Reparto a cavallo della Polizia Penitenziaria nei parchi di Roma
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L’atleta <strong>di</strong> Camerino, a <strong>di</strong>mostrazione del<br />
buon momento <strong>di</strong> forma e <strong>della</strong> buona preparazione<br />
svolta in vista dell’appuntamento<br />
torinese, nella finale <strong>di</strong> sabato vinta dalla<br />
russa Krivoshapka con il tempo incre<strong>di</strong>bile <strong>di</strong><br />
51”18, ha messo cuore e gambe fino al traguardo<br />
con una prova ed un tempo finale vicino al personale<br />
<strong>di</strong> 53”11 sul giro <strong>di</strong> pista al coperto. Di più non le si poteva<br />
chiedere e con il 5° posto assoluto a Torino, l’Italia e le<br />
Fiamme Azzurre hanno senz’altro ben figurato.<br />
Di più ci si attendeva invece dai lanci con una Chiara Rosa al<br />
<strong>di</strong> sotto delle sue misure e non oltre il 13° posto nelle qualificazioni<br />
con 16.87m. Per la padovana primatista italiana, capace<br />
<strong>di</strong> lanciare oltre i 19 metri, un europeo da <strong>di</strong>menticare e la necessità<br />
<strong>di</strong> ritrovare la con<strong>di</strong>zione migliore in vista <strong>di</strong> po<strong>di</strong> internazionali<br />
per lei non impossibili da<br />
raggiungere.<br />
L’Italia nella seconda giornata gioisce per le<br />
finali d’argento <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Licciardello <strong>nei</strong><br />
400 e d’oro <strong>di</strong> Fabrizio Donato nel triplo con<br />
17.42 m, nuovo record italiano indoor e seconda<br />
misura mon<strong>di</strong>ale stagionale.<br />
Detto <strong>della</strong> finale <strong>di</strong> Daniela Reina, delusione<br />
anche per Assunta Legnante nel peso, non<br />
oltre il quinto posto con 18.05m. Troppo<br />
poco per il po<strong>di</strong>o dominato dalla Germania<br />
con il primo posto raggiunto da Petra Lammert<br />
con 19.66m e la miglior prestazione<br />
mon<strong>di</strong>ale stagionale, dall’altra tedesca Hinrichs,<br />
seconda con 19,63m davanti alla romena<br />
Heltne con 18,71m.<br />
Nell’ultima giornata per i colori italiani arriva una autentica<br />
pioggia <strong>di</strong> medaglie: la terza è il bronzo <strong>di</strong> Elisa Cusma negli<br />
800 con 2’00”23. Dominatrici le russe Mariya Savinova e Oksana<br />
Zbrozhek a seguire.<br />
Nella finale dei 60m maschili, <strong>di</strong>etro allo sprinter inglese<br />
Chambers c’è ancora spazio per la gioia del Team Italia e tanto<br />
azzurro: Fabio Cerutti è secondo davanti ad Emanuele Di Gregorio.<br />
A chiudere gli Europei indoor <strong>di</strong> Torino arriva<br />
una prestigiosissima medaglia d’oro.<br />
A vincerlo la staffetta 4 x 400, con un’entusiasmante<br />
rimonta <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Licciardello, che<br />
supera <strong>di</strong> slancio Gran Bretagna e Polonia nel<br />
rettilineo finale <strong>della</strong> quarta e decisiva frazione.<br />
Il team azzurro, formato da Jacopo<br />
Marin, Domenico Rao, Matteo Galvan e Clau<strong>di</strong>o<br />
Licciardello, conclude in 3’06”68, davanti<br />
appunto alla Gran Bretagna (3’07”04) e alla<br />
Polonia (3’07”04).<br />
Il successo del quartetto azzurro chiude una<br />
brillante giornata ed una più che sod<strong>di</strong>sfacente<br />
rassegna del Campionato d’Europa.<br />
<strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong> - SG&S n. 160 - marzo 2009<br />
A bocce ferme, il giorno seguente a Torino<br />
