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Settembre - Avventisti del Settimo Giorno

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ILMESSAGGERO<br />

v v e n t i s t a<br />

ILMESSAGGERO<br />

Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/b legge 662/96. SETTEMBRE 2010 - anno LXXXIV - n. 8<br />

MENSILE DELL'UNIONE ITALIANA DELLE CHIESE CRISTIANE AVVENTISTE DEL 7° GIORNO<br />

SETTEMBRE 2010<br />

CONFERENZA GENERALE<br />

Atlanta 2010<br />

Elezioni e nuove sfide da ora al 2015<br />

APPROFONDIMENTO<br />

Feste ebraiche<br />

Osservarle? Sì o no?<br />

di J.B. Doukhan 4<br />

ATLANTA 2010<br />

Spirito democratico<br />

e raccoglimento<br />

continuo<br />

di S. Abiusi e R. Maggiolini 8<br />

Guardare avanti<br />

Ted Wilson<br />

incoraggia la chiesa<br />

di G. Leonardi, V. Fantoni 15<br />

e R. Vacca<br />

Missione e servizio<br />

intervista a B. Vertallier 19<br />

CHIESA CRISTIANA<br />

AVVENTISTA<br />

DEL SETTIMO GIORNO<br />

Il Messaggero avventista aiuta a scoprire le dinamiche <strong>del</strong>la TUA chiesa


2<br />

IL<br />

v v e n t i s t a<br />

MESSAGGERO<br />

SOMMARIO<br />

UNA PAROLA PER TE<br />

La grazia di Dio 3<br />

di John Ferguson<br />

APPROFONDIMENTO<br />

Osservarle? Sì o no? 4<br />

di Jacques B. Doukhan<br />

SCHEDE BIBLICHE<br />

Il vino nella Bibbia 7<br />

di Samuele Barletta<br />

ATLANTA 2010<br />

Spirito democratico e 8<br />

raccoglimento continuo<br />

di Santa Abiusi e<br />

Roberto Maggiolini<br />

I nostri dirigenti «più alti» 11<br />

Le conquiste <strong>del</strong>lo Spirito 12<br />

intervista a Ted Wilson<br />

Guardare avanti 15<br />

di Giovanni Leonardi,<br />

Vittorio Fantoni e<br />

Roberto Vacca<br />

Missione e servizio 19<br />

intervista a Bruno Vertallier<br />

Messaggio degli ospiti 21<br />

a cura <strong>del</strong>la redazione<br />

Brevi 22<br />

a cura <strong>del</strong>la redazione<br />

ISTITUZIONI<br />

Delibere UICCA 23<br />

a cura di Giovanni Caccamo<br />

«Immanuel» 25<br />

di Raffaele Battista<br />

Lo studio cambia la vita 26<br />

di Maria Beatrice Copiz<br />

INVITO ALLA LETTURA<br />

Gesù e Maometto 27<br />

di Marco Süss<br />

RUBRICHE<br />

Vita di chiesa 28<br />

INVIATE LE VOSTRE LETTERE<br />

Il Messaggero avventista<br />

desidera dare la parola ai lettori.<br />

Gli interventi non devono superare le dieci<br />

righe. Le lettere devono essere firmate<br />

e complete di indirizzo.<br />

Inviare ai seguenti indirizzi:<br />

- per posta: Il Messaggero avventista,<br />

via Chiantigiana 30, Falciani<br />

50023 Impruneta FI<br />

- per fax: +39 (0)55 2326241<br />

- per email: messaggero@edizioniadv.it<br />

EDITORIALE<br />

Senza balbettii<br />

DI G IUSEPPE M ARRAZZO*<br />

L<br />

’Istat nel suo rapporto annuale ha affermato che quasi otto milioni<br />

di italiani vivono nella povertà, ovviamente nel nostro meridione<br />

il valore è quattro volte superiore rispetto a quello rilevato nel resto<br />

<strong>del</strong> Paese. Nel 2009, ricorda l’Istat, non c’è stato un aumento <strong>del</strong>le<br />

famiglie povere rispetto al 2008, perché la perdita <strong>del</strong> lavoro ha<br />

riguardato soprattutto i giovani le cui famiglie si sono fatte carico. Gli<br />

adulti disoccupati invece sono stati protetti dalla cassa integrazione,<br />

l’ammortizzatore sociale che consente, sebbene per un tempo limitato,<br />

di sopravvivere, in attesa di una nuova occupazione. Ma un certo<br />

numero di famiglie, purtroppo, sopravvive nella povertà assoluta.<br />

Il programma nazionale elaborato dal Ministero <strong>del</strong> lavoro e<br />

<strong>del</strong>le politiche sociali (Libro Bianco sul futuro <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo sociale)<br />

prevede una strategia aggiornata nella lotta alla povertà nel contesto<br />

<strong>del</strong>la situazione economico-sociale <strong>del</strong>l’Italia ponendo l’accento<br />

sulla responsabilità di tutta la comunità e sull’attivazione dei processi<br />

di inclusione che scongiurano l’esclusione sociale per condurre<br />

a una vita dignitosa e a svolgere un ruolo attivo. Parole degne<br />

di attenzione se non fosse che le preoccupazioni più grandi dei<br />

parlamentari sembrano ben altre!<br />

La rete di infiltrazione e di corruzione che serpeggia nella<br />

magistratura, il connubio che si è determinato tra politica, amministrazione<br />

e affari mostrano un lato così inquietante da rendere<br />

squalificante il grado di civiltà <strong>del</strong>l’intera Nazione.<br />

Che cosa fa la chiesa? Il Vaticano, coinvolto nello scandalo <strong>del</strong>la<br />

pedofilia, non è certamente nella posizione migliore per rappresentare<br />

il messaggio di Cristo. Se poi si aggiunge che, nel giorno più<br />

caldo di questa rovente estate, la chiesa partecipa, tramite il suo<br />

segretario di Stato, Tarcisio Bertone, a un incontro conviviale con<br />

esponenti <strong>del</strong>l’attuale governo e <strong>del</strong>la finanza creativa, la questione<br />

ha quasi <strong>del</strong>l’incredibile.<br />

Ci potrebbe essere un altro modo di interpretare il ruolo <strong>del</strong>la<br />

chiesa nel contesto sociale odierno? Nella tradizione avventista si<br />

possono individuare, semplificando, due tendenze. La religione «pura<br />

e senza macchia davanti a Dio e agli uomini» dovrebbe avere due<br />

caratteristiche: rifiuto <strong>del</strong>la logica mondana e sostegno alle fasce più<br />

deboli (Gc 1:29). Ma queste due caratteristiche possono diventare<br />

anche due «tentazioni»? Purtroppo sì!<br />

Da una parte, la logica di un «mondo», inteso non come abitanti<br />

di un cosmo oggetto <strong>del</strong>l’amore di Dio, ma come sistema autonomo<br />

che prosegue la sua corsa rincorrendo uno schema umano, troppo<br />

inquinato e incline al compromesso etico, dovrebbe essere rifiutata<br />

dalla chiesa che deve custodire la santità e la purezza. Ma proprio<br />

questo atteggiamento potrebbe allontanare la chiesa dalla vita reale<br />

e rinchiuderla in uno «spazio sacro» e distaccato.<br />

Dall’altra, la chiesa dovrebbe partecipare al dolore <strong>del</strong>le classi<br />

indifese, i bambini e i poveri, senza balbettii, e lottare per la<br />

giustizia, l’uguaglianza in vista di eliminare lo scandalo <strong>del</strong>la povertà<br />

e la vergogna <strong>del</strong>la pedofilia, in Italia e nel mondo intero. Ma questo<br />

sguardo «orizzontale» rischia di trasformarla in una <strong>del</strong>le tante<br />

«agenzie umanitarie».<br />

E allora? La chiesa deve essere la coscienza critica <strong>del</strong> mondo<br />

e sarebbe opportuno che ogni richiamo identitario sia sempre<br />

accompagnato da una corretta coniugazione <strong>del</strong> verbo «amare».<br />

Non è sufficiente considerarsi un movimento cristiano «diverso» per<br />

non venire meno sul punto più essenziale e credibile <strong>del</strong>la fede.<br />

* Da questo numero è direttore <strong>del</strong> Messaggero avventista<br />

SETTEMBRE 2010


una parola per te<br />

UNA PAROLA PER TE<br />

Il perdono<br />

La parabola <strong>del</strong> padre misericordioso<br />

di Luca 15:11-32, è stata definita,<br />

con buone ragioni, la più<br />

grande <strong>del</strong>le piccole storie che sia<br />

mai stata scritta. 1 Essa ci dà un’idea<br />

<strong>del</strong>l’amorevole grazia di Dio.<br />

Il padre, che rappresenta Dio, dimostra<br />

un eccezionale spirito di<br />

perdono nei confronti <strong>del</strong> figlio<br />

cadetto che ha sperperato una discreta<br />

somma di denaro. Il figlio<br />

più giovane ha mancato di rispetto<br />

al padre e ha fatto tutto ciò che<br />

lui non desiderava. Ma il padre è<br />

disposto a perdonarlo.<br />

Triplice lezione<br />

Vorrei evidenziare tre aspetti di<br />

questa parabola.<br />

1. Anche se questa storia è conosciuta<br />

per essere la parabola <strong>del</strong><br />

figlio prodigo, è evidente che non<br />

è il figlio il principale protagonista,<br />

ma il padre misericordioso.<br />

2. Gesù rivolge il più bel complimento<br />

a dei peccatori quando<br />

dice che il giovane «è rientrato in<br />

sé». Sembra che voglia dire che<br />

quando una persona si allontana<br />

da Dio, in realtà è anche fuori di<br />

sé. La persona recupera appieno<br />

la sua identità solo quando fa ritorno<br />

alla casa paterna.<br />

3. La storia ci parla <strong>del</strong>l’immenso<br />

perdono divino. Il padre<br />

deve essere stato in trepidante attesa<br />

nell’osservare ogni giorno e<br />

invano il sentiero che porta alla<br />

fattoria. Ma quando il figlio ritorna<br />

lo abbraccia, non l’accusa. A<br />

volte, l’atto <strong>del</strong> perdonare somiglia<br />

più alla concessione di un favore,<br />

ma in realtà il peccato <strong>del</strong>la<br />

persona è sempre presente con allusioni,<br />

parole o gesti. Ma questo<br />

padre perdona veramente. Una<br />

volta, ad Abraham Lincoln venne<br />

chiesto come pensava di trattare i<br />

ribelli «sudisti» una volta sconfitti<br />

e riammessi nell’Unione, egli rispose:<br />

«Li tratterò come se non se<br />

ne fossero mai andati via». 2 È<br />

questa la stupenda grazia con la<br />

quale Dio tratta anche noi.<br />

La grazia di Dio<br />

«Questo mio figlio era morto ed è tornato<br />

in vita; era perduto, ed è stato ritrovato»<br />

di John Ferguson*<br />

L’arrogante fratello maggiore<br />

Il fratello maggiore, invece, rappresenta<br />

l’uomo pieno di orgoglio.<br />

Lo si capisce dall’atteggiamento<br />

antipatico e malvagio. La<br />

freddezza è evidente quando, rivolgendosi<br />

al padre, non parla di<br />

suo fratello ma dice «questo tuo<br />

figlio» (v. 30). La sua malignità è<br />

palese quando, nel rievocare la<br />

storia <strong>del</strong>lo scapestrato, parla di<br />

prostitute. I primi versetti <strong>del</strong>la<br />

parabola descrivono la vita spensierata<br />

<strong>del</strong> giovane ma non si<br />

menzionano i particolari. Il fratello<br />

maggiore, però, ha il sospetto<br />

che suo fratello si sia dato alla bella<br />

vita. L’amore di Dio è infinito.<br />

Dio è pronto a perdonare, noi siamo<br />

pronti a condannare.<br />

Il re Manasse<br />

Il re Manasse ha commesso atrocità<br />

ben più gravi di quelle di questo<br />

giovane figlio, eppure è stato<br />

perdonato da Dio stesso.<br />

Manasse diventa re nel 687 a.C.<br />

e durante il suo regno si comporta<br />

in modo malvagio. Fa ricostruire<br />

i luoghi di culto di divinità pagane,<br />

fa innalzare un altare al dio<br />

Baal, divinità cananea il cui culto<br />

è accompagnato da comportamenti<br />

licenziosi, come la prostituzione<br />

sacra. 3 Il giovane di Luca 15<br />

è sospettato di essere andato con<br />

le prostitute, ma Manasse va oltre.<br />

Addirittura, fa costruire un<br />

centro di erotismo sacro per venerare<br />

una dea pagana. Sotto il<br />

suo regno si adorano i pianeti, si<br />

pratica lo spiritismo e si mettono<br />

a morte persone innocenti. Eppure,<br />

Dio lo perdona.<br />

La descrizione <strong>del</strong> regno di<br />

Manasse è riportata in 2 Re 21 e<br />

in 2 Cronache 33; in quest’ultimo<br />

capitolo troviamo più informazioni<br />

relative al perdono di Manasse.<br />

Egli viene fatto prigioniero da un<br />

re straniero, legato con catene e<br />

con un gancio al naso (v. 11). Ma<br />

proprio questa sua disgrazia lo<br />

porta a riconoscere il suo peccato<br />

e si umilia davanti a Dio (cfr. vv.<br />

12,13). Anche il figlio <strong>del</strong>la parabola<br />

si umilia davanti al padre, dicendo:<br />

«Padre, ho peccato contro<br />

il cielo e contro di te. Non sono<br />

più degno di essere chiamato tuo<br />

figlio». (Lc 15:21). E suo padre lo<br />

perdona.<br />

Un appello<br />

Che ne è di noi? Come il giovane<br />

<strong>del</strong>la parabola e il re Manasse<br />

hanno riconosciuto la loro colpevolezza,<br />

anche noi dobbiamo inginocchiarci<br />

davanti a Dio. Ma<br />

chi siamo noi per dire a un’altra<br />

persona cosa fare e cosa non fare?<br />

Chi siamo noi, pastori o laici, per<br />

convincere gli altri dei loro peccati?<br />

Solo lo Spirito Santo convince<br />

di peccato, non noi (Gv 16:8).<br />

Tuttavia mi faccio coraggio ed<br />

esorto anche te, come persona, a<br />

presentarti al Signore e a riconoscere<br />

i tuoi peccati. Nella Via migliore,<br />

Ellen G. White scrive:<br />

«Quando comprendiamo la profondità<br />

<strong>del</strong>l’amore di Dio, ci rendiamo<br />

conto <strong>del</strong>la gravità <strong>del</strong><br />

peccato» (p. 35).<br />

Note<br />

1 W. BARCLAY, The Daily Study Bible<br />

Series: The Gospel of Luke, p. 204.<br />

2 Ibid., p. 205.<br />

3 The SDA Bible Commentary, vol. 8,<br />

p. 104.<br />

* Pastore <strong>del</strong>le chiese di Grantham<br />

e Skegness, Inghilterra.<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

3


approfondimento<br />

APPROFONDIMENTO Festività ebraiche<br />

Osservarle? Sì o no?<br />

La prospettiva avventista nella gioia <strong>del</strong>l’esperienza religiosa<br />

Valutando le ricchezze e le benedizioni associate<br />

alle feste bibliche, ma essendo anche consapevoli<br />

dei problemi che la loro osservanza comporta,<br />

i cristiani, se lo desiderano, possono cercare un<br />

modo adeguato di viverle, cercare di individuare un<br />

modo in cui onorarle. Tutto ciò deve avvenire, non<br />

solo con lucidità teologica ma anche con prudenza<br />

e saggio equilibrio, umiltà, apertura mentale e<br />

disponibilità ad apprendere. Qualche suggerimento<br />

pratico può aiutare i cristiani a trovare il modo più<br />

significativo per introdurre queste feste nella loro<br />

vita e nella loro esperienza spirituale.<br />

Non si deve ma si può<br />

Innanzitutto bisogna comprendere il valore non<br />

normativo di queste feste. Il Nuovo Testamento<br />

offre un buon esempio di come i cristiani possono<br />

rapportarsi con esse. Molti testi, infatti, ci<br />

presentano una funzione tipologica dei sacrifici<br />

e ci ammoniscono dunque contro l’idea che questi<br />

siano ancora normativi e necessari per la nostra<br />

salvezza. D’altra parte, lo stesso Nuovo Testamento<br />

non offre alcun divieto esplicito sulla loro<br />

osservanza. Lo stesso Gesù e i suoi discepoli<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

di Jacques B. Doukhan*<br />

FOTOLIA<br />

continuarono a offrirli e, successivamente, anche<br />

i primi cristiani (anch’essi giudei che vivevano in<br />

un contesto giudaico) come anche Paolo, seguirono<br />

la stessa pratica. E tuttavia essi non ritennero mai<br />

necessario imporre simile pratica ai non ebrei che<br />

volevano unirsi alla comunità dei credenti (Atti 15).<br />

Saggiamente giunsero alla conclusione che «non<br />

si debba turbare gli stranieri che si convertono a<br />

Dio, ma che si scriva loro di astenersi dalle cose<br />

contaminate nei sacrifici agli idoli [idolatria],<br />

dalla fornicazione [etica], dagli animali soffocati e<br />

dal sangue [principi alimentari <strong>del</strong> Levitico].<br />

Perché Mosè fin dalle antiche generazioni ha in<br />

ogni città chi lo predica nelle sinagoghe dove viene<br />

letto ogni sabato» (At 15:19-21). In tal modo, il<br />

decreto apostolico fa riferimento a tre ambiti <strong>del</strong>la<br />

legge di Mosè: idolatria, etica, leggi alimentari<br />

mosaiche. Tutte queste prescrizioni erano basate<br />

sulla lettura dei libri di Mosè «ogni sabato»,<br />

suggerendo così implicitamente il rispetto per il<br />

quarto comandamento. Non c’è invece nessun<br />

riferimento, neppure implicito, alle feste. Questo<br />

atteggiamento è conforme a un principio di<br />

tolleranza, non solo verso i gentili ai quali non si<br />

dovevano creare problemi con nuovi pesi non<br />

necessari, ma anche, implicitamente, verso i giudei<br />

che volevano unirsi alla chiesa. Perché, se per<br />

gli apostoli era inopportuno turbare i gentili<br />

imponendo loro un nuovo stile di vita che<br />

implicasse l’osservanza di leggi, come quella <strong>del</strong>la<br />

circoncisione e quelle sulle quelle feste ebraiche,<br />

sarebbe stato anche inopportuno turbare i giudei<br />

imponendo loro di osservare un nuovo stile di vita<br />

che li obbligasse ad abbandonare quelle pratiche.<br />

La parola deve non dovrebbe mai essere usata<br />

né per imporre né per vietare le feste. Non<br />

dovremmo dire: «Tu dovresti osservarle» e<br />

neppure: «Tu non dovresti osservarle».<br />

Saggiamente e significativamente, Ellen<br />

G. White, esprimendo il proprio pensiero a questo<br />

riguardo, si esprime in termini favorevoli: «Sarebbe<br />

positivo che anche oggi il popolo di Dio celebrasse<br />

una festa <strong>del</strong>le Capanne, per ricordare con gioia<br />

le benedizioni ricevute», 1 ma evita ogni tono<br />

perentorio. Anche se la sua dichiarazione si<br />

riferisce a una festa specifica, ci fa comprendere<br />

che Ellen G. White potrebbe essere stata<br />

SETTEMBRE 2010


favorevole alla possibilità di considerare anche altre<br />

feste. Infatti, la motivazione per giustificare questa<br />

pratica è di «ricordare con gioia le benedizioni<br />

ricevute»; questa stessa ragione potrebbe applicarsi<br />

anche alle altre feste. Comunque sia, questa<br />

dichiarazione mostra non solo un atteggiamento<br />

di apertura da parte di Ellen G. White (non era<br />

spaventata all’idea di esplorare nuove strade), ma<br />

anche di rispetto e saggezza. L’uso <strong>del</strong>la parola<br />

«sarebbe», invece <strong>del</strong> possibile «dovrebbe», 2 non<br />

solo denota umiltà e apertura ma anche rispetto<br />

per un eventuale punto di vista diverso. Un tale<br />

atteggiamento di tolleranza e prudenza è<br />

raccomandabile anche per noi, perché ci eviterà il<br />

rischio di reazioni e polarizzazioni che degenerano<br />

sempre in atteggiamenti radicali e fanatici e,<br />

alla fine, creano divisioni all’interno <strong>del</strong>la chiesa.<br />

Un calendario per ricordare<br />

Se scegliamo di sottolineare le feste sul nostro<br />

calendario annuale, dovremmo farlo con la chiara<br />

comprensione di ciò che quella festa significa in<br />

una prospettiva avventista. Sto volutamente usando<br />

l’espressione per ricordare invece di per celebrare,<br />

ed evito anche l’uso <strong>del</strong> concetto di calendario<br />

liturgico. Evito anche di parlare di feste da osservare<br />

preferendo il concetto di ricordare. Il ricordo<br />

<strong>del</strong>le feste non dovrebbe essere imposto come un<br />

dovere dottrinale, liturgico/religioso o addirittura<br />

amministrativo per l’insieme <strong>del</strong>la chiesa.<br />

Bisogna invece presentarlo come un’opportunità<br />

da accogliere e vivere liberamente per ricordare<br />

il piano <strong>del</strong>la salvezza di Dio e la nostra identità<br />

e missione profetica. Potrebbe costituire<br />

un’opportunità per insegnare, imparare e<br />

proclamare, a casa in chiesa e nel mondo, le grandi<br />

dimensioni <strong>del</strong> piano <strong>del</strong>la redenzione.<br />

Le feste possono essere anche uno strumento<br />

pedagogico o evangelistico da usare, così come a<br />

pagana come Babbo Natale, l’albero di Natale,<br />

o le uova pasquali). Al di fuori dei tempi che<br />

sono loro proprie, le feste sembrerebbero<br />

inopportune per chiunque, offensive contro altri,<br />

e perderebbero anche il loro potere comunicativo<br />

e significante/semantico.<br />

Comunque, considerando l’assenza di istruzioni<br />

rivelate e senza l’aiuto di una tradizione matura<br />

che abbiamo invece nel mondo giudaico,<br />

il problema principale ha che fare col modo in cui<br />

le feste potrebbero essere ricordate al di fuori<br />

di un contesto biblico. Per evitare iniziative<br />

rusticane e originali, che potrebbero indebolire e<br />

compromettere l’intero progetto, è necessario<br />

seguire due principi fondamentali:<br />

1. Il rispetto <strong>del</strong> luogo di origine dal quale nasce<br />

l’ispirazione per la rievocazione <strong>del</strong>le feste, cioè<br />

le Scritture e la testimonianza di Israele. Impariamo<br />

dunque il vero significato <strong>del</strong>le feste e informiamoci<br />

sulle tradizioni giudaiche che le accompagnano.<br />

Si evitino travisamenti ingannevoli e confusionari.<br />

Ci si assicuri che le feste non diventino occasione<br />

di sfoggio per le nostre idee personali, fantasie,<br />

hobby, e quant’altro non abbia nulla a che fare con<br />

le feste, come danze, applicazioni spiritualistiche e<br />

carismatiche, suono sconsiderato <strong>del</strong>lo shofar<br />

o l’uso di vestiti esotici. Tali modalità espressive<br />

possono essere percepite come una mascherata e<br />

come un comportamento irrispettoso.<br />

2. Il rispetto per il nuovo luogo dove l’ispirazione<br />

per le feste è stata importata, cioè la nostra chiesa.<br />

Consultiamo i suoi leader, compresi coloro che<br />

hanno una competenza teologica e i nostri amici<br />

(anche e soprattutto quelli che non la pensano<br />

come noi), per essere sicuri che le nostre idee sulle<br />

feste e le informazioni raccolte siano ben fondate<br />

e coerenti con la teologia che professiamo come<br />

volte usiamo un mo<strong>del</strong>lo<br />

“<br />

Le feste possono essere<br />

cristiani avventisti. Ci si<br />

<strong>del</strong> santuario, per dare<br />

assicuri anche che il nostro<br />

testimonianza, attraverso un tale uno strumento pedagogico esperimento non si presti a<br />

