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Liberamente Cassola

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Anno IV - N. 10<br />

Marzo 2008<br />

Per chi suona<br />

la campana<br />

C’è una grande domanda di<br />

cambiamento fra le persone,<br />

ma non riusciamo a trovare un<br />

sentiero comune da percorrere<br />

insieme. Sentiamo tutti distintamente<br />

che le cose così non<br />

possono più funzionare, ma<br />

confidiamo che siano sempre<br />

gli altri ad occuparsi dei rimedi<br />

da adottare.<br />

Fino ad ora ci siamo fatti andar<br />

bene tutto. Anche i partiti:<br />

con tutti i loro vanitosi capi,<br />

sottocapi e portaborse, delle<br />

cui incapacità siamo certi<br />

e non sentiamo il bisogno di<br />

ulteriori dimostrazioni. Cosa<br />

dovrà succedere ancora di più<br />

drammatico, quale limite di<br />

bassezza dovremo raggiungere<br />

prima di invertire la marcia e<br />

di riordinare la nostra esistenza?<br />

Ma mentre ogni giorno assistiamo<br />

ai ripugnanti comportamenti<br />

dei politici e dei<br />

potenti vari, vi sono pure molti<br />

pensieri, fatti e comportamenti<br />

isolati e individuali di una<br />

grandezza esemplare ai quali<br />

spesso viene dato uno spazio<br />

marginale dall’informazione.<br />

Mai come adesso si sente il bisogno<br />

di questi comportamenti<br />

e di queste persone. Persone in<br />

grado di trasmttere, in particolare<br />

ai giovani, i valori più importati<br />

della nostra esistenza.<br />

Trasmettere ed essere esempio<br />

quotidiano dell’importanza<br />

di questi valori, con il grande<br />

obiettivo di formare lo spirito<br />

di quei ragazzi destinati a diventare<br />

“loro” i responsabili<br />

della “loro” società. Dal primo<br />

all’ultimo persone che sentano<br />

di contare e che siano essi stessi<br />

esempio, un giorno, ai loro<br />

figli e agli altri giovani che<br />

cresceranno.<br />

E’ difficile pensare di poter<br />

delegare ancora ad altri questo<br />

compito fondamentale, perché<br />

è esattamente quello che sperano<br />

i furboni della politica per<br />

mestiere. Stanno in sella una<br />

vita; fanno quasi esclusivamente<br />

i loro interessi; riescono<br />

a sistemare i loro familiari<br />

e parenti in posti di prestigio,<br />

e lasciano la gente ai propri<br />

brontolii.<br />

Un modo diverso di partecipazione<br />

dei cittadini al<br />

governo del paese è più che<br />

mai urgente. Le modalità, non<br />

aspettiamoci di apprenderle<br />

dai giornali o dai telegiornali<br />

nazionali. E’ evidente a tutti da<br />

che parte stanno; qual’è il loro<br />

grado di indipendenza dai vari<br />

poteri.<br />

Insomma, questo è un invito.<br />

Un invito a tutti a non nascon-<br />

SEGUE A PAG. 2<br />

Autorizzazione n. 1142 del 27/09/05<br />

Tribunale di Bassano del Grappa (VI)<br />

LIBERAmente<br />

<strong>Cassola</strong><br />

Periodico di informazione fondato nel 2005<br />

Direttore Responsabile: Giovanni Marchiorello<br />

<strong>Cassola</strong>: ADSL, WiMax o Hiperlan?<br />

Sapendo che da anni molti cittadini<br />

di <strong>Cassola</strong> chiedono alle<br />

“istituzioni” (compagnie telefoniche,<br />

sindaco, privati che operano<br />

nel settore telefonia) un aiuto per<br />

avere la banda larga là dove non<br />

è ancora arrivata, e non essendo<br />

pervenuta ancora alcuna risposta<br />

concreta, il nostro giornale ha<br />

pubblicato un articolo (ancora<br />

due anni fa!), dopo una consulenza<br />

presso tecnici Telecom, con<br />

Per mascherare la realtà spesso<br />

la gente inventa delle immagini<br />

ambigue. Abbiamo parlato, nel<br />

numero scorso, del “Giardino di<br />

palazzine”, termine pittoresco<br />

usato dall’agenzia immobiliare<br />

che sta costruendo centinaia di<br />

appartamenti a San Giuseppe. Le<br />

palazzine paragonate ad alberi, il<br />

cemento a un giardino! Ora ci è<br />

giunta in redazione una segnalazione,<br />

che giriamo al lettore e all’amministrazione<br />

(per la conferma<br />

o smentita), secondo la quale<br />

dovrebbe nascere nell’angolo<br />

Horti Domus<br />

il quale si spiegava, in estrema<br />

sintesi, che due delle dodici fibre<br />

ottiche usate da <strong>Cassola</strong> e Mussolente<br />

per la rete di videosorveglianza,<br />

essendo libere, potevano<br />

essere date in affitto ad una compagnia<br />

(dopo gara d’appalto) che<br />

le avrebbe utilizzate per portare<br />

l’ADSL anche a <strong>Cassola</strong> centro.<br />

Ciò che serve, si diceva nell’arti-<br />

SEGUE A PAG. 2<br />

tra via Kennedy e via M. Pertica<br />

(vedi grafico) un “villaggio”<br />

denominato Horti domus, ossia<br />

casa del giardino. Si tratterebbe<br />

di un’area di circa 33 mila mq nei<br />

quali sorgerebbero alcuni complessi<br />

commerciali attorno a una<br />

piazza adibita a mercato rionale.<br />

Niente di illecito, naturalmente.<br />

Quell’area è già zonizzata come<br />

produttiva per cui quanto verrebbe<br />

costruito è compatibile con il<br />

Piano Regolatore Generale. Ma<br />

SEGUE A PAG. 2<br />

Nelle pagine interne<br />

Tagesmutter pag. 3<br />

Serate al Vivaldi pag. 3<br />

V2-Day pag. 3<br />

I pericoli di via calibri pag. 4<br />

Angolo dei commercianti e degli artigiani pag. 4<br />

Consiglio comunale e Ultima Cena pag. 4<br />

<strong>Cassola</strong> Futura: giù la maschera pag. 4<br />

Dire sempre sì, fare sempre no pag. 5<br />

La parola ai lettori pag. 5-6<br />

Il referendum del 1948 pag. 7<br />

ETRA: ma quanto mi costi? pag. 7<br />

<strong>Liberamente</strong> e Punto <strong>Cassola</strong> pag. 7<br />

Una dovuta risposta al sindaco pag. 7<br />

Allo specchio pag. 8<br />

C’è speranza per il nostro territorio? pag. 8<br />

Kaos-sola: il verde, che colore è? pag. 8<br />

San Giuseppe<br />

Bar Patagonia<br />

Pizzeria La Torre<br />

Nadia Clef<br />

www.liberamentecassola.it<br />

La parola ai lettori<br />

Il nostro lavoro comincia a pagare.<br />

Un grazie di cuore a tutti i<br />

lettori di “<strong>Liberamente</strong>”.<br />

Sono sempre più numerosi gli<br />

attestati di stima e condivisione<br />

del lavoro svolto che ci giungono<br />

negli ultimi mesi. Molto lentamente<br />

ma stiamo avanzando. E se<br />

due intere pagine non sono nemmeno<br />

sufficienti per pubblicare le<br />

lettere (tutte firmate) che i nostri<br />

lettori ci inviano è un buon segna-<br />

Ortofrutta Cinel<br />

Bar Centrale<br />

<strong>Cassola</strong><br />

Bar Patronato San<br />

LIBERAmente<br />

via Ca’ Baroncello, 28<br />

36022 S. Giuseppe di C. (VI)<br />

fax: 0424508847<br />

e-mail:<br />

info@liberamentecassola.it<br />

sito web:<br />

www.liberamentecassola.it<br />

SMS: 349 4102122<br />

Trovate una copia di LIBERAmente anche a<br />

L’Italia, patria del diritto, non sa<br />

più dirimere; non riesce a trovare<br />

un colpevole; ingarbuglia processi<br />

che durano un decennio e più…<br />

ma colpevoli niente. Scorpacciate<br />

mediatiche. Il colpevole, magari<br />

reo confesso, esce VIP. Lo pensavamo<br />

dietro le sbarre a scontare<br />

il suo errore e lo troviamo testimonial<br />

di prodotti di largo consumo.<br />

Da accusatori del mostro<br />

ad acquirenti e consumatori del<br />

“suo” prodotto. In questa macerazione<br />

e trasformazione non sono<br />

esenti i media e il giornalismo<br />

che, partendo dalla gogna mediatica<br />

del primo momento emotivo<br />

alla spettacolarizzazione “ispirata<br />

più all’amore per l’audience che<br />

all’amore per la verità”, finiscono<br />

per farci naufragare nel mare<br />

increspato della pubblicità. Tutto<br />

ciò incanta anche il pubblico che<br />

sente affievolirsi l’avversione<br />

per l’accusato, aumentare la carica<br />

morbosa per gli episodi, per<br />

i particolari che rendono famoso<br />

il protagonista, per la straordinarietà<br />

dei fatti, per lo stupore del-<br />

le; e a noi, ve lo assicuriamo, ha<br />

fatto un enorme piacere.<br />

Per questo dedichiamo loro le<br />

pagine 5 e 6 e parte della 7.<br />

Lo scopo del giornale, in fondo,<br />

è anche quello di offrire, a chi abbia<br />

qualcosa da dire, lo spazio per<br />

farlo. Per noi è importante. Per<br />

questo vi invitiamo a continuare<br />

ad inviarci i vostri preziosi contributi,<br />

anche quelli critici, perchè ci<br />

serviranno a migliorare.<br />

Questo è’ uno dei primi tentativi<br />

di sentire le opinioni dei cittadini<br />

di <strong>Cassola</strong>.<br />

Ci piacerebbe che anche l’Amministrazione,<br />

che dispone di un<br />

prezioso periodico come Punto<br />

<strong>Cassola</strong>, cedesse un piccolo spazio<br />

ai suoi cittadini. Sarebbe importante!<br />

Un po’ di confronto e un po’ più<br />

di partecipazione, signor Sindaco,<br />

quali danni possono causare?<br />

<strong>Liberamente</strong><br />

Zeno<br />

Bar “Da Gigi”,<br />

Punto Ottico<br />

Italiani, strana gente<br />

l’autore del misfatto, per l’ammirazione<br />

dei gesti impossibili. Ed<br />

ecco che il mostro è diventato un<br />

eroe, un VIP (Corona, Franzoni,<br />

Maso, Erica, Olindo e Rosa,…).<br />

Esce un libro (La Casta) che<br />

farebbe impallidire chiunque<br />

si ritrovasse citato e invece di<br />

sbiancare i nostri parlamentari se<br />

ne infischiano e diventano sempre<br />

più ingordi e prepotenti. Dal Quirinale<br />

alla Camera e al Senato, dai<br />

ministeri agli enti locali si scopre<br />

“l’unanime propensione alla generosità<br />

verso se stessi”. E agli<br />

italiani , nello sconforto, non rimane<br />

che ripetere, come Totò: “E<br />

io pago…”. Peggio: scendiamo in<br />

piazza ad applaudirli, ammirarli,<br />

assecondarli, ad azzuffarci per<br />

l’uno o per l’altro, a votarli.<br />

Montagne di spazzatura. Periodica<br />

crisi, pronte sovvenzioni<br />

per lo smaltimento.Certo resta il<br />

ritorno, a breve , della prossima<br />

crisi. Il pubblico ad erigere barricate<br />

per impedire lo smaltimento,<br />

come a dire: noi produciamo i ri-<br />

SEGUE A PAG. 2


pag. 2<br />

Per chi suona la campana<br />

dersi più solo dietro le proprie occupazioni<br />

quotidiane, per quanto<br />

importanti possano essere. Un<br />

invito ad uscire e a dare il proprio<br />

prezioso contributo al proprio<br />

paese. Mettersi a disposizone di<br />

chi è in difficoltà. Non possiamo<br />

muoverci solo in funzione della<br />

quantità di denaro che possiamo<br />

ricavare da un nostro eventuale<br />

impegno. Quei posti sono già tutti<br />

occupati. Casomai dobbiamo lavorare<br />

per togliere a quei posti la<br />

ragione di esistere e sostituirli con<br />

idee nuove, svincolate da interessi<br />

personali o di gruppi particolari.<br />

Chiamiamo a questi posti persone<br />

che fino ad ora se ne sono state in<br />

disparte. Quelli che non se la sono<br />

sentita di schierarsi con i potenti<br />

di oggi solo per ricavarne qualche<br />

beneficio personale. Quelli che<br />

