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procedura su sedazione e analgosedazione - Azienda Ospedaliera ...

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Rev. data<br />

REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

PROCEDURA SU<br />

Pagina 1 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

SEDAZIONE E ANALGOSEDAZIONE<br />

Causale<br />

della<br />

modifica<br />

00.00 05/09/2011 Ste<strong>su</strong>ra<br />

Valutata da<br />

Approvata da<br />

Redatta da Condivisa/Valutata da<br />

Dott. Giuseppe Luppino<br />

Responsabile F.F. S.C.<br />

Anestesia e Rianimazione<br />

P.O. Piemonte<br />

Resp. U.O. Qualità<br />

Dr. Gaetano Ferlazzo<br />

Direttore Sanitario<br />

Dr. Eugenio Ceratti<br />

Dott. Tanino Sutera<br />

Responsabile S.C.<br />

Anestesia e Rianimazione<br />

P.O. Papardo<br />

firmato<br />

firmato<br />

Data Atto formale Approvazione <strong>Azienda</strong>le<br />

25/10/2011 Prot n° 4458/DG<br />

Il Direttore Generale<br />

Dr. Armando Caruso<br />

firmato


Indice<br />

REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 2 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

1. Scopo/Obiettivo: pg 3<br />

2. Campo di applicazione: pg 4<br />

3. Matrice di Responsabilità/Attività pg 5<br />

4. Descrizione delle attività pg 6<br />

5. Competenze e qualifiche dell’Equipe pg 9<br />

6. Valutazione pre-<strong>sedazione</strong> pg 13<br />

7. Protocolli farmacologici e dosaggi pg 17<br />

8. Scheda esecuzione <strong>sedazione</strong> pg 19<br />

9. Analgo<strong>sedazione</strong> in Terapia Intensiva pg 20<br />

10. Analgo<strong>sedazione</strong> nel paziente pediatrico pg 25<br />

11. Monitoraggio nella <strong>sedazione</strong> pg 27<br />

12. Dimissibilità post <strong>sedazione</strong> pg 30<br />

13. Riferimenti e Allegati pg 32<br />

14. Indicatori/Parametri di controllo pg 32<br />

15. Lista di distribuzione pg 33


Scopo/Obiettivo:<br />

REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 3 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Scopo del protocollo è eseguire la <strong>sedazione</strong>, minima, moderata e profonda,<br />

utilizzando definizioni, politiche e procedure chiare che possano ridurre il rischio clinico e<br />

soddisfare gli operatori e gli utenti che afferiscono all’<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong>.<br />

Ci si propone di identificare le conoscenze necessarie per erogare<br />

<strong>sedazione</strong>/analgesia per indagini diagnostiche e/o terapeutiche invasive, beneficiando di<br />

ansiolisi, amnesia, analgesia, benessere e collaborazione in condizioni controllate e quindi in<br />

sicurezza, con <strong>su</strong>ccessiva rapida “restitutio ad integrum” del paziente trattato.<br />

In particolare la <strong>procedura</strong> intende:<br />

1. Pianificare le modalità di esecuzione nel paziente adulto e pediatrico.<br />

2. Approntare una documentazione di unica interpretazione ed individuare<br />

qualifiche e competenze dell’equipe interventistica.<br />

3. Definire criteri di ammissione e dimissione dei pazienti alla <strong>procedura</strong>.<br />

4. Identificare protocolli farmacologici e dosaggi per l’analgo<strong>sedazione</strong>.<br />

5. Fornire le indicazioni <strong>su</strong>l monitoraggio appropriato ai pazienti da trattare.


Campo di applicazione:<br />

REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 4 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

La <strong>procedura</strong> dovrà essere applicata ogni volta che si renda necessaria l’esecuzione<br />

di procedure invasive, che non necessitino di anestesia generale, per il controllo dello stato di<br />

ansia e dolore del paziente.<br />

Destinatari:<br />

Il protocollo viene distribuito, per conoscenza, a tutto il personale medico e<br />

infermieristico delle SS.CC. dell’<strong>Azienda</strong> e per competenza al personale medico e del<br />

comparto delle Unità Operative che per la loro attività effettuano procedure<br />

diagnostiche/chirurgiche per le quali è indicata la <strong>sedazione</strong> e la analgo<strong>sedazione</strong>.


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

Matrice di Responsabilità/Attività :<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Figura 1 = Direttore Responsabile di Struttura Complessa<br />

Figura 2 = Dirigente Medico I livello<br />

Figura 3 = Coordinatore Infermieristico U.O.<br />

Figura 4 = Infermiere Professionale<br />

Figura 5 = Coordinatore Infermieristico Blocco Operatorio<br />

Figure responsabili<br />

Attività<br />

Decisione <strong>su</strong>i criteri di<br />

erogazione di<br />

analgo<strong>sedazione</strong><br />

Applicazione della<br />

<strong>procedura</strong><br />

Progettazione percorsi<br />

organizzativi<br />

Revisioni e Controlli<br />

Archiviazione<br />

documentazione<br />

Legenda delle relazioni:<br />

R = Responsabilità generale dell’espletamento dell’attività<br />

C = Collaborazione alla realizzazione dell’attività<br />

I = Informazioni <strong>su</strong>ll’attività<br />

Pagina 5 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4<br />

Figura 5<br />

R C I I I<br />

C R<br />

C<br />

C I<br />

R C C I C<br />

R C I I I<br />

I I C C R


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’<br />

Definizione di Sedazione :<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 6 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

La <strong>sedazione</strong> è una condizione medica, controllata farmacologicamente, con lo scopo<br />

di fornire una situazione di rilassamento, amnesia e/o controllo del dolore durante una<br />

<strong>procedura</strong> diagnostica o chirurgica, che normalmente non comporta la perdita dei riflessi<br />

protettivi (capacità di mantenere autonomamente la pervietà delle vie aeree e rispondere in<br />

modo adeguato agli stimoli fisici ed ai comandi verbali).<br />

Tipo di Sedazione:<br />

Si possono distinguere almeno tre forme di <strong>sedazione</strong>:<br />

1. Sedazione minima: Stato indotto da farmaci che riducono lo stato di<br />

apprensione (ansiolisi), senza alterare lo stato di coscienza, nel quale il paziente<br />

risponde normalmente a comandi verbali. La funzionalità respiratoria e<br />

cardiovascolare non ri<strong>su</strong>ltano in alcun modo compromesse.<br />

2. Sedazione moderata: Stato in cui si riduce il livello di coscienza in maniera<br />

controllata. Il paziente risponde a comandi verbali o a seguito di stimolazione<br />

tattile. E’ ridotta la percezione al dolore. Funzione respiratoria e<br />

cardiocircolatoria adeguata.<br />

3. Sedazione profonda: Stato di incoscienza. La risposta ai comandi verbali è<br />

torpida, incongrua o assente, ma è evocabile quella riflessa agli stimoli<br />

nocicettivi. I riflessi protettivi delle vie aeree possono essere assenti e la<br />

funzione respiratoria limitata. Adeguata la funzione cardiovascolare.


