La chiesa del Poggetto compie 50 anni Salsomaggiore: come uscire ...
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Anno XIV - N. 2 - Maggio - Giugno 2007<br />
A CURA DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DI SALSOMAGGIORE<br />
PERIODICO DI VITA TERMALE, CULTURA<br />
E VARIETÀ DI SALSOMAGGIORE TERME E TABIANO<br />
FONDATO DA NANDO AVANZINI<br />
Nel panorama <strong>del</strong>le nostre chiese un posto<br />
particolare occupa la Chiesa di Santa Maria<br />
Ausiliatrice meglio conosciuta <strong>come</strong> “ la<br />
Chiesa <strong>del</strong> <strong>Poggetto</strong>”. Adagiata sulla sommità<br />
<strong>del</strong> colle, accanto alla strada che collega<br />
Salso e Tabiano, si presenta ai tanti passanti<br />
che la frequentano <strong>come</strong> un edificio originale,<br />
classico e moderno allo stesso tempo, che<br />
conferisce una nota di forte spiritualità al<br />
luogo ed allo stupendo panorama che<br />
abbraccia, a 360 gradi, il vario susseguirsi<br />
dei rilievi appenninici e la sottostante pianura<br />
padana.<br />
Il complesso edilizio, costituito dalla <strong>chiesa</strong>,<br />
dall’oratorio e dalla canonica, è stato<br />
costruito nel 1955 su progetto <strong>del</strong> nostro<br />
concittadino architetto Vittorio Gandolfi e dal<br />
1959 ospita ufficialmente l’attività <strong>del</strong>la<br />
Parrocchia. In tale periodo quest’ultima si è<br />
gradatamente sviluppata fino a contare oggi<br />
oltre 600 fe<strong>del</strong>i - con la presenza di molti<br />
bambini - e promette di proseguire in questo<br />
trend di crescita per le obiettive possibilità di<br />
sviluppo residenziale <strong>del</strong>la zona.<br />
In vista <strong>del</strong> <strong>50</strong>° <strong>anni</strong>versario dalla sua<br />
costituzione - che si celebrerà nel 2009 - la<br />
Comunità guidata dal parroco Don Bogdan<br />
Wilczewski, si sta impegnando attivamente<br />
www.amicidisalsomaggiore.it<br />
Terme e turismo: il 2007 una stagione difficile<br />
<strong>Salsomaggiore</strong>: <strong>come</strong> <strong>uscire</strong> dal tunnel? Parlano gli albergatori<br />
In un precedente articolo abbiamo paragonato<br />
<strong>Salsomaggiore</strong> ad una azienda e ci siamo<br />
chiesti quali strategie sia conveniente usare<br />
per “<strong>uscire</strong> dal tunnel” <strong>del</strong>la crisi.<br />
Ora, volendo rendere più concreto il discorso,<br />
abbiamo intervistato alcuni esponenti di una<br />
<strong>del</strong>le principali categorie economiche che<br />
operano in questa “impresa” e precisamente<br />
gli albergatori, per sentire la loro opinione in<br />
merito. Abbiamo scelto gli albergatori perché<br />
riteniamo che questa sia una <strong>del</strong>le categorie<br />
più colpite dalla crisi (Quanti alberghi sono<br />
stati chiusi negli <strong>anni</strong> scorsi e quanti non<br />
hanno aperto questo anno!…), comprendendo,<br />
naturalmente, anche i dipendenti e i fornitori,<br />
cioè tutto l’indotto.<br />
Prima però di riferire quanto ci è stato detto<br />
riteniamo opportuno fare due considerazioni:<br />
- solitamente quando si parla di argomenti<br />
che “scottano”, a Salso <strong>come</strong> altrove, ogni<br />
categoria è portata a dire cosa dovrebbero o<br />
avrebbero dovuto fare le altre, addebitando a<br />
loro la maggior parte degli insuccessi. Ora<br />
noi abbiamo chiesto di dirci anzitutto cosa<br />
dovrebbe o avrebbe dovuto fare la propria<br />
categoria per migliorare la situazione propria<br />
e quella <strong>del</strong>la città, in secondo luogo quali<br />
interventi si attendono dagli enti pubblici:<br />
Terme, Comune, ecc.;<br />
- si potrebbe osservare che questi argomenti<br />
sono stati già così discussi in passato da non<br />
rivestire più alcun interesse: non siamo di<br />
questa idea perché fin che il problema esiste<br />
non sembra inutile parlarne. E’ infatti dal<br />
confronto tra idee diverse che escono i<br />
suggerimenti più utili. E potrebbe anche darsi<br />
che alla fine si debba concludere che la<br />
soluzione non esiste… ma speriamo non sia<br />
così.<br />
Per ora ci siamo limitati ad intervistare due<br />
soli rappresentanti degli albergatori ma è<br />
nostra intenzione proseguire nell’indagine<br />
ed ascoltare chiunque voglia dirci la propria<br />
opinione in merito e vorremmo anche alla<br />
fine, <strong>come</strong> si è detto, trarre qualche<br />
conclusione “nostra”.<br />
Le persone che abbiamo intervistato sono:<br />
una giovane donna, con un curriculum<br />
ovviamente limitato, ma con tanta voglia di<br />
fare e un signore più “grande” d’età, con un<br />
lungo background alle spalle. Entrambi<br />
proprietari e gestori dei rispettivi alberghi.<br />
Si tratta rispettivamente e <strong>del</strong>la dottoressa<br />
