29.05.2013 Views

Concorsi Pro loco città di Muggiò per il 2008

Concorsi Pro loco città di Muggiò per il 2008

Concorsi Pro loco città di Muggiò per il 2008

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PRO LOCO Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

Viale della Repubblica, 2/c 20053 <strong>Muggiò</strong> Telef. 039 2144335 - www.muggio.it<br />

<strong>Concorsi</strong> <strong>Pro</strong> <strong>loco</strong> <strong>città</strong> <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>2008</strong><br />

Concorso Fotografico <strong>Pro</strong> Loco Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

UNA CARTOLINA PER MUGGIÒ<br />

La <strong>Pro</strong> Loco <strong>città</strong> <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong> in<br />

collaborazione con <strong>il</strong> Circolo Fotografico<br />

Imago e con <strong>il</strong> patrocinio dell'Assessorato al<br />

Commercio della Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong> presenta <strong>il</strong><br />

concorso fotografico "Una cartolina <strong>per</strong><br />

<strong>Muggiò</strong>", finalizzato alla promozione del<br />

paese <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong> e del suo territorio.<br />

Le immagini dovranno rappresentare <strong>il</strong><br />

paese <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong>, attraverso <strong>il</strong> soggetto che<br />

si preferisce: le <strong>di</strong>verse stagioni o con<strong>di</strong>zioni<br />

climatiche, festività e manifestazioni o<br />

momenti <strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>anità. luoghi tipici o scorci<br />

inconsueti secondo le tematiche che si<br />

pre<strong>di</strong>ligono. Dall'architettura al verde<br />

pubblico, dalla scuola al lavoro, cultura<br />

locale o straniera... purché le immagini siano<br />

state scattate sul territorio <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong>.<br />

La partecipazione al concorso è gratuita<br />

(previa iscrizione) e a<strong>per</strong>ta a tutti, fotografi<br />

professionisti e amatoriali, appassionati e<br />

principianti alle prime armi, italiani e stranieri,<br />

senza vincoli <strong>di</strong> età. Si potrà presentare un<br />

massimo <strong>di</strong> tre immagini <strong>di</strong>gitali o fotografie<br />

tra<strong>di</strong>zionali.<br />

Le fotografie dovranno <strong>per</strong>venire in busta<br />

chiusa, unitamente alla scheda <strong>di</strong> adesione,<br />

alla <strong>Pro</strong> Loco Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong> o presso <strong>il</strong><br />

Circolo Fotografico Imago o, ancora, presso<br />

gli esercizi commerciali che aderiscono al<br />

concorso, in<strong>di</strong>cati con un apposito simbolo<br />

in vetrina, entro e non oltre <strong>il</strong> 30 giugno<br />

<strong>2008</strong>.<br />

I vincitori saranno decisi anche con l’aiuto<br />

dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong>.<br />

Le schede <strong>di</strong> adesione ed <strong>il</strong> regolamento<br />

Sono <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i presso la segreteria della<br />

<strong>Pro</strong> Loco e sul sito internet www.muggio.it<br />

<br />

2° Concorso <strong>di</strong> Pittura<br />

DIPINGI MUGGIÒ<br />

Anno 7 – Numero 19<br />

apr<strong>il</strong>e <strong>2008</strong><br />

Ciclost<strong>il</strong>ato in proprio<br />

Lo scopo del concorso è <strong>di</strong> promuovere e<br />

<strong>di</strong>ffondere la cultura locale attraverso<br />

l’esecuzione <strong>di</strong> un’o<strong>per</strong>a pittorica <strong>il</strong> cui tema<br />

faccia esplicito riferimento alla <strong>città</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Muggiò</strong>.<br />

Il concorso è a<strong>per</strong>to a tutti, previa iscrizione<br />

alla <strong>Pro</strong> Loco <strong>città</strong> <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong>.<br />

Le schede <strong>di</strong> adesione ed <strong>il</strong> regolamento<br />

Sono <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i presso la segreteria della<br />

<strong>Pro</strong> Loco da lunedì 12 marzo a giovedì 10<br />

maggio 2007 e sul sito internet<br />

www.muggio.it<br />

Pagina 1


Pagina 2<br />

Università della Terza Età<br />

I nostri corsi: risparmio e finanza<br />

Per <strong>il</strong> terzo anno consecutivo la nostra Università<br />

della Terza Età propone dei corsi su come gestire<br />

i nostri risparmi e come impiegarli al meglio nel<br />

variegato mondo finanziario.<br />

Ma gli italiani sono un popolo <strong>di</strong> risparmiatori?<br />

Da statistiche emerge che eravamo e<br />

continuiamo ad esserlo anche se non siamo<br />

proprio in cima alla classifica e comunque<br />

su<strong>per</strong>ati dai soliti giapponesi.<br />

Per la maggioranza degli italiani <strong>il</strong> risparmio viene<br />

considerato un valore importante, da praticare in<br />

vista dei problemi o <strong>di</strong>fficoltà future in<br />

considerazione che si vivrà più a lungo, essendo<br />

questa una realtà che si sta consolidando sempre<br />

più, <strong>per</strong> assicurarsi una vecchiaia <strong>di</strong>gnitosa..<br />

Certo che bisogna fare uno sforzo non da poco<br />

<strong>per</strong> riuscire ad accantonare qualche risparmio,<br />

compatib<strong>il</strong>mente con le esigenze che la vita<br />

o<strong>di</strong>erna ci impone, bombardati come siamo dalla<br />

pubblicità sempre più invadente che ci<br />

con<strong>di</strong>ziona; certamente le famiglie monored<strong>di</strong>to,<br />

quelle numerose, i giovani e gli anziani sono<br />

quelli che più ne risentono.<br />

Ma poniamo questa domanda: che cosa significa<br />

risparmiare?<br />

La risposta potrebbe essere quella <strong>di</strong> rinviare nel<br />

tempo un atto <strong>di</strong> spesa o <strong>di</strong> consumo,<br />

accantonando oggi <strong>per</strong> avere più domani.<br />

Questo è un atteggiamento <strong>di</strong> grande<br />

responsab<strong>il</strong>ità e può assumere aspetti variegati<br />

che vanno dall’assicurare la futura istruzione ai<br />

figli, all’acquisto del mattone, all’integrazione della<br />

pensione, <strong>per</strong> essere in<strong>di</strong>pendenti in età<br />

avanzata.<br />

Non è un caso che, ad esempio, molti italiani<br />

sono proprietari della casa in cui abitano.<br />

Ma come gestire <strong>il</strong> nostro risparmio?<br />

Fino a qualche anno fa la destinazione del nostro<br />

risparmio era la posta o <strong>il</strong> libretto bancario,<br />

piuttosto che i titoli <strong>di</strong> stato.<br />

Poche le alternative: la prima casa o <strong>il</strong> materasso.<br />

Più recentemente si sono a<strong>per</strong>ti nuovi orizzonti in<br />

termini <strong>di</strong> investimenti, e, prima i fon<strong>di</strong>, poi la<br />

