Voce</strong>Flash notizie in breve dal lunedì al sabato<br />
alle 11 - 14 - 16 - 20 - 23.45.<br />
Rassegna stampa quotidiana appuntamento<br />
con le prime pagine dei quotidiani dal lunedì al sabato alle 9.30.<br />
Almanacco previsioni <strong>del</strong> tempo.<br />
Pensiero religioso. ecc. dal lunedì al sabato alle 8.<br />
Stremadès storia e varia cultura locale venerdì<br />
alle 17 e domenica alle 11.<br />
Terza pagina attualità culturale. Mercoledì alle 17.<br />
Una proposta musicale al giorno programma musicale<br />
dal lunedì al sabato alle 13.<br />
Titoli di coda striscia musicale con voci differenti ogni volta. Tutti<br />
i giorni dalle 20 alle 22.<br />
E poi ancora Mercatino (10.20 - 12.20 - 18.20); Corsi & Concorsi<br />
(7.30 - 12.45 - 18.45); Vivilavalle (9 - 12 - 18); ecc.<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
DOMENICA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ<br />
7.00 Mattina italiana - Il risveglio<br />
tutto da cantare...<br />
9.00 <strong>La</strong> Buona Novella a cura di<br />
Betty Cattaneo - 1ª parte<br />
- Commento al Vangelo di don<br />
Giuseppe Fusari<br />
- Sette giorni in diocesi con Angelo<br />
Onger<br />
- Primo Piano<br />
10.00 S. Messa dalla Cattedrale<br />
11.00 <strong>La</strong> Buona Novella 2ª parte<br />
- Ecclesia in collaborazione con<br />
l’Ufficio pastorale <strong>del</strong>la scuola<br />
- Luoghi per lo spirito con Michele<br />
Peli<br />
- Vite dei santi in breve a cura<br />
di padre Antonio Sicari<br />
- L’agenda <strong>del</strong>la settimana<br />
12.00 Recita <strong>del</strong>l’Angelus<br />
12,20 Diretta sport<br />
14.00 Gr Radio Vaticana<br />
19.30 Gr Radio Vaticana<br />
6.00 Ecclesia<br />
6.30 S. Messa<br />
6.55 Pane per il viaggio - pensieri<br />
di saggezza e di fede di H. Nouwen<br />
- con don Adriano Bianchi<br />
7.15 L’apertura con Mario Ricci<br />
7.25 Rassegna stampa nazionale<br />
7.55 Pane per il viaggio (replica)<br />
8.15 L’apertura (2ª parte)<br />
9.15 <strong>Brescia</strong> in diretta - fatti e<br />
personaggi in primo piano a cura<br />
di Mario Leombruno<br />
10.10 <strong>Voce</strong> mattina con Marco<br />
Vignoletti<br />
10.15 L’agenda: appuntamenti<br />
e spettacoli<br />
10.50 Il mercatino<br />
12.15 Cinema mon amour<br />
- <strong>Voce</strong> trailer<br />
12.50 L’informalavoro<br />
14.05 100% <strong>Brescia</strong><br />
15.00 Pomeriggio inBlu<br />
17.10 Belli dentro<br />
18.50 Pane per il viaggio (replica)<br />
18.55 Zona relax<br />
19.30 Gr Radio Vaticana<br />
- Zona relax<br />
21.00 <strong>La</strong> musica <strong>del</strong>la sera<br />
- lun: <strong>La</strong> reserva de Pedro<br />
- mar: Alta rotazione con Alessandro<br />
Gardenato<br />
- mer: <strong>Brescia</strong> music play con Ricky<br />
Barone<br />
- gio: <strong>Voce</strong> live<br />
- ven: Soul power con Aldo Rizzo<br />
- sab: Disco Story<br />
22.00 Effetto notte<br />
Bienvenida America latina Martedì 20.05<br />
Informazione liturgico-pastorale Mercoledì 10.09<br />
<strong>Voce</strong> alle Acli (ultimo <strong>del</strong> mese) Mercoledì 11.09<br />
Giovedì insieme Giovedì 10.09<br />
Insieme… all’Opera! Venerdì 10.09<br />
Con le ruote... sotto i piedi! Venerdì 11.09<br />
Cucina e tradizione Venerdì 12.15<br />
Amico liscio Sabato 9.03<br />
<strong>La</strong> buona novella Domenica 15.00<br />
45
46<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Cinema “Qualunquemente”,<br />
con il personaggio di Antonio Albanese<br />
PROGRAMMAZIONE<br />
<strong>La</strong> morale<br />
capovolta<br />
di Cetto<br />
Il protagonista è una macchietta dei tempi nostri:<br />
come altri personaggi <strong>del</strong>la galleria espressionista<br />
di Albanese, anche quando provoca la risata<br />
fa correre un brivido lungo la schiena<br />
American life<br />
di Sam Mendes<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
SERENO – BRESCIA, VILL. SERENO:<br />
sabato 29 dicembre ore 20.45; domenica<br />
30 dicembre ore 20.45; lunedì<br />
21 dicembre ore 20.45.<br />
Qualunquemente<br />
di Giulio Manfredonia<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
GLORIA – MONTICHIARI: sabato<br />
29 gennaio ore 21.00; domenica<br />
30 gennaio ore 15.00, 21.00; lunedì<br />
31 gennaio ore 21.00.<br />
Nata nel 1959, Sammy, è una<br />
tartaruga marina che durante i<br />
suoi “primi” cinquant’anni, non<br />
ha fatto altro che viaggiare per<br />
il mondo, attraversando tutti gli<br />
oceani e cercando di scampare<br />
alla più grande minaccia di questo<br />
secolo per le specie marine<br />
(ma non solo)... il riscaldamento<br />
globale.<br />
Le avventure di Sammy – Il passaggio segreto<br />
di Ben Stassen<br />
Sale <strong>del</strong>la comunità<br />
SAN FILIPPO NERI – COLLEBEATO (in digitale con microcinema): sabato<br />
29 gennaio ore 21.00; domenica 30 gennaio ore 15.00, 17.30; AURORA<br />
– PALAZZOLO: domenica 30 gennaio ore 16.00, 20.30.<br />
Cultura e comunicazione Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
Antonio Albanese sul set di “Qualunquemente”<br />
Rapunzel – L’intreccio <strong>del</strong>la torre<br />
di Nathan Greno, Byron Howard<br />
Megamind<br />
di Tom McGrath<br />
Sale <strong>del</strong>la comunità<br />
SERENO – BRESCIA, VILL. SERENO: domenica 30 gennaio ore 15.00; SALA DELLA COMUNITÀ – LUMEZZANE<br />
SAN SEBASTIANO: domenica 30 gennaio ore 15.00, 18.00, 20.45; AURORA – PAVONE MELLA: venerdì 28<br />
gennaio ore 20.45; sabato 29 gennaio ore 20.45; domenica 30 gennaio ore 15.30, 20.30; AURORA – PONTE<br />
CAFFARO: sabato 29 gennaio ore 21.00; domenica 30 gennaio ore 30 gennaio ore 16.00, 21.00; SEBINO –<br />
SALE MARASINO: sabato 29 gennaio ore 20.45; domenica 30 gennaio ore 16.00, 20.45; CORALLO – VILLA-<br />
NUOVA: domenica 30 gennaio ore 14.30; ITALIA – LONATO: domenica 30 gennaio ore 15.00.<br />
Sale <strong>del</strong>la comunità<br />
SANTA GIULIA – BRESCIA, VILL. PREALPINO: domenica 30 gennaio ore<br />
15.00, 17.00; INZINO – INZINO: sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica<br />
30 gennaio ore 15.00.<br />
Il super-malvagio, geniale e diabolico Megamind sta tentando di<br />
conquistare la Terra da più di 20 anni ma, ogni volta, è ostacolato<br />
dal suo acerrimo nemico, il supereroe Metro Man. Il tutto cambia il<br />
giorno in cui Megamind uccide accidentalmente Metro Man mentre<br />
è alle prese con uno dei suoi diabolici piani. Trovandosi d’improvviso<br />
senza un nemico da sconfiggere, il cattivo genio decide che l’unica<br />
maniera per non annoiarsi è creare un nuovo super rivale. Quest’ultimo<br />
è migliore, più grande e più forte rispetto a Metro Man. E quando<br />
comincia ad intraprendere la propria guerra per distruggere il<br />
mondo, Megamind dovrà prendere una decisione: potrà sconfiggere<br />
la propria creazione diabolica? Potrà l’uomo più intelligente <strong>del</strong><br />
mondo fare la scelta giusta per una volta? Potrà il cattivo genio invertire<br />
i ruoli e diventare l’eroe <strong>del</strong>la sua stessa storia?<br />
Flynn Rider, il bandito più ricercato<br />
e più affascinante <strong>del</strong> regno,<br />
si ritrova costretto a stringere un<br />
patto con una ragazza dai lunghissimi<br />
capelli d’oro che vive<br />
imprigionata all’interno di una<br />
torre. Grazie al suo bell’aspetto,<br />
il baldo fuorilegge ha sempre<br />
avuto vita facile. Ma una volta<br />
rifugiatosi nella misteriosa torre<br />
la buona sorte sembra avergli<br />
voltato le spalle per sempre...<br />
In un mondo migliore<br />
di Susanne Bier<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
SANTA GIULIA – BRESCIA, VILL.<br />
PREALPINO: domenica 30 gennaio<br />
ore 20.45; martedì 1 febbraio<br />
ore 20.45.