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

SCALA SEDAZIONE<br />

0<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

No <strong>sedazione</strong><br />

Sedazione minima – Rilassato, risponde<br />

adeguatamente alla conversazione<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Scala di <strong>sedazione</strong><br />

Sedazione moderata – Sonnolento, risponde<br />

Ai comandi verbali e/o ad una stimolazione lieve<br />

Sedazione profonda – Risvegliabile solo con<br />

Stimoli intensi<br />

Anestesia – Non risvegliabile<br />

Grado di <strong>sedazione</strong><br />

GRADO DI SEDAZIONE SCALA DI SEDAZIONE<br />

Sedazione Minima<br />

Sedazione Moderata<br />

Sedazione Profonda<br />

1<br />

2<br />

3<br />

Pagina 7 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

I livelli di Sedazione/Analgesia :<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 8 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Nel passaggio da uno stato di piena coscienza ad una <strong>sedazione</strong> profonda esiste un<br />

“continuum” che può variare all’infinito. La tabella 1 illustra questo passaggio:<br />

Tab 1.<br />

Allerta – Ansia<br />

Allerta – Calma<br />

Sonnolento ma con ragionamento intatto<br />

Occhi aperti ed eloquio male articolato<br />

Occhi chiusi ma risposte coerenti alle domande<br />

Confusione, gli occhi si aprono alle domande<br />

Desaturazione in aria ambiente<br />

Gli occhi si aprono al dolore. Localizza<br />

Occhi chiusi. Retrazione al dolore<br />

Si lamenta al dolore. Risposta motoria aspecifica<br />

Ritenzione di CO2<br />

Desaturazione con 2 lt di O2<br />

Nes<strong>su</strong>na risposta al dolore<br />

Bradipnea. Ridotto riflesso di deglutizione<br />

Apnea ed ipotensione<br />

Morte


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Competenze e qualifiche dell’ Equipe che applica la <strong>procedura</strong>:<br />

Pagina 9 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Se l’anestesia generale e la <strong>sedazione</strong> profonda sono procedure che competono al<br />

medico anestesista; nella logica di una organizzazione per intensità di cura è oggi sempre<br />

meno possibile avvalersi di questa figura professionale nel caso di attività diagnostiche<br />

invasive e chirurgiche che richiedono una <strong>sedazione</strong> minima (ansiolisi) e/o moderata.<br />

Ciascun professionista, quotidianamente coinvolto nell’espletamento delle <strong>su</strong>e<br />

funzioni mediche, dovrebbe cercare di garantire il massimo confort e la sicurezza del paziente<br />

effettuando <strong>sedazione</strong> minima o moderata senza l’ausilio del medico anestesista, a cui potrà<br />

comunque fare ricorso in caso di particolari evenienze avverse.<br />

Appare necessario, pertanto, identificare le conoscenze necessarie per eseguire<br />

AUTONOMAMENTE <strong>sedazione</strong>/analgesia per indagini diagnostiche e/o terapeutiche<br />

invasive, affinché la sedo/analgesia sia gestita anche da non anestesisti.<br />

Gli eventi avversi causati dalla <strong>sedazione</strong> cosciente sono riportati con un’incidenza<br />

dello 0,54% e con una mortalità dello 0,03 %. In più recenti revisioni la percentuale di<br />

complicanze, nonostante il maggior uso della <strong>sedazione</strong>, resta comunque molto basso<br />

(rispettivamente 0,18 % e 0,47 %) in assenza di mortalità (European Academy of<br />

Anesthesiology).


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 10 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Secondo le linee guida e le raccomandazioni per la sedo/analgesia gestita da non<br />

anestesisti, redatte con la con<strong>su</strong>lenza degli anestesisti (SIAARTI) e in accordo con American<br />

Society of Anesthesiologists (ASA), possono essere sedati:<br />

1. Pazienti in età pediatrica in cui è decisivo ottenere una efficace collaborazione e un<br />

minimo trauma psicologico per il piccolo paziente. Tali pazienti devono essere gestiti<br />

nella maggior parte dei casi in presenza dell’anestesista.<br />

2. Pazienti in età avanzata in cui può essere necessario valutare l’opportunità di una<br />

protezione analgesica al fine di evitare possibili complicanze algomediate. In assenza<br />

dell’anestesista.<br />

3. Pazienti in età intermedia in cui è necessaria una valutazione ad personam dello stato<br />

d’ansia e della capacità di autocontrollo. In assenza dell’anestesista.<br />

4. Pazienti in cui sono compromesse le funzioni della vita di relazione (pz psichiatrici,<br />

cerebrolesi, Sindrome di Down, etc.). Utile la presenza dell’anestesista.<br />

5. Pazienti affetti da stati morbosi concomitanti (grande obeso, cardiopatia importante,<br />

broncopatia, patologie neuromuscolari, anemia significativa Hb < 8 gr/l). Utile la<br />

presenza dell’anestesista.


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

Tipologia di interventi in analgo<strong>sedazione</strong>:<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 11 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Premesso che la <strong>sedazione</strong> minima o moderata, in assenza di patologie evidenti, è<br />

raccomandata in tutti i pazienti non collaboranti o molto ansiosi e in tutti coloro che la<br />

richiedano, la tabella 2 evidenzia alcune delle procedure diagnostiche invasive e chirurgiche<br />

nelle quali si raccomanda il trattamento di analgo<strong>sedazione</strong>:<br />

TAB 2<br />

SPECIALITA’ PROCEDURA<br />

Endoscopia Digestiva ERCP – Endoscopia operativa – Pancolonscopia diagnostica – EGDS<br />

di lunga durata – Indagini in urgenza - Ecoendoscopia<br />

Urologia Litotrissia – Uretrocistoscopia – Biopsia prostatica<br />

Radiologia<br />

interventistica<br />

Embolizzazione arteriosa – Agobiopsie ecoguidate – Varicocele<br />

UTIC - Emodinamica Posizionamento di PM – Bi e Tricamerale – Coronarografia – PTCA –<br />

