relazione ufficiale - S.I.O.e.Ch.CF.
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Le rino-otiti<br />
palatino, che favoriscono l’insorgenza della stenosi tubarica responsabile di OME<br />
in età adulta.<br />
Il blocco della funzione di ventilazione tubarica può essere dovuto a qualunque<br />
ipotetico ostacolo intrinseco (tubarite, stenosi tubarica congenita) o estrinseco,<br />
che ostruisce meccanicamente l’ostio faringeo della tuba; la condizione più<br />
frequente oltre che tipica dell’età infantile è l’ipertrofia della tonsilla faringea 71 .<br />
Allo stesso risultato conduce la disregolazione della dinamica del muscolo tensore<br />
del velo palatino, che in occasione della deglutizione, dello sbadiglio e dello<br />
starnuto agisce dilatando l’ostio faringeo e la porzione cartilaginea della tuba,<br />
provvidenzialmente collabita in fase di riposo. La conseguenza è il mancato compenso<br />
al riassorbimento di aria da parte della mucosa e la creazione di una condizione<br />
di pressione negativa nella cavità timpanica, che predispone alla patologia<br />
cronica dell’orecchio medio.<br />
Per quanto concerne la funzione di drenaggio, se la tuba “rinuncia” al suo<br />
ruolo protettivo e rimane permanentemente beante si assiste ad una “inversione”<br />
dell’orientamento del drenaggio per cui secrezioni infette provenienti dal rinofaringe<br />
possono essere aspirate nell’orecchio medio, apportandovi elementi virali<br />
e/o batterici. Con l’ausilio della tomografia computerizzata è stato possibile<br />
documentare la perdita di tessuti molli nella porzione cartilaginea della tuba di<br />
Eustachio in pazienti con tuba beante 71 .<br />
Anche la paralisi del movimento muco-ciliare favorisce la risalita più lenta,<br />
ma altrettanto dannosa di patogeni verso la cavità timpanica, che si presenta<br />
sguarnita nei meccanismi difensivi tanto aspecifici che immunologici.<br />
Sebbene la semeiotica strumentale disponibile per la valutazione della funzionalità<br />
tubarica non abbia raggiunto i livelli di standardizzazione ottenuti per le<br />
indagini audiologiche, alcune prove possono risultare di utilità clinica.<br />
Nell’ “otoscopia pneumatica combinata con la manovra di Valsalva”:<br />
• il paziente esegue una manovra di Valsalva ovvero una espirazione forzata<br />
a bocca e naso chiusi;<br />
• se la tube è beante, il paziente avverte lo spostamento in senso laterale<br />
della tuba di Eustachio;<br />
• alla valutazione otoscopica contestuale alla manovra è possibile osservare<br />
un movimento di estroflessione della membrana timpanica;<br />
• applicando una pressione negativa nel condotto uditivo esterno con l’otoscopio<br />
pneumatico non si provoca alcun ulteriore movimento di estroflessione,<br />
mentre agendo con una pressione positiva si ottiene uno spostamento<br />
mediale della membrana timpanica.<br />
Nel “Test di Toynbee”:<br />
• il paziente deglutisce a naso chiuso;<br />
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