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13 settembre 2007 - Comune di Agrigento

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VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL COMUNE<br />

DI AGRIGENTO DEL <strong>13</strong>/09/07<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE (Marchetta) – Dopo l’appello siamo 20 presenti, 10 assenti,<br />

<strong>di</strong>chiaro valida la seduta. Nomino scrutatori i Consiglieri Putrone, Cordova e Spinnato. Metto in<br />

votazione la nomina degli scrutatori: chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi, il<br />

Consiglio approva all’unanimità. Prego Consigliere Vita.<br />

CONSIGLIERE VITA – Presidente, signori Consiglieri. Io insieme al Consigliere Salsedo e al<br />

Consigliere Fabio Cordova volevamo proporre al Consiglio comunale un or<strong>di</strong>ne del giorno riguardo<br />

alla gravosa e incresciosa situazione delle Guar<strong>di</strong>e me<strong>di</strong>che ad <strong>Agrigento</strong>, soprattutto per quanto<br />

riguarda la Guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca che dal Centro storico è stata spostata, quin<strong>di</strong> con notevoli <strong>di</strong>fficoltà da<br />

parte <strong>di</strong> tutti gli abitanti del Centro storico, che soprattutto sono anziani che non hanno come<br />

recarvisi. Volevamo presentare un or<strong>di</strong>ne del giorno da inserire per i lavori del prossimo Consiglio<br />

comunale.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Quando sarà depositato, sarà trasmesso in Presidenza per<br />

l’inserimento nella prossima seduta. Prego Consigliere Cirino.<br />

CONSIGLIERE CIRINO – Signor Presidente, signori Consiglieri, prima <strong>di</strong> passare al punto <strong>di</strong> cui<br />

all’or<strong>di</strong>ne del giorno, voglio rispondere alle accuse mosse dal Consigliere Arnone nei confronti del<br />

sottoscritto e della Commissione Bilancio. Arnone insinua che la Commissione Bilancio si è riunita<br />

per ben 14 volte nel mese <strong>di</strong> agosto per esaminare il bilancio; insinua che ci siamo riuniti soltanto<br />

con l’intento <strong>di</strong> prendere il gettone <strong>di</strong> presenza. Voglio ricordare al Consigliere Arnone che la<br />

Commissione Bilancio, da me presieduta e composta dai Consiglieri Hamel, Salsedo, Indelicato e<br />

De Francisci, si è riunita ad agosto con spirito <strong>di</strong> sacrificio <strong>di</strong> tutti i componenti, voglio sottolineare<br />

con spirito <strong>di</strong> sacrificio perché tutti abbiamo <strong>di</strong>ritto alle dovute ferie estive. La Commissione si è<br />

riunita ad agosto non solo per esaminare la delibera del bilancio, ma per esaminare anche la<br />

delibera che lo stesso Arnone ha voluto si trattasse con urgenza il 28 <strong>di</strong> agosto. Mi riferisco alla<br />

delibera che sta a lui tanto a cuore che è l’indennità per i Consiglieri comunali. Arnone conosce il<br />

regolamento comunale e sa benissimo che nel momento in cui il Presidente del Consiglio invia la<br />

proposta <strong>di</strong> delibera alla Commissione competente per esprimere il parere, tra l’altro obbligatorio,<br />

la Commissione ha 20 giorni <strong>di</strong> tempo per esaminare e per esprimere il loro parere. Pertanto,<br />

considerato che le due proposte <strong>di</strong> delibera sono pervenute al Presidente della Commissione tra il<br />

5 e il 7 <strong>di</strong> agosto, i componenti, lo ripeto, con spirito <strong>di</strong> sacrificio, vista l’importanza e al fine <strong>di</strong><br />

evitare <strong>di</strong> fare saltare le sedute consiliari relative al bilancio e all’indennità, ci siamo riuniti nel mese<br />

<strong>di</strong> agosto obbligatoriamente, come tra l’altro prevede il regolamento e, come è preve<strong>di</strong>bile, le<br />

sedute sono state parecchie perché gli argomenti non erano semplici da trattare. Se la<br />

Commissione bilancio non si riunisce quando deve esaminare il bilancio, non capisco quando deve<br />

riunirsi. Dicevo che non erano argomenti semplici da trattare, tanto è vero che i Revisori dei Conti il<br />

parere l’hanno espresso l’ultimo giorno utile. Quin<strong>di</strong>, invito il Consigliere Arnone a fare meno<br />

apprezzamenti sul lavoro altrui e <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong> esaminare, per come ho sentito oggi dalla<br />

televisione, le delibere nella Commissione non <strong>di</strong> competenza. Mi spiego meglio: la proposta <strong>di</strong><br />

delibera inviata per il parere obbligatorio alla Commissione Bilancio, ritengo che non può essere<br />

esaminata da altre Commissioni, ma non è conveniente da un punto <strong>di</strong> vista economico. Inviarla<br />

alle Commissioni che non possono esprimere il parere, come è successo con la deliberazione del<br />

debito fuori bilancio, mi sembra assurdo. Chiaramente tutti i Consiglieri possono esaminare e<br />

valutare le delibere, ma chiaramente nella qualità <strong>di</strong> Consigliere, non nella qualità <strong>di</strong> componente<br />

della Commissione. Grazie.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Arnone, ne ha facoltà.<br />

CONSIGLIERE ARNONE – Innanzitutto devo rispondere ovviamente al collega Cirino. Io non ho<br />

insinuato nulla, io ho messo in rilievo un fatto politico. Io non ho affatto detto che vi siete riuniti per<br />

pigliare il gettone <strong>di</strong> presenza o non avete fatto il vostro lavoro o l’avete fatto male. Io ho detto<br />

un’altra cosa che riba<strong>di</strong>sco e riba<strong>di</strong>sco con forza. Ritengo politicamente e anche eticamente grave<br />

che una Commissione abbia tempo <strong>di</strong> 14 sedute per esaminare un bilancio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Agrigento</strong> e poi l’intero Consiglio comunale debba approvare il bilancio in una sola seduta,<br />

esaminando emendamenti importanti dei Consiglieri alle due <strong>di</strong> notte. Io ritengo che questo sia<br />

politicamente gravissimo e dovremmo cambiare modo, perché se giustamente il Presidente della<br />

1


Commissione Cirino mi <strong>di</strong>ce: ma il bilancio è importante e valeva la pena che i Consiglieri si<br />

sacrificassero nel mese <strong>di</strong> agosto per ben 14 sedute, io <strong>di</strong>co che se era così importante, e lo era,<br />

che meritava 10 sedute, è politicamente corretto che l’intero Consiglio comunale doveva<br />

esaminare il bilancio in una sola seduta e che io non sono uno che è a <strong>di</strong>giuno <strong>di</strong> cose tecniche,<br />

alle 2 <strong>di</strong> notte non ero più in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> seguire il <strong>di</strong>scorso tra la dottoressa Maida e il Vice<br />

Presidente Marchetta perché ovviamente la stanchezza ci aveva preso tutti? E che un Consigliere<br />

comunale protestava perché a quell'ora non si potevano chiedere chiarimenti e bisognava solo<br />

votare? E la mia critica nei suoi confronti, Consigliere Cirino, è legata a questo, perché se lei<br />

avesse detto sono favorevole al rinvio perché il bilancio merita l’approfon<strong>di</strong>mento, io non l’avrei<br />

criticata. Va bè, c’è una linea <strong>di</strong> coerenza, ha voluto approfon<strong>di</strong>re in 10 sedute il bilancio e poi era<br />

per approfon<strong>di</strong>rlo adeguatamente anche in Consiglio comunale. (voce fuori microfono) Ma lei<br />

doveva mettere l’intero Consiglio. Che <strong>di</strong>scorsi sono, Consigliere Cirino? Qui il punto è uno.<br />

L’organo principe, che è il Consiglio comunale, ha <strong>di</strong>ritto e dovere <strong>di</strong> esaminare il bilancio<br />

collegialmente nel confronto, perché se no non sarebbe neanche necessario convocare il<br />

Consiglio comunale, potremmo pronunciarci per e-mail, per sms, per lettera se non ci fosse la<br />

necessità del <strong>di</strong>battito. È <strong>di</strong> tutta evidenza che voi avete approfon<strong>di</strong>to il bilancio in Commissione, e<br />

lei cade molto male con me, perché ad<strong>di</strong>rittura gli apprezzamenti al lavoro svolto da voi e dal<br />

Consigliere Hamel sono su carta stampata. Lei può prendere la rassegna stampa del giornale La<br />

Sicilia <strong>di</strong> 1 o 2 giorni prima della nostra seduta, dove il giornalista Franco Pullara riportava la mia<br />

<strong>di</strong>chiarazione, dove <strong>di</strong>cevo vi è stato un grande lavoro soprattutto del Consigliere Hamel, del mio<br />

gruppo in Commissione, che già mi agevola nel <strong>di</strong>rle che io voterò favorevolmente al bilancio,<br />

chiederemo i chiarimenti su alcuni punti, esamineremo determinati emendamenti, ma do per<br />

scontato il voto favorevole. Detto questo, non ritengo <strong>di</strong>gnitoso che un Consiglio comunale svolga<br />

un <strong>di</strong>battito politico alle 3 <strong>di</strong> notte dopo una seduta ininterrotta dalle 7 del pomeriggio. Qualcuno<br />

<strong>di</strong>ceva ma vi è un rapporto con l’MpA e Di Mauro? Una alleanza Arnone – Di Mauro? No, vi è un<br />

dato <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità che io propongo all’intero Consiglio comunale. Gli emendamenti in quel caso erano<br />

del MpA, ma potevano essere <strong>di</strong> chiunque, anche suoi, Consigliere Cirino. Il mio comportamento<br />

sarebbe stato identico, anche se la Presidenza quella sera avesse prima esaminato gli<br />

emendamenti del MpA e poi i suoi emendamenti, perché tutti abbiamo <strong>di</strong>ritto che le sedute si<br />

svolgano in un determinato modo, con una adeguata capacità <strong>di</strong> entrare nel merito, <strong>di</strong><br />

comprendere da parte <strong>di</strong> tutti i consiglieri comunali. Ma vi <strong>di</strong>rò <strong>di</strong> più. Proprio ieri una collega<br />

avvocatessa in Tribunale mi <strong>di</strong>ceva: francamente ho seguito il <strong>di</strong>battito per tutto il tempo che la<br />