Borsa e non da ultimo le varie obbligazioni e<br />

fon<strong>di</strong> pensione, hanno monopolizzato<br />

l’attenzione del risparmiatore.<br />

Il coinvolgimento è stato totale, ma altresì è stata<br />

richiesta una maggiore cultura <strong>per</strong> meglio capire<br />

le opportunità che <strong>il</strong> mercato finanziario<br />

proponeva nel tempo.<br />

Non è fac<strong>il</strong>e scegliere tra tutte queste possib<strong>il</strong>ità<br />

ed è buona cosa rivolgersi a degli specialisti,<br />

siano essi promotori finanziari o bancari, <strong>per</strong> un<br />

consiglio su una più accorta gestione del proprio<br />

patrimonio.<br />

PRO LOCO Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

Viale della Repubblica, 2/c 20053 <strong>Muggiò</strong> Telef. 039 2144335 - www.muggio.it<br />

Anno 7 – Numero 19<br />

apr<strong>il</strong>e <strong>2008</strong><br />

Ciclost<strong>il</strong>ato in proprio<br />

Noi dell’Università della Terza Età abbiamo<br />

avvertito la necessità <strong>di</strong> inserire nei nostri vari<br />

corsi anche quello sul risparmio e la sua gestione<br />

<strong>per</strong> avere una visione più chiara <strong>per</strong> affrontare<br />

con oculatezza e cognizione <strong>di</strong> causa come<br />

impiegare i nostri risparmi, tenendo soprattutto in<br />

evidenza quelle che potranno essere le nostre<br />

aspettative e le esigenze future e quali potranno<br />

essere i vantaggi e la sicurezza che ci potrà dare<br />

quel tipo <strong>di</strong> investimento. Franco Bergomi<br />

Giro <strong>di</strong> boa<br />

Dopo <strong>di</strong>versi mesi <strong>di</strong> lezioni è possib<strong>il</strong>e fare un<br />

primo b<strong>il</strong>ancio sull’andamento dei corsi, verificare<br />

la bontà delle scelte fatte ed eventualmente<br />

correggere eventuali <strong>di</strong>sfunzioni. La <strong>di</strong>slocazione<br />

dei corsi nelle varie scuole ha creato problemi ai<br />

docenti e agli allievi: l’attesa fuori dall’Urbani <strong>per</strong> i<br />

corsi <strong>di</strong> computer e l’assembramento all’ingresso<br />

durante i cambi <strong>di</strong> lezione alla De Gas<strong>per</strong>i sono<br />

solo un paio <strong>di</strong> esempi.<br />

Malgrado questo, la frequenza ai corsi è sempre<br />

stata molto elevata in quasi tutte le <strong>di</strong>scipline.<br />

Una nota dolente è sicuramente la scarsa<br />

partecipazione ai venerdì culturali: molto richiesti,<br />

ma scarsamente frequentati. Malgrado gli avvisi<br />

affissi nelle classi e in tutte le bacheche, la<br />

visione <strong>di</strong> alcuni dei migliori f<strong>il</strong>ms <strong>di</strong> Hitchcock ha<br />

visto la presenza <strong>di</strong> meno <strong>di</strong>scenti <strong>di</strong> quanti se ne<br />

attendevano. Un poco meglio è andata nei due<br />

incontri sull’alimentazione dove i <strong>di</strong>scenti hanno<br />

potuto seguire le preziose in<strong>di</strong>cazioni della<br />

dott.sa Liuzza, specialista in scienza<br />

dell’alimentazione, dell’ASL <strong>di</strong> Desio.<br />

Così come ci si augura una maggiore<br />

collaborazione da parte dei <strong>di</strong>scenti nel rispetto<br />

degli orari, sia in ingresso che in uscita dalle aule,<br />

e nell’evitare <strong>di</strong> bloccare con domande <strong>per</strong>sonali i<br />

docenti alla fine delle lezioni. Anche tenendo<br />

conto dei problemi logistici <strong>di</strong> questo anno<br />

accademico in cui la collaborazione è<br />

determinante <strong>per</strong> un corretto inizio/fine delle<br />

lezioni.


Archivio Storico<br />

a cura <strong>di</strong> Resi Fossati<br />

STORIA LOCALE – Formazione <strong>di</strong> Es<strong>per</strong>ti<br />

Inizia la 4 a e<strong>di</strong>zione della Formazione <strong>per</strong> Es<strong>per</strong>ti.<br />

Il corso prevede la storia <strong>di</strong> Cinisello (Ezio<br />

Meroni) e dei Casati (Gianni Magni), alcuni incontri<br />

con Franca Pirovano (autrice <strong>di</strong> numerosi libri<br />

sulle tra<strong>di</strong>zioni brianzole), una lezione sulla<br />

doratura e laccatura del legno e conferenze che<br />

<strong>il</strong>lustrano le tecniche e le metodologie <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

recu<strong>per</strong>o e la conservazione <strong>di</strong> beni storicoetnografici:<br />

libri, documenti, ecc.<br />

RACCOLTA FOTOGRAFICA<br />

Continua la raccolta <strong>di</strong> immagini relative alla vita a<br />

<strong>Muggiò</strong> (la scuola, <strong>il</strong> lavoro, i momenti culturali e<br />

religiosi, le prime immigrazioni). Le fotografie che<br />

i citta<strong>di</strong>ni desiderano mettere a <strong>di</strong>sposizione<br />

saranno scansionate e riconsegnate ai proprietari<br />

nel più breve tempo possib<strong>il</strong>e.<br />

LE NONNE DELLA CORTE BRIANTEA RACCONTANO<br />

Per conservarne la memoria, stiamo raccogliendo<br />

i ricor<strong>di</strong> degli anziani sulla nostra <strong>città</strong>. A questo<br />

