leggi la rassegna - CGIL Basilicata
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RASSEGNASTAMPA<br />
RASSEGNASTAMPA<br />
21 settembre 2012
RASSEGNASTAMPA<br />
Matera<br />
Azzerata <strong>la</strong> giunta<br />
Il Pd alza il tiro e chiede tre assessori<br />
Stel<strong>la</strong> vuole riservarsene uno per sè<br />
PIERANTONIO LUTRELLI a pagina 29<br />
Speranza braccio destro<br />
di Bersani<br />
per le primarie<br />
Il segretario Pd<br />
sul<strong>la</strong> scena nazionale<br />
La politica lucana<br />
(non tutta) app<strong>la</strong>ude<br />
SARA LORUSSO alle pagine 10 e 11<br />
Intervista a Iudicello<br />
al<strong>la</strong> vigilia<br />
del<strong>la</strong> festa Pd<br />
«Potenza, sogno<br />
una città<br />
metr opolitana»<br />
PARIDE LEPORACE alle pagine 10 e 11<br />
SPORT<br />
Serie D<br />
Capobianco choch<br />
«A Potenza c’è <strong>la</strong> mafia<br />
Mi hanno iso<strong>la</strong>to»<br />
Anno 11. n. 261 € 1.20<br />
Venerdì 21settembre 2012<br />
in abbinata obbligatoria con Italia Oggi www.ilquotidianodel<strong>la</strong>basilicata.it<br />
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466<br />
La decisione del rettore Fiorentino, 3 docenti interni e 2 esterni. Interesse per il Materano<br />
Nuova nomina per Ricciuti<br />
Entra nel Cda dell’Università<br />
Incarico per l’amministrator e<br />
(scaduto) di Sviluppo <strong>Basilicata</strong><br />
e l’avvocato De Ruggeri, fondatore<br />
de “La Scaletta”<br />
ANNA MARTINO a pagina 18<br />
9 771128 022007<br />
20921<br />
La lettera<br />
«Studio giurisprudenza a Ferrara<br />
C’è un perchè nel<strong>la</strong> mia scelta»<br />
di ANTONIO ORLANDO<br />
Caro Direttore,<br />
Le scrivo da un luogo che si trova a circa<br />
850 km dal luogo delle mie radici. Una distanza<br />
che si percepisce, immensa, specie<br />
all'inizio sfibrante, anche a causa delle difficoltà<br />
ancora esistenti nel collegare le due<br />
estremità dello Stivale. Le scrivo da Ferrara.<br />
Non ho certo fatto 850 km senza un perché,<br />
così come non lo hanno fatto senza un<br />
perché quelle decine di miei amici e<br />
segue a pagina 18<br />
Cassa integrazione per tre settimane, da gennaio sono 120 giorni di stop<br />
Melfi, Sata si ferma<br />
Crisi e calo del<strong>la</strong> domanda, ora <strong>la</strong> fabbrica rischia<br />
MELFI - La sensazione è che ci sia veramente<br />
poco tempo da perdere. Mentre<br />
cresce l’attesa per l’incontro di sabato<br />
tra l’amministratore delegato Fiat, il<br />
presidente del Consiglio e il ministro<br />
Fornero dallo stabilimento lucano arriva<br />
l’ennesimo chiaro segnale di<br />
estrema debolezza: ieri il management<br />
locale ha annunciato al<strong>la</strong> rsu del<strong>la</strong> Sata<br />
un nuovo lungo periodo di cassa integrazione.<br />
Stessa sorte è toccata allo<br />
stabilimento di Cassino, e al<strong>la</strong> Sevel di<br />
Atessa. La fabbrica lucana rimarrà<br />
chiusa dal 17 ottobre al 6 novembre e<br />
ancorail 9novembre.Tre settimanedi<br />
sospensione per adeguare i flussi produttivi<br />
al calo del<strong>la</strong> domanda.<br />
LABANCA alle pagine 8 e 9<br />
Brienza, erano usciti con lo zio<br />
Si ribalta carrello con legna, bimba gravissima<br />
Feriti altri due piccoli amici di 10 e 12 anni<br />
Scanzano<br />
Incendio<br />
nato<br />
dal<strong>la</strong> rabbia<br />
Fer mato<br />
l’uomo<br />
che ha<br />
appiccato<br />
le fiamme<br />
al<strong>la</strong> Pan Agri<br />
CIERVO a pagina 36<br />
ALESSIA GIAMMARIA a pagina 24<br />
Petrolio, <strong>la</strong> voce del<strong>la</strong> Val D’Agri: par<strong>la</strong> Autilio<br />
«La moratoria non è<br />
solo un no alle lobby.<br />
L’Eni impiega troppi<br />
<strong>la</strong>voratori stranieri.<br />
E i nostri operai?»<br />
Appuntamenti<br />
cinema e news<br />
T utto<br />
scommesse<br />
Tr e<br />
pagine<br />
dei<br />
campionati<br />
italiani<br />
ed esteri<br />
alle pagina 12 e 13<br />
Balvano<br />
La guerra delle cave di calcare.<br />
Serve una gara per estrarre dal<strong>la</strong> Pedicata:<br />
bocciato il Comune<br />
LEO AMATO a pagina 14<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
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Venerdì 21 settembre 2012<br />
Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l’Africano 264 - 70124 Bari. Sede centrale di<br />
Bari (prefisso 080): Informazioni 5470200 - Direzione Generale 5470316 - Direzione Politica 5470250 (direzione politica@gazzettamezzogiorno.it)<br />
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IL CASO NON S’ARRESTA LO SCANDALO DEI FONDI AI CONSIGLIERI REGIONALI<br />
Pdl e Polverini in trincea<br />
GdF al<strong>la</strong> Regione Lazio<br />
L’ex capogruppo: <strong>la</strong> presidente sapeva<br />
P<br />
LA TRAGEDIA<br />
DI UNA CASTA<br />
O S C E NA<br />
E RIDICOLA<br />
di OSCAR IARUSSI<br />
olverini di stelle.<br />
L’astro del<strong>la</strong> politica si<br />
sfarina, si frantuma, si<br />
polverizza in un «film»<br />
grottesco, in una galleria caricaturale<br />
(in)degna delle imitazioni<br />
di Sordi e del genio visionario<br />
di Fellini (La dolce vita,<br />
Satyricon, Roma). Ovvero <strong>la</strong> politica<br />
precipita come un meteorite<br />
sul<strong>la</strong> vita quotidiana, provocando<br />
crateri di impatto nel<strong>la</strong><br />
fiducia verso le istituzioni, già<br />
sconquassata da continue scosse<br />
di dissesto. Si dice: «I politici<br />
rappresentano <strong>la</strong> società civile,<br />
corrispondono a chi li vota». Bene,<br />
cioè male: siamo al disastro?<br />
In verità, saremo anche eguali<br />
a l o ro , agli eletti, ai mandarini<br />
del<strong>la</strong> casta e ai loro servi pingui<br />
di prebende dal «cervello stronzificato<br />
a furia di leccare culi»,<br />
per dir<strong>la</strong> col tagliente poeta serbo-americano<br />
Charles Simic. E<br />
magari ne invidiamo gli eccessi<br />
e i lussi, i privilegi e i bagordi.<br />
SEGUE A PAGINA 25 >><br />
La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,20<br />
(in abbin. con La Stampa)<br />
Con Magazine Fiera del Levante A 1,70*<br />
* promozioni valide solo in Puglia e <strong>Basilicata</strong><br />
LA GAZZETTA DI PUGLIA - CORRIERE DELLE PUGLIE<br />
Quotidiano fondato nel 1887<br />
B A S I L I C ATA<br />
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(economia@gazzettamezzogiorno.it) - Esteri 5470247 (esteri@gazzettamezzogiorno.it) - Interni 5470209 (politica.int@gazzettamezzogiorno.it)<br />
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Abb. Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e <strong>Basilicata</strong> - Anno 125° Numero 261<br />
L’ANZIANO UCCISO IN CASA DURANTE UNA RAPINA FINITA MALE<br />
Omicidio di Oppido<br />
i funerali del<strong>la</strong> vittima<br />
in un paese incredulo<br />
PALUMBO IN GAZZETTA BASILICATA A PAGINA VI >><br />
COZZI CON ALTRI SERVIZI ALLE PAGINE 2 E 3 >><br />
w w w. l a g a z z e t t a d e l m e z z o g i o r n o . i t<br />
'<br />
LA RIFORMA IN PUGLIA LUNEDÌ S’INSEDIERÀ LA CONFERENZA METROPOLITANA<br />
«Riordino delle Province?<br />
La Regione non parlerà»<br />
L’assessore Dentamaro: favoriremo il dialogo<br />
Vento<strong>la</strong>: <strong>la</strong> Bat non tornerà provincia di Bari<br />
TONDO CON L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE VENTOLA A PAGINA 8 >><br />
TARANTO - CAOS NUOVO SCONTRO FRA GRUPPO RIVA E PROCURA. L’AZIENDA INSISTE SU UNA PRODUZIONE MINIMA<br />
Bocciato il piano Ilva<br />
I custodi: insufficiente. Parte il primo ordine di spegnere<br />
Clini va all’attacco: si manipo<strong>la</strong>no i dati sul<strong>la</strong> mortalità<br />
l No dei custodi giudiziari al<br />
piano di risanamento presentato<br />
dall’Ilva. I 22 interventi<br />
proposti sono stati giudicati insufficienti<br />
a impedire «il protrarsi<br />
dell’evento criminoso»<br />
per il quale è stato disposto il<br />
sequestro. Non solo: in serata<br />
all’azienda viene notificato un<br />
provvedimento con il quale si<br />
intima di fermare un altoforno<br />
e due batterie. Intanto, da Roma,<br />
continua il botta e risposta<br />
a colpi di querele tra il ministro<br />
dell’Ambiente, Clini, e i Verdi<br />
di Angelo Bonelli. Il primo, ancora<br />
ieri, negava che qualcuno<br />
potesse dimostrare il legame<br />
diretto tra i morti di taranto e<br />
l’inquinamento dell’Ilva. Il presidente<br />
dei Verdi: «Si dimetta».<br />
MAZZA ALLE PAGINE 4 E 5 >><br />
LA LUNGA CRISI IL GOVERNO RIVEDE AL RIBASSO LE PREVISIONI. «PAREGGIO E RILANCIO NEL 2013»<br />
«Pil in calo, ma né tasse né Iva»<br />
Monti: guai a cambiare le riforme. Industria, segnali di ripresa<br />
l Il governo rivede al ribasso<br />
le stime del Pil, ma il premier<br />
assicura che non ci sarà bisogno<br />
né di altre tasse né<br />
dell’aumento dell’Iva. Annunciata<br />
<strong>la</strong> ripresa nel 2013.<br />
SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7 >><br />
FUNERALI Il feretro di Rocco Massaro<br />
ORGOGLIO PUGLIESE<br />
LECCE Il miglior bar d’Italia, gestito da Ekaterina e Davide De Matteis<br />
A Lecce il miglior bar d’Italia<br />
Il «Gambero Rosso» premia il «300mi<strong>la</strong> Lounge»<br />
I LVA Lo stabilimento siderurgico visto dal mare<br />
SERVIZIO A PAGINA 14 >><br />
PAURA E TENSIONI<br />
Ultimatum is<strong>la</strong>mico<br />
«Parigi fermi le vignette»<br />
SERVIZI A PAGINA 19 >><br />
LA TV NEGATA<br />
«Il digitale non si vede»<br />
<strong>la</strong> Puglia alza <strong>la</strong> voce<br />
DIMICCOLI A PAGINA 11 >><br />
GIOIA DEL COLLE AI DOMICILIARI I VERTICI DELL’« HANSENIANO »<br />
Arresti per i conti truccati<br />
bufera sul lebbrosario<br />
l Costi gonfiati al lebbrosario<br />
di Gioia del Colle. Con quest’ac -<br />
cusa sono finiti ai domiciliari il<br />
sacerdote manager del Miulli, don<br />
Mimmo Laddaga, e il direttore<br />
amministrativo del lebbrosario<br />
Saverio Vavalle. Altre 8 persone<br />
indagate. Le indagini sono partite<br />
da un’intecettazione telefonica.<br />
Vasta solidarietà a Laddaga. Per il<br />
vescovo Mario Paciello «non è stato<br />
prodotto alcun danno né al<strong>la</strong><br />
Regione Puglia né ai pazienti».<br />
SERVIZI A PAGINA 9 >><br />
N<br />
L AVO RO<br />
AL SUD<br />
I S T RU Z I O N I<br />
PER L’USO<br />
di LINO PATRUNO<br />
on fate più gli avvocati.<br />
Il perentorio<br />
invito è risuonato<br />
giorni fa a Conversano<br />
mentre si discuteva di<br />
futuro, anzi di “domani è adesso”.<br />
Non roba da protesta<br />
dell’Ordine, c’entra poco. Il fatto<br />
è che par<strong>la</strong>va Angelo Petrosillo<br />
(peraltro <strong>la</strong>ureato in<br />
giurisprudenza), il giovane che<br />
con l’altrettanto giovane Luciano<br />
Belviso costruisce a Monopoli<br />
l’aereo superleggero più<br />
veloce del mondo. Nostri cervelli<br />
che hanno studiato fuori<br />
ma che hanno voluto a tutti i<br />
costi tornare per fare ciò che<br />
più volevano. Vo<strong>la</strong>re e far vol<br />
a re.<br />
A Conversano erano attorniati<br />
da altri coetanei che non è<br />
che vadano leggeri. Chi usa <strong>la</strong><br />
fibra di canapa indiana per ricavarci<br />
di tutto (dal legno, al<strong>la</strong><br />
carta, al<strong>la</strong> p<strong>la</strong>stica biodegradabile),<br />
non <strong>la</strong> marijuana.<br />
SEGUE A PAGINA 25 >><br />
GIOIA DEL COLLE Il lebbrosario
RASSEGNASTAMPA<br />
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Venerdì 21 settembre 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 w w w. l a g a z z e t t a d e l m e z z o g i o r n o . i t<br />
LA GA Z Z E T TA DI POT E N Z A - LA GA Z Z E T TA DI MAT E R A<br />
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BARILE SETTIMANA DECISIVA PER LE INDAGINI SULLA STRANA MORTE DELLA RAGAZZA DI SETTIMO TORINESE<br />
Sveva, giro di vite<br />
nell’inchiesta<br />
Scomparsa <strong>la</strong> macchina<br />
fotografica rosa dal<strong>la</strong><br />
quale <strong>la</strong> ragazza<br />
non si separava mai<br />
Ancora da chiarire il<br />
mistero del lucchetto<br />
che chiudeva il pozzo in<br />
cui è stata trovata Sveva<br />
A<br />
A Z Z E R ATA<br />
LA GIUNTA<br />
P ROV I N C I A L E<br />
DI MATERA<br />
zzerata <strong>la</strong> giunta<br />
Provinciale. Ieri sera<br />
l’annuncio. Il presidente,<br />
Fr anco<br />
Stel<strong>la</strong>, al<strong>la</strong> guida di una coalizione<br />
di centro-sinistra, con<br />
un breve comunicato stampa,<br />
ha fatto sapere che «<strong>la</strong> decisione<br />
è stata concordata con i<br />
partiti del<strong>la</strong> maggioranza composta<br />
da esponenti di Pd, Idv,<br />
Lista Stel<strong>la</strong>, Api e Sel.<br />
L'azzeramento conclude <strong>la</strong><br />
fase di discussione e confronto,<br />
di una verifica politica avviata<br />
da tempo con l’intento di dare<br />
nuovo impulso all’at t u a z i o n e<br />
degli indirizzi programmatici<br />
dell’attività dell’ente. La nomina<br />
del<strong>la</strong> nuova giunta avverà in<br />
tempi brevi. Lunedì i nomi del<br />
nuovo esecutivo.<br />
SERVIZIO A PAGINA VIII >><br />
l Una macchina fotografica digitale,<br />
compatta, di colore rosa. È scomparsa.<br />
Doveva essere tra i bagagli che Sveva<br />
Taffara - <strong>la</strong> ragazza di Settimo Torinese<br />
trovata senza vita in un pozzo a Barile il 21<br />
agosto (era scomparsa il 6 e molto probabilmente<br />
è stata uccisa lo stesso giorno)<br />
- ha trascinato fino al<strong>la</strong> fontana «Bozza»<br />
(ultimo posto in cui è stata vista viva). E<br />
invece i carabinieri non l’hanno trovata.<br />
«Non usciva mai senza quel<strong>la</strong> macchinetta<br />
digitale», ha dichiarato ai carabinieri<br />
di Reggio Ca<strong>la</strong>bria, Stefania Papandrea,<br />
un’amica di Sveva, ca<strong>la</strong>brese, che<br />
<strong>la</strong>vora a Settimo Torinese. Rintracciata<br />
dal<strong>la</strong> Gazz etta in Ca<strong>la</strong>bria ha confermato:<br />
OPPIDO LUCANO<br />
Funerali in paese<br />
per Rocco Massaro<br />
ucciso per rapina<br />
SERVIZIO A PAGINA VI >><br />
«Sveva era fissata per le fotografie e a<br />
quel<strong>la</strong> macchinetta ci teneva partico<strong>la</strong>rmente,<br />
perché c’erano le foto del suo bambino.<br />
Non può aver<strong>la</strong> <strong>la</strong>sciata a casa». E<br />
infatti i carabinieri a casa di Sveva quel<strong>la</strong><br />
digitale rosa non l’hanno trovata. L’avev a<br />
persa prima? Oppure qualcuno l’ha sottratta<br />
al<strong>la</strong> ragazza a Barile? Magari dopo<br />
qualche fotografia che Sveva gli aveva<br />
scattato. Resta da chiarire anche il mistero<br />
del lucchetto che chiudeva il pozzo<br />
in cui è stata trovata <strong>la</strong> ragazza il 21 agosto.<br />
I carabinieri intervenuti il giorno del<br />
ritrovamento ritengono che fosse chiuso<br />
a chiave.<br />
AMENDOLARA A PAGINA III >><br />
P OT E N Z A<br />
Piazza Bonaventura<br />
cantiere tartaruga<br />
per parcheggi privati<br />
POTENZA PARTE LA FESTA NAZIONALE DEL PD SUGLI ENTI LOCALI<br />
Speranza coordina il team<br />
di Bersani sulle primarie<br />
PD Speranza e Bersani [foto Vece]<br />
l Roberto Speranza, 33 anni,<br />
segretario regionale del Pd del<strong>la</strong><br />
<strong>Basilicata</strong>, è stato incaricato dal<br />
segretario nazionale Pierluigi<br />
Bersani di coordinare il team che<br />
guiderà <strong>la</strong> macchina delle primarie.<br />
Con lui <strong>la</strong>voreranno altri due<br />
giovani: Alessandra Moretti, 39<br />
anni, già vicesindaco di Vicenza, e<br />
Tommaso Giuntel<strong>la</strong>, 28 anni, consigliere<br />
municipale di Roma. A Potenza<br />
intanto comincia oggi <strong>la</strong> festa<br />
nazionale Pd sugli enti locali.<br />
SERVIZI A PAGINA VII E IN NAZ. >><br />
LATRONICO A PAGINA IV >><br />
IMPRESE UTILIZZANO I BENEFICI PUBBLICI E POI TORNANO AL NORD<br />
Fabbriche d’illusioni<br />
che non <strong>la</strong>sciano nul<strong>la</strong><br />
La <strong>Basilicata</strong> usata. Il caso Vicenzi<br />
La fabbrica dei prodotti<br />
da forno che utilizzò <strong>la</strong><br />
svendita di 4 stabilimenti<br />
ex Parma<strong>la</strong>t. Aprì nel<br />
2005, chiuse nel 2008<br />
M AT E R A<br />
Il giorno lucano<br />
di Materadio<br />
festa di Radio3<br />
SAN CHIRICO RAPARO N E L L’AREA SUD. UNA BIMBA FERITA A BRIENZA<br />
Due incidenti sul <strong>la</strong>voro<br />
Un morto e un ferito<br />
MEZZO AGRICOLO Un trattore<br />
l Due tragedie del <strong>la</strong>voro<br />
nell’area sud. Bi<strong>la</strong>ncio un morto e<br />
un ferito. Il primo incidente a a<br />
San Chirico Raparo, l’altro a S.<br />
Severino Lucano. Un uomo di 60<br />
anni. Vincenzo Sivolel<strong>la</strong>, ha perso<br />
<strong>la</strong> vita schiacciato dal trattore che<br />
guidava. Nell’ altro incidente un<br />
operaio di un cantiere edile pure<br />
di 60 anni ha riportato un trauma<br />
cranico. Infine per il ribaltamento<br />
di un carrello una bambina di 6<br />
anni è rimasta ferita a Brienza.<br />
SERVIZIO A PAGINA VII >><br />
l Aziende del Nord che arrivano nelle regioni<br />
meridionali, annunciando di voler mettere le<br />
radici in quei territori con nuove attività industriali;<br />
aziende che seminano illusioni e il<br />
miraggio di un <strong>la</strong>voro stabile e sicuro, ma che<br />
dopo un po' di tempo - magari dopo aver usufruito<br />
di fondi pubblici o altre agevo<strong>la</strong>zioni -<br />
fanno le valige, <strong>la</strong>sciano <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> e se ne<br />
ritornano a Nord. Il caso Vicenzi.<br />
RUSSO A PAGINA II >><br />
l È il giorno di «Materadio - La<br />
festa di Radio3» in programma oggi<br />
nel<strong>la</strong> città di Matera. Si parte a<br />
mezzogiorno con <strong>la</strong> lettura del<br />
Manifesto di Ventotene. Iniziative<br />
in contemporanea anche a Tito,<br />
San paolo Albanese e Rionero in<br />
Vu l t u r e .<br />
FONTANAROSA A PAGINA XXIV >><br />
SCANZANO ROGO ALLA PAN AGRI<br />
Incendiò fabbrica<br />
fermato uomo<br />
con problemi psichici<br />
l Un uomo di 36 anni -<br />
affetto da alcuni problemi psichici<br />
- è stato fermato dal<strong>la</strong><br />
polizia del commissariato di<br />
Scanzano con l’accusa di essere<br />
il responsabile dell’incen -<br />
dio doloso divampato tra lunedì<br />
e martedì scorsi nel piazzale<br />
del<strong>la</strong> «Pan Agri» a Scanzano<br />
Jonico, che ha provocato<br />
<strong>la</strong> distruzione di circa duemi<strong>la</strong><br />
metri cubi di materiale p<strong>la</strong>s<br />
t i c o.<br />
SERVIZIO A PAGINA VIII >>
RASSEGNASTAMPA<br />
WH112C7qxbCbIiWaarNqa3pgmr0KEWhINKKwNKssOSc=<br />
1,20<br />
Anno 89 n. 261<br />
Venerdì 21 Settembre 2012<br />
«Woody»:<br />
vizi e segreti<br />
di Mr. Allen<br />
Crespi a pag. 20<br />
CRONACHE OPERAIE<br />
La paura di Mirafiori<br />
Comincia dall’epicentro del<strong>la</strong> crisi<br />
il viaggio de l’Unità nell’Italia del <strong>la</strong>voro<br />
RINALDO GIANOLA<br />
V<br />
ieni qui, hai diritto al<strong>la</strong> tessera<br />
Romiti». Si scherza davanti al-<br />
<strong>la</strong> Porta 2 di Mirafiori, si iro-<br />
nizza sul<strong>la</strong> metamorfosi del potente<br />
manager, il dominatore del<strong>la</strong> Fiat per<br />
un quarto di secolo, diventato improv-<br />
Polverini sotto ricatto<br />
● Fiorito: lei sapeva<br />
tutto. Poi ci ripensa<br />
● La presidente resiste<br />
e non si dimette<br />
BUFALINI CAMUSO LOMBARDO<br />
A PAG. 2-3<br />
La caduta di un<br />
sistema feudale<br />
VITTORIO EMILIANI<br />
● CENTOQUARANTADUEANNIFAIBER-<br />
SAGLIERI ITALIANI ENTRAVANO IL 20<br />
SETTEMBREin Roma dal<strong>la</strong> breccia di Porta<br />
Pia, con non pochi morti e feriti, mettendo<br />
fine al potere temporale dei papi<br />
e il severo Quintino Sel<strong>la</strong> diventava il<br />
regista del<strong>la</strong> Terza Roma. Centoquarantadue<br />
anni dopo al<strong>la</strong> Pisana si apre<br />
pure una breccia, ma in uno scandalo<br />
che ferisce lo Stato regionale, l’idea<br />
stessa di democrazia. Uno scandalo fra<br />
i più gravi e grotteschi che si ricordino,<br />
anche in una città come Roma che di<br />
corruzione ne ha vista passare parecchia<br />
assieme all’acqua del Tevere. Del<br />
resto le carte dei giudici mi<strong>la</strong>nesi non<br />
par<strong>la</strong>no linguaggi molto diversi per i<br />
vertici del<strong>la</strong> Regione Lombardia.<br />
SEGUE A PAG. 3<br />
La nuda<br />
libertà di Kate<br />
IL COMMENTO<br />
MARINA MASTROLUCA<br />
Sedici pagine di scatti privati, le<br />
foto che Closer ha dovuto ritirare<br />
su ordine di un tribunale francese,<br />
arrivano intatte sulle pagine del<br />
danese Se og Hor, settimanale<br />
ugualmente abituato a guardare<br />
dal buco del<strong>la</strong> serratura per poi<br />
gridare allo scandalo.<br />
SEGUE A PAG. 15<br />
Mi chiamo Cohen<br />
Leonard Cohen<br />
Bertoldo a pag. 19<br />
visamente un tifoso del<strong>la</strong> Fiom: «Ci vuole<br />
tempo, ma dopo gli ottant’anni i padroni<br />
rinsaviscono». Qualche delegato<br />
sindacale si presenta ancora a vo<strong>la</strong>ntinare.<br />
I pochi <strong>la</strong>voratori sfi<strong>la</strong>no, silenziosi,<br />
gli occhi bassi. C’è una sensazione<br />
diffusa di paura, forse <strong>la</strong> rabbia sorda<br />
di chi si sente tradito e abbandonato.<br />
SEGUE A PAG. 4-5<br />
LE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA<br />
Lo spazio<br />
dei progressisti<br />
ALFREDO REICHLIN<br />
SE HO CAPITO BENE CIÒ CHE HA<br />
● SPINTO BERSANI A CHIEDERE<br />
NON SOLO AGLI organi dirigenti del<br />
suo partito ma a milioni di persone,<br />
a tutta l’Italia del centrosinistra, di<br />
legittimare <strong>la</strong> sua candidatura al<strong>la</strong><br />
guida del paese non è l’ambizione<br />
personale.<br />
Almeno, credo.<br />
SEGUE A PAG. 17<br />
Staino<br />
Bersani-Renzi, sfida giovani<br />
● Il leader Pd presenta <strong>la</strong> squadra per le primarie:<br />
due uomini e una donna, cento anni in tre<br />
● Il sindaco di Firenze con un team tutto femminile<br />
Bersani presenta <strong>la</strong> squadra per le primarie:<br />
si tratta di tre giovani (due uomini<br />
e una donna), età media 33 anni<br />
che lo sosterranno nel<strong>la</strong> sfida per <strong>la</strong><br />
candidatura a premier. A stretto giro<br />
Al Senato<br />
s’è perso<br />
il presidente<br />
anche Renzi annuncia il team che è tutto<br />
femminile. Intervista a Stumpo, responsabile<br />
organizzativo Pd: alle primarie<br />
non si può andare mascherati.<br />
CARUGATI COLLINI A PAG. 8-9 CIARNELLI A PAG. 9<br />
C’è <strong>la</strong> squadra anticamorra<br />
E nessuno scende in campo<br />
Giocherà in allenamento contro <strong>la</strong> nazionale<br />
di Prandelli, ma intanto non riesce<br />
a sfidare gli avversari del proprio<br />
girone. Perchè sono già cinque le squadre<br />
del<strong>la</strong> Promozione campana che si<br />
sarebbero rifiutate di scendere in campo<br />
contro il Nuovo Quarto per <strong>la</strong> Legalità,<br />
«<strong>la</strong> squadra degli sbirri» nata dalle<br />
ceneri del Quarto Flegreo, club sequestrato<br />
dal<strong>la</strong> Dda di Napoli nel 2011 perché<br />
control<strong>la</strong>to dal c<strong>la</strong>n Polverino.<br />
AMATO A PAG. 11<br />
Per battere le dittature ci<br />
vogliono governi attivi nel<br />
sostenere i diritti umani, governi<br />
che non restino immobili di<br />
fronte a certe situazioni<br />
internazionali. Sostenete chi<br />
lotta per questi diritti<br />
Shirin Ebadi, Nobel per <strong>la</strong> Pace<br />
Abbey<br />
<strong>la</strong> guerriera<br />
del blues<br />
Montecchi a pag. 21<br />
GOVERNO<br />
La recessione<br />
è più grave<br />
ma Monti<br />
vede <strong>la</strong> luce<br />
I mali di un ricco<br />
Paese di poveri<br />
NICOLA CACACE<br />
U:<br />
● Stime al ribasso per il<br />
2012. Male anche nel 2013<br />
Si aggrava <strong>la</strong> recessione e <strong>la</strong> tendenza<br />
continuerà anche nel 2013. L’aggiornamento<br />
del Documento di economia e<br />
finanza varato ieri dal consiglio dei ministri<br />
mostra numeri più pesanti del<br />
previsto. L’andamento del Pil chiuderà<br />
a -2,4% (da -1,2 stimato) e nel 2013<br />
segnerà un -0,2%. Ma il presidente del<br />
consiglio resta ottimista: «La luce del<strong>la</strong><br />
ripresa si vede».<br />
DI GIOVANNI A PAG. 7<br />
È VERO, GLI ITALIANI SONO PIÙ RICCHI<br />
● DELLOROSTATOCHEINVECEÈFORTE-<br />
MENTEINDEBITATO. QUESTO LO SANNO TUT-<br />
TI,INPRIMISLABANCAD’ITALIA,che da anni<br />
produce importanti dati sul<strong>la</strong> ricchezza<br />
delle famiglie italiane. L’argomento è<br />
stato usato anche dal presidente del<br />
Consiglio Monti a Bruxelles per alleggerire<br />
le regole del<strong>la</strong> austerity e con qualche<br />
successo: «È vero, abbiamo un debito<br />
pubblico superiore al 120% del Pil,<br />
ma abbiamo invece una ricchezza privata<br />
pari a sei volte il Pil, più di Francia,<br />
Germania, etc». Peccato che, tornato a<br />
casa, il presidente Monti non sia stato<br />
conseguente a tali argomenti, varando<br />
ad esempio una Imu, imposta patrimoniale<br />
sul<strong>la</strong> casa, più progressiva, magari<br />
con aliquote più basse sulle case dei meno<br />
abbienti e aliquote più alte sulle case,<br />
più numerose, dei più abbienti.<br />
Non è l’unica e non sarà <strong>la</strong> so<strong>la</strong> contraddizione<br />
del governo tecnico. Ne ha<br />
collezionate altre sui «sindacati senza<br />
concertazione ma che dovranno essere<br />
attivi sul<strong>la</strong> produttività», sul<strong>la</strong> «Fiat con<br />
investimenti liberi nel mondo, ma che<br />
deve pur dare qualche garanzia al suo<br />
Paese» e altre ancora.<br />
SEGUE A PAG. 17
RASSEGNASTAMPA<br />
4 venerdì 21 settembre 2012<br />
CRONACHE OPERAIE/ 1<br />
A TORINO, CAPITALE DELL’AUTO, SI MISURANO LA DELUSIONE<br />
E LA PAURA DI MIGLIAIA DI LAVORATORI. HANNO ACCETTATO<br />
LE CONDIZIONI DI MARCHIONNE, MA IL FUTURO È INCERTO<br />
RINALDO GIANOLA<br />
INVIATO A TORINO<br />
Mirafiori, Fiat<br />
Scampoli di vita e di <strong>la</strong>voro<br />
Viaggio nel<strong>la</strong> fabbrica in agonia<br />
SEGUE DALLA PRIMA<br />
Un sentimento comune, condiviso da Pomigliano<br />
a Melfi, da Cassino a Termini Imerese. Nel<strong>la</strong><br />
capitale dell’auto italiana siamo ormai agli sgoccioli.<br />
Una lunga storia di industria, sviluppo,<br />
successi, <strong>la</strong>voro e battaglie pare piegarsi definitivamente<br />
ai venti del<strong>la</strong> crisi e delle scelte di<br />
una Fiat irriconoscibile, che sembra lontanissima<br />
dal cuore del<strong>la</strong> sua antica missione, che allenta<br />
il radicamento nel<strong>la</strong> sua città.<br />
Pensavamo di ripartire da qui, davanti ai cancelli<br />
di Mirafiori, per tornare a raccontare <strong>la</strong><br />
crisi dell’industria, l’angoscia del <strong>la</strong>voro, le speranze<br />
di una ripresa di questo Paese indebolito<br />
e ingiusto, che non trova ancora, nel suo passato<br />
e nelle sue energie attuali che pur non mancano,<br />
il coraggio, <strong>la</strong> forza per risalire <strong>la</strong> china. La<br />
Porta 2 ha il valore simbolico e concreto dell’industrializzazione,<br />
delle lotte democratiche, delle<br />
faticose conquiste di contratti e diritti, c’è un<br />
pezzo del<strong>la</strong> nostra storia. Un posto che evoca il<br />
<strong>la</strong>voro e <strong>la</strong> sua dignità riconosciuta dal<strong>la</strong> Costituzione<br />
repubblicana, prima che diventasse di<br />
moda e prevalente l’onda politica e culturale<br />
del<strong>la</strong> “privatizzazione” del <strong>la</strong>voro, come ha argomentato<br />
Marco Revelli, che risponde a regole<br />
di «comando-obbedienza individuali e irrimediabilmente<br />
asimmetriche». È qui che oggi migliaia<br />
di <strong>la</strong>voratori e le loro famiglie misurano<br />
<strong>la</strong> delusione per le balle raccontate da Sergio<br />
Marchionne, è qui che i sindacati si sono spaccati,<br />
è qui che le tv e i giornali raccontavano nel<br />
gennaio 2011, nei giorni del referendum, le <strong>la</strong>crime<br />
del pensionato Agostino che chiedeva<br />
inutilmente ai <strong>la</strong>voratori di non dividersi.<br />
Dopo è sceso il silenzio. Gli operai si sono<br />
trovati iso<strong>la</strong>ti, soli, come accade spesso, quasi<br />
che <strong>la</strong> perdita di valore del <strong>la</strong>voro non fosse più<br />
solo economica, costa sempre meno ed è di nuovo<br />
ridotto a semplice merce, ma anche culturale,<br />
sociale, ideale. Gli operai avevano pensato<br />
che “Fabbrica Italia”, annunciata da Marchionne<br />
proprio al Lingotto nell’aprile del 2010, fosse<br />
davvero il segno del<strong>la</strong> svolta, <strong>la</strong> garanzia del<strong>la</strong><br />
produzione, dei nuovi modelli, l’alba di una<br />
fase di sviluppo per <strong>la</strong> cattedrale dei metalmeccanici.<br />
Chi aveva accettato a malincuore le nuove<br />
condizioni organizzative, i turni, i ritmi, il<br />
taglio delle pause, il controllo sul<strong>la</strong> mutua, proposte<br />
da Marchionne lo aveva fatto perchè pensava<br />
che lo scambio potesse garantire un futuro<br />
sicuro. Invece, niente. Zero.<br />
Il manager ci ha ripensato, non vuole più sentir<br />
par<strong>la</strong>re di “Fabbrica Italia”, uno spot che andava<br />
bene per alimentare il mito, per enfatizzare<br />
le radici tricolori di un gruppo e di una famiglia,<br />
<strong>la</strong> dinastia Agnelli, che intanto spostavano<br />
interessi e attività in America, in altri mercati.<br />
«Qualche tempo fa ho incontrato un giovane<br />
erede Agnelli che mi ha detto: “ma insomma<br />
voi sindacati ancora a chiedere investimenti<br />
nell’auto... lo sa che una tenuta di Chateau Margaux<br />
mi rende molto di più”, questa ormai è <strong>la</strong><br />
loro idea» racconta Giorgio Airaudo, sindacalista<br />
torinese, sempre corteggiato per<br />
“scendere” in politica.<br />
Così adesso l’Italia e il governo si accorgono<br />
che c’è un problema Fiat, che rischiamo di perdere<br />
l’industria dell’auto, con tutto quello che<br />
vuol dire in termini di occupazione, produzio-<br />
ne, ricerca, indotto e anche di tessuto sociale,<br />
cultura industriale, convivenza democratica. Si<br />
potrebbe, proprio oggi al<strong>la</strong> vigilia dell’incontro<br />
tra i vertici Fiat e Mario Monti, raccontare e<br />
catalogare chi ha avuto torto in politica e nel<br />
sindacato, tra gli amministratori locali e gli intellettuali,<br />
nel giudizio e nei comportamenti<br />
conseguenti sulle strategie di Marchionne. La<br />
Fiom potrebbe maramaldeggiare, gridare:<br />
“Noi l’avevamo detto”. Forse sarebbe giusto.<br />
Ma anche inutile. C’è un’altra battaglia da iniziare<br />
e per un sindacato seco<strong>la</strong>re, per tutti i sindacati,<br />
il segno del riscatto sta nelle cose da fare<br />
ogni giorno, nel legame con i <strong>la</strong>voratori, nel<strong>la</strong><br />
difesa delle proprie radici e del<strong>la</strong> propria cultura.<br />
Marchionne forse ha sbagliato <strong>la</strong> bracciata,<br />
è parso impreparato, ha cercato nell’iso<strong>la</strong>mento<br />
del<strong>la</strong> Fiom e nel<strong>la</strong> rottura sindacale un diversivo,<br />
per prendere tempo. Ma il gioco non gli è<br />
riuscito, <strong>la</strong> crisi è troppo lunga, i nuovi modelli<br />
non ci sono, gli investimenti non si vedono. C’è<br />
chi, nel sindacato e nel<strong>la</strong> società, ha altre risorse.<br />
Nel giardino spe<strong>la</strong>cchiato del<strong>la</strong> pa<strong>la</strong>zzina<br />
che ospita <strong>la</strong> Quinta Lega di Mirafiori sta crescendo<br />
una giovane palma. Capito? Una palma<br />
nel cortile del<strong>la</strong> Fiom, in corso Unione Sovietica<br />
351, Torino. Davanti è posteggiato il camper<br />
“Fiom-obile”, un ex furgone del<strong>la</strong> polizia comprato<br />
da un demolitore, riverniciato dagli operai<br />
e diventata <strong>la</strong> sede itinerante dei delegati,<br />
visto che <strong>la</strong> Fiat non concede più nemmeno <strong>la</strong><br />
saletta in fabbrica.<br />
Marchionne ha sbagliato i conti,<br />
ma lui non li paga. Li fa pagare<br />
ai <strong>la</strong>voratori. Per i dipendenti<br />
di Mirafiori il bi<strong>la</strong>ncio è tutto<br />
in perdita. Perchè non basta<br />
Marchionne, bisogna metterci<br />
pure gli interventi del governo Monti sulle pensioni<br />
e sul mercato del <strong>la</strong>voro. Antonio Di Florio,<br />
58 anni, originario di Roma, fa il carrellista:«Il<br />
12 dicembre prossimo compio quarant’anni<br />
di <strong>la</strong>voro in fabbrica, non mi sembrano<br />
pochi. Ma il ministro Fornero mi ha cambiato<br />
<strong>la</strong> legge e da un giorno all’altro mi ha detto<br />
che devo <strong>la</strong>vorare due anni e sei mesi in più prima<br />
di andare in pensione. E va bene, facciamo<br />
pure questo. Però io ai signori del<strong>la</strong> politica vorrei<br />
chiedere almeno se è giusto e che cosa deve<br />
pensare un operaio che vive solo del suo <strong>la</strong>voro<br />
mentre leggo che a Roma si buttano migliaia di<br />
euro per certe carneva<strong>la</strong>te dei politici. Un gior-<br />
...<br />
«La politica è assente, il Pd<br />
deve avere coraggio a difendere<br />
i <strong>la</strong>voratori, una volta o si stava<br />
con gli operai o con i padroni»<br />
...<br />
«È difficile vivere così, facciamo<br />
debiti per tirare avanti. Io sono<br />
separato, ho due figli,<br />
è una condizione insostenibile»<br />
Uscita <strong>la</strong>voratori dallo stabilimento Fiat Mirafiori FOTO LAPRESSE
RASSEGNASTAMPA<br />
Mirafiori, gennaio 2011 I <strong>la</strong>voratori si preparano al voto sulle proposte di Marchionne. FOTO DI TONINO DI MARCO / EPA<br />
...<br />
venerdì 21 settembre 2012 5<br />
300mi<strong>la</strong><br />
Numero di vetture da produrre a<br />
Mirafiori secondo il piano Fabbrica Italia<br />
...<br />
45mi<strong>la</strong><br />
È <strong>la</strong> produzione di auto stimata per<br />
quest’anno a Mirafiori, il record negativo<br />
...<br />
5300<br />
Sono i dipendenti, operai e impiegati,<br />
delle Carrozzerie<br />
no mi dicono che se difendo lo Statuto dei <strong>la</strong>voratori<br />
tolgo il pane ai giovani e poi, senza chiedermi<br />
niente, mi tengono al <strong>la</strong>voro altri due anni<br />
mentre qui in fabbrica non c’è niente, non c’è<br />
un modello, c’è solo cassa integrazione».<br />
Alle Carrozzerie <strong>la</strong>vorano circa<br />
5300 <strong>la</strong>voratori, compresi gli<br />
impiegati. Negli ultimi tre anni<br />
<strong>la</strong> produzione ha registrato un<br />
record negativo dietro l’altro:<br />
70mi<strong>la</strong> auto prodotte nel 2010,<br />
58mi<strong>la</strong> nel 2011, quest’anno si scenderà attorno<br />
a 45mi<strong>la</strong>. Quando nel 2004 arrivò Marchionne<br />
in Fiat, a Mirafiori c’erano cinque linee e sette<br />
prodotti, oggi è rimasta una linea con un paio di<br />
modelli, se resistono, <strong>la</strong> Musa e <strong>la</strong> Mito. Le nuove<br />
produzioni promesse, dai vari Suv al<strong>la</strong> 500,<br />
sono finite altrove da chi offriva aiuti e incentivi<br />
o scomparse. Così <strong>la</strong> fabbrica non regge, si consuma<br />
giorno dopo giorno. Nel<strong>la</strong> sua breve esperienza<br />
da presidente del<strong>la</strong> Fiat, Umberto Agnelli<br />
confidò che il mantenimento di Mirafiori si<br />
giustificava solo con una produzione di almeno<br />
mille vetture al giorno.<br />
Anche se Marchionne governa con <strong>la</strong> sua legge,<br />
anche se i <strong>la</strong>voratori gli hanno dato il consenso,<br />
non si vede nul<strong>la</strong>. «Lo sapevano tutti che sarebbe<br />
finita così, ci hanno preso in giro e basta.<br />
Marchionne ha fatto il supermercato per farci<br />
contenti» dice Luigi Russo, assunto nel 1975. Al<br />
referendum del 2011, è bene ricordarlo, gli operai<br />
votarono a maggioranza contro le proposte<br />
di Marchionne, ma furono decisivi i sì degli im-<br />
piegati ai quali le nuove condizioni, tuttavia,<br />
non si applicano. Le Carrozzerie sono in cassa<br />
integrazione fino al settembre 2013, si <strong>la</strong>vora in<br />
media due o tre giorni. Un altro migliaio alle<br />
Meccaniche <strong>la</strong>vora ai cambi. Sono più fortunati,<br />
<strong>la</strong> produzione c’è. Sono ormai quattro anni che<br />
le Carrozzerie sono interessate dal<strong>la</strong> cassa integrazione.<br />
Un operaio incassa circa 800-850 euro<br />
al mese. C’è poco da bal<strong>la</strong>re <strong>la</strong> rumba. E se va<br />
male Mirafiori va male anche l’indotto che in<br />
provincia era un fior di industria. È stato calco<strong>la</strong>to<br />
che <strong>la</strong> crisi Fiat abbia avuto ripercussioni negative<br />
su circa 70mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori torinesi.<br />
Sono le preoccupazioni quotidiane,<strong>la</strong> famiglia,<br />
i figli a dominare i pensieri. Sono gli scampoli<br />
di vita e di <strong>la</strong>voro di una fabbrica in agonia.<br />
Angelo Losito, 48 anni, da 25 a Mirafiori, al<strong>la</strong><br />
verniciatura:«Non ce <strong>la</strong> facciamo, bisogna ammetterlo.<br />
Io sono divorziato, ho due figli da mantenere,<br />
non so come arrivare al<strong>la</strong> fine del mese.<br />
Ho consumato i risparmi, chiedo aiuto ai parenti.<br />
Cerco di arrangiarmi in qualche modo, ma<br />
sono sempre in ritardo, <strong>la</strong> coperta è troppo corta.<br />
Sai cosa è successo in fabbrica? Ci sono degli<br />
operai che si sono indebitati, hanno scelto di dimettersi<br />
per incassare <strong>la</strong> liquidazione e poter<br />
pagare i debiti. Siamo arrivati a questo punto e<br />
mi pare che i nostri problemi non interessino<br />
più a nessuno. I partiti se ne fregano, il governo<br />
ci dà solo legnate invece di mettere in galera gli<br />
evasori».<br />
Rosa Carlino, 53 anni, <strong>la</strong>vora a Mirafiori assieme<br />
al marito. È impegnata nel sindacato.<br />
Racconta: «C’è una grande amarezza tra i <strong>la</strong>voratori<br />
che si sentono abbandonati. Tutti abbiamo<br />
in mente di mantenere il <strong>la</strong>voro, di dare un<br />
futuro ai figli. E un operaio se non ha il sa<strong>la</strong>rio<br />
non sa come vivere. Mia figlia, <strong>la</strong> più grande,<br />
<strong>la</strong>vora un’ora al giorno, fa il pre-scuo<strong>la</strong>. Ha fatto<br />
uno stage di tre mesi in profumeria, ma l’hanno<br />
<strong>la</strong>sciata a casa. La politica non mi piace. Qui<br />
non si vede più nessuno, sono scomparsi. Il Pd<br />
dovrebbe essere più coraggioso a difendere i <strong>la</strong>voratori,<br />
c’è troppa ambiguità. Una volta o uno<br />
stava con gli operai o stava con i padroni». Sergio<br />
Forelli ha un desiderio:«Le primarie del Pd<br />
non mi interessano. Però vorrei che Renzi<br />
venisse con il camper a Mirafiori a<br />
ripetere “10-100-1000 Marchionne”...».<br />
L’ex delegata Nina Leone<br />
ce l’ha con il sindaco Piero<br />
Fassino: «Al consiglio comunale<br />
aperto sul caso Fiat dissi<br />
che dovevamo rifiutare il<br />
ricatto di Marchionne. Il<br />
sindaco mi rimproverò, il<br />
dottor Rebaudengo del<strong>la</strong><br />
Fiat minacciò di andarsene.<br />
Ma ora c’è un altro ricatto.<br />
La Fiat vuole <strong>la</strong> cassa integrazione<br />
fino al 2014 per evitare<br />
tagli, licenziamenti».<br />
I dipendenti di Mirafiori hanno<br />
un’età media elevata, attorno ai 55<br />
anni. Non si assume da tempo un giovane,<br />
nemmeno con lo sconto. Che cosa ha in mente<br />
Marchionne? E difficile, ma bisogna evitare di<br />
pensare al peggio. Perchè Mirafiori non può morire<br />
così.<br />
(1. SEGUE)<br />
AMERICANI A TORINO<br />
...<br />
La Gm ha raddoppiato<br />
il suo centro di sviluppo<br />
del motore diesel<br />
a Torino: da 300<br />
a 600 tecnici<br />
E Marchionne disse:<br />
«Faremo grandi cose<br />
con Fabbrica Italia»<br />
IL DOCUMENTO<br />
Pubblichiamo una parte dell’intervento<br />
pronunciatodaSergioMarchionneall’«Investor<br />
Day» del 21 aprile 2010, al Lingotto<br />
(...) Vediamo ora i<br />
● cambiamenti previsti nel<strong>la</strong><br />
produzione europea e il livello di<br />
utilizzo di capacità dei nostri<br />
impianti ai livelli del 2009. Non<br />
stiamo par<strong>la</strong>ndo dell’utilizzazione<br />
del<strong>la</strong> manodopera ma degli<br />
stabilimenti. L’elemento chiave da<br />
notare è che nel 2014 tutti gli<br />
stabilimenti avranno raggiunto <strong>la</strong><br />
capacità ottimale di utilizzo. Basati<br />
su i criteri “harbour” l’impianto di<br />
Mirafiori aumenterà dal 90 al 122%<br />
di utilizzo. Un aumento del 24%<br />
sul<strong>la</strong> capacità tenica. Per<br />
raggiungere l’aumento di<br />
produzione di circa 100 mi<strong>la</strong> vetture<br />
entro il 2014 non c’è l’esigenza di<br />
aumentare <strong>la</strong> capacità produttiva<br />
ma c’è in programma un piano per<br />
riconfigurare l’impianto di<br />
verniciatura per migliorare i flussi<br />
produttivi. A Mirafiori verranno<br />
allocate le architetture Small e<br />
Compact. Durante il 2009 lo<br />
stabilimento di Cassino ha operato<br />
ben sotto <strong>la</strong> sua capacità produttiva<br />
con un livello di utilizzazione del<br />
35% (“Harbour”) o 24% utilizzando<br />
il metodo tecnico. Nel 2014 i volumi<br />
produttivi verranno quasi<br />
quadruplicati per un utilizzo<br />
industriale di 134% e 93%<br />
rispettivamente. I modelli prodotti<br />
saranno basati sull’architettura<br />
Compact. Lo stabilimento di Melfi<br />
che già vanta i più alti livelli di<br />
utilizzazione industriale in Italia,<br />
raggiungerà un livello ottimale<br />
utilizzando entrambi i metodi di<br />
misurazione. Il numero di vetture<br />
prodotte nel 2014 su architettura<br />
Small saranno in eccesso di 400mi<strong>la</strong><br />
unità.<br />
Lo stabilimento Giambattista Vico a<br />
Pomigliano d’Arco è stato il più<br />
colpito dal<strong>la</strong> crisi e ha avuto il più<br />
basso livello di utilizzazione nel<br />
2009. Al<strong>la</strong> fine del 2014 il nostro<br />
piano porterà questo stabilimento a<br />
un livello di utilizzazione di 126%<br />
“harbour” e 90% attraverso il<br />
metodo tecnico. A questo<br />
stabilimento verrà allocata<br />
l’architettura Mini su cui più di<br />
250.000 vetture verranno prodotte<br />
all’anno. Per lo stabilimento di<br />
Termini Imerese il piano prevede <strong>la</strong><br />
chiusura entro <strong>la</strong> fine del 2011. In<br />
ultimo lo stabilimento Sevel che<br />
produce veicoli commerciali leggeri.<br />
Nel 2009 ha operato a circa metà<br />
del<strong>la</strong> sua capacità. Per il 2014 il<br />
livello di utilizzazione sarà del 116%<br />
e 69% rispettivamente. Volumi<br />
annuali saranno superiori a<br />
240.000 vetture. (...)<br />
Una parte del piano a 5 anni è<br />
focalizzato in modo specifico<br />
sull’Italia. L’abbiamo denominata<br />
“Fabbrica Italia” per sottolineare il<br />
fatto che le radici industriali del<br />
nostro Gruppo sono e rimarranno in<br />
Italia e queste radici intendiamo<br />
rafforzarle. Al di là di essere il titolo<br />
di una slide. “Fabbrica Italia”<br />
rappresenta l’impegno di Fiat per<br />
rafforzare <strong>la</strong> presenza di FGA in<br />
Italia, trasformando<strong>la</strong> in una base<br />
strategica per <strong>la</strong> produzione, gli<br />
investimenti e l’export. L’obiettivo<br />
di “Fabbrica Italia” è quello di<br />
incrementare gradualmente i<br />
volumi di produzione di autovetture<br />
nei nostri impianti italiani fino al<br />
2014, quando raggiungeranno<br />
1.400.000 unità, più del doppio<br />
delle 650.000 unità prodotte nel<br />
2009. A ciò occorre aggiungere <strong>la</strong><br />
produzione di veicoli commerciali<br />
leggeri il cui obiettivo è quello di<br />
raggiungere le 250.000 unità annue<br />
nel 2014. In totale, il piano di<br />
“Fabbrica Italia” è quello di<br />
raggiungere in Italia <strong>la</strong> produzione<br />
di 1.650.000 veicoli nell’ultimo anno<br />
del piano stesso.<br />
Come ho illustrato prima, il<br />
progetto è mirato ad incrementare<br />
ad un livello ottimale l’utilizzo del<strong>la</strong><br />
capacità produttiva dei nostri<br />
impianti italiani. È l’unico modo per<br />
assicurare un futuro solido sia al<strong>la</strong><br />
Fiat sia al<strong>la</strong> sua base produttiva qui<br />
in Italia. “Fabbrica Italia” avrà<br />
anche un impatto positivo sui<br />
volumi delle esportazioni di<br />
autovetture e veicoli commerciali<br />
leggeri. L’obiettivo è di produrre<br />
entro il 2014, in Italia, oltre un<br />
milione di veicoli destinati<br />
all’esportazione, di cui circa<br />
300.000 destinati al mercato<br />
statunitense. La percentuale di<br />
esportazioni crescerà quindi dal<br />
44% nel 2009 al 65% nel 2014.<br />
Il livello degli investimenti che si<br />
vuole destinare all’Italia sul periodo<br />
di piano è enorme, pari ai due terzi<br />
di quelli di tutti i business del<br />
Gruppo Fiat a livello mondiale.<br />
Il nostro piano per l’Italia<br />
rappresenta anche una grande<br />
opportunità per creare posti di<br />
<strong>la</strong>voro in Italia. In ogni caso, un<br />
impianto può funzionare<br />
correttamente solo se è in grado di<br />
operare in modo spedito e se vi è<br />
stretta col<strong>la</strong>borazione tra tutte le<br />
parti coinvolte. Questo è vero per<br />
“Fabbrica Italia” come per ogni<br />
complesso industriale. Alcuni<br />
elementi chiave sono indispensabili<br />
per il successo del piano, inclusa <strong>la</strong><br />
flessibilità nel<strong>la</strong> gestione degli<br />
impianti e del <strong>la</strong>voro. Dobbiamo<br />
essere in grado di rispondere con<br />
rapidità ed efficienza ai<br />
cambiamenti del<strong>la</strong> domanda di<br />
mercato così che opportunità<br />
preziose non vengano perse. Il piano<br />
rappresenta un’opportunità unica<br />
affinché il nostro complesso<br />
industriale in Italia compia un<br />
significativo passo in avanti,<br />
voltando pagina e chiudendo con un<br />
passato che non riflette <strong>la</strong> realtà del<br />
mondo odierno. Per raggiungere<br />
ciò, occorre aprire ora un confronto<br />
con le organizzazioni sindacali per<br />
rinegoziare, sia a livello nazionale<br />
che locale, gli accordi che non sono<br />
più adeguati ai requisiti corretti e, di<br />
fatto, comprometterebbero <strong>la</strong><br />
realizzazione del piano. Questa è<br />
una di quelle occasioni che<br />
capitavano una volta so<strong>la</strong><br />
nel<strong>la</strong> vita (...)
