2010. Insieme News numero 05 - Confcooperative
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<strong>Confcooperative</strong> Cuneo<br />
<strong>News</strong>letter web della <strong>Confcooperative</strong> Unione Provinciale di Cuneo • 15 marzo 2010 • Numero 5<br />
NOTIZIE ISTITUZIONALI<br />
Incentivi per l’avvio di nuove imprese<br />
<strong>Confcooperative</strong> Cuneo promuove gli impianti fotovoltaici<br />
Federsolidarietà – <strong>Confcooperative</strong>: Sandro Durando entra nel Consiglio nazionale<br />
Consulta provinciale agricola: per il settore ortofrutticolo è nato “mutuo fruttuoso”<br />
Nuova pubblicazione del Centro per la Cultura Cooperativa<br />
NOTIZIE DALLE COOPERATIVE - EVENTI<br />
Flyfood Società Cooperativa: servizi di catering sull’intera Regione Piemonte<br />
S.T.A.- Sistemi e tecnologie per l’ambiente Società Cooperativa<br />
La Grolla Società Cooperativa Sociale ONLUS: inaugurazione del nido in famiglia<br />
LO SAPETE CHE…<br />
L’OPINIONE DI…<br />
Don Corrado Avagnina – Direttore de “L’unione Monregalese”<br />
GOCCE DI CULTURA COOPERATIVA<br />
A cura del Centro per la Cultura Cooperativa<br />
ASSIMOCO CUNEO INFORMA<br />
CASA CONFort<br />
C u n e o
NOTIZIE ISTITUZIONALI<br />
Incentivi per l’avvio di nuove imprese<br />
Il Ministero del lavoro, di concerto con il Ministero dell’economia, ha diffuso ufficialmente il decreto<br />
Interministeriale n. 49409 del 18 dicembre 2009, con il quale si dà attuazione ai commi 7 e 8 del d.l. n. 78<br />
del luglio 2009, convertito nella legge n. 102/09.<br />
Le due citate disposizioni prevedono, in via sperimentale per il biennio 2009-2010, incentivi per l’avvio di<br />
un’attività di lavoro autonomo, di un’attività auto imprenditoriale o di una micro-impresa, o all’associazione<br />
in cooperativa a favore, rispettivamente:<br />
1. dei lavoratori, percettori di ammortizzatori sociali in deroga o che, a seguito di sospensione per crisi<br />
aziendale o occupazionale, ricevano l’indennità ordinaria di disoccupazione non agricola di cui all’art.<br />
19, comma 1 della legge n. 2/08;<br />
2. dei lavoratori, percettori della CIG, ordinaria o straordinaria, o della integrazione salariale a seguito<br />
della stipulazione di un contratto di solidarietà.<br />
L’incentivo è concesso sia nel caso in cui il lavoratore si associ ad una cooperativa già esistente, sia nel caso<br />
in cui partecipi alla costituzione di una nuova cooperativa, ed, in entrambi i casi, anche a fronte<br />
dell’instaurazione, ai sensi dell’art. 3 della legge 142/01, di un rapporto di lavoro di tipo subordinato.<br />
Inoltre, l’art. 2, comma 4, del decreto prevede la cumulabilità dell’incentivo con il beneficio di cui all’art. 17<br />
della legge n. 49/85 – cd. Legge Marcora – che, come noto, disciplina un regime di agevolazioni finalizzate<br />
alla salvaguardia ed all’incremento dell’occupazione attraverso lo sviluppo dell’imprenditorialità cooperativa<br />
tramite il concorso di CFI.<br />
Per informazioni potete contattare il Responsabile Area Sindacale di <strong>Confcooperative</strong> Cuneo Dott. Maurizio<br />
Fantino tel. 0171/451713 – e-mail: fantino.m@confcooperative.it<br />
<strong>Confcooperative</strong> Cuneo promuove gli impianti fotovoltaici<br />
La produzione di energia da impianti fotovoltaici risulta, al momento attuale, vista la favorevole congiuntura<br />
tra l’entità degli incentivi ed il costo degli impianti, un’opportunità di investimento potenzialmente<br />
interessante. Proprio per questo motivo <strong>Confcooperative</strong> Cuneo, in collaborazione con il CERP (Consorzio<br />
Energie Rinnovabili Piemonte) società di emanazione <strong>Confcooperative</strong>, la Federazione delle Banche di<br />
Credito Cooperativo del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, ed Assimoco Cuneo ha organizzato uno specifico<br />
incontro per dare alle cooperative associate strumenti ed obiettivi per poter valutare tale forma di<br />
investimento. L’iniziativa, estesa anche ai singoli soci delle cooperative attive nei diversi settori produttivi, si<br />
è tenuta lunedì 15 marzo alle ore 15.00 presso la sala riunioni della Piemonte Latte Società Cooperativa<br />
Agricola di Savigliano. In tale occasione sono stati approfonditi gli aspetti tecnici e le agevolazioni legate<br />
all’installazione di impianti fotovoltaici, presentate le iniziative delle banche di credito cooperativo a favore<br />
dello sviluppo delle energie rinnovabili ed i prodotti assicurativi specifici. Sono intervenuti: la dott.ssa<br />
Barbara Garassino del CERP, Il dottor Jean Marc Acchiardi della Federazione Banche di Credito Cooperativo<br />
