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Brescia - La Voce del Popolo

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (<strong>Brescia</strong>) - € 1,00<br />

LA VOCE<br />

DEL POPOLO<br />

n° 4<br />

Lode 1<br />

di Francesca Bernacchia<br />

Non va di moda l’inutilità, e la lode a Dio è decisamente inutile, non produttiva ed<br />

anche illogica, poiché Dio è già cantato da innumerevoli schiere di creature angeliche.<br />

Ma è proprio tale mancanza di utile che rende l’atto prezioso, come uno spreco offerto<br />

a chi non sarà mai eguagliato dal valore <strong>del</strong>l’offerta stessa.<br />

È questa la gioia di Dio che circola nei cieli? <strong>La</strong> lode è giustizia verso la bellezza,<br />

soprattutto la bellezza ignorata. Che cosa può maggiormente spingere il cuore, se non<br />

la constatazione che colui che continua a elargire è ignorato, incompreso, non visto,<br />

come inezia a fianco <strong>del</strong>la quale passare senza peso? Eppure i cieli continuano a disegnare<br />

tramonti, la terra continua a ruotare instancabile per darci stabilità, gli elementi non cessano<br />

di mescolarsi e distinguersi per nutrire ogni cosa, uno sguardo continua a coprire con l’ombra il<br />

nostro cammino non rettilineo e strano. È in questo “continuare” che si registra la meraviglia. Al di<br />

là di ogni pur legittimo dubbio di inesistenza.<br />

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SETTIMANA NALE DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 28 GENNAIO 2011<br />

Vivendo<br />

con lui<br />

A pochi giorni dall’annuncio <strong>del</strong>la beatificazione<br />

di Giovanni Paolo II, il card. Giovanni Battista Re, bresciano<br />

e per molti anni stretto collaboratore <strong>del</strong> Papa polacco,<br />

traccia per “<strong>Voce</strong>” il profilo <strong>del</strong> grande Pontefice<br />

che sarà elevato il 1° maggio 2011 agli onori degli altari


sommario<br />

Il fatto<br />

<strong>La</strong> beatificazione di Giovanni Paolo II.<br />

Quel ponte tra cielo e terra 04<br />

di Giovanni Battista Re<br />

Popoli e continenti<br />

Cei. <strong>La</strong> società,<br />

comunità educante 07<br />

a cura di M.Michela Nicolais<br />

Ecclesia<br />

Oratori.<br />

Una missione da rinnovare 17<br />

di Gabriele Bazzoli<br />

Paesi e parrocchie<br />

<strong>La</strong> speranza<br />

è il motore <strong>del</strong>la Leonessa 22<br />

di Luciano Febbrari<br />

Don Antonioli:<br />

le stagioni <strong>del</strong>la fede 31<br />

di Ermete Giorgi<br />

Cultura e comunicazione<br />

Perché stare nella rete?<br />

Se lo chiede Benedetto XVI 35<br />

di Michele Sorice<br />

Paolo VI. Pregare non è solo<br />

muovere le labbra 38<br />

di Antonello Miuri<br />

Economia e lavoro<br />

Formazione e lavoro<br />

per lo sviluppo 49<br />

di Mario Nicoliello<br />

Sport<br />

<strong>Brescia</strong> calcio.<br />

Tre punti per credere nella salvezza 51<br />

di Alessio Andreoli<br />

4<br />

Cara <strong>Voce</strong> 54<br />

<strong>La</strong> notte può coprire un fiore, non il suo profumo<br />

(E. Oliviero)<br />

Parte da Darfo Boario Terme la terza stagione de “Il coraggio di vivere” il monologo, scritto<br />

e interpretato da Emanuele Turelli, che racconta la storia di Nedo Fiano, ebreo italiano,<br />

reduce dal campo di sterminio di Auschwitz e da altri sei campi, fra cui quello di Buchenwald,<br />

dove fu liberato, dopo oltre un anno di prigionia, dalle truppe americane, l’11 aprile<br />

<strong>del</strong> 1945. <strong>La</strong> terza stagione ha richiamato l’interesse di istituti scolastici, associazioni e enti<br />

locali. Il monologo di Turelli ha esordito il 22 gennaio a Darfo Boario Terme, nel plesso<br />

scolastico “Darfo 2” davanti al pubblico studentesco. Il giorno <strong>del</strong>la memoria (27 gennaio)<br />

Turelli ha raccontato “Il coraggio di vivere” agli studenti di Bagnolo Mella e in prima serata<br />

(ore 20.45) a Cellatica nel Palazzo <strong>del</strong>la Cultura. <strong>La</strong> sera successiva il monologo va in scena<br />

nel teatro parrocchiale di San Pancrazio a Palazzolo, mentre sabato 29, alle 10 <strong>del</strong> mattino,<br />

sarà la volta <strong>del</strong> teatro parrocchiale di Gavardo, per il pubblico studentesco; in replica<br />

il giorno successivo (domenica 30 gennaio, ore 16.30, auditorium Zane) nell’ambito <strong>del</strong>le<br />

iniziative volte a ricordare il bombardamento che costò decine di vite umane alla comunità<br />

gavardese. Sabato 5 febbraio, altre due tappe: alle 10 <strong>del</strong> mattino Turelli racconterà il suo<br />

monologo ai ragazzi <strong>del</strong>le scuole medie di Ospitaletto, mentre in serata, sempre al Teatro<br />

Agorà, sarà la volta <strong>del</strong> pubblico adulto, alle ore 21. Chiusura prevista in Valle Camonica, a<br />

Piancogno (teatro parrocchiale, ore 21) venerdì 11 febbraio. Turelli racconta le vicende di<br />

Nedo Fiano in forma diretta e coinvolgente, proponendo un prodotto che inquadra il periodo<br />

storico ma che fa leva sulla storia di Nedo e dei suoi cari prima a Firenze, poi al carcere<br />

<strong>del</strong>le Murate, poi a Fossoli, poi a Auschwitz, poi a Stutthoff, Stoccarda, Krawinkel, Oudhroff<br />

e Bunchenwald, nel periodo compreso fra il 1938 e il 22 aprile <strong>del</strong> 1945.<br />

« Corsivo di Angelo Onger<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

Se fossi un credulone direi che su villa S. Martino<br />

di Arcore grava il malocchio. Acquisita<br />

dalla famiglia Casati-Stampa nell’Ottocento,<br />

l’ultimo rampollo, il marchese Camillo, morì<br />

suicida a Roma, nel 1970, dopo avere ucciso<br />

la moglie e il giovane amante. L’ereditiera,<br />

la figlia Anna Maria, avendo nel frattempo<br />

lasciato l’Italia, decise di vendere l’intera<br />

proprietà San Martino nel 1974 con la mediazione<br />

<strong>del</strong> suo legale l’avvocato Cesare<br />

Previti all’allora imprenditore edile Silvio<br />

Berlusconi (la villa, era valutata per il solo<br />

bene immobile per circa 1.700 milioni di lire)<br />

in cambio <strong>del</strong>la cifra, molto inferiore alla<br />

valutazione, di 500 milioni di lire in titoli<br />

azionari (di società non quotate in borsa),<br />

pagamento dilazionato nel tempo. L’ereditiera<br />

non riuscì a monetizzare, se non con<br />

un accordo con gli stessi Previti e Berlusco-<br />

“Il coraggio di vivere”:<br />

Emanuele Turelli<br />

racconta la storia<br />

di Nedo Fiano<br />

Donne allo sbando senza compagnia<br />

Direttore responsabile: Adriano Bianchi<br />

Direzione - Redazione - Amministrazione e Abbonamenti:<br />

Via Callegari, 6 - 25121 - <strong>Brescia</strong> - Tel. 030 44250<br />

Fax 030 3757897 - E-mail: redazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

amministrazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Abbonamenti: Ordinario a 47,00 euro - Sostenitore a 55,00 euro<br />

- Estero V.A. a 85,00 euro.<br />

Sped. A.P. - 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96<br />

Filiale di <strong>Brescia</strong> - C C Postale n° 18881250.<br />

ni (nel corso <strong>del</strong>l’affare diventati compagni<br />

di merende), che riacquistarono i titoli per<br />

250 milioni, ossia la metà di quanto era stato<br />

pattuito.<br />

Adesso è diventata il teatro <strong>del</strong> bunga bunga,<br />

spettacolo di uno squallore devastante.<br />

Ma non è che fuori l’aria che si respira sia<br />

migliore. Sul “Corriere <strong>del</strong>la Sera” di mercoledì<br />

19 gennaio, in prima pagina, è stato<br />

pubblicato un commento in cui Piero<br />

Ostellino, già direttore <strong>del</strong> quotidiano, con<br />

la preoccupazione di difendere “l’immagine<br />

e la dignità <strong>del</strong> Paese”, ha scritto: “Una<br />

donna che sia consapevole di essere seduta<br />

sulla propria fortuna e ne faccia – diciamo<br />

così – partecipe chi può concretarla non è<br />

automaticamente una prostituta. Il mondo<br />

è pieno di ragazze che si concedono al professore<br />

per goderne l’indulgenza all’esame<br />

Pubblicità - Concessionaria <strong>Voce</strong> Media Pubblicità:<br />

Via Callegari, 6 - <strong>Brescia</strong> - Tel. 030 28 08 966 - Fax 030 28 09 371<br />

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Tariffe: Commerciali a modulo (base mm. 50 altezza mm. 37)<br />

euro 40 - Redazionali euro 1 al mm. - Finanziari 1,5 euro per mm. col.<br />

- I prezzi si intendono esclusi di IVA e diritti.<br />

Impaginazione e grafica:<br />

Paolo Pedraccini - Ernesto Olivetti


2 <strong>La</strong><br />

Buone notizie<br />

<strong>Brescia</strong>:<br />

l’Opal propone<br />

la 2ª rassegna<br />

cinematografica<br />

Qual è la relazione tra conflitti e migrazioni di popoli? Ci possono essere vari modi per affrontare<br />

un discorso importante e di grande impatto socio-emotivo come questo e, scegliere<br />

di parlare di tutto ciò attraverso l’universale linguaggio cinematografico può essere una<br />

soluzione davvero innovativa. “Migrazioni forzate e conflitti – Storie di persone e di armi”<br />

è il titolo <strong>del</strong>la rassegna cinematografica proposta dall’Osservatorio permanente sulle armi<br />

leggere di <strong>Brescia</strong>. L’Opal è una onlus promossa da diverse realtà <strong>del</strong>l’associazionismo, tra<br />

cui la Consulta <strong>del</strong>la Pace <strong>del</strong> Comune di <strong>Brescia</strong>, la Commissione diocesana “Giustizia e Pace”,<br />

il Gruppo Armi e Disarmo <strong>del</strong>l’Università Cattolica, il Centro Saveriano di animazione<br />

missionaria, unitesi a favore <strong>del</strong>la pace per diffondere informazioni scientifiche sulla produzione<br />

e il commercio <strong>del</strong>le cosiddette “armi leggere”. Per la 2ª edizione <strong>del</strong>la sua rassegna<br />

cinematografica Opal ha scelto di proporre, nei quattro sabati di febbraio, la visione di<br />

documentari in lingua originale (sottotitolati), ambientati in vari Paesi toccati da conflitti e<br />

conseguenti migrazioni. Ad ogni proiezione, farà seguito, la testimonianza diretta di uomini<br />

e donne che hanno vissuto “sulla loro pelle” la fuga da Paesi in guerra e che hanno dovuto<br />

affrontare un difficile processo di integrazione in altri Paesi ed altre società. Durante la prima<br />

serata, prevista per sabato 5 febbraio, verrà proiettato il film tedesco Tarifa Trafic, al quale<br />

seguiranno, sabato 12, Lost Boys Of Sudan, sabato 19, Rata Nece Biti e, infine, sabato 26, il<br />

documentario italiano Stanze. Ogni proiezione, ad ingresso gratuito, avrà inizio alle 20.30<br />

presso il teatro <strong>del</strong>l’Oratorio di Cristo Re a <strong>Brescia</strong>. Ad anticipare la rassegna, lo spettacolo<br />

multimediale “Prima che cadano le foglie”, che sarà portato in scena dall’Associazione Culturale<br />

Teatro Dioniso, sabato 29 gennaio, alle 20.45, nella chiesa bresciana di San Cristo. (l.d.p.)<br />

o al capo ufficio per fare carriera. Avere trasformato<br />

in prostitute le ragazze che frequentavano casa<br />

Berlusconi, non è stata (solo) un’operazione giudiziaria,<br />

bensì (anche) una violazione <strong>del</strong>la dignità<br />

di donne la cui sola colpa era quella di aver fatto,<br />

eventualmente, uso <strong>del</strong> proprio corpo”.<br />

Ho riletto questo passaggio perché non credevo<br />

ai miei occhi. Se fossi una donna avrei qualcosa<br />

da spiegare a Ostellino, a proposito di dignità. Da<br />

uomo vorrei capire che differenza c’è fra l’uso <strong>del</strong><br />

corpo per interessi vari e la prostituzione. Senza<br />

alcuna pretesa morale (chi se ne preoccupa più?),<br />

ma solo per capirsi. Intanto il giorno dopo il “Corriere”<br />

ha offerto il contorno con un servizio intitolato<br />

“I parenti (ambiziosi) <strong>del</strong>le ragazze di Arcore”.<br />

Con i fratello che dice a una <strong>del</strong>le frequentatrici<br />

di Arcore: “Quello ci risolve tanti problemi a tutti,<br />

a mamma, a te e a me”. E il papà che rincara:<br />

“Mia figlia morosa di Silvio? Magari fosse, magari<br />

Agenzia fotografica: Foto Eden<br />

Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa<br />

Via <strong>del</strong>l’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) -<br />

Tel. 030.7725511 - Fax. 030.7725566<br />

Progetto grafico:<br />

Maurizio Castrezzati - Coop. <strong>La</strong> nuvola nel sacco<br />

Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale di <strong>Brescia</strong><br />

n. 184 - 1/12/1961<br />

fosse!”. E un altro papà che rimbrotta la figliola:<br />

“Ti sei vista passare davanti questa e quest’altra,<br />

e Giada, e Isabella e Cristina, ma svegliati!”. Commenta<br />

l’autore <strong>del</strong> pezzo: “Le carte <strong>del</strong>l’inchiesta<br />

su Ruby Rubacuori parlano come un trattatello<br />

di sociologia e disegnano famiglie italiane a metà<br />

strada tra ambizione e disperazione, voglia di<br />

scorciatoia e bisogno di ossigeno (…) nello specchio<br />

deformante e amorale dei tempi moderni”.<br />

In questo panorama la magistratura non c’entra<br />

nulla. Stiamo solo assistendo a una discesa agli inferi,<br />

una regressione nel buio <strong>del</strong>le menti e <strong>del</strong>le<br />

coscienze. Veronica <strong>La</strong>rio ne aveva parlato anzitempo<br />

con lucidità: “Quello che emerge dai giornali<br />

è un ciarpame senza pudore. E tutto in nome<br />

<strong>del</strong> potere. Figure di vergini che si offrono al drago<br />

per rincorrere il successo e la notorietà e per<br />

una strana alchimia, il Paese tutto concede e tutto<br />

giustifica al suo imperatore” (28 aprile 2009).<br />

Associato<br />

UNIONE STAMPA<br />

PERIODICA ITALIANA<br />

Associato<br />

FEDERAZIONE ITALIANA<br />

SETTIMANALI CATTOLICI<br />

VOCE•MEDIA<br />

Centro diocesano<br />

per le comunicazioni<br />

sociali<br />

<strong>La</strong> testata “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”<br />

fruisce di contributi<br />

di cui all’art. 3 comma 3<br />

<strong>del</strong>la legge 250 <strong>del</strong> 7/8/1990<br />

editoriale<br />

di Adriano Bianchi<br />

Icone di vita buona<br />

suora <strong>del</strong> mio asilo era madre Teresina, una canossiana<br />

tutta d’un pezzo. Visse al mio paese per lungo tempo;<br />

insegnò a generazioni di bambini a tenere le mani giunte,<br />

le risposte <strong>del</strong> catechismo in vista <strong>del</strong>la prima Comunione<br />

e a non far attaccare l’ostia consacrata al palato. <strong>La</strong> rividi<br />

in occasione <strong>del</strong>la mia prima Messa, orgogliosa come tutte<br />

le suore che possono dire di aver accompagnato un loro<br />

bambino all’altare. Suor Celinia, dorotea di Cemmo, era una<br />

specie di folletto sempre in movimento. Per noi ragazzi era il<br />

gioco, il canto e l’amore per l’oratorio. Un’oratorio da sentire<br />

come casa, dove stare bene, dove essere protagonisti <strong>del</strong>la<br />

vita <strong>del</strong>la comunità. Suor Aldina, invece, mi fece scoprire<br />

l’esistenza dei poveri. Per un breve tratto accompagnò la mia<br />

adolescenza. Il suo costante desiderio di tornare in Argentina<br />

mi fece incontrare il mistero di un Dio il cui abbraccio<br />

d’amore racchiude il mondo intero. Come lei suor Giuliana<br />

che ancora oggi vive la sua missione nel Congo dilaniato<br />

dalla guerra. A suor Annamaria, monaca in Assisi, devo<br />

l’ergersi prepotente <strong>del</strong>la forza <strong>del</strong>la preghiera e il germe di<br />

una chiamata <strong>del</strong> Signore che poteva essere vera anche per<br />

me. A suor Antonella e suor Viatrice il tempo <strong>del</strong>la decisione.<br />

Dolcezza e vicinanza nel discernimento, coraggio e sostegno<br />

nel timore di affidare la vita al progetto di Dio. Con suor<br />

Giovanna ho condiviso l’amicizia, la creatività e l’entusiasmo<br />

<strong>del</strong> primo tempo <strong>del</strong>la sequela, la fantasia <strong>del</strong> progettare<br />

insieme e la gioia <strong>del</strong> servire i piccoli. Di suor Terenzia ho nel<br />

cuore la maternità e l’accoglienza familiare. Di suor Tersilla e<br />

suor Luciana, il ricordo tanti piccoli passi di collaborazione.<br />

A suor Lucilla, che è già in Paradiso, debbo la certezza di un<br />

appoggio sicuro nella corresponsabilità educativa e l’aiuto<br />

fraterno nell’imparare ad essere prete. In suor Enza e nelle<br />

sue sorelle leggo l’attualità di una vita ancora affascinante<br />

per tante giovani. In suor Maria e suor Erminia godo la cura<br />

umile e discreta per la vita dei sacerdoti che, nella Chiesa<br />

bresciana, dagli anni <strong>del</strong> Seminario a quelli <strong>del</strong>la malattia<br />

e <strong>del</strong>la vecchiaia non è ancora venuta meno. Queste icone<br />

stupende di vita buona secondo il Vangelo sono in mezzo<br />

a noi. Per me hanno i volti che vi ho raccontato, per molti<br />

quelli dei tanti religiosi, religiose, consacrati e consacrate<br />

incontrati nella vita. Amici, testimoni, educatori. <strong>La</strong> loro<br />

esistenza ci parla. Ce lo ricordano i Vescovi nel messaggio<br />

per la Giornata <strong>del</strong>la vita consacrata <strong>del</strong> prossimo 2 febbraio:<br />

“Non ci si educa alla vita buona <strong>del</strong> Vangelo in astratto, ma<br />

coinvolgendosi con Cristo, lasciandosi attrarre dalla sua<br />

persona, seguendo la sua dolce presenza”. Così di queste<br />

suore e consacrati che ci rammentano il dono totale di sé e<br />

la conformazione al Risorto non possiamo che essere grati<br />

al Signore. <strong>La</strong> loro vita secondo il Vangelo rappresenta “una<br />

sfida profetica – dicono i Vescovi – una vera e propria ‘terapia<br />

spirituale’ per il nostro tempo. L’uomo, che ha un bisogno<br />

insopprimibile di essere amato e di amare, trova – continua<br />

il messaggio – nella testimonianza gioiosa <strong>del</strong>la castità un<br />

riferimento sicuro per imparare a ordinare gli affetti alla<br />

verità <strong>del</strong>l’amore, liberandosi dall’idolatria <strong>del</strong>l’istinto; nella<br />

povertà evangelica, egli si educa a riconoscere in Dio la<br />

nostra vera ricchezza, che ci libera dal materialismo avido di<br />

possesso e ci fa imparare la solidarietà con chi è nel bisogno;<br />

nell’obbedienza, la libertà viene educata a riconoscere che<br />

il proprio autentico sviluppo sta solo nell’uscire da se stessi,<br />

nella ricerca costante <strong>del</strong>la verità e <strong>del</strong>la volontà di Dio,<br />

che è “una volontà amica, benevola, che vuole la nostra<br />

realizzazione”. Non sono parole, sono volti a cui dobbiamo,<br />

forse, quel poco di vita buona che siamo capaci di vivere.


04<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Il card. Giovanni Battista Re, uno dei più<br />

stretti collaboratori di Karol Wojtyla, traccia<br />

un ritratto di Giovanni Paolo II: un papa<br />

che già in vita ha saputo dimostrare, con la<br />

coerenza tra predicazione e azione, che la<br />

santità era ed è una via percorribile<br />

da ogni uomo. In queste pagine anche la<br />

testimonianza di chi questa santità l’ha<br />

toccata con mano<br />

U<br />

card. Giovanni Battista Re<br />

Una <strong>del</strong>le celebrazioni religiose più<br />

attese di questo 2011 sarà la beatificazione<br />

di Giovanni Paolo II. Negli<br />

ultimi dieci secoli nessun Papa ha<br />

innalzato agli onori degli altari il suo<br />

immediato predecessore. <strong>La</strong> celerità<br />

con cui, per Giovanni Paolo II, è<br />

stata portata a termine la complessa<br />

procedura è stata possibile perché<br />

Benedetto XVI aveva dispensato<br />

dalla norma che impediva di iniziare<br />

l’iter prima che fossero passati cinque<br />

anni dalla morte. Certamente<br />

poi ha facilitato le cose l’esemplarità<br />

<strong>del</strong>la vita e la vasta fama di santità<br />

che Karol Wojtyla godeva. Come<br />

data per la cerimonia di beatificazione<br />

è stata scelta domenica 1 maggio,<br />

ottava di Pasqua, perché è la festa<br />

<strong>del</strong>la Divina Misericordia, celebrazione<br />

liturgica istituita proprio da<br />

Giovanni Paolo II. Karol Wojtyla è<br />

rimasto nel cuore <strong>del</strong>la gente. <strong>La</strong> luce<br />

dei suoi insegnamenti e <strong>del</strong>la sua<br />

testimonianza personale non si è<br />

spenta con la morte, ma continua ad<br />

illuminare il cammino <strong>del</strong>l’umanità.<br />

Giovanni Paolo II è un papa che non<br />

muore, soprattutto nel cuore dei bresciani,<br />

grazie anche alle cinque volte<br />

che è stato in terra bresciana. Nel<br />

Il fatto<br />

Giovanni Paolo II e il card. Re a Borno nel luglio 1998 e, a sinistra, i suoi funerali<br />

Testimonianza Giovanni Paolo II, che sarà beatificato il 1° maggio, nel ricordo <strong>del</strong> card. Re<br />

Quel ponte tra cielo e terra<br />

1982 e nel 1998 a <strong>Brescia</strong>, due volte<br />

in Adamello (una a sciare e una per<br />

celebrare la Messa per gli alpini) e<br />

una a Borno. Giovanni Paolo II appartiene<br />

ai giganti <strong>del</strong>la storia. Suo<br />

grande merito è di avere risvegliato<br />

nel mondo il senso religioso. Ha fatto<br />

capire che non si possono limitare<br />

gli orizzonti <strong>del</strong>l’uomo a questa<br />

terra. Ha insegnato che la coscienza<br />

“in cui l’uomo si trova solo con Dio<br />

e scopre una legge scritta nel cuore”<br />

(Gaudium et spes, 16) conferisce<br />

un’altissima dignità all’uomo e alla<br />

donna, che nessuno può strappare<br />

o sopprimere, e che ognuno è obbligato<br />

a seguire. Ha avuto fiducia<br />

nella forza <strong>del</strong>le istanze spirituali e<br />

morali ed ha sempre messo al centro<br />

la persona umana, con la sua intangibile<br />

dignità e libertà. E questa<br />

centralità <strong>del</strong>la persona umana ha<br />

saputo non solo difenderla col vigore<br />

che ha caratterizzato il suo ministero<br />

apostolico, ma l’ha testimoniata<br />

con l’esempio eloquente <strong>del</strong>la<br />

sua profonda umanità, che aveva il<br />

fascino di una personalità completa.<br />

Egli, inoltre, ha saputo congiungere<br />

un profondo e penetrante realismo<br />

storico con uno sguardo illuminato<br />

dalla fede. Perciò ha saputo scorgere<br />

l’azione di Dio nella trama degli<br />

avvenimenti ed ha saputo influire da<br />

protagonista sul corso degli eventi,<br />

incidendo nella storia, come ha affermato<br />

lo stesso Gorbaciov; ma la<br />

prima e fondamentale caratteristica<br />

<strong>del</strong> suo pontificato è stata religiosa.<br />

Il movente di tutto il pontificato, il<br />

motivo ispiratore di tutte le iniziative<br />

intraprese fu religioso: tutti gli<br />

sforzi <strong>del</strong> Papa miravano a fare rientrare<br />

Dio da protagonista in questo<br />

mondo. Il motivo per cui Giovanni<br />

Paolo II era contro il comunismo era<br />

un motivo non politico, ma religioso:<br />

egli operò con coraggio contro<br />

un sistema che professava l’ateismo<br />

e perseguitava la Chiesa, e in pari<br />

tempo opprimeva l’uomo, negandogli<br />

piena libertà. Era religioso il<br />

motivo che ispirava il Papa e faceva<br />

seguito alle parole vibranti da lui<br />

pronunciate nella prima celebrazione<br />

in piazza San Pietro: “Non abbiate<br />

paura! Aprite le porte a Cristo!”. <strong>La</strong><br />

Divina Provvidenza mi ha concesso<br />

la gioia e il privilegio di essere vicino<br />

al papa Giovanni Paolo II dall’inizio<br />

<strong>del</strong> suo pontificato fino alla fine.<br />

Vivendo vicino a lui, molte erano le


cose che colpivano, su tutte, però,<br />

l’intensità <strong>del</strong>la sua preghiera. Una<br />

preghiera profonda e intimamente<br />

personale, e in pari tempo legata alle<br />

tradizioni e alla pietà <strong>del</strong>la Chiesa.<br />

Attirava l’attenzione il modo in cui<br />

egli si abbandonava alla preghiera:<br />

si notava in lui un trasporto che gli<br />

era connaturale e che lo assorbiva<br />

come se non avesse impegni urgenti<br />

che lo chiamassero alla vita attiva. Il<br />

suo atteggiamento nella preghiera era<br />

raccolto e, in pari tempo, naturale e<br />

sciolto: testimonianza, questa, di una<br />

comunione con Dio intensamente radicata<br />

nel suo animo; espressione di<br />

una preghiera convinta, gustata, vissuta.<br />

Commuoveva la facilità, la spontaneità,<br />

la prontezza con le quali egli passava<br />

dal contatto umano con le folle<br />

al raccoglimento <strong>del</strong> colloquio intimo<br />

con Dio. Quando era raccolto in preghiera,<br />

ciò che succedeva attorno a lui<br />

sembrava non toccarlo e non riguardarlo,<br />

tanto si immergeva nell’abbandono<br />

in Dio. Egli si preparava ai vari<br />

incontri, che avrebbe avuto in giornata<br />

o nella settimana, pregando. Prima<br />

di ogni decisione importante Giovanni<br />

Paolo II vi pregava sopra a lungo. Più<br />

importante era la decisione, più prolungata<br />

era la preghiera. Nella sua vita<br />

vi era un’ammirevole sintesi fra preghiera<br />

ed azione. Giovanni Paolo II è<br />

stato un grande uomo, un grande Papa<br />

e un grande santo. Grande come uomo:<br />

aveva una straordinaria ricchezza<br />

di umanità. Aveva profondità di pensiero,<br />

con un impianto filosofico e, in<br />

pari tempo, era un mistico che aveva<br />

dentro di sé una forte tensione spirituale.<br />

Era poi molto attento alle vicende<br />

e alle inquietudini degli uomini ed<br />

aveva una grande capacità di apprezzare<br />

e godere le bellezze <strong>del</strong>la natura,<br />

<strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>la letteratura, <strong>del</strong> calore<br />

<strong>del</strong>le amicizie, <strong>del</strong>le conquiste umane.<br />

Un grande Papa: è stato il primo pontefice<br />

a compiere il giro <strong>del</strong> mondo,<br />

proponendosi ovunque come seminatore<br />

di speranza. È il primo Papa a<br />

entrare in sinagoga; il primo a visitare<br />

una moschea e a parlare a una<br />

folla di musulmani (in Marocco). Un<br />

Papa che ha saputo compiere il suo<br />

ministero di confermare i fratelli nella<br />

fede, visitando e incoraggiando le<br />

comunità cristiane sparse nei cinque<br />

continenti. Un comunicatore nato,<br />

che ha realizzato una infinità di cose<br />

ed ha aperto vasti orizzonti davanti al<br />

cammino <strong>del</strong>la Chiesa. Gian Franco<br />

Svidercoschi, con espressione audace,<br />

ha scritto che Giovanni Paolo II<br />

“ha accorciato la distanza fra il cielo<br />

e la terra”, nel senso che ha fatto<br />

molto per aiutare gli uomini ad incontrarsi<br />

con Dio. Un grande santo:<br />

fu un uomo tutto di Dio. Sì, il grido<br />

nato tra la folla ai suoi funerali: “santo<br />

subito”, manifestò la convinzione<br />

che c’è nel cuore di molte persone.<br />

In lui vi era una perfetta coerenza<br />

fra ciò che diceva, ciò che pensava,<br />

ciò che faceva e ciò che era. Giovanni<br />

Paolo II ha indicato a tutti la via<br />

<strong>del</strong>la verità e dei valori morali e spirituali,<br />

come unica strada che può<br />

assicurare un futuro più umano, più<br />

giusto e più pacifico.<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Giovanni Paolo II e la terra bresciana<br />

Un legame sempre più forte<br />

L’ha ricordato anche il card. Giovanni Battista Re in queste pagine: i bresciani,<br />

pure a più di cinque anni dalla morte, sono ancora profondamente<br />

legati a Giovanni Paolo II. Un legame che, probabilmente, si è alimentato<br />

anche <strong>del</strong>le cinque visite che Karol Wojtyla ha riservato alla terra bresciana.<br />

<strong>La</strong> prima è <strong>del</strong> 1982. Sono passati appena quattro anni dalla sua<br />

elezione e Giovanni Paolo II visita <strong>Brescia</strong> per rendere omaggio alla terra<br />

e alla Chiesa <strong>del</strong> suo predecessore Paolo VI. Una visita che si rinnova 16<br />

anni più tardi (il 19 e 20 settembre 1998), con un nuovo incontro per la<br />

beatificazione di Giuseppe Tovini e per la chiusura <strong>del</strong>l’Anno montiniano.<br />

Tra queste due visite vi sono altri tre contatti tra la terra bresciana e il Papa<br />

che il 1° maggio prossimo sarà beatificato. Due lo videro sulle nevi <strong>del</strong>l’Adamello:<br />

una prima volta, nel 1984, per coltivare la sua grande passione per<br />

lo sci e la seconda per presiedere, nel luglio <strong>del</strong> 1988, il pellegrinaggio<br />

degli Alpini. Nel luglio <strong>del</strong> 1998, infine, Giovanni Paolo II fu ospite <strong>del</strong>la<br />

comunità parrocchiale di Borno. <strong>Brescia</strong>, la sua terra, la sua gente hanno<br />

ricambiato questo affetto. Il legame è destinato a rinnovarsi anche in occasione<br />

<strong>del</strong>la beatificazione <strong>del</strong> 1° maggio prossimo. Brevivet sta infatti<br />

lavorando a una doppia proposta per favorire la presenza di tanti bresciani<br />

a Roma. un pellegrinaggio in pullman di 3 giorni (dal 30 aprile al 2<br />

maggio), oppure in treno con partenza il 30 aprile e il rientro l’1 maggio.<br />

Suor Erika<br />

Più che la paura poté l’Amore<br />

“Roma-Tor Vergata, 20 agosto <strong>del</strong> 2000. Avevo 20 anni! Tornare a quei<br />

giorni <strong>del</strong>la Giornata mondiale <strong>del</strong>la gioventù è per me fare memoria <strong>del</strong><br />

mio personale colpo di testa. A parlare in questo modo è suor Erika. “Quel<br />

colpo di testa che mi ha fatto fare la pazzia di ‘mollare tutto’ (lavoro, famiglia,<br />

prospettive di matrimonio e quant’altro) – continua – e seguire,<br />

fidarmi, dare credito, alla promessa di quel Nazareno che scavalcando i<br />

secoli mi ha raggiunto proprio in quel giorno assolato. Il Nazareno che,<br />

ancora oggi, non ha smesso di guardare negli occhi la gente pronunciando<br />

il suo affascinante ‘Seguimi’”. Tale fascino le giungeva dalle labbra di<br />

un vecchio Papa, ma così meravigliosamente innamorato <strong>del</strong>la gioventù:<br />

“Se qualcuno di voi, cari ragazzi e ragazze, avverte in sé la chiamata <strong>del</strong><br />

Signore a donarsi totalmente a Lui per amarlo ‘con cuore indiviso’ (cfr. 1<br />

Cor 7,34), non si lasci frenare dal dubbio o dalla paura. Dica con coraggio<br />

il proprio ‘sì’ senza riserve, fidandosi di Lui che è fe<strong>del</strong>e in ogni sua promessa”<br />

(dall’omelia di Giovanni Paolo II). “<strong>La</strong> mia prima reazione, dato<br />

che aveva fatto centro – è ancora il ricordo di suor Erika – è stata di rispondere<br />

‘No, Signore! Non io! Non sono fatta per essere suora!’”. “Ma<br />

– parafrasa la religiosa – più che la paura poté l’Amore. Ed eccomi oggi,<br />

suora pia discepola <strong>del</strong> Divin Maestro, da quasi cinque anni. <strong>La</strong> ‘sfida’ di<br />

allora fu quella di intraprendere un’avventura che non sapevo dove mi<br />

avrebbe condotta. Oggi, la sfida è quella di rimanere nel suo Amore”.<br />

Stefano Fontana<br />

Tra milioni parlava proprio a me<br />

“Quando sei all’inizio <strong>del</strong> tuo cammino di fede non hai le idee chiare su<br />

cosa realmente ti stia accadendo. Quella che fino a poco tempo prima era<br />

solo una confusa e ostinata inquietudine, iniettata nel tuo cuore dagli episodi<br />

<strong>del</strong>la vita, diventa, grazie all’incontro con uomini di fede, una possibilità”<br />

A parlare è Stefano Fontana, che a giugno riceverà l’ordinazione<br />

sacerdotale. Il suo è un racconto di chi ha incontrato nel proprio cammino<br />

persone che l’hanno aiutato a comprendere la sua chiamata. “Tra queste<br />

persone – racconta ancora – vi è un uomo, che non ho conosciuto direttamente,<br />

ma che ha colorato con le sue parole quel disegno che ancora non<br />

vedevo”. Nel 2000 viene invitato da un amico a partecipare alla Gmg di<br />

Roma. “Non pensavo – continua – che sarebbe stato il momento decisivo<br />

per il mio incontro con Cristo”. Il clima di quei giorni gli fece scoprire che<br />

si può pregare pur essendo giovani, e senza vergognarsene. “Ma soprattutto<br />

incontrai Giovanni Paolo II – ricorda Stefano Fontana –. Parlava a<br />

milioni, eppure sembrava che si rivolgesse proprio a me. <strong>La</strong> sua voce decisa<br />

penetrava nel punto giusto <strong>del</strong>la mia coscienza. Sembrava conoscerla. E mi<br />

ripeteva: è Gesù che cercate quando sognate di felicità! è Lui che suscita<br />

in voi il desiderio di fare <strong>del</strong>la vostra vita qualcosa di grande…”. Parla volentieri<br />

il seminarista ormai prossimo al sacerdozio di un’esperienza che<br />

ha cambiato la rotta <strong>del</strong>la sua vita. Da quegli eventi e incontri si è dipanato<br />

un lungo cammino di fede che l’ha portato a entrare in Seminario.<br />

05


06<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Comunicazioni<br />

Squallore, non satira<br />

di Marco Deriu<br />

Opinioni<br />

Chissà che cosa ci ha trovato da ridere Michele Santoro, accompagnato<br />

dall’approvazione compiaciuta <strong>del</strong> pubblico presente, quando, al termine<br />

<strong>del</strong>l’ultima puntata di “Annozero” (RaiDue, giovedì 20 gennaio), ha presentato<br />

la solita rassegna di vignette sui fatti di attualità. Vauro ha ancora<br />

una volta dimostrato la sua faziosità e la sua volontà di deridere o,<br />

peggio, offendere la Chiesa e il Papa. Il disegnino incriminato (chiamarlo<br />

vignetta sarebbe un’offesa verso chi la satira la sa fare con buon gusto ed<br />

efficacia) raffigurava Benedetto XVI che, parlando di Berlusconi, diceva:<br />

“Se a lui piacciono tanto le minorenni, può sempre farsi prete”. Il riferimento<br />

evidente è all’inchiesta in corso sulle inopportune frequentazioni<br />

serali <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong> Consiglio e agli scandali relativi ai casi di pedofilia<br />

accaduti anche all’interno <strong>del</strong>la Chiesa. Il comportamento quantomeno<br />

disinvolto di Berlusconi e <strong>del</strong>la sua corte nei presunti “festini” ad<br />

Arcore – al di là degli eventuali reati, che spetta alla magistratura perseguire<br />

– è moralmente da condannare senza alcun dubbio. Ma la via scelta<br />

da Vauro con questo disegnino è sbagliata in tutto e per tutto. Non vale<br />

nascondersi dietro il diritto di satira per affermare la libertà assoluta di<br />

dire o far dire impunemente a incolpevoli protagonisti ciò che si vuole.<br />

Il genere satirico ha precise regole di forma e di contenuto: non deve oltrepassare<br />

il limite <strong>del</strong>la continenza, non deve tradursi in una gratuita<br />

aggressione all’onorabilità e al decoro altrui, non deve procedere al linciaggio<br />

morale di una persona. In particolare la vignetta, pur offrendo<br />

rappresentazioni surreali, non deve mai astrarsi dalla realtà fino al punto<br />

di attribuire fatti non veri, né venir meno al rispetto dei valori fondamentali<br />

esponendo al ludibrio l’immagine pubblica di una persona o di<br />

una categoria sociale. Non può nutrirsi impunemente di ignoranza e di<br />

menzogna. Sono principi fondamentali <strong>del</strong>l’etica <strong>del</strong>la comunicazione, riaffermati<br />

anche a livello giuridico da vari pronunciamenti <strong>del</strong>la Corte di<br />

Cassazione che nessuno, comunque la pensi, può certamente discutere.<br />

Né si può tralasciare l’intento di carattere moralistico, oltre che comico,<br />

che dovrebbe essere proprio <strong>del</strong> genere satirico, legato alla sua funzione<br />

di “castigare ridendo mores”, cioè d’indicare all’opinione pubblica aspetti<br />

o comportamenti criticabili al fine di ottenere un esito finale di carattere<br />

etico, quindi correttivo verso il bene. L’intervento di Vauro si è sviluppato<br />

assai lontano da queste linee direttrici e anche dagli obblighi di servizio<br />

pubblico che la Rai deve adempiere senza deroghe, in quanto televisione<br />

di Stato. Quegli obblighi che, tanto nelle carte di autoregolamentazione<br />

quanto nel contratto di servizio stipulato con il ministero <strong>del</strong>lo Sviluppo<br />

economico, non prevedono il diritto di offendere qualcuno inutilmente<br />

e pubblicamente attraverso un mezzo tanto potente come la televisione.<br />

di Gabriele Bazzoli<br />

Giovani<br />

Il curato <strong>del</strong>l’oratorio<br />

Ancora una volta, sono due chiacchierate informali a suggerirmi lo spunto<br />

per queste righe. Al termine di un incontro di formazione ascolto una<br />

ragazza diciassettenne tessere le lodi <strong>del</strong> suo curato: una stima infinita,<br />

condita dalla percezione di un legame di grande umanità, “Anche se alcuni<br />

miei amici si lamentano – mi diceva – lui continua a stimolarli perché<br />

non li vuole lì a far niente!”. Gli chiedo: “Dimmi perché sei così entusiasta<br />

<strong>del</strong> tuo curato?” “Perché si vede che ci vuole bene: lui c’è sempre,<br />

se vai in oratorio sei sicura che lo trovi”. Esserci, un verbo che precede<br />

ogni speculazione teologico–pedagogica su ruoli ed approcci educativi.<br />

Mi capita poi a cena un giovane vicino di casa, in vena di aperture <strong>del</strong><br />

cuore mi racconta che, secondo lui, oggi non sarebbe com’è se non fosse<br />

stato per il suo curato di tanti anni fa. Non è che ci andasse d’accordo, è<br />

che tutte le sere in oratorio lo incontrava: una correzione, una battuta,<br />

un rimprovero, un incoraggiamento: “Se facevo una cavolata sapevo che<br />

avrei sbattuto. E non la rifacevo.” Esserci. Anch’io ripenso ai miei curati<br />

di oratorio: grandi preti nelle loro differenze, che mi hanno mostrato<br />

come il luogo oratorio fosse così importante perché abitato dalla loro<br />

presenza (che mostrava quella <strong>del</strong> Signore e accompagnava le molte altre<br />

figure educative). <strong>La</strong> prima estate in cui mi sono trovato con i miei<br />

compagni animatori senza curato (non avevamo diciott’anni) ricordo che,<br />

non sapendo bene come fare, abbiamo passato tutto il grest all’oratorio.<br />

Arrivavamo alle 8 per sistemare e programmare, mangiavamo una pizza<br />

(non erano ancora i tempi <strong>del</strong>le mense), ci fermavamo dopo la riunione<br />

animatori. Non avevamo capito tutto di educazione, ma che bisognava<br />

esserci, sempre, quello l’avevamo capito. E allora è la festa di San Giovanni<br />

Bosco che mi suggerisce, per una volta, questa piccola lode alla grande<br />

figura <strong>del</strong> curato <strong>del</strong>l’oratorio che, fortunatamente, nella nostra diocesi<br />

è ancora ben rappresentata: per coloro che non sanno tirare un calcio al<br />

pallone, ma d’inverno sono lì a giocare con i loro ragazzi; a quelli che sanno<br />

commentare Teilhard de Chardin, ma durante la predica <strong>del</strong>la messa<br />

dei bambini iniziano con una storiella ebraica o cinese; a quelli che odiano<br />

la montagna, ma seguono in tenda i loro scout per uscite improbabili;<br />

a quelli che si sentono portati per l’arte e l’espressività e accettano di<br />

dipingere un murales <strong>del</strong> grest con i loro ragazzi; a quei curati a cui piace<br />

dormire, ma s’inventano la preghiera quaresimale per gli adolescenti<br />

col krapfen prima che prendano il pullman per andare a scuola; a quelli<br />

che si sorbiscono la filippica <strong>del</strong>le mamme che vogliono fare la festa di<br />

compleanno <strong>del</strong> figlio, spiegando che l’oratorio è un’altra cosa; a quelli<br />

che se vai in oratorio li trovi, a quelli che ci sono, a quelli che fanno come<br />

don Bosco: grazie di cuore!


Popoli e continenti<br />

venturelli@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

IIl<br />

card. Angelo Bagnasco nella sua<br />

prolusione alla riunione <strong>del</strong> Consiglio<br />

permanente <strong>del</strong>la Cei <strong>del</strong> 24<br />

gennaio ad Ancona ha auspicato<br />

che “il nostro Paese superi, in modo<br />

rapido e definitivo, la convulsa fase<br />

che vede miscelarsi in modo sempre<br />

più minaccioso la debolezza etica<br />

con la fibrillazione politica e istituzionale”.<br />

“<strong>La</strong> vita di una democrazia<br />

– ha ammonito il Cardinale – poggia<br />

sulla capacità da parte di ciascuno<br />

di auto-limitarsi”. È la religione ad<br />

aiutare la persona a distinguere tra<br />

l’assenza di costrizioni e il compor-<br />

Il giorno <strong>del</strong>la memoria<br />

Il 15 settembre 1935 venivano promulgate le leggi<br />

razziali di Norimberga: iniziava così un percorso di<br />

segregazione, di deportazione e di sterminio di due<br />

popoli in Europa, ebrei e zingari, che si concluderà<br />

dieci anni dopo, nel 1945. Se a tutti è noto il drammatico<br />

percorso di sterminio di almeno 6 milioni di<br />

ebrei (denominato Shoah), è meno noto che l’altro<br />

popolo sterminato, con oltre 500mila morti, è stato<br />

quello dei rom e sinti. Questo genocidio <strong>del</strong> popolo<br />

rom e sinto in Europa è stato denominato Porrajmos,<br />

divoramento. In questo termine, si è voluto sottolineare<br />

la scomparsa silenziosa, quasi fossero stati<br />

divorati dalla terra, di migliaia di bambini, donne e<br />

uomini rom e sinti: Kulmhof, Bialystok e soprattutto<br />

Auschwitz sono i campi di concentramento dove<br />

troveranno la morte. A Torino, l’Associazione italiana<br />

zingari oggi (Aizo), presenta in questi giorni una mostra<br />

itinerante con immagini e testi che raccontano<br />

questa tragedia razziale. Il film “Libertè” <strong>del</strong> grande<br />

a cura di M.Michela Nicolais<br />

tarsi secondo i doveri <strong>del</strong>la coscienza”,<br />

ha affermato il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Cei spiegando come è “l’apertura al<br />

trascendente” che rende la persona<br />

“capace di scegliere il bene anziché<br />

il male”, che “per una società è la<br />

direzione primordiale e insostituibile”.<br />

“<strong>La</strong> crisi economica e finanziaria<br />

che, a partire dal 2009, ha investito<br />

in pratica il mondo intero non<br />

è finita”, anzi esistono “famiglie in<br />

grande allarme e comprensibile sofferenza”,<br />

nonostante i “segnali di ripresa<br />

e di innovazione”. È l’analisi<br />

<strong>del</strong> card. Bagnasco, che ha parlato<br />

regista francese Tony Gitlif, che presenta il dramma<br />

<strong>del</strong>lo sterminio razziale rom, arriva a Roma. L’artista<br />

rom Bruno Morelli ad Avezzano presenta una mostra<br />

nel Giorno <strong>del</strong>la memoria (27 gennaio) dal titolo<br />

“Porraimos”: in tante città d’Italia, nelle scuole, nelle<br />

associazioni si ricorda il dramma di una violenza<br />

razziale mostruosa. È un Giorno per pensare, quello<br />

<strong>del</strong>la memoria, per non dimenticare tutti i tasselli di<br />

una pagina vergognosa <strong>del</strong> ‘900 europeo. Forse oggi<br />

nei confronti dei rom e sinti non c’è la furia omicida e<br />

razziale; forse è comune lo sdegno per una violenza<br />

e una ferocia che non hanno risparmiato neppure i<br />

bambini. Non è lontana, però, anche oggi dal sentire<br />

comune la discriminazione nei confronti di un popolo<br />

che, in Italia, conta 120mila persone, di cui la metà<br />

sono minori. Da tanti si ritengono inutili azioni sociali<br />

e percorsi di accompagnamento e integrazione;<br />

troppi invocano misure di espulsione nei confronti di<br />

famiglie e persone in cammino da un campo all’al-<br />

Cei Intervento <strong>del</strong> card. Bagnasco<br />

<strong>La</strong> società,<br />

comunità<br />

educante<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

07<br />

Il Paese superi la convulsa fase che vede miscelarsi<br />

in modo sempre più minaccioso la debolezza etica<br />

con la fibrillazione politica e istituzionale<br />

anche di “senso di spaesamento”<br />

che è “necessario ascoltare”. Come<br />

esempio, ha citato la contestazione<br />

studentesca <strong>del</strong> dicembre scorso,<br />

fatto che “merita una riflessione non<br />

scontata” nonostante gli “innesti di<br />

violenza e di grave devastazione”.<br />

“<strong>La</strong> disoccupazione giovanile è un<br />

dramma per l’intera società”, ha ammonito<br />

il Cardinale, secondo il quale<br />

“il mondo degli adulti è in debito<br />

di futuro” nei confronti dei giovani,<br />

che “non vogliono essere accarezzati<br />

come degli eterni adolescenti, desiderano<br />

essere considerati responsabili<br />

e quindi trattati con serietà,<br />

ma chiedono di non sentirsi soli”.<br />

In Italia, “si stava vivendo al di sopra<br />

<strong>del</strong>le proprie possibilità”. È uno<br />

degli effetti <strong>del</strong>la “cultura <strong>del</strong>la seduzione”,<br />

tipica <strong>del</strong> consumismo,<br />

che ha permesso l’affermarsi di<br />

“un’idea balzana <strong>del</strong>la vita, secondo<br />

cui tutto è a portata di mano, basta<br />

prenderlo”. Per invertire la tendenza,<br />

c’è bisogno di “un’alfabetizzazione<br />

etica”: di qui l’attualità <strong>del</strong>la “sfida<br />

educativa”, che metta soprattutto<br />

i giovani in guardia da “una rappresentazione<br />

fasulla <strong>del</strong>l’esistenza,<br />

Zingari: la tragedia di ieri e l’esclusione di oggi<br />

volta a perseguire un successo basato<br />

sull’artificiosità, la scalata furba,<br />

il guadagno facile, l’ostentazione e<br />

il mercimonio di sé”.<br />

“Bisogna che il Paese ringiovanisca,<br />

torni a crescere dal punto di vista<br />

culturale e quindi anche economico,<br />

battendo i catastrofismi”, perché<br />

“cambiare in meglio si può e si deve”.<br />

Si è conclusa con un messaggio<br />

di speranza la prolusione <strong>del</strong> card.<br />

Bagnasco, in cui ha fatto notare che<br />

“un Paese complesso richiede saggezza<br />

e virtù”. Per i Vescovi italiani,<br />

“la società nel suo complesso è chiamata<br />

a essere comunità educante”,<br />

poiché “se si ingannano i giovani,<br />

se si trasmettono ideali bacati cioè<br />

guasti dal di dentro, se li si induce a<br />

rincorrere miraggi scintillanti quanto<br />

illusori, si finisce per trasmettere<br />

un senso distorcente <strong>del</strong>la realtà”.<br />

Sul piano politico, il card. Bagnasco<br />

ha esortato a una “riabilitazione<br />

culturale <strong>del</strong>la famiglia”, attraverso<br />

“una politica familiare preveggente,<br />

che mantenga la famiglia fondata<br />

sul matrimonio tra uomo e donna,<br />

e aperta alla vita, quale base per rilanciare<br />

il Paese”.<br />

tro; spesse volte l’opinione pubblica ha manifestato<br />

dissenso per politiche specifiche sulla casa e il lavoro<br />

per favorire il protagonismo dei rom e sinti. Troppi<br />

pregiudizi, discriminazioni – come ricorda il rapporto<br />

Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali)<br />

di quest’anno – segnano profondamente il popolo<br />

dei rom e dei sinti: chi li considera solo ladri, altri sequestratori<br />

di bambini, altri usurai, altri ancora violenti,<br />

altri analfabeti, accattoni solo per citare alcuni<br />

stereotipi. In realtà, anche in questo popolo ci sono<br />

studenti, lavoratori appassionati, vocazioni religiose,<br />

famiglie che amano la vita, uomini e donne di fede,<br />

persone di cultura, musicisti, artisti straordinari. Il<br />

Giorno <strong>del</strong>la memoria dovrebbe diventare anche ricorrenza<br />

in cui ci si ricorda di questi fratelli, perché<br />

non siano esclusi dalla città, non rimangano solo sulla<br />

porta <strong>del</strong>la Chiesa, ma siano un tassello importante<br />

di un’Italia che vuole essere unita, di una storia da<br />

costruire insieme. (Giancarlo Perego)


08<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Popoli e continenti Mondo<br />

Russia Attentato all’aeroporto<br />

<strong>La</strong> repressione<br />

non ferma<br />

il terrorismo<br />

Almeno 35 persone hanno perso la vita e circa<br />

130 sono rimaste ferite. Ad appena 10 mesi<br />

dall’attentato alla metro, il 29 marzo 2010,<br />

Mosca è ormai tristemente abituata a essere<br />

colpita al cuore dai terroristi<br />

P“Profondo dolore e ferma riprova- Ma<br />

zione” ha espresso Benedetto XVI<br />

per “il grave atto di violenza” avvenuto<br />

lunedì 24 gennaio all’aeroporto<br />

di Domodedovo. In un telegramma<br />

inviato al presidente Dmitri<br />

Medvedev, il Pontefice assicura<br />

“fervide preghiere per le vite stroncate”<br />

e “un particolare pensiero a<br />

quanti sono rimasti feriti”. Almeno<br />

35 persone hanno perso la vita<br />

e circa 130 sono rimaste ferite. Ad<br />

appena 10 mesi dall’attentato alla<br />

metro, il 29 marzo 2010, Mosca è<br />

ormai tristemente abituata a essere<br />

colpita al cuore dal terrorismo.<br />

a cura di Renato Longhi<br />

il primo e più grande attacco a<br />

uno scalo aereo nella storia di Russia,<br />

quello avvenuto a Domodedovo,<br />

pone direttamente sotto accusa<br />

intelligence e forze di sicurezza<br />

nazionali. Come da copione anche<br />

stavolta è arrivata pronta la spiegazione<br />

<strong>del</strong>le autorità: si tratterebbe<br />

di un attentato kamikaze, portato<br />

a termine da caucasici. Le ricostruzioni<br />

parlano di un attentatore dai<br />

tratti arabi. Da tempo le autorità<br />

russe accusano i mercenari arabi<br />

di sostenere la sempre più frammentata<br />

ribellione nel Caucaso <strong>del</strong><br />

Nord. Lontano dall’attenzione <strong>del</strong><br />

Anche in Egitto la popolazione in piazza<br />

Una protesta contro la rielezione di Mubarak<br />

Dopo l’Algeria e la Tunisia la protesta popolare si è spostata<br />

in Egitto. Da qualche giorno gli oppositori <strong>del</strong> presidente<br />

Mubarak sono scesi in piazza. Motivo ufficiale<br />

<strong>del</strong>le manifestazioni è la richiesta di riforma economiche<br />

e sociale. In realtà, come qualcuno afferma a mezza voce<br />

il motivo reale è scongiurare che il presidente in carica<br />

che si sta avviando a fine mandato possa lasciare la<br />

guida <strong>del</strong> Paese al figlio. “Le forze <strong>del</strong>l’ordine, schierate<br />

nei punti nevralgici <strong>del</strong>la capitale non hanno impedito le<br />

manifestazioni. C’è stata qualche scintilla, qualche tafferuglio,<br />

ma l’ordine dato agli agenti è quello di non raccogliere<br />

provocazioni, e lasciar sfogare il malcontento, per<br />

evitare che la situazione degeneri. Le informazioni sono<br />

state date dall’agenzia Misna al Cairo che ha descritto<br />

l’atmosfera nella capitale nella giornata <strong>del</strong>le proteste<br />

contro il regime, ribattezzata “la giornata <strong>del</strong>la collera”.<br />

Convocati nelle piazze <strong>del</strong>le principali città <strong>del</strong> Paese,<br />

migliaia di manifestanti, diverse fonti hanno parlato di<br />

15mila persone solo nella capitale, hanno risposto agli<br />

L’aeroporto di Mosca dopo l’attentato<br />

mondo, i servizi segreti russi conducono<br />

una guerra segreta e sempre<br />

più violenta contro i ribelli di<br />

quelle regioni. Le tattiche sono le<br />

stesse usate in Cecenia: chiunque<br />

sospettato di legami con i terroristi<br />

rischia di venire rapito, torturato<br />

per estorcergli informazioni e,<br />

nella maggior parte dei casi, ucciso.<br />

Pochi arrivano a un processo, e<br />

quasi nessuno vi sopravvive. I russi<br />

sono fermamente convinti che<br />

questo sia l’unico modo per sconfiggere<br />

i terroristi: con la forza. Ma<br />

è sempre più evidente che la violenza<br />

e la repressione, decimando<br />

appelli alla contestazione fatti circolare nei giorni scorsi<br />

su internet. Proteste contro il governo sono registrate<br />

anche nelle città di Mansura, nel Delta, a Ismailiya, lungo<br />

il canale di Suez, ad Alessandria, sul Mediterraneo e<br />

a Rafah, al confine con la Striscia di Gaza, dove la gente<br />

ha sfilato in corteo con bandiere <strong>del</strong>l’Egitto, cantando<br />

slogan che inneggiavano alla protesta tunisina e ostentando<br />

cartelloni sarcastici con la scritta “Dopo Ben Ali,<br />

chi sarà il prossimo?”. All’università di Giza, quando la<br />

polizia ha cercato di reprimere le manifestazioni degli<br />

studenti con l’uso di idranti e gas lacrimogeni, i docenti<br />

hanno deciso di unirsi ai cortei in programma davanti<br />

alla Corte suprema e alla sede <strong>del</strong> National democratic<br />

mouvement (Ndp), partito al potere. Ingenti dispiegamenti<br />

<strong>del</strong>le forze di sicurezza, hanno riportato i siti<br />

d’informazione egiziani, sono stati schierati anche nei<br />

quartieri residenziali di Maadi e Mohandesin. “Ancora<br />

una volta – ha osservato la fonte <strong>del</strong>la Misna – sono stati<br />

protagonisti i mass media, dalla pagina su Facebook<br />

i ranghi degli estremisti, aiutano i<br />

loro leader a trovare nuove reclute,<br />

giovani, facilmente indottrinabili<br />

e mosse da un misto pericoloso<br />

di vendetta e dogmi religiosi. <strong>La</strong><br />

Russia che si sveglia dopo la nuova<br />

strage è una Russia più inquieta<br />

soprattutto alla luce <strong>del</strong> fatto che<br />

l’attentato era quasi annunciato:<br />

le forze di sicurezza hanno rivelato<br />

che sapevano <strong>del</strong>l’imminenza di<br />

un atto contro uno degli aeroporti a<br />

Mosca. Sarebbero state addirittura<br />

sulle tracce di tre sospetti che però<br />

sono riusciti a introdursi a Domodedovo<br />

e a osservare l’esplosione<br />

dedicata a Khaled Said, attivista ucciso dalla polizia<br />

egiziana, ai numerosi internauti che dal cellulare<br />

tramite twitter e blog hanno aggiornato costantemente<br />

sull’evoluzione di una protesta che pare essere<br />

solo agli inizi”.<br />

Salario minimo, fine <strong>del</strong>la legislazione di emergenza<br />

e limite a due soli mandati <strong>del</strong>l’incarico presidenziale:<br />

queste le richieste degli attivisti, i quali hanno<br />

domandato inoltre le dimissioni <strong>del</strong> ministro <strong>del</strong>l’Interno,<br />

Habib al-Adly, e la condanna <strong>del</strong>le violenze<br />

di cui accusano le forze di sicurezza. E proprio il titolare<br />

<strong>del</strong> dicastero <strong>del</strong>l’Interno, in un’intervista al<br />

quotidiano filogovernativo Ahram, aveva bocciato la<br />

protesta, affermando che “non avrà alcun impatto”.<br />

Al Adli aveva anche assicurato il pugno di ferro contro<br />

coloro che “esprimono le loro idee illegalmente”.<br />

Per mantenere l’ordine, il Ministero ha disposto uno<br />

spiegamento di forze di sicurezza senza precedenti,<br />

con 20mila agenti mobilitati nel centro <strong>del</strong>la città.


