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Il prof. Bruno Giardina in riunione
con la prof.ssa Cecilia Zuppi.
e le connessioni che esistono tra queste
aree culturali e che rappresentano un significativo
capitale di potenzialità per lo
sviluppo di un’area estremamente significativa
nella moderna medicina”. Prosegue
il prof. Giardina che “può essere utile,
a questo riguardo, schematizzare le
strutture (oltre ai sopra citati Servizi assistenziali)
che, interagendo con il Dipartimento,
possono innescare importanti
meccanismi di tipo sinergico. Queste
sono: il Centro di ricerca UCSC in Nutrizione
umana; la Scuola di Specializzazione
in Patologia Clinica; la Scuola di
Specializzazione in Biochimica Clinica;
la Scuola di Specializzazione in Genetica
Medica; i Corsi di Laurea triennali in
Dietistica (interno e parallelo a Potenza);
i Corsi di Laurea triennali in Tecnico
di laboratorio biomedico (interno e
parallelo a Potenza); il Corso di Laurea
Laboratorio di cromatografia liquida
ad alta pressione. Da sinistra la
dott.ssa Paola Lulli, il dott. Angelo
Minucci, il sig. Pio Dante Daloisio, la
sig.ra Maria Luisa Maceratesi e il sig.
Enrico Sacco.
triennale in Biotecnologie e la Sezione
CNR dell’Istituto per la Chimica del Riconoscimento
Molecolare”.
L’Istituto di Biochimica e Chimica clinica,
diretto dal prof. Giardina, può contare
su dieci laboratori di diagnostica che,
lavorando 24 ore su 24, riescono a smaltire
annualmente oltre quattro milioni di
analisi, tenuto anche conto che, con il
passaggio in Piastra, un certo numero di
apparecchiature sono state rinnovate. Gra-
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zie ad una maggiore disponibilità di spazi
ed un loro più adeguato utilizzo, tutte
le attività di ricerca sono state implementate.
L’Istituto quattro anni fa ha ottenuto l’accreditamento
d’eccellenza con il Clinical
Pathology Accreditation ed è stato il primo
della Facoltà. Nel mese di settembre
ha riottenuto la stessa certificazione per
ulteriori quattro anni.
Il prof. Giardina conclude affermando che