CRESTOMAZIA ITALIANA - World eBook Library

CRESTOMAZIA ITALIANA
by E. FELIX FORESTI
Classic Literature Collection
World Public Library.org

Title: CRESTOMAZIA ITALIANA
Author: E. FELIX FORESTI
Language: English
Subject: Fiction, Literature
Publisher: World Public Library Association
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Etn'BDD, according to Act of Congreas, in the year lS48, by
D. APPLETON & CO.,
In the Clerk'. Oftlce of tho District Court of the United States tor the Southern
District of New York.
-

,iii INDEX.
GIU ... PB M"AZZINI. (Pezzi tolt! dagU &Crltti di C. Bini.)
Eloglo dl Carlo Bini - 121-229
T 4 VEU.A. ScipioD8 II AtrricaDO 9
11 Cavallo 11
V ••• I. Suppllzlo del parrlcldl uato dal Romani lU
VILLAJII. Carlo OttaTO lU eli FraDcia •• II
..

CRESTOXAZIA. l'lALIANA. 21
ad unate pubbliche, dove si facevano Ie feste ed i rall( gramenti,
concorrevano a bordo delle navi ed in altri luoghi in cui erano
tenuti prigioni f consorti loro, i figliuoli e gli amici, e quivi con
modi pieni di cortesia Ii consolavano e riconfortavano "Stessero
forti (dice"ano), noR cede8sero a1 furor dei tiranni; doversi anteporre
Ie Priouioni all' infamia, la morte alia seT'Oitii; risguardar r
America i BtUJi di1etti campioni; sperare i mali lorD do"er fruttificare
e produrre e confermare quella ineatimabi1e libertii, contro gli
aUentati dei ladroni d' Inghilterra; martiri ean essere, ma martiri
d' una causa sacra Qgli uomini e grata a Dio." Con· tali detti
ivano queste valorose donne disasprando i mali dei miseri cattivi.
Allorche i conquistatori nelle festevoli brigate e De lieti concerti
cODvenivano, non era l mai che volessero Ie Caroliniane interve ..
nirvi, e queUe poche che 81 facevano 0' emno presso Ie altre dis ..
graziate. 4 Mal come prima arrivava prigioniero in Charlesto\\pn
un uffiziale d' America, tosto il ricercavano e con ogni sorta di
piu onesta 6 cortesia e con ogni segno di osservanza e di rispetto
il7 proseguivano. Altre ne luoghi piu segreti delle case 1000
convenivano e quivi addolorate lamentavano la sventura della
patriae Altre i mariti loro incerti e titubanti 8 riconfortavano, sic.
chef preferiron essi all' interesse ed ai comodi della vita un disa ..
gioso esilio. Ne lo poche furon queUe Ie qunli venute per la
costanza loro in odio ai vincitori furono daUa patria bandite ed
ebbero i beni posti al fisco. Queste nel prender l' ultimo conge,.
do dai padri, dai figli uoli, dai fratelli e dagli sposi loro, non che
alcun segno della fralezza, non so se nel presente caso io mi
debba meglio dire maschile 0 femminile, Ii esortavano e scongiu ..
ravano fossero" di buono e saldo proponimento, non cedesscro
alia fortuna e non 11 soff'erissero che l' amore ehe portavano alIo
famiglie loro tanto in essi potesse che dimenticassero quello di ch'
erano alla patria. debitori. Quando poi, siccome accadde poco
dopo, furono comprese in un banda dato ai patriotti, abbandonatc
con la medesima costanza Ie nalle terre ed esulando anch' esse, i
mariti loro accompagnarono in lontana contrade, od aDche sulle
fetide· 1 e schife navi Ii seguitarono che a quelli servivano di prigione.
Qui ridotte in somma poverta, nutrendosi di vilissimi
cihi, andavano con miserabile spettacolo mendicando il parie.
'Iolte ch' erano nate cd allevate in mezzo aIle ricchezze; Don

