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Il nuovo m<strong>in</strong>istro degli Esteri, che<br />
mentre an<strong>di</strong>amo <strong>in</strong> stampa è annunciato<br />
nella persona <strong>di</strong> Gianfranco<br />
F<strong>in</strong>i, entrerà <strong>in</strong> carica con ogni probabilità<br />
entro f<strong>in</strong>e mese, quando Fratt<strong>in</strong>i assumerà<br />
ufficialmente l’<strong>in</strong>carico <strong>di</strong> commissario<br />
europeo. Lo ha affermato il<br />
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi<br />
<strong>in</strong> un breve <strong>in</strong>contro con i giornalisti<br />
al term<strong>in</strong>e del Consiglio Europeo.<br />
E sembra che proprio l’esponente <strong>di</strong> An<br />
faccia le ‘prove generali’ per questo<br />
suo nuovo <strong>in</strong>carico <strong>di</strong> governo. Viaggio<br />
a sorpresa del vicepresidente del Consiglio<br />
Gianfranco F<strong>in</strong>i a Kabul, dove ha<br />
<strong>in</strong>contrato il presidente Hamid Karzai e<br />
poi l’ex re Zaher Shah, nel palazzo presidenziale<br />
della capitale afgana.<br />
Lo schema <strong>di</strong> decreto legge “per la<br />
coesistenza tra le colture transgeniche<br />
, convenzionali e biologiche”, che sta<br />
suscitando un ampio <strong>di</strong>battito all'<strong>in</strong>terno<br />
del Consiglio dei m<strong>in</strong>istri, mira a regolamentare<br />
la coltivazione nel nostro<br />
Paese <strong>di</strong> varietà vegetali geneticamente<br />
mo<strong>di</strong>ficate. Indubbiamente il rigore che<br />
lo caratterizza rende più <strong>di</strong>fficile il loro<br />
uso, tanto da far temere al presidente<br />
del Consiglio serie limitazioni alla libertà<br />
per chi opera nel mondo agricolo.<br />
Il riferimento alla libertà evoca temi <strong>di</strong><br />
grande importanza, segnalando la presenza<br />
<strong>di</strong> una significativa <strong>di</strong>mensione<br />
etica nella questione. Essa, però, è<br />
complessa: co<strong>in</strong>volge anche altri fattori<br />
<strong>di</strong> notevole rilievo, che meritano alcune<br />
considerazioni. Almeno altrettanto forti<br />
appaiono, <strong>in</strong> effetti, le motivazioni<br />
espresse dal m<strong>in</strong>istro per le Politiche<br />
agricole e forestali nel proporre il decreto.<br />
Al centro, <strong>in</strong>fatti, viene posta la<br />
tutela della salute umana, l’<strong>in</strong>tegrità<br />
dell'ecosistema, il <strong>di</strong>ritto alla sicurezza<br />
dei consumatori, come pure la libertà<br />
degli operatori agricoli <strong>di</strong> produrre <strong>in</strong><br />
assenza <strong>di</strong> contam<strong>in</strong>azione da Ogm.<br />
Stragi quoti<strong>di</strong>ane <strong>in</strong> Iraq. Ventidue<br />
poliziotti iracheni sono stati uccisi a<br />
sangue freddo, una vera e propria esecuzione,<br />
da uom<strong>in</strong>i armati che hanno<br />
dato l’assalto alla pr<strong>in</strong>cipale stazione <strong>di</strong><br />
polizia <strong>di</strong> Ha<strong>di</strong>ta, 200 chilometri a ovest<br />
<strong>di</strong> Bagdad, nella prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> Al Anbar,<br />
<strong>di</strong> cui Rama<strong>di</strong> è capoluogo.<br />
Il giorno dopo la “spesa proletaria”<br />
a Roma, ecco le reazioni. E da destra e<br />
da s<strong>in</strong>istra è unanime la condanna del<br />
blitz dei Disobbe<strong>di</strong>enti all’<strong>in</strong>terno del<br />
supermercato Panorama e, successivamente,<br />
all’<strong>in</strong>terno della libreria Feltr<strong>in</strong>elli<br />