RASSEGNASTAMPA<br />
6 venerdì 21 settembre 2012<br />
L’ITALIA E LA CRISI<br />
La Fiat non si ferma<br />
Cig a Melfi e Cassino<br />
● Elsa Fornero: «Con<br />
Marchionne nessun<br />
monologo, ma dialogo<br />
per trovare soluzioni»<br />
GIUSEPPE CARUSO<br />
MILANO<br />
Quattro settimane di cassa integrazione.<br />
Per cominciare. Ieri mattina <strong>la</strong> direzione<br />
Fiat ha preparato il terreno per<br />
l’incontro di sabato tra i vertici aziendali<br />
ed il governo, comunicando ai sindacati<br />
tre settimane di cassa integrazione<br />
ordinaria negli stabilimenti di Cassino<br />
e Melfi a partire dal prossimo 17 ottobre<br />
e una settimana nello stabilimento<br />
Sevel di Atessa in Val di Sangro.<br />
A renderlo noto è stato il segretario<br />
nazionale del<strong>la</strong> Fim-Cisl, Ferdinando<br />
Uliano: «L’ulteriore richiesta di cassa<br />
negli stabilimenti del gruppo Fiat riflette<br />
<strong>la</strong> nota situazione di calo di mercato<br />
ed evidenzia l’urgenza di interventi a<br />
sostegno del <strong>la</strong>ncio di nuovi prodotti,<br />
in partico<strong>la</strong>re per gli stabilimenti di<br />
Cassino e Melfi». Peccato che le intenzioni<br />
dei vertici del<strong>la</strong> casa torinese siano<br />
invece di fare uso a più non posso<br />
del<strong>la</strong> cig.<br />
ANTICIPARE L’INCONTRO<br />
Preoccupati per <strong>la</strong> piega che stanno<br />
prendendo le cose, i sindacati che avevano<br />
accettato le proposte di Marchionne,<br />
iso<strong>la</strong>ndo così <strong>la</strong> Fiom, oggi provano<br />
a salvare il salvabile. A Pomigliano<br />
Fim, Uilm, Fismic e Ugl, le quattro sigle<br />
sindacali firmatarie dell’accordo,<br />
hanno deciso di organizzare un’assemblea<br />
dei <strong>la</strong>voratori e di chiedere un anticipo<br />
dell’incontro con Fiat previsto per<br />
fine ottobre.<br />
La difficoltà dei rappresentanti dei<br />
<strong>la</strong>voratori che hanno accettato l’accordo<br />
con Marchionne (e che sono rimaste<br />
spiazzate dal suo dietrofront) è sintetizzata<br />
dalle frasi dello di Uliano sul<strong>la</strong><br />
possibile vendita dell’Alfa Romeo:<br />
«È pura follia oggi pensare, anche se<br />
solo per ipotesi, <strong>la</strong> cessione del marchio<br />
Alfa. Se solo consideriamo che in<br />
Italia le principali produzioni del Gruppo<br />
Fiat negli stabilimenti di Cassino e<br />
Mirafiori, avvengono attraverso il marchio<br />
Alfa, vedi Giulietta e Mito, <strong>la</strong> sua<br />
cessione potrebbe mettere a rischio il<br />
futuro di questi stabilimenti».<br />
«È invece indispensabile» ha continuato<br />
Uliano «investire su nuovi prodotti<br />
con marchio Alfa e attraverso questi<br />
aggredire mercati come quello nord<br />
americano, come tra l’altro era previ-<br />
Da una parte gli annunci sull’interesse<br />
delle aziende per lo stabilimento Alcoa<br />
di Portovesme, dall’altra lo scetticismo<br />
dei sindacati, che vogliono un<br />
intervento immediato del Governo, a<br />
cui si aggiunge quello dei sindaci che<br />
chiedono <strong>la</strong> presenza del premier e<br />
dei ministri nel Sulcis Iglesiente.<br />
È stata un’altra giornata all’insegna<br />
del<strong>la</strong> mobilitazione, quel<strong>la</strong> di ieri,<br />
per i <strong>la</strong>voratori dello stabilimento Alcoa<br />
di Portovesme e i loro rappresentanti<br />
sindacali, nonché i sindaci del<br />
Sulcis Iglesiente, il territorio del<strong>la</strong> Provincia<br />
di Carbonia Iglesias. A scuotere<br />
una giornata che pareva iniziata in modo<br />
tranquillo sono state, in mattinata,<br />
le dichiarazioni del sottosegretario<br />
C<strong>la</strong>udio de Vincenti che intervenendo<br />
Operai Fiat dello stabilimento di Pomigliano d’Arco FOTO LAPRESSE<br />
ISTAT<br />
sto nel progetto Fabbrica Italia». Un<br />
progetto che, forse, vedrà <strong>la</strong> luce soltanto<br />
tra un paio di anni. E quasi certamente<br />
ridimensionato.<br />
Intanto ieri il presidente di Confindustria,<br />
Giorgio Squinzi, ha ripetuto<br />
ancora una volta che «non è possibile<br />
pensare ad un grande Paese industrializzato<br />
come l’Italia senza una grande<br />
industria dell’auto, è un pezzo importante<br />
dell’intera industria manifatturiera.<br />
L’incontro con il governo? Sono in<br />
difficoltà come presidente di Confindustria<br />
a par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> Fiat perché non è<br />
più un’associata, ma da cittadino e imprenditore<br />
dico che è importante l’incontro<br />
con il presidente Monti ed i ministri<br />
Passera e Fornero».<br />
Proprio Elsa Fornero ha dichiarato<br />
che l’incontro di domani «non sarà un<br />
monologo, ma un dialogo tra due parti<br />
per trovare <strong>la</strong> migliore soluzione per <strong>la</strong><br />
Fiat ed i <strong>la</strong>voratori». Sul<strong>la</strong> stessa lunghezza<br />
d’onda il premier Mario Monti,<br />
che ieri dopo il consiglio dei ministri ha<br />
detto che «l’incontro che avremo sabato<br />
(domani, ndr) con i vertici del<strong>la</strong> Fiat<br />
è un’occasione in cui ci ripromettiamo<br />
di avere un quadro informativo aggiornato<br />
e sugli intendimenti strategici del<br />
gruppo torinese, con partico<strong>la</strong>re riguardo<br />
ai suoi impegni in Italia»<br />
«Questo incontro - ha proseguito<br />
Monti - avviene in un momento in cui il<br />
governo ha sollecitato le parti sociali<br />
ad impegnarsi ai fini del miglioramento<br />
del<strong>la</strong> produttività anche per incrementare<br />
<strong>la</strong> competitività. Siamo impegnati<br />
nel quadro delle politiche per lo<br />
sviluppo e per <strong>la</strong> crescita non solo con i<br />
nuovi provvedimenti già adottati ma<br />
anche col dialogo tra le parti su costo<br />
del <strong>la</strong>voro e produttività».<br />
Parole e progetti che non convincono<br />
buona parte del mondo politico. Il<br />
leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, ieri<br />
è tornato a tuonare contro <strong>la</strong> possibilità<br />
che l’esecutivo accetti <strong>la</strong> richiesta<br />
Fiat di cassa integrazione in deroga:<br />
«Fa impressione leggere i dati diffusi<br />
dal<strong>la</strong> Cgia di Mestre su quanto <strong>la</strong> Fiat<br />
ha preso dallo Stato italiano e quanto<br />
ha reinvestito, specie avendo nelle<br />
orecchie le balle di Marchionne secondo<br />
cui il Lingotto all’Italia non chiede<br />
niente ma dà tanto. Invece, dal 1977 a<br />
oggi, <strong>la</strong> Fiat preso 7,6 miliardi e ne ha<br />
investiti, 6,2. Basta con i regali agli<br />
Agnelli, ne hanno già ricevuti fin troppi».<br />
A luglio ordinativi dell’industria in ribasso a causa del mercato interno<br />
Nel mese di luglio gli ordinativi<br />
dell’industria hanno segnato un forte<br />
calo, pari al 4,9% su base annua, anche<br />
se rispetto al mese precedente si è<br />
verificato un aumento del 2,9%. A<br />
rilevarlo l’Istat, che spiega come il<br />
ribasso risente dell’andamento del<br />
mercato nazionale, mentre quello<br />
estero è positivo sia in termini<br />
congiunturali che tendenziali. Ed<br />
anche nel paragone con il mese di<br />
giugno a fare da traino è il mercato<br />
fuori dai confini (+3,7%), ma in questo<br />
a Radio Anch’io su Radio 1, e riferendosi<br />
appunto al caso Alcoa, ha par<strong>la</strong>to<br />
di «situazione in sé difficile», prima di<br />
spiegare che «ci sono i presupposti<br />
per una soluzione, bisogna <strong>la</strong>vorarci<br />
sopra». Ma dal sottosegretario, soprattutto,<br />
è arrivato un annuncio significativo:<br />
oltre alle manifestazioni di interese<br />
di Glencore e di Klesch, ci sono altre<br />
due manifestazioni di interesse<br />
«importanti che sarebbero però ancora<br />
a uno stadio molto preliminare».<br />
NUOVO APPELLO<br />
Le parole del sottosegretario non sono<br />
passate inascoltate, specie dai rappresentanti<br />
sindacali dei <strong>la</strong>voratori<br />
che a metà mattina hanno <strong>la</strong>nciato subito<br />
un nuovo appello al Governo. A<br />
farlo è stato Franco Bardi, segretario<br />
del<strong>la</strong> Fiom Cgil del Sulcis Iglesiente.<br />
«Oggi più che mai Governo e Regione<br />
caso risulta positivo pure l’andamento<br />
ottenuto sul territorio nazionale<br />
(+2,3%). Ed ancora, nel<strong>la</strong> media degli<br />
ultimi tre mesi le commesse risultano in<br />
aumento dell’1,1% sul trimestre<br />
precedente.<br />
Su base annua, come detto, il ribasso<br />
complessivo è attenuato dagli ordini<br />
esteri (+3,4%) mentre l’Istat rileva per<br />
quelli interni una forte flessione<br />
(-10,1%). Guardando ai diversi settori,<br />
gli aumenti annui più rilevanti<br />
interessano <strong>la</strong> fabbricazione di<br />
Sardegna devono intervenire su Alcoa<br />
- ha dichiarato Bardi - e devono chiedere<br />
che si fermi il processo di spegnimento<br />
dell’impianto di Portovesme».<br />
Dall’esponente del<strong>la</strong> Fiom provinciale<br />
anche un altro appello al Governo: «I<br />
nuovi soggetti possono essere anche<br />
otto o dieci - ha aggiunto - ma si deve<br />
mettere nero su bianco riguardo gli<br />
strumenti utilizzabili». Al pomeriggio,<br />
poi, <strong>la</strong> mobilitazione dei sindaci<br />
dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente<br />
che, con tanto di fascia tricolore, hanno<br />
marciato per un chilometro dall’in-<br />
...<br />
Dal<strong>la</strong> Fiom Cgil un nuovo<br />
appello per fermare<br />
il processo di spegnimento<br />
dell'impianto<br />
computer, prodotti di elettronica e<br />
ottica, apparecchi elettromedicali,<br />
apparecchi di misurazione e orologi<br />
(+18,3%), <strong>la</strong> produzione di prodotti<br />
farmaceutici di base e preparati<br />
farmaceutici (+2,4%). Invece le<br />
contrazioni più consistenti si registrano<br />
nel<strong>la</strong> metallurgia e fabbricazione di<br />
prodotti in metallo (-11,1%), nelle<br />
industrie tessili, abbigliamento, pelli e<br />
accessori (-6,7%) e nel<strong>la</strong> fabbricazione<br />
di macchinari e attrezzature non<br />
c<strong>la</strong>ssificati altrove (-5,6%).<br />
gresso del<strong>la</strong> fabbrica sino al Consorzio<br />
industriale di Portovesme dove si è<br />
svolta più tardi l’assemblea plenaria<br />
delle istituzioni.<br />
«C’è il forte bisogno di dare risposte<br />
al<strong>la</strong> Provincia più povera d’Italia - ha<br />
dichiarato Franco Porcu, portavoce<br />
del movimento dei sindaci -, questo<br />
territorio è disperato». Quanto sia disperata<br />
e grave <strong>la</strong> situazione lo ha confermato<br />
anche il presidente del<strong>la</strong> Provincia,<br />
Salvatore Cherchi. Ci sono poi<br />
i <strong>la</strong>voratori. Antonello Pirotto, Rsu del<strong>la</strong><br />
vicina Eurallumina è stato categorico:<br />
«Quello che è già capitato a noi ora<br />
sta succedendo agli altri <strong>la</strong>voratori.<br />
Per questo motivo ritengo serva una<br />
mobilitazione generale». Dello stesso<br />
avviso anche Massimo Cara, delegato<br />
Rsu Alcoa: «Il 3 novembre <strong>la</strong> fabbrica<br />
sarà ferma». Poi un passaggio sui <strong>la</strong>voratori<br />
interinali: «Per loro, al<strong>la</strong> scaden-<br />
In sciopero<br />
contro i 382<br />
licenziamenti<br />
di «nh hoteles»<br />
GIUSEPPE VESPO<br />
MILANO<br />
«Wake up to a better world», svegliarsi<br />
in un mondo migliore recita<br />
lo slogan del<strong>la</strong> catena alberghiera<br />
«nh hoteles», che conta quasi quattrocento<br />
strutture in 26 Paesi, tra<br />
Europa, America e Africa.<br />
Da fine luglio si svegliano in un<br />
mondo meno migliore i 382 dipendenti<br />
italiani che <strong>la</strong> multinazionale<br />
spagno<strong>la</strong> dell’ospitalità, guidata da<br />
Mariano Pérez C<strong>la</strong>ver, vuole <strong>la</strong>sciare<br />
a casa. Oggi contro questa ipotesi<br />
i dipendenti di «nh Italia» scioperano<br />
in tutta <strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong>. I <strong>la</strong>voratori<br />
coinvolti dal licenziamento sono soprattutto<br />
quelli degli hotel di Roma,<br />
156 dipendenti su un totale di 315, e<br />
di Mi<strong>la</strong>no, dove il taglio previsto è di<br />
novanta posti di <strong>la</strong>voro. Ma le iniziative<br />
e le manifestazioni annunciate<br />
dai sindacati si svolgeranno in tutte<br />
le principali città che ospitano gli alberghi.<br />
«nh hoteles» conta venti hotel<br />
sparsi da Mi<strong>la</strong>no al<strong>la</strong> Sicilia, che<br />
impiegano più di 1.400 persone.<br />
«L’Azienda non mostra nessun interesse<br />
nel ricercare soluzioni per <strong>la</strong><br />
tute<strong>la</strong> e <strong>la</strong> salvaguardia dell’occupazione»,<br />
denuncia <strong>la</strong> Filcams-Cgil che<br />
oggi sarà in piazza con i <strong>la</strong>voratori. I<br />
sindacati ricordano che <strong>la</strong> decisione<br />
di licenziare 382 persone arriva a fine<br />
luglio dopo <strong>la</strong> disdetta da parte<br />
del<strong>la</strong> multinazionale del contratto integrativo.<br />
Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl<br />
e Uiltucs Uil, sostengono di aver<br />
presentato senza successo delle soluzioni<br />
alternative al licenziamento<br />
collettivo.<br />
In partico<strong>la</strong>re, i rappresentanti<br />
dei <strong>la</strong>voratori proponeva un piano di<br />
incentivi su base volontaria rivolto a<br />
tutte le <strong>la</strong>voratrici e <strong>la</strong>voratori; il ricorso<br />
al<strong>la</strong> cassa integrazione almeno<br />
fino al prossimo 31 dicembre e <strong>la</strong><br />
disponibilità a discutere interventi<br />
sull’organizzazione del <strong>la</strong>voro utili a<br />
recuperare margini di efficienza,<br />
produttività e redditività. Ma niente:<br />
«nh hoteles» ha confermato i tagli<br />
per riorganizzazione e cessazione<br />
di attività. Una decisione che, secondo<br />
il segretario nazionale del<strong>la</strong><br />
Filcams-Cgil, Cristian Sesena, avrà<br />
delle «conseguenze non solo sui dipendenti<br />
dell’azienda, ma su tutto il<br />
settore del turismo, già in estrema<br />
difficoltà».<br />
Per questo oggi a Roma si terrà<br />
un sit-in di protesta davanti all’hotel<br />
«nh Leonardo da Vinci», in via dei<br />
Gracchi. A Mi<strong>la</strong>no i presidi saranno<br />
due: davanti all’hotel «Touring» di<br />
piazza del<strong>la</strong> Repubblica e al<strong>la</strong> sede<br />
di «nh Italia». E poi ancora manifestazioni<br />
a Firenze, Napoli, La Spezia<br />
e in Sicilia.<br />
Altre due società interessate allo stabilimento Alcoa<br />
DAVIDE MADEDDU<br />
PORTOVESME<br />
za dei contratti non ci saranno ammortizzatori<br />
sociali». Dagli amministratori<br />
del Sulcis è partito anche un invito<br />
al presidente del Consiglio e ai ministri<br />
competenti. L’obiettivo, come detto,<br />
è che arrivino nel Sulcis per confrontarsi<br />
con <strong>la</strong> gravità del<strong>la</strong> situazione.<br />
«Sono convinto che il contatto diretto<br />
con le Istituzioni Locali, con le Rappresentanze<br />
Sindacali e con <strong>la</strong> Popo<strong>la</strong>zione<br />
- ha spiegato il sindaco di Carbonia,<br />
Giuseppe Casti - sia uno strumento<br />
indispensabile per comprendere il<br />
reale disagio socio-economico che investe<br />
il nostro territorio e per condividere<br />
le decisioni per lo sviluppo del<br />
Sulcis Iglesiente». Intanto, le proteste<br />
non si fermano. A Sassari i due operai<br />
che hanno occupato il campanile del<br />
Duomo hanno trascorso <strong>la</strong> prima notte<br />
di protesta.
RASSEGNASTAMPA<br />
venerdì 21 settembre 2012 7<br />
Mario Monti durante <strong>la</strong> conferenza stampa a Pa<strong>la</strong>zzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri FOTO DI MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA<br />
Il Pil arretra<br />
ma Monti<br />
vede <strong>la</strong> ripresa<br />
● Aggiornamento del quadro economico<br />
● Recessione a -2,4% quest’anno e -0,2 il prossimo<br />
● Il governo conferma il pareggio strutturale<br />
nel 2013 ● Dismissioni per ridurre il debito<br />
BIANCA DI GIOVANNI<br />
ROMA<br />
Recessione più grave del previsto e economia<br />
con il segno negativo anche nel<br />
2013. L’aggiornamento del Def (Documento<br />
di economia e finanza) varato<br />
ieri dal consiglio dei ministri mostra<br />
numeri molto pesanti. Nel 2013 l’andamento<br />
del Pil chiuderà a -2,4% (da -1,2<br />
stimato in precedenza) e nel 2013 segnerà<br />
un -0,2%. Ma il presidente del<br />
consiglio resta ottimista. «La luce del<strong>la</strong><br />
ripresa si vede - dichiara al termine del<br />
consiglio - L’anno prossimo sarà un anno<br />
in ripresa». Il fatto è che sugli andamenti<br />
del Pil dell’anno prossimo c’è l’effetto<br />
trascinamento di quest’anno: come<br />
una macchina che deve ripartire ha<br />
bisogno di tempo per rimettersi in corsa.<br />
Solo nel 2014 si arriverà al segno<br />
positivo: +1,1. E non solo. A pesare sul<strong>la</strong><br />
crescita c’è il «peggioramento dello<br />
scenario internazionale», come si legge<br />
nel comunicato divulgato al termine<br />
del<strong>la</strong> riunione di governo. A dire <strong>la</strong> verità,<br />
proprio ieri gli ultimi indicatori sul<br />
manifatturiero europeo erano pessimi.<br />
Per questo resta difficile capire da dove<br />
potrebbe arrivare <strong>la</strong> ripresa annunciata.<br />
Il quadro è peggiorato, ma Monti<br />
assicura che i numeri restano in linea<br />
con le previsioni del governo. Gli fa eco<br />
il ministro dell’economia Vittorio Grilli,<br />
il quale assicura che l’Italia non chiederà<br />
aiuti all’unione europea, anche<br />
perché «con <strong>la</strong> nostra azione riusciamo<br />
a mantenere <strong>la</strong> finanza in ordine».<br />
DEBITO IN AUMENTO<br />
Mentre il Pil va giù, sale il peso del debito<br />
pubblico che arriva al 123,3%<br />
quest’anno al netto dei sostegni erogati<br />
o in corso di erogazione ai paesi<br />
dell’area euro. L’anno prossimo dovrebbe<br />
ridursi di un punto percentuale<br />
grazie a un piano di dismissioni del patrimonio<br />
immobiliare e di partecipazioni,<br />
già iniziato con <strong>la</strong> cessione di Fintecna,<br />
Sace e Simest al<strong>la</strong> Cassa depositi e<br />
prestiti. Con gli aiuti europei il debito<br />
sale di ulteriori tre punti percentuali.<br />
Quanto all’indebitamento del<strong>la</strong> pubblica<br />
amministrazione, il governo conferma<br />
il sostanziale pareggio strutturale<br />
nel 2013, con un deficit allo 0,2% del<br />
Pil. Quest’anno quel<strong>la</strong> voce si attesterà<br />
allo 0,9% del Pil, in contrazione rispetto<br />
all’anno scorso di 2,8 punti, nonostante<br />
l’impatto di eventi naturali avversi,<br />
come il terremoto in Emilia Romagna.<br />
Ma questo non è che il risultato<br />
di bi<strong>la</strong>ncio depurato dagli effetti del ciclo,<br />
cioè del<strong>la</strong> recessione. In termini nominali,<br />
infatti, il deficit è lontano dal<br />
pareggio, fermo a -2,65 quest’anno e<br />
-1,6 l’anno prossimo.<br />
In ogni caso «nonostante l’avverso<br />
scenario internazionale, <strong>la</strong> situazione<br />
dei conti pubblici è migliorata nei primi<br />
otto mesi dell’anno, con un fabbisogno<br />
di cassa del settore statale che si è<br />
ridotto di 13,6 miliardi di euro attestandosi<br />
a 33,5 miliardi di euro - si legge nel<br />
comunicato - Questo è stato possibile<br />
grazie ad una riduzione del<strong>la</strong> spesa e<br />
ad un aumento delle entrate, sebbene,<br />
in quest’ultimo caso, più modesto del<br />
previsto». Gli effetti del risanamento si<br />
concretizzano in un avanzo primario<br />
in progressivo aumento dal 2,9% del<br />
Pil stimato per l’anno in corso al 4,8%<br />
nel 2015. Un andamento senza paragoni<br />
in europa. Il risultato delle politiche<br />
di finanza pubblica è dunque quello di<br />
un primato quanto ad avanzo primario,<br />
e una posizione di coda sul<strong>la</strong> crescita.<br />
Una combinazione che funziona?<br />
A pesare sui conti sono gli oneri sul<br />
debito: quei tassi di interesse spesso<br />
sotto pressione sul mercato. «Purtroppo<br />
gli oneri finanziari sono aumentati<br />
...<br />
Il Pd: con il ristagno<br />
dei consumi e il calo<br />
del<strong>la</strong> domanda pubblica<br />
come ripartirà il Paese?<br />
in questa fase a causa delle incertezze<br />
nel<strong>la</strong> zona euro - si legge ancora nel comunicato<br />
- che solo di recente sembrano<br />
avviarsi verso una attenuazione».<br />
L’economia europea «è peggiorata»,<br />
ma il quadro politico «è più sensibile»<br />
al<strong>la</strong> stabilizzazione finanziaria e al<strong>la</strong><br />
crescita, ha ricordato Monti. Dunque<br />
il peggioramento delle stime macroeconomiche<br />
non comporta una «revisione<br />
dei programmi di politica economica<br />
del governo», a partire dal «cardine»<br />
del pareggio di bi<strong>la</strong>ncio nel 2013.<br />
Sull’agenda futura, resta in primo piano<br />
l’obiettivo di evitare l’aumento<br />
dell’Iva. «Il pareggio di bi<strong>la</strong>ncio è già<br />
nei numeri - spiega Grilli - e quindi non<br />
è necessario nessun nuovo intervento.<br />
Per scongiurare l’aumento dell’Iva ci<br />
sarà bisogno di trovare altri risparmi<br />
di spesa».<br />
«Senza cambiare rotta nell’eurozona,<br />
<strong>la</strong> luce in fondo al tunnel non arriverà<br />
mai - attacca Stefano Fassina (Pd) - I<br />
consumi delle famiglie continueranno<br />
a contrarsi a causa di maggiore disoccupazione,<br />
aumento di tasse e tagli al<br />
welfare. Le imprese non faranno investimenti<br />
aggiuntivi data l’aspettativa di<br />
caduta dei consumi. La domanda pubblica<br />
continuerà a ridursi». Insomma,<br />
da dove arriverà <strong>la</strong> crescita?<br />
MEDIOBANCA<br />
La crisi restringe<br />
gli utili, solo 81 milioni<br />
Aumenta <strong>la</strong> raccolta<br />
Risultati in forte calo ma ancora in<br />
attivo per Mediobanca. Nell’esercizio<br />
2011-2012 l’utile netto si è infatti<br />
attestato a 81 milioni di euro rispetto ai<br />
369 milioni dell’anno precedente,<br />
mentre il dividendo sarà di 5<br />
centesimi. «L’esercizio - si legge in una<br />
nota di Piazzetta Cuccia - è stato<br />
caratterizzato dal<strong>la</strong> crisi del debito<br />
sovrano dei Paesi dell’Europa del sud<br />
che ha determinato un forte<br />
deprezzamento delle re<strong>la</strong>tive asset<br />
c<strong>la</strong>ss mobiliari e l’impossibilità per le<br />
banche di rifinanziare rego<strong>la</strong>rmente e<br />
a condizioni accettabili i propri passivi.<br />
In una fase congiunturale debole<br />
questi fenomeni hanno concorso ad<br />
un ulteriore rallentamento delle<br />
economie con ripercussioni negative<br />
sul<strong>la</strong> capacità di famiglie ed imprese di<br />
rimborsare i debiti e sui volumi di<br />
attività, in partico<strong>la</strong>re del corporate ed<br />
investment banking». La raccolta di<br />
Mediobanca aumenta da 51,7 a 55,8<br />
miliardi, beneficiando del<strong>la</strong> maggior<br />
raccolta retail “chebanca!” (da 10 a 11,6<br />
miliardi) e del prestito triennale del<strong>la</strong><br />
Banca centrale europea (7,5 miliardi),<br />
che compensano <strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong><br />
carto<strong>la</strong>re (da 34,5 a 30 miliardi)<br />
«legata al<strong>la</strong> difficile accessibilità ai<br />
mercati»; nell’esercizio l’istituto ha<br />
emesso comunque 2,1 miliardi di<br />
nuove obbligazioni.<br />
L’Inps rivuole indietro<br />
<strong>la</strong> quattordicesima<br />
da 200mi<strong>la</strong> pensionati<br />
● La richiesta basata<br />
su autodichiarazioni<br />
errate ● L’importo<br />
da restituire compreso<br />
fra 300 e 500 euro<br />
MARCO TEDESCHI<br />
MILANO<br />
Dodici euro al mese per due anni. Così<br />
duecentomi<strong>la</strong> pensionati dovranno<br />
restituire <strong>la</strong> quattordicesima indebitamente<br />
percepita nel 2009.<br />
Legge permettendo, è <strong>la</strong> soluzione<br />
prospettata dal presidente dell’Inps,<br />
Antonio Mastrapasqua, per mettere<br />
fine all’ultima polemica nata attorno<br />
all’istituto di previdenza.<br />
Sul<strong>la</strong> base di autodichiarazioni errate,<br />
per il 2009 duecentomi<strong>la</strong> persone<br />
hanno ricevuto <strong>la</strong> quattordicesima<br />
mensilità del<strong>la</strong> pensione senza<br />
averne diritto. Non si par<strong>la</strong> di super<br />
pensionati. Si tratta di gente che al<br />
mese prende una miseria, anche soltanto<br />
400 euro. E infatti il maltolto<br />
da restituire oscil<strong>la</strong> da trecento a cinquecento<br />
euro, a seconda dei casi. In<br />
questo modo nei prossimi due anni<br />
l’Inps recupererà ottanta milioni di<br />
euro che ingiustamente sono usciti<br />
dalle ricche casse dell’istituto previdenziale.<br />
L’Inps non può sottrarsi al<strong>la</strong><br />
legge, fa notare giustamente Mastrapasqua,<br />
che spiega come si è arrivati<br />
a questa situazione: «Duecentomi<strong>la</strong><br />
persone hanno presentato dichiarazioni<br />
sbagliate, noi possiamo<br />
verificarle solo quando l’Agenzia delle<br />
Entrate rende disponibili i loro<br />
redditi per poi poter incrociare i dati.<br />
Per questo l’accertamento viene<br />
fatto quando questa somma è già stata<br />
versata». Adesso bisogna recuperare<br />
i soldi, ma «lo faremo in 24 mesi,<br />
anziché 12 - spiega il manager<br />
pubblico - per consentire a tutti di<br />
avere una trattenuta bassa. Stiamo<br />
verificando se <strong>la</strong> norma ce lo consente».<br />
Non è <strong>la</strong> prima volta che succede:<br />
«Anche l’anno scorso - ha raccontato<br />
sempre il presidente Inps -<br />
185mi<strong>la</strong> persone hanno dovuto restituire<br />
<strong>la</strong> 14esima».<br />
UNA MANO AI POVERI<br />
Tutto nasce nel 2007, quando il governo<br />
Prodi approva una norma per<br />
dare una mano ai pensionati più poveri,<br />
quelli con redditi inferiori a<br />
8.504 euro all’anno (e con almeno<br />
64 anni di età), che corrispondono a<br />
655 euro al mese per 13 mesi. Il bonus<br />
interessa oltre tre milioni di persone,<br />
una parte dei quali deve autocertificare<br />
il proprio reddito. Evidentemente<br />
in molti sbagliano i calcoli.<br />
«È bene anche sapere che l’Inps chiede<br />
<strong>la</strong> restituzione del<strong>la</strong> quattordicesima<br />
anche a chi ha sforato di un solo<br />
euro il tetto dei 650 euro lordi<br />
mensili», dice Car<strong>la</strong> Cantone, segretaria<br />
generale dello Spi-Cgil, il sindacato<br />
dei pensionati di Corso Italia,<br />
secondo cui potrebbe essere questa<br />
«l’occasione per riproporre all’attenzione<br />
del<strong>la</strong> politica il tema delle quattordicesime.<br />
Non sarebbe male - dice<br />
Cantone - se il governo istituisse<br />
un tavolo per ampliare ulteriormente<br />
<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea dei pensionati che ne possono<br />
avere diritto».<br />
Martedì i sindacati dovrebbe vedere<br />
Mastrapasqua. «Gli chiederemo<br />
conto delle lettere che sta per in-<br />
...<br />
Non si par<strong>la</strong> di super<br />
pensionati ma di gente<br />
che riceve dall’istituto<br />
cifre molto modeste<br />
viare sul<strong>la</strong> restituzione delle quattordicesime<br />
del 2009 - annuncia - Di certo<br />
c’è che piove sul bagnato, perché si tratta<br />
dell’ennesimo provvedimento ai danni<br />
di una categoria già duramente colpita<br />
dalle politiche senza equità operate<br />
dal governo. E’ un meccanismo che<br />
non può funzionare e che rischia di peggiorare<br />
ulteriormente <strong>la</strong> condizione<br />
dei pensionati e degli anziani nel nostro<br />
Paese».<br />
«Il novanta per cento delle persone<br />
che hanno ricevuto indebitamente <strong>la</strong><br />
quattordicesima non sapeva di non<br />
aver diritto a quei soldi, richiederli indietro<br />
significa metterli in serie difficoltà»,<br />
rincara Gigi Bonfanti, segretario<br />
generale del<strong>la</strong> Federazione nazionale<br />
pensionati del<strong>la</strong> Cisl: «L’Inps fa il suo<br />
<strong>la</strong>voro - aggiunge - ma da questa storia<br />
emergono le storture del nostro paese<br />
dove, indipendentemente da di chi sia<br />
l’errore, a rimetterci è sempre il più debole».<br />
È per questo che <strong>la</strong> Confesercenti<br />
chiede, con il presidente di Fipac,<br />
Massimo Vivoli, che sia bloccata <strong>la</strong> restituzione:<br />
«Si tratta di assegni pensionistici<br />
da fame, spesso al di sotto dei<br />
700 euro, il governo deve bloccare le<br />
richieste di restituzione da parte<br />
dell’Inps». Una richiesta che nei giorni<br />
scorsi aveva già avanzato Cesare Damiano,<br />
capogruppo del Pd in commissione<br />
Lavoro al<strong>la</strong> Camera: «Si tratta<br />
del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica ciliegina sul<strong>la</strong> torta del<strong>la</strong><br />
previdenza - dice l’ex ministro del Lavoro,<br />
che proprio con Prodi aveva introdotto<br />
il bonus per i pensionati poveri -<br />
che sta attraversando un periodo partico<strong>la</strong>rmente<br />
turbolento fatto di tagli alle<br />
indicizzazioni, mancata rivalutazione<br />
e allontanamento del momento del<strong>la</strong><br />
pensione». Di ingiustizia par<strong>la</strong> pure<br />
l’Italia dei Valori con il senatore Elio<br />
Lannutti: «Il governo, che fino adesso<br />
ha infierito solo sulle fasce più deboli,<br />
si adoperi immediatamente per fermare<br />
questa ennesima vergogna. È un altro<br />
pasticcio di un Paese che difende le<br />
pensioni d’oro o i 25 incarichi di Mastrapasqua<br />
e bastona chi supera <strong>la</strong> soglia<br />
minima».<br />
LEFT DOMANI CON L’UNITÀ<br />
Un’inchiesta sui tagli<br />
nel pubblico impiego<br />
paga il cittadino<br />
Meno asili nido, meno assistenza per<br />
anziani e disabili, meno trasporti per i<br />
pendo<strong>la</strong>ri, meno sicurezza. Cioè meno<br />
servizi per i cittadini. «Si colpiscono i<br />
diritti dei dipendenti pubblici ma <strong>la</strong><br />
spending review calerà come una<br />
mannaia anche sulle famiglie». Lo<br />
sostengono i sindacati Cgil e Uil che il<br />
28 settembre hanno dichiarato lo<br />
sciopero generale nel pubblico<br />
impiego. Circa 25mi<strong>la</strong> i dipendenti<br />
messi in mobilità, ma anche 100mi<strong>la</strong> i<br />
precari. E gli enti locali saranno colpiti<br />
al pari dei ministeri. «Questi sono tagli<br />
lineari manca un’idea di <strong>la</strong>voro<br />
pubblico», sostiene il segretario<br />
nazionale Fp-Cgil Rossana Dettori.
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY8fAnR9RW4wiVynARfNtm/78cVWPRhP4wY=<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
IL MINISTRO PASSERA<br />
La stoccata al Lingotto: «Si può guadagnare<br />
anche producendo e vendendo auto in<br />
Europa, ci sono alcuni esempi in tal senso»<br />
PRIMO PIANO<br />
LA PRODUZIONE È QUASI FERMA<br />
Nuovo ricorso al<strong>la</strong> cassa integrazione negli<br />
stabilimenti di Melfi e Cassino, ma anche al<strong>la</strong><br />
Sevel di Val di Sangro, dove si produce il Fiorino<br />
Il governo vuole dal<strong>la</strong> Fiat<br />
«un aggiornamento concreto»<br />
Il ministro Fornero sul vertice di domani con Marchionne: «Non sarà un monologo»<br />
G OV E R N O Il premier Mario<br />
Monti e il ministro dell'Economia<br />
Vittorio Grilli (a sinistra) durante<br />
<strong>la</strong> conferenza stampa a Pa<strong>la</strong>zzo<br />
Chigi al termine del Consiglio dei<br />
Ministri<br />
Un gruppo cinese e uno torinese<br />
Due nuovi interessamenti per l’Alcoa<br />
Due nuove aziende sono interessate all’Alcoa di Portovesme.<br />
Lo ha annunciato il sottosegretario dello sviluppo economico<br />
C<strong>la</strong>udio De Vincenti, spiegando che <strong>la</strong> situazione è ancora<br />
«molto difficile» ma ci sono i presupposti per un soluzione.<br />
I due gruppi interessati all’acquisto, ha precisato il presidente<br />
del<strong>la</strong> Sardegna Ugo Cappel<strong>la</strong>cci, sono un’azienda torinese,<br />
con molta probabilità <strong>la</strong> KiteGen, e una grossa società<br />
cinese, qualcuno dice un fondo.<br />
All’indomani dall’incontro con Glencore al ministero dello sviluppo<br />
il sottosegretario De Vincenti ha detto ieri che ci sono<br />
due nuove manifestazioni di interesse «importanti» oltre a<br />
quelle di Glencore e Klesch, anche se sono ancora «a uno stadio<br />
molto preliminare». Il Governatore Cappel<strong>la</strong>cci ha chiarito<br />
che gli altri due gruppi interessati sono un’azienda torinese e<br />
una «grossa società cinese» che avrebbe già richiesto di avere<br />
«accesso al<strong>la</strong> data room». «Siamo ancora a una fase preliminare<br />
e di riservatezza» e quindi non si conosce il nome<br />
dell’azienda cinese, spiega il governatore. Alcuni par<strong>la</strong>no di<br />
un fondo. Quanto al<strong>la</strong> realtà torinese, Cappel<strong>la</strong>cci ha detto che<br />
offre una nuova tecnologia per l’energia, «una cosa molto<br />
nuova che credo vada ancora testata e non sia disponibile<br />
nell’immediato».<br />
l TO R I N O. Da Sergio Marchionne<br />
il governo vuole «un aggiornamento<br />
concreto» sui progetti<br />
di investimento: lo dicono<br />
con chiarezza il premier Mario<br />
Monti e il ministro dello Sviluppo<br />
Economico, Corrado Passera,<br />
a due giorni dall’incontro fissato<br />
a Pa<strong>la</strong>zzo Chigi. E il ministro del<br />
Lavoro, Elsa Fornero, spiega che<br />
«non sarà un monologo ma un<br />
dialogo, un <strong>la</strong>voro molto intenso».<br />
Silenzio dal Lingotto, dove<br />
l’ad del<strong>la</strong> Fiat è arrivato come di<br />
consueto molto presto e ha trascorso<br />
tutta <strong>la</strong> giornata in un susseguirsi<br />
di riunioni con i suoi<br />
manager. Arriva però l’a n nu n c i o<br />
di un nuovo massiccio ricorso<br />
al<strong>la</strong> cassa integrazione negli stabilimenti<br />
di Melfi e Cassino, ma<br />
anche al<strong>la</strong> Sevel di Val di Sangro,<br />
dove si produce il Fiorino, finora<br />
unica fabbrica che ha continuato<br />
a <strong>la</strong>vorare a pieno ritmo.<br />
«Sabato l’incontro con i vertici<br />
Fiat – afferma il presidente del<br />
Consiglio – deve avere un quadro<br />
informativo aggiornato sugli intendimenti<br />
delle strategie del<br />
gruppo riguardo agli impegni in<br />
Italia». Sul<strong>la</strong> stessa linea d’onda<br />
Passera: «La Fiat aveva espresso<br />
dei progetti di investimento im-<br />
portanti – dice dal Brasile dove<br />
incontra i manager locali del<br />
Lingotto – e mi auguro che su<br />
questo, sabato, avremo un aggiornamento<br />
concreto». Il ministro<br />
dello Sviluppo Economico<br />
osserva che «il mercato brasiliano,<br />
per le sue regole, è abbastanza<br />
chiuso rispetto al resto del<br />
mondo, e qui Fiat ha espresso<br />
una leadership riconosciuta.<br />
L’Italia è un altro mercato molto<br />
importante, ma è anche molto<br />
più di un mercato. La lunga storia<br />
di Fiat in Brasile dimostra<br />
che quando si <strong>la</strong>vora con determinazione<br />
nel seguire lo svilup-<br />
FIAT E<br />
G OV E R N O<br />
Sergio<br />
Marchionne,<br />
Mario Monti e<br />
John Elkann<br />
nel cortile di<br />
pa<strong>la</strong>zzo Chigi<br />
il 16 marzo<br />
2012.<br />
L'incontro tra<br />
Governo e Fiat<br />
di domani si<br />
preannuncia<br />
molto delicato<br />
po di un Paese, nei momenti facili<br />
come in quelli difficili, si possono<br />
raggiungere ottimi risultati».<br />
A Marchionne che dice «di<br />
volere sopravvivere al<strong>la</strong> tempesta<br />
con l’aiuto di quel<strong>la</strong> parte<br />
dell’azienda che va bene in America<br />
del Nord e del Sud», Passera<br />
replica: «Non sta scritto da nessuna<br />
parte che in Europa non si<br />
può guadagnare costruendo automobili,<br />
tanto è vero che si contano<br />
diversi casi positivi e di successo.<br />
Sono certo che Fiat abbia<br />
<strong>la</strong> volontà di produrre con successo<br />
anche in Italia e in Europa».<br />
7<br />
«Il governo chiederà a Fiat di<br />
mantenere l’Italia come paese di<br />
riferimento del<strong>la</strong> propria attivita»,<br />
afferma il sottosegretario allo<br />
Sviluppo economico, C<strong>la</strong>udio<br />
De Vincenti. Sull'appuntamento<br />
di Pa<strong>la</strong>zzo Chigi hanno tutti gli<br />
occhi puntati. I sindacati continuano<br />
a sollecitare <strong>la</strong> conferma<br />
gli investimenti, come ribadisce<br />
il segretario generale del<strong>la</strong> Fiat,<br />
Raffaele Bonanni, mentre il numero<br />
uno dell’Ugl, Giovanni<br />
Centrel<strong>la</strong>, chiede al ministro Fornero<br />
«di fare da garante a quello<br />
che Fiat dirà sul<strong>la</strong> strategia che<br />
intende mettere in campo». Per il<br />
leader degli industriali, Giorgio<br />
Squinzi, «è molto importante il<br />
colloquio tra il governo e <strong>la</strong> Fiat»<br />
perchè il Lingotto «è un pezzo<br />
importante dell’industria manifatturiera<br />
italiana. Un grande<br />
Paese industriale non può non<br />
avere una grande industria automobilistica».<br />
Il sindaco di Torino, Piero Fassino,<br />
auspica che l’incontro di<br />
sabato «sia un passaggio molto<br />
importante soprattutto se consentirà<br />
di definire una strategia<br />
che guardi avanti, <strong>la</strong>sciando alle<br />
spalle polemiche retrospettive».<br />
Amalia Angotti
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY8fAnR9RW4wiYxIETKpuaVAX0taLaaWPrk=<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
21<br />
ECONOMIA&F I NA N Z A<br />
Inps: bisognerà restituire<br />
200mi<strong>la</strong> quattordicesime<br />
Mastrapasqua: percepite indebitamente dai pensionati nel 2009<br />
l ROMA. Sono 200mi<strong>la</strong> i pensionati che<br />
dovranno restituire <strong>la</strong> quattordicesima indebitamente<br />
percepita nel 2009. Tanti sono<br />
gli errori riscontrati nelle autodichiarazioni<br />
presentate in quel periodo. A confermare le<br />
indiscrezioni dei giorni scorsi è stato il presidente<br />
dell’Inps, Antonio Mastrapasqua.<br />
«La quattordicesima è una bel<strong>la</strong> iniziativa<br />
– ha detto Mastrapasqua – ma non può percepir<strong>la</strong><br />
chi non ne ha diritto. 200.000 persone<br />
hanno presentato dichiarazioni sbagliate,<br />
noi possiamo verificarle solo quando l'Agenzia<br />
delle Entrate rende disponibili i loro<br />
redditi per poi poter incrociare i dati. Per<br />
questo l’accertamento viene fatto quando<br />
questa somma è già stata versata . I pensionati<br />
che hanno indebitamente percepito<br />
<strong>la</strong> 14esima – ha concluso Mastrapasqua –<br />
dovranno restituir<strong>la</strong>. L’Inps si incontrerà<br />
con i rappresentanti delle categorie per trovare<br />
il modo migliore di effettuare le trattenute<br />
cercando di salvaguardare le fasce<br />
più deboli» .<br />
Nel 2007 il governo Prodi approvò una<br />
norma per l’erogazione di un bonus per quei<br />
pensionati con redditi inferiori a 8.504 euro<br />
all’anno (655 euro al mese per 13 mesnilità) e<br />
almeno 64 anni di età. La norma riguardava<br />
oltre tre milioni di persone. Per una parte di<br />
loro l’erogazione si basava su una autocertificazione<br />
del reddito. Ora l’Inps sta per<br />
inviare lettere per il recupero delle somme<br />
indebitamente versate a tutti i pensionati<br />
per i quali i controlli hanno verificato redditi<br />
più alti di questa soglia.<br />
Sul<strong>la</strong> questione interviene Guglielmo<br />
LA LEGGE PER RIEQUILIBRARE I PASSAGGI DELLA FILIERA<br />
Vendita prodotti agricoli<br />
i contratti vanno stipu<strong>la</strong>ti<br />
soltanto per iscritto<br />
l Per <strong>la</strong> vendita di prodotti<br />
agricoli ed agroalimentari<br />
scocca l’ora del<strong>la</strong> svolta. Sostanziali<br />
i cambiamenti contenuti<br />
nel decreto interministeriale<br />
del ministero delle<br />
Politiche agricole alimentari<br />
e forestali e del ministero dello<br />
Sviluppo<br />
economico<br />
ap p l i c at ivo<br />
dell'ar ticolo<br />
62 del decreto<br />
legge 24 gennaio<br />
2012, n. 1<br />
conver tito<br />
con modificazioni<br />
dal<strong>la</strong><br />
legge 24 marzo<br />
2012 n. 27.<br />
La ra t i o del<br />
provvedi -<br />
mento è chiara:riequilibrare<br />
i passaggi<br />
del<strong>la</strong> filiera.<br />
Quello<br />
del<strong>la</strong> produzione appariva<br />
troppo debole: nei successivi,<br />
il prezzo lievitava fino ad impennarsi.<br />
«I contratti riguardanti <strong>la</strong><br />
vendita dei prodotti agricoli<br />
ed alimentari, ad eccezione di<br />
quelli conclusi con il consumatore<br />
finale - spiega An -<br />
tonio Quercia, dottore commercialista,<br />
di Bari - devono<br />
essere stipu<strong>la</strong>ti in forma scrit-<br />
Vaccaro, deputato del Pd: «Dopo <strong>la</strong> conferma<br />
di Mastrapasqua, che 200mi<strong>la</strong> pensionati dovranno<br />
restituire <strong>la</strong> quattordicesima “in -<br />
debitamente” percepita nel 2009 urge un intervento<br />
par<strong>la</strong>mentare. Se c'è stato un errore<br />
è giusto che si renda quanto è stato percepito<br />
“er roneamente”, ma lo si può sempre fare<br />
alleggerendo il carico di questi 200 mi<strong>la</strong> pens<br />
i o n at i » .<br />
«Nei prossimi giorni – annuncia – pre -<br />
senterò una proposta di legge che consenta<br />
di recuperare su tre anni queste quattordicesime<br />
del 2009 da restituire. Vale a dire<br />
che l'Inps, nel versare le pensioni dei prossimi<br />
tre anni, potrà trattenere quanto le<br />
ta e devono indicare, a pena di<br />
nullità, <strong>la</strong> durata, <strong>la</strong> quantità<br />
e le caratteristiche del prodotto<br />
venduto, il prezzo, le<br />
modalità di consegna e di pag<br />
amento».<br />
I contratti devono essere<br />
ispirati a principi di trasparenza,correttezza,proporzionalità<br />
e reciprocacorr<br />
i s p e t t iv i t à<br />
delle prestazioni.<br />
La nullità<br />
del contratto<br />
può anche<br />
essere rilevata<br />
d’uf ficio<br />
dal giudic<br />
e.<br />
Ma cosa significa«forma<br />
scritta»?<br />
«Si intende -<br />
dice ancora<br />
Quercia -<br />
qualsiasi forma di comunicazione<br />
scritta, anche trasmessa<br />
in forma elettronica o<br />
a mezzo telefax, pur priva di<br />
sottoscrizione, avente <strong>la</strong> funzione<br />
di manifestare <strong>la</strong> volontà<br />
delle parti di costituire,<br />
rego<strong>la</strong>re o estinguere tra loro<br />
un rapporto giuridico patrimoniale<br />
per <strong>la</strong> cessione di<br />
prodotti agricoli ed alimentari».<br />
[m. mang.]<br />
l Il Consiglio notarile di Bari respinge con fermezza<br />
le accuse dell’Antitrust e, assistito da Legance<br />
studio legale associato, ha presentato un ricorso al<br />
Tar Lazio per ottenere l’annul<strong>la</strong>mento del provvedimento<br />
con il quale l’Antitrust ha avviato nei suoi<br />
confronti una istruttoria per presunta «restrizione<br />
del<strong>la</strong> concorrenza».<br />
Con il ricorso il Consiglio notarile ha puntualizzato,<br />
sul<strong>la</strong> base delle <strong>leggi</strong> vigenti: di non aver adottato<br />
alcuna delibera in materia di tariffa, non avendone <strong>la</strong><br />
competenza; di avere semplicemente comunicato ai<br />
notai del Distretto, nel consueto spirito di trasparenza,<br />
i criteri ai quali, una volta acquisiti i necessari<br />
chiarimenti sul mutato quadro normativo, avrebbe<br />
potuto improntare <strong>la</strong> propria doverosa attività di<br />
vigi<strong>la</strong>nza, prescritta inderogabilmente dall'art. 93<br />
del<strong>la</strong> legge notarile; che tale attività di vigi<strong>la</strong>nza viene<br />
svolta istituzionalmente non tanto per salvaguardare<br />
il decoro e <strong>la</strong> dignità del<strong>la</strong> categoria, quanto per<br />
tute<strong>la</strong>re i diritti, le ragioni, <strong>la</strong> tranquillità e <strong>la</strong><br />
sicurezza dei cittadini.<br />
Confutata, in partico<strong>la</strong>re, l’infelice affermazione<br />
secondo <strong>la</strong> quale il Consiglio notarile di Bari avrebbe<br />
«tentato di aggirare <strong>la</strong> legge». I notai, pubblici<br />
ufficiali del<strong>la</strong> Repubblica Italiana, le <strong>leggi</strong> le osservano<br />
e le fanno osservare rigorosamente, senza<br />
tentativi di aggiramenti di sorta.<br />
LA CLASSIFICA DI FORBES LA SITUAZIONE È RIMASTA INVARIATA RISPETTO ALLO SCORSO ANNO, MA I LORO PATRIMONI SONO CRESCIUTI<br />
Gates Paperone Usa (66 miliardi)<br />
davanti a Buffett e ai fratelli Koch<br />
l ROMA. I più ricchi degli<br />
Stati Uniti d’America sono gli<br />
stessi dello scorso anno, ma<br />
guadagnano di più: secondo <strong>la</strong><br />
c<strong>la</strong>ssifica del patrimonio sti<strong>la</strong>ta<br />
dal<strong>la</strong> rivista Forbes,<br />
l’Olimpo dei dol<strong>la</strong>ri è dominato<br />
ancora dal patron del<strong>la</strong><br />
INPS<br />
Il presidente<br />
Antonio<br />
Mastrapasqua:<br />
«Sono<br />
200mi<strong>la</strong><br />
i pensionati<br />
che dovranno<br />
restituire<br />
<strong>la</strong> quattordicesima“indebitamente”<br />
percepita<br />
nel 2009»<br />
spetta in misura quasi impercettibile sulle<br />
pensioni. Il tutto, ovviamente, senza interessi.<br />
Si tratta di pensionati a basso reddito e<br />
non è il caso di andare ad esasperare una<br />
situazione di crisi già di suo molto complicata.<br />
Se poi il governo deciderà di intervenire<br />
in maniera ancora più generosa ne<br />
saremo lieti. L’importante è fare chiarezza<br />
in tempi rapidi».<br />
Il presidente del<strong>la</strong> Fipac, associazione dei<br />
pensionati del<strong>la</strong> Confesercenti, Massimo Vivoli,<br />
definisce le 200mi<strong>la</strong> quattordicesime<br />
«assegni pensionistici da fame, spesso al di<br />
sotto dei 700 euro. Il governo deve bloccare le<br />
richieste di restituzione da parte dell’Inps».<br />
Microsoft Bill Gates, con un<br />
patrimonio stimato in 66 miliardi<br />
di dol<strong>la</strong>ri contro i 59 di<br />
un anno fa.<br />
La medaglia d’argento resta<br />
al collo del guru finanziario<br />
Warren Buffett, 46 miliardi<br />
contro i 39 di un anno fa:<br />
.<br />
Il Consiglio notarile di Bari<br />
respinge le accuse dell’Antitrust<br />
«Concorrenza rispettata»<br />
seguono i fratelli Koch mentre<br />
Michael Bloomberg è decimo.<br />
Nonostante <strong>la</strong> crisi non va<br />
affatto male ai 400 Paperoni<br />
d’America, due terzi dei quali<br />
hanno aumentato le proprie<br />
fortune nell’ultimo anno in<br />
media di 400 milioni. E se sul<br />
podio vi sono<br />
nomi noti come<br />
Gates,<br />
Buffett ed Ellison,<br />
l’ammi -<br />
nistratore delegato<br />
di Oracle<br />
nonchè<br />
detentore del<strong>la</strong><br />
Coppa<br />
America, fra i<br />
big in cima<br />
al<strong>la</strong> lista di<br />
Forbes figurano<br />
Charles<br />
e David Koch<br />
dell’i m p e ro<br />
Koch Industries<br />
nonchè<br />
i ricchissimi Walton cui fa<br />
capo <strong>la</strong> Walmart. Con i suoi 25<br />
miliardi di patrimonio stimato<br />
Bloomberg, sindaco di New<br />
York, è decimo seguito da Jeff<br />
Bezos (Amazon), Sergey Brin e<br />
Larry Page (Google, rispettivamente<br />
tredicesimo e quattordicesimo<br />
con 20,3 miliardi<br />
in tasca ciascuno). Il re degli<br />
hedge fund George Soros è<br />
quindicesimo e si «acconten-<br />
MICROSOFT Il patron Bill Gates<br />
ta» di una fortuna di 19 miliardi,<br />
Steve Ballmer e Paul<br />
Allen (Microsoft occupano le<br />
caselle 19 e 20 mentre per arrivare<br />
a Rupert Murdoch, il<br />
magnate dei media incappato<br />
nello scandalo intercettazioni<br />
che sta mettendo scompiglio<br />
nel<strong>la</strong> sua News<br />
Corp, occorrescendere<br />
fino al 36°<br />
posto (9,4 miliardi<br />
di fortunapersonale).<br />
Segue<br />
Mark Zuckerberg,<br />
36° con<br />
9,4 miliardi di<br />
p at r i m o n i o<br />
su cui pesa<br />
l’esito non<br />
proprio bril<strong>la</strong>nte<br />
dell’e s o rd i o<br />
in borsa del<strong>la</strong><br />
sua Facebook.<br />
Fra i volti noti dello<br />
spettacolo è al 125° fra i più<br />
ricchi il regista Steven Spielberg.<br />
Donald Trump, un re degli<br />
immobili Usa, si accontenta<br />
del<strong>la</strong> 128ma posizione con 3,1<br />
miliardi mentre Oprah Winfrey,<br />
regina dei talk show e<br />
imprenditrice, è al numero 151<br />
con 2,7 miliardi, poche posizioni<br />
sotto David Rockefeller.