CRESTOMAZIA ITA-LIA.NA. 91
jella citta. e dei contorni; affinche Ie giovani, prima di proferire
un voto irrevocabile, vedesser0 8 behe ache cosa davano un calcio. '
" Bisognera pensare a una madrina,,, disse il principe: "perche '
domani verra. il vicario delle monache per 1a formalita dell' esame,
e subito dopo Gertrude verra proposta in capitolo per essere accettata
,dalle madri." E qui rivolto a Gertrude, in atto di chi an·
nunzia una grazia singolare, continuo: "ognuna delle dame che
si sono trovate questa sera alIa cODversazione, possede Ie condizi.
oni necessarie per esser madrina d' una figlia della Dostra casa ;
ognuna, mil do a credere, sara per tenere ad onore di essere 1&
preferita: scegliete voi. "
Gerirude sentiva bene che 10 scegliere era dare un nuovo con.
senso; rna la proposta veniva fatta con lO tanto apparato, che il
rifiuto avrebbe avuto sembiante di disprezzo, e 10 scusarsi di
sconoscenza 0 di fastidiosaggine. Fece ella adunque anche quel
passo; e Domino 1a dama che in quella sera 1e 11 era andata piu
a genio, quella cioe che-le aveva fatte piu carezze, che l' aveva
piu lOOata, che l' aveva trattata con quei modi famigliari, aiFettu.
osi, e premurosi che nei primi momenti d' una conoscenza contraf.
fanno ll una antic a amicizia. " Ottima 18 scelta, " sclamo il prine
cipe, che desiderava ed aspettava quella appunto.
1 Cipiglio del padre. Her father's frown.
I Chiarire, v. a. To make out, to make plain.
a Le parDe un bel che. It app,eared to her a good luck.
4 Una lunga a8settatura. A long toilet.
s Metttre 8Ul tappeto. To briIli 00. the tapis, or carpet, to introduce a 8Ubject •
• Madrina, s. f. Godmother.
"I GiofJam m,onacanda. Of the young novice.
8 V«lusero bene, till calcio. Might, be fully aware of what they were giting
lip. (Dar un calcio means literally, to kick.)
9 Mi. do a cTedtre. I am willing to believe.
10 Con tanto apparato. With so much dignity.
11 L't/I"Q andata piU a genio, (andare a gmio.) To please, to be agreeable.
ii, ContrqffannD, from contrajfare, v. a. To imitate, to mimic, or to counterfeit.
18 Dtlima sceUa, till 4ppunto. An excellent choice, exclaimed the Prince,
,,'ho had exactly wished and expected It. '
ALl domani Gertrude si sveglio colla immaginazione dell' eSR.
minatore cha doveva venire; e mentra stava pensando se e come
ella potesse cogliere ' quella' occasione cosl decisiva per dare ad.
5'

