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02 il fante 1 marzo 09 int - Associazionetrivenetadelfante.It

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ai Fanti d’<strong>It</strong>alia Vito<br />

Per ricordare un Fante<br />

Ho voluto chiamare così Marcello Mantovani<br />

in quanto tutta la sua vita è stata<br />

ispirata ad un unico ideale, quello di ricordare<br />

e onorare con um<strong>il</strong>e gratitudine quegli<br />

<strong>It</strong>aliani coraggiosi che dai Sacrari mormorano<br />

attraverso <strong>il</strong> tempo. Adesso <strong>il</strong> suo<br />

grande cuore si è fermato e noi non riusciamo<br />

a darci spiegazioni sull’ordine delle<br />

vicende che regolano la nostra vita e<br />

sulla loro logica <strong>int</strong>erna. Ma forse una spiegazione<br />

esiste: chi potrebbe dire che la<br />

sua scomparsa non sia avvenuta nel momento<br />

giusto? A meno che non desiderasse<br />

l’immortalità, che cosa non è riuscito ad<br />

ottenere che ad un uomo fosse lecito desiderare?<br />

La sua vita è stata tale da non poterle<br />

aggiungere nulla. È stato un uomo eccezionale,<br />

diverso dalla comune mediocrità,<br />

mai banale. Anche i suoi difetti avevano<br />

la loro positività,<br />

in quanto erano<br />

segno d’<strong>int</strong>eresse<br />

e di partecipazione.<br />

Del resto si dice che<br />

un uomo di carattere<br />

non ha generalmente<br />

un buon carattere.<br />

E uomo di<br />

carattere, dalla tempra<br />

d’acciaio, Marcello<br />

Mantovani lo<br />

era, con caparbietà<br />

e tenacia perseguiva<br />

i suoi scopi. In<br />

tanti anni che abbiamo<br />

lavorato in-<br />

Titano, Presidente Nazionale<br />

sieme – e sono ormai quasi quaranta – è<br />

stato sempre un vero e stimolante punto di<br />

riferimento per tutti noi.<br />

Di tutto ciò che ha costruito, voglio ricordare<br />

una cosa in particolare: <strong>il</strong> mito di<br />

Valmagnaboschi, della Zona Sacra del Fante,<br />

ove ogni anno tornavo con <strong>il</strong> cuore gonfio<br />

di commozione per ricordare coloro che<br />

hanno onorato l’Umanità, mostrando animo<br />

coraggioso e che ancora ispirano entusiasmo<br />

nell’animo dei vivi, esortandoli a<br />

compiere azioni nob<strong>il</strong>i e a vivere con dignità.<br />

Torneremo ancora pellegrini a ripercorrere<br />

i luoghi della memoria, per ricordare<br />

<strong>il</strong> nostro patrimonio storico.<br />

Adesso a noi non rimane che perpetuare<br />

<strong>il</strong> ricordo di Marcello Mantovani, continuando<br />

la sua opera, rendendo la nostra<br />

Associazione sempre più vitale e, soprattutto,<br />

unita.<br />

Addio, Marcello, addio Presidente, addio<br />

Amico, addio Fratello, Fante tra i Fanti.<br />

1


Un cuore di rose rosse. L’ultimo<br />

dono della sua Francesca. Marcello<br />

Mantovani è come dormisse. Il volto<br />

fiero. Un mazzo di calle bianche.<br />

L’ultimo dono di Alberta e Antonio, i<br />

figli. “È così diffic<strong>il</strong>e”, sussurra Alberta<br />

rannicchiata in un dolore che<br />

irrompe puro, completo, insostenib<strong>il</strong>e.<br />

Marco, uno dei nipoti, gli ha inf<strong>il</strong>ato<br />

nel taschino <strong>il</strong> fazzoletto tricolore.<br />

Il nonno glielo aveva raccomandato<br />

tanto. Ora è lì in un angolo del Coro<br />

delle monache della Chiesa di<br />

S. Chiara, con <strong>il</strong> fratello Massim<strong>il</strong>iano.<br />

I volti cosparsi di un lutto che non<br />

è semplice elaborare. C’era un legame<br />

più forte del sangue con quel<br />

grande vecchio che sapeva insegnare<br />

i valori, che al posto delle favole raccontava<br />

come si fa ad amare una patria,<br />

spiegava come <strong>il</strong> primo pensiero<br />

2<br />

di ogni mattina è in che modo fare<br />

del bene. E ora quel vuoto si scopre<br />

ancora più pungente.<br />

Giovanni Negri ha in mano <strong>il</strong> tricolore<br />

da riporre sulla bara. Anche questo<br />

un desiderio dettato negli ultimi<br />

giorni a uno dei suoi fedelissimi. Davanti<br />

a lui la bustina di Fante. Alle<br />

spalle <strong>il</strong> gagliardetto della Brigata Re,<br />

quella del motto “Nomen omen”, nel<br />

nome <strong>il</strong> destino. Come <strong>il</strong> suo. Ai lati la<br />

Guardia d’Onore dei Fanti, che piangono.<br />

“Se avete lacrime, preparatevi<br />

a versarle adesso”. È <strong>il</strong> Giulio Cesare<br />

di Shakespeare. Ecco <strong>il</strong> Medagliere<br />

Nazionale del Fante. È stato un pellegrinaggio<br />

in<strong>int</strong>errotto nella camera<br />

ardente fra le suore di quell’istituto<br />

che fu tutta la sua vita. Sono venuti<br />

anche tanti ex allievi, gli orfanelli ai<br />

quali in un dopoguerra ricco solo di<br />

miseria seppe regalare un futuro.<br />

Fuori vess<strong>il</strong>li, gonfaloni, labari sono<br />

cento e cento e cento. I Fanti, guidati<br />

da Att<strong>il</strong>io Gomitolo, sono arrivati<br />

da tutta la provincia, ma anche da<br />

Verona, Venezia, Bergamo, da tanti<br />

altri posti. Ci sono anche le altre Armi.<br />

Ci sono i Sindaci dei Comuni di cui<br />

era cittadino onorario.<br />

Le bandiere fremono.<br />

Si forma <strong>il</strong> corteo. Marcello<br />

al centro. Davanti<br />

e dietro un esercito<br />

di Fanti e Patronesse lo<br />

accompagna in una s<strong>il</strong>ente<br />

processione d’amore,<br />

scia leggera e<br />

rispettosa, fino alla<br />

Chiesa di S. Caterina,<br />

un altro dei luoghi del<br />

suo cuore. La chiesa è<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />

In ricordo del nostro Presidente Marcello Mantovani<br />

L’ADDIO. Una grande folla commossa, con i “suoi” Fanti,<br />

nella chiesa di S. Caterina per l’ultimo saluto<br />

Mantovani, un maestro e un uomo d’altri tempi<br />

La testimonianza di tante persone, arrivate anche da fuori provincia,<br />

che si sono strette attorno ai famigliari, alla moglie, ai figli e ai nipoti<br />

Marcello Mantovani<br />

gremita. La Messa scorre fra preghiere<br />

semplici, in una corona di<br />

Fanti, quelli che lui infiammò per 50<br />

anni. Don Gino Bressan, <strong>il</strong> parroco<br />

che celebra con Don Lino Tregnago e<br />

Don Ezio Busato, ne ricorda la carità<br />

eroica. Dei meriti di quel giusto,<br />

“che agli orfani di S. Chiara portava<br />

cibo, conforto e consigli”, parla<br />

Suor Lidia. Marco e Massim<strong>il</strong>iano dicono<br />

che con <strong>il</strong> suo esempio sapranno<br />

andare a testa alta. Il Vice Presidente<br />

Nazionale del Fante, Antonio<br />

Beretta, gli riconosce vette mai raggiunte<br />

da altri. Raffaele Pino rammenta<br />

che fu un uomo “irripetib<strong>il</strong>e e<br />

saggio”. E Don Lino grida che ha saputo<br />

morire a occhi aperti, maestro<br />

fino all’ultimo. La preghiera del<br />

Fante è l’eco di un’antica promessa.<br />

Il suono del s<strong>il</strong>enzio è una scossa di<br />

nostalgia. Poi Marcello se ne va per<br />

essere tumulato nella tomba di famiglia,<br />

fra i r<strong>int</strong>occhi di quella campana<br />

che egli donò alla cappella del<br />

cimitero. Quanto ci mancherai.<br />

Franco Pepe<br />

Da “Il Giornale di Vicenza”<br />

Il corteo che ha accompagnato Mantovani per l’ultimo<br />

saluto nella Chiesa di S. Caterina.


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Ai funerali di Mantovani le bandiere<br />

biancorosse a rappresentare club e tifosi<br />

L’addio all’ex Vice Presidente del “Vicenza”<br />

C’erano anche le bandiere biancorosse,<br />

oltre a quelle, numerosissime,<br />

delle Sezioni dell’Associazione<br />

Nazionale del Fante, a fare ala al funerale<br />

di Marcello Mantovani, celebrato<br />

<strong>il</strong> 23 febbraio nella Chiesa di<br />

Santa Caterina. E d’altra parte aveva<br />

dedicato tanta parte della sua vita al<br />

Vicenza, di cui è stato per quasi 30<br />

anni dirigente e per alcune stagioni<br />

Vice Presidente.<br />

Att<strong>il</strong>io Michelin e Bruno Mietto<br />

erano presenti con la bandiera dei<br />

club biancorossi, la cui attuale organizzazione,<br />

<strong>il</strong> Centro di coordinamen-<br />

Sergio Gasparin Pieraldo Dalle Carbonare<br />

La triste notizia del distacco dalla<br />

vita terrena del Presidente Nazionale<br />

Onorario Cav. di Gr. Cr. Marcello<br />

Mantovani lascia un profondo vuoto<br />

in chi lo ha amato come Maestro e<br />

Padre del Sodalizio del Fante.<br />

La commozione ed <strong>il</strong> rispetto dovutogli<br />

ci induce ad esprimere un<br />

pensiero di gratitudine e di riconoscenza<br />

per <strong>il</strong> Suo mirab<strong>il</strong>e ed esemplare<br />

impegno nella vita associativa.<br />

to, è nata nel 1966 proprio per impulso<br />

di Marcello Mantovani.<br />

Un ragazzo della Primavera biancorossa,<br />

Matthew Macri, ha retto <strong>il</strong><br />

gagliardetto del club di via Schio,<br />

rappresentata dal Consigliere d’Amministrazione<br />

Nicola Baggio. Ma numerosi<br />

erano anche gli ex dirigenti<br />

del Vicenza che hanno voluto presenziare<br />

per dare l’ultimo saluto a Marcello<br />

Mantovani. Tra gli altri l’ex proprietario<br />

e Presidente Pieraldo Dalle<br />

Carbonare e l’ex Direttore Generale<br />

Sergio Gasparin. Tra i giocatori che<br />

hanno vestito <strong>il</strong> biancorosso nei tanti<br />

Il Presidente è andato avanti<br />

Bandiere biancorosse alle esequie dell’ex Vice Presidente Marcello<br />

Mantovani.<br />

Persona eccelsa, <strong>il</strong> suo insegnamento<br />

ci ha fatto maturare nella<br />

consapevolezza di amare ciò che noi<br />

rappresentiamo: la Famiglia, la Patria,<br />

<strong>il</strong> Tricolore, la memoria per i Caduti<br />

ed <strong>il</strong> rispetto delle regole Costituzionali.<br />

Un insegnamento ineguagliab<strong>il</strong>e<br />

ripercorso nei suoi <strong>int</strong>erventi, nei<br />

quali sprigionava saggezza e amore<br />

senza confini.<br />

anni in cui Mantovani è stato tra i dirigenti<br />

del Vicenza, si sono visti Marino<br />

Rossetti e Beppe Lely, quest’ultimo<br />

in rappresentanza del Real Vicenza<br />

di Gibì Fabbri e Pablito Rossi. E a<br />

dare l’ultimo saluto a Mantovani c’era<br />

anche Giulio Savoini, la bandiera<br />

biancorossa per eccellenza, <strong>il</strong> giocatore<br />

che ha collezionato più presenze<br />

nel Vicenza (317) e che proprio da<br />

Marcello Mantovani ricevette <strong>il</strong> suo<br />

primo riconoscimento nel 1967 come<br />

capitano della squadra.<br />

Da “Il Giornale di Vicenza”<br />

È stato un <strong>il</strong>lustre sostenitore di<br />

fatti concreti affermando l’onore e<br />

le glorie di chi, in divisa, ha prestato<br />

<strong>il</strong> servizio m<strong>il</strong>itare per questa nostra<br />

<strong>It</strong>alia. Egli era veramente orgoglioso<br />

di aver appartenuto alla gloriosa Fanteria,<br />

che servì con fierezza nella seconda<br />

Guerra Mondiale.<br />

Marcello, nome con cui desiderava<br />

essere chiamato, fu un vero esempio<br />

di um<strong>il</strong>tà. Dotato di una traspa-<br />

3


ente amicizia e di una chiarezza cristallina,<br />

la sua splendida figura acquisiva<br />

stima ed ammirazione dovunque.<br />

Indiscusso trascinatore e difensore<br />

dei nob<strong>il</strong>i valori morali, i suoi <strong>int</strong>erventi<br />

oratori venivano ascoltati<br />

dalle folle s<strong>il</strong>enziose ed ammirate.<br />

Sabato 21 febbraio 20<strong>09</strong>, in occasione<br />

del Congresso Provinciale della<br />

Federazione di Venezia, iI Presidente<br />

Leonardo Sautariello, dopo <strong>il</strong> “Saluto”<br />

alla Bandiera, sull’attenti ha ricordato<br />

a tutti i Presidenti di Sezione<br />

che <strong>il</strong> Dott. Marcello Mantovani ci<br />

Per Ricordare l’Ideatore delle Patronesse<br />

Tra le molteplici iniziative nell’Associazione<br />

del Fante per le quali<br />

la sua memoria sarà duratura, desidero,<br />

quale Patronessa Decana, ricordare<br />

Marcello Mantovani come<br />

creatore dei Gruppi Patronesse appunto,<br />

che nelle Federazioni e nelle<br />

Sezioni affiancano i Fanti continuando<br />

l’opera meritoria delle Madrine<br />

di Guerra.<br />

4<br />

La Federazione del Fante di Belluno<br />

nell ’ evocare la sua dipartita,<br />

non ne manca di sottolineare la benevola<br />

attenzione verso i Fanti Bellunesi<br />

e la testimonianza indeleb<strong>il</strong>e,<br />

che lascia a tutti, della lunga<br />

dedizione al Tricolore, alla Patria<br />

aveva lasciato. Ha ricordato con significative<br />

parole la statura morale<br />

di questo grande uomo ed <strong>il</strong> suo lavoro<br />

all’<strong>int</strong>erno dell’Associazione.<br />

Subito ho aperto una cassetto ed<br />

ha presentato una fotografia del lontano<br />

1982 quando, durante un Raduno<br />

Provinciale<br />

per l’inaugurazione<br />

di un<br />

monumento a<br />

Legnago, un uomo<br />

con i capelli<br />

bianchi e<br />

con una bustina<br />

che oseremo<br />

definire<br />

“fuori ordinanza”,<br />

si aggirava<br />

cauto e<br />

guardingo fra<br />

tutte le Sezioni<br />

presenti.<br />

Un mio Fante<br />

Per la Sezione di Bari, in particolare,<br />

era una festa quando arrivava <strong>il</strong><br />

“Presidente”, che non mancava mai di<br />

sottolineare <strong>il</strong> suo grande trasporto<br />

verso Bari, tanto che la nostra Sezione<br />

è gemellata con quella di Vicenza. Portava<br />

una ventata di entusiasmo e, con<br />

la sua voce possente, ci incitava ad<br />

operare e ci elargiva consigli nei momenti<br />

diffic<strong>il</strong>i.<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />

ed all’Associazione Nazionale del<br />

Fante.<br />

Grazie Presidente… grazie Maestro…<br />

grazie Marcello per <strong>il</strong> tuo nob<strong>il</strong>e<br />

e saggio insegnamento.<br />

La Sezione di Belluno<br />

È scomparso un grande Presidente Nazionale<br />

Il Presidente Mantovani a Noale (foto del 1982).<br />

scattò una foto, poi venni a sapere<br />

che quello che mi aveva parlato<br />

chiedendomi come andava la Sezione<br />

e quanti Fanti la componevano,<br />

a quali cerimonie partecipavamo,<br />

se eravamo attivi ed orgogliosi di<br />

essere Fanti d’<strong>It</strong>alia e, rivolto all’allora<br />

Segretario di Sezione Fante<br />

Borghesan, perché indossava la<br />

“Croce”, simbolo dei Fanti Reduci<br />

dalla Russia, quell’uomo era <strong>il</strong> nostro<br />

Presidente Nazionale Marcello<br />

Mantovani.<br />

Noi della Sezione di Noale lo ricordiamo<br />

così, tra di noi e in mezzo<br />

a noi, non nel palco delle Autorità.<br />

Era un Fante tra i Fanti d’<strong>It</strong>alia. Arrivederci<br />

Presidente Marcello, hai lasciato<br />

nei nostri cuori un grande ricordo.<br />

Luigi Furlan<br />

Presidente<br />

Sezione di Noale - Fed. Prov. di Venezia<br />

Continueremo <strong>il</strong> nostro cammino<br />

sentendolo ancora vivo tra noi, ringraziandolo<br />

per tutto ciò che ci ha<br />

dato.<br />

Con la stima e l’affetto di sempre,<br />

Anna Fiore Zuccarino<br />

Presidente<br />

Comitato Patronesse - Sezione Bari


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

3° Raduno delle Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma della Lombardia in concomitanza<br />

del 148° Anniversario della Costituzione<br />

dell’Esercito <strong>It</strong>aliano<br />

Con una comunicazione diretta<br />

alle Associazioni Combattentistiche e<br />

d’Arma della Regione Lombardia, <strong>il</strong><br />

Gen. di Brig. Cam<strong>il</strong>lo De M<strong>il</strong>ato, Comandante<br />

del Com. M<strong>il</strong>itare Esercito<br />

Lombardia, rende noto della sua <strong>int</strong>enzione<br />

di celebrare la ricorrenza<br />

del 148° Anniversario dell’Esercito<br />

con due attività dist<strong>int</strong>e:<br />

— a Brescia, domenica 3 maggio<br />

20<strong>09</strong>, con <strong>il</strong> 3° Raduno delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma<br />

lombarde con S. Messa in Duomo,<br />

lancio di paracadutisti, Alza<br />

Bandiera in Piazza della Loggia,<br />

discorsi delle Autorità e deposizione<br />

di Corona ai Caduti;<br />

— a M<strong>il</strong>ano, martedì 5 maggio 20<strong>09</strong>,<br />

con la celebrazione di una S. Messa<br />

presso la Bas<strong>il</strong>ica di S. Ambro-<br />

gio, deposizione di Corona ai Caduti<br />

presso l’adiacente Sacrario<br />

(dove sono sepolti oltre 5.000 Caduti<br />

di tutte le guerre) e spettacolo<br />

serale “Festeggiamo l’Esercito”,<br />

presso la Sala Convegni della<br />

Provincia di M<strong>il</strong>ano, in collaborazione<br />

con Comune, Provincia e<br />

Regione, con la distribuzione di<br />

attestati di benemerenza a personalità<br />

ed enti che hanno contribuito<br />

a supportare le attività dell’Esercito<br />

in Lombardia.<br />

Come lo scorso anno l’impegno<br />

per <strong>il</strong> coordinamento e l’organizzazione<br />

sarà a cura di un ristretto Comitato<br />

organizzatore presieduto dal<br />

Gen. di B. Mario Sciuto, Delegato<br />

Reg. U.N.U.C.I. con <strong>il</strong> supporto del<br />

Comando C.M.E. Lombardia.<br />

Il Gen. De M<strong>il</strong>ato termina <strong>il</strong> suo comunicato<br />

chiedendo “<strong>il</strong> massimo sostegno<br />

per una attività che vuole dare<br />

un segnale forte alla società lombarda<br />

in quanto i 120.000 iscritti alle<br />

Associazioni d’Arma in Lombardia sono<br />

una grande forza sociale, coesi, s<strong>il</strong>enziosi<br />

onesti cittadini modello che<br />

credono in valori che hanno fatto<br />

grande l’<strong>It</strong>alia e che continueranno,<br />

quali custodi, a fare memoria cioè a<br />

fare conoscere per dare riconoscenza<br />

a chi ha operato in divisa, in pace ed<br />

in guerra per <strong>il</strong> bene dell’<strong>It</strong>alia”.<br />

Appena saremo in possesso del<br />

programma delle predette manifestazioni<br />

sarà nostra premura comunicarlo<br />

alle nostre Federazioni<br />

e Sezioni della Lombardia.<br />

A Trieste <strong>il</strong> Raduno Interarma per la ricorrenza<br />

del 90° Anniversario della Vittoria<br />

In occasione del 90° Anniversario<br />

della Grande Guerra si è svolto a<br />

Trieste <strong>il</strong> Raduno delle rappresentative<br />

delle Associazioni d’Arma e Patriottiche<br />

d’<strong>It</strong>alia. Con la presenza<br />

del Ministro della Difesa, On. Ignazio<br />

La Russa, la cerimonia in Piazza<br />

Unità d’<strong>It</strong>alia si è sv<strong>il</strong>uppata, in una<br />

giornata di sole, con lanci di precisione<br />

di paracadutisti, con un passaggio<br />

spettacolare delle Frecce Tricolori<br />

e con la tradizionale sf<strong>il</strong>ata di<br />

corsa dei Bersaglieri. L’incontro ha<br />

visto la notevole partecipazione degli<br />

associati vicentini, sempre presenti<br />

come in altri precedenti Raduni<br />

nella Città redenta. Particolarmente<br />

numerosi i Fanti e i marinai<br />

che hanno preso parte alla parata<br />

con le rispettive rappresentative nazionali.<br />

Tra ali di folla plaudente <strong>il</strong><br />

Labaro del Comitato d’Intesa fra le<br />

Associazioni d’Arma e Patriottiche<br />

vicentine (Alfiere <strong>il</strong> Cav. Adriano Frigo),<br />

ha invece sf<strong>il</strong>ato con la Federazione<br />

Grigio Verde di Trieste – sorta<br />

nel 1949 e ora guidata dal Gen. Riccardo<br />

Bas<strong>il</strong>e – che dal 2001 è gemellata<br />

con <strong>il</strong> Comitato di Vicenza, prima<br />

esperienza di coordinamento <strong>int</strong>erassociativo<br />

nazionale in <strong>It</strong>alia sin<br />

dal 1954. In rappresentanza del Presidente<br />

del Comitato d’Intesa vicentino,<br />

<strong>il</strong> “triestino d’adozione” Cav.<br />

Gr. Cr. Marcello Mantovani, erano<br />

presenti <strong>il</strong> Col. Raffaele Pino, Consigliere<br />

Nazionale dell’Opera per i Caduti<br />

senza Croce e <strong>il</strong> Cav. Uff. Gio-<br />

vanni Negri, Consigliere Nazionale<br />

dell’Associazione del Fante.<br />

Queste cerimonie, pur essendo<br />

dedicate a festose ricorrenze o a istituzioni,<br />

come, in questo caso, le Forze<br />

Armate, portano a riflettere sulla<br />

guerra e sui tanti lutti, distruzioni e<br />

sacrifici sopportati dai soldati al<br />

fronte e dalle popolazioni di confine<br />

degli Stati in lotta. Di certo, la guerra<br />

1915-1918 può ben rappresentare<br />

un esempio drammatico che ha coinvolto<br />

tante famiglie ed è divenuta<br />

Grande perché così è la storia vissuta<br />

dai suoi protagonisti. In fondo, è l’ultimo<br />

dei conflitti classici fatti di una<br />

lotta corpo a corpo, di assalti alla<br />

baionetta, ma è anche <strong>il</strong> primo conflitto<br />

in cui la tecnologia permette di<br />

5


colpire nel mucchio con cannoni di<br />

nuova ingegneria, aeroplani che<br />

Il giorno 13 novembre 2008, nell’ambito<br />

della cerimonia celebrativa<br />

dell’Anniversario dell’istituzione del<br />

Distretto M<strong>il</strong>itare di Roma – ora Centro<br />

Documentale dell’Esercito – e su<br />

iniziativa della Sezione Provinciale di<br />

Roma dell’A.N.F., è stata apposta,<br />

nella caserma “Luciano Manara”, una<br />

lapide, progettata da Paolo Brasioli,<br />

<strong>int</strong>esa a ricordare la partenza<br />

dell’81° Reggimento di Fanteria “Torino”<br />

da quella caserma, quando <strong>il</strong> 17<br />

luglio 1941 <strong>il</strong> reparto partì per <strong>il</strong> fronte<br />

russo. Il Reggimento partecipò alle<br />

violente operazioni belliche svoltesi<br />

lungo <strong>il</strong> Don nel mese di dicembre<br />

1942, coprendosi di gloria con l’eroico,<br />

totale sacrificio dei suoi Fanti. Il<br />

Reggimento non fu più ricostituito:<br />

pochi tornarono dal fronte e ancora<br />

meno sono i reduci viventi, ormai ultraottantenni.<br />

Proprio loro hanno<br />

sp<strong>int</strong>o per l’iniziativa, da noi giovani<br />

prontamente accolta. Dal canto suo,<br />

<strong>il</strong> Comandante del Centro Documentale,<br />

Col. a. (c/a) t. ISSMI Felice De<br />

Leo, si è mostrato fin dall’inizio favorevole<br />

all’iniziativa, che ha voluto<br />

celebrare in forma solenne nel giorno<br />

una volta dedicato alla Festa dei Distretti.<br />

Erano dunque presenti in tribuna<br />

<strong>il</strong> Gen. C.A. Domenico Rossi (Comandante<br />

del Comando Regione M<strong>il</strong>i-<br />

bombardano<br />

con ordigni<br />

dalla potenzadevastante,sommergib<strong>il</strong>i<br />

e corazzatedotati<br />

di soluzionitecnicheimpensab<strong>il</strong>i<br />

pochi<br />

anni prima,<br />

mentre si<br />

realizzano<br />

anche i primi<br />

attacchi<br />

con i gas letali. Un conflitto in cui gli<br />

esseri umani che cercano di annien-<br />

tare Centro), un Consigliere in rappresentanza<br />

del Sindaco di Viterbo;<br />

un Consigliere in rappresentanza del<br />

Sindaco di Rieti; due Vicesindaci dei<br />

Municipi di Roma; <strong>il</strong> nostro<br />

Presidente Nazionale, Avv.<br />

Vito Titano e altre Autorità<br />

m<strong>il</strong>itari e civ<strong>il</strong>i, incluso <strong>il</strong><br />

Vice Addetto M<strong>il</strong>itare russo.<br />

Accanto al consueto<br />

stuolo di labari e bandiere<br />

delle Associazioni d’Arma,<br />

lo schieramento di formazione<br />

comprendeva i m<strong>il</strong>itari<br />

del reparto ospitante,<br />

i Granatieri di Sardegna e i<br />

Lancieri di Montebello in<br />

uniforme storica, accompagnati<br />

dalla Banda dell’Esercito.<br />

Grande la commozione<br />

al momento di rievocare<br />

i fatti storici del Reggimento,<br />

ma soprattutto<br />

nel momento in cui la lapide<br />

è stata scoperta e benedetta<br />

dal Cappellano<br />

m<strong>il</strong>itare alla presenza di<br />

un picchetto d’onore della<br />

sezione A.N.F. di Roma. Il<br />

nostro Socio Benemerito<br />

Caporale Riccardo Riccardi,<br />

uno degli ultimi reduci<br />

dell’81°, era visib<strong>il</strong>mente<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />

tarsi sono tanti, piccoli ingranaggi di<br />

una macchina produttrice di violenza<br />

e tutti protagonisti eroici della vittoria<br />

come della sconfitta. E si chiama<br />

“Guerra Mondiale” perché con quell’evento<br />

si è aperto <strong>il</strong> nuovo ciclo<br />

della globalizzazione e ognuno sa<br />

che, da quel momento in poi, <strong>il</strong> proprio<br />

destino è legato anche all’umanità<br />

che abita dall’altra parte della<br />

terra. Così, non bisogna dimenticare<br />

quella tragedia umana e neppure<br />

esaltarne la vittoria – che pure c’è<br />

stata – ma farne un forte monito per<br />

le nuove generazioni perché tali assurde<br />

sciagure non abbiano a ripetersi.<br />

Raffaele Pino<br />

Cerimonia a Roma per lo scoprimento<br />

della Lapide dell’81° Rgt. Fanteria “Torino”<br />

6<br />

commosso e ha ricevuto <strong>il</strong> saluto personale<br />

del Generale.<br />

Marco Pasquali<br />

La Lapide in ricordo dell’81° Rgt. Fanteria “Torino”.


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Come Presidente Nazionale dell’A.N.F.,<br />

esprimo un caloroso saluto<br />

alle Autorità m<strong>il</strong>itari e civ<strong>il</strong>i qui presenti.<br />

È importante che all’<strong>int</strong>erno di<br />

una comunità si mantenga la memo-<br />

Lo scoprimento della Lapide dell’81° Rgt. Fanteria “Torino”.<br />

Atmosfera commossa all’annuale<br />

Cerimonia organizzata <strong>il</strong> 15 novembre<br />

u.s. dalla Federazione Provinciale<br />

dell’A.N.F. di Bergamo per ricordare<br />

Ufficiali, Sottufficiali e Soldati<br />

della Brigata “Toscana” e tutti i Caduti<br />

che hanno combattuto per l’Unità<br />

e la Libertà della Patria.<br />

Davanti alla Caserma Montelungo<br />

si è svolta la cerimonia con l’esecuzione<br />

dell’Inno di Mameli, per gli<br />

onori alla Bandiera, poi la Leggenda<br />

del Piave ed <strong>il</strong> S<strong>il</strong>enzio d’ordinanza<br />

con la posa di una Corona di alloro ai<br />

piedi della Colonna dedicata ai “Lupi”<br />

(definiti orgogliosamente con<br />

questo nome per la loro destrezza<br />

negli spostamenti sul terreno di guerra),<br />

eretta nel 1925 per onorare e ricordare<br />

le gesta eroiche compiute<br />

durante la Prima Guerra Mondiale.<br />

Erano presenti <strong>il</strong> Prefetto di Bergamo<br />

Cam<strong>il</strong>lo Andreana, <strong>il</strong> Sindaco<br />

Roberto Bruni, <strong>il</strong> Vice Presidente della<br />

Provincia Bonaventura Grumelli<br />

Pedrocca, le rappresentanze dell’Arma<br />

dei Carabinieri, della Guardia di<br />

Finanza, della Polizia e delle Associa-<br />

ria di un avvenimento storico, soprattutto<br />

quando aumenta <strong>il</strong> divario<br />

tra l’evento e l’attualità. Tempo che<br />

fa lentamente ma inesorab<strong>il</strong>mente<br />

uscire di scena i protagonisti e appanna<br />

le testimonianze. Nel caso<br />

della partenza dell’81° Rgt. di Fanteria<br />

“Torino” per <strong>il</strong> fronte<br />

russo, la memoria è<br />

stata mantenuta essenzialmente<br />

dai superstiti<br />

reduci del Reggimento<br />

– ormai pochi e anziani –<br />

che hanno mantenuto la<br />

coesione e <strong>il</strong> ricordo attraverso<br />

due associazioni:<br />

la Divitor (Divisione<br />

Torino) e l’Associazione<br />

Nazionale del Fante, ora<br />

promotrice della posa di<br />

questa lapide.<br />

Ora, pagine di eroismo<br />

Cerimonia Lupi di Toscana a Bergamo<br />

zioni d’Arma, tantissimi Fanti, Amici<br />

del Fante e Patronesse bergamasche.<br />

Nel suo <strong>int</strong>ervento a chiusura della<br />

Cerimonia <strong>il</strong> Vice Presidente Nazionale<br />

Vicario, Geom. Antonio Beretta,<br />

dopo aver salutato e ringraziato i<br />

presenti per la numerosa partecipazione,<br />

ha rivolto uno speciale saluto<br />

ai ragazzi degli Istituti Agrario, Aeronautico,<br />

Artistico, Capitanio e Donadoni<br />

ed un ringraziamento per avere<br />

scelto di condividerequalche<br />

momento<br />

di riflessione<br />

e di ricordo<br />

degli avvenimenti<br />

che hanno<br />

fatto la storia<br />

d’<strong>It</strong>alia.<br />

In questi ultimi<br />

tempi, in<br />

tutte le nostre<br />

città e paesi,<br />

abbiamo assistito<br />

alle Celebrazioni<br />

per la<br />

ricorrenza del<br />

come la difesa di Porta San Paolo e<br />

l’eccidio delle Fosse Ardeatine hanno<br />

involontariamente posto in secondo<br />

piano <strong>il</strong> viaggio per <strong>il</strong> fronte<br />

russo della Divisione “Torino”, viaggio<br />

per molti senza ritorno. Eppure<br />

anche questa è una tragedia romana:<br />

l’81° Fanteria era formato soprattutto<br />

da reclute romane e laziali.<br />

Ringraziamo pertanto le autorità<br />

civ<strong>il</strong>i e m<strong>il</strong>itari per aver compreso<br />

nel profondo la portata di questa<br />

iniziativa. Ringraziamo infine in special<br />

modo <strong>il</strong> Comandante dell’attuale<br />

Centro Documentale dell’Esercito<br />

per aver idealmente riannodato <strong>il</strong><br />

rapporto di continuità che lega lo<br />

spazio fisico di questa caserma al<br />

suo universo storico e simbolico.<br />

Il Presidente A.N.F.<br />

Avv. Vito Titano<br />

90° anno della fine del Primo Conflitto<br />

Mondiale, iniziato <strong>il</strong> 24 maggio<br />

1915 e terminato <strong>il</strong> 4 novembre 1918,<br />

che ha visto l’Esercito <strong>It</strong>aliano vittorioso<br />

sull’Esercito Austriaco dopo le<br />

alterne vicende di conquiste e disfatte<br />

succedutesi nel corso dei lunghi ed<br />

estenuanti tre anni di conflitto.<br />

Vittoria sì, ma amara, resa amara<br />

dal sangue delle centinaia di migliaia<br />

di Caduti sulle trincee, sui campi di<br />

Autorità ascoltano <strong>il</strong> “S<strong>il</strong>enzio d’ordinanza”.<br />

7


Ragazzi degli Istituti scolastici con bandiera tricolore.<br />

battaglia, sulle aspre ed impervie<br />

montagne del Nord-Est e dell’Altopiano<br />

di Asiago.<br />

Per la prima volta venne costituito<br />

un esercito di massa: soldati<br />

provenienti da tutta <strong>It</strong>alia, generalmente<br />

contadini, la maggior parte<br />

analfabeti, hanno mescolato i loro<br />

dialetti ed hanno scoperto per la<br />

Con una cadenza regolare le televisioni<br />

e i quotidiani di tutto <strong>il</strong> mondo<br />

ci riferiscono, ormai da molti anni,<br />

cronache di attentati e tumulti<br />

che avvengono in Afghanistan. Una<br />

regione, questa dell’Asia centrale,<br />

che fino ai primi anni del secolo scorso<br />

era assolutamente sconosciuta ai<br />

più. Infatti è stato solo dal Trattato<br />

di Pace dell’8 agosto 1919, firmato<br />

dal governo britannico e dal re Aman<br />

Ullah per conto di un novello popolo<br />

Afghano, che si può datare la nascita<br />

dello Stato dell’Afghanistan. Il re<br />

Aman Ullah è stato forse l’unico uomo<br />

politico nato in quelle terre che<br />

sia riuscito, sia pur per non molto<br />

tempo, a coagulare <strong>int</strong>orno a sé la<br />

8<br />

prima volta una propria identità nazionale.<br />

In questa immane tragedia i Fanti,<br />

proprio perché l’Esercito era quasi<br />

completamente costituito da Brigate<br />

e Reggimenti di Fanteria, hanno<br />

pagato <strong>il</strong> più alto contributo di sangue:<br />

circa 503.000 i Fanti Caduti.<br />

Tra questi gli Eroi che onoriamo<br />

Una lotta infinita<br />

Afghanistan, una terra martoriata<br />

maggioranza delle tribù afghane, a<br />

vincere un esercito britannico e a<br />

creare un nuovo Stato asiatico riconosciuto<br />

ufficialmente dalle altre Nazioni.<br />

Per migliaia di anni un territorio<br />

grande due volte l’<strong>It</strong>alia è stato terra<br />

di conquista di Persiani, Greci, Cinesi,<br />

Arabi e Mongoli, ma pare che<br />

sia stato Genghiz Khan (Temucin),<br />

verso <strong>il</strong> 1200, a dargli <strong>il</strong> colpo di grazia.<br />

