Settembre - Avventisti del Settimo Giorno

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20 ATLANTA 2010 re pacchi regalo a bambini poveri di Paesi islamici alla fine del Ramadan, in vista di quel progetto di testimonianza a favore dei musulmani di cui ho parlato prima. Infine, per quanto riguarda i Ministeri Femminili, la EUD ha avviato la campagna «End It Now», attraverso la quale cerca di coinvolgere tutte le chiese nello sforzo di pubblicizzare e promuovere la fine di tutte le forme di violenza e sfruttamento nei confronti delle donne, che avvengono nei nostri territori. M.A.: Quali sono invece le cose che non sono andate bene, o sulle quali bisogna migliorare? B.V.: Non sempre siamo riusciti a lavorare in sinergia con gli altri livelli dell’organizzazione avventista; a volte sono state prese decisioni affrettate, senza consultare gli organismi preposti o i regolamenti vigenti, questo sia da parte di alcune Unioni che da parte della Divisione stessa. L’obiettivo è quello di migliorare la sinergia con le realtà regionali e vegliare affinché tutto si svolga secondo principi di chiarezza e regolarità. M.A.: Quali sono gli obiettivi dell’EUD per il prossimo quinquennio? B.V.: La priorità verrà data sicu- IL MESSAGGERO AVVENTISTA ramente alla missione della chiesa, che è quella di testimoniare l’Evangelo. Dalla chiesa locale a tutti i livelli successivi della nostra organizzazione, ciascuno deve impegnarsi a fare la propria parte per rispondere al mandato che Gesù ci ha affidato, incominciando a riflettere su come testimoniare in modo efficace nel contesto europeo. Per esempio, una proposta che presto verrà presa in considerazione è che tutti coloro che lavorano nei vari livelli amministrativi della chiesa avventista, dalle Federazioni alle Divisioni, si prendano una settimana all’anno per partecipare attivamente a un programma evangelistico. Un’altra priorità è quella dell’integrazione nelle nostre chiese, che sono sempre più multietniche e multiculturali, cercando di mediare tra le due esigenze opposte di avere, da un lato, delle comunità etniche dove potere esprimere appieno la propria identità, e dall’altra delle comunità inter-etniche dove vivere appieno l’integrazione. Altro obiettivo prioritario è allargare lo sguardo sull’Islam; verranno fatti degli sforzi per promuovere una migliore conoscenza del mondo islamico, abbattere pregiudizi e paure nei confronti dei musulmani e cercare di trovare una migliore formulazione per presentare loro l’amore e la salvezza di Gesù Cristo. M.A.: Lei sa, signor presidente, che attualmente l’Unione italiana (UICCA) sta attraversando un momento particolarmente difficile dal punto di vista economico; che cosa ha intenzione di fare la EUD per aiutare l’Italia a venir fuori da questa situazione? B.V.: L’EUD, naturalmente, guarda con interesse e apprensione alla chiesa italiana, e sta già predisponendo un piano per sostenerla nel suo difficile percorso di risalita. Innanzitutto ci sarà un sostegno di tipo economico, che inizierà con l’annullamento del debito di 1.500.000 euro che l’UICCA ha nei confronti dell’EUD; inoltre, la Divisione darà pieno appoggio a una politica di vendita di quegli immobili - di proprietà dell’UICCA - non strettamente indispensabili, la quale consentirà un recupero di liquidità e una riduzione dei debiti; l’EUD sta anche predisponendo un piano, da studiare e valutare con l’UICCA, che dovrebbe consentire alla chiesa italiana di uscire dalla crisi nei prossimi cinque anni. L’EUD ha piena fiducia nei confronti dei dirigenti della chiesa italiana; non ha nessuna intenzione di basare la propria azione sul sospetto e sul controllo «ossessivo», ma piuttosto sulla fiducia e una maggiore sinergia con il comitato UICCA. M.A.: Vuole rivolgere un messaggio conclusivo ai nostri lettori? B.V.: Il mio augurio per la chiesa italiana è che possa essere benedetta, ripiena di Spirito Santo, accogliente verso i giovani, affinché vi si sentano a proprio agio e sentano la responsabilità di prendere parte alla missione della chiesa fino alla venuta del nostro Signore Gesù Cristo. SETTEMBRE 2010
