06.06.2013 Views

Download pdf (11 mb) - Case di Cura - Assistenza Anziani

Download pdf (11 mb) - Case di Cura - Assistenza Anziani

Download pdf (11 mb) - Case di Cura - Assistenza Anziani

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

IL MODO<br />

MIGLIORE<br />

DI PREVEDERE<br />

IL FUTURO<br />

è INVENTARSELO<br />

Benessere, Lifestyle, esperienze e<br />

idee con<strong>di</strong>vise da una Community con<br />

un potenziale <strong>di</strong> espressione<br />

straor<strong>di</strong>nario e praticamente<br />

illimitato. Con una voglia <strong>di</strong> crescere<br />

e comunicare sorprendente.<br />

AreaSenior rivoluziona, grazie alla<br />

Community, il modo <strong>di</strong> vedere la vita<br />

da senior. La nostra visione <strong>di</strong> futuro è<br />

ben <strong>di</strong>versa da quella <strong>di</strong> una volta,<br />

e la stiamo già costruendo insieme.<br />

Se ci cre<strong>di</strong> anche tu, stai con noi.<br />

Entra nella Community!<br />

www.areasenior.it<br />

Join us on Facebook<br />

2.648 people like this


Pensando a come promuovere ed innovare il sistema assistenziale italiano,<br />

stiamo lavorando a un progetto assolutamente innovativo volto a costruire – e<br />

promuovere – il sistema socio assistenziale italiano attraverso la creazione<br />

del primo portale web interattivo tra la domanda <strong>di</strong> assistenza all’anziano e<br />

l’offerta. Per dare al settore il giusto valore ed accrescerne la cre<strong>di</strong>bilità, vogliamo<br />

dargli una aperta e comparata visibilità, nell’ottica <strong>di</strong> una modernizzazione del<br />

sistema, e a favore dei crescenti bisogni della collettività.<br />

Le strutture saranno ospitate in una banca dati, pubblicata gratuitamente e da loro<br />

<strong>di</strong>rettamente aggiornabile. Liberamente consultabile dal pubblico finale, è volta a<br />

costruire la prima mappatura del sistema assistenzialistico italiano.<br />

State con noi in questa a<strong>mb</strong>iziosissima avventura: compilate la scheda a fianco,<br />

oppure contattateci per l’aggiornamento on-line in tempo reale dei dati presenti sul<br />

sito. L’operazione è assolutamente gratuita. E lo sarà sempre.<br />

www.areasenior.it


Collegati subito<br />

a www.areasenior.it<br />

e cerca la tua struttura<br />

per controllare<br />

i dati inseriti.<br />

Per qualsiasi correzione<br />

o anche per un nuovo<br />

inserimento, compila la<br />

scheda a fianco<br />

e inviacela via fax. Se<br />

<strong>di</strong>sponi <strong>di</strong> nuove foto<br />

inviacele via email<br />

(residenze@areasenior.it).<br />

L’aggiornamento avverrà<br />

in tempo reale ed è<br />

assolutamente gratuito!<br />

Per contattarci:<br />

051 385700<br />

Da inviare via fax allo 051 384793<br />

Denominazione completa della struttura<br />

In<strong>di</strong>rizzo<br />

Cap Città<br />

Recapiti telefonici<br />

Cognome e nome del Responsabile<br />

In<strong>di</strong>rizzo e-mail<br />

Sito internet<br />

Anno fondazione Numero piani<br />

Prov<br />

Numero camere Numero posti letto<br />

Accre<strong>di</strong>tamento SSN o Trattamento privatistico o<br />

Note generali sulla struttura e sui suoi servizi:


1<br />

rea<br />

enior<br />

PERIODICO PROFESSIONALE INDIPENDENTE<br />

PER LA GESTIONE DELLE RESIDENZE ASSISTENZIALI<br />

Direzione, Redazione, Pubblicità, Amministrazione:<br />

Via Emilia Ponente, 26 - 40133 Bologna<br />

Tel: 051 385 700 Fax: 051 384 793 info@areasenior.it<br />

www.areasenior.it - facebook/areasenior<br />

Direttore Responsabile<br />

Giovanna Glionna<br />

Direttore E<strong>di</strong>toriale<br />

Mario Addario<br />

Con<strong>di</strong>rettore<br />

Michele Glionna<br />

Segreteria <strong>di</strong> Redazione<br />

Arianna Pelagalli<br />

Testi e servizi<br />

Ernestina Alboresi, Piero Alipran<strong>di</strong>, Matteo Barboni,<br />

Erica Cristofori, Monica D’Alessandro, Marcello Majonchi,<br />

Salvatore Ferraiuolo, Giovanni Fini, Nicola Marra,<br />

Damiano Montanari, Antonio Padovani, MariaGrazia Palmieri,<br />

Jeanne Perego, Luciano Sante, Andrea Sganzerla,<br />

Guido Siniscalchi, Anna Verde<br />

Progetto grafico<br />

Silvia Carbonaro, Linegraph<br />

Promozione e sviluppo<br />

Giovanni De Risio, Luca Gallina, Paolo Maggiorelli,<br />

Ornella Pietropaolo<br />

Amministrazione e Ufficio Abbonamenti<br />

Alba Cassanelli<br />

Pubblicazione e<strong>di</strong>ta dalle E<strong>di</strong>zioni Miglio srl – Divisione Perio<strong>di</strong>ci.<br />

Spe<strong>di</strong>zione in regime Posta Target Magazine. Registrazione<br />

del Tribunale <strong>di</strong> Bologna n. 8005 del 27/10/2009.<br />

Pubblicità inferiore al 45%. Proprietà e <strong>di</strong>ritti riservati. Manoscritti,<br />

foto e <strong>di</strong>segni, anche se non pubblicati, non saranno<br />

restituiti. Delle opinioni manifestate negli scritti sono responsabili<br />

gli autori, dei quali la <strong>di</strong>rezione intende rispettare la<br />

piena libertà <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio. Stampa: Nanni Stampa, Viserba <strong>di</strong><br />

Rimini. Opera depositata a norma <strong>di</strong> legge presso l’ufficio<br />

proprietà Letteraria Artistica Scientifica Roma. Pubblicazione<br />

a carattere culturale ed economico riconosciuta dalla Presidenza<br />

del Consiglio dei Ministri – ROC 6121.<br />

ABBONAMENTI PER l’ITALIA: La spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> AreaSenior in Italia<br />

(3 numeri annui) avviene in abbonamento postale gratuito per i soli<br />

operatori professionali, subor<strong>di</strong>natamente all’invio <strong>di</strong> un fax in cui sia<br />

espressa la qualifica <strong>di</strong> appartenenza al settore. Per richiedere l’invio<br />

a pagamento, è necessario sottoscrivere un abbonamento annuale<br />

pari a 30,00 Euro. Dopo aver effettuato il versamento su c/c postale<br />

n. 22897409 intestato a E<strong>di</strong>zioni Miglio, occorrerà inviare via fax copia<br />

del bollettino comprovante l’avvenuto pagamento L’abbonamento decorrerà<br />

dal primo numero raggiungibile a far data dal ricevimento del<br />

fax. ARRETRATI: I numeri arretrati possono essere richiesti <strong>di</strong>rettamente<br />

presso gli Uffici delle E<strong>di</strong>zioni Miglio e vengono inviati in contrassegno<br />

(al costo <strong>di</strong> Euro 12,00 cad.).<br />

D.LGS 196/2003 SULLA PRIVACY. Le E<strong>di</strong>zioni Miglio garantiscono<br />

la riservatezza dei dati. L’invio dei dati alle E<strong>di</strong>zioni Miglio è in<strong>di</strong>spensabile<br />

per quanto riguarda la gestione <strong>di</strong> abbonamenti gratuiti, la partecipazione<br />

a manifestazioni fieristiche o informazioni commerciali. Il<br />

mancato invio renderà impossibile lo svolgimento dei suddetti servizi.<br />

Si potrà in qualsiasi momento esercitare i relativi <strong>di</strong>ritti, tra cui consultare,<br />

integrare, correggere e cancellare i dati personali ed anche opporsi<br />

all’utilizzo per finalità <strong>di</strong> marketing <strong>di</strong>retto. Basterà scrivere a:<br />

E<strong>di</strong>zioni Miglio srl – Via Emilia Ponente, 26 – 40133 Bologna - info@<br />

e<strong>di</strong>zionimiglio.it<br />

START UP<br />

<strong>di</strong> Giovanna Glionna<br />

Essere efficienti nella gestione dei servizi in<br />

a<strong>mb</strong>ito socio-sanitario è <strong>di</strong>ventato un imperativo<br />

per razionalizzare le attività e i costi. Ma la qualità<br />

e la sicurezza dei servizi non potranno comunque<br />

prescindere dall’attenzione che – sempre <strong>di</strong> più –<br />

va data all’ospite<br />

Vengono chiamati in gergo ‘servizi alberghieri’, e sempre più<br />

spesso anche nelle strutture socio-assistenziali in regime <strong>di</strong><br />

accre<strong>di</strong>tamento sono i familiari ad essere chiamati a coprirne<br />

l’incidenza economica. Cosicché ospiti e familiari <strong>di</strong>ventano, <strong>di</strong><br />

fatto, veri e propri ‘clienti’. Eppure, quello del customer care e della<br />

conseguente customer satisfaction sono concetti che tutt’oggi<br />

ben <strong>di</strong> rado vengono richiamati dagli addetti ai lavori nei convegni<br />

piuttosto che nei progetti. Ecco perché partecipando alla seconda<br />

e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> RSA Summit, svoltasi a Milano lo scorso 13 marzo,<br />

ospiti dell’IIR - Istituto Internazionale <strong>di</strong> Ricerca che ne ha curato<br />

l’organizzazione, non abbiamo mancato <strong>di</strong> osservare come quei<br />

servizi che in a<strong>mb</strong>ito turistico-alberghiero rappresentano un ovvio<br />

elemento <strong>di</strong> competitività commerciale, vengono decisamente<br />

ignorati in sede socio-sanitaria. Evidentemente ancorati ad un’idea<br />

assistenzialistica pubblica, si continua a sottovalutare il concetto<br />

<strong>di</strong> servizio ‘a valore aggiunto’ nonché il fatto che possa rappresentare<br />

quell’elemento <strong>di</strong> competitività e <strong>di</strong> apertura a nuove frontiere<br />

<strong>di</strong> mercato in grado <strong>di</strong> trasformare un sistema che sta dando ormai<br />

da anni segnali <strong>di</strong> grave criticità e non ulteriore sostenibilità.<br />

Ma quanto l’attuale sistema potrà ancora resistere alla forza<br />

<strong>di</strong>rompente <strong>di</strong> una conoscenza sempre più tecnologica e ‘social’?<br />

L’approccio-tipico dei <strong>di</strong>rigenti delle RSA se<strong>mb</strong>ra perlopiù<br />

rimanere quello <strong>di</strong> farsi riconoscere primariamente come soggetto<br />

pubblico, evitando – <strong>di</strong> fatto – un confronto <strong>di</strong>retto col consumatore.<br />

Tendendo ad ignorare come sia comunque già in atto una<br />

profonda trasformazione culturale da parte dell’utenza, e ciò non<br />

tanto per ciò che riguarda l’ospite, ovviamente già anziano, quanto<br />

soprattutto per i suoi familiari, potenziali prossimi clienti delle strutture,<br />

che hanno una visione decisamente evoluta e sempre meno<br />

<strong>di</strong>sposta ad assimilare quel concetto <strong>di</strong> vecchiaia rassegnata e<br />

‘cronica’, che invece ancora oggi prevale in troppe strutture.<br />

Un immobilismo pericoloso ed ancora generalizzato, nel quale cominciano<br />

tuttavia a spiccare le eccezioni. Una evidente inversione<br />

<strong>di</strong> tendenza è quella in atto da un paio d’anni, che vede l’aumento<br />

delle campagne pubblicitarie (soprattutto sui quoti<strong>di</strong>ani locali) <strong>di</strong><br />

strutture, anche accre<strong>di</strong>tate, che si propongono ad un’utenza evidentemente<br />

più consapevole ed esigente, in maniera privatistica.<br />

E che per farlo enfatizzano le peculiarità legate al servizio e al benessere,<br />

tralasciando quelle sanitarie.<br />

Suonerebbe certamente provocatorio, ma altrettanto <strong>di</strong>rompente,<br />

immaginare un convegno dal significativo e quanto mai alternativo<br />

titolo: Il futuro dell’assistenza socio-sanitaria senza accre<strong>di</strong>tamento.<br />

Realtà o fantasia?


6<br />

sommario Numero<br />

DALLA COPERTINA LE ESCLUSIVE<br />

8<br />

21<br />

43<br />

RSA SUMMIT 2013<br />

L’alta incidenza dei costi dei servizi alberghieri impone un<br />

controllo <strong>di</strong> gestione sempre più efficiente. Mentre cresce<br />

l’importanza dei servizi ‘no core’ secondo la valutazione <strong>di</strong><br />

ospiti e familiari. Insourcing o outsourcing? Il confronto a<br />

Milano durante RSA Summit 2013, de<strong>di</strong>cato al tema “La<br />

gestione efficiente dei servizi in a<strong>mb</strong>ito socio-sanitario”<br />

DOSSIER AUSER<br />

Quante sono, quanto costano, come funzionano le Residenze<br />

Sanitarie Assistite? A questi interrogativi cerca <strong>di</strong> rispondere<br />

l’ampia e articolata indagine realizzata da Auser, presentata a<br />

fine 2012, che fotografa una realtà complessa, <strong>di</strong>somogenea e<br />

frammentata<br />

Le Novità Prodotto<br />

LE RUBRICHE<br />

26<br />

30<br />

34<br />

38<br />

40<br />

Numero 2/20<strong>11</strong><br />

1/2013<br />

NUOVE PROGETTUALITà<br />

Bioarchitettura, ecosostenibilità, risparmio energetico.<br />

Anche nella nuova progettualità delle residenze per anziani si<br />

cominciano ad evidenziare nuove filosofie costruttive, in linea<br />

con le trasformazioni culturali e sociali dei tempi. Dove anche il<br />

fattore estetico ha la sua importanza<br />

NUOVE VISIONI<br />

Una struttura prefabbricata in legno, spazi che richiamano la<br />

<strong>di</strong>stribuzione abitativa e non ospedaliera, risparmio energetico,<br />

atmosfere con qualcosa in più. La nuova residenza in costruzione<br />

ad Albaredo d’A<strong>di</strong>ge Ca’ de Nonni promette una nuova e più<br />

sensibile accoglienza per i suoi ospiti, con un comfort olistico e<br />

al contempo con un contenimento dei costi <strong>di</strong> gestione<br />

SOLUZIONI BIO<br />

Nel quartiere Sanpolino nella periferia <strong>di</strong> Brescia sorge una<br />

recentissima residenza per anziani, denominata BIRD. Il suo<br />

progetto ha un carattere sperimentale, caratterizzato da una<br />

struttura portante metallica e dall’uso minimo <strong>di</strong> materie non<br />

rinnovabili a favore <strong>di</strong> materiali eco-compatibili<br />

ATTUALITà<br />

L’unione fa la forza. Oggi, con la crisi che incalza, sono<br />

sempre più <strong>di</strong>ffusi i tentativi <strong>di</strong> risparmiare attraverso forme <strong>di</strong><br />

spesa collettiva. Dopo il car sharing e i gruppi <strong>di</strong> acquisto, la<br />

tendenza si è estesa anche ai servizi alla persona, in particolare<br />

degli anziani, attraverso la formula della cosiddetta ‘badante<br />

condominiale’<br />

PROFILI<br />

A Dosson <strong>di</strong> Casier sorge una splen<strong>di</strong>da residenza del gruppo<br />

Orpea che coniuga l’aspetto tecnico-assistenziale a quello<br />

sorprendentemente piacevole <strong>di</strong> spazi comuni e aree private,<br />

con risultati a <strong>di</strong>r poco incre<strong>di</strong>bili e dove alla persona nella sua<br />

interezza viene data la priorità assoluta


GIVE ME FIVE!<br />

Un’espressione semplice, imme<strong>di</strong>ata, confidenziale<br />

per con<strong>di</strong>videre un successo, un’emozione, una sod-<br />

<strong>di</strong>sfazione.<br />

Proprio pensando a questo gesto così semplice<br />

e naturale è nato iGien Point, è una colonnina con<br />

un <strong>di</strong>spenser automatico <strong>di</strong> gel sanificante con Aloe<br />

vera. Ti aiuta ad abbattere i rischi <strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong><br />

germi e batteri. In pochi istanti le tue mani saranno<br />

pulite e igienizzate. Cerca la mano <strong>di</strong> iGien, nei mi-<br />

gliori centri commerciali, nelle palestre, nei centri me-<br />

<strong>di</strong>ci, etc.. e se non lo trovi chie<strong>di</strong> <strong>di</strong> installarne uno.<br />

Vai sul sito www.work-group.it e scopri come fare.<br />

Igienizzare le mani: un gesto<br />

semplice ma molto importante<br />

per la nostra salute!<br />

7


8<br />

attualità<br />

LA SFIDA DELL’<br />

L’alta incidenza dei<br />

costi dei servizi<br />

alberghieri impone<br />

un controllo <strong>di</strong><br />

gestione sempre più<br />

efficiente. Mentre<br />

cresce l’importanza<br />

dei servizi ‘no<br />

core’ secondo<br />

la valutazione <strong>di</strong><br />

ospiti e familiari.<br />

Insourcing o<br />

outsourcing? Il<br />

confronto a Milano<br />

durante RSA Summit<br />

2013 de<strong>di</strong>cato al<br />

tema “La gestione<br />

efficiente dei servizi<br />

in a<strong>mb</strong>ito<br />

socio-sanitario”<br />

Nell’elaborazione grafica, alcune immagini delle residenze<br />

italiane <strong>di</strong> Asti e Casier del Gruppo Orpea, nelle quali arre<strong>di</strong><br />

e servizi sono concepiti in un’ottica <strong>di</strong> massima attenzione<br />

all’ospitalità <strong>di</strong> taglio alberghiero.


ECCELLENZA<br />

Il 13 marzo scorso nel milanese,<br />

presso il Centro Congressi Humanitas,<br />

si è tenuta la seconda e<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> RSA Summit. Organizzato da IIR<br />

- Istituto Internazionale <strong>di</strong> Ricerca, l’incontro<br />

è stato de<strong>di</strong>cato ai servizi che,<br />

nelle RSA, vengono comunemente definiti<br />

“no core”, quali ad esempio ristorazione,<br />

sanificazione, lavanolo/lavanderia,<br />

arredo, logistica del farmaco.<br />

La gestione <strong>di</strong> queste attività riveste<br />

grande importanza all’interno <strong>di</strong> una<br />

struttura socio-sanitaria. I servizi alberghieri<br />

infatti hanno un peso fondamentale<br />

nella percezione della qualità del<br />

servizio da parte degli ospiti e dei loro<br />

familiari, anche perché sono imme<strong>di</strong>atamente<br />

valutabili, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto<br />

avviene per i servizi core. Al tempo stesso<br />

i servizi no core hanno un’elevata<br />

incidenza sui costi <strong>di</strong> una RSA, pertanto<br />

assumono un significativo rilievo an-<br />

9


10<br />

SPECIALE /RSA SUMMIT 2013<br />

che sotto il profilo economico.<br />

La giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ha costituito l’occasione<br />

per approfon<strong>di</strong>re il tema della<br />

gestione efficiente dei servizi in<br />

a<strong>mb</strong>ito socio-sanitario ed assistenziale,<br />

per una riflessione a 360 gra<strong>di</strong><br />

sul loro ruolo nelle RSA, e sull’ormai<br />

annosa questione dell’opportunità o<br />

meno della gestitone dei servizi no core<br />

dall’interno o dall’esterno delle strutture.<br />

Durante la giornata si sono alternati interventi<br />

<strong>di</strong> esperti e presentazioni <strong>di</strong><br />

esperienze <strong>di</strong>rette <strong>di</strong> gestione dei servizi<br />

no core in outsourcing o in insourcing<br />

illustrate da responsabili dei vari settori<br />

<strong>di</strong> RSA o <strong>di</strong> altre strutture pubbliche <strong>di</strong><br />

assistenza, favorendo così il confronto<br />

<strong>di</strong> vari punti <strong>di</strong> vista, anche molto <strong>di</strong>versi<br />

fra loro.<br />

Ristorazione, pulizia degli a<strong>mb</strong>ienti, lavanderia,<br />

gestione farmaci. Questi i temi<br />

ricorrenti durante la giornata, esaminati<br />

sia dal punto <strong>di</strong> vista dell’efficienza, della<br />

funzionalità e dell’economicità che da<br />

quello del miglior servizio possibile offerto<br />

agli ospiti.<br />

Il quadro della situazione nelle RSA, in<br />

LE FASI DELLA SALUTE NELL’INVECCHIAMENTO<br />

Salute: stato <strong>di</strong> benessere bio-psico-sociale<br />

Vulnerabilità: per<strong>di</strong>ta temporanea della salute ma capacità <strong>di</strong> rispondere<br />

autonomamente agli insulti<br />

Fragilità: per<strong>di</strong>ta temporanea e/o prolungata della salute e necessità <strong>di</strong><br />

sostegno per rispondere agli insulti<br />

DiSabilità: per<strong>di</strong>ta permanente della salute e con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />

(Dall’intervento <strong>di</strong> Renzo Bagarolo, Direttore sanitario dell’Istituto Palazzolo,<br />