<strong>La</strong>ura Morsia che, con la sua famiglia,<br />
gestisce ed è proprietaria, dal 1990,<br />
<strong>del</strong>l’Hotel Bolognese (cat. 4 stelle) e <strong>del</strong><br />
Signor Davide Scarazzini, gestore e<br />
proprietario (dal 2000) <strong>del</strong>l’Hotel Nazionale<br />
(cat. 3 stelle) e dal 2002 gestore anche<br />
<strong>del</strong>l’Hotel Europa (cat. 3 stelle).<br />
Qual è la sua storia?<br />
Morsia: “Dopo le scuole <strong>del</strong>l’obbligo ho<br />
conseguito un diploma di Liceo Scientifico e,<br />
successivamente, la <strong>La</strong>urea in Economia e<br />
Commercio. Sono figlia di albergatori e vivo<br />
in albergo da quando sono nata: con me<br />
lavorano all’hotel Bolognese mia madre e un<br />
fratello”.<br />
Scarazzini: “Negli <strong>anni</strong> ’60 io ero un<br />
ragazzino e durante le vacanze estive mio<br />
padre, per evitare che diventassi un monello,<br />
mi mandò a lavorare al Grand Hotel Porro<br />
che a quei tempi era proprio un Signor<br />
albergo. Lì ho incontrato dei veri amici (i<br />
fratelli Faroldi) che mi hanno detto: se vuoi<br />
lavorare in albergo devi imparare le lingue.<br />
Cominciai allora a girare l’Europa con questo<br />
obiettivo. Appresi così il francese, il tedesco,<br />
l’inglese e oggi mastico anche un po’di<br />
giapponese. Tornai in Italia e lavorai a<br />
Milano; anche lì mi aiutò un amico, il Signor<br />
Salvioli, famoso portiere <strong>del</strong>l’Hotel Duomo.<br />
Il mio lavoro si svolgeva soprattutto in<br />
segreteria e in portineria. Nell’’83, dopo aver<br />
Una veduta di via Berzieri<br />
lavorato all’Executive, la nostalgia di casa mi<br />
riportò a Salso dove presi in gestione l’hotel<br />
Nazionale e, un po’ alla volta, lo rifeci<br />
completamente. Infine, nel 2000 lo comprai.<br />
Ma la stagione a Salso, com’è noto è limitata<br />
ad alcuni mesi estivi e così, nell’ inverno <strong>del</strong><br />
1990, tornai a Milano ove gestisco, ancor<br />
oggi, un albergo che appartiene alla catena<br />
Ambrotels. Nel 2002 presi in gestione anche<br />
l’hotel Europa di Salso, quando se ne<br />
andarono le Ancelle <strong>del</strong>la Carità che lo<br />
gestivano”.<br />
Alla luce dei primi arrivi e <strong>del</strong>le<br />
prenotazioni <strong>come</strong> prevede sarà la stagione<br />
2007?<br />
Morsia: “Va detto anzitutto che dal 2000 in<br />
poi ogni anno c’è stata una continua<br />
riduzione <strong>del</strong>le presenze <strong>del</strong>la clientela<br />
termale ma quest’anno questa riduzione<br />
rispetto all’anno scorso sembra essere<br />
addirittura <strong>del</strong> 40%”.<br />
Scarazzini: “Con moto adagio-lento. Molto<br />
<strong>La</strong> <strong>chiesa</strong> <strong>del</strong> <strong>Poggetto</strong> <strong>compie</strong> <strong>50</strong> <strong>anni</strong><br />
Necessari interventi per continuare ad ospitare degnamente l’attività parrocchiale e i visitatori<br />
<strong>La</strong> Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice<br />
per il ripristino e la valorizzazione storicoartistica<br />
<strong>del</strong>l’edificio allo scopo di garantirne<br />
il necessario decoro e di adeguarlo, nel<br />
contempo, alle crescenti esigenze religiose ed<br />
associative.<br />
In questo quadro sono stati già eseguiti alcuni<br />
importanti interventi straordinari, con il<br />
contributo <strong>del</strong>la Diocesi di Fidenza e <strong>del</strong><br />
Comune di Salso, che hanno interessato la<br />
canonica e la “torre” campanaria. Più in<br />
particolare le opere hanno riguardato lavori di<br />
muratura, gli impianti<br />
elettrico e<br />
termo-idraulico<br />
ed il restauro<br />
<strong>del</strong>le campane.<br />
Purtroppo però, il<br />
più resta an-cora<br />
da fare, in considerazione<br />
anche<br />
<strong>del</strong> fatto che la<br />
costruzione originaria,<br />
realizzata<br />
in economia e<br />
con materiali<br />
poveri, con un<br />
tetto in eternit<br />
oggi fatiscente<br />
ed assolutamente fuori norma, con vetrate e<br />
vetri troppo leggeri, non garantisce un<br />
benché minimo grado di isolamento termico<br />
indispensabile nei mesi più freddi e più caldi<br />
<strong>del</strong>l’anno.<br />
E proprio per ovviare al forte disagio che ne<br />
consegue, si rende necessario affrontare con<br />
urgenza alcuni problemi prioritari che<br />
riguardano la <strong>chiesa</strong> e l’annesso oratorio,<br />
<strong>come</strong>:<br />
- il rifacimento e la messa a norma degli<br />
inferiore a quella <strong>del</strong> 2006 in quanto manca la<br />
clientela termale. Perché? Lo dicano i<br />
responsabili: a me è stato chiesto soltanto di<br />
fare l’autocritica”.<br />
Lei pensa che questa crisi riguardi solo<br />
Salso oppure tutte le stazioni termali o<br />
addirittura tutte le località di<br />