ed il dottor Giovanni Garro di Assimoco.<br />
“Riteniamo utile che le nostre cooperative associate ed i nostri cooperatori possano valutare in modo<br />
assolutamente obiettivo se investire o meno in tale direzione - dichiara Massimo Gallesio, Direttore<br />
Generale di <strong>Confcooperative</strong> Cuneo - La cooperazione in questo senso è assolutamente attenta a tutte<br />
quelle opportunità di innovazione e risparmio energetico che si possono adottare”.<br />
“Inoltre, tenuto conto che in chiave prospettica gli incentivi sicuramente tenderanno a scendere, questo è il<br />
momento più opportuno per investire” - afferma Domenico Paschetta, Presidente <strong>Confcooperative</strong> Cuneo.<br />
Per comunicazioni e informazioni in merito, gli interessati possono rivolgersi all’Area Sindacale di<br />
<strong>Confcooperative</strong> Cuneo - Servizio Finanziamenti e Agricoltura nella persona del Rag. Enrico Bonino tel.<br />
0171/451735 – e-mail: bonino.e@confcooperative.it<br />
Federsolidarietà – <strong>Confcooperative</strong>: Sandro Durando entra nel Consiglio nazionale<br />
Si è tenuta lo scorso 3 marzo a Roma l’elezione del nuovo Presidente nazionale di Federsolidarietà –<br />
<strong>Confcooperative</strong>, con la nomina di Giuseppe Guerini.<br />
Il nuovo Presidente, 43 anni, bergamasco, è Presidente della cooperativa sociale Ecosviluppo e Segretario<br />
Generale di <strong>Confcooperative</strong> Bergamo. Cooperatore sociale dal 1988 è anche Presidente di Federsolidarietà<br />
Lombardia.<br />
La nuova presidenza è stata voluta da oltre il 90% dei 500 delegati espressione delle 5.500 cooperative<br />
sociali di <strong>Confcooperative</strong> che occupano 185mila persone, realizzano un fatturato di 4,5 miliardi di euro e<br />
associano oltre 200mila soci. Un’indicazione di voto così massiccia è sintomo di una base sociale e di una<br />
classe dirigente molto coesa.<br />
Ha partecipato all’assise nazionale anche una importante rappresentanza di Federsolidarietà Cuneo, la<br />
Federazione Provinciale di <strong>Confcooperative</strong> Cuneo, presieduta da Sandro Durando, neo Presidente di<br />
1
Federsolidarietà Cuneo e Presidente del Consorzio di cooperative sociali CIS di Alba. Nel rinnovato Consiglio<br />
nazionale di Federsolidarietà lo stesso Durando è stato nominato membro del Consiglio nazionale stesso.<br />
“E’ per me un onore entrare a far parte nel Consiglio Nazionale di Federsolidarietà – dice Sandro Durando –<br />
Sono da poco Presidente di Federsolidarietà Cuneo e sto scoprendo realtà sociali ed una Confederazione<br />
molto attiva e propensa a sviluppare una rinnovata progettualità, sensibile alla base sociale”.<br />
La cooperazione sociale - ha detto il neo Presidente Giuseppe Guerini - è al servizio del paese per costruire<br />
un welfare partecipato, di comunità e che risponde sempre più e sempre meglio alle esigenze delle famiglie<br />
italiane. E' in tal senso che le cooperative sociali stanno disegnando e realizzando nei fatti modelli avanzati<br />
di welfare”.<br />
Aderiscono a Federsolidarietà Cuneo 80 cooperative sociali (il 93% delle cooperative sociali del territorio)<br />
che occupano circa 3.000 soci lavoratori e generano un fatturato di circa 42 milioni di euro.<br />
Consulta provinciale agricola: per il settore ortofrutticolo è nato “mutuo fruttuoso”<br />
A seguito della riunione del Settore Ortofrutticolo della Consulta Provinciale Agricola facente capo a<br />
<strong>Confcooperative</strong> Cuneo, tenutasi lo scorso 21 gennaio, che prevedeva tra i punti all’ordine del giorno un<br />
approfondimento tra i rappresentanti delle cooperative frutticole presenti ed i funzionari della Banca di<br />
Cherasco Credito Cooperativo, è stato realizzato da quest’ultima un nuovo prodotto, ovvero “mutuo<br />
fruttuoso”.<br />
“Mutuo fruttuoso” pensato per le cooperative frutticole e le aziende socie che vogliono investire in nuovi<br />
impianti di conversione varietale ed attivarsi nella riconversione e messa in sicurezza delle macchine<br />
agricole, ha una durata massima di 7 anni, con importi finanziabili da 10 a 100mila euro e rappresenta una<br />
soluzione vantaggiosa per dare un futuro rigoglioso alla propria attività e mettere a frutto il proprio lavoro.<br />
La Banca di Cherasco Credito Cooperativo, sta quindi contattando le cooperative del settore al fine di fare<br />
conoscere e valutare meglio tale proposta, ed è disponibile a recarsi presso le sedi delle cooperative stesse<br />
per illustrare nei particolari il nuovo prodotto.<br />
Per informazioni o comunicazioni in merito, potete comunque contattare l’Area Sindacale - Servizio<br />