Fondazione Don Gnocchi, Milano.)<br />

Pensare all’incidenza dei costi alberghieri come una<br />

pura voce <strong>di</strong> spesa, eventualmente da ridurre, è<br />

una prospettiva che può rivelarsi a lungo termine<br />

non corretta. Soprattutto in un’ottica <strong>di</strong> mercato<br />

più aperto e competitivo. Dove proprio la qualità e<br />

l’ampiezza dei servizi aggiunti fanno la <strong>di</strong>fferenza<br />

relazione all’esternalizzazione, è stato<br />

presentato da Antonio Sebastiano, Direttore<br />

dell’Osservatorio RSA dell’Università<br />

Cattaneo, che ha evidenziato<br />

come (secondo la specifica forma <strong>di</strong><br />

classificazione detta “<strong>di</strong> Mintzberg”) i<br />

servizi alberghieri nelle RSA siano riconducibili<br />

ai servizi <strong>di</strong> supporto: quelli,<br />

cioè, che servono <strong>di</strong> funzionamento per<br />

il nucleo operativo <strong>di</strong> base e che vengo-


no tra<strong>di</strong>zionalmente letti come no core.<br />

In quanto considerati non strategici e<br />

altamente standar<strong>di</strong>zzabili, sono stati i<br />

primi servizi ad essere oggetto <strong>di</strong> processi<br />

<strong>di</strong> outsourcing. “Se può essere<br />

corretto dal punto <strong>di</strong> vista teorico – ha<br />

affermato il relatore – non lo è però dal<br />

punto <strong>di</strong> vista sostanziale, perché è proprio<br />

l’aspetto alberghiero che contribuisce<br />

a determinare la percezione <strong>di</strong> qualità<br />

del servizio da parte <strong>di</strong> ospiti e familiari,<br />

essendo valutabile con maggior<br />

imme<strong>di</strong>atezza delle attività <strong>di</strong> assistenza<br />

vera e propria. Oltre ad incidere sulla<br />

qualità della vita degli ospiti, soprattutto<br />

per quanto riguarda la ristorazione, essi<br />

sono oggetto <strong>di</strong> particolare attenzione<br />

da parte <strong>di</strong> chi paga il conto.”<br />

Il dott. Sebastiano ha poi presentato e<br />

paragonato i dati sui costi dei servizi<br />

alberghieri derivanti da quattro progetti<br />

<strong>di</strong> benchmarking in RSA, effettuati dal<br />

2007 al 20<strong>11</strong>.<br />

L’analisi ha evidenziato l’elevata incidenza<br />

dei costi alberghieri nell’insieme delle<br />

voci <strong>di</strong> spesa (da un minimo del 12<br />

ad un massimo del 19 per cento). Fra<br />

questi il costo più elevato è quello della<br />

ristorazione (dal 50,61 al 55,35 per<br />

cento), seguito dal costo della pulizia<br />

(dal 27,69 al 29,02 per cento) e poi da<br />

quello della lavanderia (dal 16,<strong>11</strong> al<br />

20,37). “L’Osservatorio sulle RSA – ha<br />

aggiunto il relatore – ha assistito negli<br />

anni ad un crescente ricorso<br />

all’outsourcing dei servizi alberghieri. La<br />

tendenza si sta estendendo anche ai<br />

Quali servizi core, e quali no? E ancora:<br />

meglio affidarsi a servizi esterni,<br />

oppure gestirli con risorse interne?<br />

servizi core, e sono in crescita, seppure<br />

ancora molto rari, i casi <strong>di</strong> global service.”<br />

L’esternalizzazione della lavanderia piana<br />

è ormai una costante, sono rarissimi<br />

i casi <strong>di</strong> gestione interna. La lavanderia<br />

minuta (cioè dei capi degli ospiti) registra<br />

una leggera prevalenza della gestione<br />

interna. Molto frequente è l’appalto<br />

del servizio <strong>di</strong> pulizia e sanificazione<br />

a<strong>mb</strong>ienti, anche se vi sono casi numericamente<br />

non trascurabili <strong>di</strong> gestione<br />

mista. Nella ristorazione prevale la<br />

gestione esterna, anche se non in misura<br />

marcata. Si stanno registrando anche<br />

casi <strong>di</strong> re-internalizzazione dei servizi<br />

alberghieri, in primo luogo <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong><br />

ristorazione.<br />

Dunque make or buy? Non esiste una<br />

ricetta universale. Una maggiore economicità<br />

nella gestione è <strong>di</strong> solito il motivo<br />

<strong>di</strong> base nella scelta dell’outsourcing,<br />

ma non può essere sempre l’unica <strong>di</strong>mensione<br />

da considerare: devono infatti<br />

essere valutate sia la <strong>di</strong>mensione<br />

strategico-organizzativa che quella economica<br />

e <strong>di</strong> contesto.<br />

Per Federico Guidoni, del gruppo Segesta<br />

(che in otto Regioni italiane gestisce<br />

quoti<strong>di</strong>anamente oltre 6300 persone,<br />

fra gli utenti ricoverati e quelli seguiti<br />

tramite assistenza domiciliare) considerare<br />

no core i servizi alberghieri è una<br />

“definizione stretta”. “Infatti essi – ha<br />

affermato – hanno un significativo<br />

<strong>11</strong>


12<br />

SPECialE /RSa SuMMit 2013<br />

impatto economico, una rilevante incidenza<br />

<strong>di</strong> costo su quello complessivo<br />

dei servizi socio-sanitari residenziali e<br />

semi-residenziali, e un forte impatto sugli<br />

ospiti in termini <strong>di</strong> qualità percepita.”<br />

A seguito delle analisi effettuate all’interno<br />

del Gruppo, è emerso inoltre che,<br />

nel loro caso, la gestione interna è molto<br />

più economica: una giornata alimentare<br />

gestita con il servizio interno costa<br />

7,1 euro, con il servizio esterno 8,2: cifre<br />

che, se moltiplicate per il grande<br />

numero <strong>di</strong> utenti, possono davvero comportare<br />

<strong>di</strong>fferenze economiche significative.<br />

Elevata anche la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> costo registrato<br />

tra la gestione <strong>di</strong>retta o in appalto<br />

delle pulizie: per tale ragione anche<br />

questo servizio, nella maggior parte<br />

delle strutture del Guppo Segesta, viene<br />

gestito <strong>di</strong>rettamente.<br />

Una scelta tutta orientata all’interno, la<br />

loro, apparentemente in controtendenza<br />

con quelle effettuate in molte altre RSA,<br />

e sulla quale incidono molti fattori, fra<br />

cui sicuramente uno dei principali è la<br />

notevole <strong>di</strong>mensione del Gruppo, che<br />

consente la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazi adeguati,<br />

del corretto know-how, e la capacità<br />

finanziaria per effettuare gli investimenti<br />

necessari. Rilevante è anche il<br />

fatto che, <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> molte strutture,<br />

è possibile spostare dall’una<br />

all’altra il personale in caso <strong>di</strong> necessità,<br />

ottimizzare le spese per gli acquisti,<br />

che vengono effettuati da un<br />

Non esiste una soluzione scientificamente garantita in termini <strong>di</strong> convenienza.<br />

Le <strong>di</strong>verse case histories dei maggiori gruppi operanti in Italia mostrano infatti<br />

criteri gestionali persino opposti fra loro. Indubbiamente, comunque, le <strong>di</strong>mensioni<br />

della struttura rappresentano il punto focale su cui impostare logiche<br />

gestionali ed eventuali economie <strong>di</strong> scala.<br />

La scelta <strong>di</strong> esternalizzare i servizi – ma anche<br />

quella esattamente opposta – presenta aspetti<br />

positivi e convenienti. Ma la decisione finale deve<br />

tener conto <strong>di</strong> una serie più complessa <strong>di</strong> fattori,<br />

<strong>di</strong>fficilmente standar<strong>di</strong>zzabile


unico centro, e la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una<br />

struttura che esegua costantemente i<br />

necessari controlli <strong>di</strong> qualità.<br />

Cosa avviene invece negli ospedali? A<br />

questo proposito è stata portata la testimonianza<br />

<strong>di</strong> Raffaella Ba<strong>mb</strong>i, Responsabile<br />

gestione controllo qualità servizi<br />

in appalto dell’ospedale Careggi <strong>di</strong> Firenze.<br />

L’Azienda Ospedaliero-universitaria<br />

Careggi, nata dall’integrazione del<br />

Sistema Sanitario Toscano e dell’Università<br />

<strong>di</strong> Firenze, è caratterizzata dallo<br />

svolgimento congiunto <strong>di</strong> attività assistenziali,<br />

<strong>di</strong>dattiche e <strong>di</strong> ricerca. “Obiettivo<br />

fondamentale della struttura – ha<br />

affermato la relatrice – è il raggiungimento<br />

del più elevato livello <strong>di</strong> risposta<br />

alla domanda <strong>di</strong> salute.”<br />

L’Azienda, per perseguire l’ottimale realizzazione<br />

del percorso <strong>di</strong>agnostico-terapeutico<br />

e riabilitativo, ha adottato<br />

come modello organizzativo il Dipartimento<br />

ad Attività Integrata (D.A.I.). I Dipartimenti<br />

sono istituiti in base al criterio<br />

della completezza del percorso assistenziale.<br />

In ogni <strong>di</strong>partimento operano<br />

Strutture Organizzative Dipartimentali<br />

(S.O.D.) costituite da equipe specialistiche<br />

che prendono in carico l’assistito e<br />

lo seguono in tutto il suo percorso.<br />

Altissimi i numeri <strong>di</strong> questa grande struttura,<br />

che conta 37 pa<strong>di</strong>glioni, 251.107<br />

mq, 5903 <strong>di</strong>pendenti, 1600 posti letto.<br />

Grosse cifre anche per gli appalti attualmente<br />

in corso per i servizi in<br />

outsourcing, attivati rispettivamente per<br />

la pulizia, per il servizio <strong>di</strong> lavanolo, per<br />

il servizio <strong>di</strong> ristorazione (sud<strong>di</strong>viso in<br />

due, il primo per trasporto, vitto, sanificazione<br />

e manutenzione carrelli e l’altro<br />

per la fornitura delle derrate alimentari),<br />

e dove nel tempo si è passati da un<br />

contratto <strong>di</strong> prestazione ad un contratto<br />

<strong>di</strong> risultato.<br />

Il funzionamento dei servizi forniti<br />

all’Ospedale dalle aziende esterne viene<br />

infatti continuamente monitorato attraverso<br />

sofisticati sistemi per la verifica<br />

costante della qualità offerta. Sono previste<br />

particolari procedure se la qualità<br />

reale – come può avvenire – si <strong>di</strong>scosta<br />

da quella stabilita dal contratto.<br />

Favorevole all’outsourcing anche la dottoressa<br />

Stefania Repinto, Direttore Generale<br />

del Gruppo Senior Service, “perché<br />

permette una struttura organizzativa<br />

più flessibile e snella, consentendo ai<br />

gestori <strong>di</strong> concentrarsi sugli aspetti<br />

strategici della gestione anziché su<br />

quelli strettamente operativi. Inoltre<br />

queste formule garantiscono l’elevata<br />

competenza degli operatori, dando anche<br />

la possibilità <strong>di</strong> stipulare accor<strong>di</strong><br />

con il fornitore per una migliore flessibilità<br />

<strong>di</strong> acquisto dei servizi stessi.” E la<br />

GLOSSArIO<br />

qualità dei servizi, sempre importante,<br />

lo è ancora <strong>di</strong> più nell’attuale periodo<br />

<strong>di</strong> crisi, che viene avvertita anche<br />

in questo settore, sia da parte del pubblico<br />

che paga la parte sanitaria, che da<br />

parte delle famiglie che devono pagare<br />

la parte relativa ai servizi alberghieri. Si<br />

è visto un calo dei ricoveri, mentre serve<br />

una buona percentuale <strong>di</strong> occupazio-<br />

Core buSineSS:<br />

Attività principale verso la quale sono orientate le scelte strategiche e le<br />

politiche aziendali, e con cui si identifica la fase produttiva principale <strong>di</strong> una<br />

determinata impresa. In sostanza, l’attività primaria <strong>di</strong> una società o <strong>di</strong> un<br />

gruppo: il core business <strong>di</strong> un’azienda è la principale attività aziendale <strong>di</strong><br />

tipo operativo che ne determina il compito fondamentale preposto ai fini <strong>di</strong><br />

creare un fatturato ed un conseguente guadagno.<br />

Core e non Core:<br />

La teoria d’impresa <strong>di</strong>stingue aree aziendali core e non core.<br />

Non è core tutto ciò che è parte dei cosiddetti “processi <strong>di</strong> supporto” , cioè<br />

che non rientra nella mission principale dell’azienda.<br />

Ciò che non è core business può essere esternalizzato.<br />

eSternalizzazione, o outSourCing<br />

È il processo attraverso il quale un’azienda affida ad un fornitore esterno<br />

la gestione <strong>di</strong> alcune operazioni che non fanno parte del proprio core business.<br />

internalizzazione, o inSourCing<br />

Letteralmente significa approvvigionamento interno, e in<strong>di</strong>ca il mantenimento<br />

<strong>di</strong> una attività all’interno dell’azienda.<br />

benChmark<br />

Benchmark – o benchmarking – è una metodologia basata sul confronto<br />

sistematico con altre aziende, che in seguito al confronto effettuato può<br />

avviare processi <strong>di</strong> miglioramento.<br />

CuStomer SatiSFaCtion<br />

Strumento per misurare la sod<strong>di</strong>sfazione del cliente.<br />

13


14<br />

SPECialE /RSa SuMMit 2013<br />

ne delle strutture per non andare in<br />

per<strong>di</strong>ta. A tale scopo è fondamentale la<br />

qualità dell’immagine della struttura e<br />

del passaparola. Ecco perché il Gruppo<br />

Senior Service dà grande importanza<br />

alle verifiche <strong>di</strong> qualità, per le quali uno<br />

dei principali strumenti è rappresentato<br />

dai questionari <strong>di</strong> customer satisfaction.<br />

Il Gruppo ha riscontrato effettivi vantaggi<br />

dalle partnership gestionali avviate. Il<br />

fatto, per esempio, <strong>di</strong> poter contare su<br />

un unico riferimento per <strong>di</strong>versi servizi e<br />

per <strong>di</strong>verse strutture, la garanzia <strong>di</strong> standard<br />

elevati ed omogenei per <strong>di</strong>verse<br />

Residenze, servizi a 360° dal partner<br />

gestionale, comprensivi <strong>di</strong> attrezzature<br />

e materiale necessario, la riduzione <strong>di</strong><br />

approvvigionamenti <strong>di</strong>retti, un fornitore<br />

unico per più strutture e servizi, operatore<br />

specializzato fortemente attivo nel<br />

settore, il che porta all’ottenimento <strong>di</strong><br />

migliori con<strong>di</strong>zioni economiche, il miglioramento<br />

continuo e <strong>di</strong>ffuso dell’offerta<br />

dal confronto costante <strong>di</strong> esperienze<br />

<strong>di</strong>verse.<br />

Vantaggi della partnership gestionale vi<br />

sono anche per ogni singola struttura, e<br />

possono essere così riassunti: un unico<br />

riferimento per <strong>di</strong>versi servizi; la migliore<br />

gestione del personale in caso <strong>di</strong> assenze<br />

e turnover; il miglioramento continuo<br />

e quoti<strong>di</strong>ano, perché ogni struttura<br />

beneficia concretamente e tempestivamente<br />

delle best practices identificate<br />

nelle altre, ecc.<br />

Renzo Bagarolo, Direttore sanitario<br />

dell’Istituto Palazzolo della Fondazione<br />

Don Gnocchi <strong>di</strong> Milano, ha sottolineato<br />

fra l’altro come “conoscenza e valori<br />

sono i fattori determinanti della salute<br />

e del benessere. Dovremmo essere<br />

capaci – ha proseguito – <strong>di</strong> segmentare<br />

il bisogno, dando servizi adeguati alle<br />

varie tipologie <strong>di</strong> bisogno: se do tutto a<br />

chi non ne ha bisogno, sbaglio, e viceversa”.<br />

Secondo Bagarolo stiamo passando<br />

dal welfare state alla welfare<br />

community, quin<strong>di</strong> il servizio va letto non<br />

più come <strong>di</strong>ritto, ma come opportunità.<br />

Per questo, ricordando come le RSA<br />

sono luoghi dove vita e cure si integrano,<br />

ha sottolineato l’importanza <strong>di</strong> conoscere<br />

le storie <strong>di</strong> vita delle persone, in<br />

modo da potere fornire interventi personalizzati,<br />

con maggiore sod<strong>di</strong>sfazione<br />

degli utenti finali. “Nei servizi per acuti<br />

La logica dei gran<strong>di</strong> gruppi italiani <strong>di</strong> RSA è sicuramente utile da conoscere,<br />

per comprendere a fondo i processi <strong>di</strong> gestione e controllo <strong>di</strong> tutti i costi.


La componente<br />

ristorativa sta<br />

<strong>di</strong>mostrandosi tra le<br />

più considerate ed<br />

apprezzate dall’ospite e<br />

dai suoi familiari<br />

– ha aggiunto – la prevalenza è la malattia,<br />

in quelli per i non acuti è la storia.”<br />

Ecco perché ritiene importante una customer<br />

satisfaction incentrata su questo.<br />

Sull’affidamento in outsourcing della<br />

preparazione dei pasti si è soffermato il<br />

Prof. Andrea Tezzele, Direttore qualità e<br />

controllo del Gruppo Markas, azienda<br />

che, dal 1985, opera nel settore dei<br />

servizi in Italia, Austria e Romania. Occupa<br />

più <strong>di</strong> 5000 persone e produce<br />

quasi <strong>di</strong>eci milioni <strong>di</strong> pasti all’anno. I<br />

vantaggi dell’outsourcing per le aziende<br />

– ha affermato il prof. Tezzele – possono<br />

essere così riassunti: concentrazione<br />

sul proprio core business, razionalizzazione<br />

del personale, maggiore garanzia<br />

per la sicurezza alimentare, certezza dei<br />

costi del servizio, più tempo degli operatori<br />

per i degenti.<br />

Fra gli elementi <strong>di</strong> criticità ha invece ricordato<br />

vari rischi, fra cui quello <strong>di</strong> scegliere<br />

partner non adeguati, <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre<br />

capitolati carenti negli aspetti<br />

tecnici, <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> competenza e professionalità<br />

interne, del mancato rispetto<br />

degli obblighi contrattuali.<br />

Sia che si decida per l’esternalizzazione,<br />

sia che si opti per un servizio<br />

interno, l’importante è l’attenzione<br />

rivolta all’utente/paziente, che deve<br />

essere ascoltato e seguito.<br />

Ha poi presentato alcune case histories<br />

relative a best practice nel campo<br />

dell’alimentazione, fra cui una relativa<br />

alla Casa <strong>di</strong> riposo Villa Belvedere <strong>di</strong><br />

Crocetta <strong>di</strong> Montello, e il progetto “certificato”<br />

Mensa Sana, con cui si vuole<br />

conciliare un’offerta gastronomica equilibrata<br />

con la creazione <strong>di</strong> un a<strong>mb</strong>iente<br />

invitante per il consumo dei pasti.<br />

Apparentemente controcorrente è stata<br />

l’esperienza presentata da Clau<strong>di</strong>o Cavalieri,<br />

Direttore <strong>di</strong> Villaggio Amico. La<br />

struttura infatti è passata dalla gestione<br />

esterna a quella interna, scelta in re-<br />

Il punto focale <strong>di</strong>venta sempre più quello <strong>di</strong> liberare risorse da destinare alla<br />

cura dell’ospite-cliente, in una moderna logica <strong>di</strong> customer care.<br />

15


16<br />

SPECIALE /RSA SUMMIT 2013<br />

lazione alla quale il Dott. Cavalieria,<br />

ha presentato le proprie considerazioni<br />

sui pro e contro delle due opzioni, nonché<br />

l’esperienza avviata da Villaggio<br />

Amico per il miglioramento della qualità<br />

dei servizi e per i controlli dei costi.<br />

Marina Di Marco, Direttore me<strong>di</strong>co del<br />

Gruppo Orpea italia e Ernesto Mele,<br />

Direttore della Residenza Casamia-<br />

Borgaro hanno parlato <strong>di</strong> un altro dei<br />

temi <strong>di</strong> grande impatto nelle RSA, il<br />

reperimento dei me<strong>di</strong>cinali, in riferimento<br />

alla realtà piemontese. Si tratta <strong>di</strong> un<br />

aspetto problematico – ha sottolineato<br />

il Dott. Mele – perché nonostante in<br />

Piemonte esista una normativa che garantisce<br />

“la fornitura <strong>di</strong>retta dei farmaci<br />

per gli ospiti inseriti nelle strutture socio-sanitarie<br />

a gestione <strong>di</strong>retta o accre<strong>di</strong>tate,<br />

sulla base <strong>di</strong> quanto previsto nel<br />

rispettivo Prontuario Terapeutico Aziendale<br />

(TPA)” avere i farmaci giusti in<br />

tempi sufficientemente rapi<strong>di</strong> da essere<br />

compatibili con le esigenze degli<br />

assistiti non è sempre possibile.<br />

Questo in quanto le RSA non possono<br />

<strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> proprie ‘scorte’ interne <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>cinali, che devono essere acquistati<br />

al bisogno, e per una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />

prassi fra Asl e Asl, anche geograficamente<br />

vicinissime. A tutto ciò si aggiunge<br />

un’ulteriore <strong>di</strong>fficoltà, e cioè che le<br />

richieste <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali, anche se prescritte<br />

dall’ospedale, devono ‘passare’<br />

dalla ricetta del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base, che va<br />

chiesta dai familiari, procedura che provoca<br />

ulteriori ritar<strong>di</strong> nei tempi <strong>di</strong> reperimento.<br />

I lavori sono stati conclusi da Fabrizio<br />

Pregliasco, Direttore scientifico della<br />

Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus<br />

<strong>di</strong> Cesano Boscone, la quale conta<br />

un<strong>di</strong>ci se<strong>di</strong> concentrate in Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a,<br />

Piemonte e Liguria. L’intervento è stato<br />

incentrato sul FASAS (Fascicolo sanitario)<br />

e sui sistemi <strong>di</strong> classificazione SO-<br />

SIA (Scheda <strong>di</strong> osservazione interme<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> assistenza) per razionalizzare attività<br />

e costi. Il dott. Pregliasco – che ha anche<br />

coor<strong>di</strong>nato l’attività della giornata<br />

– ha fra l’altro sottolineato che la qualità<br />

dei servizi, anche dal punto <strong>di</strong> vista alberghiero,<br />

è l’aspettativa <strong>di</strong> tutti.<br />

tina.alboresi@areasenior.it<br />

Partecipare ad eventi come il Summit 2013 significa, oggi più che mai,<br />

operare un processo <strong>di</strong> valutazione e confronto della propria realtà gestionale<br />

con altre, su scala nazionale.<br />

Il who’s who dell’evento<br />

Chi è iiR, iSTiTUTO iNTERNAZiONALE Di RiCERCA,<br />

PROMOTORE DEL SUMMiT RSA<br />

Il Gruppo IIR - Istituto Internazionale <strong>di</strong> Ricerca, è una multinazionale che<br />

dal 2005 fa parte del Gruppo Informa PLC, società quotata allo Stock<br />

Exchange <strong>di</strong> Londra.<br />

Da oltre un quarto <strong>di</strong> secolo sul mercato italiano, propone conferenze,<br />

corsi <strong>di</strong> formazione, formazione InCompany ed eventi <strong>di</strong> vario genere per<br />

aggiornare sia sulle ultime novità del mercato che sulle nuove tendenze <strong>di</strong><br />

gestione aziendale.<br />

IIR de<strong>di</strong>ca un particolare impegno nell’analisi del settore sanità, favorendo<br />

lo sviluppo <strong>di</strong> conoscenze specifiche per il personale delle strutture sanitarie<br />

e garantendo l’alta qualità dell’aggiornamento professionale proposto.<br />

Promuove inoltre numerose iniziative specifiche de<strong>di</strong>cate a questo<br />

settore fra cui, dal 2012, il Summit RSA.


