27.05.2013 Views

Liberamente Cassola

Liberamente Cassola

Liberamente Cassola

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

s<br />

Anno II - N. 3<br />

Settembre 2006<br />

Autorizzazione n. 1142 del 27/09/05<br />

Tribunale di Bassano del Grappa (VI)<br />

Parliamo della nuova strada<br />

di collegamento tra la rotonda<br />

di via Bassanese e lo svincolo<br />

di via Nardi. E’ aperta provvisoriamente<br />

(lo testimoniano il pessimo<br />

manto stradale e la segnaletica<br />

orizzontale gialla) e fino<br />

a questo momento è servita per<br />

l’accesso al nuovo ipermercato.<br />

Come si vede, la nuova strada<br />

costeggia la Nuova Gasparona<br />

(detta superstrada) ad un livello<br />

più basso, ed è qui che si ferma<br />

la nostra attenzione. Qualcuno<br />

ha provato a percorrere questa<br />

strada in direzione nord, magari<br />

in bicicletta o a piedi? Non<br />

deve certo mancare il coraggio<br />

quando si vedono passare sopra<br />

la nostra testa colonne di camion<br />

e automobili a velocità sostenuta<br />

senza una minima protezione.<br />

Non è raro vedere lungo la superstrada<br />

i resti di pneumatici di<br />

qualche mezzo pesante che ha<br />

forato; e se questo dovesse suc-<br />

LIBERAmente<br />

Periodico di informazione fondato nel 2005<br />

Direttore Responsabile: Giovanni Marchiorello<br />

cedere proprio lì, scendendo dal<br />

cavalcavia sopra la statale 248 e<br />

si perdesse il controllo del mezzo<br />

questo salterebbe sulla strada<br />

di sotto!!<br />

I lavori non saranno ancora<br />

finiti, d’accordo, ma era necessario,<br />

prima dell’apertura della<br />

bretella, che fosse messo in sicurezza<br />

il ciglio della superstrada.<br />

Drago<br />

<strong>Cassola</strong><br />

www.liberamentecassola.it<br />

Non soffiar sulle ceneri Arriva la piscina<br />

Un anno è trascorso dall’uscita<br />

del primo numero di questo giornale.<br />

Il nostro intento era, ed è,<br />

far conoscere di più la nostra città<br />

e molti sono stati gli articoli che<br />

hanno messo al corrente sulle attività<br />

in corso e confrontato la rispondenza<br />

o meno fra le notizie,<br />

le attività dell’amministrazione e<br />

l’effettiva situazione sul territorio.<br />

Abbiamo portato a conoscenza<br />

realtà tenute sotto tono o non conosciute<br />

dalla maggior parte dei<br />

cittadini (ADSL, antenne, discarica<br />

GIE, ETrA, costi piazze,...).<br />

E’ stata data ospitalità a chiunque<br />

avesse qualcosa di interesse pubblico<br />

da comunicare chiedendo<br />

solo di essere equilibrati nell’esposizione.<br />

Il raggiungimento delle finalità<br />

prospettate (conoscenza del luogo<br />

abitato, esigenze della gente,<br />

esigenze del territorio) è frutto di<br />

ricerca e un cammino impegnativo,<br />

ma il traguardo sarà certo se<br />

la meta del bene comune sarà stato<br />

per tutti un impegno costante. I<br />

problemi non mancano e le proposte<br />

dovranno essere sempre disinteressate<br />

e obiettive. Informare<br />

sul processo di sviluppo e formazione<br />

della nostra città è lealtà nei<br />

confronti della comunità. Fare un<br />

giornale di provocazione faziosa o<br />

puramente di parte esulava ed esula<br />

dalle nostre finalità, dalla correttezza<br />

e dall’onestà intellettuale<br />

che ci sforziamo di perseguire. Il<br />

successo costa tempo, determinazione<br />

e fatica. Il successo non ci<br />

viene incontro: dobbiamo andare a<br />

cercarlo, il che vuol dire esporsi.<br />

Impareremo a crescere se saremo<br />

aperti a ciò che accade intorno a<br />

noi, ascolteremo gli insegnamenti<br />

da qualunque parte essi arrivino e<br />

faremo attenzione alle lezioni della<br />

vita.<br />

ora serve ancora un altro passo<br />

verso la conquista di quella conoscenza<br />

che ci fa sentire liberi e<br />

amici: la partecipazione diretta attraverso<br />

interventi nel giornale, nel<br />

sito e negli incontri dell’associazione.<br />

Quello sarà il termometro<br />

del nostro successo nella realizzazione<br />

di una democrazia diretta e<br />

partecipata. La crisi di partecipazione<br />

sociale è crisi di motivazioni<br />

e di valori sociali che siano capaci<br />

di dare senso e orientamento. Vorremmo<br />

la fine di questa crisi.<br />

ribadiamo le nostre intenzioni<br />

per un confronto pacato, al fine<br />

di gestire con saggezza conflitti<br />

sociali, stimolare l’interesse verso<br />

la cosa pubblica, proporre alternative<br />

credibili perseguendole con<br />

una onesta informazione puntuale<br />

e approfondita degli avvenimenti,<br />

per la strenua difesa della libertà<br />

di espressione e di azione. Quattro<br />

facciate iniziali sono lievitate<br />

fino alle attuali otto e già lo spazio<br />

comincia a farsi stretto per le<br />

incalzanti notizie e problematiche<br />

che si affacciano. Sia chiaro:<br />

non tutto è male, ma a volte la<br />

disinformazione o la non formulazione<br />

accurata e preventiva<br />

su realtà o attività di interesse<br />

pubblico ci stanno strette.<br />

L’informazione a cose decise<br />

o avvenute non è formazione.<br />

La semina è stata copiosa e<br />

la raccolta ha già cominciato<br />

a dare i primi frutti. L’auspicio<br />

è di consolidare sempre<br />

più questa raccolta che sarà<br />

il segnale di una sempre più<br />

ampia sconfitta dell’indifferenza<br />

che provoca l’asfissia<br />

della partecipazione: della<br />

democrazia.<br />

Non vogliamo essere come<br />

“colui che siede al lato del<br />

fuoco, guarda la fiamma estinguersi,<br />

poi soffia sulle ceneri”<br />

B. M.<br />

Ci vuole coraggio!<br />

Planimetria del nuovo centro natatorio polifunzionale<br />

Nell’ultimo numero di Punto<br />

<strong>Cassola</strong>, il notiziario dell’amministrazione<br />

comunale, due<br />

pagine sono dedicate al “Centro<br />

natatorio polifunzionale” che<br />

sorgerà nell’area di Borgo Isola<br />

a sud della lottizzazione Bernucci.<br />

Sono descritte la struttura del<br />

complesso natatorio e la procedura<br />

di realizzazione, che sarà con<br />

il meccanismo della “finanza di<br />

progetto”, cioè con il massiccio<br />

intervento del capitale privato.<br />

Dopo aver letto l’articolo del no-<br />

tiziario sorgono spontanee alcune<br />

riflessioni.<br />

I pro: finalmente <strong>Cassola</strong> avrà<br />

la sua piscina, bella, ricca, da far<br />

invidia ai comuni più grandi e<br />

importanti; è una piscina “comunale”<br />

e non privata; gli accessi e<br />

le tariffe sono concordate tra il<br />

gestore (privato) e l’amministrazione<br />

comunale; sarà privilegiato<br />

l’uso per le scuole, gli anziani e<br />

in particolare i residenti nel comune<br />

di <strong>Cassola</strong>.<br />

I contro: non bastava una<br />

SEGUE A PAG. 2<br />

ThEATro:<br />

riapre o resta chiuso?<br />

La chiusura della discoteca<br />

Theatro fu invocata a lungo dagli<br />

abitanti della zona nord di San<br />

Giuseppe per l’obiettivo disagio<br />

che essa provocava, alla sera e<br />

alla notte. Fino a quando, il 3 giugno<br />

2004, il sindaco Pasinato ne<br />

ordinava la chiusura (ordinanza<br />

prot. 6498 del 25.5.2004).<br />

I gestori chiesero al TAr del<br />

Veneto l’annullamento dell’ordinanza<br />

e il TAr, con sentenza<br />

n. 2749/06 del 7 giugno 2006 ha<br />

dato ragione ai gestori, condan-<br />

Il punto pericoloso visto dalla zona dell’ipermercato Tosano<br />

nando il Comune al pagamento<br />

delle spese di lite (2500 euro).<br />

ora che succederà? Il Theatro,<br />

teoricamente, potrebbe riaprire, e<br />

i gestori potrebbero perfino chiedere<br />

un ricco risarcimento danni<br />

(si parla di 180.000 euro) al Comune<br />

o direttamente al sindaco<br />

per responsabilità personale. Ma<br />

gli abitanti possono, fortunatamente,<br />

stare tranquilli, perché c’è<br />

motivo di credere che la discoteca<br />

resterà chiusa.<br />

Primo perché l’ha dichiarato<br />