FFinora<br />
avevamo conosciuto l’uomo:<br />
Cetto <strong>La</strong> Qualunque, il mostruoso politico<br />
creato da Antonio Albanese con<br />
lo sceneggiatore Piero Guerrera. Volgare,<br />
cinico, <strong>del</strong>inquente sfacciato dal<br />
linguaggio sulfureo, Cetto esibisce con<br />
orgoglio la propria immoralità. È una<br />
macchietta dei tempi nostri: come altri<br />
personaggi <strong>del</strong>la galleria espressionista<br />
di Albanese, anche quando provoca<br />
la risata fa correre un brivido lungo la<br />
schiena. <strong>La</strong> scelta, sulla carta rischiosa,<br />
di renderlo protagonista di un film ha<br />
permesso di allargare il quadro all’ambiente<br />
che lo circonda: moglie, figlio,<br />
Vi presento i nostri<br />
di Paul Weitz<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
IDEAL – CASTENEDOLO: sabato<br />
29 gennaio ore 21.00; domenica<br />
30 gennaio ore 21.00.<br />
Che bella giornata<br />
di Gennaro Nunziante<br />
di Nicola Rocchi<br />
casa, amici e nemici, tutti immersi in<br />
una realtà morale capovolta nella quale<br />
la violazione è la regola che la legalità<br />
si ostina a voler infrangere.<br />
Il meglio di “Qualunquemente” è proprio<br />
nella parte iniziale, quando il regista<br />
Giulio Manfredonia accompagna<br />
gli spettatori alla scoperta <strong>del</strong> mondo<br />
di Cetto. Ritornato nella sua Marina di<br />
Sopra, in Calabria, dopo qualche anno<br />
di latitanza, Cetto si trova alle prese<br />
con “scandalosi” cambiamenti. Il suo<br />
villaggio turistico abusivo è fatto oggetto<br />
di inchieste giudiziarie. L’onesto<br />
insegnante Giovanni De Santis (Salva-<br />
Checco, addetto alla sicurezza<br />
di una discoteca <strong>del</strong>la Brianza, si<br />
trova inserito ad ingrossare le fila<br />
<strong>del</strong>la Security <strong>del</strong> Duomo di Milano<br />
in un periodo in cui la richiesta<br />
di vigilanza è aumentata a causa<br />
<strong>del</strong> pericolo di attentati. Nel frattempo<br />
si innamora di Farah, una<br />
studentessa straniera di architettura...<br />
Le capacità intellettuali di<br />
Checco e la vera identità <strong>del</strong>la sua<br />
ragazza saranno una minaccia per<br />
il patrimonio artistico italiano…<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
SAN LUIGI – LODRINO: sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica 30 gennaio<br />
ore 20.30; LUX – LUMEZZANE PIEVE: domenica 30 gennaio ore<br />
15.30, 18.00, 20.30; lunedì 31 gennaio ore 20.30; ASTRA – LUMEZZANE<br />
S. APOLLONIO: sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica 30 gennaio ore<br />
14.30, 17.30, 20.30; SPLENDOR – ODOLO: sabato 29 gennaio ore 20.30;<br />
domenica 30 gennaio ore 20.45.<br />
Adèle e l’enigma <strong>del</strong> faraone<br />
di Luc Besson<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
PAOLO VI – DESENZANO: domenica<br />
30 gennaio ore 15.00.<br />
Harry Potter e i doni...<br />
di David Yates<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
CRYSTAL – LOVERE: domenica 30<br />
gennaio ore 15.00.<br />
tore Cantalupo) si è candidato a sindaco.<br />
Perfino il ragioniere che gestisce i<br />
conti di Cetto deve ogni tanto versare<br />
qualche euro al fisco (ma le tasse, ammonisce<br />
il nostro, “sono come la droga:<br />
paghi una volta per provare e magari<br />
ci prendi gusto”).<br />
I guai lo seguono anche tra le mura domestiche.<br />
Nella straordinaria casa zeppa<br />
di ritratti <strong>del</strong> capofamiglia e invasa<br />
da ogni sorta di paccottiglia (è la vera<br />
villa di un riccone, scovata alle porte di<br />
Roma), la moglie non gradisce la consorte<br />
ausiliaria che Cetto si è portato<br />
dall’estero. Il figlio Melo, poi, è un ragazzino<br />
timido che indossa addirittura<br />
il casco quando va in motorino (e la<br />
sua “rieducazione” è forse la parte più<br />
agghiacciante). A Cetto non resta che<br />
candidarsi a sindaco, facendo campagna<br />
elettorale a modo suo per ripristinare<br />
l’illegalità minacciata.<br />
<strong>La</strong> nuova pellicola è basata sul terzo<br />
dei sette libri <strong>del</strong>la serie di Lewis<br />
“Le Cronache di Narnia”. Edmund e<br />
Lucy Pevensie, con il cugino Eustace,<br />
vengono inghiottiti in un quadro e<br />
portati a Narnia sulla fantastica imbarcazione,<br />
e lì si uniscono al re Caspian<br />
e al topo guerriero Reepicheep<br />
in una missione da cui dipende il destino<br />
<strong>del</strong>la stessa Narnia. Vincendo le<br />
proprie grandi tentazioni, gli arditi<br />
viaggiatori toccano isole misteriose,<br />
si scontrano con creature magiche...<br />
Le cronache di Narnia - Il viaggio <strong>del</strong> veliero<br />
di Michael Aptedù<br />
Sale <strong>del</strong>la comunità<br />
SAN GIOVANNI BOSCO – BIENNO: sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica<br />
30 gennaio ore 15.30; SAN GIOVANNI BOSCO – EDOLO: venerdì 28<br />
gennaio ore 20.45; sabato 29 gennaio ore 20.45; domenica 30 gennaio<br />
ore 20.45; DON BOSCO – PONTOGLIO: domenica 30 gennaio ore 16.15.<br />
Uomini di Dio<br />
di Xavier Beauvois<br />
Sale <strong>del</strong>la comunità<br />
TEATRO COMUNALE – BORGO-<br />
SATOLLO: venerdì 28 gennaio<br />
ore 20.30; SAN GIOVANNI BO-<br />
SCO – EDOLO: lunedì 31 gennaio<br />
ore 20.45; SALA DELLA CO-<br />
MUNITÀ – MARONE: giovedì 27<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
47<br />
Albanese – che non è solo un comico<br />
ma anche un attore vero e bravo – tiene<br />
la scena per un’ora e mezzo senza strafare:<br />
perfino contenendo l’esuberanza<br />
<strong>del</strong> personaggio che, nella quotidianità<br />
<strong>del</strong>la sua cafonaggine, finisce col<br />
risultare ancora più inquietante. Il regista<br />
ha evocato Fantozzi, collocando<br />
Cetto <strong>La</strong> Qualunque nel pantheon <strong>del</strong>le<br />
maschere italiane che amplificano<br />
nel grottesco le nostre miserie. Il suo<br />
film però picchia un po’ più duro, pur<br />
nell’apparente leggerezza di uno stile<br />
che mescola in modo colorito l’estetica<br />
dei cartoon, il western all’italiana,<br />
il genere mafioso.<br />
È efficace nel creare il quadro d’insieme,<br />
meno nel tener desta l’attenzione<br />
sulla storia: anche perché non tutti i<br />
comprimari (in particolare l’“esperto<br />
elettorale” di Sergio Rubini) appaiono<br />
all’altezza <strong>del</strong> protagonista.<br />
Natale in Sudafrica<br />
di Neri Parenti<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
PAOLO VI – PREVALLE: sabato 29<br />
gennaio ore 20.30; domenica 30<br />
gennaio ore 15.30; CORALLO –<br />
VILLANUOVA: sabato 29 gennaio<br />
ore 20.30; domenica 30 gennaio<br />
ore 20.30.<br />
CINEFORUM<br />
gennaio ore 20.45; sabato 29<br />
gennaio ore 20.45; domenica 30<br />
gennaio ore 20.45<br />
14 kilometros<br />
di Gerardo Olivares<br />
Sala <strong>del</strong>la comunità<br />
AURORA – PALAZZOLO: venerdì<br />
28 gennaio ore 20.45
LA VOCE<br />
DEL POPOLO<br />
n° 27<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (<strong>Brescia</strong>) - € 1,00 - contiene I.P.<br />
MANA<br />
LA VOCE<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (<strong>Brescia</strong>) - € 1,00<br />
DEL POPOLO<br />
WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT WWW.LAVOCEDELPOP OPO OPOLO.IT SETTIMANALE SETTIMANA<br />
SETTIMAN DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 9 LUGLIO 2010<br />
n° 29<br />
<br />
<br />
LA VOCE<br />
DEL POPOLO<br />
Ragazze speciali: Giulia<br />
di Giancarlo Paris, ofm conv.<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (<strong>Brescia</strong>) - € 1,00<br />
LA VOCE<br />
DEL POPOLO<br />
n° 30<br />
Segni che parlano<br />
di Giancarlo Paris, ofm conv.<br />
Una monaca clarissa a Faenza è morta. Si chiama suor Vittoria. Le sorelle hanno preparato<br />
il feretro nella chiesa <strong>del</strong> monastero dove tutti possono entrare per una preghiera.<br />
