RiccardoCotarella - TuttOrvieto
RiccardoCotarella - TuttOrvieto
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<strong>RiccardoCotarella</strong><br />
il genio del calice
Arriva la rivoluzione<br />
degli schermi pubblicitari multimediali<br />
4 www.tuttorvieto.it<br />
Gli schermi<br />
ad alta definizione<br />
sono ospitati al bar<br />
Sant’Andrea di Orvieto<br />
e nella reception delle<br />
Terme dei Papi a<br />
Viterbo<br />
A sinistra:<br />
Schermo pubblicitario<br />
ospitato a Il Sant’Andrea<br />
ad Orvieto<br />
A destra:<br />
Schermo pubblicitario<br />
ospitato alle Terme Dei<br />
Papi Viterbo
I manifesti pubblicitari<br />
abbandonano la carta e<br />
diventano multimediali. E’ la<br />
rivoluzione attuata dall’azienda<br />
Intermedia Solution<br />
che sta installando schermi<br />
lcd in alcuni tra i locali più<br />
importanti di Orvieto e<br />
Viterbo.<br />
I primi schermi sono stati collocati<br />
all’interno del bar Il<br />
Sant’Andrea di piazza della piazza<br />
della Repubblica ad Orvieto e<br />
nella reception delle Terme dei<br />
Papi di Viterbo. Gli schermi da<br />
cinquantadue pollici consentono<br />
una gestione in automatico dei<br />
passaggi pubblicitari che consistono<br />
in pagine dedicate alle<br />
aziende o in veri e propri video e<br />
saranno anche utilizzati per fornire<br />
in tempo reale notizie alle<br />
migliaia di cittadini che frequentano<br />
quotidianamente questi luoghi.<br />
Per le aziende,<br />
si tratta<br />
di un sistema<br />
molto innovativo<br />
per farsi<br />
conoscere da<br />
un pubblico<br />
particolarmente<br />
ampio<br />
e di utilizzare<br />
un canale<br />
pubblicitario<br />
di grande efficacia<br />
che va<br />
ad aggiungersi<br />
ai prodotti<br />
editoriali che<br />
fanno riferimento<br />
alla<br />
società (le riviste gratuite<br />
Tuttorvieto Magazine e<br />
Viterbo Magazine, lo stesso<br />
quotidiano on-line<br />
Tuttorvieto) accanto<br />
agli impianti pubblicitari stradali,<br />
le vele poster e tutti gli altri servizi<br />
nel settore pubblicitario.<br />
Anche l’offerta informativa sarà<br />
potenziata tramite gli schermi<br />
stessi che forniranno un servizio<br />
in tempo reale.<br />
La pluralità di questi strumenti<br />
consente di raggiungere una platea<br />
composta da migliaia di persone<br />
e di comunicare non solo<br />
con coloro che vivono e lavorano<br />
nella zona, ma anche con un<br />
flusso costante di turisti quale è<br />
quello che frequenta i locali in cui<br />
si trovano gli schermi<br />
PER LA TUA PUBBLICITÀ<br />
SUGLI SCHERMI<br />
TEL. 0763.344247<br />
www.tuttorvieto.it 5
6 www.tuttorvieto.it<br />
ELETTRO
2000_OTT<br />
www.tuttorvieto.it 7
SOMMARIO SOMMARIO<br />
14<br />
42 72<br />
TUTTORVIETO MAGAZINE<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Claudio Lattanzi<br />
c.lattanzi@intermediasnc.com<br />
ART DIRECTOR<br />
Marco Cannavò<br />
m.cannavo@intermediasnc.com<br />
Impaginazione grafica Patrizia Previte<br />
Hanno collaborato<br />
Monica Riccio<br />
8 www.tuttorvieto.it<br />
24<br />
Per la PUBBLICITA’<br />
Redazione<br />
0763 344247 348.7382173<br />
Federica Barbini<br />
393.2252389<br />
Registrazione al Tribunale di Orvieto n° 1/2005<br />
IIscrizione al Registro Operatori di Comunicazione n°<br />
14356<br />
INTERMEDIA snc editore<br />
A Ficulle c’è anche la falegnameria Mezzoprete<br />
via Arno, 86<br />
Orvieto<br />
info@intermediasnc.com<br />
tel. e fax 0763 344247<br />
Nell’articolo di Tuttorvieto Magazine “Quando la falegnameria diventa arte” i signori<br />
Andrea Trincia e Roberto Ferretti hanno dichiarato, tra l’altro, che “da circa due anni tale<br />
attività (falegnameria) non veniva più effettuata da nessuno, per tale motivo, appena<br />
aperti, siamo stati presi d’assalto per lavoretti…..”. L’affermazione non risponde a verità in<br />
quanto sono titolare della falegnameria sita in via Nuova 10 in Ficulle, dall’anno 1964, tutt’ora<br />
operativa. Considerato, quindi, che tale dichiarazione nuoce alla mia immagine, Vi<br />
chiedo di pubblicare una rettifica nel senso indicato.<br />
Angelo Mezzoprete<br />
Intervista a Riccardo Cotarella, l’enologo<br />
che trionfa nel mondo<br />
La rinascita del basket orvietano<br />
Antonio Barberani rilancia il progetto della Tuscia<br />
50<br />
Don Bruno Venturelli il sacerdote orvietano<br />
che aiutò anche i nazisti<br />
Il ruolo della polizia municipale<br />
secondo Mauro Vinciotti<br />
80<br />
Monica Guerritore parla del nuovo film<br />
che sta girando ad orvieto<br />
RETTIFICA
UN MESE IN DUE MINUTI<br />
UN MESE IN DUE MINUTI<br />
Auto da pagare, ma mai<br />
acquistate. Molti gli orvietani<br />
truffati<br />
Automobili da pagare, ma mai<br />
acquistate. Solleciti di pagamenti<br />
tramite bonifici e ricevute bancarie<br />
che arrivano al domicilio<br />
dei diretti interessati suscitando<br />
prima sconcerto ed incredulità e<br />
poi rabbia quando si giunge alla<br />
consapevolezza di essere rimasti<br />
vittima di un raggiro, i cui contorni<br />
sono, al momento, piuttosto<br />
oscuri. Dall'inizio dell'estate<br />
fino ad oggi, sono almeno una<br />
decina le persone residenti nel<br />
comune di Orvieto, molte delle<br />
quali professionisti, ad aver ricevuto<br />
richieste di pagamento da<br />
parte di una società leader<br />
nazionale nel settore del credito<br />
al consumo quale la Findomestic.<br />
In quasi tutti i casi si tratta di<br />
rate per l'acquisto di auto di piccola<br />
cilindrata come Fiat Panda.<br />
Ricevuti i primi pagamenti insoluti,<br />
la Findomestic ha inviato i<br />
presunti contratti che gli ignari<br />
acquirenti avrebbero sottoscritto<br />
10 www.tuttorvieto.it<br />
e si è così capito che si trattava<br />
di una truffa. I nome degli acquirenti<br />
corrispondono a quelli reali<br />
così come la data di nascita,<br />
mentre la professione ed il luogo<br />
di residenza non ha nulla a che<br />
vedere con la realtà. Ad un avvocato<br />
residente ad Orvieto è così<br />
capitato che nel suo contratto di<br />
acquisto della macchina figuri<br />
come pensionato e residente a<br />
Genova. Dopo le lettere di contestazione<br />
inviate alla Findomestic,<br />
lo studio legale della società di<br />
credito ha risposto inviando i<br />
presunti "clienti" ad avviare le<br />
pratica per il disconoscimento<br />
del contratto. Le persone raggirate<br />
si sono rivolte prima agli<br />
avvocati chiedendo di sapere se<br />
esistono i documenti relativi per<br />
avviare la pratica di finanziamento<br />
e poi hanno sporto<br />
denuncia.<br />
Evade dal carcere e lo<br />
riacciuffano allo Scalo<br />
Gennaro Caraccciolo, detenuto<br />
ventisettenne per reati contro il<br />
patrimonio, ha scavalcato il muro<br />
di cinta del penitenziario usando<br />
lenzuola e stracci, ma è stato<br />
bloccato dopo meno di tre ore.<br />
L'evasione è avvenuta intorno<br />
all’una del 13 settembre. Il giovane<br />
recluso godeva in realtà di<br />
un permesso di semilibertà e<br />
lavorava in un'azienda di Chiusi<br />
dove si recava ogni giorno.<br />
In seguito alla violazione dei<br />
regolamenti interni, il direttore<br />
del carcere, Giuseppe Donato, gli<br />
aveva negato il permesso per<br />
uscire e lui ha pensato bene di<br />
scavalcare il muro dal cortile<br />
interno destinato a chi gode della<br />
semilibertà e che non è sorvegliato<br />
dalla polizia penitenziaria.<br />
Dopo la fuga è scattata una caccia<br />
all'uomo con decine di carabinieri<br />
e poliziotti che hanno bloccato<br />
con posti di blocco l'accesso<br />
alla città. Caracciolo è stato<br />
acciuffato, poco meno di tre ore<br />
dopo, ad Orvieto scalo dagli
agenti della polizia penitenziaria<br />
con i quali si è giustificato sostenendo<br />
che all'origine della fuga<br />
c'era la volontà di fare visita al<br />
padre, ricoverato in ospedale.<br />
Imprenditore residente<br />
ad Orvieto arrestato per<br />
la truffa dei semafori<br />
E' accusato di essere una delle<br />
"menti" della truffa che consisteva<br />
nel truccare i semafori per<br />
lucrare sulle multe. Antonino<br />
Tysserand, cinquantenne, amministratore<br />
unico della Tecnotraffico<br />
srl e titolare della ditta individuale<br />
Tecnologie per il traffico nato a<br />
Grotte di Castro e domiciliato ad<br />
Orvieto è accusato di aver avuto<br />
un ruolo di primo piano nella<br />
manomissione della telecamera<br />
ad un semaforo collocato a<br />
Vetralla. L'operazione, coordinata<br />
in tutta Italia dalla procura di<br />
Milano, ha portato in carcere<br />
altre quattro persone. I magistrati<br />
contestano loro l'associazione<br />
a delinquere anche in relazione<br />
ad una presunta attività<br />
che consentiva nel truccare le<br />
gare d'appalto necessarie per<br />
l'affidamento degli apparecchi T-<br />
Red in ventuno comuni italiani.<br />
Con la complicità di funzionari<br />
comunali o di comandanti della<br />
polizia municipale, il comitato<br />
formato dai cinque arrestati<br />
«promuoveva, organizzava e<br />
coordinava l'attività» per garantirsi<br />
e «favorire l'acquisizione di<br />
contratti con enti pubblici». Il<br />
vigile elettronico non veniva<br />
infatti collocato in quei loghi in<br />
cui poteva essere effettivamente<br />
a rischio la sicurezza stradale,<br />
ma lungo le strade a scorrimento<br />
veloce che erano in grado di<br />
garantire multe per importi da<br />
migliaia di euro. Anche il semaforo<br />
di Vetralla avrebbe assicurato<br />
incassi elevati fin dal momento<br />
in cui è stato collocato.<br />
Indagine<br />
della magistratura<br />
sui guasti agli Eurostar<br />
La magistratura di Orvieto ha<br />
aperto un'inchiesta su una grave<br />
avaria di cui è stato oggetto, lo<br />
scorso 14 ottobre, un treno pendolino.<br />
Si tratta dell'Eurostar<br />
9391, Venezia-Roma, ad alta<br />
velocità che ha subito un importante<br />
guasto agli organi di trasmissione<br />
mentre era in marcia<br />
vicino ad Orvieto sulla direttissima<br />
Firenze-Roma. Il guasto<br />
aveva causato disagi, notevoli<br />
rallentamenti al traffico e la<br />
messa fuori uso del convoglio. Si<br />
tratta di un'avaria potenzialmente<br />
molto<br />
pericolosa per la circolazione<br />
perchè è stata una rottura meccanica<br />
che potrebbe, come è già<br />
avvenuto, causare ben più gravi<br />
conseguenze. Adesso il pezzo del<br />
convoglio interessato dal guasto<br />
è stato sottoposto a sequestro<br />
giudiziario all'interno delle<br />
Officine grandi riparazioni di<br />
Foligno dove il convoglio era<br />
stato trasferito per essere aggiustato.<br />
A segnalare l'accaduto alla<br />
magistratura sarebbero stato gli<br />
stessi delegati sindacali di<br />
Trenitalia che, anche nel passato,<br />
avevano sollevato<br />
questioni analoghe, evidenziando<br />
il malfunzionamento di componenti<br />
meccaniche dei convogli<br />
ferroviari.<br />
www.tuttorvieto.it 11
12 www.tuttorvieto.it<br />
GERO C
ASE<br />
www.tuttorvieto.it 13
PROTAGONISTI<br />
14 www.tuttorvieto.it<br />
Riccardo Cotarella<br />
il genio del calice<br />
Il suo percorso, già al momento<br />
della nascita, era segnato.<br />
Fare l’enologo. Con grandissima<br />
soddisfazione del padre. Sì<br />
perché al giovane Riccardo<br />
lasciare la propria famiglia e il<br />
paese d’origine per continuare,<br />
come da generazione, la<br />
tradizione del vino, non<br />
importava poi un granché. Ma<br />
alla fine si piegò alla volontà<br />
paterna. E oggi di parla di lui<br />
come lo status symbol dell’enologia<br />
internazionale.