<strong>di</strong> largo Argent<strong>in</strong>a. I toni però sono<br />
<strong>di</strong>versi. Il primo cittad<strong>in</strong>o <strong>di</strong> Roma,<br />
per esempio, esprime la sua “più totale<br />
condanna”. Perché, spiega il s<strong>in</strong>daco<br />
Veltroni, “non si può trasferire un gran-<br />
gli avvenimenti 30 ottobre al 6 novembre<br />
Appena una settimana fa<br />
de problema sociale <strong>in</strong> comportamenti<br />
che viol<strong>in</strong>o la legge. Ma dal governo si<br />
alza il tiro, f<strong>in</strong>o ad assimilare quanto<br />
accaduto ieri al terrorismo. “E' il caso<br />
<strong>di</strong> non sottovalutare l’azione crim<strong>in</strong>osa<br />
<strong>di</strong> ‘esproprio proletario’ condotta a Roma<br />
nell'ambito <strong>di</strong> una manifestazione<br />
contro il precariato", <strong>di</strong>ce il sottosegretario<br />
al Welfare Maurizio Sacconi. Che<br />
poi conclude: “Non c’è soluzione <strong>di</strong><br />
cont<strong>in</strong>uità tra l’esproprio sotto gli occhi<br />
della polizia, le bombe carta contro<br />
le società <strong>di</strong> lavoro <strong>in</strong>ter<strong>in</strong>ale, o l’omici<strong>di</strong>o<br />
quando se ne creerà l'occasione<br />
favorevole”.<br />
L’autunno è uscito dal letargo. L’Italia,<br />
sabato scorso, si è coricata sotto<br />
un’<strong>in</strong>solita primavera. Ma il giorno dopo<br />
si è svegliata ed era già autunno. La<br />
pioggia ha bagnato buona parte della<br />
penisola e le temperature sono scese<br />
anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci gra<strong>di</strong>. Da una tiepida<br />
primavera, ad un autunno piovoso e<br />
mal<strong>in</strong>conico: bizzarie <strong>di</strong> un tempo che<br />
sembra aver perso contatto con il calendario.<br />
I meteorologi prevedono un<br />
calo ancora più sensibile delle temperature,<br />
che riguarderà tutta la penisola<br />
e <strong>in</strong> particolare il nord-est e le regioni<br />
adriatiche. Attesa la prima neve sulle<br />
Alpi orientali e sull'Appenn<strong>in</strong>o centrale<br />
e meri<strong>di</strong>onale sopra i mille e 500 metri.<br />
Secondo la Col<strong>di</strong>retti, l’organizzazione<br />
s<strong>in</strong>dacale del settore agricolo, il<br />
brusco abbassamento della temperatura<br />
rischia <strong>di</strong> danneggiare le colture: “Il<br />
caldo <strong>in</strong>usuale ha allungato il ciclo vegetativo<br />
e le piante, <strong>in</strong> questi giorni,<br />
sono ancora cariche <strong>di</strong> l<strong>in</strong>fa e qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />
vulnerabili al gelo”.<br />
L’op<strong>in</strong>ione <strong>di</strong> don Giuseppe Cionchi<br />
K<br />
Stekka<br />
• È uscito il n. 2, 2004 <strong>di</strong> Marche missioni, a cura della Commissione Regionale<br />
Marche. Ricchissimo <strong>di</strong> contenuti ma – soprattutto – <strong>di</strong> esperienze.<br />
C’è la cronaca del Convegno Missionario Regionale Marche, tenutosi nel<br />
nostro Sem<strong>in</strong>ario il 18 aprile 2004; ma importante quella del Convegno Nazionale<br />
a Montesilvano dal 27 al 30 settembre. Tra le tante esperienze quelle<br />
<strong>di</strong>: don Qu<strong>in</strong>to <strong>in</strong> Ecuador; <strong>di</strong> don Paolo <strong>in</strong> Brasile; don Alberto, Raffaello,<br />
Marco <strong>in</strong> Argent<strong>in</strong>a e Paraguay; campo <strong>di</strong> lavoro dei giovani <strong>di</strong> Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola;<br />
