02 il fante 1 marzo 09 int - Associazionetrivenetadelfante.It
02 il fante 1 marzo 09 int - Associazionetrivenetadelfante.It
02 il fante 1 marzo 09 int - Associazionetrivenetadelfante.It
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ai Fanti d’<strong>It</strong>alia Vito<br />
Per ricordare un Fante<br />
Ho voluto chiamare così Marcello Mantovani<br />
in quanto tutta la sua vita è stata<br />
ispirata ad un unico ideale, quello di ricordare<br />
e onorare con um<strong>il</strong>e gratitudine quegli<br />
<strong>It</strong>aliani coraggiosi che dai Sacrari mormorano<br />
attraverso <strong>il</strong> tempo. Adesso <strong>il</strong> suo<br />
grande cuore si è fermato e noi non riusciamo<br />
a darci spiegazioni sull’ordine delle<br />
vicende che regolano la nostra vita e<br />
sulla loro logica <strong>int</strong>erna. Ma forse una spiegazione<br />
esiste: chi potrebbe dire che la<br />
sua scomparsa non sia avvenuta nel momento<br />
giusto? A meno che non desiderasse<br />
l’immortalità, che cosa non è riuscito ad<br />
ottenere che ad un uomo fosse lecito desiderare?<br />
La sua vita è stata tale da non poterle<br />
aggiungere nulla. È stato un uomo eccezionale,<br />
diverso dalla comune mediocrità,<br />
mai banale. Anche i suoi difetti avevano<br />
la loro positività,<br />
in quanto erano<br />
segno d’<strong>int</strong>eresse<br />
e di partecipazione.<br />
Del resto si dice che<br />
un uomo di carattere<br />
non ha generalmente<br />
un buon carattere.<br />
E uomo di<br />
carattere, dalla tempra<br />
d’acciaio, Marcello<br />
Mantovani lo<br />
era, con caparbietà<br />
e tenacia perseguiva<br />
i suoi scopi. In<br />
tanti anni che abbiamo<br />
lavorato in-<br />
Titano, Presidente Nazionale<br />
sieme – e sono ormai quasi quaranta – è<br />
stato sempre un vero e stimolante punto di<br />
riferimento per tutti noi.<br />
Di tutto ciò che ha costruito, voglio ricordare<br />
una cosa in particolare: <strong>il</strong> mito di<br />
Valmagnaboschi, della Zona Sacra del Fante,<br />
ove ogni anno tornavo con <strong>il</strong> cuore gonfio<br />
di commozione per ricordare coloro che<br />
hanno onorato l’Umanità, mostrando animo<br />
coraggioso e che ancora ispirano entusiasmo<br />
nell’animo dei vivi, esortandoli a<br />
compiere azioni nob<strong>il</strong>i e a vivere con dignità.<br />
Torneremo ancora pellegrini a ripercorrere<br />
i luoghi della memoria, per ricordare<br />
<strong>il</strong> nostro patrimonio storico.<br />
Adesso a noi non rimane che perpetuare<br />
<strong>il</strong> ricordo di Marcello Mantovani, continuando<br />
la sua opera, rendendo la nostra<br />
Associazione sempre più vitale e, soprattutto,<br />
unita.<br />
Addio, Marcello, addio Presidente, addio<br />
Amico, addio Fratello, Fante tra i Fanti.<br />
1
Un cuore di rose rosse. L’ultimo<br />
dono della sua Francesca. Marcello<br />
Mantovani è come dormisse. Il volto<br />
fiero. Un mazzo di calle bianche.<br />
L’ultimo dono di Alberta e Antonio, i<br />
figli. “È così diffic<strong>il</strong>e”, sussurra Alberta<br />
rannicchiata in un dolore che<br />
irrompe puro, completo, insostenib<strong>il</strong>e.<br />
Marco, uno dei nipoti, gli ha inf<strong>il</strong>ato<br />
nel taschino <strong>il</strong> fazzoletto tricolore.<br />
Il nonno glielo aveva raccomandato<br />
tanto. Ora è lì in un angolo del Coro<br />
delle monache della Chiesa di<br />
S. Chiara, con <strong>il</strong> fratello Massim<strong>il</strong>iano.<br />
I volti cosparsi di un lutto che non<br />
è semplice elaborare. C’era un legame<br />
più forte del sangue con quel<br />
grande vecchio che sapeva insegnare<br />
i valori, che al posto delle favole raccontava<br />
come si fa ad amare una patria,<br />
spiegava come <strong>il</strong> primo pensiero<br />
2<br />
di ogni mattina è in che modo fare<br />
del bene. E ora quel vuoto si scopre<br />
ancora più pungente.<br />
Giovanni Negri ha in mano <strong>il</strong> tricolore<br />
da riporre sulla bara. Anche questo<br />
un desiderio dettato negli ultimi<br />
giorni a uno dei suoi fedelissimi. Davanti<br />
a lui la bustina di Fante. Alle<br />
spalle <strong>il</strong> gagliardetto della Brigata Re,<br />
quella del motto “Nomen omen”, nel<br />
nome <strong>il</strong> destino. Come <strong>il</strong> suo. Ai lati la<br />
Guardia d’Onore dei Fanti, che piangono.<br />
“Se avete lacrime, preparatevi<br />
a versarle adesso”. È <strong>il</strong> Giulio Cesare<br />
di Shakespeare. Ecco <strong>il</strong> Medagliere<br />
Nazionale del Fante. È stato un pellegrinaggio<br />
in<strong>int</strong>errotto nella camera<br />
ardente fra le suore di quell’istituto<br />
che fu tutta la sua vita. Sono venuti<br />
anche tanti ex allievi, gli orfanelli ai<br />
quali in un dopoguerra ricco solo di<br />
miseria seppe regalare un futuro.<br />
Fuori vess<strong>il</strong>li, gonfaloni, labari sono<br />
cento e cento e cento. I Fanti, guidati<br />
da Att<strong>il</strong>io Gomitolo, sono arrivati<br />
da tutta la provincia, ma anche da<br />
Verona, Venezia, Bergamo, da tanti<br />
altri posti. Ci sono anche le altre Armi.<br />
Ci sono i Sindaci dei Comuni di cui<br />
era cittadino onorario.<br />
Le bandiere fremono.<br />
Si forma <strong>il</strong> corteo. Marcello<br />
al centro. Davanti<br />
e dietro un esercito<br />
di Fanti e Patronesse lo<br />
accompagna in una s<strong>il</strong>ente<br />
processione d’amore,<br />
scia leggera e<br />
rispettosa, fino alla<br />
Chiesa di S. Caterina,<br />
un altro dei luoghi del<br />
suo cuore. La chiesa è<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />
In ricordo del nostro Presidente Marcello Mantovani<br />
L’ADDIO. Una grande folla commossa, con i “suoi” Fanti,<br />
nella chiesa di S. Caterina per l’ultimo saluto<br />
Mantovani, un maestro e un uomo d’altri tempi<br />
La testimonianza di tante persone, arrivate anche da fuori provincia,<br />
che si sono strette attorno ai famigliari, alla moglie, ai figli e ai nipoti<br />
Marcello Mantovani<br />
gremita. La Messa scorre fra preghiere<br />
semplici, in una corona di<br />
Fanti, quelli che lui infiammò per 50<br />
anni. Don Gino Bressan, <strong>il</strong> parroco<br />
che celebra con Don Lino Tregnago e<br />
Don Ezio Busato, ne ricorda la carità<br />
eroica. Dei meriti di quel giusto,<br />
“che agli orfani di S. Chiara portava<br />
cibo, conforto e consigli”, parla<br />
Suor Lidia. Marco e Massim<strong>il</strong>iano dicono<br />
che con <strong>il</strong> suo esempio sapranno<br />
andare a testa alta. Il Vice Presidente<br />
Nazionale del Fante, Antonio<br />
Beretta, gli riconosce vette mai raggiunte<br />
da altri. Raffaele Pino rammenta<br />
che fu un uomo “irripetib<strong>il</strong>e e<br />
saggio”. E Don Lino grida che ha saputo<br />
morire a occhi aperti, maestro<br />
fino all’ultimo. La preghiera del<br />
Fante è l’eco di un’antica promessa.<br />
Il suono del s<strong>il</strong>enzio è una scossa di<br />
nostalgia. Poi Marcello se ne va per<br />
essere tumulato nella tomba di famiglia,<br />
fra i r<strong>int</strong>occhi di quella campana<br />
che egli donò alla cappella del<br />
cimitero. Quanto ci mancherai.<br />
Franco Pepe<br />
Da “Il Giornale di Vicenza”<br />
Il corteo che ha accompagnato Mantovani per l’ultimo<br />
saluto nella Chiesa di S. Caterina.
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Ai funerali di Mantovani le bandiere<br />
biancorosse a rappresentare club e tifosi<br />
L’addio all’ex Vice Presidente del “Vicenza”<br />
C’erano anche le bandiere biancorosse,<br />
oltre a quelle, numerosissime,<br />
delle Sezioni dell’Associazione<br />
Nazionale del Fante, a fare ala al funerale<br />
di Marcello Mantovani, celebrato<br />
<strong>il</strong> 23 febbraio nella Chiesa di<br />
Santa Caterina. E d’altra parte aveva<br />
dedicato tanta parte della sua vita al<br />
Vicenza, di cui è stato per quasi 30<br />
anni dirigente e per alcune stagioni<br />
Vice Presidente.<br />
Att<strong>il</strong>io Michelin e Bruno Mietto<br />
erano presenti con la bandiera dei<br />
club biancorossi, la cui attuale organizzazione,<br />
<strong>il</strong> Centro di coordinamen-<br />
Sergio Gasparin Pieraldo Dalle Carbonare<br />
La triste notizia del distacco dalla<br />
vita terrena del Presidente Nazionale<br />
Onorario Cav. di Gr. Cr. Marcello<br />
Mantovani lascia un profondo vuoto<br />
in chi lo ha amato come Maestro e<br />
Padre del Sodalizio del Fante.<br />
La commozione ed <strong>il</strong> rispetto dovutogli<br />
ci induce ad esprimere un<br />
pensiero di gratitudine e di riconoscenza<br />
per <strong>il</strong> Suo mirab<strong>il</strong>e ed esemplare<br />
impegno nella vita associativa.<br />
to, è nata nel 1966 proprio per impulso<br />
di Marcello Mantovani.<br />
Un ragazzo della Primavera biancorossa,<br />
Matthew Macri, ha retto <strong>il</strong><br />
gagliardetto del club di via Schio,<br />
rappresentata dal Consigliere d’Amministrazione<br />
Nicola Baggio. Ma numerosi<br />
erano anche gli ex dirigenti<br />
del Vicenza che hanno voluto presenziare<br />
per dare l’ultimo saluto a Marcello<br />
Mantovani. Tra gli altri l’ex proprietario<br />
e Presidente Pieraldo Dalle<br />
Carbonare e l’ex Direttore Generale<br />
Sergio Gasparin. Tra i giocatori che<br />
hanno vestito <strong>il</strong> biancorosso nei tanti<br />
Il Presidente è andato avanti<br />
Bandiere biancorosse alle esequie dell’ex Vice Presidente Marcello<br />
Mantovani.<br />
Persona eccelsa, <strong>il</strong> suo insegnamento<br />
ci ha fatto maturare nella<br />
consapevolezza di amare ciò che noi<br />
rappresentiamo: la Famiglia, la Patria,<br />
<strong>il</strong> Tricolore, la memoria per i Caduti<br />
ed <strong>il</strong> rispetto delle regole Costituzionali.<br />
Un insegnamento ineguagliab<strong>il</strong>e<br />
ripercorso nei suoi <strong>int</strong>erventi, nei<br />
quali sprigionava saggezza e amore<br />
senza confini.<br />
anni in cui Mantovani è stato tra i dirigenti<br />
del Vicenza, si sono visti Marino<br />
Rossetti e Beppe Lely, quest’ultimo<br />
in rappresentanza del Real Vicenza<br />
di Gibì Fabbri e Pablito Rossi. E a<br />
dare l’ultimo saluto a Mantovani c’era<br />
anche Giulio Savoini, la bandiera<br />
biancorossa per eccellenza, <strong>il</strong> giocatore<br />
che ha collezionato più presenze<br />
nel Vicenza (317) e che proprio da<br />
Marcello Mantovani ricevette <strong>il</strong> suo<br />
primo riconoscimento nel 1967 come<br />
capitano della squadra.<br />
Da “Il Giornale di Vicenza”<br />
È stato un <strong>il</strong>lustre sostenitore di<br />
fatti concreti affermando l’onore e<br />
le glorie di chi, in divisa, ha prestato<br />
<strong>il</strong> servizio m<strong>il</strong>itare per questa nostra<br />
<strong>It</strong>alia. Egli era veramente orgoglioso<br />
di aver appartenuto alla gloriosa Fanteria,<br />
che servì con fierezza nella seconda<br />
Guerra Mondiale.<br />
Marcello, nome con cui desiderava<br />
essere chiamato, fu un vero esempio<br />
di um<strong>il</strong>tà. Dotato di una traspa-<br />
3
ente amicizia e di una chiarezza cristallina,<br />
la sua splendida figura acquisiva<br />
stima ed ammirazione dovunque.<br />
Indiscusso trascinatore e difensore<br />
dei nob<strong>il</strong>i valori morali, i suoi <strong>int</strong>erventi<br />
oratori venivano ascoltati<br />
dalle folle s<strong>il</strong>enziose ed ammirate.<br />
Sabato 21 febbraio 20<strong>09</strong>, in occasione<br />
del Congresso Provinciale della<br />
Federazione di Venezia, iI Presidente<br />
Leonardo Sautariello, dopo <strong>il</strong> “Saluto”<br />
alla Bandiera, sull’attenti ha ricordato<br />
a tutti i Presidenti di Sezione<br />
che <strong>il</strong> Dott. Marcello Mantovani ci<br />
Per Ricordare l’Ideatore delle Patronesse<br />
Tra le molteplici iniziative nell’Associazione<br />
del Fante per le quali<br />
la sua memoria sarà duratura, desidero,<br />
quale Patronessa Decana, ricordare<br />
Marcello Mantovani come<br />
creatore dei Gruppi Patronesse appunto,<br />
che nelle Federazioni e nelle<br />
Sezioni affiancano i Fanti continuando<br />
l’opera meritoria delle Madrine<br />
di Guerra.<br />
4<br />
La Federazione del Fante di Belluno<br />
nell ’ evocare la sua dipartita,<br />
non ne manca di sottolineare la benevola<br />
attenzione verso i Fanti Bellunesi<br />
e la testimonianza indeleb<strong>il</strong>e,<br />
che lascia a tutti, della lunga<br />
dedizione al Tricolore, alla Patria<br />
aveva lasciato. Ha ricordato con significative<br />
parole la statura morale<br />
di questo grande uomo ed <strong>il</strong> suo lavoro<br />
all’<strong>int</strong>erno dell’Associazione.<br />
Subito ho aperto una cassetto ed<br />
ha presentato una fotografia del lontano<br />
1982 quando, durante un Raduno<br />
Provinciale<br />
per l’inaugurazione<br />
di un<br />
monumento a<br />
Legnago, un uomo<br />
con i capelli<br />
bianchi e<br />
con una bustina<br />
che oseremo<br />
definire<br />
“fuori ordinanza”,<br />
si aggirava<br />
cauto e<br />
guardingo fra<br />
tutte le Sezioni<br />
presenti.<br />
Un mio Fante<br />
Per la Sezione di Bari, in particolare,<br />
era una festa quando arrivava <strong>il</strong><br />
“Presidente”, che non mancava mai di<br />
sottolineare <strong>il</strong> suo grande trasporto<br />
verso Bari, tanto che la nostra Sezione<br />
è gemellata con quella di Vicenza. Portava<br />
una ventata di entusiasmo e, con<br />
la sua voce possente, ci incitava ad<br />
operare e ci elargiva consigli nei momenti<br />
diffic<strong>il</strong>i.<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />
ed all’Associazione Nazionale del<br />
Fante.<br />
Grazie Presidente… grazie Maestro…<br />
grazie Marcello per <strong>il</strong> tuo nob<strong>il</strong>e<br />
e saggio insegnamento.<br />
La Sezione di Belluno<br />
È scomparso un grande Presidente Nazionale<br />
Il Presidente Mantovani a Noale (foto del 1982).<br />
scattò una foto, poi venni a sapere<br />
che quello che mi aveva parlato<br />
chiedendomi come andava la Sezione<br />
e quanti Fanti la componevano,<br />
a quali cerimonie partecipavamo,<br />
se eravamo attivi ed orgogliosi di<br />
essere Fanti d’<strong>It</strong>alia e, rivolto all’allora<br />
Segretario di Sezione Fante<br />
Borghesan, perché indossava la<br />
“Croce”, simbolo dei Fanti Reduci<br />
dalla Russia, quell’uomo era <strong>il</strong> nostro<br />
Presidente Nazionale Marcello<br />
Mantovani.<br />
Noi della Sezione di Noale lo ricordiamo<br />
così, tra di noi e in mezzo<br />
a noi, non nel palco delle Autorità.<br />
Era un Fante tra i Fanti d’<strong>It</strong>alia. Arrivederci<br />
Presidente Marcello, hai lasciato<br />
nei nostri cuori un grande ricordo.<br />
Luigi Furlan<br />
Presidente<br />
Sezione di Noale - Fed. Prov. di Venezia<br />
Continueremo <strong>il</strong> nostro cammino<br />
sentendolo ancora vivo tra noi, ringraziandolo<br />
per tutto ciò che ci ha<br />
dato.<br />
Con la stima e l’affetto di sempre,<br />
Anna Fiore Zuccarino<br />
Presidente<br />
Comitato Patronesse - Sezione Bari
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
3° Raduno delle Associazioni Combattentistiche<br />
e d’Arma della Lombardia in concomitanza<br />
del 148° Anniversario della Costituzione<br />
dell’Esercito <strong>It</strong>aliano<br />
Con una comunicazione diretta<br />
alle Associazioni Combattentistiche e<br />
d’Arma della Regione Lombardia, <strong>il</strong><br />
Gen. di Brig. Cam<strong>il</strong>lo De M<strong>il</strong>ato, Comandante<br />
del Com. M<strong>il</strong>itare Esercito<br />
Lombardia, rende noto della sua <strong>int</strong>enzione<br />
di celebrare la ricorrenza<br />
del 148° Anniversario dell’Esercito<br />
con due attività dist<strong>int</strong>e:<br />
— a Brescia, domenica 3 maggio<br />
20<strong>09</strong>, con <strong>il</strong> 3° Raduno delle Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma<br />
lombarde con S. Messa in Duomo,<br />
lancio di paracadutisti, Alza<br />
Bandiera in Piazza della Loggia,<br />
discorsi delle Autorità e deposizione<br />
di Corona ai Caduti;<br />
— a M<strong>il</strong>ano, martedì 5 maggio 20<strong>09</strong>,<br />
con la celebrazione di una S. Messa<br />
presso la Bas<strong>il</strong>ica di S. Ambro-<br />
gio, deposizione di Corona ai Caduti<br />
presso l’adiacente Sacrario<br />
(dove sono sepolti oltre 5.000 Caduti<br />
di tutte le guerre) e spettacolo<br />
serale “Festeggiamo l’Esercito”,<br />
presso la Sala Convegni della<br />
Provincia di M<strong>il</strong>ano, in collaborazione<br />
con Comune, Provincia e<br />
Regione, con la distribuzione di<br />
attestati di benemerenza a personalità<br />
ed enti che hanno contribuito<br />
a supportare le attività dell’Esercito<br />
in Lombardia.<br />
Come lo scorso anno l’impegno<br />
per <strong>il</strong> coordinamento e l’organizzazione<br />
sarà a cura di un ristretto Comitato<br />
organizzatore presieduto dal<br />
Gen. di B. Mario Sciuto, Delegato<br />
Reg. U.N.U.C.I. con <strong>il</strong> supporto del<br />
Comando C.M.E. Lombardia.<br />
Il Gen. De M<strong>il</strong>ato termina <strong>il</strong> suo comunicato<br />
chiedendo “<strong>il</strong> massimo sostegno<br />
per una attività che vuole dare<br />
un segnale forte alla società lombarda<br />
in quanto i 120.000 iscritti alle<br />
Associazioni d’Arma in Lombardia sono<br />
una grande forza sociale, coesi, s<strong>il</strong>enziosi<br />
onesti cittadini modello che<br />
credono in valori che hanno fatto<br />
grande l’<strong>It</strong>alia e che continueranno,<br />
quali custodi, a fare memoria cioè a<br />
fare conoscere per dare riconoscenza<br />
a chi ha operato in divisa, in pace ed<br />
in guerra per <strong>il</strong> bene dell’<strong>It</strong>alia”.<br />
Appena saremo in possesso del<br />
programma delle predette manifestazioni<br />
sarà nostra premura comunicarlo<br />
alle nostre Federazioni<br />
e Sezioni della Lombardia.<br />
A Trieste <strong>il</strong> Raduno Interarma per la ricorrenza<br />
del 90° Anniversario della Vittoria<br />
In occasione del 90° Anniversario<br />
della Grande Guerra si è svolto a<br />
Trieste <strong>il</strong> Raduno delle rappresentative<br />
delle Associazioni d’Arma e Patriottiche<br />
d’<strong>It</strong>alia. Con la presenza<br />
del Ministro della Difesa, On. Ignazio<br />
La Russa, la cerimonia in Piazza<br />
Unità d’<strong>It</strong>alia si è sv<strong>il</strong>uppata, in una<br />
giornata di sole, con lanci di precisione<br />
di paracadutisti, con un passaggio<br />
spettacolare delle Frecce Tricolori<br />
e con la tradizionale sf<strong>il</strong>ata di<br />
corsa dei Bersaglieri. L’incontro ha<br />
visto la notevole partecipazione degli<br />
associati vicentini, sempre presenti<br />
come in altri precedenti Raduni<br />
nella Città redenta. Particolarmente<br />
numerosi i Fanti e i marinai<br />
che hanno preso parte alla parata<br />
con le rispettive rappresentative nazionali.<br />
Tra ali di folla plaudente <strong>il</strong><br />
Labaro del Comitato d’Intesa fra le<br />
Associazioni d’Arma e Patriottiche<br />
vicentine (Alfiere <strong>il</strong> Cav. Adriano Frigo),<br />
ha invece sf<strong>il</strong>ato con la Federazione<br />
Grigio Verde di Trieste – sorta<br />
nel 1949 e ora guidata dal Gen. Riccardo<br />
Bas<strong>il</strong>e – che dal 2001 è gemellata<br />
con <strong>il</strong> Comitato di Vicenza, prima<br />
esperienza di coordinamento <strong>int</strong>erassociativo<br />
nazionale in <strong>It</strong>alia sin<br />
dal 1954. In rappresentanza del Presidente<br />
del Comitato d’Intesa vicentino,<br />
<strong>il</strong> “triestino d’adozione” Cav.<br />
Gr. Cr. Marcello Mantovani, erano<br />
presenti <strong>il</strong> Col. Raffaele Pino, Consigliere<br />
Nazionale dell’Opera per i Caduti<br />
senza Croce e <strong>il</strong> Cav. Uff. Gio-<br />
vanni Negri, Consigliere Nazionale<br />
dell’Associazione del Fante.<br />
Queste cerimonie, pur essendo<br />
dedicate a festose ricorrenze o a istituzioni,<br />
come, in questo caso, le Forze<br />
Armate, portano a riflettere sulla<br />
guerra e sui tanti lutti, distruzioni e<br />
sacrifici sopportati dai soldati al<br />
fronte e dalle popolazioni di confine<br />
degli Stati in lotta. Di certo, la guerra<br />
1915-1918 può ben rappresentare<br />
un esempio drammatico che ha coinvolto<br />
tante famiglie ed è divenuta<br />
Grande perché così è la storia vissuta<br />
dai suoi protagonisti. In fondo, è l’ultimo<br />
dei conflitti classici fatti di una<br />
lotta corpo a corpo, di assalti alla<br />
baionetta, ma è anche <strong>il</strong> primo conflitto<br />
in cui la tecnologia permette di<br />
5
colpire nel mucchio con cannoni di<br />
nuova ingegneria, aeroplani che<br />
Il giorno 13 novembre 2008, nell’ambito<br />
della cerimonia celebrativa<br />
dell’Anniversario dell’istituzione del<br />
Distretto M<strong>il</strong>itare di Roma – ora Centro<br />
Documentale dell’Esercito – e su<br />
iniziativa della Sezione Provinciale di<br />
Roma dell’A.N.F., è stata apposta,<br />
nella caserma “Luciano Manara”, una<br />
lapide, progettata da Paolo Brasioli,<br />
<strong>int</strong>esa a ricordare la partenza<br />
dell’81° Reggimento di Fanteria “Torino”<br />
da quella caserma, quando <strong>il</strong> 17<br />
luglio 1941 <strong>il</strong> reparto partì per <strong>il</strong> fronte<br />
russo. Il Reggimento partecipò alle<br />
violente operazioni belliche svoltesi<br />
lungo <strong>il</strong> Don nel mese di dicembre<br />
1942, coprendosi di gloria con l’eroico,<br />
totale sacrificio dei suoi Fanti. Il<br />
Reggimento non fu più ricostituito:<br />
pochi tornarono dal fronte e ancora<br />
meno sono i reduci viventi, ormai ultraottantenni.<br />
Proprio loro hanno<br />
sp<strong>int</strong>o per l’iniziativa, da noi giovani<br />
prontamente accolta. Dal canto suo,<br />
<strong>il</strong> Comandante del Centro Documentale,<br />
Col. a. (c/a) t. ISSMI Felice De<br />
Leo, si è mostrato fin dall’inizio favorevole<br />
all’iniziativa, che ha voluto<br />
celebrare in forma solenne nel giorno<br />
una volta dedicato alla Festa dei Distretti.<br />
Erano dunque presenti in tribuna<br />
<strong>il</strong> Gen. C.A. Domenico Rossi (Comandante<br />
del Comando Regione M<strong>il</strong>i-<br />
bombardano<br />
con ordigni<br />
dalla potenzadevastante,sommergib<strong>il</strong>i<br />
e corazzatedotati<br />
di soluzionitecnicheimpensab<strong>il</strong>i<br />
pochi<br />
anni prima,<br />
mentre si<br />
realizzano<br />
anche i primi<br />
attacchi<br />
con i gas letali. Un conflitto in cui gli<br />
esseri umani che cercano di annien-<br />
tare Centro), un Consigliere in rappresentanza<br />
del Sindaco di Viterbo;<br />
un Consigliere in rappresentanza del<br />
Sindaco di Rieti; due Vicesindaci dei<br />
Municipi di Roma; <strong>il</strong> nostro<br />
Presidente Nazionale, Avv.<br />
Vito Titano e altre Autorità<br />
m<strong>il</strong>itari e civ<strong>il</strong>i, incluso <strong>il</strong><br />
Vice Addetto M<strong>il</strong>itare russo.<br />
Accanto al consueto<br />
stuolo di labari e bandiere<br />
delle Associazioni d’Arma,<br />
lo schieramento di formazione<br />
comprendeva i m<strong>il</strong>itari<br />
del reparto ospitante,<br />
i Granatieri di Sardegna e i<br />
Lancieri di Montebello in<br />
uniforme storica, accompagnati<br />
dalla Banda dell’Esercito.<br />
Grande la commozione<br />
al momento di rievocare<br />
i fatti storici del Reggimento,<br />
ma soprattutto<br />
nel momento in cui la lapide<br />
è stata scoperta e benedetta<br />
dal Cappellano<br />
m<strong>il</strong>itare alla presenza di<br />
un picchetto d’onore della<br />
sezione A.N.F. di Roma. Il<br />
nostro Socio Benemerito<br />
Caporale Riccardo Riccardi,<br />
uno degli ultimi reduci<br />
dell’81°, era visib<strong>il</strong>mente<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />
tarsi sono tanti, piccoli ingranaggi di<br />
una macchina produttrice di violenza<br />
e tutti protagonisti eroici della vittoria<br />
come della sconfitta. E si chiama<br />
“Guerra Mondiale” perché con quell’evento<br />
si è aperto <strong>il</strong> nuovo ciclo<br />
della globalizzazione e ognuno sa<br />
che, da quel momento in poi, <strong>il</strong> proprio<br />
destino è legato anche all’umanità<br />
che abita dall’altra parte della<br />
terra. Così, non bisogna dimenticare<br />
quella tragedia umana e neppure<br />
esaltarne la vittoria – che pure c’è<br />
stata – ma farne un forte monito per<br />
le nuove generazioni perché tali assurde<br />
sciagure non abbiano a ripetersi.<br />
Raffaele Pino<br />
Cerimonia a Roma per lo scoprimento<br />
della Lapide dell’81° Rgt. Fanteria “Torino”<br />
6<br />
commosso e ha ricevuto <strong>il</strong> saluto personale<br />
del Generale.<br />
Marco Pasquali<br />
La Lapide in ricordo dell’81° Rgt. Fanteria “Torino”.