Televisione l’ha trasmesso, non ho compreso perché date luogo a scene così poche <strong>di</strong>gnitose,<br />

mangiarvi la pizza e non fare una sospensione durante il momento in cui è stata portata la pizza.<br />

Comprendo che certamente all’una <strong>di</strong> notte o alle 2 <strong>di</strong> notte viene fame. Dice: ma perché non<br />

rinviavate al giorno successivo e perché non facevate, se era necessario andare avanti, la<br />

sospensione per il tempo per mangiare la pizza invece <strong>di</strong> mangiarla durante la seduta del<br />

Consiglio comunale? Francamente uno queste scelte non può <strong>di</strong>fenderle. (voce fuori microfono)<br />

Ma non è che se il Consiglio ha deciso una cosa, uno deve ritenere che quella cosa è la migliore<br />

possibile? Consigliere Cirino, la mia critica nei suoi confronti è semplice, non è rivolta nei confronti<br />

<strong>di</strong> Hamel, per esempio, perché Hamel ha votato per i rinvii. Coerentemente se Hamel ha ritenuto <strong>di</strong><br />

impegnarsi nell’esame del Bilancio per 10 sedute e poi vi è la necessità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>rlo a mente<br />

fresca, qua dentro, Hamel coerentemente ha votato perché si rinviasse <strong>di</strong> una seduta tra l’altro,<br />

non <strong>di</strong> chissà quanto tempo. Allora, tutto questo è merito <strong>di</strong> un buon modo <strong>di</strong> gestire da parte<br />

nostra, non della Presidenza che non c’entra nulla, ha fatto quello che <strong>di</strong>cevamo, le nostre energie,<br />

le nostre attenzioni, la nostra capacità. Sono molto contento che è entrato il Vice Sindaco, perché<br />

la comunicazione che io intendevo fare sarà brevissima, ma merita un minimo <strong>di</strong> attenzione politica<br />

perché è tutta politica. Io ritengo che si è sbagliato a non far svolgere il <strong>di</strong>battito politico quella<br />

notte, in questa maniera restringere i margini <strong>di</strong> confronto tra gli eletti del popolo su un tema che è<br />

rilevantissimo, quello della composizione della Giunta dopo la <strong>di</strong>missione <strong>di</strong> un Assessore. Allora,<br />

con molta pacatezza io oggi ho emesso una nota stampa in relazione alla nomina degli Assessori.<br />

Certamente regole <strong>di</strong> buona democrazia fanno ritenere che sia il caso che nelle surroghe degli<br />

Assessori vi sia non certamente la scelta da parte del Consiglio comunale, perché non sta da<br />

nessuna parte con le attuali leggi, ma un <strong>di</strong>battito politico sui criteri che devono guidare nell’ambito<br />

della coalizione le scelte <strong>di</strong> composizione della Giunta, è essenziale, perché se no ci prestiamo al<br />

gioco delle in<strong>di</strong>screzioni, un giornale pubblica un nome, non si capisce a quale criterio risponda,<br />

altri soggetti ne fanno circolare degli altri, altri soggetti ancora ne fanno circolare degli altri ancora.<br />

2


Avevo un terzo nome che avrei potuto in<strong>di</strong>care nella mia nota, per ragioni <strong>di</strong> buon gusto non l’ho<br />

fatto, che rispondeva a <strong>di</strong>namiche familistiche. Io non voglio neanche lontanamente pensare che<br />

oggi, <strong>settembre</strong> <strong>2007</strong>, a tre mesi dal voto, si pensi <strong>di</strong> operare mo<strong>di</strong>fiche all’interno della Giunta che<br />

non rispondano a logiche <strong>di</strong> carattere squisitamente politico, che risultino comprensibili alla gente e<br />

che, invece, possano rispondere a logiche <strong>di</strong> carattere familistico. Tutto questo non fa parte della<br />

nostra cultura, non ritengo che faccia assolutamente parte della cultura del Sindaco, però,<br />

appunto, questo gioco al massacro si può evitare nel momento in cui si porta su un terreno così<br />

rilevante, quale è la mo<strong>di</strong>fica della Giunta, il <strong>di</strong>battito ove regole <strong>di</strong> democrazia vogliono, cioè sui<br />

criteri da adottare, che possono essere criteri politici, possono essere criteri <strong>di</strong> allargamento della<br />

Giunta rispetto ad aree che non l’hanno votata, possono essere criteri <strong>di</strong> attenzione rispetto alle<br />

forze politiche che l’hanno votata, possono essere criteri <strong>di</strong> attenzione rispetto a organizzazioni<br />

della società civile, ma è estremamente utile che si vada a un confronto tra i soggetti legittimati non<br />

sui nomi, ma quantomeno sui criteri, perché altrimenti noi creiamo un contesto che invece <strong>di</strong><br />

elevarci, tende progressivamente ad abbassarci. E tutto questo non ci aiuta. Io nel <strong>di</strong>re questo<br />

pongo un problema politico e nel porre il problema politico, confermo ovviamente ogni stima<br />

nell’operato del Sindaco, ma ritengo che su questo terreno l’operato del Sindaco debba oggi<br />

illuminarci sul terreno dei criteri, come si è sempre detto, in modo da fugare nebbie che<br />

artatamente vengono create. La ringrazio Presidente.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – La Presidenza prende atto che i Consiglieri Salsedo, Vita,<br />

Cordova, hanno depositato la richiesta <strong>di</strong> trattazione dell’or<strong>di</strong>ne del giorno sulla Guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca,<br />

quin<strong>di</strong> viene depositato agli atti della Presidenza e nella prossima Conferenza dei capigruppo sarà<br />

<strong>di</strong>scusso l’inserimento, chiaramente. Signori Consiglieri, rimangono <strong>di</strong> fatto due punti ancora<br />

inesitati dal Consiglio, il punto N. 5 “Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio all’impresa<br />

Saiseb per sentenza 26031/05 contro <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>” e vi comunico che è pervenuto il<br />

parere dei Revisori, ricordate che nella precedente seduta si era rinviato per mancanza del parere.<br />

In più ritengo che gli uffici abbiano preparato un emendamento al corpo della delibera stesso. Poi<br />

dobbiamo esitare l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo o meglio l’atto <strong>di</strong> sollecito nei confronti dell’Assessorato<br />

regionale in or<strong>di</strong>ne al trattamento della sclerosi multipla. Quin<strong>di</strong>, se non ci sono altri interventi, io<br />

proseguirei con i lavori, trattando il punto 5 all’or<strong>di</strong>ne del giorno. Il Consigliere Arnone ha chiesto la<br />

parola, ne ha facoltà.<br />

CONSIGLIERE ARNONE – Presidente, io ritengo che sia utile, se verrà, ed è stato sempre molto<br />

attento e puntuale, attendere l’Assessore al ramo. Quin<strong>di</strong> la mia proposta è <strong>di</strong> trattare prima il<br />

punto successivo, poi se l’Assessore al ramo non viene, ha già svolto la sua parte ampiamente<br />

nelle sedute precedenti, trattiamo il punto della Saiseb.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Di fatto si tratta <strong>di</strong> prelevare il punto…<br />

CONSIGLIERE ARNONE – Chiedo <strong>di</strong> mettere ai voti il prelievo <strong>di</strong> questo punto. Prima il sollecito<br />

sulla sclerosi multipla…<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Io metto in votazione il prelievo del punto… il sollecito sulla<br />

sclerosi multipla. Chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. Tutti rimangono seduti, il<br />

Consiglio all’unanimità approva la richiesta <strong>di</strong> prelievo del Consigliere Arnone.<br />

A questo punto leggiamo l’atto <strong>di</strong> sollecito. In seguito a lettera pervenuta dalla Provincia regionale<br />

<strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> in data 19 luglio <strong>2007</strong>, la Giunta municipale ha approvato un atto propositivo che oggi<br />

metto ai voti anche del Consiglio, affinché il Consiglio lo faccia proprio come atto <strong>di</strong> sollecito. Di<br />

fatto si delibera <strong>di</strong> partecipare alla iniziativa <strong>di</strong> sensibilizzazione <strong>di</strong> cui alla nota della Provincia<br />

regionale, prot. N. 3487 del 18 giugno <strong>2007</strong> ed acquisita in atti ai numeri 29.853 del 20/06/<strong>2007</strong> in<br />

or<strong>di</strong>ne al <strong>di</strong>ritto dei malati siciliani <strong>di</strong> sclerosi multipla, ai nuovi trattamenti messi a punto dalla<br />

ricerca scientifica e me<strong>di</strong>ca già operanti in altre città d’Italia; <strong>di</strong> promuovere la stessa iniziativa al<br />

Consiglio comunale con richiesta <strong>di</strong> voto dell’or<strong>di</strong>ne del giorno su sollecito all’Assessorato<br />

regionale alla Sanità in or<strong>di</strong>ne al trattamento della sclerosi multipla.<br />

Per maggiore completezza io leggerei anche la lettera che ci ha inviato la Provincia regionale e<br />

che in data 19 luglio <strong>2007</strong> ha così scritto al nostro <strong>Comune</strong>. Quin<strong>di</strong>, si trasmette allegato alla<br />

presente l’or<strong>di</strong>ne del giorno in oggetto approvato dal Consiglio provinciale nella seduta del 28<br />

giugno <strong>2007</strong>. Stante l’importanza dell’argomento si invitano i Signori Loro a volere considerare<br />

l’opportunità che i rispettivi organi decisionali deliberino in merito. Leggo anche il testo del<br />

deliberato del Consiglio provinciale che così detta. Lo leggiamo: “La sclerosi multipla è una<br />

malattia che ha un decorso, nel suo complesso, progressivo. Forse <strong>di</strong>pende da una<br />

pre<strong>di</strong>sposizione genetica, forse da un virus. I circa 1700 siciliani affetti da sclerosi, vanno<br />

3


quoti<strong>di</strong>anamente e repentinamente incontro a <strong>di</strong>sturbi visivi e motori, alterazioni dell’articolazione<br />

del linguaggio, tremori non intenzionali fino a quelli più gravi simili a convulsioni epilettiche, paralisi<br />

degli arti inferiori e progressivo deca<strong>di</strong>mento mentale. I 1700 aumentano giorno per giorno, con un<br />

aumento della popolazione interessata che attualmente si prevede del 50 per cento in <strong>di</strong>eci anni.<br />