oggetto, <strong>del</strong> nostro messaggio o evangelistico da usare<br />

incomprensioni, non ferisca gli<br />

straordinario. L’uso dovrebbe per dare testimonianza <strong>del</strong> nostro altri membri di chiesa e serva<br />

essere descrittivo e istruttivo,<br />

messaggio straordinario<br />

”<br />

invece per il bene di tutta la<br />

non prescrittivo. Se desideriamo<br />

comunità. Evitiamo iniziative<br />

ricordare le feste, sarebbe anche consigliabile farlo private, siamo umili e modesti e non cerchiamo<br />

nel loro tempo specifico, non perché vogliamo o di imporre le nostre idee e i nostri progetti ad altri<br />

abbiamo bisogno di essere fe<strong>del</strong>i alle norme membri di chiesa che potrebbero non condividere<br />

agricole, rituali o legali, ma perché quello è il la nostra visione e la nostra sensibilità spirituale.<br />

momento migliore in quanto anche gli altri pensano Viviamo con prudenza le nostre emozioni e il<br />

a esse… come avviene a Natale, Pasqua o, in nostro misticismo su queste questioni. Facciamo lo<br />

America, per la festa <strong>del</strong> ringraziamento (anche se stesso con le nostre convinzioni, senza confonderle<br />

queste feste contengono alcuni elementi di origine con la verità divina o con il dono <strong>del</strong>lo Spirito. ➥<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

5


6<br />

APPROFONDIMENTO<br />

Conclusione<br />

Se ci chiediamo: «Dovremmo osservare le feste?»,<br />

la mia risposta, sulla base di quanto abbiamo già<br />

discusso, è: «No, non abbiamo l’obbligo di<br />

osservare le feste levitiche». Per le ragioni seguenti:<br />

1. Le feste hanno perso il loro valore normativo<br />

essendo state essenzialmente adempiute in Cristo e<br />

non dipendono quindi più dalle norme <strong>del</strong>la<br />

rivelazione biblica. Le norme relative alle feste si<br />

distinguono da altre come quelle relative al sabato e<br />

alle leggi alimentari, che non sono connesse al<br />

sistema dei sacrifici e non sono limitate a situazioni<br />

temporali specifiche avendo invece un carattere<br />

universale. È importante notare e comprendere che<br />

Dio non ci ha fornito nessuna istruzione, nessuna<br />

legge su come queste feste dovrebbero essere<br />

osservate al di fuori <strong>del</strong> tempio. Se Dio non ha<br />

indicato come dovremmo osservarle in queste<br />

condizioni, come potremmo pretendere<br />

l’osservanza di leggi che non esistono? Oggi, a<br />

questo riguardo, dipendiamo solo da tradizioni<br />

umane esterne alla rivelazione biblica.<br />

2. Non esiste nessuna tradizione storica su come<br />

queste feste siano state e dovrebbero quindi essere<br />

osservate, né in ambito cristiano né in quello più<br />

specificamente avventista.<br />

3. La missione e l’identità specifica <strong>del</strong> movimento<br />

avventista non possono essere definite come se<br />

la nostra chiesa fosse un’entità liturgica chiamata a<br />

essere testimone di una tradizione liturgica storica.<br />

Al contrario, la chiesa avventista si identifica con<br />

la missione di un messaggero profetico avente<br />

prospettiva e missione universali che trascendono<br />

le innumerevoli culture e tradizioni, e si protende<br />

verso l’ordine escatologico.<br />

D’altra parte, questo chiarimento non dovrebbe<br />

escludere le opzioni seguenti:<br />

1. Il valore pedagogico insito nello studio e nella<br />

testimonianza (offerta sia verbalmente sia per altre<br />

vie) sulle grandi verità connesse con le feste, cioè<br />

il loro significato in rapporto al piano <strong>del</strong>la salvezza<br />

per il passato, il presente e il futuro. E tuttavia,<br />

tutta la bellezza e tutta la grandezza che ritroviamo<br />

nelle feste non ne fanno una legge da essere<br />

obbligatoriamente osservata. Rimangono solo un<br />

ausilio pedagogico.<br />

2. La celebrazione di queste feste potrebbe servire<br />

come mezzo di contestualizzazione per raggiungere<br />

gli ebrei, allo stesso modo in cui si fa per altri<br />

gruppi culturali, sia religiosi (Natale, Pasqua) sia<br />

secolarizzati (festa <strong>del</strong> ringraziamento). Anche qui,<br />

comunque, ci si potrebbe chiedere se questo<br />

metodo evangelistico sia efficace ed etico.<br />

3. Gli avventisti di origine ebraica, come i primi<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

FOTOLIA<br />

cristiani, non dovrebbero sentirsi obbligati a<br />

rinunciare alla gioia <strong>del</strong>le feste; e nessuno dovrebbe<br />

essere scoraggiato dal viverle. Non solo le feste<br />

appartengono alla loro eredità culturale ma<br />

forniscono loro anche uno strumento appropriato<br />

per raggiungere altri giudei. In questo caso<br />

particolare, alla luce <strong>del</strong>le dimensioni profetiche e<br />

teologiche degli avventisti, il loro coinvolgimento<br />

nelle feste può anche diventare più significativo<br />

di prima. Tuttavia, l’attuazione di queste esperienze<br />

deve essere fatta con la chiara comprensione che si<br />

tratta di leggi e tradizioni che non rappresentano<br />

più una rivelazione profetica e non hanno più<br />

un valore normativo.<br />

L’ultima lezione da imparare dalle feste è quella<br />

di rilassarsi e godere la nostra vita religiosa. Tutte<br />

queste discussioni e tensioni sulla questione<br />

<strong>del</strong>l’eventuale osservanza <strong>del</strong>le feste, di fatto si<br />

rivoltano contro lo spirito <strong>del</strong>le feste stesse. Lungi<br />

dal condurci verso discussioni preoccupate e tese,<br />

o di imporre osservanze o non osservanze, il<br />

messaggio <strong>del</strong>le feste costituisce, al contrario,<br />

un gentile invito alla gioia e alla pace. [Tradotto<br />

dall’inglese da G. Leonardi, art. tratto da Ministry,<br />

giugno 2010, pp. 14-17].<br />

Note<br />

1 Patriarchi e profeti, Edizioni ADV, Impruneta, 1998,<br />

p. 456.<br />

2 Il prof. Doukhan sviluppa la sua riflessione sulla base<br />

<strong>del</strong>la differenza tra l’inglese would, usato da Ellen G. White,<br />

che implica un concetto di possibilità, diverso in questo dal<br />

verbo should che invece ha un tono più imperativo (NdT).<br />

SETTEMBRE 2010


schede bibliche<br />

SCHEDE BIBLICHE L’astemia<br />

SETTEMBRE 2010<br />

Il vino nella Bibbia<br />

LLa Bibbia non incoraggia l’uso <strong>del</strong>le bevande<br />

alcoliche, anzi! Ma alcuni testi paiono avere<br />

un approccio più permissivo. Per evitare<br />

interpretazioni errate bisogna tenere conto che:<br />

a) il fenomeno <strong>del</strong>l'alcolismo biblico non ha niente<br />

a che vedere con quello dei nostri giorni (era uso<br />

allungare l’alcol con acqua, il vino aveva una<br />

gradazione inferiore, superalcolici e distillazione<br />

non esistevano); b) in ebraico e in greco, la parola<br />

«vino» può riferirsi sia al vino alcolico sia al succo<br />

d’uva non fermentato; c) se a causa <strong>del</strong>la durezza<br />

<strong>del</strong> cuore <strong>del</strong>l’uomo Dio ha permesso cose non<br />

buone (guerra, poligamia, divorzio, schiavitù, ecc.),<br />

non significa che le approvasse.<br />

L’insegnamento biblico<br />

A proposito <strong>del</strong>l’alcol la Bibbia afferma:<br />

● È «turbolento» e capace di «sopraffare» (Prv 20:1).<br />

● È fonte di guai e ostacola l'amministrazione<br />

<strong>del</strong>la giustizia (Is 5:11; 28:1,7).<br />

● È causa di liti, ferite senza ragione, lamenti.<br />

Un «serpente ingannatore» (Prv 23:29-35).<br />

● I re non devono berne «perché non dimentichino<br />

la legge e non distorcano il diritto» (Prv 31:4-5).<br />

● I nazirei dovevano evitare ogni cosa connessa<br />

con l’uva (Nm 6:2-4).<br />

● La madre di un futuro nazireo doveva evitare<br />

ogni bevanda alcolica (Gdc 13:7). Com’è moderna<br />

la prospettiva biblica: oggi è scientificamente<br />

provato, ma come facevano a sapere a quei tempi<br />

che l’alcol può nuocere al feto? (Lc 1:15).<br />

● I sacerdoti dovevano astenersi dall’alcol<br />

nell’ambito <strong>del</strong> servizio sacerdotale per<br />

«distinguere tra il sacro e il profano, il puro<br />

dall’impuro» (Lv 10:9,10).<br />

● Gli anziani di chiesa dovevano essere nephelios,<br />

cioè «temperanti» e «sobri», riferendosi<br />

all’astensione dall’alcol (1 Tm 3:2-3; Tt 1:7).<br />

● Gesù mette in guardia «dall’ubriachezza», perché<br />

possiamo essere pronti al suo ritorno (Lc 21:34).<br />

● Per colpa <strong>del</strong>l’alcol si può perdere il regno di Dio<br />

(1 Cor 6:10).<br />

Esame di alcuni testi<br />

Alcuni testi sembrano contraddire gli avvertimenti<br />

contro l’alcol visti fin qui. Vediamoli.<br />

● Alle nozze di Cana (Gv 2), Gesù muta l’acqua<br />

in vino «buono» (v. 10), ma questo non significa<br />

che è alcolico. Per gli ebrei il vino buono non era<br />

il vino forte, ma quello dolce: il succo d’uva.<br />

di Samuele Barletta<br />

● Paolo chiede a Timoteo (1 Tm 5:23) di bere<br />

un po’ di vino: com’è possibile se lui stesso ha<br />

esortato gli anziani di chiesa a essere astemi (3:3)?<br />

Evidentemente, Paolo chiede di usare un po’<br />

di succo d’uva per scopi terapeutici. Molti usavano<br />

vino non fermentato (sciroppo) diluito con acqua<br />

per curare i disturbi <strong>del</strong>lo stomaco.<br />

● Nell’ultima cena Gesù usa <strong>del</strong> vino. Abbiamo<br />

buone ragioni di pensare che non fosse alcolico:<br />

a) Gesù lo chiama «frutto <strong>del</strong>la vigna» (Mt 26:29;<br />

Mc 14:25; Lc 22:18), espressione che si riferisce<br />

probabilmente al vino non fermentato, come esce<br />

dal grappolo d’uva; b) durante la cena pasquale<br />

la legge non consentiva di usare cibi e bevande<br />

fermentate (Es 12:15); c) abbiamo testimonianze<br />

che alcune chiese cristiane antiche usavano vino<br />

non fermentato; d) gli esseni non usavano vino<br />

fermentato.<br />

● Il Deuteronomio invita a bere alcolici (14:26)?<br />

La parola shekar si riferisce a ogni tipo di bevanda<br />

dolce diversa dal succo d’uva. Tali bevande<br />

potevano anche diventare alcoliche con il tempo,<br />

ma non sempre.<br />

● Accanto agli ideali, la Bibbia riporta i loro<br />

contrari: come nel caso di Noè (Gn 7:20,21,24)<br />

e Lot (Gn 19:30-38). Questi uomini provarono<br />

a loro spese gli effetti nocivi <strong>del</strong>l’ebbrezza.<br />

● Daniele beveva vino (10:3)? Il testo non dice<br />

questo, ma sarebbe strano che colui che scelse<br />

«di non contaminarsi… con il vino che il re<br />

beveva» (1:5,8,16) per restare fe<strong>del</strong>e ai suoi<br />

principi, poi li rinnegasse così miseramente.<br />

● È permesso bere <strong>del</strong> vino a chi è in fin di vita<br />

(Prv 31:6,7)? Il testo è ironico; come cristiani<br />

chiediamoci: dobbiamo annegare le nostre pene<br />

nell’alcol o chiedere aiuto allo Spirito di Dio (Ef<br />

5:18) e portare tutto ai piedi di Gesù (Mt 11:28)?<br />

Conclusioni<br />

Oggi l’alcol è una <strong>del</strong>le peggiori piaghe nel mondo:<br />

prima causa di morte (2 milioni di vittime l’anno),<br />

incidenti stradali, motivo di separazioni e sofferenze<br />

familiari. Tanti lo considerano una droga<br />

legalizzata e se molti lo accettano è solo perché fa<br />

parte <strong>del</strong> patrimonio culturale. Dio è stato chiaro<br />

sui suoi pericoli: chiedendo l’astinenza a chi vuole<br />

consacrarsi totalmente a lui; e chiamando anche noi<br />

re e sacerdoti (1 Pt 2:9; Ap 5:10), ci fa capire quale<br />

debba essere la nostra scelta se desideriamo amarlo<br />

con tutto noi stessi.<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

7


8<br />

atlanta 2010<br />

ATLANTA 2010<br />

Il precedente comitato UICCA ha<br />

<strong>del</strong>egato due laici italiani a partecipare<br />

ai lavori <strong>del</strong>la 59.a Sessione<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Generale che si è<br />

svolta dal 24 giugno al 3 luglio nella<br />

città di Atlanta: Santa Abiusi e<br />

Roberto Maggiolini. Ecco le loro<br />

impressioni.<br />

Stessa fede,<br />

culture diverse<br />

di Santa Abiusi<br />

Cronaca<br />

Spirito democratico<br />

e raccoglimento continuo<br />

Impressioni di due laici italiani presenti ai lavori<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Generale<br />

La città ci dà il benvenuto con<br />

centinaia di striscioni che<br />

sventolano lungo le strade e poster<br />

affissi alle vetrine dei negozi.<br />

Ogni luogo di ristoro espone pannelli<br />

che pubblicizzano menu vegetariani<br />

e vegani preparati proprio<br />

per gli avventisti.<br />

Il Georgia World Center Con-<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

gress è immenso, direi quasi<br />

«amazing»! All’interno formicola<br />

il suo staff, vestito con magliette<br />

gialle, sempre sorridente e premuroso.<br />

La città di Atlanta, con i<br />

suoi dintorni, è stata preparata all’evento<br />

grazie a un progetto<br />

evangelistico cominciato cinque<br />

anni fa e portato avanti dalle chiese<br />

locali, dal nome «Good News<br />

Atlanta». L’obiettivo è stato quello<br />

di far sapere ai quattro milioni<br />

di abitanti di questa grande metropoli,<br />

nel sud degli Stati Uniti,<br />

che Gesù e la Chiesa cristiana avventista<br />

<strong>del</strong> 7° giorno li ama. La<br />

campagna evangelistica è culminata<br />

con una serie di conferenze<br />

svolte nelle chiese locali nelle ultime<br />

sei settimane, dai pastori<br />

Mark Finley e Alejandro Bullòn.<br />

Come risultato, centinaia di persone<br />

hanno accettato Cristo e,<br />

proprio il sabato precedente i la-<br />

vori <strong>del</strong>l’Assemblea, è stata organizzata<br />

una grande festa battesimale<br />

nel Georgia World Center<br />

Congress. In risposta a quest’attività,<br />

il 24 giugno, il sindaco di<br />

Atlanta, Kasim Reed, ha dato il<br />

benvenuto alla 59ª Assemblea amministrativa<br />

<strong>del</strong>la chiesa avventista,<br />

ringraziando la chiesa a nome<br />

<strong>del</strong>la cittadinanza per i contributi<br />

positivi dati alla vita dei residenti,<br />

per i valori etici e per il servizio fe<strong>del</strong>e.<br />

I <strong>del</strong>egati, provenienti da<br />

tutte le parti <strong>del</strong> mondo hanno<br />

riempito la platea <strong>del</strong> Dome Center.<br />

A guardarli, quanta diversità<br />

nei loro tratti somatici, nel colore<br />

<strong>del</strong>la pelle, nell’abbigliamento,<br />

nelle acconciature! Parlano lingue<br />

diverse, rappresentano culture diverse,<br />

ma hanno un comune denominatore:<br />

la Parola di Dio.<br />

Questo è il segreto che permette<br />

loro di essere uniti, di pensare con<br />

lo stesso cuore, di avere uno stesso<br />

obiettivo: compiere la missione<br />

che Dio ci ha affidato, grazie all’aiuto<br />

<strong>del</strong>lo Spirito Santo.<br />

La 59ª Assemblea amministrativa<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Generale si è<br />

aperta il pomeriggio <strong>del</strong> 23 giugno<br />

con un programma speciale di preghiera<br />

radicale per la richiesta <strong>del</strong>lo<br />

Spirito Santo, <strong>del</strong>la sua potenza,<br />

affinché ogni parola detta, ogni <strong>del</strong>ibera<br />

presa, ogni piano abbiano un<br />

solo obiettivo, quello di rendere<br />

più chiaramente visibile all’umanità<br />

la ricchezza <strong>del</strong>la grazia di Dio<br />

e l’amore di Gesù Cristo.<br />

Durante il corso <strong>del</strong> programma<br />

ha fatto il suo ingresso trionfale<br />

la Bibbia scritta in 66 lingue<br />

che, partita da Manila nell’otto-<br />

SETTEMBRE 2010


LA STANZA DELLA POTENZA<br />

Si potrebbe pensare che la Conferenza Generale<br />

sia fondamentalmente una sessione<br />

amministrativa, con bellissimi sermoni, stupenda<br />

musica e affascinanti presentazioni, ma nulla è più<br />

lontano dal vero. L’Assemblea Generale non è altro<br />

che un raggrupparsi insieme per cercare la presenza<br />

di Dio - individualmente e comunitariamente. È il<br />

momento di congiungere le mani e guardare in alto<br />

per ricercare il consiglio <strong>del</strong>l’Altissimo. Solo in questo<br />

modo possiamo realizzare il grande miracolo <strong>del</strong>la<br />

grazia di Dio che ci tiene uniti, nonostante la diversità<br />

di idiomi, culture, età e visioni <strong>del</strong> mondo.<br />

La stanza C107 è la «Prayer room», fuori dalla hall,<br />

poco prima <strong>del</strong>l’ingresso <strong>del</strong>la sala da pranzo, per<br />

ricordarci che «l’uomo non vive di solo pane» (Mt<br />

4:4). Dawn Reynolds e Stanley Ponniah, sotto l’egida<br />

dei Ministeri Femminili <strong>del</strong>la Conferenza Generale,<br />

guidano un’equipe di «combattenti <strong>del</strong>la preghiera».<br />

Tavolini, sedie, cuscini, can<strong>del</strong>e e ghirlande di palma<br />

bre <strong>del</strong> 2008, ha attraversato 130<br />

nazioni <strong>del</strong>le tredici diverse Divisioni<br />

per giungere ad Atlanta in<br />

questi giorni. L’iniziativa, chiamata<br />

«Follow the Bible», è stata lanciata<br />

dai dirigenti <strong>del</strong>la nostra<br />

chiesa per promuovere lo studio<br />

<strong>del</strong>la Bibbia.<br />

Le Scritture hanno attraversato<br />

il mondo partecipando a eventi<br />

negli stadi, nei rallie, nelle parate,<br />

in chiese, ospedali, camp mee-<br />

ting. Sono state tenute in mano da<br />

governatori, capitribù, presidenti,<br />

re e regine. Nello Zambia, le persone<br />

hanno fatto la coda per più<br />

di due ore per vedere e toccare la<br />

Bibbia. Nel Lesoto il re è stato così<br />

impressionato che ha promesso<br />

di leggere di più questo libro, così<br />

come il governatore <strong>del</strong>l’Angola.<br />

Il monumentale viaggio <strong>del</strong>la<br />

Bibbia si è concluso ad Atlanta<br />

con una solenne cerimonia di rin-<br />

di Chantal J. Klingbeil*<br />

così ben sistemate che danno un senso di serenità e<br />

di pace.<br />

Durante tutto il giorno tante persone vi entrano da<br />

sole o accompagnate da volontari, per ascoltare la<br />

voce di Dio o leggere in pace la sua Parola. Molte<br />

preghiere sono rivolte al Padre senza un motivo<br />

particolare se non quello di cercare la sua presenza.<br />

Mentre i <strong>del</strong>egati si riuniscono o quando la<br />

commissione di nomina si ritira, un notevole gruppo<br />

si riunisce per pregare per loro. Secondo Reynolds le<br />

persone si ritrovano nella «Prayer room» per essere<br />

«informate, incoraggiate, ispirate e illuminate».<br />

Si sente il bisogno di fare un’esperienza più profonda<br />

e più intimamente spirituale. Nel frastuono e nelle<br />

decisioni <strong>del</strong>la Sessione, non pregheremo mai<br />

abbastanza perché la chiesa vada avanti non con gli<br />

obiettivi, i progetti o gli ottimi dirigenti, «ma con il mio<br />

Spirito, dice l’Onnipotente» (Zc 4:6).<br />

*Madre, autrice e insegnante di una scuola domestica<br />

graziamento a Dio. La Bibbia è<br />

stata poi sistemata in una vetrina<br />

e tutti i partecipanti all’Assemblea<br />

hanno avuto la possibilità di<br />

guardarla. Accanto, su un tavolo,<br />

è stata posta una copia identica da<br />

sfogliare liberamente, magari alla<br />

ricerca <strong>del</strong>le pagine scritte nella<br />

propria lingua.<br />

Mentre i <strong>del</strong>egati partecipano<br />

ai lavori amministrativi, i non <strong>del</strong>egati<br />

hanno la possibilità di seguire<br />

i programmi di vario genere<br />

che si svolgono nelle numerose<br />

sale <strong>del</strong> Centro Congressi: meeting<br />

per i giovani, seminari organizzati<br />

dai Ministeri Femminili,<br />

conferenze sul creazionismo, mini-concerti,<br />

seminari sul Children<br />

Ministry, sulla Scuola <strong>del</strong> Sabato,<br />

sui Ministeri Personali, sul servizio,<br />

rapporti <strong>del</strong>l’ADRA. Possono<br />

visitare anche l’immensa hall <strong>del</strong>le<br />

esposizioni per vedere come la<br />

chiesa avventista, attraverso i media,<br />

le università, gli ospedali, le<br />

missioni e i missionari comunica il<br />

Vangelo all’emergente cultura <strong>del</strong><br />

21° secolo.<br />

Tra le varie sale <strong>del</strong> Centro<br />

Congressi ce n’è una speciale, la<br />

«Prayer room», la stanza per il<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