villeggiatura?<br />
Morsia: “Ritengo che la crisi riguardi tutte le<br />
stazioni termali e anche, seppure in diversa<br />
misura, le località di villeggiatura.<br />
<strong>La</strong> crisi è meno grave in quelle località che<br />
hanno un’offerta completa di servizi e<br />
prodotti: per esempio, in quelle che offrono<br />
cure, mare o lago, divertimenti, cultura e<br />
fitness.<br />
Tutto ciò a prezzi convenienti. Perché non<br />
bisogna dimenticare che il problema<br />
economico riguarda un po’ tutti: oggi il<br />
potere d’acquisto <strong>del</strong>le famiglie medie è<br />
molto diminuito e le spese voluttuarie sono le<br />
prime ad essere sacrificate”. (segue a pag. 2)<br />
impianti elettrico e di riscaldamento;<br />
- la sostituzione <strong>del</strong>le vetrate fisse e dei vetri<br />
<strong>del</strong>le porte, assolutamente inadeguati;<br />
- una tinteggiatura minima <strong>del</strong>le pareti<br />
bianche, macchiate da infiltrazioni di acqua<br />
piovana.<br />
Per la realizzazione di quanto necessario<br />
serve l’aiuto di tutti: Enti pubblici e privati<br />
cittadini.<br />
<strong>La</strong> nostra Associazione ha già elargito un<br />
contributo opportuno, in linea con le proprie<br />
e disponibilità, che appare comunque<br />
modesto in relazione a quanto necessario per<br />
portare a compimento i lavori sopra descritti.<br />
Per questo motivo ha deciso di proporre,<br />
attraverso questo giornale, prima ai propri<br />
associati e poi a tutti coloro che condividono<br />
l’iniziativa, una pubblica sottoscrizione a<br />
sostegno <strong>del</strong> progetto, nella fiducia che i<br />
salsesi sapranno dimostrare, anche in questa<br />
circostanza , il loro attaccamento alla città ed<br />
alle istituzioni. Si ringraziano fin d’ora tutti<br />
coloro che, a vario titolo, vorranno<br />
partecipare e i nomi dei sottoscrittori<br />
verranno pubblicati sui prossimi numeri di<br />
questo periodico.<br />
Giancarlo Bottini
<strong>Salsomaggiore</strong>: <strong>come</strong> <strong>uscire</strong> dal tunnel?<br />
Segue da pag. 1<br />
Scarazzini: “<strong>La</strong> crisi non è solo di Salso. E’<br />
generale, ma ci sono località che la soffrono<br />
meno: pensi a Sirmione, per esempio. Ha<br />
scelto di posizionarsi su una clientela medio<br />
alta ed internazionale e quella, si sa, è meno<br />
colpita dalle crisi. Ma offre servizi che sono<br />
all’altezza di tale clientela”.<br />
Secondo lei cosa dovrebbero fare gli<br />
albergatori per <strong>uscire</strong> dal tunnel ?<br />
Morsia: “Essere forti ed uniti nelle decisioni<br />
da adottare.<br />
Ci vorrebbe, a Salso, un’unica grande<br />
Associazione che comprenda tutte le<br />
categorie economiche (albergatori,<br />
commercianti, ecc.) in modo da avere potere<br />
contrattuale più forte nei confronti dei<br />
competitor e maggiori risorse economiche da<br />
investire, soprattutto nella promozione. E’<br />
finita l’epoca in cui si aspettavano i clienti<br />
sperando che arrivassero dal cielo, oggi<br />
occorre andarli a cercare partecipando a Fiere<br />
di settore, con pubblicità sulle riviste<br />
specializzate,.. ma soprattutto offrendo<br />
pacchetti convenienti ed innovativi”.<br />
Scarazzini: “Quando si è in difficoltà, <strong>come</strong><br />
su una nave in pericolo, occorre remare tutti<br />
assieme ed essere tutti d’accordo. Pensi che<br />
io, pur in questa situazione di difficoltà, dal<br />
2002 ad oggi ho raddoppiato la clientela<br />
<strong>del</strong>l’hotel Europa. Come ho fatto? Ho<br />
cercato i clienti partecipando alle grandi fiere<br />
<strong>del</strong> settore, ho offerto qualità, serietà, prezzi<br />
giusti, e soprattutto ho trattato i clienti <strong>come</strong><br />
amici.<br />
Gli albergatori di Salso e di Tabiano<br />
dovrebbero a mio avviso consorziarsi in una<br />
sola e forte associazione, così <strong>come</strong> fanno a<br />
Rimini. Là magari tra di loro litigano, ma<br />
verso l’esterno sono tutti compatti”.<br />
Ritiene che l’offerta complessiva<br />
alberghiera di Salso e in particolare le<br />
attrezzature siano coerenti con i prezzi<br />
praticati ?<br />
Morsia: “Direi di si perché, in linea di<br />
massima, quasi tutti hanno investito per<br />
rendere le proprie strutture più moderne ed i<br />
prezzi, per quanto ne so, sono assolutamente<br />
nella norma”.<br />
Scarazzini: “Diciamo la verità: molti<br />
alberghi dovrebbero essere portati ad un<br />
livello <strong>anni</strong> 2000, mentre certi non hanno<br />
neppure gli impianti a norma…Ma per far<br />
questo ci vogliono dei capitali e uno, prima di<br />
spendere, pensa a quanti <strong>anni</strong> ci vorranno per<br />
ricuperarli”.<br />
Cosa dovrebbe fare, potendo, il settore<br />
pubblico per aiutare le aziende private?<br />