150 CRKS'! OllA.ZIA. IT ALIANA.
BDd at the same time, In her presence, justify himself, and expJain to her that
he had DO hand 10 that shameful transaction; for he could Dot bear even the
idea of being coosidered guilty of such infamous conduct, by that lady, whom
he had once loved more than his own life, and whom he slill respected above
every other perIOD In the world.
ERA 1 notte alta e piena di tenebre, quando Lupo bussO alIa
porta del pal agio del conte, e Marco· si oalo 8ul vollo Ia visiera
per non esser conosciuto dai seni. Fu aperto: tutto taceva 1&
dentro: i1 Limontino feoe attraversare al Visconti molte sale in
fila e 10 cond usse finalmente in una oameretta rimota, dove 10
lascio solo con una lucema accesa, dioendogli com' egli corresse
intanto a svegliare una vecchia fante di Ermelinda, perche desse
parte alla pad ron a de"n' arrivo di lui, e del bisogno che avea di
fa vellarle tosto.
Marco, slacciatosi l' elmo, se 10 cavo e 10 depose sulla tavola,
poi gettossi su d' una seggiola ad aspettare che Ermelinda venisse.
Erano venticinque anni ohe non l' avea veduta: quante vicende !
che rivolgimenti nei loro casi da quel tempo in poi! come l' avea
lasciaia! come la troverebbe! con che cuore sostenere quel suo
sguardo, che gli avrebbe rimproverata la morte del padre, e la
presente desolazione, dopo tanto amore e tanta virtu!
Ad og!li Heve fruscio, ad ogni agitarsi d' aria, ad ogni ombra
che si movesse, egli diceva - E8 dessa - e un freddo brivido gli
correva per tutta la persona.
Ma non istette a 1 ungo in q uella trepidazione; che vide aprirsi
pian piano un uscio di fronte e farglisi t ineontro una donna tutta
vestita di -bianco, Don pero discinta, colle chiome incomposte, rna
seDza disordine: una Heve fiamma Ie coloriva it volto, e si vedea
che v' era stata chiamata da una straordinaria perturbazioDe a
velarne momeDtaneamente il pallore abituale, che traspariva tuttavolta
di sotto a quel vela mutabile e fuggitivo: negli occhi gonfi
e rossi per Ie Iunghe veglie, pei Iunghi pi anti, brillava' un tenue
raggio di speranza, intorbidato da un recondito sbigottimento.
11 Visconti a l tutta prima non riconobbe risolutamente Ermelinda,
tanto l' eta, e pin di essa i patimenti l' aveaD mutata da
quella d' una volta: e quantunque al vedersela comparir
dinanzi in quelluogo, coll' angoscia che mostrava, avvisasse troppo
bene non poter esser ella altra che Ia madre di Bice, non s' a&

158 CRBSTOKAZIA ITALIANA.
- Dov' e v08tro marito 7 - Ie domando il Visconte, con voce
cupa, al primo vederla comparire.
Quella poveretta, spaventata dal trovarsi improvvisamente innan.
zi al suo signore, dal sentirsi fare quella domanda in quel modo 6
diede' alcuni passi indietro, stringendosi al seno il figliolino, e rispose
balbettando - Nf uscito stanotte, e non so dove sia ito. -
- Leggete questa Iettera - Ie disse Marco' presentandole il
foglio di Lodrisio, e- rendetemi conto qui, subito, del mistero che
c' e sotto. -
La donna scorse paurosamente coIl' ocehio su quella carta
fatale; poi" cadendo in ginocchio innanzi a lui che gliel' avea
porta, disse con un torrente di lagrime: - Oh! abbiate pieta di
quello sciaguraio di mio marito ! -
- Via, dite, che significano· queste parole.1 - l' interruppe
Marco. -
- SI: dire, tutto, tutto queUo che 80. -
- Levatevi e parlate. -
La pavera spa ventata sorse in piedi, e trernando e singhiozzando
eominciava : - 10 gliel' avea detto tante volte, l' ho pregato, l' ho
supplicato: i1 Signore rn' e testimonio •••• -
. - Domando di Bice ! - proruppe 1\'lareo come ruggendo.­
Ditemi che e di lei: e ella viva 1 - .
- E viva, e qui da pin d' un mese - rispose 10. donna .
. - E viva 1 e qui 1 - ripete il Visconte respirando.
- SI, - seguitava la castellana: - jeri prima che' rabbu.
jasse, ho veduto la sua ancella ad una finestra, donde suol.e farmi
intender per cenni quel che aecade, e l quello che bisogna ana sua
padrona; m' ha significato ch' ell' era tranquilla: la poveretta
e malata da un pezzo. -
- Presto! menatemi da lei, ell' io voglio vederla subito, subito,
vi dieo! - . .
La donna depose il bambino fra Ie braecia della fanlesea, e
disse a Marco: - Venite con me. - S' avvio gin per una sca·
letta, volse 8 a maDeina sotto al portico, dal quale usel in un cortile,
che attraverso; Sill mise in un anditino lungo e "scuro; e
dopo molti giri e rigiri, venne finalmente a sboceare in un altro
cortiletto solitario, dove giunta, levando la mana verso alcune
finestre in alto, ch' erano in una mu(aglia di contro, disse - E III

