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IL MODO<br />
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DI PREVEDERE<br />
IL FUTURO<br />
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un potenziale <strong>di</strong> espressione<br />
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illimitato. Con una voglia <strong>di</strong> crescere<br />
e comunicare sorprendente.<br />
AreaSenior rivoluziona, grazie alla<br />
Community, il modo <strong>di</strong> vedere la vita<br />
da senior. La nostra visione <strong>di</strong> futuro è<br />
ben <strong>di</strong>versa da quella <strong>di</strong> una volta,<br />
e la stiamo già costruendo insieme.<br />
Se ci cre<strong>di</strong> anche tu, stai con noi.<br />
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Pensando a come promuovere ed innovare il sistema assistenziale italiano,<br />
stiamo lavorando a un progetto assolutamente innovativo volto a costruire – e<br />
promuovere – il sistema socio assistenziale italiano attraverso la creazione<br />
del primo portale web interattivo tra la domanda <strong>di</strong> assistenza all’anziano e<br />
l’offerta. Per dare al settore il giusto valore ed accrescerne la cre<strong>di</strong>bilità, vogliamo<br />
dargli una aperta e comparata visibilità, nell’ottica <strong>di</strong> una modernizzazione del<br />
sistema, e a favore dei crescenti bisogni della collettività.<br />
Le strutture saranno ospitate in una banca dati, pubblicata gratuitamente e da loro<br />
<strong>di</strong>rettamente aggiornabile. Liberamente consultabile dal pubblico finale, è volta a<br />
costruire la prima mappatura del sistema assistenzialistico italiano.<br />
State con noi in questa a<strong>mb</strong>iziosissima avventura: compilate la scheda a fianco,<br />
oppure contattateci per l’aggiornamento on-line in tempo reale dei dati presenti sul<br />
sito. L’operazione è assolutamente gratuita. E lo sarà sempre.<br />
www.areasenior.it
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a www.areasenior.it<br />
e cerca la tua struttura<br />
per controllare<br />
i dati inseriti.<br />
Per qualsiasi correzione<br />
o anche per un nuovo<br />
inserimento, compila la<br />
scheda a fianco<br />
e inviacela via fax. Se<br />
<strong>di</strong>sponi <strong>di</strong> nuove foto<br />
inviacele via email<br />
(residenze@areasenior.it).<br />
L’aggiornamento avverrà<br />
in tempo reale ed è<br />
assolutamente gratuito!<br />
Per contattarci:<br />
051 385700<br />
Da inviare via fax allo 051 384793<br />
Denominazione completa della struttura<br />
In<strong>di</strong>rizzo<br />
Cap Città<br />
Recapiti telefonici<br />
Cognome e nome del Responsabile<br />
In<strong>di</strong>rizzo e-mail<br />
Sito internet<br />
Anno fondazione Numero piani<br />
Prov<br />
Numero camere Numero posti letto<br />
Accre<strong>di</strong>tamento SSN o Trattamento privatistico o<br />
Note generali sulla struttura e sui suoi servizi:
1<br />
rea<br />
enior<br />
PERIODICO PROFESSIONALE INDIPENDENTE<br />
PER LA GESTIONE DELLE RESIDENZE ASSISTENZIALI<br />
Direzione, Redazione, Pubblicità, Amministrazione:<br />
Via Emilia Ponente, 26 - 40133 Bologna<br />
Tel: 051 385 700 Fax: 051 384 793 info@areasenior.it<br />
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Direttore Responsabile<br />
Giovanna Glionna<br />
Direttore E<strong>di</strong>toriale<br />
Mario Addario<br />
Con<strong>di</strong>rettore<br />
Michele Glionna<br />
Segreteria <strong>di</strong> Redazione<br />
Arianna Pelagalli<br />
Testi e servizi<br />
Ernestina Alboresi, Piero Alipran<strong>di</strong>, Matteo Barboni,<br />
Erica Cristofori, Monica D’Alessandro, Marcello Majonchi,<br />
Salvatore Ferraiuolo, Giovanni Fini, Nicola Marra,<br />
Damiano Montanari, Antonio Padovani, MariaGrazia Palmieri,<br />
Jeanne Perego, Luciano Sante, Andrea Sganzerla,<br />
Guido Siniscalchi, Anna Verde<br />
Progetto grafico<br />
Silvia Carbonaro, Linegraph<br />
Promozione e sviluppo<br />
Giovanni De Risio, Luca Gallina, Paolo Maggiorelli,<br />
Ornella Pietropaolo<br />
Amministrazione e Ufficio Abbonamenti<br />
Alba Cassanelli<br />
Pubblicazione e<strong>di</strong>ta dalle E<strong>di</strong>zioni Miglio srl – Divisione Perio<strong>di</strong>ci.<br />
Spe<strong>di</strong>zione in regime Posta Target Magazine. Registrazione<br />
del Tribunale <strong>di</strong> Bologna n. 8005 del 27/10/2009.<br />
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restituiti. Delle opinioni manifestate negli scritti sono responsabili<br />
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Rimini. Opera depositata a norma <strong>di</strong> legge presso l’ufficio<br />
proprietà Letteraria Artistica Scientifica Roma. Pubblicazione<br />
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fax. ARRETRATI: I numeri arretrati possono essere richiesti <strong>di</strong>rettamente<br />
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integrare, correggere e cancellare i dati personali ed anche opporsi<br />
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E<strong>di</strong>zioni Miglio srl – Via Emilia Ponente, 26 – 40133 Bologna - info@<br />
e<strong>di</strong>zionimiglio.it<br />
START UP<br />
<strong>di</strong> Giovanna Glionna<br />
Essere efficienti nella gestione dei servizi in<br />
a<strong>mb</strong>ito socio-sanitario è <strong>di</strong>ventato un imperativo<br />
per razionalizzare le attività e i costi. Ma la qualità<br />
e la sicurezza dei servizi non potranno comunque<br />
prescindere dall’attenzione che – sempre <strong>di</strong> più –<br />
va data all’ospite<br />
Vengono chiamati in gergo ‘servizi alberghieri’, e sempre più<br />
spesso anche nelle strutture socio-assistenziali in regime <strong>di</strong><br />
accre<strong>di</strong>tamento sono i familiari ad essere chiamati a coprirne<br />
l’incidenza economica. Cosicché ospiti e familiari <strong>di</strong>ventano, <strong>di</strong><br />
fatto, veri e propri ‘clienti’. Eppure, quello del customer care e della<br />
conseguente customer satisfaction sono concetti che tutt’oggi<br />
ben <strong>di</strong> rado vengono richiamati dagli addetti ai lavori nei convegni<br />
piuttosto che nei progetti. Ecco perché partecipando alla seconda<br />
e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> RSA Summit, svoltasi a Milano lo scorso 13 marzo,<br />
ospiti dell’IIR - Istituto Internazionale <strong>di</strong> Ricerca che ne ha curato<br />
l’organizzazione, non abbiamo mancato <strong>di</strong> osservare come quei<br />
servizi che in a<strong>mb</strong>ito turistico-alberghiero rappresentano un ovvio<br />
elemento <strong>di</strong> competitività commerciale, vengono decisamente<br />
ignorati in sede socio-sanitaria. Evidentemente ancorati ad un’idea<br />
assistenzialistica pubblica, si continua a sottovalutare il concetto<br />
<strong>di</strong> servizio ‘a valore aggiunto’ nonché il fatto che possa rappresentare<br />
quell’elemento <strong>di</strong> competitività e <strong>di</strong> apertura a nuove frontiere<br />
<strong>di</strong> mercato in grado <strong>di</strong> trasformare un sistema che sta dando ormai<br />
da anni segnali <strong>di</strong> grave criticità e non ulteriore sostenibilità.<br />
Ma quanto l’attuale sistema potrà ancora resistere alla forza<br />
<strong>di</strong>rompente <strong>di</strong> una conoscenza sempre più tecnologica e ‘social’?<br />
L’approccio-tipico dei <strong>di</strong>rigenti delle RSA se<strong>mb</strong>ra perlopiù<br />
rimanere quello <strong>di</strong> farsi riconoscere primariamente come soggetto<br />
pubblico, evitando – <strong>di</strong> fatto – un confronto <strong>di</strong>retto col consumatore.<br />
Tendendo ad ignorare come sia comunque già in atto una<br />
profonda trasformazione culturale da parte dell’utenza, e ciò non<br />
tanto per ciò che riguarda l’ospite, ovviamente già anziano, quanto<br />
soprattutto per i suoi familiari, potenziali prossimi clienti delle strutture,<br />
che hanno una visione decisamente evoluta e sempre meno<br />
<strong>di</strong>sposta ad assimilare quel concetto <strong>di</strong> vecchiaia rassegnata e<br />
‘cronica’, che invece ancora oggi prevale in troppe strutture.<br />
Un immobilismo pericoloso ed ancora generalizzato, nel quale cominciano<br />
tuttavia a spiccare le eccezioni. Una evidente inversione<br />
<strong>di</strong> tendenza è quella in atto da un paio d’anni, che vede l’aumento<br />
delle campagne pubblicitarie (soprattutto sui quoti<strong>di</strong>ani locali) <strong>di</strong><br />
strutture, anche accre<strong>di</strong>tate, che si propongono ad un’utenza evidentemente<br />
più consapevole ed esigente, in maniera privatistica.<br />
E che per farlo enfatizzano le peculiarità legate al servizio e al benessere,<br />
tralasciando quelle sanitarie.<br />
Suonerebbe certamente provocatorio, ma altrettanto <strong>di</strong>rompente,<br />
immaginare un convegno dal significativo e quanto mai alternativo<br />
titolo: Il futuro dell’assistenza socio-sanitaria senza accre<strong>di</strong>tamento.<br />
Realtà o fantasia?
6<br />
sommario Numero<br />
DALLA COPERTINA LE ESCLUSIVE<br />
8<br />
21<br />
43<br />
RSA SUMMIT 2013<br />
L’alta incidenza dei costi dei servizi alberghieri impone un<br />
controllo <strong>di</strong> gestione sempre più efficiente. Mentre cresce<br />
l’importanza dei servizi ‘no core’ secondo la valutazione <strong>di</strong><br />
ospiti e familiari. Insourcing o outsourcing? Il confronto a<br />
Milano durante RSA Summit 2013, de<strong>di</strong>cato al tema “La<br />
gestione efficiente dei servizi in a<strong>mb</strong>ito socio-sanitario”<br />
DOSSIER AUSER<br />
Quante sono, quanto costano, come funzionano le Residenze<br />
Sanitarie Assistite? A questi interrogativi cerca <strong>di</strong> rispondere<br />
l’ampia e articolata indagine realizzata da Auser, presentata a<br />
fine 2012, che fotografa una realtà complessa, <strong>di</strong>somogenea e<br />
frammentata<br />
Le Novità Prodotto<br />
LE RUBRICHE<br />
26<br />
30<br />
34<br />
38<br />
40<br />
Numero 2/20<strong>11</strong><br />
1/2013<br />
NUOVE PROGETTUALITà<br />
Bioarchitettura, ecosostenibilità, risparmio energetico.<br />
Anche nella nuova progettualità delle residenze per anziani si<br />
cominciano ad evidenziare nuove filosofie costruttive, in linea<br />
con le trasformazioni culturali e sociali dei tempi. Dove anche il<br />
fattore estetico ha la sua importanza<br />
NUOVE VISIONI<br />
Una struttura prefabbricata in legno, spazi che richiamano la<br />
<strong>di</strong>stribuzione abitativa e non ospedaliera, risparmio energetico,<br />
atmosfere con qualcosa in più. La nuova residenza in costruzione<br />
ad Albaredo d’A<strong>di</strong>ge Ca’ de Nonni promette una nuova e più<br />
sensibile accoglienza per i suoi ospiti, con un comfort olistico e<br />
al contempo con un contenimento dei costi <strong>di</strong> gestione<br />
SOLUZIONI BIO<br />
Nel quartiere Sanpolino nella periferia <strong>di</strong> Brescia sorge una<br />
recentissima residenza per anziani, denominata BIRD. Il suo<br />
progetto ha un carattere sperimentale, caratterizzato da una<br />
struttura portante metallica e dall’uso minimo <strong>di</strong> materie non<br />
rinnovabili a favore <strong>di</strong> materiali eco-compatibili<br />
ATTUALITà<br />
L’unione fa la forza. Oggi, con la crisi che incalza, sono<br />
sempre più <strong>di</strong>ffusi i tentativi <strong>di</strong> risparmiare attraverso forme <strong>di</strong><br />
spesa collettiva. Dopo il car sharing e i gruppi <strong>di</strong> acquisto, la<br />
tendenza si è estesa anche ai servizi alla persona, in particolare<br />
degli anziani, attraverso la formula della cosiddetta ‘badante<br />
condominiale’<br />
PROFILI<br />
A Dosson <strong>di</strong> Casier sorge una splen<strong>di</strong>da residenza del gruppo<br />
Orpea che coniuga l’aspetto tecnico-assistenziale a quello<br />
sorprendentemente piacevole <strong>di</strong> spazi comuni e aree private,<br />
con risultati a <strong>di</strong>r poco incre<strong>di</strong>bili e dove alla persona nella sua<br />
interezza viene data la priorità assoluta
GIVE ME FIVE!<br />
Un’espressione semplice, imme<strong>di</strong>ata, confidenziale<br />
per con<strong>di</strong>videre un successo, un’emozione, una sod-<br />
<strong>di</strong>sfazione.<br />
Proprio pensando a questo gesto così semplice<br />
e naturale è nato iGien Point, è una colonnina con<br />
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7
8<br />
attualità<br />
LA SFIDA DELL’<br />
L’alta incidenza dei<br />
costi dei servizi<br />
alberghieri impone<br />
un controllo <strong>di</strong><br />
gestione sempre più<br />
efficiente. Mentre<br />
cresce l’importanza<br />
dei servizi ‘no<br />
core’ secondo<br />
la valutazione <strong>di</strong><br />
ospiti e familiari.<br />
Insourcing o<br />
outsourcing? Il<br />
confronto a Milano<br />
durante RSA Summit<br />
2013 de<strong>di</strong>cato al<br />
tema “La gestione<br />
efficiente dei servizi<br />
in a<strong>mb</strong>ito<br />
socio-sanitario”<br />
Nell’elaborazione grafica, alcune immagini delle residenze<br />
italiane <strong>di</strong> Asti e Casier del Gruppo Orpea, nelle quali arre<strong>di</strong><br />
e servizi sono concepiti in un’ottica <strong>di</strong> massima attenzione<br />
all’ospitalità <strong>di</strong> taglio alberghiero.
ECCELLENZA<br />
Il 13 marzo scorso nel milanese,<br />
presso il Centro Congressi Humanitas,<br />
si è tenuta la seconda e<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> RSA Summit. Organizzato da IIR<br />
- Istituto Internazionale <strong>di</strong> Ricerca, l’incontro<br />
è stato de<strong>di</strong>cato ai servizi che,<br />
nelle RSA, vengono comunemente definiti<br />
“no core”, quali ad esempio ristorazione,<br />
sanificazione, lavanolo/lavanderia,<br />
arredo, logistica del farmaco.<br />
La gestione <strong>di</strong> queste attività riveste<br />
grande importanza all’interno <strong>di</strong> una<br />
struttura socio-sanitaria. I servizi alberghieri<br />
infatti hanno un peso fondamentale<br />
nella percezione della qualità del<br />
servizio da parte degli ospiti e dei loro<br />
familiari, anche perché sono imme<strong>di</strong>atamente<br />
valutabili, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto<br />
avviene per i servizi core. Al tempo stesso<br />
i servizi no core hanno un’elevata<br />
incidenza sui costi <strong>di</strong> una RSA, pertanto<br />
assumono un significativo rilievo an-<br />
9
10<br />
SPECIALE /RSA SUMMIT 2013<br />
che sotto il profilo economico.<br />
La giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ha costituito l’occasione<br />
per approfon<strong>di</strong>re il tema della<br />
gestione efficiente dei servizi in<br />
a<strong>mb</strong>ito socio-sanitario ed assistenziale,<br />
per una riflessione a 360 gra<strong>di</strong><br />
sul loro ruolo nelle RSA, e sull’ormai<br />
annosa questione dell’opportunità o<br />
meno della gestitone dei servizi no core<br />
dall’interno o dall’esterno delle strutture.<br />
Durante la giornata si sono alternati interventi<br />
<strong>di</strong> esperti e presentazioni <strong>di</strong><br />
esperienze <strong>di</strong>rette <strong>di</strong> gestione dei servizi<br />
no core in outsourcing o in insourcing<br />
illustrate da responsabili dei vari settori<br />
<strong>di</strong> RSA o <strong>di</strong> altre strutture pubbliche <strong>di</strong><br />
assistenza, favorendo così il confronto<br />
<strong>di</strong> vari punti <strong>di</strong> vista, anche molto <strong>di</strong>versi<br />
fra loro.<br />
Ristorazione, pulizia degli a<strong>mb</strong>ienti, lavanderia,<br />
gestione farmaci. Questi i temi<br />
ricorrenti durante la giornata, esaminati<br />
sia dal punto <strong>di</strong> vista dell’efficienza, della<br />
funzionalità e dell’economicità che da<br />
quello del miglior servizio possibile offerto<br />
agli ospiti.<br />
Il quadro della situazione nelle RSA, in<br />
LE FASI DELLA SALUTE NELL’INVECCHIAMENTO<br />
Salute: stato <strong>di</strong> benessere bio-psico-sociale<br />
Vulnerabilità: per<strong>di</strong>ta temporanea della salute ma capacità <strong>di</strong> rispondere<br />
autonomamente agli insulti<br />
Fragilità: per<strong>di</strong>ta temporanea e/o prolungata della salute e necessità <strong>di</strong><br />
sostegno per rispondere agli insulti<br />
DiSabilità: per<strong>di</strong>ta permanente della salute e con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />
(Dall’intervento <strong>di</strong> Renzo Bagarolo, Direttore sanitario dell’Istituto Palazzolo,<br />
Fondazione Don Gnocchi, Milano.)<br />
Pensare all’incidenza dei costi alberghieri come una<br />
pura voce <strong>di</strong> spesa, eventualmente da ridurre, è<br />
una prospettiva che può rivelarsi a lungo termine<br />
non corretta. Soprattutto in un’ottica <strong>di</strong> mercato<br />
più aperto e competitivo. Dove proprio la qualità e<br />
l’ampiezza dei servizi aggiunti fanno la <strong>di</strong>fferenza<br />
relazione all’esternalizzazione, è stato<br />
presentato da Antonio Sebastiano, Direttore<br />
dell’Osservatorio RSA dell’Università<br />
Cattaneo, che ha evidenziato<br />
come (secondo la specifica forma <strong>di</strong><br />
classificazione detta “<strong>di</strong> Mintzberg”) i<br />
servizi alberghieri nelle RSA siano riconducibili<br />
ai servizi <strong>di</strong> supporto: quelli,<br />
cioè, che servono <strong>di</strong> funzionamento per<br />
il nucleo operativo <strong>di</strong> base e che vengo-
no tra<strong>di</strong>zionalmente letti come no core.<br />
In quanto considerati non strategici e<br />
altamente standar<strong>di</strong>zzabili, sono stati i<br />
primi servizi ad essere oggetto <strong>di</strong> processi<br />
<strong>di</strong> outsourcing. “Se può essere<br />
corretto dal punto <strong>di</strong> vista teorico – ha<br />
affermato il relatore – non lo è però dal<br />
punto <strong>di</strong> vista sostanziale, perché è proprio<br />
l’aspetto alberghiero che contribuisce<br />
a determinare la percezione <strong>di</strong> qualità<br />
del servizio da parte <strong>di</strong> ospiti e familiari,<br />
essendo valutabile con maggior<br />
imme<strong>di</strong>atezza delle attività <strong>di</strong> assistenza<br />
vera e propria. Oltre ad incidere sulla<br />
qualità della vita degli ospiti, soprattutto<br />
per quanto riguarda la ristorazione, essi<br />
sono oggetto <strong>di</strong> particolare attenzione<br />
da parte <strong>di</strong> chi paga il conto.”<br />
Il dott. Sebastiano ha poi presentato e<br />
paragonato i dati sui costi dei servizi<br />
alberghieri derivanti da quattro progetti<br />
<strong>di</strong> benchmarking in RSA, effettuati dal<br />
2007 al 20<strong>11</strong>.<br />
L’analisi ha evidenziato l’elevata incidenza<br />
dei costi alberghieri nell’insieme delle<br />
voci <strong>di</strong> spesa (da un minimo del 12<br />
ad un massimo del 19 per cento). Fra<br />
questi il costo più elevato è quello della<br />
ristorazione (dal 50,61 al 55,35 per<br />
cento), seguito dal costo della pulizia<br />
(dal 27,69 al 29,02 per cento) e poi da<br />
quello della lavanderia (dal 16,<strong>11</strong> al<br />
20,37). “L’Osservatorio sulle RSA – ha<br />
aggiunto il relatore – ha assistito negli<br />
anni ad un crescente ricorso<br />
all’outsourcing dei servizi alberghieri. La<br />
tendenza si sta estendendo anche ai<br />
Quali servizi core, e quali no? E ancora:<br />
meglio affidarsi a servizi esterni,<br />
oppure gestirli con risorse interne?<br />
servizi core, e sono in crescita, seppure<br />
ancora molto rari, i casi <strong>di</strong> global service.”<br />
L’esternalizzazione della lavanderia piana<br />