Ablazione transcatetere – Cardioversione elettrica<br />

Pediatria RMN e TC pediatriche – Punture lombari – Puntato midollare<br />

Endoscop. Bronchiale Broncoscopia diagnostica e operativa<br />

Ortopedia<br />

e Traumatologia<br />

Oftalmologia Cataratta in pz ansioso<br />

Interventi in anestesia locale di media lunga durata – Riduzione<br />

fratture – Applicazione trazione – Vertebroplastica percutanea<br />

Otorinolaringoiatria Riduzione frattura ossa nasali – Cauterizzazione epistassi<br />

Chirurgia Generale Ernioplastica in anestesia locale – drenaggi – Sinus Pilonidalis<br />

Chirurgia Vascolare Confezionamento di FAV – Flebectomia – TEAC – Angioplastica<br />

Ostetricia<br />

Isteroscopia diagnostica – Cisti Bartolini – Piccoli interventi in<br />

e Ginecologia anestesia locale<br />

Chirurgia Toracica Toracentesi – Drenaggio Pnx<br />

Chirurgia Plastica Interventi di media-lunga durata in anestesia locale<br />

M.C.A.U. Traumi – Trasporti protetti – Suture Chirurgiche - Radiodiagnostica


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

Controindicazioni Sedazione-Analgesia :<br />

ASSOLUTE:<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Inesperienza nel management delle vie aeree o nella RCP<br />

Mancata conoscenza dei farmaci necessari<br />

Assenza di idonee attrezzature di monitoraggio<br />

Allergie o ipersensibilità ai farmaci<br />

RELATIVE:<br />

Anomalie faciali o dentarie<br />

Pazienti ad alto rischio di vomito e inalazione<br />

Pazienti instabili dal punto di vista emodinamico e neurologico<br />

PAZIENTI A RISCHIO<br />

Pagina 12 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

I bambini, le persone anziane e i pazienti con malattia cardiaca o respiratoria costituiscono i<br />

gruppi ad alto rischio:<br />

I bambini richiedono in proporzione dosaggi più alti pro-Kg<br />

I neonati hanno un’eliminazione più lenta ed un’elevata quota di passaggio<br />

ematoencefalico<br />

Gli anziani sono facilmente soggetti a scompensi cardiorespiratori quando si<br />

somministrano sedativi/analgesici e richiedono dosi più basse pro-Kg


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

VALUTAZIONE PRE-SEDAZIONE:<br />

Pagina 13 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Tutti i pazienti che devono essere sottoposti ad una <strong>procedura</strong> di <strong>sedazione</strong>, in regime di<br />

ricovero od ambulatoriale, devono essere adeguatamente valutati dal responsabile della<br />

<strong>procedura</strong> secondo il seguente schema:<br />

Valutare la storia clinica (valutazione anamnestica)<br />

Valutare la funzionalità dei principali organi ed apparati<br />

Indagare <strong>su</strong>lla tollerabilità della posizione <strong>su</strong>pina, laterale e prona<br />

Indagare <strong>su</strong> eventuali precedenti esperienze di <strong>sedazione</strong>/analgesia<br />

Valutare eventuali terapie farmacologiche in atto, allergie, uso di sostanze voluttuarie<br />

Porre attenzione allo stato delle vie aeree<br />

Valutare la facilità dell’accesso venoso<br />

Rilevare frequenza cardiaca, PA, SpO2<br />

Se presenti patologie, approfondire<br />

Informare il paziente <strong>su</strong>lla <strong>procedura</strong><br />

Richiedere il consenso informato<br />

Assicurarsi dello stato di digiuno prima della <strong>procedura</strong>


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

GENERALITA’ PAZIENTE ________________________________<br />

SISTEMA NERVOSO CENTRALE<br />

□ Soffre di epilessia ?<br />

□ As<strong>su</strong>me farmaci psicoattivi ?<br />

□ E’ fumatore ?<br />

APPARATO RESPIRATORIO<br />

□ Soffre di bronchiti ricorrenti ?<br />

□ Soffre di asma ?<br />

□ Con quanti cuscini dorme di notte ?<br />

□ Russa durante il riposo notturno ?<br />

APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO<br />

□ Soffre di malattie cardiache ?<br />

□ Soffre di ipertensione arteriosa ?<br />

□ Prende farmaci anticoagulanti ?<br />

ORGANI EMUNTORI E PATOLOGIE METABOLICHE<br />

□ Soffre di obesità ?<br />

□ E’ diabetico ?<br />

□ Ha problematiche renali ?<br />

□ Prende farmaci per urinare ?<br />

□ Ha problemi tiroidei ?<br />

□ Prende farmaci per la tiroide ?<br />

EPATOPATIE<br />

□ As<strong>su</strong>me bevande alcoliche ?<br />

□ Soffre di malattie epatiche ?<br />

□ Presenza di ittero ?<br />

DATA ______________________________<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

SCHEDA DI VALUTAZIONE PRE-SEDAZIONE<br />

ANAMNESI<br />

Pagina 14 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

NATO A / IL _____________________________________<br />

ALLERGIE<br />

□ Soffre di allergie a farmaci e/o ad alimenti ?<br />

□ E’ stato mai sottoposto ad anestesia locale o generale o a<br />

<strong>sedazione</strong> ?<br />

USO ABITUALE DI FARMACI<br />

□ As<strong>su</strong>me farmaci quotidianamente ?<br />

□ Quali ? _______________________________________<br />

□ Fa uso di droghe o sostanze stupefacenti ?<br />

PREGRESSI INTERVENTI CHIRURGICI<br />

□ Ha mai <strong>su</strong>bito interventi chirurgici ?<br />

□ E’ stato mai sottoposto a procedure invasive ?<br />

□ Semplice<br />

□ Difficile<br />

ACCESSO VENOSO<br />

FACCIA, BOCCA E DENTIZIONE<br />

□ Protesi dentarie fisse o mobili<br />

□ Mento rientrato ?<br />

□ Collo tozzo ?<br />

ALTRE PATOLOGIE DEGNE DI NOTA<br />

□ Soffre di particolari patologie ?<br />

□ Quali ? ___________________________________<br />

FIRMA DEL DIRIGENTE MEDICO __________________________________________


ECG<br />

RX TORACE<br />

AST, ALT<br />

CK<br />

COLINESTERASI<br />

CREATININA<br />

EMOCROMO<br />

ELETTROLITI<br />

GLICEMIA<br />

SCREENING<br />

COAGULATIVO<br />

SCREENING<br />

INFETTIVOLOGICO<br />

REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

ESAMI PRE-PROCEDURA:<br />

Pagina 15 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Uomini di età > 45, Donne di età > 55, Malattie cardiache, Aritmie, Fattori di rischio per<br />

malattie cardiovascolari, Terapia con farmaci cardio e nefrotossici, Disordini elettrolitemici<br />