La salute comincia a tavola<br />

Matilde Rossini,<br />

Responsabile<br />

del Settore Igiene<br />

Alimentare<br />

ed A<strong>mb</strong>ientale<br />

dell’ASP Giovanni<br />

XXIII <strong>di</strong> Bologna,<br />

ha intitolato il<br />

suo intervento al Summit RSA 2013<br />

“Servizio <strong>di</strong> Ristorazione all’ASP Giovanni<br />

XXIII – Un pasto piacevole per<br />

tutti”. Cosa ha voluto sottolineare con<br />

questa affermazione?<br />

Le esigenze da conciliare sono molteplici<br />

in una Azienda Pubblica <strong>di</strong> Servizi alla<br />

Persona (ASP) come ASP Giovanni<br />

XXIII ed è <strong>di</strong>fficile raccontarci in poche<br />

parole; la persona che vive nei Centri<br />

Servizi è il centro e riferimento <strong>di</strong> tutto<br />

ciò che facciamo, non <strong>di</strong>mentico mai<br />

quando svolgo l’attività lavorativa gli occhi<br />

e gli sguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> alcuni <strong>di</strong> loro, o quanto<br />

mi hanno detto e richiesto.<br />

Il percorso alimentare è complesso ed<br />

è frutto <strong>di</strong> lavoro, cura e attenzione <strong>di</strong><br />

molti, costruito per rispondere alle esigenze<br />

nutrizionali della singola persona<br />

anziana affinché la gestione dell’alimentazione<br />

<strong>di</strong>minuisca il rischio <strong>di</strong> criticità<br />

nutrizionali per <strong>di</strong>fetto e per eccesso.<br />

Basta un piccolo errore per creare <strong>di</strong>sservizio<br />

e non sod<strong>di</strong>sfare il nostro cliente.<br />

Se la persona mangia con poca sod<strong>di</strong>sfazione,<br />

in un clima rarefatto o troppo<br />

asettico, anche la creazione della migliore<br />

pietanza non ha raggiunto a pieno<br />

l’obiettivo. L’anziano, come ognuno <strong>di</strong><br />

noi, mangia coinvolgendo tutti i cinque<br />

sensi, magari un po’ malandati ma ancora<br />

sostenuti da una memoria che lascia<br />

traccia in sorrisi o smorfie, in atteggiamenti<br />

<strong>di</strong> rifiuto o <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong> quel<br />

piccolo boccone che spesso nei nostri<br />

centri servizi non assume neppure più in<br />

autonomia. Parlare con un operatore o<br />

un familiare che lo ha i<strong>mb</strong>occato, osservare<br />

chi si alimenta permette <strong>di</strong> capire<br />

se il pasto “è gradevole”. Oltre alla qualità<br />

del pasto è importante il clima che si<br />

Intervista a Matilde Rossini, Responsabile<br />

del Settore Igiene Alimentare ed A<strong>mb</strong>ientale<br />

vive durante il pasto. Ho raccolto negli<br />

anni segnalazioni e lamentele <strong>di</strong> familiari<br />

e insieme ai colleghi abbiamo capito che<br />

“il pasto gradevole” è una sfida non impossibile<br />

se affrontata insieme.<br />

Come il nostro organismo con tutti i cinque<br />

sensi si appresta ad alimentarsi,<br />

così anche tutti gli attori del percorso<br />

alimentare devono essere consapevoli<br />

dell’importanza dell’obiettivo da raggiungere.<br />

La valutazione della qualità dei pasti<br />

nella sua struttura, così come da lei<br />

descritta durante la sua relazione,<br />

propone un’ottica molto più ampia <strong>di</strong><br />

quella comunemente adottata. Si tiene<br />

conto infatti non solo del gra<strong>di</strong>mento<br />

degli utenti <strong>di</strong>retti, ma anche <strong>di</strong><br />

quello <strong>di</strong> parenti e operatori, e <strong>di</strong> elementi<br />

collaterali quali la riduzione<br />

dello spreco e l’impatto a<strong>mb</strong>ientale.<br />

Come siete giunti a questo tipo <strong>di</strong><br />

analisi?<br />

Si è partiti dalla valutazione dello stato<br />

nutrizionale per continuare ad analizzare<br />

tutti gli aspetti <strong>di</strong> alimentazione, nutrizione,<br />

<strong>di</strong>etetica, ristorazione collettiva, gare<br />

<strong>di</strong> appalto, ma anche aspetti specifici<br />

legati alla <strong>di</strong>sfagia, gli integratori alimentari,<br />

le interazioni tra alimentazione e<br />

farmaci, ed alla alimentazione artificiale.<br />

Questa tematica è tra l’altro molto importante<br />

poiché l’intervento nutrizionale<br />

artificiale nei soggetti con demenza severa<br />

ed in fase molto avanzata <strong>di</strong> malattia,<br />

con associata grave iponutrizione, e<br />

con la <strong>di</strong>fficoltà clinica <strong>di</strong> stabilire una<br />

prognosi, rimanda a complessi aspetti<br />

etici. Da tutto ciò è nata una sensibilità<br />

generalizzata al tema alimentazione e<br />

abbiamo sviluppato attività parallele a<br />

quanto già era in uso: il servizio <strong>di</strong> ristorazione<br />

in appalto era già centro <strong>di</strong> attività<br />

<strong>di</strong> controllo e azioni <strong>di</strong> miglioramento<br />

secondo quanto costruito nell’a<strong>mb</strong>ito<br />

del nostro sistema qualità.<br />

Ed ecco allora il nuovo obiettivo:<br />

17


18<br />

SPECialE /RSa SuMMit 2013<br />

con<strong>di</strong>videre le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> tutto il percorso<br />

alimentare da chi prepara a chi somministra,<br />

e non ultimo per importanza a<br />

chi consuma, affinché l’essere consapevoli<br />

e con<strong>di</strong>videre le conoscenze permetta<br />

a tutti, secondo la propria professionalità<br />

e livello <strong>di</strong> responsabilità, <strong>di</strong><br />

sapere dare risposte alle criticità che in<br />

ogni momento dell’attività possono<br />

emergere. La con<strong>di</strong>visione delle conoscenze<br />

è stata raggiunta con attività<br />

formative interne, ogni anno una tematica.<br />

Anche i corsi <strong>di</strong> formazione per alimentaristi<br />

nel rispetto della normativa<br />

vigente ( L.R. <strong>11</strong>/2003) sono stati un<br />

momento <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento operativo<br />

alla luce delle regole igieniche. Le regole<br />

sono utili se si rende chiaro l’obiettivo<br />

da raggiungere: un pasto piacevole è<br />

anche un pasto caldo mantenuto a corrette<br />

temperature che è quello che ci<br />

<strong>di</strong>ce la normativa igienica per prevenire<br />

malattie trasmesse dagli alimenti. La regola<br />

teorica <strong>di</strong>venta operare correttamente<br />

nel quoti<strong>di</strong>ano, nell’aprire, appoggiare,<br />

porzionare.<br />

Un’attenzione insomma anche nei minimi<br />

particolari.<br />

Un pasto piacevole per tutti: anziani, familiari,<br />

operatori. Un obiettivo impegnativo<br />

e complesso, poiché è trasversale<br />

all’organizzazione del reparto e più in<br />

generale dell’Azienda. Tutto è nel rispetto<br />

delle premesse generali definite nei<br />

capitolati per l’affidamento dell’appalto,<br />

con attenzione agli sprechi e all’impatto<br />

a<strong>mb</strong>ientale. Meno rifiuti, meno trasporti<br />

e meno operazioni <strong>di</strong> smaltimento, minor<br />

Numerosi stu<strong>di</strong> confermano come<br />

l’istituzionalizzazione possa essere un importante<br />

fattore <strong>di</strong> rischio nutrizionale per l’anziano e<br />

sottolineano l’importanza <strong>di</strong> realizzare interventi<br />

<strong>di</strong> sorveglianza nutrizionale.<br />

In primo luogo è utile considerare lo stato<br />

nutrizionale e i fabbisogni in merito allo stato <strong>di</strong><br />

salute e alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non autosufficienza.<br />

Un’adeguata valutazione dello stato nutrizionale è<br />

fondamentale per in<strong>di</strong>viduare i soggetti a rischio<br />

<strong>di</strong> malnutrizione o malnutriti<br />

costi. In questi anni, periodo <strong>di</strong> crisi per<br />

molti, eliminare cibo è veramente grave.<br />

Aiutati da un buon programma informatico<br />

teniamo in memoria tutte le abitu<strong>di</strong>ni<br />

alimentari espresse dalle persone<br />

anziane o dai familiari a volte testimoni<br />

increduli <strong>di</strong> ca<strong>mb</strong>iamenti <strong>di</strong> gusto inaspettati.<br />

In alcuni anziani la memoria persiste<br />

e in altri è più labile, spesso rimane<br />

il gra<strong>di</strong>mento del sapore dolce, sapore<br />

<strong>di</strong> ciò che ci ha alimentato appena nati.<br />

Attraverso quale percorso il Giovanni<br />

XXIII è arrivato all’attuale, originale,<br />

proposta alimentare per i suoi ospiti?<br />

Dopo anni <strong>di</strong> gestione interna <strong>di</strong> una<br />

cucina e poi delle attività <strong>di</strong> controllo<br />

degli appalti abbiamo rivisto le attività <strong>di</strong><br />

“controllo della qualità” dando anche<br />

carta bianca ai familiari nei suggerimenti<br />

e nei criteri <strong>di</strong> valutazione. Non più lamentele<br />

o segnalazioni passive ma un<br />

gruppo <strong>di</strong> familiari è <strong>di</strong>ventato parte atti-<br />

va del processo <strong>di</strong> controllo dopo aver<br />

identificato insieme i criteri per misurare<br />

la qualità del servizio e del clima. Avevo<br />

fino al 2007 svolto la mia attività con<br />

attenzione ed il sostegno dei responsabili<br />

dei reparti, ma ero ‘sola’ con le mie<br />

conoscenze tecniche, sicuramente cresciute<br />

negli anni ed arricchite da esperienze<br />

personali. Sollecitata da nuovi<br />

colleghi ed incontri e confronti a più mani,<br />

ho capito che i familiari erano gli occhi<br />

<strong>di</strong>versi con cui cogliere la qualità del<br />

servizio, completare quella sensibilità<br />

che l’attività <strong>di</strong> tanti anni aveva un po’<br />

<strong>di</strong>sperso.<br />

Diverso dal consueto, in quanto <strong>di</strong>fferente<br />

dai menù tra<strong>di</strong>zionali, è anche il<br />

tipo <strong>di</strong> alimentazione proposta, che<br />

vede molti piatti dolci, pensati per andare<br />

incontro ai gusti <strong>di</strong> persone con<br />

importanti <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> alimentazione.<br />

Cosa sono esattamente questi piatti,<br />

come e perché sono stati ideati?


La compilazione del menù è una attività<br />

non semplice, il menù non può essere<br />

ripetitivo, tanti vivono da noi per anni. Se<br />

i piatti sono tanti è possibile trovare anche<br />

la pietanza gra<strong>di</strong>ta a qualche singolo<br />

che mangiava per consuetu<strong>di</strong>ne senza<br />

una completa sod<strong>di</strong>sfazione. E per sod<strong>di</strong>sfazione<br />

intendo nutrizionale ma anche<br />

sensoriale; introdurre un piatto<br />

nuovo che un anziano mi richiede<br />

passando tra i tavoli o che un familiare<br />

mi sollecita ad inserire è un<br />

obiettivo raggiunto.<br />

Ci potrebbe raccontare un caso<br />

significativo?<br />

Ricordo sempre questo episo<strong>di</strong>o: un<br />

familiare lamentava che si mangiava<br />

poca verdura, che non trovava la verdura<br />

<strong>di</strong> consistenza adatta per il proprio<br />

congiunto, poco saporito, poco<br />

cotto, poche fibre ed altro ancora. Ho<br />

chiesto <strong>di</strong> trasformare la lamentela in<br />

proposta: insieme abbiamo inventato e<br />

reso sempre presente nel menù serale il<br />

purè <strong>di</strong> verdura, che si affianca a quanto<br />

già preparavamo, primi piatti con verdure,<br />

contorni frullati ed altro ma che ha<br />

trovato la completa sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong><br />

quel familiare, <strong>di</strong> quell’anziano e <strong>di</strong> tanti<br />

altri ancora.<br />

E così ancora le ricette delle preparazioni<br />

cremose dolci e salate per i <strong>di</strong>sfagici:<br />

è abbastanza semplice imitare<br />

una ‘pappa’ che si usa per lo svezzamento,<br />

più <strong>di</strong>fficile è inventare una ricetta<br />

<strong>di</strong> cremosa dolce che contenga<br />

tutti i principi alimentari. Ed ecco allora<br />

usare farine <strong>di</strong>verse, formaggi morbi<strong>di</strong><br />

ma anche uova, e alcune volte<br />

anche carne da unire con le fibre della<br />

zucca, della carota, del mais. Un piatto<br />

completo e appetibile, caldo perché i<br />

<strong>di</strong>sfasici riescono a deglutire meglio<br />

se l’alimento è caldo o freddo. Non<br />

possiamo somministrare solo bu<strong>di</strong>ni o<br />

gelati, servono materie prime varie: ho<br />

chiesto ai cuochi delle <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> ristorazione<br />

<strong>di</strong> venire a trovarci, <strong>di</strong> guardare<br />

gli anziani mangiare e poi <strong>di</strong> lavorare <strong>di</strong><br />

fantasia, <strong>di</strong> costruire ricette per loro.<br />

Ora abbiamo varie ricette <strong>di</strong> creme<br />

dolci al cioccolato, ai frutti <strong>di</strong> bosco, al<br />

caramello, ma anche alla zucca, al<br />

mais e carota, contengono carboidrati<br />

e proteine apportati da alimenti <strong>di</strong>versi.<br />

Meglio prevenire<br />

che curare<br />

Costante Emal<strong>di</strong><br />

è il Presidente<br />

<strong>di</strong> Corif, la CooperativaRavennate<br />

Infermieri<br />

e Fisioterapisti<br />

che si occupa<br />

della gestione <strong>di</strong><br />

servizi per persone con <strong>di</strong>sagi psicofisici.<br />

“Tecniche e presi<strong>di</strong> per la gestione e<br />

la mobilizzazione del paziente allettato”<br />

è il tema relazione che ha presentato<br />

al Summit RSA 2013, nella quale<br />

ha fra l’altro fatto riferimento ad una<br />

ricerca svolta in un<strong>di</strong>ci CRA (<strong>Case</strong> Residenza<br />

<strong>Anziani</strong>) <strong>di</strong> Ravenna. Da questa<br />

ricerca è risultato che, nel 2010,<br />

su 619 utenti complessivi 498 (cioè<br />

l’80 per cento) trascorrono la giornata<br />

fra letto e carrozzina. Altissima anche<br />

la percentuale degli utenti che trascorrono<br />

ogni giorno a letto più <strong>di</strong><br />

do<strong>di</strong>ci ore.<br />

Dati che <strong>di</strong>mostrano chiaramente come,<br />

per il benessere dell’anziano in<br />

casa <strong>di</strong> riposo, debbano essere tenuti<br />

in adeguata considerazione le adeguate<br />

posture, sia a letto che in carrozzina,<br />

e gli ausili <strong>di</strong> vario genere che<br />

le favoriscono.<br />

Per approfon<strong>di</strong>re questi temi abbiamo<br />

rivolto al Signor Emal<strong>di</strong> alcune domande.<br />

Dal suo punto <strong>di</strong> vista i presi<strong>di</strong> per la<br />

gestione e la mobilizzazione del paziente<br />

allettato rientrano in a<strong>mb</strong>ito<br />

core o no core?<br />

Nel vasto campo dei presi<strong>di</strong>, meglio conosciuti<br />

ed identificati col nome <strong>di</strong> ausili,<br />

rivestono un’importanza centrale proprio<br />

quelli de<strong>di</strong>cati alla prevenzione delle<br />

lesioni da pressione, comunemente<br />

conosciute come ulcere o piaghe da<br />

decubito. Tali presi<strong>di</strong> rientrano sicura-<br />

L’importanza degli ausili per i pazienti<br />

allettati<br />

mente nell’assistenza core, infatti insieme<br />

alle corrette posture, prevengono le<br />

lesioni della cute evitando alla persona<br />

interessata le drammatiche complicanze<br />

che in alcuni casi portano fino alla morte.<br />

L’utilizzo dei sistemi antidecubito non<br />

va generalizzato ugualmente per tutti gli<br />

utenti, ma in base alla valutazione del<br />

rischio in<strong>di</strong>viduale si sceglie il presi<strong>di</strong>o<br />

adeguato.<br />

Nel suo intervento al Summit RSA<br />

2013, in riferimento alle piaghe da<br />

decubito, ha affermato che si tratta <strong>di</strong><br />

un problema che va affrontato a 360°,<br />

in quanto coinvolge tutto il sistema<br />

dell’assistenza. Si chiede anche se si<br />

tratti <strong>di</strong> un tema sul quale si debba<br />

ragionare in termini <strong>di</strong> risparmio e <strong>di</strong><br />

costi/benefici, oppure se si debba invece<br />

tener conto <strong>di</strong> precisi obblighi<br />

morali ed etici. Cosa ha voluto sottolineare?<br />

Le ulcere da decubito sono un problema<br />

storico e tendono ad essere sottovalutate,<br />

negli ultimi 10 anni il fenomeno si<br />

può <strong>di</strong>re non sia regre<strong>di</strong>to, anche perché<br />

in Italia il metodo e la prevenzione non<br />

sono molto amati. Come già detto il tema<br />

va affrontato in maniera globale attraversando<br />

tutti i livelli <strong>di</strong> responsabilità:<br />

dalle istituzioni, ai gestori, agli operatori<br />

e caregiver. Non si può ragionare in termini<br />

<strong>di</strong> risparmio e/o costo-beneficio sui<br />

sistemi antidecubito perché è <strong>di</strong>mostrato<br />

che una lesione costa migliaia <strong>di</strong> euro,<br />

ma ritengo sia <strong>di</strong> centrale importanza<br />

assolvere obblighi morali ed etici verso<br />

la persona, evitandogli l’evento drammatico<br />

quale è la lesione della cute grave<br />

che comporta all’utente per un tempo<br />

prolungato dolore, sofferenza, immobilità,<br />

vergogna e in alcuni casi per<strong>di</strong>ta della<br />

<strong>di</strong>gnità. Ricor<strong>di</strong>amoci che una grande<br />

parte delle ulcere da decubito è pre-<br />

19


20<br />

SPECIALE /RSA SUMMIT 2013<br />

venibile attuando le corrette e conosciute<br />

linee guida, buone prassi e buon<br />

senso.<br />

Lei ha parlato <strong>di</strong> molteplici tipologie <strong>di</strong><br />

presi<strong>di</strong> potenzialmente utili per il paziente<br />

allettato. Quali fra questi sono<br />

assolutamente in<strong>di</strong>spensabili? In termini<br />

<strong>di</strong> tempo/personale cosa comportano?<br />

La domanda è molto complessa e non si<br />

può definire in qualche riga, fondamentalmente<br />

il presi<strong>di</strong>o deve essere appropriato<br />

al caso ed in questa maniera si<br />

riducono i rischi verso la persona. I vantaggi<br />

poi si riflettono anche sul sistema<br />

assistenziale e sanitario, cui viene moderatamente<br />

ridotta la richiesta dei ca<strong>mb</strong>i<br />

<strong>di</strong> postura (ridotta e non eliminata), da<br />

prove ed evidenze sul campo si nota che<br />

un buon sistema antidecubito riesce a<br />

garantire una <strong>di</strong>screta sicurezza anche in<br />

caso <strong>di</strong> postura errata. Inoltre è da tenere<br />

presente che gli operatori spendono<br />

tempo nelle posture e mobilizzazioni al<br />

letto rischiando infortuni per loro e per gli<br />

utenti.<br />

La presenza <strong>di</strong> idonei presi<strong>di</strong> in una<br />

RSA può rappresentare un elemento<br />

<strong>di</strong> valutazione qualitativa?<br />

Nonostante le legge dell’accre<strong>di</strong>tamento<br />

sia incominciata e preveda come obietti-<br />

Se<strong>mb</strong>ra che dopo i bisogni vitali, per molti anziani<br />

in RSA, le posizioni a letto e sedute siano le ‘attività<br />

principali’ nel corso delle 24 ore. Nessun’altra<br />

attività impegna per così tanto tempo l’ospite nella<br />

struttura, ma spesso non se ne tiene conto<br />

vo il miglioramento continuo della qualità,<br />

ritengo che alcuni in<strong>di</strong>catori siano<br />

<strong>di</strong>fficili da inserire e soprattutto da capire<br />

e conoscere. Per adesso ci si muove su<br />

richieste <strong>di</strong> qualità standard, gli stessi<br />

valutatori faticano a conoscere e <strong>di</strong>scriminare<br />

il livello <strong>di</strong> questi ausili. Ma come<br />

ho <strong>di</strong>mostrato nello stu<strong>di</strong>o svolto dalla<br />

nostra cooperativa se il 90% circa degli<br />

utenti in RSA passa più <strong>di</strong> 12 ore a letto<br />

al giorno, sicuramente i presi<strong>di</strong> ricopriranno<br />

un ruolo centrale nell’assistenza. Il<br />

passaggio importante però è che i gestori<br />

conoscano questo mondo.