<strong>del</strong> loro complice prima di dileguarsi.<br />

Uno smacco per il governo<br />

e per un Paese dove i controlli di<br />

sicurezza sono ossessivi. Lo stesso<br />

presidente Medvedev, annunciando<br />

un regime di sicurezza speciale, ha<br />

ammesso che finora le misure antiterrorismo<br />

non sono state applicate<br />

correttamente. Alcuni analisti<br />

non escludono una guerra sotterranea<br />

tra forze di sicurezza. Altri che<br />

si tratti di un segnale: per richiamare<br />

al Cremlino l’uomo forte, Vladimir<br />

Putin, indebolendo Medvedev,<br />

apparso impotente sotto i riflettori<br />

<strong>del</strong>la tv.<br />

Gli egiziani in piazza al Cairo<br />

Reazioni internazionali<br />

Un vento freddo<br />

sulla pace<br />

Il segretario di Stato americano Hillary<br />

Clinton ha affermato che gli<br />

Usa “sono al fianco <strong>del</strong> popolo <strong>del</strong>la<br />

Russia in questo momento di dolore<br />

e di lutto e porgono cordoglio e solidarietà<br />

mentre prosegue la lotta in<br />

cui molti di noi sono impegnati a far<br />

fronte alla minaccia <strong>del</strong> terrorismo<br />

internazionale”. I ministri degli Esteri<br />

<strong>del</strong> G8 hanno condannato “l’attacco<br />

barbaro” e hanno espresso la volontà<br />

di “lavorare insieme per combattere<br />

e prevenire il terrorismo”. Aprendo<br />

lunedì 24 gennaio, nel pomeriggio,<br />

a Strasburgo la sessione invernale<br />

(24 – 28 gennaio) <strong>del</strong>l’assemblea<br />

parlamentare <strong>del</strong> Consiglio d’Europa<br />

(Apce), Thorbjørn Jagland, segretario<br />

generale <strong>del</strong> CdE, ha rivolto un pensiero<br />

alle 35 vittime e ai circa 170 feriti<br />

<strong>del</strong>l’attentato kamikaze che poco<br />

prima aveva colpito l’aeroporto moscovita<br />

di Domodevodo. Il segretario<br />

generale ha sottolineato il ruolo<br />

cruciale <strong>del</strong> Consiglio d’Europa e l’importanza<br />

<strong>del</strong>la sua riforma che mira<br />

all’esercizio di un’azione politica su<br />

scala paneuropea. “Un vento freddo<br />

– ha affermato – soffia sull’Europa”<br />

e “la nostra missione consiste nel<br />

salvaguardare le fondamenta morali<br />

e giuridiche <strong>del</strong>l’unità europea,<br />

tra gli Stati e i popoli, le culture e le<br />

religioni”. Jagland ha aggiunto che<br />

in Europa non dovrebbero esistere<br />

“cittadini di seconda classe”.<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Libano<br />

Mikati nuovo capo <strong>del</strong> governo<br />

provoca tensioni nel Paese<br />

Il movimento filosiriano Hezbollah entra nel governo libanese e in Libano<br />

esplode la protesta dei sunniti, mentre gli Usa guardano con preoccupazione<br />

all’evoluzione politica di questo <strong>del</strong>icatissimo anello <strong>del</strong><br />

gioco mediorientale. Il presidente libanese, Michel Sleiman, ha nominato<br />

come primo ministro il candidato sostenuto da Hezbollah, Najib<br />

Mikati. Il magnate <strong>del</strong>le telecomunicazioni, un sunnita di 55 anni, ha<br />

già avviato le consultazioni per la formazione <strong>del</strong> governo e ha invitato<br />

“tutte le fazioni libanesi a superare le divergenze”. Sleiman ha conferito<br />

l’incarico a Mikati dopo un incontro con i gruppi parlamentari in<br />

cui ha verificato che dispone di una maggioranza in Parlamento: a suo<br />

favore si sono schierati 68 dei 128 membri <strong>del</strong>l’assemblea.<br />

Mikati, milionario, laureato a Harvard, tycoon <strong>del</strong>le telecomunicazioni,<br />

primo ministro <strong>del</strong> governo che nel 2005 portò alle elezioni che sancirono<br />

la fine <strong>del</strong> dominio siriano nel Paese è un sunnita – lo deve essere,<br />

secondo la Costituzione, il primo ministro – come la maggioranza dei<br />

libanesi, tradizionalmente legati al partito di Hariri, <strong>del</strong> quale si dichiara<br />

“fratello”, ma è anche amico personale <strong>del</strong> presidente siriano Bashar<br />

al-Assad. <strong>La</strong> sua indicazione da parte di Hezbollah, movimento sciita, e<br />

dei suoi alleati – ai quali col suo ennesimo cambio di casacca si è unito<br />

il leader druso Walid Joumblatt – ha avuto molteplici scopi: creare un<br />

corto circuito nella maggioranza sunnita, offrire al Paese un volto considerato<br />

moderato, tranquillizzare per quanto possibile l’Arabia Saudita<br />

e gli alleati occidentali <strong>del</strong>l’ormai ex premier, visto che Mikati ha<br />

interessi anche a Riyadh. Che, per ora, tace. E mentre gli Stati Uniti si<br />

“riservano il giudizio” su un esecutivo espresso da un partito che essi<br />

collocano tra i gruppi terroristici, la Francia ricorda che il Libano è un<br />

Paese la cui indipendenza va salvaguardata.<br />

Fin dal momento <strong>del</strong>la sua candidatura, Mikati si è definito “di moderazione<br />

e accordo”. “Non vedo – ha aggiunto – la mia candidatura come un<br />

sfida nei confronti di nessuno”. Hariri gli ha replicato, sottolineando la<br />

sua indicazione da parte di Hezbollah. Il Partito di Dio, da parte sua, ha<br />

detto di volere un governo di unità nazionale. Al momento per lo meno<br />

<strong>del</strong> tutto improbabile. E Mikati, a quanto si dice, starebbe pensando a<br />

un esecutivo composto di “tecnici”.<br />

Ma la nomina ha provocato immediatamente la protesta dei sunniti che<br />

considerano Mikati un traditore per essersi candidato per conto <strong>del</strong> gruppo<br />

radicale sciita di Hezbollah, “usurpando” un posto che in base alla spartizione<br />

dei poteri in Libano spetta a un candidato espressione dei sunniti. I<br />

sostenitori <strong>del</strong> primo ministro uscente, il filo-occidentale Saad Hairi, sono<br />

scesi nelle strade contro il movimento sciita di Hezbollah. A Tripoli sono<br />

stati dati alle fiamme copertoni d’auto e bloccate le strade. I dimostranti<br />

hanno assaltato e distrutto un furgone <strong>del</strong>l’emittente <strong>del</strong> Qatar al Jazeera<br />

e hanno preso di mira anche mezzi di altri network televisivi considerati<br />

vicini a Hezbollah. Manifestazioni ci sono anche a Beirut e a Sidone. Tra i<br />

primi impegni, il nuovo governo avrà il dossier <strong>del</strong> Tribunale speciale per<br />

il Libano. Voluto dal Consiglio di sicurezza per indagare sull’assassinio di<br />

Rafic Hariri, ex premier e padre di Saad, il Tribunale ha ricevuto dal procuratore<br />

i nomi degli accusati, ufficialmente segreti.<br />

Il nuovo primo ministro libanese<br />

09


10<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Popoli e continenti Europa<br />

I“Il<br />

tempo <strong>del</strong>le colonie non è finito”.<br />

Una frase, risuonata il 17 gennaio<br />

nell’emiciclo <strong>del</strong> Parlamento Ue,<br />

ha richiamato l’Europa a un esame<br />

di coscienza. <strong>La</strong> deputata francese<br />

Marie-Christine Vergiat si riferiva<br />

in particolare alla situazione <strong>del</strong>la<br />

Tunisia, ma anche <strong>del</strong>l’Algeria, avvertendo<br />

peraltro che “ci possono<br />

essere sommosse analoghe in tutto<br />

il Maghreb”.<br />

L’aumento dei prezzi alimentari, la<br />

mancanza di lavoro e la mancanza<br />

di una vera e propria democrazia,<br />

stanno mobilitando le piazze dei due<br />

Paesi nordafricani. Ma cosa potrebbe<br />

succedere nei prossimi giorni o<br />

nei prossimi mesi? <strong>La</strong> stessa assemblea<br />

<strong>del</strong>l’Unione ribadisce un messaggio<br />

forte: democrazia e sviluppo<br />

non possono essere disgiunti; pace e<br />

giustizia vanno costruite insieme. Il<br />

rispetto dei diritti <strong>del</strong>l’uomo, la legalità,<br />

il benessere materiale sono va-<br />

+Unione europea Oltre i confini<br />

I disordini<br />

in Africa<br />

Democrazia e sviluppo non possono essere<br />

disgiunti; pace e giustizia vanno costruite insieme.<br />

Sono valori e patrimoni concreti cui nessun<br />

popolo libero intende rinunciare<br />

Parlamento europeo<br />

“Un importante passo avanti per i diritti dei pazienti<br />

in Europa”. John Dalli, commissario Ue alla salute,<br />

commenta favorevolmente il voto con il quale il Parlamento<br />

europeo si è espresso, nella sessione di metà<br />

gennaio, a favore <strong>del</strong>la direttiva per l’assistenza<br />

sanitaria transfrontaliera. “<strong>La</strong> direttiva fa chiarezza<br />

sul diritto dei cittadini di accedere a cure sicure di<br />

buona qualità in tutti i Paesi <strong>del</strong>l’Unione e di esserne<br />

rimborsati”. <strong>La</strong> direttiva (che riguarda non soltanto<br />

i prestatori pubblici di cure, ma anche quelli privati)<br />

è il risultato di un accordo tra Parlamento e Consiglio<br />

Ue, il quale deve ora dare un’ultima formale<br />

approvazione: gli Stati membri avranno poi 30 mesi<br />

di tempo per apportare le necessarie modifiche alla<br />

loro legislazione nazionale. Le nuove norme stabili-<br />

di Gianni Borsa<br />

lori e patrimoni concreti cui nessun<br />

popolo, libero di pensare e di esprimersi,<br />

intende rinunciare.<br />

Per questa ragione la sirena d’allarme<br />

non si ferma sulle coste africane<br />

<strong>del</strong> Mediterraneo. E proprio il<br />

Parlamento europeo lo conferma<br />

nella sessione <strong>del</strong> 17-20 gennaio a<br />

Strasburgo. I deputati, che rappresentano<br />

500 milioni di cittadini di<br />

27 Stati, hanno posto nel calendario<br />

dei lavori varie situazioni di questo<br />

genere, diverse fra loro ma altrettanto<br />

importanti e <strong>del</strong>icate. In aula<br />

si discute – auspicando posizioni<br />

comuni e azioni coerenti sul piano<br />

politico, diplomatico ed economico<br />

– di Haiti e dei modestissimi interventi<br />

per la ricostruzione registrabili<br />

a un anno dal terremoto, con la popolazione<br />

piegata da fame, malattie,<br />

speranze negate.<br />

I deputati si concentrano ugualmente<br />

sulla sicurezza nel Sahel, sul<br />

dopo referendum in Sud Sudan, sui<br />

rapporti con la Libia <strong>del</strong> dittatore<br />

Gheddafi, che crea problemi non<br />

solo all’Europa specie per quanto<br />

attiene i fenomeni migratori.<br />

Volgendo lo sguardo in particolare<br />

ai diritti umani, a Strasburgo ci si<br />

concentra su vari casi di violazioni<br />

in Iran, Pakistan, Brasile (il nodo<br />

<strong>del</strong>la mancata estradizione <strong>del</strong> terrorista<br />

italiano Cesare Battisti). Più<br />

ampiamente si affronta il tema <strong>del</strong>le<br />

violazioni alla libertà religiosa, con<br />

un’attenzione peculiare alle violenze<br />

subìte dai cristiani nel mondo, con<br />

un dibattito alla presenza <strong>del</strong>l’Alto<br />

rappresentante per la politica estera<br />

Catherine Ashton, espressamente invitata<br />

dal presidente <strong>del</strong>l’assemblea<br />

Jerzy Buzek, e con il voto di una risoluzione.<br />

Ma i problemi non esistono solo<br />

fuori dai confini <strong>del</strong> vecchio continente.<br />

L’Ue si sta concentrando sul<br />

Un importante passo avanti per i diritti dei pazienti in Europa<br />

scono, come ha spiegato la relatrice <strong>del</strong>l’Euroassemblea,<br />

Françoise Grossetête, che “i cittadini <strong>del</strong>l’Unione<br />

possono essere rimborsati per l’assistenza medica<br />

che ricevono in un altro Stato membro, a condizione<br />

che il trattamento e i costi siano coperti dal sistema<br />

sanitario nel loro Paese”. Le autorità possono peraltro<br />

esigere “che i pazienti richiedano un’autorizzazione<br />

preventiva per i trattamenti che necessitano<br />

di un ricovero ospedaliero”. Il sostegno <strong>del</strong>l’Emiciclo<br />

è stato ampio e la parlamentare francese ha dichiarato:<br />

“È una bella vittoria per i diritti dei cittadini e<br />

dei pazienti. Anche così l’Europa dimostra di essere<br />

vicina alle persone e alle loro esigenze”. <strong>La</strong> relatrice<br />

ha chiarito: “Farsi visitare, operare o ricoverare<br />

all’estero diventerà un vantaggio soprattutto per i<br />

Il presidente <strong>del</strong> Parlamento europeo, il polacco Jerzy Busek (a destra) e il commissario<br />

europeo per il multilinguismo Leonard Orban<br />

caso-Bielorussia, denunciando gli<br />

abusi <strong>del</strong> dittatore Alexsandr Lukashenko<br />

e sostenendo l’impegno<br />

e le tesi <strong>del</strong>le opposizioni politiche<br />

attive nel Paese nonostante una feroce<br />

repressione. Le leggi <strong>del</strong> mercato,<br />

dei commerci, degli approvvigionamenti<br />

energetici (soprattutto il<br />

gas), a volte offuscano la chiarezza<br />

politica, ma sembra che l’Ue in questa<br />

fase stia a poco a poco maturando<br />

una nuova consapevolezza: non è<br />

più il tempo di tollerare gli sfregi ai<br />

diritti <strong>del</strong>le persone per salvaguardare<br />

gli affari.<br />

Di sicuro la strada da compiere sarà<br />

lunga: basti pensare ai continui corteggiamenti<br />

verso potenze economiche<br />

come Cina e Russia, che dei diritti<br />

umani e <strong>del</strong>la democrazia reale<br />

fanno troppo spesso carta straccia.<br />

Ma se l’Europa ha una coscienza, e<br />

se ha un’anima, lo deve dimostrare<br />

anche su questo fronte.<br />

pazienti inseriti in lunghe liste d’attesa o quelli che<br />

hanno bisogno di cure specialistiche che non esistono<br />

nel loro Paese”. Grossetête ha aggiunto: “Un dato<br />

comune a tutta Europa è che la maggior parte<br />

dei pazienti preferisce ricevere cure nel suo Paese e<br />

attualmente solo l’1% dei bilanci sanitari è speso in<br />

cure transfrontaliere”. Una cifra che si aggira sui 10<br />

miliardi di euro. Tali innovazioni non riguarderanno<br />

però la tessera europea di assicurazione malattia che<br />

continuerà a restare valida per i cittadini che hanno<br />

bisogno di un trattamento urgente quando sono in<br />

viaggio in un altro Paese. L’obiettivo fondamentale<br />

di questo normativa è quello di ridurre le diseguaglianze<br />

in campo medico tra un Paese e l’altro, persino<br />

tra una regione e l’altra.


Dall’inizio alla fine <strong>del</strong>la vita<br />

Con il patrocinio <strong>del</strong> Consiglio d’Europa si terrà dal 1° al 5 febbraio a Strasburgo il 1° Forum<br />

europeo di bioetica (Feb) “Dall’inizio alla fine <strong>del</strong>la vita. L’umano mi riguarda”. “Cinque<br />

giorni di condivisione e confronto tra specialisti e pubblico – spiegano i promotori<br />

– per pensare l’Uomo di fronte ai progressi <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>le tecniche che toccano il<br />

suo corpo”, perché “la bioetica non è una torre d’avorio ma riguarda tutti”. Il programma<br />

prevede 14 dibattiti e la presenza di 60 relatori, incontri culturali e una giornata dedicata<br />

ai giovani. Tra i temi sul tappeto il fine vita, il sostegno degli anziani e il loro ruolo<br />

nella comunità civile e, più in generale, “i principi che fondano le scelte in materia di<br />

bioetica e i valori con i quali è tenuta a confrontarsi una società pluriculturale come la<br />

nostra”, proseguono gli organizzatori convinti che occorra “garantire a tutti pari accesso<br />

alle cure” e pieno rispetto <strong>del</strong>la “dignità <strong>del</strong> corpo umano”. Ad aprire il Forum martedì<br />

1° febbraio sarà Israël Nisand, fondatore e vicepresidente <strong>del</strong> Forum europeo di bioetica.<br />

Il “Forum dei giovani” si svolgerà presso il Consiglio d’Europa mercoledì 2 febbraio .<br />

Sempre il 2 febbraio, presso l’emiciclo <strong>del</strong> Consiglio regionale d’Alsazia, è in programma<br />

l’incontro “Parole di religioni”. Filo conduttore “Onora il padre e la madre”. Interverranno<br />

René Guttman, gran rabbino di Strasburgo e <strong>del</strong> Basso Reno e membro Consiglio<br />

scientifico Feb; mons. Christian Kratz, vescovo ausiliare di Strasburgo e <strong>del</strong>egato <strong>del</strong>la<br />

Conferenza episcopale di Francia presso la Comece (Commissione episcopati Comunità<br />

europea); il teologo protestante Karsten Lehmkühler (Università di Strasburgo); l’imam<br />

Dielloul Seddiki, direttore Istituto teologia <strong>del</strong>la Grande moschea di Parigi; e O. Reigen<br />

Wang Genh, presidente Unione buddisti di Francia. Il 3 febbraio Maud de Boer-Buquicchio,<br />

segretario generale aggiunto <strong>del</strong> CdE aprirà una tavola rotonda su “Invecchiare in<br />

Europa, quali percezioni, quali pratiche?”.<br />

Germania<br />

<strong>La</strong> via <strong>del</strong>la riconciliazione<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

“Dobbiamo percorrere insieme la via <strong>del</strong>la riconciliazione”. Lo ha affermato<br />

mons. Robert Zollitsch, presidente <strong>del</strong>la Conferenza episcopale tedesca (Dbk),<br />

annunciando che la Chiesa cattolica tedesca finanzierà un volontario tedesco<br />

che presterà la propria opera nel memoriale <strong>del</strong>l’Olocausto di Yad Vashem<br />

in Israele. “Come Chiesa cattolica intendiamo dare un segno per cooperare<br />

all’elaborazione <strong>del</strong>la storia” perché “il passato non può essere dimenticato”,<br />

ha affermato Zollitsch. Infatti, “l’Olocausto non può mai essere negato<br />

da alcuno” e “dobbiamo fare di tutto per contrastare le nuove tendenze antisemite<br />

diffuse nella nostra società”. L’iniziativa <strong>del</strong>la Dbk è stata accolta con<br />

soddisfazione da Irena Steinfeldt, responsabile <strong>del</strong>l’ufficio “Giusti dei popoli”<br />

<strong>del</strong> memoriale: “Con la visita a Yad Vashem nell’anno passato, l’arcivescovo<br />

Zollitsch ha confermato l’importanza <strong>del</strong> confronto con un passato difficile.<br />

Svizzera<br />

Una Quaresima diversa<br />

“Estrazione mineraria: un affare indigesto”: è il tema <strong>del</strong>la campagna <strong>del</strong>la<br />

Quaresima 2011, promossa da vari organismi cristiani, che si aprirà il 9 marzo,<br />

mercoledì <strong>del</strong>le Ceneri, per arrivare sino alla Pasqua <strong>del</strong> 24 aprile in Svizzera.<br />

Si tratta di una campagna tesa a sensibilizzare gli svizzeri sullo sfruttamento<br />

<strong>del</strong>le risorse minerarie dei Paesi in via di sviluppo e in particolare di quelli<br />

africani. L’iniziativa ecumenica, di durata pluriennale, coinvolge anche il diritto<br />

all’alimentazione e alla sicurezza alimentare, messa a repentaglio dallo<br />

sfruttamento <strong>del</strong> sottosuolo. Aziende senza scrupoli, americane, cinesi e anche<br />

svizzere, affermano i promotori <strong>del</strong>la campagna, sfruttano e impoveriscono<br />

intere popolazioni. Contestualmente la campagna intende chiedere al<br />

Governo federale di “sviluppare un quadro politico coerente e trasparente in<br />

materia di commercio internazionale e di diritti umani”.<br />

Commissione europea<br />

Per favorire le attività di ricerca<br />

Ridurre gli adempimenti burocratici a favore <strong>del</strong>le attività di ricerca. È<br />

quanto propone la Commissione europea, che ha adottato misure intese<br />

“a stimolare la partecipazione al Settimo programma quadro” e “a<br />

renderlo più accessibile ai migliori ricercatori e alle imprese più innovative,<br />

in particolare le piccole e medie imprese”. Tali misure entreranno<br />

in vigore immediatamente e “permetteranno alle migliaia di ricercatori<br />

e poli di eccellenza che già beneficiano di finanziamenti comunitari<br />

di risparmiare tempo e di dedicarsi al cuore <strong>del</strong>la loro attività, ossia<br />

realizzare una ricerca e un’innovazione di livello mondiale per rafforzare<br />

la crescita e l’occupazione e migliorare la qualità di vita”, afferma<br />

la responsabile per la ricerca, Máire Geoghegan-Quinn. “Ci auguriamo<br />

di stimolare una partecipazione più forte e qualificata, come quella di<br />

imprese dinamiche che non riescono a far fronte a vincoli burocratici<br />

eccessivi. Ma è solo un inizio, perché la Commissione ha già proposto<br />

modifiche <strong>del</strong>le regole per finanziare i programmi” comuni.<br />

11


12<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Il Vangelo<br />

<strong>del</strong>la domenica<br />

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO<br />

Dal Vangelo secondo Matteo (5, 1-12)<br />

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a<br />

sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si<br />

mise a parlare e insegnava loro dicendo:<br />

Beati i poveri in spirito,<br />

perché di essi è il regno dei cieli.<br />

Beati quelli che sono nel pianto,<br />

perché saranno consolati.<br />

Beati i miti,<br />

perché avranno in eredità la terra.<br />

Beati quelli che hanno fame<br />

e sete <strong>del</strong>la giustizia,<br />

perché saranno saziati.<br />

Beati i misericordiosi,<br />

perché troveranno misericordia.<br />

Beati i puri di cuore,<br />

perché vedranno Dio.<br />

Beati gli operatori di pace,<br />

perché saranno chiamati figli di Dio.<br />

Beati i perseguitati per la giustizia,<br />

perché di essi è il regno dei cieli.<br />

Beati voi quando vi insulteranno, vi<br />

perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni<br />

sorta di male contro di voi per causa mia.<br />

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la<br />

vostra ricompensa nei cieli.<br />

Angelo Paglia<br />

(<strong>Brescia</strong> 1681-1763)<br />

Si forma alla scuola <strong>del</strong> padre, Francesco, pittore e scrittore<br />

assai noto alla fine <strong>del</strong> Seicento. <strong>La</strong> sua pittura raffinata e<br />

raddolcita mostra i caratteri <strong>del</strong> primo barocchetto bresciano<br />

molto influenzato dalla pittura veneziana coeva<br />

“Le Virtù Teologali con un santo francescano” (1728).<br />

Castel Mella, San Siro.<br />

L’unica<br />

incertezza<br />

È inutile soffermarsi ancora una volta sul carattere paradossale<br />

<strong>del</strong>le beatitudini, inutile sottolineare come<br />

esprimano un’idea <strong>del</strong> mondo al contrario di quello che<br />

il mondo era e continua a essere. Gesù non dice che il<br />

mondo deve cambiare. Dice solo che è beato chi crede<br />

che questo sia possibile, anzi, beato chi fa in modo che<br />

lo sia. È la constatazione che tutto quello che è vinto per<br />

il mondo non lo è per Dio. E questa non è una vendetta<br />

di Dio, non è un riscatto. È piuttosto una possibilità.<br />

È la possibilità di chi è vinto di accorgersi di non poter<br />

bastare a se stesso. Tutte le beatitudini hanno come<br />

sfondo quello di essere dalla parte <strong>del</strong>la debolezza, <strong>del</strong>la<br />

mancanza. Non c’è posizione dominante, non sicurezza<br />

di avere la meglio. Ma tutto, allo stesso tempo, non è<br />

– paradossalmente – virtù dei vinti, ma comprensione<br />

profonda di uno stato: non poveri solamente, ma poveri<br />

nello spirito, non puri, ma puri di cuore, non perseguitati,<br />

ma perseguitati per la giustizia (<strong>del</strong> Regno, si aggiunge).<br />

Gesù non parla ai vinti <strong>del</strong>la terra, non propone un riscatto<br />

a chi non fa parte <strong>del</strong>la metà dominante. Può essere<br />

anche questo ma, principalmente, la sua beatitudine è<br />

per chi può accorgersi che qualcosa gli manca, e questo<br />

qualcosa è la dinamica che muove la venuta <strong>del</strong> Regno<br />

di Dio. Così le insufficienze materiali e morali diventano<br />

l’immagine <strong>del</strong>l’insufficienza più profonda, <strong>del</strong>la povertà<br />

di fede e <strong>del</strong> respiro corto davanti all’operare secondo<br />

il disegno di Dio. Pace, misericordia, giustizia: aspirazioni<br />

di tutti i tempi. Ma qui Gesù le orienta tutte verso<br />

un piano più alto: verso il futuro di Dio nel quale è fon-<br />

di Giuseppe Fusari<br />

damentale la nostra incertezza, l’unica incertezza possibile,<br />

quella cioè <strong>del</strong> poter essere autosufficienti davanti<br />

a Dio e agli uomini. Solo questa incertezza è ammessa.<br />

E da qui può sbucare il germoglio <strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong>l’altra<br />

certezza, quella che non sta in noi, nelle nostre mani<br />

ma nel futuro di Dio. Altrimenti la tentazione potrebbe<br />

essere quella di voler noi realizzare il Regno di Dio, con<br />

le nostre certezze, anche certezze di fede, farci poveri e<br />

misericordiosi e operatori di pace e assetati e affamati.<br />

E arrivare a sentirci protagonisti <strong>del</strong> Regno, attori <strong>del</strong><br />

dono invece che capaci di accoglierlo. Far realizzare il<br />

Regno. È una tentazione più vicina di quanto possiamo<br />

aspettarci. E accade ogni volta che crediamo di avere<br />

Dio dalla nostra parte. <strong>La</strong> fondamentale certezza, contro<br />

all’unica incertezza. Eppure la beatitudine di Gesù,<br />

così come si legge, è un dono e non una conquista. Che<br />

non significa stare passivi ad aspettare, ma accorgersi<br />

che è il nostro interiore spirituale che deve maturare per<br />

potersi accorgere che il dono è già presente, è qui per noi<br />

e che si compie quando accettiamo la nostra strutturale<br />

incertezza. Paradossale come il compiersi <strong>del</strong>le cose<br />

nella natura, nel seme che il contadino getta nel terreno<br />

e che cresce indipendentemente da lui, ma che dà frutto;<br />

paradossale come tutto quello che cambia davvero<br />

le cose e non con la forza. È il paradosso di Dio <strong>del</strong> quale<br />

ci accorgiamo quando le nostre certezze e le nostre<br />

forze diventano insufficienti. È il seme <strong>del</strong>la speranza<br />

come dono e come promessa, non come rivendicazione<br />

e pretesa. È il futuro (presente) di Dio.


Ecclesia<br />

onger@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Benedetto XVI Alla Rota romana<br />

Il diritto di sposarsi<br />

e le convinzioni<br />

T<br />

di Marco Doldi<br />

Tra gli impegni più gravosi, che spettano<br />

a un parroco, c’è quello <strong>del</strong>la preparazione<br />

al matrimonio dei fidanzati.<br />

Momento molto bello <strong>del</strong>la vita pastorale,<br />

ma non facile. Spesso, si avvicinano<br />

persone che non hanno alcuna<br />

esperienza di vita comunitaria, sono<br />

credenti a modo loro, con l’unico desiderio<br />

di sposarsi. A questo punto il<br />

pastore, giustamente, è preoccupato<br />

di accompagnare il meglio possibile i<br />

giovani al matrimonio, ma sa di dover<br />

compiere scelte prioritarie, tra cui la<br />

più importante è quella <strong>del</strong>la formazione.<br />

Terminata questa, penserà a<br />

preparare con i fidanzati una bella celebrazione,<br />

che sia espressione <strong>del</strong>la<br />

gioia di sposarsi.<br />

Tra la preparazione e la celebrazione<br />

<strong>del</strong> matrimonio, però, c’è un altro<br />

passo di rilievo: quello <strong>del</strong>l’istruzione<br />

<strong>del</strong>la pratica matrimoniale. Quale posto<br />

si dà a questo momento? Talvolta,<br />

l’esperienza rivela che è vissuto come<br />

un peso! Sembra quasi una caduta di<br />

stile: dopo aver parlato a lungo <strong>del</strong> significato<br />

<strong>del</strong>la scelta matrimoniale, si<br />

finisce a fare documenti, quasi non ci<br />

si fidasse <strong>del</strong>le intenzioni dei fidanzati.<br />

Dove è finito l’amore, che tutti muove?<br />

Così, la pratica matrimoniale è presentata<br />

e vissuta come una formalità per<br />

accontentare le istituzioni. Forse i toni<br />

sono un poco esagerati, ma qualcosa<br />

di simile avviene. Lo ha notato Benedetto<br />

XVI, incontrando il 23 gennaio i<br />

membri <strong>del</strong>la Rota romana in occasione<br />

<strong>del</strong>l’inaugurazione <strong>del</strong>l’Anno giudiziario.<br />

In questa occasione, tra l’altro,<br />

ha parlato <strong>del</strong>l’esame dei promessi<br />

sposi, svolto dal parroco. Con chiarezza<br />

ha ricordato che lo scopo è giuridico:<br />

accertare che nulla si opponga alla<br />

valida e lecita celebrazione <strong>del</strong>le nozze.<br />

“Giuridico – ha precisato – non vuol<br />

dire però formalistico, come se fosse<br />

un passaggio burocratico consistente<br />

nel compilare un modulo sulla base di<br />

domande rituali”. Invece, lo ha descritto<br />

come un’occasione pastorale unica<br />

– da valorizzare con tutta la serietà e<br />

l’attenzione che richiede – nella quale,<br />

attraverso un dialogo pieno di rispetto<br />

e di cordialità, il pastore cerca di aiutare<br />

la persona a porsi seriamente dinanzi<br />

alla verità su se stessa e sulla propria<br />

vocazione umana e cristiana al matrimonio.<br />

In questo senso il dialogo, che<br />

deve essere condotto separatamente<br />

con ciascuno dei due fidanzati – senza<br />

sminuire la convenienza di altri colloqui<br />

con la coppia – richiede un clima di<br />

piena sincerità, nel quale si dovrebbe<br />

far leva sul fatto che gli stessi contraenti<br />

sono i primi interessati e i primi<br />

obbligati in coscienza a celebrare un<br />

matrimonio valido.<br />

<strong>La</strong> dimensione giuridica nella preparazione<br />

al matrimonio non è, dunque,<br />

una sovrastruttura rispetto all’esperienza<br />

unica <strong>del</strong>l’amore; non è una formalità<br />

senza significato. Certamente, è<br />

un momento faticoso, ma è anche un<br />

aiuto insostituibile. Talvolta, infatti, la<br />

scelta di sposarsi è intesa in termini<br />

meramente soggettivi, se non privatistici;<br />

ci si sposa perché ci si sente di<br />

farlo, si sceglie il modo in cui farlo e<br />

si inventa la vita matrimoniale. Spesso,<br />

la fantasia conduce alle soluzioni e<br />

ai progetti più originali. Il matrimonio<br />

cristiano, invece, è la scelta personale<br />

di accogliere il progetto di Dio, che<br />

precede ogni altro progetto di vita. <strong>La</strong><br />

sfera giuridica è necessaria, in quanto<br />

aiuta i fidanzati a mettere da parte impulsi<br />

emotivi o ragioni superficiali, che<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

13<br />

non permetteranno loro di assumere<br />

responsabilità che non sapranno poi<br />

onorare. Aiuta a riconoscere che l’inclinazione<br />

naturale a sposarsi possiede<br />

contenuti oggettivi imprescindibili,<br />

quali l’unità, la fe<strong>del</strong>tà, l’indissolubilità.<br />

Contenuti, che danno garanzia di<br />

riuscita al progetto, perché costituiscono<br />

una soglia da non oltrepassare,<br />

pena lo scadimento <strong>del</strong>l’amore. In<br />

questo senso il diritto matrimoniale<br />

non è un ostacolo alla pastorale, ma è<br />

uno strumento indispensabile, di cui il<br />

parroco deve sapientemente avvalersi.<br />

In questa prospettiva deve essere<br />

adeguatamente compresa anche la<br />

domanda a sposarsi, che i fidanzati<br />

rivolgono.<br />

Questa, si dice, è espressione di un<br />

diritto naturale, che non dovrebbe<br />

essere contrastato. Ora, il diritto a<br />

sposarsi, deve essere adeguatamente<br />

inteso. Non si tratta, cioè, di una<br />

pretesa soggettiva che debba essere<br />

soddisfatta dai pastori mediante un<br />

mero riconoscimento formale, indipendentemente<br />

dal contenuto effettivo<br />

<strong>del</strong>l’unione. “Il diritto a contrarre<br />

matrimonio – ha ricordato il Papa –<br />

presuppone che si possa e si intenda<br />

celebrarlo davvero, dunque nella<br />

verità <strong>del</strong>la sua essenza così come<br />

è insegnata dalla Chiesa. Nessuno<br />

può vantare il diritto a una cerimonia<br />

nuziale”. Se mancano i requisiti<br />

necessari o non vi è la maturità sufficiente,<br />

non si dà diritto di sposarsi.<br />

“Lo ius connubii, infatti, si riferisce<br />

al diritto di celebrare un autentico<br />

matrimonio”.<br />

Il diritto, se ben presentato, offre alla<br />

coscienza personale quei contenuti<br />

necessari, con i quali ciascuno può<br />

confrontarsi e giungere a una decisione<br />

veramente matura, ponendo<br />

basi solide alla riuscita <strong>del</strong> progetto.<br />

Anche di queste la grazia ha bisogno!


14<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Ecclesia Chiesa bresciana<br />

Settimanali cattolici Rinnovo cariche<br />

Il primo laico<br />

presidente<br />

<strong>del</strong>la Fisc<br />

Il proposito di un percorso ideale da costruire<br />

attorno ad alcune parole chiave come amicizia,<br />

comunione, condivisione, pensiero e riflessione<br />

FFrancesco<br />

Zanotti, direttore <strong>del</strong> “Corriere<br />

Cesenate” (Cesena-Sarsina), è<br />

il nuovo presidente <strong>del</strong>la Fisc (la Federazione<br />

cui fanno capo 188 testate<br />

diocesane) per il triennio 2011-2013.<br />

Eletto dal Consiglio nazionale riunito<br />

il 20 gennaio a Roma per la prima volta<br />

dopo la XVI assemblea nazionale <strong>del</strong>lo<br />

scorso novembre, è il primo presidente<br />

laico a guidare la Federazione dalla<br />

sua costituzione, nel 1966. Rivolgendosi<br />

al Consiglio nazionale, il nuovo<br />

presidente ha espresso ‘gratitudine’<br />

per l’incarico affidatogli, ricordando i<br />

suoi predecessori, in mondo particolare<br />

don Giorgio Zucchelli che ha guidato<br />

la Fisc negli ultimi sei anni. Durante<br />

il Consiglio sono state rinnovate<br />

anche le altre cariche <strong>del</strong>l’esecutivo:<br />

don Antonio Rizzolo (“Gazzetta d’Alba”)<br />

vicepresidente vicario, don Bru-<br />

a cura di Vincenzo Corrado<br />

no Cescon (“Il <strong>Popolo</strong>”, Concordia-<br />

Pordenone) vicepresidente, Francesca<br />

Cipolloni (“Emmaus”, Macerata)<br />

segretaria e Carmine Mellone (“Agire”,<br />

Salerno) tesoriere. Con Francesco<br />

Zanotti tracciamo alcune “linee<br />

d’impegno” <strong>del</strong>la Fisc per il prossimo<br />

triennio.<br />

Per la prima volta un laico alla guida<br />

<strong>del</strong>la Federazione...<br />

Sono commosso, ma anche onorato<br />

per questo incarico. Tali sentimenti mi<br />

stanno accompagnando sin dal primo<br />

momento in cui si è profilato questo<br />

nuovo percorso per me. Ho in mente<br />

i tanti direttori sacerdoti, conosciuti<br />

in questi anni: figure straordinarie<br />

di educatori e maestri, ai quali devo<br />

tanto e che ho sempre guardato con<br />

stima. Poi non dimentico i laici che<br />

fanno parte <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la Fisc:<br />

Il nuovo Presidente <strong>del</strong>la Fisc<br />

Giovanni Fallani, con la sua ironia e<br />

arguzia, e Alberto Migone, dal pensiero<br />

profondo. A tutte queste persone<br />

sono infinitamente grato. Per questo<br />

sono convinto che è importante tornare<br />

alle radici <strong>del</strong>la Federazione e<br />

valorizzare il cammino già percorso,<br />

con lo sguardo volto al futuro.<br />

Può tracciare un percorso ideale<br />

per il prossimo triennio?<br />

Un percorso ideale si può costruire<br />

attorno ad alcune parole chiave: proseguire,<br />

amicizia, comunione ecclesiale,<br />

condivisione, pensiero e riflessione,<br />

responsabilità e speranza, umiltà.<br />

Prima di tutto è necessario proseguire<br />

nel solco dei fondatori e di chi ci ha<br />

preceduto. In secondo luogo l’amicizia,<br />

che è uno dei grandi pilastri <strong>del</strong>la<br />

Federazione. Ancora, comunione ecclesiale,<br />

che è molto più di una sintonia<br />

d’intenti. Poi la condivisione: nella<br />

Fisc si condivide la vita, un tratto di<br />

strada da percorrere insieme. Quindi<br />

il pensiero e la riflessione, indispensabili<br />

per affrontare il presente e prepararsi<br />

al futuro. Altri tratti caratteristici<br />

sono la responsabilità e la speranza:<br />

2 febbraio: festa <strong>del</strong>la presentazione e <strong>del</strong>la vita consacrata<br />

Per il rinnovo <strong>del</strong>l’impegno vocazionale<br />

Il Vescovo ha indirizzato alle consacrate e ai consacrati<br />

<strong>del</strong>la Chiesa che è in <strong>Brescia</strong> il seguente messaggio:<br />

“Nella festa <strong>del</strong>la Presentazione di Gesù al Tempio il<br />

Signore si manifesta ancora una volta come Luce che<br />

illumina la nostra vita e quella di ogni uomo. È questa<br />

l’occasione per incontrarci e pregare insieme, ringraziando<br />

Dio perché con la sua chiamata continua a illuminare<br />

il nostro cammino, orientandoci al dono di noi<br />

stessi. Invochiamo il Signore, la Luce che si è resa visibile<br />

nel Natale; professiamo la nostra disponibilità a seguire<br />

il Cristo nella sua Pasqua di morte e risurrezione;<br />

rinnoviamo il nostro impegno a vivere gioiosamente la<br />

nostra vocazione, per diventare ‘un cuore solo e un’anima<br />

sola’ per la forza <strong>del</strong>lo Spirito Santo”. Nella circostanza,<br />

verrà rinnovata la fe<strong>del</strong>tà a Dio e alla Chiesa e<br />

saranno celebrati gli anniversari significativi di consacrazione<br />

al Signore.<br />

la prima deve guidare il nostro lavoro,<br />

la seconda lo deve illuminare. Infine<br />

l’umiltà: chi vuole essere il primo si<br />

faccia servitore.<br />

Le nuove piattaforme tecnologiche<br />

stanno modificando radicalmente<br />

il modo di fare informazione.<br />

Quale futuro per i settimanali<br />

diocesani?<br />

<strong>La</strong> sfida <strong>del</strong>le nuove tecnologie c’interpella.<br />

Circa la metà dei nostri giornali<br />

è dotata di un sito internet; alcuni<br />

sono esclusivamente on line e altri<br />

vi arriveranno. Nel messaggio per la<br />

Giornata mondiale <strong>del</strong>le comunicazioni<br />

sociali <strong>del</strong> 2009, il Papa ha definito<br />

internet un grande dono per l’umanità.<br />

Per i settimanali è una frontiera<br />

dalla quale non si può prescindere.<br />

Abbiamo il dovere di sfruttare quanto<br />

la tecnica ci mette a disposizione,<br />

senza per questo abdicare a uno spirito<br />

critico verso un utilizzo spesso<br />

fuorviante dei new media. I giornali di<br />

carta avranno sempre un loro ruolo,<br />

ma le forme di utilizzo cambieranno,<br />

forse anche molto velocemente. Non<br />

possiamo farci trovare impreparati”.<br />

Mercoledì 2 febbraio, la cerimonia avrà inizio alle ore<br />

17 in Duomo Vecchio; in processione i partecipanti si<br />

trasferiranno in Cattedrale per la celebrazione eucaristica,<br />

presieduta dal vescovo, mons. Luciano Monari.<br />

Le offerte per la carità <strong>del</strong> Vescovo, saranno raccolte in<br />

un cesto grande posto nella navata centrale <strong>del</strong>la Cattedrale,<br />

durante la processione d’ingresso. Si possono<br />

invitare parenti e amici, giovani e famiglie, tutti quelli<br />

che vogliono condividere la preghiera e la riflessione<br />

sul significato <strong>del</strong>la vita consacrata nella Chiesa. I ceri<br />

per i monasteri e per le infermerie saranno consegnati<br />

da mons. Mauro Orsatti al termine <strong>del</strong>la celebrazione.<br />

Venerdì 11 febbraio alle ore 21 nel Santuario di S. Maria<br />

<strong>del</strong>le Grazie, ci sarà una serata di preghiera indirizzata<br />

ai giovani. Si rifletterà insieme sul tema <strong>del</strong>la vita<br />

consacrata, a partire dal brano “Vi prenderò con me”<br />

(Gv 14,1-21). Sarà presente il Vescovo.