➥<br />

9


10<br />

ATLANTA 2010<br />

circolo di preghiera. È illuminata<br />

da can<strong>del</strong>e che creano un’atmosfera<br />

di raccoglimento, poste su<br />

grandi tavoli rotondi bassi, circondati<br />

da cuscini sui quali inginocchiarsi.<br />

Tra un tavolo e l’altro,<br />

<strong>del</strong>le piante alte con grandi foglie<br />

rendono l’ambiente ancora più<br />

intimo. Da una parte, tre colonne<br />

di marmo e un tavolo con un contenitore<br />

per raccogliere le richieste<br />

di preghiera. La sala è aperta<br />

dalle otto <strong>del</strong> mattino alle venti di<br />

sera, ma il circolo di preghiera è<br />

continuo, ventiquattro ore su<br />

ventiquattro.<br />

Ogni volta che la chiesa di Dio<br />

ha realizzato qualcosa di grande<br />

per il suo Maestro, un gruppo di<br />

intercessori si è riunito in una sala<br />

annessa e ha pregato per reclamare<br />

l’effusione <strong>del</strong>lo Spirito Santo.<br />

Per le opportunità e le sfide che la<br />

nostra chiesa deve affrontare nel<br />

prossimo quinquennio e per le<br />

decisioni importanti concernenti i<br />

nostri dirigenti e le nostre priorità,<br />

il gruppo di preghiera continuo<br />

è estremamente necessario.<br />

La «Prayer room» è sempre piena<br />

di gente che prega, in ginocchio,<br />

in silenzioso raccoglimento e la<br />

sessione amministrativa procede<br />

nei suoi lavori con spirito democratico<br />

e con interventi a volte<br />

molto decisi, ma sempre nel rispetto<br />

<strong>del</strong>l’altro e, con la consapevolezza<br />

che c’è sempre qualcuno<br />

in preghiera, e questo comunica<br />

un senso di pace.<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Lezione<br />

di democrazia<br />

di Roberto Maggiolini<br />

La prima impressione arrivando<br />

alla Conferenza Generale,<br />

qui ad Atlanta, è quella di una<br />

macchina complessa che si muove<br />

come un orologio svizzero.<br />

Tutto sembra organizzato in<br />

maniera perfetta, ogni Divisione<br />

ha il suo desk per l’accoglienza e<br />

la sala riunione dove potersi riunire<br />

per le singole votazioni. L’area<br />

dedicata agli stand sembra<br />

una vera e propria fiera di tutte<br />

le attività che girano intorno alla<br />

chiesa mondiale, dalle scuole alle<br />

televisioni dalle case editrici alle<br />

società alimentari, ai dipartimenti<br />

dei giovani.<br />

Primo giorno<br />

Siamo invitati dall’ex presidente<br />

Jan Paulsen ad aprire la 59ª Sessione<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Generale.<br />

Iniziano le attività che ci vedranno<br />

occupati per i prossimi 10 giorni.<br />

I <strong>del</strong>egati sono presenti all’appello,<br />

e una serie di informazioni<br />

dettano le linee guida <strong>del</strong>la direzione<br />

dei lavori.<br />

Prima di tutto, l’accettazione di<br />

circa 2.400 <strong>del</strong>egati da tutto il modo,<br />

e subito dopo, l’accettazione<br />

<strong>del</strong>le nuove Divisioni che si sono<br />

formate in questo quinquennio.<br />

Poi il messaggio <strong>del</strong> presidente<br />

uscente nel quale ha ribadito, attraverso<br />

anche un video, i keypoint<br />

<strong>del</strong>la sua attività degli ultimi<br />

cinque anni.<br />

Secondo giorno<br />

Il segretario presenta il suo rapporto<br />

nel quale si evidenziano i<br />

dati relativi alla crescita nel mondo,<br />

e quelli riguardanti le uscite<br />

dalla chiesa, tra le quali quelle<br />

preoccupanti registrate nell’America<br />

<strong>del</strong> Centrosud.<br />

Particolare è stata la proposta e<br />

il successivo voto <strong>del</strong> presidente<br />

avvenuta in non più di 5 secondi<br />

tra la sua annunciazione e la sua<br />

votazione, votato sicuramente in<br />

modo inusuale, almeno rispetto a<br />

quanto e a come avviene in Italia.<br />

Non è sicuramente possibile dire<br />

che sia stato dato il minimo tempo<br />

per poter alzare una mano ed<br />

evidenziare un diverso orientamento<br />

od osservazione, come se<br />

la macchina perfetta di cui ho raccontato<br />

all’inizio non dovesse in<br />

alcun modo essere messa in crisi.<br />

Terzo giorno<br />

La riunione amministrativa è iniziata<br />

con la proposta di modifica<br />

allo Statuto e regolamenti, per il<br />

quale è prevista la maggioranza<br />

dei 2/3 dei presenti. Non vi racconto<br />

cosa è cambiato, ma come<br />

avvengono gli interventi, l’atteggiamento<br />

di rispetto nei confronti<br />

<strong>del</strong>la presidenza e <strong>del</strong>l’Assemblea,<br />

senza mai trascendere, senza<br />

mai essere arroganti o nervosi;<br />

posso dire di aver vissuto una vera<br />

lezione di democrazia e un<br />

esempio di come bisognerebbe<br />

partecipare alle nostre assemblee.<br />

Quarto giorno<br />

Inizio la mia giornata alle 7,30<br />

con una riunione <strong>del</strong> Comitato di<br />

nomina <strong>del</strong>la nostra Divisione<br />

(Euroafrica) per la nomina <strong>del</strong><br />

presidente, riunione nella quale<br />

viene riproposto all’assemblea il<br />

nome <strong>del</strong> fr. Bruno Vertallier per i<br />

prossimi 5 anni.<br />

In assemblea, una discussione<br />

inconciliabile riguarda la necessità<br />

di consacrare le diaconesse; molti<br />

fratelli africani, interamericani e<br />

sudamericani esprimono la loro<br />

contrarietà a questa proposta.<br />

La proposta da parte <strong>del</strong>la<br />

commissione sul Manuale di Chiesa<br />

è stata emendata ed è stata accettata<br />

dall’assemblea una proposta<br />

di apertura nei confronti <strong>del</strong>le<br />

diaconesse e la loro consacrazione<br />

insieme a quella dei diaconi.<br />

SETTEMBRE 2010


atlanta 2010<br />

ATLANTA 2010 Elezioni<br />

I nostri dirigenti «più alti»<br />

Presidente: Ted N.C. Wilson<br />

Vicepresidenti:<br />

Delbert W. Baker<br />

Lowell C. Cooper<br />

Geoffrey G. Mbwana<br />

Armando Miranda<br />

Pardon K. Mwansa<br />

Michael L. Ryan<br />

Benjamin D. Schoun<br />

Ella S. Simmons<br />

Artur A. Stele<br />

Segretario: G. T. Ng<br />

Vicesegretario:<br />

Homer W. Trecartin<br />

Segretari aggiunti:<br />

Rosa T. Banks<br />

Myron Iseminger<br />

Agustin Galicia<br />

John Thomas<br />

Harald Wollan<br />

Tesoriere: Robert E. Lemon<br />

Vicetesoriere: Juan R. Prestol<br />

Tesorieri aggiunti:<br />

George O. Egwakhe<br />

Daisy J. Orion<br />

Roy E. Ryan<br />

J. Raymond Wahlen II<br />

SEGRETARI GENERALI<br />

DI CAMPO<br />

Paul S. Brantley<br />

Gary D. Krause<br />

Angel Manuel Rodriguez<br />

Charles Sandefur<br />

Brad Thorp<br />

DIVISIONI<br />

Nomine votate durante la LIX Sessione<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Generale - 2010 Atlanta, Georgia, USA<br />

AFRICA DELL’EST-CENTRALE<br />

Presidente: Blasious M. Ruguri<br />

Segretario: Nathaniel M.<br />

Walemba<br />

Tesoriere: Jerome Habimana<br />

AFRICA DELL’OVEST-CENTRALE<br />

Presidente: Gilbert Wari<br />

Segretario: Onaolapo Ajibade<br />

Tesoriere: Emmanuel S. D. Manu<br />

AFRICA DEL SUD -<br />

OCEANO INDIANO<br />

Presidente: Paul S. Ratsara<br />

Segretario: Solomon Maphosa<br />

Tesoriere: Goodwell Nthani<br />

AMERICA CENTRALE<br />

Presidente: Israel Leito<br />

Segretario: Elie Henry<br />

Tesoriere: F. M. Verduzco Avila<br />

AMERICA DEL NORD<br />

Presidente: Daniel R. Jackson<br />

Segretario: G. Alexander Bryant<br />

Tesoriere: G. Thomas Evans<br />

AMERICA DEL SUD<br />

Presidente: Erton C. Kohler<br />

Segretario: Magdiel Perez<br />

Tesoriere: Marlon de Souza<br />

Lopes<br />

ASIA DEL SUD<br />

Presidente: John Rathinaraj<br />

Segretario: Gordon E. Christo<br />

Tesoriere: G. S. Robert Clive<br />

ASIA-PACIFICO DEL NORD<br />

Presidente: Jairyong Lee<br />

Segretario: Akeri Suzuki<br />

Tesoriere: Kenneth W. Osborn<br />

ASIA-PACIFICO DEL SUD<br />

Presidente: Alberto C. Gulfan Jr.<br />

Segretario: Saw Samuel<br />

Tesoriere: Keith R. Heinrich<br />

EURO-AFRICA<br />

Presidente: Bruno R. Vertallier<br />

Segretario: Gabriel E. Maurer<br />

Tesoriere: Norbert Zens<br />

EURO-ASIA<br />

Presidente: Guillermo E. Biaggi<br />

Segretario: Vladimir A. Krupskyi<br />

Tesoriere: Brent B. Burdick<br />

PACIFICO DEL SUD<br />

Presidente: Barry D. Oliver<br />

Segretario: Lawrence P. Tanabose<br />

Tesoriere: Rodney G. Brady<br />

TRANS-EUROPA<br />

Presidente: Bertil A. Wiklander<br />

Segretario: Audrey Andersson<br />

Tesoriere: Johann E. Johannsson<br />

DIP. DELLA CG<br />

Affari Pubblici e<br />

Libertà Religiosa<br />

Direttore: John Graz<br />

Aggiunti: Barry W. Bussey<br />

James D. Standish<br />

Associazione Pastorale<br />

Segretario: Jerry Page<br />

Aggiunto: Janet Page<br />

Comunicazioni<br />

Direttore: Williams Costa jr<br />

Aggiunti: Andre Brink<br />

Garret Caldwell<br />

Donazione Sistematica<br />

e Servizio Fiduciario<br />

Direttore: Thomas A. Kapusta<br />

Aggiunti: Charles B. Simpson<br />

Wilfredo L. Sumagaysay<br />

Educazione<br />

Direttore: Lisa M. Beardsley<br />

Aggiunti: Hudson E. Kibuuka<br />

Mike Lekic<br />

Luis A. Schulz<br />

John Wesley Taylor, V<br />

Famiglia<br />

Direttore: Willie Oliver<br />

Aggiunto: Elaine Oliver ➥<br />

(segue a p. 14)<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

11


12<br />

atlanta 2010<br />

ATLANTA 2010<br />

P<br />

Intervista a Ted Wilson<br />

Le conquiste <strong>del</strong>lo Spirito<br />

Il neoeletto presidente <strong>del</strong>la Conferenza Generale riflette<br />

su leadership, volontariato, unità <strong>del</strong>la chiesa<br />

Poche ore dopo essere stato eletto<br />

20.mo presidente <strong>del</strong>la chiesa avventista<br />

mondiale, il pastore Ted<br />

Wilson ha concesso un’intervista al<br />

direttore di Adventist Review, Bill<br />

Knott, e al direttore uscente <strong>del</strong>le<br />

Comunicazioni <strong>del</strong>la Conferenza<br />

Generale, Rajmund Dabrowski,<br />

per parlare <strong>del</strong> suo nuovo ruolo.<br />

Bill Knott: Lei ha avuto un’ampia<br />

esperienza a livello internazionale<br />

all’interno <strong>del</strong>la chiesa avventista<br />

e ha diretto diverse divisioni a<br />

livello mondiale. Quale contributo<br />

le hanno offerte queste esperienze?<br />

Ted Wilson: Non è possibile calcolare<br />

le benedizioni e i benefici<br />

di tante esperienze: sono cresciuto<br />

in Egitto, ho lavorato in Africa<br />

occidentale e in Russia, sono stato<br />

in contatto con altre Divisioni<br />

grazie al mio ruolo di vicepresidente.<br />

Tutte esperienze che aiutano<br />

una persona ad avere una vi-<br />

sione più ampia <strong>del</strong> quadro generale.<br />

Non ci si può concentrare<br />

sulle problematiche <strong>del</strong> proprio<br />

orticello, perché siamo davvero<br />

una famiglia mondiale. Ciò che ci<br />

lega non è la politica e nemmeno<br />

le manovre che la contraddistinguono;<br />

siamo una famiglia internazionale<br />

in base al messaggio,<br />

alle Scritture e all’azione <strong>del</strong>lo<br />

Spirito Santo.<br />

Rajmund Dabrowski: Quando<br />

ripensa alla sua prima nomina pastorale,<br />

tanti anni fa, c’è qualcosa<br />

di quella esperienza che può aiutarla<br />

a calarsi nel nuovo ruolo?<br />

T.W.: Assolutamente. Ho imparato<br />

più dai miei primi nove mesi<br />

di pastorato che durante tutta la<br />

mia formazione nel college e nel<br />

seminario. È indispensabile acquisire<br />

una profonda conoscenza<br />

accademica e teorica, ma i primi<br />

mesi di ministero collocano real-<br />

mente in prima linea. Occorre gestire<br />

persone, situazioni reali e<br />

cercare di risolvere problemi ingovernabili.<br />

Con il passare <strong>del</strong><br />

tempo tutto ciò si rivela utile, se<br />

prima mi inginocchio e chiedo di<br />

essere guidato. Una cosa che cerco<br />

di fare ogni mattina è richiamare<br />

il versetto di Giacomo 1:5<br />

(«Se poi qualcuno di voi manca di<br />

saggezza, la chieda a Dio che dona<br />

a tutti generosamente senza<br />

rinfacciare, e gli sarà data») e<br />

chiedere la saggezza necessaria.<br />

Non la posseggo, devo riceverla<br />

dall’alto. E quando ci troviamo in<br />

circostanze difficili, poco importa<br />

se come giovane operaio o pastore<br />

d’esperienza, abbiamo sempre<br />

bisogno di quella saggezza. Quei<br />

primi mesi <strong>del</strong> ministero pastorale<br />

mi hanno formato al di là di<br />

quanto possa esprimere con le parole.<br />

Ringrazio il Signore per ogni<br />

esperienza che ho vissuta.


B.K.: Tra quelle prime esperienze,<br />

alcune riguardavano grandi<br />

città. Ci dica che cosa ha significato<br />

per lei lavorare in un contesto<br />

urbano e se ha contribuito a formare<br />

la sua visione di evangelizzazione<br />

nelle metropoli mondiali.<br />

T.W.: In passato ho avuto l’opportunità<br />

di lavorare nella Federazione<br />

di New York. Quando ne<br />

parlai con mio padre, mi disse:<br />

«Se vuoi una vera sfida, è a New<br />

York che devi lavorare». Raccolsi<br />

quel consiglio, che ha significato<br />

la trasformazione <strong>del</strong>la mia vita.<br />

New York ancora oggi, rappresenta<br />

una parte importante <strong>del</strong>la<br />

mia vita e a questa città sono legato<br />

affettivamente. Come dice Ellen<br />

G. White, essa è il simbolo di<br />

come si possa operare nel resto<br />

<strong>del</strong> mondo.<br />

Nella nostra epoca più <strong>del</strong> 50<br />

per cento <strong>del</strong>la popolazione mondiale<br />

vive nelle metropoli. Questo<br />

significa che dobbiamo accollarci<br />

un grande peso per la gente di<br />

quelle città. Non si può pensare<br />

di evangelizzare New York, San<br />

Paolo, Città <strong>del</strong> Messico, Tokio o<br />

Hong Kong da un unico luogo. Si<br />

deve optare per un approccio ampio,<br />

completo e lo Spirito di profezia<br />

ci ha fornito molte indicazioni<br />

riguardanti le modalità per testimoniare<br />

nelle grandi città. Mi<br />

a stimolare un risveglio <strong>del</strong>l’opera<br />

medico-missionaria, che coinvolge<br />

persone capaci di aiutare chi<br />

ha <strong>del</strong>le esigenze ben precise.<br />

R.D.: Esiste una nuova generazione<br />

di giovani, alcuni dei quali<br />

ostili, anche all’interno <strong>del</strong>la chiesa.<br />

Quali sono le qualità direttive<br />

necessarie per ispirare questa nuova<br />

generazione?<br />

T.W.: È una questione molto vasta,<br />

che merita una risposta articolata<br />

e meditata. La cosa più importante<br />

che devono capire i giovani<br />

è che i responsabili <strong>del</strong>la<br />

chiesa avventista non sono semplicemente<br />

individui che fanno<br />

parte di una struttura amministrativa<br />

capaci di premere sempre il<br />

bottone giusto, ma sono persone<br />

sinceramente spirituali, che hanno<br />

un legame vivo con la Parola<br />

di Dio, con Dio mediante la preghiera;<br />

persone che credono in<br />

ciò che questa chiesa è chiamata a<br />

compiere.<br />

Spero che nessun individuo<br />

giovane o più maturo pensi mai di<br />

far parte <strong>del</strong>la chiesa avventista<br />

come si può appartenere a qualsiasi<br />

altra organizzazione o denominazione.<br />

Abbiamo ricevuto<br />

una chiamata e vogliamo sperare<br />

che i giovani si sentano rinvigoriti<br />

da un simile appello. È vero, potranno<br />

vedere <strong>del</strong>le ipocrisie e al-<br />

tre cose che non gradiscono: potranno<br />

ritenere che la chiesa debba<br />

concentrarsi su altri fronti; ma<br />

dovrebbero riuscire a cogliere altresì<br />

il quadro d’insieme, il tema<br />

<strong>del</strong> gran conflitto illumina ogni<br />

questione riguardante il reale motivo<br />

<strong>del</strong>la nostra presenza.<br />

Quando i giovani vedono l’inizio<br />

e la fine - e tutto quello che si<br />

sviluppa nel mezzo - acquisiscono<br />

nuova energia per quelle cose che<br />

ognuno di noi è chiamato a compiere.<br />

I nostri dirigenti devono essere<br />

umili, profondamente legati<br />

a Gesù e devono essere avvicinabili,<br />

non arroganti o scostanti. È<br />

importante che siano equilibrati,<br />

che rivelino una spiccata capacità<br />

di ascolto e che non siano etichettabili<br />

come quelli che hanno sempre<br />

la risposta giusta per qualsiasi<br />

problema. I dirigenti devono poi<br />

essere saldamente radicati nella<br />

Parola di Dio e nello Spirito di<br />

profezia per capire chi sono e come<br />

realizzare le cose.<br />

B.K.: La grande maggioranza <strong>del</strong>le<br />

persone che occupa ruoli dirigenziali<br />

nella chiesa sono volontari,<br />

non percepiscono alcun compenso<br />

per la loro attività. So che lei è attualmente<br />

primo anziano di una<br />

comunità locale, uno dei ruoli affidati<br />

a volontari. Cosa si sente di dire<br />

in questo preciso momento a<br />

quella larga fetta di volontari che fa<br />

funzionare le congregazioni, a quelli<br />

che magari predicano di sabato o<br />

a quelli che si prendono cura <strong>del</strong>la<br />

manutenzione degli edifici?<br />

T.W.: I volontari sono un valore<br />

assoluto per la chiesa. Non potremmo<br />

andare da nessuna parte<br />

senza di loro. Essere membro di<br />

una comunità, e tutti noi lo siamo,<br />

significa essere coinvolto nell’attività<br />

<strong>del</strong>la stessa, non bisogna essere<br />

pagati per quello che facciamo.<br />

La ricompensa è rappresentata<br />

dai risultati che notiamo in coloro<br />

che si convertono a Cristo,<br />

sento profondamente impegnato ➥<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

