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Autorizz. Trib. Roma n. 1979 del 17.2.1951 - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB - Roma - Invio gratuito agli iscritti 

2 

Intervista esclusiva 

al presidente della Regione Lazio, 

Renata Polverini 

la politica 

deve fare un 

passo indietro 

bimestrale • anno 62° 

n.2 marzo aprile 2010 

- prevenzione 

della malattie 

andrologiche 

- dalla SItI 

il calendario 

vaccinale per 

adulti e anziani 

- tutti i numeri 

degli iscritti, 

come siamo 

e come siamo 

cambiati

Progressi in Medicina S.r.l. // via Bartolomeo Gosio, 102 - 00191 Roma // Tel. 06 33 38 202 // www.progressinmedicina.it 

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Curiamo l’intera organizzazione di un evento, dalla vostra idea alla realizzazione finale, possiamo amo fornirvi fo fornirvi consulenze 

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Svolgiamo funzioni di Segreteria di Associazioni curandone anche la parte amministrativa. va. 

Siamo accreditati come provider ECM presso il Ministero della Salute per la richiesta dei ei cre crediti ti formativi formativi.

eE D I T O R I A L E D E L P R E S I D E N T E 

“la prima cosa bella”: 

due ore emozionanti 

di vera formazione 

Siamo stati invitati, da Antea e Cittadinanza Attiva, 

a partecipare ad una serata organizzata in un 

cinema romano, per assistere alla proiezione del 

film “La prima cosa bella” . 

Ne è seguito un dibattito sulle cure palliative e più 

in generale sullo stato dell’arte della sanità nel 

nostro Paese, tra gli organizzatori, il regista Paolo 

Virzì ed il pubblico. 

Dobbiamo confessare, come abbiamo avuto modo 

di dire, tra l’altro, nel corso della discussione, di 

aver provato, durante tutta la proiezione, intense 

emozioni pur avendo accompagnato, nella nostra 

lunga vita professionale, molte persone verso il 

“morire”. Come avrete intuito il film narra, in 

maniera mirabile, la vita, intensa e travagliata, di 

una donna che, alla soglia della terza età, si ammala 

di cancro e prima di morire trascorre anche 

un breve periodo in un hospice. Altrettanto 

mirabili appaiono le storie di tutti coloro che, figli, 

marito, amanti, interagiscono e si intrecciano con 

la vita della protagonista. 

Condividiamo quanto riportato da un importante 

quotidiano che: “la prima cosa bella rappresenta 

in pieno l’ideale di un cinema che sta dalla parte 

dell’uomo e delle sue piccole grandi pene”. 

L’interessante e appassionato dibattito che ne è 

seguito, ha spaziato su importanti temi, quali 

l’umanizzazione delle cure, la solidarietà, la formazione 

degli operatori e più in generale su quella 

che dovrebbe essere la vera tutela della salute dei 

cittadini. 

In una sorta di “emozione collettiva” vi è stata la 

certificazione, in tempo reale, di quanto possa 

essere importante ed efficace un film per una 

sana riflessione su temi delicati quali la grave 

malattia o il “morire”. 

In un altalenarsi di lacrime e sorrisi, di ironia e 

malinconia, graffi e carezze, “la prima cosa bella” 

rappresenta anche una meditazione seria e ironica 

sulla morte, una sorta di “istruzioni per l’uso” 

su come rielaborare i lutti e tenere i nostri cari 

accanto a noi anche quando se ne vanno. 

Un film che tocca le corde delle emozioni più profonde, 

presenti in ognuno di noi, grazie ad una 

storia che chiunque potrebbe aver vissuto in prima 

persona. 

In una società come la nostra, nella quale si vanno 

sempre più affievolendo i valori fondanti di un 

sano consesso civile, questo film ha, secondo noi, 

un altissimo valore pedagogico. 

La formazione dei medici è un tema scottante che 

va affrontato e riformulato in tutte le sedi, pre e 

post universitarie, in conseguenza di un cittadino e 

di una domanda di salute profondamente mutati. 

I cittadini chiedono a noi non solo “sapere” ma 

soprattutto un “saper essere” che coniughi efficacemente 

cultura scientifica e umanizzazione. 

Riteniamo pertanto che impegnare due ore della 

nostra vita per vedere “la prima cosa bella”, possa 

essere altamente formativo per tutti, ma soprattutto 

per coloro che, a vario titolo, medici in 

primis, operano a contatto con la persona fragile 

e sofferente. 

Dipendesse da noi proietteremmo il film in tutte 

le scuole italiane ed in particolare, per quanto ci 

riguarda, nel corso di laurea in medicina e chirurgia 

e nelle scuole di specializzazione. 

Ai colleghi romani che non hanno ancora visto il 

film e che volessero seguire il nostro consiglio, 

auguriamo buona visione. 

Mario Mario Falconi 

Falconi 

P.S. Chi lo desiderasse, e la cosa ci farebbe molto 

piacere, può inviarci sue riflessioni anche via mail 

(falconi@ordinemediciroma.it). 

3 bollettino o.m.c. e o. di roma - n. 2/2010

sS O M M A R I O 

bollettino 

bollettino 

dell’ordine provinciale di roma 

dei medici chirurghi e degli odontoiatri 

Bimestrale - anno 62° - n. 2 marzo aprile 2010 

Autorizz. Trib. Roma n. 1979 del 17.2.1951 - Poste Italiane S.p.A. - 

Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 

46) art. 1, comma 2 - DCB - Roma - Invio gratuito agli iscritti 

Periodico associato all’USPI - Unione Stampa Periodica Italia 

DIRETTORE RESPONSABILE 

Mario Falconi 

CONSIGLIO DIRETTIVO 

Presidente 

Mario Falconi 

Presidente onorario 

Benito Meledandri 

Vice-presidente 

Donato Antonellis 

Consigliere segretario 

Filippo Custureri 

Consigliere tesoriere 

Vincenzo Scarpino 

Consiglieri medici 

Foad Aodi, Pier Luigi Bartoletti, Enrico Bollero, 

Claudio Colistra, Patrizia Marchetti, Luigi Tonino 

Marsella, Massimo Martelli, Gabriella Nasi, Luigi 

Pignataro, Rodolfo Proietti, Ivo Pulcini 

COMMISSIONE ODONTOIATRI 

Presidente 

Claudio Cortesini 

Segretario 

Renato Ori 

Componenti 

Susanna Annibali, Giuseppe Badia, Alberto Sordi 

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI 

Presidente 

Francesco La Commare 

Componenti 

Debora Giannini, Giuseppe Imperoli 

Supplente 

Luigi Laino 

DIREZIONE AMMINISTRATIVA 

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REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI 

INIZIATIVE SANITARIE 

Viale di Val Fiorita, 86 

00144 Roma 

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STAMPA: Tipografia EUROLIT - Roma 

Via Bitetto n. 39 - 00133 Roma 

Finito di stampare il 15 maggio 2010 

bollettino o.m.c. e o. di roma - n. 2/2010 

EDITORIALE 

“La prima cosa bella”: 

due ore emozionanti di vera formazione pagina 3 

ATTUALITÀ 

Intervista al presidente della Regione Lazio, 

Renata Polverini pagina 5 

Prevenzione delle maattie andrologiche pagina 7 

Il calendario vaccinale per gli adulti 

e per gli anziani pagina 10 

Attualità e prospettive in tema di medicina 

non convenzionale pagina 15 

Attivazione casella Pec pagina 18 

DALL’ORDINE 

Come siamo e come siamo cambiati 

Ordine dei medici di Roma ed Amsi e 

pagina 20 

la sanità internazionale pagina 24 

“Tumori maligni della tiroide” pagina 26 

Importanti incontri all’Ordine pagina 28 

CONTAGOCCE 

TEATRO • MOSTRE • CONCERTI 

4 

pagina 32 

pagina 34 

A questo numero hanno collaborato: 

Flavio Massimo Amadio, Corrado De Rossi Re, 

Concetta Turi, Giuseppe La Pera, Aldo Liguori, 

Marialuisa Appetecchia, Piorjk Procaccini

aA T T U A L I T À 

Intervista esclusiva al presidente 

della Regione Lazio, Renata Polverini 

la politica deve fare 

un passo indietro 

Presidente, Presidente, la la sanità sanità in in tutte tutte le le regioni regioni in- ininteressa teressa teressa dal dal 70 70 all’80% all’80% del del del bilancio; bilancio; bilancio; nel nel Lazio Lazio 

Lazio 

è è anche anche commissariata. commissariata. commissariata. Ora Ora Ora toccherà toccherà toccherà a 

a 

leilei assumersi assumersi l’onere l’onere di di portare portare un un un fardelfardellolo 

così così pesante, pesante, chi chi le le ha ha fatto fatto fatto fare fare fare un un paspas- 

so so così così così impegnativo? impegnativo? Non Non è è spaventata spaventata da 

da 

ciò ciò che che l’attende l’attende ora ora che che ha ha vinto vinto questa questa 

questa 

difficile difficile e, e, e, per per molti molti versi, versi, anomala anomala anomala sfida 

sfida 

elettorale? 

elettorale? 

Uscire dal tunnel si può. Nel programma elettorale, 

che ora diventa azione di governo, è tracciato 

un percorso che punta al taglio delle spese inutili 

e all’ottimizzazione delle risorse tecniche e umane 

disponibili, adottando i provvedimenti necessari 

affinché la politica faccia un passo indietro nella 

sanità. Già con la prima delibera approvata dalla 

giunta abbiamo voluto dare un segnale all’insegna 

del rigore con l’eliminazione di sei direzioni generali 

e col ridurre di oltre un milione di euro l’anno 

le spese di gestione della presidenza, garantendo 

un risparmio stimabile in circa 5 milioni l’anno. 

Il Il Il Piano Piano di di di rientro rientro rientro della della Regione Regione Regione Lazio Lazio Lazio pre- pre- pre- pre- prevedevede 

misure misure anche anche anche drastiche drastiche che, che, che, negli negli ulultimitimitimi 

mesi, mesi, sono sono sono state state state delineate delineate con con magmaggiorgior 

chiarezza chiarezza chiarezza dal dal sub-commissario sub-commissario GuzzanGuzzan- 

ti. ti. In In quest’ottica quest’ottica quali quali sono sono sono o o saranno saranno le 

le 

sue sue priorità priorità di di di intervento? intervento? Ovvero, Ovvero, ritiene 

ritiene 

che che qualcosa qualcosa andrà andrà modificato? 

modificato? 

Come detto in più occasioni, intendo rinegoziare 

con il Governo nazionale l’attuale piano di rientro. 

Non ci saranno tagli di posti letto né riduzione di 

servizi. Ho intenzione di rivedere la spesa razionalizzando 

le strutture esistenti, a partire dalla 

diminuzione graduale delle Asl, fino a dimezzarle 

entro la legislatura. Ci sono poi organismi e strutture 

elefantiache che non hanno alcuna funziona- 

di Flavio Massimo Amadio 

lità e vanno quindi rimosse. Intendo inoltre istituire 

quanto prima un organo indipendente di controllo 

della spesa nella fase della sua formazione e 

non a consuntivo, quando cioè non c’è più la possibilità 

di tornare indietro. La spesa va controllata 

alla fonte, per questo ho proposto anche una nuova 

e diversa convenzione con la Guardia di Finanza 

per rafforzare i controlli. 

Il Il Lazio Lazio è è una una delle delle Regioni Regioni con con il il maggior 

maggior 

numero numero di di strutture strutture private, private, profit profit e e e non 

non 

profit, profit, di di policlinici policlinici universitari universitari universitari e e e di di di istituti 

istituti 

di di ricerca ricerca pubblici pubblici e e privati. privati. È È un un valore 

valore 

aggiuntoaggiunto e e in in tal tal tal caso caso come come dovrebbe dovrebbe eses- 

sere sere governato? governato? Oppure Oppure è è un un un fattore fattore di 

di 

complessità complessità assai assai difficile difficile da da dirimere dirimere dirimere e e e che 

che 

va va semplificato? 

semplificato? 

Le strutture di eccellenza della sanità laziale, a 

partire dai policlinici universitari e dai centri di alta 


A T T U A L I T À 

specializzazione e ricerca, rappresentano senza 

ombra di dubbio un valore aggiunto per la nostra 

regione. La gestione di questi centri, che peraltro 

costituiscono un punto di riferimento sia per i 

pazienti sia per gli studenti che afferiscono da tutto 

il bacino del centro-sud Italia, presenta comunque 

dei costi superiori alle strutture ospedaliere 

ordinarie. Questo aggravio di spesa andrebbe affrontato 

in un’ottica nazionale e non pesare esclusivamente 

sulle casse regionali. 

Oggi Oggi la la la vera vera emergenza emergenza è è quella quella del del del nume- numenumeroro crescente crescente di di persone persone fragili fragili e e e non non autoautoauto- sufficienti. sufficienti. Ciò Ciò nonostante nonostante l’assistenza 

l’assistenza 

domiciliare,domiciliare, semiresidenziale semiresidenziale e e residenziaresidenzialele 

è è gravemente gravemente carente carente nella nella nostra nostra nostra rere- 

gione. gione. C’è C’è C’è bisogno bisogno di di circa circa 16.000 16.000 posti 

posti 

lettoletto di di di RSA; RSA; ne ne mancano mancano 8.000, 8.000, 8.000, essenessenessen- ziali ziali ziali per per per ridurre ridurre il il carico carico degli degli degli ospedali ospedali e 

e 

sollevaresollevaresollevare le le famiglie famiglie dall’onere dall’onere della della gestiogestionene 

di di queste queste queste persone. persone. persone. Sulle Sulle famiglie, famiglie, infatinfatti,ti, 

vengono vengono vengono scaricati scaricati scaricati costi costi e e responsabiliresponsabili- 

tà tà tà che che che provocano provocano situazioni situazioni situazioni drammatiche, 

drammatiche, 

con con impoverimento impoverimento ed ed ed esclusione esclusione dalla dalla dalla vita 

vita 

attiva. attiva. La La via via dovrebbe dovrebbe essere essere essere quella quella di 


un’effettivaun’effettiva e e virtuosa virtuosa integrazione integrazione dei dei serservizivizi 

socio-sanitari. socio-sanitari. Con Con Con quali quali quali risorse risorse e e strastra- 

tegie tegie pensa pensa di di affrontare affrontare affrontare questo questo problema? 

problema? 

