leggi qui l'informativa sul trattamento di Cross-Linking Corneale
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AO FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO<br />
SC Oculistica 1<br />
Direttore dott A. Scialdone<br />
INFORMAZIONE SUL TRATTAMENTO DI CROSS- LINKING CORNEALE ( TERAPIA<br />
FOTODINAMICA CORNEALE)<br />
PER IL CHERATOCONO E PATOLOGIE ECTASICHE DELLA CORNEA<br />
Questa scheda contiene informazioni <strong>sul</strong> <strong>trattamento</strong>, sui ri<strong>sul</strong>tati e sui rischi.<br />
La cornea è la lente superficiale anteriore dell’ occhio, su<br />
cui si appoggiano le lenti a contatto. La cornea è<br />
responsabile <strong>di</strong> circa l’80% della messa a fuoco, il resto<br />
è completato dal cristallino, che è la lente interna<br />
dell’ occhio.<br />
Per avere una qualità ottimale delle immagini che percepiamo è necessario che la cornea abbia<br />
una forma regolare, assenza completa <strong>di</strong> opacità e <strong>di</strong> alterazioni.<br />
Esistono delle patologie che determinano una progressiva deformazione della forma della cornea ,<br />
associata ad un suo assottigliamento, e causano una riduzione della capacità visiva tanto<br />
maggiore quanto più è deformata la cornea.<br />
La più frequente <strong>di</strong> queste patologie è il “cheratocono” .<br />
Fra altre patologie che determinano ectasia della cornea:<br />
Degenerazione pellucida<br />
Sequele <strong>di</strong> correzione laser della miopia molto elevata<br />
Evoluzione a lungo termine <strong>di</strong> trapianti <strong>di</strong> cornea.<br />
ogni 1500 persone.<br />
Il cheratocono è una malattia degenerativa, progressiva ,<br />
non infiammatoria della cornea, progressiva, ad evoluzione<br />
capricciosa, con familiarità nel 10-15% dei casi. Si pensa<br />
che la causa sia genetica. L’ incidenza è <strong>di</strong> almeno 1 caso<br />
Le cornea tende ad assottigliarsi progressivamente e ad assumere la forma <strong>di</strong> un cono. La<br />
deformazione determina un progressivo peggioramento della vista per l’ aumentare <strong>di</strong> un<br />
astigmatismo irregolare, <strong>di</strong>fficilmente correggibile con occhiale. Negli sta<strong>di</strong> più avanzati, dopo<br />
1
anni, l’ apice del cono si può opacizzare e, in casi rari, perforare. Il cheratocono è spesso<br />
bilaterale, con una evoluzione più rapida in un occhio e molto più lenta nell’ altro.<br />
Nelle fasi iniziali si riesce a compensare il <strong>di</strong>fetto con occhiali; successivamente, con l’ evoluzione ,<br />
gli occhiali non basteranno più e sarà necessario ricorrere alle lenti a contatto. Negli anni, in oltre<br />
il 30% dei casi la deformazione <strong>di</strong>venta tale che i mezzi ottici non sono più efficaci. In queste fasi<br />
avanzate il trapianto <strong>di</strong> cornea ( cheratoplastica) è in grado <strong>di</strong> riportare nella maggioranza delle<br />
persone una quantità <strong>di</strong> vista sod<strong>di</strong>sfacente. La rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> evoluzione peggiorativa è in<strong>di</strong>viduale .<br />
Più giovane è la persona al momento della <strong>di</strong>agnosi, maggiore è la probabilità <strong>di</strong> peggioramento<br />
negli anni successivi.<br />
Trattamento alternativo è l’ inserimento <strong>di</strong> anellini <strong>di</strong> plastica all’ interno cornea per ridurre in parte<br />
la deformazione delle immagini, ma<br />
senza effetti <strong>sul</strong>la evoluzione peggiorativa del cheratocono .<br />
LE LENTI A CONTATTO NON FERMANO L’ EVOLUZIONE DEL CHERATOCONO. Il laser ad<br />
eccimeri non ha alcun effetto curativo <strong>sul</strong> cheratocono.<br />
Il <strong>trattamento</strong> attuale del cheratocono con una buona vista è il CROSS- LINKING o TERAPIA<br />
FOTODINAMICA CORNEALE, in grado <strong>di</strong> rallentare l’ evoluzione peggiorativa del cheratocono e<br />