è ormai una costante, sono rarissimi<br />
i casi <strong>di</strong> gestione interna. La lavanderia<br />
minuta (cioè dei capi degli ospiti) registra<br />
una leggera prevalenza della gestione<br />
interna. Molto frequente è l’appalto<br />
del servizio <strong>di</strong> pulizia e sanificazione<br />
a<strong>mb</strong>ienti, anche se vi sono casi numericamente<br />
non trascurabili <strong>di</strong> gestione<br />
mista. Nella ristorazione prevale la<br />
gestione esterna, anche se non in misura<br />
marcata. Si stanno registrando anche<br />
casi <strong>di</strong> re-internalizzazione dei servizi<br />
alberghieri, in primo luogo <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong><br />
ristorazione.<br />
Dunque make or buy? Non esiste una<br />
ricetta universale. Una maggiore economicità<br />
nella gestione è <strong>di</strong> solito il motivo<br />
<strong>di</strong> base nella scelta dell’outsourcing,<br />
ma non può essere sempre l’unica <strong>di</strong>mensione<br />
da considerare: devono infatti<br />
essere valutate sia la <strong>di</strong>mensione<br />
strategico-organizzativa che quella economica<br />
e <strong>di</strong> contesto.<br />
Per Federico Guidoni, del gruppo Segesta<br />
(che in otto Regioni italiane gestisce<br />
quoti<strong>di</strong>anamente oltre 6300 persone,<br />
fra gli utenti ricoverati e quelli seguiti<br />
tramite assistenza domiciliare) considerare<br />
no core i servizi alberghieri è una<br />
“definizione stretta”. “Infatti essi – ha<br />
affermato – hanno un significativo<br />
<strong>11</strong>
12<br />
SPECialE /RSa SuMMit 2013<br />
impatto economico, una rilevante incidenza<br />
<strong>di</strong> costo su quello complessivo<br />
dei servizi socio-sanitari residenziali e<br />
semi-residenziali, e un forte impatto sugli<br />
ospiti in termini <strong>di</strong> qualità percepita.”<br />
A seguito delle analisi effettuate all’interno<br />
del Gruppo, è emerso inoltre che,<br />
nel loro caso, la gestione interna è molto<br />
più economica: una giornata alimentare<br />
gestita con il servizio interno costa<br />
7,1 euro, con il servizio esterno 8,2: cifre<br />
che, se moltiplicate per il grande<br />
numero <strong>di</strong> utenti, possono davvero comportare<br />
<strong>di</strong>fferenze economiche significative.<br />
Elevata anche la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> costo registrato<br />
tra la gestione <strong>di</strong>retta o in appalto<br />
delle pulizie: per tale ragione anche<br />
questo servizio, nella maggior parte<br />
delle strutture del Guppo Segesta, viene<br />
gestito <strong>di</strong>rettamente.<br />
Una scelta tutta orientata all’interno, la<br />
loro, apparentemente in controtendenza<br />
con quelle effettuate in molte altre RSA,<br />
e sulla quale incidono molti fattori, fra<br />
cui sicuramente uno dei principali è la<br />
notevole <strong>di</strong>mensione del Gruppo, che<br />
consente la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazi adeguati,<br />
del corretto know-how, e la capacità<br />
finanziaria per effettuare gli investimenti<br />
necessari. Rilevante è anche il<br />
fatto che, <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> molte strutture,<br />
è possibile spostare dall’una<br />
all’altra il personale in caso <strong>di</strong> necessità,<br />
ottimizzare le spese per gli acquisti,<br />
che vengono effettuati da un<br />
Non esiste una soluzione scientificamente garantita in termini <strong>di</strong> convenienza.<br />
Le <strong>di</strong>verse case histories dei maggiori gruppi operanti in Italia mostrano infatti<br />
criteri gestionali persino opposti fra loro. Indubbiamente, comunque, le <strong>di</strong>mensioni<br />
della struttura rappresentano il punto focale su cui impostare logiche<br />
gestionali ed eventuali economie <strong>di</strong> scala.<br />
La scelta <strong>di</strong> esternalizzare i servizi – ma anche<br />
quella esattamente opposta – presenta aspetti<br />
positivi e convenienti. Ma la decisione finale deve<br />
tener conto <strong>di</strong> una serie più complessa <strong>di</strong> fattori,<br />
<strong>di</strong>fficilmente standar<strong>di</strong>zzabile
unico centro, e la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una<br />
struttura che esegua costantemente i<br />
necessari controlli <strong>di</strong> qualità.<br />
Cosa avviene invece negli ospedali? A<br />
questo proposito è stata portata la testimonianza<br />
<strong>di</strong> Raffaella Ba<strong>mb</strong>i, Responsabile<br />
gestione controllo qualità servizi<br />
in appalto dell’ospedale Careggi <strong>di</strong> Firenze.<br />
L’Azienda Ospedaliero-universitaria<br />
Careggi, nata dall’integrazione del<br />
Sistema Sanitario Toscano e dell’Università<br />
<strong>di</strong> Firenze, è caratterizzata dallo<br />
svolgimento congiunto <strong>di</strong> attività assistenziali,<br />
<strong>di</strong>dattiche e <strong>di</strong> ricerca. “Obiettivo<br />
fondamentale della struttura – ha<br />
affermato la relatrice – è il raggiungimento<br />
del più elevato livello <strong>di</strong> risposta<br />
alla domanda <strong>di</strong> salute.”<br />
L’Azienda, per perseguire l’ottimale realizzazione<br />
del percorso <strong>di</strong>agnostico-terapeutico<br />
e riabilitativo, ha adottato<br />
come modello organizzativo il Dipartimento<br />
ad Attività Integrata (D.A.I.). I Dipartimenti<br />
sono istituiti in base al criterio<br />
della completezza del percorso assistenziale.<br />
In ogni <strong>di</strong>partimento operano<br />
Strutture Organizzative Dipartimentali<br />
(S.O.D.) costituite da equipe specialistiche<br />
che prendono in carico l’assistito e<br />
lo seguono in tutto il suo percorso.<br />
Altissimi i numeri <strong>di</strong> questa grande struttura,<br />
che conta 37 pa<strong>di</strong>glioni, 251.107<br />
mq, 5903 <strong>di</strong>pendenti, 1600 posti letto.<br />
Grosse cifre anche per gli appalti attualmente<br />
in corso per i servizi in<br />
outsourcing, attivati rispettivamente per<br />
la pulizia, per il servizio <strong>di</strong> lavanolo, per<br />
il servizio <strong>di</strong> ristorazione (sud<strong>di</strong>viso in<br />
due, il primo per trasporto, vitto, sanificazione<br />
e manutenzione carrelli e l’altro<br />
per la fornitura delle derrate alimentari),<br />
e dove nel tempo si è passati da un<br />
contratto <strong>di</strong> prestazione ad un contratto<br />
<strong>di</strong> risultato.<br />
Il funzionamento dei servizi forniti<br />
all’Ospedale dalle aziende esterne viene<br />
infatti continuamente monitorato attraverso<br />
sofisticati sistemi per la verifica<br />
costante della qualità offerta. Sono previste<br />
particolari procedure se la qualità<br />
reale – come può avvenire – si <strong>di</strong>scosta<br />
da quella stabilita dal contratto.<br />
Favorevole all’outsourcing anche la dottoressa<br />
Stefania Repinto, Direttore Generale<br />
del Gruppo Senior Service, “perché<br />
permette una struttura organizzativa<br />
più flessibile e snella, consentendo ai<br />
gestori <strong>di</strong> concentrarsi sugli aspetti<br />
strategici della gestione anziché su<br />
quelli strettamente operativi. Inoltre<br />
queste formule garantiscono l’elevata<br />
competenza degli operatori, dando anche<br />
la possibilità <strong>di</strong> stipulare accor<strong>di</strong><br />
con il fornitore per una migliore flessibilità<br />
<strong>di</strong> acquisto dei servizi stessi.” E la<br />
GLOSSArIO<br />
qualità dei servizi, sempre importante,<br />
lo è ancora <strong>di</strong> più nell’attuale periodo<br />
<strong>di</strong> crisi, che viene avvertita anche<br />
in questo settore, sia da parte del pubblico<br />
che paga la parte sanitaria, che da<br />
parte delle famiglie che devono pagare<br />
la parte relativa ai servizi alberghieri. Si<br />
è visto un calo dei ricoveri, mentre serve<br />
una buona percentuale <strong>di</strong> occupazio-<br />
Core buSineSS:<br />
Attività principale verso la quale sono orientate le scelte strategiche e le<br />
politiche aziendali, e con cui si identifica la fase produttiva principale <strong>di</strong> una<br />
determinata impresa. In sostanza, l’attività primaria <strong>di</strong> una società o <strong>di</strong> un<br />
gruppo: il core business <strong>di</strong> un’azienda è la principale attività aziendale <strong>di</strong><br />
tipo operativo che ne determina il compito fondamentale preposto ai fini <strong>di</strong><br />
creare un fatturato ed un conseguente guadagno.<br />
Core e non Core:<br />
La teoria d’impresa <strong>di</strong>stingue aree aziendali core e non core.<br />
Non è core tutto ciò che è parte dei cosiddetti “processi <strong>di</strong> supporto” , cioè<br />
che non rientra nella mission principale dell’azienda.<br />
Ciò che non è core business può essere esternalizzato.<br />
eSternalizzazione, o outSourCing<br />
È il processo attraverso il quale un’azienda affida ad un fornitore esterno<br />
la gestione <strong>di</strong> alcune operazioni che non fanno parte del proprio core business.<br />
internalizzazione, o inSourCing<br />
Letteralmente significa approvvigionamento interno, e in<strong>di</strong>ca il mantenimento<br />
<strong>di</strong> una attività all’interno dell’azienda.<br />
benChmark<br />
Benchmark – o benchmarking – è una metodologia basata sul confronto<br />
sistematico con altre aziende, che in seguito al confronto effettuato può<br />
avviare processi <strong>di</strong> miglioramento.<br />
CuStomer SatiSFaCtion<br />
Strumento per misurare la sod<strong>di</strong>sfazione del cliente.<br />
13
14<br />
SPECialE /RSa SuMMit 2013<br />
ne delle strutture per non andare in<br />
per<strong>di</strong>ta. A tale scopo è fondamentale la<br />
qualità dell’immagine della struttura e<br />
del passaparola. Ecco perché il Gruppo<br />
Senior Service dà grande importanza<br />
alle verifiche <strong>di</strong> qualità, per le quali uno<br />
dei principali strumenti è rappresentato<br />
dai questionari <strong>di</strong> customer satisfaction.<br />
Il Gruppo ha riscontrato effettivi vantaggi<br />
dalle partnership gestionali avviate. Il<br />
fatto, per esempio, <strong>di</strong> poter contare su<br />
un unico riferimento per <strong>di</strong>versi servizi e<br />
per <strong>di</strong>verse strutture, la garanzia <strong>di</strong> standard<br />
elevati ed omogenei per <strong>di</strong>verse<br />
Residenze, servizi a 360° dal partner<br />
gestionale, comprensivi <strong>di</strong> attrezzature<br />
e materiale necessario, la riduzione <strong>di</strong><br />
approvvigionamenti <strong>di</strong>retti, un fornitore<br />
unico per più strutture e servizi, operatore<br />
specializzato fortemente attivo nel<br />
settore, il che porta all’ottenimento <strong>di</strong><br />
migliori con<strong>di</strong>zioni economiche, il miglioramento<br />
continuo e <strong>di</strong>ffuso dell’offerta<br />
dal confronto costante <strong>di</strong> esperienze<br />
<strong>di</strong>verse.<br />
Vantaggi della partnership gestionale vi<br />
sono anche per ogni singola struttura, e<br />
possono essere così riassunti: un unico<br />
riferimento per <strong>di</strong>versi servizi; la migliore<br />
gestione del personale in caso <strong>di</strong> assenze<br />
e turnover; il miglioramento continuo<br />
e quoti<strong>di</strong>ano, perché ogni struttura<br />
beneficia concretamente e tempestivamente<br />
delle best practices identificate<br />
nelle altre, ecc.<br />
Renzo Bagarolo, Direttore sanitario<br />
dell’Istituto Palazzolo della Fondazione<br />
Don Gnocchi <strong>di</strong> Milano, ha sottolineato<br />
fra l’altro come “conoscenza e valori<br />
sono i fattori determinanti della salute<br />
e del benessere. Dovremmo essere<br />
capaci – ha proseguito – <strong>di</strong> segmentare<br />
il bisogno, dando servizi adeguati alle<br />
varie tipologie <strong>di</strong> bisogno: se do tutto a<br />
chi non ne ha bisogno, sbaglio, e viceversa”.<br />
Secondo Bagarolo stiamo passando<br />
dal welfare state alla welfare<br />
community, quin<strong>di</strong> il servizio va letto non<br />
più come <strong>di</strong>ritto, ma come opportunità.<br />
Per questo, ricordando come le RSA<br />
sono luoghi dove vita e cure si integrano,<br />
ha sottolineato l’importanza <strong>di</strong> conoscere<br />
le storie <strong>di</strong> vita delle persone, in<br />
modo da potere fornire interventi personalizzati,<br />
con maggiore sod<strong>di</strong>sfazione<br />
degli utenti finali. “Nei servizi per acuti<br />
La logica dei gran<strong>di</strong> gruppi italiani <strong>di</strong> RSA è sicuramente utile da conoscere,<br />
per comprendere a fondo i processi <strong>di</strong> gestione e controllo <strong>di</strong> tutti i costi.
La componente<br />
ristorativa sta<br />
<strong>di</strong>mostrandosi tra le<br />
più considerate ed<br />
apprezzate dall’ospite e<br />
dai suoi familiari<br />
– ha aggiunto – la prevalenza è la malattia,<br />
in quelli per i non acuti è la storia.”<br />
Ecco perché ritiene importante una customer<br />
satisfaction incentrata su questo.<br />
Sull’affidamento in outsourcing della<br />
preparazione dei pasti si è soffermato il<br />
Prof. Andrea Tezzele, Direttore qualità e<br />
controllo del Gruppo Markas, azienda<br />
che, dal 1985, opera nel settore dei<br />
servizi in Italia, Austria e Romania. Occupa<br />
più <strong>di</strong> 5000 persone e produce<br />
quasi <strong>di</strong>eci milioni <strong>di</strong> pasti all’anno. I<br />
vantaggi dell’outsourcing per le aziende<br />
– ha affermato il prof. Tezzele – possono<br />
essere così riassunti: concentrazione<br />
sul proprio core business, razionalizzazione<br />
del personale, maggiore garanzia<br />
per la sicurezza alimentare, certezza dei<br />
costi del servizio, più tempo degli operatori<br />
per i degenti.<br />
Fra gli elementi <strong>di</strong> criticità ha invece ricordato<br />
vari rischi, fra cui quello <strong>di</strong> scegliere<br />
partner non adeguati, <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre<br />
capitolati carenti negli aspetti<br />
tecnici, <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> competenza e professionalità<br />
interne, del mancato rispetto<br />
degli obblighi contrattuali.<br />
Sia che si decida per l’esternalizzazione,<br />
sia che si opti per un servizio<br />
interno, l’importante è l’attenzione<br />
rivolta all’utente/paziente, che deve<br />
essere ascoltato e seguito.<br />
Ha poi presentato alcune case histories<br />
relative a best practice nel campo<br />
dell’alimentazione, fra cui una relativa<br />
alla Casa <strong>di</strong> riposo Villa Belvedere <strong>di</strong><br />
Crocetta <strong>di</strong> Montello, e il progetto “certificato”<br />
Mensa Sana, con cui si vuole<br />
conciliare un’offerta gastronomica equilibrata<br />
con la creazione <strong>di</strong> un a<strong>mb</strong>iente<br />
invitante per il consumo dei pasti.<br />
Apparentemente controcorrente è stata<br />
l’esperienza presentata da Clau<strong>di</strong>o Cavalieri,<br />
Direttore <strong>di</strong> Villaggio Amico. La<br />
struttura infatti è passata dalla gestione<br />
esterna a quella interna, scelta in re-<br />
Il punto focale <strong>di</strong>venta sempre più quello <strong>di</strong> liberare risorse da destinare alla<br />
cura dell’ospite-cliente, in una moderna logica <strong>di</strong> customer care.<br />
15
16<br />
SPECIALE /RSA SUMMIT 2013<br />
lazione alla quale il Dott. Cavalieria,<br />
ha presentato le proprie considerazioni<br />
sui pro e contro delle due opzioni, nonché<br />
l’esperienza avviata da Villaggio<br />
Amico per il miglioramento della qualità<br />
dei servizi e per i controlli dei costi.<br />
Marina Di Marco, Direttore me<strong>di</strong>co del<br />
Gruppo Orpea italia e Ernesto Mele,<br />
Direttore della Residenza Casamia-<br />
Borgaro hanno parlato <strong>di</strong> un altro dei<br />
temi <strong>di</strong> grande impatto nelle RSA, il<br />
reperimento dei me<strong>di</strong>cinali, in riferimento<br />
alla realtà piemontese. Si tratta <strong>di</strong> un<br />
aspetto problematico – ha sottolineato<br />
il Dott. Mele – perché nonostante in<br />
Piemonte esista una normativa che garantisce<br />
“la fornitura <strong>di</strong>retta dei farmaci<br />
per gli ospiti inseriti nelle strutture socio-sanitarie<br />
a gestione <strong>di</strong>retta o accre<strong>di</strong>tate,<br />
sulla base <strong>di</strong> quanto previsto nel<br />
rispettivo Prontuario Terapeutico Aziendale<br />
(TPA)” avere i farmaci giusti in<br />
tempi sufficientemente rapi<strong>di</strong> da essere<br />
compatibili con le esigenze degli<br />
assistiti non è sempre possibile.<br />
Questo in quanto le RSA non possono<br />
<strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> proprie ‘scorte’ interne <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>cinali, che devono essere acquistati<br />
al bisogno, e per una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />
prassi fra Asl e Asl, anche geograficamente<br />
vicinissime. A tutto ciò si aggiunge<br />
un’ulteriore <strong>di</strong>fficoltà, e cioè che le<br />
richieste <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali, anche se prescritte<br />
dall’ospedale, devono ‘passare’<br />
dalla ricetta del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base, che va<br />
chiesta dai familiari, procedura che provoca<br />
ulteriori ritar<strong>di</strong> nei tempi <strong>di</strong> reperimento.<br />
I lavori sono stati conclusi da Fabrizio<br />
Pregliasco, Direttore scientifico della<br />
Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus<br />
<strong>di</strong> Cesano Boscone, la quale conta<br />
un<strong>di</strong>ci se<strong>di</strong> concentrate in Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a,<br />
Piemonte e Liguria. L’intervento è stato<br />
incentrato sul FASAS (Fascicolo sanitario)<br />
e sui sistemi <strong>di</strong> classificazione SO-<br />
SIA (Scheda <strong>di</strong> osservazione interme<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> assistenza) per razionalizzare attività<br />
e costi. Il dott. Pregliasco – che ha anche<br />
coor<strong>di</strong>nato l’attività della giornata<br />
– ha fra l’altro sottolineato che la qualità<br />
dei servizi, anche dal punto <strong>di</strong> vista alberghiero,<br />
è l’aspettativa <strong>di</strong> tutti.<br />
tina.alboresi@areasenior.it<br />
Partecipare ad eventi come il Summit 2013 significa, oggi più che mai,<br />
operare un processo <strong>di</strong> valutazione e confronto della propria realtà gestionale<br />
con altre, su scala nazionale.<br />
Il who’s who dell’evento<br />
Chi è iiR, iSTiTUTO iNTERNAZiONALE Di RiCERCA,<br />
PROMOTORE DEL SUMMiT RSA<br />
Il Gruppo IIR - Istituto Internazionale <strong>di</strong> Ricerca, è una multinazionale che<br />
dal 2005 fa parte del Gruppo Informa PLC, società quotata allo Stock<br />
Exchange <strong>di</strong> Londra.<br />
Da oltre un quarto <strong>di</strong> secolo sul mercato italiano, propone conferenze,<br />
corsi <strong>di</strong> formazione, formazione InCompany ed eventi <strong>di</strong> vario genere per<br />
aggiornare sia sulle ultime novità del mercato che sulle nuove tendenze <strong>di</strong><br />
gestione aziendale.<br />
IIR de<strong>di</strong>ca un particolare impegno nell’analisi del settore sanità, favorendo<br />
lo sviluppo <strong>di</strong> conoscenze specifiche per il personale delle strutture sanitarie<br />
e garantendo l’alta qualità dell’aggiornamento professionale proposto.<br />
Promuove inoltre numerose iniziative specifiche de<strong>di</strong>cate a questo<br />
settore fra cui, dal 2012, il Summit RSA.
