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GEN/FEB - Marina di Salivoli

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Notiziario bimestrale della coop l’Ormeggio - Anno 8 - Numero 1 - E<strong>di</strong>zione fuori commercio - Distribuzione gratuita - Aut. Tribunale <strong>di</strong> Livorno n° 19/03 del 10/10/’03 - Spe<strong>di</strong>zione in A.P. Art. 2. Tab.D - L. 662/’96<br />

coop l’ormeggio<br />

MARINA DI SALIVOLI<br />

BOZZA ORMEGGIO Gennaio - Febbraio 2010<br />

.Y C . IN IV<br />

MAR A DI SAL OLI dd’<br />


57025 Piombino (LI)<br />

Via del Salice, 12<br />

tel. 0565 22553<br />

mail: puntoe<strong>di</strong>lep@virgilio.it


BOZZA d’ORMEGGIO<br />

<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> - 57025 Piombino (LI)<br />

www.marina<strong>di</strong>salivoli.it<br />

bozzaormeggio@email.it<br />

Direzione <strong>Marina</strong> e Giornale:<br />

Tel 0565 42809 - Fax 0565 42824<br />

E<strong>di</strong>tore:<br />

COOP Scrl L’Ormeggio<br />

<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> - Piombino<br />

Presidente: Fabrizio Ferri<br />

Direttore:<br />

Aldo Linari<br />

Redazione:<br />

Giuseppe Andreoni<br />

Emanuele Bravin<br />

Alessandro Camerini<br />

Ettore Galli<br />

Roberto Guerrieri<br />

Mario Pelagatti<br />

Silvio Pucci<br />

Grafica:<br />

Luca Fallone<br />

EDITORIALE<br />

_______________<br />

<strong>di</strong> Aldo Linari<br />

Stampa:<br />

Myck press - Fornacette Pisa -<br />

Foto copertina:<br />

“Scorcio del golfo <strong>di</strong> Baratti”<br />

<strong>di</strong> Mario Pelagatti<br />

Collaborano a questo numero:<br />

Gianni Boldrini<br />

Giacomo Gran<strong>di</strong><br />

Gianni Raugi<br />

Vinicio Sabatini<br />

Caterina Xue Hai Chiesa<br />

La collaborazione al giornale è gratuita.<br />

Foto e testi anche se non pubblicati non<br />

si restituiscono.<br />

Chiuso in redazione il 15/02/2010<br />

XXXVII<br />

DUEMILADIECI<br />

Da ragazzino quando pensavo al futuro facevo i conti <strong>di</strong> quanto sarei stato<br />

vecchio nel 2000 e, nella mente <strong>di</strong> bimbo, immaginavo un futuro<br />

fantascientifico che non si è mai realizzato.<br />

Il 2010, in quella fine anni '50, non osavo nemmeno pensarlo, ma il tempo<br />

corre ed il 2010, cioè il futuro della mia generazione, è arrivato con tutti i suoi<br />

problemi economico-finanziari e con tutte le contrad<strong>di</strong>zioni della nostra<br />

società.<br />

La tecnologia nelle comunicazioni e nell'elettronica ha del miracoloso, ma a<br />

costo <strong>di</strong> una solidarietà sociale che la “povertà” e la semplicità rendeva forte.<br />

Oggi che siamo cresciuti, siamo più in<strong>di</strong>vidualisti, quasi a proteggere i benefici<br />

ottenuti con anni <strong>di</strong> lavoro. I giovani (dai 16 ai 20 anni), che il futuro lo vedono<br />

nel 2030 e 2040, vivono questa realtà più in concorrenza che in amicizia,<br />

amicizia che <strong>di</strong>venta spesso virtuale con i fenomeni me<strong>di</strong>atici su internet.<br />

Forse sarà la nostalgia che riporta alla memoria le partite <strong>di</strong> calcio giocate in<br />

una strada poco affollata <strong>di</strong> auto, che mi fa pensare che lo sport giocato possa<br />

creare quella solidarietà tra i giovani <strong>di</strong> oggi che, a mio parere, è carente.<br />

Più <strong>di</strong> una volta ci è capitato <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che anche la vela ha un ruolo educativo ed<br />

aggregante, specialmente per un luogo <strong>di</strong> mare come il nostro, e non è un caso<br />

che i circoli nautici locali siano numerosi e che almeno tre si occupino <strong>di</strong><br />

scuola: lo Yacht club, la Lega Navale, il Centro Velico.<br />

La struttura portuale più idonea a svolgere <strong>di</strong>dattica, per le attrezzature e gli<br />

spazi, è sicuramente il nostro marina.<br />

Credo che una sinergia tra i vari circoli che vantano esperienze pluridecennali,<br />

possa dare risultati migliori per tutti.<br />

Un vecchio proverbio <strong>di</strong>ce “l'unione fa la forza”. Auguri.<br />

Pag. 10 Scavi a Baratti<br />

Il Direttore<br />

Pag. 5 Assemblea Pag. 7 Lupi <strong>di</strong> mare Pag. 8 Scuola vela<br />

Pag. 23 Mistery rock face<br />

Pag. 14 Restauro Lyra<br />

Pag. 25 Kambusa<br />

Pag. 20 Carri a vela<br />

Pag. 26 Narrativa<br />

3


4<br />

NOVITA’ SU: www.marina<strong>di</strong>salivoli.it<br />

Una nuova rubrica amplia il sito web del <strong>Marina</strong> :<br />

“LA NOSTRA BACHECA”<br />

La troverete in prima pagina e conterrà tutte le informazioni che interessano il<br />

nostro vivere sociale; la sua funzione è quella <strong>di</strong> ampliare e rendere fruibile a<br />

tutti (anche i più lontani) la bacheca affissa all’ingresso degli uffici.<br />

Da ora gli interessati vi possono trovare gli elaborati relativi allo stu<strong>di</strong>o<br />

dell’ampliamento portuale in versione integrale.<br />

PARTE 1 : il posizionamento del <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> fra le infrastrutture per il<br />

<strong>di</strong>porto nautico toscano.<br />

(Pagine 88, formato pdf)<br />

PARTE 2 : quantificazione e valorizzazione dell’indotto generato dagli<br />

investimenti nell’ampliamento del <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong>.<br />