Finanziamenti e Agricoltura di <strong>Confcooperative</strong> Cuneo nella persona del Rag. Enrico Bonino tel.<br />
0171/451735 e-mail: bonino.e@confcooperative.it<br />
Nuova pubblicazione del Centro per la Cultura Cooperativa<br />
Il Centro per la Cultura Cooperativa il 19 marzo nell’ambito della Fiera Nazionale della Meccanizzazione<br />
Agricola di Savigliano, presso palazzo Taffini D’Acceglio alle ore 17.00 presenterà la nuova pubblicazione dal<br />
titolo “Uomini macchine e riscatto rurale. Il ruolo dell’associazionismo e della cooperazione nello sviluppo<br />
della meccanizzazione agricola della provincia di Cuneo”.<br />
Questo libro nasce da un’importante occasione: il cinquantennale della costituzione della Cooperativa<br />
Agricola di Miglioramento di Cavallermaggiore.<br />
“L’autore, Attilio Ianniello – commenta il Presidente del Centro per la Cultura Cooperativa Bruno Carli -<br />
ha voluto inserire in modo opportuno la storia della Cooperativa nell’ampio contesto delle vicende storiche e<br />
sociali della meccanizzazione agricola nella provincia di Cuneo. Ne esce un affresco interessante dove molte<br />
forme di associazionismo agrario si formano per dare un importante contributo alla soluzione dei problemi<br />
del mondo agricolo.<br />
La ricerca estremamente documentata di Ianniello parte dall’ottobre del 1843 e sottolinea le tappe principali<br />
di un percorso che ha visto decennio dopo decennio il mondo agricolo della provincia di Cuneo passare da<br />
uno stato di arretratezza colturale e culturale e di estremo disagio economico ad una realtà di eccellenza sia<br />
per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda la preparazione tecnica degli imprenditori<br />
agricoli.<br />
Tutto questo si è avverato anche grazie all’importante contributo dato dall’associazionismo e dalla<br />
cooperazione”.<br />
“Ecco perché la testimonianza storica della Cooperativa Agricola di Miglioramento di Cavallermaggiore<br />
doveva essere scritta, doveva essere conosciuta – continua Bruno Carli - Infatti l’esperienza dei Soci della<br />
“Miglioramento” non è solo materiale per gli storici, ma è insegnamento per le nuove generazioni di<br />
imprenditori agricoli. Il buon funzionamento attuale della Cooperativa, la loro capacità di acquistare ed<br />
usare in comune le più innovative macchine agricole, sta già creando, ed ha già recentemente creato, in<br />
provincia di Cuneo altre cooperative che ne seguono l’esempio.<br />
Nel libro troviamo poi una sottolineatura del ruolo che la città di Savigliano ha avuto come centro di<br />
diffusione della meccanizzazione agricola, tanto da diventare sede di una delle più prestigiose fiere del<br />
settore.<br />
In ultimo, troviamo un capitolo dedicato ad una associazione di artigiani, l’Arproma, produttori di macchine<br />
ed attrezzi agricoli. Questa presenza in un libro promosso dal Centro per la Cultura Cooperativa ha un<br />
significato importante perché è un piccolo tassello di un discorso di collaborazione tra mondo cooperativo e<br />
2
mondo degli imprenditori ed artigiani privati che può dare nuove opportunità di sviluppo al nostro territorio<br />
provinciale”.<br />
Il volume è stato realizzato grazie al patrocinio ed ai contributi economici della Provincia di Cuneo, del<br />
Comune di Savigliano, del Comune di Cavallermaggiore ed alle sponsorizzazioni di Banca di Credito<br />
Cooperativo di Cherasco, Banca Cassa di Risparmio di Savigliano, Banca Popolare di Novara, Cooperativa<br />
Agricola di Miglioramento, Arproma.<br />
Per info Centro per la Cultura Cooperativa tel. 0171/451711 (Dr. Marco Abbadessa) - e-mail:<br />
cultura.cuneo@confcooperative.it;<br />
NOTIZIE DALLE COOPERATIVE - EVENTI<br />
Flyfood Società Cooperativa: servizi di catering sull’intera Regione Piemonte<br />
Flyfood Società Cooperativa è stata costituita il 26 Febbraio 2009<br />
da Marianna Bressy, Flavio e Bruno Dotta.<br />
L’idea è nata dall’esigenza di fornire anche un servizio di catering<br />
negli eventi organizzati dalla Flyeventi, società creata nel 20<strong>05</strong> dai<br />
fratelli Dotta ed operante nel settore della comunicazione e<br />
nell’organizzazione di manifestazioni. L’incremento di eventi<br />
sempre più strutturati e l’ampliamento dell’organico, hanno<br />
motivato la creazione di questa nuova società. Dopo averlo fatto<br />
demandandolo a strutture esterne, si è deciso di provare a gestire<br />
direttamente questo tipo di servizio, scegliendo un cuoco che offra un servizio continuativo e personale di<br />
sala accuratamente selezionato.<br />
La Cooperativa Flyfood, aderente a <strong>Confcooperative</strong> Cuneo, opera sulla Provincia di Cuneo e sull’intera<br />