proposito abbiamo intervistato alcune<br />

“nonne”della Corte Briantea: ne è risultato un<br />

racconto a volte allegro, a volte triste, sempre<br />

<strong>per</strong>meato da un velo <strong>di</strong> nostalgia. Ne<br />

pubblichiamo una prima parte:<br />

La signora Maria<br />

“Perché mi chiamano Maria “Tasöra”? Il mio<br />

soprannome deriva da “Tasö”, abbreviazione <strong>di</strong><br />

<strong>Pro</strong>taso, nome vero del mio papà. I miei nonni<br />

avevano avuto tanti figli e quando è nato l’ultimo<br />

non sapevano più quale nome dargli. Il parroco<br />

aveva suggerito <strong>Pro</strong>taso, santo del giorno in cui <strong>il</strong><br />

bambino era nato. Ma i miei nonni non riuscivano<br />

nemmeno a pronunciarlo un nome così <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e e<br />

l’avevano trasformato subito in Tasö. E così io<br />

sono Maria Tasöra, la tusa del Tasö.<br />

Volete sa<strong>per</strong>e com’era <strong>Muggiò</strong> quando ero<br />

giovane? Era proprio bella, c’erano case con<br />

tante corti, ci conoscevamo tutti. Da piccola sono<br />

andata all’as<strong>il</strong>o dalle suore, poi a scuola. La mia<br />

maestra si chiamava Cernuschi ed era molto<br />

brava. Dopo la scuola andavamo in campagna<br />

ad aiutare i nostri genitori, c’era sempre tanto da<br />

fare e poi avevamo vergogna a stare senza far<br />

niente. Vicino a casa mia c’era la “Fopa da<br />

Barüs”, un grosso stagno che d’inverno<br />

ghiacciava attirando tanti bambini che venivano a<br />

giocare alla scarlingöra. A 14 anni, come tanti altri<br />

miei coetanei, sono andata a lavorare al<br />

Cotonificio Garbagnati, al Rondò. Andavamo a<br />

pie<strong>di</strong> o in bicicletta, con qualunque tempo.<br />

Partivamo la mattina presto e tornavamo la sera.<br />

A mezzogiorno i bagaj (i nostri fratelli o i cugini<br />

più piccoli) ci portavano <strong>il</strong> pranzo nella calderina<br />

del latte. Il mio lavoro consisteva nell’avvolgere <strong>il</strong><br />

f<strong>il</strong>ato <strong>di</strong> cotone sui rocchetti che sarebbero poi<br />

PRO LOCO Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

Viale della Repubblica, 2/c 20053 <strong>Muggiò</strong> Telef. 039 2144335 - www.muggio.it<br />

Anno 7 – Numero 19<br />

apr<strong>il</strong>e <strong>2008</strong><br />

Ciclost<strong>il</strong>ato in proprio<br />

serviti <strong>per</strong> la tessitura. Ho lavorato alla Garbagnati<br />

finché mi sono sposata.<br />

La festa più sentita ed amata era la Festa del<br />

Paese, si stava tutti assieme, gustando le torte<br />

paesane che avevamo preparato.<br />

Anche <strong>il</strong> giorno <strong>di</strong> Natale era bello. C’era tanta<br />

neve, si andava a Messa e poi … si tirava <strong>il</strong> collo<br />

ad una bella gallina grossa e si faceva festa. I<br />

regali li portavano i Re Magi, ai maschietti un<br />

carretto, un cavallino, alle bambine la “pigotta”,<br />

una scatola con ago, f<strong>il</strong>o e qualche pezza <strong>per</strong> fare<br />

i vestitini alla bambola.<br />

Da bambini avevamo poco, ma quel poco ci<br />

bastava ed eravamo sempre contenti”.<br />

La signora Ines<br />

“Abitavo in S. Rocco in una casa <strong>di</strong> proprietà<br />

della parrocchia. Non ricordo <strong>il</strong> nome della nostra<br />

corte, ma so che era vicina alla corte del Tugnot.<br />

I miei genitori lavoravano la terra e col ricavato<br />

pagavano l’affitto al parroco Don Gaspare De<br />

Carlini. Io non ho mai lavorato in fabbrica, aiutavo<br />

mio fratello che faceva <strong>il</strong> sarto da uomo. Il lavoro<br />

era tanto ma i sol<strong>di</strong> pochi, <strong>per</strong>ché a quei tempi<br />

c’era molta povertà e <strong>il</strong> lavoro veniva pagato un<br />

po’ alla volta, quando si poteva.<br />

Chi non lavorava la terra andava a butega fuori<br />

paese, <strong>per</strong>ché <strong>Muggiò</strong> era un paese agricolo. Si<br />

andava a Lissone dove c’erano numerose<br />

“botteghe” <strong>di</strong> falegnami oppure a Monza al<br />

Cotonificio Garbagnati. I Crotti, i Larocchi e gli<br />

Erba sono arrivati a <strong>Muggiò</strong> più tar<strong>di</strong>.<br />

“Sono nata <strong>il</strong> 2 agosto, proprio come nella<br />

f<strong>il</strong>astrocca che è poi <strong>di</strong>ventata la mia canzone” -<br />

continua la signora Ines con un sorriso birichino.<br />

Qualche nonna protesta, forse la data giusta della<br />

canzone non è quella riferita dalla signora Ines,<br />

ma tant’è, la vecchia signora sorride sorniona ed<br />

inizia a canticchiare:<br />

La canzone della Ines<br />

Il 2 agosto<br />

quando matura <strong>il</strong> grano<br />

è nata una bambina<br />

con una rosa in mano.<br />

Non era paesana<br />

e nemmeno conta<strong>di</strong>na,<br />

è nata in un boschetto<br />

vicino alla marina.<br />

Vicino alla marina,<br />

dove è più bello stare,<br />

c’era un bastimento<br />

a galleggiar sul mare. A<br />

galleggiar sul mare<br />

ci vogliono le barchette.<br />

E a fare l’amore <strong>di</strong> sera<br />

ci vogliono le<br />

ragazzette.<br />

Le ragazzette belle<br />

l’amore non lo sanno<br />

fare<br />

E noialtri giovanetti<br />

glielo faremo imparare.<br />

Glielo faremo imparare<br />

e glielo faremo scoprire<br />

la sera nel boschetto<br />

prima <strong>di</strong> andare a<br />

dormire”.<br />

RINGRAZIAMENTI:<br />

L’Archivio Storico Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong> ringrazia le<br />

seguenti <strong>per</strong>sone che, con le loro donazioni,<br />

hanno <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> arricchire le raccolte <strong>di</strong><br />

documenti, libri, fotografie ed oggetti: W.Angelici,<br />

M. Capato. A. Corbetta, L. Mariani, A. Merati, E.<br />

Paleari, D. Ripamonti, R.A. Stropeni, le “nonne”<br />

della Corte Briantea.<br />

Pagina 3


Pagina 4<br />

PRO LOCO Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

Viale della Repubblica, 2/c 20053 <strong>Muggiò</strong> Telef. 039 2144335 - www.muggio.it<br />