viaggio <strong>di</strong> nozze <strong>di</strong> Floriano e Nicoletta <strong>in</strong> Brasile.<br />
A Monterado, una coppia ce l’ha promesso, andrà con Maria Luisa, nella<br />
Costa d’Avorio. Speriamo la mantengano.<br />
• La polemica sul caso Buttiglione non accenna a <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire. Anche Pera è<br />
entrato nel ciclone con lo slogan: “Questa Europa è senz’anima; solo la cristianità<br />
può dargliela. Interviene anche il “dottor sottile”, Giuliano Amato<br />
(“La Repubblica”, 1 novembre 2004). Ragiona bene. “È la cristianità che ha<br />
impostato e avviato il <strong>di</strong>alogo fra le religioni, è essa che ha <strong>in</strong>vitato a considerare<br />
le verità <strong>di</strong> ciascuna non come dogmi <strong>in</strong>conciliabili, ma come matrici<br />
<strong>di</strong> testimonianze <strong>di</strong> vita all’<strong>in</strong>segna del fondamentale pr<strong>in</strong>cipio che le accomuna<br />
(tutti gli esseri umani sono figli dello stesso Dio). Ed è stato il Papa<br />
dei cattolici, <strong>in</strong> uno dei momenti più alti del suo pontificato, a chiedere perdono<br />
a Gerusalemme per le negazioni <strong>di</strong> quel pr<strong>in</strong>cipio commesse dalla sua<br />
Chiesa <strong>in</strong> passato. Se è così, allora menzionare le ra<strong>di</strong>ci cristiane poteva sottol<strong>in</strong>eare<br />
questo ruolo della cristianità come elemento spirituale <strong>di</strong> un’Europa<br />
non esclusiva, ma <strong>in</strong>clusiva all’<strong>in</strong>segna del <strong>di</strong>alogo e della comprensione<br />
reciproca, sempre nel nome della <strong>di</strong>gnità umana e della sua affermazione<br />
• Frenata alle spese pazze e <strong>in</strong>controllate. Com<strong>in</strong>ciamo a contare gli<br />
spiccioli. Servono anche quelli. Calano gli spettatori <strong>di</strong> c<strong>in</strong>ema e teatro.<br />
Dim<strong>in</strong>uiscono gli <strong>in</strong>cassi <strong>di</strong>: bar, ristoranti, pizzerie, <strong>di</strong>scoteche. Le 13<br />
squadre <strong>di</strong> serie A, presenti nella stagione 2003/2004, registrano un calo <strong>di</strong><br />
presenze dell’87%. Speriamo serva a <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire gli stipen<strong>di</strong> dei giocatori,<br />
vere gall<strong>in</strong>e dall’uovo d’oro! La <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uita frequenza alle <strong>di</strong>scoteche<br />
(5,9%) avrà, almeno, il vantaggio <strong>di</strong> vedere <strong>in</strong> <strong>di</strong>scesa il numero degli <strong>in</strong>cidenti.<br />
Comunque – purtroppo! – f<strong>in</strong>o alle 6 del matt<strong>in</strong>o non si va a casa.<br />
Succede anche a Monterado, Ripe, Castelcolonna…<br />
Non solo un “giullare <strong>di</strong> Dio”,<br />
capace <strong>di</strong> andare controcorrente<br />
rispetto alla logica del<br />
mondo, ma anche un uomo dotato <strong>di</strong><br />
una profonda “coerenza”: evangelica,<br />
cioè capace <strong>di</strong> far “fruttificare i<br />
doni dello Spirito”, ma anche scientifica<br />
ed <strong>in</strong>tellettuale. Fatta del “rigore”<br />
e del piglio <strong>di</strong> un professore<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto romano che ha <strong>in</strong>segnato<br />
per quasi mezzo secolo e che è stato<br />
uno dei pr<strong>in</strong>cipali “architetti” della<br />
nostra Costituzione e dell'”anima”<br />
dell’Europa.<br />
Vittorio Possenti , docente <strong>di</strong> filosofia<br />
