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01O 1 1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 01O 1 2 Ora la terra ...

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26O 30 18 <strong>In</strong> Tafni si oscurerà <strong>il</strong> giorno, quando vi spezzerò i gioghi imposti dall'Egitto e<br />

verrà meno in lei l'orgoglio del<strong>la</strong> sua potenza; una nube <strong>la</strong> coprirà e le sue figlie saranno condotte<br />

schiave.<br />

26O 30 19 Farò giustizia dell'Egitto e si saprà che io sono <strong>il</strong> Signore».<br />

26O 30 20 Al settimo giorno del primo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa<br />

paro<strong>la</strong> del Signore:<br />

26O 30 21 «Figlio dell'uomo, ho spezzato <strong>il</strong> braccio del faraone re d'Egitto; egli non è<br />

stato curato con medicamenti né fasciato con bende per fargli riprender forza e maneggiare <strong>la</strong><br />

spada».<br />

26O 30 22 Perciò dice <strong>il</strong> Signore <strong>Dio</strong>: «Eccomi contro <strong>il</strong> faraone re d'Egitto: gli spezzerò<br />

<strong>il</strong> braccio ancora valido e gli farò cadere <strong>la</strong> spada di mano.<br />

26O 30 23 Disperderò gli Egiziani fra le genti e li disperderò in altre regioni.<br />

26O 30 24 <strong>In</strong>vece rafforzerò le braccia del re di Bab<strong>il</strong>onia e nel<strong>la</strong> sua mano porrò <strong>la</strong> mia<br />

spada: spezzerò le braccia del faraone che gemerà davanti a lui come geme uno ferito a morte.<br />

26O 30 25 Fortificherò le braccia del re di Bab<strong>il</strong>onia, mentre le braccia del faraone<br />

cadranno. Si saprà che io sono <strong>il</strong> Signore, quando porrò <strong>la</strong> mia spada nel<strong>la</strong> mano del re di Bab<strong>il</strong>onia<br />

ed egli <strong>la</strong> stenderà sul<strong>la</strong> <strong>terra</strong> d'Egitto.<br />

26O 30 26 Disperderò gli Egiziani fra le genti e li disperderò in altre regioni: si saprà che<br />

io sono <strong>il</strong> Signore».<br />

26O 31 1 Il primo giorno del terzo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa paro<strong>la</strong><br />

del Signore:<br />

26O 31 2 «Figlio dell'uomo, dì al faraone re d'Egitto e al<strong>la</strong> moltitudine dei suoi sudditi:<br />

26O 31 3 Ecco, l'Assiria era un cedro del Libano, bello di rami e folto di fronde, alto di<br />

tronco; fra le nubi era <strong>la</strong> sua cima.<br />

26O 31 4 Le acque lo avevano nutrito, l'abisso lo aveva fatto innalzare inviando i suoi<br />

fiumi attorno al suolo dov'era piantato e mandando i suoi ruscelli anche a tutti gli alberi dei campi.<br />

26O 31 5 Per questo aveva superato in altezza tutti gli alberi dei campi: i suoi rami si<br />

erano moltiplicati, le sue fronde si erano distese per l'abbondanza delle acque, durante <strong>la</strong> sua<br />

crescita.<br />

26O 31 6 Fra i suoi rami fecero <strong>il</strong> nido tutti gli uccelli del <strong>cielo</strong>, sotto le sue fronde<br />

partorirono tutte le bestie selvatiche, al<strong>la</strong> sua ombra sedettero tutte le grandi nazioni.<br />

26O 31 7 Era bello nel<strong>la</strong> sua altezza e nell'ampiezza dei suoi rami, poiché <strong>la</strong> sua radice<br />

era presso grandi acque.<br />

26O 31 8 I cedri non l'uguagliavano nel giardino di <strong>Dio</strong>, i cipressi non gli<br />

assomigliavano con le loro fronde, i p<strong>la</strong>tani non erano neppure come uno dei suoi rami: nessun<br />

albero nel giardino di <strong>Dio</strong> lo pareggiava in magnificenza.<br />

26O 31 9 Bello lo aveva fatto nel<strong>la</strong> moltitudine dei suoi rami, perciò lo invidiavano tutti<br />

gli alberi dell'Eden nel giardino di <strong>Dio</strong>».<br />

26O 31 10 Perciò dice <strong>il</strong> Signore <strong>Dio</strong>: «Poiché si era elevato in altezza e aveva messo <strong>la</strong><br />

cima fra le nubi e <strong>il</strong> suo cuore si era inorgoglito per <strong>la</strong> sua grandezza,<br />

26O 31 11 io lo diedi in balìa di un principe di popoli; lo rigettai a causa del<strong>la</strong> sua<br />

empietà.<br />

26O 31 12 Popoli stranieri, fra i più barbari, lo tagliarono e lo distesero sui monti. Per<br />

ogni valle caddero i suoi rami e su ogni pendice del<strong>la</strong> <strong>terra</strong> furono spezzate le sue fronde. Tutti i<br />

popoli del paese si allontanarono dal<strong>la</strong> sua ombra e lo abbandonarono.<br />

26O 31 13 Sui suoi resti si posano tutti gli uccelli del <strong>cielo</strong> e fra i suoi rami ogni bestia<br />

selvatica,<br />

26O 31 14 perché nessun albero irrigato dalle acque si esalti nel<strong>la</strong> sua altezza ed elevi <strong>la</strong><br />

cima fra le nubi, né per <strong>la</strong> propria altezza confidi in sé nessun albero che beve le acque. Poiché al<strong>la</strong><br />

regione sot<strong>terra</strong>nea, in mezzo ai figli dell'uomo, fra coloro che scendono nel<strong>la</strong> fossa».<br />

26O 31 15 Così dice <strong>il</strong> Signore <strong>Dio</strong>: «Quando scese negli inferi io feci far lutto: coprii<br />

per lui l'abisso, arrestai i suoi fiumi e le grandi acque si fermarono; per lui feci vestire <strong>il</strong> Libano a

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