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I CONCERTI 2007•2008<br />

GIANANDREA NOSEDA<br />

<strong>di</strong>rettore<br />

BARBARA FR<strong>IT</strong>TOLI<br />

soprano<br />

DANIELA BARCELLONA<br />

mezzosoprano<br />

GIUSEPPE FILIANOTI<br />

tenore<br />

FERRUCCIO FURLANETTO<br />

basso<br />

CLAUDIO MARINO MORETTI<br />

maestro del coro<br />

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO<br />

<strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong><br />

Sabato 27 ottobre 2007<br />

ore 20.30<br />

Prima della musica - ore 19.45 incontro con Gianandrea Noseda


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GIUSEPPE VERDI<br />

(1813-1901)<br />

Messa da requiem per soli, coro e orchestra<br />

I. Requiem<br />

II. Dies irae<br />

III. Offertorium<br />

IV. Sanctus<br />

V. Agnus Dei<br />

VI. Communio. Lux aeterna<br />

VII. Responsorium. Libera me<br />

Premio Targa d’Argento<br />

Istituito nel 1971 dall’Associazione Amici del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> “Maurizio Vico”, il Premio Targa<br />

d’Argento viene conferito ai <strong>di</strong>rettori, cantanti e registi-scenografi maggiormente <strong>di</strong>stintisi fra i partecipanti<br />

alle ultime tre stagioni del <strong>Regio</strong>. In occasione delle celebrazioni del 40° anniversario della<br />

fondazione, l’Associazione consegnerà due speciali Targhe d’Argento all’Orchestra e al Coro del<br />

<strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> «per la qualità artistica raggiunta e per il contributo dato al riconosciuto livello internazionale<br />

del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong>».


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F<br />

GIUSEPPE VERDI<br />

Messa da requiem per soli, coro e orchestra<br />

orse l’idea <strong>di</strong> scrivere una Messa da requiem sarebbe venuta a Ver<strong>di</strong> in ogni caso (era d’obbligo<br />

per gli operisti italiani del Sette-Ottocento misurarsi prima o poi con questo genere illustre),<br />

ma resta il fatto che la prima intenzione documentata si collega alla morte <strong>di</strong> Gioachino<br />

Rossini avvenuta il 13 novembre 1868; quattro giorni dopo la «Gazzetta musicale <strong>di</strong> Milano» pubblicava,<br />

d’accordo con l’e<strong>di</strong>tore Ricor<strong>di</strong>, una lettera <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> che incominciava così: «Ad onorare<br />

la memoria <strong>di</strong> Rossini vorrei che i più <strong>di</strong>stinti maestri (Mercadante a capo, e fosse anche per<br />

poche battute), componessero una Messa da requiem da eseguirsi all’anniversario della sua<br />

morte», facendo tuttavia seguire una serie <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni e restrizioni (segretezza, gratuità, unicità<br />

dell’esecuzione in San Petronio <strong>di</strong> Bologna) talmente lontane dalle abitu<strong>di</strong>ni del tempo da rendere<br />

impossibile la sua esecuzione pratica; con tutto ciò, la “Messa per Rossini” fu effettivamente<br />

scritta dai “<strong>di</strong>stinti maestri”, fra cui Coccia, Cagnoni, Federico Ricci, Mabellini, e naturalmente<br />

Ver<strong>di</strong> con la prima versione del «Libera me Domine»; restando tuttavia sepolta negli archivi<br />

Ricor<strong>di</strong> fino alla recente scoperta a cura <strong>di</strong> David Rosen e alla sua prima esecuzione del 1988<br />

nel Duomo <strong>di</strong> Parma.<br />

L’idea fu ripresa e portata a compimento sotto la spinta <strong>di</strong> un’altra morte importante, quella <strong>di</strong><br />

Alessandro Manzoni (22 maggio 1873), personaggio che Ver<strong>di</strong> venerava come scrittore e simbolo<br />

<strong>di</strong> italianità; il 2 giugno Ver<strong>di</strong> arrivò a Milano per visitare in solitu<strong>di</strong>ne la tomba del sommo<br />

scrittore e il giorno dopo scrisse a Ricor<strong>di</strong>: «Io pure vorrei <strong>di</strong>mostrare quant’affetto e venerazione<br />

ho portato e porto a quel Grande che non è più, e che Milano ha tanto degnamente onorato.<br />

Vorrei mettere in musica una Messa da morto da eseguirsi l’anno venturo per l’anniversario della<br />

sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra e ad<br />

un grande coro, ci vorrebbero anche (ora non potrei precisarlo) quattro o cinque cantanti principali»;<br />

naturalmente l’e<strong>di</strong>tore si mise subito in movimento, cointeressando sindaco e autorità<br />

per la solenne realizzazione. Intanto Ver<strong>di</strong> aveva cominciato a comporre già nell’agosto del ’73,<br />

completando il lavoro nell’aprile del 1874 (il «Libera me, Domine» scritto nel 1868 fu rielaborato<br />

in modo consistente, pur conservandone il materiale tematico <strong>di</strong> base). La prima esecuzione,<br />

<strong>di</strong>rettore Franco Faccio, avvenne a Milano il 22 maggio nella Chiesa <strong>di</strong> San Marco: com’era nei<br />

voti, primo anniversario della morte <strong>di</strong> Manzoni. La versione eseguita corrispondeva all’attuale<br />

con una sola importante eccezione: il «Liber scriptus» del «Dies irae», in origine una fuga, sostituita<br />

da un nuovo brano per mezzosoprano presentato la prima volta all’Albert Hall <strong>di</strong> Londra,<br />

il 15 maggio 1875, e poi entrato stabilmente nella partitura che oggi conosciamo.<br />

F<br />

in dalle prime esecuzioni del Requiem <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> la critica mise in campo il problema estetico<br />

della sua teatralità, avanzando riserve e censure per una musica che suonava più profana<br />

che sacra, pregiu<strong>di</strong>zio ancora oggi non del tutto sra<strong>di</strong>cato; è opportuno invece capovolgere questa<br />

impostazione, e <strong>di</strong>re che il Requiem <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> è un capolavoro non malgrado la sua teatralità,<br />

ma se mai a causa della sua teatralità, intesa naturalmente nel senso più ampio come adesione<br />

alla lingua congenita del temperamento creativo <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong>: autore, come si sa, <strong>di</strong> un teatro che<br />

spicca nell’Ottocento italiano per la sua carica morale, tanto che un vero salto con il dramma<br />

umano della morte non sussiste nella sostanza profonda della sua rappresentazione; non è un<br />

caso infatti che le uniche pagine deboli della Messa ver<strong>di</strong>ana siano quelle fughe che ufficialmente<br />

si adeguano alla tra<strong>di</strong>zione della musica sacra.<br />

3


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La potenza irresistibile del «Dies irae», con il sollevamento tellurico delle sue masse incandescenti,<br />

non è che la più compiuta realizzazione <strong>di</strong> quel pathos biblico inerente alla fantasia <strong>di</strong><br />

Ver<strong>di</strong> fin dalla giovinezza; per tre volte, in punti strategici dell’opera, Ver<strong>di</strong> solleverà il velo su<br />

quel paesaggio infernale qualificandolo come una delle strutture portanti del gran<strong>di</strong>oso e<strong>di</strong>ficio.<br />