Una delle caratterizzazioni più forti del mio programma 

di governo è proprio quella della integrazione 

dei servizi di assistenza alla persona. Il sistema 

socio-sanitario come parte determinante 

del welfare va ricostruito a misura dei bisogni reali 

dei cittadini laziali. Intendo promuovere il coordinamento 

tra gli interventi sulla base di progetti 

assistenziali personalizzati e perseguendo la semplificazione 

dei percorsi amministrativi. Questo 

anche attraverso un “Punto unico di accesso ai 

servizi sociali e sanitari”, come indicato nel programma 

di governo, per migliorare le modalità di 

presa in carico unitaria del paziente e semplificare 

i numerosi passaggi amministrativi cui oggi la 

persona assistita e i suoi familiari debbono adempiere. 

Accanto alle strutture di assistenza, inoltre, 

intendiamo riconoscere l´importante lavoro 

di cura che la famiglia svolge per l’anziano e per il 

disabile. Incentiveremo il più possibile, ove la famiglia 

lo richieda e sia nelle condizioni di farlo, la 

domiciliazione del paziente presso la propria abitazione 

mediante la corresponsione di un assegno 

di cura. Il rafforzamento di tale strumento ci 

permetterà di sostenere le famiglie che assistono 

in casa i propri cari non più autosufficienti, 

evitando o posticipando in questo modo il ricovero 


6 

nelle strutture residenziali e permettendo al malato 

stesso di rimanere nel proprio alveo familiare 

ed affettivo. 

Il Il Comune Comune di di Roma Roma nel nel 2009 2009 ha ha ha sottoscrit- sottoscritsottoscrit- to to per per la la prima prima volta volta un un protocollo protocollo protocollo d’intesa 

d’intesa 

con con l’Ordine l’Ordine dei dei Medici-Chirurghi Medici-Chirurghi Medici-Chirurghi e e degli 

degli 

Odontoiatri Odontoiatri Odontoiatri di di Roma Roma e e provincia, provincia, volto volto in 

in 

particolareparticolare proprio proprio a a favorire favorire un’integrazioun’integrazio- 

ne ne dei dei servizi servizi sociali sociali con con quelli quelli quelli sanitari sanitari e e la 

la 

costituzione costituzione di di una una una “banca “banca delle delle fragilità”. 

fragilità”. 

La La Regione Regione potrebbe potrebbe potrebbe seguire seguire seguire la la stessa stessa stra- strastradada e e realizzare realizzare una una una sinergia sinergia a a tre tre che che che metmet- 

ta ta insieme insieme le le competenze, competenze, le le informazioni 

informazioni 

e le professionalità ora frammentate? 

Siamo consapevoli che la caratterizzazione delle 

nuove patologie e il prolungamento dell’età media 

non permettono di esaurire il bisogno di assistenza 

all’interno dell’ospedale per acuti (ancorché siano 

stati differenziati i regimi dell’offerta). È nostra 

intenzione pertanto istituire “l’anagrafe della 

fragilità”, ossia una banca dati che consenta di 

identificare in modo specifico per ciascun territorio 

(distretto, quartiere, comune) gli elementi di 

rischio sanitario e sociale e le persone ritenute 

“più deboli”, in modo da poter programmare e realizzare 

risposte assistenziali mirate sulla base dei 

reali bisogni di salute. È evidente che per raggiungere 

un risultato ottimale sarà utile porre in essere 

ogni forma di collaborazione necessaria tra 

l’amministrazione regionale e gli operatori. 

I I medici medici vivono vivono un un disagio disagio crescente. crescente. Fru- FruFru- strazione, strazione, insicurezza, insicurezza, stress, stress, paura paura di 


denunce denunce molte molte molte volte volte volte infondate. infondate. Una Una Una delle 

delle 

conseguenze conseguenze è è il il ricorso ricorso alla alla cosiddetta 

cosiddetta 

cosiddetta 

“medicina “medicina difensiva” difensiva” che che fa fa impennare impennare i 

i 

costicosti della della sanità. sanità. Inoltre, Inoltre, stanno stanno dilagandilagandodo 

il il precariato precariato e e gli gli orari orari di di lavoro lavoro insoinso- 

stenibili, stenibili, stenibili, per per per di di di più più più in in strutture strutture spesso spesso spesso non non 

non 

adeguate adeguate adeguate o o semifatiscenti. semifatiscenti. semifatiscenti. Tutto Tutto ciò ciò mina 

mina 

la la professionalità professionalità professionalità della della della categoria categoria e e mette 

mette 

aaa rischio rischio la la salute salute dei dei cittadini. cittadini. Lei Lei provieprovie- 

ne ne dal dal mondo mondo sindacale: sindacale: nella nella sua sua azione 

azione 

di di governo governo ci ci sarà sarà un un piano piano per per introdurre 

introdurre 

finalmente finalmente la la meritocrazia meritocrazia e e e contrastare 

contrastare 

contrastare 

le le condizioni condizioni condizioni di di lavoro lavoro esasperate? 

esasperate? 

Conosco e apprezzo la competenza e il senso di responsabilità 

della larga maggioranza degli operatori 

della sanità regionale: medici, paramedici, tecnici e 

amministrativi. Professionalità che vanno certamente 

valorizzate premiando il merito e per questo ho 

chiesto alla politica di fare un passo indietro nella 

selezione delle figure dirigenziali e apicali.


prevenzione 

delle malattie 

andrologiche 

di Giuseppe La Pera* 

Proposta per una Legge nella Regione Lazio 

Il Problema 

Il 70% dei ragazzi, quando ancora esistevano i 

cosiddetti “tre giorni” della visita di leva presentava 

patologie genitali più o meno gravi. (tabella 1 

e 2 e 3 dati del Distretto Militare di Roma). Da 

allora con l’abolizione di questo screening di massa, 

il fenomeno non ha più nessun tipo di controllo. 

In Italia i ragazzi, per una serie di motivi storici 

e culturali, non vengono sistematicamente seguiti 

nel corso del loro sviluppo sessuale, cosi come 

invece avviene per le ragazze. Si tratta di una differenza 

che affonda le radici in un problema culturale 

e politico. Culturale perché si ritiene, a 

torto, che i ragazzi non abbiamo dei problemi, 

Politico perché non ci sono strutture idonee per 

seguire sistematicamente e capillarmente tutti i 

ragazzi adolescenti. 

Le conseguenze di questo mancato controllo 

sono molto serie. Questa mancanza di assistenza 

negli adolescenti maschi determina infatti non 

solo dei problemi di carattere sanitario come sterilità 

e disturbi sessuali, ma anche delle conseguenze 

sul piano sociale e psicologico per la semplice 

ragione che molti adolescenti crescono convinti 

di avere un problema sessuale non risolvibi- 

le finendo con l’interagire nei confronti dell’altro 

sesso spesso in maniera aggressiva, con disagio 

e con un senso di inadeguatezza. Oppure, in altri 

casi, vengono messi in moto comportamenti pericolosi 

come la ricerca e l’assunzione di droghe 

nel vano tentativo di mitigare il disagio che tale 

condizione comporta, illudendosi di poter migliorare 

le prestazioni sessuali. In altri casi poi i ragazzi 

mettono in atto comportamenti di “evitamento” 

cercando l’incontro con ragazze dal profilo 

più basso rispetto a quanto potrebbero aspirare. 

Una situazione grave che, se non adeguatamente 

affrontata, può addirittura diventare pericolosa se 

si consente agli effetti di retro-agire sulle cause 

che, rafforzandosi, finiscono per innescare un 

incontrollabile processo a catena. 

La Costituzione non viene 

attuata ed i ragazzi sono 

discriminati rispetto alla 

ragazze 

La mancanza di assistenza e di strutture adeguate 

dedicate agli adolescenti maschi determina una 

NON attuazione di alcuni articoli della Costituzione 

Ordine Medici e Odontoiatri di Roma 

Centralino 064417121 (8 linee r.a.) - Fax 0644234665 

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7 bollettino o.m.c. e o. di roma - n. 2/2010 

p


della Repubblica Italiana come l’articolo 3, che 

afferma l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla 

legge senza distinzioni di razza, sesso condizione 

sociale. Si può affermare che i ragazzi rispetto 

alle ragazze, per quanto riguarda la salute 

sessuale, hanno la stessa assistenza sanitaria e 

le stesse opportunità? La risposta è NO per il 

semplice fatto che le ragazze hanno a disposizione 

reparti ospedalieri di ginecologia (oggi chiamate 

UOC e UOSD) i consultori, gli specialisti come i 

ginecologici con scuole di specializzazione dove 

formare chi si prenderà cura di loro, mentre per 

i ragazzi tutto questo non c’è. 

Ma ci sono anche altri due articoli che non 

vengono attuati pienamente come l’articolo 32 e 

l’articolo 2. L’articolo 32 infatti afferma che la 

Repubblica tutela la salute e favorisce la 

prevenzione: due aspetti che in modo evidente 

cozzano contro la realtà dei dati raccolti alla visita 

di leva (vedi tabella 1-3 ) dove ben il 70 % a 18 

anni presentava una patologia che espone al 

rischio di sterilità e a disturbi sessuali. 

Infine anche l’articolo 2 della Costituzione non 

viene pienamente attuato per quanto riguarda i 

ragazzi adolescenti. 

Leggendo questo articolo che esprime concetti 

importanti, si legge che la Repubblica tutela e 

promuove la solidarietà sociale. Si può dire che si 

promuove la solidarietà sociale lasciando degli 

adolescenti da soli senza strumenti a fronteggiare 

un problema che può portarli a delle scelte talvolta 

sbagliate, talvolta pericolose e condizionanti tutta 

la loro vita? 

La risposta anche a questa domanda è NO ed 

esiste una discriminazione nei confronti degli 

adolescenti maschi che non hanno sul piano della 

salute sessuale le stesse opportunità di crescere 

serenamente che invece hanno le loro coetanee 

femmine. 

Che cosa è successo 

in questi ultimi 20 anni 

Nel corso degli ultimi 20 anni sia io che i miei 

colleghi Andrologi abbiamo scritto, centinaia se 

non migliaia di volte, articoli scientifici, organizzato 

corsi, rilasciato interviste sui media, denunciando 

i pericoli di questa situazione senza però 

riuscire a creare una sensibilità diversa nella classe 

politica, che avrebbe dovuto porre rimedio a 

questo problema ascoltando le indicazioni dei “tecnici” 

della salute sessuale maschile. La classe 

politica non è riuscita a dare delle risposte precise 

a questo bisogno della popolazione venendo 

meno ad uno dei ruoli fondamentali della politica. 


8 

Proposta 

per una legge Regionale 

La proposta che intendo avanzare include la 

richiesta di una legge Regionale nel Lazio che 

abbia in sè due contenuti necessari per fare una 

vera prevenzione e per attuare fino in fondo la 

Costituzione Italiana. 

I due concetti fondamentali sono: dotarsi di strutture 

andrologiche autonome in ogni ospedale o 

ASL e creare una rete assistenziale in grado di 

visitare tutti gli adolescenti maschi. 

Quale modello assistenziale 

per la prevenzione 

Andrologica: 

la creazione di una rete 

Il Il Ruolo Ruolo del del medico medico di di Famiglia 

Famiglia 

La rete prevede una stretta collaborazione tra 

medico di medicina generale e specialista 

Andrologo. 

Ai medici di medicina generale verrebbe affidato 

il compito dello screening di primo livello con la 

risoluzione dei casi più semplici. 

Mentre allo specialista andrologo verrebbero 

inviati i casi patologici o quelli più complessi. 

Qualcuno, in questi anni, ha avanzato l’idea di un 

modello assistenziale diverso basato su uno 

screening da fare nelle scuole. 

Ma immaginare di fare un intervento nelle Scuole 

come talvolta è stato proposto, presenta tre 

problemi che farebbero molto probabilmente 

naufragare l’iniziativa di prevenzione. 

Il primo problema risiede nel fatto che nelle scuole 

secondarie non ci sono tutti i ragazzi e sono 

proprio quelli più emarginati, quelli che non vanno 

a scuola, che hanno più bisogno di assistenza . 

Il secondo problema è che se si attua un programma 

di prevenzione nelle scuole bisognerebbe fare 

un programma analogo per le ragazze, che invece 

hanno problematiche differenti. Ed inoltre proprio 

i più timidi, potrebbero avere disagio a far 

sapere ai coetani e alle ragazze di essere visitati 

o di non aver voluto fare la visita. 

Del resto la vista delle ragazze non avviene nelle 

scuole ma riservatamente negli ambulatori 

medici. 

Infine entrare nelle scuole sistematicamente, su 

tutti i ragazzi pone un problema pratico di strategia 

per avere una serie di autorizzazioni e attivare 

una serie di competenze nazionali che spesso 

sono in conflitto e di ostacolo alla realizzazione di 

un programma di screening. 