LENTE<br />

DI INGRANDIMENTO<br />

SULLE RSA<br />

Quante sono, quanto costano, come funzionano le Residenze Sanitarie<br />

Assistite? A questi interrogativi cerca <strong>di</strong> rispondere l’ampia e articolata<br />

indagine realizzata da Auser, presentata a fine 2012, che fotografa<br />

una realtà complessa, <strong>di</strong>somogenea e frammentata<br />

Disomogenea, costosa e sotto<strong>di</strong>mensionata<br />

rispetto alla domanda:<br />

questa l’immagine<br />

dell’offerta <strong>di</strong> servizi delle Residenze<br />

Sanitarie Assistite in Italia, così<br />

come emerge dalla recentissima inchiesta<br />

promossa da Auser e presentata a<br />

fine 2012.<br />

De<strong>di</strong>cate all’assistenza delle persone<br />

non autosufficienti, il numero <strong>di</strong> queste<br />

strutture – gestite <strong>di</strong>rettamente o tramite<br />

convenzione nell’a<strong>mb</strong>ito del Servizio<br />

Sanitario Nazionale – è inferiore alla necessità:<br />

circa 3000, in grado <strong>di</strong> ospitare<br />

240mila persone a fronte <strong>di</strong> un fabbisogno<br />

che tocca quota 500mila, e una<br />

<strong>di</strong>stribuzione estremamente <strong>di</strong>versificata<br />

nelle varie aree del Paese.<br />

I posti letto per gli anziani non autosufficienti<br />

risultano essere complessivamente<br />

162.576; oltre l’84 per cento però si<br />

trova nel Nord Italia dove, in totale, i<br />

posti <strong>di</strong>sponibili nelle Rsa, nelle <strong>Case</strong><br />

protette, negli Hospice e, più generale,<br />

in tutte le strutture sanitarie che svolgono<br />

attività <strong>di</strong> tipo residenziale, sono circa<br />

236 ogni 10.000 anziani, mentre al centro<br />

la <strong>di</strong>sponibilità scende a 76,3 posti<br />

ogni 10.000 anziani residenti e a al sud<br />

ad<strong>di</strong>rittura al 16,8.<br />

Non a caso mentre la me<strong>di</strong>a europea <strong>di</strong><br />

ultra-sessantacinquenni ricoverati in<br />

strutture residenziali è del 5 per cento<br />

circa, il Italia si attesta intorno al 2.<br />

Meno posti del necessario, dunque, e<br />

molto costosi: dalla rilevazione effettua-<br />

foto: IlMAttINoDIPARMA.It<br />

ta da Auser su un campione <strong>di</strong> 1280<br />

RSA risulta che fra il 2007 e il giugno<br />

2012 la retta più bassa è aumentata in<br />

me<strong>di</strong>a del 18,5 per cento e la massima<br />

del 12,8. Nel giugno 2012 ogni ospite<br />

pagava – me<strong>di</strong>amente – da un minimo<br />

<strong>di</strong> 52 a un massimo <strong>di</strong> 60,5 euro, con un<br />

aumento rispetto al <strong>di</strong>ce<strong>mb</strong>re 20<strong>11</strong><br />

dell’1,4 per cento.<br />

Il costo complessivo <strong>di</strong> una giornata <strong>di</strong><br />

soggiorno in RSA supera in molti casi i<br />

100 euro al giorno.<br />

A questo proposito l’indagine Auser cita<br />

vari casi: nella “Residenza il Parco” <strong>di</strong><br />

Carate Brianza, per esempio, le rette in<br />

vigore dal 1° gennaio 2012 possono<br />

raggiungere, in camera singola, i 127,50<br />

euro al giorno (100,80 per la camera<br />

doppia). E ancora l’RSA dell’A.p.s.p.<br />

DOSSIER<br />

21


DOSSIER<br />

22<br />

C. Vannetti, nella provincia <strong>di</strong> trento,<br />

a fronte <strong>di</strong> un articolato tariffario, evidenzia<br />

come nel 2012 il prezzo per un letto<br />

non convenzionato, applicato ad utenti<br />

residenti fuori dalla provincia o in comuni<br />

trentini non compresi nella Comunità<br />

della Vallagarina, raggiunga i 160 euro<br />

al giorno nel caso del nucleo demenze e<br />

superi i 180 se il paziente deve essere<br />

inserito nel nucleo Namir (per persone<br />

in stati vegetativi).<br />

l’impegno economico richiesto alle famiglie<br />

– così stima un’indagine <strong>di</strong> Spi<br />

Cgil – ca<strong>mb</strong>ia a seconda del red<strong>di</strong>to<br />

dell’assistito e della zona, e va dai <strong>11</strong>00<br />

euro delle strutture residenziali fino ai<br />

1400 euro per quelle <strong>di</strong> tipo socio-sanitario.<br />

Il costo per i Centri Diurni, invece,<br />

può andare dai 250 agli 800 euro<br />

al mese (il riferimento è ai Centri Diurni<br />

Alzheimer). Questi livelli <strong>di</strong> spesa vengono<br />

confermati anche nel terzo Rapporto<br />

del Network Non Autosufficienza<br />

che, sulla base <strong>di</strong> una stima aggiornata<br />

al 2006, quantifica il costo me<strong>di</strong>o mensile<br />

<strong>di</strong> una RSA in 2951 euro, sostenuto<br />

per euro 1505 dalle ASl, per euro<br />

1375 dall’assistito e per 71 euro dai<br />

Comuni: una spesa giornaliera me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

97 euro.<br />

Il costo complessivo annuale delle RSA<br />

veniva stimato già nel 2006 in 2802<br />

milioni <strong>di</strong> euro, un importo tale da far<br />

considerare questa tipologia <strong>di</strong> struttura<br />

residenziale la più importante, avendo<br />

superato sia le residenze assistenziali<br />

che quelle sociosanitarie.<br />

Alla luce <strong>di</strong> questi dati, non sorprende<br />

che i bilanci degli enti gestori delle RSA<br />

siano in crescita, sia per quanto riguarda<br />

gli investimenti che i fatturati.<br />

Nell’ultimo decennio – conferma l’analisi<br />

economico-finanziaria sul “sistema delle<br />

imprese Rsa” realizzata da Auser – il<br />

settore è stato oggetto <strong>di</strong> fenomeni tipici<br />

della riorganizzazione d’impresa, quali<br />

la crescita <strong>di</strong>mensionale, il potenziamento<br />

della presenza delle multinazionali<br />

e il forte ricorso a logiche gestionali <strong>di</strong><br />

profitto.<br />

“Analizzando un campione significativo<br />

<strong>di</strong> bilanci finanziari (anno 20<strong>11</strong>) relativi a<br />

<strong>11</strong>3 strutture residenziali riconducibi-<br />

<strong>Anziani</strong> over 65anni, % <strong>di</strong>sabili over 65 anni e numero <strong>di</strong>sabili<br />

over 65 anni – anno 2009<br />

Numero anziani % <strong>di</strong>sabili<br />

over 65 anni<br />

Numero <strong>di</strong>sabili<br />

over 65 anni<br />

Piemonte 1.019.577 17,1 174.181<br />

Valle d’Aosta 26.800 15,5 4.162<br />

Liguria 431.695 16,3 70,397<br />

Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a 1.990.483 15,9 316.863<br />

Veneto 982.283 19,2 188.438<br />

Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge 192.852 13,1 25.225<br />

Friuli-Venezia Giulia 289.395 17,4 50.470<br />

Liguria 0,15 0,22 0,16<br />

Emilia Romagna 986.674 16,1 159.167<br />

Toscana 872.766 17,3 151.295<br />

U<strong>mb</strong>ria 209.066 19,7 41.184<br />

Marche 351.797 17,7 62.370<br />

Lazio 1.136.022 18,1 205.882<br />

Abruzzo 285.063 19,5 55.540<br />

Molise 70.024 19,9 13.916<br />

Puglia 57.272 23,8 180.001<br />

Basilicata <strong>11</strong>8.448 22,2 26.308<br />

Campania 941.849 22,6 212.864<br />

Calabria 377.273 22,6 85.266<br />

Sicilia 36.2<strong>11</strong> 27,7 259.045<br />

Sardegna 325.987 22,0 71.877<br />

Italia 301.537 19,2 2.354.451<br />

Fonte: Elaborazioni IRES Morosini su dati “Health for all” dell’ISTAT<br />

Spesa complessiva per le RSA per soggetto <strong>di</strong> provenienza.<br />

Anno 2006 (importi in euro)<br />

Servizio Sanitario<br />

Nazionale<br />

Utente Comune Totale<br />

Spesa complessiva annua 1.428.140.<strong>11</strong>8 1.305.516.956 68.456.040 12.802.<strong>11</strong>3.<strong>11</strong>4<br />

Retta mensile me<strong>di</strong>a 1505 1375 71 2951<br />

Percentuale 51% 46,4% 2,4% 100%<br />

Fonte: L’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia - 3° Rapporto 8<br />

Strutture Sanitarie Residenziali<br />

Posti letto, anno 2009<br />

Posti letto<br />

nelle strutture residenziali<br />

Posti letto<br />

ogni 100.000 residenti<br />

Nord Occidentale 91.825 576,9<br />

Nord Orientale 69.338 604,4<br />

Centro 24.749 209,8<br />

Sud e isole 15.268 73,2<br />

Italia 201.180 335,0<br />

Fonte: Elaborazioni su dati Ministero della Salute - Annuario statistico del servizio sanitario nazionale, anno 2009. (Gennaio<br />

2012)


ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, RICOVERI, POSTI LETTO: I DATI<br />

Gli anziani non autosufficienti in Italia<br />

sono circa 3 milioni e mezzo.<br />

Secondo l’Istat gli over 65 <strong>di</strong>sabili sono il<br />

19,2 per cento. Nei prossimi anni, a seguito<br />

del progressivo invecchiamento della popolazione,<br />

il loro numero aumenterà in modo<br />

significativo: si prevede che gli ultra 80enni,<br />

che erano circa il 6 per cento della popolazione<br />

nel 20<strong>11</strong>, <strong>di</strong>venteranno il 7,7 per cento<br />

nel 2025 e il 15,5 nel 2060.<br />

Gli ultra-sessantacinquenni che vivono in<br />

strutture residenziali sono il 2 per cento,<br />

l’1,8 per cento quelli inseriti in residenze<br />

sanitarie assistenziali (RSA). Gli anziani seguiti<br />

con la formula dell’assistenza domiciliare<br />

integrata sono circa il 4 per cento. Sia<br />

per quanto riguarda i ricoveri che l’assistenza<br />

domiciliare l’Italia è ancora lontana dalle<br />

me<strong>di</strong>e dei Paesi dell’Europa nord-occidentale,<br />

dove i ricoverati sono il 5 per cento e gli<br />

assistiti a domicilio il 7.<br />

Infatti in Italia i posti residenziali e semiresidenziali<br />

sono circa 240mila, mentre il fabbisogno<br />

viene stimato in 496mila unità. L’assistenza<br />

domiciliare integrata viene erogata a<br />

circa 527mila anziani, su un fabbisogno rilevato<br />

<strong>di</strong> circa 870.000 assistiti.<br />

Ciò nonostante, le <strong>di</strong>sponibilità stanno progressivamente<br />

aumentando. L’ ISTAT ha rilevato<br />

che i posti letto de<strong>di</strong>cati agli anziani<br />

(autosufficienti e non) dal 2006 al 2009<br />

sono cresciuti dal 2,2 al 2,6 per cento, mentre<br />

nei presi<strong>di</strong> socio-sanitari (per non autosufficienti)<br />

nel 2009 la copertura sugli anziani<br />

era circa dell’1,8%.<br />

Marcate <strong>di</strong>fferenze fra le varie aree del Pae-<br />

se si registrano anche nell’a<strong>mb</strong>ito delle <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> posti letto, così <strong>di</strong>versificate da<br />

fare pensare a reali <strong>di</strong>sparità territoriali<br />

nell’accesso ai servizi. In sostanza nel Nord,<br />

in particolare in Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge, Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a,<br />

Veneto e Friuli-Venezia Giulia, vi sono 3,8<br />

posti letto residenziali ogni cento anziani; il<br />

Centro Italia si colloca sotto la me<strong>di</strong>a nazionale<br />

con l’1,8 per cento <strong>di</strong> posti letto; anco-<br />

SE LO STATO SOCIALE NON BASTA PIù<br />

ra inferiore, cioè l’1,2 per cento, è la percentuale<br />

nelle regioni del Sud.<br />

In conclusione, della grande maggioranza<br />

degli anziani non autosufficienti continuano<br />

ad occuparsi le famiglie, spesso ricorrendo<br />

alle ‘badanti’. Perno finanziario del sistema è<br />

“l’indennità <strong>di</strong> accompagnamento”, principale<br />

risposta pubblica a fronte della pressante<br />

domanda d’aiuto.<br />

Lo stato sociale va ca<strong>mb</strong>iato: ne è convinto l’83 per cento degli intervistati nell’a<strong>mb</strong>ito della seconda indagine sulla percezione degli<br />

italiani rispetto ai rischi sociali “Le nuove tutele oltre la crisi”, realizzata da Censis e Forum Ania Consumatori.<br />

Per 8 italiani su 10 dunque l’attuale formula del welfare pubblico non funziona, dovrebbero essere tagliate le inefficienze e canalizzate<br />

le risorse verso non autosufficienti, anziani, immigrati e giovani precari. Non importa – <strong>di</strong>cono gli intervistati – se sarà necessario<br />

pagare i servizi <strong>di</strong> welfare in relazione al red<strong>di</strong>to.<br />

Chi fa le spese dell’attuale situazione sono soprattutto le famiglie che devono farsi carico delle persone non autosufficienti. Non a<br />

caso, sfiduciate dall’attuale situazione, le famiglie reagiscono cercando <strong>di</strong> autotutelarsi: già ora contribuiscono con 28 miliar<strong>di</strong> all’anno<br />

alla spesa sanitaria privata e con <strong>11</strong> miliar<strong>di</strong> all’assistenza domiciliare <strong>di</strong> anziani e <strong>di</strong>sabili, mentre aumenta chi pensa a strumenti<br />

<strong>di</strong> tutela più specifici, come le polizze integrative pensionistiche o sanitarie (30 per cento, e la percentuale arriva al 50 per cento<br />

fra gli intervistati <strong>di</strong> livello socio-economico più elevato).<br />

DOSSIER<br />

23


DOSSIER<br />

24<br />

li ai principali gestori operanti in Italia<br />

e in particolare nelle regioni del Nord<br />

(Residenze Anni Azzurri S.r.l, Sereni<br />

orizzonti S.p.A., Aetas S.p.A, Segesta<br />

2000 S.r.l.) – si legge nell’indagine Auser<br />

– è possibile svolgere le seguenti<br />

considerazioni: 1) il settore risulta anticiclico<br />

rispetto all’andamento economico<br />

generale (nazionale e mon<strong>di</strong>ale) e ciò<br />

è testimoniato dalla continua crescita<br />

degli investimenti e dei fatturati dei principali<br />

operatori anche in perio<strong>di</strong> in cui la<br />

crisi finanziaria internazionale ha colpito<br />

la generalità delle attività economiche;<br />

2) gli utili <strong>di</strong> settore risultano in <strong>di</strong>versi<br />

casi cospicui; 3) il mercato italiano è<br />

oggetto <strong>di</strong> penetrazione da parte <strong>di</strong> operatori<br />

esteri, prevalentemente francesi.”<br />

Ciò nonostante vi è una quota significativa<br />

<strong>di</strong> operatori (quelli più piccoli, soprattutto<br />

<strong>di</strong>tte in<strong>di</strong>viduali) che registra<br />

annualmente <strong>di</strong>savanzi <strong>di</strong> bilancio.<br />

Altro a<strong>mb</strong>ito problematico è quello relativo<br />

alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> posti letto: circa<br />

il 45 per cento dei responsabili <strong>di</strong> RSA<br />

ha confermato l’esistenza <strong>di</strong> liste <strong>di</strong> attesa.<br />

I tempi per l’accesso ad una struttura<br />

residenziale o semiresidenziale vanno<br />

in me<strong>di</strong>a da 90 a 180 giorni; in certi<br />

casi sono molto più lunghi, in lazio possono<br />

arrivare a <strong>11</strong> mesi.<br />

Diversificata anche la situazione del personale:<br />

il quadro degli organici è variegato,<br />

con un forte ricorso alle forme <strong>di</strong><br />

outsourcing, molti contratti a termine<br />

(32 per cento) e inquadramenti professionali<br />

non sufficientemente definiti, con<br />

pochi addetti inquadrati come infermieri<br />

professionali e scarsa visibilità <strong>di</strong> altre<br />

figure specialistiche.<br />

“Sono molte, troppe le criticità che ancora<br />

emergono in questo settore – ha<br />

affermato in occasione della presentazione<br />

della ricerca Michele Mangano,<br />

presidente nazionale Auser – dopo la<br />

nostra denuncia dello scorso anno e la<br />

nostra au<strong>di</strong>zione alla Commissione presieduta<br />

dal senatore Marino. Chie<strong>di</strong>amo<br />

più controlli severi sul funzionamento sia<br />

delle <strong>Case</strong> <strong>di</strong> riposo private che delle<br />

RSA. la nostra indagine mette in evidenza<br />

inoltre che l’eccessiva genericità<br />

delle Carte dei Servizi che abbiamo esaminato<br />

rendono inaccettabili l’aumento<br />

delle rette, già molto elevate, e le liste<br />

d’attesa interminabili. Noi sosteniamo da<br />

tempo – ha proseguito Mangano – che<br />

si deve spingere verso la domiciliarità,<br />

verso un sistema a rete che sul territorio<br />

aiuti e sostenga le famiglie nel lavoro <strong>di</strong><br />

RSA E CARTE DEI SERVIZI,<br />

UN PANORAMA DI LUCI ED OMBRE<br />

cura dei non autosufficienti. Ma il problema<br />

della non autosufficienza nel nostro<br />

Paese, continua a non essere affrontato<br />

con serietà e responsabilità, c’è il rischio<br />

concreto <strong>di</strong> un collasso <strong>di</strong> tutto il sistema.”<br />

La “Carta del Servizio”, documento con cui enti ed aziende esplicitano princìpi e<br />

criteri per l’erogazione delle proprie forniture, stabilisce gli standard qualitativi che<br />

vengono assicurati alla clientela.<br />

L’adozione <strong>di</strong> questo strumento e i suoi contenuti sono particolarmente importanti<br />

nelle RSA – e possono costituire un significativo elemento <strong>di</strong> valutazione nella scelta<br />

<strong>di</strong> una struttura piuttosto che <strong>di</strong> un’altra – in quanto i fruitori dei servizi non sono<br />

autosufficienti, e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficilmente in grado <strong>di</strong> “farsi sentire” se qualcosa non va.<br />

L’indagine <strong>di</strong> Auser ha esaminato anche, per la prima volta, le “carte dei servizi”<br />

adottate dalle RSA e dalle case <strong>di</strong> riposo, e i risultati lasciano intravedere una realtà<br />

<strong>di</strong> luci ed o<strong>mb</strong>re.<br />

Cosa è emerso?<br />

La buona notizia è che la stragrande maggioranza delle strutture, circa l’88 per<br />

cento, ne <strong>di</strong>spone, e il 70 ha un regolamento interno. Nel 95 per cento dei casi<br />

vengono rispettati i principali requisiti previsti dalle<br />

normative, sia dal punto <strong>di</strong> vista igienico-sanitario<br />

che per quanto riguarda l’abbattimento delle<br />

barriere architettoniche. Agli anziani ricoverati<br />

inoltre viene proposta una <strong>di</strong>screta scelta <strong>di</strong><br />

servizi generali <strong>di</strong> vita collettiva erogati <strong>di</strong>rettamente<br />

dalle RSA.<br />

La cattiva notizia è che in <strong>di</strong>verse strutture la<br />

Carta dei Servizi è poco più <strong>di</strong> un proforma: non<br />

viene considerata come strumento chiave<br />

degli impegni nei confronti<br />

dell’utenza, e l’informazione sui<br />

suoi contenuti non è adeguata.<br />

Infatti solo dal 45 per cento<br />

delle Carte si riescono ad<br />

estrapolare dati su “come<br />

la struttura intende operare”.<br />

Scarse sono inoltre<br />

le informazioni sui servizi<br />

aggiuntivi proposti<br />

dalle RSA rispetto<br />

all’offerta base, e il<br />

loro costo (riscontrato<br />

solo nel 29 per<br />

cento dei casi).<br />

Incomplete anche le informazioni sugli<br />

organismi rappresentativi e sul loro<br />

ruolo all’interno della struttura aziendale,<br />

evidenziate solo nel 18 dei casi.<br />

CARTA<br />

DEL SERVIZIO


Dieci regole per scegliere con<br />

coscienza una residenza “doc”<br />

Come scegliere una casa <strong>di</strong> riposo o una RSA per sé o per un proprio familiare?<br />

Di quali caratteristiche ed elementi tener conto, e come valutarli per evitare<br />

<strong>di</strong> trovarsi in situazioni spiacevoli? Precise in<strong>di</strong>cazioni vengono dalle regole stilate<br />

da Auser a corredo dell’indagine svolta<br />

IL DECALOGO<br />

la struttura per poter esercitare l’attività<br />

socio-sanitaria deve essere in possesso<br />

delle autorizzazioni ed operare in regime<br />

<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.<br />

Verificare la presenza della struttura<br />

negli elenchi regionali o comunali<br />

<strong>di</strong> competenza.<br />

Nel caso <strong>di</strong> anziano non autosufficiente,<br />

quando esso ha <strong>di</strong>fficoltà a<br />

vivere nella propria abitazione, non ha<br />

cure oppure le cure fornite da altri servizi<br />

quali ad esempio dall’A<strong>di</strong> (assistenza<br />

domiciliare integrata) il Centro Diurno<br />

Integrato o i Servizi <strong>di</strong> <strong>Assistenza</strong> Domiciliare<br />

comunali non sono più sufficienti,<br />

può rivolgersi in prima persona o tramite<br />

un familiare <strong>di</strong>rettamente alla Rsa o in<br />

altra struttura specializzata nella quale<br />

intende essere assistito. le strutture<br />

RSA convenzionate (a contratto con<br />

l’Asl) consentono <strong>di</strong> ridurre i costi per<br />

l’utenza, in quanto in genere è prevista a<br />

carico della persona ospite una partecipazione<br />

ai costi sociali e alberghieri,<br />

mentre la Regione paga la quota sanitaria<br />

(la compartecipazione ai costi varia<br />

da regione a regione). Qualora la persona<br />

interessata non fosse in grado <strong>di</strong> sostenere<br />

i costi del ricovero presso le<br />

RSA, può rivolgersi all’assistente sociale<br />

del Comune <strong>di</strong> residenza per avere tutte<br />

le in<strong>di</strong>cazioni del caso, che gli verranno<br />

fornite sulla base delle norme regionali<br />

vigenti al momento della richiesta.<br />

occorre accertarsi che al momento<br />

dell’ingresso nelle Rsa l’ospite<br />

sia oggetto <strong>di</strong> una valutazione da parte<br />

dei me<strong>di</strong>ci della struttura e venga pre<strong>di</strong>sposto<br />

un Piano <strong>di</strong> <strong>Assistenza</strong> In<strong>di</strong>viduale<br />

nel quale devono essere fornite tutte<br />

le in<strong>di</strong>cazioni su quanto c’è da fare per<br />

garantire un’assistenza appropriata secondo<br />

i bisogni della persona. Ciò significa<br />

che il personale della Rsa si prenderà<br />

cura della persona seguendo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

contenute nel Piano.<br />

ogni Casa <strong>di</strong> Riposo ed RSA deve<br />

fornire la Carta dei Servizi, nella<br />

quale sono in<strong>di</strong>cate tutte le informazioni<br />

sulle prestazioni previste, sui servizi offerti<br />

e le specifiche dettagliate delle rette.<br />

occorre accertarsi che la Carta dei<br />

Servizi sia stata approvata recentemente,<br />

fornisca informazioni sull’ubicazione<br />

della struttura e sui mezzi <strong>di</strong> trasporto<br />

idonei a raggiungerla, sulla presenza <strong>di</strong><br />

servizi “a richiesta” e <strong>di</strong> costi aggiuntivi<br />

per l’utenza, su come l’ospite e la propria<br />

famiglia possono presentare eventuali<br />

reclami in merito alla conduzione della<br />

Rsa. È preferibile scegliere una Rsa o<br />

Casa <strong>di</strong> Riposo che in<strong>di</strong>chi (nella Carta<br />

dei Servizi) standard generali e specifici<br />

delle prestazioni rese all’utenza come<br />

obiettivi <strong>di</strong> qualità. È importante inoltre,<br />

che i responsabili della struttura consentano<br />

all’ospite <strong>di</strong> fare eventuali “rientri”<br />

temporanei nel proprio domicilio.<br />

l’ubicazione della Casa <strong>di</strong> Riposo/<br />

RSA è molto importante. Una strut-<br />

tura troppo periferica e lontana, costringe<br />

l’anziano ad una sorta <strong>di</strong> “migrazione”<br />

forzata con pesanti conseguenze<br />

sul piano psichico.<br />

occorre accertarsi della tipologia<br />

<strong>di</strong> figure professionali me<strong>di</strong>co infermieristiche<br />

presenti nella struttura e<br />

sulle modalità della loro presenza (sulle<br />

24 ore, solo in alcuni orari della giornata<br />

o a chiamata).<br />

Il servizio <strong>di</strong> mensa e refezione<br />

deve poter fornire pasti adeguati<br />

alle esigenze nutrizionali <strong>di</strong> utenti anziani.<br />

È importante informarsi sulla possibilità<br />

per l’ospite <strong>di</strong> ricevere assistenza<br />

al pasto.<br />

le strutture possono fornire anche<br />

un servizio religioso, <strong>di</strong> solito<br />

molto apprezzato dagli anziani.<br />

Il volontariato del territorio che ha<br />

accesso alla struttura è un aspetto<br />

molto importante, fornisce attività <strong>di</strong><br />

intrattenimento e socializzazione ed è<br />

una presenza attenta e costante <strong>di</strong> monitoraggio.<br />

Rapporti aperti e collaborativi<br />

della Casa <strong>di</strong> Riposo/RSA con la<br />

comunità locale sono in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> trasparenza.<br />