Ricordo<br />

di un martire<br />

Da cura di Lucio Corbò<br />

Da venerdì 4 febbraio a domenica 6<br />

febbraio si svolgeranno alcune iniziative<br />

promosse dal segretariato Missioni<br />

francescane lombarde dei Frati<br />

minori e dall’Ufficio missionario <strong>del</strong>la<br />

diocesi di <strong>Brescia</strong> per ricordare, a<br />

distanza di vent’anni, il sacrificio <strong>del</strong><br />

missionario martire, p. Pietro Turati.<br />

Nato a Nuvolera nel 1919, p. Pietro<br />

visse sempre a Virle Treponti. A sedici<br />

anni entrò nell’Ordine dei Frati<br />

minori francescani di Lombardia.<br />

Dopo essere stato ordinato sacerdote<br />

dal Beato cardinal Ildefonso Shuster,<br />

arcivescovo di Milano, seguendo la<br />

sua irresistibile vocazione missionaria,<br />

nel 1948 raggiunse Mogadiscio,<br />

in Somalia e per 43 anni testimoniò il<br />

Vangelo in quel difficile Paese totalmente<br />

mussulmano. Per il suo amore<br />

verso i poveri – soprattutto verso i<br />

malati <strong>del</strong> lebbrosario di Gelib – per il<br />

suo spirito di sacrificio e di preghiera,<br />

era chiamato dalla popolazione locale<br />

il “santone bianco”. Martire <strong>del</strong>la fede,<br />

venne ucciso vicino al lebbrosario<br />

di Gelib l’8 febbraio 1991, donando la<br />

propria vita per testimoniare nel mondo<br />

islamico il Signore Gesù, unico Salvatore<br />

degli uomini.<br />

Le celebrazioni prevedono venerdì 4<br />

febbraio alle ore 20.30 un incontro–<br />

Padre Pietro Turati<br />

Virle Treponti Padre Pietro Turati<br />

dibattito presso l’auditorium Franciscanum<br />

<strong>del</strong> convento S. Gaetano (via<br />

Callegari, 11, <strong>Brescia</strong>) su “Islam e cristianesimo:<br />

esperienze di dialogo nel<br />

Corno d’Africa e a <strong>Brescia</strong>”. Introduce<br />

p. Francesco Bravi, ministro provinciale<br />

dei Frati minori lombardi; intervengono<br />

mons. Giorgio Bertin, francescano,<br />

vescovo di Gibuti in Somalia,<br />

il dott. Franco Valenti, presidente<br />

Fondazione Guido Piccini; presenta<br />

don Raffaele Donneschi, direttore Ufficio<br />

missionario diocesano.<br />

Sabato 5 febbraio alle ore 20.15 concerto<br />

presso la chiesa parrocchiale di<br />

Virle Treponti. Verrà eseguito il Requiem<br />

in Re minore, KV 626 di Wolfgang<br />

Amadeus Mozart (1756 – 1791)<br />

con Sonia Corsini, soprano; Raffaella<br />

Vianello, mezzosoprano; Moreno<br />

Finotelli, tenore; Antonio De Gobbi,<br />

basso; “Ars Cantica Choir” di Milano,<br />

maestro <strong>del</strong> coro Marco Berrini; orchestra<br />

C. Coccia di Novara, direttore<br />

Renato Beretta. Domenica 6 febbraio<br />

nella stessa chiesa parrocchiale commemorazione<br />

liturgica <strong>del</strong>la morte di<br />

p. Turati, con la Messa alle ore 10.30<br />

presieduta da. mons. Giorgio Bertin,<br />

ofm, vescovo di Gibuti e <strong>del</strong>la Somalia.<br />

Verrà anche presentato un libro<br />

su p. Pietro Turati.<br />

Si ricorda inoltre un altro appuntamento:<br />

giovedì 24 marzo giornata di<br />

preghiera e digiuno per i missionari<br />

martiri con una veglia di preghiera<br />

presieduta dal vescovo Luciano Monari<br />

alle ore 20.30 nella Cattedrale di<br />

<strong>Brescia</strong>.<br />

Brevi<br />

Compagnia S. Angela per i sacerdoti<br />

Educare i giovani<br />

all’amore casto<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Ogni anno la Compagnia di S. Angela in occasione <strong>del</strong>la festa <strong>del</strong>la<br />

Santa Fondatrice promuove un incontro sacerdotale su temi di particolare<br />

rilievo nell’azione pastorale. A un anno dalla proclamazione di<br />

S. Angela a patrona secondaria di <strong>Brescia</strong>, si è ritenuto di grande utilità<br />

riflettere su un tema caratteristico <strong>del</strong> carisma mericiano, che appartiene<br />

alla novità di vita introdotta dal Figlio di Dio con la sua incarnazione.<br />

Pertanto si rifletterà su “Educare i giovani all’amore casto.<br />

Come annunciare oggi il Vangelo <strong>del</strong>la verginità”. L’incontro si terrà<br />

nella cripta <strong>del</strong> Santuario di S. Angela (via Crispi, 19-23) lunedì 7 febbraio<br />

alle ore 9.30, con il seguente ordine <strong>del</strong> giorno: ore 9.30 recita<br />

di Lodi. Saluto <strong>del</strong>la Superiora. Ore 10 Relazioni di don Sergio Passeri<br />

su “<strong>La</strong> verginità: ha ancora senso oggi? Sfide e profezia di una vita<br />

vergine” e di don Diego Facchetti su “Non tutti capiscono questa parola<br />

(Mt 19,11). L’educazione all’amore nella proposta cristiana di vita”.<br />

Ore 11.30 Comunicazioni di don Francesco Pedrazzi su “Il tema <strong>del</strong>l’affettività<br />

nell’Icfr” e di don Giovanni Milesi su “L’educazione all’affettività<br />

nelle Linee diocesane per un progetto pastorale dei preadolescenti<br />

e degli adolescenti”. Conclusioni. Ore 12.15 Pranzo (chi desidera partecipare<br />

è pregato di telefonare al n. 03047230).<br />

Presentazione <strong>del</strong> Vescovo<br />

<strong>La</strong> “Verbum Domini”<br />

di papa Benedetto XVI<br />

Giovedì 10 febbraio il vescovo Luciano presenterà l’esortazione postsinodale<br />

di Benedetto XVI Verbum Domini “sulla Parola di Dio nella vita<br />

e nella missione <strong>del</strong>la Chiesa”. È una grande opportunità per conoscere<br />

le finalità e i contenuti di questo documento pontificio, anche in considerazione<br />

<strong>del</strong>la competenza <strong>del</strong> Vescovo di <strong>Brescia</strong> in campo biblico.<br />

L’appuntamento è al Centro pastorale Paolo VI, alle ore 20.45. L’intervento,<br />

aperto a tutti, presenta un particolare interesse per i sacerdoti,<br />

i catechisti, gli insegnanti di religione e gli operatori pastorali. Lo<br />

scorso 30 settembre ha visto la luce un nuovo importante documento<br />

pontificio. Si tratta di un testo, firmato dal Papa, elaborato a partire<br />

dai lavori <strong>del</strong> Sinodo dei Vescovi. Il Sinodo è un’assemblea dei rappresentanti<br />

<strong>del</strong>l’episcopato cattolico che ha il compito di aiutare il Papa<br />

nel suo servizio <strong>del</strong>la Chiesa universale. Si tratta quindi di un organo<br />

‘consultivo’, ma di grande valore perché rappresenta uno strumento di<br />

esercizio <strong>del</strong>la collegialità episcopale. L’esortazione Verbum Domini è il<br />

documento che il Papa ha elaborato a partire dalle Proposizioni prodotte<br />

dai lavori <strong>del</strong>l’ultimo Sinodo dei Vescovi, che si è tenuto in Vaticano<br />

nell’ottobre 2008 con il tema: “<strong>La</strong> Parola di Dio nella vita e nella<br />

missione <strong>del</strong>la Chiesa”.<br />

Diocesi, Ucid e Sfisp<br />

Imprenditorialità responsabile,<br />

un percorso formativo<br />

<strong>La</strong> diocesi di <strong>Brescia</strong>, l’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) e<br />

la Sfisp (Scuola formazione impegno sociale politico) promuovono un<br />

percorso formativo biennale “Marcolini-Tovini” sul tema “Imprenditorialità<br />

responsabile”. Il percorso è rivolto a un massimo di 30 giovani<br />

laureandi e neo-laureati. Gli 11 incontri, per un totale di 33 ore, si tengono<br />

tutti di mercoledì, dalle ore 17.30 alle ore 20.30, presso il Centro<br />

pastorale Paolo VI in via G. Calini 30 a <strong>Brescia</strong>. Il metodo formativo<br />

adottato si ripromette di ottenere un effettivo trasferimento di esperienza<br />

ai partecipanti, che saranno successivamente impegnati, in autunno,<br />

in attività di stage presso le organizzazioni designate (aziende,<br />

associazioni, ecc.), per un totale di 27 ore. <strong>La</strong> quota di iscrizione annuale<br />

è fissata in 150 euro e va versata alla prima serata <strong>del</strong> corso. Sono<br />

previste 10 borse a copertura totale e 10 a copertura parziale dei costi,<br />

elargite a totale discrezionalità <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong>la scuola, coordinata<br />

dal prof. Gianfranco Tosini. L’esito <strong>del</strong>la domanda verrà comunicato<br />

agli interessati via e.mail. L’iscrizione e l’eventuale richiesta di borsa di<br />

studio vanno effettuate via e.mail corredandolo con il proprio curriculum<br />

vitae ai seguenti indirizzi: info@ucidbrescia.org; fabio.lavini@a2a.<br />

eu entro venerdì 11 febbraio 2011<br />

15


16<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Ecclesia Chiesa bresciana<br />

S. Francesco di Sales Incontro con il Vescovo<br />

<strong>La</strong> parola<br />

tra eccessi<br />

e afasia<br />

L’annuale festa <strong>del</strong> patrono degli operatori <strong>del</strong>la<br />

comunicazione ha offerto spunti di riflessione<br />

sull’attualità sociale, culturale e politica<br />

SSan<br />

Francesco di Sales è il protettore<br />

dei giornalisti e degli operatori <strong>del</strong>la<br />

comunicazione in generale. <strong>La</strong> sua<br />

festa cade il 24 gennaio e per l’occasione<br />

il Vescovo è solito incontrare i<br />

rappresentanti <strong>del</strong> mondo dei mass<br />

media. È avvenuto anche quest’anno,<br />

lunedì di questa settimana, al<br />

Centro pastorale Paolo VI. L’evento<br />

si è aperto con la celebrazione <strong>del</strong>la<br />

Santa Messa presieduta da mons.<br />

Luciano Monari e concelebrata con<br />

il vicario generale mons. Gianfranco<br />

Mascher, don Adriano Bianchi, don<br />

Giuseppe Mensi, don Italo Uberti,<br />

don Cesare Verzini. Nell’omelia il Vescovo<br />

ha commentato le letture <strong>del</strong><br />

giorno che proponevano un brano<br />

<strong>del</strong>la lettera agli Ebrei sul sacerdozio<br />

eterno di Cristo, che ha offerto in<br />

sacrificio il suo sangue per la salvez-<br />

di Angelo Onger<br />

za di tutti gli uomini e su un brano<br />

<strong>del</strong> Vangelo di Marco che racconta<br />

<strong>del</strong>lo scontro fra Satana e lo stesso<br />

Figlio di Dio, metafora <strong>del</strong>lo scontro<br />

permanente tra il bene e il male, tra<br />

la verità e la menzogna.<br />

Nella successiva conferenza stampa<br />

il Vescovo, con una scelta innovativa<br />

rispetto agli anni precedenti,<br />

ha fatto un’introduzione dedicata al<br />

tema <strong>del</strong>la parola e <strong>del</strong> suo uso nella<br />

società contemporanea. A questo<br />

intervento verrà dedicato un servizio<br />

nelle pagine di cultura in uno<br />

dei prossimi numeri di “<strong>Voce</strong>”. Qui<br />

ci soffermiamo sul dialogo che è<br />

seguito tra il Vescovo e i giornalisti.<br />

Molte le domande e quindi molti<br />

gli argomenti affrontati. Si è discusso<br />

sulla parola, evocando gli opposti<br />

estremismi fra l’abuso e l’afasia,<br />

Il 29 gennaio un convegno presso l’Università cattolica<br />

Le donne e la Chiesa bresciana<br />

Sabato 29 gennaio, a partire dalle 14.30 si terrà presso<br />

l’Aula magna <strong>del</strong>l’Università cattolica il convegno “Le<br />

donne e la Chiesa bresciana” organizzato dal Coordinamento<br />

femminile <strong>del</strong>le aggregazioni ecclesiali <strong>del</strong>la<br />

diocesi di <strong>Brescia</strong> che opera dal 2003, unite dalla medesima<br />

volontà di proporre un’azione di promozione<br />

femminile ispirata ai valori cristiani. Il convegno, rifacendosi<br />

a una storica tradizione bresciana, si inserisce<br />

simbolicamente nell’ambito <strong>del</strong>la ricorrenza di S. Angela<br />

Merici, vuole essere il primo di un appuntamento annuale<br />

di riflessione sul movimento femminile cattolico.<br />

Il convegno aprirà con una parte storica nella quale il<br />

prof. G.Pietro Belotti parlerà di S. Angela Merici quale<br />

esempio di umanesimo bresciano al femminile; a seguire<br />

la professoressa E. Selmi, trattando la spiritualità femminile<br />

tra misticismo e devozione, porterà gli esempi<br />

di Maria Maddalena Martinengo ed Elisabetta Girelli.<br />

Un’immagine <strong>del</strong>la conferenza stampa <strong>del</strong> Vescovo<br />

entrambi segni di una deficienza di<br />

equilibrio <strong>del</strong> pensiero. Mons. Monari<br />

ha insistito sulla necessità di una<br />

costante autocoscienza che si fondi<br />

sulla preoccupazione di liberarsi<br />

dai risentimenti e dai pregiudizi,<br />

per accogliere e usare la parola nel<br />

segno <strong>del</strong>la ricerca <strong>del</strong>la verità. Alla<br />

domanda perché nella nostra società<br />

prevalga l’uso <strong>del</strong>la parola come<br />

strumento di lotta e di contrapposizione,<br />

il Vescovo ha risposto che ci<br />

vorrebbero competenze adeguate e<br />

giusti tempi di riflessione per esaminare<br />

a fondo l’involuzione che si<br />

è determinata negli anni.<br />

Si è parlato naturalmente <strong>del</strong>lo scandalo<br />

all’ordine <strong>del</strong> giorno e riguardante<br />

il Presidente <strong>del</strong> Consiglio,<br />

rispetto al quale il Vescovo ha ribadito<br />

il giudizio etico chiaro, in senso<br />

negativo, ma ha aggiunto che poi c’è<br />

un intrecciarsi di altre componenti<br />

(politiche, giudiziarie) sulle quali si<br />

devono fare valutazioni pertinenti.<br />

Resta il fatto che la gestione <strong>del</strong>la<br />

cosa pubblica esige comportamenti<br />

virtuosi.<br />

Altro argomento di discussione è<br />

stato il magistero <strong>del</strong>la Chiesa e, in<br />

particolare, il ruolo e il livello <strong>del</strong>le<br />

proposte omiletiche. Mons. Monari<br />

ha evidenziato come ci sia una costante<br />

scorrettezza dei mass media<br />

nei confronti <strong>del</strong> magistero <strong>del</strong> Papa,<br />

a causa <strong>del</strong>la tendenza a focalizzare<br />

l’attenzione su alcuni passaggi<br />

“pungenti” dei suoi messaggi, trascurando<br />

i contenuti essenziali di quanto<br />

propone.<br />

Quanto alle omelie ha detto di non<br />

essere contentissimo <strong>del</strong> livello generale<br />

<strong>del</strong>le stesse, ma ha anche posto<br />

l’accento sulle caratteristiche<br />

che devono connotare la predicazione<br />

a partire dallo stretto legame<br />

con le letture bibliche: l’omelia non<br />

è né una catechesi né una conferenza<br />

sull’attualità, ma serve per spiegare<br />

quello che il Signore vuole dire<br />

alla comunità, non fargli dire quello<br />

che pensa il predicatore. Un esempio<br />

chiaro in questo senso lo offre lo<br />

stesso Papa che usa linguaggi e percorsi<br />

molto diversi fra le omelie e i<br />

messaggi di altro genere.<br />

Chiuderanno la prima parte <strong>del</strong>l’incontro Tina Leonzi<br />

e Doralice Vivetti che parleranno rispettivamente <strong>del</strong>le<br />

esperienze di Progetto donna e Gruppo promozione<br />

donna che hanno rappresentato tra gli anni ‘70 e ‘90<br />

<strong>del</strong> secolo scorso un importante punto di riferimento<br />

a livello nazionale <strong>del</strong> pensiero femminile cattolico.<strong>La</strong><br />

seconda parte <strong>del</strong> convegno sarà, invece, dedicata a<br />

una tavola rotonda sull’esistenza o meno, oggi, di un<br />

pensiero femminile cattolico unitario. Coordinate dalla<br />

giornalista Anna Della Moretta interverranno Giulia<br />

Paola Di Nicola, direttrice <strong>del</strong>la rivista “Prospettiva<br />

persona”, Valeria Boldini, già direttrice de “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Popolo</strong>” e Annachiara Valle neo direttrice <strong>del</strong>la rivista<br />

“Madre”. L’incontro sarà preceduto in mattinata, per<br />

chi lo desidera e su prenotazione, dalla visita guidata<br />

gratuita ai luoghi di S. Angela e da un pranzo a Casa<br />

S. Angela. Info tel 0303757965.


Una missione<br />

da rinnovare<br />

Edi Gabriele Bazzoli<br />

Erano 120 gli oratori rappresentati sabato<br />

22 gennaio a Casa Foresti per la<br />

prima assemblea diocesana degli oratori.<br />

Prima assemblea nel senso che la<br />

storia degli oratori bresciani compie<br />

un nuovo passo nella direzione di un<br />

maggiore coordinamento e condivisione<br />

progettuale. Gli oratori bresciani<br />

sono chiamati a essere soci <strong>del</strong>l’Associazione<br />

centro oratori bresciani, in<br />

modo da costruire un cammino partecipato.<br />

<strong>La</strong> prima assemblea non è stata<br />

quindi solo un momento celebrativo,<br />

ma ha unito la dimensione più strettamente<br />

istituzionale <strong>del</strong>la vita associativa,<br />

con l’elezione <strong>del</strong> Consiglio di amministrazione<br />

<strong>del</strong>l’Associazione a un<br />

momento formativo, con tre prospettive<br />

interessanti sul ruolo degli oratori<br />

nel contesto sociale odierno. Don Samuele<br />

Marelli, direttore <strong>del</strong>la Fondazione<br />

degli oratori milanesi, attingendo<br />

dall’esperienza <strong>del</strong>la diocesi ambrosiana,<br />

ha evidenziato l’importanza<br />

<strong>del</strong> ruolo dei laici in oratorio e insistito<br />

sul tema di un più stretto collegamento<br />

e scambio tra oratori. Mauro Bignami,<br />

formatore ed esperto nazionale di<br />

pastorale giovanile, ha voluto concentrare<br />

il proprio intervento sull’attualità<br />

<strong>del</strong>l’oratorio. Il vescovo Luciano<br />

ha voluto sostenere il cammino degli<br />

Un momento <strong>del</strong>l’assemblea<br />

Oratori Assemblea diocesana<br />

oratori bresciani: “È il regalo di questa<br />

Associazione che intende arricchire la<br />

partecipazione di tanti oratori bresciani<br />

al lavoro comune, la progettazione,<br />

il confronto, la verifica <strong>del</strong> lavoro svolto.<br />

Sono anch’io convinto che si tratta<br />

di un passo importante per dare futuro<br />

a questa straordinaria istituzione <strong>del</strong>la<br />

quale tutti sentono il bisogno e oggi,<br />

credo, ancora di più di qualche anno<br />

fa, ma che, naturalmente, ha bisogno<br />

di trasformazioni grosse se vuole resistere<br />

alla sfida <strong>del</strong> tempo. Che gli oratori<br />

bresciani si associno, che imparino<br />

a condividere la programmazione,<br />

l’attuazione dei percorsi formativi, la<br />

verifica, permette di irrobustire la rete<br />

educativa, quindi grazie a tutti voi e<br />

un augurio sincero per il vostro cammino,<br />

per il vostro bene e per il bene<br />

di tutta la diocesi”. A conclusione degli<br />

interventi e dopo un breve dibattito,<br />

l’elezione <strong>del</strong>le cariche ha dato il<br />

via al rinnovato cammino <strong>del</strong> Centro<br />

oratori bresciani, con una modalità<br />

democratica e partecipata che sarà<br />

punto fermo dei prossimi passi <strong>del</strong>la<br />

vita associativa.<br />

Il nuovo Consiglio di amministrazione<br />

<strong>del</strong>l’Associazione centro oratori<br />

bresciani, eletto dai 66 soci votanti,<br />

è così composto: don Agostino Bagliani,<br />

don Gabriele Banderini, don<br />

Alessandro Cremonesi, don Andrea<br />

Giovita, Simone Rivaldi, Carla Pietroboni<br />

(nominata dal Vescovo) e don<br />

Marco Mori che, a norma di Statuto,<br />

mantiene la carica di presidente e legale<br />

rappresentante.<br />

Brevi<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Anniversario<br />

Messa per mons. Franceschetti<br />

Nel sesto anniversario <strong>del</strong>la morte di mons. Gennaro Franceschetti, familiari<br />

e amici lo ricordano e invitano a unirsi a loro nella celebrazione eucaristica<br />

fissata per giovedì 3 febbraio alle ore 18.30 nella chiesa <strong>del</strong> Centro<br />

pastorale Paolo VI. <strong>La</strong> Messa sarà presieduta dall’arcivescovo di Palermo,<br />

card. Paolo Romeo.<br />

S. Maria <strong>del</strong>la Vittoria<br />

<strong>La</strong> reliquia di S. Geltrude<br />

Nei giorni 3,4, 5, 6 febbraio è programmato un pellegrinaggio <strong>del</strong>la reliquia<br />

di Santa Geltrude Comensoli presso la parrocchia di Santa Maria <strong>del</strong>la<br />

Vittoria in città. <strong>La</strong> reliquia arriverà in parrocchia venerdì 4 alle 20.30.<br />

Per gli animatori vocazionali<br />

Nel segno di S. Gianna Beretta<br />

Nella programmazione annuale diffusa nelle parrocchie, il tema <strong>del</strong>la lettera<br />

pastorale viene declinato anche nelle tre assemblee diocesane dedicate<br />

agli animatori vocazionali, ai giovani e a quanti hanno a cuore la<br />

propria e l’altrui vocazione, “a servizio <strong>del</strong>l’unità”. <strong>La</strong> seconda è prevista<br />

per mercoledì 9 febbraio alle ore 20.30 presso il Centro pastorale Paolo VI<br />

sul tema “Parrocchia: grembo di tutte le vocazioni”. È previsto l’intervento<br />

dei familiari di Santa Gianna Beretta Molla (Gianna Emanuela, la figlia<br />

che Santa Gianna ha dato alla luce donando la sua vita, e Franca, oggi<br />

consacrata <strong>del</strong>l’ordo virginum, che ha avuto Santa Gianna come educatrice).<br />

Sarà occasione per riscoprire che la santità …è a portata di mano per<br />

tutte le vocazioni, e che è un cammino da fare insieme.<br />

Sant’Afra in città<br />

<strong>La</strong> festa di San Giovanni Bosco<br />

Gli oratori di Sant’Afra e Santa Maria in Calchera vogliono festeggiare<br />

San Giovanni Bosco riflettendo su temi di fondamentale importanza quali<br />

l’educazione e l’aiuto alle giovani generazioni. Questi gli appuntamenti<br />

che si terranno presso il salone e l’oratorio Sant’Afra, in vicolo <strong>del</strong>l’Ortaglia<br />

6 in città: venerdì 28 gennaio, ore 20.45: conferenza sul tema “Il metodo<br />

educativo di don Bosco e la sua attualità”, con il prof. Giuseppe Bellinardi.<br />

Sabato 29 gennaio, ore 20.45: testimonianza di missione e solidarietà<br />

“Haiti, dare voce a chi non ha voce”, la dott.ssa Antonella Bertolotti,<br />

medico volontario ad Haiti, con l’associazione “Intermed-onlus”. Domenica<br />

30 gennaio, alle 10.30 la Santa Messa nella parrocchia di Sant’Afra per<br />

tutti i ragazzi e nel pomeriggio, alle 15.30 i giochi per bambini e ragazzi,<br />

sulla vita di San Giovanni Bosco.<br />

Quarto modulo<br />

Per animatori dei cineforum<br />

Segnaliamo l’inizio <strong>del</strong> quarto modulo <strong>del</strong> Corso per animatori <strong>del</strong>la comunicazione<br />

e <strong>del</strong>la cultura “Oltre la visione. Introduzione alla metodologia<br />

<strong>del</strong> Cineforum nelle Sale <strong>del</strong>la comunità”. Il titolo <strong>del</strong> modulo<br />

è “Film ed educazione: testo e pretesto”. Si svolge nei mesi di febbraio<br />

(14, 21, 28) e marzo (7 e 14) presso il Centro pastorale Paolo VI <strong>Brescia</strong><br />

(via Gezio Calini, 30), alla sera dalle 20.30 alle 22.30. Iscrizioni presso <strong>Voce</strong><br />

Sas: e-mail: toninelli@vocesas.it Tel. 030-44250 (chiedere di Mauro Toninelli).<br />

Non è necessario aver partecipato ai moduli precedenti.<br />

In memoria<br />

Agnese Maifredi<br />

È mancata, improvvisamente, il 27 dicembre 2010 Agnese Maifredi. Aveva<br />

87 anni e risiedeva in città, nella parrocchia <strong>del</strong> Buon Pastore. Durante<br />

la celebrazione <strong>del</strong> funerale, il parroco don Franco Pelizzari l’ha ricordata<br />

così: “È stata una parrocchiana attiva, sempre disponibile alla collaborazione,<br />

piena di fede, generosa. Si può dire che ha svolto il suo ruolo nella<br />

Chiesa, partecipando al ministero sacerdotale <strong>del</strong> fratello don Giuseppe<br />

che è stato per una quindicina di anni addetto alla nostra comunità parrocchiale.<br />

Nelle parrocchie precedenti alla nostra, come Presegno e Caionvico,<br />

dove don Giuseppe fu parroco, la sorella è stata animatrice <strong>del</strong>l’Ac,<br />

<strong>del</strong>la scuola di vita familiare e di altre attività inerenti alla vita parrocchiale.<br />

Da noi ha svolto il compito di catechista per una trentina d’anni”. Ha<br />

concluso dicendo che l’amore di Dio “ha guidato la vita <strong>del</strong>la nostra sorella<br />

Agnese”, che “ha largamente seminato per il Regno di Dio”.<br />

17


18<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Ecclesia Agenda<br />

Eremo SS. Pietro e Paolo di Bienno<br />

Appuntamenti mese di febbraio<br />

Domenica 6: festa di Santa Dorotea, ore 15 concerto; ore 16.30 Santa Messa<br />

di ringraziamento per le Suore Dorotee <strong>del</strong>l’Eremo animata dalla corale San<br />

Faustino di Darfo. Lunedì 7- 14 – 21 - 28: Corso per catechisti, ore 20. Mercoledì<br />

9: ritiro per le donne, ore 9-15; preghiera semplice, ore 20-22. Giovedì<br />

10: Ritiro per i sacerdoti, ore 9.30. Sabato 12 : Scuola di formazione all’impegno<br />

sociale e politico dalle 9 alle 12; ritiro per le religiose e le consacrate, con<br />

monsignor Cesare Polvara, ore 9-15; Santa Messa per i figli in cielo, ore 16.30.<br />

Giovedì 17: Unione apostolica <strong>del</strong> clero – Uac, ore 10.30; gruppo Galilea, ore<br />

20. Domenica 20: Incontro vocazionale per le ragazze; Incontro di spiritualità<br />

per giovani, ore 18-19.30; inizio Settimana teologico-pastorale per i sacerdoti<br />

(fino al 25). Sabato 26: scuola di formazione all’impegno sociale e politico<br />

dalle 9 alle 12. Domenica 27: In ascolto <strong>del</strong>la Parola, lectio divina per giovani<br />

e adulti (9.15-12; crediti Idrc).<br />

Eremo di Montecastello<br />

Appuntamenti mese di febbraio<br />

<strong>La</strong>ici (giovani e adulti): domenica 6, dalle 9 alle 17, ritiro spirituale: lectio<br />

divina con la Parola di Dio <strong>del</strong>la liturgia eucaristica <strong>del</strong> giorno. Donne: martedì<br />

1, dalle 10 alle 16.30, ritiro spirituale: lectio divina con la Parola di Dio che<br />

verrà ascoltata nella liturgia eucaristica <strong>del</strong>la domenica successiva. Presbiteri<br />

e religiosi: mercoledì 9, a Barbarano, presso il convento dei Frati Cappuccini,<br />

ritiro spirituale per il presbiterio e i religiosi <strong>del</strong>le due zone gardesane XVI<br />

e XVII. Il servizio <strong>del</strong>la Parola è offerto da mons. Franco Bretoni, il ministero<br />

<strong>del</strong>la riconciliazione dai Frati <strong>del</strong>la Comunità. Fidanzati <strong>del</strong>la zona XVI: domenica<br />

20, dalle 9.30 alle 17, secondo ritiro spirituale per le coppie di fidanzati<br />

che si preparano alla celebrazione cristiana <strong>del</strong> matrimonio. Esercizi spirituali<br />

prossimi: per laici, dalla serata di venerdì 29 aprile al pranzo di domenica<br />

1° maggio, don Dino Capra e le Suore <strong>del</strong>l’Eremo animano l’esercizio spirituale<br />

<strong>del</strong>la lectio divina <strong>del</strong>la Bibbia dei capitoli 10-11 degli Atti degli Apostoli:<br />

“Avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni fino ai confini <strong>del</strong>la terra”.<br />

Per informazioni: Eremo di Montecastello, Tignale s/Garda (Bs) Tel 0365<br />

760255 – Fax 0365 760055 E-mail: informazioni@montecastello.org; Internet:<br />

www.montecastello.org<br />

Vantiniano e Basilica <strong>del</strong>le Grazie<br />

Preghiera per i bambini mai nati<br />

Sabato 5 febbraio presso il Cimitero vantiniano, alle ore 15.30, si tiene la preghiera<br />

per la vita sulle tombe dei bimbi mai nati (aborti naturali). Come ogni<br />

prima domenica <strong>del</strong> mese, il 6 gennaio, alle ore 16 nella Basilica <strong>del</strong>le Grazie si<br />

celebra la S. Messa animata dal Movimento per la vita.<br />

Valtrompia<br />

Movimento per la vita<br />

Sabato 5 febbraio, per iniziativa <strong>del</strong> Movimento per la vita <strong>del</strong>la Valtrompia, si<br />

svolgerà la tradizionale veglia per la vita con la partecipazione <strong>del</strong> vescovo Luciano.<br />

Alle ore 20 è prevista la benedizione dei malati <strong>del</strong>l’ospedale di Gardone<br />

V.T., cui seguirà il trasferimento in processione alla chiesa di Santa Maria degli<br />

Angeli dove si svolgerà la veglia. Info: cell 335695941.<br />

Istituto salesiano di Chiari<br />

Festa di San Giovanni Bosco<br />

Lunedì 31 gennaio, in occasione <strong>del</strong>la festa di San Giovanni Bosco, l’Istituto<br />

salesiano San Bernardino di Chiari invita alla celebrazione eucaristica <strong>del</strong>le<br />

ore 9.30 che sarà presieduta dal card. Ennio Antonelli, presidente<br />

<strong>del</strong> Pontificio consiglio per la famiglia.<br />

Agenda <strong>del</strong> Vescovo<br />

Venerdì 28 gennaio<br />

Ore 17.30 – <strong>Brescia</strong> – S. Messa per gli insegnanti di religione in Cattedrale.<br />

Sabato 29 gennaio<br />

Ore 9.30 – <strong>Brescia</strong> – Cerimonia inaugurale <strong>del</strong>l’anno giudiziario presso il<br />

Palazzo di giustizia.<br />

Ore 17.30 – <strong>Brescia</strong> – S. Messa nel 68º anniversario <strong>del</strong>la battaglia di Nikolajewka.<br />

Domenica 30 gennaio<br />

Ore 10 – Montirone – S. Messa.<br />

Ore 17 – Tremosine – S. Messa.<br />

Lunedì 31 gennaio<br />

Ore 20.30 – Ospitaletto – S. Messa per la festa di San Giovanni Bosco.<br />

Martedì 1° febbraio<br />

Ore 20.45 – <strong>Brescia</strong> – Incontro presso la parrocchia di S. Angela Merici.<br />

Mercoledì 2 febbraio<br />

Ore 17 – <strong>Brescia</strong> – S. Messa per i consacrati in Cattedrale.<br />

Giovedì 3 febbraio<br />

Visita ai sacerdoti <strong>del</strong>la zona XXVI di Bagnolo Mella.<br />

Consiglio pastorale diocesano<br />

Sessione sulla Chiesa ministeriale<br />

Sabato 5 febbraio presso il Centro pastorale Paolo VI a <strong>Brescia</strong>, dalle ore 9.30<br />

alle ore 16.30, si riunisce il Consiglio pastorale diocesano, con il seguente<br />

ordine <strong>del</strong> giorno: ore 9.30 Preghiera iniziale; ore 10 Relazione introduttiva:<br />

su “Per una Chiesa ministeriale” (prof. Marco Vergottini); ore 11.30 Inizio<br />

dei lavori di gruppo; ore 14.30 ripresa dei lavori di gruppo; ore 15.30 Confronto<br />

in assemblea; ore 16 Comunicazioni varie; ore 16.30 Conclusione.<br />

Apostolato <strong>del</strong>la preghiera<br />

Intenzioni <strong>del</strong> mese di febbraio<br />

Nel mese di febbraio (che invita all’impegno per la vita, per i malati e alla<br />

preghiera per la vita consacrata) sono state affidate all’Adp le seguenti<br />

intenzioni (che trasmettiamo in forma abbreviata):<br />

Generale: Perché la famiglia sia rispettata e sia riconosciuto il suo contributo<br />

insostituibile per l’intera società.<br />

Missionaria: Perché le comunità cristiane sappiano testimoniare la presenza<br />

di Cristo accanto ai sofferenti.<br />

Dei Vescovi: Perché lo Spirito Santo ci renda capaci di incarnare in ogni situazione<br />

i valori <strong>del</strong> Vangelo.<br />

Del Vescovo Luciano per l’anno 2010/11: Perché sacerdoti, consacrati e<br />

laici crescano nella collaborazione reciproca per divenire sempre più “una<br />

cosa sola” in Cristo.<br />

Entro fine febbraio si raccolgono le adesioni al pellegrinaggio a Paray-le-<br />

Monial, Ars e Taizé. Informazioni presso l’Ufficio vocazioni <strong>del</strong>la Curia diocesana,<br />

l’assistente Adp don Diego e la presidente Adp Anna Maria Guarneri.<br />

Villa Pace di Gussago<br />

Scuola <strong>del</strong>la Parola: la Genesi<br />

A Villa Pace di Gussago inizia il secondo ciclo <strong>del</strong>la scuola <strong>del</strong>la Parola di<br />

Dio. È un cammino permanente aperto a tutti coloro che desiderano leggere<br />

e comprendere il testo biblico nella sua integralità, per una migliore<br />

conoscenza e per una appropriazione spirituale. Il secondo ciclo è dedicato<br />

alla Genesi con i seguenti appuntamenti sempre al lunedì: 31 gennaio, 7<br />

febbraio, 14 febbraio, 21 febbraio, 28 febbraio, 7 marzo. Guida gli incontri:<br />

don Flavio Dalla Vecchia, docente di Sacra Scrittura. Modalità: dopo una<br />

presentazione generale <strong>del</strong> Libro, si affrontano le sezioni che lo compongono.<br />

Ogni incontro prevede due momenti: la spiegazione <strong>del</strong>la sezione e<br />

il dialogo con il relatore. Il percorso sarà accompagnato da schede Gli incontri<br />

si tengono dalle ore 20.30 alle ore 22.30.<br />

Per i sacerdoti<br />

Settimana teologico-pastorale<br />

Dal 20 al 25 febbraio si svolgerà presso l’eremo dei SS. Pietro e Paolo la settimana<br />

teologico-pastorale per i sacerdoti sul tema: “Mini stero <strong>del</strong> presbitero<br />

e processi educativi”. <strong>La</strong> prossima settimana ricorderemo il programma<br />

<strong>del</strong>la settimana. Le iscrizioni si ricevono in Curia, al numero telefonico<br />

30.3722229/260.


LA VOCE DEL POPOLO<br />

Caritas 28 GENNAIO 2011 19<br />

Nuova sede <strong>del</strong>l’Ottavo Giorno L’intervento <strong>del</strong> vescovo Monari<br />

Scelta pastorale <strong>del</strong>le relazioni<br />

<strong>La</strong> futura piattaforma vuole essere una <strong>del</strong>le risposte (“Una mano di carità. <strong>La</strong> carità in una mano”)<br />

alle persone che si trovano in una situazione critica a livello economico-finanziario<br />

pagina a cura di Chiara Buizza<br />

In occasione <strong>del</strong>la conferenza stampa (21 gennaio<br />

2011) per l’aggiornamento <strong>del</strong>le iniziative di<br />

“Mano Fraterna” e l’inaugurazione <strong>del</strong>la nuova<br />

sede <strong>del</strong>l’Ottavo Giorno presso l’Ortomercato,<br />

il vescovo Luciano ha sottolineato lo specifico<br />

<strong>del</strong>la Caritas: la scelta pastorale <strong>del</strong>le relazioni.<br />

Di seguito alcuni stralci <strong>del</strong> suo appassionato<br />

intervento.<br />

<strong>La</strong> Caritas “ha prima di tutto un impegno educativo,<br />

educativo non vuol dire che è un impegno<br />

a parole, ma deve stimolare le persone a<br />

diventare le une per le altre, motivo di sicurezza,<br />

a creare legami di fiducia e quindi anche di<br />

collaborazione e disponibilità immediata. Per<br />

questo ci vogliono <strong>del</strong>le strutture ampie, diocesane,<br />

zonali, parrocchiali, perché le realtà e i<br />

bisogni hanno questa dimensione, ma la Caritas<br />

non è la Caritas diocesana: è la Caritas diocesana<br />

come animatrice di tutte le Caritas zonali,<br />

parrocchiali e come stimolo a quella creazione<br />

di quei rapporti, di reti, di solidarietà, che devono<br />

prendere le persone nel loro quotidiano, nel<br />

Caleidociclo <strong>del</strong>la carità<br />

Per far bene il bene<br />

Da questa pagina, nei numeri scorsi, hanno trovato<br />

voce le esperienze <strong>del</strong>la Caritas parrocchiale <strong>del</strong>la<br />

Volta (settembre), <strong>del</strong>la Caritas interparrocchiale di<br />

Montichiari (ottobre), <strong>del</strong>l’associazione Rut di Sarezzo<br />

(novembre), <strong>del</strong> Progetto microcredito di Caritas<br />

diocesana (dicembre): quattro esperienze accomunate<br />

dalla bellezza e dalla fatica <strong>del</strong> “so|stare”, a partire dalle<br />

“tracce di comunità” indicate dal vescovo Luciano<br />

nel Convegno diocesano <strong>del</strong>le Caritas parrocchiali (29<br />

aprile 2010). “Con Dio”, “nella comunità”, “tra tutti”,<br />

“consegnati” ovvero quattro tracce per rileggere l’essere<br />

e l’operare <strong>del</strong>la Caritas o, con le parole di padre<br />

Giacomo Costa al convegno, per “far bene il bene”.<br />

“Se non si sosta, se non si prende <strong>del</strong> tempo, il ‘fare<br />

<strong>del</strong> bene’ rischia spesso di essere infecondo, se non<br />

loro vissuto […]. Di fronte a uno sconosciuto,<br />

inevitabilmente faccio fatica a chiedere, ma se<br />

invece il cammino <strong>del</strong>la solidarietà passa attraverso<br />

i rapporti di caseggiato, di quartiere, di<br />

conoscenza quotidiana, ci si aiuta a vicenda:<br />

una volta ha bisogno uno, una volta ha bisogno<br />

l’altro. È questo che rende vincente i rapporti<br />

tra le persone e la solidarietà. […]<br />

Nel Vangelo una <strong>del</strong>le frasi più belle è quella<br />

che viene chiamata “regola d’oro”: “fa agli altri<br />

quello che vuoi sia fatto a te”. Ed è una regola<br />

sorprendente e bella, perché è creativa: non dice<br />

“fai agli altri queste 27 cose che ti spiego”, ma<br />

“fa agli altri quello che vuoi sia fatto a te”; man<br />

mano che prendi coscienza di te stesso, di desideri,<br />

necessità, sogni ecc, prendi coscienza <strong>del</strong>le<br />

tante cose che devi donare, perché man mano<br />

che capisci un bisogno nuovo, capisci anche un<br />

dono nuovo che sei chiamato a fare. Ed è una<br />

legge creativa, che diventa tanto più esigente,<br />

quanto più l’uomo diventa maturo, umano: più<br />

un uomo diventa umano, più si rende conto di<br />

dovere donare […].<br />

A me piacerebbe che la Caritas ci aiutasse a fare<br />

così, è facile dirlo con le parole, più difficile<br />

dannoso, rispondendo magari soltanto all’emozione<br />

o all’istinto di andare incontro alle persone che sono<br />

nel bisogno. Se pensiamo alla figura <strong>del</strong> samaritano,<br />

vediamo che, non si è fermato soltanto all’emozione,<br />

ma la sua compassione è diventata attiva: ha saputo<br />

portare l’uomo incappato nei briganti alle persone<br />

giuste, l’ha inserito in una rete che gli ha permesso di<br />

guarire. Non è stata soltanto l’emozione a permettere<br />

di rispondere ad un bisogno! Aggiungo: ‘fare bene il<br />

bene’, non è solo rispondere ad un bisogno (magari<br />

con un sorriso, perché noi <strong>del</strong>la Caritas, lo facciamo<br />

in modo più gentile rispetto ai servizi sociali!). Se fare<br />

la carità fosse rispondere a un bisogno, in un certo<br />

senso, i poveri sarebbero considerati un oggetto <strong>del</strong><br />

nostro lavoro (noi dobbiamo fare <strong>del</strong>le cose per loro).<br />

è che diventi “abito <strong>del</strong> cuore”, questo richiede<br />

<strong>del</strong>le esperienze: bisogna fare l’esperienza <strong>del</strong>la<br />

responsabilità, <strong>del</strong>la comunicazione per renderci<br />

conto che questo è davvero umano, ci rende<br />

più uomini in senso buono, in senso grande, e<br />

che quindi vale la pena di essere custodito, di essere<br />

arricchito. Che la Caritas ci aiuti in questo,<br />

con le parole che dice, con il vangelo che spiega,<br />

con le esperienze che ci fa fare: le esperienze di<br />

solidarietà sono una scuola straordinaria […].<br />

Debbo ringraziare l’Ortomercato, la Caritas e i<br />

suoi collaboratori, tutti coloro che collaborano<br />

a questi progetti, e sono un numero notevole di<br />

istituzioni, e dovrei ringraziare tutti quelli che<br />

vivono una solidarietà sotterranea, che nessuno<br />

verrà mai a conoscere, ma che costituiscono il<br />

tessuto di umanità nella nostra società. Abbiamo<br />

tanti difetti, tanti egoismi ma c’è tanta umanità<br />

nei nostri rapporti e ci sono tanti gesti di solidarietà<br />

che sono immediati, che non verranno<br />

mai scritti da nessuna parte, ma che permettono<br />

alla società di funzionare meglio, alle persone<br />

di essere più sicure e serene e sono anche queste<br />

le persone da ringraziare, senza sapere chi<br />

sono, ma il Signore lo sa”.<br />

I poveri non sono oggetti a cui noi ci rivolgiamo, ma<br />

soggetti di un cambiamento. Riconoscere veramente<br />

la loro dignità è la base perché siano portati ad assumere<br />

con noi la responsabilità di costruire un altro<br />

tipo di società. È difficile, ma deve essere chiaro che<br />

questo è il centro! Fare la carità è la dinamica di tutta<br />

la comunità: la povertà è un nostro problema, perché<br />

se qualcuno sta male il problema è nostro! Carità è:<br />

far crescere tutti, attivare persone e processi, dar vita<br />

a una tessitura di legami, di relazioni”. In questa<br />

prospettiva “sostare” può permettere di passare dal<br />

servizio come soddisfazione di un bisogno alla costruzione<br />

di comunità di carità. I materiali “Nella carità…<br />

riscoprirsi comunità” si possono scaricare da www.<br />

brescia.caritas.it oppure richiedere a: 030. 3757746.


20<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

BRESCIA VOLONTARIATO<br />

CSV<br />

Anno europeo Riflessione<br />

Il volontariato non sia un alibi<br />

Occasioni e rischi di un anno che l’Europa ha intitolato al volontariato. <strong>La</strong> speranza è che si possano<br />

registrare dei risultati migliori rispetto al recente passato dove sono rimaste solo le intenzioni<br />

pagina a cura di Nicola Migliorati<br />

L’Anno europeo dedicato alla lotta contro la povertà<br />

ha da qualche settimana passato il testimone<br />

all’Anno europeo <strong>del</strong> volontariato. Il filo<br />

rosso <strong>del</strong>le buone intenzioni che lega l’intitolazione<br />

degli anni da parte <strong>del</strong>l’Unione europea<br />

non è quindi stato spezzato, la speranza è però<br />

che il 2011 faccia registrare risultati migliori rispetto<br />

al suo recente passato.<br />

<strong>La</strong> lotta alla povertà è probabilmente stata vissuta<br />

come contesa titanica, partita contro un avversario<br />

che fa segnare – secondo le diverse statistiche<br />

che si susseguono – 140 milioni di poveri<br />

nell’intero continente, 80 all’interno dei 27 Stati<br />

membri. Numeri che entrano in casa attraverso<br />

le tv, i giornali, internet – con la potenza <strong>del</strong>le<br />

immagini spesso ben più eloquenti dei racconti<br />

– ma che ormai abbiamo imparato a lasciare sullo<br />

sfondo, figli di una sensazione sbagliata che<br />

sente di abitudinarietà e di inevitabilità.<br />

Una situazione che invece viene combattuta, o<br />

almeno arginata, nella nostra città come nel resto<br />

d’Europa, da una parte di quei 100 milioni<br />

di volontari dichiarati nelle ricerche che presentano<br />

l’attuale Anno europeo. C’è però un forte<br />

rischio: che questo movimento disomogeneo<br />

di persone volenterose diventi una scusante ,<br />

l’ultima ruota <strong>del</strong> carro su cui le Istituzioni possano<br />

rovesciare mancanze e inefficienze. Usciamo<br />

(usciamo?) certo da un periodo difficile in<br />

cui economie europee sono crollate insieme al<br />

castello <strong>del</strong>la finanza ed altre vivono costantemente<br />

su una graticola logorante; nel momento<br />

in cui scrivo l’Ansa rilancia l’ultimo rapporto<br />

mensile <strong>del</strong>l’Osservatorio occupazione <strong>del</strong>la<br />

Commissione Ue secondo cui perdurano “condizioni<br />

<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> lavoro ‘deboli’ e una disoccupazione<br />

ancora molto elevata, che tra i<br />

giovani a fine 2010 ha raggiunto livelli record.<br />

Disoccupazione giovanile che anche in Italia resta<br />

molto più alta <strong>del</strong>la media Ue”.<br />

In questo contesto la Caritas italiana denuncia<br />

un taglio di due miliardi di euro alle politiche<br />

sociali. Ecco allora che il pericolo citato più<br />

sopra diventa reale: una grossa fetta di emarginazione<br />

e di cittadinanza debole viene in gran<br />

parte affidata al volontariato sociale che risponde<br />

come può, spesso egregiamente, ma che non<br />

Soccorso Pubblico Franciacorta promuove un corso<br />

Formazione per il primo soccorso<br />

Se succede un incidente o un evento imprevisto<br />

non siamo sempre in grado di sapere cosa fare.<br />

Per ovviare a questi problemi il Soccorso Pubblico<br />

Franciacorta, con sede a Rodengo Saiano via <strong>Brescia</strong><br />

4/a, organizza un corso di primo soccorso rivolto<br />

alla cittadinanza.<br />

Il corso è aperto a persone maggiorenni e sarà tenuto<br />

da istruttori <strong>del</strong>l’associazione tutti i martedì<br />

e venerdì alle ore 20.30 a partire dall’11 febbraio.<br />

Quante volte in famiglia, sul lavoro, durante il<br />

tempo libero, avremmo voluto essere più utile agli<br />

altri intervenendo in caso di necessità?<br />

Anche un banale incidente domestico se non soccorso<br />

tempestivamente può trasformarsi in un<br />

evento drammatico. Il corso intende aiutare il cit-<br />

ha struttura e “capienza” per combattere il disagio<br />

di 140 milioni di poveri, dei malati, degli<br />

anziani, di chi fa fatica ad andare avanti da solo.<br />

L’Anno europeo <strong>del</strong> volontariato funzionerà se<br />

agirà da pungolo non solo verso la popolazione,<br />

ma in maggior misura verso i governi degli<br />

Stati membri.<br />

Per quel che ci riguarda c’è la ormai solita pressione<br />

per la stabilizzazione <strong>del</strong> 5xmille e il riconoscimento<br />

di un ruolo adeguato per il volontariato<br />

e per il non profit in genere. Non ci sono<br />

molte cose da inventare se non l’applicazione<br />

di quella legge 328 <strong>del</strong> 2000, Legge quadro per<br />

la realizzazione <strong>del</strong> sistema integrato di interventi<br />

e servizi sociali, che da 10 anni definisce<br />

un mo<strong>del</strong>lo di gestione ed offerta dei servizi<br />

basata su una collaborazione attiva fra pubblico<br />

e Terzo settore.<br />

Se i convegni, le feste, le manifestazioni, le iniziative<br />

che verranno messe in campo in questo<br />

2011 riusciranno a portare l’attenzione e alcune<br />

scelte politiche nella direzione auspicata, quei<br />

numeri, quelle immagini, quei 140 milioni di poveri,<br />

diventeranno meno abitudinari e forse non<br />

li penseremo più così inevitabili.<br />

tadino ad apprendere le nozioni di base <strong>del</strong> primo<br />

soccorso che gli permetteranno di essere più tranquillo<br />

e sicuro di fronte all’emergenza, più utile<br />

al prossimo. Al termine degli incontri si potrà scegliere<br />

se collaborare con l’associazione in qualità<br />

di volontario proseguendo nella formazione fino<br />

all’ottenimento <strong>del</strong>la certificazione di soccorritore<br />

in emergenza.<br />

Il corso <strong>del</strong>la durata di 40 ore sarà suddiviso in<br />

una parte teorica e, per consolidare le nozioni<br />

acquisite, in una parte di pratica con l’ausilio di<br />

presidi sanitari.<br />

Per informazioni, è possibile contattare il numero<br />

telefonico 3357630659, oppure accedere al sito<br />

internet www.soccorsopubblicofranciacorta.com.


