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(per chi legge, non per chi scrive).

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correva<br />

Correva. Correva e correndo strusciava, mac<strong>chi</strong>andosi. S’infastidiva come una gran dama e<br />

si passava, gettando oc<strong>chi</strong>atacce in giro, con forza una mano sul fianco. E riprendeva.<br />

Riprendeva con una foga, con una lena da vec<strong>chi</strong>a massaia, come un aratro tirato da buoi,<br />

con la pazienza d’una nutrice, a offrire il suo fianco al su e al giù, avanti e dietro, senza cura<br />

dell’ora, senza pensare a nessuna briglia.<br />

Che pensi quando ci dai dentro?<br />

Può sembrare nel darci dentro il momento in cui pensare?<br />

Sei distratto, mi sembri lontano.<br />

Sono sempre distratto.<br />

E muti poi, muti nel rumore del letto e del materasso bianco che cigola.<br />

Correva e le briglie le si erano rotte. Un diavolo, un diavolo questa donna. Armeggiava i più<br />

segreti slanci in quelle gambe ora sudate. Sentivo scorrere dentro lei una tensione,<br />

un’energia da staticizzare i peli delle braccia e da far incupidire l’entusiasmo d’un vec<strong>chi</strong>o<br />

amore che prendeva forza : <strong>non</strong> era lì la salvezza dalla gabbia, ma le gambe tremavano e i<br />

corpi sudavano.<br />

E questo a volte poteva bastare.<br />

di Egestre<br />

Correva, a lei <strong>non</strong> sembra potesse bastare niente. Era ingorda e voleva tutto il tempo, tutti i<br />

pensieri, tutte le tue voglie, come una vera donna. E le tempie pulsavano e gli oc<strong>chi</strong><br />

s’arrossavano mentre lei si prendeva tutto e lui sempre più vuoto, sempre più preso dal cielo<br />

notturno. Lei aveva sempre la pretesa di poter dipingerlo quel cielo.<br />

Buon dio, <strong>non</strong> puoi esserci solo tu. Perderò tutto.<br />

Perderai tutto, è vero, ma ci sarò io. Ti basterò.<br />

Correva, e doveva bastare? Correva e gli fis<strong>chi</strong>avano le orec<strong>chi</strong>e e gli oc<strong>chi</strong> sfocavano il<br />

soffitto. Lei sembrava rinforzarsi mentre correva, mentre poi lui sbiancava, cercando di<br />

tenere il ritmo <strong>per</strong>deva una serie di facce che <strong>non</strong> avrebbe dispiaciuto <strong>per</strong>dere, ma sapeva<br />

che, prima o poi, se ne sarebbe pentito. Non riusciva a tenere il suo passo, con i suoi nervi<br />

impoltriti nel tram-tram delle città e di tutte quelle strade in cui ci si poteva disarmare di tutte<br />

le proprie idee.<br />

Pazienza, tesoro, pazienta : camminiamo, teniamoci <strong>per</strong> mano.<br />

Fai il finoc<strong>chi</strong>o adesso?<br />

Correva e correndo strusciava sulle bianche lenzuola. Si sporcava e, semplicemente, <strong>non</strong> le<br />

interessava, così come <strong>non</strong> interessava a lui, così come <strong>non</strong> interessava al lenzuolo, così<br />

come <strong>non</strong> interessava a nessuno.<br />

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