La salute comincia a tavola<br />
Matilde Rossini,<br />
Responsabile<br />
del Settore Igiene<br />
Alimentare<br />
ed A<strong>mb</strong>ientale<br />
dell’ASP Giovanni<br />
XXIII <strong>di</strong> Bologna,<br />
ha intitolato il<br />
suo intervento al Summit RSA 2013<br />
“Servizio <strong>di</strong> Ristorazione all’ASP Giovanni<br />
XXIII – Un pasto piacevole per<br />
tutti”. Cosa ha voluto sottolineare con<br />
questa affermazione?<br />
Le esigenze da conciliare sono molteplici<br />
in una Azienda Pubblica <strong>di</strong> Servizi alla<br />
Persona (ASP) come ASP Giovanni<br />
XXIII ed è <strong>di</strong>fficile raccontarci in poche<br />
parole; la persona che vive nei Centri<br />
Servizi è il centro e riferimento <strong>di</strong> tutto<br />
ciò che facciamo, non <strong>di</strong>mentico mai<br />
quando svolgo l’attività lavorativa gli occhi<br />
e gli sguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> loro, o quanto<br />
mi hanno detto e richiesto.<br />
Il percorso alimentare è complesso ed<br />
è frutto <strong>di</strong> lavoro, cura e attenzione <strong>di</strong><br />
molti, costruito per rispondere alle esigenze<br />
nutrizionali della singola persona<br />
anziana affinché la gestione dell’alimentazione<br />
<strong>di</strong>minuisca il rischio <strong>di</strong> criticità<br />
nutrizionali per <strong>di</strong>fetto e per eccesso.<br />
Basta un piccolo errore per creare <strong>di</strong>sservizio<br />
e non sod<strong>di</strong>sfare il nostro cliente.<br />
Se la persona mangia con poca sod<strong>di</strong>sfazione,<br />
in un clima rarefatto o troppo<br />
asettico, anche la creazione della migliore<br />
pietanza non ha raggiunto a pieno<br />
l’obiettivo. L’anziano, come ognuno <strong>di</strong><br />
noi, mangia coinvolgendo tutti i cinque<br />
sensi, magari un po’ malandati ma ancora<br />
sostenuti da una memoria che lascia<br />
traccia in sorrisi o smorfie, in atteggiamenti<br />
<strong>di</strong> rifiuto o <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong> quel<br />
piccolo boccone che spesso nei nostri<br />
centri servizi non assume neppure più in<br />
autonomia. Parlare con un operatore o<br />
un familiare che lo ha i<strong>mb</strong>occato, osservare<br />
chi si alimenta permette <strong>di</strong> capire<br />
se il pasto “è gradevole”. Oltre alla qualità<br />
del pasto è importante il clima che si<br />
Intervista a Matilde Rossini, Responsabile<br />
del Settore Igiene Alimentare ed A<strong>mb</strong>ientale<br />
vive durante il pasto. Ho raccolto negli<br />
anni segnalazioni e lamentele <strong>di</strong> familiari<br />
e insieme ai colleghi abbiamo capito che<br />
“il pasto gradevole” è una sfida non impossibile<br />
se affrontata insieme.<br />
Come il nostro organismo con tutti i cinque<br />
sensi si appresta ad alimentarsi,<br />
così anche tutti gli attori del percorso<br />
alimentare devono essere consapevoli<br />
dell’importanza dell’obiettivo da raggiungere.<br />
La valutazione della qualità dei pasti<br />
nella sua struttura, così come da lei<br />
descritta durante la sua relazione,<br />
propone un’ottica molto più ampia <strong>di</strong><br />
quella comunemente adottata. Si tiene<br />
conto infatti non solo del gra<strong>di</strong>mento<br />
degli utenti <strong>di</strong>retti, ma anche <strong>di</strong><br />
quello <strong>di</strong> parenti e operatori, e <strong>di</strong> elementi<br />
collaterali quali la riduzione<br />
dello spreco e l’impatto a<strong>mb</strong>ientale.<br />
Come siete giunti a questo tipo <strong>di</strong><br />
analisi?<br />
Si è partiti dalla valutazione dello stato<br />
nutrizionale per continuare ad analizzare<br />
tutti gli aspetti <strong>di</strong> alimentazione, nutrizione,<br />
<strong>di</strong>etetica, ristorazione collettiva, gare<br />
<strong>di</strong> appalto, ma anche aspetti specifici<br />
legati alla <strong>di</strong>sfagia, gli integratori alimentari,<br />
le interazioni tra alimentazione e<br />
farmaci, ed alla alimentazione artificiale.<br />
Questa tematica è tra l’altro molto importante<br />
poiché l’intervento nutrizionale<br />
artificiale nei soggetti con demenza severa<br />
ed in fase molto avanzata <strong>di</strong> malattia,<br />
con associata grave iponutrizione, e<br />
con la <strong>di</strong>fficoltà clinica <strong>di</strong> stabilire una<br />
prognosi, rimanda a complessi aspetti<br />
etici. Da tutto ciò è nata una sensibilità<br />
generalizzata al tema alimentazione e<br />
abbiamo sviluppato attività parallele a<br />
quanto già era in uso: il servizio <strong>di</strong> ristorazione<br />
in appalto era già centro <strong>di</strong> attività<br />
<strong>di</strong> controllo e azioni <strong>di</strong> miglioramento<br />
secondo quanto costruito nell’a<strong>mb</strong>ito<br />
del nostro sistema qualità.<br />
Ed ecco allora il nuovo obiettivo:<br />
17
18<br />
SPECialE /RSa SuMMit 2013<br />
con<strong>di</strong>videre le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> tutto il percorso<br />
alimentare da chi prepara a chi somministra,<br />
e non ultimo per importanza a<br />
chi consuma, affinché l’essere consapevoli<br />
e con<strong>di</strong>videre le conoscenze permetta<br />
a tutti, secondo la propria professionalità<br />
e livello <strong>di</strong> responsabilità, <strong>di</strong><br />
sapere dare risposte alle criticità che in<br />
ogni momento dell’attività possono<br />
emergere. La con<strong>di</strong>visione delle conoscenze<br />
è stata raggiunta con attività<br />
formative interne, ogni anno una tematica.<br />
Anche i corsi <strong>di</strong> formazione per alimentaristi<br />
nel rispetto della normativa<br />
vigente ( L.R. <strong>11</strong>/2003) sono stati un<br />
momento <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento operativo<br />
alla luce delle regole igieniche. Le regole<br />
sono utili se si rende chiaro l’obiettivo<br />
da raggiungere: un pasto piacevole è<br />
anche un pasto caldo mantenuto a corrette<br />
temperature che è quello che ci<br />
<strong>di</strong>ce la normativa igienica per prevenire<br />
malattie trasmesse dagli alimenti. La regola<br />
teorica <strong>di</strong>venta operare correttamente<br />
nel quoti<strong>di</strong>ano, nell’aprire, appoggiare,<br />
porzionare.<br />
Un’attenzione insomma anche nei minimi<br />
particolari.<br />
Un pasto piacevole per tutti: anziani, familiari,<br />
operatori. Un obiettivo impegnativo<br />
e complesso, poiché è trasversale<br />
all’organizzazione del reparto e più in<br />
generale dell’Azienda. Tutto è nel rispetto<br />
delle premesse generali definite nei<br />
capitolati per l’affidamento dell’appalto,<br />
con attenzione agli sprechi e all’impatto<br />
a<strong>mb</strong>ientale. Meno rifiuti, meno trasporti<br />
e meno operazioni <strong>di</strong> smaltimento, minor<br />
Numerosi stu<strong>di</strong> confermano come<br />
l’istituzionalizzazione possa essere un importante<br />
fattore <strong>di</strong> rischio nutrizionale per l’anziano e<br />
sottolineano l’importanza <strong>di</strong> realizzare interventi<br />
<strong>di</strong> sorveglianza nutrizionale.<br />
In primo luogo è utile considerare lo stato<br />
nutrizionale e i fabbisogni in merito allo stato <strong>di</strong><br />
salute e alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non autosufficienza.<br />
Un’adeguata valutazione dello stato nutrizionale è<br />
fondamentale per in<strong>di</strong>viduare i soggetti a rischio<br />
<strong>di</strong> malnutrizione o malnutriti<br />
costi. In questi anni, periodo <strong>di</strong> crisi per<br />
molti, eliminare cibo è veramente grave.<br />
Aiutati da un buon programma informatico<br />
teniamo in memoria tutte le abitu<strong>di</strong>ni<br />
alimentari espresse dalle persone<br />
anziane o dai familiari a volte testimoni<br />
increduli <strong>di</strong> ca<strong>mb</strong>iamenti <strong>di</strong> gusto inaspettati.<br />
In alcuni anziani la memoria persiste<br />
e in altri è più labile, spesso rimane<br />
il gra<strong>di</strong>mento del sapore dolce, sapore<br />
<strong>di</strong> ciò che ci ha alimentato appena nati.<br />
Attraverso quale percorso il Giovanni<br />
XXIII è arrivato all’attuale, originale,<br />
proposta alimentare per i suoi ospiti?<br />
Dopo anni <strong>di</strong> gestione interna <strong>di</strong> una<br />
cucina e poi delle attività <strong>di</strong> controllo<br />
degli appalti abbiamo rivisto le attività <strong>di</strong><br />
“controllo della qualità” dando anche<br />
carta bianca ai familiari nei suggerimenti<br />
e nei criteri <strong>di</strong> valutazione. Non più lamentele<br />
o segnalazioni passive ma un<br />
gruppo <strong>di</strong> familiari è <strong>di</strong>ventato parte atti-<br />
va del processo <strong>di</strong> controllo dopo aver<br />
identificato insieme i criteri per misurare<br />
la qualità del servizio e del clima. Avevo<br />
fino al 2007 svolto la mia attività con<br />
attenzione ed il sostegno dei responsabili<br />
dei reparti, ma ero ‘sola’ con le mie<br />
conoscenze tecniche, sicuramente cresciute<br />
negli anni ed arricchite da esperienze<br />
personali. Sollecitata da nuovi<br />
colleghi ed incontri e confronti a più mani,<br />
ho capito che i familiari erano gli occhi<br />
<strong>di</strong>versi con cui cogliere la qualità del<br />
servizio, completare quella sensibilità<br />
che l’attività <strong>di</strong> tanti anni aveva un po’<br />
<strong>di</strong>sperso.<br />
Diverso dal consueto, in quanto <strong>di</strong>fferente<br />
dai menù tra<strong>di</strong>zionali, è anche il<br />
tipo <strong>di</strong> alimentazione proposta, che<br />
vede molti piatti dolci, pensati per andare<br />
incontro ai gusti <strong>di</strong> persone con<br />
importanti <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> alimentazione.<br />
Cosa sono esattamente questi piatti,<br />
come e perché sono stati ideati?
La compilazione del menù è una attività<br />
non semplice, il menù non può essere<br />
ripetitivo, tanti vivono da noi per anni. Se<br />
i piatti sono tanti è possibile trovare anche<br />
la pietanza gra<strong>di</strong>ta a qualche singolo<br />
che mangiava per consuetu<strong>di</strong>ne senza<br />
una completa sod<strong>di</strong>sfazione. E per sod<strong>di</strong>sfazione<br />
intendo nutrizionale ma anche<br />
sensoriale; introdurre un piatto<br />
nuovo che un anziano mi richiede<br />
passando tra i tavoli o che un familiare<br />
mi sollecita ad inserire è un<br />
obiettivo raggiunto.<br />
Ci potrebbe raccontare un caso<br />
significativo?<br />
Ricordo sempre questo episo<strong>di</strong>o: un<br />
familiare lamentava che si mangiava<br />
poca verdura, che non trovava la verdura<br />
<strong>di</strong> consistenza adatta per il proprio<br />
congiunto, poco saporito, poco<br />
cotto, poche fibre ed altro ancora. Ho<br />
chiesto <strong>di</strong> trasformare la lamentela in<br />
proposta: insieme abbiamo inventato e<br />
reso sempre presente nel menù serale il<br />
purè <strong>di</strong> verdura, che si affianca a quanto<br />
già preparavamo, primi piatti con verdure,<br />
contorni frullati ed altro ma che ha<br />
trovato la completa sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong><br />
quel familiare, <strong>di</strong> quell’anziano e <strong>di</strong> tanti<br />
altri ancora.<br />
E così ancora le ricette delle preparazioni<br />
cremose dolci e salate per i <strong>di</strong>sfagici:<br />
è abbastanza semplice imitare<br />
una ‘pappa’ che si usa per lo svezzamento,<br />
più <strong>di</strong>fficile è inventare una ricetta<br />
<strong>di</strong> cremosa dolce che contenga<br />
tutti i principi alimentari. Ed ecco allora<br />
usare farine <strong>di</strong>verse, formaggi morbi<strong>di</strong><br />
ma anche uova, e alcune volte<br />
anche carne da unire con le fibre della<br />
zucca, della carota, del mais. Un piatto<br />
completo e appetibile, caldo perché i<br />
<strong>di</strong>sfasici riescono a deglutire meglio<br />
se l’alimento è caldo o freddo. Non<br />
possiamo somministrare solo bu<strong>di</strong>ni o<br />
gelati, servono materie prime varie: ho<br />
chiesto ai cuochi delle <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> ristorazione<br />
<strong>di</strong> venire a trovarci, <strong>di</strong> guardare<br />
gli anziani mangiare e poi <strong>di</strong> lavorare <strong>di</strong><br />
fantasia, <strong>di</strong> costruire ricette per loro.<br />
Ora abbiamo varie ricette <strong>di</strong> creme<br />
dolci al cioccolato, ai frutti <strong>di</strong> bosco, al<br />
caramello, ma anche alla zucca, al<br />
mais e carota, contengono carboidrati<br />
e proteine apportati da alimenti <strong>di</strong>versi.<br />
Meglio prevenire<br />
che curare<br />
Costante Emal<strong>di</strong><br />
è il Presidente<br />
<strong>di</strong> Corif, la CooperativaRavennate<br />
Infermieri<br />
e Fisioterapisti<br />
che si occupa<br />
della gestione <strong>di</strong><br />
servizi per persone con <strong>di</strong>sagi psicofisici.<br />
“Tecniche e presi<strong>di</strong> per la gestione e<br />
la mobilizzazione del paziente allettato”<br />
è il tema relazione che ha presentato<br />
al Summit RSA 2013, nella quale<br />
ha fra l’altro fatto riferimento ad una<br />
ricerca svolta in un<strong>di</strong>ci CRA (<strong>Case</strong> Residenza<br />
<strong>Anziani</strong>) <strong>di</strong> Ravenna. Da questa<br />
ricerca è risultato che, nel 2010,<br />
su 619 utenti complessivi 498 (cioè<br />
l’80 per cento) trascorrono la giornata<br />
fra letto e carrozzina. Altissima anche<br />
la percentuale degli utenti che trascorrono<br />
ogni giorno a letto più <strong>di</strong><br />
do<strong>di</strong>ci ore.<br />
Dati che <strong>di</strong>mostrano chiaramente come,<br />
per il benessere dell’anziano in<br />
casa <strong>di</strong> riposo, debbano essere tenuti<br />
in adeguata considerazione le adeguate<br />
posture, sia a letto che in carrozzina,<br />
e gli ausili <strong>di</strong> vario genere che<br />
le favoriscono.<br />
Per approfon<strong>di</strong>re questi temi abbiamo<br />
rivolto al Signor Emal<strong>di</strong> alcune domande.<br />
Dal suo punto <strong>di</strong> vista i presi<strong>di</strong> per la<br />
gestione e la mobilizzazione del paziente<br />
allettato rientrano in a<strong>mb</strong>ito<br />
core o no core?<br />
Nel vasto campo dei presi<strong>di</strong>, meglio conosciuti<br />
ed identificati col nome <strong>di</strong> ausili,<br />
rivestono un’importanza centrale proprio<br />
quelli de<strong>di</strong>cati alla prevenzione delle<br />
lesioni da pressione, comunemente<br />
conosciute come ulcere o piaghe da<br />
decubito. Tali presi<strong>di</strong> rientrano sicura-<br />
L’importanza degli ausili per i pazienti<br />
allettati<br />
mente nell’assistenza core, infatti insieme<br />
alle corrette posture, prevengono le<br />
lesioni della cute evitando alla persona<br />
interessata le drammatiche complicanze<br />
che in alcuni casi portano fino alla morte.<br />
L’utilizzo dei sistemi antidecubito non<br />
va generalizzato ugualmente per tutti gli<br />
utenti, ma in base alla valutazione del<br />
rischio in<strong>di</strong>viduale si sceglie il presi<strong>di</strong>o<br />
adeguato.<br />
Nel suo intervento al Summit RSA<br />
2013, in riferimento alle piaghe da<br />
decubito, ha affermato che si tratta <strong>di</strong><br />
un problema che va affrontato a 360°,<br />
in quanto coinvolge tutto il sistema<br />
dell’assistenza. Si chiede anche se si<br />
tratti <strong>di</strong> un tema sul quale si debba<br />
ragionare in termini <strong>di</strong> risparmio e <strong>di</strong><br />
costi/benefici, oppure se si debba invece<br />
tener conto <strong>di</strong> precisi obblighi<br />
morali ed etici. Cosa ha voluto sottolineare?<br />
Le ulcere da decubito sono un problema<br />
storico e tendono ad essere sottovalutate,<br />
negli ultimi 10 anni il fenomeno si<br />
può <strong>di</strong>re non sia regre<strong>di</strong>to, anche perché<br />
in Italia il metodo e la prevenzione non<br />
sono molto amati. Come già detto il tema<br />
va affrontato in maniera globale attraversando<br />
tutti i livelli <strong>di</strong> responsabilità:<br />
dalle istituzioni, ai gestori, agli operatori<br />
e caregiver. Non si può ragionare in termini<br />
<strong>di</strong> risparmio e/o costo-beneficio sui<br />
sistemi antidecubito perché è <strong>di</strong>mostrato<br />
che una lesione costa migliaia <strong>di</strong> euro,<br />
ma ritengo sia <strong>di</strong> centrale importanza<br />
assolvere obblighi morali ed etici verso<br />
la persona, evitandogli l’evento drammatico<br />
quale è la lesione della cute grave<br />
che comporta all’utente per un tempo<br />
prolungato dolore, sofferenza, immobilità,<br />
vergogna e in alcuni casi per<strong>di</strong>ta della<br />
<strong>di</strong>gnità. Ricor<strong>di</strong>amoci che una grande<br />
parte delle ulcere da decubito è pre-<br />
19
20<br />
SPECIALE /RSA SUMMIT 2013<br />
venibile attuando le corrette e conosciute<br />
linee guida, buone prassi e buon<br />
senso.<br />
Lei ha parlato <strong>di</strong> molteplici tipologie <strong>di</strong><br />
presi<strong>di</strong> potenzialmente utili per il paziente<br />
allettato. Quali fra questi sono<br />
assolutamente in<strong>di</strong>spensabili? In termini<br />
<strong>di</strong> tempo/personale cosa comportano?<br />
La domanda è molto complessa e non si<br />
può definire in qualche riga, fondamentalmente<br />
il presi<strong>di</strong>o deve essere appropriato<br />
al caso ed in questa maniera si<br />
riducono i rischi verso la persona. I vantaggi<br />
poi si riflettono anche sul sistema<br />
assistenziale e sanitario, cui viene moderatamente<br />
ridotta la richiesta dei ca<strong>mb</strong>i<br />
<strong>di</strong> postura (ridotta e non eliminata), da<br />
prove ed evidenze sul campo si nota che<br />
un buon sistema antidecubito riesce a<br />
garantire una <strong>di</strong>screta sicurezza anche in<br />
caso <strong>di</strong> postura errata. Inoltre è da tenere<br />
presente che gli operatori spendono<br />
tempo nelle posture e mobilizzazioni al<br />
letto rischiando infortuni per loro e per gli<br />
utenti.<br />
La presenza <strong>di</strong> idonei presi<strong>di</strong> in una<br />
RSA può rappresentare un elemento<br />
<strong>di</strong> valutazione qualitativa?<br />
Nonostante le legge dell’accre<strong>di</strong>tamento<br />
sia incominciata e preveda come obietti-<br />
Se<strong>mb</strong>ra che dopo i bisogni vitali, per molti anziani<br />
in RSA, le posizioni a letto e sedute siano le ‘attività<br />
principali’ nel corso delle 24 ore. Nessun’altra<br />
attività impegna per così tanto tempo l’ospite nella<br />
struttura, ma spesso non se ne tiene conto<br />
vo il miglioramento continuo della qualità,<br />
ritengo che alcuni in<strong>di</strong>catori siano<br />
<strong>di</strong>fficili da inserire e soprattutto da capire<br />
e conoscere. Per adesso ci si muove su<br />
richieste <strong>di</strong> qualità standard, gli stessi<br />
valutatori faticano a conoscere e <strong>di</strong>scriminare<br />
il livello <strong>di</strong> questi ausili. Ma come<br />
ho <strong>di</strong>mostrato nello stu<strong>di</strong>o svolto dalla<br />
nostra cooperativa se il 90% circa degli<br />
utenti in RSA passa più <strong>di</strong> 12 ore a letto<br />
al giorno, sicuramente i presi<strong>di</strong> ricopriranno<br />
un ruolo centrale nell’assistenza. Il<br />
passaggio importante però è che i gestori<br />
conoscano questo mondo.