Paesi e parrocchie<br />

zanardini@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

L’interno <strong>del</strong>la chiesa<br />

A proposito di emergenza educativa<br />

Sulle orme di San Giovanni Bosco<br />

In contemporanea con le altre parrocchie <strong>del</strong>la zona, a Capodimonte prosegue<br />

il cammino di iniziazione cristiana, un’opportunità importante per ridestare l’attenzione<br />

educativa dei genitori. Si registra una buona partecipazione, anche se è<br />

purtroppo significativa la “quasi totale assenza dei papà. Sono poche le coppie –<br />

spiega don Fulvio – che partecipano. I padri sono i grandi assenti come se fossero<br />

assenti dall’educazione religiosa. È anche vero che consegniamo degli strumenti<br />

per permettere un approfondimento a casa”. <strong>La</strong> stessa difficoltà l’ha riscontrata<br />

anche in campo scolastico, dove ha insegnato (al liceo Leonardo) fino allo scorso<br />

giugno. Nel mondo <strong>del</strong>la scuola ha imparato che “è indispensabile la presenza<br />

chiara ed esplicita <strong>del</strong> messaggio cristiano. Dopo la cresima vengono espropriati<br />

di quello che hanno ricevuto e di quanto è stato seminato; deve esserci una presenza<br />

che si contrappone al laicismo e allo scientismo <strong>del</strong>la scuola di Stato”. In<br />

poco tempo i ragazzi diventano “scettici”, perché la fede e la ragione vengono<br />

poste in contraddizione. A proposito di giovani, in oratorio il Parroco sta portando<br />

avanti alcune iniziative, anche se non sempre si riesce a coinvolgere il maggior<br />

numero di ragazzi. Poi succede anche che, dopo l’anno <strong>del</strong>la mistagogia, molte<br />

parrocchie si ritrovino in difficoltà perché non si sentono sufficientemente aiutate;<br />

si sentono un po’ abbandonate senza in pratica sapere cosa fare. Non mancano gli<br />

appuntamenti estivi come il grest organizzato (sul piano <strong>del</strong>la formazione degli<br />

educatori) in collaborazione con l’oratorio di Borgosatollo. Sono una ventina gli<br />

adolescenti che prestano il loro servizio durante il grest: a tutti don Fulvio regala<br />

una gita-premio al Meeting di Rimini <strong>del</strong>l’amicizia tra i popoli, un “appuntamento<br />

culturale e sportivo molto efficace ed educativo”. <strong>La</strong> parrocchia di Capodimonte è<br />

dedicata a San Giovanni Bosco (in diocesi sono solo due: Capodimonte e Rovato),<br />

di cui il 31 gennaio ricorre la memoria liturgica. Il suo messaggio è ancora attuale<br />

e si può sintetizzare bene nella formula A+B-C (amici più buoni meno cattivi):<br />

“Sembra una banalità – precisa don <strong>Brescia</strong>ni – ma non lo è”. Chi come don Fulvio<br />

porta dentro una passione educativa non è certo insensibile ai nuovi social network<br />

(Facebook, Twitter e altri ancora) dei ragazzi dove “gira tanta aggressività<br />

e una violenza verbale inimmaginabile. Pur avendo tanti amici nel profilo, manca<br />

quel tipo di educazione che ci permette di essere più buoni”. Alla domanda da<br />

cosa è data questa aggressività, il Parroco non ha dubbi: dall’insicurezza. Per la<br />

festa di San Giovanni Bosco (è stato distribuito ai più piccoli un volumetto che ne<br />

ripercorre le gesta) sono state pensate due serate (sabato 29 gennaio e sabato 5<br />

febbraio) per adolescenti e anziani: i primi dopo il momento di convivialità si sfidano<br />

nei giochi, i secondi si affrontano a carte. Domenica 6 febbraio, infine, è in<br />

programma nel tardo pomeriggio una commedia dialettale.<br />

Capodimonte Aspetti pastorali<br />

Una comunità<br />

che continua<br />

a crescere<br />

Il parroco don Fulvio <strong>Brescia</strong>ni descrive<br />

la realtà di questa parrocchia (nel Comune<br />

di Castenedolo) dove le proposte ecclesiali<br />

sono le uniche occasioni per rinsaldare<br />

un legame e l’identità nella fede<br />

UUna<br />

piccola frazione di Castenedolo<br />

dove la parrocchia senza alcuna esagerazione<br />

rappresenta il motore <strong>del</strong>la<br />

comunità. Capodimonte è anche questo.<br />

Un tempo era meta <strong>del</strong>le famiglie<br />

nobili che “fuggivano” dalla città per<br />

andare in campagna, oggi è meta prescelta<br />

per la tranquillità e per la vicinanza<br />

alla città. Già negli anni ‘30 l’intuizione<br />

di un curato di Castenedolo,<br />

don Angelo Chiappa, poi parroco a<br />

Borgosatollo, previde un moltiplicarsi<br />

di presenze, e perciò la necessità di case<br />

e di villaggi e l’erezione di un tempio<br />

che sembrava esagerato nelle dimensioni,<br />

rispetto alla realtà campagnola<br />

di allora. I fatti gli avrebbero poi dato<br />

ragione. I parrocchiani si diedero da<br />

Don Fulvio <strong>Brescia</strong>ni<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

21<br />

di Luciano Zanardini<br />

fare per costruire il tempio e l’annesso<br />

oratorio, e poi l’asilo gestito dalle suore<br />

Canossiane che di domenica fungeva<br />

da oratorio femminile. I più anziani<br />

ricordano la figura di don Luigi Duranti<br />

(1946-1957). Lì dal 2003 opera don<br />

Fulvio <strong>Brescia</strong>ni, parroco carismatico<br />

e intraprendente con un trascorso di<br />

oltre 30 anni di insegnamento scolastico.<br />

Tra qualche anno prenderà forma<br />

l’unità pastorale con le parrocchie di<br />

Castenedolo e Capodimonte, ma sarà<br />

indispensabile, come conferma don<br />

Fulvio, una coooperazione tra sacerdoti<br />

soprattutto per la pastorale giovanile”.<br />

Il Parroco quando è arrivato ha<br />

dovuto fare i conti con gli ambienti fatiscenti<br />

e, grazie anche alla generosità<br />

<strong>del</strong>la comunità, ha messo mano a una<br />

serie di interventi significativi: fra questi<br />

si ricordano il rifacimento <strong>del</strong> tetto<br />

<strong>del</strong>la chiesa e la decorazione <strong>del</strong>la facciata,<br />

solo per citarne alcuni. Un gruppo<br />

di giovani genitori, inoltre, gestisce<br />

il campo da calcio che viene utilizzato<br />

per le attività giovanili e affittato nelle<br />

ore serali. Ma non è finita. Il prossimo<br />

passo sarà quello di rifare il tetto <strong>del</strong>la<br />

canonica e <strong>del</strong>l’oratorio; per realizzare<br />

questo intervento è già arrivato il<br />

via libera <strong>del</strong>la Curia alla cessione di<br />

un piccolo rustico di proprietà <strong>del</strong>la<br />

parrocchia. Sul piano pastorale don<br />

<strong>Brescia</strong>ni descrive la sua parrocchia<br />

in crescita, nella quale la dimensione<br />

umana è visibile e che può usufruire<br />

– in una calma piatta – <strong>del</strong>la vivacità<br />

<strong>del</strong>le proposte che arrivano dall’ambito<br />

ecclesiale. A fine agosto-inizio<br />

settembre i fe<strong>del</strong>i vivono la settimana<br />

<strong>del</strong>la comunità con il coinvolgimento e<br />

l’aiuto degli Alpini e <strong>del</strong>l’Aido.


22<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Città e hinterland<br />

<strong>Brescia</strong> Santi Patroni<br />

<strong>La</strong> speranza<br />

è il motore<br />

<strong>del</strong>la Leonessa<br />

Fino ad aprile 2011 la Confraternita dei Santi<br />

Faustino e Giovita ha elaborato un calendario<br />

di iniziative che coinvolgono <strong>Brescia</strong> e provincia.<br />

Sullo sfondo San Benedetto con “Et noli<br />

contristari”, un invito a non cedere allo sconforto<br />

AAlla<br />

preghiera e allo studio per affrontare<br />

la quotidianità si accompagna<br />

la speranza, la capacità sempre<br />

sulle orme <strong>del</strong>la regola di San<br />

Benedetto (Ora et labora et lege et<br />

noli contristari) di guardare al futuro<br />

con occhi diversi. È proprio la<br />

speranza la parola che fa da sfondo<br />

alla festa dei Santi Faustino e Giovita,<br />

patroni <strong>del</strong>la terra di <strong>Brescia</strong>.<br />

Dopo la scelta degli scorsi anni di<br />

riflettere sul tema <strong>del</strong> lavoro, <strong>del</strong>la<br />

preghiera e <strong>del</strong>la necessità di studiare<br />

e dotarsi degli strumenti per<br />

rapportarsi con il mondo e saperne<br />

valutare criticamente le sollecitazioni,<br />

diviene importante – soprat-<br />

Palazzo Loggia<br />

di Luciano Febbrari<br />

tutto in un momento storico difficile<br />

– approfondire le suggestioni<br />

che derivano dall’ultima parte<br />

<strong>del</strong>l’esortazione benedettina, quella<br />

di non disperare (et noli contristari).<br />

L’invito <strong>del</strong> Santo di Norcia,<br />

che visse in un periodo contrassegnato<br />

da violenze e carestie, è sempre<br />

più attuale. Il suo mo<strong>del</strong>lo di<br />

vita fu ripreso anche da chi viveva<br />

fuori dalle abbazie. <strong>La</strong> proposta di<br />

San Benedetto segnò anche la storia<br />

di <strong>Brescia</strong> e <strong>del</strong> suo territorio<br />

dove la dimensione spirituale si<br />

caratterizza anche per la dedizione<br />

al lavoro (una sorta di religiosità<br />

laica). Nell’invito a non disperare<br />

Capitolium, edilizia sociale e centro sociale<br />

Capitolium, edilizia sociale e centro sociale. Sono<br />

questi alcuni dei temi illustrati, nell’ormai tradizionale<br />

appuntamento settimanale, dal sindaco Adriano<br />

Paroli, dal vice-sindaco Fabio Rolfi e dagli assessori<br />

Mario <strong>La</strong>bolani e Giorgio Maione, dedicato alle<br />

<strong>del</strong>ibere e alle comunicazioni varate dalla Giunta<br />

comunale. Sull’area <strong>del</strong> Capitolium l’assessore ai <strong>La</strong>vori<br />

pubblici <strong>La</strong>bolani ha ricordato il protocollo di<br />

intesa stipulato nel 2008 con il Ministero per la risistemazione<br />

<strong>del</strong>l’area archeologica e ha confermato<br />

l’istituzione di un tavolo di lavoro con l’obiettivo<br />

puntato alla riapertura al pubblico prevista nel 2012.<br />

Una cifra importante, per un totale di 656mila euro,<br />

è stata destinata ad opere straordinarie da eseguire<br />

sulle strutture, Villa Elisa, Istituti Arvedi 1 e 2, Achille<br />

Papa, Villa Palazzoli e Villa De Asmundis, gestite<br />

da <strong>Brescia</strong> Solidale o direttamente dai Servizi sociali<br />

e affidate ai <strong>La</strong>vori pubblici. <strong>La</strong> Giunta ha inoltre<br />

stanziato 70mila euro per fare nella ex scuola Sorelli<br />

Don Armando Nolli<br />

sono coinvolti in prima persona i<br />

giovani, chiamati alla responsabilità<br />

nella costruzione <strong>del</strong> domani.<br />

Con rinnovata fiducia la neonata<br />

Confraternita dei Santi Faustino e<br />

Giovita (presieduta da don Armando<br />

Nolli, parroco di San Faustino),<br />

che ha al suo interno i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le massime istituzioni cittadine,<br />

ha pensato a un calendario<br />

di iniziative (da gennaio ad aprile<br />

2011 ovvero da Sant’Angela Merici<br />

a San Benedetto passando per i<br />

Patroni) per trasformare <strong>Brescia</strong> in<br />

una città per i giovani. L’aspirazione<br />

è quella di poter arrivare a una<br />

settimana di Festival per i giovani.<br />

Nel frattempo sono stati pensati<br />

diversi appuntamenti, alcuni di<br />

questi dedicati al mondo giovanile.<br />

In vicolo San Zenone 4 sabato 29<br />

gennaio alle 17 viene inaugurata la<br />

mostra “Et noli contristari” curata<br />

dall’associazione per l’arte Le Stel-<br />

la sede unica <strong>del</strong> Centro sociale <strong>del</strong>la Circoscrizione<br />

Centro: un unico polo che racchiuda tutte le compagini<br />

assistenziali oggi sparse sul territorio <strong>del</strong> quartiere<br />

Carmine. “L’obiettivo – ha spiegato l’assessore<br />

alla Famiglia, Maione – è portare in un unico luogo<br />

l’attività <strong>del</strong>le assistenti sociali che oggi operano su<br />

sedi diverse. In questo modo si realizzerà un presidio<br />

completo e più funzionale per gli utenti che andrà<br />

peraltro a liberare spazi, che si possono rivelare<br />

preziosi per le attività <strong>del</strong> quartiere”.<br />

Un altro fronte riguarda la sperimentazione, in vigore<br />

dall’inizio <strong>del</strong>l’anno, dei nuovi criteri per la<br />

compilazione <strong>del</strong>le liste d’attesa <strong>del</strong>le case di riposo.<br />

“Finora l’accesso alle Rsa – ha spiegato Maione<br />

– avveniva rispettando il criterio cronologico <strong>del</strong>le<br />

richieste. Tale principio verrà sostituito da quello di<br />

gravità <strong>del</strong>la condizione di non autosufficienza <strong>del</strong><br />

richiedente”. Le nuove regole, per ora sperimentali,<br />

diverranno regolamento e hanno portato finora a<br />

le: resta aperta, fino al 15 febbraio,<br />

dalle 16 alle 19. Don Antonio Zani<br />

presenta (il 3 febbraio alle 18.15<br />

nella libreria <strong>del</strong>l’Università cattolica<br />

di via Trieste) il volume “Mistero<br />

Cuore Speranza. Invito alla<br />

spiritualità ortodossa” di Vladimir<br />

Zelinski. Don Zani, docente di patrologia<br />

e teologia orientale presso<br />

la facoltà teologica <strong>del</strong>l’Italia settentrionale,<br />

illustra la più recente<br />

opera <strong>del</strong> sacerdote ortodosso russo,<br />

docente di lingua e civiltà russa<br />

presso la Cattolica; l’iniziativa è<br />

curata dalla Ccdc, la Cooperativa<br />

cattolico-democratica di cultura.<br />

Dal 5 al 13 febbraio la pastorale giovanile<br />

<strong>del</strong> centro storico ha ideato<br />

(l’allestimento è di Matteo Zubani)<br />

la mostra fotografica “Cari giovani<br />

<strong>del</strong> secolo che inizia…”: Giovanni<br />

Paolo ai giovani. Martedì 8 febbraio<br />

alle 17 i giovani ricercatori <strong>del</strong>la<br />

Fondazione <strong>Brescia</strong> Musei inau-<br />

18 nuovi ingressi. Confermata per un altro anno la<br />

presenza <strong>del</strong> presidio dei Vigili <strong>del</strong> fuoco in via Borgosatollo,<br />

strategica per la vicinanza ad autostrada<br />

e tangenziali. “Un impegno – ha precisato il vice-sindaco<br />

Rolfi – di 200mila euro per la sede decentrata<br />

istituita con convenzione triennale nel 2008 che garantisce<br />

interventi più rapidi ed efficaci in una vasta<br />

area <strong>del</strong>l’hinterland bresciano”.<br />

<strong>La</strong> Giunta ha infine voluto testimoniare la propria<br />

vicinanza all’associazione “Cucina&Amicizia”, la cui<br />

sede di via Flero è stata oggetto, per la terza volta, di<br />

un furto. Rolfi, come aveva fatto sapere all’indomani<br />

<strong>del</strong>l’ignobile gesto, ha comunicato la disponibilità di<br />

una somma di 15mila euro destinata a riacquistare<br />

il materiale sottratto, attrezzature professionali per<br />

cucinare e alimenti, necessario per preparare i pasti<br />

caldi distribuiti dall’associazione “Camper Emergenza”<br />

ai poveri e agli emarginati e per la messa in<br />

sicurezza <strong>del</strong>la struttura. (v.b.)


gurano la mostra “I Santi Faustino<br />

e Giovita nelle testimonianze dei<br />

musei cittadini”: un percorso che<br />

testimonia il costante affetto <strong>del</strong>la<br />

città per i suoi Santi Patroni. Sempre<br />

l’8 febbraio, ma alle 20.45, la sala<br />

<strong>del</strong>la biblioteca <strong>del</strong>l’Università di<br />

via San Faustino ospita l’intervento<br />

<strong>del</strong> vescovo bresciano di Palestrina,<br />

mons. Domenico Sigalini, che<br />

si sofferma sul tema “I giovani sono/hanno<br />

speranza?”.<br />

Torna anche il concerto dei Santi<br />

Faustino e Giovita al Grande con<br />

l’orchestra Filarmonica italiana:<br />

mercoledì 16 febbraio alle 21 con<br />

le musiche di Mozart. Il programma<br />

<strong>del</strong>le celebrazioni religiose sarà<br />

riportato nelle prossime settimane,<br />

ma va anticipato il recupero di<br />

un’antica tradizione: i responsabili<br />

<strong>del</strong>la città affidavano ai monaci la<br />

cera; in cambio l’abate portava al<br />

sindaco un galero rosso (un berret-<br />

<strong>La</strong> chiesa di San Faustino<br />

to cardinalizio): il cappello simboleggia<br />

la protezione. Fra le iniziative,<br />

merita una menzione la <strong>del</strong>egazione<br />

<strong>del</strong> Fai che domenica 27<br />

marzo in italiano, inglese, francese,<br />

ucraino e arabo farà conoscere<br />

una parte di <strong>Brescia</strong> (il monastero<br />

dei Santi Faustino e Giovita, oggi<br />

sede <strong>del</strong>l’Università, e la Basilica<br />

dei Santi) ai nuovi residenti, ai cittadini<br />

immigrati, portatori di culture<br />

diverse. Anche e soprattutto da<br />

queste nuove generazioni passa il<br />

cambiamento di una città che vuole<br />

essere sempre più europea, aperta<br />

e in continua crescita.<br />

Gli eventi si allargano anche a tutto<br />

il territorio, basti pensare che<br />

sono 14 le parrocchie dedicate ai<br />

Santi Faustino e Giovita. Il calendario<br />

completo degli incontri si può<br />

consultare sul sito <strong>del</strong> Comune di<br />

<strong>Brescia</strong>. Per informazioni, www.<br />

comune.brescia.it.<br />

L’esperienza di Dutur Kaos<br />

Un sorriso in corsia<br />

Non è semplice portare un sorriso a chi soffre. Se partiamo da questo<br />

semplice assunto, non si può non valorizzare l’impegno settimanale (ogni<br />

domenica a partire dalle 14.30) di circa 70 persone che gratuitamente indossano<br />

gli abiti <strong>del</strong> clown, entrano all’Ospedale civile e cercano di divertire<br />

i piccoli pazienti ricoverati nei reparti di pediatria. Ovviamente non<br />

tutte le patologie sono uguali e, quindi, bisogna anche avere una buona<br />

preparazione psicologica. L’associazione bresciana è nata nel 2002 e<br />

ha la sua sede presso l’oratorio di Sant’Antonio. Un gruppo di persone<br />

unite dal desiderio di dedicare parte <strong>del</strong> loro tempo libero mettendosi a<br />

disposizione degli altri, soprattutto dei meno fortunati; cerchiamo di diffondere<br />

la nostra allegria attraverso bizzarri palloncini, strabilianti bolle<br />

di sapone, giochi di prestigio e magie di ogni genere, in un ambiente<br />

che apparentemente è l’opposto ovvero le stanze dei bambini ricoverati<br />

in ospedale, nei reparti di pediatria <strong>del</strong> Civile. L’idea di indossare un<br />

camice bianco decorato con disegni, stoffe e pupazzi e di inventarsi un<br />

nome di fantasia (Birba e <strong>La</strong>tte in polvere, solo per citarne due) è stata<br />

fin dagli esordi accolta con entusiasmo da tutti i componenti. Per autofinanziarsi,<br />

ma soprattutto per fare gruppo (componente essenziale per<br />

essere efficaci davanti ai ragazzi), organizzano anche degli spettacoli teatrali:<br />

sabato 26 febbraio alle 20.30 nella Sala <strong>del</strong>la comunità di Provaglio<br />

d’Iseo mettono in scena il cartone animato “Madagascar”; l’ingresso è<br />

libero. Spesso sono chiamati anche da alcuni Comuni o enti per allestire<br />

dei momenti di gioco in occasione di alcune feste o manifestazioni. Nella<br />

formazione continua rientra anche l’apprendimento sul campo con la<br />

breve esperienza maturata con i clown <strong>del</strong> circo lo scorso novembre. Risulta<br />

molto interessante anche il progetto che è stato elaborato con una<br />

classe terza, indirizzo socio-pedagogico, <strong>del</strong>le Canossiane: lo scorso anno<br />

è stato affrontato il tema <strong>del</strong>la geriatria con la visita anche alle Case di<br />

riposo, mentre quest’anno toccherà alla scuola audiofonetica di Mompiano.<br />

Parallelamente seguono alcuni incontri per sapere come meglio<br />

comportarsi in certi casi. A settembre inizia un nuovo corso (otto incontri)<br />

per formare dei nuovi clown, chi fosse interessato può mandare una<br />

segnalazione direttamente sul sito www.duturkaos.it. Ogni persona sarà<br />

contattata per un colloquio, anche perché il servizio che si va a compiere<br />

è importante. Il segreto? Quello di divertire, divertendosi. Ovviamente il<br />

primo requisito essenziale è di sapersi mettere in gioco.<br />

Gli Alpini ricordano il 68° anniversario<br />

Fare memoria di Nikolajewka<br />

Sabato 29 gennaio è in programma la celebrazione <strong>del</strong> 68° anniversario <strong>del</strong>la<br />

Battaglia di Nikolajewka. Alle 14, presso la scuola Nikolajewka di Mompiano, è<br />

in programma la cerimonia commemorativa; alle 15.30 nel salone Vanvitelliano<br />

c’è un evento sul tema dei prigionieri di guerra nella Campagna di Russia. Alle<br />

16.50 in piazza Loggia gli onori ai Caduti, mentre alle 17.10 in corteo da piazza<br />

<strong>del</strong>la Loggia a piazza Paolo VI. Alle 17.30 il vescovo Monari celebra la Messa<br />

in Duomo in suffragio di tutti i Caduti. <strong>La</strong> manifestazione ha coinvolto, come<br />

consuetudine, anche gli studenti: in particolare nella mattinata di sabato 29<br />

alle 10 alla scuola media “Tridentina” (alla presenza <strong>del</strong>la fanfara Tridentina)<br />

e alla “Pascoli” (alla presenza <strong>del</strong> coro “Alte Cime” <strong>del</strong>la sezione di <strong>Brescia</strong>).<br />

Fondazione San Benedetto<br />

Una giovane a Bruxelles<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Mario Mauro, europarlamentare, già vicepresidente <strong>del</strong> Parlamento europeo,<br />

attualmente presidente <strong>del</strong>l’Intergruppo per l’economia sociale e<br />

<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>l’Osce contro razzismo e xenofobia, accoglierà nel suo ufficio<br />

una promettente studentessa bresciana <strong>del</strong>la Fondazione San Benedetto<br />

per uno stage di tre mesi a Bruxelles. Elena Rabolli Pansera, 21 anni e<br />

iscritta al secondo anno di scienze politiche, è una dei 500 studenti che in<br />

questi cinque anni si sono diplomati alla Scuola di sussidiarietà <strong>del</strong>la Fondazione,<br />

nata per volontà di Graziano Tarantini. Elena, che dal 28 gennaio<br />

sarà al lavoro nella capitale belga, ha già alle spalle un’esperienza di<br />

rappresentante degli studenti in Senato accademico e una padronanza<br />

<strong>del</strong>l’inglese e <strong>del</strong> francese, frutto di un anno negli Usa alle scuole superiori<br />

e di alcuni mesi a Parigi all’Alliance Française. È la terza studentessa<br />

<strong>del</strong>la Fondazione che affronterà l’esperienza nell’ufficio di Bruxelles<br />

<strong>del</strong>l’on. Mauro e molti sono gli studenti pronti a partire per altri stage<br />

all’estero. “È stata una sorpresa – racconta Elena – non riesco ancora a<br />

credere che mi sia stata data questa possibilità e che tra qualche giorno<br />

sarò nel cuore <strong>del</strong>l’Europa a lavorare per l’on. Mauro che – continua la<br />

studentessa – conosco e ammiro per la sua appassionata difesa <strong>del</strong>le minoranze<br />

religiose e in particolare dei cristiani”.<br />

23


gurano la mostra “I Santi Faustino<br />

e Giovita nelle testimonianze dei<br />

musei cittadini”: un percorso che<br />

testimonia il costante affetto <strong>del</strong>la<br />

città per i suoi Santi Patroni. Sempre<br />

l’8 febbraio, ma alle 20.45, la sala<br />

<strong>del</strong>la biblioteca <strong>del</strong>l’Università di<br />

via San Faustino ospita l’intervento<br />

<strong>del</strong> vescovo bresciano di Palestrina,<br />

mons. Domenico Sigalini, che<br />

si sofferma sul tema “I giovani sono/hanno<br />

speranza?”.<br />

Torna anche il concerto dei Santi<br />

Faustino e Giovita al Grande con<br />

l’orchestra Filarmonica italiana:<br />

mercoledì 16 febbraio alle 21 con<br />

le musiche di Mozart. Il programma<br />

<strong>del</strong>le celebrazioni religiose sarà<br />

riportato nelle prossime settimane,<br />

ma va anticipato il recupero di<br />

un’antica tradizione: i responsabili<br />

<strong>del</strong>la città affidavano ai monaci la<br />

cera; in cambio l’abate portava al<br />

sindaco un galero rosso (un berret-<br />

<strong>La</strong> chiesa di San Faustino<br />

to cardinalizio): il cappello simboleggia<br />

la protezione. Fra le iniziative,<br />

merita una menzione la <strong>del</strong>egazione<br />

<strong>del</strong> Fai che domenica 27<br />

marzo in italiano, inglese, francese,<br />

ucraino e arabo farà conoscere<br />

una parte di <strong>Brescia</strong> (il monastero<br />

dei Santi Faustino e Giovita, oggi<br />

sede <strong>del</strong>l’Università, e la Basilica<br />

dei Santi) ai nuovi residenti, ai cittadini<br />

immigrati, portatori di culture<br />

diverse. Anche e soprattutto da<br />

queste nuove generazioni passa il<br />

cambiamento di una città che vuole<br />

essere sempre più europea, aperta<br />

e in continua crescita.<br />

Gli eventi si allargano anche a tutto<br />

il territorio, basti pensare che<br />

sono 14 le parrocchie dedicate ai<br />

Santi Faustino e Giovita. Il calendario<br />

completo degli incontri si può<br />

consultare sul sito <strong>del</strong> Comune di<br />

<strong>Brescia</strong>. Per informazioni, www.<br />

comune.brescia.it.<br />

L’esperienza di Dutur Kaos<br />

Un sorriso in corsia<br />

Non è semplice portare un sorriso a chi soffre. Se partiamo da questo<br />

semplice assunto, non si può non valorizzare l’impegno settimanale (ogni<br />

domenica a partire dalle 14.30) di circa 70 persone che gratuitamente indossano<br />

gli abiti <strong>del</strong> clown, entrano all’Ospedale civile e cercano di divertire<br />

i piccoli pazienti ricoverati nei reparti di pediatria. Ovviamente non<br />

tutte le patologie sono uguali e, quindi, bisogna anche avere una buona<br />

preparazione psicologica. L’associazione bresciana è nata nel 2002 e<br />

ha la sua sede presso l’oratorio di Sant’Antonio. Un gruppo di persone<br />

unite dal desiderio di dedicare parte <strong>del</strong> loro tempo libero mettendosi a<br />

disposizione degli altri, soprattutto dei meno fortunati; cerchiamo di diffondere<br />

la nostra allegria attraverso bizzarri palloncini, strabilianti bolle<br />

di sapone, giochi di prestigio e magie di ogni genere, in un ambiente<br />

che apparentemente è l’opposto ovvero le stanze dei bambini ricoverati<br />

in ospedale, nei reparti di pediatria <strong>del</strong> Civile. L’idea di indossare un<br />

camice bianco decorato con disegni, stoffe e pupazzi e di inventarsi un<br />

nome di fantasia (Birba e <strong>La</strong>tte in polvere, solo per citarne due) è stata<br />

fin dagli esordi accolta con entusiasmo da tutti i componenti. Per autofinanziarsi,<br />

ma soprattutto per fare gruppo (componente essenziale per<br />

essere efficaci davanti ai ragazzi), organizzano anche degli spettacoli teatrali:<br />

sabato 26 febbraio alle 20.30 nella Sala <strong>del</strong>la comunità di Provaglio<br />

d’Iseo mettono in scena il cartone animato “Madagascar”; l’ingresso è<br />

libero. Spesso sono chiamati anche da alcuni Comuni o enti per allestire<br />

dei momenti di gioco in occasione di alcune feste o manifestazioni. Nella<br />

formazione continua rientra anche l’apprendimento sul campo con la<br />

breve esperienza maturata con i clown <strong>del</strong> circo lo scorso novembre. Risulta<br />

molto interessante anche il progetto che è stato elaborato con una<br />

classe terza, indirizzo socio-pedagogico, <strong>del</strong>le Canossiane: lo scorso anno<br />

è stato affrontato il tema <strong>del</strong>la geriatria con la visita anche alle Case di<br />

riposo, mentre quest’anno toccherà alla scuola audiofonetica di Mompiano.<br />

Parallelamente seguono alcuni incontri per sapere come meglio<br />

comportarsi in certi casi. A settembre inizia un nuovo corso (otto incontri)<br />

per formare dei nuovi clown, chi fosse interessato può mandare una<br />

segnalazione direttamente sul sito www.duturkaos.it. Ogni persona sarà<br />

contattata per un colloquio, anche perché il servizio che si va a compiere<br />

è importante. Il segreto? Quello di divertire, divertendosi. Ovviamente il<br />

primo requisito essenziale è di sapersi mettere in gioco.<br />

Gli Alpini ricordano il 68° anniversario<br />

Fare memoria di Nikolajewka<br />

Sabato 29 gennaio è in programma la celebrazione <strong>del</strong> 68° anniversario <strong>del</strong>la<br />

Battaglia di Nikolajewka. Alle 14, presso la scuola Nikolajewka di Mompiano, è<br />

in programma la cerimonia commemorativa; alle 15.30 nel salone Vanvitelliano<br />

c’è un evento sul tema dei prigionieri di guerra nella Campagna di Russia. Alle<br />

16.50 in piazza Loggia gli onori ai Caduti, mentre alle 17.10 in corteo da piazza<br />

<strong>del</strong>la Loggia a piazza Paolo VI. Alle 17.30 il vescovo Monari celebra la Messa<br />

in Duomo in suffragio di tutti i Caduti. <strong>La</strong> manifestazione ha coinvolto, come<br />

consuetudine, anche gli studenti: in particolare nella mattinata di sabato 29<br />

alle 10 alla scuola media “Tridentina” (alla presenza <strong>del</strong>la fanfara Tridentina)<br />

e alla “Pascoli” (alla presenza <strong>del</strong> coro “Alte Cime” <strong>del</strong>la sezione di <strong>Brescia</strong>).<br />

Fondazione San Benedetto<br />

Una giovane a Bruxelles<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Mario Mauro, europarlamentare, già vicepresidente <strong>del</strong> Parlamento europeo,<br />

attualmente presidente <strong>del</strong>l’Intergruppo per l’economia sociale e<br />

<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>l’Osce contro razzismo e xenofobia, accoglierà nel suo ufficio<br />

una promettente studentessa bresciana <strong>del</strong>la Fondazione San Benedetto<br />

per uno stage di tre mesi a Bruxelles. Elena Rabolli Pansera, 21 anni e<br />

iscritta al secondo anno di scienze politiche, è una dei 500 studenti che in<br />

questi cinque anni si sono diplomati alla Scuola di sussidiarietà <strong>del</strong>la Fondazione,<br />

nata per volontà di Graziano Tarantini. Elena, che dal 28 gennaio<br />

sarà al lavoro nella capitale belga, ha già alle spalle un’esperienza di<br />

rappresentante degli studenti in Senato accademico e una padronanza<br />

<strong>del</strong>l’inglese e <strong>del</strong> francese, frutto di un anno negli Usa alle scuole superiori<br />

e di alcuni mesi a Parigi all’Alliance Française. È la terza studentessa<br />

<strong>del</strong>la Fondazione che affronterà l’esperienza nell’ufficio di Bruxelles<br />

<strong>del</strong>l’on. Mauro e molti sono gli studenti pronti a partire per altri stage<br />

all’estero. “È stata una sorpresa – racconta Elena – non riesco ancora a<br />

credere che mi sia stata data questa possibilità e che tra qualche giorno<br />

sarò nel cuore <strong>del</strong>l’Europa a lavorare per l’on. Mauro che – continua la<br />

studentessa – conosco e ammiro per la sua appassionata difesa <strong>del</strong>le minoranze<br />

religiose e in particolare dei cristiani”.<br />

23


L<br />

Si rinnova<br />

l’impegno<br />

socio-politico<br />

<strong>La</strong> società, la Costituzione italiana,<br />

la libertà, l’uomo nella società, la legalità<br />

e i tempi e i modi <strong>del</strong>la politica<br />

ovvero sei incontri per conoscere,<br />

approfondire e dialogare su alcune<br />

tematiche politiche e sociali. L’iniziativa,<br />

che ha il patrocinio <strong>del</strong> Comune,<br />

porta le firme <strong>del</strong>l’Azione cattolica,<br />

<strong>del</strong>le Acli e <strong>del</strong> Comitato per la<br />

pace. Il percorso socio-politico (da<br />

febbraio a dicembre) inizia martedì<br />

8 febbraio con il collega Angelo Onger,<br />

che analizza la società italiana<br />

attraverso i cambiamenti e le evoluzioni<br />

degli ultimi 50 anni e tratteggia<br />

l’identikit <strong>del</strong>la realtà contemporanea.<br />

Il 29 marzo tocca, invece,<br />

all’avv. Mario Gorlani presentare la<br />

Costituzione, spesso oggetto di richieste<br />

di revisione o adeguamento.<br />

Il concetto di libertà viene, invece,<br />

affrontato il 12 maggio dal prof.<br />

Luca Ghisleri, presidente <strong>del</strong> Meic<br />

(Movimento ecclesiale di impegno<br />

culturale). Il 13 settembre al centro<br />

<strong>del</strong> dibattito c’è l’uomo nella società,<br />

mentre il 25 ottobre Pierpaolo <strong>La</strong>nni<br />

spiega la legalità. Il percorso si con-<br />

Paesi e parrocchie Bassa<br />

Borgosatollo Sei incontri dall’8 febbraio<br />

di Luigi Zameli<br />

clude il 6 dicembre con i tempi e i<br />

modi <strong>del</strong>la politica. Sullo sfondo <strong>del</strong><br />

percorso l’esortazione fatta da Benedetto<br />

XVI in occasione <strong>del</strong>la 46ª<br />

Settimana sociale, perché la Chiesa<br />

ha scelto di scommettere sulla priorità<br />

<strong>del</strong>la sfida educativa: “Si tratta<br />

di spendersi – questo l’auspicio di<br />

Benedetto XVI – nella formazione<br />

di coscienze cristiane mature, cioè<br />

aliene dall’egoismo, dalla cupidigia<br />

dei beni e dalla bramosia di carriera<br />

e, invece, coerenti con la fede professata,<br />

conoscitrici <strong>del</strong>le dinamiche<br />

culturali e sociali di questo tempo e<br />

capaci di assumere responsabilità<br />

pubbliche con competenza professionale<br />

e spirito di servizio. L’impegno<br />

socio-politico, con le risorse<br />

spirituali e le attitudini che richiede,<br />

rimane una vocazione alta, a cui la<br />

Chiesa invita a rispondere con umiltà<br />

e determinazione”. Gli incontri,<br />

che si tengono presso la biblioteca<br />

comunale di Borgosatollo in piazza<br />

Castello dalle ore 20.30, sono aperti<br />

a tutti. Per informazioni, sociopolitico.borgosatollo@libero.it.<br />

Brevi<br />

Manerbio<br />

A teatro in oratorio<br />

per dare spazio alla persona<br />

San Paolo<br />

Borgosatollo<br />

Montichiari<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Da febbraio a maggio, ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.30, nell’auditorium<br />

<strong>del</strong>l’oratorio San Filippo Neri, il “laboratorio teatrale 2011 codice T.E.A.T.R.O.”<br />

condotto da Paola Cannizzaro e Michele Beltrami. L’iniziativa è realizzata dalla<br />

cooperativa sociale “All’ombra <strong>del</strong> Baobab”. Info: 3475707725 o 0309381161.<br />

Iniziative per la pace<br />

Weekend pieno di iniziative a San Paolo per concludere il mese di gennaio<br />

dedicato alla pace. Sabato 29, infatti, presso la chiesa parrocchiale <strong>del</strong>la<br />

frazione Scarpizzolo alle ore 20.45 verrà eseguito dai locali pueri cantores<br />

un concerto per la pace. Domenica 30, invece, si terrà nel pomeriggio un<br />

“laboratorio <strong>del</strong>la pace” dedicato ai bambini. Successivamente, alle ore<br />

18, è stata organizzata, sull’esempio di quella di Assisi, una piccola “marcia<br />

<strong>del</strong>la pace” che si snoderà per le vie <strong>del</strong> paese fino ad arrivare nella<br />

chiesa parrocchiale di San Paolo dove, alle ore 19, una solenne funzione,<br />

celebrata dal parroco don Alfredo Savoldi, concluderà il programma <strong>del</strong>le<br />

manifestazioni. (f.u.)<br />

“Uomini di Dio”<br />

Venerdì 28 gennaio alle 21 presso il teatro comunale è in programma<br />

la proiezione (ingresso libero) di “Uomini di Dio”: la pellicola narra la<br />

storia <strong>del</strong> rapimento dei monaci benedettini <strong>del</strong> monastero di Tibhirine<br />

avvenuto nel 1996 in Algeria. Sabato 5 febbraio alle 21, sempre presso<br />

il teatro comunale, padre Lino Colosio, priore <strong>del</strong>la comunità dei monaci<br />

trappisti “Madonna <strong>del</strong>l’Unione” di Boschi (Mondovì), incontra la<br />

comunità. Sarà l’occasione per conoscere meglio i protagonisti <strong>del</strong> film<br />

“Uomini di Dio” e le loro scelte.<br />

Prorogata la mostra di Cattaneo<br />

Il grande successo ottenuto sino ad ora ha indotto il Comune e MontichiariMusei,<br />

enti organizzatori, a prorogare di un ulteriore mese, sino al 26 febbraio,<br />

la mostra di Tullio Cattaneo, vincitore <strong>del</strong>la XX edizione <strong>del</strong> Premio Treccani<br />

degli Alfieri. <strong>La</strong> notizia è stata data durante una conferenza stampa indetta<br />

nei giorni scorsi a Palazzo Tabarino, sede <strong>del</strong>l’esposizione. “Sono particolarmente<br />

soddisfatta <strong>del</strong> folto pubblico che ha assiepato le sale <strong>del</strong>la mostra – ha<br />

dichiarato il sindaco Elena Zanola – e per questo motivo si è deciso di offrire<br />

un’ulteriore opportunità di visita a coloro che ancora non fossero passati ad<br />

ammirare le oltre 60 splendide opere di Cattaneo, due <strong>del</strong>le quali acquistate<br />

dal Comune, le quali entreranno a far parte <strong>del</strong>la Collezione Treccani”. Il<br />

Premio, quest’anno, taglia il traguardo dei quattro lustri e prosegue nella ricerca<br />

<strong>del</strong>la qualità. Nato nel 1960, era stato sospeso dal 1979 al 1998, quindi<br />

ha ripreso con edizioni di prestigio aumentando di importanza e diventando<br />

biennale. <strong>La</strong> mostra, curata da Paolo Sacchini, rimane aperta, come detto, sino<br />

al 26 febbraio, con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e<br />

dalle 15 alle 18, ad ingresso libero. Per ulteriori informazioni si può visitare il<br />

sito www.montichiarimusei.it o chiamare la segreteria di Palazzo Tabarino al<br />

numero 030/9650455. (f.m.)<br />

25


26<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Bassa<br />

Quello <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita è diventato,<br />

soprattutto negli ultimi tempi, un<br />

argomento su cui abbondano le analisi<br />

ma fanno difetto le sintesi. Una tesi largamente<br />

sostenuta è che oggi il poter<br />

vivere in un piccolo centro piuttosto<br />

che in una grande città sia, per la qualità<br />

<strong>del</strong>la vita, un bel vantaggio. Tutto<br />

vero: un piccolo centro consente ancora<br />

(forse) la creazione di quella rete<br />

di relazioni sociali, di rapporti di buon<br />

vicinato indispensabili per il vivere bene.<br />

Molti altri sono i fattori che vanno<br />

elencati fra le note positive <strong>del</strong> vivere<br />

nei piccoli centri. C’è però un aspetto,<br />

non secondario, che qualche problema<br />

lo crea: quello <strong>del</strong>la presenza dei<br />

servizi. Sempre più frequentemente<br />

si legge di proteste di paesi piccoli e<br />

piccolissimi per la dismissione di importanti<br />

servizi come, per esempio, le<br />

“Botteghe”<br />

di qualità<br />

Come si vive in centro? Vi presentiamo la realtà<br />

di Orzinuovi che occupa una posizione strategica<br />

Q<br />

di Massimo Venturelli<br />

Brevi<br />

Inchiesta <strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la Bassa <strong>Brescia</strong>na<br />

Capriano <strong>del</strong> Colle<br />

L’Aquilone vola in alto<br />

scuole e gli uffici postali. C’è un altro<br />

disservizio che, con la progressiva affermazione<br />

<strong>del</strong>la grande distribuzione<br />

(che nel <strong>Brescia</strong>no ha ormai raggiunto<br />

record europei se non mondiali di concentrazione,<br />

ndr.), è andato facendosi<br />

sempre più pesante: quello <strong>del</strong>la chiusura<br />

dei piccoli negozi di paese. Sino a<br />

qualche anno fa non c’era, anche nella<br />

Bassa, paese che non presentasse nella<br />

sua via o nella sua piazza centrale<br />

piccoli esercizi commerciali in grado<br />

di soddisfare tutti i bisogni. Il fornaio,<br />

il macellaio, il droghiere, la latteria, la<br />

farmacia diventavano il percorso obbligato<br />

di una quotidianità che si alimentava<br />

anche dei rapporti che nascevano<br />

in queste botteghe. C’era un<br />

legame di familiarità, quasi di mutuo<br />

aiuto (chi non ricorda i libretti su cui<br />

il panettiere o il macellaio annotava-<br />

L’asilo nido “Aquilone” di Fenili Belasi è decollato. Solo lo scorso anno il Comune di<br />

Capriano <strong>del</strong> Colle aveva attivato, in forma sperimentale, un servizio di asilo nido e<br />

l’esperienza era stata appoggiata dall’oratorio. All’inizio i bambini che frequentavano<br />

il nido erano soltanto quattro. Ma entro la fine <strong>del</strong>l’anno, sulla base <strong>del</strong>le iscrizioni,<br />

i bambini diventeranno 10. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati<br />

circa due anni fa – ha riferito l’assessore Agostino Carrieri –. Per incrementare i servizi<br />

di supporto alle famiglie, questa amministrazione comunale, che fra qualche mese conclude<br />

il suo mandato, ha voluto finanziarie e creare questo nuovo servizio per andare<br />

incontro alla richiesta <strong>del</strong>le famiglie”. <strong>La</strong> sede di Fenili Belasi può ospitare sino ad un<br />

massimo di 16 bambini che possono frequentare sia part time, cioè mezza giornata, che<br />

a tempo pieno. A occuparsi <strong>del</strong>la gestione è la cooperativa “Tempo Libero” di <strong>Brescia</strong>.<br />

<strong>La</strong> prima pagina di gennaio<br />

no gli acquisti <strong>del</strong>la massaia che poi<br />

passava a pagare a fine settimana o a<br />

fine mese?) che legava il negoziante al<br />

cliente. Nelle botteghe dei centri storici<br />

passava tutta la vita di un paese.<br />

I tempi sono andati progressivamente<br />

mutando. È giunta la stagione che<br />

ha forzatamente considerati obsoleti i<br />

piccoli negozi a scapito <strong>del</strong>l’attrattiva<br />

dei grandi centri commerciali, capaci<br />

di diventare le nuove piazze di riferimento.<br />

Con il progressivo invecchiamento<br />

<strong>del</strong>la popolazione qualcuno si<br />

è accorto che avere fuori dall’uscio di<br />

casa il fornaio semplificava la vita. E<br />

così anche le istituzioni che avevano<br />

sposato la filosofia dei grandi centri<br />

commerciali hanno fatto marcia indietro,<br />

prodigandosi in iniziative per<br />

recuperare quanto ormai perso o per<br />

cercare di dare ossigeno a chi, tenace-<br />

Ghedi<br />

Sottovoce<br />

“Religioni d’Oriente”<br />

Il centro è ancora una presenza viva all’interno <strong>del</strong>la<br />

comunità. Nonostante tutto la Bassa bresciana da<br />

questo punto di vista è abbastanza fortunata. Basta<br />

attraversare in auto alcuni dei suoi centri grandi e<br />

piccoli per vedere come sia ancora considerevole<br />

il numero dei piccoli esercizi commerciali presenti.<br />

Certo, rispetto al passato, è magari cambiata la loro<br />

tipologia. Ma ancora resistono; la piazza di Orzinuovi<br />

è un esempio lampante anche se i problemi<br />

non mancano e le difficoltà sono sempre più consistenti.<br />

Importanti riconoscimenti a chi tenacemente<br />

difende il suo esercizio commerciale arrivano anche<br />

dalla Regione che da qualche anno ha istituito il<br />

premio per i negozi storici individuandone un buon<br />

numero anche nella Bassa. Nel 2010 sono stati premiati<br />

a Milzano “1905 Il Duca Minimo” nel settore<br />

ristorazione e a Orzivecchi la “Salumeria salumi e<br />

formaggi di Battaglia”: il commercio al dettaglio<br />

di carni e di prodotti a base di carne.<br />

mente, ogni giorno ha continuato ad<br />

alzare la saracinesca <strong>del</strong>la propria attività.<br />

Nello specifico andiamo a Orzinuovi.<br />

L’elegante passerella di negozi<br />

e bar di piazza Vittorio Emanuele e la<br />

posizione strategica a metà tra <strong>Brescia</strong><br />

e Cremona sono due degli ingredienti<br />

che hanno reso Orzinuovi il distretto<br />

commerciale più importante <strong>del</strong>la<br />

Bassa. Eppure la concorrenza <strong>del</strong>la<br />

grande distribuzione getta non poche<br />

ombre sul destino <strong>del</strong>le attività storiche,<br />

accerchiate dai centri commerciali<br />

che spuntano ovunque nei paesi<br />

limitrofi. Per sostenere i commercianti<br />

<strong>del</strong> centro, l’amministrazione comunale<br />

è intervenuta con l’assegnazione<br />

di fondi per ristrutturare i locali e<br />

organizzando una fitta rete di eventi<br />

in collaborazione con le associazioni<br />

di categoria, i sindacati e la Pro loco.<br />

C’è una diffusa ignoranza dei contenuti religiosi, figurarsi se<br />

in questione ci sono realtà lontane da noi caratterizzate da<br />

culture e storie molto differenti. <strong>La</strong> parrocchia di Ghedi con<br />

la commissione per la pastorale sociale propone “Conoscere<br />

per dialogare”: si tratta di un percorso di formazione al<br />

dialogo interculturale e interreligioso. Mercoledì 2 febbraio<br />

don Pierluigi Pizzamiglio, docente di teologia all’Università<br />

cattolica di <strong>Brescia</strong>, già missionario in Bangladesh, affronta<br />

il tema “Le religioni d’Oriente”. L’appuntamento è in programma<br />

alle ore 20.30 presso la Casa <strong>del</strong> giovane. L’incontro<br />

è aperto a tutti.