il sindaco (“Se il Theatro riapre<br />

noi lo facciamo richiudere”), poi<br />

perché la gente è contraria, e la<br />

volontà degli abitanti è molto<br />

SEGUE A PAG. 2<br />

LIBERAmente<br />

via Ca’ Baroncello, 28<br />

36067 S. Giuseppe di C. (VI)<br />

fax: 0424508847<br />

e-mail:<br />

info@liberamentecassola.it<br />

sito web:<br />

www.liberamentecassola.it


pag. 2<br />

Segue dalla prima pagina<br />

Arriva la piscina ThEATro: riapre o resta chiuso?<br />

piscina bella e funzionale? C’era<br />

proprio bisogno di una struttura<br />

da 16 milioni di euro? L’impegno<br />

del comune (3 milioni di euro)<br />

sembra limitato ma la durata della<br />

concessione è di 32 anni: una<br />

vita, se si pensa all’obsolescenza<br />

di una struttura così delicata<br />

per la manutenzione. Si deve<br />

considerare anche che il comune<br />

ci mette pure l’area di 30.000<br />

metri quadrati e, infine, ci deve<br />

aggiungere una garanzia parziale<br />

sull’investimento: come dire<br />

che dovrà coprire gli eventuali<br />

mancati o minori ricavi da parte<br />

del gestore.<br />

Tra parentesi: e l’area che da<br />

anni il sindaco promette agli<br />

abitanti di Borgo Isola per la loro<br />

festa annuale dove è finita?<br />

(P. P.)<br />

Nelle nostre città assistiamo<br />

sempre più frequentemente all’apertura<br />

di esercizi commerciali<br />

tipici di altre culture o religioni,<br />

come bazar, posti telefonici o macellerie.<br />

Proprio di queste volevo<br />

parlarvi oggi.<br />

La macelleria araba differisce<br />

dalle nostre macellerie tradizionali<br />

per la pratica della “halal”,<br />

che consiste nel recidere di netto<br />

il capo dell’animale destinato al<br />

nutrimento umano dopo averlo<br />

consacrato rivolgendolo verso la<br />

mecca con delle frasi di rito.<br />

In Italia la legislazione ammette<br />

e regola questa pratica nei macelli<br />

autorizzati anche perché solo<br />

così la nostra carne può essere<br />

esportata nei paesi arabi.<br />

importante. Infine perché ci chiediamo<br />

quali danni può chiedere il<br />

gestore se gli ultimi tre esercizi finanziari<br />

della gestione Theatro si<br />

sono chiusi in rosso. Se ci fossero<br />

stati dei guadagni vorrebbe dire<br />

che i bilanci sono falsi e c’è stata<br />

evasione, se invece sono veri allora<br />

nessun risarcimento può essere<br />

invocato. Si sono incastrati<br />

da soli!<br />

Qualche altra riflessione vogliamo<br />

però farla.<br />

Intanto il Comune dovrà pagare<br />

le spese processuali per un macroscopico<br />

errore nella comunicazione<br />

dell’ordinanza. Un errore<br />

formale, dice il sindaco; da sprovveduto,<br />

dice qualcun altro.<br />

Noi facciamo osservare che la<br />

comunicazione fu fatta appena<br />

una settimana prima delle elezio-<br />

L’approfondimento<br />

La macellazione islamica<br />

L’animale può provenire indifferentemente<br />

da allevamenti<br />

nazionali o europei, è solo la tecnica<br />

di macellazione che cambia.<br />

A detta di molti la pratica della<br />

halal rende la carne più buona.<br />

Forse, anche il fatto di scegliere e<br />

seguire personalmente il percorso<br />

di macellazione (da parte del macellaio<br />

arabo per assicurarsi che<br />

sia eseguita a regola d’arte.) è una<br />

garanzia in più della qualità della<br />

carne che risulterebbe di conseguenza<br />

più gustosa.<br />

Molti animalisti hanno obiettato<br />

che la halal è una pratica<br />

barbarica per l’animale, perché<br />

gli infliggerebbe sofferenze inutili.<br />

Personalmente ho visitato un<br />

macello e non ho notato tempi di-<br />

ni amministrative (giugno 2004),<br />

con una tempestività (o frettolosità?)<br />

sospetta. Era importante<br />

incassare, in quel momento, il<br />

consenso dei cittadini. Altrimenti….che<br />

senso aveva l’ordinanza<br />

di chiusura il 3 giugno se la discoteca<br />

chiudeva ogni anno da<br />

fine maggio a metà settembre<br />

(come indicato nella sentenza del<br />

TAr)?<br />

E perché l’ordinanza non è stata<br />

emanata prima, visto che, secondo<br />

la convenzione tra gestori<br />

e Comune, la discoteca doveva<br />

essere trasferita entro gennaio<br />

2004 (è sempre la sentenza del<br />

TAr che lo dice)?<br />

E perché solo un anno dopo<br />

(2005) il sindaco ha cambiato<br />

opinione sulla destinazione dell’area<br />

(che doveva essere espro-<br />

versi di “agonia” per l’animale tra<br />

la pratica della recisione di netto<br />

della testa e quella tradizionale<br />

dello sparo in mezzo agli occhi.<br />

ho comunque potuto constatare<br />

la maggior dignità con cui viene<br />

eseguito il rito islamico per l’animale<br />

stesso (trattandosi di una<br />

pratica religiosa) rispetto al “gioco<br />

di morte” operato dall’addetto<br />

con la pistola, utilizzata a volte<br />

quasi per giocare al far west.<br />

D’altronde se dovessimo proteggere<br />

tutti gli esseri viventi<br />

dalla sofferenza i leoni dovrebbero<br />

essere muniti di anestetico e i<br />

cacciatori banditi.<br />

L’unica vera alternativa è essere<br />

vegetariani!<br />

L. D. F.<br />

priata per farne un parcheggio)<br />

mettendo gli abitanti del quartiere<br />

di fronte ad una falsa possibilità<br />

di scegliere: volete un parcheggio<br />

con i vostri soldi (=aumento<br />

tasse comunali) o una bella palazzina<br />

con parcheggio sotterraneo a<br />

pagamento da costruirsi con soldi<br />

privati (“finanziamento di progetto”)?<br />

Perché quell’assemblea non<br />

l’ha convocata a fine 2003, PrI-<br />

MA dell’ordinanza di chiusura?<br />

Così si doveva fare se interessava<br />

veramente ascoltare la gente.<br />

E, ancora, perchè ignorare la richiesta<br />

(150 firme) degli abitanti<br />

per un uso alternativo dell’area<br />

Theatro?<br />

Queste ed altre domande ci sorgono<br />

spontanee, non per polemica,<br />

ma per cercare di capire quale<br />

potrà essere, ora, la fine della<br />

LIBERAmente<br />

storia.<br />

L’importante è, certo, che il<br />

Theatro non riapra. Ma non a<br />

qualsiasi costo. Quell’area rimane,<br />

anche con l’ultima variante al<br />

Piano regolatore Generale, destinata<br />

a servizi, verde e parcheggio.<br />

E gli abitanti sanno quanto<br />

bisogno hanno, proprio in quella<br />

zona, di un po’ di respiro.<br />

Sarebbe un modo credibile per<br />

iniziare, finalmente, il tanto promesso<br />

recupero della zona nord<br />

di San Giuseppe.<br />

Non vorremmo essere delle<br />

Cassandre ma vedendo quello che<br />

è sucesso a San Giuseppe finora<br />

come si fa a non temere che con<br />

il prossimo PrG (ossia il PAT)<br />

anche quell’area faccia la fine di<br />

tutte le altre?<br />

S. B.<br />

“Ma a quanti, a <strong>Cassola</strong>, interessa il sito Internet”?<br />

Questa domanda è stata posta<br />

dal consigliere di maggioranza<br />

Paolo Carrazza al consigliere<br />

Maroso, il quale, nel consiglio<br />

comunale del 10 luglio scorso,<br />

ha presentato una mozione per la<br />

riorganizzazione del sito internet<br />

del Comune di <strong>Cassola</strong>.<br />

Come dire: che senso ha una<br />

razionalizzazione del sito se ciò<br />

non interessa che a pochi? Certo,<br />

se il metro fosse l’interesse e la<br />

partecipazione della popolazione<br />

allora si potrebbe chiudere pure<br />

il Consiglio comunale, vista la<br />

scarsa o nulla partecipazione del<br />

pubblico alle sedute!<br />

Il sito, il cui indirizzo è<br />

www.comune.cassola.vi.it, non<br />

riesce effettivamente a suscitare<br />

molto interesse, a causa della<br />

grafica troppo essenziale e “fai da<br />

te”, di contenuti non bene organizzati<br />

e dell’ assenza di interattività<br />

con l’ utente.<br />

Il sito istituzionale di un Comune<br />

è un biglietto da visita del<br />

paese e del territorio, e proprio<br />

per questo dovrebbe essere il più<br />

possibile curato ed aggiornato.<br />