LENTE<br />
DI INGRANDIMENTO<br />
SULLE RSA<br />
Quante sono, quanto costano, come funzionano le Residenze Sanitarie<br />
Assistite? A questi interrogativi cerca <strong>di</strong> rispondere l’ampia e articolata<br />
indagine realizzata da Auser, presentata a fine 2012, che fotografa<br />
una realtà complessa, <strong>di</strong>somogenea e frammentata<br />
Disomogenea, costosa e sotto<strong>di</strong>mensionata<br />
rispetto alla domanda:<br />
questa l’immagine<br />
dell’offerta <strong>di</strong> servizi delle Residenze<br />
Sanitarie Assistite in Italia, così<br />
come emerge dalla recentissima inchiesta<br />
promossa da Auser e presentata a<br />
fine 2012.<br />
De<strong>di</strong>cate all’assistenza delle persone<br />
non autosufficienti, il numero <strong>di</strong> queste<br />
strutture – gestite <strong>di</strong>rettamente o tramite<br />
convenzione nell’a<strong>mb</strong>ito del Servizio<br />
Sanitario Nazionale – è inferiore alla necessità:<br />
circa 3000, in grado <strong>di</strong> ospitare<br />
240mila persone a fronte <strong>di</strong> un fabbisogno<br />
che tocca quota 500mila, e una<br />
<strong>di</strong>stribuzione estremamente <strong>di</strong>versificata<br />
nelle varie aree del Paese.<br />
I posti letto per gli anziani non autosufficienti<br />
risultano essere complessivamente<br />
162.576; oltre l’84 per cento però si<br />
trova nel Nord Italia dove, in totale, i<br />
posti <strong>di</strong>sponibili nelle Rsa, nelle <strong>Case</strong><br />
protette, negli Hospice e, più generale,<br />
in tutte le strutture sanitarie che svolgono<br />
attività <strong>di</strong> tipo residenziale, sono circa<br />
236 ogni 10.000 anziani, mentre al centro<br />
la <strong>di</strong>sponibilità scende a 76,3 posti<br />
ogni 10.000 anziani residenti e a al sud<br />
ad<strong>di</strong>rittura al 16,8.<br />
Non a caso mentre la me<strong>di</strong>a europea <strong>di</strong><br />
ultra-sessantacinquenni ricoverati in<br />
strutture residenziali è del 5 per cento<br />
circa, il Italia si attesta intorno al 2.<br />
Meno posti del necessario, dunque, e<br />
molto costosi: dalla rilevazione effettua-<br />
foto: IlMAttINoDIPARMA.It<br />
ta da Auser su un campione <strong>di</strong> 1280<br />
RSA risulta che fra il 2007 e il giugno<br />
2012 la retta più bassa è aumentata in<br />
me<strong>di</strong>a del 18,5 per cento e la massima<br />
del 12,8. Nel giugno 2012 ogni ospite<br />
pagava – me<strong>di</strong>amente – da un minimo<br />
<strong>di</strong> 52 a un massimo <strong>di</strong> 60,5 euro, con un<br />
aumento rispetto al <strong>di</strong>ce<strong>mb</strong>re 20<strong>11</strong><br />
dell’1,4 per cento.<br />
Il costo complessivo <strong>di</strong> una giornata <strong>di</strong><br />
soggiorno in RSA supera in molti casi i<br />
100 euro al giorno.<br />
A questo proposito l’indagine Auser cita<br />
vari casi: nella “Residenza il Parco” <strong>di</strong><br />
Carate Brianza, per esempio, le rette in<br />
vigore dal 1° gennaio 2012 possono<br />
raggiungere, in camera singola, i 127,50<br />
euro al giorno (100,80 per la camera<br />
doppia). E ancora l’RSA dell’A.p.s.p.<br />
DOSSIER<br />
21
DOSSIER<br />
22<br />
C. Vannetti, nella provincia <strong>di</strong> trento,<br />
a fronte <strong>di</strong> un articolato tariffario, evidenzia<br />
come nel 2012 il prezzo per un letto<br />
non convenzionato, applicato ad utenti<br />
residenti fuori dalla provincia o in comuni<br />
trentini non compresi nella Comunità<br />
della Vallagarina, raggiunga i 160 euro<br />
al giorno nel caso del nucleo demenze e<br />
superi i 180 se il paziente deve essere<br />
inserito nel nucleo Namir (per persone<br />
in stati vegetativi).<br />
l’impegno economico richiesto alle famiglie<br />
– così stima un’indagine <strong>di</strong> Spi<br />
Cgil – ca<strong>mb</strong>ia a seconda del red<strong>di</strong>to<br />
dell’assistito e della zona, e va dai <strong>11</strong>00<br />
euro delle strutture residenziali fino ai<br />
1400 euro per quelle <strong>di</strong> tipo socio-sanitario.<br />
Il costo per i Centri Diurni, invece,<br />
può andare dai 250 agli 800 euro<br />
al mese (il riferimento è ai Centri Diurni<br />
Alzheimer). Questi livelli <strong>di</strong> spesa vengono<br />
confermati anche nel terzo Rapporto<br />
del Network Non Autosufficienza<br />
che, sulla base <strong>di</strong> una stima aggiornata<br />
al 2006, quantifica il costo me<strong>di</strong>o mensile<br />
<strong>di</strong> una RSA in 2951 euro, sostenuto<br />
per euro 1505 dalle ASl, per euro<br />
1375 dall’assistito e per 71 euro dai<br />
Comuni: una spesa giornaliera me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
97 euro.<br />
Il costo complessivo annuale delle RSA<br />
veniva stimato già nel 2006 in 2802<br />
milioni <strong>di</strong> euro, un importo tale da far<br />
considerare questa tipologia <strong>di</strong> struttura<br />
residenziale la più importante, avendo<br />
superato sia le residenze assistenziali<br />
che quelle sociosanitarie.<br />
Alla luce <strong>di</strong> questi dati, non sorprende<br />
che i bilanci degli enti gestori delle RSA<br />
siano in crescita, sia per quanto riguarda<br />
gli investimenti che i fatturati.<br />
Nell’ultimo decennio – conferma l’analisi<br />
economico-finanziaria sul “sistema delle<br />
imprese Rsa” realizzata da Auser – il<br />
settore è stato oggetto <strong>di</strong> fenomeni tipici<br />
della riorganizzazione d’impresa, quali<br />
la crescita <strong>di</strong>mensionale, il potenziamento<br />
della presenza delle multinazionali<br />
e il forte ricorso a logiche gestionali <strong>di</strong><br />
profitto.<br />
“Analizzando un campione significativo<br />
<strong>di</strong> bilanci finanziari (anno 20<strong>11</strong>) relativi a<br />
<strong>11</strong>3 strutture residenziali riconducibi-<br />
<strong>Anziani</strong> over 65anni, % <strong>di</strong>sabili over 65 anni e numero <strong>di</strong>sabili<br />
over 65 anni – anno 2009<br />
Numero anziani % <strong>di</strong>sabili<br />
over 65 anni<br />
Numero <strong>di</strong>sabili<br />
over 65 anni<br />
Piemonte 1.019.577 17,1 174.181<br />
Valle d’Aosta 26.800 15,5 4.162<br />
Liguria 431.695 16,3 70,397<br />
Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a 1.990.483 15,9 316.863<br />
Veneto 982.283 19,2 188.438<br />
Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge 192.852 13,1 25.225<br />
Friuli-Venezia Giulia 289.395 17,4 50.470<br />
Liguria 0,15 0,22 0,16<br />
Emilia Romagna 986.674 16,1 159.167<br />
Toscana 872.766 17,3 151.295<br />
U<strong>mb</strong>ria 209.066 19,7 41.184<br />
Marche 351.797 17,7 62.370<br />
Lazio 1.136.022 18,1 205.882<br />
Abruzzo 285.063 19,5 55.540<br />
Molise 70.024 19,9 13.916<br />
Puglia 57.272 23,8 180.001<br />
Basilicata <strong>11</strong>8.448 22,2 26.308<br />
Campania 941.849 22,6 212.864<br />
Calabria 377.273 22,6 85.266<br />
Sicilia 36.2<strong>11</strong> 27,7 259.045<br />
Sardegna 325.987 22,0 71.877<br />
Italia 301.537 19,2 2.354.451<br />
Fonte: Elaborazioni IRES Morosini su dati “Health for all” dell’ISTAT<br />
Spesa complessiva per le RSA per soggetto <strong>di</strong> provenienza.<br />
Anno 2006 (importi in euro)<br />
Servizio Sanitario<br />
Nazionale<br />
Utente Comune Totale<br />
Spesa complessiva annua 1.428.140.<strong>11</strong>8 1.305.516.956 68.456.040 12.802.<strong>11</strong>3.<strong>11</strong>4<br />
Retta mensile me<strong>di</strong>a 1505 1375 71 2951<br />
Percentuale 51% 46,4% 2,4% 100%<br />
Fonte: L’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia - 3° Rapporto 8<br />
Strutture Sanitarie Residenziali<br />
Posti letto, anno 2009<br />
Posti letto<br />
nelle strutture residenziali<br />
Posti letto<br />
ogni 100.000 residenti<br />
Nord Occidentale 91.825 576,9<br />
Nord Orientale 69.338 604,4<br />
Centro 24.749 209,8<br />
Sud e isole 15.268 73,2<br />
Italia 201.180 335,0<br />
Fonte: Elaborazioni su dati Ministero della Salute - Annuario statistico del servizio sanitario nazionale, anno 2009. (Gennaio<br />
2012)
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, RICOVERI, POSTI LETTO: I DATI<br />
Gli anziani non autosufficienti in Italia<br />
sono circa 3 milioni e mezzo.<br />
Secondo l’Istat gli over 65 <strong>di</strong>sabili sono il<br />
19,2 per cento. Nei prossimi anni, a seguito<br />
del progressivo invecchiamento della popolazione,<br />
il loro numero aumenterà in modo<br />
significativo: si prevede che gli ultra 80enni,<br />
che erano circa il 6 per cento della popolazione<br />
nel 20<strong>11</strong>, <strong>di</strong>venteranno il 7,7 per cento<br />
nel 2025 e il 15,5 nel 2060.<br />
Gli ultra-sessantacinquenni che vivono in<br />
strutture residenziali sono il 2 per cento,<br />
l’1,8 per cento quelli inseriti in residenze<br />
sanitarie assistenziali (RSA). Gli anziani seguiti<br />
con la formula dell’assistenza domiciliare<br />
integrata sono circa il 4 per cento. Sia<br />
per quanto riguarda i ricoveri che l’assistenza<br />
domiciliare l’Italia è ancora lontana dalle<br />
me<strong>di</strong>e dei Paesi dell’Europa nord-occidentale,<br />
dove i ricoverati sono il 5 per cento e gli<br />
assistiti a domicilio il 7.<br />
Infatti in Italia i posti residenziali e semiresidenziali<br />
sono circa 240mila, mentre il fabbisogno<br />
viene stimato in 496mila unità. L’assistenza<br />
domiciliare integrata viene erogata a<br />
circa 527mila anziani, su un fabbisogno rilevato<br />
<strong>di</strong> circa 870.000 assistiti.<br />
Ciò nonostante, le <strong>di</strong>sponibilità stanno progressivamente<br />
aumentando. L’ ISTAT ha rilevato<br />
che i posti letto de<strong>di</strong>cati agli anziani<br />
(autosufficienti e non) dal 2006 al 2009<br />
sono cresciuti dal 2,2 al 2,6 per cento, mentre<br />
nei presi<strong>di</strong> socio-sanitari (per non autosufficienti)<br />
nel 2009 la copertura sugli anziani<br />
era circa dell’1,8%.<br />
Marcate <strong>di</strong>fferenze fra le varie aree del Pae-<br />
se si registrano anche nell’a<strong>mb</strong>ito delle <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> posti letto, così <strong>di</strong>versificate da<br />
fare pensare a reali <strong>di</strong>sparità territoriali<br />
nell’accesso ai servizi. In sostanza nel Nord,<br />
in particolare in Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge, Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a,<br />
Veneto e Friuli-Venezia Giulia, vi sono 3,8<br />
posti letto residenziali ogni cento anziani; il<br />
Centro Italia si colloca sotto la me<strong>di</strong>a nazionale<br />
con l’1,8 per cento <strong>di</strong> posti letto; anco-<br />
SE LO STATO SOCIALE NON BASTA PIù<br />
ra inferiore, cioè l’1,2 per cento, è la percentuale<br />
nelle regioni del Sud.<br />
In conclusione, della grande maggioranza<br />
degli anziani non autosufficienti continuano<br />
ad occuparsi le famiglie, spesso ricorrendo<br />
alle ‘badanti’. Perno finanziario del sistema è<br />
“l’indennità <strong>di</strong> accompagnamento”, principale<br />
risposta pubblica a fronte della pressante<br />
domanda d’aiuto.<br />
Lo stato sociale va ca<strong>mb</strong>iato: ne è convinto l’83 per cento degli intervistati nell’a<strong>mb</strong>ito della seconda indagine sulla percezione degli<br />
italiani rispetto ai rischi sociali “Le nuove tutele oltre la crisi”, realizzata da Censis e Forum Ania Consumatori.<br />
Per 8 italiani su 10 dunque l’attuale formula del welfare pubblico non funziona, dovrebbero essere tagliate le inefficienze e canalizzate<br />
le risorse verso non autosufficienti, anziani, immigrati e giovani precari. Non importa – <strong>di</strong>cono gli intervistati – se sarà necessario<br />
pagare i servizi <strong>di</strong> welfare in relazione al red<strong>di</strong>to.<br />
Chi fa le spese dell’attuale situazione sono soprattutto le famiglie che devono farsi carico delle persone non autosufficienti. Non a<br />
caso, sfiduciate dall’attuale situazione, le famiglie reagiscono cercando <strong>di</strong> autotutelarsi: già ora contribuiscono con 28 miliar<strong>di</strong> all’anno<br />
alla spesa sanitaria privata e con <strong>11</strong> miliar<strong>di</strong> all’assistenza domiciliare <strong>di</strong> anziani e <strong>di</strong>sabili, mentre aumenta chi pensa a strumenti<br />
<strong>di</strong> tutela più specifici, come le polizze integrative pensionistiche o sanitarie (30 per cento, e la percentuale arriva al 50 per cento<br />
fra gli intervistati <strong>di</strong> livello socio-economico più elevato).<br />
DOSSIER<br />
23
DOSSIER<br />
24<br />
li ai principali gestori operanti in Italia<br />
e in particolare nelle regioni del Nord<br />
(Residenze Anni Azzurri S.r.l, Sereni<br />
orizzonti S.p.A., Aetas S.p.A, Segesta<br />
2000 S.r.l.) – si legge nell’indagine Auser<br />
– è possibile svolgere le seguenti<br />
considerazioni: 1) il settore risulta anticiclico<br />
rispetto all’andamento economico<br />
generale (nazionale e mon<strong>di</strong>ale) e ciò<br />
è testimoniato dalla continua crescita<br />
degli investimenti e dei fatturati dei principali<br />
operatori anche in perio<strong>di</strong> in cui la<br />
crisi finanziaria internazionale ha colpito<br />
la generalità delle attività economiche;<br />
2) gli utili <strong>di</strong> settore risultano in <strong>di</strong>versi<br />
casi cospicui; 3) il mercato italiano è<br />
oggetto <strong>di</strong> penetrazione da parte <strong>di</strong> operatori<br />
esteri, prevalentemente francesi.”<br />
Ciò nonostante vi è una quota significativa<br />
<strong>di</strong> operatori (quelli più piccoli, soprattutto<br />
<strong>di</strong>tte in<strong>di</strong>viduali) che registra<br />
annualmente <strong>di</strong>savanzi <strong>di</strong> bilancio.<br />
Altro a<strong>mb</strong>ito problematico è quello relativo<br />
alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> posti letto: circa<br />
il 45 per cento dei responsabili <strong>di</strong> RSA<br />
ha confermato l’esistenza <strong>di</strong> liste <strong>di</strong> attesa.<br />
I tempi per l’accesso ad una struttura<br />
residenziale o semiresidenziale vanno<br />
in me<strong>di</strong>a da 90 a 180 giorni; in certi<br />
casi sono molto più lunghi, in lazio possono<br />
arrivare a <strong>11</strong> mesi.<br />
Diversificata anche la situazione del personale:<br />
il quadro degli organici è variegato,<br />
con un forte ricorso alle forme <strong>di</strong><br />
outsourcing, molti contratti a termine<br />
(32 per cento) e inquadramenti professionali<br />
non sufficientemente definiti, con<br />
pochi addetti inquadrati come infermieri<br />
professionali e scarsa visibilità <strong>di</strong> altre<br />
figure specialistiche.<br />
“Sono molte, troppe le criticità che ancora<br />
emergono in questo settore – ha<br />
affermato in occasione della presentazione<br />
della ricerca Michele Mangano,<br />
presidente nazionale Auser – dopo la<br />
nostra denuncia dello scorso anno e la<br />
nostra au<strong>di</strong>zione alla Commissione presieduta<br />
dal senatore Marino. Chie<strong>di</strong>amo<br />
più controlli severi sul funzionamento sia<br />
delle <strong>Case</strong> <strong>di</strong> riposo private che delle<br />
RSA. la nostra indagine mette in evidenza<br />
inoltre che l’eccessiva genericità<br />
delle Carte dei Servizi che abbiamo esaminato<br />
rendono inaccettabili l’aumento<br />
delle rette, già molto elevate, e le liste<br />
d’attesa interminabili. Noi sosteniamo da<br />
tempo – ha proseguito Mangano – che<br />
si deve spingere verso la domiciliarità,<br />
verso un sistema a rete che sul territorio<br />
aiuti e sostenga le famiglie nel lavoro <strong>di</strong><br />
RSA E CARTE DEI SERVIZI,<br />
UN PANORAMA DI LUCI ED OMBRE<br />
cura dei non autosufficienti. Ma il problema<br />
della non autosufficienza nel nostro<br />
Paese, continua a non essere affrontato<br />
con serietà e responsabilità, c’è il rischio<br />
concreto <strong>di</strong> un collasso <strong>di</strong> tutto il sistema.”<br />
La “Carta del Servizio”, documento con cui enti ed aziende esplicitano princìpi e<br />
criteri per l’erogazione delle proprie forniture, stabilisce gli standard qualitativi che<br />
vengono assicurati alla clientela.<br />
L’adozione <strong>di</strong> questo strumento e i suoi contenuti sono particolarmente importanti<br />
nelle RSA – e possono costituire un significativo elemento <strong>di</strong> valutazione nella scelta<br />
<strong>di</strong> una struttura piuttosto che <strong>di</strong> un’altra – in quanto i fruitori dei servizi non sono<br />
autosufficienti, e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficilmente in grado <strong>di</strong> “farsi sentire” se qualcosa non va.<br />
L’indagine <strong>di</strong> Auser ha esaminato anche, per la prima volta, le “carte dei servizi”<br />
adottate dalle RSA e dalle case <strong>di</strong> riposo, e i risultati lasciano intravedere una realtà<br />
<strong>di</strong> luci ed o<strong>mb</strong>re.<br />
Cosa è emerso?<br />
La buona notizia è che la stragrande maggioranza delle strutture, circa l’88 per<br />
cento, ne <strong>di</strong>spone, e il 70 ha un regolamento interno. Nel 95 per cento dei casi<br />
vengono rispettati i principali requisiti previsti dalle<br />
normative, sia dal punto <strong>di</strong> vista igienico-sanitario<br />
che per quanto riguarda l’abbattimento delle<br />
barriere architettoniche. Agli anziani ricoverati<br />
inoltre viene proposta una <strong>di</strong>screta scelta <strong>di</strong><br />
servizi generali <strong>di</strong> vita collettiva erogati <strong>di</strong>rettamente<br />
dalle RSA.<br />
La cattiva notizia è che in <strong>di</strong>verse strutture la<br />
Carta dei Servizi è poco più <strong>di</strong> un proforma: non<br />
viene considerata come strumento chiave<br />
degli impegni nei confronti<br />
dell’utenza, e l’informazione sui<br />
suoi contenuti non è adeguata.<br />
Infatti solo dal 45 per cento<br />
delle Carte si riescono ad<br />
estrapolare dati su “come<br />
la struttura intende operare”.<br />
Scarse sono inoltre<br />
le informazioni sui servizi<br />
aggiuntivi proposti<br />
dalle RSA rispetto<br />
all’offerta base, e il<br />
loro costo (riscontrato<br />
solo nel 29 per<br />
cento dei casi).<br />
Incomplete anche le informazioni sugli<br />
organismi rappresentativi e sul loro<br />
ruolo all’interno della struttura aziendale,<br />
evidenziate solo nel 18 dei casi.<br />
CARTA<br />
DEL SERVIZIO
Dieci regole per scegliere con<br />
coscienza una residenza “doc”<br />
Come scegliere una casa <strong>di</strong> riposo o una RSA per sé o per un proprio familiare?<br />
Di quali caratteristiche ed elementi tener conto, e come valutarli per evitare<br />
<strong>di</strong> trovarsi in situazioni spiacevoli? Precise in<strong>di</strong>cazioni vengono dalle regole stilate<br />
da Auser a corredo dell’indagine svolta<br />
IL DECALOGO<br />
la struttura per poter esercitare l’attività<br />
socio-sanitaria deve essere in possesso<br />
delle autorizzazioni ed operare in regime<br />
<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.<br />
Verificare la presenza della struttura<br />
negli elenchi regionali o comunali<br />
<strong>di</strong> competenza.<br />
Nel caso <strong>di</strong> anziano non autosufficiente,<br />
quando esso ha <strong>di</strong>fficoltà a<br />
vivere nella propria abitazione, non ha<br />
cure oppure le cure fornite da altri servizi<br />
quali ad esempio dall’A<strong>di</strong> (assistenza<br />
domiciliare integrata) il Centro Diurno<br />
Integrato o i Servizi <strong>di</strong> <strong>Assistenza</strong> Domiciliare<br />
comunali non sono più sufficienti,<br />
può rivolgersi in prima persona o tramite<br />
un familiare <strong>di</strong>rettamente alla Rsa o in<br />
altra struttura specializzata nella quale<br />
intende essere assistito. le strutture<br />
RSA convenzionate (a contratto con<br />
l’Asl) consentono <strong>di</strong> ridurre i costi per<br />
l’utenza, in quanto in genere è prevista a<br />
carico della persona ospite una partecipazione<br />
ai costi sociali e alberghieri,<br />
mentre la Regione paga la quota sanitaria<br />
(la compartecipazione ai costi varia<br />
da regione a regione). Qualora la persona<br />
interessata non fosse in grado <strong>di</strong> sostenere<br />
i costi del ricovero presso le<br />
RSA, può rivolgersi all’assistente sociale<br />
del Comune <strong>di</strong> residenza per avere tutte<br />
le in<strong>di</strong>cazioni del caso, che gli verranno<br />
fornite sulla base delle norme regionali<br />
vigenti al momento della richiesta.<br />
occorre accertarsi che al momento<br />
dell’ingresso nelle Rsa l’ospite<br />
sia oggetto <strong>di</strong> una valutazione da parte<br />
dei me<strong>di</strong>ci della struttura e venga pre<strong>di</strong>sposto<br />
un Piano <strong>di</strong> <strong>Assistenza</strong> In<strong>di</strong>viduale<br />
nel quale devono essere fornite tutte<br />
le in<strong>di</strong>cazioni su quanto c’è da fare per<br />
garantire un’assistenza appropriata secondo<br />
i bisogni della persona. Ciò significa<br />
che il personale della Rsa si prenderà<br />
cura della persona seguendo le in<strong>di</strong>cazioni<br />
contenute nel Piano.<br />
ogni Casa <strong>di</strong> Riposo ed RSA deve<br />
fornire la Carta dei Servizi, nella<br />
quale sono in<strong>di</strong>cate tutte le informazioni<br />
sulle prestazioni previste, sui servizi offerti<br />
e le specifiche dettagliate delle rette.<br />
occorre accertarsi che la Carta dei<br />
Servizi sia stata approvata recentemente,<br />
fornisca informazioni sull’ubicazione<br />
della struttura e sui mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />
idonei a raggiungerla, sulla presenza <strong>di</strong><br />
servizi “a richiesta” e <strong>di</strong> costi aggiuntivi<br />