Morsia: “<strong>La</strong> lista sarebbe lunga. Le indicherò<br />
quelle che ritengo essere le priorità, secondo<br />
me:<br />
- anzitutto dovrebbe creare un’offerta<br />
completa sull’intrattenimento degli ospiti<br />
nelle ore pomeridiane e serali. Qui c’è un<br />
solo cinematografo che peraltro non ha<br />
neppure una programmazione settimanale.<br />
Tutti noi aspettiamo con ansia la riapertura<br />
<strong>del</strong> Teatro Nuovo con un buon cartellone…<br />
- facilitare gli imprenditori che hanno<br />
desiderio di investire su Salso eliminando il<br />
più possibile burocrazia e riducendo<br />
tassazioni che, in un periodo <strong>come</strong> questo,<br />
appaiono sproporzionate ed ingiuste, <strong>come</strong><br />
quelle sui rifiuti;<br />
- curare meglio e di più l’ambiente: le strade,<br />
i marciapiedi.. Capisco che questo costa. Ma<br />
ci sarebbero anche interventi meno onerosi e<br />
altrettanto utili <strong>come</strong> la tutela <strong>del</strong> silenzio, <strong>del</strong><br />
riposo degli ospiti nelle ore mattutine,… In<br />
una parola la cura <strong>del</strong>l’immagine <strong>del</strong>la città<br />
che non deve essere uguale alle altre ma più<br />
bella, più elegante, più silenziosa,.. A Salso ci<br />
sono già, per dono di natura, tante cose belle:<br />
vanno solo tutelate e conservate il più<br />
possibile. Alludo al verde, alle colline, alla<br />
gentilezza dei suoi abitanti,..”.<br />
Scarazzini: “Anzitutto gestire meglio le<br />
Terme: noi sentiamo molte lamentele dai<br />
clienti. E pensare che abbiamo le Terme più<br />
belle <strong>del</strong> mondo e le acque più ricche di jodio<br />
<strong>del</strong> mondo. So bene che la clientela è fatta<br />
per lo più da mutuati e sono rari i paganti<br />
perciò è molto difficile far quadrare i conti,<br />
però è necessario cambiare. Occorre cercare<br />
soci che portino nuovi capitali: so che anche<br />
questo non è facile. Perché un soggetto<br />
decide di investire in un paese se intravede un<br />
ritorno; ma questo richiede stabilità politica<br />
ed economica, disponibilità ed accoglienza da<br />
parte di chi governa.<br />
Occorrerebbe poi un’azione di marketing<br />
globale che offrisse tutta la città all’ospite,<br />
così <strong>come</strong> avviene in certe località <strong>del</strong><br />
trentino. Se coordiniamo tutte le persone che<br />
oggi, a Salso, si dedicano in vario modo alla<br />
promozione, ne troviamo una ventina e con<br />
20 persone ben guidate e organizzate si può<br />
far molto.<br />
Occorre un Ufficio informazioni che sia<br />
posizionato all’ingresso di Salso… In centro<br />
va bene, ma qui i clienti che arrivano in auto,<br />
se si fermano per avere informazioni,<br />
rischiano anche la multa.. E non parliamo di<br />
Fidenza o di Fiorenzuola dove in molti<br />
incroci mancano le indicazioni per Salso e<br />
nelle rotonde i nostri clienti si perdono.<br />
Anche a Milano, in galleria Vittorio<br />
Emanuele, un tempo c’era la pubblicità <strong>del</strong>le<br />
acque salsoiodiche: ora non c’è più.<br />
Concludendo: mettiamoci assieme attorno ad<br />
un tavolo di lavoro e ognuno cerchi di offrire<br />
le proprie competenze pronto ad accettare le<br />
idee degli altri: io, da parte mia sono<br />
disponibile ad offrire le mie conoscenze<br />
anche agli altri albergatori…<br />
Non ho paura <strong>del</strong>la concorrenza dei salsesi<br />
perché penso che quando in una località<br />
arrivano più clienti è un bene per tutti e tutti<br />
alla fine ci guadagnano”.<br />
Grazie.<br />
Auguri al dottor Antonio Mergoni<br />
Il 31 maggio, prima <strong>del</strong>la conferenza tenuta<br />
dal professor Giacomo Corazza sulla storia<br />
<strong>del</strong> castello di Tabiano, poiché la data<br />
coincideva con il novantesimo compleanno<br />
<strong>del</strong> dottor Antonio Mergoni, nostro consigliere<br />
e socio fondatore, abbiamo approfittato<br />
<strong>del</strong>l’occasione per festeggiarlo. <strong>La</strong><br />
presidente, Norma Ilari Coperchini, ne ha<br />
tratteggiato brevemente la figura e la vita,<br />
ricordando la sua instancabile attività,<br />
competente e disinteressata, sia <strong>come</strong><br />
ostetrico ginecologo, sia <strong>come</strong> medico di<br />
base, o meglio di famiglia, svolta per più di<br />
I coniugi dottori Antonio e Marcella Mergoni<br />
Eletto il nuovo consiglio<br />
degli “Amici”<br />
Rimarrà in carica fino al<br />
2009<br />
Nuovo direttivo per l’associazione Amici di<br />
<strong>Salsomaggiore</strong>. A seguito <strong>del</strong>l’assemblea<br />
annuale e <strong>del</strong>la successiva riunione <strong>del</strong><br />
Consiglio d’amministrazione, sono state<br />
distribuite le cariche sociali per il biennio<br />
2007/2009.<br />
Presidente <strong>del</strong>l’associazione è stata<br />