RASSEGNASTAMPA<br />
8 Primo piano<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
Automotive<br />
Ora Melfi<br />
rischia grosso<br />
La Fiom: «Domani l’ennesimo tentativo di scippo»<br />
La Uil: «L’unica via d’uscita è il fitto degli stabilimenti»<br />
MELFI - Non c’è bisogno di spingersi troppo in là<br />
con <strong>la</strong> fantasia. Lo stabilimento Fiat di Melfi, in assenza<br />
di interventi significativi, rischia grosso. La<br />
sensazione è che ci sia veramente poco tempo da perdere.<br />
Mentre cresce l’attesa per l’incontro di domani<br />
tra l’amministratore delegato Fiat, il premier Monti<br />
e il ministri Fornero e Passera, dallo stabilimento<br />
lucano arriva l’ennesimo segnale di estrema debolezza:<br />
ieri il management locale ha annunciato al<strong>la</strong><br />
rsu del<strong>la</strong> Sata un nuovo lungo periodo di cassa integrazione.<br />
Melfi non è so<strong>la</strong>, stessa sorte è toccata allo<br />
stabilimento di Cassino, e al<strong>la</strong> Sevel di Atessa. La<br />
crisi di vendite sui mercati europei del<strong>la</strong> casa torinese<br />
non risparmia nessuno. La fabbrica lucana rimarrà<br />
chiusa dal 17 ottobre al 6 novembre e ancora<br />
il 9 novembre. Tre settimane di sospensione delle attività<br />
per adeguare i flussi produttivi al calo del<strong>la</strong><br />
domanda del<strong>la</strong> Punto Evo attualmente unico modello<br />
made in <strong>Basilicata</strong>. Dall’inizio del 2012 sono<br />
già quasi 120 i giorni (quattro mesi) di ricorso al<strong>la</strong><br />
cassa integrazione ordinaria da parte dell’azienda.<br />
Con tutte le conseguenze che il continuo ricorso agli<br />
ammortizzatori sociali ha sugli stipendi dei dipendenti.<br />
L’ultimo annuncio è <strong>la</strong> conferma di un anno<br />
in salita anche per lo stabilimento lucano che fino<br />
all’anno scorso aveva avuto una capacità di reazione<br />
al<strong>la</strong> crisi delle vendite superiore agli altri siti produttivi.<br />
Ma il peggio deve ancora arrivare. L’annun -<br />
cio di Marchionne sul<strong>la</strong> sospensione degli investimenti<br />
previsti con il Piano Fabbrica Italia non <strong>la</strong>scia<br />
intravedere molte possibilità di sopravvivenza di<br />
una fabbrica già in grosse difficoltà. L’indotto, diretto<br />
e indiretto, ha già perso pezzi importanti e rischia<br />
il col<strong>la</strong>sso. L’impatto sociale che ne deriverebbe<br />
in <strong>Basilicata</strong>, dove il polo dell’automobile è <strong>la</strong> più<br />
importante realtà produttiva, sarebbe pesantissimo.<br />
Difficile, se non impossibile, ipotizzare uno<br />
strenuo tentativo di resistenza in attesa di quel<strong>la</strong> ripresa<br />
produttiva che l’Ad Marchionne attende prima<br />
di <strong>la</strong>nciare nuovi modelli. Per il segretario del<strong>la</strong><br />
Uil lucana, Carmine Vaccaro, l’unica strada percorribile<br />
è quel<strong>la</strong> del fitto degli stabilimenti. «In questi<br />
giorni si sta par<strong>la</strong>ndo di interesse da parte di Volkswagen<br />
- ha commentato il segretario con una lunga<br />
esperienza professionale diretta all’interno del<strong>la</strong><br />
Sata - A me non interessa che siano tedeschi o giapponesi.<br />
Quel che veramente importa è muoversi subito,<br />
Marchionne deve individuare grandi p<strong>la</strong>yer<br />
del comparto disponibili al fitto. A Melfi si può pen-<br />
La Sata si ferma ancora per tre settimane<br />
Da gennaio 120 giorni di stop produttivo<br />
sare a cedere il 50 per cento dello stabilimento per<br />
consentire ai <strong>la</strong>voratori il mantenimento dei livelli<br />
sa<strong>la</strong>riali». Vaccaro ritiene sterile <strong>la</strong> discussione intorno<br />
ai contributi pubblici di cui ha goduto il Lingotto.<br />
«A mio avviso lo Stato in questo momento deve<br />
stare al fianco delle aziende strozzate dal<strong>la</strong> crisi, e<br />
quindi anche al fianco di Fiat. Mi auguro che dall’in -<br />
contro di sabato possano emergere buone notizie».<br />
Nel frattempo <strong>la</strong> sollecitazione al governatore De Filippo<br />
è a promuovere un coordinamento tra le regioni<br />
interessate dal<strong>la</strong> vertenza per definire un piano<br />
comune di investimenti. Chi teme, invece, che l’in -<br />
contro di domani sia solo un modo per Fiat per<br />
“strappare” l’ennesimo aiuto al Governo senza restituire<br />
niente in cambio al Paese, è <strong>la</strong> Fiom di <strong>Basilicata</strong>.<br />
«Fabbrica Italia - commenta il segretario<br />
Emanuele De Nico<strong>la</strong> - si è rive<strong>la</strong>to quello che avevamo<br />
previsto: solo un bluff per peggiorare le condizioni<br />
di <strong>la</strong>voro all’interno delle fabbriche, e per cancel<strong>la</strong>re<br />
<strong>la</strong> democrazia. Al<strong>la</strong> luce di quello che temevamo<br />
e di cui abbiamo avuto conferma in questi<br />
giorni bisognerebbe annul<strong>la</strong>re il contratto separato<br />
firmato da Cisl e Uil e riprendere le regole che vigevano<br />
prima in fabbrica». L’unica verità - per De Nico<strong>la</strong><br />
- è che da tempo il Lingotto ha deciso di delocalizzare<br />
le proprie attività all’estero. E le speranze<br />
che l’incontro di sabato possano arrivare buone notizie<br />
sono veramente basse. Per il segretario del<strong>la</strong><br />
Fiom, l’unica strada possibile è quel<strong>la</strong> di puntare<br />
sull’auto elettrica in un progetto comune che veda<br />
coinvolte le regioni interessate dagli stabilimenti<br />
Fiat. Anche il segretario regionale dell’Ugl, Giuseppe<br />
Giordano, teme una chiusura dello stabilimento<br />
e par<strong>la</strong> di «momento storico in cui potrebbe essere<br />
messa in discussione e finire l'era dell'automobile<br />
nel nostro territorio». Mentre, per il segretario nazionale<br />
del<strong>la</strong> Fismic, Roberto Di Maulo, <strong>la</strong> nuova<br />
cassa integrazione non è una strumentalizzazione<br />
in vista dell’incontro a Pa<strong>la</strong>zzo Chigi. Per Di Maulo<br />
occorrono provvedimenti a livello europeo per diminuire<br />
il peso eccessivo del<strong>la</strong> tassazione che grava<br />
sul settore automotive.<br />
A ribadire l’urgenza di interventi a sostegno del<br />
<strong>la</strong>ncio di nuovi prodotti, soprattutto per Melfi e Cassino,<br />
anche il segretario nazionale Fim Cisl, l’ulte -<br />
riore richiesta di cassa negli stabilimenti del gruppo<br />
Fiat riflette <strong>la</strong> nota situazione di calo di mercato<br />
ed evidenzia l’urgenza di interventi a sostegno del<br />
<strong>la</strong>ncio di nuovi prodotti.<br />
| ALLA MYTHEN DI FERRANDINA |<br />
Dipendenti ancora senza stipendio<br />
La Femca scrive a Pittel<strong>la</strong> e prefetto<br />
IL segretario generale del<strong>la</strong> Femca Cisl <strong>Basilicata</strong><br />
Gerardo Casaletto, in una lettera inviata all'assessore<br />
regionale alle Attività produttive<br />
Marcello Pittel<strong>la</strong> e al prefetto di Matera Luigi<br />
Pizzi, ha chiesto chiede <strong>la</strong> convocazione urgente<br />
di un tavolo di confronto per una disamina<br />
del<strong>la</strong> situazione produttiva e occupazionale al<strong>la</strong><br />
Mythen di Ferrandina, società produttrice di<br />
biodiesel.<br />
«Riteniamo ormai non più sopportabile – so -<br />
stiene Casaletto – una gestione aziendale alquanto<br />
fatiscente, fatta solo di promesse e di impegni<br />
puntualmente disattesi con i <strong>la</strong>voratori e<br />
sindacati. Dopo l’ennesima manifestazione da<br />
parte dei <strong>la</strong>voratori davanti ai cancelli del<strong>la</strong> fabbrica<br />
e nonostante l’intervento puntuale e propositivo<br />
del Prefetto di Matera – <strong>la</strong>menta Casaletto<br />
– <strong>la</strong> Mythen continua a non rispettare gli<br />
impegni con risposte inadeguate e futuristiche,<br />
prive di presupposti che possano rassicurare<br />
i <strong>la</strong>voratori, sfiduciati e stanchi di una dirigenza<br />
inaffidabile».<br />
La Mythen di Ferrandina<br />
E INTANTO<br />
In Serbia 500 L con polemiche<br />
«Fiat ha sborsato poco»<br />
E’ STATO mercoledì scorso in anteprima<br />
all'ambasciata d'Italia in<br />
Serbia il nuovo modello di Fiat<br />
500L, che dal fine settimana sarà<br />
in vendita nei concessionari.<br />
All’evento sono intervenuti il primo<br />
ministro Ivica Dacic, il vice<br />
primo ministro e ministro del Lavoro<br />
Jovan Krkobabic e il ministro<br />
dell'Economia M<strong>la</strong>djan Dinkic,<br />
l'Ad di Fiat Auto Serbia Antonio<br />
Ferrara e una nutrita rappre-<br />
sentanza imprenditoriale e istituzionale,<br />
dai vertici delle banche<br />
e assicurazioni italiane operanti<br />
nel paese alle principali aziende<br />
dell'indotto Fiat in Serbia. Una<br />
col<strong>la</strong>borazione, quel<strong>la</strong> tra Fiat e<br />
Serbia, nata in pompa magna e<br />
successivamente oggetto di molte<br />
polemiche. Il motivo è sostanzialmente<br />
sempre lo stesso: il Governo<br />
ha sborsato troppi soldi rispetto<br />
a quelli investiti da Fiat.
RASSEGNASTAMPA<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
In Ungheria stabilimento Opel<br />
da 500 milioni di euro<br />
IN UNGHERIA il primo ministro<br />
ungherese Viktor Orbán ha<br />
partecipato ieri insieme al vice<br />
presidente del Management<br />
Board di Opel, Thomas Sedran,<br />
all’inaugurazione del nuovo<br />
stabilimento motori di Opel a<br />
Szentgotthárd, esattamente<br />
due anni dopo l’annuncio ufficiale<br />
del progetto. Orbán ha riconosciuto<br />
l’importanza del<br />
nuovo impianto per l’economia<br />
ungherese, mentre Sedran ha<br />
sottolineato come l’investimen -<br />
to rivesta un ruolo importante<br />
nell’ambito dell’offensiva di prodotto<br />
di Opel. «Stiamo investendo<br />
miliardi di euro per realizzare<br />
23 nuovi modelli e 13 nuovi<br />
propulsori entro il 2016» ha detto<br />
Sedran.<br />
«Molti di questi motori saranno<br />
costruiti proprio qui a Szentgotthárd».<br />
Attesa per il vertice con Marchionne a Pa<strong>la</strong>zzo Chigi<br />
Monti chiede al Lingotto<br />
«aggiornamenti concreti»<br />
I sindacati vogliono conferma degli investimenti<br />
di AMALIA ANGOTTI*<br />
TORINO – Da Sergio Marchionne<br />
il governo vuole «un aggiornamento<br />
concreto» sui progetti di<br />
investimento: lo dicono con chiarezza<br />
il premier Mario Monti e il<br />
ministro dello Sviluppo Economico,<br />
Corrado Passera, a due giorni<br />
dall’incontro fissato a Pa<strong>la</strong>zzo<br />
Chigi. E il ministro del Lavoro, Elsa<br />
Fornero, spiega che «non sarà<br />
un monologo ma un dialogo, un<br />
<strong>la</strong>voro molto intenso». Silenzio<br />
dal Lingotto, dove l’ad del<strong>la</strong> Fiat è<br />
arrivato come di consueto molto<br />
presto e ha trascorso tutta <strong>la</strong> giornata<br />
in un susseguirsi di riunioni<br />
con i suoi manager. Arriva però<br />
l’annuncio di un nuovo massiccio<br />
ricorso al<strong>la</strong> cassa integrazione negli<br />
stabilimenti di Melfi e Cassino,<br />
ma anche al<strong>la</strong> Sevel di Val di Sangro,<br />
dove si produce il Fiorino, finora<br />
unica fabbrica che ha continuato<br />
a <strong>la</strong>vorare a pieno ritmo.<br />
«Domani l’incontro con i vertici<br />
Fiat – afferma il presidente del<br />
Consiglio – deve avere un quadro<br />
informativo aggiornato sugli intendimenti<br />
delle strategie del<br />
gruppo riguardo agli impegni in<br />
Italia».<br />
Sul<strong>la</strong> stessa linea d’onda Passera:<br />
«La Fiat aveva espresso dei progetti<br />
di investimento importanti –<br />
dice dal Brasile dove incontra i<br />
manager locali del Lingotto – e mi<br />
auguro che su questo, sabato,<br />
avremo un aggiornamento concreto».<br />
Il ministro dello Sviluppo<br />
Economico osserva che «il mercato<br />
brasiliano, per le sue regole, è<br />
abbastanza chiuso rispetto al resto<br />
del mondo, e qui Fiat ha<br />
espresso una leadership riconosciuta.<br />
L’Italia è un altro mercato<br />
molto importante, ma è anche<br />
molto più di un mercato. La lunga<br />
storia di Fiat in Brasile dimostra<br />
che quando si <strong>la</strong>vora con determinazione<br />
nel seguire lo sviluppo di<br />
un Paese, nei momenti facili come<br />
in quelli difficili, si possono raggiungere<br />
ottimi risultati». A Marchionne<br />
che dice «di volere sopravvivere<br />
al<strong>la</strong> tempesta con l’aiu -<br />
to di quel<strong>la</strong> parte dell’azienda che<br />
va bene in America del Nord e del<br />
Sud’», Passera replica: «Non sta<br />
scritto da nessuna parte che in<br />
Europa non si può guadagnare<br />
costruendo automobili, tanto è vero<br />
che si contano diversi casi positivi<br />
e di successo. Sono certo che<br />
Fiat abbia <strong>la</strong> volontà di produrre<br />
con successo anche in Italia e in<br />
Europa». «Il governo chiederà a<br />
Fiat di mantenere l’Italia come<br />
paese di riferimento del<strong>la</strong> propria<br />
attività», afferma il sottosegretario<br />
allo Sviluppo economico, C<strong>la</strong>udio<br />
De Vincenti. Sull'appuntamento<br />
di Pa<strong>la</strong>zzo Chigi hanno tutti<br />
gli occhi puntati. I sindacati<br />
continuano a sollecitare <strong>la</strong> conferma<br />
gli investimenti, come ribadisce<br />
il segretario generale del<strong>la</strong><br />
Fiat, Raffaele Bonanni, mentre il<br />
numero uno dell’Ugl, Giovanni<br />
Centrel<strong>la</strong>, chiede al ministro For-<br />
Primo piano<br />
9<br />
nero «di fare da garante a quello<br />
che Fiat dirà sul<strong>la</strong> strategia che<br />
intende mettere in campo». Per il<br />
leader degli industriali, Giorgio<br />
Squinzi, «è molto importante il<br />
colloquio tra il governo e <strong>la</strong> Fiat»<br />
perchè il Lingotto «è un pezzo importante<br />
dell’industria manifatturiera<br />
italiana. Un grande Paese<br />
industriale non può non avere<br />
una grande industria automobilistica».<br />
Il sindaco di Torino, Piero<br />
Fassino, auspica che l’incontro di<br />
domani «sia un passaggio molto<br />
importante soprattutto se consentirà<br />
di definire una strategia<br />
che guardi avanti, <strong>la</strong>sciando alle<br />
spalle polemiche retrospettive».<br />
*Ansa<br />
I COMMENTI<br />
Gli industriali cauti sul caso Fiat<br />
Polemici sull’attacco di Del<strong>la</strong> Valle<br />
di PAOLO RUBINO<br />
ROMA– «E' molto importante il colloquio tra il<br />
governo e <strong>la</strong> Fiat» previsto per sabato, avverte il<br />
presidente di Confidustria, Giorgio Squinzi,<br />
sottolineando che «<strong>la</strong> Fiat è un pezzo importante<br />
dell’industria manifatturiera italiana» e ribadendo<br />
che «un grande Paese industriale<br />
non può non avere una<br />
grande industria automobilistica».<br />
Industriali cauti sul caso Fiat.<br />
Molti i no comment a margine del<strong>la</strong><br />
riunione del<strong>la</strong> giunta di Confindustria,<br />
dove a voler entrare nel dibattito<br />
sono soprattutto gli industriali<br />
ai quali non è piaciuto l’at -<br />
tacco di Diego Del<strong>la</strong> Valle ai vertici<br />
del Lingotto. Il patron del<strong>la</strong> Tod’s<br />
in mattinata aveva risposto alle domande<br />
dei giornalisti dicendo che<br />
continuerà a viaggiare sul<strong>la</strong> sua<br />
automobile Chrysler se sarà 'made<br />
in Italy', come replica al fatto che<br />
Marchionne che, nell’intervista a<br />
“Repubblica”, ha rive<strong>la</strong>to di non<br />
acquistare più scarpe di lusso.<br />
Ma gli industriali non hanno gradito, come<br />
Alberto Bombassei, presidente di Brembo, che<br />
replica: «Se par<strong>la</strong> di scarpe è meglio», di auto «è<br />
meglio che ne parli qualcun altro». Per il leader<br />
dei giovani imprenditori, Jacopo Morelli, sono<br />
«parole inappropriate, per una questione generazionale<br />
e di stile» quelle rivolte contro il presidente<br />
di Fiat John Elkann, definito «giovanissimo»,<br />
e per questo senza l’esperienza per quel<br />
ruolo: «Elkann ha 30 anni, ha grandi responsa-<br />
bilità, è il padre di due figli, credo che meriti rispetto,<br />
quantomeno lo stesso rispetto» dovuto a<br />
chi oggi lo attacca, dice Morelli.<br />
Più in generale, aggiunge il presidente degli industriali<br />
under 40, <strong>la</strong> situazione del<strong>la</strong> Fiat «è<br />
molto complessa, strategica, va affrontata come<br />
tutto il tema degli investimenti in Italia». L’ex<br />
presidente di Confindustria, Emma<br />
Marcegaglia, sottolinea che<br />
«sono già troppi quelli che par<strong>la</strong>no<br />
di Fiat». Mentre l’amministra -<br />
tore delegato di Enel, vicepresidente<br />
di Confindustria per il centro<br />
studi, Fulvio Conti, crede «nel<strong>la</strong><br />
prospettiva di attirare investitori<br />
stranieri in Italia», ed in partico<strong>la</strong>re<br />
sul caso di Fiat aggiunge:<br />
«Avendo degli stabilimenti che<br />
possono essere utilmente sfruttati<br />
per produrre vetture non vedo<br />
ragione perchè non si debba in<br />
qualche modo favorire l’eventuale<br />
interessamento di Volkswagen a<br />
Il presidente Squinzi entrare nel nostro Paese a produrre<br />
macchine». Per il presidente di<br />
Assolombarda, Alberto Meomartini,<br />
«il problema è quello di costruire prospettive,<br />
credo sarà il senso dell’incontro di sabato»<br />
prossimo, dice, tra i vertici di Fiat ed il Governo,<br />
a Pa<strong>la</strong>zzo Chigi. È una questione «che si trascina<br />
da anni», ricorda Diana Bracco, vicepresidente<br />
di Confindustria per <strong>la</strong> ricerca e l’innovazione.<br />
Per Alberto Bombassei <strong>la</strong> situazione appare «abbastanza<br />
chiara. Sabato ci sarà questo incontro e<br />
credo – dice – che ci sarà un chiarimento definitivo,<br />
perchè mi sembra ci si voglia accanire, quasi<br />
godere di questa di situazione».<br />
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RASSEGNASTAMPA<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
Italia / Mondo<br />
Pil, negativo il debito ma Grilli conferma: «Il pareggio c’è»<br />
Monti, <strong>la</strong> ripresa arriva<br />
solo se non si cambia strada<br />
ROMA – Formalmente l’Italia l’anno<br />
prossimo sarà ancora in recessione,<br />
ma di appena lo 0,2%. Un dato che, se<br />
paragonato al -2,4% di quest’anno<br />
permette di dire che <strong>la</strong> ripresa arriverà<br />
comunque nel 2013.<br />
Mario Monti torna ad indossare i<br />
panni del professore di economia per<br />
sostenere che l'inversione di tendenza<br />
l’anno prossimo sarà evidente e<br />
che <strong>la</strong> inizia a vedersi <strong>la</strong> luce in fondo<br />
al tunnel. Nel farlo, tuttavia, mette in<br />
guardia dal<strong>la</strong> tentazione di cambiare<br />
strada rispetto a quel<strong>la</strong> del rigore imboccata<br />
dal governo dei tecnici: i mercati<br />
ci punirebbero e l’Italia perderebbe<br />
peso in Europa.<br />
Il professore non li cita, ma è un<br />
chiaro monito ai partiti e in partico<strong>la</strong>re<br />
a chi, complice <strong>la</strong> campagna elettorale,<br />
promette di cancel<strong>la</strong>re le riforme<br />
strutturali da lui varate, ovvero -<br />
anche se naturalmente Monti non fa<br />
nomi - a quel Silvio Berlusconi tornato<br />
in scena con aspettative mirabo<strong>la</strong>nti<br />
che contengono critiche e sconfessamenti<br />
delle azioni intraprese dei<br />
tecnici e che hanno richiesto agli italiani<br />
ben noti sacrifici.<br />
Presentando <strong>la</strong> nota d’aggiorna -<br />
mento al Def, in cui il Tesoro rivede al<br />
ribasso le stime fatte in primavera,<br />
Monti spiega che <strong>la</strong> recessione è più<br />
profonda per <strong>la</strong> congiuntura economica.<br />
«Troviamo le cose in linea con<br />
quanto da noi sempre immaginato e<br />
previsto, salvo che il quadro internazionale<br />
è un pò peggiore del previsto».<br />
Ciò non significa che non vi sia<br />
un’inversione di tendenza: perchè<br />
dopo il meno 2,4% di quest’anno, il -<br />
0,2% dell’anno prossimo si giustifica<br />
con «quello che noi economisti chiamiamo,<br />
se non ricordo male, l’effetto<br />
di trascinamento». A suo giudizio, infatti,<br />
«l'anno prossimo sarà un anno<br />
in ripresa, l'andamento dell’attività<br />
economica nel 2013 sarà un andamento<br />
crescente». E grazie alle riforme<br />
strutturali avviate, che inizieranno<br />
a dare i loro frutti, e al risanamento<br />
dei conti il quadro sarà più positivo.<br />
A condizione che l’Italia non cambi<br />
rotta (come gli chiedono in tanti sia<br />
nel Pdl che nel Pd). Perchè, ammonisce,<br />
«se l’Italia non continuasse sul<strong>la</strong><br />
strada intrapresa» per risanare i conti<br />
«non solo i mercati darebbero segnali<br />
negativi», ma per il Paese sarebbe<br />
più difficile «continuare a esercita-<br />
Il premier Mario Monti<br />
re un’influenza» in Europa. Ecco perchè,<br />
aggiunge, «il cardine del<strong>la</strong> nostra<br />
politica di risanamento dei conti<br />
pubblici rimane invariato: e cioè l'obiettivo<br />
del pareggio strutturale nel<br />
2013» che per noi è «l'ancora» del<strong>la</strong><br />
politica economica. Ciò non significa<br />
che il governo intenda aggravare il<br />
carico fiscale: «Non stiamo <strong>la</strong>vorando<br />
per un aumento delle tasse, ma per<br />
ridurre <strong>la</strong> spesa pubblica attraverso<br />
<strong>la</strong> spending review». Lo scopo, ribadisce,<br />
è quello di «evitare l’aumento di<br />
due punti dell’Iva» non solo fino<br />
all’estate ma «sine die».<br />
Sul fronte del Pil il pareggio di bi<strong>la</strong>ncio<br />
è confermato e «già nei numeri»,<br />
afferma anche il ministro<br />
dell’Economia, Vittorio Grilli e invece<br />
per consentire di non aumentare<br />
l’Iva dopo luglio 2013 «c'è bisogno di<br />
ulteriori risparmi». Grilli spiega che<br />
il peggioramento dei dati sul debito,<br />
che «sappiamo essere un fattore importante<br />
e delicato», «non sono certo<br />
colpa del governo». E sottolinea come<br />
vi sia «un impegno programmatico<br />
per accelerare <strong>la</strong> sua discesa» anche<br />
grazie al<strong>la</strong> vendita del patrimonio<br />
dello Stato (1% di Pil l’anno) che farà<br />
sì che nel 2016 il debito scenda a<br />
116,1% del Pil.<br />
Insomma raddoppia rispetto alle<br />
stime di primavera il “rosso” dell’eco -<br />
nomia italiana per quest’anno, e <strong>la</strong> ripresa<br />
apparirebbe più lontana a causa<br />
di un “segno meno” anche l'anno<br />
prossimo che tornerà “più” solo nel<br />
2014. Ma per il Governo i conti sono<br />
in ordine e <strong>la</strong> ripresa è instradata, a<br />
patto di proseguire nel cammino<br />
tracciato.<br />
E adesso tocca al<strong>la</strong> Procura<br />
Ilva, i custodi<br />
bocciano il piano<br />
TARANTO – Una bocciatura<br />
sostanziale, condensata in un<br />
documento consegnato ieri al<br />
procuratore di Taranto, Franco<br />
Sebastio, e ai pm che si occupano<br />
dell’inchiesta per disastro<br />
ambientale a carico<br />
dell’Ilva. Il “Piano di investimenti<br />
immediati”consegnato<br />
venerdì scorso dal presidente<br />
dell’azienda, Bruno Ferrante,<br />
non è piaciuto agli ingegnericustodi<br />
giudiziari Barbara<br />
Valenzano, Emanue<strong>la</strong> Laterza<br />
e C<strong>la</strong>udio Lofrumento. Ora<br />
sarà <strong>la</strong> Procura a decidere che<br />
cosa fare, e <strong>la</strong> risposta potrebbe<br />
arrivare già oggi. Una bocciatura<br />
che ieri è stata sancita<br />
in poche ore. Il piano consegnato<br />
dall’azienda prevede un<br />
impegno finanziario di 400<br />
milioni di euro, 146 dei quali<br />
già impegnati per interventi<br />
in corso o programmati.<br />
Troppo poco - è apparso subito<br />
anche agli occhi del<strong>la</strong> Procura<br />
– rispetto al<strong>la</strong> direttiva consegnata<br />
poche ore prima, <strong>la</strong> sera<br />
del 17 settembre, dai custodi<br />
giudiziari all’azienda, nel<strong>la</strong><br />
quale si indicavano dettagliatamente<br />
tutti gli interventi da<br />
eseguire per risanare l'area a<br />
caldo del Siderurgico. Tra il<br />
piano dell’Ilva e le disposizioni<br />
Economia 15<br />
Errori nelle autocertificazioni del 2009<br />
Pensionati, in 200.000<br />
dovranno restituire<br />
<strong>la</strong> quattordicesima<br />
ROMA - Sono duecentomi<strong>la</strong> i<br />
pensionati italiani che dovranno<br />
restituire <strong>la</strong> quattordicesima<br />
indebitamente percepita<br />
nel 2009. Tanti sono<br />
gli errori riscontrati nelle<br />
autodichiarazioni presentate<br />
in quel periodo.<br />
A confermare le indiscrezioni<br />
dei giorni scorsi è stato<br />
il Presidente dell'Inps, Antonio<br />
Mastrapasqua, intervenuto<br />
ier mattina al programma<br />
“Prima di tutto” di Radio<br />
Uno Rai.<br />
«La quattordicesima è una<br />
bel<strong>la</strong> iniziativa - ha detto Mastrapasqua<br />
- ma non può<br />
percepir<strong>la</strong> chi<br />
non ne ha di-<br />
ritto.Duecentomi<strong>la</strong>persone hanno presentatodichiarazioni<br />
sbagliate, noi<br />
possiamo verificarle<br />
solo<br />
quando l'Agenzia delle Entrate<br />
rende disponibili i loro<br />
redditi per poi poter incrociare<br />
i dati. Per questo - ha<br />
aggiunto - l’accertamento<br />
viene fatto quando questa<br />
somma è già stata versata. I<br />
pensionati che hanno indebitamente<br />
percepito <strong>la</strong> quattordicesima<br />
- ha concluso<br />
Mastrapasqua - dovranno<br />
restituir<strong>la</strong>. L'Inps si incontrerà<br />
con i rappresentanti<br />
delle categorie per trovare il<br />
modo migliore di effettuare<br />
le trattenute cercando di salvaguardare<br />
le fasce più deboli».<br />
Nel 2007 il Governo Prodi<br />
approvò una norma per l'erogazione<br />
di un “bonus” per<br />
quei pensionati con redditi<br />
inferiori a 8.504 euro all'anno<br />
(655 euro al mese per tredici<br />
mensilità) e almeno sessantaquattro<br />
anni di età.<br />
La norma riguardava oltre<br />
tre milioni di persone.<br />
Per una parte di loro l'erogazione<br />
si basava su una autocertificazione<br />
del reddito.<br />
Ora l'Inps sta per inviare lettere<br />
per il recupero delle<br />
somme indebitamente ver-<br />
dei custodi ci sono discrasie<br />
notevoli in termini di quantità<br />
di interventi, e forse anche di<br />
qualità; tutto questo determina<br />
anche una differenza sin<br />
troppo evidente tral'entità degli<br />
investimenti annunciati<br />
dall’azienda e quelli che servirebbero<br />
per far fronte alle disposizioni<br />
date dagli ingegneri-custodi.<br />
Di per sè <strong>la</strong> so<strong>la</strong> ipotesi<br />
di copertura dei parchi<br />
minerali, che l’azienda sembra<br />
aver accettato tanto da affidare<br />
uno studio di fattibilità<br />
al gruppo Paul Wurth, prevedrebbe<br />
uncosto direalizzazione<br />
ben maggiore degli investimenti<br />
fino ad ora annunciati.<br />
Già oggi <strong>la</strong> Procura potrebbe<br />
ufficializzareil pareresulpiano<br />
e<strong>la</strong>borato dall’azienda siderurgica.<br />
I magistrati devono<br />
anche dare una risposta<br />
all’istanza allegata al piano<br />
dal presidente dell’Ilva, Bruno<br />
Ferrante, con <strong>la</strong> quale si<br />
chiede sostanzialmente di<br />
conservare una minima capacità<br />
produttiva per consentire<br />
di proseguire negli investimenti<br />
di risanamento ambientale.<br />
Ma su entrambi i fronti appare<br />
difficile che <strong>la</strong> Procura dica<br />
di sì.<br />
Non rientravano<br />
nel bonus previsto<br />
dal governo Prodi<br />
sate a tutti i pensionati per i<br />
quali i controlli hanno verificato<br />
redditi più alti di questa<br />
soglia.<br />
E sulle pensioni ieri si è registrato<br />
un intervento di<br />
Confesercenti. «E' un dato di<br />
fatto: i pensionati rappresentano<br />
ormai una componente<br />
significativa del<strong>la</strong> fascia<br />
di povertà del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />
italiana. E su questa si<br />
scaricheranno indiscriminatamente<br />
e nell’immediato<br />
i rincari, previsti in centinaia<br />
e migliaia di euro/anno,<br />
posizionati soprattutto sui<br />
generi alimentari, i servizi e<br />
le utenze, ovvero<br />
sui con-<br />
sumiinsopprimibili». È<br />
quanto sottolineaMassimo<br />
Vivoli, vice<br />
presidente<br />
vicario del<strong>la</strong><br />
Confesercen -<br />
ti e presidente del<strong>la</strong> Fipac,<br />
l’organizzazione dei pensionati<br />
del<strong>la</strong> confederazione, in<br />
una lettera inviata al ministro<br />
del Welfare, Elsa Fornero.<br />
«I pensionati hanno fronteggiato<br />
l'emergenza con sacrifici<br />
oltre l’umanamente<br />
possibile - sottolinea – ma<br />
non possono più andare oltre.<br />
E invece sono costretti a<br />
leggere, ad esempio, che i<br />
550 milioni destinati nel<br />
2009 alle Politiche sociali sono<br />
ca<strong>la</strong>ti a poco più di 200 nel<br />
2011 e addirittura a 10,7 (da<br />
ripartire tra tutte le Regioni)<br />
per il 2012». «A questo punto<br />
–scrive Vivoli –un Piano, anche<br />
scadenzato, di interventi<br />
è indispensabile e non rinviabile<br />
per dare una prospettiva<br />
al<strong>la</strong> vita di questa ampia<br />
parte di popo<strong>la</strong>zione. Abbiamo<br />
presentato proposte, siamo<br />
disponibili a discuterle, a<br />
convenire ordini di priorità,<br />
ma un Piano va fatto».<br />
La situazione, impone interventi<br />
adeguati e tempestivi<br />
per <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del potere<br />
d’acquisto dei sa<strong>la</strong>ri e delle<br />
pensioni.<br />
Confindustria<br />
Squinzi<br />
rischio tasse<br />
al 55%<br />
ROMA – La pressione fiscale<br />
sale e il rischio è che il peso<br />
delle tasse arrivi addirittura<br />
al 55%. Per questo occorre<br />
accelerare sul<strong>la</strong> riforma che<br />
«può rappresentare un fattore<br />
fondamentale per far ripartire<br />
<strong>la</strong> crescita». È il presidente<br />
di Confindustria,<br />
Giorgio Squinzi, a promuovere<br />
con queste parole <strong>la</strong> delega,<br />
varata dal governo e<br />
ora all’esame del Par<strong>la</strong>mento.<br />
«Un’occasione da non<br />
perdere», dice par<strong>la</strong>ndo ai<br />
deputati del<strong>la</strong> Commissione<br />
Finanze del<strong>la</strong> Camera chiedendo<br />
loro «tempi rapidi»<br />
per l’approvazione. E tempi<br />
veloci potrebbero essere anche<br />
quelli di un’intesa tra le<br />
parti, da presentare al governo,<br />
sul<strong>la</strong> produttività. Ed<br />
è preoccupato per il crescere<br />
del peso delle tasse, soprattutto<br />
sul <strong>la</strong>voro e sulle imprese<br />
e chiede di tenere alta<br />
l'attenzione, innanzitutto<br />
mantenendo l’obiettivo del<strong>la</strong><br />
riduzione delle tasse nel lungo<br />
periodo e poi ripensando<br />
anche al fondo per abbassare<br />
le tasse, alimentato con i proventi<br />
del<strong>la</strong> lotta all’evasione,<br />
che inizialmente era nel<strong>la</strong><br />
delega e che poi era saltato.<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY8fAnR9RW4wiXGytNH7z3kG+RjKwuJ18tg=<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
IARUSSI<br />
La tragicommedia di una Casta<br />
T<br />
>> CONTINUA DALLA PRIMA<br />
uttavia noi non abbiamo a disposizione<br />
va<strong>la</strong>nghe di denari<br />
pubblici per soddisfare i vizi<br />
privati che le cronache continuano<br />
a rive<strong>la</strong>re, senza suscitare un<br />
vero scandalo di là da una passeggera<br />
i n d i g n a z i o n e.<br />
Questo paese non si fa mancare alcunché.<br />
Potremo tramandare alle future<br />
generazioni episodi che neppure <strong>la</strong> più<br />
fantasiosa repubblica delle banane<br />
avrebbe avuto l’ardire e l’ardore di concepire.<br />
Una presunta e improvvisata nipote<br />
del premier egiziano Hosni Mubarak,<br />
tale Ruby Rubacuori all’epoca dei<br />
fatti forse minorenne, fu fermata nottetempo<br />
dal<strong>la</strong> polizia mentre era diretta<br />
a casa del nostro presidente del Consiglio.<br />
A indirizzar<strong>la</strong> verso il potente<br />
uomo politico era stata <strong>la</strong> ex igienista<br />
dentale di quest’ultimo, coordinatrice di<br />
schiere di belle fanciulle assai spregiudicate<br />
in concorrenza con certi lenoni<br />
pugliesi, nonché consigliere regionale in<br />
Lombardia. E ricordate <strong>la</strong> «barzelletta»<br />
del ministro che si ritrovò proprietario<br />
di un lussuoso appartamento dal<strong>la</strong> vista<br />
sul Colosseo «a sua insaputa»? Con<br />
l’unica attenuante che un caso del genere<br />
accade in effetti a ciascun padre di<br />
famiglia, almeno una volta nel<strong>la</strong> vita.<br />
Ora ecco <strong>la</strong> declinazione fumettistica<br />
del<strong>la</strong> realtà/irrealtà italiana, un ulteriore<br />
passo verso le sentine dell’imma -<br />
ginario: il cascame di antichità coniugato<br />
con una vocazione immaginifica<br />
(aggettivo rischioso nel<strong>la</strong> pronuncia) al<br />
travestimento da supereroe. Parliamo di<br />
«er Batman» e dei suoi gaudenti amici<br />
romani, agghindati da g<strong>la</strong>diatori trimalcioni<br />
ancelle porci e proci, al centro<br />
del<strong>la</strong> vicenda che sta investendo <strong>la</strong> Regione<br />
Lazio. Il pasticciaccio potrebbe costare<br />
il posto al presidente Renata Polverini,<br />
sebbene colga nel segno Sergio<br />
Rizzo a proposito dei verbi al condizionale<br />
(o con <strong>la</strong> condizionale): «Questa<br />
non è una cosa seria. Le dimissioni<br />
sono una cosa seria. Soltanto le dimissioni:<br />
ma quelle vere».<br />
«Er Batman», al secolo Franco Fiorito,<br />
ex capogruppo Pdl del Lazio, ieri ha<br />
rivendicato «<strong>la</strong> lecita gestione dei fondi».<br />
Intanto affiorano dettagli rassicuranti<br />
sul suo stile. Tipo il cartello «Attenti<br />
al cane. Che è frocio» esposto<br />
all’ingresso del<strong>la</strong> modesta magione di<br />
«er Batman» - 205 metri quadri in via<br />
Margutta -, <strong>la</strong> stessa strada del<strong>la</strong> capitale<br />
cara a Fellini che vi abitò e alle<br />
gallerie d’arte del dopoguerra. Il cane è<br />
frocio? Quale c<strong>la</strong>sse, quanta raffinata<br />
energia nel formu<strong>la</strong>re una minaccia<br />
all’incauto malfattore che volesse sondare<br />
gli umori bestiali.<br />
Ma anche quando non c’è aria di postribolo,<br />
di banda Bassotti o di Satyricon<br />
all’amatriciana, <strong>la</strong> politica nazionale<br />
non smette di frequentare <strong>la</strong> stramberia<br />
o di corteggiare una dimensione<br />
grottesca difficile persino da spiegare<br />
oltreconfine. Primarie nel centrosinistra?<br />
Primarie! Di partito? Sì, no, chissà.<br />
Allora di coalizione o forse di... koalizione<br />
per proteggere certi animali<br />
prossimi a estinguersi? Chi le invocò<br />
per anni, adesso tituba. Chi non le voleva,<br />
è sicuro di vincerle. A chi le intraprende<br />
da outsider si rimprovera di<br />
provarci. Chi non è noto, se non ai<br />
condomini, è celebrato dai mass media.<br />
Quanti partecipanti ci saranno infine?<br />
Poco meno degli abitanti del Canton<br />
Ticino e, qualcuno paventa, degli elettori<br />
del Pd.<br />
Mentre nel fronte berlusconiano, in<br />
un partito quotato dai sondaggi intorno<br />
al venti per cento, il quesito riguarda un<br />
dettaglio: «Siamo ancora vivi?». Algidi, i<br />
tecnici sorridono al domani. Un comico<br />
minaccia tutti di gran vaglia e s’af faccia<br />
al<strong>la</strong> politica. La politica del vaglia è una<br />
tragedia e fa ridere.<br />
Oscar Iarussi<br />
PAT R U N O<br />
Lavoro al Sud istruzioni per l’uso<br />
C<br />
>> CONTINUA DALLA PRIMA<br />
hi ha ideato un programma informatico per dare<br />
notizie turistiche su tutto il mondo, compreso ciò che<br />
si mangia in un tale ristorante in India. Finanziati dai<br />
programmi regionali per i creativi. Ma dimostrazione<br />
vivente che nel mondo del <strong>la</strong>voro nul<strong>la</strong> è più come prima,<br />
a cominciare dal rapporto con <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e soprattutto con<br />
l’u n ive r s i t à .<br />
Ecco perché l’anatema verso giurisprudenza: frequentar<strong>la</strong><br />
per diventare che? Perché <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> d’ordine è: studi specifici<br />
per fare ciò che più vuoi e non studi generici per fare ciò che ti<br />
riesce, sistema rapido per condannarti<br />
al lungo precariato o<br />
al<strong>la</strong> disoccupazione. L’esem -<br />
pio è <strong>la</strong> matematica. In Italia<br />
nell’ultimo anno vi si sono<br />
<strong>la</strong>ureati meno di duecento ragazzi,<br />
in Cina due milioni e<br />
mezzo. Dice: lì sono oltre un<br />
miliardo. Ma conta <strong>la</strong> proporzione.<br />
E i <strong>la</strong>ureati indiani<br />
in matematica sono i migliori<br />
al mondo. Non è che tutti<br />
debbano essere portati ai logaritmi<br />
e ai differenziali, ma è<br />
per capirci.<br />
Poi non aspettare il giorno<br />
fatidico in cui una commissione<br />
ti proc<strong>la</strong>ma dottore in<br />
nome del popolo italiano. Comincia<br />
a fare ciò che vuoi fare<br />
da subito. Altrimenti si arriva<br />
al<strong>la</strong> sconso<strong>la</strong>nte cifra italiana<br />
di un giovane su tre che non fa<br />
il <strong>la</strong>voro che voleva. E all’altra<br />
cifra del dieci per cento degli<br />
universitari italiani che hanno<br />
un reddito autonomo, contro il cinquanta per cento in<br />
Ger mania.<br />
Reddito autonomo non vuol dire soldi che ti passano i tuoi. Né<br />
vuole necessariamente dire quattro soldi arrangiati servendo<br />
in un bar, che è già qualcosa. Vuol dire che se vuoi fare<br />
l’ingegnere, comincia a frequentare i cantieri. Se vuoi fare<br />
l’avvocato, fatti vedere in tribunale. E’ <strong>la</strong> famosa alternanza<br />
scuo<strong>la</strong>-<strong>la</strong>voro cui dovrebbe pensare quello Stato che non riesce<br />
a essere decente neanche in questo. Allora provvedi da te,<br />
perché già il <strong>la</strong>voro è poco e meno che mai sta ad aspettare che<br />
arrivi tu.<br />
Poi, a Conversano, dai giovani che ce l’hanno fatta sono<br />
arrivate le formule per imitarli: tenacia e insistenza, non<br />
mol<strong>la</strong>re al primo intoppo, passione, compagni di avventura,<br />
continuo aggiornamento del<strong>la</strong> competenza, imparare l’i n g l e s e.<br />
Nessuna saccenteria, ma esperienza vissuta. E soprattutto al<strong>la</strong><br />
<strong>la</strong>rga da quelli che scoraggiano par<strong>la</strong>ndo di professione<br />
difficile, quelli del “cercati un <strong>la</strong>voro” invece di cercare di<br />
fartelo da te: quanti nuovi <strong>la</strong>vori si possono creare su Internet?<br />
Col vantaggio di poterlo fare da qualsiasi posto: conta il tuo<br />
talento davanti al video. Puoi organizzare le giornate di<br />
appuntamenti di un industriale giapponese stando in un<br />
deser to.<br />
Insomma, <strong>la</strong> catena del<strong>la</strong> fabbrica del <strong>la</strong>voro è cambiata. E poi<br />
non disdegnare i mestieri, abbandonati in omaggio a un tempo<br />
in cui i genitori perseguivano<br />
l’elevazione sociale attraverso<br />
i figli, tutti dottori. Il mondo<br />
spezza anche in questo il filo<br />
coi padri, come spezza il filo<br />
con un passato che non c’è<br />
più. Talché già nelle iscrizioni<br />
di quest’anno sono ca<strong>la</strong>ti i<br />
licei e cresciuti tecnici e professionali.<br />
Infine diffidare di<br />
quelli del “vattene dal Sud”,<br />
sistema rapido per risolvere<br />
ogni cosa rinviando<strong>la</strong> verso<br />
un altrove dove ci sono più<br />
opportunità ma mediamente<br />
non trattamenti migliori e<br />
tanto meno tappeti rossi di<br />
acco glienza.<br />
Noticina fra parentesi. Il<br />
fatto è che in questo altrove<br />
(<strong>leggi</strong> Nord) anche il cretino si<br />
specializza, come diceva il<br />
grande F<strong>la</strong>iano. Il governo decide<br />
che ci saranno computer<br />
in ogni scuo<strong>la</strong> del Sud e sarà<br />
assegnato un tablet (tavoletta<br />
computer) a ogni insegnante meridionale e subito <strong>la</strong> Lega di<br />
Maroni stril<strong>la</strong>: razzismo, lo vogliamo anche noi. Ma già ce<br />
l’hanno. Mentre spunta il solito esperto col<strong>la</strong>borazionista e<br />
pronto all’uso a dire che sono ben altri i problemi del Sud:<br />
assenteismo degli insegnanti e troppi abbandoni sco<strong>la</strong>stici.<br />
Il “ben-altrismo” per bloccare tutto. E’ del resto <strong>la</strong> stessa Lega<br />
Nord secondo <strong>la</strong> quale a Miss Italia il televoto avrebbe<br />
avvantaggiato le concorrenti meridionali. I nostri giovani non<br />
solo non dovrebbero fare tutti gli avvocati. Ma dovrebbero<br />
aguzzare l’ingegno anche per non finire dove continuano a<br />
prosperare quelli ostinati a dar ragione a F<strong>la</strong>iano sul cret<br />
i n i s m o.<br />
Lino Patruno<br />
LETTERE E COMMENTI 25<br />
L’E U RO - L E G A M E<br />
TRA UNIONE POLITICA<br />
E UNIONE BANCARIA<br />
I<br />
di VITO SPADA<br />
l tema dell’Unione Bancaria Europea ha iniziato a<br />
produrre i primi effetti. Se questo concetto implica<br />
infatti un accentramento delle funzioni di rego<strong>la</strong>mento<br />
e supervisione in capo ad una autorità centrale<br />
europea per il controllo del<strong>la</strong> stabilità del settore bancario, è<br />
evidente che il singolo tema del<strong>la</strong> supervisione deve assurgere<br />
a maggiore rilevanza. Fino ad oggi, l’idea di un<br />
“single rulebook” ,ovvero di una supervisione omogenea e<br />
uguale proposta in passato dal nostro Tommaso Padoa-Schioppa,<br />
non è ancora vigente nell’Unione Europea.<br />
Questa disciplina comune deve quindi necessariamente includere<br />
<strong>la</strong> Supervisione bancaria, <strong>la</strong> Risoluzione delle crisi<br />
delle singole banche e <strong>la</strong> disciplina del<strong>la</strong> Assicurazione sui<br />
depositi in una dimensione omogenea ed europea. D’altra<br />
parte, proprio le decisioni europee dello scorso Giugno che<br />
prevedono una ricapitalizzazione diretta da parte del nuovo<br />
Fondo ESM per <strong>la</strong> ricapitalizzazione delle banche , non potrebbe<br />
funzionare in modo appropriato senza un meccanismo<br />
di supervisone singolo e comune che non sia <strong>la</strong>sciato<br />
alle singole Banche Centrali dei Paesi Europei. In altri termini<br />
non sarebbe possibile ricapitalizzare direttamente le<br />
singole banche europee, senza una comune supervisione<br />
europea. L’argomentazione a favore di una solida Unione<br />
bancaria per l’eurozona, diventa peraltro necessaria per il<br />
livello di integrazione finanziaria che tale area deve possedere.<br />
Prima del<strong>la</strong> crisi del 2008, l’integrazione finanziaria<br />
all’interno dell’eurozona si è sviluppata senza sosta. Le banche<br />
diversificavano le loro attività (impieghi) e le loro passività<br />
(depositi) in tutta l’eurozona, con incessanti benefici<br />
per tutti gli operatori di mercato. In questa situazione <strong>la</strong><br />
politica monetaria del<strong>la</strong> BCE poteva facilmente raggiungere<br />
il suo obiettivo in tutti i Paesi Europei. Questo ambiente<br />
, dopo <strong>la</strong> crisi , è andato sempre più nel<strong>la</strong> direzione<br />
opposta con <strong>la</strong> frammentazione dei mercati che hanno iniziato<br />
ad operare solo attraverso le linee nazionali. Le banche<br />
hanno iniziato a privilegiare il loro mercato nazionale<br />
per le attività e le passività, con il blocco dell’inte g razione<br />
europea sui mercati. Affossando <strong>la</strong> diversificazione europea<br />
con l’enfasi sui mercati nazionali, gli istituti finanziari ed i<br />
mercati hanno creato un grave pregiudizio all’inte g razione<br />
europea e al<strong>la</strong> politica monetaria del<strong>la</strong> BCE che , a causa di<br />
queste ragioni, non ha effetto in taluni Paesi. L’effetto immediato<br />
di questo nuovo corso lo si può osservare nel<strong>la</strong><br />
remunerazione dei tassi sui depositi bancari e sui prestiti<br />
alle società che hanno diverse e marcate differenze all’in -<br />
terno dell’euro zona.<br />
AC Q U I S T I -La ragione essenziale nel nuovo programma<br />
di OMT (outright monetary transactions) da parte del<strong>la</strong><br />
BCE con l’annuncio degli acquisti dei titoli di Stato e <strong>la</strong> loro<br />
conseguente sterilizzazione per il controllo dell’inf<strong>la</strong>zione, è<br />
proprio quel<strong>la</strong> di ridare efficacia al<strong>la</strong> politica monetaria<br />
paralizzata dal<strong>la</strong> frammentazione dei mercati, spazzando<br />
via <strong>la</strong> folle idea di una rottura dell’euro sui mercati. Se<br />
Draghi ha chiaramente e più volte sottolineato l’ir reversibilità<br />
dell’euro, è perche <strong>la</strong> BCE ha un interesse essenziale<br />
ed istituzionale ad un sistema finanziario stabile e funzionante.<br />
Di qui <strong>la</strong> oggettiva necessità di avere una Autorità<br />
europea per <strong>la</strong> supervisione finanziaria. Tale compito come<br />
ha sottolineato di recente il Vice Presidente del<strong>la</strong> BCE Vitor<br />
Constancio, è legato ad “una dimensione Europea e non ad<br />
una centralizzazione delle competenze che si riferiscono<br />
all’Unione Bancaria. Persino in un sistema federale, per sua<br />
natura c’è una decentralizzazione di compiti fra le autorità<br />
federali e i livelli più bassi. In Europa , <strong>la</strong> sussidiarietà e <strong>la</strong><br />
proporzionalità sono principi costituzionali nell’e s e rc i z i o<br />
delle competenze europee, che sono cruciali proprio per<br />
l’Unione Bancaria”. Questo significa che mentre per l’at -<br />
tività di supervisione cesserà <strong>la</strong> distinzione in ogni Paese<br />
fra banche locali ed estere, <strong>la</strong> BCE avrà <strong>la</strong> responsabilità<br />
finale del<strong>la</strong> attività di supervisione che sarà diretta per le<br />
banche importanti con un implicito rischio sistemico, e<br />
coadiuvata dai singoli supervisori locali per <strong>la</strong> maggior parte<br />
delle altre banche locali. Questo sistema consentirà una<br />
omogenea ed unificata supervisione in capo al<strong>la</strong> BCE con il<br />
superamento delle diverse metodologie di supervisione oggi<br />
in uso fra i Paesi. Il tema dell’ordinato scioglimento delle<br />
banche insolventi (Resolution Scheme) richiederà una separata<br />
Autorità diversa da quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Supervisione in capo<br />
al<strong>la</strong> Bce , che probabilmente si occuperà anche del tema<br />
del<strong>la</strong> assicurazione dei depositi in tutta l’eurozona. Avere<br />
una struttura di questo genere consentirà una agevole soluzione<br />
dei problemi che in passato abbiamo vissuto con il<br />
caso di Fortis nel 2008 a causa del<strong>la</strong> sua composizione azionaria<br />
belga e o<strong>la</strong>ndese. Senza dubbio , tutti questi argomenti<br />
vanno nel<strong>la</strong> direzione giusta: quel<strong>la</strong> di una comune<br />
ed indissolubile unità europea che tuttavia ha oggi bisogno,<br />
per <strong>la</strong> sua realizzazione, di una forte spinta politica.