Età > 60, Malattie polmonari acute o croniche, Malattie cardiovascolari, Fumatori,<br />

Neoplasie, Immunodepressione.<br />

Non ha indicazione come test di routine.<br />

Non ha indicazione come test di routine.<br />

Non ha indicazione come test di routine.<br />

Età > 60, Nefropatie, Ipertensione.<br />

Età > 60.<br />

Nefropatie, Ipertensione, Farmaci che influenzano lo ionogramma.<br />

Età > 60, Diabete, Obesità.<br />

Non ha indicazione come test di routine.<br />

Non ha indicazione come test di routine.<br />

Programma Nazionale Linee Guida Istituto Superiore di Sanità


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

MODALITA’ DELLA SEDAZIONE – ANALGESIA<br />

Pagina 16 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Sedazione ed analgesia sono pratiche distinte. Alcuni pazienti potranno necessitare<br />

soprattutto della <strong>sedazione</strong> mentre altri avranno bisogno di analgesia o di entrambi.<br />

Non esiste un livello di <strong>sedazione</strong> standard che sia ottimale per tutti i pazienti. Gli<br />

esperti internazionali concordano col sostenere che il livello di <strong>sedazione</strong> adeguato è<br />

differente per ogni paziente, in considerazione delle peculiari caratteristiche cliniche.<br />

L’effetto desiderato spesso non si ottiene calcolando a tavolino un dosaggio mg/kg.<br />

Ogni paziente ha una <strong>su</strong>a sensibilità ai vari farmaci, il metodo della diluizione e della<br />

somministrazione endovenosa progressiva ci permetterà di raggiungere il giusto dosaggio.<br />

Va, quindi, enfatizzato il concetto dell’analgo-<strong>sedazione</strong> applicata <strong>su</strong> “base<br />

individualizzata”, sotto la diretta visione e secondo criteri clinici dell’equipe che<br />

esegue la <strong>procedura</strong> (SIAARTI Recommendations for Analogo-Sedation in ICU).<br />

MODALITA’ DELLA SEDAZIONE<br />

Procedere a incannulazione di un vaso venoso periferico prima di somministrare farmaci sedativi e/o analgesici,<br />

mantenendo pervio l’accesso venoso fino al completo recupero psicomotorio e del coordinamento<br />

temporospaziale del paziente.<br />

Assicurarsi della presenza dell’equipaggiamento d’emergenza.<br />

Monitorare il paziente (Ecg, PA, SpO2).<br />

Preparazione del materiale.<br />

Preossigenare il paziente.<br />

Avvio della somministrazione farmacologia valutando la soglia di coscienza e di dolore sino al raggiungimento<br />

dell’analgo-<strong>sedazione</strong> desiderato.<br />

Affidare l’esecuzione e la vigilanza <strong>su</strong>lla sicurezza della <strong>sedazione</strong>/analgesia a personale dedicato, diverso<br />

dall’operatore, adeguatamente formato e addestrato (training “tecniche di <strong>sedazione</strong>”).<br />

Rilevare i parametri relativi a livello di coscienza, ventilazione, ossigenazione ed emodinamica ad intervalli<br />

regolari e predefiniti registrandoli in base alle condizioni cliniche del paziente, alla dose globale di farmaco<br />

somministrata ed alla durata della <strong>procedura</strong>.<br />

Rilevare i <strong>su</strong>ddetti parametri nelle seguenti fasi: prima e dopo la <strong>procedura</strong>, all’atto della dimissione e<br />

ripetutamente quando le condizioni cliniche lo richiedano, al fine di rendere immediatamente disponibili tutte le<br />

informazioni utili ad identificare la causa di un evento avverso.


REGIONE SICILIANA<br />

AZIENDA<br />

OSPEDALIERA<br />

OSPEDALI RIUNITI<br />

PAPARDO PIEMONTE<br />

PROTOCOLLI FARMACOLOGICI E DOSAGGI :<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 17 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Nes<strong>su</strong>na farmaco singolarmente è in grado di avere tutti gli effetti desiderati per<br />

l’analgo<strong>sedazione</strong>. Il farmaco ideale dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:<br />

Rapido onset<br />

Durata d’azione prevedibile (emivita sensibile al contesto)<br />

Assenza di metaboliti attivi<br />

Rapido recupero alla sospensione<br />

Facilità di titolazione<br />

Metabolismo organo-indipendente<br />

Minima interazione farmacologica<br />

Elevato indice terapeutico<br />

Basso costo<br />

FARMACI E DOSAGGI EV CONSIGLIATI<br />

FARMACI ADULTI PEDIATRICI<br />

Diazepam 0,7 – 1,5 mg/kg 0,25 mg/kg<br />

Lorazepam 0,05 mg/kg 0,03 – 0,05 mg/kg<br />

Midazolam 0,07 – 0,08 mg/kg 0,034 mg/kg<br />

Morfina 0,015 – 0,2 mg/kg 0,05 – 0,2 mg/kg<br />

Meperidina 1 – 1,5 mg/kg 1 – 2 mg/kg<br />

Fentanyl 1 – 2 µg/kg 1 – 2 µg/kg<br />

Sufentanyl 0,1 – 0,2 µg/kg 0,1 – 0,2 µg/kg<br />

Midazolam endonasale - 0,1 – 0,4 mg/kg<br />

Midazolam per Os - 0,5 mg/kg<br />

Remifentanil 0,025 – 0,2 µg/kg/m’ -<br />

Propofol 0,5 – 2,0 mg/kg -


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Modalità e tecniche di somministrazione:<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Sedazione + Analgesia = Benzodiazepine + Oppiaceo<br />

La somministrazione di farmaci utilizzati per l’analgo<strong>sedazione</strong> può avvenire in:<br />

BOLI INTERMITTENTI<br />

INFUSIONE CONTINUA<br />

Pagina 18 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Entrambe le tecniche hanno vantaggi e svantaggi, anche se oggi l’infusione continua endovenosa è la<br />

modalità di somministrazione preferita nelle procedure di media-lunga durata, in quanto consente un<br />

livello più costante a fronte di un elevato rischio di <strong>sedazione</strong> eccessiva.<br />