confermata ancora una volta Norma Ilari<br />
Coperchini, vicepresidente è stato<br />
riconfermato Giancarlo Bottini; segretario<br />
Roberto Lunghi, tesoriere Paolo Nironi.<br />
Il consiglio è così composto: Giancarlo<br />
Bottini, Franco Delindati, Gianfranca Gatti<br />
Spalti, Norma Ilari Coperchini, Roberto<br />
Lunghi, Antonio Mergoni, Paolo Nironi,<br />
Giulio Cesare Pedretti, Mario Taddei Morici,<br />
Pierluigi Torelli e Giulia Urgeletti Tinarelli.<br />
Per il Collegio dei Revisori sono stati<br />
nominati: presidente Simona Panzini Chiusa,<br />
membri Emanuele Malanca e Mirna Pioli.<br />
cinquanta <strong>anni</strong>. Tra i molti meriti – ha detto<br />
la presidente – non va dimenticato il fatto che<br />
il dottor Mergoni ha fondato la sezione<br />
salsese <strong>del</strong>l’AVIS e ne è stato poi a lungo<br />
presidente. Oltre che medico, ancor oggi<br />
richiesto, il dottor Antonio Mergoni è<br />
ricercatore apprezzato in campo ginecologico<br />
per i suoi studi che hanno prodotto numerose<br />
pubblicazioni nel settore. Sulla targa<br />
donatagli è scritto: Al dottor Antonio<br />
Mergoni grazie per novanta <strong>anni</strong> di amore. A<br />
nome di tutta la città, l’Associazione Amici di<br />
<strong>Salsomaggiore</strong>.<br />
L’”Evoluzione”<br />
<strong>del</strong>l’amore<br />
Gli Amici di <strong>Salsomaggiore</strong> hanno<br />
organizzato il 12 maggio nella Sala Lorenzini<br />
<strong>del</strong>le Terme Zoja, all’interno <strong>del</strong>la rassegna<br />
“Il salotto di Casa nostra”, la conferenza sul<br />
tema “Il cosiddetto amore: <strong>come</strong> l’evoluzione<br />
ha mo<strong>del</strong>lato il conflitto fra i sessi”. Relatore<br />
è stato il prof. Stefano Parmigiani, docente di<br />
Biologia Applicata all’Università di Parma,<br />
che ha introdotto l’argomento partendo dagli<br />
studi compiuti dallo scienziato Charles<br />
Darwin nell’Ottocento, dai quali emerge una<br />
rivoluzionaria teoria <strong>del</strong>l’evoluzione naturale<br />
e <strong>del</strong>la sopravvivenza <strong>del</strong> più forte, oggi<br />
ampiamente accettata in ambito scientifico,<br />
sociale e culturale.<br />
Parmigiani ha poi spiegato <strong>come</strong> il comune<br />
sentimento umano d’amore derivi da migliaia<br />
di <strong>anni</strong> di evoluzione degli istinti animali<br />
originali, concludendo che nella psiche<br />
umana rimangono ancora tracce di questo<br />
istinto.<br />
Al termine <strong>del</strong>la conferenza si è svolta una<br />
appassionata discussione da parte <strong>del</strong><br />
numeroso pubblico presente in sala.
<strong>La</strong> ricerca storica di Silvia Cabassi<br />
40 <strong>anni</strong> fa sorgeva lo Stabilimento Zoja. Franco Albini autore <strong>del</strong> progetto<br />
Il Professor Luigi Zoja<br />
Il 13 marzo 1967, al Parco Mazzini veniva<br />
posta la prima pietra <strong>del</strong>lo Stabilimento<br />
intitolato a Luigi Zoja, insigne clinico,<br />
convinto assertore <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>le cure<br />
termali, cittadino onorario di <strong>Salsomaggiore</strong>.<br />
Quattro <strong>anni</strong> prima aveva avuto inizio la<br />
demolizione <strong>del</strong>lo Stabilimento Magnaghi, le<br />
“Grandiose Terme”, rese inservibili a causa<br />
dei d<strong>anni</strong> provocati dalla seconda guerra<br />
mondiale.<br />
L’area su cui sorgeva il Magnaghi parve in<br />
un primo tempo destinata alla costruzione <strong>del</strong><br />
nuovo stabilimento, in seguito fu invece<br />
privilegiata la conca di Parco Mazzini, dove<br />
un tempo si svolgevano le gare <strong>del</strong> concorso<br />
ippico e <strong>del</strong> locale campionato di calcio.<br />
Per il progetto era stato bandito un concorso<br />
Le Thermae Luigi Zoja<br />
Scorcio panoramico. Lo Zoja in alto a sinistra nella foto<br />
internazionale, al quale avevano partecipato<br />
ingegneri ed architetti famosi. Vincitore <strong>del</strong><br />
concorso era risultato il progetto ideato<br />
dall’architetto e designer Franco Albini<br />
(1905–1977) che si era avvalso <strong>del</strong>la<br />
collaborazione di una collega, Franca Helg<br />
con cui da tempo aveva costituito un<br />
sodalizio in grado di realizzare progetti<br />
importanti.<br />
Nella cittadinanza era grande l’attesa <strong>del</strong><br />
nuovo Stabilimento, che si presentava <strong>come</strong><br />
un evento ricco di nuove prospettive di<br />
sviluppo per <strong>Salsomaggiore</strong>.<br />
Alla sua realizzazione avevano dato un<br />
considerevole contributo le istanze sociali<br />
presenti nel territorio, anche con <strong>del</strong>egazioni<br />
di cittadini giunti a Roma per sollecitare i<br />
ministri competenti.<br />
Le nuove Terme dovevano essere l’emblema<br />