Accadeva Ieri<br />

a cura <strong>di</strong> Giancarlo Merati<br />

MARZO PAZZERELLO - Le feste e le tra<strong>di</strong>zioni del mese<br />

Il mese <strong>di</strong> marzo è <strong>il</strong> mese dell’anno che più <strong>di</strong><br />

altri ci riserva sorprese, e lo <strong>di</strong>co in senso …<br />

meteorologico.<br />

Infatti è noto <strong>il</strong> proverbio che recita: l’è come el sù<br />

de mars … che equivale a sostenere <strong>di</strong> qualcuno<br />

che è come <strong>il</strong> sole <strong>di</strong> marzo, la sua totale<br />

inaffidab<strong>il</strong>ità.<br />

Che marzo sia <strong>il</strong> mese più irrequieto del<br />

calendario è un luogo comune solennizzato, oltre<br />

che dai proverbi, dalle canzoni e dalla poesia.<br />

I versi più noti li ha scritti Salvatore Di Giacomo e<br />

a renderli celebri ha provveduto l’incomparab<strong>il</strong>e<br />

arte napoletana del canto:<br />

Marzo: nu poco chiove<br />

e n’ato ppoco stracqua:<br />

torna a chiovere, schiove<br />

ride ‘o sole cu ll’acqua.<br />

Catarì! .. Marzo, tu ‘ o saaie, si’ tu…<br />

Il marzo pazzerello (“balistròcch” <strong>per</strong> i brianzoli)<br />

deve la sua instab<strong>il</strong>ità non solo al tem<strong>per</strong>amento<br />

bizzarro del tempo ma anche <strong>per</strong> qualche<br />

riferimento alla salute:<br />

Marz l’è de mala fed - Ura a l’piang, ura al rid<br />

(marzo è <strong>di</strong> malafede/ora piange, ora ride)<br />

Mars e l’fa marci - (marzo fa marcire)<br />

Più gent<strong>il</strong>e è invece un altro proverbio delle<br />

nostre parti, anche se meno conosciuto: Mars l’è<br />

pèg d’un barabin, una sgiàfa e un basin (marzo è<br />

peggio d’un monello uno schiaffo e un bacino).<br />

Del resto Marzo è volub<strong>il</strong>e e cangiante come la<br />

stagione che tiene a battesimo: la Primavera<br />

ch’a mirarla intenerisce <strong>il</strong> core e <strong>il</strong> suo arrivo<br />

rimane l’evento più significativo del lunario, ma<br />

forse interessa maggiormente scoprire quali riti<br />

propiziavano l’ingresso della bella stagione nei<br />

tempi passati.<br />

Ermanno Olmi non ha mancato <strong>di</strong> citare una<br />

pratica in voga nella bassa bergamasca nel suo<br />

poetico f<strong>il</strong>m sui conta<strong>di</strong>ni dove si ricostruisce la<br />

scena nella quale si vedono armati <strong>di</strong> secchi,<br />

pentole e latte (tòl) i bambini che fanno un gran<br />

baccano e, sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> nonno Anselmo,<br />

cant<strong>il</strong>enano la formula seguente: (traduzione in<br />

italiano dall’originale <strong>di</strong>aletto bergamasco)<br />

picchia forte, picchia piano<br />

che l’inverno cacciamo via<br />

spunta marzo <strong>di</strong>etro l’aia<br />

sta arrivando la primavera.<br />

Il lunario moderno dà ampio spazio alla festa<br />

della donna che cade l’8 marzo. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

ricorrenza recente: <strong>il</strong> primo “Woman’s day” venne<br />

celebrato dalle donne socialiste americane <strong>il</strong> 3<br />

maggio 1908; furono, <strong>per</strong>ò, i rivoluzionari russi a<br />

dare continuità all’evento e a legare<br />

definitivamente la data al giorno 8 del mese.<br />

In Italia la festa si tenne <strong>per</strong> la prima volta nel<br />

1945, a Roma, <strong>per</strong>ché <strong>il</strong> nord era ancora da<br />

liberare dall’occupazione tedesca.<br />

Anno 7 – Numero 19<br />

apr<strong>il</strong>e <strong>2008</strong><br />

Ciclost<strong>il</strong>ato in proprio<br />

Altre ricorrenze significative del mese vengono<br />

celebrate dai proverbi e legate alle ricorrenze<br />

religiose: A san Giùsèp (19) se mèt vià ol<br />

scoldalèt (a S. Giuseppe si mette via lo<br />

scaldaletto) Il giorno 21, una volta de<strong>di</strong>cato a San<br />

Benedetto si ricordava che le ron<strong>di</strong>ni sotto <strong>il</strong> tetto<br />

inauguravano ufficialmente la stagione<br />

primaver<strong>il</strong>e. Il 25 si festeggia l’Annunciazione,<br />

detta popolarmente la “Madòna de mars”.<br />

Se a la Madòna de mars la vegn la brina dopo<br />

no la fa pù rùina….<br />

Questo è l’ultimo giorno in cui la brina può fare<br />

danno, ci ricorda <strong>il</strong> proverbio.<br />

Molto spesso nel mese <strong>di</strong> marzo si festeggia<br />

anche <strong>il</strong> carnevale, soprattutto quando la Pasqua<br />

è … alta.<br />

E <strong>per</strong> festeggiare, prima della Quaresima, la<br />

gente anche in tempi passati si de<strong>di</strong>cava a<br />

<strong>di</strong>vertimenti talvolta anche un po’ esagerati.<br />

Fra i <strong>di</strong>vertimenti più eccitanti e violenti vi era<br />

quello <strong>di</strong> ingaggiare battaglie cont i beniss de<br />

gèss: i confetti <strong>di</strong> gesso, che sostituivano i più<br />

innocui coriandoli, inventati alla fine del secolo<br />

scorso a M<strong>il</strong>ano.<br />

I benìss venivano preparati con gesso e farina,<br />

ma <strong>di</strong>ventavano mici<strong>di</strong>ali come proiett<strong>il</strong>i quando li<br />

si lanciava con la forza dell’entusiasmo, <strong>per</strong>ciò la<br />

gente girava <strong>per</strong> le strade con l’ombrello del<br />

sabet grass, un ombrello già malandato da<br />

buttare definitivamente a festa finita.<br />

Va ricordato che in passato si osservavano <strong>per</strong><br />

davvero le <strong>di</strong>sposizioni ecclesiastiche in materia<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>giuno.<br />