Regione, si avvale di ottimi collaboratori per quanto riguarda l’ideazione, la logistica, il servizio, senza<br />
dimenticare la qualità delle materie prime.<br />
“Il nostro intento, infatti, – dice Marianna Bressy, Presidente della Cooperativa - è quello di mantenere<br />
sempre un giusto equilibrio tra qualità e prezzo, restando legati alla tradizione ed alla storia della nostra<br />
terra. Ogni piatto ha il sapore ed il profumo delle nostre zone, ogni abbinamento è legato ad una tipicità o<br />
ad una storia da raccontare”.<br />
“Il servizio che noi offriamo – continua Marianna Bressy - non è la semplice soddisfazione di un’esigenza,<br />
ma la possibilità di gustare “emozioni del palato”, in modo che il gusto rimanga ben impresso nella<br />
memoria”.<br />
I servizi offerti dalla Flyfood sono la gestione aree food and beverage all’interno di eventi e manifestazioni,<br />
colazioni di lavoro ed eventi aziendali, consulenza per gestione locali, cerimonie Nuziali, ricevimenti in<br />
location esclusive, servizi di ristorazione a domicilio, buffet e servizi congressuali.<br />
Per info Flyfood Società Cooperativa tel. 0172/474003 – e-mail:info@flyfood.it<br />
S.T.A.- Sistemi e tecnologie per l’ambiente Società Cooperativa<br />
La S.T.A. – Sistemi e tecnologie per l’ambiente – è una società<br />
cooperativa con sede legale in Località San Sebastiano, Bagnasco<br />
(Cn) e sede amministrativa in Via Nazionale 9, Massimino (Sv), che<br />
opera nel settore delle sistemazioni, ripristini e manutenzioni agroforestale<br />
attraverso la prestazione di una svariata gamma di servizi<br />
e la realizzazione di molteplici tipologie di interventi direttamente sul<br />
territorio.<br />
Costituita nel 1998 dal dottore forestale Massimo Paoletta,<br />
attualmente amministratore unico e responsabile tecnico della<br />
cooperativa, la Cooperativa S.T.A., grazie alla competenza e alla<br />
professionalità dei propri soci e collaboratori, è in grado di espletare<br />
tutte le fasi di organizzazione e realizzazione di un intervento di<br />
natura ambientale. La cooperativa si occupa infatti principalmente dell’esecuzione, direzione lavori,<br />
manutenzione e collaudo finale di lavori di valorizzazione paesistica, cura e recupero ambientale, con<br />
particolare interesse rivolto verso le sistemazioni idrauliche, stabilizzazione di versanti, realizzazione e<br />
ripristino di strade forestali e sistemazione verde, mediante l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica.<br />
Di notevole rilevanza, numerica ed economica, sono gli interventi di miglioramento e gestione di<br />
superfici boscate e forestali eseguiti con finanziamenti comunitari(Reg. CEE 2080/92, Reg. CEE 1257/99,<br />
PSR 2000 – 2006) sia per committenti pubblici che privati.<br />
Oltre ai lavori di natura prettamente forestali e lavori forestali di utilizzazione, quali costruzione di<br />
strade e piste, realizzazione di diradamenti o di sistemazioni idrogeologiche, la Cooperativa realizza<br />
costruzioni di aree verdi, parchi e giardini, e isole di inserimento paesaggistico attraverso l’impiego di<br />
materiali e tecniche che prevedano l’uso di vegetali e prodotti derivati, stuoie, georeti, scogliere palificate<br />
3
etc., che meglio si adattano alle condizioni stazionali presenti favorendone la naturale stabilizzazione<br />
ambientale.<br />
E’ importante inoltre segnalare l’attività svolta dalla S.T.A di produzione di legname di castagno<br />
scortecciato idoneo all’impiego in lavori di ingegneria naturalistica, realizzazione di palificate, palizzate,<br />
staccionate, viminate e pali per tutoraggio di alberi.<br />
La Cooperativa S.T.A. è inoltre in grado di realizzare differenti elaborati grafici, mediante l’impiego di<br />
attrezzature all’avanguardia e differenti software.<br />
Si esegue infatti la digitalizzazione di supporti cartografici, la produzione di cartografie, lo studio e la<br />
progettazione di segnaletica, bacheche informative, pannelli tematici per la valorizzazione di sentieri, grazie<br />
anche alle abilitazioni alla progettazione con software per la gestione cartografica.<br />
Per info S.T.A. Sistemi e tecnologie per l’ambiente Società Cooperativa tel. 0174/713016 – e-mail:<br />
info@sta-ambiente.it<br />
La Grolla Società Cooperativa Sociale ONLUS: inaugurazione del nido in famiglia<br />
Sabato 13 marzo a Margarita, La Grolla Società Cooperativa sociale ONLUS di Boves, ha inaugurato il nido<br />
in famiglia “Fatatrach” con sede in Via Molino n. 2 che ha visto la partecipazione di autorità, ma soprattutto<br />
di molti bambini.<br />