A fronteggiarlo, e quin<strong>di</strong> a dargli più drammatico risalto, si collegano fra loro le tante pagine pacate,<br />

isole sospese e velate d’intimo lirismo, prima fra tutte l’immortale apertura («Requiem<br />

aeternam»): è una introduzione sommessa e tutta interiore (archi con sor<strong>di</strong>na), una invocazione<br />

segreta e dolcissima a fior <strong>di</strong> labbra, un congedo da quelle creature per le quali s’invoca la pace<br />

ancora palpitante <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong>. È proprio facendo appello al suo lessico teatrale, cioè toccando la<br />

parte più autentica del suo io, che Ver<strong>di</strong> dà vita ad alcune delle sue immagini musicali più commoventi:<br />

ad esempio, è chiaro che nel terzetto «Quid sum miser», a metà del «Dies irae», Ver<strong>di</strong><br />

lascia rifluire la solitu<strong>di</strong>ne nostalgica dei «cieli azzurri» <strong>di</strong> Aida, della “Canzone del salice” <strong>di</strong><br />

Otello, pagine dove la nostalgia si colora <strong>di</strong> presentimenti ultraterreni, luttuosi senza meno; così<br />

lo sgorgo melo<strong>di</strong>co <strong>di</strong> «Salva me fons pietatis», che risponde alla terribilità del «Rex tremendae<br />

maiestatis», è lo stesso del doge Boccanegra, del suo «E vo gridando: pace!» al Consiglio in tumulto;<br />

talvolta vale anche il reciproco: nell’Aida la severa frase del sacerdote Ramphis, «Nume,<br />

custode e vin<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> questa sacra terra», potrebbe convivere nel Requiem senza bisogno <strong>di</strong> troppi<br />

ritocchi.<br />

A volte la teatralità ver<strong>di</strong>ana sembra nascondersi <strong>di</strong>etro precise stilizzazioni: nel ritmo snodato<br />

dell’«Agnus Dei» a voci sole s’intravede una imitazione moderna della libera fluenza del canto<br />

gregoriano; un fluire che si trasfigura in liricità assoluta nella meravigliosa cantilena del duetto<br />

«Recordare», fra l’altro, pensato per le voci supreme <strong>di</strong> Teresa Stolz e Maria Waldmann. Nulla <strong>di</strong><br />

scolastico permane nel tessuto contrappuntistico minuto, fatto <strong>di</strong> risposte alle melo<strong>di</strong>e principali,<br />

controcanti, sud<strong>di</strong>visioni che altro non sono se non l’approfon<strong>di</strong>rsi e l’estendersi dell’invenzione<br />

musicale; ma anche in una fuga formale come quella del «Sanctus» qualcosa avverte Ver<strong>di</strong><br />

a non insistere oltre un certo segno e la pagina si conclude <strong>di</strong>ssolvendo la scrittura scolastica in<br />

un trasognato pianissimo, come una pioggia <strong>di</strong> can<strong>di</strong>de piume. Ma la pagina dove istinto teatrale<br />

e sentimento religioso si saldano nella sintesi più emozionante è certo il «Libera me, Domine»:<br />

con quella scan<strong>di</strong>ta sillabazione del mezzosoprano che il coro ripete sommesso, come parrocchiani<br />

all’altare col cuore stretto dallo spavento, e il grande tema del «Tremens factus sum ego»,<br />

con quelle interruzioni come singulti che propiziano l’ultimo ritorno del «Dies irae»; alla fine è<br />

ripresa la prima pagina dell’opera, ma questa volta, vero colpo <strong>di</strong> genio, accompagnata e consolata<br />

dalla voce del soprano. Dopo la fuga finale <strong>di</strong> nuovo il quadro si ricompone in un attonito<br />

pianissimo; una conclusione che non suona tanto come pacificazione, quanto turbamento per il<br />

quadro che incombe nella memoria: il pugnale della morte è solo allontanato, la lotta potrà ricominciare,<br />

ma proprio questo destino <strong>di</strong> lotta e sofferenza è quello che rende la vita degna <strong>di</strong> essere<br />

vissuta; Ver<strong>di</strong>, come in tanti luoghi del suo teatro, qui più che mai, mentre celebra la morte<br />

canta la vita.<br />

4<br />

GIORGIO PESTELLI<br />

Giorgio Pestelli è professore or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Storia della musica alla Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia dell’Università <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> e critico musicale<br />

<strong>di</strong> «La Stampa». Assieme a Lorenzo Bianconi è <strong>di</strong>rettore della Storia dell’Opera italiana (Edt) e fa parte del comitato e<strong>di</strong>toriale<br />

per la pubblicazione delle Opere <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> (Chicago-Milano). Autore <strong>di</strong> numerosi saggi, ha pubblicato tra l’altro L’età <strong>di</strong> Mozart e <strong>di</strong><br />

Beethoven (Edt, <strong>Torino</strong> 1991²), Canti del destino. Stu<strong>di</strong> su Brahms (Einau<strong>di</strong>, <strong>Torino</strong> 2000, premio Viareggio 2001 per la saggistica),<br />

La pulce nell’orecchio (Marsilio, Venezia 2001) e Gli immortali (Einau<strong>di</strong>, <strong>Torino</strong> 2004). È socio dell’Accademia delle Scienze <strong>di</strong><br />

<strong>Torino</strong>, dell’Accademia Nazionale <strong>di</strong> Santa Cecilia e dell’Accademia Nazionale dei Lincei.


