Giovanni Pio Supino, la prima sfilata a Milano - Viveur

portofolio
LUDOVICO EINAUDI (PH: MONICA CARBOSIERO)
16
Soliloquio
di lusso
Cronaca di un successo annunciato. Già l’agognato
(da qualunque artista che si rispetti) “sold out”
registrato giorni e giorni prima della sua esibizione
al Teatro del Fuoco aveva lasciato intendere che
non si trattava di un concerto qualsiasi, visto che
a suonare (divinamente) ci sarebbe stato Ludovico
Einaudi: il suo nome si stagliava con particolare
luminosità nel cartellone di Puglia Sounds, la
manifestazione che porta nei teatri del tacco d’Italia
alcuni tra i rappresentanti più interessanti del
panorama musicale internazionale.
Einaudi è da solo, sulla scena nuda e buia. Solo
un occhio di bue fa brillare gli 88 tasti del suo
piano. A “riempire”, a completare, a emozionare
basta il suo tocco formidabile. E alcune pagine
scelte del suo repertorio: le perle più suggestive
di “Nightbook”, l’ultimo lavoro, ma anche di
“Divenire” e “Una Mattina”, altri dischi di culto di
questo artista che ha avuto la rara capacità di far
accostare il grande pubblico alla musica colta avvicinandolo,
conquistandolo, appassionandolo: in
poche parole, facendolo innamorare.
Con garbo e timidezza, Einaudi ha voluto raccontare
come nasce la sua musica: da quali intuizioni parte,
di quali suggestioni si nutre.
In queste pagine, la cronaca fotografica (firmata
da Monica Carbosiero) di una serata che si preannunciava
storica, e che si è rivelata indimenticabile.
Tony di Corcia