L’ Infusione continua:<br />

Assicura un livello di <strong>sedazione</strong> costante, ottimizzando il comfort del pz<br />

Espone al rischio di:<br />

o Maggiore con<strong>su</strong>mo del farmaco<br />

o Rischio di <strong>sedazione</strong> eccessiva<br />

o Tempi di recupero più lunghi<br />

La tecnica dei Boli Intermittenti determina:<br />

Concentrazione plasmatica fluttuante con livelli incostanti di <strong>sedazione</strong><br />

Minore con<strong>su</strong>mo di farmaci<br />

Espone a rischio di:<br />

o Livello di <strong>sedazione</strong> in<strong>su</strong>fficiente


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SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

SCHEDA SEDAZIONE E ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 19 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Struttura Complessa ___________________________________ P.O. ________________<br />

PAZIENTE - Nome ____________________ Cognome ___________________________<br />

Nato a ________________________ il __________________<br />

Consenso Informato Si No<br />

Procedura invasiva eseguita _______________________________________________________<br />

Inizio <strong>procedura</strong> ore ____________<br />

Tipo di <strong>sedazione</strong>: Bolo Infusione continua<br />

Farmaci utilizzati: Diazepam ______ Midazolam ______ Fentanest __________<br />

Propofol _______ Remifentanil ______ Naloxone __________<br />

Flumazenil ______ Atropina Solfato ____________<br />

Altro_______________________________________________________<br />

Eventi avversi : Si No<br />

Richiesta di con<strong>su</strong>lenza anestesiologica: Si No<br />

Monitoraggio: SpO2 ECG NIBP Altro<br />

Dimissione ore ____________<br />

Note: __________________________________________________________________<br />

___________________________________________________________________<br />

Messina _____________ Il Dirigente Medico ________________________<br />

ANALGOSEDAZIONE IN TERAPIA INTENSIVA<br />

n.b. La presente scheda, in duplice copia, accuratamente compilata dal responsabile della<br />

<strong>procedura</strong>, va inserita in cartella clinica.<br />

Una copia va inviata al coordinatore infermieristico del blocco operatorio di competenza per<br />

l’archiviazione in banca dati.


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ANALGOSEDAZIONE IN TERAPIA INTENSIVA<br />

Pagina 20 di 34<br />

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___/___/____<br />

Il paziente ricoverato in Terapia Intensiva è un paziente critico che può presentare<br />

patologie multiorgano (problemi epatici, renali, respiratori, dismetabolici) ed é molto spesso<br />

anche anziano.<br />

Tutti questi fattori alterano la farmacocinetica dei farmaci correntemente utilizzati per l’analgo-<br />

<strong>sedazione</strong>, impedendo una corretta programmazione dei tempi di recupero alla sospensione<br />

dei farmaci e favorendo una variabilità continua della profondità dell’analgo<strong>sedazione</strong> stessa.<br />

Basti pensare che l’in<strong>su</strong>fficienza renale si accompagna a:<br />

- riduzione del flusso e/o della filtrazione glomerulare;<br />

- aumento del volume di distribuzione;<br />

- aumento della frazione libera, non legata ai farmaci;<br />

- accumulo di farmaci e/o metaboliti a eliminazione renale;<br />

- effetti prolungati.<br />

La disfunzione epatica, a <strong>su</strong>a volta, è responsabile di variazione della clearance dei farmaci<br />

per:<br />

- riduzione del flusso ematico al fegato;<br />

- ridotta attività degli enzimi epatici;<br />

- variazione della concentrazione delle proteine plasmatiche.<br />

Nel paziente critico si assiste ad una alterata sintesi proteica ed enzimatica, aumento<br />

della quota libera non legata alle proteine del farmaco, aumento del volume di distribuzione.


Nel paziente anziano :<br />

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SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

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___/___/____<br />

l’età avanzata influenza sia la farmacocinetica sia la farmacodinamica. Nell’anziano si<br />

verifica:<br />

- riduzione della massa magra muscolare,<br />

- aumento del tes<strong>su</strong>to adiposo,<br />

- aumento del volume di distribuzione dei farmaci liposolubili (diazepam, midazolam,<br />

fentanyl)<br />

- ridotto volume di distribuzione dei farmaci lipoinsolubili (paracetamolo, morfina,<br />

lorazepam)<br />

- prolungata emivita di eliminazione del farmaco<br />

- aumentata durata dell’effetto clinico del farmaco<br />

- ridotta concentrazione di albumina.<br />

OBIETTIVI IN TERAPIA INTENSIVA:<br />

Come affermato nelle linee guida della Joint Commission on Accreditation of Healthcare<br />

Organizazion (JCAHO), gli obiettivi dell’analgesia e della <strong>sedazione</strong> in Terapia Intensiva<br />

devono essere:<br />

Adeguato livello di analgesia-ansiolisi-amnesia;<br />

Riduzione delle risposte ormonali e metaboliche allo stress;<br />

Evitare brusche riemersioni dello stato di coscienza;<br />

Facilitare l’adattamento al ventilatore;<br />

Evitare aumenti della pressione intracranica (PIC);<br />

Ridurre l’uso di bloccanti neuromuscolari.


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___/___/____<br />

Il controllo del dolore in Terapia Intensiva spesso non viene considerato una priorità,<br />

soprattutto nei pazienti più instabili dal punto di vista emodinamico, pur essendo tali pazienti<br />

particolarmente vulnerabili al dolore.<br />

Il dolore è un’esperienza soggettiva e il miglior indicatore è il report verbale del paziente.<br />

Tuttavia in Terapia Intensiva, spesso il paziente non può comunicare verbalmente per la<br />

presenza di tubi endotracheali o tracheotomie, <strong>sedazione</strong> e uso di bloccanti<br />

neuromuscolari, pertanto i <strong>su</strong>ddetti metodi non sono applicabili.<br />

È stata valutata la possibilità di utilizzare, nei pazienti collaboranti, anche se intubati, una<br />

combinazione di strumenti che mi<strong>su</strong>rano il dolore (numerical rating scale = NRS) associati a<br />

figure del corpo per localizzare le aree dolorose e una lista di parole per comunicare la loro<br />

sensazione ed emozione<br />

Metodi di valutazione del dolore nel paziente cosciente<br />

Il metodo unidimensionale adottato dalla nostra <strong>Azienda</strong> è:<br />