all’Università <strong>di</strong> Venezia,<br />
descrive così i tratti salienti della<br />
figura <strong>di</strong> Giorgio La Pira, alla vigilia<br />
<strong>di</strong> un convegno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che<br />
si svolgerà il 12 e 13 novembre, a<br />
Roma, per <strong>in</strong>iziativa della Fondazione<br />
“Giorgio La Pira”, della<br />
Pontificia Università “San Tommaso<br />
d'Aqu<strong>in</strong>o” e del Centro <strong>di</strong> promozione<br />
culturale della Prov<strong>in</strong>cia<br />
romana <strong>di</strong> Santa Cater<strong>in</strong>a Da Siena.<br />
Tema del convegno, organizzato<br />
nel centenario della nascita,<br />
“Nostalgia dell'Altro. La spiritualità<br />
<strong>di</strong> Giorgio La Pira”.<br />
Quanto conta il riferimento “all’altro”<br />
<strong>in</strong> una figura come quella<br />
<strong>di</strong> Giorgio La Pira?<br />
A mio avviso è l’elemento centrale<br />
<strong>di</strong> tutto l’agire e la spiritualità <strong>di</strong><br />
La Pira. In primo luogo il riferimento<br />
all'altro è il riferimento a Dio: f<strong>in</strong><br />
dalla giov<strong>in</strong>ezza, <strong>in</strong> particolare dai<br />
18 anni f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e della sua vita,<br />
il rapporto con Dio è stato fondante<br />
e costitutivo della sua stessa persona<br />
e azione, e spiega tanti aspetti della<br />
produzione letteraria, delle lettere<br />
costantemente <strong>in</strong>viate da La Pira ad<br />
amici e familiari, poi alle claustrali<br />
dei vari monasteri della Toscana,<br />
dell’Italia e <strong>di</strong> varie altre parti del<br />
mondo. Si può <strong>di</strong>re che La Pira era<br />
un ‘<strong>in</strong>namorato <strong>di</strong> Dio’, cont<strong>in</strong>uamente<br />
teso alla preghiera e alla contemplazione,<br />
anche nelle fasi più<br />
acute della vita politica, come tra la<br />
f<strong>in</strong>e degli anni ‘40 e i primi anni<br />
‘50, quando nel pieno <strong>di</strong> trattative<br />
s<strong>in</strong>dacali molto accese era solito <strong>di</strong>re:<br />
‘Esco perché il Presidente mi<br />
chiama’, prima <strong>di</strong> ritirarsi <strong>in</strong> una zona<br />
tranquilla a pregare per poi riprendere<br />
il lavoro. Ma il riferimento<br />
all’altro <strong>in</strong> La Pira è sempre anche<br />
un riferimento all’altro essere umano,<br />
all’<strong>in</strong>segna del comandamento<br />
fondamentale del cristianesimo<br />
‘amare Dio con tutta l’anima e l’altro<br />
come se stesso’, che egli ha sempre<br />
cercato <strong>di</strong> realizzare <strong>in</strong> concreto.<br />
L’altro è il povero che non trova lavoro,<br />
nella Firenze dei primi anni<br />
C<strong>in</strong>quanta; è la persona che cerca<br />
pace, come <strong>in</strong><strong>di</strong>viduo ma anche come<br />
popolo…”.<br />
In che modo La Pira è riuscito a<br />
conciliare “libertà religiosa” e impegno<br />
laicale?<br />
Si è sempre considerato un fedele<br />
laico, come scriveva nei primi anni<br />
trenta a una suora che lo aveva<br />
scambiato per un sacerdote: considerava<br />
suo compito rimanere un laico<br />
e aiutare gli altri ad amare Dio.<br />
La Pira non si è posto mai <strong>in</strong><br />
profon<strong>di</strong>tà il problema della libertà<br />
religiosa, perché per lui era sponta-<br />
Un gigante della nostra storia<br />
Giorgio La Pira<br />
nostalgia dell’Altro<br />
nea l’idea che gli altri non potevano<br />
essere costretti a convertirsi, e quella<br />
altrettanto fondamentale che lo<br />
