I generi televisivi: l'informazione
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I <strong>generi</strong> <strong>televisivi</strong>:<br />
l’informazione<br />
giovanni.ganino@unife.it<br />
Pdf: Metodi e tecniche delle produzioni tv
Fonte: Grignaffini G,<br />
I <strong>generi</strong> <strong>televisivi</strong>, Carocci, Roma, 2004<br />
Varietà<br />
Intrattenimento<br />
Talk<br />
Show<br />
Real<br />
Tv<br />
I Generi <strong>televisivi</strong><br />
Docusoap<br />
Reality<br />
Show<br />
Game<br />
Show<br />
TG<br />
Reality<br />
based<br />
show<br />
Reportage<br />
e inchieste<br />
Documentari<br />
Magazine<br />
documentaristici<br />
Informazione<br />
psichodrama<br />
Infotainment<br />
Tabloid<br />
magazine<br />
Cultura<br />
Educazione<br />
Talk<br />
Show<br />
culturali<br />
Talk Show<br />
informativi<br />
Programmi<br />
didattici<br />
Programmi<br />
dedicati<br />
Programmi<br />
di servizio<br />
pubblico<br />
News<br />
magazine
L’informazione televisiva
Rapporto televisione/altri media<br />
La tv non nasce naturalmente dal nulla, si sviluppa e si organizza:<br />
1 - da un punto di vista aziendale, all’interno degli apparati industriali (di<br />
produzione e distribuzione) propri della radio;<br />
2 - dal punto di vista mediale, in un mondo della comunicazione già ricco di<br />
offerte e contenuti (radio, teatro, cinema, tv americana).
Rapporto televisione/altri media<br />
Telegiornale Programmi<br />
musicali<br />
Radio<br />
Radiogiornale Festival Sanremo<br />
(1951)<br />
Canzonissima<br />
(1956)<br />
Generi tv<br />
Soap opera<br />
The Guiding Light<br />
(Sentieri)
Linguaggio<br />
Il telegiornale<br />
Il telegiornale viene costruito su un modello<br />
già esistente, e non specificamente costruito<br />
per il mezzo tv.<br />
Tre sono i modelli di ispirazione:<br />
1. Il giornale radiofonico<br />
2. Il cinegiornale Luce<br />
3. Il quotidiano-stampa
1 - Il telegiornale<br />
radiofonico/pedagogico<br />
Il conduttore è pura essenza di voce<br />
Il conduttore speaker ha un ruolo centrale. La sua<br />
voce è priva di inflessioni dialettali e/o<br />
intonazioni. Nessun filo di retorica, né tantomeno<br />
di ironia nelle sue parole.<br />
Lo speaker viene inquadrato in modo che il tronco<br />
sia tagliato ad altezza torace … questa<br />
inquadratura non consente alcuna inserzione di<br />
immagini estranea alla pura lettura … legge un<br />
testo redatto parola per parola lanciando solo per<br />
pochi istanti lo sguardo verso ipotetici<br />
telespettatori … non gli sono consentite espressioni<br />
facciali che possano andare al di là di un fugace<br />
sorriso … non può tossire o starnutire … insomma<br />
non può commettere errori (Sergio Saviane, 1972,<br />
L’espresso).
2 - Il tele-cinegiornale<br />
Il modello cinematografico<br />
I servizi sono girati in assenza di RVM in<br />
pellicola. Il montaggio dei servizi è estremamente<br />
complesso.<br />
Spesso tra ripresa e messa in onda poteva<br />
trascorrere un arco temporale di diversi giorni.<br />
Tutte queste difficoltà rendono i notiziari<br />
dell’epoca vecchi: l’informazione che trasmettono<br />
è tardiva, proprio come i cinegiornali che<br />
raccontavano notizie vecchie anche di settimane.
3 - Il telegiornale-giornale<br />
Uso radiofonico del linguaggio televisivo<br />
Problema ancora attualissimo considerato la<br />
provenienza dei giornalisti <strong>televisivi</strong>.
