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leggi la rassegna - CGIL Basilicata

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RASSEGNASTAMPA<br />

RASSEGNASTAMPA<br />

20 giugno 2012


RASSEGNASTAMPA<br />

La rivolta del<strong>la</strong> Rete per <strong>la</strong> pubblicità Eni: l’amarezza di Rocco Papaleo<br />

«Faccio l’attore, non il missionario»<br />

«Ho fatto solo uno spot,<br />

La lettera di un benzinaio senza benzina<br />

non sono il presidente del<strong>la</strong> Regione<br />

e comunque non ho detto<br />

che sono a favore delle estrazioni»<br />

CARO ROCCO, ANCHE SULLA MIA DIVISA C’È<br />

IL CANE A SEI ZAMPE DISEGNATO DA SINISGALLI<br />

MARGHERITA AGATA, FRANCESCO ALTAVISTA alle pagine 12 e 13<br />

Arrestati l’oculista Vincenzo Pagliara e l’avvocato Donato Giacomino<br />

Truffavano l’Inps<br />

con falsi certificati di cecità<br />

Il medico si faceva pagare per attestare l’imbroglio e spingeva i pazienti a comprare<br />

gli occhiali al negozio del<strong>la</strong> moglie a Salerno: <strong>la</strong> polizia gli ha sequestrato 168mi<strong>la</strong> euro<br />

Il legale si occupava dei ricorsi. Gli agenti hanno pedinato i presunti invalidi per due anni<br />

scoprendo che ci vedevano benissimo<br />

Potenza, chiuse le indagini<br />

Omicidio Fusilli<br />

Il gip dice no<br />

ai fermi di Stefanutti<br />

e Martorano<br />

Mancano riscontri alle accuse<br />

dei pentiti D’Amato e Cossidente<br />

Anno 11. n. 170€ 1.20<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

in abbinata obbligatoria con Italia Oggi www.ilquotidianodel<strong>la</strong>basilicata.it<br />

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466<br />

a pagina 20<br />

LEO AMATO alle pagine 8 e 9<br />

Si era candidato<br />

alle regionali<br />

con l’U d e u r.<br />

“Per vederci chiaro”<br />

era stato<br />

il suo slogan<br />

Politica<br />

Ufficio di Presidenza<br />

Solita bagarre e franchi<br />

tiratori gabbati<br />

E De Filippo cita Mussolini<br />

A Matera Stel<strong>la</strong> apre<br />

<strong>la</strong> guerra contro Adduce<br />

alle pagine 15 e 26<br />

L’evento<br />

Arisa a Pigno<strong>la</strong> :<br />

«Ci vorrebbe l’aer oporto»<br />

E Folino va via<br />

per mancanza<br />

di parcheggio<br />

a pagina 14<br />

9 771128 022007<br />

20620<br />

Improbabile che resistano entrambi<br />

Lagonegro e Melfi<br />

fratelli-coltelli<br />

per il tribunale<br />

Pressing dal Vulture<br />

Pittel<strong>la</strong> “integra” <strong>la</strong> lettera<br />

a favore dell’area sud<br />

e scrive a Valvano<br />

Il consiglio regionale<br />

si impegna per una<br />

soluzione condivisa<br />

NESSUNO SCHIAFFO<br />

NESSUN ARRETRAMENTO<br />

di ARDUINO<br />

LOSPINOSO<br />

e LUIGI SIMONETTI<br />

Il dibattito aperto<br />

attorno al<strong>la</strong> riorganizzazione<br />

dei tribunali<br />

italiani, a seguito<br />

del<strong>la</strong> legge delega<br />

148/2011, è una di quelle<br />

questioni che ha a<br />

che fare non solo con<br />

i temi del<strong>la</strong> giustizia,<br />

del diritto e del<strong>la</strong><br />

legalità o con i<br />

principi di economicità<br />

ed efficienza del<strong>la</strong><br />

macchina<br />

segue a pagina 11<br />

alle pagine 10 e 11<br />

Il Pdl pone il problema<br />

Matera: il Comune<br />

delle cause perse<br />

Pignoramenti per pagare<br />

il contenzioso giuridico<br />

a pagina 27<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMWbz+BWsx6gl4zHlBda0+No=<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l’Africano 264 - 70124 Bari. Sede centrale di<br />

Bari (prefisso 080): Informazioni 5470200 - Direzione Generale 5470316 - Direzione Politica 5470250 (direzione politica@gazzettamezzogiorno.it)<br />

- Segreteria di Redazione 5470400 (segred@gazzettamezzogiorno.it) - Cronaca di Bari 5470430-431 (cronaca.bari@gazzettamezzogiorno.it)<br />

- Cronache italiane 5470413 (cronaca.it@gazzettamezzogiorno.it) - Economia 5470265<br />

LA GAZZETTA DI PUGLIA - CORRIERE DELLE PUGLIE<br />

Quotidiano fondato nel 1887<br />

B A S I L I C ATA<br />

' %% #'" !<br />

(economia@gazzettamezzogiorno.it) - Esteri 5470247 (esteri@gazzettamezzogiorno.it) - Interni 5470209 (politica.int@gazzettamezzogiorno.it)<br />

- Re g i o n i 5470364 (cronache.regionali@gazzettamezzogiorno.it) - Spettacoli 5470418<br />

(cultura.e.spettacoli@gazzettamezzogiorni,it) - Speciali 5470448 (iniziative.speciali@gazzettamezzogiorno.it) - Sport<br />

5470225 (sport@gazzettamezzogiorno.it) - Vita Culturale 5470239 (cultura.e.spettacoli@gazzettamezzogiorno.it).<br />

Abb. Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e <strong>Basilicata</strong> - Anno 125° Numero 169<br />

CRISI IL MINISTRO CORREGGE LA CIFRA INIZIALE DI 65MILA. DISPONIBILITÀ DEL GOVERNO A MODIFICARE IL DISEGNO DI LEGGE SUL LAVORO<br />

La Fornero ridà i numeri<br />

Il ministro critica l’Inps: «Altri 55mi<strong>la</strong> esodati da salvaguardare»<br />

Monti: dieci giorni decisivi per il futuro dell’Europa. Merkel dura<br />

Passera: non ci sarà<br />

l’aumento dell’Iva. Le<br />

Borse riprendono s<strong>la</strong>ncio.<br />

Grecia verso un governo<br />

di coalizione pro Euro<br />

l Il ministro Fornero al Senato<br />

precisa le cifre sugli esodati:<br />

65mi<strong>la</strong> salvaguardati, altri<br />

55mi<strong>la</strong> da salvaguardare;<br />

parziali e fuorvianti i dati diffusi<br />

dall’Inps. E aggiunge: approvare<br />

il ddl <strong>la</strong>voro entro il 28<br />

giugno è una necessità. Squinzi,<br />

presidente di Confindustria:<br />

una boiata, ma va approvata.<br />

LA SFIDA PER LA CHIESA IN CRISI<br />

QUAL È IL VERO SENSO DEL POTERE<br />

D<br />

La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,20<br />

(in abbin. con La Stampa)<br />

Con Magazine Hobby & Tempo Libero A 1,70*<br />

Con Magazine Europei di Calcio 2012 A 1,70*<br />

INCHIESTA DELLA PROCURA: 26 INDAGATI<br />

Potenza, finti ciechi<br />

«truffavano l’Inps»<br />

Arrestati legale e oculista<br />

SERVIZI IN GAZZETTA DI BASILICATA A PAGINA III >> CARCERE L’arresto del dottor Pagliara [foto Tony vece]<br />

di COSTANTINO ESPOSITO<br />

i fronte agli incredibili fatti che trape<strong>la</strong>no dalle stanze<br />

vaticane in questi ultimi tempi, un’insinuazione corre<br />

veloce nel<strong>la</strong> mente di molti: ma allora anche <strong>la</strong> Chiesa<br />

è trascinata nel<strong>la</strong> tempesta come tutti gli altri “poteri<br />

for ti” (o che sembravano tali) nel<strong>la</strong> grande crisi che attraversa il<br />

mondo intero.<br />

SEGUE A PAGINA 21 >><br />

TUNISINI E AFGHANI<br />

Immigrati, tragedia<br />

nel canale d’Otranto<br />

Barca a picco: 7 dispersi, 4 salvi<br />

w w w. l a g a z z e t t a d e l m e z z o g i o r n o . i t<br />

$<br />

PUGLIA IL PDL ATTACCA: TAGLI NEI REPARTI, MA ALTRI SOLDI ALLO SPETTACOLO<br />

Vendo<strong>la</strong> apre sulle tasse<br />

«Ci saranno delle novità»<br />

Sanità, parte il negoziato nel<strong>la</strong> maggioranza<br />

E il 26 bi<strong>la</strong>ncio in Consiglio: timori per il voto<br />

MARTELLOTTA ALLE PAGINE 6 E 7 >><br />

BOMBA A SCUOLA COSÌ GLI INQUIRENTI ARRIVARONO A VANTAGGIATO<br />

Brindisi, 50 telecamere<br />

per incastrare il killer<br />

E ieri, un mese dopo il tragico attentato<br />

intito<strong>la</strong>ta a Melissa <strong>la</strong> palestra del Morvillo<br />

l Tragedia al <strong>la</strong>rgo del Capo di Leuca dove<br />

ieri, intorno alle 6, a cinque miglia dal<strong>la</strong> costa,<br />

un barchino di cinque-sei metri in vetroresina,<br />

alimentato da un piccolo motore, un guscio di<br />

noce, si è inabissato, facendo cadere in acqua<br />

gli 11 immigrati libici, tunisini e afghani che<br />

erano a bordo. Quattro tratti in salvo. Altri sette<br />

risultano dispersi. L'ennesimo viaggio del<strong>la</strong><br />

speranza finito nel modo più drammatico.<br />

BRINDISI Intito<strong>la</strong>ta a Melissa <strong>la</strong> palestra del<strong>la</strong> sua scuo<strong>la</strong> [Gioia]<br />

SERVIZI DA PAGINA 2 A 5 >> CIARDO A PAGINA 14 >> L’INVIATO BOCCARDI, ARCANGELI, ARGENTIERO E CAPPELLO IN 12 E 13 >><br />

ORGOGLIO-CASSANO A BARI VECCHIA<br />

EUROPEI Cassano & Co. a colloquio con Prandelli<br />

Prandelli: questa Nazionale<br />

fa innamorare gli italiani<br />

E domenica <strong>la</strong> grande sfida con gli inglesi<br />

SERVIZI NELLO SPORT >><br />

OGGI PER LA PRIMA VOLTA LE TRACCE TRASMESSE PER VIA TELEMATICA<br />

Esami, al via con l’italiano<br />

In 500mi<strong>la</strong> col batticuore<br />

l Oggi via agli esami di maturità<br />

con <strong>la</strong> prima prova scritta<br />

trasmessa per via telematica.<br />

Sui banchi 500mi<strong>la</strong> studenti.<br />

Si temono «incursioni»<br />

degli hacker.<br />

SERVIZIO A PAGINA 15 >><br />

PROCESSO SCAZZI<br />

In Au<strong>la</strong> l’orrore delle foto<br />

del corpo di Sarah<br />

MAZZA A PAGINA 11 >><br />

PARLA BOZZETTO<br />

«In Puglia vo<strong>la</strong> l’export<br />

ora salviamo il salotto»<br />

SUMMO A PAGINA 17 >><br />

C U LT U R A<br />

I «Presìdi del libro»<br />

da 10 anni in trincea<br />

ANNIBALDIS ALLE PAGINE 22 E 23 >><br />

LA MATURITÀ<br />

CON VOI STESSI<br />

N<br />

di STEFANO TATULLO<br />

uovo giro, nuova<br />

corsa, ma quest’an -<br />

no è tutta un’altra<br />

cosa; una cosa tecnica,<br />

come il governo in carica.<br />

Cominciano oggi gli esami di<br />

maturità, e per <strong>la</strong> prima volta<br />

nel<strong>la</strong> storia saranno digitali.<br />

Niente più carabinieri a cavallo<br />

(vabbè, motorizzati) che<br />

scortano il plico – il famoso<br />

plico con <strong>la</strong> cera<strong>la</strong>cca, come i<br />

dispacci di Michele Strogoff –<br />

ai presidenti di commissione,<br />

che alzandolo coram populo<br />

perché tutti vedano, ne fanno<br />

constatare l’integrità, lo aprono,<br />

estraggono <strong>la</strong> busta con <strong>la</strong><br />

prova di italiano, del<strong>la</strong> quale<br />

anche si constata l’integrità, e<br />

quindi procedono al<strong>la</strong> lettura<br />

delle tracce.<br />

SEGUE A PAGINA 21 >>


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMZ2HMOX9h/EddhWarq94k74=<br />

Mercoledì 20 giugno 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 w w w. l a g a z z e t t a d e l m e z z o g i o r n o . i t<br />

LA GA Z Z E T TA DI POT E N Z A - LA GA Z Z E T TA DI MAT E R A<br />

Redazione Potenza: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 0971/418511 - Fax: 080/5502360 - Email: redazione.potenza@gazzettamezzogiorno.it<br />

Redazione Matera: via Cappelluti, 4/b - Tel. 0835/251311 - Fax: 080/5502350 - Email: redazione.matera@gazzettamezzogiorno.it<br />

Pubblicità-Publikompass. Potenza: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 0971/418536 - Fax: 0971/274883; Matera: via Cappelluti, 4/b - Tel. 0835/331548 - Fax: 0835/251316<br />

Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com<br />

LE ALTRE REDAZIONI<br />

Bari: 080/5470430 Foggia: 0881/779911 Lecce: 0832/463911 Tirana (Albania): 00355/4257932<br />

Barletta: 0883/341011 Brindisi: 0831/223111 Taranto: 099/4580211<br />

ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00;<br />

trim. Euro 90,00. So<strong>la</strong> edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel.<br />

080/5470205, dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/5470227, e-mail commerciale@gazzettamezzogiorno.it. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/5470213<br />

POTENZA INCHIESTA DELLA PROCURA CON 26 INDAGATI. FALSI CERTIFICATI MEDICI PER OTTENERE LA PENSIONE D’I N VA L I D I T À<br />

Finti ciechi truffavano l’Inps<br />

arrestati oculista e avvocato<br />

In manette il dottor Pagliara. Domiciliari per l’avv. Giacomino<br />

Sequestrati sui conti<br />

correnti 168mi<strong>la</strong> euro<br />

Perquisizioni durate<br />

anche dieci ore<br />

l Svolgevano una vita rego<strong>la</strong>re,<br />

con <strong>la</strong> spesa al supermercato, l’ac -<br />

quisto degli abiti e, se necessario,<br />

anche <strong>la</strong> firma dei moduli per il<br />

ritiro del<strong>la</strong> posta: ma per lo Stato<br />

erano tutti non vedenti, con rego<strong>la</strong>re<br />

diritto di retribuzione per<br />

invalidità, maturato però sul<strong>la</strong> base<br />

di attestazioni completamente<br />

false e redatte da un oculista salernitano,<br />

Vincenzo Pagliara, in<br />

servizio nell’Asp di Potenza, e con<br />

pratiche legali di un avvocato potentino,<br />

Donato Giacomino. I due<br />

sono stati arrestati all’alba<br />

nell’ambito dell’operazione «Vedo<br />

chiaro», condotta dal<strong>la</strong> Procura in<br />

col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Squadra mobile,<br />

polizia municipale e <strong>la</strong> Stradale<br />

del capoluogo lucano. Torna<br />

il «dream team» di Woodcock.<br />

SERVIZI A PAGINA III >><br />

P OT E N Z A<br />

Usura, lucani<br />

«strozzati»<br />

e <strong>rassegna</strong>ti<br />

l Presentato il rapporto annuale<br />

2011 del<strong>la</strong> fondazione «Interesse<br />

uomo» intito<strong>la</strong>to «Un <strong>la</strong>birinto<br />

infernale». Usura in calo,<br />

ma crescono le inchieste giudiziarie.<br />

I lucani, emerge dal rapporto,<br />

sono <strong>rassegna</strong>ti. Ecco il «<strong>la</strong>birinto<br />

infernale» tracciato dagli<br />

operatori di «Interesse uomo».<br />

LAGUARDIA A PAGINA II >><br />

PIGNOLA - CANZONI E NOSTALGIA<br />

IL RITORNO DELLA CANTANTE ARISA<br />

«Mi manca casa. Se ci fosse un aeroporto...»<br />

«Sono felice di essere qui a Pigno<strong>la</strong>, fra <strong>la</strong> mia<br />