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Come Presidente Nazionale dell’A.N.F.,<br />
esprimo un caloroso saluto<br />
alle Autorità m<strong>il</strong>itari e civ<strong>il</strong>i qui presenti.<br />
È importante che all’<strong>int</strong>erno di<br />
una comunità si mantenga la memo-<br />
Lo scoprimento della Lapide dell’81° Rgt. Fanteria “Torino”.<br />
Atmosfera commossa all’annuale<br />
Cerimonia organizzata <strong>il</strong> 15 novembre<br />
u.s. dalla Federazione Provinciale<br />
dell’A.N.F. di Bergamo per ricordare<br />
Ufficiali, Sottufficiali e Soldati<br />
della Brigata “Toscana” e tutti i Caduti<br />
che hanno combattuto per l’Unità<br />
e la Libertà della Patria.<br />
Davanti alla Caserma Montelungo<br />
si è svolta la cerimonia con l’esecuzione<br />
dell’Inno di Mameli, per gli<br />
onori alla Bandiera, poi la Leggenda<br />
del Piave ed <strong>il</strong> S<strong>il</strong>enzio d’ordinanza<br />
con la posa di una Corona di alloro ai<br />
piedi della Colonna dedicata ai “Lupi”<br />
(definiti orgogliosamente con<br />
questo nome per la loro destrezza<br />
negli spostamenti sul terreno di guerra),<br />
eretta nel 1925 per onorare e ricordare<br />
le gesta eroiche compiute<br />
durante la Prima Guerra Mondiale.<br />
Erano presenti <strong>il</strong> Prefetto di Bergamo<br />
Cam<strong>il</strong>lo Andreana, <strong>il</strong> Sindaco<br />
Roberto Bruni, <strong>il</strong> Vice Presidente della<br />
Provincia Bonaventura Grumelli<br />
Pedrocca, le rappresentanze dell’Arma<br />
dei Carabinieri, della Guardia di<br />
Finanza, della Polizia e delle Associa-<br />
ria di un avvenimento storico, soprattutto<br />
quando aumenta <strong>il</strong> divario<br />
tra l’evento e l’attualità. Tempo che<br />
fa lentamente ma inesorab<strong>il</strong>mente<br />
uscire di scena i protagonisti e appanna<br />
le testimonianze. Nel caso<br />
della partenza dell’81° Rgt. di Fanteria<br />
“Torino” per <strong>il</strong> fronte<br />
russo, la memoria è<br />
stata mantenuta essenzialmente<br />
dai superstiti<br />
reduci del Reggimento<br />
– ormai pochi e anziani –<br />
che hanno mantenuto la<br />
coesione e <strong>il</strong> ricordo attraverso<br />
due associazioni:<br />
la Divitor (Divisione<br />
Torino) e l’Associazione<br />
Nazionale del Fante, ora<br />
promotrice della posa di<br />
questa lapide.<br />
Ora, pagine di eroismo<br />
Cerimonia Lupi di Toscana a Bergamo<br />
zioni d’Arma, tantissimi Fanti, Amici<br />
del Fante e Patronesse bergamasche.<br />
Nel suo <strong>int</strong>ervento a chiusura della<br />
Cerimonia <strong>il</strong> Vice Presidente Nazionale<br />
Vicario, Geom. Antonio Beretta,<br />
dopo aver salutato e ringraziato i<br />
presenti per la numerosa partecipazione,<br />
ha rivolto uno speciale saluto<br />
ai ragazzi degli Istituti Agrario, Aeronautico,<br />
Artistico, Capitanio e Donadoni<br />
ed un ringraziamento per avere<br />
scelto di condividerequalche<br />
momento<br />
di riflessione<br />
e di ricordo<br />
degli avvenimenti<br />
che hanno<br />
fatto la storia<br />
d’<strong>It</strong>alia.<br />
In questi ultimi<br />
tempi, in<br />
tutte le nostre<br />
città e paesi,<br />
abbiamo assistito<br />
alle Celebrazioni<br />
per la<br />
ricorrenza del<br />
come la difesa di Porta San Paolo e<br />
l’eccidio delle Fosse Ardeatine hanno<br />
involontariamente posto in secondo<br />
piano <strong>il</strong> viaggio per <strong>il</strong> fronte<br />
russo della Divisione “Torino”, viaggio<br />
per molti senza ritorno. Eppure<br />
anche questa è una tragedia romana:<br />
l’81° Fanteria era formato soprattutto<br />
da reclute romane e laziali.<br />
Ringraziamo pertanto le autorità<br />
civ<strong>il</strong>i e m<strong>il</strong>itari per aver compreso<br />
nel profondo la portata di questa<br />
iniziativa. Ringraziamo infine in special<br />
modo <strong>il</strong> Comandante dell’attuale<br />
Centro Documentale dell’Esercito<br />
per aver idealmente riannodato <strong>il</strong><br />
rapporto di continuità che lega lo<br />
spazio fisico di questa caserma al<br />
suo universo storico e simbolico.<br />
Il Presidente A.N.F.<br />
Avv. Vito Titano<br />
90° anno della fine del Primo Conflitto<br />
Mondiale, iniziato <strong>il</strong> 24 maggio<br />
1915 e terminato <strong>il</strong> 4 novembre 1918,<br />
che ha visto l’Esercito <strong>It</strong>aliano vittorioso<br />
sull’Esercito Austriaco dopo le<br />
alterne vicende di conquiste e disfatte<br />
succedutesi nel corso dei lunghi ed<br />
estenuanti tre anni di conflitto.<br />
Vittoria sì, ma amara, resa amara<br />
dal sangue delle centinaia di migliaia<br />
di Caduti sulle trincee, sui campi di<br />
Autorità ascoltano <strong>il</strong> “S<strong>il</strong>enzio d’ordinanza”.<br />
7
Ragazzi degli Istituti scolastici con bandiera tricolore.<br />
battaglia, sulle aspre ed impervie<br />
montagne del Nord-Est e dell’Altopiano<br />
di Asiago.<br />
Per la prima volta venne costituito<br />
un esercito di massa: soldati<br />
provenienti da tutta <strong>It</strong>alia, generalmente<br />
contadini, la maggior parte<br />
analfabeti, hanno mescolato i loro<br />
dialetti ed hanno scoperto per la<br />
Con una cadenza regolare le televisioni<br />
e i quotidiani di tutto <strong>il</strong> mondo<br />
ci riferiscono, ormai da molti anni,<br />
cronache di attentati e tumulti<br />
che avvengono in Afghanistan. Una<br />
regione, questa dell’Asia centrale,<br />
che fino ai primi anni del secolo scorso<br />
era assolutamente sconosciuta ai<br />
più. Infatti è stato solo dal Trattato<br />
di Pace dell’8 agosto 1919, firmato<br />
dal governo britannico e dal re Aman<br />
Ullah per conto di un novello popolo<br />
Afghano, che si può datare la nascita<br />
dello Stato dell’Afghanistan. Il re<br />
Aman Ullah è stato forse l’unico uomo<br />
politico nato in quelle terre che<br />
sia riuscito, sia pur per non molto<br />
tempo, a coagulare <strong>int</strong>orno a sé la<br />
8<br />
prima volta una propria identità nazionale.<br />
In questa immane tragedia i Fanti,<br />
proprio perché l’Esercito era quasi<br />
completamente costituito da Brigate<br />
e Reggimenti di Fanteria, hanno<br />
pagato <strong>il</strong> più alto contributo di sangue:<br />
circa 503.000 i Fanti Caduti.<br />
Tra questi gli Eroi che onoriamo<br />
Una lotta infinita<br />
Afghanistan, una terra martoriata<br />
maggioranza delle tribù afghane, a<br />
vincere un esercito britannico e a<br />
creare un nuovo Stato asiatico riconosciuto<br />
ufficialmente dalle altre Nazioni.<br />
Per migliaia di anni un territorio<br />
grande due volte l’<strong>It</strong>alia è stato terra<br />
di conquista di Persiani, Greci, Cinesi,<br />
Arabi e Mongoli, ma pare che<br />
sia stato Genghiz Khan (Temucin),<br />
verso <strong>il</strong> 1200, a dargli <strong>il</strong> colpo di grazia.<br />
Quei territori erano alquanto diversi<br />
da oggi, perché erano in parte<br />
coltivati e, sui monti fino ad una certa<br />
quota, esistevano molti boschi di<br />
conifere. Tutto questo benché la natura<br />
sia sempre stata matrigna: <strong>il</strong><br />
territorio infatti, prevalentemente<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />
con questa Cerimonia, i “Lupi” del<br />
78° Reggimento Fanteria della Brigata<br />
Toscana, di cui ricordiamo Enrico Morali<br />
e <strong>il</strong> Fratello Vincenzo, Fante della<br />
“Brigata Regina”, vittima dei gas<br />
asfissianti lanciati per la prima volta<br />
dal nemico contro <strong>il</strong> nostro Esercito<br />
sul Monte San Michele dove, in ricordo<br />
dei 3.000 Caduti, è stata innalzata<br />
una Colonna sim<strong>il</strong>e a questa.<br />
Il nostro impegno è continuare a<br />
testimoniare con <strong>il</strong> ricordo, la memoria<br />
e la riconoscenza tutti coloro che<br />
hanno donato <strong>il</strong> bene più prezioso,<br />
“la Vita”, per obbedire ad un ordine<br />
e assolvere un dovere, sostenuti da<br />
valori veri quali l’Amicizia, la Fratellanza,<br />
la Solidarietà, l’Amore per la<br />
Patria e la Difesa dei suoi confini, la<br />
Libertà, la Difesa della Pace fra i Popoli.<br />
A conclusione della Cerimonia,<br />
nella vicina Chiesa di San Bernardino<br />
è stata celebrata da Mons. Tarcisio<br />
Ferrari una Messa in suffragio dei<br />
Fanti del 78° Reggimento “Lupi di Toscana”<br />
e di tutti i Caduti.<br />
Onore ai “Lupi di Toscana” ed a<br />
tutti quelli che sono caduti per gli<br />
stessi ideali.<br />
Antonio Beretta<br />
montuoso (con cime che superano<br />
anche i 7000 metri), è attraversato<br />
da ovest ad est, per l’<strong>int</strong>era sua<br />
estensione, dalla cosiddetta “diagonale<br />
arida”, che si estende per migliaia<br />
di ch<strong>il</strong>ometri dalle rive del Mar<br />
Rosso sin quasi a Pechino. Tutta quella<br />
regione è una delle piaghe più aride<br />
del pianeta, con rare precipitazioni,<br />
mentre la sete d’acqua dolce è<br />
soddisfatta dallo scioglimento estivo<br />
dei nevai che si formano in inverno<br />
sulle montagne. La lontananza dal<br />
mare (<strong>il</strong> punto più vicino è a circa<br />
500 km dal Golfo di Oman) è la causa<br />
del clima continentale, con temperature<br />
invernali che raggiungono i<br />
-30° ed estati calde anche ad alta
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
quota. I Mongoli, tagliando alberi e<br />
sfruttando inconsideratamente le<br />
coltivazioni, arrecarono grandi danni<br />
a quei territori, che ancora oggi si<br />
presentano desertici ed inospitali.<br />
Ma è stato soprattutto dal punto<br />
di vista umano che si riscontrano gli<br />
effetti negativi della lunga sudditanza<br />
ad altri popoli: oggi l’Afghano parla<br />
poco, non spera più in niente. Sospettoso<br />
e diffidente, gira sempre armato,<br />
reagisce con estrema violenza<br />
al più piccolo contrasto. Si è così abituato<br />
al dolore e alla morte che gli<br />
attentati e gli scontri a fuoco quotidiani<br />
per lui sono la normalità. Questo<br />
comportamento si è accentuato<br />
nel corso del secolo scorso perché, al<br />
tentativo fallito del re Aman Ullah di<br />
creare uno Stato moderno, sono seguiti<br />
gli attacchi dei russi, dei<br />
mujahidin e dei talebani. Questi ultimi<br />
hanno arrecato all’Afghanistan<br />
forse ancor più danno dello stesso<br />
Genghiz Khan, imponendo alla popolazione<br />
ordini e divieti <strong>int</strong>ollerab<strong>il</strong>i:<br />
l’obbligo dei burqa per le donne, <strong>il</strong><br />
divieto di un lavoro retribuito per le<br />
vedove, così costrette all’accattonaggio,<br />
la proibizione della musica e<br />
in generale di ogni ogni libertà.<br />
Kabul, capitale solo in teoria, situata<br />
su un altopiano a 1.800 mt. e<br />
che solo nel 1948 contava circa<br />
200.000 abitanti, oggi ne ha circa<br />
due m<strong>il</strong>ioni e mezzo (è impossib<strong>il</strong>e<br />
fare un vero censimento) ed è assolutamente<br />
ingovernab<strong>il</strong>e. In Afghanistan<br />
non esistono linee ferroviarie o<br />
reti stradali e così la pastorizia nomade<br />
o lo spostamento a cavallo o<br />
con cammelli sono immutati da cento<br />
anni. In più biciclette, auto, corriere<br />
e camion sollevano continuamente<br />
una densa polvere che copre<br />
come un velo pietoso ciò che forse<br />
sarebbe meglio non vedere: macerie<br />
e povertà. Un futuro estremamente<br />
precario e incerto.<br />
Beniamino Musayo Somma<br />
Chiampo, Festa di San Martino e Minicongresso<br />
10 novembre 2007: rinnovo delle<br />
cariche sociali ed elezioni del Presidente<br />
della Federazione di Vicenza<br />
nella persona del Cav. Att<strong>il</strong>io Gomitolo.<br />
8 novembre 2008, un anno dopo:<br />
“Minicongresso” per la verifica del<br />
lavoro svolto e dei nuovi programmi e<br />
impegni.<br />
L’adunata è iniziata con la Santa<br />
Messa, officiata da un giovane sacerdote<br />
nel Duomo di Chiampo, in onore<br />
del nostro Patrono San Martino e a<br />
suffragio dei nostri Caduti e di quanti<br />
sono “andati avanti”. “Voi Fanti siete<br />
portatori di pace” ha esordito <strong>il</strong> Celebrante<br />
all’inizio dell’omelia, “Voi<br />
Fanti che siete portatori di pace, siate<br />
testimoni autentici del pensiero di<br />
San Martino…” ha raccomandato a<br />
conclusione della sacra funzione.<br />
Lasciata la chiesa, la Sf<strong>il</strong>ata con<br />
le Bandiere ha raggiunto, attraverso<br />
le vie del centro, l’auditorium comunale,<br />
dove sono stati accolti tutti i<br />
partecipanti che rappresentavano la<br />
totalità delle Sezioni vicentine.<br />
Due ospiti d’eccezione, Enrico<br />
Bombardini e Bruno Pernigo, ai quali<br />
sono state rivolte espressioni di vivo<br />
ringraziamento e di sincero apprez-<br />
zamento per essere stati, durante<br />
tanti anni, le colonne della nostra<br />
Federazione ed essere tuttora imprescindib<strong>il</strong>e<br />
punto di riferimento. Alla<br />
nob<strong>il</strong>e figura del fondatore dell’Associazione<br />
Marcello Mantovani, che in<br />
questi giorni vive qualche momento<br />
di sosta forzata, un caloroso applauso<br />
di pronta guarigione, a significare<br />
l’<strong>int</strong>enso affetto di tutti i presenti,<br />
formulando nel contempo a lui e alla<br />
gent<strong>il</strong>e signora Francesca i migliori<br />
auguri d’ogni bene.<br />
Erano presenti anche le nostre Patronesse,<br />
sempre attive e protagoniste<br />
della manifestazione.<br />
Il Presidente Gomitolo, uomo dalla<br />
salda fede nei valori del nostro Sodalizio,<br />
ha proposto una serie di riflessioni<br />
molto determinate sul futuro<br />
e ha spronato in più occasioni i responsab<strong>il</strong>i<br />
delle Sezioni, delle Zone e<br />
del Consiglio Provinciale a essere<br />
presenti e a far gruppo.<br />
I valori umani e cristiani di cui i<br />
nostri Fanti sono stati sempre testimoni<br />
parlano dell’impareggiab<strong>il</strong>e nob<strong>il</strong>tà<br />
d’animo con cui <strong>il</strong> Fante si è<br />
sempre reso protagonista. Dobbiamo<br />
essere poi consapevoli che l’Associa-<br />
zione sostiene anche concretamente<br />
le varie attività e che le entrate sono<br />
ridotte a zero. Terminati i lavori all’Auditorium,<br />
<strong>il</strong> pranzo sociale ha visto<br />
la presenza più di un centinaio di<br />
persone. Durante la riunione conviviale<br />
sono state consegnate le onorificenze<br />
ORMA (Onorificenza per <strong>il</strong> Riconoscimento<br />
del Merito Associativo)<br />
di primo, secondo e terzo grado. Riporteremo<br />
i nomi degli insigniti di<br />
Medaglia (placcata oro) con l’<strong>int</strong>enzione<br />
di ricordare attraverso loro tutti<br />
gli altri 18 attestati di benemerenza<br />
e 19 encomi solenni<br />
Sono stati venti, fra Fanti e Patronesse,<br />
gli insigniti della medaglia associativa,<br />
ognuno con la sua precisa<br />
motivazione. Gente che ha reso onore<br />
sia all’Associazione Nazionale sia alla<br />
Federazione del Fante di Vicenza.<br />
Durante <strong>il</strong> Minicongresso è stato<br />
proposto dalla Sezione dei Fanti di<br />
Noventa Vicentina di ospitare <strong>il</strong> prossimo<br />
appuntamento del 20<strong>09</strong> nella<br />
bella cittadina del Basso Vicentino:<br />
la proposta è stata accettata con entusiasmo.<br />
Bruno Conte<br />
9
Era doveroso per i Fanti vicentini,<br />
molti dei quali hanno prestato <strong>il</strong> loro<br />
servizio m<strong>il</strong>itare nel glorioso 52° Rgt.<br />
“Cacciatori delle Alpi” di garibaldina<br />
memoria, essere presenti al Raduno<br />
Nazionale di Cividale del Friuli che<br />
porta <strong>il</strong> loro nome. Proprio per questo<br />
<strong>il</strong> 21 settembre scorso, data in<br />
cui, nel 1911, durante la Guerra di<br />
Libia, <strong>il</strong> 52° è stato insignito di Medaglia<br />
d’Oro al Valor M<strong>il</strong>itare per <strong>il</strong><br />
valoroso combattimento a Sidi B<strong>il</strong>al,<br />
è divenuta Festa del Reggimento.<br />
Una delegazione di Fanti della nostra<br />
Provincia si è recata a Cividale del<br />
Friuli per partecipare alla Cerimonia.<br />
Nel giorno del Raduno i Cacciatori<br />
commemoravano <strong>il</strong> 97° Anniversario<br />
della concessione della Medaglia<br />
10<br />
d’Oro, ma anche <strong>il</strong> 149° anniversario<br />
della costituzione del Reggimento, <strong>il</strong><br />
44° anno dalla sua presenza in Friuli<br />
Venezia Giulia.<br />
Alla manifestazione era presente,<br />
oltre che <strong>il</strong> sottoscritto, <strong>il</strong> Presidente<br />
Provinciale Att<strong>il</strong>io Gomitolo, orgogliosissimo<br />
del suo fazzoletto verde e della<br />
cravatta rossa, simboli del 52° Rgt.,<br />
nel quale ha m<strong>il</strong>itato fra <strong>il</strong> 1969 e <strong>il</strong><br />
1970 (3° Battaglione, 12 a Compagnia,<br />
ama ricordare, proprio nella Caserma<br />
“Miani” a Gruppignano di Cividale).<br />
È stata una cerimonia molto significativa,<br />
con una sf<strong>il</strong>ata che ha percorso<br />
le vie del centro storico e la<br />
Santa Messa celebrata da un Cappellano<br />
M<strong>il</strong>itare, anche lui “Cacciatore”,<br />
nella Chiesa di San Pietro, appe-<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />
Malo, 4 Novembre al Santuario di Santa Libera<br />
Per i maladensi <strong>il</strong> Santuario di<br />
Santa Libera (Santa Liberata) è <strong>il</strong> Sacrario<br />
di antiche memorie per tramandare<br />
ai posteri l’antico splendore<br />
e la fede dei nostri Padri.<br />
Alla rievocazione del 90° Anniversario<br />
della fine del Primo Conflitto<br />
Mondiale erano presenti i Kaiserjager<br />
di Jenbach accompagnati dall’immancab<strong>il</strong>e<br />
Hans Prixner, dal Sindaco,<br />
dal Vice Presidente Provinciale dell’ANCR<br />
Generale Luciano Bocus e dal<br />
Presidente Provinciale dei Fanti Vicentini.<br />
La cerimonia era stata affidata<br />
ai Fanti e <strong>il</strong> Vice Presidente Lucio<br />
Bonfadini, aiutato da Ippolito<br />
Berlato e dal Direttivo della sua Sezione<br />
di Malo, hanno fatto un buon<br />
lavoro.<br />
Il Parroco di Malo, nella sua omelia<br />
carica di profonde riflessioni, ha<br />
ribadito la necessità di trovare gli<br />
stimoli per ritrovare la nostra identità<br />
e <strong>il</strong> nostro modo di essere popolo<br />
secondo la cultura delle genti venete.<br />
Gli <strong>int</strong>erventi che si sono susseguiti<br />
del Sindaco, del Generale Bo-<br />
cus, del Comandante Hans Prixen e<br />
del Presidente Att<strong>il</strong>io Gomitolo, che<br />
ha tenuto l’orazione ufficiale, hanno<br />
messo in evidenza <strong>il</strong> bisogno di pace<br />
nel mondo e la necessità di operare<br />
per mantenerla.<br />
All’uscita dalla chiesa sono stati<br />
resi gli Onori alle Bandiere <strong>It</strong>aliana e<br />
Austriaca e deposte le Corone d’alloro<br />
in onore dei Caduti dei due Eserciti<br />
che per 41 mesi si sono combattuti<br />
con coraggio e con onore. Assente,<br />
tra gli austriaci, <strong>il</strong> Comm. Mario Eichta,<br />
Vice Console Onorario della Croce<br />
Nera austriaca,<br />
purtroppo impegnato<br />
a Vittorio<br />
Veneto, in occasione<br />
della Cerimonia<br />
svoltasi alla<br />
presenza del<br />
Presidente della<br />
Repubblica Giorgio<br />
Napolitano, a<br />
rappresentare ufficialmente<br />
le Associazioni<br />
dell’Al-<br />
Cividale del Friuli,<br />
6° Raduno dei Cacciatori delle Alpi<br />
ta Austria accomunate, appunto, dalla<br />
Croce Nera. Il suo saluto è stato<br />
portato dal Presidente Gomitolo, che<br />
non si è dimenticato di citare l’impegno<br />
che Eichta si è assunto come una<br />
missione: ricordare le vittime civ<strong>il</strong>i<br />
provocate da tutte le guerre. Una cerimonia<br />
bellissima, che gli scolari delle<br />
elementari, alla loro prima esperienza,<br />
hanno dimostrato di apprezzare<br />
e che le Associazioni d’Arma si<br />
ripromettono di proporre ogni anno.<br />
Att<strong>il</strong>io Gomitolo<br />
I Fanti di Malo festeggiano <strong>il</strong> 4 Novembre.<br />
na fuori le mura della storica Porta<br />
dell’antico Arsenale Veneziano. Al<br />
termine del sacro rito è ripresa la sf<strong>il</strong>ata<br />
sino al Parco dei Caduti, dove è<br />
posto <strong>il</strong> Monumento eretto in loro ricordo.<br />
Dopo gli Onori si sono tenuti gli<br />
<strong>int</strong>erventi delle Autorità: tra queste<br />
<strong>il</strong> Dr. Giuseppe Garibaldi, pronipote<br />
dell’eroe dei due mondi, ha tracciato<br />
un toccante ritratto umano e storico<br />
del bisnonno.<br />
Ancora un grazie agli amici friulani<br />
per averci invitati, permettendoci<br />
di vivere con loro e con i “Cacciatori<br />
delle Alpi” del 52° Rgt. una bella<br />
giornata all’ombra del Tricolore.<br />
Raffaele Cecchin
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
L’Associazione favorisce anche incontri occasionali<br />
Genericamente si può definire<br />
“associazione” un gruppo di persone<br />
che decidono di dedicarsi, collettivamente,<br />
ad un determinato programma.<br />
II nascere di associazioni di exm<strong>il</strong>itari<br />
data da alcuni secoli. Ma, ai<br />
primordi, più che di ex-m<strong>il</strong>itari si<br />
trattava di ex-combattenti. Lo spirito<br />
che spingeva questi “reduci” a<br />
“fare gruppo” era <strong>il</strong> ritorno nostalgico<br />
a quel periodo eccezionale che<br />
avevano vissuto insieme, giorni, settimane,<br />
mesi ed anni di vita fianco a<br />
fianco, nella buona e cattiva sorte,<br />
affratellati in azioni cruente che li<br />
coprivano di fango, sudore ed anche<br />
sangue. Ritrovarsi ora, diversi per<br />
estrazione ed attività, per sentirsi di<br />
nuovo come fratelli, quasi ancora<br />
dentro quella divisa indossata per<br />
anni. E, come allora, con l’<strong>int</strong>ento<br />
di esaltare l’amore per la Patria e<br />
per la Bandiera. Dedicandosi, oltre<br />
che a coltivare un’antica amicizia, a<br />
svolgere i sacri riti dedicati alla Patria:<br />
manifestazioni, cortei, conferenze,<br />
adunate. Parecchio tempo<br />
dopo queste associazioni si “specializzarono”<br />
e vennero create le Associazioni<br />
d’Arma. Nelle sedi o in occasione<br />
di manifestazioni venivano a<br />
ritrovarsi vecchi compagni d’armi,<br />
di scuola, si facevano nuove amicizie<br />
tra uomini già anziani, che, prima,<br />
avevano, sotto la bustina o l’elmetto,<br />
la chioma nera, bruna o<br />
bionda. Anch’io ritrovai vecchi comm<strong>il</strong>itoni,<br />
abbracciandoli con commozione.<br />
Ma voglio raccontare di un incontro<br />
un po’ particolare.<br />
È un episodio toccante, che rimase<br />
scolpito nella mia mente e nel<br />
mio cuore. L’ho presente come se lo<br />
vivessi ora. Per questo lo racconto al<br />
tempo presente. Siamo ad uno dei<br />
Raduni biennali dell’Associazione<br />
del Fante. Non dico quando e dove,<br />
non si tratta però di uno degli ultimi.<br />
Ci troviamo incolonnati per <strong>il</strong> rituale<br />
corteo. Tutte le Sezioni in f<strong>il</strong>a,<br />
una dopo l’altra. Di fianco a noi la<br />
popolazione assiepata sui marciapiedi.<br />
Ci applaudono, agitano bandierine<br />
tricolore. E, ad un tratto,<br />
aprendosi un varco, viene verso di<br />
noi un uomo, un Fante. Ha <strong>il</strong> fazzo-<br />
letto rosso-blu al collo, in testa la<br />
bustina verdognola; si avvicina e<br />
chiede dov’è <strong>il</strong> Presidente di Genova.<br />
Sono io e mi trovo in testa. Quello<br />
mi raggiunge, mi si avvicina e mi<br />
porge una mano. “Caro Presidente!<br />
Sapesse quanto ho faticato per r<strong>int</strong>racciarla!<br />
Ho letto di lei sul nostro<br />
giornale, lei scrive racconti e ho trovato<br />
<strong>il</strong> suo nome in calce… E mi sono<br />
ricordato di lei… Contavo di vederla<br />
ad un Raduno. Ed oggi ci sono<br />
riuscito. Come sta?”. Io, perplesso,<br />
contemplo quel viso che non mi dice<br />
niente. Ma è un Fante e mi conosce.<br />
Certo, in tempi lontani, ha fatto<br />
parte di un reparto da me comandato.<br />
Ma dove e quando? Stringo la mano<br />
e puntualizzo: “Caro amico, prima<br />
di tutto dammi del tu. Ce lo diamo<br />
tutti, nella nostra Associazione<br />
non si riconoscono né gradi ne ’ subordinazioni.<br />
E, poi, chiariscimi chi<br />
sei. Dove ci trovammo assieme?”.<br />
“Certo che lei non può riconoscermi,<br />
io ero un semplice soldato e<br />
da poco al Reparto, lei un Ufficiale.<br />
Ma è giusto darci del tu. Dove ci siamo<br />
incontrati? Chiarisco subito, non<br />
puoi avere dimenticato. Anno 1940,<br />
fronte occidentale in giugno. Giorno<br />
23, dopo un assalto comandato da te<br />
ad un fortino (<strong>il</strong> Razet), lo prendemmo<br />
nella notte dello stesso giorno.<br />
Ma, la mattina dopo, <strong>il</strong> nemico lo<br />
bombardò e dovemmo sgombrare<br />
andando più avanti. Successe che,<br />
sotto le granate e le bombe di mortai,<br />
i reparti si sgretolarono. Chi<br />
fuggì a valle, chi retrocedette. Noi,<br />
che eravamo la punta più avanzata,<br />
ad un certo momento ci rifugiammo<br />
in una trentina sotto un roccione. E<br />
là sostammo sino a metà pomeriggio,<br />
aspettando rinforzi che non<br />
vennero e senza sapere che fare.<br />
C’erano quattro Ufficiali con noi,<br />
ma nessuno si decideva a prendere<br />
una iniziativa. Però, come <strong>il</strong> nemico<br />
iniziò a circondarci, sparando raffiche<br />
nei macchioni per stanarci, <strong>il</strong><br />
più giovane degli Ufficiali si fece<br />
sentire: “Che aspettiamo r<strong>int</strong>anati<br />
in questo buco? Bisogna fare qualcosa<br />
prima che cada una bomba. E se<br />
quelli arrivano cosa facciamo?”.<br />
“Combatteremo!” proclamò <strong>il</strong> più<br />
alto in grado, un Capitano. “Belle<br />
parole” gli rispose sprezzantemente<br />
l’altro, ignorando la sua posizione di<br />
subordinato. “Siamo quattro gatti e<br />
privi di armi automatiche. Solo fuc<strong>il</strong>i<br />
e poche cartucce. Quindi o ci arrendiamo<br />
o ci massacrano. Non mi<br />
piace l’idea di morire per difendere<br />
questa roccia che, in sostanza, non<br />
dice un bel niente. Abbiamo pure<br />
delle responsab<strong>il</strong>ità verso questi soldati<br />
che attendono nostri ordini”. “E<br />
che vorresti fare?” chiese uno degli<br />
altri due, un Tenente. “Una sortita!<br />
Saltiamo fuori e cerchiamo di raggiungere<br />
i nostri, in basso, per questo<br />
versante di destra molto ripido<br />
e, se vogliono fermarci, bombe a<br />
mano e baionetta. Dobbiamo sfondare”.<br />
“Sante parole” mi dissi, guardando<br />
gli altri soldati. La vinse quel<br />
Sottotenente, che eri tu, caro Presidente.<br />
Partimmo di corsa, come forsennati.<br />
Scendemmo a valle incontro<br />
alle pattuglie nemiche, aprendoci<br />
la strada combattendo. La maggioranza<br />
però giunse alla meta, al<br />
riparo, dove erano i nostri. Quella<br />
sera fummo avviati nelle retrovie. E<br />
quando potemmo, alla fine, concederci<br />
un poco di riposo, alcuni di<br />
noi, i più devoti religiosi, proposero<br />
di elevare al cielo un coro di preghiere<br />
per lo scampato pericolo.<br />
Uno aggiunse anche un ringraziamento<br />
per “quel nostro ufficiale<br />
che, con una iniziativa giudiziosa, ci<br />
ha salvato…”. Lo facemmo, caro<br />
Presidente, e oggi ti ho ritrovato per<br />
ringraziarti ancora”.<br />
Ho ascoltato, commosso, quella<br />
rievocazione che ben ricordavo. E<br />
mi venne alla mente che, proprio<br />
quella sera, mentre ripiegavamo, un<br />
soldato di quelli che erano stati<br />
“lassù”, passando accanto, mi aveva<br />
detto: “Se non era per te, Signor Tenente,<br />
ora saremmo tutti morti”.<br />
Non posso che allargare le braccia e<br />
buttarle al collo del mio <strong>int</strong>erlocutore.<br />
Lui ansima per la commozione,<br />
io ricaccio le lacrime che mi vengono<br />
agli occhi e ringrazio l’Associazione<br />
che mi ha permesso di vivere<br />
questo favoloso momento.<br />
Elio Rosi<br />
11
Facevo parte del 548° Battaglione<br />
costiero <strong>il</strong> cui Comandante, un Maggiore<br />
richiamato (Direttore didattico), risiedeva<br />
ad Ulçin (Dulcigno), al confine fra Albania<br />
e Montenegro. Ulçin era una cittadina<br />
sul mare con popolazione a maggioranza<br />
slava e una piccola minoranza albanese,<br />
ma era stata annessa al Regno<br />
d’Albania di Vittorio Emanuele III.<br />
Il Colonnello Comandante del Presidio<br />
m<strong>il</strong>itare di Ulçin dipendeva dal Generale<br />
Dalmazzo, Comandante dell’Armata,<br />
che risiedeva a Tirana. Il plotone<br />
alle mie dipendenze (ero Sergente Maggiore)<br />
si trovava a circa 3 km dalla città:<br />
attendati, eravamo armati di fuc<strong>il</strong>i ’91,<br />
di una mitragliatrice Breda e di bombe a<br />
mano per respingere attacchi nemici dal<br />
mare e, eventualmente, incursioni alle<br />
spalle. Solo nel mese di agosto ci capitò<br />
di dover sparare: una volta, di notte,<br />
con una squadra andammo a tener sotto<br />
controllo un incendio appiccato da partigiani<br />
titini per investire <strong>il</strong> Comando<br />
presidio, che poi si spense da sé in un avvallamento.<br />
Mentre all’andata io ero davanti<br />
ai miei soldati, al ritorno essi mi<br />
superarono e mi distaccarono; purtroppo<br />
c’era aria di sconfitta e gli Anglo-americani<br />
stavano sbarcando in Calabria. Appresa<br />
la notizia dell’Armistizio con ritardo,<br />
rimanemmo tutti disorientati; con i<br />
miei soldati fummo richiamati ad Ulçin e<br />
sistemati in una moschea diruta, lontano<br />
dal Comando. Così sapemmo che <strong>il</strong> 7 settembre<br />
<strong>il</strong> Comandante dell’Armata era<br />
stato convocato a Roma, mentre <strong>il</strong> Maggiore<br />
del nostro Battaglione era partito<br />
con <strong>il</strong> vapore postale per Pescara: eravamo<br />
soli ed abbandonati e a malapena<br />
riuscivamo a mangiare. Infatti, con la<br />
scusa dell’armistizio, alcuni m<strong>il</strong>itari avevano<br />
sottratto derrate per venderle ad<br />
acquirenti del posto. Mentre con <strong>il</strong> mio<br />
plotone stavo nella moschea, entrò nel<br />
Comando presidio una squadra tedesca<br />
armata e ottenne, dietro minacce di<br />
morte, che i soldati fossero consegnati<br />
alla caserma. Subito dopo, tre di quei<br />
Tedeschi vennero alla moschea e ci imposero<br />
di arrenderci. Quindi ci scortarono<br />
fin dentro <strong>il</strong> Comando, dove si trovavano<br />
gli altri <strong>It</strong>aliani. Mentre eravamo<br />
12<br />
prigionieri, oltre ai soldati tedeschi di<br />
guardia, si vedeva spesso un Tenente<br />
dell’esercito tedesco aggirarsi e controllare<br />