Il primo anno lo screening coinvolgerebbe tutti

i ragazzi tra i 14 ed i 25 anni che su base volontaria 

attraverso una lettera verrebbero invitati 

a farsi visitare presso il proprio medico di 

famiglia. 

Dal secondo anno verrebbero visitati solo i ragazzi 

che compiono 14 anni che successivamente 

verranno rivisitati al compimento dei 16 

anni. 

L’Andrologo L’Andrologo e e la la creazione creazione di di strutture 

strutture 

andrologiche 

andrologiche 

Il secondo punto di forza di questo modello assistenziale 

è la creazione di centri andrologici che 

abbiamo una autonomia professionale e di spesa. 

È di fondamentale importanza insieme a questa 

rete di medici di famiglia creare in tutti gli 

ospedali e/o in tutte le Asl, delle strutture specialistiche 

con delle Unità Operative Complesse 

o Unità dipartimentali semplici dipartimentali. 

Chi fa l’andrologo e lavora nei reparti di Urologia 

(o di Endocrinologia) sa che i propri pazienti 

vengono sempre dopo quelli affetti da patologie 

prostatiche e che il budget a disposizione è quello 

che avanza dopo che sono stati spesi i soldi 

per il pazienti tipicamente urologici. In pratica 

la cifra è molto prossima allo zero. 

Questa richiesta è un passaggio chiave perché 

senza una autonomia professionale e la disponibilità 

di un Budget come per le altre specializzazioni 

l’andrologia continuerà ad essere una 

cenerentola nei reparti ospedalieri. 

La raccolta di firme per 

Petizione popolare e la 

legge Regionale del Lazio 

Per poter quindi modificare questa situazione 

riuscire a”farsi vedere” dalla classe politica e dare 

un futuro sereno ai nostri ragazzi, non servono 

più ricerche scientifiche ma è necessario creare 

un movimento di opinione ed incidere sulla cultura 

ed ottenere una Legge Regionale. 

Ho perciò pensato di togliermi il camice bianco, 

la divisa della sala operatoria e lanciare una 

raccolta di firme tra la popolazione per una petizione 

popolare che raggiunga la nostra classe 

politica affinché metta mano ad una legge in 

favore dei ragazzi. Senza un vero programma di 

prevenzione la mia stessa professione non 

avrebbe senso e sarebbe come tentare di svuotare 

il mare con secchiello. Per ogni ragazzo 

che visito e che riesco a tirare fuori dal problema 

ce ne sono centinaia che non vengono aiutati. 

Nella Regione Lazio ci sono circa 500. 000 

ragazzi che dovrebbero essere visitati e gli andrologi 

impegnati su questi temi sono circa un 

centinaio. 

Come e dove firmare 

la petizione popolare 

per l’Andrologia 

Per firmare la petizione ci sono due modi: o firmare 

“on line” collegandosi al sito www. aidass. 

it, oppure recandosi da uno dei circa 100 medici 

di famiglia che hanno aderito alla iniziativa 

e presso lo studio del quale è possibile firmare 

il modulo cartaceo. 

Il modulo può anche essere scaricato dal sito 

dell’Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi 

e degli Odontoiatri www.ordinemedici roma.it nella 

sezione “modulistica”. 

*Andrologo Azienda Ospedaliera San 

Camillo Forlanini Roma 

Segnalazioni sulla situazione di disagio 

nelle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali 

L’Ordine invita tutti i medici ed odontoiatri che operano nelle strutture 

sanitarie ed ospedaliere, ad inviare segnalazione, scritta o verbale, di 

situazioni di disagio che possono verificarsi nell’ambito dell’attività 

lavorativa e nei rapporti con le suddette amministrazioni, soprattutto 

in riferimento ad assegnazione di incarichi di Direzione di UOC e/o 

Dipartimenti a profili professionali non medici con sottoposti medici. 

L’Ordine farà propria la segnalazione rispettando, ove richiesto, il più 

stretto riserbo sul nominativo dell’esponente. 

Per quanto sopra, si prega di contattare l’Ordine ai seguenti recapiti: 

Ufficio Ufficio Segreteria Segreteria Tel. 06 44171226 - segreteria.medici@ordinemediciroma.it 


a 

ATTUALITÀ

Note: 

Note: 


La proposta della Società Italiana di Igiene, 

Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) 

il calendario 

vaccinale 

per gli adulti 

e per gli anziani 

Calendario Vaccinale 

1. Vaccinazione Tetano, 

Difterite, Pertosse 

(Td / Tdpa) 

Nella letteratura scientifica risultano estremamente 

rari i casi di adulti con ciclo vaccinale anti-tetanico 

di base più una dose booster che abbiano con- 


10 

tratto il tetano (e sono virtualmente assenti i casi 

letali in tali soggetti). Per tale motivo la necessità 

dei richiami decennali è spesso oggetto di dibattito. 

Tuttavia la SItI, in considerazione della opportunità 

di sfruttare l’appuntamento decennale per 

conferire comunque un richiamo di immunità anche 

nei confronti di difterite e pertosse (la cui protezione 

è in ogni caso destinata a scemare pro-

Vaccinazioni in rapporto a condizioni di rischio (Vedi note in calce alla tabella) 

*Condizioni di immunocompromissione 

I vaccini inattivati sono genrealmente accettabili (ad es. vaccino pneumococcico, meningococcico, influenza) ed i 

vaccini vivi sono generalmente da evitare in soggetti che presentano immunodeficienza o condizioni di 

immunosoppressione 

gressivamente in assenza di dosi di richiamo) e 

della opportunità di completare eventuali cicli incompleti 

di vaccinazione nei confronti del tetano, 

raccomanda che negli adulti di qualunque età sia 

eseguito ogni 10 anni un richiamo di vaccino Tdpa; 

il vaccino è indicato anche nei soggetti che non 

siano stati vaccinati in precedenza contro la pertosse. 

In soggetti mai vaccinati usare il vaccino Td 

per le prime due dosi, il vaccino dTpa per la terza 

dose. 

Gli adulti, con anamnesi incerta per una serie completa 

di vaccinazione primaria con vaccini contenenti 

tetano e tossoide difterico, dovrebbero iniziare 

o completare una serie di vaccinazione primaria. 

Una serie primaria per adulti è di 2 dosi di 

vaccino contenente tetano e una terza dose con 

il vaccino contenente anche le componenti difterite 

e pertosse (Tdpa): somministrare le prime 2 

dosi a distanza di almeno 4 settimane l’una dall’altra 

e la terza dose 6-12 mesi dopo la seconda. 

La dose booster di vaccino contenente tossoide 

tetanico, difterico e antigeni pertussici dovrebbe 

essere somministrata ad adulti che hanno completato 

una serie primaria e se l’ultima vaccinazione 

è stata effettuata > 10 anni prima. La visita 

per il rinnovo della patente rappresenta una 

occasione opportuna temporalmente congrua 

(cadenza decennale) e sincrona col richiamo vaccinale 

che potrebbe essere utilizzata per incrementare 

la pratica della vaccinazione. 

Dal momento che nelle popolazioni ad elevata 

copertura vaccinale nell’infanzia si rileva costan- 


a 

ATTUALITÀ


temente un aumentato rischio di infezioni pertussiche 

nei lattanti (con trasmissione perlopiù 

intra-familiare), è raccomandata particolare attenzione 

alla rivaccinazione di tutti i familiari che 

abbiano stretto contatto con il lattante, preferibilmente 

nei mesi che precedono il parto (cosiddetta 

‘strategia del bozzolo’ o cocoon strategy). 

2. Vaccinazione HPV (Papillomavirus 

Umano) 

La vaccinazione HPV è raccomandata per tutte 

le donne fino alla massima età indicata in scheda 

tecnica. 

Idealmente, il vaccino dovrebbe essere somministrato 

prima di qualsiasi esposizione potenziale 

all’HPV. Tuttavia, anche le donne sessualmente 

attive possono trarre beneficio dalla vaccinazione; 

quelle sessualmente attive non infettate con 

nessuno dei tipi vaccinali avranno pieno beneficio 

dalla vaccinazione. 

È ancora oggetto di discussione tra esperti l’opportunità 

o meno di far precedere la vaccinazione 

al di fuori delle fasce di età oggetto dei piani regionali 

di vaccinazione attiva e gratuita da verifica dello 

stato di suscettibilità nei confronti dei tipi vaccinali 

di HPV mediante esecuzione di HPV test. 

La SItI raccomanda che, considerato l’ampio divario 

tra costo del vaccino HPV in farmacia e al Servizio 

Sanitario Nazionale, al fine di offrire il massimo 

di protezione alla più ampia parte di popolazione 

femminile, la vaccinazione anti-HPV sia resa 

disponibile da parte dei servizi sanitari regionali al 

prezzo di costo per la struttura pubblica (e spese 

aggiuntive relative al servizio offerto), cioè in regime 

di compartecipazione alla spesa. 

3. MPR e Rosolia 

In accordo con il Piano nazionale di eliminazione 

del morbillo e della rosolia congenita, la SItI raccomanda 

la vaccinazione attiva e gratuita a tutti 

gli adulti non immuni anche per una sola delle tre 

malattie oggetto della vaccinazione.I soggetti adulti 

non immuni devono essere vaccinati in tutte le 

occasioni opportune. 

Particolare attenzione, al fine di ridurre il rischio 

di casi di rosolia in gravidanza e di rosolia congenita, 

deve essere riservata alla vaccinazione di 

tutte le donne in età fertile che non hanno una 

documentazione di vaccinazione o di sierologia 

positiva per rosolia; nello specifico, devono essere 

approntati specifici programmi per vaccinare: 

• le puerpere e le donne che effettuano una 


12 

interruzione di gravidanza senza evidenza 

sierologica di immunità o documentata vaccinazione; 

• tutte le donne suscettibili esposte a elevato 

rischio professionale (scuole); 

• il personale suscettibile esposto a rischio 

professionale; 

• tutti gli operatori sanitari suscettibili. 

4. Vaccinazione per la varicella 

(monovalente 

o quadrivalente MPRV) 

In attesa dell’attuazione di un programma di vaccinazione 

universale dell’infanzia contro la varicella 

su tutto il territorio nazionale, che la SItI 

supporta fortemente in considerazione dell’elevato 

livello di copertura raggiunto in tutte le Regioni 

con vaccino MPR, sulla base dei risultati delle 

esperienze in corso, si raccomanda che la vaccinazione 

anti-varicella sia offerta ai seguenti gruppi 

di popolazione, elencati in ordine di priorità. 

a. Le persone suscettibili, che vivono con persone 

immunodepresse, quali persone con AIDS o 

altre manifestazioni cliniche dell’infezione da HIV, 

neoplasie che possano alterare i meccanismi 

immunitari con deficit dell’immunità cellulare, o 

con ipogammaglobulinemia, disgammaglobulinemia 

o in trattamento con farmaci immunosoppressori 

di lunga durata. 

b. Le persone senza precedenti di varicella con 

patologie ad elevato rischio: 

con leucemia linfatica acuta in remissione, con 

insufficienza renale cronica e trapiantati renali, 

persone con infezione da HIV senza segni di immunodeficienza 

e con una proporzione di CD4 e” 

200/mL). 

c. Le donne in età fertile senza precedenti di varicella, 

analogamente a quanto effettuato nei confronti 

delle suscettibili per rosolia; la vaccinazione 

va praticata procrastinando la possibilità di 

intraprendere la gravidanza per 3 mesi. 

d. Le persone suscettibili che lavorano in ambiente 

sanitario. Prioritariamente la vaccinazione dovrebbe 

essere eseguita dal personale sanitario che è 

a contatto con i bambini o con le persone immunodepresse. 

e. I lavoratori suscettibili che operano nei seguenti 

ambienti (in ordine di priorità): asili nido, scuole 

materne, scuole primarie, scuole secondarie. 

5. Vaccinazione influenzale 

La SItI raccomanda la vaccinazione contro l’in-

fluenza stagionale per le seguenti categorie di 

soggetti: 

• Soggetti con età pari o superiore a 50 anni; 

• Donne che, all’inizio della stagione epidemica, 

si trovano nel 2°-3° trimestre di gravidanza; 

• Individui di qualunque età che vivono in comunità 

(residenze per anziani, protette, ecc); 

• Medici e personale sanitario d’assistenza; 

• Famigliari e contatti di soggetti ad alto rischio; 

• Addetti ai servizi essenziali (produzione di 

farmaci, trasporti, forze dell’ordine, ecc); 

• Personale a contatto con animali (veterinari, 

allevatori, ecc). 

La vaccinazione contro l’influenza pandemica dovrà 

essere eseguita prioritariamente alle categorie 

individuate dal Ministero della Salute, estendendosi 

successivamente alla maggior quota possibile 

della popolazione. 

6.Vaccinazione pneumococcica 

polisaccaridica 

Il vaccino 23-valente (PnP-23) è consigliato a tutti 

i soggetti d’età superiore o uguale ai 65 anni e 

a soggetti al di sotto di tale età ma a rischio di 

contrarre la malattia per la presenza di patologie 

predisponenti. 

Attualmente, vi è consenso internazionale nel 

valutare complessivamente l’efficacia della vaccinazione 

antipneumococcica nella prevenzione 

della malattia invasiva pneumococcica (Mip) attorno 

al 50-80%. La SItI, raccomanda l’offerta 

attiva di PnP-23 a tutti i soggetti con più di 64 

anni e ai soggetti a rischio. Una rivaccinazione è 

possibile a distanza di 5 anni dalla prima vaccinazione, 

mentre non vi sono dati definitivi sull’efficacia 

e la sicurezza di ulteriori dosi successive. 