Il nido in famiglia è un servizio socio-educativo-ricreativo, inserito in un contesto ambientale e sociale di<br />
tipo familiare che intende dare una possibile alternativa ai servizi tradizionali (asilo nido, baby-parking,<br />
etc.), differenziandosi per la flessibilità e la ridotta capacità recettiva, per cui il rapporto tra educatrice e<br />
bambini è al massimo di 1 a 4. Potrà accogliere minori di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni destinato a<br />
favorirne le opportunità di socializzazione.<br />
Il pomeriggio è stato, infatti, ricco di momenti di gioco in cui si sono intrattenuti i bimbi presenti: dalla<br />
manipolazione di pasta da modellare realizzata con prodotti alimentari, alla condivisione dei <strong>numero</strong>si giochi<br />
a disposizione per tutte le fasce di età.<br />
Per informazioni contattare: Bertetto Silvia al n. 348.9024599 o la Cooperativa Sociale “La Grolla” Piazza<br />
Italia n. 13 a Boves, tel e fax 0171.390146, e-mail: info@lagrolla-boves.it, sito: www.lagrolla-boves.it<br />
LO SAPETE CHE…<br />
…il più importante produttore al mondo di Barolo è Cooperativa Terre del Barolo di Castiglion Falletto,<br />
Cooperativa aderente a <strong>Confcooperative</strong> Cuneo?<br />
La Cooperativa imbottiglia e commercializza circa 750 mila bottiglie all’anno di Barolo,<br />
ottenute dalle pregiate uve dei soci conferenti.<br />
La sola produzione della Cooperativa Terre del Barolo rappresenta circa il 18% della<br />
produzione totale di Barolo DOCG e le uve provengono interamente dai soci conferenti di 11<br />
comuni di langa.<br />
La Cooperativa che l’anno scorso ha festeggiato i 50 anni di attività ha un fatturato di circa<br />
15 milioni di euro.<br />
Il Barolo viene commercializzato oltre che in Italia, prevalentemente all’estero, in modo particolare nel<br />
nord Europa (soprattutto Belgio ed Inghilterra), in Germania, negli Stati Uniti, in Giappone, nel sud<br />
America!<br />
L’OPINIONE DI…<br />
Don Corrado Avagnina – Direttore de “L’unione Monregalese”<br />
Attualmente sono direttore de “L’Unione Monregalese”, de “La Fedeltà” e del “Corriere di Carrù”, giornali<br />
che vengono da lontano, che hanno una loro storia, che sono nati a cavallo tra il XX e il XIX secolo in un<br />
periodo di forti “scontri” verbali identitari, di accese idealità, di profonde spaccature sociali ed ideologiche. I<br />
nostri giornali da oltre un secolo sono connotati dal loro marcato radicamento sul territorio.<br />
Proprio quest’ultimo elemento caratteristico delle nostre testate in questi ultimi anni ci mette discretamente<br />
al riparo da quella crisi che sta preoccupando non poco le redazioni dei giornali quotidiani. Sebbene io non<br />
creda alle profezie di coloro che vedono ormai prossima la fine dei giornali cartacei a causa del trionfo<br />
dell’informazione su supporti digitali, penso comunque che i quotidiani dovranno rivedere, ripensare il loro<br />
ruolo informativo per distinguersi da quanto viene trasmesso attraverso la TV o Internet.<br />
La realtà dei nostri periodici locali è certamente diversa. Possiamo contare, come ho già detto, sul nostro<br />
legame col territorio, sul fatto che le persone possono avere con le nostre redazioni un rapporto diretto,<br />
semplice; le stesse facce dei redattori sono familiari.<br />
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Questa nostra grande risorsa è anche la fonte del nostro impegno, della nostra fatica quotidiana, poiché<br />
nulla è dato per sempre ed anche il rapporto più stretto può allentarsi o addirittura finire se non lo si coltiva<br />
con grande attenzione e consapevolezza.<br />
Per noi quindi mantenere vivo il radicamento sul territorio vuol dire tenere aperto il ventaglio<br />
dell’informazione a 360 gradi, non perdere nessuna occasione per fare informazione, essere attenti a tutto<br />
ciò che succede e a tutte le fasce di età dei nostri lettori.<br />
Per esempio, questa settimana scriverò un articolo sullo sport locale. Lo spunto per questo tema mi viene<br />
dal convegno che si tiene in questi giorni sul rapporto educazione sport e fede. Inoltre con lo stesso articolo<br />
risponderò ai molti che mi chiedono come mai dedico tante pagine agli sport locali.<br />
Ebbene noi nell’organizzare il giornale partiamo da un nostro intento: raccontare la vita della gente; e la<br />
vita della gente è fatta anche dello sport praticato dai figli, che siano “pulcini” o facciano parte di squadre di<br />
livello superiore. Noi raccontiamo lo sport che nessun altro racconta. Certo, questo è un buon modo per<br />
attrarre giovani lettori ma non è l’unico.<br />