Montirone A settembre aumentano le sezioni<br />

Q<br />

L’asilo guarda<br />

con fiducia<br />

al futuro<br />

Qualche mese fa sembrava solo<br />

un sogno; oggi è una bella realtà.<br />

Stiamo parlando <strong>del</strong>la riapertura<br />

<strong>del</strong>l’asilo infantile di Montirone.<br />

“Per tanti genitori che credono nelle<br />

scuole cattoliche questa riapertura<br />

è un sogno e un sollievo – ha riferito<br />

Agostino Spagnoli, presidente<br />

<strong>del</strong>l’associazione di genitori cattolici<br />

Santa Maria Crocifissa. Un sogno<br />

perché veder risorgere il nostro<br />

asilo è una grande emozione;<br />

un sollievo perché molti di noi portano<br />

i loro figli in scuole cattoliche<br />

di altri Comuni”.<br />

<strong>La</strong> struttura, un tempo gestita dalle<br />

suore Ancelle <strong>del</strong>la Carita è stata<br />

riaperta dopo 25 anni di chiusura.<br />

Attualmente la scuola è aperta<br />

e funzionante, con una sezione di<br />

bambini. Ma dal prossimo anno<br />

scolastico le sezioni saranno due.<br />

Chi fosse interessato ad iscrivere i<br />

propri figli può farlo chiamando il<br />

335-5315729. “Se questa scuola ha<br />

ripreso a funzionare – ha proseguito<br />

il presidente – il merito va al lavoro<br />

dei genitori <strong>del</strong>la succitata associazione<br />

con i quali hanno collaborato<br />

di Maria Teresa Marchioni<br />

le suore Ancelle <strong>del</strong>la Carità, la parrocchia<br />

e l’amministrazione comunale.<br />

Quello che ha portato alla riapertura<br />

<strong>del</strong>la nostra scuola materna<br />

è stato un percorso molto difficile,<br />

costellato di varie difficoltà, indifferenza<br />

e pure critiche di persone<br />

che contestavano la riapertura di<br />

una scuola cattolica nel nostro paese.<br />

Ma siamo riusciti comunque a<br />

raggiungere questo obiettivo. Tra i<br />

componenti <strong>del</strong>l’Associazione c’è<br />

una convinzione: la scuola non è<br />

nata per contrapporsi o fare concorrenza<br />

alle altre scuole, ma per<br />

coesistere e dare una pari opportunità<br />

di scelta di istruzione cattolica<br />

alle nostre giovani famiglie e alle<br />

future generazioni”. Un ringraziamento<br />

particolare, chiude Agostino<br />

Spagnoli, “va alla famiglia Lechi,<br />

che anni fa donò alle suore Ancelle<br />

<strong>del</strong>la Carità l’incantevole posto<br />

dove sorge ora la scuola <strong>del</strong>l’infanzia.<br />

<strong>La</strong> comunità di Montirone sarà<br />

sempre grata alla reverenda Madre<br />

superiore Carmela Zaninoni e a tutto<br />

il consiglio <strong>del</strong>la congregazione<br />

<strong>del</strong>le Ancelle <strong>del</strong>la Carità”.<br />

Brevi<br />

Ucid <strong>del</strong>la Bassa bresciana<br />

“Il bicchiere mezzo pieno,<br />

dite qualcosa di cristiano”<br />

Bagnolo Mella<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Il 10 agosto 1894 a Manerbio avvenne la fondazione <strong>del</strong>la Cassa Rurale per iniziativa<br />

di don Pietro Piazza e don Eugenio Casaghi, primo presidente di quella<br />

realta che affrontò i problemi <strong>del</strong>l’epoca. Era il tempo <strong>del</strong>la Rerum Novarum<br />

di Leone XIII che diede impulso alla cooperazione anche nel credito. <strong>La</strong> sede<br />

fu posta in una stanza <strong>del</strong>l’oratorio. Passato più di un secolo, l’evento è stato<br />

ricordato nel corso <strong>del</strong> convegno <strong>del</strong>la sezione Ucid <strong>del</strong>la Bassa <strong>Brescia</strong>na coordinato<br />

dal presidente Giuseppe Pozzi: “Il bicchiere mezzo pieno. Dite qualcosa<br />

di cristiano”. Ancora all’oratorio per dibattere l’attualità con l’intervento di<br />

Marco Vitale, esperto d’impresa, che analizzando la situazione attuale spiega<br />

come “la corruzione è parte integrante <strong>del</strong>la cultura dei partiti ed è discesa,<br />

con maggiori o minori resistenze, nella società “. Vitale ha ricordato De Gasperi,<br />

Sturzo, Mazzolari, Dossetti, “cattolici dimenticati nominati con senso di<br />

timore” nell’affermare che è possibile nuovo sviluppo per il recupero <strong>del</strong>l’occupazione<br />

valorizzando la media e piccola impresa e impostando la ricerca<br />

per rendere il nostro mercato competitivo in settori quali la meccanica di precisione,<br />

l’agricoltura, l’agroalimentare e l’enogastronomia, comparti di grandissimo<br />

interesse. Ma è indispensabile “dire qualcosa di cristiano” recuperare<br />

normalità di fondo nei rapporti tra politica e cattolici. Una risposta è venuta<br />

da Alberto Cavalli, sottosegretario <strong>del</strong> presidente all’Università e ricerca <strong>del</strong>la<br />

Lombardia, il quale ha riferito di recenti provvedimenti regionali destinati a<br />

imprese <strong>del</strong>la rete dei programmi aerospaziali e <strong>del</strong>la chimica nei quali pubblico<br />

e privato sono affiancati nell’investire per la ricerca. Programmi per il<br />

territorio sono stati illustrati dai direttori degli istituti bancari Fabio Co<strong>del</strong>uppi<br />

<strong>del</strong>l’Agrobresciano, e Luigi Pettinati di Cassapadana, che ha informato <strong>del</strong><br />

prossimo viaggio in Cina organizzato dalla fondazione Dominato Leonense per<br />

una trentina di titolari di piccole imprese, premessa al soggiorno nella Bassa<br />

di operatori cinesi interessati a conoscere le esperienze <strong>del</strong> territorio. Altri interventi:<br />

la presidente provinciale <strong>del</strong>l’Ucid, Pia Cittadini (“Attenzione alle nostre<br />

radici e al magistero <strong>del</strong>la Chiesa”) e don Giuseppe Castellanelli (“Insieme<br />

nell’autonomia di gruppi e associazioni nella Chiesa che è sinfonia di idee”).<br />

Marinoni pronto a ripartire<br />

A febbraio, 82 anni, 42 dei quali passati in Africa, in Burundi, come libero<br />

volontario, falegname ma anche muratore, meccanico, idraulico: Guido<br />

Marinoni, arrivato a Bagnolo a Santa Lucia, sta già pensando alle valigie<br />

da preparare per febbraio. Conterranno una smerigliatrice, due mole, una<br />

macchina per fare le chiavi, altra ferramenta e 4 punte per la combinata<br />

<strong>del</strong>la falegnameria di suor Candida, che ha 400 handicappati da gestire.<br />

Guido Marinoni da sempre va e viene dal Burundi con la lista <strong>del</strong> materiale<br />

occorrente. A Mugutu, nella nuova missione costruita dalle Suore Operaie<br />

di Botticino, con suor Ignazia Ferrari, 75 anni da Caino in qualità di capomastro,<br />

un’opera poderosa costata due anni di lavoro e per la quale anche<br />

“Cuore Amico” si è speso generosamente. Guido è anima <strong>del</strong>la falegnameria,<br />

che è parte integrante <strong>del</strong>la struttura, nella quale ha costruito tutto<br />

l’arredo <strong>del</strong>la missione: sedie, panche, tavoli, armadi, banchi <strong>del</strong>la scuola.<br />

Guido però a Mugutu è riferimento fondamentale anche perché qui sta<br />

per prendere il via la scuola per falegnameria: quattro aule, un centinaio<br />

di allievi. Negli oltre 40 anni di Burundi, dopo una lunga permanenza a<br />

Kiremba, Guido Marinoni ha fatto crescere un centinaio di falegnami, una<br />

ventina di muratori e qualche meccanico, senza contare quelli che gli sono<br />

stati uccisi nei vari scontri interetnici. (l.a.)<br />

Guido Marinoni<br />

27


28<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Valtrompia<br />

Inzino Riconoscimento nazionale ad Assisi<br />

Sport<br />

in oratorio,<br />

che passione<br />

L’Uso vanta un primato invidiabile: dal 1948 a<br />

oggi ha educato migliaia di ragazzi. Il sodalizio è<br />

stato premiato con il “Discobolo d’oro al merito”<br />

Q<br />

di Edmondo Bertussi<br />

Quando lo sport è una risposta alla<br />

passione educativa. L’Uso (Unione<br />

sportiva oratorio) di Inzino vanta<br />

un primato invidiabile: è stata fondata<br />

nel marzo 1948 e ha il numero<br />

9 di iscrizione al Csi. Nel 2002<br />

Ginetto Pedersoli da quarant’anni<br />

impegnato, giocatore, allenatore,<br />

dirigente, presidente per 17 anni,<br />

ora presidente onorario, ha ricevuto<br />

ad Assisi il “Discobolo d’oro<br />

al merito” assegnato alla società,<br />

uno dei più alti attestati nazionali<br />

per coloro che nel corso degli anni<br />

abbiano generosamente dedicato<br />

un’ampia parte <strong>del</strong>la loro vita al Csi<br />

e ai suoi ideali sportivo-educativi.<br />

Arriva così anche un riconoscimento<br />

ufficiale per una grande storia<br />

che continua, pezzo importante di<br />

quella <strong>del</strong>l’intera comunità inzinese<br />

e non solo: lo stemma a buona<br />

ragione è quello storico riprodotto<br />

sul frontespizio <strong>del</strong>lo statuto di<br />

Valtrompia <strong>del</strong> 1576 e attuale <strong>del</strong>la<br />

Comunità montana.<br />

Una realtà che nel 1948 andava ben<br />

al di là <strong>del</strong> puro fatto sportivo: allora<br />

il calcio, oltre alle corse a piedi<br />

era l’unica attività possibile grazie<br />

appunto agli oratori attenti a unire<br />

<strong>La</strong> squadra under 10 <strong>del</strong>l’Uso Inzino<br />

momenti di divertimento e di educazione.<br />

Lì la “mens sana” contava<br />

più <strong>del</strong>l’ “in corpore sano”: se<br />

non si era andati alla Messa domenicale<br />

succedeva di dover saltare<br />

la partita.<br />

Attaccata alle sue radici, l’Uso Inzino,<br />

sicuramente, grazie all’entusiasmo<br />

dei dirigenti, dei giocatori<br />

e <strong>del</strong>la tifoseria, con il quale sono<br />

state e vengono superate tante difficoltà,<br />

ancora oggi è rimasta un<br />

punto di riferimento e mo<strong>del</strong>lo di<br />

organizzazione per i gruppi sportivi<br />

dei Comuni limitrofi.<br />

<strong>La</strong> società vede impegnate oltre<br />

150 persone e ora è presieduta<br />

(dal 2007) da Pierfrancesco Palini<br />

con vice Gianpietro Ramanzin e<br />

rappresentante ecclesiastico don<br />

Giorgio Houry.<br />

Come augurio di buon anno alla<br />

sua comunità, ha curato una bella<br />

pubblicazione a colori col titolo<br />

“Le figurine”: dopo un sintetico<br />

elenco di dirigenza e staff impegnati<br />

(dagli allenatori ai magazzinieri),<br />

ne riassume brevemente la<br />

storia, e ne dà l’immagine simpatica<br />

con la “figurina” degli atleti di<br />

tutte le sue squadre <strong>del</strong>la stagio-<br />

Per la tua pubblicità su<br />

ne 2010/2011: le cinque di calcio<br />

(open, juniores, under 14, under<br />

10, scuola calcio), pallavolo femminile<br />

(fondata nel 1998 e già vincitrice<br />

di due coppe “Disciplina”) e<br />

ultima novità la Kick Boxing (misto<br />

di “contatti” da pugilato e karate<br />

con casco e guantoni).<br />

Insieme foto storiche di squadre<br />

mitiche di calcio degli anni 60/70:<br />

periodo d’oro con sei campionati<br />

vinti come “Dilettanti” (cinque<br />

consecutivi) e quattro di “Allievi”.<br />

Le sue ultime vittorie risalgono al<br />

1991 con la squadra “Allievi”, nel<br />

1996/1997 con i “Giovanissimi” e<br />

nel 2007, con la categoria “Open”.<br />

È stato realizzato da Roberto Favalli,<br />

responsabile <strong>del</strong>l’aggiornatissimo<br />

sito internet www.usoinzino.it<br />

e c’è il progetto di una storia<br />

completa: è in corso la ricerca dei<br />

documenti .<br />

Ricordare i nomi di una storia che<br />

ha come motto “amicizia, rispetto<br />

e condivisione” è riduttivo, ma uno<br />

è doveroso: don Nicola Bragadina<br />

che (accanto al Coro Inzino, al Teatro<br />

e ad altre iniziative) negli anni<br />

Sessanta realizzò l’invidiato impianto<br />

di illuminazione <strong>del</strong> campo.<br />

Tel.030 2808966<br />

Fax 030 2809371<br />

marketing@vocemedia.it


UUna<br />

scatola magica d’improvvisazioni<br />

e di intrattenimento artistico, rifugio<br />

e scena per esordienti traballanti,<br />

intrepidi talenti locali. Tutto questo è<br />

Palco Libero. Ma cos’è Palco Libero?<br />

Innanzitutto, è il nome scelto nel giugno<br />

2009 da 12 giovani valtriumplini<br />

per la loro compagnia teatrale che si<br />

riunisce a Ponte Zanano nella sede<br />

<strong>del</strong>l’associazione Treatro. Una preferenza<br />

nominativa che rispecchia soprattutto<br />

l’idea fondamentale <strong>del</strong>la<br />

loro filosofia. <strong>La</strong> spinta iniziale alla<br />

realizzazione <strong>del</strong> progetto è scaturita<br />

dalla nascita di una compagnia teatra-<br />

Lumezzane<br />

<strong>La</strong> differenziata raggiunge l’umido<br />

Già da quest’inizio 2011 è stata programmata l’iniziativa<br />

ecologica che in primavera porterà all’attivazione<br />

<strong>del</strong> servizio di raccolta differenziata <strong>del</strong>la Forsu<br />

(Frazione organica dei rifiuti solidi urbani). “Lumezzane<br />

– dice l’assessore all’Ambiente Andrea Capuzzi<br />

– aderirà in questo modo alla proposta <strong>del</strong>la Provincia<br />

per la raccolta <strong>del</strong>l’organico, che la società Aprica ha<br />

messo a punto già da tempo. Tutto il rifiuto organico<br />

verrà conferito a un impianto di compostaggio a<br />

Bagnolo Mella, consentendo così la riduzione dei rifiuti<br />

indifferenziati che la gente porta nei cassonetti<br />

grigi. In sostanza a tutte le famiglie lumezzanesi verrà<br />

distribuito gratuitamente il kit per la separazione<br />

in casa dei rifiuti organici (in genere scarti da cucina),<br />

composto da un cestello e da una ventina di sacchetti<br />

biodegradabili appositamente studiati per la raccolta<br />

di questo genere di rifiuti e in numero sufficiente<br />

a coprire il fabbisogno dei primi mesi. A consegnare<br />

il kit e spiegare il funzionamento <strong>del</strong>l’iniziativa il kit<br />

saranno persone conosciute che fanno parte <strong>del</strong>le associazioni<br />

presenti sul territorio – continua Andrea<br />

Capuzzi –; una raccolta che, oltre alle circa 9.300 famiglie<br />

lumezzanesi, interesserà anche un centinaio di<br />

utenze commerciali produttrici di scarti organici: ortofrutta,<br />

mense, supermercati, la clinica Maugeri e la<br />

di Daniela Fedrigo<br />

le di giovani valtrumplini, provenienti<br />

da varie esperienze teatrali e culturali<br />

in genere: la compagnia è composta da<br />

laureati in materie umanistiche: lettere,<br />

archeologia, filosofia, beni culturali,<br />

dams), per la messa in scena di un<br />

testo originale rappresentato al Cinema<br />

Teatro di Inzino il 13 giugno 2009.<br />

Molti di quei componenti hanno poi<br />

iniziato una più stretta collaborazione<br />

con l’associazione culturale Treatro<br />

che li aveva seguiti nella realizzazione<br />

<strong>del</strong>la pièce. Un principio di base che<br />

per tutta questa stagione sarà molto<br />

più sentito rispetto all’anno scorso: “Il<br />

residenza Le Rondini”. Un’iniziativa che intende favorire<br />

lo sviluppo di una coscienza ecologica e che sarà<br />

favorita anche dal posizionamento di 80 nuovi cassonetti<br />

di color marrone (ciascuno con un volume di 2,4<br />

metri cubi), dove le persone dovranno portare il sacchetto<br />

pieno. Nel complesso, l’attivazione <strong>del</strong> servizio<br />

ha comportato un impegno di 170mila euro dei quali<br />

35mila euro erogati dal Comune (derivanti in parte da<br />

accantonamenti sulle tariffe rifiuti degli anni precedent),<br />

15mila euro a carico <strong>del</strong> gestore <strong>del</strong> servizio di<br />

igiene urbana Aprica e i restanti 120mila euro come<br />

contributo <strong>del</strong>l’assessorato provinciale all’Ambiente.<br />

“Riteniamo che oltre ai benefici ambientali – chiude<br />

l’assessore Capuzzi –, vi sarà anche un beneficio economico<br />

per la popolazione, in considerazione <strong>del</strong> fatto<br />

che la parte di rifiuti organici si attesta attorno al<br />

30% degli attuali rifiuti indifferenziati. Tutto ciò consentirà<br />

la diminuzione di questi ultimi, con la conseguente<br />

diminuzione anche <strong>del</strong> numero dei cassonetti<br />

grigi. Un’iniziativa che consideriamo di fondamentale<br />

importanza per Lumezzane e che da qui alla prossima<br />

primavera cercheremo di far conoscere, allestendo gazebo<br />

informativi durante i mercati settimanali, distribuendo<br />

dépliant esplicativi e organizzando incontri<br />

presso gli istituti scolastici”. (a.a.)<br />

Ponte Zanano Dal giugno 2009<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Palco Libero:<br />

esordienti<br />

a teatro<br />

Alcuni giovani, provenienti da varie esperienze<br />

culturali e teatrali, hanno ideato una realtà<br />

che vuole coinvolgere anche gli spettatori<br />

nostro palco non ha un limite – spiega<br />

uno dei ragazzi – l’intento è di riuscire<br />

a coinvolgere anche gli spettatori, invitandoli<br />

a intervenire nello spettacolo<br />

qualora volessero offrire la propria<br />

partecipazione. Quest’anno puntiamo<br />

parecchio sull’improvvisazione e sulla<br />

collaborazione di tutti affinché ciascuno<br />

si senta fisicamente parte di ciò che<br />

lo circonda”. Il palco non è quindi uno<br />

sterile schermo, anzi si può arricchire<br />

grazie agli astanti che sono chiamati<br />

a formare un pubblico interattivo. Ad<br />

esempio, una tra le recenti serate allestite<br />

da Palco Libero aveva come tema<br />

le Città Invisibili: i personaggi cercavano<br />

di rievocare tramite i gesti una città<br />

a loro piacimento, posizionandosi<br />

letteralmente qua e là tra il pubblico<br />

così da invitare la persona accanto a<br />

fare altrettanto per costruire uno spettacolo<br />

sempre più ricco. Ritroviamo<br />

29<br />

tale filosofia anche in Rotopalco, la<br />

rivista pubblicata ad opera di Palco<br />

Libero, dove ognuno ha la possibilità<br />

di scrivere, di inviare disegni o poesie<br />

e di contribuire alla buona riuscita <strong>del</strong><br />

numero. <strong>La</strong> stagione di Palco Libero<br />

continua quindi sulla scia <strong>del</strong> coinvolgimento<br />

e <strong>del</strong>la collaborazione: in programma<br />

a breve anche uno spettacolo<br />

su Pasolini, nel quale i ragazzi contano<br />

di impegnarsi per regalarci una serata<br />

leggermente diversa, più seria e meno<br />

improvvisata: “Intendiamo non solo<br />

citarlo, ma anche creare un contatto<br />

diretto col suo pensiero, mettendone<br />

in scena la funzione tramite un corpo:<br />

per l’appunto, il contatto diretto con<br />

il pubblico”.<br />

Per saperne di più su Palco Libero è<br />

possibile contattare il gruppo su Facebook<br />

o visitare il sito www.palcolibero.it.


30<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Valle Camonica<br />

Il turismo<br />

a una svolta<br />

Gli Stati generali hanno evidenziato che più che<br />

un servizio è necessario proporre un’esperienza<br />

C<br />

di Franco Garattini<br />

Capo di Ponte ha ospitato due giorni<br />

di “Stati generali <strong>del</strong> turismo”, per<br />

parlare, approfondire, coordinare e<br />

trovare soluzioni al tema forte <strong>del</strong><br />

turismo. L’iniziativa è stata fortemente<br />

voluta dalla Comunità montana<br />

di Valle Camonica che, tramite<br />

l’assessore Antonella Rivadossi, ha<br />

saputo schierare una folta rappresentativa<br />

nazionale e internazionale<br />

di veri esperti che si sono alternati<br />

a ragionare, documentare e proporre<br />

iniziative per il futuro turistico<br />

di una <strong>del</strong>le più belle valli alpine.<br />

“Diverse esperienze per un comune<br />

accordo”, recitava la proposta<br />

intorno alla quale hanno ragionato<br />

in molti. Tra questi, il prof. Giancarlo<br />

Dall’ Ara, docente di marketing<br />

<strong>del</strong> turismo a Perugia, che nel suo<br />

intervento sul “Marketing dei ser-<br />

Brevi<br />

Comunità montana<br />

Capo di Ponte Comunità montana<br />

Le incisioni bloccano Terna<br />

vizi” sempre più in crisi perché, ha<br />

affermato “...Più <strong>del</strong> servizio è importante<br />

proporre un‘esperienza.<br />

È sempre più chiaro che il turista<br />

deve poter percepire l’anima di un<br />

paesaggio attraverso il racconto di<br />

operatori che sanno risvegliare lo<br />

sguardo curioso <strong>del</strong> viandante...”. Di<br />

“Risorse <strong>del</strong> paesaggio” ha poi parlato<br />

Marcella Schmidt, docente di<br />

geografia presso la facoltà di Scienze<br />

<strong>del</strong>la Formazione di Milano, che<br />

ha descritto il percorso <strong>del</strong>l’uomo<br />

rispetto alla montagna come luogo<br />

di forte valenza simbolico-spirituale.<br />

Isabelle Baugè, docente alla Technische<br />

Universität di Berlino e l’architetto<br />

Roberto Maggioni, titolare<br />

<strong>del</strong> Maggioni Tourist Marketing di<br />

Berlino hanno portato l’esperienza<br />

tedesca e francese, evidenziando la<br />

È incominciato, anche se procede un po’ a rilento, l’interramento <strong>del</strong>le linee aeree Terna<br />

ad alta tensione in Valcamonica. Ne ha dato notizia in Comunità montana Fabio Angelo<br />

Fanetti, assessore alle Grandi infrastrutture, innovazione tecnologica, industria,<br />

artigianato. Da sistemare sottoterra quasi 50 chilometri entro la scadenza <strong>del</strong> 2012.<br />

Giovan Battista Sangalli è il funzionario responsabile che continua a monitorare l’operazione<br />

e a pungolare le imprese incaricate <strong>del</strong> lavoro. Ma, per esempio, la Soprintendenza<br />

archeologica di Milano, tra Forno d’Allione e Cedegolo ha individuato un’area<br />

estesa di rocce con possibili incisioni preistoriche: bisognerà pensare a una variante di<br />

tracciato previsto. Una volta rimossi i tralicci bisognerà vigilare che venga tolto anche<br />

il basamento in cemento. E per le molte linee <strong>del</strong>la bassa Valle? Si tratterà. Per adesso<br />

tocca solo alla parte alta.<br />

Il monastero benedettino a Capo di Ponte<br />

necessità di un’offerta riconoscibile,<br />

continuativa e rispondente alle<br />

promesse. Infine il ricercatore multimediale,<br />

Boris Savol<strong>del</strong>li, ha trattato<br />

la presenza turistica sul “Web”,<br />

da cui emerge sostanzialmente il<br />

senso di smarrimento da parte <strong>del</strong><br />

navigatore virtuale alla ricerca di<br />

proposte serie e rispondenti. Servono,<br />

quindi, strumenti di controllo<br />

e di superiore armonizzazione <strong>del</strong><br />

prodotto comunicato, che non può<br />

esimersi dall’esprimersi anche in<br />

molte lingue <strong>del</strong> mondo. L’incontro<br />

di Capo di Ponte è stato aperto da<br />

un work-shop nel quale operatori di<br />

vari settori turistici <strong>del</strong>la Valle hanno<br />

incontrato gli esperti. Il risultato<br />

di partecipazione non è mancato e<br />

nemmeno l’ottimo livello complessivo:<br />

ora tocca ai soggetti pubblici,<br />

Breno<br />

“<strong>La</strong> Bèla de Bré”<br />

Regione Lombardia, Provincia di<br />

<strong>Brescia</strong>, Comunità montana e Bim<br />

di Vallecamonica, oltre agli Amministratori<br />

locali, fare quadrato con gli<br />

imprenditori privati con lo scopo di<br />

fare sistema per promuovere il territorio<br />

camuno. Lo hanno ben sottolineato<br />

il console <strong>del</strong> Touring Club<br />

per <strong>Brescia</strong> Giuliano Terzi e l’assessore<br />

al Commercio e Turismo <strong>del</strong>la<br />

Regione Lombardia Stefano Maullu<br />

che ha sottolineato l’esigenza di<br />

rafforzare l’azione di promozione<br />

turistica regionale che si basa sulla<br />

sussidiarietà e sulla valorizzazione<br />

dei marchi tipici locali. Il futuro, si<br />

è detto ancora, dovrà saper sfruttare<br />

tutto il meglio, partendo dalle nuove<br />

tecnologie con prenotazioni on line<br />

e informazioni sui telefoni cellulari<br />

e sui palmari.<br />

Comune di Breno, Comitato pro casa albergo anziani, in collaborazione<br />

con Pro loco e Centro culturale teatro camuno, Comunità<br />

montana, Bim, Fondazione “Ente Celeri” organizzano per il 27, 28<br />

e 29 di gennaio la prima edizione de “<strong>La</strong> Bèla de Bré”, un concorso<br />

dedicato alle giovani donne dai 15 ai 25 anni. <strong>La</strong> manifestazione<br />

intende rievocare l’antica consuetudine <strong>del</strong> “Giüedè de le Bèle”<br />

(Giovedì <strong>del</strong>le belle): quindi bancarelle, degustazioni, elezione <strong>del</strong>la<br />

più bella, mostra fotografica di Battista Sedani, conversazione storico-folkloristica<br />

di Franca Avancini Pezzotti e una finale cena benefica.<br />

<strong>La</strong> festa fa rivivere un’antica e gentile tradizione, cui fa cenno<br />

anche padre Gregorio Brunelli nel suo “Curiosi Trattenimenti”.


Don Antonioli:<br />

le stagioni<br />

<strong>del</strong>la fede<br />

È<br />

È uscito il volume “Don Giovanni<br />

Antonioli: le stagioni <strong>del</strong> cuore e<br />

<strong>del</strong>la fede” (“Piccolifuochi”, Esine)<br />

di Elisabetta Massoli. <strong>La</strong> prefazione<br />

è stata affidata a mons. Gabriele<br />

Filippini che ricorda la lunga collaborazione<br />

di don Giovanni con “<strong>La</strong><br />

<strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>” (1972-1992), definendolo<br />

“una <strong>del</strong>le figure più belle<br />

e luminose <strong>del</strong> clero bresciano<br />

<strong>del</strong> Novecento” e ancora: “Un prete<br />

completo e affascinante”. Nella<br />

brevissima introduzione l’autrice<br />

dice d’aver utilizzato, per attendere<br />

alla sua ricerca, la fonte <strong>del</strong>la collezione<br />

dei bollettini parrocchiali<br />

di Ponte di Legno. Don Antonioli<br />

(Monno, 1917 - Esine, 1992) fu infatti<br />

parroco <strong>del</strong>la cittadina <strong>del</strong>l’alta<br />

Valcamonica dal 1947 al 1979.<br />

Un’infanzia povera, ma particolarmente<br />

arricchita da una dolcissima<br />

figura materna, dal singolare<br />

contributo di una nonna dagli insegnamenti<br />

sapienziali, dall’esempio<br />

onesto e laborioso <strong>del</strong> padre.<br />

Dopo le elementari entra nel Seminario<br />

diocesano: viene ordinato<br />

sacerdote, dal vescovo mons. Gia-<br />

Ponte di Legno Pubblicazione<br />

pagina a cura di Ermete Giorgi<br />

cinto Tredici, nel giugno 1941, in<br />

piena Seconda guerra mondiale.<br />

Viene destinato curato a Ponte di<br />

Legno e qui conosce Giovan Battista<br />

Montini. È attivo nelle “Fiamme<br />

Verdi”, movimento bresciano <strong>del</strong>la<br />

Resistenza. Nel 1946 è parroco<br />

a Pezzo; nel 1947 viene nominato<br />

parroco di Ponte di Legno, incarico<br />

che rivestirà sino al 1979. Nel<br />

1952 conosce e diventa amico di<br />

padre Stanislao Breton, dottore alla<br />

Sorbona e docente di Metafisica<br />

all’Istituto cattolico di Parigi. Durante<br />

la sua vita il Nostro ha scritto<br />

molto; qualche titolo: “Uomo tra<br />

gli uomini” (1966), “Mestiere, ministero,<br />

mistero” (1979), “L’ospite più<br />

strano” (1983), “Il mio prossimo, il<br />

mio paradiso” (1986). Col passare<br />

<strong>del</strong> tempo riesce a incarnare in sé<br />

le beatitudini: povertà, mitezza,<br />

misericordia, umiltà. Ma è ormai<br />

il momento <strong>del</strong>la visita degli ospiti<br />

più strani: la malattia e il dolore.<br />

Nel 1970 gli viene diagnosticato il<br />

morbo di Parkinson. Viene trasferito,<br />

come rettore, nella stupenda<br />

chiesa di Santa Maria in Esine.<br />

Brevi<br />

L’opera costerà 386 milioni di euro<br />

Pubblicazione<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Il traforo <strong>del</strong> Mortirolo:<br />

dopo le parole, l’ora dei fatti<br />

Ma allora questo benedetto traforo <strong>del</strong> Mortirolo (di cui peraltro si parla da<br />

una vita) si fa, o non si fa? L’assessore provinciale bresciano (e camuno) Corrado<br />

Ghirar<strong>del</strong>li e il suo omologo valtellinese Pierpaolo Corradini, giovani e pieni<br />

di entusiasmo, giurano di sì; l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità,<br />

Raffaele Cattaneo, invece, sembra frenare: è necessaria una seria analisi<br />

dei costi-ricavi, occorre puntare sulla cattura di forme nuove di finanziamento,<br />

non ha più senso aspettarsi sovvenzioni statali, erogazioni regionali, sussidi<br />

europei. Una cosa – dopo tanti confronti, controversie, dibattiti – sembra<br />

certa: se si farà, il tunnel sarà senz’altro ferroviario. L’idea <strong>del</strong>la galleria autostradale<br />

pare tramontata. L’opera costerà all’incirca 386 milioni di euro. Questa<br />

la radiografia <strong>del</strong>la situazione emersa dall’incontro di Boario Terme, nel<br />

corso <strong>del</strong> quale è stato presentato lo studio di fattibilità per il collegamento<br />

Valcamonica-Valtellina tramite una galleria di circa 14 chilometri da scavarsi<br />

ai piedi <strong>del</strong> Mortirolo. Con la firma di un apposito protocollo d’intesa, nel<br />

2010 le amministrazioni provinciali di <strong>Brescia</strong> e di Sondrio si sono impegnate<br />

a definire uno scenario infrastrutturale sostenibile per realizzare il manufatto,<br />

sulla scorta dei risultati degli studi effettuati negli ultimi decenni per conto<br />

di vari committenti (Regione, Provincia, Comunità montana, ecc.). È stata<br />

formulata una proposta di fattibilità tecnica, secondo la specifica prospettiva<br />

di minimo impatto ambientale e territoriale, ridotta occupazione <strong>del</strong> suolo, limitate<br />

interferenze con le aree e le attività antropiche di fondovalle. Qualche<br />

dato tecnico: tunnel principale e galleria parallela di servizio e sicurezza, scavati<br />

con fresa circolare; doppio scartamento coassiale, per permettere il transito<br />

fino a Edolo dei convogli <strong>del</strong>la ferrovia Retica (il trenino rosso <strong>del</strong> Bernina, da<br />

poco patrocinato dall’Unesco come patrimonio culturale <strong>del</strong>l’umanità); tempi<br />

di percorrenza di 12/14 minuti; possibilità di treni-navetta con servizio auto;<br />

tempi di trasporto auto di circa 25 minuti, sul mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong> tunnel <strong>del</strong> Vareina;<br />

eventuali sviluppi ulteriori tramite una connessione attraverso il Tonale all’esistente<br />

ferrovia Trento-Malé-Marilleva 900; prosecuzione <strong>del</strong>la ferrovia oltre<br />

Tirano, verso Bormio; necessità di almeno 2.300 passeggeri medi giornalieri.<br />

“Itinera” è in rete<br />

È un’autorevole rivista nota in Valcamonica e fuori. Si occupa di illustrare<br />

le bellezze <strong>del</strong>la vallata soprattutto coll’intento di proporsi come<br />

strumento didattico per una eventuale visita al territorio camuno.<br />

Il fondatore-direttore Luigi Domenighini, con i suoi collaboratori, è<br />

profondamente convinto che “…il turismo culturale e in particolare il<br />

turismo scolastico costituiscano un campo in cui valga la pena di impegnare<br />

le energie e le sinergie degli enti, degli organismi e dei singoli<br />

che abbiano la concreta volontà di far conoscere l’immenso patrimonio<br />

che la Valle racchiude”.<br />

Nata nel 1998, la pubblicazione è felicemente entrata nel suo 13° anno<br />

di vita; sono stati pubblicati 10 fascicoli e per terminare il progetto manca<br />

soltanto ancora il numero 11. I primi numeri sono esauriti: si è però<br />

pensato di ovviare mettendo tutti i fascicoli in rete; gli itinerari quindi<br />

sono scaricabili dal sito internet www.voli.bs.it/itinera. Dopo le monografie<br />

rivolte a musei, incisioni rupestri, centri di educazione ambientale<br />

e agriturismo, castelli, torri e fortificazioni, Valcamonica preistorica<br />

e romana, architettura e pittura, Romanino, Callisto Piazza, Paolo da<br />

Caylina, sculture lignee, parchi naturalistici, la penultima pubblicazione<br />

è stata dedicata alle “Settimane bianche”.<br />

31


32<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Sebino Franciacorta<br />

Lettera aperta Eucaristia domenicale<br />

Cari genitori,<br />

la messa<br />

è una priorità<br />

I sacerdoti di Bornato, Calino, Cazzago<br />

e Pedrocca hanno preso carta e penna e<br />

hanno scritto alle loro comunità cristiane<br />

I<br />

di Luciano Febbrari<br />

I ragazzi partecipano all’iniziazione<br />

cristiana, ma non alla Santa Messa<br />

domenicale. Siamo in Franciacorta,<br />

ma il discorso potrebbe essere<br />

esteso a gran parte <strong>del</strong> territorio. Di<br />

recente i sacerdoti di Bornato, Calino,<br />

Cazzago e Pedrocca hanno letto<br />

uno scritto durante le Sante Messe<br />

per chiamare alla responsabilità<br />

i genitori. Sì, si può definire una<br />

chiamata alla responsabilità, non<br />

una semplice presa di posizione. Le<br />

parole dei sacerdoti vogliono essere<br />

uno “stimolo a ripensare alla nostra<br />

vita di fede, dentro quella grande<br />

e affascinante responsabilità di<br />

essere educatori anche nella fede”.<br />

<strong>La</strong> questione è seria e interroga la<br />

famiglia in quanto tale; il termine<br />

utilizzato è “preoccupazione”.<br />

“Pur considerando che per alcuni<br />

il luogo <strong>del</strong>la partecipazione alla<br />

Messa non sia la propria parrocchia,<br />

perché si trovano dai nonni,<br />

alcuni vanno ai Santuari o partecipano<br />

a manifestazioni religiose...<br />

riteniamo che per tanti la domenica<br />

non sia proprio il giorno <strong>del</strong> Signore<br />

prescritto nel comandamento:<br />

‘Ricordati di santificare le feste’”.<br />

Spesso sulla scelta di non parte-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<strong>La</strong> parrocchiale di Bornato<br />

cipare alla Santa Messa incide “la<br />

pigrizia o l’anteporre al Signore<br />

altre occupazioni”. <strong>La</strong> questione è<br />

proprio tutta in questa considerazione,<br />

cioè se queste occupazioni<br />

“tolgono la precedenza al Signore,<br />

allore forse Gesù non è proprio il<br />

‘cuore’ <strong>del</strong>la vita cristiana”. Certo<br />

la responsabilità ultima non è da<br />

ascrivere ai bambini, anche perché<br />

le parole di educatori e catechisti<br />

rischiano di cadere nel vuoto<br />

se il padre e la madre non vanno a<br />

Messa. Difficile, quindi, raccomandare<br />

la partecipazione, quando il<br />

contesto in cui vivono più tempo<br />

(la famiglia) non favorisce questo<br />

impegno. “Ecco perché abbiamo<br />

pensato − scrivono don Andrea,<br />

don Paolo, don Luigi e don Elio −<br />

a questa lettera: per invitarvi a riconsiderare,<br />

se necessario, le scelte<br />

fatte in famiglia. <strong>La</strong> Messa, come<br />

testimonianza di fede e di amore a<br />

Gesù, non dovrebbe mai mancare.<br />

Al primo posto l’incontro con Gesù<br />

nel sacramento <strong>del</strong>l’eucaristia, poi<br />

tutto quello che, pur essendo buono<br />

e bello e valido, trae valore solo<br />

dal fatto che è dono di Dio per noi”.<br />

Essere educatori nella fede non è<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

e non può essere un gioco. A maggior<br />

ragione in comunità che si dicono<br />

con convinzione cristiane,<br />

speriamo non solo per tradizione.<br />

<strong>La</strong> sfida oggi è proprio quella lanciata<br />

dal nuovo cammino di iniziazione<br />

cristiana, che è nato proprio<br />

per rinnovare sì lo stile <strong>del</strong>l’annuncio<br />

<strong>del</strong>la catechesi, ma soprattutto<br />

per coinvolgere i genitori in prima<br />

persona, per renderli coprotagonisti<br />

<strong>del</strong> percorso di crescita dei loro<br />

figli nella fede. <strong>La</strong> chiusura <strong>del</strong>la<br />

missiva è un richiamo alla speranza<br />

“di condividere sempre di più la<br />

grande e bella gioia di essere educatori<br />

nella fede”.<br />

Come abbiamo scritto in apertura<br />

molto probabilmente la riflessione<br />

portata avanti a Bornato, Calino,<br />

Cazzago e Pedrocca trova casi similari<br />

in tutta la diocesi e interroga<br />

tutte le comunità parrocchiali. Sono<br />

diverse le realtà che hanno messo<br />

all’attenzione dei loro consigli<br />

pastorali la centralità <strong>del</strong>l’eucaristia<br />

domenicale, partendo proprio<br />

dalle ultime due lettere pastorali<br />

<strong>del</strong> vescovo Monari “Un solo pane,<br />

un unico corpo” e “Tutti siano<br />

una sola cosa”.


O<br />

Averoldi,<br />

patrimonio<br />

da riscoprire<br />

Otto incontri per riscoprire la figura<br />

di “Giulio Antonio Averoldi”.<br />

Otto incontri che si svilupperanno<br />

in un percorso culturale di mostre<br />

visite e escursioni lungo un intero<br />

anno. Il sipario sul ricco calendario<br />

di eventi si aprirà il prossimo 28<br />

febbraio, quando la conferenza “Le<br />

scelte passioni: Gussago riscopre<br />

la figura di Giulio Antonio Averoldi”,<br />

darà il via alla serie di eventi<br />

coordinati da Vittorio Nichilo nati<br />

dalla collaborazione tre l’Amministrazione<br />

comunale gussaghese, la<br />

Fondazione Civiltà <strong>Brescia</strong>na e le<br />

<strong>del</strong>egazioni di <strong>Brescia</strong> e <strong>del</strong>la Franciacorta<br />

<strong>del</strong> Fai.<br />

“Il valore aggiunto di questa serie<br />

di appuntamenti – ha sottolineato<br />

il sindaco di Gussago Lucia <strong>La</strong>zzari<br />

–, oltre a quello di valorizzare il<br />

patrimonio gussaghese, è quello di<br />

vedere una profonda sinergia tra le<br />

associazioni e i diversi assessorati<br />

coinvolti”.<br />

“Averoldi è una figura che merita<br />

di essere riscoperta – ha spiegato<br />

il curatore Vittorio Nichilo –, una<br />

figura che ha vissuto per lungo<br />

Gussago Otto appuntamenti<br />

di Davide Lorenzini<br />

tempo a Gussago e da qui restava<br />

in contatto con tutta Europa,<br />

attraverso le proprie passioni di<br />

botanica, numismatica, pittura e<br />

letteratura”.<br />

Il primo appuntamento come già ricordato<br />

è la conferenza <strong>del</strong> 28 febbraio<br />

in programma alle 20.30 nella<br />

chiesa di San Lorenzo a cui parteciperanno<br />

oltre a Nichilo, Massimo<br />

Tedeschi e Mariella Annibale. Nel<br />

weekend <strong>del</strong> 26 e 27 marzo sarà<br />

invece possibile visitare Palazzo<br />

Averoldi, mentre il 10 aprile sarà la<br />

volta di alcune chiese locali tra cui<br />

l’Antica Pieve. Nel mese di maggio<br />

invece il 7 è in programma un concerto<br />

di musica barocca e il 21 la<br />

conferenza con don Giuseppe Fusari<br />

su Andrea Celesti pittore caro<br />

all’Averoldi.<br />

Sarà infine il mese di settembre a<br />

concludere la rassegna con una<br />

visita alle colline <strong>del</strong>le “terre <strong>del</strong><br />

conte Giulio” <strong>del</strong> 17 e 18 settembre,<br />

l’incontro con la scrittrice di giardinaggio<br />

Nadia Nicoletti di sabato<br />

24 e la mostra “Inchiostro rose e<br />

tulipani” di domenica 25.<br />

Brevi<br />

Erbusco<br />

Palazzolo<br />

Rovato<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Il debutto <strong>del</strong>la Scuola italiana<br />

di potatura <strong>del</strong>la vite<br />

<strong>La</strong> Scuola italiana di potatura <strong>del</strong>la vite, itinerante e unica nel suo genere non<br />

solo in Italia ma a livello internazionale, apre la sua unica sede lombarda in<br />

Franciacorta, nella tenuta Bellavista di Erbusco, in partnership con Terra Moretti.<br />

I corsi si svolgeranno dal 3 al 5 febbraio: la mattina si terrà la parte teorica<br />

e nel pomeriggio quella pratica in vigna per gli interventi sul legno in<br />

fase di potatura. Seguiranno altre lezioni in tarda primavera, per la gestione<br />

<strong>del</strong> verde. Creata dai due tecnici friulani Marco Simonit e Pier Paolo Sirch,<br />

i Preparatori d’uva, dopo oltre 20 anni di lavoro sperimentale nei vigneti di<br />

tutt’Italia, la Scuola italiana di potatura <strong>del</strong>la vite è un centro di formazione<br />

permanente, aperto a viticoltori e non. Una scuola itinerante, con sedi nelle<br />

principali regioni <strong>del</strong> vino italiane, istituita in collaborazione con prestigiose<br />

università e istituti di ricerca interessati al Metodo Simonit&Sirch di potatura<br />

dolce <strong>del</strong>la vite: Terra Moretti è l’unico partner privato ad affiancarsi in questo<br />

percorso di ricerca e ad istituire presso un’azienda <strong>del</strong> gruppo (Bellavista<br />

appunto, che da anni applica nelle sue vigne il Metodo Simonit&Sirch), una<br />

sede permanente <strong>del</strong>la Scuola. L’obiettivo <strong>del</strong>la Scuola è quello di recuperare<br />

l’antico mestiere <strong>del</strong> potatore che, come un chirurgo, decide il destino <strong>del</strong>la<br />

vite con interventi il più possibile rispettosi <strong>del</strong>la salute <strong>del</strong>la pianta, i quali permettono<br />

addirittura di raddoppiarne l’età. Spesso infatti le viti si ammalano<br />

per una dissennata impostazione <strong>del</strong>le potature che fanno diffondere, in misura<br />

esponenziale, le infezioni <strong>del</strong> legno. Per informazioni e iscrizioni : www.<br />

simonitesirch.it e mail: preparatoriuva@preparatoriuva.it, tel. 0432.752417.<br />

Incontri sul territorio per il Pgt<br />

Essendo in fase avanzata il procedimento per la redazione <strong>del</strong> nuovo Piano<br />

di governo <strong>del</strong> territorio, l’assessorato all’Urbanistica organizza degli incontri<br />

(sempre alle ore 21) rivolti alla cittadinanza per presentare il lavoro svolto e la<br />

bozza di Piano ormai predisposta. Ecco il calendario: il 2 febbraio presso la Sala<br />

civica <strong>del</strong> Comune (ingresso da via Torre <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong> n. 2) sono attesi i quartieri<br />

di Piazza e Riva; il 9 febbraio il quartiere San Giuseppe presso l’oratorio di<br />

San Giuseppe; il 16 febbraio San Pancrazio presso il Centro diurno integrato;<br />

il 23 febbraio San Rocco presso l’oratorio di San Rocco; il 2 marzo Sacro Cuore<br />

all’oratorio; il 9 marzo Mura nel Polo Culturale (Lungo Oglio C. Battisti, n. 17).<br />

Monoteismi e violenza<br />

All’interno di “Cristiani nella città”, il percorso culturale e formativo promosso<br />

da Azione cattolica, Acli, Caritas, <strong>La</strong>ici Giuseppini Marelliani e il<br />

convento <strong>del</strong>l’Annunciata, mons. Giacomo Canobbio riflette su “Monoteismi<br />

e violenza”. Sul tavolo <strong>del</strong> dibattito ci sono alcune domande: le<br />

religioni monoteiste (cristianesimo, ebraismo, islam) rifacendosi alla Verità,<br />

posseggono in sé le radici di totalitarismo e violenza? Quali sono le<br />

condizioni per un dialogo? Qual è il significato di “Libertà religiosa”? Può<br />

essere “Via per la pace?”. L’incontro, patrocinato dal Comune da “Progetti<br />

di Pace” e con l’adesione <strong>del</strong> “Tavolo per la pace Franciacorta-Montorfano”,<br />

è in programma giovedì 3 febbraio alle 20.30 in Municipio nel<br />

Salone <strong>del</strong> pianoforte. L’iniziativa si inserisce nel mese <strong>del</strong>la pace e <strong>del</strong>la<br />

Giornata <strong>del</strong>la ,emoria. Nei mesi di marzo e di aprile il percorso “Cristiani<br />

nella città” ospita una serie di appuntamenti, partendo dal tema “Nuove<br />

narrazioni per costruire umanità”. Intervengono Pierpaolo Triani (17<br />

marzo), Luciano Corradini (24 marzo), Renato Zaltieri (31 marzo) e Giacomo<br />

Paris (7 aprile): nuove narrazioni, la Costituzione, la disoccupazione<br />

e la crisi <strong>del</strong> lavoro, l’evasione fiscale e racconti di vita. Le serate, con<br />

inizio alle 20.30, si svolgono presso l’oratorio di Rovato in via S. Orsola.<br />

Mons. Giacomo Canobbio<br />

33


34<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Paesi e parrocchie Garda Valsabbia<br />

Comunità <strong>del</strong> Garda Ottenuto il finanziamento<br />

L’obiettivo<br />

è la mobilità<br />

a impatto zero<br />

LL’attenzione<br />

verso l’inquinamento atmosferico<br />

e acustico e i relativi effetti<br />

sulla salute umana è in forte crescita.<br />

Altrettanto rilevante è il fenomeno<br />

degli incidenti stradali in città, le cui<br />

vittime sono per lo più gli utenti <strong>del</strong>la<br />

strada più vulnerabili, ovvero pedoni<br />

e ciclisti. È necessario quindi ripensare<br />

la mobilità urbana. Promuovere la<br />

mobilità sostenibile significa attuare<br />

misure e interventi finalizzati alla riduzione<br />

<strong>del</strong> traffico privato in favore di<br />

quello collettivo e soprattutto offrire<br />

Brevi<br />

Desenzano<br />

<strong>La</strong> Fondazione Cariplo aveva indetto<br />

il bando “Promuovere forme di mobilità<br />

sostenibile alternative all’auto privata”<br />

Lo sportello antiusura<br />

di Vittorio Bertoni Garda, in qualità di soggetto capofila,<br />

ha ottenuto un finanziamento di<br />

127mila euro per la realizzazione <strong>del</strong><br />

progetto “Mobilità alternativa e sostenibile”.<br />

L’importante iniziativa coinvolge<br />

il territorio <strong>del</strong>le colline moreniche<br />

un ventaglio di soluzioni innovative,<br />

quali il car-pooling, il car-sharing, il trasporto<br />

intermodale e il bike sharing,<br />

alle esigenze individuali di mobilità,<br />

in grado di modificare abitudini consolidate<br />

riducendo significativamente<br />

la propensione all’uso <strong>del</strong>l’autovettura<br />

privata. Per contribuire a dare risposte<br />

efficaci a queste problematiche la<br />

Fondazione Cariplo ha indetto il bando<br />

“Promuovere forme di mobilità sostenibile<br />

alternative all’auto privata”,<br />

nell’ambito <strong>del</strong> quale la Comunità <strong>del</strong><br />

Conoscere per non rischiare. Questo lo scopo <strong>del</strong>l’incontro promosso per sabato 5 febbraio alle<br />

10 nella Sala Brunelli <strong>del</strong> Comune di Desenzano dall’assessorato ai Servizi sociali e dalla Fondazione<br />

Beato G. Tovini di Verona, sul tema <strong>del</strong> microcredito antiusura. Il Comune gardesano ha<br />

rinnovato la convenzione sottoscritta con la Fondazione per attivare uno sportello che offre<br />

gratuitamente ascolto e consulenza per evitare di entrare nel tunnel <strong>del</strong>l’usura. L’erogazione<br />

<strong>del</strong> prestito, che viene concesso dopo un percorso di accompagnamento e attivazione <strong>del</strong>le capacità<br />

di auto-aiuto, prevede tassi di interesse e spese di istruttoria inferiori a quelle di mercato.<br />

Se l’istruttoria ha esito favorevole lo sportello svolge anche un ruolo di accompagnamento alla<br />

restituzione. Nell’ultimo anno sono stati erogati tramite le banche convenzionate 21 prestiti<br />

per complessivi 99.500 euro. Lo sportello antiusura per il Basso Garda riceve su appuntamento<br />

(tel. 0459276213) presso l’Abbazia di Maguzzano il lunedì e il martedì dalle 9.30 alle 12.30.<br />

mantovane con i Comuni di Cavriana,<br />

Medole, Monzambano, Ponti sul<br />

Mincio, Solferino e Volta Mantovana<br />

e guarda al futuro <strong>del</strong>l’intera regione<br />

gardesana. Tra i principali obiettivi <strong>del</strong><br />

progetto: la definizione di un piano<br />

<strong>del</strong>la mobilità sostenibile a misura <strong>del</strong><br />

territorio interessato, la realizzazione<br />

di alcuni interventi operativi, quali sistemi<br />

di bike-sharing, velo-stazioni e<br />

ciclo-officine, il coinvolgimento attivo<br />

di diversi portatori di interesse e<br />

l’adozione di una efficace azione di<br />

promozione e di comunicazione con<br />

Strada dei vini<br />

Il rilancio per il 2011<br />

l’utilizzo di adeguati strumenti informativi,<br />

quali siti internet, cartine e segnaletica.<br />

“Il progetto cerca di intervenire<br />

– spiega Aventino Frau, presidente<br />

<strong>del</strong>l’ente gardesano – su un’area che<br />

sempre maggiormente sta definendo<br />

una comune visione strategica, attenta<br />

a promuovere le sinergie e che vuole<br />

affrontare in maniera organica anche<br />

il tema ambientale. L’attrattività che<br />

quest’area vuole rappresentare nei<br />

confronti <strong>del</strong> sistema di offerta turistica<br />

e culturale <strong>del</strong>l’intero bacino gardesano<br />

si vuole sposare con la filosofia<br />

di un basso impatto e costo ambientale.<br />

In questa logica la rete di percorsi<br />

ciclabili e pedonali potrà facilitare i<br />

trasferimenti ma anche valorizzare il<br />

territorio e promuovere una cultura<br />

attenta alle relazioni umane”.<br />

<strong>La</strong> Strada dei vini e dei sapori <strong>del</strong> Garda chiude il 2010 con un bilancio<br />

positivo e rilancia per il 2011 con un programma ricco di iniziative.<br />

Sono entrati nell’associazione 12 nuove realtà, portando<br />

a un centinaio il totale degli iscritti, tra aziende, fondazioni e Comuni<br />

e sono stati approvati dalla Regione Lombardia importanti<br />

progetti di promozione turistica con un finanziamento pari al 90%.<br />

“<strong>La</strong> nostra Strada – spiega la presidente, Nicoletta Manestrini – è<br />

la prima in graduatoria su 18 domande presentate in Regione.<br />

L’importante riconoscimento, anche sotto l’aspetto economico,<br />

ci permetterà di valorizzare sempre meglio le attività e i prodotti<br />

<strong>del</strong> nostro territorio”. Informazioni sul sito www.stradadeivini.it.


Cultura<br />

e comunicazione<br />

leombruno@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

<strong>La</strong> conferenza stampa di presentazione <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong> Papa<br />

N<br />

di Michele Sorice<br />

Nel momento in cui l’economia si interroga<br />

sul valore monetario dei social<br />

media e alcuni governi pensano<br />

a pericolose quanto inapplicabili censure<br />

alla rete internet, la Chiesa individua<br />

nelle nuove tecnologie <strong>del</strong>la comunicazione<br />

un modo nuovo di stabilire<br />

relazioni, in cui convivono rischi<br />

e opportunità. “Le nuove tecnologie<br />

non stanno cambiando solo il modo<br />

di comunicare, ma la comunicazione<br />

in se stessa”. Lo scrive papa Benedetto<br />

XVI nel suo messaggio in occasione<br />

<strong>del</strong>la 45ª Giornata mondiale <strong>del</strong>le<br />

comunicazioni sociali.<br />

Le nuove forme <strong>del</strong>la comunicazione<br />

– il web 2.0, in particolare – conducono<br />

verso “un nuovo modo di<br />

apprendere e di pensare, con inedite<br />

opportunità di stabilire relazioni e<br />

di costruire comunione”. <strong>La</strong> rete, e i<br />

social network in particolare, rappresentano<br />

strumenti che, se usati con<br />

saggezza, possono contribuire alla<br />

crescita umana e favorire la logica<br />

<strong>del</strong> dialogo.<br />

Ma esistono anche rischi, connaturati<br />

alla comunicazione digitale: la sua<br />

parzialità e, con essa – osserva il Papa<br />

– “il rischio di cadere in una sorta di<br />

costruzione <strong>del</strong>l’immagine di sé, che<br />

può indulgere all’autocompiacimento”.<br />

Quante volte l’amicizia in rete è<br />

solo narcisistica esposizione senza<br />

Comunicazioni sociali Il messaggio<br />

Perché stare<br />

nella rete?<br />

Se lo chiede<br />

Benedetto XVI<br />

vera volontà di entrare in relazione<br />

con l’altro?<br />

Eppure – ci ricorda ancora papa Benedetto<br />

– le nuove tecnologie sono<br />

una grande opportunità perché “permettono<br />

alle persone di incontrarsi<br />

oltre i confini <strong>del</strong>lo spazio e <strong>del</strong>le stesse<br />

culture, inaugurando così un intero<br />

nuovo mondo di potenziali amicizie”.<br />

A patto ovviamente che sappiamo tenere<br />

alta l’attenzione e comprendere<br />

che “quando le persone si scambiano<br />

informazioni, stanno già condividendo<br />

se stesse, la loro visione <strong>del</strong> mondo,<br />

le loro speranze, i loro ideali”.<br />

Benedetto XVI non si limita a descrivere<br />

l’esistente ma prende posizione:<br />

da qui l’invito ai cristiani a stare nella<br />

rete, “non semplicemente per soddisfare<br />

il desiderio di essere presenti,<br />

ma perché questa rete è parte integrante<br />

<strong>del</strong>la vita umana”. L’esperienza<br />

<strong>del</strong> web 2.0, ha modificato il linguaggio,<br />

le dinamiche <strong>del</strong>la soggettività, i<br />

meccanismi dei rapporti sociali e le<br />

forme <strong>del</strong>la cittadinanza. Alla logica<br />

<strong>del</strong>l’accesso – alla base <strong>del</strong> valore <strong>del</strong><br />

servizio pubblico nei primi anni <strong>del</strong><br />

broadcasting – si affianca quella <strong>del</strong>la<br />

partecipazione. <strong>La</strong> produzione dei<br />

contenuti e il loro consumo non sono<br />

più momenti separati: nuove forme di<br />

creatività e di partecipazione, persino<br />

nuovi modi di fare informazione “dal<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Il 24 gennaio si festeggia San Francesco di<br />

Sales, il patrono dei giornalisti. E alle ore<br />

12 di questo giorno il Santo Padre rilascia<br />

annualmente il suo messaggio per la Giornata<br />

mondiale <strong>del</strong>le comunicazioni sociali.<br />

Pubblichiamo l’opinione di Michele Sorice,<br />

docente di sociologia <strong>del</strong>la comunicazione<br />

e di comunicazione politica nella Luiss, la<br />

Libera università internazionale degli studi<br />

sociali Guido Carli di Roma<br />

35<br />

basso” sono presenti e costituiscono<br />

un cambiamento positivo. “II web sta<br />

contribuendo allo sviluppo di nuove<br />

e più complesse forme di coscienza<br />

intellettuale e spirituale, di consapevolezza<br />

condivisa”.<br />

Al tempo stesso, tuttavia, bisogna rifuggire<br />

da un ottimismo acritico che<br />

non consideri i rischi che pure ci sono:<br />

a partire dalle forme di controllo<br />

monopolistico sulla rete e sui suoi<br />

contenuti. Il Papa è molto chiaro: “Il<br />

web non diventi uno strumento che<br />

riduce le persone a categorie, che<br />

cerca di manipolarle emotivamente<br />

o che permette a chi è potente di monopolizzare<br />

le opinioni altrui”.<br />

Sbaglieremmo se pensassimo che<br />

comunicare il Vangelo attraverso i<br />

nuovi media significhi semplicemente<br />

inserire contenuti religiosi: non è<br />

questione di contenuti (non solo) ma<br />

anche di stili e modalità comunicative<br />

come “testimoniare con coerenza,<br />

nel proprio profilo e nel modo di comunicare,<br />

scelte, preferenze, giudizi<br />

che siano coerenti con il Vangelo”.<br />

<strong>La</strong> Chiesa, in sostanza, sceglie di stare<br />

a fianco <strong>del</strong>le donne e degli uomini<br />

<strong>del</strong> nostro tempo e di partecipare<br />

a quel bisogno di comunicazione e di<br />

ricerca di senso “che emerge anche<br />

nella partecipazione massiccia ai vari<br />

social network”.


