Verbale della seduta del 15 gennaio 2013 - Comune di Agrigento

Comune di Agrigento 

Seduta del Consiglio Comunale del 15 Gennaio 2013 

Ordine del Giorno 

1. Designazione scrutatori; 

2. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti; 

3. Mozione - richiesta annullamento determina Sindacale n. 207 del 31/10/2012 per 

"determinazione rette per la fruizione degli Asili Nido comunali anno 

scolastico/educativo 2012/2013" a firma del Consigliere Di Rosa; 

4. Mozione - Intitolazione di una strada e/o piazza nella Città di Agrigento, a firma 

del Consigliere Gibilaro; 

5. Mozione - interventi volti alla fruizione della villa comunale " Villa del Sole" 

a firma del Consigliere Puleri; 

6. Mozione - interventi in favore dei soggetti affetti da dislessia e da altre difficoltà 

specifiche di apprendimento, a firma dei Consiglieri Puleri e Galvano; 

7. Atto di indirizzo - Chiesa di Santo Spirito, a firma del Consigliere Di Rosa; 

8. Atto di indirizzo - applicazione art. 9 comma 8 del regolamento per il 

funzionamento del Consiglio comunale, a firma dei Consiglieri Vassallo e 

Vaccarello; 

9. Atto di indirizzo - sistemazione buche rotatoria "Fontanelle" incrocio viale 

Sicilia via Giuseppe Mazzini, a firma dei Consiglieri Vassallo e Vaccarello; 

10. Atto di indirizzo: Richiesta verifica di conformità al P.R.G. per i fabbricati e le 

aree censiti in ex zona " A " Gui -Mancini, a firma del Consigliere Gibilaro; 

11. Mozione - Rivalutazione del Centro Storico, ovvero: Mestieri di ieri e lavori di 

domani, a firma del Consigliere Puleri.

Il Vice Presidente del Consiglio SPINNATO Gianluca 

Chiamiamo l’appello. Prego. 

Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l. 

Il Segretario Generale, Dottor Sebastiano Piraino, procede all’appello nominale 

dei Consiglieri. 


20 presenti, 10 assenti, la seduta è valida. Nomino scrutatori della seduta Vaccarello, 

Mirotta e Vullo. Mi hanno chiesto la parola per comunicazioni. In questo caso direi 

di fare una eccezione perché quando riguarda un gruppo in cui i consiglieri 

abbandonano un gruppo è giusto secondo me dare la precedenza. Quindi do la parola 

al Consigliere Messina. 

Il Consigliere MESSINA Francesco 

Colleghi Consiglieri, Presidente, Segretario, buonasera. Volevo annunciare questa 

sera la fuoriuscita da parte del sottoscritto e del Consigliere Vaccarello dal gruppo 

Patto per il Territorio e l’ingresso nel nuovo gruppo indipendente denominato 

Rinnovamento della Politica. Grazie e buonasera. 


Grazie Consigliere Messina. Ne prendiamo atto e per evitare di aprire un dibattito 

comunque sul punto, comunico che i consiglieri rimanenti del Patto, quindi il 

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COMUNE di AGRIGENTO 

piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 

sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: ufficio.presidenza@comune.agrigento.it


Consigliere Spinnato, il sottoscritto, e la Consigliera Puleri nominano capogruppo il 

Consigliere Cinzia Puleri. 

Il Consigliere MESSINA Francesco 

È nominato capogruppo il Consigliere Vaccarello. 


Il Consigliere Vaccarello è nel nuovo gruppo, mentre per il Patto per il Territorio è il 

Consigliere Puleri. Mi ha chiesto la parola per mozione d’ordine il Consigliere 

Mirotta. 

Il Consigliere MIROTTA Alfonso 

Presidente, colleghi Consiglieri, Assessori. È con estrema soddisfazione che 

comunico a questa Assemblea che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale N. 7 il 

decreto di finanziamento dei lavori per la messa in sicurezza della Scuola Esseneto. 

Grazie al lavoro di squadra del Popolo della Libertà, all’azione dei consiglieri 

comunali, a supporto del Consigliere Civiltà e alle pressioni effettuate 

dall’Onorevole Giuseppe Marinello, il Governo nazionale ha finalmente concesso 

questo piccolo ma importante finanziamento per una nostra scuola. Siamo riusciti a 

recuperare in questi anni diversi finanziamenti per la città, lavorando in silenzio, 

evitando proclami e subendo anche diverse critiche. Il Popolo della Libertà di 

Agrigento ha lavorato con pazienza e costanza e i risultati sono sotto gli occhi di 

tutti: il recupero del teatro del Parco dell’Addolorata, gli impianti di 

videosorveglianza per la sicurezza dei cittadini, la sistemazione e l’asfaltatura della 

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strada che conduce all’Ospedale San Giovanni di Dio e ora la messa in sicurezza 

della Scuola Esseneto sono tutti finanziamenti giunti alla città grazie 

all’interessamento dei consiglieri comunali e dei parlamentari agrigentini del PdL, 

piccoli ma importanti segnali concreti, arrivati nonostante l’incapacità e la stasi 

dell’Amministrazione Zambuto, che sebbene al governo da oltre cinque anni, non ha 

avuto alcuna capacità di programmare, progettare interventi e richiedere 

finanziamenti per la nostra città. È fin troppo ovvio far notare che se avessimo avuto 

una Amministrazione competente e concreta, capace di portare a Roma progetti 

finanziabili e fatti bene, avremmo potuto offrire ben altri e migliori risultati. Ma gli 

agrigentini hanno scelto e confermato Zambuto e quindi anziché progetti abbiamo 

dovuto accontentarci delle sue parole e delle sue continue prese in giro. Noi ci siamo 

e lavoriamo per la città, per gli agrigentini, nonostante l’assoluta inesistenza politica 

e amministrativa dell’Amministrazione Zambuto e quanto possibile ci sostituiamo ad 

essa come in questo caso. Eviti il Sindaco di continuare sull’inconcludente strada che 

persegue da anni. La città è scioccata per avere compreso che in campagna elettorale 

è stata ancora una volta presa in giro da un Sindaco dimostratosi bravissimo a 

promettere e ad illudere, ad offendere e attaccare gli avversari politici, ancora più 

bravo a nascondere e a scaricare agli altri le proprie esclusive responsabilità. 

Dimostri, anziché tentare di scaricare su Alfano e sul resto del mondo le sue 

responsabilità, di avere recuperato un minimo di lucidità e si impegni a testa bassa 

per risolvere i problemi, ormai gravissimi di Agrigento. Pur essendo all’opposizione 

noi faremo tutto ciò che è necessario per fare ottenere risultati concreti alla nostra 

città, ma il Sindaco ci deve fornire i progetti, deve definire le carte per poterci 

consentire una seria azione politica a Roma e a Palermo. Infine sempre al Sindaco 

chiediamo di dimostrare un minimo di dignità anche al suo partito, l’UDC di Casini 

che oggi amministra la nostra città e che pur avendo beneficiato dei voti degli 

agrigentini, mai nulla, nulla ha prodotto per Agrigento. Grazie. 

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Grazie Consigliere, anche se è stata una eccezione perché alla fine non era proprio 

una mozione d’ordine. Tra parentesi ora è chiaro che entrano nella discussione. 

Diamo semplicemente di ribattere un secondo. Il Consigliere Saeva ha la parola. 

Il Consigliere SAEVA Ennio 

Grazie Presidente. Non intervengo in replica di quanto affermato dal Consigliere 

Mirotta, anzi come gruppo consiliare dell’UDC siamo contenti che ogni tanto 

qualche parlamentale di questa provincia si ricordi anche che esiste la città di 

Agrigento e che non occupi la propria poltrona soltanto per benefici personali o di 

propri parenti o congiunti. E in questo ringraziamo quindi l’Onorevole Marinello, 

che effettivamente anche per quanto riguarda poco tempo fa fece arrivare dei soldi 

per asfaltare la via che collega l’ospedale di Agrigento. Ci auguriamo che anche altri 

deputati che rivestono questa carica da anni si ricordino di essere agrigentini e 

facciano qualcosa per il loro territorio. Io concludo, volendo soltanto comunicare alla 

città che è notizia di oggi e ancora una volta approfitto per ringraziare il Presidente 

della Regione Rosario Crocetta e l’Assessore Mariella Lo Bello, sono dichiarazioni 

di qualche ora fa, perché sono stati recuperati 30 milioni di euro per il recupero della 

Cattedrale. A gennaio sono terminati gli studi idrogeologici che duravano da un paio 

di anni, a dimostrazione che l’Amministrazione non è stata ferma a guardare ma tanti 

progetti sono stati presentati e mi auguro, non per me stesso o per la fazione politica 

a cui appartengo, ma mi auguro che per la città di Agrigento, per tutti noi, questi 

progetti che sono stati presentati, compreso il rifacimento delle strade per 6 milioni di 

euro che è stato finanziato, a breve veda la luce. Grazie Presidente. Il gruppo 

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consiliare dell’UDC è attento, farà come ha sempre fatto e come il Sindaco ha fatto 

recentemente, ha portato questo risultato che speriamo diventi realtà a breve, di 30 

milioni di euro, quindi non è vero che non si fa nulla, e noi naturalmente faremo 

pressione su quelli che saranno i nostri deputati affinché si ricordino di questa 

provincia spesso abbandonata. 


Grazie Consigliere Saeva. Prendiamo atto di queste due buone notizie che ci avete 

dato. Passiamo al punto 3 all’ordine del giorno: Mozione - richiesta annullamento 

determina Sindacale n. 207 del 31/10/2012 per "determinazione rette per la fruizione 

degli Asili Nido comunali, anno scolastico/educativo 2012/2013" a firma del 

Consigliere Di Rosa che può iniziare a intervenire. 

Punto N. 3 all’O.d.G.: “ Mozione - richiesta annullamento determina Sindacale 

n. 207 del 31/10/2012 per "determinazione rette per la fruizione degli Asili 

Nido comunali, anno scolastico/educativo 2012/2013" a firma del Consigliere 

Di Rosa”. 