gente, a casa mia, con i miei genitori e <strong>la</strong> mia<br />

famiglia. Sto sempre in giro perché amo cantare.<br />

Ma sento desiderio di casa. E mi dispiace. Se ci<br />

fosse l’aeroporto potrei vivere qui». È un fiume<br />

CALCIO CAMBIO DI DENOMINAZIONE PER L’ATLETICO PZ<br />

Nuovo nome per il team<br />

ecco il «Città di Potenza»<br />

LO G O Il logo dell’A. Potenza<br />

in piena Arisa, al secolo Rosalba Pippa, ieri sera a<br />

Pigno<strong>la</strong> per il suo concerto, in una piazza Risorgimento<br />

stracolma. All’arrivo (nel<strong>la</strong> foto di Vece<br />

l’abbraccio col padre), un app<strong>la</strong>uso scrosciante.<br />

SAMMARTINO A PAGINA IV >><br />

l In attese di avere notizie sul<br />

nuovo assetto societario e le prime<br />

anticipazioni di mercato l’<br />

Atletico Potenza ha comunicato<br />

di aver depositato «presso <strong>la</strong> sede<br />

del<strong>la</strong> Figc di <strong>Basilicata</strong> l’ap -<br />

posita domanda, corredata dal<strong>la</strong><br />

documentazione necessaria , re<strong>la</strong>tiva<br />

al cambio di denominazione<br />

sociale in «Città di Potenza».<br />

Si volta pagina dunque, sperando<br />

che il progetto trovi simpatizzanti<br />

dentro o fuori regione<br />

SERVIZIO A PAGINA XX >><br />

POTENZA LA PROCURA CHIUDE LE INDAGINI SUL GIALLO DI 23 ANNI FA<br />

Omicidio Fusilli<br />

«Ecco i killer»<br />

Due indagati<br />

Sospettati: il boss<br />

potentino Renato<br />

Martorano e<br />

Dorino Stefanutti<br />

l Uno guidava, l’altro ha sparato.<br />

«Omicidio di stampo mafioso»,<br />

lo definisce in un avviso<br />

di conclusione delle indagini<br />

preliminari il magistrato del<strong>la</strong><br />

Procura antimafia di Potenza<br />

Laura Triassi che ritiene di aver<br />

sbrogliato il giallo di via Adriatico<br />

a Potenza. Tiziano Fusilli<br />

sarebbe stato ucciso dal boss potentino<br />

Renato Martorano, che<br />

per gli investigatori è il massimo<br />

esponente del<strong>la</strong> ’ndrangheta in<br />

<strong>Basilicata</strong>, e da Dorino Stefanutti.<br />

C’erano loro, secondo l’accu -<br />

sa, in sel<strong>la</strong> al<strong>la</strong> potente moto enduro<br />

quel 22 maggio del 1989.<br />

Sono loro i due killer che hanno<br />

ucciso Tiziano? I loro volti, coperti<br />

dai caschi integrali, erano<br />

rimasti sconosciuti per 23 anni.<br />

AMENDOLARA A PAGINA VI >><br />

M AT E R A<br />

Cattiva condotta<br />

A scuo<strong>la</strong> è strage<br />

di non ammessi<br />

l A Matera e provincia sono<br />

ben 75 gli studenti delle superiori<br />

che non sono stati ammessi<br />

all’esame di Stato a causa<br />

del voto di condotta al di<br />

sotto del sei. Bisogna aggiungere<br />

coloro che ripeteranno<br />

l’anno (sono 106) per le insufficienze<br />

nelle altre materie.<br />

SALIERNO A PAG. IX >><br />

L’I N T E R V I S TA<br />

Papaleo<br />

testimonial<br />

degli sconti<br />

carburanti<br />

IERACE A PAGINA V >><br />

NEMOLI<br />

Centrale idroelettrica<br />

sul fiume Noce?<br />

Scatta l’al<strong>la</strong>rme<br />

PERCIANTE A PAGINA VIII >><br />

PA L A Z Z O<br />

Dove sono finiti<br />

i soldi dati al Comune<br />

dagli zii d’America?<br />

DE FLORIO A PAGINA VII >>


RASSEGNASTAMPA<br />

WH112C7qxbAHJVd79Kcb45H2H0reeY/R8qQSlGYEl4U=<br />

1,20<br />

Anno 89 n. 169<br />

Mercoledì 20 Giugno 2012<br />

Un kit in Rete<br />

per diventare<br />

artista fai da te<br />

Miliani Pag. 20<br />

Staino<br />

● Oggi il Senato decide<br />

sull’arresto dell’ex tesoriere<br />

del<strong>la</strong> Margherita. A destra<br />

raccolgono le firme per<br />

chiedere il voto segreto<br />

I Blues Brothers<br />

e i cuochi romeni<br />

Crespi Pag. 17<br />

Esodati, Fornero dà i numeri<br />

● La ministra ammette di<br />

aver sbagliato: par<strong>la</strong> di altri<br />

55 mi<strong>la</strong> da salvaguardare<br />

ma non indica soluzioni<br />

● Franceschini: il Pd ora<br />

si aspetta una risposta<br />

vinco<strong>la</strong>nte e definitiva<br />

● Confindustria Squinzi<br />

liquida <strong>la</strong> riforma del<br />

<strong>la</strong>voro: è una boiata<br />

CARUGATI FRANCHI A PAG. 2-3<br />

LUIGI MARIUCCI<br />

Le manovre nel Pdl<br />

per salvare Lusi<br />

Il Senato oggi voterà sul<strong>la</strong> richiesta di<br />

arresto dell’ex tesoriere del<strong>la</strong> Margherita<br />

Luigi Lusi. Nel Pdl manovre per salvarlo:<br />

si raccolgono firme per chiedere<br />

il voto segreto. Alfano tenta di fermare<br />

<strong>la</strong> fronda. FANTOZZI A PAG. 8<br />

Il calcio trip<strong>la</strong> A<br />

contro i Pigs<br />

IL COMMENTO<br />

RINALDO GIANOLA<br />

Si fa presto a dire che è solo una<br />

partita di calcio. Troppo facile e un<br />

po’ snob scartare <strong>la</strong> valenza politica,<br />

culturale addirittura, di un semplice<br />

confronto agonistico con un pallone<br />

in campo. Bisognerebbe almeno<br />

ricordarsi di Pier Paolo Pasolini.<br />

SEGUE A PAG.16<br />

Basta cifre<br />

ora scelte chiare<br />

PUÒ APPARIRE SINGOLARE CHE SI DI-<br />

● SCUTA DI UNA SORTA DI SCAMBIO tra<br />

<strong>la</strong> soluzione del problema dei cosiddetti<br />

«esodati» e l’approvazione definitiva<br />

del<strong>la</strong> riforma del mercato del <strong>la</strong>voro.<br />

Eppure tra questi due temi esiste una<br />

evidente connessione.<br />

SEGUE A PAG. 3<br />

Bonsanti e Olivero<br />

confronto sul<strong>la</strong> Rai<br />

LOMBARDO, MONTEFORTE A PAG.6-7<br />

Naufragio a Otranto<br />

7 migranti dispersi<br />

RICCIARELLI A PAG.11<br />

SCUOLA<br />

Maturità<br />

per 500mi<strong>la</strong><br />

con <strong>la</strong> paura<br />

del tilt<br />

● Il via alle prove. In rete<br />

impazza il toto tracce<br />

A PAG. 10<br />

G20, Merkel iso<strong>la</strong>ta<br />

sul<strong>la</strong> via dell’austerità<br />

● Summit con Obama: <strong>la</strong> priorità è favorire <strong>la</strong> crescita<br />

● Monti: fondi per lo sviluppo, dieci giorni per decidere<br />

A PAG. 4-5<br />

Quei pericolosi<br />

piccoli passi<br />

L’ANALISI<br />

MASSIMO D’ANTONI<br />

Ancora è fresco l’inchiostro dei<br />

titoli che celebrano lo scampato<br />

pericolo per l’esito delle elezioni<br />

greche. L’Europa ha guadagnato<br />

altro tempo, ma nessuno<br />

ottimismo è giustificabile se questo<br />

tempo non viene utilizzato.<br />

SEGUE A PAG.5<br />

Non possiamo permetterci<br />

il lusso di aspettare altri<br />

vent’anni fino a Rio+40<br />

Dobbiamo fare il possibile<br />

perché questo sia un anno di<br />

azione che segni <strong>la</strong> fine di un<br />

periodo di apatia e miopia<br />

IL RETROSCENA<br />

PAOLO SOLDINI<br />

Mikhail Gorbaciov<br />

Ange<strong>la</strong>, <strong>la</strong> paura<br />

del vertice al buio<br />

È stata Ange<strong>la</strong> Merkel a far saltare<br />

l’incontro tra Obama e i leader Ue<br />

al G20, poi recuperato ieri sera? La<br />

voce corre in Germania e parrebbe<br />

credibile. Dopo un tête-à-tête con il<br />

presidente Usa <strong>la</strong> cancelliera<br />

avrebbe fiutato un’aria tanto ostile.<br />

A PAG. 4<br />

Democrazia<br />

tra potere<br />

e denaro<br />

Preterossi Pag. 19<br />

CLAUDIO SARDO<br />

SI PUÒ IRONIZZARE SULLA SCELTA<br />

● DELPDDISOSTENEREPERILCDADEL-<br />

LA RAI BENEDETTA TOBAGI E GHERARDO<br />

COLOMBO, indicati da movimenti del<strong>la</strong><br />

società civile. Si può dire che Tobagi e<br />

Colombo non vantino specifiche professionalità<br />

(sebbene il ruolo dei consiglieri<br />

non dovrebbe essere quello di<br />

condirettori aggiunti o di supporto,<br />

semmai questa esorbitanza è parte del<strong>la</strong><br />

ma<strong>la</strong>ttia Rai). Si può dire che il Pd<br />

abbia abdicato, con demagogia, alle<br />

sue prerogative (e magari <strong>la</strong> denuncia<br />

viene persino dai censori del<strong>la</strong> partitocrazia<br />

e dell’occupazione del potere).<br />

Si può dire che il Pd si stia arrendendo<br />

ai gruppi di pressione che cercano di<br />

assaltare il suo quartier generale e che<br />

stia rinunciando ai propositi di “partito<br />

solido”.<br />

SEGUE A PAG. 6<br />

La “trattativa”<br />

Giusto indagare<br />

L’INTERVENTO<br />

ANTONIO INGROIA<br />

U:<br />

Il partito?<br />

È società civile<br />

In questi giorni ho letto con<br />

interesse e col massimo<br />

distacco possibile tutti i<br />

commenti dedicati ai vari<br />

risvolti legati all’indagine del<strong>la</strong><br />

Procura di Palermo sul<strong>la</strong><br />

cosiddetta «trattativa»<br />

Stato-mafia dei primi anni ’90.<br />

E ho il massimo rispetto di<br />

tutte le critiche, anche delle più<br />

aspre e radicali. Uno dei<br />

commenti che più mi ha<br />

impressionato è stato<br />

certamente quello di Giovanni<br />

Pellegrino, pubblicato ieri su<br />

l’Unità. Perché Pellegrino è un<br />

esperto uomo di legge, che ben<br />

conosce il sistema e il diritto<br />

penale italiano.<br />

SEGUE A PAG.9<br />

PENSIONATI<br />

I tre segretari<br />

a «l’Unità»:<br />

si colpiscono<br />

sempre i soliti<br />

● Oggi mobilitazione<br />

unitaria di Cgil, Cisl, Uil<br />

A PAG. 3


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMWwWbp1FYqd16aUBzXE33iM=<br />

2<br />

PRIMO PIANO<br />

IL GOVERNO<br />

TRATTATIVA IN CORSO<br />

Lavoro, <strong>la</strong> Fornero apre<br />

«Nessun dogma sul<strong>la</strong> riforma»<br />

Sì dei partiti per un rapido via libera a ddl come chiesto da Monti<br />

Il leader di Confindustria<br />

Squinzi boccia il testo:<br />

«È una vera boiata ma va<br />

approvato»<br />

l ROMA. –Il governo èvicino a<br />

incassare il sì dei partiti ad una<br />

approvazione veloce e senza ulteriori<br />

modifiche del<strong>la</strong> riforma del<br />

mercato del <strong>la</strong>voro. Oggi però sarà<br />

ancora una giornata di trattative,<br />

perchè il Pdl ma soprattutto il Pd<br />

vorrebbero assicurazioni sui temi<br />

posti sul tavolo a partire dal<strong>la</strong> questione<br />

dei cosiddetti esodati. Mentre<br />

dunque in Par<strong>la</strong>mento si tratta,<br />

a fare <strong>la</strong> voce grossa è Confindustria:<br />

«Non possiamo che prenderce<strong>la</strong><br />

cosi, ma <strong>la</strong> riforma del<br />

<strong>la</strong>voro – osa il neo presidente Giorgio<br />

Squinzi – è una vera boiata».<br />

Giudizio, del quale il numero uno<br />

degli Industriali «si ricrederà», è<br />

l’asciutta risposta del<strong>la</strong> Professoressa<br />

che comunque non si stanca<br />

di ripetere che non esistono «dogmi»<br />

e come <strong>la</strong> riforma sarà oggetto<br />

di un monitoraggio in modo da<br />

poter cambiare, se necessario, ciò<br />

che non va.<br />

Secondo un calendario informale,<br />

<strong>la</strong> riforma del <strong>la</strong>voro potrebbe<br />

essere licenziato dal<strong>la</strong> Camera in<br />

via definitiva <strong>la</strong> prossima settimana<br />

(per giovedì è convocata una<br />

conferenza dei capigruppo a Montecitorio)<br />

con tanto di voti multipli<br />

di fiducia, così come è accaduto al<br />

Senato. E le modifiche che i partiti<br />

chiedono (più flessibilità in entrata,<br />

ma anche interventi sul<strong>la</strong><br />

detassazione dei premi di produttività<br />

il Pdl, più ammortizzatori e<br />

una rapida soluzione per i <strong>la</strong>voratori<br />

senza <strong>la</strong>voro e senza pensione<br />

il Pd) potrebbero trovare posto<br />

in parte nel decreto legge sullo<br />

sviluppo che tra l’altro deve ancora<br />

essere pubblicato in Gazzetta Uff<br />

i c i a l e.<br />

Che di fronte a risposte «rapide»<br />

e affidate non solo al<strong>la</strong> vo<strong>la</strong>tilità<br />

delle parole il Pd sia pronto ad<br />

«accelerare» andando incontro alle<br />

richieste del governo è quanto mette<br />

in chiaro lo stesso segretario Pier<br />

Luigi Bersani già dal mattino. Il<br />

punto è capire se <strong>la</strong> convocazione di<br />

«un tavolo tecnico» come annunciato<br />

in un primo momento dal<br />

ministro Fornero per i Democratici<br />

sia sufficiente. Lasciando <strong>la</strong> riunione<br />

il presidente dei deputati<br />

Dario Franceschini non si sbi<strong>la</strong>ncia:<br />

chiede infatti soluzioni «vinco<strong>la</strong>nti<br />

e definitive» ma glissa a chi<br />

gli chiede se questo vada tradotto<br />

come <strong>la</strong> rinnovata richiesta di un<br />

nuovo decreto legge.<br />

Sul fronte opposto il Pdl, che si<br />

dice convinto che con <strong>la</strong> riforma<br />

al<strong>la</strong> fine si perderanno addirittura<br />

500mi<strong>la</strong> posti di <strong>la</strong>voro ma dà anche<br />

per certo il via libera sprint. Il ddl<br />

«sarà approvato prima del 28 giugno»,<br />

è il pronostico del re<strong>la</strong>tore al<br />

testo e deputato del centrodestra<br />

Giuliano Cazzo<strong>la</strong> che però di fronte<br />

all’ipotesi di accordi per modifiche<br />

future mostra tutto il suo scetticismo:<br />

«Passata <strong>la</strong> festa – dice<br />

infatti – gabbato lo Santo». «Abbiamo<br />

consegnato al ministro Fornero<br />

– spiega però in serata, dopo il<br />

vertice, il capogruppo del Pdl, Fa-<br />

brizio Cicchitto – precise proposte<br />

da cui ci aspettiamo precise risposte».<br />

A dare comunque il senso<br />

di un’intesa ormai raggiunta ci<br />

pensano l’Udc e Futuro libertà e lo<br />

suggel<strong>la</strong> lo stesso ministro al<strong>la</strong> fine<br />

del<strong>la</strong> riunione che assicura di aver<br />

rilevato «<strong>la</strong> disponibilità» dei gruppi<br />

ad accelerare. «Penso che sia<br />

stato un incontro molto costruttivo.<br />

Ho rilevato una buona disponibilità<br />

a considerare con grande senso di<br />

responsabilità <strong>la</strong> richiesta di Monti<br />

di approvare il ddl al<strong>la</strong> Camera con<br />

anticipo. A loro volta i partiti hanno<br />

chiesto da parte del governo<br />

sensibilità sulle materie discusse,<br />

sui <strong>la</strong>voratori che meritano di essere<br />

salvaguardati e magari qualche<br />

puntualizzazione sui temi del<br />

mercato del <strong>la</strong>voro che potranno<br />

essere affrontati anche in altri<br />

provvedimenti», afferma in serata<br />

il ministro.<br />

Chiara Scalise<br />

Incontro del ministro con i capigruppo<br />

del<strong>la</strong> maggioranza che attendono<br />

risposte precise sulle questione poste<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