Infatti per dare spazio alle giovani generazioni che privilegiano le navigazioni su Internet, abbiamo creato<br />
un sito web con una giusta dose di interventi e notizie che siano complementari ma non sostituiscano la<br />
versione cartacea dei nostri giornali.<br />
Stiamo quindi investendo molto sul sito ma non solo, abbiamo bisogno di investire anche in forme<br />
giornalistiche sempre più comunicative, nella grafica, in progetti originali, insomma non possiamo dormire<br />
sugli allori di un passato glorioso.<br />
Quando cominciai a lavorare a L’Unione Monregalese nel 1976 il nostro lettore medio era una persona che<br />
guardava un po’ la TV e non leggeva i quotidiani. Per questo noi davamo spazio nelle colonne del nostro<br />
settimanale anche a notizie nazionali, europee od internazionali. Poco per volta, anno dopo anno i nostri<br />
lettori cambiavano, continuavano a leggere poco i quotidiani, ma avevano una scelta informativa televisiva<br />
notevole. Allora noi ci siamo concentrati sull’informazione locale senza tuttavia dimenticare che non<br />
dobbiamo restare prigionieri del localismo ma riuscire a stimolare uno sguardo che vada un po’ più in là del<br />
campanile e più in profondità.<br />
I nostri sono giornali di appartenenza ecclesiale e quindi diamo spazio anche alla vita della comunità<br />
cristiana del nostro territorio. Questa nostra impostazione di fondo ci permette comunque di offrire<br />
un’informazione libera e pluralista, mostrando le proprie credenziali, senza abdicare mai alle proprie<br />
convinzioni. Non abbiamo paura delle notizie né delle opinioni. Quando si toccano tematiche sensibili è<br />
importante dire una parola chiara nel rispetto delle altrui opinioni; è un fatto positivo di crescita imparare a<br />
confrontarci su qualsivoglia tematica nel rispetto reciproco, nella pacatezza dei toni, nella scelta delle parole<br />
giuste perché il dibattito sia fecondo, profondo.<br />
Dagli inizi degli anni ‘80 questo nostro lavoro lo facciamo in cooperativa. Per la verità inizialmente si trattò<br />
di una soluzione tecnica. Infatti allora c’era come unica figura di riferimento il proprietario della testata che<br />
era, ed è tuttora il vescovo pro tempore. Era una situazione anomala nel senso che il vescovo avrebbe<br />
dovuto interessarsi di tutto, in prima persona, compresi l’acquisto della carta o il contratto con la tipografia.<br />
Allora la FISC (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), Federazione a cui apparteniamo, ci suggerì due<br />
formule per l’assetto gestionale: o l’aggancio ad un Ente morale della Diocesi o la creazione di una<br />
cooperativa. Scegliemmo questa seconda opportunità. Strada facendo, questa esperienza ha acquistato<br />
sempre di più un’impronta di valore ideale; fare cooperazione per noi vuol dire lavorare insieme, mettere<br />
delle competenze in comunione tenendo contemporaneamente presente che siamo una piccola impresa che<br />
deve tenere conto di tutte le norme, di tutti gli adempimenti per stare sul mercato in modo trasparente.<br />
Essere cooperativa per noi vuol anche dire essere inseriti in un Movimento cooperativo con cui collaboriamo<br />
e con il quale vogliamo interagire sempre di più.<br />
Don Corrado Avagnina<br />
Direttore de “L’unione Monregalese”<br />
GOCCE DI CULTURA COOPERATIVA<br />
A cura del Centro per la Cultura Cooperativa<br />
Il primo capitolo dell’enciclica “Caritas in Veritate” (CV) si intitola “Il messaggio della Populorum<br />
Progressio”. Benedetto XVI infatti in questo iniziale capitolo rilegge a quarant’anni di distanza la famosa<br />
enciclica di papa Paolo VI promulgata il 26 marzo 1967, poco dopo la chiusura del Concilio Vaticano II.<br />
Benedetto XVI fa una rilettura attenta, finalizzata a cogliere gli elementi di attualità ed universalità del<br />
magistero del suo predecessore.<br />
Innanzitutto coglie l’intimo collegamento tra Populorum Progressio e Concilio Vaticano II: «Il Concilio<br />
approfondì quanto appartiene da sempre alla verità della fede, ossia che la Chiesa, essendo a servizio di<br />
Dio, è a servizio del mondo in termini di amore e verità. Proprio da questa visione partiva Paolo VI per<br />
comunicarci due grandi verità. La prima è che tutta la Chiesa, in tutto il suo essere e il suo agire, quando<br />
5
annuncia, celebra e opera nella carità, è tesa a promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo. [...] La seconda<br />
verità è che l’autentico sviluppo dell’uomo riguarda unitariamente la totalità della persona in ogni sua<br />
dimensione. Senza la prospettiva di una vita eterna, il progresso umano in questo mondo rimane privo di<br />