L’uomo portò al tempio la sua<br />
offerta, il pane e il vino. Dio,<br />
nel suo gesto sovrano li trasformò<br />
nella sua carne e nel<br />
suo sangue……E lui, con la<br />
sua cultura, la sua abilità, la<br />
sua passione…..e anche la<br />
sua fortuna…. lo fece diventare<br />
un ingrediente divino….<br />
Per un uomo che, nella sua vita,<br />
non voleva nemmeno sapere<br />
cosa fosse l’enologia,<br />
essere<br />
diventato il wine<br />
maker più<br />
apprezzato e<br />
conosciuto in<br />
tutto il mondo<br />
potrebbe significare<br />
uno strano<br />
scherzo del<br />
destino ma,<br />
nella sua stranezza,<br />
di una<br />
straordinarietà<br />
unica.<br />
Non si potrebbe<br />
parlare di nessun’altro<br />
se non<br />
di Riccardo<br />
Cotarella, sessant’annicompiuti<br />
da poco ma<br />
con l’ambizione<br />
e la determinazione<br />
di un<br />
ragazzo che è<br />
appena agli inizi<br />
della carriera.<br />
Invece lui ne ha<br />
di strada alle<br />
spalle ma, nella<br />
sua mente,<br />
rimane ben saldo l’obiettivo di<br />
dare alla sua regione e alla sua<br />
città l’importanza e la rispettabilità<br />
che merita. E pensare che da<br />
ragazzo tutto sognava tranne<br />
fare l’enologo.<br />
Ma la perentorietà “O fai enologia<br />
o vai a lavorare in vigna” del<br />
Cotarella padre lo “invogliarono”,<br />
diciamo così, a lasciare parenti<br />
ed amici andando alla scoperta<br />
di un mondo cosi diverso da<br />
quello da cui proveniva.<br />
“Guardando i risultati, però –<br />
esordisce sorridendo – non<br />
posso certo dargli torto”. Ma chi,<br />
tra l’altro, potrebbe farlo? Una<br />
carriera straordinaria che, forse,<br />
in Italia o anche all’estero, non<br />
trova uguali.<br />
Quale enologo potrebbe annoverare<br />
nel suo curriculum circa 70<br />
consulenze in cantine italiane,<br />
senza contare quelle all’estero. E<br />
qui, parliamo di Stati Uniti,<br />
Russia, Israele, India e Francia.<br />
La sua azienda, la Falesco, fondata<br />
nel 1979 per opera dei due<br />
Uno scorcio della cantina Falesco<br />
fratelli, Riccardo e Renzo<br />
Cotarella, conta una produzione<br />
di circa 80mila bottiglie all’anno,<br />
198 ettari di proprietà intorno<br />
alla cantina in località San Pietro<br />
sulla statale Amerina, più altri 72<br />
ettari nel Lazio. Alla Falesco lavorano<br />
a pieno ritmo 62 dipendenti<br />
che arrivano a un centinaio nel<br />
periodo della vendemmia.<br />
Dall’alto del suo impero, è rassicurante<br />
il clima di cordialità e<br />
disponibilità con il quale ci accoglie<br />
nella sua casa. Sto parlando<br />
con l’enologo più famoso del<br />
mondo, il cui nome primeggia<br />
sulle pagine dei più importanti<br />
di Sara Simonetti<br />
giornali di settore. Eppure la<br />
gentilezza e la rassicurazione che<br />
trasmette è tale che sembra<br />
cadere ogni qualsivoglia tipo di<br />
imbarazzo o soggezione. E’ così<br />
che iniziamo la nostra intervista<br />
Dottor Riccardo Cotarella<br />
cosa vuol dire essere uno dei<br />
wine maker più apprezzati e<br />
contesi nel mondo?<br />
Nell’essere conosciuti<br />
ed apprezzati,<br />
senza dubbio,<br />
c’è sia<br />
l’aspetto positivo<br />
che quello negativo.<br />
Inutile<br />
negarlo, al di la<br />
di ogni falsa<br />
modestia, fa piacere<br />
essere<br />
conosciuti<br />
soprattutto per<br />
qualcosa fatta di<br />
buono. Il lato un<br />
po’ più negativo<br />
è che, ovviamente,<br />
tutti si aspettano<br />
sempre il<br />
meglio, il miracolo<br />
e questo, nel<br />
vino, non può<br />
accadere perché<br />
non è mai il frutto<br />
di un miracolo<br />
divino.<br />
Ci racconti la<br />
sua carriera.<br />
Cosa lo ha reso<br />
famoso e l’ ha<br />
fatta diventare<br />
l’icona dell’enologia?<br />
Beh, alla luce di tutto quello che<br />
ho creato e i successi che ho<br />
avuto, sembrerà strano a crederci,<br />
ma non volevo studiare da<br />
enologo. Mio padre desiderava<br />
che frequentassi la scuola di<br />
Conegliano e, tra la scelta di trasferirmi<br />
o andare a lavorare in<br />
vigna, preferii indubbiamente<br />
intraprendere la prima strada.<br />
Nel mio caso, dunque, l’influenza<br />
della famiglia è stata fondamentale<br />
ma, alla fine, soprattutto in<br />
questo mestiere, se non si ha<br />
passione, amore e, diciamolo,<br />
anche un po’ di fortuna, non si va<br />
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PROTAGONISTI<br />
da nessuna parte.<br />
Nel suo percorso professionale<br />
la fortuna quanto ha<br />
pesato? In quale misura è<br />
stata importante per la sua<br />
carriera?<br />
Molto. Per fortuna intendo una<br />
concomitanza di elementi come<br />
trovarsi nel posto giusto, al<br />
momento giusto e con le persone<br />
giuste. Il momento giusto,<br />
per me, è stato dagli anni ’70<br />
fino alla seconda metà degli ‘80,<br />
quando ci fu lo scandalo del<br />
metanolo. (Aggiungere metanolo<br />
voleva dire far salire illecitamente<br />
di gradazione alcolica e quindi<br />
di valore commerciale, che i prodotti<br />
più vili della spremitura<br />
delle uve). Terminati gli studi,<br />
ritornato in Umbria, cominciai a<br />
lavorare nel 1969. Era un<br />
momento in cui, non ancora, in<br />
Italia, c’era la ricerca della qualità<br />
nella produzione. Ciò che con-<br />
16 www.tuttorvieto.it<br />
tava era solo la quantità. Tutto<br />
era scientificamente orientato<br />
verso i grandi numeri a discapito,<br />
ovviamente, della qualità. Non<br />
per colpa di chi produceva, o<br />
almeno non solo, ma anche del<br />
mercato che all’epoca non aveva<br />
questa esigenza nella ricerca<br />
della qualità del vino. Poi il caso<br />
metanolo ha rappresentato il<br />
giro di boa nell’enologia italiana.<br />
Sembrava il colpo di grazia, invece,<br />
anche se amaramente per le<br />
conseguenze che ha avuto, è<br />
stato il risveglio, la presa di<br />
coscienza che, o si cambiava<br />
sistema o eravamo destinati a<br />
scomparire dalla faccia dei produttori.<br />
A quel punto devo dire<br />
che grande impulso lo hanno<br />
dato le cantine del posto. Io ho<br />
prestato la mia collaborazione<br />
per molte cantine dell’Orvietano,<br />
Monrubio, Cardeto, Carraia, piccoli<br />
privati e l’esperienza in queste<br />
realtà è stata determinante<br />
per la mia carriera. Lavorare<br />
dove si è nati non è mai facile ma<br />
è proprio questa difficoltà che, se<br />
presa per il giusto verso, tempra<br />
e da esperienza. Il posto giusto:<br />
mi sono ritrovato a lavorare in<br />
Umbria, Lazio, Marche, Puglia,<br />
Sicilia…tutti territori in cui nessuno<br />
credeva. E’ stata la mia fortuna.<br />
Persone giuste: sono state<br />
tante che mi hanno convinto, più<br />
per loro testardaggine che per<br />
mia convinzione, a voler fare dei<br />
vini in territori ritenuti assolutamente<br />
inadatti, e poi invece il<br />
risultato è stato straordinario. Il<br />
mio momento decisivo, però,<br />
forse è stato quando ho cominciato<br />
a viaggiare, a fare esperienza<br />
all’estero, specialmente in<br />
America. Lavorare in Italia ma<br />
conoscere l’estero. Dovevo sapere<br />
cosa facevano gli altri, non per<br />
copiare ma per capire cosa quella<br />
gente avrebbe voluto scoprire<br />
in un buon vino, quel mix di pas-<br />
L’azienda agricola Falesco di Montecchio
RENDERCAD FORMAZIONE<br />
www.tuttorvieto.it 17
PROTAGONISTI<br />
sione, cultura, amore ed esperienza.<br />
Un’altra grossa opportunità<br />
che ho avuto è stata insegnare<br />
in Università. Il contatto<br />
con i giovani, la loro voglia è<br />
stato un arricchimento fondamentale.<br />
Quando si parla di vino è inevitabile<br />
fare il nome di<br />
Riccardo Cotarella. Avrebbe<br />
mai pensato di arrivare a<br />
tanto? Ha qualche rimpianto?<br />
Per quanto riguarda il mio lavoro<br />
non ho rimpianti. Non vedo cosa<br />
potrei desiderare di più anche se<br />
la voglia di raggiungere altri traguardi,<br />
di migliorarmi, è ancora<br />
in me e nei ragazzi che mi<br />
seguono. Nel futuro ci sono<br />
diversi cantieri umani perché il<br />
mio motore è proprio il rapporto<br />
con i miei ragazzi e spero che<br />
diventino protagonisti di progetti<br />
importanti dentro e fuori l’Italia.<br />
Quali sono state le carte vincenti<br />
che lo hanno resa l’uomo che è in<br />
18 www.tuttorvieto.it<br />
tutto il suo iter professionale?<br />
Il punto di forza è stata, e lo è<br />
tuttora, la mia determinazione<br />
perché mi sono sempre imposto<br />
di dare il massimo a tutti i livelli.<br />
Per me quello che faccio non è<br />
un lavoro, io non stacco mai la<br />
spina. Il momento in cui, raramente,<br />
non devo pensare al<br />
vino, mi sento davvero un pesce<br />
fuor d’acqua.<br />
Indubbiamente la sua professionalità<br />
l’ha portata a farsi<br />
conoscere un po’ in tutto il<br />
mondo. A cosa si deve questo<br />
successo straordinario?<br />
La risonanza mediatica, certo è,<br />
ha avuto la sua importanza nel<br />
mio iter professionale. E’ stato il<br />
mondo ad essersi interessato<br />
sempre di più al vino. Nella mia<br />
esperienza ho capito che dovevo<br />
spendere il mio tempo non solo<br />
nel fare il vino ma nel capirlo, nel<br />
presentarlo e nel conoscere le<br />
persone. E’ vitale, in questo
lavoro, capire cosa pensa la<br />
gente di quel vino e, per fare<br />
questo, la tua abilità deve stare<br />
nel saperlo comunicare e far<br />
conoscere. Oggi non si può più<br />
prescindere dal consumatore. E’<br />
dal “rumor” della gente che si<br />
capisce la qualità del prodotto.<br />
Il nome di Riccardo Cotarella è<br />
arrivato a primeggiare anche sui<br />
quotidiani internazionali, sulle<br />
migliori riviste specializzate.<br />
Cosa significa essere uno<br />
degli uomini più influenti nel<br />
campo enologico? Quali sono<br />
i vantaggi e gli svantaggi di<br />
tanta popolarità?<br />
Portare la mia professione in<br />
paesi che dieci anni fa non potevano<br />
rientrare nemmeno in un<br />
mio ipotetico sogno, mi riferisco<br />
a Stati Uniti, Russia, Israele,<br />
India e Francia mi riempie di<br />
orgoglio. E’ da questi contatti, da<br />
queste molteplici esperienze che<br />
capisci quanto, il vino, pur unendo<br />
le persone nella passione, differenzia<br />
i territori. Alla fine il vino<br />
diventa una sorta di collante a<br />
patto che il comune denominatore<br />
sia la passione.<br />
Lei ha consulenze in India,<br />
Israele, Francia. Ora a queste<br />
aggiungiamo anche Russia e<br />
Stati Uniti? Ci parli dei suoi<br />
ultimi progetti.<br />
Si tratta di due progetti ambiziosi<br />
e realmente stimolanti. Quello<br />
per gli Stati Uniti , in cui è coinvolto<br />
uno dei più importanti attori<br />
americani, è per l’azienda,<br />
forse, più importante del nord<br />
America, Chateau Saint Michelle<br />
nel bel mezzo della Columbia<br />
Valley in cui l’unica zona verde<br />
sono i vigneti totalmente immersi<br />
nel deserto.<br />
Per questo progetto, supportato<br />
dall’aiuto dei miei ragazzi, ho un<br />
contratto di consulenza e lo studio<br />
di tutto il ciclo produttivo. Un<br />
altro progetto che mi vede coinvolto<br />
con un grande magnate<br />
russo e del quale ho la responsabilità<br />
diretta, è in Russia, sul Mar<br />
Nero. Ci troviamo nella zona<br />
madre delle viti, nel Caucaso.<br />
Altri progetti li sto seguendo in<br />
Israele con la produzione di vini<br />
“kosher”. Si tratta di una particolare<br />
tipologia di vini che bevono<br />
gli ebrei. E’ un modo totalmente<br />
diverso di fare vino. Si immagini<br />
che nemmeno io, che sono l’eno-<br />
logo, posso<br />
toccare il<br />
vino ma posso assaggiarlo solo<br />
se uno di loro mi porge il bicchiere.<br />
Un’esperienza unica.<br />
In Palestina, a Bethlem, invece,<br />
per un progetto realizzato insieme<br />
a Stefano Cimicchi, sto<br />
seguendo la cantina Cremisan,<br />
una delle più importanti realtà<br />
rette dalla comunità dei religiosi<br />
salesiani. E poi c’è l’India dove<br />
presto la mia consulenza ai<br />
ragazzi indiani che una volta<br />
all’anno vengono da me. Dulcis<br />
in fundo la Francia. Per un enologo<br />
italiano essere responsabile di<br />
sei Bordeaux francesi è stata una<br />
grande sfida e una bella soddisfazione.<br />
Quanto è difficile rapportarsi<br />
con questi territori di produzione<br />
cosi tanto differenti?<br />
Molto dipende dallo spirito con<br />
cui le affronti. Bisogna prenderlo<br />
come un bonus che ti da la vita.<br />
Alla fine diventa motivo di vitali-<br />
tà, di elettricità, di vita.<br />
Quale è il mercato estero con<br />
il quale è stato più facile tessere<br />
rapporti?<br />
Senza dubbio quello americano.<br />
Nei suoi discorsi una cosa,<br />
dottor Cotarella, mi tocca<br />
particolarmente: il suo modo<br />
di parlare mai al singolare ma<br />
sempre al plurale. Perché?<br />
Si perché la mia forza è il mio<br />
gruppo di lavoro fatto di persone<br />
e giovani ragazzi che danno la<br />
loro vita per questo mestiere e<br />
mi seguono passo passo. Devo<br />
ritornare indietro negli anni.<br />
Quando nel 1981 decisi di iniziare<br />
ad allargare la mia attività e<br />
Con i suoi studenti<br />
intrapresi la carriera di consulente,<br />
mi accorsi che avevo bisogno<br />
di un aiuto. Il primo ragazzo,<br />
oggi stimato enologo, che presi<br />
con me fu Maurilio Chioccia. Un<br />
altro mio stimato collaboratore,<br />
che purtroppo oggi non c’è più, è<br />
stato Claudio Pontremolesi, brillante<br />
direttore dell’azienda agricola<br />
Antinori. Devo dire la verità,<br />
però, tutti i miei collaboratori<br />
sono stati importantissimi per<br />
me. Poi, una volta iniziata la collaborazione<br />
con l’Università di<br />
Viterbo, il mio gruppo è cresciuto.<br />
Oggi sono circa una ventina i<br />
ragazzi che mi seguono con ottimi<br />
risultati. Siamo una squadra<br />
spaventosamente organizzata.<br />
Quale è la sua filosofia nella<br />
produzione del vino? E come<br />
la traduce in bottiglia?<br />
Un enologo non ha una sua formula<br />
anche perché il vino non è<br />
www.tuttorvieto.it 19
PROTAGONISTI<br />
mai frutto di una formula bensì<br />
di una serie infinita di considerazioni<br />
tra cui l’ultima è un elemento<br />
imprevisto e imprevedibile,<br />
il clima. Il resto deve essere<br />
un progetto che però parte dalla<br />
fine, ovvero dal consumatore,<br />
dalle sue esigenze, dalle sue preferenze.<br />
Solo partendo da questo<br />
presupposto si crea un prodotto<br />
di successo. Ci sono poi due filosofie<br />
di produzione: una che fa<br />
capo a un modo tradizionale di<br />
fare vino e l’altra ad un approccio<br />
più scientifico, culturale,<br />
conoscitivo senza mai dimenticare<br />
il territorio e le sue origini. Ma<br />
il vino non è solo il frutto di un<br />
territorio ma di una scienza che è<br />
l’enologia e la viticoltura. Se non<br />
conosci le sue regole non puoi<br />
fare un buon prodotto.<br />
Un uomo come lei ha avuto<br />
mai paura di deludere le<br />
aspettative di qualcuno?<br />
Beh, non tanto di deludere qualcuno<br />
ma la preoccupazione di<br />
non aver raggiunto l’obiettivo<br />
riproposto. E, in questo, io credo<br />
sia fondamentale il rapporto<br />
umano. Sono circa 65 le aziende<br />
che seguo solo in Italia ma ce n’è<br />
una, in particolare, che mi ha<br />
dato più di altre ed è l’azienda<br />
San Patrignano. In questo caso<br />
la delusione più grande sarebbe,<br />
non tanto di fare un vino buono<br />
o meno buono, quanto non riuscire<br />
a coinvolgere quei ragazzi.<br />
Questa è stata, e lo è tuttora,<br />
un’esperienza tecnica ma soprattutto<br />
umana che mi ha aiutato<br />
anche nelle altre aziende.<br />
Quali sono, a suo avviso, le<br />
parole d’ordine per il futuro<br />
del vino? E soprattutto quale<br />
sarà il futuro del nostro vino?<br />
20 www.tuttorvieto.it<br />
E verso quale mercato puntare?<br />
Il futuro del vino, oggi, colpa di<br />
una situazione economica non<br />
idilliaca, non è facilmente individuabile.<br />
Le parole d’ordine sono<br />
semplici: prima di tutto la passione<br />
che deriva dall’amore nel<br />
fare il vino ma anche una grande<br />