tutto: aveva la mia statura e la mia<br />
età, 23 anni o poco più, biondo, long<strong>il</strong>ineo,<br />
con la decorazione della campagna<br />
di Russia sul risvolto della giubba; aveva<br />
autorità e lui solo trattava con <strong>il</strong> Colonnello<br />
del Presidio.<br />
Un giorno i Tedeschi ci fecero sapere<br />
che saremmo andati in treno fino a Trieste,<br />
dove avremmo potuto scegliere se<br />
tornare a casa oppure continuare la guerra<br />
contro gli Americani seguendo <strong>il</strong> governo<br />
di Mussolini. Avremmo dovuto andare<br />
a piedi da Ulçin a Pristina per prendere <strong>il</strong><br />
treno. Poi ci minacciarono che, se un soldato<br />
italiano avesse rubato qualcosa dalla<br />
nostra caserma, sarebbe stato ucciso.<br />
L’<strong>int</strong>erprete era un soldato italiano altoatesino<br />
che stava dalla parte dei Tedeschi.<br />
I Tedeschi permettevano agli Artiglieri<br />
del nostro Presidio di portare, uno alla<br />
volta, i muli alla beverata fuori dalla caserma.<br />
Il Comandate di quel Reparto era<br />
<strong>il</strong> Tenente Amedeo Corradini, mio coetaneo<br />
di Sulmona. Un artigliere uscì con un<br />
mulo sul cui dorso aveva posato una coperta<br />
da campo. Quando tornò, la coperta<br />
non c’era più e <strong>il</strong> soldato tedesco cominciò<br />
ad accusare l’Alpino di averla barattata.<br />
Quel Tenente “biondo e di gent<strong>il</strong>e<br />
aspetto” accorse alle grida, si fece<br />
spiegare tutto dalla guardia e poi, secco<br />
ed asciutto, ordinò di uccidere l’uomo <strong>il</strong>lico<br />
et immediate: <strong>il</strong> soldato gli sparò a<br />
bruciapelo alla testa e quello cadde a<br />
terra per sempre. Il colpo riecheggiò cupamente<br />
nella caserma e incusse paura a<br />
noi inermi. Da Ulçin impiegammo una decina<br />
di giorni a raggiungere, a piedi, Pristina,<br />
distante circa 200 km. Lì salimmo<br />
su un treno composto di carri bestiame<br />
scoperti: eravamo più di 50 uomini per<br />
carro, senza poter scendere per i bisogni<br />
corporali; spesso facevamo lunghe soste<br />
sulle linee dissestate della Balcania; non<br />
venendoci mai dato da mangiare o da bere,<br />
dovevamo selvaggiamente e pericolosamente<br />
cercare di bere e di riempire la<br />
gavetta nelle soste. Quando giungemmo<br />
a Belgrado, i Tedeschi cominciarono ad<br />
usare una vig<strong>il</strong>anza stretta e feroce: era-<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />
Chi era quel tenente tedesco biondo e di<br />
gent<strong>il</strong>e aspetto? Ricordi di guerra dell’Armata<br />
<strong>It</strong>aliana nei Balcani dopo l’8 settembre 1943<br />
no irritati perché Vittorio Emanuele III<br />
aveva dichiarato la guerra contro <strong>il</strong> Reich!<br />
Solo alla stazione ferroviaria di Budapest<br />
Gendarmi ungheresi ci offrirono tè caldo,<br />
senza zucchero. Nostra meraviglia fu vedere<br />
a Belgrado sovr<strong>int</strong>enderci e sorvegliarci<br />
proprio quel Tenente tedesco che<br />
aveva fatto uccidere l’Alpino per una coperta<br />
da campo. A Belgrado fu chiaro che<br />
noi <strong>It</strong>aliani eravamo stati ingannati e che<br />
i Tedeschi ci stavano deportando in Germania.<br />
Nello Stammlager VI C di Bonn<br />
Duidorf ci immatricolarono (divenni <strong>il</strong> numero<br />
86506), quindi ci mandarono ai lavori<br />
forzati nella miniera “Carolus<br />
Magnus” a Palenberg, non lontano da<br />
Aachen (Aquisgrana). Non mi soffermo a<br />
descrivere la vita infernale nella miniera<br />
e poi nella Zement Fabrik a Oberhausen<br />
/ Oesterfeid nel 1945. Da qui, con gli alleati<br />
a pochi ch<strong>il</strong>ometri da noi, riuscimmo<br />
a fuggire in cinque nascondendoci in<br />
una fabbrica di vetro e mangiando mangime<br />
di cavallo che rubavamo nella fabbrica.<br />
Fummo liberati dalla Divisione<br />
Americana di paracadutisti “2<strong>02</strong> Airdivision”<br />
alle ore 11.00 dell’11 apr<strong>il</strong>e 1945.<br />
In <strong>It</strong>alia, a Sulmona, tornai <strong>il</strong> 12 settembre<br />
1945, non essendoci per noi mezzi di<br />
trasporto né in Germania, né in Austria<br />
né in <strong>It</strong>alia. Seppi dopo che <strong>il</strong> feroce Tenente<br />
biondo che mi somigliava era Kurt<br />
Walheim, morto <strong>il</strong> 14 giugno 2007 a 88<br />
anni e onorato come “un grande combattente<br />
per la libertà e la pace nel mondo”<br />
da W. Schuessel. Fu Presidente della Repubblica<br />
Austriaca dal 1986 al 1992, ma<br />
prima era stato Segretario Generale dell’ONU<br />
dal 1972 al 1981. Fu denunciato da<br />
uno studioso ebreo per aver celato i suoi<br />
trascorsi nell’organizzazione di deportazioni<br />
di Ebrei e m<strong>il</strong>itari italiani dell’Armata<br />
Balcanica in Germania. Come si<br />
legge in un articolo apparso sul Corriere<br />
della Sera <strong>il</strong> 15 giugno 2007, <strong>il</strong> Walheim<br />
dichiarò invece di aver combattuto in<br />
Russia, guadagnandosi la decorazione<br />
che portava sul risvolto della giubba m<strong>il</strong>itare<br />
e poi, ferito, di essere tornato ai<br />
suoi studi giuridici. Resto però sempre<br />
conv<strong>int</strong>o di averlo riconosciuto nelle foto<br />
pubblicate sui giornali italiani nel 1972.<br />
Prof. Ilio Di Iorio
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> I NOSTRI EROI<br />
Il Capitano di Fanteria Luigi Giorgi<br />
Nato a Carrara nel 1913, morto<br />
a Cavarzere <strong>il</strong> 7 maggio 1945, perito<br />
commerciale, Medaglia d’Oro al<br />
Valor M<strong>il</strong>itare sul campo e Medaglia<br />
d’Oro al Valor M<strong>il</strong>itare alla memoria.<br />
Luigi Giorgi è l’unico combattente<br />
di una Guerra di liberazione cui<br />
sia stata conferita per due volte la<br />
massima decorazione italiana al Valore.<br />
Nel 1935 Giorgi aveva fatto<br />
l’allievo ufficiale a Palermo, di dove<br />
era passato a Firenze, Ufficiale<br />
di Complemento nel 21° Rgt. Fanteria<br />
della Divisione “Cremona”. Richiamato<br />
alle armi nel gennaio del<br />
1940, due anni dopo era stato promosso<br />
Capitano. L’8 settembre 1943<br />
<strong>il</strong> giovane ufficiale si trovava nell’<strong>It</strong>alia<br />
meridionale e quando, pochi<br />
mesi dopo l’Armistizio, la “Cremona”<br />
fu trasformata in Gruppo di<br />
combattimento a fianco degli Alleati,<br />
fu tra i primi volontari. Risalita<br />
la penisola alla testa della sua Compagnia,<br />
Luigi Giorgi prese parte, nel<br />
<strong>marzo</strong> del 1945, alle operazioni belliche<br />
nella zona di Comacchio, operando<br />
all’estrema destra dell’VIII<br />
Annata Britannica. Fu proprio in<br />
questa circostanza che Giorgi si<br />
guadagnò la prima Medaglia d’Oro:<br />
incaricato di eliminare un caposaldo<br />
tedesco difeso da reticolati e campi<br />
minati, lo attaccò (seguito da due<br />
soli Fanti che s’erano offerti volontari),<br />
a colpi di bombe a mano e riuscì<br />
a toglierlo di mezzo facendo anche<br />
diciannove prigionieri. Nel corso<br />
dell’azione, quando <strong>il</strong> suo reparto,<br />
che l’aveva raggiunto, aveva<br />
preso posizione, si gettò allo scoperto<br />
sotto <strong>il</strong> fuoco nemico per salvare<br />
due suoi soldati, rimasti sepolti<br />
tra le macerie di una postazione,<br />
riuscendo a portarli al sicuro. La<br />
notte seguente, saputo che un soldato<br />
di un altro reparto si trovava<br />
gravemente ferito in un campo minato,<br />
dove nessuno aveva osato avventurarsi,<br />
Giorgi lo raggiunse strisciando<br />
e tastando a palmo a palmo<br />
<strong>il</strong> terreno e riuscì, dopo un’ora di<br />
sforzi, a portarlo in salvo. Pochi<br />
giorni ancora e, nelle giornate della<br />
grande offensiva di primavera condotta<br />
dalle Armate Alleate, <strong>il</strong> giovane<br />
capitano fu protagonista di<br />
un’altra audacissima impresa: con<br />
un piccolo gruppo d’animosi attaccò<br />
una colonna di automezzi tedeschi<br />
che tentava <strong>il</strong> ripiegamento e riuscì<br />
a bloccarla, catturando ottanta prigionieri<br />
e impossessandosi dei camion<br />
e di un grande quantitativo di<br />
armi e munizioni. Infine, nel corso<br />
di un’altra azione, fu gravemente<br />
ferito. Ricoverato nel 66° Ospedale<br />
da campo inglese, vi si spense alcuni<br />
giorni dopo. Alla sua memoria fu<br />
quindi concessa la seconda Medaglia<br />
d’Oro, oltre alla “Stella d’Argento”<br />
americana conferita “per eccezionali<br />
atti di valore”.<br />
La Scuola di Guerra di Civitavecchia<br />
fu costituita l’11 <strong>marzo</strong> 1867,<br />
all’epoca della riorganizzazione<br />
delle istituzioni m<strong>il</strong>itari italiane a<br />
seguito della realizzata unificazione<br />
nazionale. Fu chiamata “Scuola<br />
Superiore di Guerra” e, nel quadro<br />
del riordinamento del Corso di Stato<br />
Maggiore, ebbe <strong>il</strong> compito di approfondire<br />
la cultura degli Ufficiali<br />
destinati al Servizio di SM, sv<strong>il</strong>uppando<br />
in essi una mentalità organizzativa<br />
ed operativa per poterli<br />
avviare, attraverso la pratica, agli<br />
alti gradi della gerarchia m<strong>il</strong>itare.<br />
Il 31 ottobre 1935 assume la denominazione<br />
di “Istituto Superiore di<br />
Guerra” e successivamente, nel<br />
1947, quello di “Scuola di Guerra”.<br />
Creata a Torino, vi ebbe sede fino<br />
al 1942, quando gli eventi bellici<br />
costrinsero a trasferirla per breve<br />
periodo a Salsomaggiore. Dopo l’inattività<br />
dovuta agli eventi bellici,<br />
l’Istituto riaprì i battenti <strong>il</strong> 3 novembre<br />
1947 in Civitavecchia, nella<br />
sede dell’82° Reggimento Fanteria,<br />
già Caserma “Duca degli Abruzzi”<br />
<strong>int</strong>itolata ora al Capitano Luigi<br />
Giorgi.<br />
Il Capitano di Fanteria Luigi Giorgi.<br />
In commemorazione del Capitano<br />
di Fanteria Luigi Giorgi, di origine<br />
carrarese, la Sezione Provinciale<br />
di Massa celebrerà, domenica<br />
24 maggio 20<strong>09</strong> a Carrara, Località<br />
Fabbrica, una Festa Provinciale.<br />
Di seguito <strong>il</strong> programa della manifestazione.<br />
PROGRAMMA<br />
• ore 10.30 - Località Fabbrica /<br />
Viale XX Settembre - Afflusso<br />
dei partecipanti nella Piazza<br />
della Chiesa Parrocchiale di<br />
S. Ceccardo;<br />
• ore 11.00 - Località Fabbrica /<br />
Viale XX Settembre, Chiesa Parrocchiale<br />
di S. Ceccardo - S.<br />
Messa celebrata dai Reverendi<br />
Parroco Don Piero Cantoni e Vice<br />
Parroco Don Angelo Boattin,<br />
con lettura della Preghiera del<br />
Fante;<br />
13
14<br />
I NOSTRI EROI<br />
• ore 12.00 - Località Fabbrica - Sf<strong>il</strong>ata<br />
dalla Chiesa Parrocchiale di<br />
S. Ceccardo alla Casa natale dell’eroico<br />
Capitano di Fanteria Luigi<br />
Giorgi, sita in Via Provinciale<br />
n. 1 / Angolo Viale XX Settembre<br />
n. 72;<br />
• ore 12.15 - Località Fabbrica, Casa<br />
natale dell’eroico Capitano di<br />
Nella lunga schiera di lutti che<br />
colpì l’<strong>It</strong>alia nel corso della Prima<br />
Guerra Mondiale, torna in auge la vicenda<br />
dei tre fratelli De Bernardi,<br />
due caduti sull’Altopiano di Asiago,<br />
<strong>il</strong> terzo a Santa Maria di Tolmino. La<br />
loro storia è tornata all’attenzione<br />
grazie alle ricerche della Sezione<br />
Fanti Altopiano Sette Comuni e alla<br />
sensib<strong>il</strong>ità del Presidente Marco Ambrosini.<br />
Tra le sue mani giunge oggi,<br />
edito negli anni successivi alla fine<br />
della guerra, un epistolario a cura di<br />
<strong>It</strong>alo Vitaliano, stampato all’epoca<br />
dalla Sez. Combattenti di M<strong>il</strong>ano.<br />
Carlo, Vittorio e Lamberto De Bernardi<br />
erano nati nel capoluogo lombardo<br />
da famiglia benestante. Il padre<br />
Alfredo, ex volontario bersagliere<br />
durante la campagna di Eritrea<br />
nel 1887, ebbe dalla moglie Lorenzina<br />
Guasco altre due figlie. Che <strong>il</strong> casato<br />
m<strong>il</strong>anese avesse nel sangue l’amor<br />
patrio lo dimostra già <strong>il</strong> nonno<br />
Giovan Battista, premiato con medaglia<br />
d’argento nel 1848 e primo decorato<br />
al valore delle guerre di Indipendenza.<br />
Allo scoppio della guerra<br />
con l’Austria Ungheria <strong>il</strong> giovane<br />
Carlo, classe 1893 e primogenito, lasciò<br />
l’azienda paterna per partire<br />
volontario presso <strong>il</strong> 12° Rgt. Bersaglieri.<br />
Il suo reparto fu tra i primi a<br />
passare <strong>il</strong> confine marciando verso<br />
Caporetto. Per sette mesi rimase in<br />
prima linea, impiegato in continui e<br />
sanguinosi combattimenti. Cadde all’alba<br />
del 23 ottobre 1915 nei pressi<br />
di Tolmino, mentre con i suoi uomini<br />
era <strong>int</strong>ento ad aprire un varco sui reticolati<br />
posizionando alcuni tubi di<br />
gelatina. Alla sua memoria venne<br />
concessa la Medaglia d’Argento al<br />
Fanteria Luigi Giorgi - Commemorazione<br />
dell’eroico Capitano, Deposizione<br />
di Corona d’Alloro alla<br />
Lapide a Lui dedicata, Onori ai<br />
Caduti, S<strong>il</strong>enzio d’Ordinanza e<br />
Preghiera del Fante con Benedizione.<br />
La Festa Provinciale dell’Associa-<br />
Tre fratelli, una sorte comune<br />
Valor M<strong>il</strong>itare. Il testimone fu raccolto<br />
dal fratello Vittorio, più giovane<br />
di due anni. Questi, abbandonato <strong>il</strong><br />
corso di Ingegneria al Politecnico per<br />
<strong>il</strong> Corso Ufficiali di Modena, fu nominato<br />
Sottotenente ed assegnato al<br />
144° Rgt. Fanteria. Tra le trincee di<br />
Monfalcone ebbe modo di dimostrare<br />
le sue doti di comando guadagnandosi,<br />
con le ferite sul campo, la Medaglia<br />
d’Argento. Dopo la convalescenza,<br />
nel giugno del ’16 ritornò al fronte<br />
trentino. La Spedizione Punitiva<br />
austriaca lo colse sul Monte Cengio,<br />
poi sul Paù e tra le abetaie del Magnaboschi<br />
“a far argine col proprio<br />
petto all’avanzata nemica”. Qui moriva<br />
durante un furioso bombardamento.<br />
L’ultimo De Bernardi, Lamberto<br />
Luigi, classe 1998, anch’egli<br />
volontario, vestì la divisa del 5° Rgt.<br />
Bersaglieri. Il 4 luglio del 1916 giunse<br />
a Marostica nella speranza di incontrare<br />
<strong>il</strong> fratello Vittorio, ma ne<br />
apprese la notizia della morte mentre<br />
era di vedetta in trincea. A quel<br />
punto gli annunci delle plurime disgrazie<br />
che avevano colpito la famiglia<br />
dovevano aver sp<strong>int</strong>o i superiori<br />
ad allontanare <strong>il</strong> giovane dalla prima<br />
linea, per fargli frequentare <strong>il</strong> Corso<br />
Ufficiali. Salì comunque sull’Altopiano<br />
per cercare la sepoltura di Vittorio,<br />
trovandone finalmente la tomba.<br />
Dall’epistolario si ricava che<br />
scrisse alla mamma comunicando <strong>il</strong><br />
triste rinvenimento del congiunto<br />
presso un cimitero a ridosso del fronte;<br />
a distanza di alcuni mesi dalla<br />
morte riconobbe <strong>il</strong> caduto dalle bretelle,<br />
dalla tessera di una cooperativa<br />
e da altri particolari effetti personali.<br />
Ma la cattiva sorte non sem-<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
zione si concluderà con <strong>il</strong> consueto<br />
Rancio del Fante.<br />
Con i più cordiali saluti, in attesa<br />
di incontrarci,<br />
Il Presidente e Consigliere Nazionale<br />
per la Toscana e l’Umbria<br />
Cav. Uff. Pellegrino Lorenzetti<br />
Il “Pino Mozzo” che ricorda <strong>il</strong> punto della<br />
sepoltura di Vittorio De Bernardi, Caduto<br />
nel 1916 sul Monte Zovetto.<br />
brava aver finito di colpire i fratelli:<br />
anche Lamberto, poco più che diciannovenne,<br />
venne colpito a morte<br />
<strong>il</strong> 17 novembre del ’17 mentre con <strong>il</strong><br />
16° Battaglione d’assalto si trovava<br />
in linea vicino a Gallio. Ancora una<br />
Medaglia per lui, d’oro, l’ultima.<br />
A distanza di tanti anni scopriamo<br />
che due protagonisti di quel ritrovato<br />
libretto sono tumulati presso <strong>il</strong> Sacrario<br />
di Asiago e i loro nomi e decorazioni<br />
sono scolpiti per la memoria<br />
dei posteri nella cripta centrale del<br />
grande mausoleo. Scopriamo ancora,<br />
e questo grazie alle ricerche del Presidente<br />
dei Fanti Ambrosini, che Vittorio<br />
prima di trovare eterno riposo<br />
tra i marmi del Leiten era stato sepolto<br />
nel Cimitero di Val Magnaboschi,<br />
dove ancor oggi, tra le colonne<br />
mozze di abete, appare <strong>il</strong> suo nome<br />
assieme a tanti altri soldati Caduti.<br />
La promessa fatta da Lamberto alla<br />
madre di dare una sepoltura al fratello<br />
tra i Caduti riconosciuti era stata<br />
mantenuta.<br />
Giovanni Dalle Fusine<br />
Sezione Fante Altopiano 7 Comuni
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> LA VOCE DELLE PATRONESSE E LA PAGINA DELLA SOLIDARIETÀ<br />
Dalla Sezione delle Patronesse di Cesano di Roma<br />
beneficenza ed altro<br />
Talvolta sembra che <strong>il</strong> tempo passi<br />
velocemente, altre volte che scorra<br />
troppo lentamente. È una constatazione<br />
semplice ed ovvia, che deriva<br />
dalla considerazione di essere già<br />
nel 20<strong>09</strong> inoltrato e che dall’inizio<br />
del precedente anno sociale abbiamo<br />
assolto molteplici impegni, portando<br />
a compimento numerosi passaggi<br />
dei nostri progetti iniziali. Con<br />
<strong>il</strong> Presidente della Sezione di Cesano,<br />
Generale Giovanni Cortellessa e<br />
con i suoi collaboratori <strong>il</strong> Comitato<br />
Patronesse, ufficialmente nella persona<br />
dell’Ispettrice Angela Marinelli,<br />
ha riconfermato la volontà di operare<br />
in costante rispetto di una comune<br />
piattaforma di <strong>int</strong>ese, discussa e<br />
concordata in apposita assemblea indetta<br />
come prolusione al programma<br />
da realizzare. Fiducia e rispetto, bas<strong>il</strong>ari<br />
in ogni rapporto <strong>int</strong>erpersonale,<br />
hanno costituito <strong>il</strong> principio fondante<br />
anche per le nostre iniziative.<br />
Come è ormai tradizione, nella Ceri-<br />
monia di apertura sono state festeggiate<br />
le Socie Patronesse che nel<br />
2008 hanno compiuto gli anni “anta”,<br />
evidenziando quanto ciascuna di<br />
loro ha svolto nell’<strong>int</strong>eresse dell’Associazione<br />
così esprimendo senso di<br />
solidarietà e di amicizia che caratterizzano<br />
lo spirito del Comitato. Il<br />
Presidente dell’Associazione e tanti<br />
Soci “Fanti” hanno partecipato a<br />
questa inaugurazione festosa e nel<br />
contempo propositiva. Infatti, in aggiunta<br />
alla programmazione di attività<br />
normalmente svolte (judo, ginnastica<br />
dolce, corso di inglese, visite<br />
guidate, ecc.), sono state presentate<br />
ulteriori possib<strong>il</strong>ità: incontri di arteterapia,<br />
tornei di “burraco”, costituzione<br />
di un coro vocale. Superando,<br />
inoltre, oggettive difficoltà di<br />
ordine logistico, Patronesse e Fanti<br />
hanno voluto confermare <strong>il</strong> loro impegno<br />
nella beneficenza, predisponendo<br />
un’esposizione di “oggetti vari”<br />
a offerta libera, <strong>il</strong> cui ricavato è<br />
Foto di gruppo delle Patronesse di Cesano di Roma.<br />
andato equamente alla giovane Melek<br />
(nostra giovane assistita in Turchia)<br />
ed alla casa famiglia dell’“Isola<br />
dei bambini”. La partecipazione è<br />
stata soddisfacente ed ancora una<br />
volta, come avviene nel periodo Natalizio,<br />
i nostri animi hanno potuto<br />
gioire all’unisono con i tanti, meno<br />
fortunati, cui è rivolta la nostra affettuosa<br />
attenzione. Sottolineava <strong>il</strong><br />
consolidato spirito di amicizia e di<br />
collaborazione la presenza dell’Architetto<br />
Paolo Brasioli, Consigliere<br />
Nazionale del Molise, che ha partecipato<br />
con noi al saluto ed al “brindisi”<br />
beneaugurante per le future fortune<br />
della nostra Associazione.<br />
L’anno sociale si è concluso con <strong>il</strong><br />
rituale concerto di Natale di “Borgomusica”<br />
– di cui è “mente” <strong>il</strong> Generale<br />
Giac<strong>int</strong>o Mannavola – proposto<br />
con <strong>il</strong> consueto st<strong>il</strong>e ad una platea<br />
ammirata ed entusiasta.<br />
Diana Sorrentino<br />
15
16<br />
LA VOCE DELLE PATRONESSE E LA PAGINA DELLA SOLIDARIETÀ<br />
Un 2008 ricco di iniziative<br />
per le Patronesse Vicentine<br />
Il 2008 è stato un anno ricco di<br />
appuntamenti che le Patronesse vicentine<br />
hanno affrontato con <strong>il</strong> massimo<br />
impegno. Ricordiamo solo i<br />
principali.<br />
Al Raduno Nazionale, nonostante<br />
la pioggia, abbiamo sf<strong>il</strong>ato, insieme a<br />
tutta la rappresentanza vicentina,<br />
con ordine e compostezza, suscitando<br />
l’entusiasmo di quanti ci vedevano<br />
passare. Abbiamo partecipato numerose<br />
alla sempre toccante Cerimonia<br />
di Val Magnaboschi, che richiama<br />
ogni anno tantissima gente, al sempre<br />
più <strong>int</strong>ernazionale 3° Incontro<br />
della Pace di Tonezza del Cimone e<br />
ad Arsiero.<br />
Al Sacrario M<strong>il</strong>itare di Arsiero le<br />
Patronesse delle Sezioni vicentine<br />
hanno svolto un’importante opera di<br />
recupero delle scritte sulle lapidi del<br />
Sacrario, ben 1154, <strong>il</strong>leggib<strong>il</strong>i a causa<br />
del tempo. Con pazienza e lavoro<br />
certosini e con rara sensib<strong>il</strong>ità e<br />
commozione, date dalla consapevolezza<br />
dell’esistenza delle spoglie<br />
mortali sotto le lapidi, hanno recuperato<br />
tutti i nomi e le unità di appartenenza<br />
dei soldati sepolti. L’<strong>int</strong>ervento<br />
è stato come una preghiera<br />
ed un ringraziamento per la giovane<br />
vita donata alla Patria e una partecipazione,<br />
per quanto tardiva, alle vicende<br />
di quei giovani eroi, che a no-<br />
vant’anni di distanza riescono ancora<br />
a coinvolgere emotivamente chi vi<br />
si avvicina con um<strong>il</strong>tà e voglia di conoscere.<br />
Non sono state trascurate le cerimonie<br />
dell’Associazione del Fante,<br />
succedutesi numerose nel 2008 nella<br />
provincia di Vicenza per celebrare i<br />
novant’anni della Vittoria, a dimostrazione<br />
che le Patronesse vicentine<br />
sono consapevoli dell’importanza dei<br />
valori, dei principi e degli ideali che<br />
l’Associazione testimonia e propone<br />
con convinzione.<br />
Sono poi riuscite a tradurre egregiamente<br />
in impegno quell’“Operare<br />
per i vivi” che la nostra Associazione<br />
non si stanca mai di promuovere per<br />
ricordare i nostri Caduti. Ogni Gruppo<br />
di Patronesse svolge una notevole<br />
attività indirizzata al sociale, affiancando,<br />
collaborando e coinvolgendo<br />
i Fanti delle rispettive Sezioni<br />
nelle iniziative promosse. In Provincia<br />
sono parecchie le attività proposte<br />
dalle Patronesse e che si protraggono<br />
negli anni, ad esempio le<br />
adozioni a distanza in India, in Kenia,<br />
in Bangladesh. Sono tutti <strong>int</strong>erventi<br />
diretti, appoggiati dalla San<br />
Vincenzo vicentina che svolge <strong>il</strong> ruolo<br />
di <strong>int</strong>ermediaria. Hanno dimostrato<br />
sensib<strong>il</strong>ità anche verso le Associazioni<br />
che operano in ambito nazio-<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
nale per la ricerca e, in ambito locale,<br />
con l’assistenza immediata all’ammalato<br />
e alla sua famiglia. Sono<br />
state quindi vicine con un consistente<br />
contributo economico all’AVIL<br />
(Ass. Vicentina Leucemie e Linfomi),<br />
alla “Città della Speranza” (Ricerca<br />
ed Assistenza per la cura delle Leucemie<br />
Infant<strong>il</strong>i) e all’AISM (Ass. <strong>It</strong>aliana<br />
per la Ricerca sulla Sclerosi<br />
Multipla). Con quest’ultima Associazione<br />
abbiamo inoltre operato, assieme<br />
ai Fanti delle Sezioni provinciali,<br />
per la raccolta fondi con la<br />
vendita nelle piazze dei nostri paesi<br />
delle gardenie e delle mele, ottenendo<br />
risultati entusiasmanti. È un<br />
impegno piccolo, ma che gratifica<br />
chi lo svolge con risultati concreti.<br />
I responsab<strong>il</strong>i dell’AISM della Provincia<br />
di Vicenza, ringraziandoci, ci<br />
hanno comunicato che con <strong>il</strong> nostro<br />
impegno nel 2008 sono state raddoppiate<br />
le entrate.<br />
Siamo orgogliose dei risultati ottenuti<br />
nel 2008, ancor di più lo siamo<br />
per la diversificazione di nostri <strong>int</strong>erventi,<br />
per le belle parole con le quali<br />
<strong>il</strong> nostro Presidente Provinciale ci<br />
ha ringraziato, ma soprattutto perché<br />
ci siamo rese conto di essere un<br />
gruppo molto attivo e aperto.<br />
Maria Maddalena Anzolin Todeschini
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> STORIA, ARTE E CULTURA<br />
Recensioni<br />
Il museo storico<br />
della Fanteria<br />
di Nicola Bultrini<br />
Nordpress Edizioni<br />
La storia, <strong>il</strong> progetto e le attività<br />
di promozione, nonché una guida<br />
che, sezione per sezione, conduce <strong>il</strong><br />
visitatore attraverso gli spazi espositivi<br />
del Museo Storico della Fanteria<br />
di Roma. Affidato nella progettazione<br />
e nell’allestimento ai Generali<br />
Edoardo Scala e Att<strong>il</strong>io Bruno, <strong>il</strong> Museo<br />
si configura come struttura costantemente<br />
dinamica, capace di<br />
affondare la ricerca nei secoli per restituire<br />
nella sua completezza la figura<br />
del Fante che, da sempre nell’immaginario<br />
collettivo, incarna per<br />
eccellenza l’idea del soldato.<br />
Diario di un Fante<br />
di Luigi Gasparotto<br />
Nordpress Edizioni<br />
Il volume da tempo esaurito e finalmente<br />
tornato disponib<strong>il</strong>e, non solo<br />
ci restituisce, attraverso gli occhi<br />
del protagonista, importanti episodi<br />
della Grande Guerra, ma conserva un<br />
valore storico e letterario notevole sia<br />
per le prolifiche capacità narrative<br />
dell’autore, sia perché le vicende<br />
trattate abbracciano l’<strong>int</strong>ero arco<br />
cronologico e geografico dello scontro<br />
italo-austriaco. Tuttavia ciò che rende<br />
unico <strong>il</strong> diario è lo spessore politico e<br />
personale dell’autore Luigi Gasparotto:<br />
deputato al Parlamento e volontario<br />
di guerra pluridecorato per <strong>il</strong> valore<br />
dimostrato al fronte, fu Presidente<br />
della Camera nel 1921, Ministro del<br />
Regno (1921-1922) e della Repubblica<br />
(1945-1946 e 1947 Primo Ministro della<br />
Difesa della storia italiana). Nel suo<br />
diario troviamo in qualche modo riflessa<br />
la vita e i sentimenti del popolo<br />
italiano in un momento tanto decisivo<br />
per la sua storia.<br />
Viaggio nella memoria -<br />
I reduci della Grande<br />
Guerra 90 anni dopo<br />
di Alessandro Vanni e Katia Pari<br />
Tassotti Editore<br />
Libro scritto a due mani da Alessandro<br />
Vanni e Katia Pari, che hanno<br />
voluto cercare “gli ultimi rappresentanti,<br />
oggi ultracentenari, di un’<strong>int</strong>era<br />
generazione che si è sacrificata<br />
nelle trincee”. Una sorta di “viaggio<br />
nella memoria” durante <strong>il</strong> quale gli<br />
autori hanno raccolto, sino ai primi<br />
giorni del 2008, i ricordi dei sopravvissuti<br />
“proprio perché non vadano<br />
perduti per sempre”. Un “omaggio” a<br />
chi la storia l’ha vissuta in trincea e<br />
nei combattimenti, con “testimonianze<br />
gelosamente custodite, come<br />
fossero, e forse sono, preziose e frag<strong>il</strong>i<br />
porcellane”.<br />
Dal Piave alla Prigionia -<br />
L’odissea del soldato<br />
Settimio Damiani<br />
Gennaio 1914 - Agosto 1919<br />
di Alessandro Gualtieri<br />
e Giovanni Dalle Fusine<br />
Nordpress Edizioni<br />
Il libro sv<strong>il</strong>uppa un’approfondita ricerca<br />
storica in riferimento ai fatti trascritti<br />
durante <strong>il</strong> primo Conflitto Mondiale<br />
da Settimio Damiani. Marchigiano<br />
nativo di Acquaviva Picena, Damiani<br />
emigrò agli inizi del Novecento negli<br />
Stati Uniti in cerca di lavoro. Lo scoppio<br />
della guerra lo costrinse al rientro per<br />
svolgere <strong>il</strong> servizio m<strong>il</strong>itare. Inviato a<br />
contenere lo sfondamento degli Austroungarici<br />
a Caporetto, fu fatto prigioniero<br />
nei lager austriaci, da dove tornerà al<br />
termine del conflitto conservando quel<br />
piccolo taccuino su cui segnava giornalmente<br />
quanto accadeva al suo reparto,<br />
più volte decimato dagli scontri col nemico.<br />
Ald<strong>il</strong>à degli errori ortografici, lasciati<br />
<strong>int</strong>egralmente nel testo, l’opera<br />
di Settimio Damiani vanta innumerevoli<br />
pregi. Si evidenzia <strong>il</strong> carattere di cronaca<br />
nuda e cruda che <strong>il</strong> Fante imprime al<br />
racconto; non si tratta di memorie postbelliche,<br />
egli è lì, alla guisa di un inviato<br />
speciale armato di penna e moschetto,<br />
che scrive a getto nell’immediato<br />
trascorrere degli accadimenti.<br />
17
18<br />
STORIA, ARTE E CULTURA<br />
La Russia degli <strong>It</strong>aliani<br />
Autori vari<br />
Nordpress Edizioni<br />
Un cofanetto monografico di 4 volumi<br />
dedicato alla campagna di Russia<br />
dell’Armir nella Seconda Guerra Mondiale.<br />
Tra <strong>il</strong> luglio del 1941 e <strong>il</strong> gennaio<br />
del 1943 <strong>il</strong> Corpo di Spedizione<br />
L’angolo del f<strong>il</strong>atelico<br />
<strong>It</strong>aliano e l’Armata <strong>It</strong>aliana in Russia<br />
affrontarono una catastrofica spedizione<br />
contro l’U.R.S.S. di Stalin disposta<br />
dal capo del Governo Benito Mussolini,<br />
certo di accodarsi al successo<br />
finale dell’alleato tedesco. Il 26 gennaio<br />
1943 la Battaglia di Nikolajewka<br />
sancì la tragica fine di quella folle<br />
campagna. Alla spedizione e allo sfondamento<br />
della “sacca” sul Don sono<br />
dedicate le opere di un grande gior-<br />
Testimonianza storico-f<strong>il</strong>atelica per la serie “RGT Disciolti” (Vittorio Crosa,<br />
Sezione Provinciale Genova).<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
nalista come Egisto Corradi (“La ritirata<br />
di Russia”) e del cappellano alpino<br />
Don Carlo Chiavazza (“Scritto sulla<br />
neve”), fondatore della scuola di giornalismo<br />
di Torino. Al dramma della<br />
deportazione, della prigionia e dei lavori<br />
forzati hanno invece lavorato la<br />
penna del Sergente Vittorino Bozzini<br />
(“Neve Rossa”) e quella di Don Enelio<br />
Franzoni (“Memorie di prigionia”), impegnato<br />
nell’Ospedale da campo 837.