Quei territori erano alquanto diversi<br />

da oggi, perché erano in parte<br />

coltivati e, sui monti fino ad una certa<br />

quota, esistevano molti boschi di<br />

conifere. Tutto questo benché la natura<br />

sia sempre stata matrigna: <strong>il</strong><br />

territorio infatti, prevalentemente<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />

con questa Cerimonia, i “Lupi” del<br />

78° Reggimento Fanteria della Brigata<br />

Toscana, di cui ricordiamo Enrico Morali<br />

e <strong>il</strong> Fratello Vincenzo, Fante della<br />

“Brigata Regina”, vittima dei gas<br />

asfissianti lanciati per la prima volta<br />

dal nemico contro <strong>il</strong> nostro Esercito<br />

sul Monte San Michele dove, in ricordo<br />

dei 3.000 Caduti, è stata innalzata<br />

una Colonna sim<strong>il</strong>e a questa.<br />

Il nostro impegno è continuare a<br />

testimoniare con <strong>il</strong> ricordo, la memoria<br />

e la riconoscenza tutti coloro che<br />

hanno donato <strong>il</strong> bene più prezioso,<br />

“la Vita”, per obbedire ad un ordine<br />

e assolvere un dovere, sostenuti da<br />

valori veri quali l’Amicizia, la Fratellanza,<br />

la Solidarietà, l’Amore per la<br />

Patria e la Difesa dei suoi confini, la<br />

Libertà, la Difesa della Pace fra i Popoli.<br />

A conclusione della Cerimonia,<br />

nella vicina Chiesa di San Bernardino<br />

è stata celebrata da Mons. Tarcisio<br />

Ferrari una Messa in suffragio dei<br />

Fanti del 78° Reggimento “Lupi di Toscana”<br />

e di tutti i Caduti.<br />

Onore ai “Lupi di Toscana” ed a<br />

tutti quelli che sono caduti per gli<br />

stessi ideali.<br />

Antonio Beretta<br />

montuoso (con cime che superano<br />

anche i 7000 metri), è attraversato<br />

da ovest ad est, per l’<strong>int</strong>era sua<br />

estensione, dalla cosiddetta “diagonale<br />

arida”, che si estende per migliaia<br />

di ch<strong>il</strong>ometri dalle rive del Mar<br />

Rosso sin quasi a Pechino. Tutta quella<br />

regione è una delle piaghe più aride<br />

del pianeta, con rare precipitazioni,<br />

mentre la sete d’acqua dolce è<br />

soddisfatta dallo scioglimento estivo<br />

dei nevai che si formano in inverno<br />

sulle montagne. La lontananza dal<br />

mare (<strong>il</strong> punto più vicino è a circa<br />

500 km dal Golfo di Oman) è la causa<br />

del clima continentale, con temperature<br />

invernali che raggiungono i<br />

-30° ed estati calde anche ad alta


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

quota. I Mongoli, tagliando alberi e<br />

sfruttando inconsideratamente le<br />

coltivazioni, arrecarono grandi danni<br />

a quei territori, che ancora oggi si<br />

presentano desertici ed inospitali.<br />

Ma è stato soprattutto dal punto<br />

di vista umano che si riscontrano gli<br />

effetti negativi della lunga sudditanza<br />

ad altri popoli: oggi l’Afghano parla<br />

poco, non spera più in niente. Sospettoso<br />

e diffidente, gira sempre armato,<br />

reagisce con estrema violenza<br />

al più piccolo contrasto. Si è così abituato<br />

al dolore e alla morte che gli<br />

attentati e gli scontri a fuoco quotidiani<br />

per lui sono la normalità. Questo<br />

comportamento si è accentuato<br />

nel corso del secolo scorso perché, al<br />

tentativo fallito del re Aman Ullah di<br />

creare uno Stato moderno, sono seguiti<br />

gli attacchi dei russi, dei<br />

mujahidin e dei talebani. Questi ultimi<br />

hanno arrecato all’Afghanistan<br />

forse ancor più danno dello stesso<br />

Genghiz Khan, imponendo alla popolazione<br />

ordini e divieti <strong>int</strong>ollerab<strong>il</strong>i:<br />

l’obbligo dei burqa per le donne, <strong>il</strong><br />

divieto di un lavoro retribuito per le<br />

vedove, così costrette all’accattonaggio,<br />

la proibizione della musica e<br />

in generale di ogni ogni libertà.<br />

Kabul, capitale solo in teoria, situata<br />

su un altopiano a 1.800 mt. e<br />

che solo nel 1948 contava circa<br />

200.000 abitanti, oggi ne ha circa<br />

due m<strong>il</strong>ioni e mezzo (è impossib<strong>il</strong>e<br />

fare un vero censimento) ed è assolutamente<br />

ingovernab<strong>il</strong>e. In Afghanistan<br />

non esistono linee ferroviarie o<br />

reti stradali e così la pastorizia nomade<br />

o lo spostamento a cavallo o<br />

con cammelli sono immutati da cento<br />

anni. In più biciclette, auto, corriere<br />

e camion sollevano continuamente<br />

una densa polvere che copre<br />

come un velo pietoso ciò che forse<br />

sarebbe meglio non vedere: macerie<br />

e povertà. Un futuro estremamente<br />

precario e incerto.<br />

Beniamino Musayo Somma<br />

Chiampo, Festa di San Martino e Minicongresso<br />

10 novembre 2007: rinnovo delle<br />

cariche sociali ed elezioni del Presidente<br />

della Federazione di Vicenza<br />

nella persona del Cav. Att<strong>il</strong>io Gomitolo.<br />

8 novembre 2008, un anno dopo:<br />

“Minicongresso” per la verifica del<br />

lavoro svolto e dei nuovi programmi e<br />

impegni.<br />

L’adunata è iniziata con la Santa<br />

Messa, officiata da un giovane sacerdote<br />

nel Duomo di Chiampo, in onore<br />

del nostro Patrono San Martino e a<br />

suffragio dei nostri Caduti e di quanti<br />

sono “andati avanti”. “Voi Fanti siete<br />

portatori di pace” ha esordito <strong>il</strong> Celebrante<br />

all’inizio dell’omelia, “Voi<br />

Fanti che siete portatori di pace, siate<br />

testimoni autentici del pensiero di<br />

San Martino…” ha raccomandato a<br />

conclusione della sacra funzione.<br />

Lasciata la chiesa, la Sf<strong>il</strong>ata con<br />

le Bandiere ha raggiunto, attraverso<br />

le vie del centro, l’auditorium comunale,<br />

dove sono stati accolti tutti i<br />

partecipanti che rappresentavano la<br />

totalità delle Sezioni vicentine.<br />

Due ospiti d’eccezione, Enrico<br />

Bombardini e Bruno Pernigo, ai quali<br />

sono state rivolte espressioni di vivo<br />

ringraziamento e di sincero apprez-<br />

zamento per essere stati, durante<br />

tanti anni, le colonne della nostra<br />

Federazione ed essere tuttora imprescindib<strong>il</strong>e<br />

punto di riferimento. Alla<br />

nob<strong>il</strong>e figura del fondatore dell’Associazione<br />

Marcello Mantovani, che in<br />

questi giorni vive qualche momento<br />

di sosta forzata, un caloroso applauso<br />

di pronta guarigione, a significare<br />

l’<strong>int</strong>enso affetto di tutti i presenti,<br />

formulando nel contempo a lui e alla<br />

gent<strong>il</strong>e signora Francesca i migliori<br />

auguri d’ogni bene.<br />

Erano presenti anche le nostre Patronesse,<br />

sempre attive e protagoniste<br />

della manifestazione.<br />

Il Presidente Gomitolo, uomo dalla<br />

salda fede nei valori del nostro Sodalizio,<br />

ha proposto una serie di riflessioni<br />

molto determinate sul futuro<br />

e ha spronato in più occasioni i responsab<strong>il</strong>i<br />

delle Sezioni, delle Zone e<br />

del Consiglio Provinciale a essere<br />

presenti e a far gruppo.<br />

I valori umani e cristiani di cui i<br />

nostri Fanti sono stati sempre testimoni<br />

parlano dell’impareggiab<strong>il</strong>e nob<strong>il</strong>tà<br />

d’animo con cui <strong>il</strong> Fante si è<br />

sempre reso protagonista. Dobbiamo<br />

essere poi consapevoli che l’Associa-<br />

zione sostiene anche concretamente<br />

le varie attività e che le entrate sono<br />

ridotte a zero. Terminati i lavori all’Auditorium,<br />

<strong>il</strong> pranzo sociale ha visto<br />

la presenza più di un centinaio di<br />

persone. Durante la riunione conviviale<br />

sono state consegnate le onorificenze<br />

ORMA (Onorificenza per <strong>il</strong> Riconoscimento<br />

del Merito Associativo)<br />

di primo, secondo e terzo grado. Riporteremo<br />

i nomi degli insigniti di<br />

Medaglia (placcata oro) con l’<strong>int</strong>enzione<br />

di ricordare attraverso loro tutti<br />

gli altri 18 attestati di benemerenza<br />

e 19 encomi solenni<br />

Sono stati venti, fra Fanti e Patronesse,<br />

gli insigniti della medaglia associativa,<br />

ognuno con la sua precisa<br />

motivazione. Gente che ha reso onore<br />

sia all’Associazione Nazionale sia alla<br />

Federazione del Fante di Vicenza.<br />

Durante <strong>il</strong> Minicongresso è stato<br />

proposto dalla Sezione dei Fanti di<br />

Noventa Vicentina di ospitare <strong>il</strong> prossimo<br />

appuntamento del 20<strong>09</strong> nella<br />

bella cittadina del Basso Vicentino:<br />

la proposta è stata accettata con entusiasmo.<br />

Bruno Conte<br />

9


Era doveroso per i Fanti vicentini,<br />

molti dei quali hanno prestato <strong>il</strong> loro<br />

servizio m<strong>il</strong>itare nel glorioso 52° Rgt.<br />

“Cacciatori delle Alpi” di garibaldina<br />

memoria, essere presenti al Raduno<br />

Nazionale di Cividale del Friuli che<br />

porta <strong>il</strong> loro nome. Proprio per questo<br />

<strong>il</strong> 21 settembre scorso, data in<br />

cui, nel 1911, durante la Guerra di<br />

Libia, <strong>il</strong> 52° è stato insignito di Medaglia<br />

d’Oro al Valor M<strong>il</strong>itare per <strong>il</strong><br />

valoroso combattimento a Sidi B<strong>il</strong>al,<br />

è divenuta Festa del Reggimento.<br />

Una delegazione di Fanti della nostra<br />

Provincia si è recata a Cividale del<br />

Friuli per partecipare alla Cerimonia.<br />

Nel giorno del Raduno i Cacciatori<br />

commemoravano <strong>il</strong> 97° Anniversario<br />

della concessione della Medaglia<br />

10<br />

d’Oro, ma anche <strong>il</strong> 149° anniversario<br />

della costituzione del Reggimento, <strong>il</strong><br />

44° anno dalla sua presenza in Friuli<br />

Venezia Giulia.<br />

Alla manifestazione era presente,<br />

oltre che <strong>il</strong> sottoscritto, <strong>il</strong> Presidente<br />

Provinciale Att<strong>il</strong>io Gomitolo, orgogliosissimo<br />

del suo fazzoletto verde e della<br />

cravatta rossa, simboli del 52° Rgt.,<br />

nel quale ha m<strong>il</strong>itato fra <strong>il</strong> 1969 e <strong>il</strong><br />

1970 (3° Battaglione, 12 a Compagnia,<br />

ama ricordare, proprio nella Caserma<br />

“Miani” a Gruppignano di Cividale).<br />

È stata una cerimonia molto significativa,<br />

con una sf<strong>il</strong>ata che ha percorso<br />

le vie del centro storico e la<br />

Santa Messa celebrata da un Cappellano<br />

M<strong>il</strong>itare, anche lui “Cacciatore”,<br />

nella Chiesa di San Pietro, appe-<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />

Malo, 4 Novembre al Santuario di Santa Libera<br />

Per i maladensi <strong>il</strong> Santuario di<br />

Santa Libera (Santa Liberata) è <strong>il</strong> Sacrario<br />

di antiche memorie per tramandare<br />

ai posteri l’antico splendore<br />

e la fede dei nostri Padri.<br />

Alla rievocazione del 90° Anniversario<br />

della fine del Primo Conflitto<br />

Mondiale erano presenti i Kaiserjager<br />

di Jenbach accompagnati dall’immancab<strong>il</strong>e<br />

Hans Prixner, dal Sindaco,<br />

dal Vice Presidente Provinciale dell’ANCR<br />

Generale Luciano Bocus e dal<br />

Presidente Provinciale dei Fanti Vicentini.<br />

La cerimonia era stata affidata<br />

ai Fanti e <strong>il</strong> Vice Presidente Lucio<br />

Bonfadini, aiutato da Ippolito<br />

Berlato e dal Direttivo della sua Sezione<br />

di Malo, hanno fatto un buon<br />

lavoro.<br />

Il Parroco di Malo, nella sua omelia<br />

carica di profonde riflessioni, ha<br />

ribadito la necessità di trovare gli<br />

stimoli per ritrovare la nostra identità<br />

e <strong>il</strong> nostro modo di essere popolo<br />

secondo la cultura delle genti venete.<br />

Gli <strong>int</strong>erventi che si sono susseguiti<br />

del Sindaco, del Generale Bo-<br />

cus, del Comandante Hans Prixen e<br />

del Presidente Att<strong>il</strong>io Gomitolo, che<br />

ha tenuto l’orazione ufficiale, hanno<br />

messo in evidenza <strong>il</strong> bisogno di pace<br />

nel mondo e la necessità di operare<br />

per mantenerla.<br />

All’uscita dalla chiesa sono stati<br />

resi gli Onori alle Bandiere <strong>It</strong>aliana e<br />

Austriaca e deposte le Corone d’alloro<br />

in onore dei Caduti dei due Eserciti<br />

che per 41 mesi si sono combattuti<br />

con coraggio e con onore. Assente,<br />

tra gli austriaci, <strong>il</strong> Comm. Mario Eichta,<br />

Vice Console Onorario della Croce<br />

Nera austriaca,<br />

purtroppo impegnato<br />

a Vittorio<br />

Veneto, in occasione<br />

della Cerimonia<br />

svoltasi alla<br />

presenza del<br />

Presidente della<br />

Repubblica Giorgio<br />

Napolitano, a<br />

rappresentare ufficialmente<br />

le Associazioni<br />

dell’Al-<br />

Cividale del Friuli,<br />

6° Raduno dei Cacciatori delle Alpi<br />

ta Austria accomunate, appunto, dalla<br />

Croce Nera. Il suo saluto è stato<br />

portato dal Presidente Gomitolo, che<br />

non si è dimenticato di citare l’impegno<br />

che Eichta si è assunto come una<br />

missione: ricordare le vittime civ<strong>il</strong>i<br />

provocate da tutte le guerre. Una cerimonia<br />

bellissima, che gli scolari delle<br />

elementari, alla loro prima esperienza,<br />

hanno dimostrato di apprezzare<br />

e che le Associazioni d’Arma si<br />

ripromettono di proporre ogni anno.<br />

Att<strong>il</strong>io Gomitolo<br />

I Fanti di Malo festeggiano <strong>il</strong> 4 Novembre.<br />

na fuori le mura della storica Porta<br />

dell’antico Arsenale Veneziano. Al<br />

termine del sacro rito è ripresa la sf<strong>il</strong>ata<br />

sino al Parco dei Caduti, dove è<br />

posto <strong>il</strong> Monumento eretto in loro ricordo.<br />

Dopo gli Onori si sono tenuti gli<br />

<strong>int</strong>erventi delle Autorità: tra queste<br />

<strong>il</strong> Dr. Giuseppe Garibaldi, pronipote<br />

dell’eroe dei due mondi, ha tracciato<br />

un toccante ritratto umano e storico<br />

del bisnonno.<br />

Ancora un grazie agli amici friulani<br />

per averci invitati, permettendoci<br />

di vivere con loro e con i “Cacciatori<br />

delle Alpi” del 52° Rgt. una bella<br />

giornata all’ombra del Tricolore.<br />

Raffaele Cecchin


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

L’Associazione favorisce anche incontri occasionali<br />

Genericamente si può definire<br />

“associazione” un gruppo di persone<br />

che decidono di dedicarsi, collettivamente,<br />

ad un determinato programma.<br />

II nascere di associazioni di exm<strong>il</strong>itari<br />

data da alcuni secoli. Ma, ai<br />

primordi, più che di ex-m<strong>il</strong>itari si<br />

trattava di ex-combattenti. Lo spirito<br />

che spingeva questi “reduci” a<br />

“fare gruppo” era <strong>il</strong> ritorno nostalgico<br />

a quel periodo eccezionale che<br />

avevano vissuto insieme, giorni, settimane,<br />

mesi ed anni di vita fianco a<br />

fianco, nella buona e cattiva sorte,<br />

affratellati in azioni cruente che li<br />

coprivano di fango, sudore ed anche<br />

sangue. Ritrovarsi ora, diversi per<br />

estrazione ed attività, per sentirsi di<br />

nuovo come fratelli, quasi ancora<br />

dentro quella divisa indossata per<br />

anni. E, come allora, con l’<strong>int</strong>ento<br />

di esaltare l’amore per la Patria e<br />

per la Bandiera. Dedicandosi, oltre<br />

che a coltivare un’antica amicizia, a<br />

svolgere i sacri riti dedicati alla Patria:<br />

manifestazioni, cortei, conferenze,<br />

adunate. Parecchio tempo<br />

dopo queste associazioni si “specializzarono”<br />

e vennero create le Associazioni<br />

d’Arma. Nelle sedi o in occasione<br />

di manifestazioni venivano a<br />

ritrovarsi vecchi compagni d’armi,<br />

di scuola, si facevano nuove amicizie<br />

tra uomini già anziani, che, prima,<br />

avevano, sotto la bustina o l’elmetto,<br />

la chioma nera, bruna o<br />

bionda. Anch’io ritrovai vecchi comm<strong>il</strong>itoni,<br />

abbracciandoli con commozione.<br />

Ma voglio raccontare di un incontro<br />

un po’ particolare.<br />

È un episodio toccante, che rimase<br />

scolpito nella mia mente e nel<br />

mio cuore. L’ho presente come se lo<br />

vivessi ora. Per questo lo racconto al<br />

tempo presente. Siamo ad uno dei<br />

Raduni biennali dell’Associazione<br />

del Fante. Non dico quando e dove,<br />

non si tratta però di uno degli ultimi.<br />

Ci troviamo incolonnati per <strong>il</strong> rituale<br />

corteo. Tutte le Sezioni in f<strong>il</strong>a,<br />

una dopo l’altra. Di fianco a noi la<br />

popolazione assiepata sui marciapiedi.<br />

Ci applaudono, agitano bandierine<br />

tricolore. E, ad un tratto,<br />

aprendosi un varco, viene verso di<br />

noi un uomo, un Fante. Ha <strong>il</strong> fazzo-<br />

letto rosso-blu al collo, in testa la<br />

bustina verdognola; si avvicina e<br />

chiede dov’è <strong>il</strong> Presidente di Genova.<br />

Sono io e mi trovo in testa. Quello<br />

mi raggiunge, mi si avvicina e mi<br />

porge una mano. “Caro Presidente!<br />

Sapesse quanto ho faticato per r<strong>int</strong>racciarla!<br />

Ho letto di lei sul nostro<br />

giornale, lei scrive racconti e ho trovato<br />

<strong>il</strong> suo nome in calce… E mi sono<br />

ricordato di lei… Contavo di vederla<br />

ad un Raduno. Ed oggi ci sono<br />

riuscito. Come sta?”. Io, perplesso,<br />

contemplo quel viso che non mi dice<br />

niente. Ma è un Fante e mi conosce.<br />

Certo, in tempi lontani, ha fatto<br />

parte di un reparto da me comandato.<br />

Ma dove e quando? Stringo la mano<br />

e puntualizzo: “Caro amico, prima<br />

di tutto dammi del tu. Ce lo diamo<br />

tutti, nella nostra Associazione<br />

non si riconoscono né gradi ne ’ subordinazioni.<br />

E, poi, chiariscimi chi<br />

sei. Dove ci trovammo assieme?”.<br />

“Certo che lei non può riconoscermi,<br />

io ero un semplice soldato e<br />

da poco al Reparto, lei un Ufficiale.<br />

Ma è giusto darci del tu. Dove ci siamo<br />

incontrati? Chiarisco subito, non<br />

puoi avere dimenticato. Anno 1940,<br />

fronte occidentale in giugno. Giorno<br />

23, dopo un assalto comandato da te<br />

ad un fortino (<strong>il</strong> Razet), lo prendemmo<br />

nella notte dello stesso giorno.<br />

Ma, la mattina dopo, <strong>il</strong> nemico lo<br />

bombardò e dovemmo sgombrare<br />

andando più avanti. Successe che,<br />

sotto le granate e le bombe di mortai,<br />

i reparti si sgretolarono. Chi<br />

fuggì a valle, chi retrocedette. Noi,<br />

che eravamo la punta più avanzata,<br />

ad un certo momento ci rifugiammo<br />

in una trentina sotto un roccione. E<br />

là sostammo sino a metà pomeriggio,<br />

aspettando rinforzi che non<br />

vennero e senza sapere che fare.<br />

C’erano quattro Ufficiali con noi,<br />

ma nessuno si decideva a prendere<br />

una iniziativa. Però, come <strong>il</strong> nemico<br />

iniziò a circondarci, sparando raffiche<br />

nei macchioni per stanarci, <strong>il</strong><br />

più giovane degli Ufficiali si fece<br />

sentire: “Che aspettiamo r<strong>int</strong>anati<br />

in questo buco? Bisogna fare qualcosa<br />

prima che cada una bomba. E se<br />

quelli arrivano cosa facciamo?”.<br />

“Combatteremo!” proclamò <strong>il</strong> più<br />

alto in grado, un Capitano. “Belle<br />

parole” gli rispose sprezzantemente<br />

l’altro, ignorando la sua posizione di<br />

subordinato. “Siamo quattro gatti e<br />

privi di armi automatiche. Solo fuc<strong>il</strong>i<br />

e poche cartucce. Quindi o ci arrendiamo<br />

o ci massacrano. Non mi<br />

piace l’idea di morire per difendere<br />

questa roccia che, in sostanza, non<br />

dice un bel niente. Abbiamo pure<br />

delle responsab<strong>il</strong>ità verso questi soldati<br />

che attendono nostri ordini”. “E<br />

che vorresti fare?” chiese uno degli<br />

altri due, un Tenente. “Una sortita!<br />

Saltiamo fuori e cerchiamo di raggiungere<br />

i nostri, in basso, per questo<br />

versante di destra molto ripido<br />

e, se vogliono fermarci, bombe a<br />

mano e baionetta. Dobbiamo sfondare”.<br />

“Sante parole” mi dissi, guardando<br />

gli altri soldati. La vinse quel<br />

Sottotenente, che eri tu, caro Presidente.<br />

Partimmo di corsa, come forsennati.<br />

Scendemmo a valle incontro<br />

alle pattuglie nemiche, aprendoci<br />

la strada combattendo. La maggioranza<br />

però giunse alla meta, al<br />

riparo, dove erano i nostri. Quella<br />

sera fummo avviati nelle retrovie. E<br />

quando potemmo, alla fine, concederci<br />

un poco di riposo, alcuni di<br />

noi, i più devoti religiosi, proposero<br />

di elevare al cielo un coro di preghiere<br />

per lo scampato pericolo.<br />

Uno aggiunse anche un ringraziamento<br />

per “quel nostro ufficiale<br />

che, con una iniziativa giudiziosa, ci<br />

ha salvato…”. Lo facemmo, caro<br />

Presidente, e oggi ti ho ritrovato per<br />

ringraziarti ancora”.<br />

Ho ascoltato, commosso, quella<br />

rievocazione che ben ricordavo. E<br />

mi venne alla mente che, proprio<br />

quella sera, mentre ripiegavamo, un<br />

soldato di quelli che erano stati<br />

“lassù”, passando accanto, mi aveva<br />

detto: “Se non era per te, Signor Tenente,<br />

ora saremmo tutti morti”.<br />

Non posso che allargare le braccia e<br />

buttarle al collo del mio <strong>int</strong>erlocutore.<br />

Lui ansima per la commozione,<br />

io ricaccio le lacrime che mi vengono<br />

agli occhi e ringrazio l’Associazione<br />

che mi ha permesso di vivere<br />

questo favoloso momento.<br />

Elio Rosi<br />

11


Facevo parte del 548° Battaglione<br />

costiero <strong>il</strong> cui Comandante, un Maggiore<br />

richiamato (Direttore didattico), risiedeva<br />

ad Ulçin (Dulcigno), al confine fra Albania<br />

e Montenegro. Ulçin era una cittadina<br />

sul mare con popolazione a maggioranza<br />

slava e una piccola minoranza albanese,<br />

ma era stata annessa al Regno<br />

d’Albania di Vittorio Emanuele III.<br />

Il Colonnello Comandante del Presidio<br />

m<strong>il</strong>itare di Ulçin dipendeva dal Generale<br />

Dalmazzo, Comandante dell’Armata,<br />

che risiedeva a Tirana. Il plotone<br />

alle mie dipendenze (ero Sergente Maggiore)<br />

si trovava a circa 3 km dalla città:<br />

attendati, eravamo armati di fuc<strong>il</strong>i ’91,<br />

di una mitragliatrice Breda e di bombe a<br />

mano per respingere attacchi nemici dal<br />

mare e, eventualmente, incursioni alle<br />

spalle. Solo nel mese di agosto ci capitò<br />

di dover sparare: una volta, di notte,<br />

con una squadra andammo a tener sotto<br />

controllo un incendio appiccato da partigiani<br />

titini per investire <strong>il</strong> Comando<br />

presidio, che poi si spense da sé in un avvallamento.<br />

Mentre all’andata io ero davanti<br />

ai miei soldati, al ritorno essi mi<br />

superarono e mi distaccarono; purtroppo<br />

c’era aria di sconfitta e gli Anglo-americani<br />

stavano sbarcando in Calabria. Appresa<br />

la notizia dell’Armistizio con ritardo,<br />

rimanemmo tutti disorientati; con i<br />

miei soldati fummo richiamati ad Ulçin e<br />

sistemati in una moschea diruta, lontano<br />

dal Comando. Così sapemmo che <strong>il</strong> 7 settembre<br />

<strong>il</strong> Comandante dell’Armata era<br />

stato convocato a Roma, mentre <strong>il</strong> Maggiore<br />

del nostro Battaglione era partito<br />

con <strong>il</strong> vapore postale per Pescara: eravamo<br />

soli ed abbandonati e a malapena<br />

riuscivamo a mangiare. Infatti, con la<br />

scusa dell’armistizio, alcuni m<strong>il</strong>itari avevano<br />

sottratto derrate per venderle ad<br />

acquirenti del posto. Mentre con <strong>il</strong> mio<br />

plotone stavo nella moschea, entrò nel<br />

Comando presidio una squadra tedesca<br />

armata e ottenne, dietro minacce di<br />

morte, che i soldati fossero consegnati<br />

alla caserma. Subito dopo, tre di quei<br />

Tedeschi vennero alla moschea e ci imposero<br />

di arrenderci. Quindi ci scortarono<br />

fin dentro <strong>il</strong> Comando, dove si trovavano<br />

gli altri <strong>It</strong>aliani. Mentre eravamo<br />

12<br />

prigionieri, oltre ai soldati tedeschi di<br />

guardia, si vedeva spesso un Tenente<br />

dell’esercito tedesco aggirarsi e controllare<br />

tutto: aveva la mia statura e la mia<br />

età, 23 anni o poco più, biondo, long<strong>il</strong>ineo,<br />

con la decorazione della campagna<br />

di Russia sul risvolto della giubba; aveva<br />

autorità e lui solo trattava con <strong>il</strong> Colonnello<br />

del Presidio.<br />

Un giorno i Tedeschi ci fecero sapere<br />

che saremmo andati in treno fino a Trieste,<br />

dove avremmo potuto scegliere se<br />

tornare a casa oppure continuare la guerra<br />

contro gli Americani seguendo <strong>il</strong> governo<br />

di Mussolini. Avremmo dovuto andare<br />

a piedi da Ulçin a Pristina per prendere <strong>il</strong><br />

treno. Poi ci minacciarono che, se un soldato<br />

italiano avesse rubato qualcosa dalla<br />

nostra caserma, sarebbe stato ucciso.<br />

L’<strong>int</strong>erprete era un soldato italiano altoatesino<br />

che stava dalla parte dei Tedeschi.<br />

I Tedeschi permettevano agli Artiglieri<br />

del nostro Presidio di portare, uno alla<br />

volta, i muli alla beverata fuori dalla caserma.<br />

Il Comandate di quel Reparto era<br />

<strong>il</strong> Tenente Amedeo Corradini, mio coetaneo<br />

di Sulmona. Un artigliere uscì con un<br />

mulo sul cui dorso aveva posato una coperta<br />

da campo. Quando tornò, la coperta<br />

non c’era più e <strong>il</strong> soldato tedesco cominciò<br />

ad accusare l’Alpino di averla barattata.<br />

Quel Tenente “biondo e di gent<strong>il</strong>e<br />

aspetto” accorse alle grida, si fece<br />

spiegare tutto dalla guardia e poi, secco<br />

ed asciutto, ordinò di uccidere l’uomo <strong>il</strong>lico<br />

et immediate: <strong>il</strong> soldato gli sparò a<br />

bruciapelo alla testa e quello cadde a<br />

terra per sempre. Il colpo riecheggiò cupamente<br />

nella caserma e incusse paura a<br />

noi inermi. Da Ulçin impiegammo una decina<br />

di giorni a raggiungere, a piedi, Pristina,<br />

distante circa 200 km. Lì salimmo<br />

su un treno composto di carri bestiame<br />

scoperti: eravamo più di 50 uomini per<br />

carro, senza poter scendere per i bisogni<br />

corporali; spesso facevamo lunghe soste<br />

sulle linee dissestate della Balcania; non<br />

venendoci mai dato da mangiare o da bere,<br />

dovevamo selvaggiamente e pericolosamente<br />

cercare di bere e di riempire la<br />

gavetta nelle soste. Quando giungemmo<br />

a Belgrado, i Tedeschi cominciarono ad<br />

usare una vig<strong>il</strong>anza stretta e feroce: era-<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1•20<strong>09</strong><br />

Chi era quel tenente tedesco biondo e di<br />

gent<strong>il</strong>e aspetto? Ricordi di guerra dell’Armata<br />

<strong>It</strong>aliana nei Balcani dopo l’8 settembre 1943<br />

no irritati perché Vittorio Emanuele III<br />

aveva dichiarato la guerra contro <strong>il</strong> Reich!<br />

Solo alla stazione ferroviaria di Budapest<br />

Gendarmi ungheresi ci offrirono tè caldo,<br />

senza zucchero. Nostra meraviglia fu vedere<br />

a Belgrado sovr<strong>int</strong>enderci e sorvegliarci<br />

proprio quel Tenente tedesco che<br />

aveva fatto uccidere l’Alpino per una coperta<br />

da campo. A Belgrado fu chiaro che<br />

noi <strong>It</strong>aliani eravamo stati ingannati e che<br />

i Tedeschi ci stavano deportando in Germania.<br />

Nello Stammlager VI C di Bonn<br />

Duidorf ci immatricolarono (divenni <strong>il</strong> numero<br />

86506), quindi ci mandarono ai lavori<br />

forzati nella miniera “Carolus<br />

Magnus” a Palenberg, non lontano da<br />

Aachen (Aquisgrana). Non mi soffermo a<br />

descrivere la vita infernale nella miniera<br />

e poi nella Zement Fabrik a Oberhausen<br />

/ Oesterfeid nel 1945. Da qui, con gli alleati<br />

a pochi ch<strong>il</strong>ometri da noi, riuscimmo<br />

a fuggire in cinque nascondendoci in<br />

una fabbrica di vetro e mangiando mangime<br />

di cavallo che rubavamo nella fabbrica.<br />

Fummo liberati dalla Divisione<br />

Americana di paracadutisti “2<strong>02</strong> Airdivision”<br />

alle ore 11.00 dell’11 apr<strong>il</strong>e 1945.<br />

In <strong>It</strong>alia, a Sulmona, tornai <strong>il</strong> 12 settembre<br />