Il Consigliere DI ROSA Giuseppe 

Presidente grazie. Signori della Giunta, colleghi Consiglieri. Io intanto sono 

felicissimo che a ridosso giusto giusto delle elezioni arrivano milioni ad Agrigento a 

mai finire. Benissimo, vuol dire che i deputati che andranno a essere votati da questa 

provincia iniziano a dare i loro frutti, perché oltre tutto prenderanno i nostri voti e li 

porteranno a Roma. Ritengo che sia un atto dovuto di conseguenza. Io ho presentato 

in data 26 novembre una mozione con atto di indirizzo per l’Amministrazione sugli 

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Asili Nido. Abbiamo avuto tantissime lamentele. Tanti nostri concittadini si sono 

ritrovati aumentate le rette mensili dei Nido almeno del 40 per cento. Ho 

immediatamente presentato questa mozione d’ordine, la leggo in due minuti e poi 

leggo l’impegno che chiedo all’Amministrazione. Vi notifico sin da ora che visto 

l’atto che avevo preparato, eventualmente il Sindaco è già disposto a discuterla, a 

quanto pare c’è l’Assessore che dovrebbe già saperlo. “Premesso che con determina 

sindacale N. 207 del 31/10/2012 sono state rideterminate le rette per il servizio degli 

Asili Nido per l’anno scolastico educativo 2012/2013 con un aumento medio del 50 

per cento (poi ho controllato ed era del 40 non del 50); premesso che il Comune ha in 

funzione di Asili Nido Esseneto e Villaggio Mosè, che servono l’intero territorio 

comunale, ospitando ciascuno fino a un massimo di 50 bambini di età compresa tra i 

3 mesi e i 36 mesi; premesso che le rette di frequenza corrisposte dalle famiglie 

concorrono a costituire le entrate per la gestione degli Asili Comunali Nido 

Comunali, oltre alle eventuali entrate specificatamente destinate a fronte delle spese 

di gestione degli stessi per il raggiungimento di almeno il 36 per cento del costo dei 

servizi a domanda individuale; considerato che questo Comune si trova nella 

condizione di ente strutturalmente deficitario ai sensi dell’articolo 242 TUEL, 

approvato con decreto legislativo 18/08/2000 N. 267, giusta delibera di GM numero 

72 del 18/06/2010 e che pertanto ha l’obbligo di copertura minima del costo dei 

servizi a domanda individuale; considerato che la pianta organica di detti Asili Nido 

sembrerebbe specie in alcune mansioni superiore alla reale necessità anche in 

considerazione del numero degli utenti fruitori (mi sono informato, noi sui 100 

bambini previsti abbiamo fruitori non oltre i 60 bambini, di conseguenza va ridotta la 

pianta organica); considerato che sarebbe il momento di poter non gravare sempre 

sulle spese delle famiglie e cioè degli utenti, ma che talvolta si può e si dovrebbe 

ricorrere anche al trasferimento di impiegati in altri servizi ove sarebbe meglio 

indirizzare altre attenzioni, così facendo riducendo anche i costi che gravano sulle 

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tasche dei nostri cittadini; per quanto sopra premesso e considerato, impegna 

l’Amministrazione attiva a volere annullare a far data dall’1/01/2013 (capite che io 

l’avevo presentato il 26 novembre) la determina sindacale N. 207 del 31/10/2012 e i 

suoi effetti e di conseguenza riportare le tariffe degli Asili Nido comunali alle tariffe 

precedenti sicuramente più convenienti per i cittadini utenti, che anche in 

considerazione del momento non proprio fiorente dell’economia agrigentina si 

ritrovano a dover gravare sui propri bilanci familiari anche per servizi necessari”. 

Ritengo che la lettura sia stata chiara. Per così un attimo tornare sul punto della 

riduzione del personale ritengo che ne avevo già parlato anche con il Segretario 

Generale, al quale avevo chiesto su questa situazione delle piante organiche e mi ha 

detto che già ci si stava lavorando e che comunque, visto che la pianta organica 

odierna dei nostri Asili se non erro dovrebbe essere anche superiore, pur avendo 

anche 100 bambini, ritrovandoci 60 bambini, con immediatezza si deve ridurre il 

personale, perché altrimenti non rientreremmo nel fatidico 36%, che comunque 

difficilmente, adesso c’è il dottore Mantione qua, ritengo che potrebbe anche lui 

spiegare questa situazione. Ritengo che è un atto quantomeno dovuto andare a votare 

questa mozione e indurre l’Amministrazione con immediatezza ad annullare 

l’aumento che c’è stato e riportare quantomeno le tariffe a quelle che erano nel 2011. 

Grazie. 


Grazie Consigliere Di Rosa. Se dovete porre domande? Poi facciamo intervenire il 

dottore Mantione. Allora, Consigliere Patti. 

Il Consigliere PATTI Alessandro 

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Grazie Presidente, colleghi Consiglieri, signori Assessori. Io, pur apprezzando lo 

spirito e l’obiettivo della mozione del collega, ho qualche dubbio che vorrei mi 

diradasse il dottore Mantione, perché intanto questa determina sindacale di cui si 

parla e di cui stiamo chiedendo l’annullamento, io non sento parlare di aumento di 

tariffa, io dico che qua viene confermata anche per l’anno 2012 – 2013, vengono 

confermate le tariffe relative alla compartecipazione, quindi si parla di conferma e 

non di aumento. Secondo, e quindi ovviamente lo chiedo al dottore Mantione se 

questo risponde a verità oppure se invece in sostanza c’è un aumento, qua c’è scritto 

che si propone e poi il Sindaco determina di confermare, sto leggendo non è che me 

lo sto inventando, si propone di confermare per l’anno educativo 2012/2013 le tariffe 

relative alla compartecipazione, eccetera, eccetera. Dopo di che dice il collega Di 

Rosa potremmo vedere di rientrare nella soglia del 36 per cento, andando 

sostanzialmente a rimuovere delle unità lavorative. Però che facciamo, ce lo spieghi 

il dottore Mantione, il gioco delle scatole cinesi? Non è che questi li stiamo 

licenziando, sono sempre dei dipendenti comunali o no? Dice che poi magari nel 

servizio individuale a domanda individuale, togliendo due dipendenti andiamo al 36 

per cento, anzi addirittura anche al 38, tanto li dobbiamo pagare lo stesso, vorrei che 

ci chiarisse il dottore Mantione come stanno le cose. Grazie. 


Grazie Consigliere Patti. C’è qualcun altro che deve porre domande? No. Il dottore 

Mantione può intervenire. 

Il Dirigente Dottor MANTIONE Giovanni 

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Buonasera a tutti. Presidente, signori Consiglieri, signori della Giunta. Il servizio 

Asili Nido come è noto è un servizio a domanda individuale, compreso tra quelli per 

i quali è necessario, per gli enti che si trovano in una situazione finanziaria 

strutturalmente deficitaria, assicurare una copertura dei relativi costi in misura 

almeno pari al 36 per cento con le entrate derivanti dal servizio stesso da contributi 

finalizzati. Il servizio Asili Nido è tra i servizi a domanda individuale quello di un 

elevato contenuto sociale, per cui per esempio della determinazione dei costi che 

vengono computati per stabilire la percentuale di copertura, già per legge viene 

previsto un abbattimento dei costi stessi al 50 per cento. Poi su questo importo così 

rideterminato è da calcolare la percentuale di copertura. Negli ultimi anni il servizio 

degli Asili Nido ad Agrigento ha visto delle percentuali di copertura molto basse, 

tanto che se vogliamo esaminare il trend delle entrate del servizio negli ultimi anni, 

abbiamo dei dati abbastanza significativi perché nel 2007 non si riusciva neanche a 

riscuotere, si riscuotevano meno di mille euro per l’intera annualità; nel 2008 si sono 

riscossi circa 4.500,00 euro da tutti gli utenti; addirittura negli anni 2009 – 2010 il 

servizio è stato svolto senza alcun versamento da parte degli utenti, quindi con una 

entrata assolutamente pari a zero. Solo a partire dal 2011 si sono registrate delle 

riscossioni in aumento pari a circa 9.000,00 nel 2011 e nel 2012 si è arrivati alla 

cifra di 35.000,00 euro complessivamente riscossa. Nella determinazione delle 

tariffe con provvedimento sindacale per l’esercizio 2012, il provvedimento 

effettivamente nel dispositivo indica la parola confermare, però poi richiama una 

tabella con gli importi differenziati per fasce di utenze che prevedono delle tariffe 

incrementate rispetto alle ultime deliberate, per cui effettivamente la parola 

confermare la partecipazione in relazione alla tabella allegata è stato forse espresso in 

maniera non felice, però la sostanza del provvedimento è un incremento delle tariffe. 