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY8fAnR9RW4wiUcC4S8bPH8nSMVtO1u6KVs=<br />
4 PRIMO PIANO<br />
SIDERURGICO CAOS<br />
NUOVO SCONTRO PROCURA-IMPRESA<br />
UNA PARTITA A SCACCHI<br />
I legali del gruppo Riva ritengono che<br />
ambientalizzare sia possibile solo se si<br />
continua a produrre. La pal<strong>la</strong> ora al<strong>la</strong> Procura<br />
Risanamento degli impianti<br />
dai custodi no al piano Ilva<br />
«Insufficienti gli interventi proposti». Ordine di spegnimento per un altoforno e 2 «batterie»<br />
MIMMO MAZZA<br />
l TA R A N TO. I ventidue interventi tecnici proposti<br />
dall’Ilva, per un investimento di 400 milioni<br />
di euro, non sono sufficienti a far cessare l’at -<br />
tività criminosa in corso e le emissioni inquinanti<br />
dovute al funzionamento degli impianti<br />
sottoposti a sequestro preventivo<br />
lo scorso 26 luglio. Tanto<br />
che in serata i custodi giudiziari<br />
hanno notificato all’I l va<br />
che deve procedere allo spegnimento<br />
dell’Altoforno 1 e delle<br />
Batterie 5 e 6.<br />
È racchiuso in cinque pagine,<br />
consegnate al<strong>la</strong> Procura e al<br />
giudice per le indagini preliminari<br />
Patrizia Todisco, il parere<br />
tecnico dei custodi Barbara<br />
Valenzano, Emanue<strong>la</strong> Laterza<br />
e C<strong>la</strong>udio Lofrumento,<br />
sull’istanza presentata dall’Il -<br />
va martedì scorso.<br />
Secondo l’avvocato Marco<br />
De Luca, firmatario dell’istan -<br />
za presentata a nome del presidente dell’Ilva Bruno<br />
Ferrante, «<strong>la</strong> produzione di acciaio è un fattore<br />
essenziale per l’attuazione dei 22 interventi tecnici<br />
proposti e il fatto che l’acciaio prodotto sarà<br />
successivamente impiegato nell’ordinario ciclo<br />
produttivo, sia a Taranto che negli altri stabilimenti<br />
del gruppo altrimenti destinati al<strong>la</strong> chiusura<br />
per mancanza di materia prima, consentirà<br />
da un <strong>la</strong>to di assicurare <strong>la</strong> strategica capacità<br />
C U S TO D I L’ing. Valenzano<br />
produttiva dell’azienda e dell’altro i livelli occupazionali,<br />
permettendo quel minimo equilibrio<br />
economico necessario per sostenere gli investimenti<br />
richiesti per l’attuazione del programma<br />
di interventi». L’avvocato del gruppo Riva,<br />
come rive<strong>la</strong>to ieri dal<strong>la</strong> Gazz etta, non chiede dunque<br />
al<strong>la</strong> Procura l’autorizzazione a produrre, ritenendo<strong>la</strong><br />
già come un dato<br />
acquisito (d’altronde dal giorno<br />
del sequestro il siderurgico<br />
ha sempre continuato a produrre,<br />
senza cali o interruzioni<br />
di sorta), ma dai pubblici<br />
ministeri, organo di esecuzione<br />
del<strong>la</strong> misura caute<strong>la</strong>re reale,<br />
vuole il via libera a poter<br />
procedere con gli interventi di<br />
a m b i e n t a l i z z a z i o n e.<br />
Incartato il parere tecnico,<br />
ora <strong>la</strong> Procura deve decidere<br />
se rispondere direttamente<br />
all’Ilva oppure se passare<br />
l’istanza al gip Patrizia Todisco,<br />
trattandosi, come pare ad<br />
una lettura più approfondita,<br />
di una richiesta di modifica del decreto di seq<br />
u e s t ro.<br />
D’altronde, i legali dell’Ilva nel chiedere al<strong>la</strong><br />
Procura l’autorizzazione a effettuare gli interventi<br />
per ridurre le emissioni di polvere, utilizzano<br />
alcuni stralci delle motivazioni del<strong>la</strong> decisione<br />
del tribunale del riesame, dimenticando<br />
che gli stessi giudici hanno anche scritto che<br />
vanno realizzate «misure tecniche che abbiano lo<br />
scopo di eliminare ogni situazione di pericolo per<br />
i <strong>la</strong>voratori e per <strong>la</strong> cittadinanza» e che <strong>la</strong> produzione<br />
potrà riprendere «in condizioni di piena<br />
compatibilità ambientale, una volta eliminate del<br />
tutto quelle emissioni illecite, nocive e dannose<br />
per <strong>la</strong> salute dei <strong>la</strong>voratori e del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione».<br />
Tra<strong>la</strong>sciando l’enorme differenza esistente tra<br />
il piano di interventi e<strong>la</strong>borato dai custodi giudiziari<br />
e dai consulenti dell’azienda (come ad<br />
esempio il rifacimento di 7 batterie delle cokerie<br />
anziché delle 2 proposte dal gruppo Riva), non si<br />
può non individuare nel<strong>la</strong> produzione il vero<br />
nodo da sciogliere. Giacché <strong>la</strong> magistratura, tutta,<br />
ha sinora ritenuto che l’autorizzazione di sfornare<br />
acciaio sarà accordata solo quando saranno<br />
eliminate le situazioni di pericolo e sarà instal<strong>la</strong>ta<br />
una rete di monitoraggio in continuo delle<br />
emissioni inquinanti mentre l’azienda, come si<br />
legge nell’istanza firmata da Ferrante, ritiene <strong>la</strong><br />
produzione di acciaio un fattore essenziale per<br />
l’attuazione degli interventi tecnici proposti, per<br />
assicurare all’azienda una strategica capacità<br />
produttiva e garantire i livelli occupazionali.<br />
Senza dubbio concetti di buon senso, ma in<br />
questa muta partita a poker occorrono impegni<br />
certi e garanzie precise, visto che nel piano presentato<br />
l’altra mattina dall’Ilva ci sono da un <strong>la</strong>to<br />
interventi oggetto di uno specifico ordine firmato<br />
dai custodi 15 giorni fa e dall’altro, soprattutto,<br />
<strong>la</strong>vori che dovevano essere addirittura cantierizzati<br />
e conclusi ormai da anni e anni, come<br />
solennemente promesso nei numerosi atti di intesa<br />
sottoscritti con enti locali e organizzazioni<br />
sindacali dal 2003 ad oggi.<br />
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Of0l17FbcY8fAnR9RW4wiQtouCH/nrQKEpHaHR92zTE=<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
IL CASO ILVA Continua<br />
lo scontro sul livello<br />
dell’inquinamento a<br />
Taranto. Mercoledì il<br />
ministro Clini ha<br />
quere<strong>la</strong>to il Verde Bonelli.<br />
Ieri è stata <strong>la</strong> volta di<br />
Bonelli di quere<strong>la</strong>re il<br />
ministro<br />
.<br />
IDV E RADICALI CON BONELLI<br />
Zazzera: «Il ministro fa il ventriloquo<br />
dell’azienda». Zamparutti: «È chi nasconde<br />
lo studio sanitario a ingenerare al<strong>la</strong>rme»<br />
PRIMO PIANO<br />
L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ<br />
«Non c’è alcuna censura, solo bisogno di<br />
incrociare le cifre fin qui e<strong>la</strong>borate con quelle<br />
aggiornate al 2009. A ottobre l’esito finale»<br />
Dati sul<strong>la</strong> mortalità a Taranto<br />
una guerra a colpi di querele<br />
Clini: «Nessuno può dimostrare che dipenda dall’Ilva». I Verdi: «Si dimetta»<br />
l «Si stanno manipo<strong>la</strong>ndo con grande<br />
spregiudicatezza dati incompleti e si sta<br />
creando una pressione sul<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />
e sulle autorità. Non c'è nessuno oggi che<br />
può dire che c'è una re<strong>la</strong>zione causa-effetto<br />
sulle attività industriali attuali<br />
dell’Ilva e lo stato di salute del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione».<br />
Tuona così il ministro all’Am -<br />
biente, Corrado Clini, contro chi ha anticipato<br />
alcuni dei contenuti dello studio<br />
Sentieri sul<strong>la</strong> mortalità da esposizione ad<br />
agenti inquinanti, prodotto dall’Istituto<br />
superiore di Sanità, <strong>la</strong> cui versione ufficiale<br />
è attesa solo per il 12 ottobre.<br />
La risposta degli ambientalisti, e in<br />
partico<strong>la</strong>re del presidente nazionale dei<br />
Verdi, Angelo Bonelli, non si fa attendere.<br />
«Ho dato mandato all’avvocato Andreozzi<br />
- dice nel corso di una conferenza<br />
stampa al<strong>la</strong> Camera - di quere<strong>la</strong>re il ministro<br />
Clini chiedendo un risarcimento<br />
danni per le affermazioni su di me e per<br />
l’immagine dei Verdi. Il risarcimento verrà<br />
devoluto alle famiglie delle vittime dei<br />
<strong>la</strong>vorati Ilva. Clini si dimetta. Riteniamo<br />
che questo Paese non abbia un ministro<br />
dell’Ambiente. Chiediamo che il ministro<br />
si dimetta».<br />
L’inasprimento del livello di scontro<br />
tra associazioni, Verdi e ministro è nato<br />
da una sostanziale difformità di lettura<br />
dei dati sul<strong>la</strong> mortalità per tumore a Taranto.<br />
Si può dire o non si può dire (o non<br />
si può dire con assoluta certezza), che<br />
l’aumento delle morti è legata alle attività<br />
dell’Ilva? Per i verdi sì, per Clini no. A<br />
sostegno di Bonelli intervengono Mim -<br />
mo Lomelo, Barbara Dio<strong>la</strong>iti, Natale<br />
Ripamonti, membri dell'Esecutivo nazionale,<br />
e Marco Boato, membro del<br />
Consiglio di Presidenza dei Verdi. «Chi<br />
ha paura del<strong>la</strong> verità sul caso Ilva? - si<br />
chiedono - Crediamo<br />
che il ministro dell'Ambiente<br />
Corrado Clini<br />
dovrebbe fare altro che<br />
non occultare i dati sul<br />
caso Taranto. Il ruolo<br />
del dicastero che Clini<br />
regge come “tecnico” è<br />
bene ricordarlo, infatti,<br />
è quello di salvaguardare<br />
i cittadini e l'ambiente<br />
a cominciare dal<strong>la</strong><br />
catena alimentare del<strong>la</strong><br />
zona di Taranto che ap-<br />
pare fortemente compromessa<br />
da decine di<br />
anni d'inquinamento<br />
da diossina - proseguono -. La situazione<br />
delle zone attorno all'Ilva è tale che ai<br />
bambini è impedito di giocare nelle zone<br />
verdi, mentre secondo il ministro l'azienda<br />
può continuare a inquinare per i prossimi<br />
anni in attesa di un ipotetico risanamento».<br />
Anche dall’Idv critiche a Clini. Per<br />
Pierfelice Zazzera, «i dati non sono ma-<br />
nipo<strong>la</strong>bili, l'unico che sembra manipo<strong>la</strong>bile<br />
è invece proprio Clini, che fa il<br />
ventriloquo dell’Ilva. I dati purtroppo dimostrano<br />
inconfutabilmente <strong>la</strong> condizione<br />
di estremo degrado e di emergenza<br />
sanitaria a Taranto. È preciso compito<br />
delle istituzioni porre rimedio a questo<br />
genocidio, senza nascondersi dietro cavilli<br />
come <strong>la</strong> dimostrabilità<br />
tra causa<br />
ed effetto. I dati<br />
2003/2008 danno prova<br />
dell’aumento del<br />
35% dei decessi di<br />
bambini soltanto<br />
nell’area tarantina, e<br />
ciò dovrebbe far vergognare<br />
senza se e<br />
senza ma ogni Governo<br />
di un Paese civile».<br />
Sul<strong>la</strong> stessa lunghezza<br />
d’onda Elisa -<br />
betta Zamparutti,<br />
deputata radicale in<br />
commissione Ambiente,<br />
autrice di un’interrogazione par<strong>la</strong>mentare<br />
indirizzata a Monti, a Clini e al<br />
ministro del<strong>la</strong> salute, Renato Balduzzi<br />
per chiedere come mai non vengano diffusi<br />
i dati dello studio Sentieri. «Se non si<br />
vuole generare “al<strong>la</strong>rme tra <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione”<br />
o “intimidire le autorità competenti<br />
in materia di protezione ambientale<br />
e sanitaria”, come dice il ministro Clini,<br />
VERDI . Il presidente Angelo Bonelli<br />
5<br />
<strong>la</strong> via maestra - dice Zamparutti - è proprio<br />
quel<strong>la</strong> di rendere subito pubblici tutti<br />
i dati già in possesso del governo sul<br />
reale rischio per l’ambiente e per <strong>la</strong> salute<br />
dei cittadini. E’ questo quello che serve e<br />
non le querele al presidente dei Verdi,<br />
Angelo Bonelli».<br />
In coda a queste polemiche arriva <strong>la</strong><br />
precisazione dell’Istituto superiore di Sanità,<br />
autore del report «Sentieri». «Il posticipo<br />
del<strong>la</strong> pubblicazione dei dati<br />
dell’analisi del<strong>la</strong> mortalità a Taranto nel<br />
periodo 2003-2008 - si legge in una nota - è<br />
stata decisa per completarne l’analisi. Attualmente,<br />
per tutti i siti inclusi nel progetto,<br />
è in corso un aggiornamento che<br />
comprende anche l'anno 2009. L’aggior -<br />
namento comporta un’ulteriore analisi<br />
che tenga conto del contributo al<strong>la</strong> mortalità<br />
attribuibile al<strong>la</strong> “deprivazione socioeconomica”,<br />
che nei siti inquinati italiani<br />
è più elevata rispetto al livello medio<br />
rilevato nelle rispettive regioni di appartenenza<br />
(analogamente a quanto si osserva<br />
in altri paesi europei e negli USA).<br />
Sono queste le ragioni che ci hanno indotto<br />
a posticipare <strong>la</strong> presentazione dei<br />
dati. Concentrare oggi tutta l’at t e n z i o n e<br />
su un solo tassello del mosaico, per di più<br />
incompleto, non appare l’approccio più<br />
adeguato a una comprensione approfondita<br />
delle questioni in esame, che va invece<br />
perseguita proprio nell’i n t e re s s e<br />
del<strong>la</strong> comunità residente a Taranto».
RASSEGNASTAMPA<br />
12 Primo piano<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
«Troppo semplicistico sostenere che <strong>la</strong><br />
Le royalties destinate unicamente al<strong>la</strong> compensazione<br />
Non siamo nemici<br />
Ma ci porti <strong>la</strong>voro<br />
di ANTONIO AUTILIO*<br />
Il dibattito che si sta sviluppando da<br />
settimane sul Quotidiano del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
intorno al<strong>la</strong> scelta unanime del<br />
Consiglio Regionale a favore del<strong>la</strong> moratoria<br />
per <strong>la</strong> ricerca petrolifera richiede<br />
qualche riflessione meno formale<br />
e forse anche meno superficiale<br />
di quelle che pure, tra le tante, si sono<br />
registrate sinora, e qualche precisazione<br />
politica.<br />
Intanto, non è accettabile che, specie<br />
dopo <strong>la</strong> conferenza stampa del Presidente<br />
De Filippo, <strong>la</strong> questione fondamentale<br />
per il futuro del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> e<br />
delle generazioni che verranno sia diventata<br />
occasione di strumentalizzazione<br />
politica da parte del Pdl, di scontro<br />
tra i vertici istituzionali del<strong>la</strong> Regione<br />
o tra gruppi dirigenti del Pd.<br />
E' il caso di fare un passo indietro<br />
perspiegare comeèmaturata <strong>la</strong>scelta<br />
del<strong>la</strong> moratoria e qual è il significato<br />
chepersonalmente hointeso<br />
dare al provvedimento<br />
per ricondurre il confronto<br />
sui suoi binari reali.<br />
Dunque, trovo estremamente<br />
riduttivo e fuorviante<br />
considerare l'art.37<br />
del<strong>la</strong> Legge di Assestamento di bi<strong>la</strong>ncio<br />
regionale come un tentativo<br />
di “sbarramento” alle lobby del petrolio<br />
e ai progetti (per ora solo annunciati)<br />
del Ministro Passera sul<br />
futuro petrolifero del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>,<br />
come se fossimo diventati tutto di<br />
un tratto “nemici”del petrolio.<br />
La strategia che invece va messa<br />
in campo è fortemente innovativa<br />
perché affronta a 360 gradi <strong>la</strong> questione<br />
re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> gestione degli<br />
idrocarburi, che si continueranno<br />
ad estrarre, dell'impatto sul territorio<br />
e <strong>la</strong> salute dei cittadini, l'economia,<br />
l'occupazione, il modello di sviluppo<br />
eco-compatibile al quale<br />
guardiamo che significa beni ambientali,<br />
paesaggistici e culturali,<br />
turismo rurale, agricoltura di qualità,<br />
picco<strong>la</strong> e media imprese, botteghe<br />
artigiane. Si tratta, pertanto, di<br />
un provvedimento che ha una stretta<br />
e coerente re<strong>la</strong>zione con il Memorandum<br />
e l'art. 16 del decreto Salva<br />
Italia.<br />
Credo, in proposito, che ci sia stato<br />
un difetto di comunicazione (che<br />
perdura) perché <strong>la</strong> moratoria è<br />
stata interpretata nell'opinione<br />
pubblica ,da unaparte, comeuna<br />
mossa tattica del<strong>la</strong> Regione, dall'altra,<br />
come un'azione iso<strong>la</strong>ta e<br />
persino demagogico-populistica.<br />
Per questa ragione, come da<br />
tempo ho sollecitato, ritengo<br />
oltre che a prepararci<br />
a fronteg-<br />
giare il conflitto istituzionale che si<br />
prospetta, sia necessario adoperarci<br />
per al<strong>la</strong>rgare il consenso popo<strong>la</strong>re, ri<strong>la</strong>nciando<br />
l'attenzione, l'impegno e <strong>la</strong><br />
mobilitazione delle nostre comunità, a<br />
partire da quelle del<strong>la</strong> Val d'Agri che<br />
pagano il prezzo più alto per l'estrazione<br />
e <strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione del petrolio.<br />
Questo significa, in sintesi, accrescere<br />
l'iniziativa di ascolto e di confronto<br />
con le nostre comunità. Ed è<br />
quello che faremo, in proposito, come<br />
IdV del<strong>la</strong> Val d'Agri, anche in occasione<br />
del<strong>la</strong> nostraimminente tradizionale<br />
Festa IdV Val d'Agri.<br />
Procedendo con ordine, penso che è<br />
tempo ormai di dire seccamente che<br />
non vi può essere estrazione petrolifera<br />
se non vi è certezza assoluta del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong><br />
del<strong>la</strong> salute e dell'ambiente.<br />
E se tale precondizione appare condivisa<br />
da tutti occorre assicurare le<br />
più moderne tecnologie e individuare<br />
strumenti efficaci che possano far cadere<br />
le pregiudiziali<br />
ambientali e del<strong>la</strong> sa-<br />
lute .<br />
Qualche giorno fa<br />
ho ri<strong>la</strong>nciato l'esigenza<br />
di <strong>la</strong>vorare rapidamente<br />
ad un<br />
provvedimento regionale<br />
in merito<br />
alle emissioni dalle<br />
<strong>la</strong>vorazioni petrolifere,<br />
che, oltre<br />
a colmare <strong>la</strong><br />
inadeguatezza<br />
normativa nazionale,<br />
serva<br />
sopratutto a<br />
rafforzare <strong>la</strong><br />
strategia ditute<strong>la</strong><br />
del territorio e<br />
del<strong>la</strong> salute pubblica,<br />
obiettivi questi<br />
che, voglio ripetere,<br />
hanno principalmente<br />
motivato <strong>la</strong><br />
moratoria sul<strong>la</strong> ricerca<br />
petrolifera.<br />
Una necessità ancora<br />
maggiore in<br />
previsione del potenziamento<br />
del Centro<br />
Oli che, come è noto,<br />
sarà a breve interes-<br />
sato dai <strong>la</strong>vori di costruzione del<strong>la</strong><br />
quinta linea proprio con l'obiettivo di<br />
incrementarne il ciclo di produzione.<br />
Vorrei ricordare in proposito che <strong>la</strong><br />
Regione Sicilia, al di là dei parametri<br />
nazionali riferiti all'S02, all'N02, all'NHC,<br />
vale a dire il biossido di zolfo,<br />
l'ossido di azoto e l'idrocarburo non<br />
metano, ha stabilito, con un decreto, il<br />
limite dei parametri di alcuni indicatori<br />
specifici, adeguando <strong>la</strong> normativa<br />
nazionale alle esigenze del territorio<br />
interessato;con lostesso spiritodovrà<br />
procedere <strong>la</strong> nostra Regione.<br />
IL CONGRESSO DEI GEOLOGI<br />
Enrico Mazzeo<br />
Al centro oli<br />
l’Eni fa<br />
<strong>la</strong>vorar e<br />
centinaia<br />
di operai<br />
stranieri<br />
e i disoccupati<br />
del<strong>la</strong><br />
Val d’Agri?<br />
E <strong>la</strong> gente del<strong>la</strong> Val<br />
d'Agri, dopo il recente<br />
trasferimento da<br />
parte dell'Eni all'Arpab<br />
delle quattro<br />
centraline per<br />
troppo tempo<br />
ferme, si attende<br />
segnali concreti<br />
del -<br />
l'attività dell'Osservatorio<br />
Ambientale di<br />
Marsiconuovo.<br />
Ma par<strong>la</strong>re di<br />
tute<strong>la</strong> ambientale<br />
solo con riferimento<br />
alle estrazioni petrolifere<br />
mi sembra molto<br />
riduttivo,non solo<br />
perché nel<strong>la</strong> nostra<br />
regione esistono altre<br />
sacche inquinanti,<br />
come Fenice e Val<br />
Basento, ma anche<br />
perché quello che è<br />
connesso al sistema<br />
dei reflui fognari costituisce<br />
senza dubbio non meno importante<br />
e delicato dell'impatto provocato<br />
dalle attività del petrolio.<br />
L'esperienza del <strong>la</strong>go del Pertusillo<br />
,per le vicende di inquinamento periodico<br />
, non può essere sottovalutata specie<br />
per quanto riguarda <strong>la</strong> rete fognaria<br />
comunale ed intercomunale che è<br />
fortemente inadeguata. Per il Pertusillo<br />
un'efficace azione di prevenzione<br />
e salvaguardia ha come presupposto<br />
l'accelerazione dell'iter per garantire<br />
<strong>la</strong> funzionalità dei nuovi impianti di<br />
depurazione di ultima generazione,<br />
«LA BASILICATA è un centro<br />
di interesse europeo sull’indot -<br />
toolio egas enoi, comeOrdine,<br />
sentiamo l’esigenza di avviare<br />
una riflessione e un confronto<br />
con re<strong>la</strong>tori autorevoli su questa<br />
tematica che, non rappresenta<br />
solo una risorsa, ma è<br />
l’anima dello sviluppo economico-sociale,<br />
in qualche modo<br />
condiziona le sceltepolitiche, il<br />
modo di vivere e genera conflitti».<br />
E’ quanto ha affermato ad<br />
Agenparl Raffaele Nardone,<br />
presidente dell’Ordine dei Geologi<br />
di <strong>Basilicata</strong>, presentando<br />
ieri a Roma il congresso “Ri -<br />
cerca, sviluppo ed utilizzo delle<br />
fonti fossili: il ruolo del geologo”che<br />
si terrà a Potenza dal 30<br />
novembre al 2 Dicembre 2012.<br />
«La scelta di un tema molto dibattuto-haspiegatoNardoneassume<br />
un significato simbolico<br />
per ri<strong>la</strong>nciare temi quali conoscenza<br />
e difesa del territorio<br />
intesa come un insieme artico<strong>la</strong>to<br />
di azioni che vanno dal<strong>la</strong> ricerca<br />
quale strumento di conoscenza,<br />
ai provvedimenti operativi<br />
comegli strumentidi intervento<br />
individuando, il ruolo<br />
con re<strong>la</strong>tivi collettori, di Montemurro,<br />
Spinoso, Grumento e Tramuto<strong>la</strong> (a<br />
servizio anche di Paterno, Marsicovetere-Vil<strong>la</strong><br />
d'Agri e Viggiano) Comuni<br />
che come è noto si affacciano sul <strong>la</strong>go<br />
delPertusillo. Delrestoesperti etecnici,<br />
pur riservandosi ancora approfondimenti<br />
sulle cause del<strong>la</strong> moria di pesci,<br />
sono stati chiari nel riproporre<br />
l'entrata in funzione dei depuratori come<br />
unica prevenzione efficace.<br />
La Regione, pertanto, deve affiancare<br />
<strong>la</strong> Provincia, l'Area Programma e i<br />
Comuni del<strong>la</strong> Val d'Agri, innanzitutto,<br />
facendosi promotore di un'iniziativa<br />
di raccordo tra gli Enti competenti<br />
affinchè tutti i vecchi impianti vengano<br />
sostituiti con i nuovi più adeguati e<br />
si ponga fine ai tanti sospetti o palesi<br />
episodi di inquinamento delle acque<br />
del Pertusillo.Contestualmente ritengo<br />
indispensabile definire un programma<br />
straordinario di <strong>la</strong>vori nell'intero<br />
comprensorio petrolifero per<br />
l'adeguamento di tutta <strong>la</strong> rete fognaria<br />
e di scarichi reflui.<br />
Ma questo non basta,perché <strong>la</strong> carente<br />
condizione degli scarichi fognari<br />
non riguarda solo <strong>la</strong> Val d'Agri ma<br />
anche il resto del<strong>la</strong> Regione,per cui è<br />
tempoormaidi definireunapianificazione<br />
generale per una messa a punto<br />
del sistema,ricorrendo ad interventi<br />
strutturali che possono essere previsti<br />
e finanziati in una intesa con il Governo<br />
e le società concessionarie delle<br />
estrazioni minerarie.<br />
Nei giorni scorsi ho inviato una lettera<br />
aperta al Ministro per <strong>la</strong> Coesione<br />
Territoriale Fabrizio Barca rinnovandogli<br />
l'invitoad un suoimpegno diretto<br />
perché solo attraverso l'adegua-<br />
Nardone (Odg) sull’appuntamento, ma Mazzeo (Idv) ri<strong>la</strong>ncia l’al<strong>la</strong>r me<br />
«No al<strong>la</strong> regione-gruviera e pure<br />
strategico delle Scienze del<strong>la</strong><br />
Terra nel<strong>la</strong> predisposizione di<br />
elementi conoscitivi e di mitigazione<br />
dei rischi».<br />
Già assodata <strong>la</strong> diffidenza<br />
degli ambientalisti, che hanno<br />
intrapreso una campagna di<br />
denuncia dei conflitti d’inte -<br />
resse di alcuni dei re<strong>la</strong>tori convocati,<br />
tra i quali l’autore del<strong>la</strong><br />
ricerca che individua in <strong>Basilicata</strong><br />
tre siti idonei per attività di<br />
Ccs (Carbon capture and storage),<br />
ossia cattura e stoccaggio<br />
di anidride carbonica. Su questo<br />
sempre ieri va registrato
RASSEGNASTAMPA<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
moratoria sia solo uno sbarramento alle lobby<br />
ambientale non bastano più».<br />
del petrolio<br />
e più risorse<br />
mento delle royalties del<br />
petrolio <strong>la</strong> Regione e i Comuni<br />
delle aree di estrazione<br />
possono avviare progetti<br />
di sviluppo e di nuova<br />
occupazione, di cui<br />
abbiamo assoluto bisogno,<br />
che vanno al di là<br />
dei programmi di<br />
compensazione ambientale<br />
e di salvaguardia<br />
territoriale,<br />
non più sufficienti.<br />
La <strong>Basilicata</strong> ha bisogno<br />
di nuove risorse<br />
finanziarie per i programmi<br />
di sviluppo ecosostenibile,<br />
per rinnovare<br />
il contributo responsabileall'approvvigionamento<br />
energetico del Paese,<br />
per attuare politiche di<br />
coesione sociale indispensabili<br />
ad arginare il crescente<br />
stato di disagio sociale,<br />
segnato dall'indice<br />
più alto in Italia di famiglie<br />
che vivono sul<strong>la</strong> soglia di<br />
povertà, <strong>la</strong> fuga dei cervelli e lo spopo<strong>la</strong>mento<br />
dei centri minori e di montagna.<br />
Oggi più che mai, proprio in considerazione<br />
del diniego a nuove ricerche,<br />
perforazioni ed estrazioni che<br />
proviene da altre Regioni, al<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
( e conseguentementealle aree interessate<br />
dal<strong>la</strong> estrazione petrolifera)<br />
che subisce da tempo tale attività, al<strong>la</strong><br />
quale nel<strong>la</strong> sostanza non si può porre<br />
rimedio negativo se non quello del<strong>la</strong><br />
precondizione del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> salute<br />
e ambientale, deve essere riconosciuta<br />
degli ambientalisti<br />
al<strong>la</strong> gassosa»<br />
l’al<strong>la</strong>rme del consigliere regionale<br />
Enrico Mazzeo. «Dopo il<br />
deposito di scorie nucleari, le<br />
iniezioni di gas e le estrazioni di<br />
petrolio - ha ironizzato Mazzeo<br />
- ecco il nuovo orizzonte dello<br />
sviluppo industriale lucano.<br />
Lasciamo stare <strong>la</strong> regione-gruviera,<br />
ma con l’acqua di cui è<br />
ricco il nostro territorio chissà<br />
che in futuro più che un formaggio<br />
non ne venga fuori<br />
una gassosa (...) <strong>la</strong> Regione<br />
non pensi cheuna volta approvata<strong>la</strong>moratoria<br />
sulpetrolioil<br />
suo compito sia finito».<br />
una compensazione in royalties, collegata<br />
con <strong>la</strong> quantità del greggio<br />
estratto, adeguata quantomeno al<strong>la</strong><br />
media internazionale, anche in previsione<br />
del futuro regime di federalismo<br />
fiscale che potrà essere attuato al meglio<br />
solo con il riconoscimento di tali<br />
maggiore entrate collegate con le risorse<br />
del proprio territorio.<br />
Comeènoto, <strong>la</strong>percentualediroyalties<br />
sull'estrazione e produzione di<br />
idrocarburi, riconosciute al<strong>la</strong> Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> e ai Comuni lucani dove<br />
sono localizzati pozzi ed impianti, è pari<br />
sostanzialmente al 7% ( aumentate a<br />
10% di cui il 3% attraverso <strong>la</strong> card carburanti).<br />
Una percentuale che è una<br />
delle più basse praticate nei Paesi e nelle<br />
regioni del mondo dove si estrae petrolio<br />
(in Russia e Norvegia l'80%, in<br />
A<strong>la</strong>ska 60% e in Canada 50%, per arrivare<br />
all' 85% in Libia ed Indonesia).<br />
Non possiamo sottacere che ormai<br />
da qualche anno le royalties incassate<br />
sono servite per far<br />
La quinta<br />
linea breve<br />
assumerà<br />
800 persone,<br />
meno<br />
del<strong>la</strong><br />
metà sarà<br />
forza<br />
locale<br />
fronte al<strong>la</strong> spesa<br />
corrente del<strong>la</strong> Regione,in<br />
materia<br />
sanitaria,agrico -<br />
<strong>la</strong>,forestazione e di<br />
coesione sociale,per<br />
cui ben sappiamo<br />
che nei<br />
prossimi anni,che<br />
saranno<br />
ancora più delicati<br />
e onerosi<br />
per <strong>la</strong> nostra<br />
realtà regiona<br />
-<br />
le,ne avremo<br />
bisogno ancora,anche<br />
di entità<br />
maggiore,<br />
per le conseguenze<br />
dei nuovi<br />
tagli dei trasferimenti.<br />
Ebbene,<strong>la</strong><br />
battaglia dell'adeguamento<br />
delle royalties<br />
va sostenuta<br />
a 360 gradi in<br />
quanto tale riconoscimento<br />
non va<br />
confuso con quantoèprevistonelMemorandum<br />
o all'art.16<br />
del decreto Monti.<br />
Da tempo il Consiglio Regionale ha<br />
approvato una mozione da me presentata<br />
con <strong>la</strong> quale veniva sollecitato il<br />
Governo Regionale ad emettere una<br />
DDL contenente una proposta di legge<br />
da presentare al governo nazionale<br />
per l'aumento delle royalties; a tutt'oggi<br />
il governo regionale non ha ancora<br />
provveduto nonostante vi siano state<br />
altre sollecitazioni da me avanzate nel<br />
corso di altre sedute del Consiglio.<br />
Spero che si arrivi presto a discutere<br />
di tale DDl in Consiglio al fine di avanzare<br />
una formale richiesta al governo<br />
nazionale e al par<strong>la</strong>mento proveniente<br />
dal<strong>la</strong> principale regione interessata.<br />
E’una beffa <strong>la</strong> situazione occupazionale<br />
nel<strong>la</strong> filiera petrolifera.<br />
Di qui <strong>la</strong> mozione presentata in Consiglio<br />
(di cui sono primo firmatario)<br />
che impegna il Presidente e <strong>la</strong><br />
Giunta a sollecitare l'Eni, nel<strong>la</strong><br />
persona dell' a.d. Scaroni, perché<br />
nelle nuove assunzioni dirette<br />
o dell'indotto, si garantisca<br />
una quota consistente di<br />
avvio al <strong>la</strong>voro di cittadini<br />
del<strong>la</strong> Val d'Agri e dell'intera<br />
regione, definendo con i<br />
sindacati e i Centri<br />
per l'Impiego di Vil<strong>la</strong><br />
d'Agri e del<strong>la</strong> regione<br />
un protocollo di<br />
intesa che individui<br />
le forme più opportune<br />
per consentire,prioritariamente,l'assunzione<br />
di personale<br />
del<strong>la</strong> Val<br />
d'Agri e grada-<br />
tamente del resto del<strong>la</strong> regione, per<br />
ogni profilo e figura professionali richiesti.<br />
E' il caso di evidenziare che il programma<br />
di <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> cosiddetta<br />
quinta linea nel Centro Oli Eni di Viggiano<br />
prevede l'assunzione, a breve, di<br />
non meno di 400 operai per arrivare ad<br />
un massimo tra i 700 e gli 800 operai”e<br />
si sottolinea che “l'incidenza di manodoperalocaledirettaenell'indottodelle<br />
attività petrolifere in Val d'Agri, secondo<br />
dati di fonte Eni, rappresenta<br />
meno del<strong>la</strong> metà del<strong>la</strong> forza <strong>la</strong>voro<br />
complessiva (140 dei 289 occupati diretti,<br />
e il 48,60 per cento dei 2.101 occupati<br />
indiretti, di cui 32,51 per cento<br />
residentiin Vald'Agrie16,9 percento<br />
residenti invece negli altri comuni lucani);che<br />
precedenti<strong>la</strong>voriall'interno<br />
del Centro Oli le imprese appaltatrici<br />
hanno fatto ricorso all'impiego di centinaia<br />
di operai di nazionalità estera,<br />
attraverso assunzione diretta. Ancora,<br />
i sindacati da tempo sollecitano <strong>la</strong><br />
definizione di un protocollo di intesa<br />
con l'Eni che introduca una sorta di<br />
corsia preferenzialeper garantirei disoccupati<br />
del<strong>la</strong> Val d'Agri, oltre al<strong>la</strong><br />
proposta del Contratto di Sito per l'area<br />
industriale di Viggiano in modo a<br />
evitare che il passaggio di commesse<br />
metta a rischio <strong>la</strong> stabilità dei posti di<br />
<strong>la</strong>voro; i Centri per l'Impiego, in partico<strong>la</strong>re<br />
quello comprensoriale di Vil<strong>la</strong><br />
d'Agri, nel<strong>la</strong> quasi totalità dei casi di<br />
nuove assunzioni sonostati “bypassa -<br />
ti” per effetto dell'assunzione diretta<br />
da parte delle imprese appaltatrici.<br />
Forse, anzicchè prevedere un bonus<br />
per l'occupazione, è necessario prevedere<br />
un bonus previdenziale ( sgravio<br />
contributivo) a favoredelle società che<br />
utilizzeranno il Centro per l'Impiego<br />
per avviareal <strong>la</strong>vorogiovani enon dell'area<br />
e del<strong>la</strong> Regione. Si garantirebbe<br />
in tal modo anche un sorta di trasparenza<br />
sulle modalità di assunzione che<br />
oggi non è assicurata.<br />
Non so se il Ministro Passera, come<br />
più di qualcuno ironizza, sia il nuovo<br />
Enrico Mattei oppure si creda Mattei.<br />
Comunque sia, se non altro per le<br />
tracce <strong>la</strong>sciate da Mattei in Valbasento<br />
e per il profondo rispetto che gli si deve,<br />
credo che vada preso decisamente sul<br />
serio, adeguando <strong>la</strong> nostra<br />
strategia, nell'assolutachiarezza<br />
di strumenti,<br />
azioni,<br />
provvedi -<br />
menti da<br />
mettere i<br />
campo ed<br />
obiettivi da<br />
raggiun -<br />
gere.<br />
*capo -<br />
gruppo<br />
IdV<br />
Consi - glio<br />
Regionale<br />
Primo piano<br />
TEMPA ROSSA :<br />
LE DUE FACCE DEL PD<br />
LUCANO E PUGLIESE<br />
di EGIDIO DIGILIO<br />
13<br />
“NON voglio rovinare il clima di festa<br />
del Pd per questo fine settimana<br />
a Potenza ma proprio perché i<br />
temi che intendono affrontare sono<br />
quelli degli enti locali credo non<br />
ci sia migliore occasione per un<br />
faccia a faccia con gli amministratori<br />
e i dirigenti del<strong>la</strong> città e del<strong>la</strong><br />
provincia di Taranto del Pd che<br />
hanno presentato, solo qualche<br />
giorno fa, un ordine del giorno<br />
contro il progetto Tempa Rossa.<br />
Scavalcando il Governatore De Filippo,<br />
sul<strong>la</strong> scia dell'atteggiamento<br />
di ambientalismo<br />
radicale del<br />
Governato -<br />
re pugliese<br />
Vendo<strong>la</strong>, in<br />
parole povere,<br />
i gruppi<br />
dirigenti tarantini<br />
del<br />
Pd intendono<br />
bloccare<br />
l'arrivo al<br />
porto di Taranto<br />
del<br />
greggio che<br />
sarà estratto<br />
a Tempa<br />
Rossa”. Ad<br />
evidenziar -<br />
lo è il coordinatoreregionale<br />
di<br />
Fli sen. Egidio<br />
Digilio<br />
sottolinean -<br />
do che “è<br />
una posizione<br />
non certo<br />
marginale<br />
che mette in<br />
discussione<br />
il progetto Tempa Rossa che senza<br />
il porto di Taranto non avrebbe ragione<br />
di esistere. Il Pd - afferma Digilio<br />
- continua a mostrare due facce:<br />
quel<strong>la</strong> lucana filo petrolieri per<br />
dare corso agli accordi con Total ed<br />
Eni sul<strong>la</strong> prosecuzione dell'estrazione<br />
di greggio e quel<strong>la</strong> pugliese<br />
per <strong>la</strong> difesa di ambiente e salute a<br />
360 gradi e ad oltranza, in quanto -<br />
si legge nell'odg del gruppo consiliare<br />
del Pd di Taranto - “dal<strong>la</strong> lettura<br />
degli atti re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> realizzazione<br />
dell'impianto Eni di stoccaggio<br />
e movimentazione del greggio<br />
denominato “Tempa Rossa” emer -<br />
gono elementi che suscitano<br />
preoccupazione sociale in merito<br />
alle ulteriori sostanze diffuse (10<br />
tonnel<strong>la</strong>te all'anno) derivanti dal<strong>la</strong><br />
posa di nuovi serbatoi”. E se a ciò<br />
si aggiunge, come ricorda Confindustria<br />
di Taranto che è fortemente<br />
interessata allo sviluppo del porto<br />
ed al ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> citta' sul modello<br />
Rotterdam, che l'Amministrazione<br />
Comunale di Taranto<br />
nell'agosto 2011, a governo centrosinistra<br />
con il Pd, ha dato parere<br />
favorevole al progetto, <strong>la</strong> confusione<br />
è ancora maggiore. Una confusione<br />
che riguarda una questione<br />
essenziale per il futuro del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
come per l'economia tarantina<br />
e che pertanto non si può giocare<br />
in casa Pd intorno alle risorse<br />
energetiche magari per calcoli<br />
elettoralistici e per scelte populistiche<br />
sia in <strong>Basilicata</strong> che in Puglia”.<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o a
RASSEGNASTAMPA<br />
14 Primo piano<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
Concessioni<br />
Bocciata l’amministrazione di Balvano<br />
Serve una gara per estrarre dal<strong>la</strong> Pedicara<br />
Le cave del<strong>la</strong> discordia<br />
Annul<strong>la</strong>to il contratto 2003 rinnovato lo scorso aprile: chiesto un maxi-risar cimento<br />
dal nostro inviato<br />
LEO AMATO<br />
POTENZA - Il contratto stipu<strong>la</strong>to<br />
nel 2003 per i nove<br />
anni a venire è semplicemente<br />
nullo. Stessa sorte quindi<br />
dovrebbe avere quello sottoscritto<br />
lo scorso aprile con <strong>la</strong><br />
medesima ditta. Per l’avve -<br />
nire andrà fatta una gara ad<br />
evidenza pubblica. Per il passato,<br />
invece, c’è solo da sperare<br />
che se danno c’è stato<br />
non sia stato eccessivo, altrimenti<br />
le casse dell’ammini -<br />
strazione di Balvano e dei cittadini,<br />
al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> fiera, rischiano<br />
davvero grosso.<br />
Le sentenze<br />
Così ha stabilito il Tar <strong>Basilicata</strong><br />
accogliendo il ricorso<br />
presentato nove anni orsono<br />
dal<strong>la</strong> D.M. Sas di Giuseppe<br />
Macel<strong>la</strong>ro, e precisando<br />
il senso del<strong>la</strong> sua decisione<br />
lo scorso 30 agosto in risposta<br />
a una richiesta di “ot -<br />
temperanza” rispetto all’at -<br />
teggiamento quantomeno<br />
noncurante del Comune,<br />
che è andato avanti finora<br />
come se niente fosse.<br />
Al centro del<strong>la</strong> contesa c’è<br />
il fitto dei terreni comunali<br />
in contrada Pedicara per «<strong>la</strong><br />
coltivazione di cava e <strong>la</strong><br />
estrazione di inerti a cielo<br />
aperto, nonché tutti gli atti<br />
presupposti, connessi e conseguenti»<br />
dove ancora oggi<br />
si producono dolomite, granu<strong>la</strong>ri,<br />
selezionati calibrati,<br />
e calcestruzzo. La vicenda<br />
inizia undici anni fa, anche<br />
se a ben vedere ha un antecedente<br />
storico “di prossimità”<br />
nel<strong>la</strong> dura battaglia legale<br />
già intrapresa e portata a<br />
termine in maniera vittoriosa<br />
dal<strong>la</strong> stessa D.M. sas, nei<br />
confronti del<strong>la</strong> ditta Estrazione<br />
Inerti di Nico<strong>la</strong> Tomasillo,<br />
che gestisce un’area separata<br />
da quel<strong>la</strong> in discussione<br />
soltanto da una strada<br />
(vedi articolo in basso).<br />
Il ricorso<br />
Stavolta nel mirino è finita<br />
<strong>la</strong> Società Cava La Pedicara,<br />
di Gerardo Santagata e dei figli<br />
Vincenzo, Angelo e Stanis<strong>la</strong>o,<br />
quest’ultimo patron<br />
del<strong>la</strong> locale squadra di calcio.<br />
La D.M. ha sostenuto<br />
con successo di aver segna<strong>la</strong>to<br />
più volte all’ammini -<br />
strazione <strong>la</strong> sua intenzione<br />
di competere per «<strong>la</strong> concessione<br />
di beni appartenenti al<br />
patrimonio o al demanio disponibile<br />
del Comune di Balvano».<br />
La cosa, quindi,<br />
avrebbe dovuto spingere<br />
l’amministrazione a indire<br />
una gara, ma così non è stato.<br />
L’affidamento diretto<br />
In partico<strong>la</strong>re, nel 2002,<br />
vista <strong>la</strong> scadenza imminente<br />
del contratto tra il comune di<br />
Balvano e <strong>la</strong> società Cava La<br />
Pedicara dei terreni<br />
nell’omonima località, <strong>la</strong> ditta<br />
di Giuseppe Macel<strong>la</strong>ro,<br />
che oggi è rappresentata da<br />
Vito Di Stasio, avrebbe persino<br />
specificato i termini del<strong>la</strong><br />
sua offerta, che per lo sfruttamento<br />
dell’area di cava<br />
prevedeva «31 centesimi di<br />
euro per ogni metro cubo di<br />
materiale estratto, con una<br />
maggiorazione del 10% del<br />
canone fisso pagato dal precedente<br />
gestore e l’aumento<br />
del 20% del personale impiegato».<br />
Nondimeno l’ammi -<br />
nistrazione con delibera del<br />
25 marzo del 2003, «ignorando<br />
del tutto tale ultima richiesta»,<br />
avrebbe accolto<br />
quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> società Cava La<br />
Pedicara, «sebbene notevol-<br />
mente inferiore» dato che veniva<br />
offerto un aumento solo<br />
del 7% dei corrispettivi previsti<br />
nel precedente contratto,<br />
con un canone annuo di<br />
23mi<strong>la</strong> euro.<br />
Il Comune si difende<br />
Il motivo di questo comportamento<br />
i legali de Comune<br />
hanno cercato di spiegarlo<br />
ai magistrati del Tar <strong>Basilicata</strong>,<br />
ma è stato giudicato<br />
«privo di pregio», perché<br />
sebbene <strong>la</strong> D.M. non avesse<br />
l’autorizzazione regionale<br />
necessaria per condurre l’at -<br />
tività estrattiva, questa non<br />
sarebbe stata «un elemento<br />
determinante ai fini del<strong>la</strong><br />
partecipazione a una gara,<br />
che ancora non risulta bandita,<br />
per <strong>la</strong> concessione di<br />
un’area demaniale, potendo<br />
comunque intervenire nel<br />
tempo del<strong>la</strong> procedura selettiva».<br />
Tutto questo, scrive<br />
ancora il consigliere Antonio<br />
Ferone nel<strong>la</strong> sentenza<br />
dello scorso febbraio, anche<br />
«a prescindere dal<strong>la</strong> circostanza<br />
che <strong>la</strong> società ricorrente<br />
(cioé <strong>la</strong> D.M., ndr) ha<br />
affermato di operare già da<br />
tempo nel settore del<strong>la</strong> coltivazione<br />
di cave anche riguardanti<br />
aree del Comune<br />
di Balvano, senza essere sul<br />
punto contrastata efficacemente».<br />
Il secondo ricorso<br />
Finita qui? Neanche per<br />
scherzo. Perché sebbene <strong>la</strong><br />
sentenza di febbraio par<strong>la</strong>sse<br />
abbastanza chiaro ad aprile<br />
il Comune ha riaffidato a<br />
trattativa privata <strong>la</strong> stessa<br />
cava al<strong>la</strong> stessa società, così è<br />
partito un secondo ricorso e<br />
l’atto di stipu<strong>la</strong> del nuovo<br />
contratto è stato sospeso.<br />
L’udienza di trattazione del<br />
merito si è tenuta ieri e nei<br />
prossimi giorni dovrebbe essere<br />
depositata <strong>la</strong> decisione,<br />
che a meno di ripensamenti<br />
dovrebbe ricalcare quel<strong>la</strong> di<br />
sette mesi fa.<br />
L’avvenire<br />
In conclusione, ad occhio e<br />
croce, per stabilire chi gestirà<br />
<strong>la</strong> cava per i prossimi nove<br />
anni e a che prezzo servirà<br />
una nuova gara per due ordini<br />
di ragioni. Innanzitutto<br />
perché questo è l’orienta -<br />
mento mercatista dell’Unio -<br />
ne europea. Poi perché esiste<br />
una norma regionale che è<br />
stata sempre interpretata<br />
nel senso che il rinnovo del<strong>la</strong><br />
concessione di una cava<br />
dev’essere subordinato «oltre<br />
al<strong>la</strong> verificata ottemperanza<br />
agli obblighi impostigli<br />
con <strong>la</strong> precedente concessione,<br />
al<strong>la</strong> circostanza che<br />
al<strong>la</strong> data di scadenza del<strong>la</strong><br />
concessione non siano state<br />
presentate altre istanze di<br />
sfruttamento del<strong>la</strong> cava».<br />
Quindi «in tale seconda evenienza<br />
l’Amministrazione è<br />
tenuta a valutare comparativamente<br />
le predette istanze».<br />
Il conto<br />
E nel frattempo? Nel frattempo<br />
basta andare sul posto<br />
per rendersi conto che le<br />
estrazioni proseguono senza<br />
interruzione. D’altronde<br />
per <strong>la</strong> sentenza di febbraio<br />
pende un appello in Consiglio<br />
di Stato e quel<strong>la</strong> di agosto<br />
ha respinto <strong>la</strong> domanda<br />
risarcitoria, «in quanto il<br />
danno derivante dal<strong>la</strong> diminuzione<br />
del<strong>la</strong> quantità di<br />
sabbia, presente nell’area di<br />
cava, nel frattempo estratta<br />
dal<strong>la</strong> controinteressata, non<br />
è ancora attuale, poiché tale<br />
danno può essere risarcito<br />
soltanto dopo l’eventuale aggiudicazione<br />
da parte del<strong>la</strong><br />
ricorrente del prescritto<br />
procedimento di evidenza<br />
pubblica». E’ a quel punto<br />
che andranno fatti i conti e il<br />
Comune rischia di dover<br />
staccare un assegno al<strong>la</strong><br />
D.M. che ricadrà inevitabilmente<br />
sulle tasche dei cittadini.<br />
La cava su<br />
Google<br />
maps.<br />
Sotto<br />
l’impianto<br />
e Vincenzo<br />
Santagata<br />
| IL GESTORE |<br />
Il precedente: nel 2001 il Consiglio di stato ha precisato i requisiti per partecipar e<br />
Basta l’iscrizione al<strong>la</strong> Camera di commercio<br />
«IN UNA pubblica gara l'amministrazione<br />
può prefissare i requisiti di ammissione<br />
al<strong>la</strong> selezione e può pretendere <strong>la</strong> dimostrazione<br />
del<strong>la</strong> capacità tecnica delle<br />
ditte partecipanti con ampia discrezionalità;<br />
tuttavia i requisiti devono essere<br />
logici, adeguati e congrui in re<strong>la</strong>zione all'oggetto<br />
del<strong>la</strong> gara, e non devono essere<br />
tali da precostituire posizioni di privilegio<br />
in favore di pochi soggetti o da determinare<br />
una preclusione insormontabile<br />
all'accesso al mercato di nuove imprese<br />
in possesso di indici di affidabilità operativa».<br />
Così decise il Tar <strong>Basilicata</strong> nel lontano<br />
1999 quando <strong>la</strong> DM sas decise di<br />
portare per <strong>la</strong> prima volta in Tribunale il<br />
Comune di Balvano a proposito delle cave<br />
di località Pedicara.<br />
I terreni in questione erano quelli affidati<br />
a Nico<strong>la</strong> Tomasillo per i quali era<br />
giuntoa scadenzailcontratto esistentee<br />
l’amministrazione aveva bandito una<br />
gara inserendo tra i requisiti di partecipazione<br />
«il pregresso effettivo esercizio<br />
del<strong>la</strong> attività di estrazione e <strong>la</strong>vorazione<br />
di inerti». Una c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> scorretta, per i<br />
giudici del Tar e del Consiglio di Stato che<br />
avrebbe confermato <strong>la</strong> decisione di primo<br />
grado tre anni più tardi, in quanto in<br />
contrasto con il principio costituzionale<br />
del<strong>la</strong> libertà di iniziativa economica.<br />
«E’ indubbio - recitava ancora <strong>la</strong> sentenza<br />
- che nel<strong>la</strong> fattispecie in esame <strong>la</strong><br />
c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> delbando che richiedeil possesso<br />
del “pregresso effettivo esercizio delle<br />
attività di estrazione e <strong>la</strong>vorazione di<br />
inerti” viene ad attribuire un ingiustificato<br />
privilegio in favore del<strong>la</strong> ditta Tomasillo,<br />
che da circa trenta anni ha ottenuto<br />
<strong>la</strong> sfruttamento del<strong>la</strong> cava di inerti di<br />
proprietà del Comune di Balvano, in<br />
quanto esclude dal<strong>la</strong> competizione <strong>la</strong> so<strong>la</strong><br />
impresa che in sede di rinnovo dell'appalto<br />
aveva tentato di contrastare il predominio<br />
del<strong>la</strong> Tomasillo. Ma <strong>la</strong> c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong><br />
in questione si rive<strong>la</strong> anche illogica, poiché<br />
<strong>la</strong> richiesta di una pregressa esperienza<br />
nel settore, se appare p<strong>la</strong>usibile<br />
nell’ipotesi di appalto di opera pubblica<br />
in cui l’esperienza posseduta dal<strong>la</strong> aggiudicataria<br />
assurge a garanzia del<strong>la</strong><br />
qualità dell’opera da realizzare, non<br />
ugualmente si giustifica nel<strong>la</strong> fattispecie<br />
in esame dove l’Amministrazione comunale<br />
(proprietaria del<strong>la</strong> cava di inerti)<br />
è interessata essenzialmente a ricavare il<br />
massimo profitto dall’affitto del<strong>la</strong> cava».<br />
L’unico requisito di ammissione a gare<br />
di questo tipo resta quindi l’iscrizione<br />
al<strong>la</strong> camera di commercio, come ricorda<br />
il Tar nel<strong>la</strong> sentenza dello scorso 30 agosto.<br />
La scommessa<br />
di Santagata:<br />
«Senza di noi<br />
non ci sarà <strong>la</strong>voro»<br />
«VOGLIO vedere chi sarà in grado<br />
di mantenere i livelli occupazionali<br />
di questa cava. Oggi qui ci sono<br />
trenta dipendenti che <strong>la</strong>vorano.<br />
Scommetto che non ci riusciranno».<br />
Non si arrende Vincenzo<br />
Santagata, responsabile commerciale<br />
e attività produttive del<strong>la</strong> società<br />
Cava <strong>la</strong> Pedicara di Santagata<br />
Gerardo e C. S.n.c. In paese <strong>la</strong> famiglia<br />
è molto considerata, ma<br />
non si è mai schierata apertamente<br />
a sostegno di un politico piuttosto<br />
che un altro. «Le imprese legate<br />
al<strong>la</strong> politica sono come bandiere».<br />
Spiega Santagata. «Quando il<br />
vento finisce loro si sgonfiano».<br />
Conoscendo il mercato e i margini<br />
sul ciclo dell’impianto a menadito<br />
(«Il nostro principale compratore<br />
è l’Ilva di Taranto - racconta<br />
orgoglioso - ma vendiamo anche<br />
negli Stati Uniti dove il grado<br />
di purezza del nostro materiale<br />
viene apprezzato nel<strong>la</strong> produzione<br />
di pannelli fotovoltaici»), l’im -<br />
prenditore si dice convinto che<br />
non esistono soluzioni organizzative<br />
capaci di migliorare i termini<br />
del contratto stipu<strong>la</strong>to con l’am -<br />
ministrazione di Balvano lo scorso<br />
aprile. «I costi di produzione andrebbero<br />
fuori mercato e l’impian -<br />
to resterebbe fermo. E’ automati -<br />
co. Poi ci sono i macchinari da<br />
comprare».<br />
Una sfida, insomma, al senso di<br />
responsabilità di tutti per preservare<br />
il <strong>la</strong>voro e <strong>la</strong> ricchezza che <strong>la</strong><br />
cava ha portato in paese per tutti<br />
questi anni. Anche se qualcuno<br />
forsenon <strong>la</strong>pensacosì. «Temoche<br />
ci sia chi vorrebbe fermare le attività<br />
per pregiudizi ideologici di<br />
stampo ecologista». Aggiunge<br />
quasi trai denti, sicuroche nessuno<br />
avrebbe potuto far meglio anche<br />
per <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dell’ambiente.<br />
I mezzi del<strong>la</strong> ditta dei Santagata al <strong>la</strong>voro<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
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Of0l17FbcY8fAnR9RW4wiXqCmfnCbfHoCMnxti3CW0g=<br />
II I<br />
BASILICATA PRIMO PIANO<br />
INDUSTRIE LUCANE<br />
FRA CRISI DEL COMPARTO E FUGHE<br />
La nota positiva<br />
Per gli ex addetti<br />
pronta un’altra azienda<br />
I <strong>la</strong>voratori del<strong>la</strong> ex Parma<strong>la</strong>t di<br />
Atel<strong>la</strong> hanno attraversato anni bui e<br />
difficili. Ma almeno sono riusciti a<br />
conservare il posto di <strong>la</strong>voro. Le organizzazioni<br />
di categoria (F<strong>la</strong>i-Cgil,<br />
Fai-cisl e Ui<strong>la</strong>-Uil) sottolineano del<br />
resto che «l'azienda di Atel<strong>la</strong> è stata<br />
l’unica a beneficiare del bando di<br />
reindustrializzazione del<strong>la</strong> Regione<br />
<strong>Basilicata</strong>»; e che proprio per questo<br />
«è stata l’unica fabbrica in cui le<br />
attività erano state cessate, a sopravvivere<br />
al<strong>la</strong> crisi cambiando pelle».<br />
I <strong>la</strong>voratori, che fino a qualche<br />
anno fa realizzavano prodotti da forno,<br />
in futuro si daranno ad attività<br />
completamente diverse. Ma manterranno<br />
un reddito per andare<br />
avanti. «Non appena <strong>la</strong> Regione darà<br />
l’ok - spiegano i sindacati - inizieranno<br />
i corsi di formazione, perché<br />
dopo essere passati dal settore alimentare<br />
a quello industriale, cambieranno<br />
i procedimenti di <strong>la</strong>vorazione.<br />
Ma si tratta, comunque, di un<br />
progetto importante, perché gli<br />
operai, che oggi sono in cassa integrazione,<br />
conserveranno il loro posto<br />
di <strong>la</strong>voro». [f.rus.]<br />
LE SEDI SALVATE<br />
Atel<strong>la</strong> ha chiuso, ma <strong>la</strong> società veneta ha<br />
salvato gli stabilimenti di Nusco e di<br />
Bovolone. In 100 sono finiti a casa<br />
LA STORIA DALLA MISTER DAY ALLA VICENZI, UN’AVVENTURA INIZIATA NEL 2005<br />
Prodotti da incrementare<br />
ma era solo una promessa<br />
l ATELLA . Tutto iniziò nel<br />
mese di ottobre del 2005, quando<br />
Giuseppe Vicenzi, presidente<br />
dell’azienda di prodotti da forno<br />
veronese, arrivò ad Atel<strong>la</strong> per<br />
incontrare le maestranze<br />
dell’allora Mister Day. Il primo<br />
dicembre dello stesso anno, lo<br />
stabilimento diventò ufficialmente<br />
di proprietà del<strong>la</strong> Vicenzi,<br />
insieme ad altre tre aziende<br />
del comparto forno del<strong>la</strong> Parma<strong>la</strong>t.<br />
La Mister Day di Atel<strong>la</strong><br />
sarebbe dovuta diventare centro<br />
logistico e di distribuzione per<br />
tutto il centro nord italiano,<br />
mentre l’azienda si era impegnata,<br />
in sede di accordo ministeriale,<br />
a mantenere i livelli occupazionali.<br />
Oltre a risanare lo<br />
stabilimento, il gruppo veronese<br />
avrebbe dovuto anche incrementare<br />
le produzioni. Ma ciò<br />
non avvenne, e per i circa 130<br />
dipendenti iniziò il calvario del-<br />
<strong>la</strong> cassa integrazione. Le speranze<br />
di ri<strong>la</strong>ncio vennero riposte in<br />
un finanziamento di 10 milioni<br />
di euro per <strong>la</strong> realizzazione di<br />
una nuova linea, con <strong>la</strong> partecipazione<br />
ad un bando regionale<br />
per usufruire di fondi comunitari.<br />
Il 31 ottobre del 2008, giorno<br />
di scadenza del bando, <strong>la</strong> Vicenzi<br />
fece dietro front, e dopo poche<br />
settimane annunciò <strong>la</strong> volontà<br />
di abbandonare <strong>la</strong> fabbrica di<br />
Atel<strong>la</strong>. Dopo circa due anni di<br />
cassa integrazione straordinaria<br />
per cessazione delle attività,<br />
si aprì uno spiraglio per i dipendenti<br />
del<strong>la</strong> ex Parma<strong>la</strong>t ed ex<br />
Vicenzi. Si fece avanti un’azien -<br />
da lucana, <strong>la</strong> Eco Sun Power, specializzata<br />
nell’utilizzo di tecnologie<br />
ed energie alternative, con<br />
un programma per <strong>la</strong> reindustrializzazione<br />
dello stabilimento<br />
e <strong>la</strong> creazione di circa 500 posti<br />
di <strong>la</strong>voro. Il mese scorso, presso<br />
il Dipartimento Attività produt-<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
I FONDI PUBBLICI<br />
La società non ha usufruito di fondi<br />
pubblici per insediarsi ma ha utilizzato <strong>la</strong><br />
svendita di 4 stabilimenti Parma<strong>la</strong>t<br />
Le industrie delle illusioni<br />
nascono qui, poi tornano al Nord<br />
Il caso Vicenzi, fabbrica di prodotti da forno, aperta nel 2005 e chiusa nel 2008<br />
FRANCESCO RUSSO<br />
l Aziende del Nord che arrivano nelle<br />
regioni meridionali, annunciando di<br />
voler mettere le radici in quei territori<br />
con nuove attività industriali; aziende<br />
che seminano illusioni ed il miraggio di<br />
un <strong>la</strong>voro stabile e sicuro, ma che dopo<br />
un po' di tempo - magari dopo aver<br />
usufruito di fondi pubblici - fanno le<br />
valige e se ne ritornano nel Settentrione.<br />
Esempi del genere, in <strong>Basilicata</strong>,<br />
ce ne sono tanti. Ed un nostro lettore, ci<br />
ha ricordato <strong>la</strong> vicenda del<strong>la</strong> Vicenzi,<br />
che nel 2008 chiuse lo stabilimento di<br />
prodotti da forno del<strong>la</strong> Valle di Vitalba<br />
di Atel<strong>la</strong>, dopo circa tre anni ed un<br />
piano di ri<strong>la</strong>ncio mai portato a compimento.<br />
«Di soldi pubblici, in realtà, <strong>la</strong><br />
Vicenzi non ne ha presi: ma comunque<br />
ha approfittato del<strong>la</strong> svendita dei quattro<br />
stabilimenti italiani del<strong>la</strong> Parma<strong>la</strong>t,<br />
Nel 2008 l’annuncio<br />
dell’azienda di voler<br />
abbandonare <strong>la</strong><br />
fabbrica del Vulture<br />
LA FABBRICA Nel<strong>la</strong> foto di Massari una veduta dello stabilimento del<strong>la</strong> ex Vincenzi<br />
AZIENDE E TERRITORIO<br />
Aziende sorte in <strong>Basilicata</strong> con<br />
fondi pubblici o altre agevo<strong>la</strong>zioni,<br />
poi vanno via e non <strong>la</strong>sciano nul<strong>la</strong><br />
dopo il famoso crac», spiega Vincenzo<br />
Esposito, segretario regionale del<strong>la</strong><br />
F<strong>la</strong>i-Cgil. «Tra quelle aziende - prosegue<br />
- c'era anche quel<strong>la</strong> di Atel<strong>la</strong>, in <strong>Basilicata</strong>.<br />
La Vicenzi si vide costretta a<br />
chiuder<strong>la</strong> in seguito ad una crisi profonda<br />
del mercato. Ad Atel<strong>la</strong> si producevano<br />
principalmente merendine,<br />
ma i volumi commerciali, evidentemente,<br />
non consentivano il mantenimento<br />
di quello stabilimento. Sopprimendo le<br />
fabbriche di Atel<strong>la</strong> e di Como, <strong>la</strong> Vicenzi<br />
è riuscita a salvare quelle di Nusco e<br />
Bovolone». Il problema, però, è che oltre<br />
cento <strong>la</strong>voratori si sono trovati a vivere<br />
l’incubo del<strong>la</strong> possibile perdita del posto<br />
di <strong>la</strong>voro; e che <strong>la</strong> logica dei sacrifici,<br />
continua a colpire sempre le realtà produttive<br />
del meridione, nonostante le<br />
aziende del nord continuino a promettere<br />
ri<strong>la</strong>nci produttivi e nuovi progetti,<br />
per poi andarsene via. «In effetti - con-<br />
tinua Esposito - questa non è una bel<strong>la</strong><br />
cosa. Ma il nostro obiettivo, a questo<br />
punto, è cercare di salvare i posti di<br />
<strong>la</strong>voro». La Vicenzi, nel frattempo, continua<br />
a produrre in altre aziende. «In<br />
effetti - interviene Antonio Lapadu<strong>la</strong>,<br />
segretario regionale del<strong>la</strong> Fai-Cisl - è<br />
così. La Vicenzi ha riportato al Nord<br />
alcuni macchinari che erano ad Atel<strong>la</strong>.<br />
Ma ha fatto tutto in rego<strong>la</strong>: sia perché<br />
quei macchinari erano stati trasportati<br />
da altri stabilimenti dell’azienda, sia<br />
perché è stato tutto sancito nell’a c c o rd o<br />
sig<strong>la</strong>to per <strong>la</strong> cassa integrazione. E poi -<br />
aggiunge - non ha chiuso solo il sito di<br />
Atel<strong>la</strong>, ma anche quello di Como. Gli<br />
operai del<strong>la</strong> fabbrica di Atel<strong>la</strong>, però -<br />
mette in chiaro - hanno uno spiraglio<br />
per il futuro, grazie al nuovo soggetto<br />
imprenditoriale che dovrà avviare nuove<br />
attività nel ramo del<strong>la</strong> produzione di<br />
energia e reindustrializzare il sito».<br />
tive del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>, i<br />
sindacati e l’azienda interessata<br />
al progetto si sono incontrati per<br />
dar corso al piano, sancendo<br />
l’avvio del<strong>la</strong> fase attuativa del<strong>la</strong><br />
reindustrializzazione dell’ex<br />
Mister Day di Atel<strong>la</strong>. Gli operai -<br />
che potranno così uscire da una<br />
condizione di precarietà che du-<br />
le altre notizie<br />
INDUSTRIA<br />
Giordano su Fiat<br />
«Si riveda futuro Melfi»<br />
n «La direzione Fiat ha comunicato<br />
un ennesimo periodo di<br />
cigo nello stabilimento Sata.<br />
Non rimane di attendere gli<br />
sviluppi sull'incontro tra Governo<br />
e Fiat dove, l’Ugl spera<br />
che l lingotto ravveda il futuro<br />
del sito di Melfi». È quanto<br />
dichiara il segretario regionale<br />
dell’Ugl <strong>Basilicata</strong> metalmeccanici,<br />
Giuseppe Giordano<br />
LAVORO<br />
Di Maulo: «Su Fiat<br />
provvedimenti europei»<br />
n «I provvedimenti di cassa integrazione<br />
ordinaria comunicati<br />
da Fiat e che riguardano alcune<br />
giornate di fermata produttiva<br />
a Melfi, Cassino e al<strong>la</strong> Sevel<br />
non sono assolutamente<br />
una sorpresa, ma sono <strong>la</strong> conseguenza<br />
precisa del<strong>la</strong> grave<br />
crisi del mercato del continente».<br />
È quantoil Segretario Generale<br />
del<strong>la</strong> Fismic, Roberto Di<br />
M a u l o.<br />
INDUSTRIA<br />
Uliano per Fiat<br />
nuovi prodotti<br />
n « L’ulteriore richiesta di<br />
cassa negli stabilimenti<br />
del gruppo Fiat riflette <strong>la</strong><br />
nota situazione di calo di<br />
mercato ed evidenzia l’ur -<br />
genza di interventi a sostegno<br />
del <strong>la</strong>ncio di nuovi<br />
prodotti, in partico<strong>la</strong>re<br />
per gli stabilimenti di Cassino<br />
e Melfi». È quanto sostiene<br />
Ferdinando Uliano,<br />
segretario nazionale Fim<br />
Cisl<br />
AMBIENTE<br />
Acta, sciopero<br />
Cgil il 28 settembre<br />
n Un giornata di sciopero nazionale<br />
è stata proc<strong>la</strong>mata<br />
dal<strong>la</strong> Funzione pubblica del<strong>la</strong><br />
Cgil che è legata al<strong>la</strong> Federambiente<br />
per il 28 settembre<br />
prossimo. In <strong>Basilicata</strong><br />
lo sciopero riguarderà i<br />
<strong>la</strong>voratori dell’Acta di Potenza,<br />
anche se l’azienda assicurerà<br />
tutte le prestazioni<br />
indispensabili per l’ero g azione<br />
del servizio<br />
I PRODOTTI<br />
Tra gli<br />
annunci che<br />
erano stati<br />
fatti quello<br />
dell’incremento<br />
del<strong>la</strong><br />
produzione<br />
ra da anni - dovranno frequentare<br />
nel frattempo corsi di formazione,<br />
dal momento che il <strong>la</strong>voro<br />
nello stabilimento sarà nettamente<br />
diverso. All’inter no<br />
dell’azienda si svolgeranno infatti<br />
attività che riguardano le<br />
energie alternative applicate al<strong>la</strong><br />
meccanica. [f.rus.]<br />
.
