Settembre - Avventisti del Settimo Giorno

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14 ATLANTA 2010 nell’amore che i giovani mostrano per la loro fede, nella crescita generale della comunità. R.D.: Uno dei valori centrali della chiesa è l’unità. Cosa significa in pratica e come possiamo ottenerla? T.W.: L’unità della chiesa non significa necessariamente che ognuno cammini in ranghi compatti e saluti quando gli viene chiesto di farlo. È normale avere pareri diversi: proveniamo da culture, lingue, eredità e realtà sociali molto diverse tra loro. Ciò che ci unisce è qualcosa che va oltre le nostre linee politiche o la produzione massiccia di materiale. È lo Spirito Santo, oltre ogni cosa, a unirci. Ho ribadito a Nancy, mia moglie, che è straordinario poter viaggiare in tutto il mondo, vedere tante culture differenti, ma la prova che la chiesa avventista sia il popolo particolare di Dio deriva dal fatto che è lo Spirito Santo a unirci. Non ritengo si debba seguire la (segue da p. 11) Gestione Cristiana della Vita Direttore: Erika Puni Aggiunto: Mario Nino Gioventù Avventista Direttore: Gilbert R. Cangy Aggiunto: Jonatan Tejel Ministero dei Cappellani Direttore: Gary R. Councell Aggiunto: Mario E. Ceballos Ministeri a favore dei Bambini Direttore: Linda Koh Aggiunto: Saustin K. Mfune Ministeri Femminili Direttore: Heather-Dawn Small Aggiunto Raquel C. Arrais Ministeri della Salute Direttore: Allan R. Handysides Aggiunti: Fred Hardinge Kathleen H.K. Kuntaraf Peter N. Landless moda corrente di essere sempre «politicamente corretti». Quello che ci serve è dimostrare equilibrio; dobbiamo essere prudenti e sensibili. Certo, noi dirigenti speriamo di conservare la nostra famiglia avventista in una certa direzione. Ma se presentiamo Cristo Gesù e la potenza dello Spirito Santo, se c’impegniamo a far sì che il messaggio sia radicato nella Parola e la nostra vita sia contraddistinta da preghiera e impegno, allora, sì, saremo un popolo unito, perché è lo Spirito Santo che compie questo miracolo. B.K.: Dica una parola a quanti nella chiesa si domandano se la direzione può ancora oggi fare la differenza. Cosa pensa che potrebbe cambiare nei prossimi anni attraverso il ministero suo e degli altri suoi collaboratori? T.W.: Beh, non mi faccio illusioni sulla possibilità di poter incidere personalmente su radicali Ministeri Personali e Scuola del Sabato Direttore: Jonathan Kuntaraf Aggiunto: Gary B. Swanson Pubblicazioni Direttore: Howard F. Faigao Aggiunto: Wilmar Hirle Servizio di Verifica Direttore: Paul H. Douglas Aggiunti: Gary G. Blood Christopher S. Garrity Daniel E. Herzel Mark S. Hyder Jeremy T. Smith Per l’America del Nord: Robyn W. Kajiura Per il Trans-Africa: Furaha Mpozembizi Per la Trans-America: Roy Cortez Per Trans-Asia Pacifico: Paul J. Edwards Per Trans-Euro-Asia: trasformazioni. Solo lo Spirito Santo è in grado di farlo. La maggior parte dei nostri membri conosce relativamente poco i dirigenti mondiali della chiesa. E, onestamente parlando, forse è anche poco interessata a saperlo. Molti conoscono il pastore della loro comunità e questo basta. Forse qualcuno si ricorda del presidente della Conferenza Generale o della propria Divisione, ma non è importante che sappiano queste cose; ciò che conta è l’influsso che si genera tramite la chiesa, il fatto che la chiesa sia un movimento spirituale che affonda le sue radici nella Parola di Dio e che lo Spirito Santo ci trasformi per essere sempre più simili a Cristo e compiere efficacemente la missione. Se questo tipo d’influsso può essere avvertito indipendentemente dai nomi, dalle persone, dall’amministrazione o dalle iniziative, mi riterrò assolutamente soddisfatto. Sandra C. Grice Comitato della Conferenza Generale per il servizio di Verifica Ailton Dorl Hyden G. I. Gittens Elvira Grosu Svetlana Kara Jack L. Krogstad Philip Maitanmi Phillip Ndlovu Yungsang Oh Frensly Panneflek Lotie Ragas-Blando John Stanley Evelyn Will Vincent Zirimwabagabo Membri d’ufficio Lowell C Cooper Paul H Douglas Robert E Lemon G. T. Ng Ted N. C. Wilson IL MESSAGGERO AVVENTISTA SETTEMBRE 2010