Le iscrizioni negli Asili, il numero di utenti ammessi nei due Asili nella sezione di 

Esseneto e di Villaggio Mosè fino al mese di ottobre prevedevano una consistenza di 

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circa 95 unità, distribuite quasi in maniera uguale tra le due sezioni, 46 all’Esseneto e 

47 al Villaggio Mosè. In effetti dopo l’adozione del provvedimento sindacale di 

incremento delle tariffe c’è stato un movimento di protesta da parte degli utenti che 

ha dato luogo anche a delle rinunce al servizio stesso. Per esaminare tutti i 

provvedimenti che si potevano adottare per trovare delle soluzioni alla problematica, 

sono state fatte delle analisi sul costo del servizio, fermo restando che questo servizio 

va inquadrato in un contesto generale, nel quale potrebbe essere utile anche 

conoscere quali sono le condizioni di pagamento di rette previste sul territorio 

nazionale e regionale. Vi posso fare riferimento a delle indagini su questo tipo di 

servizio che parlano… tra le città italiane nelle quali sono presenti gli Asili Nido 

abbiamo un costo del servizio al nord che va dai 547,00 euro di Lecco ai 525,00 di 

Belluno, ai 486,00 euro mensili di Sondrio e via discorrendo, mentre le città meno 

care sono quelle del sud, dove abbiamo le città calabresi, Catanzaro, Vibo Valentia 

rispettivamente con 70,00 euro e 120,00 euro, Cagliari 133,00 euro mensili, Roma 

146,00, Reggio Calabria 158,00. Poi abbiamo anche dei dati abbastanza recenti di 

un’indagine di cittadinanza attiva sul costo degli Asili Nido dei Comuni capoluogo 

della Sicilia. Qui viene rappresentata una situazione nella quale bisogna distinguere il 

servizio degli Asili Nido a tempo pieno svolto nelle città di Palermo, Messina, 

Catania, Siracusa, dove vi sono dei costi molto più elevati rispetto a quelli anche 

delle tariffe oggetto del provvedimento sindacale, perché a Siracusa si paga una retta 

di 350,00 euro mensile, a Palermo di 248,00, a Messina di 258,00, a Catania di 

270,00. È da dire però che in queste città il servizio è a tempo pieno e prevede anche 

la somministrazione del pasto. Le città siciliane dove invece il servizio si articola in 

un orario più ridotto, quindi non oltre alle 14:00, sono Trapani, Ragusa, Agrigento, 

Enna e Caltanissetta e tra queste Agrigento, anche con le tariffe 2011, è la città con la 

tariffa meno cara della Sicilia, perché viene fatto riferimento a una fascia media con 

ISEE superiore a 15.000,00 euro e con una tariffa di riferimento di 90,00 euro a 

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fronte dei 152,00 di Trapani e i 162,00 di Ragusa. L’Amministrazione ha chiesto 

agli uffici di studiare tutte le soluzioni possibili per trovare comunque delle soluzioni 

al disagio che si è diffuso tra l’utenza e si è pensato di agire su due direzioni, intanto 

su una organizzazione della dotazione di personale che assicuri comunque il rispetto 

del rapporto insegnante – utente che la legge prevede in misura non inferiore a un 

insegnante per ogni sei utenti, per cui a fronte di un’attuale situazione che prevede la 

presenza di 23 educatori nei due asili, è possibile prevedere una presenza più ridotta 

di personale che potrebbe anche essere destinata a servizi istituzionali piuttosto che a 

servizi a domanda individuale, dove il sostenimento dei costi può essere un indice di 

difficoltà di raggiungimento del tasso minimo di copertura e quindi può creare delle 

difficoltà all’ente, che è bene precisare nell’ipotesi in cui non riesca a raggiungere 

questa percentuale di copertura minima prevista dalla legge, va incontro a una 

sanzione molto pesante che è pari all’1 per cento dei trasferimenti correnti 

dell’ultimo consuntivo. Quindi per i dati del Comune di Agrigento si può trattare di 

una sanzione vicina a una cifra approssimativamente quantificata in circa 500.000,00 

euro. Per cui si ritiene che agendo nella direzione del contenimento del costo del 

personale e cercando anche di adeguare questi aumenti tariffari in misura un po’ 

meno pesante per l’utenza, si potrebbe raggiungere l’obiettivo comunque di 

aumentare gli introiti, che come detto per ultimo sono stati di circa 35.000,00 euro. Si 

prevede con le nuove tariffe che prevedono degli aumenti ridotti rispetto a quelli 

deliberati, quindi con una adozione di un provvedimento sindacale che il Sindaco ha 

dato indirizzo di predisporre, si potrebbe comunque determinare una crescita del 

gettito fino a raggiungere la cifra di circa 57.000,00 euro annuali, riducendo il costo 

di un importo che si stima pari a 150.000,00 euro e quindi arrivare a una percentuale 

di copertura che attualmente con le tariffe del 2011 è pari a poco più del 4 per cento 

dei costi. Con le manovre che invece si stanno approntando, si conta di potere 

avvicinarsi a una percentuale di copertura del 18 per cento e poi contare di 

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raggiungere la percentuale del 36 per cento, considerando anche altri servizi a 

domanda individuale dove magari ci sono maggiori condizioni per agire, e riducendo 

i costi per esempio di alcuni servizi, parcheggi, servizi degli impianti sportivi e altri 

servizi a domanda individuale, per determinare la percentuale di copertura 

complessiva che, come detto, la legge fissa al 36 per cento. Queste sono le 

informazioni che potevo fornire, resto a disposizione per eventuali altri chiarimenti. 


Ringraziamo il dottore Mantione. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cirino. 

Il Consigliere CIRINO Andrea 

Presidente, colleghi Consiglieri. Effettivamente leggendo la determinazione firmata 

dal Sindaco Zambuto, si evince che il Sindaco conferma per l’anno 2012 – 2013 le 

tariffe così come descritte. Noi pensavamo che confermava le tariffe dell’anno 

precedente, quindi c’è stato un errore nella scrittura ritengo. Comunque, nel 

momento in cui vengono trasferiti questi impiegati in altro servizio, io ritengo che 

chiaramente il servizio non sarà come gli anni precedenti, quindi non sarà ottimale 

come gli anni precedenti. Io sono d’accordo, chiaramente ci sarebbe una penalità di 

500.000,00 euro, quindi sono d’accordo a chiedere a che il Comune di Agrigento 

non venga sanzionato. Comunque, visto che c’è l’Assessore presente, nel momento 

in cui si faranno questi trasferimenti di personale in altro comparto, in altro settore, io 

ritengo che sarebbe utile e indispensabile tenere conto anche della anzianità di chi è 

in questo settore e anche mi dicevano che ci sono degli assistenti sociali ausiliari, ma 

ci sono delle persone che hanno vinto il concorso con questa specificità di 

professionalità. Quindi ritengo che sarebbe utile, anche nel momento in cui vengono 

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spostate queste persone, di tenere conto della professionalità e quindi della anzianità 

di ognuno di essi. Grazie. 


Grazie Consigliere Cirino. Assessore Pilato, prego. 

L’Assessore PILATO Patrizia 

Sì, intanto io desidero confermare quanto espresso dal dottore Mantione in termini di 

intenzione dell’Amministrazione che dal momento in cui è stata presentata la 

mozione del Consigliere Di Rosa ha lavorato in sinergia con il dirigente dei servizi 

finanziari proprio per cercare le soluzioni più adeguate, viste le istanze dei cittadini. 

Abbiamo lavorato nei termini che esplicitava il dottore Mantione, cercando di ridurre 

percentualmente per singola fascia l’importo delle singole rette, però cercando anche 

di intervenire per affermare i criteri di efficienza, ai quali una pubblica 

Amministrazione si deve informare. E sono quei criteri che prevedono anche la 

rivisitazione del numero di risorse umane da destinare a un determinato servizio. La 

legge per questo tipo di servizi impone che il rapporto educatore – alunno sia da 1 a 

6; considerato che all’atto delle iscrizioni che avvengono nel mese di gennaio per 

l’anno scolastico che ha inizio dal settembre successivo i bambini per questo anno 

corrente risultavano circa 100, suddivisi in 50 unità circa per singola sede, in realtà 

poi oggi risultano un numero inferiore, ma in corso d’anno, perché alcuni bambini 

non frequentano e altri genitori hanno deciso di recedere dal servizio, per cui il 

rapporto che era stato fatto all’epoca è un rapporto che si rifaceva ai cento bambini. 

Oggi la previsione di ridurre la pianta organica in questo senso tiene conto dei nuovi 

numeri chiaramente o comunque dei numeri che attualmente ci sono e ne terrà 

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sempre conto. Per cui è stato previsto che all’atto con i numeri che abbiamo si debba, 

io rivisitare sicuramente la pianta organica, ed è chiaro che questa rivisitazione verrà 

fatta secondo dei criteri che verranno opportunamente concertati e che terranno conto 

di una serie di parametri che ovviamente non possono prescindere dalla 

professionalità, dall’anzianità e anche da chi nel frattempo ha dimostrato competenza 

nel servizio da svolgere. Quindi confermavo anche l’indicazione di cittadinanza 

attiva il fatto che il provvedimento è già alla firma del Sindaco. Grazie. 


Ringrazio l’Assessore Pilato. Se non ci sono altri interventi procediamo con la 

votazione del punto 3 Mozione - richiesta annullamento determina Sindacale n. 207 

del 31/10/2012 per "determinazione rette per la fruizione degli Asili Nido comunali 

anno scolastico/educativo 2012/2013" a firma del Consigliere Di Rosa. Procediamo 

con la votazione per appello nominale. 

Il Segretario Generale, Dottor Sebastiano Piraino, procede alla votazione per 

appello nominale. 


25 favorevoli, la proposta è approvata. 

Consigliere Di Rosa. 


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Presidente, un minuto solo. Prendo la parola e ringrazio i colleghi per l’atto di fiducia 

e di responsabilità verso la città. Ritengo che era un atto dovuto. Volevo dire a 

prosecuzione di quello che ha detto l’Assessore, perché siccome anche io ho avuto 

delle pressioni da parte del personale che presta servizio negli Asili Nido, che non 

saremo noi consiglieri a decidere, ci sono dei parametri, c’è il Segretario Generale al 

quale io ho già chiesto, pressione di richiesta, ci mancherebbe. Non siamo noi a 

dovere stabilire i criteri. C’è un regolamento, ci sono dei regolamenti nazionali per 

questo, non è che dobbiamo ora andare a togliere la professionalità o quant’altro, 

l’Assessore penso sia stata chiara. Grazie Presidente. 


Passiamo al punto 4 all’ordine del giorno: Mozione - Intitolazione di una strada e/o 

piazza nella Città di Agrigento, a firma del Consigliere Gibilaro. 

Consigliere Gibilaro, prego. 

Punto N. 4 all’O.d.G.: “Mozione - Intitolazione di una strada e/o piazza nella 

Città di Agrigento, a firma del Consigliere Gibilaro”. 