di una trasformazione sostanziale, di un<br />
cambiamento che già aveva dato i suoi primi<br />
frutti: l’apertura, tutto l’anno, <strong>del</strong>le terme<br />
Berzieri e l’azione di forte stimolo ad<br />
importanti iniziative di rinnovamento, <strong>come</strong><br />
la copertura, proprio nella zona antistante lo<br />
Stabilimento, <strong>del</strong> torrente Ghiara.<br />
Il nuovo edificio sorgeva in concomitanza<br />
con l’avvio <strong>del</strong> nuovo assetto giuridico <strong>del</strong>le<br />
Terme, che segnava il passaggio dalla<br />
gestione statale, retta, <strong>come</strong> è noto, dai<br />
“gestori governativi”, ad una gestione<br />
societaria. Era nata, infatti, la “Terme di<br />
<strong>Salsomaggiore</strong> SpA”, quale risultante <strong>del</strong>la<br />
fusione degli interessi pubblici con gli<br />
indirizzi organizzativi caratteristici <strong>del</strong>la<br />
proprietà privata.<br />
* * * * *<br />
Il 20 luglio 1968, a poco più di un anno dalla<br />
posa <strong>del</strong>la prima pietra, ebbe luogo<br />
l’inaugurazione <strong>del</strong> primo lotto <strong>del</strong> complesso<br />
termale che due <strong>anni</strong> più tardi avrebbe<br />
funzionato a pieno ritmo.<br />
Sorge, lo Zoja in un’area verde di grande<br />
respiro, essendo la superficie coperta, 3600<br />
mq, un quinto circa <strong>del</strong>la superficie<br />
complessiva.<br />
A forma di “T” nel rilievo planimetrico,<br />
l’edificio si sviluppa su otto piani, articolati<br />
in tre bracci intorno ad un nucleo centrale: i<br />
quattro intermedi sono riservati alle cure con<br />
bagni e fanghi, mentre i due piani<br />
basamentali, dagli atri amplissimi, sono in<br />
parte adibiti a studi medici e a cure<br />
sussidiarie, ma soprattutto destinati a servizi<br />
di comfort e di accoglienza per gli ospiti. Nei<br />
due piani estremi sono invece situati i servizi<br />
tecnici ed i serbatoi collegati alla rete di<br />
alimentazione mineraria.<br />
Un complesso termale, lo Zoja, in cui<br />
l’imponenza <strong>del</strong>la volumetria complessiva<br />
(80.000 metri cubi) è temperata, quasi<br />
alleggerita, dalla sobria eleganza degli interni<br />
e dalla composizione dei prospetti, modulati<br />
secondo un’estetica essenziale.<br />
Essenzialità, eleganza, sobrietà, in una parola<br />
modernità, sono segni distintivi <strong>del</strong>l’opera di<br />
Franco Albini, che pure ha saputo cogliere la<br />
peculiarità <strong>del</strong>la tradizione salsese, presente<br />
nello Stabilimento Berzieri e negli stessi<br />
insediamenti alberghieri, vanto, un tempo,<br />
<strong>del</strong>l’imprenditoria salsese.<br />
Anche a Parma, al palazzo INA, in Via<br />
Farini, l’Albini ha lasciato la sua impronta<br />
artistica. Ma è soprattutto a Milano e a<br />
Genova che egli ha potuto esprimere tutta la<br />
Un’immagine affascinante <strong>del</strong>la scalinata <strong>del</strong>lo Zoja L’architetto Franco Albini<br />
gamma <strong>del</strong>la sua versatilità artistica:<br />
nell’urbanistica, nell’edilizia e nell’attività<br />
museale in cui ha operato un completo<br />
rinnovamento <strong>del</strong>le tecniche espositive.<br />
Il grande architetto Renzo Piano, che con<br />
l’Albini iniziò il proprio percorso<br />
professionale, nell’occasione <strong>del</strong> centenario<br />
<strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong> Maestro, sottolineò la levità<br />
e l’eleganza <strong>del</strong>l’architettura albiniana: “Con<br />
Franco Albini avevo per la prima volta<br />
avvicinato un’architettura fatta di pezzi e di<br />
frammenti che volano senza mai toccare<br />
terra...”: E ancora: “Le scale di Albini non<br />
toccano il pavimento per questo tutto, nella<br />
sua opera, è più o meno stabile…”.<br />
Sicuramente Renzo Piano pensava allo<br />
scalone centrale <strong>del</strong>lo Zoja, con il suo<br />
movimento elicoidale, con quel suo ardito<br />
volteggiare in un’ atmosfera di sospensione e<br />
di attesa…<br />
* * * * *<br />
Di Franco Albini e <strong>del</strong> valore artistico <strong>del</strong>la<br />
sua “creatura termale”, lo Zoja, certamente<br />
non è stato detto abbastanza. Dell’esigenza di<br />
sopperire a tale trascuratezza si è<br />
recentemente fatta portavoce una giovane<br />
donna salsese che così si esprime: “ E’ una<br />
presenza, quella di Franco Albini, che nei<br />
dépliants informativi non compare se non per<br />
vaghi cenni”; dovrebbe invece comparire<br />
“non solo <strong>come</strong> valore aggiunto al non troppo<br />
ricco patrimonio cittadino, ma anche <strong>come</strong><br />
patrimonio di consapevolezza culturale”.<br />
Una richiesta piccola, modesta, rispetto alla<br />
statura <strong>del</strong>l’uomo cui si riferisce. Da esaudire<br />
al più presto.