36<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Cultura e comunicazione Famiglia<br />

“È la bellezza e la forza <strong>del</strong>l’amore a dare<br />

pienezza di senso alla vita e a tradursi in spirito<br />

di sacrificio, dedizione generosa e accompagnamento<br />

assiduo. Pensiamo con riconoscenza<br />

alle tante famiglie che accudiscono<br />

nelle loro case i familiari anziani e agli<br />

sposi che, talvolta anche in ristrettezze economiche,<br />

accolgono con slancio nuove creature.<br />

Guardiamo con affetto ai genitori che,<br />

con grande pazienza, accompagnano i figli<br />

adolescenti nella crescita umana e spirituale<br />

e li orientano con profonda tenerezza verso<br />

ciò che è giusto e buono”.<br />

Giornata per la vita Il messaggio dei Vescovi<br />

L’educazione è la sfida<br />

e il compito urgente per tutti<br />

E<br />

“Educare alla pienezza <strong>del</strong>la vita” è<br />

il titolo <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong> Consiglio<br />

episcopale permanente per la 33 a<br />

Giornata nazionale per la vita che<br />

sarà celebrata domenica 6 febbraio<br />

2011. Ecco il testo <strong>del</strong> messaggio:<br />

L’educazione è la sfida e il compito<br />

urgente a cui tutti siamo chiamati,<br />

ciascuno secondo il ruolo proprio e<br />

la specifica vocazione. Auspichiamo<br />

e vogliamo impegnarci per educare<br />

alla pienezza <strong>del</strong>la vita, sostenendo<br />

e facendo crescere, a partire dalle<br />

nuove generazioni, una cultura <strong>del</strong>la<br />

vita che la accolga e la custodisca<br />

dal concepimento al suo termine naturale<br />

e che la favorisca sempre, anche<br />

quando è debole e bisognosa di<br />

aiuto. Come osserva papa Benedetto<br />

XVI, “alla radice <strong>del</strong>la crisi <strong>del</strong>l’educazione<br />

c’è una crisi di fiducia nella<br />

vita” (Lettera alla diocesi e alla<br />

città di Roma sul compito urgente<br />

<strong>del</strong>l’educazione, 21 gennaio 2008).<br />

Con preoccupante frequenza, la<br />

cronaca riferisce episodi di efferata<br />

violenza: creature a cui è impedito di<br />

nascere, esistenze brutalmente spezzate,<br />

anziani abbandonati, vittime di<br />

incidenti sulla strada e sul lavoro.<br />

Cogliamo in questo il segno di un’estenuazione<br />

<strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la vita, l’unica<br />

capace di educare al rispetto e alla<br />

cura di essa in ogni stagione e particolarmente<br />

nelle sue espressioni più<br />

fragili. Il fattore più inquietante è l’assuefazione:<br />

tutto pare ormai normale<br />

e lascia intravedere un’umanità sorda<br />

al grido di chi non può difendersi.<br />

Smarrito il senso di Dio, l’uomo smarrisce<br />

se stesso: “l’oblio di Dio rende<br />

opaca la creatura stessa” (Gaudium<br />

et spes, n. 36). Occorre perciò una<br />

svolta culturale, propiziata dai nu-<br />

merosi e confortanti segnali di speranza,<br />

germi di un’autentica civiltà<br />

<strong>del</strong>l’amore, presenti nella Chiesa e<br />

nella società italiana. Tanti uomini e<br />

donne di buona volontà, giovani, laici,<br />

sacerdoti e persone consacrate,<br />

sono fortemente impegnati a difendere<br />

e promuovere la vita. Grazie a<br />

loro anche quest’anno molte donne,<br />

seppur in condizioni disagiate, saranno<br />

messe in condizione di accogliere<br />

la vita che nasce, sconfiggendo la<br />

tentazione <strong>del</strong>l’aborto. Vogliamo di<br />

cuore ringraziare le famiglie, le parrocchie,<br />

gli istituti religiosi, i consultori<br />

d’ispirazione cristiana e tutte<br />

le associazioni che giorno dopo<br />

giorno si adoperano per sostenere<br />

la vita nascente, tendendo la mano<br />

a chi è in difficoltà e da solo non riuscirebbe<br />

a fare fronte agli impegni<br />

che essa comporta. Quest’azione di


Le iniziative diocesane<br />

In occasione <strong>del</strong>la Giornata per la vita l’Ufficio famiglia, l’Ufficio pastorale <strong>del</strong>la salute e<br />

l’Ufficio vocazioni promuovono una serie di iniziative: giovedì 3 febbraio alle ore 10 presso<br />

il dipartimento di ostetricia e ginecologia <strong>del</strong>la Fondazione Poliambulanza è prevista la<br />

visita di mons. Gianfranco Mascher, vicario generale; sabato 5 febbraio alle ore 15.30 presso<br />

il Cimitero vantiniano, preghiera per i bimbi mai nati e alle ore 20 “Accendi la vita” con<br />

l’accensione di un cero sul davanzale di casa, e la recita <strong>del</strong>la preghiera per la vita; domenica<br />

6 febbraio alle ore 16, presso il Santuario <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>le Grazie, S. Messa per la<br />

vita presieduta dal vescovo Luciano Monari.<br />

I monasteri di vita contemplativa si uniranno alla celebrazione <strong>del</strong>la Giornata con la preghiera<br />

per la vita in giorni particolari. Negli orari consueti di preghiera si invitano i fe<strong>del</strong>i<br />

a partecipare. Questo il calendario: lunedì 31 gennaio monastero <strong>del</strong>le Clarisse di Bienno;<br />

martedì 1 febbraio monastero <strong>del</strong>le Clarisse di Lovere; mercoledì 2 febbraio monastero<br />

<strong>del</strong>la visitazione di Salò; giovedì 3 febbraio monastero <strong>del</strong>le Carmelitane scalze; venerdì<br />

4 febbraio monastero <strong>del</strong>la Visitazione di <strong>Brescia</strong>; sabato 5 febbraio monastero <strong>del</strong> Buon<br />

Pastore; domenica 6 febbraio alle ore 20 presso il monastero <strong>del</strong>le Cappuccine di <strong>Brescia</strong><br />

preghiera guidata dal direttore <strong>del</strong>l’Ufficio famiglia. È prevista inoltre un’esperienza segno<br />

presso la parrocchia di Padergnone, con questo programma: martedì 1 febbraio alle<br />

ore 20.30 tavola rotonda sulla vita; giovedì 3 febbraio alle ore 20.30 adorazione eucaristica;<br />

domenica 6 febbraio S. Messe animate dal Movimento per la vita di <strong>Brescia</strong> e festa per<br />

la vita in oratorio nel pomeriggio.<br />

sostegno verso la vita che nasce, per<br />

essere davvero feconda, esige un<br />

contesto ecclesiale propizio, come<br />

pure interventi sociali e legislativi<br />

mirati. Occorre diffondere un nuovo<br />

umanesimo, educando ogni persona<br />

di buona volontà, e in particolare le<br />

giovani generazioni, a guardare alla<br />

vita come al dono più alto che Dio ha<br />

fatto all’umanità. “L’uomo – afferma<br />

Benedetto XVI – è veramente creato<br />

per ciò che è grande, per l’infinito. Il<br />

desiderio <strong>del</strong>la vita più grande è un<br />

segno <strong>del</strong> fatto che ci ha creati Lui,<br />

che portiamo la sua ‘impronta’. Dio<br />

è vita, e per questo ogni creatura tende<br />

alla vita; in modo unico e speciale<br />

la persona umana, fatta ad immagine<br />

di Dio, aspira all’amore, alla gioia e<br />

alla pace” (Messaggio per la XXVI<br />

Giornata mondiale <strong>del</strong>la gioventù<br />

2011). È proprio la bellezza e la forza<br />

<strong>del</strong>l’amore a dare pienezza di senso<br />

alla vita e a tradursi in spirito di sacrificio,<br />

dedizione generosa e accompagnamento<br />

assiduo. Pensiamo con<br />

riconoscenza alle tante famiglie che<br />

accudiscono nelle loro case i familiari<br />

anziani e agli sposi che, talvolta<br />

anche in ristrettezze economiche,<br />

accolgono con slancio nuove creature.<br />

Guardiamo con affetto ai genitori<br />

che, con grande pazienza, accompagnano<br />

i figli adolescenti nella cresci-<br />

ta umana e spirituale e li orientano<br />

con profonda tenerezza verso ciò<br />

che è giusto e buono. Ci piace sottolineare<br />

il contributo di quei nonni<br />

che, con abnegazione, si affiancano<br />

alle nuove generazioni educandole<br />

alla sapienza e aiutandole a discernere,<br />

alla luce <strong>del</strong>la loro esperienza,<br />

ciò che conta davvero. Oltre le mura<br />

<strong>del</strong>la propria casa, molti giovani<br />

incontrano autentici maestri di vita:<br />

sono i sacerdoti che si spendono per<br />

le comunità loro affidate, esprimendo<br />

la paternità di Dio verso i piccoli e i<br />

poveri; sono gli insegnanti che, con<br />

passione e competenza, introducono<br />

al mistero <strong>del</strong>la vita, facendo <strong>del</strong>la<br />

scuola un’esperienza generativa e<br />

un luogo di vera educazione. Anche<br />

a loro diciamo grazie. Ogni ambiente<br />

umano, animato da un’adeguata azione<br />

educativa, può divenire fecondo e<br />

far rifiorire la vita. È necessario, però,<br />

che l’anelito alla fraternità, posto nel<br />

profondo <strong>del</strong> cuore di ogni uomo, sia<br />

illuminato dalla consapevolezza <strong>del</strong>la<br />

figliolanza e dalla gratitudine per un<br />

dono così grande, dando ali al desiderio<br />

di pienezza di senso <strong>del</strong>l’esistenza<br />

umana. Il nostro stile di vita, contraddistinto<br />

dall’impegno per il dono<br />

di sé, diventa così un inno di lode e ci<br />

rende seminatori di speranza in questi<br />

tempi difficili ed entusiasmanti.<br />

Moica I programmi <strong>del</strong> 2011<br />

Il ruolo <strong>del</strong>la donna<br />

nelle difficoltà <strong>del</strong> tempo<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

di Emma Bettinardi<br />

Le casalinghe bresciane sono organizzate, energiche e solidali. Questo quanto<br />

emerge dal bilancio annuale <strong>del</strong> Moica, Movimento italiano casalinghe da quasi<br />

trenta anni attivo sul territorio. L’associazione omonima, che a <strong>Brescia</strong> conta 1.100<br />

iscritte e che da qui è partita per poi diffondersi in tutta Italia raggiungendo<br />

la quota di 117 sedi, si è riunita martedì 18 gennaio per fare il punto di quanto<br />

finora fatto, sugli obiettivi raggiunti, e per presentare i progetti per il 2011.<br />

<strong>La</strong> presidente nazionale e fondatrice <strong>del</strong> movimento, la bresciana Tina Leonzi<br />

che proprio nel 2010 ha spento le 80 can<strong>del</strong>ine festeggiata dal gruppo, ha presentato<br />

un bilancio molto positivo <strong>del</strong>le attività svolte nell’anno appena concluso<br />

con il successo pieno dei 21 incontri culturali promossi, suddivisi per tematiche<br />

quali arte, famiglia, amicizia, svolti nella città. Molte le attività messe in campo<br />

dalle donne grazie a “Tempo prezioso” la banca <strong>del</strong> tempo, ovvero un sistema<br />

di scambio di competenze e abilità che ha visto avviarsi corsi di lingue, sartoria<br />

e di manualità creativa. Orecchini, collane e altri piccoli bijou sono stati realizzati<br />

dalle donne, insieme, impiegando in maniera costruttiva i tempi che per le<br />

casalinghe possono essere insidiati dalla solitudine che, dice la signora Leonzi,<br />

spesso porta alla depressione. I piccoli manufatti vengono poi venduti e il ricavato<br />

inviato ad un’associazione benefica <strong>del</strong> Brasile. Con particolare orgoglio le<br />

signore <strong>del</strong> Moica rivendicano il ruolo sociale ed educativo che le donne hanno<br />

sempre avuto e che continuano ad avere, lo fanno con la concretezza di uno<br />

“Sportello di ascolto psicologico per minori e giovani”, inaugurato nel 2010 con<br />

il co-finanziamento dalla Regione Lombardia, dove due psicologhe mettono la<br />

loro professionalità a disposizione di ragazzi e genitori. Con il “Punto famiglia”,<br />

anche lo sportello è situato presso il Borgo Wührer dove il Moica ha posto una<br />

seconda sede. Prima di presentare i progetti per il nuovo anno, Tina Leonzi ha<br />

sottolineato con affetto e soddisfazione che, sempre nel 2010, la quinta edizione<br />

<strong>del</strong> concorso letterario nazionale indetto dal movimento è stato vinto per la<br />

prima volta da una bresciana, Ida Ambrosiani residente a Chiari e presente in<br />

sala, che con la poesia “Notturno in piazza <strong>del</strong>le Erbe” si è meritatamente aggiudicata<br />

il primo premio. Iniziative di grande spessore sociale e culturale sono<br />

state pianificate dal gruppo per l’anno appena iniziato. Un calendario denso<br />

di iniziative che va da gennaio a giugno. Letture condivise per avviare alla pas-<br />

sione per la poesia saranno tenute dalla signora Antonia Oria Duccoli, poetessa<br />

camuna, il tema <strong>del</strong>le donne nei media vedrà la presenza di alcune giornaliste<br />

bresciane; e molti altri temi dove centrale è, ovviamente, il ruolo <strong>del</strong>la donna in<br />

un tempo difficile che sembra aver dimenticato le passate lotte per la conquista<br />

<strong>del</strong> rispetto e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong> ruolo femminile; incontri e dibattiti che spazieranno<br />

dalle celebrazioni per l’Unità d’Italia alla riscoperta dei ‘giochi di una volta’, ma<br />

che non mancheranno mai di momenti conviviali per conoscersi e stare insieme,<br />

unico vero mezzo per poter aiutare chi è in difficoltà. <strong>La</strong> presentazione si è conclusa<br />

con il tradizionale thè <strong>del</strong>le cinque, un momento di pausa per ricaricarsi e<br />

confrontare le nuove idee da mettere in circolo nel 2011.<br />

Istituto Pro Familia<br />

Riflessioni sulla vita familiare<br />

L’Istituto Pro Familia propone una serie di incontri di riflessione sulla vita familiare.<br />

Il programma è il seguente: sabato 5 febbraio “I conflitti di coppia:<br />

quali composizioni?”, relatore il prof. Luigi Pati; sabato 19 febbraio “<strong>La</strong> famiglia<br />

dinanzi alle difficoltà di apprendimento scolastico”, relatore dott.ssa<br />

Monica Amadini; sabato 26 marzo “Il valore <strong>del</strong>l’obbedienza nella vita familiare”,<br />

relatore il prof. Domenico Simeone; sabato 9 aprile “Tornare a parlare<br />

d’amore nella coppia: il valore dei sentimenti e <strong>del</strong>le emozioni”, relatore<br />

il prof. Giancarlo Tamanza. Sede degli incontri: Istituto Pro Familia, via <strong>La</strong>ma<br />

61, <strong>Brescia</strong>. Orario: dalle 15 alle 18.<br />

37


38<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Cultura e comunicazione Eventi<br />

Fiumicello Matel e diocesi insieme per Paolo VI<br />

“Pregare non è<br />

solo muovere<br />

le labbra”<br />

Il 4 e il 5 febbraio nella Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

Arcobaleno sarà proposta l’anteprima<br />

<strong>del</strong> nuovo spettacolo su papa Montini<br />

M<br />

di Antonello Miuri<br />

Dallo spettacolo “<strong>La</strong> giocatrice”<br />

Matel-Pala<strong>Brescia</strong>, in collaborazione<br />

con la Curia diocesana Ufficio<br />

comunicazioni sociali e Ufficio oratori<br />

e pastorale giovanile presenta in<br />

prima assoluta venerdì 4 febbraio<br />

(replica sabato 5 febbraio) alle ore<br />

20.45 presso la Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

teatro Arcobaleno di Fiumicello<br />

(via Luciano Manara, 26 - <strong>Brescia</strong>)<br />

lo spettacolo teatrale “Pregare non<br />

è solo muovere le labbra - Il Novecento<br />

di Paolo VI”. Venerdì 4 febbraio<br />

alle 10 sarà proposta una rappresentazione<br />

speciale per sacerdoti e<br />

rappresentanti <strong>del</strong>le Sale <strong>del</strong>la comunità.<br />

Si tratta <strong>del</strong>la prima parte di un progetto<br />

triennale, denominato “In parole<br />

e opere”, che Matel-Pala<strong>Brescia</strong><br />

propone per raccontare, attraverso<br />

il teatro, tre personalità significative<br />

<strong>del</strong>la Chiesa bresciana, tre persone<br />

che con carismi diversi, sono esempi<br />

di come la Parola di Cristo si incarna<br />

nelle opere <strong>del</strong>l’uomo. Giovanni<br />

Battista Montini, papa Paolo VI è<br />

la figura irrinunciabile e doverosa<br />

che inaugura questa trilogia. “A noi<br />

resteranno le omissioni − racconta<br />

Vittorio Pedrali, direttore artistico<br />

<strong>del</strong> Pala<strong>Brescia</strong> e ideatore <strong>del</strong> pro-<br />

<strong>Brescia</strong><br />

Papa Paolo VI<br />

getto − perché non si può riassumere<br />

una vita come quella di Paolo VI<br />

in un’ora o poco più”.<br />

“Pregare non è solo muovere le labbra”<br />

si è sviluppato dopo una lunga<br />

fase di ricerca storico-documentale<br />

condotta da Carlo Susa. Sono stati<br />

identificati i documenti e gli studi<br />

presumibilmente più interessanti<br />

riguardanti papa Montini; si è potuto<br />

contare su interviste ad alcuni<br />

“testimoni privilegiati” che, per<br />

ruolo, studi e amore per l’uomo e<br />

per il Pontefice hanno conosciuto<br />

in modo approfondito Paolo VI. “Il<br />

mio lavoro è stato quello – racconta<br />

il professor Susa – di filtrare i documenti;<br />

il taglio è stato il papato e la<br />

brescianità”.<br />

Partendo dalla ricerca storica Mariano<br />

Dammacco, anche regista, ha<br />

composto un testo drammaturgico<br />

che si ispira al teatro di narrazione:<br />

“<strong>La</strong> forma è quella di un uomo che<br />

racconta ad altri, mentre il contenuto<br />

è arricchito con alcune immagini<br />

di momenti importanti <strong>del</strong> suo<br />

papato come la visita in Terra Santa<br />

o in India”. Davide Pini Carenzi,<br />

solo in scena, accompagna il pubblico<br />

alla scoperta di Paolo VI: dal<br />

Idra: la seconda stagione guarda al territorio<br />

<strong>La</strong> Stagione teatrale “Idra” si terrà anche quest’anno nel Teatro<br />

comunale in via Casazza 46. Gli appuntamenti si distribuiscono<br />

nell’arco di cinque mesi fino all’11 giugno e rispetto<br />

alla passata stagione sono quasi raddoppiati. Molte le novità<br />

a partire dal giorno <strong>del</strong>la messa in scena, il venerdì, nella<br />

persuasione che i tempi siano maturi per una offerta teatrale<br />

che non cada solo di sabato. Nuove sono anche le sezioni in<br />

cui è divisa la stagione, per un totale di 21 eventi in otto progetti<br />

tematici differenti. Grande attenzione è posta al territorio<br />

dal quale prendono vita i progetti “Premio <strong>del</strong>le arti Lidia<br />

Petroni”, la sezione “Dop” (le migliori produzioni bresciane),<br />

la sessione “Prospettive” (che presenta le nuove coproduzioni<br />

<strong>del</strong>la Residenza), e quella “Itm” (una giornata dedicata al<br />

risultato dei cinque laboratori teatrali organizzati dall’Istituto<br />

Montini seminarista negli oratori<br />

bresciani al Montini arcivescovo di<br />

Milano fino al Montini papa, con la<br />

conduzione <strong>del</strong>lo storico Concilio<br />

Vaticano II. Con la consapevolezza<br />

che non si può comprimere una vita<br />

in poco più di un’ora, “Pregare non<br />

è solo muovere le labbra” non vuol<br />

essere una lezione di storia e nemmeno<br />

la ricerca di un’impossibile<br />

biografia teatrale, ma il tentativo di<br />

raccontare qualcosa di colui che ha<br />

tenuto dritta la barra <strong>del</strong>la Chiesa in<br />

un secolo decisamente complicato.<br />

Un invito a guardarlo di nuovo negli<br />

occhi.<br />

Soddisfatti don Adriano Bianchi,<br />

direttore <strong>del</strong>l’Ufficio per le comunicazioni<br />

sociali <strong>del</strong>la diocesi, e don<br />

Marco Mori, direttore <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

oratori e pastorale giovanile che evidenziano<br />

entrambi l’opportunità che<br />

la gente <strong>del</strong>le parrocchie e i giovani<br />

degli oratori possano conoscere<br />

meglio questa figura che era vicina<br />

ai problemi <strong>del</strong>la modernità.<br />

Lo spettacolo è a ingresso libero e<br />

gratuito fino a esaurimento dei posti<br />

disponibili. Per informazioni:<br />

Pala<strong>Brescia</strong> 030.348888 – info@palabrescia.it<br />

teatrale multidisciplinare). <strong>La</strong> Residenza si mantiene attenta<br />

alle tematiche sociali cogenti con il progetto “Sorrisi liberati”<br />

nella sezione “Cantieri sociali” che affronta il problema sempre<br />

drammaticamente vivo <strong>del</strong>la violenza sui minori all’interno<br />

<strong>del</strong> nucleo familiare. Le sezioni “Impro” e il “Bando urgenze”<br />

sono, infine, quelle che hanno la funzione di portare le istanze<br />

<strong>del</strong> territorio bresciano su un piano nazionale visto che il<br />

“Bando” ormai arrivato alla sua terza edizione è diventato<br />

un punto certo <strong>del</strong>la nuova drammaturgia italiana mentre il<br />

progetto “Impro” vuol far conoscere le nuove tendenze <strong>del</strong>la<br />

creazione artistica. A fronte di tante novità resta invariato il<br />

costo <strong>del</strong> biglietto: 7 euro (ridotto a 1 euro per ragazzi sotto i<br />

22 anni e per i residenti nella Circoscrizione nord). Info e dettaglio<br />

spettacoli: www.teatroinverso.it


Finazzer Flory<br />

per Mahler<br />

LLunedì<br />

31 gennaio, al Teatro Grande,<br />

si terrà l’unica tappa lombarda <strong>del</strong>la<br />

tournée italiana, “Il tempo di Gustav<br />

Mahler” diretto da e con Massimiliano<br />

Finazzer Flory.<br />

<strong>La</strong> rappresentazione, che vede la partecipazione<br />

<strong>del</strong> filosofo <strong>del</strong>la musica<br />

Quirino Principe, ripercorre la biografia<br />

<strong>del</strong> compositore attraverso il corpus<br />

<strong>del</strong>le lettere e altri scritti soffermandosi,<br />

tra gli altri temi, sulla morte<br />

piuttosto che sulla crisi di Vienna e <strong>del</strong><br />

mondo mitteleuropeo o sul rapporto<br />

tra la musica e la filosofia <strong>del</strong> tempo,<br />

uno dei periodi più decisivi e complessi<br />

<strong>del</strong>la nascente modernità.<br />

L’originale antologia prevede la lettura<br />

di poesie e lettere <strong>del</strong>lo stesso Mahler<br />

accompagnata da suggestioni tratte<br />

dalle sinfonie e dai lieder, sulle quali<br />

prenderanno forma le coreografie di<br />

Gilda Gelati, prima ballerina <strong>del</strong> Corpo<br />

di ballo <strong>del</strong> teatro alla Scala. Alle<br />

note <strong>del</strong> pianoforte si accompagnano<br />

le esecuzioni alla tromba di Gianni<br />

Dallaturca.<br />

“Con un’illuminazione profetica Gustav<br />

Mahler affermava: ‘Verrà un tempo<br />

in cui i viventi si accorgeranno di<br />

Massimiliano Finazzer Flory in scena<br />

<strong>Brescia</strong> Teatro Grande<br />

Il 31 gennaio il Massimo ospita l’unica<br />

tappa lombarda <strong>del</strong>la tournée italiana<br />

di Bruno Leoni<br />

essere rappresentati, descritti e identificati<br />

dalla mia musica e capiranno<br />

che essa è in loro da sempre’. E questo<br />

è il suo tempo – spiega Massimiliano<br />

Finazzer Flory –. Lo spettacolo, realizzato<br />

in occasione dei 100 anni dalla<br />

morte <strong>del</strong> compositore, ruota intorno<br />

a due figure: un uomo solitario che vaga<br />

per l’universo e un bambino in attesa<br />

<strong>del</strong> padre, entrambi alla ricerca di<br />

una Natura perduta. In scena, il volto<br />

di Mahler e una duplice voce: quella di<br />

un uomo che ha molto combattuto intimamente<br />

e profondamente sofferto<br />

senza patria, straniero talora perfino a<br />

se stesso, e quella di un uomo che attraverso<br />

la musica soddisfa la propria<br />

libertà interiore”.<br />

Lo spettacolo è offerto gratuitamente<br />

al pubblico grazie alla collaborazione<br />

tra l’assessorato alla Cultura <strong>del</strong> Comune<br />

di <strong>Brescia</strong> e la Fondazione <strong>del</strong><br />

Teatro Grande. È stata inoltre attivata<br />

una collaborazione con il Conservatorio<br />

di musica “L. Marenzio” che<br />

consentirà agli studenti interessati<br />

all’evento di poter richiedere i coupon<br />

per lo spettacolo direttamente alla biblioteca<br />

<strong>del</strong>l’istituto.<br />

Brevi<br />

Teatro<br />

Con “Proposta”, la cultura<br />

in Valle punta sui giovani<br />

Tra le più significative iniziative culturali offerte ai valtrumplini c’è senza dubbio<br />

“Proposta” che, anche per questa 28ª edizione, è caratterizzata dalla volontà<br />

di rivolgersi a un pubblico eterogeneo, senza mai perdere di vista tematiche<br />

sensibili alle questioni sociali. Attorno al nome di richiamo <strong>del</strong>la rassegna, Angela<br />

Finocchiaro, troviamo infatti una serie di proposte che avvicinano al tema<br />

<strong>del</strong>l’Unità d’Italia o questioni legate al disagio; spettacoli di teatro civile, e progetti<br />

per le famiglie, adatti anche ai più piccoli. Per il “sociale” è in calendario<br />

una serata dedicata alla questione sempre attuale <strong>del</strong>la violenza sulle donne.<br />

Novità di quest’anno sono due serate di “Palco libero” organizzate in collaborazione<br />

con Novaexpress – una realtà artistica giovanile <strong>del</strong> territorio – per<br />

ricordare Pier Paolo Pasolini e la strage di piazza Loggia. Nell’edizione 2011<br />

rientra anche l’offerta di un laboratorio teatrale, condotto dall’attrice Lucilla<br />

Giagnoni, aperto a tutti. <strong>La</strong> volontà che sottende le scelte artistiche, come sempre,<br />

è quella di prediligere compagnie di giovani per dare un volto e soprattutto<br />

una voce a una generazione sempre più naufraga. Info: www.treatro.it<br />

<strong>Brescia</strong><br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Inaugurazione allo Studio Dama<br />

Viene inaugurata sabato 29 gennaio a Palazzo Martinengo la personale di<br />

Giovanni <strong>La</strong>mberti “Forma <strong>del</strong> lavoro - Energia <strong>del</strong>la materia”, a cura di Paolo<br />

Bolpagni, organizzata nell’ambito <strong>del</strong>le iniziative proposte dallo Studio Arte<br />

Dama. <strong>La</strong>mberti esprime un’arte che abbina l’armonia assoluta <strong>del</strong>le geometrie<br />

con l’utilizzo di materiali di origine industriale: resine, acciaio, radiatori, scarti<br />

di torniture. È un inno al lavoro e alla proverbiale operosità bresciana. Fino al<br />

10 febbraio tutti i giorni escluso il lunedì dalle ore 10 alle 17. Ingresso libero.<br />

Concesio S. Andrea<br />

<strong>La</strong> storia <strong>del</strong> cabaret italiano<br />

Il cabaret italiano rivivrà venerdì 4 febbraio (ore 20.45) all’auditorium S. Monchieri<br />

in motivi, gesti, sfumature divertenti che ne hanno fatto un’icona <strong>del</strong>la<br />

leggerezza nel mondo. “Alla ricerca <strong>del</strong> cabaret italiano” è il titolo <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo che vedrà Flora Zanetti far da voce narrante e filo conduttore fra<br />

immagini, racconti e filmati in un’alternanza sottile con la musica di Enrico<br />

Mantovani (chitarra), Mauro Bonatti (fisarmonica) e la voce di Alessandro<br />

Adami (cantante dei “Corrente di ali”) alla scoperta di un genere che parte<br />

dal XIX secolo e giunge sino alle moderne divagazioni di Gaber e Jannacci.<br />

<strong>Brescia</strong><br />

Al Calini si ricorda l’Unità d’Italia<br />

Sabato 29 gennaio dalle 10 alle 12, presso il liceo scientifico “A. Calini”, si terrà<br />

un incontro pubblico di grande interesse e suggestione, una riflessione sugli<br />

ideali di pace e di uguaglianza nel 150° anniversario <strong>del</strong>l’Unità d’Italia. L’incontro<br />

sarà anche l’occasione per presentare il lavoro svolto dalla classe 5G sul<br />

diario manoscritto “Passatempo e rimembranze, 1859-1860” <strong>del</strong> garibaldino<br />

Giuseppe Molinelli (di cui Ettore Paganuzzi, già preside <strong>del</strong> “Calini” negli anni<br />

1954-1970, era nipote in linea materna), medaglia d’argento al valor militare<br />

nella sanguinosa “battaglia <strong>del</strong> Volturno o di Capua” <strong>del</strong> 1° ottobre 1860.<br />

39<br />

Angela Finocchiaro (ph. Claudio Iannone)


40<br />

a<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

<strong>Brescia</strong><br />

Tra bozzetti, dipinti, sculture e installazioni<br />

Il Nuovo Futurismo<br />

di Innocente<br />

alla Fondazione<br />

Berar<strong>del</strong>li<br />

L<br />

<strong>La</strong> Fondazione Berar<strong>del</strong>li dedica<br />

un’antologica a Innocente, artista <strong>del</strong><br />

Nuovo Futurismo, presentando alcune<br />

opere realizzate a partire dagli anni<br />

’80. Curata da Melania Gazzotti e Nicole<br />

Zanoletti, la mostra espone bozzetti,<br />

dipinti, sculture in lamiera e installazioni.<br />

Un artista a 360 gradi, il cui lavoro<br />

è caratterizzato dall’uso deciso <strong>del</strong><br />

colore, presenza forte sia nella pittura<br />

che nelle installazioni, accompagnato<br />

da una dose di ironia, che rimane una<br />

costante <strong>del</strong>la sua opera nel corso degli<br />

anni. Nato a Verona nel 1948, Innocente<br />

si trasferisce a Milano nel 1983<br />

e collabora con il gallerista Luciano<br />

Inga-Pin alla costituzione <strong>del</strong> gruppo<br />

<strong>Voce</strong> Libri<br />

Esperienza<br />

di conversione<br />

GIUSEPPE CASALE<br />

PAOLINE, MILANO 2010,<br />

EURO 10,00<br />

di Luca Bressanini<br />

denominato Nuovo Futurismo, movimento<br />

che nasce ufficialmente nel<br />

1984, che trae spunto dall’Avanguardia<br />

storica italiana, dalla Pop Art, dal<br />

Neo Dada, tenendo presente i cambiamenti<br />

avvenuti nel mondo <strong>del</strong>la<br />

comunicazione di massa. L’esposizione<br />

si apre con 42 bozzetti dipinti tra<br />

il 1980 e il 1983 su cartoncino, opere<br />

nelle quali Innocente sembra guardare<br />

al secondo futurismo di Fortunato<br />

Depero; la fantasia <strong>del</strong>l’artista si traduce<br />

come in un bambino in giochi di<br />

libero movimento e sperimentazione,<br />

coniugando colori e forme geometriche<br />

per realizzare autoritratti, teste,<br />

aeroplani, automobili, pesci. Interes-<br />

Per essere testimoni credibili di Gesù<br />

Cristo, oggi non basta più vivere come<br />

“cristiani sociologici”, cristiani cioè che<br />

di Cristo sanno poco o nulla, fermi solo<br />

alle poche nozioni <strong>del</strong> catechismo appreso<br />

per la Prima Comunione o alle<br />

reminiscenze sollecitate dalle tradizionali<br />

feste religiose. Bisogna incontrare<br />

di nuovo Gesù, sentirlo presente nella<br />

propria vita come Salvatore, mettersi<br />

alla sua “sequela”. In una parola,<br />

occorre operare nella propria vita di<br />

credenti un passaggio decisivo, una<br />

“seconda conversione”. Gli Esercizi spirituali<br />

di Sant’Ignazio di Loyola possono<br />

senz’altro apportare un contributo<br />

determinante per questa svolta decisiva.<br />

Pensato come una sorta di introduzione<br />

e guida alla lettura degli Esercizi<br />

ignaziani, questo libro si sofferma su di<br />

essi, mettendone in evidenza soprattutto<br />

il loro dinamismo nella linea <strong>del</strong>la<br />

“libertà per amore” (l’indifferenza<br />

ignaziana), <strong>del</strong>la sempre più intensa<br />

conformità e comunione con Cristo e<br />

<strong>del</strong>la totale adesione all’amore di Dio,<br />

vissuto nella quotidianità.<br />

Cultura e comunicazione Leggere e conoscere<br />

Innocente, “A prescindere”, installazione (1999)<br />

sante installazione è il “Monumento ai<br />

caduti”, realizzato nel 1996 in occasione<br />

<strong>del</strong>la XII Quadriennale di Roma, un<br />

ready made nel quale vengono assemblati<br />

oggetti diversi a formare una colonna<br />

in cima alla quale un televisore<br />

trasmette un video girato tra gli ossari<br />

di San Martino <strong>del</strong>la Battaglia e Custoza<br />

al quale si alternano scaffali di un<br />

supermercato colmi di prodotti. Una<br />

denuncia nei confronti <strong>del</strong>la società<br />

<strong>del</strong> consumo, il cui degrado è rappresentato<br />

dal parallelismo fra teschio e<br />

prodotto. Polemica messa in evidenza<br />

anche in “A prescindere”, installazione<br />

costituita da nove sculture in piombo<br />

ricoperte da pezzi di plastica, figure<br />

umane messe appese a testa in giù a<br />

dei tubi. <strong>La</strong> pesantezza <strong>del</strong> piombo,<br />

che rappresenta la fatica e il lavoro,<br />

si contrappone ai pezzi di plastica abbandonata,<br />

simbolo <strong>del</strong> consumismo.<br />

Una provocazione portava avanti in<br />

maniera piuttosto macabra, che in<br />

<strong>La</strong> chiamavan<br />

Cappuccetto...<br />

OTTAVIO DE CARLI<br />

LA SCUOLA, BRESCIA 2010<br />

parte ricorda i “Bimbi impiccati” a un<br />

albero a Milano di Maurizio Cattelan.<br />

L’essere umano, dunque, privo di libertà,<br />

schiacciato dal peso di un mondo<br />

senza moralità che tende a mitizzare il<br />

nulla; libertà che l’artista identifica attraverso<br />

“Vespasiano”, opera in lamiera<br />

smaltata che riproduce una semplice<br />

latrina pubblica, luogo in cui poter<br />

recuperare il valore <strong>del</strong> dialogo e <strong>del</strong>la<br />

socializzazione, smascherando ipocrisie<br />

e falsi miti. Con la serie di cartoline<br />

postali settimanali, ispirate ai giochi<br />

<strong>del</strong>la settimana enigmistica, l’artista<br />

avanza invece una critica al livellamento<br />

culturale proposto dai mezzi<br />

di comunicazione di massa e dai quiz,<br />

che mettono sullo stesso piano l’alta<br />

cultura e quella populistica, costituita<br />

da un sapere nozionistico privo di<br />

coscienza. Fino al 5 marzo, da martedì<br />

a venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle<br />

15.30 alle 19.30; sabato dalle 10 alle<br />

12 e dalle 15 alle 19.30.<br />

Questo particolare progetto si compone<br />

di un volume illustrato che presenta<br />

una divertente riscrittura <strong>del</strong>la fiaba di<br />

Cappuccetto Rosso e di un cd musicale<br />

che contiene la rilettura <strong>del</strong>l’opera con<br />

voci di attori professionisti e musiche e<br />

canzoni originali. Una proposta nuova<br />

per riscoprire un classico in una chiave<br />

completamente diversa. Una <strong>del</strong>le<br />

fiabe più amate narrata all’insegna <strong>del</strong><br />

sorriso, con una protagonista “assai<br />

cocciutella”, un lupaccio rozzo e decisamente<br />

ridicolo, un’arzilla nonnina<br />

piena di acciacchi, un guardiacaccia<br />

che scopre un’improvvisa vocazione di<br />

ostetrico, un simpatico e stravagante<br />

postino, e un doppio finale a sorpresa…<br />

L’insolita e geniale rilettura, realizzata<br />

con una musica coinvolgente<br />

e un testo ricco di trovate originali e<br />

spiritose, offre un prezioso contributo<br />

al genere poco frequentato <strong>del</strong>la fiaba<br />

musicale. Mettetevi comodi sulle poltrone,<br />

lo spasso è assicurato… adulti<br />

compresi! Testo di Ottavio De Carli,<br />

musica di Domenico Clapasson e illustrazioni<br />

di Fabio Roveyaz.


Calendario <strong>del</strong>le mostre<br />

Museo Ken Damy<br />

Corsetto Sant’Agata, 22 – <strong>Brescia</strong><br />

“Giacomelli&Migliori” è l’esposizione di una serie di<br />

fotografie provenienti da collezioni private di Nino<br />

Migliori e Mario Giacomelli, artisti entrambi legati al<br />

Neorealismo. Migliori si trova a essere con Veronesi,<br />

Grignani, Munari e pochissimi altri, uno dei pochi operatori<br />

che nel nostro Paese prosegue la ricerca <strong>del</strong>le<br />

avanguardie sul fronte <strong>del</strong>la riflessione sui linguaggi<br />

<strong>del</strong>l’immagine. A 11 anni dalla sua scomparsa, Giacomelli<br />

è ricordato per aver saputo giungere alla fotografia<br />

astratta in un periodo dominato dal realismo.<br />

Le sue immagini sono caratterizzate da un bianco e<br />

nero molto contrastato e rappresentano un mondo<br />

ugualmente diviso tra amore e sofferenza nelle quali<br />

la realtà viene trasfigurata in idee e sensazioni, sia<br />

che si tratti di paesaggi che di lavori a sfondo sociale.<br />

Fino al 12 febbraio, da giovedì a sabato dalle ore<br />

15.30 alle 19.30.<br />

Ab Arte<br />

Vicolo San Nicola, 6 – <strong>Brescia</strong><br />

“Una storia bestiale”. Curata da Riccardo Prevosti, in<br />

mostra le opere di Maria Grazia Filetto. L’artista ci presenta<br />

il suo rapporto con il mondo animale attraverso<br />

l’immaginario in un bestiario frutto <strong>del</strong>la propria creatività,<br />

legando la molteplicità <strong>del</strong> segno calcografico<br />

alla poesia e alla denuncia, in un percorso espositivo<br />

che va dal 1978 al 2000. Fino al 26 febbraio, giovedì<br />

dalle 15.30 alle 19.30, venerdì e sabato dalle 9.30 alle<br />

12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.<br />

Fabio Paris Art Gallery<br />

Via Monti, 13 – <strong>Brescia</strong><br />

“Order and Progress” è la prima personale italiana<br />

<strong>del</strong>l’artista olandese Rosa Menkman. Il suo lavoro si<br />

concentra su artefatti visivi creati sfruttando gli incidenti<br />

di visualizzazione frequenti nei media digitali.<br />

Le sue opere sono il risultato di glitch, compressioni,<br />

feedback e altre forme di “rumore”. Normalmente<br />

percepiti come esperienze negative, nel lavoro di<br />

Menkman questi incidenti vengono enfatizzati nelle<br />

loro conseguenze positive e, al contempo, esplorati<br />

Le amicizie<br />

riuscite<br />

JACQUELINE KELEN<br />

SAN PAOLO, MILANO 2010,<br />

EURO 14,50<br />

nella loro valenza metaforica e semantica. Immagini<br />

che esplicitano la propria natura drammatica, deteriorandosi<br />

sotto l’attacco di tagli improvvisi, sgranature,<br />

erratici blocchi di pixel, striature, e dal violento<br />

riemergere <strong>del</strong>la componente cromatica. Fino al 25<br />

febbraio, da lunedì a sabato dalle 15 alle 19. Festivi<br />

su appuntamento.<br />

Galleria Maurer Zilioli<br />

Via Trieste, 42/b – <strong>Brescia</strong><br />

“Limbo”, in mostra le opere <strong>del</strong>l’artista romana Silvia<br />

Beltrami, che con abilità e fantasia si dedica alla realizzazione<br />

di collages usando carta da parati o giornali<br />

su cartone o tele intonacate per creare le sue composizioni<br />

dinamiche e vitali. Al centro <strong>del</strong>l’attenzione un<br />

nuovo gruppo di opere <strong>del</strong>l’artista, mai esposto, ispirato<br />

dal ritmo vitale <strong>del</strong> Limbo e <strong>del</strong> Rave che possiamo<br />

interpretare come una metafora <strong>del</strong>la crescente<br />

accelerazione <strong>del</strong>la nostra vita. Inaugurazione sabato<br />

29 gennaio, ore 18.30. Apertura da mercoledì a sabato<br />

dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.<br />

Wave Photogallery<br />

Via Trieste, 32/a – <strong>Brescia</strong><br />

Tre mostre alla Wavephotogallery: “Palermo” espone<br />

alcuni scatti <strong>del</strong> fotografo Nicola Cicognani, il quale ci<br />

presenta da vicino i mille volti di Palermo, città crocevia<br />

tra oriente e occidente, nella quale si incontrano<br />

etnie e culture diverse. Una città dove affiorano, dalle<br />

pareti scrostate e semi abbattute, i vissuti <strong>del</strong>le persone<br />

che hanno nel tempo occupato quegli spazi, i loro<br />

sogni, i loro gesti e gli oggetti quotidiani che raccontano<br />

questa città più di tante parole; “Mannequin”<br />

mette in mostra le fotografie di Alex Tibaldo, in cui<br />

l’obiettivo si focalizza sulla dimensione sociale e oggettiva<br />

<strong>del</strong>la donna; dall’immaginario sociale a quello<br />

culturale, con una personale riflessione figurativa sul<br />

corpo femminile; “Swimming-pool portraits” presenta<br />

invece i lavori di Alex Ten Napel, fotografo olandese<br />

che immortala volti stupiti, timorosi, curiosi, sereni e<br />

impertinenti, ripresi nell’acqua di una piscina, a esplorare<br />

la varietà infinita <strong>del</strong>le espressioni umane. Fino<br />

al 3 febbraio, da martedì a domenica dalle 14 alle 20.<br />

L’amicizia spirituale, eredità <strong>del</strong> mondo<br />

greco, è stata praticata come una virtù<br />

fin dai primi secoli <strong>del</strong> cristianesimo. Non<br />

di rado essa si è trasformata in emulazione,<br />

sia per migliorare la vita sulla terra,<br />

sia come cammino verso il cielo. L’amicizia<br />

è infatti all’origine <strong>del</strong>la fondazione<br />

di ordini, di slanci missionari, di scambi<br />

epistolari e opere di mistica. Il volume è<br />

organizzato in tre parti – l’amicizia spirituale<br />

al maschile, l’amicizia spirituale tra<br />

donne e l’amicizia spirituale fra uomo e<br />

donna – dove vengono presentati brevi<br />

ma incisivi ritratti di cristiani la cui amicizia<br />

è stata feconda per sé e per gli altri.<br />

Fra le coppie di amici famose che il lettore<br />

ritroverà: Girolamo e Paola, Francesco e<br />

Chiara, Erasmo da Rotterdam e Tommaso<br />

Moro, Teresa d’Avila e Giovanni <strong>del</strong>la<br />

Croce, Vincenzo de’ Paoli e Luisa di Marillac,<br />

Hans Urs von Balthasar e Adrienne<br />

von Speyr. Jacqueline Kelen da più di<br />

vent’anni lavora per France-Culture e tiene<br />

conferenze e seminari sulla comunicazione<br />

in pubblico nelle scuole superiori.<br />

Naftali<br />

il narratore...<br />

ISAAC B. SINGER<br />

SALANI EDITORE, MILANO 2010<br />

EURO 12,00<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Grandi opere grandi,<br />

alla Galleria Agnellini<br />

“Oggi siamo qua che viviamo, ma domani<br />

il nostro oggi sarà soltanto una<br />

storia. Il mondo intero, l’intera vita<br />

<strong>del</strong>l’uomo, sono un’unica lunga storia”.<br />

Sono le parole di Reb Zebulun<br />

vecchio libraio ambulante che col suo<br />

carico di merce preziosa e le sue storie<br />

convince il giovane Naftali, protagonista<br />

<strong>del</strong> primo racconto di questa raccolta,<br />

a intraprendere lo stesso mestiere di<br />

girovago venditore di libri e narratore<br />

di storie. E certamente lo stesso Isaac<br />

Bashevis Singer deve aver incontrato<br />

sul suo percorso un Reb Zebulun che<br />

lo incoraggiasse a farsi cantore, specialmente<br />

con i suoi racconti pieni di<br />

concretezza che, nel 1978, gli valsero<br />

il traguardo più ambito per uno scrittore,<br />

il Nobel per la letteratura. Anche<br />

da questo libro traspare il gusto per i<br />

personaggi, i motivi pittoreschi e il fantastico<br />

che l’autore utilizza per evocare<br />

così ogni volta il miscuglio di tenerezza<br />

e di bestialità, di bene e male di cui è<br />

fatta la vita. (recensione di Luca Bianchetti<br />

per conto <strong>del</strong>la Libreria Ferrata)<br />

41<br />

“Opere grandi,<br />

grandi opere” alla<br />

galleria Agnellini<br />

Arte Moderna espone<br />

i capolavori di 12<br />

artisti di fama internazionale:<br />

Miquel<br />

Barcelò, Sam Francis,<br />

Subodh Gupta,<br />

Georges Mathieu,<br />

Robert Rauschenberg,<br />

Ravinder Reddy,<br />

Gino Severini,<br />

Thukral&Tagra, Jacques<br />

Villeglè, Andy<br />

Un’opera di Jacques Villeglè<br />

Warhol, Zhang Xiaogang,<br />

Feng Zhengjie.<br />

Curata da Dominique<br />

Stella, la mostra copre un arco cronologico<br />

che va da dagli anni ’50 a oggi, ed è un’occasione<br />

di confronto tra cultura artistica occidentale<br />

e quella orientale, rappresentata da due giovani<br />

artisti cinesi. Opere di grandi dimensioni, come<br />

suggerisce il titolo, il cui significato sta nell’intento<br />

di sottolineare l’atto creativo <strong>del</strong>l’artista, slegato<br />

da qualsiasi tipo di committenza. Un nuovo tipo<br />

di arte che si allontana dalle monumentali opere<br />

<strong>del</strong> passato, spesso di intento celebrativo e subordinate<br />

al potere. Come osserva Stella, maestri come<br />

Pollock, Rotko o Motherwell rivendicano una<br />

libertà di creazione e non devono rivolgersi a un<br />

soggetto esterno come fonte d’ispirazione. Pollockiano<br />

è senza dubbio Sam Francis, esponente di<br />

un espressionismo astratto che utilizza il colore<br />

spontaneamente, realizzando opere a macchie,<br />

utilizzando diverse tecniche tra cui il dripping e il<br />

tachismo, nome che fa riferimento al caso. Importanza<br />

<strong>del</strong> gesto che si evince in particolar modo in<br />

Boulevard Haussmann di Jacques Villeglè, manifesti<br />

lacerati e incollati su tela, tentativo da parte<br />

<strong>del</strong>l’artista di esprimere l’idea di libertà attraverso<br />

un segno aggressivo e privo di qualsiasi idea preconcetta.<br />

Fino al 26 febbraio, da martedì a sabato<br />

dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. (l.b.)