All’assenza <strong>di</strong> risultati, che attualmente si registra sul fronte della guarigione, la speranza è<br />

alimentata nei pazienti e nei nuclei familiari coinvolti dai risultati ottenuti dalla ricerca per bloccare<br />

la patologia. Ad oggi l’interferone – beta, farmaco in grado <strong>di</strong> attenuare la reazione del sistema<br />

immunitario, è stato l’ancora della speranza. Il paziente che vive queste con<strong>di</strong>zioni, nella speranza<br />

<strong>di</strong> trovarsi meno invalidato per il giorno che sarà possibile guarire, pur essendo consapevole che si<br />

tratta <strong>di</strong> un attenuatore della reazione del sistema immunitario, non ha altra scelta che il<br />

trattamento con interferone – beta, pur essendo consapevole che molto probabilmente andrà<br />

incontro ad effetti collaterali spesso <strong>di</strong>fficili da tollerare. Se qualcuno glielo negasse per<br />

in<strong>di</strong>sponibilità, allora sprofonderebbe nella <strong>di</strong>sperazione più irreversibile, toccando con mano<br />

l’abbandono della società alla sua agonia. È quello che sta accadendo in questo momento, è il<br />

terrore che si sta <strong>di</strong>ffondendo in questo momento fra tutti quei pazienti che vengono<br />

quoti<strong>di</strong>anamente a conoscenza della messa a punto della ricerca e dalla <strong>di</strong>ffusione, in atto da<br />

qualche mese a Roma e a Milano, del natalizumab: un anticorpo monoclonale <strong>di</strong> sintesi che agisce<br />

contro la glicoproteina, impedendo così alle cellule immunitarie <strong>di</strong> abbandonare il flusso sanguigno,<br />

migrare nel cervello e peggiorare le con<strong>di</strong>zioni della malattia. Se dalle pubblicazioni si viene a<br />

conoscenza che tale molecola ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> ridurre del 93 per cento le nuove lesioni e del 50<br />

per cento le ricadute e che gli effetti collaterali della terapia sono moderati, si tratta <strong>di</strong> una flebo in<br />

infusione endovenosa una volta al mese per un’ora e mezza e le uniche conseguenze riscontrate<br />

sono manifestazioni cutanee <strong>di</strong> tipo allergico, allora il trovarsi nei centri <strong>di</strong> trattamento siciliani e<br />

sentirsi <strong>di</strong>re che anche in Sicilia potranno essere trattati in futuro, allora la <strong>di</strong>sperazione <strong>di</strong>venta<br />

rabbia. Sì, <strong>di</strong>venta rabbia. Qual è il motivo che appartenere a questa terra, anche quando esiste la<br />

possibilità <strong>di</strong> essere italiani come i romani, come i milanesi, invece bisogna agonizzare<br />

nell’infermità meno <strong>di</strong>fesa? Il gruppo consiliare dei DS, valutato che il trattamento con natalizumab<br />

potrebbe avere un costo doppio (un paio <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> euro/mese) del trattamento attuale con<br />

interferone – beta, chiede che la Regione siciliana e per essa l’Assessorato Regionale alla Sanità<br />

provveda imme<strong>di</strong>atamente a rendere <strong>di</strong>sponibile il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> trattamento con natalizumab per i<br />

pazienti siciliani, dando priorità assoluta alla questione, perché <strong>di</strong> contro c’è un nemico invalidante<br />

in progressivo decorso e non indugia”. Prego Consigliere Micciché.<br />

CONSIGLIERE MICCICHÉ – Al <strong>di</strong> là, Presidente, <strong>di</strong> essere un me<strong>di</strong>co o non essere me<strong>di</strong>co, io<br />

credo che ognuno <strong>di</strong> noi in questo momento si stia ponendo una domanda alquanto inquietante.<br />

Per me, che conosco personalmente l’Assessore alla Sanità <strong>di</strong> questa nostra Regione, è ancora<br />

più <strong>di</strong>fficile pensare che si sia opposto alla prescrizione <strong>di</strong> un farmaco tanto importante per questa<br />

terribile patologia. Quin<strong>di</strong>, io certamente la voto, sono a favore che l’anticorpo monoclonale possa<br />

essere utilizzato anche dai nostri malati siciliani, però nutro forti dubbi che le cose vadano in<br />

maniera così lineare, come se l’Assessore fosse insensibile, come se i nostri malati fossero malati<br />

<strong>di</strong> serie C, questo mi inquieta. Quin<strong>di</strong> io gra<strong>di</strong>rei che su questo punto noi potessimo trarre notizie<br />

molto più precise e soprattutto fugare ogni dubbio per votare certamente, la voteremo comunque,<br />

ma per votare con particolare cognizione <strong>di</strong> causa. Quin<strong>di</strong> chiedo o <strong>di</strong> informarci meglio o poniamo<br />

un quesito personale all’Assessore alla Sanità, perché qua si tratta soltanto <strong>di</strong> utilizzare due<br />

farmaci <strong>di</strong>versi, ambedue efficaci per la sclerosi multipla o l’interferone, alfa o beta che sia, o<br />

l’anticorpo monoclonale. Cioè voglio capire, l’Assessore alla Sanità non l’ha autorizzato perché<br />

stu<strong>di</strong> scientifici effettivamente documentano che l’utilizzo dell’anticorpo monoclonale a livello <strong>di</strong><br />

efficacia è sovrapponibile all’interferone e quin<strong>di</strong> stiamo solo parlando <strong>di</strong> spese inutili o per una sua<br />

cattiveria personale?<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Micciché, i suoi quesiti mi sembrano molto<br />

pertinenti. Noi qui potremmo pure per il momento deliberare <strong>di</strong> partecipare a iniziative <strong>di</strong><br />

sensibilizzazione, fermo restando che noi come Consiglio comunale possiamo anche pre<strong>di</strong>sporre<br />

un documento nostro <strong>di</strong> sensibilizzazione, non è detto che dobbiamo addurre le stesse…<br />

CONSIGLIERE MICCICHÉ – Io credo che sia necessario, Presidente, perché la Provincia ci sta<br />

chiedendo <strong>di</strong> votare un qualcosa che loro già hanno fatto proprio. Quin<strong>di</strong> per noi sarebbe<br />

fortemente egoistico non votare, visto che si tratta <strong>di</strong> un argomento particolarmente importante, un<br />

argomento che tocca tutti quanti noi, anche perché la patologia può toccare tutti quanti noi,<br />

nessuno escluso. Però io a titolo personale, e credo che ogni Consigliere se lo stia chiedendo, se<br />

4


questa opzione fatta dall’Assessore alla Sanità, che è uomo <strong>di</strong> grande genio, uomo <strong>di</strong> grande<br />

sensibilità, è un qualcosa <strong>di</strong> gratuito o ha un fondamento scientifico. Per questo <strong>di</strong>co se vogliamo<br />

votarla io la voto certamente senza ombra <strong>di</strong> dubbio. Però mi rimane comunque un dubbio <strong>di</strong><br />

fondo.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Grazie Consigliere Micciché. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il<br />

Consigliere Hamel, ne ha facoltà.<br />

CONSIGLIERE HAMEL – Io volevo sottolineare che noi non abbiamo la competenza per potere<br />

attardarci su valutazioni <strong>di</strong> carattere scientifico. Questo or<strong>di</strong>ne del giorno ci viene sottoposto e per<br />

esserci sottoposto e per averlo votato la Provincia, dovrebbe corrispondere a una esigenza, a una<br />

richiesta che è stata sostenuta da familiari o da ammalati che hanno questa patologia e che quin<strong>di</strong><br />

in qualche modo cercano soluzioni nuove e non vogliono rinunciare a percorrere qualsiasi strada<br />

che possa in qualche modo dare una speranza e una possibilità <strong>di</strong> soluzione o <strong>di</strong> attenuazione<br />

della patologia stessa. L’approvazione dell’or<strong>di</strong>ne del giorno non comporta che la Regione deve<br />

imme<strong>di</strong>atamente rendere prescrivibile questo farmaco. Qualunque sia la sua formulazione, se<br />

nasce da un’esigenza che è stata manifestata dalle persone interessate, servirà per attenzionare<br />

fortemente, ancor <strong>di</strong> più, l’Assessore regionale, gli organi competenti, Commissioni, quelli che<br />

possono essere, su questo farmaco, che chiaramente non verrà somministrato e non verrà inserito<br />

nel prontuario che consente la somministrazione gratuita, non verrà inserito perché il Consiglio<br />

comunale <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> ha votato questo or<strong>di</strong>ne del giorno, ci sarà sempre un fondamento <strong>di</strong><br />

carattere scientifico che determinerà questa scelta da parte degli organi competenti. Il nostro<br />

or<strong>di</strong>ne del giorno può servire per rimarcare che una patologia così pesante, così invalidante, deve<br />

sollecitare chi ha le competenze per potere assumere le decisioni, a riflettere profondamente su<br />

ogni possibilità e su ogni opportunità data da questa nuova terapia, da questo nuovo farmaco, e<br />

poi valutare su un terreno <strong>di</strong> assoluta obiettività scientifica, la praticabilità <strong>di</strong> questo percorso.<br />

Quin<strong>di</strong> io sono assolutamente favorevole ad approvare l’or<strong>di</strong>ne del giorno anche così come è<br />

formulato, perché qualunque sia la formulazione che facciamo, <strong>di</strong> fatto non cambia nulla, perché<br />

non è che perché se noi <strong>di</strong>ciamo la Regione deve adottare questo farmaco, la Regione l’adotta. La<br />

Regione sa che il Consiglio comunale <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> ha manifestato una posizione che serve per<br />

attenzionare ancora più questo… Se poi vogliamo mo<strong>di</strong>ficarlo e integrarlo, va benissimo pure,<br />

perché il problema <strong>di</strong> fondo è quello <strong>di</strong> attenzionare questa vicenda. Su queste me<strong>di</strong>cine<br />

innovative, chiamiamole così, ci sono stati spesse volte molti abbagli e molte speranze così che<br />

poi sono andate <strong>di</strong>silluse. Qualcuno ricorderà alcune terapie particolari per la lotta ai tumori, che<br />

per un periodo hanno preso la ribalta giornalistica in maniera fortissima, creando gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>visioni<br />

nel paese, adesso non se ne parla più. Può essere che quella cosa non aveva nessun fondamento<br />

scientifico, io non ho più avuto la possibilità con i giornali <strong>di</strong> seguire come si è conclusa la vicenda.<br />