cultura e le conoscenze personali<br />
e tecnologiche nel farlo, nel<br />
presentarlo, nel degustarlo, nel<br />
descriverlo e nel saper coinvolgere<br />
il tuo interlocutore.<br />
Quanto è importante la storia<br />
di un territorio per creare un<br />
buon vino?<br />
E’ importantissima. Non si può<br />
prescindere dalle caratteristiche<br />
di un territorio e non conoscere<br />
le sue potenzialità. Ma oggi non<br />
basta. Bisogna aggiornarsi<br />
costantemente, acculturarsi e<br />
fare esperienza, soprattutto<br />
all’estero.<br />
Secondo lei le certificazioni di<br />
prodotto sono davvero utili al<br />
consumatore oppure lo con-<br />
fondono?<br />
Se sono fatte secondo le regole<br />
sono motivo di garanzia per il<br />
vino. Oggi il consumatore non<br />
vuole solo bere un buon bicchiere<br />
di vino ma vuole conoscere<br />
l’azienda, la storia, tutto ciò che<br />
c’è dietro l’etichetta. Quella del<br />
vino non è più una moda ma una<br />
vera e propria filosofia e, per<br />
amarla, occorre conoscerla profondamente.<br />
Parliamo di casa nostra. Crisi<br />
dell’Orvieto. Diversi i rimedi a<br />
tutela. Lei cosa ne pensa? Si<br />
cominciano a sentire gli<br />
effetti benefici dei provvedimenti<br />
adottati?<br />
Purtroppo la crisi riguarda tutto il<br />
settore del vino salvo piccole nicchie.<br />
Quello che stona ad Orvieto<br />
è che si tratta di una crisi debordante<br />
rispetto alla passione che<br />
ci mette il settore. Non so se<br />
possiamo già parlare di risultati<br />
raggiunti ma tutto il rumor che è<br />
nato intorno all’argomento è sintomo<br />
che sentiamo questo elemento<br />
e non ci rassegniamo al<br />
ruolo di comparse nel mondo<br />
dell’enologia. Questo è un<br />
segnale positivo. Probabilmente<br />
dovremmo auspicare a delle<br />
strategie comuni, il tutto logicamente<br />
guidato dai produttori. E<br />
tutti i provvedimenti a tutela fin<br />
qui adottati (riduzione per ettaro,<br />
fascette) sono segnali di<br />
maturità e di cambiamento.<br />
Un vino come l’Orvieto che<br />
conta una produzione di circa<br />
15 milioni di bottiglie continua<br />
però ad essere escluso<br />
da una buona fetta di mercato<br />
quello di nicchia.<br />
L’Orvieto non può essere, per<br />
sua costituzione, un vino di nic-<br />
chia se per nicchia intendiamo<br />
una produzione molto limitata o<br />
vini rossi di grande e lungo<br />
Insieme al fratello Renzo
invecchiamento. Ma l’Orvieto è di<br />
sicuro un vino importante. Uno<br />
dei miei obiettivi è di riuscire a<br />
dare alla mia zona una gratificazione<br />
che ha ancora non ha raggiunto.<br />
Ho ottenuto tantissimo<br />
da tutte le zone in cui ho lavorato<br />
ma sento di dover dare di più<br />
alla mia regione. E’ un obiettivo<br />
che voglio e devo raggiungere<br />
perché è da qui che ho mosso i<br />
primi passi.<br />
Per la vendemmia 2008 quali<br />
sono le previsioni? Che vino<br />
avremmo quest’anno?<br />
Il 2008 è una stagione estrema.<br />
Abbiamo avuto una estate caldissima<br />
e molto siccitosa. Ed ora<br />
abbiamo un abbattimento della<br />
temperatura con pioggia. E’ una<br />
vendemmia anomala. Ma è ancora<br />
presto per fare previsioni.<br />
In funzione dell’andamento<br />
stagionale quali vitigni hanno<br />
i presupposti per una migliore<br />
riuscita?<br />
Non si possono avere vitigni<br />
migliori se non a fine stagione.<br />
Ultimamente i migliori, per quanto<br />
riguarda i bianchi, sono quelli<br />
precoci perché riescono ad avere<br />
una maturazione in tempi anticipati<br />
e quindi non ci sono problemi<br />
di muffe o malattie che derivano<br />
soprattutto da piogge<br />
autunnali. Per le uve rosse quelle<br />
che danno migliori risultati<br />
sono il San Giovese e il<br />
Montepulciano. Mentre stanno<br />
perdendo importanza i vini internazionali<br />
precoci tipo il Merlot<br />
proprio per queste stagioni bizzarre.<br />
Le vie d’uscita per rilanciare<br />
la Doc?<br />
Da parte mia c’è la massima<br />
disponibilità nel portare avanti<br />
qualsiasi tipo di iniziativa pur di<br />
dare un rilancio alla Doc anche<br />
perché dalla nostra abbiamo storia,<br />
passione, professionalità e<br />
tradizione. Tutti elementi che<br />
pochi possono vantare di possedere.<br />
Dobbiamo solo resistere e<br />
mettere in campo tutta la nostra<br />
anima finché questo vino “arrivi”.<br />
Quali consigli darebbe alle<br />
giovani leve che vogliono<br />
intraprendere il percorso<br />
professionale in enologia?<br />
Sono essenzialmente consigli<br />
pratici: innanzitutto devono vivere<br />
la cantina sin dall’inizio della<br />
scuola, studiare e lavorare,<br />
cominciare a toccare il vino dai<br />
lavori più umili, imparare l’inglese,<br />
girare il mondo e fare esperienza<br />
altrove per capire come la<br />
gente si approccia al vino e,<br />
soprattutto, farlo sempre con<br />
umiltà. E poi instaurare un rapporto<br />
di buon vicinato con tutti<br />
gli elementi del settore.<br />
I suoi progetti più prossimi?<br />
I progetti sono all’ordine del<br />
giorno. Quando andrò in pensione<br />
sicuro sarà comunque il mio<br />
impegno con l’Università e i miei<br />
ragazzi. E poi rimane fermo il<br />
mio sogno di dare al nostro territorio<br />
la giusta importanza che<br />
merita.<br />
In alto: La Tenuta Falesco<br />
In basso: Riccardo Cotarella<br />
insieme al fratello Renzo<br />
www.tuttorvieto.it 21
Coach Zannini<br />
La rinascita del basket<br />
orvietano<br />
24 www.tuttorvieto.it<br />
BASKET<br />
Ds Enrico Fiorenzi<br />
Coach Bondi<br />
Ds Egidi<br />
La pallacanestro orvietana sta vivendo un<br />
momento di grande fermento. Importanti<br />
novità ed importanti conferme caratterizzano i<br />
team Orvieto Basket e Azzurra Orvieto. Uomini e<br />
donne uniti dalla passione per il basket pronti ad una<br />
nuova stagione di gioco.<br />
Condividono la passione per il<br />
buon basket, la voglia di fare<br />
bene e divertirsi, la professionalità<br />
e l’impegno nella preparazione<br />
atletica e … il PalaPorano. I<br />
ragazzi del team maschile<br />
Orvieto Basket e le ragazze<br />
della compagine femminile<br />
Azzurra Orvieto, parlano la<br />
stessa lingua, giocano sullo stesso<br />
parquet e si stanno in questi<br />
giorni di inizio settembre, preparando<br />
ad una nuova stagione di<br />
gioco. I primi in serie C1, ancora<br />
una volta guidati da coach<br />
Giuseppe Zannini, le seconde<br />
in B d’Eccellenza, agli ordini di<br />
coach Angelo Bondi. Sulla Rupe<br />
il basket è sport seguitissimo,<br />
di Monica Riccio<br />
sono infatti numerosi gli appassionati<br />
che seguono le due squadre,<br />
sia in casa sugli spalti del<br />
Palazzetto dello Sport di Porano,<br />
sia in trasferta, a volte anche<br />
organizzando vere e proprie gite<br />
in autobus. Attorno alle due<br />
squadre si respira aria pulita; il<br />
basket riesce ad affascinare<br />
grandi e piccoli e sempre più<br />
sono i giovani che si avvicinano<br />
alla pallacanestro costituendo un<br />
valido ed importante investimento<br />
per il futuro per entrambe le<br />
società. I progetti delle due<br />
squadre comprendono infatti un<br />
grosso impegno sul fronte de<br />
rispettivi vivai dove giovani<br />
orvietani e orvietane vengono
Augusto Berrocal Leonardo Guazzeroni Lorenzo Negrotti<br />
Il coach Giuseppe Zannini<br />
“Veniamo da quattro stagioni<br />
in C1, stagioni faticose<br />
in campionati quasi<br />
professionisti. E’ stato<br />
davvero difficile ma<br />
anche una bellissima<br />
esperienza. Il grande supporto<br />
dei tifosi e degli<br />
appassionati per quello<br />
che facciamo è la cosa<br />
che ci da più forza e<br />
coraggio. Il nostro obiettivo<br />
è quello di consolidarci,<br />
condurre un campionato<br />
tranquillo. Le possibilità ci<br />
sono, il gruppo è un buon<br />
gruppo consolidato, il<br />
girone appare più abbordabile<br />
rispetto alla passata<br />
stagione. Puntiamo<br />
molto sui ragazzi orvietani<br />
e sul settore giovanile<br />
che ci sta dando moltissime<br />
soddisfazioni”<br />
seguiti e formati e ai quali viene<br />
data la possibilità di crescere sia<br />
tecnicamente che umanamente.<br />
Uomini o donne, quello che conta<br />
è l’amore per lo sport pulito,<br />
quello che scalda dentro e fuori<br />
dai campi, senza violenza e<br />
senza nemici. Divertirsi e divertire.<br />
Sempre.<br />
Orvieto Basket: consolidarsi<br />
senza affanni<br />
Quarta stagione in C1 per i bianco-rossi<br />
della Orvieto Basket. La<br />
scorsa stagione ha decisamente<br />
fiaccato il team orvietano che ha<br />
dovuto lottare contro un calendario<br />
tutto in salita ed un girone<br />
logisticamente al limite dell’impossibile.<br />
La salvezza però è arrivata<br />
ai play-out, caparbiamente<br />
e con la sofferenza che solo la<br />
passione vera riesce a tirar fuori<br />
nei momenti cruciali. La panchina<br />
è ancora saldamente nelle<br />
mani di Giuseppe Zannini che, in<br />
questi giorni, sta guidando il<br />
gruppo nella preparazione di<br />
pre-campionato insieme a<br />
Alessandro Cupello, preparatore<br />
atletico. Salutati Vulekovic e<br />
Davide Guidi (prossima stagione<br />
a Trento in B2), inseguita la conferma<br />
del sanguigno Varriale e<br />
confermato il reparto orvietano<br />
formato da Guazzeroni e compagni,<br />
si è aggiunto al gruppo Fabio<br />
Preda, ex Gualdo (B2), di proprietà<br />
della Pallacanestro<br />
Reggiana (A2). Classe 1988,<br />
spoletino, prospetto nazionale,<br />
cm. 195 di altezza, può ricoprire<br />
sia il ruolo di guardia che di ala.<br />
Un delicato infortunio al ginocchio,<br />
due anni fa, non gli ha<br />
impedito comunque, di contribuire<br />
al successo di Reggio<br />
Emilia alla finali nazionali Under<br />
21 (contro Benetton Treviso). La<br />
scorsa stagione ha giocato in<br />
prestito al Basket Gualdo 96 (B2)<br />
di Gualdo Tadino realizzando in<br />
18 gare una media di 10,2 minuti,<br />
2,2 punti e 1,6 rimbalzi.<br />
Arriva a disposizione di Zannini<br />
anche l'abruzzese Emanuele De<br />
Lutiis (classe 1982, cm. 200 di<br />
altezza). Ex Basket Chieti (C2),<br />
giocatore atipico, mancino, costituirà<br />
un valido supporto a<br />
Guazzeroni. Primo impegno ufficiale<br />
fissato per sabato 6 settembre<br />
per una amichevole contro la<br />
Leo Terni. A seguire la partecipazione<br />
al Trofeo Cassa di<br />
Risparmio in programma il 13 e<br />
14 settembre al Palazzetto di<br />
Porano; partecipano al quadrangolare<br />
le squadre Stella Azzurra<br />
Roma, US Costone Siena, Fides<br />
Torelli Montevarchi. Sabato 20<br />
settembre è in programma una<br />
amichevole con la squadra dello<br />
Spoleto per ricordare Corrado<br />
Spatola, grande sportivo orvietano,<br />
appassionato giocatore di<br />
basket da poco tragicamente<br />
scomparso. Prima di campionato<br />
domenica 28 settembre, derby<br />
contro il Ponte San Giovanni al<br />
PalaPorano.<br />
www.tuttorvieto.it 25
26 www.tuttorvieto.it<br />
BASKET<br />
Foto a destra:<br />
Varriale e Salucci<br />
Girone<br />
Dilettanti C1<br />
BASKET SAN CESAREO<br />
LUISS ROMA<br />
NUOVA LAZIO<br />
GUIDONIA<br />
SPES PALL. RIETI<br />
STELLE MARINE ROMA<br />
FRATTA UMBERTIDE<br />
ORVIETO BASKET<br />
PS.GIOVANNI<br />
SAM ROMA<br />
L'AQUILA BASKET<br />
CEMENT. BARBETTI<br />
GUBBIO<br />
BASKET TODI<br />
TORRESPES TORRE<br />
PASSERI<br />
VIRTUS APRILIA<br />
BASKET CIAMPINO<br />
SERAPO 85 GAETA
28 www.tuttorvieto.it<br />
BASKET<br />
Azzurra Orvieto: rinnovarsi<br />
per vincere<br />
Dopo una stagione finita con<br />
rammarico per non essere riuscite<br />
a centrare la qualificazione<br />
alla fase finale che ha visto salire<br />
in A2 il Lucca ed il Pomezia, le<br />
ragazze del team Azzurra si<br />
stanno preparando ad affrontare<br />
un nuovo campionato in cui<br />
l’obiettivo sarà certamente il<br />
salto di categoria. Dal ritiro di<br />
Tordimonte arrivano notizie confortanti<br />
che ci regalano l’immagine<br />
di un team rinnovato per<br />
buona parte nel roster ma unito<br />
e compatto agli ordini di Angelo<br />
Bondi e del preparatore atletico<br />
Simona Barbetti, ternana, ex<br />
giocatrice. I nuovi arrivi si stanno<br />
integrando con le “veterane”<br />
e con le giovanissime che da<br />
quest’anno faranno parte integrante<br />
del progetto di preparazione<br />
atletica e tecnica voluto<br />
fortemente dalla società. L’estate<br />
Azzurra si era aperta con la partenza<br />
di giocatrici importanti:<br />
Lorella Lionetti al Fiorenzuola<br />
(B ecc), Monica Montanucci al<br />
Battipaglia (B ecc), Daphne<br />
Ilari alla 2094 (B ecc), Silvia<br />
Lisetti e Barbara Carocci che<br />
forse dovrà rinunciare alla carriera<br />
a causa del protrarsi dei<br />
problemi al ginocchio.<br />
Poi gli arrivi, anch’essi importanti:<br />
torna sulla Rupe, dopo 15<br />
anni di militanza nella pallacane-<br />
stro femminile umbertidese,<br />
Barbara Granturchelli, classe<br />
1975, guardia, ex capitano della<br />
compagine umbra che nella<br />
prossima stagione giocherà nella<br />
massima divisione. Granturchelli<br />
ha militato nelle giovanili della<br />
formazione di Umbertide dal<br />
1986 al 1993, prima di debuttare<br />
in serie C nel 1993-94, ottenendo<br />
subito la promozione in<br />
serie B. Dopo la conferma in<br />
serie B nel campionato 94-95<br />
l'anno successivo ha dato il suo<br />
determinante contributo per la<br />
promozione in A2, campionato<br />
che ha disputato nelle fila della<br />
formazione umbertidese nella<br />
stagione 96-97. Con il Basket<br />
Perugia in serie B nel 97-98 e<br />
con l'Azzurra Orvieto ancora in B<br />
nella prima parte dell'annata 98-<br />
99 e il Basket Gubbio in C nella<br />
seconda parte della stagione. Nel<br />
1999-2000, con la ripresa dell'attività<br />
del basket femminile<br />
nella sua città, è tornata a<br />
Umbertide, iniziando una magica<br />
scalata che l'ha portata in otto<br />
anni dalla serie C alla A1. Vinta<br />
la C subito nel 2000, ha disputato<br />
per due anni la B regionale,<br />
vincendola nel 2002 e scalando<br />
verso la B d'eccellenza. Dal 2002<br />
al 2005 ha militato nella B d'eccellenza,<br />
vinta al termine di un<br />
ciclo triennale. Quindi i tre anni<br />
in A2 nel 05-06, nel 06-07 e infine<br />
la storica cavalcata in A1 nella<br />
scorsa stagione.<br />
Foto a sinistra:<br />
Barbara Granturchelli<br />
Foto in alto:<br />
Bolognesi<br />
Foto in basso:<br />
Carocci
Tanti Auguri Lucia<br />
Lucia Gismondi<br />
Nata a: Roma<br />
Il: 15 Settembre 1956<br />
Istruzione: Diploma Liceo Classico<br />
Da poco diplomata in Counseling<br />
Il suo amore per il Counseling nasce dalla sua natura generosa e altruista, proprio per<br />
questo, durante l’inverno, tiene un corso di lingua italiana per gli stranieri, non solo per<br />
fargli apprendere nel miglior modo la nostra lingua, ma anche per facilitare la loro integrazione<br />
nella società. A detta dei suoi “alunni” è una bravissima insegnante; dote ripresa<br />
dalla madre, Anna Colasanti, che ha dedicato la sua vita all’insegnamento per tutte<br />
le fasce d’età (Scuola Superiore e Università della 3° età).<br />
Lucia, oltre ad essere una Counselor è anche proprietaria, ormai da 15 anni, di una<br />
trattoria nel centro di Orvieto, L’Antica Cantina.<br />
Tanti Auguri da<br />
Ludmilla, Valentina, Marcello, Marco, Olga,Nadia, Alina, Vera, Alina<br />
www.tuttorvieto.it 29
30 www.tuttorvieto.it<br />
BASKET<br />
Foto a destra: Cochi<br />
Arriva in roster a disposizione di<br />
coach Bondi anche Silvia<br />
Serano, classe 1982, ala-centro,<br />
cm.180. La Serano proviene dal<br />
Porto San Giorgio (B ecc.). Ex<br />
Cus Chieti (A1) ha disputato una<br />
Coppa Ronchetti nel 2004.<br />
Serano inizia la propria carriera<br />
cestistica nelle file delle giovanili<br />
del Chieti per poi salire in prima<br />
squadra disputando tre stagioni<br />
in B1 fino al 2003 stagione in cui<br />
arriva il grande salto in A1. Dopo<br />
una stagione passata nel roster<br />
della Libertas Forlì (B1) arriva<br />
nel Porto Sant’Elpidio prima e nel<br />
Porto San Giorgio nelle cui file ha<br />