atlanta 2010 ATLANTA 2010 AAtlanta - Sabato 3 luglio, in un lungo sermone, Ted Wilson, neopresidente della Conferenza Generale, dinanzi a una platea di circa 70.000 avventisti e amici, ha delineato le linee della chiesa che vorrebbe durante la sua direzione per i prossimi cinque anni. Ha esordito dicendo in più lingue che la venuta di Cristo è imminente; ha chiesto di ascoltare il messaggio e non di applaudire al messaggero, e se qualcuno vuole sottolineare una frase, può farlo semplicemente con un «Amen». Il contenuto del suo sermone è stato prettamente avventista, toccando i temi di cui andiamo fieri: la creazione, la Scrittura, il sabato, il ritorno di Cristo, la grazia di Dio, il rimanente e lo Spirito di profezia. Presentiamo una sintesi molto schematica degli aspetti salienti del suo sermone che è possibile comunque leggere in inglese nel sito ufficiale (www.adventist.org) oppure richiederlo alla direzione del Messaggero. 1. La Bibbia presenta un accurato racconto delle origini. Dio ha creato il mondo in sei giorni letterali e per conseguenza ha concluso la sua opera creativa con il riposo sabatico. Il sabato è il vero banco di prova della fedeltà a Dio negli ultimi giorni. 2. La chiesa avventista non è un movimento tra gli altri, ma è la chiesa del rimanente degli ultimi tempi che si distingue dagli altri gruppi cristiani per il suo modo di leggere e capire la Bibbia. 3. Ellen G. White è il profeta ispirato da Dio e il suo messaggio, come quello della Bibbia, era significativo ieri ma lo è ancora oggi. Per inciso si può constatare che Wilson ha citato la White 7 volte (ha usato 42 volte la parola «chiesa», 36 «popolo», 25 «Bibbia», 23 «avanti»). 4. Il triplice messaggio dell’Apocalisse 14 deve essere esaltato e Il sermone conclusivo di Ted Wilson Guardare avanti Il neopresidente incoraggia la chiesa a guardare verso la meta applicato a ogni livello. 5. I credenti sono salvati per grazia di Dio e, tramite il suo Spirito, egli vuole rendere il nostro carattere conforme a quello di Cristo. Finché ciò non accade il ritorno di Cristo sarà ritardato. 6. Nel 1901, Ellen G. White aveva rivolto un appello alla Conferenza Generale perché vi fosse la riorganizzazione dell’opera e il risveglio. La prima è avvenuta, purtroppo non è stato così per il secondo appello. 7. Come Dio ha guidato il popolo d’Israele fuori dall’Egitto, così guiderà la sua chiesa verso la terra promessa. Gli ostacoli e gli impedimenti non devono scoraggiarci ma dobbiamo essere fiduciosi. Se il popolo d’Israele, successivamente, ha guardato indietro con nostalgia, oggi, la chiesa deve guardare avanti. 8. Seguono una serie di consi- culto di adorazione; non partecipiamo ai seminari proposti dalle megachiese; non fidiamoci dei direttori di preghiera che pongono l’accento sulla preghiera contemplativa; facciamo attenzione a non solleticare troppo gli aspetti emotivi durante il servizio di adorazione; stiamo attenti al metodo storico-critico quando interpretiamo la Bibbia. 9. La chiesa deve fare sì che Cristo sia esaltato e non la persona umana o le sue azioni. L’umiltà deve essere la caratteristica della chiesa che attende il ritorno di Cristo. 10. Rifiutare l’idea dell’evoluzione teista e considerare la responsabilità dei pastori e dei dirigenti se si allontanano dalla comprensione letterale della Bibbia. Ha concluso la sua riflessione con una commovente storia di un ufficiale di polizia che per diventare avventista ha ri- gli: più attenzione a nuovi stili nel ➥ SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA 15
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