non se la sono sentita di partecipare<br />

all’immiserimento della vita<br />

politica e sociale. Cerchiamoli<br />

e invitiamoli a unirsi, a lavorare<br />

solo ed esclusivamente in funzione<br />

di obiettivi generali, del nostro<br />

paese, del nostro futuro.<br />

“….. andò a finire che, dopo<br />

sufficienti salassi e un grande<br />

immiserimento, sempre più forte<br />

si fece sentire il desiderio di rinsavire,<br />

di ritrovare un linguaggio<br />

comune, un desiderio di ordine,<br />

di costumatezza, di misure valide,<br />

di un alfabeto e di un abbaco<br />

che non fossero più dettati dagli<br />

interessi dei grandi né venissero<br />

modificati ad ogni piè sospinto.”<br />

(Herman Hesse)<br />

M. Pan<br />

<strong>Cassola</strong>: ADSL, WiMax o HiperLan?<br />

Antennina (SS) sopra una casa (da Wikipedia)<br />

colo, è solo fare in modo che le<br />

fibre ottiche arrivino alla centrale<br />

Telecom di <strong>Cassola</strong> (e questo è<br />

già possibile). Il resto l’avrebbe<br />

fatto la rete di doppini telefonici<br />

che già arrivano nelle singole<br />

case.<br />

Ora, dopo due anni, come si è<br />

evoluta la situazione? Concretamente<br />

nulla di nuovo in ambito<br />

locale, se non una dichiarazione<br />

dell’estate scorsa del sindaco<br />

Zanchetta, in qualità di presidente<br />

temporaneo dell’Unione dei Comuni<br />

di <strong>Cassola</strong> e Mussolente<br />

nella quale affermava che grazie<br />

alle fibre ottiche avrebbe portato<br />

l’ADSL a <strong>Cassola</strong> e Mussolente.<br />

Ma questo, appunto, già l’avevamo<br />

detto noi due anni fa.<br />

Adesso però una vera novità può<br />

far superare ogni indugio e ogni<br />

promessa. Sono state completate<br />

infatti le operazioni di vendita<br />

delle licenze WiMax, cioè la tecnologia<br />

che, utilizzando frequenze<br />

attorno ai 3,5 GHtz (fino ad ora<br />

riservate alle trasmissioni militari)<br />

permette l’accesso alla rete a<br />

banda larga e senza fili (con un<br />

raggio massimo di 50 km - teorici<br />

- di portata). Sono state assegnate<br />

35 licenza o diritti d’uso regionali<br />

o macroregionali, in modo che in<br />

ogni zona possano esserci tre ditte<br />

autorizzate a farsi concorrenza<br />

per quell’area.<br />

Questa tecnologia non richiede<br />

la visibilità ottica fra Stazione<br />

Base (BS) e antenna di casa (SS)<br />

ma senza di essa la connettività<br />

scende di molto. E’ ideale per<br />

coprire sia zone urbane che rurali<br />

per cui il problema di<br />

<strong>Cassola</strong> centro potrebbe<br />

essere risolto con<br />

una sola BS (antennatorre)<br />

e una antennina<br />

posta sopra il tetto<br />

della casa. Le ditte<br />

che hanno acquistato<br />

la licenza per il Veneto<br />

avranno 30 mesi<br />

di tempo per coprire<br />

il territorio. Ma non è<br />

detto che sia così semplice,<br />

specie in considerazione<br />

del fatto che<br />

le licenze sono state<br />

pagate molto più del previsto,<br />

per cui, per rientrare delle spese,<br />

i canoni richiesti potrebbero essere<br />

meno convenienti di quelli per<br />

l’ADSL via cavo.<br />

C’è una terza possibilità, però,<br />

per l’accesso alla banda larga,<br />

tralasciando la tecnologia WiFi e<br />

quella satellitare. Si tratta dell’Hiperlan,<br />

simile alla WiMax solo<br />

che lavora su frequenze di circa 5<br />

GHtz. Si legge sul sito www.ivynet.it<br />

che l’omonima ditta “si è<br />

aggiudicata la gara di appalto per<br />

offrire ai comuni di Mussolente<br />

e <strong>Cassola</strong> la fornitura del servizio<br />

di connessione a banda larga.<br />

Verrà utilizzata l’infrastruttura in<br />

fibra ottica ora utilizzata per la<br />

videosorveglianza per collegare<br />

ponti radio wireless e fornire un<br />

servizio di connettività ai residenti”.<br />

Questo è quanto scritto, ma …<br />

è vero? A quando la realizzazione?<br />

Al riguardo le informazioni al<br />

cittadino non arrivano. L’amministrazione<br />

tace, i giornali locali<br />

non ne parlano, Punto <strong>Cassola</strong><br />

neanche. Sappiamo che a <strong>Cassola</strong><br />

già ci sono alcuni utenti che utilizzano<br />

Hiperlan di Ivynet. Una<br />

BS a torre riesce a coprire una<br />

porzione di territorio più limitata<br />

rispetto a WiMax, e la visibilità<br />

ottica è fondamentale (antennina<br />

sopra il tetto in contatto “visivo”<br />

con la torre). Posizionando più<br />

torri lungo la linea di fibre ottiche<br />

è possibile estendere la rete wireless<br />

su tutto il centro di <strong>Cassola</strong> e<br />

Mussolente. Ma entro quando?<br />

Alessandro M.<br />

Segue dalla prima pagina<br />

fiuti, voi almeno, smaltiteli!. Nessuno<br />

li vuole, nemmeno chi li ha<br />

prodotti.<br />

Ubriachi che ammazzano. E lo<br />

chiamano “omicidio colposo”.<br />

Entri al bar savio, ti scoli una<br />

bottiglia di alcool ed esci che sei<br />

diventato un proiettile vagante.<br />

Quando è cominciata la responsabilità?<br />

Al processo comminano gli<br />

arresti domiciliari e sugli schermi<br />

seguiamo con disperazione i funerali<br />

delle vittime.<br />

Austerità sempre più struggente<br />

e i nostri governanti parlano al<br />

plurale: “dobbiamo stringere la<br />

cinghia”. E noi che abbiamo sempre<br />

in mano l’estremità della stessa,<br />

a tirare un altro buco, convinti<br />

che ciò fa bene almeno alla linea.<br />

Blocco dei Tir: più che uno<br />

sciopero è stato un sabotaggio<br />

con quei camion posti di traverso<br />

nelle strade. Politici e magistrati<br />

a minacciare sanzioni penali. Colpevoli?<br />

Nessuno; indagati solo 25<br />

su migliaia. Finirà in un nulla di<br />

fatto. Cosa hanno ottenuto: l’au-<br />

Italiani, strana gente<br />

mento dei prezzi al consumo,<br />

anche se, magari, alla fonte scendono.<br />

Alla fine ci ritroviamo tutti<br />

piagnoni …e felici.<br />

Riforme: una di queste l’eliminazione<br />

dei partitini. Ma per<br />

eliminarli ci vuole il loro …consenso.<br />

Non lo daranno mai. E noi<br />

li votiamo.<br />

Si sfiducia il governo Prodi, ma<br />

si fa quadrato attorno a Cuffaro,<br />

condannato a 5 anni per favoreggiamento,<br />

a Contrada condannato<br />

a 10 anni per concorso esterno in<br />

associazione mafiosa. Cuffaro si<br />

dimette e Casini si scaglia contro<br />

gli “sciacalli” che avrebbero screditato<br />

una persona onesta.<br />

Non ci si fida di Prodi , ma si<br />

assicura sostegno a Mastella in<br />

una eventuale condanna da parte<br />

della magistratura in Campania.<br />

Già, Mastella, inquisito per<br />

corruzione, va in Piazza S. Pietro<br />

per solidarietà al Papa e viene circondato,<br />

abbracciato, applaudito.<br />

Sua moglie agli arresti domiciliari<br />

per lo stesso motivo del marito,<br />

LIBERAmente<br />

si reca dal giudice con l’auto blu<br />

della regione fra due ali di folla<br />

che l’applaudono e le inviano<br />

baci che lei ricambia. Chi o che<br />

cosa dà loro questa tranquillità<br />

e sicurezza? Forse il fatto che<br />

la legge non è uguale per tutti?<br />

Mastella parla in Parlamento e lo<br />

applaudono; parla al suo paese e<br />

lo applaudono. Perché? Forse per<br />

entrare nelle sue grazie in vista di<br />

agevolazioni? Forse si preferisce<br />

la raccomandazione al merito?<br />

Forse la loro speranza è che vinca<br />

la prima e la loro disgrazia che<br />

trionfi il secondo.<br />

Italiani, strana gente!<br />

Difficile comprendere: aspiriamo<br />

agli ideali e perseguiamo le<br />

degenerazioni; insistiamo per una<br />

elevata moralità e applaudiamo<br />

il suo opposto. Dulcis in fundo:<br />

votiamo con il “porcellum”. Ma<br />

chi lo volle? Meditiamo, gente,<br />

meditiamo!<br />

B. Marin<br />

Horti Domus<br />

se è così sarebbe buona informazione<br />

rendere noto il progetto anche<br />

ai cittadini. Nell’ipotesi giunta<br />

in redazione si parla di 1000<br />

mq per un negozio di alimentari,<br />

1500 mq per un Brico Center, di<br />

2500 mq di servizi artigianali e<br />

produttivi, di 5000 mq per un “negozio<br />

di negozi” e di 10.000 mq<br />

per un magazzino automatizzato,<br />

cioè di una struttura che, in base<br />

all’ultimo regolamento edilizio,<br />

può avere un’altezza qualsiasi,<br />

senza più vincoli rispetto agli altri<br />

edifici.<br />

Al centro del complesso verrebbe<br />

attrezzata un’area sulla quale si<br />

svolgerebbe il mercato rionale.<br />

In questo grafico tratto da internet. appaiono chiare le caratteristiche delle diverse tecnologie per le comunicazioni<br />

in rete. Si vede la funzione delle fibre ottiche (azzurro), delle tradizionali linee telefoniche (arancio), delle onde radio,<br />

delle “torri” (Stazioni Base) per ricezione e trasmissione, perfino delle linee elettriche, già utilizzate in Francia per<br />

questo scopo.


pag. 3 LIBERAmente<br />

Caro <strong>Liberamente</strong>,<br />

sono Monica ed ho 32 anni,<br />

sono nata e vivo a <strong>Cassola</strong>.<br />

Sono sposata da otto anni ed ho<br />

due bambini, Patrik e Leonardo.<br />

A novembre 2006 ho intrapreso<br />

un corso di formazione (promosso<br />

dalla Regione Veneto ed organizzato<br />

dalla Cooperativa Bassano<br />

Solidale) per diventare Tagesmutter,<br />

e dal settembre 2007 questa è<br />

ufficialmente la mia professione.<br />

La parola Tagesmutter significa<br />

“mamma di giorno”, infatti mi occupo<br />

della cura e dell’educazione<br />

di bambini della fascia 0-3 anni,<br />

che ospito a casa mia.<br />

Durante il corso ho conosciuto<br />

le mie attuali colleghe, quasi tutte<br />

mamme come me con le quali ho<br />

instaurato una forte collaborazione<br />

ed una rara e preziosa amicizia.<br />

Insieme abbiamo affrontato<br />

una parte di corso più teorica (con<br />

elementi di pedagogia, psicologia<br />

dell’età evolutiva, primo soccorso,<br />

alimentazione, sicurezza, e<br />

un modulo specifico professionalizzante<br />

per questo tipo di attività)<br />

ed effettuato gli stage e laboratori<br />

necessari ad arricchire la nostra<br />

preparazione di mamme con nozioni<br />

e tecniche specifiche. Conciliare<br />

questo corso con la mia<br />

vita familiare non è stato facile,<br />

ma l’esperienza mi ha ripagato<br />

completamente e continua a farlo.<br />

Considero il servizio Tagesmutter<br />

“a misura di bambino”:<br />

possiamo ospitare massimo quattro<br />

bimbi contemporaneamente, e<br />

questo piccolo numero permette<br />

che, nel calore della casa, vengano<br />

rispettati i tempi quotidiani e<br />

di sviluppo di ciascuno, e la creazione<br />

di una relazione privilegiata<br />

con un’unica figura di accudimento<br />

alla quale il genitore affida<br />

il proprio figlio. Un’altra importante<br />

caratteristica del servizio è<br />

Volontariato e associazionismo Controcorrente<br />

Ci è pervenuta questa lettera che, pur non presentando una associazione di volontariato vera e propria in<br />