AUSER: 1400 SEDI E OLTRE 40.000 VOLONTARI<br />

Auser (sigla che sta per “Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà”)<br />

è un’associazione <strong>di</strong> volontariato e <strong>di</strong> promozione sociale, impegnata nel favorire<br />

l’invecchiamento attivo degli anziani e nel far crescere il ruolo dei senior nella<br />

società. Diffusa in tutta Italia, conta circa 1400 se<strong>di</strong>, circa 270mila iscritti, e può<br />

contare su una “base operativa” <strong>di</strong> oltre 40.000 volontari attivi.<br />

DOSSIER<br />

25


26<br />

NUOVE PROGETTUALITà<br />

QUANDO TUTTO<br />

Bioarchitettura, ecostenibilità, risparmio<br />

energetico. Anche nella progettualità<br />

delle residenze per anziani<br />

si cominciano ad evidenziare nuove<br />

filosofie costruttive, in linea con<br />

le trasformazioni culturali e sociali<br />

dei tempi. Dove anche il fattore estetico<br />

ha la sua importanza<br />

Cosa significa decidere <strong>di</strong> costruire<br />

una residenza per<br />

anziani ca<strong>mb</strong>iando il consueto<br />

approccio progettuale,<br />

a favore <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong> veramente<br />

innovativo? Si tratta soltanto <strong>di</strong> usare<br />

materiali <strong>di</strong>versi, ottiche <strong>di</strong>fferenti, o anche<br />

<strong>di</strong> pensare la residenza per anziani<br />

con una consapevolezza nuova? In effetti,<br />

la bioarchitettura che comprende<br />

l’eco-sostenibilità, con l’inserimento armonioso<br />

degli e<strong>di</strong>fici nel contesto preesistente<br />

e l’uso <strong>di</strong> materiali specifici,<br />

tenendo conto anche del risparmio<br />

energetico, ha un approccio costruttivo<br />

globale, olistico, nuovo e <strong>di</strong>verso<br />

dal consueto, nel quale esiste una<br />

interazione vitale tra e<strong>di</strong>ficio, a<strong>mb</strong>iente,<br />

persona. Gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> conseguenza<br />

sono particolarmente accoglienti,<br />

connotati da un’estetica accattivante<br />

e nascono da una profonda riflessione<br />

sulle esigenze non solo logistiche,<br />

ma anche emozionali e <strong>di</strong> gradevolezza<br />

dell’a<strong>mb</strong>iente da parte dell’anziano.<br />

Per capire meglio, entreremo in<br />

merito a due interventi che saranno<br />

prossimamente realizzati, uno a Lecce<br />

e uno a Ibiza.<br />

Due e<strong>di</strong>fici, un solo approccio progettuale:<br />

così nasceranno due realtà residenziali<br />

rivolte ai senior iberici e italiani.<br />

Sono state concepite per rispondere in<br />

maniera ottimale alle esigenze che na-<br />

scono dalle caratteristiche fisiche, psichiche<br />

e comportamentali “dell’utente<br />

anziano”, spiega il progettista, l’architetto<br />

leccese Bart Conterio. E non solo<br />

in quanto alla reale prestazione funzionale,<br />

ma anche a livello <strong>di</strong> accettabilità<br />

estetica da parte dell’utenza. “Infatti<br />

molte volte, per venire incontro all’esigenza<br />

<strong>di</strong> funzionalità, fruibilità e relazionabilità<br />

dello spazio destinato all’anziano<br />

la progettazione viene ‘depurata’ da<br />

tutti i valori estetici, dando origine a<br />

forme, a<strong>mb</strong>ienti ed attrezzature oggettivamente<br />

infelici ed anonime”, sottolinea<br />

Conterio, che opera nel settore<br />

specialistico dell’e<strong>di</strong>lizia sostenibile,<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> architettura bioclimatica, bioe<strong>di</strong>lizia,<br />

efficienza energetica.<br />

Partiamo dalla Spagna. Nell’isola iberica<br />

verrà realizzato un intervento molto<br />

interessante firmato da Conterio, che è<br />

destinato ad una clientela internazionale<br />

<strong>di</strong> anziani autosufficienti.<br />

Il progetto della residenza, commissionato<br />

da un privato, ha un look moderno,<br />

accattivante, molto piacevole, dà l’idea<br />

<strong>di</strong> relax, vacanza, eleganza e comfort.<br />

Nulla suggerisce le vulnerabilità e la<br />

precarietà della vecchiaia, bensì viene<br />

messa in moto la voglia <strong>di</strong> organizzare<br />

un’altra vacanza negli alloggi estivi, che<br />

potrebbero essere utilizzati anche per<br />

passare un piacevole inverno lontano<br />

dal freddo e dall’umi<strong>di</strong>tà. “Sono 35 al-<br />

loggi per un totale <strong>di</strong> 100 posti letto,<br />

collocati in un parco privato <strong>di</strong> circa 14<br />

ettari, immersi nella macchia me<strong>di</strong>terranea,<br />

con l’intento <strong>di</strong> mitigare l’impatto<br />

a<strong>mb</strong>ientale sull’area e tutelare la privacy”,<br />

spiega l’architetto. Ogni residenza<br />

si caratterizza per una autonomia sia<br />

funzionale che energetica, con una<br />

conseguente riduzione dei costi gestionali<br />

nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> occupazione solo parziale<br />

degli alloggi. Inoltre ogni tipo <strong>di</strong><br />

attività ha una sua area preposta (svago,<br />

soggiorno, riposo) il tutto con una


INTERAGISCE<br />

flessibilità organizzativa degli spazi.<br />

Il contesto microclimatico delle residenze<br />

ha influenzato anche i vari elementi<br />

architettonici, come la collocazione delle<br />

vetrate, la scelta delle superfici opache,<br />

o delle schermature.<br />

L’intervento è stato infatti concepito<br />

sulla base dei principi dell’architettura<br />

bioclimatica, in funzione della quale<br />

ogni alloggio verrà posizionato e orientato<br />

in modo da attenuare o sfruttare al<br />

meglio gli effetti delle variazioni naturali,<br />

con particolare riferimento alla ra<strong>di</strong>a-<br />

Le nuove progettazioni devono essere particolarmente<br />

accoglienti, connotate da un’estetica accattivante e<br />

nascono da una profonda riflessione sulle esigenze non<br />

solo logistiche, ma anche emozionali e <strong>di</strong> gradevolezza<br />

dell’a<strong>mb</strong>iente da parte dell’ospite senior<br />

zione solare, alle escursioni termiche e<br />

all’andamento dei venti dominanti. Un<br />

esempio? Alcuni a<strong>mb</strong>ienti destinati al<br />

soggiorno, concepiti come “serre solari”,<br />

sono stati ubicati sul lato sud per<br />

beneficiare dell’illuminazione naturale<br />

durante i mesi invernali (guadagno solare<br />

passivo). “Sul lato delle residenze<br />

esposte a nord – spiega l’architetto –<br />

essendo presente una notevole <strong>di</strong>-<br />

27


28<br />

NUOVI PROGETTI /BIOARCHITETTURA<br />

Troppo spesso, per venire incontro all’esigenza<br />

<strong>di</strong> funzionalità, fruibilità e relazionabilità dello<br />

spazio destinato all’anziano la progettazione viene<br />

depurata da tutti i valori estetici, dando origine a<br />

forme, a<strong>mb</strong>ienti ed attrezzature oggettivamente<br />

infelici ed anonimi<br />

spersione termica, dovuta alla<br />

presenza dei venti dominanti e<br />

causata dell’impossibilità <strong>di</strong> avere<br />

un guadagno termico passivo, non<br />

sono state create aperture, se non<br />

quelle zenitali (pochi millimetri) per<br />

favorire la luminosità naturale.”<br />

L’obiettivo primario del progetto è<br />

stato quello <strong>di</strong> massimizzare l’effetto<br />

“impatto sole-aria” sui singoli<br />

alloggi nei perio<strong>di</strong> sottoriscaldati e<br />

minimizzarlo durante le stagioni<br />

surriscaldate. “Per questo abbiamo<br />

analizzato l’andamento del sole e<br />

sono stati calcolati l’andamento<br />

dei venti dominanti e le variazioni<br />

<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> energia solare incidente.<br />

In particolare al fine <strong>di</strong> sfruttare<br />

al meglio la ventilazione naturale<br />

dei mesi estivi, le aperture <strong>di</strong><br />

uscita dell’aria sul lato sottovento<br />

sono state sovra<strong>di</strong>mensionate rispetto<br />

a quelle <strong>di</strong> entrata nel lato<br />

sopravento, anche per migliorare la<br />

continuità tra le aree ver<strong>di</strong> esterne<br />

e le zone <strong>di</strong> soggiorno all’interno <strong>di</strong><br />

ogni singola residenza.”<br />

È molto interessante anche l’intervento<br />

che verrà realizzato a Lecce,<br />

sempre su progetto dell’architetto<br />

Conterio, su commissione <strong>di</strong> una<br />

società che solitamente opera nel<br />

settore alberghiero e della costruzione,<br />

al suo esor<strong>di</strong>o nell’a<strong>mb</strong>ito<br />

delle residenze per anziani. Si tratterà<br />

<strong>di</strong> un eco-resort nZEB (nearly<br />

Zero Energy Buil<strong>di</strong>ng, vale a <strong>di</strong>re<br />

un e<strong>di</strong>ficio a consumo <strong>di</strong> energia<br />

quasi nullo) che si rivolgerà ad anziani<br />

autosufficienti e non, offrendo<br />

40 camere a 2 letti con servizi integrati<br />

de<strong>di</strong>cati a riabilitazione, svago,<br />

cultura, laboratori, fitness e<br />

benessere.<br />

“La necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> soli<br />

due piani fuori terra – <strong>di</strong>ce Conterio<br />

– ha portato ad uno sviluppo <strong>di</strong><br />

un unico blocco e<strong>di</strong>lizio con tipologia<br />

a corte centrale.”<br />

La forma dell’e<strong>di</strong>ficio ha consentito<br />

inoltre <strong>di</strong> beneficiare <strong>di</strong> ampie aperture<br />

vetrate, orientate in modo da<br />

favorire l’apporto termico nei mesi<br />

invernali, e <strong>di</strong> schermi solari costi-


DA SAPERE<br />

Linee guida aLL’insegna deLLa modernità<br />

Cosa caratterizza le strutture <strong>di</strong> Ibiza e <strong>di</strong> Lecce progettate da Bart Conterio:<br />

Un approccio progettuale basato sui criteri dell’architettura<br />

sostenibile (bioe<strong>di</strong>lizia, architettura bioclimatica ed efficienza<br />

energetica) in modo da ottimizzare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esposizione,<br />

orientamento, ventilazione e illuminazione naturale, ai fini sia del benessere<br />

termo-igrometrico e del comfort all’interno degli a<strong>mb</strong>ienti, che del<br />

funzionamento ‘naturale’ degli e<strong>di</strong>fici, con conseguente contenimento dei<br />

consumi energetici;<br />

Utilizzo <strong>di</strong> materiali, finiture e complementi d’arredo dotati <strong>di</strong><br />

caratteristiche anallergiche e, per quanto possibile, ecocompatibili,<br />

preferendo l’uso <strong>di</strong> materiali e tecnologie prodotte in loco a “km<br />

zero” e comunque analizzando l’impatto a<strong>mb</strong>ientale dell’intero ciclo <strong>di</strong> vita del<br />

prodotto, me<strong>di</strong>ante l’adozione della politica delle 3R (riduzione, riutilizzo,<br />

riciclaggio);<br />

Una completa fruibilità degli spazi, sia interni che esterni delle<br />

strutture, da parte <strong>di</strong> persone con ridotte o impe<strong>di</strong>te capacità<br />

motorie, garantendo ottimi livelli <strong>di</strong> benessere termico, acustico ed<br />

illuminotecnico all’interno degli alloggi;<br />

Arre<strong>di</strong> e attrezzature appositamente stu<strong>di</strong>ati, facendo particolare<br />

attenzione all’ergonomia e comunque alle specifiche esigenze<br />

dell’anziano, anche me<strong>di</strong>ante un utilizzo adeguato del colore;<br />

Uno stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to sulla sicurezza e prevenzione degli infortuni;<br />

Caratteristiche costruttive tali da agevolare manutenzione, uso e<br />

pulizia degli arre<strong>di</strong> e degli a<strong>mb</strong>ienti.<br />

tuiti dai “brise–soleil”, progettati sulla<br />

base dell’angolo d’incidenza della ra<strong>di</strong>azione<br />

solare nelle <strong>di</strong>verse stagioni,<br />

per prevenire spiacevoli fenomeni <strong>di</strong><br />

surriscaldamento.<br />

Quanto agli interni? Conterio sottolinea<br />

come sia i percorsi che gli spazi siano<br />

stati <strong>di</strong>mensionati in modo da consentire<br />

un movimento agevole del personale<br />

e della clientela, evitando interferenze<br />

tra i vari percorsi e le attività, sulla<br />

base <strong>di</strong> un’attenta verifica ergonomica<br />

e funzionale.<br />

Entrando nel dettaglio, nelle strutture<br />

ricettive tutto è stato stu<strong>di</strong>ato secondo<br />

i parametri <strong>di</strong> bioe<strong>di</strong>lizia, architettura<br />

bioclimatica ed efficienza energetica,<br />

con completa fruibilità degli spazi, sia<br />

interni che esterni. Materiali, finiture e<br />

complementi d’arredo sono anallergici<br />

e, per quanto possibile, ecocompatibili.<br />

Inoltre arre<strong>di</strong> e attrezzature sono stati<br />

appositamente stu<strong>di</strong>ati, facendo particolare<br />

attenzione all’ergonomia e alle<br />

specifiche esigenze dell’anziano, anche<br />

me<strong>di</strong>ante un utilizzo adeguato del colore.<br />

Ogni aspetto rientra nei parametri<br />

della sicurezza, della prevenzione degli<br />

infortuni, <strong>di</strong> una facile manutenzione e<br />

<strong>di</strong> un’agevole pulizia.<br />

Nelle foto <strong>di</strong> queste pagine,<br />

i rendering dell’innovativo progetto<br />

dell’architetto Bart Conterio.<br />

29


30<br />

NUOVE VISIONI<br />

Un<br />

Una struttura prefabbricata in legno, spazi<br />

che richiamano la <strong>di</strong>stribuzione abitativa<br />

e non ospedaliera, risparmio energetico,<br />

atmosfere con qualcosa in più. La nuova<br />

residenza in costruzione ad Albareto d’A<strong>di</strong>ge<br />

Ca’ de Nonni, promette una nuova e più<br />

sensibile accoglienza per i suoi ospiti, con<br />

un comfort olistico e al contempo con un<br />

contenimento dei costi <strong>di</strong> gestione<br />

-lifestyle<br />

Un’area <strong>di</strong> ottomila metri quadri<br />

accoglierà la residenza Ca’<br />

De Nonni ad Albaredo D’A<strong>di</strong>ge<br />

vicino a Verona. Comprenderà<br />

quasi novanta posti letto, una decina<br />

<strong>di</strong> comunità alloggio, un centro<br />

<strong>di</strong>urno sociale ed un centro <strong>di</strong>urno sanitario.<br />

La realizzazione dell’e<strong>di</strong>ficio, che si<br />

articolerà su due piani con due ampi<br />

cortili interni e spazi ver<strong>di</strong> protetti, è in<br />

via <strong>di</strong> realizzazione ad opera della Cooperativa<br />

sociale Csa <strong>di</strong> Verona cui è<br />

stato assegnato questo compito, oltre<br />

alla progettazione e alla futura gestione


Lo sforzo progettuale è<br />

riuscire a far coesistere<br />

il rispetto degli standard<br />

obbligatori relativi<br />

alle <strong>di</strong>mensioni, con<br />

l’esiguità dell’area<br />

sulla quale costruire<br />

della residenza. Questa è la notizia della<br />

costruzione <strong>di</strong> una moderna residenza<br />

per anziani corredata da una serie <strong>di</strong><br />

servizi, capace <strong>di</strong> accogliere ospiti autosufficienti<br />

e non, in un contesto piacevole<br />

ed efficiente. Una notizia indubbiamente<br />

positiva che tuttavia potrebbe<br />

essere simile a molte altre. Ma la <strong>di</strong>fferenza<br />

tra questa ed altre nuove strutture<br />

del settore risiede nelle innovative modalità<br />

<strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione<br />

che si stanno applicando per la<br />

realizzazione <strong>di</strong> questa residenza per<br />

anziani.<br />

In questo caso si parla infatti <strong>di</strong> struttura<br />

lignea prefabbricata e <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> bioarchitettura<br />

con consistenti risparmi<br />

energetici.<br />

“La scelta <strong>di</strong> utilizzare il legno come materiale<br />

costruttivo è connessa alle esigenze<br />

progettuali e a quelle del committente”,<br />

spiega l’architetto Giorgio Gabrieli.<br />

“La tecnologia <strong>di</strong> prefabbricazione in legno<br />

brevettata dall’azienda leader del<br />

settore Wolf Haus, consente una progettazione<br />

integrata ottimale, per riuscire a<br />

sod<strong>di</strong>sfare sia i vincoli preesistenti dal<br />

punto <strong>di</strong> vista tecnico e volumetrico, sia<br />

la necessità <strong>di</strong> esprimere tutta la creatività<br />

nelle scelte architettoniche.”<br />

Lo sforzo progettuale è stato quello <strong>di</strong><br />

riuscire a far coesistere il rispetto degli<br />

standard obbligatori relativi alla <strong>di</strong>mensione<br />

<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> questo tipo con la<br />

limitatezza dell’area sulla quale costruire.<br />

In questo senso è risultata vincente<br />

la scelta <strong>di</strong> utilizzare una struttura lignea<br />

come quella della Wolf Haus che, grazie<br />

alle sue pareti esterne con spessore<br />

inferiore ai 30 cm, assicura prestazioni<br />

<strong>di</strong> coibentazione molto superiori a qualsiasi<br />

parete in calcestruzzo e mattoni.<br />

Ma oltre all’aspetto puramente tecnico,<br />

questa struttura presenta degli elementi<br />

peculiari anche in relazione<br />

COME BIO VUOLE<br />

Sono in aumento gli e<strong>di</strong>fici per anziani realizzati in bioe<strong>di</strong>lizia e con<br />

particolari criteri? Non possiamo dare una risposta statistica in questo<br />

senso, anche se è evidente l’interesse nelle nuove strutture costruite<br />

secondo questi canoni.<br />

Di certo, come conferma l’architetto Giorgio Gabrieli, questo settore è in<br />

forte crescita in tutto il comparto dell’e<strong>di</strong>lizia. E fa notare come non solo case, ma<br />

anche scuole, uffici ed e<strong>di</strong>fici pubblici e privati sempre più spesso siano costruiti con<br />

la prefabbricazione in legno. Non a caso è l’unico settore in controtendenza, che non<br />

sta conoscendo la crisi che attanaglia l’e<strong>di</strong>lizia tra<strong>di</strong>zionale.<br />

Per quanto riguarda gli e<strong>di</strong>fici per anziani, l’architetto si augura – e ne è convinto –<br />

che questa strada verrà sempre più percorsa, poiché consente <strong>di</strong> offrire un comfort<br />

abitativo migliore agli ospiti, e un contenimento importante dei consumi per il<br />

gestore. Sono considerazioni importanti che segnano una strada da percorrere anche<br />

nel nostro settore, per porre sempre maggior attenzione agli ospiti e,<br />

contemporaneamente, per ottimizzare i propri costi <strong>di</strong> gestione.<br />

I PUNTI A FAVORE<br />

DELLA SOLUZIONE PREFABBRICATA<br />

Senso <strong>di</strong> calore e accoglienza dell’involucro;<br />

Flessibilità <strong>di</strong> costruzione, adeguamento alle necessità <strong>di</strong>stributive<br />

e costruttive, e soprattutto l’altissima efficienza energetica che consente<br />

la tecnologia costruttiva della Wolf Haus;<br />

Le pareti esterne con spessore inferiore ai 30 cm, che assicurano<br />

prestazioni <strong>di</strong> coibentazione molto superiori a qualsiasi parete in calcestruzzo e<br />

mattoni;<br />

Velocità <strong>di</strong> realizzazione: costruendo in pochi mesi, si consente<br />

al committente <strong>di</strong> rendere fruibile e funzionale subito la struttura;<br />

Libertà <strong>di</strong> esprimere completamente la creatività nelle scelte<br />

architettoniche.<br />

all’accoglienza, che la <strong>di</strong>fferenziano<br />

da una residenza costruita con materiali<br />

e spazi concepiti in maniera tra<strong>di</strong>zionale.<br />

Giorgio Gabrieli in<strong>di</strong>vidua un primo<br />

grande elemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione proprio<br />

nella scelta del legno. “Questo materiale<br />

ha qualcosa in più, riesce a trasmettere<br />

una sensazione <strong>di</strong> accoglienza<br />

e <strong>di</strong> calore maggiore rispetto ai materiali<br />

tra<strong>di</strong>zionali”, precisa. “Il comfort interno<br />

e il benessere abitativo che dona la<br />

tecnologia costruttiva della Wolf Haus<br />

sono imme<strong>di</strong>atamente percepibili en-<br />

trando in una struttura in legno.” Anche<br />

la scelta dell’organizzazione degli spazi<br />

è molto interessante poiché l’avvicina<br />

ad una residenza alberghiera e non<br />

ospedaliera.<br />

Le stanze rispecchiano questo concetto.<br />

Saranno utilizzate solo da due ospiti, con<br />

bagno privato e con gli spazi giorno, soggiorno<br />

e pranzo, <strong>di</strong>slocati nelle vicinanze<br />

ma separati, che richiamano la <strong>di</strong>stribuzione<br />

delle abitazioni, secondo i canoni<br />

zona giorno-stanza da letto, e possibilità<br />

<strong>di</strong> uscire in giar<strong>di</strong>no. L’attenzione per gli<br />

anziani ospiti si in<strong>di</strong>vidua anche nella<br />

31


32<br />

NUOVE VISIONI /ECORESIDENZE<br />

La qualità si fa anche, e<br />

soprattutto, pensando ad<br />

un a<strong>mb</strong>iente che sia il più<br />

confortevole possibile<br />

scelta dei colori tenui presenti sia<br />

all’interno che nella parte esterna dell’e<strong>di</strong>ficio,<br />

in grado <strong>di</strong> dare un senso <strong>di</strong> rassicurante<br />

familiarità e riconoscibilità.<br />

Anche i giar<strong>di</strong>ni rivestono un ruolo<br />

importante che rientra nel concetto<br />

dell’impronta non ospedaliera della<br />

struttura. “Dotare la struttura <strong>di</strong> ampi<br />

giar<strong>di</strong>ni interni contenuti in un perimetro<br />

e<strong>di</strong>ficato, ma aperti verso l’esterno per<br />

mezzo <strong>di</strong> porticati, propone e presuppone<br />

un uso tipicamente abitativo, trasmettendo<br />

il senso <strong>di</strong> ‘privato’”, sottolinea<br />

l’architetto Gabrieli. “L’ospite anziano<br />

può trascorrere alcuni momenti all’aperto<br />

in relax sia da solo che in compagnia<br />

<strong>di</strong> altri ospiti, così come con i parenti in<br />

visita, come fossero nel giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> casa.”<br />