SI RICHIAMA L’ATTENZIONE 

In attesa di poter disporre di vaccini pneumococcici 

coniugati registrati anche per l’utilizzo nella 

popolazione adulta, la SItI raccomanda particolare 

attenzione alla vaccinazione dei soggetti a elevato 

rischio di patologie pneumococciche gravi (in 

primis i soggetti asplenici), per i quali è prassi 

consolidata, previo ottenimento di consenso informato, 

l’utilizzo di una dose iniziale di vaccino 

pneumococcico coniugato seguito a distanza di 

circa 2 mesi dalla somministrazione di vaccino 

polisaccaridico 23-valente. Ciò consente di instaurare 

la memoria immunologia per i sierotipi di 

pneumococco attualmente contenuti nel vaccino 

coniugato (la cui immunità è successivamente 

richiamata dagli stessi sierotipi contenuti nel vaccino 

polisaccaridico), fornendo al contempo protezione 

per circa 5 anni anche nei confronti degli 

altri sierotipi non presenti nel vaccino coniugato. 

7. Vaccinazione 

per l’Epatite A 

Il vaccino anti-epatite A deve essere somministrato 

alla popolazione adulta secondo indicazioni cliniche, 

comportamentali o occupazionali. 

Indicazioni cliniche: Soggetti con epatopatia cronica 

e soggetti riceventi concentrati di fattori della 

coagulazione. Indicazioni comportamentali: omosessuali 

e soggetti che fanno uso di droghe. Indicazioni 

occupazionali: Soggetti che lavorano a 

contatto con primati infettati dal Virus dell’Epatite 

A (Hav) o con Hav in strutture laboratoristiche, 

soggetti che viaggiano o lavorano in Paesi 

ad alta o intermedia endemia di Epatite A. 


per l’Epatite B 

Oltre alla vaccinazione prevista nell’età evolutiva 

(per la quale non è prevista una dose di richiamo 

Al fine di ottemperare alla corretta tenuta degli Albi gli iscritti sono 

invitati a comunicare all’Ordine i titoli accademici e di specializzazione 

eventualmente conseguiti, nonché a notificare eventuali cambiamenti 

di residenza. 

I sanitari interessati possono usufruire della specifica modulistica a 

disposizione nel sito informatico dell’ Ordine (www. ordinemediciroma. it). 

Si ritiene doveroso far presente che la mancata consegna all’Ordine 

dei suddetti titoli, ne impedisce l’utilizzo sia sulla carta intestata sia 

su altra forma di pubblicità e/o comunicazione al pubblico. 


a 

ATTUALITÀ


(booster), la SItI raccomanda l’offerta gratuita ai 

seguenti soggetti mai vaccinati in precedenza: 

• conviventi e contatti, in particolare ai bambini, 

di persone HBsAg positive; 

• pazienti politrasfusi, emofilici, emodializzati; 

• vittime di punture accidentali con aghi potenzialmente 

infetti; 

• soggetti affetti da lesioni croniche eczematose 

o psoriasiche della cute delle mani; 

• persone che si rechino per motivi di lavoro 

in aree geografiche ad alta endemia di Hbv; 

• prostitute, tossicodipendenti, omosessuali 

maschi; 

• personale sanitario di nuova assunzione nel 

Servizio sanitario nazionale e personale del 

Servizio sanitario nazionale già impegnato in 

attività a maggior rischio di contagio e segnatamente 

che lavori in reparti di emodialisi, 

rianimazione, oncologia, chirurgia generale 

e specialistica, ostetricia e ginecologia, 

malattie infettive, ematologia, laboratori di 

analisi, centri trasfusionali, sale operatorie, 

studi dentistici; al personale ed ospiti di istituti 

per ritardati mentali; personale addetto 

alla lavorazione degli emoderivati, personale 

religioso che svolge attività nell’ambito dell’assistenza 

sanitaria, volontari. 

• studenti dei corsi di laurea delle professioni 

sanitarie e mediche; 

• altri lavoratori a rischio (es. operatori ecologici, 

volontari che maneggiano rifiuti ecc) 


14 

oltre alle altre categorie previste dal D.M 

4.10.1991: 

II. Personale della Polizia di Stato, Arma dei 

Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo degli 

agenti di custodia, Comandi Provinciali 

dei Vigili del Fuoco, Comandi Municipali dei 

Vigili Urbani 

II. Detenuti negli Istituti di prevenzione e pena 


meningococcica 

(C o quadrivalente) 

La SItI raccomanda programmi di vaccinazione per 

gli adolescenti (12-15 anni) e giovani adulti e l’effettuazione 

della vaccinazione per tutti i soggetti a 

rischio. 

Oltre alle Indicazioni cliniche specifiche per i soggetti 

a rischio riportate in tabella a pagina 25. 

Adulti con asplenia anatomica o funzionale o 

deficit di componenti del complemento, altre indicazioni 

sono: militari di nuova assunzione; soggetti 

che viaggiano o vivono in Paesi in cui la 

malattia meningococcica è iperendemica o epidemica 

(ad es. la “cintura della meningite” dell’Africa 

Sub-sahariana durante la stagione secca 

[Dicembre – Giugno], particolarmente se il 

contatto con la popolazione locale si prevede 

prolungato. 

La vaccinazione con vaccino quandrivalente 

ACYW135 è richiesta dal Governo dell’Arabia 

Saudita per tutti i viaggiatori verso la Mecca durante 

l’Haji (pellegrinaggio rituale) annuale. 

I numeri di O.R.Me. (Osservatorio sulla responsabilità medica) 

Nello studio di O.R.Me. 1.393 sentenze hanno riguardato i singoli 

professionisti, 1.159 la struttura, 976 le società assicuratrici e le 

altre soggetti diversi. Va ricordato che un procedimento non significa 

automaticamente una condanna. Esaminando i soli soggetti ritenuti 

responsabili sono 602 le sentenze relative principalmente a medici 

impegnati in attività libero-professionali e 300 quelle a carico di medici 

operanti nel settore pubblico; 244 sono relative a strutture private 

e 435 a quelle pubbliche. Infine 14 sentenze hanno riguardato il 

personale sanitario non medico. Tra le specialità più a rischio di 

contenzioso in Tribunale, al primo posto spicca la chirurgia (595 

sentenze), seguita da odontoiatria (278), ortopedia (245), ginecologia 

(191), chirurgia estetica (181), oculistica (93) e pronto soccorso 

(77). Circa la tipologia di errore, 222 sentenze hanno ravvisato un 

errore clinico-diagnostico e oltre 900 uno chirurgico-terapeutico.


Medicina non convenzionale 

di Aldo Liguori* 

attualità 

e prospettive PARTE PRIMA 

L’evento caratterizzante il 2009 nel panorama 

delle Medicine non Convenzionali e Tradizionali è 

sicuramente la “Risoluzione sulla medicina tradizionale” 

emessa a Ginevra il 22 maggio, dalla 62° 

assemblea dell’OMS. Essa sollecita gli Stati Membri, 

in accordo con le loro possibilità, priorità, specifiche 

normative e condizioni nazionali, a rispettare, 

promuovere, includere nei sistemi sanitari 

nazionali le medicine tradizionali, curando nel contempo 

gli aspetti di valorizzazione, formazione, ricerca 

e legislazione. 

Non soltanto, ma l’assemblea consapevole forse 

che le dichiarazioni e le sollecitazioni possano restare 

lettera morta, se non vi è un responsabile 

per l’attuazione, nello stesso documento ha dato 

mandato, tra l’altro, al Direttore Generale dell’OMS, 

dr Margaret Chan, di aggiornare la “Strategia 

2002-2005 dell’OMS” sulla medicina tradizionale, 

di assegnare la dovuta considerazione a 

specifici contributi della medicina tradizionale 

nell’implementazione della “Strategia globale e piano 

di interventi sulla sanità pubblica, l’innovazione 

e la proprietà intellettuale” e della “Strategia 

globale dell’OMS per la malattia e il controllo del- 

le malattie non infettive”. Questa risoluzione segue 

alla “Dichiarazione di Pechino” stilata nel “Congresso 

dell’OMS sulla medicina tradizionale di 

Pechino” l’8 novembre 2008, richiamata e ripresa 

appunto dalla OMS, che aveva espresso le basi 

concettuali della risoluzione stessa. 

In Italia, se da un lato la risoluzione da soddisfazione, 

rendendo merito ai pazienti che, ricercando 

nuove vie di cura, in prima persona, hanno 

dato spazio alle medicine tradizionali, alle società 

scientifiche di agopuntura e medicina tradizionale 

cinese, a quelle di medicina omeopatica e a 

quelle che si occupano delle altre Medicine non 

Convenzionali (MNC) e ancora ai medici che, sempre 

in prima persona, completamente scoperti 

da una benché minima copertura medico legale, 

le hanno cominciate a esercitare, dall’altra parte 

spinge, ancora una volta, a constatare come ci 

sia un irragionevole ritardo nel promuovere la 

cultura delle medicine tradizionali, il loro approfondimento, 

la formazione, la ricerca e i relativi 

aspetti amministrativi e legislativi per l’inserimento 

di tali pratiche nel sistema sanitario. 

Basti pensare che ancora oggi, persino negli am- 



bienti istituzionali sanitari, si utilizza erroneamente 

il termine medicina tradizionale, in tutto il mondo 

consacrato all’erboristeria, all’agopuntura, all’omeopatia 

ecc. per indicare, a torto, la medicina 

moderna, che pure ha una tradizione, ma che non 

è medicina tradizionale; o che ancora si utilizza, in 

senso dispregiativo, il termine medicina alternativa. 

Basti pensare ai media che continuamente, 

per rispondere alla necessità di fare notizia, 

scorporano singole componenti dalle teorie dei sistemi 

medici tradizionali, decontestualizzandoli e 

rendendoli mere curiosità o addirittura aspetti ridicoli. 

Basti pensare ancora, per restare nel tema 

della “Risoluzione sulla Medicina Tradizionale” di 

Ginevra, che se non fosse stata riportata e 

pubblicizzata in Italia dall’Istituto Paracelso, che dai 

primi anni ‘70 segue con attenzione e partecipazione 

gli eventi internazionali in tema di medicine 

tradizionali non se ne conoscerebbe, in Italia, nemmeno 

l’esistenza. 

Ma l’ignorare in Italia la “Risoluzione sulla Medicina 

Tradizionale” di Ginevra, non è un fatto isolato. 

Chi ha mai dato notizia in Italia del lavoro del 

“Gruppo di Lavoro dell’OMS sulla definizione dei 

modelli di Medicina Tradizionale per l’inserimento 

nella Classificazione Internazionale delle Malattie 

(ICD-TM)” avviato nel maggio del 2009 ad 

Hong Kong a cui erano presenti per parte italiana 

solo due esperti? O ancora chi da notizia dei 

notevoli risultati clinici, talora stupefacenti, degli 

oltre 2800 ospedali di medicina tradizionale cinese 

presenti in Cina, risultati che derivano da 

procedure terapeutiche che sono relativamente 

a portata di mano e che potrebbero sollevare dalla 

sofferenza tanti malati cronici? 

Tuttavia la rapida progressione di iniziative importanti 

nel mondo nel campo della Medicina Tradizionale, 

unita alla richiesta crescente della popolazione 

per differenti metodi di cura, testimonia 

inequivocabilmente che si sta andando nella direzione 

della concretizzazione di un programma dell’OMS 

in cui le MNC giocheranno un ruolo determinante 

in futuro. 

Ne è testimonianza l’importante lavoro svolto dall’Istituto 

Superiore di Sanità in tema di MTC, gli 

stanziamenti previsti dal MIUR per la ricerca in 

MTC, il lavoro del Ministero della Salute, la posizione 

assunta dalla FNOM e da alcuni Ordini dei 

Medici tra cui spicca il lavoro dell’Ordine di Roma 

e provincia. 

Così il termine “Medicine non Convenzionali”, 

proposto dall’Istituto Paracelso di Roma nel 1991 

all’Ufficio Studi della Camera dei Deputati e fatto 

proprio dal suddetto ufficio nella omonima pubbli- 


16 

cazione dello stesso anno “Le Medicine non Convenzionali”, 

vanno, di fatto, comunque via via sdoganandosi; 

non solo ma già oggi possiamo dire 

che la Medicina Tradizionale Cinese, va configurandosi 

come un sistema medico pronto a essere 

integrato e di fatto il termine “Medicina non 

Convenzionale” gli sta già stretto. 

Naturalmente l’ottica di sviluppo della Medicina 

Tradizionale non deve e non vuole porsi in competizione 

con altri verificati e scientificamente 

testati metodi di diagnosi e cura già presenti , 

ma come indicazione di collaborazione e integrazione, 

grazie alla sua “specificità” e capacità di 

individualizzare il trattamento, per migliorare lo 

stato di salute di ogni essere umano, missione 

propria del medico. 

Tuttavia non bisogna dimenticare che spesso le 

medicine tradizionali offrono mezzi di cura più semplici 

e meno invasivi di quelli convenzionali e dunque, 

se capaci di garantire perlomeno stessi risultati 

clinici, da preferire ai mezzi convenzionali di 

cura in ben definiti campi di applicazione. 

In questo senso, in Italia, si è mosso correttamente 

l’Istituto di Medicina Legale della “Sapienza” 

di Roma, il primo ad attivare un master di 

agopuntura di livello universitario, chiarendo nella 

pubblicazione “Responsabilità professionale in 

agopuntura” che l’agopuntura può essere scelta 

dal medico come prima e principale opzione 

terapeutica oppure come secondaria opzione a 

completamento della terapia convenzionale, scelta 

come principale. 