quanto il servizio che offre non è gratuito, propone comunque una soluzione alla carenza di asili nido, un<br />

problema che molte famiglie incontrano al giorno d’oggi. La pubblichiamo come servizio di informazione<br />

ai nostri lettori e cittadini di <strong>Cassola</strong>.<br />

Donatori di sangue<br />

“ ... dopo due pubblicazioni di<br />

PUNTO CASSOLA, riscontrando<br />

che per il nostro gruppo non<br />

c’è spazio per pubblicare le nostre<br />

iniziative su tale notiziario<br />

comunale, che si vanta di voler<br />

essere il giornale del paese,<br />

aperto al contributo esterno di<br />

associazioni, ecc. mando a voi<br />

questo materiale della recente<br />

festa alpini e donatori sangue<br />

di S. Giuseppe”.<br />

Così ci scrive Matteo Ferronato,<br />

capogruppo dell’asso-<br />

la sua flessibilità:<br />

i genitori<br />

hanno la reale<br />

possibilità di<br />

indicare i tempi<br />

in cui intendono<br />

accompagnare il<br />

bambino dalla<br />

sua Tagesmutter,<br />

che possono<br />

variare di giorno<br />

in giorno.<br />

Da marzo<br />

2007 ho avuto<br />

la prima bimba<br />

“ospite” in casa<br />

mia, veniva tutti i pomeriggi e<br />

mi sono trovata molto bene, e lo<br />

stesso vale per i miei figli i quali,<br />

superate le prime gelosie, sono<br />

rimasti entusiasti della novità. Attualmente<br />

lavoro tutte le mattine<br />

con tre bambini e due pomeriggi<br />

con un altro bimbo, ai quali si aggiungono<br />

i miei. La mia casa non<br />

è grandissima ed è un ambiente<br />

semplice, ma ha un ampio giardino<br />

e con le belle giornate le attività<br />

vengono svolte all’aria aperta.<br />

A seconda delle giornate variamo<br />

i nostri programmi: disegniamo,<br />

cuciniamo, impastiamo, esploriamo<br />

la casa, usciamo a passeggiare,<br />

facciamo i travasi con l’acqua<br />

o la farina, ci rilassiamo sull’angolo<br />

morbido, leggiamo o cantiamo<br />

insieme… Se i genitori lo<br />

richiedono, i bimbi possono fare<br />

il riposino o consumare il pasto in<br />

casa mia.<br />

Ho notato che un bambino accolto<br />

in un ambiente familiare<br />

pensato per lui vive il distacco dai<br />

propri genitori in maniera generalmente<br />

non difficile. Gli viene<br />

dato il tempo di condividere le<br />

proprie esperienze esplorative,<br />

tattili, manipolatorie con una figura<br />

che rimane stabile , e che ha<br />

la possibilità di rispettare i suoi<br />

tempi e di provare a guardare il<br />

ciazione Donatori. Volentieri pubblichiamo<br />

la foto dei pluridonatori<br />

premiati in quella festa.<br />

Siamo qui proprio per questo.<br />

<strong>Liberamente</strong><br />

Per informazioni: Cooperativa Bassano Solidale<br />

tel: 0424.219269 mail: bassanosolidale@libero.it<br />

mondo con i suoi occhi. Tutto ciò<br />

è vissuto in modo rassicurante dal<br />

bambino e dai genitori, che sentono<br />

crescere la loro fiducia.<br />

Quest’esperienza mi ha fatto<br />

crescere come persona e come<br />

madre, dandomi la possibilità di<br />

continuare a lavorare anche dopo<br />

la seconda gravidanza, e di conciliare<br />

un lavoro che amo con la<br />

cura dei miei figli. Al contempo<br />

sono orgogliosa di poter essere<br />

utile ad altre mamme che lavorano,<br />

collaborando in un clima di<br />

fiducia alla crescita dei loro bambini.<br />

In quest’avventura non sono<br />

sola: ho momenti continui (formali<br />

ed informali) di confronto e<br />

scambio con le altre tagesmutter, e<br />

sono affiancata dal coordinamento<br />

della Cooperativa che, oltre ad<br />

occuparsi di tutta la parte amministrativa,<br />

affianca noi operatrici<br />

con consigli e suggerimenti, monitorando<br />

il nostro lavoro.<br />

Concludo sottolineando l’importanza<br />

del sostegno economico<br />

da parte degli enti locali (regioni,<br />

province, comuni) ad iniziative di<br />

questo tipo, per poter permettere<br />

alle famiglie di scegliere il tipo<br />

di servizio educativo più adatto<br />

alle loro idee ed esigenze, ed alle<br />

donne come me di continuare a<br />

svolgere una professione così arricchente.<br />

Dopo il V-Day dell’8 settembre<br />

(Parlamento pulito), di cui abbiamo<br />

parlato anche nel numero<br />

8 di <strong>Liberamente</strong>, Beppe Grillo<br />

propone un secondo appuntamento<br />

per farci riflettere sul peso che<br />

l’informazione ha nella nostra<br />

vita. Non può che essere un tema<br />

molto sentito da tutti noi dell’associazione<br />

<strong>Liberamente</strong>, anzi, è<br />

“Il Tema” per eccellenza, visti gli<br />

obiettivi che ci poniamo con la<br />

pubblicazione del giornalino.<br />

E, come per l’8 settembre, la<br />

data rappresenta simbolicamente<br />

un altro momento di “liberazione”.<br />

Il 25 aprile 2008 verranno<br />

raccolte le firme per tre proposte<br />

di referendum:<br />

1) per l’abolizione dell’ordine<br />

dei giornalisti<br />

2) per l’abolizione del finanziamento<br />

pubblico all’editoria<br />

3) per l’abolizione del Testo<br />

Unico sul sistema radiotelevisivo.<br />

Da un video su You Tube, che<br />

vi invitiamo a vedere (all’indirizzo<br />

http://it.youtube.com/<br />

watch?v=WPogHBETgyA), abbiamo<br />

preso alcune frasi che nel<br />

video scorrono su immagini molto<br />

significative e accompagnate<br />

dalle note, altrettanto significative,<br />

di una canzone di Caparezza<br />

(Ti Giri).<br />

Eccole:<br />

Una stampa cinica e mercenaria,<br />

prima o poi, creerà un pubblico<br />

ignobile. (Joseph Pulitzer)<br />

Ogni mattina il buon giornalista<br />

deve dare un dispiacere a<br />

qualcuno. (Benedetto Croce)<br />

Fra trent’anni l’Italia non<br />

sarà come l’avranno fatta i governi,<br />

ma come l’avrà fatta la<br />

TV. (Ennio Flaiano)<br />

La politica è l’arte di evitare<br />

Serate al “Vivaldi”<br />

Venerdì 11 e sabato 12 aprile,<br />

presso l’Auditorium Vivaldi, due<br />

importanti appuntamenti organizzati<br />

dalla Pro Loco <strong>Cassola</strong>.<br />

Venerdì ci sarà un concerto per<br />

pianoforte di Dario Bonuccelli,<br />

giovane concertista diplomatosi<br />

al Conservatorio “N.Paganini”<br />

di Genova con menzione d’onore,<br />

che eseguità musiche di<br />

Liszt, Schubert, Mendelssohn e<br />

Beethoven.<br />

Sabato invece serata dedicata al<br />

teatro. Teatro allegro, brillante,<br />

Utilizziamo questo spazio, solitamente dedicato a un pensiero di Beppe<br />

Grillo, per pubblicizzre la sua prossima iniziativa.<br />

in grado di intrattenere e far divertire<br />

il pubblico del Vivaldi nel<br />

migliore dei modi. Il programma<br />

prevede tre rappresentazioni di<br />

A.Cechov, accompagnate dal<br />

pianoforde di Dario Bonuccelli,<br />

che con la sua musica seguirà le<br />

vicende narrate per dare maggior<br />

risalto alle interpretazioni degli<br />

attori della Compagnia del Teatro<br />

Stabile di Ruta. Le tre opere<br />

di Cechov che vengono rappresentate<br />

sono : L’orso, Fa male il<br />

tabacco e Una domanda di matri-<br />

che la gente si interessi di ciò che<br />

la riguarda. (Paul Valery)<br />

Sono sicura di voler far qualcosa<br />

per le altre persone usando<br />

il giornalismo, ecco tutto. (Anna<br />

Politkovskaja)<br />

La servitù, in molti casi, non<br />

è una violenza dei padroni, ma<br />

una tentazione dei servi. (Indro<br />

Montanelli)<br />

Le nostre vite finiscono quando<br />

taciamo di fronte alle cose<br />

davvero importanti. (Martin Luther<br />

King)<br />

Oggi la manipolazione dell’informazione<br />

è più nascosta e insidiosa.<br />

Sembra paradossale, ma<br />

con la censura era più facile. I<br />

potenti del mondo d’oggi usano<br />

mezzi più pericolosi per manipolare<br />

l’informazione. Basta tagliare<br />

la pubblicità a un giornale<br />

o nominare un caporedattore<br />

comodo per raggiungere i propri<br />

scopi. (Ryszard Kapuscinski)<br />

Non esiste delitto, inganno,<br />

trucco, imbroglio e vizio che<br />

non vivano della loro segretezza.<br />

Portate alla luce del giorno questi<br />

segreti, descriveteli, rendeteli<br />

ridicoli agli occhi di tutti e prima<br />

o poi la pubblica opinione li getterà<br />

via. La sola divulgazione di<br />

per sé non è forse sufficiente, ma<br />

è l’unico mezzo senza il quale<br />

falliscono tutti gli altri. (Joseph<br />

Pulitzer)<br />

Per chi fosse interessato: a<br />

Bassano esiste un gruppo (cioè<br />

un MeetUp) che fa riferimento<br />

a Grillo e che potete contattare<br />

all’indirizzo http://beppegrillo.<br />

meetup.com/76/boards/ per essere<br />

informati e partecipare alle<br />

attività e agli appuntamenti programmati.<br />

monio. Siamo certi che <strong>Cassola</strong><br />

non mancherà di accogliere nel<br />

migliore dei modi anche questi<br />

nuovi amici del Teatro e della<br />

Musica.