Ma già dagli anni ’40 è invalsa una su<strong>per</strong>ficialità<br />

“moderna” nell’affrontare <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo quaresimale.<br />

Infatti in un articolo del 1949, su questo<br />

argomento, si evidenziava:<br />

“ Che <strong>di</strong>fferenza, oggi, dalla Quaresima d’una<br />

volta, quando i nostri padri osservavano talmente<br />

<strong>il</strong> <strong>di</strong>giuno <strong>per</strong> tutti i quaranta giorni che tale<br />

pratica, insieme con l’osservanza del magro e<br />

dello stretto olio, (“lo stretto olio” allude<br />

all’esclusione nella <strong>di</strong>eta quaresimale <strong>di</strong> uova,<br />

latticini, carni) influiva <strong>per</strong>fino sui prezzi e sui<br />

mercati delle derrate! Niente carne: solo baccalà,<br />

aringhe, sardelle, tonno e fichi secchi! Una bazza<br />

<strong>per</strong> i pizzicagnoli, mentre i macellai e i<br />

pollivendoli dovevano quasi chiudere<br />

temporaneamente bottega.<br />

Allora, c’erano <strong>di</strong> quelli, in <strong>città</strong> e in campagna,<br />

che si imponevano astinenze volontarie come<br />

quelle del fumare e del bere, salvo, nei riguar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

quest’ultima. A rifarsi copiosamente e<br />

<strong>di</strong>sastrosamente, a Quaresima appena finita”.<br />

Così alla fine <strong>di</strong> marzo, con l’arrivo della bella<br />

stagione si passa meno tempo a veglia nelle<br />

stalle, lavorando a maglia (ingugiando). Le<br />

giornate ormai s’allungano e si comincia a star<br />

fuori all’a<strong>per</strong>to.<br />

Ancora una volta ci viene in soccorso <strong>il</strong> proverbio<br />

che le nostre donne recitavano così:<br />

Se slònga la giornada<br />

Se scurta la gugiada


Un nuovo corso: Modellismo statico<br />

Secondo la corrente definizione, <strong>il</strong> modellismo è<br />

l’Arte e tecnica del costruire riproduzioni <strong>di</strong> oggetti e<br />

<strong>per</strong>sonaggi in formato ridotto rispetto all’originale.<br />

Sebbene <strong>il</strong> termine modellismo venga oggi<br />

correntemente usato <strong>per</strong> definire un hobby, in<br />

passato l’arte <strong>di</strong> riprodurre in scala la realtà era<br />

praticata <strong>per</strong> molteplici finalità. Gli oggetti in<br />

miniatura, infatti, erano ut<strong>il</strong>izzati durante i riti religiosi,<br />

<strong>per</strong> l’arredo delle tombe nonché da artigiani ed<br />

architetti <strong>per</strong> <strong>il</strong>lustrare ai committenti l’o<strong>per</strong>a che<br />

intendevano realizzare. Notevole era anche l’ut<strong>il</strong>izzo<br />

a scopi <strong>di</strong>dattici soprattutto <strong>per</strong> <strong>il</strong>lustrare le tecniche<br />

e le manovre m<strong>il</strong>itari.<br />

I ritrovamenti archeologici testimoniano, infatti, che<br />

negli e<strong>di</strong>fici destinati al culto erano presenti mon<strong>il</strong>i<br />

raffiguranti <strong>di</strong>vinità o numi tutelari così come nelle<br />

tombe, soprattutto egizie e cinesi, si trovavano<br />

modelli <strong>di</strong> carri, <strong>di</strong> navi e <strong>per</strong>fino <strong>di</strong> eserciti in<br />

miniatura. Ancora oggi, come nel passato, vengono<br />

spesso realizzati in scala gli e<strong>di</strong>fici da costruire <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong>lustrare al pubblico ed ai committenti <strong>il</strong> risultato<br />

finale che si intende ottenere. Non bisogna poi<br />

<strong>di</strong>menticare che le battaglie e le tattiche degli<br />

eserciti, a partire dal 1600, venivano <strong>il</strong>lustrate<br />

me<strong>di</strong>ante figurini riprodotti in piccola scala mentre<br />

una delle attività dei marinai non più imbarcati era<br />

quella <strong>di</strong> riprodurre in legno i modelli delle navi sulle<br />

quali avevano solcato i mari.<br />

La breve e certamente incompleta ricostruzione<br />

appena svolta è ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> comprendere che <strong>il</strong><br />

modellismo non può essere troppo sbrigativamente<br />

definito come un semplice passatempo o un gioco<br />

cui si <strong>di</strong>lettano adulti e ragazzi ma rappresenta uno<br />

dei tanti strumenti che l’uomo ha da sempre<br />

ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> conoscere la realtà. È indubbio che la<br />

componente lu<strong>di</strong>ca sia essenziale (senza<br />

<strong>di</strong>vertimento, infatti, nessuno praticherebbe <strong>il</strong><br />

modellismo) ma la voglia <strong>di</strong> rappresentare la realtà<br />

pone al modellista tanti quesiti che rendono<br />

affascinante <strong>il</strong> lavoro.<br />

La riproduzione <strong>di</strong> un soldatino, <strong>di</strong> un mezzo civ<strong>il</strong>e o<br />

m<strong>il</strong>itare o <strong>di</strong> una nave così come la realizzazione <strong>di</strong><br />

un <strong>di</strong>orama impone <strong>di</strong> analizzare e verificare, prima<br />

<strong>di</strong> procedere, tutti gli elementi che caratterizzano <strong>il</strong><br />

modello siano essi i colori della <strong>di</strong>visa o i<br />

componenti meccanici o la forma dei remi e delle<br />

vele <strong>di</strong> una nave. È vero che i kit oggi in commercio<br />

semplificano molto <strong>il</strong> lavoro ma quante volte è<br />

capitato <strong>di</strong> introdurre delle mo<strong>di</strong>fiche <strong>per</strong> rendere <strong>il</strong><br />

modello più vicino alla realtà rispetto a quanto<br />

proposto nella scatola <strong>di</strong> montaggio? È così che,<br />

lasciateci passare <strong>il</strong> termine, che attraverso <strong>il</strong><br />

modellismo si compie un’o<strong>per</strong>azione culturale nel<br />

senso della conoscenza della realtà che assume in<br />

molti casi la connotazione <strong>di</strong> un’indagine storica.<br />

È questo <strong>il</strong> motivo <strong>per</strong> cui abbiamo deciso <strong>di</strong><br />

prevedere <strong>per</strong> <strong>il</strong> nostro gruppo <strong>il</strong> collegamento tra<br />

storia e modellismo convinti come siamo che la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un modello nasce prima nella nostra<br />

immaginazione e nello stu<strong>di</strong>o che nella tecnica<br />

esecutiva.<br />

PRO LOCO Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

Viale della Repubblica, 2/c 20053 <strong>Muggiò</strong> Telef. 039 2144335 - www.muggio.it<br />

