Aneurisma dell'aorta
Aneurisma dell'aorta
Aneurisma dell'aorta
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
INFORMAZIONI AI PAZIENTI PORTATORI DI ANEURISMA<br />
AORTA ADDOMINALE<br />
Cos’è un aneurisma ?<br />
Si definisce aneurisma la dilatazione di una arteria del nostro corpo. La parete dell’arteria<br />
diventa sottile per la perdita della sua componente elastica e si dilata progressivamente<br />
fino ad arrivare alla rottura. L’arteria più comunemente colpita è l’aorta, che è la più<br />
importante arteria dell’addome. Con l’abbreviazione AAA si intende proprio un aneurisma<br />
dell’aorta addominale.<br />
Quali sono i pazienti a rischio di sviluppare un AAA ?<br />
E’ noto che si tratta più frequentemente di maschi di età superiore a 60 anni oppure di<br />
soggetti più giovani, ma con una familiarità per questa patologia o affetti da altre malattie<br />
arteriose (angina, arteriosclerosi, ipertensione arteriosa ecc). E’ noto che fumo e<br />
ipertensione accelerano questa dilatazione che, per evoluzione naturale, si rompe.<br />
Come viene scoperto un AAA ?<br />
In alcuni pazienti la diagnosi avviene durante una visita medica per un altro problema,<br />
oppure in occasione di una ecografia o una TAC eseguite per differenti ragioni.<br />
Occasionalmente il paziente può accorgersi della presenza di una pulsazione in addome.<br />
Quando l’AAA si dilata può causare dolore prevalentemente posteriore e simulare<br />
lombalgia o colica renale. In caso di un sospetto AAA il primo esame da effettuarsi è una<br />
ecografia addominale. L’ecografia è un esame indolore che può essere effettuato<br />
ambulatorialmente e che richiede solo pochi minuti per essere eseguito. Essa viene usata<br />
per stabilire se è presente un aneurisma e per misurarne esattamente le dimensioni.<br />
Che rischi corre il paziente con un AAA ?<br />
L’evento più temibile è la rottura dell’aneurisma che è gravata da una mortalità totale<br />
intorno al 95% se il paziente non viene sottoposto ad un trattamento chirurgico. In caso di<br />
intervento chirurgico in urgenza la mortalità operatoria varia dal 30 al 70%. Il rischio di<br />
morte da rottura è di circa il 5% annuo per un diametro dell’AAA compreso fra 4 e 6<br />
centimetri.<br />
Quando operare ?<br />
Tutti gli aneurismi necessitano di un intervento chirurgico quando raggiungono una<br />
dimensione critica. Il rischio di rottura e pertanto la necessità di riparazione dipendono<br />
dalle dimensioni e dalla forma dell’AAA. Gli AAA più piccoli sono generalmente seguiti nel<br />
tempo con controlli ecografici ad intervalli di 12 o anche 6 mesi qualora dovessero<br />
aumentare più rapidamente di dimensioni. L’aumento di dimensioni medio è di circa 4-5<br />
mm all’anno; il trattamento chirurgico potrebbe essere necessario in uno stadio successivo<br />
a seconda della velocità di evoluzione dell’aneurisma. Lo specialista Chirurgo Vascolare di<br />
fiducia potrà dare una chiara spiegazione circa le opzioni possibili.
In cosa consiste l’intervento chirurgico ?<br />
Il trattamento chirurgico più utilizzato consiste nella sostituzione dell’aorta malata con una<br />
protesi artificiale costituita da un materiale inerte molto resistente chiamato Dacron<br />
attraverso una incisione addominale verticale. Esso potrà durare per 20 anni o più.<br />
Durante l’intervento può essere necessario ricorrere a trasfusioni di sangue. La ricerca è<br />
oggi orientata verso nuovi metodi che consentono l’inserimento di questa protesi anche<br />
attraverso una piccola incisione all’inguine senza eseguire un’ampia incisione della parete<br />
addominale. Non tutti gli AAA sono suscettibili di tale trattamento e la metodica deve<br />
essere ancora considerata in evoluzione. Lo specialista Chirurgo Vascolare potrà illustrare<br />
i vantaggi, gli svantaggi, i limiti e le indicazioni di questa tecnica alternativa.<br />
Dopo l’intervento?<br />
Al termine dell’intervento il paziente può essere trasferito presso la Rianimazione per<br />
essere monitorato nell’immediato periodo post-operatorio. Generalmente nei primi giorni<br />
post-operatori il paziente deve mantenere un sondino nasogastrico, un catetere vescicale<br />
e avere uno o più drenaggi addominali che verranno rimossi nel corso della degenza. In<br />
breve il paziente può ritornare ad una vita normale con ripresa di tutte le normali attività<br />
quotidiane. Dopo circa 1 mese è previsto il primo controllo ambulatoriale.<br />
Quali sono i rischi della chirurgia ?<br />
Oltre ai rischi generici comuni ad ogni grosso intervento (infarto miocardio, insufficienza<br />
respiratoria, occlusione intestinale, emorragia, insufficienza renale), esistono rischi legati<br />
alla patologia aneurismatica ( ischemia intestinale, ischemia degli arti inferiori, paraplegia,<br />
impotenza erigendi e/o coeundi, infezione della protesi). Se l’AAA viene riparato prima<br />
della sua rottura vi è un’alta percentuale di successo e di ritorno ad una vita normale e una<br />
bassa percentuale di mortalità e di complicanze. Comunque i rischi legati a questa<br />
chirurgia andranno discussi caso per caso fra il paziente e il Chirurgo Vascolare e sono<br />
nettamente inferiori se l’intervento viene eseguito in condizioni di elezione.<br />
Cosa può fare un paziente con A.A.A. ?<br />
Se non necessita di un trattamento chirurgico, è importante che si mantenga in buono<br />
stato di salute attraverso l’esercizio fisico, il controllo della pressione arteriosa e del peso<br />
corporeo, la normalizzazione dei valori del colesterolo e dei trigliceridi e la sospensione del<br />
fumo.