Anche alcuni membri del direttivo dell’Ordine dei 

Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma, nel lavoro 

di approfondimento di una apposita “Commissione 

di studio”, prima di dare libero corso ai registri 

degli esperti in agopuntura, medicina omeopatica, 

erboristeria si sono dimostrati favorevoli alla specifica 

che le MNC possono essere strumento 

terapeutico di prima scelta in ben definite circostanze 

cliniche così come la medicina convenzionale 

è di prima scelta in altri ambiti della patologia 

umana, definendone così indirettamente un ruolo 

non necessariamente complementare. 

*Coordinatore e docente 

del Master di Agopuntura e MTC, 

Università "La Sapienza", Roma 

Vice-presidente della World Federation 

of Acupuncture Societies 

Direttore dell'Istituto Paracelso, Roma 

FINE PRIMA PARTE 

La seconda parte sul prossimo numero

Corso di Aggiornamento 

SUPPORTO VITALE DI BASE PEDIATRICO E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE 

Docenti del corso ECM che si è tenuto all’Ordine il 27 Marzo 2010 

L’Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri ha 

realizzato il giorno 27 marzo 2010 presso la sala Conferenze, il Corso di 

Aggiornamento “Supporto votale di base pediatrico e defibrillazione 

precoce” realizzato in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino 

Gesù di Roma e con il supporto organizzativo e la supervisione del 

“Gruppo di Lavoro dell’Ordine di Roma finalizzato alle problematiche 

emergenze - urgenze con particolare riguardo all’ambito cardiovascolare 

e traumatologico”. Fanno parte di tale gruppo di Lavoro, Coordinato 

dal Dott. Luigi Pignataro e dal Dott. Gianfranco Roscio, per il Dipartimento 

della P.S.- Direzione Centrale di Sanità-Gruppo di Coordinamen- 

Programma 

Saluto ai Partecipanti, Mario Falconi 

Presentazione e introduzione al corso 

Pier Luigi Mottironi, Gian Carlo Roscio 

09.00 -10.30 Fabio Carlucci, Corrado Cecchetti, 

Sebastian Cristaldi, Giuseppe Marceca, 

Maria Sammartino, Antonino Reale, Patrizio Veronelli 

Peculiarità dell’arresto cardiaco nel bambino; 

obiettivi e strategie di intervento nell’arresto 

cardiorespiratorio nel bambino. 

Le linee guida PBLS (ILCOR-AHA 2005) 

10.30 - 10.45 Pausa 

10.45-13.00 Addestramento pratico in gruppi 

Addestramento pratico con manichino simulatore 

(bambino/lattante) alla RCP di base e all’uso del DAE; 

disostruzione delle vie aeree; simulazione scenari di 

arresto cardiaco con soccorso a 1 e a 2; (eventuale 

recupero di discenti in difficoltà). 

13.00 - 13.45 Pausa pranzo 

14.00 - 16.00 Test di valutazione finale scritto e pratico 

Scheda di valutazione dell’evento 

to per la Formazione in Materia di Impiego dei Defibrillatori Semiautomatici 

il Dirigente Superiore Medico Prof. Giuseppe Marceca, per il 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa 

Civile il Dirigente Superiore Medico il Dott. Daniele Sbardella, per la 

Croce Rossa Italiana la Dott.ssa Alessandra Diodati ed il Dott. Amos 

Dawodu, per il Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Respiratorie e 

Morfologiche il Prof. Francesco Fedele ed il Prof. Igino Genuini, per il 

Settore Formazione e Ricerca per la Rianimazione Cardio Polmonare il 

Dott. Pierluigi Mottironi ed il Dott. Giancarlo Roscio, per l’Azienda 

Regionale Emergenza Sanitaria ARES 118 il Dott. Francesco Girella. 

Comitato scientifico 

Presidente: Mario Falconi 

Direttore Scientifico: Massimo Martelli 

Susanna ANNIBALI, Donato ANTONELLIS, 

Foad AODI, Giuseppe BADIA, 

Pier Luigi BARTOLETTI, Enrico BOLLERO, 

Claudio COLISTRA, Claudio CORTESINI, 

Filippo CUSTURERI, Debora GIANNINI, 

Giuseppe IMPEROLI, Francesco LA COMMARE, 

Luigi LAINO, Patrizia MARCHETTI, 

Massimo MARTELLI, Luigi Tonino MARSELLA, 

Gabriella NASI, Renato ORI, Luigi PIGNATARO, 

Rodolfo PROIETTI, Ivo PULCINI, 

Vincenzo SCARPINO, Alberto SORDI. 

Relatori 

FABIO CARLUCCI, Pediatra, Responsabile Scuola 

Regionale della Croce Rossa Italiana del Lazio 

CORRADO CECCHETTI, Anestesista Rianimatore 

del Dipartimento di Emergenza dell’Ospedale 

Pediatrico Bambino Gesù, Roma 

Coordinatore Nazionale del Gruppo di Studio 

Emergenza Urgenza della Società Italiana di 

Cardiologia 

SEBASTIAN CRISTALDI, Pediatra dell’Emergenza, 

Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) 

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma 

MARIO FALCONI, Presidente dell’Ordine 

Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e 

degli Odontoiatri 

GIUSEPPE MARCECA, Dirigente superiore 

Medico Polizia di Stato - Coordinatore Nazionale 

BLSD Polizia di Stato 

MARIA SAMMARTINO, Ricercatore Universitario 

Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma 

ANTONINO REALE, Pediatra dell’Emergenza, 

Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) 

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma 

Responsabili 

ALESSANDRA DIODATI, Responsabile attività 

sanitarie C.R.I. 

IGINO GENUINI, Direttore Unità Terapia Intensiva 

Cardiologica - I° divisione di Cardiologia 

Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, 

Respiratorie e Morfologiche c/o Policlinico 

Umberto I° di Roma 

GIANCARLO ROSCIO, Consulente esperto Centro 

di Formazione Permanente c/o I° Cattedra di 

Cardiologia Univ. Studi Roma “La Sapienza” - 

Vice Coordinatore Comm. Naz. Rianimazione 

Cardio-Polmonare 

PATRIZIO VERONELLI, Pediatra, ASL RME, Vice 

Presidente della SIMEUP LAZIO 



Attivazione della casella di Posta Certificata 

non hai ancora 

attivato una 

casella PEC? 

La legge Brunetta la impone a tutti i professionisti, 

ed il Ministro minaccia “severi” controlli 

Caro collega, 

il 29/11/2010 è scaduto il termine ultimo per 

comunicare all’Ordine l’indirizzo della propria Casella 

di Postale Elettronica Certificata (PEC), obbligatoria 

per tutti i professionisti. 

Con l’intento di promuovere fra gli iscritti la più 

ampia diffusione della PEC e per incentivarne 

quanto più possibile l’utilizzo, Ti ricordo che la PEC 

rappresenta la nuova tecnologia di comunicazione 

professionale. Va utilizzata per ricevere e spedire 

in formato elettronico, da un qualunque PC 

collegato ad internet, una grande varietà di documenti 

(domande, certificati e ogni tipo di informazione) 

in modo veloce e sicuro. 

La PEC consente di inviare e-mail con valore legale 

equiparato ad una raccomandata con ricevuta di 

ritorno. 

Il sistema garantisce la sicurezza del contenuto 

di ogni comunicazione, impedendo modifiche ai 

messaggi e ai relativi allegati. Attesta inoltre data 

e ora esatta della spedizione e dell’avvenuto 

ricevimento attraverso un’apposita ricevuta 

elettronica, che costituisce a tutti gli effetti prova 

legale dell’invio/ricevimento. 

In caso di smarrimento della ricevuta, la traccia 

informatica delle operazioni svolte viene 

conservata dal gestore del servizio per 30 mesi 


18 

e consente la riproduzione della ricevuta con lo 

stesso valore giuridico dell’originale. 

Al fine di agevolare i propri iscritti, l’Ordine di 

Roma ha stipulato una convenzione con uno dei 

gestori riconosciuti e accreditati presso il CNIPA 

(Centro Nazionale per informatica nella Pubblica 

Amministrazione) ovvero la Società Aruba Pec 

Spa a cui è possibile richiedere l’attivazione di 

indirizzo di PEC 1 . 

1 Collegandosi all’ “Area Registrati” presente sul Sito internet 

dell’Ordine (http://www.ordinemediciroma.it/OMWeb/ 

Asp/preMnuIscritti.asp), è possibile accedere alla 

convenzione riservata agli iscritti agli Albi, ovvero accedere 

al link “Convenzione PEC” con cui effettuare, direttamente 

sul Sito di Aruba/Gigapec, la richiesta on-line di attivazione 

indirizzo PEC. 

In carenza di iscrizione a tale area riservata, utilizzare la 

seguente procedura: 

a) Collegarsi al sito www.ordinemediciroma.it 

b) Cliccare su Registrazione al Sito 

c) Seguire le istruzioni compilando tutti i campi richiesti. 

d) Prendere nota della User Name e Password inseriti 

in fase di registrazione. 

e) Al termine della procedura, sarà inviato a casa un 

codice PIN da utilizzare per l’accesso all’area riservata 

del Sito Web, insieme alle altre credenziali scelte 

durante la registrazione (User Name e Password). 

In caso di smarrimento di dette credenziali, è possibile 

utilizzare le procedure di recupero presenti 

sul medesimo Sito e/o far riferimento al nostro 

Ufficio Informatico che potrà dare assistenza.

Ti rammento inoltre che il Dipartimento per la 

Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione 

e per l’Innovazione Tecnologica, in riscontro ad 

apposito quesito posto dall'Ordine di Roma, ha 

confermato che per l'esercizio della propria attività 

i professionisti iscritti in Albi o elenchi, non 

possono utilizzare le caselle di PEC gratuite 

emesse dall'INPS e/o dall'ACI in quanto riservate 

ai cittadini. Tali caselle sono destinate, infatti, 

esclusivamente ai rapporti intercorrenti tra 

privato cittadino e Pubblica Amministrazione. 

Pertanto, gli indirizzi di PEC (e più precisamente 

CEC-PAC) rilasciati dai suddetti Enti, non consentono 

ai professionisti di ottemperare all'obbligo 

normativo della legge n.2 del 28.01.2009. 

Inoltre i professionisti, anche se dipendenti della 

Pubblica Amministrazione, debbono dotarsi di 

una casella di PEC diversa da quella eventualmente 

fornita dal datore di lavoro. 

L'Ordine, pertanto, non potrà accettare come 

valide le comunicazioni di dette caselle (CEC - 

PAC o PEC rilasciate dal datore di lavoro) pervenute 

dai propri iscritti. 

Infine, stante quanto comunicato dal Ministero 

per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, 

l'Ordine non potrà accettare le comunicazioni di 

indirizzi PEC rilasciati dal SUMAI (Standard E/ 

SMTP), in quanto non rispondenti alla normativa 

vigente. 

Ciò premesso, al fine di rispettare le previsioni 

di legge, i professionisti dovranno dotarsi in via 

autonoma di una casella di PEC e darne comunicazione 

in formato elettronico certificato utilizzando 

l'indirizzo PEC dell'Ordine: protocollo 

@pec. omceoroma.it. 

L'Ordine sta provvedendo alla registrazione delle 

caselle PEC inviate dagli iscritti, al fine di verificarne 

l'operatività, considerate anche la difformità 

delle attivazioni. Resta insoluto il problema 

sollevato dagli iscritti, di norma over 65 anni, 

che non utilizzano strumenti informatici e già 

rappresentato al CNIPA dalla FNOMCeO e che, 

pertanto, al momento sono tenuti a richiedere 

e ad attivare una P.E.C. 

Per tali ragioni, l'utilizzo della PEC - quale strumento 

di comunicazione con gli iscritti - è subordinata 

ad una più chiara definizione del quadro 

normativo di riferimento da parte delle competenti 

autorità. 

Corpo Militare CRI 

Gabriele Lupini è il nuovo Ispettore Nazionale 

Il Presidente 

(Mario (Mario Falconi) Falconi) 

Falconi) 

Il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, avvocato Francesco 

Rocca, nelle more del processo di ridefinizione della struttura organizzativa 

dell'Ente, ha nominato al vertice del Corpo Militare CRI il Colonnello Medico 

Gabriele Lupini quale nuovo Ispettore Nazionale facente funzioni, in sostituzione 

del Colonnello Roberto Orchi che era stato nominato il 17 novembre 2008. 

Il Colonnello Lupini, dopo la frequenza del 61° Corso A.U.C., ha prestato 

servizio nel Corpo Sanitario dell'Aeronautica Militare fino al conseguimento 

del grado di Capitano. 

Dal 1977 nei ruoli del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e dal 1983 

in servizio continuativo. Nel corso della carriera ha ricoperto numerosi incarichi 

di responsabilità nella struttura territoriale e nell'ambito di operazioni di 

soccorso in Italia e all'estero. 

Dal 2006, con il grado di Colonnello Medico, è stato Direttore di Sanità del 

Corpo Militare C.R.I. 

Ten. Col. Claudio De Felici 

Referente per la comunicazione del Corpo Militare CRI 


a 

ATTUALITÀ

D A L L ’ O R D I N E 

COME SIAMO E COME SIAMO CAMBIATI 

Situazione complessiva degli iscritti dopo 

il consiglio del 09/03/2010 

Analisi storica dell’andamento iscrizioni medici 

Analisi storica dell’andamento iscrizioni odontoiatri 


- albo M ( medici) 36295 

- albo O ( odontoiatri) 5104 

- albo D ( dentisti abilitati) 5 

TOTALE TOTALE 

41404 

41404 

DOPPI ISCRITTI 2527 

20


Medici per nazionalità Odontoiatri per nazionalità 

Medici iscritti per genere 

Odontoiatri iscritti per genere 

Medici che hanno conseguito la specializzazione 


d 

DALL’ ORDINE




Analisi iscritti medici 

Età media medici 

Età media odontoiatri 

22

ollettino o.m.c. e o. di roma - n. 3/2009 

36

dD A L L ’ O R D I N E 

L’Ordine dei medici 

di Roma, l’AMSI e 

la sanità internazionale 

Il 09.02.2010 si è riunita la commissione affari 

internazionale e medicina internazionale dell’Ordine 

dei Medici che è composta da consiglieri 

dell’Ordine dei Medici di Roma e medici AMSI. 