Parco Corazza, fra restyling e proteste<br />
In queste ultime settimane hanno “tenuto<br />
banco” in città i lavori di rifacimento <strong>del</strong><br />
centralissimo Parco Corazza, che hanno visto<br />
una vera e propria levata di scudi da parte di<br />
cittadini, commercianti e movimenti politici,<br />
contro il progetto, previsto e già avviato<br />
dall’amministrazione comunale.<br />
Da una parte le ragioni di oltre 2000 salsesi<br />
che hanno firmato contro la troppa<br />
cementificazione, secondo loro, <strong>del</strong> parco al<br />
cui interno sono previsti ampi sentieri<br />
lastricati e la costruzione di una piazzetta di<br />
circa 600 metri quadrati, nonché<br />
l’abbattimento di una decina di piante.<br />
Addirittura contro i lavori è stata organizzata<br />
una marcia di protesta per le vie <strong>del</strong> centro.<br />
Dall’altra parte invece la “veduta” e la scelta<br />
<strong>La</strong>vori in corso in Parco Corazza<br />
<strong>La</strong> professoressa Maria Raffaella Pedretti,<br />
nostra associata, è stata recentemente eletta,<br />
all’unanimità, presidente <strong>del</strong>l’Unitalsi,<br />
sezione di Fidenza.<br />
Il riconoscimento appare quanto mai<br />
meritato, perché premia un lavoro di tanti<br />
<strong>anni</strong>, svolto con passione e competenza dalla<br />
Un giusto riconoscimento<br />
Finestra sulla città<br />
professoressa Pedretti, per il trasporto e<br />
l’accompagnamento di malati e disabili ai<br />
Santuari mariani ed in particolare a quello di<br />
Lourdes.<br />
Alla nostra socia i rallegramenti di tutti gli<br />
Amici di <strong>Salsomaggiore</strong>, con tanti auguri di<br />
buon lavoro.<br />
Il castello di Tabiano: mille <strong>anni</strong> di storia<br />
Anche se il tempo non era favorevole, erano<br />
in tanti giovedì 31 maggio ad assistere alla<br />
conferenza <strong>del</strong> prof. Giacomo Corazza sul<br />
tema “Il Castello di Tabiano: mille <strong>anni</strong> fra<br />
storia, leggende e misteri”, organizzata dagli<br />
Amici di <strong>Salsomaggiore</strong>.<br />
Il prof. Corazza, libero docente di Economia<br />
e Politica agraria, studioso di politiche<br />
agricole nazionali ed internazionali, ha<br />
rivelato nell’occasione di essere anche un<br />
bravo storico ed un ottimo narratore di<br />
avventure e di fatti che riguardano il maniero<br />
di Tabiano. Argomenti questi che sono<br />
sempre stati di suo interesse in quanto al<br />
castello lui ha vissuto per molti <strong>anni</strong> e ne è<br />
tuttora proprietario assieme al fratello<br />
Giov<strong>anni</strong>.<br />
Una carrellata, la sua, attraverso i secoli che<br />
ha ripercorso gli <strong>anni</strong> “bui” <strong>del</strong> Medioevo e<br />
quelli <strong>del</strong> Rinascimento fino all’Ottocento,<br />
quando la famiglia Corazza acquistò il<br />
castello e lo restaurò completamente assieme<br />
alle case <strong>del</strong> borgo sottostante. Gli stessi<br />
argomenti si ritrovano corredati di ampie<br />
<strong>del</strong>l’amministrazione che più volte ha<br />
sottolineato la bontà <strong>del</strong> progetto, che<br />
prevede, è stato detto, dal punto di vista sia<br />
idraulico sia botanico il rispetto di tutti i<br />
requisiti necessari al miglioramento e<br />
mantenimento <strong>del</strong>l’area verde, se non<br />
addirittura ad un aumento <strong>del</strong>la stessa a fine<br />
lavori. <strong>La</strong> nostra Associazione che si propone<br />
fra i suoi obbiettivi di tutelare e promuovere<br />
l’immagine <strong>del</strong>la città, auspica vivamente che<br />
alla fine di questa lunga ed aspra polemica,<br />
l’amministrazione voglia adottare una<br />
soluzione che sappia conciliare la necessità<br />
<strong>del</strong>l’intervento con l’impegno prioritario di<br />
salvaguardare un bene pubblico tanto<br />
prezioso, al tempo stesso una risorsa primaria<br />
per il rilancio <strong>del</strong>la nostra economia<br />
Il Prof. Giacomo Corazza<br />
notazioni storiche e relativa bibliografia, nel<br />
volume: Giacomo Corazza, “Il castello di<br />
Tabiano. Mille <strong>anni</strong> tra storia, leggende e<br />
misteri”. Editore Gangemi, Roma.<br />
Due salsesi da ricordare<br />
Recentemente ci hanno lasciato due persone<br />
che meritano, ne siamo certi, il ricordo di<br />
tutti: il signor Mario Daccò e la professoressa<br />
Luisa Perìotto Pollastri.<br />
Mario Daccò.<br />
Hanno suonato a festa le campane nel giorno<br />
dei suoi funerali a testimonianza di una<br />
