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LeSole24Ore 38 39 PIU' LIBERI DI concorrere IL FAMIGERATO DECRETO BERSANI HA PORTATO IN PIAZZA TUTTE LE CATEGORIE ‘COLPITE’. LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI, INVECE, ESULTANO: “FINALMENTE UN PROVVEDIMENTO CHE CI FARÀ RISPARMIARE E MIGLIORERÀ I SERVIZI”. ANDIAMO A SCOPRIRE INSIEME LE NOVITÀ PIÙ INTERESSANTI... di Giovanni Battaglio, 19 anni Ha infiammato tutte le proteste delle categorie coinvolte. Avvocati, taxisti e farmacisti in prima linea, che sono stati ‘colpiti’, come un fulmine a ciel sereno, dalle nuove norme varate dal Governo per mezzo di un Decreto Legge, in materia di liberalizzazioni e concorrenza. E se da una parte i liberi professionisti scendono in piazza e sono in stato di agitazione - “queste norme umiliano la nostra professione”, dichiarano - le associazioni dei consumatori esultano, vantando grande soddisfazione per un provvedimento che finalmente va a penalizzare i privilegi e le caste, portando grandi benefici ai cittadini. LE NUOVE NORME IN BREVE Il Decreto voluto dal ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani ha introdotto numerose novità in una serie di ambiti disparati. Andiamo a scoprirne alcune. Per quanto riguarda le libere professioni, le modifiche più interessanti riguardano l'abolizione delle tariffe minime, così da favorire la concorrenza tra i liberi professionisti e potenzialmente far abbassare le parcelle. Inoltre, è stato abolito il divieto di fare pubblicità: grazie a questa legge sarà diritto di avvocati e professionisti in genere informare i cittadini attraverso spazi pubblicitari. L'obiettivo? Favorire l'informazione del cittadino e consentirgli di maturare scelte più consapevoli rispetto al professionista a cui rivolgersi. Un'altra importante innovazione riguarda la possibilità di creare studi con una pluralità di professionisti, così da poter diversificare i servizi: per cui uno stesso spazio di consulenza potrà offrire la presenza di diverse figure, dagli avvocati, ai notai, agli architetti, ai commercialisti e via discorrendo. Tutto quello che serve per competere con i grandi studi internazionali e di altri paesi europei. Una delle norme introdotte che più ha avuto eco sui media riguarda i farmaci. La Legge Bersani consente, infatti, ai supermercati di vendere farmaci per i quali non è richiesta prescrizione medica, a patto di avere la presenza di farmacisti laureati e iscritti al relativo albo professionale. Inoltre viene ampliata la possibilità di sconto che può essere applicata sui farmaci, non più il tetto massimo del 20 per cento stabilito dal precedente Governo. Non solo, sempre per quanto riguarda le farmacie, viene superata una norma protezionistica di vecchia data, vale a dire quella che consentiva ai figli di farmacisti di ereditare la farmacia anche senza essere laureati. Ciò non sarà più consentito: in caso di morte prematura del farmacista titolare, si avrà tempo due anni per cedere la farmacia o ereditarla nel caso in cui si ottengano i requisiti necessari. Viene poi intaccata anche una casta famosa per la sua ‘inviolabilità’ nel corso del tempo. Parliamo di quella dei taxisti. Con le nuove norme sarà consentito ai Comuni di indire concorsi straordinari, rilasciare licenze temporanee, prevedere turni giornalieri aggiuntivi. I tassisti potranno usare il doppio veicolo. Per i consumatori aumentano, invece, le garanzie, in quanto dovranno essere previste tariffe prestabilite per determinati percorsi, ad esempio da stazioni e aeroporti. Le novità certo non si fermano qui. C'è ancora, per esempio, l'abolizione dell'obbligo di intervento del notaio per il passaggio dei beni