Le potenzialità che offre internet<br />

sono davvero molte, e tanti<br />

Comuni limitrofi le hanno già capite<br />

e sfruttate nei loro siti.<br />

L’ utilizzo di una newsletter<br />

può rappresentare un nuovo e diretto<br />

canale di comunicazione tra<br />

l’ amministrazione comunale e la<br />

cittadinanza, attraverso l’ invio<br />

periodico di informazioni direttamente<br />

nella casella di posta degli<br />

utenti.<br />

Una sezione dedicata alla presentazione<br />

del paese correlata di<br />

immagini storiche e attuali può<br />

essere un mezzo per far conoscere<br />

le origini e la storia di <strong>Cassola</strong>.<br />

Le news, frequentemente aggiornate,<br />

possono svolgere un<br />

importante ruolo di informazione<br />

sulla vita cittadina (manifestazioni,<br />

spettacoli, convegni, conferen-<br />

ze) e sulle attività comunali (ordinanze,<br />

delibere di giunta ecc.).<br />

Utili strumenti “on line” possono<br />

essere l’ accesso agli atti<br />

(in applicazione della legge 241)<br />

e ai documenti (testi, disegni, registrazioni,<br />

fotografie) relativi ad<br />

atti realizzati per attività amministrativa,<br />

la visione delle scadenze<br />

fiscali, il calcolo automatico dell’<br />

ICI, la gestione delle rette scolastiche,<br />

la disponibilità di modulistica<br />

per varie esigenze e tanto<br />

altro ancora.<br />

Di notevole interesse è la pubblicazione<br />

di contenuti tecnici e<br />

amministrativi, quali il piano regolatore,<br />

le cartografie del PrG,<br />

le tavole e le norme del PAT, le<br />

tavole e il rapporto ambientale<br />

(VAS), il rendiconto e la previsione<br />

del bilancio. Parte di ciò è stata<br />

recentemente pubblicata sul sito,<br />

ma molto resta ancora da fare.<br />

La documentazione più ricca<br />

riguarda l’urbanistica perché è<br />

questo l’ufficio più direttamente<br />

coinvolto nella gestione del sito.<br />

Certo, il sito dovrebbe essere<br />

curato da professionisti, e per<br />

fare questo ci vogliono risorse:<br />

è la scelta che sembra aver fatto<br />

l’amministrazione con il recente<br />

progetto di ristrutturazione del<br />

sito per cui ha impeganto circa<br />

4000 euro.<br />

Se in questo modo il Comune<br />

offrirà tutti i servizi previsti<br />

ai suoi cittadini, i visitatori non<br />

mancheranno di certo!<br />

A. P.


pag. 3 LIBERAmente<br />

L’AGESCI (Associazione Guide<br />

e Scout Cattolici Italiani) è<br />

una delle associazioni italiane<br />

riconosciute dall’Organizzazione<br />

Mondiale del Movimento Scout<br />

(WOSM). La struttura dell’associazione<br />

è molto complessa e merita<br />

un articolo a parte. Ulteriori<br />

informazioni si trovano nel sito<br />

ufficiale www.agesci.org.<br />

ATTIVITA’ ESTIVE DEL<br />

rEPArTo orIoNE<br />

Anche a San Giuseppe l’AGE-<br />

SCI è presente da oltre 20 anni<br />

con il gruppo San Giuseppe 1,<br />

composto da circa 70 tra ragazzi<br />

ed educatori.<br />

Il branco “Popolo Libero” (formato<br />

dai ragazzi dagli 8 agli 11<br />

anni chiamati “lupetti”) e il reparto<br />

“orione” (ragazzi tra i 12<br />

e i 16 anni chiamati esploratori e<br />

guide) quest’estate hanno trascorso<br />

il campo a Castelbaldo (PD),<br />

un piccolo paese lungo il fiume<br />

Adige a metà strada tra Legnago<br />

e rovigo. Siamo stati invitati dall’amministrazione<br />

comunale con<br />

l’intento di movimentare un po’ la<br />

vita del piccolo paese e di far conoscere<br />

ai suoi abitanti gli scout.<br />

I lupetti hanno alloggiato in una<br />

casetta sull’argine mentre noi del<br />

reparto abbiamo usufruito di una<br />

spianata preparata dal comune nel<br />

bellissimo boschetto lungo l’argine<br />

sulla quale abbiamo costruito<br />

Volontariato e<br />

associazionismo<br />

Lo scoutismo a San Giuseppe<br />

il nostro campo. Vista l’atipica<br />

bellezza del luogo, abituati come<br />

eravamo ai campi in montagna,<br />

abbiamo deciso di vivere immersi<br />

nell’ambiente, naturale e umano,<br />

che ci circondava, così, grazie alle<br />

biciclette, i ragazzi hanno potuto<br />

visitare i paesi più vicini, intervistare<br />

i loro abitanti per conoscere<br />

la loro storia e fotografare monumenti<br />

e panorami straordinari di<br />

campagna e di fiume. Si è rivelato<br />

a noi un mondo così vicino ma<br />

anche incredibilmente così lontano<br />

dalla nostra realtà bassanese;<br />

ci è sembrato di tornare indietro<br />

nel tempo. Le persone che abbiamo<br />

incontrato nelle nostre attività<br />

sono state di una gentilezza e di<br />

una disponibilità per noi fuori dal<br />

comune, come se qui il ritmo del<br />

tempo non sia condizionato dalla<br />

frenesia imposta dall’uomo moderno.<br />

E’ questo, in fondo, il ricordo<br />

che più ci porteremo dentro<br />

di questo campo a Castelbaldo.<br />

Numerosi sono stati i curiosi che<br />

hanno visitato il nostro campo,<br />

persone di ogni età che spesso<br />

tornavano a trovarci magari, con<br />

le mani piene di frutta e verdura<br />

o di buonissimi dolci fatti in casa.<br />

Anche molti giovani sono venuti<br />

a trovarci e a giocare insieme a<br />

noi e tutto questo dimostra come<br />

il metodo scout sia ancora attualissimo<br />

dopo 100 anni.<br />

M. D.<br />

reparto orione – San Giuseppe 1<br />

LA ProTESTA DI VIA LUGhI<br />

Da mesi gli abitanti di via Lughi,<br />

nella frazione di S. Zeno, protestano<br />

contro l’amministrazione<br />

comunale per il problema insoluto<br />

del traffico pesante in uscita<br />

dalla superstrada. I TIr passano<br />

sfiorando giardini e case, data la<br />

ristrettezza della via, mettendo in<br />

serio pericolo l’incolumità dei residenti,<br />

dei passanti, specialmente<br />

dei bambini.<br />

ora il disagio sembrava risolto<br />

con la riapertura dello svincolo a<br />

nord, quello di via Nardi. Ascoltando<br />

i residenti, però, pare che<br />

non sia proprio così.<br />

I cartelli non sono stati tolti ed<br />

è stata fatta una raccolta di firme<br />

con la quale si chiede al sindaco<br />

il ripristino dei dossi limitatori di<br />

velocità (che erano stati messi e<br />

poi fatti togliere dagli abitanti<br />

stessi per i botti che producevano<br />

al passaggio dei camion), la<br />

presenza più assidua della polizia<br />

municipale e una pista ciclabile a<br />

protezione di ciclisti e pedoni.<br />

Certo che quando le cose nascono<br />

male (come dire: bisognava<br />

pensarci prima) è difficile poi<br />

risolverle. La strada poteva nascere<br />

più larga, lo svincolo poteva<br />

essere messo più a sud, o più a<br />

nord, etc etc.<br />

Quale soluzione ora? Se ne è<br />

parlato anche in Consiglio comunale<br />

con una interrogazione del<br />

consigliere Petucco e l’amministrazione<br />

sembra più che disponi-<br />

bile a risolvere il problema. Si è<br />

parlato di semafori “intelligenti”,<br />

di cordoli in cemento. Non di pista<br />

ciclabile perché comporterebbe<br />

degli espropri che peserebbero<br />

in modo diverso sui vari proprietari,<br />

mentre il beneficio sarebbe<br />

uguale per tutti.<br />

Vedremo, ma con senso civico<br />

e con responsabilità una soluzione<br />

è possibile.<br />

L. L.<br />

Controcorrente<br />

Il prodino biondo<br />

che fa girare il mondo<br />

dal blog www.beppegrillo.it<br />

Il dipendente Prodi sta pedalando.<br />

E’ vero non va troppo<br />

veloce, non pedala tutti i giorni.<br />

Ma qualche decina di metri<br />

ogni tanto per la sua età e per la<br />

sua coalizione sono comunque<br />

un risultato di tutto rispetto. Le<br />

categorie colpite sono in rivolta.<br />

Sono categorie bisognose<br />

di aiuto, che vivono ai margini<br />

dell’opinione pubblica e delle<br />

mense per i poveri. Notai, avvocati,<br />

professionisti e tassisti. La<br />

categoria che ne trae i benefici è<br />

formata da tutti gli altri cittadini<br />

italiani tranne brunettaberlusconistoracealemannouniticontrol’oppressionefiscale;<br />