Il Consigliere GIBILARO Gerlando 

Grazie signor Presidente, signori della Giunta, colleghi Consiglieri. Questo atto di 

indirizzo riguardante l’intitolazione di una strada o di una piazza all’Onorevole 

Alicata nasce a seguito di un appello lanciato dal web. Io ho ritenuto opportuno e 

doveroso presentare in questa aula la mozione con richiesta di discussione e 

decisione ed approvazione finale inerente l’intitolazione di una strada o piazza nella 

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città di Agrigento all’onorevole Mario Alicata. Ad onor del vero devo comunicare 

che è stata sempre una mia intenzione, ma sono felice che oggi altri soggetti abbiano 

a cuore l’Onorevole Mario Alicata. Credo fermamente che la maturazione civica di 

un popolo non può prescindere dalla conoscenza del passato e credo anche che oggi 

la società agrigentina è matura per comprendere fatti che hanno determinato il 

saccheggio della città a partire dagli anni 50, saccheggio che ha determinato la 

violazione di tutti i vincoli di legge, panoramici, paesistici e archeologici. Il disastro 

urbanistico oggi è un fatto storico, una intera classe politica con rare eccezioni è stata 

colpevole di non avere vigilato abbastanza e di avere derogato a leggi e regolamenti. 

Alla luce della mozione presentata, ritengo doveroso ed opportuno far conoscere ai 

miei concittadini, al mondo culturale, accademico e scientifico, ove ve ne fosse, chi 

era Mario Alicata, cosa ha fatto per la città di Agrigento in occasione della 

discussione tenutasi presso la Camera dei deputati il 5 dicembre del 1966. Quel 

giorno Alicata, avendo preso contezza delle inchieste ministeriali di Paola 

Barbagallo del ‘64, della Martuscelli, nonché delle inchieste regionali Di Cara del 

‘66 e la Mignosi del ‘68, nonché della Grappelli, fu l’unico a puntare il dito contro i 

responsabili della gravissima situazione urbanistico edilizia della città di Agrigento, 

definendoli saccheggiatori e criminali, indicando al contempo nomi e cognomi 

piuttosto pesanti di alto spessore politico istituzionali, autori del cosiddetto Sacco 

edilizio. Di cui però ad Agrigento pochi sanno, pochi conoscono e forse in tanti non 

ricordano. Ritengo quindi opportuno riportare integralmente alcuni parti del discorso 

fatto in aula dall’Onorevole Mario Alicata, ragionamento riferito alla data del 5 

dicembre del 1966. In tale data era noto a tutti che la Valle dei Templi era stata 

puntualmente definita ai sensi della legge N. 1497 del 39, così come previsto dal 

decreto ministeriale del 12/06/68, di cui, caro Segretario e caro Presidente, illustro 

qua in vostra presenza. Questa è la Valle dei Templi alla data del 1957. Vi è di più, 

tale Decreto obbligava il Comune di Agrigento di tenerne copia a disposizione degli 

17 





interessati con la relativa planimetria, cosa che forse in questi archivi del Comune di 

Agrigento ancora oggi non esiste e pochi non sanno, caro Segretario, per cui alla fine 

del mio discorso questa la consegnerò nelle sue mani. Questo è stato il discorso fatto 

da Mario Alicata in Parlamento, il quale disse: “Non abuserò della pazienza degli 

onorevoli colleghi dal momento che ho molte questioni da sottoporre alla loro 

attenzione. Non li affliggerò addentrandomi in un’analisi minuta delle varie 

questioni, ma devo dire che almeno alcuni dei più alti magistrati di Agrigento si 

trovano non in modo indiretto ma in modo diretto legati alla speculazione edilizia di 

Agrigento”. Lo stesso Alicata dice: “Quali dipendenti comunali, regionali sono stati 

colpiti da sanzioni disciplinari e da quali sanzioni nella fattispecie?” A me non risulta 

che siano stati demoliti alcuni edifici abusivi particolarmente scandalosi. Detto 

questo, alla luce di quanto esposto integralmente e che per motivi di tempo purtroppo 

non posso leggere in questa aula ma che depositerò presso l’ufficio di Presidenza, 

Alicata a quale Valle dei Templi si riferiva nel 1957? A quella che era stata prevista 

dalla legge 1497 del ‘39 con decreto ministeriale del 04/07/57. Non si riferiva 

certamente alla pseudo zona A creata dal decreto Gui – Mancini del ‘68, perché 

allora quella zona non esisteva. E la veridicità di quanto sto esponendo stasera in 

questa aula emerge, caro Segretario Generale e caro Presidente e cari colleghi, da 

questa mappa del ‘57. Questa di qua era la Valle ed è la Valle tuttora vigente stabilita 

dalla legge del 1939. Poi è stata creata l’altra Valle, quella col Decreto Gui – 

Mancini, nel quale è stata estrapolata una parte di porzione della vecchia Valle dei 

Templi, la vera, ed è stata allargata. Detto questo, pongo in votazione questa 

mozione, confidando nell’alto senso di responsabilità dei miei colleghi consiglieri. 

Grazie signor Presidente. 


18 





Grazie Consigliere Gibilaro. Ancora in votazione no perché c’è un dibattito aperto. 

Consigliere Mallia, prego. 

Il Consigliere MALLIA Michele 

Signor Presidente, signori della Giunta, colleghi Consiglieri. Intanto gradirei un po’ 

di attenzione, colleghi Consiglieri. Quanto detto e rappresentato dal Consigliere 

Gibilaro è frutto di un accurato studio altamente tecnico e puntuale e nel quale 

discorso intendeva rappresentare le ragioni per le quali ha proposto quell’atto di 

indirizzo su una intitolazione di una strada, di una via o di una piazza a un 

personaggio, a molti sconosciuto, ma che in realtà si adoperò tantissimo per la nostra 

amata Agrigento. Io brevemente voglio così rappresentare chi è stato Mario Alicata, 

chi era, cosa ha fatto. Mario Alicata morì a 48 anni a seguito di un discorso tenutosi 

alla Camera dei Deputati il 5 dicembre del ‘66, in un discorso acceso sulle questioni 

agrigentine. L’ultimo suo impegno politico fu il Sacco edilizio di Agrigento. Tanti 

qui dentro sono giovani, ce ne sono un po’ meno giovani, ma i meno giovani 

ricordano benissimo cosa rappresentò il Sacco edilizio di Agrigento. Ribadisco, 

l’ultimo impegno è stato impegno politico sul Sacco edilizio di Agrigento per il 

quale pronunciò nell’agosto e nel dicembre 66 in Parlamento discorsi che mettevano 

sotto accusa l’incapacità e le collusioni delle classi dirigenti nel preservare la Valle 

dei Templi di Agrigento. Sempre nell’agosto del ‘66 questo Onorevole Alicata 

denunciò in Parlamento la devastazione della Valle dei Templi. Io voglio invitare i 

qui presenti che questi ragionamenti, questi discorsi che lui fece in Parlamento sono 

discorsi alla data del 1966, data nella quale era già prevista e puntualmente definita la 

Valle dei Templi e che è stata oltraggiata dalle costruzioni abusive. Per essere più 

preciso voglio ricordare a me stesso e ai consiglieri qui presenti, in special modo agli 

agrigentini, che la Valle dei Templi a cui si riferisce Mario Alicata è quel territorio 

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che dalla Rupe Atenea arriva alla confluenza dei due fiumi, come puntualmente 

rappresentato nella cartografia poc’anzi dal Consigliere Gibilaro. A Mario Alicata 

sono intitolati in ogni parte d’Italia strade, circoli culturali. Addirittura sono esposti 

in alcune sale dei suoi ritratti. Ma io voglio ricordare che Mario Alicata morì 

parlando di questa città di Agrigento. Questo è il minimo tributo che la città di 

Agrigento potesse conferire a questo personaggio. Mario Alicata morì a 48 anni, 

proprio il giorno nel quale aveva pronunciato alla camera un acceso e appassionato 

discorso contro l’abusivismo edilizio nella Valle dei Templi, facendo nomi e 

cognomi di eminenti personalità ritenute responsabili della devastazione della Valle 

dei Templi. Questa che io ho testé rappresentato, questa è la vera verità, perché 

vedete, consiglieri, la verità è sempre una, non ci sono due, tre, quattro, cinque verità, 

è una, e questa verità amara debbo dire è stata occultata per oltre quaranta anni e 

questa verità ha vergognosamente ribaltato la reale situazione sopra descritta, cioè 

quella dell’abusivismo e del dissesto urbanistico della città, venuta alla ribalta 

nazionale a seguito della frana del ‘66, perché dopo quella data diventò Valle dei 

Templi un territorio che nulla ha a che vedere con la Valle dei Templi che io ho 

rappresentato, però su questa base, su questo filo logico si è creata una tale 

strumentalizzazione che tutti oggi sappiamo. Oggi siamo tenuti a votare questo atto 

di indirizzo. L’invito che io rivolgo è di votare la intitolazione di una strada a questo 

personaggio perché, ribadisco, morì a 48 anni e morì il 6 dicembre del ‘66, dopo 

avere pronunciato discorsi allarmanti su questa città di Agrigento. Grazie e 

buonasera. 


Grazie Consigliere Mallia. Se non ci sono altri interventi procediamo alla votazione. 

Passiamo alla votazione del punto 4: Mozione intitolazione di una strada o piazza 

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nella città di Agrigento. Possiamo procedere. Gli scrutatori mi sembrano tutti in aula, 

Vaccarello, Mirotta e Vullo; sì, possiamo procedere. 




22 voti favorevoli, 1 astenuto, la proposta è approvata. 

Passiamo alla mozione n. 5… Prego Consigliere Gramaglia. 

Il Consigliere GRAMAGLIA Simone 

Presidente, volevo chiedere il prelievo del punto 10, visti gli impegni anche del 

dottore Mantione. 


Se non ci sono opposizioni per alzata e seduta: chi è d’accordo rimanga seduto, chi è 

contrario si alzi. Contrario il Consigliere Di Rosa. La proposta è approvata. 

Passiamo quindi al punto 10 all’ordine del giorno Atto di indirizzo: Richiesta verifica 

di conformità al P.R.G. per i fabbricati e le aree, censiti in ex zona " A " Gui - 

Mancini, a firma del Consigliere Gibilaro. 