13


14<br />

ATLANTA 2010<br />

nell’amore che i giovani mostrano<br />

per la loro fede, nella crescita generale<br />

<strong>del</strong>la comunità.<br />

R.D.: Uno dei valori centrali <strong>del</strong>la<br />

chiesa è l’unità. Cosa significa in<br />

pratica e come possiamo ottenerla?<br />

T.W.: L’unità <strong>del</strong>la chiesa non significa<br />

necessariamente che ognuno<br />

cammini in ranghi compatti e<br />

saluti quando gli viene chiesto di<br />

farlo. È normale avere pareri diversi:<br />

proveniamo da culture, lingue,<br />

eredità e realtà sociali molto<br />

diverse tra loro. Ciò che ci unisce<br />

è qualcosa che va oltre le nostre linee<br />

politiche o la produzione massiccia<br />

di materiale. È lo Spirito<br />

Santo, oltre ogni cosa, a unirci.<br />

Ho ribadito a Nancy, mia moglie,<br />

che è straordinario poter viaggiare<br />

in tutto il mondo, vedere tante<br />

culture differenti, ma la prova che<br />

la chiesa avventista sia il popolo<br />

particolare di Dio deriva dal fatto<br />

che è lo Spirito Santo a unirci.<br />

Non ritengo si debba seguire la<br />

(segue da p. 11)<br />

Gestione Cristiana <strong>del</strong>la Vita<br />

Direttore: Erika Puni<br />

Aggiunto: Mario Nino<br />

Gioventù Avventista<br />

Direttore: Gilbert R. Cangy<br />

Aggiunto: Jonatan Tejel<br />

Ministero dei Cappellani<br />

Direttore: Gary R. Councell<br />

Aggiunto: Mario E. Ceballos<br />

Ministeri a favore dei Bambini<br />

Direttore: Linda Koh<br />

Aggiunto: Saustin K. Mfune<br />

Ministeri Femminili<br />

Direttore: Heather-Dawn Small<br />

Aggiunto Raquel C. Arrais<br />

Ministeri <strong>del</strong>la Salute<br />

Direttore: Allan R. Handysides<br />

Aggiunti: Fred Hardinge<br />

Kathleen H.K. Kuntaraf<br />

Peter N. Landless<br />

moda corrente di essere sempre<br />

«politicamente corretti». Quello<br />

che ci serve è dimostrare equilibrio;<br />

dobbiamo essere prudenti e<br />

sensibili. Certo, noi dirigenti speriamo<br />

di conservare la nostra famiglia<br />

avventista in una certa direzione.<br />

Ma se presentiamo Cristo<br />

Gesù e la potenza <strong>del</strong>lo Spirito<br />

Santo, se c’impegniamo a far sì<br />

che il messaggio sia radicato nella<br />

Parola e la nostra vita sia contraddistinta<br />

da preghiera e impegno,<br />

allora, sì, saremo un popolo unito,<br />

perché è lo Spirito Santo che compie<br />

questo miracolo.<br />

B.K.: Dica una parola a quanti<br />

nella chiesa si domandano se la direzione<br />

può ancora oggi fare la differenza.<br />

Cosa pensa che potrebbe<br />

cambiare nei prossimi anni attraverso<br />

il ministero suo e degli altri<br />

suoi collaboratori?<br />

T.W.: Beh, non mi faccio illusioni<br />

sulla possibilità di poter incidere<br />

personalmente su radicali<br />

Ministeri Personali<br />

e Scuola <strong>del</strong> Sabato<br />

Direttore: Jonathan Kuntaraf<br />

Aggiunto: Gary B. Swanson<br />

Pubblicazioni<br />

Direttore: Howard F. Faigao<br />

Aggiunto: Wilmar Hirle<br />

Servizio di Verifica<br />

Direttore: Paul H. Douglas<br />

Aggiunti: Gary G. Blood<br />

Christopher S. Garrity<br />

Daniel E. Herzel<br />

Mark S. Hyder<br />

Jeremy T. Smith<br />

Per l’America <strong>del</strong> Nord:<br />

Robyn W. Kajiura<br />

Per il Trans-Africa:<br />

Furaha Mpozembizi<br />

Per la Trans-America:<br />

Roy Cortez<br />

Per Trans-Asia Pacifico:<br />

Paul J. Edwards<br />

Per Trans-Euro-Asia:<br />

trasformazioni. Solo lo Spirito<br />

Santo è in grado di farlo. La maggior<br />

parte dei nostri membri conosce<br />

relativamente poco i dirigenti<br />

mondiali <strong>del</strong>la chiesa. E,<br />

onestamente parlando, forse è<br />

anche poco interessata a saperlo.<br />

Molti conoscono il pastore <strong>del</strong>la<br />

loro comunità e questo basta.<br />

Forse qualcuno si ricorda <strong>del</strong><br />

presidente <strong>del</strong>la Conferenza Generale<br />

o <strong>del</strong>la propria Divisione,<br />

ma non è importante che sappiano<br />

queste cose; ciò che conta è<br />

l’influsso che si genera tramite la<br />

chiesa, il fatto che la chiesa sia un<br />

movimento spirituale che affonda<br />

le sue radici nella Parola di<br />

Dio e che lo Spirito Santo ci trasformi<br />

per essere sempre più simili<br />

a Cristo e compiere efficacemente<br />

la missione. Se questo tipo<br />

d’influsso può essere avvertito indipendentemente<br />

dai nomi, dalle<br />

persone, dall’amministrazione o<br />

dalle iniziative, mi riterrò assolutamente<br />

soddisfatto.<br />

Sandra C. Grice<br />

Comitato <strong>del</strong>la Conferenza<br />

Generale per<br />

il servizio di Verifica<br />

Ailton Dorl<br />

Hyden G. I. Gittens<br />

Elvira Grosu<br />

Svetlana Kara<br />

Jack L. Krogstad<br />

Philip Maitanmi<br />

Phillip Ndlovu<br />

Yungsang Oh<br />

Frensly Panneflek<br />

Lotie Ragas-Blando<br />

John Stanley<br />

Evelyn Will<br />

Vincent Zirimwabagabo<br />

Membri d’ufficio<br />

Lowell C Cooper<br />

Paul H Douglas<br />

Robert E Lemon<br />

G. T. Ng<br />

Ted N. C. Wilson<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA SETTEMBRE 2010


atlanta 2010<br />

ATLANTA 2010<br />

AAtlanta - Sabato 3 luglio, in un<br />

lungo sermone, Ted Wilson, neopresidente<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Generale,<br />

dinanzi a una platea di<br />

circa 70.000 avventisti e amici, ha<br />

<strong>del</strong>ineato le linee <strong>del</strong>la chiesa che<br />

vorrebbe durante la sua direzione<br />

per i prossimi cinque anni. Ha<br />

esordito dicendo in più lingue<br />

che la venuta di Cristo è imminente;<br />

ha chiesto di ascoltare il<br />

messaggio e non di applaudire al<br />

messaggero, e se qualcuno vuole<br />

sottolineare una frase, può farlo<br />

semplicemente con un «Amen».<br />

Il contenuto <strong>del</strong> suo sermone è<br />

stato prettamente avventista, toccando<br />

i temi di cui andiamo fieri:<br />

la creazione, la Scrittura, il sabato,<br />

il ritorno di Cristo, la grazia di<br />

Dio, il rimanente e lo Spirito di<br />

profezia.<br />

Presentiamo una sintesi molto<br />

schematica degli aspetti salienti<br />

<strong>del</strong> suo sermone che è possibile<br />

comunque leggere in inglese nel<br />

sito ufficiale (www.adventist.org)<br />

oppure richiederlo alla direzione<br />

<strong>del</strong> Messaggero.<br />

1. La Bibbia presenta un accurato<br />

racconto <strong>del</strong>le origini. Dio<br />

ha creato il mondo in sei giorni<br />

letterali e per conseguenza ha<br />

concluso la sua opera creativa<br />

con il riposo sabatico. Il sabato è<br />

il vero banco di prova <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>tà<br />

a Dio negli ultimi giorni.<br />

2. La chiesa avventista non è<br />

un movimento tra gli altri, ma è la<br />

chiesa <strong>del</strong> rimanente degli ultimi<br />

tempi che si distingue dagli altri<br />

gruppi cristiani per il suo modo<br />

di leggere e capire la Bibbia.<br />

3. Ellen G. White è il profeta<br />

ispirato da Dio e il suo messaggio,<br />

come quello <strong>del</strong>la Bibbia, era<br />

significativo ieri ma lo è ancora<br />

oggi. Per inciso si può constatare<br />

che Wilson ha citato la White 7<br />

volte (ha usato 42 volte la parola<br />

«chiesa», 36 «popolo», 25 «Bibbia»,<br />

23 «avanti»).<br />

4. Il triplice messaggio <strong>del</strong>l’Apocalisse<br />

14 deve essere esaltato e<br />

Il sermone conclusivo di Ted Wilson<br />

Guardare avanti<br />

Il neopresidente incoraggia la chiesa<br />

a guardare verso la meta<br />

applicato a ogni livello.<br />

5. I credenti sono salvati per<br />

grazia di Dio e, tramite il suo Spirito,<br />

egli vuole rendere il nostro<br />

carattere conforme a quello di<br />

Cristo. Finché ciò non accade il<br />

ritorno di Cristo sarà ritardato.<br />

6. Nel 1901, Ellen G. White<br />

aveva rivolto un appello alla Conferenza<br />

Generale perché vi fosse<br />

la riorganizzazione <strong>del</strong>l’opera e il<br />

risveglio. La prima è avvenuta,<br />

purtroppo non è stato così per il<br />

secondo appello.<br />

7. Come Dio ha guidato il popolo<br />

d’Israele fuori dall’Egitto,<br />

così guiderà la sua chiesa verso la<br />

terra promessa. Gli ostacoli e gli<br />

impedimenti non devono scoraggiarci<br />

ma dobbiamo essere fiduciosi.<br />

Se il popolo d’Israele, successivamente,<br />

ha guardato indietro<br />

con nostalgia, oggi, la chiesa<br />

deve guardare avanti.<br />

8. Seguono una serie di consi-<br />

culto di adorazione; non partecipiamo<br />

ai seminari proposti dalle<br />

megachiese; non fidiamoci dei direttori<br />

di preghiera che pongono<br />

l’accento sulla preghiera contemplativa;<br />

facciamo attenzione a non<br />

solleticare troppo gli aspetti emotivi<br />

durante il servizio di adorazione;<br />

stiamo attenti al metodo<br />

storico-critico quando interpretiamo<br />

la Bibbia.<br />

9. La chiesa deve fare sì che<br />

Cristo sia esaltato e non la persona<br />

umana o le sue azioni. L’umiltà<br />

deve essere la caratteristica<br />

<strong>del</strong>la chiesa che attende il ritorno<br />

di Cristo.<br />

10. Rifiutare l’idea <strong>del</strong>l’evoluzione<br />

teista e considerare la responsabilità<br />

dei pastori e dei dirigenti<br />

se si allontanano dalla comprensione<br />

letterale <strong>del</strong>la Bibbia.<br />

Ha concluso la sua riflessione<br />

con una commovente storia di<br />

un ufficiale di polizia che per diventare<br />

avventista ha ri-<br />

gli: più attenzione a nuovi stili nel ➥<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

15


16<br />

ATLANTA 2010<br />

schiato di perdere la moglie, i genitori<br />

e il lavoro (a causa <strong>del</strong> sabato).<br />

Alla fine, l’intervento di<br />

Dio ha fatto sì che ogni cosa andasse<br />

per il verso giusto.<br />

Come possiamo valutare queste<br />

sue riflessioni? Naturalmente<br />

occorre esprimere parole di apprezzamento<br />

per l’appello al risveglio<br />

e al cambiamento: è un vero<br />

bisogno <strong>del</strong>la chiesa, oggi. Ed è<br />

anche positivo il fatto che il fr.<br />

Wilson abbia sottolineato l’importanza<br />

<strong>del</strong>l’umiltà, <strong>del</strong> servizio<br />

amorevole per Cristo e l’annuncio<br />

<strong>del</strong>la salvezza per grazia.<br />

Ma ci sono alcune cose che<br />

non sono state dette. Tra le omissioni,<br />

per esempio, si può dire<br />

che non ha mai parlato di «poveri»,<br />

«malati», «guarigioni», «senzatetto»,<br />

«oppressi», «prigionieri»,<br />

«ambiente», «povertà» e<br />

«giustizia». Sarebbe stato utile<br />

affermare che l’avventismo non<br />

si occupa solo di cibo ma anche<br />

di sfamare, non pone l’accento<br />

solo su come vestirsi, ma anche<br />

di vestire gli ignudi.<br />

Ci si potrebbe illudere che ponendo<br />

l’accento sui punti dottrinali,<br />

sui principi e sulle dichiarazioni<br />

si possa ottenere una maggiore<br />

unità di fede e sperimentare<br />

una nuova nascita. Purtroppo la<br />

storia dei movimenti religiosi non<br />

conferma questo dato, almeno<br />

per le origini <strong>del</strong>la chiesa cristiana.<br />

Paolo sottolinea che ciò che<br />

porta al ravvedimento non sono<br />

le norme di comportamento, ma<br />

l’amore di un Dio che ama in modo<br />

gratuito e infinito.<br />

Riuscirà il neoeletto presidente<br />

a creare un clima di famiglia anche<br />

tra fratelli che vedono la realtà<br />

<strong>del</strong>la chiesa in modo diverso, anche<br />

se non necessariamente all’opposto?<br />

Ce lo auguriamo di cuore.<br />

Intanto abbiamo chiesto ad alcuni<br />

operai italiani di esprimere la<br />

loro opinione sul sermone conclusivo<br />

<strong>del</strong>la 59.ma Sessione <strong>del</strong>la<br />

Conferenza Generale.<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Un sermone<br />