ma la<br />

sua voce si sente poco. Capisco<br />

che vedere Mussi in balia di robusti<br />

tassisti possa far piacere e<br />

che possa essere meglio di un<br />

film a luci rosse. Però, però...<br />

Se non si dà il sostegno al governo<br />

una volta che ne fa una<br />

giusta...se non ora quando? Le<br />

categorie entrano in agitazione<br />

in difesa di interessi corporativi?<br />

Bloccano le città e i tribunali?<br />

Manager di enorme successo<br />

nel far fallire le aziende sbraitano<br />

per la tassazione sulle stock<br />

option?<br />

E allora, entriamo anche noi<br />

in agitazione. Indiciamo il mese<br />

senza taxi, il mese senza notaio,<br />

il mese senza avvocato. E per i<br />

manager che hanno rovinato le<br />

aziende i dipendenti applichino<br />

la class action. Le aziende sono<br />

di chi ci lavora non di chi gioca<br />

con le scatolette cinesi. Queste<br />

riforme, o meglio riformine,<br />

sono solo l’antipasto, devono<br />

seguire le altre portate: primo,<br />

secondo, frutta, dolce, caffé e<br />

ammazzacaffé.<br />

Queste liberalizzazioni colpiscono<br />

solo la punta dell’iceberg.<br />

Sono quisquilie, pinzillacchere,<br />

bruscolini.<br />

Ma in giro c’è fame, voglio<br />

anche la riforma della borsa;<br />

la liberalizzazione di energia,<br />

elettricità, telecomunicazioni;<br />

lo sfoltimento dei ranghi della<br />

burocrazia; la fine delle rendite<br />

bancarie; un tetto agli stipendi<br />

dei manager associandoli alla<br />

crescita dell’azienda; la fine<br />

delle scatole cinesi; la legge sul<br />

conflitto di interessi; le nuove<br />

frequenze radiotelevisive; la<br />

liberalizzazione dell’ultimo miglio.<br />

Le misure del governo hanno<br />

un solo difetto, partono dai dettagli,<br />

dalle minuzie, fanno venire<br />

fame.<br />

Il pranzo deve proseguire, non<br />

possiamo fermarci all’aperitivo.<br />

Dipendente Prodi, aspettiamo<br />

le altre portate.<br />

Beppe Grillo<br />

Aumentate le tariffe acqua<br />

Quello di Etra, la nuova società<br />

che unitasi alla padovana Seta e<br />

Altopiano Servizi sostituisce la<br />

vecchia Brenta Servizi, e del nuovo<br />

servizio idrico del bacino del<br />

Brenta è un argomento che ormai<br />

abbandoneremmo volentieri.<br />

Eppure dobbiamo nuovamente<br />

constatare – a nove mesi dalla nascita<br />

– come l’informazione sull’argomento<br />

da parte delle amministrazioni<br />

pubbliche sia tuttora<br />

pressoché assente.<br />

Per restare al Comune di <strong>Cassola</strong>,<br />

erano stati garantiti incontri<br />

pubblici per presentare la nuova<br />

azienda, e si era pure esclusa la<br />

possibilità di aumenti delle tariffe<br />

relative al 2005. Invece di incontri<br />

pubblici nessuna traccia, e le<br />

bollette di giugno presentano una<br />

voce in addebito di conguaglio tariffa<br />

per il 2005 (+28%).<br />

Senza contare che il ritorno in<br />

funzione del megadigestore di<br />

quartiere Prè è stato rinviato, ancora<br />

una volta, di altri 6 mesi.<br />

Il problema principale non è<br />

l’aumento dei prezzi dell’acqua:<br />

se è una risorsa sempre più preziosa<br />

e scarsa, un maggior prezzo<br />

è anche un modo efficace per abbattere<br />

gli sprechi.<br />

Il problema è spiegarlo ai cittadini,<br />

informarli. Invece anche<br />

nell’ultimo Consiglio Comunale<br />

dell’11 settembre, quando è intervenuto<br />

il dott. Zancanaro (ex<br />

Brenta Servizi - ora ETrA), su<br />

invito del sindaco, per rispondere<br />

ad una specifica interpellanza<br />

del consigliere Battaglia, nessun<br />

chiarimento è stato fatto e nessuna<br />

risposta precisa è stata data<br />

alle domande precise del consigliere.<br />

E’ stata sprecata un’altra<br />

occasione per rendere comprensibili<br />

e condivise a tutti i cittadini le<br />

scelte dell’amministrazione.<br />

A. T.


pag. 4 LIBERAmente<br />

Chi desidera parlare con i commercianti,<br />

denunciare disservizi,<br />

lodare iniziative, proporre attività<br />

o manifestazioni, può scrivere<br />

a LIBERAmente o alla portavoce<br />

della rubrica, che s’impegna a<br />

rispondere, o a titolo personale<br />

L’angolo dei commercianti<br />

o portando le vostre domande ai<br />

commercianti cui sono rivolte.<br />

Lidia Da Forno<br />

Via S. Zeno, 45 36022 San<br />

Zeno di <strong>Cassola</strong> (VI)<br />

fax 0424 575497<br />

E-Mail: puntoott@tin.it<br />

“<strong>Cassola</strong> In Fiore” 2006<br />

Si è da poco conclusa la 3^ edizione<br />

del concorso “<strong>Cassola</strong> in<br />

fiore”, promosso dall’associazione<br />

commercianti di <strong>Cassola</strong> con il<br />

contributo della Banca Popolare<br />

di Marostica e della Pro Loco. Si<br />

tratta di un evento culturale nato<br />

e concepito per esprimere sentimenti<br />

di riconoscenza, ammirazione<br />

e stima per tutti coloro che<br />

attraverso l’espressività floreale<br />

abbelliscono e ingentiliscono la<br />

nostra città. Passati tre anni dalla<br />

prima edizione del concorso,<br />

l’adesione e la partecipazione degli<br />

abitanti si è fatta sempre più<br />

cospicua e numerosa, a testimonianza<br />

di come tale iniziativa abbia<br />

sempre più preso piede e consenso<br />

positivo tra la popolazione<br />

cittadina.<br />

La Giuria di questa edizione,<br />

presieduta dal M° Giulio Carandente,<br />

pittore e grafico, è stata<br />

composta da artisti e personalità<br />

provenienti da ambiti diversi, ma<br />

Nell’ultimo consiglio comunale<br />

è stata approvata una variante<br />

al PrG che riclassifica le zone<br />

produttive del comune. ora tale<br />

variante passerà in regione per<br />

l’approvazione definitiva.<br />

Le zone produttive sono attualmente<br />

classificate in D1 (zone puramente<br />

produttive cioè artiganali<br />

e industriali), D2 (zone puramente<br />

commerciali, servizi, negozi, medie<br />

e grandi strutture di vendita)<br />

e D3 (zone miste, commerciali e<br />

produttive ma con il vincolo della<br />

presenza di almeno un 40% di in-<br />

aventi comune senso estetico e<br />

amore per il bello: l’artista floreale<br />

Luciana Giacobbo, l’ottico<br />

Lidia Dal Forno, esperta d’arte,<br />

Nadia Clef pittrice e stilista e<br />

infine Marisa Nussio, artista del<br />

patchwork.<br />

Per alcuni mesi la giuria ha girato<br />

in lungo e in largo le strade<br />

del paese per visionare e documentare,<br />

con appunti e foto, i balconi,<br />

i giardini e gli angoli fioriti<br />

degli oltre 45 iscritti al concorso,<br />

divisi tra le frazioni di San Zeno,<br />

San Giuseppe e <strong>Cassola</strong> capoluogo.<br />

recentemente tutti i membri<br />

giudicanti si sono riuniti per redigere<br />

il verbale della classifica di<br />

merito; ai vincitori, avvisati per<br />

tempo, verranno assegnati premi<br />

e riconoscimenti offerti dai commercianti<br />

di <strong>Cassola</strong> e da alcune<br />

istituzioni locali durante una serata<br />

programmata per il 5 ottobre,<br />

alle ore 20.30, presso la sala consiliare<br />

del Municipio di <strong>Cassola</strong>.<br />

riclassificazione delle zone produttive<br />

dustriale e artigianale). I cambiamenti<br />

più rilevanti sono:<br />

- nelle zone D1 si potranno aprire<br />

anche esercizi di vicinato (negozi),<br />

senza alcun limite percentuale;<br />

- nelle zone miste D3 è stato tolto<br />

il vincolo del 40% di produttivo<br />

(escluse 9 zone di San<br />

Giuseppe sulle 42 presenti nel<br />

comune) per cui ora nelle D3 ci<br />

può essere, indifferentemente,<br />

fino al 100% di produttivo o di<br />

SEGUE A PAG. 7<br />

Sono in fase avanzata i lavori<br />

di interramento dell’elettrodotto<br />

nella zona di San Zeno.<br />

Come si ricorderà il comitato<br />

sorto per opporsi alla costruzione<br />

della linea aerea costrinse<br />

l’amministrazione ad un gravoso<br />

accordo con l’ENEL (tanto da dover<br />

accendere un mutuo per il pagamento)<br />

per l’interramento della<br />

linea ad alta tensione che porta a<br />

rosà. E stessa sorte toccò all’amministrazione<br />

rosatese per il tratto<br />

in quel territorio.<br />

recentemente un’altra protesta<br />

dei residenti in comune di rosà<br />

ha indotto quell’amministrazione<br />

ad un ulteriore impegno di spesa<br />

di 55.000 euro per la schermatura<br />

completa del tratto di linea.<br />

Come si sa il campo elettromagnetico<br />

di una linea interrata è<br />

minore sia perché i tre conduttori<br />

che portano le fasi sono più vicini,<br />

sia perché i cavi sono circondati<br />

da terra e cemento. Ma sono<br />

ad appena 1,5 metri dal livello<br />

campagna a fronte delle decine di<br />

metri di una linea aerea. Quindi<br />

l’interramento diventa più sicuro<br />

solo se la linea è adeguatamente<br />

schermata. Tale schermatura ha<br />

un costo elevato per cui la convenzione<br />

tra <strong>Cassola</strong> ed ENEL<br />

prevede che siano schermati solo<br />

i tratti in prossimità di abitazioni.<br />

recentemente il sindaco Pasinato<br />

ha assicurato (intervista<br />

al Gazzettino del 6 luglio) che<br />

«Tutta la linea rispetta i limiti<br />

della legge già di per sé cautelativi.<br />

La schermatura della tratta<br />

è stata inserita da subito, già nel<br />

rapporto contrattuale con l’Enel<br />

ai fini della protezione dai campi<br />

elettromagnetici generati dalle<br />

linee interrate. Nella parte della<br />

linea prospiciente le case è stata<br />

imposta una schermatura aggiuntiva<br />

che abbassa ulteriormente i<br />

limiti del campo elettromagnetico<br />

in modo tale che vi sia il più basso<br />

impatto possibile».<br />

In realtà, invece, nei tratti non<br />

prospicienti le case non è prevista,<br />

dalla convenzione, alcuna<br />

schermatura, mentre nei rimanenti<br />

tratti non c’è una “schermatura<br />

aggiuntiva” ma semplicemente<br />

una “schermatura” con canalina<br />

A.P.M. (ad alta permeabilità magnetica)<br />

che garantisce comunque<br />

l’abbattimento del campo elettromagnetico<br />

al di sotto dei limiti<br />

stabiliti. Dove questa schermatura<br />

non c’è il valore del campo<br />

è però più alto di quello che si<br />

avrebbe “sotto” i cavi aerei di alta<br />

tensione semplicemente perché la<br />

distanza è molto minore.<br />

In ogni caso non v’è dubbio che,<br />

SAN ZENO<br />

Interramento dell’elettrodotto<br />

I lavori di scavo in prossimità di via Crocerone<br />

se ben schermati, i cavi interrati<br />

sono da preferire a quelli aerei.<br />

Purtroppo i costi per l’interramento<br />

da parte di ENEL sono decisamente<br />

superiori.<br />

C’è inoltre da chiedersi:<br />

1) nei tratti senza schermatura che<br />

corrono a fianco di aree non<br />

ancora edificate ma edificabili<br />

in futuro (vedi l’area tra la<br />

ferrovia e la chiesa di S. Zeno)<br />

che succederà quando l’area<br />

sarà edificata?<br />

2) Nel tratto che sarà interessato<br />

dal passaggio della futura Pedemontana<br />

cosa succederà di<br />

quei cavi interrati?<br />

Ai residenti interesserà sapere<br />

tutto questo, così come interesserà<br />

la garanzia che la schermatura<br />

sia appropriata, come indicato in<br />

convenzione, e nei tratti previsti.<br />

L. L.<br />

Il grafico è tratto dal progetto della convenzione con l’ENEL per l’interramento<br />

e mostra il percorso della linea interrata sia in territorio di <strong>Cassola</strong> che in<br />

quello di Rosà. La linea a tratto rosso indica dove i cavi non sono schermati<br />

mentre quella continua rossa si riferisce ai cavi schermati, cioè contenuti nella<br />

canalina A.P.M. La linea verde indica il confine tra i due comuni. Ci risulta,<br />

come riportato dalla stampa, che in territorio di Rosà, la linea sia stata schermata<br />

per l’intero percorso.