Nel corso dell’incontro sono state trattate le 

problematiche dell’inserimento nel mondo del 

lavoro da parte dei medici di origine straniera ed 

in particolare sono state sollevate e chieste 

informazioni e precisazioni da vari medici durante 

le consulenze presso l’ordine per i tre punti 

seguenti: 

1. 1. il concorso per l’accesso al corso di medici- 

na generale per i medici con titolo ottenuto 

all’estero con riconoscimento dal ministero 

della Salute o da una università italiana lo possono 

sostenere tutti in,diendentemente da 

dove è stato fatto, il riconoscimente dello 

stesso titolo. 

2. 2. i titoli per l’accesso alle scuole di specializza- 

MAGGIO MAGGIO MAGGIO MAGGIO MAGGIO – – – – – GIUGNO GIUGNO GIUGNO GIUGNO GIUGNO 

19 maggio 

L’AMSI e l’AMMI -“Associazione Mogli Medici Italiani” 

- in collaborazione con la Commissione Affari 

Esteri e Medicina Internazionale dell’Ordine dei 

Medici di Roma, organizzano un convegno su “culture 

diverse a confronto per intensificare le conoscienze”. 

5 giugno 

inizia l’11° corso di aggiornamento internazionale 

ed interdisciplinare dell’AMSI presso la sala conferenze 

dell’Ospedale Sandro Pertini e tratterà 


24 

zione da parte dei medici con titolo ottenuto 

all’estero e con riconoscimento dal ministero 

della Salute o da una università italiana 

3. 3. il compenso dei medici presso le strutture private. 

Tutti i presenti alla riunione hanno concordato di 

chiedere al presidente dell’Ordine dei medici di 

Roma Mario Falconi di inoltrare una lettera per 

chiedere informazioni più precise al ministero 

della salute e dell’università riguardo i primi due 

punti sollevati durante la riunione. 

Qui di seguito riportiamo l’agenda dei prossimi 

incontri, convegni scientifici e culturali organizzati 

dall’AMSI in collaborazione con l’ordine dei 

medici di Roma ed altre associazioni. Il tutto per 

intensificare la nostra collaborazione con tutti e 

fare un gioco di squadra per l’interesse comune 

e quello dell’Italia del futuro. 

“Le neuropatie periferiche:dalla clinica al trattamento 

chirurgico e riabilitativo”. 

http://www.amsimed.it/news.pdf 

26 giugno 

l’Ordine dei medici di Roma, insieme all’AMSI e 

l’AIMIU (Associazione Internazionale Multidisciplinare 

per l’Interazione Umana), presso la sede 

dello stesso Ordine, organizza il convegno “La 

malattia metabolica: diabete ed ipertensione”. 

http://www.xaziende.com/educaweb/ 

ListaEventi.asp

dD A L L ’ O R D I N E 

i tumori maligni 

della tiroide 

Organizzato con l’Istituto Nazionale Tumori 

Regina Elena di Roma 


26 

di Marialuisa Appetecchia* 

Il prossimo 11 giugno 2010 si terrà presso la 

Sala Conferenza Ordine di Roma l'incontro 

Importanti 

incontri 

all’Ordine 

Nello spirito dell’aggiornamento e della 

formazione degli iscritti, l’ Ordine con la 

preziosa collaborazione degli Istituti Fisioterapici 

Ospedalieri, ha organizzato un 

Corso riguardante la diagnosi precoce di 

alcuni tumori e le più moderne tecniche 

di terapia. Il Corso si articola in 5 giornate 

così suddivise. 

- Venerdì 28 Maggio 2010,“Melanoma 

cutaneo”; 

- Sabato 29 Maggio 2010, I° Sessione 

“Diagnosi precoce e terapia del carcinoma 

endometriale”, II° Sessione “Diagnosi 

precoce e terapia del carcinoma 

ovarico” ; 

- Venerdì 11 Giugno, “I tumori del cavo 

orale” ed “I tumori della tiroide” ; 

- Sabato 12 Giugno 2010,“Diagnosi e 

trattamento del tumore mammario”; 

- Lunedi 14 Giugno 2010,“Terapia del 

dolore e cure palliative”. 

Il carcinoma della tiroide è un tumore maligno 

che colpisce la ghiandola tiroidea. 

Generalmente le vecchie cellule tiroidee sono 

sostituite da nuove cellule in modo costante e 

regolare. A volte alcune cellule crescono in 

modo anomalo senza seguire il normale ciclo di 

crescita e continuano a crescere e a riprodursi 

in modo incontrollato, formando il tumore. 

Esistono quattro tipi principali di carcinoma della 

tiroide: 

• Papillare 

• Follicolare 

• Midollare 

• Anaplastico 

Le forme papillare e follicolare sono le più comuni 

e costituiscono circa il 90% dei tumori 

della tiroide. In genere queste forme vengono 

definite cancro della tiroide differenziato o ben 

differenziato. La frequenza di sopravvivenza per 

gli individui a 5 anni dalla diagnosi di cancro 

della tiroide è del 96% e solo circa l’8% muore 

30 anni dopo la terapia iniziale per cause correlate 

al cancro della tiroide ben differenziato. 

Il cancro della tiroide non è molto comune, poiché 

costituisce il 3-5% per cento di tutti i tumori, 

con un’incidenza (ovvero il numero di nuovi 

casi per anno) annuale di casi 0.3 -10/ 

100,000 abitanti 

donne: 2. 0 - 3. 8 / 100,000 

uomini: 1. 2 - 2.6 / 100,000. 

La sopravvivenza è molto elevata (oltre il 70 per 

cento a 5 anni dalla diagnosi). 

Nelle donne l’incidenza aumenta con l’età dai

16 ai 40 anni, per poi raggiungere un plateau. 

Negli uomini l’incidenza aumenta progressivamente 

fino ai 75 - 79 anni, quando si sovrappone 

a quella delle donne. 

Questo cancro colpisce in età più giovanile (tra 

i 20 e i 54 anni) rispetto ad altri tumori. Le 

possibilità di guarigione dipendono dalla forma 

di cancro della tiroide, dalla sua posizione e diffusione, 

dall’età e dallo stato di salute in generale. 

• negli ultimi anni si è verificato un aumento 

di incidenza in entrambi i sessi, per lo più 

dovuta ad aumentata incidenza di PTC, di 

piccole dimensioni, in adulti di età > 50 anni 

• incidenza di altri tipi istologici e di neoplasie 

di grandi dimensioni o con estensione extra 

capsulare, con N+ o M+ è stabile o bassa 

• mortalità annua: 

donne 0.4 - 2.8 / 100.000 

uomini 0.2 - 1.2 / 100.000 

• circa il 5% dei pazienti con PTC ed il 10% 

dei pazienti con FTC esordisce con neoplasie 

localmente invasive o con metastasi a 

distanza. 

• l’invasività locale può essere microscopica o 

estesa 

• 80-86% dei pazienti che muoiono per ca. tiroide 

hanno malattia localmente attiva. 

• È tra i carcinomi più curabili, con ratei di 

sopravvivenza globale (OVS) a 10 anni molto 

alti per le forme ben differenziate ( 80% - 

95%). 

È stato stimato che circa il 5 per cento delle 

tiroidi esaminate in corso di autopsia presenta 

una forma tumorale non diagnosticata quando 

la persona era in vita: ciò significa che il cancro 

della tiroide è più comune di quanto si pensi, 

ma che spesso non dà segni di sé perché 

cresce molto lentamente ed è poco invasivo. 

Fra i fattori di rischio accertati: 

1. il cosiddetto gozzo gozzo tiroideo tiroideo tiroideo, tiroideo una crescita 

benigna della ghiandola dovuta a carenza di 

iodio che però predispone alla trasformazione 

maligna delle cellule. 

2. l’esposizione esposizione a a radiazioni radiazioni: radiazioni il tumore della 

tiroide è più comune in persone che si sono 

sottoposte per altre forme tumorali a radioterapia 

del collo oppure che sono state espo- 

Le donne sono colpite 

dal tumore della tiroide 

con frequenza 4 volte 

maggiore degli uomini 

(i nuovi casi ogni anno sono rispettivamente 

1.600 e 400 circa) 

ste a ricadute di materiale radioattivo (è successo 

dopo l’esplosione delle bombe atomiche 

nella Seconda Guerra Modiale e dopo il 

disastro della centrale atomica di Cernobil). 

3. un’anamnesi familiare di cancro della tiroide 

4. esposizione a radiazioni esterne in età pediatrica. 

La forma midollare è associata anche a una sindrome 

chiamata neoplasia endocrina multipla 

di tipo 2 (o MEN 2) che ha una base genetica, 

per cui chi ne è affetto ha avuto in famiglia altre 

persone malate di cancro della tiroide o delle 

ghiandole surrenali (feocromocitoma). 

I cancri della tiroide possono possono possono invadere invadere le 

le 

strutture strutture strutture circostanti circostanti 

circostanti (laringe, esofago, trachea) 

causando difficoltà di alimentazione o di 

respirazione, ma si tratta di eventi molto rari 

data la crescita lenta che li caratterizza. 

Più frequenti sono le metastasi metastasi ai ai ai linfonodi 

linfonodi 

del del collo collo collo o o a a a quelli quelli sopra sopra la la clavicola clavicola. clavicola Ciò 

avviene nel 5 per cento circa delle forme papillari 

e nel 5-20 per cento di quelle follicolari. 

La prognosi per i pazienti con cancro della tiroide 

ben differenziato è molto buona. Tuttavia 

si possono verificare recidive anche dopo qualche 

decennio dalla terapia iniziale. Per questo 

motivo è molto importante rispettare i control- 


d 

DALL’ORDINE


li programmati dal medico; infatti quanto prima 

viene rilevata una recidiva, tanto maggiori 

sono le possibilità di risposta al trattamento. 

Nel corso dell’incontro saranno valutati gli importanti 

aspetti epidemiologici, i fattori di rischio 

e la prevenzione, il work up diagnostico e 

terapeutico del carcinoma differenziato e midollare 

della tiroide. 

Particolare attenzione sarà posta alla diagnostica 

per immagini e cito-istologica, oltre che 

alla importanza di un corretto approccio chirurgico, 

specie in presenza di malattia localmente 

avanzata. 

Saranno affrontate le modalità e le indicazioni al 

trattamento radiometabolico post-chirurgico ed 

in particolare le modalità e le indicazioni di monitoraggio 

della malattia nel corso del follow up. 

Il corso prevede la partecipazione delle specialità 

maggiormente interessate nella gestione di 

questo tipo di neoplasie maligne (anatomia pa- 


28 

Messaggio per il Web 

INDAGINE SULLA VALUTAZIONE 

DELLE CONOSCENZE, ATTITUDINI, COMPORTAMENTI E 

BISOGNI FORMATIVI DEI MEDICI SUI 

TEST GENETICI PREDITTIVI 

Il Presidente dell’Ordine Dott. Mario Falconi, in collaborazione con la Sezione di Medicina Clinica e 

Sanità Pubblica del Dipartimento di Medicina Sperimentale della Sapienza Università di Roma 

(Prof. Antonio Boccia) e l’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (Prof. 

Gualtiero Ricciardi), ha avviato una indagine sulla valutazione delle conoscenze, attitudini del 

comportamento e dei bisogni formativi dei Medici nei confronti dei “test test test test test genetici genetici genetici genetici genetici predittivi”. predittivi predittivi predittivi predittivi 

Per tale sondaggio sono stati selezionati alcuni Medici-Chirurghi (filtrati filtrati in in modo modo casuale casuale e e in 

in 

forma forma anonima anonima anonima) anonima anonima che saranno contattati via e-mail e a cui sarà richiesto di compilare un apposito 

questionario sul portale Web collocato presso l’Università della Sapienza. L’indagine prevede più 

invii e-mail, con le seguenti scadenze e disponibilità di accesso al questionario web: 

ACCESSO ACCESSO AL AL QUESTIONARIO 

QUESTIONARIO 

I invio dal dal 13/04/2010 13/04/2010 al al 23/04/2010 

23/04/2010 

II invio dal dal 27/04/2010 27/04/2010 al al 09/05/2010 

09/05/2010 

III invio dal dal 25/05/2010 25/05/2010 al al 06/06/2010 

06/06/2010 

tologica, chirurgia, endocrinologia, medicina 

nucleare, radiologia). 

Presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena 

il paziente affetto da patologia nodulare della 

tiroide ha la possibilità di effettuare tutto il 

percorso diagnostico-terapeutico, dal momento 

della prima visita presso la UO di Endocrinologia 

(Responsabile Prof.ssa Marialuisa Appetecchia), 

con inquadramento diagnostico ed 

esecuzione di agoaspirato ecoguidato , fino ai 

trattamenti chirurgico (UO di Chirurgica cervico-facciale, 

Direttore Prof Giuseppe Spriano), 

radiometabolico (UO di Medicina Nucleare, Direttore 

Prof Carlo L. Maini) o quant’altro necessario 

in caso di diagnosi di patologia neoplastica 

maligna. 