disputato il campionato 2007-<br />
2008. Sara Braida arriva dal<br />
Porto San Giorgio (B ecc.), classe<br />
1982, nata a Cividale del Friuli<br />
(Ud) il 30.11.82, 177 cm, playguardia,<br />
ha militato nelle file del<br />
Sulmona e del P.S. Elpidio e<br />
Giulia Fantauzzi arriva dal<br />
Palestrina (A2), 174 cm, nata a<br />
Roma il 29.3.86, guardia.<br />
Una Azzurra Orvieto quindi in<br />
gran parte rinnovata che potrà<br />
contare anche su una rosa di giovanissime,<br />
parte integrante della<br />
prima squadra a partire da Alice<br />
Cochi, che già nella scorsa stagione<br />
ha dato dimostrazione di<br />
una crescita professionale ed<br />
atletica che l’ha portata ad essere<br />
utilizzata da Bondi per un consistente<br />
minutaggio. Sono previste<br />
per il mese di settembre<br />
alcune amichevoli in via di definizione.<br />
Prima palla a due ufficiale<br />
del campionato femminile italiano<br />
serie B d’Eccellenza girone<br />
C2, domenica 5 ottobre al<br />
PalaPorano contro le isolane del<br />
San Salvatore Selargius.<br />
A destra: Serano<br />
A destra:<br />
Fantauzzi
32 www.tuttorvieto.it<br />
BASKET<br />
“Il basket femminile ha avuto un<br />
progresso gigantesco negli ultimi<br />
anni; siamo passati da una pallacanestro<br />
artigianale basata su<br />
alcune individualità ad una pallacanestro<br />
giocata in velocità con<br />
capacità tecnica notevole giocata<br />
a tutto campo con prestanza fisica,<br />
ma soprattutto con grande tecnica.<br />
Da qui nasce una delle mie<br />
provocazioni, in un panorama di<br />
basket maschile, a tutti i livelli,<br />
rovinato dal tiro da tre e dalle<br />
sole prestazioni muscolari, dove<br />
le gare sono sempre più esercizio<br />
di tiro da tre e pik-ad-rol, ovvero<br />
Pol. Dil. 2094 Civitavecchia<br />
(RM)<br />
U.S.D. S. Marinella (RM)<br />
A.S. Dil. Ants Defensor<br />
Viterbo<br />
A.S.D. Astro Cagliari<br />
G.S. Dil. Basket San Salvatore<br />
cinque individualità che giocano<br />
contro altre cinque, non sarà che<br />
per vedere un gioco fatto di schemi<br />
di passaggi e di quant’altro ha<br />
fatto del basket il gioco più bello<br />
del mondo,si debbono frequentare<br />
i parquet rosa. Lancio un<br />
appello, non ai semplici tifosi, per<br />
i quali giustamente conta solo il<br />
risultato della squadra del cuore<br />
ma, agli appassionati ed ai competenti<br />
venite una volta a vedere<br />
il basket femminile, non sarete<br />
delusi e riscoprirete tutto il fascino<br />
di un basket, meno muscolare<br />
ma molto più tecnico.”<br />
Serie B d’Eccellenza - Girone C2<br />
Selargius (CA)<br />
Mercede Basket Alghero<br />
(SS)<br />
A.S. Dil. Sant'Orsola Team<br />
98 Sassari<br />
Cestistica Azzurra<br />
Orvieto (TR)
NOVITA’
www.tuttorvieto.it 35
FAMOSI PER UN MESE<br />
S AMIR<br />
A<br />
40 www.tuttorvieto.it<br />
Samira Bekteshi<br />
Nata a Gostivar (Macedonia) il 30 – 6- 1986<br />
Altezza 166 cm<br />
Taglia 38<br />
Fisicamente Samira è un mix tra Audrey<br />
Hepburn e Kyra Knightley , insomma proprio<br />
un bel mix, con un modo di fare che rompe<br />
ogni schema e con la capacità di coinvolgere<br />
chiunque gli stia attorno, come un ciclone.<br />
Da quanto tempo vivi a Canale?<br />
Dal 1990, ho fatto tutte le scuole ad<br />
Orvieto, compresi i tre anni di superiori<br />
al Geometri. Ho lasciato non perché<br />
andassi male, ma perché capii che<br />
non era quello che volevo fare, mi<br />
sentivo un po’ in gabbia .<br />
E cos è che vuoi fare?<br />
Vorrei aprire un negozio tutto mio,<br />
molto fashion ed aggiornato, con<br />
tagli all’ultima moda, tanto è<br />
vero che ogni lunedì seguo dei<br />
corsi a Roma. Attualmente<br />
lavoro come parrucchiera da<br />
Stefania Ragno e devo dire<br />
che mi trovo benissimo.<br />
E il tuo secondo lavoro<br />
come modella?<br />
Quello è solo un passatempo,<br />
perché sono consapevole<br />
che si tratta di<br />
un momento, di una<br />
cosa passegger finchè<br />
dura e poi mi sento poco<br />
femminile.<br />
Ti sei sempre trovata<br />
bene ad Orvieto? Mai<br />
avuto problemi perché<br />
sei straniera?<br />
Solo da piccola, sul<br />
pulmino della scuola<br />
c’erano dei bulletti,<br />
ma poi crescendo ho<br />
imparato a vivere e<br />
rispondere sempre<br />
con educazione, e<br />
da allora mai nessun<br />
problema, anzi<br />
conosco tantissime<br />
persone e tutte mi<br />
vogliono bene. A<br />
Canale non mi<br />
trovo male solo<br />
che per me è un
po’ troppo tranquillo.<br />
Chi sono le persone che stimi<br />
di più?<br />
Al primo posto mia mamma, lei<br />
per me è come una sorella. Poi<br />
Serena Santoni, una cara amica<br />
che mi dispensa consigli preziosi<br />
e tra i vip mi piace Paolo Bonolis<br />
perché ha una ottima cultura.<br />
E quelle che proprio non sop-<br />
porti?<br />
Quelle che vogliono apparire per<br />
quello che non sono.<br />
Ti piace il calcio?<br />
Sì seguo l’Orvietana ed il Perugia<br />
allo stadio.<br />
Allora ti piacciono i calciatori?<br />
No. Mi piace tutto lo sport solo<br />
che non lo pratico perché sono<br />
indisciplinata.<br />
E le rock star?<br />
Mi piace tutta la musica ma non<br />
sopporto Vasco Rossi.<br />
Hai altri hobbies?<br />
Palestra, aperitivo con gli amici,<br />
mangio molto ma rimango<br />
magra e fumo parecchio.<br />
Ultimo libro letto e film preferito?<br />
L’insostenibile leggerezza dell’essere<br />
di Milan Kundera e Cemento<br />
Armato<br />
Come ti definiresti?<br />
Forte, determinata, intraprendente,<br />
socievole<br />
e simpatica.<br />
Se<br />
mi metto<br />
in testa<br />
una cosa<br />
la faccio!<br />
www.tuttorvieto.it 41
42 www.tuttorvieto.it<br />
TUSCIA<br />
I problemi<br />
di Orvieto?<br />
Si possono risolvere solo<br />
guardando a Viterbo.<br />
La crisi della città del Duomo ed il risveglio di<br />
Viterbo, favorito anche dall’avvio dell’aeroporto,<br />
sono alla base della rinascita del progetto della<br />
Tuscia. Il dirigente del Pdl, Antonio Barberani, ne<br />
spiega i motivi e sostiene che “abbiamo di fronte<br />
un’occasione storica”.<br />
Orvieto langue,<br />
Viterbo decolla. Il dopoguerra<br />
aveva visto le due città gemelle<br />
appaiate ai nastri di partenza,<br />
ma sessant’anni più tardi Orvieto<br />
è rimasta più o meno dove si trovava<br />
mentre il capoluogo laziale<br />
è sempre più proiettato verso<br />
uno sviluppo economico e demografico<br />
destinato ad essere coronato<br />
e potenziato dalla realizzazione<br />
dello scalo aeroportuale la<br />
cui partenza ufficiale è in programma<br />
da qui a tre anni. Il<br />
rapporto con Viterbo è stato<br />
sempre ignorato dalle istituzioni<br />
orvietane, ma negli anni novanta<br />
era sorto un radicato movimento<br />
di opinione, denominato associazione<br />
Nuova Tuscia, che indicava<br />
nel rapporto privilegiato con la<br />
vicina città dei Papi l’occasione<br />
più concreta per garantire ad<br />
Orvieto quei rapporti economici,<br />
relazioni commerciali, scambi<br />
imprenditoriali di cui la città del<br />
Duomo era stata storicamente<br />
privata dopo aver perso, con<br />
l’avvento dello stato unitario e<br />
successivamente, negli anni settanta,<br />
con la nascita delle regioni,<br />
il proprio ruolo di centralità in<br />
un territorio che si estendeva dal<br />
basso viterbese fino a Talamone,<br />
sull’Argentario. Oggi quell’opzione<br />
politica viene rilanciata dal<br />
Popolo delle Libertà che ne fa<br />
una bandiera programmatica per<br />
il futuro come spiega l’ex coordi-
natore di Forza Italia, l’avvocato<br />
Antonio Barberani.<br />
Ritorna d’attualità il progetto<br />
della Tuscia?<br />
Oggi più che mai. Quella che<br />
negli anni novanta era un’utopia,<br />
adesso è diventata una possibilità<br />
a portata di mano che potrà<br />
tirare fuori Orvieto dall’assoluta<br />
irrilevanza che occupa da sempre<br />
nel panorama umbro oltre<br />
che dalla pesantissima crisi economica<br />
ed occupazionale di cui<br />
soffre duramente. Più che di<br />
Tuscia, parlerei delle Città del<br />
Tufo, dal momento che oggi possiamo<br />
recuperare un ruolo centrale<br />
anche nei confronti della<br />
Toscana del sud.<br />
In quale modo realizzare<br />
questa rinascita?<br />
Dobbiamo diventare partner di<br />
Viterbo, valorizzando al massimo<br />
la straordinaria occasione rappresentata<br />
dall’aeroporto che<br />
sarà attivo tra poco più di due<br />
anni. Viterbo è al centro di un<br />
grande fermento e sta attirando<br />
investimenti sempre più consistenti.<br />
Viterbo a cui Orte garantisce<br />
il collegamento stradale con<br />
il sud, ha tuttavia bisogno delle<br />
reti di comunicazioni orvietane,<br />
cioè dell’autostrada e della ferrovia.<br />
Per questo motivo è necessario<br />
procedere su due direttrici:<br />
realizzare il casello nord e dar<br />
vita al collegamento diretto con<br />
Viterbo utilizzando un vecchio<br />
tracciato stradale preesistente<br />
che parte dalla zona ai piedi di<br />
Orvieto e che arriva direttamente<br />
alla frazione di Zepponami,<br />
eliminando le curve della strada<br />
Umbro- Casentinese e creando<br />
un collegamento diretto. Si tratta<br />
di quella che è stata definita la<br />
strada degli Etruschi.<br />
La società Autostrade ha<br />
manifestato forti perplessità<br />
nei confronti della redditività<br />
garantita da un ipotetico<br />
secondo casello.<br />
I dubbi espressi in quella lettera<br />
inviata alla Confindustria locale<br />
risalgono a molto tempo fa.<br />
L’orientamento attuale è ben<br />
diverso. Vorrei poi aggiunge che<br />
il progetto sostenuto dal Comune<br />
di Orvieto e cioè la realizzazione<br />
dell’intero tracciato della strada<br />
complanare è un sogno ad occhi<br />
aperti. La strada complanare non<br />
si farà mai, lo sanno tutti, la<br />
Regione non metterà mai i soldi<br />
necessari, ma i politici orvietani<br />
si guardano bene dal dire la verità.<br />
Oggi c’è la possibilità di aprire<br />
un dialogo sereno con il<br />
governo Berlusconi a cui stanno<br />
a cuore le sorti di questo territorio<br />
come dimostra il via libero<br />
dato all’aeroporto. Sul tavolo già<br />
ci sono i primi tre milioni e seicentomila<br />
euro necessari a far<br />
partire l’investimento, si stanno<br />
inoltre costituendo consorzi tra<br />
imprenditori per la realizzazione<br />
e la gestione delle infrastrutture<br />
a servizio dell’aeroporto. Orvieto<br />
deve assolutamente inserirsi su<br />
questa scia.<br />
Quale sarebbero le ricadute<br />
www.tuttorvieto.it 43
concrete per Orvieto legate<br />
all’aeroporto?<br />
Gli aspetti positivi riguardano<br />
alcune delle questioni più gravi<br />
che ci troviamo ad affrontare e<br />
su cui siamo in forte ritardo. La<br />
prima questione è quella della<br />
carenze delle nostre infrastrutture.<br />
La strada complanare non si<br />
realizzerà mai, mentre il primo<br />
tratto di essa potrà al massimo<br />
alleviare i problemi del traffico<br />
interno alla città, ma nessuno è<br />
in grado di dire quando sarà<br />
completata. I politici attuali,<br />
insomma, non forniscono alcuna<br />
garanzia da questo punto di<br />
vista. Lo sbocco diretto con<br />
Viterbo attraverso la strada degli<br />
Etruschi, a cui potrà contribuire<br />
non solo l’Umbria, ma anche la<br />
Regione Lazio ed i vari ministeri,<br />
costituiscono un’assicurazione<br />
concreta perché in ballo c’è l’interesse<br />
più ampio legato allo sviluppo<br />
del nuovo aeroporto. Fra<br />
tre anni sarà possibile partire da<br />
Londra ed arrivare ad Orvieto<br />
pochissime ore. Tutto ciò rappresenta<br />
un’occasione fantastica per<br />
il nostro turismo, ma anche per<br />
lo sviluppo delle attività congressuali.<br />
Un altro aspetto importante<br />
è quello dell’università che<br />
adesso sta vivendo una fase di<br />
difficoltà. L’università della<br />
Tuscia sta avviando una facoltà<br />
di Turismo ed il collegamento con<br />
la realtà orvietana mi sembrerebbe<br />
scontato. C’è poi un altro<br />
aspetto importante connesso alla<br />
relazione con Viterbo.<br />
Quale?<br />
Quello relativo alla sorte del<br />
nostro tribunale che, come tutti<br />
sanno, è da molti anni a rischio<br />
di soppressione a causa della<br />
ridotta mole di lavoro che, a sua<br />
volta, è la conseguenza inevitabile<br />
delle ridotte dimensioni territoriali<br />
della circoscrizione giudiziaria.<br />
Per far sopravvivere il tri-<br />
44 www.tuttorvieto.it<br />
TUSCIA<br />
bunale è insomma indispensabile<br />
che abbia una competenza estesa<br />
ad una zona molto più ampia<br />
di quella attuale. Il tribunale di<br />
Viterbo è, a sua volta, candidato<br />
a diventare la sede decentrata<br />
della Corte dell’Appello di Roma<br />
per la quale si prevede, appunto,<br />
una sede distaccata anche per<br />
smaltire la gigantesca mole di<br />
contenzioso che grava su Roma.<br />
Per divenire Corte d’Appello,<br />
Viterbo deve per legge avere<br />
nella propria giurisdizione tre<br />
sedi di giustizia. Due già ce ne<br />
sono, appunto il tribunale di<br />
Viterbo e quello di Civitavecchia<br />
mentre il terzo sarebbe il tribunale<br />
di Orvieto.<br />
Insomma Viterbo è la panacea<br />
di tutti i mali?<br />
Diciamo che ci sono degli “incastri”<br />
da realizzare che potrebbero<br />
essere a noi favorevoli. Del<br />
resto questa è la logica conseguenza<br />
di quello che già esiste in<br />
natura, nel senso che, dal punto<br />
di vista economico, storico e<br />
sociale Orvieto e Viterbo sono<br />
due comunità legate da sempre<br />
che solo un artificio istituzionale<br />
ha separato, causando danni<br />
enormi soprattutto a noi. I nostri<br />
problemi nascono con il regionalismo.<br />
I politici che hanno sempre<br />
governato Orvieto non<br />
affrontano mai questo argomento<br />
e non parlano mai di queste<br />
cose essenziali di cui tutti i cittadini<br />
hanno invece esperienza<br />
perché li sperimentano nella vita<br />
di tutti i giorni. I nostri politici<br />
fanno esattamente il contrario di<br />
quello che andrebbe fatto. Loro<br />
rispettano scrupolosamente le<br />
artificiose distinzioni istituzionali<br />
perché sanno che il loro consenso<br />
politico dipende dal rimanere<br />
isolati qui, indipendentemente<br />
dalla crisi della città che a loro<br />
non interessa minimamente.<br />
Ormai la Regione si basa solo<br />
sull’asse Perugia-Foligno; i nostri<br />
politici rimangono al loro posto,<br />
gestendo il potere che hanno e<br />
non rischiare di essere presi per<br />
le orecchie dalla governatrice<br />
Lorenzetti.<br />
Il centrodestra farà dunque<br />
una campagna elettorale per<br />
elezioni amministrative puntando<br />
su questo tema della<br />
necessità di “uscire” dai confini<br />
istituzionali?<br />
Il nostro compito è quello di pronunciare<br />
parole di buon senso<br />
perché non abbiamo rendite di<br />
posizione da difendere. A noi<br />
interessa lo sviluppo di Orvieto<br />
senza guardare in faccia nessuno<br />
e senza tener conto delle logiche<br />
di appartenenza politica.<br />
Nessuno di noi fa il politico di<br />
professione, siamo persone che<br />
vivono del loro lavoro e che<br />
hanno davvero a cuore le sorti di<br />
una città che è sempre stata piegata<br />
a certi interessi che non<br />
hanno mai coinciso con quelli dei<br />
semplici cittadini orvietani.<br />
In tema di alleanze e candidature<br />
a che punto siete?<br />
L’area del centrodestra arriva<br />
ormai al 40%, ma credo che le<br />
persone scontente di vivere in<br />
una città che ha perso tutte le<br />
speranze, siano infinitamente di<br />
più. Per quanto riguarda il nome<br />
del futuro candidato, posso dire<br />
che ci stanno contattando tantissime<br />
persone, tutte di ottimo<br />
livello che vogliono essere protagoniste<br />
di un cambiamento che<br />
arriverà presto e che aprirà<br />
nuove, straordinarie opportunità<br />
per tutti i nostri concittadini.<br />
Ormai gli orvietani vogliono<br />
lasciarsi alle spalle un passato<br />
fatto di rassegnazione, pendolarismo<br />
e clientelismo. Noi daremo<br />
voce a chi vuole cambiare pagina<br />
nell’interesse proprio e dei propri<br />
figli.