RASSEGNASTAMPA<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
Gli “eletti” nominati dal Rettore su una rosa di candidati proposti dal Senato accademico<br />
Unibas, nominato il nuovo cda<br />
Ricciuti di Sviluppo <strong>Basilicata</strong> tra gli esterni insieme a De Ruggieri<br />
POTENZA - La docente di ingegneria<br />
nonchè compagna dello scomparso<br />
rettore Tamburro Caterina<br />
Di Maio, il Preside del<strong>la</strong> facoltà di<br />
Lettere Pasquale Frascol<strong>la</strong> e un docente<br />
del<strong>la</strong> facoltà di Agraria presso<br />
<strong>la</strong> sede di Matera, Cristos Xiloyannis.<br />
Sono questi i neo eletti del consiglio<br />
d’amministrazione dell’Uni -<br />
versità degli studi del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />
Gli “interni”, ovvero ricercatori e<br />
professori. Ugualmente interni,<br />
ma con funzione di dirigenza e personale<br />
tecnico amministrativo, tra<br />
<strong>la</strong> rosa dei nomi è stato pescato l’in -<br />
gegnere Pierluigi Label<strong>la</strong>, mentre<br />
tra gli esterni l’avvocato Raffaello<br />
Giulio De Ruggieri e Raffaele Ricciuti.<br />
E’ un gruppo di volti noti e ben assortito<br />
quello scelto dal Magnifico<br />
Rettore Mauro Fiorentino su una<br />
rosa di candidati proposti dal Senato<br />
Accademico.<br />
E se come recita l’articolo 11 dello<br />
Statuto dell’Università degli studi<br />
del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
«il<br />
consiglio<br />
d’ammini -<br />
strazione è<br />
l’organo di<br />
governo<br />
dell’uni -<br />
versità cui<br />
sono attribuite<br />
le<br />
funzioni di<br />
indirizzo<br />
strategico,<br />
di approvazione<br />
del<strong>la</strong><br />
program -<br />
mazione finanziaria<br />
annuale e<br />
triennale e<br />
del personale,nonchè<br />
di vigi<strong>la</strong>nza<br />
sull’ammi -<br />
nistrazio -<br />
ne, sul patrimonio<br />
e sul<strong>la</strong> sostenibilità finanziaria<br />
delle attività, tenendo<br />
conto delle proposte e dei pareri del<br />
Senato accademico», chi entra nel<br />
cda dell’Unibas ha quindi non solo<br />
una grande responsabilità ma anche<br />
un certo “potere decisionale”.<br />
O meglio, è funzionale a quello che<br />
è il disegno generale di ciò che dovrebbe<br />
essere il fiore all’occhiello<br />
del<strong>la</strong> regione: polo attrattivo per i<br />
cervelli in fuga e per quelli provenienti<br />
da altre regioni e da altri<br />
paesi - secondo l’idea di internazionalizzazione<br />
di Fiorentino - facendo<br />
i conti con le risorse resicate, i<br />
tagli, i piccoli numeri.<br />
Non potevano certo mancare,<br />
dunque, i fedelissimi: il quartetto<br />
di docenti a cui il Magnifico è legato<br />
da una profonda amicizia, stima<br />
e condivisione di intenti. Come Xi-<br />
REGIONE BASILICATA<br />
Comuni di SATRIANO DI LUCANIA (PZ) e TITO (PZ)<br />
AVVISO DI PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE<br />
ai sensi del D.Lgs 152/2006 come modificato dal D.Lgs 128/2010 e ai sensi<br />
dell’art. 11 del<strong>la</strong> L.R. 47/98 “DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO<br />
AMBIENTALE E NORME PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE”<br />
PROPONENTE<br />
ENERGIE SPA<br />
sede legale, Via del<strong>la</strong> Rena/Raingasse 20<br />
39100 Bolzano<br />
telefono 39 0471 324 946 - fax 0471 941 292<br />
In data 14.09.2012 è stato depositato presso <strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong> - Ufficio<br />
Compatibilità Ambientale del Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche del<strong>la</strong><br />
Sostenibilità – il progetto definitivo e lo Studio di Impatto Ambientale del “parco<br />
“Vento di Satriano”, sito nei territori comunali di Satriano di Lucania (Pz) e di Tito<br />
(Pz) con una potenza complessiva di 36 MW.<br />
Il progetto prevede <strong>la</strong> realizzazione e l’esercizio di un impianto di produzione di<br />
energia elettrica da fonte eolica, sito nei comuni di Satriano di Lucania (PZ), e Tito<br />
(Pz) e composto da 12 aerogeneratori, di cui 6 ricadenti nel territorio di Satriano<br />
di Lucania e sei in quello di Tito.<br />
I cavidotti si svilupperanno nei territori comunali di Satriano di Lucania e di Tito; <strong>la</strong><br />
stazione utente verrà realizzata in area adiacente al<strong>la</strong> sottostazione ENEL esistente<br />
nel comune di Tito.<br />
Del<strong>la</strong> documentazione re<strong>la</strong>tiva all’istanza di V.I.A. si potrà prendere visione presso<br />
<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>, Ufficio Compatibilità Ambientale del Dipartimento<br />
Ambiente, Territorio, Politiche del<strong>la</strong> Sostenibilità - Via Vincenzo Verrastro n. 5 -<br />
85100 Potenza.<br />
Gli interessati possono presentare le proprie osservazioni entro 60 giorni dall’inizio<br />
del<strong>la</strong> procedura di V.I.A., inviando formale comunicazione a: Regione<br />
<strong>Basilicata</strong>, Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche del<strong>la</strong> Sostenibilità - Ufficio<br />
Compatibilità Ambientale, Via Vincenzo Verrastro n. 5 - 85100 Potenza.<br />
Bolzano , 21 Settembre 2012<br />
Il Proponente<br />
24 ore<br />
in <strong>Basilicata</strong><br />
loyannis, impegnato nello sviluppo<br />
del<strong>la</strong> parte “sud” dell’Ateneo lucano.<br />
A mesco<strong>la</strong>re le carte ci pensano<br />
gli “esterni”. Anche qui gente di<br />
fiducia e con una certa immagine<br />
pubblica. Parliamo di De Ruggieri,<br />
presidente del<strong>la</strong> Fondazione Zetèma<br />
e del circolo La Scaletta «attivissimo<br />
- si legge nel<strong>la</strong> delibera con<br />
cui si motiva <strong>la</strong> scelta - nel<strong>la</strong> promozione<br />
di progetti di grande succes-<br />
In senso orario: Pasquale Frascol<strong>la</strong>, Raffaello Giulio<br />
De Ruggieri, Raffaele Ricciuti e Cristos Xiloyannis<br />
Studio Giurisprudenza a Ferrara<br />
C’è un perchè nel<strong>la</strong> mia scelta<br />
segue dal<strong>la</strong> prima<br />
di ANTONIO MARIA ORLANDO<br />
conoscenti che hanno abbandonato<br />
<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> per<br />
raggiungere , perlomeno,<br />
Roma. Potremmo par<strong>la</strong>re<br />
per ore delle cause che portano<br />
grandi numeri di giovani<br />
lucani a spostarsi di<br />
molto, lontani dal<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
e, in moltissime circostanze,<br />
più in generale lontani<br />
dal Sud. Potremmo<br />
c<strong>la</strong>ssificare per ore le motivazioni<br />
per le quali è paradossale<br />
che proprio <strong>la</strong> nostra<br />
regione, che tanti punti<br />
positivi ha rispetto ad altre e<br />
ben più problematiche aree<br />
del Mezzogiorno, si trovi a<br />
pagare uno scotto così alto<br />
in termini di fuga di studenti.<br />
Io sono qui, a Ferrara, per<br />
studiare Giurisprudenza. A<br />
Ferrara ho trovato servizi<br />
pubblici efficienti, pulizia,<br />
educazione; ho trovato anche<br />
una sensazione almeno<br />
formale di completo rispetto<br />
delle regole - impressione<br />
che non sempre ho avuto<br />
dalle mie parti, e dirlo mi rega<strong>la</strong><br />
profondo dolore. Ma<br />
qui non si vuole fare una polemica<br />
elencazione dei disagi<br />
che si patiscono nel<strong>la</strong> nostra<br />
regione, né una cantilenante<br />
litania contro l'immobilismo<br />
istituzionale che<br />
mai ha neppure scalfito né<br />
l'emigrazione in genere, né<br />
tantomeno questa partico<strong>la</strong>re<br />
forma, forse più pericolosa<br />
perché più deso<strong>la</strong>nte.<br />
Questa lettera non vuol essere<br />
tutto questo. Vuol essere<br />
un punto di speranza,<br />
perché, caro Direttore, tra i<br />
so, con una forte attenzione al<strong>la</strong><br />
crescita socio culturale dell’area<br />
materana, elemento di significativo<br />
interesse per l’Università».<br />
E poi Ricciuti, amministratore<br />
unico di Sviluppo <strong>Basilicata</strong> Spa<br />
(società in house del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>),<br />
personaggio «dal<strong>la</strong> grande<br />
competenza gestionale - sie legge<br />
ancora - e una buona esperienza<br />
nel campo del<strong>la</strong> progettualità stra-<br />
miei amici e conoscenti prevale,<br />
accanto all'entusiasmo<br />
per l'allontanamento<br />
da questa terra un po' iso<strong>la</strong>ta,<br />
senza dubbio anche il desiderio<br />
di provare a tornare<br />
"a casa", completati gli studi<br />
e magari - a Dio piacendo -<br />
un <strong>la</strong>voro. Questo chiedo,<br />
nel mio umile ruolo di novellino,<br />
di "fuori sede", di persona<br />
che ora si affaccia al<strong>la</strong> vita:<br />
che chi ci governa conceda<br />
ai giovani lucani un motivo<br />
concreto e pragmatico<br />
che renda più competitiva,<br />
più attrattiva l'ipotesi di tornare<br />
in <strong>Basilicata</strong>. Non un<br />
incentivo a pioggia, non<br />
uno di quei programmi che<br />
partono con intenzioni lodevoli<br />
e si concludono senza<br />
effetti tangibili - tranne l'uso<br />
di danaro pubblico. Qualcosa<br />
che possa far seria-<br />
L’Unibas<br />
18<br />
tegica con partico<strong>la</strong>re riferimento<br />
ad ambiti di alto interesse dell’Uni -<br />
versità<br />
quali quello,<br />
ad esempio,<br />
del<strong>la</strong><br />
promozio -<br />
ne di imprese<br />
ad<br />
elevato<br />
contenuto<br />
scientificotecnologi<br />
-<br />
co».<br />
In “pan -<br />
china” re -<br />
stano, tra<br />
professori<br />
e ricercatori,<br />
Sergio<br />
De Franchi<br />
(diparti -<br />
mento di<br />
Scienze),<br />
Carlo Manera(facoltà<br />
di agraria),BenedettoManganelli(facoltà<br />
di ingegneria), Vito Miccolis<br />
(facoltà di agraria), Pietro Picuno<br />
(facoltà di ingegneria), Car<strong>la</strong> Rossi<br />
(facoltà di agraria), Domenico Senato<br />
Pul<strong>la</strong>no (dipartimento di matematica<br />
e informatica). Tra gli<br />
esterni Mario Caputo(senior team<br />
leader di Studiare Sviluppo) e Antonio<br />
Co<strong>la</strong>ngelo (amministratore<br />
unico Geocart). Anna Martino<br />
mente prendere in considerazione<br />
il "nostos" in patria.<br />
Questo chiedo. Questo chiederebbe,<br />
a mio avviso, un padre<br />
di famiglia di buon senso.<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
Franco Mattia (Pdl) interviene sul<strong>la</strong> questione del<strong>la</strong> Centrale unica di acquisto nel<strong>la</strong> sanità<br />
«La politica ne stia lontano»<br />
Per il consigliere regionale <strong>la</strong> nomina del direttore dovrà essere tecnica<br />
«LA direzione del<strong>la</strong> Centrale<br />
va affidata ad un manager<br />
con adeguate capacità e<br />
con un metodo trasparente<br />
di comparazione di curricu<strong>la</strong><br />
professionali». E’<br />
quanto afferma Franco<br />
Mattia, consigliere regionale<br />
Pdl sul<strong>la</strong> questione<br />
del<strong>la</strong> Centrale unica acquisto<br />
sanità.<br />
«Quando Il Quotidiano<br />
del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> il 13 settembre<br />
scorso pubblicò l’artico -<br />
lo dal titolo “No al<strong>la</strong> delibera<br />
di Martorano” in merito al<strong>la</strong><br />
Centrale unica di acquisto<br />
nel settore del<strong>la</strong> sanità<br />
lucana, presidenza del<strong>la</strong><br />
Giunta regionale e dipartimento<br />
Sanità diffusero una<br />
nota di precisazione.<br />
Dopo il servizio del Tg3<br />
<strong>Basilicata</strong> di oggi che registra<br />
l’inadempienza del<strong>la</strong><br />
Giunta nel<strong>la</strong> nomina del direttore<br />
del<strong>la</strong> Centrale, indispensabile<br />
per dare operatività<br />
al<strong>la</strong> struttura, ci aspettiamo<br />
qualche giustificazione<br />
e almeno un impegno<br />
a superare il ritardo, oltre<br />
che parole ufficiali per allontanare<br />
i sospetti ripresi<br />
nel servizio del Tg3 <strong>Basilicata</strong>,<br />
dopo quelli alimentati<br />
da Il Quotidiano, di un intervento<br />
politico in una materia<br />
che dovrebbe essere<br />
solo ed esclusivamente tecnica,<br />
nel senso che <strong>la</strong> direzione<br />
del<strong>la</strong> Centrale va affidata<br />
ad un manager con<br />
adeguate capacità e con un<br />
metodo trasparente di comparazione<br />
di curricu<strong>la</strong> professionali»<br />
Per Mattia è arrivato il<br />
momento di attuare finalmente<br />
al<strong>la</strong> legge regionale<br />
che prevede l’istituzione del<br />
dipartimento interaziendale<br />
“Centrale di committenza”.<br />
«Dare attuazione ad una<br />
legge regionale, <strong>la</strong> numero<br />
16 del 2012, dello scorso 8<br />
agosto, che all’articolo 21,<br />
che prevede il Dipartimento<br />
interaziendale “Centrale<br />
Il consigliere Franco Mattia<br />
19<br />
Il numero uno di Al, “in posa” su Fb, conquista <strong>la</strong> Rete<br />
Guarda che presidente...<br />
Fresco come una Rosa<br />
Presto nel capoluogo <strong>la</strong> stazione meteorologica grazie a una convenzione con il Comune<br />
Potenza,“non pervenuto”. Non più<br />
Come già stabilito in precedenza, verrà instal<strong>la</strong>ta al campus di Macchia Romana<br />
POTENZA - Ormai era diventato<br />
un modo di dire: “Potenza non<br />
pervenuta”. A indicare un fatto<br />
che <strong>la</strong>scia indifferente <strong>la</strong> città,<br />
nul<strong>la</strong> di rilevante o addirittura<br />
inesistente. E’ da tempo, infatti,<br />
che nel<strong>la</strong> scheda meteorologica<br />
delle previsioni del tempo rai accanto<br />
al capoluogo lucano compare<br />
<strong>la</strong> scritta “n.p”.<br />
Finalmente le cose dovrebbero<br />
cambiare e questa volta non dovrebbe<br />
essere un falso al<strong>la</strong>rme.<br />
E’ pronta infatti <strong>la</strong><br />
convenzione che il<br />
Comune di Potenza<br />
dovrà stipu<strong>la</strong>re con<br />
l’areonautica militare<br />
per instal<strong>la</strong>re al<br />
campus di Macchia<br />
Romana dell’Unibas<br />
una centralina per <strong>la</strong><br />
rilevazione meteo. A<br />
darne notizia è il Direttore<br />
del<strong>la</strong> Rai <strong>Basilicata</strong><br />
Fausto Taverniti<br />
che ha contatto il Colonnello<br />
Luigi De Leonibus per avere<br />
spiegazioni sul<strong>la</strong> mancata rilevazione<br />
su Potenza. L’inter -<br />
vento viene a seguito di una serie<br />
di lettere e di <strong>la</strong>mentele dei cittadini<br />
lucani inviate al<strong>la</strong> sde Rai di<br />
<strong>Basilicata</strong> ritenendo questa responsabile<br />
del fatto.<br />
Ciò che più appariva contraddittorio<br />
agli occhi degli spettatori<br />
era <strong>la</strong> presenza di un meteorologo<br />
in trasmissione, Gaetano<br />
Utile<br />
l’intervento<br />
del<strong>la</strong><br />
Rai<br />
di Committenza”, finalizzato<br />
al<strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong> rete regionale<br />
degli acquisti del<br />
Servizio sanitario regiona-<br />
le, con sede presso l’Azien -<br />
da ospedaliera “San Carlo”<br />
di Potenza, a me - dice - pare<br />
semplicemente dovuto.<br />
Il Grande Albergo, dove si diceva sarebbe stata instal<strong>la</strong>ta <strong>la</strong> stazione<br />
Brindisi, e nessuna temperatura<br />
da segna<strong>la</strong>re ai tg nazionali del<strong>la</strong><br />
stessa rete.<br />
Così Taverniti ha deciso non<br />
solo di vederci chiaro ma soprattutto<br />
di risolvere <strong>la</strong> situazione e<br />
offrire ai lucani un servizio<br />
fin’ora negato. Perchè l’unica<br />
fonte di rilevazione certa, per<br />
l’areonautica militare, è <strong>la</strong> propria<br />
strumentazione. Non può<br />
accettare dati ricavati in altro<br />
modo.<br />
A quanto pare, inoltre, è da più<br />
La precisazione dal<strong>la</strong> presidenza<br />
del<strong>la</strong> Giunta Regionale<br />
e del dipartimento Sanità,<br />
per altro, confermava<br />
che <strong>la</strong> nomina del direttore<br />
sarebbe avvenuta sul<strong>la</strong> base<br />
di una procedura selettiva<br />
non comparativa, a seguito<br />
di un avviso pubblico che <strong>la</strong><br />
Giunta regionale avrebbe<br />
emanato entro trenta giorni<br />
dal<strong>la</strong> entrata in vigore<br />
del<strong>la</strong> legge 16/2012 in modo<br />
da consentire, a quanti<br />
sono in possesso dei requisiti<br />
richiesti, di avanzare <strong>la</strong><br />
propria candidatura.<br />
Aspettiamo - continua -<br />
che il solerte ufficio stampa<br />
del<strong>la</strong> giunta fornisca nuove<br />
precisazioni a difesa di evidenti<br />
responsabilità politiche<br />
ed istituzionali e soprattutto<br />
per sgombrare il<br />
campo da valutazioni che di<br />
recente il segretario provinciale<br />
di Potenza del Pd<br />
Antonello Molinari ha fatto<br />
in un’intervista al Quotidiano<br />
par<strong>la</strong>ndo di occupazione<br />
politica del<strong>la</strong> sanità<br />
lucana».<br />
Sicurezza negli edifici sco<strong>la</strong>stici<br />
Miglionico (Pd) si interroga sulle risorse<br />
SU un campione di 111 edifici sco<strong>la</strong>stici 66 si<br />
trovano in zone a rischio sismico, 18 in aree a<br />
rischio idrogeologico, 7 a rischio industriale<br />
e 5 in aree ad elevato inquinamento acustico.<br />
Addirittura in due edifici sono state riscontrate<br />
tracce di amianto. E’ quanto emerso dal<br />
X Rapporto nazionale Sicurezza qualità e<br />
comfort degli edifici sco<strong>la</strong>stici 2012 promossoda<br />
Cittadinanzattivapresentatooggi aRoma.<br />
«Il risultato – riferisce Michele Miglionico<br />
dirigente regionale del Pd - è che lo<br />
stato di manutenzione degli edifici sco<strong>la</strong>stici<br />
manifesta un problema abbastanza diffuso<br />
nel paese: il 21% del campione considerato<br />
presenta uno stato manutentivo del tutto<br />
inadeguato, preoccupante è anche il dato<br />
re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> presenza delle barriere architettoniche<br />
nelle scuole. Inoltre l’accesso alle aule<br />
per gli studenti disabili è reso difficile dal<strong>la</strong><br />
presenza di scale, soltanto il 30% delle scuole<br />
è situato al primo piano, numerose quelle dove<br />
è previsto l’ascensore (46%) che però in<br />
molti casi (14%) non è funzionante.<br />
Maquali sonogli ambientisco<strong>la</strong>stici con<strong>la</strong><br />
maggiore presenza di barriere architettoniche?<br />
In cima all’elenco le mense, seguono i <strong>la</strong>boratori<br />
scientifici, le aule computer e le aule<br />
degli insegnanti, palestre e biblioteche.<br />
Come dobbiamo fare – chiede Miglionico -<br />
noi piccoli Comuni se i tagli dello stato continuano<br />
ad essere sempre più duri? Come può<br />
un Comune trovare nei suoi bi<strong>la</strong>nci <strong>la</strong> forza<br />
per aumentare questi standard davvero<br />
preoccupanti? È ormai giunto il momento<br />
che i comuni si riapproprino del loro protagonismo<br />
e delle loro competenze»<br />
di un anno che attendono <strong>la</strong> convenzione<br />
da parte del Comune.<br />
Intanto, poichè per instal<strong>la</strong>re <strong>la</strong><br />
centrale bisogna comunque indire<br />
un rego<strong>la</strong>re bando di gara,<br />
l’aeronautica si impegna a utilizzare<br />
apparecchiature già in uso<br />
pur di “far pervenire”le temperature<br />
potentine subito, senza dover<br />
aspettare più di quanto già<br />
fatto.<br />
Già ad ottobre 2011 si par<strong>la</strong>va<br />
di una nuova stazione meteo. Ci<br />
furono perfino sopralluoghi<br />
24 Ore in <strong>Basilicata</strong><br />
SETTANTA “mi piace” e ben trentuno commenti. Il<br />
popolo di Facebook ha molto apprezzato questa fotografia<br />
che mostra il presidente di Acquedotto lucano,<br />
ex assessore alle Infrastrutture, in una posa<br />
molto frizzante. Sorridente, so<strong>la</strong>re, molto elegante<br />
ma assolutamente non formale. Abito blu cobalto,<br />
con scarpe abbinate e soprabito bianco <strong>la</strong> presidente<br />
Rosa Gentile ha sfoderato tutto il suo fascino davanti<br />
all’obiettivo del<strong>la</strong> macchina fotografica. La<br />
rete ha gradito. «Ciao Rosa, stentavo a riconoscerti»<br />
scrive qualcuno. E ancora complimenti per eleganza<br />
e stile.<br />
Gentile ha conquistato proprio tutti e si è guadagnata<br />
pure un titolo: «La quarantenne più bel<strong>la</strong> del<br />
sud Italia».<br />
dell’Aeronautica e il Comune<br />
avevano individuato una struttura<br />
a Macchia Romana nei pressi<br />
del Campus universitario. Insomma<br />
sembrava tutto fatto. Oggi<br />
dovremmo essere alle battute<br />
finali di questa stramba storia,<br />
che ha inizio nel lontano 1928,<br />
quando a centrale viene instal<strong>la</strong>ta<br />
in un elegante pa<strong>la</strong>zzo del centro<br />
storico. I problemi iniziano<br />
con il terremoto del 1980. Il sisma<br />
rende inagibile l'edificio che<br />
ospita i macchinari, così <strong>la</strong> stazione<br />
viene spostata, nel dicembre<br />
dello stesso anno, nell'edificio<br />
dove ha sede l'Istituto nazionale<br />
delle assicurazioni.<br />
Nel gennaio del 1981 <strong>la</strong> stazione<br />
ritorna a svolgere <strong>la</strong> sua funzione<br />
di rilevazione e raccolta dei<br />
dati per conto dell'Aeronautica<br />
militare. Nel gennaio del 1999 <strong>la</strong><br />
stazione è costretta nuovamente<br />
a interrompere le rilevazioni per<br />
l'inagibilità del pa<strong>la</strong>zzo dove era<br />
stata ubicata.<br />
Nel 2000 l’Aeronautica militare<br />
e il Comune di Potenza, stipu<strong>la</strong>no<br />
un accordo per il “Grande<br />
Albergo” di Potenza.<br />
E così dal 2000 al febbraio del<br />
2007 le massime e le minime sono<br />
note a tutta Italia. Poi <strong>la</strong> stazione<br />
chiude i battenti e siamo<br />
punto e a capo.<br />
L’attesa dovrebbe essere ormai<br />
finita: questione di giorni.<br />
Anna Martino<br />
ENEA<br />
Sindacati: «Agire<br />
subito»<br />
«LE Organizzazioni sindacali<br />
(Flc Cgil, Fir Cisl, Rua Uil, Usb<br />
P.I, Anpri e Falera)e <strong>la</strong> Rsu del<br />
Centro Enea di Trisaia apprezzano<br />
l’iniziativa del<strong>la</strong> Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> di convocare un incontro<br />
per par<strong>la</strong>re finalmente<br />
delle situazioni occupazionali<br />
del Centro Enea, auspicando<br />
che sia l’occasione per fare il<br />
punto sulle reali prospettive e<br />
sul futuro del più grande centro<br />
Enea nel meridione d’Italia» E’<br />
con questa nota chele rappresentanze<br />
sindacali intendono<br />
portare all’attenzione delle istituzioni<br />
regionali <strong>la</strong> grave situazione<br />
di disagio che vivono i <strong>la</strong>voratori<br />
del Centro, sia quelli<br />
Enea sia quelli delle ditte esterne<br />
che svolgono servizi appaltati<br />
dal Centro. Da tempo ormai i<br />
concorsi per contratti a tempo<br />
determinato e per assegni di ricerca.<br />
Alcune azioni - concludono<br />
-sono urgenti e irrinunciabili.<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Potenza<br />
Venerdì 21 settembre 2012 21<br />
Rosa Marciello, “insegnante inidonea” e <strong>la</strong> battaglia di un esercito di 3.500 persone in Italia<br />
La cultura? Un peso da tagliare<br />
Lavorano in biblioteca ma sono docenti. Ora Monti li trasforma in amministrativi<br />
ROSA Marciello è insegnante.<br />
Almeno per il momento.<br />
Almeno finchè <strong>la</strong> battaglia<br />
che sta portando avanti, insieme<br />
ad altre 3.500 persone<br />
in tutta Italia, andrà avanti.<br />
Rosa Marciello è stata giudicata<br />
“docente inidonea” e<br />
quindi allontanata dall’inse -<br />
gnamento. Per lei un posto<br />
nel<strong>la</strong> biblioteca sco<strong>la</strong>stica,<br />
con il compito di organizzare<br />
<strong>la</strong>boratori con gli alunni.<br />
Sempre con <strong>la</strong> stessa qualifica,<br />
però, quel<strong>la</strong> di insegnante:<br />
«cambia il tipo di <strong>la</strong>voro -<br />
ha scritto in una lettera pubblicata<br />
ieri dal quotidiano “Il<br />
Manifesto” - ma è interessante<br />
e ha un che di pionieristico,<br />
perché spesso le biblioteche<br />
sono luoghi polverosi<br />
e tu, con il tuo <strong>la</strong>voro di catalogazione,<br />
devi acquisire<br />
nuovi testi e percorsi tematici<br />
pensati per far avvicinare i<br />
giovani studenti ai libri, senti<br />
di fare qualcosa di utile».<br />
Poi <strong>la</strong> crisi del Paese, <strong>la</strong> necessità<br />
di far continui tagli -<br />
senza mai investire, però -<br />
mettono tutto in discussione.<br />
E un articolo del<strong>la</strong> Spending<br />
review, inserisce queste<br />
professionalità tra le spese<br />
da tagliare.<br />
«Siamo uno spreco - dice<br />
Marciello - che lo Stato non si<br />
può permettere». E come si<br />
tagliano queste spese? Trasformandoli<br />
da docenti in<br />
amministrativi. «Parliamo -<br />
dice - di 3.500 persone che<br />
per i motivi più vari (legati<br />
al<strong>la</strong> salute) sono stati messi a<br />
gestire le biblioteche, continuando<br />
però a percepire uno<br />
stipendio da insegnante. La<br />
trasformazione in amministrativi,<br />
di fatto, congelerà<br />
lo stipendio al<strong>la</strong> situazione<br />
attuale, cancel<strong>la</strong>ndo gli scatti<br />
di carriera. Noi, di fatto,<br />
andremo a prendere il posto<br />
del personale cosiddetto<br />
Ata. E hanno calco<strong>la</strong>to che,<br />
in questo modo, risparmieranno<br />
circa 30 milioni di euro,<br />
perché il personale Ata<br />
non verrà più assunto mentre<br />
noi non verremo più pagati<br />
come insegnanti».<br />
E l’amarezza è tanta. Soprattutto<br />
per chi è molto<br />
qualificata. Rosa Marciello -<br />
che fino a cinque anni fa era<br />
una professoressa di Lettere<br />
alle scuole medie - si è <strong>la</strong>ureata<br />
con il massimo dei voti.<br />
Par<strong>la</strong> inglese, francese e tedesco,<br />
ha fatto sei anni di gavetta<br />
in Sardegna. Poi il concorso<br />
e <strong>la</strong> cattedra, quel posto<br />
di “ruolo”, quello così<br />
ambito dai tanti precari del<strong>la</strong><br />
scuo<strong>la</strong>.<br />
Ma le cose non vanno mai<br />
come le si immagina. Improvvisamente<br />
il suo stato di<br />
salute peggiora. «Si chiama<br />
disturbo bipo<strong>la</strong>re il mio problema.<br />
Ma non l’ho capito subito.<br />
Alternavo periodi di assoluto<br />
malessere a fasi di<br />
esaltazione incontrol<strong>la</strong>bile.<br />
Ma questi sbalzi di umore<br />
potevano verificarsi anche<br />
da un’ora all’altra. Un minuto<br />
prima mi sentivo impossibilitata<br />
anche ad andare a<br />
comprare il pane, entrare in<br />
c<strong>la</strong>sse mi atterriva, avevo costanti<br />
pensieri di morte.<br />
Un’ora dopo mi sentivo Dio,<br />
mi sentivo capace di fare<br />
qualunque cosa, anche di<br />
dormire solo tre ore. I medici<br />
sostengono che nel<strong>la</strong> fase in<br />
Rosa Marciello<br />
cui ci si sente su di morale, il<br />
nostro corpo produce endorfine<br />
che sono compatibili al<strong>la</strong><br />
cocaina. E infatti ci sono<br />
persone che, per esempio,<br />
nel<strong>la</strong> fase di esaltazione non<br />
hanno controllo sulle proprie<br />
finanze, spendono molto<br />
più di quelle che sono le loro<br />
possibilità. Io stessa ho<br />
dovuto nominare un controllore<br />
esterno per le mie finanze».<br />
Dopo mesi di grande<br />
sofferenza e periodi di as-<br />
IL COMMENTO<br />
L’Università silenziosa<br />
L’UNIVERSITA’ funziona qui a Potenza?<br />
Unapasseggiata tra icorridoi del<strong>la</strong><br />
sede di via Nazario Sauro sembra toglierti<br />
ogni dubbio. Di studenti se ne intravedono<br />
una decina in tutto. Non c’è<br />
alcuna attività, il silenzio regna sovrano.<br />
Ho frequentato altri Atenei italiani,<br />
ne ho visti alcuni del Nord e altri del<br />
Sud. Quello di Potenza mi appare<br />
un’anomalia. La Facoltà di Lettere di<br />
Bologna era piena di ragazzi e docenti<br />
undici mesi all’anno. Solo ad agosto<br />
c’era un po’di tranquillità. Ma a settembre<br />
era un continuo via vai, il silenzio<br />
non era condizione immaginabile se<br />
non in biblioteca. Anche nelle sale studio<br />
era un continuo vociare. E del resto<br />
è proprio l’allegria degli studenti, <strong>la</strong> voglia<br />
diincontrarsi e comunicare,che fa<br />
dell’Università un luogo importante<br />
per <strong>la</strong> crescita del<strong>la</strong> cultura, ma anche<br />
C U R I O S I TA’<br />
Gli insulti di Pajetta e Mancini<br />
CONVERSAZIONI tra storici ieri<br />
mattina all’Unibas di via Nazario<br />
Sauro, dove Antonio Lerra aveva invitato,<br />
per una lezione del Dottorato<br />
da lui diretto, Pantaleone Sergi, ex<br />
inviato di Repubblica, scrittore (ha<br />
prodotto molto anche sul<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>)<br />
e docente di Storia del giornalismo<br />
a Cosenza. In un salottino adiacente<br />
l’au<strong>la</strong>, si ritrovano Lerra, Sergi<br />
e Nico<strong>la</strong> Savino che un passato ce<br />
l’ha - oltre che nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> - anche<br />
tra i banchi del Par<strong>la</strong>mento italiano.<br />
«Ah, sei di Cosenza - commenta Savino<br />
par<strong>la</strong>ndo con Sergi - <strong>la</strong> città di<br />
Mancini». E affiorano i ricordi<br />
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309<br />
senza dal <strong>la</strong>voro anche molto<br />
lunghi, l’Ufficio sco<strong>la</strong>stico<br />
<strong>la</strong> giudica «inidonea».<br />
«Anche quello fu un abuso<br />
- dice Marciello - perché di solito<br />
in questi casi si sceglie <strong>la</strong><br />
strada dell’inidoneità temporanea.<br />
E poi seppi che il<br />
mio posto era già disponibile<br />
in rete prima ancora che mi<br />
venisse comunicato. Solo<br />
che io allora era già completamente<br />
distrutta, oltre che<br />
mal consigliata dai sindaca-<br />
ti. E non feci nul<strong>la</strong>».<br />
Così negli ultimi due anni<br />
Rosa Marciello ha <strong>la</strong>vorato<br />
nel<strong>la</strong> Biblioteca del Comprensivo<br />
“Berardi” di Melfi.<br />
E non è un <strong>la</strong>voro che le dispiace<br />
tutto sommato. «I ragazzi<br />
iniziano a cercarti e i<br />
tuoi colleghi a guardarti in<br />
modo meno pietoso e a col<strong>la</strong>borare».<br />
Perché le biblioteche<br />
sono ancora un patrimonio<br />
per le nostre scuoleei<strong>la</strong>boratori<br />
organizzati da questi<br />
“docenti inidonei” aiuta -<br />
no i ragazzi ad avvicinarsi<br />
al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, allo studio e al<strong>la</strong><br />
lettura con più facilità.<br />
«Ma evidentemente - dice<br />
Marciello - questo Stato vuole<br />
creare dei cittadini ignoranti.<br />
Tra l’altro mi sembra<br />
un tipico procedimento nazista:<br />
se c’è da tagliare, i primi<br />
a saltare sono i ma<strong>la</strong>ti».<br />
Nel<strong>la</strong> stessa condizione<br />
dell’insegnante lucana, infatti,<br />
ci sono docenti con il<br />
cancro, per esempio. O con <strong>la</strong><br />
S<strong>la</strong>, o con diverse altre ma<strong>la</strong>ttie.<br />
«Tra l’altro, invece di<br />
agevo<strong>la</strong>rci ci hanno fatto <strong>la</strong>vorare<br />
di più: esattamente il<br />
doppio, 36 ore settimanali<br />
anziché 18 e un mese di ferie<br />
l’anno».<br />
Ma ora il piccolo esercito<br />
dei “docenti inidonei” si è organizzato<br />
e in tanti comin-<br />
per le persone che <strong>la</strong> vivono quell’espe -<br />
rienza. La deso<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> sede di via<br />
Nazario Sauro, invece, non rega<strong>la</strong> nessuna<br />
emozione. «Ci sono solo gli esami -<br />
dice una studentessa - per ora non ci sono<br />
lezioni». Sarà, ma a questo Ateneo<br />
ciano a par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> loro battaglia.<br />
Ha scritto di questa<br />
vicenda Dacia Maraini, per<br />
esempio. E diversi sono stati<br />
i passaggi in televisione. Accanto<br />
a loro i Cobas «che hanno<br />
organizzato una strenua<br />
resistenza, culminata con<br />
12 giorni di sciopero del<strong>la</strong><br />
fame, sit in e diversi convegni».<br />
Ora Rosa Marciello è<br />
anche responsabile Scuo<strong>la</strong><br />
di CSP Partito Comunista in<br />
<strong>Basilicata</strong>. «In provincia di<br />
Potenza questo provvedimento<br />
riguarderà 43 docenti<br />
inidonei, in 35 saranno<br />
“deportati” in amministrazione,<br />
nelle scuole o negli<br />
Usp (ex Provveditorati). A<br />
Matera il numero scende a 5.<br />
Si chiuderanno così le biblioteche,<br />
i <strong>la</strong>boratori, i progetti<br />
in corso obbligando questi<br />
insegnati a diventare degli<br />
impiegati di segreteria,<br />
un’ulteriore guerra tra poveri,<br />
in quanto qualche migliaia<br />
di persone “ruberà” il<br />
posto a chi l'impiegato sa<br />
farlo e lo fa da tempo».<br />
In tutta Italia hanno firmato<br />
solo in 600: gli altri<br />
hanno avviato una dura battaglia.<br />
E finchè durerà quel<strong>la</strong><br />
battaglia, gli “inidonei”<br />
resteranno ancora insegnanti.<br />
Antonel<strong>la</strong> Giacummo<br />
Due foto scattate ieri mattina all’interno del<strong>la</strong> sede di via Nazario Sauro<br />
sembra manchi l’anima universitaria.<br />
Gli studenti, evidentemente, non amano<br />
questo luogo, non lo vivono. E’ tutto<br />
intonso, come se nessuno ci fosse mai<br />
passato.<br />
ant. giac.<br />
dell’ex sottosegretario che tra i banchi<br />
del Par<strong>la</strong>mento dovette subire<br />
gli insulti di due grandi, Giancarlo<br />
Pajetta e Giacomo Mancini. «Buffone,<br />
mi disse Pajetta, mentre Mancini<br />
gridava: Nico<strong>la</strong>, tu mi rovini anni<br />
e anni di <strong>la</strong>voro». E lui, deputato da<br />
poco, si chiedeva cosa avesse detto di<br />
così grave. «Avevo detto che l’appro -<br />
vazione di altre otto province era <strong>la</strong><br />
strada giusta per distruggere l’Ita -<br />
lia». E oggi, con tutte le scelte fatte<br />
da Monti che le Province le ha cancel<strong>la</strong>te,<br />
forse aveva ragione. Chissà<br />
se Mancini o Pajetta si sono pentiti<br />
mai per quegli insulti. Savino, Sergi e Lerra ieri all’Università (Foto Mattiacci)<br />
La rabbia<br />
di Dacia<br />
Maraini<br />
Dacia Maraini<br />
Cosa sta succedendo alle<br />
nostre biblioteche? Si chiede<br />
<strong>la</strong> scrittrice Dacia Maraini<br />
che, in questi giorni,<br />
si è occupata del problema<br />
dei docenti inidonei. «Ogni<br />
giorno arrivano notizie di<br />
spazi chiusi, personale<br />
specializzato mandato a<br />
casa, libri impacchettati e<br />
ammonticchiati nei magazzini.<br />
Le biblioteche, è<br />
importante ribadirlo, non<br />
sono un deposito di libri,<br />
ma luoghi di incontro, di<br />
scoperte, di scambio, di attività<br />
culturali. Non solo si<br />
cacciano in soffitte o in<br />
cantine irraggiungibili i<br />
libri, ma ci si sbarazza senza<br />
ripensamenti di persone<br />
che hanno accumu<strong>la</strong>to<br />
anni di esperienze di organizzazione<br />
culturale, persone<br />
che hanno dato tanto<br />
e potrebbero continuare a<br />
dare, se non fossero improvvisamenteconsiderati<br />
«inutili». Ma inutili per<br />
chi? Per l'economia del<br />
Paese? Ma veramente pensiamo<br />
che l'economia consista<br />
solo nel<strong>la</strong> coltivazione<br />
dei pomodori e nel<strong>la</strong> costruzione<br />
di automobili?<br />
La cultura, anche se non<br />
produce oggetti impacchettabili,<br />
produce qualcosadi<br />
preziosoeirripetibile:<br />
intelligenza, conoscenza,<br />
competenza e valori».<br />
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Tutto il paese si è fermato<br />
per l’addio a Rocco<br />
RASSEGNASTAMPA<br />
ANTONINO PALUMBO<br />
l Occhi gonfi, rabbia e silenzio. E<br />
l’incredulità di una comunità che di omicidi<br />
aveva sentito par<strong>la</strong>re solo al<strong>la</strong> TV.<br />
Oppido Lucano ha salutato ieri per l’<br />
ultima volta, nel<strong>la</strong> chiesa Madre, Rocco<br />
Massaro, ucciso sabato sera a 74 anni<br />
durante un tentativo di rapina, nel<strong>la</strong> sua<br />
casa ai piedi del paese. Un uomo buono,<br />
mite, picchiato e imbavagliato. Ucciso.<br />
Morto come nessun uomo merita di mo-<br />
VI I<br />
<br />
POTENZA E PROVINCIA<br />
OPPIDO LUCANO IERI fermato I FUNERALI per un DELL’ANZIANO giorno, così come UCCISO sabato PER macchine RAPINA. ferme ORA al SI semaforo, CHIEDE GIUSTIZIA un bigliet-<br />
rire. «Molti si pongono <strong>la</strong> domanda: «do- sera si era fermata <strong>la</strong> sua storia. E anche<br />
v'era Dio sabato sera» - ha detto il par- mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di<br />
roco di Oppido Lucano, don Mimì San- Acerenza, ha sottolineato <strong>la</strong> triste ectomauro,<br />
nell’omelia - Ebbene: anche lui cezionalità dell’ evento in un paese tran-<br />
Tutto il paese si è fermato<br />
POTENZA LA DENUNCIA DEL PARTITO COMUNISTA <br />
La per spending l’addio review a Rocco<br />
il mercato MARATEA tedesco, negli ultimi <br />
INCONTRI anni, OGGI ci hanno E DOMANI confermato<br />
che queste potenzialità possono far presa e<br />
guide SASSO e pannelli in braille, DI CASTALDA<br />
dotazione di carrozzine<br />
speciali per percorrere sentieri in altitudine tutti<br />
generare interessanti flussi – spiega il presidente<br />
del<strong>la</strong> Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte -. E’ fon -<br />
damentale Gli itinerari utilizzare al meglio federiciani<br />
l’occasione di incontro<br />
con buyer così qualificati, per riuscire ad<br />
organizzare obiettivi l’offerta turistici<br />
dotando<strong>la</strong> di tutte le componenti<br />
utili a trasformare il viaggio in esperienza<br />
emo zionale». degli operatori tedeschi<br />
esempi di politiche attive di accessibilità, già sperimentate<br />
altrove, e che si vogliono riportare all’at -<br />
Biodiversità per tutti<br />
i promotori - nasce dal<strong>la</strong> convinzione che far conoscere<br />
le aree esperienze protette<br />
positive possa essere di stimolo<br />
per riadeguare, ristrutturare, ripensare e ottimizzare<br />
gli spazi anche nel nostro territorio».<br />
accessibili ai disabili<br />
l Alcuni tra i più organizzati tour operator tedeschi<br />
specializzati in viaggi culturali saranno in<br />
<strong>Basilicata</strong> oggi e domani, per una «due giorni» a<br />
Maratea e Lauria che prevede visite territoriali e<br />
incontri betobe con gli operatori lucani del turismo,<br />
nell’ambito di un’iniziativa coordinata<br />
dall’Ufficio Turismo del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong> e coadiuvata<br />
dal<strong>la</strong> Camera di Commercio di Potenza e<br />
dal<strong>la</strong> Cciaa italiana per <strong>la</strong> Germania all’interno del<br />
progetto umanitario «Vivere una Vita che Vale».<br />
Al centro del<strong>la</strong> missione ci sono gli Itinerari<br />
emozionali federiciani, pacchetti in grado di offrire<br />
ai turisti tedeschi un mix di storia, natura,<br />
arte e buona tavo<strong>la</strong>. «I ripetuti contatti avviati con<br />
il mercato tedesco, negli ultimi anni, ci hanno confermato<br />
che queste potenzialità possono far presa e<br />
generare interessanti flussi – spiega il presidente<br />
del<strong>la</strong> Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte -. E’ fon -<br />
damentale utilizzare al meglio l’occasione di incontro<br />
con buyer così qualificati, per riuscire ad<br />
organizzare l’offerta dotando<strong>la</strong> di tutte le componenti<br />
utili a trasformare il viaggio in esperienza<br />
emo zionale».<br />
- morto, ancora una volta?. Come lo stesso<br />
sacerdote aveva già scritto in una<br />
lettera al<strong>la</strong> comunità nei giorni scorsi,<br />
«oggi ci sentiamo tutti sconfitti?» dopo<br />
aver «sperato e <strong>la</strong>vorato per porre un<br />
argine al male».<br />
Ieri il centro dell’Alto Bradano si è<br />
fermato. Lutto cittadino, minuto di si-<br />
lenzio, negozi chiusi. Serrande abbas-<br />
sate, come le palpebre di chi «no, non può<br />
essere successo davvero». Oppido si è<br />
q u i l l o.<br />
Oppido adesso vuole giustizia. Brama<br />
di conoscere i colpevoli. Ma come ha<br />
spiegato don Mimì compito di ogni credente<br />
aiutare l’emergere del<strong>la</strong> verità.<br />
Anche le istituzioni hanno invitato i cittadini<br />
a col<strong>la</strong>borare, qualora in possesso<br />
di elementi che possano essere utili agli<br />
inquirenti. Nessuno potrà dare a Rocco<br />
Massaro, il vecchietto che appariva e<br />
spariva dal<strong>la</strong> porta facendo «pucì» alle<br />
VILLA D’AGRI NEL PIANO INTEGRATO DELLA SALUTE DELLA REGIONE<br />
La chirurgia dell’obesità<br />
l Biodiversità per tutti. La newsletter per promuovere<br />
<strong>la</strong> fruibilità universale delle aree protette.<br />
E' attiva <strong>la</strong> newsletterBiodiversità per tutti, curata<br />
dal Centro di educazione ambientale Il Vecchio Faggio<br />
di Sasso di Castalda e indirizzata ai 4 Parchi<br />