O C C U PA Z I O N E PRESSING DEL PD PER TROVARE UNA SOLUZIONE. TRA I LAVORATORI «SALVATI» DOVREBBERO ESSERCI ANCHE QUELLI DI TERMINI IMERESE DELLA FIAT<br />

«Altri 55mi<strong>la</strong> esodati da salvaguardare»<br />

Il ministro: fuorviante <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> dell’Inps<br />

l ROMA. Potrebbero essere 120.000<br />

nel complesso i <strong>la</strong>voratori salvaguardati<br />

rispetto all’aumento dell’età pensionabile<br />

previsto dal<strong>la</strong> riforma Fornero<br />

e che quindi potranno andare in<br />

pensione con le vecchie regole: al decreto<br />

firmato per 65.000 soggetti nei<br />

giorni scorsi infatti potrebbero aggiungersi,<br />

secondo l’informativa del ministro<br />

del Lavoro, Elsa Fornero al Senato,<br />

altri 55.000 soggetti, soprattutto<br />

tra i <strong>la</strong>voratori per i quali sono stati<br />

firmati accordi di mobilità in sede<br />

gover nativa.<br />

Fornero ha definito le cifre contenute<br />

nel<strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione Inps al Ministero che<br />

calco<strong>la</strong>vano <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea degli esodati (quei<br />

<strong>la</strong>voratori che rischiano di restare senza<br />

<strong>la</strong>voro e senza pensione) in 390.200<br />

unità «parziali e fuorvianti» accusando<br />

l'Istituto di aver «impropriamente alimentato<br />

le polemiche». La nuova p<strong>la</strong>tea<br />

di «salvati» non convince però i sindacati<br />

che tornano a chiedere una soluzione<br />

previdenziale per tutti e dicono<br />

no all’ipotesi del Governo di estendere<br />

gli ammortizzatori sociali ai <strong>la</strong>voratori<br />

esodati meno anziani che non siano<br />

coinvolti in accordi collettivi di mobilità.<br />

La soluzione per i <strong>la</strong>voratori<br />

esodati è chiesta con grande forza anche<br />

dal Pd che con il leader Pierluigi Bersani<br />

si dice disponibile ad accelerare<br />

sul<strong>la</strong> riforma del mercato del <strong>la</strong>voro<br />

purchè ci sia una risposta «non verbale<br />

e rapida» sul problema.<br />

Il ministro del Lavoro si è detto<br />

disponibile a un tavolo tecnico sugli<br />

esodati (anche se, ha spiegato, <strong>la</strong> definizione<br />

corretta da usare è «<strong>la</strong>voratori<br />

che meritano, pur con costi per <strong>la</strong><br />

collettività, di essere salvaguardati dagli<br />

effetti del recente inasprimento delle<br />

regole per il pensionamento»). Tra i<br />

<strong>la</strong>voratori che dovrebbero essere salvaguardati<br />

con il prossimo provvedimento<br />

del Governo dovrebbero esserci<br />

anche quelli dello stabilimento Fiat di<br />

Termini Imerese chiuso lo scorso dicembre.<br />

Potranno infatti andare in pen-<br />

Regole base del<strong>la</strong> riforma del <strong>la</strong>voro<br />

CONTRATTI<br />

A tempo indeterminato<br />

Tipo di contratto da preferire<br />

Apprendistato<br />

Favorito, in vista di vera assunzione:<br />

durata min: 6 mesi; max: 36 mesi<br />

A tempo determinato<br />

Sfavorito: +1,4% di contributo Aspi:<br />

durata max: 36 mesi<br />

Co.Co.Pro.<br />

Sfavorito: salgono i conributi<br />

al 28% dal 2013, al 33% dal 2018<br />

Partite Iva<br />

In osservazione: parametri rigidi per<br />

non confonderlo col <strong>la</strong>voro subordinato<br />

65.000<br />

già salvaguardati<br />

dal decreto del Governo<br />

(sono usciti dal <strong>la</strong>voro nei<br />

mesi scorsi)<br />

390.200<br />

PER L’INPS<br />

ANSA-CENTIMETRI<br />

sione con le vecchie regole anche coloro<br />

che hanno fatto accordi entro il 4 o il 31<br />

dicembre ma per i quali il collocamento<br />

in mobilità è previsto anche in data<br />

successiva (per quelli di Termini nel<br />

corso dei due anni di cassa integrazione<br />

straordinaria concedibili nei casi di<br />

cessazione di attività). Per quanto riguarda<br />

i prosecutori volontari e i cosiddetti<br />

«cessati» dal <strong>la</strong>voro entro il 31<br />

dicembre dovrebbe essere esteso da 24 a<br />

36 mesi il periodo entro il quale vanno<br />

raggiunti i requisiti (non entro il 2013<br />

ma entro il 2014). Per i <strong>la</strong>voratori «meno<br />

anziani» che restano esclusi dal nuovo<br />

provvedimento il Governo pensa a un<br />

«mix di misure» come l'estensione del<br />

trattamento di disoccupazione, formule<br />

di sostegno dell’impiego con incentivi<br />

contributivi e fiscali o <strong>la</strong> partecipazione<br />

volontaria a <strong>la</strong>vori di pubblica utilità.<br />

LICENZIAMENTI<br />

Le cifre sugli esodati<br />

PER IL MINISTRO FORNERO<br />

Per ragioni oggettive<br />

(giustificato)<br />

Possibile, salvo indennizzo<br />

(15-24 mensilità) o, se mancano<br />

i motivi, reintegro del giudice<br />

Per ragioni soggettive<br />

(disciplinare)<br />

Possibile, salvo indennizzo<br />

(12-24 mensilità) o reintegro,<br />

decisi dal giudice<br />

Per razza, religione, sesso...<br />

(discriminatorio)<br />

Nullo in qualsiasi impresa,<br />

grande, media, picco<strong>la</strong><br />

55.000<br />

ancora da garantire<br />

(hanno maturato nel 2011<br />

i requisiti per andare<br />

in pensione nel 2012;<br />

40.000 sono<br />

in mobilità)<br />

Fornero ipotizza anche <strong>la</strong> possibilità di<br />

estendere il metodi di calcolo «contributivo<br />

pieno» adesso previsto per le<br />

donne che vogliano uscire dal <strong>la</strong>voro<br />

prima dell’età di vecchiaia, anche agli<br />

uomini «come opzione di scelta da<br />

demandare a <strong>la</strong>voratore e azienda». (al<br />

momento le donne possono andare in<br />

pensione a 57 anni di età e 35 di<br />

contributi ai quali si aggiunge <strong>la</strong> finestra<br />

mobile ma il calcolo del<strong>la</strong> pensione<br />

è interamente contributiva).<br />

«La nuova cultura del <strong>la</strong>voro – ha<br />

concluso Fornero al Senato - deve liberarsi<br />

dell’idea che superati i 50 anni<br />

ci si avvicini verso un declino progressivo<br />

delle capacità e dell’impe gno<br />

<strong>la</strong>vorativo e che pertanto sia impossibile<br />

per un sessantenne trovare un<br />

<strong>la</strong>voro anche solo part time».<br />

Alessia Tagliacozzo<br />

AMMORTIZZATORI<br />

Mobilità e disoccupazione<br />

Eliminate e sostituite<br />

dall'Aspi, assicurazione<br />

sociale per l'impiego<br />

(estesa ad apprendisti<br />

e artisti)<br />

Cig straordinaria<br />

Rimane e viene<br />

estesa a nuove categorie,<br />

ma non per fine attività e mobilità<br />

Cig ordinaria<br />

Resta invariata<br />

LO STABILIMENTO<br />

FIAT A Termini<br />

Imerese è stato chiuso<br />

a dicembre.<br />

Potranno andare in<br />

pensione con le<br />

vecchie regole anche<br />

coloro che hanno fatto<br />

accordi entro il 4 o il<br />

31 dicembre ma per i<br />

quali il collocamento<br />

in mobilità è previsto<br />

anche in data<br />

successiva<br />

.<br />

ANSA-CENTIMETRI


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMdpSxIHZjJYXT7m70R/1SXY=<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO Corrado Passera. In alto il ministro Elsa Fornero<br />

Il governo punta tutto sull'operazione<br />

spending review e sul taglio del<strong>la</strong><br />

spesa a partire dal mondo politico<br />

Passera: «Basta nuove tasse<br />

non aumenteremo l’Iva»<br />

Il ministro: «Il ponte sullo Stretto di Messina ora non è una priorità»<br />

l ROMA. – Basta tasse. Il governo<br />

sta <strong>la</strong>vorando per scongiurare un<br />

nuovo aumento dell’Iva in autunno e,<br />

per evitare di pesare ancora sulle famiglie<br />

italiane, punta tutto sull'operazione<br />

spending review. «L'obiettivo<br />

rimane confermato», ha sentenziato<br />

Corrado Passera. Il ministro dello<br />

Sviluppo economico non poteva essere<br />

più chiaro di così: «non credo che<br />

<strong>la</strong> cosa da fare adesso» sia introdurre<br />

nuove tasse. «L'ammontare del peso<br />

fiscale è molto elevato e non vedo<br />

spazio per ulteriori interventi», ha<br />

sottolineato, anche se allo stesso tempo<br />

un taglio «non è al momento pens<br />

ab i l e » .<br />

La partita si gioca quindi ora tutta<br />

sul taglio del<strong>la</strong> spesa, a partire dal<br />

mondo politico dove c'è parecchio da<br />

sforbiciare: «<strong>la</strong> politica ha creato migliaia<br />

di entità e società sia attaccate<br />

ai ministeri che agli enti locali. In<br />

questo grande mondo ci sono circa<br />

diecimi<strong>la</strong> entità parapolitiche e ci so-<br />

no miliardi da recuperare con coraggio<br />

e determinazione», ha evidenziato<br />

il ministro.<br />

Spazi per tagliare devono dunque<br />

essere trovati, mentre selettivi devono<br />

essere gli investimenti. Le priorità<br />

devono essere chiare e, al contrario<br />

del<strong>la</strong> Salerno-Reggio Ca<strong>la</strong>bria, sul<strong>la</strong><br />

quale Passera è pronto «a mettere <strong>la</strong><br />

faccia», il fatidico Ponte di Messina<br />

non sembra affatto esserlo. Sullo<br />

Stretto una scelta definitiva ancora<br />

non è stata fatta (e tra le valutazioni in<br />

corso c'è anche quel<strong>la</strong> delle penali che<br />

lo Stato sarebbe costretto a pagare),<br />

ma Passera ha ribadito di non considerar<strong>la</strong><br />

«tra le infrastrutture prioritarie<br />

a cui dedicarsi». Da qui al 2015<br />

il governo intende attivare investimenti<br />

infrastrutturali per oltre 100<br />

miliardi, ma il Ponte non è nell’elenco<br />

delle grandi opere. Parole che hanno<br />

sollevato il tradizionale e inevitabile<br />

polverone di polemiche, sia da parte<br />

di chi, come l’ex ministro Altero Mat-<br />

LA POLEMICA LA PRESUNTA TRATTATIVA CON «COSA NOSTRA» CHE AVREBBE COINVOLTO L’EX MINISTRO DELL’INTERNO DELL’EPOCA, NICOLA MANCINO<br />

«Mafia-Stato, ci sia l’inchiesta»<br />

Di Pietro <strong>la</strong> chiede a gran voce. Il Quirinale: già fatta chiarezza. Il Pd: richiesta folle<br />

l ROMA. Una Commissione d’inchiesta par<strong>la</strong>mentare<br />

sul<strong>la</strong> presunta trattativa tra mafia e<br />

Stato, per sapere «cosa è avvenuto tra esponenti<br />

di governo, esponenti che <strong>la</strong>vorano alle dipendenze<br />

del Quirinale e del<strong>la</strong> magistratura su<br />

questa pagina oscura del<strong>la</strong> Repubblica". Ad alzare<br />

il livello di una polemica che nasce dal<br />

lontano 1992 ed <strong>la</strong>mbisce il Colle ci ha pensato il<br />

leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.<br />

«Una follia», gli ha subito replicato il Pd, attraverso<br />

Laura Garavini, capogruppo nel<strong>la</strong> Commissione<br />

Antimafia che di fatto sta indagando<br />

anche su questo ennesimo mistero d’Italia.<br />

Il Quirinale tace, limitandosi a sottolineare<br />

ufficiosamente come «sia già stata fatta chiarezza»<br />

e rimandando al<strong>la</strong> nota di alcuni giorni fa<br />

e agli interventi di Napolitano al Csm nei quali si<br />

richiamava <strong>la</strong> necessità di coordinamento tra le<br />

iniziative in corso presso varie Procure. Che è<br />

proprio parte di quanto ha chiesto reiteratamente<br />

Nico<strong>la</strong> Mancino, ex presidente del Senato,<br />

ex ministro degli Interni ed ex vice presidente<br />

del Csm, ad uno dei più stretti col<strong>la</strong>boratori del<br />

presidente del<strong>la</strong> Repubblica, Loris D’A m b ro s i o.<br />

Dagli atti ormai pubblici si legge che il 5 marzo<br />

scorso un preoccupato Mancino par<strong>la</strong> al telefono<br />

proprio con D’Ambrosio: teme il confronto in<br />

au<strong>la</strong> con Vincenzo Scotti, suo predecessore al<br />

Viminale e chiede un intervento del Quirinale.<br />

Qui <strong>la</strong> situazione diventa confusa: D’A m b ro s i o,<br />

secondo le carte, non avrebbe nascosto a Mancino<br />

<strong>la</strong> difficoltà del<strong>la</strong> situazione spiegandogli<br />

che gli unici in grado di intervenire sarebbero<br />

stati il procuratore capo di Palermo, Francesco<br />

Messineo, e il Procuratore nazionale antimafia,<br />

Pietro Grasso che ieri ha confermato di aver<br />

avuto un incontro diretto con D’A m b ro s i o.<br />

La presidenza del<strong>la</strong> Repubblica invece sceglie<br />

di rendere pubblica una lettera del segretario<br />

Generale, Donato Marra, inviata lo scorso aprile<br />

all’allora Procuratore generale presso <strong>la</strong> Corte di<br />

Cassazione, Vitaliano Esposito. Nel<strong>la</strong> lettera si<br />

riportano le preoccupazioni di Mancino e si<br />

chiede, a nome del capo dello Stato, che «possano<br />

essere prontamente adottate iniziative che assicurino<br />

<strong>la</strong> conformità di indirizzo» delle procure.<br />

Tutto ciò, si legge nel<strong>la</strong> lettera di Marra, «al<br />

fine di dissipare le perplessità che derivano dal<strong>la</strong><br />

percezione di gestioni non unitarie delle indagini<br />

collegate».<br />

Ed ieri <strong>la</strong> Procura generale presso <strong>la</strong> Corte di<br />

Cassazione ha fornito una sponda al Quirinale:<br />

«tutto è avvenuto nell’ambito del<strong>la</strong> legge e delle<br />

prerogative previste», precisa il nuovo procuratore<br />

generale, Gianfranco Ciani, che allora<br />

stava sostituendo Esposito.<br />

Ma <strong>la</strong> polemica non si ferma.<br />

PRIMO PIANO<br />

Il governatore di Bankitalia, Ignazio<br />

Visco: «L'Italia ha un gap da<br />

recuperare con gli altri Paesi europei»<br />

3<br />

teoli, critica il governo per l’abban -<br />

dono del governo, sia da parte di chi<br />

invece, come Felice Belisario dell’I dv,<br />

avrebbe preferito una presa di posizione<br />

ancora più netta contro <strong>la</strong> realizzazione<br />

del Ponte.<br />

Del<strong>la</strong> realizzazione delle infrastrutture<br />

contenute nel programma del<br />

governo, Passera è però sempre più<br />

convinto tanto che, ha annunciato, è<br />

anche «allo studio <strong>la</strong> possibilità di<br />

proporre l’inserimento, nell’ordina -<br />

mento giuridico, di norme di carattere<br />

costituzionale che attribuiscano<br />

al<strong>la</strong> competenza esclusiva dello Stato<br />

le infrastrutture strategiche di interesse<br />

nazionale e sovranazionale».<br />

Anche perchè, come ha sottolineato il<br />

governatore di Bankitalia, Ignazio<br />

Visco, l'Italia ha un gap da recuperare<br />

con gli altri Paesi europei. L'obiettivo<br />

deve essere quello di imparare a spendere<br />

meglio, perchè «mantenere i<br />

conti pubblici equilibrati, è un’occa -<br />

sione, non solo una costrizione».<br />

I DV Antonio Di Pietro


RASSEGNASTAMPA<br />

2 mercoledì 20 giugno 2012<br />

L’ITALIA E LA CRISI<br />

Pier Luigi Bersani e Stefano Fassina FOTO TM NEWS/INFOPHOTO<br />

Franceschini, Pd:<br />

vogliamo una risposta<br />

vinco<strong>la</strong>nte e definitiva<br />

● I Democratici sottolineano i loro dubbi dopo<br />

l’audizione del<strong>la</strong> ministra ● Ma non faranno<br />

mancare il sostegno al<strong>la</strong> riforma del <strong>la</strong>voro<br />