(Pagine 93, formato pdf)<br />

I DOCUMENTI IN BACHECA SONO GRATUITAMENTE SCARICABILI E STAMPABILI<br />

CHI E’ SPROVVISTO DI COMPUTER O E’ OSTICO AL SUO USO LA<br />

POTRA’ CONSULTARE NELLA SEDE SOCIALE DELLO YACHT CLUB.<br />

<strong>di</strong> Luca Fallone


Assemblea Or<strong>di</strong>naria/Speciale del 20/12/2009<br />

L'Assemblea è stata indetta in seconda convocazione, rispetto alla precedenti, in<br />

una mattinata <strong>di</strong> domenica, in maniera <strong>di</strong> motivare alla partecipazione un maggior<br />

numero dei soci, in special modo i non residenti. Tale previsione <strong>di</strong> un buon<br />

risultato sulla maggiore presenza è stata purtroppo ribaltata dal maltempo, che<br />

proprio in quei giorni ha caratterizzato la paralisi delle strade della Toscana e non<br />

solo, facendo pertanto rinunciare molti dei ns. soci a partecipare alla seduta.<br />

L'Assemblea che si è svolta con or<strong>di</strong>ne e regolarità, ha suscitato grande interesse<br />

sul primo punto all'o.d.g. relativo all'aggiornamento sul programma<br />

dell'ampliamento del “<strong>Marina</strong>”. Il Presidente del C.d.A. Fabrizio Ferri ha illustrato ai<br />

presenti il programma fino ad ora svolto consistente nello stu<strong>di</strong>o socio-economico<br />

redatto dalla Mo<strong>di</strong>mar me<strong>di</strong>ante la collaborazione del Prof. Sammarco, Prof. Noli e<br />

lo Stu<strong>di</strong>o Lo Cicero che fa capo a docenti dell'Università <strong>di</strong> Napoli. Detto stu<strong>di</strong>o, che<br />

chiunque potrà consultare accedendo alla bacheca del sito web del ns. “<strong>Marina</strong>”<br />

(www.marina<strong>di</strong>salivoli.it) , verrà presentato prossimamente alle istituzioni<br />

interessate per una prima analisi <strong>di</strong> fattibilità, per poi proseguire, come ci<br />

auguriamo, con l'avvio delle procedure autorizzative.<br />

In forma speciale l'Assemblea ha deliberato l'esecuzione <strong>di</strong> intervento per il<br />

riposizionamento dei massi sulla scogliera frangiflutti, dando mandato al C.d.A. <strong>di</strong><br />

effettuare la relativa copertura finanziaria, comprendente anche l'intervento<br />

relativo alla costruzione del pennello per la riqualificazione della spiaggia <strong>di</strong><br />

<strong>Salivoli</strong>.<br />

Per ulteriore approfon<strong>di</strong>mento dei lavori e dei temi trattati in assemblea, invitiamo i<br />

soci lettori che ne abbiano interesse a rivolgersi alla Direzione del <strong>Marina</strong>, dove<br />

verranno loro fornite dettagliate e puntuali informative al riguardo.<br />

COMUNICAZIONE<br />

COOP L’ORMEGGIO<br />

a cura <strong>di</strong> Alessandro Compiani<br />

Il responsabile amministrativo Alessandro Compiani informa che:<br />

Il comma 229, dell'art. 2, della Finanziaria 2010, ha riaperto i termini per la rivalutazione delle partecipazioni in società<br />

non quotate alla data del 1° gennaio 2010. Sarà quin<strong>di</strong> possibile rideterminare i valori delle partecipazioni entro il 31<br />

ottobre prossimo, termine entro il quale dovrà essere versata l'intera imposta sostitutiva o la sua prima rata. Pertanto,<br />

come già avvenuto per la precedente e<strong>di</strong>zione (Finanziaria 2008), il C.d.A. darà incarico ad un professionista abilitato<br />

per la redazione della perizia <strong>di</strong> stima.<br />

Tutti i soci interessati possono quin<strong>di</strong> presentarsi presso la Direzione del “<strong>Marina</strong>” per qualsiasi chiarimento del caso.<br />

5


“lupi <strong>di</strong> mare”<br />

<strong>di</strong> Gianni Raugi<br />

E' gennaio e sul porto regna il silenzio, il silenzio<br />

dell'inverno. A ritmi più lenti però continua ad esserci<br />

movimento. Barche <strong>di</strong> pescatori che rientrano e<br />

velisti che escono. C'è clima <strong>di</strong> attesa, <strong>di</strong><br />

preparazione. Ci sono persone che accu<strong>di</strong>scono la<br />

propria barca. Lo fanno come fosse cosa viva, come<br />

un cavaliere con il proprio destriero, con de<strong>di</strong>zione,<br />

con amore, con rispetto.<br />

Mi soffermo a guardare barche gran<strong>di</strong> e piccole;<br />

alcune decisamente belle ed altre decisamente no,<br />

non per me. Capisco però quanto sono amate dai<br />

loro proprietari e questo mi riempie <strong>di</strong> tenerezza.<br />

Riconosco i neofiti sempre alle prese con qualche<br />

avaria, sbattuti sui moli, <strong>di</strong>sarcionati in mezzo al<br />

mare. Una barca non basta comprarla, come il<br />

cavallo ha bisogno <strong>di</strong> essere amata e rassicurata,<br />

deve potersi fidare, deve sapere che quando sarà il<br />

momento il cavaliere saprà cosa fare. Solo allora<br />

saranno una cosa sola e daranno la vita l'uno per<br />

l'altra. Vedo lavoro, vedo rughe create dal sole, dal<br />

vento e dalla concentrazione e allora mi domando:<br />

ne vale veramente la pena? Non ci sono mo<strong>di</strong> più<br />

semplici per praticare il mare? Un telo, un lettino, un<br />

libro, un gelato. No, non per noi, noi non siamo<br />

turisti, noi un giorno abbiamo scelto la libertà e la<br />

libertà ha poco a che fare con la como<strong>di</strong>tà.<br />

Mollati gli ormeggi anche nella più limpida giornata<br />

<strong>di</strong> sole, felici, spensierati e sorridenti in realtà siamo<br />

sempre all'erta, vigili e rilassati assieme come un<br />

gatto che riposa sornione al sole con gli occhi<br />

socchiusi e un sorriso un po' beffardo. Come lui<br />

siamo pronti a balzare se necessario. E' questo<br />

essere liberi, conquistarsi i momenti <strong>di</strong> unica<br />

bellezza convivendo con il pericolo e con<br />

l'incertezza ma con la forza <strong>di</strong> chi non vuole che altri<br />

decidano per lui.<br />

Da animali selvaggi quali siamo abbiamo i sensi<br />

amplificati, annusiamo il vento, respiriamo il sole,<br />

<strong>di</strong>ventiamo parte del paesaggio, siamo nella natura<br />

e parte <strong>di</strong> essa e questa è vita pura, è essenza <strong>di</strong><br />

vita. Questo unisce noi tutti, è per questo che anche<br />

dopo un fortunale, dopo aver lottato con le onde e il<br />

vento e la pioggia, dopo aver pianto e pregato Dio <strong>di</strong><br />

riportarci a casa il giorno dopo eccoci <strong>di</strong> nuovo li,<br />

come niente fosse, <strong>di</strong> nuovo a mollare gli ormeggi.<br />

Eccoci li come un branco <strong>di</strong> lupi giocosi, liberi,<br />

sorridenti, a correre e saltare e mordere la neve.<br />

Degni però <strong>di</strong> rispetto... come lupi… lupi <strong>di</strong> mare!<br />

