Pelle e cuoio nell'antica roma 4 b:Layout 1 - Unic
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Pelli e <strong>cuoio</strong> nell’antica Roma<br />
Le calzature<br />
Le scarpe <strong>roma</strong>ne potevano essere lucidate con cera d’api e colorate con<br />
zafferano per il giallo, sali ferrosi o tannini per il nero, guado per l’azzurro e<br />
porpora o oricello per il rosso (tipico delle calzature più lussuose).<br />
Le tomaie erano cucite con lino e unite alle suole con strisce di <strong>cuoio</strong>,<br />
tendini o budello ritorto. La suola era oggetto di una attenzione e un lavoro<br />
particolare.<br />
I chiodi venivano disposti in modo che potessero lasciare impronte<br />
perfettamente leggibili e riconoscibili. Ogni reggimento possedeva pertanto<br />
una sua particolare disposizione di chiodi. Di certo un disertore aveva poco<br />
scampo, ma un commilitone amico non era difficile da ritrovare. Ma pure le<br />
cortigiane <strong>roma</strong>ne lasciavano impronte particolari che indicavano<br />
chiaramente: “Seguimi !” Inoltre delle spesse suole di sughero permettevano<br />
a queste signore ed anche alle altre di apparire più alte. I sandali in epoca<br />
imperiale divennero raffinati e sfarzosi, ornandosi di fili e fibbie di bronzo, di<br />
rame, d'oro e d'argento, di piume colorate, di ciondoli, di catenine, di<br />
conchiglie e madreperle, di incrostazioni di pietre fini o semi preziose. Giulio<br />
Cesare portava in pubblico dei sandali con la tomaia in oro, si pensa guarnita<br />
o rivestita, altrimenti sarebbe stata piuttosto scomoda. Ma pure la suola<br />
poteva rivestirsi in oro. Fu con i sandali con la suola d’oro, secondo la moda<br />
imperiale, che Nerone colpì, si dice, il ventre di Poppea incinta, uccidendola.<br />
Già nel 215 a.c. la Lex Oppia cercava di limitare la ricchezza degli abiti<br />
femminili. In seguito lo stesso Giulio Cesare e poi altri imperatori,<br />
intervennero contro l'eccessivo sfarzo delle vesti di uomini e donne<br />
stabilendone anche il prezzo massimo consentito, ma non ottennero<br />
granchè. Solo gli uomini potevano usare il colore rosso per le calzature,<br />
ma Marco Aurelio, l’imperatore saggio, nelle leggi suntuarie vietò agli uomini<br />
l’uso di scarpe colorate.<br />
Le scarpe bianche erano riservate all’imperatore.<br />
Le prime calzature dei <strong>roma</strong>ni furono le solae, usate da uomini e donne.<br />
Sorta di scarpa aperta, da cui l’italiano “suola”. Erano tipi di sandali fissati al<br />
collo del piede con una cinghia, primitivi calzari costituiti da suole di <strong>cuoio</strong>