Anno 7 – Numero 19<br />

apr<strong>il</strong>e <strong>2008</strong><br />

Ciclost<strong>il</strong>ato in proprio<br />

Presentazione del corso:<br />

Scala: la scala è <strong>il</strong> rapporto <strong>di</strong> riduzione dell’oggetto, <strong>per</strong><br />

esempio 1: 100 significa che <strong>il</strong> soggetto è stato ridotto<br />

100 volte. Nel modellismo esistono molte scale, ciò<br />

<strong>di</strong>pende dalle <strong>di</strong>mensioni dell’oggetto reale: Es. una<br />

nave che in realtà è lunga 100 m. sarà riprodotta in<br />

scala 1:400 o 1:700; una moto lunga meno <strong>di</strong> 2 m. è<br />

ridotta <strong>di</strong> norma in scala 1:16 o 1:9<br />

Modellismo autocostruito: <strong>il</strong> modello esiste solo su<br />

<strong>di</strong>segni : è necessario riportarli sui materiali scelti <strong>per</strong> la<br />

costruzione e realizzazione dell’o<strong>per</strong>a. Per questo tipo<br />

<strong>di</strong> lavori occorrono grande pratica ed es<strong>per</strong>ienza, non<br />

sarà praticata in questo anno.<br />

Modellismo da scatola <strong>di</strong> montaggio (KIT): è <strong>il</strong> tipo <strong>di</strong><br />

modelli che saranno eseguiti durante l’anno 2007/<br />

<strong>2008</strong>. esistono migliaia <strong>di</strong> kits dei soggetti più vari:<br />

auto, moto,navi,aerei, soggetti fantasy e ispirati ai f<strong>il</strong>m,<br />

si possono <strong>di</strong>pingere figurini (soldatini) <strong>di</strong> tutte le<br />

epoche, con i soldatini scala 1:72 si possono costruire<br />

dei <strong>di</strong>orami riproducenti battaglie famose.<br />

Ab<strong>il</strong>ità necessarie: possono frequentare sia uomini che<br />

donne. Non occorre particolare ab<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> realizzare un<br />

modello, è richiesta coor<strong>di</strong>nazione ed attenzione. Chi è<br />

in grado <strong>di</strong> usare gli attrezzi da cucina o sostituire una<br />

lampa<strong>di</strong>na è anche in grado <strong>di</strong> montare un kit con<br />

successo. Conosco modellisti che eseguono ottimi<br />

lavori pur essendo privi dell’uso <strong>di</strong> una mano.<br />

Attrezzatura necessaria: un set <strong>per</strong> manicure e un<br />

taglierino è sufficiente <strong>per</strong> iniziare. Durante le<br />

<strong>di</strong>mostrazioni saranno ut<strong>il</strong>izzati vari attrezzi e spiegato <strong>il</strong><br />

loro uso; non è necessario procurarsi nuovi attrezzi<br />

prima <strong>di</strong> essere sicuri che siano in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>i.<br />

Costo dei kit: con circa 10 euro si possono re<strong>per</strong>ire dei<br />

buoni kits, chi è alle prime armi è inut<strong>il</strong>e che spenda <strong>di</strong><br />

più. Per qualche lezione conviene osservare <strong>per</strong> capire<br />

quali soggetti attirano <strong>di</strong> più. Le <strong>di</strong>mostrazioni saranno<br />

fatte su <strong>di</strong>versi soggetti in modo da avere una visione<br />

ampia del modellismo. Se si è fatto già modellismo si<br />

possono iniziare o terminare i kit che si possiedono e<br />

sarà data assistenza adeguata.<br />

Paolo Zolin<br />

Foto allievi corso<br />

Pagina 5


Pagina 6<br />

Mostra <strong>di</strong> Pittura<br />

DEL MAESTRO UMBERTO GALLIANI<br />

Dal 12 al 27 gennaio <strong>2008</strong> si è svolta, presso la<br />

sala Pasolini, la mostra <strong>di</strong> pittura del maestro<br />

Umberto Galliani, nostro docente, del corso <strong>di</strong><br />

pittura ad olio.<br />

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza <strong>di</strong><br />

numerose <strong>per</strong>sone, tra cui l’arch. Elisabetta<br />

Radaelli, Assessore al Cultura del Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Muggiò</strong>, che ha concesso <strong>il</strong> patrocinio, <strong>il</strong> sindaco<br />

<strong>di</strong> Desio, dott. Mariani ed <strong>il</strong> critico d’arte <strong>Pro</strong>f.<br />

Venanzio Walter.<br />

Nei loro brevi interventi ognuno ha avuto parole<br />

<strong>di</strong> apprezzamento <strong>per</strong> motivazioni <strong>di</strong>verse <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

maestro Galliani: l’assessore <strong>per</strong> la bellezza e<br />

ricchezza delle o<strong>per</strong>e esposte; <strong>il</strong> Sindaco <strong>per</strong>ché<br />

è onorato <strong>di</strong> avere un così <strong>il</strong>lustre citta<strong>di</strong>no, fra<br />

l’altro fondatore e <strong>di</strong>rettore della scuola <strong>di</strong> pittura “<br />

Città <strong>di</strong> Desio” nella nuova sede concessa dal<br />

comune, e l’es<strong>per</strong>to d’arte <strong>per</strong> le capacità<br />

artistiche del maestro, le cui o<strong>per</strong>e si trovano in<br />

varie gallerie <strong>per</strong>manenti e recente vincitore del<br />

concorso <strong>di</strong> pittura de<strong>di</strong>cato a Van Gogh con<br />

l’o<strong>per</strong>a “ I girasoli” meritando l’Ambrogino<br />

d’argento.<br />

La mostra è stata molto frequentata <strong>per</strong> tutto <strong>il</strong><br />