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Requiem<br />

Requiem aeternam dona eis, Domine,<br />

et lux perpetua luceat eis.<br />

Te decet hymnus, Deus in Sion,<br />

et tibi redettur votum in Jerusalem,<br />

exau<strong>di</strong> orationem meam,<br />

ad te omnis caro veniet.<br />

Requiem aeternam dona eis, Domine,<br />

et lux perpetua luceat eis.<br />

Kyrie eleison,<br />

Christe eleison,<br />

Kyrie eleison.<br />

Dies irae<br />

Dies irae, <strong>di</strong>es illa,<br />

solvet saeculum in favilla,<br />

teste David cum Sibylla.<br />

Quantus tremor est futurus,<br />

quando judex est venturus,<br />

cuncta stricte <strong>di</strong>scussurus.<br />

Tuba mirum spargens sonum,<br />

per sepulchra regionum,<br />

coget omnes ante thronum.<br />

Mors stupebit et natura,<br />

cum resurget creatura,<br />

ju<strong>di</strong>canti responsura.<br />

Liber scriptus proferetur,<br />

in quo totum continetur,<br />

unde mundus ju<strong>di</strong>cetur.<br />

Judex ergo, cum sedebit,<br />

quidquid latet, apparebit,<br />

nil inultum remanebit.<br />

Dies irae, <strong>di</strong>es illa,<br />

solvet saeclum in favilla,<br />

teste David cum Sibylla.<br />

Quid sum miser tunc <strong>di</strong>cturus,<br />

quem patronum rogaturus,<br />

cum vix justus sit securus?<br />

Rex tremendae majestatis,<br />

qui salvandos salvas gratis,<br />

salva me, fons pietatis.<br />

Recordare Jesu pie,<br />

quod sum causa tuae viae,<br />

ne me perdas illa <strong>di</strong>e.<br />

Quaerens me, se<strong>di</strong>sti lassus,<br />

redemisti crucem passus,<br />

tantus labor non sit cassus.<br />

Juste judex ultionis,<br />

donum fac remissionis,<br />

ante <strong>di</strong>em rationis.<br />

Ingemisco, tamquam reus,<br />

5<br />

Requiem<br />

L’eterno riposo dona a loro, o Signore,<br />

e splenda ad essi la luce perpetua.<br />

Dal monte Sion si elevi a te, o Dio, la nostra lode,<br />

ti sia offerto in Gerusalemme un sacrificio,<br />

esau<strong>di</strong>sci la mia preghiera<br />

affinché ogni essere <strong>di</strong> carne possa giungere a te.<br />

L’eterno riposo dona a loro, o Signore,<br />

e splenda ad essi la luce perpetua.<br />

Signore, pietà,<br />

Cristo, pietà,<br />

Signore, pietà.<br />

Dies irae<br />

Giorno terribile quel gran giorno,<br />

quando il mondo finirà incenerito,<br />

secondo la profezia <strong>di</strong> Davide e della Sibilla.<br />

Quale tremito pauroso il peccatore,<br />

quando il Giu<strong>di</strong>ce sovrano,<br />

scruterà severamente ogni cosa.<br />

Il rimbombar della tromba,<br />

per i campi seminati <strong>di</strong> sepolcri,<br />

tutti trarrà al trono <strong>di</strong> Dio.<br />

Natura e morte rimarranno allibite,<br />

nel vederli risorgere,<br />

per rispondere al Giu<strong>di</strong>ce.<br />

Verrà presentato il gran Libro,<br />

in cui è scritto tutto ciò,<br />

<strong>di</strong> cui l’umanità deve rispondere.<br />

Il Giu<strong>di</strong>ce è assiso sul suo seggio,<br />

ogni colpa nascosta sarà svelata,<br />

e niente rimarrà impunito.<br />

Giorno terribile quel gran giorno,<br />

quando il mondo finirà incenerito,<br />

secondo la profezia <strong>di</strong> Davide e della Sibilla.<br />

Misero me che <strong>di</strong>rò a mia <strong>di</strong>scolpa,<br />

chi invocherò a patrono,<br />

quando lo stesso giusto non è senza timore?<br />

O Re, o Maestà tremenda,<br />

che per tua gratuita misericor<strong>di</strong>a salvi i buoni,<br />

o fonte <strong>di</strong> pietà, salvami.<br />

O buon Gesù, ricordati,<br />

che per me scendesti dal cielo in terra,<br />

in quel giorno non lasciarmi perire.<br />

Per cercarmi ti affaticasti,<br />

per riscattarmi moristi in croce,<br />

non torni inutile tanto dolore.<br />

Giu<strong>di</strong>ce giusto anche quando castighi,<br />

conce<strong>di</strong>mi il perdono,<br />

prima <strong>di</strong> quel supremo ren<strong>di</strong>conto.<br />

Sono reo e me ne pento,


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culpa rubet vultus meus,<br />

supplicanti parce, Deus.<br />

Qui Mariam absolvisti,<br />

et latronem exau<strong>di</strong>sti,<br />

mihi quoque spem <strong>di</strong><strong>di</strong>sti.<br />

Preces meae non sunt <strong>di</strong>gnae,<br />

sed tu bonus fac benigne,<br />

ne perenni cremer igne!<br />

Inter oves locum praesta,<br />

et ab hae<strong>di</strong>s me sequestra,<br />

statuens in parte dextra.<br />

Confutatis male<strong>di</strong>ctis,<br />

flammis acribus ad<strong>di</strong>ctis,<br />

voca me cum bene<strong>di</strong>ctis.<br />

Oro supplex et acclinis,<br />

cor contritum quasi cinis,<br />

gere curam mei finis.<br />

Dies irae, <strong>di</strong>es illa,<br />

solvet saeclum in favilla,<br />

teste David cum Sibylla.<br />

Lacrymosa <strong>di</strong>es illa,<br />

qua resurget ex favilla,<br />

ju<strong>di</strong>candus homos reus.<br />

Huic ergo parce Deus.<br />

Pie Jesu Domine,<br />

dona eis requiem. Amen.<br />

Offertorium<br />

Domine Jesu Christe, Rex gloriae,<br />

libera animas omnium fidelium<br />

defunctorum de poenis inferni<br />

et de profundo lacu.<br />

Libera eas de ore leonis,<br />

ne absorbeat eas tartarus,<br />

ne cadant in obscurum.<br />

Sed signifer sanctus Michael,<br />

repraesentet eas in lucem sanctam,<br />

quam olim Abrahae promisisti<br />

et semini ejus.<br />

Hostias et preces tibi,<br />

Domine, lau<strong>di</strong>s offerimus.<br />

Tu suscipe pro animabus illis<br />

quarum ho<strong>di</strong>e memoriam facimus,<br />

fac eas, Domine,<br />

de morte transire ad vitam,<br />

quam olim Abrahae promisisti<br />

et semini ejus.<br />

Libera animas omnium fidelium<br />

defunctorum de poenis inferni.<br />

Fac eas de morte transire ad vitam.<br />

6<br />

il mio volto si copre <strong>di</strong> rossore,<br />

o Signore, perdonami, te ne scongiuro.<br />

Hai perdonato la Maddalena,<br />

hai accolto la preghiera del buon ladrone,<br />

anch’io posso sperare nel tuo perdono.<br />

Le mie preghiere sono indegne,<br />

ma la tua bontà farà la grazia,<br />

ch’io non arda nel fuoco eterno.<br />

Fammi un posto fra gli agnelli,<br />

separami dai capri,<br />

chiamami alla tua destra.<br />

Quando avrai giu<strong>di</strong>cati i reprobi,<br />

e li avrai destinati alle fiamme eterne,<br />

chiamami insieme ai tuoi eletti.<br />

Prostrato a terra, invoco pietà,<br />

il mio cuore è spezzato e incenerito,<br />

non mi abbandonare nel mio ultimo istante.<br />

Giorno terribile quel gran giorno,<br />

quando il mondo finirà incenerito,<br />

secondo la profezia <strong>di</strong> Davide e della Sibilla.<br />

Tremendo giorno <strong>di</strong> pianto quello in cui il reo,<br />

risorgerà alle ceneri,<br />

per essere giu<strong>di</strong>cato.<br />

Perdona, perdona o Dio.<br />

Gesù, Signore pietoso,<br />

conce<strong>di</strong> a tutti il riposo eterno. Amen.<br />

Offertorio<br />

Signore Gesù Cristo, Re <strong>di</strong> gloria,<br />

libera le anime <strong>di</strong> tutti i fedeli<br />

defunti dalle pene dell’inferno<br />

e dal profondo abisso.<br />

Liberale dalla bocca del leone,<br />

non siano inghiottite dal baratro,<br />

non cadano nel buio della notte eterna.<br />

Ma che l’Arcangelo Michele,<br />

col suo vessillo, le introduca nella luce <strong>di</strong>vina,<br />

che un tempo promettesti ad Abramo<br />

e alla sua <strong>di</strong>scendenza.<br />

Ti offriamo questo sacrificio,<br />

Signore, e queste preghiere.<br />

Accettale per le anime<br />

<strong>di</strong> cui facciamo memoria,<br />

falle passare Signore<br />

dalla morte alla vita,<br />

che un tempo promettesti ad Abramo<br />

e alla sua <strong>di</strong>scendenza.<br />

Libera le anime <strong>di</strong> tutti i fedeli<br />

defunti dalle pene dell’inferno.<br />

Falle passare Signore alla vita.