Oggi …<br />
TG1 (1953) - TG2 (1961) – TG3 (1979): il<br />
controllo politico<br />
Fino al 1990 (anno di approvazione della<br />
l e g g e M a m m ì ) l ’ i n f o r m a z i o n e<br />
radiotelevisiva in Italia è stata appannaggio<br />
della RAI.<br />
1991 iniziano le trasmissioni regolari di<br />
Studio Aperto (Italia 1) e del TG4<br />
(Retequattro)<br />
1992 iniziano le trasmissioni del TG5
Nascita della concorrenza e logiche<br />
aziendali<br />
Con la concorrenza cambia il modo di fare<br />
informazione: principi di attrattività e<br />
spettacolarità.<br />
Si vuole coinvolgere l’audience attraverso<br />
uno spettacolo interessante, vivace, ricco di<br />
immagini in diretta, poca politica interna e<br />
molta cronaca.<br />
Notizie veloci, ritmi serrati, notizie snelle,<br />
ricerca di un contatto empatico con il<br />
pubblico, soprattutto di un più stretto<br />
rapporto con il palinsesto (logica del “traino”).<br />
Centralità del conduttore-anchormen
Il reporter televisivo: logiche di costruzione dell’informazione<br />
Che cos’è una notizia! Chiunque faccia il giornalista deve essere in<br />
grado di dare una risposta a queste due domande:<br />
1. Che cos’è una notizia?<br />
2. Dove si trovano le notizie?
Criteri per capire che cosa “fa notizia”<br />
I criteri utili per giudicare se un avvenimento recente, o qualcosa che è appena<br />
stato scoperto, può “fare notizia”, sono i seguenti:<br />
• immediatezza (fatti recenti, in corso di svolgimento, passati ma scoperti ora)<br />
• prossimità (leggi sul giornalismo di MucLurg – distanza - e di Fuller – dati<br />
quantitativi)<br />
• rilevanza (per gli americani o per gli inglesi un fatto è importante se riguarda un<br />
americano o un inglese, dieci europei, mille africani oppure diecimila asiatici)<br />
• drammaticità (La ricerca sottolinea come rispetto ai fatti drammatici si riscontra<br />
un alto interesse del pubblico)
Ma è altrettanto importante stabilire se la notizia riguardi:<br />
• un fatto curioso o insolito (“Il cane che morde l’uomo non fa<br />
notizia, mentre fa notizia l’uomo che morde il cane”)<br />
• un fatto divertente : “e per concludere …”
Categorie di notizie<br />
1. Catastrofi ed emergenze<br />
2. Governo e politica<br />
3. Conflitti e controversie (guerre o posizioni diverse su un’unica<br />
questione)<br />
4. Economia e mondo del lavoro<br />
5. Salute e ricerca scientifica<br />
6. Tempo<br />
7. Speciale interesse locale (dal nazionale al locale…vedi tv locali…<br />
differenza con altri paesi)
Le fonti delle notizie: come individuarle?<br />
Primarie<br />
qualcuno che ha preso parte all’avvenimento, come protagonista oppure come<br />
testimone (politici, rappresentanti di organizzazioni, sindacati, associazioni<br />
ambientaliste ecc…)<br />
Secondarie<br />
tv, radio, quotidiano, settimanali, riviste specializzate, agenzie di stampa (Ansa,<br />
Reuter, Associated Press, AFP), Internet<br />
Rapporti con le fonti<br />
1. Attendibilità e identificabilità<br />
2. Atteggiamento di distacco: non fa parte dei doveri del giornalista diventare<br />
“amico” del sindaco o dei politici di turno
Il servizio televisivo: i preparativi<br />
A - Lavoro redazionale<br />
B - Lavoro di preparazione dei singoli servizi<br />
1. Pre-produzione (ricerche e fonti, pianificazione)<br />
2. Produzione (lavoro sul campo, interviste, scrittura del testo)<br />
3. Post-produzione (montaggio e titolazione)
Il servizio televisivo: la produzione del servizio<br />
Identificazione delle fonti da intervistare (vedi domande e logiche dell’intervista)<br />
La componente visiva<br />
La componente sonora (verbale): testo scritto, standup, interviste)<br />
Il formato del servizio (determinato dal “valore della notizia”)<br />
L’intervista (due tipologie: news interview – feature interview)<br />
Tipo di domande (due categorie: open-ended questions; close-ended questions)<br />
Categorie di interviste (metodo)<br />
1. funnel interviews (interviste a imbuto)<br />
2. inverted funnel interviews (interviste a imbuto rovesciato)<br />
3. tunnel interviews (interviste a tunnel, domande sullo stesso argomento)<br />
4. covertly sequenced interviews (interviste dal bersaglio nascosto)<br />
5. freeform interviews (interviste a schema libero)<br />
Interviste telefoniche<br />
Interviste nascoste (microcamere ecc..)
Come redigere un testo<br />
1. Usate parole semplici;<br />
2. Usate frasi brevi. Evitate le subordinate. Una frase lunga e complicata va<br />
divisa in più frasi brevi;<br />
3. Evitate tutti gli aggettivi inutili;<br />
4. Usate la forma attiva;<br />
5. Salvo rarissime eccezioni, non utilizzate dichiarazioni tra virgolette: usate il<br />
discorso indiretto;<br />
6. Non iniziate un servizio con un elenco di cifre;<br />
7. Arrotondate le cifre e scrivetele per esteso;<br />
8. Usate poche cifre;<br />
9. Usate un grafico per illustrare dati o evidenziare i punti principali di un fatto;<br />
10. Evitate i luoghi comuni;<br />
11. Evitate il gergo specialistico;<br />
12. Leggete a voce alta quello che avete scritto. Se non suona bene dovete<br />
riscriverlo. Se suona bene, ci sono ottime possibilità che il vostro testo possa<br />
essere compreso anche dai telespettatori;<br />
13. Identificate le fonti delle notizie;<br />
14. Fate particolare attenzione nel riportare le notizie riguardanti fatti criminosi;<br />
15. Evitate di descrivere, passo per passo, quello che si vede nelle immagini.
Sandro Petrone, Il linguaggio delle news, ETAS, Firenze 2004.<br />
Wolfgang M. Achtner, Il reporter televisivo, McGraw-Hill, Milano 1997.<br />
Wolfgang M. Achtner, Il reporter televisivo. Manuale pratico per un<br />
giornalismo credibile e di buona qualità, Morlacchi, Perugia 2006.
Telegiornale e nuovi media<br />
L’inchiesta investigativa: Il caso Report<br />
L’inchiesta investigativa: Il caso Presa<br />
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