Il corpo è composto in una cassa semplice adagiata sul pavimento. L’abito da monaca<br />
dice la sua vocazione. Le mani intrecciate in grembo stringono la corona <strong>del</strong> rosario per<br />
ricordarci una vita vissuta nella preghiera e nella meditazione <strong>del</strong>la vita di Cristo. I piedi<br />
sono nudi, perché si trova davanti al roveto ardente <strong>del</strong>l’Amore che arde e non consuma.<br />
Il suo corpo è coperto da un bianco tulle da sposa: davanti a lei lo Sposo nel simbolo <strong>del</strong><br />
cero pasquale. Il suo volto accenna un sorriso e il capo è leggermente rialzato, quasi proteso<br />
a ricevere o a donare un bacio. Quando i segni sono discreti, parlano e ci aiutano a entrare<br />
e a partecipare al Mistero. Così anche la morte che ci fa paura, diventa un’attesa, un incontro, un<br />
bacio dato e ricevuto. Il “felicissimo bacio <strong>del</strong>la Sua bocca”, scrive Santa Chiara alla nobile Agnese di<br />
Praga che lascerà onori e ricchezze per donarsi interamente allo Sposo.<br />
WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT SETTIMANALE DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 23 LUGLIO 2010<br />
Giulia voleva sposarmi ma troppe cose ci separavano: lei aveva vent’anni più<br />
di me e poi era speciale. Ricoverata da anni nell’Istituto Palazzolo di Grumello<br />
per un grave handicap mentale. Un bruto aveva approfittato di lei e Giulia<br />
aveva avuto un bambino che poi è stato dato in adozione a un’altra famiglia;<br />
però lei se lo ricordava: si toccava la pancia e diceva “è piccolo!”. Giulia aveva<br />
<strong>del</strong>le intuizioni incredibili. Un giorno siamo entrati nella cappella <strong>del</strong>l’Istituto. Le<br />
ho mostrato il tabernacolo dicendo: “Là c’è Gesù”. Lei ha guardato e a voce bassa<br />
ha detto: “Ma è anche nel mio cuore”. Sono partito e Giulia mi mancava molto.<br />
Quando tornavo a casa passavo dall’Istituto prima di andare da mia madre (lei lo sa e<br />
mi ha perdonato questa “preferenza”: ho una mamma buona). Suor Ornella mi riferiva<br />
che Giulia per giorni diceva: “Ti aspettavo ieri!... Mi ha detto che arrivava…”. Sembrava<br />
“avvertire” il mio ritorno. Davvero una donna speciale.<br />
Figli<br />
di un dio<br />
minore<br />
Legge<br />
bavaglio<br />
Dopo la marcia<br />
indietro <strong>del</strong> Governo<br />
sui tagli all’assistenza<br />
per i disabili, resta<br />
in campo il tema<br />
<strong>del</strong> sussidio di<br />
accompagnamento.<br />
Segno di speranza<br />
sono, anche a <strong>Brescia</strong>,<br />
le tante associazioni<br />
che s’impegnano a<br />
servizio dei più deboli<br />
Mentre il Governo fa marcia indietro e ridimensiona<br />
la “legge-bavaglio” sulle intercettazioni telefoniche, nessuna novità<br />
sul fronte <strong>del</strong>le agevolazioni postali che mettono a rischio<br />
la stampa <strong>del</strong> territorio e i settimanali cattolici.<br />
Questa “nuova legge bavaglio”, definita da Avvenire<br />
“<strong>del</strong>itto mediatico”, colpisce anche la nostra “<strong>Voce</strong>”<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT WWW LAVOCEDELPPOP OP OP OOP OPOOLO IT SETTIMANALE SETTIMANA<br />
SETTIMAN DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 30 LUGLIO 2010<br />
ANA<br />
I quattro amori <strong>del</strong>la Traviata<br />
Sera d’estate, davanti alla tv ascoltando “<strong>La</strong> traviata” di Verdi. Quattro atti e quattro<br />
amori. Nel primo la “mantenuta” scopre per la prima volta la gioia di “essere amata,<br />
amando”: San Francesco piange all’idea che l”’Amore non è amato”. <strong>La</strong> corrispondenza<br />
degli affetti oggi, è quanto mai rara e fragile. Nel secondo atto, Violetta deve<br />
compiere l’ “amaro sacrifizio” di rinunciare ad Alfredo per l’onore <strong>del</strong>la di lui famiglia:<br />
anche Gesù trasfigura il suo amore in Sacrificio per restituire l’onore al peccatore. Nel<br />
terzo, Alfredo che non ha compreso “tutto l’amore” di Violetta la svergogna in pubblico<br />
e lei accetta di amare “sino al prezzo <strong>del</strong> tuo disprezzo”. Anche qui il pensiero va a Gesù<br />
non solamente umiliato, ma deriso, schernito al Calvario. Infine sul letto di morte l’amore di<br />
Violetta, riscattato, si trasforma in preghiera per quella “pudica vergine” che un giorno prenderà<br />
il suo posto nel cuore di Alfredo. Lei, “nel ciel tra gli angeli” pregherà per lei e per il suo amato.<br />
Una prostituta non solo ci precede nel Regno, ma ci insegna i gradi <strong>del</strong>l’amare.<br />
Inutile<br />
strage<br />
Quella che a Duisburg, in i Germania, G i doveva d essere una festa f t<br />
<strong>del</strong>la musica si trasforma in una tragedia: 21 i morti, 516 i feriti.<br />
Tra le vittime la giovane bresciana Giulia Minola<br />
di Giancarlo Paris, ofm conv.<br />
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Economia e lavoro<br />
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CCentocinquanta<br />
anni dall’Unità di Italia,<br />
una lunga storia di un Paese capace<br />
di diventare una <strong>del</strong>le prime potenze<br />
mondiali, partendo quasi dal nulla.<br />
A questo poderoso sviluppo hanno<br />
contribuito nomi che, al giorno d’oggi,<br />
paiono quasi sconosciuti, ma che<br />
in realtà negli anni immediatamente<br />
successivi all’unificazione hanno fornito<br />
un apporto decisivo all’industrializzazione<br />
<strong>del</strong> Paese.<br />
Per mettere in risalto il contributo<br />
fondamentale, e tuttora forse non ade-<br />
150 anni dopo<br />
Gli artefici<br />
<strong>del</strong>l’evoluzione<br />
<strong>del</strong>l’Italia<br />
di Mario Nicoliello<br />
guatamente valorizzato, che scienziati,<br />
tecnici, inventori hanno dato allo sviluppo<br />
<strong>del</strong> processo unitario e all’affermazione<br />
<strong>del</strong>l’Italia quale Paese moderno,<br />
economicamente progredito, dotato<br />
di un’importante base manifatturiera<br />
nonostante le carenze strutturali,<br />
la Fondazione Luigi Micheletti – l’ente<br />
promotore <strong>del</strong> Museo <strong>del</strong>l’industria e<br />
<strong>del</strong> lavoro di <strong>Brescia</strong> – in collaborazione<br />
con Assti (Associazione per la<br />
storia <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>la tecnica in<br />
Italia nell’età <strong>del</strong>l’industrializzazione<br />
Nel 1961, in occasione <strong>del</strong> Centenario <strong>del</strong>l’unificazione nazionale,<br />
tra le diverse iniziative realizzate ci fu anche un album<br />
di figurine, che ripercorreva i cambiamenti avvenuti nel Paese<br />
nell’ultimo secolo. Nella raccolta c’era anche un’intera pagina<br />
dedicata allo sviluppo economico, dove campeggiavano<br />
figurine <strong>del</strong>le prime fabbriche, dei mezzi di trasporto <strong>del</strong><br />
tempo e <strong>del</strong>le fonti energetiche maggiormente in voga. Per i<br />
150 <strong>del</strong>l’Unità al momento non è stata programmata una iniziativa<br />
simile pertanto, durante il convegno organizzato dalla<br />
Fondazione Micheletti, Vittorio Marchis, docente al Politecnico<br />
di Torino, ha provato a immaginare quali volti potrebbero<br />
essere raffigurati sulle figurine che intendessero rievocare l’industrializzazione<br />
<strong>del</strong> nostro Paese. Infatti, come è stato osservato<br />
durante la mattinata di studi da Carlo Giacomo <strong>La</strong>caita,<br />
docente alla Statale di Milano, il Risorgimento non è stato soltanto<br />
quello <strong>del</strong>l’Europa degli Stati liberali, ma “anche quello<br />
<strong>del</strong> processo di industrializzazione”. L’Italia si è modernizzata<br />
sfruttando il confronto tra opinioni, la mobilità <strong>del</strong>le persone,<br />
gli scambi culturali con gli altri Paesi d’Europa. Protagonisti di<br />