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Sanctus<br />

Sanctus, sanctus, sanctus,<br />

Dominus Deus Sabaoth.<br />

Pleni sunt coeli et terra gloria tua.<br />

Hosanna in excelsis.<br />

Bene<strong>di</strong>ctus, qui venit<br />

in nomine Domini.<br />

Hosanna in excelsis!<br />

Agnus Dei<br />

Agnus Dei,<br />

qui tollis peccata mun<strong>di</strong>,<br />

dona eis requiem.<br />

Agnus Dei,<br />

qui tollis peccata mun<strong>di</strong>,<br />

dona eis requiem sempiternam.<br />

Lux aeterna<br />

Lux aeterna luceat eis, Domine,<br />

cum sanctis tuis in aeternum,<br />

quia pius es.<br />

Requiem aeternam dona eis, Domine,<br />

et lux perpetua luceat eis,<br />

cum sanctis tuis in aeternum,<br />

quia pius es.<br />

Libera me<br />

Libera me, Domine, de morte aeterna,<br />

in <strong>di</strong>e illa tremenda,<br />

quando coeli moven<strong>di</strong> sunt et terra,<br />

dum veneris ju<strong>di</strong>care<br />

saeculum per ignem.<br />

Tremens factus sum ego et timeo,<br />

dum <strong>di</strong>scussio venerit<br />

atque ventura ira,<br />

quando coeli moven<strong>di</strong> sunt et terra.<br />

Dies irae, <strong>di</strong>es illa,<br />

calamitatis et miseriae,<br />

<strong>di</strong>es magna et amara valde,<br />

dum veneris ju<strong>di</strong>care<br />

saeculum per ignem.<br />

Requiem aeternam dona eis, Domine,<br />

et lux perpetua luceat eis.<br />

Libera me, Domine, de morte aeterna,<br />

in <strong>di</strong>e illa tremenda,<br />

quando coeli moven<strong>di</strong> sunt et terra,<br />

dum veneris ju<strong>di</strong>care<br />

saeculum per ignem.<br />

7<br />

Santo<br />

Santo, Santo, Santo,<br />

il Signore Dio delle Forze celesti.<br />

Il cielo e la terra sono pieni della tua gloria.<br />

Osanna nel più alto dei cieli.<br />

Benedetto colui che viene<br />

nel nome del Signore.<br />

Osanna nel più alto dei cieli!<br />

Agnello <strong>di</strong> Dio<br />

Agnello <strong>di</strong> Dio,<br />

che togli i peccati del mondo,<br />

dona a loro il riposo.<br />

Agnello <strong>di</strong> Dio,<br />

che togli i peccati del mondo,<br />

dona a loro il riposo eterno.<br />

La tua luce<br />

La tua luce, Signore, li illumini,<br />

insieme ai tuoi Santi per sempre,<br />

perché sei buono.<br />

Dona loro Signore, l’eterno riposo,<br />

e splenda ad essi la luce perpetua,<br />

coi tuoi Santi in eterno,<br />

perché sei buono.<br />

Liberami<br />

Liberami, Signore, dalla eterna morte,<br />

in quel giorno tremendo,<br />

quando il cielo e la terra saranno sconvolti,<br />

quando verrai a giu<strong>di</strong>care<br />

il mondo col fuoco.<br />

Io tremo <strong>di</strong> spavento e ho paura,<br />

davanti al severo giu<strong>di</strong>zio<br />

e all’ira <strong>di</strong> Dio che si avvicina,<br />

quando il cielo e la terra saranno sconvolti.<br />

Ah, giorno, giorno d’ira,<br />

<strong>di</strong> calamità, <strong>di</strong> miseria,<br />

giorno grande e ben amaro,<br />

quando verrai a giu<strong>di</strong>care<br />

il mondo col fuoco.<br />

Dona loro, Signore l’eterno riposo,<br />

e splenda ad essi la luce perpetua.<br />

Liberami, Signore, dalla eterna morte,<br />

in quel giorno tremendo,<br />

quando il cielo e la terra saranno sconvolti,<br />

quando verrai a giu<strong>di</strong>care<br />

il mondo col fuoco.


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Gianandrea Noseda inizia nel settembre 2007 una nuova avventura artistica come<br />

Direttore musicale del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> <strong>di</strong> <strong>Torino</strong>. Recentemente nominato Chief Conductor<br />

della BBC Philharmonic <strong>di</strong> Manchester dopo quattro stagioni come Principal Conductor,<br />

nel 1997 era <strong>di</strong>ventato il primo Direttore ospite principale straniero nella storia del<br />

<strong>Teatro</strong> Mariinskij <strong>di</strong> San Pietroburgo. Dal 1998 è Direttore principale dell’Orquesta de<br />

Cadaqués; fra il 1999 e il 2003 è stato Direttore ospite principale della Rotterdam<br />

Philharmonic e, fra il 2003 e il 2006, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Dal<br />

2000 ricopre inoltre la carica <strong>di</strong> Direttore artistico del Festival Internazionale delle<br />

Settimane Musicali <strong>di</strong> Stresa e del Lago Maggiore.<br />

Gianandrea Noseda <strong>di</strong>rige regolarmente le maggiori orchestre del mondo: negli Stati Uniti<br />

la Filarmonica <strong>di</strong> New York e le orchestre sinfoniche <strong>di</strong> Pittsburgh, Cincinnati e Boston,<br />

in Canada la Toronto Symphony e la Montreal Symphony, in Inghilterra la City of<br />

Birmingham Symphony Orchestra e la Chamber Orchestra of Europe, in Scan<strong>di</strong>navia la<br />

Swe<strong>di</strong>sh Ra<strong>di</strong>o Symphony, la Oslo Philharmonic, la Finnish Ra<strong>di</strong>o Symphony e la Danish<br />

Ra<strong>di</strong>o Symphony, in Francia l’Orchestre National du Capitole de Toulouse e l’Orchestre<br />

National de France. In Giappone <strong>di</strong>rige regolarmente la Tokyo Symphony e la NHK<br />

Symphony mentre in Svizzera è stato protagonista <strong>di</strong> un folgorante debutto al Festival <strong>di</strong><br />

Verbier. Nella stagione 2006-07 ha debuttato con la Deutsche-Symphonie Orchester alla<br />

Philharmonie <strong>di</strong> Berlino, con la Filarmonica della Scala e con la Israel Philharmonic a<br />

Tel Aviv. Nel maggio 2008 <strong>di</strong>rigerà per la prima volta la London Symphony al Barbican<br />

Center <strong>di</strong> Londra.<br />

Ha debuttato al Metropolitan Opera <strong>di</strong> New York nel 2002 e vi è tornato nel 2006 con La<br />

forza del destino. A partire dal <strong>di</strong>cembre 2007 con Un ballo in maschera avvierà una stretta<br />

collaborazione con la maggiore scena lirica americana che lo vedrà <strong>di</strong>rigere una nuova<br />

produzione de Il trovatore (2009) e successivamente La traviata (2010). Nel luglio 2007 ha<br />

inoltre debuttato con Il trovatore al Festival Internazionale <strong>di</strong> Orange, in Francia.<br />

Come Direttore Principale della BBC Philharmonic, Gianandrea Noseda registra a<br />

Manchester per Ra<strong>di</strong>o 3, <strong>di</strong>rige alla Bridgewater Hall, si presenta ogni anno ai Proms <strong>di</strong><br />

Londra e guida l’Orchestra in una intensa attività all’estero; con il ciclo completo delle<br />

Sinfonie <strong>di</strong> Beethoven trasmesse in <strong>di</strong>retta ra<strong>di</strong>ofonica dalla BBC nel giugno 2005,<br />

Gianandrea Noseda e la BBC Philharmonic hanno visto quasi un milione e mezzo <strong>di</strong> utenti<br />

scaricare le nove sinfonie dalla rete.<br />

Gianandrea Noseda registra in esclusiva per l’etichetta Chandos e ha inciso musiche <strong>di</strong><br />

Prokof’ev, Respighi, Karlowicz, Dallapiccola, Dvorˇák e Sˇostakovič; l’integrale dei poemi<br />

sinfonici <strong>di</strong> Franz Liszt recentemente realizzata ha ricevuto riconoscimenti internazionali.<br />

Per Deutsche Grammophon ha inciso con la Filarmonica <strong>di</strong> Vienna e Anna Netrebko.<br />

Nel luglio 2006 ha ricevuto l’onorificenza <strong>di</strong> Cavaliere Ufficiale al Merito della<br />