respiro. Chiuso dentro la storia, esso è esposto al rischio di ridursi al solo incremento dell’avere; l’umanità<br />
perde così il coraggio di essere disponibile per i beni più alti, per le grandi e disinteressate iniziative<br />
sollecitate dalla carità universale» (CV, 11).<br />
Riecheggia in questo brano sia la concezione tradizionale cristiana della persona, essere pluridimensionale<br />
che unisce quindi elementi fisici ad elementi spirituali (la persona in molti autori cristiani dei primi secoli era<br />
considerata unione di aspetti fisici, psichici e pneumatici, ovvero spirituali), sia la concezione di progresso<br />
come sforzo, progetto dell’umanità di crescere in perfetto equilibrio tra avere ed essere, dove essere per il<br />
cristiano vuol dire amare, vuol dire coltivare rapporti fraterni col prossimo, vuol dire declinare il termine<br />
amore alla sequela del Cristo.<br />
Carità, amore diventano quindi termini forti, assolutamente non sdolcinati che richiamano tutti coloro che si<br />
dicono seguaci di Cristo a comprendere l’importanza «del Vangelo per la costruzione della società secondo<br />
libertà e giustizia, nella prospettiva ideale e storica di una civiltà animata dall’amore. Paolo VI comprese<br />
chiaramente come la questione sociale fosse diventata mondiale e colse il richiamo reciproco tra la spinta<br />
all’unificazione dell’umanità e l’ideale cristiano di un’unica famiglia dei popoli, solidale nella comune<br />
fraternità» (CV, 13).<br />
Benedetto XVI nella sua ricognizione del pensiero di Paolo VI cita anche al <strong>numero</strong> 14 l’enciclica Octogesima<br />
Adveniens (14 maggio 1971) nella quale si mise in guardia l’umanità dalle ideologie tecnocratiche e da<br />
quelle che negano l’utilità stessa dello sviluppo. Paolo VI aveva già nella Populorum Progressio (PP)<br />
sottolineato che «economia e tecnica non hanno senso che in rapporto all'uomo ch'esse devono servire. E<br />
l'uomo non è veramente uomo che nella misura in cui, padrone delle proprie azioni e giudice del loro valore,<br />
diventa egli stesso autore del proprio progresso, in conformità con la natura che gli ha dato il suo Creatore<br />
e di cui egli assume liberamente le possibilità e le esigenze» (PP, 34).<br />
Le ideologie che negano del tutto l’utilità dello sviluppo finiscono «per condannare non solo il modo distorto<br />
e ingiusto con cui gli uomini talvolta orientano il progresso, ma le stesse scoperte scientifiche, che, se ben<br />
usate, costituiscono invece un’opportunità di crescita per tutti. [...] È un grave errore disprezzare le<br />
capacità umane di controllare le distorsioni dello sviluppo o addirittura ignorare che l’uomo è<br />
costitutivamente proteso verso “l’essere di più”» (CV, 14).<br />
Questa tensione umana verso “l’essere di più” si esplica nel progresso, il quale «è, nella sua scaturigine e<br />
nella sua essenza, una vocazione» (CV, 16).<br />
La vocazione è una chiamata che richiede una risposta libera e responsabile (CV, 17).<br />
«Oltre a richiedere la libertà, lo sviluppo umano integrale come vocazione esige anche che se ne rispetti la<br />
verità. La vocazione al progresso spinge gli uomini a “fare, conoscere e avere di più, per essere di più”. Ma<br />
ecco il problema: che cosa significa “essere di più?” Alla domanda Paolo VI risponde indicando la<br />
connotazione essenziale “dell’autentico sviluppo”: esso “deve essere integrale, il che vuol dire volto alla<br />
promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo”. [...] La verità dello sviluppo consiste nella sua integralità: se<br />
non è di tutto l’uomo e di ogni uomo, lo sviluppo non è vero sviluppo» (CV, 18).<br />
Il progresso come vocazione esige infine che il progresso stesso sia internamente mosso dalla carità. Nella<br />
Populorum Progressio Paolo VI ribadiva che le cause del sottosviluppo dell’80% della popolazione del nostro<br />
pianeta non era primariamente dovuta a cause di ordine materiale; «egli [Paolo VI] ci invitava a ricercarle<br />
in altre dimensioni dell’uomo. Nella volontà, prima di tutto, che spesso disattende i doveri della solidarietà.<br />
Nel pensiero, in secondo luogo, che non sempre sa orientare convenientemente il volere. Per questo, nel<br />
perseguimento dello sviluppo, servono “uomini di pensiero capaci di riflessione profonda, votati alla ricerca<br />
d’un umanesimo nuovo, che permetta all’uomo moderno di ritrovare se stesso”. Ma non è tutto. Il<br />
sottosviluppo ha una causa ancora più importante della carenza di pensiero: è “la mancanza di fraternità tra<br />
gli uomini e tra i popoli”» (CV, 19).<br />
Queste riflessioni che animano il primo capitolo della Caritas in Veritate sono per papa Benedetto XVI un<br />