Può essere che questo farmaco in effetti non abbia questa valenza. Però che debba essere<br />

verificato e che anche un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> prima istanza possa essere rime<strong>di</strong>tato, secondo me è una<br />

cosa che va fatta perché il problema ha implicanze e una gravità tale che deve essere sicuramente<br />

percorsa ogni via. Volevo solo cogliere l’occasione in questo argomento che stiamo trattando per<br />

sottolineare al Consiglio comunale e all’Amministrazione comunale come ci sia la necessità da<br />

parte del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> <strong>di</strong> colmare una lacuna <strong>di</strong> gestione amministrativa che si è<br />

consolidata nel corso degli anni. Cioè noi sui problemi sanitari, specificamente sanitari, della città<br />

<strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>, ci siamo occupati molto poco. Il Sindaco <strong>di</strong> un <strong>Comune</strong> è tecnicamente anche il capo<br />

della sanità del <strong>Comune</strong>, quin<strong>di</strong> quello che ha il governo della sanità, la visione globale della<br />

gestione dei problemi della sanità <strong>di</strong> un <strong>Comune</strong>. E questo ruolo bisogna sicuramente accentuarlo<br />

e svilupparlo, perché è uno degli aspetti più incidenti all’interno <strong>di</strong> una comunità sociale. Basta<br />

pensare che la spesa sanitaria nel nostro paese occupa una larga parte del bilancio dello Stato.<br />

Quin<strong>di</strong> è un problema rilevantissimo. E sarebbe utile che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> si rapportasse in<br />

maniera operativa e non in termini <strong>di</strong> concessione <strong>di</strong> contributi a perdere che magari poi non si sa<br />

dove vanno a finire, ma in maniera operativa con tutte quelle associazioni e quei gruppi che<br />

nascono da esigenze a volte particolari, cioè <strong>di</strong> famiglie che hanno una determinata patologia<br />

<strong>di</strong>fficile da gestire, che in qualche modo cercano <strong>di</strong> sensibilizzare, <strong>di</strong> portare avanti ragionamenti <strong>di</strong><br />

promozione in favore <strong>di</strong> terapie o <strong>di</strong> ricerca per combattere e contrastare una o l’altra patologia. Il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> non può e non deve rimanere estraneo a questa lotta civile e <strong>di</strong> civiltà che<br />

serve proprio per dare anche un segnale forte <strong>di</strong> solidarietà nei confronti <strong>di</strong> chi vive un dramma<br />

perché è affetto da una patologia complessa, <strong>di</strong>fficile e a volte con esito estremamente tragico.<br />

Quin<strong>di</strong> è importante che, anche a partire da questo or<strong>di</strong>ne del giorno, noi riusciamo a sviluppare<br />

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una strategia <strong>di</strong> presenza del ruolo del Consiglio comunale e dell’Amministrazione comunale<br />

anche su questo terreno. D’altronde ci sono molti me<strong>di</strong>ci che compongono i due organismi e quin<strong>di</strong><br />

abbiamo anche la possibilità <strong>di</strong> avere anche un supporto tecnico <strong>di</strong> conoscenza scientifica <strong>di</strong><br />

alcune vicende e <strong>di</strong> alcune materie. Io sono, quin<strong>di</strong>, favorevole all’approvazione dell’or<strong>di</strong>ne del<br />

giorno. Se vogliamo emendarlo o mo<strong>di</strong>ficarlo relativamente alle esigenze che sono state<br />

manifestate, possiamo farlo benissimo, perché l’importante è dare questo segnale che il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> è attento, fortemente attento a questa patologia che interessa numerosi concitta<strong>di</strong>ni;<br />

io ne conosco alcuni e so il dramma che vivono e quin<strong>di</strong> in questo modo stimolare l’Assessorato<br />

regionale a prendere piena coscienza <strong>di</strong> questo problema ed esaminarlo nelle se<strong>di</strong> opportune con<br />

l’assoluta <strong>di</strong>sponibilità e senza guardare all’aspetto economico, ma guardando soltanto alla<br />

effettiva concretezza del problema e alla possibilità <strong>di</strong> dare una soluzione o attenuare la sofferenza<br />

a questi nostri concitta<strong>di</strong>ni o a tutti i concitta<strong>di</strong>ni della Sicilia.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Micciché.<br />

CONSIGLIERE MICCICHÉ – Io credo e sono quasi certo, se non certo totalmente, conoscendo i<br />

singoli Consiglieri, che ognuno <strong>di</strong> loro ha una gran<strong>di</strong>ssima sensibilità, lo ha <strong>di</strong>mostrato per cose <strong>di</strong><br />

gran lunga meno importanti rispetto a una patologia seria e severa come può essere una sclerosi<br />

multipla. Ho seguito attentamente il <strong>di</strong>scorso del collega Hamel. Volevo chiedere se aveva avuto<br />

certezza o sentore che questa Regione siciliana non intende sperimentare questo farmaco o se,<br />

invece, il farmaco, visto che è ancora in una fase <strong>di</strong> assoluta sperimentazione, non sia stato per<br />

imposizione del Ministero della Sanità affidato a dei centri pilota e solo loro in questa fase possono<br />

utilizzarlo. Quin<strong>di</strong>, non vedo una assoluta irresponsabilità da parte <strong>di</strong> chicchessia e credo che<br />

questo Consiglio esprimerà ampio parere favorevole a che l’uso <strong>di</strong> questo farmaco possa attuarsi<br />

anche nella nostra Regione, sempre che ce ne siano le con<strong>di</strong>zioni. Ecco le mie perplessità <strong>di</strong><br />

poc’anzi.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Aveva chiesto <strong>di</strong> parlare il Vice Sindaco.<br />

ASSESSORE LUPARELLO – Il mio intervento voleva puntualizzare questo aspetto. Non c’è<br />

dubbio che un or<strong>di</strong>ne del giorno che intervenga sulla inaccettabile <strong>di</strong>scriminazione <strong>di</strong> trattamento<br />

sanitario, <strong>di</strong> assistenza sanitaria tra abitanti della Regione Sicilia rispetto a quelli <strong>di</strong> altre regioni o<br />

dell’intera Nazione italiana, è inaccettabile. Per cui un or<strong>di</strong>ne del giorno che si esprima contro<br />

questa <strong>di</strong>scriminazione, mi pare, legittimo. Più attento starei sul <strong>di</strong>scorso della valutazione del<br />

farmaco specifico, perché se siamo in una fase <strong>di</strong> sperimentazione, questi farmaci vengono<br />

utilizzati per trials dai centri <strong>di</strong> riferimento pilota, che poi, reclutati il numero statisticamente<br />

significativo <strong>di</strong> pazienti su cui poi valutare l’efficacia clinica della molecola testata, possono<br />

esprimere così un giu<strong>di</strong>zio scientifico <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà del farmaco o meno. Bisogna capire se in Regione<br />

Sicilia esistono dei centri <strong>di</strong> riferimento cosiddetti centri pilota per lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questa patologia, che<br />

possono essere accre<strong>di</strong>tati dal sistema sanitario nazionale e quin<strong>di</strong> dal Ministero della Sanità ad<br />

essere centri <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o su farmaci da sperimentare. Se così non è, chiaramente noi ci troviamo <strong>di</strong><br />

fronte a un fatto che ha una valenza scientifica <strong>di</strong> mancato utilizzo del farmaco nel territorio<br />

siciliano, vedendo costretti, eventualmente, i pazienti siciliani, reclutati presso altri centri pilota, a<br />

dover andare fuori ad avere somministrato il farmaco che si sta sperimentando, ma soltanto<br />

perché sono reclutati da questi centri pilota che ne stu<strong>di</strong>ano la molecola. Per cui sull’aspetto<br />

specifico del farmaco mi sembrerebbe giusto avere altre notizie sulla fase <strong>di</strong> sperimentazione dello<br />

stesso e perché la Sicilia è fuori da questa sperimentazione eventualmente. Sull’or<strong>di</strong>ne del giorno,<br />

sulla inaccettabile <strong>di</strong>scriminazione <strong>di</strong> trattamento sanitario tra gli abitanti della Regione Sicilia e gli<br />

abitanti della Nazione italiana, non c’è dubbio che questo Consiglio si esprima favorevolmente<br />

all’or<strong>di</strong>ne del giorno. Grazie.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione l’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno così come è stato letto. 23 presenti, 23 sì, il Consiglio approva all’unanimità l’or<strong>di</strong>ne del<br />

giorno.<br />

Passiamo ora al punto N. 5 “Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio all’impresa SAISEB”.<br />

Mi sembra che la precedente volta già la delibera era stata illustrata, quin<strong>di</strong> avevamo rinviato per<br />

mancanza del parere <strong>di</strong> regolarità contabile da parte dei Revisori. Ora è pervenuta alla Presidenza<br />

un emendamento al testo della delibera e invito l’Ingegnere Principato a illustrarlo.<br />

INGEGNERE PRINCIPATO – L’emendamento tecnico prevede l’inserimento nel corpo della<br />

delibera, nella parte <strong>di</strong>spositiva, <strong>di</strong> due punti che obbe<strong>di</strong>scono alla logica della salvaguar<strong>di</strong>a. Sono<br />

due punti che, se inseriti, arricchiscono il contenuto del <strong>di</strong>spositivo, ma sono anche contenuti,<br />

senza i quali l’atto deliberativo non precluderebbe <strong>di</strong> effettuare quello che l’inserimento proposto<br />

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prevede, perché per legge comunque può trovare applicazione. Do lettura dell’emendamento,<br />

emendamento che è stato formulato dalla dottoressa Giglione che era presente nel precedente<br />

Consiglio, che <strong>di</strong>scende da un suo convincimento in relazione a quella che è stata l’evoluzione del<br />

<strong>di</strong>battito che ha avuto luogo. Il testo dell’emendamento è <strong>di</strong> integrare la parte… Propone nella<br />

proposta <strong>di</strong> deliberazione consiliare in oggetto, essendo intervenuti fatti successivi alla proposta de<br />

quo, quali l’approvazione da parte del Consiglio comunale del bilancio comunale anno <strong>2007</strong> e<br />

pluriennale, con delibera N. 63 del 04/09/07 e la lettera dell’Assessore al Patrimonio prodotta nella<br />

seduta consiliare scorsa nel modo seguente: punto 4) dare atto che il bilancio <strong>di</strong> previsione anno<br />