pag. 5 LIBERAmente<br />

LA VArIANTE GENErALE<br />

AL PIANo rEGoLATorE<br />

La regione Veneto ha finalmente<br />

approvato, il 14/2/2006,<br />

con modifiche d’ufficio e con altre<br />

proposte di modifiche, la variante<br />

Generale al Piano regolatore<br />

Generale.<br />

Brevemente la storia di questa<br />

variante. Adottata dal Consiglio<br />

comunale il 27/3/2004 (d.c.c.<br />

n. 17) e riadottata il 23/12/2004<br />

(d.c.c. n. 89) essa consiste sostanzialmente,<br />

come in genere avviene,<br />

in trasformazioni di alcune<br />

zone “agricole” in residenziali o<br />

produttive.<br />

Le modifiche fatte d’ufficio<br />

dalla regione (art. 45 Lr 61/85)<br />

riguardano la bocciatura di una<br />

cinquantina di osservazioni con<br />

le quali alcuni privati chiedevano<br />

e ottenevano la trasformazione di<br />

un lotto da agricolo a residenziale.<br />

Tali osservazioni non erano<br />

state considerate accoglibili dall’Ufficio<br />

Urbanistica, ma la maggioranza<br />

le aveva comunque approvate<br />

con “atto politico” (era il<br />

10 giugno 2004, due giorni prima<br />

delle elezioni amministrative!)<br />

Vediamo invece le proposte di<br />

modifica (art. 46 Lr 61/85) più<br />

importanti che la regione ha fatto.<br />

1) La regione prescrive che<br />

l’indice di edificabilità delle<br />

zone B (sono le aree residenziali<br />

più vecchie, a San Giuseppe) rimanga<br />

1,5 (cioè la possibilità di<br />

costruire 1,5 metri cubi per ogni<br />

mq di superficie) mentre la variante<br />

l’aveva innalzato a 2,8 e a<br />

2 rispettivamente per le zone B1 e<br />

B2; il che voleva dire aggiungere<br />

48.000 mc di volumetria alle zone<br />

già così densamente edificate;<br />

2) La regione chiede lo stralcio<br />

di alcune zone residenziali di<br />

espansione a San Zeno (“in quanto<br />

non conformi al modello insediativo<br />

e ai consolidati orientamenti<br />

regionali”), indicate nel grafico<br />

sottostante come C17, C18 (lungo<br />

il lato sud di via Asiago), C20,<br />

C21, C39 (a est del curvone di via<br />

Crocerone).<br />

In risposta alle richieste della<br />

regione l’amministrazione comunale<br />

ha accolto la prima richiesta,<br />

riportando l’i.f. per le zone B<br />

a 1,5 ma con modifiche alle Norme<br />

Tecniche Attuative (NTA) in<br />

modo che gli indici possano essere<br />

innalzati in caso di Piano Attuativo<br />

(PUA) di iniziativa pubblica<br />

che coinvolga tutte le zone<br />

B; oppure, nel caso di iniziativa<br />

di edilizia diretta (IED), la cubatura<br />

di un fabbricato può essere<br />

aumentata del 20% fino a un massimo<br />

di 50 mq di superficie.<br />

Negativa è invece la risposta<br />

alla richiesta 2 della regione in<br />

quanto l’amministrazione ritiene<br />

che tale scelta (la zonizzazione di<br />

C17, C18, C20, C21 e C39) “risulti<br />

coerente con l’individuazione<br />

dei sistemi insediativi”.<br />

ha suscitato curiosità e qualche<br />

perplessità anche l’originale ristrutturazione<br />

di casa Montini, in<br />

piazza A. Moro a <strong>Cassola</strong> centro,<br />

lato sud del Patronato. La proprietà<br />

(ditta MABI) ha chiesto e<br />

ottenuto la possibilità di costruire<br />

un volume esterno al fabbricato<br />

per un corpo scala e ascensore.<br />

Ma l’intervento più importante<br />

è senza dubbio la radicale riclassificazione<br />

di tutte le<br />

zone produttive: è una<br />

vera e propria variante<br />

urbanistica che mira a<br />

una loro riorganizzazione<br />

alla luce di nuovi<br />

concetti urbanistici e ...<br />

nuove polemiche (vedi<br />

articolo specifico nell’Angolo<br />

del Commercio,<br />

su questo stesso<br />

numero).<br />

Recupero di “casa Montini”: prospetto nord<br />

PIANI PARTICOLAREGGIATI E VIABILITA’:<br />

UNA TELENOVELA<br />

1^ PUNTATA<br />

L’Amministrazione comunale<br />

“Centro Moderato <strong>Cassola</strong>”, capolista<br />

Pasinato e sindaco Gobbato,<br />

negli anni 1995-1999 decide<br />

di predisporre dei Piani Particolareggiati<br />

per le zone di espansione<br />

di San Giuseppe. Incarica lo studio<br />

Posocco di redigere i progetti,<br />

li approva e paga le parcelle (circa<br />

180 milioni di vecchie lire)<br />

2^ PUNTATA<br />

La successiva Amministrazione<br />

“Alleanza e Forza per <strong>Cassola</strong>”<br />

capolista e sindaco Pasinato ritira<br />

i Piani Particolareggiati adottati,<br />

incarica un’altro studio, lo studio<br />

Secchi–Viganò di Milano, di redigerne<br />

altri, li approva e paga le<br />

parcelle (circa 130.000 euro)<br />

3^ PUNTATA<br />

Nonostante pesanti critiche<br />

dalle tre liste di opposizione per<br />

i doppi costi per i due progetti<br />

e soprattutto per la criticità della<br />

viabilità delle aree interessate, il<br />

sindaco definisce il progetto un<br />

fiore all’occhiello, forte dello studio<br />

sulla viabilità su cui poggia.<br />

Ma già in campagna elettorale<br />

2004 promette ai residenti de “Le<br />

Terrazze” di cancellare l’ingresso<br />

previsto nel PP1 (appena adottato)<br />

da via Cà Baroncello.<br />

4^ PUNTATA<br />

L’attuale Amministrazione “Alleanza<br />

e forza per <strong>Cassola</strong>” con<br />

due delibere di giunta (n. 215 e<br />

216) del 28/12/2004 incarica l’ufficio<br />

urbanistica di redigere una<br />

variante al PP1 (costo per i cittadini<br />

7.400 euro) per spostare gli<br />

accessi dei lotti 2 e 3 da via Cà<br />

Baroncello (sud) a via L. Sturzo<br />

(nord).<br />

5^ PUNTATA<br />

Gli elettori delle vie L. Sturzo,<br />

S. Pellico, C. Cavour, G. Mazzini,<br />

dopo essere stati informati, solamente<br />

da questo giornale, chiedono<br />

ed ottengono un incontro con<br />

l’Amministrazione che li rassicura<br />

che il traffico sparirà dalle<br />

loro strade per essere incanalato<br />

(forse?) verso via Cattaneo e via<br />

Gaidon (ovest).<br />

6^ PUNTATA<br />

Con delibera (n. 110/2006) si<br />

incarica lo stesso ufficio urbanistica<br />

per l’ennesima variante<br />

viabilistica del PP1, con le stesse<br />

motivazioni delle precedenti,<br />

spostare il traffico da nord a ovest<br />

(?) con un costo di 4100 euro.<br />

LE FUTUrE PUNTATE<br />

I cittadini delle vie Cattaneo,<br />

Gaidon ecc. protesteranno … e<br />

accessi da<br />

eliminare ?<br />

lotto 1a<br />

mc 14.280<br />

40 abitazioni<br />

l’Amministrazione accoglierà le<br />

proteste … si redigeranno nuovi<br />

progetti, si pagheranno nuove<br />

parcelle … ecc. ecc..<br />

Ma quel progetto non era un<br />

fiore all’occhiello?<br />

Morale della telenovela: i cittadini<br />

di <strong>Cassola</strong> sono tutti uguali<br />

sia quando pagano, attraverso<br />

l’ICI, mega progetti mai realizzati<br />

sia quando a turno protestano e<br />

sono subito accontentati.<br />

Ma i punti cardinali sono solo<br />

quattro e se il sud non va bene, e<br />

neanche il nord e l’ovest, se l’est<br />

(via Garibaldi) è già impegnato ...<br />

che si fa? La risposta è in realtà<br />

così banale che pare impossibile<br />

nessuno la veda. Semplicemente<br />

le auto non ci stanno più ed è inutile<br />

voler edificare ancora dove la<br />

vivibilità è già compromessa. E’<br />

questa la “città diffusa” promessa<br />

con i Piani Particolareggiati?<br />

Intanto sono passati 7 anni dall’approvazione<br />

di quel primo progetto<br />

e proseguono le varianti.<br />

F. B.<br />

La foto satellitare, scattata qualche anno fa, rende bene l’idea della densità<br />

edilizia a San Giuseppe e delle aree interesssate ai Piani Particolareggiati. Si<br />

provi a immaginare, una volta completata l’edificazione di queste aree, quale<br />

potrà essere il traffico veicolare “residenziale” con la viabilità che rimane<br />

sostanzialmente la stessa.