NRS (Numerical Rating Scale) :<br />

Scala a 11 punti (0-10); il paziente indica con un numero l’intensità del <strong>su</strong>o dolore,<br />

scegliendo in una scala in cui 0 corrisponde a nes<strong>su</strong>n dolore e 10 al dolore più atroce.<br />

È applicabile a pazienti di diverse età, utilizzabile sia verbalmente sia graficamente.<br />

E’ il metodo più usato (54%dei casi) e il preferito dal personale delle Terapie Intensive.<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DELL’ANALGO-SEDAZIONE


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IN TERAPIA INTENSIVA<br />

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Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Nelle terapie intensive la somministrazione dei farmaci deputati all’analgo/<strong>sedazione</strong><br />

avviene principalmente con modalità INFUSIONE CONTINUA che, nelle procedure di media-<br />

lunga durata, assicura un livello di <strong>sedazione</strong> costante.<br />

I regimi di infusione continua vanno intesi come “infusione continua variabile”, con<br />

necessità di aggiustamenti quotidiani o ancora più frequenti, adattandoli alla variabilità delle<br />

condizioni emodinamiche e degli emuntori (variabilità dei parametri farmacocinetici) e al ritmo<br />

sonno-veglia.<br />

E’ opportuno riservare, nelle fasi di svezzamento dalla ventilazione artificiale, tecniche<br />

di analogo-<strong>sedazione</strong> che deprimano il meno possibile il drive respiratorio:<br />

- sospensione graduale dei sedativi<br />

- mantenimento di un adeguato livello di analgesia.<br />

DURATA DELL’ANALGOSEDAZIONE IN TERAPIA INTENSIVA<br />

BREVE TERMINE = o < 24 h<br />

MEDIO TERMINE 1 – 3 gg.<br />

LUNGO TERMINE > 3 gg.<br />

TIPO DI FARMACO UTILIZZATO<br />

Breve termine Farmaco con breve emivita contesto sensibile<br />

Medio termine Controllo livelli di analgo<strong>sedazione</strong> raggiunti<br />

Lungo termine Controllo dei fenomeni di accumulo


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ANALGOSEDAZIONE<br />

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___/___/____<br />

FARMACI PER L’ANALGOSEDAZIONE IN TERAPIA INTENSIVA<br />

BENZODIAZEPINE Proprietà ansiolitiche, rilassanti, ipnotiche, anticonvulsivanti. Effetti antagonizzati da<br />

Flumazenil. Dosaggio: 0,1 – 0,2 mg/kg ev. depressione respiratoria ed effetto ipotensivo<br />

proporzionale alla velocità di somministrazione. Farmaci più utilizzati Diazepam (emivita +<br />

lunga), Midazolam (breve emivita).<br />

PROPOFOL Proprietà ipnotiche. Onset e recupero rapido. Dosaggio: 1 – 4 mg/kg/ora. Risveglio rapido<br />

e di qualità. Scarso effetto analgesico, va abbinato ad un oppioide.<br />

OPPIOIDI RAPIDI Analgesici centrali. Grande potenza analgesica. Rapida azione. Dosaggio: 1µg/kg<br />

ripetibile ogni 20 minuti. Può dare nausea, vomito, depressione respiratoria. Farmaci +<br />

utilizzati: Fentanyl, Alfentanyl. Effetti antagonizzati da Naloxone Cloridrato.<br />

REMIFENTANIL Oppioide di ultima generazione. Emivita sensibile al contesto. Potenza analgesica<br />

<strong>su</strong>periore agli altri oppioidi. Effetto sedativo e antalgico. Dosaggio in infusione continua:<br />

0,04 µg/kg/m’. Effetto antagonizzato da Naloxone Cloridrato.<br />

MORFINA Analgesico centrale idrosolubile. Onset lungo. Durata d’azione 2 – 3 ore. Dosaggio: 0.01<br />

mg/kg.<br />

KETAMINA Anestetico dissociativo. Nes<strong>su</strong>na depressione respiratoria. Debole effetto emodinamico,<br />

broncodilatatore, analgesia del tegumento. Necessita di abbinamento con<br />

benzodiazepine. Dosaggio: 0,2 – 0,4 mg/kg.<br />

NEUROLETTICI Caratteristiche sedative, antipsicotiche, antiemetiche. Onset: 3- 5 min. Durata: 1 – 4 ore.<br />

Dosaggio: 2,5 – 5 mg nel paziente agitato. Possibile ipovolemia.<br />

MANAGEMENT ANALGOSEDAZIONE IN TERAPIA INTENSIVA<br />

Utilizzare una via venosa dedicata<br />

Non sospendere mai bruscamente il regime impostato


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Analgo-Sedazione Pediatrica:<br />

PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

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Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Nei bambini è opportuno ricorrere alla <strong>sedazione</strong> per ridurre il carico di stress ed il dolore ma<br />

soprattutto per permettere l’esecuzione delle procedure invasive.<br />

Il bambino presenta caratteristiche anatomiche e fisiologiche del tutto peculiari, che il medico<br />

che si occupa di una <strong>sedazione</strong> deve sempre tenere presente:<br />

La soglia del dolore è inferiore a quella degli adulti per una mielinizzazione ancora<br />

incompleta<br />

I bambini sono più sensibili all’azione farmacologia degli stupefacenti e soprattutto<br />

presentano una vivace reazione colinergica anche a stimoli non intensi<br />

Importanti differenze anatomiche: lingua più larga, glottide più anteriore, piano delle<br />

corde vocali più obliquo, restringimento cricoideo, inferiore angolo di diramazione del<br />

bronco destro dalla trachea, fisiologica ipertrofia adenoidea e tonsillare<br />

Prevalente respirazione diaframmatica<br />

Metabolismo più rapido e maggior con<strong>su</strong>mo di ossigeno per garantire l’omeostasi;<br />

frequenza cardiaca più elevata.<br />

Le informazioni più importanti che occorre ottenere riguardano:<br />

- Miopatie, Porfiria Acuta Intermittente, Allergia a farmaci nei familiari, Sindromi rare.<br />

Anche nei bambini è necessario applicare specifiche scale per il riconoscimento del<br />

dolore. Tra le più utilizzate evidenziamo:<br />

- Raffigurazione di facce.<br />

Per i pazienti pediatrici dai 2 ai 4 anni, gli anglosassoni hanno proposto di utilizzare<br />

una serie di facce che rappresentano diversi gradi di gioia e di tristezza. Sono state proposte


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PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