I giar<strong>di</strong>ni interni hanno inoltre consentito<br />

<strong>di</strong> ‘aprire’ la struttura, dando a<br />

tutti gli a<strong>mb</strong>ienti affacci luminosi e ampie<br />

visuali verso l’esterno, ed hanno sempre<br />

delle fughe visive verso l’esterno. In particolare<br />

uno sarà destinato ai malati <strong>di</strong><br />

Alzheimer, con la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

“giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Priamo”.<br />

IL PUNTO DI VISTA<br />

L’ospite prima <strong>di</strong> tutto<br />

La qualità della vita in tutte le sue declinazioni, è al centro della filosofia che<br />

la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Ca’ de Nonni applica nelle proprie scelte, sia in relazione alla<br />

struttura architettonica della nuova residenza, sia nell’approccio con gli anziani<br />

ospiti, primi davanti a tutti<br />

Ca’ de nonni è in Costruzione. Richiama l’attenzione<br />

della gente <strong>di</strong> Albaredo d’A<strong>di</strong>ge che ci passa a<br />

fianco e che vede crescere questo gigante con compiacimento,<br />

perché malgrado la sua mole si inserisce armoniosamente<br />

tra le altre costruzioni dell’abitato, con le sue<br />

forme ben fatte ed i colori particolari dell’intonaco.<br />

“Il nostro è un e<strong>di</strong>ficio speciale”, sottolinea con un certo<br />

orgoglio e coralmente la <strong>di</strong>rezione. “Offre agli ospiti, ai<br />

familiari, ai visitatori ed al personale una importante opportunità<br />

da tenere in seria considerazione per la qualità<br />

della vita. E la scelta <strong>di</strong> costruire con la tecnologia in legno<br />

della Wolf Haus è principalmente legata a questi<br />

principi.”<br />

La filosofia che la <strong>di</strong>rezione sta seguendo è molto precisa<br />

e si riflette su <strong>di</strong>versi elementi. Uno <strong>di</strong> questi è che nel<br />

contesto del ‘mercato dei servizi’, a parità dei costi della


Nelle foto: i rendering del progetto e alcuni momenti della costruzione. I lavori sono ormai in fase avanzata.<br />

retta, sarà la qualità a fare la <strong>di</strong>fferenza nei tempi a venire.<br />

Ed è su questa che stanno lavorando anche con le scelte<br />

effettuate per la costruzione dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />

“La qualità si fa con la formazione continua del personale,<br />

con la sua sensibilizzazione ad un approccio con<br />

l’ospite, che sia il più umano possibile, oltre che professionale”,<br />

proseguono. La qualità si fa anche <strong>di</strong>ffondendo<br />

tra i vari attori del servizio una visione filosofica con<strong>di</strong>visa,<br />

che colloca al primo posto l’ospite, poi il familiare, infine<br />

il collega lavoratore.<br />

Ma la qualità si fa anche e soprattutto pensando ad un<br />

‘a<strong>mb</strong>iente’ che sia il più confortevole possibile. E la <strong>di</strong>rezione<br />

<strong>di</strong> Ca’ De Nonni sottolinea come non si possa<br />

prescindere dal calore che proprio l’a<strong>mb</strong>iente <strong>di</strong>ffonde<br />

fisicamente, mantenendo un micro clima salubre e confortevole,<br />

ottenibile solo con il legno. Ma sono anche altri<br />

i particolari importanti ai quali la <strong>di</strong>rezione della struttura<br />

ha voluto puntare. Dalla particolare attenzione al circolo<br />

dell’aria che mantiene gli a<strong>mb</strong>ienti familiari liberi da odori<br />

sgradevoli, allo stu<strong>di</strong>o dei colori tenui e alle vie colorate<br />

che orientano l’ospite ai giar<strong>di</strong>ni interni. Sino agli arre<strong>di</strong><br />

tutti in legno, con angoli smussati, e alla scelta <strong>di</strong> dotare<br />

<strong>di</strong> televisore e <strong>di</strong> telefono le camere.<br />

“Sono i letti a quattro sno<strong>di</strong>, i gas me<strong>di</strong>cali, i materassi<br />

antidecubito che ci ricordano che la struttura ha anche<br />

una valenza socio assistenziale e sanitaria.” Malgrado<br />

tutto il necessario utile a provvedere alla salute degli<br />

anziani ospiti possa rappresentare un aspetto più crudo<br />

del contesto, la residenza così come è stata pensata e<br />

come <strong>di</strong>venterà, promette comunque <strong>di</strong> riuscire a regalare<br />

una leggerezza maggiore all’a<strong>mb</strong>iente, un confortevole<br />

abbraccio quoti<strong>di</strong>ano agli ospiti, grazie alle scelte architettoniche<br />

e <strong>di</strong> design, alle accortezze e alle attenzioni,<br />

scelte e volute fortemente.<br />

33


34<br />

EDILIZIA<br />

SPERIMENTARE<br />

IL FUTURO<br />

Volare al <strong>di</strong> sopra dei soliti schemi,<br />

dei parametri <strong>di</strong> sempre, dei<br />

vecchi riferimenti, è una scelta<br />

che si può fare in qualsiasi contesto,<br />

decidendo <strong>di</strong> ca<strong>mb</strong>iare rotta. Ed è<br />

curioso, e forse non è un caso, che proprio<br />

BIRD (in inglese: uccello), sia l’acronimo<br />

che sta per: Bioe<strong>di</strong>lizia, Inclusione<br />

sociale, Risparmio energetico e Domotica,<br />

con il quale è stato denominato il<br />

progetto sperimentale per la realizzazione<br />

<strong>di</strong> una residenza per anziani, <strong>di</strong> Sanpolino<br />

(Brescia), finanziata dalla Regione<br />

Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a con quattro milioni <strong>di</strong> euro e<br />

da Aler <strong>di</strong> Brescia con oltre due milioni <strong>di</strong><br />

euro.<br />

“Si trattava <strong>di</strong> un finanziamento regionale<br />

finalizzato proprio alla costruzione <strong>di</strong> una<br />

residenza per anziani, con un intervento<br />

sperimentale per il quale esistevano linee<br />

guida elaborate dal Politecnico <strong>di</strong> Milano,<br />

alle quali il progettista ha dovuto riferirsi”,<br />

spiega l’ing. Danilo Scaramella <strong>di</strong> Aler,<br />

<strong>di</strong>rettore dei lavori dell’intervento. Durante<br />

i lavori, rispetto alle decisioni iniziali, ci<br />

sono stati alcuni ca<strong>mb</strong>iamenti <strong>di</strong> carattere<br />

impiantistico, che hanno posto maggiore<br />

attenzione al risparmio energetico,<br />

riducendo la parte domotica. Molta importanza<br />

è stata data anche allo spazio<br />

verde che fa parte dell’area BIRD, realizzato<br />

per favorire le passeggiate degli<br />

anziani autosufficienti che abitano negli<br />

alloggi.<br />

“Le abitazioni vengono assegnate da Aler<br />

ad anziani autosufficienti, secondo una<br />

graduatoria”, spiega Scaramella. Il comune<br />

<strong>di</strong> Brescia mise in moto sin dall’inizio<br />

Nel quartiere Sanpolino, nella periferia<br />

sud-ovest <strong>di</strong> Brescia, si trova una recentissima<br />

residenza per anziani, denominata BIRD. Il<br />

suo progetto ha un carattere sperimentale,<br />

caratterizzato da una inconsueta struttura<br />

portante metallica, dall’uso minimo <strong>di</strong> materie<br />

non rinnovabili a favore <strong>di</strong> materiali ecocompatibili.<br />

E poi accorgimenti particolari<br />

che regalano comfort e gradevolezza agli<br />

a<strong>mb</strong>ienti, comprendenti anche ausili ed<br />

automatismi che rientrano nella domotica, <strong>di</strong><br />

facile utilizzo per gli anziani. E, non ultime,<br />

soluzioni tecnologiche che puntano al<br />

risparmio idrico ed energetico<br />

un servizio <strong>di</strong> assistenza costituito da un<br />

custode sociale e da quattro famiglie <strong>di</strong><br />

supporto, con la funzione <strong>di</strong> dare una<br />

mano agli anziani nelle piccole cose quoti<strong>di</strong>ane.<br />

Mentre per la spesa settimanale,<br />

il giovedì era stato attivato un servizio <strong>di</strong><br />

pulmino che trasportava gli anziani sino<br />

ad un supermercato molto fornito. Nel<br />

centro servizi c’è anche il bar dove gli<br />

anziani possono incontrarsi e nel quale<br />

esiste un servizio <strong>di</strong> animazione pomeri<strong>di</strong>ano.<br />

Ma qual è la composizione dell’area<br />

BIRD? “La progettazione puntava al contenimento<br />

dell’impiego delle risorse non<br />

rinnovabili, all’uso <strong>di</strong> materiali eco-compatibili,<br />

all’utilizzo <strong>di</strong> componenti e sistemi<br />

in grado <strong>di</strong> promuovere il risparmio<br />

energetico”, spiega l’ing. Matteo Brasca


“La progettazione<br />

puntava al contenimento<br />

dell’impiego delle risorse<br />

non rinnovabili, all’uso <strong>di</strong><br />

materiali eco-compatibili,<br />

all’utilizzo <strong>di</strong> componenti<br />

e sistemi in grado <strong>di</strong><br />

promuovere il risparmio<br />

energetico”<br />

dello stu<strong>di</strong>o Aiace srl che ha progettato<br />

la residenza.<br />

E così è stato. La residenza comprende<br />

due blocchi a schiera, uno da venti e uno<br />

da trentadue alloggi. Sono mini appartamenti<br />

per single o coppie, con una superficie<br />

che va dai 36 ai 52 m², dotati <strong>di</strong> un<br />

doppio affaccio che aumenta i vantaggi<br />

dell’esposizione. Sono pratici e confortevoli,<br />

con pavimentazioni interne in linoleum,<br />

a parte i bagni, che sono dotati <strong>di</strong><br />

rivestimento ceramico, dotati <strong>di</strong> un soggiorno<br />

che collega lo spazio pranzo-cucina<br />

con la serra, una camera e un bagno.<br />

“Un’altra peculiarità molto interessante, è<br />

data dalla possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare facilmente,<br />

con grande rapi<strong>di</strong>tà e con un<br />

impatto a<strong>mb</strong>ientale molto ridotto, il<br />

numero e la superficie degli alloggi,<br />

LA SCHEDA TECNICA<br />

Nella struttura BIRD sono stati realizzati:<br />

• Impianti tecnologici con uso <strong>di</strong> energie rinnovabili<br />

• Centrale geotermica, solare ed impianto fotovoltaico<br />

I lavori hanno coinvolto nello specifico:<br />

• Centrale termica/frigorifera (una per ogni e<strong>di</strong>ficio)<br />

• Impianto <strong>di</strong> riscaldamento/raffrescamento e rica<strong>mb</strong>io aria degli appartamenti<br />

• Impianto <strong>di</strong> riscaldamento/raffrescamento e rica<strong>mb</strong>io aria del centro servizi<br />

• Sistemi <strong>di</strong> regolazione, controllo e contabilizzazione<br />

• Impianto <strong>di</strong> climatizzazione:<br />

Tiene conto degli apporti <strong>di</strong> calore esterni (come l’irraggiamento dei vetri),<br />

interni (come le luci), e quello derivante da altri fattori (come il trattamento<br />

dell’aria esterna <strong>di</strong> rinnovo).<br />

La centrale è stata completata con un sistema brevettato che consente la<br />

notevole riduzione dei costi <strong>di</strong> perforazione e riempimento dei fori, solitamente<br />

gravosi.<br />

• Impianto idrico sanitario per i bagni della struttura.<br />

• I tre sistemi solari sono a circolazione forzata (uno per ogni e<strong>di</strong>ficio) ad<br />

uso sanitario ed integrazione al riscaldamento, che riducono drasticamente i<br />

consumi energetici.<br />

Complesso <strong>di</strong> nuova costruzione certificato in classe A (Agenzia Casa Clima<br />

Bolzano) in funzione da <strong>di</strong>ce<strong>mb</strong>re 2009.<br />

35<br />

Nelle foto: gli esterni della residenza BIRD, nel<br />

quartiere Sanpolino, nella periferia <strong>di</strong> Brescia.


36<br />

EDILIZIA /SOLUZIONI BIO<br />

L’obiettivo era quello <strong>di</strong><br />

sviluppare un “climate<br />

sensitive buil<strong>di</strong>ng” che<br />

favorisse l’ottenimento<br />

delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

comfort, controllando la<br />

temperatura e l’umi<strong>di</strong>tà<br />

interne, l’isolamento<br />

acustico ed i livelli <strong>di</strong><br />

illuminazione naturale<br />

per via passiva grazie<br />

alle prestazioni dei muri<br />

perimetrali, della copertura<br />

e dei <strong>di</strong>visori tra alloggi<br />

per ottenerne <strong>di</strong> più ampi”, osserva<br />

Brasca.<br />

Un’altra prerogativa interessante<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio, è che non utilizza la tra<strong>di</strong>zionale<br />

muratura. La struttura portante<br />

infatti è metallica, mentre gli involucri<br />

interni sono stati realizzati con pareti intelaiate<br />

rivestite da pannelli in cartongesso<br />

o cemento-legno. L’obiettivo della<br />

progettazione? Sviluppare un “climate<br />

sensitive buil<strong>di</strong>ng” che favorisse l’ottenimento<br />

delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> comfort, controllando<br />

la temperatura e l’umi<strong>di</strong>tà interne,<br />

l’isolamento acustico ed i livelli <strong>di</strong> illuminazione<br />

naturale per via passiva grazie<br />

alle prestazioni dei muri perimetrali, della<br />

copertura e dei <strong>di</strong>visori tra alloggi.<br />

Queste prerogative, aggiunte ad altre peculiarità,<br />

hanno consentito <strong>di</strong> ottenere il<br />

riconoscimento <strong>di</strong> Classe A+ <strong>di</strong> Klimhaus<br />

Bolzano e Clase A+ secondo lo standard<br />

CENED della regione Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a ed inoltre<br />

permesso <strong>di</strong> ottenere ad Aler Brescia<br />

il riconoscimento Palmares 2009 <strong>di</strong> Federcasa,<br />

nella categoria “Sostenibilità<br />

a<strong>mb</strong>ientale e gestionale”.<br />

LE ECO SCELTE<br />

Attenzione all’a<strong>mb</strong>iente, meno spese e tanto comfort<br />

Per chi non se ne intende, operare una scelta eco per i sistemi tecnologici<br />

della propria struttura è un po’ come brancolare nel buio. La prima<br />

domanda che sorge spontanea ad un neofita dell’argomento, è quali ritorni<br />

ci siano in termini economici, pratici e <strong>di</strong> comfort e come una scelta eco si<br />

traduca concretamente sugli impianti.<br />

Un esempio reale è sempre il più esauriente. E la progettazione degli<br />

impianti della struttura per anziani BIRD <strong>di</strong> Sanpolino, sviluppata e<br />

realizzata da Energy Resources per conto <strong>di</strong> Aler <strong>di</strong> Brescia, è<br />

chiarificatrice.<br />

Quali sono gli elementi chiave del progetto?<br />

1. Ottimizzazione dei consumi energetici, con conseguente drastica<br />

riduzione dei costi d’esercizio e <strong>di</strong> manutenzione.<br />

2. Riduzione delle emissioni <strong>di</strong> gas nocivi nell’a<strong>mb</strong>iente.<br />

3. Massimo comfort agli occupanti degli alloggi.<br />

Questi obiettivi fondamentali si sono concretizzati grazie agli impianti<br />

tecnologici che utilizzano energie rinnovabili, a centrale geotermica, solare e<br />

impianto fotovoltaico.


KDM International Srl<br />

Via <strong>di</strong> Corticella, 205 • 40128 • BOLOGNA • Tel. +39 051 35404<strong>11</strong> • Fax +39 051 3540423 • info@kdm-international.com<br />

37


38<br />

attualità<br />

<strong>Assistenza</strong><br />

domiciliare,<br />

anzi:<br />

condominiale<br />

Badante <strong>di</strong> condominio: risposta<br />

alla crisi o primo passo verso un nuovo<br />

modo <strong>di</strong> abitare per la terza età?<br />

fa la forza: oggi, con la<br />

crisi che incalza, sono sempre<br />

più <strong>di</strong>ffusi i tentativi <strong>di</strong> rispar-<br />

L’unione<br />

miare attraverso forme <strong>di</strong> spesa<br />

collettiva. Dopo il car sharing e i<br />

gruppi d’acquisto, la tendenza alla<br />

con<strong>di</strong>visione si è estesa anche ai servizi<br />

alla persona, in particolare agli anziani,<br />

attraverso la nuova formula della<br />

“badante <strong>di</strong> condominio”.<br />

Una delle prime esperienze si è svolta<br />

ad Alessandria. In un palazzo del centro<br />

storico <strong>di</strong>verse famiglie vivevano lo stesso<br />

problema, cioè avevano in casa un<br />

congiunto <strong>di</strong>sabile. Un’assistente sociale<br />

segnalò la situazione ai servizi territoriali,<br />

e venne l’idea <strong>di</strong> utilizzare un unico<br />

badante per tutto il palazzo. Assunto<br />

<strong>di</strong>rettamente dagli abitanti dello stabile,<br />

ma formato e supervisionato da figure<br />

pubbliche come il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia, la<br />

Asl e l’ente locale, un giovane <strong>di</strong>soccupato<br />

<strong>di</strong>ventò così il loro “badante condo-<br />

miniale”. Dopo questo caso gli esempi si<br />

sono moltiplicati. A Trieste tre badanti,


assunte in un condominio, si sono occupate<br />

<strong>di</strong> alcune persone con particolari<br />

esigenze <strong>di</strong> cura.<br />

Nei palazzi Aler <strong>di</strong> Milano (condomini <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>lizia pubblica dell’Azienda Lo<strong>mb</strong>arda<br />

<strong>di</strong> E<strong>di</strong>lizia Residenziale) da una decina<br />

d’anni operano i “custo<strong>di</strong> sociali”, personale<br />

alle <strong>di</strong>pendenze del Comune con il<br />

compito <strong>di</strong> vigilare su anziani e <strong>di</strong>sabili.<br />

A Bologna Confabitare, un’Associazione<br />

<strong>di</strong> proprietari immobiliari che in passato<br />

aveva già proposto i gruppi d’acquisto<br />

condominiali, un anno fa ha lanciato<br />

l’idea della badante <strong>di</strong> condominio. L’iniziativa<br />

è piaciuta, tant’è che oggi sono<br />

un’ottantina i palazzi coinvolti e ad un<br />

anno dall’avvio della sperimentazione si<br />

sta pensando <strong>di</strong> esportarla anche in altre<br />

città. “Alcune famiglie non possono<br />

permettersi i costi <strong>di</strong> una persona fissa<br />

– afferma il Presidente <strong>di</strong> Confabitare<br />

Alberto Zanni – e in molti casi non ne<br />

hanno neppure bisogno, perché la loro<br />

esigenza effettiva è quella <strong>di</strong> un aiuto<br />

solo per poche ore al giorno.”<br />

L’impressione<br />

è che anche<br />

attraverso questi<br />

tentativi si stia<br />

cercando <strong>di</strong> trovare<br />

nuovi meto<strong>di</strong><br />

per integrare<br />

l’assistenza sociale<br />

pubblica per i<br />

senior, meto<strong>di</strong> più<br />

gra<strong>di</strong>ti ai <strong>di</strong>retti<br />

interessati ed<br />

economicamente<br />

più sostenibili per<br />

le famiglie<br />

La formula in<strong>di</strong>viduata accontenta sia<br />

gli assistiti che le badanti. Prevede<br />

che il lavoro cominci al mattino e si protragga<br />

per tutta la giornata, e il tempo<br />

sia ripartito tra una famiglia e l’altra in<br />

base alle esigenze. La badante ha il vantaggio<br />

<strong>di</strong> non doversi spostare – per riempire<br />

la giornata – in <strong>di</strong>verse zone della<br />

città; le famiglie, oltre al risparmio<br />

economico, hanno il vantaggio <strong>di</strong> avere<br />

la badante all’interno del condominio<br />

durante tutto il giorno, e quin<strong>di</strong> facilmente<br />

reperibile in caso <strong>di</strong> necessità. Non<br />

devono neppure preoccuparsi delle pratiche<br />

<strong>di</strong> assunzione, buste paga e così<br />

via, perché agli aspetti burocratici provvede<br />

Confabitare.<br />

Badante <strong>di</strong> condomino, dunque, come<br />

risposta creativa al bisogno <strong>di</strong> assistenza<br />

in tempo <strong>di</strong> crisi? Forse, ma probabilmente<br />

qualcosa <strong>di</strong> più. L’impressione è<br />

che anche attraverso questi tentativi si<br />

stia cercando <strong>di</strong> trovare nuovi meto<strong>di</strong><br />

per integrare l’assistenza sociale pubblica<br />

per i senior, meto<strong>di</strong> più gra<strong>di</strong>ti ai <strong>di</strong>retti<br />

interessati ed economicamente più<br />

sostenibili per le famiglie. Una nuova<br />

forma <strong>di</strong> welfare, dunque, per sod<strong>di</strong>sfare<br />

bisogni impellenti con risorse in<br />

calo, cercando <strong>di</strong> colmare quei vuoti per<br />

cui sempre più raramente si può contare<br />

sui servizi territoriali, vengono coperti<br />

dai normali servizi territoriali, gravando<br />

soprattutto sui parenti.<br />

Se strutturato ed organizzato, potrebbe<br />

essere anche il prelu<strong>di</strong>o ad un nuovo<br />

modo <strong>di</strong> intendere l’abitare nella terza<br />

età, <strong>di</strong> conciliare le esigenze <strong>di</strong> una popolazione<br />

che pur invecchiando vuole<br />

mantenere il proprio stile <strong>di</strong> vita, con<br />

quelle <strong>di</strong> un’assistenza che prima o poi<br />

<strong>di</strong>venta in<strong>di</strong>spensabile.<br />

Ne è esempio l’esperienza <strong>di</strong> Mestre<br />

dove in un gruppo <strong>di</strong> appartamenti Ater<br />

(Azienda territoriale per l’e<strong>di</strong>lizia residenziale)<br />

<strong>di</strong> nuova costruzione si stanno avviando<br />

i condomini con badante. Nel<br />

nuovo complesso residenziale <strong>di</strong> 61 alloggi,<br />

36 saranno destinati agli anziani.<br />

L’accesso agli appartamenti sarà regolamentato<br />

da un bando comunale. Le<br />

badanti, forse assunte non <strong>di</strong>rettamente<br />

dal Comune ma da cooperative cui verrà<br />

affidato il servizio, potrebbero essere<br />

pagate in parte dall’ente locale e in parte<br />

da coloro che ne usufruiranno. L’idea<br />

<strong>di</strong> fondo è che gli anziani che cominciano<br />

a presentare qualche <strong>di</strong>fficoltà dal<br />

punto <strong>di</strong> vista dell’autonomia possano<br />

continuare il più possibile a stare a casa<br />

propria, evitando il ricovero in una struttura.<br />

Oltre a <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una badante, il<br />