GR<br />

7


CY. CY. . .<br />

SS LL OO<br />

MMAARRIIN N AD ADII AA IIVV<br />

LLII<br />

Y.C.M.S.<br />

... FINALMENTE SCUOLA VELA !<br />

FIV<br />

<strong>di</strong> Giacomo Gran<strong>di</strong>


Siamo ancora all'inizio e ancora molto dobbiamo lavorare, senza la collaborazione e la <strong>di</strong>sponibilità del <strong>Marina</strong> che ha<br />

ma i risultati della Scuola <strong>di</strong> Vela quest'anno ci in<strong>di</strong>viduato gli spazi più idonei per la gestione logistica della<br />

suggeriscono che siamo finalmente sulla buona strada. Scuola Vela e per questo motivo ringraziamo pubblicamente il<br />

Abbiamo organizzato un corso <strong>di</strong> due settimane a Giugno e un Consiglio Direttivo.<br />

altro, sempre <strong>di</strong> due settimane, a Settembre 2009 ma soprattutto Sicuramente i lettori <strong>di</strong> BdO che hanno passeggiato lungo i pontili<br />

siamo riusciti a organizzare il Corso Invernale con due uscite in questo periodo avranno notato la ventata <strong>di</strong> allegria, <strong>di</strong> colori e<br />

pomeri<strong>di</strong>ane settimanali da Ottobre 2009 fino a Maggio 2010. <strong>di</strong> vitalità che questi ragazzi hanno portato nel nostro bellissimo<br />

In questo modo quin<strong>di</strong> la Vela a <strong>Salivoli</strong> si propone stabilmente <strong>Marina</strong>. A volte <strong>di</strong>eci, a volte do<strong>di</strong>ci piccole barche chiamate<br />

come una sana alternativa fra i tanti sport praticabili dalle ragazze Optimist scendono in acqua timonate da ragazze e ragazzi dai 6<br />

e dai ragazzi che abitano nel comprensorio. ai 12 anni per iniziare l'allenamento appena fuori dal Porto; non ci<br />

Come tutte le associazioni sportive <strong>di</strong>lettantistiche anche lo Yacht sono temperature rigide o pioggia a placare la loro passione che<br />

Club <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> si pone come obiettivo non solo per alcuni è appena nata; c'è solo la tempesta o la completa<br />

l'insegnamento dell'arte <strong>di</strong> navigare ma anche e soprattutto quello assenza <strong>di</strong> vento che li costringe a terra dove li attende la<br />

<strong>di</strong> creare un ambiente sano ed accogliente in grado <strong>di</strong> stimolare e necessaria lezione <strong>di</strong> teoria che i bravi e preparati Istruttori FIV<br />

accompagnare i ragazzi che partecipano ai nostri corsi alla (Francesco, Marco e Gianluca per il Corso Invernale, Matteo,<br />

scoperta <strong>di</strong> valori umani fondamentali quali l'amicizia e il rispetto Michele e Marco per i corsi Estivi) impartiranno presso la Sede.<br />

per gli altri nonché valori civili quali il rispetto per la natura in Per chi lo vorrà poi ci sarà la possibilità <strong>di</strong> affinare le proprie<br />

generale e per il mare in particolare. capacità con il Corso Agonismo sempre su Optimist oppure, per i<br />

Il corso invernale nasce da una collaborazione con il Centro più gran<strong>di</strong>, passare a derive più gran<strong>di</strong> quali possano essere<br />

Velico Piombinese che con entusiasmo ha accettato il nostro Laser, 420 o 470.<br />

invito ed ha messo a <strong>di</strong>sposizione barche e istruttori; speriamo Chiunque può iscriversi; l'unico limite imposto dal Federazione<br />

davvero che questa possa essere la prima <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> Italiana Vela è rappresentato dall'avere 6 anni compiuti.<br />

collaborazioni per il bene <strong>di</strong> questo sport nella nostra città. Adesso, il nostro <strong>Marina</strong> somiglia un po' <strong>di</strong> più al sogno che tempo<br />

Per l'accoglienza dei partecipanti alla Scuola Vela e per lo ad<strong>di</strong>etro fece l'amico Alessandro Camerini pubblicato proprio su<br />

stoccaggio del materiale tecnico (vele, derive, timoni, picchi, BdO.<br />

salvagenti etc…etc…) è stato acquistato un gazebo Non sono ancora mille piccole vele su mille piccole barche e forse<br />

successivamente “arredato” per renderlo or<strong>di</strong>nato e <strong>di</strong> facile non lo saranno mai, ma… perché smettere <strong>di</strong> sognare?<br />

accesso. Per il ricovero delle barche è stata allestita una<br />

scaffalatura metallica che ha ottimizzato gli spazi e reso il tutto più<br />

or<strong>di</strong>nato. Chiaramente tutto questo non sarebbe stato possibile<br />

GG<br />

9


BARATTI: nuove scoperte archeologiche<br />

Questo articolo nasce dalla curiosità <strong>di</strong> scoprire quale<br />

tipologia <strong>di</strong> scavo archeologico è in corso sulla strada<br />

costiera che da Baratti porta a Populonia, vicino alla avanti,<br />

chiesetta <strong>di</strong> San Cerbone affacciata sul mare.<br />

Nei primi giorni <strong>di</strong> ottobre, in tarda mattinata, approfittando <strong>di</strong> una<br />

giornata soleggiata mi sono recato sul posto e fortunatamente ho<br />

trovato un folto gruppo <strong>di</strong> ragazze e ragazzi che scavavano sotto il<br />

caldo sole con grande energia.<br />

Tutti quanti mi hanno accolto con calore e <strong>di</strong>sponibilità ad essere<br />

fotografati e intervistati. Caterina e Federica, archeologhe<br />

Foto zenitale dello scavo della spiaggia 2009 (F. Mirulla)<br />

10<br />

neolaureate, lavoravano su un computer portatile posto su un<br />

piccolo tavolo. Gentilissime ed entusiaste dell'iniziativa portata<br />

mi hanno fornito le informazioni richieste.<br />

Abbiamo chiesto agli archeologi impegnati negli scavi <strong>di</strong> fornirci<br />

maggiori specifiche e molto gentilmente la Dott.ssa Caterina Xue<br />

Hai Chiesa sotto la supervisione del Prof. Franco Cambi,<br />

responsabile del Dipartimento <strong>di</strong> Archeologia dell’Università <strong>di</strong><br />