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> STORIA, ARTE E CULTURA<br />
“<strong>It</strong>aliani noi siam non Tirolesi” *<br />
Le Associazioni Combattentistiche<br />
e d’Arma del Trentino, dopo aver più<br />
volte confutato le aberranti teorie dei<br />
nostalgici dell’aqu<strong>il</strong>a bicipite asburgica,<br />
avevano deciso di non rispondere<br />
più alle loro provocazioni date l’insistenza<br />
o la monotona ripetitività di<br />
luoghi comuni e falsità, peraltro accentuatesi<br />
dopo le riuscite manifestazioni<br />
per <strong>il</strong> 90° della Vittoria. Non era<br />
però possib<strong>il</strong>e rimanere indifferenti di<br />
fronte alla richiesta di un fantomatico<br />
circolo culturale germanof<strong>il</strong>o di concessione<br />
dello “status di austriaci d’<strong>It</strong>alia”<br />
all’<strong>int</strong>era popolazione trentina.<br />
Questi signori decantano l’impero austriaco<br />
come <strong>il</strong> paese di Bengodi sotto<br />
la guida <strong>il</strong>luminata di Francesco Giuseppe<br />
idolatrato dai suoi felici sudditi.<br />
Si finge però di non sapere che nel<br />
Trentino (termine allora proibito essendo<br />
politicamente corretto parlare<br />
solo di Weltschtirol) erano diffusi <strong>il</strong><br />
gozzo endemico e la pellagra e che la<br />
miseria costringeva tante famiglie ad<br />
emigrare. Si decantano le opere pubbliche,<br />
realizzab<strong>il</strong>i comunque da qualsiasi<br />
governo, ma non si parla delle folli<br />
spese sostenute per la costruzione di<br />
decine di fortezze lungo i confini. Non<br />
si ammette che <strong>il</strong> tanto elogiato sistema<br />
didattico austriaco fosse considerato<br />
in ultima istanza uno potente strumento<br />
per tedeschizzare, attraverso la<br />
scuola, le varie etnie non germanofone.<br />
Non si può disconoscere che tutto<br />
<strong>il</strong> potere era nelle mani dell’elemento<br />
tedesco, che negava agli altri popoli<br />
ogni forma di autonomia anche limitata,<br />
potere sostenuto da un sistema poliziesco<br />
onnipresente e spietato, come<br />
fanno testo le migliaia di indipendentisti<br />
e di oppositori incarcerati o messi a<br />
morte nei svariati angoli dell’impero.<br />
Non è dimostrato con certezza che<br />
<strong>il</strong> 90% dei Trentini fosse favorevole all’Austria,<br />
dato che nessun plebiscito<br />
al riguardo venne mai tenuto. È quindi<br />
infondato che solo una sparuta minoranza<br />
dei nostri progenitori fosse di<br />
sentimenti italiani; è vero <strong>il</strong> contrario,<br />
come dimostra <strong>il</strong> proliferare di associazioni<br />
culturali e sportive “italiane”<br />
quali la Lega Nazionale, la S.A.T. (Società<br />
Alpinisti Tridentini), l’Unione Ciclistica<br />
ed altre, per non parlare dell’erezione<br />
in Trento del Monumento a<br />
Dante, simbolo indiscusso d’italianità.<br />
Non vi sono comunque remore ad ammettere<br />
che l’aspirazione all’annessione<br />
al Regno d’<strong>It</strong>alia fosse maggiormente<br />
sentita nelle classi più colte ed<br />
evolute della società trentina (dalle<br />
quali provenivano i vari Rosmini, Segantini,<br />
Prati, Caproni e tanti altri),<br />
attirate dal fascino insopprimib<strong>il</strong>e<br />
delle arti, della letteratura e della<br />
cultura italiana in genere. Ne fa testimonianza<br />
l’episodio di un’<strong>int</strong>era classe<br />
di un liceo cittadino che si trasferì<br />
in massa in <strong>It</strong>alia per non indossare la<br />
divisa austriaca. È ovvio che l’<strong>il</strong>letterato<br />
non fosse in grado di comprendere<br />
in pieno tale richiamo, ma ciò non<br />
tolse che anche nelle classi più um<strong>il</strong>i<br />
fossero presenti tra gli irredentisti. Un<br />
altro luogo<br />
comune da<br />
sfatare è<br />
l’affermazione<br />
che,<br />
allo scoppio<br />
della I<br />
Guerra<br />
Mondiale,<br />
la massa<br />
dei trentini<br />
fosse felice<br />
di arruolarsinell’esercitoimperiale<br />
per<br />
difendere<br />
la patria<br />
austriaca<br />
in pericolo: come si spiega che <strong>il</strong> Comando<br />
Supremo austro-ungarico decise<br />
di impiegare trentini e giuliani lontano<br />
dal fronte italiano, se essi fossero<br />
stati dei sudditi fedeli? Si vuol dimenticare<br />
che la guerra fu scatenata<br />
dall’Austria-Ungheria aggredendo la<br />
Serbia per le proprie mire espansionistiche<br />
nei Balcani e che migliaia di<br />
Trentini furono mandati in Galizia a<br />
combattere e a morire per una causa<br />
che non era la loro, non sussistendo<br />
alcun contenzioso con i Russi.<br />
L’affermazione, tante volte ripetuta,<br />
che la quasi totalità dei Trentini<br />
combatté per l’Austria mentre pochissimi<br />
“traditori” si schierarono con l’<strong>It</strong>alia,<br />
non riveste alcun reale valore; <strong>il</strong><br />
paragone è improponib<strong>il</strong>e in quanto i<br />
primi non partirono volontari, ma furono<br />
costretti, dato che la renitenza<br />
alla leva era punita con la forca, mentre<br />
i secondi per libera scelta combatterono<br />
per l’<strong>It</strong>alia e per la redenzione<br />
della propria terra, ben coscienti della<br />
sorte che sarebbe loro toccata se<br />
caduti prigionieri. È vergognoso quindi<br />
sostenere che i Legionari Trentini<br />
fossero dei “traditori” in quanto combattenti<br />
contro la propria patria austriaca.<br />
Si finse d’ignorare che cittadinanza<br />
e patria sovente non coincidono:<br />
gli irredenti erano sudditi austriaci,<br />
ma vedevano nell’<strong>It</strong>alia la propria<br />
patria, mentre i tardivi austriacanti<br />
d’oggi sono cittadini italiani che<br />
non considerano come patria <strong>il</strong> nostro<br />
Paese.<br />
Il valore delle motivazioni ideali è<br />
dimostrato anche dall’alto numero di<br />
onorificenze concesse ai volontari<br />
trentini nell’Esercito <strong>It</strong>aliano, che<br />
hanno raggiunto <strong>il</strong> 27% dei combattenti<br />
con ben 13 M.O.V.M. contro lo 0,2%<br />
dei decorati dall’Austria.<br />
Ricordiamo quindi con orgoglio e<br />
viva riconoscenza la gloriosa Legione<br />
Trentina e rispettiamo ed onoriamo,<br />
contrariamente a quanto sostenuto, i<br />
Caduti dall’altra parte come testimonia<br />
<strong>il</strong> fatto che i loro nomi sono scolpiti<br />
nei monumenti ai Caduti dei nostri<br />
Paesi.<br />
(*) Versi del poeta trentino Clementino<br />
Vannetti del 1794.<br />
Prof. Federico Demartin<br />
19
20<br />
STORIA, ARTE E CULTURA<br />
La vita m<strong>il</strong>itare di Gabriele D’Annunzio<br />
a 70 anni dalla sua morte<br />
II primo <strong>marzo</strong> del 1938, al Vittoriale<br />
degli <strong>It</strong>aliani a Gardone Riviera,<br />
moriva Gabriele D’Annunzio, uno dei<br />
maggiori poeti italiani del Novecento.<br />
A settant’anni dalla sua scomparsa,<br />
forse, vale la pena di tratteggiare<br />
la figura m<strong>il</strong>itare del “Vate”, essendo<br />
quella poetica e letteraria nota<br />
ai più. Le sue imprese m<strong>il</strong>itari sono<br />
testimoniate sia all’esterno che<br />
all’<strong>int</strong>erno del Vittoriale, la dimora<br />
che lo ospitò nella parte finale della<br />
sua esistenza. Si può far incominciare<br />
<strong>il</strong> suo trascorso m<strong>il</strong>itare dal celebre<br />
discorso che egli tenne per l’inaugurazione<br />
a Quarto di Genova del<br />
monumento dedicato ai “M<strong>il</strong>le” di<br />
Garibaldi. Interventista a fianco della<br />
Triplice Intesa all’inizio della Prima<br />
Guerra Mondiale, D’Annunzio si<br />
arruolò nel Regio Esercito <strong>It</strong>aliano<br />
come volontario combattendo col<br />
grado di Ufficiale. Il grigioverde per<br />
lui non fu soltanto una divisa, ma <strong>il</strong><br />
simbolo di una comune sorte che<br />
univa tutti gli italiani, sp<strong>int</strong>i da un<br />
sacro amor di Patria e decisi a strappare<br />
all’Austria le città di Trento e<br />
Trieste. I compagni morti in battaglia,<br />
<strong>il</strong> sangue delle ferite, <strong>il</strong> dolore<br />
delle madri per i propri figli caduti<br />
nel conflitto divennero per D’Annun-<br />
Nato in Alsazia nel 1875 e morto<br />
a Lambarenè, nell’Africa francese,<br />
Schweitzer ha dedicato la sua vita al<br />
bene del prossimo e la sua esistenza è<br />
stata caratterizzata da un infaticab<strong>il</strong>e<br />
zio <strong>il</strong> segno di una umanità sofferente<br />
che voleva a tutti i costi far valere<br />
i principi di unità, solidarietà, coraggio,<br />
abnegazione, attaccamento<br />
alla Patria. Il poeta al fronte combatté<br />
quale ufficiale nelle tre armi<br />
belligeranti ossia Esercito, Marina ed<br />
Aviazione. In quest’ultima Arma<br />
D’Annunzio, in un atterraggio di fortuna,<br />
si ferì ad un occhio, portando<br />
poi per molto tempo una benda. Siamo<br />
al secondo anno di guerra: <strong>il</strong><br />
1916. D’Annunzio divenne un mito<br />
quando, a bordo di M.A.S. della Marina<br />
M<strong>il</strong>itare, insieme a Luigi Rizzo e<br />
Costanzo Ciano, entrò nella munita<br />
Baia di Buccari, in Istria, beffandosi<br />
delle difese costiere approntate dagli<br />
Austriaci. Altra memorab<strong>il</strong>e impresa<br />
come ufficiale dell’Aeronautica<br />
M<strong>il</strong>itare la compì volando su Vienna,<br />
negli ultimi mesi del conflitto, a<br />
bordo di un velivolo della famosa<br />
pattuglia “Serenissima”. Sulla capitale<br />
dell’impero asburgico <strong>il</strong> poeta e<br />
i suoi compagni lanciarono centinaia<br />
di migliaia di manifesti inneggianti<br />
alla resa dell’Austria e alla fine del<br />
conflitto. Forse non tutti sanno che<br />
<strong>il</strong> “Vate”, per <strong>il</strong> coraggio dimostrato<br />
nella Grande Guerra, ricevette tre<br />
promozioni, cinque Medaglie d’Ar-<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
gento, una Medaglia d’Oro. Infine ci<br />
fu l’impresa di Fiume, quando alla<br />
testa dei suoi legionari e col grado di<br />
Tenente Colonnello partì da Ronchi,<br />
prima di Trieste, per raggiungere ed<br />
occupare la città istriana. Dopo un<br />
periodo d’occupazione i legionari di<br />
D’Annunzio si scontrarono con l’Esercito<br />
regolare <strong>It</strong>aliano, incaricato<br />
dalle potenze vincitrici del conflitto<br />
di ristab<strong>il</strong>ire lo “status quo”. Fu uno<br />
scontro fratricida e <strong>il</strong> poeta ne soffrì<br />
moltissimo, ritirandosi definitivamente<br />
dai suoi impegni m<strong>il</strong>itari. Alla<br />
sua morte D’Annunzio venne rivestito<br />
con la divisa di Ufficiale Generale<br />
dell’Aeronautica <strong>It</strong>aliana, sicuramente<br />
per ricordare <strong>il</strong> leggendario<br />
volo su Vienna. Il velivolo ed <strong>il</strong> M.A.S.<br />
sono attualmente conservati al<br />
Vittoriale.<br />
Alessandro Albertini<br />
Albert Schweitzer e la pace nel mondo moderno<br />
impegno umanitario. Come studioso ha<br />
saputo anticipare correnti di pensiero e<br />
ha posto al centro dell’analisi alcune<br />
problematiche di grande <strong>int</strong>eresse per<br />
un dibattito politico e culturale, esaminando<br />
i principi che regolano i rapporti<br />
<strong>int</strong>ernazionali per conservare la pace.<br />
Sono ancora attuali i suoi appelli alla<br />
pace e le riflessioni sull’inut<strong>il</strong>ità e pericolosità<br />
della guerra e sulle tristi conseguenze<br />
per <strong>il</strong> mondo di una guerra<br />
con armi atomiche e biochimiche; egli,<br />
energico sostenitore di un’etica fondata<br />
sul rispetto per la vita, non poteva<br />
che invocare le forza del dialogo e della<br />
ragione contro quella delle armi.<br />
I suoi <strong>int</strong>eressi sono stati tanti: docente<br />
di teologia all’Università di Stra-<br />
sburgo, studioso di f<strong>il</strong>osofia, di letteratura<br />
tedesca, soprattutto di Goethe,<br />
organista e musicologo, medico missionario<br />
in Africa. Per la sua attività<br />
umanitaria insignito del premio Nobel<br />
per la pace, ha comunque in ogni ambito<br />
operato con impegno ed energia.<br />
Per meglio comprendere Schweitzer<br />
occorre partire dalla profonda esigenza<br />
etica che ha rappresentato <strong>il</strong><br />
“credo” della sua vita e che ha animato<br />
<strong>il</strong> suo pensiero: tutto è etica <strong>int</strong>esa<br />
come slancio verso “l’altro”; <strong>il</strong> pensiero,<br />
in quanto tale, deve spingere l’uomo<br />
ad agire, pertanto egli <strong>int</strong>erpreta <strong>il</strong><br />
messaggio d’amore di Gesù con lo stesso<br />
contenuto che caratterizza la religione<br />
di Kant. Ogni uomo può e deve
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> STORIA, ARTE E CULTURA<br />
migliorare se stesso e <strong>il</strong> mondo in cui<br />
vive e solo attraverso questa possib<strong>il</strong>ità<br />
può raggiungere la pace.<br />
Fede e ragione, per Schweitzer,<br />
non devono essere in conflitto tra loro,<br />
ma insieme devono cercare <strong>il</strong> perfezionamento<br />
del genere umano poiché<br />
ogni uomo, specialmente se la vita gli<br />
ha dato tanto, ha <strong>il</strong> dovere di rendere<br />
<strong>il</strong> mondo meno infelice. Per conservare<br />
la pace occorre un cambiamento <strong>int</strong>eriore<br />
che deriva dalla presa di coscienza<br />
della realtà: nel mondo, egli dice, vi<br />
è ingiustizia e sofferenza e non si può<br />
rimanere indifferenti dinanzi a ciò, per<br />
cui alla scoperta dei mali deve seguire<br />
un’azione concreta di cambiamento,<br />
che sarà più efficace se ispirata da<br />
un’etica del rispetto per la vita, che<br />
deve caratterizzare i rapporti tra l’uomo<br />
e <strong>il</strong> mondo. Per <strong>il</strong> medico alsaziano<br />
solo l’etica del rispetto per la vita infatti<br />
è autentica: essa affonda le sue<br />
radici nella realtà e la vera cultura si<br />
afferma nel momento in cui <strong>il</strong> rispetto<br />
per la vita possiede gli animi concretizzandosi<br />
nel comportamento degli<br />
uomini.<br />
I trattati di pace non sono una garanzia<br />
di pace certa se non vi è un riconoscimento<br />
universale del rispetto per<br />
la vita che rappresenta <strong>il</strong> fondamento<br />
delle relazioni tra i popoli. Schweitzer,<br />
rivolgendosi a coloro che hanno nelle<br />
mani <strong>il</strong> destino dei popoli, li esorta a<br />
prendere in considerazione le parole<br />
dell’Apostolo Paolo “per quanto sta in<br />
voi, siate in pace con tutti”: sono parole<br />
rivolte ai singoli, ma anche ai popoli,<br />
affinché procedano insieme per l’unico<br />
fine, <strong>il</strong> mantenimento della pace.<br />
Maria Antonietta Longo<br />
Concorso fotografico<br />
“Obiettivo sull’itinerario dell’XI Corpo d’Armata <strong>It</strong>aliano”<br />
(24 maggio 1915 - 17 agosto 1916)<br />
21
22<br />
STORIA, ARTE E CULTURA<br />
A Joseph Haydn, <strong>il</strong> più anziano dei<br />
grandi classici viennesi, va <strong>il</strong> merito<br />
di aver condotto la musica strumentale<br />
con la forma-sonata, drammaticamente<br />
<strong>int</strong>ensificata, fuori dallo<br />
“st<strong>il</strong>e galante”; fu pioniere del quartetto<br />
per archi e della sinfonia, maestro<br />
nella creazione di messe solenni<br />
sinfonico-corali, precursore di composizioni<br />
pianistico-romantiche.<br />
L’uomo Haydn, però, appare ancora<br />
prodotto della corte, obbediente<br />
ai nob<strong>il</strong>i e pronto a compiacerli,<br />
mentre solo nella tarda età si farà<br />
strada in lui quella individuale libertà<br />
di concezione che sarà ereditata<br />
da Beethoven.<br />
Nato nella Bassa Austria nel 1732<br />
da una famiglia di modeste condizioni<br />
– <strong>il</strong> padre era mastro carraio e la<br />
madre cuoca – conobbe sin da piccolo<br />
gli stenti della povertà. Manifestò<br />
ben presto talento vocale e viva musicalità,<br />
tanto da farsi notare a soli 7<br />
anni da Georg von Reutter,<br />
maestro di cappella<br />
del Duomo di S. Stefano<br />
di Vienna, andato nel<br />
suo v<strong>il</strong>laggio alla ricerca<br />
di voci bianche per <strong>il</strong> coro<br />
della cattedrale. Vi<br />
rimase fino a sedici anni,<br />
quando per <strong>il</strong> naturale<br />
cambiamento della<br />
voce fu licenziato, imparando<br />
anche a suonare<br />
<strong>il</strong> clavicembalo e <strong>il</strong><br />
violino. Per guadagnarsi<br />
da vivere cominciò a<br />
suonare come violinista<br />
in varie orchestrine<br />
viennesi, dove ebbe modo<br />
di conoscere vari<br />
personaggi <strong>il</strong>lustri che lo<br />
aiutarono a inserirsi nel<br />
bel mondo. La sua fortuna<br />
fu l’incontro con <strong>il</strong><br />
Principe Esterhazy, famoso<br />
per la munificenza<br />
e la liberalità, che lo accolse<br />
nel suo Castello di<br />
Eisenstadt, dove Haydn<br />
divenne Kappelmaister.<br />
Lì trascorrerà ventotto<br />
anni, i più fecondi e pro-<br />
duttivi della sua vita, in una corte<br />
aristocratica e cosmopolita, con<br />
un’orchestra a disposizione e una situazione<br />
economica sempre più consolidata.<br />
Tra le innumerevoli composizioni<br />
di quel periodo ricordiamo la<br />
deliziosa sinfonia “Gli addii”, veramente<br />
sperimentale nell’orchestrazione,<br />
con una tonalità romantica<br />
che prelude allo “Sturm und Drang”.<br />
Terminata la collaborazione con<br />
gli Esterhazy e ormai famoso in tutta<br />
Europa, soggiornò in Ingh<strong>il</strong>terra, in<br />
Spagna, ove compose per la Cattedrale<br />
di Cadice l’adagio strumentale<br />
“Le Sette Parole del Salvatore sulla<br />
Croce”, ut<strong>il</strong>izzando sette frasi ricavate<br />
dai Vangeli per celebrare la<br />
morte di Cristo. Ma non dimenticherà<br />
mai la “sua” Vienna, in cui ritornò,<br />
divenne cittadino onorario e visse gli<br />
ultimi anni circondato dalla stima e<br />
dalla venerazione generale. Le sue<br />
ultime opere furono “La Creazione”<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Il creatore della Sinfonia<br />
Nel bicentenario della scomparsa di Joseph Haydn<br />
– un oratorio di commossa ispirazione<br />
religiosa di carattere descrittivo,<br />
evocativa del caos del mondo – e le<br />
“Stagioni” – oratorio che dipinge<br />
l’ambiente naturale con un gusto<br />
id<strong>il</strong>liaco e raffinato e con vivace e<br />
fresca inventiva –. Queste opere costituiscono<br />
la Summa della maturità<br />
artistica di Haydn.<br />
Nel 18<strong>09</strong> le truppe di Napoleone<br />
entrarono a Vienna, ma per preciso<br />
ordine dell’imperatore fu rispettata<br />
la casa di Haydn, dove egli morì serenamente<br />
<strong>il</strong> 31 maggio di quell’anno:<br />
la sua salma venne inumata nella<br />
Chiesa di Eisenstadt, la cittadina dove<br />
gli Esterhazy avevano accolto <strong>il</strong><br />
musicista nei suoi momenti più oscuri<br />
e diffic<strong>il</strong>i. Moriva così, all’alba del<br />
nuovo secolo, un musicista che aveva<br />
aperto nuove strade alla musica divenendo,<br />
appunto, <strong>il</strong> Creatore della<br />
Sinfonia.<br />
Vito Titano
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
Adunata - Attività delle Sezioni<br />
ABBIATEGRASSO (MI)<br />
Lo scorso 31 maggio 2008 i Fanti abbiatensi<br />
hanno avuto l’occasione di tributare<br />
le dovute onoranze ad un loro<br />
fratello, <strong>il</strong> Fante Angelo Mazzola, le cui<br />
spoglie mortali hanno fatto ritorno ad<br />
Abbiategrasso, dov’era nato nel 1915.<br />
Richiamato alle armi, fu inviato a combattere<br />
sul fronte russo con <strong>il</strong> 38° Rgt.<br />
Fanteria (che allora aveva sede nella caserma<br />
Passalacqua a Tortona) appartenente<br />
alla Divisione Ravenna. Combatté<br />
come soldato semplice e fu ritenuto disperso<br />
sul fronte russo a far data dal 16<br />
dicembre 1942; la famiglia Mazzola non<br />
ha più avuto notizie del proprio congiunto<br />
finché, all’inizio di quest’anno, <strong>il</strong><br />
Commissariato Generale per le Onoranze<br />
ai Caduti in Guerra ha dato la notizia<br />
del ritrovamento delle sue spoglie. Le<br />
spoglie sono state ritrovate <strong>il</strong> 3 ottobre<br />
2007 nella campagna russa zona di Volgograd<br />
- Stalingrado da due contadini,<br />
che le hanno consegnate alle autorità<br />
del luogo perché potessero essere restituite<br />
ai parenti. Lo stesso è avvenuto<br />
negli scorsi anni per altri Caduti e dispersi<br />
in Russia: prima del Fante Angelo<br />
Mazzola vogliamo ricordare, in ordine<br />
cronologico, <strong>il</strong> ritorno del Fante Mario<br />
Magistroni nel 1991 e quello del Fante<br />
Carlo Gramegna nel 1995, anch’essi del<br />
38° Reggimento. La città di Abbiategrasso<br />
e la Sezione locale si sono adoperate<br />
per organizzare una cerimonia solenne,<br />
permettendo così alla cittadinanza<br />
tutta, alle Associazioni Combattentistiche<br />
e d’Arma locali, ai Fanti e alle Patronesse<br />
della Sezione di Magenta, di<br />
stringersi attorno e tributare i dovuti<br />
onori “ad un giovane abbiatense caduto<br />
in guerra, che torna a casa nella sua<br />
Abbiategrasso (MI) - Festa sezionale per <strong>il</strong> 50°di Fondazione:<br />
un momento della deposizione della Corona d’Alloro al Monumento<br />
del Fante.<br />
città, dopo molti anni di s<strong>il</strong>enzio ben<br />
sessantasei, di s<strong>il</strong>enzio prima nella campagna<br />
russa, di s<strong>il</strong>enzio poi come notizie<br />
per i suoi cari e per i conoscenti”.<br />
Alla cerimonia per le onoranze funebri<br />
hanno partecipato, grazie al Comando<br />
M<strong>il</strong>itare Esercito Lombardia, anche rappresentanze<br />
di m<strong>il</strong>itari in servizio del 3°<br />
Rgt. Bersaglieri, del Reggimento Artiglieri<br />
a cavallo e della Scuola M<strong>il</strong>itare<br />
Teuliè, tutti reparti aventi sede a M<strong>il</strong>ano.<br />
È doveroso ricordare la presenza del<br />
Presidente Nazionale dell’UNIRR, grande<br />
invalido e mut<strong>il</strong>ato di guerra Cav.<br />
Pietro Fabbris, appartenente alla Divisione<br />
Julia, <strong>il</strong> quale con parole toccanti<br />
ha ricordato <strong>il</strong> valore dei Fanti della Divisione<br />
Ravenna: è stato come ripercorrere<br />
con Lui, che li ha vissuti personalmente,<br />
quei tristi e dolorosi momenti.<br />
Domenica 23 novembre 2008 si è<br />
svolta la tradizionale Festa sezionale la<br />
cui organizzazione, grazie alla concomitanza<br />
dei festeggiamenti per <strong>il</strong> 50°, ha<br />
ulteriormente aggregato i Fanti abbiatensi.<br />
L’evento è iniziato con <strong>il</strong> ritrovo attorno<br />
al Monumento del Fante, dove si è<br />
proceduto con l’Alzabandiera alla presenza<br />
del Vice Presidente Nazionale<br />
Geom. Antonio Beretta con consorte, del<br />
Consigliere Nazionale Geom. Giuseppe<br />
Cerri, delle Associazioni Combattentistiche<br />
e d’Arma della città, dei Fanti delle<br />
Sezioni di Legnano, Magenta, Castano<br />
Primo, Vigevano, Torrazza Piemonte e<br />
della Sezione Ass. Naz. Combattenti e<br />
Reduci di Robecco sul Naviglio. Assieme<br />
alle Associazioni un folto gruppo di cittadini<br />
abbiatensi e le seguenti Autorità<br />
M<strong>il</strong>itari, Religiose e Civ<strong>il</strong>i: per <strong>il</strong> Comando<br />
M<strong>il</strong>itare Esercito<br />
Lombardia <strong>il</strong> Capo di<br />
Stato Maggiore Col.<br />
Fabrizio Bonaldi in<br />
rappresentanza del<br />
suo Comandante Generale<br />
di Brigata Cam<strong>il</strong>lo<br />
de M<strong>il</strong>ato, i<br />
rappresentanti della<br />
Compagnia e Stazione<br />
dei Carabinieri di<br />
Abbiategrasso e della<br />
Compagnia della<br />
Guardia di Finanza di<br />
Magenta, <strong>il</strong> socio<br />
Fante e missionario<br />
Padre Stefano De<br />
Giovanni - che ha poi<br />
celebrato la Santa<br />
Messa - e l’Assessore<br />
Lovetti in rappresen-<br />
tanza del Sindaco. Gli Amici della Sezione<br />
di Torrazza Piemonte, con un gesto di<br />
grande affetto e stima, hanno portato<br />
quattro Fanti figuranti in uniforme storica,<br />
che hanno deposto la Corona d’Alloro<br />
in onore dei Caduti al Monumento. Il<br />
corteo si è poi recato nella Chiesa <strong>int</strong>itolata<br />
a San Rocco per la celebrazione<br />
della S. Messa. Dopo la Preghiera del<br />
Fante da parte del Presidente della Federazione<br />
Provinciale di M<strong>il</strong>ano Giuseppe<br />
Cerri, lo stesso ha voluto dedicare i festeggiamenti,<br />
per ciò che hanno fatto e<br />
che continuano a fare, ai Fanti fondatori<br />
rimasti: Angelo Chierichetti, Carlo Colombini,<br />
Luigi Colombo, Piero Conti,<br />
Ach<strong>il</strong>le Pasini.<br />
Al termine del rito religioso si è poi<br />
proceduto alla consegna degli attestati<br />
di benemerenza, accompagnati da un ricordo<br />
ai Soci fondatori, alle nostre madrine<br />
Elena Bartolucci e Iside Garolfi ed<br />
alle Autorità tutte; al Presidente della<br />
Sezione Nicola Garofalo è stata conferita<br />
l’onorificenza di Cav. Uff., mentre al<br />
Socio Giacomo Caldarola è stata conferita<br />
l’onorificenza di Cavaliere; <strong>il</strong> Vice<br />
Presidente Nazionale Antonio Beretta ha<br />
portato i saluti del Presidente Nazionale<br />
Avv. Vito Titano e dei suoi e ringraziato <strong>il</strong><br />
Consigliere Nazionale e i Presidenti di<br />
Sezione per <strong>il</strong> lavoro che svolgono nel<br />
proprio territorio.<br />
ARSIERO (VI)<br />
II vulcanico Sindaco di Arsiero, assieme<br />
al Viceconsole Onorario della Croce<br />
Nera dell’Alta Austria Comm. Mario Eichta,<br />
hanno coinvolto i Fanti nel loro progetto<br />
del XVI Incontro <strong>It</strong>alo-Austriaco<br />
della Pace, celebrato <strong>il</strong> 5 ottobre 2008<br />
nel 90° Anniversario della fine della I<br />
Guerra Mondiale.<br />
La Sezione locale, capeggiata dal<br />
Presidente Gianni Pegoraro e da tutti gli<br />
altri Amici, tra cui Lucio Mazzucco e<br />
coordinata dal sempre presente Vice<br />
Presidente Bonfadini, ha organizzato la<br />
cerimonia patriottica, con sf<strong>il</strong>ata e Onori,<br />
davanti e nel Cimitero M<strong>il</strong>itare di Arsiero.<br />
Importante la presenza dell’Arciduca<br />
Asburgo - Lorena Dr. Marcus, del Presidente<br />
della Croce Nera Austriaca, del<br />
Col. Schuster responsab<strong>il</strong>e della stessa<br />
Associazione per l’Alta Austria, del<br />
Comm. Eichta e di rappresentanti dell’Esercito<br />
Austriaco. Presenti inoltre, assieme<br />
al Presidente Provinciale Att<strong>il</strong>io Gomitolo,<br />
<strong>il</strong> Vice Presidente Raffaele Cecchin,<br />
<strong>il</strong> Presidente della Federazione dei<br />
Fanti di Belluno Angelo Ceccotto, la Pre-<br />
23
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
sidente del Comitato Provinciale delle<br />
Patronesse Vicentine Maria Maddalena<br />
Todeschini, parecchie Patronesse e altre<br />
Autorità Civ<strong>il</strong>i e M<strong>il</strong>itari.<br />
Ma a rendere ancora più prezioso l’incontro<br />
è stato <strong>il</strong> lavoro di recupero delle<br />
scritte sulle lapidi del Cimitero compiuto<br />
dalle Patronesse: di questo pregevole e<br />
notevole lavoro e del restauro del “Cristo<br />
Mut<strong>il</strong>o” - ospitato in una teca di vetro del<br />
Cimitero M<strong>il</strong>itare - da parte del Fante artista<br />
Giuliano Mattioli, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del<br />
sito cimiteriale arsierese e responsab<strong>il</strong>e<br />
per “Onor Caduti” Col. Burei è stato particolarmente<br />
contento.<br />
La Santa Messa, officiata da un Cappellano<br />
M<strong>il</strong>itare di Fanteria, è stata <strong>il</strong> coronamento<br />
dell’incontro, come hanno<br />
evidenziato gli <strong>int</strong>erventi delle Autorità,<br />
che nel 90° Anniversario della fine della<br />
Guerra hanno messo in r<strong>il</strong>ievo la necessità<br />
di adoperarsi per la Pace e per una<br />
convivenza civ<strong>il</strong>e in tutto <strong>il</strong> mondo. La<br />
Croce Nera ha voluto onorare con <strong>il</strong> suo<br />
simbolo alcune persone particolarmente<br />
meritevoli e, fra queste, i Fanti Pietro<br />
Framarin, Francesco Fontana e Lorenzo<br />
Giacomello.<br />
BAGNOLO PIEMONTE (CN)<br />
Bagnolo Piemonte (CN) - Durante <strong>il</strong> Raduno<br />
del 4 Novembre 2008 <strong>il</strong> Fante Giacomo<br />
Persico assiste <strong>il</strong> fratello Natalino, Alpino<br />
invalido. Con loro la Presidentessa del<br />
Nastro Azzurro di Torino Giovanna Cresta.<br />
Commosso è stato l’abbraccio dei Comm<strong>il</strong>itoni<br />
dopo la funzione.<br />
BOLZANO VICENTINO (VI)<br />
L’incontro dei Fanti locali, che da<br />
qualche anno si celebra la terza domenica<br />
di settembre, si avvia a diventare un incontro<br />
tradizionale per la Zona Vicenza 4<br />
(Comuni centrali della Provincia) che ha in<br />
Gastone Campiello <strong>il</strong> suo coordinatore.<br />
24<br />
Molto opportunamente <strong>il</strong> Presidente<br />
della Sezione Antonio Matteazzi, coinvolgendo<br />
l’Amministrazione comunale<br />
locale e le consorelle Associazioni d’Arma,<br />
ha legato la bella manifestazione<br />
del 21 settembre scorso al 90° Anniversario<br />
della Vittoria nella I Guerra Mondiale.<br />
A ricordare l’evento una gigantografia<br />
significativa che faceva bella mostra<br />