pag. 4 LIBERAmente<br />

Anche quest’anno si apre la stagione<br />

primaverile con il concorso <strong>Cassola</strong><br />

in fiore, seguito come sempre dall’appassionata<br />

Nadia di “Nadia Clef” e<br />

dal suo staff di giurati Lidia “Punto<br />

Ottico”, Leonardo (Lallo) “Fioreria<br />

Millefiori” e il direttore artistico il<br />

Maestro Giulio Carandente.<br />

Tutte le famiglie che desiderano partecipare<br />

ritaglino la scheda di adesione<br />

che trovano su Punto <strong>Cassola</strong><br />

(pag. 23) o la ritirino presso Nadia<br />

Clef o Punto Ottico o Fioreria Millefiorie<br />

e la consegnino poi a mano o<br />

via fax agli stessi.<br />

Lo scopo del concorso è sensibilizzare<br />

la gente nella cura del verde privato<br />

premiando gli appassionati e quindi<br />

valorizzare così il Nostro territorio.<br />

La partecipazione è gratuita sia per<br />

i concorrenti sia per i negozianti che<br />

si impegnano a fare un omaggio tra-<br />

L’angolo dei commercianti<br />

e degli artigiani<br />

CONCORSO<br />

“CASSOLA IN FIORE” 2008<br />

mite la loro attività, oggetti, sconti,<br />

buoni, ecc…<br />

La giuria comincerà a passare<br />

da fine maggio mentre le iscrizioni<br />

chiuderanno a fine giugno per dare<br />

la possibilità a più tipologie di fiori<br />

di essere visitate.<br />

Una simpatica festa a settembre metterà<br />

in mostra, attraverso foto e filmati,<br />

i giardini ed i balconi più belli<br />

e sarà motivo d’incontro e di scambio<br />

mentre tutti verranno premiati per la<br />

partecipazione.<br />

Un grazie find’ora a tutti coloro che<br />

invieranno la loro adesione..<br />

La data delle premiazioni verrà comunicata<br />

a tutti i partecipanti mediante<br />

SMS.<br />

Nadia Clef Tel/Fax 042430511<br />

Punto Ottico Fax 0424570161<br />

Fioreria Millefiori 0424533359<br />

Inaugurazione sede Artigiani<br />

Riceviamo e pubblichiamo questa nota nel nuovo Presidente degli<br />

artigiani di <strong>Cassola</strong><br />

Sabato 15 marzo il presidente<br />

degli artigiani di Bassano del<br />

Grappa, Efrem Merlo, ha presentato<br />

alla cittadinanza e alla stampa<br />

la nuova sede degli artigiani .<br />

La ristrutturazione si è resa necessaria<br />

per ottimizzare gli spazi<br />

e migliorare i servizi svolti dall’associazione<br />

stessa.<br />

Alla manifestazione hanno partecipato<br />

numerosi rappresentanti<br />

delle istituzioni pubbliche comunali<br />

e regionali: tra questi evidenziamo<br />

la presenza del sindaco di<br />

Rosà, il sindaco di Romano d’Ezzelino,<br />

il Presidente del Consiglio<br />

Regionale e l’assessore alle<br />

attività produttive di Bassano del<br />

Grappa e <strong>Cassola</strong>.<br />

Hanno seguito con particolare<br />

interesse il dibattito i neo-eletti<br />

alle cariche sociali e numerosi artigiani<br />

associati.<br />

Ha concluso l’inaugurazione il<br />

Presidente degli artigiani della<br />

provincia di Vicenza Sbalchiero.<br />

Tutti hanno concordato sull’importanza<br />

del contributo che<br />

gli artigiani danno allo sviluppo<br />

economico e sociale della zona. È<br />

stata inoltre ribadita la necessità<br />

di dare più visibilità alle ditte artigiane<br />

che spesso rappresentano,<br />

se pur in modo tacito, l’Italia in<br />

modo eccellente nel mondo.<br />

Auguri a tutti gli artigiani<br />

Il Presidente degli artigiani<br />

di <strong>Cassola</strong>, Simoncello Thomas<br />

thomas@ilparalumemarina.it<br />

<strong>Cassola</strong> Futura: giù la maschera<br />

Il capogruppo di <strong>Cassola</strong> Futura,<br />

nel consiglio comunale di<br />

giovedì 20 marzo, ha fatto sapere,<br />

con un laconico comunicato<br />

(“Dichiaro di concordare con il<br />

programma amministrativo della<br />

lista di maggioranza Alleanza<br />

e forza per dare voce a <strong>Cassola</strong>”),<br />

quello che molti sostenevano<br />

almeno da quattro anni, cioè<br />

che <strong>Cassola</strong> Futura era una lista<br />

“civetta”, creata solo per togliere<br />

voti alla lista Battaglia per <strong>Cassola</strong><br />

con una finta campagna elettorale<br />

contro il sindaco Pasinato.<br />

I fatti, successivamente, hanno<br />

dato ragione a chi sosteneva questo.<br />

Infatti: il capogruppo (e uni-<br />

co rappresentante in consiglio) di<br />

<strong>Cassola</strong> Futura ha SEMPRE votato<br />

solidale con la maggioranza;<br />

la moglie del capogruppo è stata<br />

nominata revisore dei conti del<br />

comune di <strong>Cassola</strong>; il capogruppo<br />

ha sempre duramente attaccato<br />

le opposizioni, proponendo<br />

più volte (e sempre ritirandole)<br />

mozioni di sfiducia nei confronti<br />

di “colleghi” della minoranza.<br />

Ora la maschera è stata gettata<br />

e i cittadini che hanno votato<br />

per <strong>Cassola</strong> Futura sanno almeno,<br />

con quattro anni di ritardo, da<br />

che parte essa stia veramente..<br />

<strong>Liberamente</strong><br />

Il tratto di Via Calibri ad ovest<br />

del semaforo è la strada più vecchia<br />

della zona nord di San Giuseppe.<br />

E’ una delle più strette<br />

trafficate, non ha marciapiedi, è<br />

scarsamente illuminata, ha molti<br />

incroci con scarsissima visibilità.<br />

Gli incidenti succedono sempre<br />

più spesso; alcuni anche molto<br />

gravi, probabilmente per il continuo<br />

aumento del traffico.<br />

Negli ultimi quarant’anni ci si è<br />

solamente preoccupati di asfaltarla<br />

di tanto in tanto.<br />

Solo un paio di anni fa si è cercato<br />

di risolvere il problema del<br />

tristemente famoso incrocio con<br />

via Dei Mille, senza peraltro ottenere<br />

la sua messa in sicurezza,<br />

visti i recentissimi incidenti.<br />

Ultimamente, forse anche per<br />

la realizzazione degli accessi dei<br />

due nuovi edifici proprio sulla<br />

famosa doppia curva, sono stati<br />

installati due dossi per rallentare<br />

il traffico.<br />

Cosa si può fare per rendere<br />

via Calibri più sicura? Niente di<br />

più facile: si allarga la strada, si<br />

realizzano i marciapiedi su entrambi<br />

i lati, si rendono sicuri gli<br />

incroci aumentandone la visibilità<br />

Il Consiglio Comunale “salta” l’Ultima Cena<br />

La sera del Giovedì Santo è il<br />

giorno dell’Ultima Cena, uno dei<br />

riti religiosi più celebri e celebrati<br />

nella Chiesa cattolica.<br />

Non ne ha tenuto conto il sindaco<br />

Pasinato, che ha convocato<br />

il Consiglio comunale proprio<br />

nella serata del 20 marzo. Sette<br />

consiglieri ne hanno chiesto il<br />

rinvio, dopo aver accertato che<br />

non v’era urgenza alcuna nelle<br />

delibere in discussione.<br />

Ma la richiesta non è stata accolta.<br />

Strano per un sindaco che ha ricevuto<br />

direttamente dalle mani<br />

di Berlusconi la delega per i rapporti<br />

con il mondo cattolico.<br />

Qualcuno ha ricordato che an-<br />

DIRE sempre sì, FARE … sempre no!<br />

Com’è andata a finire la protesta<br />

dei commercianti a riguardo<br />

dei numerosi cartelli di divieto di<br />

I pericoli di via Calibri<br />

e si illumina tutta la via in modo<br />

adeguato.<br />

L’unica cosa difficile: acquisire<br />

i terreni per fare il tutto.<br />

Il problema di acquisire le aree<br />

private, concordando un giusto<br />

compenso, è un problema non<br />

solo di <strong>Cassola</strong> ma generale della<br />

nostra società con tutti i suoi<br />

valori, priorità e contraddizioni.<br />

Nel caso specifico poi la via dell’esproprio<br />

non sembra si possa<br />

neanche prendere in considerazione.<br />

Dobbiamo fare i conti con una<br />

progettazione vecchia che non ha<br />

saputo o potuto prevedere uno<br />

sviluppo così intenso del traffico<br />

stradale, qual è quello odierno.<br />

Un qualche intervento un’Amministrazione<br />

attenta ai ragazzi<br />

che anche lì circolano con le biciclette<br />

e agli anziani che a piedi<br />

transitano o per una passeggiata o<br />

per fare spese, dovrebbe pensarlo.<br />

Tutti lo sappiamo, ma vale la<br />

pena riperterlo una volta ancora:<br />

“quel tratto di strada è diventato<br />

pericoloso”.<br />

E allora, se allargare la strada<br />

non si può, realizzare i marciapiedi<br />

non si può, rendere sicuri gli<br />

incroci aumentandone la visibilità<br />

che un Sabato Santo di qualche<br />

anno fa si tenne un consiglio, ma<br />

la mattina del Sabato Santo non<br />

sono previsti importanti riti religiosi<br />

e, poi, in quella circostanza,<br />

non ci fu alcuna richiesta di<br />

rinvio da parte dei consiglieri.<br />

E così, assenti le opposizioni,<br />

fra i pochi presenti, ho assistito<br />

a uno strano consiglio, un consiglio<br />

“triste”, in cui, dopo ogni<br />

breve illustrazione della delibera<br />

in esame, è stata aperta la discussione,<br />

ma non c’è stato alcun<br />

intervento, per cui si è passati<br />

subito al voto (sempre unanimità,<br />

naturalmente) e, quindi, al<br />

punto successivo, fino alla fine<br />

del Consiglio, risultato perciò<br />

accesso esclusi residenti<br />

e/o frontisti installati sulle<br />

strade che portano a San<br />

Giuseppe?<br />

Se qualcuno ha delle notizie<br />

si faccia avanti?<br />

Di certo c’è<br />

che l’Amministrazione<br />

aveva<br />

tranquillizzato i<br />

malcontenti promettendo<br />

loro di<br />

sistemare al più<br />

presto la questione.<br />

A distanza di molti<br />

mesi, nulla pare sia stato<br />

non si può, cerchiamo almeno di<br />

realizzare una adeguata illuminazione<br />

pubblica. Sostituendo i vetusti<br />

proiettori che, installati più<br />

di 40 anni fa e ormai tutti arrugginiti,<br />

consumano energia elettrica<br />

senza illuminare.<br />

Sapendo poi, quanto attenta<br />

sia questa Amministrazione ai<br />

consigli che giungono dal nostro<br />

periodico, confidiamo che anche<br />

questo, pur modesto, riceva l’attenzione<br />

dovuta.<br />

Fabrizio B.<br />

brevissimo.<br />

E’ stato un peccato perchè alcuni<br />

punti all’o.d.g. (una variante urbanistica<br />

e una variazione della<br />

convenzione per la costruzione<br />

della piscina) meritavano una discussione<br />

e un approfondimento<br />

ben maggiori.<br />

In questo caso, dunque, proprio<br />

l’opposizione è venuta meno a<br />

un suo preciso dovere di controllo<br />

e di informazione.<br />

Ma almeno mi è servito per capire<br />

bene quanto “povera” sia una<br />

comunità in cui non ci sia dibattito,<br />

confronto, opposizione.<br />

Lucia C.<br />

fatto a riguardo.<br />

Forse non siamo in scadenza<br />

elettorale? Be allora basterà<br />

aspettare solo un anno.<br />

Fabrizio B.


pag. 5 LIBERAmente<br />

La parola ai lettori La parola ai lettori La parola ai lettori La parola ai lettori<br />