lunga vita onesta e operosa. Padre di quattro<br />
figli, tra i quali uno, il professor Giuseppe,<br />
docente di Organizzazione Aziendale presso<br />
l’Università di Parma e un altro, il dottor<br />
Luigi, medico chirurgo geriatrico presso<br />
l’Ospedale di Parma, ha trascorso tutta la sua<br />
vita lavorativa alle dipendenze <strong>del</strong> Comune di<br />
<strong>Salsomaggiore</strong> dove per molti <strong>anni</strong> è stato<br />
direttore <strong>del</strong>l’Ufficio Dazio (una tassa ormai<br />
scomparsa che colpiva ogni prodotto che<br />
entrasse o uscisse dalla cinta cittadina). Un<br />
mestiere, il suo, che avrebbe potuto renderlo<br />
inviso ai cittadini, invece il Signor Daccò,<br />
uomo mite, sempre sorridente, con grande<br />
passione per la montagna e lo sport in genere,<br />
si era attirato la simpatia e la benevolenza di<br />
tutti ed in particolare di quanti avevano avuto<br />
occasione di conoscerlo durante la sua lunga<br />
vita lavorativa o nell’attività di volontariato<br />
nello sport.<br />
Luisa Periotto Pollastri.<br />
Professoressa di lettere, parmigiana di<br />
origine, Luisa Periotto approdò a Salso in<br />
giovane età, avendo sposato l’avvocato<br />
Claudio Pollastri, che in questa città<br />
esercitava la sua professione e fu, per molti<br />
<strong>anni</strong> direttore <strong>del</strong>la locale azienda di<br />
soggiorno. Dapprima insegnante poi, per<br />
alcuni <strong>anni</strong> impiegata presso le Terme di<br />
Salso, poi nuovamente docente presso le<br />
Scuole Medie, Luisa stava vivendo una vita<br />
serena e tranquilla di sposa e di madre<br />
quando, improvvisamente, l’unico adorato<br />
figlio di questi sposi si ammalò gravemente e<br />
morì in giovane età. Ma Luisa, <strong>come</strong> pure il<br />
marito, non si lasciarono abbattere dalla<br />
sorte avversa, anzi, divennero sempre più<br />
attenti e sensibili ai dolori degli altri. Capaci<br />
di carità operosa si resero disponibili con<br />
amore e nel silenzio, ad aiutare<br />
concretamente chiunque fosse nel bisogno.<br />
L’avvocato Claudio Pollastri è stato, tra<br />
l’altro, presidente per tre <strong>anni</strong> <strong>del</strong>la nostra<br />
Associazione. Della professoressa Pollastri<br />
rimane il ricordo di una donna forte, sempre<br />
sorridente, spiritosa, capace di ironia anche<br />
nei momenti più tragici, sempre presente, con<br />
riservatezza, ove fosse richiesto il suo aiuto.<br />
Nuovi vertici per le aziende termali<br />
Di recente sono stati nominati i nuovi<br />
organismi dirigenziali <strong>del</strong>le Terme di<br />
<strong>Salsomaggiore</strong> e Tabiano. Neo presidente<br />
<strong>del</strong>l’azienda salsese è Alfredo Alessandrini,<br />
già Direttore Generale per molti <strong>anni</strong> <strong>del</strong>la<br />
Provincia di Parma mentre il nuovo<br />
Consiglio d’amministrazione è formato da<br />
Fausto Gabrielli, Venerio Brenaggi,<br />
Alessandro Gatti e Giorgio Armani. Il nuovo<br />
Cda inoltre ha già provveduto ad affidare<br />
l’incarico di Direttore Generale a Roberto<br />
Rubbiani, che per 10 <strong>anni</strong> è stato Direttore<br />
Generale <strong>del</strong>l’Ausl di Modena. Rubbiani è<br />
stato anche nominato membro <strong>del</strong> Cda <strong>del</strong>le<br />
Terme di Tabiano ed amministratore <strong>del</strong>egato<br />
<strong>del</strong>le stesse.<br />
<strong>La</strong> carica di presidente <strong>del</strong>l’azienda tabianese<br />
invece è stata assunta da Giorgio Frigeri, che<br />
già per molti <strong>anni</strong> è stato Direttore Generale<br />
<strong>del</strong>la stessa. Consiglieri invece sono stati<br />
nominati Roberto Rubbiani, Rossella<br />
Carapezzi, Walter Pettinati e Mario Scaffardi.<br />
Il concorso “Balconi&Giardini fioriti” è giunto alla<br />
sua terza edizione<br />
Anche quest’anno la nostra associazione<br />
ripropone il concorso “Balconi Fioriti”,<br />
giunto alla terza edizione, con una novità:<br />
infatti è stato esteso anche ai giardini in fiore.<br />
Un’iniziativa che ogni anno riscuote sempre<br />
maggior successo di partecipanti, per lo più<br />
signore, che con le loro “opere” floreali<br />
contribuiscono ad arricchire ed abbellire<br />
l’estetica di <strong>Salsomaggiore</strong> e Tabiano. Il<br />
giorno <strong>del</strong>la premiazione è fissato per la<br />
prima domenica di luglio. Saranno premiati i<br />
balconi ed i giardini più belli e tutti i<br />
partecipanti riceveranno un attestato.