questo “fermento culturale”, sono stati dirigenti che hanno<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
<strong>Brescia</strong> <strong>La</strong> relazione di Giuseppe Bertagna<br />
49<br />
Formazione<br />
e lavoro<br />
per lo sviluppo<br />
<strong>La</strong> Fondazione Micheletti, in collaborazione<br />
con Assti e con il Politecnico di Milano, ha<br />
organizzato il convegno “Scienza, tecnica e<br />
industria nei 150 anni di Unità d’Italia”.<br />
In primo piano il rapporto tra scuole e imprese<br />
di Milano) e il Politecnico di Milano<br />
e con il contributo <strong>del</strong>la Fondazione<br />
comunità bresciana ha organizzato nei<br />
giorni scorsi una giornata di studio dedicata<br />
a “Scienza, tecnica e industria<br />
nei 150 anni di Unità d’Italia”.<br />
Duplice a parere degli organizzatori<br />
è stato lo scopo <strong>del</strong> convegno. Da un<br />
lato “dimostrare che l’approccio storico<br />
consente un dialogo fecondo tra<br />
cultura scientifica e cultura umanistica”,<br />
dall’altro “fornire, al mondo <strong>del</strong>la<br />
scuola e alle imprese, materiale e<br />
spunti di riflessione per un rinnovato<br />
incontro tra cultura e industria, indispensabile<br />
per affrontare la globalizzazione<br />
e le nuove sfide imposte dalla<br />
crisi economica”. Per raggiungere questi<br />
obiettivi, il dibattito è stato introdotto<br />
dalla relazione di Giuseppe Bertagna,<br />
docente di Pedagogia all’università<br />
di Bergamo, dedicata al rapporto<br />
tra scuole e imprese. Punto centrale<br />
<strong>del</strong> discorso è stato un nuovo modo di<br />
fare scuola, basato sulla capacità sia<br />
di riflettere sia di elaborare processi e<br />
conseguentemente di creare un dialogo<br />
duraturo tra istituzione scolastica e<br />
mondo imprenditoriale, con quest’ultimo<br />
che deve anzi diventare “una vera e<br />
propria scuola, costituendo una risorsa<br />
formativa su cui puntare”. Secondo<br />
Bertagna la vera sfida consiste perciò<br />
nel “collegare la scuola e l’impresa non<br />
con l’alternanza scuola lavoro, come<br />
fossero cose separate, o con gli stage<br />
nei quali si osserva quello che gli altri<br />
fanno, ma nell’idea di un’impresa come<br />
scuola. A queste condizioni non è<br />
sprecata l’occasione di un apprendistato<br />
formativo”. Citando Rousseau,<br />
il docente ha ribadito come occorra<br />
evitare che i giovani “prima si limitino<br />
a studiare argomenti prettamente teorici,<br />
e successivamente siano gettati<br />
nel mondo <strong>del</strong> lavoro senza la minima<br />
esperienza”. Formazione e lavoro,<br />
dunque, come due facce <strong>del</strong>la stessa<br />
medaglia, che insieme possono contribuire<br />
allo sviluppo <strong>del</strong>la persona.<br />
seguito un percorso formativo di natura politecnica. Nell’album<br />
di figurine immaginario Marchis ha inserito personaggi<br />
che frequentarono il Politecnico di Torino. Primo fra tutti Quintino<br />
Sella, che prima di diventare un economista e ricoprire la<br />
carica di ministro <strong>del</strong>le Finanze, è stato un ingegnere minerario.<br />
Poi a seguire Tommaso Agudio, protagonista <strong>del</strong>la prima<br />
esposizione torinese <strong>del</strong> 1884, importante momento di rinascita<br />
<strong>del</strong> capoluogo piemontese, già da qualche anno non più<br />
Capitale d’Italia. Per finire Marchis ha proposto anche i volti<br />
di Camillo Olivetti, fondatore <strong>del</strong>l’omonima impresa, e Emma<br />
Strada, prima donna laureata in Ingegneria in Italia.<br />
Numerosi sono stati gli scienziati, i tecnici e gli inventori che<br />
hanno contribuito sia all’unificazione sia alla modernizzazione<br />
<strong>del</strong> Paese. Andrea Silvestri, docente al Politecnico di Milano<br />
ha proposto brevi flash su alcuni laureati nell’ateneo milanese<br />
verso la fine <strong>del</strong> XIX secolo o nei primi decenni <strong>del</strong> XX secolo:<br />
Francesco Brioschi, Giuseppe Colombo, Giovanni Battista Pirelli,<br />
Alberto Riva, Ettore Paladini, Giulio Primetti, Carlo Emilio<br />
Gadda, Agostino Rocca, Maria Artini, primo ingegnere elettrotecnico<br />
donna italiano.
50<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Economia e lavoro<br />
Agricoltura Al Centro fiera di Montichiari<br />
<strong>La</strong> Fiera<br />
zootecnica<br />
scalda i motori<br />
<strong>La</strong> manifestazione, che si terrà dall’11 al 13<br />
febbraio, è punto di riferimento <strong>del</strong> comparto<br />
DDall’11<br />
al 13 febbraio, il Centro fiera<br />
<strong>del</strong> Garda ospita la Fiera agricola<br />
zootecnica italiana. Giunta alla sua<br />
83ª edizione, la rassegna che di fatto<br />
inaugura il calendario <strong>del</strong>le manifesaztioni<br />
fieristiche <strong>del</strong> 2011. <strong>La</strong> manifestazione<br />
(forse la più importante<br />
<strong>del</strong> comparto nel panorama nazionale)<br />
proporrà un panorama completo<br />
<strong>del</strong> settore agricolo, con tematiche e<br />
contenuti innovativi ad alto impatto<br />
mediatico, consentendo l’opportunità<br />
di relazione diretta tra produttore/<br />
espositore ed operatore/visitatore, in<br />
di Franco Piovani<br />
un contesto di fiera dinamica e coinvolgente<br />
per l’intero comparto agricolo<br />
e zootecnico nazionale ed internazionale.<br />
Nel programma l’Open Holstein<br />
Show europea dedicata agli allevamenti<br />
di Frisona, organizzata dalle<br />
Associazioni provinciali allevatori di<br />
Verona e <strong>Brescia</strong>, dall’Associazione<br />
nazionale frisona italiana - Anafi, in<br />
collaborazione con il Centro fiera <strong>del</strong><br />
Garda di Montichiari e Veronafiere,<br />
nell’ottica di un’alternanza che vede<br />
negli anni dispari il confronto internazionale<br />
nel <strong>Brescia</strong>no, mentre negli<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
anni pari a Verona. Per gli allevatori<br />
italiani si tratterà di difendere il titolo,<br />
conquistato nel febbraio <strong>del</strong>l’anno<br />
scorso a Fieragricola dall’azienda<br />
agricola Errera Holsteins di Borgoforte,<br />
in provincia di Mantova.<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>la Fiera agricola zootecnica<br />
italiana, ampio spazio sarà assicurato<br />
anche ai giovani conduttori<br />
<strong>del</strong>l’Agafi, la sezione appunto junior<br />
<strong>del</strong>l’associazione di razza Frisona. Un<br />
momento importante, che coinvolge<br />
direttamente nella punteggiatura e<br />
nella valutazione degli animali, gli studenti<br />
degli istituti agrari di tutta Italia.<br />
Importanti specifici momenti di valorizzazione<br />
<strong>del</strong>le produzioni made<br />
in Italy, con lo stand e gli animali <strong>del</strong><br />
mondo Aia e Italialleva, chiavi strategiche<br />
per promuovere la filiera<br />
nazionale e al contempo garantire il<br />
<br />
consumatore finale sul fronte <strong>del</strong>la<br />
provenienza. Riflettori accesi anche<br />
sulla suinicoltura, che nel quadrilatero<br />
<strong>Brescia</strong>, Mantova, Cremona e Lodi<br />
ha una punta avanzata per la salumeria<br />
di qualità.<br />
<strong>La</strong> Fiera agricola zootecnica italiana<br />
di Montichiari porta nel cuore <strong>del</strong>la<br />
pianura padana un evento lungo un<br />
intero weekend in grado di catalizzare<br />
l’attenzione <strong>del</strong> comparto primario,<br />
con espositori, convegni ed<br />
eventi legati alla meccanizzazione, la<br />
mangimistica, le agro-energie, i mezzi<br />
tecnici, la veterinaria e la zootecnia<br />
da reddito.<br />
Fra i temi dei convegni gli aspetti <strong>del</strong>la<br />
Pac dopo il 2013, il reddito nelle<br />
stalle da latte, il rilancio <strong>del</strong>la suinicoltura,<br />
le nuove frontiere <strong>del</strong>le energie<br />
rinnovabili.
