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Reparto a cavallo della Polizia Penitenziaria nei parchi di Roma

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a cura <strong>di</strong><br />

G. B. De Blasis<br />

Jimmy<br />

<strong>della</strong> collina<br />

immy è un ragazzo che vive in Sardegna senza un'occu-<br />

J<br />

pazione perché non vuole rassegnarsi a lavorare in una<br />

raffineria come tutti quelli <strong>della</strong> sua famiglia. Vive <strong>di</strong><br />

gran<strong>di</strong> sogni, tra i quali predomina quello <strong>di</strong> trasferirsi in<br />

Messico. Cerca, così, <strong>di</strong> sbarcare il lunario attraverso piccoli<br />

crimini fino a quando decide <strong>di</strong> fare il grande colpo tentando<br />

una rapina. Malauguratamente la rapina finisce male e<br />

Jimmy viene arrestato e condannato a tre anni <strong>di</strong> carcere.<br />

Ecco, allora, che conosce prima la realtà del carcere minorile<br />

e subito dopo quella <strong>di</strong> una comunità <strong>di</strong> recupero.<br />

Nella comunità <strong>di</strong> recupero (che esiste veramente, si chiama<br />

proprio La Collina ed è stata fondata nel 1995 da don Ettore<br />

Cannavera) conosce Clau<strong>di</strong>a, una delle collaboratrici del sacerdote<br />

che la <strong>di</strong>rige.<br />

Il rapporto tra i due si rivela fin da subito molto complesso,<br />

anche perché la stessa Clau<strong>di</strong>a è una ex detenuta e per Jimmy<br />

non sarà semplice scegliere fra la sua voglia <strong>di</strong> ribellione auto<strong>di</strong>struttiva<br />

e la possibilità <strong>di</strong> riscatto che gli offrono gli assistenti<br />

sociali. Il film, girato a basso costo in luoghi reali, è la seconda<br />

opera del cagliaritano Enrico Pau ed è tratto dall'omonimo romanzo<br />

<strong>di</strong> Massimo Carlotto (lo scrittore offre un cameo alla<br />

fine del film come passante che incrocia Jimmy ormai già fuggiasco).<br />

Jimmy <strong>della</strong> collina è un buon esempio <strong>di</strong> cinema a sfondo<br />

sociale, che vuole raccontare senza retorica una storia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />

giovanile, scegliendo uno stile sobrio e utilizzando al meglio<br />

ambientazione e attori. Infatti, il film non giu<strong>di</strong>ca, osserva la<br />

rabbia giovanile rispettando il romanzo da cui è tratto e fotografa<br />

la vita del carcere minorile <strong>di</strong> Cagliari, inserendo gli attori<br />

(Nicola Adamo e Valentina Carnelutti ) tra i detenuti.<br />

La storia è quasi tutta vera o, quantomeno, verosimile comprese<br />

nevrosi e isterie, fino al risvolto sentimentale altrettanto<br />

plausibile. Lo stile del regista è abbastanza forte e personale,<br />

con una strizzatina d’occhio a Truffaut per la capacità <strong>di</strong> raccontare<br />

la vita e <strong>di</strong> giocare coi sogni.<br />

<strong>Polizia</strong> <strong>Penitenziaria</strong> - SG&S n. 160 - marzo 2009<br />

La scheda del Film<br />

Regia: Enrico Pau<br />

Altri titoli: Jimmy on the Hill<br />

Tratto dal romanzo omonimo <strong>di</strong> Massimo Carlotto<br />

(E<strong>di</strong>zioni E.L.)<br />

Soggetto: Massimo Carlotto<br />

Sceneggiatura: Enrico Pau, Antonia Iaccarino<br />

Fotografia: Gian Enrico Bianchi<br />

Musiche: Sickitikis<br />

Montaggio: Johannes Nakajima<br />

Scenografia: Marianna Sciveres<br />

Cotumi: Francesca Leondeff<br />

Produzione: Guido Servino per X Film, Fondazione OPE<br />

Distribuzione: Arancia Film<br />

Personaggi ed Interpreti:<br />

Jimmy: Nicola Adamo<br />

Clau<strong>di</strong>a: Valentina Carnelutti<br />

Francesco Origo<br />

Massimiliano Mecca<br />

Giovanni Cantarella<br />

Federico Carta<br />

Giovanni Carroni<br />

Genere: Drammatico<br />

Durata: 86 minuti Origine: Italia 2006<br />

Note:<br />

• Premio C.I.C.A.E./Arte & Essai al 59° Festival Internazionale del<br />

Film <strong>di</strong> Locarno (2006).<br />

• Il film è stato girato in cinque settimane fra le città <strong>di</strong> Cagliari,<br />

Sarroch, Quartucciu e Serbania.<br />

• Can<strong>di</strong>dato al Nastro d’Argento 2008 per il miglior sonoro in<br />

presa <strong>di</strong>retta.<br />

A fianco la<br />

locan<strong>di</strong>na<br />

sotto<br />

alcune<br />

scene del<br />

film<br />

27

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