mobili registrati (auto, motorini, barche ...). È la volta buona che queste pratiche si snelliscano da un po' di inutile burocrazia e che i cittadini risparmino un bel po' di quattrini. Un'altra bella notizia è che i conti correnti bancari potranno essere chiusi senza alcuna spesa né penalità. Era ora. Shopping a go-go. Buone notizie per gli amanti dello shopping. Si cancellano i divieti per l'effettuazione di vendite promozionali scontate, fatta eccezione per i saldi o le vendite sottocosto. Per saperne di più... Se vuoi avere maggiori informazioni visita i siti internet istituzionali www.governo.it oppure www.attivitaproduttive.gov.it Bisognerà in futuro andare a toccare i monopoli elettrici, quelli del gas. Non solo, chiederemo anche la portabilità dei conti correnti DALLA PARTE DEI CONSUMATORI Cosa pensano del Decreto Bersani le associazioni dei consumatori? Ne abbiamo intervistato una per tutte. Ecco le risposte di Elio Lannutti, presidente Adusbef (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi): Che considerazioni ha rispetto a questo nuovo provvedimento voluto da Bersani? «Finalmente, ci voleva proprio. L'abbiamo atteso, fortemente richiesto e da tanto tempo disatteso. L'ha disatteso il precedente Governo, che pure era liberista, ma queste riforme liberali a costo zero non le ha mai volute fare». Però le proteste si sono fatte sentire, eccome... «È una cosa molto seria, quella fatta dal ministro Bersani, che deve trovare l'adesione da parte tutti i consumatori e di tutti i cittadini. Non deve essere percepito come un provvedimento punitivo per le categorie, ma potrà far ripartire il Paese. Si vanno, infatti, a colpire i privilegi, le caste: in Italia abbiamo 4800 signori, che si chiamano notai, e che si spartiscono un milione di compravendite immobiliari. Per non parlare delle tariffe minime degli avvocati, delle compagnie assicurative, delle banche, delle farmacie. Bisogna far abbassare i prezzi, le tariffe. Questo è un passo importante ma non basta. Bisognerà in futuro andare a toccare i monopoli elettrici, quelli del gas. Non solo, chiederemo anche la portabilità dei conti correnti». Una categoria che ha avuto particolare eco mediatica è stata quella dei taxi, una casta che in effetti pareva inviolabile. Cosa ne pensa? «I taxisti devono comprendere che questo provvedimento non è punitivo neanche verso di loro, perché quando chiederanno una polizza avranno uno sconto, lo stesso in banca, ecc. Insomma, avranno delle agevolazioni. Nel contempo devono però capire che una città come Roma, che ha 5800 taxi, o raddoppia e triplica i turni, o deve avere più taxi. E questo perché i cittadini, quando chiamano i taxi, o non arrivano o arrivano con il tassametro che segna già 7 euro. Più taxi, è vero, da una parte significa anche più concorrenza, ma è anche una sfida che dà la possibilità di aumenta- re il fatturato».
40 Costume di Marina Marchese, 19 anni Milano Omologazione, cibo ricco di grassi e poco consigliato per una dieta bilanciata, ingenti perdite per la ristorazione locale: solo alcuni esempi dei lati negativi che accompagnano la nascita dei fast food e che suscitano quasi ogni giorno operazioni di protesta. Eppure, nonostante un lieve calo delle vendite registrato nell’ultimo anno, Mc Dondald’s non accenna minimamente ad entrare in crisi. Viene spontaneo chiedersi: perché, pur consapevoli dei rischi per la nostra salute e per il Pianeta, continuiamo a sederci agli scomodi tavolini dei fast food? Le risposte sono molteplici (economicità, praticità, eccetera), ma senza dubbio una componente di notevole rilevanza è costituita dal lato emotivo, che in molti casi ha la prevalenza su quello razionale. Gli