Scuola double face<br />

La scuola elementare di san<br />

Giuseppe e’ stata sottoposta a<br />

restyling qualche anno fa…Si è<br />

provveduto a sistemare la pavimentazione,<br />

la ghiaia di drenaggio<br />

del giardino e alla tinteggiatura<br />

esterna del complesso di un<br />

bel giallo solare diventando finalmente<br />

un edificio decoroso. Peccato<br />

però che i rulli ed i pennelli<br />

si siano fermati alla parte visibile<br />

da viale San Giuseppe e non siano<br />

proseguiti sul lato di via Sanzio<br />

e sulla parte verso il parcheggio<br />

che dà sul centro anziani. Risultato<br />

una scuola bicolore che ricorda<br />

molto gli spot pubblicitari del prima<br />

e dopo lavaggio.<br />

Dopo 4 anni, forse sarebbe il<br />

caso di stanziare le risorse necessarie<br />

per ultimare i lavori.<br />

Silvia Zara<br />

Passaggi pedonali sperimentali: quale utilità?<br />

Spett.le <strong>Liberamente</strong>,<br />

la politica di espansione residenziale<br />

e commerciale in atto a<br />

S. Giuseppe ha aggravato il problema<br />

della viabilità, scaricando<br />

la maggior parte del traffico su<br />

viale San Giuseppe e via Ca’ Baroncello,<br />

per cui anche una semplicissima<br />

manutenzione stradale<br />

può mandare in tilt l’intera circolazione.<br />

L’ho notato, da semplice<br />

cittadino, a metà di febbraio, per<br />

i lavori di sistemazione del passaggio<br />

pedonale di viale San Giuseppe<br />

in prossimità dell’incrocio<br />

con via San Bonaventura: traffico<br />

paralizzato, circolazione intasata<br />

nella rotonda dei quattro cantoni.<br />

Si trattava del rifacimento della<br />

pavimentazione del passaggio<br />

pedonale, posata solo pochi mesi<br />

prima, perché si era creato un cedimento<br />

della sede stradale. Stessa<br />

situazione nell’analogo pas-<br />

saggio in via Ca’ Baroncello, con<br />

le mattonelle posate per ben tre<br />

volte. Mi sono chiesto: ma quali<br />

sono i vantaggi rispetto ai passaggi<br />

pedonali segnalati con le apposite<br />

zebre disegnate sulla corsia<br />

rossa? E poi: non sono un esperto<br />

in materia ma non non mi sembra<br />

che di notte siano più visibili degli<br />

altri. Intanto gli automobilisti<br />

hanno pazientato per molti giorni<br />

in colonna al semaforo provvisorio,<br />

non convinti, evidentemente,<br />

dalle frecce che indicavano la “direzione<br />

consigliata”.<br />

D’accordo, si tratta di una soluzione<br />

sperimentale, e la manutenzione<br />

dicono sia a carico della<br />

ditta. Ma visti i risultati e i disagi<br />

che continuano a provocare i troppi<br />

rifacimenti della pavimentazione<br />

non si può ritenere conclusa la<br />

sperimentazione?<br />

Simone B.<br />

Sono un’educatrice, o per lo<br />

meno faccio del mio meglio per<br />

esserlo, di un asilo nido comunale<br />

dato in gestione ad una cooperativa<br />

sociale. Così, ho la fortuna di<br />

lavorare quotidianamente sotto il<br />

diretto controllo di due coordinatori:<br />

quello della coop. e quello<br />

del comune appunto.<br />

Questo significa doppio controllo,<br />

doppie imposizioni, senza<br />

che venga mai tenuto conto del<br />

parere di noi educatrici, della nostra<br />

esperienza. Queste persone si<br />

alternano e si danno da fare per<br />

dettarci insegnamenti e rimproveri,<br />

molto spesso accompagnati da<br />

ordini e minacce.<br />

Mi ritengo ”privilegiata” perché<br />

non è da tutti lavorare in un clima<br />

così, dove la mancanza di fiducia<br />

è all’ordine del giorno, dove<br />

mentre tu fai del tuo meglio, investendo<br />

energie, tempo e fatica, ti<br />

ritrovi a lavorare in un clima teso,<br />

pesante, in una totale assenza di<br />

gratificazioni.<br />

Io e le mie colleghe così, ci troviamo<br />

a dover fare i conti ogni<br />

mattina con quella schiera di bimbi,<br />

con le esigenze, le richieste e<br />

spesso le insicurezze dei loro genitori<br />

e se ciò non bastasse, anche<br />

col dover fare i conti con coordinatori,<br />

che da noi pretendono<br />

Spett.le <strong>Liberamente</strong>,<br />

ho letto sulla stampa locale che il<br />

Sindaco Pasinato si è congratulato a<br />

lungo con il capogruppo di <strong>Cassola</strong><br />

Futura, per aver aderito totalmente al<br />

programma del gruppo di maggioranza.<br />

Nessuna novità sostanziale; si è<br />

trattato di un semplice atto formale che<br />

sancisce un dato di fatto già noto.<br />

Mi ha però colpito il fatto che, per<br />

sottolineare l’importanza di questo gesto<br />

politico, il sindaco si sia sbilanciato<br />

fino a tirare in ballo la grande democra-<br />

Sopravvivere tra Comune e Cooperativa<br />

La situazione della viabilità è<br />

sicuramente uno dei temi più importanti<br />

del nostro paese; è per<br />

questo che bisognerebbe rivedere<br />

la conformazione di alcuni punti<br />

nodali, fra i quali alcuni incroci di<br />

<strong>Cassola</strong> capoluogo.<br />

Il riferimento, nello specifico, è<br />

alla situazione dell’incrocio fra le<br />

vie Roma, De Gasperi, Rossano<br />

e Grande, nodo di medio traffico<br />

del nostro paese. La situazione<br />

del traffico in certe ore della giornata<br />

fa riflettere: tale incrocio risulta<br />

essere pericoloso sia per gli<br />

automobilisti che per i ciclisti e<br />

non parliamo dei pedoni, che devono<br />

utilizzare un attraversamento<br />

pedonale in prossimità dell’incrocio<br />

stesso! Verosimilmente la<br />

congestione si viene a creare in<br />

seguito al passaggio di numerosi<br />

autoveicoli e autotreni in direzione<br />

Nord-Sud, alla chiusura e successiva<br />

apertura dei passaggi a<br />

livello di via Grande e via Roma<br />

e al crescente traffico proveniente<br />

dal centro paesano.<br />

Non potendo eliminare, allo stato<br />

attuale, due passaggi a livello,<br />

e non essendoci il luogo fisico per<br />

l’impossibile, mettendo spesso in<br />

dubbio o peggio, ostacolando le<br />

nostre scelte, la nostra stessa professionalità.<br />

Sembra che tra la cooperativa<br />

e il comune esista un tacito accordo,<br />

quello di scaricarsi vicendevolmente<br />

doveri, impegni e<br />

spesso anche errori, senza mai assumersi<br />

le proprie responsabilità,<br />

senza mai dare a noi dipendenti<br />

risposte esaustive, facendoci affrontare<br />

e spesso anche risolvere,<br />

problematiche che non dovrebbero<br />

riguardarci.<br />

La cooperativa, temendo di perdere<br />

l’appalto con il comune, non<br />

considera minimamente noi soci<br />

lavoratori, che non ci sentiamo<br />

da questa né protetti né difesi.<br />

Alcune educatrici hanno perso<br />

il posto, infatti, senza una giusta<br />

causa, solo perché ritenute “non<br />

idonee” (non si sa bene in base a<br />

quali parametri) dal coordinatore<br />

comunale.<br />

Io e le mie colleghe non veniamo<br />

interpellate nelle decisioni che la<br />

cooperativa prende a priori con il<br />

comune e ci troviamo spesse volte<br />

a doverle subire, non credendole<br />

valide per il “bene del bambino”.<br />

Ad esempio, non riteniamo giusto<br />

dover spostare sistematicamente<br />

i piccoli dalle loro sezioni e peg-<br />

Viabilità piu sicura ..... ??!!<br />

la realizzazione di una rotonda<br />

adatta al caso, la soluzione più<br />

consona potrebbe essere quella di<br />

installare un’impianto semaforico.<br />

Detto impianto potrà essere<br />

attivato nei momenti di maggior<br />

passaggio veicolare, così da far<br />

defluire il traffico anche in direzione<br />

Est-Ovest quando realmente<br />

necessario, e disattivato nei<br />

momenti di minor affluenza degli<br />

autoveicoli, privilegiando naturalmente<br />

il traffico lungo l’asse della<br />

S.P Ezzelina; ciò eviterebbe di<br />

sostare diversi minuti agli stop di<br />

via Roma e De Gasperi(con scar-<br />

Ma ci faccia il piacere ci faccia!<br />

zia francese, .<br />

Non sono d’accordo. E’ stato un<br />

passaggio, come se ne vedono tanti in<br />

Italia, da un partito ad un altro, secondo<br />

convenienza. Un comportamento<br />

politico, che conosciamo bene anche<br />

a <strong>Cassola</strong>. È principalmente un atto<br />

di incoerenza. Incoerenza soprattutto<br />

nei confronti degli elettori, come me,<br />

che hanno concesso la loro preferenza<br />

sulla base del programma proposto.<br />

Fiducia accordata non certo perché si<br />

appoggiasse un altro programma con<br />

gio, dalle loro educatrici di riferimento,<br />

per pure questioni economiche,<br />

per mancanza di personale<br />

etc. Questo crea un vero e proprio<br />

disagio nel bambino che perde<br />

certezze e sicurezze e che a casa,<br />

poi, le manifesta con pianti, capricci,<br />

mancanza di sonno.<br />

I genitori non essendo informati<br />

di ciò da chi di dovere, si rivolgono<br />

a noi per quelle risposte, che<br />

non ci è consentito dare. Oltre a<br />

dover affrontare così le problematiche<br />

dei piccoli, io e le mie colleghe<br />

ci troviamo a dover gestire,<br />

impossibilitate a dire la verità,<br />

dubbi e discussioni coi genitori,<br />

che non ci competerebbero. Aggiungo<br />

a tutto questo, il fatto di<br />

lavorare con ristrettezza di materiale,<br />

con un continuo cambio di<br />

personale, con la demotivazione a<br />

frequentare corsi di aggiornamento<br />

non obbligatori e mai fin’ora<br />

retribuiti.<br />

Concludo ringraziando le mie<br />

colleghe per la pazienza, la resistenza<br />

e la volontà che hanno<br />

mantenuto dopo anni di lavoro in<br />

queste condizioni.<br />

Ora lo so, mi dovrei firmare, ma<br />

diciamoci la verità, chi lo farebbe<br />

al posto mio?<br />

Una educatrice stanca, delusa,<br />

precaria e ricattabile.<br />

sa visuale) nei momenti di maggior<br />

traffico, aspettare ‘in mezzo<br />

alla strada’ per attraversare col<br />

rischio di incorrere in incidente<br />

e nondimeno permetterebbe una<br />

migliore circolazione ai mezzi<br />

non motorizzati.<br />

Indicazioni utili al miglioramento<br />

della vita nel nostro paese possano<br />

far riflettere la cittadinanza,<br />

smuovere le coscienze di chi ha a<br />

cuore l’incolumità dei cittadini e<br />

concretamente può e deve realizzare<br />

determinate opere.<br />

Andrea S.<br />

altri impegni. Più che scomodare la<br />

grande Francia e la sua secolare cultura,<br />

meglio sarebbe stato rimanere dentro<br />

i propri confini, magari citando la<br />

grande commedia italiana: “O Franza<br />

o Spagna, purchè se magna”, sarebbe<br />

suonato molto meglio.<br />

Da parte mia avrei risposto citando<br />

il grande Totò: “Ma ci faccia il piacere,<br />

ci faccia!!”<br />

Un ex elettore di <strong>Cassola</strong> Futura<br />

(lettera firmata)


pag. 6 LIBERAmente<br />

La parola ai lettori La parola ai lettori La parola ai lettori La parola ai lettori<br />