1945, non essendoci per noi mezzi di<br />

trasporto né in Germania, né in Austria<br />

né in <strong>It</strong>alia. Seppi dopo che <strong>il</strong> feroce Tenente<br />

biondo che mi somigliava era Kurt<br />

Walheim, morto <strong>il</strong> 14 giugno 2007 a 88<br />

anni e onorato come “un grande combattente<br />

per la libertà e la pace nel mondo”<br />

da W. Schuessel. Fu Presidente della Repubblica<br />

Austriaca dal 1986 al 1992, ma<br />

prima era stato Segretario Generale dell’ONU<br />

dal 1972 al 1981. Fu denunciato da<br />

uno studioso ebreo per aver celato i suoi<br />

trascorsi nell’organizzazione di deportazioni<br />

di Ebrei e m<strong>il</strong>itari italiani dell’Armata<br />

Balcanica in Germania. Come si<br />

legge in un articolo apparso sul Corriere<br />

della Sera <strong>il</strong> 15 giugno 2007, <strong>il</strong> Walheim<br />

dichiarò invece di aver combattuto in<br />

Russia, guadagnandosi la decorazione<br />

che portava sul risvolto della giubba m<strong>il</strong>itare<br />

e poi, ferito, di essere tornato ai<br />

suoi studi giuridici. Resto però sempre<br />

conv<strong>int</strong>o di averlo riconosciuto nelle foto<br />

pubblicate sui giornali italiani nel 1972.<br />

Prof. Ilio Di Iorio


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> I NOSTRI EROI<br />

Il Capitano di Fanteria Luigi Giorgi<br />

Nato a Carrara nel 1913, morto<br />

a Cavarzere <strong>il</strong> 7 maggio 1945, perito<br />

commerciale, Medaglia d’Oro al<br />

Valor M<strong>il</strong>itare sul campo e Medaglia<br />

d’Oro al Valor M<strong>il</strong>itare alla memoria.<br />

Luigi Giorgi è l’unico combattente<br />

di una Guerra di liberazione cui<br />

sia stata conferita per due volte la<br />

massima decorazione italiana al Valore.<br />

Nel 1935 Giorgi aveva fatto<br />

l’allievo ufficiale a Palermo, di dove<br />

era passato a Firenze, Ufficiale<br />

di Complemento nel 21° Rgt. Fanteria<br />

della Divisione “Cremona”. Richiamato<br />

alle armi nel gennaio del<br />

1940, due anni dopo era stato promosso<br />

Capitano. L’8 settembre 1943<br />

<strong>il</strong> giovane ufficiale si trovava nell’<strong>It</strong>alia<br />

meridionale e quando, pochi<br />

mesi dopo l’Armistizio, la “Cremona”<br />

fu trasformata in Gruppo di<br />

combattimento a fianco degli Alleati,<br />

fu tra i primi volontari. Risalita<br />

la penisola alla testa della sua Compagnia,<br />

Luigi Giorgi prese parte, nel<br />

<strong>marzo</strong> del 1945, alle operazioni belliche<br />

nella zona di Comacchio, operando<br />

all’estrema destra dell’VIII<br />

Annata Britannica. Fu proprio in<br />

questa circostanza che Giorgi si<br />

guadagnò la prima Medaglia d’Oro:<br />

incaricato di eliminare un caposaldo<br />

tedesco difeso da reticolati e campi<br />

minati, lo attaccò (seguito da due<br />

soli Fanti che s’erano offerti volontari),<br />

a colpi di bombe a mano e riuscì<br />

a toglierlo di mezzo facendo anche<br />

diciannove prigionieri. Nel corso<br />

dell’azione, quando <strong>il</strong> suo reparto,<br />

che l’aveva raggiunto, aveva<br />

preso posizione, si gettò allo scoperto<br />

sotto <strong>il</strong> fuoco nemico per salvare<br />

due suoi soldati, rimasti sepolti<br />

tra le macerie di una postazione,<br />

riuscendo a portarli al sicuro. La<br />

notte seguente, saputo che un soldato<br />

di un altro reparto si trovava<br />

gravemente ferito in un campo minato,<br />

dove nessuno aveva osato avventurarsi,<br />

Giorgi lo raggiunse strisciando<br />

e tastando a palmo a palmo<br />

<strong>il</strong> terreno e riuscì, dopo un’ora di<br />

sforzi, a portarlo in salvo. Pochi<br />

giorni ancora e, nelle giornate della<br />

grande offensiva di primavera condotta<br />

dalle Armate Alleate, <strong>il</strong> giovane<br />

capitano fu protagonista di<br />

un’altra audacissima impresa: con<br />

un piccolo gruppo d’animosi attaccò<br />

una colonna di automezzi tedeschi<br />

che tentava <strong>il</strong> ripiegamento e riuscì<br />

a bloccarla, catturando ottanta prigionieri<br />

e impossessandosi dei camion<br />

e di un grande quantitativo di<br />

armi e munizioni. Infine, nel corso<br />

di un’altra azione, fu gravemente<br />

ferito. Ricoverato nel 66° Ospedale<br />

da campo inglese, vi si spense alcuni<br />

giorni dopo. Alla sua memoria fu<br />

quindi concessa la seconda Medaglia<br />

d’Oro, oltre alla “Stella d’Argento”<br />

americana conferita “per eccezionali<br />

atti di valore”.<br />

La Scuola di Guerra di Civitavecchia<br />

fu costituita l’11 <strong>marzo</strong> 1867,<br />

all’epoca della riorganizzazione<br />

delle istituzioni m<strong>il</strong>itari italiane a<br />

seguito della realizzata unificazione<br />

nazionale. Fu chiamata “Scuola<br />

Superiore di Guerra” e, nel quadro<br />

del riordinamento del Corso di Stato<br />

Maggiore, ebbe <strong>il</strong> compito di approfondire<br />

la cultura degli Ufficiali<br />

destinati al Servizio di SM, sv<strong>il</strong>uppando<br />

in essi una mentalità organizzativa<br />

ed operativa per poterli<br />

avviare, attraverso la pratica, agli<br />

alti gradi della gerarchia m<strong>il</strong>itare.<br />

Il 31 ottobre 1935 assume la denominazione<br />

di “Istituto Superiore di<br />

Guerra” e successivamente, nel<br />

1947, quello di “Scuola di Guerra”.<br />

Creata a Torino, vi ebbe sede fino<br />

al 1942, quando gli eventi bellici<br />

costrinsero a trasferirla per breve<br />

periodo a Salsomaggiore. Dopo l’inattività<br />

dovuta agli eventi bellici,<br />

l’Istituto riaprì i battenti <strong>il</strong> 3 novembre<br />

1947 in Civitavecchia, nella<br />

sede dell’82° Reggimento Fanteria,<br />

già Caserma “Duca degli Abruzzi”<br />

<strong>int</strong>itolata ora al Capitano Luigi<br />

Giorgi.<br />

Il Capitano di Fanteria Luigi Giorgi.<br />

In commemorazione del Capitano<br />

di Fanteria Luigi Giorgi, di origine<br />

carrarese, la Sezione Provinciale<br />

di Massa celebrerà, domenica<br />

24 maggio 20<strong>09</strong> a Carrara, Località<br />

Fabbrica, una Festa Provinciale.<br />

Di seguito <strong>il</strong> programa della manifestazione.<br />

PROGRAMMA<br />

• ore 10.30 - Località Fabbrica /<br />

Viale XX Settembre - Afflusso<br />

dei partecipanti nella Piazza<br />

della Chiesa Parrocchiale di<br />

S. Ceccardo;<br />

• ore 11.00 - Località Fabbrica /<br />

Viale XX Settembre, Chiesa Parrocchiale<br />

di S. Ceccardo - S.<br />

Messa celebrata dai Reverendi<br />

Parroco Don Piero Cantoni e Vice<br />

Parroco Don Angelo Boattin,<br />

con lettura della Preghiera del<br />

Fante;<br />

13


14<br />

I NOSTRI EROI<br />

• ore 12.00 - Località Fabbrica - Sf<strong>il</strong>ata<br />

dalla Chiesa Parrocchiale di<br />

S. Ceccardo alla Casa natale dell’eroico<br />

Capitano di Fanteria Luigi<br />

Giorgi, sita in Via Provinciale<br />

n. 1 / Angolo Viale XX Settembre<br />

n. 72;<br />

• ore 12.15 - Località Fabbrica, Casa<br />

natale dell’eroico Capitano di<br />

Nella lunga schiera di lutti che<br />

colpì l’<strong>It</strong>alia nel corso della Prima<br />

Guerra Mondiale, torna in auge la vicenda<br />

dei tre fratelli De Bernardi,<br />

due caduti sull’Altopiano di Asiago,<br />

<strong>il</strong> terzo a Santa Maria di Tolmino. La<br />

loro storia è tornata all’attenzione<br />

grazie alle ricerche della Sezione<br />

Fanti Altopiano Sette Comuni e alla<br />

sensib<strong>il</strong>ità del Presidente Marco Ambrosini.<br />

Tra le sue mani giunge oggi,<br />

edito negli anni successivi alla fine<br />

della guerra, un epistolario a cura di<br />

<strong>It</strong>alo Vitaliano, stampato all’epoca<br />

dalla Sez. Combattenti di M<strong>il</strong>ano.<br />

Carlo, Vittorio e Lamberto De Bernardi<br />

erano nati nel capoluogo lombardo<br />

da famiglia benestante. Il padre<br />

Alfredo, ex volontario bersagliere<br />

durante la campagna di Eritrea<br />

nel 1887, ebbe dalla moglie Lorenzina<br />

Guasco altre due figlie. Che <strong>il</strong> casato<br />

m<strong>il</strong>anese avesse nel sangue l’amor<br />

patrio lo dimostra già <strong>il</strong> nonno<br />

Giovan Battista, premiato con medaglia<br />

d’argento nel 1848 e primo decorato<br />

al valore delle guerre di Indipendenza.<br />

Allo scoppio della guerra<br />

con l’Austria Ungheria <strong>il</strong> giovane<br />

Carlo, classe 1893 e primogenito, lasciò<br />

l’azienda paterna per partire<br />

volontario presso <strong>il</strong> 12° Rgt. Bersaglieri.<br />

Il suo reparto fu tra i primi a<br />

passare <strong>il</strong> confine marciando verso<br />

Caporetto. Per sette mesi rimase in<br />

prima linea, impiegato in continui e<br />

sanguinosi combattimenti. Cadde all’alba<br />

del 23 ottobre 1915 nei pressi<br />

di Tolmino, mentre con i suoi uomini<br />

era <strong>int</strong>ento ad aprire un varco sui reticolati<br />

posizionando alcuni tubi di<br />

gelatina. Alla sua memoria venne<br />

concessa la Medaglia d’Argento al<br />

Fanteria Luigi Giorgi - Commemorazione<br />

dell’eroico Capitano, Deposizione<br />

di Corona d’Alloro alla<br />

Lapide a Lui dedicata, Onori ai<br />

Caduti, S<strong>il</strong>enzio d’Ordinanza e<br />

Preghiera del Fante con Benedizione.<br />

La Festa Provinciale dell’Associa-<br />

Tre fratelli, una sorte comune<br />

Valor M<strong>il</strong>itare. Il testimone fu raccolto<br />

dal fratello Vittorio, più giovane<br />

di due anni. Questi, abbandonato <strong>il</strong><br />

corso di Ingegneria al Politecnico per<br />

<strong>il</strong> Corso Ufficiali di Modena, fu nominato<br />

Sottotenente ed assegnato al<br />

144° Rgt. Fanteria. Tra le trincee di<br />

Monfalcone ebbe modo di dimostrare<br />

le sue doti di comando guadagnandosi,<br />

con le ferite sul campo, la Medaglia<br />

d’Argento. Dopo la convalescenza,<br />

nel giugno del ’16 ritornò al fronte<br />

trentino. La Spedizione Punitiva<br />

austriaca lo colse sul Monte Cengio,<br />

poi sul Paù e tra le abetaie del Magnaboschi<br />

“a far argine col proprio<br />

petto all’avanzata nemica”. Qui moriva<br />

durante un furioso bombardamento.<br />

L’ultimo De Bernardi, Lamberto<br />

Luigi, classe 1998, anch’egli<br />

volontario, vestì la divisa del 5° Rgt.<br />

Bersaglieri. Il 4 luglio del 1916 giunse<br />

a Marostica nella speranza di incontrare<br />

<strong>il</strong> fratello Vittorio, ma ne<br />

apprese la notizia della morte mentre<br />

era di vedetta in trincea. A quel<br />

punto gli annunci delle plurime disgrazie<br />

che avevano colpito la famiglia<br />

dovevano aver sp<strong>int</strong>o i superiori<br />

ad allontanare <strong>il</strong> giovane dalla prima<br />

linea, per fargli frequentare <strong>il</strong> Corso<br />

Ufficiali. Salì comunque sull’Altopiano<br />

per cercare la sepoltura di Vittorio,<br />

trovandone finalmente la tomba.<br />

Dall’epistolario si ricava che<br />

scrisse alla mamma comunicando <strong>il</strong><br />

triste rinvenimento del congiunto<br />

presso un cimitero a ridosso del fronte;<br />

a distanza di alcuni mesi dalla<br />

morte riconobbe <strong>il</strong> caduto dalle bretelle,<br />

dalla tessera di una cooperativa<br />

e da altri particolari effetti personali.<br />

Ma la cattiva sorte non sem-<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

zione si concluderà con <strong>il</strong> consueto<br />

Rancio del Fante.<br />

Con i più cordiali saluti, in attesa<br />

di incontrarci,<br />

Il Presidente e Consigliere Nazionale<br />

per la Toscana e l’Umbria<br />

Cav. Uff. Pellegrino Lorenzetti<br />

Il “Pino Mozzo” che ricorda <strong>il</strong> punto della<br />

sepoltura di Vittorio De Bernardi, Caduto<br />

nel 1916 sul Monte Zovetto.<br />

brava aver finito di colpire i fratelli:<br />

anche Lamberto, poco più che diciannovenne,<br />

venne colpito a morte<br />

<strong>il</strong> 17 novembre del ’17 mentre con <strong>il</strong><br />

16° Battaglione d’assalto si trovava<br />

in linea vicino a Gallio. Ancora una<br />

Medaglia per lui, d’oro, l’ultima.<br />

A distanza di tanti anni scopriamo<br />

che due protagonisti di quel ritrovato<br />

libretto sono tumulati presso <strong>il</strong> Sacrario<br />

di Asiago e i loro nomi e decorazioni<br />

sono scolpiti per la memoria<br />

dei posteri nella cripta centrale del<br />

grande mausoleo. Scopriamo ancora,<br />

e questo grazie alle ricerche del Presidente<br />

dei Fanti Ambrosini, che Vittorio<br />

prima di trovare eterno riposo<br />

tra i marmi del Leiten era stato sepolto<br />

nel Cimitero di Val Magnaboschi,<br />

dove ancor oggi, tra le colonne<br />

mozze di abete, appare <strong>il</strong> suo nome<br />

assieme a tanti altri soldati Caduti.<br />

La promessa fatta da Lamberto alla<br />

madre di dare una sepoltura al fratello<br />

tra i Caduti riconosciuti era stata<br />

mantenuta.<br />

Giovanni Dalle Fusine<br />

Sezione Fante Altopiano 7 Comuni


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> LA VOCE DELLE PATRONESSE E LA PAGINA DELLA SOLIDARIETÀ<br />

Dalla Sezione delle Patronesse di Cesano di Roma<br />

beneficenza ed altro<br />

Talvolta sembra che <strong>il</strong> tempo passi<br />

velocemente, altre volte che scorra<br />

troppo lentamente. È una constatazione<br />

semplice ed ovvia, che deriva<br />

dalla considerazione di essere già<br />

nel 20<strong>09</strong> inoltrato e che dall’inizio<br />

del precedente anno sociale abbiamo<br />

assolto molteplici impegni, portando<br />

a compimento numerosi passaggi<br />

dei nostri progetti iniziali. Con<br />

<strong>il</strong> Presidente della Sezione di Cesano,<br />

Generale Giovanni Cortellessa e<br />

con i suoi collaboratori <strong>il</strong> Comitato<br />

Patronesse, ufficialmente nella persona<br />

dell’Ispettrice Angela Marinelli,<br />

ha riconfermato la volontà di operare<br />

in costante rispetto di una comune<br />

piattaforma di <strong>int</strong>ese, discussa e<br />

concordata in apposita assemblea indetta<br />

come prolusione al programma<br />

da realizzare. Fiducia e rispetto, bas<strong>il</strong>ari<br />

in ogni rapporto <strong>int</strong>erpersonale,<br />

hanno costituito <strong>il</strong> principio fondante<br />

anche per le nostre iniziative.<br />

Come è ormai tradizione, nella Ceri-<br />

monia di apertura sono state festeggiate<br />

le Socie Patronesse che nel<br />

2008 hanno compiuto gli anni “anta”,<br />

evidenziando quanto ciascuna di<br />

loro ha svolto nell’<strong>int</strong>eresse dell’Associazione<br />

così esprimendo senso di<br />

solidarietà e di amicizia che caratterizzano<br />

lo spirito del Comitato. Il<br />

Presidente dell’Associazione e tanti<br />

Soci “Fanti” hanno partecipato a<br />

questa inaugurazione festosa e nel<br />

contempo propositiva. Infatti, in aggiunta<br />

alla programmazione di attività<br />

normalmente svolte (judo, ginnastica<br />

dolce, corso di inglese, visite<br />

guidate, ecc.), sono state presentate<br />

ulteriori possib<strong>il</strong>ità: incontri di arteterapia,<br />

tornei di “burraco”, costituzione<br />

di un coro vocale. Superando,<br />

inoltre, oggettive difficoltà di<br />

ordine logistico, Patronesse e Fanti<br />

hanno voluto confermare <strong>il</strong> loro impegno<br />

nella beneficenza, predisponendo<br />

un’esposizione di “oggetti vari”<br />

a offerta libera, <strong>il</strong> cui ricavato è<br />

Foto di gruppo delle Patronesse di Cesano di Roma.<br />

andato equamente alla giovane Melek<br />

(nostra giovane assistita in Turchia)<br />

ed alla casa famiglia dell’“Isola<br />

dei bambini”. La partecipazione è<br />

stata soddisfacente ed ancora una<br />

volta, come avviene nel periodo Natalizio,<br />

i nostri animi hanno potuto<br />

gioire all’unisono con i tanti, meno<br />

fortunati, cui è rivolta la nostra affettuosa<br />

attenzione. Sottolineava <strong>il</strong><br />

consolidato spirito di amicizia e di<br />

collaborazione la presenza dell’Architetto<br />

Paolo Brasioli, Consigliere<br />

Nazionale del Molise, che ha partecipato<br />

con noi al saluto ed al “brindisi”<br />

beneaugurante per le future fortune<br />

della nostra Associazione.<br />

L’anno sociale si è concluso con <strong>il</strong><br />

rituale concerto di Natale di “Borgomusica”<br />

– di cui è “mente” <strong>il</strong> Generale<br />

Giac<strong>int</strong>o Mannavola – proposto<br />

con <strong>il</strong> consueto st<strong>il</strong>e ad una platea<br />

ammirata ed entusiasta.<br />

Diana Sorrentino<br />

15


16<br />

LA VOCE DELLE PATRONESSE E LA PAGINA DELLA SOLIDARIETÀ<br />

Un 2008 ricco di iniziative<br />

per le Patronesse Vicentine<br />

Il 2008 è stato un anno ricco di<br />

appuntamenti che le Patronesse vicentine<br />

hanno affrontato con <strong>il</strong> massimo<br />

impegno. Ricordiamo solo i<br />

principali.<br />

Al Raduno Nazionale, nonostante<br />

la pioggia, abbiamo sf<strong>il</strong>ato, insieme a<br />

tutta la rappresentanza vicentina,<br />

con ordine e compostezza, suscitando<br />

l’entusiasmo di quanti ci vedevano<br />

passare. Abbiamo partecipato numerose<br />

alla sempre toccante Cerimonia<br />

di Val Magnaboschi, che richiama<br />

ogni anno tantissima gente, al sempre<br />

più <strong>int</strong>ernazionale 3° Incontro<br />

della Pace di Tonezza del Cimone e<br />

ad Arsiero.<br />

Al Sacrario M<strong>il</strong>itare di Arsiero le<br />

Patronesse delle Sezioni vicentine<br />

hanno svolto un’importante opera di<br />

recupero delle scritte sulle lapidi del<br />

Sacrario, ben 1154, <strong>il</strong>leggib<strong>il</strong>i a causa<br />

del tempo. Con pazienza e lavoro<br />

certosini e con rara sensib<strong>il</strong>ità e<br />

commozione, date dalla consapevolezza<br />

dell’esistenza delle spoglie<br />

mortali sotto le lapidi, hanno recuperato<br />

tutti i nomi e le unità di appartenenza<br />

dei soldati sepolti. L’<strong>int</strong>ervento<br />

è stato come una preghiera<br />

ed un ringraziamento per la giovane<br />

vita donata alla Patria e una partecipazione,<br />

per quanto tardiva, alle vicende<br />

di quei giovani eroi, che a no-<br />

vant’anni di distanza riescono ancora<br />

a coinvolgere emotivamente chi vi<br />

si avvicina con um<strong>il</strong>tà e voglia di conoscere.<br />

Non sono state trascurate le cerimonie<br />

dell’Associazione del Fante,<br />

succedutesi numerose nel 2008 nella<br />

provincia di Vicenza per celebrare i<br />

novant’anni della Vittoria, a dimostrazione<br />

che le Patronesse vicentine<br />

sono consapevoli dell’importanza dei<br />

valori, dei principi e degli ideali che<br />

l’Associazione testimonia e propone<br />

con convinzione.<br />

Sono poi riuscite a tradurre egregiamente<br />

in impegno quell’“Operare<br />

per i vivi” che la nostra Associazione<br />

non si stanca mai di promuovere per<br />

ricordare i nostri Caduti. Ogni Gruppo<br />

di Patronesse svolge una notevole<br />

attività indirizzata al sociale, affiancando,<br />

collaborando e coinvolgendo<br />

i Fanti delle rispettive Sezioni<br />

nelle iniziative promosse. In Provincia<br />

sono parecchie le attività proposte<br />

dalle Patronesse e che si protraggono<br />

negli anni, ad esempio le<br />

adozioni a distanza in India, in Kenia,<br />

in Bangladesh. Sono tutti <strong>int</strong>erventi<br />

diretti, appoggiati dalla San<br />

Vincenzo vicentina che svolge <strong>il</strong> ruolo<br />

di <strong>int</strong>ermediaria. Hanno dimostrato<br />

sensib<strong>il</strong>ità anche verso le Associazioni<br />

che operano in ambito nazio-<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

nale per la ricerca e, in ambito locale,<br />

con l’assistenza immediata all’ammalato<br />

e alla sua famiglia. Sono<br />

state quindi vicine con un consistente<br />

contributo economico all’AVIL<br />

(Ass. Vicentina Leucemie e Linfomi),<br />

alla “Città della Speranza” (Ricerca<br />

ed Assistenza per la cura delle Leucemie<br />

Infant<strong>il</strong>i) e all’AISM (Ass. <strong>It</strong>aliana<br />

per la Ricerca sulla Sclerosi<br />

Multipla). Con quest’ultima Associazione<br />

abbiamo inoltre operato, assieme<br />

ai Fanti delle Sezioni provinciali,<br />

per la raccolta fondi con la<br />

vendita nelle piazze dei nostri paesi<br />

delle gardenie e delle mele, ottenendo<br />

risultati entusiasmanti. È un<br />

impegno piccolo, ma che gratifica<br />

chi lo svolge con risultati concreti.<br />

I responsab<strong>il</strong>i dell’AISM della Provincia<br />

di Vicenza, ringraziandoci, ci<br />

hanno comunicato che con <strong>il</strong> nostro<br />

impegno nel 2008 sono state raddoppiate<br />

le entrate.<br />

Siamo orgogliose dei risultati ottenuti<br />

nel 2008, ancor di più lo siamo<br />

per la diversificazione di nostri <strong>int</strong>erventi,<br />

per le belle parole con le quali<br />

<strong>il</strong> nostro Presidente Provinciale ci<br />

ha ringraziato, ma soprattutto perché<br />

ci siamo rese conto di essere un<br />

gruppo molto attivo e aperto.<br />

Maria Maddalena Anzolin Todeschini


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> STORIA, ARTE E CULTURA<br />

Recensioni<br />

Il museo storico<br />

della Fanteria<br />

di Nicola Bultrini<br />

Nordpress Edizioni<br />

La storia, <strong>il</strong> progetto e le attività<br />

di promozione, nonché una guida<br />

che, sezione per sezione, conduce <strong>il</strong><br />

visitatore attraverso gli spazi espositivi<br />

del Museo Storico della Fanteria<br />

di Roma. Affidato nella progettazione<br />

e nell’allestimento ai Generali<br />

Edoardo Scala e Att<strong>il</strong>io Bruno, <strong>il</strong> Museo<br />

si configura come struttura costantemente<br />

dinamica, capace di<br />

affondare la ricerca nei secoli per restituire<br />

nella sua completezza la figura<br />

del Fante che, da sempre nell’immaginario<br />

collettivo, incarna per<br />

eccellenza l’idea del soldato.<br />

Diario di un Fante<br />

di Luigi Gasparotto<br />

Nordpress Edizioni<br />

Il volume da tempo esaurito e finalmente<br />

tornato disponib<strong>il</strong>e, non solo<br />

ci restituisce, attraverso gli occhi<br />

del protagonista, importanti episodi<br />

della Grande Guerra, ma conserva un<br />

valore storico e letterario notevole sia<br />

per le prolifiche capacità narrative<br />

dell’autore, sia perché le vicende<br />

trattate abbracciano l’<strong>int</strong>ero arco<br />

cronologico e geografico dello scontro<br />

italo-austriaco. Tuttavia ciò che rende<br />

unico <strong>il</strong> diario è lo spessore politico e<br />

personale dell’autore Luigi Gasparotto:<br />

deputato al Parlamento e volontario<br />

di guerra pluridecorato per <strong>il</strong> valore<br />

dimostrato al fronte, fu Presidente<br />

della Camera nel 1921, Ministro del<br />

Regno (1921-1922) e della Repubblica<br />

(1945-1946 e 1947 Primo Ministro della<br />

Difesa della storia italiana). Nel suo<br />

diario troviamo in qualche modo riflessa<br />

la vita e i sentimenti del popolo<br />

italiano in un momento tanto decisivo<br />

per la sua storia.<br />

Viaggio nella memoria -<br />

I reduci della Grande<br />

Guerra 90 anni dopo<br />

di Alessandro Vanni e Katia Pari<br />

Tassotti Editore<br />

Libro scritto a due mani da Alessandro<br />

Vanni e Katia Pari, che hanno<br />

voluto cercare “gli ultimi rappresentanti,<br />

oggi ultracentenari, di un’<strong>int</strong>era<br />

generazione che si è sacrificata<br />

nelle trincee”. Una sorta di “viaggio<br />

nella memoria” durante <strong>il</strong> quale gli<br />

autori hanno raccolto, sino ai primi<br />

giorni del 2008, i ricordi dei sopravvissuti<br />

“proprio perché non vadano<br />

perduti per sempre”. Un “omaggio” a<br />

chi la storia l’ha vissuta in trincea e<br />

nei combattimenti, con “testimonianze<br />

gelosamente custodite, come<br />

fossero, e forse sono, preziose e frag<strong>il</strong>i<br />

porcellane”.<br />

Dal Piave alla Prigionia -<br />

L’odissea del soldato<br />

Settimio Damiani<br />

Gennaio 1914 - Agosto 1919<br />

di Alessandro Gualtieri<br />

e Giovanni Dalle Fusine<br />

Nordpress Edizioni<br />

Il libro sv<strong>il</strong>uppa un’approfondita ricerca<br />

storica in riferimento ai fatti trascritti<br />

durante <strong>il</strong> primo Conflitto Mondiale<br />

da Settimio Damiani. Marchigiano<br />

nativo di Acquaviva Picena, Damiani<br />

emigrò agli inizi del Novecento negli<br />

Stati Uniti in cerca di lavoro. Lo scoppio<br />

della guerra lo costrinse al rientro per<br />

svolgere <strong>il</strong> servizio m<strong>il</strong>itare. Inviato a<br />

contenere lo sfondamento degli Austroungarici<br />

a Caporetto, fu fatto prigioniero<br />

nei lager austriaci, da dove tornerà al<br />

termine del conflitto conservando quel<br />

piccolo taccuino su cui segnava giornalmente<br />

quanto accadeva al suo reparto,<br />

più volte decimato dagli scontri col nemico.<br />

Ald<strong>il</strong>à degli errori ortografici, lasciati<br />

<strong>int</strong>egralmente nel testo, l’opera<br />

di Settimio Damiani vanta innumerevoli<br />

pregi. Si evidenzia <strong>il</strong> carattere di cronaca<br />

nuda e cruda che <strong>il</strong> Fante imprime al<br />

racconto; non si tratta di memorie postbelliche,<br />

egli è lì, alla guisa di un inviato<br />

speciale armato di penna e moschetto,<br />

che scrive a getto nell’immediato<br />

trascorrere degli accadimenti.<br />

17


18<br />

STORIA, ARTE E CULTURA<br />

La Russia degli <strong>It</strong>aliani<br />

Autori vari<br />

Nordpress Edizioni<br />

Un cofanetto monografico di 4 volumi<br />

dedicato alla campagna di Russia<br />

dell’Armir nella Seconda Guerra Mondiale.<br />

Tra <strong>il</strong> luglio del 1941 e <strong>il</strong> gennaio<br />

del 1943 <strong>il</strong> Corpo di Spedizione<br />

L’angolo del f<strong>il</strong>atelico<br />

<strong>It</strong>aliano e l’Armata <strong>It</strong>aliana in Russia<br />

affrontarono una catastrofica spedizione<br />

contro l’U.R.S.S. di Stalin disposta<br />

dal capo del Governo Benito Mussolini,<br />

certo di accodarsi al successo<br />

finale dell’alleato tedesco. Il 26 gennaio<br />

1943 la Battaglia di Nikolajewka<br />

sancì la tragica fine di quella folle<br />

campagna. Alla spedizione e allo sfondamento<br />

della “sacca” sul Don sono<br />

dedicate le opere di un grande gior-<br />

Testimonianza storico-f<strong>il</strong>atelica per la serie “RGT Disciolti” (Vittorio Crosa,<br />

Sezione Provinciale Genova).<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

nalista come Egisto Corradi (“La ritirata<br />

di Russia”) e del cappellano alpino<br />

Don Carlo Chiavazza (“Scritto sulla<br />

neve”), fondatore della scuola di giornalismo<br />

di Torino. Al dramma della<br />

deportazione, della prigionia e dei lavori<br />

forzati hanno invece lavorato la<br />

penna del Sergente Vittorino Bozzini<br />

(“Neve Rossa”) e quella di Don Enelio<br />

Franzoni (“Memorie di prigionia”), impegnato<br />

nell’Ospedale da campo 837.


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> STORIA, ARTE E CULTURA<br />

“<strong>It</strong>aliani noi siam non Tirolesi” *<br />

Le Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma del Trentino, dopo aver più<br />

volte confutato le aberranti teorie dei<br />

nostalgici dell’aqu<strong>il</strong>a bicipite asburgica,<br />

avevano deciso di non rispondere<br />

più alle loro provocazioni date l’insistenza<br />

o la monotona ripetitività di<br />

luoghi comuni e falsità, peraltro accentuatesi<br />

dopo le riuscite manifestazioni<br />

per <strong>il</strong> 90° della Vittoria. Non era<br />

però possib<strong>il</strong>e rimanere indifferenti di<br />

fronte alla richiesta di un fantomatico<br />

circolo culturale germanof<strong>il</strong>o di concessione<br />

dello “status di austriaci d’<strong>It</strong>alia”<br />

all’<strong>int</strong>era popolazione trentina.<br />

Questi signori decantano l’impero austriaco<br />

come <strong>il</strong> paese di Bengodi sotto<br />

la guida <strong>il</strong>luminata di Francesco Giuseppe<br />

idolatrato dai suoi felici sudditi.<br />

Si finge però di non sapere che nel<br />

Trentino (termine allora proibito essendo<br />

politicamente corretto parlare<br />

solo di Weltschtirol) erano diffusi <strong>il</strong><br />

gozzo endemico e la pellagra e che la<br />

miseria costringeva tante famiglie ad<br />

emigrare. Si decantano le opere pubbliche,<br />

realizzab<strong>il</strong>i comunque da qualsiasi<br />

governo, ma non si parla delle folli<br />

spese sostenute per la costruzione di<br />

decine di fortezze lungo i confini. Non<br />

si ammette che <strong>il</strong> tanto elogiato sistema<br />

didattico austriaco fosse considerato<br />

in ultima istanza uno potente strumento<br />

per tedeschizzare, attraverso la<br />

scuola, le varie etnie non germanofone.<br />

Non si può disconoscere che tutto<br />

<strong>il</strong> potere era nelle mani dell’elemento<br />

tedesco, che negava agli altri popoli<br />

ogni forma di autonomia anche limitata,<br />

potere sostenuto da un sistema poliziesco<br />

onnipresente e spietato, come<br />

fanno testo le migliaia di indipendentisti<br />

e di oppositori incarcerati o messi a<br />

morte nei svariati angoli dell’impero.<br />

Non è dimostrato con certezza che<br />

<strong>il</strong> 90% dei Trentini fosse favorevole all’Austria,<br />

dato che nessun plebiscito<br />

al riguardo venne mai tenuto. È quindi<br />

infondato che solo una sparuta minoranza<br />

dei nostri progenitori fosse di<br />

sentimenti italiani; è vero <strong>il</strong> contrario,<br />

come dimostra <strong>il</strong> proliferare di associazioni<br />

culturali e sportive “italiane”<br />

quali la Lega Nazionale, la S.A.T. (Società<br />

Alpinisti Tridentini), l’Unione Ciclistica<br />

ed altre, per non parlare dell’erezione<br />

in Trento del Monumento a<br />

Dante, simbolo indiscusso d’italianità.<br />

Non vi sono comunque remore ad ammettere<br />

che l’aspirazione all’annessione<br />

al Regno d’<strong>It</strong>alia fosse maggiormente<br />

sentita nelle classi più colte ed<br />

evolute della società trentina (dalle<br />

quali provenivano i vari Rosmini, Segantini,<br />

Prati, Caproni e tanti altri),<br />

attirate dal fascino insopprimib<strong>il</strong>e<br />

delle arti, della letteratura e della<br />

cultura italiana in genere. Ne fa testimonianza<br />

l’episodio di un’<strong>int</strong>era classe<br />

di un liceo cittadino che si trasferì<br />

in massa in <strong>It</strong>alia per non indossare la<br />

divisa austriaca. È ovvio che l’<strong>il</strong>letterato<br />

non fosse in grado di comprendere<br />

in pieno tale richiamo, ma ciò non<br />

tolse che anche nelle classi più um<strong>il</strong>i<br />

fossero presenti tra gli irredentisti. Un<br />

altro luogo<br />

comune da<br />

sfatare è<br />

l’affermazione<br />

che,<br />

allo scoppio<br />

della I<br />

Guerra<br />

Mondiale,<br />

la massa<br />

dei trentini<br />

fosse felice<br />

di arruolarsinell’esercitoimperiale<br />

per<br />

difendere<br />

la patria<br />

austriaca<br />

in pericolo: come si spiega che <strong>il</strong> Comando<br />

Supremo austro-ungarico decise<br />

di impiegare trentini e giuliani lontano<br />

dal fronte italiano, se essi fossero<br />

stati dei sudditi fedeli? Si vuol dimenticare<br />

che la guerra fu scatenata<br />

dall’Austria-Ungheria aggredendo la<br />

Serbia per le proprie mire espansionistiche<br />

nei Balcani e che migliaia di<br />

Trentini furono mandati in Galizia a<br />

combattere e a morire per una causa<br />

che non era la loro, non sussistendo<br />

alcun contenzioso con i Russi.<br />

L’affermazione, tante volte ripetuta,<br />

che la quasi totalità dei Trentini<br />

combatté per l’Austria mentre pochissimi<br />

“traditori” si schierarono con l’<strong>It</strong>alia,<br />

non riveste alcun reale valore; <strong>il</strong><br />

paragone è improponib<strong>il</strong>e in quanto i<br />

primi non partirono volontari, ma furono<br />

costretti, dato che la renitenza<br />

alla leva era punita con la forca, mentre<br />

i secondi per libera scelta combatterono<br />

per l’<strong>It</strong>alia e per la redenzione<br />

della propria terra, ben coscienti della<br />

sorte che sarebbe loro toccata se<br />

caduti prigionieri. È vergognoso quindi<br />

sostenere che i Legionari Trentini<br />

fossero dei “traditori” in quanto combattenti<br />

contro la propria patria austriaca.<br />

Si finse d’ignorare che cittadinanza<br />

e patria sovente non coincidono:<br />

gli irredenti erano sudditi austriaci,<br />

ma vedevano nell’<strong>It</strong>alia la propria<br />

patria, mentre i tardivi austriacanti<br />

d’oggi sono cittadini italiani che<br />

non considerano come patria <strong>il</strong> nostro<br />

Paese.<br />

Il valore delle motivazioni ideali è<br />

dimostrato anche dall’alto numero di<br />

onorificenze concesse ai volontari<br />

trentini nell’Esercito <strong>It</strong>aliano, che<br />

hanno raggiunto <strong>il</strong> 27% dei combattenti<br />

con ben 13 M.O.V.M. contro lo 0,2%<br />

dei decorati dall’Austria.<br />

Ricordiamo quindi con orgoglio e<br />

viva riconoscenza la gloriosa Legione<br />

Trentina e rispettiamo ed onoriamo,<br />

contrariamente a quanto sostenuto, i<br />

Caduti dall’altra parte come testimonia<br />

<strong>il</strong> fatto che i loro nomi sono scolpiti<br />

nei monumenti ai Caduti dei nostri<br />

Paesi.<br />

(*) Versi del poeta trentino Clementino<br />

Vannetti del 1794.<br />

Prof. Federico Demartin<br />

19


20<br />

STORIA, ARTE E CULTURA<br />

La vita m<strong>il</strong>itare di Gabriele D’Annunzio<br />

a 70 anni dalla sua morte<br />

II primo <strong>marzo</strong> del 1938, al Vittoriale<br />

degli <strong>It</strong>aliani a Gardone Riviera,<br />

moriva Gabriele D’Annunzio, uno dei<br />

maggiori poeti italiani del Novecento.<br />

A settant’anni dalla sua scomparsa,<br />

forse, vale la pena di tratteggiare<br />

la figura m<strong>il</strong>itare del “Vate”, essendo<br />

quella poetica e letteraria nota<br />

ai più. Le sue imprese m<strong>il</strong>itari sono<br />

testimoniate sia all’esterno che<br />

all’<strong>int</strong>erno del Vittoriale, la dimora<br />

che lo ospitò nella parte finale della<br />

sua esistenza. Si può far incominciare<br />

<strong>il</strong> suo trascorso m<strong>il</strong>itare dal celebre<br />

discorso che egli tenne per l’inaugurazione<br />

a Quarto di Genova del<br />

monumento dedicato ai “M<strong>il</strong>le” di<br />

Garibaldi. Interventista a fianco della<br />

Triplice Intesa all’inizio della Prima<br />

Guerra Mondiale, D’Annunzio si<br />

arruolò nel Regio Esercito <strong>It</strong>aliano<br />

come volontario combattendo col<br />

grado di Ufficiale. Il grigioverde per<br />

lui non fu soltanto una divisa, ma <strong>il</strong><br />

simbolo di una comune sorte che<br />

univa tutti gli italiani, sp<strong>int</strong>i da un<br />

sacro amor di Patria e decisi a strappare<br />

all’Austria le città di Trento e<br />

Trieste. I compagni morti in battaglia,<br />

<strong>il</strong> sangue delle ferite, <strong>il</strong> dolore<br />

delle madri per i propri figli caduti<br />

nel conflitto divennero per D’Annun-<br />

Nato in Alsazia nel 1875 e morto<br />

a Lambarenè, nell’Africa francese,<br />

Schweitzer ha dedicato la sua vita al<br />

bene del prossimo e la sua esistenza è<br />

stata caratterizzata da un infaticab<strong>il</strong>e<br />

zio <strong>il</strong> segno di una umanità sofferente<br />

che voleva a tutti i costi far valere<br />

i principi di unità, solidarietà, coraggio,<br />

abnegazione, attaccamento<br />

alla Patria. Il poeta al fronte combatté<br />

quale ufficiale nelle tre armi<br />

belligeranti ossia Esercito, Marina ed<br />

Aviazione. In quest’ultima Arma<br />

D’Annunzio, in un atterraggio di fortuna,<br />

si ferì ad un occhio, portando<br />

poi per molto tempo una benda. Siamo<br />

al secondo anno di guerra: <strong>il</strong><br />

1916. D’Annunzio divenne un mito<br />

quando, a bordo di M.A.S. della Marina<br />

M<strong>il</strong>itare, insieme a Luigi Rizzo e<br />

Costanzo Ciano, entrò nella munita<br />

Baia di Buccari, in Istria, beffandosi<br />

delle difese costiere approntate dagli<br />

Austriaci. Altra memorab<strong>il</strong>e impresa<br />

come ufficiale dell’Aeronautica<br />

M<strong>il</strong>itare la compì volando su Vienna,<br />

negli ultimi mesi del conflitto, a<br />

bordo di un velivolo della famosa<br />

pattuglia “Serenissima”. Sulla capitale<br />

dell’impero asburgico <strong>il</strong> poeta e<br />

i suoi compagni lanciarono centinaia<br />

di migliaia di manifesti inneggianti<br />

alla resa dell’Austria e alla fine del<br />

conflitto. Forse non tutti sanno che<br />

<strong>il</strong> “Vate”, per <strong>il</strong> coraggio dimostrato<br />

nella Grande Guerra, ricevette tre<br />

promozioni, cinque Medaglie d’Ar-<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