<strong>per</strong>iodo come <strong>di</strong>mostrano le tante firme <strong>di</strong><br />

attestazione poste sul registro con note <strong>di</strong> merito.<br />

Il frutto delle capacità <strong>di</strong> insegnamento del<br />

maestro Galliani, si può riconoscere nel livello<br />

che raggiungono i suoi <strong>di</strong>scenti con la mostra dei<br />

vari lavori che si effettua ogni fine anno<br />

accademico dell’Università della Terza Età,<br />

presso la stessa sala Pasolini ed anche dai<br />

partecipanti al concorso <strong>di</strong> pittura “ Dipingi<br />

<strong>Muggiò</strong>”.<br />

Il desiderio dell’Università è che questo sodalizio<br />

con <strong>il</strong> maestro Galliani duri ancora a lungo, pur<br />

conoscendo i suoi numerosi impegni e<br />

soprattutto <strong>per</strong> l’importanza della nostra<br />

Università e <strong>per</strong> coloro che continuano a<br />

frequentare <strong>il</strong> ciclo dei corsi <strong>di</strong> pittura.<br />

Franco Bergomi<br />

PRO LOCO Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

Viale della Repubblica, 2/c 20053 <strong>Muggiò</strong> Telef. 039 2144335 - www.muggio.it<br />

NUBILTA’<br />

Anno 7 – Numero 19<br />

apr<strong>il</strong>e <strong>2008</strong><br />

Ciclost<strong>il</strong>ato in proprio<br />

L’angolo <strong>di</strong>alettale<br />

a cura <strong>di</strong> Franco Bergomi<br />

Da quand gh’è ‘l mund, l’òmm el se dà da fa<br />

Cun gran finezza, oppur a la carluna<br />

Per mètt im mustra i quart de nob<strong>il</strong>tà,<br />

e l’è <strong>per</strong> quèll che l’inventà la curuna.<br />

Una curuna tutta ricamada<br />

L’è segn che te sét princip o marchès,<br />

opur duca d’una quei contrada<br />

cun tanti paisan che paga i spès.<br />

Se in la curuna inveci gh’è noeuv ball<br />

Ul titul che te spètta l’è de cunt,<br />

s’hinn quattr’ o cinq alura senza fall<br />

te sé barun o nob<strong>il</strong>; trè viscunt.<br />

Senza curuna ma, bàll a muntun<br />

Te sèt un can<strong>di</strong>da <strong>per</strong> i eleziun.<br />

<br />

SI RICORDA CHE È APERTO IL<br />

TESSERAMENTO ALLA PRO LOCO<br />

PER L’ANNO <strong>2008</strong>


Tour della Puglia<br />

Quest’anno <strong>il</strong> nostro tour primaver<strong>il</strong>e si svolgerà<br />

dal 26 apr<strong>il</strong>e al 3 maggio <strong>2008</strong> in Puglia.<br />

Bari, capoluogo della regione, sarà la prima <strong>città</strong><br />

da visitare.<br />

Seguirà Alberobello citta<strong>di</strong>na unica al mondo <strong>per</strong> i<br />

suoi trulli, curiose casette circolari costruite<br />

interamente in pietra, con i tetti dalla peculiare<br />

forma <strong>di</strong> cono, la citta<strong>di</strong>na è stata <strong>di</strong>chiarata<br />

patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.<br />

Altamura con l’unica cattedrale e<strong>di</strong>ficata<br />

dall’im<strong>per</strong>atore Federico II tra <strong>il</strong> 1228-1232. E’<br />

una delle quattro bas<strong>il</strong>iche palatine.<br />

Matera con escursione ai “ Sassi” abitazioni<br />

rupestri in parte ricavate in cavità naturali della<br />

roccia, testimoni <strong>di</strong> un’antica cultura conta<strong>di</strong>na,<br />

anche questa <strong>di</strong>chiarata patrimonio mon<strong>di</strong>ale<br />

dell’umanità.<br />

Martina Franca importante centro della valle<br />

dell’Itria, Locorotondo centro noto <strong>per</strong> la<br />

produzione <strong>di</strong> vino.<br />

Taranto la <strong>città</strong> dei “due mari”. La pittoresca <strong>città</strong><br />

vecchia si trova sull’isola che <strong>di</strong>vide <strong>il</strong> “ mare<br />

grande” dal “mare piccolo”, <strong>il</strong> castello aragonese<br />

è collegato alla terra ferma da un ponte girevole.<br />

Ostuni, vero e proprio anello incantato <strong>di</strong> casette<br />

bianche, suggestivi scorci panoramici ed un<br />

centro storico guizzante <strong>di</strong> stridette, chiese e<br />

bottegucce.<br />

Lecce la celebre <strong>città</strong> del “Barocco” detta anche<br />

la Firenze del Sud.<br />

Otranto, Gallipoli chiamata dai greci “bella <strong>città</strong>”<br />

<strong>di</strong>visa tra una parte antica situata su un’isola e<br />

una parte moderna sv<strong>il</strong>uppatasi su un<br />

promontorio unite da un ponte.<br />

Si conclude <strong>il</strong> tour con un breve passaggio a<br />

Manfredonia e Vieste con l’attraversamento della<br />

Foresta Umbra .<br />

PRO LOCO Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

Viale della Repubblica, 2/c 20053 <strong>Muggiò</strong> Telef. 039 2144335 - www.muggio.it<br />

Anno 7 – Numero 19<br />

apr<strong>il</strong>e <strong>2008</strong><br />

Ciclost<strong>il</strong>ato in proprio<br />

Gita a Casale Monferrato<br />

E’ in una giornata piuttosto gelida ma limpida che<br />

alle 8 del mattino partiamo <strong>per</strong> la nostra prima<br />

uscita culturale: Casale Monferrato<br />

All’arrivo, troviamo la guida che ci accompagna<br />

alla visita della <strong>città</strong> dove possiamo ammirare: la<br />

chiesa <strong>di</strong> Santa Caterina (1725) <strong>di</strong> fronte ai resti<br />

del castello, <strong>il</strong> Duomo, complessa costruzione<br />

romanico-lombarda del sec. XII. facciata a<br />

capanna con due campan<strong>il</strong>i duecenteschi, un<br />

nartece co<strong>per</strong>to da volta su archi incrociati<br />

precede le strette cinque navate.<br />

Il Museo Civico dove possiamo ammirare la<br />

“gipsoteca” del maestro Leonardo Bistolfi con<br />

calchi e gessi, pinacoteca con <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> artisti<br />

