La Cicrespi e il suo secolo (ITA) - Cicrespi Spa

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La società, che produce macchinari elettrici si è trasferita da
Ulma (Germania) in Italia dove sembrava ci fossero migliori
prospettive di mercato e minori costi di produzione. Mentre
i calcoli sulla relatività del giovane Albert si sarebbero rivelati
assolutamente esatti, lo sappiamo bene, quelli di papà
Hermann e di zio Jacob non lo erano, e la società si trovò in
uno stato di pre-fallimento.
A salvare la situazione è proprio il giovane Carlo, che acquisisce
la società impegnandosi a farla vivere, ma trasformandola.
A questo punto è legittimo dire che Carlo ha intuizioni
migliori di quelle degli Einstein, e non è poco, perché trasforma
la ditta da produttrice di motori elettrici in produttrice
di energia. Negli anni venti sistemi già molto innovativi,
Carlo riesce a fornire di energia elettrica tutta la provincia
pavese. Passando lungo il Naviglio Pavese, vicino al punto
di immissione del canale nel Ticino, Carlo aveva notato che
le chiuse producono un salto d’acqua che può generare energia.
Il problema è come distribuirla. Così si ingegna con carri
e buoi, e trasporta pali, impianti e fi li elettrici che colloca nel
percorso che intende coprire. L’ iniziativa funziona. Le famiglie
della plaga hanno la luce. Il passo successivo è naturale,
quasi automatico.
L’iniziativa di Monticelli si è rivelata talmente produttiva
e vincente, che attira l’attenzione del governo. Allora non
c’era l’Enel, ma una società omologa che si chiamava Est Ticino
che forniva corrente in quella vasta zona. Negli anni
trenta La Est Ticino farà un’offerta d’acquisto a Monticelli,
che l’accetterà.
E’ un altro capitolo importante nell’evoluzione industriale
della famiglia.