gento, una Medaglia d’Oro. Infine ci<br />

fu l’impresa di Fiume, quando alla<br />

testa dei suoi legionari e col grado di<br />

Tenente Colonnello partì da Ronchi,<br />

prima di Trieste, per raggiungere ed<br />

occupare la città istriana. Dopo un<br />

periodo d’occupazione i legionari di<br />

D’Annunzio si scontrarono con l’Esercito<br />

regolare <strong>It</strong>aliano, incaricato<br />

dalle potenze vincitrici del conflitto<br />

di ristab<strong>il</strong>ire lo “status quo”. Fu uno<br />

scontro fratricida e <strong>il</strong> poeta ne soffrì<br />

moltissimo, ritirandosi definitivamente<br />

dai suoi impegni m<strong>il</strong>itari. Alla<br />

sua morte D’Annunzio venne rivestito<br />

con la divisa di Ufficiale Generale<br />

dell’Aeronautica <strong>It</strong>aliana, sicuramente<br />

per ricordare <strong>il</strong> leggendario<br />

volo su Vienna. Il velivolo ed <strong>il</strong> M.A.S.<br />

sono attualmente conservati al<br />

Vittoriale.<br />

Alessandro Albertini<br />

Albert Schweitzer e la pace nel mondo moderno<br />

impegno umanitario. Come studioso ha<br />

saputo anticipare correnti di pensiero e<br />

ha posto al centro dell’analisi alcune<br />

problematiche di grande <strong>int</strong>eresse per<br />

un dibattito politico e culturale, esaminando<br />

i principi che regolano i rapporti<br />

<strong>int</strong>ernazionali per conservare la pace.<br />

Sono ancora attuali i suoi appelli alla<br />

pace e le riflessioni sull’inut<strong>il</strong>ità e pericolosità<br />

della guerra e sulle tristi conseguenze<br />

per <strong>il</strong> mondo di una guerra<br />

con armi atomiche e biochimiche; egli,<br />

energico sostenitore di un’etica fondata<br />

sul rispetto per la vita, non poteva<br />

che invocare le forza del dialogo e della<br />

ragione contro quella delle armi.<br />

I suoi <strong>int</strong>eressi sono stati tanti: docente<br />

di teologia all’Università di Stra-<br />

sburgo, studioso di f<strong>il</strong>osofia, di letteratura<br />

tedesca, soprattutto di Goethe,<br />

organista e musicologo, medico missionario<br />

in Africa. Per la sua attività<br />

umanitaria insignito del premio Nobel<br />

per la pace, ha comunque in ogni ambito<br />

operato con impegno ed energia.<br />

Per meglio comprendere Schweitzer<br />

occorre partire dalla profonda esigenza<br />

etica che ha rappresentato <strong>il</strong><br />

“credo” della sua vita e che ha animato<br />

<strong>il</strong> suo pensiero: tutto è etica <strong>int</strong>esa<br />

come slancio verso “l’altro”; <strong>il</strong> pensiero,<br />

in quanto tale, deve spingere l’uomo<br />

ad agire, pertanto egli <strong>int</strong>erpreta <strong>il</strong><br />

messaggio d’amore di Gesù con lo stesso<br />

contenuto che caratterizza la religione<br />

di Kant. Ogni uomo può e deve


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> STORIA, ARTE E CULTURA<br />

migliorare se stesso e <strong>il</strong> mondo in cui<br />

vive e solo attraverso questa possib<strong>il</strong>ità<br />

può raggiungere la pace.<br />

Fede e ragione, per Schweitzer,<br />

non devono essere in conflitto tra loro,<br />

ma insieme devono cercare <strong>il</strong> perfezionamento<br />

del genere umano poiché<br />

ogni uomo, specialmente se la vita gli<br />

ha dato tanto, ha <strong>il</strong> dovere di rendere<br />

<strong>il</strong> mondo meno infelice. Per conservare<br />

la pace occorre un cambiamento <strong>int</strong>eriore<br />

che deriva dalla presa di coscienza<br />

della realtà: nel mondo, egli dice, vi<br />

è ingiustizia e sofferenza e non si può<br />

rimanere indifferenti dinanzi a ciò, per<br />

cui alla scoperta dei mali deve seguire<br />

un’azione concreta di cambiamento,<br />

che sarà più efficace se ispirata da<br />

un’etica del rispetto per la vita, che<br />

deve caratterizzare i rapporti tra l’uomo<br />

e <strong>il</strong> mondo. Per <strong>il</strong> medico alsaziano<br />

solo l’etica del rispetto per la vita infatti<br />

è autentica: essa affonda le sue<br />

radici nella realtà e la vera cultura si<br />

afferma nel momento in cui <strong>il</strong> rispetto<br />

per la vita possiede gli animi concretizzandosi<br />

nel comportamento degli<br />

uomini.<br />

I trattati di pace non sono una garanzia<br />

di pace certa se non vi è un riconoscimento<br />

universale del rispetto per<br />

la vita che rappresenta <strong>il</strong> fondamento<br />

delle relazioni tra i popoli. Schweitzer,<br />

rivolgendosi a coloro che hanno nelle<br />

mani <strong>il</strong> destino dei popoli, li esorta a<br />

prendere in considerazione le parole<br />

dell’Apostolo Paolo “per quanto sta in<br />

voi, siate in pace con tutti”: sono parole<br />

rivolte ai singoli, ma anche ai popoli,<br />

affinché procedano insieme per l’unico<br />

fine, <strong>il</strong> mantenimento della pace.<br />

Maria Antonietta Longo<br />

Concorso fotografico<br />

“Obiettivo sull’itinerario dell’XI Corpo d’Armata <strong>It</strong>aliano”<br />

(24 maggio 1915 - 17 agosto 1916)<br />

21


22<br />

STORIA, ARTE E CULTURA<br />

A Joseph Haydn, <strong>il</strong> più anziano dei<br />

grandi classici viennesi, va <strong>il</strong> merito<br />

di aver condotto la musica strumentale<br />

con la forma-sonata, drammaticamente<br />

<strong>int</strong>ensificata, fuori dallo<br />

“st<strong>il</strong>e galante”; fu pioniere del quartetto<br />

per archi e della sinfonia, maestro<br />

nella creazione di messe solenni<br />

sinfonico-corali, precursore di composizioni<br />

pianistico-romantiche.<br />

L’uomo Haydn, però, appare ancora<br />

prodotto della corte, obbediente<br />

ai nob<strong>il</strong>i e pronto a compiacerli,<br />

mentre solo nella tarda età si farà<br />

strada in lui quella individuale libertà<br />

di concezione che sarà ereditata<br />

da Beethoven.<br />

Nato nella Bassa Austria nel 1732<br />

da una famiglia di modeste condizioni<br />

– <strong>il</strong> padre era mastro carraio e la<br />

madre cuoca – conobbe sin da piccolo<br />

gli stenti della povertà. Manifestò<br />

ben presto talento vocale e viva musicalità,<br />

tanto da farsi notare a soli 7<br />

anni da Georg von Reutter,<br />

maestro di cappella<br />

del Duomo di S. Stefano<br />

di Vienna, andato nel<br />

suo v<strong>il</strong>laggio alla ricerca<br />

di voci bianche per <strong>il</strong> coro<br />

della cattedrale. Vi<br />

rimase fino a sedici anni,<br />

quando per <strong>il</strong> naturale<br />

cambiamento della<br />

voce fu licenziato, imparando<br />

anche a suonare<br />

<strong>il</strong> clavicembalo e <strong>il</strong><br />

violino. Per guadagnarsi<br />

da vivere cominciò a<br />

suonare come violinista<br />

in varie orchestrine<br />

viennesi, dove ebbe modo<br />

di conoscere vari<br />

personaggi <strong>il</strong>lustri che lo<br />

aiutarono a inserirsi nel<br />

bel mondo. La sua fortuna<br />

fu l’incontro con <strong>il</strong><br />

Principe Esterhazy, famoso<br />

per la munificenza<br />

e la liberalità, che lo accolse<br />

nel suo Castello di<br />

Eisenstadt, dove Haydn<br />

divenne Kappelmaister.<br />

Lì trascorrerà ventotto<br />

anni, i più fecondi e pro-<br />

duttivi della sua vita, in una corte<br />

aristocratica e cosmopolita, con<br />

un’orchestra a disposizione e una situazione<br />

economica sempre più consolidata.<br />

Tra le innumerevoli composizioni<br />

di quel periodo ricordiamo la<br />

deliziosa sinfonia “Gli addii”, veramente<br />

sperimentale nell’orchestrazione,<br />

con una tonalità romantica<br />

che prelude allo “Sturm und Drang”.<br />

Terminata la collaborazione con<br />

gli Esterhazy e ormai famoso in tutta<br />

Europa, soggiornò in Ingh<strong>il</strong>terra, in<br />

Spagna, ove compose per la Cattedrale<br />

di Cadice l’adagio strumentale<br />

“Le Sette Parole del Salvatore sulla<br />

Croce”, ut<strong>il</strong>izzando sette frasi ricavate<br />

dai Vangeli per celebrare la<br />

morte di Cristo. Ma non dimenticherà<br />

mai la “sua” Vienna, in cui ritornò,<br />

divenne cittadino onorario e visse gli<br />

ultimi anni circondato dalla stima e<br />

dalla venerazione generale. Le sue<br />

ultime opere furono “La Creazione”<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Il creatore della Sinfonia<br />

Nel bicentenario della scomparsa di Joseph Haydn<br />

– un oratorio di commossa ispirazione<br />

religiosa di carattere descrittivo,<br />

evocativa del caos del mondo – e le<br />

“Stagioni” – oratorio che dipinge<br />

l’ambiente naturale con un gusto<br />

id<strong>il</strong>liaco e raffinato e con vivace e<br />

fresca inventiva –. Queste opere costituiscono<br />

la Summa della maturità<br />

artistica di Haydn.<br />

Nel 18<strong>09</strong> le truppe di Napoleone<br />

entrarono a Vienna, ma per preciso<br />

ordine dell’imperatore fu rispettata<br />

la casa di Haydn, dove egli morì serenamente<br />

<strong>il</strong> 31 maggio di quell’anno:<br />

la sua salma venne inumata nella<br />

Chiesa di Eisenstadt, la cittadina dove<br />

gli Esterhazy avevano accolto <strong>il</strong><br />

musicista nei suoi momenti più oscuri<br />

e diffic<strong>il</strong>i. Moriva così, all’alba del<br />

nuovo secolo, un musicista che aveva<br />

aperto nuove strade alla musica divenendo,<br />

appunto, <strong>il</strong> Creatore della<br />

Sinfonia.<br />

Vito Titano


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

Adunata - Attività delle Sezioni<br />

ABBIATEGRASSO (MI)<br />

Lo scorso 31 maggio 2008 i Fanti abbiatensi<br />

hanno avuto l’occasione di tributare<br />

le dovute onoranze ad un loro<br />

fratello, <strong>il</strong> Fante Angelo Mazzola, le cui<br />

spoglie mortali hanno fatto ritorno ad<br />

Abbiategrasso, dov’era nato nel 1915.<br />

Richiamato alle armi, fu inviato a combattere<br />

sul fronte russo con <strong>il</strong> 38° Rgt.<br />

Fanteria (che allora aveva sede nella caserma<br />

Passalacqua a Tortona) appartenente<br />

alla Divisione Ravenna. Combatté<br />

come soldato semplice e fu ritenuto disperso<br />

sul fronte russo a far data dal 16<br />

dicembre 1942; la famiglia Mazzola non<br />

ha più avuto notizie del proprio congiunto<br />

finché, all’inizio di quest’anno, <strong>il</strong><br />

Commissariato Generale per le Onoranze<br />

ai Caduti in Guerra ha dato la notizia<br />

del ritrovamento delle sue spoglie. Le<br />

spoglie sono state ritrovate <strong>il</strong> 3 ottobre<br />

2007 nella campagna russa zona di Volgograd<br />

- Stalingrado da due contadini,<br />

che le hanno consegnate alle autorità<br />

del luogo perché potessero essere restituite<br />

ai parenti. Lo stesso è avvenuto<br />

negli scorsi anni per altri Caduti e dispersi<br />

in Russia: prima del Fante Angelo<br />

Mazzola vogliamo ricordare, in ordine<br />

cronologico, <strong>il</strong> ritorno del Fante Mario<br />

Magistroni nel 1991 e quello del Fante<br />

Carlo Gramegna nel 1995, anch’essi del<br />

38° Reggimento. La città di Abbiategrasso<br />

e la Sezione locale si sono adoperate<br />

per organizzare una cerimonia solenne,<br />

permettendo così alla cittadinanza<br />

tutta, alle Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma locali, ai Fanti e alle Patronesse<br />

della Sezione di Magenta, di<br />

stringersi attorno e tributare i dovuti<br />

onori “ad un giovane abbiatense caduto<br />

in guerra, che torna a casa nella sua<br />

Abbiategrasso (MI) - Festa sezionale per <strong>il</strong> 50°di Fondazione:<br />

un momento della deposizione della Corona d’Alloro al Monumento<br />

del Fante.<br />

città, dopo molti anni di s<strong>il</strong>enzio ben<br />

sessantasei, di s<strong>il</strong>enzio prima nella campagna<br />

russa, di s<strong>il</strong>enzio poi come notizie<br />

per i suoi cari e per i conoscenti”.<br />

Alla cerimonia per le onoranze funebri<br />

hanno partecipato, grazie al Comando<br />

M<strong>il</strong>itare Esercito Lombardia, anche rappresentanze<br />

di m<strong>il</strong>itari in servizio del 3°<br />

Rgt. Bersaglieri, del Reggimento Artiglieri<br />

a cavallo e della Scuola M<strong>il</strong>itare<br />

Teuliè, tutti reparti aventi sede a M<strong>il</strong>ano.<br />

È doveroso ricordare la presenza del<br />

Presidente Nazionale dell’UNIRR, grande<br />

invalido e mut<strong>il</strong>ato di guerra Cav.<br />

Pietro Fabbris, appartenente alla Divisione<br />

Julia, <strong>il</strong> quale con parole toccanti<br />

ha ricordato <strong>il</strong> valore dei Fanti della Divisione<br />

Ravenna: è stato come ripercorrere<br />

con Lui, che li ha vissuti personalmente,<br />

quei tristi e dolorosi momenti.<br />

Domenica 23 novembre 2008 si è<br />

svolta la tradizionale Festa sezionale la<br />

cui organizzazione, grazie alla concomitanza<br />

dei festeggiamenti per <strong>il</strong> 50°, ha<br />

ulteriormente aggregato i Fanti abbiatensi.<br />

L’evento è iniziato con <strong>il</strong> ritrovo attorno<br />

al Monumento del Fante, dove si è<br />

proceduto con l’Alzabandiera alla presenza<br />

del Vice Presidente Nazionale<br />

Geom. Antonio Beretta con consorte, del<br />

Consigliere Nazionale Geom. Giuseppe<br />

Cerri, delle Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma della città, dei Fanti delle<br />

Sezioni di Legnano, Magenta, Castano<br />

Primo, Vigevano, Torrazza Piemonte e<br />

della Sezione Ass. Naz. Combattenti e<br />

Reduci di Robecco sul Naviglio. Assieme<br />

alle Associazioni un folto gruppo di cittadini<br />

abbiatensi e le seguenti Autorità<br />

M<strong>il</strong>itari, Religiose e Civ<strong>il</strong>i: per <strong>il</strong> Comando<br />

M<strong>il</strong>itare Esercito<br />

Lombardia <strong>il</strong> Capo di<br />

Stato Maggiore Col.<br />

Fabrizio Bonaldi in<br />

rappresentanza del<br />

suo Comandante Generale<br />

di Brigata Cam<strong>il</strong>lo<br />

de M<strong>il</strong>ato, i<br />

rappresentanti della<br />

Compagnia e Stazione<br />

dei Carabinieri di<br />

Abbiategrasso e della<br />

Compagnia della<br />

Guardia di Finanza di<br />

Magenta, <strong>il</strong> socio<br />

Fante e missionario<br />

Padre Stefano De<br />

Giovanni - che ha poi<br />

celebrato la Santa<br />

Messa - e l’Assessore<br />

Lovetti in rappresen-<br />

tanza del Sindaco. Gli Amici della Sezione<br />

di Torrazza Piemonte, con un gesto di<br />

grande affetto e stima, hanno portato<br />

quattro Fanti figuranti in uniforme storica,<br />

che hanno deposto la Corona d’Alloro<br />

in onore dei Caduti al Monumento. Il<br />

corteo si è poi recato nella Chiesa <strong>int</strong>itolata<br />

a San Rocco per la celebrazione<br />

della S. Messa. Dopo la Preghiera del<br />

Fante da parte del Presidente della Federazione<br />

Provinciale di M<strong>il</strong>ano Giuseppe<br />

Cerri, lo stesso ha voluto dedicare i festeggiamenti,<br />

per ciò che hanno fatto e<br />

che continuano a fare, ai Fanti fondatori<br />

rimasti: Angelo Chierichetti, Carlo Colombini,<br />

Luigi Colombo, Piero Conti,<br />

Ach<strong>il</strong>le Pasini.<br />

Al termine del rito religioso si è poi<br />

proceduto alla consegna degli attestati<br />

di benemerenza, accompagnati da un ricordo<br />

ai Soci fondatori, alle nostre madrine<br />

Elena Bartolucci e Iside Garolfi ed<br />

alle Autorità tutte; al Presidente della<br />

Sezione Nicola Garofalo è stata conferita<br />

l’onorificenza di Cav. Uff., mentre al<br />

Socio Giacomo Caldarola è stata conferita<br />

l’onorificenza di Cavaliere; <strong>il</strong> Vice<br />

Presidente Nazionale Antonio Beretta ha<br />

portato i saluti del Presidente Nazionale<br />

Avv. Vito Titano e dei suoi e ringraziato <strong>il</strong><br />

Consigliere Nazionale e i Presidenti di<br />

Sezione per <strong>il</strong> lavoro che svolgono nel<br />

proprio territorio.<br />

ARSIERO (VI)<br />

II vulcanico Sindaco di Arsiero, assieme<br />

al Viceconsole Onorario della Croce<br />

Nera dell’Alta Austria Comm. Mario Eichta,<br />

hanno coinvolto i Fanti nel loro progetto<br />

del XVI Incontro <strong>It</strong>alo-Austriaco<br />

della Pace, celebrato <strong>il</strong> 5 ottobre 2008<br />

nel 90° Anniversario della fine della I<br />

Guerra Mondiale.<br />

La Sezione locale, capeggiata dal<br />

Presidente Gianni Pegoraro e da tutti gli<br />

altri Amici, tra cui Lucio Mazzucco e<br />

coordinata dal sempre presente Vice<br />

Presidente Bonfadini, ha organizzato la<br />

cerimonia patriottica, con sf<strong>il</strong>ata e Onori,<br />

davanti e nel Cimitero M<strong>il</strong>itare di Arsiero.<br />

Importante la presenza dell’Arciduca<br />

Asburgo - Lorena Dr. Marcus, del Presidente<br />

della Croce Nera Austriaca, del<br />

Col. Schuster responsab<strong>il</strong>e della stessa<br />

Associazione per l’Alta Austria, del<br />

Comm. Eichta e di rappresentanti dell’Esercito<br />

Austriaco. Presenti inoltre, assieme<br />

al Presidente Provinciale Att<strong>il</strong>io Gomitolo,<br />

<strong>il</strong> Vice Presidente Raffaele Cecchin,<br />

<strong>il</strong> Presidente della Federazione dei<br />

Fanti di Belluno Angelo Ceccotto, la Pre-<br />

23


ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

sidente del Comitato Provinciale delle<br />

Patronesse Vicentine Maria Maddalena<br />

Todeschini, parecchie Patronesse e altre<br />

Autorità Civ<strong>il</strong>i e M<strong>il</strong>itari.<br />

Ma a rendere ancora più prezioso l’incontro<br />

è stato <strong>il</strong> lavoro di recupero delle<br />

scritte sulle lapidi del Cimitero compiuto<br />

dalle Patronesse: di questo pregevole e<br />

notevole lavoro e del restauro del “Cristo<br />

Mut<strong>il</strong>o” - ospitato in una teca di vetro del<br />

Cimitero M<strong>il</strong>itare - da parte del Fante artista<br />

Giuliano Mattioli, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del<br />

sito cimiteriale arsierese e responsab<strong>il</strong>e<br />

per “Onor Caduti” Col. Burei è stato particolarmente<br />

contento.<br />

La Santa Messa, officiata da un Cappellano<br />

M<strong>il</strong>itare di Fanteria, è stata <strong>il</strong> coronamento<br />

dell’incontro, come hanno<br />

evidenziato gli <strong>int</strong>erventi delle Autorità,<br />

che nel 90° Anniversario della fine della<br />

Guerra hanno messo in r<strong>il</strong>ievo la necessità<br />

di adoperarsi per la Pace e per una<br />

convivenza civ<strong>il</strong>e in tutto <strong>il</strong> mondo. La<br />

Croce Nera ha voluto onorare con <strong>il</strong> suo<br />

simbolo alcune persone particolarmente<br />

meritevoli e, fra queste, i Fanti Pietro<br />

Framarin, Francesco Fontana e Lorenzo<br />

Giacomello.<br />

BAGNOLO PIEMONTE (CN)<br />

Bagnolo Piemonte (CN) - Durante <strong>il</strong> Raduno<br />

del 4 Novembre 2008 <strong>il</strong> Fante Giacomo<br />

Persico assiste <strong>il</strong> fratello Natalino, Alpino<br />

invalido. Con loro la Presidentessa del<br />

Nastro Azzurro di Torino Giovanna Cresta.<br />

Commosso è stato l’abbraccio dei Comm<strong>il</strong>itoni<br />

dopo la funzione.<br />

BOLZANO VICENTINO (VI)<br />

L’incontro dei Fanti locali, che da<br />

qualche anno si celebra la terza domenica<br />

di settembre, si avvia a diventare un incontro<br />

tradizionale per la Zona Vicenza 4<br />

(Comuni centrali della Provincia) che ha in<br />

Gastone Campiello <strong>il</strong> suo coordinatore.<br />

24<br />

Molto opportunamente <strong>il</strong> Presidente<br />

della Sezione Antonio Matteazzi, coinvolgendo<br />

l’Amministrazione comunale<br />

locale e le consorelle Associazioni d’Arma,<br />

ha legato la bella manifestazione<br />

del 21 settembre scorso al 90° Anniversario<br />

della Vittoria nella I Guerra Mondiale.<br />

A ricordare l’evento una gigantografia<br />

significativa che faceva bella mostra<br />

di sé all’entrata del Municipio e <strong>il</strong><br />

Monumento ai Caduti di M. Vucelich. Il<br />

corteo da Piazzale Oppi si è prima fermato<br />

nella Chiesa parrocchiale, dove è<br />

stata celebrata la Santa Messa in suffragio<br />

dei Caduti. Poi, una volta riformato,<br />

ha sf<strong>il</strong>ato fino al Municipio, per rendere<br />

onore ai Caduti bolzanesi ricordati nel<br />

Monumento. Dopo l’<strong>int</strong>ervento del Sindaco,<br />

<strong>il</strong> nostro Vice Presidente Provinciale<br />

Cav. Lucio Bonfadini ha portato anche<br />

i saluti del Presidente Provinciale, impegnato<br />

fuori Regione, della Giunta e del<br />

Consiglio Direttivo.<br />

Come simpatiche appendici alla cerimonia,<br />

la visita delle scuole medie alla<br />

mostra sulla I Guerra Mondiale e la piccola<br />

conferenza sul tema sv<strong>il</strong>uppata dal<br />

nostro Presidente Provinciale Att<strong>il</strong>io Gomitolo,<br />

che ha ringraziato alunni, docenti<br />

e direttore scolastico per la sensib<strong>il</strong>ità<br />

e la disponib<strong>il</strong>ità dimostrate. Erano circa<br />

duecento gli alunni presenti, che hanno<br />

ascoltato con vero <strong>int</strong>eresse facendo, in<br />

molti casi, domande davvero pertinenti.<br />

BRESCIA<br />

La Federazione Provinciale, con <strong>il</strong> suo<br />

Presidente Cav. Giuseppe Feretti, <strong>il</strong> Vice<br />

Cav. Uff. Gen. Antonio Angiol<strong>il</strong>lo e tutti i<br />

Consiglieri, è sempre stata presente alle<br />

varie manifestazioni organizzate nell’ambito<br />

Nazionale e Provinciale nel corso<br />

del 2008, segno evidente dell’unione<br />

delle numerose realtà associative:<br />

— febbraio: Elezioni Provinciali, presso<br />

l’Ex Distretto M<strong>il</strong>itare, con conferma<br />

totale del Consiglio precedente;<br />

— <strong>marzo</strong> e apr<strong>il</strong>e: celebrazioni per <strong>il</strong><br />

tesseramento a Pozzolengo e Puegnago<br />

e del 40° di Fondazione di Odolo-<br />

Bolzano Vicentino (VI) - Le scuole dell’Istituto Unicomprensivo<br />

visitano la mostra organizzata per <strong>il</strong> Raduno zonale.<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Preseglie e Prevalle; conferenza culturale<br />

“L’Inno di Mameli” presso <strong>il</strong><br />

Circolo Unificato di Brescia (entusiasti<br />

i convenuti per l’esposizione del<br />

Gen. Angiol<strong>il</strong>lo);<br />

— 17-18 maggio: presenza al 29° Raduno<br />

Nazionale di Massa (3 Bande musicali<br />

e circa 1000 tra Fanti, Patronesse<br />

e Amici del Fante bresciani);<br />

— giugno: festeggiamenti per <strong>il</strong> 30° di Fondazione<br />

di Serle e <strong>il</strong> 50° di Cedegolo;<br />

— luglio: celebrazione della Festa “Madonna<br />

del Salto” in Val Sabbia a Bione;<br />

— settembre: Serle, inaugurazione delle<br />

nuove lapidi con scritte rinnovate<br />

al Monumento ai Caduti;<br />

— novembre: Castegnato, Montichiari,<br />

Sellero hanno festeggiato S. Martino<br />

Patrono della Fanteria; a Brescia si<br />

sono festeggiate le Forze Armate e a<br />

Nave <strong>il</strong> 40° di Fondazione; nutrita<br />

partecipazione di Presidenti con Alfieri<br />

per <strong>il</strong> 90° Anniversario della Vittoria<br />

della I Guerra Mondiale a Trento.<br />

Lo scorso febbraio si è spento, all’età<br />

di 91 anni, <strong>il</strong> Prof. Andrea Cavalli, figura<br />

storica del mondo della cultura e della<br />

politica di Brescia e della Lombardia e<br />

padre dell’attuale Presidente della Provincia.<br />

Nato <strong>il</strong> 24 gennaio 1918 a Castrezzato,<br />

è stato professore di Letteratura <strong>It</strong>aliana<br />

e Storia e fondatore e Segretario<br />

del Sindacato Nazionale Scuola Media per<br />

la Provincia di Brescia. Fu Presidente dell’Istituto<br />

Pedagogico Bresciano, Consigliere<br />

dell’Eulo e Presidente della Commissione<br />

per l’istituzione della Facoltà di<br />

Medicina in Brescia, oltre che membro<br />

del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale<br />

Civ<strong>il</strong>e di Brescia.<br />

Sul piano politico fu Consigliere nel<br />

primo Consiglio Provinciale fino al 1960 e<br />

Assessore Comunale ai Lavori Pubblici.<br />

Lunga l’esperienza in Regione dove, tra<br />

l’altro, ricoprì per ben quattro volte l’incarico<br />

di Consigliere e fu Assessore alla<br />

Cultura.<br />

Durante la Seconda Guerra Mondiale<br />

fu Ufficiale di Fanteria sul fronte grecoalbanese<br />

e venne decorato<br />

con Croce di Guerra al Valore<br />

M<strong>il</strong>itare.<br />

Così lo ricorda <strong>il</strong> prof.<br />

Sandro Fontana, docente<br />

di Storia contemporanea:<br />

“Ho avuto una lunga comunanza<br />

con lui e sono sempre<br />

stato colpito dalla sua<br />

grande esperienza politica<br />

e amministrativa, perché<br />

lui è stato anche Assessore<br />

alla Cultura della Regione<br />

e nel Socialismo lombardo<br />

ha sempre rappresentato<br />

l’ala riformista, quella che<br />

oggi spesso invano viene ri-


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

Brescia - La Federazione Provinciale con <strong>il</strong> Sindaco<br />

Dr. Paroli.<br />

cercata con continue cadute nel massimalismo<br />

dai post-comunisti”.<br />

Molti lo ricordano come persona elegante,<br />

gent<strong>il</strong>e e riservata e sempre disponib<strong>il</strong>e.<br />

La Federazione Bresciana partecipa<br />

al cordoglio alla perdita del Professor<br />

Andrea Cavalli, che ha onorato in guerra<br />

quale Ufficiale la Santa Fanteria.<br />

CASALECCHIO DI RENO (BO)<br />

Il 4 Novembre 2008, in occasione della<br />

Commemorazione dei Caduti, <strong>il</strong> Presidente<br />

Cav. S<strong>il</strong>vano Bavieri, <strong>il</strong> Segretario<br />

Dr. Tonino Marzocchi, <strong>il</strong> Consigliere Dino<br />

Casalecchio di Reno (BO) - Un momento della Cerimonia<br />

di Commemorazione del 4 Novembre.<br />

Castano Primo (MI) - Gazebo allestito in occasione della<br />

Festa Patronale.<br />

Sandoni e una rappresentanza<br />

della Sezione locale<br />

hanno presenziato alla Cerimonia<br />

presso <strong>il</strong> Monumento<br />

ai Caduti. Dopo la<br />

benedizione da parte del<br />

Vice Parroco seguita dalle<br />

note del S<strong>il</strong>enzio, sono<br />

state deposte le Corone<br />

d’Alloro anche alle rappresentanze<br />

delle altre<br />

Associazioni combattentistiche<br />

e di volontariato del<br />

Comune. Il Sindaco Simone<br />

Gamberini ha tenuto<br />

l’orazione ufficiale in rappresentanzadell’Amministrazione<br />

Comunale.<br />

II 9 novembre 2008 si è svolto <strong>il</strong> 48°<br />

Raduno Annuale di San Martino, con<br />

Fanti, in particolare “Cravatte Rosse”<br />

già appartenenti al 1° e 2° Reggimento<br />

Fanteria “Re”, provenienti da diverse<br />

città d’<strong>It</strong>alia e le Bandiere delle varie<br />

Associazioni d’Arma. È seguita la posa di<br />

una Corona d’Alloro sulla lapide per i<br />

Caduti di Casalecchio posta all’<strong>int</strong>erno<br />

della Chiesa di S. Martino e la celebrazione<br />

della Santa Messa in memoria dei<br />

Caduti di tutte le guerre ed in suffragio<br />

di tutti i Soci defunti della Sezione. Al<br />

termine della Santa Messa è stata letta<br />

la preghiera “del Soldato”, seguita dalla<br />

benedizione alla lapide.<br />

Prima, durante e dopo<br />

la Santa Messa ha suonato<br />

<strong>il</strong> Corpo Bandistico Comunale<br />

diretto dal maestro<br />

Ronchetti. Hanno presenziato<br />

al Raduno le Autorità<br />

comunali, <strong>il</strong> Presidente<br />

della Federazione Provinciale<br />

di Bologna Gen.<br />

Borsci, <strong>il</strong> Presidente e<br />

rappresentanti della Sezione<br />

di Imola oltre che<br />

dell’Ass. Carabinieri, <strong>il</strong><br />

Gruppo Alpini e Avis di<br />

Casalecchio.<br />

CASTANO PRIMO (MI)<br />

La Sezione locale anche nel 2008 ha<br />

onorato tutti gli impegni. Il Direttivo,<br />

capitanato dal sig. Sgarrella, si è attivato<br />

in occasione delle cerimonie tradizionali<br />

e straordinarie; tra queste ultime<br />

impossib<strong>il</strong>e non menzionare la scomparsa,<br />

con Funerale di Stato in Duomo a M<strong>il</strong>ano,<br />

del caro Delfino Borroni di 110 anni,<br />

Bersagliere - quindi anche Fante - nel<br />

’15-’18 e ultimo dei soldati italiani presenti<br />

quando gli Austro-ungarici sfondarono<br />

a Caporetto.<br />

Altro impegno nob<strong>il</strong>e è stato l’approntamento,<br />

su invito dell’Amministrazione<br />

comunale, di un gazebo in Piazza<br />

Mazzini in occasione della Festa Patronale,<br />

con relativa distribuzione di dolcetti<br />

offerti dai commercianti al pubblico.<br />

Inoltre per maggio 20<strong>09</strong>, quando avverrà<br />

la solenne Traslazione cittadina del Crocifisso<br />

miracoloso che protesse l’abitato<br />

durante i tremendi fatti del 1859 quando<br />

avvenne la Battaglia di Magenta, i<br />

Fanti locali si stanno attivando (in sinergia<br />

con <strong>il</strong> Comitato organizzatore) per<br />

trovare dei “figuranti” che, in divisa<br />

d’epoca risorgimentale, facciano una<br />

speciale scorta d’onore durante le Processioni.<br />

In primavera avverranno i tradizionali<br />

appuntamenti, comprese le Sf<strong>il</strong>ate del<br />

2 e del 4 giugno rispettivamente a Turbino<br />

e a Magenta, di cui quest’anno ricorre<br />

<strong>il</strong> 150° della Battaglia. Poi, in settembre,<br />

la Expò - l’anno scorso oltre 160.000<br />

visitatori - e, in ottobre, <strong>il</strong> Gazebo in<br />

piazza: a questo proposito <strong>il</strong> nostro Vice<br />

Presidente Cav. Mocchetti, coinvolgendo<br />

un’amica artista, ha provveduto a farle<br />

scrivere sulle 4 patelle del tettuccio “ich<br />

sunt Fanti” (qui ci sono i Fanti).<br />

CASTEGNATO (BS)<br />

Dicembre: mese degli auguri e del<br />

resoconto di fine anno, appuntamento<br />

Castegnato (BS) - La Sezione durante la ricorrenza celebrativa di fine<br />

anno.<br />

25


ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

molto sentito da Fanti, Patronesse, Amici<br />

e parenti. Dopo la S. Messa in onore<br />

dei Caduti, ci siamo ritrovati con <strong>il</strong> Consigliere<br />

Nazionale e Presidente Provinciale<br />

Cav. Geom. Giuseppe Feretti, che<br />

ha relazionato sulle attività svolte nel<br />

2008 ed esposto <strong>il</strong> programma, approvato<br />

dal Consiglio, della manifestazione<br />

del 75° di Fondazione della Sezione, che<br />

si terrà <strong>il</strong> 31 maggio 20<strong>09</strong>. L’Amministrazione<br />