CRESTOl\IAZIA ITALIANA. 161
lara qui fra poche ore 1 Corne sta ella 1 che COSB djce 1 che
cosa fa 1
La donna inveee di rispondere si coperse il volta COD ambe Ie
mani, ell die de in un pianto dirotto.
- Oh Dio ! - grido Marco nlutando tutto ad un tratto quell'
aria di contenta solleeitudine in un' aria di spavento e di desolazione
: - Che IS e di lei 1 . • • • dite, ditelo su hito • • • • ditelo I,ar
la vita vostra ; - e intanto Ie aveva. afferrata una mano.
- Non si trova piu, - rispose 1a castellana con voce soffocafa
e rotta dai singhiozzi, - nelle sue stanze non 0' e piu. -
- Vile canaglia! infami e traditori tutti! - si mise a gridal
Marco, come un indemoniato. - Ma ringrazio Dio che siete in
mia "baIla: seellerati, sl, sieta in poter mio, e il sangue sara pagato
col sangue. - Intanto dandosi d' una mano nella fronte,
stringeva coll' altra quella della donna, Ia quale, credendosi
venuta all' ultimo istante del viver suo, volgeva gli occhi al cielo
in un atto di 81 trepida ·pieta che avrebbe mosso a compassione
ogni pili duro cuore.
II Visconti ne fu toccnto, laseio and are la mano della castellana,
e la guardava in volto "mentr' ella, levando \ al cielo quella mana
fatta livida dalla forte stretta delpugno di lui, diceva, piangendo
pur sempre : - Iddio m' e testimonio: sono innocente ! -
- Ed io ve 10 credo - disse Marco. - Buona donna, rassicuratevi,ll
non abbiate punto sospetto di me. - Ma vedendo ch'
ella non cessa va dal piangere, ri pigliato tosto un tuono pi u riso ..
luto e impaziente. - State l " su dunque, su, vi dieo, e racconta."
temi tutto che sapete. -
La donna mezzo confortata, mezzo paurosa, disse dell' useio
che avea trovato chiuso, del bussare e del gridare inutile che v'
a vea fatto intorno; di cbe il Visconti entro in qualche speranza
che Bice potesse pur trovarsi aneora nelle sue camere, e che per
sue ragioni non avesse voluto ne aprire, De rispondere. • Gli ur
corse aUa mente l' altro useiuolo segreto che dava adito in queUe,
(1' uscio pel quale entrati Lodrisio e it Pelagrua alcuni giorDi
prima, aveaD dato tanto spavento aIle due povare prigioniere),
propose alIa castellana di introdurvela" da quella parte, va la
guido fi-gli medesimo sull' istante perle un andirivieni di tragetti
naseosti; e deuole eh' egli l' aspettava n fuori l tocco 17 una susta
•
. -
__ I