ANDREA CARUGATI<br />

ROMA<br />

Dire sì allo sprint al<strong>la</strong> Camera sul<strong>la</strong> riforma<br />

del mercato del <strong>la</strong>voro «nonostante»<br />

il ministro Fornero. È questa <strong>la</strong><br />

strada stretta che il Pd ha deciso di percorrere,<br />

una strada in qualche modo obbligata,<br />

che dovrà passare obbligatoriamente<br />

per una soluzione al tema degli<br />

ulteriori 55mi<strong>la</strong> esodati.<br />

«Sugli esodati aspettiamo una risposta<br />

vinco<strong>la</strong>nte e definitiva», dichiara Dario<br />

Franceschini al termine del vertice<br />

con i capigruppo di maggioranza ieri sera<br />

al<strong>la</strong> Camera. Anche Pdl e Udc hanno<br />

deciso di rispondere positivamente al<strong>la</strong><br />

richiesta del premier Monti, un sì al ddl<br />

<strong>la</strong>voro prima del Consiglio europeo del<br />

28 e 29 giugno. Ma tutti i partiti del<strong>la</strong><br />

“strana maggioranza” chiedono a Fornero,<br />

che stamane parlerà a Montecitorio,<br />

una «intesa vinco<strong>la</strong>nte» che tocchi<br />

anche i temi degli ammortizzatori sociali<br />

e del<strong>la</strong> flessibilità in entrata. Dunque<br />

il governo, nel<strong>la</strong> giornata di oggi, dovrà<br />

dare delle risposte concrete. Domani<br />

una nuova capigruppo stabilirà <strong>la</strong> road<br />

map definitiva del ddl <strong>la</strong>voro, che deve<br />

essere approvato dal<strong>la</strong> Camera senza<br />

modifiche.<br />

Bersani aveva dettato <strong>la</strong> linea già ad<br />

ora di pranzo, prima che il ministro del<br />

Lavoro si presentasse in Senato per ammettere<br />

<strong>la</strong> presenza di altri 55mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori<br />

da tute<strong>la</strong>re. «Siamo pronti ad accelerare<br />

le norme sul mercato del <strong>la</strong>voro,<br />

anche se non ci soddisfano e dovremo<br />

tornarci sopra assolutamente, ma a<br />

fronte di questo ci vuole una risposta<br />

non verbale sul tema degli esodati perché<br />

non si può <strong>la</strong>sciare <strong>la</strong> situazione in<br />

così grave incertezza». «Questa per noi<br />

è <strong>la</strong> priorità», ha aggiunto del leader<br />

Pd, disponibile a votare un altra fiducia<br />

a Montecitorio. «Le fiducie le abbiamo<br />

sempre date...».<br />

Il discorso di Fornero a pa<strong>la</strong>zzo Madama<br />

ha ingarbugliato le cose. Perché<br />

di risposte concrete non ne sono arrivate,<br />

e tra molti par<strong>la</strong>mentari del Pd si è<br />

aperta una gara di tiro al piccione contro<br />

il ministro. Persino il moderatissimo<br />

Giorgio Merlo ha sparato a zero:<br />

«Ma questo sarebbe un ministro '”tecnico”<br />

che migliora e offusca il ruolo dei<br />

ministri politici? La professoressa For-<br />

nero par<strong>la</strong> del numero degli esodati come<br />

se discutesse di birilli. Da questo<br />

squallore emerge una so<strong>la</strong> conclusione.<br />

Speriamo che tornino in fretta i politici,<br />

quelli veri». Sul<strong>la</strong> stessa linea anche Stefano<br />

Esposito, torinese come Merlo e <strong>la</strong><br />

ministra: «Sul<strong>la</strong> vicenda esodati ormai<br />

siamo al<strong>la</strong> farsa, questo ministro fa rimpiangere<br />

Sacconi...». L’unica voce che<br />

difende pianamente il ministro è quel<strong>la</strong><br />

del senatore Tiziano Treu: «La sua re<strong>la</strong>zione<br />

ha fornito dati puntuali che hanno<br />

fatto chiarezza su una materia finora<br />

carica di polemiche e incertezze».<br />

Tocca al ”falco” Stefano Fassina, per<br />

una volta, vestire i panni del pompiere.<br />

«Fornero? Sugli esodati c’è stato un passo<br />

avanti significativo, ma l’obiettivo<br />

non è stato raggiunto. Si deve andare<br />

oltre, coprire tutta <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea che va salvaguardata».<br />

E tuttavia, <strong>la</strong> richiesta di<br />

Monti, approvare il ddl <strong>la</strong>voro (che comprende<br />

anche le modifiche dell’articolo<br />

18) entro il Consiglio europeo del 28 e<br />

29 giugno, sarà accolta dal Pd. «Nonostante<br />

<strong>la</strong> risposta di Fornero sugli esodati»,<br />

spiega Fassina.<br />

Il ministro si è presentato ieri nel tardo<br />

pomeriggio all’incontro con i capigruppo<br />

di maggioranza del<strong>la</strong> Camera.<br />

Proponendo un «tavolo tecnico» per risolvere<br />

<strong>la</strong> questione esodati. I democratici<br />

però non si accontentano dell’evocazione<br />

generica di un tavolo. «Il valzer<br />

dei numeri è un pessimo esercizio, conseguenza<br />

di un approccio sbagliato.<br />

Dietro quei numeri ci sono famiglie distrutte»,<br />

ricorda in Senato il vicecapogruppo<br />

Nico<strong>la</strong> Latorre. Che invita il governo<br />

ad aprire subito «un tavolo con i<br />

sindacati». Paolo Nerozzi, senatore ed<br />

ex dirigente del<strong>la</strong> Cgil, spiega che «il tavolo<br />

con i sindacati deve essere convocato<br />

già questa settimana». «Il governo-<br />

spiega Nerozzi- non può menare il<br />

can per l’aia. Il rapporto con i sindacati<br />

non può essere estemporaneo, deve diventare<br />

costitutivo».<br />

...<br />

Stefano Fassina: un passo<br />

avanti, ma si deve coprire<br />

<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea di chi è rimasto<br />

senza <strong>la</strong>voro e pensione<br />

Fornero «trova»<br />

altri 55mi<strong>la</strong> esodati<br />

● La ministra in<br />

Senato ammette<br />

l’errore ● Ma attacca<br />

l’Inps ● Squinzi: il ddl<br />

<strong>la</strong>voro è una boiata...<br />

MASSIMO FRANCHI<br />

ROMA<br />

Un’autocritica implicita senza mai criticarsi.<br />

Nell’informativa all’Au<strong>la</strong> del Senato<br />

sugli esodati <strong>la</strong> ministra Elsa Fornero<br />

ammette candidamente che ci sono<br />

altre 55mi<strong>la</strong> «persone da salvaguardare<br />

entro il 2014», usando un escamotage<br />

temporale per non dover ammettere<br />

che i «salvaguardati» entro il 2013 erano<br />

molti di più dei 65mi<strong>la</strong> previsti. Ma il<br />

tutto senza individuare altro che un generico<br />

«mix di soluzioni», usando sempre<br />

il condizionale, par<strong>la</strong>ndo di «<strong>la</strong>vori<br />

di pubblica utilità» per chi doveva invece<br />

andare in pensione o di «estensione<br />

del trattamento di disoccupazione»,<br />

senza individuare alcuna copertura finanziaria.<br />

Uniche aperture, dopo mesi di dialogo<br />

negato o ingessato, <strong>la</strong> disponibilità<br />

ad un «confronto serrato con Par<strong>la</strong>mento<br />

e parti sociali per un monitoraggio<br />

permanente dei numeri».<br />

Una informativa in pieno stile tecnico,<br />

divisa in tre parti («ricostruizione<br />

dei fatti, ricognizione dei numeri, proposte<br />

di soluzione») tutta sul<strong>la</strong> difensiva.<br />

«Non si tratta di garantire diritti acquisiti»,<br />

ha subito precisato <strong>la</strong> ministra.<br />

Per spiegare <strong>la</strong> fossilizzazione durata 6<br />

mesi sui 65mi<strong>la</strong> Fornero ha spiegato come<br />

«<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea fosse difficile da quantificare<br />

e quindi ho ritenuto prioritario salvaguardare<br />

il contingente già uscito dal<br />

<strong>la</strong>voro». Gli altri non sono stati «tra<strong>la</strong>sciati»,<br />

ma «<strong>la</strong> non imminenza del problema<br />

e l’assenza di risorse finanziare<br />

hanno indotto a ritenere di affrontare il<br />

MARCO VENTIMIGLIA<br />

MILANO<br />

Tutto si può dire meno che Giorgio<br />

Squinzi abbia scelto un profilo basso nel<br />

commentare <strong>la</strong> riforma del <strong>la</strong>voro. «È<br />

una vera boiata - ha detto il nuovo presidente<br />

di Confindustria -, ma non possiamo<br />

che prenderce<strong>la</strong> così: dobbiamo presentarci<br />

il 28 giugno al Consiglio europeo<br />

con il testo approvato». Ma in un<br />

momento così grave per il Paese non<br />

mancano coloro che ritengono come<br />

un’uscita del genere non vada enfatizzata,<br />

piuttosto contano i fatti che l’hanno<br />

innescata. È ad esempio il pensiero<br />

dell’imprenditrice Cristina Trucco che<br />

definisce il commento di Squinzi «una<br />

comprensibile provocazione».<br />

Lariformadel<strong>la</strong>voro, però, nonsembra<br />

piacere troppo agli industriali.<br />

«Io non sarei troppo netta al riguardo.<br />

Credo che dentro Confindustria ci sono<br />

persone realiste, che si rendono ben<br />

conto del contesto nel quale questo<br />

provvedimento è maturato. Il momento<br />

è talmente grave che è difficile immaginare<br />

interventi che non suscitino forti<br />

reazioni. Le scelte impopo<strong>la</strong>ri diventano<br />

inevitabili ma necessarie. E poi non è<br />

che in materia di <strong>la</strong>voro sia stato messo<br />

il punto. Nei prossimi mesi si potrà tornare<br />

sul tema ed apportare dei miglioramenti».Negliambientiimprenditorialic’eranoaltre<br />

attese nei confronti dell’esecutivo<br />

Monti?<br />

problema in seguito». Poi è arrivato il<br />

tema del<strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione Inps indirizzata a<br />

Laura Piatti, componente dello staff<br />

del<strong>la</strong> ministra. Senza mai smentire di<br />

aver<strong>la</strong> richiesta e ricevuta a gennaio e<br />

utilizzata per costruire il decreto dei<br />

65mi<strong>la</strong>, Fornero ha però ribadito l’attacco<br />

all’Inps precisando che i 390mi<strong>la</strong><br />

erano «un dato che è stato interpretato<br />

come numero di <strong>la</strong>voratori da salvaguardare,<br />

ciò che non è» perché il dato<br />

«è parziale e fuorviante. Non ho mai fornito<br />

informazioni non vere. Rivendico<br />

anzi - ha proseguito - di avere assunto,<br />

coerentemente con <strong>la</strong> oggettiva complessità<br />

del problema, un atteggiamento<br />

di chiarezza e trasparenza».<br />

Poi arrivano i nuovi dati. «Pur non<br />

avendo una esatta scansione delle uscite,<br />

si potrebbe includere coloro che hanno<br />

ripreso a <strong>la</strong>vorare in modo saltuario<br />

e che maturano <strong>la</strong> decorrenza entro il<br />

2014 e i <strong>la</strong>voratori cessati individualmente.<br />

Questa nuova p<strong>la</strong>tea da salvaguardare<br />

è quantificabile, con un margine<br />

di errore, in circa 55mi<strong>la</strong> soggetti:<br />

40mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori in mobilità ordinaria,<br />

a seguito di accordi sindacali stipu<strong>la</strong>ti<br />

entro il 31 dicembre e con data di<br />

licenziamento successiva al 4 dicembre<br />

(compresi dunque quelli di Termini<br />

Imerese, ndr), includendo coloro che<br />

maturano i requisiti per <strong>la</strong> pensione entro<br />

<strong>la</strong> fine del periodo di mobilità», più<br />

«1.600 <strong>la</strong>voratori del settore finanziario<br />

(bancari, ndr) aventi diritto ad accedere<br />

a fondi di solidarietà; 7.400 preselezioni<br />

volontarie, con ultimo versamento<br />

contributivo volontario, con pensione<br />

avente decorrenza nel 2014, secondo<br />

i requisiti del<strong>la</strong> precedente nor-<br />

...<br />

In tribuna in Senato<br />

alcuni esodati. Ne sono<br />

usciti ancora più incerti<br />

sul loro futuro<br />

L’INTERVISTA<br />

«Anche su questo occorre essere pragmatici.<br />

Siamo di fronte ad un governo<br />

composto da tecnici, ma che non è certo<br />

arrivato da Marte. Intendo dire che le<br />

convinzioni e le teorie coltivate per anni<br />

dagli attuali ministri adesso devono fare<br />

i conti con <strong>la</strong> realtà dei partiti, dei sindacati,<br />

del malcontento popo<strong>la</strong>re. E, soprattutto,<br />

adeguarsi ai compromessi<br />

del<strong>la</strong> politica».<br />

Sièdettoche<strong>la</strong>discussioneintornoal<strong>la</strong><br />

riforma del <strong>la</strong>voro è stata fuorviante.<br />

Condivide?<br />

«Per certi versi sì. Ad esempio il dibattito<br />

si è concentrato, per motivi anche<br />

mediatici, intorno all’articolo 18 mettendo<br />

in secondo piano altri aspetti<br />

che in questo momento sono più importanti<br />

per combattere <strong>la</strong> crisi».<br />

Ad esempio?<br />

«Ritengo che per ri<strong>la</strong>nciare le imprese<br />

mativa, e 6.000 <strong>la</strong>voratori cessati entro<br />

il 31 dicembre 2011, in ragione di accordi<br />

individuali e collettivi, sempre con<br />

pensione con decorrenza entro il<br />

2014».<br />

All’uscita <strong>la</strong> delegazione di <strong>la</strong>voratori<br />

esodati è tutt’altro che soddisfatta.<br />

Pur essendo veri specialisti in materia,<br />

non hanno le idee chiare sulle parole<br />

del<strong>la</strong> ministra. Par<strong>la</strong>no fra di loro: «Ma<br />

tu hai capito se ci sei dentro i nuovi<br />

55mi<strong>la</strong>?». «No». «Neanche io».<br />

I commenti dei sindacati sono molto<br />

critici. Per <strong>la</strong> Cgil «ricomincia <strong>la</strong> danza<br />

dei numeri, ma per <strong>la</strong> soluzione del problema<br />

siamo ancora in alto mare - attacca<br />

il segretario confederale Vera Lamonica<br />

-. Il ministro ora par<strong>la</strong> di 55mi<strong>la</strong><br />

persone ed annuncia un censimento<br />

che non si capisce quando si farà e soprattutto<br />

perché non è stato fatto finora.<br />

Non si inverte però <strong>la</strong> logica che ci<br />

ha condotti fino a qui, facendo chiarezza<br />

sui criteri che devono presiedere ad<br />

ogni ricognizione numerica». Il leader<br />

del<strong>la</strong> Uil Luigi Angeletti definisce «inaccettabile»<br />

<strong>la</strong> proposta Fornero<br />

sull’estensione del<strong>la</strong> disoccupazione o<br />

incentivi a partecipare su base volontaria<br />

a <strong>la</strong>vori di pubblica utilità. «Confidiamo<br />

che in Par<strong>la</strong>mento ci sia una maggioranza<br />

responsabile che non faccia<br />

mai passare soluzioni così aberranti come<br />

quel<strong>la</strong> indicata». Per <strong>la</strong> Cisl «ancora<br />

una volta il ministro appare evasivo,<br />

non affronta i problemi degli esodati e<br />

ignora il disagio di centinaia di migliaia<br />

di <strong>la</strong>voratori», attacca il segretario confederale<br />

Maurizio Petriccioli. Per Giovanni<br />

Centrel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Ugl «le risposte<br />

del ministro Fornero sono evasive e dimostrano<br />

che non c’è volontà di risolvere<br />

il problema».<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> riforma del<br />

