Parlamento e Governo si confrontano sulla riforma delle ... - Eppi
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i Fa b b r i C at i: destinazione d'uso<br />
85% direzionaLe (in locazione)<br />
zio 2009 l’ente ha concesso, laddove e<strong>si</strong>stevano i requi<strong>si</strong>ti,<br />
provvidenze economiche facoltative di natura as<strong>si</strong>stenziale<br />
a favore dei pen<strong>si</strong>onati invalidi ed inabili, riconoscendo<br />
rispettivamente l’importo aggiuntivo al rateo di pen<strong>si</strong>one<br />
fino alla concorrenza del 70% e del 100% dell’assegno<br />
sociale vigente alla data di presentazione della domanda<br />
di pen<strong>si</strong>onamento.<br />
l’importo <strong>delle</strong> provvidenze as<strong>si</strong>stenziali accessorie è<br />
stato di 79 mila euro, pari al 65% dell’importo comples<strong>si</strong>vamente<br />
liquidato per i trattamenti pen<strong>si</strong>onistici di<br />
inabilità ed invalidità.<br />
□ le rendite<br />
il risultato della gestione finanziaria, mobiliare ed immobiliare,<br />
è come già detto di comples<strong>si</strong>vi 23,4 milioni<br />
di euro. Esso è determinato per 19,5 milioni di euro dal<br />
po<strong>si</strong>tivo rendimento dei titoli e per 3,8 milioni di euro<br />
dalle rendite immobiliari. Gli investimenti risultano essere<br />
così composti.<br />
Dal grafico emerge che l’83,51% è rappresentato da<br />
titoli, mentre il 16,49% da immobili e fondi immobiliari.<br />
il rendimento contabile del patrimonio destinato a produrre<br />
reddito è stato, al lordo <strong>delle</strong> imposte, pari al 4,83%,<br />
mentre del 4,28% al netto <strong>delle</strong> imposte.<br />
il portafoglio mobiliare ha conseguito il rendimento<br />
netto del 4,38%, mentre quello immobiliare il 3,79%, di<br />
cui abbiamo accennato come migliore secondo risultato in<br />
assoluto del comparto previdenza privata dopo la performance<br />
della Cassa del notariato.<br />
inoltre, in relazione alle valutazioni indipendenti effettuate<br />
sul patrimonio immobiliare per il suo eventuale<br />
Luglio - Agosto<br />
15% str u m e n t a L e<br />
le r i s e r v e<br />
an n O ava n z O ri s e r va<br />
1998 14.125.285<br />
1999 4.204.910 14.125.285<br />
2000 7.623.051 18.330.195<br />
2001 2.009.945 25.953.246<br />
2002 18.486 27.963.191<br />
2003 7.188.403 27.981.677<br />
2004 4.261.433 35.170.080<br />
2005 7.359.269 39.431.513<br />
2006 1.681.748 46.790.782<br />
2007 10.384.634 48.472.530<br />
2008 5.895.225 58.857.164<br />
2009 13.871.156 52.961.939<br />
2010 66.833.095<br />
apporto al fondo di cui l’ente è quotista, sono emerse<br />
plusvalenze in<strong>si</strong>te di circa 17,7 milioni di euro, la cui<br />
valutazione farebbe apprezzare il rendimento al netto della<br />
tassazione pari a più del 7%.<br />
Non è da sottovalutare anche il rapporto tra rendite e<br />
la rivalutazione obbligatoria per legge, cioè quello che<br />
potremmo con<strong>si</strong>derare il fine ultimo della politica di investimento.<br />
il diagramma seguente evidenzia il confronto tra<br />
i rendimenti contabili conseguiti nell’ultimo quinquennio e<br />
la rivalutazione assegnata ed emerge come il rapporto <strong>si</strong>a<br />
in attivo per il 2009, anche se, su base quinquennale, <strong>si</strong>a<br />
stato meno brillante nel 2008 e nel 2006.<br />
Del patrimonio immobiliare dell’<strong>Eppi</strong> abbiamo già parlato:<br />
ammonta comples<strong>si</strong>vamente a 94 milioni di euro e<br />
gli immobili destinati alla locazione rappresentano l’85%<br />
dell’intero patrimonio immobiliare. il reddito netto derivante<br />
dalla locazione è pari a 3,8 milioni di euro. i maggiori<br />
valori rispetto al costo storico, sono di 16,7 milioni<br />
di euro.<br />
i dati del bilancio, infine, risultano in linea con le<br />
valutazioni riportate e trascritte nel nuovo piano tecnico<br />
consegnato al 31 dicembre 2008. tale tendenza permette<br />
di confermare le stime del piano che prevedono la sostenibilità<br />
senza soluzione di continuità <strong>si</strong>no al 2056, anno<br />
in cui, sempre in base alle valutazioni attuariali, l’ente<br />
dovrebbe avere accumulato risorse per comples<strong>si</strong>vi 5.427<br />
milioni di euro avendo altresì già garantito le prestazioni<br />
di legge. ad oggi, i risultati conseguiti costituiscono riserve<br />
di patrimonio netto per comples<strong>si</strong>vi 67 milioni di euro,<br />
che rappresentano una vera e propria riserva straordinaria,<br />
un «tesoretto» su cui riflettere e intorno a cui svolgere<br />
alcuni progetti di ragionevole redistribuzione. ◘<br />
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