168 caBSTOMAZIA. IT.lLIANA.
prese indagini •. Dopo qualche tempo venne giu uno scudiere ad
annunziargli che il conte e la contessa del Baiza erano giunti al
castello, e domandavano di lui premurosamente. A questanuova
egli impallidl, diede alouni passi verso 1a porta come per uscire,
per correre ad incontrare quei nuovi ospiti, ma poi torno indietro J
e colla fronte di messa, colle braccia spenzolate stette un bel
pezzo appoggiato ad un pilastro senza mover parola, seDza dar un
segDO.
Be non che, dal lata opposto a quello in cui Marco era in' quel
punta, si seon gridare da pig voci in una volta- E qui! e qui!
e trovata ! e trovata ! - Tutti q uand, gittati' gli arnesi, rispondono
con un altro grido di gioja, e corrooo a precipizio verso quella
banda •. Illume di molte faci agitate rischiara mutabilmeDte Ie
lunghe brune volte dell' intricato labirinto.
- E ella viva 1-domanda Marco di mezzo alIa folIa degli
accorrenti.
- E morta - risponde una" voce dal I uogo a che tutti erano
dirizzati.
Ed eceo venir innanzi un gruppo di gente, e nel mezzo due
scudieri che portaDo pietosamente Bulle braccia la figlia del conte
bianco il volta, cogli occhi chiusi e il capo pendente su d' una
spalla. Lauretta 1a seguiva tutta scapigliata, e sorreggendole
con 1e mani la fronte, non cessava dal baciarla, dall' inondarla di
lagrime.
Marco, cui erano rimbomhate nel cuore Ie prime voci di speranza
e di morte, ohe 8 vedeva ora proceder leoto lento quel corteo funebre;
e allume di tante faci raffigurava a poco a poco la bella persona,
il bianco volto della giovane portata, non potea persuadersi che
quello spettacolo fosee reale; sperava pure d' essere posseduto
dall' illusione fantastica d' un sogno; pert certificarsene, andava
stendendo intorno attonitamente Ie mani, ad ora palpava Ie Dluraglie,
ora stringeva per Ie spaUe e per Ie braccia "Ie persone che s'
abbattevano a passargli dinanzi; finalmente facendosi to largo tra
la folIa che s' aperse tosto per lasciarlo passare, acoostossi a Bice,
e Ie pose una palma sullo. froDte. Ill' freddo che gli venne da
quel toceo 10 riseosse dalla stordigione, daUa stupidita in cho era
caduto: un tremore crescente gli sJ. diffuse per Ie membra, iI
sangue gli riflul violentemente al volto, rigonfiandogli Ie vena
•

CllBSTO)UZU. ITALIANA. 173
Bice obbedi, poso un istante il capo sui guanciali; rna non potendo
frenarsi, 10 rilevo subitamente, e alzando un' altra volta Ie
braccia, Ie intreccio intomo al ,collo della madre; e siccome
'luesta resisteva pure mollemente, edG accennava sgomentita cbe
cessasse. -
- No, - diceva Ia figliuola - no, 1 asci ate ch' io sfoghi il de.
siderio, di tanti giorni, di tante Dotti dolorose: lasciaterni godere
questa cODsolazione, lasciate8 cbe m' innebrii d' una dolcezza
che sara l' ultima della mia vita. -
- Per carita rimettiti in calma: tanto commovimento • • • •
cos ... I , s fi nIta · come sel · •••• -
- Ah! no, - replicava Bice - credetemi, non me ne puo
venir altro che bene, provo un sollievo .•.. Ia'sciate, lasciatemi :e
stringendola, e baciandole i1 volta, e innondandola di calde Ia ..
grime, non faceva che ripetere con un gemito d' amore -
- Oh madre mla! ob cara madre!-
Errnelinda, vinta alIa fine da quel sentimento che tutto sover.
chia, si. abbandono fra Ie braccia della figlia; e piangendo Mch'
essa, Ie ricambiava i baei e Ie carezze che ne ricevea. Era uno
spettacolo di pieta, rna d' una pieta consolante, d' una pieta tuUa
piena di letizia, di pace, e, diro pure, di riverenza, il vedere Ie
due infelici mescere insieme Ie lagrime, non saziarsi dallo stare
negli amplessi, dal ripetersi il loro mutuo amore, i loro lunghi
tormenti nel tempo che erano state divise.
- Sai che e qui anche tuo padre 1 - disse Ermelinda, t08to
che si fu quetata tanto da poter profferire Ie parole.
- Perche non viene 1 - rispose la fanciulla, serenandosil in
volta di nuova gioja.
1 .AI&, flglia miG, tillfra k brcu:citJ di lei. Ob, my daughter r exclaimed Ermelinda
at that moment, in a voice nearly stifled with grief. She had been kept
till now in the next room, by the advice of the physician, to prevent the sick
and exceedingly feeble young lady from being too violently affected by the first
ebullitions of joy. From that room ahe had heard every word her daughter
uttered; and incapable of restraining longer the vehemency of \er maternal
love, she flew to embrace her.
I Sulf C11'Mro. On the shoulder.
I Ora .tatti ripoaata.. Now, be quiet.
• CM non Ii ri 8lacchera mai pill do. canto. She will never, never leave you.
• Ed accenna1'a agomentita eke CUSas8e. A larmed, she urged her to delia'
from doIng 8Q.