<strong>2007</strong> e pluriennale, contenente l’integrazione delle somme per coprire l’intero debito, è stato<br />

approvato con delibera del Consiglio comunale N. 63 del 04/09/<strong>2007</strong>. (Ovviamente è un punto che<br />

viene anche superato dal parere reso dal Revisore dei conti). Punto 5) dare atto che resta<br />

impregiu<strong>di</strong>cato e salvo il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> questo <strong>Comune</strong> e ogni eventuale azione per il recupero delle<br />

somme nel caso che il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> appello si esprima favorevolmente all’Amministrazione,<br />

nonché all’eventuale definizione <strong>di</strong> un nuovo bonario conferimento con l’impresa e ogni altra<br />

azione finalizzata al recupero delle somme nei confronti del Ministero”. Ripeto, quin<strong>di</strong>, una<br />

precisazione, una salvaguar<strong>di</strong>a che comunque si può sempre portare avanti anche senza<br />

l’inserimento nell’attuale <strong>di</strong>spositivo.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Io invece darei lettura del parere dei Revisori che è pervenuto<br />

in data o<strong>di</strong>erna alla Presidenza. Leggo la parte conclusiva, la parte sostanziale: “Il Collegio prende<br />

in carico la proposta <strong>di</strong> deliberazione per il Consiglio comunale, avente ad oggetto riconoscimento<br />

legittimità debito fuori bilancio all’impresa Saiseb, con sentenza 26031/2005 contro <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Agrigento</strong> e Ministero dei Lavori Pubblici, per i lavori <strong>di</strong> costruzione della rete idrica e fognante<br />

della città antica <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>. Il Collegio, visto il proprio parere reso in data 30 aprile <strong>2007</strong> con<br />

protocollo N. 31; vista la nota protocollo 3529 del 6 <strong>settembre</strong> <strong>2007</strong>, del responsabile dei servizi<br />

finanziari, la quale precisa che la somma è stata regolarmente inserita nell’intervento 2.09.04.01<br />

cap. 29434 del bilancio <strong>di</strong> previsione <strong>2007</strong>, approvato con deliberazione del Consiglio comunale N.<br />

63 del 4 <strong>settembre</strong> <strong>2007</strong>, esprime parere favorevole in linea contabile, fermo restando che in<br />

or<strong>di</strong>ne al contenzioso in questione e in particolare per l’insorgere dei debiti fuori bilancio, gli uffici<br />

dovranno sempre inviare cautelativamente gli atti alla Corte dei Conti per accertare eventuali<br />

responsabilità e danni per l’ente e proporre appello ove è possibile”. Quin<strong>di</strong> abbiamo acquisito il<br />

parere dei Revisori. Ci sono interventi sull’argomento? Il Consigliere Arnone ha chiesto la parola,<br />

ne ha la facoltà.<br />

CONSIGLIERE ARNONE – Colleghi Consiglieri, signori della Giunta, signor Presidente, il punto<br />

che stiamo toccando è un punto <strong>di</strong> grande rilievo, perché è un punto che potrebbe portare il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> al <strong>di</strong>ssesto finanziario. Noi non dobbiamo nasconderci la realtà. Abbiamo<br />

avuto un Assessore che si è <strong>di</strong>messo, ritenendo che il bilancio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> non fosse<br />

veritiero in or<strong>di</strong>ne a cifre inferiori a questo debito fuori bilancio, cioè qualche milione <strong>di</strong> euro.<br />

Ovviamente io non intendo riprendere la tematica delle <strong>di</strong>missioni, né pronunziarmi su questa,<br />

semplicemente fornirne un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> idee della cifra <strong>di</strong> cui ci stiamo occupando. 5 milioni <strong>di</strong> euro<br />

sono esattamente la cifra contestata, nel senso che è stata ritenuta non veritiera da Micciché che<br />

si è <strong>di</strong>messo, che dovrebbe pervenire dagli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione in un intero anno al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Agrigento</strong>: 5 milioni <strong>di</strong> euro. Oggi noi siamo qui per esaminare e approvare, perché io ritengo che<br />

noi questa sera dobbiamo approvare questa delibera, la delibera che prevede il pagamento <strong>di</strong><br />

questi 5 milioni <strong>di</strong> euro. Ma, esaminando le carte, ragionando sulle carte, io evidenzio dei fatti che<br />

meritano una presa <strong>di</strong> posizione da parte <strong>di</strong> questo <strong>Comune</strong>. Ci siamo riuniti in Commissione con<br />

gli altri colleghi, mi riferisco alla prima Commissione presieduta dal Presidente collega Roberto<br />

Calì, abbiamo anche stilato un verbale, e ci sono degli aspetti che io ora imme<strong>di</strong>atamente illustro,<br />

che meritano <strong>di</strong> essere approfon<strong>di</strong>ti, ex post ovviamente, dopo oggi, dopo l’approvazione del<br />

debito fuori bilancio. Ma meritano <strong>di</strong> essere approfon<strong>di</strong>ti. La sentenza che condanna il <strong>Comune</strong> a<br />

pagare 5 milioni <strong>di</strong> euro, su un punto appare chiara. Vi è stato nel processo, con ogni probabilità, e<br />

qui deve intervenire l’Ufficio Legale con una sua relazione, un errore procedurale grossolano, cioè<br />

la non chiamata del terzo in garanzia. Il <strong>Comune</strong> aveva firmato un contratto con l’impresa Saiseb,<br />

e quin<strong>di</strong> era vincolato con quel contratto con l’impresa Saiseb. Ma vi era il Ministero dei Lavori<br />

Pubblici che nell’ambito dei rapporti, ex Agensud, aveva a sua volta stipulato una convenzione<br />

con il <strong>Comune</strong>, impegnandosi a garantire al <strong>Comune</strong> i pagamenti che il <strong>Comune</strong> sarebbe stato<br />

costretto ad eseguire in relazione a eventuali condanne in contenziosi per fatti pregressi alla firma<br />

della convenzione medesima, cioè all’anno 1991. Cosa voleva <strong>di</strong>re questo? Voleva <strong>di</strong>re che nel<br />

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momento in cui il Tribunale condannava il <strong>Comune</strong>, se fosse stato chiamato il terzo in garanzia, il<br />

Tribunale avrebbe imme<strong>di</strong>atamente condannato il terzo a non far subire alcun danno al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Agrigento</strong>, cioè a pagare la somma alla Saiseb. La sentenza a pag. 6 <strong>di</strong>ce: In effetti con la<br />

sottoscrizione dell’atto <strong>di</strong> trasferimento, le parti avevano convenuto che sarebbero rimasti a carico<br />

dell’agenzia, testuale, gli eventuali oneri connessi a riserve iscritte negli atti contabili,<br />

anteriormente alla data del presente atto e comunque tutti gli eventuali oneri, da contenzioso,<br />

amministrativo e giuris<strong>di</strong>zionale, connessi a fatti verificatisi anteriormente alla data del presente<br />

atto. La norma che lega <strong>Comune</strong> e Agensud è, quin<strong>di</strong>, chiara. Se fosse stata utilizzata come la<br />

legge prevedeva, a garanzia dell’ente, per ottenere la chiamata del terzo in garanzia, avremmo<br />

avuto, per essere chiari e capirlo tutti, lo stesso meccanismo che si verifica quando nel caso<br />

dell’incidente automobilistico il ferito da trauma cita l’autista che lo ha ferito e la compagnia<br />

assicurativa. E si fa pagare poi la compagnia assicurativa. E se non lo cita, è l’incidentato, cioè<br />

colui che ha fatto l’incidente, che chiama a sua garanzia imme<strong>di</strong>atamente la compagnia<br />

assicurativa, per non subire lui l’aggravio della condanna. E noi avremmo dovuto fare questo. Vero<br />

è che la Saiseb ha citato il Ministero, ma l’ha citato in via <strong>di</strong>retta e il Tribunale <strong>di</strong>ce: il rapporto non<br />

è tra Saiseb e Ministero, perché la Saiseb non conosce il Ministero. La Saiseb ha firmato un<br />

contratto con il <strong>Comune</strong>. Il rapporto è tra <strong>Comune</strong> e Ministero. E quin<strong>di</strong> c’è un primo problema che<br />

afferisce, appunto, la gestione della causa. Sul quale io chiedo che il Consiglio comunale richieda<br />

all’Ufficio Legale dell’Ente una specifica relazione. Noi siamo qui non solo per far pagare sol<strong>di</strong><br />

all’Ente, con la nostra votazione, ma per in<strong>di</strong>viduare, all’interno delle procedure che hanno dato<br />

luogo alla sentenza <strong>di</strong> condanna al debito fuori bilancio, eventuali aspetti che possono<br />

ulteriormente garantire l’Ente. E questo è certamente un aspetto rilevante, comprendere perché<br />

non è stata effettuata la chiamata del terzo in garanzia. E per noi è un punto assai rilevante, cari<br />

colleghi, anche nell’ipotesi in cui domani il Ministero ci restituisse queste somme, perché noi<br />

rischiamo il <strong>di</strong>ssesto, non avendole ora. Verranno prelevate ora dalle casse del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Agrigento</strong>. Se noi non fossimo gravati da questo pagamento, <strong>di</strong>sporremmo <strong>di</strong> 5 milioni <strong>di</strong> euro in<br />

più. Abbiamo dovuto metterli in bilancio. E questo è un dato. La proposta non è solo mia, è<br />

dell’intera prima Commissione, che, in relazione alla sua competenza sul personale, ha ritenuto <strong>di</strong><br />

esaminare e affrontare la tematica, fornendo una in<strong>di</strong>cazione al Consiglio comunale. E ancora<br />

sempre in relazione a dati, quali sono quelli attinenti la situazione dello sviluppo economico<br />

dell’Ente, noi riteniamo che questa delibera debba anche comportare l’attivazione <strong>di</strong> passaggi <strong>di</strong><br />

carattere politico amministrativo. Questi 5 milioni, se ci verranno restituiti, servono a evitare il<br />

<strong>di</strong>ssesto definitivamente per il nostro <strong>Comune</strong>. Non dobbiamo <strong>di</strong>menticare che abbiamo venduto lo<br />

scorso anno, per evitare il <strong>di</strong>ssesto, per una cifra inferiore a 5 milioni <strong>di</strong> euro, i palazzi Crea al viale<br />

della Vittoria e che si <strong>di</strong>scute oggi <strong>di</strong> vendere per una cifra inferiore i 5 milioni <strong>di</strong> euro il palazzo ex<br />

Vigili del Fuoco al viale della Vittoria. Allora, politicamente noi abbiamo un Vice Ministro dei Lavori<br />