Il Consigliere Gibilaro ha la parola. 

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Punto N. 10 all’O.d.G. : “Atto di indirizzo: Richiesta verifica di conformità al 

P.R.G. per i fabbricati e le aree censiti in ex zona " A " Gui -Mancini, a firma 

del Consigliere Gibilaro”. 


Grazie signor Presidente, grazie signori della Giunta, grazie colleghi Consiglieri. 

Questo atto di indirizzo, e colgo l’occasione anche della presenza del dirigente 

Mantione, nasce dall’esigenza di dare certezza e chiarezza in ordine ai fabbricati e 

alle aree ricadenti all’interno del perimetro della zona A, decreto Gui – Mancini, cioè 

la nuova Valle, fortemente urbanizzata, con un carico urbanistico coincidente a circa 

l’8 per cento della popolazione residente. Purtroppo questi immobili e aree non 

risultano assentiti alla conformità dello strumento urbanistico generale, cioè al PRG, 

e quindi non insistono in nessuna zona territoriale omogenea del Comune di 

Agrigento. Ai sensi della normativa vigente, decreto legislativo 504/92, per potere 

prelevare il tributo, prima ICI e oggi IMU, la legge richiede che l’immobile deve 

essere riconosciuto dallo strumento urbanistico e censito in ZTO nel PRG. Posto che 

l’area del Parco Valle con immobili e aree comprese è stata stralciata dal progettista 

del PRG ed è stata demandata alla gestione dell’ente Parco, emerge chiaramente e 

oggettivamente una contraddizione, cioè vi è da chiedersi: come può il Comune 

prelevare i tributi su immobili e aree che non sono assentiti e censiti in ZTO in zone 

territoriali omogenee nel PRG? È chiaro pur tuttavia detto tributo, alla luce delle 

considerazioni su esposte, se fosse legittimo, va da sé che a queste famiglie vanno 

resi anche servizi che il Comune eroga a tutte le altre abitazioni inserite nelle ZTO 

previste dalla legge urbanistica. Voglio soltanto ricordare che le zone territoriali 

omogenee previste nel Piano Regolatore Generale servono a calcolare la base 

imponibile per andare a determinare l’IMU. Ora se questi fabbricati non sono 

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presenti nel PRG e non sono stati censiti territoriali omogenei così per quanto 

riguarda San Leone, Montaperto, Giardina Gallotti Villaggio Mosè, Cannatello, mi 

chiedo: come si è arrivati alla determinazione dell’IMU? Quale parametro è stato 

utilizzato per calcolare l’IMU in questi fabbricati? Questa contraddizione emerge, 

tale evidente e puntuale contraddizione è stata rappresentata con le prescrizioni 

vincolanti emesse dal Consiglio Regionale dell’Urbanistica, con voto 151 del 2009 e 

con voto 190, il quale Consiglio Regionale dell’Urbanistica, per chi non lo sapesse, 

è composto ed è formato anche di diritto dal Sovrintendente della città di Agrigento, 

da avvocati, da ingegneri, dal mondo culturale e accademico, ci hanno praticamente 

detto, e io prendo la delibera del CRU, la 151, al punto 7 del voto CRU 151 del 2009 

si comunica a questo Comune: “Pertanto, a fine di dare certezza sui vincoli ricadenti 

nel territorio del Comune di Agrigento si è ritenuta indispensabile la predisposizione 

di una carta dei vincoli in atto operanti sul territorio giuridicamente definiti dalle 

norme di legge, oltre a quelli di nuova individuazione nelle tavole dei vincoli del 

piano paesistico dell’ambito 10”. Quindi si richiede la cartografia dei vincoli prodotta 

dalla Sovrintendenza di Agrigento. Il Comune di Agrigento a queste prescrizioni del 

CRU risponde con una delibera 127 del 26/08/2009. Il CRU contro deduce a questa 

delibera testualmente con il voto espresso N. 190, espresso il 19 ottobre del 2009, il 

quale dice: “Occorre precisare che la predisposizione delle tavole dei vincoli 

all’interno del PRG è sempre avvenuta in passato con le amministrazioni pubbliche 

locali in perfetta cooperazione per la definizione di indirizzi e criteri riguardanti le 

attività di tutela, pianificazione, recupero, riqualificazione e valorizzazione del 

paesaggio”. Ribadisce nella controdeduzione 2.5: “Si ribadisce la necessaria 

riperimetrazione dei limiti del Parco archeologico e paesistico delle Valle dei Templi, 

così come riportato correttamente nelle tavole dei vincoli allegati al voto CRU n. 

151 del 2009”. Ma vi è di più. Il CGA con sentenza definitiva ha stabilito che il 

Comune… ha accolto parzialmente il ricorso del Comune e ha confermato le 

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prescrizioni del CRU, prescrizioni vincolanti e obbligatorie del CRU, che tra l’altro 

vengono riportate nel decreto di approvazione del PRG pubblicato nella Gazzetta 

della Regione Siciliana il 2 novembre del 2012, dove il Decreto del Presidente della 

Regione stabilisce chiaramente che il Comune di Agrigento deve andare a 

riperimetrare i limiti del Parco archeologico e paesistico; cioè non lo dico, lo dice il 

CRU, che è la massima espressione in tema di urbanistica, cioè il Consiglio 

Regionale dell’Urbanistica, lo dice il CGA e quindi non c’è più nessuno che ce lo 

deve dire, assolutamente, per cui propongo a questa aula di votare questo atto di 

indirizzo, per cui alla luce della sentenza definitiva del CGA fatta propria dal 

Presidente della Regione con decreto del 14 giugno 2012, pubblicato nella GURS del 

2 novembre 2012, si invita l’Amministrazione a dare mandato agli uffici di 

ottemperare alla sentenza di cui trattasi, ossia riperimetrare i limiti del Parco 

archeologico e paesistico della Valle dei Templi, così come riportato nelle tavole dei 

vincoli allegati al voto CRU. Detto questo, approfitto della presenza del dirigente 

Mantione per spiegarci come ha determinato l’IMU in quell’area. Grazie. 


Se ci sono altri che si vogliono iscrivere? Consigliere Mallia. 


Presidente, signori della Giunta, colleghi Consiglieri. Io sarò brevissimo nel mio 

ragionamento. Io voglio essere aderente alla proposta dell’atto di indirizzo che ha 

presentato il collega Gibilaro. Noi qui tutti abbiamo il dovere, abbiamo l’obbligo di 

sapere se una parte della città a cui sono stati richiesti immani sacrifici, se questi 

fabbricati sono riconosciuti dallo strumento urbanistico, cioè significa se sono censiti 

24 





all’interno del Piano Regolatore Generale o se non lo sono, perché in funzione di ciò 

trova causa il ragionamento che ha pronunciato il Consigliere Gibilaro, perché in atto 

cosa è che è avvenuto? Che questa area da PRG G5, che coincide con la ex zona A, è 

stata stralciata dallo strumento urbanistico, cioè dal Piano Regolatore Generale. Ma 

come fa il Comune di Agrigento a chiedere il tributo ai proprietari di questi fabbricati 

se ad essi non riconosce la ubicazione sul proprio strumento urbanistico? Voglio 

essere ulteriormente preciso. Dico ciò al fine di evitare interpretazioni. Io sono 

dell’avviso che il tributo va corrisposto, va pagato da tutti, anche dai fabbricati che 

insistono in zona A. Ma vi è anche un altro risvolto, cioè a questi fabbricati, a queste 

persone possessori di immobili devono essere corrisposti i giusti servizi essenziali 

per il buon vivere civile, perché questi abitanti sono abitanti di questo Comune, sono 

abitanti che sono inseriti nei ruoli amministrativi di questa casa comunale, sono 

abitanti che votano, sono abitanti che hanno la giusta riconoscenza di questo Comune 

e quindi si vuole con questo atto di indirizzo fare chiarezza ed evitare qualsiasi 

dubbio o interpretazione diversa. Grazie. 


Grazie Consigliere Mallia. Volevo solo precisare e poi al momento del voto, siccome 

avete detto anche diverse cose, poi il punto lo rileggiamo nel momento del voto. Chi 

chiede di intervenire? Il Consigliere Di Rosa. 


Signor Presidente grazie, signori della Giunta, colleghi Consiglieri. Solo per chiedere 

una notizia al collega Gibilaro e al collega Mallia. Io ho qua l’atto di indirizzo, ma di 

indirizzo non ha nulla, perché io lo leggo integralmente. Oggetto: Richiesta di 

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verifica di conformità al PRG per i fabbricati e le aree censiti in ex zona A Gui – 

Mancini. Al fine di una compiuta e oggettiva valutazione, in ordine alla proposta di 

deliberazione N. 65 del 24/07/2012, avente ad oggetto: approvazione del 

Regolamento IMU specificatamente finalizzato al calcolo della base imponibile ai 

sensi dell’articolo 5 del Decreto legislativo N. 504/92 degli immobili in oggetto 

segnati, lo scrivente chiede di conoscere con cortese sollecitudine se i fabbricati e le 

aree censite all’interno del perimetro dell’ex zona A Gui – Mancini, fortemente 

urbanizzata con un carico urbanistico coincidente a circa l’8 per cento della 

popolazione residente, sono assentiti alla conformità dello strumento urbanistico 

adottato dal Comune di Agrigento e indicare su quale ZTO insistono. Ma di atto di 

indirizzo non ha nulla. Cioè che cosa dobbiamo votare? Leggendo questo, siccome 

non avete parlato di un atto di indirizzo che avete scritto, ma cosa dobbiamo votare? 


Consigliere Di Rosa, se ha concluso facciamo rispondere al Consigliere Gibilaro che 

ha fatto lui l’atto di indirizzo, spiegherà le motivazioni. 