CRESTOMAZIA ITALI.A.NA. 220
tante anime mie sorelle, simili a quella di Carlo Bini, che onorerebbero
d' opere generose e di nobili scritti l' Italia, e si consumano,
mentr' io scrivo, ignote a me, ignote a tutti, nel tormento d' un'
impotenza decretata dai tempi, dall' egoismo ognor piu invadente,
e daU' inerzia vostra, 0 Italiani. Provvedete °a quest' anime, 0
Giovani : e Bini che prega per esse. Voi avete dato onore d' esc·
quie solenni e di tomba alIa sua spoglia mortale: sia con voi i1
8UO spirito, e fate del vostro cuore un santuario della sua vita.
Operate 8 come se aveste raccolto in voi l' aHto estremo del pensiero
d' amore che 10 animava. Educatelo devotamente attivi e
diffondetelo· sulla terra che Bini piangeva caduta. Amate la Pa.
tria come ei l' amava: ribeneditela 4 d' entusiasmo, di fede, di
Poesia: preparate ai vostri ingegni pri vilegiati quel popolo di
credenti che Bini invocava. Oggi, comunque facciate d' abbel.
lirle e onorarle, l' Angiol0 dello Sconforto siede sulle tombe de'
vostri cari, e la voce che noi movia!Do per essi, e dovrebbe innal.
zare in religiosa lietezza l' inno della nuova vita, Sllona lamento
inconsolabile e amaro.
1 Ne gemo per lui. I do not lament his death, as far as he is concerned.
Why should I 'I
2 Speechiarsi e jida.Tsi in lui. Look to him as an example, and imitate him
with confidence. .
3 Operate, till 10 anima"a. Act, while in this world, as if the last inspiration
of that sacred patriotoism which animated him, were dwelling in your heart.
4 Riheneditela, till inconsolabile ed amaro. Do make it glorious again by your
confidence, your enthusiasm, your fervid genius. Form for your great men
that population of confident patriots whom Bini implored from his contemporaries.
Whatever you may do to embellisb and honour the memory of your
most endeared ones, it is, alas! too true that a sorrowful angel is sitting upon
their graves, and that our words in honour .;f them are expressing, not a joyful,
religious htmn to the new life sought for, but a mournful lamentation of men
who cannot be comforted.
[II nostro Scrittore Bini fv, anch' BSSO imprigionato per qZtalche
tempo, siceo1ne 8ospetto di avere criminosc corrispondenze coi cort
detti, Liberali, d' Italia. Ben pochi degli uomini egregi di. quella
cont.rada hanno potuto evitare una simile traversia. I sinceri ed
arditi patriotti avrebbono quasi ragione di fare cola quella rimos.
tranza e protestazione eke anlicamente fecero i migliori cittadini dO,
.Atene, contro la facilita soverchia eon cui si applieava anche agf
Indegni -la legge politica dell' oslraeismo.
... I