«rivoluzionario»<br />

di Giovanni Leonardi<br />

A bituati<br />

come siamo - almeno<br />

in Italia e nella nostra Europa<br />

occidentale - a un linguaggio e a<br />

un pensiero più articolato e problematico,<br />

il sermone <strong>del</strong> neopresidente,<br />

con il suo forte richiamo<br />

ai valori storici <strong>del</strong>l’avventismo,<br />

mi sembra estremamente rivoluzionario.<br />

Non conosco personalmente il<br />

pastore Ted Wilson. Ho conosciuto<br />

suo padre quando, ancora<br />

ragazzo colportavo nelle valli<br />

valdesi e lui è venuto a visitare<br />

quei luoghi storici tanto cari anche<br />

al popolo avventista, prima<br />

di ritrovarci al congresso internazionale<br />

dei giovani a Zurigo nel<br />

1969, e io gli ho fatto da cicerone.<br />

Era una persona alla mano,<br />

cortese, attenta anche al contributo<br />

dei piccoli. Ho fiducia che<br />

anche suo figlio Ted sia persona<br />

altrettanto cortese e umile, e anche<br />

un uomo di Dio.<br />

Il suo sermone farà certamente<br />

discutere perché sarà visto da alcuni<br />

come un’ancora di salvezza,<br />

il segno di una guida spirituale<br />

per fare avanzare il popolo di Dio<br />

lungo i sentieri sicuri che il Signore<br />

ha aperto davanti a lui; mentre<br />

altri vi vedranno una chiusura ai<br />

nuovi fermenti, un rifiuto di apertura<br />

alle nuove esigenze di un<br />

mondo e di una chiesa che cambiano.<br />

Probabilmente niente di<br />

tutto ciò è vero e bisognerà aspettare<br />

nuove occasione di conoscenza,<br />

nuove opportunità per allargare<br />

il campo visuale <strong>del</strong> cammino<br />

che si pensa di seguire.<br />

Il sermone ha un’impronta<br />

quasi esclusivamente teologica e<br />

spirituale, tesa a incoraggiare i<br />

fratelli ad andare avanti con fiducia.<br />

C’è meno attenzione ai temi<br />

sociali, ecologici, etici che pure<br />

meritano attenzione da parte <strong>del</strong>la<br />

chiesa. Ma leggo il sermone<br />

<strong>del</strong> past. Wilson in rapporto a<br />

problematiche interne, non in<br />

rapporto al confronto con le<br />

grandi questioni che travagliano<br />

il mondo e che richiedono una<br />

nostra pur umile testimonianza.<br />

Confido perciò che il past. Wilson,<br />

pur sottolineando preliminarmente<br />

il fondamento storico<br />

profetico <strong>del</strong>la nostra identità e<br />

<strong>del</strong>la nostra missione, si esprimerà<br />

poi positivamente anche<br />

sulle altre questioni, continuando<br />

il cammino positivo <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

precedente.<br />

A me sembra che, dopo un<br />

lungo periodo di indeterminazione<br />

che rischiava di creare fraintendimenti<br />

e confusioni, un richiamo,<br />

come quello fatto da<br />

Wilson ai valori e alla fondamentale<br />

teologia avventista (creazione,<br />

chiesa <strong>del</strong> rimanente, sabato,<br />

Spirito di profezia…) fosse e sia<br />

necessario e benvenuto anche se<br />

creerà qualche dissenso e farà<br />

soffrire un po’. Per questo ho definito<br />

il sermone «rivoluzionario»,<br />

perché oggi appare rivoluzionaria<br />

qualsiasi pretesa di verità<br />

e di assolutezza. Ci sono dei rischi<br />

anche facendo questo: quello<br />

<strong>del</strong>la presunzione, <strong>del</strong>la creazione<br />

di barriere inutili e inopportune<br />

con gli altri. Non è una<br />

sfida facile, ma è meglio che rinunciare<br />

a viverla annacquando<br />

le nostre convinzioni e il fratello<br />

non manca di sottolineare la necessità<br />

di una profonda umiltà.<br />

Certo, avrei gradito una qualche<br />

maggiore sfumatura in certe definizioni,<br />

ma credo, spero, che non<br />

avrei difficoltà a intendermi con<br />

il fratello se avessi la possibilità di<br />

dialogare personalmente con lui.<br />

La mia impressione è che il past.<br />

Wilson abbia reagito alla percezione<br />

di un pericolo: quello di<br />

fare <strong>del</strong>la chiesa avventista una<br />

chiesa genericamente evangelica<br />

(il che è già qualcosa di grande)<br />

SETTEMBRE 2010


con solo qualche dottrina diversa.<br />

Ha voluto invece quasi esaltare<br />

la fierezza di una realtà chiamata<br />

a essere costituzionalmente<br />

diversa, perché solo mantenendo<br />

questa diversità ci si può porre al<br />

servizio degli altri dando un contributo<br />

utile. Tutto questo potrà<br />

essere vissuto e visto come presunzione<br />

e orgoglio, ma può anche<br />

essere il semplice riconoscimento<br />

di una grazia ricevuta, può<br />

solo indicare un dono che ci rende<br />

solo maggiormente responsabili<br />

verso il Signore, verso noi<br />

stessi e verso gli altri.<br />

Assenza<br />

di problematicità<br />

di Vittorio Fantoni<br />

I ntanto un fraterno augurio al<br />

nuovo presidente, un uomo<br />

dalla storia limpida dedicata al<br />

servizio <strong>del</strong>la chiesa.<br />

Fortunatamente i primi discorsi<br />

degli uomini importanti, chiamati<br />

a grandi responsabilità, non<br />

sono quasi mai un sunto <strong>del</strong> loro<br />

pensiero, ma rispondono a esigenze<br />

immediate, spesso a necessità<br />

di rassicurazioni emotive per<br />

il loro popolo o, meglio, per quella<br />

parte di esso che potrebbe nutrire<br />

qualche turbamento per la<br />

loro nomina.<br />

Wilson è un nordamericano,<br />

bianco, anglosassone e forse la sua<br />

scelta potrebbe avere scontentato<br />

i tanti <strong>del</strong>egati africani o latinoamericani<br />

che attendono da tempo<br />

il riconoscimento pieno <strong>del</strong> loro<br />

peso numerico nella chiesa avventista.<br />

E non si tratta qui solo di<br />

una rappresentanza geografica ma<br />

identitaria e di sensibilità religiosa.<br />

La mia impressione è che il suo<br />

sermone abbia voluto rassicurare i<br />

rappresentanti di un mondo avventista<br />

più legato al passato e ai<br />

suoi mo<strong>del</strong>li tradizionali di riferimento.<br />

Anzi, spero che sia così.<br />

Lo spero perché il testo <strong>del</strong> sermone<br />

inaugurale mi pare un messaggio<br />

a uso interno, fortemente<br />

identitario, che non coglie alcuna<br />

reale problematicità, che non indica<br />

nessun cammino di rinnovamento,<br />

quasi che i 150 e più anni<br />

passati siano stati colmi di successi<br />

e senza difficoltà se non quelle<br />

create dai nemici <strong>del</strong>la Bibbia, da<br />

chi pone problemi ermeneutici,<br />

magari cogliendo una qualche allegoria<br />

nei primi capitoli <strong>del</strong>la<br />

Genesi… mah.<br />

Ho qualche problema anche<br />

con le cose non dette: mi pare<br />

non ci sia nessun accenno significativo<br />

a ciò che si agita nel mondo,<br />

nelle società in cui gli avventisti<br />

vivono.<br />

Si parla di una chiesa che appare<br />

(magari, poi, questo non è il vero<br />

pensiero <strong>del</strong> neopresidente)<br />

granitica nella sua verità in un deserto<br />

che neppure vale la pena di<br />

pensare, di guardare… con cui il<br />

dialogo appare inutile.<br />

Questa è l’impressione, spero e<br />

conto che la realtà che la nuova<br />

presidenza <strong>del</strong>l’avventismo mon-<br />

diale andrà poi concretamente a<br />

percorrere sarà più inclusiva, più<br />

aperta, più incarnata, meno<br />

preoccupata dalle eresie dottrinali<br />

e più attenta alla necessità che la<br />

chiesa si incarni nel mondo per<br />

trasformarlo e non per negarlo.<br />

Problemi veri<br />

di Roberto Vacca<br />

Nella meditazione conclusiva,<br />

il fratello Wilson ha incoraggiato<br />

la chiesa avventista ad andare<br />

avanti con fede, così come Mosè<br />

esortò il popolo d’Israele di<br />

fronte al pericolo imminente di<br />

un attacco egiziano. La situazione<br />

pareva disperata, eppure, proprio<br />

in quell’occasione, la grazia di<br />

Dio incontrò la fede di un popolo<br />

che anelava a una nuova terra, e il<br />

mar Rosso si aprì.<br />

Un brano biblico riletto con<br />

toni emozionati e accenti di convinzione<br />

che certamente hanno<br />

toccato il cuore di tanti fratelli<br />

che in tutto il mondo aspettano<br />

con ansia il ritorno <strong>del</strong> Signore in<br />

mezzo a pericoli, diffidenze, incomprensioni.<br />

Questa è stata la<br />

parte più bella e convincente <strong>del</strong><br />

sermone conclusivo <strong>del</strong>l’ultima<br />

Sessione <strong>del</strong>la Conferenza Generale,<br />

l’appello alla fiducia, nonostante<br />

tutto, perché chi ci conduce<br />

è il Signore. Meno convincente<br />

invece è stata la lista dei pericoli<br />

(accostata all’incredulità dei<br />

contemporanei di Mosè) che sovrasta<br />

la nostra chiesa, perché fare<br />

una lista dei «cattivi» senza entrare<br />

nel merito <strong>del</strong>le questioni,<br />

non è mai saggio.<br />

La cosa che più mi ha colpito è<br />

che, tra i pericoli attuali citati da<br />

Wilson, al primo posto, c’è il metodo<br />

storico-critico utilizzato per<br />

spiegare la Parola di Dio. E in effetti,<br />

i principi di fondo su cui si<br />

basa tale metodo sono lontani da<br />

un approccio aperto al so- ➥<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

17


18<br />

ATLANTA 2010<br />

prannaturale che caratterizza la<br />

fede <strong>del</strong>la maggioranza dei cristiani<br />

e degli avventisti in particolare.<br />

Tuttavia, questa esplicita menzione<br />

mi ha lasciato un po’ perplesso,<br />

perché se da una parte le<br />

premesse filosofiche sono quelle<br />

che sono, la mia paura è che si<br />

possa ingenerare un disprezzo<br />

preventivo nei confronti <strong>del</strong>la ricerca<br />

teologica che usa tale metodo.<br />

Dobbiamo tornare indietro<br />

(per usare un’espressione <strong>del</strong> fratello<br />

Wilson) a una visione «<strong>del</strong><br />

puro e <strong>del</strong>l’impuro» in rapporto<br />

alla cultura, o possiamo tentare<br />

con intelligenza di discriminare<br />

ciò che può apparire utile nell’esegesi<br />

anche tra i libri di studiosi<br />

non avventisti?<br />

Anche la menzione <strong>del</strong> pericolo<br />

pervasivo <strong>del</strong>l’ecumenismo tra<br />

i pericoli <strong>del</strong> nostro tempo (citato<br />

dopo la confusione sociale e politica<br />

<strong>del</strong> nostro mondo e immediatamente<br />

prima <strong>del</strong>l’influenza<br />

<strong>del</strong>lo spiritismo), denota una certa<br />

superficialità, perché sono<br />

molti i modi di intendere l’ecumenismo<br />

come ben sanno i pastori<br />

B.B. Beach e J. Graz, e si nota<br />

anche un’ingenua visione<br />

«aventiniana», di chi pensa che<br />

sottraendosi all’incontro con l’altro,<br />

questo gli porti dei vantaggi<br />

per il futuro, quando è vero esattamente<br />

il contrario. Intendo dire<br />

che gli avventisti dovrebbero essere<br />

in prima linea per un corretto<br />

modo di fare ecumenismo, e<br />

non in retroguardia.<br />

Un altro aspetto che non mi<br />

convince è l’esplicito appello rivolto<br />

ai fratelli di chiesa a vigilare<br />

nei confronti di dirigenti che non<br />

si attengano all’ortodossia avventista.<br />

L’appello segue la lista dei<br />

vari pericoli antichi e recenti (come<br />

per esempio, non credere allo<br />

Spirito di Profezia o alla stretta<br />

storicità dei primi 11 capitoli <strong>del</strong>la<br />

Bibbia). Sarà che io ho un’altra<br />

idea di unità <strong>del</strong>la chiesa, dove<br />

convivono in modo pacifico diffe-<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

renze e anche tensioni, con un’identità<br />

abbastanza forte da permettere<br />

un orizzonte di sensibilità<br />

sufficientemente ampio. Ma non<br />

è questa l’idea <strong>del</strong> fratello Wilson,<br />

e il mio augurio per lui è che si<br />

trovi sempre a condividere il parere<br />

<strong>del</strong>la maggioranza, come indubbiamente<br />

succede oggi. Mi<br />

permetto solo di osservare (sommessamente)<br />

che se certi temi ritornano<br />

a galla in modo ricorrente,<br />

forse la cosa non è dovuta solo<br />

alla mancanza di fede.<br />

A conclusione di queste brevi<br />

riflessioni, mi permetto di aggiungere<br />

che si potrebbero inserire<br />

nella lista altri pericoli come l’uso<br />

strumentale e intollerante <strong>del</strong>le<br />

Scritture e degli scritti di Ellen G.<br />

White (e questo Wilson l’ha detto),<br />

o il fondamentalismo che mira<br />

a offrire certezze identitarie costi<br />

quel che costi, o il pericolo di<br />

offrire ai giovani un’immagine di<br />

chiusura verso la scienza e in generale<br />

verso il mondo moderno.<br />

Ma c’è un altro pericolo, ancora<br />

più grave.<br />

È quello <strong>del</strong>l’irrilevanza di fronte<br />

ai problemi drammatici <strong>del</strong> nostro<br />

tempo. Se la nostra fede e la<br />

nostra teologia non si interrogano<br />

rispetto al dramma ecologico, all’intolleranza<br />

etnica e religiosa, allo<br />

scandalo di un mondo ricco e di<br />

un’umanità che muore di fame, la<br />

nostra chiesa potrà crescere di numero<br />

ma sarà irrilevante per la<br />

storia <strong>del</strong> mondo e credo anche<br />

agli occhi di Dio. Anche la speranza<br />

<strong>del</strong> ritorno <strong>del</strong> Signore acquisterà<br />

credibilità maggiore se<br />

riusciremo a offrire un orientamento<br />

teologico alle nostre comunità<br />

su questi problemi antichi e<br />

moderni. E non bastano le risoluzioni<br />

finali che non mettono in discussione<br />

niente. Di questo avrei<br />

voluto che parlasse con forza e<br />

concretezza un presidente <strong>del</strong>la<br />

Conferenza Generale nel suo primo<br />

sermone.


atlanta 2010<br />

ATLANTA 2010<br />

IIn occasione <strong>del</strong>la 59° Sessione <strong>del</strong>la<br />

Conferenza Generale <strong>del</strong>la Chiesa<br />

Avventista <strong>del</strong> 7° <strong>Giorno</strong>, che ha<br />

avuto luogo ad Atlanta in Georgia<br />

(USA) dal 23 giugno al 3 luglio<br />

2010, è stata confermata la nomina<br />

a presidente <strong>del</strong>la Divisione Euroafricana<br />

(EUD) di Bruno Vertallier,<br />

già presidente ad interim <strong>del</strong>la stessa<br />

da circa un anno e mezzo.<br />

Bruno Vertallier è di origine<br />

franco-svizzera, è sposato con Christiane<br />

e ha 3 figli e 4 nipoti. Ha alle<br />

spalle 36 anni di ministero pastorale,<br />

durante i quali è stato pastore,<br />

direttore dei giovani, missionario<br />

in Madagascar per 5 anni<br />

(dove è stato anche direttore GA<br />

<strong>del</strong>l’Unione), pastore a Marsiglia,<br />

insegnante di teologia pratica e vita<br />

spirituale al seminario avventista<br />

di Collonges (dopo aver conseguito<br />

un dottorato in teologia pratica),<br />

presidente <strong>del</strong>la Federazione<br />

Francia Sud, responsabile <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Pastorale alla EUD, e<br />

ora presidente.Venerdì 2 luglio<br />

2010 ad Atlanta, alle ore 10.00 ora<br />

locale, il presidente Vertallier ha risposto<br />

ad alcune domande che raccogliamo<br />

in questo articolo.<br />

Messaggero avventista: Secondo<br />

lei quali sono alcuni risultati importanti<br />

che la Divisione Euro<br />

Africa è riuscita a raggiungere nel<br />

quinquennio 2005-2010?<br />

Bruno Vertallier: Nel campo salutistico,<br />

il progetto SalutExpò,<br />

sia per gli adulti sia per i bambini,<br />

ha riscontrato un discreto successo<br />

in diversi paesi <strong>del</strong>la nostra Divisione.<br />

Inoltre in luglio 2009, a<br />

Ginevra, c’è stato un importante<br />

meeting mondiale sul tema <strong>del</strong>la<br />

prevenzione, alla fine <strong>del</strong> quale le<br />

nostre istituzioni hanno elaborato<br />

dei piani per accrescere la collaborazione<br />

con l’OMS e con altri<br />

organismi affini.<br />

Per quanto riguarda i giovani,<br />

nel 2007 c’è stato il centenario <strong>del</strong><br />

Dipartimento mondiale <strong>del</strong>la GA,<br />

che nacque alla sessione <strong>del</strong>la<br />

SETTEMBRE 2010<br />

Intervista al presidente EUD<br />

Missione e servizio<br />

La chiesa deve essere pronta ad affrontare<br />

le sfide e a testimoniare in modo efficace<br />

Conferenza Generale di Ginevra<br />

nel 1907. Per l’occasione la EUD<br />

ha promosso la nascita e lo sviluppo<br />

di due progetti, il José Figols<br />

Center for Youth and Children<br />

Research, che si trova a Collonges-sous-Salève<br />

in Francia, e<br />

che promuove la missione e il ministero<br />

dei e presso i giovani, e il<br />

Valuegenesis, sondaggio europeo<br />

che ci ha consentito di monitorare<br />

la situazione dei giovani avventisti<br />

in Europa, in merito sia alla<br />

loro fede sia al loro stile e contesto<br />

di vita. Ci sono inoltre stati tre<br />

eventi importanti: il Camporée<br />

Esploratori 2007, con la partecipazione<br />

di più di 2.000 scout; il<br />

Congresso Internazionale Amicus<br />

a Cernica in Romania; il Congresso<br />

Pan-europeo dei giovani a Monaco<br />

nel 2009, con la partecipazione<br />

di più di 3.500 giovani.<br />

Nel campo <strong>del</strong>le scuole ci sono<br />

stati importanti risultati: il numero<br />

<strong>del</strong>le scuole materne ha superato<br />

le 50 unità, di cui diverse in<br />

Romania; le nostre facoltà teologiche<br />

in Germania, Francia e Repubblica<br />

Ceca hanno ricevuto importanti<br />

riconoscimenti dallo Stato;<br />

i seminari teologici di Firenze<br />

e di Cernica (Romania) hanno addirittura<br />

ricevuto il riconoscimento<br />

statale <strong>del</strong>le proprie lauree.<br />

Nel campo <strong>del</strong>la famiglia, sono<br />

stati fatti investimenti importanti<br />

per fornire ai pastori nuovo materiale<br />

sulla teologia <strong>del</strong> matrimonio,<br />

su come operare in favore<br />

<strong>del</strong>le coppie, sulla preparazione<br />

pre-matrimoniale e sulla prevenzione<br />

di convivenza e divorzio.<br />

Per quanto riguarda la missione,<br />

la EUD ha avviato alcuni progetti:<br />

una conferenza a Granada<br />

intervista a Bruno Vertallier*<br />

(Spagna) su come annunciare il<br />

Vangelo ai musulmani; progetti<br />

di fondazione di nuove chiese<br />

concepite soprattutto per raggiungere<br />

e accogliere l’uomo europeo<br />

post-moderno; la trasformazione<br />

dei gruppi <strong>del</strong>la Scuola<br />

<strong>del</strong> Sabato in gruppi di azione interna<br />

ed esterna alla chiesa; l’organizzazione<br />

<strong>del</strong>le chiese in piccoli<br />

gruppi, che meglio realizzano<br />

la missione di una testimonianza<br />

basata sulle relazioni.<br />

Per quanto riguarda le Comu-<br />

nicazioni, molto impulso è stato<br />

dato alla testimonianza tramite<br />

Internet e la radio. L’AWR e le varie<br />

radio nazionali hanno fatto<br />

nuovi contratti per poter usufruire<br />

di satelliti che consentono una<br />

migliore estensione <strong>del</strong>le nostre<br />

frequenze radio. Per quanto riguarda<br />

Hope Channel (il canale<br />

televisivo avventista) sono in aumento<br />

i programmi prodotti in altre<br />

lingue diverse dall’inglese e<br />

parlate nella nostra Divisione.<br />

Per quanto riguarda l’azione a<br />

favore dei bambini, nel 2009 è stato<br />

avviato il progetto ADRA<br />

K.I.D.s, che consiste nell’invia-<br />

➥<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

19


20<br />

ATLANTA 2010<br />

re pacchi regalo a bambini poveri<br />

di Paesi islamici alla fine <strong>del</strong> Ramadan,<br />

in vista di quel progetto di<br />

testimonianza a favore dei musulmani<br />

di cui ho parlato prima.<br />

Infine, per quanto riguarda i<br />

Ministeri Femminili, la EUD ha<br />

avviato la campagna «End It<br />

Now», attraverso la quale cerca di<br />

coinvolgere tutte le chiese nello<br />

sforzo di pubblicizzare e promuovere<br />

la fine di tutte le forme di<br />

violenza e sfruttamento nei confronti<br />

<strong>del</strong>le donne, che avvengono<br />

nei nostri territori.<br />

M.A.: Quali sono invece le cose<br />

che non sono andate bene, o sulle<br />

quali bisogna migliorare?<br />

B.V.: Non sempre siamo riusciti<br />

a lavorare in sinergia con gli altri<br />

livelli <strong>del</strong>l’organizzazione avventista;<br />

a volte sono state prese decisioni<br />

affrettate, senza consultare<br />

gli organismi preposti o i regolamenti<br />

vigenti, questo sia da parte<br />

di alcune Unioni che da parte <strong>del</strong>la<br />

Divisione stessa. L’obiettivo è<br />

quello di migliorare la sinergia<br />

con le realtà regionali e vegliare<br />

affinché tutto si svolga secondo<br />

principi di chiarezza e regolarità.<br />

M.A.: Quali sono gli obiettivi<br />

<strong>del</strong>l’EUD per il prossimo quinquennio?<br />

B.V.: La priorità verrà data sicu-<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