pag. 6 LIBERAmente<br />

Attività amministrativa<br />

Da giugno a settembre ci sono<br />

stati 6 consigli comunali nei<br />

quali gli atti più importanti sono<br />

stati l’approvazione del bilancio<br />

consuntivo 2005 e la discussione<br />

sulle controdeduzioni alla deliberazione<br />

della Giunta regionale<br />

alla variante Generale al PrG del<br />

marzo 2004, di cui parliamo in altro<br />

articolo.<br />

Giugno 2006: oltre a discutere<br />

sulla Variante Generale il Consiglio<br />

ha deliberato di autorizzare<br />

due ditte private (una a S. Giuseppe<br />

e una a S. Zeno) a costruire<br />

una autorimessa a confine con la<br />

proprietà comunaledeliberato.<br />

Luglio 2006: sono approvate le<br />

varianti al Piano Particolareggiato<br />

per insediamenti produttivi<br />

in via Balbi (<strong>Cassola</strong>) e al Piano<br />

Urbanistico Attuativo di iniziativa<br />

privata residenziale di Borgo<br />

Isola (il Piano di Lottizzazione<br />

“Nuova Isola” riguarda l’area posta<br />

tra via Portile e via San Bonaventura<br />

e prevede la costruzione<br />

di una ventina di palazzine per<br />

circa 25.000 mcubi e 60-80 alloggi<br />

e un insediamento teorico di<br />

173 nuovi abitanti).<br />

Nel grafico, in giallo, la lottizzazione “Nuova Isola”<br />

Nello stesso consiglio l’opposizione<br />

presenta tre mozioni. Con<br />

la prima chiede la nomina della<br />

Commissione per la cultura, prevista<br />

sin dal 1999 e mai nominata:<br />

il sindaco “prende ancora tempo”<br />

dicendo che l’amministrazione<br />

deve ancora pensarci e quindi la<br />

mozione è respinta. Con la seconda<br />

si chiede una razionalizzazione<br />

ed un arricchimento del sito<br />

comunale www.comune.cassola.<br />

it per potervi reperire tutte le informazioni<br />

“pubbliche” (delibere,<br />

cartografia PrG etc etc) senza<br />

ricorrere agli uffici e alla richiesta<br />

di fotocopie. Ma la mozione<br />

viene “ritirata d’ufficio” con una<br />

LIBErAmente<br />

per la pubblicità su questo giornale<br />

scrivere a info@liberamentecassola.it<br />

pregiudiziale di ritiro (“per ridondanza”)<br />

posta da un consigliere.<br />

Con la terza l’opposizione chiede<br />

due cose: che siano coinvolte<br />

le minoranze e la popolazione<br />

sulla scelta, imminente, dei siti<br />

su cui installare le antenne di telefonia<br />

mobile e che siano assegnati<br />

all’assessorato per Ecologia<br />

e Ambiente tutti i fondi ricavati<br />

con l’affitto di siti pubblici alle<br />

compagnie telefoniche. La prima<br />

istanza non viene accolta perché<br />

ormai l’amministrazione ha scelto<br />

di affidare ad un ente terzo<br />

(attraverso l’ANCI) la localizzazione<br />

delle stazioni radio-base.<br />

La seconda viene invece accolta.<br />

L’amministrazione si è però impegnata<br />

a convocare assemblee<br />

informative sul piano stesso.<br />

Nell’altro consiglio di luglio<br />

- è’ stato approvato il rendiconto<br />

di gestione dell’esercizio finanziario<br />

2005, con alcune osservazioni<br />

critiche dell’opposizione<br />

e le conseguenti polemiche;<br />

- è’ stata nominata una nuova terna<br />

di revisori dei Conti. Due<br />

sono stati confermati. Non è<br />

stata accolta la proposta dell’opposizione<br />

di garantire la<br />

presenza di un commercialista<br />

indicato dalle minoranze, visto<br />

che si tratta di un organo<br />

di controllo. In realtà la prassi<br />

consolidata e il meccanismo di<br />

votazione consentono alla maggioranza<br />

di nominarsi tutta la<br />

terna. Così succede per tutte le<br />

maggioranze, di destra e di sinistra.<br />

Ma non è certo indice di<br />

trasparenza e democrazia;<br />

- è stato approvato anche il PUA<br />

(piano di lottizzazione) “San<br />

Giuseppe” che riguarda la<br />

proprietà Bernucci adiacente<br />

all’area dove sorgerà la nuova<br />

piscina, in Borgo Isola. Si<br />

tratta di un insediamento resi-<br />

denziale costituito di una decina<br />

di palazzine per un totale<br />

di 109 appartamenti che vanno<br />

ad aggiungersi a quelli della<br />

lottizzazione “Nuova Isola”<br />

citata sopra. Per le dieci palazzine<br />

è previsto un unico ingresso/uscita<br />

su via Portile per<br />

cui esponenti dell’opposizione<br />

hanno chiesto, inutilmente, che<br />

in corrispondenza dell’innesto<br />

su via Portile fosse costruita<br />

una rotonda per razionalizzare<br />

il traffico (vedi grafici allegati).<br />

Agosto 2006: breve consiglio<br />

per ricordare due illustri cittadini<br />

scomparsi ai quali vengono intestati<br />

lo stadio comunale di <strong>Cassola</strong><br />

Centro (Dario Bonamigo)<br />

e la Scuola di Musica (rosanna<br />

Benella).<br />

Nello stesso consiglio viene approvata<br />

la convenzione tra Comune,<br />

regione e ANAS per il progetto<br />

esecutivo della strada di collegamento<br />

tra lo svincolo di via Nardi<br />

della variante est della statale 47<br />

e la Bassano-rosà, il cui tracciato<br />

approssimativo è riportato in<br />

rosso su uno dei grafici allegati.<br />

Tale raccordo attraversa tutto il<br />

territorio comunale da est a ovest,<br />

incrociando con una rotonda via<br />

Portile (attraversa il filamento di<br />

abitazioni lungo il lato est di via<br />

Portile proprio in corrispondenza<br />

Il piano di lottizzazione Bernucci (“S. Giuseppe”) tra l’area piscina e l’altra<br />

lottizzazione Nuova Isola<br />

dell’unico “buco” che c’è tra casa<br />

e casa - dove ora c’è un bel vigneto),<br />

toccando a sud-est l’area<br />

interessata alla costruzione della<br />

piscina, attraversa via M. Pertica,<br />

prosegue a sud dello stadio comunale<br />

per via Col Berretta, passa la<br />

ferrovia Trento – Venezia e si innesta<br />

su via Mons. rodolfi e via<br />

Tito Speri (confine con Bassano)<br />

incrociando la ferrovia Bassano -<br />

Padova prima di terminare in via<br />

Capitelvecchio con una rotonda<br />

sulla Bassano rosà in prossimità<br />

della Fiat e del costruendo Centro<br />

commerciale Al Castello.<br />

Settembre 2006: è stata defini-<br />

tivamente approvata la variante al<br />

Piano regolatore Generale che<br />

riguarda tutte le aree produttive e<br />

commerciali (di cui parliamo nella<br />

rubrica dei commercianti). Si<br />

è cominciato a discutere un tema<br />

molto importante e delicato per la<br />

popolazione: quello dell’installazione<br />

delle antenne per la telefonia<br />

mobile nel territorio comunale.<br />

Ne riparleremo in dettaglio<br />

nel prossimo numero. Per ora in<br />

consiglio sono state approvate tre<br />

convenzioni con le compagnie<br />

Vodafone e h3G per l’installazione<br />

di altrettante antenne: una<br />

nel sito del campo comunale di<br />

<strong>Cassola</strong> (già utilizzato in questo<br />

senso), una presso il cimitero di<br />

San Zeno, una terza nella nuova<br />

rotonda di via Perosi, presso lo<br />

svincolo Nardi.<br />

Sono state presentate anche tre<br />

interrogazioni: una sulle nuove<br />

tariffe per l’acqua e sui conguagli<br />

del 2005 da parte di ETrA (la società<br />

che comprende l’ex Brenta<br />

Servizi), una sulla protesta di via<br />

Lughi per il disagio provocato dal<br />

traffico pesante allo svincolo della<br />

superstrada, una terza sui costi<br />

(giudicati eccessivi) per le fotocopie<br />

di documenti amministrativi<br />

richiesti dal cittadino.<br />

Infine una mozione con la quale<br />

alcuni consiglieri di minoranza<br />

chiedevano la partecipazione ufficiale<br />

(con gonfalone del Comune)<br />

alla cerimonia annuale di commemorazione<br />

dell’eccidio del Grappa<br />

(i civili impiccati in Viale dei<br />

Martiri il 26 settembre 1944, fra i<br />

quali due cittadini di <strong>Cassola</strong>) che<br />

si svolge a Bassano del Grappa<br />

con la presenza di molti comuni<br />

del comprensorio.<br />

La mozione è stata respinta,<br />

avendo scelto l’amministrazione<br />

(in polemica con Bassano) di<br />

partecipare ad una analoga cerimonia<br />

tenutasi a Campo Croce e<br />

organizzata da alcuni comuni trevigiani<br />

della pedemontana.<br />

Nel grafico, evidenziato in rosso, il raccordo tra lo svincolo Nardi della variante est della Statale 47 e la strada<br />

Bassano-Rosà, in prossimità della Fiat.<br />

LIBErAmente<br />

Chi non è interessato alla pubblicità ma volesse<br />

sostenere l’iniziativa del giornale può comunque<br />

dare un contributo finanziario e partecipare agli<br />

incontri dell’associazione.