di sé all’entrata del Municipio e <strong>il</strong><br />
Monumento ai Caduti di M. Vucelich. Il<br />
corteo da Piazzale Oppi si è prima fermato<br />
nella Chiesa parrocchiale, dove è<br />
stata celebrata la Santa Messa in suffragio<br />
dei Caduti. Poi, una volta riformato,<br />
ha sf<strong>il</strong>ato fino al Municipio, per rendere<br />
onore ai Caduti bolzanesi ricordati nel<br />
Monumento. Dopo l’<strong>int</strong>ervento del Sindaco,<br />
<strong>il</strong> nostro Vice Presidente Provinciale<br />
Cav. Lucio Bonfadini ha portato anche<br />
i saluti del Presidente Provinciale, impegnato<br />
fuori Regione, della Giunta e del<br />
Consiglio Direttivo.<br />
Come simpatiche appendici alla cerimonia,<br />
la visita delle scuole medie alla<br />
mostra sulla I Guerra Mondiale e la piccola<br />
conferenza sul tema sv<strong>il</strong>uppata dal<br />
nostro Presidente Provinciale Att<strong>il</strong>io Gomitolo,<br />
che ha ringraziato alunni, docenti<br />
e direttore scolastico per la sensib<strong>il</strong>ità<br />
e la disponib<strong>il</strong>ità dimostrate. Erano circa<br />
duecento gli alunni presenti, che hanno<br />
ascoltato con vero <strong>int</strong>eresse facendo, in<br />
molti casi, domande davvero pertinenti.<br />
BRESCIA<br />
La Federazione Provinciale, con <strong>il</strong> suo<br />
Presidente Cav. Giuseppe Feretti, <strong>il</strong> Vice<br />
Cav. Uff. Gen. Antonio Angiol<strong>il</strong>lo e tutti i<br />
Consiglieri, è sempre stata presente alle<br />
varie manifestazioni organizzate nell’ambito<br />
Nazionale e Provinciale nel corso<br />
del 2008, segno evidente dell’unione<br />
delle numerose realtà associative:<br />
— febbraio: Elezioni Provinciali, presso<br />
l’Ex Distretto M<strong>il</strong>itare, con conferma<br />
totale del Consiglio precedente;<br />
— <strong>marzo</strong> e apr<strong>il</strong>e: celebrazioni per <strong>il</strong><br />
tesseramento a Pozzolengo e Puegnago<br />
e del 40° di Fondazione di Odolo-<br />
Bolzano Vicentino (VI) - Le scuole dell’Istituto Unicomprensivo<br />
visitano la mostra organizzata per <strong>il</strong> Raduno zonale.<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Preseglie e Prevalle; conferenza culturale<br />
“L’Inno di Mameli” presso <strong>il</strong><br />
Circolo Unificato di Brescia (entusiasti<br />
i convenuti per l’esposizione del<br />
Gen. Angiol<strong>il</strong>lo);<br />
— 17-18 maggio: presenza al 29° Raduno<br />
Nazionale di Massa (3 Bande musicali<br />
e circa 1000 tra Fanti, Patronesse<br />
e Amici del Fante bresciani);<br />
— giugno: festeggiamenti per <strong>il</strong> 30° di Fondazione<br />
di Serle e <strong>il</strong> 50° di Cedegolo;<br />
— luglio: celebrazione della Festa “Madonna<br />
del Salto” in Val Sabbia a Bione;<br />
— settembre: Serle, inaugurazione delle<br />
nuove lapidi con scritte rinnovate<br />
al Monumento ai Caduti;<br />
— novembre: Castegnato, Montichiari,<br />
Sellero hanno festeggiato S. Martino<br />
Patrono della Fanteria; a Brescia si<br />
sono festeggiate le Forze Armate e a<br />
Nave <strong>il</strong> 40° di Fondazione; nutrita<br />
partecipazione di Presidenti con Alfieri<br />
per <strong>il</strong> 90° Anniversario della Vittoria<br />
della I Guerra Mondiale a Trento.<br />
Lo scorso febbraio si è spento, all’età<br />
di 91 anni, <strong>il</strong> Prof. Andrea Cavalli, figura<br />
storica del mondo della cultura e della<br />
politica di Brescia e della Lombardia e<br />
padre dell’attuale Presidente della Provincia.<br />
Nato <strong>il</strong> 24 gennaio 1918 a Castrezzato,<br />
è stato professore di Letteratura <strong>It</strong>aliana<br />
e Storia e fondatore e Segretario<br />
del Sindacato Nazionale Scuola Media per<br />
la Provincia di Brescia. Fu Presidente dell’Istituto<br />
Pedagogico Bresciano, Consigliere<br />
dell’Eulo e Presidente della Commissione<br />
per l’istituzione della Facoltà di<br />
Medicina in Brescia, oltre che membro<br />
del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale<br />
Civ<strong>il</strong>e di Brescia.<br />
Sul piano politico fu Consigliere nel<br />
primo Consiglio Provinciale fino al 1960 e<br />
Assessore Comunale ai Lavori Pubblici.<br />
Lunga l’esperienza in Regione dove, tra<br />
l’altro, ricoprì per ben quattro volte l’incarico<br />
di Consigliere e fu Assessore alla<br />
Cultura.<br />
Durante la Seconda Guerra Mondiale<br />
fu Ufficiale di Fanteria sul fronte grecoalbanese<br />
e venne decorato<br />
con Croce di Guerra al Valore<br />
M<strong>il</strong>itare.<br />
Così lo ricorda <strong>il</strong> prof.<br />
Sandro Fontana, docente<br />
di Storia contemporanea:<br />
“Ho avuto una lunga comunanza<br />
con lui e sono sempre<br />
stato colpito dalla sua<br />
grande esperienza politica<br />
e amministrativa, perché<br />
lui è stato anche Assessore<br />
alla Cultura della Regione<br />
e nel Socialismo lombardo<br />
ha sempre rappresentato<br />
l’ala riformista, quella che<br />
oggi spesso invano viene ri-
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
Brescia - La Federazione Provinciale con <strong>il</strong> Sindaco<br />
Dr. Paroli.<br />
cercata con continue cadute nel massimalismo<br />
dai post-comunisti”.<br />
Molti lo ricordano come persona elegante,<br />
gent<strong>il</strong>e e riservata e sempre disponib<strong>il</strong>e.<br />
La Federazione Bresciana partecipa<br />
al cordoglio alla perdita del Professor<br />
Andrea Cavalli, che ha onorato in guerra<br />
quale Ufficiale la Santa Fanteria.<br />
CASALECCHIO DI RENO (BO)<br />
Il 4 Novembre 2008, in occasione della<br />
Commemorazione dei Caduti, <strong>il</strong> Presidente<br />
Cav. S<strong>il</strong>vano Bavieri, <strong>il</strong> Segretario<br />
Dr. Tonino Marzocchi, <strong>il</strong> Consigliere Dino<br />
Casalecchio di Reno (BO) - Un momento della Cerimonia<br />
di Commemorazione del 4 Novembre.<br />
Castano Primo (MI) - Gazebo allestito in occasione della<br />
Festa Patronale.<br />
Sandoni e una rappresentanza<br />
della Sezione locale<br />
hanno presenziato alla Cerimonia<br />
presso <strong>il</strong> Monumento<br />
ai Caduti. Dopo la<br />
benedizione da parte del<br />
Vice Parroco seguita dalle<br />
note del S<strong>il</strong>enzio, sono<br />
state deposte le Corone<br />
d’Alloro anche alle rappresentanze<br />
delle altre<br />
Associazioni combattentistiche<br />
e di volontariato del<br />
Comune. Il Sindaco Simone<br />
Gamberini ha tenuto<br />
l’orazione ufficiale in rappresentanzadell’Amministrazione<br />
Comunale.<br />
II 9 novembre 2008 si è svolto <strong>il</strong> 48°<br />
Raduno Annuale di San Martino, con<br />
Fanti, in particolare “Cravatte Rosse”<br />
già appartenenti al 1° e 2° Reggimento<br />
Fanteria “Re”, provenienti da diverse<br />
città d’<strong>It</strong>alia e le Bandiere delle varie<br />
Associazioni d’Arma. È seguita la posa di<br />
una Corona d’Alloro sulla lapide per i<br />
Caduti di Casalecchio posta all’<strong>int</strong>erno<br />
della Chiesa di S. Martino e la celebrazione<br />
della Santa Messa in memoria dei<br />
Caduti di tutte le guerre ed in suffragio<br />
di tutti i Soci defunti della Sezione. Al<br />
termine della Santa Messa è stata letta<br />
la preghiera “del Soldato”, seguita dalla<br />
benedizione alla lapide.<br />
Prima, durante e dopo<br />
la Santa Messa ha suonato<br />
<strong>il</strong> Corpo Bandistico Comunale<br />
diretto dal maestro<br />
Ronchetti. Hanno presenziato<br />
al Raduno le Autorità<br />
comunali, <strong>il</strong> Presidente<br />
della Federazione Provinciale<br />
di Bologna Gen.<br />
Borsci, <strong>il</strong> Presidente e<br />
rappresentanti della Sezione<br />
di Imola oltre che<br />
dell’Ass. Carabinieri, <strong>il</strong><br />
Gruppo Alpini e Avis di<br />
Casalecchio.<br />
CASTANO PRIMO (MI)<br />
La Sezione locale anche nel 2008 ha<br />
onorato tutti gli impegni. Il Direttivo,<br />
capitanato dal sig. Sgarrella, si è attivato<br />
in occasione delle cerimonie tradizionali<br />
e straordinarie; tra queste ultime<br />
impossib<strong>il</strong>e non menzionare la scomparsa,<br />
con Funerale di Stato in Duomo a M<strong>il</strong>ano,<br />
del caro Delfino Borroni di 110 anni,<br />
Bersagliere - quindi anche Fante - nel<br />
’15-’18 e ultimo dei soldati italiani presenti<br />
quando gli Austro-ungarici sfondarono<br />
a Caporetto.<br />
Altro impegno nob<strong>il</strong>e è stato l’approntamento,<br />
su invito dell’Amministrazione<br />
comunale, di un gazebo in Piazza<br />
Mazzini in occasione della Festa Patronale,<br />
con relativa distribuzione di dolcetti<br />
offerti dai commercianti al pubblico.<br />
Inoltre per maggio 20<strong>09</strong>, quando avverrà<br />
la solenne Traslazione cittadina del Crocifisso<br />
miracoloso che protesse l’abitato<br />
durante i tremendi fatti del 1859 quando<br />
avvenne la Battaglia di Magenta, i<br />
Fanti locali si stanno attivando (in sinergia<br />
con <strong>il</strong> Comitato organizzatore) per<br />
trovare dei “figuranti” che, in divisa<br />
d’epoca risorgimentale, facciano una<br />
speciale scorta d’onore durante le Processioni.<br />
In primavera avverranno i tradizionali<br />
appuntamenti, comprese le Sf<strong>il</strong>ate del<br />
2 e del 4 giugno rispettivamente a Turbino<br />
e a Magenta, di cui quest’anno ricorre<br />
<strong>il</strong> 150° della Battaglia. Poi, in settembre,<br />
la Expò - l’anno scorso oltre 160.000<br />
visitatori - e, in ottobre, <strong>il</strong> Gazebo in<br />
piazza: a questo proposito <strong>il</strong> nostro Vice<br />
Presidente Cav. Mocchetti, coinvolgendo<br />
un’amica artista, ha provveduto a farle<br />
scrivere sulle 4 patelle del tettuccio “ich<br />
sunt Fanti” (qui ci sono i Fanti).<br />
CASTEGNATO (BS)<br />
Dicembre: mese degli auguri e del<br />
resoconto di fine anno, appuntamento<br />
Castegnato (BS) - La Sezione durante la ricorrenza celebrativa di fine<br />
anno.<br />
25
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
molto sentito da Fanti, Patronesse, Amici<br />
e parenti. Dopo la S. Messa in onore<br />
dei Caduti, ci siamo ritrovati con <strong>il</strong> Consigliere<br />
Nazionale e Presidente Provinciale<br />
Cav. Geom. Giuseppe Feretti, che<br />
ha relazionato sulle attività svolte nel<br />
2008 ed esposto <strong>il</strong> programma, approvato<br />
dal Consiglio, della manifestazione<br />
del 75° di Fondazione della Sezione, che<br />
si terrà <strong>il</strong> 31 maggio 20<strong>09</strong>. L’Amministrazione<br />
Comunale ha dato <strong>il</strong> benestare e la<br />
propria disponib<strong>il</strong>ità con patrocinio alla<br />
Celebrazione, certa della continuità del<br />
volontariato svolto dall’Associazione<br />
nella manutenzione del parco pubblico<br />
“Fanti d’<strong>It</strong>alia”, presso la scuola Statale<br />
Materna “Sabin”, nel giardino del Centro<br />
Anziani, dove è posta la stele dei Fanti e<br />
dell’accompagnamento dei bambini con<br />
<strong>il</strong> piedibus scolastico, compiti svolti generosamente<br />
da Fanti ed amici per la<br />
cittadinanza. Per Castegnato, che ogni<br />
lustro festeggia la propria nascita con la<br />
presenza importante di Autorità Nazionali,<br />
Provinciali e Sezionali, anche questo<br />
75° sarà un successo. Da lodare la<br />
partecipazione a M<strong>il</strong>ano per <strong>il</strong> 2° Raduno<br />
Regionale di Assoarma e la presenza al<br />
29° Raduno di Massa, come pure al 90°<br />
Anniversario della Vittoria della I Guerra<br />
Mondiale di Trento. In Provincia siamo<br />
stati presenti al rinnovo del Consiglio<br />
Provinciale ed alle manifestazioni della<br />
Sezioni consorelle.<br />
Al termine della relazione <strong>il</strong> Presidente<br />
Matteo Massari ha offerto alle Patronesse<br />
presenti una rosa, mentre <strong>il</strong><br />
Vice Presidente Armando Rapaccioli ha<br />
incitato al coinvolgimento di altri Fanti<br />
ed Amici al fine di continuare nel perseguimento<br />
degli ideali di pace, fraternità<br />
e democrazia che in questi momenti<br />
abbisognano, elogiando per una<br />
proficua continuazione la Sezione prima<br />
per anzianità in Provincia di Brescia e<br />
augurando a tutti un Buon Natale e Felice<br />
Anno Nuovo.<br />
CHIOGGIA (VE)<br />
CIVIDALE DEL FRIULI (UD)<br />
Si è costituita nella Città Ducale, lo<br />
scorso 19 dicembre 2008, la locale Sezione<br />
dell’Associazione Nazionale del<br />
Fante. In presenza del Presidente Provinciale,<br />
della Federazione Nazionale<br />
del Fante di Udine 1° Mar. Rina, del<br />
Commissario delegato Romanelli e di<br />
tutti i Soci si è riunita, presso la locale<br />
Sede, l’Assemblea Costituente, la quale<br />
per acclamazione ha eletto <strong>il</strong> Direttivo.<br />
L’Associazione si propone di mantenere<br />
vivo <strong>il</strong> culto della Patria, custodendo<br />
ed esaltando <strong>il</strong> patrimonio spirituale, rappresentando<br />
le gesta di chi ha servito in<br />
pace ed in guerra l’Arma della Fanteria.<br />
Ci proponiamo di sv<strong>il</strong>uppare sentimenti<br />
di amicizia tra gli aderenti alle varie<br />
Associazioni Combattentistiche e<br />
d’Arma, coinvolgendo anche le realtà civ<strong>il</strong>i<br />
che operano nel territorio, costruendo<br />
rapporti tesi a valorizzare le manifestazioni<br />
socio culturali che <strong>int</strong>endano rispecchiare<br />
i valori e i sentimenti di fratellanza,<br />
impegnandoci nel sociale verso<br />
le persone meno fortunate. Vorremmo<br />
non solo incentivare, sv<strong>il</strong>uppare e favorire<br />
la conoscenza delle origini dell’Associazione<br />
e ciò che essa vuole rappresentare<br />
nelle scuole e nella comunità locale,<br />
ma anche impegnarci in attività che<br />
possano restituire ut<strong>il</strong>ità al “sociale”.<br />
Tutto questo con l’aiuto e la collaborazione<br />
dei Soci e di chiunque lo volesse.<br />
COMO<br />
Chioggia (VE) - Foto di gruppo in occasione della Festa di S. Martino<br />
e della ricorrenza del 90° della Vittoria della Guerra 1915/18<br />
svoltasi a Capos<strong>il</strong>e (VE).<br />
26<br />
Domenica 7 dicembre 2008 si è svolta<br />
a Como la Cerimonia in onore della<br />
Patrona degli Artiglieri Santa Barbara.<br />
Alla mattina, dopo <strong>il</strong> ritrovo presso <strong>il</strong><br />
Cort<strong>il</strong>e Combattenti di Via Balestra per<br />
l’Alzabandiera, <strong>il</strong> corteo si è diretto in<br />
Piazza San Fedele. Nella Bas<strong>il</strong>ica di San<br />
Fedele, si è svolta la Santa Messa solenne<br />
alla presenza della Reliquia della Santa<br />
e con la partecipazione delle Autorità<br />
e delle Associazioni d’Arma. Al termine<br />
della Santa Messa ci si è ritrovati presso<br />
Como - Durante la Cerimonia.<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Cividale del Friuli (UD) - Durante la costituzione<br />
della locale Sezione.<br />
<strong>il</strong> cort<strong>il</strong>e di via Balestra per la benedizione<br />
e l’inaugurazione ufficiale, delle<br />
Sedi delle Associazioni d’Arma, <strong>int</strong>itolate<br />
al Gen. Bruno Veneziani già Presidente<br />
dell’A.N.F. Presenti <strong>il</strong> Prefetto e <strong>il</strong><br />
Presidente della nostra Sezione di Como<br />
Rag. Sanfelice.<br />
COSTABISSARA (VI)<br />
I Fanti di Costabissara - Caldogno anche<br />
quest’anno, mantenendo fede alla<br />
promessa fatta al compianto Senatore<br />
Onorio Cengarle, per molti anni Presidente<br />
provinciale dell’A.N.E.I. (Associazione<br />
Nazionale Ex Internati), ha organizzato<br />
l’Incontro Annuale dei Reduci dai<br />
lager nazisti.<br />
La Cerimonia ha visto la presenza di<br />
parecchie Associazioni d’Arma e, per i<br />
Fanti, <strong>il</strong> Presidente Provinciale Cav. Att<strong>il</strong>io<br />
Gomitolo, del quale <strong>il</strong> Senatore era<br />
amico di famiglia, oltre che di molte Sezioni<br />
della Zona Vicenza 3. Alzabandiera,<br />
Onore ai Caduti e deposizione d’una<br />
Corona d’alloro al Monumento di San<br />
Massim<strong>il</strong>iano Kolbe, che degli ex Internati<br />
è <strong>il</strong> Patrono. Poi, con una piccola sf<strong>il</strong>ata,<br />
ci si è recati nella bellissima chiesetta<br />
longobarda di San Giorgio per partecipare<br />
al rito religioso officiato da Don<br />
Raimondo Sinibaldi in suffragio dei Ca-
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
duti. È stato <strong>int</strong>eressante seguire gli <strong>int</strong>erventi<br />
di due dei reduci, <strong>il</strong> Presidente<br />
e <strong>il</strong> Consigliere Nazionale dell’Associazione,<br />
che hanno commosso i presenti<br />
con le loro testimonianze ed esperienze,<br />
coinvolgendo i giovani al sacrificio per la<br />
libertà. Anche l’<strong>int</strong>ervento del nostro<br />
Presidente Provinciale, breve ma <strong>int</strong>enso,<br />
ha messo in risalto <strong>il</strong> sacrificio dei<br />
640.000 <strong>int</strong>ernati, che ha definito <strong>il</strong> primo<br />
nucleo della Resistenza e che è costato<br />
la perdita di 50.000 nostri soldati<br />
che non hanno voluto aderire al richiamo<br />
del nuovo Governo per restare fedeli al<br />
giuramento fatto al Re e all’<strong>It</strong>alia.<br />
DEGAGNA (BS)<br />
In occasione della Festività del 4 Novembre<br />
la Sezione locale, unitamente a<br />
Bersaglieri e Alpini locali, ha celebrato<br />
delle Cerimonie nelle frazioni di Eno e<br />
San Martino di Degagna.<br />
DOSSENA (BG)<br />
La Sezione locale ha convocato i Soci<br />
all’Assemblea Annuale per fare un b<strong>il</strong>ancio<br />
delle attività svolte nel corso dell’anno<br />
2008, <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio economico-finanziario<br />
2008, <strong>il</strong> tesseramento ed <strong>il</strong> programma<br />
delle attività 20<strong>09</strong>.<br />
Nel corso dell’Assemblea sono state<br />
sottolineate l’importanza del contributo<br />
economico a favore di un bambino diversamente<br />
ab<strong>il</strong>e che frequenta la Scuola<br />
Primaria locale; la presenza dei Fanti alla<br />
Festa del Boscaiolo, alla Castagnata, a<br />
tante altre manifestazioni organizzate<br />
dalla comunità locale e alle manifestazioni<br />
d’Arma a Dossena ed in altri paesi<br />
della Bergamasca.<br />
Il Presidente <strong>It</strong>alo Bonzi ha chiuso<br />
l’Assemblea con un ringraziamento ai<br />
Fanti della Sezione per l’impegno profuso<br />
nell’attività dell’anno passato e un invito<br />
ad affrontare ancora meglio gli impegni<br />
previsti per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong>.<br />
ERACLEA (VE)<br />
Degagna (BS) - Fotografia ricordo in occasione delle Celebrazioni<br />
del 4 Novembre.<br />
Dossena (BG) - Sede della Sezione.<br />
In data 8 febbraio 20<strong>09</strong>, a seguito di<br />
regolare invito trasmesso a tutti gli<br />
iscritti della Sezione, presso l’Aula Consigliare<br />
del Centro Civico Ca’ Manetti, si<br />
è svolta l’Assemblea Generale degli<br />
iscritti. Il Presidente della Sezione, dopo<br />
aver chiesto un minuto di s<strong>il</strong>enzio per ricordare<br />
i Fanti deceduti, ha dato avvio<br />
alla trattazione dei punti all’ordine del<br />
giorno. Ha riferito del buon esito delle<br />
iniziative svolte nel 2008, ha presentato<br />
<strong>il</strong> programma delle iniziative 20<strong>09</strong>, ringraziando<br />
tutti gli iscritti per la collaborazione<br />
prestata e ha dato quindi la parola<br />
al Segretario, che<br />
ha presentato <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio<br />
consuntivo 2008.<br />
Dopo l’approvazione<br />
del programma 20<strong>09</strong> e<br />
del b<strong>il</strong>ancio 2008, <strong>il</strong><br />
Presidente ha ripreso<br />
la parola prendendo<br />
atto che le cariche sociali<br />
sono rimaste invariate.<br />
FALERNA MARINA (CZ)<br />
Aspettando <strong>il</strong> Santo<br />
Natale 2008 con i<br />
Soci più anziani della<br />
Sezione Provinciale.<br />
Così una rappresentanza<br />
locale, con <strong>il</strong><br />
suo vertice, ha voluto<br />
trascorrere la vig<strong>il</strong>ia<br />
della solenne ricorrenza<br />
a Motta Santa<br />
Lucia, paese di residenza<br />
dei due aderenti<br />
al Sodalizio d’Arma<br />
Pasquale Salfo e Rosarina<br />
Bevacqua, marito<br />
e moglie rispettivamente<br />
di 81 e 74 anni.<br />
Entrambi oltremodo<br />
contenti per l’iniziativa<br />
natalizia dell’A.N.F.,<br />
che a Pasquale Salfo qualche anno fa<br />
conferì <strong>il</strong> primo attestato di Socio Benemerito<br />
in Calabria per aver contribuito<br />
in modo efficace allo sv<strong>il</strong>uppo del sodalizio<br />
nel comprensorio: un motivo d’onore<br />
non solo per l’aderente all’A.N.F., ma<br />
per tutta la comunità mottese. L’anziano<br />
socio, tra l’altro, ha già raggiunto un<br />
invidiab<strong>il</strong>e traguardo di vita, avendo festeggiato<br />
nel 2004 le “nozze d’oro”: cinquant’anni<br />
di vita in comune con Rosarina<br />
Bevacqua, iscritta all’A.N.F. come<br />
“Amica del Fante”. E se l’anziano socio<br />
Salfo continua a mostrarsi strenuo difensore<br />
dei valori della passata società contadina,<br />
la moglie si conferma in ogni<br />
istante severa sacerdotessa delle buone<br />
tradizioni paesane. Entrambi, quando<br />
occorre, non fanno mancare <strong>il</strong> proprio<br />
sostegno all’A.N.F.<br />
La locale Sezione, in occasione della<br />
sua partecipazione al “Giorno del Ricordo”<br />
in commemorazione degli infoibati,<br />
ha redatto un articolo, pubblicato sul<br />
quotidiano “Gazzetta del Sud” <strong>il</strong> 10 febbraio<br />
20<strong>09</strong> a cura di Giovambattista<br />
Romano. Lo riportiamo di seguito.<br />
Accanto alla tragedia dello sterminio<br />
degli ebrei da parte dei nazisti nel<br />
corso della II Guerra Mondiale, è doveroso<br />
commemorare di quella triste epoca<br />
anche <strong>il</strong> capitolo di storia misconosciuta<br />
degli infoibati. A sostenerlo la Sezione<br />
provinciale dell’Associazione Nazionale<br />
del Fante in occasione del “Giorno<br />
del Ricordo”.<br />
Dice <strong>il</strong> sodalizio: “Aspettava d’essere<br />
tradotta in fatti tangib<strong>il</strong>i la legge<br />
92/2004, che riconosce <strong>il</strong> 10 di febbraio<br />
quale Giorno del Ricordo delle vittime<br />
delle foibe. Oggi sembra che qualcosa si<br />
muova in tale direzione. Timide voci cominciano<br />
a levarsi in difesa dei diritti<br />
morali di quelle vittime da parte di comunità<br />
della Calabria. Si tratta ancora<br />
di sparute iniziative - osserva <strong>il</strong> sodalizio<br />
- ma sono forse un segno del desiderio<br />
di voltare pagina, sull’onda di un rinnovato<br />
e più equo sentire civico. Certo è<br />
ancora poco, ma è importante che si cominci<br />
a parlare anche dell’orrore finora<br />
dimenticato delle foibe carsiche, perché<br />
non si commetta l’errore di distinguere<br />
morti da morti, sofferenza da sofferenza,<br />
come rimarcò nel 1993 <strong>il</strong> Presidente<br />
della Repubblica dell’epoca, Oscar Luigi<br />
Scalfaro, dopo aver firmato <strong>il</strong> decreto<br />
d’elevazione della Foiba di Basovizza a<br />
dignità di monumento nazionale”.<br />
Ricordare pure gli infoibati per <strong>il</strong> sodalizio<br />
è “un doveroso atto di giustizia<br />
storica e di riconoscimento della barbarie<br />
perpetrata nei confronti di migliaia<br />
di italiani da parte delle truppe titine e<br />
non solo. Le foibe, voragini naturali del<br />
Carso profonde centinaia di metri, evo-<br />
27
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
Falerna Marina (CZ) - I soci Pasquale Salfo e Rosarina<br />
Bevacqua durante la vig<strong>il</strong>ia del Santo Natale 2008.<br />
cano oggi orrore, morte ed eventi che i<br />
giovani non possono ignorare - afferma<br />
l’A.N.F. -, se è vero che la pace si costruisce<br />
sull’amore e sull’uguaglianza<br />
dei diritti umani. Quando, alla fine del<br />
1945, le armate tedesche si arresero e<br />
l’<strong>It</strong>alia cominciava ad assaporare le prospettive<br />
della fine della guerra, su Trieste,<br />
l’Istria, Gorizia si avventarono le<br />
truppe del Maresciallo jugoslavo Tito,<br />
facendo passare quelle aree orientali di<br />
confine dall’oppressione nazista alla<br />
crudeltà dell’eliminazione di migliaia di<br />
italiani con <strong>il</strong> supplizio delle foibe, una<br />
tecnica di morte collaudata fin dalla<br />
prima invasione titina dell’Isola, dopo<br />
l’8 settembre 1943. Nella primavera del<br />
1945, in quaranta giorni di terrore, le<br />
foibe inghiottirono non solo italiani, ma<br />
anche tedeschi, sloveni antititini, mentre<br />
migliaia di deportati raggiunsero i<br />
lager jugoslavi e molti non fecero più ritorno<br />
a casa”.<br />
La sola Foiba di Basovizza, borgata<br />
triestina, conterrebbe i resti mortali di<br />
oltre duem<strong>il</strong>a esseri umani fatti precipitare<br />
nel vuoto. “In Slovenia - evidenzia<br />
l’A.N.F. - venti carabinieri della<br />
compagnia di Gorizia furono infoibati a<br />
una decina di ch<strong>il</strong>ometri dalla città, nei<br />
pressi di Tarnova, nella località Zvanij,<br />
insieme con centinaia di altri italiani e<br />
di sloveni antititini. Nei<br />
d<strong>int</strong>orni di Tolmino, in altre<br />
voragini della morte,<br />
giacciono i resti di ottanta<br />
Bersaglieri”. Le foibe<br />
avrebbero visto l’eccidio<br />
di migliaia di italiani di<br />
ogni estrazione sociale,<br />
civ<strong>il</strong>i e m<strong>il</strong>itari. “Nella<br />
primavera del 1995 - è<br />
scritto in un opuscolo - si<br />
muove, dopo mezzo secolo,<br />
la Giustizia. A seguito<br />
della denuncia alla procura<br />
di Roma, da parte dell’avvocato<br />
Vincenzo Sinagra,<br />
di alcuni crimini contro<br />
gli italiani di Fiume<br />
nel 1945, <strong>il</strong> sostituto procuratore Gianfranco<br />
Mantelli promuove una vasta inchiesta,<br />
grazie soprattutto al gran cumulo<br />
di materiale messogli a disposizione<br />
dal prof. Marco Pirina, storico e ricercatore<br />
pordenonese, quasi un nuovo<br />
Wiesenthal a caccia di infoibatori slavi<br />
e italiani. Che, stimolato dal goriziano<br />
Giuseppe Guarrini, figlio del carabiniere<br />
Pasquale (di cui si persero le tracce<br />
nel capoluogo isontino nel maggio del<br />
1945 insieme con oltre seicento deportati),<br />
avviò ricerche basate su documenti<br />
del IX Korpus di Tito. Ricerche<br />
che ebbero successo, consentendo d’individuare<br />
le foibe di Zvanij e dei d<strong>int</strong>orni<br />
di Tolmino. Passata l’inchiesta<br />
nelle mani del Pm Giuseppe Petitto,<br />
quest’ultimo ravvisò nelle stragi delle<br />
foibe - aggiunge - <strong>il</strong> delitto imprescrittib<strong>il</strong>e<br />
di genocidio con ottantadue presunti<br />
responsab<strong>il</strong>i, tra cui sloveni, croati<br />
e italiani”.<br />
FIRENZE<br />
Perduti i Cimeli, già nel Museo della<br />
Caserma e trasferiti a Roma a cura dell’Ufficio<br />
Storico dello S.M.E., per i quali<br />
ci eravamo proposti “devoti custodi”,<br />
deposta la Bandiera in una teca del Vit-<br />
Firenze - Il Labaro e <strong>il</strong> Gruppo Dirigente al 13° Raduno dell’Associazione.<br />
28<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
toriano, chiusa la Caserma Gonzaga sede<br />
dal 1947 del Reggimento, ci siamo rifugiati<br />
nella Caserma Vannini, sede delle<br />
Associazioni Combattentistiche e d’Arma<br />
per <strong>il</strong> 13° Raduno dei “Lupi”. La scelta<br />
della sede per la celebrazione del Raduno<br />
è stata condivisa dai circa sessanta<br />
Soci pervenuti con le famiglie da ogni<br />
parte d’<strong>It</strong>alia. Con la nostalgia per i Raduni<br />
scorsi, vissuti in simbiosi con i “Lupi”<br />
in servizio, ci è mancato l’abituale<br />
omaggio al Museo, ancoraggio al passato<br />
glorioso e alla storia dei “Lupi”, ove ciascuno<br />
di noi ha trovato testimonianze<br />
dell’indimenticab<strong>il</strong>e periodo vissuto.<br />
Alla presenza dei Labari e delle Bandiere<br />
di tutte le Associazioni presenti si<br />
sono svolte la Cerimonia dell’Alzabandiera<br />
e l’omaggio alla Lapide che ricorda<br />
i Caduti di tutte le guerre, con deposizione<br />
di una Corona d’alloro e di una targa<br />
al Caduto della guerra ‘15-’18 Mar.llo<br />
Osvaldo Fabbricatore, ricavata dal tronco<br />
di uno degli alberi del Parco della Rimembranza<br />
già “sacrificati” per la costruzione<br />
del tranvia.<br />
Nel Salone delle cerimonie si è svolta<br />
l’annuale “azione morale” dei Presidenti,<br />
che hanno fra l’altro reso partecipi<br />
i presenti della lotta ingloriosa condotta<br />
per tenere a Firenze i Cimeli del<br />
Museo. È stato ricordato altresì <strong>il</strong> lavoro<br />
svolto con <strong>il</strong> Dr. Eugenio Giani, Assessore<br />
Comunale alla Cultura ed alle Tradizioni<br />
Popolari, per rimuovere <strong>il</strong> gruppo bronzeo<br />
dei “Lupi” dalla Caserma alla piazza<br />
in costruzione a nord della Gonzaga, al<br />
confine tra i Comuni di Firenze e Scandicci.<br />
Presenti alla Cerimonia, come sempre,<br />
i due pastori tedeschi con i colori<br />
dei due Reggimenti 77° e 78°.<br />
Prima del pranzo sociale abbiamo<br />
presentato agli <strong>int</strong>ervenuti la sede sociale,<br />
rinnovata con reperti di grande valore<br />
affettivo già sulla facciata della Caserma<br />
dei “Lupi”.<br />
FLERO (BS)<br />
Flero (BS) - I Fanti della Sezione a Massa in occasione del<br />
29° Raduno Nazionale dei Fanti.