Roma, 16.04.2010 

*Responsabile UO Endocrinologia 

Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma 

Tra il secondo ed il terzo invio, potrà esserci un eventuale sollecito telefonico al campione selezionato. 

Informazioni e chiarimenti potranno essere richieste al Responsabile del progetto Prof. Villari del 

Dipartimento di Medicina Sperimentale - Università Sapienza di Roma: 

tel. 339/6100695 - e-mail:paolo.villari@uniroma1.it

1 

PER UNA SANITÀ 

DI VALORE 

Sir Muir Gray, Walter Ricciardi 

COLLANA SIMM N. 1 

e15,00 

VOLUME N. 1 - e 15,00 N° copie 




Compilare la cedola in ogni sua parte e inviarla via fax a: 

CULTURE 

RELIGIOSE E 

MEDICINA 

“L’Arco di Giano” Rivista 

trimestrale di Medical 

Humanities. Numero 60-2009 

e 18,00 

Nome _____________________________________________________________________________________ Cognome ____________________________________________________________________________________________________________________________________________ 

Ente __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 

Indirizzo __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 

CAP. ______________________________________________ Città __________________________________________________________________________________________________________________________________________ Prov. _______________________ 

Tel. ____________________________________________________ Fax ____________________________________________________ E-mail ____________________________________________________________________________________________ 

IL PAGAMENTO ANTICIPATO, INTESTATO A “INIZIATIVESANITARIE” PUÒ ESSERE EFFETTUATO MEDIANTE: 

c/c postale n.98765001 (si allega fotocopia) 

bonifico bancario: Banca Popolare di Sondrio - IBAN IT87A0569603211000002854X45 (si allega fotocopia) 

autorizzo l’addebito su carta di credito CartaSi Visa Mastercard A/E n. 

scad. intestata a: _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 

mm a a 

N. Codice di sicurezza (Le ultime 3 cifre stampate sul retro della carta di credito) 

Il sottoscritto autorizza Iniziative Sanitarie ad addebitare l’importo sopra indicato 

TOTALE COPIE _________________________ e _____________________________________________________ 

+ eeeee 3,00 per spese di spedizione a copia e _____________________________________________________ 

IMPORTO ORDINE e _____________________________________________________ 

INIZIATIVESANITARIE garantisce la riservatezza dei dati forniti nel rispetto della Legge 196/03 sulla tutela dei dati personali. Barrare la casella se non si desidera ricevere materiale informativo dello stesso editore. 

2 

LA MEDICINA 

DI GENERE 

“L’Arco di Giano”. 

Rivista trimestrale 

di Medical Humanities. 

Numero 62-2009 

e 18,00 

MEDICAL 

EDUCATION: 

LUCI ED OMBRE 

“L’Arco di Giano”. 

Rivista trimestrale 

di Medical Humanities. 

Numero 61-2009 

e 18,00 

Data _______________________________________________________ Firma ______________________________________________________________________________________________________ 

Iniziative Sanitarie - Viale di Val Fiorita, 86 - Tel. 065919418 - Fax 065912007 - www.iniziativesanitarie.it - editoria@iniziativesanitarie.it 

3 

4

Quote di iscrizione ai Corsi di Aggiornamento 

per Medici-Chirurghi e per Odontoiatri 

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine di Roma, nella riunione del 30 novembre 2009, ha stabilito 

che a far data dal 1 gennaio 2010 le quote di iscrizione ai Corsi di Aggiornamento per 

Medici Chirurghi ed Odontoiatri Accreditati ECM saranno le seguenti: 

• e10,00 per gli iscritti da meno di 5 anni o di età superiore ad anni 70 

• Quota variabile in relazione alla durata del corso per tutti gli altri iscritti agli Albi, così 

differenziata: 

- e30,00 per corsi di durata compresa tra 4 ed 8 ore; 

- e40,00 per corsi di durata compresa tra 9 e 12 ore; 

- e50,00 per corsi di durata superiore a 13 ore. 

Quanto sopra è stato recepito dall’Assemblea Ordinaria degli iscritti del 13 dicembre 

2009, in sede di approvazione del Bilancio Preventivo 2010. 

CORSI DI AGGIORNAMENTO 

ACCREDITATI PER MEDICI-CHIRURGHI 

PRIMO SEMESTRE 2010 

Si riportano di seguito i Corsi di Aggiornamento, accreditati per Medici-Chirurghi, 

che sono stati approvati dal Comitato Scientifico dell’Ordine di Roma e che sono in 

fase di organizzazione. 

Maggiori dettagli, inerenti in particolare le date di svolgimento e d’iscrizione, e/o integrazioni 

o modifiche della seguente lista, saranno consultabili sul sito internet dell’Ordine all’indirizzo: 

www.ordinemediciroma.it – sezione ECM. 

TITTOLO SEDE CALENDARIO PROFESSIONE 

Tossicodipendenze 

Immunità ed infezioni: aspetti 

laboratoristici e clinici nel 

monitoraggio e nella terapia delle 

malattie infettive 

Ictus e cuore: il forame ovale pervio 

Diagnosi precoce e moderne terapie 

per i tumori 

Soccorritore BLSD 

Medicina interna 

Confronto e dibattito sulle patologie 

della prostata 

Parametri immunologici nella diagnostica 

clinica e laboratoristica delle 

malattie immunitarie 

Approccio alla patologia della spalla 

La malattia metabolica: obesità 

diabete ipertensione 

Reni e ipertensione: i diversi 

interventi possibili 

Terapia psicoanalitica 

Colonproctologia per i medici di base 

Sala Conferenze 

Ordine di Roma 







Univ. La Sapienza 


















Lunedì 3 Maggio 2010 dalle 19:30 alle 22:00 





Giovedì 6 Maggio 2010 dalle 18:30 alle 22:00 




Venerdì 28 Maggio 2010 dalle 09:00 alle 18:00 

Sabato 29 Maggio 2010 dalle 09:00 alle 18:00 

Venerdì 11 Giugno 2010 dalle 09:00 alle 18:00 

Sabato 12 Giugno 2010 dalle 09:00 alle 18:00 

Lunedì 14 Giugno 2010 dalle 09:00 alle 18:00 


Sabato 29 maggio 2010 dalle 08.30 alle 18.00 

Giovedì 3 Giugno 2010 dalle 19:30 alle 22:00 








Lunedì 4 Ottobre 2010 dalle 18:30 alle 22:00 



Sabato 9 Ottobre 2010 dalle 08:30 alle 16:30 

Mercoledì 13 Ottobre 2010 dalle 15:30 alle 18:30 

Mercoledì 20 Ottobre 2010 dalle 15:30 alle 18:30 

30 

Medici - posti: 100 

(crediti: 7) 





Medici - posti: 100 (in fase 

di accreditamento) 

Medici - posti: 45 (crediti: 5) 




(in fase di accreditamento) 












di accreditamento)

TITTOLO SEDE CALENDARIO PROFESSIONE 

Il trattamento 

delle creste atrofiche 

Lesioni precancerose 

del cavo orale 

Integrazione 

tra superficie 

biomeccanica-osteointegrazione 

Odontoiatria conservativa 

estetica oggi 

Endodonzia - stato dell'arte 

Nuove frontiere nella chirurgia 

a r.o.p. (riparazione ossea primaria) 

Il carico immediato 

in implantologia 

Protesi gnatologica 

Ortodonzia 

Pedodonzia 

Chirurgia orale 

Il paziente a rischio medico 

in chirurgia orale ambulatoriale 

Psiconeuroendocrino 

immunologia nelle problematiche 

del cavo orale (riedizione) 

Prevenzione e trattamento 

del dolore in odontoiatria 

(riedizione) 

Odontoiatria per pazienti critici 

e con disabilità 

Implantologia 

Parodontologia: estetica 

e controllo della malattia 

CORSI DI AGGIORNAMENTO 2010 

parafunzioni occlusione 

e postura. quali rapporti 

e quali implicazioni nel trattamento 

PER GLI ODONTOIATRI ISCRITTI 

ALL’ALBO DI ROMA E PROVINCIA 





Salvator Mundi 

Villa Maria 


Villa Maria 


Villa Maria 






Villa Maria 

















Univ. La Sapienza 



Venerdì 14 Maggio 2010 dalle 08:30 alle 18:00 

Sabato 15 Maggio 2010 dalle 08:30 alle 13:00 








Venerdì 17 Settembre 2010 dalle 08:30 alle 18:00 

Venerdì 24 Settembre 2010 dalle 08:30 alle 18:00 

Venerdì 1 Ottobre 2010 dalle 08:30 alle 18:00 








Venerdì 5 Novembre 2010 dalle 08:30 alle 18:00 



Venerdì 3 Dicembre 2010 dalle 08:30 alle 18:00 

Sabato 4 Dicembre 2010 dalle 08:30 alle 18:00 

Venerdì 10 Dicembre 2010 dalle 08:30 alle 18:00 

Sabato 11 Dicembre 2010 dalle 08:30 alle 13:00 

Odontoiatri - posti: 95 







(crediti:6) 






























cONTAGOCCE 

C O N T A G O C C E 

Ministero della Salute 

Una nuova iniziativa 

editoriale rivolta a 

istituzioni e a specialisti 

Uniformare e fissare, nel tempo e 

nella memoria, i criteri di appropriatezza 

del nostro Sistema salute. È 

l’obiettivo dei Quaderni del Ministero 

della Salute, la nuova pubblicazione 

bimestrale edita dal dicastero 

e fortemente voluta dal Ministro 

Ferruccio Fazio, rivolta a Istituzioni 

e Specialisti, per promuovere un 

processo di armonizzazione nella 

definizione degli indirizzi guida che 

nascono, si sviluppano e procedono 

nelle diverse articolazioni del 

Ministero. I temi trattati, numero 

per numero, con taglio monografico, 

affronteranno i campi e le competenze 

più importanti, ove sia da 

ricercare e conseguire la definizione 

di standard comuni di lavoro. Il 

primo volume della collana, presentato 

lo scorso 20 aprile presso il 

Ministero della Salute, dedicato ai 

Centri Cardiovascolari si intitola “Criteri 

di appropriatezza clinica, tecnologica 

e strutturale nell’assistenza 

alle malattie del sistema cardiovascolare”. 

Censis 

Farmacie e medici 

di famiglia punti 

di riferimento primari 

per gli italiani 

Il giudizio migliore spetta alle farmacie, 

i cui servizi sono di buona 

qualità per il 62% degli italiani, 

sufficienti per il 35%, mediocri o 

scarsi solo per il 2%. Il medico di 

medicina generale (per il 92% qualità 

buona o comunque sufficiente, 

inadeguata solo per l’8%) continua 

a rappresentare un elemento 

cardine del sistema di offerta e 

un referente di prossimità nel quale 

gli utenti ripongono grande fiducia. 

Positive anche le opinioni sui 

pediatri di libera scelta (promossi 

dal 90%). Seguono i laboratori di 

analisi pubblici (84%), ambulatori 

e consultori pubblici (84%), ospe- 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 


dali e pronto soccorso (81%), strutture 

di riabilitazione pubbliche 

(73%), assistenza domiciliare 

(72%). Sono questi alcuni dei principali 

risultati della ricerca «Aspettative 

e soddisfazioni dei cittadini 

rispetto alla salute e alla sanità» 

realizzata dal Censis e presentata 

lo scoro 16 aprile a Roma dal Ministro 

della Salute Ferruccio Fazio 

e dal Vicedirettore del Censis Carla 

Collicelli. Il sistema di offerta 

sanitaria si dimostra capace di rispondere 

in larga misura alle aspettative 

e alle esigenze assistenziali 

dei cittadini. La copertura garantita 

dai servizi, a partire dalle farmacie 

e dai medici di medicina generale, 

risulta nella grande maggioranza 

dei casi adeguata, così 

come la qualità percepita dall’utenza, 

che ha colto positivamente la 

trasformazione delle farmacie in 

presidi socio-sanitari. 

Ricerca Fiaso sul 

Governo del Territorio 

Con il budget obiettivi 

di Buonasanità centrati 

al 90% 

Il budget affidato a medici, infermieri 

e amministratori di Asl e ospedali? 

Fa migliorare i risultati sanitari e 

organizzativi in circa il 90% dei casi, 

favorisce il livello di responsabilizzazione 

individuale dei professionisti 

e il lavoro in team. Ma c’è ancora 

molto da lavorare per allineare i vari 

professionisti coinvolti circa le priorità 

strategiche da perseguire. Conseguire 

più obiettivi di budget, poi, 

non significa automaticamente incamerare 

più premi di risultato, in 

sanità l’economicità di gestione 

conta infatti solo se accompagnata 

dall’efficienza e dalla qualità delle 

prestazioni erogate. Quando si 

vanno a rilevare gli obiettivi strategici 

indicati dai professionisti che 

operano sul campo, si scopre che 

a prevalere su tutto sono la razionalizzazione 

delle risorse finanziare 

ed umane e lo sviluppo dell’innovazione 

organizzativa, mentre l’innova- 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

32 

zione clinica è quasi irrilevante. A 

tracciare la fotografia di come il processo 

di budgettizzazione sta impattando 

sulla nostra sanità pubblica - 

e in particolare sui servizi nel territorio 

- è la ricerca Fiaso presentata 

il 12 aprile scorso a Milano. L’indagine, 

che chiude la terza fase del 

Laboratorio sul “Governo del Territorio”, 

è stata condotta su un campione 

rappresentativo delle diverse 

realtà aziendali del Paese composto 

da 12 Asl di: Alba, Bassano, 

Bologna, Cremona, Ferrara, Firenze, 

Lanciano, Piacenza, Roma, Savona, 

Thiene e Trieste. Per ognuna 

delle aziende la lente di ingrandimento 

è stata puntata su quattro 

unità operative territoriali: Cure Primarie, 

Salute Mentale, Prevenzione, 

Anziani. 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

Uniti per la sicurezza 

Pubblicata la nona Guida 

per l’assistenza 

domiciliare 

Sul sito del Ministero della Salute 

(www.salute.gov.it) è stata pubblicata 

la Guida per gli operatori che 

prestano assistenza domiciliare 

“Assisto e curo a casa in sicurezza”, 

rivolta a coloro che prestano 

cura e assistenza a domicilio di 

pazienti. Il nuovo decalogo si aggiunge 

agli otto già pubblicati nell’ambito 

della iniziativa del ministero 

“Uniti per la sicurezza”. Il Gruppo 

di lavoro sulla sicurezza dei 

pazienti del Ministero della Salute 

ha elaborato le prime nove Guide 

per un’assistenza sanitaria più sicura, 

rivolte a tutti coloro che sono 

coinvolti, a vari livelli, nella promozione 

della sicurezza dei pazienti. 