Comunale ha dato <strong>il</strong> benestare e la<br />

propria disponib<strong>il</strong>ità con patrocinio alla<br />

Celebrazione, certa della continuità del<br />

volontariato svolto dall’Associazione<br />

nella manutenzione del parco pubblico<br />

“Fanti d’<strong>It</strong>alia”, presso la scuola Statale<br />

Materna “Sabin”, nel giardino del Centro<br />

Anziani, dove è posta la stele dei Fanti e<br />

dell’accompagnamento dei bambini con<br />

<strong>il</strong> piedibus scolastico, compiti svolti generosamente<br />

da Fanti ed amici per la<br />

cittadinanza. Per Castegnato, che ogni<br />

lustro festeggia la propria nascita con la<br />

presenza importante di Autorità Nazionali,<br />

Provinciali e Sezionali, anche questo<br />

75° sarà un successo. Da lodare la<br />

partecipazione a M<strong>il</strong>ano per <strong>il</strong> 2° Raduno<br />

Regionale di Assoarma e la presenza al<br />

29° Raduno di Massa, come pure al 90°<br />

Anniversario della Vittoria della I Guerra<br />

Mondiale di Trento. In Provincia siamo<br />

stati presenti al rinnovo del Consiglio<br />

Provinciale ed alle manifestazioni della<br />

Sezioni consorelle.<br />

Al termine della relazione <strong>il</strong> Presidente<br />

Matteo Massari ha offerto alle Patronesse<br />

presenti una rosa, mentre <strong>il</strong><br />

Vice Presidente Armando Rapaccioli ha<br />

incitato al coinvolgimento di altri Fanti<br />

ed Amici al fine di continuare nel perseguimento<br />

degli ideali di pace, fraternità<br />

e democrazia che in questi momenti<br />

abbisognano, elogiando per una<br />

proficua continuazione la Sezione prima<br />

per anzianità in Provincia di Brescia e<br />

augurando a tutti un Buon Natale e Felice<br />

Anno Nuovo.<br />

CHIOGGIA (VE)<br />

CIVIDALE DEL FRIULI (UD)<br />

Si è costituita nella Città Ducale, lo<br />

scorso 19 dicembre 2008, la locale Sezione<br />

dell’Associazione Nazionale del<br />

Fante. In presenza del Presidente Provinciale,<br />

della Federazione Nazionale<br />

del Fante di Udine 1° Mar. Rina, del<br />

Commissario delegato Romanelli e di<br />

tutti i Soci si è riunita, presso la locale<br />

Sede, l’Assemblea Costituente, la quale<br />

per acclamazione ha eletto <strong>il</strong> Direttivo.<br />

L’Associazione si propone di mantenere<br />

vivo <strong>il</strong> culto della Patria, custodendo<br />

ed esaltando <strong>il</strong> patrimonio spirituale, rappresentando<br />

le gesta di chi ha servito in<br />

pace ed in guerra l’Arma della Fanteria.<br />

Ci proponiamo di sv<strong>il</strong>uppare sentimenti<br />

di amicizia tra gli aderenti alle varie<br />

Associazioni Combattentistiche e<br />

d’Arma, coinvolgendo anche le realtà civ<strong>il</strong>i<br />

che operano nel territorio, costruendo<br />

rapporti tesi a valorizzare le manifestazioni<br />

socio culturali che <strong>int</strong>endano rispecchiare<br />

i valori e i sentimenti di fratellanza,<br />

impegnandoci nel sociale verso<br />

le persone meno fortunate. Vorremmo<br />

non solo incentivare, sv<strong>il</strong>uppare e favorire<br />

la conoscenza delle origini dell’Associazione<br />

e ciò che essa vuole rappresentare<br />

nelle scuole e nella comunità locale,<br />

ma anche impegnarci in attività che<br />

possano restituire ut<strong>il</strong>ità al “sociale”.<br />

Tutto questo con l’aiuto e la collaborazione<br />

dei Soci e di chiunque lo volesse.<br />

COMO<br />

Chioggia (VE) - Foto di gruppo in occasione della Festa di S. Martino<br />

e della ricorrenza del 90° della Vittoria della Guerra 1915/18<br />

svoltasi a Capos<strong>il</strong>e (VE).<br />

26<br />

Domenica 7 dicembre 2008 si è svolta<br />

a Como la Cerimonia in onore della<br />

Patrona degli Artiglieri Santa Barbara.<br />

Alla mattina, dopo <strong>il</strong> ritrovo presso <strong>il</strong><br />

Cort<strong>il</strong>e Combattenti di Via Balestra per<br />

l’Alzabandiera, <strong>il</strong> corteo si è diretto in<br />

Piazza San Fedele. Nella Bas<strong>il</strong>ica di San<br />

Fedele, si è svolta la Santa Messa solenne<br />

alla presenza della Reliquia della Santa<br />

e con la partecipazione delle Autorità<br />

e delle Associazioni d’Arma. Al termine<br />

della Santa Messa ci si è ritrovati presso<br />

Como - Durante la Cerimonia.<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Cividale del Friuli (UD) - Durante la costituzione<br />

della locale Sezione.<br />

<strong>il</strong> cort<strong>il</strong>e di via Balestra per la benedizione<br />

e l’inaugurazione ufficiale, delle<br />

Sedi delle Associazioni d’Arma, <strong>int</strong>itolate<br />

al Gen. Bruno Veneziani già Presidente<br />

dell’A.N.F. Presenti <strong>il</strong> Prefetto e <strong>il</strong><br />

Presidente della nostra Sezione di Como<br />

Rag. Sanfelice.<br />

COSTABISSARA (VI)<br />

I Fanti di Costabissara - Caldogno anche<br />

quest’anno, mantenendo fede alla<br />

promessa fatta al compianto Senatore<br />

Onorio Cengarle, per molti anni Presidente<br />

provinciale dell’A.N.E.I. (Associazione<br />

Nazionale Ex Internati), ha organizzato<br />

l’Incontro Annuale dei Reduci dai<br />

lager nazisti.<br />

La Cerimonia ha visto la presenza di<br />

parecchie Associazioni d’Arma e, per i<br />

Fanti, <strong>il</strong> Presidente Provinciale Cav. Att<strong>il</strong>io<br />

Gomitolo, del quale <strong>il</strong> Senatore era<br />

amico di famiglia, oltre che di molte Sezioni<br />

della Zona Vicenza 3. Alzabandiera,<br />

Onore ai Caduti e deposizione d’una<br />

Corona d’alloro al Monumento di San<br />

Massim<strong>il</strong>iano Kolbe, che degli ex Internati<br />

è <strong>il</strong> Patrono. Poi, con una piccola sf<strong>il</strong>ata,<br />

ci si è recati nella bellissima chiesetta<br />

longobarda di San Giorgio per partecipare<br />

al rito religioso officiato da Don<br />

Raimondo Sinibaldi in suffragio dei Ca-


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

duti. È stato <strong>int</strong>eressante seguire gli <strong>int</strong>erventi<br />

di due dei reduci, <strong>il</strong> Presidente<br />

e <strong>il</strong> Consigliere Nazionale dell’Associazione,<br />

che hanno commosso i presenti<br />

con le loro testimonianze ed esperienze,<br />

coinvolgendo i giovani al sacrificio per la<br />

libertà. Anche l’<strong>int</strong>ervento del nostro<br />

Presidente Provinciale, breve ma <strong>int</strong>enso,<br />

ha messo in risalto <strong>il</strong> sacrificio dei<br />

640.000 <strong>int</strong>ernati, che ha definito <strong>il</strong> primo<br />

nucleo della Resistenza e che è costato<br />

la perdita di 50.000 nostri soldati<br />

che non hanno voluto aderire al richiamo<br />

del nuovo Governo per restare fedeli al<br />

giuramento fatto al Re e all’<strong>It</strong>alia.<br />

DEGAGNA (BS)<br />

In occasione della Festività del 4 Novembre<br />

la Sezione locale, unitamente a<br />

Bersaglieri e Alpini locali, ha celebrato<br />

delle Cerimonie nelle frazioni di Eno e<br />

San Martino di Degagna.<br />

DOSSENA (BG)<br />

La Sezione locale ha convocato i Soci<br />

all’Assemblea Annuale per fare un b<strong>il</strong>ancio<br />

delle attività svolte nel corso dell’anno<br />

2008, <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio economico-finanziario<br />

2008, <strong>il</strong> tesseramento ed <strong>il</strong> programma<br />

delle attività 20<strong>09</strong>.<br />

Nel corso dell’Assemblea sono state<br />

sottolineate l’importanza del contributo<br />

economico a favore di un bambino diversamente<br />

ab<strong>il</strong>e che frequenta la Scuola<br />

Primaria locale; la presenza dei Fanti alla<br />

Festa del Boscaiolo, alla Castagnata, a<br />

tante altre manifestazioni organizzate<br />

dalla comunità locale e alle manifestazioni<br />

d’Arma a Dossena ed in altri paesi<br />

della Bergamasca.<br />

Il Presidente <strong>It</strong>alo Bonzi ha chiuso<br />

l’Assemblea con un ringraziamento ai<br />

Fanti della Sezione per l’impegno profuso<br />

nell’attività dell’anno passato e un invito<br />

ad affrontare ancora meglio gli impegni<br />

previsti per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong>.<br />

ERACLEA (VE)<br />

Degagna (BS) - Fotografia ricordo in occasione delle Celebrazioni<br />

del 4 Novembre.<br />

Dossena (BG) - Sede della Sezione.<br />

In data 8 febbraio 20<strong>09</strong>, a seguito di<br />

regolare invito trasmesso a tutti gli<br />

iscritti della Sezione, presso l’Aula Consigliare<br />

del Centro Civico Ca’ Manetti, si<br />

è svolta l’Assemblea Generale degli<br />

iscritti. Il Presidente della Sezione, dopo<br />

aver chiesto un minuto di s<strong>il</strong>enzio per ricordare<br />

i Fanti deceduti, ha dato avvio<br />

alla trattazione dei punti all’ordine del<br />

giorno. Ha riferito del buon esito delle<br />

iniziative svolte nel 2008, ha presentato<br />

<strong>il</strong> programma delle iniziative 20<strong>09</strong>, ringraziando<br />

tutti gli iscritti per la collaborazione<br />

prestata e ha dato quindi la parola<br />

al Segretario, che<br />

ha presentato <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio<br />

consuntivo 2008.<br />

Dopo l’approvazione<br />

del programma 20<strong>09</strong> e<br />

del b<strong>il</strong>ancio 2008, <strong>il</strong><br />

Presidente ha ripreso<br />

la parola prendendo<br />

atto che le cariche sociali<br />

sono rimaste invariate.<br />

FALERNA MARINA (CZ)<br />

Aspettando <strong>il</strong> Santo<br />

Natale 2008 con i<br />

Soci più anziani della<br />

Sezione Provinciale.<br />

Così una rappresentanza<br />

locale, con <strong>il</strong><br />

suo vertice, ha voluto<br />

trascorrere la vig<strong>il</strong>ia<br />

della solenne ricorrenza<br />

a Motta Santa<br />

Lucia, paese di residenza<br />

dei due aderenti<br />

al Sodalizio d’Arma<br />

Pasquale Salfo e Rosarina<br />

Bevacqua, marito<br />

e moglie rispettivamente<br />

di 81 e 74 anni.<br />

Entrambi oltremodo<br />

contenti per l’iniziativa<br />

natalizia dell’A.N.F.,<br />

che a Pasquale Salfo qualche anno fa<br />

conferì <strong>il</strong> primo attestato di Socio Benemerito<br />

in Calabria per aver contribuito<br />

in modo efficace allo sv<strong>il</strong>uppo del sodalizio<br />

nel comprensorio: un motivo d’onore<br />

non solo per l’aderente all’A.N.F., ma<br />

per tutta la comunità mottese. L’anziano<br />

socio, tra l’altro, ha già raggiunto un<br />

invidiab<strong>il</strong>e traguardo di vita, avendo festeggiato<br />

nel 2004 le “nozze d’oro”: cinquant’anni<br />

di vita in comune con Rosarina<br />

Bevacqua, iscritta all’A.N.F. come<br />

“Amica del Fante”. E se l’anziano socio<br />

Salfo continua a mostrarsi strenuo difensore<br />

dei valori della passata società contadina,<br />

la moglie si conferma in ogni<br />

istante severa sacerdotessa delle buone<br />

tradizioni paesane. Entrambi, quando<br />

occorre, non fanno mancare <strong>il</strong> proprio<br />

sostegno all’A.N.F.<br />

La locale Sezione, in occasione della<br />

sua partecipazione al “Giorno del Ricordo”<br />

in commemorazione degli infoibati,<br />

ha redatto un articolo, pubblicato sul<br />

quotidiano “Gazzetta del Sud” <strong>il</strong> 10 febbraio<br />

20<strong>09</strong> a cura di Giovambattista<br />

Romano. Lo riportiamo di seguito.<br />

Accanto alla tragedia dello sterminio<br />

degli ebrei da parte dei nazisti nel<br />

corso della II Guerra Mondiale, è doveroso<br />

commemorare di quella triste epoca<br />

anche <strong>il</strong> capitolo di storia misconosciuta<br />

degli infoibati. A sostenerlo la Sezione<br />

provinciale dell’Associazione Nazionale<br />

del Fante in occasione del “Giorno<br />

del Ricordo”.<br />

Dice <strong>il</strong> sodalizio: “Aspettava d’essere<br />

tradotta in fatti tangib<strong>il</strong>i la legge<br />

92/2004, che riconosce <strong>il</strong> 10 di febbraio<br />

quale Giorno del Ricordo delle vittime<br />

delle foibe. Oggi sembra che qualcosa si<br />

muova in tale direzione. Timide voci cominciano<br />

a levarsi in difesa dei diritti<br />

morali di quelle vittime da parte di comunità<br />

della Calabria. Si tratta ancora<br />

di sparute iniziative - osserva <strong>il</strong> sodalizio<br />

- ma sono forse un segno del desiderio<br />

di voltare pagina, sull’onda di un rinnovato<br />

e più equo sentire civico. Certo è<br />

ancora poco, ma è importante che si cominci<br />

a parlare anche dell’orrore finora<br />

dimenticato delle foibe carsiche, perché<br />

non si commetta l’errore di distinguere<br />

morti da morti, sofferenza da sofferenza,<br />

come rimarcò nel 1993 <strong>il</strong> Presidente<br />

della Repubblica dell’epoca, Oscar Luigi<br />

Scalfaro, dopo aver firmato <strong>il</strong> decreto<br />

d’elevazione della Foiba di Basovizza a<br />

dignità di monumento nazionale”.<br />

Ricordare pure gli infoibati per <strong>il</strong> sodalizio<br />

è “un doveroso atto di giustizia<br />

storica e di riconoscimento della barbarie<br />

perpetrata nei confronti di migliaia<br />

di italiani da parte delle truppe titine e<br />

non solo. Le foibe, voragini naturali del<br />

Carso profonde centinaia di metri, evo-<br />

27


ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

Falerna Marina (CZ) - I soci Pasquale Salfo e Rosarina<br />

Bevacqua durante la vig<strong>il</strong>ia del Santo Natale 2008.<br />

cano oggi orrore, morte ed eventi che i<br />

giovani non possono ignorare - afferma<br />

l’A.N.F. -, se è vero che la pace si costruisce<br />

sull’amore e sull’uguaglianza<br />

dei diritti umani. Quando, alla fine del<br />

1945, le armate tedesche si arresero e<br />

l’<strong>It</strong>alia cominciava ad assaporare le prospettive<br />

della fine della guerra, su Trieste,<br />

l’Istria, Gorizia si avventarono le<br />

truppe del Maresciallo jugoslavo Tito,<br />

facendo passare quelle aree orientali di<br />

confine dall’oppressione nazista alla<br />

crudeltà dell’eliminazione di migliaia di<br />

italiani con <strong>il</strong> supplizio delle foibe, una<br />

tecnica di morte collaudata fin dalla<br />

prima invasione titina dell’Isola, dopo<br />

l’8 settembre 1943. Nella primavera del<br />

1945, in quaranta giorni di terrore, le<br />

foibe inghiottirono non solo italiani, ma<br />

anche tedeschi, sloveni antititini, mentre<br />

migliaia di deportati raggiunsero i<br />

lager jugoslavi e molti non fecero più ritorno<br />

a casa”.<br />

La sola Foiba di Basovizza, borgata<br />

triestina, conterrebbe i resti mortali di<br />

oltre duem<strong>il</strong>a esseri umani fatti precipitare<br />

nel vuoto. “In Slovenia - evidenzia<br />

l’A.N.F. - venti carabinieri della<br />

compagnia di Gorizia furono infoibati a<br />

una decina di ch<strong>il</strong>ometri dalla città, nei<br />

pressi di Tarnova, nella località Zvanij,<br />

insieme con centinaia di altri italiani e<br />

di sloveni antititini. Nei<br />

d<strong>int</strong>orni di Tolmino, in altre<br />

voragini della morte,<br />

giacciono i resti di ottanta<br />

Bersaglieri”. Le foibe<br />

avrebbero visto l’eccidio<br />

di migliaia di italiani di<br />

ogni estrazione sociale,<br />

civ<strong>il</strong>i e m<strong>il</strong>itari. “Nella<br />

primavera del 1995 - è<br />

scritto in un opuscolo - si<br />

muove, dopo mezzo secolo,<br />

la Giustizia. A seguito<br />

della denuncia alla procura<br />

di Roma, da parte dell’avvocato<br />

Vincenzo Sinagra,<br />

di alcuni crimini contro<br />

gli italiani di Fiume<br />

nel 1945, <strong>il</strong> sostituto procuratore Gianfranco<br />

Mantelli promuove una vasta inchiesta,<br />

grazie soprattutto al gran cumulo<br />

di materiale messogli a disposizione<br />

dal prof. Marco Pirina, storico e ricercatore<br />

pordenonese, quasi un nuovo<br />

Wiesenthal a caccia di infoibatori slavi<br />

e italiani. Che, stimolato dal goriziano<br />

Giuseppe Guarrini, figlio del carabiniere<br />

Pasquale (di cui si persero le tracce<br />

nel capoluogo isontino nel maggio del<br />

1945 insieme con oltre seicento deportati),<br />

avviò ricerche basate su documenti<br />

del IX Korpus di Tito. Ricerche<br />

che ebbero successo, consentendo d’individuare<br />

le foibe di Zvanij e dei d<strong>int</strong>orni<br />

di Tolmino. Passata l’inchiesta<br />

nelle mani del Pm Giuseppe Petitto,<br />

quest’ultimo ravvisò nelle stragi delle<br />

foibe - aggiunge - <strong>il</strong> delitto imprescrittib<strong>il</strong>e<br />

di genocidio con ottantadue presunti<br />

responsab<strong>il</strong>i, tra cui sloveni, croati<br />

e italiani”.<br />

FIRENZE<br />

Perduti i Cimeli, già nel Museo della<br />

Caserma e trasferiti a Roma a cura dell’Ufficio<br />

Storico dello S.M.E., per i quali<br />

ci eravamo proposti “devoti custodi”,<br />

deposta la Bandiera in una teca del Vit-<br />

Firenze - Il Labaro e <strong>il</strong> Gruppo Dirigente al 13° Raduno dell’Associazione.<br />

28<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

toriano, chiusa la Caserma Gonzaga sede<br />

dal 1947 del Reggimento, ci siamo rifugiati<br />

nella Caserma Vannini, sede delle<br />

Associazioni Combattentistiche e d’Arma<br />

per <strong>il</strong> 13° Raduno dei “Lupi”. La scelta<br />

della sede per la celebrazione del Raduno<br />

è stata condivisa dai circa sessanta<br />

Soci pervenuti con le famiglie da ogni<br />

parte d’<strong>It</strong>alia. Con la nostalgia per i Raduni<br />

scorsi, vissuti in simbiosi con i “Lupi”<br />

in servizio, ci è mancato l’abituale<br />

omaggio al Museo, ancoraggio al passato<br />

glorioso e alla storia dei “Lupi”, ove ciascuno<br />

di noi ha trovato testimonianze<br />

dell’indimenticab<strong>il</strong>e periodo vissuto.<br />

Alla presenza dei Labari e delle Bandiere<br />

di tutte le Associazioni presenti si<br />

sono svolte la Cerimonia dell’Alzabandiera<br />

e l’omaggio alla Lapide che ricorda<br />

i Caduti di tutte le guerre, con deposizione<br />

di una Corona d’alloro e di una targa<br />

al Caduto della guerra ‘15-’18 Mar.llo<br />

Osvaldo Fabbricatore, ricavata dal tronco<br />

di uno degli alberi del Parco della Rimembranza<br />

già “sacrificati” per la costruzione<br />

del tranvia.<br />

Nel Salone delle cerimonie si è svolta<br />

l’annuale “azione morale” dei Presidenti,<br />

che hanno fra l’altro reso partecipi<br />

i presenti della lotta ingloriosa condotta<br />

per tenere a Firenze i Cimeli del<br />

Museo. È stato ricordato altresì <strong>il</strong> lavoro<br />

svolto con <strong>il</strong> Dr. Eugenio Giani, Assessore<br />

Comunale alla Cultura ed alle Tradizioni<br />

Popolari, per rimuovere <strong>il</strong> gruppo bronzeo<br />

dei “Lupi” dalla Caserma alla piazza<br />

in costruzione a nord della Gonzaga, al<br />

confine tra i Comuni di Firenze e Scandicci.<br />

Presenti alla Cerimonia, come sempre,<br />

i due pastori tedeschi con i colori<br />

dei due Reggimenti 77° e 78°.<br />

Prima del pranzo sociale abbiamo<br />

presentato agli <strong>int</strong>ervenuti la sede sociale,<br />

rinnovata con reperti di grande valore<br />

affettivo già sulla facciata della Caserma<br />

dei “Lupi”.<br />

FLERO (BS)<br />

Flero (BS) - I Fanti della Sezione a Massa in occasione del<br />

29° Raduno Nazionale dei Fanti.


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

Gemona del Friuli (UD) - Fanti e Patronesse<br />

davanti al Monumento ai Caduti in occasione<br />

della Festa della Bandiera.<br />

GEMONA DEL FRIULI (UD)<br />

A seguito dell’invito della Sezione<br />

ANA di Gemona del Friuli, Fanti e Patronesse,<br />

con le rispettive Bandiere, erano<br />

presenti <strong>il</strong> 1° Novembre u.s. alla Cerimonia<br />

di accoglimento, presso <strong>il</strong> Cimitero<br />

Comunale, della fiaccola alpina che, proveniente<br />

dall’Ossario di Timau, <strong>il</strong> 4 Novembre<br />

avrebbe raggiunto <strong>il</strong> Sacrario di<br />

Redipuglia. Il 3 Novembre, presso <strong>il</strong> Monumento<br />

ai Caduti, in occasione dell’accensione<br />

della fiaccola, in contemporanea<br />

con le Sezioni e gruppi ANA di tutta<br />

<strong>It</strong>alia, si è commemorato <strong>il</strong> 90° Anniversario<br />

della fine della Grande Guerra.<br />

Il 2 Novembre, assieme al locale Direttivo<br />

di Assoarma, la nostra Sezione ha<br />

partecipato al Raduno Interassociativo di<br />

Trieste con quaranta Fanti e Patronesse.<br />

In occasione della Festa del Tricolore<br />

del 7 gennaio, assieme ad altre Associazioni<br />

e con <strong>il</strong> patrocinio dell’Amministrazione<br />

Comunale, a Porta Udine si è formato<br />

un corteo diretto a Piazza Municipio,<br />

ove, dopo l’Alzandiera, sono <strong>int</strong>ervenuti<br />

con brevi allocuzioni <strong>il</strong> Sindaco, <strong>il</strong><br />

Presidente Assoarma e, con la lettura di<br />

alcuni scritti, gli allievi delle scuole medie<br />

presenti con le Bandiere.<br />

GHISALBA (BG)<br />

Per <strong>il</strong> terzo anno i Fanti di Ghisalba<br />

hanno partecipato alla Veglia di Natale<br />

in Piazza Garibaldi assieme ad altre Associazioni<br />

del paese. Con <strong>il</strong> loro gazebo<br />

hanno contribuito a conferire alla piazza<br />

una cornice natalizia.<br />

Il grande falò ha riscaldato le centinaia<br />

di persone accorse. L’attività dei<br />

volontari si è magistralmente unita alle<br />

ricette gastronomiche: a fare la parte<br />

del leone la trippa, cucinata da alcune<br />

signore ormai fondamentali per le iniziative<br />

dell’Associazione, ma non sono<br />

mancate le gustosissime salamelle alla<br />

brace, cucinate caparbiamente da “ciubi”<br />

con l’aiuto di altri Fanti. Non è poi<br />

mancato <strong>il</strong> dolce: le “fritelle calde” con<br />

cioccolata bollente. Il tutto annaffiato<br />

da un buon bicchiere di vino e da tanta<br />

allegria.<br />

Il Presidente della Sezione Cav. Giuseppe<br />

Paravisi ringrazia tutti i Fanti per<br />

la professionalità dimostrata in questa<br />

occasione, anzi è orgoglioso di essere affiancato<br />

da uno staff affiatato. Le iniziative<br />

<strong>int</strong>raprese in questi anni hanno avuto<br />

un ruolo significativo nella Provincia<br />

di Bergamo e nel nostro Comune. Il ricavato<br />

della Veglia è stato destinato a scopi<br />

benefici.<br />

IMOLA (BO)<br />

Ghisalba (BG) - Il gazebo allestito durante la Veglia di<br />

Natale.<br />

Imola - Il Presidente Gagliardi ed <strong>il</strong> Vice<br />

Sindaco Visani dopo la deposizione della<br />

Corona ai Caduti. In primo piano <strong>il</strong> Segretario<br />

Cav. Dalpozzo.<br />

La locale Sezione “Laerte Poletti” ha<br />

celebrato domenica 30 Novembre u.s. <strong>il</strong><br />

20° Anniversario della sua costituzione.<br />

La giornata celebrativa è iniziata al<br />

mattino nel Giardino San<br />

Francesco con la deposizione<br />

di una Corona alle lapidi<br />

dei Caduti della I Guerra<br />

Mondiale, di cui ricorre quest’anno<br />

<strong>il</strong> 90° della Vittoria.<br />

Erano presenti <strong>il</strong> Vice Sindaco<br />

Dott. Roberto Visani in<br />

rappresentanza dell’Amministrazione<br />

Comunale, <strong>il</strong><br />

Generale Giuseppe Napoleone<br />

Consigliere Nazionale<br />

per l’Em<strong>il</strong>ia e Vice Presiden-<br />

te della Sezione Provinciale<br />

di Bologna, <strong>il</strong> rappresentante<br />

della Compagnia Carabi-<br />

nieri di Imola, <strong>il</strong> rappresentante<br />

della Guardia di Finanza, i Presidenti<br />

di tutte le Associazioni d’Arma<br />

locali con le rispettive Bandiere,<br />

i rappresentanti delle Sezioni<br />

di Lugo e Ravenna e diversi cittadini.<br />

Il Vescovo di Imola, impossib<strong>il</strong>itato<br />

a presenziare, ha inviato<br />

un messaggio augurale. Alle 11,30<br />

<strong>il</strong> Cappellano della Sezione Don<br />

Giovanni Gaddoni e <strong>il</strong> Parroco Don<br />

Gian Luca Grandi, hanno celebrato<br />

la Santa Messa nella Chiesa parrocchiale<br />

di Croce in Campo in ricordo<br />

di tutti i Soci deceduti, a<br />

partire dai componenti del Primo<br />

Consiglio Direttivo (<strong>il</strong> Presidente<br />

Laerte Poletti, <strong>il</strong> Vice Presidente<br />

Antonio Venieri, <strong>il</strong> Segretario Economo<br />

Enrico Scheda, i Consiglieri Ezio Guerrini<br />

e Francesco Placci) fino a Dionisio<br />

Dall’Osso, Vice Presidente in carica e<br />

massimo esponente della cultura imolese<br />

scomparso <strong>il</strong> 12 agosto scorso. Sono<br />

inoltre stati ricordati tutti coloro che<br />

sono caduti nell’adempimento del loro<br />

dovere m<strong>il</strong>itare. Al pranzo sociale si sono<br />

registrate circa cento presenze in<br />

una atmosfera di amicizia e grande cordialità.<br />

Dopo l’Inno nazionale, cantato<br />

dai convenuti, <strong>il</strong> Presidente Nevio Gagliardi<br />

ha ricordato brevemente l’attività<br />

della Sezione in questi venti anni,<br />

mentre <strong>il</strong> Generale Giuseppe Napoleone<br />

ha tratteggiato l’attività nella Regione<br />

Em<strong>il</strong>ia Romagna e ha dato notizie dettagliate<br />

sul Congresso Nazionale di maggio<br />

a Massa.<br />

LEGNANO (MI)<br />

La Sezione ha organizzato la seconda<br />

edizione della “Gara di Bocce Tricolori”,<br />

aperta alle nostre Sezioni, a quelle d’Arma<br />

di Legnano ed ai cosiddetti “Amici”.<br />

La manifestazione, svoltasi dal 17 al 20<br />

novembre 2008 sui campi da gioco messi<br />

gent<strong>il</strong>mente a disposizione dal Dopolavoro<br />

della Franco Tosi spa, primaria ditta<br />

metalmeccanica nel campo delle turbine,<br />

dei motori diesel e degli impianti industriali,<br />

ha visto la presenza di un buon<br />

numero di squadre (a coppie), che si sono<br />

confrontate in un clima di sana competizione<br />

e di grande amicizia.<br />

La finale ha dato i seguenti risultati:<br />

1° Coppardoni/Luraghi, Alpini Legnano<br />

2° Cuoghi/Fenaroli, Fante Legnano<br />

3° Bonicalzi/Dragoni, Gruppo Giovani<br />

Legnano<br />

4° Cozzi/Sciuccati, Fante Legnano<br />

1° Gruppo Signore, Graziella Bocchese<br />

e Clara Cordella.<br />

Una bella manifestazione, della quale<br />

ha diffusamente scritto la stampa locale.<br />

Martedì 6 gennaio 20<strong>09</strong> la Sezione ha<br />

organizzato la 5 a edizione della “Befana<br />

29


ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

Legnano (MI) - Il Presidente impersona la “Befana in<br />

Pediatria”.<br />

in Pediatria”, presso <strong>il</strong> Reparto Materno<br />

– Infant<strong>il</strong>e dell’Ospedale di Legnano, con<br />

la collaborazione delle Sezioni dei Paracadutisti<br />

e della sede locale dei Vig<strong>il</strong>i del<br />

Fuoco, oltre che delle Sezioni dei Carristi,<br />

Marinai, Aviazione e Protezione Civ<strong>il</strong>e.<br />

La mitica vecchietta era meravigliosamente<br />

impersonata dal Presidente<br />

Cav. Sciuccati, <strong>int</strong>erpretazione che ha<br />

portato un poco di gioia, serenità e i<br />

classici doni ai piccoli degenti e ai loro<br />

genitori. Simpatica anche la visita al reparto<br />

neonatale, con la “rumorosa” presenza<br />

dei nuovi arrivi, ben sei femminucce.<br />

Naturalmente tutti hanno voluto posare<br />

con la Befana, che si è prestata con<br />

gioia a decine di scatti.<br />

Per tutti e per i Fanti legnanesi un’esperienza<br />

indimenticab<strong>il</strong>e.<br />

Domenica mattina 15 febbraio u.s. si<br />

è tenuto, nel salone delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma, l’annuale<br />