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___/___/____<br />

varie versioni, alcune più schematiche, altre più complesse. Rispetto alla VAS permette di<br />

cogliere una componente più emozionale.<br />

Tra le scale oggettive/comportamentali, utilizzabili in tutte le età e anche nei pazienti<br />

non collaboranti, citiamo la Comfort scale, utilizzata anche nei reparti di Terapia Intensiva.<br />

Ogni paziente sottoposto ad analgesia e <strong>sedazione</strong> deve avere un <strong>su</strong>o punteggio<br />

compilato in cartella con il punteggio del dolore e il dosaggio dei farmaci somministrati (ogni<br />

punteggio >8 è indicativo di scarsa <strong>sedazione</strong>).<br />

Anche per il paziente pediatrico occorre pianificare un piano basale di analgo-<br />

<strong>sedazione</strong>, che preveda dosi aggiuntive in caso di dolore incidente o di previsione di dolore<br />

<strong>procedura</strong>le (vene centrali, tracheostomia, drenaggi, aspirazioni, mobilizzazione).<br />

Tra i vari farmaci, da usare in associazione per l’analgo- <strong>sedazione</strong> in età pediatrica,<br />

vengono consigliati in letteratura i seguenti dosaggi:<br />

— fentanyl 2-3 µg/kg/h;<br />

— morfina 10-30 µg/kg/h;<br />

— <strong>su</strong>fentanil 0,2-0,3 µg/kg/h;<br />

— remifentanil 0,05-0,25 µg/kg/h;<br />

— propofol 1-3 mg/kg/h (da utilizzare esclusivamente nei pazienti di età <strong>su</strong>periore a 10 anni);<br />

— midazolam 0,05-0,15 mg/kg/h;<br />

— ketamina 0,2-2 mg/kg/h;


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Monitoraggio nella <strong>sedazione</strong>:<br />

previsto.<br />

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ANALGOSEDAZIONE<br />

Pagina 27 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Il monitoraggio del paziente va proporzionato al grado di <strong>sedazione</strong>-analgesia<br />

Sarà buona regola monitorizzare i segni vitali (polso, pressione arteriosa, frequenza<br />

respiratoria) prima, durante e dopo l’esecuzione della <strong>sedazione</strong>, ad intervalli regolari.<br />

In tutti i pazienti sedati è opportuno praticare un monitoraggio continuo della saturazione<br />

arteriosa di O2 con un dispositivo dotato di allarmi che permetta interventi rapidi in caso di<br />

evento avverso. Quasi sempre è necessario un <strong>su</strong>pplemento di O2.<br />

TABELLA DI DOTAZIONE MINIMA E INTERVALLI DI FREQUENZA DEL MONITORAGGIO<br />

PER L’ANALGO-SEDAZIONE<br />

DOTAZIONI E TIPO DI MONITORAGGIO INTERVALLI DI FREQUENZA DEL MONITORAGGIO<br />

Pulsiossimetro Continuo<br />

Sorgente di O2 e maschera sempre<br />

Materiale per ventilazione assistita ///////////<br />

Monitor ECG continuo<br />

Apparecchio automatico per la NiBP Ogni 10 minuti<br />

Aspiratore di secreti ////////////


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PROCEDURA SU<br />

SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE<br />

Materiale occorrente ed equipaggiamento d’emergenza<br />

Occorrente per accesso<br />

endovenoso<br />

Guanti monouso<br />

Disinfettante per la cute<br />

Tamponi di cotone o garze<br />

Cateteri endovenosi di varie<br />

mi<strong>su</strong>re<br />

Fleboclisi<br />

Siringhe da 5, 10, 20 cc<br />

Aghi sterili<br />

Cerotti<br />

Occorrente per controllo di base<br />

delle vie aeree<br />

Sorgente di O2<br />

Sistema di aspirazione<br />

Sondini per aspirazione di<br />

varie mi<strong>su</strong>re<br />

Maschere faciali di varie<br />

mi<strong>su</strong>re<br />

Pallone di Ambu<br />

Sistema “va e vieni”<br />

Cannule di Guedel di varie<br />

mi<strong>su</strong>re<br />

Occorrente per il controllo<br />

avanzato delle vie aeree<br />

Laringoscopi con lame di varie<br />

mi<strong>su</strong>re<br />

Tubi endotracheali di varie<br />

mi<strong>su</strong>re<br />

Maschere laringee di varie<br />

mi<strong>su</strong>re<br />

Farmaci antagonisti<br />

Naloxone cloridrato<br />

Flumazenil<br />

Farmaci di emergenza<br />

Pagina 28 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Adrenalina<br />

Atropina<br />

Efedrina<br />

Lidocaina<br />

Glucosio (10%, 33%, 50%)<br />

Idrocortisone, metilprednisolone,<br />

desametasone<br />

Occorrente per la sala <strong>sedazione</strong><br />

Pulsossimetro<br />

Monitor ECG<br />

Sfigmomanometro<br />

Fonendoscopio<br />

Carrello di emergenza<br />

Defibrillatore<br />

Apparecchio di anestesia (se presente<br />

evacuazione gas anestetici)


OSSIGENAZIONE<br />

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MONITORAGGIO:<br />

MODALITA’ E MONITORAGGIO DELLA SEDAZIONE<br />

Pagina 29 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Attuare il monitoraggio pulsossimetrico in tutti i casi di <strong>sedazione</strong>/analgesia senza<br />

escludere gli allarmi acustici.<br />

Abbinare una ossigenoterapia mediante cannula nasale in tutti i soggetti giudicati a<br />

rischio e specificatamente in presenza di asma, BPCO, tabagismo, flogosi delle vie<br />

aeree <strong>su</strong>periori, cardiopatie, gravidanza, obesità, sleepapnea o grandi anziani.<br />

EMODINAMICA:<br />

Rilevare i valori basali di frequenza cardiaca e pressione arteriosa sistemica.<br />

Durante e dopo <strong>sedazione</strong>/analgesia attuare controllo automatico continuo della<br />

frequenza e un periodico controllo della pressione arteriosa sistemica.<br />

Abbinare il monitoraggio ECG specialmente in pazienti con importanti fattori di<br />

rischio cardiovascolari.<br />

Settare opportunamente e attivare gli allarmi di minima-massima e di evento critico.<br />

Verificare la disponibilità di vagolitici e vasocostrittori per antagonizzare<br />

un’eventuale sincope vaso-vagale.