pungolo ad agire, ad avere come obiettivo «la realizzazione di un’autentica fraternità. La rilevanza di questo<br />
obiettivo è tale da esigere la nostra apertura a capirlo fino in fondo e a mobilitarci in concreto con il “cuore”,<br />
per far evolvere gli attuali processi economici e sociali verso esiti pienamente umani» (CV, 20).<br />
Per info Attilio Ianniello Centro per la Cultura Cooperativa tel. 0171/451711 – e-mail:<br />
cultura.cuneo@confcooperative.it<br />
ASSIMOCO CUNEO INFORMA<br />
CASA CONFort<br />
Il GRUPPO ASSIMOCO ha ideato negli ultimi mesi un nuovo prodotto a sostegno dell’attività distributiva<br />
delle Agenzie che supportano l’attività di <strong>Confcooperative</strong> su tutto il territorio nazionale.<br />
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Nel mese di Novembre è infatti entrato in commercio il nuovo prodotto per la casa dedicato in esclusiva a<br />
<strong>Confcooperative</strong>.<br />
Il nuovo nato è stato battezzato con il nome di CASA CONFort con l’intento di richiamare l’importanza della<br />
sicurezza e della comodità all’interno della propria abitazione e, allo stesso modo, l’esclusività del prodotto<br />
per un importante mondo di riferimento quale <strong>Confcooperative</strong>.<br />
CASA CONFort è il primo di una serie di prodotti specificatamente dedicati alla protezione della persona e<br />
del proprio Patrimonio e si rivolge a:<br />
- Soci e Dipendenti di Società Cooperative,aderenti a <strong>Confcooperative</strong>,nonché loro familiari;<br />
- Dipendenti degli organi centrali e territoriali di <strong>Confcooperative</strong>, nonché loro familiari.<br />
Il prodotto, nato dalla collaborazione con i responsabili nazionali di Federabitazione, garantisce l’abitazione<br />
da qualsiasi evento che qui di seguito riassumiamo:<br />
- Incendio del fabbricato e dell’arredamento;<br />
- Scariche elettriche che possono danneggiare elettrodomestici e simili oltre a tutti gli impianti elettrici<br />
ed elettronici di pertinenza dell’abitazione;<br />
- Danni a seguito di rottura di tubazioni idrauliche oltre alle spese sostenute per ricercare e riparare il<br />
guasto;<br />
- Terremoto ed eruzioni vulcaniche;<br />
- Eventi atmosferici e atti vandalici;<br />
- Furto all’interno dell’abitazione oltre ai guasti cagionati dai ladri ai serramenti e/o agli infissi oltre agli<br />
atti vandalici effettuati durante il furto stesso;<br />
- Responsabilità civile del nucleo familiare (quindi tutti i componenti come da stato di famiglia) per danni<br />
involontariamente arrecati a terzi, compresa la proprietà di animali domestici, pratica di sport comuni<br />
(compresa la pratica dello sci), conduzione della proprietà dell’abitazione.<br />
Questi solo alcuni esempi della vasta gamma di garanzie offerta da CASA CONFort che, a differenza di altre<br />
polizze sul mercato, è offerta senza alcuna franchigia (quindi qualsiasi danno garantito viene pagato<br />
interamente) e tutte le garanzie sono prestate a “primo rischio assoluto e a valore a nuovo” e quindi senza<br />
applicazione di degrado o con applicazione di eventuali percentuali di scoperture nel caso in cui si siano<br />
assicurate somme insufficienti.<br />
Questa polizza è stata creata appositamente per dare garanzia di assoluta tranquillità a tutti i soci delle<br />
Cooperative, testimoniato dalla personalizzazione di <strong>Confcooperative</strong> e Federabitazione presente su tutto il<br />
materiale pubblicitario a disposizione.<br />
Per info sul prodotto<br />
http://www.cuneo.confcooperative.it/C1/Assimoco/default.aspx oppure Garro snc/Assimoco Agenzia Cuneo<br />
220 - Via Cascina Colombaro, 56 12100 Cuneo Tel. 0171/64570 Fax 0171/435626<br />
Presidente <strong>Confcooperative</strong> Cuneo<br />
Domenico Paschetta<br />
<strong>Confcooperative</strong> Unione Provinciale di Cuneo<br />
Via Cascina Colombaro, n. 56<br />
12100 Cuneo<br />
Cod. Fisc. 80008950042<br />
Area Sindacale – Servizio Stampa<br />
Tel 0171/451736 – Fax 0171/451734<br />
E-mail: stampa.cuneo@confcooperative.it<br />
Sito Internet: http://www.cuneo.confcooperative.it<br />
Direttore Generale <strong>Confcooperative</strong> Cuneo<br />
Massimo Gallesio<br />
Invitiamo le Cooperative associate a segnalarci gli avvenimenti che prossimamente le caratterizzano per darne<br />
visibilità all’intero sistema <strong>Confcooperative</strong> ed ai giornali locali.<br />
<strong>Confcooperative</strong> Cuneo gradirebbe essere citata dai mezzi di comunicazione che ricevono ed estrapolano notizie dalla<br />
pubblicazione inviata.<br />
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