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OCCASIONE FA IL LADRO (L') Compositore ... - Teatro La Fenice

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L’occasione fa il ladro, libretto e guida all’opera<br />

a cura di Michele Girardi<br />

Rappresentata per la prima volta il 24 novembre 1812, L’occasione fa il ladro viene definita<br />

«burletta per musica» nel libretto di Luigi Prividali, ma in realtà fa parte del ciclo<br />

di lavori nel genere della farsa prodotti dal giovane debuttante Gioachino Rossini<br />

per il <strong>Teatro</strong> Giustiniani di San Moisè, tra il 1810 e il 1813.<br />

Altri titoli erano stati accolti dal pubblico della piccola sala veneziana con maggior<br />

calore, ad esempio L’inganno felice l’8 gennaio dello stesso anno, altri, come Il signor<br />

Bruschino (27 gennaio 1813), avrebbero goduto di una fortuna notevole, specie nell’ambito<br />

della Rossini Renaissance, dopo il tonfo della première al Giustiniani: L’occasione<br />

fa il ladro non suscitò entusiasmi particolari, ma nemmeno contestazioni (sia pur<br />

blande, come <strong>La</strong> scala di seta, 9 maggio 1812), ed ebbe almeno una ripresa importante<br />

al <strong>Teatro</strong> alla Scala di Milano nella primavera del 1822, con Luigi <strong>La</strong>blache e Maria<br />

Teresa Giorgi Belloc. Fra gli interpreti della prima assoluta furono apprezzate Giacinta<br />

Canonici (Berenice), futura interprete della Zingara di Donizetti (1822), Carolina Nagher,<br />

nella parte di Ernestina, che cantò altri due ruoli importanti nelle farse per il San<br />

Moisè (Lucilla nella Scala di seta e Marianna nel Bruschino), e soprattutto Luigi Pacini<br />

(1767-1837), padre del compositore Giovanni, nato tenore e divenuto, per l’abbassamento<br />

della voce, uno dei migliori buffi del teatro di allora, tanto che Rossini lo scelse<br />

per la prima assoluta del Turco in Italia alla Scala nel 1814 (Geronio). Nello stesso<br />

anno Pacini averebbe interpretato Leporello alla prima scaligera di Don Giovanni insieme<br />

a un altro basso rossiniano d’eccellenza, Filippo Galli, nel ruolo eponimo: il dato<br />

non è privo d’interesse, anche per confermare l’effettiva consistenza del rapporto fra<br />

Rossini e Mozart, di cui si darà conto nella guida all’opera in relazione alla citazione<br />

di topoi drammatici e musicali mozartiani da parte del compositore italiano.<br />

Il testo adottato per questa edizione è il libretto della première, 1 lievemente ritoccato<br />

nella disposizione metrica per evidenziare le formazioni strofiche e le forme letterarie<br />

‘chiuse’ in genere presenti all’interno dell’opera. Parole e versi non intonati sono stati<br />

riportati in grassetto e color grigio nel testo, inoltre si è provveduto a correggere<br />

1 L’<strong>OCCASIONE</strong> <strong>FA</strong> <strong>IL</strong> <strong>LADRO</strong> / Burletta per musica / da rappresentarsi / per la prima volta / nel <strong>Teatro</strong> Giustiniani<br />

/ in San Moisè / nell’autunno dell’anno 1812 / Parole di Luigi Prividali / Musica di Gioachino Rossini, pesarese<br />

/ il Carnevale 1812 / In Venezia, nella Stamperia Rizzi.

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