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Groppello, l'autoctono della Valtènesi - Centro Vitivinicolo Provinciale

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<strong>Groppello</strong>, l’autoctono <strong>della</strong> <strong>Valtènesi</strong><br />

2<br />

2.1<br />

2.2<br />

Risposte agli ambienti:<br />

indagini territoriali e caratteristiche varietali<br />

La conoscenza del territorio viticolo e delle risposte del vitigno all’ambiente è un argomento di risaputa<br />

importanza nell’ambito <strong>della</strong> programmazione viticola, sia a livello aziendale che di Enti, Associazioni o<br />

Cantine sociali. Disporre di informazioni al riguardo permette di indirizzare scelte agronomiche, enologiche,<br />

commerciali (Scienza et al., 1984; Bogoni, Panont, 1992; Villa et al., 1997; Falcetti et al., 1998).<br />

Oggetto ed obbiettivi dello studio<br />

L’obbiettivo del lavoro era ottenere informazioni riguardo al comportamento del <strong>Groppello</strong> in vari ambienti<br />

e confrontare tra loro le caratteristiche dei <strong>Groppello</strong> Gentile e Mocasina coltivati e vinificati in modo<br />

simile.<br />

Per conoscere il territorio e la risposta del vitigno all’ambiente di coltivazione, si è deciso di scegliere<br />

alcuni vigneti sparsi in diversi Comuni <strong>della</strong> zona viticola. Per ogni ambito amministrativo sono stati scelti<br />

2 vigneti, uno con <strong>Groppello</strong> Gentile e l’altro con <strong>Groppello</strong> di Mocasina. Si sono raccolti i dati relativi ai<br />

suoli, sia facendo riferimento ad un precedente lavoro di zonazione, che inquadrava con buona precisione<br />

il territorio secondo criteri pedologici oltre che viticoli e vocazionali, sia acquisendo più recenti analisi<br />

chimiche dei suoli, specifiche di ciascun vigneto. I dati climatici sono stati raccolti grazie alla presenza di<br />

quattro capannine meteorologiche digitali a rilevamento continuo, di proprietà <strong>della</strong> Provincia di Brescia,<br />

site nei comuni di Lonato del Garda, Calvagese <strong>della</strong> Riviera, Puegnago del Garda e Sirmione.<br />

I vigneti, scelti in modo che fossero il più possibile omogenei per età, sesto di impianto, forma di allevamento,<br />

sono stati uniformati per il carico di gemme e di uva e per le operazioni di gestione agronomica, come descritto<br />

più avanti. Si sono realizzati rilievi durante la stagione per acquisire i principali parametri vegetoproduttivi,<br />

si sono monitorate le maturazioni e si è raccolta l’uva da 4 parcelle distribuite in ogni vigneto, in modo da<br />

disporre di circa 40 Kg di uva al fine di realizzare per ciascuna unità vitata una microvinificazione.<br />

I vini così ottenuti sono stati degustati in più sedute e da diversi panel.<br />

Al termine sono state effettuate le analisi statistiche per l’individuazione delle differenze significative, delle<br />

interazioni, del peso dei diversi fattori sulla variabilità complessiva, delle correlazioni e regressioni. Infine<br />

è stata proposta l’analisi delle componenti principali, una interpretazione statistica che abbiamo ritenuto<br />

particolarmente utile a valutare sinteticamente ed efficacemente i dati ottenuti.<br />

Le sostanze polifenoliche<br />

(a cura di: Enol. Giuseppe Piotti)<br />

In questo paragrafo approfondiamo la conoscenza delle sostanze polifenoliche del <strong>Groppello</strong>, poiché la loro<br />

comprensione è propedeutica alla giusta interpretazione dei dati ottenuti durante lo studio territoriale con<br />

le microvinificazioni e, proprio grazie alle microvinificazioni, si possono capire meglio le caratteristiche<br />

di fondo delle varietà, che verranno ulteriormente declinate su un piano operativo nel prossimo capitolo<br />

quando affronteremo il tema delle diverse strategie di vinificazione.<br />

56<br />

fig. 13: Classificazione polifenoliche del vino (da Lanati et al., 2002, modificato)<br />

57<br />

<strong>Groppello</strong>, l’autoctono <strong>della</strong> <strong>Valtènesi</strong><br />

La buona conoscenza <strong>della</strong> dotazione fenolica dell’uva da vinificare è fondamentale per programmare una<br />

razionale gestione <strong>della</strong> vinificazione.<br />

I composti fenolici e tra questi gli Antociani e i Tannini, svolgono un ruolo fondamentale nel determinare la<br />

componente cromatica, la struttura, le caratteristiche organolettiche, nonché la longevità dei vini rossi.<br />

Il patrimonio fenolico di una varietà di uva dipende dai suoi caratteri genetici, ma è in parte modificato dalla<br />

interazione vitigno-ambiente, dalle pratiche agronomiche, dalla fertilità del suolo, dall’andamento climatico,<br />

dalle condizioni di sanità <strong>della</strong> vite, ecc. E’ opportuno sottolineare che tutte le pratiche agronomiche volte<br />

a spingere il vigore vegetativo <strong>della</strong> pianta rallentano i processi di maturazione, dirottando i prodotti<br />

<strong>della</strong> fotosintesi verso la sintesi proteica, piuttosto che verso quella di accumulo delle sostanze coloranti<br />

e dei polifenoli nobili, contribuendo alla diminuzione <strong>della</strong> struttura e del corpo del vino e alla crescita<br />

dell’astringenza.<br />

La dotazione polifenolica del vino sarà poi determinata dalle pratiche di cantina.<br />

L’intensità dei rimontaggi, la loro periodicità, la durata <strong>della</strong> macerazione, la temperatura sono parametri<br />

che vanno modulati in funzione <strong>della</strong> composizione <strong>della</strong> materia prima che si va a lavorare. Solamente<br />

conoscendo a fondo gli elementi chimici presenti nell’uva e le trasformazioni che avvengono durante il<br />

processo produttivo sarà possibile sfruttare al meglio il suo potenziale, estraendo nel modo più conveniente<br />

i componenti desiderabili.<br />

2.2.1. Polifenoli totali<br />

Le sostanze polifenoliche sono caratterizzate dall’avere almeno un gruppo funzionale ossidrilico (-OH)<br />

legato ad un anello benzoico. Questo anello aromatico presenta un massimo di assorbimento a 280 nm.<br />

L’indice dei Polifenoli totali dell’uva, determinato misurando la densità ottica a questa lunghezza d’onda,<br />

rappresenta l’entità di tutte le sostanze polifenoliche (Flavonoidi e non Flavonoidi) presenti nel prodotto e<br />

si esprime in mg/kg di acido Gallico equivalente, o in mg/Kg di Catechina equivalente.

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