Pubblici che è agrigentino, con il quale non dovrebbe essere complicato rapportarsi, certamente<br />

non lo sarà. Abbiamo un precedente, <strong>di</strong>eci anni fa in questa aula, all’epoca fu per una iniziativa che<br />

in parte guidai io per il ruolo che avevo a Roma, abbiamo ospitato il Vice Ministro dell’epoca che<br />

era Gianni Mattioli, che assunse qua dentro alcuni impegni, impegni che furono mantenuti e <strong>di</strong> cui<br />

go<strong>di</strong>amo tra l’altro oggi benefici, perché la gran parte delle sanatorie e<strong>di</strong>lizie riguardano le zone B,<br />

e si è potuto andare alle sanatorie e<strong>di</strong>lizie in zona B grazie a quella legge che Mattioli si impegnò a<br />

fare approvare in questa aula e che poi in effetti fu approvata. E allora, io ritengo che questo<br />

Consiglio comunale possa su questo terreno approvare un or<strong>di</strong>ne del giorno <strong>di</strong> invito al Vice<br />

Ministro dei Lavori Pubblici a partecipare a una seduta aperta per assumere l’impegno <strong>di</strong> verificare<br />

la possibilità dell’ottenimento da parte del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> del ristoro <strong>di</strong> questi 5 milioni <strong>di</strong><br />

euro ai sensi della convenzione prevista tra <strong>Comune</strong> e Ministero in relazione a queste opere<br />

appaltate alla impresa Saiseb. Se noi potessimo mettere da qui a qualche mese nel bilancio del<br />

<strong>Comune</strong> come partita <strong>di</strong> entrata questi 5 milioni <strong>di</strong> euro, il lavoro della Ragioniera, sotto il profilo<br />

tecnico, e del Sindaco, sotto il profilo politico, sarebbe molto più agevole nel definire il nuovo<br />

equilibrio <strong>di</strong> bilancio. Io credo che la Commissione <strong>di</strong> cui faccio parte, formulando queste proposte<br />

all’unanimità, abbia pienamente onorato il mandato amministrativo nell’interesse dell’Ente <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>. Per cui io vi chiederei <strong>di</strong> approvare la delibera, ma nel contempo o questa sera o<br />

votando dopo l’approvazione della delibera il rinvio del punto per una pre<strong>di</strong>sposizione del testo da<br />

parte della Conferenza dei capigruppo. Io sono in grado <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporlo subito il testo da votare, se<br />

voi volete, appunto ci orientiamo sia nel chiedere la relazione all’Ufficio Legale sugli aspetti relativi<br />

alla mancata chiamata in causa del terzo Ministero, sia in or<strong>di</strong>ne alla convocazione <strong>di</strong> una seduta<br />

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del Consiglio comunale con l’invito al Vice Ministro dei Lavori Pubblici per affrontare il tema del<br />

ristoro della restituzione <strong>di</strong> queste somme da parte del Ministero al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>. Sono,<br />

ovviamente, <strong>di</strong>sponibilissimo se qualcuno volesse chiarimenti rispetto agli aspetti tecnici che ho<br />

illustrato.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Picarella, ha facoltà <strong>di</strong> parlare.<br />

CONSIGLIERE PICARELLA – Io riba<strong>di</strong>sco con forza che il problema è molto serio e delicato. E<br />

bisogna approfon<strong>di</strong>re, non è che qua bisogna <strong>di</strong>re subito paghiamo. Questa Saiseb ha il titolo per<br />

potere fare la forzatura, per potere fare il pignoramento, e credo che sia in corso. Però noi non<br />

dobbiamo rimetterci all’operato degli altri, perché nel guardare la sentenza gli stessi giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>cono:<br />

in effetti con la sottoscrizione dell’atto <strong>di</strong> trasferimento, le parti avevano convenuto che sarebbero<br />

a carico del Ministero, cioè significa la stessa sentenza <strong>di</strong>ce che il <strong>Comune</strong> è estraneo a queste<br />

somme, cioè viene penalizzato ed è giusto che sia approfon<strong>di</strong>to. Ognuno <strong>di</strong>ce: io voto, io non<br />

voto. Io non voto la delibera. Posso votare l’or<strong>di</strong>ne del giorno, posso rinviare qualunque atto, e poi<br />

ognuno fa a scarica barile. Io ho letto il parere dei Revisori dei Conti, che tutti escono <strong>di</strong>etro le<br />

quinte, non sono presenti. Ho letto il primo parere che <strong>di</strong>ce siamo favorevoli in forma contabile<br />

relativamente ai 4 milioni e 500.000, e sono sfavorevole per la mancanza <strong>di</strong> copertura per la<br />

<strong>di</strong>fferenza. Un parere che <strong>di</strong>ce: parere contabile. Se c’è un parere contabile, non avremmo<br />

bisogno <strong>di</strong> chiederlo ai Revisori dei Conti, lo chie<strong>di</strong>amo al Ragioniere capo e ve<strong>di</strong>amo se c’è la<br />

copertura, perché si limita in questo. Ma poi quello che oggi vedo, ed è tanto strano, il parere che<br />

c’è oggi porta la data del <strong>13</strong> <strong>settembre</strong> alle ore 15 e 30, significa oggi, poche ore fa. Ma vedo che<br />

c’è qualche cosa che non so se è possibile, io lo domando al Segretario: se i Revisori dei Conti<br />

possono dare quesiti, deliberazioni, in<strong>di</strong>rizzi fuori dalla casa comunale, perché io ho letto che<br />

presso lo stu<strong>di</strong>o del dottor Capone Giuseppe, si svolge il quesito. E, guardacaso, nella stessa<br />

determinazione che dà il quesito, <strong>di</strong>ce: assente il dottor Capone. Cioè a casa sua lui è assente e il<br />

parere è dato dagli altri due Revisori. Cioè si svolgono a casa dello stu<strong>di</strong>o del dottor Capone,<br />

danno il quesito, è assente il dottor Capone, assente giustificato, <strong>di</strong>cono quelli, a casa del dottor<br />

Capone. Leggete il quesito, veramente è un fatto strano che io solo qua dentro posso leggere<br />

queste cose, a casa <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o è assente il titolare Revisore, gli altri due lo fanno non dentro la<br />

casa comunale, ma fuori, in uno stu<strong>di</strong>o privato. Non so se è possibile che si portano i fascicoli,<br />

danno i pareri in quell’e<strong>di</strong>ficio. Possono portarsi i fascicoli per stu<strong>di</strong>arli, ma penso che l’atto<br />

giuri<strong>di</strong>co deve essere presso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>. Per cui io <strong>di</strong>co, Presidente, anche perché<br />

non voglio <strong>di</strong>lungarmi perché l’abbiamo <strong>di</strong>battuto, io non voto a favore la deliberazione, io posso<br />

con<strong>di</strong>videre chi mi ha preceduto che questo atto possa essere demandato, stu<strong>di</strong>ato, valorizzato,<br />

perché non possiamo <strong>di</strong>re: leviamo. Non sono 5 milioni <strong>di</strong> euro, sono 7 milioni, <strong>di</strong> 15 miliar<strong>di</strong>,<br />

significa veramente una cosa paurosa, un beneficio che il <strong>Comune</strong> non ha avuto, non è <strong>di</strong> sua<br />

competenza, non li deve uscire il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> e viene penalizzato <strong>di</strong> una colpa che non<br />

ha, perché se noi esaminiamo la sentenza, guardacaso sono assenti, in contumacia. Se il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>, come il Ministero, non si presentava, che succedeva? Questi magistrati che sono a<br />

Roma in 1° grado, ma se non si presenta nessuno che facevano? Faceva la sentenza, l’istruiva?<br />

La rigettava l’istanza o confermava il <strong>Comune</strong> in contumacia senza atti. E questo è da<br />

approfon<strong>di</strong>re, perché nell’appello è un problema serio. Per cui io <strong>di</strong>co che, fermo rimanendo che<br />

c’è questa causa e noi ne siamo a conoscenza, ne subiamo un eventuale sequestro <strong>di</strong> somme e<br />

ne subiamo un eventuale prelevamento forzato <strong>di</strong> somme, ma io <strong>di</strong>co che questo atto deve essere<br />

veramente valutato e stu<strong>di</strong>ato, perché il <strong>Comune</strong> non può uscire 15 miliar<strong>di</strong> non dovuti, dati a una<br />

società, la Saiseb che ha fatto dei lavori <strong>di</strong> fognatura non dati in appalto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong><br />

ma dalla Cassa per il Mezzogiorno. Per cui io è inutile soprassedere, qua ci vuole uno stu<strong>di</strong>o serio<br />

che possa determinare il Consiglio comunale sul da fare, perché ognuno, come ho detto poco fa,<br />

se ne lava le mani, dà i pareri, i Revisori danno un parere e non danno parere sotto il profilo<br />

contabile. E poi c’è <strong>di</strong> più, a con<strong>di</strong>zione che siano mandati alla Corte dei Conti. Ma questo lo<br />

sappiamo che tutti i debiti fuori bilancio, per legge debbono andare alla Corte dei Conti, inviate per<br />

responsabilità. Non abbiamo bisogno del quesito che ce lo <strong>di</strong>cono e ce lo suggeriscono. Per cui io<br />

termino <strong>di</strong>cendo che il <strong>Comune</strong> prenda atto sul da fare, ma non <strong>di</strong> votare, <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, venite, se la<br />

vengono a prendere con la forzatura, come vuole, e noi ne subiamo, ma <strong>di</strong> andare avanti,<br />

possibilmente come chi mi ha preceduto, <strong>di</strong> fare un or<strong>di</strong>ne del giorno, valutarlo, stu<strong>di</strong>arlo. C’è un<br />

Vice Ministro che è <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>. Ve<strong>di</strong>amo il da fare perché è competenza proprio sua e se può<br />

intervenire in favore del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>. Io ritengo necessario che questo punto, no che ora<br />

lo rinviamo, ma che sia trattato subito, non alle calende greche, perché noi abbiamo la Saiseb che<br />

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è <strong>di</strong>etro e non fa il pignoramento forse perché le somme non sono pignorabili, perché ci sono gli<br />

stipen<strong>di</strong> e le altre cose, ed è in guar<strong>di</strong>a. Lasciamola stare in guar<strong>di</strong>a. Nelle more, noi provve<strong>di</strong>amo<br />

sul da farsi.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Salsedo, ne ha facoltà.<br />