ramente alla missione <strong>del</strong>la chiesa,<br />

che è quella di testimoniare<br />

l’Evangelo.<br />

Dalla chiesa locale a tutti i livelli<br />

successivi <strong>del</strong>la nostra organizzazione,<br />

ciascuno deve impegnarsi<br />

a fare la propria parte per rispondere<br />

al mandato che Gesù ci<br />

ha affidato, incominciando a riflettere<br />

su come testimoniare in<br />

modo efficace nel contesto europeo.<br />

Per esempio, una proposta<br />

che presto verrà presa in considerazione<br />

è che tutti coloro che lavorano<br />

nei vari livelli amministrativi<br />

<strong>del</strong>la chiesa avventista, dalle<br />

Federazioni alle Divisioni, si<br />

prendano una settimana all’anno<br />

per partecipare attivamente a un<br />

programma evangelistico.<br />

Un’altra priorità è quella <strong>del</strong>l’integrazione<br />

nelle nostre chiese,<br />

che sono sempre più multietniche<br />

e multiculturali, cercando di mediare<br />

tra le due esigenze opposte<br />

di avere, da un lato, <strong>del</strong>le comunità<br />

etniche dove potere esprimere<br />

appieno la propria identità, e<br />

dall’altra <strong>del</strong>le comunità inter-etniche<br />

dove vivere appieno l’integrazione.<br />

Altro obiettivo prioritario è allargare<br />

lo sguardo sull’Islam; verranno<br />

fatti degli sforzi per promuovere<br />

una migliore conoscenza<br />

<strong>del</strong> mondo islamico, abbattere<br />

pregiudizi e paure nei confronti<br />

dei musulmani e cercare di trovare<br />

una migliore formulazione per<br />

presentare loro l’amore e la salvezza<br />

di Gesù Cristo.<br />

M.A.: Lei sa, signor presidente,<br />

che attualmente l’Unione italiana<br />

(UICCA) sta attraversando un momento<br />

particolarmente difficile dal<br />

punto di vista economico; che cosa<br />

ha intenzione di fare la EUD per<br />

aiutare l’Italia a venir fuori da questa<br />

situazione?<br />

B.V.: L’EUD, naturalmente, guarda<br />

con interesse e apprensione alla<br />

chiesa italiana, e sta già predisponendo<br />

un piano per sostenerla<br />

nel suo difficile percorso di risalita.<br />

Innanzitutto ci sarà un sostegno<br />

di tipo economico, che inizierà<br />

con l’annullamento <strong>del</strong> debito<br />

di 1.500.000 euro che l’UICCA<br />

ha nei confronti <strong>del</strong>l’EUD; inoltre,<br />

la Divisione darà pieno appoggio<br />

a una politica di vendita di quegli<br />

immobili - di proprietà <strong>del</strong>l’UICCA<br />

- non strettamente indispensabili,<br />

la quale consentirà un recupero di<br />

liquidità e una riduzione dei debiti;<br />

l’EUD sta anche predisponendo<br />

un piano, da studiare e valutare<br />

con l’UICCA, che dovrebbe consentire<br />

alla chiesa italiana di uscire<br />

dalla crisi nei prossimi cinque anni.<br />

L’EUD ha piena fiducia nei<br />

confronti dei dirigenti <strong>del</strong>la chiesa<br />

italiana; non ha nessuna intenzione<br />

di basare la propria azione sul<br />

sospetto e sul controllo «ossessivo»,<br />

ma piuttosto sulla fiducia e<br />

una maggiore sinergia con il comitato<br />

UICCA.<br />

M.A.: Vuole rivolgere un messaggio<br />

conclusivo ai nostri lettori?<br />

B.V.: Il mio augurio per la chiesa<br />

italiana è che possa essere benedetta,<br />

ripiena di Spirito Santo,<br />

accogliente verso i giovani, affinché<br />

vi si sentano a proprio agio e<br />

sentano la responsabilità di prendere<br />

parte alla missione <strong>del</strong>la<br />

chiesa fino alla venuta <strong>del</strong> nostro<br />

Signore Gesù Cristo.<br />

SETTEMBRE 2010


atlanta 2010<br />

ATLANTA 2010 Messaggio degli ospiti<br />

Ambiente, salute e diritti civili<br />

Gli apprezzamenti di Martin Luther King III e Regina Benjamin<br />

DDomenica 27 giugno, i quattro governatori<br />

degli stati <strong>del</strong>la Louisiana,<br />

Alabama Mississippi e Texas<br />

hanno indetto una giornata di preghiera<br />

per le vittime <strong>del</strong> più grande<br />

disastro ecologico degli Stati<br />

Uniti. Il governatore texano Rick<br />

Perry ha detto: «Dopo il disastro<br />

nel Golfo <strong>del</strong> Messico, invito tutti<br />

gli abitanti di queste regioni di<br />

qualunque fede e religione a pregare<br />

in favore <strong>del</strong>la guarigione <strong>del</strong>le<br />

persone colpite e per la ricostruzione<br />

e la bonifica <strong>del</strong>le coste».<br />

I circa 40.000 avventisti presenti<br />

al Georgia Dome hanno<br />

messo da parte alcuni momenti<br />

per la preghiera. Il past. Lowell<br />

Cooper, uno dei vicepresidenti,<br />

ha pregato lui stesso per le conseguenze<br />

per l’ambiente e gli abitanti<br />

di queste regioni. «Pensiamo<br />

in questo momento a coloro<br />

le cui vite sono minacciate dalla<br />

fame, dalla guerra e dal disastro<br />

ecologico. Preghiamo per coloro<br />

che, nel nostro paese, sono minacciati<br />

dallo scoppio <strong>del</strong> pozzo<br />

di petrolio nell’area <strong>del</strong> golfo».<br />

«I governatori di questi stati»,<br />

ha aggiunto Jan Paulsen, presidente<br />

uscente <strong>del</strong>la Conferenza<br />

Generale, «hanno rivolto un appello<br />

a pregare. La preghiera è<br />

parte integrante <strong>del</strong>la nostra vita;<br />

sentiamo il bisogno di esprimere<br />

solidarietà per coloro che sono<br />

stati così pesantemente colpiti da<br />

questa tragedia».<br />

Atlanta e i diritti civili<br />

Cinquanta anni fa, gli Stati Uniti<br />

meridionali erano tristemente noti<br />

per le tensioni razziali. L’ineguaglianza<br />

e la segregazione hanno<br />

raggruppato milioni di partecipanti<br />

alle marce non violente attraverso<br />

gli USA, molte <strong>del</strong>le quali<br />

sono state organizzate ad Atlanta<br />

da un giovane pastore battista,<br />

Martin Luther King jr. L’Assemblea<br />

amministrativa <strong>del</strong>la chiesa<br />

avventista mondiale si è svolta a<br />

pochi chilometri dal luogo storico<br />

che commemora l’impegno civile<br />

di Martin Luther King e dove si<br />

trova il museo King Center e la<br />

chiesa battista Ebenezer.<br />

Grazie al richiamo di questo<br />

nome, Atlanta è diventata una <strong>del</strong>le<br />

città in forte crescita in America.<br />

Martin Luther King III, figlio<br />

<strong>del</strong> pastore assassinato nel 1968,<br />

ha detto: «Capisco il grande rispetto<br />

che le persone provano per<br />

i miei genitori… Spero che i visitatori<br />

portino con loro l’idea che<br />

c’è ancora tanto da fare nella nostra<br />

nazione, nelle nostre comunità<br />

e in tanti paesi <strong>del</strong> mondo».<br />

Impegno a vivere<br />

in modo salutare<br />

Domenica 27 giugno, Regina M.<br />

Benjamin, chirurgo <strong>del</strong> servizio<br />

sanitario pubblico, ha espresso<br />

encomio agli avventisti riuniti ad<br />

Atlanta per il loro impegno a promuovere<br />

uno stile di vita sano.<br />

«Sono grandemente onorata» ha<br />

detto Benjamin, «insieme a voi di<br />

condividere il vostro entusiasmo<br />

per uno stile di vita orientato al<br />

benessere. Sono fortemente emozionata<br />

nell’apprendere il pensiero<br />

innovativo <strong>del</strong>la chiesa avventista<br />

nei riguardi <strong>del</strong>la salute, è<br />

cioè uno stile di vita coerente e<br />

qualcosa da vivere e non frutto di<br />

una causalità». Regina Benjamin<br />

ha poi esaltato la riforma sanitaria<br />

<strong>del</strong> dr. W.K. Kellogg e di suo<br />

fratello John Harvey, che fondarono<br />

il Battle Creek Sanitarium,<br />

l’istituzione avventista in cui si<br />

applicavano i princìpi <strong>del</strong>la prevenzione.<br />

La sua prima esposizione<br />

sulla salute e i suoi principi<br />

Regina Benjamin e Ted Wilson<br />

guida, in qualità di membro <strong>del</strong><br />

Kellogg National Fellowship<br />

Programm, riguardava il messaggio<br />

salutistico <strong>del</strong>la chiesa avventista.<br />

«La prevenzione», ha proseguito,<br />

«deve essere il fondamento<br />

<strong>del</strong> nostro sistema di sanità<br />

pubblica». Si è poi complimentata<br />

con i <strong>del</strong>egati per aver<br />

aderito alla raccolta firme sulla<br />

temperanza e ha detto che l’unità<br />

è una forza. Ha espresso la sua<br />

soddisfazione alla chiesa per aver<br />

partecipato al programma ideato<br />

dalla First Lady, Michelle Obama,<br />

dal titolo «Let’s Move».<br />

Benjamin ha preso posizione<br />

contro l’uso <strong>del</strong> tabacco orientandosi<br />

verso una società libera<br />

dal fumo, soprattutto tra i giovani;<br />

la prevenzione riguarda anche<br />

l’AIDS, «specialmente tra le donne<br />

e le ragazze»; ha parlato a favore<br />

<strong>del</strong>la battaglia contro la violenza,<br />

«quest’ultima ha raggiunto<br />

un livello di guardia nella sanità<br />

pubblica». Infine ha aggiunto<br />

che «contro tutte queste cose occorre<br />

impegnarsi per eliminare la<br />

disparità sanitaria».<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

21


22<br />

atlanta 2010<br />

ATLANTA 2010<br />

Brevi<br />

Dove sono<br />

i <strong>del</strong>egati giovani?<br />

Il 29 giugno, David Kokiong,<br />

28 anni, proveniente da<br />

Montreal, Canada, raggiunge<br />

il microfono e si qualifica come<br />

uno dei partecipanti al di sotto<br />

dei trent’anni e chiede che la<br />

chiesa affronti il problema <strong>del</strong>la<br />

mancanza di rappresentanti<br />

in questa fascia d’età. Robert<br />

Vollmer, 32 anni, <strong>del</strong>egato<br />

austriaco, chiede di coinvolgere<br />

maggiormente i giovani ai livelli<br />

alti, perché se si aspetta di<br />

passare dalle Unioni e dalle<br />

Divisioni per essere conosciuti<br />

il tempo passa e si arriva<br />

ai 50 - 60 anni.<br />

Peso extra<br />

Quando l’Adventist Review,<br />

edizione speciale per la<br />

Conferenza Generale, è passata<br />

da 32 a 48 pagine, sull’aereo<br />

privato, noleggiato per<br />

trasportare le riviste in tempo<br />

da Maryland all’aeroporto<br />

internazionale Hartsfield-<br />

Jackson (Atlanta) per essere<br />

distribuite di prima mattina ai<br />

<strong>del</strong>egati, non è stato permesso<br />

caricare oltre il peso concordato<br />

all’inizio. Così, un furgone <strong>del</strong>la<br />

Review è partito a mezzanotte<br />

percorrendo circa 1.000 km<br />

per consegnare il restante<br />

venti per cento <strong>del</strong>le riviste.<br />

È arrivato al Georgia World<br />

Congress Center alle 10,30.<br />

Formazione al servizio<br />

Dal 23 giugno al 3 luglio in<br />

concomitanza con la 59.ma<br />

Sessione <strong>del</strong>la Conferenza<br />

Generale, circa un centinaio<br />

di giovani adulti di diverse<br />

nazioni (Australia, Regno<br />

Unito, Giamaica, Giappone,<br />

Malawi, Filippine, Russia,<br />

Sud Africa e Zambia), si sono<br />

riuniti presso lo Sheraton<br />

Hotel per una formazione al<br />

discepolato e al servizio<br />

comunitario. Oltre all’impegno<br />

presso organizzazioni di<br />

solidarietà hanno partecipato<br />

alla campagna «End it Now».<br />

Le loro attività hanno avuto<br />

un impatto verso altri giovani;<br />

alla fine più di tremila giovani<br />

si sono ritrovati al Georgia<br />

Ballroom per partecipare alle<br />

conferenze «Dio ti incontra».<br />

Brasile-Atlanta in bici<br />

Giorgio Silva, 49 anni, è<br />

partito da Boa Vista, Brasile,<br />

in bicicletta e attraversando<br />

la parte settentrionale <strong>del</strong><br />

sudamerica, il centramerica e<br />

gli stati meridionali degli USA,<br />

è giunto il 24 mattina ad<br />

Atlanta. Alle dieci ha fatto<br />

il suo ingresso al Georgia<br />

Dome. Ha attraversato 11<br />

nazioni, macinando 14.000<br />

chilometri, lasciando ovunque<br />

un messaggio di speranza.<br />

Una volta ha spinto per<br />

quattro ore la bici perché<br />

ha forato cinque gomme.<br />

Il momento più difficile<br />

è stato quando ha attraversato<br />

la boscaglia infestata di<br />

guerriglieri. Dopo la sosta ad<br />

Atlanta pensa di attraversare<br />

gli Stati Uniti e raggiungere<br />

il Canada.<br />

«Dillo al mondo»<br />

proseguirà nel prossimo<br />

quinquennio<br />

La strategia missionaria votata<br />

a St. Louis nel 2005, «Dillo<br />

al mondo», proseguirà anche<br />

nel prossimo quinquennio.<br />

«Senza l’impegno missionario»,<br />

ha detto il presidente uscente<br />

Jan Paulsen, «la chiesa non<br />

ha ragione d’esistere».<br />

La chiesa ha il privilegio di<br />

far conoscere il messaggio<br />

di speranza anche nei paesi <strong>del</strong>la<br />

«Finestra 10-40». Michael L.<br />

Ryan, uno dei vicepresidenti,<br />

ha detto che è un «privilegio<br />

ma anche una responsabilità».<br />

Tre donne attiviste<br />

Tre donne attiviste hanno<br />

mostrato per circa 8 minuti uno<br />

striscione con la scritta: «Il più<br />

grande bisogno <strong>del</strong> mondo<br />

è il bisogno di uomini che<br />

stiano dalla parte <strong>del</strong>la giustizia<br />

e <strong>del</strong>l’uguaglianza nel ministero<br />

avventista, anche se ciò<br />

potrebbe suscitare un “impatto<br />

negativo”» (The greatest want<br />

of the world is the want of men<br />

who still stand for right and<br />

equality in adventist ministry<br />

even if «negatively impacted»*).<br />

È stata una protesta contro<br />

il rifiuto da parte dei massimi<br />

dirigenti avventisti di<br />

riconsiderare la consacrazione<br />

<strong>del</strong>le donne al ministero e<br />

hanno sottolineato che,<br />

sebbene questo movimento<br />

possa annoverare tra i suoi<br />

cofondatori anche una donna,<br />

Ellen G. White, oggi le donne<br />

non possono ricoprire incarichi<br />

dirigenziali per il fatto che<br />

la chiesa non ha dato la sua<br />

formale autorizzazione al<br />

pieno servizio ministeriale.<br />

* Il 6 aprile 2010 durante il Consiglio<br />

di primavera, Jan Paulsen,<br />

presidente uscente, ha riferito che<br />

la consacrazione <strong>del</strong>la donna pastore<br />

non sarebbe stata posta nell’agenda<br />

<strong>del</strong>la LIX Sessione <strong>del</strong>la GC perché<br />

tra le 13 divisioni consultate solo 3<br />

erano disposte a modificare l’attuale<br />

posizione, mentre ben 8 hanno<br />

ritenuto che la questione potrebbe<br />

avere un impatto negativo sui membri<br />

(«negatively impact membership»<br />

[AR, 8 apr 2010]).<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA SETTEMBRE 2010


istituzioni<br />

ISTITUZIONI Decisioni <strong>del</strong> comitato<br />

IIl Comitato esecutivo<br />

<strong>del</strong>l’Unione Italiana <strong>del</strong>le Chiese<br />

Cristiane Avventiste <strong>del</strong> 7°<br />

<strong>Giorno</strong>, riunitosi nella terza<br />

sessione, dal 13 al 15 giugno<br />

2010 a Roma, congiuntamente<br />

ai membri <strong>del</strong>la precedente<br />

Amministrazione e ai direttori<br />

dei vari Dipartimenti, ha votato<br />

le seguenti <strong>del</strong>ibere di interesse<br />

generale:<br />

Pastori/Operai<br />

Diamo un caloroso benvenuto<br />

al giovane Daniele Passaretta<br />

che, a partire dal 1° gennaio<br />

2011, arricchirà il corpo<br />

pastorale con il suo entusiasmo<br />

e la sua vocazione, con sede<br />

ancora da destinarsi.<br />

A Daniele e a sua moglie<br />

Gabriella facciamo i nostri<br />

migliori auguri di ricche<br />

soddisfazioni nel Signore.<br />

Inoltre, il Comitato d’Unione<br />

ha <strong>del</strong>iberato quanto segue:<br />

● Elisa Gravante è stata<br />

nominata responsabile aggiunto<br />

alla comunità di Roma<br />

Lungotevere, mantenendo<br />

sempre la comunità di Roma<br />

Appia.<br />

● A<strong>del</strong>io Pellegrini si occuperà<br />

<strong>del</strong>la comunità di Latina.<br />

● Stefano Paris seguirà anche<br />

la comunità di Bracciano/Oriolo,<br />

oltre a continuare a occuparsi<br />

<strong>del</strong>la comunità di Roma Ostia<br />

per la quale sarà coadiuvato<br />

da Florin Dudau.<br />

● Marco Valenza si occuperà<br />

<strong>del</strong>la comunità di Cellole.<br />

● Daniele Benini si prenderà<br />

cura <strong>del</strong>le comunità di Rieti,<br />

Roma filippina e Gaeta.<br />

SETTEMBRE 2010<br />

Delibere UICCA<br />

a cura di Giovanni Caccamo*<br />

completando l’organigramma<br />

<strong>del</strong>la sua struttura, già <strong>del</strong>ineata<br />

nei suoi incarichi più importanti<br />

dalla XXIV Assemblea<br />

amministrativa, con la<br />

formazione dei seguenti<br />

Comitati:<br />

● Ente ecclesiastico «Fides».<br />

Il Comitato Esecutivo risulta così<br />

composto: Franco Evangelisti,<br />

presidente; Giovanni Caccamo,<br />

segretario; Fernando Pablo<br />

Casarramona, tesoriere;<br />

Giuseppe Cupertino, Tiziano<br />

Rimoldi, Claudio Venuti,<br />

Nerina Vettorello.<br />

● Ente ecclesiastico «Opera<br />

Sociale Avventista» (OSA).<br />

Il Comitato Direttivo risulta così<br />

composto: Franco Evangelisti,<br />

presidente; Giovanni Caccamo,<br />

segretario; Fernando Pablo<br />

Casarramona, tesoriere;<br />

Anna Cupertino, Corneliu<br />

Benone Lupu, Marko Hromis,<br />

Piero Zanini.<br />

Per quanto riguarda l’Ente<br />

Patrimoniale, è stato approvato<br />

il Bilancio consuntivo 2009<br />

con l’attestazione «senza riserva»<br />

da parte <strong>del</strong>l’Audit <strong>del</strong>la<br />

Conferenza Generale.<br />

È stato anche <strong>del</strong>iberato di<br />

dare in comodato alla Coop.<br />

Arcobaleno Onlus, l’immobile<br />

in costruzione originariamente<br />

destinato a casa di riposo.<br />

La sor. Antonella Litrenta<br />

ha superato l’esito <strong>del</strong>la<br />

selezione e <strong>del</strong> periodo di prova,<br />

ed è stata assunta a tempo<br />

indeterminato come<br />

coordinatrice presso la nostra<br />

casa di riposo «Casa Mia».<br />

● Vicedirettore: Maurizio<br />

Caracciolo<br />

● Amministratore: Donato Calà<br />

● Comitato Direttivo Edizioni<br />

ADV: Girolamo Carrà (chiesa<br />

di Bologna) quale membro<br />

in sostituzione <strong>del</strong> fr. Primo<br />

Cividini<br />

● Direttore <strong>del</strong> mensile<br />

Il Messaggero Avventista e<br />

<strong>del</strong>la editoria religiosa:<br />

Giuseppe Marrazzo<br />

● Comitati Direttivo e<br />

Redazionale <strong>del</strong>la rivista<br />

Vita&Salute:<br />

1. Comitato Direttivo:<br />

Ennio Battista (direttore),<br />

Donato Calà, Hanz Gutierrez,<br />

Pietro Lasalvia, Marco Süss,<br />

Silvia Tonelli, Anna Villarini.<br />

2. Comitato redazionale:<br />

Ennio Battista, Maurizio<br />

Caracciolo, Valeria Cesarale,<br />

Enza Laterza.<br />

Un caro augurio di ricche<br />

benedizioni celesti e un sincero<br />

ringraziamento a tutti voi<br />

per quanto farete al servizio<br />

<strong>del</strong> Signore.<br />

Enti/Istituzioni/Associazioni/ Per quanto riguarda la casa<br />

Uicca/Dipartimenti/Campi<br />

È con gioia che ringraziamo<br />

il caro fr. Sandro Mantovani<br />

per avere accettato di proseguire<br />

nell’incarico di direttore<br />

<strong>del</strong> Dipartimento <strong>del</strong>le<br />

Pubblicazioni. Il Comitato<br />

esprime gratitudine al fratello<br />

per il servizio svolto in questi<br />

anni con competenza e dedizione<br />

e che continuerà a svolgere<br />

da volontario. Anche alla sor.<br />

Franca Zucca esprimiamo<br />

il nostro ringraziamento per<br />

avere accettato l’incarico<br />

di coordinatrice dei Ministeri<br />

Fondazioni<br />

editrice Edizioni ADV è stato Femminili e le facciamo i nostri<br />

Il Comitato d’Unione sta votato quanto segue:<br />

migliori auguri di ricche ➥<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

23


24<br />

ISTITUZIONI<br />

benedizioni celesti.<br />

Il fr. Hanz S. Gutierrez avrà<br />

il compito di coordinare il<br />

Servizio «Spirito di Profezia»;<br />

il fr. Lucio Altin è stato<br />

nominato presidente <strong>del</strong>la<br />

Commissione «Etica cristiana<br />

e società».<br />

Che il Signore li ispiri e li guidi<br />

nel vegliare su questi aspetti<br />

importanti e <strong>del</strong>icati <strong>del</strong>la<br />

nostra chiesa.<br />

Progetti, documenti<br />

e iniziative varie<br />

Il Comitato d’Unione, in questa<br />

seduta congiunta con i membri<br />

<strong>del</strong> precedente Comitato<br />

Esecutivo e con i direttori<br />

di Dipartimenti/Enti/Istituzioni/<br />

Associazioni, ha <strong>del</strong>iberato<br />

con il voto n. 79 quanto segue:<br />

Comitato Esecutivo UICCA<br />

2005-2010 - Ringraziamento<br />

Il Comitato d’Unione riunitosi<br />

a Roma in data 14.06.2010,<br />

vista la situazione problematica<br />

e alquanto complessa che<br />

il Comitato Esecutivo d’Unione<br />

«LA LUNA E IL SOLE» (ED. 2009)<br />

Il Dipartimento <strong>del</strong>l’Educazione comunica l’esito <strong>del</strong><br />

Bando di Concorso «La luna e il sole» (ed. 2009), che<br />

aveva indetto per l’assegnazione di alcune borse di<br />

studio per tesi che avessero come soggetto tematiche<br />

inerenti l’area <strong>del</strong>la spiritualità, <strong>del</strong>la religione o <strong>del</strong>la<br />