Caro Vice Presidente, questa richiesta è stata formulata dal sottoscritto circa tre mesi 

fa e non abbiamo ricevuto alcuna risposta, addirittura si era persa nell’ufficio di 

Presidenza. Col tempo, attraverso uno studio dovizioso e accurato ci siamo accorti 

che gli immobili e le aree che ricadono nella zona A, ex decreto Gui – Mancini, non 

sono riconosciuti dallo strumento urbanistico, né tanto meno censiti in zone 

territoriali omogenee. Sicché nel mio intervento che ho fatto, non so se è possibile 

farlo, signor Segretario, signor Presidente, io ho cambiato l’oggetto facendo un atto 

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di indirizzo. Però, a onor di chiarezza, posso rileggere l’atto di indirizzo da me 

proposto. 


Il problema è che quello che è stato portato qui è quello che poi comunque andrà a 

votazione, se no magari soprassediamo, arriva con un nuovo atto di indirizzo 

modificato, che però deve andare a depositare, quindi soprassediamo per questa 

seduta. 


Chiedo al Segretario, non ho la facoltà di poterlo fare direttamente ora l’atto di 

indirizzo? Tra l’altro ce l’ho scritto, signor Segretario. 

Il Segretario Generale Dottor PIRAINO Sebastiano 

Ce l’ha scritto, però è un atto diverso. Siccome in Consiglio vanno gli atti posti 

all’ordine del giorno… 


Il problema glielo ho specificato, perché io chiedevo una risposta che in tre mesi 

purtroppo non c’è stata e questo tempo a me è servito… 


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Molto probabilmente allora il Presidente non doveva mettere, doveva fare 

riformulare l’atto… 


Il problema è dare anche la possibilità ai consiglieri di poterlo vedere e potere capire 

di cosa si sta parlando. 


…perché bisognerebbe darlo a tutti però. 


Cioè lo vedrebbero in questo momento, ora, dovremmo procedere a votare. 

Consigliere Mallia. 


Ora a me la memoria mi sta aiutando. Io avevo proposto l’atto di indirizzo formulato 

in maniera adeguata prima che divenissi assessore, per cui quell’atto di indirizzo è 

ancora agli atti. 


Però il problema è che quello che è all’ordine del giorno è questo, quindi i consiglieri 

hanno visto questo, sanno che c’è questo punto all’ordine del giorno. Comunque è 

firmato anche dal Consigliere Mallia e anche dal Consigliere Gibilaro. 

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Signor Presidente, ritiriamo il presente atto di indirizzo e ci riserviamo di riproporlo 

successivamente. Grazie. 


Va bene, ne prendiamo atto. Torniamo allora al punto 5 all’ordine del giorno: 

Mozione interventi volti alla fruizione della villa Comunale, Villa del Sole. 

Consigliere Puleri. 

Punto N. 5 all’O.d.G.: “Mozione - interventi volti alla fruizione della villa 

Comunale, Villa del Sole a firma del Consigliere Puleri”. 

Il Consigliere PULERI Cinzia 

Buonasera a tutti. Essendo madre di tre bambini mi capita spesso che i miei figli mi 

chiedano di essere portati fuori ovviamente a divertirsi, a svagarsi, a distrarsi. Dove li 

porto questi bambini? Alla Villa comunale. Usciamo, arriviamo lì, ogni volta che 

arrivo in una villa comunale, l’unico pensiero che ho in testa è: chi me l’ha fatto fare, 

pessima idea. Perché? Giochi assolutamente inesistenti. Sporcizia tanto che certe 

volte mi viene pure il dubbio di fargli l’antitetanica quando usciamo da lì, e panchine 

disastrate, per non parlare neanche della presenza dei bagni, per cui se i bambini 

hanno bisogno di andare in bagno o se la tengono o gli tocca farla dietro un 

cespuglio. Comunque, questa mia mozione infatti è stata presentata perché penso che 

a questo punto l’unica ipotesi più plausibile per potere usufruire al meglio di queste 

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ville sia darla in gestione a un privato. E quindi ho presentato questa mozione: 

“Premesso che sia diritto innegabile di ogni bambino avere la possibilità di potere 

vivere tranquillamente gli spazi aperti della propria città, spazi che devono 

necessariamente essere a misura non solo di bambino ma anche di famiglia e che 

pertanto risulta discutibile il desiderio legittimo dei bambini di potersi muovere in 

libertà in un contesto di varietà di giochi che soddisfi la loro esigenza di movimento 

e che tenga conto anche delle esigenze dei diversamente abili, il tutto ovviamente in 

un contesto igienico – sanitario impeccabile; ritenuto che si rende necessario rendere 

fruibile la suddetta Villa del Sole, con la creazione di un’eventuale area attrezzata per 

picnic, anche per chi abbia voglia di passare una giornata all’aperto con tutta la 

famiglia e con la presenza possibilmente di un chiosco bar con annessi servizi 

igienici, anche per persone diversamente abili, si renderebbe un servizio sicuramente 

sfruttabile anche da eventuali turisti in cerca di un posto in pieno centro cittadino 

dove potere effettuare una sosta per riposarsi. Appare necessario, vista l’impossibilità 

da parte del Comune di provvedere con il proprio personale, di concedere all’esterno 

la gestione della villa comunale, mediante l’individuazione di un soggetto gestore, 

mediante procedura ad evidenza pubblica; che eventualmente il concessionario, oltre 

ad assicurare la fruizione della villa anche con giochi e strutture idonee al 

divertimento dei bambini, potrebbe organizzare eventi e manifestazioni culturali di 

interesse turistico e culturale e ospitare eventualmente manifestazioni sportive, 

realizzando altresì dei campus estivi per bambini; che nel contesto di questa ottica di 

inserimento di nuove iniziative all’interno della villa si potrebbe rispondere a 

un’ulteriore richiesta sociale di promozione per il mantenimento di funzioni di svago, 

di valorizzazione umana e di benessere psicofisico delle persone anziane con la 

creazione di circoli sociali; considerato che il Comune di Agrigento deve comunque 

svolgere un ruolo importante in merito all’attuazione di iniziative concrete, e la Villa 

del Sole costituisce sicuramente un bene di notevole interesse per la comunità, in 

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ragione della sua destinazione e della sua fruibilità, e la Pubblica Amministrazione 

deve farsi garante con iniziative, progetti volti a migliorare la qualità della vita, 

soprattutto delle fasce più deboli, come i bambini, anziani e disabili. Per quanto sopra 

esposto, con la presente mozione si invita l’Amministrazione a voler attivare le 

procedure per dibattere e deliberare in ordine alla realizzazione dell’eventuale 

fruizione della suddetta Villa del Sole. 


Grazie Consigliere Puleri. Consigliere Saeva. 

Il Consigliere SAEVA Ennio 

Grazie Presidente. Io approfitto anche per avere preso la parola, per dichiarazione di 

voto voterò favorevolmente all’iniziativa della collega Puleri e permettetemi, mi 

tocca fare l’avvocato difensore, è giusto quello che ha detto la Consigliera Puleri, mi 

piace ricordare non per questo intervento ma per le polemiche che ci sono state, che 

la Villa del Sole, come altri spazi in questa città, erano rimasti chiusi per parecchio 

tempo e nella scorsa consiliatura questa Amministrazione riuscì a riaprirlo. Però è 

vero che tanti interventi sono ancora da fare e quindi noi dovremmo effettivamente 

cercare delle collaborazioni con i privati per far sì che il Comune si sgravi di costi 

che probabilmente non riesce a mantenere e dare la possibilità a soggetti privati di 

poter trovare anche delle opportunità lavorative, rendendo la vivibilità della villa, di 

quella villa, della Villa del Sole, ma di tanti altri spazi migliori e quindi ben venga 

l’iniziativa della collega Puleri. Io approfitto anche per dire che se la collega Puleri 

vorrà, insieme ad altri potremo apportare delle modifiche al regolamento che 

disciplina l’utilizzo di spazi e aree pubbliche, prevedendo questa forma di 

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collaborazione con i privati. Io penso che l’Amministrazione sarà d’accordo a questa 

iniziativa lodevole. Grazie. 


Grazie Consigliere Saeva. Ci sono altri interventi? No. Procediamo alla votazione. 

Provvediamo alla sostituzione del Consigliere Mirotta che non vedo in aula, in 

qualità di scrutatore, con il Consigliere Civiltà. Possiamo procedere. 




18 presenti, 18 favorevoli, la mozione è approvata. 

Passiamo al 6 punto all’ordine del giorno: Mozione – interventi a favore da soggetti 

affetti da dislessie e altre difficoltà specifiche di apprendimento a firma dei 

consiglieri Puleri e Galvano. Consigliere Puleri. 

Punto N. 6 all’O.d.G.: “Mozione – interventi a favore da soggetti affetti da 

dislessie e altre difficoltà specifiche di apprendimento a firma dei consiglieri 

Puleri e Galvano”. 

Il Consigliere PULERI Cinzia 

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Ribuonasera a tutti. Questa volta questa mozione parla della dislessia. Colleghi, io 

non so se sapete cosa è la dislessia. La dislessia è un disturbo dell’apprendimento. 

Che significa? Che ci sono dei bambini che hanno difficoltà a leggere, a scrivere e a 

fare conti, nel senso che hanno difficoltà a imparare, a fare queste cose con i metodi 

tradizionali. Vi posso fare un esempio banale magari che vi può rendere meglio 

l’idea. Molti di voi portano gli occhiali, molti di voi saranno miopi. E io vi chiedo: se 

voi vi togliete gli occhiali penso che non riuscite a leggere bene quello che c’è 

scritto, avete bisogno quindi di un ausilio particolare per potere leggere e di 

conseguenza potere scrivere quello che leggete. Lo stesso vale per i bambini 

dislessici. Loro hanno bisogno degli ausili particolari per potere riuscire a fare queste 

cose che per gli altri sono semplicissime. E vi posso assicurare che la vita di un 

bambino dislessico può anche diventare un incubo. Vi spiego: intanto voglio 

specificare che non si tratta di un handicap, tant’è che non hanno bisogno 

dell’insegnante di sostegno, ma semplicemente delle maestre curriculari, che siano 

però opportunamente addestrate. Questa mia mozione ha praticamente il fine di fare 

in modo che si effetti una screening fin dalla scuola materna per individuare 

precocemente questi soggetti a rischio. La dislessia è più sconosciuta per carenza di 

informazione, risulta essere un disturbo specifico dell’apprendimento che riguarda 

almeno il 5 per cento della popolazione scolastica. Chiamata anche DSA, consiste 

nella difficoltà di imparare a leggere o a scrivere o a fare il calcolo aritmetico con i 

tradizionali metodi di insegnamento, difficoltà riconducibile a una parziale o 

addirittura mancata automatizzazione nella conversione dei segni o simboli in suoni e 

viceversa, praticamente è come se il dislessico vedesse ogni parola sempre per la 

prima volta. Esistono però degli strumenti informatici che consentono di trasformare 

tutto il materiale cartaceo, cioè i testi, i libri in audio e che permettono al bambino di 

raggiungere un buon grado di autonomia. Se il bambino dislessico è obbligato a un 

metodo di apprendimento tradizionale, riuscirà solo con un grande sforzo di energia e 

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di concentrazione ad ottenere risultati che per i suoi compagni sono quasi banali. 