Assemblea della Sezione. Dopo un istante<br />

di raccoglimento a ricordo dei Caduti<br />

alla presenza della Bandiera di Sezione,<br />

ha preso la parola <strong>il</strong> Presidente Cav.<br />

Sciuccati per una breve relazione morale<br />

dell’attività svolta nel 2008. Un’attività<br />

che ha visto impegnati i Fanti Legnanesi<br />

nelle ricorrenze sia istituzionali<br />

(25 Apr<strong>il</strong>e, 4 Novembre, Festa dell’Esercito,<br />

Raduno Nazionale etc.) sia di carattere<br />

più ludico (conferenze, gara di<br />

bocce e tiro, gite e qualche raduno conviviale),<br />

senza dimenticare la partecipazione<br />

ad iniziative di carattere sociale<br />

ed umanitario. Il Segretario Rag. Fenaroli<br />

ha quindi dato lettura della relazione<br />

finanziaria. Dopo l’approvazione si sono<br />

elencati alcuni programmi per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong>:<br />

sicuramente si parte con ottimi presupposti<br />

di partecipazione.<br />

Comunichiamo infine che, per ricordare<br />

degnamente <strong>il</strong> 1918 e l’Unità d’<strong>It</strong>a-<br />

30<br />

lia con la fine della Grande<br />

Guerra, la Sezione ha realizzato<br />

un artistico e significativo<br />

gagliardetto con <strong>il</strong><br />

Tricolore e le due fatidiche<br />

date 1918 – 2008 insieme al<br />

Logo del Fante.<br />

LENTIAI-MEL (BL)<br />

Non è dato sapere<br />

quanti italiani conoscano<br />

aria e parole dell’“Inno di<br />

Mameli” e della “Leggenda<br />

del Piave”, ma di sicuro<br />

questi brani sono noti ai<br />

bambini della scuola elementare<br />

di V<strong>il</strong>la di V<strong>il</strong>la,<br />

che li cantano ogni anno<br />

durante le ricorrenze del 25 Apr<strong>il</strong>e e del<br />

4 Novembre. I piccoli si sono esibiti anche<br />

la mattina del 4 Novembre u.s. nel<br />

sagrato della Chiesa dove, al termine<br />

della S. Messa officiata da Don Stefano<br />

Sitta, si è tenuta la Cerimonia di commemorazione.<br />

Dopo la benedizione al Monumento,<br />

l’Onore ai Caduti con la deposizione<br />

della Corona d’alloro e i saluti del<br />

Sindaco di Mel Dott. Ruggero Dalle Sasse<br />

e del Presidente dell’Associazione Reduci<br />

ed Ex-combattenti S<strong>il</strong>vio Dalle Sasse, la<br />

Sezione ha voluto ringraziare le maestre<br />

e gli scolari per l’impegno e la sensib<strong>il</strong>ità<br />

dimostrata nei riguardi di queste manifestazioni,<br />

facendo loro dono di una Bandiera<br />

tricolore. Un piccolo riconoscimento<br />

anche a S<strong>il</strong>vio Dalle Sasse per l’attività<br />

di volontariato svolta con tanta passione<br />

e puntualità e al Sindaco di Mel per l’attenzione<br />

dedicata a questi momenti. Evidente<br />

la commozione della folla sempre<br />

presente a V<strong>il</strong>la di V<strong>il</strong>la e soprattutto degli<br />

Ex-combattenti, che hanno ritrovato<br />

in quei bambini, <strong>int</strong>eressati nell’ascoltare<br />

le parole loro rivolte, <strong>il</strong> vero scopo dei<br />

sacrifici compiuti.<br />

Si è conclusa <strong>il</strong> 2 Novembre, con la<br />

cerimonia in Piazza a Lentiai, la serie di<br />

Lentiai–Mel (BL) - Inaugurazione del cippo commemorativo<br />

della Liberazione e della Medaglia d’Argento al Valor<br />

M<strong>il</strong>itare sul Monte Artent.<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

iniziative messe in campo dalle Associazioni<br />

d’Arma dei Comuni di Lentiai e Mel<br />

a ricordo del 90° dalla fine della I Guerra<br />

Mondiale. Hanno collaborato alla<br />

buona riuscita della manifestazione<br />

l’A.N.F., i gruppi ANA e l’Associazione<br />

Nazionale dei Carabinieri delle Sezioni<br />

di Lentiai e Mel e l’Associazione Nazionale<br />

Arma di Cavalleria Sezione di Belluno.<br />

L’iniziativa ha avuto <strong>il</strong> patrocinio<br />

dei Comuni di Lentiai e Mel e della Provincia<br />

di Belluno. L’idea di commemorare<br />

<strong>il</strong> 90° della fine della Prima Guerra<br />

Mondiale è nata dal ritrovamento di documenti<br />

che attestavano un fatto d’arma<br />

avvenuto in località Monte Artent <strong>il</strong><br />

31 ottobre 1918: al Sottotenente Iginio<br />

<strong>It</strong>alia è stata concessa una Medaglia<br />

d’Argento al Valor M<strong>il</strong>itare per la conquista<br />

delle trincee Austro-ungariche<br />

del Monte.<br />

Il 30 ottobre si è tenuto, presso la sala<br />

della Società Operaia di Lentiai, un incontro<br />

pubblico per ripercorrere gli<br />

eventi succedutisi dalla disfatta di Caporetto<br />

alla Battaglia del Piave e alla sconfitta<br />

dell’esercito Austro-Ungarico.<br />

La conferenza, tenuta da Dario Dell’Agnol,<br />

ha avuto un buon successo ed ha<br />

permesso di conoscere dettagliatamente<br />

la tipologia costruttiva delle postazioni<br />

Austro-ungariche presenti nel 1918 sul<br />

Monte Artent.<br />

La sera del 31 ottobre, giorno della<br />

liberazione di Lentiai, le Associazioni<br />

d’Arma si sono ritrovate presso <strong>il</strong> Municipio<br />

per la deposizione dei fiori ai Caduti.<br />

Era presente la F<strong>il</strong>armonica locale,<br />

che da vent’anni commemora l’evento.<br />

Degna conclusione delle iniziative è<br />

stata l’inaugurazione, <strong>il</strong> 2 novembre, di<br />

un cippo commemorativo della Liberazione<br />

e della Medaglia d’Argento al Valor<br />

M<strong>il</strong>itare proprio sul Monte Artent, alla<br />

presenza delle varie Associazioni<br />

d’Arma e di numeroso pubblico. Lo scoprimento<br />

del cippo è stato affidato a<br />

due ex combattenti della Seconda Guerra<br />

Mondiale, Celestino Deola (classe<br />

1910) e Florindo Sancanti<br />

(classe 1913).<br />

A novant’anni dalla<br />

fine della Grande<br />

Guerra era necessario<br />

e doveroso proporre<br />

una riflessione comune<br />

sui tragici eventi che<br />

sconquassarono l’Europa.<br />

L’iniziativa non<br />

è comunque finita: è<br />

infatti <strong>int</strong>enzione delle<br />

Associazioni d’Arma<br />

provvedere al recupero<br />

delle tracce delle<br />

vecchie postazioni Au-<br />

stro-ungariche,creando, se possib<strong>il</strong>e, un<br />

percorso attrezzato a<br />

ricordo di quanto av-


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

venuto in queste località e collegandolo<br />

al Museo Storico della I Guerra Mondiale<br />

di Caorera.<br />

MALO (VI)<br />

Domenica 5 ottobre si è svolta la tradizionale<br />

processione in onore della Madonna<br />

del Santo Rosario, ricorrenza istituita<br />

da Papa Pio V come ringraziamento<br />

alla Vergine Maria per l’<strong>int</strong>ercessione all’Armata<br />

Cristiana durante la Battaglia<br />

navale di Lepanto del 7 ottobre 1571. La<br />

devozione popolare del Santo Rosario è<br />

stata da allora particolarmente presente<br />

nelle nostre zone, tradizionalmente devote<br />

alla Madonna e legate al dominio<br />

della Serenissima Repubblica Veneta.<br />

Novità per la le Sezione è data dal fatto<br />

che i Fanti sono stati invitati dalla Parrocchia<br />

a portare in processione la venerata<br />

statua della Beata Vergine. L’invito<br />

è stato accolto con fede ed entusiasmo<br />

dai Fanti, alternatisi durante tutta la cerimonia<br />

con serietà e commozione, suscitando<br />

la simpatia dei numerosi fedeli.<br />

MARENO DI PIAVE (TV)<br />

La solidarietà come valore da sostenere,<br />

sempre. È questo <strong>il</strong> messaggio che<br />

Massa - Fanti, Amici del Fante e Patronesse all’Assemblea<br />

Annuale Ordinaria della Sezione Provinciale.<br />

Mazzano (BS) - Foto di gruppo durante la giornata di festeggiamento<br />

del 26° di Fondazione.<br />

la Sezione sta portando avanti da anni<br />

attraverso la “lucciolata”, una passeggiata<br />

notturna che si snoda per le vie del<br />

paese su un percorso di circa 3 ch<strong>il</strong>ometri<br />

allo scopo di raccogliere fondi a sostegno<br />

della casa denominata “Via di Natale”.<br />

La struttura è un complesso di 46<br />

mini alloggi con 92 posti letto per malati<br />

terminali oncologici e riservata a pazienti<br />

e fam<strong>il</strong>iari dei malati ricoverati<br />

presso <strong>il</strong> CRO (Centro di Riferimento Oncologico)<br />

di Aviano in provincia di Pordenone.<br />

Il ricovero e la degenza in questo<br />

complesso sono gratuiti proprio grazie<br />

alla generosità di singoli o di Associazioni<br />

come quella locale. La lucciolata si è<br />

svolta la sera del 31 gennaio scorso,<br />

quando sono giunti in paese, provenienti<br />

da Aviano, alcuni maratoneti che hanno<br />

portato la fiaccola per circa 55 ch<strong>il</strong>ometri.<br />

Alla lucciolata hanno partecipato<br />

bambini, ragazzi, adulti, anziani, sfidando<br />

<strong>il</strong> freddo pungente, ma rallegrati dal<br />

calore di quanto avevano preparato i<br />

Fanti, le Patronesse e gli Alpini. Una sinergia<br />

che ha accomunato varie Associazioni<br />

locali. Non è mancata neppure la<br />

Banda cittadina. “Arrivederci al prossimo<br />

anno”, assicura Sonia Possamai,<br />

coordinatrice delle Patronesse, “perché<br />

per noi la solidarietà è <strong>il</strong> miglior servizio<br />

che si possa rendere alla nostra Nazione,<br />

soprattutto oggi!”<br />

MASSA<br />

Presso <strong>il</strong> Salone<br />

dell’As<strong>il</strong>o Parrocchiale<br />

“S. Martino<br />

Vescovo” in Borgo<br />

del Ponte di Massa<br />

si è svolta l’Assemblea<br />

Annuale, Ordinaria<br />

della Sezione<br />

Provinciale. Presenti<br />

numerosi Fanti,<br />

Amici del Fante<br />

e Patronesse. L’Assemblea<br />

ha unanimementedeterminato<br />

le quote sociali<br />

per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong>, approvato,all’unanimità,<br />

le Relazioni<br />

del Consiglio Direttivo<br />

sulle Attività<br />

svolte nel 2008, su<br />

quelle da organizzarsi<br />

per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong>, i<br />

B<strong>il</strong>anci Consuntivo<br />

2008 e Preventivo<br />

20<strong>09</strong>.<br />

Conclusa l’Assemblea<br />

si è tenuto<br />

<strong>il</strong> consueto Rancio<br />

del Fante: presente,<br />

fra gli altri, la<br />

Sig.ra Vincenzina<br />

Nicodemi Paolicchi, madre del Sergente<br />

Maggiore dei Paracadutisti dell’Esercito<br />

Stefano Paolicchi, Medaglia d’Oro “Alla<br />

Memoria” al Valor M<strong>il</strong>itare, caduto a Mogadiscio<br />

in Somalia <strong>il</strong> 2 luglio 1993 durante<br />

una Missione di Pace.<br />

MAZZANO (BS)<br />

Domenica 7 dicembre la Sezione ha<br />

festeggiano <strong>il</strong> 26° Anniversario di Fondazione,<br />

ospite <strong>il</strong> Presidente Provinciale e<br />

Consigliere Nazionale Cav. Giuseppe Feretti.<br />

Con un breve corteo la nutrita<br />

schiera di tesserati ha sostato presso <strong>il</strong><br />

Monumento e Giardino dei Fanti d’<strong>It</strong>alia<br />

per un momento di raccoglimento in<br />

onore dei Caduti e dispersi di tutte le<br />

Guerre. Il corteo ha proseguito per <strong>il</strong> Cimitero,<br />

dove riposano i fondatori della<br />

Sezione (ultimo <strong>il</strong> Presidente Cav. Luigi<br />

Pasotti), deposto un omaggio floreale<br />

sull’altare e rispettato un minuto di raccoglimento.<br />

Il Presidente Feretti ha tenuto<br />

una breve allocuzione ricordando<br />

chi ci ha preceduto ed elogiando i presenti<br />

che prestano volontariato sul territorio,<br />

ben accettati dall’Amministrazione<br />

Comunale. Presso la sede si è conclusa<br />

la cerimonia con la consegna di una<br />

medaglia al Medagliere del Nastro Azzurro<br />

di Molinetto di Mazzano, a cui fa capo<br />

<strong>il</strong> Cav. Uff. Annibale Gabusi, di un riconoscimento<br />

a ricordo dei tempi passati<br />

di CastelCondino al Lupo di Toscana Piergiorgio<br />

Miglioli e, per la continua ed assidua<br />

operosità, di un libro al Presidente<br />

Osvaldo Procuranti, trascinatore della<br />

Sezione con la Patronessa Rosanna Treccani<br />

e con tutto <strong>il</strong> Consiglio.<br />

MELEDO DI SAREGO (VI)<br />

È ormai una ventennale tradizione<br />

che la terza domenica di ottobre <strong>il</strong> Gruppo<br />

delle Sezioni del Basso Vicentino si<br />

diano appuntamento a Meledo di Sarego<br />

per celebrare <strong>il</strong> “Raduno Zonale”.<br />

Come sempre, <strong>il</strong> Cav. Guerrino<br />

Preatto, Presidente della Sezione, ha<br />

fatto le cose con passione e per tempo,<br />

con la predisposizione dei luoghi per la<br />

cerimonia di due decorati sareghesi delle<br />

due Guerre Mondiali, <strong>il</strong> sito imbandierato<br />

per la commemorazione e i discorsi<br />

delle Autorità, proseguiti, Banda di<br />

Creazzo in testa, con la sf<strong>il</strong>ata verso la<br />

Chiesa dove si è tenuta la Santa Messa.<br />

A rendere gli onori una parte del “Gruppo<br />

Mimetiche”, del quale la Federazione<br />

e <strong>il</strong> Presidente Provinciale sono orgogliosi<br />

e che ha reso più solenni le celebrazioni.<br />

A coordinare <strong>il</strong> tutto, con la<br />

solita bravura, <strong>il</strong> Vice Presidente Lucio<br />

Bonfadini. A rappresentare l’Amministrazione<br />

Comunale <strong>il</strong> Sindaco e, per la<br />

Federazione Provinciale, <strong>il</strong> Presidente<br />

31


ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

Att<strong>il</strong>io Gomitolo e <strong>il</strong> Cav. Mario De Mori,<br />

Capo Gruppo della Zona del Basso vicentino.<br />

Il Presidente della Sezione, <strong>il</strong> Sindaco,<br />

<strong>il</strong> Capo Gruppo e <strong>il</strong> Presidente Provinciale<br />

dei Fanti hanno salutato i presenti<br />

proponendo riflessioni sul 90° Anniversario<br />

dalla fine della I Guerra Mondiale<br />

e sulla necessità di trasmettere alle<br />

generazioni più giovani <strong>il</strong> ricordo dei<br />

sacrifici dei loro nonni per consegnarci<br />

una Patria indipendente e libera. Quindi<br />

la Sf<strong>il</strong>ata e poi la Santa Messa in suffragio<br />

dei Caduti di tutte le Guerre, officiata<br />

dal Rev. Parroco nella bellissima<br />

chiesa parrocchiale.<br />

ODOLO-PRESEGLIE (BS)<br />

Domenica 1 <strong>marzo</strong> u.s. si è svolta nel<br />

Comune di Preseglie la tradizionale Festa<br />

del Tesseramento della Sezione. Hanno<br />

presenziato alla Cerimonia, dopo la S.<br />

Messa celebrata da Don Aldo Sorelli e la<br />

benedizione della nuova Bandiera Sezionale<br />

per <strong>il</strong> Comune di Preseglie, la madrina<br />

Prof.ssa Nicoletta Serena, numerose<br />

Sezioni dei Fanti e Patronesse della<br />

Provincia di Brescia, nonché <strong>il</strong> gagliardetto<br />

degli Alpini e la Bandiera della Marina.<br />

Dopo la deposizione della Corona<br />

d’alloro al Monumento dei Caduti, <strong>il</strong> Sindaco<br />

Avv. Stefano Gaburri, nonché nostro<br />

Fante, ha rivolto ai presenti un cordiale<br />

saluto da parte dell’Amministrazione<br />

Comunale e ha comunicato che, raccogliendo<br />

la richiesta della Sezione, <strong>il</strong> 17<br />

maggio 20<strong>09</strong> verrà <strong>int</strong>itolata una piazza<br />

al Ten. Pietro Mascadri, M.A.V.M. immolatosi<br />

nel 1917 durante un combattimento<br />

sul Monte Sp<strong>il</strong> contro gli Austriaci. Un<br />

saluto e un ringraziamento è stato<br />

espresso dal Segretario Angelo Ghidotti<br />

mentre, a conclusione, ha parlato <strong>il</strong> nostro<br />

Presidente Provinciale Cav. Giuseppe<br />

Feretti, sempre vicino alle sue Sezioni.<br />

Durante <strong>il</strong> pranzo è stato conferito <strong>il</strong><br />

titolo di Socio Benemerito al nostro Presidente<br />

uscente Agostino Ferla, classe<br />

1918, Croce di Guerra al V.M. nella campagna<br />

d’Africa. Sono seguite le elezioni<br />

per <strong>il</strong> rinnovo del Consiglio Direttivo e,<br />

successivamente, è stato eletto Presidente<br />

per acclamazione <strong>il</strong> Fante Angelo<br />

Ghidotti. Il nuovo Presidente ha ringraziato<br />

tutti e soprattutto <strong>il</strong> Presidente<br />

onorario Agostino Ferla e si è impegnato<br />

ad allargare <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e la Sezione,<br />

ribadendo i valori di amor patrio e di attaccamento<br />

alle istituzioni democratiche<br />

che le nostre Associazioni d’Arma<br />

devono preservare per sempre.<br />

PADOVA<br />

Odolo–Preseglie (BS) - Il nuovo Consiglio Direttivo.<br />

32<br />

Ringraziamenti al Presidente Nazionale<br />

per <strong>il</strong> telegramma di augurio dell’11<br />

dicembre u.s. che è stato proiettato sullo<br />

schermo e letto durante la relazione<br />

in Teatro.<br />

La cerimonia e l’evento culturale di<br />

San Michele al Tagliamento del 14 dicembre<br />

si sono svolti felicemente, grazie<br />

anche ad una breve tregua concessa<br />

dal maltempo che imperversava da<br />

giorni.<br />

La deposizione della Corona d’alloro<br />

al Monumento ai Caduti di San Michele si<br />

è svolta in modo impeccab<strong>il</strong>e alla presenza<br />

del Generale di Divisione Enrico<br />

Pini, Comandante del Comando M<strong>il</strong>itare<br />

Esercito “Veneto”, del Sindaco e delle<br />

Autorità del Comune di San Michele (che<br />

comprende Bibione), con un picchetto<br />

della Marina M<strong>il</strong>itare, i Carabinieri in<br />

Grande Uniforme Speciale e i Rappresentanti<br />

delle varie Associazioni d’Arma<br />

coi Labari.<br />

Squ<strong>il</strong>li di tromba regolamentari, Inno<br />

di Mameli e Canzone del Piave hanno<br />

fatto da sfondo sonoro alla Cerimonia<br />

commemorativa, preceduti dalla Marcia<br />

dell’Artiglieria durante la rassegna dello<br />

schieramento. È stato quindi letto <strong>il</strong><br />

messaggio di saluto, ricordo e benedizione<br />

ai Caduti inviato dall’Arcivescovo Loris<br />

Capov<strong>il</strong>la.<br />

L’evento è proseguito<br />

al Teatro<br />

Verdi, imbandierato<br />

a festa per l’occasione<br />

e gremito da<br />

circa 200 persone,<br />

che hanno partecipato<br />

alla presentazione<br />

del libro sui<br />

Caduti del Basso Tagliamento,<br />

opera di<br />

Massim<strong>il</strong>iano Galasso,<br />

<strong>int</strong>itolato “Dulce<br />

et decorum est<br />

pro patria mori”.<br />

L’opera è stata presentata<br />

da Sindaco,<br />

Assessore alla Cultura<br />

e giornalista de<br />

II Gazzettino. Il Ge-<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

nerale Pino ha poi svolto una relazione<br />

sulle vicende belliche del territorio durante<br />

la guerra 1915-18, accennando a<br />

qualcuna tra le moltissime storie di soldati<br />

portate alla luce nella ricerca di Galasso.<br />

Infine Adolfo Zamboni, collegandosi<br />

alla ricca Appendice Monografica del libro<br />

dedicata ad Adolfo Zamboni, che<br />

abitava a S. Michele all’epoca della<br />

Grande Guerra, ha <strong>il</strong>lustrato l’esperienza<br />

dei pochi ma <strong>int</strong>ensi giorni di combattimento<br />

a difesa dell’Altipiano di<br />

Asiago, sul finire del maggio del 1916,<br />

durante l’offensiva austriaca chiamata<br />

Strafexpedition e che emerge vividamente<br />

dall’inedita testimonianza manoscritta<br />

del sottotenente Zamboni. Ha<br />

anche dato notizia della sua recente<br />

scoperta secondo cui anche gli Austriaci<br />

dettero importanza a quella che chiamano<br />

la espugnazione del Monte Mosciagh,<br />

che aprì loro la strada per Asiago dopo<br />

che <strong>il</strong> 141° Fanteria Brigata Catanzaro<br />

aveva dovuto ripiegare su ordine<br />

pressante dell’Alto Comando. Come <strong>il</strong><br />

Sottotenente Zamboni, per la resistenza<br />

sul Mosciagh, ricevette eccezionali riconoscimenti,<br />

compresa la Croix de Guerre<br />

avec Palme francese, analogamente<br />

<strong>il</strong> Tenente Skulski, del 73° Fanteria austriaco<br />

Egerlaender, che si distinse sul<br />

Mosciagh, ricevette la somma onorificenza<br />

austroungarica, la Croce di Cavaliere<br />

dell’Ordine M<strong>il</strong>itare di Maria Teresa<br />

(M<strong>il</strong>itaer Maria-Theresien Orden Ritterkreuze),<br />

di cui vennero consegnati<br />

solo 110 esemplari tra <strong>il</strong> 1914 e <strong>il</strong> 1918 e<br />

prevalentemente ad alti Ufficiali.<br />

Autorità e convenuti hanno espresso<br />

compiacimento per l’ottima riuscita dell’evento,<br />

cui hanno partecipato anche<br />

alcuni tra gli animatori dell’Associazione<br />

Storica Cimeetrincee, tra i quali Daniele<br />

Girardini, Roberto Belvedere, Max Dif<strong>il</strong>ippo.<br />

Tra i non pochi messaggi di saluto<br />

pervenuti spiccano, oltre a quello dell’Arcivescovo<br />

Capov<strong>il</strong>la, quelli del Commissario<br />

Generale di Onor Caduti, Generale<br />

di Corpo d’Armata Vittorio Barbato,<br />

del Presidente dell’A.N.F. Avv. Vito Titano,<br />

della Prof.ssa Susan Jacobs da Auckland<br />

(NZ), del Prof. Roger Absalom da<br />

Sheffield (UK), del Brigadiere Generale<br />

(r) Luigi Em<strong>il</strong>io Longo da Roma.<br />

Un bel fotoservizio di Max Dif<strong>il</strong>ippo<br />

sull’evento è già visib<strong>il</strong>e sul forum di<br />

Cimeetrincee, nella sezione dedicata<br />

alla Letteratura sulla Prima Guerra<br />

Mondiale.<br />

La statua del Fante che si osserva<br />

nelle immagini reca tuttora i segni dei<br />

bombardamenti che nella II Guerra Mondiale<br />

colpirono <strong>il</strong> Monumento ai Caduti,<br />

quando venne raso al suolo <strong>il</strong> piccolo<br />

paese di San Michele (ora detto “vecchio”)<br />

che sorgeva allora ai piedi dell’importante<br />

ponte ferroviario.


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

PAVIA<br />

Attività svolte dalla Sezione nel<br />

2008:<br />

— 20 gennaio: Assemblea Generale e<br />

rinnovo cariche sociali;<br />

— febbraio: Festa Annuale in commemorazione<br />

dell’88° di Fondazione;<br />

— apr<strong>il</strong>e: partecipazione alla Commemorazione<br />

cittadina della Liberazione;<br />

— 17-18 maggio: partecipazione al Raduno<br />

Nazionale di Massa;<br />

— 31 maggio: partecipazione alla Festa<br />

locale Sezione Carabinieri;<br />

— 2 giugno: partecipazione alla locale<br />

manifestazione Festa della Repubblica;<br />

— 5 giugno: partecipazione alla Festa<br />

della Polizia;<br />

— 27 giugno: partecipazione alla Festa<br />

Arma Finanza;<br />

— 7 settembre: partecipazione alla<br />

Messa Sezione Caduti e Dispersi in<br />

Guerra;<br />

— 26 settembre: partecipazione all’inaugurazione<br />

Caserma Carabinieri di<br />

S. Martino Siccomario;<br />

— 15 ottobre: partecipazione al funerale<br />

del Presidente Giulio Orticelli;<br />

— 19 ottobre: partecipazione alla Messa<br />

locale Sezione Reduci di Russia;<br />

— 4 novembre: partecipazione alla locale<br />

manifestazione Festa del IV Novembre;<br />

— 16 novembre: partecipazione alla<br />

Festa della Fanteria di Voghera;<br />

— 7 dicembre: partecipazione alla Festa<br />

locale Sezione Marinai d’<strong>It</strong>alia;<br />

— 8 dicembre: partecipazione alla<br />

Festa locale Sezione Arma Areonautica.<br />

Sono inoltre state attuate le seguenti<br />

iniziative socio-culturali: visita al Museo<br />

Navale di La Spezia; tour panoramico<br />

col trenino rosso Tirano/Bernina/<br />

St. Moritz e soggiorno a Livigno; tour sul<br />

lago di Lecco e Le Grigne; escursione a<br />

Macugnaga; visita alla Reggia di Venaria;<br />

visita di Chiavenna; escursione in Em<strong>il</strong>ia<br />

con visita di Castell’Arquato; gita a Sarzana<br />

e Tellaro.<br />

ROMA<br />

Riportiamo la comunicazione del<br />

Consigliere Nazionale Arch. Paolo Brasioli<br />

di un increscioso avvenimento avvenuto<br />

<strong>il</strong> 15 ottobre u.s. “I nomi di alcuni<br />

Caduti, incisi nel marmo del Sacrario<br />

M<strong>il</strong>itare del Cimitero Monumentale<br />

del Verano di Roma, sono stati cancellati<br />

da ignoti con un pennarello nero aggiungendo<br />

la parola ‘fessi’. Risulta evidente<br />

che tali autori sono ben lontani<br />

da quello spirito di condivisione e di<br />

commemorazione dei Caduti con <strong>il</strong> quale<br />

<strong>il</strong> nostro sodalizio si identifica. Certo<br />

che, in qualità di Alfiere, quando scorto<br />

nelle varie cerimonie, con profonda<br />

um<strong>il</strong>tà ed <strong>int</strong>imo onore, l’immane storia<br />

di sacrificio dei Fanti rappresentata<br />

splendidamente dal nostro Medagliere<br />

Nazionale e raccolgo <strong>il</strong> consenso, l’ammirazione<br />

e la commozione del pubblico<br />

che mi scorre accanto, <strong>il</strong> sentimento<br />

che riempie l’aria è, ovviamente e meno<br />

male, ben diverso! Allora in quei momenti<br />

stringo forte la solida asta e con<br />

emozione sussurro dolcemente al vento:<br />

‘Cari Fanti. Cari Caduti, questa festa è<br />

per Voi!’”.<br />

II giorno 25 gennaio 20<strong>09</strong>, come è<br />

ormai tradizione, presso <strong>il</strong> “Giardino<br />

dei Caduti del Fronte Russo” si è svolta<br />

l’ottava edizione della commemorazione<br />

della Battaglia di Nikolajewka (66°<br />

Anniversario). Come nelle edizioni degli<br />

anni scorsi, che hanno visto la presenza<br />

di numerose Autorità Civ<strong>il</strong>i e M<strong>il</strong>itari<br />

e Associazioni d’Arma, anche<br />

questa è stata un’occasione per rendere<br />

omaggio ai nostri Soldati, tra loro<br />

migliaia di Fanti. Durante la S. Messa <strong>il</strong><br />

nostro Socio Benemerito, reduce di<br />

Russia, Riccardo Riccardi ha letto con<br />

sentita emozione la Preghiera del disperso.<br />

Lo affiancavano cinque Soci romani<br />

e <strong>il</strong> Consigliere Nazionale Ten.<br />

Paolo Brasioli.<br />

ROMANO DI LOMBARDIA (BG)<br />

La Sezione locale ha celebrato la Festa<br />

Sociale nella giornata del 4 Novembre,<br />

che ricorda la vittoria della Grande<br />

Guerra e dell’Unità Nazionale. Fanti, Patronesse<br />

e Amici del Fante hanno partecipano<br />

numerosi, hanno sf<strong>il</strong>ato per le vie<br />

della Città, reso gli onori al Monumento<br />

dei Caduti e inaugurato i giardini a lato<br />

del monumento, scoprendo la targa<br />

“Giardini delle Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma”. II Corteo ha proseguito<br />

per <strong>il</strong> Cimitero dove, dopo avere<br />

reso omaggio alle Cappelle dei Caduti,<br />

ha partecipato alla Santa Messa in suffragio<br />

di tutti i Caduti. Al termine<br />

della Cerimonia pubblica<br />

Fanti, Patronesse e Amici del<br />

Fante si sono ritrovati nei locali<br />

della Federazione G.B.<br />

Rubini per partecipare alla Festa<br />

Sociale, dove, alla presenza<br />

delle Autorità Civ<strong>il</strong>i, Religiose<br />

e M<strong>il</strong>itari della Città, sono<br />

state consegnate: una pergamena<br />

con Medaglia d’Oro al<br />

Fante Andrea Benini per i suoi<br />

quarant’anni di iscrizione all’Associazione;<br />

tre pergamene<br />

con Medaglia d’Argento alle<br />

Patronesse iscritte all’Associazione<br />

dal 1993; tre perga-<br />

mene alle Patronesse iscritte all’Associazione<br />

dal 2003; sei pergamene ai Fanti<br />

iscritti all’Associazione dal 2003.<br />

Sono state poi consegnate le Medaglie<br />

Araldiche, con dedica, a Mons. Giuseppe<br />

Rivellini, Parroco Emerito della<br />

Città; a Em<strong>il</strong>io Tognoli, Sindaco della<br />

Città; al Comandante della Caserma dei<br />

Carabinieri, Mar. Domenico Faugiana.<br />

A conclusione dell’<strong>int</strong>ensa giornata,<br />

dedicata, prima, al ricordo di chi ha sacrificato<br />

la vita per la Patria, poi all’Amicizia<br />

e alla Fratellanza, <strong>il</strong> Vice Presidente<br />

Nazionale Vicario Geom. Antonio<br />

Beretta ha ringraziato i presenti per la<br />

partecipazione numerosa e ha sottolineato<br />

l’alto valore ed <strong>il</strong> profondo significato<br />

associativo che accompagnano i riconoscimenti<br />

consegnati nel corso della<br />

Festa.<br />

Ci complimentiamo con <strong>il</strong> Cav. Claudio<br />

Bergamaschi, che risulta iscritto al-<br />

Romano di Lombardia (BG) - Durante la<br />

Festa Sociale e commemorativa del IV<br />

Novembre.<br />

Romano di Lombardia (BG) - La prima tessera del Fante<br />

r<strong>il</strong>asciata al Fante Claudio Bergamaschi nel 1958.<br />

33


ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

l’Associazione dei Fanti fin dal 1958. A<br />

testimonianza della sua “storica” iscrizione<br />

ci ha inviato una fotografia della<br />

prima tessera r<strong>il</strong>asciatagli dal Comando<br />

del 76° Reggimento Fanteria Napoli - distaccamento<br />

di Cividale del Friuli (Ud)<br />

12 a Compagnia Mortaisti da 81.<br />

SAN GERMANO DEI BERICI (VI)<br />

Anche la Val Liona ha voluto rendere<br />

grazie alla Madonna di Monte Berico, in<br />

occasione della “Festa dei oto”, con un<br />

percorso a piedi da San Germano dei Berici<br />

(davanti al capitello dedicato alla<br />

Vergine dei Berici), attraverso la dorsale<br />

dei Colli passando per San Gottardo,<br />

Perarolo e Arcugnano fino al Santuario<br />

della Beata Vergine Maria. Molte comunità<br />

vicentine ricordano in questo modo<br />

<strong>il</strong> voto fatto dal Vescovo di Vicenza nell’anno<br />

della peste e ringraziano la Madonna<br />

dello scampato pericolo. Il giorno<br />

della sua festività, l’8 settembre, per<br />

Vicenza e la sua Diocesi, è ancora oggi<br />

come una domenica. Durante l’omelia <strong>il</strong><br />

Sacerdote, meravigliato dal fatto che<br />

tutti gli anni si ripete questa forte rappresentazione<br />

della devozione mariana,<br />

ha voluto raccomandarci alla Madre Celeste<br />

con una benedizione speciale.<br />

Nel gruppo c’erano uomini e donne,<br />

anziani e non: è stato bello vedere come<br />

ci si supportasse vicendevolmente<br />

per arrivare assieme alla meta, lontana<br />

circa ventisei ch<strong>il</strong>ometri dal punto di<br />

partenza.<br />

Domenica 28 settembre u.s. i Fanti<br />

della Sezione hanno festeggiato l’ormai<br />

tradizionale Festa del Socio, in una<br />

giornata di sole che valorizzava <strong>il</strong> paesaggio<br />

circostante, con la chiusura delle<br />

attività programmate per l’anno in<br />

corso. Non erano molti i Fanti presenti<br />

perché, proprio a causa del bel tempo,<br />

la maggior parte era impegnata nella<br />

vendemmia delle pregiate uve di quella<br />

zona, punto di forza della locale economia.<br />

La Cerimonia ha avuto <strong>il</strong> suo punto<br />

di forza davanti al Monumento ai Caduti,<br />

con la resa degli Onori, l’Alza bandiera<br />

e gli inni, fra tutti l’Inno d’<strong>It</strong>alia.<br />

Le Autorità hanno incitato a continuare<br />

l’opera di proporre ai cittadini <strong>il</strong> dovere<br />

del ricordo, della riconoscenza e della<br />

memoria per trasmetterlo ai giovani.<br />

E così <strong>il</strong> Sindaco ha ringraziato i Fanti<br />

per quanto fanno nelle varie ricorrenze<br />

e ha proposto ai presenti questo punto<br />

di riflessione: “Una comunità, un popolo<br />

che non conosce la sua storia, è un<br />

popolo che è destinato a non avere futuro<br />

… cerchiamo di fare in modo che<br />

questo non succeda a noi”. Il Cav. Mario<br />

De Mori, Capo Gruppo della zona del<br />

34<br />

Basso Vicentino, ha invitato i presenti<br />

al ricordo dei sacrifici dei nostri nonni,<br />

con una preghiera per quanti hanno<br />

perso la vita in guerra. Il Presidente<br />

Provinciale Att<strong>il</strong>io Gomitolo ha proposto<br />

<strong>il</strong> parallelo fra la sacralità dell’altare<br />

della Chiesa e quella del Monumento ai<br />

Caduti, altare altrettanto sacro per <strong>il</strong><br />

sangue versato per l’unità nazionale e<br />

per la nostra libertà. Ha quindi affermato<br />

che i Fanti si dovrebbero riconoscere<br />

per <strong>il</strong> loro st<strong>il</strong>e di vita, racchiuso<br />

in quella frase della Preghiera del Fante<br />

che dice: “Fa’ che i Fanti siano d’esempio<br />

a tutti i cittadini nella fedeltà<br />

ai Tuoi comandamenti e nell’osservanza<br />

delle patrie leggi”.<br />

La Santa Messa, molto partecipata,<br />

è stata celebrata dal Parroco Don Pio<br />

che, nonostante l’età, ha voluto trovarsi<br />

in mezzo ai Fanti per fare “festa in<br />

mezzo a gente che crede ancora nei valori<br />

della nostra cultura e della tradizione<br />

cristiana”. Un commosso Presidente,<br />

Maurizio Candian, ha dato a tutti<br />

l’arrivederci al prossimo anno.<br />

SELLERO (BS)<br />

Sotto un cielo carico di pioggia, in<br />

un’atmosfera avvolta da grande suggestione,<br />

si è svolta al Passo del Tonale la<br />

Cerimonia di Commemorazione dei Caduti<br />

della Grande Guerra e la celebrazione<br />

della Giornata delle Forze Armate.<br />

La ricorrenza, inoltre, del 90° Anniversario<br />

della fine della I Guerra Mondiale<br />

ha conferito all’evento un forte<br />

valore aggiuntivo. Un conflitto lontano,<br />

ma <strong>il</strong> cui ricordo suscita sempre forti<br />

emozioni.<br />

Presenti alla Cerimonia anche delegazioni<br />

della Sezione locale e di Paisco<br />

Loveno guidate dal Presidente Pasquale<br />

Ceri e dal Vice Presidente Felice Barera.<br />

A dare <strong>il</strong> via alle celebrazioni la Santa<br />

Messa presso la<br />

Chiesa di San Bartolomeo<br />

in ricordo dei<br />

Caduti di tutte le<br />

Guerre.<br />

Al termine della<br />

Santa Messa, dopo i<br />

saluti delle Autorità,<br />

i partecipanti hanno<br />

sf<strong>il</strong>ato in un corteo<br />

ordinato e composto<br />

per andare a deporre<br />

una Corona di fiori<br />

al Sacrario. Una<br />

manifestazione molto<br />

sentita e ricca di<br />

significato, con la<br />

presenza dell’Asses-<br />

sore Provinciale<br />

Francesco Mazzoli<br />

che ha sottolineato<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

la forza degli uomini che hanno sacrificato<br />

la propria vita per <strong>il</strong> nostro Paese e<br />

grazie ai quali oggi godiamo del bene<br />

preziosissimo della libertà.<br />

Nel mese di febbraio 2008 la Sezione<br />

ha organizzato la tradizionale Serata di<br />

Carnevale e del tesseramento, riscuotendo<br />

un buon successo. Nel mese di<br />

<strong>marzo</strong> ha partecipato alla Festa per <strong>il</strong><br />

40° di Fondazione della Sezione di Odolo.<br />

Il 25 apr<strong>il</strong>e ha partecipato alla Cerimonia<br />

per la Festa di Liberazione organizzata<br />

nel Comune Braone. In ottobre<br />

era presente a Cedegolo, in occasione<br />

del 50° di Fondazione della locale Sezione.<br />

Il 4 Novembre una delegazione ha<br />

partecipato al Raduno all’Ossario del<br />

Passo del Tonale organizzato dalla Sezione<br />

Alpini di Vallecamonica. A conclusione<br />

delle attività, <strong>il</strong> 9 novembre la Sezione<br />

ha partecipato all’organizzazione<br />

della manifestazione del 4 Novembre<br />

nel nostro Comune: una bellissima giornata,<br />

iniziata con la S. Messa celebrata<br />

dal Parroco Don Giuseppe Gallina, a cui<br />

sono seguiti l’Alzabandiera e la deposizione<br />

della Corona d’alloro al Monumento<br />

ai Caduti. Il momento più commovente<br />

è avvenuto quando i ragazzi<br />

delle elementari hanno recitato poesie<br />

e cantato brani in onore di tutti i Caduti.<br />

Dopo <strong>il</strong> saluto del Presidente dei<br />

Combattenti e Reduci Santo Damiolini,<br />

<strong>il</strong> Presidente della Sezione Pasquale Ceri<br />

ha invitato i ragazzi a tener sempre<br />

vivo <strong>il</strong> ricordo di tutti i giovani che hanno<br />

sacrificato la vita per gli ideali di patria,<br />

di libertà e di pace. Ha concluso<br />

con <strong>il</strong> discorso ufficiale <strong>il</strong> Sindaco Ezio<br />

Laini, toccando anche argomenti di attualità<br />

che hanno riscosso calorosi applausi.<br />

A chiusura della manifestazione<br />

una delegazione ha portato un omaggio<br />

floreale al Monumento dedicato al<br />

“Fante d’<strong>It</strong>alia”.<br />

Sellero (BS) - Un momento della manifestazione del 4<br />

Novembre.