Spett.le redazione,<br />

desidero segnalare un argomento<br />

che forse merita di essere trattato<br />

su LIBERAmente.<br />

Nelle aree incolte dietro al Tosano<br />

è presente l’ambrosia, una<br />

pianta molto dannosa per chi soffre<br />

di allergie.<br />

Le allego alcune foto che ho<br />

scattato qualche mese fa e degli<br />

indirizzi internet su cui trovare<br />

approfondimenti su questo argomento.<br />

Penso che se volete saperne di<br />

più potete contattare anche l’allergologo<br />

bassanese Vasco Bordignon.<br />

Buon lavoro.<br />

Sergio F.<br />

Attenti all’ambrosia<br />

http://www.gudo.it/ambrosia.htm<br />

http://www.acw.admin.ch/themen/00576/01056/index.html?lang=it<br />

Abbiamo anche ricevuto dal<br />

consigliere comunale capogruppo<br />

di “<strong>Cassola</strong> Futura” del materiale<br />

relativo a due mozioni<br />

presentate in Consiglio Comunale.<br />

Una riguarda l’idea di far<br />

pagare una tassa a tutte le ditte<br />

che “inondano” di fogli pubblicitari<br />

le nostre cassette postali.<br />

Con l’altra chiedeva una partecipazione<br />

economica da parte<br />

dei numerosi Istituti di Credito<br />

alle spese sostenute dal Comune,<br />

e quindi dalla comunità, a<br />

causa della presenza di questo<br />

“abnorme” numero di sportelli<br />

bancari.<br />

Le due mozioni, dopo aver<br />

avuto “ampie assicurazioni” di<br />

un interessamento da parte dell’Amministrazione<br />

sono state<br />

ritirate dal proponente.<br />

Dallo stesso consigliere abbiamo<br />

anche ricevuto una lettera<br />

sfogo sul lavoro dei suoi colleghi,<br />

non della maggioranza,<br />

Via i perditempo!<br />

L’ambrosia che cresce selvaggia<br />

nel terreno incolto a ovest del parco<br />

commerciale “Tosano”<br />

quelli dell’opposizione; i quali a<br />

sentire il Consigliere, sarebbero<br />

rei di avere poche idee ma ben<br />

confuse. Idee vecchie, vecchie,<br />

per di più scopiazzate. Insomma<br />

cosa facciano questi Consiglieri<br />

in Consiglio Comunale l’autore<br />

della lettera non se lo spiega. Sarebbe<br />

forse meglio allontanarli<br />

dal loro incarico? Siamo d’accordo<br />

con lei. Via i perditempo;<br />

via tutti coloro che in qualche<br />

modo ostacolano il vostro lavoro;<br />

via chi non condivide le vostre<br />

idee. Leggiamo anche che<br />

questi Consiglieri avrebbero la<br />

terribile colpa non solo di presentare<br />

un sacco di mozioni, ma<br />

anche di volerle discutere .<br />

Imperdonabile colpa. Anche<br />

qui siamo d’accordo con lei. Le<br />

mozioni si presentano ma poi,<br />

devono essere ritirate! Sempre!!!<br />

In perfetto stile “<strong>Cassola</strong><br />

Futura”.<br />

<strong>Liberamente</strong><br />

Circolo Culturale <strong>Cassola</strong><br />

Con questo intervento intendo<br />

ricordare e promuovere il programma<br />

del “Circolo Culturale<br />

<strong>Cassola</strong>” che verrà proposto dal<br />

mese di marzo a tutti i cittadini,<br />

in particolare alle donne.<br />

Abbiamo constatato che l’invito<br />

rivolto anche alle frazioni di<br />

S. Zeno e S. Giuseppe è stato disatteso,<br />

molto probabilmente per<br />

causa nostra perché non abbiamo<br />

pubblicizzato le nostre attività in<br />

maniera più capillare sul territorio;<br />

purtroppo le nostre risorse<br />

economiche sono limitate e non<br />

siamo supportate né da enti né da<br />

sponsor.<br />

I prossimi incontri si terranno<br />

presso la sala consiliare di <strong>Cassola</strong><br />

a partire dalle 20.30 e verranno<br />

proposte le seguenti tematiche:<br />

- mercoledì 12 marzo 2008: la<br />

storia di Venezia;<br />

- domenica 30 marzo: visita guidata<br />

alla nostra città di provincia;<br />

- martedì 22 aprile: incontro sulla<br />

“Condizione sociale, culturale,<br />

sanitaria della donna veneta”<br />

(relatrice la dott.ssa Stefania<br />

Brugnera, commissione pari<br />

opportunità di Venezia);<br />

- venerdì 9 maggio: concerto diretto<br />

dal maestro Roberto Zarpellon<br />

nella chiesa di <strong>Cassola</strong>;<br />

- martedì 20 maggio: lezione di<br />

architettura del Palladio, in<br />

preparazione della visita alle<br />

ville venete (relatore il prf.<br />

Mario Chiminazzo);<br />

- domenica 8 giugno: visita guidata<br />

alla villa “La Rotonda” e<br />

alla villa dei “Nani” a Vicenza.<br />

Nella speranza che questo programma<br />

possa suscitare l’interesse<br />

e la partecipazione della cittadinanza,<br />

ringrazio la redazione di<br />

<strong>Liberamente</strong> per la disponibilità<br />

ad accogliere le nostre proposte.<br />

Adriana Battaglia<br />

(vicepresidente del C. C. C.)<br />

I dossi di via Portile<br />

Spett. Redazione,<br />

scrivo per un breve commento<br />

sulle “bellezze urbanistiche”<br />

che avete presentato nell’ultimo<br />

numero della vostra rivista, di<br />

cui avete ben documentato con<br />

un interessante tour fotografico.<br />

“Bellezze” che non hanno nulla a<br />

che fare con i canoni architettonici<br />

vitruviani, ma che sono, ahimè,<br />

“obbrobri cementiferi” che sono<br />

stati a dir poco “edifecati” nel nostro<br />

territorio. Tra queste amenità<br />

non posso non dimenticare i famosi<br />

e così “utili” dossi di cemento<br />

di via Portile. Più che dissuasori<br />

di velocità, veri e proprio “ostacoli<br />

anticarro” . Su questi manufatti<br />

mi pongo molte domande tra<br />

le quali: ma chi li ha voluti? Perché<br />

non si è cercata un’alternativa<br />

meno dispendiosa per il comune,<br />

meno dannosa per le autovetture e<br />

magari più efficace?<br />

Purtroppo, per questioni di lavoro,<br />

passo ogni giorno su questo<br />

tratto di strada e, sebbene nel<br />

momento della “scalata” vada<br />

alla velocità di 5 km/h, sembra di<br />

salire e scendere dei veri e propri<br />

gradini mettendo così alla prova<br />

Sono Giorgio Baggio, ho 30<br />

anni ed abito a San Zeno di <strong>Cassola</strong>.<br />

Da circa 18 anni collaboro con<br />

diverse associazioni del volontariato<br />

locale e non.<br />

Fin dall’età di 12 anni collaboro<br />

con l’attuale Associazione San<br />

Zeno, poi con la Pro – Loco per<br />

circa sette anni, la protezione Civile<br />

e varie altre associazioni.<br />

Tutto questo per dire che il mio<br />

spirito di collaborazione è rivolto<br />

al mondo del volontariato senza<br />

interessi personali e scopi di lucro.<br />

Ecco perché mi vedo di dover<br />

intervenire a seguito dell’articolo<br />

pubblicato sul periodico “<strong>Liberamente</strong><br />

<strong>Cassola</strong>” del dicembre<br />

2007, nel quale si riporta l’articolo<br />

dal titolo: “ Auditorium: pronti<br />

per il decollo? ”.<br />

Ne cito il primo capoverso:<br />

“ … era ora! Un programma<br />

interessante al Vivaldi. L’Assessore<br />

Manocchi, dopo anni di<br />

incomprensibile sottoutilizzo di<br />

quest’importante struttura, ha<br />

messo in cantiere appuntamenti<br />

di rilievo”.<br />

Mi trovo profondamente ama-<br />

La ringraziamo, signor Baggio,<br />

per la lettera che ci ha inviato e<br />

che abbiamo cercato di sintetizzare<br />

nel modo più fedele possibile.<br />

Dobbiamo per forza concordare<br />

con Lei. Come non riconoscere<br />

l’impegno profuso nella sua<br />

attività dal signor Miotti durante<br />

l’incarico di Assessore alla Cultura<br />

del Comune di <strong>Cassola</strong>? Ma<br />

quell’espressione “incomprensibile<br />

sottoutilizzo” da noi usata,<br />

non si riferiva esclusivamente<br />

agli anni in cui il signor Miotti<br />

ha occupato quell’incarico. Indicava<br />

il bilancio delle attività<br />

svolte all’interno dell’Auditorium<br />

gli ammortizzatori dell’auto e accelerando<br />

il loro deterioramento.<br />

Mi sono anche chiesto se rallentare<br />

per oltrepassare questo manufatto<br />

e poi ripartire a tutto gas non<br />

incida sulla salute degli abitanti<br />

della zona a causa dell’inquinamento<br />

dovuto al maggior scarico<br />

di gas. Evidentemente chi ha voluto<br />

questi dossi non ha pensato<br />

a questa variabile e nemmeno che<br />

si potesse sentire il parere anche<br />

di altri cittadini che abitano nella<br />

zona. Il dialogo e il confronto<br />

sono sempre costruttivi e, magari,<br />

proposte alternative, più efficaci e<br />

meno onerose per le casse comunali<br />

potevano essere presentate.<br />

Tra le varie soluzioni, a mio avviso,<br />

c’era la possibilità di posizionare<br />

un semaforo che controllasse<br />

la velocità dei veicoli , cioè se si<br />

In difesa dell’ex assessore<br />

reggiato e colpito da queste considerazioni<br />

poiché ho ampiamente<br />

collaborato (come volontario)<br />

con l’ex assessore Miotti per<br />

quello che riguardava l’apertura,<br />

la chiusura di tale struttura, e non<br />

solo ...<br />

Ora signor direttore o direttrice<br />

veniamo al sottoutilizzo dell’Auditorium.<br />

Chi ha organizzato ed ideato<br />

la rassegna teatrale in dialetto<br />

popolare veneto con diverse serate<br />

(circa una dozzina), per non<br />

parlare della rassegna “ A teatro<br />

con mamma e papà ”, l’ideazione<br />

del premio “Il sipario d’argento”<br />

coinvolgendo il pubblico presente<br />

in sala per le votazioni per la miglior<br />

compagnia teatrale.<br />

Non meno risalto si debba dare<br />

alle diverse opere liriche: vedi<br />

l’operetta del Maestro Vedovato,<br />

“La Traviata” coinvolgendo il<br />

Maestro Roberto Zarpellon (tra<br />

l’altro nativo di <strong>Cassola</strong>); i vari<br />

incontri culturali con l’astronauta<br />

“Franco Malerba” in collaborazione<br />

con l’allora “Fly Club<br />

Kookabarra (ora Fly Club Ferraro–Pastega),<br />

i vari convegni<br />

regionali del mondo scolastico e<br />

Vivaldi nel periodo che va dalla<br />

sua inaugurazione ad oggi.<br />

Solo così doveva essere interpretata<br />

quell’espressione che<br />

l’ha, ce ne dispiace, “profondamente<br />

amareggiata”.<br />

I connotati della Sua lettera, i<br />

toni da Lei usati un po’ ci insospettiscono<br />

però. Questo elenco<br />

minuzioso di tutte le cose fatte,<br />

potrebbe essere davvero un’ammirevole<br />

difesa dell’opera svolta<br />

dal signor Miotti e una manifestazione<br />

di sincera devozione nei<br />

Suoi confronti. Speriamo per l’ex<br />

Assessore, che Lei non si sia dimenticato<br />

qualcosa. Siamo sicuri<br />

arriva ad una velocità di oltre il limite<br />

consentito dalla legge, scatta<br />

subito il segnale rosso. E se c’è<br />

il furbetto che passa con il rosso,<br />

si può posizionare un dispositivo<br />

fotografico per un eventuale segnalazione<br />

di infrazione stradale.<br />

Mi auguro che per la prossima<br />

scadenza elettorale la nostra amministrazione<br />

comunale si ricordi<br />

anche di questa struttura poco<br />

funzionale a cui rimediare, anche<br />

perché, di strade da asfaltare c’è<br />

ne sono ben poche. Si può agire<br />

sul traffico e sulla velocità dei<br />

veicoli anche in modo alternativo,<br />

senza creare altri problemi.<br />

Nel ringraziarvi per avermi concesso<br />

questo spazio di vera e propria<br />

democrazia vi invio distinti<br />

saluti.<br />

G. L. P.<br />

del volontariato sociale; i diversi<br />

concerti di chitarra acustica e<br />

classica con personaggi di fama<br />

internazionale, le varie serate con<br />

le corali gospel ed inoltre tutti gli<br />

spettacoli dati a pagamento (a cifre<br />

modeste) per le associazioni<br />

del territorio e questo sono solo<br />

alcune citazioni ma ce ne sono<br />

molte altre che non ricordo.<br />

Se questo Lei lo chiama sottoutilizzo,<br />

il sottoscritto non ne è<br />