Sport<br />
redazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
<strong>La</strong> grinta di capitan Possanzini<br />
Contro i veneti, il primo di una serie di<br />
scontri diretti da vincere assolutamente per<br />
allontanarsi dal penultimo posto in classifica.<br />
Senza pensare al mercato di riparazione,<br />
piuttosto <strong>del</strong>udente, che si chiuderà lunedì<br />
31. Collegamenti in diretta sulle frequenze di<br />
Radio <strong>Voce</strong> (Fm 88.3-88.5). Nel frattempo<br />
è in arrivo a giugno un francobollo celebrativo<br />
per il Centenario (1911-2011)<br />
CComunque<br />
vada, non sarà un successo.<br />
<strong>La</strong> data ultima di chiusura<br />
<strong>del</strong> mercato di riparazione è fissata<br />
alle 19 di lunedì 31 ma in casa<br />
<strong>Brescia</strong> si registra malumore per<br />
una sessione invernale piuttosto<br />
<strong>del</strong>udente. Anche se Gianluca Nani,<br />
secondo un sondaggio, è stato<br />
eletto secondo miglior direttore<br />
sportivo di tutte le società di calcio<br />
professionistiche. E pensare che<br />
l’inizio, con l’arrivo di <strong>La</strong>nzafame<br />
dopo appena due giorni dall’apertura<br />
dei saldi, sembrava promettente.<br />
Invece no: perfino mister<br />
Beretta ha continuato per tutto il<br />
tempo a sostenere l’efficacia di un<br />
gruppo che, nel caso dovesse restare<br />
lo stesso, ha tutte le carte in<br />
regola per salvarsi senza operare<br />
stravolgimenti. A patto, però, che<br />
venga sfoltita notevolmente la rosa.<br />
E l’ultima settimana <strong>del</strong> mercato<br />
ha messo in secondo piano il<br />
ricordo di un giocatore che se n’è<br />
andato già da nove anni. Stiamo<br />
parlando <strong>del</strong>lo “Sceriffo” Vittorio<br />
Mero. Lo scorso 23 gennaio il pensiero<br />
è andato a lui, a quel terribile<br />
incidente automobilistico <strong>del</strong> 2002<br />
che lo ha strappato al calcio e alla<br />
vita. All’affetto <strong>del</strong>la sua famiglia<br />
e dei suoi cari. Il <strong>Brescia</strong> Calcio<br />
ha ritirato la maglia numero 13 in<br />
suo onore ed ogni anno gli intitola<br />
un torneo riservato alle giovani<br />
promesse. In mezzo a tutto ciò, la<br />
stretta attualità non lascia scampo<br />
alle Rondinelle.<br />
Contro il Chievo Verona (terza giornata<br />
di ritorno, domenica alle 12,30<br />
con collegamenti in diretta sugli<br />
88.3-88.5 di Radio <strong>Voce</strong>) c’è bisogno<br />
di una vittoria pesante. È uno<br />
scontro diretto e in casa c’è da invertire<br />
la rotta negativa <strong>del</strong>la prima<br />
parte di campionato. Il penultimo<br />
posto in classifica, ad una sola lunghezza<br />
dalla zona salvezza, rende<br />
le cose molto più difficili. Anche<br />
perché mercoledì 2 febbraio si va<br />
nella Capitale, sponda Roma, per<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Calcio Un francobollo per il Centenario<br />
Tre punti<br />
per credere<br />
nella salvezza<br />
51<br />
di Alessio Andreoli<br />
quella che è considerata una “missione<br />
impossibile”. Nel giro di un<br />
mese, ci si gioca la permanenza in<br />
serie A. Dopo la Roma, sarà tempo<br />
di ospitare la <strong>La</strong>zio (domenica 13),<br />
trasferta con la rinata Udinese sette<br />
giorni dopo, il Lecce in casa (27<br />
febbraio). Il tutto prima <strong>del</strong> trittico<br />
terribile Napoli-Inter-Juventus.<br />
Pensare ad una partita per volta,<br />
l’obiettivo di Caracciolo e compagni.<br />
E proprio l’Airone, appena cinque<br />
reti all’attivo, è stato al centro<br />
di diverse trattative di mercato con<br />
tanto di pista inglese. Il 31 gennaio<br />
è dietro l’angolo, il tempo stringe<br />
e non lo si può lasciare andare anche<br />
perché in avanti le scelte sono<br />
già state fatte e soprattutto perché<br />
l’emergenza è a centrocampo, non<br />
nel reparto avanzato (seppur si segna<br />
con il contagocce e l’infortunio<br />
di Eder abbia fatto tremare la<br />
dirigenza di via Bazoli). Sotto con<br />
il Chievo, dunque, domenica 30 al<br />
Rigamonti. Il secondo di una serie<br />
di scontri diretti che vanno sportivamente<br />
“rivendicati”. Non ci sarà<br />
Sereni fra i pali; piena fiducia ad<br />
Arcari, giocatore che lo scorso anno<br />
proprio nella seconda parte di<br />
campionato è stato fra gli artefici<br />
<strong>del</strong> ritorno in serie A. Mancherà<br />
Berardi, fermato per un turno dal<br />
giudice sportivo (al suo posto potrebbe<br />
rivedersi Zambelli). A proposito<br />
di rientri, Bega ha scontato<br />
il turno di squalifica così come<br />
Diamanti. Su quest’ultimo – però<br />
– pesa il forte attacco influenzale<br />
che lo ha colpito. Febbre smaltita<br />
da Zoboli e Vass, per il resto tutto<br />
da copione con il reparto avanzato<br />
che dovrebbe riproporre la coppia<br />
Possanzini-<strong>La</strong>nzafame al fianco di<br />
Caracciolo.<br />
Infine i festeggimanti per il Centenario<br />
(1911-2011): l’Azienda Filatelica<br />
di Stato di San Marino ha<br />
anuunciato l’emissione di un francobollo<br />
celebrativo a partire da<br />
giugno.
52<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011 Sport<br />
Atletica<br />
Protagonista un imprenditore di Gussago<br />
Dieci maratone<br />
no-stop<br />
nel deserto<br />
Stefano Miglietti tenterà l’impresa: ha scelto<br />
le sabbie <strong>del</strong>l’Egitto (tra il Deserto bianco e il<br />
Gran mare di sabbia) per migliorare il record<br />
PPer<br />
gli amici è soprannominato “il<br />
Miglio”. Stefano Miglietti, bresciano<br />
di Gussago, è pronto a una nuova impresa:<br />
correre 10 maratone, senza fermarsi,<br />
tra il Deserto bianco egiziano e<br />
il Gran Mare di Sabbia. Quest’ultimo<br />
è già stato attraversato in solitaria da<br />
Stefano nel gennaio <strong>del</strong> 2006. Ben 421<br />
i km che l’atleta franciacortino – classe<br />
1967 – dovrà percorrere su terreno<br />
sabbioso cercando di coprire questa<br />
distanza nel minor tempo possibile.<br />
Padre di tre figli, lavora come imprenditore<br />
da quando ha 23 anni. <strong>La</strong>sciato<br />
il tennis si dedica al rugby. L’amore per<br />
la natura lo porta poi a scegliere l’alpinismo<br />
e lo sci-alpinismo, lo sport che<br />
più racchiude in sé le caratteristiche<br />
che lo interessano e lo stimolano. Scala<br />
buona parte dei 4000 metri <strong>del</strong>le Alpi<br />
italiane e svizzere. Nel 2003 partecipa<br />
alla manifestazione “Susitna 100”, nota<br />
gara podistica che si tiene a febbraio<br />
di Mario Ricci<br />
in Alaska e che copre un itinerario di<br />
160 km tra i ghiacci. Qui si qualifica<br />
al quinto posto. Nel 2003 fonda l’Associazione<br />
“Avventurando” per condividere<br />
la passione per l’avventura e<br />
la natura insieme ad alcuni strettissimi<br />
amici. Nel febbraio 2005 partecipa<br />
alla competizione Yukon Artic Ultra,<br />
corsa in mezzo ai ghiacci <strong>del</strong> Canada,<br />
vincendola. A gennaio 2006 attraversa<br />
il deserto egiziano Gran mare di sabbia<br />
in completa autosufficienza. Per realizzare<br />
questa avventura Stefano si è<br />
trainato per tutto il deserto uno speciale<br />
carrettino con ruote, contenente<br />
scorte di acqua, cibo e attrezzature di<br />
sopravvivenza. A oggi nessun uomo ha<br />
mai attraversato un deserto di sabbia<br />
così esteso in questo modo. A dicembre,<br />
poi, attraversa il deserto egiziano<br />
“Gilf Kebir” percorrendo un tragitto<br />
di 340 km in soli tre giorni e cinque<br />
ore ad una velocità media oraria di 9<br />
Al centro, Stefano Miglietti<br />
km/h. A febbraio 2007 vince insieme<br />
all’amico Ghidoni l’edizione 2007 <strong>del</strong>la<br />
Yukon Arctic Ultra e stabilendo il<br />
record assoluto <strong>del</strong>la gara. In soli cinque<br />
giorni e sei ore, hanno percorso<br />
insieme l’intero tragitto <strong>del</strong>la categoria<br />
“300 miglia” in condizioni ambientali<br />
veramente avverse e trainandosi una<br />
slitta <strong>del</strong> peso di 20 km. Il termometro<br />
in quei giorni ha registrato spesso<br />
temperature di 40 gradi sotto zero. A<br />
settembre 2008 attraversa in solitaria il<br />
deserto egiziano detto “Kharafish” che<br />
divide l’oasi di Farafra dall’oasi di Dakhla.<br />
Un terreno di sola sabbia e dune,<br />
mai attraversato da nessuno a piedi. Il<br />
Kharafish è il quinto deserto attraversato<br />
a piedi da Stefano. Questa volta<br />
l’attraversata è avvenuta in velocità,<br />
riposandosi il meno possibile e marciando<br />
anche di notte. L’obiettivo di<br />
Stefano Miglietti è di portare a termine<br />
questa impresa, cercando di stare al di<br />
sotto <strong>del</strong> suo record attuale di 72 ore.<br />
<strong>La</strong> maratona no-stop verrà effettuata<br />
nel corso di quest’ultima settimana di<br />
gennaio. <strong>La</strong> partenza da <strong>Brescia</strong>, con<br />
destinazione Egitto, è avvenuta giovedì<br />
27, mentre il rientro è previsto per<br />
il 3 febbraio.<br />
Pallanuoto Brixia<br />
In Coppa<br />
per brindare<br />
Brixia Leonessa torna in vasca<br />
mercoledì 2 febbraio per la<br />
gara di ritorno dei quarti di<br />
finale <strong>del</strong>la Coppa Len. Grazie<br />
alla sconfitta di misura in<br />
occasione <strong>del</strong>la gara d’andata<br />
(7-6), le calottine biancoazzurre<br />
inseguono il passaggio<br />
<strong>del</strong> turno al PalaSystema<br />
contro il Marsiglia.<br />
Fischio d’inizio alle ore 20<br />
(l’ingresso nell’impianto di<br />
via Rodi è gratuito). Alla Brixia<br />
basterà vincere con due<br />
gol di scarto per accedere alle<br />
semifinali <strong>del</strong> torneo vinto<br />
in precedenza nel 2002, 2003<br />
e 2006. Assente il solo Rath,<br />
per il resto tutti recuperati<br />
da influenze e acciacchi vari.<br />
Questi gli altri incontri in<br />
programma (fra parentesi i<br />
risultati <strong>del</strong>l’andata): Atene-<br />
Koper (8-12), Oradea-Honved<br />
(9-12) e Budapest-Savona (10-<br />
5). (al.an.)
