RiccardoCotarella - TuttOrvieto
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agenti della polizia penitenziaria<br />
con i quali si è giustificato sostenendo<br />
che all'origine della fuga<br />
c'era la volontà di fare visita al<br />
padre, ricoverato in ospedale.<br />
Imprenditore residente<br />
ad Orvieto arrestato per<br />
la truffa dei semafori<br />
E' accusato di essere una delle<br />
"menti" della truffa che consisteva<br />
nel truccare i semafori per<br />
lucrare sulle multe. Antonino<br />
Tysserand, cinquantenne, amministratore<br />
unico della Tecnotraffico<br />
srl e titolare della ditta individuale<br />
Tecnologie per il traffico nato a<br />
Grotte di Castro e domiciliato ad<br />
Orvieto è accusato di aver avuto<br />
un ruolo di primo piano nella<br />
manomissione della telecamera<br />
ad un semaforo collocato a<br />
Vetralla. L'operazione, coordinata<br />
in tutta Italia dalla procura di<br />
Milano, ha portato in carcere<br />
altre quattro persone. I magistrati<br />
contestano loro l'associazione<br />
a delinquere anche in relazione<br />
ad una presunta attività<br />
che consentiva nel truccare le<br />
gare d'appalto necessarie per<br />
l'affidamento degli apparecchi T-<br />
Red in ventuno comuni italiani.<br />
Con la complicità di funzionari<br />
comunali o di comandanti della<br />
polizia municipale, il comitato<br />
formato dai cinque arrestati<br />
«promuoveva, organizzava e<br />
coordinava l'attività» per garantirsi<br />
e «favorire l'acquisizione di<br />
contratti con enti pubblici». Il<br />
vigile elettronico non veniva<br />
infatti collocato in quei loghi in<br />
cui poteva essere effettivamente<br />
a rischio la sicurezza stradale,<br />
ma lungo le strade a scorrimento<br />
veloce che erano in grado di<br />
garantire multe per importi da<br />
migliaia di euro. Anche il semaforo<br />
di Vetralla avrebbe assicurato<br />
incassi elevati fin dal momento<br />
in cui è stato collocato.<br />
Indagine<br />
della magistratura<br />
sui guasti agli Eurostar<br />
La magistratura di Orvieto ha<br />
aperto un'inchiesta su una grave<br />
avaria di cui è stato oggetto, lo<br />
scorso 14 ottobre, un treno pendolino.<br />
Si tratta dell'Eurostar<br />
9391, Venezia-Roma, ad alta<br />
velocità che ha subito un importante<br />
guasto agli organi di trasmissione<br />
mentre era in marcia<br />
vicino ad Orvieto sulla direttissima<br />
Firenze-Roma. Il guasto<br />
aveva causato disagi, notevoli<br />
rallentamenti al traffico e la<br />
messa fuori uso del convoglio. Si<br />
tratta di un'avaria potenzialmente<br />
molto<br />
pericolosa per la circolazione<br />
perchè è stata una rottura meccanica<br />
che potrebbe, come è già<br />
avvenuto, causare ben più gravi<br />
conseguenze. Adesso il pezzo del<br />
convoglio interessato dal guasto<br />
è stato sottoposto a sequestro<br />
giudiziario all'interno delle<br />
Officine grandi riparazioni di<br />
Foligno dove il convoglio era<br />
stato trasferito per essere aggiustato.<br />
A segnalare l'accaduto alla<br />
magistratura sarebbero stato gli<br />
stessi delegati sindacali di<br />
Trenitalia che, anche nel passato,<br />
avevano sollevato<br />
questioni analoghe, evidenziando<br />
il malfunzionamento di componenti<br />
meccaniche dei convogli<br />
ferroviari.<br />
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