CONSIGLIERE SALSEDO – Grazie Presidente, signor Vice Sindaco, colleghi Consiglieri. Io in<br />

merito alla delibera non sono un professionista, un Avvocato, però se soprasse<strong>di</strong>amo, per<strong>di</strong>amo<br />

tempo, allunghiamo ancora i <strong>di</strong>scorsi, gli interessi aumentano e le responsabilità aumentano<br />

ancora <strong>di</strong> più per quanto ci riguarda. Tra l’altro questo Consiglio comunale, nei precedenti anni,<br />

nella passata consiliatura si è sempre contrad<strong>di</strong>stinto che tutti i debiti fuori bilancio, esecutivi,<br />

correlati da una sentenza, sono stati sempre approvati. Io, spulciando qui la delibera, mi ritrovo<br />

una sentenza, un atto <strong>di</strong> precetto e un atto <strong>di</strong> pignoramento. Secondo me è un atto dovuto che<br />

questo Consiglio oggi, in questa sede, si dovrebbe sbarazzare <strong>di</strong> questo debito fuori bilancio.<br />

Quin<strong>di</strong>, per quanto mi riguarda, a nome della lista Zambuto Sindaco, noi votiamo favorevoli al<br />

debito.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Hamel, ne ha facoltà.<br />

CONSIGLIERE HAMEL – La storia <strong>di</strong> questa delibera non è una storia recente, è una storia<br />

abbastanza lunga e complessa. Una valutazione che possiamo fare in termini assolutamente<br />

generali è che nell’ambito <strong>di</strong> questo proce<strong>di</strong>mento amministrativo ci siano state delle grossissime<br />

carenze, prima ancora <strong>di</strong> arrivare all’aspetto del contenzioso, perché se si salvaguardavano gli<br />

interessi del <strong>Comune</strong> in tutti i passaggi che regolavano il rapporto tra l’Ente appaltante, che era il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> e la Saiseb, l’Agensud e poi il Ministero dei Lavori Pubblici, sicuramente non<br />

saremmo arrivati a questo punto. Cioè nel momento in cui nasceva la richiesta da parte della<br />

Saiseb della integrazione, del risarcimento, della lievitazione dei costi e tutti gli altri aspetti tecnici<br />

che hanno determinato i maggiori oneri, bisognava imme<strong>di</strong>atamente coinvolgere il Ministero per<br />

<strong>di</strong>re: queste somme ci sono state reclamate, queste somme sono <strong>di</strong> tua pertinenza, queste somme<br />

le devi pagare tu. Sicuramente nel corso del tempo c’è stata una carenza <strong>di</strong> gestione che poi alla<br />

fine si è tradotta in una sorta <strong>di</strong> cul de sac <strong>di</strong> tipo formale, che ci impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> potere esercitare un<br />

<strong>di</strong>ritto sacrosanto che è quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>re: non li dobbiamo pagare noi questi sol<strong>di</strong>, li deve pagare il<br />

Ministero, quin<strong>di</strong> rimettiamo la fattura virtualmente al Ministero per pagarla. Ma che, arrivati a<br />

questo punto, per come si è sviluppata tutta la vicenda, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> si trovi con il cappio<br />

al collo e debba procedere al pagamento, questo è assolutamente indubbio, perché non <strong>di</strong>pende<br />

più dalla nostra volontà. La sentenza <strong>di</strong> 1 grado, per giurisprudenza consolidata, è una sentenza<br />

esecutiva. La Saiseb ha già espletato tutti gli atti relativi alla procedura esecutiva, da un momento<br />

all’altro noi possiamo vederci il pignoramento presso le casse della Tesoreria con un aggravio<br />

consistentissimo <strong>di</strong> costi, perché non si è effettuato il pagamento <strong>di</strong>retto. Non è che noi<br />

approvando questa delibera possiamo imme<strong>di</strong>atamente dare i sol<strong>di</strong> alla Saiseb, perché c’è un<br />

problema <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà, però possiamo <strong>di</strong>re alla Saiseb: l’atto è completo, quin<strong>di</strong> noi incominceremo a<br />

pagarvi, non vi preoccupate, possiamo concordare sui tempi <strong>di</strong> pagamento. Relativamente<br />

all’incidenza <strong>di</strong> questa delibera <strong>di</strong> riconoscimento <strong>di</strong> debiti fuori bilancio, rispetto a quello che è<br />

l’assetto finanziario del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>, bisogna puntualizzare una cosa. La maggior parte<br />

delle somme incide sull’esercizio finanziario passato, il 2006, quin<strong>di</strong> sono somme già impegnate,<br />

che non hanno refluenze sull’equilibrio finanziario del bilancio <strong>2007</strong>. Potrebbero avere una<br />

refluenza fortemente positiva perché determinerebbero a posteriori un avanzo <strong>di</strong> amministrazione<br />

che ci consentirebbe <strong>di</strong> respirare un po’ <strong>di</strong> più. L’altra parte delle somme è una parte mutuata, e su<br />

questo non c’è nessuna questio perché il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> ha ancora un rapporto <strong>di</strong><br />

indebitamento con margini ancora molto ampi che ci consente <strong>di</strong> potere contrarre mutui e si è<br />

trovato nel bilancio del <strong>2007</strong>, che anche con questa uscita ulteriore riesce a trovare il suo equilibrio<br />

finanziario. Quin<strong>di</strong>, la delibera, dopo l’approvazione del bilancio <strong>di</strong> preventivo per l’esercizio <strong>2007</strong>,<br />

trova perfettamente le voci <strong>di</strong> copertura finanziaria, talché i Sindaci Revisori hanno sciolto la<br />

riserva e hanno dato il parere favorevole. Quin<strong>di</strong>, noi ci troviamo nelle con<strong>di</strong>zioni oggettive per<br />

potere procedere alla votazione <strong>di</strong> questa delibera per eliminare una serie <strong>di</strong> problematiche<br />

conseguenti. Una è quella della azione esecutiva forzosa, che porterebbe costi aggiuntivi, l’altra è<br />

quella anche connessa alla responsabilità <strong>di</strong>retta del Consiglio comunale che, trovandosi <strong>di</strong> fronte<br />

a un atto tecnicamente perfetto, che implica una lievitazione <strong>di</strong> costi se non viene approvato, ha il<br />

dovere ed è obbligato, ob torto collo, ad approvare questa delibera. Relativamente al merito, cioè<br />

alla possibilità <strong>di</strong> recupero delle somme, la vicenda è molto articolata. C’è stato un rigetto da parte<br />

degli organi giu<strong>di</strong>ziari per quanto riguarda il tentativo <strong>di</strong> coinvolgimento in questa fase del Ministero<br />

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dei Lavori pubblici. Il giu<strong>di</strong>zio ha avuto già una pronuncia che è stata appellata e il cui ulteriore<br />

appello sarà <strong>di</strong>scusso tra un paio d’anni, quin<strong>di</strong> c’è un periodo molto lungo per potere definire<br />

questa vicenda. Io ritengo, scusatemi se azzardo una ipotesi, ho una cultura giuri<strong>di</strong>ca ma non ho<br />

mai esercitato la professione legale, che noi, conclusa questa vicenda dal punto <strong>di</strong> vista del<br />

pagamento, ad a<strong>di</strong>uvandum rispetto alle iniziative, ai tentativi che sta portando avanti<br />

l’Amministrazione comunale, l’Assessore Iacono, possiamo anche esperire un’iniziativa autonoma<br />

<strong>di</strong> rivalsa nei confronti del Ministero, tenuto conto che il gravame <strong>di</strong> questa spesa è<br />

concettualmente, sostanzialmente imputabile al Ministero quale prosecutore dell’azione dell’ex<br />

Cassa del Mezzogiorno, Agensud, o come si voglia chiamare. Questo ci consentirebbe <strong>di</strong> aprire un<br />

altro canale <strong>di</strong> contrattazione con il Ministero stesso che, considerando da un lato che ci troviamo<br />

ancora in una fase <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio che può essere ribaltata in secondo grado, che noi attiviamo<br />

un’azione <strong>di</strong> rivalsa nei confronti del Ministero, cioè apriamo un fronte che ci consentirebbe poi, dal<br />

punto <strong>di</strong> vista della me<strong>di</strong>azione politica, <strong>di</strong> potere trovare una soluzione, che sarebbe una<br />

soluzione equitativa, perché oggettivamente la responsabilità <strong>di</strong> questo pagamento deve gravare<br />

non sul <strong>Comune</strong>, ma su altri soggetti terzi che hanno gestito il finanziamento, che hanno gestito le<br />

opere, che hanno determinato questo lievitare <strong>di</strong> costi per interventi che il <strong>Comune</strong> non gestiva<br />

<strong>di</strong>rettamente, non era un’autonoma gestione. Colgo l’occasione <strong>di</strong> questo intervento anche per<br />

sottolineare che in relazione alle problematiche finanziarie del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>, noi oggi<br />

abbiamo chiuso la vicenda dell’esercizio <strong>2007</strong>, nel bene o nel male, con le soluzioni che sono state<br />

praticate questo esercizio è stato chiuso. Noi abbiamo davanti una prospettiva del bilancio<br />

pluriennale, sulla quale è in<strong>di</strong>spensabile incominciare a pensare, e non può essere solo un<br />

pensiero dell’Amministrazione comunale, ma deve essere un pensiero che deve coinvolgere<br />

complessivamente tutto il Consiglio comunale, perché per il tempo a venire ci sono due o tre<br />

vicende che devono essere fortemente attenzionate. Nell’esercizio finanziario 2008 verranno a<br />

mancare al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> 4 milioni <strong>di</strong> euro per quanto riguarda il recupero delle imposte<br />

evase. L’INPA ha fatto accertamenti per gli esercizi 2001 – 2002, 2003, 2004, riversati<br />

rispettivamente sul bilancio 2006 e sul bilancio <strong>2007</strong> per 4 milioni <strong>di</strong> euro. Dal 2005 in poi il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> non ha più la gestione della TARSU, quin<strong>di</strong> non c’è più refluenza <strong>di</strong> imposte<br />

pregresse per evasione che vengono accertate e che ritornano attraverso l’accertamento<br />

all’interno dei bilanci, negli esercizi 2006 – <strong>2007</strong>. Nell’esercizio 2008 noi avremo la voce relativa<br />

agli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, costi <strong>di</strong> costruzione, sanatoria e tutto il resto, che potrebbe avere un<br />

esaurimento, perché se si riesce a realizzare l’obiettivo dei 5 milioni e mezzo <strong>di</strong> euro nel <strong>2007</strong>,<br />

questo non è il pozzo <strong>di</strong> San Patrizio, perché c’è tutto un arretrato che va ad essere smaltito e<br />

quin<strong>di</strong> non sappiamo che somme si vanno a realizzare nel 2008. Nel 2008 abbiamo la<br />

problematica connessa alle modalità <strong>di</strong> restituzione delle somme che sono state concordate con<br />

l’ATO rifiuti, per cui l’ATO rifiuti ha ricevuto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong> circa 9 milioni e mezzo <strong>di</strong><br />

euro, 10 milioni <strong>di</strong> euro, però <strong>di</strong>ce: io ne restituirò, e questo sembra ormai un dato acclarato, solo<br />