<strong>la</strong>voro ieri il presidente Squinzi ha calcato<br />

<strong>la</strong> mano, quasi parafrasando Paolo<br />

Vil<strong>la</strong>ggio sul<strong>la</strong> “Corazzata Potemkin”:<br />

«La riforma, fatta così, è una vera boiata»,<br />

in ogni caso «non possiamo che<br />

prenderce<strong>la</strong> così».<br />

«La flessibilità resta decisiva»<br />

Cristina Trucco<br />

Imprenditrice,<br />

gestisce a Cuneo<br />

insieme con il padre<br />

l’azienda di famiglia<br />

il Poliambu<strong>la</strong>torio<br />

Pasteur<br />

unintervento essenziale da compiere riguardi<br />

<strong>la</strong> flessibilità del <strong>la</strong>voro. Nell’immediato,<br />

delle regole diverse consentirebbero<br />

di combattere un’emergenza<br />

drammatica quale <strong>la</strong> disoccupazione<br />

giovanile.Per arginar<strong>la</strong> non si può continuare<br />

ad andare avanti con <strong>la</strong> filosofia<br />

del posto fisso a tutti i costi».<br />

Veramenteintemadiflessibilitàl’esecutivo<br />

tecnico qualcosa l’ha fatta...<br />

«Purtroppo non è abbastanza, anche<br />

se qui ci ricolleghiamo al discorso di<br />

partenza, quello delle scelte quasi obbligate<br />

a cui ha dovuto sottostare il governo<br />

Monti. Per dirne una, credo che<br />

ci sia bisogno di agevo<strong>la</strong>zioni fiscali<br />

molto forti a beneficio delle imprese<br />

che assumono».<br />

Un altro provvedimento appena uscito<br />

da Pa<strong>la</strong>zzo Chigi che tocca da vicino il<br />

mondo imprenditoriale è quello sullo<br />

sviluppo. Che idea si è fatta?<br />

«Forse è ancora presto per entrare nel<br />

merito, con un testo che adesso verrà<br />

valutato in Par<strong>la</strong>mento. Posso dire che<br />

da un provvedimento del genere mi<br />

aspetto essenzialmente due cose: da<br />

un <strong>la</strong>to che sia in grado di ri<strong>la</strong>nciare<br />

l’attività delle imprese italiani sui mercati<br />

esteri, comprese quelle con stabilimenti<br />

situati anche in altri Paesi, che<br />

non vanno per queste messe al<strong>la</strong> gogna;<br />

dall’altro <strong>la</strong>to è importante varare<br />

delle misure capaci di riportare gli<br />

investimenti stranieri nel nostro Paese<br />

<strong>la</strong> cui esiguità si fa ancora più sentire<br />

in tempi di crisi economica».


RASSEGNASTAMPA<br />

18 Economia Italia / Mondo<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

I sindacati scettici chiedono coperture per tutti. Il Pd: «Basta parole, servono fatti»<br />

Esodati, aggiunti altri 55.000<br />

Elsa Fornero in affanno al Senato cerca di mettere una pezza al pasticcio<br />

di ALESSIA TAGLIACOZZO<br />

ROMA – Potrebbero essere<br />

120.000 nel complesso i <strong>la</strong>voratori<br />

salvaguardati rispetto<br />

all’aumento dell’età<br />

pensionabile previsto dal<strong>la</strong><br />

riforma Fornero e che quindi<br />

potranno andare in pensione<br />

con le vecchie regole:<br />

al decreto firmato per<br />

65.000 soggetti nei giorni<br />

scorsi infatti potrebbero aggiungersi,<br />

secondo l’infor -<br />

mativa di ieri del ministro<br />

del Lavoro, Elsa Fornero al<br />

Senato, altri 55.000 soggetti,<br />

soprattutto tra i <strong>la</strong>voratori<br />

per i quali sono stati firmati<br />

accordi di mobilità in<br />

sede governativa.<br />

Fornero ha definito le cifre<br />

contenute nel<strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione<br />

Inps al Ministero<br />

che calco-<br />

<strong>la</strong>vano <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea<br />

degli esodati<br />

(quei <strong>la</strong>voratori<br />

che rischiano di<br />

restare senza <strong>la</strong>voro<br />

e senza<br />

pensione) in<br />

390.200 unità<br />

«parziali e fuorvianti»accusando<br />

l'Istituto di aver «impropriamente<br />

alimentato le polemiche».<br />

La nuova p<strong>la</strong>tea di «salvati»<br />

non convince però i sindacati<br />

che tornano a chiedere<br />

una soluzione previdenziale<br />

per tutti e dicono no<br />

all’ipotesi del Governo di<br />

estendere gli ammortizzatori<br />

sociali ai <strong>la</strong>voratori esodati<br />

meno anziani che non<br />

siano coinvolti in accordi<br />

collettivi di mobilità.<br />

La soluzione per i <strong>la</strong>voratori<br />

esodati è chiesta con<br />

grande forza anche dal Pd<br />

che con il leader Pierluigi<br />

Bersani si dice disponibile<br />

ad accelerare sul<strong>la</strong> riforma<br />

del mercato del <strong>la</strong>voro purchè<br />

ci sia una risposta «non<br />

verbale e rapida» sul problema.<br />

Il ministro del Lavoro si<br />

è detto disponibile a un tavolo<br />

tecnico sugli esodati (anche<br />

se, ha spiegato, <strong>la</strong> defi-<br />

Il ministro<br />

accusa l’Inps<br />

di aver fornito<br />

dati parziali<br />

nizione corretta da usare è<br />

«<strong>la</strong>voratori che meritano,<br />

pur con costi per <strong>la</strong> collettività,<br />

di essere salvaguardati<br />

dagli effetti del recente<br />

inasprimento delle regole<br />

per il pensionamento»).<br />

Tra i <strong>la</strong>voratori che dovrebbero<br />

essere salvaguardati<br />

con il prossimo provvedimento<br />

del Governo dovrebbero<br />

esserci anche<br />

quelli dello stabilimento<br />

Fiat di Termini Imerese<br />

chiuso lo scorso dicembre.<br />

Potranno infatti andare in<br />

pensione con le vecchie regole<br />

anche coloro che hanno<br />

fatto accordi entro il 4 o il<br />

31 dicembre ma per i quali il<br />

collocamento in mobilità è<br />

previsto anche in data successiva<br />

(per quelli di Termini<br />

nel corso dei<br />

due anni di cassa<br />

integrazione<br />

straordinaria<br />

concedibili nei<br />

casi di cessazione<br />

di attività).<br />

Per quanto riguarda<br />

i prosecutori<br />

volontari<br />

e i cosiddetti<br />

«cessati» dal <strong>la</strong>voro<br />

entro il 31 dicembre<br />

dovrebbe essere esteso da 24<br />

a 36 mesi il periodo entro il<br />

quale vanno raggiunti i requisiti<br />

(non entro il 2013<br />

ma entro il 2014). Per i <strong>la</strong>voratori<br />

«meno anziani» che<br />

restano esclusi dal nuovo<br />

provvedimento il Governo<br />

pensa a un «mix di misure»<br />

come l'estensione del trattamento<br />

di disoccupazione,<br />

formule di sostegno dell’im -<br />

piego con incentivi contributivi<br />

e fiscali o <strong>la</strong> partecipazione<br />

volontaria a <strong>la</strong>vori di<br />

pubblica utilità. Fornero<br />

ipotizza anche <strong>la</strong> possibilità<br />

di estendere il metodi di calcolo<br />

«contributivo pieno»<br />

adesso previsto per le donne<br />

che vogliano uscire dal <strong>la</strong>voro<br />

prima dell’età di vecchiaia,<br />

anche agli uomini<br />

«come opzione di scelta da<br />

demandare a <strong>la</strong>voratore e<br />

azienda».<br />

Squinzi: «Questa riforma è una boiata». Il Pdl ha dei dubbi<br />

Lavoro, verso il sì del Par<strong>la</strong>mento<br />

Confindustria attacca <strong>la</strong> “professor essa”<br />

di CHIARA SCALISE<br />

ROMA – Il governo è vicino a incassare<br />

il sì dei partiti ad una approvazione<br />

veloce e senza ulteriori<br />

modifiche del<strong>la</strong> riforma del<br />

mercato del <strong>la</strong>voro.<br />

Oggi però sarà ancora una<br />

giornata di trattative, perchè il<br />

Pdl ma soprattutto il Pd vorrebbero<br />

assicurazioni sui temi posti sul<br />

tavolo a partire dal<strong>la</strong> questione<br />

dei cosiddetti esodati.<br />

Mentre dunque in Par<strong>la</strong>mento<br />

si tratta, a fare <strong>la</strong> voce grossa ieri è<br />

stata Confindustria: «Non possiamo<br />

che prenderce<strong>la</strong> così, ma <strong>la</strong><br />

riforma del <strong>la</strong>voro – osa il neo presidente<br />

Giorgio Squinzi – è una<br />

vera boiata».<br />

Giudizio, del quale il numero<br />

uno degli Industriali «si ricrederà»,<br />

è l’asciutta risposta del<strong>la</strong> Professoressa<br />

che comunque non si<br />

stanca di ripetere che non esistono<br />

«dogmi» e come <strong>la</strong> riforma sarà<br />

oggetto di un monitoraggio in<br />

modo da poter cambiare, se necessario,<br />

ciò che non va.<br />

Secondo un calendario<br />

informale, <strong>la</strong> riforma<br />

del <strong>la</strong>voro potrebbe<br />

essere licenziato<br />

dal<strong>la</strong> Camera in via<br />

definitiva <strong>la</strong> prossima<br />

settimana (per giovedì<br />

è convocata una<br />

conferenza dei capigruppo<br />

a Montecitorio)<br />

con tanto di voti<br />

multipli di fiducia, così<br />

come è accaduto al<br />

Senato.<br />

E le modifiche che i<br />

partiti chiedono (più<br />

flessibilità in entrata,<br />

ma anche interventi<br />

sul<strong>la</strong> detassazione dei<br />

premi di produttività<br />

il Pdl, più ammortizzatori<br />

e una rapida soluzione<br />

per i <strong>la</strong>voratori<br />

senza <strong>la</strong>voro e senza<br />

pensione il Pd) potrebbero<br />

trovare posto in<br />

parte nel decreto legge<br />

sullo sviluppo che<br />

tra l’altro deve ancora<br />

essere pubblicato in<br />

Gazzetta Ufficiale.<br />

Che di fronte a risposte<br />

«rapide» e affidate<br />

non solo al<strong>la</strong> vo<strong>la</strong>tilità delle parole<br />

il Pd sia pronto ad «accelerare»<br />

andando incontro alle richieste<br />

del governo è quanto mette in<br />

chiaro lo stesso segretario Pier<br />

Luigi Bersani già dal mattino di<br />

ieri.<br />

Il punto è capire se <strong>la</strong> convocazione<br />

di «un tavolo tecnico» come<br />

annunciato in un primo momento<br />

dal ministro Fornero per i Democratici<br />

sia sufficiente.<br />

Lasciando <strong>la</strong> riunione il presidente<br />

dei deputati Dario Franceschini<br />

non si sbi<strong>la</strong>ncia: chiede infatti<br />

soluzioni «vinco<strong>la</strong>nti e definitive»<br />

ma glissa a chi gli chiede<br />

se questo vada tradotto come <strong>la</strong><br />

rinnovata richiesta di un nuovo<br />

decreto legge.<br />

Sul fronte opposto il Pdl, che si<br />

dice convinto che con <strong>la</strong> riforma<br />

al<strong>la</strong> fine si perderanno addirittura<br />

500mi<strong>la</strong> posti di <strong>la</strong>voro ma dà<br />

anche per certo il via libera<br />

sprint.<br />

Il ddl «sarà approvato prima del<br />

28 giugno», è il pronostico del re<strong>la</strong>tore<br />

al testo e deputato del centrodestra<br />

Giuliano Cazzo<strong>la</strong> che<br />

però di fronte all’ipotesi di accordi<br />

per modifiche future mostra<br />

tutto il suo scetticismo: «Passata<br />

<strong>la</strong> festa – dice infatti – gabbato lo<br />

Santo».<br />

«Abbiamo consegnato al ministro<br />

Fornero – spiega però in serata,<br />

dopo il vertice, il capogruppo<br />

del Pdl, Fabrizio Cicchitto –<br />

precise proposte da cui ci aspettiamo<br />

precise risposte».<br />

A dare comunque il senso di<br />

un’intesa ormai raggiunta ci<br />

pensano l’Udc e Futuro libertà e lo<br />

suggel<strong>la</strong> lo stesso ministro al<strong>la</strong> fine<br />

del<strong>la</strong> riunione che assicura di<br />

aver rilevato «<strong>la</strong> disponibilità» dei<br />

gruppi ad accelerare.<br />

Ragnetti e Co<strong>la</strong>ninno ottimisti sul futuro<br />

Alitalia, 2012 in perdita<br />

ma l’utile tornerà nel 2013<br />

ROMA – Il 2012 è «l'annus horribilis del trasporto<br />

aereo». E anche Alitalia non riuscirà<br />

a salvarsi: quest’anno infatti sarà «quasi certamente<br />

peggiore» del 2011. Ma si può guardare<br />

al 2013 con un pò più di ottimismo, alzando<br />

l’obiettivo dal pareggio all’utile. È lo<br />

scenario tratteggiato dal neo amministratore<br />

delegato Andrea Ragnetti che, insieme al<br />

presidente Roberto Co<strong>la</strong>ninno, ha illustrato<br />

ieri ai dipendenti l’avvio del<strong>la</strong> 'fase due': sviluppo<br />

e ricavi attraverso un manifesto in 10<br />

punti per trasformare Alitalia «da azienda<br />

solida a grande azienda».<br />

La convention 'Alitalia Day 2012' è stata<br />

l’occasione per i vertici dell’azienda per fare<br />

un bi<strong>la</strong>ncio dei primi tre anni di attività del<strong>la</strong><br />

nuova Alitalia e presentare gli obiettivi dei<br />

prossimi tre.<br />

Ragnetti, al comando da 100 giorni («sono<br />

solo tre mesi – ha detto – ma pesano come tre<br />

anni»), ha ammesso che «non è facile essere<br />

ottimisti in questo periodo», il più difficile<br />

per l’azienda, ma che può anche essere una<br />

«svolta storica». Tutto il settore è infatti travolto<br />

da una serie di variabili che vanno dal<br />

prezzo del petrolio al<strong>la</strong> macroeconomia alle<br />

varie tasse e balzelli. E quindi il 2012 sarà per<br />

Alitalia certamente peggiore del 2011: già<br />

questo secondo trimestre è «terribile». Ma<br />

l’azienda «è sana e solida» e non ha bisogno di<br />

ricapitalizzazione, ha assicurato Ragnetti,<br />

spiegando che si può guardare con un pò più<br />

di ottimismo al 2013, per il quale Ragnetti<br />

annuncia un nuovo obiettivo: non il pareggio,<br />

ma l’utile che non si vede da 15-20 anni.<br />

«Oggi si cambia, il nuovo periodo si chia-<br />

ma sviluppo», ha aggiunto Co<strong>la</strong>ninno, che<br />

ha più volte elogiato il nuovo a.d. («l'uomo<br />

giusto al momento giusto»), indicando gli<br />

obiettivi per i prossimi tre anni: portare i<br />

conti in positivo, triplicare i clienti, e soprattutto<br />

battere le low cost («faremo venire un<br />

pò di acidità di stomaco» alle compagnie no<br />

frills).<br />

«Al<strong>la</strong> base del nostro <strong>la</strong>voro dei prossimi<br />

tre anni c'è <strong>la</strong> crescita dei ricavi», ha aggiunto<br />

Ragnetti, che ha anche annunciato <strong>la</strong> sfida<br />

al treno sul<strong>la</strong> Roma-Mi<strong>la</strong>no con un nuovo<br />

sistema tariffario (tariffe ridotte, più basse<br />

delle attuali e competitive con il treno) per riprendersi<br />

un pò di clienti. Sul<strong>la</strong> Roma-Mi<strong>la</strong>no<br />

però le misure di Alitalia si fermano qui,<br />

nonostante <strong>la</strong> richiesta dell’Antitrust di rimuovere<br />

il monopolio: noi non dobbiamo fare<br />

niente, chi deve fare qualcosa sono Fs e<br />

Ntv, mettendo più treni, ha detto Ragnetti,<br />

annunciando che dopo il ricorso al Tar<br />

l’azienda è pronta anche al Consiglio di Stato.<br />

Nel futuro di Alitalia prima o poi arriverà<br />

anche un’alleanza, ma avverrà in una posizione<br />

di forza, ha assicurato Ragnetti. Secondo<br />

Co<strong>la</strong>ninno il «naturale svolgimento<br />

delle cose» sarà l’alleanza con Air France-<br />

Klm, ma non sarà però una vendita specu<strong>la</strong>tiva.<br />

Esclusi inoltre i mille esuberi venti<strong>la</strong>ti<br />

dai sindacati: «qualche aggiustamento lo faremo,<br />

ma non saranno i mille di cui si par<strong>la</strong>»,<br />

ha detto Ragnetti. La Filt Cgil però avverte<br />

che le convention non bastano e torna a chiedere<br />

con urgenza il confronto con i sindacati.<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