Obiettivo delle Guide è fornire indicazioni 

precise, provenienti dalla 

letteratura e dalle esperienze 

nazionali ed internazionali, a cittadini, 

familiari, volontari, pazienti 

degli studi odontoiatrici, operatori 

e aziende sanitarie per concorrere 

alla sicurezza delle cure. Non 

si tratta di manuali, né di linee 

guida per i servizi sanitari, ma di

fogli informativi orientati a segnalare 

accorgimenti per la sicurezza 

dei pazienti. 

RU 486 

Insediata la 

Commissione 

per la definizione 

di Linee Guida 

e monitoraggio 

Si è insediata il 7 aprile scorso alla 

presenza del Ministro della Salute 

Ferruccio Fazio e del Sottosegretario 

di Stato Eugenia Roccella, la 

Commissione ministeriale avente la 

finalità di predisporre le Linee Guida 

sulla modalità di utilizzo del farmaco 

RU-486 e di definire le 

modalità per la raccolta dei dati 

utili al monitoraggio del suo impiego. 

La Commissione darà seguito 

a quanto espresso dal Consiglio 

Superiore di Sanità nel parere del 

18 marzo scorso in merito alle 

modalità di impiego del farmaco 

RU-486 nel rispetto della legge 

194/78 con cui raccomanda che 

“vengano stilate e concordate linee 

di indirizzo da formulare sulla base 

dell’elaborazione dei dati in materia 

di IVG medica e chirurgica e 

della loro comparazione”. Compito 

della Commissione sarà quindi 

quello di elaborare Linee guida al 

fine di rendere uniformi i livelli di 

sicurezza nell’impiego di tale farmaco 

a livello nazionale anche attraverso 

l’adozione di protocolli 

comuni, prevedendo altresì una 

esaustiva informazione alla donna 

sulle tecniche di interruzione volontaria 

della gravidanza di tipo medico 

e chirurgico, sui relativi rischi e 

le possibili complicanze per una 

scelta libera e consapevole da parte 

della stessa e conseguentemente 

definire percorsi assistenziali 

omogenei. 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

Federfarma 

Spesa farmaceutica 

Ssn 2009, in farmacia 

diminuisce la spesa e 

aumentano le ricette 

(+3,5%) 

Secondo gli ultimi dati diffusi da 

Federfarma la spesa farmaceutica 

netta convenzionata Ssn, nell’anno 

2009, è diminuita del - 

1,2% rispetto al 2008, a fronte 

di un incremento del numero delle 

ricette del +3,5%; continua 

invece ad aumentare la spesa 

ospedaliera, in modo incontrollato 

e senza garanzie di trasparenza. 

L’andamento della spesa farmaceutica 

convenzionata nel 

2009 è il risultato di un costante 

incremento del numero delle ricette 

e di un contestuale calo del 

valore medio delle ricette stesse 

(- 4,5%): si prescrivono più farmaci, 

ma di prezzo mediamente 

più basso. Secondo Federfarma 

tale risultato è dovuto ai tagli dei 

prezzi dei medicinali varati da Governo 

e Aifa a partire dal 2006 

(da ultimo quello del 12% sui medicinali 

generici Ssn, in vigore dal 

28 maggio al 31 dicembre 2009, 

che continua a produrre effetti 

anche nel 2010, in quanto le 

aziende produttrici non hanno riaumentato 

i prezzi), al crescente 

impatto del prezzo di riferimento 

per i medicinali equivalenti a seguito 

della progressiva scadenza 

di importanti brevetti e degli interventi 

adottati a livello regionale. 

Tra questi ultimi, l’estensione 

in diverse Regioni del rimborso di 

riferimento agli inibitori di pompa 

protonica; la reintroduzione (Abruzzo, 

Campania, Lazio e, dall’8 maggio 

2009, Calabria) o l’appesantimento 

(Sicilia; Lazio dall’11 dicembre 

2008) del ticket; la distribuzione 

diretta o tramite le farmacie 

di medicinali acquistati 

dalle Asl. 

Stranieri e malattie 

infettive 

Un Modello Operativo 

per la comunicazione 

della diagnosi e la presa 

in carico 

Un’adeguata comunicazione della 

diagnosi ed un’appropriata presa 

in carico dell’ individuo straniero 

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 

con patologia infettiva rappresentano 

presupposti fondamentali per 

migliorare la qualità di vita della 

persona non italiana, promuovere 

il suo benessere e quello dell’intera 

collettività. Proprio in quest’ottica 

l’Istituto Superiore di Sanità 

ha realizzato il Progetto di Promozione 

e tutela della salute della persona 

straniera attraverso l’individuazione 

e la sperimentazione di 

una metodologia di intervento nell’ambito 

delle malattie infettive, promosso 

e finanziato dal Ministero 

della Salute. La responsabilità 

scientifica e il coordinamento dello 

Studio sono stati affidati all’Iss 

che, in collaborazione con gli 

esperti del National Focal Point 

italiano, ha elaborato una metodologia 

di intervento rivolta a persone 

immigrate con problematiche 

sanitarie legate alla Tubercolosi, 

al Papillomavirus umano e all’Infezione 

da Hiv. Si tratta della messa 

a punto di un Modello Operativo 

flessibile, applicabile in differenti 

contesti sanitari, articolato in quattro 

sezioni: 1) Accoglienza; 2) Accertamento 

Diagnostico; 3) Comunicazione 

della Diagnosi e della 

Prognosi; 4) Presa in Carico. Ciascuna 

sezione integra le conoscenze 

e competenze tecnico-scientifiche 

necessarie all’operatore per 

trattare la Tubercolosi, il Papillomavirus 

umano e l’Hiv con gli 

aspetti comunicativo-relazionali 

utili per attivare processi diagnostico-clinici 

e terapeutici in ambito 

transculturale. In sintesi, il Modello 

Operativo individuato costituisce 

un “protocollo di riferimento”, 

un binario all’interno del quale 

l’operatore sanitario opportunamente 

formato può muoversi con 

intenzionalità e consapevolezza. A 

tale proposito il Progetto ha previsto 

anche un percorso formativo 

ad hoc, replicato in tre edizioni, 

che ha trovato la partecipazione 

attiva di circa 100 operatori appartenenti 

a strutture pubbliche e 

ad organizzazioni non governative 

del Nord, Centro e Sud Italia. 


CONTAGO CCE

tT E A T R O • M O S T R E • C O N C E R T I 

Teatro 

Francesco Francesco e e il il re re. re La La vera vera storia 

storia 

dell’incontro dell’incontro tra tra Francesco Francesco di di Paola Paola 

Paola 

e e Luigi Luigi XI XI XI di di Francia Francia 

Francia 

con Ugo Pagliai, Paola Gassman 

con la partecipazione straordinaria 

di Philippe Leroy 

di Vincenzo Ziccarelli 

regia Geppy Gleijeses 

11-23 maggio 2010 

Teatro Quirino 

via delle Vergini 7 

Per informazioni: 

Tel. 06.6794585 

Spettacolo 

Pinocchio Pinocchio il il grande grande Musical 

Musical 

con Manuel Frattini 

presentato da Compagnia della Rancia 

Dal 4 al 23 maggio 2010 

Teatro Sistina di Roma 

Via Sistina 129 

Info e prenotazioni: 

Tel. 06.42007130 

prenotazioni@ilsistina.com 

Spettacolo 

Latte Latte & & i i Suoi Suoi Derivati Derivati World World Tour 

Tour 

Shine Shine a a Latte 

Latte 

Latte & i Suoi Derivati - Lillo & Greg 

dal 18 al 23 maggio 2010 

Teatro Olimpico 

Piazza Gentile da Fabriano al n. 17 


Tel. 06.32.65.991 

Concerto 

Lucio Lucio Dalla Dalla e e e Francesco Francesco Francesco De De Gregori 

Gregori 

Dal 19 al 23 maggio 2010 - ore 21.00 

Gran Teatro 

Viale Tor di Quinto 

Info: 06.20382934 

Concerto 

Renzo Renzo Arbore Arbore e e l’Orchestra 

l’Orchestra 

Italiana Italiana in in concerto concerto 

concerto 

dal 25 maggio al 30 maggio 2010 

Teatro Sistina di Roma 

Via Sistina 129 


34 

Info e prenotazioni: 

Tel. 06.42007130 

prenotazioni@ilsistina.com 

Mostra Fotografica 

Fabrizio Fabrizio De De Andrè 

Andrè 

Fino al 30 maggio 2010 

museo dell’Ara Pacis 

Lungotevere in Augusta 

Biglietto d’ingresso: Intero • 9; Ridotto • 7 

Informazioni: Tel. 06.0608 

E-mail: info@arapacis.it 

Mostra 

Edward Edward Hopper Hopper 

Hopper 

Fino al 13 giugno 2010 

Museo del Corso 

Via del Corso, 320 


Tel: 06.6786209 

Mostra 

Caravaggio 

Caravaggio 

Fino al 13 giugno 2010 

Scuderie del Quirinale 

Via XXIV Maggio 16 


Tel: 06.696271 (biglietteria) 

info@scuderiequirinale.it 

Mostra 

Da Da Da Corot Corot a a Monet Monet. Monet La La sinfonia 

sinfonia 

della della Natura 

Natura 

Fino al 29 Giugno 2010 

Complesso del Vittoriano 

Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali) 

Infoline: 06.6780664 

Opera 

Giovane Giovane Giovane Orchestra Orchestra dell’Opera 

dell’Opera 

Musiche di Wolfgang Amadeus, 

Mozart, Gioachino Rossini 

Maestro Concertatore e Direttore: Germano Neri 

30 giugno 2010 

Teatro dell’Opera 

Piazza Beniamino Gigli, 7 


tel. 06 .48160255 - 06. 4817003 

fax 06. 4881755

I.R.M.S.O. 

Istituto Ricerca 

Medico Scientifica 

Omeopatica 

Scuola di Formazione 

e Perfezionamento 

in Omeopatia 

F.I.A.M.O. 

Dipartimento scuola 

formazione – insegnamento 

L.M.H.I. 

Liga Medicorum 

Homoeopathica Internationalis 

PER INFORMAZIONI 

SU PROGRAMMI, DATE, 

QUOTE DI PARTECIPAZIONE 

E ISCRIZIONI: 

I.R.M.S.O. 

via Paolo Emilio, 32 

00192 Roma 

tel: 06.3242843 (ra) 

fax: 06.3611963 

segreteria@irmso.it 

www.irmso.it 

INIZIO: sabato 9 ottobre 2010 

TERMINE: sabato 28 maggio 2011 

DURATA DEL CORSO: 3 anni con lezioni teoriche e pratiche. 

FREQUENZA: lezioni un sabato al mese, tre seminari ECM 

e quattro incontri con casi clinici dal vivo. 

Esame finale in presenza di un Rappresentante dell’Ordine 

Attestato e iscrizione al Registro degli omeopati dell’Ordine 

dei Medici di Roma al termine del corso 

Richiesti CREDITI FORMATIVI ECM 

SEMINARI DI FORMAZIONE CONTINUA IN OMEOPATIA 

Tre eventi formativi (15 gennaio - 12 marzo - 14 maggio 2011) 

finalizzati alla conoscenza e all’utilizzazione dell’omeopatia 

nella pratica clinica medica. 

Formazione anche a distanza 


SEMINARI INTERNAZIONALI DI MEDICINA OMEOPATICA 

Due eventi formativi (marzo e ottobre 2011) tenuti 

da eminenti omeopati. 

12° CORSO ANNUALE DI PERFEZIONAMENTO 

Inizio: sabato 30 ottobre 2010 

Tre incontri, tre seminari e quattro incontri con casi clinici dal vivo. 

Numero chiuso (60). Assegnazione di borse di studio 

Approfondimento della metodologia clinica omeopatica 

Uso del Repertorio computerizzato 


CORSO DI PRATICA CLINICA CON CASI DAL VIVO 

Quattro incontri con casi clinici dal vivo. 

Numero chiuso (30) 


SEDE DEI CORSI: Istituto Nazareth 

via Cola Di Rienzo, 140 – Roma 

DIRETTORE ACCADEMICO: dott. PIETRO FEDERICO 

Docenza e programmi a norma dei requisiti della delibera n°51/98 – Ordine dei Medici, delle Linee Guida L.M.H.I.-E.C.H. e della F.I.A.M.O. 

L’I.R.M.S.O è Membro del Forum Permanente per le Medicine non Convenzionali dell’Ordine dei Medici di Roma. 

PUBBLICITÀ

Visualizza... - Ordine Provinciale di Roma dei Medici-chirurghi e ...

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