pag. 7 LIBERAmente<br />

Segue da pagina 4<br />

riclassificazione delle zone produttive<br />

commerciale;<br />

- tutte le zone a ovest della statale<br />

Bassano – rosà (e a est<br />

della ferrovia Bassano Padova)<br />

diventano D2 e vi si possono<br />

insediare anche Grandi<br />

Strutture di Vendita (GSV) e<br />

parchi commerciali.<br />

Contro quest’ultima scelta si è<br />

pronunciata l’Unione del Commercio<br />

di Bassano del Grappa<br />

con alcune osservazioni che contestano<br />

la liberalizzazione delle<br />

medie strutture di vendita fino a<br />

1000 mq e gli ampliamenti fino a<br />

2500 mq. ma soprattutto la scelta,<br />

lungo la statale 47, a favore dei<br />

parchi commerciali e delle GSV,<br />

per inadeguatezza della viabilità<br />

ed eccesso di offerta (vedi altri<br />

parchi a ovest della statale, nel<br />

territorio di Bassano). osservazioni<br />

tutte respinte.<br />

Contro i centri commerciali si<br />

sono pronunciati anche alcuni<br />

consiglieri, ma con motivazioni<br />

ben diverse da quelle dell’Unione<br />

dei Commercianti. Il consigliere<br />

Maroso ha ricordato, a questo<br />

proposito, il precedente dell’area<br />

Zarpellon che tante polemiche ha<br />

suscitato. Lì non si è trattato di atti<br />

dovuti, come ha sempre sostenuto<br />

il sindaco. Era “dovuto” il concedere<br />

licenze per medie strutture<br />

(fino a 2500 mq.), ma la scelta di<br />

individuare quell’area per potenziali<br />

insediamenti di Parchi com-<br />

Solidarietà per un ospedale pediatrico in Kenya<br />

Pubblicizzando questa lodevole<br />

inziativa e attivandoci anche<br />

come soci, l’associazione LI-<br />

BErAmente intende contribuire<br />

al successo di questo evento di<br />

solidarietà promosso dal concittadino<br />

Bruno Bizzotto con il<br />

sostegno dell’amministrazione<br />

cassolese.<br />

Si conta di riuscire a racco-<br />

Romano d’Ezzelino: cade l’amministrazione<br />

Olivo.<br />

Clamore e polemiche per il terremoto<br />

politico che ha agitato<br />

il comune di romano. Con le<br />

contemporanee dimissioni di 11<br />

consiglieri (di cui 4 della maggioranza)<br />

il comune di romano vede<br />

azzerati simultanemente sindaco,<br />

giunta e consiglieri tutti. La ge-<br />

merciali era tutt’altro che dovuta.<br />

E’ stata una libera scelta di questa<br />

amministrazione.<br />

E senza quella scelta neanche la<br />

regione avrebbe potuto unificare<br />

più licenze da 2500 mq facendone<br />

una Grande Struttura di Vendita o<br />

un Centro commerciale. Come<br />

poi è avvenuto.<br />

L’opposizione è conscia del<br />

fatto che la maggior offerta avvantaggia<br />

i consumatori perché la<br />

concorrenza induce una riduzione<br />

dei prezzi. Ma per questo bastano<br />

le medie strutture di vendita.<br />

Quello che contesta è che non<br />

vengono valutate TUTTE le conseguenze<br />

che l’apertura di un centro<br />

commerciale comporta, come<br />

l’aumento del traffico, la vivibilità<br />

di un quartiere e soprattutto il<br />

modello culturale consumistico<br />

proprio di un centro commercia-<br />

gliere almeno 35.000 euro con la<br />

vendita dei biglietti della lotteria<br />

(1,5 euro ciascuno) i cui premi<br />

saranno estratti il giorno 6 gennaio<br />

2007.<br />

L’ospedale pediatrico sarà costruito<br />

in Kenya, a Nyahururu,<br />

2360 m. di altitudine, a 3 ore<br />

di auto dalla capitale, a nord di<br />

Nairobi. Nyahururu è una dio-<br />

le, che sembra diventato un’alternativa<br />

alla domenica passata<br />

in montagna o al mare. ognuno<br />

è libero, naturalmente, di usare<br />

come vuole il proprio tempo libero,<br />

ma compito di una istituzione<br />

civile, come il Comune, è anche<br />

promuovere valori e modelli di<br />

comportamento significativi per i<br />

giovani e le famiglie.<br />

Il corpo centrale di questa variante<br />

consiste però in una riclas-<br />

Come si presenta un piccolo centro commerciale del bassanese in una<br />

ordinaria domenica di settembre<br />

Ultime notizie dal territorio<br />

stione del comune per l’ordinaria<br />

amministrazione viene affidata ad<br />

un commissario (il viceprefetto<br />

Francesca Galla) in attesa delle<br />

nuove elezioni amministrative<br />

che si terranno probabilmente<br />

nella prossima primavera. Storia<br />

travagliata quella dell’amministrazione<br />

olivo. Prima l’uscita<br />

dall’Unione dei Comuni, poi il ritiro<br />

del PrG, i ricorsi al TAr per<br />

sificazione vera e propria (cioè<br />

zone che passano da D1 a D3, o<br />

da D3 a D2 etc.) giustificata da<br />

una analisi della viabilità attuale e<br />

futura e supportata da nuovi concetti<br />

urbanistici quali, ad esempio,<br />

la polifunzionalità di una zona in<br />

sostituzione della vecchia monofunzionalità.<br />

r. M.<br />

cesi di 26 parrocchie il cui vescovo<br />

è un padovano, don Luigi<br />

Paiaro, ospite alla presentazione<br />

dell’iniziativa presso il municipio<br />

di <strong>Cassola</strong>.<br />

Invitiamo tutti i cittadini di<br />

<strong>Cassola</strong> a contribuire generosamente.<br />

Informazioni presso la Pro<br />

Loco di <strong>Cassola</strong>.<br />

l’area “Fratelli”. ora le polemiche<br />

sul ruolo di AN in questa caduta,<br />

la notizia che la sindachessa “leghista”<br />

ha preso tessera Forza Italia,<br />

le presunte manovre di “poteri<br />

forti” che avrebbero portato a<br />

questa situazione. E poi le roventi<br />

baruffe, non ancora risolte, all’interno<br />

della Pro Loco di romano.<br />

Insomma non sempre l’erba del<br />

vicino è sempre più verde.<br />

Piccolo<br />

mondo antico<br />

In testa, col Cristo, i capati<br />

Co la manteina rossa,<br />

che, col brasso slongà,<br />

i portava na candea grossa.<br />

Po’ le done del Santissimo,<br />

che, portar la capa no le podea<br />

e al posto del cero<br />

e gheva na candea.<br />

Vegnea la Madona col baldachin<br />

Portà dai coscriti<br />

Co la manteina celestin.<br />

Da drio el baldachin<br />

Le figlie de Maria,<br />

col veo bianco,<br />

composte, in fia.<br />

Po’ le cantarine<br />

Che, par andar d’acordo<br />

Le stava tute visine.<br />

Lungo la strada<br />

Archi e festoni<br />

E fiuri e querte<br />

Destirae sui balconi.<br />

E mentre el paroco<br />

L’Ave intonava<br />

Le campane: …sonava! ….sonava!<br />

Da drio tuti i altri<br />

Che, co devosion,<br />

i andava cantando<br />

le orasion.<br />

El gera un coro<br />

Un poco porocan,<br />

ma tuti cantava<br />

col core in man.<br />

“noi vogliam Dio per ogni<br />

contrada…”<br />

E intanto la Madona trabalava<br />

Parchè un coscrito,<br />

dando in giro ‘na ocià<br />

la so Maria el ghea sbircià…<br />

“Noi vogliam Dio ch’è nostro re”<br />

E parea che el ghe dixese:<br />

Referendum a Vicenza<br />

LA PROCESSION<br />

A Vicenza hanno vinto i Sì nel referendum<br />

per l’inserimento nello<br />

statuto comunale dell’istituzione<br />

del referendum propositivo e<br />

abrogativo, un forte strumento di<br />

democrazia e partecipazione cui<br />

noi crediamo molto.<br />

Ne riparleremo nel prossimo numero.<br />

te speto ae tre…<br />

L’anima de tuti,<br />

la parea lisiera<br />

ghe gera amor<br />

in sieo e in tera.<br />

Andava i capati:<br />

seri, driti, impetii<br />

e mentre i pasava<br />

qualcun susurava:queo xe me<br />

pare,<br />

me barba,<br />

me darman<br />

e quei pasava lenti<br />

col so cero in man.<br />

I stendardi sventolava,<br />

le putee i fiori sparpagnava.<br />

La gera par tuti<br />

Na sodisfasion:<br />

chi sbirciando la tosa<br />

chi disendo le orasion.<br />

Par el paroco che benediva,<br />

par ogni fameia<br />

che podea vantare:<br />

un capato,<br />

un coscrito,<br />

na cantarina<br />

o na circuina; (Azione Catt.)<br />

e chi no gavea:<br />

né toso, né paron<br />

el comparia<br />

co le querte sul balcon.<br />

E quando e campane<br />

Smetea de sonare,<br />

tuti contenti<br />

i tornava al fogolare.<br />

Calava pian pian la sera<br />

E ancora alegiavan note de<br />

preghiera,<br />

tuto el paese gerà avilupà<br />

da grande pase e serenità,<br />

ognuno dormia un sono tranquio<br />

sognando i canti elevai a Dio.<br />

Maria Luisa<br />

Il comune di <strong>Cassola</strong> acquista<br />

Villa Cappello (Ca’ Mora)?<br />

All’o.d.g. del Consiglio comunale<br />

del 29 settembre c’è stata la proposta<br />

di esercizio di prelazione<br />

per l’acquisto della villa di via<br />

Ca’ Mora e per la sua acquisizione<br />

al patrimonio comunale.<br />

Anche di questo parleremo nel<br />

prossimo numero.