atlanta 2010 ATLANTA 2010 Messaggio degli ospiti Ambiente, salute e diritti civili Gli apprezzamenti di Martin Luther King III e Regina Benjamin DDomenica 27 giugno, i quattro governatori degli stati della Louisiana, Alabama Mississippi e Texas hanno indetto una giornata di preghiera per le vittime del più grande disastro ecologico degli Stati Uniti. Il governatore texano Rick Perry ha detto: «Dopo il disastro nel Golfo del Messico, invito tutti gli abitanti di queste regioni di qualunque fede e religione a pregare in favore della guarigione delle persone colpite e per la ricostruzione e la bonifica delle coste». I circa 40.000 avventisti presenti al Georgia Dome hanno messo da parte alcuni momenti per la preghiera. Il past. Lowell Cooper, uno dei vicepresidenti, ha pregato lui stesso per le conseguenze per l’ambiente e gli abitanti di queste regioni. «Pensiamo in questo momento a coloro le cui vite sono minacciate dalla fame, dalla guerra e dal disastro ecologico. Preghiamo per coloro che, nel nostro paese, sono minacciati dallo scoppio del pozzo di petrolio nell’area del golfo». «I governatori di questi stati», ha aggiunto Jan Paulsen, presidente uscente della Conferenza Generale, «hanno rivolto un appello a pregare. La preghiera è parte integrante della nostra vita; sentiamo il bisogno di esprimere solidarietà per coloro che sono stati così pesantemente colpiti da questa tragedia». Atlanta e i diritti civili Cinquanta anni fa, gli Stati Uniti meridionali erano tristemente noti per le tensioni razziali. L’ineguaglianza e la segregazione hanno raggruppato milioni di partecipanti alle marce non violente attraverso gli USA, molte delle quali sono state organizzate ad Atlanta da un giovane pastore battista, Martin Luther King jr. L’Assemblea amministrativa della chiesa avventista mondiale si è svolta a pochi chilometri dal luogo storico che commemora l’impegno civile di Martin Luther King e dove si trova il museo King Center e la chiesa battista Ebenezer. Grazie al richiamo di questo nome, Atlanta è diventata una delle città in forte crescita in America. Martin Luther King III, figlio del pastore assassinato nel 1968, ha detto: «Capisco il grande rispetto che le persone provano per i miei genitori… Spero che i visitatori portino con loro l’idea che c’è ancora tanto da fare nella nostra nazione, nelle nostre comunità e in tanti paesi del mondo». Impegno a vivere in modo salutare Domenica 27 giugno, Regina M. Benjamin, chirurgo del servizio sanitario pubblico, ha espresso encomio agli avventisti riuniti ad Atlanta per il loro impegno a promuovere uno stile di vita sano. «Sono grandemente onorata» ha detto Benjamin, «insieme a voi di condividere il vostro entusiasmo per uno stile di vita orientato al benessere. Sono fortemente emozionata nell’apprendere il pensiero innovativo della chiesa avventista nei riguardi della salute, è cioè uno stile di vita coerente e qualcosa da vivere e non frutto di una causalità». Regina Benjamin ha poi esaltato la riforma sanitaria del dr. W.K. Kellogg e di suo fratello John Harvey, che fondarono il Battle Creek Sanitarium, l’istituzione avventista in cui si applicavano i princìpi della prevenzione. La sua prima esposizione sulla salute e i suoi principi Regina Benjamin e Ted Wilson guida, in qualità di membro del Kellogg National Fellowship Programm, riguardava il messaggio salutistico della chiesa avventista. «La prevenzione», ha proseguito, «deve essere il fondamento del nostro sistema di sanità pubblica». Si è poi complimentata con i delegati per aver aderito alla raccolta firme sulla temperanza e ha detto che l’unità è una forza. Ha espresso la sua soddisfazione alla chiesa per aver partecipato al programma ideato dalla First Lady, Michelle Obama, dal titolo «Let’s Move». Benjamin ha preso posizione contro l’uso del tabacco orientandosi verso una società libera dal fumo, soprattutto tra i giovani; la prevenzione riguarda anche l’AIDS, «specialmente tra le donne e le ragazze»; ha parlato a favore della battaglia contro la violenza, «quest’ultima ha raggiunto un livello di guardia nella sanità pubblica». Infine ha aggiunto che «contro tutte queste cose occorre impegnarsi per eliminare la disparità sanitaria». SETTEMBRE 2010 IL MESSAGGERO AVVENTISTA 21
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