Repubblica Italiana.<br />

Barbara Frittoli, nata a Milano, si è <strong>di</strong>plomata al Conservatorio “Giuseppe Ver<strong>di</strong>” della<br />

sua città sotto la guida <strong>di</strong> Giovanna Canetti. Ha vinto numerosi concorsi internazionali e,<br />

grazie alle sue eccezionali qualità vocali, ha avviato una straor<strong>di</strong>naria carriera che l’ha<br />

vista esibirsi nei più importanti teatri del mondo.<br />

Tra le sue interpretazioni <strong>di</strong> maggiore rilievo ricor<strong>di</strong>amo quelle mozartiane al Festival <strong>di</strong><br />

Salisburgo, alla Staatsoper <strong>di</strong> Vienna, al <strong>Teatro</strong> alla Scala, al Ravenna Festival, all’Opéra<br />

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Bastille, al Covent Garden, al Metropolitan e al <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> (Mitridate re <strong>di</strong><br />

Ponto, Le nozze <strong>di</strong> Figaro e Don Giovanni). Ha inoltre interpretato i personaggi pucciniani<br />

<strong>di</strong> Mimì e Liù, Micaela nella Carmen e Anaide nel Mosè in Egitto. Diversi i titoli<br />

ver<strong>di</strong>ani in repertorio, interpretati sotto la guida <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettori quali Zubin Mehta, Clau<strong>di</strong>o<br />

Abbado (Otello, <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong>, 1997), Riccardo Muti, Daniele Gatti, Lorin Maazel, James<br />

Levine, Antonio Pappano, Bernard Haitink e molti altri (a <strong>Torino</strong> in Trovatore, Il corsaro,<br />

Simon Boccanegra, Falstaff). Nel febbraio 2007 ha tenuto un recital al <strong>Teatro</strong> Real <strong>di</strong><br />

Madrid e ha cantato lo Stabat Mater <strong>di</strong> Pergolesi al Liceu <strong>di</strong> Barcellona, mentre nell’aprile<br />

successivo ha debuttato con grande successo in Suor Angelica al Metropolitan <strong>di</strong><br />

New York. Brillante e intensa anche la sua attività concertistica con le orchestre più prestigiose<br />

e con i maggiori <strong>di</strong>rettori del mondo. Numerose le sue interpretazioni del<br />

Requiem <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong>, eseguito sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Riccardo Muti, Clau<strong>di</strong>o Abbado, Riccardo<br />

Chailly, Zubin Mehta, Valery Gergiev e Gianandrea Noseda insieme a complessi come i<br />

Berliner Philharmoniker, la Filarmonica della Scala e la Boston Symphony. Il suo repertorio<br />

comprende inoltre Ein Deutsches Requiem <strong>di</strong> Brahms, la Messa in do minore K.427<br />

<strong>di</strong> Mozart, lo Stabat Mater <strong>di</strong> Pergolesi, lo Stabat Mater <strong>di</strong> Rossini e la Quarta Sinfonia <strong>di</strong><br />

Mahler. Tiene recital solistici proponendo un repertorio che spazia dalle arie mozartiane<br />

ai Lieder <strong>di</strong> Schubert, Wagner e Richard Strauss. Tra i successi ottenuti sotto la <strong>di</strong>rezione<br />

<strong>di</strong> Riccardo Muti si <strong>di</strong>stinguono il concerto inaugurale dell’anno ver<strong>di</strong>ano al <strong>Teatro</strong><br />

alla Scala, il concerto celebrativo a New York (Ground Zero) e i concerti tenuti nell’ambito<br />

del progetto “Le Vie dell’Amicizia” del Ravenna Festival a Beirut (1998), Istanbul<br />

(2001) e in Marocco (2006).<br />

Tra le sue incisioni <strong>di</strong>scografiche, oltre al Trittico <strong>di</strong> Puccini (Decca), Il barbiere <strong>di</strong><br />

Siviglia (Teldec) e Il viaggio a Reims <strong>di</strong>retto da Clau<strong>di</strong>o Abbado (Sony), si segnalano<br />

Stabat Mater <strong>di</strong> Pergolesi con Riccardo Muti (Emi); Turandot (Liù) con Zubin Mehta<br />

(BMG); Pagliacci con Riccardo Chailly e La bohème con Zubin Mehta (Decca); una raccolta<br />

<strong>di</strong> arie mozartiane con Charles Mackerras e una <strong>di</strong> arie ver<strong>di</strong>ane con Colin Davis e<br />

la London Symphony, entrambi per l’etichetta Erato.<br />

Daniela Barcellona è nata a Trieste dove ha compiuto gli stu<strong>di</strong> musicali e vocali sotto la<br />

guida <strong>di</strong> Alessandro Vitiello. Dopo aver vinto <strong>di</strong>versi concorsi internazionali, la sua carriera<br />

ha avuto un momento <strong>di</strong> svolta nell’estate del 1999, quando ha interpretato<br />

Tancre<strong>di</strong> al Rossini Opera Festival <strong>di</strong> Pesaro: da allora è <strong>di</strong>ventata una delle più importanti<br />

cantanti in campo internazionale. In Italia è tornata numerose volte al Rossini<br />

Opera Festival e ha cantato presso il <strong>Teatro</strong> alla Scala, il Filarmonico <strong>di</strong> Verona, il Carlo<br />

Felice <strong>di</strong> Genova, il Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Trieste, l’Opera <strong>di</strong> Roma, il <strong>Regio</strong> <strong>di</strong> Parma, il San Carlo <strong>di</strong><br />

Napoli, l’Accademia <strong>di</strong> Santa Cecilia, il Pergolesi <strong>di</strong> Jesi, il Massimo <strong>di</strong> Palermo, il<br />

Comunale <strong>di</strong> Firenze e <strong>di</strong> Bologna, il <strong>Regio</strong> <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> (Anna Bolena). Interprete soprattutto<br />

<strong>di</strong> ruoli rossiniani e belcantistici, si è esibita più volte anche in recital e in concerti<br />

sinfonico-corali per la Messa da requiem <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> e la Missa Solemnis <strong>di</strong> Beethoven.<br />

All’estero è stata alla Philharmonie <strong>di</strong> Berlino, al Metropolitan <strong>di</strong> New York (ospitata per<br />

l’inaugurale Gala Ver<strong>di</strong>), all’Opéra <strong>di</strong> Parigi, alla Bayerische Staatsoper <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong><br />

Baviera, al <strong>Teatro</strong> Real <strong>di</strong> Madrid, alla Staatsoper <strong>di</strong> Vienna, a Ginevra, Marsiglia, Las<br />

Palmas, al Concertgebouw <strong>di</strong> Amsterdan, Dresda, Londra, al Festival <strong>di</strong> Istanbul, Corinto,<br />

Festival Ra<strong>di</strong>o France et Montpellier, all’Opera de Oviedo, al Festival <strong>di</strong> Salisburgo, Liegi<br />

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e Bruxelles, alla Quincena Musical de San Sebastián, al Liceu <strong>di</strong> Barcelona, a Bilbao e<br />

Tokyo.<br />

Ha cantato con importanti <strong>di</strong>rettori d’orchestra come Clau<strong>di</strong>o Abbado, Riccardo Muti,<br />

James Levine, Riccardo Chailly, Gianluigi Gelmetti, Colin Davis, Myung-Whun Chung,<br />

Wolfgang Sawalisch, Rinaldo Alessandrini, Georges Prêtre, Carlo Rizzi, Alberto Zedda,<br />