,
•
CRESTPMAZIA. ITALIAN A.
di loro aspettasse di veder gli alt.ri andarsene, e .Ii rimanere in
picciola brigata ad! usufruttare l' accatto della citta, 0 fosse quella
natural ripugnanza alIa clausura, 0 quella diftidenza dei povcri
per tutto cia che vien loro proposto da chi possiede Ie ricehezze e
il potere (diffidenza sempre proporzionata all' ignoranza comune
di chi la sente e dl chi la inspira, al numero dei poveri e alla
strettura S degli ordini), 0 il sapere di fatto quale fosse in realta il
beneficio oiferto, 0 fosse tutto questa insieme, 0 8 che che altro,
fatto 8ta che la piu paite, non tenendo canto dell' invito, continuavano
a strascinarsi tapinando per la cittA. Visto cia, fu stimato ben
passare dall' invito alIa forza. Si marJdarono in ronda birri,
che cacciassero gli accattoni al lazzeretto, e vi menassero legati i
renitenti; per ognuno dei quali fo assegnato a coloro il premio di
soldi dieci: tanto t\ vero ehe, anche nelle piu grandi strettezze, i
denari del publico si trovano sempre, per4 impiegarli a sproposito.
E quantunque, come era 8tata congettura, anzi intento espresso
della provisione, un certo Durnero di accattoni sfrattasse dalla
citta, per andare a vivere 0 a morire altrove, in liberta almeno;
pure 8 10. caccia fu tale, ehe in breve, il nurnero dei ricoverati, tra
ospiti e prigioni, arrivo presso ai dieci mila.
Le donne e i fanciulli, si vuol supporre che saranno stati alIo.
giati in quartieri separati, sebbene Ie memorie del tempo non ne
facciano parola. Regole poi e provedimenti pel buon ordine, non
ne sara certamente mancato; ma ognuno si figuri qual ordine
potesse essere stabilito e mantenuto, di quei tempi massime, e per
queUe circostanze, in un cosl vasto e vario assembramento, love
coi volontarii si trovavano i forzati, con quelli per cui la mendicita
era unll necessita, un dolore, una vergogna, coloro di cui ella era l'
arte e it costume, con molti cresciuti nella onests attivita dei
campi e delle officine, molti altri educati nel trivio, nelle taverne,
nel corteggio" sgheranesco, all' ozio, aHa truifa, al dileggio, alIa
violenza.
Come poi stessero tutti insieme d' alloggio e di vitto, si potrebbo
tristamente congetturarlo, quando non avessimo notizie positive;
rna Ie abbiamo. Dormi vano sti vati, ammonticati a venti, a trenta
per ognuDa di queUe cellette, 0 aceovacciati sotto i portici, sur'
un impatto di paglia putrida e fetente,o suI nudo pavimento: che,
8' era bene ordinato dQver la paglia esser fresco. C iufficiente, e

172 CB.BSTODIAZIA. ITALIAKA.
Si pensi ora quaU dovessero esser Ie angustie dei decuriooi,
addosso· a cui era rimasto il peso di provedere alle publi.che neces.
sita, di riparare a cia che y' era di ripanbile in un tale disastro.
Bisogn8va ogni dl 8urrogare, ogni di aumentare serventi publici
di melte specie: monatti, cos}, con denominazione gia antica qui
ed' oscura origine, si disegna vano gli addetti ai pHi penosi e pee
ricolosi senigi della pestilenza, togliere da:lle case, dalle vie, dal
lazzeretto i cadaveri, carreggiarli alIe fosse e sotterrarli, portare
o guidare allazzaretto gli in fermi , governarli quivi, ardere, purgare
Ie robe infette e sospette: apparitori, il cui uficio speciale
era di precedere i carri, avvertendo col Buono d' un campanello i
passeggieri, che si ritraessero: commissarii, che regolavano gli
uni e gli altri, sotto gli ordini immediati del tribunale della San ita..
BiSognava tener fornito illazzeretto di medici, di chirurghi, di medecinali,
di vitto, dei tanti attrezzi di una infermeria; bisognava
trovare e approntar nuovo alloggio ai nuovi bisogni. Si fecero a
cia costruire in fretta capanne dl legno e di .paglia nella spazio
interno dellazzeretto; un nuovo ne fu costruito, pur di capanne,
con una chi usura di tavole, capace di quattro mila persone. R
non bastando, due altri ne furono decretati; vi· si pose anche
mano; rna, per mancanza di mezzi di ogni genere, rimasero in ..
compiuti. I mezzi, Ie persona, il coraggio, venivano' meno, a
mlBura che il bisogno cresceva. .
E non solo l' esecuzione restava sempre addietro dei progetti e
degli ordini; non solo, a molte necessit8, pur troppo riconosciute,
si provedeva scarsamente, anche in parole; sil venne a questo d'
impotenza e di disperazione, che a molte, e delle piu pietose,
come delle pin urgenti, non si dava provedimento di ·sorta. Mori ..
vano, per esempio, d' abbandono una gran quantitA di bambini, a
cui erano morte Ie madri dl pestilenza: la Sanita propose che 8'
istituisse un ricovero, per questi e per Ie. partorienti necessitose,
che qualche cosa s1 facesse per 10ro; e non pote Dulla 'ottenere.
COS! pure, trovandosi colma dl cadaveri un' ampia, rna unica
fossa, ch' era stata scavata presso ,aI lazzeretto; e rimanendo,
quivi, per ogni dove, insepolti i nuovi cadaver! che ogni gioroata
dava in maggior copia, i magistrati, dopo avere invano cercato
braccia al tristo lavoro, s' erano ridotti a dire di non saper pia a
ohe mezzo appigliarsi. .N e' si vede che uscita la COS" potesse