II° GUERRA MONDIALE<br />
Il prete orvietano<br />
che aiutava anche i nazisti<br />
50 www.tuttorvieto.it<br />
Figura dimenticata<br />
dalla memoria cittadina,<br />
don Bruno<br />
Venturelli è stato un<br />
sacerdote che, nell’immediatodopoguerra<br />
aiutò molte<br />
persone a salpare da<br />
Genova, salvando loro<br />
la vita. Adesso alcuni<br />
storici ipotizzano che<br />
fosse un membro della<br />
famigerata organizzazione<br />
Odessa e che<br />
abbia avuto un ruolo<br />
importante anche nella<br />
fuga verso il sud<br />
America di personaggi<br />
come Adolf Eichmann e<br />
Joseph Mengele<br />
Di Roberto Conticelli<br />
A sinistra:<br />
Don Bruno Venturelli
Adolf Eichmann<br />
Ben pochi, sulla Rupe ricordano<br />
Bruno Venturelli, nato il 6<br />
gennaio 1915, figlio di un ferroviere,<br />
Francesco, e di una casalinga,<br />
Annunziata. Un rapido<br />
passaggio, il suo, all'ombra del<br />
Duomo. Poi la vocazione, il seminario,<br />
il liceo a Vercelli e quindi,<br />
il 3 luglio 1938, l'arrivo a Genova<br />
come sacerdote. Anni difficili,<br />
subito seguiti da una guerra<br />
devastante. Stagioni di dolore e<br />
sofferenze, attraverso le quali<br />
don Bruno seppe conquistarsi<br />
ben presto, con i propri gesti<br />
quotidiani, un appellativo capace<br />
di descrivere appropriatamente<br />
la sua indole: il «prete dei bisognosi».<br />
Aiutava tutti, il giovane sacerdote<br />
orvietano, senza mai chiedere,<br />
senza distinguere tra fedi<br />
politiche e provenienze, senza<br />
guardare ai diversi colori delle<br />
divise. La sua parrocchia era un<br />
rifugio per tutti e per tutti era<br />
disponibile, ad ogni ora del giorno<br />
e della notte, una minestra<br />
calda e una parola di conforto. E<br />
fu così anche nell'immediato<br />
dopoguerra, quando proprio<br />
Genova divenne via di fuga privilegiata<br />
per quanti dovevano fuggire<br />
dall'Europa.<br />
Nel mucchio dei bisognosi, però,<br />
si nascondevano anche efferati<br />
criminali nazisti che intendevano,<br />
in questo modo, sfuggire alla<br />
giustizia per le brutalità da loro<br />
commesse.<br />
I loro nomi hanno fatto, tragicamente,<br />
la storia più nera del<br />
Novecento: Adolf Eichmann,<br />
Obersturmbannfuhrer delle SS,<br />
ideatore e artefice della «soluzione<br />
finale del problema ebraico»,<br />
un uomo con sei milioni di ebrei<br />
sulla coscienza; Joseph<br />
Mengele, l'«Angelo della Morte»<br />
di Auschwitz, il medico degli<br />
esperimenti indicibili su prigionieri<br />
adulti e bambini, colui che<br />
all'arrivo dei treni blindati decideva,<br />
con un semplice cenno del<br />
frustino, il destino - la vita di<br />
stenti nel lager o l'immediata<br />
morte nelle camere a gas- dei<br />
www.tuttorvieto.it 51
II° GUERRA MONDIALE<br />
JJoseepphh Menngelle<br />
52 www.tuttorvieto.it<br />
deportati; e Martin Bormann, il<br />
vice di Hitler, condannato a<br />
morte in contumacia dal tribunale<br />
di Norimberga.<br />
La recente storiografia associa<br />
ora, in qualche modo, il nome del<br />
pio sacerdote a quelli dei due criminali,<br />
ricercati per anni:<br />
Eichmann venne individuato a<br />
Buenos Aires nel 1960, rapito da<br />
agenti del servizio segreto israeliano,<br />
condotto a Gerusalemme,<br />
processato e giustiziato. Di<br />
Mengele si persero le tracce: lo<br />
inseguì a lungo anche Simon<br />
Wiesenthal, il «mitico» cacciatore<br />
dei criminali nazisti, ma<br />
senza successo. Mengele la fece<br />
sempre franca, mo-rendo mentre<br />
nuotava in piscina nel 1985 a<br />
Bertioga, in Brasile. L'uccise un<br />
ictus.<br />
E' stato William Guyedan de<br />
Roussel, svizzero, professore di<br />
diritto alla Sorbona e vicedirettore<br />
della Biblioteca nazionale parigina<br />
negli anni dell'occupazione<br />
nazista, attivo sostenitore delle SS<br />
che gli affidarono in particolare la<br />
repressione della Massoneria transalpina,<br />
nei racconti da lui fatti<br />
dopo la guerra dal sicuro rifugio<br />
argentino di Bariloche (la «tana»<br />
dei nazisti in fuga, città nella quale<br />
venne individuato e arrestato<br />
anche Erich Priebke, uno dei<br />
massacratori delle Ardeatine), a<br />
delineare il ruolo di don Venturelli.<br />
Il Professore (deceduto nel gennaio<br />
1992 in Argentina) era<br />
ricercato in tutta Europa come collaborazionista:<br />
«Nel Dopoguerra —<br />
ebbe modo di raccontare Guyedan<br />
de Roussel — giunsi a Genova grazie<br />
all'appoggio del cardinal Siri e<br />
della sua organizzazione. Sono<br />
stato alloggiato nella sacrestia<br />
della chiesa di San Teodoro (la<br />
parrocchia del prete orvietano,<br />
ndr), vicino al porto, dove partivano<br />
le navi dirette a Buenos<br />
Aires. La mia nave portava anche<br />
Eichmann e Mengele. L'appoggio<br />
ce lo diede, nella chiesa, il buon<br />
padre Venturelli, che era conosciuto<br />
a Genova come il “prete<br />
delle minestre” per l'assistenza<br />
che dava ai bisognosi».<br />
Don Bruno è morto nel 2003, a<br />
88 anni, amato e stimato dai<br />
genovesi per la sua incessante<br />
opera di assistenza al prossimo.<br />
Ha anche dato vita a un evento<br />
regionale, un premio, improntato<br />
ai valori della solidarietà e dell'assistenza.<br />
Al suo nome sono<br />
legate molte altre iniziative<br />
benefiche. Nel 1995 il sacerdote
ilasciò un'intervista televisiva,<br />
ammettendo per la prima volta<br />
l'aiuto fornito tanti anni prima ai<br />
nazisti, ma non svelando i loro<br />
nomi: «Per me — disse — significava<br />
darmi da fare per chiunque<br />
avesse necessità. C'erano<br />
quelli che oggi chiamiamo assistenti<br />
sociali i quali, insieme a un<br />
monsignore, avviarono un ufficio<br />
per aiutare quanti volevano<br />
scappare. Non era una cosa proprio<br />
legale. Furono, comunque,<br />
episodi sporadici. E quando capitavano,<br />
li portavo fino in fondo.<br />
Ricordo che una volta c'era uno<br />
che voleva andare in Argentina e<br />
non sapeva come fare. “Aiutami,<br />
mi perseguitano, aiutami...” Io<br />
l'ho aiutato. Gli ho procurato un<br />
passaporto e il viaggio gratis».<br />
Secondo alcuni storici - ma la<br />
circostanza è tuttora motivo di<br />
contrastanti valutazioni- l'organizzazione<br />
della quale faceva<br />
parte don Bruno altro non era che<br />
il riferimento italiano di «Odessa»<br />
(la sigla di Organisation der ehemaligen<br />
SS-Angehoerigen), la<br />
società segreta dei membri delle<br />
SS costituita subito dopo la<br />
Seconda Guerra Mondiale per<br />
favorire l'espatrio clandestino dei<br />
gerarchi nazisti ricercati per i<br />
loro crimini. Secondo Wiesenthal<br />
l’Odessa aveva una cosiddetta<br />
“via dei conventi”; i preti cattolici<br />
e soprattutto i frati francescani<br />
aiutavano i fuggiaschi per<br />
mezzo di una catena di case religiose<br />
“sicure” seguendo la direttrice<br />
dalla Germania all’Austria, e<br />
all’Italia e di qui alla Spagna e il<br />
Sud-America, in particolare<br />
Argentina, con la complicità del<br />
governo di Peron e della chiesa<br />
cattolica argentina.<br />
Il sacerdote orvietano e i criminali<br />
in divisa capaci di dare la<br />
morte sghignazzando oscena-<br />
mente davanti alle loro vittime, il<br />
prete dei poveri e l'ansia di sfuggire<br />
alla sacrosanta giustizia da<br />
parte di demoniaci «protagonisti»<br />
di vicende che, ci si augura,<br />
non debbano ripetersi mai più.<br />
Una vicenda tra le tante — drammatica<br />
come inevitabilmente<br />
sono i fatti degli uomini — di un<br />
Novecento terribilmente cruento,<br />
che continua a svelare le pagine,<br />
anche quelle più celate dal<br />
tempo, della propria storia.<br />
Per gentile concessione del<br />
quotidiano La Nazione.<br />
www.tuttorvieto.it 53
Offerte Particolari<br />
su Colazioni<br />
e Panini<br />
Relax nel verde grazie al Cappanno<br />
Il nuovo<br />
bar chalet<br />
si trova a Ciconia<br />
nell'area di verde<br />
attrezzata della<br />
zona scolastica.<br />
58 www.tuttorvieto.it<br />
Al centro del Parco urbano del<br />
Paglia,a Ciconia e vicino agli<br />
Istituti scolastici,agli edifici dello<br />
sport ed ai relativi impianti che<br />
occupano gli spazi verdi esistenti,<br />
e’ posto il nuovo Bar-Chalet “<br />
il Cappanno”:Un nome , questo,<br />
di risonanza dialettale che vuole<br />
indicare un punto di sosta,di<br />
relax, di ristoro, di attesa, d’in-<br />
contro.<br />
L’immobile realizzato dalla<br />
Provincia di Terni alla fine della<br />
passerella che collega il laghetto<br />
per la pesca sportiva con le altre<br />
attrezzature dello sport : il<br />
palazzetto,il campo di Basket, e<br />
di Volley, la pista per il pattinaggio,<br />
caratterizza tutto l’ambiente<br />
del verde attrezzato.<br />
La gestione dell’esercizio affidata
con pubblica gara di appalto alla<br />
coopoerativa sociale “Luigi<br />
Carli” di Orvieto,comprende<br />
anche la pulizia ed il mantenimento<br />
di tutta la vasta zona circostante.<br />
La Cooperativa “ Luigi Carli” presieduta<br />
da Luca Giannisi è<br />
sorta all’inizio degli anni novanta<br />
e si occupa principalmente dell’inserimento<br />
nel mondo del<br />
lavoro di soggetti svantaggiati.<br />
In questi anni di attività, sempre<br />
crescente, ha dato ampiamente<br />
prova di serietà ed efficienza,<br />
privilegiando nel suo cammino le<br />
fasce più deboli (40% della forza<br />
lavoro totale) della società orvietana<br />
e dei dintorni,assicurando<br />
loro lavoro e dignità.<br />
L’attività della Cooperativa che<br />
attualmente occupa circa 70<br />
unità spazia dalle pulizie e<br />
manutenzione del verde, dai<br />
servizi alla raccolta dei rifiuti alle<br />
gestioni del bar dell’Ospedale,<br />
del Palazzo dei Sette, della Torre<br />
del Moro, del Trasporto dei disabili<br />
ed alla gestione del<br />
Parcheggio di Piazza del Duomo<br />
e di quello del Borgo ad Orvieto<br />
Scalo. Con questo nuovo affidamento<br />
de “Il Cappanno”la città<br />
avrà certamente un sicuro e soddisfacente<br />
riscontro che qualificherà<br />
l’area di Ciconia,il polo<br />
scolastico e tutto l’ambiente<br />
sportivo sorto intorno al fiume<br />
Paglia.<br />
La frequentazione di questo tipo<br />
di bar modernamente arredato<br />
sarà variegata anche se per la<br />
maggior parte composta da giovani.<br />
Ma non solo,poiché le piste di<br />
ruzzolone sottostanti e la “passeggiata”<br />
fanno supporre anche<br />
una clientela più matura di sportivi<br />
che non disdegneranno sicuramente<br />
la promiscuità con giovani<br />
che potenzialmente rappresentano<br />
la fascia dei loro nipoti.<br />
www.tuttorvieto.it 59
A partire dal mese di Giugno 2003,<br />
in seguito all’esperienza riportata<br />
da alcuni responsabili del Distretto<br />
n.3 della ASL 4 di Terni in relazione<br />
al progetto “Vivere tutti meglio a<br />
Trento”, e in seguito all’adesione<br />
della Regione dell’Umbria come<br />
promotore della rete delle città del<br />
Sorriso, si è costituito ad Orvieto il<br />
Comitato Promotore “Orvieto Città<br />
del Sorriso”. Il gruppo vede la partecipazione<br />
del Comune di Orvieto<br />
come capofila dell’Ambito<br />
Territoriale n.12 ed è composto da<br />
rappresentanti dell’Ufficio di<br />
Cittadinanza, dal Coordinamento<br />
degli Interventi per la Promozione<br />
della salute del Distretto n.3, dalla<br />
Scuola di Specializzazione in<br />
Psicologia della Salute e dal Centro<br />
Studi Città di Orvieto. Il Comitato,<br />
partendo dall’esperienza della Città<br />
di Trento, che ha avuto come obiettivo<br />
importante quello di migliorare<br />
la qualità complessiva delle relazioni<br />
interpersonali e sociali nella propria<br />
città, ha fatto proprio questo<br />
intento aderendo (come altre città<br />
dell’Umbria) a questa iniziativa ed<br />
entrando nella rete delle città del<br />
sorriso.<br />
L’obiettivo generale del progetto è<br />
quello di promuovere la salute cercando<br />
di migliorare la qualità complessiva<br />
delle relazioni interpersonali<br />
e sociali nella nostra città;<br />
obiettivo importante questo in<br />
quanto dalla qualità complessiva<br />
delle nostre relazioni dipende la<br />
qualità della nostra vita, infatti<br />
negli ultimi anni, nei nostri paesi,<br />
mentre è cresciuto il benessere<br />
materiale della maggioranza delle<br />
persone, è diminuito il senso di<br />
appartenenza alla comunità, le reti<br />
di mutualità del buon vicinato, gli<br />
64 www.tuttorvieto.it<br />
Progetto “La città di tutti”:<br />
l’Ambito Territoriale n. 12<br />
all’interno del Progetto<br />
“Le Città del Sorriso”<br />
scambi interpersonali significativi<br />
portandoci a dire che la qualità<br />
della vita è peggiorata facendoci<br />
sentire estraniati da una comunità<br />
della quale spesso è difficile vedere<br />
il tessuto connettivo. Ciò che invece<br />
preme far conoscere è il concetto<br />
di comunità intesa come nucleo<br />
di partenza di ogni individuo alla<br />
quale poter partecipare e dalla<br />
quale poter ricevere risposte congrue<br />
alle proprie esigenze di vita.<br />
Nel corso degli anni sono stati fatti<br />
diversi incontri (Trento, Orvieto) e<br />
promosse alcune iniziative quali<br />
l’identificazione di un logo e un<br />
nome relativo all’esperienza di<br />
Orvieto.<br />
Dopo un periodo di pausa, durante<br />
il quale alcune città hanno lasciato<br />
il progetto ed altre invece hanno<br />
espresso l’interesse di entrarvi a<br />
far parte, si sono svolti incontri a<br />
Trento, Nizza Monferrato e<br />
Passignano sul Trasimeno nel corso<br />
dei quali si è riflettuto<br />
sull’identità delle Città del Sorriso,<br />
con l’individuazione dei contenuti<br />
da esprimere in ogni città del sorriso<br />
e gli elementi utili per la valutazione<br />
dei risultati, la necessità di<br />
costituire un’Associazione di<br />
Promozione Sociale Nazionale onde<br />
dare una formula organizzativa<br />
della rete, la costituzione di un<br />
gruppo redazionale con il compito<br />
di individuare e costituire forme di<br />
comunicazione interna,mailing list,<br />
ed esterna,sito web, periodici locali<br />
e riviste nazionali di settore.<br />
In questi anni il gruppo di lavoro<br />
della Città di Tutti ha organizzato<br />
iniziative coinvolgendo gruppi<br />
informali e formali della comunità,<br />
quali i gruppi AMA dell’orvietano<br />
con cui ha realizzato le varie edi-<br />
zioni di “Festa con Noi”, volta a far<br />
conoscere la realtà dei gruppi di<br />
auto-mutuo-aiuto, un coinvolgente<br />
progetto denominato “Attivare per<br />
Prevenire”, legato alla prevenzione<br />
delle malattie cardio-cerebrovascolari<br />
nella 3° età e incentrato<br />
sulla promozione di stili di vita e di<br />
alimentazione positivi; il progetto,<br />
destinato alla popolazione dei<br />
Centri Sociali anziani e realizzato<br />
dai Medici del Coordinamento degli<br />
Interventi di promozione della<br />
Salute del Distretto n.3, ha incontrato<br />
un notevole interesse tanto<br />
che in seguito sono state realizzate<br />
altre giornate informative sull’uso<br />
corretto dei farmaci.<br />
Inoltre, sono stati avviati incontri<br />
nelle scuole insieme all’Uni3 e<br />
sempre con gli allievi<br />
dell’Università della Terza Età e i<br />
giovani della Parrocchia di Ciconia<br />
è stata realizzata una giornata di<br />
incontro/confronto sulla trasmissione<br />
della memoria che ha visto i<br />
ragazzi re-interpretare il film Treno<br />
Popolare del 1933 girato ad Orvieto<br />
e discutere dei cambiamenti intercorsi<br />
nelle generazioni in un ampio<br />
dibattito.<br />
Per il futuro si prevede di incrementare<br />
i progetti per la promozione<br />
del benessere e soprattutto<br />
coinvolgere la comunità nelle iniziative<br />
al fine di rendere la stessa<br />
protagonista quanto più possibile<br />
della vita della propria città e del<br />
proprio benessere.<br />
Per informazioni riguardanti i progetti<br />
o per aderire al gruppo di<br />
lavoro “La Città di Tutti” rivolgersi<br />
all’Ufficio della Cittadinanza al<br />
numero di telefono<br />
0763/306725-726