Fabio Bion<strong>di</strong>, Bruno Campanella. Nel 2002 ha ricevuto il premio “Franco Abbiati” della<br />

critica italiana e l’ambito Rossini d’Oro.<br />

I suoi impegni futuri prevedono la Scala <strong>di</strong> Milano, il Comunale <strong>di</strong> Firenze, il Liceu <strong>di</strong><br />

Barcelona, il Carlo Felice <strong>di</strong> Genova, l’Opera <strong>di</strong> Parigi, il <strong>Regio</strong> <strong>di</strong> <strong>Torino</strong>, il Rossini Opera<br />

Festival <strong>di</strong> Pesaro, il San Carlo <strong>di</strong> Napoli, il Real <strong>di</strong> Madrid, il São Carlos <strong>di</strong> Lisbona,<br />

Tokyo, Sidney e Las Palmas.<br />

Giuseppe Filianoti è riconosciuto come una delle voci più raffinate e incantevoli della<br />

sua generazione. Nato a Reggio Calabria, ha stu<strong>di</strong>ato canto e musica nel Conservatorio<br />

della sua città, laureandosi al contempo in lettere presso l’Università <strong>di</strong> Messina. Nel 1996<br />

ha frequentato un masterclass tenuto da Alfredo Kraus e due anni dopo ha debuttato<br />

come protagonista del Dom Sébastien <strong>di</strong> Donizetti. È apparso su tutti i maggiori palcoscenici<br />

internazionali, come il <strong>Teatro</strong> alla Scala – del quale ha inaugurato la stagione<br />

2003-04 nel Moïse et Pharaon <strong>di</strong> Rossini –, il <strong>Teatro</strong> dell’Opera <strong>di</strong> Roma, il Metropolitan<br />

<strong>di</strong> New York, il Maggio Musicale <strong>di</strong> Firenze, il Covent Garden e il Rossini Opera Festival.<br />

Ha cantato con i più famosi <strong>di</strong>rettori d’orchestra, fra i quali Riccardo Muti, Zubin Mehta,<br />

Daniele Gatti, Jesús López Cobos, James Conlon, Myung-Whun Chung, Gianluigi<br />

Gelmetti, Rafael Frühbeck de Burgos, Daniel Oren, Richard Bonynge e Gianandrea<br />

Noseda.<br />

Fra le sue apparizioni più memorabili ricor<strong>di</strong>amo quelle in Traviata, Faust, L’elisir d’amore,<br />

Rigoletto, La Favorite, Lucia <strong>di</strong> Lammermoor (anche al <strong>Regio</strong>, nel 2000), Don<br />

Giovanni, Capriccio, Wer<strong>the</strong>r, L’Arlesienne, La ron<strong>di</strong>ne e Idomeneo (nel 2004 per l’inaugurazione<br />

dell’Accademia Nazionale <strong>di</strong> Santa Cecilia). Particolarmente apprezzato nel<br />

repertorio francese affine alla sua sensibilità, è altrettanto interessato a opere del<br />

Novecento come The Rake’s Progress, Pelléas et Mélisande, Peter Grimes.<br />

La sua <strong>di</strong>scografia raccoglie la registrazione integrale del dramma Giulio Sabino <strong>di</strong><br />

Giuseppe Sarti, e quelle <strong>di</strong> Tancre<strong>di</strong>, Moïse et Pharaon, Dom Sébastien e La traviata. Nel<br />

2004 ha ricevuto il premio “Franco Abbiati” della critica italiana come miglior interprete<br />

vocale dell’anno.<br />

Ferruccio Furlanetto è uno dei cantanti più richiesti al mondo, celebre come brillante<br />

interprete del repertorio italiano e <strong>di</strong> quello mozartiano. Il suo talento e la sua musicalità<br />

sono testimoniate da numerose incisioni <strong>di</strong>scografiche e dalle molte produzioni video<br />

realizzate per case <strong>di</strong>scografiche e per trasmissioni televisive.<br />

Ha lavorato con tutte le maggiori orchestre e <strong>di</strong>rettori del panorama internazionale, quali<br />

Karajan, Maazel, Abbado, Baremboim, Bernstein, Giulini, Haitink, Prêtre, Levine,<br />

Bychkov e Muti, e appare nei maggiori teatri lirici del mondo, come il <strong>Teatro</strong> alla Scala,<br />

la Wiener Staatsoper, il Covent Garden <strong>di</strong> Londra, l’Opéra <strong>di</strong> Parigi, e nei teatri <strong>di</strong> Roma,<br />

<strong>Torino</strong>, Bologna, Buenos Aires, Tokyo e San Diego, nonché al Mariinskij <strong>di</strong> San<br />

Pietroburgo (come primo interprete italiano <strong>di</strong> Boris Godunov). Numerosissimi festival<br />

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hanno inoltre visto la sua presenza. In qualità <strong>di</strong> solista è stato artefice <strong>di</strong> una tournée<br />

focalizzata sui Lieder russi (Rachmaninov e Musorgskij) con Alexis Weissenberg. Ha inoltre<br />

partecipato a esecuzioni della Messa da requiem <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> in tutto il mondo, da Tokyo<br />

a Vienna, da Mosca a New York.<br />

Nato in Italia, Ferruccio Furlanetto è ambasciatore onorario delle Nazioni Unite e appassionato<br />

giocatore <strong>di</strong> golf. È Kammersänger e socio onorario della Wiener Staatsoper.<br />

L’Orchestra del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> è l’erede del complesso fondato alla fine dell’Ottocento<br />

da Arturo Toscanini, che ne fu <strong>di</strong>rettore stabile e artistico. Dal 1967 è l’Orchestra stabile<br />

della Fondazione lirica torinese, impegnata in tutta la Stagione d’Opera e <strong>di</strong> Balletto. Tra<br />

gli spettacoli <strong>di</strong> gran successo dei quali è stata protagonista ricor<strong>di</strong>amo La Damnation de<br />

Faust <strong>di</strong> Berlioz nell’allestimento <strong>di</strong> Luca Ronconi, insignito nel 1992 del premio “Franco<br />

Abbiati” dell’associazione nazionale dei critici musicali italiani, La bohème <strong>di</strong> Puccini<br />

realizzata nel 1996 in occasione del centenario dell’opera con Luciano Pavarotti e Mirella<br />

Freni (trasmessa anche in <strong>di</strong>retta televisiva), l’Assassinio nella cattedrale <strong>di</strong> Pizzetti con<br />

Ruggero Raimon<strong>di</strong>, Fedora <strong>di</strong> Giordano con Mirella Freni e Plácido Domingo. Nel 2001<br />

ha inoltre eseguito in prima assoluta Carmen 2, Le Retour <strong>di</strong> Jérôme Savary e in prima<br />

italiana Lear <strong>di</strong> Aribert Reimann (regia <strong>di</strong> Luca Ronconi); nel 2003, sempre in prima italiana,<br />

ha eseguito A Streetcar Named Desire <strong>di</strong> André Previn (con la regia <strong>di</strong> Giorgio<br />

Gallione). In ambito lirico l’Orchestra si è esibita con i solisti più celebri, quali Roberto<br />

Alagna, Anna Caterina Antonacci, Renato Bruson, José Carreras, José Cura, Mariella<br />

Devia, Barbara Frittoli, Angela Gheorghiu, Raina Kabaivanska, Alfredo Kraus, Leo Nucci,<br />

Michele Pertusi, Juan Pons, Giuseppe Sabbatini, Renata Scotto; in ambito sinfonico con<br />

Salvatore Accardo, Michele Campanella, Gianluca Cascioli, Aldo Ciccolini, Enrico Dindo,<br />

Uto Ughi. Alla guida del complesso si sono alternati <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> fama internazionale come<br />

Roberto Abbado, Jurij Ahronovič, Bruno Bartoletti, Semyon Bychkov, Bruno Campanella,<br />