pienamente d’accordo …<br />

Ora ben venga l’investimento<br />

sulla cultura attraverso maggiori<br />

disponibilità ma non si dica che<br />

nel periodo 2004/2006 dove il<br />

sottoscritto prestava il proprio<br />

servizio in forma e lo dico orgogliosamente<br />

in forma gratuita e<br />

non come adesso che il servizio<br />

fornito (al di là del fatto che è di<br />

scarsa qualità) sia elargito a spese<br />

dei contribuenti dell’Auditorium<br />

e di tutti i cittadini cassolesi.<br />

Con queste mie parole egregio<br />

direttore o direttrice non voglio<br />

definirmi un super uomo od un<br />

super eroe, ma un cittadino che<br />

ama la propria gente, la propria<br />

cultura ed il proprio territorio in<br />

modo semplice ma sincero.<br />

di no; qualcuno l’avrà, ne siamo<br />

certi, aiutata a ricordare tutte<br />

quelle manifestazioni.<br />

Approfittando del Suo stretto<br />

legame con il signor Miotti, potrebbe,<br />

a nome nostro, chiedergli<br />

se può rispondere anche in merito<br />

all’altra questione, sollevata nello<br />

stesso numero di “<strong>Liberamente</strong>”,<br />

e cioè “ai veri e propri scandali”<br />

votati dal gruppo di AN quando<br />

i suoi consiglieri sedevano fra i<br />

banchi della maggioranza?<br />

In attesa di una sua cortese risposta,<br />

La salutiamo e Le inviamo<br />

i nostri migliori auguri.<br />

<strong>Liberamente</strong>


pag. 7 LIBERAmente<br />

Raccolta differenziata: un dovere ... un piacere!<br />

Spett.le <strong>Liberamente</strong>,<br />

sono una vostra lettrice interessata<br />

e appassionata per gli argomenti<br />

da voi trattati con serietà e<br />

comprensibilità.<br />

Mi è piaciuta la vostra iniziativa<br />

di interpellare i cittadini di <strong>Cassola</strong><br />

in merito alle proposte da fare<br />

all’amministrazione per rendere<br />

più bello e vivibile il nostro territorio.<br />

Da un bel po’ di tempo si sente<br />

parlare di spazzatura che diventa<br />

sempre più ingombrante tanto da<br />

soffocare le città. Per fortuna nel<br />

nostro paese già da alcuni anni<br />

è attiva la raccolta differenziata<br />

che la maggior parte dei cittadini<br />

effettua con diligenza. Purtroppo<br />

però vi sono anche alcuni “irriducibili”<br />

che buttano tutto, indistintamente,<br />

nel “mucchio”.<br />

Nella funzione educativa sappiamo<br />

che si ottengono maggiori<br />

risultati con l’esempio, l’incentivo<br />

e il premio piuttosto che la<br />

Torniamo ancora una volta sull’argomento<br />

Etra SpA, la società<br />

che gestisce il servizio acquedotto<br />

e smaltimento rifiuti per tutto<br />

l’ambito territoriale (ATO) del<br />

Brenta.<br />

Pensiamo sia corretto e doveroso<br />

che, essendo una società al<br />

100% pubblica, essa agisca soprattutto<br />

nell’interesse dei cittadini.<br />

E inoltre che periodicamente<br />

spieghi le sue strategie e le sue<br />

attività. Almeno ai sindaci che la<br />

controllano, in modo che siano<br />

poi questi ultimi a rendere note<br />

alla cittadinanza le operazioni<br />

della società che gestisce un servizio<br />

di così fondamentale importanza.<br />

Le spiegazioni continuano a<br />

non arrivare, però le scarse notizie<br />

che si apprendono dai giornali<br />

sono sempre più spiacevoli e<br />

preoccupanti.<br />

Recentemente infatti, il Tribunale<br />

di Bassano del Grappa ha<br />

dichiarato il fallimento di AS Srl,<br />

una società nata per gestire gli<br />

Abbiamo letto attentamente<br />

l’ultimo numero di Punto <strong>Cassola</strong><br />

e dobbiamo dire che ci è<br />

piaciuto. E’, finalmente, per il<br />

cittadino, ricco di informazioni<br />

sull’attività amministrativa svolta<br />

e sui programmi futuri (bilancio,<br />

opere pubbliche etc. ), su<br />

molte questioni che il cittadino si<br />

pone (pericolo dell’amianto, numero<br />

di extra comunitari presenti<br />

nel comune e loro provenienza,<br />

punizione.<br />

Perché questa lunga premessa?<br />

Ora vengo al dunque.<br />

Io proporrei di dotare tutti i capifamiglia<br />

residenti nel Comune<br />

di un tesserino magnetico (che<br />

riporta i dati anagrafici dei soggetti)<br />

che possa registrare tutti i<br />

quantitativi di materiale conferito<br />

nei centri di raccolta differenziata,<br />

carta, plastica, vetro ecc.., e in<br />

base al peso del materiale depositato<br />

assegnare dei punti premio<br />

(più chilogrammi = più punti).<br />

Alla fine dell’anno solare, in base<br />

ETRA: ma quanto mi costi?<br />

impianti Photored, quelli cioè che<br />

fotografano e multano in automatico<br />

chi passa col rosso, posseduta<br />

al 51% proprio da Etra SpA.<br />

Proprio l’anno scorso su <strong>Liberamente</strong><br />

avevamo denunciato che<br />

AS Srl nel 2004 aveva acquistato<br />

per 400.000,00 euro una attività<br />

di commercio di computer ormai<br />

decotta da CLAIM ITC Srl, società<br />

ora cessata appartenente al<br />

gruppo Zilio, dell’omonimo ex<br />

assessore di <strong>Cassola</strong>.<br />

Che non fosse un buon modo<br />

per spendere i soldi che noi cittadini<br />

versiamo con le nostre bollette<br />

ora è sotto gli occhi di tutti.<br />

In un periodo come questo in<br />

cui tutti denunciano un aumento<br />

del costo della vita che rende critica<br />

la situazione di molte famiglie,<br />

proprio le aziende a controllo<br />

pubblico dovrebbero dare un<br />

esempio di controllo dei costi per<br />

evitare di scaricare altri aggravi<br />

in bolletta.<br />

Nelle interviste il presidente di<br />

Etra Svegliado si giustifica sem-<br />

<strong>Liberamente</strong> e Punto <strong>Cassola</strong><br />

zanzare tigre, onde elettromagnetiche).<br />

Il tutto con dettagli<br />

e approfondimenti neanche confrontabili<br />

con quelli dei notiziari<br />

precedenti (chi li ha conservati<br />

controlli pure!).<br />

Ci piace pensare che a ciò si<br />

sia arrivati anche sotto la spinta<br />

“concorrenziale” di <strong>Liberamente</strong>.<br />

In più occasioni abbiamo rilevato<br />

come alcuni articoli siano sostanzialmente<br />

una risposta a interro-<br />

ai punti totalizzati, si applica un<br />

bonus-sconto sulle tariffe della<br />

tassa rifiuti.<br />

Non mi si dica che ciò è difficile<br />

perchè nell’era della tecnologia<br />

informatica tutto ciò è fattibile.<br />

Questo sistema premierebbe<br />

le persone di buona volontà che<br />

hanno la saggezza di prendersi<br />

cura dell’ambiente, e incoraggerebbe<br />

i più pigri, se non altro, a<br />

fare lo stesso.<br />

Un grazie per l’attenzione e<br />

buon lavoro.<br />

Rachele M.<br />

pre dicendo che i prezzi dell’acqua<br />

li fissa un apposito comitato<br />

chiamato ATO Brenta, e che quindi<br />

Etra non ci può fare niente.<br />

Questo è vero, ma la sana ed<br />

efficiente gestione del servizio<br />

dipende dal consiglio di amministrazione<br />

di Etra. Anche perché<br />

ci sono giunte segnalazioni che<br />

il costo di allacciamento e quello<br />

dei contatori dell’acqua sono<br />

cresciuti a dismisura, e quelli non<br />

sono prezzi fissati dall’ATO.<br />

Inoltre se fosse vero che tutte<br />

le colpe sono di ATO Brenta e<br />

il consiglio di amministrazione<br />

Etra nulla può fare, che senso ha<br />

raddoppiare il compenso dei consiglieri<br />

Etra da 12 a 24 mila euro<br />

l’anno, come è appena successo?<br />

È una cifra che perlomeno impone<br />

loro il dovere di spiegare<br />

finalmente quali sono le strategie<br />

di Etra, e come si stiano muovendo<br />

per migliorare il servizio di cui<br />

sono responsabili<br />

Andrea T.<br />

gativi suscitati dai cittadini attraverso<br />

il nostro giornale. Anche<br />

alcune scelte di grafica ci paiono<br />

mutuate dalle nostre (vedi, ad<br />

esempio, l’uso di immagini aeree<br />

o satellitari per visualizzare meglio<br />

il territorio comunale).<br />

Se è così vuol dire che siamo<br />

stati preziosi e questa crescita di<br />

qualità dell’informazione di Punto<br />

<strong>Cassola</strong> è uno stimolo anche<br />

per noi a migliorare ulteriormente.<br />

Per il bene dei cittadini.<br />

<strong>Liberamente</strong><br />

Piccolo<br />

mondo antico<br />

Il Referendum del 1948<br />

Eravamo usciti da una grande<br />

guerra, cruenta e devastante per la<br />

società. Si conobbe il Re , il suo<br />

regnare, le sue grandezze e le sue<br />

debolezze. Si doveva votare per<br />

scegliere: il passato conosciuto e<br />

vissuto; il futuro tutto da costruire<br />

e ignoto.<br />

Tutti erano chiamati a votare e<br />

in paese c’era un po’ di fermento:<br />

non si voleva sbagliare. Era<br />

un problema che investiva la<br />

coscienza sensibile e scrupolosa<br />

del cristiano; si doveva esprimere<br />

la scelta che fosse la massima<br />

certezza di essere un bene per<br />

tutti.<br />

Il consigliere per ogni votazione<br />

era sempre il parroco. Era un<br />

sicuro punto di riferimento. Don<br />

Ermenegildo Zennari, parroco di<br />

allora, nella sua grande prudenza,<br />

aveva consigliato ai parrocchiani<br />

di fare una votazione in base a<br />

questo giudizio: la repubblica è<br />

una incognita per noi; la monarchia<br />

è una certezza sulla quale si può<br />

contare. Naturalmente il suo non<br />

è stato un ragionamento, ma una<br />

semplice constatazione. Non<br />

ha fatto alcuna considerazione<br />

sulla persona del Re. La forma<br />

repubblicana era un’incognita,<br />

era il non vissuto, l’incerto.<br />

Per scegliere il certo bisognava<br />

aderire alla monarchia.<br />

E i nostri parrocchiani hanno<br />

tenuto conto del consiglio del<br />

Nel numero precedente abbiamo<br />

pubblicato la lettera indirizzata<br />

al sindaco con la quale la<br />

nostra associazione, <strong>Liberamente</strong>,<br />

chiede all’amministrazione di<br />

essere riconosciuta come associazione<br />

che agisce sul territorio<br />

nell’interesse generale dei cittadini,<br />

facendo, appunto, informazione.<br />

Su “Il Gazzettino” del 3<br />

gennaio 2008 appare un’intervista<br />

al sindaco, nella quale egli<br />

afferma<br />

• di non aver visto alcuna lettera<br />

di richiesta;<br />

• di non sapere chi sono i<br />

componenti dell’associazione;<br />

• di aver visto, negli articoli<br />

di <strong>Liberamente</strong>, solo alcune<br />

firme di consiglieri di opposizione.<br />

Strano, perché la lettera di richiesta<br />

è stata regolarmente consegnata<br />

e protocollata all’ufficio<br />

protocollo. E poi su <strong>Liberamente</strong><br />

è apparsa proprio un’intervista<br />

parroco e qui a <strong>Cassola</strong> (non<br />

c’era ancora S. Giuseppe) vinse<br />

la Monarchia, in controtendenza<br />

rispetto all’esito nazionale. Ma<br />

del partito monarchico e dei<br />

monarchici come sentimento non<br />

c’era proprio niente. C’era solo<br />

questa considerazione ingenua<br />

ma sincera del parroco.<br />

Ma la situazione non aiutava<br />

molto ad essere sereni nelle<br />

decisioni perché la vita di allora<br />

era seminata di stenti. Gli elettori<br />

hanno ascoltato semplicemente<br />

l’indicazione del loro pastore.<br />

Per la verità una considerazione<br />

dettata dalla grande prudenza di<br />

un vecchio parroco preoccupato<br />

dell’avvenire del suo paese. E che<br />

al paese avesse voluto tanto bene<br />

nessuno può negarlo.<br />

Don Ermenegildo Zennari, parroco<br />

di <strong>Cassola</strong> dal 1939 al 1966<br />

Una dovuta risposta al sindaco<br />

che il nostro editorialista Bruno<br />

Marin ha fatto al sindaco sulla<br />

vicenda Miotti. E, ancora, la<br />

lettera da noi inviata è firmata<br />