Siena, ha redatto la relazione che segue la quale insieme alle foto<br />

è documento ufficiale e quin<strong>di</strong> proprietà della prima detta<br />

Università.<br />

Giuseppe Andreoni<br />

Storia dello scavo<br />

Nella suggestiva spiaggia <strong>di</strong> Baratti (Piombino, LI),<br />

l'area posta davanti all'accesso del Parco<br />

Archeologico <strong>di</strong> Populonia, a nord dell'attuale<br />

fonte <strong>di</strong> San Cerbone, è stata oggetto <strong>di</strong> scavi<br />

archeologici dal 2002.<br />

L'iniziativa, coor<strong>di</strong>nata dalla Soprintendenza per i<br />

Beni Archeologici della Toscana (Andrea Camilli) e<br />

dall'Università <strong>di</strong> Siena (Franco Cambi), è nata da<br />

un progetto elaborato e promosso dalla Parchi Val<br />

<strong>di</strong> Cornia S.p.A. e dal Dipartimento <strong>di</strong> Scienze<br />

della Terra dell'Università <strong>di</strong> Firenze (Marco<br />

Benvenuti)<br />

Lo scavo si trova su una parte della spiaggia che<br />

aveva rivelato la cospicua presenza <strong>di</strong> strutture e<br />

materiali associati alla metallurgia antica del ferro,<br />

ben visibili a causa della forte erosione naturale<br />

dovuta dall'azione del mare.


Particolari<br />

La tomba maschile del II-III secolo d.C.<br />

L'uomo sepolto nella prima tomba (11) era<br />

alto (173 centimetri) e robusto e visse fino<br />

a 35 anni. Mancino, svolse lavori usuranti,<br />

fece lunghe immersioni in acqua fredda<br />

(un marinaio o un nuotatore?), ebbe forti<br />

dolori <strong>di</strong> schiena e artrosi.<br />

Pianta dell'area <strong>di</strong> scavo (Acconcia 2007)<br />

Le scoperte<br />

Tra VIII e VII secolo a.C. presso la spiaggia <strong>di</strong> Baratti si<br />

lavora il rame. Nel V e IV secolo un e<strong>di</strong>ficio, contenente<br />

tre piccole forge, è utilizzato per la manifattura del ferro.<br />

Nella prima età imperiale (I-III secolo d.C.), tramontata la<br />

metallurgia populoniese, viene costruita, lungo un asse<br />

viario parallelo al mare, una manifattura con vasche per<br />

la salagione del pesce (cetariae), pavimentate in<br />

cocciopesto e intonacate <strong>di</strong> rosso. Queste infrastrutture<br />

(Struttura A) vanno inquadrate nel quartiere portuale<br />

(neosoikoi) descritto dal geografo greco Strabone. Due<br />

sepolture <strong>di</strong> rilevanza (11 e 12) sono affiancate all'e<strong>di</strong>ficio<br />

delle cetariae fra la fine del II e il III secolo.<br />

L'e<strong>di</strong>ficio delle cetariae è abbandonato in età tardoantica<br />

(IV-VI secolo d.C.) e alla fine sono erette strutture in<br />

legno. Numerose deposizioni, a inumazione in fossa<br />

semplice (adulti e bambini: tomba 9) oppure all'interno <strong>di</strong><br />

anfore, obliterano la strada antica fra la fine del V e il VI<br />

secolo d.C.<br />

Caterina Xue Hai Chiesa<br />

La tomba femminile del II-III secolo d.C.<br />

La donna, <strong>di</strong> circa 30 anni (tomba 12), molto<br />

alta (164 centimetri) rispetto alla me<strong>di</strong>a del<br />

suo tempo fu deposta con una veste in<br />

broccato d'oro e monili d'oro: collana,<br />

bracciali, due anelli, cavigliere.<br />

I capelli erano acconciati con spilloni in<br />

osso. I gioielli si datano tra il II e il III secolo<br />

d.C. Le cavigliere, elementi anomali per<br />

l'ambito romano, sono in uso fino al VI<br />

secolo d.C. La signora, che non svolse<br />

lavori pesanti, mostra soltanto una<br />

scalfittura profonda nella clavicola sinistra:<br />

effetto <strong>di</strong> una malattia car<strong>di</strong>o-circolatoria o<br />

ferita <strong>di</strong> pugnale?<br />

11


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ha conoscu i to un o svilupp o<br />

costante negli ann i.<br />

Essere competitivi i n u n<br />

mercato com e qu ello<br />

sideru rgico non è certo cosa<br />

faci le. Le continue oscillazioni del pre zzo<br />

del l’acciaio impongono strategie che vann o oltr e l a<br />

cap acità d i mantenere prezzi concorrenzial i . Un a<br />

profonda conoscenza del settor e, una costante <strong>di</strong>sponibilità d i materiale, un a vas ta gamma produtti va, ma<br />

soprattutto serietà, af fidabilità e rapi<strong>di</strong>t à nelle consegn e , son o alcun e delle caratteristiche che hann o<br />

contrad<strong>di</strong>stinto la nostra società e ch e , cre<strong>di</strong>a mo, possono continuare a farla preferir e.<br />

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Amore a prima vista <strong>di</strong> Gianni Boldrini<br />

osì forse si può definire ciò che lega me alla barca che mia moglie<br />

Alessia ed io abbiamo acquistato nel novembre del 2006.<br />

Lo S&S36 costruito da Benello nel 1968 <strong>di</strong> nome Lyra lo avevamo<br />

Csempre visto, fin dai tempi della scuola <strong>di</strong> vela, ormeggiato a Baratti. Con il<br />

suo cavallino pronunciato e gli importanti slanci, ci ha sempre affascinato<br />

per la sua linea classica ed elegante.<br />

Allora, ancora adolescenti, frequentavamo la scuola <strong>di</strong> vela <strong>di</strong> Baratti, dove<br />

il mio amico Roberto faceva l'istruttore a quella che, molto più tar<strong>di</strong>,<br />

sarebbe <strong>di</strong>venuta mia moglie: evidentemente sono condannato alle storie<br />

d'amore che vengono da lontano.<br />

La Lyra al tempo era <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Piero Della Nave, uno dei<br />

concessionari degli ormeggi a Baratti. Uomo dalla pelle scura, capelli corti<br />

e occhi penetranti, <strong>di</strong>etro il suo capello <strong>di</strong> paglia trasuda marinità, una<br />

marinità forte, <strong>di</strong> altri tempi dove l'amore per il mare e per la vela non era<br />

contaminato dalla dolce vita dei porti e dalle regate <strong>di</strong> circolo.<br />