lucani e ai Comuni delle aree protette. Si vuole promuovere<br />
il ricco patrimonio di biodiversità di cui<br />
queste aree sono custodi e favorirne l'accessibilità<br />
ad un'utenza ampliata, con partico<strong>la</strong>re attenzione<br />
alle persone con disabilità permanenti e temporanee.Inviata<br />
mensilmente, il contenuto del<strong>la</strong> newsletter<br />
sono dunque le best practices messe in atto nei<br />
Parchi italiani. Percorsi sensoriali per non vedenti e<br />
non udenti, messa in sicurezza di sentieri, audio<br />
guide e pannelli in braille, dotazione di carrozzine<br />
speciali per percorrere sentieri in altitudine tutti<br />
esempi di politiche attive di accessibilità, già sperimentate<br />
altrove, e che si vogliono riportare all’at -<br />
tenzione degli enti nostrani. «L'iniziativa – spie gano<br />
i promotori - nasce dal<strong>la</strong> convinzione che far conoscere<br />
esperienze positive possa essere di stimolo<br />
per riadeguare, ristrutturare, ripensare e ottimizzare<br />
gli spazi anche nel nostro territorio».<br />
to di ritorno dall’aldilà. Qualcuno, però,<br />
può aiutarlo a ridere di nuovo, di quel<strong>la</strong><br />
risata sdentata che lo rendeva ancora<br />
più bambino. Dategli solo i colpevoli. MESTO ADDIO Un momento dei funerali dell’anziano a Oppido Lucano<br />
prof. MELFI Francesco Barbagallo, IN PROGRAMMA Università SABATO di Napoli. 22<br />
13 Ottobre «Nitti & Salvemini». Re<strong>la</strong>tore prof. ssa<br />
Leandra D’Antone, Università di Roma 1. 17 Novembre<br />
«Nitti & Sturzo». Re<strong>la</strong>tore prof. Giampaolo<br />
«Nitti D’Andrea, e Università Fortunato»<br />
del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>; 15<br />
Dicembre «Nitti & Gramsci». Re<strong>la</strong>tore prof. Giuseppe<br />
il primo Vacca, Fondazione dei Gramsci 5 incontri<br />
12 Aprile «<br />
Nitti & Di Napoli». Re<strong>la</strong>tore prof. Enzo Navazio,<br />
Ass. Amici del<strong>la</strong> Biblioteca Nitti.<br />
del<strong>la</strong> Fondazione<br />
l L’Associazione «Francesco Saverio Nitti»<br />
(sodalizio tra persone, membro fondatore del<strong>la</strong><br />
Fondazione Francesco Saverio Nitti costituita insieme<br />
alle istituzioni nazionali e territoriali) organizza<br />
un ciclo di eventi culturali dedicato a<br />
Nitti in rapporto con altre personalità significative<br />
dal titolo «Nitti &». L’evento, che ha il patrocinio<br />
del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>, del<strong>la</strong> Provincia<br />
di Potenza, del Comune di Melfi e il contributo di<br />
Agroalimentare Sud, prevede cinque appuntamenti<br />
in svolgimento, presso il centro culturale<br />
Nitti di Melfi, fino a gennaio 2013. Il ciclo di conferenze<br />
tutte alle 17.30 con il seguente calendario:<br />
22 Settembre «Nitti & Fortunato». Re<strong>la</strong>tore<br />
prof. Francesco Barbagallo, Università di Napoli.<br />
13 Ottobre «Nitti & Salvemini». Re<strong>la</strong>tore prof. ssa<br />
Leandra D’Antone, Università di Roma 1. 17 Novembre<br />
«Nitti & Sturzo». Re<strong>la</strong>tore prof. Giampaolo<br />
D’Andrea, Università del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>; 15<br />
Dicembre «Nitti & Gramsci». Re<strong>la</strong>tore prof. Giuseppe<br />
Vacca, Fondazione Gramsci 12 Aprile «<br />
Nitti & Di Napoli». Re<strong>la</strong>tore prof. Enzo Navazio,<br />
Ass. Amici del<strong>la</strong> Biblioteca Nitti.<br />
su esenzione ticket sanitari<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
LAURIA A RILENTO APERTURA BUSTE<br />
«Bretel<strong>la</strong> d’oro»<br />
c’è attesa<br />
per l’appalto<br />
ANTONINO PALUMBO<br />
- morto, ancora una volta?. Come lo stesq u i l l o.<br />
taglia in <strong>Basilicata</strong><br />
so sacerdote aveva già scrittodiventa in una Oppido adesso centro vuole giustizia. Brama regionale<br />
l Occhi gonfi, rabbia e silenzio. E lettera al<strong>la</strong> comunità nei giorni scorsi, di conoscere i colpevoli. Ma come ha<br />
l’incredulità di una comunità che di omi- «oggi ci sentiamo tutti sconfitti?» dopo spiegato don Mimì compito di ogni cre-<br />
43 cidi aveva«docenti sentito par<strong>la</strong>re solo al<strong>la</strong> TV. inidonei»<br />
aver «sperato e <strong>la</strong>vorato per porre Il riconoscimento un dente aiutare l’emergere dopo del<strong>la</strong> anni verità. di incontri e di <strong>la</strong>voro<br />
Oppido Lucano ha salutato ieri per l’ argine al male».<br />
Anche le istituzioni hanno invitato i cit-<br />
ultima volta, nel<strong>la</strong> chiesa Madre, Rocco Ieri il centro dell’Alto Bradano si è tadini a col<strong>la</strong>borare, qualora in possesso<br />
Massaro, l Il segretario ucciso sabato regionale sera del- a 74 anni chiuderanno fermato. leLutto biblioteche, cittadino, i <strong>la</strong>minutoldi<br />
Il si- Piano di regionale elementi che integrato possano del<strong>la</strong> essere sa- utili agli<br />
l Non è stata ancora completata l’apertura delle<br />
CSP-Partito durante un tentativo Comunista di rapina, Basili- nel<strong>la</strong> sua boratori,lenzio, i progetti negozi in chiusi. corso Serrande obluteabbas- e dei servizi inquirenti. al<strong>la</strong> persona Nessuno e potrà al<strong>la</strong> dare co- a Rocco<br />
buste per l’affidamento dei <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> bretel<strong>la</strong> che<br />
cata casaLuciana ai piedi del Coletta paese. e Rosa Un uomo Marbuono,<br />
bligandosate, questi come le insegnati palpebre di a chi di- «no, munità non può2012-2015<br />
Massaro, del<strong>la</strong> ilRegione vecchietto <strong>Basilicata</strong>, che appariva e<br />
collegherà <strong>la</strong> «585» fondovalle del Noce con l’abitato di<br />
ciello mite, picchiato docente inidonea, e imbavagliato. responUcciso.<br />
ventare essere degli successo impiegati davvero». di segre- Oppido sancisce si è che spariva <strong>la</strong> chirurgia dal<strong>la</strong> porta dell’ facendo obesità di «pucì» alle<br />
Lauria. Sono 65 le imprese che hanno risposto al<br />
sabile Morto come scuo<strong>la</strong> nessun del partito uomo denun- merita di moteria, un’ulteriore fermato per un guerra giorno, tra così po- come Vil<strong>la</strong> sabato D’Agri macchine è centro di ferme riferimento al semaforo, regioun<br />
bigliet-<br />
bando di gara quindi l’apertura delle buste va a<br />
cianorire. «Molti «l’ulteriore si pongono attacco <strong>la</strong> domanda: al<strong>la</strong> «doveri, in sera quanto si era qualche fermata migliaia <strong>la</strong> sua storia. nale. E anche Il riconoscimento to di ritorno arriva dall’aldilà. dopo anni Qualcuno, di però,<br />
rilento per questo motivo. Solo oggi a 24 ore dall’inizio<br />
scuo<strong>la</strong> v'era Dio pubblica sabato sera» da parte - ha del detto go- il par- di persone mons. «ruberà» Giovanni il posto Ricchiuti, a chi vescovo organizzazione di puòe aiutarlo di incontri a ridere con i pazienti, di nuovo, i di quel<strong>la</strong><br />
dell’esame delle offerte si dovrebbe conoscere il nome<br />
vernoroco diMonti». Oppido Lucano, don Mimì San- l’impiegato Acerenza, sa farlo ha sottolineato e lo fa da<strong>la</strong><br />
triste medici ec- di famiglia, risata i sdentata medici ospedalieri, che lo rendeva con ancora<br />
tomauro, «Un piccolo nell’omelia esercito - Ebbene: di docenti anche tempo. lui cezionalità Denunciamo dell’ ancora evento in che un paese lo scopo tran- di sensibilizzare più bambino. tutti Dategli al problema solo i colpevoli.<br />
dell’impresa che avrà il compito di eseguire i <strong>la</strong>vori. Il<br />
MESTO ADDIO Un momento dei funerali bando èdell’anziano stato indetto a aOppido luglio dall’Anas Lucano per un costo<br />
- dicono - di circa 4000 persone, questo ulteriore colpo al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> obesità, dimostrando a tutti che essere obe-<br />
pari a 4 milioni 845 mi<strong>la</strong> euro oltre iva. Una strada di<br />
cosiddetti inidonei, dei tre ordi- pubblica da parte del governo dei si non è soltanto un problema estetico, ma di<br />
appena tre chilometri e mezzo non ancora completata<br />
ni, materne, POTENZA primarie eLA secon- DENUNCIA banchieri DEL PARTITO rappresenta COMUNISTA un gran- salute VILLA e, a volte, D’AGRI di sopravvivenza. NEL In PIANO questi INTEGRATO DELLA SALUTE DELLA REGIONE dopo LAURIA quasi 30 anni e A 33 RILENTO milioni APERTURA di euro spesi BUSTE che le<br />
darie, con tutta una serie di pade impoverimento per l’istruzio - anni grazie a tale servizio sanitario tanti<br />
hanno<br />
fatto guadagnare l’appel<strong>la</strong>tivo di «bretel<strong>la</strong><br />
tologie (ad es. ma<strong>la</strong>ti oncologici, ne, che gli appalti ai privati per soggetti obesi si sono liberati del<strong>la</strong> pillo<strong>la</strong><br />
d’o ro » .<br />
trapiantati emodializzati, insu- gestire le grosse biblioteche, in per il diabete e l’ipertensione, che non han- PATO LO G I A Un paziente obeso<br />
Il comitato pro bretel<strong>la</strong>, guidato da Mimino Riclino-dipendententi,pluri-infar-<br />
rete e quelle aperte anche al terno più problemi respiratori, fastidiosissimi<br />
ciardi, si augura che l’aggiudicazione dei <strong>la</strong>vori possa<br />
tuati, La con spending struttura scheletrica a ritorio, review<br />
sono pronti da tempo! problemi La di chirurgia stasi venosa, mortificanti pro- dell’obesità avvenire «Bretel<strong>la</strong> entro oggi. Il caso del<strong>la</strong> d’oro»<br />
bretel<strong>la</strong> torna al<strong>la</strong><br />
rischio o con ma<strong>la</strong>ttie professio- Dal<strong>la</strong> finanziaria Tremonti ad blemi di deambu<strong>la</strong>zione o altro. La chirur- valutazione ambu<strong>la</strong>toriale, viene seguito in ribalta delle cronache quattro anni fa dopo <strong>la</strong> denali)<br />
nelle prossime ore saranno oggi, questi insegnanti sono stati gia dell’ obesità è affidata al dott. Nico<strong>la</strong> un iter fatto di indagini strumentali e di nuncia del<strong>la</strong> Gazzetta in seguito all’ennesimo stop dei<br />
costretti taglia a sottoscrivere in un <strong>Basilicata</strong><br />
nuo- dichiarati «inesistenti», cioè lo Perrotta ed è parte integrante del reparto di consulenze multidisciplinari in regime di <strong>la</strong>vori diventa centro regionale c’è di completamento. attesa Sul<strong>la</strong> bretel<strong>la</strong> incombe una<br />
vo contratto di <strong>la</strong>voro che li vedrà status giuridico e professionale Chirurgia di Vil<strong>la</strong> D’Agri del<strong>la</strong> quale è di- day-hospital e, solo se viene ritenuto idoneo sorte di maledizione: le imprese aggiudicatarie non<br />
penalizzati bloccando loro <strong>la</strong> car- non esiste più. Quell’accordo fu rettore il dott. Domenico Loffredo. Al<strong>la</strong> chi- dal punto di vista psicologico, viene in- hanno mai potuto completare i <strong>la</strong>vori. La riapertura<br />
riera e lo stipendio. In provincia firmato dai sindacati, confederurgia dell’obesità <strong>la</strong>vorano anche i dott.ri dirizzato ad una delle metodiche endosco- dei cantieri per il completamento delle bretel<strong>la</strong>, se-<br />
di 43 Potenza «docenti il provvedimento delrali inidonei»<br />
e di settore, tranne i Cobas e N. Il Andriulo, riconoscimento A. Cappiello e F.R. De dopo Filippo. anni piche di e chirurgiche. incontri All’Ospedale e di <strong>la</strong>voro di Vil<strong>la</strong> condo per il presidente l’appalto<br />
del comitato, deve ascriversi<br />
<strong>la</strong> Spendig Review riguarderà 43 Gilda. La scuo<strong>la</strong> pubblica subi- Nel centro per <strong>la</strong> chirurgia dell’ obesità di D’Agri, grazie al servizio di endoscopia, che all’impegno civico del<strong>la</strong> comunità di Lauria «che<br />
docenti inidonei, in 35 circa sasce un ulteriore colpo, i vostri Vil<strong>la</strong> d’Agri, dal Gennaio 2008 ad oggi sono dipende sempre dal reparto di chirurgia, è scavalcando <strong>la</strong> politica ha portato avanti un’impor -<br />
ranno l Il segretario «deportati» regionale in ammini- del- figli, chiuderanno i nostri le nipoti biblioteche, e gli alunni i <strong>la</strong>- state l Il effettuate Piano regionale circa 1500 integrato visite del<strong>la</strong> ambu<strong>la</strong>sa- possibile ricorrere al posizionamento del<strong>la</strong> tante l Non battaglia». è stataTuttavia ancora completata <strong>la</strong> bretel<strong>la</strong> rimane l’apertura un’opera delle<br />
strazione, CSP-Partito nelle Comunista scuole oBasili negli stranieri boratori, troveranno i progetti in sempre corso meobtoriali,lute e dei oltre servizi 100 procedure al<strong>la</strong> persona endoscopiche, e al<strong>la</strong> co- sfera intragastrica, che è una delle meto- ridotta buste per rispetto l’affidamento alle previsioni. dei <strong>la</strong>voriInfatti, del<strong>la</strong> bretel<strong>la</strong> il progetto che<br />
Usp cata Luciana (ex Provveditorati). Coletta e Rosa A MarManobligando opportunità questinelle insegnati scuole e ache di- oltre munità 2002012-2015 interventi del<strong>la</strong> chirurgici. Regione Per <strong>Basilicata</strong>, questa diche quasi sempre preparative ad uno de- originario collegherà <strong>la</strong> prevedeva «585» fondovalle il collegamento del Noce con con l’abitato l’A3 Sa- di<br />
teraciello il docente numeroinidonea, scende a respon- 5. Sem- «pubblica» ventare degli vuol impiegati dire per di segre- tutti, patologia sancisce che oltre <strong>la</strong>il 50% chirurgia dei pazienti dell’ obesità arriva da di gli interventi chirurgici. Si praticano tutti lerno Lauria. - Reggio Sono Ca<strong>la</strong>bria, 65 le imprese ma dopo che un hanno quarto risposto di secolo al<br />
presabile in scuo<strong>la</strong> nome del partito risparmio, denunsi<br />
ma teria, è sempre un’ulteriore meno guerra vero». tra po- fuori Vil<strong>la</strong> D’Agri Regione. è centro Il paziente, di riferimento dopo una prima regio- gli interventi chirurgici sull’obesità. resta bandoindi piedi gara solo quindi il primo l’apertura lotto. delle buste[p.perc.] va a<br />
ciano «l’ulteriore attacco al<strong>la</strong> veri, in quanto qualche migliaia nale. Il riconoscimento arriva dopo anni di<br />
rilento per questo motivo. Solo oggi a 24 ore dall’inizio<br />
scuo<strong>la</strong> pubblica da parte del go- di persone «ruberà» il posto a chi organizzazione e di incontri con i pazienti, i<br />
verno Monti».<br />
l’impiegato sa farlo e lo fa da medici di famiglia, i medici ospedalieri, con<br />
«Un<br />
MARATEA piccolo esercito di INCONTRI docenti OGGI tempo. E DOMANI Denunciamo ancora SASSO che lo DI scopo CASTALDA<br />
di sensibilizzare tutti al problema MELFI IN PROGRAMMA SABATO 22<br />
- dicono - di circa 4000 persone, questo ulteriore colpo al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> obesità, dimostrando a tutti che essere obe-<br />
cosiddetti inidonei, dei tre ordi- pubblica da parte del governo dei si non è soltanto un problema estetico, ma di<br />
Gli ni, materne, itinerari primarie efedericiani secon- banchieri rappresenta Biodiversità un gran- salute e, a volte, per di sopravvivenza. tutti In questi «Nitti e Fortunato»<br />
dell’esame delle offerte si dovrebbe conoscere il nome<br />
dell’impresa che avrà il compito di eseguire i <strong>la</strong>vori. Il<br />
le bando altre è stato indetto notizie a luglio dall’Anas per un costo<br />
pari a 4 milioni 845 mi<strong>la</strong> euro oltre iva. Una strada di<br />
appena P OT E tre N Z chilometri A e mezzo non ancora completata<br />
dopo quasi 30 anni e 33 milioni di euro spesi che le<br />
darie, con tutta una serie di pade impoverimento per l’istruzio - anni grazie a tale servizio sanitario tanti<br />
tologie (ad es. ma<strong>la</strong>ti oncologici, ne, che gli appalti ai privati per soggetti obesi si sono liberati del<strong>la</strong> pillo<strong>la</strong><br />
obiettivi turistici le aree protette il primo dei 5 incontri<br />
trapiantati emodializzati, insu- gestire le grosse biblioteche, in per il diabete e l’ipertensione, che non han- PATO LO G I A Un paziente obeso<br />
lino-dipendententi,pluri-infar- rete e quelle aperte anche al terno più problemi respiratori, fastidiosissimi<br />
degli tuati, con struttura operatori scheletrica tedeschi<br />
a ritorio, sono pronti accessibili da tempo! problemi ai didisabili stasi venosa, mortificanti del<strong>la</strong> pro- Fondazione<br />
<strong>CGIL</strong> hanno CAMERA fatto guadagnare DEL LAVORO l’appel<strong>la</strong>tivo di «bretel<strong>la</strong><br />
d’o ro » . Appello all’assessore Martorano<br />
Il comitato pro bretel<strong>la</strong>, guidato da Mimino Ric-<br />
su ciardi, esenzione si augura che ticket l’aggiudicazione sanitari dei <strong>la</strong>vori possa<br />
avvenire entro oggi. Il caso del<strong>la</strong> bretel<strong>la</strong> torna al<strong>la</strong><br />
rischio o con ma<strong>la</strong>ttie professio- Dal<strong>la</strong> finanziaria Tremonti ad blemi di deambu<strong>la</strong>zione o altro. La chirur- valutazione ambu<strong>la</strong>toriale, viene seguito in nribalta La Cgil delle del<strong>la</strong> cronache Camera del quattro <strong>la</strong>voro anni di Potenza, fa dopochiede <strong>la</strong> denali)<br />
nelle prossime ore saranno oggi, questi insegnanti sono stati gia dell’ obesità è affidata al dott. Nico<strong>la</strong> un iter fatto di indagini strumentali e di nuncia all’ assessore del<strong>la</strong> Gazzetta al<strong>la</strong> salute, in seguito Attilio all’ennesimo Martorano, stop di at- dei<br />
costretti l Alcuni a sottoscrivere tra i più organizzati un nuotour<br />
dichiarati operator te«inesistenti»,<br />
l Biodiversità cioè lo per Perrotta tutti. La ed newsletter è parte integrante per prodel<br />
reparto ldi L’Associazione consulenze «Francesco multidisciplinari Saverio in regime Nitti» di <strong>la</strong>vori tivarsi di completamento. affinché trovi una Sul<strong>la</strong> rapida bretel<strong>la</strong> soluzione incombe al di- una<br />
deschivo contratto specializzati di <strong>la</strong>voro in che viaggi li vedrà culturali status saranno giuridico in emuovere professionale <strong>la</strong> fruibilità Chirurgia universale di Vil<strong>la</strong> delle aree D’Agri protette. del<strong>la</strong> quale(sodalizio è di- day-hospital tra persone, e, solo membro se viene fondatore ritenuto del<strong>la</strong> idoneo sorte sagio di a maledizione: cui sono sottoposti le imprese i cittadini, aggiudicatarie ed in parnon<br />
<strong>Basilicata</strong> penalizzati oggi bloccando e domani, loro per <strong>la</strong> car- una «due non giorni» esiste apiù.<br />
Quell’accordo E' attiva <strong>la</strong> newsletterBiodiversità fu rettore il dott. Domenico per tutti, Loffredo. curata Al<strong>la</strong> Fondazione chi- dal Francesco punto di vista Saverio psicologico, Nitti costituita viene in-<br />
hanno tico<strong>la</strong>re mai i potuto pensionati, completare impegnati i <strong>la</strong>vori. in questi La riapertura giorni<br />
Maratea riera e loe stipendio. Lauria che In prevede provincia visite territoriali firmato dai e sindacati, dal Centro confede- di educazione rurgia ambientale dell’obesità Il <strong>la</strong>vorano Vecchio anche Fag- i dott.ri sieme alle dirizzato istituzioni ad una nazionali delle metodiche e territoriali) endoscoor- dei nell’espletamento cantieri per il completamento delle pratiche delle finalizzate bretel<strong>la</strong>, all’ot se-<br />
incontri di Potenza betobe il provvedimento con gli operatori del- lucani ralidel e di turi- settore, tranne gio di i Sasso Cobas di eCastalda<br />
N. Andriulo, e indirizzata A. Cappiello ai 4 Parchi e F.R. De Filippo. ganizza un piche ciclo e di chirurgiche. eventi culturali All’Ospedale dedicato di aVil<strong>la</strong><br />
condo tenimento il presidente del<strong>la</strong> esenzione del comitato, per i ticket deve sanitari. ascriversi<br />
smo,<strong>la</strong> Spendig nell’ambito Review di riguarderà un’iniziativa 43coordinata<br />
Gilda. La scuo<strong>la</strong> pubblica lucani e ai subi- Comuni Nel delle centro aree protette. per <strong>la</strong> chirurgia Si vuole dell’ pro- obesità Nitti diin<br />
rapporto D’Agri, grazie con altre al servizio personalità di endoscopia, signifi- che<br />
dall’Ufficio docenti inidonei, Turismo in del<strong>la</strong> 35 circa Regione sa- <strong>Basilicata</strong> sce un ulteriore e coa- colpo, muovere i vostri il ricco patrimonio Vil<strong>la</strong> d’Agri, di biodiversità dal Gennaiodi 2008 cuiad<br />
oggi cative sono dal dipende titolo «Nitti sempre &». dal L’evento, reparto che di chirurgia, ha il pa- è<br />
all’impegno civico del<strong>la</strong> comunità di Lauria «che<br />
scavalcando BRIENZA<strong>la</strong><br />
politica ha portato avanti un’impor -<br />
diuvataranno «deportati» dal<strong>la</strong> Camera indi ammini- Commercio figli, di Potenza i nostri e nipoti queste e gli aree alunni sono custodi state effettuate e favorirne circa l'accessibilità 1500 visite ambu<strong>la</strong>trocinio del<strong>la</strong> possibile Regione ricorrere <strong>Basilicata</strong>, al posizionamento del<strong>la</strong> Provincia del<strong>la</strong> tante battaglia». Tuttavia <strong>la</strong> bretel<strong>la</strong> rimane un’opera<br />
dal<strong>la</strong> strazione, Cciaa nelle italiana scuole per <strong>la</strong> oGermania negli stranieri all’interno troveranno del ad un'utenza sempre me- ampliata, toriali, con oltre partico<strong>la</strong>re 100 procedure attenzione endoscopiche, di Potenza, sfera del intragastrica, Comune di Melfi che èe il una contributo delle meto- di<br />
progetto Usp (ex umanitario Provveditorati). «Vivere A una Ma- Vita no che opportunità Vale». nelle alle scuole persone e che con disabilità oltre 200permanenti interventi chirurgici. e tempora- Per questa Agroalimentare diche quasi Sud, sempre prevede preparative cinque appunta- ad uno detera<br />
Al il centro numero del<strong>la</strong> scende missione a 5. ci Sem- sono gli «pubblica» Itinerari vuol dire nee.Inviata per tutti, mensilmente, patologia il contenuto oltre il 50% del<strong>la</strong> dei newslet- pazienti arriva menti da in gli svolgimento, interventi chirurgici. presso il centro Si praticano culturale tutti<br />
emozionali pre in nome federiciani, del risparmio, pacchetti si in grado ma è sempre di of- meno ter vero». sono dunque le fuori best practices Regione. messe Il paziente, in atto dopo nei una prima Nitti di Melfi, gli interventi fino a gennaio chirurgici 2013. sull’obesità. Il ciclo di con-<br />
PROTEZIONE ridotta rispetto CIVILE alle previsioni. Infatti, il progetto<br />
originario prevedeva il collegamento con l’A3 Sa-<br />
Rischio sismico in <strong>Basilicata</strong><br />
lerno - Reggio Ca<strong>la</strong>bria, ma dopo un quarto di secolo<br />
una resta stage in piedisu solocome il primo affrontarlo<br />
lotto. [p.perc.]<br />
frire ai turisti tedeschi un mix di storia, natura, Parchi italiani. Percorsi sensoriali per non vedenti e ferenze tutte alle 17.30 con il seguente calendario:<br />
arte e buona tavo<strong>la</strong>. «I ripetuti contatti avviati con non udenti, messa in sicurezza di sentieri, audio 22 Settembre «Nitti & Fortunato». Re<strong>la</strong>tore n Rischio sismico, come affrontarlo. In sintesi il<br />
succo di uno stage in programma il 28 e 29 set-<br />
le tembre altre presso notizie l’Hotel Imperial a Brienza. In vista<br />
dello stage il Comune sindaco Pasquale Scel-<br />
P zo OT in E testa, N Z Aha<br />
indetto una conferenza stampa che<br />
tenzione degli enti nostrani. «L'iniziativa – spie gano<br />
si terrà il giorno 25 settembre ore 10.30, presso <strong>la</strong><br />
<strong>CGIL</strong> sa<strong>la</strong> CAMERA refettoriale DEL del LAVORO Comune. Si parlerà del 2° Sta-<br />
Appello ge di educazione all’assessore e formazione Martorano sanitaria in protezione<br />
civile - «Il rischio chimico rilevante sul<br />
territorio: conoscerlo per affrontarlo meglio».<br />
Of0l17FbcY8fAnR9RW4wifgnnKLXBqiIzfFwwZfHdRs=<br />
n La Cgil del<strong>la</strong> Camera del <strong>la</strong>voro di Potenza, chiede<br />
all’ assessore al<strong>la</strong> salute, Attilio Martorano, di attivarsi<br />
affinché trovi una rapida soluzione al disagio<br />
a cui sono sottoposti i cittadini, ed in partico<strong>la</strong>re<br />
i pensionati, impegnati in questi giorni<br />
nell’espletamento delle pratiche finalizzate all’ot -<br />
tenimento del<strong>la</strong> esenzione per i ticket sanitari.<br />
BRIENZA<br />
PROTEZIONE CIVILE<br />
Rischio sismico in <strong>Basilicata</strong><br />
una stage su come affrontarlo<br />
n Rischio sismico, come affrontarlo. In sintesi il<br />
succo di uno stage in programma il 28 e 29 settembre<br />
presso l’Hotel Imperial a Brienza. In vista<br />
dello stage il Comune sindaco Pasquale Scelzo<br />
in testa, ha indetto una conferenza stampa che<br />
si terrà il giorno 25 settembre ore 10.30, presso <strong>la</strong><br />
sa<strong>la</strong> refettoriale del Comune. Si parlerà del 2° Stage<br />
di educazione e formazione sanitaria in protezione<br />
civile - «Il rischio chimico rilevante sul<br />
territorio: conoscerlo per affrontarlo meglio».
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY8fAnR9RW4wiSDAPIDgvZxLlGXGj6s3NxE=<br />
Venerdì 21 settembre 2012 I VII<br />
<br />
SAN CHIRICO RAPARO LA PERSONA DECEDUTA È VINCENZO SIVOLELLA DI 60 ANNI<br />
Incidenti sul <strong>la</strong>voro<br />
Due in ventiquattro ore<br />
Un morto e un ferito<br />
PINO PERCIANTE<br />
l SAN CHIRICO RAPARO. Due tragedie<br />
del <strong>la</strong>voro nel giro di 24 ore<br />
nell’area sud del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>. Il bi<strong>la</strong>ncio<br />
è di un morto e un ferito. Il<br />
primo incidente si è verificato a San<br />
Chirico Raparo mentre l’altro a San<br />
Severino Lucano. Un uomo di 60 anni<br />
originario di San Martino d’Agri ha<br />
perso <strong>la</strong> vita schiacciato dal trattore<br />
di cui era al<strong>la</strong> guida. La vittima è<br />
Vincenzo Sivolel<strong>la</strong>. Si tratta di un<br />
impiegato dell’Inps in pensione, il<br />
quale ora si dedicava al<strong>la</strong> cura dei<br />
campi, sua antica passione. Originario<br />
di San Martino d’Agri, viveva a<br />
Potenza ma era quasi sempre a San<br />
Chirico dove aveva diversi terreni. Il<br />
cadavere è stato ritrovato nel tardo<br />
pomeriggio di mercoledì ma comunque<br />
si presuppone che l’incidente sia<br />
<br />
avvenuto in mattinata, dal momento<br />
che Sivolel<strong>la</strong> si era recato presto nel<br />
podere che aveva in contrada Galese.<br />
L’ennesimo incidente determinato<br />
dal capovolgimento di un trattore<br />
secondo il sindaco di San Chirico,<br />
C<strong>la</strong>udio Borneo, richiede «una maggiore<br />
vigi<strong>la</strong>nza e sensibilità da parte<br />
di chi si dedica all’attività dei camp»i.<br />
L’accaduto, sempre a parere del sindaco,<br />
deve essere «un campanello<br />
d’al<strong>la</strong>rme anche per le istituzioni<br />
preposte che devono mettere in campo<br />
iniziative di prevenzione perché i<br />
morti sotto i trattori iniziano ad<br />
essere troppi rispetto ad una picco<strong>la</strong><br />
regione come <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>».<br />
La dinamica dell’incidente costato<br />
<strong>la</strong> vita a Sivolel<strong>la</strong> è ancora al vaglio<br />
dei carabinieri che stanno facendo<br />
indagini per capire che cosa è realmente<br />
accaduto. Sembra comunque<br />
che nel fare marcia indietro con il<br />
mezzo, Sivolel<strong>la</strong> non abbia attivato <strong>la</strong><br />
barra antiribaltamento motivo per<br />
cui lui è finito schiacciato sotto il<br />
trattore. Probabilmente non è morto<br />
subito perché è stato trovato acirca<br />
12 metri di distanza dal trattore. È<br />
probabile che abbia strisciato, forse<br />
in cerca di aiuto. Ieri pomeriggio a<br />
San Severino Lucano un altro incidente<br />
sul <strong>la</strong>voro. G. G., 60 anni, del<br />
posto ha riportato un trauma cran<br />
i c o.<br />
L’incidente è avvenuto in un cantiere<br />
edile nel centro storico di San<br />
Severino. Dopo le prime cure ricevute<br />
nell’ospedale di Lagonegro l’operaio<br />
è stato trasferito al San Carlo di<br />
Potenza. Il cantiere è stato posto sotto<br />
sequestro. Sul posto ha operato anche<br />
il personale dell’unita di medicina del<br />
<strong>la</strong>voro di Lagonegro.<br />
POTENZA SONO 17 LE STRUTTURE CHE RISCHIANO LA SOPPRESSIONE SULL’INTERO TERRITORIO LUCANO<br />
«Gli uffici postali non si toccano»<br />
Comuni sul piede di guerra<br />
Oggi l’atteso incontro tra <strong>la</strong> Regione, l’Anci e i vertici di Poste italiane<br />
ANTONELLA INCISO<br />
l Pronti a difendere i loro<br />
uffici postali. I 17 comuni<br />
lucani che rischiano <strong>la</strong> soppressione<br />
degli uffici postali<br />
sono pronti a difendere con<br />
ogni mezzo le loro strutture.<br />
E dopo le aperture del<strong>la</strong> società<br />
e <strong>la</strong> «frenata» del Governo,<br />
oggi gli amministratori<br />
comunali lucani torneranno<br />
nuovamente all’attac -<br />
co. Lo faranno nel corso del<br />
confronto che è stato fissato<br />
tra Regione, Anci e Poste italiane<br />
nel<strong>la</strong> mattinata di oggi.<br />
Un appuntamento per fare il<br />
punto sul<strong>la</strong> situazione ed individuare<br />
le soluzioni più<br />
adeguate per <strong>la</strong> comunità lucana,<br />
che dai tagli del<strong>la</strong> società<br />
di telecomunicazione ne<br />
uscirebbero fortemente penalizzati.<br />
A sederi attorno allo<br />
stesso tavolo ill presidente<br />
dell’Anci di <strong>Basilicata</strong>, Vito<br />
Santarsiero, numerosi dirigenti<br />
dell’azienda postale e<br />
l’assessore regionale al ramo,<br />
Vincenzo Viti. Insomma, gli<br />
enti coinvolti.«Il tavolo di confronto<br />
inoltre, come già evidenziato,<br />
ci consentirà di affrontare<br />
al meglio, nell’inte -<br />
resse dei nostri comuni e delle<br />
nostre popo<strong>la</strong>zioni - ha ribadito<br />
in più di un’occasione<br />
il sindaco Santarsiero - tutte<br />
le questioni poste nonché valutare<br />
le possibili implementazioni<br />
del servizio postale<br />
sul nostro territorio». Insomma,<br />
un nuovo appuntamento<br />
per cercare di trovare una<br />
soluzione, per capire cosa<br />
realmente devono attendersi i<br />
lucani su questo fronte. Già<br />
perchè - secondo quantoè contenuta<br />
nel provvedimento di<br />
Poste italiane a rischio sono<br />
16 uffici postali, Uno in provincia<br />
di Matera e 15 in provincia<br />
di Potenza. Cinquanta,<br />
invece, sono le aree di recapito<br />
che Poste italiane ha<br />
previsto per <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> dopo<br />
il piano di riordino. A cui<br />
si aggiungono altri 22 uffici<br />
postali che dovranno essere<br />
aperti a giorni alterni. Una<br />
vera e propria mannaia, un<br />
problema per tanti lucani, soprattutto<br />
anziani, che ogni<br />
giorno si trovano costretti a<br />
lunghe file per pagare bollette<br />
o incassare <strong>la</strong> pensione. «Non<br />
possiamo andare avanti in<br />
questo modo. La chiusura de-<br />
<br />
gli uffici postali, soprattutto<br />
in alcune aree, è una vera e<br />
propria iattura» hanno commentato<br />
i sindaci in più di<br />
u n’occasione. Oggi, però, per<br />
le Poste lucane è il giorno<br />
del<strong>la</strong> verità. Il giorno decisivo<br />
per comprendere se e quanti<br />
saranno gli uffici postali che<br />
cadranno sotto <strong>la</strong> mannaia<br />
dei tagli previsti dal<strong>la</strong> spending<br />
review di Poste italian<br />
e. LE POSTE Gli uffici<br />
GENZANO CRESCE L’ATTESA PER INAUGURARE LA CAMPANA DEL SACRARIO<br />
Raduno dei bersaglieri lucani<br />
per onorare i caduti in guerra<br />
ANTONIO MASSARO<br />
l Un'onda piumata invaderà le strade di Genzano<br />
il prossimo 7 ottobre. L'occasione è fornita dal raduno<br />
regionale dei bersaglieri del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>. Una<br />
festa, dunque, ma anche una cerimonia solenne che<br />
si svolgerà presso il sacrario dei 177 caduti e dispersi<br />
di tutte le guerre. In partico<strong>la</strong>re per onorare <strong>la</strong><br />
memoria dei caduti nei due conflitti mondiali sarà<br />
inaugurata una campana monumentale realizzata<br />
nel<strong>la</strong> sede storica di Agnone.<br />
Il raduno delle piume al vento è stato fortemente<br />
voluto e oragnizzato dal presidente regionale del<strong>la</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> dell'Associazione nazionale bersaglieri,<br />
Teodosio Vertone, dal bersagliere Biagio Cillo, presidente<br />
provinciale di Potenza con il contributo determinante<br />
del presidente interregionale per Il Sud<br />
e <strong>la</strong> Siciloia dell'Anb, generale Angelo Agata. Non va<br />
sottaciuto l'impegno profuso dal capitano Vincenzo<br />
Sanguine che a Genzano nel<strong>la</strong> promozione del<strong>la</strong><br />
manifestazione ha <strong>la</strong>vorato d'intesa con il sindaco<br />
Pasquale Vertulli e con il presidente del<strong>la</strong> locale<br />
sezione dell' associazione famiglie caduti e dispersi<br />
in guerra, Esterina Cio<strong>la</strong>.<br />
Nel<strong>la</strong> giornata di festa e di celebrazione per non<br />
dimenticare che ha dato <strong>la</strong> vita per <strong>la</strong> patria saranno<br />
presenti autorità civili, militari e religiose lucane e i<br />
bersaglieri in congedo di Puglia, Campania, Ca<strong>la</strong>bria<br />
e Molise. Interverrà il generale Vincenzo<br />
INCIDENTE Nel<strong>la</strong> foto d’archivio un mezzo ribaltato<br />
PIUME AL VENTO Nel<strong>la</strong> foto d’archivio <strong>la</strong> fanfara<br />
Lops, comandante del 2° Fod (Forze operative di<br />
intervento) di San Giorgio a Cremano e decano dei<br />
bersaglieri in attività di servizio, oltre al presidente<br />
nazionale dell'Anb generale Marcello Cataldi. C'è<br />
grande attesa per <strong>la</strong> manifestazione che avrà il suo<br />
clou alle ore 10,30 con l'inaugurazione del<strong>la</strong> campana<br />
sistemata vicino al sacrario nell'area comiteriale.<br />
Dopo i saluti vari il trasferimento del corteo dal<br />
cimitero al monumento dei caduti in piazza Roma,<br />
dove dopo <strong>la</strong> deposizione del<strong>la</strong> corona ci sarà l'immancabile<br />
esibizione del<strong>la</strong> fanfara dei bersaglieri.<br />
POTENZA PARTE LA FESTA NAZIONALE ENTI LOCALI DEL PD<br />
Speranza coordina<br />
il team di Bersani<br />
l Roberto Speranza, segretario regionale del Pd, è stato chiamato a<br />
far parte del<strong>la</strong> triade del team a cui il segretario nazionale, Pierluigi<br />
Bersani, affiderà il coordinamento il comitato per le primarie. Speranza<br />
sarà il coordinatore. Intanto comincia oggi, a Potenza, <strong>la</strong> festa<br />
nazionale del Pd sugli enti locali. Tra le presenze in programma,<br />
quelle di Dario Franceschini (oggi), Umberto Ranieri (domani),<br />
Giampaolo D’Andrea e Nico<strong>la</strong> Latorre (domenica 23). L’impor tanza<br />
del<strong>la</strong> scelta lucana («Dal<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> vogliamo <strong>la</strong>nciare una sfida che<br />
ci porti al<strong>la</strong> guida del Paese») è stata sottolineata dal responsabiile<br />
nazionale Enti Locali del partito, Davide Zoggia, per il Sud deve<br />
diventare «vo<strong>la</strong>no di sviluppo per l’intera nazione». Per Vito Santarsiero,<br />
sindaco di Potenza, è «una significativa occasione per discutere<br />
approfonditamente, e con figure di primo piano, di sviluppo<br />
locale e del fondamentale ruolo dei Comuni nel nostro Paese». In<br />
ballo c’è il ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> stagione del federalismo «dopo il fallimento<br />
degli ultimi anni».<br />
Santarsiero, il presidente del<strong>la</strong> Provincia di Potenza, Piero Lacorazza,<br />
e il governatore lucano Vito De Filippo hanno sottolineato<br />
favorevolmente <strong>la</strong> scelta di Bersani di inserire Roberto Speranza, «tra<br />
coloro che guideranno <strong>la</strong> sua sfida verso il Governo del Paese». «È <strong>la</strong><br />
strada che Bersani deve continuare ad irrobustire per mettere insieme<br />
proposta di governo e domanda di cambiamento proveniente<br />
dal<strong>la</strong> società italiana», ha detto Lacorazza. «È necessario - ha aggiunto<br />
- imboccare <strong>la</strong> strada di una proposta di governo che interpreti<br />
<strong>la</strong> domanda di crescita, di <strong>la</strong>voro, di equità e di diritti». Urge<br />
«percorrere <strong>la</strong> strada di uno Stato più efficiente e meno costoso e<br />
rifondare il rapporto tra istituzioni e cittadini, politica e società».<br />
Resta fondamentale «cambiare <strong>la</strong> legge elettorale, avere un limite per<br />
i mandati, mettere al centro i cittadini e il territorio nel<strong>la</strong> scelta dei<br />
par<strong>la</strong>mentari». Per De Filippo «tutta <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> deve essere orgogliosa<br />
per l’attestazione di stima insita nell’incarico che Speranza<br />
ha ricevuto da Bersani». Lo stesso governatore aggiunge, all’orgo glio,<br />
un ulteriore elemento di fiducia» connesso al riconoscimento dato<br />
al<strong>la</strong> basilicata «capace di far emergere una buona c<strong>la</strong>sse dirigente».<br />
«È il riconoscimento del primato del Mezzogiorno del<strong>la</strong> buona<br />
politica e del<strong>la</strong> buona amministrazione rappresentato dall’esperienza<br />
del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, un <strong>la</strong>boratorio di buone pratiche nel rapporto tra<br />
governo locale, partito e territorio di dimensione europea». Così<br />
l’europar<strong>la</strong>mentare Gianni Pittel<strong>la</strong> ha commentato l’incarico che<br />
Bersani ha dato a Speranza.<br />
<br />
POTENZA E PROVINCIA<br />
LAVELLO OGGI<br />
Giornata mondiale<br />
dell’Alzheimer<br />
incontro con ma<strong>la</strong>ti<br />
famiglie e istituzioni<br />
l Oggi in occasione del<strong>la</strong> Giornata<br />
Mondiale Alzheimer Il Centro<br />
Alzheimer «Penelope» di Lavello<br />
insieme all’Associazione<br />
Alzheimer <strong>Basilicata</strong>, aderendo<br />
al<strong>la</strong> campagna nazionale organizzata<br />
dal<strong>la</strong> Federazione Alzheimer<br />
Italia, organizza un incontro<br />
che mette insieme i ma<strong>la</strong>ti<br />
e i loro familiari, le istituzioni, le<br />
associazioni e il privato sociale.<br />
Interverranno Cristiana Coviello<br />
presidente associazione familiari<br />
Alzheimer <strong>Basilicata</strong>, Vita<br />
Garramone psicologa comitato<br />
scientifico associazione familiari<br />
Alzheimer <strong>Basilicata</strong>, Giusi<br />
Conte vice presidente consorzio<br />
c.s. - Responsabile Progetto Alzheimer,<br />
Michele Abbattista direttore<br />
Banca Di Credito Cooperativo<br />
Di Gaudiano Di Lavello,<br />
Antonio Annale sindaco del<strong>la</strong><br />
città Di Lavello, Giampiero Maruggi<br />
Direttore Generale Azienda<br />
Ospedaliera San Carlo Di Potenza,<br />
Attilio Martorano assessore<br />
regionale salute e servizi al<strong>la</strong><br />
Persona.<br />
A Brienza<br />
Si ribalta carrello<br />
ferita bambina di 6 anni<br />
In seguito al ribaltamento - avvenuto<br />
per cause in fase di accertamento –<br />
di un carrello che trasportava del<strong>la</strong> legna,<br />
a Brienza una bambina di sei anni<br />
è rimasta ferita in maniera grave ed è<br />
stata trasportata con un elicottero del<br />
«118» all’ospedale S. Carlo di Potenza<br />
dove ora è ricoverata in prognosi riservata<br />
con un trauma cranico. Nell’inci -<br />
dente sono rimasti feriti anche altri due<br />
bambini, ma in maniera lieve. Sull'episodio<br />
indagano i carabinieri con accertamenti<br />
sul<strong>la</strong> dinamica dell’incidente.<br />
L AG O N E G R O<br />
CARABINIERI<br />
Il generale Procacci<br />
in visita al<strong>la</strong> compagnia<br />
n Il generale di brigata Vincenzo<br />
Procacci, comandante del<strong>la</strong> legione<br />
carabinieri <strong>Basilicata</strong> è<br />
stato ieri in visita al comando<br />
compagnia di Lagonegro accolto<br />
dal capitano Luigi Salvati.<br />
Il generale ha poi incontrato<br />
presso <strong>la</strong> procura del<strong>la</strong> repubblica<br />
il procuratore Vittorio<br />
Russo e il presidente del<br />
tribunale Matteo Zarrel<strong>la</strong>. Si è<br />
par<strong>la</strong>to dell’accorpamento con<br />
il tribunale di Sa<strong>la</strong> Consilina.<br />
P OT E N Z A<br />
SCUOLA<br />
Inail-Vigili del fuoco<br />
corsi prevenzione rischi<br />
n Incontri nelle scuole dell’in -<br />
fanzia per «rafforzare <strong>la</strong> diffusione<br />
del<strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> salute,<br />
del<strong>la</strong> sicurezza e del<strong>la</strong> prevenzione<br />
dei rischi». Così l’intesa<br />
firmata ieri dai responsabili<br />
delle direzioni regionali<br />
dell’Inail e dei Vigili del Fuoco.Il<br />
progetto prevede incontri<br />
negli istituti lucani che aderiranno<br />
alle iniziative: saranno<br />
proiettati filmati sul<strong>la</strong> prevenzione<br />
dei rischi e dei pericoli.