Aldo Ceccato, Gianluigi Gelmetti, Lü Jia, Peter Maag, Daniel Oren, Evelino Pidò, Pinchas<br />

Steinberg, Jeffrey Tate e infine Gianandrea Noseda, il cui felice rapporto con l’Orchestra<br />

è sfociato nella sua nomina, dal settembre 2007, a Direttore musicale del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong>.<br />

Nelle ultime stagioni l’Orchestra del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> è stata inoltre partner <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> compagnie<br />

<strong>di</strong> balletto, tra le quali in<strong>di</strong>menticabili rimangono quella del <strong>Teatro</strong> Bol’šoj <strong>di</strong><br />

Mosca e il Balletto Kirov del <strong>Teatro</strong> Mariinskij <strong>di</strong> San Pietroburgo. Protagonista <strong>di</strong> registrazioni<br />

ra<strong>di</strong>otelevisive e <strong>di</strong> incisioni <strong>di</strong>scografiche (da segnalare l’integrale delle sinfonie<br />

<strong>di</strong> Čajkovskij con Vla<strong>di</strong>mir Delman), è stata ospite <strong>di</strong> vari festival e teatri stranieri.<br />

Nell’ottobre 2000 ha rappresentato a Nizza Sly con José Carreras all’Acropolis e Zazà con<br />

Leo Nucci all’Opéra, mentre nell’anno successivo ha tenuto una grande tournée sinfonica<br />

in Francia con esecuzioni a Parigi, Tolosa, Tolone e Lione. Nel 2000 ha inoltre ricevuto<br />

il Premio Internazionale “Viotti d’Oro” conferito dalla Società del Quartetto <strong>di</strong><br />

Vercelli.<br />

Nel 1997 la Hardy Classic ha pubblicato il video (oggi <strong>di</strong>sponibile anche in dvd) della rossiniana<br />

Elisabetta, regina d’Inghilterra – <strong>di</strong>rettore Gabriele Ferro, protagonisti Lella<br />

Cuberli, Daniela Dessì e Rockwell Blake – e, nel 2003, il dvd della storica rappresentazione<br />

della Norma <strong>di</strong> Vincenzo Bellini <strong>di</strong>retta da Giuseppe Patané al Théâtre Antique<br />

d’Orange del luglio 1974 – con Montserrat Caballé, Jon Vickers e Josephine Veasey. Sotto<br />

la guida del maestro John Mauceri l’Orchestra ha inoltre inciso un <strong>di</strong>sco <strong>di</strong> arie d’opera<br />

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con Angela Gheorghiu per la Decca e ha registrato per la Nuova Era Il barbiere <strong>di</strong> Siviglia<br />

<strong>di</strong> Rossini e il Don Pasquale <strong>di</strong> Donizetti con Bruno Campanella.<br />

Il Coro del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> è stato ricostituito nel 1945 dopo che l’incen<strong>di</strong>o del <strong>Teatro</strong> nel<br />

1936 e il secondo conflitto mon<strong>di</strong>ale ne avevano interrotto l’attività, <strong>di</strong>ventando quin<strong>di</strong>,<br />

nel 1967, Coro stabile dell’Ente lirico torinese. Vanta un organico <strong>di</strong> circa settantacinque<br />

elementi ed è regolarmente impegnato nelle produzioni della Stagione d’Opera, oltre che<br />

in un’intensa attività nel circuito regionale per concerti lirico-sinfonici e a cappella e in<br />

collaborazioni con altre istituzioni musicali, quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale della<br />

Rai e l’Unione Musicale <strong>di</strong> <strong>Torino</strong>.<br />

Dal 1994 al 2002 è stato <strong>di</strong>retto dal Maestro Bruno Casoni con il quale ha raggiunto una<br />

perfezione stilistica ormai riconosciuta dalla critica nazionale e internazionale, tanto da<br />

essere considerato uno dei migliori d’Europa. A <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> ciò, valga l’esecuzione<br />

al <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> nel maggio 2002 della Messa in si minore <strong>di</strong> Bach sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong><br />

Semyon Bychkov, che nel 2007 ha rinnovato la sua stima nei confronti del Coro invitandolo<br />

a Colonia per la registrazione della Messa da requiem <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong>. Dal settembre 2002<br />

la guida del Coro è affidata al Maestro Clau<strong>di</strong>o Marino Moretti.<br />

Nel 2004 i componenti dei complessi artistici del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> hanno dato vita a due organismi<br />

autonomi, l’Orchestra Filarmonica ’900 e il Coro Filarmonico del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong>,<br />