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
Gemona del Friuli (UD) - Fanti e Patronesse<br />
davanti al Monumento ai Caduti in occasione<br />
della Festa della Bandiera.<br />
GEMONA DEL FRIULI (UD)<br />
A seguito dell’invito della Sezione<br />
ANA di Gemona del Friuli, Fanti e Patronesse,<br />
con le rispettive Bandiere, erano<br />
presenti <strong>il</strong> 1° Novembre u.s. alla Cerimonia<br />
di accoglimento, presso <strong>il</strong> Cimitero<br />
Comunale, della fiaccola alpina che, proveniente<br />
dall’Ossario di Timau, <strong>il</strong> 4 Novembre<br />
avrebbe raggiunto <strong>il</strong> Sacrario di<br />
Redipuglia. Il 3 Novembre, presso <strong>il</strong> Monumento<br />
ai Caduti, in occasione dell’accensione<br />
della fiaccola, in contemporanea<br />
con le Sezioni e gruppi ANA di tutta<br />
<strong>It</strong>alia, si è commemorato <strong>il</strong> 90° Anniversario<br />
della fine della Grande Guerra.<br />
Il 2 Novembre, assieme al locale Direttivo<br />
di Assoarma, la nostra Sezione ha<br />
partecipato al Raduno Interassociativo di<br />
Trieste con quaranta Fanti e Patronesse.<br />
In occasione della Festa del Tricolore<br />
del 7 gennaio, assieme ad altre Associazioni<br />
e con <strong>il</strong> patrocinio dell’Amministrazione<br />
Comunale, a Porta Udine si è formato<br />
un corteo diretto a Piazza Municipio,<br />
ove, dopo l’Alzandiera, sono <strong>int</strong>ervenuti<br />
con brevi allocuzioni <strong>il</strong> Sindaco, <strong>il</strong><br />
Presidente Assoarma e, con la lettura di<br />
alcuni scritti, gli allievi delle scuole medie<br />
presenti con le Bandiere.<br />
GHISALBA (BG)<br />
Per <strong>il</strong> terzo anno i Fanti di Ghisalba<br />
hanno partecipato alla Veglia di Natale<br />
in Piazza Garibaldi assieme ad altre Associazioni<br />
del paese. Con <strong>il</strong> loro gazebo<br />
hanno contribuito a conferire alla piazza<br />
una cornice natalizia.<br />
Il grande falò ha riscaldato le centinaia<br />
di persone accorse. L’attività dei<br />
volontari si è magistralmente unita alle<br />
ricette gastronomiche: a fare la parte<br />
del leone la trippa, cucinata da alcune<br />
signore ormai fondamentali per le iniziative<br />
dell’Associazione, ma non sono<br />
mancate le gustosissime salamelle alla<br />
brace, cucinate caparbiamente da “ciubi”<br />
con l’aiuto di altri Fanti. Non è poi<br />
mancato <strong>il</strong> dolce: le “fritelle calde” con<br />
cioccolata bollente. Il tutto annaffiato<br />
da un buon bicchiere di vino e da tanta<br />
allegria.<br />
Il Presidente della Sezione Cav. Giuseppe<br />
Paravisi ringrazia tutti i Fanti per<br />
la professionalità dimostrata in questa<br />
occasione, anzi è orgoglioso di essere affiancato<br />
da uno staff affiatato. Le iniziative<br />
<strong>int</strong>raprese in questi anni hanno avuto<br />
un ruolo significativo nella Provincia<br />
di Bergamo e nel nostro Comune. Il ricavato<br />
della Veglia è stato destinato a scopi<br />
benefici.<br />
IMOLA (BO)<br />
Ghisalba (BG) - Il gazebo allestito durante la Veglia di<br />
Natale.<br />
Imola - Il Presidente Gagliardi ed <strong>il</strong> Vice<br />
Sindaco Visani dopo la deposizione della<br />
Corona ai Caduti. In primo piano <strong>il</strong> Segretario<br />
Cav. Dalpozzo.<br />
La locale Sezione “Laerte Poletti” ha<br />
celebrato domenica 30 Novembre u.s. <strong>il</strong><br />
20° Anniversario della sua costituzione.<br />
La giornata celebrativa è iniziata al<br />
mattino nel Giardino San<br />
Francesco con la deposizione<br />
di una Corona alle lapidi<br />
dei Caduti della I Guerra<br />
Mondiale, di cui ricorre quest’anno<br />
<strong>il</strong> 90° della Vittoria.<br />
Erano presenti <strong>il</strong> Vice Sindaco<br />
Dott. Roberto Visani in<br />
rappresentanza dell’Amministrazione<br />
Comunale, <strong>il</strong><br />
Generale Giuseppe Napoleone<br />
Consigliere Nazionale<br />
per l’Em<strong>il</strong>ia e Vice Presiden-<br />
te della Sezione Provinciale<br />
di Bologna, <strong>il</strong> rappresentante<br />
della Compagnia Carabi-<br />
nieri di Imola, <strong>il</strong> rappresentante<br />
della Guardia di Finanza, i Presidenti<br />
di tutte le Associazioni d’Arma<br />
locali con le rispettive Bandiere,<br />
i rappresentanti delle Sezioni<br />
di Lugo e Ravenna e diversi cittadini.<br />
Il Vescovo di Imola, impossib<strong>il</strong>itato<br />
a presenziare, ha inviato<br />
un messaggio augurale. Alle 11,30<br />
<strong>il</strong> Cappellano della Sezione Don<br />
Giovanni Gaddoni e <strong>il</strong> Parroco Don<br />
Gian Luca Grandi, hanno celebrato<br />
la Santa Messa nella Chiesa parrocchiale<br />
di Croce in Campo in ricordo<br />
di tutti i Soci deceduti, a<br />
partire dai componenti del Primo<br />
Consiglio Direttivo (<strong>il</strong> Presidente<br />
Laerte Poletti, <strong>il</strong> Vice Presidente<br />
Antonio Venieri, <strong>il</strong> Segretario Economo<br />
Enrico Scheda, i Consiglieri Ezio Guerrini<br />
e Francesco Placci) fino a Dionisio<br />
Dall’Osso, Vice Presidente in carica e<br />
massimo esponente della cultura imolese<br />
scomparso <strong>il</strong> 12 agosto scorso. Sono<br />
inoltre stati ricordati tutti coloro che<br />
sono caduti nell’adempimento del loro<br />
dovere m<strong>il</strong>itare. Al pranzo sociale si sono<br />
registrate circa cento presenze in<br />
una atmosfera di amicizia e grande cordialità.<br />
Dopo l’Inno nazionale, cantato<br />
dai convenuti, <strong>il</strong> Presidente Nevio Gagliardi<br />
ha ricordato brevemente l’attività<br />
della Sezione in questi venti anni,<br />
mentre <strong>il</strong> Generale Giuseppe Napoleone<br />
ha tratteggiato l’attività nella Regione<br />
Em<strong>il</strong>ia Romagna e ha dato notizie dettagliate<br />
sul Congresso Nazionale di maggio<br />
a Massa.<br />
LEGNANO (MI)<br />
La Sezione ha organizzato la seconda<br />
edizione della “Gara di Bocce Tricolori”,<br />
aperta alle nostre Sezioni, a quelle d’Arma<br />
di Legnano ed ai cosiddetti “Amici”.<br />
La manifestazione, svoltasi dal 17 al 20<br />
novembre 2008 sui campi da gioco messi<br />
gent<strong>il</strong>mente a disposizione dal Dopolavoro<br />
della Franco Tosi spa, primaria ditta<br />
metalmeccanica nel campo delle turbine,<br />
dei motori diesel e degli impianti industriali,<br />
ha visto la presenza di un buon<br />
numero di squadre (a coppie), che si sono<br />
confrontate in un clima di sana competizione<br />
e di grande amicizia.<br />
La finale ha dato i seguenti risultati:<br />
1° Coppardoni/Luraghi, Alpini Legnano<br />
2° Cuoghi/Fenaroli, Fante Legnano<br />
3° Bonicalzi/Dragoni, Gruppo Giovani<br />
Legnano<br />
4° Cozzi/Sciuccati, Fante Legnano<br />
1° Gruppo Signore, Graziella Bocchese<br />
e Clara Cordella.<br />
Una bella manifestazione, della quale<br />
ha diffusamente scritto la stampa locale.<br />
Martedì 6 gennaio 20<strong>09</strong> la Sezione ha<br />
organizzato la 5 a edizione della “Befana<br />
29
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
Legnano (MI) - Il Presidente impersona la “Befana in<br />
Pediatria”.<br />
in Pediatria”, presso <strong>il</strong> Reparto Materno<br />
– Infant<strong>il</strong>e dell’Ospedale di Legnano, con<br />
la collaborazione delle Sezioni dei Paracadutisti<br />
e della sede locale dei Vig<strong>il</strong>i del<br />
Fuoco, oltre che delle Sezioni dei Carristi,<br />
Marinai, Aviazione e Protezione Civ<strong>il</strong>e.<br />
La mitica vecchietta era meravigliosamente<br />
impersonata dal Presidente<br />
Cav. Sciuccati, <strong>int</strong>erpretazione che ha<br />
portato un poco di gioia, serenità e i<br />
classici doni ai piccoli degenti e ai loro<br />
genitori. Simpatica anche la visita al reparto<br />
neonatale, con la “rumorosa” presenza<br />
dei nuovi arrivi, ben sei femminucce.<br />
Naturalmente tutti hanno voluto posare<br />
con la Befana, che si è prestata con<br />
gioia a decine di scatti.<br />
Per tutti e per i Fanti legnanesi un’esperienza<br />
indimenticab<strong>il</strong>e.<br />
Domenica mattina 15 febbraio u.s. si<br />
è tenuto, nel salone delle Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma, l’annuale<br />
Assemblea della Sezione. Dopo un istante<br />
di raccoglimento a ricordo dei Caduti<br />
alla presenza della Bandiera di Sezione,<br />
ha preso la parola <strong>il</strong> Presidente Cav.<br />
Sciuccati per una breve relazione morale<br />
dell’attività svolta nel 2008. Un’attività<br />
che ha visto impegnati i Fanti Legnanesi<br />
nelle ricorrenze sia istituzionali<br />
(25 Apr<strong>il</strong>e, 4 Novembre, Festa dell’Esercito,<br />
Raduno Nazionale etc.) sia di carattere<br />
più ludico (conferenze, gara di<br />
bocce e tiro, gite e qualche raduno conviviale),<br />
senza dimenticare la partecipazione<br />
ad iniziative di carattere sociale<br />
ed umanitario. Il Segretario Rag. Fenaroli<br />
ha quindi dato lettura della relazione<br />
finanziaria. Dopo l’approvazione si sono<br />
elencati alcuni programmi per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong>:<br />
sicuramente si parte con ottimi presupposti<br />
di partecipazione.<br />
Comunichiamo infine che, per ricordare<br />
degnamente <strong>il</strong> 1918 e l’Unità d’<strong>It</strong>a-<br />
30<br />
lia con la fine della Grande<br />
Guerra, la Sezione ha realizzato<br />
un artistico e significativo<br />
gagliardetto con <strong>il</strong><br />
Tricolore e le due fatidiche<br />
date 1918 – 2008 insieme al<br />
Logo del Fante.<br />
LENTIAI-MEL (BL)<br />
Non è dato sapere<br />
quanti italiani conoscano<br />
aria e parole dell’“Inno di<br />
Mameli” e della “Leggenda<br />
del Piave”, ma di sicuro<br />
questi brani sono noti ai<br />
bambini della scuola elementare<br />
di V<strong>il</strong>la di V<strong>il</strong>la,<br />
che li cantano ogni anno<br />
durante le ricorrenze del 25 Apr<strong>il</strong>e e del<br />
4 Novembre. I piccoli si sono esibiti anche<br />
la mattina del 4 Novembre u.s. nel<br />
sagrato della Chiesa dove, al termine<br />
della S. Messa officiata da Don Stefano<br />
Sitta, si è tenuta la Cerimonia di commemorazione.<br />
Dopo la benedizione al Monumento,<br />
l’Onore ai Caduti con la deposizione<br />
della Corona d’alloro e i saluti del<br />
Sindaco di Mel Dott. Ruggero Dalle Sasse<br />
e del Presidente dell’Associazione Reduci<br />
ed Ex-combattenti S<strong>il</strong>vio Dalle Sasse, la<br />
Sezione ha voluto ringraziare le maestre<br />
e gli scolari per l’impegno e la sensib<strong>il</strong>ità<br />
dimostrata nei riguardi di queste manifestazioni,<br />
facendo loro dono di una Bandiera<br />
tricolore. Un piccolo riconoscimento<br />
anche a S<strong>il</strong>vio Dalle Sasse per l’attività<br />
di volontariato svolta con tanta passione<br />
e puntualità e al Sindaco di Mel per l’attenzione<br />
dedicata a questi momenti. Evidente<br />
la commozione della folla sempre<br />
presente a V<strong>il</strong>la di V<strong>il</strong>la e soprattutto degli<br />
Ex-combattenti, che hanno ritrovato<br />
in quei bambini, <strong>int</strong>eressati nell’ascoltare<br />
le parole loro rivolte, <strong>il</strong> vero scopo dei<br />
sacrifici compiuti.<br />
Si è conclusa <strong>il</strong> 2 Novembre, con la<br />
cerimonia in Piazza a Lentiai, la serie di<br />
Lentiai–Mel (BL) - Inaugurazione del cippo commemorativo<br />
della Liberazione e della Medaglia d’Argento al Valor<br />
M<strong>il</strong>itare sul Monte Artent.<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
iniziative messe in campo dalle Associazioni<br />
d’Arma dei Comuni di Lentiai e Mel<br />
a ricordo del 90° dalla fine della I Guerra<br />
Mondiale. Hanno collaborato alla<br />
buona riuscita della manifestazione<br />
l’A.N.F., i gruppi ANA e l’Associazione<br />
Nazionale dei Carabinieri delle Sezioni<br />
di Lentiai e Mel e l’Associazione Nazionale<br />
Arma di Cavalleria Sezione di Belluno.<br />
L’iniziativa ha avuto <strong>il</strong> patrocinio<br />
dei Comuni di Lentiai e Mel e della Provincia<br />
di Belluno. L’idea di commemorare<br />
<strong>il</strong> 90° della fine della Prima Guerra<br />
Mondiale è nata dal ritrovamento di documenti<br />
che attestavano un fatto d’arma<br />
avvenuto in località Monte Artent <strong>il</strong><br />
31 ottobre 1918: al Sottotenente Iginio<br />
<strong>It</strong>alia è stata concessa una Medaglia<br />
d’Argento al Valor M<strong>il</strong>itare per la conquista<br />
delle trincee Austro-ungariche<br />
del Monte.<br />
Il 30 ottobre si è tenuto, presso la sala<br />
della Società Operaia di Lentiai, un incontro<br />
pubblico per ripercorrere gli<br />
eventi succedutisi dalla disfatta di Caporetto<br />
alla Battaglia del Piave e alla sconfitta<br />
dell’esercito Austro-Ungarico.<br />
La conferenza, tenuta da Dario Dell’Agnol,<br />
ha avuto un buon successo ed ha<br />
permesso di conoscere dettagliatamente<br />
la tipologia costruttiva delle postazioni<br />
Austro-ungariche presenti nel 1918 sul<br />
Monte Artent.<br />
La sera del 31 ottobre, giorno della<br />
liberazione di Lentiai, le Associazioni<br />
d’Arma si sono ritrovate presso <strong>il</strong> Municipio<br />
per la deposizione dei fiori ai Caduti.<br />
Era presente la F<strong>il</strong>armonica locale,<br />
che da vent’anni commemora l’evento.<br />
Degna conclusione delle iniziative è<br />
stata l’inaugurazione, <strong>il</strong> 2 novembre, di<br />
un cippo commemorativo della Liberazione<br />
e della Medaglia d’Argento al Valor<br />
M<strong>il</strong>itare proprio sul Monte Artent, alla<br />
presenza delle varie Associazioni<br />
d’Arma e di numeroso pubblico. Lo scoprimento<br />
del cippo è stato affidato a<br />
due ex combattenti della Seconda Guerra<br />
Mondiale, Celestino Deola (classe<br />
1910) e Florindo Sancanti<br />
(classe 1913).<br />
A novant’anni dalla<br />
fine della Grande<br />
Guerra era necessario<br />
e doveroso proporre<br />
una riflessione comune<br />
sui tragici eventi che<br />
sconquassarono l’Europa.<br />
L’iniziativa non<br />
è comunque finita: è<br />
infatti <strong>int</strong>enzione delle<br />
Associazioni d’Arma<br />
provvedere al recupero<br />
delle tracce delle<br />
vecchie postazioni Au-<br />
stro-ungariche,creando, se possib<strong>il</strong>e, un<br />
percorso attrezzato a<br />
ricordo di quanto av-
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
venuto in queste località e collegandolo<br />
al Museo Storico della I Guerra Mondiale<br />
di Caorera.<br />
MALO (VI)<br />
Domenica 5 ottobre si è svolta la tradizionale<br />
processione in onore della Madonna<br />
del Santo Rosario, ricorrenza istituita<br />
da Papa Pio V come ringraziamento<br />
alla Vergine Maria per l’<strong>int</strong>ercessione all’Armata<br />
Cristiana durante la Battaglia<br />
navale di Lepanto del 7 ottobre 1571. La<br />
devozione popolare del Santo Rosario è<br />
stata da allora particolarmente presente<br />
nelle nostre zone, tradizionalmente devote<br />
alla Madonna e legate al dominio<br />
della Serenissima Repubblica Veneta.<br />
Novità per la le Sezione è data dal fatto<br />
che i Fanti sono stati invitati dalla Parrocchia<br />
a portare in processione la venerata<br />
statua della Beata Vergine. L’invito<br />
è stato accolto con fede ed entusiasmo<br />
dai Fanti, alternatisi durante tutta la cerimonia<br />
con serietà e commozione, suscitando<br />
la simpatia dei numerosi fedeli.<br />
MARENO DI PIAVE (TV)<br />
La solidarietà come valore da sostenere,<br />
sempre. È questo <strong>il</strong> messaggio che<br />
Massa - Fanti, Amici del Fante e Patronesse all’Assemblea<br />
Annuale Ordinaria della Sezione Provinciale.<br />
Mazzano (BS) - Foto di gruppo durante la giornata di festeggiamento<br />
del 26° di Fondazione.<br />
la Sezione sta portando avanti da anni<br />
attraverso la “lucciolata”, una passeggiata<br />
notturna che si snoda per le vie del<br />
paese su un percorso di circa 3 ch<strong>il</strong>ometri<br />
allo scopo di raccogliere fondi a sostegno<br />
della casa denominata “Via di Natale”.<br />
La struttura è un complesso di 46<br />
mini alloggi con 92 posti letto per malati<br />
terminali oncologici e riservata a pazienti<br />
e fam<strong>il</strong>iari dei malati ricoverati<br />
presso <strong>il</strong> CRO (Centro di Riferimento Oncologico)<br />
di Aviano in provincia di Pordenone.<br />
Il ricovero e la degenza in questo<br />
complesso sono gratuiti proprio grazie<br />
alla generosità di singoli o di Associazioni<br />
come quella locale. La lucciolata si è<br />
svolta la sera del 31 gennaio scorso,<br />
quando sono giunti in paese, provenienti<br />
da Aviano, alcuni maratoneti che hanno<br />
portato la fiaccola per circa 55 ch<strong>il</strong>ometri.<br />
Alla lucciolata hanno partecipato<br />
bambini, ragazzi, adulti, anziani, sfidando<br />
<strong>il</strong> freddo pungente, ma rallegrati dal<br />
calore di quanto avevano preparato i<br />
Fanti, le Patronesse e gli Alpini. Una sinergia<br />
che ha accomunato varie Associazioni<br />
locali. Non è mancata neppure la<br />
Banda cittadina. “Arrivederci al prossimo<br />
anno”, assicura Sonia Possamai,<br />
coordinatrice delle Patronesse, “perché<br />
per noi la solidarietà è <strong>il</strong> miglior servizio<br />
che si possa rendere alla nostra Nazione,<br />
soprattutto oggi!”<br />
MASSA<br />
Presso <strong>il</strong> Salone<br />
dell’As<strong>il</strong>o Parrocchiale<br />
“S. Martino<br />
Vescovo” in Borgo<br />
del Ponte di Massa<br />
si è svolta l’Assemblea<br />
Annuale, Ordinaria<br />
della Sezione<br />
Provinciale. Presenti<br />
numerosi Fanti,<br />
Amici del Fante<br />
e Patronesse. L’Assemblea<br />
ha unanimementedeterminato<br />
le quote sociali<br />
per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong>, approvato,all’unanimità,<br />
le Relazioni<br />
del Consiglio Direttivo<br />
sulle Attività<br />
svolte nel 2008, su<br />
quelle da organizzarsi<br />
per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong>, i<br />
B<strong>il</strong>anci Consuntivo<br />
2008 e Preventivo<br />
20<strong>09</strong>.<br />
Conclusa l’Assemblea<br />
si è tenuto<br />
<strong>il</strong> consueto Rancio<br />
del Fante: presente,<br />
fra gli altri, la<br />
Sig.ra Vincenzina<br />
Nicodemi Paolicchi, madre del Sergente<br />
Maggiore dei Paracadutisti dell’Esercito<br />
Stefano Paolicchi, Medaglia d’Oro “Alla<br />
Memoria” al Valor M<strong>il</strong>itare, caduto a Mogadiscio<br />
in Somalia <strong>il</strong> 2 luglio 1993 durante<br />
una Missione di Pace.<br />
MAZZANO (BS)<br />
Domenica 7 dicembre la Sezione ha<br />
festeggiano <strong>il</strong> 26° Anniversario di Fondazione,<br />
ospite <strong>il</strong> Presidente Provinciale e<br />
Consigliere Nazionale Cav. Giuseppe Feretti.<br />
Con un breve corteo la nutrita<br />
schiera di tesserati ha sostato presso <strong>il</strong><br />
Monumento e Giardino dei Fanti d’<strong>It</strong>alia<br />
per un momento di raccoglimento in<br />
onore dei Caduti e dispersi di tutte le<br />
Guerre. Il corteo ha proseguito per <strong>il</strong> Cimitero,<br />
dove riposano i fondatori della<br />
Sezione (ultimo <strong>il</strong> Presidente Cav. Luigi<br />
Pasotti), deposto un omaggio floreale<br />
sull’altare e rispettato un minuto di raccoglimento.<br />
Il Presidente Feretti ha tenuto<br />
una breve allocuzione ricordando<br />
chi ci ha preceduto ed elogiando i presenti<br />
che prestano volontariato sul territorio,<br />
ben accettati dall’Amministrazione<br />
Comunale. Presso la sede si è conclusa<br />
la cerimonia con la consegna di una<br />
medaglia al Medagliere del Nastro Azzurro<br />
di Molinetto di Mazzano, a cui fa capo<br />
<strong>il</strong> Cav. Uff. Annibale Gabusi, di un riconoscimento<br />
a ricordo dei tempi passati<br />
di CastelCondino al Lupo di Toscana Piergiorgio<br />
Miglioli e, per la continua ed assidua<br />
operosità, di un libro al Presidente<br />
Osvaldo Procuranti, trascinatore della<br />
Sezione con la Patronessa Rosanna Treccani<br />
e con tutto <strong>il</strong> Consiglio.<br />
MELEDO DI SAREGO (VI)<br />
È ormai una ventennale tradizione<br />
che la terza domenica di ottobre <strong>il</strong> Gruppo<br />
delle Sezioni del Basso Vicentino si<br />
diano appuntamento a Meledo di Sarego<br />
per celebrare <strong>il</strong> “Raduno Zonale”.<br />
Come sempre, <strong>il</strong> Cav. Guerrino<br />
Preatto, Presidente della Sezione, ha<br />
fatto le cose con passione e per tempo,<br />
con la predisposizione dei luoghi per la<br />
cerimonia di due decorati sareghesi delle<br />
due Guerre Mondiali, <strong>il</strong> sito imbandierato<br />
per la commemorazione e i discorsi<br />
delle Autorità, proseguiti, Banda di<br />
Creazzo in testa, con la sf<strong>il</strong>ata verso la<br />
Chiesa dove si è tenuta la Santa Messa.<br />
A rendere gli onori una parte del “Gruppo<br />
Mimetiche”, del quale la Federazione<br />
e <strong>il</strong> Presidente Provinciale sono orgogliosi<br />
e che ha reso più solenni le celebrazioni.<br />
A coordinare <strong>il</strong> tutto, con la<br />
solita bravura, <strong>il</strong> Vice Presidente Lucio<br />
Bonfadini. A rappresentare l’Amministrazione<br />
Comunale <strong>il</strong> Sindaco e, per la<br />
Federazione Provinciale, <strong>il</strong> Presidente<br />
31
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
Att<strong>il</strong>io Gomitolo e <strong>il</strong> Cav. Mario De Mori,<br />
Capo Gruppo della Zona del Basso vicentino.<br />
Il Presidente della Sezione, <strong>il</strong> Sindaco,<br />
<strong>il</strong> Capo Gruppo e <strong>il</strong> Presidente Provinciale<br />
dei Fanti hanno salutato i presenti<br />
proponendo riflessioni sul 90° Anniversario<br />
dalla fine della I Guerra Mondiale<br />
e sulla necessità di trasmettere alle<br />
generazioni più giovani <strong>il</strong> ricordo dei<br />
sacrifici dei loro nonni per consegnarci<br />
una Patria indipendente e libera. Quindi<br />
la Sf<strong>il</strong>ata e poi la Santa Messa in suffragio<br />
dei Caduti di tutte le Guerre, officiata<br />
dal Rev. Parroco nella bellissima<br />
chiesa parrocchiale.<br />
ODOLO-PRESEGLIE (BS)<br />
Domenica 1 <strong>marzo</strong> u.s. si è svolta nel<br />
Comune di Preseglie la tradizionale Festa<br />
del Tesseramento della Sezione. Hanno<br />
presenziato alla Cerimonia, dopo la S.<br />
Messa celebrata da Don Aldo Sorelli e la<br />
benedizione della nuova Bandiera Sezionale<br />
per <strong>il</strong> Comune di Preseglie, la madrina<br />
Prof.ssa Nicoletta Serena, numerose<br />
Sezioni dei Fanti e Patronesse della<br />
Provincia di Brescia, nonché <strong>il</strong> gagliardetto<br />
degli Alpini e la Bandiera della Marina.<br />
Dopo la deposizione della Corona<br />
d’alloro al Monumento dei Caduti, <strong>il</strong> Sindaco<br />
Avv. Stefano Gaburri, nonché nostro<br />
Fante, ha rivolto ai presenti un cordiale<br />
saluto da parte dell’Amministrazione<br />
Comunale e ha comunicato che, raccogliendo<br />
la richiesta della Sezione, <strong>il</strong> 17<br />
maggio 20<strong>09</strong> verrà <strong>int</strong>itolata una piazza<br />
al Ten. Pietro Mascadri, M.A.V.M. immolatosi<br />
nel 1917 durante un combattimento<br />
sul Monte Sp<strong>il</strong> contro gli Austriaci. Un<br />
saluto e un ringraziamento è stato<br />
espresso dal Segretario Angelo Ghidotti<br />
mentre, a conclusione, ha parlato <strong>il</strong> nostro<br />
Presidente Provinciale Cav. Giuseppe<br />
Feretti, sempre vicino alle sue Sezioni.<br />
Durante <strong>il</strong> pranzo è stato conferito <strong>il</strong><br />
titolo di Socio Benemerito al nostro Presidente<br />
uscente Agostino Ferla, classe<br />
1918, Croce di Guerra al V.M. nella campagna<br />
d’Africa. Sono seguite le elezioni<br />
per <strong>il</strong> rinnovo del Consiglio Direttivo e,<br />
successivamente, è stato eletto Presidente<br />
per acclamazione <strong>il</strong> Fante Angelo<br />
Ghidotti. Il nuovo Presidente ha ringraziato<br />
tutti e soprattutto <strong>il</strong> Presidente<br />
onorario Agostino Ferla e si è impegnato<br />
ad allargare <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e la Sezione,<br />
ribadendo i valori di amor patrio e di attaccamento<br />
alle istituzioni democratiche<br />
che le nostre Associazioni d’Arma<br />
devono preservare per sempre.<br />
PADOVA<br />
Odolo–Preseglie (BS) - Il nuovo Consiglio Direttivo.<br />
32<br />
Ringraziamenti al Presidente Nazionale<br />
per <strong>il</strong> telegramma di augurio dell’11<br />
dicembre u.s. che è stato proiettato sullo<br />
schermo e letto durante la relazione<br />
in Teatro.<br />
La cerimonia e l’evento culturale di<br />
San Michele al Tagliamento del 14 dicembre<br />
si sono svolti felicemente, grazie<br />
anche ad una breve tregua concessa<br />
dal maltempo che imperversava da<br />
giorni.<br />
La deposizione della Corona d’alloro<br />
al Monumento ai Caduti di San Michele si<br />
è svolta in modo impeccab<strong>il</strong>e alla presenza<br />
del Generale di Divisione Enrico<br />
Pini, Comandante del Comando M<strong>il</strong>itare<br />
Esercito “Veneto”, del Sindaco e delle<br />
Autorità del Comune di San Michele (che<br />
comprende Bibione), con un picchetto<br />
della Marina M<strong>il</strong>itare, i Carabinieri in<br />
Grande Uniforme Speciale e i Rappresentanti<br />
delle varie Associazioni d’Arma<br />
coi Labari.<br />
Squ<strong>il</strong>li di tromba regolamentari, Inno<br />
di Mameli e Canzone del Piave hanno<br />
fatto da sfondo sonoro alla Cerimonia<br />
commemorativa, preceduti dalla Marcia<br />
dell’Artiglieria durante la rassegna dello<br />
schieramento. È stato quindi letto <strong>il</strong><br />
messaggio di saluto, ricordo e benedizione<br />
ai Caduti inviato dall’Arcivescovo Loris<br />
Capov<strong>il</strong>la.<br />
L’evento è proseguito<br />
al Teatro<br />
Verdi, imbandierato<br />
a festa per l’occasione<br />
e gremito da<br />
circa 200 persone,<br />
che hanno partecipato<br />
alla presentazione<br />
del libro sui<br />
Caduti del Basso Tagliamento,<br />
opera di<br />
Massim<strong>il</strong>iano Galasso,<br />
<strong>int</strong>itolato “Dulce<br />
et decorum est<br />
pro patria mori”.<br />
L’opera è stata presentata<br />
da Sindaco,<br />
Assessore alla Cultura<br />
e giornalista de<br />
II Gazzettino. Il Ge-<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
nerale Pino ha poi svolto una relazione<br />
sulle vicende belliche del territorio durante<br />
la guerra 1915-18, accennando a<br />
qualcuna tra le moltissime storie di soldati<br />
portate alla luce nella ricerca di Galasso.<br />
Infine Adolfo Zamboni, collegandosi<br />
alla ricca Appendice Monografica del libro<br />
dedicata ad Adolfo Zamboni, che<br />
abitava a S. Michele all’epoca della<br />
Grande Guerra, ha <strong>il</strong>lustrato l’esperienza<br />
dei pochi ma <strong>int</strong>ensi giorni di combattimento<br />
a difesa dell’Altipiano di<br />
Asiago, sul finire del maggio del 1916,<br />
durante l’offensiva austriaca chiamata<br />
Strafexpedition e che emerge vividamente<br />
dall’inedita testimonianza manoscritta<br />
del sottotenente Zamboni. Ha<br />
anche dato notizia della sua recente<br />
scoperta secondo cui anche gli Austriaci<br />
dettero importanza a quella che chiamano<br />
la espugnazione del Monte Mosciagh,<br />
che aprì loro la strada per Asiago dopo<br />
che <strong>il</strong> 141° Fanteria Brigata Catanzaro<br />
aveva dovuto ripiegare su ordine<br />
pressante dell’Alto Comando. Come <strong>il</strong><br />
Sottotenente Zamboni, per la resistenza<br />
sul Mosciagh, ricevette eccezionali riconoscimenti,<br />
compresa la Croix de Guerre<br />
avec Palme francese, analogamente<br />
<strong>il</strong> Tenente Skulski, del 73° Fanteria austriaco<br />
Egerlaender, che si distinse sul<br />
Mosciagh, ricevette la somma onorificenza<br />
austroungarica, la Croce di Cavaliere<br />
dell’Ordine M<strong>il</strong>itare di Maria Teresa<br />
(M<strong>il</strong>itaer Maria-Theresien Orden Ritterkreuze),<br />
di cui vennero consegnati<br />
solo 110 esemplari tra <strong>il</strong> 1914 e <strong>il</strong> 1918 e<br />
prevalentemente ad alti Ufficiali.<br />
Autorità e convenuti hanno espresso<br />
compiacimento per l’ottima riuscita dell’evento,<br />
cui hanno partecipato anche<br />
alcuni tra gli animatori dell’Associazione<br />
Storica Cimeetrincee, tra i quali Daniele<br />
Girardini, Roberto Belvedere, Max Dif<strong>il</strong>ippo.<br />
Tra i non pochi messaggi di saluto<br />
pervenuti spiccano, oltre a quello dell’Arcivescovo<br />
Capov<strong>il</strong>la, quelli del Commissario<br />
Generale di Onor Caduti, Generale<br />
di Corpo d’Armata Vittorio Barbato,<br />
del Presidente dell’A.N.F. Avv. Vito Titano,<br />
della Prof.ssa Susan Jacobs da Auckland<br />
(NZ), del Prof. Roger Absalom da<br />
Sheffield (UK), del Brigadiere Generale<br />
(r) Luigi Em<strong>il</strong>io Longo da Roma.<br />
Un bel fotoservizio di Max Dif<strong>il</strong>ippo<br />
sull’evento è già visib<strong>il</strong>e sul forum di<br />
Cimeetrincee, nella sezione dedicata<br />
alla Letteratura sulla Prima Guerra<br />
Mondiale.<br />
La statua del Fante che si osserva<br />
nelle immagini reca tuttora i segni dei<br />
bombardamenti che nella II Guerra Mondiale<br />
colpirono <strong>il</strong> Monumento ai Caduti,<br />
quando venne raso al suolo <strong>il</strong> piccolo<br />
paese di San Michele (ora detto “vecchio”)<br />
che sorgeva allora ai piedi dell’importante<br />
ponte ferroviario.
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
PAVIA<br />
Attività svolte dalla Sezione nel<br />
2008:<br />
— 20 gennaio: Assemblea Generale e<br />
rinnovo cariche sociali;<br />
— febbraio: Festa Annuale in commemorazione<br />
dell’88° di Fondazione;<br />
— apr<strong>il</strong>e: partecipazione alla Commemorazione<br />
cittadina della Liberazione;<br />
— 17-18 maggio: partecipazione al Raduno<br />
Nazionale di Massa;<br />
— 31 maggio: partecipazione alla Festa<br />
locale Sezione Carabinieri;<br />
— 2 giugno: partecipazione alla locale<br />
manifestazione Festa della Repubblica;<br />
— 5 giugno: partecipazione alla Festa<br />
della Polizia;<br />
— 27 giugno: partecipazione alla Festa<br />
Arma Finanza;<br />
— 7 settembre: partecipazione alla<br />
Messa Sezione Caduti e Dispersi in<br />
Guerra;<br />
— 26 settembre: partecipazione all’inaugurazione<br />
Caserma Carabinieri di<br />
S. Martino Siccomario;<br />
— 15 ottobre: partecipazione al funerale<br />
del Presidente Giulio Orticelli;<br />
— 19 ottobre: partecipazione alla Messa<br />
locale Sezione Reduci di Russia;<br />
— 4 novembre: partecipazione alla locale<br />
manifestazione Festa del IV Novembre;<br />
— 16 novembre: partecipazione alla<br />
Festa della Fanteria di Voghera;<br />
— 7 dicembre: partecipazione alla Festa<br />
locale Sezione Marinai d’<strong>It</strong>alia;<br />
— 8 dicembre: partecipazione alla<br />
Festa locale Sezione Arma Areonautica.<br />
Sono inoltre state attuate le seguenti<br />
iniziative socio-culturali: visita al Museo<br />
Navale di La Spezia; tour panoramico<br />
col trenino rosso Tirano/Bernina/<br />
St. Moritz e soggiorno a Livigno; tour sul<br />
lago di Lecco e Le Grigne; escursione a<br />
Macugnaga; visita alla Reggia di Venaria;<br />
visita di Chiavenna; escursione in Em<strong>il</strong>ia<br />
con visita di Castell’Arquato; gita a Sarzana<br />
e Tellaro.<br />
ROMA<br />
Riportiamo la comunicazione del<br />
Consigliere Nazionale Arch. Paolo Brasioli<br />
di un increscioso avvenimento avvenuto<br />
<strong>il</strong> 15 ottobre u.s. “I nomi di alcuni<br />
Caduti, incisi nel marmo del Sacrario<br />
M<strong>il</strong>itare del Cimitero Monumentale<br />
del Verano di Roma, sono stati cancellati<br />
da ignoti con un pennarello nero aggiungendo<br />
la parola ‘fessi’. Risulta evidente<br />
che tali autori sono ben lontani<br />
da quello spirito di condivisione e di<br />
commemorazione dei Caduti con <strong>il</strong> quale<br />
<strong>il</strong> nostro sodalizio si identifica. Certo<br />
che, in qualità di Alfiere, quando scorto<br />
nelle varie cerimonie, con profonda<br />
um<strong>il</strong>tà ed <strong>int</strong>imo onore, l’immane storia<br />
di sacrificio dei Fanti rappresentata<br />
splendidamente dal nostro Medagliere<br />
Nazionale e raccolgo <strong>il</strong> consenso, l’ammirazione<br />
e la commozione del pubblico<br />
che mi scorre accanto, <strong>il</strong> sentimento<br />
che riempie l’aria è, ovviamente e meno<br />
male, ben diverso! Allora in quei momenti<br />
stringo forte la solida asta e con<br />
emozione sussurro dolcemente al vento:<br />
‘Cari Fanti. Cari Caduti, questa festa è<br />
per Voi!’”.<br />
II giorno 25 gennaio 20<strong>09</strong>, come è<br />
ormai tradizione, presso <strong>il</strong> “Giardino<br />
dei Caduti del Fronte Russo” si è svolta<br />
l’ottava edizione della commemorazione<br />
della Battaglia di Nikolajewka (66°<br />
Anniversario). Come nelle edizioni degli<br />
anni scorsi, che hanno visto la presenza<br />
di numerose Autorità Civ<strong>il</strong>i e M<strong>il</strong>itari<br />
e Associazioni d’Arma, anche<br />
questa è stata un’occasione per rendere<br />
omaggio ai nostri Soldati, tra loro<br />
migliaia di Fanti. Durante la S. Messa <strong>il</strong><br />
nostro Socio Benemerito, reduce di<br />
Russia, Riccardo Riccardi ha letto con<br />
sentita emozione la Preghiera del disperso.<br />
Lo affiancavano cinque Soci romani<br />
e <strong>il</strong> Consigliere Nazionale Ten.<br />
Paolo Brasioli.<br />
ROMANO DI LOMBARDIA (BG)<br />
La Sezione locale ha celebrato la Festa<br />
Sociale nella giornata del 4 Novembre,<br />
che ricorda la vittoria della Grande<br />
Guerra e dell’Unità Nazionale. Fanti, Patronesse<br />
e Amici del Fante hanno partecipano<br />
numerosi, hanno sf<strong>il</strong>ato per le vie<br />
della Città, reso gli onori al Monumento<br />
dei Caduti e inaugurato i giardini a lato<br />
del monumento, scoprendo la targa<br />
“Giardini delle Associazioni Combattentistiche<br />
e d’Arma”. II Corteo ha proseguito<br />
per <strong>il</strong> Cimitero dove, dopo avere<br />
reso omaggio alle Cappelle dei Caduti,<br />
ha partecipato alla Santa Messa in suffragio<br />
di tutti i Caduti. Al termine<br />
della Cerimonia pubblica<br />
Fanti, Patronesse e Amici del<br />
Fante si sono ritrovati nei locali<br />
della Federazione G.B.<br />
Rubini per partecipare alla Festa<br />
Sociale, dove, alla presenza<br />
delle Autorità Civ<strong>il</strong>i, Religiose<br />
e M<strong>il</strong>itari della Città, sono<br />
state consegnate: una pergamena<br />
con Medaglia d’Oro al<br />
Fante Andrea Benini per i suoi<br />
quarant’anni di iscrizione all’Associazione;<br />
tre pergamene<br />
con Medaglia d’Argento alle<br />
Patronesse iscritte all’Associazione<br />
dal 1993; tre perga-<br />
mene alle Patronesse iscritte all’Associazione<br />
dal 2003; sei pergamene ai Fanti<br />
iscritti all’Associazione dal 2003.<br />
Sono state poi consegnate le Medaglie<br />
Araldiche, con dedica, a Mons. Giuseppe<br />
Rivellini, Parroco Emerito della<br />
Città; a Em<strong>il</strong>io Tognoli, Sindaco della<br />
Città; al Comandante della Caserma dei<br />
Carabinieri, Mar. Domenico Faugiana.<br />
A conclusione dell’<strong>int</strong>ensa giornata,<br />
dedicata, prima, al ricordo di chi ha sacrificato<br />
la vita per la Patria, poi all’Amicizia<br />
e alla Fratellanza, <strong>il</strong> Vice Presidente<br />
Nazionale Vicario Geom. Antonio<br />
Beretta ha ringraziato i presenti per la<br />
partecipazione numerosa e ha sottolineato<br />
l’alto valore ed <strong>il</strong> profondo significato<br />
associativo che accompagnano i riconoscimenti<br />
consegnati nel corso della<br />
Festa.<br />
Ci complimentiamo con <strong>il</strong> Cav. Claudio<br />
Bergamaschi, che risulta iscritto al-<br />
Romano di Lombardia (BG) - Durante la<br />
Festa Sociale e commemorativa del IV<br />
Novembre.<br />
Romano di Lombardia (BG) - La prima tessera del Fante<br />
r<strong>il</strong>asciata al Fante Claudio Bergamaschi nel 1958.<br />
33
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
l’Associazione dei Fanti fin dal 1958. A<br />
testimonianza della sua “storica” iscrizione<br />
ci ha inviato una fotografia della<br />
prima tessera r<strong>il</strong>asciatagli dal Comando<br />
del 76° Reggimento Fanteria Napoli - distaccamento<br />
di Cividale del Friuli (Ud)<br />
12 a Compagnia Mortaisti da 81.<br />
SAN GERMANO DEI BERICI (VI)<br />
Anche la Val Liona ha voluto rendere<br />
grazie alla Madonna di Monte Berico, in<br />
occasione della “Festa dei oto”, con un<br />
percorso a piedi da San Germano dei Berici<br />
(davanti al capitello dedicato alla<br />
Vergine dei Berici), attraverso la dorsale<br />
dei Colli passando per San Gottardo,<br />
Perarolo e Arcugnano fino al Santuario<br />
della Beata Vergine Maria. Molte comunità<br />
vicentine ricordano in questo modo<br />
<strong>il</strong> voto fatto dal Vescovo di Vicenza nell’anno<br />
della peste e ringraziano la Madonna<br />
dello scampato pericolo. Il giorno<br />
della sua festività, l’8 settembre, per<br />
Vicenza e la sua Diocesi, è ancora oggi<br />
come una domenica. Durante l’omelia <strong>il</strong><br />
Sacerdote, meravigliato dal fatto che<br />
tutti gli anni si ripete questa forte rappresentazione<br />
della devozione mariana,<br />
ha voluto raccomandarci alla Madre Celeste<br />
con una benedizione speciale.<br />
Nel gruppo c’erano uomini e donne,<br />
anziani e non: è stato bello vedere come<br />
ci si supportasse vicendevolmente<br />
per arrivare assieme alla meta, lontana<br />
circa ventisei ch<strong>il</strong>ometri dal punto di<br />
partenza.<br />
Domenica 28 settembre u.s. i Fanti<br />
della Sezione hanno festeggiato l’ormai<br />
tradizionale Festa del Socio, in una<br />
giornata di sole che valorizzava <strong>il</strong> paesaggio<br />
circostante, con la chiusura delle<br />
attività programmate per l’anno in<br />
corso. Non erano molti i Fanti presenti<br />
perché, proprio a causa del bel tempo,<br />
la maggior parte era impegnata nella<br />
vendemmia delle pregiate uve di quella<br />
zona, punto di forza della locale economia.<br />
La Cerimonia ha avuto <strong>il</strong> suo punto<br />
di forza davanti al Monumento ai Caduti,<br />
con la resa degli Onori, l’Alza bandiera<br />
e gli inni, fra tutti l’Inno d’<strong>It</strong>alia.<br />
Le Autorità hanno incitato a continuare<br />
l’opera di proporre ai cittadini <strong>il</strong> dovere<br />
del ricordo, della riconoscenza e della<br />
memoria per trasmetterlo ai giovani.<br />
E così <strong>il</strong> Sindaco ha ringraziato i Fanti<br />
per quanto fanno nelle varie ricorrenze<br />
e ha proposto ai presenti questo punto<br />
di riflessione: “Una comunità, un popolo<br />
che non conosce la sua storia, è un<br />
popolo che è destinato a non avere futuro<br />
… cerchiamo di fare in modo che<br />
questo non succeda a noi”. Il Cav. Mario<br />
De Mori, Capo Gruppo della zona del<br />
34<br />
Basso Vicentino, ha invitato i presenti<br />
al ricordo dei sacrifici dei nostri nonni,<br />
con una preghiera per quanti hanno<br />
perso la vita in guerra. Il Presidente<br />
Provinciale Att<strong>il</strong>io Gomitolo ha proposto<br />
<strong>il</strong> parallelo fra la sacralità dell’altare<br />
della Chiesa e quella del Monumento ai<br />
Caduti, altare altrettanto sacro per <strong>il</strong><br />
sangue versato per l’unità nazionale e<br />
per la nostra libertà. Ha quindi affermato<br />
che i Fanti si dovrebbero riconoscere<br />
per <strong>il</strong> loro st<strong>il</strong>e di vita, racchiuso<br />
in quella frase della Preghiera del Fante<br />
che dice: “Fa’ che i Fanti siano d’esempio<br />
a tutti i cittadini nella fedeltà<br />
ai Tuoi comandamenti e nell’osservanza<br />
delle patrie leggi”.<br />
La Santa Messa, molto partecipata,<br />
è stata celebrata dal Parroco Don Pio<br />
che, nonostante l’età, ha voluto trovarsi<br />
in mezzo ai Fanti per fare “festa in<br />
mezzo a gente che crede ancora nei valori<br />
della nostra cultura e della tradizione<br />
cristiana”. Un commosso Presidente,<br />
Maurizio Candian, ha dato a tutti<br />
l’arrivederci al prossimo anno.<br />
SELLERO (BS)<br />
Sotto un cielo carico di pioggia, in<br />
un’atmosfera avvolta da grande suggestione,<br />
si è svolta al Passo del Tonale la<br />
Cerimonia di Commemorazione dei Caduti<br />
della Grande Guerra e la celebrazione<br />
della Giornata delle Forze Armate.<br />
La ricorrenza, inoltre, del 90° Anniversario<br />
della fine della I Guerra Mondiale<br />
ha conferito all’evento un forte<br />
valore aggiuntivo. Un conflitto lontano,<br />
ma <strong>il</strong> cui ricordo suscita sempre forti<br />
emozioni.<br />
Presenti alla Cerimonia anche delegazioni<br />
della Sezione locale e di Paisco<br />
Loveno guidate dal Presidente Pasquale<br />
Ceri e dal Vice Presidente Felice Barera.<br />
A dare <strong>il</strong> via alle celebrazioni la Santa<br />
Messa presso la<br />
Chiesa di San Bartolomeo<br />
in ricordo dei<br />
Caduti di tutte le<br />
Guerre.<br />
Al termine della<br />
Santa Messa, dopo i<br />
saluti delle Autorità,<br />
i partecipanti hanno<br />
sf<strong>il</strong>ato in un corteo<br />
ordinato e composto<br />
per andare a deporre<br />
una Corona di fiori<br />
al Sacrario. Una<br />
manifestazione molto<br />
sentita e ricca di<br />
significato, con la<br />
presenza dell’Asses-<br />
sore Provinciale<br />
Francesco Mazzoli<br />
che ha sottolineato<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
la forza degli uomini che hanno sacrificato<br />
la propria vita per <strong>il</strong> nostro Paese e<br />
grazie ai quali oggi godiamo del bene<br />
preziosissimo della libertà.<br />
Nel mese di febbraio 2008 la Sezione<br />
ha organizzato la tradizionale Serata di<br />
Carnevale e del tesseramento, riscuotendo<br />
un buon successo. Nel mese di<br />
<strong>marzo</strong> ha partecipato alla Festa per <strong>il</strong><br />
40° di Fondazione della Sezione di Odolo.<br />
Il 25 apr<strong>il</strong>e ha partecipato alla Cerimonia<br />
per la Festa di Liberazione organizzata<br />
nel Comune Braone. In ottobre<br />
era presente a Cedegolo, in occasione<br />
del 50° di Fondazione della locale Sezione.<br />
Il 4 Novembre una delegazione ha<br />
partecipato al Raduno all’Ossario del<br />
Passo del Tonale organizzato dalla Sezione<br />
Alpini di Vallecamonica. A conclusione<br />
delle attività, <strong>il</strong> 9 novembre la Sezione<br />
ha partecipato all’organizzazione<br />
della manifestazione del 4 Novembre<br />
nel nostro Comune: una bellissima giornata,<br />
iniziata con la S. Messa celebrata<br />
dal Parroco Don Giuseppe Gallina, a cui<br />
sono seguiti l’Alzabandiera e la deposizione<br />
della Corona d’alloro al Monumento<br />
ai Caduti. Il momento più commovente<br />
è avvenuto quando i ragazzi<br />
delle elementari hanno recitato poesie<br />
e cantato brani in onore di tutti i Caduti.<br />
Dopo <strong>il</strong> saluto del Presidente dei<br />
Combattenti e Reduci Santo Damiolini,<br />
<strong>il</strong> Presidente della Sezione Pasquale Ceri<br />
ha invitato i ragazzi a tener sempre<br />
vivo <strong>il</strong> ricordo di tutti i giovani che hanno<br />
sacrificato la vita per gli ideali di patria,<br />
di libertà e di pace. Ha concluso<br />
con <strong>il</strong> discorso ufficiale <strong>il</strong> Sindaco Ezio<br />
Laini, toccando anche argomenti di attualità<br />
che hanno riscosso calorosi applausi.<br />
A chiusura della manifestazione<br />
una delegazione ha portato un omaggio<br />
floreale al Monumento dedicato al<br />
“Fante d’<strong>It</strong>alia”.<br />
Sellero (BS) - Un momento della manifestazione del 4<br />
Novembre.