Un po' per scherzo, un po' per ammirazione sul moletto <strong>di</strong> Baratti, ho<br />

sempre chiesto a Piero <strong>di</strong> vendermi la barca e lui sempre con il sorriso sulle<br />

labbra mi ha sempre risposto negativamente.<br />

A fine estate 2006, mia moglie ed io abbiamo deciso <strong>di</strong> fare il grande salto:<br />

dopo anni <strong>di</strong> gommone e <strong>di</strong> noleggi <strong>di</strong> barche, ci siamo convinti a comprare<br />

una barca a vela. Sono stati mesi tormentati alla ricerca <strong>di</strong> una barca che<br />

rispondesse a ciò che per noi voleva <strong>di</strong>re andare a vela e che si conciliasse<br />

con le nostre finanze.<br />

Tra le molte inserzioni che abbiamo letto, una in particolare ci colpì: Gaia <strong>di</strong><br />

Benello, S&S36, in ven<strong>di</strong>ta, visibile a Livorno. Così dopo un contatto<br />

telefonico ci siamo recati a Livorno per vedere la barca: era proprio lei, lo<br />

Sparkman & Stephens che avevamo sempre ammirato a Baratti, o meglio<br />

il solito modello, un Gaia.<br />

Lyra all’ancora


Lyra all’inizio dei lavori<br />

Telefono quin<strong>di</strong> a Piero e gli chiedo se mi fa visitare la sua barca,<br />

che mi <strong>di</strong>ce non essere mai stata mo<strong>di</strong>ficata da quando uscì dal<br />

cantiere. Ci troviamo allora, al suo capannone, dove trova<br />

ricovero la Lyra: bella, polverosa, elegante, in <strong>di</strong>sarmo, ma ricca<br />

<strong>di</strong> fascino.<br />

Dopo averla vista, anche dentro, non posso far a meno <strong>di</strong> <strong>di</strong>re:<br />

“Piero è un delitto tenere questa barca così” e Piero: “E cosa<br />

dovrei fare?”. “Vendercela Piero, vendercela: io non voglio solo<br />

una barca, voglio questa barca!”. La risposta fu secca, ma<br />

possibilista: “ne parlo a casa”. Non era un no, incre<strong>di</strong>bile.<br />

Dopo pochi giorni incontrammo Piero a Baratti e come se nulla<br />

fosse, parlando del più e del meno, ci <strong>di</strong>sse: “ah, a proposito <strong>di</strong><br />

quella cosa, va bene”.<br />

Così io e Alessia abbiamo acquistato la Lyra, senza che ci sia<br />

stata una contrattazione, perché quando si tratta <strong>di</strong> amore …<br />

Tra i pochi dettagli concordati, Piero ci dette l'opportunità <strong>di</strong><br />

Prima della cura<br />

sistemare la Lyra nel suo<br />

capannone, giusto per due ritocchi<br />

per metterla in mare a maggio 2007,<br />

così almeno credevamo.<br />

In realtà, più lavoravamo alla barca e<br />

più ci veniva in mente un refitting<br />

totale, un recupero che ci desse una<br />

barca il più possibile fedele a quella<br />

pensata da Stephens, ma che<br />

fornisse la sicurezza e i confort <strong>di</strong><br />

una barca più moderna.<br />

Decidemmo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> smontare<br />

completamente la barca: i suoi<br />

magnifici interni in teak, la sua<br />

attrezzatura <strong>di</strong> coperta in bronzo, i<br />

suoi impianti e incominciammo a<br />

sverniciala sia dentro che fuori.<br />

Piero, oltre che inorri<strong>di</strong>to, era<br />

estremamente preoccupato,<br />

facendoci notare che quello che<br />

stavamo intraprendendo era un<br />

lavoro lungo e <strong>di</strong>fficile, che sarebbe<br />

durato anni. Noi incoscienti ed ebbri<br />

del nostro acquisto sottovalutammo<br />

la portata della nostra scelta, ma<br />

ormai il dato era tratto.<br />

Il primo passo, dopo aver lasciato lo scafo completamente nudo, si è<br />

provveduto a portarlo a resina per la successiva verniciatura. Si è<br />

provveduto a far verniciare l'opera morta da un carrozziere <strong>di</strong><br />

esperienza e bravura consolidate. In parallelo abbiamo provveduto a<br />

ripristinare tutti i legni <strong>di</strong> bordo portandoli a legno, eseguire le<br />

stuccature dove necessario e riverniciandoli con più mani, fino a otto.<br />

Finita la verniciatura, la bellezza della barca è riemersa e ci ha portato<br />

alla decisione <strong>di</strong> far montare la coperta in teak.<br />

Fortuna ha voluto che trovassimo un cantiere con le maestranze<br />

adeguate e legno <strong>di</strong> prima qualità: mesi <strong>di</strong> lavoro artigianale e, visto il<br />

piano <strong>di</strong> coperta, grande <strong>di</strong>fficoltà hanno però portato ad un risultato<br />

che ci ha molto sod<strong>di</strong>sfatti.<br />

L'impiantistica <strong>di</strong> bordo è stata completamente rifatta e ora la Lyra<br />

gode <strong>di</strong> tutti i confort delle barche più moderne, dal frigorifero al boiler<br />

con l'acqua calda sia in bagno che al lavabo che in pozzetto.<br />

In fase <strong>di</strong> restauro<br />

15


Per quanto riguarda il motore, abbiamo<br />

deciso <strong>di</strong> sostituire il vecchio motore con uno<br />

nuovo, decisione che ha portato moltissime<br />

<strong>di</strong>fficoltà e contrattempi. Nell'ottica <strong>di</strong> un<br />

intervento il più possibile conservativo, si è<br />

deciso <strong>di</strong> mettere il motore nella sua<br />

posizione originale, cioè sotto il pagliolato del<br />

quadrato. Il nuovo motore aveva punti <strong>di</strong><br />

attacco molto <strong>di</strong>versi da quello precedente e<br />

questo ha reso necessario un adattamento<br />

delle basi <strong>di</strong> attacco del silent block. Dopo<br />

aver rimosso le vecchie basi, abbiamo<br />

provveduto a <strong>di</strong>segnare nuove staffe <strong>di</strong><br />

attacco, realizzarle in acciaio inox e resinarle<br />

allo scafo. L'imbarco e l'installazione del<br />

nuovo motore è stata una delle operazioni più<br />

delicate, se non quella più delicata, che<br />

abbiamo eseguito. Gli spazi ristretti e la<br />

posizione al <strong>di</strong> sotto della linea <strong>di</strong> L’equipe <strong>di</strong> restauratori<br />

galleggiamento hanno comportato non pochi<br />

problemi <strong>di</strong> installazione e allineamento.<br />

Tutta l'attrezzatura <strong>di</strong> coperta è in bronzo o acciaio inox ed è stati quin<strong>di</strong> costretti a cercare negozi specializzati in attrezzature per<br />

originale: solo i passacavi <strong>di</strong> prua sono stati sostituiti.<br />

barche d'epoca e classiche per trovare passacavi, viterie e altri oggetti<br />

Un particolare cenno si può fare per gli oblò ed il salpancora. in bronzo; dopo una lunga ricerca su internet lo abbiamo trovato in<br />