RASSEGNASTAMPA<br />
SAN CHIRICO RAPARO -<br />
Lo hanno trovato riverso a<br />
terra e senza vita in un terreno<br />
di sua proprietà intorno<br />
alle 17.30 di mercoledì.<br />
Vincenzo Sivolel<strong>la</strong>, vedovo<br />
sessantenne originario<br />
di San Martino D'Agri ma<br />
con una pro-<br />
prietà agrico<strong>la</strong><br />
anche a San Chirico<br />
Raparo, era<br />
un dipendente<br />
dell'Inps.<br />
Con <strong>la</strong> passione<br />
per l'agricoltura,<br />
i fine settimana<br />
si recava<br />
sovente nel piccolo centro<br />
del Raparo per coltivare il<br />
suo hobby. Mercoledì scorso,<br />
però qualcosa è andato<br />
storto.<br />
E' uscito di casa di buon<br />
mattino per recarsi nel suo<br />
podere ubicato in località<br />
Pietra Bianca nel<strong>la</strong> zona alta<br />
del paese. E' salito sul<br />
suo trattore, un'operazione<br />
che ha fatto probabilmente<br />
tante volte, per iniziare<br />
a <strong>la</strong>vorare.<br />
Per cause ancora in fase<br />
di accertamento, il mezzo si<br />
è ribaltato, schiacciandolo.<br />
Vincenzo Sivolel<strong>la</strong> non è<br />
morto sul colpo. Anzi.<br />
Ha cercato in tutti i modi<br />
di divinco<strong>la</strong>rsi dal peso<br />
enorme del trattore.<br />
Uno sforzo sovrumano<br />
quello del sessantenne. Dopo<br />
diversi tentativi è riuscito<br />
a uscire fuori dall'abitacolo<br />
e a trascinarsi - probabilmente<br />
con <strong>la</strong> so<strong>la</strong> forza<br />
delle braccia - per poco più<br />
di 12 metri.<br />
Ma per lui c'è stato poco<br />
da fare. Il peso del trattore<br />
gli ha provocato un'emorragia<br />
interna dovuta al<strong>la</strong><br />
compressione toracica che<br />
non gli ha dato scampo.<br />
E così, di pancia in sotto e<br />
privo di vita, lo hanno trovato<br />
i carabinieri allertati<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
28<br />
L’incidente è avvenuto in un terreno di sua proprietà ubicato in località Pietra Bianca di S. Chirico Raparo<br />
Muore schiacciato dal trattore<br />
Vincenzo Sivolel<strong>la</strong> si è trascinato per più di 12 metri prima di morire<br />
Lagonegr o<br />
L’ufficio Inail<br />
chiude<br />
La protesta<br />
di Confapi<br />
LAGONEGRO - «Dopo<br />
aver depotenziato gli uffici<br />
di Matera e Potenza continua<br />
inesorabile il ridimensionamento<br />
dei presidi<br />
di servizio sul territorio<br />
lucano e <strong>la</strong> chiusura dell'Inail<br />
a Lagonegro rappresenta<br />
l'ennesimo scippo ad<br />
un sistema imprenditoriale<br />
che deve già scontare<br />
un gap infrastrutturale<br />
rispetto al resto del Paese».<br />
E’ quanto sostiene in una<br />
nota <strong>la</strong> Confapi <strong>Basilicata</strong>.<br />
«La situazione - riprende -<br />
è diventata ormai insostenibile<br />
e per certi versi paradossale:<br />
si continuano a<br />
chiedere nuovisacrifici alle<br />
imprese mentre gli enti<br />
locali sono frenati dal patto<br />
di stabilità e il Governo<br />
punta esclusivamente ad<br />
una revisione del<strong>la</strong> spesa<br />
senza preoccuparsi degli<br />
effetti negativi di questa<br />
politica economica» «Di<br />
questo passo - conclude -<br />
anche un ufficio Inail che<br />
chiude a Lagonegro rappresenta<br />
un segnale<br />
preoccupante peril nostro<br />
sistema imprenditoriale».<br />
Il cadavere<br />
è stato ritrovato<br />
dai carabinieri<br />
dai familiari.<br />
Sul posto, subito dopo,<br />
sono arrivati gli agenti del<strong>la</strong><br />
polizia municipale, il sindaco<br />
di San Chirico Raparo,<br />
C<strong>la</strong>udio Borneo, e alcuni<br />
volontari dei Vigili del<br />
fuoco. I militari hanno fatto<br />
i primi rilievi.<br />
Chiazze di sangue<br />
sono state<br />
rinvenute sul<br />
luogo dell'incidente<br />
vicino il<br />
sedile di guida.<br />
L'orologio dell'uomo<br />
era fermo<br />
alle 7.50 circa.<br />
E' probabile, dunque, che<br />
il ribaltamento del trattore<br />
sia avvenuto proprio a<br />
quell'ora. Incerta l'ora del<br />
decesso dell'uomo che pare,<br />
comunque, sia avvenu-<br />
Il consigliere del Pdl torna sul<strong>la</strong> questione re<strong>la</strong>tiva al nosocomio<br />
Ospedale di Maratea, le critiche di Manzi<br />
Il sindaco di Paterno da Facebook: «Non c’è stata scarsa informazione»<br />
Un aumento che fa discutere<br />
Cambia <strong>la</strong> tariffa per il trasporto sco<strong>la</strong>stico. Lamentele dai genitori<br />
PATERNO - Vecchi e nuovi problemi,<br />
con il suono del<strong>la</strong> prima campanel<strong>la</strong> di<br />
inizio anno sco<strong>la</strong>stico. Il primo giorno<br />
di scuo<strong>la</strong> ha portato con sè una serie di<br />
<strong>la</strong>mentele da parte di alcuni genitori.<br />
Sul “banco degli imputati” l'aumento<br />
del servizio del trasporto sco<strong>la</strong>stico e <strong>la</strong><br />
richiesta con apposito modulo e versamento<br />
- per molti ignara - del servizio<br />
entro e non oltre il 10 settembre. Una disposizione<br />
«non ben divulgata dall'amministrazione»,<br />
secondo i genitori che<br />
hanno atteso a lungo, davanti alle proprie<br />
abitazione, insieme ai propri figli,<br />
uno scuo<strong>la</strong>bus che non è mai arrivato.<br />
Un avvio non felice per i bambini, inconsapevoli<br />
del<strong>la</strong> situazione e da “urlo” per<br />
i genitori che dopo aver portato i figli a<br />
scuo<strong>la</strong> hanno chiesto delucidazione in<br />
merito ad una decisione sembrata per<br />
certuni “ingiusta”e «doverosa da informare<br />
e discuterne con tutti gli interessati».<br />
«Nessuna scarsa informazione»,<br />
si difende il Sindaco del comune di Paterno,<br />
Michele Grieco dalle pagine di<br />
Facebook, il popo<strong>la</strong>re social network.<br />
«Suquantodeciso periltrasportoalunni,<br />
citengo a precisare, inprimo luogo,<br />
che - spiega - trattasi di provvedimenti<br />
adottati in conseguenza di direttive regionali,<br />
come ho avuto modo di preannunciare<br />
nell'ultimo Consiglio Comunale<br />
e di scrivere nel manifesto informativo<br />
, a mia firma, di circa 25 giorni<br />
fa, nel quale si stabiliva come termine<br />
ta nel corso del<strong>la</strong> mattinata.<br />
E' quindi probabile che il<br />
corpo dell'uomo sia stato in<br />
quello stato per diverse ore,<br />
fino a quando, intorno alle<br />
17.30 lo hanno trovato i carabinieri.<br />
Una tragica fatalità,<br />
dunque. Il corpo senza<br />
vita di Vincenzo Sivolel<strong>la</strong>,<br />
su disposizione del magistrato,<br />
è stato restituito al<strong>la</strong><br />
famiglia nel pomeriggio<br />
di ieri. I funerali, con ogni<br />
probabilità, si celebreranno<br />
quest'oggi a San Martino<br />
D'Agri. La salma, per<br />
quanto è dato sapere, sarà<br />
poi trasferita nel capoluogo<br />
dove verrà tumu<strong>la</strong>ta nel<br />
locale cimitero. Vincenzo<br />
Sivolel<strong>la</strong> <strong>la</strong>scia due giovani<br />
figli che studiano a Mi<strong>la</strong>no.<br />
g. r.<br />
MARATEA - E’ un tema che gli sta a cuore. Non<br />
fosse altro perchè in gioco c’è <strong>la</strong> salute dei cittadini.<br />
Ilconsigliere diminoranza delPdl, Michele<br />
Manzi, sbotta sul<strong>la</strong> questione re<strong>la</strong>tiva<br />
all’ospedale di Maratea. Secondo Manzi ci sarebbe<br />
una vera e propria dismissione dei reparti<br />
all’interno del nosocomio del<strong>la</strong> Per<strong>la</strong> del Tirreno.<br />
«Il problema - spiega in una nota - nasce da<br />
uno scambio che <strong>la</strong> sanità regionale ha inteso fare<br />
con Maratea in cui, volendo sintetizzare, al<br />
posto del reparto di broncopneumologia venivano<br />
concessi i seguenti servizi: oculistica, camera<br />
iperbarica, Sci - struttura di cure intermedie,<br />
alzheimer, oncologia».<br />
«Ricordo - aggiunge - che al momento in cui<br />
arrivò in consiglio tale proposta io stesso non<br />
ero d'accordo ed abbandonai l'au<strong>la</strong> per protesta.<br />
A distanza poi di qualche mese dal<strong>la</strong> delibera<br />
scopriamo che il reparto di broncopneumologia<br />
è stato trasferito all'ospedale di Lagonegro<br />
mentre iservizi acompensazione promessinon<br />
Uno scorcio di Paterno<br />
LAURIA E MARATEA<br />
ordinatorio e non perentorio, per <strong>la</strong> presentazione<br />
delledomande (mensae trasporto),<br />
il 10 settembre. L'avviso oltre<br />
ad essere affisso presso tutti i locali pubblici,<br />
è stato pubblicato (con i re<strong>la</strong>tivi<br />
modelli di domanda) sul sito internet ed<br />
all'albo pretorio da più di 20 giorni, per<br />
cui<strong>la</strong><strong>la</strong>mentata scarsa conoscenza dell'avviso<br />
è poco giustificata, soprattutto<br />
da parte di persone che frequentano<br />
tutti i giorni i locali pubblici e fanno uso<br />
continuo dei mezzi informatici. Negli<br />
uffici abbiamo messo a disposizione<br />
Buyer tedeschi al<strong>la</strong> scoperta<br />
del territorio dell’area sud<br />
LAURIA/MARATEA - Faranno tappa a Maratea e<br />
Lauria uno dei più organizzati tour operator tedeschi<br />
specializzati in viaggi culturali che prevede visite territoriali<br />
e incontri betobe con gli operatori lucani del turismo,<br />
nell'ambito di un'iniziativa coordinata dall'Ufficio<br />
Turismo del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong> e coadiuvata<br />
dal<strong>la</strong> Camera di Commercio di Potenza e dal<strong>la</strong> Cciaa<br />
italiana per <strong>la</strong> Germania all'interno del progetto umanitario<br />
“Vivere una Vita che Vale”. Al centro del<strong>la</strong> missione<br />
ci sono gli Itinerari emozionali federiciani. «I ripetuti<br />
contatti avviati con il mercato tedesco ci hanno<br />
confermato che queste potenzialità possono far presa<br />
e generare flussi - spiega il presidente del<strong>la</strong> Cciaa,<br />
Pasquale Lamorte -. E' fondamentale utilizzare al<br />
meglio l'occasione di incontro per riuscire ad organizzare<br />
l'offerta dotando<strong>la</strong> di tutte le componenti utili a<br />
trasformare il viaggio in esperienza emozionale».<br />
sono stati attivati e come sembra mai lo saranno».<br />
Per Manzi «tale situazione di difficoltà è<br />
stata da noi consiglieri (Michele Manzi, Domenico<br />
Brando e Francesca Crusco) denunciata.<br />
Nel frattempo si è tenuto un consiglio comunale<br />
a Maratea in cui, tra le varie discussioni, abbiamo<br />
richiestospiegazioni all'assessoreal<strong>la</strong> sanità<br />
Biagio Schettino; ci ha risposto, tuttavia come<br />
sempre accade, il sindaco Mario Di Trani il<br />
quale ha affermato che: “<strong>la</strong> sanità è di competenza<br />
regionale e pertanto può agire autonomamente,<br />
il comune non può fare niente e «<strong>la</strong> broncopneumologia<br />
èreparto utile astrutture ospedaliere<br />
munite di sa<strong>la</strong> operatoria e simili”.<br />
«Queste risposte - conclude Manzi - sono state<br />
pertanto duramente attaccate dal nostro gruppo<br />
in quanto hanno dimostrato <strong>la</strong> scarsa attenzione<br />
del<strong>la</strong> maggioranza a tali tematiche in<br />
quanto non si è avuto il coraggio di muovere<br />
protestaalcuna sullepromesse nonmantenute<br />
dal governo regionale». Il consigliere Manzi<br />
L AU R I A<br />
modelli , personale e quant'altro necessario<br />
per agevo<strong>la</strong>re il compito dei cittadini<br />
acompi<strong>la</strong>re e presentarele domande,<br />
per cui voglio fare un p<strong>la</strong>uso ai dipendenti<br />
comunali per il <strong>la</strong>voro svolto,<br />
che in questa occasione non meritano<br />
essere additati. La maggior parte dei<br />
cittadini hanno presentato <strong>la</strong> domanda<br />
come previsto». Per il Sindaco «si poteva<br />
fare un bando, si poteva mandare<br />
una lettera nelle cassette postali, si poteva<br />
discuterne prima, certo tutto poteva<br />
tornare utile ed evitare ogni disguido,<br />
non è mai troppo ciò che si fa per raggiungere<br />
<strong>la</strong> perfezione. Se non è stato<br />
fatto, è stato semplicemente perché l'avviso<br />
è stato pubblicato con molto anticipo,<br />
se ne è discusso molto anche nel paese,<br />
per cui si è dato per scontato che le informazioni<br />
fossero arrivate a tutti i cittadini<br />
(forse c'è stata una sottovalutazione<br />
di questo aspetto). Però credo che<br />
oltre al diritto ad essere informato esiste<br />
anche il dovere di informarsi come<br />
genitore di un alunno che si accinge ad<br />
andare a scuo<strong>la</strong>. A chi poi solleva eccezioni<br />
in merito all'entità del<strong>la</strong> compartecipazione<br />
si fa rilevare che si è stabilitol'importonel<strong>la</strong>misurapiùbassapossibile<br />
(circa il 30%) , adottando un criterio<br />
equo in funzione del<strong>la</strong> capacità contributiva<br />
e facendo gravare un maggior<br />
peso di compartecipazione su chi<br />
risiede nelle vicinanze delle scuole».<br />
Ange<strong>la</strong> Pepe<br />
Bretel<strong>la</strong> 585, sono 65 le offerte<br />
per il completamento dei <strong>la</strong>vori<br />
LAURIA - E’un primo risultato, ma per il Comitato “Pro<br />
Bretel<strong>la</strong> 585”è importante. L’interesse delle imprese -<br />
ben 65 offerte giunte - <strong>la</strong>scia ben sperare per il futuro.<br />
Ieri, infatti, è iniziato il <strong>la</strong>voro del<strong>la</strong> commissione di gara<br />
presso <strong>la</strong> sede di Potenza dell'Anas, che aggiudicherà<br />
l'appalto per il completamento dei <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong><br />
bretel<strong>la</strong> 585 Lauria. «La riapertura dei cantieri per il<br />
completamento del<strong>la</strong> Bretel<strong>la</strong> 585 in seguito alle procedure<br />
di gara in corso - spiega il presidente Mimino<br />
Ricciardi - deve ascriversi all'impegno civico del<strong>la</strong> comunità<br />
di Lauria, che scavalcando <strong>la</strong> politica ha portato<br />
avanti un'importante battaglia». «Ciò che è accaduto<br />
per <strong>la</strong> Bretel<strong>la</strong> - conclude - e ciò che è accaduto<br />
anche per il Tribunale di Lagonegro, dimostra come <strong>la</strong><br />
società civile, le categorie, e le associazioni sono più<br />
avanti del<strong>la</strong> politica, che oggi è tempestiva solo a mettere<br />
il cappello sui risultati che si registrano».<br />
BREVI<br />
ARMA DI LAGONEGRO<br />
Visita del generale<br />
Procacci<br />
LAGONEGRO - Nel<strong>la</strong><br />
giornata di ieri il generale<br />
di brigata Vincenzo<br />
Procacci, che ha recentemente<br />
assunto il<br />
comando del<strong>la</strong> legione<br />
carabinieri <strong>Basilicata</strong><br />
di Potenza, in <strong>la</strong>gonegro,<br />
ha fatto visita al<strong>la</strong><br />
caserma “medaglia<br />
d'oro al valor militare<br />
ten. ronchey maggio”,<br />
sede del<strong>la</strong> compagnia<br />
carabinieri. Accolto<br />
dal capitano Luigi Salvati<br />
Tanagro, il generale<br />
Procacci ha<br />
espresso all'intera<br />
compagine militare<br />
ampiamente rappresentata,<br />
il suo compiacimento<br />
più vivo per il<br />
significativo e proficuo<br />
<strong>la</strong>voro svolto dai<br />
reparti con grande abnegazione<br />
e professionalità.<br />
partico<strong>la</strong>re apprezzamento<br />
il generale<br />
procacci ha rivolto<br />
alle attività delle<br />
stazioni carabinieri,<br />
«imprescindibile presidio<br />
di legalità ed autentica<br />
espressione di<br />
prossimità delle istituzioni<br />
al cittadino».<br />
ROTONDA<br />
La me<strong>la</strong>nzana<br />
conquista <strong>la</strong> Rai<br />
La Me<strong>la</strong>nzana Rossa<br />
di Rotonda Dop è stata<br />
<strong>la</strong> protagonista del<strong>la</strong><br />
puntata del 19 settembre<br />
di Uno Mattina<br />
Verde, programma di<br />
punta di Rai Uno, condotto<br />
dal noto presentatore<br />
Alessandro di<br />
Pietro. In un viaggio<br />
al<strong>la</strong> scoperta del<strong>la</strong> Valle<br />
del Mercure, nel<br />
cuore del Parco Nazionale<br />
del Pollino, tra i<br />
comuni di Rotonda,<br />
Viggianello, Castelluccio<br />
Inferiore e Superiore,<br />
le telecamere<br />
Rai, guidate dal<strong>la</strong> regista<br />
Car<strong>la</strong> Lombardi,<br />
hanno scoperto le meraviglie<br />
di questo prodotto<br />
tipico tra le eccellenze<br />
di tutta <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>.<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY8fAnR9RW4wibABUxSwe2TH43USlOqROEE=<br />
Venerdì 21 settembre 2012 I IX<br />
MATERA CITTÀ E PROVINCIA<br />
MOBILITÀ<br />
LAMENTELE E RASSICURAZIONI<br />
DOPO LA FASE ESTIVA<br />
Il comitato dei pendo<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong> Fal<br />
torna a far presente i ritardi<br />
negli orari e le condizioni dei vagoni<br />
IL PASSO IN AVANTI<br />
L’azienda ha già firmato, nel 2011,<br />
un contratto di fornitura di 46 milioni<br />
di euro con <strong>la</strong> svizzera Stadler<br />
I nuovi treni per annul<strong>la</strong>re i disagi<br />
Viaggiatori delle Ferrovie appulo lucane in attesa delle carrozze moderne sul<strong>la</strong> linea<br />
l Giorni di sofferenza, quelli<br />
seguenti al periodo di ferie, per i<br />
viaggiatori del<strong>la</strong> tratta ferroviaria<br />
delle Appulo lucane. Il «Comitato<br />
dei pendo<strong>la</strong>ri Fal» par<strong>la</strong><br />
addirittura di «settimana di passione»,<br />
riferendosi al<strong>la</strong> prima fase<br />
di settembre, caratterizzata, secondo<br />
i cittadini di Matera e Altamura,<br />
«dal rientro dei pendo<strong>la</strong>ri-<strong>la</strong>voratori<br />
che hanno ricominciato<br />
ad affol<strong>la</strong>re, è il caso di<br />
dirlo, le carrozze e gli autobus<br />
delle ferrovie.<br />
L’amara verità è che le carrozze<br />
sono delle vere e proprie saune,<br />
LA PROPOSTA<br />
Quadri orari<br />
a ogni fermata<br />
degli autobus<br />
visto che i condizionatori, spesso,<br />
sono spenti. Ed i ritardi hanno<br />
superato, quasi ogni giorno, i<br />
20-30 minuti, con notevoli disagi<br />
per coloro che devono timbrare il<br />
tesserino». In una nota così si<br />
esprime, per il comitato, Maria -<br />
lisa Moramarco.<br />
Puntuali, tuttavia, in partico<strong>la</strong>re<br />
sulle pagine Fal di Facebook,<br />
sono arrivate le motivazioni<br />
dell’azienda che ha par<strong>la</strong>to «di ritardi<br />
dovuti all’avaria delle motrici».<br />
Proprio sulle pagine di Fb,<br />
il contatto tra viaggiatori e azienda<br />
è diretto, tra domande e risposte<br />
che si susseguono.<br />
«La mancanza di informazioni<br />
- sostengono però i pendo<strong>la</strong>ri del<br />
comitato -, per non par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong><br />
difficoltà di utilizzo del<strong>la</strong> biglietteria<br />
automatica di Altamura che<br />
si blocca o non dà il resto, che ha<br />
sostituito completamente <strong>la</strong> biglietteria<br />
tradizionale, crea disagi<br />
a chi non è avvezzo all’utilizzo<br />
di macchinari simili (ricordiamo<br />
che i treni non sono frequentati<br />
solo da ragazzi, anzi)».<br />
Il comitato dei pendo<strong>la</strong>ri si augura<br />
che «l’arrivo dei nuovi treni,<br />
di cui sono state diffuse le foto<br />
qualche giorno fa, attenui i disagi<br />
dei viaggiatori. Inoltre, miglioramenti<br />
per gli utenti si verificherebbero<br />
se l’azienda concretizzasse<br />
gli impegni già assunti a maggio<br />
scorso, ovvero, l'istituzione,<br />
da settembre, di 2 corse bus sperimentali<br />
(da e verso Bari) da collocare<br />
nelle fasce d'orario scoperte<br />
dal servizio, in modo da verificare<br />
l'effettiva esigenza dell'utenza,<br />
<strong>la</strong> dotazione per tutti i dipendenti<br />
front line di cartellini<br />
identificativi dotati di numero di<br />
matrico<strong>la</strong>. Servirebbe, inoltre,<br />
aumentare i controlli a bordo dei<br />
bus, per contrastare l'evasione del<br />
titolo di viaggio ed atti vandalici. I<br />
pendo<strong>la</strong>ri chiedono anche <strong>la</strong> possibilità<br />
di esporre il quadro orari<br />
presso ogni fermata bus, con re<strong>la</strong>tivo<br />
numero di telefono a cui<br />
V I AG G I ATO R I<br />
Il comitato<br />
dei pendo<strong>la</strong>ri<br />
monitora<br />
<strong>la</strong> situazione<br />
globale<br />
del servizio<br />
offerto<br />
dalle Ferrovie<br />
appulo lucane<br />
ed è <strong>la</strong> voce<br />
di chi utilizza<br />
treni<br />
e autobus<br />
sul<strong>la</strong> linea<br />
da Matera<br />
a Bari<br />
chiedere informazioni».<br />
Inoltre, sulle palette informative,<br />
chiedono gli utenti, «sarebbe<br />
bene affiancare al numero atariffazione<br />
speciale 199.811.811, un<br />
altro a tariffazione urbana, in modo<br />
da non aggiungere all'eventuale<br />
disagio anche una spesa telefonica<br />
eccessiva».<br />
Il comitato assicura che «continuerà<br />
a monitorare <strong>la</strong> situazione<br />
globale del servizio offerto dalle<br />
Ferrovie appulo lucane e ad<br />
essere <strong>la</strong> voce dei pendo<strong>la</strong>ri, so-<br />
prattutto con l'apertura delle<br />
scuole e l'inizio dei corsi universitari,<br />
l'utenza aumenterà esponenzialmente».<br />
Insomma, c’è grande attesa per<br />
l’arrivo dei nuovi treni sul<strong>la</strong> linea<br />
ferroviaria Bari-Matera, che dovrà<br />
sancire una lunga fase di <strong>la</strong>mentele<br />
da parte degli utenti.<br />
Le Ferrovie appulo lucane hanno<br />
firmato, nel 2011, un contratto<br />
di fornitura del valore di 46 milioni<br />
di euro con l'azienda svizzera<br />
Stadler. Un bel passo in avan-<br />
ti, che non potrà che fare bene a<br />
tutti. Sul<strong>la</strong> linea Bari-Matera saranno<br />
impiegate nove automotrici<br />
bidirezionali a trazione diesel-elettrica.<br />
L'obiettivo, come ha<br />
spiegato Matteo Co<strong>la</strong>mussi, presidente<br />
delle Fal, è quello di incrementare<br />
<strong>la</strong> presenza di materiale<br />
rotabile sul<strong>la</strong> tratta ferroviaria<br />
in questione, anche per riuscire<br />
ad intercettare quel 42% di<br />
domanda che rimane insoddisfatta<br />
in corrispondenza di certe fasce<br />
orarie.<br />
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le altre notizie<br />
CAMERA DI COMMERCIO<br />
Osservatorio credito<br />
e i primi risultati<br />
n Sta portando a risultati<br />
“graduali e concreti”<br />
l’azione dell’O s s e r vat o r i o<br />
per il credito del<strong>la</strong> provincia<br />
di Matera, istituito nel<strong>la</strong><br />
sede del<strong>la</strong> Camera di<br />
commercio e presieduto<br />
dal prefetto di Matera, Luigi<br />
Pizzi. A breve sarà possibile<br />
conoscere gli istituti<br />
di credito e le loro disponibilità<br />
per far fronte alle<br />
esigenze degli imprenditori<br />
e a quelle delle loro maestranze,<br />
anche nelle situazioni<br />
di ricorso al<strong>la</strong> cassa<br />
integrazione straordinaria<br />
e in deroga così come prevede<br />
una bozza di protocollo<br />
di intesa. La conferma<br />
è emersa dopo l’incon -<br />
tro con associazioni professionali<br />
di categoria,<br />
Provincia ed il presidente<br />
dell’Associazione bancaria<br />
italiana di <strong>Basilicata</strong>,<br />
Luigi Montemurro, impegnatosi<br />
a coinvolgere e<br />
sensibilizzare gli istituti di<br />
credito su questi temi.<br />
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X I<br />
MATERA E PROVINCIA<br />
MONTALBANO JONICO DENUNCIA DEGLI AMBIENTALISTI CHE TIRANO IN BALLO UNO STUDIO DEL «CISA»<br />
Un territorio devastato<br />
Presto tre siti di stoccaggio di anidride carbonica?<br />
ENZO PALAZZO<br />
l MONTALBANO JONICO. Tre siti di stoccaggio<br />
di CO2, anidride carbonica, nel Materano?<br />
La denuncia è di tre associazioni ambientaliste,<br />
O<strong>la</strong>, Organizzazione lucana ambientalista,<br />
NoScorie Trisaia e Ambiente e Legalità<br />
ed è stata presa da uno studio del Cisa a firma del<br />
ricercatore Fabio Moia e dal titolo “Caratte -<br />
rizzazione dei siti per lo stoccaggio di CO2”. E in<br />
effetti, a pagina 10 dello studio Moia si legge che<br />
sono stati localizzati ben tre arenili in aree saline<br />
del Materano, uno tra Matera, patrimonio<br />
dell’umanità, e Bernalda, e gli altri due nel territorio<br />
di Montalbano Jonico. Le tre associazioni<br />
che chiedono che <strong>la</strong> Regione si dichiari contraria<br />
a questa ulteriore “specu<strong>la</strong>zione geologica” del<br />
sottosuolo lucano, par<strong>la</strong>no dello stoccaggio di<br />
CO2 come di «un’altra delle pratiche invasive e di<br />
sfruttamento del sottosuolo che in cambio di<br />
trenta denari di royalties a Comuni e Regione e<br />
di dodici netturbini da assumere, piegano le<br />
volontà delle amministrazioni locali le quali, o<br />
per ignoranza o per connivenze o per disperazione,<br />
si rendono complici di una specu<strong>la</strong>zione<br />
ai danni di cittadini e territori. I quali territori<br />
continuano, come accade nel<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> delle<br />
royalties minerarie, a spopo<strong>la</strong>rsi per disoccu-<br />
NUOVA OPERA Il sottopasso inaugurato<br />
<br />
Il convegno<br />
Ritorna Scandone<br />
il geologo delle scorie<br />
Al convegno dell’Ordine dei<br />
geologi lucani, “Ricerca, sviluppo<br />
e utilizzo delle fonti fossili: il ruolo<br />
dei geologi”, sarà re<strong>la</strong>tore Paolo<br />
Scandone. La sua presenza ha suscitato<br />
già numerose proteste e<br />
polemiche, anche perché al convegno<br />
dei geologi lucani è prevista<br />
<strong>la</strong> presenza delle massime autorità<br />
istituzionali regionali, Vito de<br />
Filippo, Vincenzo Folino e Salvatore<br />
Margiotta che siederanno a<br />
braccetto con Scandone. Il quale è<br />
il geologo che re<strong>la</strong>zionò favorevolmente<br />
per <strong>la</strong> realizzazione a Scanzano<br />
Jonico del deposito unico di<br />
scorie radioattive, scatenando <strong>la</strong><br />
“Marcia dei Centomi<strong>la</strong> lucani” del<br />
2003, nonostante l’Aiea, Agenzia<br />
internazionale energia atomica, ritenesse<br />
che il sito lucano fallisse<br />
tutti e 5 i requisiti necessari per lo<br />
stoccaggio di rifiuti radioattivi. [e.p.]<br />
LA MAPPA Perforazioni, non si fermano più<br />
BERNALDA SULLA PROVINCIALE PER MARCONIA ELIMINATO IL PASSAGGIO A LIVELLO DELLO SCALO<br />
Sottopasso ferroviario<br />
finalmente è un realtà<br />
ANGELO MORIZZI<br />
SCANZANO JONICO STABILIMENTI BALNEARI<br />
Piano dei lidi, Comune approva<br />
<strong>la</strong> revisione e ora <strong>la</strong> Regione<br />
deve decidere sul<strong>la</strong> variante<br />
SCANZANO JONICOPiano<br />
dei lidi, qualcosa si muove. È di<br />
anni, infatti, e di molti assessori<br />
regionali al turismo passati invano,<br />
l’attesa di questo strumento<br />
di rego<strong>la</strong>mentazione degli<br />
stabilimenti balneari sul<strong>la</strong><br />
costa Jonica e su quel<strong>la</strong> Tirrenica<br />
lucane. L’ultima notizia in<br />
merito arriva dal<strong>la</strong> Giunta comunale<br />
di Scanzano che ha approvato<br />
<strong>la</strong> proposta di revisione<br />
del Piano che èdi “potestà” re -<br />
gionale. Ora, l’ultima decisione<br />
sarà quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Regione che<br />
dovrà esprimersi sul<strong>la</strong> variante.<br />
Ebbene, <strong>la</strong> previsione per<br />
quanto attiene ai lidi attrezzati<br />
sui 6 km di litorale prevede: 5<br />
stabilimenti balneari al Lido<br />
Torre, quello “storico” del centro<br />
del Metapontino; altrettanti<br />
sulle altre spiagge (2 a Terzo<br />
Madonna, 2 a Bufaloria, 1 tra<br />
Lido Torre e Terzo Cavone). In<br />
più, è stata prevista un’area per<br />
le attività commerciali legate al<br />
turismo, con esclusione di quelle<br />
del<strong>la</strong> ristorazione. Quest’ul -<br />
pazione umana e per desertificazione dei terreni<br />
indotta dall’eccessivo sfruttamento chimico e<br />
minerario del sottosuolo».<br />
Per <strong>la</strong> letteratura internazionale, in effetti, lo<br />
stoccaggio di CO2 ha gli stessi rischi sismici e di<br />
contaminazione delle falde che presentano le<br />
perforazioni di idrocarburi e nasconde, in caso<br />
di fuoriuscita di CO2 per cause geologiche (terremoti)<br />
o meccaniche (cattivo funzionamento<br />
dell’impianto), anche rischi di contaminazione<br />
di massa, mentre per gli ambientalisti ha <strong>la</strong><br />
funzione di truffare gli accordi di Kyoto. Nel<br />
senso che anziché ridurre le emissioni di anidride<br />
carbonica mettendo a norma gli impianti<br />
industriali si è trovato l’inganno al<strong>la</strong> legge sotterrando<br />
le emissioni.<br />
Come segna<strong>la</strong>to dalle tre associazioni, si parlerà<br />
di stoccaggio di CO2 nel Materano, dove<br />
saranno realizzati uno stoccaggio anche di gas e<br />
tre centrali a turbogas, in un prossimo convegno<br />
dell’ordine dei geologi lucani (il 30 novembre e l’1<br />
e 2 dicembre a Potenza) che, sempre secondo<br />
l’accusa delle tre associazioni, non ha contraddittorio,<br />
dato che si registra <strong>la</strong> presenza di re<strong>la</strong>tori<br />
«quasi tutti consulenti delle società minerarie<br />
o dipendenti delle società di consulenza<br />
delle stesse società minerarie, tanto da essere di<br />
parte e assolutamente non scientifico».<br />
tima è stata ubicata a Terzo Cavone.<br />
Quattro postazioni POS<br />
(per <strong>la</strong> so<strong>la</strong> posa di ombrelloni),<br />
inoltre, sono state indicate tra<br />
Lido Torre e Terzo Cavone. Insomma,<br />
rispetto agli stabilimenti<br />
esistenti (3 a Terzo Madonna;<br />
1 a Bufaloria; 3 più uno<br />
sotto sequestro del<strong>la</strong> magistratura<br />
ed un campeggio al Lido<br />
Torre; 1 a Terzo Cavone) c’è solo<br />
un nuovo lido attrezzato da assegnare.<br />
Sono una novità, invece,<br />
le 4 postazioni POS, tutte<br />
previste tra Lido Torre eTerzo<br />
Cavone. La Giunta comunale di<br />
Scanzano Jonico, a questo punto,<br />
si aspetta tempi celeri da parte<br />
del<strong>la</strong> Regione al fine di poter<br />
dare il via libera agli imprenditori<br />
interessati e“s i s t e m a re ”<br />
le attività imprenditoriali sulle<br />
spiagge di competenza. Ovviamente,<br />
in parallelo con gli investimenti<br />
privati, dovranno<br />
essere sistemate le infrastrutture<br />
pubbliche come il lungomare,<br />
i parcheggi, gli impianti<br />
idrici e di illuminazione. [fi.me.]<br />
l B E R N A L DA . È stato inaugurato,<br />
ieri mattina, il sottopasso ferroviario<br />
che collega Bernalda al<strong>la</strong> provinciale<br />
per Marconia e all’ospedale di Tinchi.<br />
Un’opera attesa da tempo. Ci sono<br />
voluti numerosi anni perchè <strong>la</strong><br />
struttura fosse completata. Motivi di<br />
carattere tecnico e conflitti di competenze<br />
tra Anas, Comune di Bernalda,<br />
Provincia di Matera e Ferrovie<br />
dello Stato, hanno procastinato l’ul -<br />
timazione dei <strong>la</strong>vori che, ieri, finalmente,<br />
ha avuto luogo. Col nuovo sottopasso<br />
si eviteranno soste forzate al<br />
<br />
passaggio a livello di Bernalda scalo e<br />
si procederà nell’opera di sicurezza<br />
stradale che prevede l’eliminazione<br />
graduale delle barriere ferroviarie<br />
lungo <strong>la</strong> dorsale basentana, fino a<br />
Metaponto. E’ stato, in verità,<br />
u n’inaugurazione a fari spenti. Assenti<br />
gli amministratori locali e i vertici<br />
dell’Anas. Presenti, invece, alcuni<br />
operai e dipendenti dell’Anas, tecnici<br />
del<strong>la</strong> ditta che ha espletato i <strong>la</strong>vori<br />
e gli addetti al<strong>la</strong> segnaletica stradale.<br />
Nei giorni scorsi il vecchio tratto<br />
di strada era rimasto interrotto al<br />
traffico per alcuni giorni, costringendo<br />
gli utenti a <strong>la</strong>rghi giri per rag-<br />
giungere Bernalda, Marconia o Tinchi.<br />
La nuova segnaletica, composta<br />
anche da una rotatoria, veicolerà i<br />
mezzi a motore dal<strong>la</strong> Basentana e da<br />
Bernalda verso l’affol<strong>la</strong>ta arteria provinciale,<br />
che collega i due popolosi<br />
centri del metapontino col nosocomio<br />
pisticcese. Il via è stato dato intorno<br />
alle ore 12, 30. La prima a transitare<br />
è stata una signora, che viaggiava<br />
in direzione Marconia. Poi un<br />
autotreno, sempre nel<strong>la</strong> stessa direttrice<br />
di marcia. Qualche minuto dopo,<br />
dal<strong>la</strong> parte opposta, è toccato ad<br />
alcuni automezzi che procedevano<br />
verso Bernalda. Soddisfazione e sorpresa<br />
tra gli automobilisti che, in tutti<br />
questi anni, hanno dovuto percorrere<br />
un tratto sterrato e sconnesso,<br />
prima di innestarsi sul<strong>la</strong> provinciale<br />
Bernalda-Marconia. Sempre con <strong>la</strong><br />
speranza di non incrociare un treno<br />
in arrivo e conseguente lunga sosta<br />
dietro le sbarre automatiche delle ferrovie.<br />
Ma, ormai, è storia passata.<br />
PISTICCI UN CITTADINO DENUNCIA. IL COMUNE ANNUNCIA LA BONIFICA DEI LUOGHI<br />
Via Gioberti in uno stato pietoso<br />
fra topi, puzza di fogna ed eternit<br />
l PISTICCI. Lastre di eternit abbandonate, fogna<br />
maleodorante, ratti e cartacce dappertutto. È l’im -<br />
pietosa fotografia di via Gioberti, segna<strong>la</strong>taci da un<br />
cittadino che ha chiesto l’anonimato: ci siamo recati<br />
nel<strong>la</strong> piazzetta nel<strong>la</strong> quale confluisce via Gioberti ed<br />
abbiamo appurato che quel racconto corrisponde al<br />
vero. A destra delle scale che immettono nel<strong>la</strong> piazzetta,<br />
infatti, abbiano notato due <strong>la</strong>stre di eternit<br />
parzialmente frantumate e,<br />
dunque, pericolosissime<br />
abbandonate sui muri di un<br />
pa<strong>la</strong>zzo in costruzione da<br />
chissà quanto tempo. «Ho<br />
segna<strong>la</strong>to <strong>la</strong> presenza<br />
dell’eternit sia ai vigili urbani<br />
che all’Asm che ha inviato<br />
il medico sanitario».<br />
Nul<strong>la</strong>, però, è cambiato.<br />
« L’ufficiale sanitario ha fatto<br />
delle foto alle <strong>la</strong>stre di<br />
eternit e, credo, abbia segna<strong>la</strong>to<br />
agli uffici competenti<br />
il tutto. Le <strong>la</strong>stre, però, sono ancora qui. In<br />
questa piazzetta per tutta l’estate ci hanno giocato<br />
tanti bambini. Se mio figlio, o un altro bimbo, si<br />
amma<strong>la</strong> come <strong>la</strong> mettiamo? E’ possibile che non si<br />
riescono a rimuovere due <strong>la</strong>stre di numero, anche<br />
dopo una serie di segna<strong>la</strong>zioni agli uffici competenti?»<br />
Via Gioberti abbandonata a se stessa, dun-<br />
LASTRE Eternit abbandonato<br />
que? A giudizio del cittadino sì: «Basta dare un’oc -<br />
chiata al<strong>la</strong> piazzetta – ci fa notare – per capire che<br />
questo luogo non vede <strong>la</strong> presenza di un operatore<br />
ecologico da chissà quanto tempo. E che dire, poi,<br />
del<strong>la</strong> fogna? Oggi, per fortuna, <strong>la</strong> puzza non si sente,<br />
ma posso garantire che spesso e volentieri <strong>la</strong> fogna<br />
maleodorante fa capolino anche per lunghi periodi».<br />
La sporcizia fa rima con i ratti: «Ne abbiamo visti<br />
tanti: ci vorrebbe un intervento<br />
per purificare <strong>la</strong> zona,<br />
ma basterebbe un pizzico<br />
di pulizia in più e non<br />
credo che questo rappresenti<br />
un’impresa per un Comune<br />
grande come quello<br />
di Pisticci. Eppure – con -<br />
clude amaramente – sem -<br />
bra che questa piazzetta sia<br />
stata ormai dimenticata da<br />
tutti». Abbiamo raggiunto<br />
l’assessore all’Ambiente<br />
del Comune di Pisticci, Lino<br />
Grieco, che ha premesso: «Sul mio tavolo non c’è<br />
alcuna segna<strong>la</strong>zione in merito». Poi ci ha informati di<br />
aver «inviato un tecnico sul luogo e, successivamente,<br />
allertato una ditta specializzata che, a breve, metterà<br />
in sicurezza <strong>la</strong> zona anche se – ha spiegato - <strong>la</strong><br />
procedura non è delle più snelle» e, dunque, <strong>la</strong> messa<br />
in sicurezza potrebbe non essere celere. [p.miol.]<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
le altre notizie<br />
BERNALDA<br />
Un centro diurno<br />
per piccoli e grandi<br />
n Si chiamerà Centro diurno intergenerazionale.<br />
Sarà un auditorium<br />
con circa 500 posti.<br />
Sorgerà nei locali dell’ex Consorzio<br />
agrario regionale in via<br />
Marconi, alle spalle del Municipio<br />
di Bernalda. E’ stato finanziato<br />
coi fondi Pois (Piani<br />
di offerta integrata dei servizi),<br />
del programma operativo Fesr<br />
<strong>Basilicata</strong> 2007-2013, nell’ambi -<br />
to territoriale “Bradanica-Me -<br />
dioBasento”. L’importo iniziale<br />
dei <strong>la</strong>vori inizali, di 500 mi<strong>la</strong><br />
euro, è sceso a 382 mi<strong>la</strong>, dopo<br />
l’aggiudicazione del<strong>la</strong> gara di<br />
appalto, vinta dal<strong>la</strong> ditta Tecnocostruzioni<br />
srl di Altamura,<br />
con un ribasso complessivo del<br />
27 per cento. [an.mor.]<br />
MONTALBANO JONICO<br />
Donazione del sangue<br />
oggi in Municipio<br />
n L’Amministrazione comunale<br />
di Montalbano Jonico,<br />
in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Fidas<br />
<strong>Basilicata</strong>, oggi promuove<br />
una giornata di donazione<br />
del sangue, nel<strong>la</strong> casa comunale.<br />
«L’intento - dice<br />
l’assessore Francesco Chita<br />
- è quello di sensibilizzare<br />
tutti i cittadini/dipendenti<br />
al<strong>la</strong> donazione del sangue,<br />
invitando tutti ad un gesto<br />
che è - insieme - di solidarietà<br />
verso gli amma<strong>la</strong>ti e<br />
d'intelligente attenzione al<strong>la</strong><br />
propria salute, che ad ogni<br />
donazione viene attentamente<br />
control<strong>la</strong>ta attraverso<br />
esami clinici di <strong>la</strong>boratorio<br />
partico<strong>la</strong>rmente approfonditi,<br />
a tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> salute<br />
del donatore. L'iniziativa è<br />
una picco<strong>la</strong> ma concreta risposta<br />
alle necessità di chi<br />
ha “biso gno”, di chi spera in<br />
un gesto di buona volontà<br />
dal prossimo, e al tempo<br />
stesso un esempio concreto<br />
di come le istituzioni, - amministratori,<br />
dipendenti, vigili<br />
urbani, carabinieri e vigili<br />
del fuoco - siano in grado<br />
di elevare <strong>la</strong> solidarietà da<br />
sentimento individuale ad<br />
impegno sociale e morale»
RASSEGNASTAMPA<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
33<br />
Pisticci Battesimo del fuoco fortunato con <strong>la</strong> rievocazione storica che risale al ‘400<br />
| L’INTERVENTO |<br />
I Cavalieri tra alchimie e frizioni<br />
Par<strong>la</strong> Giuseppe Camardo (Cisl <strong>Basilicata</strong>)<br />
I cani randagi, sposte, continua a tacere, questo ha fatto guadagna-<br />
animali parlo di Tecnoparco il cui re al<strong>la</strong> Valbasento l'appel-<br />
di cui<br />
Miglionico, randagi presidente seviziati era stato tra i <strong>la</strong>tivo di “Valle dei veleni”.<br />
primi a denunciare che in Infine, e uccisi<br />
nessuno<br />
tanto per restare in<br />
MIGLIONICO - Vagabondi senza mai<br />
una meta, giorni e giorni a vagare disperati,<br />
sotto il sole o <strong>la</strong> pioggia, con i morsi<br />
del<strong>la</strong> fame che man mano si fanno sempre<br />
più forti ed insopportabili, portandosi<br />
costantemente addosso, come un grosso<br />
macigno, tanto odio e disprezzo per<br />
l'unica colpa di essere nati in un mondo<br />
Nessuno, purtroppo, sbagliato, ha avvertito dove regnano <strong>la</strong> lo- cattiveria ed incale<br />
stazione dei carabinieri tolleranza! così tutto è<br />
finito nell'indifferenza Questa generale, è <strong>la</strong> vita tanto di ogni giorno per mi-<br />
sono solo cani e nongliaia meritano di cani tanta e gatti conrandagi,<br />
dino di abbandona- Miglionico :<br />
siderazione.ti per le strade da umani senza coscienza<br />
Siamo sconcertati, e condannati amareggiati ade un tridestino<br />
infame e crusti<br />
per questo accaduto dele, che costretti dovrebbe a vivere al- di stenti e maltrat<strong>la</strong>rmare<br />
e preoccupare tamenti. tutti noi, dall'amministrazione<br />
comunale Pochi al singolo tra loro citta- hanno <strong>la</strong> fortuna di indino.contrare<br />
le persone giuste, buone e ri-<br />
Quale sindaco andrebbe spettose fiero neidi confronti ammi- di altri esseri vinistrare<br />
un comune venti, dove c'è ma chi tutti è capace gli altri no.<br />
di tali gesti violenti contro Per loro, un essere l'uomo indi- e le istituzioni assenti<br />
feso, considerando di sono essere <strong>la</strong> condanna il primo a remorte.<br />
Con questo, Antea Onlus Miglionico,<br />
desidera portare al<strong>la</strong> conoscenza di tutti<br />
un fatto molto grave accaduto alcuni<br />
giorni fa nel centro abitato di Miglionico,<br />
ai danni di alcuni cani randagi tra i tanti<br />
che girovagano tra immondizia, fame ed<br />
odio.<br />
Alcuni abitanti di un quartiere, dopo<br />
aver udito degli spari hanno visto dei caniscappare,<br />
glistessichegiorni doposono<br />
stati ritrovati senza vita e con evidenti<br />
segni sul corpo.<br />
Venerdì 21 settembre 2012<br />
33<br />
simo del fuoco fortunato con <strong>la</strong> rievocazione storica che risale al ‘400<br />
lieri tra alchimie e frizioni<br />
erno dell’Asd. Alcuni ex componenti hanno fondato un altro gruppo<br />
PISTICCI - E’ sempre in evoluzione<br />
il mondo dei cavalieri<br />
nel<strong>la</strong> città di Pisticci.<br />
«Negli ultimi tempi il di- primaria, e lo ripetiamo da<br />
Negli ultimi anni le alchibattito<br />
sul<strong>la</strong> Valbasento è tempo, dev'essere quel<strong>la</strong> di<br />
mie nell’Asd Cavalieri di<br />
divenuto di pressante at- bonificare <strong>la</strong> Valbasento.<br />
Rocco, l’organizzazione<br />
tualità. Purtroppo, a dar- Nel frattempo, nel corso de-<br />
preposta principalmente ad<br />
gli il via sono accadimenti Dif gli anni, ficoltà come sindacato,<br />
organizzare le scorte eque-<br />
incresciosi. In questo caso prendendo atto delle nustri<br />
ai tragitti del<strong>la</strong> statua<br />
si tratta dei miasmi naumerose morti degli ex ope-<br />
picco<strong>la</strong> del Santo Patrono<br />
seabondi che circo<strong>la</strong>no nelrai, abbiamo intrapreso<br />
verso il Casale e sul Carro<br />
<strong>la</strong> zona industriale». nel delle battaglie trovare per il ricono-<br />
Trionfale, sono cambiate di<br />
Ad affermarlo è Giusepscimento di alcuni diritti.<br />
frequente, senza che i paspe<br />
Camardo, segretario re- Qualcosa l'abbiamo ottesaggi<br />
di testimone o le frigionale<br />
del<strong>la</strong> Cisl Basilicanuta, ma è sicuramente an-<br />
Uno dei componenti del nuovo zioni gruppo anche di cavalieri evidenti siano<br />
ta. elementi<br />
cora poco. Ebbene, con que-<br />
riuscite a produrre una sin-<br />
«Per <strong>la</strong> Cisl e per il sindasta logica con cui ci stiamo<br />
E’ forse anche per le diffitesi vi siano in grado il dottor di mettere Ju<strong>la</strong>, tutti <strong>la</strong> dot- Leone Magno, all'epoca cato in genere - ha spiegato muovendo a tutti i livelli ed<br />
coltà di trovare un punto di d’accordo toressa D’Alessandro, e senza che il mo- sua pontefice romano, riuscì, l'esponente sindacale - <strong>la</strong> si- di in tutto sintesi il territorio, non ci<br />
sintesi e di sintonia nel<strong>la</strong> vimento moglie, sia e Leonardo riuscito a bril<strong>la</strong>Viggia- nel nome di Cristo, a fermacurezza nei luoghi di <strong>la</strong>vo- possiamo permettere di<br />
vecchia associazione che un reni, in ovvero termini i organizzativi,<br />
protagonisti di re Atti<strong>la</strong> e le sue orde barbaro è da tempo al centro del trasformare una vicenda<br />
gruppo di componenti sto- seuna è vero forte che querelle quest’anno, interna a riche, salvando Roma e l'oc- nostro dibattito, tanto che di vitale importanza in una<br />
rici dell’Asd Cavalieri di scortare all’Asd il Cavalieri Carro di di San San RocRoccidente dalle invasioni. I ca- alcuni anni fa su questo te- tra lotta politica, le parti ma questa de-<br />
San Rocco ha deciso, guarco,covi due erano anni meno fa, con di dieci i dueca mevalieri pisticcesi, con costuma abbiamo celebrato <strong>la</strong> feve essere assolutamente rida<br />
caso proprio nel<strong>la</strong> data valli.diciAi datempi un <strong>la</strong>to inecui l’allora il monpremi d'epoca, hanno rievocato sta del Primo maggio. condotta in una logica di ci-<br />
del 17 agosto scorso, di dar dosidente amatoriale dell’Asd, equino Viggiani, pistic- nel borgo del<strong>la</strong> stazione ma- Quando si par<strong>la</strong> di sicurezviltà in cui il sistema indu-<br />
vita ad una nuova organizcese dall’altro, non si poneva a contestarsi nemmescelrittima, sostenuti dall'entuza, oltre agli infortuni, che striale deve essere compazazione,<br />
denominata “Cava - note il e responsabilità. problema di racchiu- Ma le di- Uno siasmo dei componenti dei metapontini del nuovo egruppo<br />
sono di cavalieri tantissimi, parliamo tibile con l'ambiente. Pur<br />
lieri di Nostra Signora del dersinamiche dietro del unamondo sig<strong>la</strong>, nel<strong>la</strong> del ca- dei numerosissimi villeg- di ambiente di <strong>la</strong>voro e di apprezzando l'iniziativa<br />
Casale”.<br />
serata vallo, del a Pisticci, 17 agosto sono sfi<strong>la</strong>va- in cogianti, E’ forse l'episodio anche per leggenda- le diffi- vi siano conseguenza il dottor Ju<strong>la</strong>, delle <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>tdot- Leone ultima Magno, del<strong>la</strong> Regione all'epoca nel<br />
Le principali cariche sonostante diverse evoluzione. decine di cavalli Oggi, in- e coltàrio di controvare Atti<strong>la</strong> un interpretato punto di toressatie. Non D’Alessandro, a caso, da unsua son- pontefice cercare di romano, fare chiarezza riuscì, su<br />
no state affidate al dottor le sieme parate aierano nuovi belle soci, e i tre, riu- si sintesi dal pisticcese e di sintonia Quinto nel<strong>la</strong> Giu- moglie, daggio e Leonardo effettuatotra Viggiai<strong>la</strong>vo- nel quello nome che di Cristo, sta succedendo a ferma-<br />
Alcibiade Ju<strong>la</strong>, presidente, scite. dicono Certo, «Riluttanti non tutto a si <strong>la</strong>scia- può vecchia seppe. associazione che un ni,ratori, ovveroè i emerso protagonisti che tra dile<br />
re inAtti<strong>la</strong> quell'area, e le sue resta orde barbal'ama- Giuseppe Quinto, vice pre- imputare re morire all’Asd, <strong>la</strong> se tradizione è vero gruppo La circostanza di componenti – si spiega sto- unapriorità forte querelle in assoluto interna vi sono riche,rezza salvando che se oggi Roma si eparte l'ocsidente,<br />
Leonardo Viggia- che equestre negli ultimi nel comune anni si è dopo asrici nel<strong>la</strong> dell’Asd prima Cavalieri nota ufficiale di all’Asd per prima Cavalieri cosa di il San manteniRoccidente dall'anno dalle zero, invasioni. purtroppo, I cani,<br />
ex presidente dei Cavasistito anniad di una fallimentari irrigidimento uscite San deiRocco Cavalieri ha deciso, del Casale guar-<br />
è co due mento anni del fa, posto con i di due <strong>la</strong>voro me- e valieri lo si deve pisticcesi, ai ritardi con dell'Arcostulieri di San Rocco, in qualità delle pubbliche», norme per uscite <strong>la</strong> parteci- che non da stata casotanto proprio ben riuscita nel<strong>la</strong> data che i diciimmediata da un <strong>la</strong>to-e l’allora premi d'epoca, hanno pab rievocato e degli al-<br />
di team manager e responpazione possono alleche sfi<strong>la</strong>te, riguardare soprat- del cavalieri 17 agosto partecipanti scorso, di dar hansidente mente dell’Asd, dopo le Viggiani, nel borgo del<strong>la</strong> tri stazione organismi masabile<br />
di logistica e postatutto l’esperienza a Pisticci, nei per Cavalieri questio- di vita no addeciso una nuova di riunirsi organizin<br />
dall’altro, questioni a contestarsi lescelrittima, sostenuti preposti dall'entual<br />
zioni, signor Pietro Lavio<strong>la</strong> ni San collegate Rocco. anche Un test al tragit- positivo zazione, gruppodenominata solidale e mettere “Cava - a te egate responsabilità. al<strong>la</strong> sicu- Ma le disiasmo dei metapontini monitorag - e<br />
e dottoressa Maristel<strong>la</strong> D'Atoha delfatto Carro, da inpreambolo strade trop- al<strong>la</strong> lieri disposizione di Nostra dei Signora paesi del vicinamicherezza. del Le due mondo del ca- dei numerosissimi gio ed ai villegconlessandro in qualità di conpo nascita strette, del ed nuovo in sodalizio. seguito Casale”. niori e, se graditi, anche a vallo, cose a Pisticci, sono insono<br />
in cogianti, l'episodio trollileggenda- dello<br />
siglieri, quest'ultima con all’incidente A Metaponto che è stata nel 2007 infatti Pisticci, Le principali del<strong>la</strong> loro cariche voglia so- di stante stretta evoluzione. corre- Oggi, inrio con Atti<strong>la</strong> scarico interpretato dei re-<br />
l'incarico di esserne <strong>la</strong> so<strong>la</strong> coinvolse messa in un scena bambino «La rievoca- di 5 no concorrere state affidate al movimento<br />
al dottor sieme<strong>la</strong>zione ai nuovi forsoci,<br />
i tre, si dal pisticceseflui, Quinto cheGiu sol-<br />