LA VOCE DEL POPOLO<br />
Centro Sportivo Italiano 28 GENNAIO 2011 53<br />
Desenzano Ciclismo e calcio<br />
<strong>La</strong> Coppa<br />
di Sant’Angela<br />
di Michele <strong>Brescia</strong>ni<br />
Sta diventando una classica <strong>del</strong> mese di gennaio la<br />
coppa Sant’Angela Merici, organizzata nelle vicinanze<br />
<strong>del</strong>la festa patronale di Desenzano dall’Uso Duomo<br />
in collaborazione con il Csi <strong>Brescia</strong>. Ciclismo,<br />
calcio giovanile e calcio femminile hanno animato<br />
il fine settimana <strong>del</strong> basso Garda. Le due ruote hanno<br />
affrontato un tracciato bello dal punto di vista<br />
tecnico e paesaggistico, disegnato anche quest’anno<br />
da Egidio Vertua, che si snoda per 6,3 km tra i<br />
colli Reciago e Pusonaro e le paludi <strong>del</strong> Vallio, nei<br />
pressi <strong>del</strong>l’ospedale <strong>del</strong>la cittadina gardesana. Ben<br />
117 i corridori al via, in aumento rispetto allo scorso<br />
anno anche perché la giornata è stata veramente<br />
splendida, con un sole di quelli che non si vedevano<br />
da qualche tempo. <strong>La</strong> corsa non ha avuto storia:<br />
anche quest’anno Fabio Pasquali (M1, Nuova Pata<br />
Team Arka) ha conquistato il trofeo facendo il vuoto<br />
sin dalle fasi iniziali, nonostante un tentativo di<br />
resistenza di Bazzani (Zaina Club) il quale si è però<br />
dovuto arrendere all’allungo <strong>del</strong>l’avversario sulle<br />
strade <strong>del</strong> Mericianum. Questi i rilievi al passaggio<br />
di località Ca’ <strong>del</strong> Diaol, nel punto più elevato <strong>del</strong><br />
circuito: al primo giro Pasquali e Bazzani sono tran-<br />
Calcio giovanile, basket e sci<br />
In campo a Bovezzo<br />
Sabato 22 gennaio è iniziato l’VIII torneo indoor di<br />
calcio giovanile che animerà l’oratorio e il palazzetto<br />
<strong>del</strong>lo sport di Bovezzo fino a domenica 30 gennaio.<br />
In campo 30 formazioni di bambini suddivise in 4 tornei<br />
per anno di nascita (dal 2000 al 2003). Oltre alla<br />
competizione c’è stato spazio per la riflessione. Dopo<br />
l’incontro che ha visto il giocatore <strong>del</strong> <strong>Brescia</strong> Marco<br />
Zambelli raccontare il suo percorso dall’oratorio alla<br />
serie A ad adolescenti e giovani, questa sera sarà la<br />
volta di don Elio Cesari – <strong>del</strong>egato per la pastorale giovanile<br />
dei Salesiani <strong>del</strong> nord Italia – che incontrerà genitori<br />
e collaboratori <strong>del</strong>l’oratorio parlando <strong>del</strong>l’oratorio<br />
come di una realtà di oggi e una scommessa<br />
per domani. <strong>La</strong> manifestazione offre spunti in grado<br />
di far respirare il vero profumo <strong>del</strong>lo sport. Il ricavato<br />
sitati insieme con un distacco di circa 20’’ sulla coppia<br />
di inseguitori Fappani – Colombo. Al secondo<br />
giro il distacco tra il primo ed il secondo diventa di<br />
quasi mezzo minuto, con gli inseguitori a rosicchiare<br />
qualcosa su Bazzani e al terzo passaggio il ritardo<br />
degli inseguitori sull’uomo in fuga supera il minuto.<br />
Oltre al ciclismo, come detto, hanno arricchito la<br />
festa patronale di Desenzano due tornei riservati<br />
al calcio giovanile e femminile. Il XXX torneo Ato<br />
Gas ha visto competere le squadre <strong>del</strong>la categoria<br />
Top Junior <strong>del</strong> calcio a 7. A conquistare il trofeo è<br />
stato il Ponte san Marco, che ha battuto in finale i<br />
padroni di casa <strong>del</strong> Duomo per 2-0 (Plebani e Nika<br />
i marcatori). Al terzo posto si è classificato il Rivoltella,<br />
vincitore <strong>del</strong>la finalina sul Castelmella. Capocannonieri<br />
<strong>del</strong> torneo, ex-aequo, Scalvini <strong>del</strong> Rivoltella<br />
e Baronio <strong>del</strong> Castelmella. Il torneo femminile<br />
ha registrato le partecipazioni di Duomo, Novagli,<br />
Prevalle e San Francesco. Proprio quest’ultimo si<br />
è aggiudicato il successo battendo le desenzanesi<br />
nella finale per 4-1, con la tripletta <strong>del</strong>la Germani.<br />
In casa San Francesco è andato anche il premio<br />
<strong>del</strong> capocannoniere, con Bellandi autrice di cinque<br />
reti nel corso <strong>del</strong>la manifestazione. Al terzo posto<br />
sono arrivate le ragazze <strong>del</strong> Prevalle, impostesi su<br />
Novagli per 3-0.<br />
<strong>del</strong> torneo “Una squadra per la vita” sarà devoluto<br />
all’Abe, associazione che aiuta i bambini emopatici.<br />
Basket. <strong>La</strong> prima gara <strong>del</strong> girone di ritorno dà il via<br />
alla fuga verso le finali provinciali. Nel girone arancione<br />
Team 87 difende il primato dilagando a Monticelli<br />
Brusati (91-52). Mascalzoni Sebini tengono il passo<br />
<strong>del</strong>la capolista imponendosi sui Jackals 95-56, mentre<br />
Torbole rafforza la sua posizione sul terzo gradino<br />
<strong>del</strong> podio espugnando Ome con un 59-41. In questa<br />
giornata la sfida più equilibrata è stata Volta-Virtus,<br />
vinta dai mantovani 60 a 54. Nel girone blu la capolista<br />
Basket Pallata deve sudare parecchio per avere<br />
la meglio sui Senior (61-57). I Panthers passeggiano<br />
contro Bovezzo (72-56), New Basket si schioda dall’ultimo<br />
posto e agguanta Botticino (67-56), mentre Smv<br />
Ginnastica artistica<br />
e judo sugli scudi<br />
Sarà un fine settimana importante quello<br />
che si apprestano a vivere gli atleti di judo<br />
e ginnastica artistica, pronti a dare il meglio<br />
per scalare i podi provinciali.<br />
I judoka calcheranno il tatami a partire dalle<br />
9.30 di domenica al palazzetto comunale di<br />
Ronca<strong>del</strong>le in occasione <strong>del</strong>la seconda gara<br />
provinciale targata Csi. I primi a cimentarsi<br />
negli incontri in Ne Waza (lotta a terra) saranno<br />
ragazzi e fanciulli (9.30), bambini di<br />
5 anni (10.30) e bambini (11). Solo gli esordienti<br />
(sul tatami dalle 12) combatteranno<br />
in Taci Waza (lotta in piedi).<br />
I ginnasti si esibiranno davanti ai giudici<br />
arancioblu in corpo libero, trave e volteggio<br />
a partire da sabato. Ad aprire la due giorni<br />
<strong>del</strong>la seconda gara provinciale saranno<br />
pulcine, lupette e tigrotte junior e large,<br />
in gara dalle 15.15. Due ore più tardi sarà<br />
la volta di allieve e ragazze large. Domenica<br />
mattina largo a ragazze, junior e maschi<br />
medium alle 9.15, seguiti alle 11 dalle<br />
allieve medium e alle 13.20 dalle tigrotte<br />
medium. Chiuderanno il sipario sull’evento<br />
pulcine e lupette medium alle 16.10. Il<br />
calendario stagionale <strong>del</strong>la ginnastica artistica<br />
vivrà la sua tappa successiva il 19 e 20<br />
febbraio a Canneto sull’Oglio in occasione<br />
<strong>del</strong>la prima prova regionale. <strong>La</strong> seconda, invece,<br />
sarà in terra bresciana – a Gottolengo<br />
– il 9 e 10 aprile. Maggio, invece, sarà il<br />
mese <strong>del</strong> trofeo Planet Gym, in programma<br />
domenica 22 a Pavone Mella, poi largo al<br />
Gran premio nazionale di Lignano Sabbiadoro<br />
dal 9 al 13 giugno.<br />
cade sotto i colpi <strong>del</strong> S. Luigi Gonzaga: finisce 64-73.<br />
Sci. 120 atleti hanno preso parte allo slalom gigante di<br />
Montecampione. A stabilire il miglior tempo assoluto<br />
è stato Maxime Mazzola (Pol. Grignaghe). Il maggior<br />
numero di vittorie individuali premia lo Sci Cai Edolo,<br />
mentre lo Sci Club Pisogne si è confermato primo nella<br />
graduatoria di società. Conferma il primo posto nella<br />
categoria adulti il portabandiera <strong>del</strong> Montorfano Ski<br />
Team Simone Bignotti. <strong>La</strong> compagine bresciana sorride<br />
anche con Veronica Loda, bronzo nelle senior femminili.<br />
<strong>La</strong> terza prova sarà domenica al Passo <strong>del</strong> Tonale.<br />
Formazione. Il 19 e 20 febbraio Coverciano ospita un<br />
master dedicato all’organizzazione <strong>del</strong> sistema sportivo<br />
italiano. Sono cento i posti disponibili per i dirigenti.<br />
Per informazioni www.csi-net.it.