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DIMISSIBILITA’ POST-SEDAZIONE:<br />

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Pagina 30 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Linee Guida internazionali concordano <strong>su</strong>lla necessità di definire criteri univoci di<br />

dimissibilità dopo un’analgo/<strong>sedazione</strong>, al fine di ridurre i rischi di depressione cardio-<br />

respiratoria una volta cessata l’osservazione.<br />

E’ buona norma prolungare il periodo di osservazione qualora siano stati somministrati<br />

flumazenil e/o naloxone.<br />

Tutti i pazienti sottoposti a <strong>sedazione</strong>/analgesia devono essere controllati fino al<br />

momento in cui siano soddisfatti completamente i criteri di dimissibilità.<br />

La durata del periodo di osservazione dipenderà dal tipo di <strong>sedazione</strong>, dalle<br />

condizioni generali del paziente e dalla natura dell’indagine effettuata.<br />

La zona risveglio deve essere attrezzata con apparecchiature per monitoraggio e<br />

rianimazione. Un infermiere deve vigilare <strong>su</strong>lle fasi del risveglio e <strong>su</strong>l<br />

raggiungimento dei criteri di dimissibilità. Deve essere disponibile, <strong>su</strong> chiamata, un<br />

esperto in manovre rianimatorie.<br />

Il livello di coscienza e i parametri vitali, in assenza di stimolazioni, devono essere<br />

rilevati a intervalli regolari. Il medico responsabile deve essere avvertito di ogni<br />

modificazione dei parametri vitali rispetto a quelli previsti.


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CRITERI DI DIMISSIBILITA’ IN ANALGO/SEDAZIONE:<br />

CRITERI DI DIMISSIONE<br />

Pagina 31 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

Il paziente deve essere sveglio e ben orientato. Bambini e pazienti con stato<br />

mentale primitivamente alterato devono ritornare allo stato mentale precedente<br />

l’indagine, con particolare attenzione al fatto che i bambini sonnolenti sono a rischio<br />

di ostruzione delle vie aeree in posizione seduta<br />

I parametri vitali devono essere stabili e in limiti accettabili<br />

Deve passare un lasso di tempo <strong>su</strong>fficiente (almeno 1 ora) dall’ultima<br />

somministrazione di agenti antagonisti, per avere certezza che il paziente non sia<br />

nuovamente sotto <strong>sedazione</strong>/analgesia alla fine dell’effetto dell’antagonista.<br />

I pazienti devono essere dimessi affidandoli ad un adulto responsabile, in grado di<br />

accompagnarli a domicilio e riferire ogni complicanza post-<strong>procedura</strong>.<br />

I pazienti devono avere istruzioni scritte riguardanti l’as<strong>su</strong>nzione di alimenti, farmaci<br />

e attività consentite dopo la <strong>procedura</strong>; è utile fornire un numero telefonico da<br />

chiamare in caso di emergenza.<br />

Indicatori/Parametri di controllo :<br />

Indicatore 1 Appropriatezza nell’applicazione della <strong>procedura</strong><br />

Numeratore<br />

Numero procedure eseguite da non-anestesisti<br />

Denominatore Numero totale di sedazioni eseguite in <strong>Azienda</strong><br />

Monitoraggio quadrimestrale<br />

Indicatore 2 Verifica eventi avversi<br />

Numeratore Numero di eventi avversi durante e post-<strong>sedazione</strong><br />

Denominatore Numero di pazienti sottoposti a <strong>sedazione</strong><br />

Monitoraggio quadrimestrale


Riferimenti e Allegati :<br />

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Pagina 32 di 34<br />

Rev. 00 del<br />

___/___/____<br />

1. SIAARTI Recommendations for analogo-sedation in Intensive Care Unit 2006; vol<br />

72, N. 10.<br />

2. Gehlbach Bk, Kress JP. Sedation in intensive care unit. Curr Op in Crit Care 2002;<br />

8: 290-8.<br />

3. European Academy of Anesthesiology.<br />

4. Programma nazionale Linee Guida Istituto Superiore di Sanità.<br />

5. American Society of Anesthesiologists (ASA)<br />

6. Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizazion (JCAHO) – 2002.<br />

7. Anesthesia: Sedazione Cosciente – 2011.<br />

8. Unità di Sedazione Pediatrica - Università di Trieste.<br />

9. Le linee guida per la <strong>sedazione</strong> in endoscopia digestiva (SIED-SIGEP-ANOTE -<br />

Area Qualità 2009)


Direttore Responsabile F.F.<br />

S.C. Anestesia e Rianimazione<br />

P.O. Piemonte<br />

dott. Luppino Giuseppe<br />

Dirigente medico I livello<br />

S.C. di Anestesia e Rianimazione<br />

P.O.Piemonte<br />

Dott. Giuseppe Caminiti<br />

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Redatta da Valutata da<br />

firmato<br />

firmato<br />

Direttore Responsabile<br />

S.C. Anestesia e Rianimazione<br />

P.O. Papardo<br />

dott. Tanino Sutera<br />

Direttore responsabile<br />

S.C. Chirurgia Generale<br />

P.O.Piemonte<br />

Dott. Diego Celi<br />

Lista di distribuzione<br />

Direttori SS.CC. con obbligo di diffusione ai Dirigenti Medici ed al Direttore Medico di Presidio<br />

personale infermieristico<br />

Dirigenti infermieristici<br />

U.O. Qualità<br />

Risk Manager<br />

Referenti aziendali J.C.I.<br />

Controllo di Gestione<br />

Pagina 33 di 34<br />

Rev. 00 del ___/___/____<br />

Firmato<br />

Firmato


S.C. di ________________________________ P.O. __________________ Foglio __ di ____<br />

All’U.O. Qualità <strong>Azienda</strong>le<br />

Si trasmette copia del Foglio firma per presa visione “PROCEDURA SU SEDAZIONE E<br />

ANALGOSEDAZIONE”<br />

N°<br />

Prog.<br />

1.<br />

2.<br />

3.<br />

4.<br />

5.<br />

6.<br />

7.<br />

8.<br />

9.<br />

10.<br />

11.<br />

12.<br />

13.<br />

14.<br />

15.<br />

16.<br />

17.<br />

18.<br />

19.<br />

20.<br />

21.<br />

22.<br />

23.<br />

24.<br />

25.<br />

Cognome e Nome (stampatello) Qualifica Firma leggibile<br />

Dichiaro che tutto il personale coinvolto è stato informato ed ha preso visione della <strong>procedura</strong>;<br />

Copia è custodita e visionabile nella stanza ____________________________________________<br />

Messina li, ____/____/____ _________________________<br />

Il Direttore della SC<br />

SEDE

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