RASSEGNASTAMPA<br />

mercoledì 20 giugno 2012 11<br />

Uno dei migranti soccorsi dopo il naufragio nel canale di Otranto, al <strong>la</strong>rgo di Santa Maria di Leuca FOTO ANSA<br />

La barca va a picco<br />

Sette migranti dispersi<br />

● Otranto Solo quattro<br />

i sopravvissuti<br />

salvati dalle onde<br />

● Partiti dal<strong>la</strong> Grecia<br />

Ricerche senza esito<br />

VINCENZO RICCIARELLI<br />

OTRANTO (LECCE)<br />

La temperatura dell’acqua è calda, il<br />

mare è piatto e le ultime ore di luce fanno<br />

ancora un po’ sperare di poter trovare<br />

superstiti al <strong>la</strong>rgo del Capo di Leuca<br />

dove ieri mattina, intorno alle 6, a cinque<br />

miglia dal<strong>la</strong> costa, si è consumata<br />

l’ennesima tragedia del mare: un barchino<br />

di cinque-sei metri in vetroresina alimentato<br />

da un piccolo motore, poco più<br />

che un guscio di noce, si è ribaltato facendo<br />

cadere in acqua gli 11 immigrati<br />

che erano a bordo.<br />

L’ennesimo viaggio del<strong>la</strong> speranza fi-<br />

L’ultimo atto d’accusa all’Italia è scritto<br />

nero su bianco in una sentenza emessa<br />

il 25 aprile dal tribunale di Darmstadt,<br />

in Germania. A corol<strong>la</strong>rio di una delle<br />

stante storie di rifugio precario che<br />

attraversano il belpaese. Storia di una<br />

donna soma<strong>la</strong>, che, approdata in Germania<br />

non voleva essere rispedita in<br />

italia, il paese che per primo le aveva<br />

dato asilo. La giustizia tedesca, a cui si<br />

era rivolta, le ha dato ragione. L’Italia<br />

non garantisce ai richiedenti asilo i diritti<br />

fondamentali, hanno scritto i giudici<br />

tedeschi, motivando <strong>la</strong> loro decisione.<br />

«In considerazione del ricorso del<strong>la</strong><br />

richiedente asilo e delle informazioni<br />

conosciute riguardanti l’effettiva applicazione<br />

del<strong>la</strong> protezione dei rifugiati in<br />

Italia, con partico<strong>la</strong>re riferimento al<strong>la</strong><br />

situazione umanitaria, economica e sanitaria,<br />

come anche <strong>la</strong> situazione abitativa<br />

dei richiedenti asilo - si legge nel<strong>la</strong><br />

sentenza -, il tribunale deve concludere<br />

che l’Italia non rispetta i suoi obblighi<br />

del diritto internazionale che risultano<br />

dal<strong>la</strong> carta dell’Unione europea<br />

sui diritti fondamentali e dal<strong>la</strong> conven-<br />

nito nel modo più drammatico. Quattro<br />

persone - due hanno detto di essere libici,<br />

uno ha dichiarato di essere afghano e<br />

un altro ha detto di essere tunisino - sono<br />

state tratte in salvo e condotte prima<br />

nell’ospedale di Tricase, in provincia di<br />

Lecce, per accertamenti e poi nel Centro<br />

di prima accoglienza “Don Tonino<br />

Bello” di Otranto. Le loro condizioni di<br />

salute sono discrete. Per gli altri, le ricerche<br />

non si sono mai interrotte e sono<br />

proseguite per tutta <strong>la</strong> notte.<br />

Uno dei migranti tratti in salvo, in lingua<br />

francese, ha raccontato che <strong>la</strong> barca,<br />

presumibilmente salpata dalle coste<br />

greche, quando era a circa cinque miglia<br />

da Santa Maria di Leuca ha cominciato<br />

ad imbarcare acqua ed è affondata.<br />

A dare l’al<strong>la</strong>rme, intorno alle 6.30, è<br />

stata una nave in transito che ha segna<strong>la</strong>to<br />

<strong>la</strong> presenza di tre persone in mare.<br />

È quindi stata allertata <strong>la</strong> Guardia Costiera<br />

che ha inviato una motovedetta il<br />

cui equipaggio è riuscito a recuperare<br />

uno dei migranti che erano in mare,<br />

mentre gli altri tre, nel frattempo, era-<br />

zione di Ginevra sui rifugiati». Sentenza<br />

definitiva, non appel<strong>la</strong>bile.<br />

«Una condanna molto generica, perché<br />

non mette a fuoco che ci sono luci e<br />

ombre, anche in altri paesi, inclusa <strong>la</strong><br />

stessa Germania», replica Christofer<br />

Hein, Direttore del Consiglio italiano<br />

per i rifugiati. E tuttavia vera, nel<strong>la</strong> sostanza.<br />

Come documenta proprio <strong>la</strong> fotografia<br />

appena scatta dal Cir insieme<br />

al Dipartimento di Scienze sociali del<strong>la</strong><br />

Sapienza. Una indagine condotta su<br />

222 rifugiati italiani, per <strong>la</strong> maggior<br />

parte di età compresa tra i 21 e i 30<br />

anni, che raccontano capitolo per capitolo<br />

<strong>la</strong> loro odissea italiana: costretti a<br />

vivere nelle baracche, a mendicare un<br />

<strong>la</strong>voro, a inseguire <strong>la</strong> burocrazia nel<strong>la</strong><br />

speranza di una integrazione sempre<br />

più negata.<br />

Il 44,6% degli intervistati, anche anni<br />

dopo il loro arrivo in Italia, non han-<br />

...<br />

La sentenza tedesca che<br />

dà ragione a chi fugge: «In<br />

Italia non sono garantiti<br />

i diritti fondamentali»<br />

PROVINCIA DI ROMA<br />

I Giovani Democratici<br />

e <strong>la</strong> campagna<br />

per lo «ius soli»<br />

Anticipare il legis<strong>la</strong>tore in materia di<br />

cittadinanza. È questo lo scopo<br />

dell’iniziativa dei Giovani<br />

Democratici del<strong>la</strong> Provincia di Roma,<br />

per stimo<strong>la</strong>re le amministrazione<br />

comunali ad approvare una mozione<br />

per il conferimento del<strong>la</strong> cittadinanza<br />

onoraria ai bambini nati in Italia da<br />

genitori stranieri. I Giovani<br />

Democratici hanno già aderito al<strong>la</strong><br />

campagna “L’Italia sono anch’io” e <strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>tiva proposta di legge è stata<br />

inserita nel calendario dei <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong><br />

Camera per giugno. A precorrere i<br />

tempi sono stati già diversi comuni e<br />

province d’Italia con il benep<strong>la</strong>cito<br />

del Presidente del<strong>la</strong> Repubblica.<br />

Baracche e <strong>la</strong>vori in nero<br />

l’odissea dei rifugiati in Italia<br />

MARIAGRAZIA GERINA<br />

mgerina@unita.it<br />

Migranti al <strong>la</strong>voro per <strong>la</strong> raccolta<br />

dei pomodori FOTO DI CIRO FUSCO/ANSA<br />

no stati recuperati da alcuni diportisti.<br />

Alle ricerche dei sette dispersi - coordinate<br />

dal<strong>la</strong> Guardia costiera - hanno<br />

partecipato motovedette delle Capitanerie,<br />

del<strong>la</strong> Guardia di finanza, elicotteri<br />

delle fiamme gialle e del<strong>la</strong> Guardia costiera<br />

e mezzi aerei del<strong>la</strong> Marina militare.<br />

Sono stati proprio i mezzi aerei a permettere<br />

<strong>la</strong> localizzazione dello scafo a<br />

bordo del quale viaggiavano i migranti:<br />

solo <strong>la</strong> prua emergeva dalle onde mentre<br />

il resto dell’imbarcazione era stato<br />

sommerso dall’acqua. «È una notizia<br />

che suscita rabbia e dolore - ha commentato<br />

il presidente del<strong>la</strong> Regione Puglia,<br />

Nichi Vendo<strong>la</strong> - Credo che sia venuto il<br />

tempo di avviare una riflessione profonda<br />

su un tema che segnerà il futuro del<strong>la</strong><br />

storia umana». Perché, secondo il governatore<br />

del<strong>la</strong> Puglia, «non si può immaginare<br />

di governare i flussi migratori<br />

e <strong>la</strong> loro dimensione crescente con lo<br />

sguardo rivolto verso <strong>la</strong> repressione, come<br />

se si trattasse di un gigantesco problema<br />

di ordine pubblico». Una tragedia,<br />

ha aggiunto l’assessore regionale alle<br />

Politiche di inclusione dei migranti Nico<strong>la</strong><br />

Fratoianni, «che mette ancora in luce<br />

<strong>la</strong> Puglia come terra di accoglienza<br />

dei flussi di migranti da ogni parte del<br />

mondo». Un dramma, quindi, per <strong>la</strong> Puglia<br />

che torna tragicamente di attualità.<br />

E il presidente del Consiglio regionale<br />

pugliese, Onofrio Introna, è perentorio.<br />

«Dimenticando l’esodo dei profughi tunisini<br />

del 2011 e le scene di Manduria -<br />

ha tuonato - l’Europa ha ignorato un segnale<br />

di al<strong>la</strong>rme che ora si ripropone in<br />

tutta <strong>la</strong> sua dolorosa evidenza». Una linea,<br />

questa, che indica in maniera chiara<br />

anche il presidente del<strong>la</strong> Commissione<br />

Diritti Umani del Senato, Pietro Marcenaro:<br />

«È arrivato il momento - ha detto<br />

- di accelerare le iniziative e i negoziati<br />

dell’Europa e dell’Italia per permettere<br />

all’Unhcr di aprire, nei paesi di partenza<br />

dei migranti, dei centri nei quali<br />

sia possibile presentare domanda di asilo<br />

e di protezione umanitaria, rendendo<br />

possibili viaggi rego<strong>la</strong>ri e sicuri». Un tema<br />

su cui ha insistito anche il ministro<br />

del<strong>la</strong> Difesa Giampaolo Di Pao<strong>la</strong> secondo<br />

il quale <strong>la</strong> via da battere per cercare<br />

di risolvere i prblemi dell’immigrazione<br />

è quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> prevenzione «attraverso<br />

accordi di cooperazione con i paesi da<br />

cui si muovono i migranti. Altrimenti<br />

ha concluso il ministro - le tragedie in<br />

mare continueranno a ripetersi».<br />

Oggi, intanto, è <strong>la</strong> giornata mondiale<br />

del rifugiato: un giorno partico<strong>la</strong>re,<br />

quindi, e <strong>la</strong> Commissione Diritti Umani<br />

del Senato chiede che il governo italiano<br />

si faccia promotore subito di un incontro<br />

con i nostri partner dell’Unione<br />

Europea per affrontare subito il problema,<br />

prima che ci siano altri morti da<br />

contare.<br />

no neppure un <strong>la</strong>voro. Forse per questo<br />

gli altri si sentono, comunque, fortunati<br />

e felici del <strong>la</strong>voro che hanno. Anche<br />

se sono <strong>la</strong>ureati che fanno i braccianti,<br />

specializzati con un diploma<br />

post <strong>la</strong>uream che <strong>la</strong>vorano come operai.<br />

Oppure badanti e addetti alle pulizie.<br />

Ti piace? Sì, hanno risposto nel<br />

75,6% dei casi. «Mi permette di vivere».<br />

Anche se, oltretutto, il 22% di loro<br />

<strong>la</strong>vora in nero.<br />

«Ti devi svegliare presto a volte prima<br />

delle 4 del mattino... vai in questi<br />

posti a cercare <strong>la</strong>voro, noi li chiamiamo<br />

kaliffo ground (kaliffo significa<br />

schiavo a giornata ndr), li conoscono<br />

tutti... vai e aspetti. Poi qualcuno viene<br />

e ti chiede “<strong>la</strong>voro?”, e tu “sì”. Non lo<br />

conosci, non sai dove ti porterà: lo segui<br />

e basta, non chiedi niente. Lavori<br />

8,10 ore e magari ti danno 20 euro»,<br />

racconta agli intervistatori un rifugiato,<br />

che vive a Caserta. Una delle 7 città<br />

prese a campione per raccontare l’Italia<br />

vista dai rifugiati: Torino, Bologna,<br />

Roma, Lecce, Bado<strong>la</strong>to, Catania.<br />

«Sì, non c’è <strong>la</strong> guerra, però qui per<br />

me è come <strong>la</strong> guerra adesso», racconta<br />

Anele, giovane soma<strong>la</strong> approdata a<br />

Lampedusa in fuga dal<strong>la</strong> Libia di Gheddafi.<br />

«Credevo sarebbe cambiata <strong>la</strong><br />

...<br />

Quasi <strong>la</strong> metà di chi<br />

ottiene asilo non trova<br />

un <strong>la</strong>voro<br />

neppure dopo anni<br />

L’accoglienza<br />

è un diritto<br />

L’INTERVENTO<br />

FILIPPO MIRAGLIA*<br />

I DATI DELL’UNHCR SUI RIFUGIATI<br />

● NEL MONDO CONFERMANO UNA<br />

REALTÀ diversa da quel<strong>la</strong> spesso<br />

rappresentata. La maggior parte di<br />

chi fugge da guerre o persecuzioni<br />

trova protezione nei Paesi limitrofi<br />

che quasi sempre hanno grosse<br />

difficoltà ad assicurare l’essenziale<br />

anche ai propri cittadini. Ciò<br />

smentisce l’idea di un Occidente<br />

invaso da profughi. Un anno fa, di<br />

primavera araba si par<strong>la</strong>va in Italia<br />

per l’arrivo di tanti tunisini e di<br />

migliaia di libici. Il governo di allora<br />

urlò all’invasione, mentre l’Europa ci<br />

avrebbe <strong>la</strong>sciati soli. Al ministro<br />

Maroni fu fatto notare che altri Paesi<br />

dell’Ue avevano accolto numeri ben<br />

più alti. E infatti tra i primi 10 Paesi<br />

che a livello mondiale ospitano<br />

rifugiati non c’è l’Italia, che con i suoi<br />

58 mi<strong>la</strong> è ben lontana dagli altri.<br />

I 34 mi<strong>la</strong> richiedenti asilo del 2011<br />

sono stati in gran parte distribuiti<br />

nel<strong>la</strong> rete d’accoglienza predisposta<br />

dalle Regioni e gestita dal<strong>la</strong><br />

Protezione Civile. In base alle<br />

segna<strong>la</strong>zioni al numero verde<br />

dell’Arci oltre <strong>la</strong> metà sono stati<br />

affidati a strutture inadeguate. I<br />

profughi ospitati dal<strong>la</strong> «rete» sono<br />

stati indirizzati, i molti casi con<br />

forzature, verso <strong>la</strong> richiesta d’asilo e<br />

ora fioccano i dinieghi. Il governo<br />

tecnico non sembra voler risolvere i<br />

guai del governo Berlusconi, nè sui<br />

permessi di soggiorno nè<br />

sull’accoglienza. Le oltre 800<br />

convenzioni firmate per aprire<br />

altrettanti centri sono senza<br />

copertura finanziaria. Aggiungete il<br />

nuovo accordo con <strong>la</strong> Libia, in<br />

preoccupante continuità con il<br />

precedente governo, ed è evidente<br />

che questo 20 giugno si celebra in un<br />

contesto per nul<strong>la</strong> positivo. L’Arci si<br />

mobilita in tante città, per ribadire<br />

l’urgenza di un cambio in tema di<br />

diritto d’asilo. Negare i diritti<br />

all’accoglienza, in partico<strong>la</strong>re a chi<br />

chiede protezione, equivale a negare<br />

i valori fondamentali del<strong>la</strong> nostra<br />

democrazia. Il 20 giugno serve a<br />

ricordarci questo.<br />

*Responsabile immigrazione Arci<br />

mia vita, che avrei trovato <strong>la</strong>voro e mi<br />

sarei trovata bene», spiega: «Invece<br />

non c’è niente».<br />

Neppure <strong>la</strong> casa: <strong>la</strong> metà al<strong>la</strong> domanda<br />

«sei soddisfatto del<strong>la</strong> tua situazione<br />

abitativa?» dice “no” o preferisce non<br />

rispondere. Vivono in baracche, in case<br />

sporche, sovraffol<strong>la</strong>te. Solo il 31,1% è<br />

passato per un Centro per richiedenti<br />

asilo. E solo il 26% è passato attraverso<br />

<strong>la</strong> rete dello Sprar, il sistema di protezione<br />

per richiedenti asilo e rifugiati,<br />

che pure, su 3mi<strong>la</strong> posti disponibili nel<br />

2011 ha dato accoglienza a 7500 richiedenti<br />

asilo e rifugiati, come spiega, Danie<strong>la</strong><br />

Di Capua, direttrice dell’ufficio di<br />

coordinamento.<br />

Ottimisticamente l’indagine condotta<br />

dal Cir insieme all’università La Sapienza<br />

di Roma si intito<strong>la</strong> «Le strade<br />

dell’integrazione». Eppure in Italia<br />

«non esiste neppure un programma nazionale<br />

per l’integrazione», scandisce<br />

il direttore del Cir. Basta guardare cosa<br />

raccontano i rifugiati dei corsi di italiano.<br />

Neppure quelli funzionano. «Occorrerebbe<br />

fare una spending review<br />

anche in questo settore», suggerisce<br />

Hein. Obiettivo: creare con le stesse risorse<br />

del fondo nazionale per l’asilo,<br />

un fondo specifico per l’integrazione.<br />

La paro<strong>la</strong>, che pure ora ha un ministero<br />

dedicato - osservano al Cir -, non trova<br />

ancora spazio nel<strong>la</strong> normativa italiana<br />

sull’asilo. Infondo si capisce se - come<br />

racconta lo stesso Hein - il committente,<br />

ovvero il ministero dell’Interno,<br />

che ha finanziato <strong>la</strong> ricerca, non ne abbia<br />

gradito i risultati.