entrambi attivi in ambito sinfonico-corale.<br />

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Violini primi<br />

Serguei Galaktionov°<br />

Stefano Vagnarelli°<br />

Marina Bertolo<br />

Monica Tasinato<br />

Clau<strong>di</strong>a Zanzotto<br />

Elio Lercara<br />

Roberto Lini<br />

Carmen Lupoli<br />

Enrico Luxardo<br />

Alessio Murgia<br />

Laura Quaglia<br />

Daniele Soncin<br />

Jonida Tafilai<br />

Grazyna Teodorek<br />

Pierangelo Travasino<br />

Giuseppe Tripo<strong>di</strong><br />

Violini secon<strong>di</strong><br />

Marco Polidori°<br />

Tomoka Osakabe<br />

Bartolomeo Angelillo<br />

Silvana Balocco<br />

Paola Bettella<br />

Clau<strong>di</strong>a Curri<br />

Maurizio Dore<br />

Anna Rita Ercolini<br />

Elena Gallafrio<br />

Ekaterina Gouliagina<br />

Roberto Lirelli<br />

Anselma Martellono<br />

Paola Pradotto<br />

Gianfranco Rossi<br />

Viole<br />

Krystyna Porebska°<br />

Armando Barilli°<br />

Alessandro Cipolletta<br />

Gustavo Fioravanti<br />

Rita Bracci<br />

Tamara Bairo<br />

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO<br />

Direttore musicale Gianandrea Noseda<br />

Marino Berganton<br />

Maria Elena Eusebietti<br />

Alma Mandolesi<br />

Franco Mori<br />

Roberto Musso<br />

Clau<strong>di</strong>o Vignetta<br />

Violoncelli<br />

Relja Lukic°<br />

Dario Destefano°<br />

Davide Eusebietti<br />

Giulio Arpinati<br />

Fabrice Dedonatis<br />

Pascal Dubois Pallastrelli<br />

Alfredo Giarbella<br />

Armando Matacena<br />

Luisa Miroglio<br />

Paola Perar<strong>di</strong><br />

Contrabbassi<br />

Davide Ghio°<br />

Davide Botto°<br />

Atos Canestrelli<br />

Massimo Bin<strong>di</strong><br />

Fulvio Caccialupi<br />

Michele Lipani<br />

Andrea Pino<br />

Alfredo Trebbi<br />

Ottavino<br />

Roberto Baiocco<br />

Flauti<br />

Federico Giarbella°<br />

Maria Siracusa<br />

Oboi<br />

Luigi Finetto°<br />

Stefano Simon<strong>di</strong><br />

Clarinetti<br />

Luigi Picatto°<br />

Edgardo Garnero<br />

13<br />

Fagotti<br />

Matteo Rivi°<br />

Giampiero Ganau<br />

Orazio Lo<strong>di</strong>n<br />

Sergio Pochettino<br />

Corni<br />

Ugo Favaro°.<br />

Pierluigi Filagna<br />

Fabrizio Dindo<br />

Evandro Merisio<br />

Trombe<br />

Sandro Angotti°<br />

Carlo Beltrami<br />

Marco Rigoletti<br />

László Molnár<br />

Tromboni<br />

Gianluca Scipioni°<br />

Marcello Dabanda<br />

Marco Tempesta<br />

Basso tuba<br />

Rudy Colusso<br />

Timpani<br />

Carlo Cantone°<br />

Ranieri Paluselli°<br />

Percussioni<br />

Lavinio Carminati<br />

Trombe interne<br />

Alessandro Caruana<br />

Ottaviano Cristofoli<br />

Enrico Negro<br />

Davide Pezzino<br />

° prime parti


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Soprani<br />

Rosa Maria Alocco<br />

Nicoletta Baù<br />

Anna Beretta<br />

Chiara Bongiovanni<br />

Adriana Bono<br />

Anna Maria Borri<br />

Caterina Borruso<br />

Sabrina Boscarato<br />

Ekaterine Bugianishvili<br />

Serafina Cannillo<br />

Patrizia Capello<br />

Cristina Cogno<br />

Cristiana Cordero<br />

Eugenia Degregori<br />

Alessandra Di Paolo<br />

Antonina Fontana<br />

Manuela Giacomini<br />

Emanuela Lea Lamarca<br />

Rita La Vecchia<br />

Laura Lanfranchi<br />

Chiara Lazzari<br />

Maria Adele Magnelli<br />

Maria de Lourdes Martins<br />

Francesca Moretti<br />

Roberta Sanna<br />

Pierina Trivero<br />

Giovanna Zerilli<br />

Mezzosoprani/Contralti<br />

Cristiana Arri<br />

Angelica Buzzolan<br />

Manuela Cattaneo<br />

Shiow-hwa Chang<br />

Ivana Cravero<br />

Corallina Demaria<br />

Maria Di Mauro<br />

Roberta Garelli<br />

Rossana Garibol<strong>di</strong><br />

Anna Giumentaro<br />

Daniela Guerini Rocco<br />

Elena Induni<br />

Antonella Martin<br />

Raffaella Riello<br />

Myriam Rossignol<br />

Daniela Valdenassi<br />

Tiziana Valvo<br />

Barbara Vivian<br />

Tenori<br />

Pierangelo Aimé<br />

Paolo Antognetti<br />

Janos Buhalla<br />

Marino Capettini<br />

Gian Luigi Cara<br />

Antonio Coretti<br />

Diego Cossu<br />

Luis O<strong>di</strong>lon Dos-Santos<br />

Ernesto Escobar Nieto<br />

Giancarlo Fabbri<br />

Sabino Gaita<br />

Mauro Ginestrone<br />

Roberto Guenno<br />

Renis Hyka<br />

Leopoldo Lo Sciuto<br />

Giuseppe Milano<br />

Matteo Mugavero<br />

Felice Palamara<br />

Jeremy Palumbo<br />

Young-Hoon Shin<br />

Gualberto Silvestri<br />

Sandro Tonino<br />

Franco Traverso<br />

Valerio Varetto<br />

Baritoni/Bassi<br />

Andrea Albertolli<br />

Leonardo Bal<strong>di</strong><br />

Mauro Barra<br />

Enrico Bava<br />

14<br />

Cataldo Cannillo<br />

Ignazio De Simone<br />

Umberto Ginanni<br />

Alessandro Inzillo<br />

Vla<strong>di</strong>mir Jurlin<br />

Devis Longo<br />

Paolo Lovera<br />

Riccardo Mattiotto<br />

Davide Motta Fré<br />

Brian Nickel<br />

Franco Rizzo<br />

Enrico Speroni<br />

Marco Sportelli<br />

Marco Tognozzi<br />

Vincenzo Vigo


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I CONCERTI 2007•2008<br />

Sabato 27 Ottobre 2007 ore 20.30<br />

Gianandrea Noseda <strong>di</strong>rettore<br />

Barbara Frittoli soprano, Daniela Barcellona<br />

mezzosoprano, Giuseppe Filianoti tenore,<br />

Ferruccio Furlanetto basso<br />

Clau<strong>di</strong>o Marino Moretti maestro del coro<br />

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO<br />

Giuseppe Ver<strong>di</strong> Messa da requiem<br />

Ore 19.45 incontro con Gianandrea Noseda<br />

Lunedì 19 Novembre 2007 ore 20.30<br />

Timothy Brock <strong>di</strong>rettore<br />

FILARMONICA ’900 DEL TEATRO REGIO<br />

Charlie Chaplin Luci della città<br />

Ore 19.45 incontro con Steve Della Casa<br />

Sabato 29 Dicembre 2007 ore 20.30<br />

Domenica 30 Dicembre 2007 ore 15<br />

Lunedì 31 Dicembre 2007 ore 17.30<br />

Tomas Netopil <strong>di</strong>rettore<br />

Silvia Colombini soprano, Otokar Klein tenore,<br />

Ales Jenis baritono<br />

Clau<strong>di</strong>o Marino Moretti maestro del coro<br />

e del coro <strong>di</strong> voci bianche<br />

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO<br />

Carl Orff Carmina Burana<br />

Ore 19.45 del 29 Dicembre incontro con<br />

Tomas Netopil e Nicola Gallino<br />

Lunedì 28 Gennaio 2008 ore 20.30<br />

GIANMARIA TESTA - PAOLO FRESU DUO<br />

Gianmaria Testa chitarra e voce<br />

Paolo Fresu tromba e flicorno<br />

Ore 19.45 incontro con Gabriele Ferraris<br />

Lunedì 11 Febbraio 2008 ore 20.30<br />

VINICIO CAPOSSELA CON MARIO BRUNELLO<br />

Vinicio Capossela voce e pianoforte<br />

Mario Brunello violoncello<br />

Fuggite, amanti, Amor<br />

Rime e Lamentazioni per Michelangelo<br />

Musiche <strong>di</strong> Philippe Eidel, Vinicio Capossela,<br />

Giovanni Sollima, Paolo Pandolfo,<br />

Clau<strong>di</strong>o Montever<strong>di</strong>, Johann Sebastian Bach<br />

Ore 19.45 incontro con Mario Brunello<br />

Lunedì 3 Marzo 2008 ore 20.30<br />

Gianandrea Noseda <strong>di</strong>rettore<br />

Domenico Orlando oboe<br />

FILARMONICA ’900 DEL TEATRO REGIO<br />

Musiche <strong>di</strong> Johann Sebastian Bach-Anton Webern,<br />

Richard Strauss, Arnold Schönberg,<br />

Ottorino Respighi<br />

Ore 19.45 incontro con Gianandrea Noseda<br />

Lunedì 7 Aprile 2008 ore 20.30<br />

Jan Latham-Koenig <strong>di</strong>rettore<br />

Ugo Favaro corno<br />

FILARMONICA ’900 DEL TEATRO REGIO<br />

Musiche <strong>di</strong> Sergej Prokof’ev, Dmitrij S ˇ ostakovič,<br />

Nino Rota<br />

Ore 19.45 incontro con Jan Latham-Koenig<br />

Lunedì 19 Maggio 2008 ore 20.30<br />

FILARMONICA ’900 DEL TEATRO REGIO<br />

TORINO JAZZ ORCHESTRA - NEW YORK VOICES<br />

Songs e standard jazz<br />

Ore 19.45 incontro con Marco Basso<br />

Concerto realizzato con il contributo <strong>di</strong><br />

La Filarmonica ’900 del <strong>Teatro</strong> <strong>Regio</strong> ringrazia gli amici che la sostengono: Enrica Acuto, Renato Ambrosio, Anna Chiusano, Elias al<br />

Haddad, Fisio Centro Me<strong>di</strong>co Lingotto, Luciano Marocco, Gianni Montalenti, Fabio Alberto Regoli, Carlo Tondato, Alberto Vercelli.

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