Settembre - Avventisti del Settimo Giorno
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schede bibliche<br />
SCHEDE BIBLICHE L’astemia<br />
SETTEMBRE 2010<br />
Il vino nella Bibbia<br />
LLa Bibbia non incoraggia l’uso <strong>del</strong>le bevande<br />
alcoliche, anzi! Ma alcuni testi paiono avere<br />
un approccio più permissivo. Per evitare<br />
interpretazioni errate bisogna tenere conto che:<br />
a) il fenomeno <strong>del</strong>l'alcolismo biblico non ha niente<br />
a che vedere con quello dei nostri giorni (era uso<br />
allungare l’alcol con acqua, il vino aveva una<br />
gradazione inferiore, superalcolici e distillazione<br />
non esistevano); b) in ebraico e in greco, la parola<br />
«vino» può riferirsi sia al vino alcolico sia al succo<br />
d’uva non fermentato; c) se a causa <strong>del</strong>la durezza<br />
<strong>del</strong> cuore <strong>del</strong>l’uomo Dio ha permesso cose non<br />
buone (guerra, poligamia, divorzio, schiavitù, ecc.),<br />
non significa che le approvasse.<br />
L’insegnamento biblico<br />
A proposito <strong>del</strong>l’alcol la Bibbia afferma:<br />
● È «turbolento» e capace di «sopraffare» (Prv 20:1).<br />
● È fonte di guai e ostacola l'amministrazione<br />
<strong>del</strong>la giustizia (Is 5:11; 28:1,7).<br />
● È causa di liti, ferite senza ragione, lamenti.<br />
Un «serpente ingannatore» (Prv 23:29-35).<br />
● I re non devono berne «perché non dimentichino<br />
la legge e non distorcano il diritto» (Prv 31:4-5).<br />
● I nazirei dovevano evitare ogni cosa connessa<br />
con l’uva (Nm 6:2-4).<br />
● La madre di un futuro nazireo doveva evitare<br />
ogni bevanda alcolica (Gdc 13:7). Com’è moderna<br />
la prospettiva biblica: oggi è scientificamente<br />
provato, ma come facevano a sapere a quei tempi<br />
che l’alcol può nuocere al feto? (Lc 1:15).<br />
● I sacerdoti dovevano astenersi dall’alcol<br />
nell’ambito <strong>del</strong> servizio sacerdotale per<br />
«distinguere tra il sacro e il profano, il puro<br />
dall’impuro» (Lv 10:9,10).<br />
● Gli anziani di chiesa dovevano essere nephelios,<br />
cioè «temperanti» e «sobri», riferendosi<br />
all’astensione dall’alcol (1 Tm 3:2-3; Tt 1:7).<br />
● Gesù mette in guardia «dall’ubriachezza», perché<br />
possiamo essere pronti al suo ritorno (Lc 21:34).<br />
● Per colpa <strong>del</strong>l’alcol si può perdere il regno di Dio<br />
(1 Cor 6:10).<br />
Esame di alcuni testi<br />
Alcuni testi sembrano contraddire gli avvertimenti<br />
contro l’alcol visti fin qui. Vediamoli.<br />
● Alle nozze di Cana (Gv 2), Gesù muta l’acqua<br />
in vino «buono» (v. 10), ma questo non significa<br />
che è alcolico. Per gli ebrei il vino buono non era<br />
il vino forte, ma quello dolce: il succo d’uva.<br />
di Samuele Barletta<br />
● Paolo chiede a Timoteo (1 Tm 5:23) di bere<br />
un po’ di vino: com’è possibile se lui stesso ha<br />
esortato gli anziani di chiesa a essere astemi (3:3)?<br />
Evidentemente, Paolo chiede di usare un po’<br />
di succo d’uva per scopi terapeutici. Molti usavano<br />
vino non fermentato (sciroppo) diluito con acqua<br />
per curare i disturbi <strong>del</strong>lo stomaco.<br />
● Nell’ultima cena Gesù usa <strong>del</strong> vino. Abbiamo<br />
buone ragioni di pensare che non fosse alcolico:<br />
a) Gesù lo chiama «frutto <strong>del</strong>la vigna» (Mt 26:29;<br />
Mc 14:25; Lc 22:18), espressione che si riferisce<br />
probabilmente al vino non fermentato, come esce<br />
dal grappolo d’uva; b) durante la cena pasquale<br />
la legge non consentiva di usare cibi e bevande<br />
fermentate (Es 12:15); c) abbiamo testimonianze<br />
che alcune chiese cristiane antiche usavano vino<br />
non fermentato; d) gli esseni non usavano vino<br />
fermentato.<br />
● Il Deuteronomio invita a bere alcolici (14:26)?<br />
La parola shekar si riferisce a ogni tipo di bevanda<br />
dolce diversa dal succo d’uva. Tali bevande<br />
potevano anche diventare alcoliche con il tempo,<br />
ma non sempre.<br />
● Accanto agli ideali, la Bibbia riporta i loro<br />
contrari: come nel caso di Noè (Gn 7:20,21,24)<br />
e Lot (Gn 19:30-38). Questi uomini provarono<br />
a loro spese gli effetti nocivi <strong>del</strong>l’ebbrezza.<br />
● Daniele beveva vino (10:3)? Il testo non dice<br />
questo, ma sarebbe strano che colui che scelse<br />
«di non contaminarsi… con il vino che il re<br />
beveva» (1:5,8,16) per restare fe<strong>del</strong>e ai suoi<br />
principi, poi li rinnegasse così miseramente.<br />
● È permesso bere <strong>del</strong> vino a chi è in fin di vita<br />
(Prv 31:6,7)? Il testo è ironico; come cristiani<br />
chiediamoci: dobbiamo annegare le nostre pene<br />
nell’alcol o chiedere aiuto allo Spirito di Dio (Ef<br />
5:18) e portare tutto ai piedi di Gesù (Mt 11:28)?<br />
Conclusioni<br />
Oggi l’alcol è una <strong>del</strong>le peggiori piaghe nel mondo:<br />
prima causa di morte (2 milioni di vittime l’anno),<br />
incidenti stradali, motivo di separazioni e sofferenze<br />
familiari. Tanti lo considerano una droga<br />
legalizzata e se molti lo accettano è solo perché fa<br />
parte <strong>del</strong> patrimonio culturale. Dio è stato chiaro<br />
sui suoi pericoli: chiedendo l’astinenza a chi vuole<br />
consacrarsi totalmente a lui; e chiamando anche noi<br />
re e sacerdoti (1 Pt 2:9; Ap 5:10), ci fa capire quale<br />
debba essere la nostra scelta se desideriamo amarlo<br />
con tutto noi stessi.<br />
IL MESSAGGERO AVVENTISTA<br />
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