RASSEGNASTAMPA<br />

mercoledì 20 giugno 2012 3<br />

La ministra Fornero mentre<br />

rifersice in Senato sugli<br />

esodati FOTO TM NEWS/INFOPHOTO<br />

Con <strong>la</strong> giornata di mobilitazione<br />

nazionale che<br />

abbiamo indetto per<br />

oggi 20 giugno vogliamo<br />

sollecitare il governo,<br />

il Par<strong>la</strong>mento, le<br />

forze politiche e le istituzioni locali ad<br />

intervenire con urgenza per sostenere<br />

il potere d’acquisto delle pensioni,<br />

per una nuova politica fiscale e per un<br />

welfare pubblico che sia in grado di<br />

rispondere alle esigenze degli anziani,<br />

con una partico<strong>la</strong>re attenzione verso<br />

quelli non autosufficienti.<br />

In partico<strong>la</strong>re chiediamo di riaprire<br />

<strong>la</strong> partita del<strong>la</strong> previdenza cancel<strong>la</strong>ndo<br />

il blocco del<strong>la</strong> rivalutazione delle<br />

pensioni introdotto dal<strong>la</strong> manovra Salva<br />

Italia ed intervenire con urgenza a<br />

sostegno dei redditi dei pensionati, a<br />

partire da quelli medio-bassi.<br />

L’ultima riforma delle pensioni, infatti,<br />

ha privato milioni di persone del<strong>la</strong><br />

già inadeguata e misera rivalutazione<br />

annuale, producendo una riduzione<br />

permanente delle loro pensioni.<br />

Si tratta di una norma messa in atto<br />

al solo scopo di fare cassa e per risanare<br />

i conti pubblici che - sommata a<br />

quel<strong>la</strong> sugli esodati e a quel<strong>la</strong> sull’innalzamento<br />

repentino dell’età pensionabile<br />

che ha penalizzato soprattutto<br />

le donne - ha reso <strong>la</strong> riforma profondamente<br />

iniqua e ingiusta.<br />

Sul fronte dei redditi riteniamo che<br />

non sia più rinviabile un intervento a<br />

sostegno del potere d’acquisto delle<br />

pensioni, fortemente eroso dall’elevata<br />

pressione fiscale, da un meccanismo<br />

inadeguato di rivalutazione all’inf<strong>la</strong>zione,<br />

dal continuo aumento del costo<br />

del<strong>la</strong> vita, del<strong>la</strong> sanità, dei servizi,<br />

dei prezzi e delle tariffe.<br />

APPELLO ALLA POLITICA<br />

Il governo, il Par<strong>la</strong>mento e le forze politiche<br />

devono, quindi, adoperarsi per<br />

migliorare fattivamente <strong>la</strong> condizione<br />

reddituale dei pensionati e per arrestare<br />

il loro progressivo impoverimento,<br />

tenuto conto che circa 8 milioni percepiscono<br />

meno di 1.000 euro al mese e<br />

Sul <strong>la</strong>voro ora servono scelte chiare<br />

IL COMMENTO<br />

LUIGI MARIUCCI<br />

SEGUE DALLA PRIMA<br />

Infatti tra gli ambiziosi propositi<br />

del<strong>la</strong> riforma Monti-Fornero vi è<br />

quello di «realizzare un mercato<br />

del <strong>la</strong>voro inclusivo e dinamico, in<br />

grado di contribuire al<strong>la</strong> creazione<br />

di occupazione, in quantità e<br />

qualità, al<strong>la</strong> crescita sociale ecc.»<br />

(articolo 1, primo comma). Ora<br />

non vi è dubbio che vi sia un certo<br />

contrasto tra tali propositi e <strong>la</strong><br />

condizione di quelle persone che<br />

avendo accettato una uscita<br />

anticipata dal <strong>la</strong>voro nelle diverse<br />

forme (accordi collettivi,<br />

individuali, cassa integrazione,<br />

mobilità, dimissioni ecc.) in vista<br />

di una prospettiva pensionistica<br />

ravvicinata, si sono viste mutare<br />

d’improvviso le regole del gioco e<br />

quindi allontanarsi l’età<br />

pensionabile, talora per un<br />

numero considerevole di anni.<br />

Persone che quindi a causa di una<br />

modifica uni<strong>la</strong>terale delle regole<br />

da parte dello Stato si sono trovate<br />

in un singo<strong>la</strong>re limbo: né<br />

<strong>la</strong>voratori attivi né pensionati, ma<br />

disoccupati involontari e senza<br />

reddito. Si può immaginare<br />

qualcosa di meno «inclusivo»?<br />

Quindi <strong>la</strong> soluzione del problema<br />

degli esodati dovrebbe essere<br />

considerata una condizione se non<br />

preliminare quanto meno<br />

coessenziale al<strong>la</strong> approvazione di<br />

una riforma che si vuole appunto<br />

«inclusiva».<br />

Il che può farsi con una chiara<br />

norma definitoria delle situazioni<br />

in oggetto e non sul<strong>la</strong> base di<br />

approssimative stime numeriche<br />

derivate, alquanto<br />

arbitrariamente, per deduzione<br />

dalle cifre stabilite in copertura<br />

finanziaria. È dunque positivo che<br />

il ministro Elsa Fornero riconosca<br />

ora che le misure fin qui adottate,<br />

riferite a una quota di 65.000<br />

interessati, sono insufficienti. Ma il<br />

ministro ora dovrebbe fare un<br />

passo in più: individuare una<br />

soluzione chiara e definitiva del<br />

problema.<br />

La vicenda degli esodati appare<br />

per altro verso emblematica<br />

...<br />

Persi mesi a discettare<br />

sull’articolo 18<br />

e sono rimasti in ombra<br />

i problemi veri<br />

I pensionati pagano<br />

un prezzo troppo alto<br />

dell’errore di fondo che è stato<br />

compiuto nell’impostare <strong>la</strong> riforma<br />

del mercato del <strong>la</strong>voro. Si sarebbe<br />

dovuti partire fin dall’inizio dal<strong>la</strong><br />

individuazione dei problemi reali<br />

più che dal proposito di produrre<br />

messaggi simbolici di dubbia<br />

efficacia pratica. Invece si sono<br />

persi dei mesi a discettare sul<strong>la</strong><br />

riforma dell’articolo 18 dello<br />

Statuto dei <strong>la</strong>voratori e sono<br />

rimasti in ombra i problemi veri: il<br />

sostegno al reddito e le politiche<br />

attive del <strong>la</strong>voro per quanti hanno<br />

perso il posto negli anni del<strong>la</strong> crisi<br />

e per quanti, soprattutto giovani,<br />

cercano davvero <strong>la</strong>voro e non lo<br />

trovano, o lo trovano solo di<br />

cattiva qualità ovvero precario.<br />

Questi erano i due punti essenziali<br />

da affrontare, da collegare a<br />

misure orientate a stimo<strong>la</strong>re lo<br />

sviluppo. Invece si è messo mano a<br />

un complesso costrutto regolistico,<br />

i cui stessi aspetti positivi (come le<br />

misure introdotte per contrastare<br />

il ricorso abusivo a contratti di<br />

tipo precario) potranno<br />

determinare un effetto solo nel<br />

medio-lungo periodo, a condizione<br />

che si riattivi una dinamica di<br />

sviluppo. Ora pare che <strong>la</strong> riforma<br />

debba essere comunque approvata<br />

prima del Consiglio europeo del 28<br />

giugno, per dare - si dice - una<br />

LA LETTERA<br />

Oggi mobilitazione<br />

unitaria dei sindacati.<br />

«L’ultima riforma ha<br />

privato milioni di persone<br />

del<strong>la</strong> già inadeguata e<br />

misera rivalutazione»<br />

FOTO ANSA<br />

risposta ai mercati finanziari. Ma<br />

qui nasce un dubbio più profondo.<br />

Cosa sono questi mercati<br />

finanziari? Soggetti pensosi e<br />

occhiuti, ansiosi di conoscere il<br />

modo in cui in Italia si riformano<br />

l’articolo 18, i Cococo e le partite<br />

Iva, oppure un vasto e causale<br />

assemb<strong>la</strong>ggio di istituzioni che si<br />

limitano a perseguire l’interesse<br />

immediato degli investitori, oppure<br />

una congrega di biechi specu<strong>la</strong>tori,<br />

ovvero, ancora, come sostiene<br />

Scalfari nell’editoriale di domenica<br />

di Repubblica, addirittura un<br />

insieme di forze determinate a<br />

cancel<strong>la</strong>re «ogni rego<strong>la</strong> che miri a<br />

incana<strong>la</strong>re <strong>la</strong> globalizzazione in un<br />

quadro di capitalismo democratico<br />

e di mercato sociale»? Ardui<br />

interrogativi, questi, che esigono<br />

risposte politiche.<br />

E non si accontentano di complessi<br />

marchingegni, dai tratti talora<br />

bizantini, in materia di regole del<br />

mercato <strong>la</strong>voro.<br />

...<br />

La ministra riconosca<br />

che le misure<br />

fin qui adottate<br />

sono insufficienti<br />

di questi circa due milioni e mezzo, in<br />

<strong>la</strong>rga maggioranza donne, non arrivano<br />

a 500 euro. Chiediamo, poi, un intervento<br />

sul fisco, che ad oggi colpisce<br />

soprattutto i redditi da pensione e da<br />

<strong>la</strong>voro.<br />

I pensionati e i <strong>la</strong>voratori dipendenti<br />

infatti pagano <strong>la</strong> quasi totalità dell'Irpef<br />

nazionale, che pesa per oltre un<br />

terzo sui soli redditi da pensione. I<br />

pensionati inoltre hanno un'area di<br />

esenzione fiscale inferiore a quel<strong>la</strong> dei<br />

<strong>la</strong>voratori. Mentre ancora troppo poco<br />

è stato fatto sui grandi patrimoni e<br />

nel<strong>la</strong> lotta all’evasione. I pensionati,<br />

inoltre, sono i più tassati d’Europa<br />

con un reddito netto disponibile più<br />

basso del 15% rispetto a quelli di Francia,<br />

Germania, Spagna e Regno Unito.<br />

È per queste ragioni che chiediamo<br />

al governo nazionale, alle Regioni,<br />

agli Enti locali, al Par<strong>la</strong>mento e alle<br />

forze politiche di dare vita ad una nuova<br />

e più equa politica fiscale. In partico<strong>la</strong>re<br />

quello che serve è l’adozione di<br />

misure mirate al sostegno dei redditi<br />

da pensione e l’alleggerimento del carico<br />

fiscale, l’equiparazione del<strong>la</strong> detrazione<br />

a quel<strong>la</strong> prevista per il <strong>la</strong>voro<br />

dipendente, <strong>la</strong> revisione del sistema<br />

delle detrazioni e delle deduzioni e<br />

l'eliminazione dell’Imu sul<strong>la</strong> prima casa<br />

per i pensionati escludendo i redditi<br />

alti.<br />

LA NUOVA ISEE<br />

Chiediamo inoltre che nel<strong>la</strong> tassazione<br />

nazionale e locale e nel<strong>la</strong> revisione<br />

dell'Isee si consideri <strong>la</strong> condizione delle<br />

persone anziane, in partico<strong>la</strong>re di<br />

quelle che vivono sole. Per raggiungere<br />

questi obiettivi riproponiamo l’esigenza<br />

di tassare i grandi patrimoni e<br />

le rendite finanziarie, di intensificare<br />

<strong>la</strong> lotta all’evasione e all’elusione fiscale<br />

e di proseguire con maggiore efficacia<br />

nel<strong>la</strong> riduzione degli sprechi del<strong>la</strong><br />

spesa pubblica e dei costi impropri del<strong>la</strong><br />

politica. Altra questione è quel<strong>la</strong> del<br />

welfare, per il quale chiediamo che si<br />

trovino le risorse per finanziarlo e per<br />

far fronte al<strong>la</strong> crescita del<strong>la</strong> domanda<br />

di assistenza che l’invecchiamento del<strong>la</strong><br />

popo<strong>la</strong>zione inevitabilmente produce<br />

e produrrà nei prossimi anni.<br />

In tale contesto deve essere assolutamente<br />

affrontato il problema legato<br />

al<strong>la</strong> cura e al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dei disabili e dei<br />

non autosufficienti che si propone già<br />

oggi come una vera emergenza nazionale<br />

visto che coinvolge circa 3 milioni<br />

di persone.<br />

È per questo che ribadiamo <strong>la</strong> necessità<br />

di un Piano nazionale per <strong>la</strong><br />

non autosufficienza, adeguatamente<br />

finanziato e da realizzarsi con una legge<br />

nazionale che eroghi assistenza di<br />

carattere sanitario, sociale e socio-sanitario,<br />

che assicuri una rete di servizi<br />

omogenea su tutto il territorio nazionale<br />

e che garantisca l’appropriatezza<br />

e l’efficacia delle prestazioni erogate.<br />

Vogliamo, infine, che siano individuati<br />

i Livelli essenziali delle prestazioni<br />

per il sociale (Leps) e l’aggiornamento<br />

di quelli di assistenza (Lea).<br />

Su tutte queste rivendicazioni chiediamo<br />

al governo di aprire un confronto<br />

e a tutte le forze politiche di darci<br />

delle risposte perché le condizioni in<br />

cui versano gli anziani e i pensionati<br />

di questo paese sono davvero drammatiche<br />

e necessitano di interventi urgenti,<br />

da realizzarsi anche attraverso una<br />

forte contrattazione sociale e territoriale<br />

con i Comuni e le Regioni.<br />

Se così non sarà i pensionati non<br />

staranno di certo fermi a guardare ed<br />

è per questo che abbiamo già deciso<br />

che continueremo a mobilitarci.<br />

Car<strong>la</strong> Cantone,<br />

Segretario generale Spi-Cgil<br />

Gigi Bonfanti,<br />

Segretario generale Fnp-Cisl<br />

Romano Bellissima,<br />

Segretario generale Uilp-Uil


RASSEGNASTAMPA<br />

4 mercoledì 20 giugno 2012<br />

L’EUROPA E LA CRISI<br />

Merkel e Obama,<br />

il mistero<br />

del vertice saltato<br />

Èstata Ange<strong>la</strong> Merkel a far<br />

saltare l’incontro tra Barack<br />

Obama e i leader europei<br />

al G20, poi recuperato<br />

in corner ieri sera?<br />

La voce corre in Germania<br />

e parrebbe credibile. Dopo aver<br />

avuto un tête-à-tête con il presidente<br />

americano, del quale nul<strong>la</strong> si sa se non<br />

il fatto che è durato più del doppio del<br />

tempo previsto, <strong>la</strong> cancelliera avrebbe<br />

fiutato un’aria tanto ostile da farle ritenere<br />

che fosse meglio evitare l’ennesima<br />

messa in scena pubblica del<strong>la</strong> commedia<br />

tutti-contro-i-tedeschi. Mossa<br />

inutile se poi il vertice si è tenuto lo<br />

stesso. E, vero o non vero ill boicottaggio<br />

di Frau Merkel, <strong>la</strong> realtà, comunque,<br />

è questa: l’iso<strong>la</strong>mento di Berlino è<br />

ormai completo e le pressioni perché<br />

accetti un cambio di strategia nel<strong>la</strong><br />

guerra al<strong>la</strong> crisi del debito stanno diventando<br />

sempre meno sostenibili.<br />

Al c<strong>la</strong>n dei critici, a San José del Cabo,<br />

si è unito anche il presidente<br />

sud-coreano Lee Myung-bak e, stando<br />

al Financial Times Deutsch<strong>la</strong>nd, lo avrebbe<br />

fatto con un certo vigore e con pochi<br />

scrupoli diplomatici. D’altronde, il documento<br />

finale par<strong>la</strong> chiaro: è una<br />

sconfessione esplicita dell’idea di una<br />

ripresa del<strong>la</strong> crescita à <strong>la</strong> Merkel : senza<br />