pag. 8 LIBERAmente<br />

Domenica di fine maggio 2006.<br />

Su raitre sta andando in onda<br />

report: “Nel 1999 eravamo alle<br />

soglie della rivoluzione del pattume…<br />

Non c’erano alternative:<br />

l’Italia doveva adeguarsi al resto<br />

d’Europa, quindi riciclare almeno<br />

il 35 per cento dei rifiuti… La<br />

normativa infatti imponeva di eliminare<br />

l’ingiusta tassa sui rifiuti,<br />

calcolata in base alla metratura<br />

dell’abitazione. Andava sostituita<br />

con la tariffa calibrata sulla base<br />

della reale produzione di rifiuto,<br />

così come si paga la luce che si<br />

consuma”. Non posso che accomodarmi<br />

sulla poltrona ed alzare<br />

il volume. Si cita il comune di<br />

Albairate in provincia di Milano,<br />

dove si sono ingegnati per trovare<br />

il modo di quantificare il rifiuto<br />

prodotto dai singoli utenti: “Su<br />

ogni sacco pieno veniva applicato<br />

il codice personale e sulla base<br />

del numero dei ritiri la centrale<br />

operativa calcolava la tariffa…<br />

Riempire meno sacchi significava<br />

risparmiare ed era quindi uno<br />

stimolo a ridurre il rifiuto”. Sono<br />

passati quasi 7 anni, ad Albairate<br />

con il sistema del cartellino sono<br />

arrivati a differenziare il 75 per<br />

La rivoluzione del pattume<br />

Allo specchio<br />

rabbrividisco al solo pensiero<br />

di mettere la mia esistenza nelle<br />

mani di chi periodicamente si alterna<br />

ai vertici della politica.<br />

Sorrido, quando penso alla pretesa<br />

della sinistra di sentirsi paladina<br />

dei diritti dei più deboli.<br />

Sorrido, almeno tanto quanto al<br />

pensiero della destra , che sventola<br />

il suo impegno per un paese più<br />

civile e più sicuro.<br />

Ma a persone così davvero abbiamo<br />

ancora l’ingenuità di chiedere:<br />

“onorevole, dica qualche<br />

cosa di sinistra!” oppure “onorevole,<br />

dica qualche cosa di destra!”<br />

Non lo possono fare semplice-<br />

cento del rifiuto, ma non si sono<br />

accontentati: ”Ora su ogni bidone<br />

si trova un chip che appartiene a<br />

una famiglia. Al momento di riversare<br />

nel camion, un’antenna<br />

riconosce il codice del proprietario<br />

del bidone e trasferisce i dati<br />

immediatamente alla centrale<br />

operativa… Con questo sistema<br />

informatizzato si riducono i costi<br />

perché il passaggio di dati è<br />

semplificato. I comuni consorziati<br />

sono passati da 10 a 17 e oggi<br />

coprono l’area di raccolta più vasta<br />

della provincia di Milano. E’<br />

stata creata una società pubblica<br />

che non ricarica sui costi effettivi.<br />

Quindi il sistema pur essendo<br />

sempre più efficiente è anche<br />

meno costoso”.<br />

Il comune di Mercato San Severino,<br />

provincia di Salerno, non<br />

è da meno con il sistema del codice<br />

personalizzato: “Qui hanno<br />

deciso di pesare la parte da<br />

riciclare piuttosto che il rifiuto<br />

prodotto. E’ un meccanismo che<br />

premia chi è più virtuoso facendo<br />

perfino degli sconti nella bolletta.<br />

I bonus raddoppiano se il rifiuto<br />

da riciclare viene portato all’isola<br />

ecologica…”.<br />

mente perché non lo sanno fare.<br />

Si sono allontanati così tanto<br />

da noi, che non riescono a condividere<br />

sinceramente le nostre<br />

difficoltà e i nostri bisogni. resto<br />

spettatore di una disputa tanto<br />

aspra quanto sterile fra due<br />

“schieramenti” senza anima.<br />

I desideri dei comuni cittadini<br />

sono facilmente elencabili:<br />

- una sanità che funzioni;<br />

- una scuola pubblica di qualità;<br />

- servizi pubblici all’altezza dei<br />

costi lunari;<br />

- sicurezza;<br />

- lavoro.<br />

A questi aggiungo un’altra grande<br />

questione, che rimane ancora<br />

La trasmissione termina con<br />

l’amara constatazione che, proroga<br />

dopo proroga, il decreto legge<br />

che chiedeva dal 1999 di cambiare<br />

sistema, qualche giorno prima<br />

delle ultime elezioni politiche, ad<br />

aprile, è stato abrogato dall’inqualificabile<br />

ex dipendente ministro<br />

Matteoli.<br />

Un’inchiesta del genere non<br />

può che dar da pensare e come<br />

cittadino di <strong>Cassola</strong> mi sono subito<br />

chiesto: ma perché noi non<br />

possiamo essere tanto bravi come<br />

ad Albairate e Mercato San Severino?<br />

In pochi anni abbiamo visto<br />

il passaggio dalla SIS alla Brenta<br />

Servizi e infine alla “misteriosa”<br />

ETrA; ora siamo informatizzati,<br />

perché non provare a introdurre<br />

questi sistemi di raccolta personalizzata<br />

e soprattutto di equità<br />

sociale?<br />

(“L’obiettivo è quello di arrivare<br />

gradualmente ad una maggiore<br />

giustizia tariffaria per cui a<br />

pagare di più sarà chi produce di<br />

più”. Franco Lorenzato, assessore<br />

all’ecologia di <strong>Cassola</strong>, dicembre<br />

2000).<br />

Drago<br />

dopo tanti anni di promesse, in<br />

attesa di risposte serie.<br />

Parlo del sud, del suo futuro<br />

eternamente legato alla speranza<br />

che qualche grande progetto, che<br />

qualche grande opera possa mettere<br />

in moto chissachè.<br />

I giovani del sud sognano un<br />

futuro diverso da quello legato a<br />

eventi eccezionali.<br />

Sanno bene chi avrà i maggiori<br />

vantaggi.<br />

A loro come a tutti i giovani<br />

l’augurio di non sentirsi mai<br />

“massa”, e che possano portare a<br />

maturità e alla maggiore compiutezza<br />

possibile la propria vita.<br />

M. P.<br />

Giovani talenti da ascoltare<br />

Alla XXX edizione di Poesia e satira in vernacolo “AQUE<br />

SLoSSE” 2006 il premio “ Gino Pistorello” ha rivelato al pubblico<br />

la vena poetica di due ragazze dell’Istituto Comprensivo G. Marconi<br />

di <strong>Cassola</strong>. Nella sezione ragazzi a Giulia Bergamin (classe II D) è<br />

andato il primo premio ex aequo, a Eleonora Bittante (classe III E) il<br />

secondo premio.<br />

L’ oMo No SE<br />

’NA MAChINA DE MorTE<br />

Ghe gera un tempo<br />

ch’el soe splendea alto.<br />

Ghe gera un tempo<br />

che a pace gera normae<br />

nea tera.<br />

Ma i omani sapienti<br />

ga distruto i ambienti<br />

e i se copa fra de iori.<br />

I pare mati<br />

tra guere e distrusion.<br />

Me da ’na piaga al core<br />

sentir con che ardore<br />

i se copa par dovere.<br />

E che turbamento vardare<br />

sensa dir gnente<br />

el viso suplicante<br />

de un omo morente.<br />

Ve digo: basta gente<br />

sentirse superiori.<br />

Ai omani ghe piase<br />

coparse fra de iori?<br />

Sta roba, ste’ sicuri<br />

non ne porta proprio a gnente<br />

Giulia Bergamin<br />

Perché non ascoltare il monito<br />

che ci rivolgono queste due ragazze?<br />

Qualcuno potrebbe obiettare<br />

che sono solo due adolescenti<br />

immature che non conoscono<br />

il mondo. In realtà il messaggio<br />

che ci mandano è molto più serio<br />

e sensato di quello che stanno<br />

facendo, in questi stessi momenti,<br />

in varie parti del mondo, persone<br />

ritenute mature e intelligenti.<br />

Giulia ci ammonisce che il continuare<br />

a distruggerci l’un l’altro<br />

non serve. Il fare un passo indietro,<br />

l’ammettere di aver sbagliato<br />

non è indice di vigliaccheria, bensì<br />

di intelligenza. “ Basta, gente,<br />

sentirsi superiori”, siamo tutti esseri<br />

umani. Qualcuno, circa 2000<br />

anni fa, aveva cercato di farcelo<br />

capire, ma, evidentemente, la<br />

nostra comprensione è difficile e<br />

lenta.<br />

UN VAEor DEA VITA:<br />

EL SILENSIo<br />

Tuti o serca<br />

almanco un poco al dì,<br />

el beo xe che<br />

tuti poe verlo,<br />

l’importante xe<br />

no ciamarlo,<br />

che se nò,<br />

nol ghe xe pì.<br />

Basta scoltarlo.<br />

….xe che desso<br />

no se gà tempo….<br />

Ai bei tempi<br />

de me noni,<br />

col ciaror dea luna,<br />

dopo na jornada<br />

de lavoro,<br />

el silensio<br />

se gustava<br />

e a vita<br />

se apresava.<br />

Eleonora Bittante<br />

E’ necessario ascoltarsi, ridare<br />

valore al silenzio, ci insegna ancora<br />

Eleonora con la serietà dei<br />

suoi quattordici anni. oggi siamo<br />

sommersi dal frastuono; abbiamo<br />

paura del silenzio. Sembra che<br />

il pensare non sia più di moda,<br />

bisogna sempre avere qualcosa<br />

da dire per non sembrare stupidi.<br />

Dobbiamo proprio ritrovare<br />

il tempo per guardare dentro noi<br />

stessi e guardarci negli occhi l’un<br />

l’altro, in silenzio, senza usare la<br />

forza e le urla per risolvere i problemi.<br />

L’uomo deve diventare una<br />

macchina di pace e il silenzio un<br />

valore da recuperare: questi sono<br />

gli insegnamenti che vengono<br />

impartiti a tutti noi da Eleonora e<br />

Giulia, quattordici e tredici anni.<br />

C. T.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!