dal presidente di <strong>Liberamente</strong><br />

Fabrizio Bittante. E né Marin<br />

né Bittante sono consiglieri di<br />

opposizione. E infine, soprattutto,<br />

l’associazione è aperta a<br />

tutti. Basta inviare una mail in<br />

redazione, o un sms o un fax ai<br />

numeri indicati sulla prima pagina<br />

del giornale per conoscere<br />

giorni e orario dei nostri incontri.<br />

Come è dimostrato da chi ci<br />

ha conosciuto solo attraverso il<br />

giornale e ci ha chiesto e ottenuto<br />

di partecipare agli incontri.<br />

Insomma, signor sindaco,<br />

Lei è invitato, formalmente,<br />

con queste righe, a incontrarci,<br />

quando e come lei vorrà, in uno<br />

degli incontri che si tengono con<br />

cadenza mensile. La aspettiamo,<br />

così ci conoscerà ad uno ad uno.<br />

<strong>Liberamente</strong>


pag. 8 LIBERAmente<br />

C’è speranza per il nostro territorio?<br />

Lunedì 18 febbraio si è tenuto in<br />

centro parrocchiale a S.Giuseppe<br />

il secondo dii tre incontri organizzati<br />

dalla parrocchia per promuovere<br />

l’ultima enciclica del papa<br />

“Spe salvi”, e calarla in alcune<br />

tematiche che interessano la vita<br />

quotidiana di tutti gli uomini.<br />

Il tema di quel lunedì era incentrato<br />

sull’urbanistica, ed il<br />

relatore scelto, il Prof. Patassini,<br />

Preside del corso di pianificazione<br />

all’Università di architettura di<br />

Venezia, ha indagato su “Come il<br />

territorio può aumentare la speranza”.<br />

Si tratta a prima vista di un tema<br />

“strano”, come ha sottolineato<br />

nell’introduzione il nostro parroco<br />

don Luigi, ma a ben vedere fin<br />

dal Concilio Vaticano II la Chiesa<br />

insiste sulla cura per il mondo,<br />

inteso come il luogo dove si vive<br />

l’esperienza di fede.<br />

Ecco che allora dal mondo al<br />

territorio il passo è breve, perché<br />

il territorio, spiega il Prof. Patassini,<br />

deriva da un termine arcaico<br />

che significa frequenza, frequentazione.<br />

Cioè è il luogo dove c’è il<br />

passaggio dell’uomo, che vivendo<br />

la sua vita fatta di azioni e di rela-<br />

zioni lo utilizza e lo modifica. Ma<br />

bisogna anche tenere conto che<br />

ogni parte di territorio fa parte di<br />

un sistema, e quindi gode dei vantaggi,<br />

ma anche degli svantaggi,<br />

che derivano dalle modifiche che<br />

ciascuno fa nel suo “pezzo” di<br />

territorio.<br />

Perciò è importante, e sarebbe<br />

elemento di speranza, che si diffonda<br />

la consapevolezza dell’utilità<br />

pubblica del territorio. Purtroppo<br />

in Italia, come in Spagna<br />

e altri paesi mediterranei, questa<br />

cultura non è diffusa, e anche le<br />

nostre leggi urbanistiche ne risentono.<br />

Bisognerebbe, come in altri<br />

paesi, non considerare il diritto di<br />

costruire come automaticamente<br />

legato al possesso di un terreno,<br />

ma costruire rispettando regole<br />

generali, che prendano in considerazione<br />

tutte le conseguenze<br />

dell’utilizzo del suolo, compresi<br />

gli eventuali costi di bonifica<br />

che seguono utilizzi inquinanti, e<br />

compresi gli squilibri sociali che<br />

sono conseguenza di costruzioni<br />

sregolate e prive di servizi di<br />

pubblica utilità.<br />

Per aiutare la speranza, ha concluso<br />

il professore, un rapporto<br />

equilibrato dell’uomo con l’ambiente<br />

in cui vive è un elemento<br />

necessario. Ed essere consapevoli<br />

della complessità di tale equilibrio<br />

è un primo passo per preservare e<br />

migliorare questo bene comune.<br />

A. Todesco<br />

Ma guarda te, se ogni volta<br />

che devo rilasciare una dichiarazione,<br />

o fare un’intervista per<br />

il giornale o la televisione, devo<br />

sempre preventivamente discuterla<br />

con il capo. Vuol sapere<br />

tutto, ma proprio tutto. “E cosa<br />

ti hanno chiesto? E cosa vogliono<br />

sapere? E tu come pensi<br />

di rispondere?” Il massimo poi<br />

è quando mi dice “No così no!<br />

Questo non lo devi dire. Devi<br />

dire così…così… e così…. Hai<br />

capito?” Roba da matti; non ci<br />

lascia un metro di autonomia.<br />

Un metro cubo d’aria solo per<br />

me è da un pezzo che non ce<br />

l’ho. Pensare a quanto ho desiderato<br />

questo posto. Finalmente,<br />

essere arrivato a occuparmi della<br />

gestione di cose così importanti;<br />

sapere di poter fare qualcosa di<br />

grande interesse; per certi aspetti<br />

veder realizzato un sogno. Illuso!<br />

Sono stato un imperdonabile<br />

illuso! Dovevo immaginarmelo<br />

che una volta arrivato qui, in<br />

realtà la mia tanto desiderata autonomia<br />

si sarebbe mutata invece<br />

in dipendenza totale dal capo.<br />

Dovevo saperlo! Lo conoscevo<br />

KAOS-SOLA: il verde, che colore è?<br />

Qualcuno a <strong>Cassola</strong>, secondo<br />

me, se lo chiede spesso: “Il verde,<br />

che colore è”?<br />

Deve essere qualche cosa<br />

di davvero insopportabile per<br />

certe persone. Per persone che<br />

ogni qualvolta si imbattono anche<br />

in semplici cose, oggetti di<br />

qualsiasi tipo, che abbiano questa<br />

tonalità, stanno male. Deve<br />

essere qualcosa che gli provoca<br />

l’orticaria. Non parliamo poi<br />

dei prati. Quando ne vedono<br />

uno, verde, bello, con dei ragazzetti<br />

che vi giocano sopra<br />

al pallone, hanno delle reazioni<br />

preoccupanti.<br />

A molti, ma a dire il vero non<br />

so più se siamo ancora in molti<br />

oppure se siamo rimasti in<br />

pochi, il verde dei prati piace,<br />

come piacciono gli alberi che<br />

vi possono crescere. A loro no!<br />

A loro probabilmente sembra<br />

uno spreco.<br />

Ma sì, in fondo hanno ragione.<br />

Li capiamo. Perché lasciare<br />

uno spazio così bello, tutto vuoto?<br />

Non è forse meglio riempirlo<br />

con una di quelle bellezze<br />

che fanno di San Giuseppe un<br />

esempio “al contrario” per tutti<br />

gli amministratori del territorio<br />

circostante?<br />

C’è un accanimento particolare,<br />

in questo senso, nei<br />

confronti della frazione di San<br />

Giuseppe.<br />

Un superlavoro per i tecnici<br />

del settore, che staranno sicuramente<br />

sviluppando i loro studi<br />

professionali.<br />

Qui non resta che augurarsi<br />

che alla crescita numerica dei<br />

tecnici impiegati corrisponda<br />

una crescita professionale di<br />

programmazione, di ricerca di<br />

soluzioni che si integrino meglio<br />

con il nostro ambiente.<br />

Fino ad ora, al di là dei nomi<br />

fantasiosi, pensati per questi<br />

nuovi piani di lottizzazione, i<br />

risultati sono stati disarmanti.<br />

Tanto da far supporre che in<br />

un’area così male edificata, a<br />

risentirne in futuro saranno anche<br />

“i valori” di queste nuove<br />

abitazioni.<br />

“Kaos-sola” aveva detto un<br />

architetto a proposito del nostro<br />

Allo specchio<br />

Ci sono spesso situazioni in azienda, in ufficio, in una associazione, perfino in politica, nelle quali alcune<br />

persone, pur occupando un posto di rilievo o presunto tale, di fatto contano poco, perché c’è sempre un<br />

“capo” più in alto, e da cui dipendono, che decide anche per loro, che limita le loro iniziative, proprio per<br />

mantenere il ruolo di controllo che gli è caro. Ma ogni tanto queste persone si guardano allo specchio.<br />

modello urbanistico. E’ infatti<br />

il kaos l’elemento dominante<br />

nel modo di costruire nel nostro<br />

Comune. E sembra che sarà il<br />

kaos ancora a prevalere nei<br />

futuri progetti di questo territorio.<br />

In particolare per quanto<br />

riguarda ancora San Giuseppe,<br />

ci riferiamo sia allo spazio ex<br />

Caserma San Zeno sia ai terreni<br />

limitrofi che si affacciano su<br />

Viale San Giuseppe, i quali, a<br />

meno di un miracolo, saranno<br />

presto occupati da dell’ottimo e<br />

robusto cemento. Cosa volete,<br />

qui da noi il “grigio cemento”<br />

e il “rosso mattone” sembrano<br />

non passare mai di moda. Ormai<br />

sono un classico.<br />

Sono state promesse varie<br />

cose da questa amministrazione<br />

che poi, per sconosciuti<br />

motivi, non sono state realizzate.<br />

Sulle nuove costruzioni<br />

però dobbiamo dar loro atto.<br />

Si sono impegnati al massimo;<br />

ce l’hanno messa davvero tutta<br />

e il loro impegno non mostra<br />

segni di cedimento nemmeno<br />

con il passare degli anni. Anzi,<br />

troppo bene da tanti anni! Che<br />

figura poi anche nei confronti<br />

di mia moglie. Poverina, anche<br />

lei ci teneva tanto. Per non<br />

parlare dei rimproveri dei miei<br />

figli. Quelli già li sento. “Papà,<br />

ma come puoi accettare di farti<br />

trattare in questo modo alla tua<br />

età?” Non hanno tutti i torti. Ma<br />

qui è così. Da tanti anni è così,<br />

cosa dovrei fare? Dovrei andare<br />

nel suo ufficio, e già questo non<br />

è tanto facile, e dirgli che così<br />

non si può andare avanti? Che<br />

anch’io voglio sentirmi parte<br />

delle decisioni che lui prende?<br />

Chiedergli, per cortesia, almeno<br />

tanto spazio così? Una cosa va<br />

detta ad onor del vero. Soprattutto<br />

noi, noi intesi come quei<br />

quattro, cinque collaboratori più<br />

stretti, non è che siamo tutti dei<br />

tecnici super preparati, capaci di<br />

ribattere colpo su colpo ad ogni<br />

sua tirata. Siamo dei buoni padri<br />

di famiglia che, per quanto volenterosi,<br />

a volte ci accorgiamo<br />

di non avere competenze sufficienti<br />

di fronte a problemi che<br />

richiedono risposte precise. Ma<br />

quando ci ha scelto e nomina-<br />

ti per ricoprire quegli incarichi<br />

questo lui già lo sapeva. Può<br />

essere che non sia poi casuale<br />

questo comportamento? Sa che<br />

noi riconosciamo in lui il leader<br />

unico, per “manifesta superiorità”<br />

potremmo dire.<br />

Però qualche soddisfazione ce<br />

la prendiamo anche noi. E’ vero,<br />

fa tutto lui, ma a volte fa di quelle<br />

cose che c’è poco da essere<br />

contenti, a sentirsene responsabili.<br />

A volte mi domando come<br />

facciano gli utenti a stare in silenzio<br />

e a non protestare mai.<br />

E sì che di cose fatte male non<br />

ne mancano; non manca il motivo<br />

per innescare una protesta<br />

clamorosa. Beh, intanto tiriamo<br />

avanti così; speriamo di stare in<br />

sella ancora un po’; in sella, si fa<br />

per dire in sella. Vorrebbe dire<br />

possedere un cavallo, invece qui<br />

abbiamo a che fare con un mulo<br />

cocciuto che neanche a bastonate<br />

… ma ora, forse, è meglio<br />

dormire. Tutti questi pensieri mi<br />

hanno stancato. E poi non posso<br />

mica sopportarlo anche di notte.<br />

Almeno quella è mia!<br />

M. Pan<br />

Via Gaidon: interramento della roggia per costruire lo sbocco a ovest di tutti gli appartamenti<br />

del PP3 di San Giuseppe. Lasciamo immaginare il caos che provocherà<br />

questa uscita sulla stretta e già trafficata via Gaidon.<br />

riescono a trovare ogni giorno nuove<br />

energie da investire, beninteso, a servizio<br />

dei cittadini. Un grande cuore<br />

batte forte dietro queste opere.<br />

A noi sembra piuttosto una di quelle<br />

malattie che ti distruggono dentro<br />

completamente. Lentamente o velocemente,<br />

ma ti distruggono ogni forma<br />

di vita e non ti lasciano scampo.<br />

Siamo gli unici a preoccuparci dello<br />

stato agonizzante della frazione di<br />

San Giuseppe? Se qualcuno vuole<br />

provare a intervenire si faccia avanti<br />

senza timori. Sarebbe di conforto<br />

sapere di poter condividere con altre<br />

persone la speranza per uno sviluppo<br />

urbanistico più razionale.<br />

Maurizio P.

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