per l’utenza, su come l’ospite e la propria<br />
famiglia possono presentare eventuali<br />
reclami in merito alla conduzione della<br />
Rsa. È preferibile scegliere una Rsa o<br />
Casa <strong>di</strong> Riposo che in<strong>di</strong>chi (nella Carta<br />
dei Servizi) standard generali e specifici<br />
delle prestazioni rese all’utenza come<br />
obiettivi <strong>di</strong> qualità. È importante inoltre,<br />
che i responsabili della struttura consentano<br />
all’ospite <strong>di</strong> fare eventuali “rientri”<br />
temporanei nel proprio domicilio.<br />
l’ubicazione della Casa <strong>di</strong> Riposo/<br />
RSA è molto importante. Una strut-<br />
tura troppo periferica e lontana, costringe<br />
l’anziano ad una sorta <strong>di</strong> “migrazione”<br />
forzata con pesanti conseguenze<br />
sul piano psichico.<br />
occorre accertarsi della tipologia<br />
<strong>di</strong> figure professionali me<strong>di</strong>co infermieristiche<br />
presenti nella struttura e<br />
sulle modalità della loro presenza (sulle<br />
24 ore, solo in alcuni orari della giornata<br />
o a chiamata).<br />
Il servizio <strong>di</strong> mensa e refezione<br />
deve poter fornire pasti adeguati<br />
alle esigenze nutrizionali <strong>di</strong> utenti anziani.<br />
È importante informarsi sulla possibilità<br />
per l’ospite <strong>di</strong> ricevere assistenza<br />
al pasto.<br />
le strutture possono fornire anche<br />
un servizio religioso, <strong>di</strong> solito<br />
molto apprezzato dagli anziani.<br />
Il volontariato del territorio che ha<br />
accesso alla struttura è un aspetto<br />
molto importante, fornisce attività <strong>di</strong><br />
intrattenimento e socializzazione ed è<br />
una presenza attenta e costante <strong>di</strong> monitoraggio.<br />
Rapporti aperti e collaborativi<br />
della Casa <strong>di</strong> Riposo/RSA con la<br />
comunità locale sono in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> trasparenza.<br />
AUSER: 1400 SEDI E OLTRE 40.000 VOLONTARI<br />
Auser (sigla che sta per “Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà”)<br />
è un’associazione <strong>di</strong> volontariato e <strong>di</strong> promozione sociale, impegnata nel favorire<br />
l’invecchiamento attivo degli anziani e nel far crescere il ruolo dei senior nella<br />
società. Diffusa in tutta Italia, conta circa 1400 se<strong>di</strong>, circa 270mila iscritti, e può<br />
contare su una “base operativa” <strong>di</strong> oltre 40.000 volontari attivi.<br />
DOSSIER<br />
25
26<br />
NUOVE PROGETTUALITà<br />
QUANDO TUTTO<br />
Bioarchitettura, ecostenibilità, risparmio<br />
energetico. Anche nella progettualità<br />
delle residenze per anziani<br />
si cominciano ad evidenziare nuove<br />
filosofie costruttive, in linea con<br />
le trasformazioni culturali e sociali<br />
dei tempi. Dove anche il fattore estetico<br />
ha la sua importanza<br />
Cosa significa decidere <strong>di</strong> costruire<br />
una residenza per<br />
anziani ca<strong>mb</strong>iando il consueto<br />
approccio progettuale,<br />
a favore <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong> veramente<br />
innovativo? Si tratta soltanto <strong>di</strong> usare<br />
materiali <strong>di</strong>versi, ottiche <strong>di</strong>fferenti, o anche<br />
<strong>di</strong> pensare la residenza per anziani<br />
con una consapevolezza nuova? In effetti,<br />
la bioarchitettura che comprende<br />
l’eco-sostenibilità, con l’inserimento armonioso<br />
degli e<strong>di</strong>fici nel contesto preesistente<br />
e l’uso <strong>di</strong> materiali specifici,<br />
tenendo conto anche del risparmio<br />
energetico, ha un approccio costruttivo<br />
globale, olistico, nuovo e <strong>di</strong>verso<br />
dal consueto, nel quale esiste una<br />
interazione vitale tra e<strong>di</strong>ficio, a<strong>mb</strong>iente,<br />
persona. Gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> conseguenza<br />
sono particolarmente accoglienti,<br />
connotati da un’estetica accattivante<br />
e nascono da una profonda riflessione<br />
sulle esigenze non solo logistiche,<br />
ma anche emozionali e <strong>di</strong> gradevolezza<br />
dell’a<strong>mb</strong>iente da parte dell’anziano.<br />
Per capire meglio, entreremo in<br />
merito a due interventi che saranno<br />
prossimamente realizzati, uno a Lecce<br />
e uno a Ibiza.<br />
Due e<strong>di</strong>fici, un solo approccio progettuale:<br />
così nasceranno due realtà residenziali<br />
rivolte ai senior iberici e italiani.<br />
Sono state concepite per rispondere in<br />
maniera ottimale alle esigenze che na-<br />
scono dalle caratteristiche fisiche, psichiche<br />
e comportamentali “dell’utente<br />
anziano”, spiega il progettista, l’architetto<br />
leccese Bart Conterio. E non solo<br />
in quanto alla reale prestazione funzionale,<br />
ma anche a livello <strong>di</strong> accettabilità<br />
estetica da parte dell’utenza. “Infatti<br />
molte volte, per venire incontro all’esigenza<br />
<strong>di</strong> funzionalità, fruibilità e relazionabilità<br />
dello spazio destinato all’anziano<br />
la progettazione viene ‘depurata’ da<br />
tutti i valori estetici, dando origine a<br />
forme, a<strong>mb</strong>ienti ed attrezzature oggettivamente<br />
infelici ed anonime”, sottolinea<br />
Conterio, che opera nel settore<br />
specialistico dell’e<strong>di</strong>lizia sostenibile,<br />
quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> architettura bioclimatica, bioe<strong>di</strong>lizia,<br />
efficienza energetica.<br />
Partiamo dalla Spagna. Nell’isola iberica<br />
verrà realizzato un intervento molto<br />
interessante firmato da Conterio, che è<br />
destinato ad una clientela internazionale<br />
<strong>di</strong> anziani autosufficienti.<br />
Il progetto della residenza, commissionato<br />
da un privato, ha un look moderno,<br />
accattivante, molto piacevole, dà l’idea<br />
<strong>di</strong> relax, vacanza, eleganza e comfort.<br />
Nulla suggerisce le vulnerabilità e la<br />
precarietà della vecchiaia, bensì viene<br />
messa in moto la voglia <strong>di</strong> organizzare<br />
un’altra vacanza negli alloggi estivi, che<br />
potrebbero essere utilizzati anche per<br />
passare un piacevole inverno lontano<br />
dal freddo e dall’umi<strong>di</strong>tà. “Sono 35 al-<br />
loggi per un totale <strong>di</strong> 100 posti letto,<br />
collocati in un parco privato <strong>di</strong> circa 14<br />
ettari, immersi nella macchia me<strong>di</strong>terranea,<br />
con l’intento <strong>di</strong> mitigare l’impatto<br />
a<strong>mb</strong>ientale sull’area e tutelare la privacy”,<br />
spiega l’architetto. Ogni residenza<br />
si caratterizza per una autonomia sia<br />
funzionale che energetica, con una<br />
conseguente riduzione dei costi gestionali<br />
nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> occupazione solo parziale<br />
degli alloggi. Inoltre ogni tipo <strong>di</strong><br />
attività ha una sua area preposta (svago,<br />
soggiorno, riposo) il tutto con una
INTERAGISCE<br />
flessibilità organizzativa degli spazi.<br />
Il contesto microclimatico delle residenze<br />
ha influenzato anche i vari elementi<br />
architettonici, come la collocazione delle<br />
vetrate, la scelta delle superfici opache,<br />
o delle schermature.<br />
L’intervento è stato infatti concepito<br />
sulla base dei principi dell’architettura<br />
bioclimatica, in funzione della quale<br />
ogni alloggio verrà posizionato e orientato<br />
in modo da attenuare o sfruttare al<br />
meglio gli effetti delle variazioni naturali,<br />
con particolare riferimento alla ra<strong>di</strong>a-<br />
Le nuove progettazioni devono essere particolarmente<br />
accoglienti, connotate da un’estetica accattivante e<br />
nascono da una profonda riflessione sulle esigenze non<br />
solo logistiche, ma anche emozionali e <strong>di</strong> gradevolezza<br />
dell’a<strong>mb</strong>iente da parte dell’ospite senior<br />
zione solare, alle escursioni termiche e<br />
all’andamento dei venti dominanti. Un<br />
esempio? Alcuni a<strong>mb</strong>ienti destinati al<br />
soggiorno, concepiti come “serre solari”,<br />
sono stati ubicati sul lato sud per<br />
beneficiare dell’illuminazione naturale<br />
durante i mesi invernali (guadagno solare<br />
passivo). “Sul lato delle residenze<br />
esposte a nord – spiega l’architetto –<br />
essendo presente una notevole <strong>di</strong>-<br />
27
28<br />
NUOVI PROGETTI /BIOARCHITETTURA<br />
Troppo spesso, per venire incontro all’esigenza<br />
<strong>di</strong> funzionalità, fruibilità e relazionabilità dello<br />
spazio destinato all’anziano la progettazione viene<br />
depurata da tutti i valori estetici, dando origine a<br />
forme, a<strong>mb</strong>ienti ed attrezzature oggettivamente<br />
infelici ed anonimi<br />
spersione termica, dovuta alla<br />
presenza dei venti dominanti e<br />
causata dell’impossibilità <strong>di</strong> avere<br />
un guadagno termico passivo, non<br />
sono state create aperture, se non<br />
quelle zenitali (pochi millimetri) per<br />
favorire la luminosità naturale.”<br />
L’obiettivo primario del progetto è<br />
stato quello <strong>di</strong> massimizzare l’effetto<br />
“impatto sole-aria” sui singoli<br />
alloggi nei perio<strong>di</strong> sottoriscaldati e<br />
minimizzarlo durante le stagioni<br />
surriscaldate. “Per questo abbiamo<br />
analizzato l’andamento del sole e<br />
sono stati calcolati l’andamento<br />
dei venti dominanti e le variazioni<br />
<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> energia solare incidente.<br />
In particolare al fine <strong>di</strong> sfruttare<br />
al meglio la ventilazione naturale<br />
dei mesi estivi, le aperture <strong>di</strong><br />
uscita dell’aria sul lato sottovento<br />
sono state sovra<strong>di</strong>mensionate rispetto<br />
a quelle <strong>di</strong> entrata nel lato<br />
sopravento, anche per migliorare la<br />
continuità tra le aree ver<strong>di</strong> esterne<br />
e le zone <strong>di</strong> soggiorno all’interno <strong>di</strong><br />
ogni singola residenza.”<br />
È molto interessante anche l’intervento<br />
che verrà realizzato a Lecce,<br />
sempre su progetto dell’architetto<br />
Conterio, su commissione <strong>di</strong> una<br />
società che solitamente opera nel<br />
settore alberghiero e della costruzione,<br />
al suo esor<strong>di</strong>o nell’a<strong>mb</strong>ito<br />
delle residenze per anziani. Si tratterà<br />
<strong>di</strong> un eco-resort nZEB (nearly<br />
Zero Energy Buil<strong>di</strong>ng, vale a <strong>di</strong>re<br />
un e<strong>di</strong>ficio a consumo <strong>di</strong> energia<br />
quasi nullo) che si rivolgerà ad anziani<br />
autosufficienti e non, offrendo<br />
40 camere a 2 letti con servizi integrati<br />
de<strong>di</strong>cati a riabilitazione, svago,<br />
cultura, laboratori, fitness e<br />
benessere.<br />
“La necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> soli<br />
due piani fuori terra – <strong>di</strong>ce Conterio<br />
– ha portato ad uno sviluppo <strong>di</strong><br />
un unico blocco e<strong>di</strong>lizio con tipologia<br />
a corte centrale.”<br />
La forma dell’e<strong>di</strong>ficio ha consentito<br />
inoltre <strong>di</strong> beneficiare <strong>di</strong> ampie aperture<br />
vetrate, orientate in modo da<br />
favorire l’apporto termico nei mesi<br />
invernali, e <strong>di</strong> schermi solari costi-
DA SAPERE<br />
Linee guida aLL’insegna deLLa modernità<br />
Cosa caratterizza le strutture <strong>di</strong> Ibiza e <strong>di</strong> Lecce progettate da Bart Conterio:<br />
Un approccio progettuale basato sui criteri dell’architettura<br />
sostenibile (bioe<strong>di</strong>lizia, architettura bioclimatica ed efficienza<br />
energetica) in modo da ottimizzare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esposizione,<br />
orientamento, ventilazione e illuminazione naturale, ai fini sia del benessere<br />
termo-igrometrico e del comfort all’interno degli a<strong>mb</strong>ienti, che del<br />
funzionamento ‘naturale’ degli e<strong>di</strong>fici, con conseguente contenimento dei<br />
consumi energetici;<br />
Utilizzo <strong>di</strong> materiali, finiture e complementi d’arredo dotati <strong>di</strong><br />
caratteristiche anallergiche e, per quanto possibile, ecocompatibili,<br />
preferendo l’uso <strong>di</strong> materiali e tecnologie prodotte in loco a “km<br />
zero” e comunque analizzando l’impatto a<strong>mb</strong>ientale dell’intero ciclo <strong>di</strong> vita del<br />
prodotto, me<strong>di</strong>ante l’adozione della politica delle 3R (riduzione, riutilizzo,<br />
riciclaggio);<br />
Una completa fruibilità degli spazi, sia interni che esterni delle<br />
strutture, da parte <strong>di</strong> persone con ridotte o impe<strong>di</strong>te capacità<br />
motorie, garantendo ottimi livelli <strong>di</strong> benessere termico, acustico ed<br />
illuminotecnico all’interno degli alloggi;<br />
Arre<strong>di</strong> e attrezzature appositamente stu<strong>di</strong>ati, facendo particolare<br />
attenzione all’ergonomia e comunque alle specifiche esigenze<br />
dell’anziano, anche me<strong>di</strong>ante un utilizzo adeguato del colore;<br />
Uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to sulla sicurezza e prevenzione degli infortuni;<br />
Caratteristiche costruttive tali da agevolare manutenzione, uso e<br />
pulizia degli arre<strong>di</strong> e degli a<strong>mb</strong>ienti.<br />
tuiti dai “brise–soleil”, progettati sulla<br />
base dell’angolo d’incidenza della ra<strong>di</strong>azione<br />
solare nelle <strong>di</strong>verse stagioni,<br />
per prevenire spiacevoli fenomeni <strong>di</strong><br />
surriscaldamento.<br />
Quanto agli interni? Conterio sottolinea<br />
come sia i percorsi che gli spazi siano<br />
stati <strong>di</strong>mensionati in modo da consentire<br />
un movimento agevole del personale<br />
e della clientela, evitando interferenze<br />
tra i vari percorsi e le attività, sulla<br />
base <strong>di</strong> un’attenta verifica ergonomica<br />
e funzionale.<br />
Entrando nel dettaglio, nelle strutture<br />
ricettive tutto è stato stu<strong>di</strong>ato secondo<br />
i parametri <strong>di</strong> bioe<strong>di</strong>lizia, architettura<br />
bioclimatica ed efficienza energetica,<br />
con completa fruibilità degli spazi, sia<br />
interni che esterni. Materiali, finiture e<br />
complementi d’arredo sono anallergici<br />
e, per quanto possibile, ecocompatibili.<br />
Inoltre arre<strong>di</strong> e attrezzature sono stati<br />
appositamente stu<strong>di</strong>ati, facendo particolare<br />
attenzione all’ergonomia e alle<br />
specifiche esigenze dell’anziano, anche<br />
me<strong>di</strong>ante un utilizzo adeguato del colore.<br />
Ogni aspetto rientra nei parametri<br />
della sicurezza, della prevenzione degli<br />
infortuni, <strong>di</strong> una facile manutenzione e<br />
<strong>di</strong> un’agevole pulizia.<br />
Nelle foto <strong>di</strong> queste pagine,<br />
i rendering dell’innovativo progetto<br />
dell’architetto Bart Conterio.<br />
29
30<br />
NUOVE VISIONI<br />
Un<br />
Una struttura prefabbricata in legno, spazi<br />
che richiamano la <strong>di</strong>stribuzione abitativa<br />
e non ospedaliera, risparmio energetico,<br />
atmosfere con qualcosa in più. La nuova<br />
residenza in costruzione ad Albareto d’A<strong>di</strong>ge<br />
Ca’ de Nonni, promette una nuova e più<br />
sensibile accoglienza per i suoi ospiti, con<br />
un comfort olistico e al contempo con un<br />
contenimento dei costi <strong>di</strong> gestione<br />
-lifestyle<br />
Un’area <strong>di</strong> ottomila metri quadri<br />
accoglierà la residenza Ca’<br />
De Nonni ad Albaredo D’A<strong>di</strong>ge<br />
vicino a Verona. Comprenderà<br />
quasi novanta posti letto, una decina<br />
<strong>di</strong> comunità alloggio, un centro<br />
<strong>di</strong>urno sociale ed un centro <strong>di</strong>urno sanitario.<br />
La realizzazione dell’e<strong>di</strong>ficio, che si<br />
articolerà su due piani con due ampi<br />
cortili interni e spazi ver<strong>di</strong> protetti, è in<br />
via <strong>di</strong> realizzazione ad opera della Cooperativa<br />
sociale Csa <strong>di</strong> Verona cui è<br />
stato assegnato questo compito, oltre<br />
alla progettazione e alla futura gestione
Lo sforzo progettuale è<br />
riuscire a far coesistere<br />
il rispetto degli standard<br />
obbligatori relativi<br />
alle <strong>di</strong>mensioni, con<br />
l’esiguità dell’area<br />
sulla quale costruire<br />
della residenza. Questa è la notizia della<br />
costruzione <strong>di</strong> una moderna residenza<br />
per anziani corredata da una serie <strong>di</strong><br />
servizi, capace <strong>di</strong> accogliere ospiti autosufficienti<br />
e non, in un contesto piacevole<br />
ed efficiente. Una notizia indubbiamente<br />
positiva che tuttavia potrebbe<br />
essere simile a molte altre. Ma la <strong>di</strong>fferenza<br />
tra questa ed altre nuove strutture<br />
del settore risiede nelle innovative modalità<br />
<strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione<br />
che si stanno applicando per la<br />
realizzazione <strong>di</strong> questa residenza per<br />
anziani.<br />
In questo caso si parla infatti <strong>di</strong> struttura<br />
lignea prefabbricata e <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> bioarchitettura<br />
con consistenti risparmi<br />
energetici.<br />
“La scelta <strong>di</strong> utilizzare il legno come materiale<br />
costruttivo è connessa alle esigenze<br />
progettuali e a quelle del committente”,<br />
spiega l’architetto Giorgio Gabrieli.<br />
“La tecnologia <strong>di</strong> prefabbricazione in legno<br />
brevettata dall’azienda leader del<br />
settore Wolf Haus, consente una progettazione<br />
integrata ottimale, per riuscire a<br />
sod<strong>di</strong>sfare sia i vincoli preesistenti dal<br />
punto <strong>di</strong> vista tecnico e volumetrico, sia<br />
la necessità <strong>di</strong> esprimere tutta la creatività<br />
nelle scelte architettoniche.”<br />
Lo sforzo progettuale è stato quello <strong>di</strong><br />
riuscire a far coesistere il rispetto degli<br />
standard obbligatori relativi alla <strong>di</strong>mensione<br />
<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> questo tipo con la<br />
limitatezza dell’area sulla quale costruire.<br />
In questo senso è risultata vincente<br />
la scelta <strong>di</strong> utilizzare una struttura lignea<br />
come quella della Wolf Haus che, grazie<br />
alle sue pareti esterne con spessore<br />
inferiore ai 30 cm, assicura prestazioni<br />
<strong>di</strong> coibentazione molto superiori a qualsiasi<br />
parete in calcestruzzo e mattoni.<br />
Ma oltre all’aspetto puramente tecnico,<br />
questa struttura presenta degli elementi<br />
peculiari anche in relazione<br />
COME BIO VUOLE<br />
Sono in aumento gli e<strong>di</strong>fici per anziani realizzati in bioe<strong>di</strong>lizia e con<br />
particolari criteri? Non possiamo dare una risposta statistica in questo<br />
senso, anche se è evidente l’interesse nelle nuove strutture costruite<br />
secondo questi canoni.<br />
Di certo, come conferma l’architetto Giorgio Gabrieli, questo settore è in<br />
forte crescita in tutto il comparto dell’e<strong>di</strong>lizia. E fa notare come non solo case, ma<br />
anche scuole, uffici ed e<strong>di</strong>fici pubblici e privati sempre più spesso siano costruiti con<br />
la prefabbricazione in legno. Non a caso è l’unico settore in controtendenza, che non<br />
sta conoscendo la crisi che attanaglia l’e<strong>di</strong>lizia tra<strong>di</strong>zionale.<br />
Per quanto riguarda gli e<strong>di</strong>fici per anziani, l’architetto si augura – e ne è convinto –<br />
che questa strada verrà sempre più percorsa, poiché consente <strong>di</strong> offrire un comfort<br />
abitativo migliore agli ospiti, e un contenimento importante dei consumi per il<br />
gestore. Sono considerazioni importanti che segnano una strada da percorrere anche<br />
nel nostro settore, per porre sempre maggior attenzione agli ospiti e,<br />
contemporaneamente, per ottimizzare i propri costi <strong>di</strong> gestione.<br />
I PUNTI A FAVORE<br />
DELLA SOLUZIONE PREFABBRICATA<br />
Senso <strong>di</strong> calore e accoglienza dell’involucro;<br />
Flessibilità <strong>di</strong> costruzione, adeguamento alle necessità <strong>di</strong>stributive<br />
e costruttive, e soprattutto l’altissima efficienza energetica che consente<br />
la tecnologia costruttiva della Wolf Haus;<br />
Le pareti esterne con spessore inferiore ai 30 cm, che assicurano<br />
prestazioni <strong>di</strong> coibentazione molto superiori a qualsiasi parete in calcestruzzo e<br />
mattoni;<br />
Velocità <strong>di</strong> realizzazione: costruendo in pochi mesi, si consente<br />
al committente <strong>di</strong> rendere fruibile e funzionale subito la struttura;<br />
Libertà <strong>di</strong> esprimere completamente la creatività nelle scelte<br />
architettoniche.<br />
all’accoglienza, che la <strong>di</strong>fferenziano<br />
da una residenza costruita con materiali<br />
e spazi concepiti in maniera tra<strong>di</strong>zionale.<br />
Giorgio Gabrieli in<strong>di</strong>vidua un primo<br />
grande elemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione proprio<br />
nella scelta del legno. “Questo materiale<br />
ha qualcosa in più, riesce a trasmettere<br />
una sensazione <strong>di</strong> accoglienza<br />
e <strong>di</strong> calore maggiore rispetto ai materiali<br />
tra<strong>di</strong>zionali”, precisa. “Il comfort interno<br />
e il benessere abitativo che dona la<br />
tecnologia costruttiva della Wolf Haus<br />
sono imme<strong>di</strong>atamente percepibili en-<br />
trando in una struttura in legno.” Anche<br />