2009, il DT delle Squadre Nazionali Francesco<br />
Uguagliati racconta così le sue impressioni<br />
sugli Euroindoor dell’Italia a partire dal po<strong>di</strong>o<br />
più fresco: «La sensazione <strong>di</strong> oggi è la stessa<br />
<strong>di</strong> quella provata un minuto dopo il successo<br />
<strong>della</strong> 4x400, una felicità gran<strong>di</strong>ssima. E soprattutto<br />
l’aver sentito la gioia <strong>di</strong> tutto l’ambiente su cui questa manifestazione<br />
e i suoi risultati hanno avuto un impatto positivo.<br />
Del resto, crescita del risultato significa crescita del<br />
movimento. Da questo appuntamento ne esce <strong>di</strong> sicuro<br />
un’Italia che, accanto alle punte <strong>di</strong> certe in<strong>di</strong>vidualità, può<br />
davvero <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere più squadra».<br />
Ancora sulla staffetta Uguagliati ha aggiunto: «Ora possiamo<br />
pensare ad una staffetta 4x100 maschile, ma anche femminile.<br />
Ci si potrà, però, riuscire solo se - come<br />
si è visto con la 4x400 - ci sarà alla base una<br />
vera squadra».<br />
Appare evidente il riferimento alle polemiche<br />
<strong>di</strong> Pechino 2008 con le deludenti prove olimpiche<br />
delle staffette azzurre per la mancanza<br />
<strong>di</strong> “vere squadre”.<br />
Riguardo all’europeo <strong>della</strong> velocità c’è posto<br />
per i meritati complimenti anche per la nostra<br />
Daniela Reina: «Da tecnico <strong>della</strong> velocità non<br />
posso che essere entusiasta <strong>di</strong> quello che abbiamo<br />
raggiunto a Torino. L’oro <strong>della</strong> 4x400<br />
ha dato a tutti delle emozioni incre<strong>di</strong>bili, al<br />
pari dei 60 con due azzurri, Cerutti e Di<br />
Gregorio, sul po<strong>di</strong>o e due azzurre, Pistone e<br />
Salvagno, in finale. Senza <strong>di</strong>menticare la bella prova del giovane<br />
Galvan e il coraggio <strong>di</strong>mostrato dalla Reina. e Magari<br />
con un Collo in con<strong>di</strong>zioni migliori, ci sarebbe stato un<br />
altro italiano in finale. Lo aspettiamo all’aperto. Questo significa<br />
che a livello continentale possiamo competere. A livello<br />
mon<strong>di</strong>ale vedremo <strong>di</strong> cosa saremo capaci. Sono<br />
risultati che si ottengono con il tempo e con il lavoro. E proprio<br />
il senso del lavoro e del sacrificio è la filosofia <strong>di</strong> allenamento<br />
<strong>di</strong> questi atleti e dei loro tecnici».<br />
Un commento sulle tre medaglie <strong>di</strong> Donato,<br />
Licciardello e Cusma «Donato e Licciardello<br />
sono due generazioni <strong>di</strong> atleti. Donato con<br />
caparbietà e carattere ha inseguito a lungo<br />
e meritato questo risultato. Licciardello è un<br />
giovane che ha saputo <strong>di</strong>mostrare la sua<br />
personalità e il suo talento. Puntiamo su<br />
entrambi, così come su Elisa Cusma. La sua<br />
medaglia <strong>di</strong> bronzo è il frutto <strong>di</strong> una gara<br />
eccezionale in cui ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> aver acquisito<br />
una grande maturità agonistica in<br />
campo internazionale. Ha saputo tener<br />
testa alle sue avversarie, controllare e reagire,<br />
senza farsi intimi<strong>di</strong>re dalla superiorità<br />
Assunta<br />
Legnate<br />
impegnata<br />
in un<br />
lancio<br />
Silvia<br />
Weissteiner<br />
durante<br />
la gara<br />
Clau<strong>di</strong>o<br />
Licciardello<br />
medaglia<br />
d’oro nella<br />
staffetta<br />
4x400<br />
23<br />
✒