Gli oblò conservano il vetro originale ma la guarnizione che li Germania, ad Amburgo e lì abbiamo acquistato e continuiamo ad<br />

fissava alla tuga non era più servibile e, nell'impossibilità <strong>di</strong> acquistare, per la qualità della merce e per la puntualità delle<br />

reperirne una uguale, siamo stati costretti a realizzare su misura i consegne, mai avvenute oltre il quarto giorno dall'acquisto.<br />

telai degli oblò in acciaio inox.<br />

Abbiamo de<strong>di</strong>cato ai lavori alla barca tutti i nostri giorni liberi: i sabati e<br />

La barca in origine era priva <strong>di</strong> salpancora: noi ne abbiamo le domeniche e i giorni <strong>di</strong> ferie, da novembre 2006 fino a luglio 2008.<br />

installato uno in acciaio inox. Se questa operazione ha La barca è stata varata i primi del mese <strong>di</strong> luglio e dal varo ha percorso<br />

evidenziato la robustezza della costruzione della coperta, che è 2200 miglia tra le isole dell'arcipelago toscano, la Corsica e la<br />

risultata essere dello spessore <strong>di</strong> circa 4 cm, ci ha costretti però a Sardegna regalandoci momenti meravigliosi e anche qualche<br />

<strong>di</strong>segnare e far realizzare un musetto salpancora su misura. apprensione.<br />

Accanto al lavoro manuale abbiamo svolto un lavoro <strong>di</strong> ricerca Ora, mentre scrivo queste righe sono nel suo ospitale quadrato,<br />

imponente: l'obiettivo che ci eravamo prefissati era molto ormeggiato a Portoferraio e il mio pensiero va a quei giorni faticosi e<br />

ambizioso e il risultato finale <strong>di</strong>pendeva dall'equilibrio fra estetica talvolta sconfortanti, durante i quali l'aiuto e l'appoggio <strong>di</strong> alcuni amici<br />

e funzionalità delle nostre scelte. Tutto ciò che è stato sostituito a è stato fondamentale. Tra questi voglio ricordare Lorenzo e<br />

bordo non solo doveva essere il meglio in quanto ad affidabilità soprattutto Piero, che ci è stato <strong>di</strong> guida e <strong>di</strong> appoggio, oltre che ospite<br />

ma anche essere esteticamente compatibile a quanto ci generoso; senza <strong>di</strong> lui tutto ciò non sarebbe stato possibile.<br />

prefiggevamo e cioè un recupero filologico della barca. Siamo<br />

GB<br />

16<br />

Prima<br />

Dopo<br />

A lavori ultimati


“LYRA” il fascino della tra<strong>di</strong><strong>di</strong>zione<br />

L’opinione<br />

Vogliamo portare a conoscenza<br />

degli appassionati <strong>di</strong> vela <strong>di</strong> un bel<br />

restauro effettuato a Piombino sul<br />

Lyra, una barca a vela da 36 pie<strong>di</strong> vista<br />

nel nostro marina.<br />

Trattasi <strong>di</strong> un “Gaia”, barca da crociera e<br />

da regata II classe RORC, rating 22.51<br />

pie<strong>di</strong> degli anni 70, costruita a Livorno dal<br />

cantiere Benello su progetto <strong>di</strong> Sparkman<br />

& Stephens <strong>di</strong> New York che potremmo<br />

definire lo stu<strong>di</strong>o storicamente più<br />

prestigioso nella progettazione <strong>di</strong> barche<br />

da <strong>di</strong>porto a vela e non, attivo già prima<br />

dell'ultimo conflitto mon<strong>di</strong>ale.<br />

Due parole su Benello fondatore del<br />

cantiere, <strong>di</strong> origini venete, che dopo<br />

peripezie belliche, trasferitosi a Livorno<br />

ha dato vita ad una produzione <strong>di</strong> barche<br />

in vetroresina fino agli anni '80, per poi<br />

approdare <strong>di</strong> nuovo in veneto ad Aquileia,<br />

dove ha fondato il cantiere che poi è<br />

<strong>di</strong>ventato il Serigi <strong>di</strong> oggi.<br />

Il cantiere Benello costruiva in<br />

vetroresina con il sistema Airex, una delle<br />

prime strutture a sandwich molto<br />

innovativa per quei tempi per ottenere<br />

scafi leggeri, rigi<strong>di</strong>, coibentati e dotati <strong>di</strong><br />

buona insonorizzazione; sistema a<br />

sandwich, oggi riveduto e corretto con<br />

moderne tecnologie per la costruzione<br />

delle barche più performanti.<br />

Il Gaia era la barca me<strong>di</strong>a della gamma,<br />

affiancata da una più piccola, l'Ilaria, e dal<br />

Freya, ammiraglia <strong>di</strong> 45 pie<strong>di</strong> del cantiere.<br />

Si può <strong>di</strong>re che il Gaia è stata una barca <strong>di</strong><br />

transizione tra quelle a chiglia continua <strong>di</strong><br />

un tempo e quelle moderne con le<br />

appen<strong>di</strong>ci separate (deriva e timone) e<br />

come tale ha un comportamento sotto<br />

vela che privilegia la stabilità <strong>di</strong> rotta e<br />

quin<strong>di</strong> poco reattiva al timone; ottima per<br />

crociera.<br />

Ho avuto modo <strong>di</strong> provarla negli anni '80 e<br />

ricordo alcune sensazioni tipiche e<br />

<strong>di</strong>verse rispetto a quelle della barca che usavo comunemente <strong>di</strong> progetto più<br />

innovativo e più moderno. Più morbida sull'onda, meno reattiva, stava bene<br />

all'ancora, dava la sensazione <strong>di</strong> una barca più grossa, <strong>di</strong> buone prestazioni, con<br />

<strong>di</strong>sposizione degli interni classica.<br />

Rivedendola oggi posso <strong>di</strong>re che il restauro “ne valeva la pena”, perché le barche<br />

belle, <strong>di</strong>segnate da chi ha affinato nel tempo le linee sulla base <strong>di</strong> tanti progetti<br />

precedenti (progetto S&S n°1710), sono sempre valide, non hanno tempo, hanno<br />

una loro valenza, fanno parte della nostra storia e, perché no, sono arte: così come<br />

sono arte le barche belle <strong>di</strong> oggi; non quelle brutte!<br />

Ettore Galli<br />

17


G<br />

M<br />

GIEMME snc<br />

IMPIANTI ELETTRICI<br />

Sede Legale ed Amministrativa:<br />

Via Gioberti, 1 - 57025 Piombino (LI)<br />

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Telefono e Fax 0565 850026<br />