la scelta dell’organizzazione degli spazi<br />
è molto interessante poiché l’avvicina<br />
ad una residenza alberghiera e non<br />
ospedaliera.<br />
Le stanze rispecchiano questo concetto.<br />
Saranno utilizzate solo da due ospiti, con<br />
bagno privato e con gli spazi giorno, soggiorno<br />
e pranzo, <strong>di</strong>slocati nelle vicinanze<br />
ma separati, che richiamano la <strong>di</strong>stribuzione<br />
delle abitazioni, secondo i canoni<br />
zona giorno-stanza da letto, e possibilità<br />
<strong>di</strong> uscire in giar<strong>di</strong>no. L’attenzione per gli<br />
anziani ospiti si in<strong>di</strong>vidua anche nella<br />
31
32<br />
NUOVE VISIONI /ECORESIDENZE<br />
La qualità si fa anche, e<br />
soprattutto, pensando ad<br />
un a<strong>mb</strong>iente che sia il più<br />
confortevole possibile<br />
scelta dei colori tenui presenti sia<br />
all’interno che nella parte esterna dell’e<strong>di</strong>ficio,<br />
in grado <strong>di</strong> dare un senso <strong>di</strong> rassicurante<br />
familiarità e riconoscibilità.<br />
Anche i giar<strong>di</strong>ni rivestono un ruolo<br />
importante che rientra nel concetto<br />
dell’impronta non ospedaliera della<br />
struttura. “Dotare la struttura <strong>di</strong> ampi<br />
giar<strong>di</strong>ni interni contenuti in un perimetro<br />
e<strong>di</strong>ficato, ma aperti verso l’esterno per<br />
mezzo <strong>di</strong> porticati, propone e presuppone<br />
un uso tipicamente abitativo, trasmettendo<br />
il senso <strong>di</strong> ‘privato’”, sottolinea<br />
l’architetto Gabrieli. “L’ospite anziano<br />
può trascorrere alcuni momenti all’aperto<br />
in relax sia da solo che in compagnia<br />
<strong>di</strong> altri ospiti, così come con i parenti in<br />
visita, come fossero nel giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> casa.”<br />
I giar<strong>di</strong>ni interni hanno inoltre consentito<br />
<strong>di</strong> ‘aprire’ la struttura, dando a<br />
tutti gli a<strong>mb</strong>ienti affacci luminosi e ampie<br />
visuali verso l’esterno, ed hanno sempre<br />
delle fughe visive verso l’esterno. In particolare<br />
uno sarà destinato ai malati <strong>di</strong><br />
Alzheimer, con la realizzazione <strong>di</strong> un<br />
“giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Priamo”.<br />
IL PUNTO DI VISTA<br />
L’ospite prima <strong>di</strong> tutto<br />
La qualità della vita in tutte le sue declinazioni, è al centro della filosofia che<br />
la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Ca’ de Nonni applica nelle proprie scelte, sia in relazione alla<br />
struttura architettonica della nuova residenza, sia nell’approccio con gli anziani<br />
ospiti, primi davanti a tutti<br />
Ca’ de nonni è in Costruzione. Richiama l’attenzione<br />
della gente <strong>di</strong> Albaredo d’A<strong>di</strong>ge che ci passa a<br />
fianco e che vede crescere questo gigante con compiacimento,<br />
perché malgrado la sua mole si inserisce armoniosamente<br />
tra le altre costruzioni dell’abitato, con le sue<br />
forme ben fatte ed i colori particolari dell’intonaco.<br />
“Il nostro è un e<strong>di</strong>ficio speciale”, sottolinea con un certo<br />
orgoglio e coralmente la <strong>di</strong>rezione. “Offre agli ospiti, ai<br />
familiari, ai visitatori ed al personale una importante opportunità<br />
da tenere in seria considerazione per la qualità<br />
della vita. E la scelta <strong>di</strong> costruire con la tecnologia in legno<br />
della Wolf Haus è principalmente legata a questi<br />
principi.”<br />
La filosofia che la <strong>di</strong>rezione sta seguendo è molto precisa<br />
e si riflette su <strong>di</strong>versi elementi. Uno <strong>di</strong> questi è che nel<br />
contesto del ‘mercato dei servizi’, a parità dei costi della
Nelle foto: i rendering del progetto e alcuni momenti della costruzione. I lavori sono ormai in fase avanzata.<br />
retta, sarà la qualità a fare la <strong>di</strong>fferenza nei tempi a venire.<br />
Ed è su questa che stanno lavorando anche con le scelte<br />
effettuate per la costruzione dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />
“La qualità si fa con la formazione continua del personale,<br />
con la sua sensibilizzazione ad un approccio con<br />
l’ospite, che sia il più umano possibile, oltre che professionale”,<br />
proseguono. La qualità si fa anche <strong>di</strong>ffondendo<br />
tra i vari attori del servizio una visione filosofica con<strong>di</strong>visa,<br />
che colloca al primo posto l’ospite, poi il familiare, infine<br />
il collega lavoratore.<br />
Ma la qualità si fa anche e soprattutto pensando ad un<br />
‘a<strong>mb</strong>iente’ che sia il più confortevole possibile. E la <strong>di</strong>rezione<br />
<strong>di</strong> Ca’ De Nonni sottolinea come non si possa<br />
prescindere dal calore che proprio l’a<strong>mb</strong>iente <strong>di</strong>ffonde<br />
fisicamente, mantenendo un micro clima salubre e confortevole,<br />
ottenibile solo con il legno. Ma sono anche altri<br />
i particolari importanti ai quali la <strong>di</strong>rezione della struttura<br />
ha voluto puntare. Dalla particolare attenzione al circolo<br />
dell’aria che mantiene gli a<strong>mb</strong>ienti familiari liberi da odori<br />
sgradevoli, allo stu<strong>di</strong>o dei colori tenui e alle vie colorate<br />
che orientano l’ospite ai giar<strong>di</strong>ni interni. Sino agli arre<strong>di</strong><br />
tutti in legno, con angoli smussati, e alla scelta <strong>di</strong> dotare<br />
<strong>di</strong> televisore e <strong>di</strong> telefono le camere.<br />
“Sono i letti a quattro sno<strong>di</strong>, i gas me<strong>di</strong>cali, i materassi<br />
antidecubito che ci ricordano che la struttura ha anche<br />
una valenza socio assistenziale e sanitaria.” Malgrado<br />
tutto il necessario utile a provvedere alla salute degli<br />
anziani ospiti possa rappresentare un aspetto più crudo<br />
del contesto, la residenza così come è stata pensata e<br />
come <strong>di</strong>venterà, promette comunque <strong>di</strong> riuscire a regalare<br />
una leggerezza maggiore all’a<strong>mb</strong>iente, un confortevole<br />
abbraccio quoti<strong>di</strong>ano agli ospiti, grazie alle scelte architettoniche<br />
e <strong>di</strong> design, alle accortezze e alle attenzioni,<br />
scelte e volute fortemente.<br />
33
34<br />
EDILIZIA<br />
SPERIMENTARE<br />
IL FUTURO<br />
Volare al <strong>di</strong> sopra dei soliti schemi,<br />
dei parametri <strong>di</strong> sempre, dei<br />
vecchi riferimenti, è una scelta<br />
che si può fare in qualsiasi contesto,<br />
decidendo <strong>di</strong> ca<strong>mb</strong>iare rotta. Ed è<br />
curioso, e forse non è un caso, che proprio<br />
BIRD (in inglese: uccello), sia l’acronimo<br />
che sta per: Bioe<strong>di</strong>lizia, Inclusione<br />
sociale, Risparmio energetico e Domotica,<br />
con il quale è stato denominato il<br />
progetto sperimentale per la realizzazione<br />
<strong>di</strong> una residenza per anziani, <strong>di</strong> Sanpolino<br />
(Brescia), finanziata dalla Regione<br />
Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a con quattro milioni <strong>di</strong> euro e<br />
da Aler <strong>di</strong> Brescia con oltre due milioni <strong>di</strong><br />
euro.<br />
“Si trattava <strong>di</strong> un finanziamento regionale<br />
finalizzato proprio alla costruzione <strong>di</strong> una<br />
residenza per anziani, con un intervento<br />
sperimentale per il quale esistevano linee<br />
guida elaborate dal Politecnico <strong>di</strong> Milano,<br />
alle quali il progettista ha dovuto riferirsi”,<br />
spiega l’ing. Danilo Scaramella <strong>di</strong> Aler,<br />
<strong>di</strong>rettore dei lavori dell’intervento. Durante<br />
i lavori, rispetto alle decisioni iniziali, ci<br />
sono stati alcuni ca<strong>mb</strong>iamenti <strong>di</strong> carattere<br />
impiantistico, che hanno posto maggiore<br />
attenzione al risparmio energetico,<br />
riducendo la parte domotica. Molta importanza<br />
è stata data anche allo spazio<br />
verde che fa parte dell’area BIRD, realizzato<br />
per favorire le passeggiate degli<br />
anziani autosufficienti che abitano negli<br />
alloggi.<br />
“Le abitazioni vengono assegnate da Aler<br />
ad anziani autosufficienti, secondo una<br />
graduatoria”, spiega Scaramella. Il comune<br />
<strong>di</strong> Brescia mise in moto sin dall’inizio<br />
Nel quartiere Sanpolino, nella periferia<br />
sud-ovest <strong>di</strong> Brescia, si trova una recentissima<br />
residenza per anziani, denominata BIRD. Il<br />
suo progetto ha un carattere sperimentale,<br />
caratterizzato da una inconsueta struttura<br />
portante metallica, dall’uso minimo <strong>di</strong> materie<br />
non rinnovabili a favore <strong>di</strong> materiali ecocompatibili.<br />
E poi accorgimenti particolari<br />
che regalano comfort e gradevolezza agli<br />
a<strong>mb</strong>ienti, comprendenti anche ausili ed<br />
automatismi che rientrano nella domotica, <strong>di</strong><br />
facile utilizzo per gli anziani. E, non ultime,<br />
soluzioni tecnologiche che puntano al<br />
risparmio idrico ed energetico<br />
un servizio <strong>di</strong> assistenza costituito da un<br />
custode sociale e da quattro famiglie <strong>di</strong><br />
supporto, con la funzione <strong>di</strong> dare una<br />
mano agli anziani nelle piccole cose quoti<strong>di</strong>ane.<br />
Mentre per la spesa settimanale,<br />
il giovedì era stato attivato un servizio <strong>di</strong><br />
pulmino che trasportava gli anziani sino<br />
ad un supermercato molto fornito. Nel<br />
centro servizi c’è anche il bar dove gli<br />
anziani possono incontrarsi e nel quale<br />
esiste un servizio <strong>di</strong> animazione pomeri<strong>di</strong>ano.<br />
Ma qual è la composizione dell’area<br />
BIRD? “La progettazione puntava al contenimento<br />
dell’impiego delle risorse non<br />
rinnovabili, all’uso <strong>di</strong> materiali eco-compatibili,<br />
all’utilizzo <strong>di</strong> componenti e sistemi<br />
in grado <strong>di</strong> promuovere il risparmio<br />
energetico”, spiega l’ing. Matteo Brasca
“La progettazione<br />
puntava al contenimento<br />
dell’impiego delle risorse<br />
non rinnovabili, all’uso <strong>di</strong><br />
materiali eco-compatibili,<br />
all’utilizzo <strong>di</strong> componenti<br />
e sistemi in grado <strong>di</strong><br />
promuovere il risparmio<br />
energetico”<br />
dello stu<strong>di</strong>o Aiace srl che ha progettato<br />
la residenza.<br />
E così è stato. La residenza comprende<br />
due blocchi a schiera, uno da venti e uno<br />
da trentadue alloggi. Sono mini appartamenti<br />
per single o coppie, con una superficie<br />
che va dai 36 ai 52 m², dotati <strong>di</strong> un<br />
doppio affaccio che aumenta i vantaggi<br />
dell’esposizione. Sono pratici e confortevoli,<br />
con pavimentazioni interne in linoleum,<br />
a parte i bagni, che sono dotati <strong>di</strong><br />
rivestimento ceramico, dotati <strong>di</strong> un soggiorno<br />
che collega lo spazio pranzo-cucina<br />
con la serra, una camera e un bagno.<br />
“Un’altra peculiarità molto interessante, è<br />
data dalla possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare facilmente,<br />
con grande rapi<strong>di</strong>tà e con un<br />
impatto a<strong>mb</strong>ientale molto ridotto, il<br />
numero e la superficie degli alloggi,<br />
LA SCHEDA TECNICA<br />
Nella struttura BIRD sono stati realizzati:<br />
• Impianti tecnologici con uso <strong>di</strong> energie rinnovabili<br />
• Centrale geotermica, solare ed impianto fotovoltaico<br />
I lavori hanno coinvolto nello specifico:<br />
• Centrale termica/frigorifera (una per ogni e<strong>di</strong>ficio)<br />
• Impianto <strong>di</strong> riscaldamento/raffrescamento e rica<strong>mb</strong>io aria degli appartamenti<br />
• Impianto <strong>di</strong> riscaldamento/raffrescamento e rica<strong>mb</strong>io aria del centro servizi<br />
• Sistemi <strong>di</strong> regolazione, controllo e contabilizzazione<br />
• Impianto <strong>di</strong> climatizzazione:<br />
Tiene conto degli apporti <strong>di</strong> calore esterni (come l’irraggiamento dei vetri),<br />
interni (come le luci), e quello derivante da altri fattori (come il trattamento<br />
dell’aria esterna <strong>di</strong> rinnovo).<br />
La centrale è stata completata con un sistema brevettato che consente la<br />
notevole riduzione dei costi <strong>di</strong> perforazione e riempimento dei fori, solitamente<br />
gravosi.<br />
• Impianto idrico sanitario per i bagni della struttura.<br />
• I tre sistemi solari sono a circolazione forzata (uno per ogni e<strong>di</strong>ficio) ad<br />
uso sanitario ed integrazione al riscaldamento, che riducono drasticamente i<br />
consumi energetici.<br />
Complesso <strong>di</strong> nuova costruzione certificato in classe A (Agenzia Casa Clima<br />
Bolzano) in funzione da <strong>di</strong>ce<strong>mb</strong>re 2009.<br />
35<br />
Nelle foto: gli esterni della residenza BIRD, nel<br />
quartiere Sanpolino, nella periferia <strong>di</strong> Brescia.
36<br />
EDILIZIA /SOLUZIONI BIO<br />
L’obiettivo era quello <strong>di</strong><br />
sviluppare un “climate<br />
sensitive buil<strong>di</strong>ng” che<br />
favorisse l’ottenimento<br />
delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
comfort, controllando la<br />
temperatura e l’umi<strong>di</strong>tà<br />
interne, l’isolamento<br />
acustico ed i livelli <strong>di</strong><br />
illuminazione naturale<br />
per via passiva grazie<br />
alle prestazioni dei muri<br />
perimetrali, della copertura<br />
e dei <strong>di</strong>visori tra alloggi<br />
per ottenerne <strong>di</strong> più ampi”, osserva<br />
Brasca.<br />
Un’altra prerogativa interessante<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio, è che non utilizza la tra<strong>di</strong>zionale<br />
muratura. La struttura portante<br />
infatti è metallica, mentre gli involucri<br />
interni sono stati realizzati con pareti intelaiate<br />
rivestite da pannelli in cartongesso<br />
o cemento-legno. L’obiettivo della<br />
progettazione? Sviluppare un “climate<br />
sensitive buil<strong>di</strong>ng” che favorisse l’ottenimento<br />
delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> comfort, controllando<br />
la temperatura e l’umi<strong>di</strong>tà interne,<br />
l’isolamento acustico ed i livelli <strong>di</strong> illuminazione<br />
naturale per via passiva grazie<br />
alle prestazioni dei muri perimetrali, della<br />
copertura e dei <strong>di</strong>visori tra alloggi.<br />
Queste prerogative, aggiunte ad altre peculiarità,<br />
hanno consentito <strong>di</strong> ottenere il<br />
riconoscimento <strong>di</strong> Classe A+ <strong>di</strong> Klimhaus<br />
Bolzano e Clase A+ secondo lo standard<br />
CENED della regione Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a ed inoltre<br />
permesso <strong>di</strong> ottenere ad Aler Brescia<br />
il riconoscimento Palmares 2009 <strong>di</strong> Federcasa,<br />
nella categoria “Sostenibilità<br />
a<strong>mb</strong>ientale e gestionale”.<br />
LE ECO SCELTE<br />
Attenzione all’a<strong>mb</strong>iente, meno spese e tanto comfort<br />
Per chi non se ne intende, operare una scelta eco per i sistemi tecnologici<br />
della propria struttura è un po’ come brancolare nel buio. La prima<br />
domanda che sorge spontanea ad un neofita dell’argomento, è quali ritorni<br />
ci siano in termini economici, pratici e <strong>di</strong> comfort e come una scelta eco si<br />
traduca concretamente sugli impianti.<br />
Un esempio reale è sempre il più esauriente. E la progettazione degli<br />
impianti della struttura per anziani BIRD <strong>di</strong> Sanpolino, sviluppata e<br />
realizzata da Energy Resources per conto <strong>di</strong> Aler <strong>di</strong> Brescia, è<br />
chiarificatrice.<br />
Quali sono gli elementi chiave del progetto?<br />
1. Ottimizzazione dei consumi energetici, con conseguente drastica<br />
riduzione dei costi d’esercizio e <strong>di</strong> manutenzione.<br />
2. Riduzione delle emissioni <strong>di</strong> gas nocivi nell’a<strong>mb</strong>iente.<br />
3. Massimo comfort agli occupanti degli alloggi.<br />
Questi obiettivi fondamentali si sono concretizzati grazie agli impianti<br />
tecnologici che utilizzano energie rinnovabili, a centrale geotermica, solare e<br />
impianto fotovoltaico.
KDM International Srl<br />
Via <strong>di</strong> Corticella, 205 • 40128 • BOLOGNA • Tel. +39 051 35404<strong>11</strong> • Fax +39 051 3540423 • info@kdm-international.com<br />
37
38<br />
attualità<br />
<strong>Assistenza</strong><br />
domiciliare,<br />
anzi:<br />
condominiale<br />
Badante <strong>di</strong> condominio: risposta<br />
alla crisi o primo passo verso un nuovo<br />
modo <strong>di</strong> abitare per la terza età?<br />
fa la forza: oggi, con la<br />
crisi che incalza, sono sempre<br />
più <strong>di</strong>ffusi i tentativi <strong>di</strong> rispar-<br />
L’unione<br />
miare attraverso forme <strong>di</strong> spesa<br />
collettiva. Dopo il car sharing e i<br />
gruppi d’acquisto, la tendenza alla<br />
con<strong>di</strong>visione si è estesa anche ai servizi<br />
alla persona, in particolare agli anziani,<br />
attraverso la nuova formula della<br />
“badante <strong>di</strong> condominio”.<br />
Una delle prime esperienze si è svolta<br />
ad Alessandria. In un palazzo del centro<br />
storico <strong>di</strong>verse famiglie vivevano lo stesso<br />
problema, cioè avevano in casa un<br />
congiunto <strong>di</strong>sabile. Un’assistente sociale<br />
segnalò la situazione ai servizi territoriali,<br />
e venne l’idea <strong>di</strong> utilizzare un unico<br />
badante per tutto il palazzo. Assunto<br />
<strong>di</strong>rettamente dagli abitanti dello stabile,<br />
ma formato e supervisionato da figure<br />
pubbliche come il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia, la<br />
Asl e l’ente locale, un giovane <strong>di</strong>soccupato<br />
<strong>di</strong>ventò così il loro “badante condo-<br />
miniale”. Dopo questo caso gli esempi si<br />
sono moltiplicati. A Trieste tre badanti,
assunte in un condominio, si sono occupate<br />
<strong>di</strong> alcune persone con particolari<br />
esigenze <strong>di</strong> cura.<br />
Nei palazzi Aler <strong>di</strong> Milano (condomini <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>lizia pubblica dell’Azienda Lo<strong>mb</strong>arda<br />
<strong>di</strong> E<strong>di</strong>lizia Residenziale) da una decina<br />
d’anni operano i “custo<strong>di</strong> sociali”, personale<br />
alle <strong>di</strong>pendenze del Comune con il<br />
compito <strong>di</strong> vigilare su anziani e <strong>di</strong>sabili.<br />
A Bologna Confabitare, un’Associazione<br />
<strong>di</strong> proprietari immobiliari che in passato<br />
aveva già proposto i gruppi d’acquisto<br />
condominiali, un anno fa ha lanciato<br />
l’idea della badante <strong>di</strong> condominio. L’iniziativa<br />
è piaciuta, tant’è che oggi sono<br />
un’ottantina i palazzi coinvolti e ad un<br />
anno dall’avvio della sperimentazione si<br />
sta pensando <strong>di</strong> esportarla anche in altre<br />
città. “Alcune famiglie non possono<br />
permettersi i costi <strong>di</strong> una persona fissa<br />
– afferma il Presidente <strong>di</strong> Confabitare<br />
Alberto Zanni – e in molti casi non ne<br />
hanno neppure bisogno, perché la loro<br />
esigenza effettiva è quella <strong>di</strong> un aiuto<br />
solo per poche ore al giorno.”<br />
L’impressione<br />
è che anche<br />
attraverso questi<br />
tentativi si stia<br />
cercando <strong>di</strong> trovare<br />
nuovi meto<strong>di</strong><br />
per integrare<br />
l’assistenza sociale<br />
pubblica per i<br />
senior, meto<strong>di</strong> più<br />
gra<strong>di</strong>ti ai <strong>di</strong>retti<br />
interessati ed<br />
economicamente<br />
più sostenibili per<br />
le famiglie<br />
La formula in<strong>di</strong>viduata accontenta sia<br />
gli assistiti che le badanti. Prevede<br />
che il lavoro cominci al mattino e si protragga<br />
per tutta la giornata, e il tempo<br />
sia ripartito tra una famiglia e l’altra in<br />
base alle esigenze. La badante ha il vantaggio<br />
<strong>di</strong> non doversi spostare – per riempire<br />
la giornata – in <strong>di</strong>verse zone della<br />
città; le famiglie, oltre al risparmio<br />
economico, hanno il vantaggio <strong>di</strong> avere<br />
la badante all’interno del condominio<br />
durante tutto il giorno, e quin<strong>di</strong> facilmente<br />
reperibile in caso <strong>di</strong> necessità. Non<br />
devono neppure preoccuparsi delle pratiche<br />
<strong>di</strong> assunzione, buste paga e così<br />
via, perché agli aspetti burocratici provvede<br />
Confabitare.<br />
Badante <strong>di</strong> condomino, dunque, come<br />
risposta creativa al bisogno <strong>di</strong> assistenza<br />
in tempo <strong>di</strong> crisi? Forse, ma probabilmente<br />
qualcosa <strong>di</strong> più. L’impressione è<br />
che anche attraverso questi tentativi si<br />
stia cercando <strong>di</strong> trovare nuovi meto<strong>di</strong><br />
per integrare l’assistenza sociale pubblica<br />
per i senior, meto<strong>di</strong> più gra<strong>di</strong>ti ai <strong>di</strong>retti<br />
interessati ed economicamente più<br />
sostenibili per le famiglie. Una nuova<br />
forma <strong>di</strong> welfare, dunque, per sod<strong>di</strong>sfare<br />
bisogni impellenti con risorse in<br />
calo, cercando <strong>di</strong> colmare quei vuoti per<br />
cui sempre più raramente si può contare<br />
sui servizi territoriali, vengono coperti<br />
dai normali servizi territoriali, gravando<br />
soprattutto sui parenti.<br />
Se strutturato ed organizzato, potrebbe<br />
