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pdf bassa risoluzione - CCN Italia

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Artigianato artistico e tradizionale del Lazio Materiali e tecniche<br />

angoli aguzzi e sezioni sottili che potrebbero scomparire con il piombo. In fase di tessitura il piombo seguirà<br />

le linee del disegno. È necessario quindi che queste siano in armonia con la visione d’insieme della vetrata.<br />

Per una maggiore solidità della vetrata è necessario prevedere già in fase progettuale l’inserimento di telai<br />

in legno o in ferro. La stuccatura è necessaria per consolidare la vetrata e rendere il pannello impermeabile.<br />

Lo stucco deve essere composto, come da tradizione, esclusivamente da gesso, nerofumo, alcool e olio di<br />

lino cotto. È necessaria la conoscenza della tecnica della pittura a gran fuoco su vetro (grisaille). Qualora la<br />

vetrata sia eseguita con materiali diversi da quelli tradizionali (pittura a freddo, piombo finto, ecc.) questi<br />

devono essere chiaramente riconoscibili.<br />

Tecnica Tiffany<br />

Per l’esecuzione di vetrate, oggetti decorativi, paralumi con la tecnica Tiffany sono valide le regole già citate<br />

per le vetrate tessute a piombo. L’assemblaggio dei pezzi deve però avvenire previa bordatura di ognuno di essi<br />

con rame adesivo e successiva saldatura a stagno. È richiesta particolare cura nell’esecuzione della saldatura,<br />

che deve essere sottile e omogenea al fine di non pregiudicare il risultato estetico finale. Le vetrate di grandi<br />

dimensioni devono essere protette da vetrocamera o applicate con apposite colle su supporti di vetro incolore.<br />

Vetrate a dalles<br />

Questa tecnica, diffusa a partire dalla Francia negli anni ’30 del secolo scorso, che permette di realizzare<br />

vere e proprie pareti di vetro, prevede l’utilizzo di dalles, cioè elementi di vetro fuso generalmente spesso cm<br />

2,5, legato con cemento o con resine epossidiche. In linea di massima, dal punto di vista tecnico le fasi di<br />

fabbricazione di una vetrata a dalles sono analoghe a quelle della tradizionale vetrata impiombata (disegno,<br />

taglio del vetro e riunione dei pezzi in pannelli). Dal punto di vista strutturale, le divisioni fra i pezzi di vetro<br />

devono essere larghe e quindi in fase progettuale è necessario considerare che l’intelaiatura scura diventerà<br />

un elemento dominante della composizione.<br />

Trattandosi di vetro di elevato spessore, è richiesta notevole esperienza e abilità nel taglio. Effetti di luce<br />

particolare possono essere creati da scheggiature eseguite sui bordi di ogni pezzo con utensili idonei (incudine<br />

e martello con punta in acciaio vidia). La superficie opaca del vetro deve essere posta all’interno della<br />

vetrata. Per una maggiore stabilità della vetrata, qualora come legante venga usato il cemento, esso deve<br />

essere armato. Tra i pezzi delle dalles è quindi necessario inserire rinforzi di metallo. La resina epossidica<br />

non richiede invece anime di metallo.<br />

Mosaico in vetro<br />

Per l’esecuzione di un mosaico in vetro è necessario seguire i procedimenti richiesti per la vetrata a piombo (disegno,<br />

taglio del vetro, composizione dei pannelli). I supporti possono essere di materiale vario, ma devono essere<br />

scelti in base al luogo nel quale viene collocato il mosaico (lastre di cemento armato, pannelli di resina, compensato<br />

marino). Il modello è realizzato sulla stessa superficie sulla quale verranno predisposte le tessere di vetro.<br />

Collage in vetro<br />

Dal punto di vista tecnico le fasi di lavorazione di una vetrata a collage sono analoghe a quelle tradizionali<br />

della vetrata impiombata (disegno, taglio del vetro, composizione dei pannelli), dal punto di vista estetico<br />

tra un pezzo e l’altro non c’è nessuna divisione, perciò il taglio del vetro deve essere estremamente preciso.<br />

Si possono usare tutti i tipi di vetro per poi incollarli con resine epossidiche su una lastra trasparente.<br />

Vetrofusione (glass-fusing)<br />

Attraverso la vetrofusione è possibile fondere insieme pezzi di vetro diversi fra loro in modo irreversibile.<br />

La tecnica permette, usando composti colorati, la produzione di oggetti policromi.<br />

Per eseguire un oggetto in vetrofusione è richiesta una approfondita conoscenza della composizione<br />

molecolare del vetro e del funzionamento del forno. La fusione avviene intorno agli 800 – 850°C. È quindi<br />

indispensabile conoscere le curve di temperatura che ogni vetro deve seguire per fondersi senza perdere la<br />

stabilità molecolare originaria.<br />

Soffiatura del vetro<br />

È una tecnica diffusa in tutto il mondo da epoche lontanissime e che permette di realizzare semplici utensili<br />

in vetro come vere e proprie opere d’arte.<br />

«Dal vetro fuso si può creare liberamente qualsiasi oggetto senza l’uso di una forma. Questo fatto è<br />

possibile soltanto grazie ad una qualità che è unica del vetro: il vetro viene definito dalla fisica un fluido denso.<br />

Il soffiatore preleva per mezzo di un tubo, la canna da soffio, una certa quantità di pasta vitrea (il bolo),<br />

alla quale conferisce la forma desiderata, soffiandola e girandola in continuazione fino al raffreddamento.<br />

Mentre l’oggetto prende forma, il vetro liquido diventa lentamente più denso. Volendo però lo si<br />

può riscaldare ancora, rendendo la materia nuovamente fluida. In questo modo e per questa meravigliosa<br />

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