54<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
Condannare il peccato,<br />
non il peccatore<br />
Egr. direttore,<br />
i fatti politici degli ultimi tempi inducono<br />
ad interrogarsi, in modo sempre<br />
più stringente, su quale sia il modo di<br />
atteggiarsi al loro cospetto. Scandalizzarsi<br />
o provare compassione? Credo<br />
che i fatti personali che riguardano<br />
direttamente un uomo che è anche il<br />
Presidente <strong>del</strong> Consiglio (e che perciò<br />
stesso sono fatti “politici”) ci inducano<br />
a riflettere aldilà e oltre le reazioni<br />
di “pancia” di cui l’etere è colmo e<br />
che altro non fanno che colludere colpevolmente<br />
con coloro che “alla pancia”<br />
da sempre parlano. Collusione<br />
che finisce per lasciar terminare ogni<br />
ragionamento con vissuti, più o meno<br />
espressi, <strong>del</strong> tipo “così fan tutti”, “non<br />
si salva più nessuno”, “non esiste la<br />
verità”, “dove andremo a finire”. Condannare<br />
o scandalizzarsi, dunque? Oso<br />
dire che nessuno dei due è un comportamento<br />
cristianamente accettabile.<br />
Ed entrambi sono diversissimi dall’indignarsi.<br />
Colui che condanna e si scandalizza<br />
immette nell’azione un tale pathos<br />
personalizzante che finisce per diventare<br />
una competizione nella quale<br />
colui che condanna ritiene se stesso<br />
migliore <strong>del</strong> condannato. In questo<br />
modo, si riproduce in sedicesimo da<br />
un lato la competizione tra i discepoli<br />
di Gesù su “chi è il migliore”, dall’altro<br />
si incorre inevitabilmente nel peccato<br />
“<strong>del</strong>la trave e <strong>del</strong>la pagliuzza” evange-<br />
Omnibus<br />
liche. Nel novero, giusto per guardare<br />
la mia, di trave, mi ci metto anch’io, a<br />
iniziare da tutte le volte che “mi sono<br />
sfuggite” battute o battutine di chiaro<br />
stampo maschilista, più o meno velatamente<br />
irridenti al genere femminile.<br />
Dunque, come posso “permettermi”<br />
di esprimermi in merito, io che<br />
per primo sono un peccatore? Ecco,<br />
credo che qui intervenga l’indignazione,<br />
che a mio avviso è parente stretta<br />
<strong>del</strong>la “compassione”. Rilevo la necessità<br />
non tanto che si parta all’attacco<br />
di un uomo che evidentemente non sta<br />
bene, in primis con se stesso. E occorrerebbe<br />
che, in positivo, si parlasse di<br />
“indignazione” verso mo<strong>del</strong>li di riferimento<br />
che vanno incistandosi e che<br />
occorre riconoscere nel loro pervasivo<br />
nuocere a tutta l’umanità, peraltro<br />
“redenta”. Così, una volta riconosciuto<br />
obiettivamente il pericolo, combattere<br />
con la positività <strong>del</strong> proprio operare.<br />
Parlo nel concreto degli atteggiamenti<br />
e dei comportamenti di famiglie e di<br />
comunità che si attrezzino meglio per<br />
trascorrere il tempo <strong>del</strong>la vita comune<br />
cercando di stimolare al loro interno<br />
il confronto, l’armonia; immagino<br />
giornate che contengano in sé l’idea di<br />
una temporalità amorosa come dono<br />
di Dio, che si contrapponga a un’idea<br />
<strong>del</strong> tempo che scorre sempre uguale<br />
a se stesso, come fosse un contenitore<br />
da riempire angosciati dalla paura<br />
<strong>del</strong> vuoto (<strong>del</strong>la morte?). I cristiani sono<br />
chiamati a vagheggiare qualcosa di<br />
ben più profondo e di meno contingen-<br />
Avvenimenti<br />
28 gennaio 1949<br />
A seguito <strong>del</strong> Congresso <strong>del</strong>l’Aja viene<br />
costituito il Consiglio d’Europa con sede<br />
a Strasburgo<br />
Le ricette <strong>del</strong>la settimana<br />
Acciughe al forno<br />
Ingredienti: 800 grammi di acciughe, 3 spicchi di aglio, 4 cipolle<br />
rosse di Tropea, 5 filetti d’acciughe sott’olio, pangrattato, prezzemolo,<br />
basilico, 60 grammi di burro, olio extravergine d’oliva,<br />
sale, pepe.<br />
Preparazione: Mondare e lavare le acciughe. Preparare un soffritto<br />
con olio e burro, e un trito di cipolle, aglio, prezzemolo e<br />
basilico. In una pirofila, alternare uno strato di acciughe e uno<br />
di soffritto, fino a esaurimento degli ingredienti. Finire con uno<br />
strato di acciughe, coprire di pangrattato. Condire con olio e<br />
infornare per circa mezz’ora in forno preriscaldato a 180 gradi.<br />
Cara <strong>Voce</strong><br />
direttore@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità<br />
dei firmatari <strong>del</strong>le lettere. Nelle lettere è necessario indicare in<br />
modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive<br />
per renderne possibile l’identificazione. <strong>La</strong> redazione si riserva il diritto di sintetizzare,<br />
senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo<br />
2.500 battute). <strong>La</strong> pubblicazione di una lettera non implica la condivisione <strong>del</strong><br />
suo contenuto da parte <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> giornale. Non saranno pubblicate<br />
lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”,<br />
via Callegari, 6 - 25121 <strong>Brescia</strong> o via mail a direttore@lavoce<strong>del</strong>popolo.it.<br />
te <strong>del</strong> reclamare “elezioni subito!”. Siamo<br />
chiamati alla “vera rivoluzione” (la<br />
conversione) che sta alle elezioni come<br />
il farmaco salvavita al sintomatico.<br />
Auspico, per concludere, che aldilà dei<br />
risvolti politico/partitici che verranno<br />
e verso i quali occorrerà prendere una<br />
posizione attiva, i presunti comportamenti<br />
<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio mi<br />
inducano, ogni giorno, a vigilare sulla<br />
mia personale quota di solitudine affettiva,<br />
quella che potrebbe indurmi a<br />
considerare il femminile come sem-<br />
29 gennaio 1916<br />
Durante la Prima guerra mondiale Parigi<br />
viene bombardata dagli zeppelin tedeschi<br />
per la prima volta<br />
Baccalà alla panna<br />
plice appendice o propaggine e non<br />
invece a prenderne consapevolezza<br />
in qualità di “compagna” e di “aiuto”.<br />
Come dire, che c’è da far voti perché,<br />
dentro ognuno di noi, eros non arrivi<br />
a prevaricare, pervertendolo, agape.<br />
Questo è anche l’augurio che mi<br />
sento, fraternamente, di rivolgere al<br />
nostro Presidente <strong>del</strong> Consiglio: che<br />
l’illuminazione <strong>del</strong>la Grazia gli consenta<br />
di uscire da quella che ha tutti i<br />
connotati di una mortifera solitudine.<br />
Giammaria Manerba<br />
30 gennaio 1948<br />
Muore, per mano di un fanatico indù,<br />
Gandhi, il “Mahatma”, teorico <strong>del</strong>la non<br />
violenza e protagonista <strong>del</strong>la lotta per<br />
l’indipendenza <strong>del</strong>l’India<br />
Ingredienti: 600 grammi di baccalà ammollato, farina, mezza<br />
cipolla, 50 cl di latte, 25 cl di panna liquida, prezzemolo, burro,<br />
olio extravergine d’oliva, sale.<br />
Preparazione: Diliscare il baccalà, farlo a pezzi regolari e friggerlo<br />
velocemente, infarinato, in olio bollente. Scolarlo e metterlo<br />
in una pirofila unta di burro. Soffriggere la cipolla tritata<br />
in 25 g di burro, bagnatela col latte e farla bollire moderatamente<br />
10 minuti. Versare il prezzemolo tritato sul baccalà, insieme<br />
alla cipolla. Cuocere in forno caldo a 200 gradi circa 40<br />
minuti. Bagnarlo con la panna a metà cottura e servire caldo.
