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Il dibattito delle cinque lettere - Archivio di Diritto e Storia Costituzionali

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Accettazione piena ed intera è la nostra dell’acuta osservazione che è nella <strong>di</strong>chiarazione del P.S. circa<br />

i pericoli <strong>di</strong> una galvanizzazione neofascista in senso demagogico od anarchico. Cre<strong>di</strong>amo anche noi che<br />

unica via <strong>di</strong> salvezza per loro, e <strong>di</strong> ulteriore corrosione per l’Italia sulla quale i resti del fascismo<br />

tenteranno <strong>di</strong> avviarsi è quella dell’estremismo ad oltranza, della ribellione ad ogni or<strong>di</strong>ne costituito,<br />

dell’invito alle masse perché si sollevino incompostamente per sod<strong>di</strong>sfare i loro istinti peggiori.<br />

Appunto per questo accogliamo con profonda sod<strong>di</strong>sfazione e con piena comprensione l’invito del<br />

P.S. ad un rinvigorimento dell’opera dei C.L.N. e soprattutto ad un approfon<strong>di</strong>mento della loro autorità<br />

nelle masse popolari. Ma anche appunto per questo affermiamo che è assolutamente necessario che se la<br />

libertà è salvezza <strong>di</strong> tutti essa è tale soltanto se garantita da un governo efficiente.<br />

Soltanto ricostruendo il senso dello Stato e la sua forza, l’uno e l’altra <strong>di</strong>spersi e combattuti dal<br />

cesarismo <strong>di</strong> cartone e dallo sciovinismo frenetico <strong>di</strong> cui soffriamo le conseguenze, è possibile dar mano<br />

alle riforme politiche ed economiche necessarie per dare veramente libertà e giustizia all’Italia. Bisogna<br />

perciò essere molto cauti per non identificare la decisione, che nasce dal <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, con l’or<strong>di</strong>ne e il buon<br />

governo, che tolgono <strong>di</strong> mezzo i motivi e le origini della reazione.<br />

Quanto alla questione istituzionale una volta <strong>di</strong> più ripetiamo che la D.C. è decisa a lasciare il giu<strong>di</strong>zio<br />

al popolo e alla Costituente che ne sarà espressione.<br />

La D.C. può sembrare in<strong>di</strong>fferente su questo punto perché è convinta che monarchia e repubblica non<br />

costituiscano pur nell’attuale assetto sociale forme giuri<strong>di</strong>che la cui importanza agli effetti della vita <strong>di</strong><br />

una data società è lungi dall’essere vitate.<br />

Quelle forme reazionarie che il P.S. vede raccolte intorno alla monarchia ed aiutate dall’Inghilterra,<br />

potrebbero domani polarizzarsi intorno ad un dato Presidente della Repubblica con l’appoggio <strong>di</strong> questa o<br />

quella nazione. <strong>Il</strong> fenomeno pericoloso e pernicioso in se stesso non può purtroppo essere così facilmente<br />

localizzato. Per prevenirle veramente e stroncare sul nascere gli effetti funesti occorre un’impostazione<br />

ra<strong>di</strong>calmente democratica della vita politica ed economica, impostazione che si può avere con qualunque<br />

forma istituzionale purché siano assicurati quei car<strong>di</strong>ni democratici che garantiscono da una parte la<br />

libertà dei citta<strong>di</strong>ni e <strong>delle</strong> minori comunità e dall’altra la possibilità <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> ciascun in<strong>di</strong>viduo e<br />

famiglia.<br />

III<br />

Perché si giunga a questa instaurazione dei principi democratici – checché si pensi circa la questione<br />

istituzionale – è certo che la via più sicura è che la democrazia governi, non che a favore del governo vi<br />

sia la democrazia.<br />

Non vogliamo con questo eliminare in alcun modo l’autorità dei C.L.N., soltanto non <strong>di</strong>mentichiamo<br />

che essi sono i rappresentanti della lotta del popolo italiano per la democrazia e debbono perciò, come<br />

loro logica meta, far sì che la democrazia <strong>di</strong>venti governo. Per questo accogliamo e facciamo propria la<br />

<strong>di</strong>chiarazione del P.S. circa il rafforzamento dell’opera del C.L.N.<br />

Le proposte concrete del P.S. come anche il principio informatore che lo anima si trovano pienamente<br />

consenzienti.<br />

LETTERA P.L.I. ∗<br />

1. PREMESSA<br />

24/02/1945<br />

<strong>Il</strong> partito d’azione ha pubblicato sul n. 17 dell’Italia Libera una lettera aperta agli<br />

altri partiti proponendo una riforma organica del Comitato <strong>di</strong> Liberazione Alta Italia e<br />

dei C.L.N. periferici insieme colla attribuzione <strong>di</strong> nuovi compiti al primo ed ai secon<strong>di</strong>.<br />

<strong>Il</strong> partito socialista ha presentato successivamente al C.L.N.A.I. una <strong>di</strong>chiarazione in cui<br />

∗ Febbraio 1945.

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