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

SIENA<br />

Negli ultimi mesi del 2008 la Sezione<br />

ha partecipato a diverse manifestazioni,<br />

tra cui:<br />

— 17 ottobre: nel 66° Anniversario della<br />

Battaglia di El Alamein, commemorazione<br />

della M.O.V.M. “Roberto<br />

Bandini” in Colle Val d’Elsa, nella<br />

Piazza <strong>int</strong>itolata a Suo nome, in presenza<br />

delle Autorità Cittadine e M<strong>il</strong>itari.<br />

— 2 novembre: Celebrazione di una S.<br />

Messa nel Sacrario del Cimitero della<br />

Misericordia in suffragio dei Caduti<br />

di tutte le guerre.<br />

— 4 novembre: Cerimonia celebrativa<br />

del IV Novembre Festa dell’Unità<br />

Nazionale e Giornata delle Forze Armate<br />

presso l’As<strong>il</strong>o Monumento “la<br />

Lizza” in Siena con schieramento<br />

della Compagnia d’Onore, dei Labari<br />

delle Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma, dei Gonfaloni del Comune<br />

e della Provincia, Cerimonia<br />

dell’Alzabandiera e deposizioni di<br />

Corone da parte del Prefetto, del<br />

Sindaco, del Presidente della Provincia,<br />

delle Forze Armate e delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma<br />

a cui hanno fatto seguito i saluti del<br />

Sindaco, del Presidente della Provincia<br />

e del Prefetto.<br />

— 11 novembre: nella Ricorrenza del<br />

Santo Patrono della Fanteria S. Martino,<br />

la nostra Sezione ha fatto celebrare<br />

una S. Messa nella Chiesa di S.<br />

Andrea in Siena, in memoria dei Fanti<br />

e Patronesse Senesi deceduti.<br />

— 21 novembre: Celebrazione della<br />

“Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma<br />

dei Carabinieri e “Giornata dell’Orfano”<br />

con una S. Messa celebrata nel<br />

Duomo della Città di Siena.<br />

— 22 novembre: pranzo sociale e scambio<br />

degli auguri con Fanti, Patronesse<br />

e Amici della Sezione.<br />

— 30 novembre: visita delle Sale della<br />

Prefettura di Siena.<br />

Siena - La Sezione durante <strong>il</strong> pranzo sociale.<br />

S. MARIA HOE’ (LC)<br />

Domenica 9 novembre, a Perego, si<br />

sono svolte lo celebrazioni del 4 Novembre<br />

a cura delle Associazioni d’Arma con<br />

<strong>il</strong> magnifico apporto dell’Amministrazione<br />

Comunale, in particolare del Sindaco<br />

Giorgio Dall’Angelo e del Vice Sindaco.<br />

La S. Messa è stata celebrata da un giovane<br />

Vice Parroco che, al momento dell’omelia,<br />

ha coinvolto un gruppo di ragazzi<br />

che hanno circondato affettuosamente<br />

i vecchi soldati ponendo domande<br />

pertinenti sulla guerra e sulla Resistenza,<br />

avendo come <strong>int</strong>erlocutore principale<br />

<strong>il</strong> Comandante della 104 Brigata<br />

Garibaldina. Successivamente è stata<br />

recata una Corona di alloro al Monumento<br />

ai Caduti, presso <strong>il</strong> quale i ragazzi<br />

della scuola elementare, coordinati<br />

dalla maestra Dall’Angelo, sorella del<br />

Sindaco, hanno commemorato i Caduti<br />

mentre un video ne presentava le fotografie.<br />

La cerimonia si è conclusa col discorso<br />

del Sindaco e gli Onori ai Caduti,<br />

mentre le note del S<strong>il</strong>enzio venivano<br />

scandite tra le colline.<br />

SOVERE (BG)<br />

Domenica 18 gennaio 20<strong>09</strong> numerosi<br />

Fanti, Patronesse e simpatizzanti hanno<br />

partecipato all’inaugurazione della nuova<br />

sede, gent<strong>il</strong>mente concessa in comodato<br />

gratuito dall’Amministrazione Comunale.<br />

Al taglio del nastro tricolore effettuato<br />

dal Presidente Edoardo Del Bello<br />

tra gli applausi di tutti i presenti ed<br />

alla solenne benedizione della piccola<br />

ma accogliente sede impartita dal Fante<br />

Don Fiorenzo Rossi, Parroco di Sovere,<br />

erano presenti <strong>il</strong> Sindaco Prof. Arialdo<br />

Pezzetti, <strong>il</strong> Vice Comandante la Stazione<br />

Carabinieri di Sovere Mar. Maggiore<br />

Lorenzo de F<strong>il</strong>ippis, la Presidente della<br />

locale Pro Loco Osvalda Giurini, <strong>il</strong><br />

Presidente dell’Associazione Alpini Giovanni<br />

Cattaneo con l’Alfiere Cristiano<br />

Mazzucchelli, <strong>il</strong><br />

Vice Presidente<br />

dei Carabinieri in<br />

congedo Gianni<br />

Forchini. A conclusione<br />

della cerimonia<br />

si è svolta<br />

l’Assemblea<br />

ordinaria, durante<br />

la quale, su<br />

proposta del Presidente,<br />

è stato<br />

eletto Presidente<br />

Onorario, per alzata<br />

di mano, <strong>il</strong><br />

Prof. Cav. Uff.<br />

Vincenzo Brullo,<br />

che ringraziando<br />

vivamente dell’onore<br />

resogli ha<br />

Sulmona (AQ) - La Sezione durante <strong>il</strong><br />

“rancio sociale”.<br />

accettato l’inaspettato incarico. I lavori<br />

assembleari sono proseguiti con la discussione<br />

di importanti punti all’ordine<br />

del giorno.<br />

SULMONA (AQ)<br />

Anche quest’anno la tradizionale<br />

Festa di San Martino è stata solennemente<br />

celebrata, però con due significative<br />

novità. A causa della inagib<strong>il</strong>ità<br />

della Cattedrale, <strong>int</strong>eressata da un ampio<br />

e radicale <strong>int</strong>ervento di restauro, la<br />

Santa Messa è stata celebrata nella bella<br />

Cappella dell’Arcivescovado; a celebrarla<br />

<strong>il</strong> Parroco Don Maurizio, dopo <strong>il</strong><br />

collocamento a riposo, per età e per<br />

motivi di salute, di Don Antonio, Cappellano<br />

del 57° Battaglione “Abruzzi” e<br />

della nostra Sezione. Prima della sacra<br />

celebrazione, Don Maurizio ha dato ampio<br />

spazio alla nostra Associazione, osservando<br />

che <strong>il</strong> ricordo dei Caduti non<br />

esime dall’operare a favore dei viventi.<br />

La recita della Preghiera del Fante ed <strong>il</strong><br />

commosso ricordo dei Soci scomparsi da<br />

parte del Presidente Gen. <strong>It</strong>alo Giammarco<br />

hanno colpito i tanti fedeli presenti,<br />

che hanno partecipato con un caloroso<br />

applauso.<br />

Su nostro invito hanno altresì partecipato<br />

alcuni Soci della costituenda Sezione<br />

dei Granatieri di Sardegna: a loro<br />

è andato l’augurio di una rapida crescita<br />

nelle iscrizioni.<br />

TONEZZA DEL CIMONE (VI)<br />

Dopo <strong>il</strong> meritato riposo estivo la Federazione<br />

ha ripreso le proprie attività<br />

35


ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

con una riunione della Giunta <strong>il</strong> 27 agosto<br />

u.s., in preparazione del Consiglio<br />

Provinciale di Tonezza del Cimone del 6<br />

settembre, per definire la cerimonia di<br />

Contrà Crosati.<br />

A fine giugno è stato inviato ai Presidenti<br />

delle Sezioni, ai Capo Gruppo delle<br />

Zone e ai Consiglieri Provinciali un<br />

piccolo riassunto di quanto realizzato<br />

dagli organi federali (Consiglio Provinciale<br />

e Giunta).<br />

Tra le attività dal novembre 2007 al<br />

giugno 2008 si segnalano:<br />

— stipula di un’assicurazione cumulativa<br />

(100 soci al giorno), per assicurare<br />

i Fanti impegnati nei vari lavori<br />

ed attività, con una piccola spesa a<br />

carico delle Sezioni;<br />

— realizzazione del Gonfalone Federale,<br />

che ha già fatto la sua apparizione<br />

al Raduno Nazionale di Massa,<br />

realizzato con <strong>il</strong> contributo di vari<br />

amici;<br />

— costituzione del Gruppo di lavoro<br />

per l’esecuzione dei lavori in cantiere.<br />

Questa importante proposta ci<br />

permette di impegnarci in vari modi<br />

e, attraverso le Patronesse, anche<br />

nel sociale;<br />

— dotazione di “berrettini” blu, con<br />

stemma della Fanteria, per essere<br />

visib<strong>il</strong>i durante lo svolgimento dei<br />

nostri lavori risparmiando baschi e<br />

bustine;<br />

— tra le Province di Vicenza e Trento è<br />

stato firmato un accordo per <strong>il</strong> finanziamento<br />

del recupero delle opere<br />

m<strong>il</strong>itari sul Pasubio (trincee, camminamenti,<br />

caverne e cimiteri); per<br />

la nostra Sezione sarà <strong>il</strong> recupero del<br />

Cimitero del 157° Rgt. di Fanteria<br />

della Brigata Liguria presso l’Arco<br />

Romano del Pasubio;<br />

— sono iniziati gli incontri del Presidente<br />

con le Sezioni, ai quali può<br />

partecipare chi vuole fra le Patronesse<br />

e i Fanti iscritti, per condividere<br />

problemi, ricercarne le possib<strong>il</strong>i<br />

soluzioni ed organizzare attività;<br />

— sensib<strong>il</strong>izzazione di Fanti e Patronesse,<br />

da parte dei Presidenti di Sezione,<br />

al rispetto della “forma”, sia durante<br />

le cerimonie, sia nel lavoro,<br />

sia nei rapporti con le istituzioni;<br />

— istituzione della “Festa di San Martino”,<br />

da celebrarsi <strong>il</strong> sabato più vicino<br />

all’11 novembre, in sostituzione<br />

dell’incontro dei Presidenti a Monte<br />

Berico. Su proposta del Consiglio<br />

Provinciale questa festa sarà itinerante<br />

e celebrata ogni volta in una<br />

Zona diversa;<br />

— istituzione di un’Onorificenza Associativa<br />

ai Fanti più meritevoli su proposta<br />

dei Capo Gruppo delle Zone;<br />

— adesione di tutte le Sezioni alla richiesta<br />

di sostegno dell’AISM (Associazione<br />

per la ricerca sulla sclerosi<br />

multipla).<br />

36<br />

Di seguito le<br />

proposte della<br />

Presidenza Federale<br />

che impegneranno<br />

Giunta<br />

e Consiglio Provinciale<br />

nei prossimi<br />

mesi:<br />

— costituzione<br />

del Circolo<br />

Culturale<br />

Provinciale,<br />

per la promozionedella<br />

nostra storia<br />

e della<br />

nostra cultura;<br />

— ricerca di una<br />

sede provinciale più ampia;<br />

— attivazione di un sito <strong>int</strong>ernet dedicato<br />

alle attività della Federazione<br />

del Veneto (Vicenza, Venezia, Treviso<br />

e Verona) gestito dalla nostra Federazione;<br />

— comunicazione, ai corrispondenti locali<br />

di stampa e televisione, delle<br />

attività sezionali;<br />

— ricerca di contatti politici e amministrativi<br />

a livello locale, provinciale,<br />

regionale e nazionale, ut<strong>il</strong>i anche<br />

per la buona organizzazione delle<br />

nostre manifestazioni;<br />

— potenziamento e autofinanziamento<br />

della rivista Arcobaleno con l’inserimento<br />

della pubblicità.<br />

TORINO<br />

Con la partecipazione al Raduno Assoarma<br />

di Trieste per ricordare <strong>il</strong> 90°<br />

Anniversario della fine della I Guerra<br />

Mondiale, la Sezione ha concluso un anno<br />

ricco di iniziative.<br />

Il 30 ottobre 2008 un gruppo di sei<br />

Fanti torinesi, guidato dal Presidente<br />

<strong>It</strong>alo Iuorio, è partito in camper alla<br />

volta di Trieste per partecipare al Raduno<br />

Nazionale delle Associazioni d’Arma,<br />

con una missione da parte di Assoarma<br />

Torino: rappresentare idealmente<br />

anche le altre Associazioni, ma<br />

soprattutto accendere una lampada votiva<br />

al Sacrario Nazionale di Redipuglia<br />

da portare poi a Torino al Sacrario M<strong>il</strong>itare<br />

della Gran Madre di Dio presso <strong>il</strong><br />

quale sono i resti di oltre 3500 Caduti<br />

della Grande Guerra.<br />

Sabato 1 novembre, a Trieste, i Fanti<br />

hanno partecipato alla fiaccolata che,<br />

partita da Piazza dell’Unità, è giunta al<br />

Colle di San Giusto dove, alla presenza<br />

delle massime Autorità M<strong>il</strong>itari e Civ<strong>il</strong>i,<br />

rappresentanze di m<strong>il</strong>itari in congedo e<br />

della Fanfara della Julia, si è svolta una<br />

commovente Cerimonia in ricordo dei<br />

Caduti.<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Tonezza del Cimone (VI) - Il gruppo delle Patronesse insignite<br />

delle Onorificenze Associative.<br />

Domenica 2 novembre, in una splendida<br />

Piazza dell’Unità, sotto un sole caldo<br />

e alla presenza di una folla festante,<br />

oltre 12.000 Radunisti di tutte le Armi<br />

provenienti da ogni parte d’<strong>It</strong>alia hanno<br />

sf<strong>il</strong>ato in parata sul Lungomare, salutati<br />

dalle sirene delle navi e accompagnati<br />

dalle Fanfare davanti al palco delle Autorità,<br />

dove sedevano i vertici nazionali<br />

delle Associazioni d’Arma: tra questi <strong>il</strong><br />

nostro Presidente Avv. Vito Titano, che<br />

ha accolto calorosamente i nostri Fanti,<br />

collocati con <strong>il</strong> Generale Soave a chiudere<br />

la colonna del numeroso blocco dei<br />

Fanti.<br />

In serata abbiamo lasciato Trieste<br />

con l’impegno di tornare per visitare<br />

questa città ricca di storia e passando<br />

dal Sacrario di Redipuglia, dove abbiamo<br />

acceso la lampada votiva da portare<br />

a Torino.<br />

Durante una solenne cerimonia lunedì<br />

3 novembre, sulla grande scalinata<br />

della Chiesa della Gran Madre di Dio,<br />

davanti a due f<strong>il</strong>e di m<strong>il</strong>itari in servizio<br />

e in congedo di tutte le Armi e le massime<br />

Autorità M<strong>il</strong>itari della Città, <strong>il</strong> Presidente<br />

Iuorio ha consegnato la lampada,<br />

che è stata benedetta e posta davanti al<br />

Sacrario per essere vegliata la notte, a<br />

turno, dalle varie Associazioni d’Arma,<br />

guidate dall’Ana, fino alle cerimonie celebrative<br />

dell’indomani, giorno dell’Anniversario<br />

della Vittoria.<br />

La missione completa un anno di<br />

iniziative significative, come la partecipazione<br />

al Raduno Nazionale di Massa<br />

e l’organizzazione di una grandiosa edizione<br />

di “M<strong>il</strong>itaria Sabauda”, la Rievocazione<br />

Storica ormai tradizionale dell’ex<br />

Capitale dell’Unità d’<strong>It</strong>alia e <strong>il</strong> più<br />

grande Raduno di Gruppi Storici che si<br />

svolge in <strong>It</strong>alia. Per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong> obiettivi<br />

principali sono <strong>il</strong> completamento dell’organico<br />

della Fanfara, <strong>il</strong> rafforzamento<br />

e la collaborazione della Squadra<br />

di Protezione Civ<strong>il</strong>e A.N.F. di Torino<br />

con altre Associazioni d’Arma e una<br />

edizione ancora più grande di M<strong>il</strong>itaria<br />

Sabauda.


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> ADUNATA - ATTIVITÀ DELLE SEZIONI<br />

TREVISO<br />

Non si è ancora spenta l’eco suscitata<br />

dall’<strong>int</strong>eressante mostra organizzata<br />

dalla Federazione Provinciale presso la<br />

m<strong>il</strong>lenaria abbazia di Santa Maria del<br />

Pero in Monastier di Treviso in occasione<br />

delle celebrazioni di Novembre per i 90<br />

anni dalla fine della I Guerra Mondiale.<br />

La suggestiva cornice di quella che fu<br />

per secoli una tra le più importanti abbazie<br />

benedettine, ha avvicinato i tantissimi<br />

visitatori alle cosiddette “Parole<br />

di Guerra”, ovvero agli scritti, lettere o<br />

cartoline che i nostri soldati, dai fronti,<br />

spedivano alle loro famiglie. Una ricostruzione<br />

attenta e precisa, una rivisitazione<br />

quasi palpab<strong>il</strong>e delle emozioni,<br />

dei dolori, delle attese, delle delusioni<br />

di tanti nostri soldati, che della guerra<br />

conoscevano nulla o quasi a parte i disagi<br />

e le sofferenze. La mostra è durata da<br />

sabato 8 novembre a fine mese ed ha<br />

avuto, quali accreditati visitatori, <strong>il</strong> Presidente<br />

della Provincia, <strong>il</strong> Vice della Regione<br />

Veneto, tanti Ufficiali e Presidenti<br />

di Sezioni con i loro iscritti e Patronesse.<br />

Alla cerimonia di apertura è stato<br />

presentato un documentario su alcuni<br />

spaccati di storia del Primo Conflitto.<br />

Non sono mancate, nel periodo di apertura<br />

della mostra, le serate dedicate alle<br />

Sezioni, con la presentazione di temi<br />

del Primo Conflitto da parte di relatori<br />

preparati.<br />

Soddisfazione per l’esito della mostra<br />

sono stati espressi, nel corso dell’Assemblea<br />

Annuale dei Presidenti dello<br />

scorso 18 gennaio, sia dal Presidente<br />

della Federazione Provinciale Rag. Sebastiano<br />

Lazzarato, sia dal Consigliere<br />

Nazionale Giovanni Mini.<br />

VAL MENAGGIO (CO)<br />

Durante <strong>il</strong> 2008 la Sezione ha partecipato<br />

a innumerevoli manifestazioni ed<br />

iniziative. Elencando le principali, a<br />

<strong>marzo</strong>, durante la giornata “Fiori in città”<br />

a sostegno della A.I.S.M., si è impegnata<br />

nella vendita dei fiori a sostegno<br />

della lotta alla sclerosi multipla. ll 25<br />

apr<strong>il</strong>e si è svolta la commemorazione<br />

dell’Anniversario della Liberazione. Nutrita<br />

la nostra partecipazione al Raduno<br />

Nazionale di Massa, dove, nonostante <strong>il</strong><br />

tempo inclemente, abbiamo trascorso<br />

due giornate in allegria che sono stati<br />

anche l’occasione per rivedere volti<br />

amici.<br />

In giugno abbiamo partecipato al Raduno<br />

Interarma della Pace e Solidarietà<br />

tenutosi a Rovellasca, dove la Sezione è<br />

stata premiata in quanto nell’edizione<br />

precedente era risultata la più numerosa.<br />

A settembre si è tenuta la gita sociale<br />

a Sotto <strong>il</strong> Monte, per rendere<br />

omaggio ai luoghi che videro nascere e<br />

crescere Beato Papa Giovanni XXIII, <strong>il</strong><br />

più grande Fante che la storia ci abbia<br />

tramandato, quindi al Parco faunistico<br />

“Le Cornelle”. Un particolare ringraziamento<br />

ai Fanti di Calusco d’Adda, che ci<br />

hanno accolto con calore ed amicizia offrendoci,<br />

nella loro magnifica sede, una<br />

squisita colazione di benvenuto ed al loro<br />

Presidente e collaboratori, che si sono<br />

prodigati ad accompagnarci nei nostri<br />

itinerari.<br />

Il giorno 26 dello stesso mese una<br />

delegazione della Sezione si è recata a<br />

Modugno (BA), dove, su invito del locale<br />

Comitato Feste Patronali, ha partecipato<br />

alle solennità dei SS. Rocco e Nicola<br />

da Tolentino, Patroni della cittadina.<br />

Per l’occasione è stata consegnata al<br />

Ten. Col. Savino Vignola la nomina di<br />

Presidente Onorario della Sezione.<br />

Il giorno 9 novembre ci ha visto impegnati<br />

per la ricorrenza del 90 ° Anniversario<br />

della Vittoria: in buon numero<br />

abbiamo partecipato alla manifestazione<br />

celebrata a Menaggio, mentre altri<br />

Fanti hanno rappresentato la Sezione<br />

nei loro paesi di residenza.<br />

Nel mese<br />

di dicembre, su invito<br />

degli amici Artiglieri<br />

Menaggini,<br />

si è festeggiata la<br />

loro Patrona S. Barbara<br />

e <strong>il</strong> 30 ° Anniversario<br />

di Fondazione<br />

della Sezione<br />

stessa. L’anno si è<br />

concluso con la tradizionale<br />

cena di<br />

auguri per le festività<br />

natalizie.<br />

Tante idee e<br />

iniziative sono allo<br />

studio per <strong>il</strong> 20<strong>09</strong><br />

che, come di con-<br />

sueto, ci vedrà organizzare<br />

e partecipare<br />

a vari even-<br />

Val Menaggio (CO) - Fanti menaggini a Sotto <strong>il</strong> Monte.<br />

ti, ma anche impegnarci nella solidarietà.<br />

VILLAGGIO SERENO (BS)<br />

La locale Sezione ha celebrato, in<br />

data 16 novembre u.s., la ricorrenza di<br />

S. Martino con una S. Messa in Suffragio<br />

di tutti i Soci presso la Parrocchia S. F<strong>il</strong>ippo<br />

Neri e la deposizione di un mazzo<br />

di fiori al Monumento ai Caduti. Durante<br />

<strong>il</strong> pranzo sociale un applauso per la la<br />

riuscita della manifestazione.<br />

VIRLE TREPONTI E REZZATO (BS)<br />

Il giorno 1 febbraio 20<strong>09</strong> è stata consegnata,<br />

alla presenza del Cav. Feretti e<br />

di tutto <strong>il</strong> Consiglio della Sezione, l’attestato<br />

di benemerenza e una medaglia<br />

al Cav. Paolo Burceni, con <strong>il</strong> riconoscimento<br />

per acclamazione di Presidente<br />

Onorario a vita per aver guidato con entusiasmo<br />

e impegno la Sezione dal 1958<br />

al 2008. Si ringrazia <strong>il</strong> Cav. Feretti per la<br />

sempre gradita presenza.<br />

Virle Treponti e Rezzato (BS) - Durante la cerimonia per<br />

l’attestazione della benemerenza al Cav. Paolo Burceni.<br />

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38<br />

VARIE<br />

ALPAGO E PONTE NELLE ALPI (BL)<br />

Il 14 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Giovanni Rizzo Sannio. Vice<br />

Presidenti: Giuseppe Collazuol,<br />

Adolfo Bortoluzzi. Segretario Cassiere:<br />

Luca Canei. Consiglieri: Giovanni<br />

Sitran, Sandro Rapicavoli, Manuel Furlan,<br />

Mauro Bortoluzzi.<br />

ANCONA<br />

Il 2 <strong>marzo</strong> 20<strong>09</strong> <strong>il</strong> Gen. Lanfranco<br />

Angelini è stato nominato Presidente<br />

Onorario della Sezione da lui presieduta<br />

per tanti anni.<br />

BERZO DEMO (BS)<br />

Il 25 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Franceschino Cominassi.<br />

Vice Presidente: Mario Boldini. Segretario:<br />

Giorgio Bernardi. Consiglieri:<br />

Pietro Venturini, Fortunato Bernardi,<br />

Andrea Gnani, Germano Bonomelli,<br />

Orlando Tira, Bruno Moreschi, Giuseppe<br />

Cominassi, Carla Baccanelli. Revisori<br />

dei Conti: Daniele Bernardi, Ivan<br />

Toloni. Probiviri: Alberto Gnani, Stefano<br />

Gulberti.<br />

CAERANO DI SAN MARCO (TV)<br />

Il 23 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Germano Basso. Vice Presidente:<br />

Mauro Danieli. Segretario:<br />

Leonardo Viggiani. Alfieri: Antonio<br />

Dalla Santa, Walter Battistin. Consiglieri:<br />

Franco Precoma, Andrea Bian-<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Calendario delle Manifestazioni (Marzo - Luglio 20<strong>09</strong>)<br />

19 apr<strong>il</strong>e Gavardo (BS) 55° di Fondazione della Sezione<br />

19 apr<strong>il</strong>e Mareno di Piave (TV) Pranzo Sociale “Fanti e<br />

Patronesse”<br />

25 apr<strong>il</strong>e Puegnago del Garda (BS) Festa del Tesseramento<br />

25 apr<strong>il</strong>e Mareno di Piave (TV) Commemorazione Festa<br />

della Liberazione al cippo monumentale sulle<br />

Grave del Piave a Cimadolmo<br />

26 apr<strong>il</strong>e Predore (BG) Festa Sociale della Sezione e<br />

Festa della Liberazione<br />

2 maggio Mareno di Piave (TV) Festa della Repubblica<br />

3 maggio Brescia Festa Esercito Regione Lombardia<br />

3 maggio Cavour (TO) Raduno Interprovinciale e 15° di<br />

Fondazione della Sezione<br />

5 maggio M<strong>il</strong>ano Festa Esercito Regione Lombardia<br />

16-17 maggio Palazzago (BG) Esercitazione “Lombardia<br />

20<strong>09</strong>”<br />

24 maggio Brescia S. Messa per la Festa della Fanteria<br />

24 maggio Massa-Carrara, Località Fabbrica (MS) Festa<br />

Provinciale in commemorazione del Capitano<br />

di Fanteria Luigi Giorgi<br />

24 maggio Cavaso del Tomba (TV) Raduno Provinciale<br />

dei Fanti della Marca Trevigiana<br />

31 maggio Castegnato (BS) 75° di Fondazione della<br />

Sezione<br />

31 maggio Stezzano (BG) Festa Tricolore<br />

1 giugno Stezzano (BG) Messa alla Cappelletta dei<br />

Morti della Campagna<br />

2 giugno Romano di Lombardia (BG) Festa della<br />

Repubblica e delle Forze Armate<br />

7 giugno Dossena (BG) Festa Sociale della Sezione e<br />

della S.S. Trinità<br />

14 giugno Serle (BS) 31° di Fondazione della Sezione<br />

21 giugno Asiago-Cesuna (VI) Annuale Pellegrinaggio<br />

alla Zona Sacra del Fante di Valmagnaboschi<br />

luglio Osoppo (UD) Manifestazione “Alla Scoperta<br />

(data da destinarsi) della Fortezza di Osoppo”<br />

8-12 luglio Ghisalba (BG) 4 a Grande Festa del Fante<br />

12 luglio V<strong>il</strong>la d’Ogna (BG) Festa Sezionale in occasione<br />

del 50° di Fondazione e Raduno Provinciale<br />

26 luglio Bione (BS) Manifestazione Madonna del Salto<br />

Rinnovo dei Consigli Direttivi di Sezione<br />

chin, Lino Robazza, Mauro Innocente,<br />

Michele Favero.<br />

CAMISANO VICENTINO (VI)<br />

Il 5 dicembre 2008 si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Maurizio Zanarella. Vice<br />

Presidenti: Roberto Sandon, Valerio<br />

Borgo. Segretario-Economo: Luigi<br />

Cecchetto. Consiglieri: Roberto Nalesso,<br />

Tiziano Romio, Giancarlo Borgo,<br />

Lorenzo Piccolo, Gianni Rodighiero,<br />

Stefano Caldognetto, Ferruccio Stocco,<br />

Sergio Gaspari, Bruno Rigon.<br />

CASTELNUOVO DEL GARDA (VR)<br />

Il 12 <strong>marzo</strong> 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> VARIE<br />

Presidente: Cav. Franco Zamboni. Vice<br />

Presidente: Bruno Busacchi. Segretario:<br />

Giovanni Pedon. Cassiere Economo:<br />

Marco Giacomelli. Consiglieri: Luigi<br />

Turrini. Giuseppe Piccoli, Paolo Sartori.<br />

Probiviri: Massimo Loda, Giovanni<br />

Castellari. Revisori: Stefano Guberni,<br />

Mirco Castellari. Alfiere: Luigi Turrini.<br />

CIVIDALE DEL FRIULI (UD)<br />

Il 19 dicembre 2008 si è costituita<br />

in Cividale del Friuli la Sezione dell’Associazione<br />

Nazionale del Fante. Il Consiglio<br />

Direttivo è così composto: Presidente<br />

Onorario: Gen. Pietro Benatti.<br />

Presidente: Carlo Dorigo. Vice Presidente,<br />

Cassiere e Revisore dei Conti:<br />

Stefano Fadone. Segretario: Renzo Romanelli.<br />

Consiglieri: Sergio Bertini, Att<strong>il</strong>io<br />

Calligaro, Andrea Gosgnac, Luca<br />

Movia. Alfiere: Sergio Bertini.<br />

DOMODOSSOLA (VB)<br />

L’11 novembre 2008 si è riunita<br />

l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Giuseppe Zangla. Vice<br />

Presidente: Roberto Cantoni. Segretario:<br />

Donato Cataldo. Segretario Economo:<br />

Giuseppe Zangla. Consiglieri:<br />

Erik Avere, Antonio Zanola, Antonio<br />

Maglio.<br />

ERACLEA (VB)<br />

L’8 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente Onorario: Cav. Sante Valeri.<br />

Presidente: Graziano Bidoia. Vice<br />

Presidente: Antonio Verago. Segretario<br />

e Tesoriere: Gino De Carli. Consiglieri:<br />

Gelsomino Toninato, Giannino<br />

Botosso, Marcello Frasson, Tarcisio<br />

Dalla Bona, Raffaele Visentin.<br />

FLERO (BS)<br />

Il 10 ottobre 2008 si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Pietro Boldini. Vice Presidente:<br />

Guerino Odolini. Segretario e<br />

Cassiere: Mario Bresciani. Consiglieri:<br />

Claudio Giacomelli, Luigino Magri,<br />

Pietro Frigerio, Giorgio Piccaluga. Revisori<br />

dei Conti: Michele Zola, Bernardo<br />

Boldini. Alfiere: Giovanni Magri.<br />

GENOVA<br />

Il 24 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Enrico Mocellin. Consiglieri:<br />

Bondi, Cavalieri, Cazzetta, Corazzari,<br />

Crosa, A. Crosio, P. Crosio,<br />

Delfino, Panini, Rosi, Vernazza. Revisore<br />

dei Conti: Gherardi. Probiviri: A.<br />

Crosio, P. Crosio, Sch<strong>il</strong>irò.<br />

GHISALBA (BG)<br />

Il 25 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita<br />

l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />

del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />

eletti: Presidente: Giuseppe Paravisi.<br />

Vice Presidente: Walter Galli. Segretario:<br />

Bruno Fratus. Cassiere: Alberto<br />

Boschi. Consigliere: Ernestino Arzuffi.<br />

LASINO (TN)<br />

Il 31 ottobre 2008 l’Assemblea dei<br />

Soci ha accolto le dimissioni del Presidente<br />

Costante Pisoni, che per anni ha<br />

condotto mirab<strong>il</strong>mente la attività sezionale,<br />

ed ha nominato alla carica di<br />

Presidente <strong>il</strong> Fante Augusto Bassetti.<br />

LURATE CACCIVIO (CO)<br />

Il 7 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Albino Gherbesi. Vice Presidente:<br />