ingredienti del successo George Ritzer, docente di Sociologia all’Università del Maryland, nel suo “Il mondo alla Mc Donald’s”, analizza il successo della catena di fast food più famosa al mondo, fino a vedere in essa il modello della futura società occidentale: riprendendo le tesi sulla razionalizzazione del sociologo (e non solo) tedesco Maximilian Weber, le applica all’universo della ristorazione rapida, a suo parere prototipo della vita moderna. I segreti del successo di Mc Donald’s sono quattro: efficienza; calcolabilità, prevedibilità; controllo. Nonostante il libro sia un testo universitario e quindi necessiti di competenze specifiche per essere compreso appieno, qualsiasi persona che sia entrata almeno una volta nella vita in un fast food (e quindi almeno il 99% della popolazione del cosiddetto Primo Mondo) può capire, tramite opportuni esempi, a cosa si riferi- MANGIA e VATTENE! È PRESENTE IN TUTTI E SEI I CONTINENTI; OGNI GIORNO SERVE QUARANTASEI MILIONI DI CLIENTI. MCDONALD’S È CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO COME L’EMBLEMA DELLA GLOBALIZZAZIONE, EPPURE, NONOSTANTE SE NE PARLI QUOTIDIANAMENTE, SONO IN MOLTI AD IGNORARE COSA DAVVERO CI SIA DIETRO LA MACCHINA DELLA RISTORAZIONE RAPIDA sce Ritzer quando parla di “mondo alla Mc Donald’s”. In termini tecnici, quando affermiamo che un sistema è efficiente, vuol dire che mette a disposizione un metodo ottimale per raggiungere un determinato obiettivo: quando entriamo in un ristorante, fast food o chiosco che sia, il nostro scopo principale è estinguere l’appetito. Ma perché sotto questo aspetto Mc Donald’s è riuscito a sbaragliare la concorrenza? L’intuizione geniale fu aver compreso che il fast food era tanto più efficiente quanto più era esigua la gamma di prodotti offerta: “della roba semplice che andasse dall’inizio alla fine seguendo un percorso liscio”. In una parola: hamburger. L’hot dog, inizialmente preso in considerazione come alternativa, aveva troppi tipi e modi di cottura. E non finisce qui: l’efficientizzazione coinvolge non solo il prodotto, ma anche la persona umana: in un fast food ogni dettaglio è studiato per spingere il cliente a soddisfare il suo bisogno il più in fretta possibile per poi lasciare il posto ai clienti successivi. Aree di parcheggio adiacenti al locale, menu consultabile mentre si è in fila (in questo modo si arriva alla cassa già sapendo ciò che si vuole ordinare), niente posate. Provate ad immaginare cosa accadrebbe se alla cassa di un qualsiasi fast food chiedeste, ad esempio, di farvi un hamburger al sangue o di non mettere la salsa… probabilmente vi guarderebbero come se foste un marziano! La seconda caratteristica fondamentale di Mc Donald’s è la calcolabilità, ossia focalizzare l’attenzione sull’aspetto quantitativo del prodotto più che su quello qualitativo. Nella nostra società vige l’i- dea che “più grande è meglio è” e McDonald’s non ha esitato a far suo questo motto: BIG Mac, Menu MAXI o SUPER Size, DOUBLE cheeseburger, ognuno di questi nomi pone l’accento sulla quantità di cibo e non sulla qualità. Eppure la nostra mente di consumatori tende a tradurre automaticamente la grandezza in bontà: chi si accontenterebbe di un hamburger di pochi grammi? A scatola chiusa Altra importante caratteristica dei fast food è la prevedibilità. Fateci caso: potreste mai distinguere in che Paese vi trovate dall’interno di un Mc Donald’s? Per quanto poco poetico possa suonare, in un mondo che cambia a velocità vorticosa, l’idea di un luogo estremamente standardizzato e quindi prevedibile ci rassicura. Sapere cosa dobbiamo aspettarci, indipendentemente dalla qualità del prodotto, ci induce a preferirlo ad altri “a