casalesi e piemontesi.<br />

Pranzo in ristorante tipico nel centro <strong>città</strong> e nel<br />

pomeriggio, nel cuore del ghetto ebraico la<br />

Sinagoga, una delle più belle d’Europa, e<br />

l’annesso museo israelitico contenente oggetti <strong>di</strong><br />

culto, documenti e altre testimonianze ebraiche<br />

antiche.<br />

Molto interessanti le spiegazioni Avute da una<br />

rappresentante delle uniche due famiglie ebraiche<br />

rimaste a Casale<br />

<br />

Pagina 7


Pagina 8<br />

<strong>Pro</strong>grammi <strong>Pro</strong> Loco <strong>2008</strong><br />

Sabato 10 Maggio <strong>2008</strong>- Saggio dei <strong>di</strong>scenti<br />

dell’Università della Terza Età presso <strong>il</strong> Cine-<br />

Teatro Zenit e cena <strong>di</strong> chiusura a.a. 2007/<strong>2008</strong><br />

al Grand’Hotel V<strong>il</strong>la Torretta <strong>di</strong> Sesto S.Giovanni<br />

Sabato 17 e domenica 18 Maggio <strong>2008</strong> – Mostra<br />

<strong>di</strong> pittura e lavori dei <strong>di</strong>scenti dei <strong>di</strong>versi laboratori<br />

dell’Università della Terza Età nella sala civica<br />

Pasolini.<br />

Da Sabato 17 Maggio a lunedì 2 Giugno <strong>2008</strong><br />

“Dipingi <strong>Muggiò</strong>” terzo concorso <strong>di</strong> pittura con<br />

esposizione delle o<strong>per</strong>e nella sala civica Pasolini.<br />

Da Sabato 24 Maggio a lunedì 2 Giugno <strong>2008</strong> –<br />

Mostra <strong>di</strong> modellismo statico con <strong>il</strong> docente<br />

dell’Università della Terza Età nella sala civica<br />

Pasolini con la partecipazione <strong>di</strong> hobbisti.<br />

Domenica 18 Maggio <strong>2008</strong> – Partecipazione alla<br />

manifestazione “ Festa del Parco <strong>2008</strong>” nel Parco<br />

Grugnotorto V<strong>il</strong>loresi in collaborazione con l’Ente<br />

gestore del Parco.<br />

Giovedì 19, venerdì 27 Giugno <strong>2008</strong> “<strong>Muggiò</strong><br />

Rock” ( 9ª e<strong>di</strong>zione) gara in due serate <strong>di</strong> musica<br />

rock <strong>per</strong> giovani band, nell’ambito delle<br />

manifestazioni organizzate dall’USSM.<br />

Vener<strong>di</strong> 11 Luglio <strong>2008</strong> serata finale con<br />

concerto della band TRIB-U tributo U2 nel Parco<br />

Casati, nell’ambito delle manifestazioni estive<br />

organizzate dall’Amministrazione Comunale.<br />

3ª o 4ª domenica <strong>di</strong> settembre – Partecipazione<br />

alla manifestazione <strong>di</strong> Legambiente <strong>per</strong> la 15ª<br />

e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “ Puliamo <strong>il</strong> mondo”.<br />

Domenica 21 settembre <strong>2008</strong> - “Una torta lunga<br />

una via” (10ª e<strong>di</strong>zione) in occasione della sagra<br />

citta<strong>di</strong>na, <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> torta paesana via S.<br />

Rocco, in collaborazione con la Croce Rossa<br />

citta<strong>di</strong>na e la partecipazione dei fornai e dei<br />

pasticcieri <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong>.<br />

Sabato 11 Ottobre <strong>2008</strong> –Inaugurazione anno<br />

accademico <strong>2008</strong>/2009 dell’Università della<br />

Terza Età nella sala civica <strong>di</strong> Palazzo Isimbar<strong>di</strong>.<br />

PRO LOCO Città <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong><br />

Viale della Repubblica, 2/c 20053 <strong>Muggiò</strong> Telef. 039 2144335 - www.muggio.it<br />

Anno 7 – Numero 19<br />

apr<strong>il</strong>e <strong>2008</strong><br />

Ciclost<strong>il</strong>ato in proprio<br />

Dal 25 Ottobre al 2 Novembre <strong>2008</strong> –<br />

<strong>Pro</strong>mozione delle nostre attività alla Fiera <strong>di</strong><br />

Monza con <strong>di</strong>mostrazione dei <strong>di</strong>scenti<br />

dell’Università della Terza Età e organizzazione 3°<br />

torneo <strong>di</strong> Burraco,<br />

Dal 25 Ottobre al 9 Novembre <strong>2008</strong> – Mostra<br />

“Alla riSco<strong>per</strong>ta <strong>di</strong> <strong>Muggiò</strong>” con le immagini <strong>di</strong><br />

Carlo Vanzati, le fotografie raccolte dall’Archivio<br />

Storico e la premiazione del concorso fotografico<br />

“ Una cartolina <strong>per</strong> <strong>Muggiò</strong>”.<br />

Dicembre <strong>2008</strong> – Partecipazione alla<br />

manifestazione Presepe Vivente in collaborazione<br />

con altre associazioni della <strong>città</strong>.<br />

GITE<br />

Venerdì 28, Sabato 29 e Domenica 30 Marzo<br />

<strong>2008</strong>: week-end a Londra con la docente del<br />

Corso d’Inglese che accompagnerà i <strong>di</strong>scenti.<br />

Dal 26 apr<strong>il</strong>e al 3 Maggio <strong>2008</strong> : tour in Puglia e<br />

Bas<strong>il</strong>icata. Viaggio organizzato da un tour<br />

o<strong>per</strong>ator, con con<strong>di</strong>zioni particolarmente<br />

vantaggiose <strong>per</strong> i soci <strong>Pro</strong> Loco.<br />

Maggio <strong>2008</strong> : visita delle miniere <strong>di</strong> Sch<strong>il</strong>pario.<br />

<br />

Questo numero del nostro “Giornalino” contiene<br />

un supplemento preparato dalla sezione Archivio<br />

Storico <strong>per</strong> la serie «Una storia <strong>per</strong> <strong>Muggiò</strong>» dal<br />

titolo “dall’ “Ebanisteria f.lli Merati <strong>di</strong> F<strong>il</strong>ippo”<br />

alla “Merati Gli In<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>i”<br />

”<br />

Redazione: Franco Bergomi, Resi Fossati, Alberto Naboni, Luigi Navarin, Elisabetta Signorelli, Edoardo S<strong>il</strong>va

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!