Luciano Pellizzoni. Segretario:<br />

Oscar Dolce. Consiglieri: Gino<br />

Brunelli, Francesco Can<strong>il</strong>, Giuseppe<br />

Castiglia, Giulio Curioni, Giuseppe Felice,<br />

Sigfrido Galetti, Valeriano Simioni,<br />

Fernando Palazzo. Alfiere: Giuseppe<br />

Felice.<br />

MOGLIANO VENETO (TV)<br />

Il 22 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Giuseppe Del Todesco Frisone.<br />

Presidente Onorario: Ferdinando<br />

Durante. Vice Presidente: Paolo<br />

Foffano. Vice Presidente Onorario:<br />

Ugo Zorzetto. Segretario Economo:<br />

Gino Valerio. Consiglieri: Cesare Bison,<br />

Luigi Danesin, Gianni Frisenda,<br />

Oscar Gasparini, Rino Marton, Pietro<br />

Prete. Probiviri: Alberto Giusto, Domenico<br />

Sandri, Adolfo Toffoletto. Alfiere:<br />

Ferdinando Marton. Collegio<br />

Sindacale: Mauro Bison, Gino Ferraro,<br />

Egidio Mason.<br />

ODOLO PRESEGLIE (BS)<br />

Il 1 <strong>marzo</strong> 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Angelo Ghidotti. Vice Presidente:<br />

Bortolo Dusi. Segretario: Luciano<br />

Ferla. Consiglieri: Mauro Gardumi,<br />

Bortolo Dolci, Francesco Zurru,<br />

Adelmo Varacchi, Giacomo Leali.<br />

Revisore dei Conti: Leonida Cerqui.<br />

Alfiere: Ottorino Carli.<br />

PALAZZOLO SULL’OGLIO (BS)<br />

Il 20 gennaio 2008 si è riunita<br />

l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />

del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />

eletti: Presidente: Gianni Stucchi.<br />

Vice Presidente: Giuseppe Morandi.<br />

Segretario: Ugo Raccagni. Consiglieri:<br />

Pierino Pagani, Pierino Bergamaschi,<br />

Ferdinando Plebani, Paolo Mottini,<br />

Ugo Savoldi, Angiolino Muratori,<br />

Romano Brignoli. Probiviro: Giuliano<br />

Urgnani. Revisore dei Conti: Marco<br />

Marini.<br />

PALMANOVA (UD)<br />

Si è riunita l’Assemblea dei Soci<br />

per <strong>il</strong> rinnovo del Consiglio Direttivo.<br />

Sono stati eletti: Presidente Onorario:<br />

Gen. Enzo Cortella (Presidente<br />

uscente). Presidente: Col. Franco<br />

Curzio. Vice Presidente: Col. Bruno<br />

Giurgola. Segretario: Serg. Magg.<br />

Franco Romano. Tesoriere: M.M.A. Alberto<br />

Celebrano. Consiglieri: M.M.A.<br />

Giovanni Brighi, M.M.A. Nicola Ciavarella,<br />

M.M.M. Giuseppe Corcione.<br />

S. GALLO (BG)<br />

Il 21 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Guerino Salvetti. Vice<br />

Presidente: Marco Galizzi. Segretario:<br />

Giampietro Galizzi. Consiglieri: Vito<br />

Regazzoni, Mauro Salvetti, Giuseppe<br />

Galizzi, Gianfranco Galizzi, Mansueto<br />

Gervasoni, Daniel Rondi.<br />

S. GIOVANNI ILARIONE (VR)<br />

Il 7 dicembre 2008 si è riunita<br />

l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />

del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />

eletti: Presidente: Mariano Panarotto.<br />

Vice Presidenti: Stefano Vicentini,<br />

Luigi Tonin. Segretario: Francesco<br />

Marcazzan. Cassiere: Lino Rossetto.<br />

Alfiere: Att<strong>il</strong>io Marcigaglia. Consiglieri:<br />

Renzo Allegri, Mariano Panarotto,<br />

Lino Rossetto, Francesco Marcazzan,<br />

Roberto Olmari, Stefano Vicentini,<br />

Luigi Tonin, Pio Nardi, Loris<br />

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VARIE<br />

Baldin, Gino Arvoti, Att<strong>il</strong>io Marcigaglia.<br />

Sindaci Revisori dei Conti: Mariolino<br />

Beltrame, Agostino Burato.<br />

Probiviri: Ivi Tisato, Mario Rampo.<br />

SORISOLE (BG)<br />

Il 18 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita<br />

l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />

del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />

eletti: Presidente: Cav. Anacleto Tironi.<br />

Vice Presidente: Augusto Avogadro.<br />

Segretario: Cav. Clemente Baggi.<br />

Consiglieri: Ernesto Bacuzzi, Erminio<br />

Zambelli, Mario Bacuzzi, Giuseppe<br />

Pasta, Angelo Testa. Patronessa:<br />

Enrica Matteri.<br />

TELVE VALSUGANA (TN)<br />

Il 25 gennaio 20<strong>09</strong> si è riunita<br />

l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo<br />

del Consiglio Direttivo. Sono stati<br />

eletti: Presidente: Riccardo Pecoraro.<br />

Vice Presidente: Maria Trentin.<br />

Cassiere: Fiorenzo Vinante. Consiglieri:<br />

Sandro Baldi, Antonio Agostini,<br />

Lucio Agostini, Franco Battisti.<br />

Nozze<br />

Si sono sposati:<br />

BARI – Monica Bonatesta, figlia del<br />

Fante Alfredo e della Patronessa F<strong>il</strong>ly<br />

De Leonibus, con Fabio Di Gese.<br />

BREGANZE (VI) – Il Fante Massimo,<br />

figlio del Fante Em<strong>il</strong>io Vitacchio,<br />

con Deborah Chemello.<br />

ROMANO DI LOMBARDIA (BG) – Il<br />

Fante Daniel Battistello con Valeria<br />

Alimonti.<br />

Felicitazioni!<br />

Culle<br />

Sono nati:<br />

BERZODEMO (BS) – Luisa, figlia del<br />

Fante Marco Disetti.<br />

CALUSCO D’ADDA (BG) – Davide,<br />

nipote del Segretario Giampietro<br />

Locatelli.<br />

CASELLE DI SOMMACAMPAGNA<br />

(VR) – Tommaso, nipote del Fante<br />

Alberto Cunego e della Patronessa<br />

VERONA<br />

II 22 febbraio 20<strong>09</strong> si è tenuto <strong>il</strong><br />

Congresso Provinciale e gli eletti si<br />

sono riuniti <strong>il</strong> 27 febbraio per formulare<br />

le seguenti cariche: Presidente<br />

della Federazione: Cav. Umberto<br />

Tampellini. Vice Presidente Vicario:<br />

Cav. Franco Zamboni. Vice Presidente<br />

zona est: Fante Franco M<strong>il</strong>ani. Segretario<br />

Amm.: Geom. Renzo Schiona.<br />

Segretario Economo: Fante Giuliano<br />

Merzari. Responsab<strong>il</strong>e Manifestazioni:<br />

Fante Mario Donisi. Resp. per i<br />

Rapporti con le Istituzioni: Fante Vasco<br />

Bellini. Resp. per la Rappresentanza<br />

alle Cerimonie: Cav. Gaetano<br />

Perlini. Porta Medagliere Provinciale:<br />

Cav. Vito Tenero. Altri Consiglieri<br />

Prov.: Fanti Cav. Angiolino Merlini,<br />

Giorgio Morelato, Sandro Rebonato,<br />

Sante Malosto, Enzo Gianf<strong>il</strong>ippi, Alfredo<br />

Sartori e, primo dei non eletti,<br />

Azor Leoncini. Collegio dei Sindaci:<br />

Presidente Fante Luigi Turrini. Sindaci:<br />

Luigi Leone, Roberto Rossignoli e,<br />

primo dei non eletti, Fiorenzo Gangini.<br />

Collegio dei Probiviri: Presidente<br />

Ermellina Carcereri e pronipote<br />

della Patronessa Luigia S<strong>il</strong>via Avesani<br />

e del compianto Presidente<br />

Onorario Giovanni Cunego; Aurora,<br />

figlia del Fante Alberto Albertini.<br />

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) – Elena,<br />

nipote del Fante Lino Baroni.<br />

COSTABISSARA - CALDOGNO (VI) –<br />

Cam<strong>il</strong>la, figlia del Fante Davide Trevisan<br />

e nipote del Fante Armando e<br />

della Patronessa L<strong>il</strong>iana; Martina e<br />

Anna, nipoti del Fante Tullio Bazzan<br />

e della Patronessa Valentina.<br />

CREAZZO (VI) – Giada, figlia del<br />

Fante Giancarlo Lunardi; Stella e<br />

Aurora, nipoti del Fante Luigino<br />

Viero e della Patronessa Teresa<br />

Bertinazzi.<br />

FIRENZE – Lorenzo, nipote del Ten.<br />

Gen. Antonio Fanelli.<br />

GEMONA DEL FRIULI (UD) – Melba,<br />

nipote della Patronessa Laura Cecutti.<br />

GHISALBA (BG) – Nicolò, figlio del<br />

Fante Marco Moratti e nipote del<br />

Cassiere Alberto Boschi; Daniel e<br />

Manuel, nipoti del Fante Benemerito<br />

Giovanni Baldelli; Cristian, nipote<br />

del Presidente Cav. Giuseppe<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Fante Paolo Sartori. Probiviri: Giovanni<br />

Broggio, Adriano Patuzzo.<br />

VIGASIO (VR)<br />

Il 20 febbraio 20<strong>09</strong> si è riunita l’Assemblea<br />

dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del Consiglio<br />

Direttivo. Sono stati eletti: Presidente:<br />

Guido Biroli. Vice Presidente Vicario:<br />

Luigi Leoni. Vice Presidente per i<br />

Alfiere: Diego Brutti. Segretario Economo:<br />

Angiolini Merlini. Consiglieri: Pomp<strong>il</strong>io<br />

Frinzi, Luigi Guerra, Lino Ferrari,<br />

Mirko Furlani, Fabrizio Mantovani,<br />

Franco Nascimbeni, Vito Tenero, Giorgio<br />

Zanini. Alfiere: Dan<strong>il</strong>o Bragantini.<br />

VIRLE TREPONTI E REZZATO (BS)<br />

Il 30 novembre 2008 si è riunita<br />

l’Assemblea dei Soci per <strong>il</strong> rinnovo del<br />

Consiglio Direttivo. Sono stati eletti:<br />

Presidente: Luigi Del Torchio. Vice<br />

Presidente: Massimo Maffolini. Segretario:<br />

Luigi Maffolini. Cassiere: Marco<br />

Scalvini. Consiglieri: Annibale Lombardi,<br />

Carlo Noventa, Aldo Sberna,<br />

Dionisio Ventura, Pietro Mezzana,<br />

Giordano Zizioli, Cesare Menoni.<br />

Paravisi; Gabriele figlio del Fante<br />

Carlo Agazzi.<br />

GRANCONA (VI) – Angelica, figlia<br />

del Fante Gian Pietro Zoretto e nipote<br />

del Fante Enrico; Federico,<br />

figlio del Fante Luca Menoncin e<br />

nipote del Fante Graziano e del<br />

Fante Gianni.<br />

GRAVEDONA (CO) – Alessandra, figlia<br />

del Segretario Sergio Albini.<br />

ISOLA DELLA SCALA (VR) – Diego,<br />

nipote del Fante Adriano Lanza.<br />

MAZZANO (BS) – Martina, figlia del<br />

Fante Marco Benvenuti.<br />

MILANO – Marta, nipote del Magg.<br />

Cav. Francesco Donatone, Consigliere<br />

Nazionale di diritto della Sezione<br />

primogenita.<br />

MONTECCHIO PRECALCINO (VI) –<br />

Davide, figlio del Fante Adolfo<br />

Thiella.<br />

MONTORSO VICENTINO (VI) – Giulia,<br />

nipote del Vice Presidente Luigi<br />

Picinotti; Hanna, figlia del Fante<br />

Antonio Signorin; i gemelli Francesco<br />

e Alessandro, nipoti del Fante<br />

Felice Rostello; Tommaso, nipote<br />

del Fante Cav. Antonio Biolo e<br />

della Patronessa Annamaria.


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> VARIE<br />

ORGIANO (VI) – Maira, figlia del<br />

Fante Marco Mattioli e nipote del<br />

Fante Giuliano e della Patronessa<br />

Nadia Brancalion.<br />

SULMONA (AQ) – Mat<strong>il</strong>de e Riccardo,<br />

nipoti del compianto Sindaco<br />

della Sezione Col. Edmondo Fraraccio.<br />

VAL MENAGGIO (CO) – Davide, figlio<br />

del Consigliere e Alfiere Michele<br />

Santoro.<br />

VIGASIO (VR) – Giulia, nipote del<br />

Fante Giorgio Zanini e della Patronessa<br />

Cesarina Soave; Lisa, nipote<br />

del Fante Sabino Murari e della Patronessa<br />

Cesarina Danieli; Ivan, nipote<br />

del Fante Lino Ferrari e della<br />

Patronessa Lucia De Battisti; Eleonora,<br />

figlia del Fante Simone Franchini;<br />

Olivia, nipote del Fante Marino<br />

Rossetti; Asia, nipote del Fante<br />

Vito Tenero e della Patronessa<br />

Annamaria Veronesi; Emma, figlia<br />

del <strong>fante</strong> Michele Ferrari.<br />

Rallegramenti!<br />

Ricorrenze<br />

CASTEGNATO (BS) – Il Presidente<br />

Matteo Massari e la Patronessa Teresa<br />

Zini festeggiano <strong>il</strong> 50 anniversario<br />

di matrimonio; <strong>il</strong> Fante Angelo Massari<br />

e Franca Faroni festeggiano <strong>il</strong><br />

25 anniversario di matrimonio.<br />

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) – Il<br />

Fante Lino Baroni e Anna Incerti<br />

festeggiano <strong>il</strong> 40 anniversario di<br />

matrimonio.<br />

CILIVERGHE (BS) - Il Presidente<br />

Augusto Albini e Virginia Bertoletti<br />

festeggiano <strong>il</strong> 56 anniversario di<br />

matrimonio.<br />

LOVERE (BG) – Il Presidente Onorario<br />

Ten. Col. Dott. <strong>It</strong>alo Gheza ha<br />

compiuto 99 anni.<br />

MONTECCHIO PRECALCINO (VI) –<br />

Il Fante Bert<strong>il</strong>lo Rizzi e la sig.ra<br />

Bruna festeggiano <strong>il</strong> 50 anniversario<br />

di matrimonio.<br />

ORGIANO (VI) – Il Fante Leonzio<br />

Cassan e Littoria Confente festeggiano<br />

<strong>il</strong> 50 anniversario di matrimonio;<br />

<strong>il</strong> Fante Lino Bedin e Rina<br />

Dorati festeggiano <strong>il</strong> 50 anniversario<br />

di matrimonio.<br />

Rallegramenti!<br />

Onorificenze<br />

BARI - Il Fante Vito Titano ha ricevuto<br />

la Medaglia d’Argento al Merito<br />

Sportivo dal C.O.N.I. Regionale<br />

di Bari per la sua attività di Dirigente<br />

Provinciale F.I.H.P.<br />

MASSA – Il Socio Effettivo della Sezione<br />

Domenico Ceccotti, Assessore<br />

alle Politiche delle Risorse Agricole<br />

e Forestali, Mob<strong>il</strong>ità e Trasporti<br />

(TPL), Politiche dello Sport,<br />

Politiche delle Attività Venatorie e<br />

della Pesca della Provincia di Massa-Carrara,<br />

è stato insignito dell’onorificenza<br />

di Cavaliere O.M.R.I.<br />

MILANO – Il Socio effettivo e Revisore<br />

Ruggero Samarani è stato insignito<br />

dell’onorificenza di Cavaliere<br />

O.M.R.I.<br />

MODUGNO (BA) – Il T. Col. Savino<br />

Vignola è stato promosso al grado<br />

di Grand’Ufficiale dell’Ordine<br />

Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.<br />

TRIESTE - Nell’autunno dello scorso<br />

anno ha lasciato <strong>il</strong> servizio un<br />

ottimo amico dell’A.N.F., <strong>il</strong> Col.<br />

Angelo Coricciati del Comando M<strong>il</strong>itare<br />

Esercito Friuli Venezia Giulia.<br />

VARESE – Il Presidente della Sezione<br />

Provinciale Ten. f.(r) Giovanni<br />

Mattei è stato insignito della Medaglia<br />

di Bronzo di Benemerenza<br />

del Sacro M<strong>il</strong>itare Ordine Costantiniano<br />

di San Giorgio e della Croce<br />

di II Grado al Merito della Croce<br />

Rossa Sammarinese.<br />

Rallegramenti!<br />

Lauree<br />

e Promozioni<br />

BOLZANO VICENTINO (VI) – Anna,<br />

figlia del Presidente Antonio Matteazzi,<br />

si è laureata in Scienze Politiche<br />

all’Università degli Studi di<br />

Padova.<br />

CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) –<br />

Luca, nipote del Fante Cav. Pasqualino<br />

Lirani, ha ottenuto <strong>il</strong> brevetto<br />

di “Para’” con paracadute di<br />

tipo m<strong>il</strong>itare, T-10 Strong, presso <strong>il</strong><br />

campovolo di Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />

VIRLE TREPONTI REZZATO (BS) -<br />

Roberto Bordiga si è diplomato al<br />

Liceo Linguistico di Perugia.<br />

Rallegramenti!<br />

Lutti<br />

II 19 Febbraio 20<strong>09</strong> è deceduto in<br />

Vicenza <strong>il</strong> Cav. di Gr. Cr. Dr. Marcello<br />

Mantovani, Presidente Nazionale<br />

Onorario della nostra Associazione.<br />

Addolorati per la grave perdita, ricordiamo<br />

la Sua nob<strong>il</strong>e figura di Uomo,<br />

Soldato e probo Cittadino.<br />

Fedele all’Arma di Fanteria nella<br />

quale prestò esercizio m<strong>il</strong>itare nella<br />

campagna 40/43 (fu decorato di 3<br />

Croci al M.G. e di 1 Croce al V.M.),<br />

fondò, nel 1945, la Sezione del Fante<br />

di Vicenza che poi, nel 1949, divenne<br />

Federazione Provinciale da Lui presieduta<br />

per ben 58 anni.<br />

Ricoprì la carica di Consigliere<br />

Nazionale dal 1955 al 1977, quando<br />

fu eletto, nel Congresso di S. Pellegrino,<br />

Presidente Nazionale, carica<br />

che detenne fino al 1992.<br />

Durante la Sua Presidenza organizzò<br />

7 Raduni Nazionali (Tonezza del<br />

Cimone, Verona, Brescia, Novara, Vicenza,<br />

Vittorio Veneto, Bergamo) e 5<br />

Congressi Nazionali (Rimini, Roma, Pistoia,<br />

Trieste, Bari). Visitò molte Sezioni<br />

in tutta <strong>It</strong>alia ed Isole portando,<br />

negli incontri con i Presidenti, i Fanti e<br />

le Patronesse, la Sua testimonianza di<br />

vita vissuta per la Patria, la Famiglia,<br />

la Società. Determinato nel realizzare<br />

i Suoi ideali, fu promotore, con i Fanti<br />

vicentini, del ripristino di vari Cimiteri<br />

M<strong>il</strong>itari, tra i quali quello di Valmagnaboschi,<br />

Zona Sacra del Fante.<br />

Nella vita civ<strong>il</strong>i rivestì, anche nella<br />

Sua città, innumerevoli prestigiose<br />

41


42<br />

VARIE<br />

ed autorevoli cariche, ma la Sua attenzione<br />

fu particolarmente rivolta<br />

all’Istituto di Santa Chiara dove si<br />

prodigò, con affetto paterno, per gli<br />

orfani e le famiglie bisognose.<br />

Anche nel mondo dello sport svolse<br />

una notevole attività ricoprendo,<br />

per diversi anni, la carica di Vice Presidente<br />

della squadra di calcio “Lanerossi”<br />

Vicenza.<br />

I Suoi insegnamenti ed i valori che<br />

ha sempre professato rimarranno nel<br />

cuore di quanti lo hanno conosciuto.<br />

II Medagliere Nazionale, uno stuolo<br />

di Labari sezionali della Provincia<br />

di Vicenza e di altre Provincie, i Dirigenti<br />

Nazionali, tantissimi Fanti e Patronesse<br />

e numerosi cittadini hanno<br />

dato <strong>il</strong> loro commosso saluto di commiato<br />

<strong>int</strong>ervenendo ai funerali.<br />

Il Presidente Nazionale, Avv. Vito<br />

Titano, ha inviato alla moglie Francesca<br />

ed ai figli Alberto ed Antonio<br />

espressioni di profondo cordoglio a<br />

nome personale e di tutta l’Associazione.<br />

<br />

Sono inoltre deceduti:<br />

ABANO TERME (PD) – Elide, moglie<br />

del Vice Presidente Gastone<br />

Fareducci.<br />

ALTOPIANO 7 COMUNI (VI) – Il<br />

Fante Giovanni Costa.<br />

BAGNOLO PIEMONTE (CN) – La<br />

Patronessa Domenica Palmero Badariotti.<br />

BAGOLINO (BS) – Il Simpatizzante<br />

Gabriele Fenoli.<br />

BARI – Il Fante Gen. Marco Traversa;<br />

<strong>il</strong> Dott. Vito S<strong>il</strong>vestri, marito<br />

della Patronessa Wanda Surdo; <strong>il</strong><br />

Fante Francesco Martino.<br />

BITETTO (BA) – La Patronessa Angela<br />

Rizzi.<br />

BOLOGNA – Il Fante Dr. Roberto<br />

Barbieri.<br />

BREGANZE (VI) – Giulio, padre del<br />

Fante Ugo Carollo; <strong>il</strong> Fante Pier<br />

Giorgio Fiorio.<br />

BRIGNANO GERA D’ADDA (BG) –<br />

Elisa, moglie del Fante Giovanni<br />

Aresi.<br />

CALUSCO D’ADDA (BG) – Maria,<br />

madre del Fante Bruno Locatelli.<br />

CASTEGNATO (BS) – Beatrice,<br />

suocera<br />

Cingia.<br />

del Fante Giuseppe<br />

CESANO DI ROMA (RM) – Il Mar.<br />

Magg. “A” Nicola Zurlo, combattente<br />

della 2a Guerra Mondiale;<br />

l’Amico del Fante Alfiero Pioli,<br />

già Presidente della locale Università<br />

Agraria.<br />

CREAZZO (VI) – Il padre del Fante<br />

Giancarlo Lunardi.<br />

CUSTOZA (VR) – Il Fante Luigi Pasquetti;<br />

Baietta.<br />

la Patronessa Elena<br />

DEGAGNA (BS) – Il Fante Dante<br />

Franzoni; Giovanna, madre della<br />

madrina della Sezione Federica<br />

Federici.<br />

DOMODOSSOLA (VB) – Il Fante<br />

Prof. Luigi La Creta.<br />

DOSSENA (BG) – La madre del<br />

Fante Luigino Alcaini; la madre<br />

del Fante Antonio Bianzina; <strong>il</strong><br />

Fante Giuseppe Bonzi; Giovanni,<br />

padre del Fante Claudio Galizzi.<br />

DUEVILLE (VI) – L’Alfiere e membro<br />

del Direttivo Giuseppe Zanella.<br />

FIRENZE – Il Fante Gen. Roberto<br />

Peruzzi; <strong>il</strong> Fante Gen. Teodoro Miceli.<br />

FONTANIVA (VI) – Il Vice Presidente<br />

e Alfiere Mario Zulian; <strong>il</strong> Fante<br />

Odone Sgarbossa.<br />

GANDINO (BG) – Il Fante Guglielmo<br />

Bertocchi; <strong>il</strong> Presidente Giuseppe<br />

Anesa.<br />

GAVARDO (BS) – Il Fante Pietro<br />

Crescimbeni; Domenica, madre<br />

dei Fanti Livio ed Aldo Maccarinelli;<br />

Fedora, moglie del Fante<br />

Domenico Maioli; Ornella, sorella<br />

del Presidente Ezio Alberti.<br />

GEMONA DEL FRIULI (UD) – Il<br />

Fante Mario Ellero; <strong>il</strong> Fante Tommasino<br />

Copetti; Carmela, madre<br />

dell’Alfiere Mario Pittini.<br />

GENOVA – Il Fante Dr. Saverio Biamonti,<br />

marito della Patronessa<br />

Franca Gherardini Bonazzi.<br />

GHISALBA (BG) – Anna, madre dei<br />

Fanti Benemeriti Ernestino e Giuseppe<br />

Arzuffi.<br />

LENTIAI-MEL (BL) – Il Fante Sisto<br />

Dal Piva.<br />

LONATO (BS) – Il Fante Giuseppe<br />

Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong><br />

Papa e <strong>il</strong> Fante Angelo Tonoli, entrambi<br />

classe 1923.<br />

LONGARE (VI) – Il Fante Cav. Ivo<br />

Beniero, Decano della Sezione.<br />

LOVERE (BG) – Il padre del Fante<br />

Francesco Moleri; <strong>il</strong> fratello del<br />

Consigliere Giuseppe Baglio; l’Amico<br />

Rag. Enrico Ghidini. Il padre<br />

Luigi, mut<strong>il</strong>ato della Grande<br />

Guerra, fondò nel 1926 la Sezione<br />

e ne fu Presidente per quasi mezzo<br />

secolo.<br />

LURATE CACCIVIO (CO) – Maria<br />

Annunziata, madre del Fante Ferdinando<br />

Bellocco.<br />

MANTOVA – Il Fante Alvise Bisson.<br />

MELEDO (VI) – Il padre del Fante<br />

Mariano Peotta.<br />

MONTORSO VICENTINO (VI) – Il<br />

Fante Giovanni Asnicar.<br />

MOZZANICA (BG) – Il Fante Giovanni<br />

Alloni.<br />

NOVENTA VICENTINA (VI) – Corrado,<br />

padre del Consigliere Sandro<br />

Canetti.<br />

ODOLO – PRESEGLIE (BS) – Il Fante<br />

Antonio Solazzi.<br />

OLTRE IL COLLE (BG) – Il Fante<br />

Luciano Minisini.<br />

ORGIANO (VI) – Il Fante Mario<br />

Sberze; <strong>il</strong> Fante Flavio Bellini; <strong>il</strong><br />

Fante <strong>It</strong>alo Fantin.<br />

PALMANOVA (UD) – Anna, moglie<br />

del Presidente Onorario Gen. C.A.<br />

Enzo Cortella; <strong>il</strong> M.M.“A.” Antonio<br />

Anania.<br />

PONCARALE (BS) – Il Fante Umberto<br />

Seramondi.<br />

PONTEY (AO) – Il Fante Giovanni<br />

(Joseph) Gallet, classe 1916.<br />

ROMANO DI LOMBARDIA (BG) – Il<br />

Fante Alessandro Vitali.<br />

SANDRIGO (VI) – Il Fante Adriano<br />

Guerra.<br />

SELLERO (BS) – Il Consigliere Dante<br />

M<strong>il</strong>esi; <strong>il</strong> Presidente della Sezione<br />

di Nadro Angelo Tosana; la<br />

Patronessa Marisa Murachelli, madre<br />

del Socio Pierluigi M<strong>il</strong>esi.<br />

SERLE (BS) – Il Fante Giovanni Romano.<br />

SOMMACAMPAGNA (VR) – Il Fante


Il Fante d’<strong>It</strong>alia N. 1• 20<strong>09</strong> VARIE<br />

Cav. S<strong>il</strong>vio Sp<strong>il</strong>ler; <strong>il</strong> Fante Alberto<br />

Vicolo.<br />

SORISOLE (BG) – La moglie del<br />

Fante Gaudenzio Agazzi; la moglie<br />

del Fante Palmiro Gh<strong>il</strong>ardi.<br />

SPILIMBERGO (PN) – La Patronessa<br />

Elisa Michelini, moglie del Segretario<br />

Provinciale; <strong>il</strong> Fante Mario<br />

Buriola.<br />

SARONNO (VA) – Il Consigliere Ma-<br />

Notizie<br />

Si è conclusa la visita in terra<br />

austriaca della Delegazione del<br />

Commissariato Generale per le<br />

Onoranze ai Caduti in Guerra. La<br />

delegazione era stata inviata su delega<br />

del Ministro della Difesa, Ignazio<br />

La Russa, per rendere omaggio ai<br />

Caduti <strong>It</strong>aliani sepolti in Austria. La<br />

visita, che si è svolta con la collaborazione<br />

della Croce Nera Austriaca,<br />

ha fatto tappa in tre località: <strong>il</strong> Cimitero<br />

M<strong>il</strong>itare di Vienna, <strong>il</strong> Cimitero<br />

Internazionale di Marchtenk e <strong>il</strong><br />

Campo di Concentramento di Mathausen.<br />

Nelle tre sedi sono state poste<br />

tre Corone di alloro in memoria dei<br />

Caduti.<br />

La 13 a Divisione “Albo d’Oro”,<br />

della Direzione Generale delle Pensioni<br />

M<strong>il</strong>itari del Collocamento al<br />

Lavoro dei Volontari Congedati e<br />

della Leva (PREVIMIL) custodisce la<br />

documentazione relativa ai Caduti<br />

e Dispersi in Guerra e, tra le altre<br />

attività, fornisce risposte ad Enti<br />

vari, studiosi e, in particolare, a<br />

congiunti e fam<strong>il</strong>iari dei Caduti.<br />

La maggior parte di queste richieste<br />

evidenziano la difficoltà trovata nell’individuare<br />

l’Ente preposto a cui rivolgersi<br />

per acquisire le informazioni<br />

d’<strong>int</strong>eresse.<br />

Per avere <strong>il</strong> modulo di “richiesta<br />

informazioni all’Albo d’Oro” e per ulteriori<br />

informazioni, contattare direttamente<br />

la Divisione:<br />

rio Montrasio; la Patronessa Elisabetta<br />

Clerici.<br />

STEZZANO (BG) – La madre del<br />

Fante Giuseppe Ferrari; la madre<br />

del Fante Alessandro Viero.<br />

VIGASIO (VE) – Assunta, madre<br />

della Patronessa Annamaria Veronesi<br />

e suocera dei Fanti Vito Tenero<br />

e Renato Calciolari; Fiorenzino,<br />

padre del Fante Luca Vene-<br />

Ministero della Difesa<br />

Dir. Gen. delle Pensioni M<strong>il</strong>itari - del<br />

Collocamento al Lavoro dei Volontari<br />

Congedati e della Leva<br />

IV Reparto - 13a Divisione “Albo d’Oro”<br />

00184 Roma – Via Sforza 4/b<br />

Tel. 06 47354648, Fax 06 4884237<br />

e-ma<strong>il</strong>: r4d13segreteria@previm<strong>il</strong>.difesa.it<br />

Nell’apr<strong>il</strong>e 2008 <strong>il</strong> Presidente<br />

della Repubblica ha conferito al Comune<br />

di San Pietro Avellana (IS) la<br />

Medaglia d’Argento al Merito Civ<strong>il</strong>e,<br />

con la seguente motivazione: “Piccolo<br />

centro di circa trem<strong>il</strong>a abitanti, occupato<br />

dalle truppe tedesche con l’ordine<br />

di far ‘terra bruciata’ subiva tanto<br />

da essere definito ‘la Cassino del Molise’<br />

violenti rastrellamenti e razzie<br />

che causarono la morte e la deportazione<br />

in campi di concentramento di<br />

numerosi cittadini, nonché la totale<br />

distruzione del patrimonio ed<strong>il</strong>izio.<br />

Con l’arrivo degli alleati l’<strong>int</strong>era popolazione<br />

veniva evacuata e trasferita<br />

nella vicina Regione della Puglia e,<br />

con <strong>il</strong> ritorno della pace, per i sopravvissuti,<br />

ormai privi di ogni avere,<br />

iniziava <strong>il</strong> triste rito dell’emigrazione<br />

nei Paesi europei e del Nord e del Sud<br />

America”. Nel dicembre 2008 la cerimonia<br />

della consegna alla cittadina.<br />

Il Dott. F<strong>il</strong>ippo Barbarini ricerca i<br />

comm<strong>il</strong>itoni del padre Tenente Barbarini<br />

F<strong>il</strong>iberto da Barcellona P.G. (ME),<br />

della 29 a Compagnia Cannoni 47/32<br />

Div. Piemonte, reparto autonomo divi-<br />

ziani; Giacomo Di Leone, padre<br />

del Fante Angelo e nonno del Fante<br />

Denis.<br />

VILLA D’ALME’ (BG) – Il fondatore<br />

della Sezione e Alfiere Cav.<br />

Uff. Luigi Merletti.<br />

VILLAGGIO SERENO (BS) – L’Alfiere<br />

Mario Fracassi.<br />

Sentite condoglianze<br />

sionale, che combatté nel dicembre<br />

1940 sul Monte Kalase in Albania accanto<br />

<strong>il</strong> lago di Okrida settore Pogradec.<br />

Nel 1941-42-43 fu di stanza a Patrasso<br />

in Peloponneso (Grecia). Nello<br />

sbandamento <strong>il</strong> giorno dopo l’8 Settembre<br />

’43 sfuggì alla cattura dei Tedeschi<br />

ad Ejon ed entrò in contatto<br />

con la resistenza partigiana e la Missione<br />

inglese. La notte del 19 <strong>marzo</strong><br />

1944 sulla spiaggia di fronte Kaiasa<br />

riuscì ad imbarcarsi sul cacciatorpediniere<br />

“Ardimentoso” e con pochi altri<br />

m<strong>il</strong>itari italiani rientrò a Taranto.<br />

Chi avesse notizie contatti:<br />

Dott. F<strong>il</strong>ippo Barbarini – Via del Mare<br />

41 – 98051 Barcellona PG (ME) - tel.<br />

<strong>09</strong>0-9701151 – cell. 347 2910107 –<br />

e-ma<strong>il</strong>: www.f<strong>il</strong>ippo.barbarini@tin.it<br />

Offerte<br />

alla Rivista<br />

Fante Beniamino Musayo Somma,<br />

Bari, euro 20,00<br />

Famiglia Cav. Pasqualino Lirani,<br />

Castelnovo Né Monti (RE), euro 50,00<br />

Sezione di Flero (BS), euro 15,00<br />

Sezione di Prevalle (BS), euro 30,00<br />

Comm. Giorgio Andreoni, in memoria<br />

del Cav. Gr. Uff. Marcello<br />

Mantovani, euro 170,00<br />

Sezione di V<strong>il</strong>lorba (TV), euro 45,00<br />

Fante Francesco Porcelli di Ronsecco<br />

(VC), euro 10,00<br />

Vivissimi ringraziamenti<br />

43


Banda della Brigata “Sassari”<br />

Eredita le tradizioni delle disciolte Bande reggimentali<br />

ed è formata da 30 elementi, cui si<br />

salda un drappello di tamburi con mazziere. È<br />

diretta, sin dalla sua costituzione nel 1988,<br />

dal Maestro Andrea Atzeni. Il brano cantato<br />

ed eseguito durante lo sf<strong>il</strong>amento è <strong>il</strong> tradizionale<br />

inno della “Brigata Sassari”, “Diminios”<br />

– “Diavoli” in sardo – che richiama la gesta<br />

dei soldati della “Sassari” nella Prima Guerra<br />

Mondiale.

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