42<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Cultura e comunicazione<br />

Televisione Come cambiano i programmi<br />

Insinna,<br />

re Mida televisivo,<br />

guida <strong>La</strong> Corrida<br />

DDa<br />

ormai un mese <strong>La</strong> Corrida sta confermando<br />

con i suoi alti ascolti le scommesse di Canale<br />

Cinque, in primis le speranze <strong>del</strong> produttore<br />

tv Marina Donato, vedova <strong>del</strong> grande Corrado,<br />

l’inventore e conduttore <strong>del</strong> programma dalla<br />

sua nascita radiofonica nel 1968 fino alla decima<br />

stagione televisiva <strong>del</strong> 1997.<br />

Dopo numerose edizioni sotto la guida di Gerry<br />

Scotti, lo show viene riproposto nel 2011 in<br />

una nuova forma: un enorme studio, con scenografie<br />

sfavillanti, e un nuovo conduttore,<br />

Flavio Insinna, personaggio televisivo a 360<br />

gradi, partito dal teatro e approdato in tv grazie<br />

a numerose fiction negli anni passati ma<br />

soprattutto grazie alla conduzione <strong>del</strong> quiz<br />

“Affari tuoi”, trampolino di lancio nazionalpopolare<br />

che lo ha sistemato definitivamente<br />

nel pantheon dei presentatori televisivi italiani.<br />

<strong>La</strong> sua prima esperienza in casa Mediaset promette<br />

bene: le puntate de <strong>La</strong> Corrida hanno<br />

finora superato sempre i cinque milioni di telespettatori.<br />

In verità bisogna ammettere che<br />

l’impresa non è difficile, considerando che il<br />

sabato sera la tv generalista ha ben poche alternative<br />

da offrire nell’ambito <strong>del</strong> varietà.<br />

Dilettanti allo sbaraglio presentati da un “conduttore<br />

allo sbaraglio”, come ama definirsi lo<br />

stesso Insinna. <strong>La</strong> sua personalità coinvolge<br />

e catalizza, è quel carisma tipico degli attori<br />

adottati dalla tv. Sul suo personaggio, proposto<br />

come una caratteristica distintiva e dominante<br />

<strong>del</strong> programma, fanno leva i produttori<br />

e gli impresari di Canale Cinque. Traducendo<br />

in uno slogan: <strong>La</strong> Corrida, ovviamente, ma<br />

presentata da Flavio Insinna. E i dilettanti?<br />

I dilettanti sono sempre allo sbaraglio come<br />

30 anni fa, ma i tempi sono cambiati: dopo un<br />

decennio di reality e talent show, il pubblico è<br />

ormai avvezzo al “tipo qualunque” che si esibisce<br />

in tv senza pensarci due volte. L’esibizione<br />

naïf <strong>del</strong>le “macchiette” è stata proprio sdoganata<br />

da programmi cult come la stessa Corrida,<br />

che negli anni ’80 trovava la sua perfetta<br />

collocazione nei ruspanti canali commerciali<br />

<strong>del</strong> biscione. Oggi quindi serve un ingrediente<br />

in più, il “dilettante allo sbaraglio” non basta<br />

da solo per creare audience, deve diventare<br />

la spalla comica di Insinna mattatore, che manipola<br />

i suoi concorrenti in gag e sketch ben<br />

preparati, intrattenendoli prima, durante e<br />

di Alberto Averoldi<br />

dopo l’esibizione. Un atteggiamento molto invadente,<br />

quello di un padrone di casa che non<br />

ha capito di avere ospiti o, meglio, che sa di<br />

avere ospiti tutto sommato banali e che deve<br />

metterci <strong>del</strong> suo per portare a casa la puntata.<br />

Nulla a che vedere con le sobrie e attonite<br />

introduzioni di Corrado (e proprio per questo<br />

molto divertenti), che lasciava il dovuto spazio<br />

ai suoi dilettanti, commentandoli durante<br />

l’esibizione semplicemente con la sua mimica<br />

facciale, seduto in disparte. Il vero protagonista<br />

era sempre il concorrente, geniale o imbarazzante<br />

che fosse.<br />

Ma i tempi cambiano, il varietà non è più ospite<br />

indiscusso nelle case <strong>del</strong>la gente, ora la tv deve<br />

inseguire i trend che essa stessa ha inventato,<br />

per ritrovare i telespettatori. <strong>La</strong> Corrida<br />

<strong>del</strong> 2011 affidata a Flavio Insinna vuole quindi<br />

perdere il suo carattere di kermesse popolare<br />

per diventare uno show nazionale a tutto tondo,<br />

un varietà come altri. Insinna domina la<br />

scena come se fosse ancora sul set di “Affari<br />

tuoi”, si esibisce in un “one man show” che di<br />

sicuro snatura l’impostazione <strong>del</strong> programma,<br />

ma che frutta molti ascolti: ormai il pubblico<br />

<strong>del</strong>la Corrida è il pubblico di Flavio Insinna.<br />

Flavio Insinna<br />

SAB DOM<br />

Fx, h. 6.05<br />

BORIS<br />

Canale Sky 131. Divertente serie<br />

tv italiana che racconta con<br />

ironia non-sense le avventure<br />

di una troupe televisiva alle<br />

prese con la produzione di<br />

un’improbabile soap opera…<br />

Discovery Channel, h. 13.00<br />

COM’È FATTO<br />

Canale Sky 401. Interessanti<br />

e divertenti documentari che<br />

spiegano in pochi minuti il lavoro<br />

tecnologico e ingegneristico<br />

che serve per costruire<br />

oggetti di uso comune.<br />

Rete Quattro, h. 15.15<br />

PERRY MASON –<br />

FIORI D’ARANCIO<br />

Film tv con Raymond Burr. Una<br />

ragazza chiede a Mason di difendere<br />

suo padre, accusato di<br />

aver assassinato un organizzatore<br />

di campagne elettorali...<br />

Tv2000, h. 16.10<br />

IL VANGELO DELLA DOME-<br />

NICA<br />

Rubrica a cura di Marinella<br />

Perroni, studiosa <strong>del</strong>le Scritture.<br />

<strong>La</strong> lettura <strong>del</strong> Vangelo<br />

<strong>del</strong> giorno dopo, seguita da<br />

un breve ma profondo commento.<br />

Tv2000, h. 18.30<br />

CONTROVENTO<br />

Monica Mondo conduce un<br />

interessante momento di approfondimento<br />

su questioni<br />

sociali, culturali, morali. L’intento<br />

<strong>del</strong> programma è quello<br />

di offrire un diverso punto di<br />

vista riguardo ad aspetti <strong>del</strong>la<br />

vita sui quali sembra sia stata<br />

già detta l’ultima parola.<br />

Italia Uno, h. 21.10<br />

SPIDER MAN<br />

Ben riuscita trasposizione cinematografica<br />

<strong>del</strong> famoso<br />

fumetto <strong>del</strong>la Marvel. Peter<br />

Parker è un timido studente<br />

di New York, che viene punto<br />

da un ragno geneticamente<br />

mutato, acquistando straordinari<br />

poteri. Decide di metterli<br />

a disposizione dei più deboli.<br />

Ottimi effetti speciali e bella<br />

sceneggiatura.<br />

Rai Uno, h. 10.30<br />

A SUA IMMAGINE<br />

Rosario Carello presenta un<br />

approfondimento sulla religione<br />

cattolica in Italia e nel<br />

mondo: storia, attualità e prospettive<br />

future.<br />

Rai Tre, h. 11.20<br />

TGR MEDITERRANEO<br />

Rubrica settimanale dedicata<br />

al bacino <strong>del</strong> Mediterraneo:<br />

le culture, la politica e l’economia<br />

dei Paesi che vi si affacciano.<br />

In questa puntata<br />

si parlerà di drusi, seguaci di<br />

un’antica religione presenti<br />

in Libano, Palestina, Giordania<br />

e Siria.<br />

Rai Tre, h. 18.00<br />

PER UN PUGNO DI LIBRI<br />

Quiz-game dedicato alla passione<br />

per la lettura: due squadre<br />

di liceali si affrontano rispondendo<br />

a domande che<br />

vertono su un opera letteraria.<br />

Spicca la personalità <strong>del</strong><br />

conduttore Neri Marcorè.<br />

<strong>La</strong> 7, h. 20.30<br />

IN ONDA<br />

Luisella Costamagna e Luca<br />

Telese affrontano l’attualità<br />

italiana intervistando esponenti<br />

<strong>del</strong> mondo politico e<br />

culturale.<br />

Tv2000, h. 20.50<br />

LA COMPAGNIA DEL LIBRO<br />

Saverio Simonelli ci accompagna<br />

alla scoperta <strong>del</strong>la lettura,<br />

presentandoci le ultime novità<br />

letterarie nazionali e internazionali.<br />

Aggiornamenti su<br />

fiere e manifestazioni legate<br />

all’industria <strong>del</strong> libro<br />

Rai Tre, h. 21.30<br />

PRESA DIRETTA<br />

Comincia una nuova edizione<br />

<strong>del</strong> settimanale di approfondimento<br />

giornalistico curato<br />

e condotto da Riccarco Iacona.<br />

Ogni puntata presenta<br />

casi irrisolti o misteriosi<br />

legati alla politica e all’economia<br />

italiana. Nel primo<br />

appuntamento le indagini<br />

sull’omicidio di Angelo Vassallo,<br />

sindaco di Pollica (Sa),<br />

ucciso lo scorso settembre in<br />

un agguato.


LA VOCE DEL POPOLO<br />

Telecomando 28 GENNAIO 2011 43<br />

LUN MAR MER GIOV VEN<br />

Rai Due, h. 7.00<br />

CARTOON FLAKES<br />

Lo spazio dedicato da Rai Due<br />

all’intrattenimento dei più<br />

piccoli. Una serie di accattivanti<br />

cartoni animati di ultima<br />

generazione.<br />

Rai Due, h. 9.30<br />

PROTESTANTESIMO<br />

Rubrica religiosa che dà voce<br />

alle comunità evangeliche<br />

presenti sul territorio italiano.<br />

<strong>La</strong> storia e l’attualità <strong>del</strong> pensiero<br />

protestante.<br />

Tv2000, h. 17.00<br />

LA GRANDE MUSICA<br />

Tv2000 propone ogni giorno<br />

per tutta la mattina e in tarda<br />

serata numerosi concerti di<br />

musica classica, realizzati dalle<br />

migliori orchestre filarmoniche<br />

internazionali, dirette<br />

dai grandi nomi <strong>del</strong>la musica.<br />

Current, h. 20.20<br />

PASSAPAROLA<br />

Canale Sky 130. L’appuntamento<br />

settimanale <strong>del</strong> giornalista<br />

Marco Travaglio è dedicato<br />

ai problemi e ai misteri<br />

<strong>del</strong>la politica italiana.<br />

Tv2000, h. 21.00<br />

TG TG<br />

Il tg dei telegiornali nazionali:<br />

in mezz’ora i giornalisti di<br />

Tv2000 analizzano le scalette<br />

dei tg nazionali appena<br />

conclusi e valutano le scelte<br />

attuate, insieme a esperti di<br />

comunicazione televisiva e<br />

sociologi.<br />

Rete Quattro, h. 23.20<br />

IL TEXANO<br />

DAGLI OCCHI DI GHIACCIO<br />

Un classico dei film western,<br />

di e con Clint Eastwood. Josey<br />

Wales è un tranquillo contadino<br />

che ha perso la famiglia<br />

in un agguato per mano dei<br />

nordisti. Arruolatosi nelle file<br />

dei sudisti, al termine <strong>del</strong>la<br />

guerra di Secessione non<br />

accetta di deporre le armi e<br />

attraversa il Paese da est a<br />

ovest per farsi giustizia.<br />

Rai Tre, h. 8.00<br />

LA STORIA SIAMO NOI<br />

Interessanti documentari storici<br />

che raccontano e approfondiscono<br />

i fatti decisivi <strong>del</strong><br />

secolo scorso, dagli eventi<br />

bellici, alle vite dei personaggi<br />

pubblici. Presenta Giovanni<br />

Minoli.<br />

Rete Quattro, h. 8.50<br />

HUNTER<br />

Telefilm americano ambientato<br />

a Los Angeles: le indagini<br />

di Rick Hunter, detective <strong>del</strong>la<br />

squadra omicidi <strong>del</strong>la polizia.<br />

Rai Tre, h. 14.50<br />

TGR LEONARDO<br />

Le notizie più interessanti dal<br />

mondo <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>la<br />

tecnologia. Le ultime scoperte<br />

e i nuovi traguardi da raggiungere.<br />

Tv2000, h. 18.30<br />

FORMATO FAMIGLIA<br />

Interessante talk-show dedicato<br />

alle famiglie. Arianna<br />

Ciampoli e Antonio Soviero<br />

studiano la società in cui viviamo<br />

e cercano di capire, insieme<br />

ai numerosi ospiti, quali<br />

direzioni sta prendendo il pianeta<br />

famiglia in Italia.<br />

<strong>La</strong> 7, h. 20.30<br />

OTTO E MEZZO<br />

Lilli Gruber ospita in studio<br />

esponenti <strong>del</strong> mondo politico,<br />

economico e culturale italiano,<br />

per discutere su problemi<br />

di attualità e sul destino istituzionale<br />

<strong>del</strong>l’Italia.<br />

Italia Uno, h. 24.00<br />

PULP FICTION<br />

Peccato per l’orario di programmazione:<br />

la pellicola<br />

firmata da Quentin Tarantino<br />

e Palma d’Oro al Festival<br />

di Cannes nel 1994 è un piccolo<br />

gioiello <strong>del</strong> cinema. Le<br />

storie, incredibili e quotidiane,<br />

di alcuni <strong>del</strong>inquenti di<br />

Los Angeles, si intrecciano in<br />

un perfetto disegno assoluto,<br />

evanescenti e spietate allo<br />

stesso tempo. Alta scuola di<br />

sceneggiatura e fotografia.<br />

<strong>La</strong> 7, h. 7.00<br />

OMNIBUS<br />

Iniziare la giornata con l’informazione:<br />

dopo la rassegna<br />

stampa quotidiana i giornalisti<br />

<strong>del</strong>la redazione <strong>del</strong> telegiornale<br />

conducono un’interessante<br />

arena politica dedicata<br />

ai problemi <strong>del</strong>l’attualità<br />

italiana.<br />

Rai Due, h. 13.50<br />

TG2 MEDICINA 33<br />

Una rubrica quotidiana dedicata<br />

alla scienza applicata<br />

alla medicina. Aggiornamenti<br />

sulle ultime scoperte e sperimentazioni.<br />

Consigli e prevenzione.<br />

Rai Due, h. 16.10<br />

LA SIGNORA IN GIALLO<br />

Un classico dei telefilm gialli:<br />

Angela <strong>La</strong>nsbury interpreta<br />

la scrittrice Jessica Fletcher,<br />

alle prese con casi di omicidio.<br />

In questa puntata è Jessica<br />

stessa a essere accusata<br />

ingiustamente di diffamazione<br />

e ricatto. Inizia le indagini<br />

per scagionarsi…<br />

<strong>La</strong> 7, h. 18.00<br />

MAC GYVER<br />

Le avventure incredibili di<br />

un ex agente segreto in difesa<br />

dei più deboli. In onda le<br />

puntate <strong>del</strong>la seconda serie.<br />

Sky Uno, h. 20.00<br />

DAVID LETTERMAN SHOW<br />

Canale Sky 109. Il comico<br />

e anchorman David Letterman<br />

spara a zero sulla società<br />

americana, fra divertenti<br />

gag e interviste a personaggi<br />

di spicco <strong>del</strong>lo showbiz internazionale.<br />

Rete Quattro, h. 21.10<br />

PRIMA TI SPOSO,<br />

POI TI ROVINO<br />

Divertente e ironica commedia<br />

diretta dai fratelli Cohen,<br />

con George Clooney e Catherine<br />

Zeta-Jones. Un avvocato<br />

divorzista riesce a vincere<br />

una causa contro un’affascinante<br />

femme fatale a caccia<br />

di eredità. <strong>La</strong> donna si<br />

vendicherà seducendolo, ma<br />

anche l’amore è in agguato.<br />

Ottimo cast per una storia<br />

divertente.<br />

Rai Tre, h. 11.00<br />

APPRESCINDERE<br />

Michele Mirabella conduce<br />

una rubrica quotidiana che si<br />

occupa dei piccoli grandi problemi<br />

<strong>del</strong>l’Italia. Il tema <strong>del</strong>la<br />

puntata verterà sul rapporto<br />

che gli italiani hanno con le<br />

votazioni politiche.<br />

Rai Tre, h. 12.45<br />

LE STORIE – DIARIO ITALIANO<br />

Il giornalista Corrado Augias<br />

torna anche per questa stagione<br />

ad analizzare l’Italia e<br />

gli italiani in un interessante<br />

talk-show.<br />

Rete Quattro, h. 16.50<br />

LA LUNGA STRADA<br />

VERSO CASA<br />

Pellicola <strong>del</strong> 1990 con Whoopi<br />

Goldberg. <strong>La</strong> segregazione<br />

razziale dei neri d’America:<br />

una donna di colore accudisce<br />

la bambina di una famiglia<br />

di bianchi. Ogni giorno<br />

deve fare i conti con il razzismo<br />

<strong>del</strong>la gente. Ma qualcosa<br />

sta per cambiare…<br />

Rete Quattro, h. 20.30<br />

WALKER TEXAS RANGER<br />

Continuano le avventure dei<br />

ranger che a forza di calci e<br />

mosse di full-contact tengono<br />

pulite le strade americane.<br />

Rete Quattro, h. 21.10<br />

ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO<br />

Un classico <strong>del</strong>la commedia<br />

“birra e salsicce” di Bud Spencer<br />

e Terence Hill: due nemici-amici<br />

vincono in una gara<br />

d’auto una splendida dunebuggy.<br />

Ma i <strong>del</strong>inquenti <strong>del</strong><br />

posto la distruggono, e qualcuno<br />

dovrà ripagarla…<br />

Canale Cinque, h. 21.10<br />

IL BAMBINO<br />

CON IL PIGIAMA A RIGHE<br />

Un film <strong>del</strong> 2008 sulla Shoah,<br />

che racconta lo sterminio degli<br />

Ebrei visto dagli occhi ancora<br />

liberi di un bambino, figlio<br />

di un ufficiale nazista in<br />

forze nei pressi di un campo<br />

di concentramento. L’amicizia<br />

con un bambino ebreo e<br />

l’incapacità di immaginare e<br />

riconoscere la cru<strong>del</strong>tà a cui è<br />

sottoposto. Da vedere.<br />

Rai Due, h. 9.15<br />

TGR MONTAGNE<br />

Appuntamento settimanale<br />

con la rubrica dedicata al<br />

mondo <strong>del</strong>la montagna italiana:<br />

le risorse, la bellezza, i<br />

personaggi, la vita che si incontra<br />

sul nostro territorio.<br />

Rai Due, h. 9.45<br />

CANTIERI D’ITALIA<br />

Una rubrica a favore <strong>del</strong>l’integrazione<br />

culturale in Italia.<br />

<strong>La</strong> puntata di oggi: “L’italiano<br />

di base per costruire la cittadinanza”.<br />

Rai Uno, h. 11.05<br />

OCCHIO ALLA SPESA<br />

Alessandro Di Pietro presenta<br />

un appuntamento quotidiano<br />

che si occupa dei consumatori<br />

italiani: in ogni puntata<br />

vengono presentate le<br />

caratteristiche di un alimento<br />

di uso comune e scopriremo<br />

come scegliere sempre la<br />

qualità. Oggi si parla dei prodotti<br />

Dop.<br />

Rete Quattro, h. 16.30<br />

CIMARRON<br />

Film western con Glenn Ford.<br />

America, fine Ottocento. Il<br />

pioniere Cimarron cerca di<br />

conquistare un pezzo di terra<br />

per sé e la sua famiglia. Non<br />

riuscendovi, decide di fondare<br />

un giornale di denuncia a<br />

favore dei coloni, suscitando<br />

troppo scalpore…<br />

Rai Tre, h. 01.10<br />

CULT BOOK<br />

Settimanale di cultura dedicato<br />

alla letteratura di tutti<br />

i tempi. Il conduttore Stas<br />

Gawronski legge dei brani<br />

tratti da “I fiori <strong>del</strong> male” di<br />

Charles Bau<strong>del</strong>aire.<br />

Rai Quattro, h. 21.10<br />

IL REGNO DEL FUOCO<br />

Ottimo film d’azione e fantascienza<br />

con Matthew McConaughey<br />

e Christian Bale. In seguito<br />

al ritorno dei draghi sulla Terra,<br />

l’umanità è stata distrutta dalla<br />

loro potenza. Solo alcuni sopravvissuti<br />

vivono nascondendosi<br />

dagli attacchi quotidiani.<br />

Ma un forestiero afferma di<br />

avere un segreto per distruggerli…<br />

azione ed effetti speciali<br />

per gli amanti <strong>del</strong> genere.


44<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Cultura e comunicazione Radio e Media<br />

Pala<strong>Brescia</strong> A tu per tu con Fresu, al Palabrescia il 2 febbraio con Benni<br />

Musica che emoziona<br />

MMercoledì<br />

2 febbraio alle 21 al Pala-<br />

<strong>Brescia</strong> si apre la sezione “Universi e<br />

linguaggi” con uno spettacolo in anteprima<br />

nazionale nato dal duo Stefano<br />

Benni e Paolo Fresu.<br />

Il primo è autore di testi, guidato dal<br />

ritmo <strong>del</strong>la musica jazz; il secondo è il<br />

trombettista più famoso d’Italia; insieme<br />

costituiscono un mix <strong>del</strong> tutto originale.<br />

Per info sullo spettacolo www.<br />

palabrescia.it. Prezzi <strong>del</strong> biglietto da<br />

12 a 37 euro, aumentati di un euro la<br />

sera <strong>del</strong>lo spettacolo.<br />

Abbiamo intervistato in esclusiva per<br />

“<strong>Voce</strong>” Paolo Fresu da Parigi dove in<br />

questi giorni si trova per lavoro.<br />

<strong>Brescia</strong> fortunata, visto che tu<br />

e Stefano Benni inizierete la<br />

tournée di un nuovo progetto proprio<br />

dal Pala<strong>Brescia</strong>. Cosa dobbiamo<br />

aspettarci?<br />

Un testo bellissimo ed esilarante scritto<br />

appositamente da Stefano Benni ed<br />

una musica originale costruita appositamente<br />

per quello spettacolo. Insomma,<br />

più che un reading…<br />

Cosa vi ha spinto a collaborare?<br />

Con Stefano ci siamo conosciuti molti<br />

anni fa. Credo che sia stata galeotta la<br />

Sardegna alla quale lui, come me <strong>del</strong><br />

resto, è molto legato. Ricordo di avere<br />

fatto con lui una lettura improvvisata<br />

a Cagliari e di avere scoperto una<br />

serie di interessi comuni. È da allora<br />

che, ogni tanto, ci ritroviamo sui palchi<br />

per collaborare assieme ma, al di<br />

la di questo, sono come molti di noi un<br />

di Mauro Toninelli<br />

accanito lettore dei suoi libri e lui è un<br />

conoscitore ed appassionato di jazz.<br />

Che cosa significa essere il trombettista<br />

più famoso in Italia?<br />

Ammesso che ciò sia vero significa<br />

essere spinti a fare sempre meglio ed<br />

a fare sempre di più. È una sorta di<br />

condanna estremamente piacevole<br />

ed invitante. <strong>La</strong> difficoltà non è arrivare<br />

al centro <strong>del</strong>le cose ma riuscire<br />

a starci dentro.<br />

Il suono <strong>del</strong>la tua tromba ha la<br />

forza di un racconto, accompagna<br />

per mano l’ascoltatore quasi fosse<br />

una narrazione. Cosa pensi quando<br />

suoni?<br />

Penso per colori ed emozioni. Perche<br />

Paolo Fresu<br />

Pala<strong>Brescia</strong> Unica data, sabato 5 febbraio alle ore 21<br />

Aterballetto porta in scena “Certe notti”<br />

<strong>La</strong> prestigiosa compagnia di fama internazionale Aterballetto<br />

porta in scena le canzoni e le poesie <strong>del</strong>la rockstar emiliana<br />

Luciano Ligabue con dialoghi tratti dal film “Radiofreccia”.<br />

<strong>La</strong> musica che esce da una radio e rompe il silenzio provocato<br />

dal rumore sordo e monotono <strong>del</strong> motore, i raggi dei fari<br />

che tagliano l’oscurità e concedono un passaggio attraverso il<br />

paesaggio che si nasconde dietro il velo <strong>del</strong>la notte. <strong>La</strong> danza<br />

alterna assoli, incontri di piccoli gruppi, pezzi d’insieme dove<br />

il complesso giovane di Aterballetto, coreografato da Mauro<br />

Bigonzetti, mostra tutta la sua capacità, perizia tecnica e forza<br />

espressiva, fino a un secco virtuosismo, incrociando canzoni<br />

come Vivo morto o X, Buonanotte all’Italia, Piccola stella<br />

senza cielo, Bar Mario, Hai un momento Dio?, Certe notti con<br />

le riflessioni dure, “acide”, a volte surreali di Lettere d’amore<br />

nel frigo. Uno spettacolo di grande appeal che vive di tensioni,<br />

desideri, fughe, contrasti ed erotismo e che rappresenta<br />

penso che se la musica non procura<br />

un’emozione evidente non serve. Se<br />

poi sono sul palco con Stefano penso<br />

non solo al suono <strong>del</strong>la sua voce ma<br />

all’altro suono che è quello <strong>del</strong> racconto<br />

che così si fa musica.<br />

Si dice che la musica sia ricca di<br />

magia. Qual è la magia <strong>del</strong>la musica<br />

per te?<br />

<strong>La</strong> magia <strong>del</strong>la musica è l’inatteso e<br />

l’inaspettato che la rende diversa ogni<br />

giorno. Ma la magia è anche il palpabile<br />

(seppure non sempre) senso di comunione<br />

con se stessi, con i compagni<br />

di viaggio e con il pubblico. È magia<br />

perché queste cose non sono scontate<br />

e non sempre accadono. Magia è dunque<br />

l’apparire e lo scomparire.<br />

Se Paolo Fresu dovesse definirsi<br />

tramite una sua musica, quale<br />

sceglierebbe?<br />

Personalmente non sceglierei una musica<br />

ma sceglierei un suono che la traduce<br />

in altro.<br />

al momento la data unica di danza al Pala<strong>Brescia</strong> di via Ziziola.<br />

Data unica ma, come si diceva, di eccellenza, considerata<br />

la compagnia in scena. Aterballetto è considerata, infatti, la<br />

principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli<br />

di danza oggi in Italia e la prima realtà stabile di balletto<br />

al di fuori <strong>del</strong>le Fondazioni liriche. Nata nel 1979 è formata<br />

da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili. Dopo<br />

Amedeo Amodio, che l’ha diretta per quasi 18 anni, dal 1997<br />

al 2007 la direzione artistica è stata affidata a Mauro Bigonzetti,<br />

coreografo di fama internazionale e proprio per assicurare<br />

il maggiore impegno creativo al suo talento, dal febbraio <strong>del</strong><br />

2008, Bigonzetti ha assunto il ruolo di coreografo principale<br />

mentre la direzione artistica è stata affidata a Cristina Bozzolini,<br />

già prima ballerina stabile <strong>del</strong> Maggio musicale fiorentino.<br />

Biglietti interi in prevendita: Poltronissima Gold 37 euro; prima<br />

poltrona e prima galleria 27 euro. Info: www.palabrescia.it.<br />

Programmazione<br />

LA SANTA MESSA IN TV<br />

<strong>La</strong> S. Messa prefestiva che Teletutto, Telenord e<br />

Super TV trasmettono alle ore 18.30 <strong>del</strong> sabato,<br />

è ripresa dalla parrocchia di S. Maria Assunta<br />

in Gussago.<br />

LA BUONA NOVELLA<br />

Il commento al Vangelo è di don Giuseppe Fusari.<br />

Dal 16 gennaio ospitiamo la nuova rubrica<br />

“Luoghi per lo spirito”. Con Michele Peli di Brevivet<br />

vi guidiamo alla scoperta di nuovi itinerari<br />

di fede. Il programma, prodotto da <strong>Voce</strong>Media<br />

e curato da Betty Cattaneo, va in onda anche su<br />

Radio <strong>Voce</strong> Camuna la domenica alle 8; Ecz la domenica<br />

alle 15; Radio Claronda la domenica alle<br />

16 (1ª parte) e il lunedì alle 17 (2ª parte); Radio<br />

Basilica Verolanuova la domenica alle 10.30 (1ª<br />

parte) e alle 13.30 (2ª parte); Radio Ponte Manerbio<br />

la domenica alle 12.30; Radio Raphaël<br />

la domenica alle 9 (1ª parte) e alle 13 (2ª parte).<br />

VOCE MATTINA<br />

Il contenitore in diretta, condotto da Marco<br />

Vignoletti, si presenta ricco di nuovi appuntamenti.<br />

Ogni lunedì alle 11.15 “<strong>Voce</strong> ai bresciani”:<br />

sondaggi per le vie <strong>del</strong>la città sui temi <strong>del</strong><br />

momento con Elisa Bassini. Tra le altre rubriche,<br />

“A tu per tu” con la psicologa Anna Grasso Rossetti,<br />

“I mille volti di <strong>Brescia</strong>” con Giacomo Danesi,<br />

“Cose di musica” col critico Ricky Barone,<br />

lo spazio dedicato al cinema e collegamenti in<br />

“presa diretta” per raccontare ciò che accade in<br />

città e provincia.<br />

VOX POPULI<br />

Dal lunedì al venerdì potete partecipare al nostro<br />

sondaggio quotidiano dedicato ai più importanti<br />

temi di attualità, in collaborazione col<br />

giornale on line lavoce<strong>del</strong>popolo.it. Al termine<br />

di “Belli dentro” i risultati finali.<br />

LA BUONA NOTIZIA<br />

Gli argomenti trattati: l’incontro <strong>del</strong> Vescovo con<br />

i giornalisti; il trasferimento <strong>del</strong>l’8° giorno <strong>del</strong>la<br />

Caritas; l’assemblea diocesana degli oratori;<br />

la settimana educativa a Monticelli. <strong>La</strong> rubrica<br />

“4 parole” è con Vittorio Pedrali sullo spettacolo<br />

“Pregare non è solo muovere le labbra”. <strong>La</strong><br />

Buona Notizia va in onda: la domenica alle 13<br />

su Teletutto e alle 20 su Telenord; su Super TV<br />

la domenica e il martedì alle 20; su Più Valli TV<br />

la domenica alle 8; su Teleboario la domenica<br />

alle 8.15 e alle 10.<br />

BELLI DENTRO<br />

È tornato a grande richiesta il programma preserale<br />

condotto da Carlo Zaniboni e Fabrizio Gorni.<br />

Circa due ore di diretta, dal lunedì al venerdì alle<br />

17.10. Tra canzoni, giochi ospiti in diretta e sondaggi,<br />

il modo più piacevole di finire la giornata<br />

lavorativa. Al termine va in onda Zona relax,<br />

col meglio <strong>del</strong>la musica “morbida” non stop.


Via Callegari, 6 - <strong>Brescia</strong><br />

Tel. 030 3774592 - 3383636104<br />

Fax 030 3757897<br />

e-mail: redazione@radiovoce.it<br />

Le nostre frequenze<br />

Città e Provincia 88.300<br />

Franciacorta 88.500<br />

<strong>La</strong>go d’Iseo 88.400 - 93.500<br />

Alta Valle Camonica 88.050<br />

<strong>La</strong>go di Garda 88.200<br />

Bassa Valle Sabbia 88.400 - 88.25<br />

Bassa Valle Camonica 88.200<br />

Media Valle Camonica 88.300<br />

Alta Valle Sabbia 88.500<br />

Valle Trompia 88.500<br />

Dal lunedì al venerdì<br />

GR Nazionali dalle 7 alle 18<br />

Gr Radio Vaticana ore 8 e ore 19.30<br />

GR Locali 10.30 11.30 12.30 13.30 15.30<br />

Radio ECZ<br />

Via XV giugno, 4<br />

25014 Castenedolo (Bs)<br />

Tel. 0302731444 Fax 0302130911<br />

www.radioecz.it<br />

info@radioecz.it<br />

Visita il nostro sito oppure telefona ai nostri numeri<br />

per individuare, tra le oltre 60 frequenze di ECZ, quella<br />

che corrisponde alla tua parrocchia<br />

S. Messe: Dal lunedì al venerdì 9.03 - 19.03;<br />

sabato 19.00; domenica 9.00 - 10.30 - 18.00<br />

Se preferisci ascolta quelle messe in onda dalla<br />

tua parrocchia sulle nostre frequenze<br />

Radio <strong>Voce</strong><br />

Camuna<br />

Via Mazzini, 92 - 25043 Breno (Bs)<br />

Tel. 0364.22342 fax 0364 320906<br />

e-mail: radio@vocecamuna.it<br />

redazione@vocecamuna.it<br />

www.vocecamuna.it<br />

SABATO<br />

6.00 Ecclesia<br />

7.00 Gr<br />

7.05 Pane per il viaggio - pensieri<br />

di saggezza e di fede di H. Nouwen<br />

- con don Adriano Bianchi<br />

7.15 Il nuovo numero <strong>del</strong> settimanale<br />

<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong><br />

7.35 Rassegna stampa da inBlu<br />

8.00 Gr Radio Vaticana<br />

9.00 Gr<br />

- <strong>Voce</strong> mattina con Tony Marano<br />

(prima parte)<br />

11.00 Gr<br />

- <strong>Voce</strong> mattina (seconda parte)<br />

12.00 Gr Radio Vaticana<br />

13.00 Gr<br />

- Radio <strong>Voce</strong> greatest hits<br />

18.00 Gr<br />

18.50 Pane per il viaggio (replica)<br />

18.55 Zona relax<br />

19.30 Gr Radio Vaticana<br />

19.50 Zona relax<br />

20,50 Diretta sport<br />

Perugia-Basket <strong>Brescia</strong><br />

21.00 Disco Story<br />

Informazione locale<br />

ECZ GIORNALE: Dal lunedì al venerdì alle 12.30 - 13.30 - 19.40.<br />

BLOCK NOTES: Gli appuntamenti di città e provincia<br />

Dal lunedì al venerdì: Mattino 10.03 - 11.03 - 12.03.<br />

Pomeriggio: 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30. Il sabato alle<br />

12.30 - 13.30 - 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30.<br />

COSA C’È DA VEDERE: Le iniziative teatrali, cinematografiche<br />

e musicali di città e provincia<br />

Dal lunedì al venerdì alle 12.37 - 13.37 - 19.47<br />

Rubriche<br />

Popoli tra sogni e speranze Lunedì 10.09<br />

Oggi parliamo di… Lunedì 11.30<br />

Fuori Gioco! Lunedì 18.00<br />

Letture Martedì 10.09<br />

Sul filo <strong>del</strong>la memoria Martedì 10.40<br />

<strong>Voce</strong>giornale notiziario radiofonico principale<br />

dal lunedì al sabato alle 8.30 - 12.30 - 18.30 - 22.30.<br />

<strong>Voce</strong>Flash notizie in breve dal lunedì al sabato<br />

alle 11 - 14 - 16 - 20 - 23.45.<br />

Rassegna stampa quotidiana appuntamento<br />

con le prime pagine dei quotidiani dal lunedì al sabato alle 9.30.<br />

Almanacco previsioni <strong>del</strong> tempo.<br />

Pensiero religioso. ecc. dal lunedì al sabato alle 8.<br />

Stremadès storia e varia cultura locale venerdì<br />

alle 17 e domenica alle 11.<br />

Terza pagina attualità culturale. Mercoledì alle 17.<br />

Una proposta musicale al giorno programma musicale<br />

dal lunedì al sabato alle 13.<br />

Titoli di coda striscia musicale con voci differenti ogni volta. Tutti<br />

i giorni dalle 20 alle 22.<br />

E poi ancora Mercatino (10.20 - 12.20 - 18.20); Corsi & Concorsi<br />

(7.30 - 12.45 - 18.45); Vivilavalle (9 - 12 - 18); ecc.<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

DOMENICA DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ<br />

7.00 Mattina italiana - Il risveglio<br />

tutto da cantare...<br />

9.00 <strong>La</strong> Buona Novella a cura di<br />

Betty Cattaneo - 1ª parte<br />

- Commento al Vangelo di don<br />

Giuseppe Fusari<br />

- Sette giorni in diocesi con Angelo<br />

Onger<br />

- Primo Piano<br />

10.00 S. Messa dalla Cattedrale<br />

11.00 <strong>La</strong> Buona Novella 2ª parte<br />

- Ecclesia in collaborazione con<br />

l’Ufficio pastorale <strong>del</strong>la scuola<br />

- Luoghi per lo spirito con Michele<br />

Peli<br />

- Vite dei santi in breve a cura<br />

di padre Antonio Sicari<br />

- L’agenda <strong>del</strong>la settimana<br />

12.00 Recita <strong>del</strong>l’Angelus<br />

12,20 Diretta sport<br />

14.00 Gr Radio Vaticana<br />

19.30 Gr Radio Vaticana<br />

6.00 Ecclesia<br />

6.30 S. Messa<br />

6.55 Pane per il viaggio - pensieri<br />

di saggezza e di fede di H. Nouwen<br />

- con don Adriano Bianchi<br />

7.15 L’apertura con Mario Ricci<br />

7.25 Rassegna stampa nazionale<br />

7.55 Pane per il viaggio (replica)<br />

8.15 L’apertura (2ª parte)<br />

9.15 <strong>Brescia</strong> in diretta - fatti e<br />

personaggi in primo piano a cura<br />

di Mario Leombruno<br />

10.10 <strong>Voce</strong> mattina con Marco<br />

Vignoletti<br />

10.15 L’agenda: appuntamenti<br />

e spettacoli<br />

10.50 Il mercatino<br />

12.15 Cinema mon amour<br />

- <strong>Voce</strong> trailer<br />

12.50 L’informalavoro<br />

14.05 100% <strong>Brescia</strong><br />

15.00 Pomeriggio inBlu<br />

17.10 Belli dentro<br />

18.50 Pane per il viaggio (replica)<br />

18.55 Zona relax<br />

19.30 Gr Radio Vaticana<br />

- Zona relax<br />

21.00 <strong>La</strong> musica <strong>del</strong>la sera<br />

- lun: <strong>La</strong> reserva de Pedro<br />

- mar: Alta rotazione con Alessandro<br />

Gardenato<br />

- mer: <strong>Brescia</strong> music play con Ricky<br />

Barone<br />

- gio: <strong>Voce</strong> live<br />

- ven: Soul power con Aldo Rizzo<br />

- sab: Disco Story<br />

22.00 Effetto notte<br />

Bienvenida America latina Martedì 20.05<br />

Informazione liturgico-pastorale Mercoledì 10.09<br />

<strong>Voce</strong> alle Acli (ultimo <strong>del</strong> mese) Mercoledì 11.09<br />

Giovedì insieme Giovedì 10.09<br />

Insieme… all’Opera! Venerdì 10.09<br />

Con le ruote... sotto i piedi! Venerdì 11.09<br />

Cucina e tradizione Venerdì 12.15<br />

Amico liscio Sabato 9.03<br />

<strong>La</strong> buona novella Domenica 15.00<br />

45


46<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Cinema “Qualunquemente”,<br />

con il personaggio di Antonio Albanese<br />

PROGRAMMAZIONE<br />

<strong>La</strong> morale<br />

capovolta<br />

di Cetto<br />

Il protagonista è una macchietta dei tempi nostri:<br />

come altri personaggi <strong>del</strong>la galleria espressionista<br />

di Albanese, anche quando provoca la risata<br />

fa correre un brivido lungo la schiena<br />

American life<br />

di Sam Mendes<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

SERENO – BRESCIA, VILL. SERENO:<br />

sabato 29 dicembre ore 20.45; domenica<br />

30 dicembre ore 20.45; lunedì<br />

21 dicembre ore 20.45.<br />

Qualunquemente<br />

di Giulio Manfredonia<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

GLORIA – MONTICHIARI: sabato<br />

29 gennaio ore 21.00; domenica<br />

30 gennaio ore 15.00, 21.00; lunedì<br />

31 gennaio ore 21.00.<br />

Nata nel 1959, Sammy, è una<br />

tartaruga marina che durante i<br />

suoi “primi” cinquant’anni, non<br />

ha fatto altro che viaggiare per<br />

il mondo, attraversando tutti gli<br />

oceani e cercando di scampare<br />

alla più grande minaccia di questo<br />

secolo per le specie marine<br />

(ma non solo)... il riscaldamento<br />

globale.<br />

Le avventure di Sammy – Il passaggio segreto<br />

di Ben Stassen<br />

Sale <strong>del</strong>la comunità<br />

SAN FILIPPO NERI – COLLEBEATO (in digitale con microcinema): sabato<br />

29 gennaio ore 21.00; domenica 30 gennaio ore 15.00, 17.30; AURORA<br />

– PALAZZOLO: domenica 30 gennaio ore 16.00, 20.30.<br />

Cultura e comunicazione Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

Antonio Albanese sul set di “Qualunquemente”<br />

Rapunzel – L’intreccio <strong>del</strong>la torre<br />

di Nathan Greno, Byron Howard<br />

Megamind<br />

di Tom McGrath<br />

Sale <strong>del</strong>la comunità<br />

SERENO – BRESCIA, VILL. SERENO: domenica 30 gennaio ore 15.00; SALA DELLA COMUNITÀ – LUMEZZANE<br />

SAN SEBASTIANO: domenica 30 gennaio ore 15.00, 18.00, 20.45; AURORA – PAVONE MELLA: venerdì 28<br />

gennaio ore 20.45; sabato 29 gennaio ore 20.45; domenica 30 gennaio ore 15.30, 20.30; AURORA – PONTE<br />

CAFFARO: sabato 29 gennaio ore 21.00; domenica 30 gennaio ore 30 gennaio ore 16.00, 21.00; SEBINO –<br />

SALE MARASINO: sabato 29 gennaio ore 20.45; domenica 30 gennaio ore 16.00, 20.45; CORALLO – VILLA-<br />

NUOVA: domenica 30 gennaio ore 14.30; ITALIA – LONATO: domenica 30 gennaio ore 15.00.<br />

Sale <strong>del</strong>la comunità<br />

SANTA GIULIA – BRESCIA, VILL. PREALPINO: domenica 30 gennaio ore<br />

15.00, 17.00; INZINO – INZINO: sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica<br />

30 gennaio ore 15.00.<br />

Il super-malvagio, geniale e diabolico Megamind sta tentando di<br />

conquistare la Terra da più di 20 anni ma, ogni volta, è ostacolato<br />

dal suo acerrimo nemico, il supereroe Metro Man. Il tutto cambia il<br />

giorno in cui Megamind uccide accidentalmente Metro Man mentre<br />

è alle prese con uno dei suoi diabolici piani. Trovandosi d’improvviso<br />

senza un nemico da sconfiggere, il cattivo genio decide che l’unica<br />

maniera per non annoiarsi è creare un nuovo super rivale. Quest’ultimo<br />

è migliore, più grande e più forte rispetto a Metro Man. E quando<br />

comincia ad intraprendere la propria guerra per distruggere il<br />

mondo, Megamind dovrà prendere una decisione: potrà sconfiggere<br />

la propria creazione diabolica? Potrà l’uomo più intelligente <strong>del</strong><br />

mondo fare la scelta giusta per una volta? Potrà il cattivo genio invertire<br />

i ruoli e diventare l’eroe <strong>del</strong>la sua stessa storia?<br />

Flynn Rider, il bandito più ricercato<br />

e più affascinante <strong>del</strong> regno,<br />

si ritrova costretto a stringere un<br />

patto con una ragazza dai lunghissimi<br />

capelli d’oro che vive<br />

imprigionata all’interno di una<br />

torre. Grazie al suo bell’aspetto,<br />

il baldo fuorilegge ha sempre<br />

avuto vita facile. Ma una volta<br />

rifugiatosi nella misteriosa torre<br />

la buona sorte sembra avergli<br />

voltato le spalle per sempre...<br />

In un mondo migliore<br />

di Susanne Bier<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

SANTA GIULIA – BRESCIA, VILL.<br />

PREALPINO: domenica 30 gennaio<br />

ore 20.45; martedì 1 febbraio<br />

ore 20.45.


FFinora<br />

avevamo conosciuto l’uomo:<br />

Cetto <strong>La</strong> Qualunque, il mostruoso politico<br />

creato da Antonio Albanese con<br />

lo sceneggiatore Piero Guerrera. Volgare,<br />

cinico, <strong>del</strong>inquente sfacciato dal<br />

linguaggio sulfureo, Cetto esibisce con<br />

orgoglio la propria immoralità. È una<br />

macchietta dei tempi nostri: come altri<br />

personaggi <strong>del</strong>la galleria espressionista<br />

di Albanese, anche quando provoca<br />

la risata fa correre un brivido lungo la<br />

schiena. <strong>La</strong> scelta, sulla carta rischiosa,<br />

di renderlo protagonista di un film ha<br />

permesso di allargare il quadro all’ambiente<br />

che lo circonda: moglie, figlio,<br />

Vi presento i nostri<br />

di Paul Weitz<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

IDEAL – CASTENEDOLO: sabato<br />

29 gennaio ore 21.00; domenica<br />

30 gennaio ore 21.00.<br />

Che bella giornata<br />

di Gennaro Nunziante<br />

di Nicola Rocchi<br />

casa, amici e nemici, tutti immersi in<br />

una realtà morale capovolta nella quale<br />

la violazione è la regola che la legalità<br />

si ostina a voler infrangere.<br />

Il meglio di “Qualunquemente” è proprio<br />

nella parte iniziale, quando il regista<br />

Giulio Manfredonia accompagna<br />

gli spettatori alla scoperta <strong>del</strong> mondo<br />

di Cetto. Ritornato nella sua Marina di<br />

Sopra, in Calabria, dopo qualche anno<br />

di latitanza, Cetto si trova alle prese<br />

con “scandalosi” cambiamenti. Il suo<br />

villaggio turistico abusivo è fatto oggetto<br />

di inchieste giudiziarie. L’onesto<br />

insegnante Giovanni De Santis (Salva-<br />

Checco, addetto alla sicurezza<br />

di una discoteca <strong>del</strong>la Brianza, si<br />

trova inserito ad ingrossare le fila<br />

<strong>del</strong>la Security <strong>del</strong> Duomo di Milano<br />

in un periodo in cui la richiesta<br />

di vigilanza è aumentata a causa<br />

<strong>del</strong> pericolo di attentati. Nel frattempo<br />

si innamora di Farah, una<br />

studentessa straniera di architettura...<br />

Le capacità intellettuali di<br />

Checco e la vera identità <strong>del</strong>la sua<br />

ragazza saranno una minaccia per<br />

il patrimonio artistico italiano…<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

SAN LUIGI – LODRINO: sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica 30 gennaio<br />

ore 20.30; LUX – LUMEZZANE PIEVE: domenica 30 gennaio ore<br />

15.30, 18.00, 20.30; lunedì 31 gennaio ore 20.30; ASTRA – LUMEZZANE<br />

S. APOLLONIO: sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica 30 gennaio ore<br />

14.30, 17.30, 20.30; SPLENDOR – ODOLO: sabato 29 gennaio ore 20.30;<br />

domenica 30 gennaio ore 20.45.<br />

Adèle e l’enigma <strong>del</strong> faraone<br />

di Luc Besson<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

PAOLO VI – DESENZANO: domenica<br />

30 gennaio ore 15.00.<br />

Harry Potter e i doni...<br />

di David Yates<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

CRYSTAL – LOVERE: domenica 30<br />

gennaio ore 15.00.<br />

tore Cantalupo) si è candidato a sindaco.<br />

Perfino il ragioniere che gestisce i<br />

conti di Cetto deve ogni tanto versare<br />

qualche euro al fisco (ma le tasse, ammonisce<br />

il nostro, “sono come la droga:<br />

paghi una volta per provare e magari<br />

ci prendi gusto”).<br />

I guai lo seguono anche tra le mura domestiche.<br />

Nella straordinaria casa zeppa<br />

di ritratti <strong>del</strong> capofamiglia e invasa<br />

da ogni sorta di paccottiglia (è la vera<br />

villa di un riccone, scovata alle porte di<br />

Roma), la moglie non gradisce la consorte<br />

ausiliaria che Cetto si è portato<br />

dall’estero. Il figlio Melo, poi, è un ragazzino<br />

timido che indossa addirittura<br />

il casco quando va in motorino (e la<br />

sua “rieducazione” è forse la parte più<br />

agghiacciante). A Cetto non resta che<br />

candidarsi a sindaco, facendo campagna<br />

elettorale a modo suo per ripristinare<br />

l’illegalità minacciata.<br />

<strong>La</strong> nuova pellicola è basata sul terzo<br />

dei sette libri <strong>del</strong>la serie di Lewis<br />

“Le Cronache di Narnia”. Edmund e<br />

Lucy Pevensie, con il cugino Eustace,<br />

vengono inghiottiti in un quadro e<br />

portati a Narnia sulla fantastica imbarcazione,<br />

e lì si uniscono al re Caspian<br />

e al topo guerriero Reepicheep<br />

in una missione da cui dipende il destino<br />

<strong>del</strong>la stessa Narnia. Vincendo le<br />

proprie grandi tentazioni, gli arditi<br />

viaggiatori toccano isole misteriose,<br />

si scontrano con creature magiche...<br />

Le cronache di Narnia - Il viaggio <strong>del</strong> veliero<br />

di Michael Aptedù<br />

Sale <strong>del</strong>la comunità<br />

SAN GIOVANNI BOSCO – BIENNO: sabato 29 gennaio ore 20.30; domenica<br />

30 gennaio ore 15.30; SAN GIOVANNI BOSCO – EDOLO: venerdì 28<br />

gennaio ore 20.45; sabato 29 gennaio ore 20.45; domenica 30 gennaio<br />

ore 20.45; DON BOSCO – PONTOGLIO: domenica 30 gennaio ore 16.15.<br />

Uomini di Dio<br />

di Xavier Beauvois<br />

Sale <strong>del</strong>la comunità<br />

TEATRO COMUNALE – BORGO-<br />

SATOLLO: venerdì 28 gennaio<br />

ore 20.30; SAN GIOVANNI BO-<br />

SCO – EDOLO: lunedì 31 gennaio<br />

ore 20.45; SALA DELLA CO-<br />

MUNITÀ – MARONE: giovedì 27<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

47<br />

Albanese – che non è solo un comico<br />

ma anche un attore vero e bravo – tiene<br />

la scena per un’ora e mezzo senza strafare:<br />

perfino contenendo l’esuberanza<br />

<strong>del</strong> personaggio che, nella quotidianità<br />

<strong>del</strong>la sua cafonaggine, finisce col<br />

risultare ancora più inquietante. Il regista<br />

ha evocato Fantozzi, collocando<br />

Cetto <strong>La</strong> Qualunque nel pantheon <strong>del</strong>le<br />

maschere italiane che amplificano<br />

nel grottesco le nostre miserie. Il suo<br />

film però picchia un po’ più duro, pur<br />

nell’apparente leggerezza di uno stile<br />

che mescola in modo colorito l’estetica<br />

dei cartoon, il western all’italiana,<br />

il genere mafioso.<br />

È efficace nel creare il quadro d’insieme,<br />

meno nel tener desta l’attenzione<br />

sulla storia: anche perché non tutti i<br />

comprimari (in particolare l’“esperto<br />

elettorale” di Sergio Rubini) appaiono<br />

all’altezza <strong>del</strong> protagonista.<br />

Natale in Sudafrica<br />

di Neri Parenti<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

PAOLO VI – PREVALLE: sabato 29<br />

gennaio ore 20.30; domenica 30<br />

gennaio ore 15.30; CORALLO –<br />

VILLANUOVA: sabato 29 gennaio<br />

ore 20.30; domenica 30 gennaio<br />

ore 20.30.<br />

CINEFORUM<br />

gennaio ore 20.45; sabato 29<br />

gennaio ore 20.45; domenica 30<br />

gennaio ore 20.45<br />

14 kilometros<br />

di Gerardo Olivares<br />

Sala <strong>del</strong>la comunità<br />

AURORA – PALAZZOLO: venerdì<br />

28 gennaio ore 20.45


LA VOCE<br />

DEL POPOLO<br />

n° 27<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (<strong>Brescia</strong>) - € 1,00 - contiene I.P.<br />

MANA<br />

LA VOCE<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (<strong>Brescia</strong>) - € 1,00<br />

DEL POPOLO<br />

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT WWW.LAVOCEDELPOP OPO OPOLO.IT SETTIMANALE SETTIMANA<br />

SETTIMAN DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 9 LUGLIO 2010<br />

n° 29<br />

<br />

<br />

LA VOCE<br />

DEL POPOLO<br />

Ragazze speciali: Giulia<br />

di Giancarlo Paris, ofm conv.<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, Comma 1, DCB (<strong>Brescia</strong>) - € 1,00<br />

LA VOCE<br />

DEL POPOLO<br />

n° 30<br />

Segni che parlano<br />

di Giancarlo Paris, ofm conv.<br />

Una monaca clarissa a Faenza è morta. Si chiama suor Vittoria. Le sorelle hanno preparato<br />

il feretro nella chiesa <strong>del</strong> monastero dove tutti possono entrare per una preghiera.<br />

Il corpo è composto in una cassa semplice adagiata sul pavimento. L’abito da monaca<br />

dice la sua vocazione. Le mani intrecciate in grembo stringono la corona <strong>del</strong> rosario per<br />

ricordarci una vita vissuta nella preghiera e nella meditazione <strong>del</strong>la vita di Cristo. I piedi<br />

sono nudi, perché si trova davanti al roveto ardente <strong>del</strong>l’Amore che arde e non consuma.<br />

Il suo corpo è coperto da un bianco tulle da sposa: davanti a lei lo Sposo nel simbolo <strong>del</strong><br />

cero pasquale. Il suo volto accenna un sorriso e il capo è leggermente rialzato, quasi proteso<br />

a ricevere o a donare un bacio. Quando i segni sono discreti, parlano e ci aiutano a entrare<br />

e a partecipare al Mistero. Così anche la morte che ci fa paura, diventa un’attesa, un incontro, un<br />

bacio dato e ricevuto. Il “felicissimo bacio <strong>del</strong>la Sua bocca”, scrive Santa Chiara alla nobile Agnese di<br />

Praga che lascerà onori e ricchezze per donarsi interamente allo Sposo.<br />

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT SETTIMANALE DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 23 LUGLIO 2010<br />

Giulia voleva sposarmi ma troppe cose ci separavano: lei aveva vent’anni più<br />

di me e poi era speciale. Ricoverata da anni nell’Istituto Palazzolo di Grumello<br />

per un grave handicap mentale. Un bruto aveva approfittato di lei e Giulia<br />

aveva avuto un bambino che poi è stato dato in adozione a un’altra famiglia;<br />

però lei se lo ricordava: si toccava la pancia e diceva “è piccolo!”. Giulia aveva<br />

<strong>del</strong>le intuizioni incredibili. Un giorno siamo entrati nella cappella <strong>del</strong>l’Istituto. Le<br />

ho mostrato il tabernacolo dicendo: “Là c’è Gesù”. Lei ha guardato e a voce bassa<br />

ha detto: “Ma è anche nel mio cuore”. Sono partito e Giulia mi mancava molto.<br />