SINDACi CASTELVISCARSO<br />
Castel Viscardo<br />
vuole continuare a crescere<br />
Eccoci impegnati in una<br />
chiacchierata con il sindaco<br />
di Castel Viscardo Massimo<br />
Tiracorrendo; tra l’altro, fu il<br />
primo sindaco neo-eletto del<br />
comprensorio orvietano che<br />
Tuttorvieto Magazine incontrò<br />
all’indomani della tornata<br />
elettorale delle amministrative<br />
2004.<br />
Credo che lei abbia avuto una<br />
bella sorpresa allorquando il<br />
Circolo Pd di Castel Viscardo,<br />
una paio di settimane or sono,<br />
ha dato alle stampe un documento<br />
nel quale emerge un<br />
giudizio senza alcun dubbio<br />
positivo sull’operato dell’amministrazione<br />
da lei guidata, prospettando<br />
addirittura un prosieguo<br />
del suo personale impegno<br />
politico.<br />
Senz’altro il comunicato del Partito<br />
Democratico, nel quale veniva<br />
espresso apprezzamento per il<br />
66 www.tuttorvieto.it<br />
lavoro dell’amministrazione comunale,<br />
è una importante iniezione di<br />
ossigeno e fiducia che ci da anche<br />
stimoli ulteriori a continuare la<br />
nostra azione amministrativa. Mi<br />
preme sottolineare, soprattutto,<br />
come l’amministrazione comunale<br />
deve essere intesa nel suo significato<br />
più esteso: non solo la figura<br />
del sindaco e della giunta, ma dell’intero<br />
consiglio comunale ed in<br />
particolare della maggioranza che<br />
mi sostiene. La coalizione di ispirazione<br />
centrosinistra ha portato<br />
avanti, in questi quattro anni, una<br />
efficace e condivisa linea di governo,<br />
cercando di soddisfare i bisogni<br />
della popolazione; occorre però<br />
completare il programma a suo<br />
tempo approvato dall’intero consiglio<br />
comunale. Certo, di cose realizzate<br />
ne abbiamo sfornate parecchie,<br />
ma il nostro impegno è rivolto<br />
a quelle altre opere e servizi che<br />
riteniamo di dover terminare prima<br />
della scadenza elettorale.<br />
Eccoci impegnati in una<br />
chiacchierata con il sindaco<br />
di Castel Viscardo<br />
Massimo Tiracorrendo;<br />
tra l’altro, fu il primo<br />
sindaco neo-eletto del<br />
comprensorio orvietano<br />
che Tuttorvieto Magazine<br />
incontrò all’indomani della<br />
tornata elettorale delle<br />
amministrative 2004.<br />
di Elio Taffi<br />
Che sarà?<br />
Ritengo maggio-giugno del 2009.<br />
Prima però di pensare a nomi, persone<br />
e uomini, dobbiamo assolutamente<br />
completare, con senso di<br />
responsabilità, ciò che abbiamo iniziato.<br />
Avete analizzato il vostro operato<br />
in modo da poterci fornire<br />
una percentuale di realizzazione<br />
dei vostri impegni progettuali?<br />
No, non ho fatto quest’attività di<br />
consuntivo, anche se forse potrebbe<br />
essere opportuno farlo; riteniamo<br />
che il programma sia stato realizzato<br />
in maniera soddisfacente,<br />
molto è stato fatto, qualcosa è in<br />
fase di completamento, alcuni elementi<br />
sono stati integrati e inseriti<br />
strada facendo. Io non ho l’abitudine<br />
di ricordare le cose che siamo<br />
riusciti a fare, ma ho l’abitudine<br />
invece di ricordarmi quelle che non<br />
abbiamo oggettivamente potuto
fare e quelle da programmare e<br />
realizzare poi.<br />
E ce ne è una che le sta a cuore<br />
maggiormente?<br />
Ma, una in particolare si: l’efficienza<br />
della pubblica amministrazione;<br />
ritengo che se ne parli molto, in<br />
termini generali, ma poi nel particolare<br />
c’è da impegnarsi a fondo<br />
per attuarla. Noi abbiamo lavorato<br />
in tante piccole situazioni, in tanti<br />
piccoli rivoli, per raggiungere quei<br />
principi di efficienza ed efficacia:<br />
dalla ristrutturazione dell’edificio<br />
comunale, al risanamento degli<br />
ambienti di lavoro, all’emanazione<br />
ormai prossima della carta dei servizi.<br />
Vorrei, effettivamente, che si<br />
potesse venire in Comune a Castel<br />
Viscardo, ed erogare servizi e prestazioni<br />
in tempo reale.<br />
A proposito, mi sovviene una<br />
situazione che forse è passata<br />
in sordina sugli organi di stampa<br />
ma che io ritengo particolarmente<br />
utile: la possibilità di<br />
venire in comune a prenotare le<br />
visite sanitarie specialistiche.<br />
Nell’ambito dell’erogazione dei servizi<br />
ai cittadini, abbiamo cercato<br />
non solo di migliorarli ma anche di<br />
ampliare i settori di competenza;<br />
per esempio, il servizio di sportello<br />
Inps per alcuni tipi di esigenze, il<br />
servizio Cup di prenotazione specialistica<br />
per i servizi sanitari;<br />
abbiamo cercato di decentrare la<br />
nostra presenza con l’ufficio distaccato<br />
nel centro abitato di<br />
Pianlungo-Le Prese, in collaborazione<br />
con il comune di Allerona, in<br />
una realtà che conta ormai, complessivamente,<br />
duemila persone.<br />
Per questi evidenti passi in avanti<br />
devo ringraziare le maestranze del<br />
comune, che hanno risposto adeguatamente<br />
alle sollecitazioni<br />
anche forti dell’amministrazione<br />
burocratica, la direzione della Asl di<br />
Terni e l’Inps.<br />
Riconosce che gli interventi<br />
operativi della sua giunta sono<br />
stati equamente suddivisi fra le<br />
varie frazioni del comune di<br />
Castel Viscardo?<br />
Non è che abbiamo ragionato in<br />
maniera proporzionale, o matema-<br />
tica, o in altri termini. Siamo intervenuti,<br />
laddove esistevano effettivi<br />
bisogni e necessità, questo si. Ad<br />
esempio, il centro abitato di Viceno<br />
richiedeva urgentemente opere di<br />
consolidamento importanti e senz’altro<br />
dobbiamo ringraziare chi ci<br />
ha ascoltato: il Ministero per<br />
l’Ambiente e la Regione<br />
dell’Umbria, che con un finanziamento<br />
consistente hanno permesso<br />
di realizzare questa improcrastinabile<br />
opera di stabilizzazione,<br />
rilanciando nel contempo lo sviluppo<br />
del territorio. Si stanno ultimando<br />
i rimanenti dettagli complementari,<br />
poi ci sarà la bitumatura della<br />
sede stradale, a carico della<br />
Provincia di Terni che già ha deliberato<br />
il relativo esborso economico,<br />
e poi sarà tempo di inaugurazione.<br />
Un inciso breve: non è che a noi<br />
interessino molto le inaugurazioni:<br />
ci interessa principalmente che i<br />
lavori necessari vengano effettuati<br />
bene, a regola d’arte, e resi così<br />
idonei alla fruizione della cittadinanza,<br />
a prescindere da qualsiasi<br />
cerimonia. Per gli altri centri, le<br />
impellenze maggiori riguardavano<br />
www.tuttorvieto.it 67
SINDACI CASTELVISCARSO<br />
la riqualificazione degli arredi urbani<br />
dei centri storici, aspetto la cui<br />
attuazione va a sicuro vantaggio<br />
del tessuto sociale, del tessuto<br />
economico e della vivibilità del<br />
nostro comune; ragion per cui<br />
abbiamo partecipato ai vari bandi<br />
regionali in ordine ai miglioramenti<br />
dell’arredo urbano. Si guardi, ad<br />
esempio, il piano urbano complesso<br />
che ci è stato finanziato a Monte<br />
Rubiaglio e a Castel Viscardo ed il<br />
cosiddetto piano operativo annuale,<br />
per cui la Regione ha stanziato<br />
circa un milione di euro a favore<br />
dei privati che<br />
intendevano<br />
ristrutturare gli<br />
edifici dei centri<br />
storici e assimilati,<br />
in ordine a tetti e<br />
f a c c i a t e .<br />
Situazione, quest’ultima,<br />
che ha<br />
avuto un notevole<br />
successo, con ben<br />
cinquantatre interventi<br />
nel centro<br />
storico del paese.<br />
In questi quattro<br />
anni abbiamo<br />
finanziato diversi<br />
interventi relativi<br />
alla pubblica illuminazione,potenziando<br />
aree insufficientementeilluminate<br />
sia per migliorare<br />
l’aspetto della<br />
sicurezza sia modificando<br />
le strutture con l’obiettivo<br />
di concorrere al risparmio energetico.<br />
Abbiamo sistemato anche i<br />
nostri impianti sportivi, dislocati<br />
sull’intero territorio comunale, grazie<br />
anche alle leggi regionali di riferimento<br />
sull’impiantistica sportiva.<br />
Altro intervento, in fase di conclusione,<br />
riguarda l’abitato di Monte<br />
Rubiaglio, che vorremmo dotare di<br />
una sala più grande, multifunzionale,<br />
che possa assolvere a vari usi<br />
ed utilizzi della cittadinanza; così<br />
avremo in ogni frazione uno spazio<br />
idoneo per tutte le varie esigenze<br />
sociali, di aggregazione e culturali.<br />
Inoltre stiamo predisponendo un<br />
progetto esecutivo, sostenuto da<br />
un contributo regionale, per la<br />
68 www.tuttorvieto.it<br />
Castel Viscardo<br />
sistemazione delle strade di campagna<br />
danneggiate dal maltempo,<br />
riguardante tutto il territorio comunale.<br />
Stiamo anche presentando un<br />
ulteriore progetto, legato al Piano<br />
di Sviluppo Rurale 2007-2013, in<br />
ordine al miglioramento della viabilità<br />
rurale su alcune strade comunali<br />
e vicinali di uso pubblico.<br />
Ci sa dire, con buona precisione,<br />
quando sarà ultimata la<br />
sala polivalente di Monte<br />
Rubiaglio?<br />
E’ in fase di completamento, riten-<br />
go che per la fine dell’anno sarà<br />
sistemata definitivamente. Altri<br />
interventi li abbiamo riservati nel<br />
campo dell’edilizia scolastica;<br />
anche qui, grazie ai sostegni regionali,<br />
siamo riusciti ad ottenere per<br />
la scuola dell’infanzia e quella primaria<br />
le somme necessarie affinché<br />
gli edifici potessero venire adeguati<br />
alle normative vigenti sulla<br />
sicurezza e confacenti alla funzionalità<br />
didattica. Possiamo affermare<br />
che abbiamo delle scuole che<br />
rispondono bene alle esigenze formative<br />
ed educative richieste.<br />
L’aspetto della funzionalità delle<br />
scuole è un elemento che, magari,<br />
è poco visibile ma che io ritengo di<br />
fondamentale importanza: scuole<br />
dotate di attrezzature valide, con<br />
impianti a norma e adeguati, provviste<br />
di aule spaziose e confortevoli,<br />
sono un vanto e un segnale di<br />
profonda coscienza civile della<br />
nostra comunità.<br />
Parliamo anche del piano regolatore,<br />
di prossima attuazione?<br />
E’ un elemento molto importante,<br />
nel quale abbiamo profuso sinora<br />
tante energie; si tratta di un piano<br />
regolatore che riguarda ben tre<br />
comuni: Castel Viscardo, Castel<br />
Giorgio ed Allerona, un esempio di<br />
pianificazione<br />
urbanistica su<br />
un territorio<br />
intercomunale, il<br />
primo del genere<br />
in questo ambito.<br />
Le nuove<br />
leggi intervenute<br />
in materia, fra le<br />
quali ricordo la<br />
legge regionale<br />
n. 11 del 2005,<br />
ci impongono di<br />
utilizzare la<br />
massima attenzione<br />
nella redazione<br />
di questo<br />
documento, fortemente<br />
voluto<br />
dalle tre amministrazioni<br />
comunali, che<br />
condivideranno<br />
anche norme<br />
tecniche e stesso<br />
regolamento edilizio.<br />
A che punto siamo?<br />
Siamo nella fase in cui andiamo ad<br />
approvare la parte strutturale del<br />
piano regolatore; in questo caso<br />
non è importante l’osservanza<br />
stretta della tempistica, è ben più<br />
importante che il “progetto” trovi la<br />
sua attuazione più coerente, funzionale<br />
e confacente alle esigente<br />
di sviluppo economico e sociale del<br />
territorio. Lo abbiamo giustamente<br />
partecipato con incontri organizzati<br />
in ogni frazione del comune:<br />
Pianlungo, Viceno, Monte Rubiaglio<br />
e Castel Viscardo; abbiamo recepito<br />
alcune annotazioni dei cittadini,<br />
sempre attenti a segnalarci appun-
ti e commenti, di cui faremo senz’altro<br />
buon uso. Una volta approvata<br />
la parte strutturale, inizierà la<br />
fase operativa, per la quale abbiamo<br />
diverse idee, non solamente<br />
legate allo sviluppo dell’edilizia ed<br />
all’urbanistica ma mirate anche ad<br />
un potenziamento della crescita<br />
economica e sociale. Comunque,<br />
non a scapito del rispetto dell’ambiente<br />
e delle risorse naturali così<br />
preziose di questo territorio. Poi c’è<br />
anche da recepire l’ultima direttiva<br />
regionale che norma i cosiddetti<br />
centri storici ed assimilati, del<br />
luglio 2008, che darà un ulteriore<br />
impulso al rilancio fisico ed economico<br />
degli spazi degradati e poco<br />
qualificanti a ridosso del centro<br />
storico.<br />
Il piano regolatore può rappresentare<br />
un’occasione di vero<br />
sviluppo per Castel Viscardo.<br />
Assolutamente si; non dobbiamo<br />
sognare di portare nel<br />
nostro comune centinaia di abitanti,<br />
bensì vogliamo dare<br />
un’impronta di sviluppo organico<br />
dell’intero territorio, sulla<br />
base delle caratteristiche morfologiche,<br />
sociali ed economiche<br />
che ci sono proprie.<br />
Non possiamo esimerci dal trattare<br />
l’argomento delicato dei rapporti<br />
con il governo centrale.<br />
Sicuramente, quando si decide di<br />
impegnarsi come amministratore<br />
pubblico non si deve pensare di<br />
mettere la cravatta al mattino e di<br />
togliersela di sera, di tagliare qualche<br />
nastro o di regalare sorrisi e<br />
distribuire strette di mano. Quando<br />
una persona va ad amministrare la<br />
res publica sa che si governa tutti i<br />
giorni “il problema”, non un problema;<br />
gli intoppi e le problematiche<br />
della comunità diventano “il problema”<br />
che il comune deve saper<br />
ascoltare, affrontare e magari<br />
risolvere. Negli ultimi anni, ogni<br />
finanziaria elaborata dai governi<br />
centrali, siano essi di centro-destra<br />
o centro-sinistra, hanno praticato<br />
sistematicamente dei tagli sempre<br />
più pesanti ai trasferimenti agli Enti<br />
locali. Il terminale dell’azione<br />
amministrativa è quasi sempre il<br />
Comune: questo rappresenta l’interfaccia<br />
dello Stato e di molti altri<br />
Enti con il cittadino, per qualsiasi<br />
genere di bisogno, anche estraneo<br />
alla diretta competenza. Un esempio:<br />
c’è un problema legato alle<br />
linee telefoniche? Allora sentiamo il<br />
comune; alle linee elettriche?<br />
Sentiamo il Comune; alla rete idrica?<br />
sentiamo il Comune. Le ho<br />
fatto questa premessa, perché a<br />
queste difficoltà originarie si sommano<br />
tutte le normative economiche<br />
che il governo impartisce con<br />
le finanziarie; attualmente la situazione<br />
è peggiorata anche per la<br />
recessione economica che sta<br />
vivendo il mondo: la crisi americana<br />
dei mutui e il caro-energia stanno<br />
facendo sentire i loro effetti.<br />
Inoltre, ci si è messo anche a giugno<br />
il governo di centro-destra che<br />
ha varato una manovra finanziaria<br />
di natura pluriennale, legittima, ma<br />
nella quale vengono presi di mira<br />
tre settori fondamentali: enti locali,<br />
scuola, sanità-sociale.<br />
Analizziamole una per una; per<br />
quel che riguarda gli enti locali, è<br />
stata tolta l’Ici, o meglio quel che<br />
rimaneva dopo l’abbattimento del<br />
quaranta per cento già deciso dal<br />
precedente governo Prodi; provvedimento<br />
che sta creando squilibri<br />
seri nei bilanci comunali, in ordine<br />
alla certezza del ripiano del mancato<br />
gettito Ici. Al momento noi<br />
abbiamo ricevuto un ripieno relativo<br />
al quaranta per cento del tributo<br />
che riscuotevamo; ci sono notizie<br />
che, probabilmente, il restante<br />
sessanta per cento sarà elargito in<br />
dicembre, ma non è una certezza.<br />
Questo squilibrio sta comportando<br />
reali problemi per la gestione quotidiana<br />
delle casse comunali; non<br />
dimentichiamo che la crisi energetica<br />
scuote fortemente anche i<br />
comuni: l’aumento del trenta-trentacinque<br />
per cento dei carburanti<br />
fa lievitare tutto ciò che ne è correlato.<br />
Castel Viscardo, negli scorsi<br />
anni non ha ritoccato, in maniera<br />
sostanziale, le tariffe di tasse e altri<br />
balzelli; anzi, all’epoca avevamo<br />
anche diminuito di mezzo punto<br />
l’Ici, non immaginando quello che<br />
sarebbe di li a poco successo. Ci si<br />
prospettano tempi difficili, per<br />
capire quale sarà la capacità dei<br />
comuni di elaborare un programma<br />
di bilancio e quindi di azione amministrativa<br />
con le risorse trasferite,<br />