Stato non potesse limitare l’azione<br />
della Chiesa. Quella che visse è stata<br />
la <strong>di</strong>mensione dell’<strong>in</strong>contro con<br />
persone <strong>di</strong> tutte le op<strong>in</strong>ioni, le fe<strong>di</strong>,<br />
a partire dalla ‘terrazza <strong>di</strong> Abramo’<br />
<strong>in</strong> comune per ebrei, cristiani e musulmani”.<br />
Pace, mitezza, me<strong>di</strong>azione sembrano<br />
oggi “parole a perdere”…<br />
La parola più significativa per caratterizzare<br />
la figura <strong>di</strong> La Pira è:<br />
‘pace’. Era un uomo capace <strong>di</strong> abbattere<br />
muri e costruire ponti, nel<br />
quale risplendeva la forza del <strong>di</strong>scorso<br />
della Montagna, perché andava<br />
sempre alla ricerca <strong>di</strong> ciò che<br />
unisce <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> ciò che <strong>di</strong>vide. Basti<br />
pensare all’azione <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo <strong>in</strong><br />
favore della pace tra israeliani e pa-<br />
lest<strong>in</strong>esi, con cui La Pira più <strong>di</strong> 30<br />
anni fa prefigurava la soluzione che<br />
si sta, faticosamente, cercando <strong>di</strong><br />
realizzare oggi: la convivenza pacifica<br />
<strong>di</strong> due Stati, israeliano e palest<strong>in</strong>ese.<br />
È questo ‘spirito’ che rende<br />
ancora oggi attuale e profetica la<br />
sua testimonianza.<br />
Il frequente ricorso al pensiero<br />
dei “padri” della democrazia, come<br />
La Pira, non può essere un segno<br />
della <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> un pensiero<br />
dei “figli”?<br />
Non sapendo che camm<strong>in</strong>o <strong>in</strong>traprendere,<br />
i figli cercano ispirazione<br />
nella forza e nell’<strong>in</strong>tuizione profonda<br />
dei padri… Se dovessi parlare ai<br />
giovani dei ‘card<strong>in</strong>i’ del pensiero <strong>di</strong><br />
La Pira, <strong>in</strong><strong>di</strong>cherei loro la concezione<br />
della democrazia fondata sul primato<br />
della persona, capace <strong>di</strong> rapportarsi<br />
agli altri così come essi sono,<br />
ma anche della capacità <strong>di</strong> puntare<br />
molto sulla fiducia e sulla speranza.<br />
Non si può guardare al futuro,<br />
né tanto meno costruire la pace,<br />
se si è affetti da sfiducia ipercritica:<br />
ci vuole almeno una moderata capacità<br />
<strong>di</strong> speranza, quella del Vangelo,<br />
che non fugge dalle cose <strong>di</strong>fficili<br />
o dagli ostacoli ma spera <strong>di</strong> superarli.<br />
Oggi c’è bisogno più che<br />
mai <strong>di</strong> un’<strong>in</strong>iezione <strong>di</strong> speranza, che<br />
aiuti le nuove generazioni a superare<br />
i limiti <strong>di</strong> una concezione della<br />
vita basata solo sulla competizione<br />
economica o sul primato del lavoro:<br />
ci vuole un orizzonte più ampio,<br />
nutrito dalla fiducia che la storia è<br />
il frutto <strong>di</strong> un’alleanza tra Dio e<br />
l’uomo. Tutti abbiamo bisogno <strong>di</strong><br />
modelli, <strong>di</strong> figure autorevoli per<br />
‘orientarci’ sul nostro camm<strong>in</strong>o.<br />
Anche la Chiesa svolge un ruolo<br />
fondamentale <strong>in</strong> questa ‘fatica educativa’,<br />
e soprattutto negli ultimi<br />
anni ha dato un grande contributo<br />
per riscoprire ‘figure <strong>di</strong> luce’ come<br />
quella <strong>di</strong> La Pira.<br />
a cura <strong>di</strong> M. Michela 8<br />
sguardo sul mondo 11 novembre 2004 6 7<br />
11 novembre 2004<br />
sguardo sul mondo