condominio è stato dotato <strong>di</strong> una sorta<br />

<strong>di</strong> salvavita: in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà si schiaccia<br />

un pulsante collegato ad una centrale<br />

specializzata che attiverà i soccorsi<br />

del caso.<br />

erica.cristofori@areasenior.it<br />

39


40<br />

PROFILI<br />

QUANDO IL BEL<br />

A Dosson <strong>di</strong> Casier sorge una<br />

splen<strong>di</strong>da residenza del gruppo<br />

Orpea che coniuga l’aspetto<br />

tecnico-assistenziale a quello<br />

sorprendentemente piacevole <strong>di</strong><br />

spazi comuni e aree private, con<br />

risultati a <strong>di</strong>r poco incre<strong>di</strong>bili e dove<br />

alla persona nella sua interezza viene<br />

data la priorità assoluta<br />

Se design, buon gusto e comfort<br />

<strong>di</strong>ventano un punto <strong>di</strong> forza<br />

<strong>di</strong> una residenza per anziani e<br />

passano attraverso la psicologia<br />

per creare un a<strong>mb</strong>iente accogliente,<br />

che pone le basi per il futuro dell’anziano,<br />

allora ci troviamo <strong>di</strong> fronte ad un concetto<br />

olistico della persona. Che si sposa<br />

con gli interni, l’arredamento, i particolari<br />

e, naturalmente, il giar<strong>di</strong>no. Tutto<br />

ciò succede a Casamia <strong>di</strong> Dosson <strong>di</strong><br />

Casier, la splen<strong>di</strong>da residenza del gruppo<br />

Orpea che coniuga l’aspetto tecnicoassistenziale<br />

a quello sorprendentemente<br />

piacevole <strong>di</strong> spazi comuni e aree private,<br />

con risultati a <strong>di</strong>r poco eccellenti.<br />

Prima <strong>di</strong> tutto c’è la persona. Non un


LO È DI “CASA”<br />

malato, un ospite con han<strong>di</strong>cap o problematiche,<br />

ma la persona nella sua interezza,<br />

con le sue attese per il futuro<br />

debitamente coltivate e in<strong>di</strong>rizzate da chi<br />

ruota intorno ad essa. D’altra parte il<br />

motto la “Vita prosegue con noi”, che è<br />

un punto fermo delle residenze per anziani<br />

che fanno parte del gruppo Orpea,<br />

sintetizza efficacemente la mission fondamentale,<br />

il cui obiettivo si concretizza<br />

nel rendere il presente così piacevole<br />

per gli ospiti, da creare l’aspettativa del<br />

domani.<br />

“Solo così la persona che vive nella residenza<br />

avrà voglia <strong>di</strong> vivere e aspetterà<br />

con gioia l’arrivo <strong>di</strong> un nuovo giorno da<br />

con<strong>di</strong>videre con le altre persone”, <strong>di</strong>ce<br />

Gianluigi Nicchio che è stato project<br />

manager nella realizzazione della Residenza<br />

per anziani Casamia.<br />

L’area su cui è stato costruito l’e<strong>di</strong>ficio<br />

della RSA con nucleo Alzheimer, è molto<br />

ampia, circa 24.500 mq, <strong>di</strong> cui oltre<br />

quattromila rappresentano il polmone<br />

verde della residenza, che è dotata anche<br />

<strong>di</strong> un vasto parcheggio. Al piano<br />

terra una hall molto vasta e <strong>di</strong> grande<br />

impatto, ben lontana da qualsiasi riflesso<br />

ospedaliero, ospita la reception elegante<br />

in prossimità della quale si aprono<br />

due ampi soggiorni con camino, una zona<br />

bar, la cappella molto accogliente e<br />

luminosa, e i vari servizi. Ma le luci <strong>di</strong><br />

design, le poltrone che richiamano rivi-<br />

ste <strong>di</strong> interni, il pianoforte a coda laccato<br />

bianco, già raccontano il filo logico seguito,<br />

che conduce alla realizzazione <strong>di</strong><br />

un luogo estremamente piacevole nel<br />

quale vivere, e nel quale si desidera<br />

trovarsi anche il giorno seguente.<br />

“La fruizione dello spazio da parte<br />

dell’ospite non è solo <strong>di</strong> tipo funzionale<br />

ma anche psicologico”, sottolinea a riguardo<br />

l’architetto Nicchio dello stu<strong>di</strong>o<br />

Nicchio Engineering. “Noi già dal 1979<br />

puntavamo ad un approccio metodologico<br />

nel quale la dominante è il <strong>di</strong>alogo<br />

uomo-a<strong>mb</strong>iente. Ma dopo l’e<strong>di</strong>lizia civile<br />

ed alberghiera, a metà degli anni novanta<br />

ci siamo de<strong>di</strong>cati quasi completamente<br />

allo sviluppo nell’a<strong>mb</strong>ito socio-assi-<br />

41


42<br />

PROFILI /LA RESIDENZA CASAMIA<br />

stenziale e sanitario <strong>di</strong> importanti progetti<br />

ispirati ad una nuova modalità <strong>di</strong> intendere<br />

l’abitare dell’anziano o della persona<br />

con han<strong>di</strong>cap, con la convinzione<br />

che l’uomo deve essere sempre al centro<br />

del progetto nei <strong>di</strong>versi scenari abitativi a<br />

cui la vita lo porta.”<br />

Nella progettazione degli arre<strong>di</strong>, dunque,<br />

l’uomo è stato posto al centro <strong>di</strong><br />

tutto, insieme alle sue esigenze fisiche<br />

e psicologiche, con riferimento al suo<br />

habitat abituale, ossia la propria casa.<br />

Se normalmente nell’a<strong>mb</strong>ito abitativo<br />

tra<strong>di</strong>zionale ci si preoccupa <strong>di</strong> dare giuste<br />

risposte in termini <strong>di</strong> a<strong>mb</strong>ienti e <strong>di</strong><br />

arre<strong>di</strong>, è necessario che lo stesso tipo<br />

<strong>di</strong> attenzione si abbia in una struttura<br />

socio-assistenziale, nella quale gli ospiti<br />

che hanno dovuto abbandonare la<br />

propria abitazione, sono più vulnerabili<br />

sia fisicamente che psicologicamente.<br />

Non solo: la camera dell’anziano che<br />

vive in una residenza, rappresenta l’a<strong>mb</strong>iente<br />

domestico, il suo territorio, che<br />

va personalizzato e curato particolarmente.<br />

“Per la definizione delle finiture degli a<strong>mb</strong>ienti,<br />

si è partiti dal presupposto fondamentale<br />

che l’impatto con la realtà e<br />

quin<strong>di</strong> con l’a<strong>mb</strong>iente fisico è fortemente<br />

traumatico per l’ospite che con essi entra<br />

in contatto”, osserva ancora Nicchio.<br />

Quin<strong>di</strong> oltre alle soluzioni spaziali nella<br />

scelta dei colori e dei materiali sono stati<br />

considerati anche altri importanti aspetti<br />

che interagiscono sull’ospite, quali il<br />

senso <strong>di</strong> accoglienza, l’integrazione,<br />

l’orientamento. “Per quanto riguarda<br />

VERDE VITALE<br />

Un giar<strong>di</strong>no per percerpire la libertà <strong>di</strong> una piccola passeggiata,<br />

l’autonomia <strong>di</strong> vivere il verde, <strong>di</strong> avvertire l’abbraccio<br />

profumato degli arbusti. Così, il parco della<br />

Residenza per anziani CasaMia, <strong>di</strong>venta un punto <strong>di</strong><br />

forza della giornata dei suoi ospiti, che possono seguire<br />

i percorsi attrezzati, fruire dei prati calpestabili, piuttosto<br />

che dei punti <strong>di</strong> sosta protetti da leggere vele, un<br />

richiamo all’attività fluviale, memoria storica locale.<br />

L’elemento natura è stato tenuto in grande considerazione<br />

nella residenza <strong>di</strong> Casier, tanto da creare un<br />

<strong>di</strong>alogo efficace con l’architettura e determinando<br />

scelte molto efficaci come le superfici trasparenti,<br />

che predominano su quelle opache. O le finiture na-<br />

quest’ultimo, abbiamo ritenuto che la forma<br />

<strong>di</strong> orientamento più efficace è quella<br />

spontanea, generata dalla struttura in se<br />

stessa, cioè dalla forma espressiva dei<br />

volumi e degli altri elementi caratterizzanti<br />

e <strong>di</strong> riferimento quali arre<strong>di</strong>, colori, materiali,<br />

viste esterne.” Così gli spazi<br />

dell’a<strong>mb</strong>iente socio-assistenziale come la<br />

hall, la reception, le aree ricreative e culturali<br />

con cui l’ospite stabilisce un primo<br />

rapporto, devono, attraverso <strong>di</strong>mensioni,<br />

colori, materiali, arre<strong>di</strong> e illuminazione,<br />

istituire una sorta <strong>di</strong> continuità con gli<br />

spazi simili esterni all’a<strong>mb</strong>iente socioassistenziale,<br />

già frequentati e conosciuti<br />

dall’ospite. Allo stesso modo gli a<strong>mb</strong>ienti<br />

legati al proprio privato, come le<br />

camere, devono esprimere la medesima<br />

continuità con quelli domestici, attutendo<br />

il <strong>di</strong>stacco tra la vita privata e quella da<br />

trascorrere all’interno dell’a<strong>mb</strong>iente socio-assistenziale.<br />

Prima <strong>di</strong> tutto c’è la persona. Non un malato, un ospite<br />

con han<strong>di</strong>cap o problematiche, ma la persona nella sua<br />

interezza, con le sue attese per il futuro debitamente<br />

coltivate e in<strong>di</strong>rizzate da chi ruota intorno ad essa<br />

turali quali legno, cotto e soprattutto vetro, che permettono<br />

alla luce <strong>di</strong> dare cal<strong>di</strong> riflessi e <strong>di</strong> invadere<br />

gli spazi.<br />

“Il progetto del giar<strong>di</strong>no consente alle profumate piante<br />

officinali ed agli arbusti paesaggistici <strong>di</strong> accompagnare<br />

gli ospiti nelle loro passeggiate senza ostacoli visivi”,<br />

sottolinea l’architetto Gianluigi Nicchio, “permettendo<br />

<strong>di</strong> godere <strong>di</strong> una rassicurante immagine <strong>di</strong> insieme,<br />

senza angoli nascosti. E consentendo agli operatori un<br />

sereno ed efficace controllo degli ospiti. Siepi e alberi<br />

delle varietà botaniche a ceppaia, tutte autoctone, hanno<br />

il ruolo <strong>di</strong> creare un paravento naturale, ai margini del<br />

giar<strong>di</strong>no.”


VETRINE<br />

Novità in Vetrina<br />

Sistema <strong>di</strong> chiamata senza fili<br />

Alech presenta l’innovativo sistema <strong>di</strong> chiamata senza fili A-call.<br />

Il sistema <strong>di</strong> chiamata assistente A-call trova la sua massima<br />

applicazione nelle strutture dove si vuole dare la possibilità ai<br />

propri ospiti <strong>di</strong> effettuare una chiamata assistente <strong>di</strong>rettamente<br />

dalle proprie stanze. L’assistente potrà ricevere, visualizzare ed<br />

identificare le chiamate su un <strong>di</strong>spositivo portatile tipo orologio<br />

o su un <strong>di</strong>splay fisso da muro. Si tratta <strong>di</strong> migliorare la qualità<br />

del servizio dato ai propri clienti con un piccolo investimento<br />

veramente alla portata <strong>di</strong> tutti e con il vantaggio <strong>di</strong> essere<br />

ALECH<br />

praticamente esente da installazione. Infatti tutti i prodotti vengono<br />

Tel. 0522 628 024<br />

forniti già programmati in base alla specifica richiesta della<br />

struttura <strong>di</strong> accoglienza alla quale non rimane che posizionare i <strong>di</strong>spositivi. Sono <strong>di</strong>sponibili inoltre un’ampia gamma <strong>di</strong><br />

accessori quali segnalatori luminosi fuori porta, <strong>di</strong>spositivo chiamata da WC tramite pulsante o tirante, ecc. Il sistema<br />

più evoluto ha anche la possibilità <strong>di</strong> implementare software per la gestione ed il monitoraggio report chiamate, dando<br />

così la possibilità <strong>di</strong> analizzare, evidenziare e risolvere le anomalie più importanti.<br />

Menù creativi<br />

I servizi <strong>di</strong> General Beverage, l’azienda leader in Italia<br />

nel settore dei servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione bevande e alimenti<br />

per la ristorazione collettiva, me<strong>di</strong>ante oltre 7000 sistemi<br />

automatizzati, sono utilizzati attualmente da molti enti pubblici<br />

e privati in oltre 90.000.000 <strong>di</strong> pasti annui e 40.000.000<br />

<strong>di</strong> colazioni. Il servizio Io Sano si realizza me<strong>di</strong>ante l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> specifiche attrezzature da cucina che permettono la<br />

preparazione istantanea <strong>di</strong> oltre 50 <strong>di</strong>verse ricette. I piatti<br />

vengono realizzati me<strong>di</strong>ante l’idratazione istantanea <strong>di</strong> prodotti<br />

precedentemente omogeneizzati e <strong>di</strong>sidratati che, grazie al<br />

metodo tra<strong>di</strong>zionale della <strong>di</strong>sidratazione unito all’innovazione<br />

tecnologica delle attrezzature da cucina, mantengono tutte<br />

le loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali. La varietà<br />

estremamente ampia dei piatti (che comprende zuppe, flan,<br />

mousse, purè, minestre, ecc.) ne permette l’utilizzo non solo<br />

da parte degli ospiti con <strong>di</strong>fficoltà alimentari, ma anche da<br />

parte <strong>di</strong> pazienti privi <strong>di</strong> specifiche patologie, integrandosi<br />

con le preparazioni tra<strong>di</strong>zionali della cucina per arricchire in<br />

modo creativo i menù settimanali. La realizzazione del servizio<br />

viene preceduta da un’attività <strong>di</strong> formazione/informazione<br />

che coinvolgerà tutti coloro che,<br />

su in<strong>di</strong>cazione della struttura,<br />

interagiscono <strong>di</strong>rettamente o<br />

in<strong>di</strong>rettamente con l’alimentazione<br />

dei pazienti, finalizzata a prevenire<br />

ogni problematica derivante<br />

dalla scarsa conoscenza del<br />

livello qualitativo e <strong>di</strong> sicurezza<br />

nutrizionale e alimentare della<br />

soluzione Ristosano.<br />

GENERAL BEVERAGE<br />

Tel. 0187 832305<br />

Ergonomia e igiene senza limiti<br />

Electrolux Professional presenta la nuova gamma<br />

Evolution <strong>di</strong> lavatrici a barriera, progettate e<br />

realizzate per offrire alle strutture socio assistenziali<br />

apparecchiature sempre più performanti,<br />

ergonomiche e <strong>di</strong> facile utilizzo. Con questa nuova<br />

linea, Electrolux si pone un passo avanti a tutti nella<br />

sicurezza e nell’ergonomia grazie alla facile apertura<br />

della porta ed al posizionamento automatico del<br />

cesto. Anche la postazione <strong>di</strong> lavoro è stata migliorata<br />

con il nuovo design delle porte che facilitano<br />

posizioni più naturali per il carico e lo scarico. Da<br />

non <strong>di</strong>menticare la semplicità d’uso con il nuovo<br />

microprocessore Compass Pro. La nuova gamma è<br />

stata progettata per sod<strong>di</strong>sfare i più elevati standard<br />

igienici e fornire biancheria sanificata, nel pieno<br />

rispetto della normativa EN 14065, con il massimo<br />

controllo sulle attività della lavanderia. Electrolux<br />

Professional è l’esperto<br />

mon<strong>di</strong>ale per l’igiene<br />

e per le soluzioni <strong>di</strong><br />

lavanderia a barriera.<br />

Tutto progettato<br />

ascoltando le<br />

esigenze, le<br />

richieste e<br />

le necessità<br />

dei clienti in<br />

a<strong>mb</strong>ito socio<br />

assistenziale.<br />

ELECTROLUX<br />

PROFESSIONAL<br />

Tel. 0434 380 830<br />

43


44<br />

VETRINE<br />

Qualità, sostenibilità e affidabilità<br />

Da 4 generazioni nel settore dell’e<strong>di</strong>lizia in legno, Diemme<br />

legno lavora in regime <strong>di</strong> filiera corta nei propri stabilimenti <strong>di</strong><br />

Pontebba (Ud), piccolo e grazioso paese montano dell’Alto<br />

Friuli, utilizzando esclusivamente legno locale. Dopo un<br />

continuo processo evolutivo, ad oggi produce un pannello<br />

in legno lamellare xlam unico nel suo genere che viene<br />

impiegato e <strong>di</strong>venta elemento portante <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici residenziali<br />

e commerciali sostenibili, ad alto ren<strong>di</strong>mento energetico<br />

grazie ad un sistema costruttivo che coniuga i vantaggi del<br />

microclima <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio in legno massiccio con la libera<br />

progettazione architettonica. Per le proprie strutture, Diemme<br />

legno utilizza la soluzione a pannelli modulari e ciò permette<br />

– in caso <strong>di</strong> sisma – un maggiore abbattimento dell’azione<br />

sismica oltre alle naturali caratteristiche che rendono gli<br />

e<strong>di</strong>fici in x-lam particolarmente idonei alle zone sismiche. Le<br />

costruzioni Diemme legno sono garanzia <strong>di</strong> un abitare sano<br />

perché migliorano tutti gli standard costruttivi richiesti ad un<br />

e<strong>di</strong>ficio e possiedono requisiti energetico/a<strong>mb</strong>ientali <strong>di</strong> assoluta performance.<br />

Costi certi, qualità garantita e utenti<br />

sod<strong>di</strong>sfatti<br />

L’esternalizzazione <strong>di</strong> servizi come quelli <strong>di</strong> pulizia e <strong>di</strong><br />

ristorazione in case <strong>di</strong> riposo ed RSA può portare a<br />

consistenti vantaggi, sia in termini economici che <strong>di</strong> qualità.<br />

Con<strong>di</strong>cio sine qua non è una scelta in<strong>di</strong>rizzata sul giusto<br />

partner. L’outsourcing consente <strong>di</strong> conoscere esattamente<br />

la spesa del servizio stesso: vengono eliminati i costi<br />

imprevisti e quelli non oggetto <strong>di</strong> contratto in quanto<br />

tutto è <strong>di</strong>sciplinato da un accordo tra le parti. Il personale<br />

della RSA ha più tempo per de<strong>di</strong>carsi alla propria attività<br />

principale, consentendo all’Amministrazione <strong>di</strong> razionalizzare<br />

le proprie risorse. Spesso, la qualità <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong><br />

assistenza è ciò che viene percepito da ospiti e familiari:<br />

<strong>di</strong>fficilmente infatti l’ospite <strong>di</strong> una struttura è in grado <strong>di</strong><br />

valutare il livello qualitativo <strong>di</strong> una prestazione assistenziale,<br />

mentre il giu<strong>di</strong>zio è fortemente<br />

con<strong>di</strong>zionato da altri fattori:<br />

un pasto insod<strong>di</strong>sfacente<br />

o un servizio igienico<br />

non sanificato possono<br />

influenzare negativamente la<br />

valutazione su un’assistenza<br />

ineccepibile. Markas offre<br />

a <strong>Case</strong> <strong>di</strong> riposo ed RSA<br />

la propria professionalità<br />

e l’alta qualità dei servizi,<br />

con<strong>di</strong>videndo l’obiettivo:<br />

massima efficienza ed elevati<br />

risultati, consentendo <strong>di</strong> avere<br />

un risparmio in termini <strong>di</strong><br />

risorse economiche e umane,<br />

per un risultato migliore che<br />

possa riflettersi positivamente<br />

sull’utente finale.<br />

MARKAS<br />

Tel. 0471 307 6<strong>11</strong><br />

Un amico per l’Alzheimer<br />

DIEMME LEGNO<br />

Tel. 0428 90456<br />

Troppi anziani<br />

si allontanano<br />

da casa o da<br />

istituti <strong>di</strong> ricovero<br />

senza farvi più<br />

ritorno, per non<br />

parlare anche<br />

dei ba<strong>mb</strong>ini.<br />

E molti senior<br />

vengono ritrovati<br />

a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />

tempo, a pochi<br />

chilometri da<br />

casa, deceduti<br />

per gli stenti<br />

dovuti ad un vagabondare senza www.servim.it<br />

meta. Non si tratta solo <strong>di</strong> un dovere<br />

professionale, tutelarli e proteggerli <strong>di</strong>venta essenziale<br />

quando una malattia come l’Alzheimer li rende ancora<br />

più deboli ed in<strong>di</strong>fesi. L’Istituto <strong>di</strong> vigilanza Servim, <strong>di</strong><br />

Cesena, propone il localizzatore elettronico, un sistema<br />

semplice ed efficace che consente <strong>di</strong> localizzare con<br />

precisione persone con <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> orientamento. È<br />

sufficiente dotare l’utente <strong>di</strong> un piccolo <strong>di</strong>spositivo<br />

portatile, facilmente indossabile, in grado sia <strong>di</strong><br />

tracciarne il percorso effettuato, che <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduarne la<br />

posizione istantanea. Il servizio <strong>di</strong> monitoraggio viene<br />

gestito autonomamente da operatori o familiari tramite<br />

internet ed in modo semplice. È inoltre possibile<br />

impostare un’area predefinita in cui la persona può<br />

muoversi liberamente, ed essere allertati solamente<br />

in concomitanza dell’uscita da tale “zona sicura”.<br />

L’apparato è ricaricabile, pesa solo 75 grammi ed ha<br />

<strong>di</strong>mensioni inferiori a quelle <strong>di</strong> un tra<strong>di</strong>zionale telefono<br />

cellulare. Si aggancia al cinturino me<strong>di</strong>ante un pratico<br />

supporto.