Sorpresa e stupore<br />
Egr. direttore,<br />
credo che tanti come me siano rimasti<br />
“di stucco” per la dedica <strong>del</strong>l’intera<br />
copertina al Presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />
proprio mentre si accavallano notizie<br />
sconcertanti sulla sua vita privata. Capisco<br />
che “<strong>Voce</strong>” va messa in stampa a<br />
metà settimana quando e card. Bertone<br />
e Papa non avevano ancora espresso<br />
con linguaggio diplomatico il loro<br />
richiamo. Non si tratta di divisioni tra<br />
sinistra e destra; si tratta solo di non<br />
aiutare i lettori a vedersi proposto come<br />
campione una persona che è andata<br />
oltre la “moralità comune”: ossia<br />
un nucleo condiviso di forme di rispetto<br />
per sé e per gli altri. Trattandosi poi<br />
di un Capo di governo credo che il suo<br />
comportamento abbia un riscontro negativo<br />
anche sulla nazione intera. Con<br />
questo messaggio – una copertina è un<br />
messaggio più forte <strong>del</strong>l’articolo che lo<br />
segue – credo davvero che confonda le<br />
idee a molti affezionati lettori di “<strong>Voce</strong>”<br />
come me. In fondo ci stiamo chiedendo<br />
storditi perché non si è reso disponibile<br />
a difendersi in tribunale.<br />
Angelo Chiappa<br />
Difendere la vita, sempre<br />
Egr. direttore,<br />
tutti si sono (giustamente) rallegrati<br />
<strong>del</strong>la fresca notizia che la ditta farmaceutica<br />
italiana da cui viene sintetizzato<br />
il Pentothal (la sostanza usata, in com-<br />
31 gennaio 1953<br />
In Olanda e in Belgio un imponente muro<br />
d’acqua si abbatte sulle dighe allagando il<br />
territorio e causando 1800 morti<br />
binazione con altre due, per l’iniezione<br />
letale sui condannati a morte nelle carceri<br />
americane) smetterà di produrlo,<br />
provocando di fatto (almeno per parecchio<br />
tempo) la sospensione di tutte<br />
le esecuzioni in programma negli Usa.<br />
Ma i paladini <strong>del</strong>le meritorie campagne<br />
contro la pena di morte, scenderanno in<br />
campo con lo stesso zelo per chiedere<br />
ad altre case farmaceutiche di smettere<br />
di produrre la Ru486 e tutti gli altri farmaci<br />
usati per gli aborti volontari, che<br />
non sono altro che pure e semplici esecuzioni<br />
capitali di innocenti?<br />
Adriana Pozzi<br />
<strong>La</strong> piaga <strong>del</strong>la lebbra<br />
L’esperto risponde a cura <strong>del</strong>le Acli <strong>Brescia</strong>ne<br />
Egr. direttore,<br />
domenica 30 gennaio si ripete l’annuale<br />
appuntamento che ha lo scopo di evidenziare<br />
le difficili condizioni dei malati<br />
di lebbra ed è quindi necessario sensibilizzare<br />
le nostre coscienze per modificare<br />
le scelte di vita di ogni giorno<br />
secondo le esigenze <strong>del</strong> Vangelo. Come<br />
sappiamo, la lebbra è una malattia odiosa<br />
perché nasce dalla povertà e dal facile<br />
contagio, sfigura l’integrità <strong>del</strong> corpo,<br />
provocando fortissimi dolori. Oltre alla<br />
sofferenza fisica, questi malati, soffrono<br />
anche l’emarginazione <strong>del</strong>la società.<br />
I lebbrosi nel mondo superano i 10<br />
milioni. Da diversi anni questo numero<br />
rimane pressoché invariato perché le<br />
circa 250mila guarigioni nell’arco di un<br />
anno, equivalgono ai nuovi contagiati.<br />
Di fronte a questi dati, viene spontaneo<br />
1° febbraio 1896<br />
A Torino viene rappresentata per la prima<br />
volta “<strong>La</strong> Bohème” di Giacomo Puccini<br />
D.: Sono un insegnante e andrò in pensione dal prossimo settembre, ho già presentato<br />
domanda di pensione ed ho anche rassegnato le dimissioni. <strong>La</strong> segreteria<br />
<strong>del</strong>la mia scuola, però, mi dice che devo confermarle con una nuova procedura informatica.<br />
Volevo sapere come dovevo comportarmi.<br />
R.: In effetti, in base al D. M. n. 99 <strong>del</strong> 28.12.2010 e alla Circolare Ministeriale n.<br />
100 <strong>del</strong> 29.12.2010, pur avendo già rassegnato le dimissioni è necessario che le confermi<br />
entro l’11 febbraio tramite la procedura web Polis disponibile sul sito internet<br />
www.istruzione.it, dopo aver provveduto a dotarsi <strong>del</strong>la casella di posta elettronica<br />
istituzionale – con dominio “istruzione.it” – <strong>del</strong>la relativa password e <strong>del</strong><br />
codice personale definitivo.<br />
porsi la domanda: cosa possiamo fare<br />
per sconfiggere questa grave malattia?<br />
Per rispondere a questo interrogativo ci<br />
viene in aiuto San Paolo facendoci riflettere<br />
su questa frase: “È indegno partecipare<br />
alla Messa e rimanere indifferenti<br />
verso i fratelli che soffrono”. Se questa<br />
esortazione di San Paolo venisse accolta<br />
da tutti quelli che partecipano all’Eucaristia,<br />
la lebbra avrebbe gli anni contati,<br />
e noi qualche responsabilità in meno.<br />
Gianfranco Bertoglio<br />
Una beatificazione attesa<br />
Egr. direttore,<br />
quando ho appreso la notizia <strong>del</strong>la beatificazione<br />
di Giovanni Paolo II, mi sono<br />
rallegrato. Con la sua decisione Benedetto<br />
XVI, che non ha mai mostrato<br />
dubbi sulla santità <strong>del</strong> predecessore,<br />
<strong>del</strong> quale fu per oltre un ventennio fe<strong>del</strong>e<br />
e prezioso collaboratore, ratifica<br />
quello slogan che gruppi ben organizzati<br />
di fe<strong>del</strong>i lanciarono il giorno dei<br />
funerali di Wojtyla: “Santo subito”. In<br />
effetti la grande impressione che fece<br />
la morte <strong>del</strong> Pontefice, e l’ininterrotto<br />
pellegrinaggio alla sua tomba, mostrano<br />
come esista e sia diffusa la sua fama<br />
di santità. Non vorrei, però, che si creassero<br />
dei confronti tra i vari Pontificati,<br />
in quanto ogni Papa va riletto alla luce<br />
<strong>del</strong> contesto storico in cui è vissuto.<br />
Certo di Giovanni Paolo II mi ricorderò<br />
la sua spiritualità e il suo straordinario<br />
esempio di accettazione <strong>del</strong> dolore.<br />
Lettera firmata<br />
2 febbraio 1943<br />
Con la resa <strong>del</strong>la VI armata <strong>del</strong> feldmaresciallo<br />
Friedrich Paulus ha termine la battaglia<br />
di Stalingrado<br />
<br />
Spettacolo con “<strong>Voce</strong>”<br />
Vinci due biglietti per “Certe notti”<br />
con Aterballetto, lo show con<br />
le canzoni di Ligabue il 5 febbraio<br />
alle 21 al Pala<strong>Brescia</strong>. Vinci anche<br />
due biglietti per il musical “Il libro<br />
<strong>del</strong>la giungla” promosso da Faustini<br />
al Pala<strong>Brescia</strong> il 6 febbraio alle<br />
16. Spedisci il tagliando entro il<br />
28 gennaio a “Spettacolo con ‘<strong>Voce</strong>’”<br />
presso “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”<br />
in via Callegari 6, 25121, <strong>Brescia</strong>.<br />
Cristian Vedovello e Vanessa Beretta<br />
hanno vinto i biglietti per<br />
“80 voglia di ‘80”.<br />
“Certe notti”<br />
“Il libro <strong>del</strong>la giungla”<br />
Nome<br />
Cognome<br />
Telefono<br />
LA VOCE DEL POPOLO<br />
28 GENNAIO 2011<br />
IN COLLABORAZIONE CON:<br />
VOCESAS<br />
3 febbraio 1957<br />
Prende avvio sulla rete Rai Programma<br />
Nazionale il contenitore “Carosello”<br />
Auguri<br />
Ospitaletto<br />
95 anni per Paola<br />
Il 24 gennaio Paola Gazzoli vedova<br />
Bergomi ha compiuto 95 anni. Storica<br />
abbonata di “<strong>Voce</strong>”, legge ancora<br />
abitualmente il settimanale. È stata<br />
festeggiata dal fratello, dalla sorella<br />
e dalle rispettive famiglie (figli, nuore,<br />
generi, nipoti e pronipoti). Anche<br />
la redazione si unisce agli auguri per<br />
il traguardo raggiunto.<br />
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