scatola chiusa”. Accennando al controllo, viene naturale pensare alla serie di operazioni estremamente standardizzate che devono compiere i dipendenti di Mc Donald’s, che se da una parte non richiedono competenze specifiche, dall’altra negano ogni possibilità di gratificazione a livello professionale. Anche i clienti sono sottoposti a controllo, anche se in maniera meno diretta. Qualcuno ha ribattezzato questo comportamento “mangia e vattene!” e infatti, nonostante non ci siano regole scritte che ce lo impongano, ogni componente del fast food ci spinge a consumare rapidamente il nostro pasto, per liberare il tavolo nel minor tempo possibile. Le sedie sono addirittura appositamente studiate perché dopo venti minuti comincino a risultare scomode! Così come la questione della pulizia: perché ci viene così naturale alzarci e buttare i nostri rifiuti quando non sarebbe compito nostro bensì del personale? Ancora una volta la parola d’ordine è: efficienza. Tuttavia, la prossima volta che entrate in uno di questi locali, dopo essere stati guardati male dal cameriere per averci messo trenta secondi di troppo a scegliere il menu, dopo aver mangiato in fretta il vostro panino (pur senza avere impegni) e sgomberato in fretta e furia per lasciare il posto al prossimo “pezzo” chiedetevi: un Big Mac vale tutto questo? E se la risposta è no… organizzate un pic nic! . FORUM. FORUM. FORUM. FORUM. FORUM. FORUM. FORUM. FORUM. FORUM. FORUM. FORUM FORUM 41 PREGI E DIFETTI DELLA RISTORAZIONE RAPIDA « ludo_987@hotmail.com » Pro: Il pregio non può che essere la velocità del servizio: in 20 minuti nemmeno si mangia tutto. Inoltre i prezzi sono bassi: per riempire lo stomaco con pasta, carne, panini non tossici, vino spenderemmo almeno il doppio, se non il triplo. Contro: Detto papale papale, il contenuto dei panini è pessimo. Che quella sia carne è dubbio, e se si tratta di carne, allora è l'animale a essere dubbio: un maiale con la testa di pollo? Un tacchino con le zampe di maiale? In pratica, sarà qualunquismo ma fanno male. Poi, a me vengono i sensi di colpa: so di aver ceduto al capitalismo, ho contribuito allo sviluppo della globalizzazione più becera e dannosa. « bolognesi.luca@gmail.com » Pro: Come dice il nome, i fast food permettono di mangiare in velocità a chi non ha tempo da perdere; il tutto a prezzi modici, rispetto a qualsiasi altro ristorante. Contro: Il maggior difetto è l'incompatibilità dei cibi ‘fast’ con una dieta bilanciata. Nonostante le critiche ricevute da medici e nutrizionisti, le associazioni che difendono lo ‘slow food’ ed il mangiare sano, i fast food, soprattutto tra i giovani, conservano intatto il loro fascino e la loro attrattiva. « liuzziloris@fastwebnet.it » Pro: Prezzi moderati (anche se dipende dai punti di vista). Contro: C’è l'imbarazzo della scelta; i fast food sono i principali nemici della salute. I lati negativi superano nettamente quelli positivi. Per me è più interessante scoprire i sapori di altre cucine, come quella indiana o messicana. « gretapan@libero.it » Pro: Il mio parere è che la ristorazione rapida è molto più veloce ed economica, qualità non sottovalutabili per uno studente. Contro: Nonostante tutto, non arriverà mai ad una qualità decente: sappiamo che mangiare da McDonald’s non fa bene alla nostra salute, anche se una volta ogni tanto può starci. « frafrettina@libero.it » Pro: Buono, veloce, economico, efficiente. Un avvelenamento fin troppo piacevole! Contro: Dubbia provenienza delle materie prime impiegate (specialmente riguardo le carni), cotture abominevoli con oli raramente ricambiati, cibo estremamente calorico e troppo condito.
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