Tazzinetta benefica - Liceo Scientifico e Classico "Marie Curie"

DISCORSO DEL PRESIDENTE
misera fetta di torta di 250 milioni
di euro) di altri 45.000 soggetti
nuovi che non hanno nulla
a che vedere con il Volontariato
- onlus o con le fondazioni o con
gli istituti di ricerca scientifi ca.
Quello che più mi ha amareggiato
di questa vicenda è l’aver
notato l’indifferenza dei quei
politici in campagna elettorale
si riempivano la bocca di apprezzamento
nei confronti delle
associazioni di volontariato ma
non hanno accennato a questo
scippo.
Mi auguro che il nuovo Governo
ripristini questa legge della
quale è madre ed incominci a
versare i contributi che ci spettano
e mai versatoci, altrimenti la
mia lotta, sarà ancora più dura.
Vorrei fosse chiaro che in queste
mie parole non c’è accanimento
verso un soggetto politico o l’altro,
bensì rabbia, forte rabbia,
di chi crede in certi valori da
sempre -perché così è stato
educato-, di chi si è impegnato
con lealtà e buona fede per
decenni in quanto ha creduto e
crede in questo “Credo”, ed ora
si sente violentato perchè vede
aggredire questi ideali proprio
da chi li dovrebbe difendere e
che quotidianamente con perfi da
spudoratezza esalta i valori del
volontariato e della solidarietà.
Scusate questo sfogo del quale
me ne assumo personalmente le
responsabilità!
Ora, però, ritorniamo al nostro
concorso, ed a questa iniziativa
che ritengo sia il miglior modo
per “diffondere la cultura della
Solidarietà ch’è espressione dei
più alti valori cui una Società civile
si ispira per il pieno rispetto
della Dignità umana”.
Poiché, come ripeto da sempre,
io credo nei giovani, nella loro
intelligenza, nella loro voglia
di impegnarsi per dimostrare
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che non sono meno capaci dei
loro padri, sapete, mi ha fatto
molto male leggere che i nostri
studenti, nella graduatoria
mondiale, sarebbero al 33°
posto, e più specifi camente al
32° posto nella lettura, al 36°
posto nella cultura scientifi ca ed
al 38° posto in matematica, e
che per questo vengono defi niti i
più asini.
Un’altra cosa che mi addolora
veramente, è il dover constatare
che a causa della perdita di
valori alcuni giovani, per fortuna
pochi ma sempre tanti per me,
per provare sensazioni forti o
per cercare ciò che hanno già
ma nessuno glielo ha fatto capire,
si rifuggono nello “sballo”
celebrato in alcune particolari
discoteche nei raduni come il
“rive party” per vivere un paio
di giorni di follia, di presunta,
fantomatica, sedicente aggregazione
nelle rovine di una fabbrica
dismessa e abbandonata od