portavoce. Don Leonardo anni. zione V’è storica comunque dell’evento da in- – Alcibiade turistico Ju<strong>la</strong>, agostano presidente, del<strong>la</strong> dicono mando «Riluttanti un bi- a <strong>la</strong>sciaseppe.tanto oggi<br />
Selvaggi è il presidente onoterrogarsi come si legge sul senso in una di una nota Giuseppe provincia Quinto, di Matera vice preattrarenomio morire inscin- <strong>la</strong> tradizione La circostanza dietro – si spiega impulrario.<br />
organizzazione del neonato gruppo dedicata - verifi- al sidente,verso <strong>la</strong>Leonardo libera organizzaViggia- equestre dibile. nel Mate- comune dopo nel<strong>la</strong> prima nota so del<strong>la</strong> ufficiale Re-<br />
Non passa inosservato settore catosi quando nei pressi i di risultati Verona ni,zione ex presidente di sfi<strong>la</strong>te». dei Cava- anni ria di fallimentari questa, uscite dei Cavalieri del gione, Casale devono - è<br />
che a scegliere di condivide- sono nel così 400modesti: circa, allorquando,<br />
l’accordo lieri di Roberto San Rocco, D’Alessandro<br />
in qualità pubbliche», importantis uscite - che non stata tanto ben sti<strong>la</strong>re riuscita entro che i<br />
re questa nuova esperienza con secondo il Commissariato <strong>la</strong> leggenda, di P.S. San di team provinciamt@luedi.it<br />
manager e respon- possono sima che ancheriguardare<br />
cavalieri partecipanti trenta giorni han-<br />
permetterebbe comunque sabile di logistica e posta- l’esperienza per <strong>la</strong> colletti- nei Cavalieri di no deciso di <strong>la</strong> riunirsi mappatura in<br />
di portare al<strong>la</strong> parata del 17 zioni, signor Pietro Lavio<strong>la</strong> San vità Rocco. in quanto Un test positivo gruppo solidale degli e mettere scarichi a<br />
ndaco: «Che fine ha agosto fatto fino il progetto a 30 cavalli. Per- del e cane dottoressa di Maristel<strong>la</strong> quartiere?» D'A- ha il fatto costo da preambolo an- al<strong>la</strong> disposizione dei industriali paesi viciché<br />
un’Asd dedicata a quelessandro in qualità di con- nascita nuale del è di nuovo cir- sodalizio. niori e, se graditi, presenti. anche Nona<br />
sto compito non riesce a gasiglieri, quest'ultima con A Metaponto ca 30 milioni è stata infatti Pisticci, del<strong>la</strong> loro può voglia passare di<br />
rantire il pieno in termini di l'incarico di esserne <strong>la</strong> so<strong>la</strong> messa di euro. in scena L'e«La<br />
rievoca- concorrere al inosservato movimento<br />
o, randagi prenotazioni? seviziati Eppure a Pi- portavoce. e uccisi<br />
Don Leonardo zionequivalente storica dell’evento di – turistico agostano che in questi del<strong>la</strong><br />
sticci sono in tanti a posse- Selvaggi è il presidente ono- come una si manovra legge in una nota provincia di Matera anni leuniche attradere<br />
un quadrupede di cui rario.<br />
del finanziaria.<br />
neonato gruppo - verifiverso <strong>la</strong> libera iniziative organizzain- za mai<br />
piacerebbe sicuramente far Non passa inosservato catosi Con nei questa pressi di Verona zione di sfi<strong>la</strong>te». dustriali che<br />
re dispe-<br />
sfoggio in occasioni di simi- che a scegliere di condivide- nel premessa 400 circa, - allorquando,<br />
ha continuato si Roberto sonosviluppate D’Alessandro nelterrii<br />
morsi<br />
le importanza.<br />
re questa nuova esperienza secondo Camardo <strong>la</strong> leggenda, - ci sembra San imtorio provinciamt@luedi.it<br />
materano hanno avu-<br />
no semportante<br />
entrare nel merito come comune denomirtandoto<br />
delle questioni. Mi prenatore quello di essere caungrosme<br />
sottolineare che chi era ratterizzate dall'essere a<br />
ezzo per<br />
L’ Antea Onlus al sindaco: «Che fine ha fatto preposto il progetto a fornire delle del ri- cane forte impatto di quartiere?»<br />
ambientale, e<br />
mondo<br />
ia ed in-<br />
permiandonascienza e e crumaltrat-<br />
na di inne<br />
e risserivi-<br />
i assenti<br />
lionico,<br />
a di tutti<br />
alcuni<br />
lionico,<br />
ra i tanti<br />
fame ed<br />
re, dopo<br />
o dei cadoposoevidenti<br />
Dif ficoltà Bonifica in Valbasento<br />
Strappo all’interno nel trovare dell’Asd. Alcuni «Sistema ex componenti industrialehanno<br />
fondato un altro gruppo<br />
compatibile con l’ambiente»<br />
elementi<br />
| L’INTERVENTO |<br />
di sintesi<br />
tra le parti<br />
si occupa Valbasento c'erano dei ve- argomento, l'impatto amleni<br />
e quindi sorgeva <strong>la</strong> nebientale - ha concluso il secessità<br />
di effettuare <strong>la</strong> bonigretario regionale del<strong>la</strong> Cifica<br />
integrale del sito dansllucana -non riguardasodo<br />
dimostrazione di sensilo aspetti prettamente inbilità<br />
e partico<strong>la</strong>re attendustriali, ma anche tutti<br />
zione verso questa proble- gli insediamenti turisticomatica.<br />
Inoltre, prendiamo alberghieri, tant’è che se<br />
atto che<strong>la</strong> stessaValbasen- non si provvede I cani a realizza- randagi,<br />
sponsabile del problema randagismo? to, soltanto da poco, è stata re l'impianto di animali depurazio-<br />
A tal proposito, cogliamo l'occasione riconosciuta dal governo ne verso il mare, di cui <strong>la</strong> cosa po-<br />
per volgere una domanda al primo citta- nazionale quale zona da botrebbe fungere nessuno da deternificare.<br />
Par<strong>la</strong>re di reindurente per altre si forme occupa di ini-<br />
Dov'è finito il progetto del cane di quarstrializzazione del<strong>la</strong> Valle ziativa, con definitive pertiere<br />
eil programmadelle sterilizzazioni nel corso degli ultimi vendite di posti di <strong>la</strong>voro ed oc-<br />
dei randagi, tra l'altro tutto previsto ed t'anni, significa aver assicasioni di sviluppo. Per co-<br />
approvato dal<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>? stito a tante occasioni perniugare ambiente e svilup-<br />
Ma sì, sappiamo già di aver posto una dute e pertanto non si spiepo serve chiarezza e servo-<br />
domanda senza risposta in quanto l'uga che nonostante i soldi a no risposte a tutti i quesiti<br />
sanza vuole che il sindaco ignori i cittadi- disposizione, siano venute postiin questeultimesettini<br />
volenterosi e sensibili che osano porta- a mancare le imprese. Semane».re al<strong>la</strong> luce i problemi del<strong>la</strong> Nessuno, comunità! purtroppo, ha gno avvertito evidente <strong>la</strong> lo- che sponsabile l'azione del problema provinciamt@luedi.it<br />
randagismo?<br />
provinciamt@luedi.it<br />
cale stazione dei carabinieri così tutto è A tal proposito, cogliamo l'occasione<br />
finito nell'indifferenza generale, tanto per volgere una domanda al primo citta-<br />
sono solo cani e non meritano tanta condino di Miglionico :<br />
siderazione.<br />
Dov'è finito il progetto del cane di quar-<br />
Siamo sconcertati, amareggiati e tritiere eil programmadelle sterilizzazioni<br />
sti per questo accaduto che dovrebbe al- dei randagi, tra l'altro tutto previsto ed<br />
<strong>la</strong>rmare e preoccupare tutti noi, dall'am- approvato dal<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>?<br />
ministrazione comunale al singolo citta- Ma sì, sappiamo già di aver posto una<br />
dino.<br />
domanda senza risposta in quanto l'u-<br />
Quale sindaco andrebbe fiero di ammisanza vuole che il sindaco ignori i cittadinistrare<br />
un comune dove c'è chi è capace ni volenterosi e sensibili che osano porta-<br />
di tali gesti violenti contro un essere indire al<strong>la</strong> luce i problemi del<strong>la</strong> comunità!<br />
feso, considerando di essere il primo re-<br />
provinciamt@luedi.it<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro<br />
Par<strong>la</strong> Giuseppe Camardo (Cisl <strong>Basilicata</strong>)<br />
Bonifica in Valbasento<br />
«Sistema industriale<br />
compatibile con l’ambiente»<br />
«Negli ultimi tempi il dibattito<br />
sul<strong>la</strong> Valbasento è<br />
divenuto di pressante attualità.<br />
Purtroppo, a dargli<br />
il via sono accadimenti<br />
incresciosi. In questo caso<br />
si tratta dei miasmi nauseabondi<br />
che circo<strong>la</strong>no nel<strong>la</strong><br />
zona industriale».<br />
Ad affermarlo è Giuseppe<br />
Camardo, segretario regionale<br />
del<strong>la</strong> Cisl <strong>Basilicata</strong>.<br />
«Per <strong>la</strong> Cisl e per il sindacato<br />
in genere - ha spiegato<br />
l'esponente sindacale - <strong>la</strong> sicurezza<br />
nei luoghi di <strong>la</strong>voro<br />
è da tempo al centro del<br />
nostro dibattito, tanto che<br />
alcuni anni fa su questo tema<br />
abbiamo celebrato <strong>la</strong> festa<br />
del Primo maggio.<br />
Quando si par<strong>la</strong> di sicurezza,<br />
oltre agli infortuni, che<br />
sono tantissimi, parliamo<br />
di ambiente di <strong>la</strong>voro e di<br />
conseguenza delle ma<strong>la</strong>ttie.<br />
Non a caso, da un sondaggio<br />
effettuatotra i<strong>la</strong>voratori,<br />
è emerso che tra le<br />
priorità in assoluto vi sono<br />
per prima cosa il mantenimento<br />
del posto di <strong>la</strong>voro e<br />
immediata -<br />
mente dopo le<br />
questioni legate<br />
al<strong>la</strong> sicurezza.<br />
Le due<br />
cose sono in<br />
stretta corre<strong>la</strong>zioneformando<br />
un binomioinscindibile.Materia<br />
questa,<br />
importantis -<br />
sima anche<br />
per <strong>la</strong> collettività<br />
in quanto<br />
il costo annuale<br />
è di circa<br />
30 milioni<br />
di euro. L'equivalente<br />
di<br />
una manovra<br />
finanziaria.<br />
Con questa<br />
premessa - ha continuato<br />
Camardo - ci sembra importante<br />
entrare nel merito<br />
delle questioni. Mi preme<br />
sottolineare che chi era<br />
preposto a fornire delle risposte,<br />
continua a tacere,<br />
parlo di Tecnoparco il cui<br />
presidente era stato tra i<br />
primi a denunciare che in<br />
Valbasento c'erano dei veleni<br />
e quindi sorgeva <strong>la</strong> necessità<br />
di effettuare <strong>la</strong> bonifica<br />
integrale del sito dando<br />
dimostrazione di sensibilità<br />
e partico<strong>la</strong>re attenzione<br />
verso questa problematica.<br />
Inoltre, prendiamo<br />
atto che<strong>la</strong> stessaValbasento,<br />
soltanto da poco, è stata<br />
riconosciuta dal governo<br />
nazionale quale zona da bonificare.<br />
Par<strong>la</strong>re di reindustrializzazione<br />
del<strong>la</strong> Valle<br />
nel corso degli ultimi vent'anni,<br />
significa aver assistito<br />
a tante occasioni perdute<br />
e pertanto non si spiega<br />
che nonostante i soldi a<br />
disposizione, siano venute<br />
a mancare le imprese. Segno<br />
evidente che l'azione<br />
primaria, e lo ripetiamo da<br />
tempo, dev'essere quel<strong>la</strong> di<br />
bonificare <strong>la</strong> Valbasento.<br />
Nel frattempo, nel corso degli<br />
anni, come sindacato,<br />
prendendo atto delle numerose<br />
morti degli ex operai,<br />
abbiamo intrapreso<br />
delle battaglie per il riconoscimento<br />
di alcuni diritti.<br />
Qualcosa l'abbiamo ottenuta,<br />
ma è sicuramente ancora<br />
poco. Ebbene, con questa<br />
logica con cui ci stiamo<br />
muovendo a tutti i livelli ed<br />
in tutto il territorio, non ci<br />
possiamo permettere di<br />
trasformare una vicenda<br />
di vitale importanza in una<br />
lotta politica, ma questa deve<br />
essere assolutamente ricondotta<br />
in una logica di civiltà<br />
in cui il sistema industriale<br />
deve essere compatibile<br />
con l'ambiente. Pur<br />
apprezzando l'iniziativa<br />
ultima del<strong>la</strong> Regione nel<br />
cercare di fare chiarezza su<br />
quello che sta succedendo<br />
in quell'area, resta l'amarezza<br />
che se oggi si parte<br />
dall'anno zero, purtroppo,<br />
lo si deve ai ritardi dell'Arpab<br />
e degli altri<br />
organismi<br />
preposti al<br />
monitorag -<br />
gio ed ai controlli<br />
dello<br />
scarico dei reflui,<br />
che soltanto<br />
oggi<br />
dietro impulso<br />
del<strong>la</strong> Regione,<br />
devono<br />
sti<strong>la</strong>re entro<br />
trenta giorni<br />
<strong>la</strong> mappatura<br />
degli scarichi<br />
industriali<br />
presenti. Non<br />
può passare<br />
inosservato<br />
che in questi<br />
anni leuniche<br />
iniziative industriali<br />
che<br />
si sonosviluppate nelterritorio<br />
materano hanno avuto<br />
come comune denominatore<br />
quello di essere caratterizzate<br />
dall'essere a<br />
forte impatto ambientale, e<br />
questo ha fatto guadagnare<br />
al<strong>la</strong> Valbasento l'appel<strong>la</strong>tivo<br />
di “Valle dei veleni”.<br />
Infine, tanto per restare in<br />
argomento, l'impatto ambientale<br />
- ha concluso il segretario<br />
regionale del<strong>la</strong> Cisllucana<br />
-non riguardasolo<br />
aspetti prettamente industriali,<br />
ma anche tutti<br />
gli insediamenti turisticoalberghieri,<br />
tant’è che se<br />
non si provvede a realizzare<br />
l'impianto di depurazione<br />
verso il mare, <strong>la</strong> cosa potrebbe<br />
fungere da deterrente<br />
per altre forme di iniziativa,<br />
con definitive perdite<br />
di posti di <strong>la</strong>voro ed occasioni<br />
di sviluppo. Per coniugare<br />
ambiente e sviluppo<br />
serve chiarezza e servono<br />
risposte a tutti i quesiti<br />
postiin questeultimesettimane».<br />
provinciamt@luedi.it<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY8fAnR9RW4wiYSon61r6hRkYPLuUt1bGEw=<br />
Venerdì 21 settembre 2012 I XXIII<br />
PIO ABIUSI (*)<br />
Basta chiacchiere sui rifiuti<br />
È<br />
difficile organizzare <strong>la</strong> macchina<br />
amministrativa specie se , poi, si<br />
deve rispondere a logiche elettorali<br />
e di sicuro non si può vivere di<br />
convegni. L'Arpab è un esempio delle difficoltà<br />
organizzative, dal nul<strong>la</strong> del tutto a<br />
posto di Sigillito si è passato ad una organizzazione<br />
divenuta caotica per eccesso di<br />
domande alle quali non riesce a farvi fronte<br />
e nel frattempo tante situazioni aperte restano<br />
non presidiate. Tutta <strong>la</strong> Val Basento<br />
resta un capitolo sconosciuto, il monitoraggio<br />
del Cov - centro oli di Viggiano - resta una<br />
chimera, Fenice stessa resta una incognita<br />
tanto è che dirigenti regionali hanno dichiarato<br />
di non essere in grado di affermare<br />
che l'inquinamento delle falde si sia interrotto<br />
dopo gli interventi di Mise- Messa in<br />
Sicurezza di Emegenza - eseguiti. II piano di<br />
Bonifica predisposto da Fenice ed accettato<br />
dall'Arpab è stato disconosciuto dall'Ispra.<br />
L' Arpab in occasione del dibattimento di<br />
fronte al Tar di <strong>Basilicata</strong>, a seguito del<strong>la</strong><br />
determina dirigenziale emessa dal<strong>la</strong> Provincia<br />
di Potenza e che fermava l'attività<br />
dell'inceneritore, ebbe a dichiarare che i<br />
livelli di inquinamento delle falde erano<br />
rientranti ma, ancora oggi , nessuno lo giu-<br />
MARIO DI DIO (*)<br />
re re bb e.<br />
Fenice, nel frattempo, diventa centrale nel<br />
ciclo dei rifiuti solidi urbani e <strong>la</strong> Regione<br />
accorderà <strong>la</strong> contestatissima Via - Valutazione<br />
di Impatto Ambientale - e che autorizza<br />
Fenice a trattare altre 9 mi<strong>la</strong> tonnel<strong>la</strong>te<br />
l'anno perchè il limite di 30 mi<strong>la</strong> è stato<br />
raggiunto e quello che era nato per essere un<br />
inceneritore a supporto dell'attività industriale<br />
che non disdegnava l'abbruciamento<br />
dei rifiuti urbani ha assunto un ruolo centrale<br />
proprio per questo ultimo ed è proprio<br />
questa mutazione che forse permetterà al<strong>la</strong><br />
società di fare utili nel 2012 , dopo aver<br />
registrato perdite per circa 1,5 milioni di<br />
Euro nel 2011. Ci chiediamo a cosa serva un<br />
Commissario Ato- rifiuti , a svolgere il ruolo<br />
di notaio? Si faccia partire <strong>la</strong> raccolta differenziata<br />
, ferma al 15% in Regione; si commissarino<br />
i comuni che sono inadempienti;<br />
si dia s<strong>la</strong>ncio ad un tanto atteso circuito<br />
virtuoso. Se non si vuole fare significa che si<br />
segue <strong>la</strong> via dell'incenerimento e delle discariche,<br />
significa che si prediligono situazioni<br />
non sempre trasparenti e ricordiamo<br />
che il business dei rifiuti è redditizio.<br />
Per questo motivo vi è <strong>la</strong> corsa al<strong>la</strong> costruzione<br />
di nuove discariche o all'al<strong>la</strong>rga-<br />
mento di quelle esistenti ed un piano impostato<br />
sul riciclo ed il riuso del materiale<br />
non esiste ancora.<br />
Il dibattito svoltosi in commissione di inchiesta<br />
su Fenice ha fatto evidenziare con<br />
chiarezza i limiti che esistevano e che esistono<br />
sui monitoraggi ambientali ma anche<br />
di valutazione sui rischi al<strong>la</strong> salute- questa è<br />
addirittura prossima allo zero-.<br />
Stucchevole è divenuto il rito re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong><br />
pubblicazione dei dati che riguardano l' inquinamento<br />
delle falde acquifere rilevato<br />
dai prelievi nei pozzi piezometrici adesso ci<br />
inventiamo <strong>la</strong> scusa che <strong>la</strong> bonifica non è<br />
ancora iniziata. In luogo di tutto questo poniamoci<br />
un semplice quesito e cioè :siamo<br />
sicuri che Fenice non continua ad inquinare,<br />
chi ci mette <strong>la</strong> mano sul fuoco? Chiediamo<br />
all'Ispra di surrogare l'Arpab e si<br />
rimetta in discussione <strong>la</strong> fase di Mise, considerata<br />
conclusa; l'Arpab più di una volta,<br />
su Fenice, è stata smentita. Dopo tutto tiriamo<br />
le logiche conclusioni mettiamo una<br />
pietra tombale sull'incenerimento ed attrezziamoci<br />
con <strong>la</strong> raccolta differenziata. Che ne<br />
dice assessore Mazzocco di ritorno dalle fatiche<br />
marateote?<br />
[* associazione Città plurale]<br />
Il tribunale e le «passerelle»<br />
M<br />
elfi e l’intero comprensorio incassano l’en -<br />
nesimo colpo mortale. La chiusura del tribunale<br />
di Melfi mortifica e depaupera ancora<br />
una volta il comprensorio che rischia<br />
di restare ancora più iso<strong>la</strong>to e privo di servizi. Tale<br />
provvedimento decurta <strong>la</strong> presenza dello Stato sul territorio<br />
<strong>la</strong>sciando l’area urbana in balia di forze criminali<br />
che sempre più prenderanno il sopravvento sul<strong>la</strong> leg<br />
alità.<br />
Noi «puntiamo il dito» contro quei rappresentanti che<br />
sono espressione di una «cattiva» politica, che pensa solo<br />
a fare tagli lineari senza se e senza ma rimanendo sorda<br />
a quelle che sono le vere esigenze di un territorio, in<br />
questi mesi non hanno fatto altro che passerelle, parole<br />
senza fatti, recriminazioni, piagnistei che poco sono<br />
serviti a salvare il pa<strong>la</strong>zzo di Giustizia di Melfi. Azioni<br />
inefficaci. Nelle lotte bisogna agire con forza. Non si può<br />
andare avanti e minacciare semplicemente con leggerezza<br />
le dimissioni a parole. Siamo stanchi di sentire<br />
questo o quel politico proc<strong>la</strong>mare l’uscita o l’auto -<br />
sospensione dai loro partiti di appartenenza quando<br />
invece nei fatti sostengono, a livello nazionale, le de-<br />
ANTONIO FLOVILLA (*)<br />
Sanità lucana e lotta ai disservizi<br />
le liste d’attesa e <strong>la</strong> sanità privata<br />
S<br />
anità: superare le lista di<br />
attesa non è un’i m p re s a<br />
i m p o s s i b i l e.<br />
L’ennesimo caso di lista di attesa,<br />
questa volta di dieci mesi, per una<br />
visita specialistica di un cittadino<br />
affetto da ipertensione che si aggiunge<br />
a quelli che si registrano da<br />
sempre per visite di cardiologia,<br />
diabetologia, ed esami diagnostici<br />
complessi, conferma l’urgenza del<strong>la</strong><br />
sollecitazione che abbiamo fatto,<br />
insieme alle altre organizzazioni<br />
del<strong>la</strong> sanità privata, all’a s s e s s o re<br />
al<strong>la</strong> Salute Attilio Martorano.<br />
È stato sollecitato un urgente<br />
incontro allo scopo di riprendere <strong>la</strong><br />
discussione in merito alle criticità<br />
di interesse per il comparto del<strong>la</strong><br />
specialistica ambu<strong>la</strong>toriale privata<br />
accreditata, e per poter dare il nostro<br />
contributo al superamento delle<br />
liste di attesa.<br />
Noi dell’Anisap del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
abbiamo presentato da tempo proposte<br />
concrete e di facile attuazione,<br />
in gran parte “a costo zero”, per<br />
garantire l’effettiva integrazione-sussidiarietà<br />
tra pubblico e privato,<br />
in una paro<strong>la</strong>, attraverso <strong>la</strong><br />
rego<strong>la</strong>mentazione di quelli che definiamo<br />
“pacchetti prestazioni complesse”<br />
che di fatto sono lo strumento<br />
più efficace per avviare a<br />
soluzione i problemi delle liste di<br />
at t e s a .<br />
I disservizi che si registrano a<br />
danno dell’utenza impongono una<br />
riflessione approfondita sull’oppor -<br />
tunità di aprire agli enti privati<br />
accreditati il sistema delle prestazioni<br />
ambu<strong>la</strong>toriali complesse nel<strong>la</strong><br />
consapevolezza che le strutture<br />
hanno risorse strutturali, professionali<br />
e tecnologiche a disposizione<br />
del<strong>la</strong> sanità lucana.<br />
Queste questioni, affrontate sempre<br />
con l’intento costruttivo, sono in<br />
diretta connessione con l’utilizzo<br />
del Cup (Centro Unificato di Prenotazione)<br />
unificato. Anche <strong>la</strong> sollecitazione<br />
unitaria a firma di tutti<br />
i presidenti delle associazioni del<strong>la</strong><br />
sanità privata in re<strong>la</strong>zione al pieno<br />
ed efficace funzionamento del Cup,<br />
a regime dal 2005 e ancora senza <strong>la</strong><br />
possibilità di prenotare nelle strutture<br />
private, non ha ricevuto ancora<br />
risposta.<br />
Per noi garantire agli utenti l’ac -<br />
cesso alle prestazioni richieste nel<br />
minor tempo possibile come contribuire<br />
al superamento del<strong>la</strong> migrazione<br />
sanitaria che è in <strong>la</strong>rga<br />
parte legata all’impossibilità da<br />
parte dell’utente di usufruire di<br />
prestazioni in tempi brevi non è<br />
u n’impresa impossibile.<br />
[* Presidente regionale dell’Anisap del<strong>la</strong><br />
<strong>Basilicata</strong>]<br />
cisioni del governo. Siamo stanchi di proc<strong>la</strong>mi, slogan , di<br />
promesse non mantenute e di politici, privi di ogni<br />
cognizione delle realtà locali, che amano accreditarsi i<br />
meriti e non riconoscere le<br />
proprie sconfitte. Servono i<br />
fatti, dimissioni reali, prese<br />
di posizione forti che facciano<br />
sentire il disagio di un<br />
territorio ormai abbandonato<br />
a se stesso. Con <strong>la</strong> chiusura<br />
del tribunale a Melfi c’è<br />
il rischio tangibile che verranno<br />
tagliati, <strong>la</strong> questura, <strong>la</strong><br />
compagnia dei carabinieri e<br />
dunque come si può sperare<br />
in un ammodernamento del<br />
territorio? È ora di smetter<strong>la</strong><br />
di scrivere lettere, comunicati<br />
ripetitivi , proposte senza senso come quel<strong>la</strong> di<br />
caricare <strong>la</strong> spesa del Tribunale sulle casse dei comuni del<br />
comprensorio e di fare passerelle politche.<br />
[* per <strong>la</strong> Costituente ecologista]<br />
LUIGI BRADASCIO (*)<br />
Ha riaperto a Matera<br />
Emodinamica<br />
P<br />
er una volta siamo soddisfatti. L’associa -<br />
zione materana degli Amici del cuore vuole<br />
far conoscere al<strong>la</strong> propria comunità <strong>la</strong> soddisfazione<br />
per <strong>la</strong> ripresa dell’attività nel<br />
reparto di Emodinamica dell’ospedale Madonna delle<br />
Grazie, che dopo una lunga sosta riapre le proprie<br />
porte. Ciò è stato il frutto di una precisa politica di<br />
gestione culminata con l’assunzione di due nuovi<br />
giovani cardiologi, provenienti dal<strong>la</strong> vicina Bari e<br />
dal<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria, affiancati all’esperienza del dottor<br />
Giancarlo Calculli.<br />
Il nostro «siamo soddisfatti» diventa grandemente<br />
sentito, perché, in un clima di spending review, di<br />
marcate ristrettezze, apprezziamo in partico<strong>la</strong>r modo<br />
che <strong>la</strong> nostra voce sia stata ascoltata. Di solito, non<br />
capita che le esigenze delle associazioni di volontariato<br />
siano ascoltate dalle amministrazioni. Eppure,<br />
il dottor Rocco Maglietta, attuale Direttore generale<br />
del<strong>la</strong> Asm, ha dimostrato di saper conciliare<br />
istanze eterogenee e contrastanti, riassumendole in<br />
scelte al tempo stesso ocu<strong>la</strong>te e prospettiche, coniugando<br />
tradizione e valore di giovani intelligenze.<br />
Gli siamo grati, e siamo al suo fianco nel<strong>la</strong> difficile<br />
opera di riqualificazione e di potenziamento del<strong>la</strong><br />
rete ospedaliera aziendale.<br />
Sentiamo, in conclusione, di poter esprimere l’au -<br />
spicio che <strong>la</strong> logica e le scelte operate per l’Emo -<br />
dinamica possano essere estese a tutta <strong>la</strong> Cardiologia<br />
del Madonna delle Grazie, ri<strong>la</strong>nciando un reparto<br />
cardine e tradizionalmente punto di forza del<strong>la</strong> sanità<br />
territoriale materana. L’Associazione degli<br />
Amici del cuore non può che desiderare l’instaurarsi<br />
di un clima di fattiva col<strong>la</strong>borazione con i medici e <strong>la</strong><br />
dirigenza dell’azienda sanitaria materana.<br />
[* Associazione Amici del cuore]<br />
LETTERE E COMMENTI<br />
PIETRO SIMONETTI (*)<br />
Lavoro irrego<strong>la</strong>re<br />
e contromisure<br />
A<br />
pproda in au<strong>la</strong>, con miglioramenti introtti<br />
in commissione il Progetto di Legge adottato<br />
dal<strong>la</strong> Giunta regionale per il contrasto<br />
al <strong>la</strong>voro nero e irrego<strong>la</strong>re. La discussione<br />
avviene in um momento cont<strong>rassegna</strong>to dal<strong>la</strong> caduta<br />
dei livelli occupazionali,da una forte disoccupazione e<br />
da un elevato uso degli ammortizzatori sociali.<br />
A metà del<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>tura torna di attualità l’esig enza<br />
di approvare norme non effettuata nel<strong>la</strong> precedente<br />
legis<strong>la</strong>tura nonostante fosse in discussione un disegno<br />
di legge simi<strong>la</strong>re.Mentre La vicina Puglia approvava <strong>la</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> rinviava. La stessa sorte toccò al Piano<br />
Pluriennale per il Lavoro commissionato dal<strong>la</strong> Giunta<br />
al Prof. Paolo Leon. Evidentemente non c'era volonta'<br />
politica , in partico<strong>la</strong>re nel centro-sinistra ,di affrontare<br />
le decisive e prioritarie questioni legate al<br />
<strong>la</strong>voro:abbiamo toccato con mano gli esiti di questa<br />
politica. Depotenziando il <strong>la</strong>voro e retrocedendolo al<br />
rito dell’annuncio,salvo par<strong>la</strong>re di imprese,di spesa<br />
comunitaria e' di altro siamo arrivati a circa 50mi<strong>la</strong><br />
persone che <strong>la</strong>vorano in nero oltre elle 15.000 assistenti<br />
domiciliari non rego<strong>la</strong>rizzati nonostante i robusti<br />
incentivi messi a disposizione da Stato e Regione. Solo<br />
nel 2010/11 erogati 11 milioni di euro. Ai <strong>la</strong>voratori in<br />
rappresentati dal precariato e dal doppio <strong>la</strong>voro, vanno<br />
sommati i circa duemi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori in mobilità e<br />
migliaia di disoccupati che non sono precari e non<br />
conoscono il <strong>la</strong>voro. La crisi internazionale e nazionale<br />
ha inciso certamente nel quadro economico e sociale<br />
ma e' indubbio che una diversa attenzione a taluni<br />
strumenti e pratiche politiche attive ,una programmazione<br />
ottimale delle ingenti risorse anche comunitarie,<br />
potevano dare risultati diversi.Per capire <strong>la</strong><br />
poca resa in termini occupazionali del<strong>la</strong> spesa comunitaria<br />
basta leggere il rapporto sullo stato di<br />
avanzamento del Fers, qualche centinaia di unita’<br />
rastrel<strong>la</strong>ti dai valutatori, per non par<strong>la</strong>re di quel<strong>la</strong> in<br />
ag ricoltura.<br />
Eppure c’è una norma regionale vigente dal 1999. Si<br />
chiama Viop: Valutazione di Impatto Occupazionale<br />
per opere eservizi finanziati oltre 1.5 milioni di euro.<br />
Non e'applicata da nessuno,disturberebbe molto.Come<br />
generalmente risulta inapplicata <strong>la</strong> legge regionale<br />
sul<strong>la</strong> c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> sociale sugli appalti per <strong>la</strong> continuita’<br />
<strong>la</strong>vorativa e quel<strong>la</strong> sulle offerte anomale per i bandi di<br />
opere pubbliche e servizi. La proposta del<strong>la</strong> Giunta sul<br />
<strong>la</strong>voro nero giunge in au<strong>la</strong> dopo circa 10 mesi dal<strong>la</strong> sua<br />
adozione. Si tratta, per sommi cenni, dello sviluppo<br />
dell'impianto del disegno di legge precedente e del<strong>la</strong><br />
normativa pugliese, che per <strong>la</strong> verità non ha centrato<br />
molti obbiettivi.Norme di incentivazione, sostegno alle<br />
imprese rego<strong>la</strong>ri e revoca di benefici a fronte di<br />
inadempienze,controlli da parte del<strong>la</strong> Guardia di Finanza<br />
e nuovi strumenti:un Osservatorio sul sommerso<br />
da costituire assieme ad un fondo per finanziare<br />
il contrasto al <strong>la</strong>voro nero: si tratta di una «legge<br />
manifesto» che rinvia a rego<strong>la</strong>menti e direttive da<br />
definire gli interventi previsti. Diciamo subito che ha<br />
fatto bene il Presidente del<strong>la</strong> Giunta ha prendere<br />
l'iniziativa legis<strong>la</strong>tiva ma, come per il «patto di sistema<br />
2012», ricordiamo che l'entrata in vigore di tali misure<br />
richiede tempi lunghi e talvolta lunghissimi. Quattro<br />
mesi per il rego<strong>la</strong>mento, un anno per <strong>la</strong> costituzione di<br />
un Osservatorio, almeno due anni per il funzionamento<br />
del fondo e per nuovi bandi del<strong>la</strong> programmazione<br />
«2013/20,oppure ,in termini peggiori, non «funziona»<br />
come il fondo per <strong>la</strong> lotta agli infortuni.Pensiamo che<br />
sarebbe opportuno ,almeno, ridurre a trenta giorni<br />
l'adozione dei provvedimenti rego<strong>la</strong>mentari e per l'osservatorio<br />
e nel contempo risolvere <strong>la</strong> questione annosa<br />
dell'Osservatorio regionale sul Lavoro istituita<br />
con legge nel 1998 e del collegato sistema dei Centri per<br />
L'impiego , dell'interconnessione con i Comuni del<strong>la</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> e le parti sociali. La realizzazione contestuale<br />
del Sistema Informativo <strong>la</strong>voro, Basil, è servita<br />
a suo tempo a informatizzare i sevizi ma non ha risolto<br />
il funzionamento dell'Osservatorio che non eroga informazioni<br />
sul<strong>la</strong> struttura dell'occupazione,del<strong>la</strong> disoccupazione,<br />
sullo stato del sistema formativo e, in<br />
generale,del<strong>la</strong> situazione complessiva del mercato del<br />
<strong>la</strong>voro lucano. I dati ci sono le posizioni individuali dei<br />
<strong>la</strong>voratori sono nel<strong>la</strong> banca dati: Peccato che non<br />
vengono trattati e non possono essere studianti e<br />
utilizzati per le politiche economiche,i progetti,i piani<br />
formativi in generale per programmazione. È come se<br />
l'Istat, Eures, Censis ed altri ricevono i dati senza<br />
trattarli,sistematizzarli e studiarli oltre a pubblicarli e<br />
mettere on line. Abbiamo <strong>la</strong>vorato molto,assieme ad<br />
altri, per realizzare Basil e l'Osservatorio: è grave che<br />
non funzioni come dovrebbe e come richiesto da tante<br />
forse sociali, culturali e politiche. Ecco un tema per<br />
l'assessore Vincenzo Viti anche per sostenere <strong>la</strong> realizzazione<br />
del Piano del <strong>la</strong>voro annunciato. Basterebbero<br />
alcuni statistici,esperti del mercato del <strong>la</strong>voro.<br />
Ci sono nel<strong>la</strong> ga<strong>la</strong>ssia dell’assistenza tecnica comunitaria.<br />
(spesa oltre 5 milioni anno). Sul <strong>la</strong>voro.<strong>la</strong> lotta<br />
al nero, per <strong>la</strong> disoccupazione sono state fatte alcune<br />
cose anche a livello nazionali. Sono Insufficienti. Al<br />
momento trattativa sul petrolio è ferma, il contratto di<br />
sito Val d'Agri e bloccato da Confindustria. Non c'è un<br />
piano di riutilizzo dei <strong>la</strong>voratori in mobilità e di<br />
reindustrializzazione e nessun piano industriale, nessuna<br />
seria iniziativa recupero dei punti di crisi.<br />
[* presidente Centro studi e ricerche economico sociali]
RASSEGNASTAMPA<br />
venerdì 21 settembre 2012 13<br />
MARIO CASTAGNA<br />
ROMA<br />
Ieri il ministro Profumo ha illustrato al<strong>la</strong><br />
commissione cultura del<strong>la</strong> Camera<br />
dei Deputati il funzionamento del concorso<br />
per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> ma mentre il ministro<br />
par<strong>la</strong>va in au<strong>la</strong>, fuori scoppiava <strong>la</strong><br />
protesta dei comitati dei precari. Reazioni<br />
durissime anche da parte del<strong>la</strong><br />
Cgil che ha annunciato mobilitazioni<br />
immediate in tutta Italia contro questa<br />
selezione. Tutto il processo si aprirà il<br />
prossimo 25 settembre con <strong>la</strong> pubblicazione<br />
del bando e si dovrebbe concludere<br />
entro agosto 2013. In questo modo<br />
circa 7.000 nuovi insegnanti potrebbero<br />
prendere servizio già dal prossimo<br />
anno sco<strong>la</strong>stico mentre i restanti 4.000<br />
a partire dal 2014.<br />
LE NORME<br />
Ma vediamo nel dettaglio le tappe di<br />
questo percorso Innanzitutto non tutti<br />
i <strong>la</strong>ureati potranno partecipare al concorso.<br />
Dovranno essere già abilitati ma<br />
dal ministero fanno sapere che <strong>la</strong> volontà<br />
per il futuro è di al<strong>la</strong>rgare il più possibile<br />
<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea dei partecipanti. Per<br />
quest’anno quindi si va avanti con le<br />
vecchie norme sperando che in futuro<br />
sia molto più semplice accedere alle selezioni.<br />
A dicembre si svolgerà poi <strong>la</strong><br />
prova preselettiva che consisterà nel rispondere<br />
in 50 minuti a 50 domande a<br />
risposta multip<strong>la</strong>. Per superare <strong>la</strong> prova<br />
si dovranno indovinare almeno 35<br />
risposte. Il passaggio successivo sarà <strong>la</strong><br />
prova scritta prevista per gennaio 2013<br />
e consisterà, illustra il bando, in una<br />
«prova semi strutturata con griglia nazionale<br />
di valutazione composta da una<br />
serie di quesiti a risposta aperta finalizzata<br />
a valutare <strong>la</strong> padronanza delle discipline,<br />
anche attraverso gli opportuni<br />
riferimenti interdisciplinari». Come in<br />
un passaggio ad ostacoli, si arriverà poi<br />
al<strong>la</strong> prova conclusiva. L’orale si svolgerà<br />
in due fasi. Prima una lezione simu<strong>la</strong>ta<br />
e poi un colloquio individuale sulle<br />
materie comprese nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di concorso.<br />
Saranno abilitati so<strong>la</strong>mente un<br />
numero di candidati pari alle cattedre<br />
Adesso tutti protestano<br />
affettuosamente: perché<br />
non ce lo avete detto?».<br />
Francesca Vecchioni<br />
martedì scorso<br />
insieme al<strong>la</strong> compagna<br />
Alessandra Brogno si è iscritta nel registro<br />
delle unioni civili di Mi<strong>la</strong>no nel giorno<br />
dell’inaugurazione all’anagrafe in<br />
Piazza Sca<strong>la</strong>, di fronte al Comune: «A<br />
noi piaceva essere lì il primo giorno e ci<br />
siamo prenotate». Una cerimonia simbolica<br />
con qualche ricaduta concreta<br />
che però a molti è parsa se non un matrimonio,<br />
una buona prova generale.<br />
«Persino mia madre che vive a Roma,<br />
Irene Bozzi, si è arrabbiata. E mi ha rimproverata:<br />
“Ma scusa non mi dici nul<strong>la</strong>,<br />
mi hai detto che andavi in Comune a<br />
prendere un certificato, e invece…”»,<br />
«Ma io proprio quello ho fatto!», ha aggiunto<br />
lei. Insieme a loro i genitori di<br />
Alessandra e <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> di Francesca<br />
con <strong>la</strong> mamma. «Per scherzo» saltano<br />
fuori due bouquet e gli anelli . «L’emozione<br />
più grande è vedere che il Comune<br />
di Mi<strong>la</strong>no trattava nel<strong>la</strong> stessa identica<br />
maniera <strong>la</strong> nostra coppia e le altre<br />
coppie etero. Ed è questo di cui davvero<br />
abbiamo bisogno: di avere le stesse possibilità<br />
degli altri. È fondamentale, occorre<br />
che lo capiscano tutti».<br />
A rapir<strong>la</strong> lo sguardo delle bimbe.<br />
«Mi ha colpita moltissimo <strong>la</strong> faccia che<br />
hanno fatto le bimbe mentre noi firmavamo,<br />
il loro stupore nel vedere tutta<br />
questa confusione, sono state incantate<br />
dall’inizio al<strong>la</strong> fine, sono state bravissime,<br />
mia sorel<strong>la</strong> ha iniziato a piangere<br />
con i <strong>la</strong>crimoni. Lei si è sposata qualche<br />
mese fa, e soffre perché noi non possiamo<br />
sposarci». Le bimbe erano lì anche<br />
per caso. «Avevo fatto tardi per il nido,<br />
allora mi sono detta, ma sì, portiamole<br />
con noi. Anche perché facciamo tutto<br />
questo per loro». Francesca e Alessandra<br />
stanno insieme da 9 anni e da 6 sono<br />
iscritte all’associazione Famiglie arcobaleno.<br />
Le gemelline sono arrivate<br />
Docenti precari del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> protestano davanti a Montecitorio, lo scorso luglio FOTO ANSA<br />
Scuo<strong>la</strong>, ecco il concorsone<br />
precari sul piede di guerra<br />
● Il ministro Profumo presenta in commissione Cultura le modalità del<strong>la</strong><br />
maxi selezione ● Undicimi<strong>la</strong> i posti in palio. Ma <strong>la</strong> protesta continua<br />
messe a concorso cercando di mettere<br />
<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> fine alle graduatorie di abilitati<br />
in attesa dell’immissione in ruolo.<br />
Se al ministero <strong>la</strong> volontà è quel<strong>la</strong> di<br />
far ripartire una macchina, quel<strong>la</strong><br />
dell’ingresso di un grande numero di<br />
giovani tra le file degli insegnanti, non<br />
da pochissimo. «È assurdo quello che<br />
dice Giovanardi quando sostiene che riconoscere<br />
le coppie darebbe il via libera<br />
a fare i figli: noi i figli li abbiamo<br />
già!».<br />
L’iscrizione al registro potrebbe dare<br />
alle coppie di gay o di lesbiche con<br />
figli qualche tranquillità, ad esempio <strong>la</strong><br />
co-madre può andare a prendere i bimbi<br />
al nido senza nessuna delega. Delega<br />
che altrimenti sarebbe necessaria visto<br />
che oggi per <strong>la</strong> legge italiana una donna<br />
che cresce i figli con <strong>la</strong> compagna non<br />
avendoli partoriti è pari a una perfetta<br />
sconosciuta. «Per adesso le bimbe vanno<br />
in un nido privato di una nostra amica<br />
che ci conosce bene e non ha richiesto<br />
nessuna delega, questo sta a dimostrare<br />
che <strong>la</strong> società civile è ben più<br />
avanti delle <strong>leggi</strong>», aggiunge Francesca.<br />
I primi a registrare l’unione martedì<br />
sono stati Paolo Hutter e il compa-<br />
sono dello stesso avviso i precari storici<br />
che si sentono beffati dopo anni di attese.<br />
Infatti negli ultimi anni non sono<br />
mai state chiuse le graduatorie per le<br />
supplenze dalle quali attingevano gli<br />
istituti per coprire buchi più o meno<br />
lunghi e che garantivano, al<strong>la</strong> fine di<br />
gno Paolo Oddi. Hutter nel 1992 proprio<br />
a Mi<strong>la</strong>no aveva celebrato matrimoni<br />
simbolici. «Non abbiamo invitato nessuno,<br />
né premuto su nessuno. Sabato<br />
sera ci sarà il compleanno del mio compagno,<br />
e festeggeremo anche <strong>la</strong> registrazione,<br />
ma non esageriamo. Sia chiaro:<br />
è una cosa simbolica, ci siamo dichiarati<br />
promessi sposi, non ci siamo <strong>la</strong>nciati<br />
il riso, né ci siamo baciati per i fotografi.<br />
Aspettiamo <strong>la</strong> legge nazionale», dichiara<br />
Hutter. Per celebrare il momento<br />
con ironia hanno firmato con una<br />
penna alta mezzo metro. “Abbiamo dato<br />
un segnale ironico e positivo, non certo<br />
dissacrante». Ma qualcosa li ha stupiti.<br />
«Al di là di quello che ci aspettavamo<br />
tutto è stato accolto come fosse un matrimonio,<br />
molti ci hanno detto<br />
“felicitazioni, congratu<strong>la</strong>zioni” ci hanno<br />
fatto gli auguri e c’era tanta emozione.<br />
I registri esistano già in parecchie<br />
una lunga attesa, un posto fisso. Negli<br />
anni questi insegnanti hanno maturato<br />
competenze ed esperienze preziose<br />
che vorrebbero fossero riconosciute<br />
dal ministero. Ma dal Miur rispondono<br />
che per loro rimane comunque aperto<br />
il canale del concorso, oltre che le gra-<br />
Mi<strong>la</strong>no, un bouquet per Francesca e Alessandra<br />
LA STORIA<br />
Le compagne al registro<br />
nel Comune di Mi<strong>la</strong>no<br />
con le figlie: «Che festa,<br />
mamma si è arrabbiata:<br />
perché non me lo hai detto,<br />
volevo essere lì...»<br />
città, Torino, Napoli, Bologna, ma in<br />
nessuna <strong>la</strong> inaugurazione è stata vissuta<br />
così. A Mi<strong>la</strong>no si è trattato di un parto<br />
travagliato, e i contrasti all’interno<br />
del Pd hanno dato anche più risalto<br />
all’evento». Paolo Hutter snoccio<strong>la</strong> anche<br />
i dati, dice che viste le prenotazioni<br />
se si va avanti così in otto giorni Mi<strong>la</strong>no<br />
può superare i numeri di Torino in un<br />
anno. A unirsi due terzi di coppie etero<br />
e un terzo di omosessuali, come già avvenuto<br />
nelle altre città. Essere una coppia<br />
registrata può favorire l’accesso<br />
all’edilizia convenzionata, ma anche,<br />
anticipa Hutter, in caso di morte di uno<br />
dei due a decidere <strong>la</strong> destinazione del<strong>la</strong><br />
salma potrà essere il sopravvissuto. E’<br />
un piccolo passo. «È una locomotiva avviata<br />
– conclude Francesca Vecchioni -,<br />
mio fratello ha venti anni e vive <strong>la</strong> nostra<br />
unione con tranquillità. Come lui<br />
molti dei suoi coetanei».<br />
duatorie ad esaurimento da cui si continuerà<br />
ad attingere per le immissioni in<br />
ruolo.<br />
Una doppia possibilità che però non<br />
basta a chi ha passato anni tra supplenze<br />
annuali e sedi disagiate. Inoltre si<br />
spera che le prove del prossimo concorso<br />
non siano come le prove per i per i<br />
presidi, piene di errori ed incertezze,<br />
perché a quel punto tutto il percorso<br />
sarà costel<strong>la</strong>to di ricorsi. Ma su questo<br />
punto il ministro Profumo ha promesso<br />
di vigi<strong>la</strong>re personalmente e durante<br />
l’audizione in commissione si è assunto,<br />
sin da oggi, tutta <strong>la</strong> responsabilità<br />
del percorso di selezione. «Il problema<br />
principale, prima delle modalità del<br />
concorso, è l’aumento dell’organico -<br />
commenta Manue<strong>la</strong> Ghizzoni, presidente<br />
Pd del<strong>la</strong> commissione Cultura -<br />
Non si riesce a rispondere alle esigenze<br />
del scuole che richiedono più insegnanti.<br />
Purtroppo dobbiamo ancora fare i<br />
conti con i tagli di Tremonti e il conflitto<br />
tra i precari e il nuovo concorso sembra<br />
essere proprio una guerra tra poveri».<br />
Nel frattempo sono partite le proteste<br />
organizzate da comitati spontanei<br />
di precari ma anche da sigle sindacali<br />
come <strong>la</strong> Cgil che, nel giorno in cui Cittadinanzattiva<br />
presenta il proprio rapporto<br />
sul<strong>la</strong> sicurezza degli edifici sco<strong>la</strong>stici,<br />
denuncia quelle che secondo loro è solo<br />
propaganda. «Si vuole fare un concorso<br />
inutile e costoso ma non c’è alcun piano<br />
di edilizia sco<strong>la</strong>stica e per <strong>la</strong> messa in<br />
sicurezza degli edifici sco<strong>la</strong>stici», ha dichiarato<br />
Mimmo Pantaleo, segretario<br />
del<strong>la</strong> Flc-Cgil denunciando contemporaneamente<br />
come le modalità del concorso<br />
siano una farsa e e come l’apertura<br />
ai giovani sia solo di facciata, visto<br />
che nessuno dei neo-<strong>la</strong>ureati potrà partecipare<br />
al concorso.<br />
Intanto a piazza Montecitorio gli insegnanti<br />
precari utilizzavano più o meno<br />
le stesse parole d’ordine. «No al concorso<br />
truffa» si leggeva sui cartelli esposti<br />
in piazza mentre il ministro par<strong>la</strong>va<br />
al<strong>la</strong> commissione contento del<strong>la</strong> scelta<br />
fatta. Ma non tutti sembrano essere<br />
d’accordo.<br />
DA LUNEDÌ<br />
DELIA VACCARELLO Le unioni di fatto<br />
L’ufficio delle unioni civili del comune di Mi<strong>la</strong>no FOTO TAM TAM<br />
al vaglio del Consiglio<br />
permanente del<strong>la</strong> Cei<br />
Il consiglio permanente del<strong>la</strong> Cei,<br />
aperto lunedì prossimo dal cardinale<br />
Angelo Bagnasco a Roma,<br />
«analizzerà <strong>la</strong> situazione in ordine ai<br />
registri comunali delle unioni di fatto<br />
e delle dichiarazioni anticipate di<br />
trattamento». Lo si legge nel<br />
comunicato ufficiale. Sarà dunque un<br />
appuntamento importante, che cade<br />
nel pieno del dibattito aperto dentro<br />
il centrosinistra e rimpolpato nelle<br />
ultime 48 ore dalle “ambizioni” di<br />
Vendo<strong>la</strong> e dalle resistenze di Fioroni.<br />
Si parlerà anche d’altro: «La<br />
formazione cristiana degli adulti al<strong>la</strong><br />
luce dei convegni regionali sul<strong>la</strong><br />
catechesi appena celebrati, il<br />
cammino di preparazione al<br />
Convegno ecclesiale di metà<br />
decennio (Firenze 2015), una<br />
riflessione sul<strong>la</strong> pastorale<br />
vocazionale e <strong>la</strong> costituzione di uno<br />
specifico Ufficio Nazionale a ciò<br />
dedicato», si legge nel<strong>la</strong> nota: «Sono<br />
questi alcuni degli argomenti<br />
all’ordine del giorno del<strong>la</strong> sessione<br />
autunnale del Consiglio Episcopale<br />
Permanente, che si riunirà a Roma da<br />
lunedì prossimo a giovedì. I <strong>la</strong>vori<br />
saranno aperti dal<strong>la</strong> prolusione del<br />
Cardinale Presidente Angelo<br />
Bagnasco. Il Consiglio Permanente -<br />
prosegue <strong>la</strong> nota - analizzerà <strong>la</strong><br />
situazione in ordine ai registri<br />
comunali delle unioni di fatto e delle<br />
dichiarazioni anticipate di<br />
trattamento; stabilirà, inoltre, il tema<br />
e il programma del<strong>la</strong> 47esima<br />
Settimana Sociale (Torino, 12-15<br />
settembre 2013)».
RASSEGNASTAMPA<br />
corriere.it<br />
Governo rivede le stime del Pil al ribasso<br />
Via libera al<strong>la</strong> vendita di beni pubblici<br />
Interessati immobili e partecipazioni. Monti conferma l’incontro con Marchionne per «quadro aggiornato su Fiat»<br />
Il governo ha tagliato le stime di crescita del Pil che nel 2012 si attesterà al -2,4% (-1,2% <strong>la</strong> precedente stima contenuta<br />
nel Def) e nel 2013 sarà pari a -0,2% (+0,5%). Nel 2014-2015, invece, è prevista una crescita rispettivamente dell’1,1 per<br />
cento e dell’1,3 per cento grazie all’aumento del<strong>la</strong> domanda interna ed esterna in virtù degli effetti positivi delle riforme<br />
strutturali per ri<strong>la</strong>nciare l’economia.<br />
IL PROGRAMMA - Per far ca<strong>la</strong>re il debito il governo conferma il programma di dismissione del patrimonio dello Stato,<br />
sia degli immobili che delle partecipazioni pubbliche i cui proventi, si stima, ammontano a circa un punto percentuale<br />
di Pil all’anno.<br />
LA NOTA - Il governo ritiene che, «grazie al<strong>la</strong> gestione ocu<strong>la</strong>ta delle finanze pubbliche, alle riforme strutturali<br />
introdotte e grazie ai segnali di svolta per <strong>la</strong> stabilità finanziaria nell’Eurozona, sia possibile una rapida inversione<br />
del<strong>la</strong> congiuntura economica». Anche se «le condizioni congiunturali dell’economia mondiale e l’impatto del<strong>la</strong><br />
crisi finanziaria dell’euro hanno rallentato anche l’economia italiana», dice il ministro dell’Economia Vittorio Grilli,<br />
interrogato dai cronisti.<br />
LA VERTENZA FIAT - E il premier si è anche espresso sul<strong>la</strong> querelle Fiat dopo il piano - rivisto dal Lingotto - di<br />
Fabbrica Italia. Sabato l’incontro con Fiat a Pa<strong>la</strong>zzo Chigi sarà «un significativo momento di dialogo», dice il premier.<br />
La riunione, sottolinea, «avviene in un momento in cui il governo ha sollecitato le parti sociali a impegnarsi ai fini del<br />
miglioramento del<strong>la</strong> produttività, per incrementare <strong>la</strong> competitività». Quindi, osserva Monti, «siamo impegnati nel<br />
quadro delle politiche per lo sviluppo e per <strong>la</strong> crescita, non solo per molti provvedimenti adottati ma anche, adesso, con<br />
il dialogo insieme alle parti sociali sul costo del <strong>la</strong>voro e sul<strong>la</strong> produttività».<br />
Redazione Online