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
SIENA<br />
Negli ultimi mesi del 2008 la Sezione<br />
ha partecipato a diverse manifestazioni,<br />
tra cui:<br />
— 17 ottobre: nel 66° Anniversario della<br />
Battaglia di El Alamein, commemorazione<br />
della M.O.V.M. “Roberto<br />
Bandini” in Colle Val d’Elsa, nella<br />
Piazza <strong>int</strong>itolata a Suo nome, in presenza<br />
delle Autorità Cittadine e M<strong>il</strong>itari.<br />
— 2 novembre: Celebrazione di una S.<br />
Messa nel Sacrario del Cimitero della<br />
Misericordia in suffragio dei Caduti<br />
di tutte le guerre.<br />
— 4 novembre: Cerimonia celebrativa<br />
del IV Novembre Festa dell’Unità<br />
Nazionale e Giornata delle Forze Armate<br />
presso l’As<strong>il</strong>o Monumento “la<br />
Lizza” in Siena con schieramento<br />
della Compagnia d’Onore, dei Labari<br />
delle Associazioni Combattentistiche<br />
e d’Arma, dei Gonfaloni del Comune<br />
e della Provincia, Cerimonia<br />
dell’Alzabandiera e deposizioni di<br />
Corone da parte del Prefetto, del<br />
Sindaco, del Presidente della Provincia,<br />
delle Forze Armate e delle Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma<br />
a cui hanno fatto seguito i saluti del<br />
Sindaco, del Presidente della Provincia<br />
e del Prefetto.<br />
— 11 novembre: nella Ricorrenza del<br />
Santo Patrono della Fanteria S. Martino,<br />
la nostra Sezione ha fatto celebrare<br />
una S. Messa nella Chiesa di S.<br />
Andrea in Siena, in memoria dei Fanti<br />
e Patronesse Senesi deceduti.<br />
— 21 novembre: Celebrazione della<br />
“Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma<br />
dei Carabinieri e “Giornata dell’Orfano”<br />
con una S. Messa celebrata nel<br />
Duomo della Città di Siena.<br />
— 22 novembre: pranzo sociale e scambio<br />
degli auguri con Fanti, Patronesse<br />
e Amici della Sezione.<br />
— 30 novembre: visita delle Sale della<br />
Prefettura di Siena.<br />
Siena - La Sezione durante <strong>il</strong> pranzo sociale.<br />
S. MARIA HOE’ (LC)<br />
Domenica 9 novembre, a Perego, si<br />
sono svolte lo celebrazioni del 4 Novembre<br />
a cura delle Associazioni d’Arma con<br />
<strong>il</strong> magnifico apporto dell’Amministrazione<br />
Comunale, in particolare del Sindaco<br />
Giorgio Dall’Angelo e del Vice Sindaco.<br />
La S. Messa è stata celebrata da un giovane<br />
Vice Parroco che, al momento dell’omelia,<br />
ha coinvolto un gruppo di ragazzi<br />
che hanno circondato affettuosamente<br />
i vecchi soldati ponendo domande<br />
pertinenti sulla guerra e sulla Resistenza,<br />
avendo come <strong>int</strong>erlocutore principale<br />
<strong>il</strong> Comandante della 104 Brigata<br />
Garibaldina. Successivamente è stata<br />
recata una Corona di alloro al Monumento<br />
ai Caduti, presso <strong>il</strong> quale i ragazzi<br />
della scuola elementare, coordinati<br />
dalla maestra Dall’Angelo, sorella del<br />
Sindaco, hanno commemorato i Caduti<br />
mentre un video ne presentava le fotografie.<br />
La cerimonia si è conclusa col discorso<br />
del Sindaco e gli Onori ai Caduti,<br />
mentre le note del S<strong>il</strong>enzio venivano<br />
scandite tra le colline.<br />
SOVERE (BG)<br />
Domenica 18 gennaio 20<strong>09</strong> numerosi<br />
Fanti, Patronesse e simpatizzanti hanno<br />
partecipato all’inaugurazione della nuova<br />
sede, gent<strong>il</strong>mente concessa in comodato<br />
gratuito dall’Amministrazione Comunale.<br />
Al taglio del nastro tricolore effettuato<br />
dal Presidente Edoardo Del Bello<br />
tra gli applausi di tutti i presenti ed<br />
alla solenne benedizione della piccola<br />
ma accogliente sede impartita dal Fante<br />
Don Fiorenzo Rossi, Parroco di Sovere,<br />
erano presenti <strong>il</strong> Sindaco Prof. Arialdo<br />
Pezzetti, <strong>il</strong> Vice Comandante la Stazione<br />
Carabinieri di Sovere Mar. Maggiore<br />
Lorenzo de F<strong>il</strong>ippis, la Presidente della<br />
locale Pro Loco Osvalda Giurini, <strong>il</strong><br />
Presidente dell’Associazione Alpini Giovanni<br />
Cattaneo con l’Alfiere Cristiano<br />
Mazzucchelli, <strong>il</strong><br />
Vice Presidente<br />
dei Carabinieri in<br />
congedo Gianni<br />
Forchini. A conclusione<br />
della cerimonia<br />
si è svolta<br />
l’Assemblea<br />
ordinaria, durante<br />
la quale, su<br />
proposta del Presidente,<br />
è stato<br />
eletto Presidente<br />
Onorario, per alzata<br />
di mano, <strong>il</strong><br />
Prof. Cav. Uff.<br />
Vincenzo Brullo,<br />
che ringraziando<br />
vivamente dell’onore<br />
resogli ha<br />
Sulmona (AQ) - La Sezione durante <strong>il</strong><br />
“rancio sociale”.<br />
accettato l’inaspettato incarico. I lavori<br />
assembleari sono proseguiti con la discussione<br />
di importanti punti all’ordine<br />
del giorno.<br />
SULMONA (AQ)<br />
Anche quest’anno la tradizionale<br />
Festa di San Martino è stata solennemente<br />
celebrata, però con due significative<br />
novità. A causa della inagib<strong>il</strong>ità<br />
della Cattedrale, <strong>int</strong>eressata da un ampio<br />
e radicale <strong>int</strong>ervento di restauro, la<br />
Santa Messa è stata celebrata nella bella<br />
Cappella dell’Arcivescovado; a celebrarla<br />
<strong>il</strong> Parroco Don Maurizio, dopo <strong>il</strong><br />
collocamento a riposo, per età e per<br />
motivi di salute, di Don Antonio, Cappellano<br />
del 57° Battaglione “Abruzzi” e<br />
della nostra Sezione. Prima della sacra<br />
celebrazione, Don Maurizio ha dato ampio<br />
spazio alla nostra Associazione, osservando<br />
che <strong>il</strong> ricordo dei Caduti non<br />
esime dall’operare a favore dei viventi.<br />
La recita della Preghiera del Fante ed <strong>il</strong><br />
commosso ricordo dei Soci scomparsi da<br />
parte del Presidente Gen. <strong>It</strong>alo Giammarco<br />
hanno colpito i tanti fedeli presenti,<br />
che hanno partecipato con un caloroso<br />
applauso.<br />
Su nostro invito hanno altresì partecipato<br />
alcuni Soci della costituenda Sezione<br />
dei Granatieri di Sardegna: a loro<br />
è andato l’augurio di una rapida crescita<br />
nelle iscrizioni.<br />
TONEZZA DEL CIMONE (VI)<br />
Dopo <strong>il</strong> meritato riposo estivo la Federazione<br />
ha ripreso le proprie attività<br />
35
ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
con una riunione della Giunta <strong>il</strong> 27 agosto<br />
u.s., in preparazione del Consiglio<br />
Provinciale di Tonezza del Cimone del 6<br />
settembre, per definire la cerimonia di<br />
Contrà Crosati.<br />
A fine giugno è stato inviato ai Presidenti<br />
delle Sezioni, ai Capo Gruppo delle<br />
Zone e ai Consiglieri Provinciali un<br />
piccolo riassunto di quanto realizzato<br />
dagli organi federali (Consiglio Provinciale<br />
e Giunta).<br />
Tra le attività dal novembre 2007 al<br />
giugno 2008 si segnalano:<br />
— stipula di un’assicurazione cumulativa<br />
(100 soci al giorno), per assicurare<br />
i Fanti impegnati nei vari lavori<br />
ed attività, con una piccola spesa a<br />
carico delle Sezioni;<br />
— realizzazione del Gonfalone Federale,<br />
che ha già fatto la sua apparizione<br />
al Raduno Nazionale di Massa,<br />
realizzato con <strong>il</strong> contributo di vari<br />
amici;<br />
— costituzione del Gruppo di lavoro<br />
per l’esecuzione dei lavori in cantiere.<br />
Questa importante proposta ci<br />
permette di impegnarci in vari modi<br />
e, attraverso le Patronesse, anche<br />
nel sociale;<br />
— dotazione di “berrettini” blu, con<br />
stemma della Fanteria, per essere<br />
visib<strong>il</strong>i durante lo svolgimento dei<br />
nostri lavori risparmiando baschi e<br />
bustine;<br />
— tra le Province di Vicenza e Trento è<br />
stato firmato un accordo per <strong>il</strong> finanziamento<br />
del recupero delle opere<br />
m<strong>il</strong>itari sul Pasubio (trincee, camminamenti,<br />
caverne e cimiteri); per<br />
la nostra Sezione sarà <strong>il</strong> recupero del<br />
Cimitero del 157° Rgt. di Fanteria<br />
della Brigata Liguria presso l’Arco<br />
Romano del Pasubio;<br />
— sono iniziati gli incontri del Presidente<br />
con le Sezioni, ai quali può<br />
partecipare chi vuole fra le Patronesse<br />
e i Fanti iscritti, per condividere<br />
problemi, ricercarne le possib<strong>il</strong>i<br />
soluzioni ed organizzare attività;<br />
— sensib<strong>il</strong>izzazione di Fanti e Patronesse,<br />
da parte dei Presidenti di Sezione,<br />
al rispetto della “forma”, sia durante<br />
le cerimonie, sia nel lavoro,<br />
sia nei rapporti con le istituzioni;<br />
— istituzione della “Festa di San Martino”,<br />
da celebrarsi <strong>il</strong> sabato più vicino<br />
all’11 novembre, in sostituzione<br />
dell’incontro dei Presidenti a Monte<br />
Berico. Su proposta del Consiglio<br />
Provinciale questa festa sarà itinerante<br />
e celebrata ogni volta in una<br />
Zona diversa;<br />
— istituzione di un’Onorificenza Associativa<br />
ai Fanti più meritevoli su proposta<br />
dei Capo Gruppo delle Zone;<br />
— adesione di tutte le Sezioni alla richiesta<br />
di sostegno dell’AISM (Associazione<br />
per la ricerca sulla sclerosi<br />
multipla).<br />
36<br />
Di seguito le<br />
proposte della<br />
Presidenza Federale<br />
che impegneranno<br />
Giunta<br />
e Consiglio Provinciale<br />
nei prossimi<br />
mesi:<br />
— costituzione<br />
del Circolo<br />
Culturale<br />
Provinciale,<br />
per la promozionedella<br />
nostra storia<br />
e della<br />
nostra cultura;<br />
— ricerca di una<br />
sede provinciale più ampia;<br />
— attivazione di un sito <strong>int</strong>ernet dedicato<br />
alle attività della Federazione<br />
del Veneto (Vicenza, Venezia, Treviso<br />
e Verona) gestito dalla nostra Federazione;<br />
— comunicazione, ai corrispondenti locali<br />
di stampa e televisione, delle<br />
attività sezionali;<br />
— ricerca di contatti politici e amministrativi<br />
a livello locale, provinciale,<br />
regionale e nazionale, ut<strong>il</strong>i anche<br />
per la buona organizzazione delle<br />
nostre manifestazioni;<br />
— potenziamento e autofinanziamento<br />
della rivista Arcobaleno con l’inserimento<br />
della pubblicità.<br />
TORINO<br />
Con la partecipazione al Raduno Assoarma<br />
di Trieste per ricordare <strong>il</strong> 90°<br />
Anniversario della fine della I Guerra<br />
Mondiale, la Sezione ha concluso un anno<br />
ricco di iniziative.<br />
Il 30 ottobre 2008 un gruppo di sei<br />
Fanti torinesi, guidato dal Presidente<br />
<strong>It</strong>alo Iuorio, è partito in camper alla<br />
volta di Trieste per partecipare al Raduno<br />
Nazionale delle Associazioni d’Arma,<br />
con una missione da parte di Assoarma<br />
Torino: rappresentare idealmente<br />
anche le altre Associazioni, ma<br />
soprattutto accendere una lampada votiva<br />
al Sacrario Nazionale di Redipuglia<br />
da portare poi a Torino al Sacrario M<strong>il</strong>itare<br />
della Gran Madre di Dio presso <strong>il</strong><br />
quale sono i resti di oltre 3500 Caduti<br />
della Grande Guerra.<br />
Sabato 1 novembre, a Trieste, i Fanti<br />
hanno partecipato alla fiaccolata che,<br />
partita da Piazza dell’Unità, è giunta al<br />
Colle di San Giusto dove, alla presenza<br />
delle massime Autorità M<strong>il</strong>itari e Civ<strong>il</strong>i,<br />
rappresentanze di m<strong>il</strong>itari in congedo e<br />
della Fanfara della Julia, si è svolta una<br />
commovente Cerimonia in ricordo dei<br />
Caduti.<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Tonezza del Cimone (VI) - Il gruppo delle Patronesse insignite<br />
delle Onorificenze Associative.<br />
Domenica 2 novembre, in una splendida<br />
Piazza dell’Unità, sotto un sole caldo<br />
e alla presenza di una folla festante,<br />
oltre 12.000 Radunisti di tutte le Armi<br />
provenienti da ogni parte d’<strong>It</strong>alia hanno<br />
sf<strong>il</strong>ato in parata sul Lungomare, salutati<br />
dalle sirene delle navi e accompagnati<br />
dalle Fanfare davanti al palco delle Autorità,<br />
dove sedevano i vertici nazionali<br />
delle Associazioni d’Arma: tra questi <strong>il</strong><br />
nostro Presidente Avv. Vito Titano, che<br />
ha accolto calorosamente i nostri Fanti,<br />
collocati con <strong>il</strong> Generale Soave a chiudere<br />
la colonna del numeroso blocco dei<br />
Fanti.<br />
In serata abbiamo lasciato Trieste<br />
con l’impegno di tornare per visitare<br />
questa città ricca di storia e passando<br />
dal Sacrario di Redipuglia, dove abbiamo<br />
acceso la lampada votiva da portare<br />
a Torino.<br />
Durante una solenne cerimonia lunedì<br />
3 novembre, sulla grande scalinata<br />
della Chiesa della Gran Madre di Dio,<br />
davanti a due f<strong>il</strong>e di m<strong>il</strong>itari in servizio<br />
e in congedo di tutte le Armi e le massime<br />
Autorità M<strong>il</strong>itari della Città, <strong>il</strong> Presidente<br />
Iuorio ha consegnato la lampada,<br />
che è stata benedetta e posta davanti al<br />
Sacrario per essere vegliata la notte, a<br />
turno, dalle varie Associazioni d’Arma,<br />
guidate dall’Ana, fino alle cerimonie celebrative<br />
dell’indomani, giorno dell’Anniversario<br />
della Vittoria.<br />
La missione completa un anno di<br />
iniziative significative, come la partecipazione<br />
al Raduno Nazionale di Massa<br />
e l’organizzazione di una grandiosa edizione<br />
di “M<strong>il</strong>itaria Sabauda”, la Rievocazione<br />
Storica ormai tradizionale dell’ex<br />
Capitale dell’Unità d’<strong>It</strong>alia e <strong>il</strong> più<br />
grande Raduno di Gruppi Storici che si<br />
svolge in <strong>It</strong>alia. Per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong> obiettivi<br />
principali sono <strong>il</strong> completamento dell’organico<br />
della Fanfara, <strong>il</strong> rafforzamento<br />
e la collaborazione della Squadra<br />
di Protezione Civ<strong>il</strong>e A.N.F. di Torino<br />
con altre Associazioni d’Arma e una<br />
edizione ancora più grande di M<strong>il</strong>itaria<br />
Sabauda.
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />
TREVISO<br />
Non si è ancora spenta l’eco suscitata<br />
dall’<strong>int</strong>eressante mostra organizzata<br />
dalla Federazione Provinciale presso la<br />
m<strong>il</strong>lenaria abbazia di Santa Maria del<br />
Pero in Monastier di Treviso in occasione<br />
delle celebrazioni di Novembre per i 90<br />
anni dalla fine della I Guerra Mondiale.<br />
La suggestiva cornice di quella che fu<br />
per secoli una tra le più importanti abbazie<br />
benedettine, ha avvicinato i tantissimi<br />
visitatori alle cosiddette “Parole<br />
di Guerra”, ovvero agli scritti, lettere o<br />
cartoline che i nostri soldati, dai fronti,<br />
spedivano alle loro famiglie. Una ricostruzione<br />
attenta e precisa, una rivisitazione<br />
quasi palpab<strong>il</strong>e delle emozioni,<br />
dei dolori, delle attese, delle delusioni<br />
di tanti nostri soldati, che della guerra<br />
conoscevano nulla o quasi a parte i disagi<br />
e le sofferenze. La mostra è durata da<br />
sabato 8 novembre a fine mese ed ha<br />
avuto, quali accreditati visitatori, <strong>il</strong> Presidente<br />
della Provincia, <strong>il</strong> Vice della Regione<br />
Veneto, tanti Ufficiali e Presidenti<br />
di Sezioni con i loro iscritti e Patronesse.<br />
Alla cerimonia di apertura è stato<br />
presentato un documentario su alcuni<br />
spaccati di storia del Primo Conflitto.<br />
Non sono mancate, nel periodo di apertura<br />
della mostra, le serate dedicate alle<br />
Sezioni, con la presentazione di temi<br />
del Primo Conflitto da parte di relatori<br />
preparati.<br />
Soddisfazione per l’esito della mostra<br />
sono stati espressi, nel corso dell’Assemblea<br />
Annuale dei Presidenti dello<br />
scorso 18 gennaio, sia dal Presidente<br />
della Federazione Provinciale Rag. Sebastiano<br />
Lazzarato, sia dal Consigliere<br />
Nazionale Giovanni Mini.<br />
VAL MENAGGIO (CO)<br />
Durante <strong>il</strong> 2008 la Sezione ha partecipato<br />
a innumerevoli manifestazioni ed<br />
iniziative. Elencando le principali, a<br />
<strong>marzo</strong>, durante la giornata “Fiori in città”<br />
a sostegno della A.I.S.M., si è impegnata<br />
nella vendita dei fiori a sostegno<br />
della lotta alla sclerosi multipla. ll 25<br />
apr<strong>il</strong>e si è svolta la commemorazione<br />
dell’Anniversario della Liberazione. Nutrita<br />
la nostra partecipazione al Raduno<br />
Nazionale di Massa, dove, nonostante <strong>il</strong><br />
tempo inclemente, abbiamo trascorso<br />
due giornate in allegria che sono stati<br />
anche l’occasione per rivedere volti<br />
amici.<br />
In giugno abbiamo partecipato al Raduno<br />
Interarma della Pace e Solidarietà<br />
tenutosi a Rovellasca, dove la Sezione è<br />
stata premiata in quanto nell’edizione<br />
precedente era risultata la più numerosa.<br />
A settembre si è tenuta la gita sociale<br />
a Sotto <strong>il</strong> Monte, per rendere<br />
omaggio ai luoghi che videro nascere e<br />
crescere Beato Papa Giovanni XXIII, <strong>il</strong><br />
più grande Fante che la storia ci abbia<br />
tramandato, quindi al Parco faunistico<br />
“Le Cornelle”. Un particolare ringraziamento<br />
ai Fanti di Calusco d’Adda, che ci<br />
hanno accolto con calore ed amicizia offrendoci,<br />
nella loro magnifica sede, una<br />
squisita colazione di benvenuto ed al loro<br />
Presidente e collaboratori, che si sono<br />
prodigati ad accompagnarci nei nostri<br />
itinerari.<br />
Il giorno 26 dello stesso mese una<br />
delegazione della Sezione si è recata a<br />
Modugno (BA), dove, su invito del locale<br />
Comitato Feste Patronali, ha partecipato<br />
alle solennità dei SS. Rocco e Nicola<br />
da Tolentino, Patroni della cittadina.<br />
Per l’occasione è stata consegnata al<br />
Ten. Col. Savino Vignola la nomina di<br />
Presidente Onorario della Sezione.<br />
Il giorno 9 novembre ci ha visto impegnati<br />
per la ricorrenza del 90 ° Anniversario<br />
della Vittoria: in buon numero<br />
abbiamo partecipato alla manifestazione<br />
celebrata a Menaggio, mentre altri<br />
Fanti hanno rappresentato la Sezione<br />
nei loro paesi di residenza.<br />
Nel mese<br />
di dicembre, su invito<br />
degli amici Artiglieri<br />
Menaggini,<br />
si è festeggiata la<br />
loro Patrona S. Barbara<br />
e <strong>il</strong> 30 ° Anniversario<br />
di Fondazione<br />
della Sezione<br />
stessa. L’anno si è<br />
concluso con la tradizionale<br />
cena di<br />
auguri per le festività<br />
natalizie.<br />
Tante idee e<br />
iniziative sono allo<br />
studio per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong><br />
che, come di con-<br />
sueto, ci vedrà organizzare<br />
e partecipare<br />
a vari even-<br />
Val Menaggio (CO) - Fanti menaggini a Sotto <strong>il</strong> Monte.<br />
ti, ma anche impegnarci nella solidarietà.<br />
VILLAGGIO SERENO (BS)<br />
La locale Sezione ha celebrato, in<br />
data 16 novembre u.s., la ricorrenza di<br />
S. Martino con una S. Messa in Suffragio<br />
di tutti i Soci presso la Parrocchia S. F<strong>il</strong>ippo<br />
Neri e la deposizione di un mazzo<br />
di fiori al Monumento ai Caduti. Durante<br />
<strong>il</strong> pranzo sociale un applauso per la la<br />
riuscita della manifestazione.<br />
VIRLE TREPONTI E REZZATO (BS)<br />
Il giorno 1 febbraio 20<strong>09</strong> è stata consegnata,<br />
alla presenza del Cav. Feretti e<br />
di tutto <strong>il</strong> Consiglio della Sezione, l’attestato<br />
di benemerenza e una medaglia<br />
al Cav. Paolo Burceni, con <strong>il</strong> riconoscimento<br />
per acclamazione di Presidente<br />
Onorario a vita per aver guidato con entusiasmo<br />
e impegno la Sezione dal 1958<br />
al 2008. Si ringrazia <strong>il</strong> Cav. Feretti per la<br />
sempre gradita presenza.<br />
Virle Treponti e Rezzato (BS) - Durante la cerimonia per<br />
l’attestazione della benemerenza al Cav. Paolo Burceni.<br />
37
38<br />
VARIE<br />
ALPAGO E PONTE NELLE ALPI (BL)<br />
Il 14 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Giovanni Rizzo Sannio. Vice<br />
Presidenti: Giuseppe Collazuol,<br />
Adolfo Bortoluzzi. Segretario Cassiere:<br />
Luca Canei. Consiglieri: Giovanni<br />
Sitran, Sandro Rapicavoli, Manuel Furlan,<br />
Mauro Bortoluzzi.<br />
ANCONA<br />
Il 2 <strong>marzo</strong> 20<strong>09</strong> <strong>il</strong> Gen. Lanfranco<br />
Angelini è stato nominato Presidente<br />
Onorario della Sezione da lui presieduta<br />
per tanti anni.<br />
BERZO DEMO (BS)<br />
Il 25 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Franceschino Cominassi.<br />
Vice Presidente: Mario Boldini. Segretario:<br />
Giorgio Bernardi. Consiglieri:<br />
Pietro Venturini, Fortunato Bernardi,<br />
Andrea Gnani, Germano Bonomelli,<br />
Orlando Tira, Bruno Moreschi, Giuseppe<br />
Cominassi, Carla Baccanelli. Revisori<br />
dei Conti: Daniele Bernardi, Ivan<br />
Toloni. Probiviri: Alberto Gnani, Stefano<br />
Gulberti.<br />
CAERANO DI SAN MARCO (TV)<br />
Il 23 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Germano Basso. Vice Presidente:<br />
Mauro Danieli. Segretario:<br />
Leonardo Viggiani. Alfieri: Antonio<br />
Dalla Santa, Walter Battistin. Consiglieri:<br />
Franco Precoma, Andrea Bian-<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Calendario delle Manifestazioni (Marzo - Luglio 20<strong>09</strong>)<br />
19 apr<strong>il</strong>e Gavardo (BS) 55° di Fondazione della Sezione<br />
19 apr<strong>il</strong>e Mareno di Piave (TV) Pranzo Sociale “Fanti e<br />
Patronesse”<br />
25 apr<strong>il</strong>e Puegnago del Garda (BS) Festa del Tesseramento<br />
25 apr<strong>il</strong>e Mareno di Piave (TV) Commemorazione Festa<br />
della Liberazione al cippo monumentale sulle<br />
Grave del Piave a Cimadolmo<br />
26 apr<strong>il</strong>e Predore (BG) Festa Sociale della Sezione e<br />
Festa della Liberazione<br />
2 maggio Mareno di Piave (TV) Festa della Repubblica<br />
3 maggio Brescia Festa Esercito Regione Lombardia<br />
3 maggio Cavour (TO) Raduno Interprovinciale e 15° di<br />
Fondazione della Sezione<br />
5 maggio M<strong>il</strong>ano Festa Esercito Regione Lombardia<br />
16-17 maggio Palazzago (BG) Esercitazione “Lombardia<br />
20<strong>09</strong>”<br />
24 maggio Brescia S. Messa per la Festa della Fanteria<br />
24 maggio Massa-Carrara, Località Fabbrica (MS) Festa<br />
Provinciale in commemorazione del Capitano<br />
di Fanteria Luigi Giorgi<br />
24 maggio Cavaso del Tomba (TV) Raduno Provinciale<br />
dei Fanti della Marca Trevigiana<br />
31 maggio Castegnato (BS) 75° di Fondazione della<br />
Sezione<br />
31 maggio Stezzano (BG) Festa Tricolore<br />
1 giugno Stezzano (BG) Messa alla Cappelletta dei<br />
Morti della Campagna<br />
2 giugno Romano di Lombardia (BG) Festa della<br />
Repubblica e delle Forze Armate<br />
7 giugno Dossena (BG) Festa Sociale della Sezione e<br />
della S.S. Trinità<br />
14 giugno Serle (BS) 31° di Fondazione della Sezione<br />
21 giugno Asiago-Cesuna (VI) Annuale Pellegrinaggio<br />
alla Zona Sacra del Fante di Valmagnaboschi<br />
luglio Osoppo (UD) Manifestazione “Alla Scoperta<br />
(data da destinarsi) della Fortezza di Osoppo”<br />
8-12 luglio Ghisalba (BG) 4 a Grande Festa del Fante<br />
12 luglio V<strong>il</strong>la d’Ogna (BG) Festa Sezionale in occasione<br />
del 50° di Fondazione e Raduno Provinciale<br />
26 luglio Bione (BS) Manifestazione Madonna del Salto<br />
Rinnovo dei Consigli Direttivi di Sezione<br />
chin, Lino Robazza, Mauro Innocente,<br />
Michele Favero.<br />
CAMISANO VICENTINO (VI)<br />
Il 5 dicembre 2008 si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Maurizio Zanarella. Vice<br />
Presidenti: Roberto Sandon, Valerio<br />
Borgo. Segretario-Economo: Luigi<br />
Cecchetto. Consiglieri: Roberto Nalesso,<br />
Tiziano Romio, Giancarlo Borgo,<br />
Lorenzo Piccolo, Gianni Rodighiero,<br />
Stefano Caldognetto, Ferruccio Stocco,<br />
Sergio Gaspari, Bruno Rigon.<br />
CASTELNUOVO DEL GARDA (VR)<br />
Il 12 <strong>marzo</strong> 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> VARIE<br />
Presidente: Cav. Franco Zamboni. Vice<br />
Presidente: Bruno Busacchi. Segretario:<br />
Giovanni Pedon. Cassiere Economo:<br />
Marco Giacomelli. Consiglieri: Luigi<br />
Turrini. Giuseppe Piccoli, Paolo Sartori.<br />
Probiviri: Massimo Loda, Giovanni<br />
Castellari. Revisori: Stefano Guberni,<br />
Mirco Castellari. Alfiere: Luigi Turrini.<br />
CIVIDALE DEL FRIULI (UD)<br />
Il 19 dicembre 2008 si è costituita<br />
in Cividale del Friuli la Sezione dell’Associazione<br />
Nazionale del Fante. Il Consiglio<br />
Direttivo è così composto: Presidente<br />
Onorario: Gen. Pietro Benatti.<br />
Presidente: Carlo Dorigo. Vice Presidente,<br />
Cassiere e Revisore dei Conti:<br />
Stefano Fadone. Segretario: Renzo Romanelli.<br />
Consiglieri: Sergio Bertini, Att<strong>il</strong>io<br />
Calligaro, Andrea Gosgnac, Luca<br />
Movia. Alfiere: Sergio Bertini.<br />
DOMODOSSOLA (VB)<br />
L’11 novembre 2008 si è riunita<br />
l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Giuseppe Zangla. Vice<br />
Presidente: Roberto Cantoni. Segretario:<br />
Donato Cataldo. Segretario Economo:<br />
Giuseppe Zangla. Consiglieri:<br />
Erik Avere, Antonio Zanola, Antonio<br />
Maglio.<br />
ERACLEA (VB)<br />
L’8 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente Onorario: Cav. Sante Valeri.<br />
Presidente: Graziano Bidoia. Vice<br />
Presidente: Antonio Verago. Segretario<br />
e Tesoriere: Gino De Carli. Consiglieri:<br />
Gelsomino Toninato, Giannino<br />
Botosso, Marcello Frasson, Tarcisio<br />
Dalla Bona, Raffaele Visentin.<br />
FLERO (BS)<br />
Il 10 ottobre 2008 si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Pietro Boldini. Vice Presidente:<br />
Guerino Odolini. Segretario e<br />
Cassiere: Mario Bresciani. Consiglieri:<br />
Claudio Giacomelli, Luigino Magri,<br />
Pietro Frigerio, Giorgio Piccaluga. Revisori<br />
dei Conti: Michele Zola, Bernardo<br />
Boldini. Alfiere: Giovanni Magri.<br />
GENOVA<br />
Il 24 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Enrico Mocellin. Consiglieri:<br />
Bondi, Cavalieri, Cazzetta, Corazzari,<br />
Crosa, A. Crosio, P. Crosio,<br />
Delfino, Panini, Rosi, Vernazza. Revisore<br />
dei Conti: Gherardi. Probiviri: A.<br />
Crosio, P. Crosio, Sch<strong>il</strong>irò.<br />
GHISALBA (BG)<br />
Il 25 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita<br />
l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />
del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />
eletti: Presidente: Giuseppe Paravisi.<br />
Vice Presidente: Walter Galli. Segretario:<br />
Bruno Fratus. Cassiere: Alberto<br />
Boschi. Consigliere: Ernestino Arzuffi.<br />
LASINO (TN)<br />
Il 31 ottobre 2008 l’Assemblea dei<br />
Soci ha accolto le dimissioni del Presidente<br />
Costante Pisoni, che per anni ha<br />
condotto mirab<strong>il</strong>mente la attività sezionale,<br />
ed ha nominato alla carica di<br />
Presidente <strong>il</strong> Fante Augusto Bassetti.<br />
LURATE CACCIVIO (CO)<br />
Il 7 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Albino Gherbesi. Vice Presidente:<br />
Luciano Pellizzoni. Segretario:<br />
Oscar Dolce. Consiglieri: Gino<br />
Brunelli, Francesco Can<strong>il</strong>, Giuseppe<br />
Castiglia, Giulio Curioni, Giuseppe Felice,<br />
Sigfrido Galetti, Valeriano Simioni,<br />