ISO
CllESTOIUZIA. ITALIA.NA.
in questa paese. Pero, se incontro qualche noma un po' domesti ..
co. 1 e umano, di potergli, [parlare] 10 diro a lui. "
La donna 10 prego che cosl facesse, e gli dlsse il nome della
via, ond' egli potesse indicarla.
I eM l'a eli eo«tJ. Which raD1l1ong the brink oftbis atreeL
s Fat:mdo t&epII di prtnd4r 1iRgr.u&. tla colui, till alUJ fXIltG. With the inteDdOD
of maldag lOme inquiries of him. The man atared at and eyed the atran­
.er, who was advancing towards him with a auspIcious kind of loot, eyeD
at a distance; and still more when he perceived that, instead or going about
hIs own business, he was makIng up to him.
a MiBe cori il pugnD, till tut4. Put the wholo of his right fist into the empty
crOWD oCthe bat. .
4 Di pigliare una bega. To pick a quarrel. (A common phrase of the people
of Lombardy.)
& Di eM l'unto fos8e 8etJfApato. What a atab be had escaped .
• La com.incia male. It is a bad beginning, thought he.
T Piand,(J. It meaDS in this cose, evi1star.
8 Per entrare, till Q.pparecchiati. Every thing seconds me readily enough In
entering; but afterwards, when I am in, I find dilagreeabilitiea all prepared for
mo.
• DiD l'e ne f"encla merito. God reward you for it.
10 Spenzolarlo. To lower it (or the bread.
II E 1'IOn ho pratica. And bave no acquaintance with anyone in this COWl-
"y.
12 Domesti,co. Kind, civil.
A OGNI passo, sentiva cresoere e avvicinarsi un romore che gia
aveva cominciato ad intendere mentre era quivi fermo a discor.
rere: un l romor di ruote e di cavalli, con uno squillar di campanelli,
e tratto tratto uno scoppiar di fruste e un lavar di grida.
Guardava innanzi, ma Don vedeva nulla.. Pervenuto a110 sbocco
di q uella torta via, e affacciatosi alIa piazza di S. Marco, la cosa
'che prima gli oolpl 10 sguardo, Curono due travi alzate con UDa
corda e con certe carrueole: 1 e non tardo a riconoscere (ch' ella
era cosa famigliare in quel tempo) I' abominevole macchina dell
tonnento. Era posto in quelluogo, e Don in quello 8Oltanto, ma
in tutte Ie piazze e nelle vie piu spaziose, affincba i ·deputati d'
ogni quartiere, muniti a questo d' ogni facoltA piu arbitraria, potessero
farvi ap.plicar(' immediatamente chiunque pare sse 1010 meritevole
di pena, 0 sequestrati. che uscissero di casa, 0 ministri
renitenti agli ordini, 0 chi che fosse altri: era uno di quai rimedi

The End.
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