Quando tornavo a casa passavo dall’Istituto prima di andare da mia madre (lei lo sa e<br />

mi ha perdonato questa “preferenza”: ho una mamma buona). Suor Ornella mi riferiva<br />

che Giulia per giorni diceva: “Ti aspettavo ieri!... Mi ha detto che arrivava…”. Sembrava<br />

“avvertire” il mio ritorno. Davvero una donna speciale.<br />

Figli<br />

di un dio<br />

minore<br />

Legge<br />

bavaglio<br />

Dopo la marcia<br />

indietro <strong>del</strong> Governo<br />

sui tagli all’assistenza<br />

per i disabili, resta<br />

in campo il tema<br />

<strong>del</strong> sussidio di<br />

accompagnamento.<br />

Segno di speranza<br />

sono, anche a <strong>Brescia</strong>,<br />

le tante associazioni<br />

che s’impegnano a<br />

servizio dei più deboli<br />

Mentre il Governo fa marcia indietro e ridimensiona<br />

la “legge-bavaglio” sulle intercettazioni telefoniche, nessuna novità<br />

sul fronte <strong>del</strong>le agevolazioni postali che mettono a rischio<br />

la stampa <strong>del</strong> territorio e i settimanali cattolici.<br />

Questa “nuova legge bavaglio”, definita da Avvenire<br />

“<strong>del</strong>itto mediatico”, colpisce anche la nostra “<strong>Voce</strong>”<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

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SETTIMAN DIOCESANO FEDE - LEALTÀ - CORAGGIO BRESCIA 30 LUGLIO 2010<br />

ANA<br />

I quattro amori <strong>del</strong>la Traviata<br />

Sera d’estate, davanti alla tv ascoltando “<strong>La</strong> traviata” di Verdi. Quattro atti e quattro<br />

amori. Nel primo la “mantenuta” scopre per la prima volta la gioia di “essere amata,<br />

amando”: San Francesco piange all’idea che l”’Amore non è amato”. <strong>La</strong> corrispondenza<br />

degli affetti oggi, è quanto mai rara e fragile. Nel secondo atto, Violetta deve<br />

compiere l’ “amaro sacrifizio” di rinunciare ad Alfredo per l’onore <strong>del</strong>la di lui famiglia:<br />

anche Gesù trasfigura il suo amore in Sacrificio per restituire l’onore al peccatore. Nel<br />

terzo, Alfredo che non ha compreso “tutto l’amore” di Violetta la svergogna in pubblico<br />

e lei accetta di amare “sino al prezzo <strong>del</strong> tuo disprezzo”. Anche qui il pensiero va a Gesù<br />

non solamente umiliato, ma deriso, schernito al Calvario. Infine sul letto di morte l’amore di<br />

Violetta, riscattato, si trasforma in preghiera per quella “pudica vergine” che un giorno prenderà<br />

il suo posto nel cuore di Alfredo. Lei, “nel ciel tra gli angeli” pregherà per lei e per il suo amato.<br />

Una prostituta non solo ci precede nel Regno, ma ci insegna i gradi <strong>del</strong>l’amare.<br />

Inutile<br />

strage<br />

Quella che a Duisburg, in i Germania, G i doveva d essere una festa f t<br />

<strong>del</strong>la musica si trasforma in una tragedia: 21 i morti, 516 i feriti.<br />

Tra le vittime la giovane bresciana Giulia Minola<br />

di Giancarlo Paris, ofm conv.<br />

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San Francesco di Sales n. 18881250<br />

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Economia e lavoro<br />

venturelli@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

CCentocinquanta<br />

anni dall’Unità di Italia,<br />

una lunga storia di un Paese capace<br />

di diventare una <strong>del</strong>le prime potenze<br />

mondiali, partendo quasi dal nulla.<br />

A questo poderoso sviluppo hanno<br />

contribuito nomi che, al giorno d’oggi,<br />

paiono quasi sconosciuti, ma che<br />

in realtà negli anni immediatamente<br />

successivi all’unificazione hanno fornito<br />

un apporto decisivo all’industrializzazione<br />

<strong>del</strong> Paese.<br />

Per mettere in risalto il contributo<br />

fondamentale, e tuttora forse non ade-<br />

150 anni dopo<br />

Gli artefici<br />

<strong>del</strong>l’evoluzione<br />

<strong>del</strong>l’Italia<br />

di Mario Nicoliello<br />

guatamente valorizzato, che scienziati,<br />

tecnici, inventori hanno dato allo sviluppo<br />

<strong>del</strong> processo unitario e all’affermazione<br />

<strong>del</strong>l’Italia quale Paese moderno,<br />

economicamente progredito, dotato<br />

di un’importante base manifatturiera<br />

nonostante le carenze strutturali,<br />

la Fondazione Luigi Micheletti – l’ente<br />

promotore <strong>del</strong> Museo <strong>del</strong>l’industria e<br />

<strong>del</strong> lavoro di <strong>Brescia</strong> – in collaborazione<br />

con Assti (Associazione per la<br />

storia <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>la tecnica in<br />

Italia nell’età <strong>del</strong>l’industrializzazione<br />

Nel 1961, in occasione <strong>del</strong> Centenario <strong>del</strong>l’unificazione nazionale,<br />

tra le diverse iniziative realizzate ci fu anche un album<br />

di figurine, che ripercorreva i cambiamenti avvenuti nel Paese<br />

nell’ultimo secolo. Nella raccolta c’era anche un’intera pagina<br />

dedicata allo sviluppo economico, dove campeggiavano<br />

figurine <strong>del</strong>le prime fabbriche, dei mezzi di trasporto <strong>del</strong><br />

tempo e <strong>del</strong>le fonti energetiche maggiormente in voga. Per i<br />

150 <strong>del</strong>l’Unità al momento non è stata programmata una iniziativa<br />

simile pertanto, durante il convegno organizzato dalla<br />

Fondazione Micheletti, Vittorio Marchis, docente al Politecnico<br />

di Torino, ha provato a immaginare quali volti potrebbero<br />

essere raffigurati sulle figurine che intendessero rievocare l’industrializzazione<br />

<strong>del</strong> nostro Paese. Infatti, come è stato osservato<br />

durante la mattinata di studi da Carlo Giacomo <strong>La</strong>caita,<br />

docente alla Statale di Milano, il Risorgimento non è stato soltanto<br />

quello <strong>del</strong>l’Europa degli Stati liberali, ma “anche quello<br />

<strong>del</strong> processo di industrializzazione”. L’Italia si è modernizzata<br />

sfruttando il confronto tra opinioni, la mobilità <strong>del</strong>le persone,<br />

gli scambi culturali con gli altri Paesi d’Europa. Protagonisti di<br />

questo “fermento culturale”, sono stati dirigenti che hanno<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

<strong>Brescia</strong> <strong>La</strong> relazione di Giuseppe Bertagna<br />

49<br />

Formazione<br />

e lavoro<br />

per lo sviluppo<br />

<strong>La</strong> Fondazione Micheletti, in collaborazione<br />

con Assti e con il Politecnico di Milano, ha<br />

organizzato il convegno “Scienza, tecnica e<br />

industria nei 150 anni di Unità d’Italia”.<br />

In primo piano il rapporto tra scuole e imprese<br />

di Milano) e il Politecnico di Milano<br />

e con il contributo <strong>del</strong>la Fondazione<br />

comunità bresciana ha organizzato nei<br />

giorni scorsi una giornata di studio dedicata<br />

a “Scienza, tecnica e industria<br />

nei 150 anni di Unità d’Italia”.<br />

Duplice a parere degli organizzatori<br />

è stato lo scopo <strong>del</strong> convegno. Da un<br />

lato “dimostrare che l’approccio storico<br />

consente un dialogo fecondo tra<br />

cultura scientifica e cultura umanistica”,<br />

dall’altro “fornire, al mondo <strong>del</strong>la<br />

scuola e alle imprese, materiale e<br />

spunti di riflessione per un rinnovato<br />

incontro tra cultura e industria, indispensabile<br />

per affrontare la globalizzazione<br />

e le nuove sfide imposte dalla<br />

crisi economica”. Per raggiungere questi<br />

obiettivi, il dibattito è stato introdotto<br />

dalla relazione di Giuseppe Bertagna,<br />

docente di Pedagogia all’università<br />

di Bergamo, dedicata al rapporto<br />

tra scuole e imprese. Punto centrale<br />

<strong>del</strong> discorso è stato un nuovo modo di<br />

fare scuola, basato sulla capacità sia<br />

di riflettere sia di elaborare processi e<br />

conseguentemente di creare un dialogo<br />

duraturo tra istituzione scolastica e<br />

mondo imprenditoriale, con quest’ultimo<br />

che deve anzi diventare “una vera e<br />

propria scuola, costituendo una risorsa<br />

formativa su cui puntare”. Secondo<br />

Bertagna la vera sfida consiste perciò<br />

nel “collegare la scuola e l’impresa non<br />

con l’alternanza scuola lavoro, come<br />

fossero cose separate, o con gli stage<br />

nei quali si osserva quello che gli altri<br />

fanno, ma nell’idea di un’impresa come<br />

scuola. A queste condizioni non è<br />

sprecata l’occasione di un apprendistato<br />

formativo”. Citando Rousseau,<br />

il docente ha ribadito come occorra<br />

evitare che i giovani “prima si limitino<br />

a studiare argomenti prettamente teorici,<br />

e successivamente siano gettati<br />

nel mondo <strong>del</strong> lavoro senza la minima<br />

esperienza”. Formazione e lavoro,<br />

dunque, come due facce <strong>del</strong>la stessa<br />

medaglia, che insieme possono contribuire<br />

allo sviluppo <strong>del</strong>la persona.<br />

seguito un percorso formativo di natura politecnica. Nell’album<br />

di figurine immaginario Marchis ha inserito personaggi<br />

che frequentarono il Politecnico di Torino. Primo fra tutti Quintino<br />

Sella, che prima di diventare un economista e ricoprire la<br />

carica di ministro <strong>del</strong>le Finanze, è stato un ingegnere minerario.<br />

Poi a seguire Tommaso Agudio, protagonista <strong>del</strong>la prima<br />

esposizione torinese <strong>del</strong> 1884, importante momento di rinascita<br />

<strong>del</strong> capoluogo piemontese, già da qualche anno non più<br />

Capitale d’Italia. Per finire Marchis ha proposto anche i volti<br />

di Camillo Olivetti, fondatore <strong>del</strong>l’omonima impresa, e Emma<br />

Strada, prima donna laureata in Ingegneria in Italia.<br />

Numerosi sono stati gli scienziati, i tecnici e gli inventori che<br />

hanno contribuito sia all’unificazione sia alla modernizzazione<br />

<strong>del</strong> Paese. Andrea Silvestri, docente al Politecnico di Milano<br />

ha proposto brevi flash su alcuni laureati nell’ateneo milanese<br />

verso la fine <strong>del</strong> XIX secolo o nei primi decenni <strong>del</strong> XX secolo:<br />

Francesco Brioschi, Giuseppe Colombo, Giovanni Battista Pirelli,<br />

Alberto Riva, Ettore Paladini, Giulio Primetti, Carlo Emilio<br />

Gadda, Agostino Rocca, Maria Artini, primo ingegnere elettrotecnico<br />

donna italiano.


50<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Economia e lavoro<br />

Agricoltura Al Centro fiera di Montichiari<br />

<strong>La</strong> Fiera<br />

zootecnica<br />

scalda i motori<br />

<strong>La</strong> manifestazione, che si terrà dall’11 al 13<br />

febbraio, è punto di riferimento <strong>del</strong> comparto<br />

DDall’11<br />

al 13 febbraio, il Centro fiera<br />

<strong>del</strong> Garda ospita la Fiera agricola<br />

zootecnica italiana. Giunta alla sua<br />

83ª edizione, la rassegna che di fatto<br />

inaugura il calendario <strong>del</strong>le manifesaztioni<br />

fieristiche <strong>del</strong> 2011. <strong>La</strong> manifestazione<br />

(forse la più importante<br />

<strong>del</strong> comparto nel panorama nazionale)<br />

proporrà un panorama completo<br />

<strong>del</strong> settore agricolo, con tematiche e<br />

contenuti innovativi ad alto impatto<br />

mediatico, consentendo l’opportunità<br />

di relazione diretta tra produttore/<br />

espositore ed operatore/visitatore, in<br />

di Franco Piovani<br />

un contesto di fiera dinamica e coinvolgente<br />

per l’intero comparto agricolo<br />

e zootecnico nazionale ed internazionale.<br />

Nel programma l’Open Holstein<br />

Show europea dedicata agli allevamenti<br />

di Frisona, organizzata dalle<br />

Associazioni provinciali allevatori di<br />

Verona e <strong>Brescia</strong>, dall’Associazione<br />

nazionale frisona italiana - Anafi, in<br />

collaborazione con il Centro fiera <strong>del</strong><br />

Garda di Montichiari e Veronafiere,<br />

nell’ottica di un’alternanza che vede<br />

negli anni dispari il confronto internazionale<br />

nel <strong>Brescia</strong>no, mentre negli<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

anni pari a Verona. Per gli allevatori<br />

italiani si tratterà di difendere il titolo,<br />

conquistato nel febbraio <strong>del</strong>l’anno<br />

scorso a Fieragricola dall’azienda<br />

agricola Errera Holsteins di Borgoforte,<br />

in provincia di Mantova.<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la Fiera agricola zootecnica<br />

italiana, ampio spazio sarà assicurato<br />

anche ai giovani conduttori<br />

<strong>del</strong>l’Agafi, la sezione appunto junior<br />

<strong>del</strong>l’associazione di razza Frisona. Un<br />

momento importante, che coinvolge<br />

direttamente nella punteggiatura e<br />

nella valutazione degli animali, gli studenti<br />

degli istituti agrari di tutta Italia.<br />

Importanti specifici momenti di valorizzazione<br />

<strong>del</strong>le produzioni made<br />

in Italy, con lo stand e gli animali <strong>del</strong><br />

mondo Aia e Italialleva, chiavi strategiche<br />

per promuovere la filiera<br />

nazionale e al contempo garantire il<br />

<br />

consumatore finale sul fronte <strong>del</strong>la<br />

provenienza. Riflettori accesi anche<br />

sulla suinicoltura, che nel quadrilatero<br />

<strong>Brescia</strong>, Mantova, Cremona e Lodi<br />

ha una punta avanzata per la salumeria<br />

di qualità.<br />

<strong>La</strong> Fiera agricola zootecnica italiana<br />

di Montichiari porta nel cuore <strong>del</strong>la<br />

pianura padana un evento lungo un<br />

intero weekend in grado di catalizzare<br />

l’attenzione <strong>del</strong> comparto primario,<br />

con espositori, convegni ed<br />

eventi legati alla meccanizzazione, la<br />

mangimistica, le agro-energie, i mezzi<br />

tecnici, la veterinaria e la zootecnia<br />

da reddito.<br />

Fra i temi dei convegni gli aspetti <strong>del</strong>la<br />

Pac dopo il 2013, il reddito nelle<br />

stalle da latte, il rilancio <strong>del</strong>la suinicoltura,<br />

le nuove frontiere <strong>del</strong>le energie<br />

rinnovabili.


Sport<br />

redazione@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

<strong>La</strong> grinta di capitan Possanzini<br />

Contro i veneti, il primo di una serie di<br />

scontri diretti da vincere assolutamente per<br />

allontanarsi dal penultimo posto in classifica.<br />

Senza pensare al mercato di riparazione,<br />

piuttosto <strong>del</strong>udente, che si chiuderà lunedì<br />

31. Collegamenti in diretta sulle frequenze di<br />

Radio <strong>Voce</strong> (Fm 88.3-88.5). Nel frattempo<br />

è in arrivo a giugno un francobollo celebrativo<br />

per il Centenario (1911-2011)<br />

CComunque<br />

vada, non sarà un successo.<br />

<strong>La</strong> data ultima di chiusura<br />

<strong>del</strong> mercato di riparazione è fissata<br />

alle 19 di lunedì 31 ma in casa<br />

<strong>Brescia</strong> si registra malumore per<br />

una sessione invernale piuttosto<br />

<strong>del</strong>udente. Anche se Gianluca Nani,<br />

secondo un sondaggio, è stato<br />

eletto secondo miglior direttore<br />

sportivo di tutte le società di calcio<br />

professionistiche. E pensare che<br />

l’inizio, con l’arrivo di <strong>La</strong>nzafame<br />

dopo appena due giorni dall’apertura<br />

dei saldi, sembrava promettente.<br />

Invece no: perfino mister<br />

Beretta ha continuato per tutto il<br />

tempo a sostenere l’efficacia di un<br />

gruppo che, nel caso dovesse restare<br />

lo stesso, ha tutte le carte in<br />

regola per salvarsi senza operare<br />

stravolgimenti. A patto, però, che<br />

venga sfoltita notevolmente la rosa.<br />

E l’ultima settimana <strong>del</strong> mercato<br />

ha messo in secondo piano il<br />

ricordo di un giocatore che se n’è<br />

andato già da nove anni. Stiamo<br />

parlando <strong>del</strong>lo “Sceriffo” Vittorio<br />

Mero. Lo scorso 23 gennaio il pensiero<br />

è andato a lui, a quel terribile<br />

incidente automobilistico <strong>del</strong> 2002<br />

che lo ha strappato al calcio e alla<br />

vita. All’affetto <strong>del</strong>la sua famiglia<br />

e dei suoi cari. Il <strong>Brescia</strong> Calcio<br />

ha ritirato la maglia numero 13 in<br />

suo onore ed ogni anno gli intitola<br />

un torneo riservato alle giovani<br />

promesse. In mezzo a tutto ciò, la<br />

stretta attualità non lascia scampo<br />

alle Rondinelle.<br />

Contro il Chievo Verona (terza giornata<br />

di ritorno, domenica alle 12,30<br />

con collegamenti in diretta sugli<br />

88.3-88.5 di Radio <strong>Voce</strong>) c’è bisogno<br />

di una vittoria pesante. È uno<br />

scontro diretto e in casa c’è da invertire<br />

la rotta negativa <strong>del</strong>la prima<br />

parte di campionato. Il penultimo<br />

posto in classifica, ad una sola lunghezza<br />

dalla zona salvezza, rende<br />

le cose molto più difficili. Anche<br />

perché mercoledì 2 febbraio si va<br />

nella Capitale, sponda Roma, per<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Calcio Un francobollo per il Centenario<br />

Tre punti<br />

per credere<br />

nella salvezza<br />

51<br />

di Alessio Andreoli<br />

quella che è considerata una “missione<br />

impossibile”. Nel giro di un<br />

mese, ci si gioca la permanenza in<br />

serie A. Dopo la Roma, sarà tempo<br />

di ospitare la <strong>La</strong>zio (domenica 13),<br />

trasferta con la rinata Udinese sette<br />

giorni dopo, il Lecce in casa (27<br />

febbraio). Il tutto prima <strong>del</strong> trittico<br />

terribile Napoli-Inter-Juventus.<br />

Pensare ad una partita per volta,<br />

l’obiettivo di Caracciolo e compagni.<br />

E proprio l’Airone, appena cinque<br />

reti all’attivo, è stato al centro<br />

di diverse trattative di mercato con<br />

tanto di pista inglese. Il 31 gennaio<br />

è dietro l’angolo, il tempo stringe<br />

e non lo si può lasciare andare anche<br />

perché in avanti le scelte sono<br />

già state fatte e soprattutto perché<br />

l’emergenza è a centrocampo, non<br />

nel reparto avanzato (seppur si segna<br />

con il contagocce e l’infortunio<br />

di Eder abbia fatto tremare la<br />

dirigenza di via Bazoli). Sotto con<br />

il Chievo, dunque, domenica 30 al<br />

Rigamonti. Il secondo di una serie<br />

di scontri diretti che vanno sportivamente<br />

“rivendicati”. Non ci sarà<br />

Sereni fra i pali; piena fiducia ad<br />

Arcari, giocatore che lo scorso anno<br />

proprio nella seconda parte di<br />

campionato è stato fra gli artefici<br />

<strong>del</strong> ritorno in serie A. Mancherà<br />

Berardi, fermato per un turno dal<br />

giudice sportivo (al suo posto potrebbe<br />

rivedersi Zambelli). A proposito<br />

di rientri, Bega ha scontato<br />

il turno di squalifica così come<br />

Diamanti. Su quest’ultimo – però<br />

– pesa il forte attacco influenzale<br />

che lo ha colpito. Febbre smaltita<br />

da Zoboli e Vass, per il resto tutto<br />

da copione con il reparto avanzato<br />

che dovrebbe riproporre la coppia<br />

Possanzini-<strong>La</strong>nzafame al fianco di<br />

Caracciolo.<br />

Infine i festeggimanti per il Centenario<br />

(1911-2011): l’Azienda Filatelica<br />

di Stato di San Marino ha<br />

anuunciato l’emissione di un francobollo<br />

celebrativo a partire da<br />

giugno.


52<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011 Sport<br />

Atletica<br />

Protagonista un imprenditore di Gussago<br />

Dieci maratone<br />

no-stop<br />

nel deserto<br />

Stefano Miglietti tenterà l’impresa: ha scelto<br />

le sabbie <strong>del</strong>l’Egitto (tra il Deserto bianco e il<br />

Gran mare di sabbia) per migliorare il record<br />

PPer<br />

gli amici è soprannominato “il<br />

Miglio”. Stefano Miglietti, bresciano<br />

di Gussago, è pronto a una nuova impresa:<br />

correre 10 maratone, senza fermarsi,<br />

tra il Deserto bianco egiziano e<br />

il Gran Mare di Sabbia. Quest’ultimo<br />

è già stato attraversato in solitaria da<br />

Stefano nel gennaio <strong>del</strong> 2006. Ben 421<br />

i km che l’atleta franciacortino – classe<br />

1967 – dovrà percorrere su terreno<br />

sabbioso cercando di coprire questa<br />

distanza nel minor tempo possibile.<br />

Padre di tre figli, lavora come imprenditore<br />

da quando ha 23 anni. <strong>La</strong>sciato<br />

il tennis si dedica al rugby. L’amore per<br />

la natura lo porta poi a scegliere l’alpinismo<br />

e lo sci-alpinismo, lo sport che<br />

più racchiude in sé le caratteristiche<br />

che lo interessano e lo stimolano. Scala<br />

buona parte dei 4000 metri <strong>del</strong>le Alpi<br />

italiane e svizzere. Nel 2003 partecipa<br />

alla manifestazione “Susitna 100”, nota<br />

gara podistica che si tiene a febbraio<br />

di Mario Ricci<br />

in Alaska e che copre un itinerario di<br />

160 km tra i ghiacci. Qui si qualifica<br />

al quinto posto. Nel 2003 fonda l’Associazione<br />

“Avventurando” per condividere<br />

la passione per l’avventura e<br />

la natura insieme ad alcuni strettissimi<br />

amici. Nel febbraio 2005 partecipa<br />

alla competizione Yukon Artic Ultra,<br />

corsa in mezzo ai ghiacci <strong>del</strong> Canada,<br />

vincendola. A gennaio 2006 attraversa<br />

il deserto egiziano Gran mare di sabbia<br />

in completa autosufficienza. Per realizzare<br />

questa avventura Stefano si è<br />

trainato per tutto il deserto uno speciale<br />

carrettino con ruote, contenente<br />

scorte di acqua, cibo e attrezzature di<br />

sopravvivenza. A oggi nessun uomo ha<br />

mai attraversato un deserto di sabbia<br />

così esteso in questo modo. A dicembre,<br />

poi, attraversa il deserto egiziano<br />

“Gilf Kebir” percorrendo un tragitto<br />

di 340 km in soli tre giorni e cinque<br />

ore ad una velocità media oraria di 9<br />

Al centro, Stefano Miglietti<br />

km/h. A febbraio 2007 vince insieme<br />

all’amico Ghidoni l’edizione 2007 <strong>del</strong>la<br />

Yukon Arctic Ultra e stabilendo il<br />

record assoluto <strong>del</strong>la gara. In soli cinque<br />

giorni e sei ore, hanno percorso<br />

insieme l’intero tragitto <strong>del</strong>la categoria<br />

“300 miglia” in condizioni ambientali<br />

veramente avverse e trainandosi una<br />

slitta <strong>del</strong> peso di 20 km. Il termometro<br />

in quei giorni ha registrato spesso<br />

temperature di 40 gradi sotto zero. A<br />

settembre 2008 attraversa in solitaria il<br />

deserto egiziano detto “Kharafish” che<br />

divide l’oasi di Farafra dall’oasi di Dakhla.<br />

Un terreno di sola sabbia e dune,<br />

mai attraversato da nessuno a piedi. Il<br />

Kharafish è il quinto deserto attraversato<br />

a piedi da Stefano. Questa volta<br />

l’attraversata è avvenuta in velocità,<br />

riposandosi il meno possibile e marciando<br />

anche di notte. L’obiettivo di<br />

Stefano Miglietti è di portare a termine<br />

questa impresa, cercando di stare al di<br />

sotto <strong>del</strong> suo record attuale di 72 ore.<br />

<strong>La</strong> maratona no-stop verrà effettuata<br />

nel corso di quest’ultima settimana di<br />

gennaio. <strong>La</strong> partenza da <strong>Brescia</strong>, con<br />

destinazione Egitto, è avvenuta giovedì<br />

27, mentre il rientro è previsto per<br />

il 3 febbraio.<br />

Pallanuoto Brixia<br />

In Coppa<br />

per brindare<br />

Brixia Leonessa torna in vasca<br />

mercoledì 2 febbraio per la<br />

gara di ritorno dei quarti di<br />

finale <strong>del</strong>la Coppa Len. Grazie<br />

alla sconfitta di misura in<br />

occasione <strong>del</strong>la gara d’andata<br />

(7-6), le calottine biancoazzurre<br />

inseguono il passaggio<br />

<strong>del</strong> turno al PalaSystema<br />

contro il Marsiglia.<br />

Fischio d’inizio alle ore 20<br />

(l’ingresso nell’impianto di<br />

via Rodi è gratuito). Alla Brixia<br />

basterà vincere con due<br />

gol di scarto per accedere alle<br />

semifinali <strong>del</strong> torneo vinto<br />

in precedenza nel 2002, 2003<br />

e 2006. Assente il solo Rath,<br />

per il resto tutti recuperati<br />

da influenze e acciacchi vari.<br />

Questi gli altri incontri in<br />

programma (fra parentesi i<br />

risultati <strong>del</strong>l’andata): Atene-<br />

Koper (8-12), Oradea-Honved<br />

(9-12) e Budapest-Savona (10-<br />

5). (al.an.)


LA VOCE DEL POPOLO<br />

Centro Sportivo Italiano 28 GENNAIO 2011 53<br />

Desenzano Ciclismo e calcio<br />

<strong>La</strong> Coppa<br />

di Sant’Angela<br />

di Michele <strong>Brescia</strong>ni<br />

Sta diventando una classica <strong>del</strong> mese di gennaio la<br />

coppa Sant’Angela Merici, organizzata nelle vicinanze<br />

<strong>del</strong>la festa patronale di Desenzano dall’Uso Duomo<br />

in collaborazione con il Csi <strong>Brescia</strong>. Ciclismo,<br />

calcio giovanile e calcio femminile hanno animato<br />

il fine settimana <strong>del</strong> basso Garda. Le due ruote hanno<br />

affrontato un tracciato bello dal punto di vista<br />

tecnico e paesaggistico, disegnato anche quest’anno<br />

da Egidio Vertua, che si snoda per 6,3 km tra i<br />

colli Reciago e Pusonaro e le paludi <strong>del</strong> Vallio, nei<br />

pressi <strong>del</strong>l’ospedale <strong>del</strong>la cittadina gardesana. Ben<br />

117 i corridori al via, in aumento rispetto allo scorso<br />

anno anche perché la giornata è stata veramente<br />

splendida, con un sole di quelli che non si vedevano<br />

da qualche tempo. <strong>La</strong> corsa non ha avuto storia:<br />

anche quest’anno Fabio Pasquali (M1, Nuova Pata<br />

Team Arka) ha conquistato il trofeo facendo il vuoto<br />

sin dalle fasi iniziali, nonostante un tentativo di<br />

resistenza di Bazzani (Zaina Club) il quale si è però<br />

dovuto arrendere all’allungo <strong>del</strong>l’avversario sulle<br />

strade <strong>del</strong> Mericianum. Questi i rilievi al passaggio<br />

di località Ca’ <strong>del</strong> Diaol, nel punto più elevato <strong>del</strong><br />

circuito: al primo giro Pasquali e Bazzani sono tran-<br />

Calcio giovanile, basket e sci<br />

In campo a Bovezzo<br />

Sabato 22 gennaio è iniziato l’VIII torneo indoor di<br />

calcio giovanile che animerà l’oratorio e il palazzetto<br />

<strong>del</strong>lo sport di Bovezzo fino a domenica 30 gennaio.<br />

In campo 30 formazioni di bambini suddivise in 4 tornei<br />

per anno di nascita (dal 2000 al 2003). Oltre alla<br />

competizione c’è stato spazio per la riflessione. Dopo<br />

l’incontro che ha visto il giocatore <strong>del</strong> <strong>Brescia</strong> Marco<br />

Zambelli raccontare il suo percorso dall’oratorio alla<br />

serie A ad adolescenti e giovani, questa sera sarà la<br />

volta di don Elio Cesari – <strong>del</strong>egato per la pastorale giovanile<br />

dei Salesiani <strong>del</strong> nord Italia – che incontrerà genitori<br />

e collaboratori <strong>del</strong>l’oratorio parlando <strong>del</strong>l’oratorio<br />

come di una realtà di oggi e una scommessa<br />

per domani. <strong>La</strong> manifestazione offre spunti in grado<br />

di far respirare il vero profumo <strong>del</strong>lo sport. Il ricavato<br />

sitati insieme con un distacco di circa 20’’ sulla coppia<br />

di inseguitori Fappani – Colombo. Al secondo<br />

giro il distacco tra il primo ed il secondo diventa di<br />

quasi mezzo minuto, con gli inseguitori a rosicchiare<br />

qualcosa su Bazzani e al terzo passaggio il ritardo<br />

degli inseguitori sull’uomo in fuga supera il minuto.<br />

Oltre al ciclismo, come detto, hanno arricchito la<br />

festa patronale di Desenzano due tornei riservati<br />

al calcio giovanile e femminile. Il XXX torneo Ato<br />

Gas ha visto competere le squadre <strong>del</strong>la categoria<br />

Top Junior <strong>del</strong> calcio a 7. A conquistare il trofeo è<br />

stato il Ponte san Marco, che ha battuto in finale i<br />

padroni di casa <strong>del</strong> Duomo per 2-0 (Plebani e Nika<br />

i marcatori). Al terzo posto si è classificato il Rivoltella,<br />

vincitore <strong>del</strong>la finalina sul Castelmella. Capocannonieri<br />

<strong>del</strong> torneo, ex-aequo, Scalvini <strong>del</strong> Rivoltella<br />

e Baronio <strong>del</strong> Castelmella. Il torneo femminile<br />

ha registrato le partecipazioni di Duomo, Novagli,<br />

Prevalle e San Francesco. Proprio quest’ultimo si<br />

è aggiudicato il successo battendo le desenzanesi<br />

nella finale per 4-1, con la tripletta <strong>del</strong>la Germani.<br />

In casa San Francesco è andato anche il premio<br />

<strong>del</strong> capocannoniere, con Bellandi autrice di cinque<br />

reti nel corso <strong>del</strong>la manifestazione. Al terzo posto<br />

sono arrivate le ragazze <strong>del</strong> Prevalle, impostesi su<br />

Novagli per 3-0.<br />

<strong>del</strong> torneo “Una squadra per la vita” sarà devoluto<br />

all’Abe, associazione che aiuta i bambini emopatici.<br />

Basket. <strong>La</strong> prima gara <strong>del</strong> girone di ritorno dà il via<br />

alla fuga verso le finali provinciali. Nel girone arancione<br />

Team 87 difende il primato dilagando a Monticelli<br />

Brusati (91-52). Mascalzoni Sebini tengono il passo<br />

<strong>del</strong>la capolista imponendosi sui Jackals 95-56, mentre<br />

Torbole rafforza la sua posizione sul terzo gradino<br />

<strong>del</strong> podio espugnando Ome con un 59-41. In questa<br />

giornata la sfida più equilibrata è stata Volta-Virtus,<br />

vinta dai mantovani 60 a 54. Nel girone blu la capolista<br />

Basket Pallata deve sudare parecchio per avere<br />

la meglio sui Senior (61-57). I Panthers passeggiano<br />

contro Bovezzo (72-56), New Basket si schioda dall’ultimo<br />

posto e agguanta Botticino (67-56), mentre Smv<br />

Ginnastica artistica<br />

e judo sugli scudi<br />

Sarà un fine settimana importante quello<br />

che si apprestano a vivere gli atleti di judo<br />

e ginnastica artistica, pronti a dare il meglio<br />

per scalare i podi provinciali.<br />

I judoka calcheranno il tatami a partire dalle<br />

9.30 di domenica al palazzetto comunale di<br />

Ronca<strong>del</strong>le in occasione <strong>del</strong>la seconda gara<br />

provinciale targata Csi. I primi a cimentarsi<br />

negli incontri in Ne Waza (lotta a terra) saranno<br />

ragazzi e fanciulli (9.30), bambini di<br />

5 anni (10.30) e bambini (11). Solo gli esordienti<br />

(sul tatami dalle 12) combatteranno<br />

in Taci Waza (lotta in piedi).<br />

I ginnasti si esibiranno davanti ai giudici<br />

arancioblu in corpo libero, trave e volteggio<br />

a partire da sabato. Ad aprire la due giorni<br />

<strong>del</strong>la seconda gara provinciale saranno<br />

pulcine, lupette e tigrotte junior e large,<br />

in gara dalle 15.15. Due ore più tardi sarà<br />

la volta di allieve e ragazze large. Domenica<br />

mattina largo a ragazze, junior e maschi<br />

medium alle 9.15, seguiti alle 11 dalle<br />

allieve medium e alle 13.20 dalle tigrotte<br />

medium. Chiuderanno il sipario sull’evento<br />

pulcine e lupette medium alle 16.10. Il<br />

calendario stagionale <strong>del</strong>la ginnastica artistica<br />

vivrà la sua tappa successiva il 19 e 20<br />

febbraio a Canneto sull’Oglio in occasione<br />

<strong>del</strong>la prima prova regionale. <strong>La</strong> seconda, invece,<br />

sarà in terra bresciana – a Gottolengo<br />

– il 9 e 10 aprile. Maggio, invece, sarà il<br />

mese <strong>del</strong> trofeo Planet Gym, in programma<br />

domenica 22 a Pavone Mella, poi largo al<br />

Gran premio nazionale di Lignano Sabbiadoro<br />

dal 9 al 13 giugno.<br />

cade sotto i colpi <strong>del</strong> S. Luigi Gonzaga: finisce 64-73.<br />

Sci. 120 atleti hanno preso parte allo slalom gigante di<br />

Montecampione. A stabilire il miglior tempo assoluto<br />

è stato Maxime Mazzola (Pol. Grignaghe). Il maggior<br />

numero di vittorie individuali premia lo Sci Cai Edolo,<br />

mentre lo Sci Club Pisogne si è confermato primo nella<br />

graduatoria di società. Conferma il primo posto nella<br />

categoria adulti il portabandiera <strong>del</strong> Montorfano Ski<br />

Team Simone Bignotti. <strong>La</strong> compagine bresciana sorride<br />

anche con Veronica Loda, bronzo nelle senior femminili.<br />

<strong>La</strong> terza prova sarà domenica al Passo <strong>del</strong> Tonale.<br />

Formazione. Il 19 e 20 febbraio Coverciano ospita un<br />

master dedicato all’organizzazione <strong>del</strong> sistema sportivo<br />

italiano. Sono cento i posti disponibili per i dirigenti.<br />

Per informazioni www.csi-net.it.


54<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

Condannare il peccato,<br />

non il peccatore<br />

Egr. direttore,<br />

i fatti politici degli ultimi tempi inducono<br />

ad interrogarsi, in modo sempre<br />

più stringente, su quale sia il modo di<br />

atteggiarsi al loro cospetto. Scandalizzarsi<br />

o provare compassione? Credo<br />

che i fatti personali che riguardano<br />

direttamente un uomo che è anche il<br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio (e che perciò<br />

stesso sono fatti “politici”) ci inducano<br />

a riflettere aldilà e oltre le reazioni<br />

di “pancia” di cui l’etere è colmo e<br />

che altro non fanno che colludere colpevolmente<br />

con coloro che “alla pancia”<br />

da sempre parlano. Collusione<br />

che finisce per lasciar terminare ogni<br />

ragionamento con vissuti, più o meno<br />

espressi, <strong>del</strong> tipo “così fan tutti”, “non<br />

si salva più nessuno”, “non esiste la<br />

verità”, “dove andremo a finire”. Condannare<br />

o scandalizzarsi, dunque? Oso<br />

dire che nessuno dei due è un comportamento<br />

cristianamente accettabile.<br />

Ed entrambi sono diversissimi dall’indignarsi.<br />

Colui che condanna e si scandalizza<br />

immette nell’azione un tale pathos<br />

personalizzante che finisce per diventare<br />

una competizione nella quale<br />

colui che condanna ritiene se stesso<br />

migliore <strong>del</strong> condannato. In questo<br />

modo, si riproduce in sedicesimo da<br />

un lato la competizione tra i discepoli<br />

di Gesù su “chi è il migliore”, dall’altro<br />

si incorre inevitabilmente nel peccato<br />

“<strong>del</strong>la trave e <strong>del</strong>la pagliuzza” evange-<br />

Omnibus<br />

liche. Nel novero, giusto per guardare<br />

la mia, di trave, mi ci metto anch’io, a<br />

iniziare da tutte le volte che “mi sono<br />

sfuggite” battute o battutine di chiaro<br />

stampo maschilista, più o meno velatamente<br />

irridenti al genere femminile.<br />

Dunque, come posso “permettermi”<br />

di esprimermi in merito, io che<br />

per primo sono un peccatore? Ecco,<br />

credo che qui intervenga l’indignazione,<br />

che a mio avviso è parente stretta<br />

<strong>del</strong>la “compassione”. Rilevo la necessità<br />

non tanto che si parta all’attacco<br />

di un uomo che evidentemente non sta<br />

bene, in primis con se stesso. E occorrerebbe<br />

che, in positivo, si parlasse di<br />

“indignazione” verso mo<strong>del</strong>li di riferimento<br />

che vanno incistandosi e che<br />

occorre riconoscere nel loro pervasivo<br />

nuocere a tutta l’umanità, peraltro<br />

“redenta”. Così, una volta riconosciuto<br />

obiettivamente il pericolo, combattere<br />

con la positività <strong>del</strong> proprio operare.<br />

Parlo nel concreto degli atteggiamenti<br />

e dei comportamenti di famiglie e di<br />

comunità che si attrezzino meglio per<br />

trascorrere il tempo <strong>del</strong>la vita comune<br />

cercando di stimolare al loro interno<br />

il confronto, l’armonia; immagino<br />

giornate che contengano in sé l’idea di<br />

una temporalità amorosa come dono<br />

di Dio, che si contrapponga a un’idea<br />

<strong>del</strong> tempo che scorre sempre uguale<br />

a se stesso, come fosse un contenitore<br />

da riempire angosciati dalla paura<br />

<strong>del</strong> vuoto (<strong>del</strong>la morte?). I cristiani sono<br />

chiamati a vagheggiare qualcosa di<br />

ben più profondo e di meno contingen-<br />

Avvenimenti<br />

28 gennaio 1949<br />

A seguito <strong>del</strong> Congresso <strong>del</strong>l’Aja viene<br />

costituito il Consiglio d’Europa con sede<br />

a Strasburgo<br />

Le ricette <strong>del</strong>la settimana<br />

Acciughe al forno<br />

Ingredienti: 800 grammi di acciughe, 3 spicchi di aglio, 4 cipolle<br />

rosse di Tropea, 5 filetti d’acciughe sott’olio, pangrattato, prezzemolo,<br />

basilico, 60 grammi di burro, olio extravergine d’oliva,<br />

sale, pepe.<br />

Preparazione: Mondare e lavare le acciughe. Preparare un soffritto<br />

con olio e burro, e un trito di cipolle, aglio, prezzemolo e<br />

basilico. In una pirofila, alternare uno strato di acciughe e uno<br />

di soffritto, fino a esaurimento degli ingredienti. Finire con uno<br />

strato di acciughe, coprire di pangrattato. Condire con olio e<br />

infornare per circa mezz’ora in forno preriscaldato a 180 gradi.<br />

Cara <strong>Voce</strong><br />

direttore@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità<br />

dei firmatari <strong>del</strong>le lettere. Nelle lettere è necessario indicare in<br />

modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive<br />

per renderne possibile l’identificazione. <strong>La</strong> redazione si riserva il diritto di sintetizzare,<br />

senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo<br />

2.500 battute). <strong>La</strong> pubblicazione di una lettera non implica la condivisione <strong>del</strong><br />

suo contenuto da parte <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> giornale. Non saranno pubblicate<br />

lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”,<br />

via Callegari, 6 - 25121 <strong>Brescia</strong> o via mail a direttore@lavoce<strong>del</strong>popolo.it.<br />

te <strong>del</strong> reclamare “elezioni subito!”. Siamo<br />

chiamati alla “vera rivoluzione” (la<br />

conversione) che sta alle elezioni come<br />

il farmaco salvavita al sintomatico.<br />

Auspico, per concludere, che aldilà dei<br />

risvolti politico/partitici che verranno<br />

e verso i quali occorrerà prendere una<br />

posizione attiva, i presunti comportamenti<br />

<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio mi<br />

inducano, ogni giorno, a vigilare sulla<br />

mia personale quota di solitudine affettiva,<br />

quella che potrebbe indurmi a<br />

considerare il femminile come sem-<br />

29 gennaio 1916<br />

Durante la Prima guerra mondiale Parigi<br />

viene bombardata dagli zeppelin tedeschi<br />

per la prima volta<br />

Baccalà alla panna<br />

plice appendice o propaggine e non<br />

invece a prenderne consapevolezza<br />

in qualità di “compagna” e di “aiuto”.<br />

Come dire, che c’è da far voti perché,<br />

dentro ognuno di noi, eros non arrivi<br />

a prevaricare, pervertendolo, agape.<br />

Questo è anche l’augurio che mi<br />

sento, fraternamente, di rivolgere al<br />

nostro Presidente <strong>del</strong> Consiglio: che<br />

l’illuminazione <strong>del</strong>la Grazia gli consenta<br />

di uscire da quella che ha tutti i<br />

connotati di una mortifera solitudine.<br />

Giammaria Manerba<br />

30 gennaio 1948<br />

Muore, per mano di un fanatico indù,<br />

Gandhi, il “Mahatma”, teorico <strong>del</strong>la non<br />

violenza e protagonista <strong>del</strong>la lotta per<br />

l’indipendenza <strong>del</strong>l’India<br />

Ingredienti: 600 grammi di baccalà ammollato, farina, mezza<br />

cipolla, 50 cl di latte, 25 cl di panna liquida, prezzemolo, burro,<br />

olio extravergine d’oliva, sale.<br />

Preparazione: Diliscare il baccalà, farlo a pezzi regolari e friggerlo<br />

velocemente, infarinato, in olio bollente. Scolarlo e metterlo<br />

in una pirofila unta di burro. Soffriggere la cipolla tritata<br />

in 25 g di burro, bagnatela col latte e farla bollire moderatamente<br />

10 minuti. Versare il prezzemolo tritato sul baccalà, insieme<br />

alla cipolla. Cuocere in forno caldo a 200 gradi circa 40<br />

minuti. Bagnarlo con la panna a metà cottura e servire caldo.


Sorpresa e stupore<br />

Egr. direttore,<br />

credo che tanti come me siano rimasti<br />

“di stucco” per la dedica <strong>del</strong>l’intera<br />

copertina al Presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />

proprio mentre si accavallano notizie<br />

sconcertanti sulla sua vita privata. Capisco<br />

che “<strong>Voce</strong>” va messa in stampa a<br />

metà settimana quando e card. Bertone<br />

e Papa non avevano ancora espresso<br />

con linguaggio diplomatico il loro<br />

richiamo. Non si tratta di divisioni tra<br />

sinistra e destra; si tratta solo di non<br />

aiutare i lettori a vedersi proposto come<br />

campione una persona che è andata<br />

oltre la “moralità comune”: ossia<br />

un nucleo condiviso di forme di rispetto<br />

per sé e per gli altri. Trattandosi poi<br />

di un Capo di governo credo che il suo<br />

comportamento abbia un riscontro negativo<br />

anche sulla nazione intera. Con<br />

questo messaggio – una copertina è un<br />

messaggio più forte <strong>del</strong>l’articolo che lo<br />

segue – credo davvero che confonda le<br />

idee a molti affezionati lettori di “<strong>Voce</strong>”<br />

come me. In fondo ci stiamo chiedendo<br />

storditi perché non si è reso disponibile<br />

a difendersi in tribunale.<br />

Angelo Chiappa<br />

Difendere la vita, sempre<br />

Egr. direttore,<br />

tutti si sono (giustamente) rallegrati<br />

<strong>del</strong>la fresca notizia che la ditta farmaceutica<br />

italiana da cui viene sintetizzato<br />

il Pentothal (la sostanza usata, in com-<br />

31 gennaio 1953<br />

In Olanda e in Belgio un imponente muro<br />

d’acqua si abbatte sulle dighe allagando il<br />

territorio e causando 1800 morti<br />

binazione con altre due, per l’iniezione<br />

letale sui condannati a morte nelle carceri<br />

americane) smetterà di produrlo,<br />

provocando di fatto (almeno per parecchio<br />

tempo) la sospensione di tutte<br />

le esecuzioni in programma negli Usa.<br />

Ma i paladini <strong>del</strong>le meritorie campagne<br />

contro la pena di morte, scenderanno in<br />

campo con lo stesso zelo per chiedere<br />

ad altre case farmaceutiche di smettere<br />

di produrre la Ru486 e tutti gli altri farmaci<br />

usati per gli aborti volontari, che<br />

non sono altro che pure e semplici esecuzioni<br />

capitali di innocenti?<br />

Adriana Pozzi<br />

<strong>La</strong> piaga <strong>del</strong>la lebbra<br />

L’esperto risponde a cura <strong>del</strong>le Acli <strong>Brescia</strong>ne<br />

Egr. direttore,<br />

domenica 30 gennaio si ripete l’annuale<br />

appuntamento che ha lo scopo di evidenziare<br />

le difficili condizioni dei malati<br />

di lebbra ed è quindi necessario sensibilizzare<br />

le nostre coscienze per modificare<br />

le scelte di vita di ogni giorno<br />

secondo le esigenze <strong>del</strong> Vangelo. Come<br />

sappiamo, la lebbra è una malattia odiosa<br />

perché nasce dalla povertà e dal facile<br />

contagio, sfigura l’integrità <strong>del</strong> corpo,<br />

provocando fortissimi dolori. Oltre alla<br />

sofferenza fisica, questi malati, soffrono<br />

anche l’emarginazione <strong>del</strong>la società.<br />

I lebbrosi nel mondo superano i 10<br />

milioni. Da diversi anni questo numero<br />

rimane pressoché invariato perché le<br />

circa 250mila guarigioni nell’arco di un<br />

anno, equivalgono ai nuovi contagiati.<br />

Di fronte a questi dati, viene spontaneo<br />

1° febbraio 1896<br />

A Torino viene rappresentata per la prima<br />

volta “<strong>La</strong> Bohème” di Giacomo Puccini<br />

D.: Sono un insegnante e andrò in pensione dal prossimo settembre, ho già presentato<br />

domanda di pensione ed ho anche rassegnato le dimissioni. <strong>La</strong> segreteria<br />

<strong>del</strong>la mia scuola, però, mi dice che devo confermarle con una nuova procedura informatica.<br />

Volevo sapere come dovevo comportarmi.<br />

R.: In effetti, in base al D. M. n. 99 <strong>del</strong> 28.12.2010 e alla Circolare Ministeriale n.<br />

100 <strong>del</strong> 29.12.2010, pur avendo già rassegnato le dimissioni è necessario che le confermi<br />

entro l’11 febbraio tramite la procedura web Polis disponibile sul sito internet<br />

www.istruzione.it, dopo aver provveduto a dotarsi <strong>del</strong>la casella di posta elettronica<br />

istituzionale – con dominio “istruzione.it” – <strong>del</strong>la relativa password e <strong>del</strong><br />

codice personale definitivo.<br />

porsi la domanda: cosa possiamo fare<br />

per sconfiggere questa grave malattia?<br />

Per rispondere a questo interrogativo ci<br />

viene in aiuto San Paolo facendoci riflettere<br />

su questa frase: “È indegno partecipare<br />

alla Messa e rimanere indifferenti<br />

verso i fratelli che soffrono”. Se questa<br />

esortazione di San Paolo venisse accolta<br />

da tutti quelli che partecipano all’Eucaristia,<br />

la lebbra avrebbe gli anni contati,<br />

e noi qualche responsabilità in meno.<br />

Gianfranco Bertoglio<br />

Una beatificazione attesa<br />

Egr. direttore,<br />

quando ho appreso la notizia <strong>del</strong>la beatificazione<br />

di Giovanni Paolo II, mi sono<br />

rallegrato. Con la sua decisione Benedetto<br />

XVI, che non ha mai mostrato<br />

dubbi sulla santità <strong>del</strong> predecessore,<br />

<strong>del</strong> quale fu per oltre un ventennio fe<strong>del</strong>e<br />

e prezioso collaboratore, ratifica<br />

quello slogan che gruppi ben organizzati<br />

di fe<strong>del</strong>i lanciarono il giorno dei<br />

funerali di Wojtyla: “Santo subito”. In<br />

effetti la grande impressione che fece<br />

la morte <strong>del</strong> Pontefice, e l’ininterrotto<br />

pellegrinaggio alla sua tomba, mostrano<br />

come esista e sia diffusa la sua fama<br />

di santità. Non vorrei, però, che si creassero<br />

dei confronti tra i vari Pontificati,<br />

in quanto ogni Papa va riletto alla luce<br />

<strong>del</strong> contesto storico in cui è vissuto.<br />

Certo di Giovanni Paolo II mi ricorderò<br />

la sua spiritualità e il suo straordinario<br />

esempio di accettazione <strong>del</strong> dolore.<br />

Lettera firmata<br />

2 febbraio 1943<br />

Con la resa <strong>del</strong>la VI armata <strong>del</strong> feldmaresciallo<br />

Friedrich Paulus ha termine la battaglia<br />

di Stalingrado<br />

<br />

Spettacolo con “<strong>Voce</strong>”<br />

Vinci due biglietti per “Certe notti”<br />

con Aterballetto, lo show con<br />

le canzoni di Ligabue il 5 febbraio<br />

alle 21 al Pala<strong>Brescia</strong>. Vinci anche<br />

due biglietti per il musical “Il libro<br />

<strong>del</strong>la giungla” promosso da Faustini<br />

al Pala<strong>Brescia</strong> il 6 febbraio alle<br />

16. Spedisci il tagliando entro il<br />

28 gennaio a “Spettacolo con ‘<strong>Voce</strong>’”<br />

presso “<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong> <strong>Popolo</strong>”<br />

in via Callegari 6, 25121, <strong>Brescia</strong>.<br />

Cristian Vedovello e Vanessa Beretta<br />

hanno vinto i biglietti per<br />

“80 voglia di ‘80”.<br />

“Certe notti”<br />

“Il libro <strong>del</strong>la giungla”<br />

Nome<br />

Cognome<br />

Telefono<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

IN COLLABORAZIONE CON:<br />

VOCESAS<br />

3 febbraio 1957<br />

Prende avvio sulla rete Rai Programma<br />

Nazionale il contenitore “Carosello”<br />

Auguri<br />

Ospitaletto<br />

95 anni per Paola<br />

Il 24 gennaio Paola Gazzoli vedova<br />

Bergomi ha compiuto 95 anni. Storica<br />

abbonata di “<strong>Voce</strong>”, legge ancora<br />

abitualmente il settimanale. È stata<br />

festeggiata dal fratello, dalla sorella<br />

e dalle rispettive famiglie (figli, nuore,<br />

generi, nipoti e pronipoti). Anche<br />

la redazione si unisce agli auguri per<br />

il traguardo raggiunto.<br />

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