che sono e saranno sempre meno;<br />
ma allo stesso tempo dovremmo<br />
cercare di erogare gli stessi servizi,<br />
con la medesima qualità, che forniamo<br />
adesso alla cittadinanza.<br />
Come vede, non sono aspetti facilmente<br />
conciliabili; il prossimo<br />
bilancio dovrà fare i conti con queste<br />
necessità a meno che non ci<br />
siano indicazioni per cui i Comuni<br />
potranno intervenire in ragione<br />
delle proprie entrate; ho letto che<br />
talune forze politiche vicine al<br />
governo di centro-destra hanno<br />
chiesto che si possa rivedere la<br />
politica fiscale. I piccoli comuni<br />
non hanno auto blu da tagliare,<br />
consulenze da eliminare, o comunque<br />
“superfluo” dove razionalizzare;<br />
ci chiedono ancora di diminuire<br />
la spesa pubblica del trenta per<br />
cento rispetto a quella registrata<br />
complessivamente nel 2007:<br />
dovremmo ripensare ai servizi a<br />
domanda individuale che forniamo?<br />
Alle spese di natura sociale<br />
già all’osso? Ai servizi di istruzione,<br />
manutenzione ordinaria e straordinaria<br />
del patrimonio?... Si torna a<br />
parlare di federalismo fiscale complementare<br />
e speriamo anche sussidiario.<br />
Cioè?<br />
In termini molto terra terra, chi ha<br />
di più deve dare a chi ha di meno:<br />
certamente senza sprechi ed ingiustizie.<br />
Sicuramente si prospettano<br />
momenti difficili, anche solamente<br />
per garantire quei servizi che sinora<br />
abbiamo regolarmente (ma<br />
anche faticosamente) erogato. Le<br />
ricordo una notizia di questi ultimi<br />
giorni, che riguarda il campo sociale:<br />
il governo centrale ha tagliato<br />
trecento milioni di euro sul fondo<br />
per le politiche sociali e nazionali;<br />
ciò significa, dai calcoli che sono<br />
stati effettuati su base regionale e<br />
poi comprensorio, che se vogliamo<br />
mantenere gli attuali standard dei<br />
servizi ci sarà un aggravio di spese<br />
quantificabile intorno ai cinque-sei<br />
euro pro abitante. Facciamo la moltiplicazione<br />
per quanti sono i cittadini<br />
di Castel Viscardo, per esempio<br />
quindici-diciottomila euro!!<br />
www.tuttorvieto.it 69
SINDACI CASTELVISCARSO<br />
L’alternativa è quella di tagliare,<br />
tagliare… Dovrò confrontarmi con i<br />
miei colleghi in un prossimo incontro<br />
della conferenza dei sindaci, nel<br />
quale decideremo il da farsi. Non<br />
parliamo poi degli obbiettivi sulla<br />
sanità che si è prefissato il governo;<br />
sapete benissimo che il maggior<br />
debito, in Italia, sulla sanità<br />
riguarda quattro regioni: Sicilia,<br />
Calabria, Campania<br />
e Lazio, che da sole<br />
gravano per il settantacinque<br />
per<br />
cento sull’interno<br />
ammanco sanitario<br />
nazionale; le altre<br />
regioni, tra cui<br />
l’Umbria, si barcamenano<br />
in un<br />
sostanziale pareggio,<br />
ma, sicuramente, se<br />
si andrà avanti con il<br />
progetto di federalismo<br />
fiscale “puro”,<br />
senza quegli aggiustamenti<br />
dovuti alla<br />
complementarietà<br />
ed alla sussidiarietà<br />
di cui le parlavo<br />
prima, ci mancherannoinevitabilmente<br />
dei fondi. Non si<br />
può mantenere l’intero<br />
sistema sanitario<br />
regionale con le<br />
sole risorse derivate<br />
dal pagamento dei<br />
ticket assistenziali<br />
corrisposti dai cittadini.<br />
Non parliamo<br />
poi della scuola.<br />
Un’altra considerazione: Castel<br />
Viscardo almeno sorride per quel<br />
che riguarda la sua fiorente attività<br />
culturale. L’amministrazione<br />
da lei guidata continua nel battere<br />
la via dell’organizzazione di<br />
eventi artistico-culturali che coinvolgono<br />
l’intera popolazione e<br />
sono in grado di richiamare<br />
molta gente interessata.<br />
La ringrazio per la sua considerazione:<br />
in questo genere di attività<br />
ho sempre trovato la massima<br />
unità di intenti con la giunta ed il<br />
consiglio comunale. Pur nelle diffi-<br />
70 www.tuttorvieto.it<br />
coltà economiche in cui navighiamo<br />
e di cui parlavo poco sopra, siamo<br />
riusciti a trovare le risorse per<br />
organizzare questi appuntamenti<br />
culturali e promozionali che sicuramente<br />
danno un’identità ben precisa<br />
al nostro territorio. Devo ringraziare<br />
assolutamente i soggetti pubblici<br />
e privati che ci hanno sinora<br />
sostenuto e la fondazione Cassa di<br />
Il sindaco Massimo Tiracorrendo<br />
insieme a Riccardo Cambri<br />
Risparmio di Orvieto che ci conforta<br />
annualmente. Abbiamo sempre<br />
riproposto appuntamenti di prestigio<br />
che ci qualificano da diversi<br />
anni: Calici di Stelle, il 10 diagosto<br />
nello splendido scenario della piazza<br />
antistante il castello di Monte<br />
Rubiaglio; le Master Classes di perfezionamento<br />
musicale dirette dal<br />
maestro Riccardo Cambri, tradizionalmente<br />
realizzate in agosto, che<br />
portano stabilmente da noi una<br />
trentina-quarantina di allievi di<br />
tante nazionalità del mondo, che<br />
soggiornano a Castel Viscardo per<br />
due settimane, ed il cui seguito<br />
popolare per i concerti settimanali<br />
è veramente lievitato in questi<br />
anni; le ottime sagre culinarie che<br />
animano i vari centri del comune;<br />
la pubblicazione di libri, racconti e<br />
poesie, che tendono veramente a<br />
valorizzare le risorse locali e a perpetuare<br />
alle nuove generazioni i<br />
valori su cui è poggiata la nostra<br />
storia; le tante manifestazioni per<br />
il Natale ed il Nuovo<br />
Anno… Ecco, cercheremo<br />
di continuare<br />
su tutti questi fronti,<br />
in collaborazione con<br />
le tante meritorie<br />
associazioni che animano<br />
il comune e<br />
che sono molto attive,<br />
fattive e concrete<br />
e di forte stimolo<br />
per noi.<br />
M a s s i m o<br />
Tiracorrendo<br />
potrebbe essere<br />
riconfermato sindaco<br />
di Castel<br />
Viscardo, nel<br />
2009? O comunque,indipendentemente<br />
dal risultato<br />
elettorale, lei<br />
si ripresenterà<br />
candidato?<br />
Sinceramente, le<br />
ripeto ciò che le ho<br />
detto all’inizio: il mio<br />
unico obbiettivo è<br />
quello di concludere<br />
l’attuale mandato<br />
amministrativo in<br />
maniera serena ed efficiente, cercando<br />
di ultimare ancora quei punti<br />
del programma che mancano. Non<br />
ho ancora pensato a quello che<br />
deciderò: il mio pensiero è rivolto<br />
essenzialmente alla prosecuzione<br />
di questa azione amministrativa,<br />
in sintonia con la giunta ed il gruppo<br />
consiliare di maggioranza, e<br />
soprattutto con l’orecchio teso ad<br />
ascoltare le esigenze dei cittadini.<br />
Grazie a voi.
Quando la polizia municipale<br />
non è solo multe<br />
72 www.tuttorvieto.it<br />
TRAFFICO<br />
Il nuovo comandante dei vigili,<br />
Mauro Vinciotti, punta sulla<br />
prevenzione più che sulla<br />
repressione, ma anche sulla<br />
collaborazione con i cittadini e,<br />
a proposito delle multe dei varchi<br />
elettronici, spiega che….
Meno multe, più prevenzione. “Il<br />
rapporto tra la cittadinanza e il<br />
corpo dei vigili urbani deve essere<br />
improntato alla massima collaborazione.<br />
Il nostro compito è<br />
quello di aiutare le persone a<br />
garantire innanzitutto la sicurezza<br />
a se stessi e agli altri”. Il<br />
tenente colonnello Mauro<br />
Vinciotti, quarantreenne neo<br />
comandante della polizia municipale<br />
di Orvieto, ha ormai terminato<br />
la sua fase di “apprendistato”<br />
in città e, con Tuttorvieto<br />
magazine, parla di quegli aspetti,<br />
spesso complicati, legati alla<br />
gestione del traffico in una realtà<br />
come quella orvietana che presenta<br />
caratteristiche del tutto<br />
particolari. Già responsabile dell’ufficio<br />
multe della polizia municipale<br />
di Perugia, Vinciotti è<br />
stato, fino ad un paio di mesi fa,<br />
comandante del corpo dei vigili<br />
di Umbertide.<br />
Ha preso servizio solo da<br />
pochi mesi, ma secondo lei gli<br />
orvietani sono automobilisti<br />
disciplinati?<br />
Direi proprio di si, Lo dimostra<br />
anche la percentuale delle contravvenzioni<br />
che vengono di solito<br />
elevate e che non è molto alta<br />
rispetto alla media di analoghe<br />
realtà, anzi è forse più bassa.<br />
Parliamo subito delle noti<br />
dolenti. Pensa che le ragioni<br />
portate avanti dal comitato<br />
che protesta contro le oltre<br />
quattromila multe elevate in<br />
conseguenza dei varchi elettronici<br />
possano portare ad<br />
una sanatoria come richiesto<br />
dal comitato stesso?<br />
Analizzeremo con grande atten-<br />
zione e disponibilità le argomentazioni<br />
fatte proprie dal comitato<br />
nel contestare questi verbali,<br />
ma, da quello che ho appurato<br />
finora, mi sembra che non ci<br />
siano molti elementi tecnici per<br />
contestare con successo l’operato<br />
della polizia municipale (l’intervista<br />
è stata realizzata tre<br />
giorni prima dell’incontro tra<br />
l’amministrazione comunale ed il<br />
comitato ndr.). La segnaletica,<br />
tanto per citare un esempio<br />
importante, è stata collocata nel<br />
pieno rispetto del codice della<br />
strada. Mi sembra abbastanza<br />
difficile che si possa giungere ad<br />
un colpo di spugna anche perché<br />
la legge parla chiaro, l’ente locale<br />
non può certo annullare le<br />
sanzioni se non per motivi<br />
espressamente previsti dalla<br />
legge. Una facoltà del genere<br />
spetta solo al prefetto.<br />
Lei ritiene che la disciplina<br />
del traffico introdotta con i<br />
cinque varchi elettronici e le<br />
nuove zone a traffico limitato<br />
sia razionale ed efficace?<br />
Non entro nel merito di scelte<br />
compiute dall’amministrazione<br />
comunale. Sicuramente la città<br />
ha delle caratteristiche peculiari<br />
che non si ritrovano in altri centri,<br />
come, ad esempio Siena o<br />
Perugia, dove pure le zone a<br />
traffico limitato adesso funzionano<br />
bene dopo un primo momento<br />
di adattamento ed anche di<br />
critiche da parte di alcune categorie.<br />
Sicuramente il progetto di<br />
Orvieto è stato anticipato da una<br />
fase in cui sono stati valutati i<br />
pro e i contro di una normativa di<br />
questo genere ed è stata fatta<br />
un’attività di informazione alla<br />
cittadinanza, ne ha discusso il<br />
consiglio comunale ed è stata<br />
anche avviata una fase di sperimentazione.<br />
A tal proposito, considerando<br />
che c’è qualcuno che<br />
già chiede di modificare la nuova<br />
normativa delle zone a traffico<br />
limitato, credo che la fase di sperimentazione<br />
debba andare<br />
avanti. Il nuovo sistema deve<br />
ancora entrare a regime, poi<br />
sarà possibile fare tutte le valutazioni<br />
del caso e non credo proprio<br />
che se emergeranno dei<br />
punti critici o delle migliorie da<br />
apportare, l’amministrazione<br />
comunale non vorrà tenerne<br />
conto. Detto questo, ritengo<br />
anche che le attività di informazione<br />
non siamo mai abbastanza<br />
così come quelle di formazione.<br />
In che senso?<br />
Penso che il nostro dovere sia<br />
quello di aiutare i cittadini a<br />
porre in essere quei comportamenti<br />
virtuosi che si rivelano<br />
spesso essenziali per la sicurezza.<br />
Magari a volte non ci si pensa<br />
oppure lo si è anche scordato,<br />
ma alcuni comportamenti sono<br />
ad alto rischio. Quanti di noi<br />
ricordano che è obbligatorio<br />
allacciare anche le cinture di<br />
sicurezza posteriori? Spesso<br />
capita di vedere genitori che portano<br />
i figli all’asilo facendoli<br />
sedere al posto del passeggero<br />
invece che dietro, per non citare<br />
gli automobilisti che guidano<br />
mentre parlano al telefono. Noi<br />
dobbiamo fare molta prevenzione<br />
e non solo reprimere le violazioni<br />
al codice. Nelle mie precedenti<br />
esperienze professionali,<br />
ho preso parte a numerose ed<br />
utili campagne di prevenzione<br />
www.tuttorvieto.it 73
anche nelle scuole o nei locali<br />
notturni. Adesso, ad esempio, è<br />
uscita questa normativa che<br />
impone l’obbligo di esporre nei<br />
locali le tabelle che indicano il<br />
tasso alcolemico consentito in<br />
base all’età, il peso, il sesso delle<br />
persone. In realtà è necessario<br />
spiegare ai cittadini come si<br />
interpretano queste tabelle e<br />
come fare per non incorrere nelle<br />
sanzioni. Il nostro lavoro io lo<br />
intendo soprattutto in questa<br />
maniera.<br />
A proposito di prevenzione,<br />
nella nostra città non esiste<br />
alcun sistema di videosorveglianza<br />
e, contemporaneamente,<br />
si manifesta a più<br />
riprese un’emergenza legata<br />
ai furti nelle abitazioni e nelle<br />
aziende. Non sarà il caso di<br />
intervenire? Non era stato<br />
detto che le cinque telecamere<br />
installate sui varchi elettronici<br />
dovevano anche con-<br />
74 www.tuttorvieto.it<br />
TRAFFICO<br />
tribuire a migliorare la sicurezza?<br />
Quelle telecamere servono<br />
essenzialmente per le esigenze<br />
di mobilità per cui sono state<br />
installate. Credo che nel settore<br />
della videosorveglianza si possa<br />
intervenire proficuamente. In<br />
realtà ci sono vari sistemi per<br />
effettuare la videosorveglianza<br />
ed è necessario capire cosa si<br />
adatti meglio alle nostre esigenze.<br />
Ci sono le telecamere controllate<br />
in continuazione da un<br />
operatore, quelle che effettuano<br />
le registrazioni che possono<br />
essere successivamente controllate,<br />
quelle che si attivano su<br />
richiesta e a cui corrisponde un<br />
operatore che può essere contattato<br />
e che è sempre disponibile.<br />
Una soluzione di quest’ultimo<br />
tipo potrebbe anche essere adottata,<br />
almeno in alcune zone della<br />
città, ma è comunque necessario<br />
avviare un’azione integrata con i<br />
carabinieri e la polizia. La sicu-<br />
rezza nei confronti della microcriminalità<br />
o quella stradale, può<br />
comunque essere garantita solo<br />
quando si pone in atto un mix di<br />
interventi integrati; difficilmente<br />
può scaturire da un singolo provvedimento.<br />
Nel corso dell’estate si è parlato<br />
molto anche delle nuove<br />
disposizioni per ridurre il<br />
rumore e il disturbo arrecato<br />
ai residenti dai locali che<br />
hanno i tavoli all’aperto e<br />
dalla musica. Come stanno le<br />
cose?<br />
Devo dire che su questa questione<br />
sono andate in giro delle<br />
informazioni che non corrispondono<br />
affatto alla realtà. Si è, ad<br />
esempio, sentito dire che era<br />
intenzione dell’amministrazione<br />
quella di vietare di tenere i tavoli<br />
all’aperto. L’unica cosa vera è<br />
che c’è attualmente allo studio<br />
un regolamento attraverso il<br />
quale si cercherà di disciplinare
meglio la materia, cercando di<br />
venire incontro alle esigenze di<br />
chi deve lavorare così di quelli<br />
che devono riposare. Si possono<br />
fare anche mille leggi, ma se non<br />
prevale il buon senso ed il rispetto<br />
reciproco è difficile venirne a<br />
capo.<br />
La sicurezza stradale in alcune<br />
zone delle periferia a<br />
forte scorrimento è a rischio.<br />
Pensate di intervenire con<br />
altri semafori, con i dissuasori<br />
o si farà la scelta degli<br />
autovelox?<br />
Il Comune di Orvieto non ha mai<br />
installato gli autovelox e credo<br />
che si continuerà su questa strada.<br />
Gli indicatori di velocità ed i<br />
semafori stanno invece fornendo<br />
risultati positivi e credo che si<br />
andrà avanti su questa linea, per<br />
il momento. Per quanto riguarda<br />
invece i dissuasori di velocità,<br />
possono creare problemi ai ciclomotori<br />
o ai mezzi di soccorso. Gli<br />
attraversamenti pedonali rialzati<br />
invece funzionano bene e sono<br />
molto utili.<br />
Le forze dell’ordine si trovano<br />
molto spesso a fronteggiare<br />
i casi di automobilisti<br />
ubriachi e sotto l’effetto di<br />
droghe. C’è una situazione di<br />
allarme?<br />
Il nostro comando è ancora<br />
sprovvisto dell’etilometro. Si<br />
tratta comunque di situazioni<br />
estremamente pericolose sulle<br />
quali è indispensabile intervenire<br />
