4 Direzione, Redazione, Pubblicità, Amministrazione: Via Emilia Ponente, 26 - 40133 Bologna Tel: 051 385 700 Fax: 051 384 793 info@areasenior.it www.areasenior.it - facebook/areasenior Direttore Responsabile Giovanna Glionna Direttore E<strong>di</strong>toriale Mario Addario Con<strong>di</strong>rettore Michele Glionna Caporedattore MariaGrazia Palmieri Segreteria <strong>di</strong> Redazione Arianna Pelagalli Opinionisti Giuseppe Caputo, Giorgio Colo<strong>mb</strong>a, Milena Passigato, Giovanni Zucchini Testi e servizi Ernestina Alboresi, Piero Alipran<strong>di</strong>, Monica D’Alessandro, Marcello Majonchi, Salvatore Ferraiuolo, Giovanni Fini, Nicola Marra, Damiano Montanari, Antonio Padovani, Jeanne Perego, Ezio Petrillo, Luciano Sante, Andrea Sganzerla, Guido Siniscalchi, Anna Verde Progetto grafico Silvia Carbonaro, Linegraph Promozione e sviluppo Antonio De Luca, Giovanni De Risio, Michele Francescutti Segreteria commerciale Beatrice Pecchioli rea enior PERIODICO PROFESSIONALE INDIPENDENTE PER LA GESTIONE DELLE RESIDENZE ASSISTENZIALI Amministrazione e Ufficio Abbonamenti Luisa Rimon<strong>di</strong> Pubblicazione e<strong>di</strong>ta dalle E<strong>di</strong>zioni Miglio srl – Divisione Perio<strong>di</strong>ci. Spe<strong>di</strong>zione in regime Posta Target Magazine. Registrazione del Tribunale <strong>di</strong> Bologna n. 8005 del 27/10/2009. Pubblicità inferiore al 45%. Proprietà e <strong>di</strong>ritti riservati. Manoscritti, foto e <strong>di</strong>segni, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. Delle opinioni manifestate negli scritti sono responsabili gli autori, dei quali la <strong>di</strong>rezione intende rispettare la piena libertà <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio. Stampa: Grafiche Garattoni, Viserba <strong>di</strong> Rimini. Opera depositata a norma <strong>di</strong> legge presso l’ufficio proprietà Letteraria Artistica Scientifica Roma. Pubblicazione a carattere culturale ed economico riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – ROC 6121. 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Basterà scrivere a: E<strong>di</strong>zioni Miglio srl – Via Emilia Ponente, 26 – 40133 Bologna - info@e<strong>di</strong>zionimiglio.it START UP <strong>di</strong> Giorgio Colo<strong>mb</strong>a “Siate affamati, siate folli”, ammoniva Steve Jobs ai neolaureati dell’Università <strong>di</strong> Stanford, inconsapevole <strong>di</strong> scolpire il suo epitaffio con sei anni <strong>di</strong> anticipo. Scritto qui, potrebbe essere lo “sconsiglio” del secolo, vista la <strong>di</strong>partita prematura <strong>di</strong> questo genio creativo Precursore – nel bene e nel male – della moderna società globale in cui “i mezzi prendono il posto dei fini, gli strumenti contano più degli scopi e protagonisti sono gli oggetti, non i soggetti” (M. Veneziani). Ossia il contrario <strong>di</strong> quanto sarebbe lecito attendersi da questa tribuna pur se, mutatis mutan<strong>di</strong>s, il principio <strong>di</strong> rivitalizzare la qualità dell’esistenza cade a pio<strong>mb</strong>o su quella che dovrebbe essere la “ragione sociale” <strong>di</strong> ogni struttura de<strong>di</strong>cata alla terza età. Dovrebbe essere, appunto. Secondo troppe evidenze e rumors filtranti dal settore, invece, quello che ancora si proietta in gran parte della miriade <strong>di</strong> residenze attive nel Bel Paese, se<strong>mb</strong>ra tutto un altro film. A partire dal titolo. Digitando su Google la voce “case <strong>di</strong> riposo”, infatti, compaiono 4.250.000 risultati contro i 247.000 <strong>di</strong> “residenze per anziani”. Dove risieda la speciale attrattiva del termine “riposo”, non è dato sapere. Ma se il <strong>di</strong>stinguo fosse solo nominalistico, sarebbe niente. In realtà, a far sì che il cliente – o, come si usa <strong>di</strong>re, “l’ospite” – viva il fati<strong>di</strong>co ingresso nella residenza come un approccio invariabilmente drammatico, concorrono tutti gli attori in gioco. Porgere allo sventurato il voucher per un viaggio <strong>di</strong> sola andata, infatti, non può essere che un messaggio profondamente negativo. Per la serie, parafrasando Dante, lasciate ogni speranza voi che entrate… Un invito alla rassegnazione sempre più spesso rispe<strong>di</strong>to al mittente. Magari in formato elettronico. Secondo dati dell’Associazione italiana psicogeriatria, infatti, gli over 65 che esibiscono un profilo su Facebook e MySpace rappresentano circa l’8% del totale, con un trend <strong>di</strong> crescita nell’ultimo triennio maggiore rispetto ad ogni altra fascia d’età. Che <strong>di</strong>re poi dell’altro milione <strong>di</strong> internauti dai capelli d’argento che comunica con amici e parenti via Skype? Altro che condanna all’oblio: tra mail, web ed annessi telematici, siamo alla quintessenza della memoria… Virtuale, certo, ma non per questo priva <strong>di</strong> enormi benefici su quella reale, notoriamente cagionevole nella terza età. Un’indagine svolta sul cervello <strong>di</strong> 125 soggetti dall’University College of London, per citare uno stu<strong>di</strong>o tra i tanti, ha infatti riscontrato un nesso tra <strong>di</strong>mensione della massa grigia – segnatamente l’amigdala, ossia l’area deputata alla memoria ed alle risposte emotive – e numero <strong>di</strong> “social-amici” su Facebook. Web-therapy come ultima frontiera delle cure dolci per i tempi agri, insomma. Ma più che l’apologia della Rete ci preme qui rimarcare quanto l’interesse verso il recupero dell’anziano non possa oggi che coincidere con quello <strong>di</strong> chi si can<strong>di</strong>da, almeno sulla carta, a rendersene artefice. Con o senza mouse. Serve però conferire alle strutture un imprinting dove l’approccio “vacanziero” prevalga su quello sanitario, attivando una metamorfosi del comparto che coinvolga operatori e “consumatori”. Una visione prospettica, dunque, dove termini come “qualità” e “rapporto qualità/prezzo”, scontati in un’economia matura come quella occidentale, facciano finalmente capolino anche in questo un po’ recalcitrante a<strong>mb</strong>ito. Va letto in tale ottica l’ingente sforzo che da tempo stiamo profondendo in Rete attraverso i siti “AreaSenior” de<strong>di</strong>cati agli operatori come agli utenti finali e la Community su Facebook (a breve anche nei forum). Assecondare le nuove “senior-generazioni” nel respingere l’equivalenza in rima pensionati = rassegnati è il primo, doveroso passo per tramutare sterili ovvietà (“l’anziano è una risorsa”, ecc.) in concrete – e red<strong>di</strong>tizie – realtà.
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