Chiesa avventista. La Commissione esaminatrice si è<br />

riunita il 24 marzo c.a. ed era così composta: past.<br />

Roberto Iannò (ex direttore Dipartimento Educazione),<br />

past. Filippo Alma (ex direttore IACB), past. Hanz<br />

Gutierrez (decano IACB). Dopo aver preso visione degli<br />

elaborati ha votato di assegnare 3 borse di studio,<br />

<strong>del</strong>l’importo di € 500,00 cad., per tesi di laurea<br />

di I livello a Babusci Michele <strong>del</strong>la comunità di Padova;<br />

a Boccali Margherita <strong>del</strong>la comunità di Jesi; a Minò<br />

Laura <strong>del</strong>la comunità di Tirano.<br />

Qui di seguito riportiamo i titoli dei lavori presentati:<br />

● M. Babusci, «Benessere e sofferenza spirituale:<br />

aspetti infermieristici correlati»<br />

● M. Boccali, «Il male nella mistica ebraica <strong>del</strong>la tarda<br />

antichità»<br />

● L. Minò, «Indagine sul mondo religioso <strong>del</strong> bambino»<br />

La premiazione è avvenuta mercoledì 21 aprile a Villa<br />

Aurora, alle ore 12,00; in tale occasione, c’è stata la<br />

precedente (2005-2010) ha<br />

dovuto affrontare relativamente<br />

a varie situazioni e, in<br />

particolare, alla crisi istituzionale<br />

e alla difficilissima situazione<br />

finanziaria,<br />

considerato anche il grande<br />

dispendio emotivo di energie e<br />

la sofferenza vissuta soprattutto<br />

dagli Officers, grati al Signore<br />

per il suo sostegno e la sua guida,<br />

VOTATO di ringraziare<br />

sentitamente il Comitato<br />

Esecutivo uscente per il lavoro,<br />

l’impegno e la dedizione<br />

dimostrati nell’adempiere<br />

il proprio mandato.<br />

VOTATO, altresì, di manifestare<br />

la nostra gratitudine, perché<br />

il lavoro precedentemente svolto<br />

permetterà al nuovo Comitato<br />

Esecutivo di guardare al futuro<br />

con maggiore serenità.<br />

(F. Evangelisti)<br />

Assieme agli altri due Officers,<br />

Franco Evangelisti e Fernando<br />

Casarramona, desidero chiedere<br />

a tutta la chiesa di sostenere<br />

coloro che hanno operato<br />

precedentemente con affetto<br />

fraterno e solidarietà. Preghiamo<br />

sempre il Signore affinché,<br />

guardando il nostro passato, non<br />

ci scoraggiamo, ma sereni<br />

e fiduciosi orientiamo il nostro<br />

sguardo al messaggio di speranza<br />

che ci proviene dal cielo.<br />

Che Dio continui a ispirare<br />

la sua Opera in Italia secondo<br />

la sua volontà, affinché nessuno<br />

dimentichi che la nostra<br />

«missione» (vedi Dichiarazione<br />

sulla missione <strong>del</strong>la Chiesa<br />

avventista in Italia) consiste nello<br />

stabilire una relazione empatica<br />

più intensa con le comunità,<br />

le nostre famiglie e coloro che<br />

soffrono e sono alla ricerca<br />

di un messaggio di speranza.<br />

La segreteria <strong>del</strong>l’Unione rimane a<br />

disposizione per ulteriori chiarimenti,<br />

suggerimenti e comunicazioni,<br />

utilizzando il seguente indirizzo e-mail:<br />

uicca.segreteria@avventisti.it<br />

* Segretario <strong>del</strong>l’Unione italiana<br />

<strong>del</strong>le Chiese Cristiane Avventiste<br />

<strong>del</strong> 7° <strong>Giorno</strong><br />

presentazione dei lavori premiati e la consegna dei<br />

premi e degli attestati.<br />

Ci congratuliamo ancora una volta con questi giovani<br />

per i risultati ottenuti e ci auguriamo che questo<br />

possa essere di stimolo per altri lavori di ricerca sulle<br />

tematiche summenzionate. A breve avremo la<br />

possibilità di inserire sul sito <strong>del</strong> Dipartimento<br />

<strong>del</strong>l’Educazione il sommario e la sintesi di questi lavori<br />

(www.avventisti.it/educazione). Vi incoraggiamo a<br />

contattare il dipartimento per ulteriori informazione e/o<br />

consigli su temi da trattare. Vogliamo anche ringraziare<br />

la generosità <strong>del</strong>la Chiesa italiana perché l’offerta<br />

nazionale ha totalmente finanziato questa iniziativa,<br />

oltre a permetterci sia di dare un contributo alla Scuola<br />

materna «Eden» <strong>del</strong>la comunità di Cellole sia di creare,<br />

in collaborazione con l’Istituto Avventista di Cultura<br />

Biblica Villa Aurora, un fondo speciale per un’attività<br />

di pubblicazione a carattere scientifico di lavori<br />

particolarmente meritevoli tra quelli in concorso.<br />

Che il Signore ci aiuti a sostenere i nostri giovani,<br />

perché possano continuare a essere luce <strong>del</strong> mondo:<br />

«Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto<br />

tempo tu lo ritroverai» (Ec 11:1).<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA SETTEMBRE 2010


istituzioni<br />

ISTITUZIONI<br />

Istituto di cultura biblica<br />

TTutti, presto o tardi, idealisti o<br />

pragmatici, arriviamo alla conclusione,<br />

più o meno amarognola,<br />

che «non si frigge mica con l’acqua».<br />

Gli ideali hanno bisogno di<br />

cuori convertiti, che battono al<br />

ritmo <strong>del</strong>le urgenti necessità <strong>del</strong><br />

mondo, come anche di mezzi tecnici<br />

ed economici.<br />

E gli ideali cristiani non fanno<br />

eccezione.<br />

Il Dio che veste i gigli dei campi<br />

meglio di Salomone, nella persona<br />

di Gesù, ha mostrato come<br />

anche il Salvatore, su questa terra,<br />

abbia scelto di farsi aiutare… La<br />

sua splendida tunica, che i soldati<br />

hanno tirato a sorte, era un dono.<br />

Il sepolcro che lo ha accolto per<br />

tre giorni era il segno <strong>del</strong>la generosità<br />

di Giuseppe d’Arimatea.<br />

Nel mondo di oggi, quello dei<br />

demoni ruggenti <strong>del</strong>la recessione<br />

globale e <strong>del</strong>la precarietà, i sogni<br />

e le vocazioni potrebbero apparire<br />

quasi un lusso sconveniente,<br />

un’ingenuità dalla quale svegliarsi<br />

al più presto.<br />

Tuttavia, fin tanto che esisterà<br />

la vita ed esisteranno i giovani, in<br />

un modo o in un altro, queste pastoie<br />

mentali verranno strappate<br />

via dalla passione e dal desiderio<br />

di sperimentare.<br />

Qualunque cosa gli adulti diranno<br />

loro, essi continueranno<br />

ancora a immaginare il futuro e a<br />

volerlo forgiare al fuoco dei propri<br />

ideali; spesso contro previsioni<br />

o «saggezze» paralizzanti. Sognare<br />

fa parte di loro come una<br />

seconda pelle.<br />

Uno sguardo al passato potrebbe<br />

forse dimostrare come<br />

ogni generazione ha avuto i suoi<br />

giganti da abbattere o attese che<br />

parevano senza fine. Infatti, senza<br />

lotta non si arriva a niente. Ma,<br />

anche senza l’aiuto di qualcuno<br />

non si va molto lontano…<br />

Ora, se esistono (ed esistono!)<br />

«Immanuel»<br />

Quattro Borse<br />

di studio<br />

per prepararsi<br />

a servire<br />

di Raffaele Battista*<br />

giovani cristiani convinti che la<br />

vita è ispirazione e lavoro, solidarietà<br />

e responsabilità, preghiera e<br />

azione, questo comunicato è indirizzato<br />

proprio a loro…<br />

In questo spirito e visione <strong>del</strong>le<br />

cose, siamo lieti di rendere noto<br />

che grazie alla generosità<br />

esemplare di una famiglia avventista<br />

fiorentina, l'Istituto avventista<br />

di cultura biblica ha la gioia di<br />

annunciare la disponibilità di 4<br />

Borse di studio <strong>del</strong> valore di<br />

3.151,50 euro cadauna (ossia, la<br />

metà precisa <strong>del</strong>l'intera retta per<br />

il primo anno accademico 2010-<br />

11, studenti interni) - che comprende:<br />

iscrizione, tasse accademiche,<br />

vitto e alloggio da settembre<br />

2010 a maggio 2011 - per incrementare<br />

e sostenere le vocazioni<br />

al servizio <strong>del</strong>l'Opera pastorale<br />

in Italia… segno, anche questo,<br />

<strong>del</strong>l'amore e <strong>del</strong>la vitalità <strong>del</strong>la<br />

chiesa cristiana avventista!<br />

Modalità di partecipazione<br />

I candidati interessati al bando di<br />

concorso dovranno preparare un<br />

dossier di autopresentazione che<br />

contenga i seguenti documenti:<br />

1. Lettera motivazionale che esprima<br />

la propria vocazione al<br />

servizio nell'Opera pastorale in<br />

Italia.<br />

2. Diploma di maturità (o titolo<br />

equivalente) o laurea.<br />

3. Lettera di raccomandazione<br />

<strong>del</strong>la chiesa avventista di provenienza.<br />

4. Curriculum vitae (il più completo<br />

possibile)... e ogni altra<br />

informazione ritenuta utile dall'interessato.<br />

5. Copia di un documento d'identità<br />

valido attestante il regolare<br />

soggiorno in Italia e la padronanza<br />

<strong>del</strong>la lingua italiana.<br />

Indirizzo per l’invio<br />

<strong>del</strong>la candidatura<br />

Il dossier completo dovrà essere<br />

inviato sia tramite posta elettronica<br />

sia tramite posta ordinaria, entro<br />

venerdì 27 agosto 2010:<br />

Indirizzo posta elettronica:<br />

Inviare a:<br />

info@villaaurora.it (specificare in<br />

oggetto: «Richiesta assegnazione<br />

borsa di studio: Immanuel»)<br />

Indirizzo posta ordinaria:<br />

Istituto avventista di cultura biblica<br />

«Villa Aurora»<br />

Assegnazione Borse di studio<br />

«Immanuel»<br />

Via <strong>del</strong> Pergolino, 12<br />

50139 Firenze<br />

Un'occasione di formazione<br />

umana e spirituale da non perdere!<br />

Ti aspettiamo!<br />

Commissione<br />

di assegnazione<br />

La commissione ad hoc che analizzerà<br />

i dossier (e procederà a<br />

eventuali colloqui), si riunirà<br />

mercoledì 1 settembre ore 15.00,<br />

e sarà composta da:<br />

1. Direttore IACB<br />

2. Decano FAT<br />

3. Direttore <strong>del</strong> Dip. Educazione<br />

UICCA<br />

4. Segretario <strong>del</strong>l'Associazione<br />

pastorale UICCA.<br />

NB: Per ogni eventuale domanda<br />

e/o richieste di chiarimento scriveretelefonare<br />

alla segreteria <strong>del</strong>l’Istituto:<br />

info@villaaurora.it, 055/412014.<br />

* Bibliotecario <strong>del</strong>la Facoltà<br />

avventista di teologia.<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

25


26<br />

istituzioni<br />

ISTITUZIONI Istituto di cultura biblica<br />

Lo studio cambia la vita<br />

Chiusura <strong>del</strong>l’anno accademico 2009-2010 per la Facoltà e il DILCAI<br />

L’Istituto avventista ha celebrato<br />

quest’anno due cerimonie di<br />

chiusura. Una per la Facoltà avventista<br />

di teologia e una per il<br />

Dipartimento di lingua, cultura e<br />

arte italiana (DILCAI).<br />

Facoltà di teologia<br />

Venerdì 21 maggio, nella sala<br />

gremita <strong>del</strong>la cappella storica di<br />

Villa Aurora, abbiamo ascoltato<br />

le testimonianze degli studenti<br />

<strong>del</strong>la classe uscente e <strong>del</strong>le loro<br />

famiglie.<br />

Ognuno di loro ha raccontato<br />

la propria esperienza, le motivazioni<br />

di questi studi e di come Dio<br />

abbia guidato la loro vita in tutti<br />

questi anni.<br />

Particolarmente emozionante e<br />

insolita la cerimonia <strong>del</strong>le consegne<br />

tra il direttore uscente, Filippo<br />

Alma e Tiziano Rimoldi, direttore<br />

entrante, e tra l’amministratore<br />

uscente, Tiziano Rimoldi e<br />

Nerina Vettorello, amministratore<br />

entrante. Il tutto alla presenza<br />

<strong>del</strong> neopresidente d’Unione,<br />

Franco Evangelisti di Ivo.<br />

Il sabato mattina ci siamo riuniti<br />

nella chiesa di Firenze per condividere<br />

la festa con la comunità.<br />

Il tema scelto dalla classe uscente,<br />

«Da Babele alla nuova Gerusalemme...<br />

passando per la Pentecoste»<br />

è stato trattato, in modo<br />

originale e ricco d’ispirazione per<br />

tutti, dal past. Roberto Iannò. Nel<br />

suo sermone ha esortato, in particolare<br />

gli uscenti, a essere «ponti<br />

di mediazione» in una chiesa sempre<br />

più multietnica e intergenerazionale.<br />

Gli studenti uscenti, che hanno<br />

discusso le lauree in teologia e<br />

hanno ricevuto la loro pergamena<br />

arrotolata da un bel nastro rosso<br />

sono: Barbulescu Toca Stelian,<br />

di Maria Beatrice Copiz*<br />

Breci Gionatan, Ciubotaru Alin<br />

Dumitru, Dinca Constantin<br />

Mihail, Gavrilita Mihail, Nunes<br />

Justiniano Silvio, Stuparu Liviu<br />

Evelin. La laurea magistrale in<br />

teologia, indirizzo «Pastorale <strong>del</strong>la<br />

famiglia» è stata presentata da<br />

Romano Davide.<br />

Dipartimento lingua,<br />

cultura e arte italiana<br />

Il 27 maggio, l’altra cerimonia di<br />

chiusura. Durante la serata sono<br />

stati consegnati i diplomi ai 33 ragazzi<br />

americani che sono stati con<br />

noi tutto l’anno. Di seguito alcune<br />

loro testimonianze.<br />

«È la prima volta che mi sono<br />

trovato senza la mia famiglia…<br />

Quest’anno le insegnanti, gli studenti,<br />

il personale che lavorano a<br />

scuola sono diventati miei amici e<br />

la mia famiglia… Adesso ho due<br />

case, una negli Stati Uniti e l’altra<br />

qui a Villa Aurora» (Michael).<br />

«Quest’anno ho vissuto una vita<br />

intensa! Ho voltato pagina. A<br />

settembre, provavo amarezza verso<br />

la vita e verso Dio… Ora ho<br />

imparato e ancora sto imparando<br />

molte cose su Dio, amore, cultura<br />

e individui… Villa Aurora è diventata<br />

la mia casa, la mia famiglia…<br />

Oltre le amicizie, la cosa<br />

più bella è stata la crescita <strong>del</strong>la<br />

mia relazione con Dio… Gli sono<br />

molto grata» (Lacy).<br />

«A Villa Aurora ho sentito<br />

amore per Dio e per il prossimo,<br />

l’ispirazione a fare le cose buone.<br />

Le amicizie trovate qui mi accompagneranno<br />

per tutta la vita»<br />

(Mikey).<br />

«Al pensiero di partire per l’Italia,<br />

ho provato una certa emozione.<br />

Mi sono detto quanto sarebbe<br />

stata diversa la vita rispetto al mio<br />

paese d’origine! Il primo trimestre<br />

ne è stata la conferma, con le difficoltà<br />

<strong>del</strong>la grammatica italiana.<br />

Ho studiato tre ore e più ogni<br />

giorno» (Spencer).<br />

«Quando sono sceso dall’aereo<br />

non avevo alcuna idea di quello<br />

che mi aspettava, ma ho imparato<br />

molto, soprattutto se penso che le<br />

sole parole italiane che conoscevo<br />

erano alcuni piatti tipici» (Lloyd).<br />

«Nella vita ho conosciuto tante<br />

persone interessanti ma quelle<br />

che apprezzo maggiormente le ho<br />

incontrate a Villa Aurora. Adesso<br />

che sto per fare ritorno a casa le<br />

emozioni si accavallano. Certamente,<br />

non vedo l’ora di incontrare<br />

la mia famiglia, ma non voglio<br />

lasciare tutto quello che ho<br />

trovato in Italia. Qui ho conosciuto<br />

il ragazzo con il quale voglio<br />

stare per tutta la mia vita. Sì, la<br />

scelta migliore è stata quella di venire<br />

a studiare in Italia! La raccomando<br />

anche ad altri miei amici<br />

statunitensi, non se ne pentiranno»<br />

(Byanca).<br />

E sulla scia di queste emozioni,<br />

la constatazione che nel mese di<br />

giugno sono stati celebrati ben<br />

quattro matrimoni (tre negli Stati<br />

Uniti e uno a Firenze) di ragazzi<br />

che si sono conosciuti sotto gli<br />

aghi <strong>del</strong> cedro <strong>del</strong> Libano che sovrasta<br />

da secoli il meraviglioso<br />

parco di Villa Aurora.<br />

Ringraziamo il Signore per<br />

quello che ci ha permesso di vivere<br />

e di realizzare durante quest’anno<br />

accademico, i volontari<br />

giunti da varie parti <strong>del</strong> mondo e<br />

quelli che abitano a Firenze, tutto<br />

il personale e tutti coloro che hanno<br />

avuto fiducia nell’Istituto scegliendo<br />

di trascorrere un anno<br />

<strong>del</strong>la loro vita insieme a noi.<br />

*Segretaria accademica IACB<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA SETTEMBRE 2010


invito alla lettura<br />

INVITO ALLA LETTURA<br />

QQuasi ogni giorno i mezzi di comunicazione<br />

ci propongono il tema<br />

<strong>del</strong>la diffusione <strong>del</strong>la cultura<br />

islamica nel nostro paese, soffermandosi<br />

su fatti e atteggiamenti<br />

assolutamente inaccettabili e incomprensibili<br />

per la legge e il costume<br />

italiano.<br />

Ovviamente l’opinione pubblica<br />

evidenzia episodi che per la società<br />

europea rappresentano un<br />

abisso rispetto a quella musulmana,<br />

soprattutto quando si assiste a<br />

violenze commesse sulle donne o<br />

sull’intransigenza religiosa o sul<br />

modo di vestire.<br />

Così, spesso si assiste a una divisione<br />

tra favorevoli alla libertà<br />

di espressione religiosa di ogni<br />

gruppo etnico, e coloro che pretendono<br />

un’integrazione, o quanto<br />

meno il rispetto <strong>del</strong> codice civile<br />

<strong>del</strong> paese in cui vivono.<br />

Il dibattito sul rapporto da instaurare<br />

con il mondo musulmano,<br />

non può prescindere dalla conoscenza<br />

di questa cultura, con la<br />

quale dovremo confrontarci sempre<br />

più, visto l’importante numero<br />

di immigrati che vivono nel nostro<br />

paese.<br />

Recensioni libri<br />

Gesù e Maometto<br />

Differenze profonde<br />

e somiglianze<br />

sorprendenti<br />

di Marco Süss<br />

Il libro Gesù e Maometto rappresenta<br />

un indispensabile testo<br />

per fare chiarezza circa le profonde<br />

differenze di natura, carattere,<br />

comportamento, scelte di vita e<br />

soprattutto di insegnamento fra i<br />

due personaggi.<br />

L’autore, Mark Gabriel, musulmano<br />

divenuto cristiano, racconta<br />

la sua esperienza personale e propone<br />

una sintesi storica ed equilibrata,<br />

che elimina ogni falsa immagine<br />

e dà una nuova percezione<br />

<strong>del</strong>l’influsso di Gesù e Maometto<br />

nel mondo contemporaneo, sgomberando<br />

la mente dai pregiudizi<br />

nei confronti <strong>del</strong>l’una o <strong>del</strong>l’altra<br />

<strong>del</strong>le due fedi.<br />

Spesso, nel valutare la fede <strong>del</strong>l’islam,<br />

siamo vittime di pregiudizi<br />

e informazioni tendenziosi che<br />

cercano di presentarci l’islamismo<br />

al pari <strong>del</strong> cristianesimo, avendo<br />

come origine lo stesso Dio. La lettura<br />

di questo testo ci permetterà<br />

di dissipare ogni dubbio circa<br />

quest’affermazione, evidenziando<br />

la vera natura e il modo di confrontarsi<br />

di Dio e di Allah con i<br />

loro seguaci.<br />

Ne nasce un confronto, schematico<br />

e profondo, fra Gesù e<br />

Maometto, fra Bibbia e Corano,<br />

accompagnata da una ricchezza<br />

di informazioni e documentazione<br />

sulla figura di questi due personaggi<br />

che hanno fondato movimenti<br />

destinati a dividere il<br />

mondo in due visioni di fede e di<br />

vita contrapposte, entrambi basate<br />

sui testi <strong>del</strong> Pentateuco.<br />

Pur in presenza di alcune somiglianze,<br />

quasi certamente dovute<br />

al tentativo di Maometto, circa<br />

600 anni dopo Gesù, di imitarne<br />

alcuni insegnamenti per acquistare<br />

una credibilità religiosa, questo<br />

confronto si sviluppa attraverso<br />

un percorso ben definito nel quale<br />

l’autore si impegna a descrivere<br />

il modo in cui hanno presentato<br />

al mondo questa credenza, in che<br />

modo l’islam si è confrontato con<br />

il mondo ebraico, quali opere<br />

compie, quali sono le dottrine, in<br />

particolare quelle relative all’amore,<br />

alla preghiera, alla condizione<br />

femminile e alla condotta<br />

personale.<br />

Di grande interesse è il capitolo<br />

nel quale l’autore ci consente di<br />

avere una comprensione esatta<br />

<strong>del</strong> concetto di «guerra santa»<br />

nell’insegnamento di Maometto e<br />

il modo in cui incita i suoi fe<strong>del</strong>i a<br />

una radicale contrapposizione<br />

con coloro che non condividono<br />

la loro fede.<br />

L’autore, pio musulmano cresciuto<br />

in Egitto, ha ottenuto il<br />

dottorato in studi islamici e ha insegnato<br />

come imam all’Università<br />

di Al Azhar <strong>del</strong> Cairo, l’università<br />

islamica più prestigiosa al mondo.<br />

A seguito di profonde meditazioni<br />

che l’avevano reso perplesso<br />

circa alcuni punti dottrinali <strong>del</strong><br />

Corano, è venuto in possesso di<br />

una Bibbia che ha divorato con la<br />

sete che prende chi trova la verità<br />

che cercava. La sua gioia nello<br />

scoprire il Dio di Gesù Cristo,<br />

ben diverso dal suo Allah, gli ha<br />

fatto superare le difficoltà di una<br />

dura persecuzione al momento<br />

<strong>del</strong>la decisione di cambiare fede.<br />

Costretto ad abbandonare l’Egitto,<br />

ora vive negli Stati Uniti, dove<br />

è impegnato a testimoniare di<br />

Cristo ai musulmani.<br />

Mark A. Gabriel<br />

GESÙ E MAOMETTO<br />

La Casa <strong>del</strong>la Bibbia, Torino,<br />

pp. 243, € 9,90<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

27


28<br />

vita di chiesa VITA DI CHIESA Eventi comunitari<br />

a cura di Daniele Pispisa<br />

campo nord<br />

ASTI<br />

Matrimonio. Domenica 6<br />

giugno, nella splendida e<br />

originale cornice di un giardino,<br />

Jessica Profeta e Roberto<br />

Udovicich si sono promessi il<br />

fatidico «sì» davanti a testimoni,<br />

parenti e amici, ma soprattutto<br />

davanti a Dio. Il past. Lucio<br />

Marzochini ha offerto<br />

la meditazione, mentre il<br />

past. Fulvio Udovicich ha<br />

officiato il rito civile. A Jessica e<br />

Roberto i nostri più fervidi<br />

auguri e che l’incanto <strong>del</strong> giorno<br />

<strong>del</strong>le loro nozze sia solo l’inizio<br />

di una lunga e felice vita<br />

insieme. (Denise Ferraro)<br />

MILANO<br />

Battesimi. Sabato 22 maggio<br />

sei anime hanno scelto di<br />

donare la loro vita a Gesù,<br />

accettandolo come loro<br />

Salvatore: sono scesi nelle acque<br />

battesimali Onofrio Mongelli e<br />

Gabina Donayre, una coppia<br />

sposata da diversi anni, Silvia<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Plasencia, mamma di due<br />