essere anche il prelu<strong>di</strong>o ad un nuovo<br />
modo <strong>di</strong> intendere l’abitare nella terza<br />
età, <strong>di</strong> conciliare le esigenze <strong>di</strong> una popolazione<br />
che pur invecchiando vuole<br />
mantenere il proprio stile <strong>di</strong> vita, con<br />
quelle <strong>di</strong> un’assistenza che prima o poi<br />
<strong>di</strong>venta in<strong>di</strong>spensabile.<br />
Ne è esempio l’esperienza <strong>di</strong> Mestre<br />
dove in un gruppo <strong>di</strong> appartamenti Ater<br />
(Azienda territoriale per l’e<strong>di</strong>lizia residenziale)<br />
<strong>di</strong> nuova costruzione si stanno avviando<br />
i condomini con badante. Nel<br />
nuovo complesso residenziale <strong>di</strong> 61 alloggi,<br />
36 saranno destinati agli anziani.<br />
L’accesso agli appartamenti sarà regolamentato<br />
da un bando comunale. Le<br />
badanti, forse assunte non <strong>di</strong>rettamente<br />
dal Comune ma da cooperative cui verrà<br />
affidato il servizio, potrebbero essere<br />
pagate in parte dall’ente locale e in parte<br />
da coloro che ne usufruiranno. L’idea<br />
<strong>di</strong> fondo è che gli anziani che cominciano<br />
a presentare qualche <strong>di</strong>fficoltà dal<br />
punto <strong>di</strong> vista dell’autonomia possano<br />
continuare il più possibile a stare a casa<br />
propria, evitando il ricovero in una struttura.<br />
Oltre a <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una badante, il<br />
condominio è stato dotato <strong>di</strong> una sorta<br />
<strong>di</strong> salvavita: in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà si schiaccia<br />
un pulsante collegato ad una centrale<br />
specializzata che attiverà i soccorsi<br />
del caso.<br />
erica.cristofori@areasenior.it<br />
39
40<br />
PROFILI<br />
QUANDO IL BEL<br />
A Dosson <strong>di</strong> Casier sorge una<br />
splen<strong>di</strong>da residenza del gruppo<br />
Orpea che coniuga l’aspetto<br />
tecnico-assistenziale a quello<br />
sorprendentemente piacevole <strong>di</strong><br />
spazi comuni e aree private, con<br />
risultati a <strong>di</strong>r poco incre<strong>di</strong>bili e dove<br />
alla persona nella sua interezza viene<br />
data la priorità assoluta<br />
Se design, buon gusto e comfort<br />
<strong>di</strong>ventano un punto <strong>di</strong> forza<br />
<strong>di</strong> una residenza per anziani e<br />
passano attraverso la psicologia<br />
per creare un a<strong>mb</strong>iente accogliente,<br />
che pone le basi per il futuro dell’anziano,<br />
allora ci troviamo <strong>di</strong> fronte ad un concetto<br />
olistico della persona. Che si sposa<br />
con gli interni, l’arredamento, i particolari<br />
e, naturalmente, il giar<strong>di</strong>no. Tutto<br />
ciò succede a Casamia <strong>di</strong> Dosson <strong>di</strong><br />
Casier, la splen<strong>di</strong>da residenza del gruppo<br />
Orpea che coniuga l’aspetto tecnicoassistenziale<br />
a quello sorprendentemente<br />
piacevole <strong>di</strong> spazi comuni e aree private,<br />
con risultati a <strong>di</strong>r poco eccellenti.<br />
Prima <strong>di</strong> tutto c’è la persona. Non un
LO È DI “CASA”<br />
malato, un ospite con han<strong>di</strong>cap o problematiche,<br />
ma la persona nella sua interezza,<br />
con le sue attese per il futuro<br />
debitamente coltivate e in<strong>di</strong>rizzate da chi<br />
ruota intorno ad essa. D’altra parte il<br />
motto la “Vita prosegue con noi”, che è<br />
un punto fermo delle residenze per anziani<br />
che fanno parte del gruppo Orpea,<br />
sintetizza efficacemente la mission fondamentale,<br />
il cui obiettivo si concretizza<br />
nel rendere il presente così piacevole<br />
per gli ospiti, da creare l’aspettativa del<br />
domani.<br />
“Solo così la persona che vive nella residenza<br />
avrà voglia <strong>di</strong> vivere e aspetterà<br />
con gioia l’arrivo <strong>di</strong> un nuovo giorno da<br />
con<strong>di</strong>videre con le altre persone”, <strong>di</strong>ce<br />
Gianluigi Nicchio che è stato project<br />
manager nella realizzazione della Residenza<br />
per anziani Casamia.<br />
L’area su cui è stato costruito l’e<strong>di</strong>ficio<br />
della RSA con nucleo Alzheimer, è molto<br />
ampia, circa 24.500 mq, <strong>di</strong> cui oltre<br />
quattromila rappresentano il polmone<br />
verde della residenza, che è dotata anche<br />
<strong>di</strong> un vasto parcheggio. Al piano<br />
terra una hall molto vasta e <strong>di</strong> grande<br />
impatto, ben lontana da qualsiasi riflesso<br />
ospedaliero, ospita la reception elegante<br />
in prossimità della quale si aprono<br />
due ampi soggiorni con camino, una zona<br />
bar, la cappella molto accogliente e<br />
luminosa, e i vari servizi. Ma le luci <strong>di</strong><br />
design, le poltrone che richiamano rivi-<br />
ste <strong>di</strong> interni, il pianoforte a coda laccato<br />
bianco, già raccontano il filo logico seguito,<br />
che conduce alla realizzazione <strong>di</strong><br />
un luogo estremamente piacevole nel<br />
quale vivere, e nel quale si desidera<br />
trovarsi anche il giorno seguente.<br />
“La fruizione dello spazio da parte<br />
dell’ospite non è solo <strong>di</strong> tipo funzionale<br />
ma anche psicologico”, sottolinea a riguardo<br />
l’architetto Nicchio dello stu<strong>di</strong>o<br />
Nicchio Engineering. “Noi già dal 1979<br />
puntavamo ad un approccio metodologico<br />
nel quale la dominante è il <strong>di</strong>alogo<br />
uomo-a<strong>mb</strong>iente. Ma dopo l’e<strong>di</strong>lizia civile<br />
ed alberghiera, a metà degli anni novanta<br />
ci siamo de<strong>di</strong>cati quasi completamente<br />
allo sviluppo nell’a<strong>mb</strong>ito socio-assi-<br />
41
42<br />
PROFILI /LA RESIDENZA CASAMIA<br />
stenziale e sanitario <strong>di</strong> importanti progetti<br />
ispirati ad una nuova modalità <strong>di</strong> intendere<br />
l’abitare dell’anziano o della persona<br />
con han<strong>di</strong>cap, con la convinzione<br />
che l’uomo deve essere sempre al centro<br />
del progetto nei <strong>di</strong>versi scenari abitativi a<br />
cui la vita lo porta.”<br />
Nella progettazione degli arre<strong>di</strong>, dunque,<br />
l’uomo è stato posto al centro <strong>di</strong><br />
tutto, insieme alle sue esigenze fisiche<br />
e psicologiche, con riferimento al suo<br />
habitat abituale, ossia la propria casa.<br />
Se normalmente nell’a<strong>mb</strong>ito abitativo<br />
tra<strong>di</strong>zionale ci si preoccupa <strong>di</strong> dare giuste<br />
risposte in termini <strong>di</strong> a<strong>mb</strong>ienti e <strong>di</strong><br />
arre<strong>di</strong>, è necessario che lo stesso tipo<br />
<strong>di</strong> attenzione si abbia in una struttura<br />
socio-assistenziale, nella quale gli ospiti<br />
che hanno dovuto abbandonare la<br />
propria abitazione, sono più vulnerabili<br />
sia fisicamente che psicologicamente.<br />
Non solo: la camera dell’anziano che<br />
vive in una residenza, rappresenta l’a<strong>mb</strong>iente<br />
domestico, il suo territorio, che<br />
va personalizzato e curato particolarmente.<br />
“Per la definizione delle finiture degli a<strong>mb</strong>ienti,<br />
si è partiti dal presupposto fondamentale<br />
che l’impatto con la realtà e<br />
quin<strong>di</strong> con l’a<strong>mb</strong>iente fisico è fortemente<br />
traumatico per l’ospite che con essi entra<br />
in contatto”, osserva ancora Nicchio.<br />
Quin<strong>di</strong> oltre alle soluzioni spaziali nella<br />
scelta dei colori e dei materiali sono stati<br />
considerati anche altri importanti aspetti<br />
che interagiscono sull’ospite, quali il<br />
senso <strong>di</strong> accoglienza, l’integrazione,<br />
l’orientamento. “Per quanto riguarda<br />
VERDE VITALE<br />
Un giar<strong>di</strong>no per percerpire la libertà <strong>di</strong> una piccola passeggiata,<br />
l’autonomia <strong>di</strong> vivere il verde, <strong>di</strong> avvertire l’abbraccio<br />
profumato degli arbusti. Così, il parco della<br />
Residenza per anziani CasaMia, <strong>di</strong>venta un punto <strong>di</strong><br />
forza della giornata dei suoi ospiti, che possono seguire<br />
i percorsi attrezzati, fruire dei prati calpestabili, piuttosto<br />
che dei punti <strong>di</strong> sosta protetti da leggere vele, un<br />
richiamo all’attività fluviale, memoria storica locale.<br />
L’elemento natura è stato tenuto in grande considerazione<br />
nella residenza <strong>di</strong> Casier, tanto da creare un<br />
<strong>di</strong>alogo efficace con l’architettura e determinando<br />
scelte molto efficaci come le superfici trasparenti,<br />
che predominano su quelle opache. O le finiture na-<br />
quest’ultimo, abbiamo ritenuto che la forma<br />
<strong>di</strong> orientamento più efficace è quella<br />
spontanea, generata dalla struttura in se<br />
stessa, cioè dalla forma espressiva dei<br />
volumi e degli altri elementi caratterizzanti<br />
e <strong>di</strong> riferimento quali arre<strong>di</strong>, colori, materiali,<br />
viste esterne.” Così gli spazi<br />
dell’a<strong>mb</strong>iente socio-assistenziale come la<br />
hall, la reception, le aree ricreative e culturali<br />
con cui l’ospite stabilisce un primo<br />
rapporto, devono, attraverso <strong>di</strong>mensioni,<br />
colori, materiali, arre<strong>di</strong> e illuminazione,<br />
istituire una sorta <strong>di</strong> continuità con gli<br />
spazi simili esterni all’a<strong>mb</strong>iente socioassistenziale,<br />
già frequentati e conosciuti<br />
dall’ospite. Allo stesso modo gli a<strong>mb</strong>ienti<br />
legati al proprio privato, come le<br />
camere, devono esprimere la medesima<br />
continuità con quelli domestici, attutendo<br />
il <strong>di</strong>stacco tra la vita privata e quella da<br />
trascorrere all’interno dell’a<strong>mb</strong>iente socio-assistenziale.<br />
Prima <strong>di</strong> tutto c’è la persona. Non un malato, un ospite<br />
con han<strong>di</strong>cap o problematiche, ma la persona nella sua<br />
interezza, con le sue attese per il futuro debitamente<br />
coltivate e in<strong>di</strong>rizzate da chi ruota intorno ad essa<br />
turali quali legno, cotto e soprattutto vetro, che permettono<br />
alla luce <strong>di</strong> dare cal<strong>di</strong> riflessi e <strong>di</strong> invadere<br />
gli spazi.<br />
“Il progetto del giar<strong>di</strong>no consente alle profumate piante<br />
officinali ed agli arbusti paesaggistici <strong>di</strong> accompagnare<br />
gli ospiti nelle loro passeggiate senza ostacoli visivi”,<br />
sottolinea l’architetto Gianluigi Nicchio, “permettendo<br />
<strong>di</strong> godere <strong>di</strong> una rassicurante immagine <strong>di</strong> insieme,<br />
senza angoli nascosti. E consentendo agli operatori un<br />
sereno ed efficace controllo degli ospiti. Siepi e alberi<br />
delle varietà botaniche a ceppaia, tutte autoctone, hanno<br />
il ruolo <strong>di</strong> creare un paravento naturale, ai margini del<br />
giar<strong>di</strong>no.”
VETRINE<br />
Novità in Vetrina<br />
Sistema <strong>di</strong> chiamata senza fili<br />
Alech presenta l’innovativo sistema <strong>di</strong> chiamata senza fili A-call.<br />
Il sistema <strong>di</strong> chiamata assistente A-call trova la sua massima<br />
applicazione nelle strutture dove si vuole dare la possibilità ai<br />
propri ospiti <strong>di</strong> effettuare una chiamata assistente <strong>di</strong>rettamente<br />
dalle proprie stanze. L’assistente potrà ricevere, visualizzare ed<br />
identificare le chiamate su un <strong>di</strong>spositivo portatile tipo orologio<br />
o su un <strong>di</strong>splay fisso da muro. Si tratta <strong>di</strong> migliorare la qualità<br />
del servizio dato ai propri clienti con un piccolo investimento<br />
veramente alla portata <strong>di</strong> tutti e con il vantaggio <strong>di</strong> essere<br />
ALECH<br />
praticamente esente da installazione. Infatti tutti i prodotti vengono<br />
Tel. 0522 628 024<br />
forniti già programmati in base alla specifica richiesta della<br />
struttura <strong>di</strong> accoglienza alla quale non rimane che posizionare i <strong>di</strong>spositivi. Sono <strong>di</strong>sponibili inoltre un’ampia gamma <strong>di</strong><br />
accessori quali segnalatori luminosi fuori porta, <strong>di</strong>spositivo chiamata da WC tramite pulsante o tirante, ecc. Il sistema<br />
più evoluto ha anche la possibilità <strong>di</strong> implementare software per la gestione ed il monitoraggio report chiamate, dando<br />
così la possibilità <strong>di</strong> analizzare, evidenziare e risolvere le anomalie più importanti.<br />
Menù creativi<br />
I servizi <strong>di</strong> General Beverage, l’azienda leader in Italia<br />
nel settore dei servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione bevande e alimenti<br />
per la ristorazione collettiva, me<strong>di</strong>ante oltre 7000 sistemi<br />
automatizzati, sono utilizzati attualmente da molti enti pubblici<br />
e privati in oltre 90.000.000 <strong>di</strong> pasti annui e 40.000.000<br />
<strong>di</strong> colazioni. Il servizio Io Sano si realizza me<strong>di</strong>ante l’utilizzo<br />
<strong>di</strong> specifiche attrezzature da cucina che permettono la<br />
preparazione istantanea <strong>di</strong> oltre 50 <strong>di</strong>verse ricette. I piatti<br />
vengono realizzati me<strong>di</strong>ante l’idratazione istantanea <strong>di</strong> prodotti<br />
precedentemente omogeneizzati e <strong>di</strong>sidratati che, grazie al<br />
metodo tra<strong>di</strong>zionale della <strong>di</strong>sidratazione unito all’innovazione<br />
tecnologica delle attrezzature da cucina, mantengono tutte<br />
le loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali. La varietà<br />
estremamente ampia dei piatti (che comprende zuppe, flan,<br />
mousse, purè, minestre, ecc.) ne permette l’utilizzo non solo<br />
da parte degli ospiti con <strong>di</strong>fficoltà alimentari, ma anche da<br />
parte <strong>di</strong> pazienti privi <strong>di</strong> specifiche patologie, integrandosi<br />
con le preparazioni tra<strong>di</strong>zionali della cucina per arricchire in<br />
modo creativo i menù settimanali. La realizzazione del servizio<br />
viene preceduta da un’attività <strong>di</strong> formazione/informazione<br />
che coinvolgerà tutti coloro che,<br />
su in<strong>di</strong>cazione della struttura,<br />
interagiscono <strong>di</strong>rettamente o<br />
in<strong>di</strong>rettamente con l’alimentazione<br />
dei pazienti, finalizzata a prevenire<br />
ogni problematica derivante<br />
dalla scarsa conoscenza del<br />
livello qualitativo e <strong>di</strong> sicurezza<br />
nutrizionale e alimentare della<br />
soluzione Ristosano.<br />
GENERAL BEVERAGE<br />
Tel. 0187 832305<br />
Ergonomia e igiene senza limiti<br />
Electrolux Professional presenta la nuova gamma<br />
Evolution <strong>di</strong> lavatrici a barriera, progettate e<br />
realizzate per offrire alle strutture socio assistenziali<br />
apparecchiature sempre più performanti,<br />
ergonomiche e <strong>di</strong> facile utilizzo. Con questa nuova<br />
linea, Electrolux si pone un passo avanti a tutti nella<br />
sicurezza e nell’ergonomia grazie alla facile apertura<br />
della porta ed al posizionamento automatico del<br />
cesto. Anche la postazione <strong>di</strong> lavoro è stata migliorata<br />
con il nuovo design delle porte che facilitano<br />
posizioni più naturali per il carico e lo scarico. Da<br />
non <strong>di</strong>menticare la semplicità d’uso con il nuovo<br />
microprocessore Compass Pro. La nuova gamma è<br />
stata progettata per sod<strong>di</strong>sfare i più elevati standard<br />
igienici e fornire biancheria sanificata, nel pieno<br />
rispetto della normativa EN 14065, con il massimo<br />
controllo sulle attività della lavanderia. Electrolux<br />
Professional è l’esperto<br />
mon<strong>di</strong>ale per l’igiene<br />
e per le soluzioni <strong>di</strong><br />
lavanderia a barriera.<br />
Tutto progettato<br />
ascoltando le<br />
esigenze, le<br />
richieste e<br />
le necessità<br />
dei clienti in<br />
a<strong>mb</strong>ito socio<br />
assistenziale.<br />
ELECTROLUX<br />
PROFESSIONAL<br />
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43
44<br />
VETRINE<br />
Qualità, sostenibilità e affidabilità<br />
Da 4 generazioni nel settore dell’e<strong>di</strong>lizia in legno, Diemme<br />
legno lavora in regime <strong>di</strong> filiera corta nei propri stabilimenti <strong>di</strong><br />
Pontebba (Ud), piccolo e grazioso paese montano dell’Alto<br />
Friuli, utilizzando esclusivamente legno locale. Dopo un<br />
continuo processo evolutivo, ad oggi produce un pannello<br />
in legno lamellare xlam unico nel suo genere che viene<br />
impiegato e <strong>di</strong>venta elemento portante <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici residenziali<br />
e commerciali sostenibili, ad alto ren<strong>di</strong>mento energetico<br />
grazie ad un sistema costruttivo che coniuga i vantaggi del<br />
microclima <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio in legno massiccio con la libera<br />
progettazione architettonica. Per le proprie strutture, Diemme<br />
legno utilizza la soluzione a pannelli modulari e ciò permette<br />
– in caso <strong>di</strong> sisma – un maggiore abbattimento dell’azione<br />
sismica oltre alle naturali caratteristiche che rendono gli<br />
e<strong>di</strong>fici in x-lam particolarmente idonei alle zone sismiche. Le<br />
costruzioni Diemme legno sono garanzia <strong>di</strong> un abitare sano<br />
perché migliorano tutti gli standard costruttivi richiesti ad un<br />
e<strong>di</strong>ficio e possiedono requisiti energetico/a<strong>mb</strong>ientali <strong>di</strong> assoluta performance.<br />
Costi certi, qualità garantita e utenti<br />
sod<strong>di</strong>sfatti<br />
L’esternalizzazione <strong>di</strong> servizi come quelli <strong>di</strong> pulizia e <strong>di</strong><br />
ristorazione in case <strong>di</strong> riposo ed RSA può portare a<br />
consistenti vantaggi, sia in termini economici che <strong>di</strong> qualità.<br />
Con<strong>di</strong>cio sine qua non è una scelta in<strong>di</strong>rizzata sul giusto<br />
partner. L’outsourcing consente <strong>di</strong> conoscere esattamente<br />
la spesa del servizio stesso: vengono eliminati i costi<br />
imprevisti e quelli non oggetto <strong>di</strong> contratto in quanto<br />
tutto è <strong>di</strong>sciplinato da un accordo tra le parti. Il personale<br />
della RSA ha più tempo per de<strong>di</strong>carsi alla propria attività<br />
principale, consentendo all’Amministrazione <strong>di</strong> razionalizzare<br />
le proprie risorse. Spesso, la qualità <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong><br />
assistenza è ciò che viene percepito da ospiti e familiari:<br />
<strong>di</strong>fficilmente infatti l’ospite <strong>di</strong> una struttura è in grado <strong>di</strong><br />
valutare il livello qualitativo <strong>di</strong> una prestazione assistenziale,<br />
mentre il giu<strong>di</strong>zio è fortemente<br />
con<strong>di</strong>zionato da altri fattori:<br />
un pasto insod<strong>di</strong>sfacente<br />
o un servizio igienico<br />
non sanificato possono<br />
influenzare negativamente la<br />
valutazione su un’assistenza<br />
ineccepibile. Markas offre<br />
a <strong>Case</strong> <strong>di</strong> riposo ed RSA<br />
la propria professionalità<br />
e l’alta qualità dei servizi,<br />
con<strong>di</strong>videndo l’obiettivo:<br />
massima efficienza ed elevati<br />
risultati, consentendo <strong>di</strong> avere<br />
un risparmio in termini <strong>di</strong><br />
risorse economiche e umane,<br />
per un risultato migliore che<br />
possa riflettersi positivamente<br />
sull’utente finale.<br />
MARKAS<br />
Tel. 0471 307 6<strong>11</strong><br />
Un amico per l’Alzheimer<br />
DIEMME LEGNO<br />
Tel. 0428 90456<br />
Troppi anziani<br />
si allontanano<br />
da casa o da<br />
istituti <strong>di</strong> ricovero<br />
senza farvi più<br />
ritorno, per non<br />
parlare anche<br />
dei ba<strong>mb</strong>ini.<br />
E molti senior<br />
vengono ritrovati<br />
a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />
tempo, a pochi<br />
chilometri da<br />
casa, deceduti<br />
per gli stenti<br />
dovuti ad un vagabondare senza www.servim.it<br />
meta. Non si tratta solo <strong>di</strong> un dovere<br />
professionale, tutelarli e proteggerli <strong>di</strong>venta essenziale<br />
quando una malattia come l’Alzheimer li rende ancora<br />
più deboli ed in<strong>di</strong>fesi. L’Istituto <strong>di</strong> vigilanza Servim, <strong>di</strong><br />
Cesena, propone il localizzatore elettronico, un sistema<br />
semplice ed efficace che consente <strong>di</strong> localizzare con<br />
precisione persone con <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> orientamento. È<br />
sufficiente dotare l’utente <strong>di</strong> un piccolo <strong>di</strong>spositivo<br />
portatile, facilmente indossabile, in grado sia <strong>di</strong><br />
tracciarne il percorso effettuato, che <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduarne la<br />
posizione istantanea. Il servizio <strong>di</strong> monitoraggio viene<br />
gestito autonomamente da operatori o familiari tramite<br />
internet ed in modo semplice. È inoltre possibile<br />
impostare un’area predefinita in cui la persona può<br />
muoversi liberamente, ed essere allertati solamente<br />
in concomitanza dell’uscita da tale “zona sicura”.<br />
L’apparato è ricaricabile, pesa solo 75 grammi ed ha<br />
<strong>di</strong>mensioni inferiori a quelle <strong>di</strong> un tra<strong>di</strong>zionale telefono<br />
cellulare. Si aggancia al cinturino me<strong>di</strong>ante un pratico<br />
supporto.