Solo entrando nel loro mondo possiamo capire la dimensione del problema, che non 

può più essere ignorato da nessuno. I bambini con DSA possono avere difficoltà 

persino nel memorizzare i giorni della settimana, i mesi in ordine, spesso non 

ricordano neanche la loro data di nascita, quando è il Natale, le stagioni, a volte 

hanno difficoltà anche a sapere che ore sono e nel leggere l’orologio. Il bambino 

dislessico scopre di essere diverso quando inizia la scuola, e se non viene compreso 

in tempo, la sua quotidianità diventa un vero incubo, c’è il rischio reale che perda la 

propria autostima e che possa vivere forme di depressione, ansia o di crisi di identità. 

Spesso passa per pigro o addirittura per stupido, aumentando ulteriormente lo stress 

emotivo a cui viene sottoposto, arrivando drasticamente alla decisione di mollare 

tutto e quindi all’abbandono scolastico, con conseguenti costi personali e sociali 

molto gravi. Però voglio dirvi una cosa: la dislessia non è un handicap, ma una 

diversità senza diversità, tant’è che Leonardo da Vinci, Edison, Einstein e persino 

Steve Jobs erano dichiaratamente dislessici. La DSA non richiede la presenza di un 

insegnante di sostegno ma coinvolge tutti i docenti curriculari. Il 29 settembre del 

2010 è stata approvata dal Senato la legge che riconosce e definisce alcuni disturbi 

specifici dell’apprendimento in ambito scolastico, come la dislessia, la disgrafia, la 

disortografia e la discalculia come disturbi che possono limitare notevolmente 

l’apprendimento e nello specifico l’articolo 5 del 12 luglio 2011 evidenzia che in 

presenza di una diagnosi esplicita di DSA da parte dei servizi, la scuola è tenuta ad 

attivare misure educative e didattiche di supporto per garantire a questi soggetti il 

diritto allo studio. Considerato che il Comune di Agrigento deve comunque svolgere 

un ruolo importante in merito all’attuazione di iniziative concrete, di 

sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di informazione e formazione degli 

insegnanti, nonché di supporto alle famiglie perché non vengano lasciate da sole ad 

affrontare il problema della gestione della DSA nel bambino, soprattutto a livello 

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scolastico, gravando ulteriormente nella loro economia, ricorrendo a personale 

privato esterno specializzato, quando il diritto allo studio deve essere garantito dallo 

Stato. Per quanto sopra esposto con la presente mozione si invita l’Amministrazione 

a volere attivare le procedure per intraprendere iniziative e progetti in sinergia con 

l’ASP e con le scuole mediante apposito protocollo d’intesa, volto a migliorare la 

qualità della vita di quanti vivono tale problema, attraverso il reperimento di fondi 

regionali o comunitari e in particolare la progettualità dovrà riguardare una campagna 

di screening e monitoraggio su tutte le scuole del territorio comunale al fine di 

predisporre un sistema di diagnosi precoce per l’individuazione degli alunni sospetti 

o a rischio di disturbi dell’apprendimento. Il raccordo e il coordinamento degli 

interventi tra famiglia, scuola e servizi sanitari con interventi già assicurati dal 

sistema sanitario nazionale da neuropsichiatri infantili o psicologi pedagogisti, con 

formazione specifica in valutazione neuropsicologica dei disturbi specifici 

dell’apprendimento. In conformità alla legge nazionale predisporre la formazione del 

personale sanitario e scolastico, anche ipotizzando la figura del garante che vigili sul 

giusto operato. Per ultimo una campagna d’informazione, il diritto all’istruzione e i 

necessari supporti agli alunni con DSA come gli adeguati ausili didattici e gli 

strumenti informatici specifici. 


Grazie Consigliere Puleri. Assessore Pilato, prego. 


Presidente, Consiglieri. L’Amministrazione ha già proceduto a una serie di interventi 

presso l’ASP di Agrigento e l’ufficio scolastico territoriale, i quali nell’ottobre scorso 

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hanno già siglato un protocollo per le azioni di intervento sul tema della dislessia. 

Premesso che la legge 170 non assegna alcuna competenza all’ente locale riguardo 

interventi in merito, tant’è che la scuola è il soggetto preposto alla rilevazione di 

eventuali disturbi alla sensibilizzazione alle famiglie, le quali con apposito consenso 

scritto poi devono fare richiesta all’ASP per la produzione della diagnosi. Compito 

della scuola rimane anche quello della formazione del personale docente per 

naturalmente porre in essere tutte quelle misure compensative e dispensative che la 

legge prevede sul tema dei disturbi specifici dell’apprendimento. Posto che questa 

formazione peraltro è finanziata e promossa dal MIUR secondo poi la gerarchia 

istituzionale, quindi con l’intervento degli uffici scolastici regionali e quindi nel 

nostro caso l’informazione e la sensibilizzazione è demandata di concerto agli uffici 

scolastici territoriali, l’Amministrazione si è comunque resa parte attiva presso questi 

due enti appena citati per la sigla di due protocolli che possano o intervenire nel 

senso dell’integrazione con il protocollo già siglato nell’ottobre scorso da questi due 

enti oppure e comunque accogliere anche tutte le misure relative all’integrazione 

degli alunni con disabilità in genere e comunque intervenire alla luce invece di 

quanto previsto dalla legge 328 del 2000, che all’interno dei piani di zona 

l’intervento potrebbe prevedere dei fondi e quindi l’intervento attraverso il Distretto 

socio – sanitario, tant’è che l’Amministrazione si è già attivata per la prossima 

convocazione in quanto Comune capoluogo, quindi capofila del Distretto, 

convocazione di una riunione che veda coinvolti il Direttore Generale dell’ASP e il 

Direttore del Distretto, il Direttore sanitario e naturalmente il responsabile per conto 

dell’ASP di Agrigento del servizio di neuropsichiatria infantile. Le informazioni che 

abbiamo assunto come Amministrazione ci fanno rilevare che già l’ASP si è attivata 

attraverso questa equipe. Per contro noi abbiamo rilevato che invece ancora nelle 

scuole la ricaduta è quasi nulla. Pertanto, di concerto con l’ASP abbiamo stabilito 

che all’atto della sigla del protocollo partirà una campagna di informazione e 

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sensibilizzazione che naturalmente inciderà a livello di comunicazione sulle famiglie 

e che servirà attraverso queste convocazioni del Distretto, quindi attraverso i piani 

locali attuativi che fanno riferimento tra l’altro al recente Piano regionale di 

riabilitazione che è stato emanato dalla Regione Sicilia, procederà a degli interventi 

che andranno poi a essere concertati sia per quanto riguarda le attività che l’ente 

locale soltanto a livello di sensibilizzazione può fare sul tema dei disturbi specifici 

dell’apprendimento, sia anche sul tema dell’integrazione degli alunni disabili. Verrà 

coinvolto pur essendo… 

(intervento fuori microfono) 


Sono due cose diverse, tant’è che sono due protocolli diversi, però la legge 328 del 

2000, che è quella che ci consente di accedere ai fondi che vanno comunque a 

contemperare azioni in merito alle attività che coinvolgono anche i minori con 

disagio, trattandosi di minori con disagio, pur essendo un tema proprio più che altro 

dei servizi sanitari e dei servizi sociali del Comune, ci inseriamo come Assessorato 

alla Pubblica Istruzione perché riteniamo che nelle scuole questa attività di 

sensibilizzazione ancora non abbia avuto alcun esito. Non è compito dell’ente locale, 

cioè il discorso della sensibilizzazione nella scuola è un discorso che deve partire 

dalla scuola. Noi faremo una attività di comunicazione. Naturalmente terremo 

presenti attraverso un monitoraggio dello screening che farà l’ASP, perché l’ASP al 

momento ha effettuato lo screening solo su una scuola del territorio. Quindi noi 

possiamo controllare, però all’interno delle scuole la competenza rimane delle 

scuole. Il ruolo dell’ente alla stipula di questo protocollo, che è prossima, il ruolo 

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dell’ente locale sarà quello di attivare la campagna di sensibilizzazione e di concerto 

dell’ASP, in termini operativi quello di convocare il distretto per affrontare il 

problema e ricercare anche i fondi all’interno della 328 per potere eventualmente 

porre delle attività a sostegno, ma ovviamente non scavalcando quelle che sono le 

competenze delle scuole, che per legge sono affidate alle scuole. 


Grazie Assessore. Procediamo alla votazione. Mozione punto 6: “Mozione - 

interventi in favore dei soggetti affetti da dislessia e da altre difficoltà specifiche di 

apprendimento, a firma dei consiglieri Puleri e Galvano”. Segretario, procediamo. 




21 presenti, 21 voti favorevoli, la mozione è approvata. 

Passiamo al punto 7 all’ordine del giorno “Atto di indirizzo Chiesa di Santo Spirito a 

firma del Consigliere Di Rosa”. Consigliere Di Rosa prego. 