ragazzi che frequentano da<br />

tempo la nostra comunità, Emil<br />

Stanescu, Ala Boreico, Adriana<br />

Balan, giovani che nell’ultimo<br />

anno hanno partecipato<br />

attivamente alle attività <strong>del</strong>la<br />

chiesa. (Roberta Castiglioni)<br />

Programma di risveglio<br />

giovanile. Dal 24 al 26 giugno<br />

il gruppo GA <strong>del</strong>la comunità<br />

ha organizzato un programma<br />

speciale di risveglio svolto dal<br />

fratello Daniel Pel, insegnante<br />

di cultura biblica presso<br />

l’istituto di teologia in Norvegia<br />

e predicatore laico. Tema <strong>del</strong>la<br />

settimana: «Scavare a fondo»,<br />

per scoprire insieme in che<br />

modo la Parola di Dio contenga<br />

tesori inimmaginabili per la vita<br />

di ognuno di noi! Sabato sera è<br />

stata poi organizzata una<br />

conferenza di evangelizzazione<br />

rivolta all’esterno. (Marco Scuto)<br />

TRIESTE<br />

Battesimi. Quando nasce<br />

il proprio bambino, mamma<br />

e papà vivono il giorno più bello<br />

<strong>del</strong>la loro vita. Ma esiste un<br />

giorno ancora più bello?<br />

Chiedetelo ai genitori di<br />

Rosalba Calliari e Alessandra<br />

Martino. Sabato 29 maggio,<br />

le nostre due sorelle, con grande<br />

emozione loro e <strong>del</strong>la comunità,<br />

hanno preso un impegno<br />

con il Signore, promettendogli<br />

di essere suoi testimoni a<br />

cominciare dai loro amici.<br />

(Mary Mercuri)<br />

VENEZIA MESTRE<br />

Battesimi. Sabato 26 giugno,<br />

Yula Gloria e sua sorella<br />

Yoane Joylynne Del Maschio<br />

hanno deciso di dare la loro<br />

vita a Gesù, e dopo la loro<br />

testimonianza di fede<br />

sono state battezzate dal<br />

pastore Giovanni Irrera.<br />

Yula Gloria e Yoane J. Del Maschio<br />

Presentazione di Daniel Incarbone<br />

Presentazione al Signore.<br />

Sempre nella stessa mattinata<br />

è avvenuta la presentazione<br />

al tempio <strong>del</strong> piccolo Daniel<br />

Incarbone, assieme ai genitori<br />

Ines e Davide. Una giornata<br />

speciale ricca di musica<br />

e canti hanno saputo creare<br />

un’atmosfera davvero<br />

particolare. (Il segretario)<br />

campo centro<br />

BOLOGNA<br />

Festa dei volontari ADRA.<br />

Sabato 5 giugno si è svolta<br />

la festa organizzata da ADRA-<br />

Bologna per ringraziare tutti<br />

i suoi volontari per gli sforzi<br />

fatti fino a oggi. È stato un<br />

momento di convivialità<br />

all’insegna <strong>del</strong>l’amicizia e<br />

<strong>del</strong> servizio che ADRA offre<br />

instancabilmente alla<br />

cittadinanza di Bologna.<br />

Investitura AISA. Sabato<br />

5 giugno i piccoli Tizzoni e<br />

gli Esploratori hanno offerto<br />

a Dio e alla comunità un<br />

sermone su alcune parabole<br />

SETTEMBRE 2010


Gruppo AISA di Bologna<br />

Dayanis e Vincenzo<br />

<strong>del</strong>la Bibbia attraverso<br />

l’ausilio di mimi e canti.<br />

Matrimonio. Domenica<br />

20 giugno si è celebrato<br />

il matrimonio dei giovanissimi<br />

Dayanis Cruz e Vincenzo<br />

Bianco. I due giovani sposini,<br />

cresciuti in chiesa nell’amore<br />

di Dio, hanno coronato<br />

il loro sogno d’amore.<br />

(Christian Lomartire)<br />

LATINA<br />

Presentazione al Signore.<br />

Sabato 5 giugno il past. Filippo<br />

Rivoli ha avuto la gioia di<br />

presentare al Signore la piccola<br />

e bellissima Claudia, figlia di<br />

Gigliola Fabrizi e Fabrizio<br />

Campe<strong>del</strong>. La cerimonia è stata<br />

allietata dal coro <strong>del</strong>la chiesa<br />

di Cellole e da un canto eseguito<br />

da Silvia Long. (Rosetta Patania)<br />

PISTOIA<br />

Battesimi. Sabato 15 maggio,<br />

quattro care persone hanno<br />

deciso di seguire Gesù<br />

scendendo nelle acque<br />

battesimali. Sono Andrea Vono,<br />

Carmen Gomez e le sorelle<br />

Eleonora e Marta Ricciardo.<br />

Un grazie al fratello Raffaele<br />

Battista <strong>del</strong>lo IACB Villa Aurora,<br />

per l’impegno speso per<br />

questo gruppo e per le parole<br />

d’incoraggiamento rivolte<br />

ai presenti. Un ringraziamento<br />

speciale va come sempre al<br />

Signore. (Lina Maggio)<br />

RIETI<br />

«Osanna». Sabato 15 maggio<br />

abbiamo vissuto una giornata<br />

di grande gioia, grazie alla visita<br />

di fratelli e amici <strong>del</strong>le chiese<br />

di Cellole e Perugia. Dopo una<br />

sentita riflessione spirituale<br />

offerta dal past. Robert Caciula,<br />

nel pomeriggio le porte<br />

<strong>del</strong>la chiesa si sono aperte per<br />

tutti coloro che desideravano<br />

assistere al bel concerto<br />

musicale <strong>del</strong>la corale di Cellole<br />

«Osanna».<br />

Il Torneo di ping-pong.<br />

Domenica 16 maggio abbiamo<br />

vissuto una giornata all’insegna<br />

<strong>del</strong>la competitività, grazie<br />

al II Torneo di ping-pong,<br />

pubblicizzato nella città.<br />

Quaranta partecipanti circa si<br />

sono sfidati nelle varie categorie.<br />

Medaglie per tutti e premi<br />

per i campioni, ma la<br />

soddisfazione più bella è stata<br />

la gioia di stare insieme in<br />

amicizia e sano agonismo.<br />

(Elisabetta Casciola)<br />

ROMA APPIA<br />

AISA. Il fine settimana dal 21 al<br />

23 maggio lo abbiamo trascorso<br />

immersi nella natura, ad Artena<br />

(RM). Nel «giardino» dei fratelli<br />

Centofanti i nostri scout hanno<br />

trovato il luogo ideale per<br />

quest’avventura: il fuoco da<br />

campo, la costruzione di<br />

capanne e rifugi e un favoloso<br />

ponte <strong>del</strong>le scimmie. Sabato 5<br />

giugno alcuni di questi scout<br />

hanno ricevuto l’investitura.<br />

Battesimo. Sabato 5 giugno<br />

è stato celebrato dalla pastora<br />

Elisa Gravante il battesimo<br />

di Mattea Biancofiore. La<br />

mamma novantenne cominciò<br />

a frequentare la nostra chiesa<br />

e divenne presto un’affezionata<br />

nonnina a cui tutti volevano<br />

bene. Tea la contrastava un po’,<br />

ma quando si organizzò una<br />

festa di compleanno per<br />

Antonia, la mamma, venne a<br />

conoscerci. Dopo qualche anno<br />

Antonia ci ha lasciati e da quel<br />

momento Tea ha incominciato<br />

a frequentare la comunità,<br />

a prendere studi biblici e ora,<br />

finalmente, il battesimo.<br />

(La segretaria)<br />

ROMA OSTIA<br />

Battesimo. Sabato 19 giugno,<br />

circondata dall’affetto dei suoi<br />

cari, la sorella Wally Fe<strong>del</strong>e<br />

ha deciso di dare il suo cuore<br />

a Gesù suggellando il suo<br />

impegno con il battesimo.<br />

Circa 18 anni fa, conobbe la<br />

sorella Graziano, con cui fece<br />

amicizia attraverso la cura di<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

➥<br />

29


30<br />

VITA DI CHIESA<br />

un gattino trovato per strada.<br />

Con il passare degli anni,<br />

l’amicizia si è consolidata e la<br />

sorella Graziano non ha perso<br />

occasione per parlarle <strong>del</strong>la<br />

nostra fede e dei nostri principi.<br />

Dopo una serie di studi biblici<br />

e la lettura di molti libri <strong>del</strong>la<br />

sor. White, Wally ha accettato<br />

la pace di Gesù e la gioia <strong>del</strong>la<br />

comunità. (Marta Donnola)<br />

campo sud<br />

BARI<br />

Meditare Dio: itinerario<br />

di letture, commenti<br />

e testimonianze su Dio<br />

e sull’uomo. La chiesa ha<br />

organizzato una settimana<br />

di incontri di riflessione e<br />

testimonianza pubblica<br />

presentati da diversi pastori.<br />

La partecipazione è stata<br />

soddisfacente e ha visto la<br />

costante presenza di amici<br />

interessati ad approfondire<br />

la conoscenza <strong>del</strong>la Bibbia.<br />

Ha suscitato particolare<br />

interesse il privilegio <strong>del</strong>la<br />

presenza <strong>del</strong> teologo valdese<br />

Paolo Ricca.<br />

Matrimonio. Se si potesse<br />

misurare l’intensità <strong>del</strong>la gioia,<br />

domenica 13 giugno avrebbe<br />

toccato l’apice durante la<br />

celebrazione <strong>del</strong> matrimonio di<br />

Francesco Lorusso e Luciana<br />

Moretti Simoes, un cammino<br />

che sarà certo guidato dalla loro<br />

fede salda e dal desiderio di<br />

testimoniarla come in questa<br />

giornata speciale.<br />

Nozze d’argento. Mercoledì 2<br />

giugno, Caterina Labalestra e<br />

Michele Di Cosola hanno<br />

festeggiato i loro 25 anni di<br />

matrimonio. Il pastore Daniele<br />

La Mantia ha pronunciato<br />

la benedizione su questa coppia<br />

che ha voluto testimoniare<br />

l’amore per Dio attraverso<br />

la nascita di una famiglia attiva,<br />

unita e accogliente e<br />

che ha visto il dono di due<br />

splendidi figli: Sonia e<br />

Alessandro. (Silvia Magistà)<br />

NAPOLI<br />

Battesimi. Sabato 29 maggio,<br />

sono scese nelle acque<br />

battesimali tre sorelle <strong>del</strong>la<br />

chiesa ucraina e due fratelli<br />

<strong>del</strong>la comunità napoletana:<br />

Luigi Alaia e Titi Gheorghe.<br />

Luigi ha seguito un percorso<br />

di studi biblici con la sua<br />

fidanzata Justine Laterza,<br />

Titi è un ragazzo che proviene<br />

dalla Romania: è stato portato<br />

alla conversione con l’aiuto di<br />

suo zio Pedro che frequenta la<br />

nostra comunità. I catecumeni<br />

ucraini sono stati battezzati<br />

dal pastore Stangelini, mentre<br />

il pastore <strong>del</strong>la chiesa di Napoli,<br />

Nino Plano, ha provveduto<br />

al battesimo di Luigi e Titi.<br />

(Vincenzo Annunziata)<br />

POTENZA<br />

Battesimo. Sabato 29 maggio<br />

Andreia Sales ha rinnovato<br />

il suo voto battesimale. La vita<br />

l’aveva allontanata dalla casa<br />

<strong>del</strong> Padre in cielo, lentamente<br />

si è riavvicinata a Cristo e alla<br />

chiesa, riprendendo il percorso<br />

di fede col past. Daniele La<br />

Mantia e circondata dall’affetto<br />

di fratelli e sorelle che le hanno<br />

fatto sentire la voce di Dio.<br />

(Gabriela Bamonte)<br />

Attività AISA. A conclusione<br />

<strong>del</strong>l’anno scout, i ragazzi<br />

hanno reso un servizio<br />

di culto. Poi, hanno continuato<br />

la loro festa con l’agape a casa<br />

<strong>del</strong> pastore, e nel pomeriggio,<br />

i genitori hanno avuto<br />

dimostrazione <strong>del</strong>l’intenso<br />

lavoro che hanno svolto i<br />

ragazzi durante tutto l’anno.<br />

(Rosaida Dolce)<br />

Generosità e servizio.<br />

Da molto tempo la chiesa di<br />

Montalbano e il gruppo GA<br />

di Ferrandina sono impegnati<br />

nel servizio per i bisognosi.<br />

Unico neo: la difficoltà di<br />

trasporto. Ma, grazie a una<br />

corposa donazione dei fratelli<br />

La Carpia, abbiamo avuto<br />

il privilegio di acquistare un<br />

bellissimo Ducato. Un sincero<br />

«grazie» a Roberto, Angelo e<br />

Domenico. (Daniele La Mantia)<br />

Presentazione al Signore..<br />

Sabato 5 giugno è stato<br />

presentato al tempio Nicolò.<br />

Il messaggio <strong>del</strong> pastore<br />

richiama i genitori a svolgere<br />

il loro compito in una prospettiva<br />

eterna. Il past. Daniele<br />

La Mantia ha chiesto ai genitori<br />

Margherita Laguardia e Nicola<br />

Palermo, l’impegno ad educarlo<br />

e crescerlo in vista di questo<br />

traguardo. (Patrizia Avola)<br />

campo siciliano<br />

RAGUSA<br />

Culto e investitura AISA.<br />

Sabato 26 giugno, i nostri scout<br />

hanno fatto vivere alla comunità<br />

un culto speciale: con il loro<br />

entusiasmo ci hanno regalato<br />

dei momenti di testimonianza<br />

attraverso immagini legate alle<br />

loro attività svolte. Nel sermone<br />

gli Esploratori hanno voluto<br />

ricordare che Dio mantiene<br />

sempre le sue promesse, e noi<br />

siamo preziosi ai suoi occhi.<br />

Nel pomeriggio ha avuto luogo<br />

la cerimonia di investitura e la<br />

chiusura <strong>del</strong>le attività AISA:<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA SETTEMBRE 2010


l’investitura di due dirigenti,<br />

Marco Tasca e Carmela<br />

Cascone, e il saluto a quattro<br />

scout: Alessandra, Emily,<br />

Dorotea e Francesca, che ci<br />

lasciano per passare nei<br />

Compagnons, hanno segnato<br />

la conclusione <strong>del</strong>le attività per<br />

quest’anno. (Giorgio Bella)<br />

PALERMO<br />

Inaugurata la sede REACH.<br />

Sabato 29 maggio, la REACH<br />

ha organizzato, nella Sala <strong>del</strong>le<br />

Carrozze <strong>del</strong>la Villa Niscemi,<br />

un «Convegno sul tema <strong>del</strong>la<br />

povertà e l’esclusione sociale».<br />

Il convegno ha sottolineato<br />

l’importanza di conseguire una<br />

maggiore consapevolezza <strong>del</strong>le<br />

cause e <strong>del</strong>le conseguenze <strong>del</strong>la<br />

povertà in Italia e nel mondo,<br />

sensibilizzando non solo attori<br />

chiave, quali i governi e le parti<br />

sociali, ma anche la popolazione<br />

in generale. (Tommaso Failla)<br />

SAN MICHELE<br />

DI GANZARIA<br />

Presentazione al Signore.<br />

Il 3 gennaio la nuova chiesa<br />

v v e n t i s t a<br />

MESSAGGERO<br />

IL<br />

IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

Mensile <strong>del</strong>l’Unione Italiana<br />

<strong>del</strong>le Chiese Cristiane<br />

Avventiste <strong>del</strong> 7° <strong>Giorno</strong>.<br />

<strong>Settembre</strong> 2010<br />

Primo anno<br />

di pubblicazione: 1926.<br />

Anno LXXXIV, n. 8<br />

Direttore: Giuseppe Marrazzo<br />

Segreteria di redazione:<br />

Enza Laterza<br />

Grafica: Valeria Cesarale<br />

Editore: Edizioni ADV<br />

<strong>del</strong>l’Ente Patrimoniale UICCA,<br />

via Chiantigiana 30 - Falciani,<br />

Impruneta FI<br />

Stampa: Tipostampa srl,<br />

Lama di Sangiustino - PG<br />

di S. Michele di Ganzaria ha<br />

ospitato la prima cerimonia<br />

di presentazione al tempio<br />

<strong>del</strong> piccolo Vincenzo Gioele<br />

Nicastro, tra la gioia dei genitori<br />

Jessica e Antonio, nonni, zii<br />

e la chiesa tutta. Ha officiato<br />

la cerimonia il past. Enzo Paolo<br />

Caputo. (Francesca Casciana)<br />

VALLEGRANDE<br />

Raduno AISA. Quest’anno<br />

il nostro consueto raduno AISA<br />

a Vallegrande è stato un evento<br />

straordinario. Gabriele Ciantia<br />

ha svolto una parte spirituale<br />

veramente interessante,<br />

soprattutto il sabato, quando<br />

i ragazzi si sono vestiti da<br />

«popolo d’Israele» e hanno<br />

Abbonamenti: annuo € 22,00<br />

Una copia: € 2,10<br />

I versamenti vanno effettuati<br />

sul c/c postale n. 26724500,<br />

intestato a Edizioni ADV<br />

<strong>del</strong>l’Ente Patrimoniale UICCA,<br />

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all’Ufficio Abbonamenti<br />

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Fax 055 2326241<br />

(lunedì-giovedì 8.00-13.00<br />

e 14.00-16.45;<br />

venerdì 8.00-13.00;<br />

sabato e domenica chiuso).<br />

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Giuseppe Cupertino.<br />

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633/1972 e successive<br />

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da operatori <strong>del</strong>le Edizioni ADV<br />

per fini di gestione <strong>del</strong>le<br />

proposte ed iniziative editoriali.<br />

Non verranno comunicati a<br />

costruito un vero e proprio<br />

altare sul quale abbiamo posto<br />

dei foglietti con le nostre<br />

preghiere da bruciare.<br />

Abbiamo avuto anche un’altra<br />

bella testimonianza da Marco<br />

Tasca di Ragusa eletto, a<br />

sorpresa, «animatore ad<br />

honorem». L’ultimo evento,<br />

il più triste, è stato il saluto<br />

al nostro caro Gabriele Ciantia<br />

che lascia il suo ruolo di<br />

direttore AISA. Un grazie<br />

di cuore per tutto il lavoro<br />

eccellente che ha svolto in<br />

questi anni insieme a Lina, sua<br />

moglie. (Romina di Catania)<br />

terzi né diffusi. L’art. 13 <strong>del</strong>la<br />

legge 196/03 conferisce<br />

agli interessati vari diritti, tra<br />

i quali il diritto di accesso,<br />

integrazione, aggiornamento,<br />

correzione, cancellazione<br />

dei dati conferiti, in qualunque<br />

momento, scrivendo a:<br />

Edizioni Adv<br />

via Chiantigiana 30 - Falciani<br />

50023 Impruneta FI<br />

Articoli, notizie e lettere vanno<br />

indirizzati alla redazione<br />

<strong>del</strong> Messaggero avventista:<br />

Edizioni ADV,<br />

via Chiantigiana 30 - Falciani,<br />

50023 Impruneta FI.<br />

Fax: 055 2326241.<br />

Posta elettronica:<br />

messaggero@edizioniadv.it.<br />

SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />

31


Per richiedere Lettera di Paolo ai Romani<br />

di Per Bolling, basta rivolgersi al responsabile<br />

<strong>del</strong>la libreria (SM) o compilare il coupon<br />

qui a fianco e spedirlo a:<br />

EDIZIONI ADV, via Chiantigiana 30,<br />

Falciani - 50023 Impruneta FI<br />

Codice: UT19<br />

Prezzo: € 15,00<br />

Prezzo scontato: € 13,50<br />

Iva inclusa assolta dall’Editore<br />

Pagamento in contrassegno. Per una o più copie<br />

aggiungere € 5,16 per le spese di spedizione.<br />

L’epistola ai Romani<br />

Cognome<br />

Nome<br />

Via n°<br />

Città<br />

CAP prov.<br />

Tel.<br />

n° di copie richieste di Lettera di Paolo ai Romani<br />

(scrivere in stampatello)<br />

Testo fondamentale per capire tutta la Bibbia<br />

● Contiene gli aspetti basilari <strong>del</strong>la fede.<br />

● Traccia un percorso esistenziale<br />

alla luce <strong>del</strong>la grazia.<br />

● Rivela il carattere giusto, misericordioso<br />

e paziente di Dio.<br />

Utile sussidio per lo studio sistematico<br />

<strong>del</strong>la Bibbia<br />

● Amplia l’argomento trattato nel 3° trimestre<br />

<strong>del</strong>la Scuola <strong>del</strong> Sabato 2010.<br />

● Esamina quella linfa necessaria per operare<br />

una riforma <strong>del</strong>le nostre abitudini e un risveglio<br />

<strong>del</strong>le nostre coscienze.<br />

Lettura pericolosa<br />

● F.F. Bruce ha detto: «Facciamo attenzione<br />

quando leggiamo la lettera ai Romani,<br />

perché può succedere di tutto».<br />

● Per Bolling, pastore avventista di Svezia,<br />

scrive in modo così coinvolgente da far sì<br />

che quel «tutto» possa accadere anche a te!<br />

Ai sensi <strong>del</strong>l'art. 13 legge 196/03, do il mio consenso per il trattamento dei dati personali. In qualsiasi momento potrò chiedere l’accesso,<br />

la correzione e la cancellazione alle EDIZIONI ADV, via Chiantigiana 30, Falciani - 50023 Impruneta FI

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