Un nuovo sistema <strong>di</strong><br />

lavaggio<br />

Oggi è possibile offrire anche ai<br />

residenti allettati il piacere <strong>di</strong> un vero<br />

e proprio bagno grazie a Pollution<br />

che ha realizzato un prodotto<br />

semplice e innovativo: il Bath Bed.<br />

Un sistema <strong>di</strong> lavaggio efficace<br />

per pazienti con assenza o limitata<br />

capacità <strong>di</strong> dea<strong>mb</strong>ulazione. Fare il<br />

bagno a persone impossibilitate a<br />

muoversi dal proprio letto costituisce<br />

spesso una grande <strong>di</strong>fficoltà, per il<br />

trasporto presso il bagno attrezzato,<br />

comportando sbalzi <strong>di</strong> temperatura<br />

e rischi <strong>di</strong> danno fisico al paziente e<br />

all’operatore. Bath Bed è la soluzione<br />

alternativa, proponendosi <strong>di</strong> eseguire<br />

in modo semplice e sicuro il lavaggio<br />

completo o il bidet alle persone,<br />

senza necessità <strong>di</strong> spostarle dal loro<br />

letto. È semplicemente necessario<br />

posizionare sotto al paziente un telo<br />

monouso impermeabile pre-piegato<br />

che <strong>di</strong>venta una vasca grande quanto<br />

il letto, per garantire all’ospite un<br />

lavaggio agevole e piacevole. Il<br />

<strong>di</strong>spositivo è dotato <strong>di</strong> lavan<strong>di</strong>no <strong>di</strong><br />

servizio e asciugacapelli. Tramite una<br />

doccetta è in grado <strong>di</strong> erogare acqua<br />

a temperatura regolabile, che viene<br />

poi aspirata sul fondo del telo insieme<br />

ai residui e depositata nella tanica<br />

dello sporco. Le sue <strong>di</strong>mensioni<br />

assicurano un’estrema funzionalità<br />

e la massima agilità <strong>di</strong> movimento,<br />

riducendo al minimo gli sforzi fisici<br />

degli operatori, la <strong>di</strong>fficoltà e il tempo<br />

<strong>di</strong> lavaggio. BathBed è sinonimo<br />

<strong>di</strong> maggior igiene e sod<strong>di</strong>sfazione,<br />

ideale per la prevenzione e il<br />

trattamento delle piaghe da decubito<br />

e per la riduzione delle infezioni<br />

urinarie.<br />

POLLUTION<br />

Tel. 051 6931 840<br />

Garanzia <strong>di</strong> qualità<br />

Il marchio Necta è sinonimo<br />

<strong>di</strong> innovazione, ricerca,<br />

esperienza, affidabilità. Grazie<br />

alla sua gamma <strong>di</strong> <strong>di</strong>stributori<br />

<strong>di</strong> bevande calde de<strong>di</strong>cata al<br />

settore della sanità, è il partner<br />

ideale per le residenze per<br />

anziani, le strutture ospedaliere,<br />

le comunità. Le attrezzature<br />

Necta rivoluzionano il concetto<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> bevande<br />

calde, segnando un punto<br />

d’incontro ideale tra esigenze<br />

degli ospiti e degli operatori.<br />

Kobalto e Korinto, in particolare,<br />

offrono un’ampia scelta <strong>di</strong><br />

bevande calde, <strong>di</strong>sponibili in ogni momento del giorno N&W GLOBAL<br />

per un servizio personalizzato e puntuale. Le <strong>di</strong>mensioni<br />

VENDING<br />

compatte, l’interfaccia estremamente semplice e<br />

Tel. 035 606265<br />

flessibile, il design razionale sono solo alcune delle<br />

caratteristiche più apprezzate. Le <strong>di</strong>verse soluzioni d’investimento sono in<br />

grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare ogni tipo <strong>di</strong> esigenza. Le macchine Necta sono provviste<br />

delle certificazioni nazionali <strong>di</strong> qualità e sicurezza del prodotto, fornite<br />

dall’IMQ, l’Istituto Italiano del Marchio <strong>di</strong> Qualità. N&W vanta due certificazioni<br />

internazionali relative ai sistemi <strong>di</strong> gestione aziendale in materia <strong>di</strong> qualità e<br />

a<strong>mb</strong>iente: ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004.<br />

Nuovo modo <strong>di</strong> comunicare igiene e salubrità<br />

Durante la giornata, le nostre mani vengono a contatto con numerosi oggetti:<br />

banconote, sostegni dei mezzi pubblici, maniglie delle porte, ecc. Virus<br />

e batteri sono ovunque, si riproducono ad un ritmo elevato e si spostano<br />

facilmente utilizzando l’acqua, gli oggetti, gli esseri viventi e le particelle <strong>di</strong><br />

polvere. Sono in grado <strong>di</strong> scatenare malattie più o meno gravi, ma possono<br />

anche dar origine a infezioni intestinali e toxoplasmosi. Possono penetrare<br />

nell’organismo quando le mani vengono portate al naso, alla bocca, agli occhi<br />

o passano su ferite aperte, anche impercettibili ad occhio nudo. Inoltre, alcuni<br />

batteri hanno sviluppato una notevole resistenza agli antibiotici ed è quin<strong>di</strong><br />

importante riuscire a prevenire possibili infezioni. Un gesto semplice come<br />

quello <strong>di</strong> igienizzare le proprie mani, offre una valida <strong>di</strong>fesa dall’aggressione <strong>di</strong><br />

virus e batteri che, tra tutte le varie parti del corpo, si annidano preferibilmente<br />

proprio sulle mani e sotto le unghie. Da queste<br />

semplici riflessioni e dal lavoro <strong>di</strong> molti anni<br />

de<strong>di</strong>cati alla ricerca <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> igiene e pulizia<br />

ai massimi livelli <strong>di</strong> mercato, è nata l’idea <strong>di</strong><br />

creare iGien Point, una colonnina mobile con<br />

un <strong>di</strong>spenser automatico che può essere<br />

posizionata in qualsiasi a<strong>mb</strong>iente grazie al<br />

suo minimo ingo<strong>mb</strong>ro <strong>di</strong> spazio. Il detergente<br />

sanificante erogato, prodotto da Kiter, è un<br />

gel dermatologicamente testato, contenente<br />

aloe vera, trasparente e incolore, con proprietà<br />

igienizzanti ad ampio spettro e auto asciuganti,<br />

che non richiede risciacquo. Inoltre, il prodotto<br />

non contiene profumi, per evitare qualsiasi<br />

fenomeno <strong>di</strong> allergenicità con la cute o<br />

degradazione. WORK GROUP<br />

Tel. 085 206 1037<br />

45


46<br />

VETRINE<br />

Orizzonti sempre più<br />

ampi<br />

PTE Expo, Fiera e Congresso delle<br />

Tecnologie, Prodotti e Servizi per<br />

la Terza Età, alla decima e<strong>di</strong>zione,<br />

dà appuntamento a Bologna, nel<br />

Quartiere Fieristico, dal 14 al 16<br />

maggio 2013. Un ca<strong>mb</strong>iamento <strong>di</strong><br />

sede (da Verona a BolognaFiere)<br />

dai molteplici significati, e proposto<br />

da Kdm International, società<br />

organizzatrice della rassegna, per<br />

dare nuovo slancio e un orizzonte<br />

più ampio a quella che è da sempre<br />

la “vetrina nazionale” della Terza<br />

Età. BolognaFiere è una scelta<br />

caratterizzante e strategica per PTE<br />

Expo 2013. La città rappresenta<br />

un luogo ideale: crocevia tra<br />

Nord, Centro e Sud, è agevole da<br />

raggiungere con qualsiasi mezzo<br />

e sa coniugare servizi, convivialità,<br />

ricettività, sapere, affari. PTE<br />

Expo assumerà un ruolo ancor più<br />

significativo nel rappresentare nuove<br />

e tra<strong>di</strong>zionali esigenze <strong>di</strong> pazienti,<br />

ospiti e familiari, nel fornire risposte ai<br />

responsabili <strong>di</strong> strutture e residenze,<br />

nel dare valore e qualità a chi affronta<br />

il mercato con offerte e proposte<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a. Seguendo il filo<br />

conduttore <strong>di</strong> convinzioni comuni:<br />

sono gli operatori socio-sanitari la<br />

vera speranza del paziente anziano<br />

e della sua famiglia; occorrono,<br />

dunque, un sempre più sapiente uso<br />

dei farmaci, empatia, coinvolgimento<br />

emotivo, lavoro <strong>di</strong> équipe. In<br />

calendario, inoltre, il 5° Congresso<br />

Nazionale AIOCC: corsi paralleli<br />

per me<strong>di</strong>ci, infermieri, fisioterapisti,<br />

operatori dell’assistenza.<br />

PTE EXPO<br />

www.pte-expo.it<br />

Non semplici cercapersone<br />

I sistemi cercapersone <strong>di</strong> nuova<br />

concezione Alpha paging (<strong>di</strong>stribuiti da<br />

Alech <strong>di</strong> Reggio Emilia) non sono dei<br />

semplici cercapersone, ma risultano<br />

essere una soluzione tecnologicamente<br />

avanzata, per le strutture che<br />

vogliono rimanere al passo con i tempi.<br />

Permetteranno alle aziende <strong>di</strong> avere un servizio<br />

rapido ed efficiente. Il personale in movimento<br />

ALECH<br />

sarà sempre rintracciabile, poiché verrà dotato <strong>di</strong><br />

Tel. 0522 628 024<br />

un ricevitore (da portare nel taschino o alla cintura), che<br />

riceve via ra<strong>di</strong>o ed in modo selettivo un segnale che può<br />

essere un semplice avviso acustico, ottico o vibrante, oppure un messaggio<br />

sul <strong>di</strong>splay. I sistemi Alpha Paging sono particolarmente in<strong>di</strong>cati nei seguenti<br />

settori: strutture per anziani, ospedali e case <strong>di</strong> cura, hotel, villaggi turistici,<br />

navi, cantieri navali e porti, aziende industriali e manifatturie, istituti scolastici<br />

ed università. La <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> ricezione è <strong>di</strong> circa 100 m esten<strong>di</strong>bile con<br />

ripetitori <strong>di</strong> segnale praticamente senza limiti all’interno della stessa struttura.<br />

Veneto: accanto alle strutture,<br />

per supportare il ca<strong>mb</strong>iamento<br />

La legge regionale 23 nove<strong>mb</strong>re 2012, n. 43 segna un passo molto importante<br />

per tutte le IPAB in Veneto, auspicato da anni ed in altre regioni pienamente<br />

in vigore: passare dal sistema <strong>di</strong> contabilità pubblica al sistema <strong>di</strong> contabilità<br />

economico-patrimoniale. La necessità <strong>di</strong> un maggior controllo gestionale<br />

impone l’introduzione <strong>di</strong> modelli contabili che permettano il passaggio da un<br />

sistema “uni<strong>di</strong>mensionale” (nel quale si contrappongono entrate ed uscite) a<br />

quello “multi<strong>di</strong>mensionale” (che rileva contestualmente <strong>di</strong>mensione patrimoniale<br />

e <strong>di</strong>mensione economica. Nella contabilità economico-patrimoniale l’enfasi non<br />

viene posta sul controllo della spesa, quanto sul governo della stessa, come<br />

risultato <strong>di</strong> un controllo economico complessivo sui risultati della gestione.<br />

CBA Group vanta, tra i suoi 1200 clienti, oltre 460 strutture residenziali che<br />

dal 2004 ad oggi hanno abbandonato la contabilità finanziaria per approcciarsi<br />

all’economica-patrimoniale. Attraverso software progettati per questo specifico<br />

settore dai propri analisti-programmatori e con l’ausilio <strong>di</strong> formatori esperti,<br />

CBA ha supportato le Strutture nella delicata fase <strong>di</strong> ca<strong>mb</strong>iamento dapprima<br />

in Lo<strong>mb</strong>ar<strong>di</strong>a, nella provincia <strong>di</strong> Trento e Bolzano, in Emilia Romagna ed<br />

infine nella regione Marche. Molti clienti della regione Veneto, utilizzano già la<br />

Contabilità Economica CBA in abbinamento con la Finanziaria (ancora ufficiale<br />

fino al 31/12/2013), altri invece si sono attivati per iniziare un percorso<br />

formativo/<strong>di</strong>dattico con CBA che in breve tempo consentirà loro <strong>di</strong> apprendere<br />

nozioni utili per la gestire il nuovo sistema contabile. L’esperienza acquisita in<br />

questi anni dal team <strong>di</strong> formatori e il considerevole numero <strong>di</strong> clienti assistiti,<br />

consente <strong>di</strong><br />

mettere a<br />

<strong>di</strong>sposizione<br />

la propria<br />

esperienza e <strong>di</strong><br />

guidare il cliente<br />

in un percorso<br />

formativo<br />

collaudato ed<br />

apprezzato.<br />

CBA GROUP<br />

Tel. 0464 491 600<br />

www.cba.it


Un materasso dalle caratteristiche incre<strong>di</strong>bili<br />

Il materasso composito KM20 a scarichi <strong>di</strong>fferenziati amovibili<br />

della <strong>di</strong>tta Capelli è formato da: una struttura portante in<br />

poliuretano espanso densità 40 Kg/m 3 con sponde laterali <strong>di</strong><br />

contenimento realizzate unitamente alla scocca (totale assenza<br />

<strong>di</strong> collante) con spessore <strong>di</strong> cm 8; una superficie d’appoggio<br />

in schiuma viscoelastica espansa <strong>di</strong>visa in tre parti (zona testa,<br />

superficie liscia, in densità 21 Kg/m 3 ; zona tronco-bacino, a<br />

punta <strong>di</strong> piramide tronca, in densità 50 Kg/m 3 resilienza 5; zona<br />

pie<strong>di</strong> lavorata a punta <strong>di</strong> piramide tronca in densità 50 Kg/<br />

m 3 resilienza 2). Il materasso ha un fodero <strong>di</strong> contenimento in<br />

jersey per non <strong>di</strong>sperdere il suo assetto. Altre caratteristiche<br />

del materasso: i poliuretani sono stati prodotti all’origine senza<br />

l’impiego <strong>di</strong> C.F.C. (clorofluorocarburi); i poliuretani<br />

utilizzati non contengono lattice (Latex<br />

free). ll materasso completo<br />

<strong>di</strong> rivestimento<br />

è in classe<br />

1 IM <strong>di</strong><br />

reazione<br />

al fuoco ai<br />

sensi dell’art.<br />

8 del D.M. del<br />

26/6/84 e art. 1<br />

del 03/09/2001<br />

(norma <strong>di</strong><br />

riferimento UNI<br />

9175: 1987<br />

CAPELLI<br />

Tel. 045 6901 693<br />

e UNI 9175/<br />

FAI:1994).<br />

Gestione moderna dei rifiuti organici e da<br />

incontinenza<br />

Lo smaltimento dei rifiuti da<br />

incontinenza è estremamente oneroso,<br />

in quanto questo tipo <strong>di</strong> rifiuto<br />

costituisce <strong>di</strong> norma l’80% dei rifiuti<br />

totali. Con il sistema sottovuoto INKO)<br />

(naut <strong>di</strong> Ladurner il volume dei rifiuti<br />

da incontinenza si <strong>di</strong>mezza, con una<br />

conseguente notevole riduzione dei<br />

costi <strong>di</strong> smaltimento. Altri vantaggi<br />

del sistema INKO)(naut: notevole<br />

miglioramento del livello igienico della<br />

struttura; stoccaggio dei rifiuti da<br />

incontinenza senza formazione <strong>di</strong> odori<br />

e pericoli <strong>di</strong> contagio; semplificazione<br />

<strong>di</strong> stoccaggio e trasporto;<br />

vacumizzazione decentralizzata<br />

dei prodotti per l’incontinenza<br />

<strong>di</strong>rettamente nel reparto <strong>di</strong> assistenza;<br />

con telaio mobile munito <strong>di</strong> rotelle,<br />

ottimizzato per i più comuni contenitori<br />

<strong>di</strong> rifiuti.<br />

LADURNER<br />

HOSPITALIA<br />

Tel. 0473 272 727<br />

Bis <strong>di</strong> benessere<br />

Si chiama mela-mirtillo, il nuovo gusto Valfrutta<br />

che unisce la dolcezza della mela al sapore<br />

intenso del mirtillo. Doppio gusto, bis <strong>di</strong><br />

benessere. La mela: ricca <strong>di</strong> acqua, vitamina<br />

C e fibre, aiuta a ridurre i livelli <strong>di</strong> colesterolo<br />

nel sangue. Il mirtillo:<br />

noto per la sua azione<br />

antiossidante, rallenta<br />

il naturale processo <strong>di</strong><br />

invecchiamento e aiuta<br />

a prevenire i <strong>di</strong>sturbi<br />

car<strong>di</strong>ovascolari. Solo<br />

polpa <strong>di</strong> frutta al 100%,<br />

senza zuccheri aggiunti:<br />

un concentrato <strong>di</strong> natura e<br />

qualità che fa bene 2 volte,<br />

oggi in 7 referenze. FOOD SERVICE<br />

CONSERVE ITALIA<br />

Tel. 051 6228 3<strong>11</strong><br />

Give me five<br />

Le mani si dovrebbero lavare prima <strong>di</strong> maneggiare<br />

o consumare alimenti, me<strong>di</strong>care o toccare<br />

ferite, applicare o rimuovere le lenti a contatto;<br />

oppure dopo essere usciti dalla toilette, avere<br />

soffiato il naso, tossito o starnutito, ecc. IGien<br />

point è il risultato <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong><br />

materiali, tecnologie e soluzioni atte a rendere<br />

ogni momento della giornata un momento<br />

salubre, sano, da vivere intensamente. La cura<br />

del cliente e la sua salubrità non sono più un<br />

problema personale, ma devono <strong>di</strong>ventare un<br />

obiettivo <strong>di</strong> tutti, un impegno aziendale ed etico<br />

<strong>di</strong> qualsiasi struttura frequentata, un servizio alla<br />

comunità, uno scopo per far percepire un valore<br />

<strong>di</strong>fferente, basato su vali<strong>di</strong> principi, trasformando<br />

un impegno (l’igiene) in un valore strategico<br />

(la salubrità). Pertanto la colonnina iGien Point<br />

con la sua eleganza, la sua fruibilità, vuole farsi<br />

portatore <strong>di</strong> valori ben più ampi del<br />

semplice terrorismo dovuto alla<br />

fobia <strong>di</strong> contrarre malattie. Esso<br />

vuole semplicemente ricordare<br />

con un semplice invito: Give Me<br />

Five, l’importanza dell’igiene.<br />

Vuole sottolineare l’attenzione,<br />

l’importanza, la cura che<br />

ciascuna struttura ricettiva<br />

o frequentata da persone,<br />

de<strong>di</strong>ca ai propri<br />

ospiti/clienti/<br />

collaboratori.<br />

WORK GROUP<br />

Tel. 085 206 1037<br />

47


48<br />

VETRINE<br />

Un contorno pronto e<br />

genuino<br />

FOOD SERVICE<br />

CONSERVE ITALIA<br />

Tel. 051 6228 3<strong>11</strong><br />

Nei primi mesi del<br />

2013, la gamma<br />

dei vegetali<br />

Valfrutta Granchef<br />

si propone in una<br />

nuova e attuale<br />

veste grafica e<br />

arricchita da un<br />

nuovo prodotto:<br />

la Ratatouille in<br />

scatola da 1 kg.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un<br />

mix pronto <strong>di</strong> 5<br />

ortaggi freschi:<br />

melanzane,<br />

zucchine, cipolle,<br />

peperoni, in una<br />

ricca salsa <strong>di</strong><br />

pomodoro. Raccolti e confezionati in<br />

giornata, offrono un contorno pronto<br />

e genuino, o una base per con<strong>di</strong>re<br />

primi e secon<strong>di</strong> piatti. L’ideale per<br />

arricchire i menu senza aumentare<br />

i l l a v o r o d i p r e p a r a z i o n e i n c u c i n a .<br />

Il vero gusto della Ratatouille appena<br />

fatta, sempre pronto all’uso.<br />

Sod<strong>di</strong>sfare le esigenze<br />

CAPELLI<br />

Tel. 045 6901 693<br />

Un nuovo standard per un’assistenza<br />

igienica <strong>di</strong>gnitosa<br />

ArjoHuntleigh si de<strong>di</strong>ca a migliorare la qualità e l’efficienza<br />

dell’assistenza attraverso l’innovazione e prodotti <strong>di</strong><br />

funzionalità elevata. L’azienda è tra i leader mon<strong>di</strong>ali in<br />

soluzioni igieniche integrate per pazienti non autosufficienti.<br />

Ogni caratteristica <strong>di</strong> Carevo è stata sviluppata per fornire<br />

un’esperienza confortevole e <strong>di</strong>gnitosa agli ospiti e, al<br />

contempo, per migliorare e rendere più sicure le con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> lavoro degli operatori. Le caratteristiche esclusive, il<br />

design innovativo e l’interfaccia utente semplice ed intuitiva<br />

garantiscono una soluzione per l’igiene facile da usare ed<br />

efficiente, riducendo il rischio <strong>di</strong> lesioni gravi sia per gli<br />

operatori che per i pazienti. Carevo permette <strong>di</strong> lavorare<br />

più vicino al paziente, facilitando le procedure <strong>di</strong> rotazione,<br />

riposizionamento o movimentazione, assicurando un comfort<br />

ottimale. Stu<strong>di</strong> clinici <strong>di</strong>mostrano che Carevo riduce del<br />

13% il pericoloso carico statico a cui sono esposti gli<br />

operatori durante le routine <strong>di</strong> igiene<br />

assistita a pazienti non autosufficienti<br />

e migliora del 10% il<br />

tempo speso a lavorare<br />

assumendo una<br />

postura<br />

corretta.<br />

ARJOHUNTLEIGH<br />

Tel. 06 87 426 2<strong>11</strong><br />

Da 15 anni Capelli realizza un’ampia gamma<br />

<strong>di</strong> prodotti destinati al settore assistenziale,<br />

ospedaliero, ortope<strong>di</strong>co, riabilitativo e propone<br />

linee antidecubito innovative e personalizzate.<br />

Mossi dalla responsabilità verso coloro per i<br />

quali tali ausili risultano necessari, Capelli sod<strong>di</strong>sfa<br />

le esigenze nell’a<strong>mb</strong>ito sanitario e assistenziale<br />

attraverso competenza, ricerca ed innovazione.<br />

La vasta esperienza accumulata, la<br />

costante collaborazione con i migliori<br />

ortope<strong>di</strong>ci e la sicura celerità del<br />

servizio garantiscono metodologie<br />

complete e funzionali, assicurando le<br />

migliori produzioni.<br />

Risparmio <strong>di</strong> tempo, controllo ed<br />

efficienza nella filiera del farmaco<br />

CBA Informatica presenta l’unica soluzione realmente<br />

efficace per gestire in maniera semplice e sicura<br />

tutta la filiera del farmaco. Or<strong>di</strong>ne, preparazione e<br />

somministrazione <strong>di</strong>venteranno operazioni guidate e<br />

garantiranno la sicurezza del paziente come non è<br />

mai stato fino ad ora. Il sistema nasce da una forte<br />

integrazione tra il software CBA e “l’arma<strong>di</strong>o robotizzato”.<br />

Quest’ultimo, in base alle prescrizioni delle terapie inserite<br />

nel software CSS <strong>di</strong> CBA Informatica, produce dei blister<br />

contenenti i farmaci. In queste bustine sono stampate<br />

in maniera personalizzabile le informazioni utili in fase <strong>di</strong><br />

somministrazione come ad esempio nome paziente, date<br />

e orario <strong>di</strong> somministrazione. Il software CBA garantisce,<br />

tramite l’identificazione univoca del paziente e la relativa<br />

associazione al blister, la corretta somministrazione<br />

e registrazione. Il sistema gestisce automaticamente<br />

le giacenze <strong>di</strong> tutti i farmaci e un sistema automatico<br />

provvede a proporre gli eventuali reintegri. Una dose<br />

viene preparata in un secondo per cui in soli 15 minuti<br />

si possono preparare le dosi<br />

giornaliere <strong>di</strong> oltre 220 pazienti.<br />

In tutte le fasi l’operatore è<br />

guidato e supportato. L’ausilio<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi strumenti tecnologici<br />

garantisce un reale controllo dei<br />

processi.<br />

CBA GROUP<br />

Tel. 0464 491 600<br />

www.cba.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!