Un nuovo sistema <strong>di</strong><br />
lavaggio<br />
Oggi è possibile offrire anche ai<br />
residenti allettati il piacere <strong>di</strong> un vero<br />
e proprio bagno grazie a Pollution<br />
che ha realizzato un prodotto<br />
semplice e innovativo: il Bath Bed.<br />
Un sistema <strong>di</strong> lavaggio efficace<br />
per pazienti con assenza o limitata<br />
capacità <strong>di</strong> dea<strong>mb</strong>ulazione. Fare il<br />
bagno a persone impossibilitate a<br />
muoversi dal proprio letto costituisce<br />
spesso una grande <strong>di</strong>fficoltà, per il<br />
trasporto presso il bagno attrezzato,<br />
comportando sbalzi <strong>di</strong> temperatura<br />
e rischi <strong>di</strong> danno fisico al paziente e<br />
all’operatore. Bath Bed è la soluzione<br />
alternativa, proponendosi <strong>di</strong> eseguire<br />
in modo semplice e sicuro il lavaggio<br />
completo o il bidet alle persone,<br />
senza necessità <strong>di</strong> spostarle dal loro<br />
letto. È semplicemente necessario<br />
posizionare sotto al paziente un telo<br />
monouso impermeabile pre-piegato<br />
che <strong>di</strong>venta una vasca grande quanto<br />
il letto, per garantire all’ospite un<br />
lavaggio agevole e piacevole. Il<br />
<strong>di</strong>spositivo è dotato <strong>di</strong> lavan<strong>di</strong>no <strong>di</strong><br />
servizio e asciugacapelli. Tramite una<br />
doccetta è in grado <strong>di</strong> erogare acqua<br />
a temperatura regolabile, che viene<br />
poi aspirata sul fondo del telo insieme<br />
ai residui e depositata nella tanica<br />
dello sporco. Le sue <strong>di</strong>mensioni<br />
assicurano un’estrema funzionalità<br />
e la massima agilità <strong>di</strong> movimento,<br />
riducendo al minimo gli sforzi fisici<br />
degli operatori, la <strong>di</strong>fficoltà e il tempo<br />
<strong>di</strong> lavaggio. BathBed è sinonimo<br />
<strong>di</strong> maggior igiene e sod<strong>di</strong>sfazione,<br />
ideale per la prevenzione e il<br />
trattamento delle piaghe da decubito<br />
e per la riduzione delle infezioni<br />
urinarie.<br />
POLLUTION<br />
Tel. 051 6931 840<br />
Garanzia <strong>di</strong> qualità<br />
Il marchio Necta è sinonimo<br />
<strong>di</strong> innovazione, ricerca,<br />
esperienza, affidabilità. Grazie<br />
alla sua gamma <strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori<br />
<strong>di</strong> bevande calde de<strong>di</strong>cata al<br />
settore della sanità, è il partner<br />
ideale per le residenze per<br />
anziani, le strutture ospedaliere,<br />
le comunità. Le attrezzature<br />
Necta rivoluzionano il concetto<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> bevande<br />
calde, segnando un punto<br />
d’incontro ideale tra esigenze<br />
degli ospiti e degli operatori.<br />
Kobalto e Korinto, in particolare,<br />
offrono un’ampia scelta <strong>di</strong><br />
bevande calde, <strong>di</strong>sponibili in ogni momento del giorno N&W GLOBAL<br />
per un servizio personalizzato e puntuale. Le <strong>di</strong>mensioni<br />
VENDING<br />
compatte, l’interfaccia estremamente semplice e<br />
Tel. 035 606265<br />
flessibile, il design razionale sono solo alcune delle<br />
caratteristiche più apprezzate. Le <strong>di</strong>verse soluzioni d’investimento sono in<br />
grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare ogni tipo <strong>di</strong> esigenza. Le macchine Necta sono provviste<br />
delle certificazioni nazionali <strong>di</strong> qualità e sicurezza del prodotto, fornite<br />
dall’IMQ, l’Istituto Italiano del Marchio <strong>di</strong> Qualità. N&W vanta due certificazioni<br />
internazionali relative ai sistemi <strong>di</strong> gestione aziendale in materia <strong>di</strong> qualità e<br />
a<strong>mb</strong>iente: ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004.<br />
Nuovo modo <strong>di</strong> comunicare igiene e salubrità<br />
Durante la giornata, le nostre mani vengono a contatto con numerosi oggetti:<br />
banconote, sostegni dei mezzi pubblici, maniglie delle porte, ecc. Virus<br />
e batteri sono ovunque, si riproducono ad un ritmo elevato e si spostano<br />
facilmente utilizzando l’acqua, gli oggetti, gli esseri viventi e le particelle <strong>di</strong><br />
polvere. Sono in grado <strong>di</strong> scatenare malattie più o meno gravi, ma possono<br />
anche dar origine a infezioni intestinali e toxoplasmosi. Possono penetrare<br />
nell’organismo quando le mani vengono portate al naso, alla bocca, agli occhi<br />
o passano su ferite aperte, anche impercettibili ad occhio nudo. Inoltre, alcuni<br />
batteri hanno sviluppato una notevole resistenza agli antibiotici ed è quin<strong>di</strong><br />
importante riuscire a prevenire possibili infezioni. Un gesto semplice come<br />
quello <strong>di</strong> igienizzare le proprie mani, offre una valida <strong>di</strong>fesa dall’aggressione <strong>di</strong><br />
virus e batteri che, tra tutte le varie parti del corpo, si annidano preferibilmente<br />
proprio sulle mani e sotto le unghie. Da queste<br />
semplici riflessioni e dal lavoro <strong>di</strong> molti anni<br />
de<strong>di</strong>cati alla ricerca <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> igiene e pulizia<br />
ai massimi livelli <strong>di</strong> mercato, è nata l’idea <strong>di</strong><br />
creare iGien Point, una colonnina mobile con<br />
un <strong>di</strong>spenser automatico che può essere<br />
posizionata in qualsiasi a<strong>mb</strong>iente grazie al<br />
suo minimo ingo<strong>mb</strong>ro <strong>di</strong> spazio. Il detergente<br />
sanificante erogato, prodotto da Kiter, è un<br />
gel dermatologicamente testato, contenente<br />
aloe vera, trasparente e incolore, con proprietà<br />
igienizzanti ad ampio spettro e auto asciuganti,<br />
che non richiede risciacquo. Inoltre, il prodotto<br />
non contiene profumi, per evitare qualsiasi<br />
fenomeno <strong>di</strong> allergenicità con la cute o<br />
degradazione. WORK GROUP<br />
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45
46<br />
VETRINE<br />
Orizzonti sempre più<br />
ampi<br />
PTE Expo, Fiera e Congresso delle<br />
Tecnologie, Prodotti e Servizi per<br />
la Terza Età, alla decima e<strong>di</strong>zione,<br />
dà appuntamento a Bologna, nel<br />
Quartiere Fieristico, dal 14 al 16<br />
maggio 2013. Un ca<strong>mb</strong>iamento <strong>di</strong><br />
sede (da Verona a BolognaFiere)<br />
dai molteplici significati, e proposto<br />
da Kdm International, società<br />
organizzatrice della rassegna, per<br />
dare nuovo slancio e un orizzonte<br />
più ampio a quella che è da sempre<br />
la “vetrina nazionale” della Terza<br />
Età. BolognaFiere è una scelta<br />
caratterizzante e strategica per PTE<br />
Expo 2013. La città rappresenta<br />
un luogo ideale: crocevia tra<br />
Nord, Centro e Sud, è agevole da<br />
raggiungere con qualsiasi mezzo<br />
e sa coniugare servizi, convivialità,<br />
ricettività, sapere, affari. PTE<br />
Expo assumerà un ruolo ancor più<br />
significativo nel rappresentare nuove<br />
e tra<strong>di</strong>zionali esigenze <strong>di</strong> pazienti,<br />
ospiti e familiari, nel fornire risposte ai<br />
responsabili <strong>di</strong> strutture e residenze,<br />
nel dare valore e qualità a chi affronta<br />
il mercato con offerte e proposte<br />
all’avanguar<strong>di</strong>a. Seguendo il filo<br />
conduttore <strong>di</strong> convinzioni comuni:<br />
sono gli operatori socio-sanitari la<br />
vera speranza del paziente anziano<br />
e della sua famiglia; occorrono,<br />
dunque, un sempre più sapiente uso<br />
dei farmaci, empatia, coinvolgimento<br />
emotivo, lavoro <strong>di</strong> équipe. In<br />
calendario, inoltre, il 5° Congresso<br />
Nazionale AIOCC: corsi paralleli<br />
per me<strong>di</strong>ci, infermieri, fisioterapisti,<br />
operatori dell’assistenza.<br />
PTE EXPO<br />
www.pte-expo.it<br />
Non semplici cercapersone<br />
I sistemi cercapersone <strong>di</strong> nuova<br />
concezione Alpha paging (<strong>di</strong>stribuiti da<br />
Alech <strong>di</strong> Reggio Emilia) non sono dei<br />
semplici cercapersone, ma risultano<br />
essere una soluzione tecnologicamente<br />
avanzata, per le strutture che<br />
vogliono rimanere al passo con i tempi.<br />
Permetteranno alle aziende <strong>di</strong> avere un servizio<br />
rapido ed efficiente. Il personale in movimento<br />
ALECH<br />
sarà sempre rintracciabile, poiché verrà dotato <strong>di</strong><br />
Tel. 0522 628 024<br />
un ricevitore (da portare nel taschino o alla cintura), che<br />
riceve via ra<strong>di</strong>o ed in modo selettivo un segnale che può<br />
essere un semplice avviso acustico, ottico o vibrante, oppure un messaggio<br />
sul <strong>di</strong>splay. I sistemi Alpha Paging sono particolarmente in<strong>di</strong>cati nei seguenti<br />
settori: strutture per anziani, ospedali e case <strong>di</strong> cura, hotel, villaggi turistici,<br />
navi, cantieri navali e porti, aziende industriali e manifatturie, istituti scolastici<br />
ed università. La <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> ricezione è <strong>di</strong> circa 100 m esten<strong>di</strong>bile con<br />
ripetitori <strong>di</strong> segnale praticamente senza limiti all’interno della stessa struttura.<br />
Veneto: accanto alle strutture,<br />
per supportare il ca<strong>mb</strong>iamento<br />
La legge regionale 23 nove<strong>mb</strong>re 2012, n. 43 segna un passo molto importante<br />
per tutte le IPAB in Veneto, auspicato da anni ed in altre regioni pienamente<br />
in vigore: passare dal sistema <strong>di</strong> contabilità pubblica al sistema <strong>di</strong> contabilità<br />
economico-patrimoniale. La necessità <strong>di</strong> un maggior controllo gestionale<br />
impone l’introduzione <strong>di</strong> modelli contabili che permettano il passaggio da un<br />
sistema “uni<strong>di</strong>mensionale” (nel quale si contrappongono entrate ed uscite) a<br />
quello “multi<strong>di</strong>mensionale” (che rileva contestualmente <strong>di</strong>mensione patrimoniale<br />
e <strong>di</strong>mensione economica. Nella contabilità economico-patrimoniale l’enfasi non<br />
viene posta sul controllo della spesa, quanto sul governo della stessa, come<br />
risultato <strong>di</strong> un controllo economico complessivo sui risultati della gestione.<br />
CBA Group vanta, tra i suoi 1200 clienti, oltre 460 strutture residenziali che<br />
dal 2004 ad oggi hanno abbandonato la contabilità finanziaria per approcciarsi<br />
all’economica-patrimoniale. Attraverso software progettati per questo specifico<br />
settore dai propri analisti-programmatori e con l’ausilio <strong>di</strong> formatori esperti,<br />
CBA ha supportato le Strutture nella delicata fase <strong>di</strong> ca<strong>mb</strong>iamento dapprima<br />
in Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a, nella provincia <strong>di</strong> Trento e Bolzano, in Emilia Romagna ed<br />
infine nella regione Marche. Molti clienti della regione Veneto, utilizzano già la<br />
Contabilità Economica CBA in abbinamento con la Finanziaria (ancora ufficiale<br />
fino al 31/12/2013), altri invece si sono attivati per iniziare un percorso<br />
formativo/<strong>di</strong>dattico con CBA che in breve tempo consentirà loro <strong>di</strong> apprendere<br />
nozioni utili per la gestire il nuovo sistema contabile. L’esperienza acquisita in<br />
questi anni dal team <strong>di</strong> formatori e il considerevole numero <strong>di</strong> clienti assistiti,<br />
consente <strong>di</strong><br />
mettere a<br />
<strong>di</strong>sposizione<br />
la propria<br />
esperienza e <strong>di</strong><br />
guidare il cliente<br />
in un percorso<br />
formativo<br />
collaudato ed<br />
apprezzato.<br />
CBA GROUP<br />
Tel. 0464 491 600<br />
www.cba.it
Un materasso dalle caratteristiche incre<strong>di</strong>bili<br />
Il materasso composito KM20 a scarichi <strong>di</strong>fferenziati amovibili<br />
della <strong>di</strong>tta Capelli è formato da: una struttura portante in<br />
poliuretano espanso densità 40 Kg/m 3 con sponde laterali <strong>di</strong><br />
contenimento realizzate unitamente alla scocca (totale assenza<br />
<strong>di</strong> collante) con spessore <strong>di</strong> cm 8; una superficie d’appoggio<br />
in schiuma viscoelastica espansa <strong>di</strong>visa in tre parti (zona testa,<br />
superficie liscia, in densità 21 Kg/m 3 ; zona tronco-bacino, a<br />
punta <strong>di</strong> piramide tronca, in densità 50 Kg/m 3 resilienza 5; zona<br />
pie<strong>di</strong> lavorata a punta <strong>di</strong> piramide tronca in densità 50 Kg/<br />
m 3 resilienza 2). Il materasso ha un fodero <strong>di</strong> contenimento in<br />
jersey per non <strong>di</strong>sperdere il suo assetto. Altre caratteristiche<br />
del materasso: i poliuretani sono stati prodotti all’origine senza<br />
l’impiego <strong>di</strong> C.F.C. (clorofluorocarburi); i poliuretani<br />
utilizzati non contengono lattice (Latex<br />
free). ll materasso completo<br />
<strong>di</strong> rivestimento<br />
è in classe<br />
1 IM <strong>di</strong><br />
reazione<br />
al fuoco ai<br />
sensi dell’art.<br />
8 del D.M. del<br />
26/6/84 e art. 1<br />
del 03/09/2001<br />
(norma <strong>di</strong><br />
riferimento UNI<br />
9175: 1987<br />
CAPELLI<br />
Tel. 045 6901 693<br />
e UNI 9175/<br />
FAI:1994).<br />
Gestione moderna dei rifiuti organici e da<br />
incontinenza<br />
Lo smaltimento dei rifiuti da<br />
incontinenza è estremamente oneroso,<br />
in quanto questo tipo <strong>di</strong> rifiuto<br />
costituisce <strong>di</strong> norma l’80% dei rifiuti<br />
totali. Con il sistema sottovuoto INKO)<br />
(naut <strong>di</strong> Ladurner il volume dei rifiuti<br />
da incontinenza si <strong>di</strong>mezza, con una<br />
conseguente notevole riduzione dei<br />
costi <strong>di</strong> smaltimento. Altri vantaggi<br />
del sistema INKO)(naut: notevole<br />
miglioramento del livello igienico della<br />
struttura; stoccaggio dei rifiuti da<br />
incontinenza senza formazione <strong>di</strong> odori<br />
e pericoli <strong>di</strong> contagio; semplificazione<br />
<strong>di</strong> stoccaggio e trasporto;<br />
vacumizzazione decentralizzata<br />
dei prodotti per l’incontinenza<br />
<strong>di</strong>rettamente nel reparto <strong>di</strong> assistenza;<br />
con telaio mobile munito <strong>di</strong> rotelle,<br />
ottimizzato per i più comuni contenitori<br />
<strong>di</strong> rifiuti.<br />
LADURNER<br />
HOSPITALIA<br />
Tel. 0473 272 727<br />
Bis <strong>di</strong> benessere<br />
Si chiama mela-mirtillo, il nuovo gusto Valfrutta<br />
che unisce la dolcezza della mela al sapore<br />
intenso del mirtillo. Doppio gusto, bis <strong>di</strong><br />
benessere. La mela: ricca <strong>di</strong> acqua, vitamina<br />
C e fibre, aiuta a ridurre i livelli <strong>di</strong> colesterolo<br />
nel sangue. Il mirtillo:<br />
noto per la sua azione<br />
antiossidante, rallenta<br />
il naturale processo <strong>di</strong><br />
invecchiamento e aiuta<br />
a prevenire i <strong>di</strong>sturbi<br />
car<strong>di</strong>ovascolari. Solo<br />
polpa <strong>di</strong> frutta al 100%,<br />
senza zuccheri aggiunti:<br />
un concentrato <strong>di</strong> natura e<br />
qualità che fa bene 2 volte,<br />
oggi in 7 referenze. FOOD SERVICE<br />
CONSERVE ITALIA<br />
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Give me five<br />
Le mani si dovrebbero lavare prima <strong>di</strong> maneggiare<br />
o consumare alimenti, me<strong>di</strong>care o toccare<br />
ferite, applicare o rimuovere le lenti a contatto;<br />
oppure dopo essere usciti dalla toilette, avere<br />
soffiato il naso, tossito o starnutito, ecc. IGien<br />
point è il risultato <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong><br />
materiali, tecnologie e soluzioni atte a rendere<br />
ogni momento della giornata un momento<br />
salubre, sano, da vivere intensamente. La cura<br />
del cliente e la sua salubrità non sono più un<br />
problema personale, ma devono <strong>di</strong>ventare un<br />
obiettivo <strong>di</strong> tutti, un impegno aziendale ed etico<br />
<strong>di</strong> qualsiasi struttura frequentata, un servizio alla<br />
comunità, uno scopo per far percepire un valore<br />
<strong>di</strong>fferente, basato su vali<strong>di</strong> principi, trasformando<br />
un impegno (l’igiene) in un valore strategico<br />
(la salubrità). Pertanto la colonnina iGien Point<br />
con la sua eleganza, la sua fruibilità, vuole farsi<br />
portatore <strong>di</strong> valori ben più ampi del<br />
semplice terrorismo dovuto alla<br />
fobia <strong>di</strong> contrarre malattie. Esso<br />
vuole semplicemente ricordare<br />
con un semplice invito: Give Me<br />
Five, l’importanza dell’igiene.<br />
Vuole sottolineare l’attenzione,<br />
l’importanza, la cura che<br />
ciascuna struttura ricettiva<br />
o frequentata da persone,<br />
de<strong>di</strong>ca ai propri<br />
ospiti/clienti/<br />
collaboratori.<br />
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Un contorno pronto e<br />
genuino<br />
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Nei primi mesi del<br />
2013, la gamma<br />
dei vegetali<br />
Valfrutta Granchef<br />
si propone in una<br />
nuova e attuale<br />
veste grafica e<br />
arricchita da un<br />
nuovo prodotto:<br />
la Ratatouille in<br />
scatola da 1 kg.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un<br />
mix pronto <strong>di</strong> 5<br />
ortaggi freschi:<br />
melanzane,<br />
zucchine, cipolle,<br />
peperoni, in una<br />
ricca salsa <strong>di</strong><br />
pomodoro. Raccolti e confezionati in<br />
giornata, offrono un contorno pronto<br />
e genuino, o una base per con<strong>di</strong>re<br />
primi e secon<strong>di</strong> piatti. L’ideale per<br />
arricchire i menu senza aumentare<br />
i l l a v o r o d i p r e p a r a z i o n e i n c u c i n a .<br />
Il vero gusto della Ratatouille appena<br />
fatta, sempre pronto all’uso.<br />
Sod<strong>di</strong>sfare le esigenze<br />
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Un nuovo standard per un’assistenza<br />
igienica <strong>di</strong>gnitosa<br />
ArjoHuntleigh si de<strong>di</strong>ca a migliorare la qualità e l’efficienza<br />
dell’assistenza attraverso l’innovazione e prodotti <strong>di</strong><br />
funzionalità elevata. L’azienda è tra i leader mon<strong>di</strong>ali in<br />
soluzioni igieniche integrate per pazienti non autosufficienti.<br />
Ogni caratteristica <strong>di</strong> Carevo è stata sviluppata per fornire<br />
un’esperienza confortevole e <strong>di</strong>gnitosa agli ospiti e, al<br />
contempo, per migliorare e rendere più sicure le con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> lavoro degli operatori. Le caratteristiche esclusive, il<br />
design innovativo e l’interfaccia utente semplice ed intuitiva<br />
garantiscono una soluzione per l’igiene facile da usare ed<br />
efficiente, riducendo il rischio <strong>di</strong> lesioni gravi sia per gli<br />
operatori che per i pazienti. Carevo permette <strong>di</strong> lavorare<br />
più vicino al paziente, facilitando le procedure <strong>di</strong> rotazione,<br />
riposizionamento o movimentazione, assicurando un comfort<br />
ottimale. Stu<strong>di</strong> clinici <strong>di</strong>mostrano che Carevo riduce del<br />
13% il pericoloso carico statico a cui sono esposti gli<br />
operatori durante le routine <strong>di</strong> igiene<br />
assistita a pazienti non autosufficienti<br />
e migliora del 10% il<br />
tempo speso a lavorare<br />
assumendo una<br />
postura<br />
corretta.<br />
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Da 15 anni Capelli realizza un’ampia gamma<br />
<strong>di</strong> prodotti destinati al settore assistenziale,<br />
ospedaliero, ortope<strong>di</strong>co, riabilitativo e propone<br />
linee antidecubito innovative e personalizzate.<br />
Mossi dalla responsabilità verso coloro per i<br />
quali tali ausili risultano necessari, Capelli sod<strong>di</strong>sfa<br />
le esigenze nell’a<strong>mb</strong>ito sanitario e assistenziale<br />
attraverso competenza, ricerca ed innovazione.<br />
La vasta esperienza accumulata, la<br />
costante collaborazione con i migliori<br />
ortope<strong>di</strong>ci e la sicura celerità del<br />
servizio garantiscono metodologie<br />
complete e funzionali, assicurando le<br />
migliori produzioni.<br />
Risparmio <strong>di</strong> tempo, controllo ed<br />
efficienza nella filiera del farmaco<br />
CBA Informatica presenta l’unica soluzione realmente<br />
efficace per gestire in maniera semplice e sicura<br />
tutta la filiera del farmaco. Or<strong>di</strong>ne, preparazione e<br />
somministrazione <strong>di</strong>venteranno operazioni guidate e<br />
garantiranno la sicurezza del paziente come non è<br />
mai stato fino ad ora. Il sistema nasce da una forte<br />
integrazione tra il software CBA e “l’arma<strong>di</strong>o robotizzato”.<br />
Quest’ultimo, in base alle prescrizioni delle terapie inserite<br />
nel software CSS <strong>di</strong> CBA Informatica, produce dei blister<br />
contenenti i farmaci. In queste bustine sono stampate<br />
in maniera personalizzabile le informazioni utili in fase <strong>di</strong><br />
somministrazione come ad esempio nome paziente, date<br />
e orario <strong>di</strong> somministrazione. Il software CBA garantisce,<br />
tramite l’identificazione univoca del paziente e la relativa<br />
associazione al blister, la corretta somministrazione<br />
e registrazione. Il sistema gestisce automaticamente<br />
le giacenze <strong>di</strong> tutti i farmaci e un sistema automatico<br />
provvede a proporre gli eventuali reintegri. Una dose<br />
viene preparata in un secondo per cui in soli 15 minuti<br />
si possono preparare le dosi<br />
giornaliere <strong>di</strong> oltre 220 pazienti.<br />
In tutte le fasi l’operatore è<br />
guidato e supportato. L’ausilio<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi strumenti tecnologici<br />
garantisce un reale controllo dei<br />
processi.<br />
CBA GROUP<br />
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