6, 7 milioni <strong>di</strong> euro, per cui i rimanenti 4 milioni <strong>di</strong> euro, 3 milioni e mezzo <strong>di</strong> euro, devono trovare<br />

copertura finanziaria. Molto probabilmente si applicherà l'eventuale avanzo <strong>di</strong> amministrazione<br />

dell’esercizio <strong>2007</strong> per quanto riguarda questa spesa, ma restano le altre incognite da valutare.<br />

Noi abbiamo una situazione finanziaria che è tutta da supportare. E questo può essere fatto<br />

attraverso una collaborazione <strong>di</strong>retta con il Consiglio comunale, la Commissione Bilancio,<br />

l’Amministrazione, per cercare <strong>di</strong> trovare soluzioni <strong>di</strong> tipo innovativo, che riescono a portare finanza<br />

fresca all’interno del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>. Io sono assolutamente contrario alla <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong><br />

immobili. Lo sono stato nel passato, lo sono ancora oggi, perché è un depauperamento del<br />

patrimonio comunale e del migliore patrimonio comunale. Il patrimonio comunale può essere<br />

utilizzato come fonte <strong>di</strong> garanzia o strumento attraverso cui si possono recuperare finanziamenti e<br />

riuscire a tamponare gli esercizi a venire, fino a quando non si ritrova la serenità finanziaria<br />

all’interno del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Agrigento</strong>. Quin<strong>di</strong>, questa delibera sostanzialmente non ha altri sbocchi,<br />

se non l’approvazione da parte del Consiglio comunale. E’ l’attivazione poi <strong>di</strong> tutte quelle iniziative<br />

per tentare <strong>di</strong> recuperare il massimo possibile delle somme sborsate dal Consiglio comunale. In<br />

questa delibera ritengo vada inserita quella sorta <strong>di</strong> clausola che tra l’altro ormai <strong>di</strong> fatto è stata<br />

anche realizzata attraverso l’emendamento tecnico e tutto il resto, che nel momento della<br />

liquidazione il <strong>di</strong>rigente responsabile deve valutare con assoluta attenzione tutti gli elementi che<br />

compongono il debito da onorare, per vedere esattamente quelli che devono essere pagati e quelli<br />

che non devono essere pagati, ivi compreso anche le spese relative alle azioni giu<strong>di</strong>ziarie, perché<br />

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ce n’è una parte che non è arrivata a compimento e quin<strong>di</strong> potranno essere suscettibili <strong>di</strong><br />

pagamento da parte del <strong>Comune</strong>. Quin<strong>di</strong> io annunzio il mio voto favorevole.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Mi sembra che non ci sono più interventi. C’è qualcuno che<br />

chiede la parola? Però vorrei che la prima Commissione, il Consigliere Arnone o chi per lui<br />

formalizzi effettivamente la proposta prima <strong>di</strong> andare in votazione. Secondo me sono due le<br />

variabili che possiamo adottare, o approviamo la delibera e poi si approva l’or<strong>di</strong>ne del giorno nella<br />

successiva ad integrazione oppure questo or<strong>di</strong>ne del giorno lo integriamo nel corpo della delibera<br />

oggi stesso e approviamo tutto. La parola al Consigliere Calì.<br />

CONSIGLIERE CALÌ – Le richieste praticamente erano tre: 1) L’Ufficio Legale, in or<strong>di</strong>ne alla<br />

mancanza della chiamata in causa del terzo in garanzia, nella persona del Ministero dei Lavori<br />

Pubblici, poco fa l’aveva illustrato il Consigliere Arnone; poi la convocazione <strong>di</strong> un Consiglio<br />

comunale in cui invitare il Ministro Capo<strong>di</strong>casa, naturalmente sempre che sia <strong>di</strong>sponibile per dare<br />

chiarimenti e soprattutto per l’ottenimento del ristoro, cioè per la restituzione delle somme<br />

eventualmente pignorate; 3) poi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre la trasmissione del verbale della prima Commissione<br />

all’Ufficio Legale per le valutazioni connesse al parere che loro dovranno dare. Questo io<br />

proponevo <strong>di</strong> metterlo ai voti e portarlo in Conferenza dei capigruppo.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Se c’è questo or<strong>di</strong>ne del giorno, noi lo facciamo proprio oggi<br />

e alla prossima Conferenza dei capigruppo lo dobbiamo mettere all’or<strong>di</strong>ne del giorno nei termini <strong>di</strong><br />

regolamento. Quin<strong>di</strong> rimaniamo in questa maniera. Consigliere Arnone prego.<br />

CONSIGLIERE ARNONE – Se siamo tutti d’accordo e lo facciamo proprio, non c’è problema.<br />

Diventa una votazione per implicito, perché a questo punto noi abbiamo dato alla Conferenza dei<br />

capigruppo il mandato ad organizzare il Consiglio comunale con il Vice Ministro Capo<strong>di</strong>casa, e<br />

caricare politicamente la vicenda ci aiuta a risolverla, ovviamente. Un’attenzione politica forte da<br />

parte del Vice Ministro che è <strong>di</strong> questa terra e quin<strong>di</strong> che potrà poi anche innanzi al Consiglio<br />

assumersi il merito <strong>di</strong> avere risolto un problema da 5 milioni <strong>di</strong> euro, non è affatto poco. E noi<br />

deman<strong>di</strong>amo, deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> farlo, e l’organizzazione sarà a cura della Presidenza del Consiglio e<br />

della Conferenza dei capigruppo. L’altro aspetto imme<strong>di</strong>ato, perché è quasi esecutivo, è che il<br />

Consiglio chiede, appunto, una relazione all’Ufficio Legale in or<strong>di</strong>ne all’aspetto della mancata<br />

chiamata del terzo in garanzia, che in ogni caso ci provoca un notevole danno, perché comunque<br />

noi siamo costretti a mettere le somme in bilancio e anticiparle. Se si fosse chiamato il terzo in<br />

garanzia, noi ce ne uscivamo puliti, puliti, <strong>di</strong>ventava nell’imme<strong>di</strong>ato solo e soltanto quasi una partita<br />

cartacea per noi. Qua c’è la sentenza, <strong>di</strong>ce che il <strong>Comune</strong> deve dare 5 milioni <strong>di</strong> euro, ma glieli<br />

deve dare il Ministero. Chiuso. Neanche dal nostro bilancio probabilmente veniva a passare. Se<br />

siamo d’accordo, <strong>di</strong>amo anche questo aspetto connesso alla votazione della delibera.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Dovremmo secondo me pre<strong>di</strong>sporre un emendamento in<br />

maniera che approviamo la delibera…<br />

CONSIGLIERE ARNONE – Noi potremmo approvarlo come or<strong>di</strong>ne del giorno prima della delibera,<br />

anche per alzata e seduta se siamo d’accordo. (voce fuori microfono)<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Cirino, prima si vota l’or<strong>di</strong>ne del giorno, che è<br />

connesso e poi votiamo la delibera. Leggiamo l’or<strong>di</strong>ne del giorno e lo votiamo.<br />

CONSIGLIERE ARNONE – Lo rileggo. È firmato dal Presidente della Commissione. “Il Consiglio<br />

comunale, in relazione alla pratica del debito fuori bilancio in esame, prende atto e fa propria<br />

l’articolata proposta della prima Commissione e relativa: a) alla richiesta <strong>di</strong> relazione all’Ufficio<br />

Legale in or<strong>di</strong>ne alla mancata chiamata in causa del terzo a garanzia, nella persona del Ministero<br />

dei Lavori Pubblici, ex Agensud; b) alla convocazione <strong>di</strong> un Consiglio comunale cui invitare il Vice<br />

Ministro dei Lavori Pubblici Capo<strong>di</strong>casa, al fine dell’ottenimento del ristoro delle somme da pagarsi<br />

da parte del <strong>Comune</strong> alla Saiseb, e cioè ai sensi della convenzione tra <strong>Comune</strong> e Ministero; c)<br />

<strong>di</strong>spone la trasmissione del verbale della prima Commissione e del verbale dell’o<strong>di</strong>erna seduta del<br />

Consiglio comunale all’Ufficio Legale per le valutazioni connesse al parere che qui si viene a<br />

richiedere”.<br />

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Se non ci sono interventi, io metto in votazione l’or<strong>di</strong>ne del<br />

giorno. Si vota per appello nominale: chi è d’accordo <strong>di</strong>ca sì, chi è contrario <strong>di</strong>ca no. 23 presenti,<br />

23 sì, il Consiglio vota all’unanimità l’or<strong>di</strong>ne del giorno a firma del Presidente della prima<br />

Commissione.<br />

A questo punto, prima <strong>di</strong> procedere alla votazione dell’intera delibera, dobbiamo approvare il testo<br />

dell'emendamento presentato dagli uffici. Questa volta procederei a votazione per alzata a seduta.<br />

Tutti sono seduti, 23 presenti, 23 sì.<br />

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A questo punto metto a votazione per appello nominale il punto 5 così come emendato dagli uffici.<br />

23 presenti, 22 sì, 1 no, il punto N. 5 all’or<strong>di</strong>ne del giorno viene approvato.<br />

Nell’or<strong>di</strong>ne del giorno rimane inesitato soltanto il punto N. 10: “Approvazione regolamento per il<br />

trattamento economico dei Consiglieri comunali”. Sappiamo che l’approvazione <strong>di</strong> questo era<br />

subor<strong>di</strong>nato alla conclusione dei lavori dell’apposita Commissione ad uopo istituita, per cui, non<br />

essendoci più nulla su cui deliberare, <strong>di</strong>chiaro sciolta l’assemblea e il Consiglio comunale sarà<br />

convocato a domicilio.<br />

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