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Quest' anno, in occasione del nostro<br />

viaggio <strong>di</strong> nozze, io e Valentina abbiamo<br />

deciso <strong>di</strong> tornare in Bretagna, la costa<br />

atlantica della Francia.<br />

Questa regione, che già conoscevamo, è molto<br />

famosa per la numerosa presenza <strong>di</strong> fari e per le<br />

maree che arrivano ad avere escursioni anche<br />

<strong>di</strong> sette metri nel giro <strong>di</strong> poche ore.<br />

Ed è proprio grazie all'escursione della marea<br />

che il mare regala lunghissime spiagge dove<br />

poter praticare uno sport <strong>di</strong>vertentissimo: le<br />

Char a Vòile.<br />

Il Carro a Vela, italianizzandone il nome, altro<br />

non è che una sorta <strong>di</strong> Laser con tre ruote.<br />

La lunghezza e la forma sono variabili a seconda<br />

del modello ma comunque la vela rimane<br />

solitamente intorno ai 5 mq.<br />

Con i pie<strong>di</strong> si governa la ruota centrale anteriore<br />

che permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezionarci, mentre con una<br />

20<br />

Carri a vela<br />

una simpatica alternativa<br />

... se manca il mare<br />

scotta, demoltiplicata con una serie <strong>di</strong> bozzelli si cazza e lasca<br />

la randa.<br />

Condurre un Carro a Vela, quin<strong>di</strong>, per chi ha un minimo <strong>di</strong><br />

domestichezza con la conduzione <strong>di</strong> barche a vela, <strong>di</strong>venta<br />

subito molto intuitivo e <strong>di</strong>vertente.<br />

Ovviamente l'andatura più critica è la bolina, infatti l'angolo<br />

morto al vento è molto ampio, ma al lasco ed in poppa si<br />

raggiungono velocità incre<strong>di</strong>bili.<br />

Esistono alcune varianti del Carro a Vela, con lame per<br />

scivolare sul ghiaccio e con ruote molto gran<strong>di</strong> per correre nei<br />

deserti.<br />

Purtroppo in Italia è molto <strong>di</strong>fficile avere spazi adatti per<br />

potersi <strong>di</strong>vertire con il Carro a Vela, quello che serve, infatti, è<br />

uno spazio sufficientemente ampio, un terreno compatto e<br />

buon vento.<br />

Anche se può sembrare strano, l'origine <strong>di</strong> questi oggetti è<br />

molto antica, ed assolutamente non bretone. Infatti, sono stati<br />

per primi, circa 4.000 anni fa, i Faraoni egizi ad utilizzarli per<br />

gli spostamenti nel deserto. Successivamente nel 500 a. C. i<br />

cinesi costruirono dei carretti a vela in bambù che utilizzavano<br />

per il trasporto <strong>di</strong> più persone.<br />

Pare anche che dall'inizio del 19° secolo in Inghilterra i cavalli<br />

del calesse vennero sostituiti da aquiloni i quali permettevano<br />

ai carretti <strong>di</strong> spostarsi grazie all'azione del vento.<br />

Furono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi i tentativi <strong>di</strong> utilizzare Eolo come forza<br />

motrice prima <strong>di</strong> arrivare ai carri a vela <strong>di</strong> cui noi parliamo.


Detto questo, è inutile <strong>di</strong>re quanto ci<br />

siamo <strong>di</strong>vertiti sulle spiagge <strong>di</strong> Hirel (tra<br />

Saint Malò e Saint Michel) dove<br />

Valentina si è presa il premio <strong>di</strong> più<br />

veloce della spiaggia ed io quello <strong>di</strong> più<br />

acrobatico: infatti, una volta presa<br />

domestichezza con il mezzo, si riesce a<br />

“sbandarlo” su due ruote percorrendo<br />

lunghi tratti in equilibrio.<br />

Abbiamo avuto anche la fortuna <strong>di</strong><br />

conoscere Jean Philippe Krischer,<br />

manager e designer della Sea Gull, una<br />

delle più famose aziende mon<strong>di</strong>ali che<br />

costruiscono Carri a Vela. Jean<br />

Philippe è stato infinitamente cortese,<br />

ci ha fatto visitare lo stabilimento dove i<br />

“Char a Vòile” vengono progettati e<br />

costruiti e ci ha dato tutte le in<strong>di</strong>cazioni<br />

necessarie per poter andare a <strong>di</strong>vertirci<br />

sulle spiagge convenzionate: in<br />

Francia, infatti, vige una seria<br />

regolamentazione su dove poter<br />

praticare questo sport.<br />

Da una ricerca fatta ho scoperto che<br />

vicino a noi si può fare Char a Vòile a<br />

Cap Leucate (costa me<strong>di</strong>terranea della<br />

Francia) o più vicino in Svizzera dove,<br />

durante l'inverno, su alcuni laghi<br />

ghiacciati, vengono organizzate<br />

importanti manifestazioni.<br />

EB<br />

Nella pagina a fianco:<br />

- Valentina ed Emanuele<br />

in visita alla SEAGULL,<br />

Sulla sinistra <strong>di</strong> lei: il carro<br />

argentino campione del<br />

mondo.<br />

In alto:<br />

- Valentina in tenuta da<br />

corsa sulla spiaggia Hirel<br />

prima <strong>di</strong> un’ora <strong>di</strong> “intensa<br />

adrenalina”.<br />

In basso:<br />

- I faraglioni <strong>di</strong> Belle Ile,<br />

isola atlantica bella <strong>di</strong><br />

nome e <strong>di</strong> fatto. Famosa<br />

anche perché ospita il<br />

caratteristico “Phare du<br />

Goulphare”


TELMARSISTEMI S.r.l.<br />

Marchi rappresentati:<br />

Furuno<br />

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<strong>di</strong>stributore ufficiale<br />

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Non solo mare<br />

Il mistero dei volti nella roccia<br />

(The mistery of the face on the rock)<br />

<strong>di</strong> Giuseppe Andreoni<br />

Percorrete la ripida strada che da Baratti porta a<br />

Populonia. Con occhio attento alla parete rocciosa,<br />

state sul lato sinistro. Poche centinaia <strong>di</strong> metri prima<br />

dell'area sterrata, da dove è possibile incamminarsi nel<br />

bosco per raggiungere Buca Delle Fate, ci si imbatte in<br />

due misteriose forme umane scolpite nella roccia.<br />

Il volto più in alto è il più facilmente identificabile,<br />

emergono <strong>di</strong>stintamente il naso, la bocca e il mento. La<br />

seconda figura è più in basso, alla sinistra della prima,<br />

meno evidente, più piccola e sfumata.<br />

Impossibili non porsi delle domande…<br />

Chi è l'autore delle due figure?<br />

Quando sono state scolpite?<br />

Perché in quel punto preciso?<br />

Sono <strong>di</strong> fantasia o ispirate a soggetti realmente esistiti?<br />

