Archeologi a scuola - Liceo Classico Giovanni Prati
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I.T.T. BUONARROTI<br />
Diario del percorso<br />
Quest’anno la mia classe ha partecipato a un’attività di<br />
archeologia, in cui degli esperti ci hanno dato moltissime<br />
informazioni sul loro lavoro e su come si svolgono gli scavi<br />
archeologici. Ci hanno persino portato in un sito archeologico,<br />
quello del riparo Gaban, dove ci hanno mostrato<br />
il testimone stratigrafico (è un pezzo di terreno che<br />
presenta strati di diverso colore che testimonia le età e la<br />
frequentazione del sito), il focolare che si trovava in quel<br />
territorio e molte altre cose.<br />
Mercoledì 12 ottobre sono venuti degli esperti sul campo<br />
dell’archeologia per darci informazioni generali su cos’è<br />
l’archeologia. Questa lezione è stata molto istruttiva e<br />
abbiamo imparato un sacco di nozioni e di notizie, per<br />
esempio che cos’è la stratigrafia (studia gli strati del terreno),<br />
i metodi di datazione (relativa, meno precisa e in<br />
riferimento ad altri reperti, e assoluta, ti dice qual è l’età<br />
giusta del reperto ritrovato). È stata una lezione un po’<br />
faticosa però molto interessante.<br />
La volta successiva siamo andati al riparo Gaban, dove<br />
gli esperti ci hanno diviso in gruppi: un gruppo andava<br />
con un professore che spiegava dove ci sono altri siti archeologici<br />
in Trentino (Riparo Pradestel, La Vela, Terlago,<br />
Romagnago, …), di che età sono e che cosa è stato ritrovato;<br />
un altro gruppo entrava nel Riparo Gaban, che<br />
è stato scoperto nel 1970 da Bagolini, dove un’ archeologa<br />
spiegava che cosa è stato ritrovato e ci descriveva il<br />
testimone stratigrafico del riparo Gaban. Questo è diviso<br />
in vari strati (età) e parte dal Mesolitico recente e arriva<br />
fino all’età del Bronzo medio. Poi un altro gruppo<br />
andava con un esperto che spiegava le tecniche che usavano<br />
gli uomini primitivi per scolpire le pietre. Gli uomini<br />
primitivi sapevano scegliere molto bene le pietre da<br />
scheggiare e le sapevano lavorare molto bene. In seguito<br />
un altro gruppo andava con una studentessa per capire<br />
come gli uomini primitivi lavoravano l’argilla. Erano<br />
molto bravi: sapevano costruire vasi, statuette e avevano<br />
diverse tecniche per realizzare vari oggetti. Intanto un altro<br />
gruppo andava con un’esperta a rappresentare su un<br />
foglio di carta millimetrata e a descrivere il focolare che<br />
era stato ritrovato al Riparo. Infine un gruppo andava a<br />
setacciare la sabbia al cui interno si ritrovavano diversi<br />
oggetti come carbone, schegge e pezzi di ossa. Questa<br />
esperienza al riparo Gaban è stata quella più bella anche<br />
perché abbiamo potuto vedere dal vivo come lavora<br />
un archeologo.<br />
Venerdì 28 ottobre siamo andati all’università di archeologia<br />
di Trento, dove una professoressa ci ha spiegato cosa<br />
è stato ritrovato a La Vela. Questo sito archeologico è una<br />
necropoli (città dei morti, cimitero), infatti, sono stati ritrovati<br />
tantissimi scheletri di uomini primitivi del 4400<br />
a.C. Un altro esperto ci ha poi spiegato come fare a capire<br />
di che età sono le schegge. Infine, insieme ad una<br />
antropologa, abbiamo analizzato uno scheletro appartenente<br />
all’età del Medioevo: ci ha insegnato a distinguere<br />
la differenza tra maschio o femmina, a capire di che<br />
età è,…. Mercoledì 9 novembre è venuta un’archeologa a<br />
<strong>scuola</strong>, Annaluisa Pedrotti, a parlarci dell’Uomo del Similaun<br />
(Ötzi). È stato ritrovato il 19/9/91 (se si legge al<br />
contrario la data è la stessa) casualmente da due persone.<br />
Oltre allo scheletro di Ötzi sono stati rinvenuti altri oggetti<br />
che si presume si sia portato con sé. Ötzi è stato molto<br />
probabilmente ucciso da una freccia e sul suo scheletro<br />
sono state scoperte numerose ferite. L’archeologa ci ha<br />
dato moltissime informazioni ed è stata una lezione molto<br />
interessante.<br />
Questa esperienza è stata molto piacevole e istruttiva,<br />
perché le lezioni sulla preistoria e sull’archeologia non<br />
sono state lezioni tradizionali, ma attività molto varie e<br />
differenti, svolte in ambienti diversi e con esperti che ci<br />
illustravano con entusiasmo il loro lavoro e le loro scoperte.<br />
Abbiamo imparato moltissime cose, che sicuramente ci<br />
ricorderemo molto di più, perché le abbiamo viste e sperimentate<br />
e che potrebbero servirci nel nostro futuro.<br />
Marco Bernardi, 1ª A<br />
32 n. 5 maggio 2012