Fernando Palazzo. Alfiere: Giuseppe<br />
Felice.<br />
MOGLIANO VENETO (TV)<br />
Il 22 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Giuseppe Del Todesco Frisone.<br />
Presidente Onorario: Ferdinando<br />
Durante. Vice Presidente: Paolo<br />
Foffano. Vice Presidente Onorario:<br />
Ugo Zorzetto. Segretario Economo:<br />
Gino Valerio. Consiglieri: Cesare Bison,<br />
Luigi Danesin, Gianni Frisenda,<br />
Oscar Gasparini, Rino Marton, Pietro<br />
Prete. Probiviri: Alberto Giusto, Domenico<br />
Sandri, Adolfo Toffoletto. Alfiere:<br />
Ferdinando Marton. Collegio<br />
Sindacale: Mauro Bison, Gino Ferraro,<br />
Egidio Mason.<br />
ODOLO PRESEGLIE (BS)<br />
Il 1 <strong>marzo</strong> 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Angelo Ghidotti. Vice Presidente:<br />
Bortolo Dusi. Segretario: Luciano<br />
Ferla. Consiglieri: Mauro Gardumi,<br />
Bortolo Dolci, Francesco Zurru,<br />
Adelmo Varacchi, Giacomo Leali.<br />
Revisore dei Conti: Leonida Cerqui.<br />
Alfiere: Ottorino Carli.<br />
PALAZZOLO SULL’OGLIO (BS)<br />
Il 20 gennaio 2008 si è riunita<br />
l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />
del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />
eletti: Presidente: Gianni Stucchi.<br />
Vice Presidente: Giuseppe Morandi.<br />
Segretario: Ugo Raccagni. Consiglieri:<br />
Pierino Pagani, Pierino Bergamaschi,<br />
Ferdinando Plebani, Paolo Mottini,<br />
Ugo Savoldi, Angiolino Muratori,<br />
Romano Brignoli. Probiviro: Giuliano<br />
Urgnani. Revisore dei Conti: Marco<br />
Marini.<br />
PALMANOVA (UD)<br />
Si è riunita l’Assemblea dei Soci<br />
per <strong>il</strong> rinnovo del Consiglio Direttivo.<br />
Sono stati eletti: Presidente Onorario:<br />
Gen. Enzo Cortella (Presidente<br />
uscente). Presidente: Col. Franco<br />
Curzio. Vice Presidente: Col. Bruno<br />
Giurgola. Segretario: Serg. Magg.<br />
Franco Romano. Tesoriere: M.M.A. Alberto<br />
Celebrano. Consiglieri: M.M.A.<br />
Giovanni Brighi, M.M.A. Nicola Ciavarella,<br />
M.M.M. Giuseppe Corcione.<br />
S. GALLO (BG)<br />
Il 21 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Guerino Salvetti. Vice<br />
Presidente: Marco Galizzi. Segretario:<br />
Giampietro Galizzi. Consiglieri: Vito<br />
Regazzoni, Mauro Salvetti, Giuseppe<br />
Galizzi, Gianfranco Galizzi, Mansueto<br />
Gervasoni, Daniel Rondi.<br />
S. GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />
Il 7 dicembre 2008 si è riunita<br />
l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />
del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />
eletti: Presidente: Mariano Panarotto.<br />
Vice Presidenti: Stefano Vicentini,<br />
Luigi Tonin. Segretario: Francesco<br />
Marcazzan. Cassiere: Lino Rossetto.<br />
Alfiere: Att<strong>il</strong>io Marcigaglia. Consiglieri:<br />
Renzo Allegri, Mariano Panarotto,<br />
Lino Rossetto, Francesco Marcazzan,<br />
Roberto Olmari, Stefano Vicentini,<br />
Luigi Tonin, Pio Nardi, Loris<br />
39
40<br />
VARIE<br />
Baldin, Gino Arvoti, Att<strong>il</strong>io Marcigaglia.<br />
Sindaci Revisori dei Conti: Mariolino<br />
Beltrame, Agostino Burato.<br />
Probiviri: Ivi Tisato, Mario Rampo.<br />
SORISOLE (BG)<br />
Il 18 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita<br />
l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />
del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />
eletti: Presidente: Cav. Anacleto Tironi.<br />
Vice Presidente: Augusto Avogadro.<br />
Segretario: Cav. Clemente Baggi.<br />
Consiglieri: Ernesto Bacuzzi, Erminio<br />
Zambelli, Mario Bacuzzi, Giuseppe<br />
Pasta, Angelo Testa. Patronessa:<br />
Enrica Matteri.<br />
TELVE VALSUGANA (TN)<br />
Il 25 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita<br />
l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />
del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />
eletti: Presidente: Riccardo Pecoraro.<br />
Vice Presidente: Maria Trentin.<br />
Cassiere: Fiorenzo Vinante. Consiglieri:<br />
Sandro Baldi, Antonio Agostini,<br />
Lucio Agostini, Franco Battisti.<br />
Nozze<br />
Si sono sposati:<br />
BARI – Monica Bonatesta, figlia del<br />
Fante Alfredo e della Patronessa F<strong>il</strong>ly<br />
De Leonibus, con Fabio Di Gese.<br />
BREGANZE (VI) – Il Fante Massimo,<br />
figlio del Fante Em<strong>il</strong>io Vitacchio,<br />
con Deborah Chemello.<br />
ROMANO DI LOMBARDIA (BG) – Il<br />
Fante Daniel Battistello con Valeria<br />
Alimonti.<br />
Felicitazioni!<br />
Culle<br />
Sono nati:<br />
BERZODEMO (BS) – Luisa, figlia del<br />
Fante Marco Disetti.<br />
CALUSCO D’ADDA (BG) – Davide,<br />
nipote del Segretario Giampietro<br />
Locatelli.<br />
CASELLE DI SOMMACAMPAGNA<br />
(VR) – Tommaso, nipote del Fante<br />
Alberto Cunego e della Patronessa<br />
VERONA<br />
II 22 febbraio 20<strong>09</strong> si è tenuto <strong>il</strong><br />
Congresso Provinciale e gli eletti si<br />
sono riuniti <strong>il</strong> 27 febbraio per formulare<br />
le seguenti cariche: Presidente<br />
della Federazione: Cav. Umberto<br />
Tampellini. Vice Presidente Vicario:<br />
Cav. Franco Zamboni. Vice Presidente<br />
zona est: Fante Franco M<strong>il</strong>ani. Segretario<br />
Amm.: Geom. Renzo Schiona.<br />
Segretario Economo: Fante Giuliano<br />
Merzari. Responsab<strong>il</strong>e Manifestazioni:<br />
Fante Mario Donisi. Resp. per i<br />
Rapporti con le Istituzioni: Fante Vasco<br />
Bellini. Resp. per la Rappresentanza<br />
alle Cerimonie: Cav. Gaetano<br />
Perlini. Porta Medagliere Provinciale:<br />
Cav. Vito Tenero. Altri Consiglieri<br />
Prov.: Fanti Cav. Angiolino Merlini,<br />
Giorgio Morelato, Sandro Rebonato,<br />
Sante Malosto, Enzo Gianf<strong>il</strong>ippi, Alfredo<br />
Sartori e, primo dei non eletti,<br />
Azor Leoncini. Collegio dei Sindaci:<br />
Presidente Fante Luigi Turrini. Sindaci:<br />
Luigi Leone, Roberto Rossignoli e,<br />
primo dei non eletti, Fiorenzo Gangini.<br />
Collegio dei Probiviri: Presidente<br />
Ermellina Carcereri e pronipote<br />
della Patronessa Luigia S<strong>il</strong>via Avesani<br />
e del compianto Presidente<br />
Onorario Giovanni Cunego; Aurora,<br />
figlia del Fante Alberto Albertini.<br />
CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) – Elena,<br />
nipote del Fante Lino Baroni.<br />
COSTABISSARA - CALDOGNO (VI) –<br />
Cam<strong>il</strong>la, figlia del Fante Davide Trevisan<br />
e nipote del Fante Armando e<br />
della Patronessa L<strong>il</strong>iana; Martina e<br />
Anna, nipoti del Fante Tullio Bazzan<br />
e della Patronessa Valentina.<br />
CREAZZO (VI) – Giada, figlia del<br />
Fante Giancarlo Lunardi; Stella e<br />
Aurora, nipoti del Fante Luigino<br />
Viero e della Patronessa Teresa<br />
Bertinazzi.<br />
FIRENZE – Lorenzo, nipote del Ten.<br />
Gen. Antonio Fanelli.<br />
GEMONA DEL FRIULI (UD) – Melba,<br />
nipote della Patronessa Laura Cecutti.<br />
GHISALBA (BG) – Nicolò, figlio del<br />
Fante Marco Moratti e nipote del<br />
Cassiere Alberto Boschi; Daniel e<br />
Manuel, nipoti del Fante Benemerito<br />
Giovanni Baldelli; Cristian, nipote<br />
del Presidente Cav. Giuseppe<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Fante Paolo Sartori. Probiviri: Giovanni<br />
Broggio, Adriano Patuzzo.<br />
VIGASIO (VR)<br />
Il 20 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />
dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del Consiglio<br />
Direttivo. Sono stati eletti: Presidente:<br />
Guido Biroli. Vice Presidente Vicario:<br />
Luigi Leoni. Vice Presidente per i<br />
Alfiere: Diego Brutti. Segretario Economo:<br />
Angiolini Merlini. Consiglieri: Pomp<strong>il</strong>io<br />
Frinzi, Luigi Guerra, Lino Ferrari,<br />
Mirko Furlani, Fabrizio Mantovani,<br />
Franco Nascimbeni, Vito Tenero, Giorgio<br />
Zanini. Alfiere: Dan<strong>il</strong>o Bragantini.<br />
VIRLE TREPONTI E REZZATO (BS)<br />
Il 30 novembre 2008 si è riunita<br />
l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />
Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />
Presidente: Luigi Del Torchio. Vice<br />
Presidente: Massimo Maffolini. Segretario:<br />
Luigi Maffolini. Cassiere: Marco<br />
Scalvini. Consiglieri: Annibale Lombardi,<br />
Carlo Noventa, Aldo Sberna,<br />
Dionisio Ventura, Pietro Mezzana,<br />
Giordano Zizioli, Cesare Menoni.<br />
Paravisi; Gabriele figlio del Fante<br />
Carlo Agazzi.<br />
GRANCONA (VI) – Angelica, figlia<br />
del Fante Gian Pietro Zoretto e nipote<br />
del Fante Enrico; Federico,<br />
figlio del Fante Luca Menoncin e<br />
nipote del Fante Graziano e del<br />
Fante Gianni.<br />
GRAVEDONA (CO) – Alessandra, figlia<br />
del Segretario Sergio Albini.<br />
ISOLA DELLA SCALA (VR) – Diego,<br />
nipote del Fante Adriano Lanza.<br />
MAZZANO (BS) – Martina, figlia del<br />
Fante Marco Benvenuti.<br />
MILANO – Marta, nipote del Magg.<br />
Cav. Francesco Donatone, Consigliere<br />
Nazionale di diritto della Sezione<br />
primogenita.<br />
MONTECCHIO PRECALCINO (VI) –<br />
Davide, figlio del Fante Adolfo<br />
Thiella.<br />
MONTORSO VICENTINO (VI) – Giulia,<br />
nipote del Vice Presidente Luigi<br />
Picinotti; Hanna, figlia del Fante<br />
Antonio Signorin; i gemelli Francesco<br />
e Alessandro, nipoti del Fante<br />
Felice Rostello; Tommaso, nipote<br />
del Fante Cav. Antonio Biolo e<br />
della Patronessa Annamaria.
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> VARIE<br />
ORGIANO (VI) – Maira, figlia del<br />
Fante Marco Mattioli e nipote del<br />
Fante Giuliano e della Patronessa<br />
Nadia Brancalion.<br />
SULMONA (AQ) – Mat<strong>il</strong>de e Riccardo,<br />
nipoti del compianto Sindaco<br />
della Sezione Col. Edmondo Fraraccio.<br />
VAL MENAGGIO (CO) – Davide, figlio<br />
del Consigliere e Alfiere Michele<br />
Santoro.<br />
VIGASIO (VR) – Giulia, nipote del<br />
Fante Giorgio Zanini e della Patronessa<br />
Cesarina Soave; Lisa, nipote<br />
del Fante Sabino Murari e della Patronessa<br />
Cesarina Danieli; Ivan, nipote<br />
del Fante Lino Ferrari e della<br />
Patronessa Lucia De Battisti; Eleonora,<br />
figlia del Fante Simone Franchini;<br />
Olivia, nipote del Fante Marino<br />
Rossetti; Asia, nipote del Fante<br />
Vito Tenero e della Patronessa<br />
Annamaria Veronesi; Emma, figlia<br />
del <strong>fante</strong> Michele Ferrari.<br />
Rallegramenti!<br />
Ricorrenze<br />
CASTEGNATO (BS) – Il Presidente<br />
Matteo Massari e la Patronessa Teresa<br />
Zini festeggiano <strong>il</strong> 50 anniversario<br />
di matrimonio; <strong>il</strong> Fante Angelo Massari<br />
e Franca Faroni festeggiano <strong>il</strong><br />
25 anniversario di matrimonio.<br />
CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) – Il<br />
Fante Lino Baroni e Anna Incerti<br />
festeggiano <strong>il</strong> 40 anniversario di<br />
matrimonio.<br />
CILIVERGHE (BS) - Il Presidente<br />
Augusto Albini e Virginia Bertoletti<br />
festeggiano <strong>il</strong> 56 anniversario di<br />
matrimonio.<br />
LOVERE (BG) – Il Presidente Onorario<br />
Ten. Col. Dott. <strong>It</strong>alo Gheza ha<br />
compiuto 99 anni.<br />
MONTECCHIO PRECALCINO (VI) –<br />
Il Fante Bert<strong>il</strong>lo Rizzi e la sig.ra<br />
Bruna festeggiano <strong>il</strong> 50 anniversario<br />
di matrimonio.<br />
ORGIANO (VI) – Il Fante Leonzio<br />
Cassan e Littoria Confente festeggiano<br />
<strong>il</strong> 50 anniversario di matrimonio;<br />
<strong>il</strong> Fante Lino Bedin e Rina<br />
Dorati festeggiano <strong>il</strong> 50 anniversario<br />
di matrimonio.<br />
Rallegramenti!<br />
Onorificenze<br />
BARI - Il Fante Vito Titano ha ricevuto<br />
la Medaglia d’Argento al Merito<br />
Sportivo dal C.O.N.I. Regionale<br />
di Bari per la sua attività di Dirigente<br />
Provinciale F.I.H.P.<br />
MASSA – Il Socio Effettivo della Sezione<br />
Domenico Ceccotti, Assessore<br />
alle Politiche delle Risorse Agricole<br />
e Forestali, Mob<strong>il</strong>ità e Trasporti<br />
(TPL), Politiche dello Sport,<br />
Politiche delle Attività Venatorie e<br />
della Pesca della Provincia di Massa-Carrara,<br />
è stato insignito dell’onorificenza<br />
di Cavaliere O.M.R.I.<br />
MILANO – Il Socio effettivo e Revisore<br />
Ruggero Samarani è stato insignito<br />
dell’onorificenza di Cavaliere<br />
O.M.R.I.<br />
MODUGNO (BA) – Il T. Col. Savino<br />
Vignola è stato promosso al grado<br />
di Grand’Ufficiale dell’Ordine<br />
Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.<br />
TRIESTE - Nell’autunno dello scorso<br />
anno ha lasciato <strong>il</strong> servizio un<br />
ottimo amico dell’A.N.F., <strong>il</strong> Col.<br />
Angelo Coricciati del Comando M<strong>il</strong>itare<br />
Esercito Friuli Venezia Giulia.<br />
VARESE – Il Presidente della Sezione<br />
Provinciale Ten. f.(r) Giovanni<br />
Mattei è stato insignito della Medaglia<br />
di Bronzo di Benemerenza<br />
del Sacro M<strong>il</strong>itare Ordine Costantiniano<br />
di San Giorgio e della Croce<br />
di II Grado al Merito della Croce<br />
Rossa Sammarinese.<br />
Rallegramenti!<br />
Lauree<br />
e Promozioni<br />
BOLZANO VICENTINO (VI) – Anna,<br />
figlia del Presidente Antonio Matteazzi,<br />
si è laureata in Scienze Politiche<br />
all’Università degli Studi di<br />
Padova.<br />
CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) –<br />
Luca, nipote del Fante Cav. Pasqualino<br />
Lirani, ha ottenuto <strong>il</strong> brevetto<br />
di “Para’” con paracadute di<br />
tipo m<strong>il</strong>itare, T-10 Strong, presso <strong>il</strong><br />
campovolo di Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />
VIRLE TREPONTI REZZATO (BS) -<br />
Roberto Bordiga si è diplomato al<br />
Liceo Linguistico di Perugia.<br />
Rallegramenti!<br />
Lutti<br />
II 19 Febbraio 20<strong>09</strong> è deceduto in<br />
Vicenza <strong>il</strong> Cav. di Gr. Cr. Dr. Marcello<br />
Mantovani, Presidente Nazionale<br />
Onorario della nostra Associazione.<br />
Addolorati per la grave perdita, ricordiamo<br />
la Sua nob<strong>il</strong>e figura di Uomo,<br />
Soldato e probo Cittadino.<br />
Fedele all’Arma di Fanteria nella<br />
quale prestò esercizio m<strong>il</strong>itare nella<br />
campagna 40/43 (fu decorato di 3<br />
Croci al M.G. e di 1 Croce al V.M.),<br />
fondò, nel 1945, la Sezione del Fante<br />
di Vicenza che poi, nel 1949, divenne<br />
Federazione Provinciale da Lui presieduta<br />
per ben 58 anni.<br />
Ricoprì la carica di Consigliere<br />
Nazionale dal 1955 al 1977, quando<br />
fu eletto, nel Congresso di S. Pellegrino,<br />
Presidente Nazionale, carica<br />
che detenne fino al 1992.<br />
Durante la Sua Presidenza organizzò<br />
7 Raduni Nazionali (Tonezza del<br />
Cimone, Verona, Brescia, Novara, Vicenza,<br />
Vittorio Veneto, Bergamo) e 5<br />
Congressi Nazionali (Rimini, Roma, Pistoia,<br />
Trieste, Bari). Visitò molte Sezioni<br />
in tutta <strong>It</strong>alia ed Isole portando,<br />
negli incontri con i Presidenti, i Fanti e<br />
le Patronesse, la Sua testimonianza di<br />
vita vissuta per la Patria, la Famiglia,<br />
la Società. Determinato nel realizzare<br />
i Suoi ideali, fu promotore, con i Fanti<br />
vicentini, del ripristino di vari Cimiteri<br />
M<strong>il</strong>itari, tra i quali quello di Valmagnaboschi,<br />
Zona Sacra del Fante.<br />
Nella vita civ<strong>il</strong>i rivestì, anche nella<br />
Sua città, innumerevoli prestigiose<br />
41
42<br />
VARIE<br />
ed autorevoli cariche, ma la Sua attenzione<br />
fu particolarmente rivolta<br />
all’Istituto di Santa Chiara dove si<br />
prodigò, con affetto paterno, per gli<br />
orfani e le famiglie bisognose.<br />
Anche nel mondo dello sport svolse<br />
una notevole attività ricoprendo,<br />
per diversi anni, la carica di Vice Presidente<br />
della squadra di calcio “Lanerossi”<br />
Vicenza.<br />
I Suoi insegnamenti ed i valori che<br />
ha sempre professato rimarranno nel<br />
cuore di quanti lo hanno conosciuto.<br />
II Medagliere Nazionale, uno stuolo<br />
di Labari sezionali della Provincia<br />
di Vicenza e di altre Provincie, i Dirigenti<br />
Nazionali, tantissimi Fanti e Patronesse<br />
e numerosi cittadini hanno<br />
dato <strong>il</strong> loro commosso saluto di commiato<br />
<strong>int</strong>ervenendo ai funerali.<br />
Il Presidente Nazionale, Avv. Vito<br />
Titano, ha inviato alla moglie Francesca<br />
ed ai figli Alberto ed Antonio<br />
espressioni di profondo cordoglio a<br />
nome personale e di tutta l’Associazione.<br />
<br />
Sono inoltre deceduti:<br />
ABANO TERME (PD) – Elide, moglie<br />
del Vice Presidente Gastone<br />
Fareducci.<br />
ALTOPIANO 7 COMUNI (VI) – Il<br />
Fante Giovanni Costa.<br />
BAGNOLO PIEMONTE (CN) – La<br />
Patronessa Domenica Palmero Badariotti.<br />
BAGOLINO (BS) – Il Simpatizzante<br />
Gabriele Fenoli.<br />
BARI – Il Fante Gen. Marco Traversa;<br />
<strong>il</strong> Dott. Vito S<strong>il</strong>vestri, marito<br />
della Patronessa Wanda Surdo; <strong>il</strong><br />
Fante Francesco Martino.<br />
BITETTO (BA) – La Patronessa Angela<br />
Rizzi.<br />
BOLOGNA – Il Fante Dr. Roberto<br />
Barbieri.<br />
BREGANZE (VI) – Giulio, padre del<br />
Fante Ugo Carollo; <strong>il</strong> Fante Pier<br />
Giorgio Fiorio.<br />
BRIGNANO GERA D’ADDA (BG) –<br />
Elisa, moglie del Fante Giovanni<br />
Aresi.<br />
CALUSCO D’ADDA (BG) – Maria,<br />
madre del Fante Bruno Locatelli.<br />
CASTEGNATO (BS) – Beatrice,<br />
suocera<br />
Cingia.<br />
del Fante Giuseppe<br />
CESANO DI ROMA (RM) – Il Mar.<br />
Magg. “A” Nicola Zurlo, combattente<br />
della 2a Guerra Mondiale;<br />
l’Amico del Fante Alfiero Pioli,<br />
già Presidente della locale Università<br />
Agraria.<br />
CREAZZO (VI) – Il padre del Fante<br />
Giancarlo Lunardi.<br />
CUSTOZA (VR) – Il Fante Luigi Pasquetti;<br />
Baietta.<br />
la Patronessa Elena<br />
DEGAGNA (BS) – Il Fante Dante<br />
Franzoni; Giovanna, madre della<br />
madrina della Sezione Federica<br />
Federici.<br />
DOMODOSSOLA (VB) – Il Fante<br />
Prof. Luigi La Creta.<br />
DOSSENA (BG) – La madre del<br />
Fante Luigino Alcaini; la madre<br />
del Fante Antonio Bianzina; <strong>il</strong><br />
Fante Giuseppe Bonzi; Giovanni,<br />
padre del Fante Claudio Galizzi.<br />
DUEVILLE (VI) – L’Alfiere e membro<br />
del Direttivo Giuseppe Zanella.<br />
FIRENZE – Il Fante Gen. Roberto<br />
Peruzzi; <strong>il</strong> Fante Gen. Teodoro Miceli.<br />
FONTANIVA (VI) – Il Vice Presidente<br />
e Alfiere Mario Zulian; <strong>il</strong> Fante<br />
Odone Sgarbossa.<br />
GANDINO (BG) – Il Fante Guglielmo<br />
Bertocchi; <strong>il</strong> Presidente Giuseppe<br />
Anesa.<br />
GAVARDO (BS) – Il Fante Pietro<br />
Crescimbeni; Domenica, madre<br />
dei Fanti Livio ed Aldo Maccarinelli;<br />
Fedora, moglie del Fante<br />
Domenico Maioli; Ornella, sorella<br />
del Presidente Ezio Alberti.<br />
GEMONA DEL FRIULI (UD) – Il<br />
Fante Mario Ellero; <strong>il</strong> Fante Tommasino<br />
Copetti; Carmela, madre<br />
dell’Alfiere Mario Pittini.<br />
GENOVA – Il Fante Dr. Saverio Biamonti,<br />
marito della Patronessa<br />
Franca Gherardini Bonazzi.<br />
GHISALBA (BG) – Anna, madre dei<br />
Fanti Benemeriti Ernestino e Giuseppe<br />
Arzuffi.<br />
LENTIAI-MEL (BL) – Il Fante Sisto<br />
Dal Piva.<br />
LONATO (BS) – Il Fante Giuseppe<br />
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />
Papa e <strong>il</strong> Fante Angelo Tonoli, entrambi<br />
classe 1923.<br />
LONGARE (VI) – Il Fante Cav. Ivo<br />
Beniero, Decano della Sezione.<br />
LOVERE (BG) – Il padre del Fante<br />
Francesco Moleri; <strong>il</strong> fratello del<br />
Consigliere Giuseppe Baglio; l’Amico<br />
Rag. Enrico Ghidini. Il padre<br />
Luigi, mut<strong>il</strong>ato della Grande<br />
Guerra, fondò nel 1926 la Sezione<br />
e ne fu Presidente per quasi mezzo<br />
secolo.<br />
LURATE CACCIVIO (CO) – Maria<br />
Annunziata, madre del Fante Ferdinando<br />
Bellocco.<br />
MANTOVA – Il Fante Alvise Bisson.<br />
MELEDO (VI) – Il padre del Fante<br />
Mariano Peotta.<br />
MONTORSO VICENTINO (VI) – Il<br />
Fante Giovanni Asnicar.<br />
MOZZANICA (BG) – Il Fante Giovanni<br />
Alloni.<br />
NOVENTA VICENTINA (VI) – Corrado,<br />
padre del Consigliere Sandro<br />
Canetti.<br />
ODOLO – PRESEGLIE (BS) – Il Fante<br />
Antonio Solazzi.<br />
OLTRE IL COLLE (BG) – Il Fante<br />
Luciano Minisini.<br />
ORGIANO (VI) – Il Fante Mario<br />
Sberze; <strong>il</strong> Fante Flavio Bellini; <strong>il</strong><br />
Fante <strong>It</strong>alo Fantin.<br />
PALMANOVA (UD) – Anna, moglie<br />
del Presidente Onorario Gen. C.A.<br />
Enzo Cortella; <strong>il</strong> M.M.“A.” Antonio<br />
Anania.<br />
PONCARALE (BS) – Il Fante Umberto<br />
Seramondi.<br />
PONTEY (AO) – Il Fante Giovanni<br />
(Joseph) Gallet, classe 1916.<br />
ROMANO DI LOMBARDIA (BG) – Il<br />
Fante Alessandro Vitali.<br />
SANDRIGO (VI) – Il Fante Adriano<br />
Guerra.<br />
SELLERO (BS) – Il Consigliere Dante<br />
M<strong>il</strong>esi; <strong>il</strong> Presidente della Sezione<br />
di Nadro Angelo Tosana; la<br />
Patronessa Marisa Murachelli, madre<br />
del Socio Pierluigi M<strong>il</strong>esi.<br />
SERLE (BS) – Il Fante Giovanni Romano.<br />
SOMMACAMPAGNA (VR) – Il Fante
Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> VARIE<br />
Cav. S<strong>il</strong>vio Sp<strong>il</strong>ler; <strong>il</strong> Fante Alberto<br />
Vicolo.<br />
SORISOLE (BG) – La moglie del<br />
Fante Gaudenzio Agazzi; la moglie<br />
del Fante Palmiro Gh<strong>il</strong>ardi.<br />
SPILIMBERGO (PN) – La Patronessa<br />
Elisa Michelini, moglie del Segretario<br />
Provinciale; <strong>il</strong> Fante Mario<br />
Buriola.<br />
SARONNO (VA) – Il Consigliere Ma-<br />
Notizie<br />
Si è conclusa la visita in terra<br />
austriaca della Delegazione del<br />
Commissariato Generale per le<br />
Onoranze ai Caduti in Guerra. La<br />
delegazione era stata inviata su delega<br />
del Ministro della Difesa, Ignazio<br />
La Russa, per rendere omaggio ai<br />
Caduti <strong>It</strong>aliani sepolti in Austria. La<br />
visita, che si è svolta con la collaborazione<br />
della Croce Nera Austriaca,<br />
ha fatto tappa in tre località: <strong>il</strong> Cimitero<br />
M<strong>il</strong>itare di Vienna, <strong>il</strong> Cimitero<br />
Internazionale di Marchtenk e <strong>il</strong><br />
Campo di Concentramento di Mathausen.<br />
Nelle tre sedi sono state poste<br />
tre Corone di alloro in memoria dei<br />
Caduti.<br />
La 13 a Divisione “Albo d’Oro”,<br />
della Direzione Generale delle Pensioni<br />
M<strong>il</strong>itari del Collocamento al<br />
Lavoro dei Volontari Congedati e<br />
della Leva (PREVIMIL) custodisce la<br />
documentazione relativa ai Caduti<br />
e Dispersi in Guerra e, tra le altre<br />
attività, fornisce risposte ad Enti<br />
vari, studiosi e, in particolare, a<br />
congiunti e fam<strong>il</strong>iari dei Caduti.<br />
La maggior parte di queste richieste<br />
evidenziano la difficoltà trovata nell’individuare<br />
l’Ente preposto a cui rivolgersi<br />
per acquisire le informazioni<br />
d’<strong>int</strong>eresse.<br />
Per avere <strong>il</strong> modulo di “richiesta<br />
informazioni all’Albo d’Oro” e per ulteriori<br />
informazioni, contattare direttamente<br />
la Divisione:<br />
rio Montrasio; la Patronessa Elisabetta<br />
Clerici.<br />
STEZZANO (BG) – La madre del<br />
Fante Giuseppe Ferrari; la madre<br />
del Fante Alessandro Viero.<br />
VIGASIO (VE) – Assunta, madre<br />
della Patronessa Annamaria Veronesi<br />
e suocera dei Fanti Vito Tenero<br />
e Renato Calciolari; Fiorenzino,<br />
padre del Fante Luca Vene-<br />
Ministero della Difesa<br />
Dir. Gen. delle Pensioni M<strong>il</strong>itari - del<br />
Collocamento al Lavoro dei Volontari<br />
Congedati e della Leva<br />
IV Reparto - 13a Divisione “Albo d’Oro”<br />
00184 Roma – Via Sforza 4/b<br />
Tel. 06 47354648, Fax 06 4884237<br />
e-ma<strong>il</strong>: r4d13segreteria@previm<strong>il</strong>.difesa.it<br />
Nell’apr<strong>il</strong>e 2008 <strong>il</strong> Presidente<br />
della Repubblica ha conferito al Comune<br />
di San Pietro Avellana (IS) la<br />
Medaglia d’Argento al Merito Civ<strong>il</strong>e,<br />
con la seguente motivazione: “Piccolo<br />
centro di circa trem<strong>il</strong>a abitanti, occupato<br />
dalle truppe tedesche con l’ordine<br />
di far ‘terra bruciata’ subiva tanto<br />
da essere definito ‘la Cassino del Molise’<br />
violenti rastrellamenti e razzie<br />
che causarono la morte e la deportazione<br />
in campi di concentramento di<br />
numerosi cittadini, nonché la totale<br />
distruzione del patrimonio ed<strong>il</strong>izio.<br />
Con l’arrivo degli alleati l’<strong>int</strong>era popolazione<br />
veniva evacuata e trasferita<br />
nella vicina Regione della Puglia e,<br />
con <strong>il</strong> ritorno della pace, per i sopravvissuti,<br />
ormai privi di ogni avere,<br />
iniziava <strong>il</strong> triste rito dell’emigrazione<br />
nei Paesi europei e del Nord e del Sud<br />
America”. Nel dicembre 2008 la cerimonia<br />
della consegna alla cittadina.<br />
Il Dott. F<strong>il</strong>ippo Barbarini ricerca i<br />
comm<strong>il</strong>itoni del padre Tenente Barbarini<br />
F<strong>il</strong>iberto da Barcellona P.G. (ME),<br />
della 29 a Compagnia Cannoni 47/32<br />
Div. Piemonte, reparto autonomo divi-<br />
ziani; Giacomo Di Leone, padre<br />
del Fante Angelo e nonno del Fante<br />
Denis.<br />
VILLA D’ALME’ (BG) – Il fondatore<br />
della Sezione e Alfiere Cav.<br />
Uff. Luigi Merletti.<br />
VILLAGGIO SERENO (BS) – L’Alfiere<br />
Mario Fracassi.<br />
Sentite condoglianze<br />
sionale, che combatté nel dicembre<br />
1940 sul Monte Kalase in Albania accanto<br />
<strong>il</strong> lago di Okrida settore Pogradec.<br />
Nel 1941-42-43 fu di stanza a Patrasso<br />
in Peloponneso (Grecia). Nello<br />
sbandamento <strong>il</strong> giorno dopo l’8 Settembre<br />
’43 sfuggì alla cattura dei Tedeschi<br />
ad Ejon ed entrò in contatto<br />
con la resistenza partigiana e la Missione<br />
inglese. La notte del 19 <strong>marzo</strong><br />
1944 sulla spiaggia di fronte Kaiasa<br />
riuscì ad imbarcarsi sul cacciatorpediniere<br />
“Ardimentoso” e con pochi altri<br />
m<strong>il</strong>itari italiani rientrò a Taranto.<br />
Chi avesse notizie contatti:<br />
Dott. F<strong>il</strong>ippo Barbarini – Via del Mare<br />
41 – 98051 Barcellona PG (ME) - tel.<br />
<strong>09</strong>0-9701151 – cell. 347 2910107 –<br />
e-ma<strong>il</strong>: www.f<strong>il</strong>ippo.barbarini@tin.it<br />
Offerte<br />
alla Rivista<br />
Fante Beniamino Musayo Somma,<br />
Bari, euro 20,00<br />
Famiglia Cav. Pasqualino Lirani,<br />
Castelnovo Né Monti (RE), euro 50,00<br />
Sezione di Flero (BS), euro 15,00<br />
Sezione di Prevalle (BS), euro 30,00<br />
Comm. Giorgio Andreoni, in memoria<br />
del Cav. Gr. Uff. Marcello<br />
Mantovani, euro 170,00<br />
Sezione di V<strong>il</strong>lorba (TV), euro 45,00<br />
Fante Francesco Porcelli di Ronsecco<br />
(VC), euro 10,00<br />
Vivissimi ringraziamenti<br />
43
Banda della Brigata “Sassari”<br />
Eredita le tradizioni delle disciolte Bande reggimentali<br />
ed è formata da 30 elementi, cui si<br />
salda un drappello di tamburi con mazziere. È<br />
diretta, sin dalla sua costituzione nel 1988,<br />
dal Maestro Andrea Atzeni. Il brano cantato<br />
ed eseguito durante lo sf<strong>il</strong>amento è <strong>il</strong> tradizionale<br />
inno della “Brigata Sassari”, “Diminios”<br />
– “Diavoli” in sardo – che richiama la gesta<br />
dei soldati della “Sassari” nella Prima Guerra<br />
Mondiale.