Punto N. 7 all’O.d.G.: “Atto di indirizzo - Chiesa di Santo Spirito, a firma del 

Consigliere Di Rosa”. 


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Grazie signor Presidente, signori della Giunta, colleghi Consiglieri. L’atto di 

indirizzo che ho presentato il 30 di novembre del 2012, lo leggo, sono poche righe, è 

relativamente agli stucchi del Serpotta. Avevo chiesto: Premesso che lo scrivente a 

seguito di notizie diffuse da mezzi di comunicazione è venuto a conoscenza del 

degrado in cui versano gli stucchi del Serpotta custoditi nella Chiesa di Santo Spirito; 

che la Chiesa di Santo Spirito è annessa al complesso monumentale dei musei civici 

comunali di Santo Spirito e sono una meta di richiamo per turisti e per gli agrigentini 

stessi; considerato che bisogna attivarsi celermente nel restauro della Chiesa di Santo 

Spirito al fine di evitare di perdere i preziosi stucchi di Giacomo Serpotta,; per 

quanto sopra (ho messo nell’atto di indirizzo) il Consiglio Comunale impegna il 

Sindaco e l’Amministrazione attiva affinché entro breve tempo possano costituire un 

tavolo tecnico con tutti gli enti, associazioni, ordini professionali, eccetera, interessati 

agli opportuni interventi di salvaguardia degli stucchi custoditi dentro la Chiesa di 

Santo Spirito. Successivamente, signor Presidente e colleghi Consiglieri, mi sono 

aggiornato sulla situazione della Chiesa di Santo Spirito, e questo è quanto viene 

fuori. La Chiesa di Santo Spirito è tra le proprietà del Ministero dell’Interno, che 

tramite il FEC, cioè Fondo Edifici di Culto, istituito dalla legge 20 maggio 1985 N. 

222, gestisce dei beni che derivano dalle leggi eversive della seconda metà del 1800, 

con le quali lo Stato italiano si appropriò di gran parte dei beni della Chiesa cattolica. 

Questo patrimonio, come si legge nella pagina internet che sono andato a vedere, è 

del Ministero, è amministrato dal Ministero dell’Interno attraverso la Direzione 

centrale per l’amministrazione del Fondo degli Edifici di Culto, affiancato da un 

apposito Consiglio di Amministrazione. A livello provinciale è amministrato dai 

Prefetti. Il fine istituzionale del Fondo Edifici di Culto è costituito dalla 

conservazione e dalla valorizzazione delle chiese di proprietà, non solo le amministra 

ma dispone la manutenzione e la conservazione del patrimonio sia per quanto 

riguarda le chiese, sia per quanto attiene a tutti gli altri beni. In ultimo, la cosa 

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particolare è questa, quindi il destinatario unico di un nostro sollecito, al fine di 

salvare gli stucchi del Serpotta, è uno solo, cioè è il Ministero dell’Interno tramite la 

Prefettura. Io nell’atto di indirizzo avevo scritto che il Sindaco doveva sollecitare ed 

eventualmente aprire un tavolo di concertazione. Proprio per quello invitiamo a 

questo punto il Sindaco a intervenire, se non l’ha già ancora fatto, con una 

segnalazione ufficiale, segnalando al Prefetto lo stato degli stucchi. Per quanto ne so 

io, avendo sentito parlare anche il Sovrintendente, dovrebbe essere già stato fatto, 

però ormai noi lo avevamo presentato a novembre. A questo punto io lo ritirerei 

onestamente, però lo votiamo e l’Amministrazione se non l’ha ancora fatto, vuol 

dire che produrrà immediatamente la lettera di sollecito. Grazie. 


Grazie Consigliere Di Rosa. Consigliere Cirino. 

Il Consigliere CIRINO Andrea 

Signor Presidente, colleghi Consiglieri. Io devo fare un plauso al Consigliere Di Rosa 

che ha predisposto questo atto di indirizzo, ma voglio informare il Consiglio 

Comunale che nel 2007 io allora, Assessore ai Beni Culturali del Comune di 

Agrigento, ho scritto all’Assessore ai Beni Culturali della Regione per dare appunto 

l’opportunità di potere salvare la Chiesa di Santo Spirito, quindi gli stucchi del 

Serpotta. E devo informarvi che nel giro di un mese l’Assessore Leanza allora 

rispose a questa mia nota informandomi che era necessario per potere portare avanti 

questa iniziativa predisporre un progetto. Io devo informare il Consiglio Comunale 

che il progetto già esiste e si trova nelle mani del Soprintendente ai Beni Culturali di 

Agrigento. Voglio sottolineare che l’Assessore Leanza ha scritto al Comune di 

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Agrigento, quindi ha scritto a me nella qualità di Assessore ai Beni Culturali e ha 

scritto anche alla Sovrintendenza per invitarla a predisporre il progetto, quindi 

mandarlo alla Regione per dare l’opportunità alla Regione di potere contribuire al 

risanamento di queste opere. Quindi io dicevo che sono d’accordo con l’atto di 

indirizzo proposto dal Consigliere Di Rosa, però sarebbe opportuno che noi 

insistessimo su questa problematica anche con la Soprintendenza. Io non so se lei ha 

fatto una intervista in tal senso e credo io di averla ascoltata e credo che qualcuno 

dell’Amministrazione, non so addirittura se è stato lei stesso, informava i cittadini 

che ci doveva essere un incontro con il Soprintendente. Non so se questo è stato 

fatto. Quindi sarebbe opportuno che prima di inviare gli incartamenti o questo atto di 

indirizzo al Ministero degli Interni, quindi lei capisce la lungaggine che ci può 

essere, sarebbe opportuno, come dicevo, cercare di istituire un tavolo tecnico con il 

Sovrintendente ai Beni Culturali per accelerare i tempi e far sì che la Regione 

siciliana possa contribuire a risolvere questa problematica. 


Grazie Consigliere Cirino. Consigliere Patti. 

Il Consigliere PATTI Alessandro 

Grazie Presidente, colleghi Consiglieri, signori della Giunta. Dicevo al collega Di 

Rosa di valutare se è il caso di ritirare l’atto di indirizzo per una ragione 

semplicissima, perché l’iniziativa è lodevolissima, ha solo un problema, come spesso 

accade poi qua ai lavori consiliari, è anacronistica perché è datata 30 novembre e dal 

30 novembre sono cambiate tante cose. Diceva bene anche il collega Cirino, 

ricordando alcuni passaggi. Ce ne sono anche alcuni precedenti, collega Cirino, ecco 

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perché suggerivo eventualmente di ritirarlo, perché a questo punto un tavolo tecnico 

come suggerisce l’atto di indirizzo non è più necessario. Non solo il progetto c’è, 

caro collega Cirino, è stato pure approvato. Nel 2005 la Badessa del Monastero di 

Santo Spirito diede incarico all’Architetto Ottavio Sodano che si occupò della 

redazione del progetto di recupero, di restauro dell’intera Chiesa, non solo degli 

stucchi del Serpotta. Ebbene, questo progetto non è sul tavolo sulla Soprintendenza. 

Questo progetto ha avuto il nullaosta dell’ufficio Beni Ecclesiastici, mi venga 

incontro Don Carmelo Petrone se sto dicendo… sì, io ce l’ho, l’ho visto con i miei 

occhi nel lontano 2005, il nullaosta della Soprintendenza e c’è il parere per la residua 

parte di competenza tecnica del direttore dell’UTC. L’unica cosa che manca sono i 

finanziamenti sostanzialmente. La Regione aveva risposto, ho pure visto le carte 

perché me le ha messe a disposizione l’Architetto Sodano di questa interlocuzione 

dell’Assessore Cirino con l’Assessore Leanza, in cui dice: sì, va bè, c’è la 

disponibilità a metterla in calendario però non abbiamo i fondi sostanzialmente. È dal 

2007 che questa situazione va avanti. Quindi il progetto c’è. Il progetto ha avuto il 

nullaosta della Soprintendenza, che purtroppo non ho qui, ma poco importa, cioè l’ho 

visto con i miei occhi il nullaosta dell’ufficio Beni Ecclesiastici, il parere del 

dirigente dell’UTC, mancano soltanto i fondi, dobbiamo esclusivamente fare 

pressione sull’Assessorato ai Beni Culturali della Regione, sul Ministero dell’Interno 

eventualmente, a entrambi, perché finanzino questo progetto. Ricordo pure l’importo, 

era di 967.000,00 euro. Probabilmente c’è da rivedere gli importi perché ovviamente 

si tratta di preventivi di spesa risalenti al 2005, ma questo era. Grazie. 


Grazie Consigliere. Consigliere Di Rosa. 

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Presidente, io prendo atto. La discussione c’è stata. Ritiro l’atto solo perché abbiamo 

preso atto di questo. Io anche in una trasmissione… Andrea ricordava male, è stato lo 

stesso Sovrintendente il giorno che hanno inaugurato il museo sopra a Santo Spirito, 

a dichiarare che si era interessato e aspettavano i soldi. Non l’ho voluto dire prima 

perché era giusto fare intervenire i colleghi. Tutti abbiamo a cuore i beni 

monumentali di Agrigento. Qualcuno vuole avere visibilità da questo, ma ritengo che 

questo Consiglio Comunale ad oggi ha dimostrato di avere a cuore questa città e di 

prendere a cuore tutti i problemi sollevati da tutti i consiglieri. Grazie e ritiro l’atto. 


Grazie Consigliere Di Rosa. L’atto allora è ritirato. Ha chiesto di intervenire il 

Consigliere Vita, ne ha facoltà. 

Il Consigliere VITA Daniele 

Signor Presidente, signori Consiglieri. Chiedo venga messo ai voti il rinvio della 

seduta a martedì 22 alle ore 19:00. 


Quindi procediamo per appello nominale il rinvio della seduta a martedì 22 alle ore 

19:00. 



43 






19 presenti, 19 voti favorevoli, la seduta è rinviata a martedì 22 alle ore 19:00. 

Grazie. 

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Verbale della seduta del 15 gennaio 2013 - Comune di Agrigento

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