sia a livello di prevenzione che di<br />
repressione.<br />
In definitiva come pensa che<br />
cambierà il volto della città<br />
quando saranno a regime le<br />
zone a traffico limitato?<br />
Secondo la mia esperienza, la<br />
situazione è destinata a migliorare<br />
sensibilmente dal punto di<br />
vista della vivibilità. Mi ricordo le<br />
proteste che ci sono state a<br />
Perugia, ma solo nella prima<br />
fase. I centri storici in cui sono<br />
state adottate soluzioni di questo<br />
tipo hanno finito per diventare<br />
molto più accoglienti e vivibili sia<br />
per i residenti che per i turisti,<br />
con effetti positivi anche per il<br />
commercio.<br />
www.tuttorvieto.it 75
76 www.tuttorvieto.it<br />
teatro m
mancinelli<br />
www.tuttorvieto.it 77
CORSI ESTIVI DI PERFEZIONAMENTO<br />
E DI INTERPRETAZIONE MUSICALE<br />
DI CASTEL VISCARDO: UNA SETTIMA<br />
EDIZIONE DA INCORNICIARE<br />
Alessandra Paoloni, Riccardo Cecci,<br />
Jessica Federico<br />
78 www.tuttorvieto.it<br />
Cristian Capretti, Marco Villani, Chiara Chiasso,<br />
Clarissa Sabatini, Ottavio Dominici<br />
I relatori della conferenza stampa di<br />
presentazione dei Corsi di<br />
Perfezionamento con l’onorevole Carlo<br />
Emanuele Trappolino<br />
Per il settimo anno consecutivo, i<br />
corsi estivi di perfezionamento e<br />
di interpretazione musicale” di<br />
Castel Viscardo hanno raccolto<br />
entusiastici consensi ed apprezzamenti.<br />
L’organizzazione della<br />
manifestazione, saldamente<br />
nelle mani del direttore artistico<br />
maestro Riccardo Cambri, si è<br />
rivelata una macchina i cui ingranaggi,<br />
perfettamente oliati, sono<br />
in grado di garantire una sicura e<br />
confortevole marcia. Invariata,<br />
sin dal 2002, la formula: due le<br />
sezioni, canto lirico e pianoforte,<br />
e tre i qualificati docenti: il<br />
soprano Isabel Gentile, considerata<br />
una delle maestre di tecnica<br />
vocale più autorevoli al mondo, il<br />
baritono Roberto Abbondanza,<br />
fra i maggiori cantanti italiani nel<br />
suo ruolo, e lo stesso giovane<br />
concertista Riccardo Cambri,<br />
discepolo del famoso maestro<br />
romano Sergio Perticaroli, dal<br />
quale ha ereditato una salda preparazione<br />
tecnico-musicale. Per<br />
il terzo anno di fila si sono raggiunti<br />
i trentacinque allievi effettivi,<br />
toccando quel limite massimo<br />
di iscritti che Castel Viscardo<br />
è in grado di accogliere degnamente.<br />
Con gli studenti stranieri<br />
giunti nell’estate 2008, sono<br />
arrivate a diciotto le nazioni<br />
estere che hanno partecipato,<br />
nei vari anni, ai Corsi Estivi. La<br />
rilevanza che l’iniziativa castellese<br />
ha ormai, con sicurezza,<br />
afferrato si è evidenziata nella<br />
conferenza stampa di presentazione<br />
che, coordinata dal giornalista<br />
del quotidiano La Nazione<br />
Claudio Lattanzi, ha visto la presenza,<br />
oltre che del maestro<br />
Cambri e del sindaco di Castel<br />
Viscardo Massimo Tiracorrendo,<br />
anche di Enrico Brugnoli e<br />
Valentino Rocchigiani, sindaci di<br />
Porano ed Allerona, di Giorgio
Posti (presidente della Comunità<br />
Montana Monte Peglia e Selva di<br />
Meana), di Evasio Gialletti e<br />
Giuseppe Della Fina (presidente<br />
del consiglio comunale ed assessore<br />
alla cultura del comune di<br />
Orvieto), di Piero Tilli (assessore<br />
al turismo del comune di Castel<br />
Giorgio) e dell’onorevole Carlo<br />
Emanuele Trappolino, deputato<br />
alla Camera della Repubblica.<br />
Vincente si è rivelata la scelta del<br />
sindaco Tiracorrendo di coinvolgere<br />
nella manifestazione altri<br />
comuni e territori limitrofi di<br />
Castel Viscardo, permettendo<br />
così di far conoscere agli studenti<br />
accorsi alle Master Classes dei<br />
maestri Abbondanza, Cambri e<br />
Gentile una bella fetta di comprensorio<br />
orvietano, e non solo:<br />
di quest’anno è l’adesione del<br />
comune viterbese di<br />
Al concerto di Bolsena<br />
(Alice Ricci, Olga Tarlev, Francesco<br />
Bergami, Leonardo Gialletti,<br />
Riccardo Cambri, Stefano Greco,<br />
Stefano Spadaccia, Adriana<br />
Mazilu)<br />
Maestri Riccardo Cambri e Roberto<br />
Abbondanza con Lesley Chang e<br />
Fung Yat Hei (Hong Kong)<br />
Acquapendente, mentre per il<br />
prossimo è prevista quella di<br />
Montefiascone. La qualità dell’accoglienza<br />
dei cittadini di<br />
Castel Viscardo ha poi permesso<br />
una splendida integrazione degli<br />
studenti, in particolar modo di<br />
quelli stranieri, che sono stati<br />
ospitati, applauditi e coccolati da<br />
un’intera comunità. Comunità<br />
che si è ritrovata, in proporzione<br />
massiccia, alla cerimonia finale<br />
di chiusura e premiazione, la<br />
quale per il secondo anno consecutivo<br />
ha avuto luogo nel superbo<br />
parco del maniero medievale<br />
di proprietà della Duchessa di<br />
Montevecchio, in un festoso<br />
pomeriggio di musica e canto.<br />
Inoltre, la qualità più che distinta<br />
dei concerti settimanali, cui<br />
hanno partecipato tutti i giovani<br />
musicisti di entrambe le sezioni,<br />
Leonardo Gialletti<br />
Stefano Greco<br />
Alice Ricci<br />
ha testimoniato l’ottimo livello<br />
generale di preparazione dei corsisti,<br />
cresciuto sensibilmente<br />
anno dopo anno. Com’è prassi<br />
per gli eventi di una certa importanza,<br />
sin da ora a Castel<br />
Viscardo si sta lavorando per<br />
l’estate 2009, nella quale, ha<br />
anticipato il sindaco<br />
Tiracorrendo, si concretizzeranno<br />
proficui contatti intrapresi con<br />
realtà musicali estere. “Al termine<br />
di una iniziativa così imponente”,<br />
ha affermato il maestro<br />
Cambri, “l’errore più grande<br />
sarebbe quello di ringraziare<br />
pubblicamente coloro che ci<br />
hanno aiutato nel rendere i Corsi<br />
di Perfezionamento di Castel<br />
Viscardo così ben strutturati ed<br />
invoglianti, perché, senz’altro, si<br />
dimenticherebbe qualcuno. Sono<br />
debitore nei confronti di tutti gli<br />
sponsor pubblici e privati che<br />
hanno deciso di sostenerci con il<br />
loro contributo assolutamente<br />
insostituibile. Rivolgo un pensiero<br />
sinceramente grato ai miei<br />
colleghi Isabel Gentile e Roberto<br />
Abbondanza, agli allievi ed alle<br />
loro famiglie, al pubblico che<br />
tanto ci ha incoraggiato, ed<br />
all’amministrazione comunale di<br />
Castel Viscardo. Speriamo di<br />
ritrovarci tutti insieme per la<br />
prossima estate 2009”.<br />
Come in ogni edizione, numerosi<br />
sono stati i premi e le<br />
borse di studio che, grazie<br />
all’intervento di sostenitori<br />
pubblici e privati, sono stati<br />
consegnati durante la cerimonia<br />
di chiusura agli studenti<br />
meritevoli. Questi i<br />
riconoscimenti più rilevanti:<br />
BORSA DI STUDIO<br />
MEDICI-PROIETTI<br />
Francesco Bergami<br />
PREMIO ALBERTO BELLINI<br />
Lesley Chan<br />
PREMIO STEFANO SIMONI<br />
Alton D. Terry<br />
BORSA DI STUDIO FIDAPA<br />
ORVIETO<br />
Adriana Mazilu, Olga Tarlev<br />
PREMIO STRUMENTI MUSI-<br />
CALI NAVINI<br />
Alice Ricci<br />
PREMIO FABRIZIO CORTONI<br />
Leonardo Gialletti, Stefano<br />
Greco<br />
PREMI COMUNITA’ MONTE<br />
PEGLIA E SELVA DI MEANA<br />
Lesley Chang, Fung Yat Hei<br />
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80 www.tuttorvieto.it<br />
CINEMA<br />
Il fascino di Monica<br />
Splendida cinquantenne, reduce dal successo ottenuto a Venezia con il film<br />
di Ozpetek “Un giorno perfetto”, Monica Guerritore parla con Tuttorvieto<br />
Magazine del nuovo film che sta girando nelle campagne orvietane<br />
incentrato sulle difficoltà di aiutare chi è tanto diverso da noi.
Parla del suo ultimo film con l’intensità<br />
ed il trasporto che le persone<br />
dedicano generalmente agli<br />
affari della propria vita. Seduta<br />
alle tre del pomeriggio su una<br />
panca sotto il portico dello splendido<br />
agriturismo Le Chiesette,<br />
trasformato per l’occasione nel<br />
set del film La bella gente,<br />
Monica Guerritore emana fascino<br />
e la consapevolezza tipica di<br />
chi riesce a fondersi completamente<br />
con il proprio lavoro. Nelle<br />
campagne orvietane, a poche<br />
decine di metri dal laghetto di<br />
Sugano, l’attrice è impegnata<br />
nelle riprese del film del regista<br />
Ivano De Matteo, incentrato sulla<br />
storia di una psicologa, Susanna,<br />
che lavora in un centro di assistenza<br />
a donne vittime di soprusi<br />
che, un bel giorno, decide di<br />
portare a casa una giovane prostituta<br />
ucraina per aiutarla a<br />
cambiare vita. Per fare ciò, convince<br />
a fatica il marito architetto,<br />
interpretato da Antonio Catania,<br />
a “rapire” la giovane e a farla<br />
trasferire da loro. A questo punto<br />
inizia la seconda parte della storia<br />
perché la presenza della<br />
ragazza finirà per sconvolgere<br />
gran parte delle certezze che<br />
avevano accompagnato fino a<br />
quel punto Susanna-Monica<br />
Guerritore. Il figlio della coppia,<br />
interpretato da Elio Germano,<br />
subisce il fascino della ragazza<br />
che finirà per alterare l’equilibrio<br />
su cui si era retta fino ad allora la<br />
famiglia. La presenza “estranea”<br />
crea una situazione pericolosa;<br />
Susanna, dedita da sempre agli<br />
altri, si sente adesso minacciate<br />
nelle cose che ha di più caro e<br />
sceglierà inevitabilmente di preservare<br />
il proprio habitat, i rapporti<br />
affettivi, la sua vita. La sua<br />
casa. La Guerritore, presente al<br />
festival di Venezia con i film Il<br />
seme della discordia di Pappi<br />
Corsicato, la pellicola di Mimmo<br />
Calopresti dedicata alla tragedia<br />
della Thyssen e con Il giorno perfetto<br />
di Ferzan Ozpetek, ha da<br />
poco annunciato le nozze con<br />
l’ex presidente della Rai Roberto<br />
Zaccaria dopo la lunga unione<br />
personale e professionale con<br />
l’attore Gabriele Lavia.<br />
E’ una morale disperante,<br />
basata sull’impossibiltà di<br />
In alto: immagini di Monica Guerritore sul set<br />
In basso: Il regista Ivano De Matteo<br />
essere davvero solidali?<br />
E’ una storia che racconta le contraddizioni<br />
e le difficoltà dei<br />
nostri tempi. Quante volte, di<br />
fronte a persone che soffrono,<br />
siano essi immigrati o giovani<br />
prostitute, non abbiamo avuto<br />
l’istinto di fare qualcosa per aiutarle?<br />
Il film racconta quello che<br />
succede dopo, quando il rapporto<br />
con gli altri a cui vogliamo<br />
manifestare concretamente la<br />
nostra solidarietà, diventa più<br />
stretto, quando le nostre vite<br />
arrivano a contatto diretto con le<br />
loro. A quel punto ci si rende<br />
conto che la nostra voglia di fare<br />
del bene arriva sempre solo fino<br />
ad un certo punto e non oltre.<br />
Quindi aiutare gli altri è spesso<br />
più difficile di quanto ci<br />
sembri nel momento in cui si<br />
prova un istinto di solidarietà<br />
www.tuttorvieto.it 81
82 www.tuttorvieto.it<br />
CINEMA<br />
sembra voler dire il regista.<br />
E’ così. Il film vuole esorcizzare<br />
alcune problematiche di queste<br />
relazioni umane. Susanna frequenta<br />
una coppia di amici<br />
superficiali (interpretati da Yaya<br />
Forte e Giorgio Gobbi) che però<br />
sono i primi a metterla in guardia<br />
dalla decisione di accogliere in<br />
casa quella giovane prostituta.<br />
La pellicola usa il tono leggero<br />
tipico della commedia, ma ad<br />
essere dirompente è quello che<br />
accade quando questa ragazza<br />
entra nella famiglia per trasformarsi,<br />
poco a poco, in una mina<br />
vagante che, tra le altre cose,<br />
arriva a mettere in discussione<br />
anche il rapporto tra il marito ed<br />
il figlio di Susanna. Si tratta di<br />
una critica di costume incentrata<br />
sulle contraddizioni della nostra<br />
società, ma forse, ancor prima,<br />
su quelle dell’animo umano. E’<br />
proprio per l’interesse suscitato<br />
da questi temi che ho accettato il<br />
ruolo.<br />
Antonio Catania che veste i<br />
A sinistra: Il regista<br />
In basso: la giovane<br />
Victoria Larchenko
panni del marito Fernando, pone<br />
l’accento sui risvolti sociali. “La<br />
famiglia che noi portiamo sullo<br />
schermo è quella tipica di persone<br />
“democratiche” , politicamente<br />
corrette che frequentano i<br />
posti giusti, tipo Capalbio, che<br />
hanno simpatie di sinistra.<br />
Insomma dei personaggi un po’<br />
schematici e prevedibili che<br />
ritengono di fare la cosa giusta<br />
quando accettano di aiutare questa<br />
ragazza, ma anche alla fine si<br />
accorgono di quanto la loro presunta<br />
solidità sia in realtà solo<br />
apparente e quanto loro siano in<br />
effetti fragili.<br />
E’ la prima volta che gira in<br />
Umbria?<br />
No ci avevamo lavorato qualche<br />
anno fa insieme a Carlo Verdone<br />
per il film Ma che colpa abbiamo<br />
noi. Eravamo in un agriturismo<br />
vicino Perugia. Ci siamo divertiti<br />
tantissimo. Oltretutto, in questo<br />
periodo sto girando qui vicino, a<br />
Viterbo, una film per la televisione<br />
sulla vita di papa Paolo sesto.<br />
In alto: la Guerritore<br />
ninsieme ad Antonio Catania<br />
In basso: Elio Germano<br />
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“ CCoommbbaatttteerròò ppeerr llaa gglloorriiaa ee ppeerr ll’’aammoorree,, ppeerr llaa mmiiaa<br />
ssqquuaaddrraa ee ii mmiieeii ccoolloorrii,, mmaa ssoopprraattttuuttttoo ppeerr iill mmiioo mmiisstteerr……””<br />
TTuu ssaarraaii sseemmpprree pprreesseennttee iinn ooggnnuunnoo ddii nnooii,, iinn ooggnnii<br />
ddoommeenniiccaa mmaattttiinnaa,, iinn ooggnnii ppaanncchhiinnaa ddoovvee ggiioocchheerreemmoo……<br />
TTuu eerrii,, sseeii ee ssaarraaii sseemmpprree iill nnoossttrroo mmiisstteerr ee ccoonnttiinnuuaa ddaa<br />
llaassssùù aa gguuaarrddaarree ee ccoonndduurrrree aallllaa vviittttoorriiaa llaa ttuuaa ssqquuaaddrraa……<br />
Ciao Reennatto, nnonn tti dimmeenntticheerreemmo mmai!<br />
E. Fanneelli Casttigglionnee inn Teeveerrinna
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kEY SER
RVICE<br />
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VICEPRESIDENTE<br />
Il vicepresidente Usa,<br />
Dick Cheney, a passeggio<br />
per Orvieto<br />
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Reduce da delicati incontri diplomatici nel<br />
Caucaso in seguito alla crisi dell’Ossezia, il<br />
numero due di Bush ha approfittato della sua<br />
A distanza di quattro anni dalla<br />
visita in forma ufficiale che<br />
compì ad Orvieto, il vicepresidente<br />
degli Stati Uniti Dick<br />
Cheney, è tornato in città lo<br />
scorso otto settembre per una<br />
visita strettamente privata.<br />
“Strettamente privata” per il<br />
numero due dell’amministrazione<br />
americana significa in realtà<br />
uno spiegamento di forze dell’ordine,<br />
agenti segreti e guardie del<br />
corpo da non passare certo inosservati.<br />
Le due ore trascorse<br />
sulla rupe dal vicepresidente<br />
sono state infatti all’insegna<br />
delle poderose misure di sicurezza<br />
garantite da settanta agenti<br />
con mitra che spuntavano da<br />
sotto le ampie giacche ed altrettanti<br />
tra agenti dei servizi di<br />
sicurezza italiani, poliziotti,<br />
finanzieri e carabinieri. Tra sub<br />
blindati in cui si trovavano reparti<br />
di soldati in assetto da pronto<br />
intervento e cinque gigantesche<br />
Cadillac blindate hanno aspettato<br />
il vice presidente in piazza<br />
Duomo mentre Cheney ed i suoi<br />
accompagnatori effettuavano la<br />
visita che non ha previsto alcun<br />
incontro ufficiale con le autorità<br />
locali Si è trattato di ore trascorse<br />
ad ammirare il Duomo e fare<br />
un pigro shopping lungo via del<br />
Duomo per poi tornare in un<br />
negozio di ceramiche artistiche<br />
dove ha acquistato diversi pezzi<br />
ed apprezzare un buon pranzo a<br />
base di prodotti tipici e vino<br />
Cervaro della Sala prima di<br />
rimettersi in viaggio verso la<br />
sede romana dell’ambasciata<br />
americana.<br />
presenza in Italia per tornare sulla rupe
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CECCA
RELLI<br />
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SILF