Perché il secondo lavoro è rimasto palesemente<br />

incompiuto?<br />

La curiosità cresce. Il mistero si infittisce. La redazione<br />

<strong>di</strong> questo giornale attende fiduciosa e impaziente<br />

informazioni atten<strong>di</strong>bili sul caso in oggetto...<br />

Scriveteci!!!<br />

23


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LAVORAZIONI MECCANICHE


La Kambusa<br />

<strong>di</strong> Vinicio Sabatini<br />

Spaghetti all’inchiostro<br />

Prendete delle seppioline, la qualità<br />

piccola, togliete l’osso e lavatele senza<br />

sventrarle.<br />

Un chilo <strong>di</strong> seppioline è sufficiente per otto,<br />

nove etti <strong>di</strong> spaghetti.<br />

In un tegame preparate un soffritto con olio<br />

<strong>di</strong> oliva, due spicchi <strong>di</strong> aglio e prezzemolo,<br />

quando quest’ultimo è rosolato aggiungete<br />

le seppioline, fatele insaporire nell’olio per<br />

<strong>di</strong>eci minuti e poi bagnatele con mezzo<br />

bicchiere <strong>di</strong> vino bianco, successivamente<br />

salate ed aggiungete un pezzetto <strong>di</strong><br />

peperoncino.<br />

Fate ritirare il tutto a fuoco lento fino alla<br />

completa cottura.<br />

Aggiungete gli spaghetti che,<br />

separatamente, avete cotto al dente e<br />

saltate il tutto sul fuoco vivo per un minuto.<br />

Cospargere il piatto con del prezzemolo<br />

tritato e ... buon appetito.<br />

VS<br />

25


Icicli della storia si ripetono<br />

sempre. Il trattato ONU <strong>di</strong><br />

Montego Bay del 1982 (che con<br />

linguaggio giuri<strong>di</strong>co ha definito la<br />

pirateria) <strong>di</strong>mostra che questa,<br />

insieme all'omici<strong>di</strong>o, è una delle più<br />

importanti deviazioni umane <strong>di</strong> cui si<br />

trova traccia.<br />

Al <strong>di</strong> là delle variazioni sul tema<br />

dovute al contesto storico e<br />

territoriale, la pirateria o<strong>di</strong>erna non si<br />

<strong>di</strong>fferenzia da quella delle epoche<br />

passate. Dalle sciabole ai<br />

26<br />

NARRATIVA E SAGGISTICA<br />

<strong>di</strong> mario pelagatti<br />

I nuovi pirati<br />

Autore: Raffaele Cazzola Hofmann<br />

E<strong>di</strong>tore: Mursia<br />

kalashnikov, dalle colubrine ai aver circumnavigato il globo...<br />

Bazooka, il fine è sempre lo stesso: scordando che prima <strong>di</strong> lui c'era già<br />

accaparrarsi il “bottino” e prendere riuscito Magellano.<br />

ostaggi da utilizzare come merce <strong>di</strong> I legame tra la pirateria del passato<br />

scambio. ed i contesti storici <strong>di</strong> allora è stato<br />

L'unica <strong>di</strong>fferenza registrabile è che i oggetto <strong>di</strong> analisi da parte <strong>di</strong> molti<br />

pirati d'altri tempi si attribuivano stu<strong>di</strong>osi ed i risultati possono<br />

nomi altisonanti e spesso la loro essere rintracciabili anche nella<br />

notorietà era amplificata dagli stessi pirateria contemporanea. Il tutto si<br />

interessati, mentre gli o<strong>di</strong>erni sono riassume principalmente nella<br />

avvolti da un alone <strong>di</strong> mistero. mancanza <strong>di</strong> governi stabili nelle<br />

I primi protagonisti delle scorribande zone interessate dal fenomeno.<br />

marittime furono i corsari inglesi, La Somalia, il paese più infestato,<br />

un'invenzione della corona che <strong>di</strong> fatto si trova da 20 anni nel caos;<br />

ricalcava quanto già avvenuto nel lo Sri Lanka sopporta da 25 anni<br />

373 a.C. alla morte <strong>di</strong> Alessandro, una delle più lunghe guerre civili<br />

quando i suoi generali tollerarono la che la storia contemporanea<br />

formazione <strong>di</strong> flotte fuorilegge al ricor<strong>di</strong>; in America centrale c'è la<br />

servizio dei loro Principi. Già allora realtà <strong>di</strong> Haiti che vive in stato <strong>di</strong><br />

sarebbe stato corretto definirli anarchia. In situazioni del genere il<br />

corsari e non briganti. proliferare della pirateria ha gioco<br />

I corsari inglesi attaccavano i facile.<br />

galeoni spagnoli e depredavano le Il rapporto più recente è quello<br />

città costiere delle colonie avverse. redatto dall' IMO (International<br />

All'apice <strong>di</strong> questo momento storico i Maritime Organization) nel 2007,<br />

beni razziati arrivarono a toccare il dal quale si evince che 282 sono gli<br />

15 per cento del totale delle atti <strong>di</strong> pirateria compiuti a livello<br />

importazioni del regno. Non a caso mon<strong>di</strong>ale. Il 14 percento in più<br />

la Regina Elisabetta nominò Francis rispetto al precedente anno 2006.<br />

Drake Baronetto anche se la Un fatto che emerge significativo,<br />

motivazione ufficiale fu quella <strong>di</strong> oltre l'ovvio incremento in termini<br />

generali, è che solo un quarto degli<br />

attacchi tentati va a vuoto, contro<br />

una preda su quattro delle<br />

registrazioni precedenti.<br />

La pirateria si sta specializzando<br />

nonostante i tentativi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa delle<br />

forze internazionali.<br />

Forse, come <strong>di</strong>ce Folco Quilici,<br />

tentare <strong>di</strong> arginare il fenomeno con<br />

le navi da guerra è come<br />

schiacciare una zanzara con la<br />

lupara.<br />

mp


Ricor<strong>di</strong>amo il<br />

2009<br />

31<br />

Gen/Feb<br />

33<br />

Mag/Giu 35<br />

et/Ott<br />

S<br />

32<br />

M ar/Apr 34<br />

Lug/Ago<br />

36<br />

Nov/Dic mp

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