allontanare il momento del trapianto <strong>di</strong> cornea.<br />
Il <strong>trattamento</strong> consiste nel rendere la parte centrale della<br />
cornea più rigida in modo da resistere meglio alla<br />
deformazione provocata dal cheratocono. La struttura<br />
viene “rinforzata” con un aumento dei legami delle fibre corneali.<br />
Le esperienze cliniche e sperimentali in<strong>di</strong>cano che il <strong>trattamento</strong> è in grado <strong>di</strong> limitare l’ evoluzione<br />
del cheratocono.<br />
Non ci sono in<strong>di</strong>cazioni ancora chiare <strong>sul</strong>l’ effetto <strong>sul</strong>le altre forme ectasiche, citate all’ inizio, per le<br />
quali si effettua un <strong>trattamento</strong> per affinità <strong>di</strong> fisiopatologia.<br />
Il <strong>trattamento</strong> NON fa tornare in<strong>di</strong>etro o eliminare il cheratocono, ma ha lo scopo principale <strong>di</strong><br />
bloccare l’ evoluzione peggiorativa e prevenire lo sfiancamento della cornea, che porta al<br />
trapianto, mantenendo la vista attuale.<br />
Una parte significativa delle persone trattate ha anche un miglioramento secondario della vista.<br />
Più presto viene fatto e più probabilità ci sono <strong>di</strong> conservare una buona vista, soprattutto in<br />
persone giovani.<br />
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Il <strong>trattamento</strong> <strong>di</strong> cross- linking è stato ideato a metà anni ‘90 in Germania e messo a punto negli<br />
ultimi anni. I ri<strong>sul</strong>tati, a qualche anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, ne hanno <strong>di</strong>mostrato l’ efficacia nella<br />
maggioranza dei pazienti e verificato che nel tempo il cheratocono non è progre<strong>di</strong>to nella<br />
maggioranza dei casi. In Italia lo strumento ed il farmaco impiegati per il <strong>trattamento</strong> sono<br />
regolarmente approvati e registrati al Ministero della Salute.<br />
CHI PUÒ FARLO<br />
Chi è affetto da cheratocono non in fase avanzata ed in via <strong>di</strong> peggioramento, <strong>di</strong>agnosticato con<br />
mappa corneale ( topografia corneale o altra strumentazione) e pachimetria. Chi presenta altre<br />
malattie progressive ectasiche della cornea.<br />
CHI NON PUÒ FARLO<br />
Chi è affetto da cheratocono avanzato con notevole assottigliamento della cornea ( minimo 400<br />
micron). Chi è affetto da cheratocono e anche da <strong>di</strong>strofia della membrana basale corneale.<br />
Chi presenta cheratocono con evidenti strie <strong>di</strong> Vogt od opacità corneali ( leucomi).<br />
Chi è allergico alla vitamina B2 ( riboflavina).<br />
Chi ha avuto herpes corneale, malattie autoimmuni, grave occhio secco, infiammazioni oculari od<br />
altre patologie ( escluso cheratocono).<br />
Le donne in stato <strong>di</strong> gravidanza certa o presunta.<br />
CHI NON HA VANTAGGI<br />
Chi è affetto da cheratocono non evolutivo, senza peggioramenti significativi, verificati dallo<br />
specialista oculista. Chi ha, al contrario, un cheratocono troppo avanzato.<br />
INDICAZIONI ADDIZIONALI<br />
Poiché l’ effetto principale del cross linking è l’ incremento della rigi<strong>di</strong>tà corneale, anche altre<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ectasia ( deformazione) potenzialmente progressiva potrebbero giovarsi della<br />
stabilizzazione, a giu<strong>di</strong>zio dell’ oculista:<br />
Degenerazione pellucida<br />
Sequele <strong>di</strong> correzione laser della miopia molto elevata<br />
Evoluzione a lungo termine <strong>di</strong> trapianti <strong>di</strong> cornea.<br />
COME VIENE FATTO<br />
Il peggioramento viene verificato con esami <strong>di</strong>stanziati <strong>di</strong> alcuni<br />
mesi fra loro <strong>di</strong> alcuni mesi. Prima degli esami si richiede <strong>di</strong> togliere le eventuali lenti a contatto<br />
da qualche giorno prima.<br />
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Il cross- linking viene effettuato in sala operatoria in anestesia topica con gocce <strong>di</strong> collirio<br />
anestetico. Il <strong>trattamento</strong> è sostanzialmente indolore, solo leggermente fasti<strong>di</strong>oso.<br />
Nella parte centrale della cornea vengono asportate le cellule superficiali ( epitelio), che poi<br />
ricresceranno, per far penetrare bene la riboflavina. Viene instillato ripetutamente collirio <strong>di</strong><br />
vitamina B2 per molti minuti e poi la cornea è irra<strong>di</strong>ata con luce ultravioletta ( non laser). Il<br />
<strong>trattamento</strong> dura circa 30-40 minuti.<br />
Al termine viene applicata lente a contatto da lasciare <strong>sul</strong>la cornea per qualche giorno e si<br />
prescrive collirio antibiotico e antinfiammatorio da proseguire per alcune settimane a giu<strong>di</strong>zio<br />
dell’ oculista.<br />
Il <strong>trattamento</strong> è ambulatoriale.<br />
DECORSO POSTOPERATORIO<br />
Dolore postoperatorio moderato per le prime 24-48 ore. Fasti<strong>di</strong> e lacrimazione per qualche giorno<br />
fino alla riepitelizzazione ( guarigione della superficie). Il bendaggio iniziale e la lente a contatto al<br />
termine del <strong>trattamento</strong> servono a consentire la riformazione dell’ epitelio corneale asportato<br />
durante l’ intervento.<br />
Controlli sono previsti nei giorni successivi, per sorvegliare la guarigione, adattare la terapia, e<br />
verificare l’ andamento del <strong>trattamento</strong>.<br />
Ai fini dell’ attività lavorativa, si suggerisce <strong>di</strong> prevedere astensione dal lavoro per cinque - sette<br />
giorni nella maggior parte dei casi.<br />
Doccia, lavaggio capelli e viso possono ricominciare con delicatezza dopo un paio <strong>di</strong> giorni. Guida<br />
dell’ auto dopo tolta la lente a contatto.<br />
Una visione annebbiata è presente fino alla completa riepitelizzazione in cinque- <strong>di</strong>eci giorni. La<br />
sintomatologia <strong>di</strong> fasti<strong>di</strong>o e/ o sensazione <strong>di</strong> corpo estraneo può persistere spesso per varie<br />
settimane. La reazione corneale al <strong>trattamento</strong> può dare una sensazione <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong><br />
nitidezza, che regre<strong>di</strong>sce in qualche settimana- qualche mese. In una parte dei casi gli occhiali<br />
vanno riprescritti. A guarigione avvenuta si possono re- indossare le precedenti lenti a contatto.<br />
Il paziente non deve mai sospendere le cure a meno che sia il chirurgo a <strong>di</strong>rlo; esse aiutano<br />
l’ occhio operato a guarire meglio ed a prevenire complicazioni.<br />
Il <strong>trattamento</strong> non esclude la possibilità <strong>di</strong> eseguire un trapianto <strong>di</strong> cornea, se necessario.<br />
VANTAGGI PRINCIPALI<br />
Stabilizzazione della progressione della deformazione corneale e allontanamento del rischio <strong>di</strong><br />
trapianto della cornea.<br />
Stabilizzazione o miglioramento, in una parte dei casi, della vista.<br />
RISCHI E COMPLICANZE<br />
Possibili, ma rare, infezioni, dovute al fatto che la cornea viene superficialmente scoperta.<br />
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Ritar<strong>di</strong> <strong>di</strong> riepitelizzazione ( guarigione superficiale) dovuti a reazioni in<strong>di</strong>viduali. Possibili, ma rare ,<br />
reazioni infiammatorie oculari.<br />
Edema corneale per un tempo variabile fino ad alcuni mesi.<br />
Opacità corneale parziale permanente ( haze) con vista appannata, rara.<br />
Il <strong>trattamento</strong> non esclude la possibilità <strong>di</strong> eseguire un trapianto <strong>di</strong> cornea, se necessario.<br />
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