investimenti e tutta basata sui tagli.<br />

LA BATOSTA DELLA CORTE<br />

Anche in patria <strong>la</strong> cancelliera ha i suoi<br />

guai. La Corte di Karlsruhe (che corrisponde<br />

al<strong>la</strong> nostra Corte Costituzionale)<br />

ieri ha emesso una sentenza che,<br />

pur se forse priva di conseguenze pratiche,<br />

rappresenta una nuova batosta<br />

per il governo. Questo, secondo i giudici<br />

costituzionali, non avrebbe informato<br />

adeguatamente il Par<strong>la</strong>mento sul<strong>la</strong><br />

decisione di aderire all’Esm, il fondo<br />

salva-stati che dovrebbe entrare in vigore<br />

a luglio, sempre che Bundestag e<br />

Bundesrat prima approvino il Fiskalpakt,<br />

cosa ancora tutt’altro che certa. I<br />

magistrati di Karlsruhe con il loro verdetto<br />

hanno richiamato il principio del<br />

controllo democratico sulle decisioni<br />

economiche: una prassi che viene sempre<br />

più spesso ignorata anche e soprattutto<br />

a livello europeo e per l’impronta<br />

che Berlino dà al<strong>la</strong> strategia dell’austerity<br />

dettata dall’esterno ai Paesi che ricevono<br />

aiuti. Gli sviluppi del<strong>la</strong> crisi e le<br />

risposte che si tende a darle impongono<br />

oggi delle cessioni di sovranità molto<br />

improprie.<br />

È lo stesso problema che si sta ponendo<br />

in modo drammatico per <strong>la</strong> Grecia<br />

del dopo voto. Concretamente: co-<br />

«Non si tratta di accerchiare <strong>la</strong> cancelliera<br />

Merkel. François Hol<strong>la</strong>nde è perfettamente<br />

consapevole che senza un<br />

pieno coinvolgimento del<strong>la</strong> Germania<br />

è impensabile pensare a una strategia<br />

di crescita dell’Europa. Ma Hol<strong>la</strong>nde<br />

sa altrettanto bene, e su questo non cederà<br />

di un millimetro, che le decisioni<br />

strategiche non sono più rinviabili e<br />

che ciò che oggi è cruciale non è ribadire<br />

<strong>la</strong> condivisione di principi ma indicare<br />

gli strumenti da attivare per realizzare<br />

questi principi. In questo senso, il<br />

prossimo vertice quadri<strong>la</strong>terale di Roma<br />

e il vertice Ue di fine mese, sono<br />

passaggi cruciali. Il fattore tempo è decisivo.<br />

Nessun ritardo è consentito». A<br />

sostenerlo è una delle figure più rappresentative<br />

del Partito socialista francese:<br />

Harlem Désir, europar<strong>la</strong>mentare<br />

e coordinatore nazionale del Ps. «L’Europa<br />

- rimarca Désir - deve avere uno<br />

IL RETROSCENA<br />

me rispondere all’iniziativa del leader<br />

conservatore Antonis Samaras? Questi,<br />

insieme con il leader del Pasok<br />

Evangelos Venizelos avrebbe indirizzato<br />

a Bruxelles una lettera in cui si chiede<br />

di spalmare su quattro anziché su<br />

due anni l’attuazione da parte greca<br />

delle misure imposte dal<strong>la</strong> trojka. Idea<br />

che <strong>la</strong>scia fredda quel<strong>la</strong> parte di establishment<br />

che continua a ritenere che<br />

<strong>la</strong> Grecia al<strong>la</strong> fine uscirà comunque<br />

dall’euro. Tra questo, per esempio, il<br />

vertice del<strong>la</strong> Deutsche Bank: considerata<br />

l’importanza dell’istituto e l’entità<br />

dei suoi crediti verso le banche greche,<br />

non è un dettaglio di poco conto.<br />

Il centro-destra tedesco, comunque,<br />

ha trovato il modo di spaccarsi anche<br />

sulle risposte da dare al prossimo governo<br />

Samaras. L’altro giorno una dichiarazione<br />

del ministro degli Esteri<br />

Guido Westerwelle ha evocato un possibile<br />

assenso all’ipotesi di uno scivo<strong>la</strong>mento<br />

dei tempi. La cancelliera in quel<br />

momento era in aereo, ma appena arrivata<br />

in Messico ha smentito brutalmente<br />

il suo ministro: <strong>la</strong> Grecia deve mostrare<br />

un «chiaro impegno» a «fare i<br />

compiti a casa» nei tempi stabiliti.<br />

«Con noi – ha fatto ribadire ieri dal suo<br />

portavoce – non si farà nessuno sconto».<br />

Ma non tutti sono così tetragoni e<br />

curiosamente <strong>la</strong> frattura attraversa il<br />

partito liberale, per tradizione il meno<br />

disponibile verso i Paesi nei guai con i<br />

conti, ma forse più sensibile agli interessi<br />

delle banche tedesche. La Cdu e<br />

<strong>la</strong> Csu, invece, appoggiano <strong>la</strong> linea dura<br />

di Frau Merkel e c’è pure chi sostiene<br />

che, anzi, Atene dovrebbe fare di<br />

più e più in fretta per recuperare il tempo<br />

perso con i «balletti politici» delle<br />

elezioni. Poi, come al solito, qualcuno<br />

ha già fatto i conti di quanto «costerebbe<br />

a noi tedeschi» un rinvio dei greci.<br />

Finché rimane dentro questa logica, è<br />

ben difficile che <strong>la</strong> Germania ceda alle<br />

richieste di cambiare strategia.<br />

L’INTERVISTA<br />

Harlem Désir<br />

Il coordinatore Ps:<br />

«Nessuno si salverà<br />

da solo, neanche chi si<br />

ritiene più forte.<br />

Alll’Europa chiediamo uno<br />

scatto d’orgoglio»<br />

G-20, nuovo schiaffo<br />

● Unione bancaria,<br />

crescita e <strong>la</strong>voro: a Los<br />

Cabos sconfessata<br />

<strong>la</strong> Germania ● Monti:<br />

«Ora 10 giorni decisivi»<br />

BIANCA DI GIOVANNI<br />

ROMA<br />

«Un piano di azione coordinato per <strong>la</strong><br />

crescita e il <strong>la</strong>voro». È l’impegno più<br />

importante che i leader mondiali prendono<br />

al G20 di Los Cabos, accompagnato<br />

tuttavia da quello sul consolidamento<br />

dei conti. Non si esce dal binomio<br />

rigore-crescita sostenuto con forza<br />

da Ange<strong>la</strong> Merkel. La quale si è ritrovata<br />

comunque iso<strong>la</strong>ta sulle sue posizioni<br />

orientate all’austerità: 19 contro<br />

una. La leader tedesca si limita a dire<br />

che c’è l’impegno a risolvere <strong>la</strong> crisi.<br />

Nul<strong>la</strong> di più. Sono gli altri a fare commenti<br />

più espliciti. Il pressing per creare<br />

più crescita e occupazione, per politiche<br />

espansive e passi verso una maggio-<br />

scatto d’orgoglio: non sarà dall’esterno<br />

che verranno ricette “salvifiche”».<br />

DalG20inMessico,Hol<strong>la</strong>ndehaaffermato<br />

che I tassi d'interesse pagati dai titoli<br />

diStatodiSpagnaeItaliasonoinaccettabili,<br />

perché le finanze pubbliche italiane<br />

stanno migliorando e Madrid ha ricevuto<br />

una promessa d'aiuto dall'Ue. Come<br />

leggere politicamente questa affermazione?<br />

«Di certo non è una uscita tattica né<br />

estemporanea. Hol<strong>la</strong>nde è convinto<br />

che l’Europa non si salva con pratiche<br />

“punitive” o con vincoli finanziari che<br />

rischiano di strango<strong>la</strong>re le economie<br />

nazionali. La vicenda greca dovrebbe<br />

servire da lezione. L’Europa non cresce<br />

senza Paesi decisivi quali sono l’Italia<br />

e <strong>la</strong> Spagna».<br />

Quello che emerge è una sorta di «asse<br />

euromediterraneo»?<br />

«Par<strong>la</strong>re di “asse” significa indicare<br />

qualcuno contro cui fare fronte. Guardare<br />

con attenzione a Roma e Madrid<br />

non vuol dire voler mettere in un ango-<br />

re integrazione europea è stato esercitato<br />

da tutti: Italia, Francia, Gran Bretagna<br />

e Spagna. Per non par<strong>la</strong>re di Herman<br />

Van Rompuy, che ha definito l’euro<br />

un «processo irreversibile». Più unione<br />

e più col<strong>la</strong>borazione con i Paesi in<br />

difficoltà, a cominciare dal<strong>la</strong> Grecia. E<br />

soprattutto <strong>la</strong> garanzia del<strong>la</strong> stabilità<br />

dell’euro attraverso diversi strumenti.<br />

Su quest’ultimo punto si è concentrato<br />

il vertice tra Barack Obama e i leader<br />

Ue slittato al secondo giorno del summit.<br />

I tempi tuttavia non sono ancora maturi<br />

per conclusioni decisive. «È emersa,<br />

come doveva emergere, <strong>la</strong> consapevolezza<br />

che l'eurozona è un problema<br />

serio - ha dichiarato il premier Mario<br />

Monti - ma non è certo l'unico elemento<br />

di squilibrio nell'economia mondiale».<br />

I veri nodi si dovranno sciogliere<br />

nel Vecchio continente, in una sede ristretta<br />

come il Consiglio di capi di stato<br />

di fine giugno, che sarà preparato dal<br />

vertice di Roma tra François Hol<strong>la</strong>nde,<br />

Ange<strong>la</strong> Merkel, Mariano Rajoy e Mario<br />

Monti di venerdì prossimo. Insomma,<br />

ancora dieci giorni per uscire dal tunnel.<br />

Ma non di più. Monti ha escluso<br />

lo Berlino. Significa trovare una convergenza<br />

d’intenti, visioni comuni: ed è<br />

quello che avvicina Hol<strong>la</strong>nde a Monti».<br />

Decisioni importanti saranno prese «nei<br />

prossimi giorni», ha affermato il premier<br />

italiano al G20.<br />

«Oltre che dal<strong>la</strong> condivisione di misure<br />

concrete che sostanzino il “Patto di crescita”<br />

per l’Europa, Hol<strong>la</strong>nde e Monti<br />

sono uniti anche dal<strong>la</strong> convinzione di<br />

quanto sia decisivo il fattore tempo. È<br />

<strong>la</strong> politica che deve <strong>la</strong>nciare messaggi<br />

chiari ai mercati, e non viceversa».<br />

Misure concrete. Quali, ad esempio?<br />

«Hol<strong>la</strong>nde ha indicato un Patto per <strong>la</strong><br />

crescita dell’Europa da 120 miliardi di<br />

che nel comunicato finale ci siano riferimenti<br />

a un meccanismo di controllo<br />

degli spread all’interno dell’Unione studiato<br />

dal ministro Enzo Moavero Mi<strong>la</strong>nese,<br />

come annunciava un’anticipazione<br />

del Sole24Ore di ieri. «Si tratta di tecnicalità<br />

- ha detto - da esaminare all’interno<br />

dell’Ue». Il premier italiano ha<br />

sottolineato di aver richiesto un riferimento<br />

forte nel comunicato finale al<br />

problema del<strong>la</strong> crescita. «La necessità<br />

di porre l'accento sul<strong>la</strong> crescita è stato<br />

il tema del mio intervento nel<strong>la</strong> seduta<br />

plenaria ufficiale, ieri pomeriggio - ha<br />

spiegato - Questo può apparire un riferimento<br />

rituale fatto da noi europei in<br />

Europa, ma non lo è se pensiamo che<br />

da questo punto di vista gli Stati Uniti,<br />

il Giappone e altri hanno maggiore attenzione<br />

al<strong>la</strong> crescita. La posizione che<br />

...<br />

In serata l’incontro tra<br />

il presidente Usa, Monti,<br />

Hol<strong>la</strong>nde, Rajoy e Merkel:<br />

primo, salvare l’euro<br />

«La sfida di Hol<strong>la</strong>nde: non si cresce senza Italia e Spagna»<br />

UMBERTO DE GIOVANNANGELI<br />

udegiovannangeli@unita.it<br />

PAOLO SOLDINI<br />

paolocarlosoldini@libero.it<br />

Sarebbe stata<br />

<strong>la</strong> cancelliera a far saltare<br />

il primo incontro tra il<br />

presidente Usa e i leader<br />

Ue. Effetti col<strong>la</strong>terali<br />

dell’iso<strong>la</strong>mento tedesco?<br />

...<br />

«Non si tratta di mettere<br />

in un angolo Berlino:<br />

dobbiamo trovare<br />

una visione comune»<br />

euro. Misure concrete che legano<br />

l’emergenza a scelte strategiche. Questo<br />

piano propone una serie di grandi<br />

cantieri (reti intelligenti, energie rinnovabili,<br />

digitalizzazione), indica misure<br />

per l’occupazione e arriva fino al<strong>la</strong> Tobin<br />

tax, grazie a 55 miliardi di fondi<br />

strutturali dell’Unione europea, a 60<br />

miliardi raccolti dal<strong>la</strong> Banca europea<br />

d’investimento sui mercati fino e a circa<br />

5 miliardi di project bond, emessi in<br />

modo congiunto dai Paesi dell’eurozona<br />

per finanziare le infrastrutture. Su<br />

questo riteniamo sia possibile ricercare,<br />

già dal vertice di Roma, una convergenza<br />

d’azione».<br />

Ciò significa rafforzare le istituzioni sovranazionali...<br />

«Questo è un passaggio obbligato. Rafforzare<br />

non solo il ruolo di istituzioni<br />

economiche, come <strong>la</strong> Bce, ma anche<br />

quelle politiche. Nessuno può pensare<br />

di salvarsi da solo. Neanche chi si ritiene<br />

più forte. Oggi come non mai occorre<br />

più Europa».


RASSEGNASTAMPA<br />

La Grecia è dunque pronta a varare il<br />

suo nuovo governo, che dovrebbe godere<br />

di una maggioranza di 180 deputati<br />

su un totale di 300. I conservatori di<br />

Nuova Democrazia si preparano a col<strong>la</strong>borare<br />

con i socialisti del Pasok e <strong>la</strong> con<br />

Sinistra Democratica, un partito formato<br />

da molti eurocomunisti ed ex membri<br />

del Movimento socialista panellenico.<br />

Il presidente del Pasok, Evànghelos<br />

Venizèlos, ha abbandonato l’idea di un<br />

governo di corresponsabilità nazionale,<br />

con <strong>la</strong> partecipazione di Syriza, l’opposizione<br />

di sinistra che ha raccolto<br />

quasi il 27% dei voti. «Evitiamo i giochetti<br />

mediatici, noi non ci stiamo», ha<br />

commentato Alexis Tsipras, mettendo<br />

in chiaro che non intende neanche partecipare<br />

ad un probabile «comitato consultivo»,<br />

sul<strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong> crisi economica.<br />

Aspetta di vedere come gestiranno<br />

<strong>la</strong> situazione gli avversari, pronto a<br />

chiedere elezioni, anche tra pochi mesi.<br />

Il nuovo esecutivo è quasi pronto,<br />

quindi, anche se rimangono ancora dei<br />

dettagli da definire, e non si tratta di<br />

questioni di poco conto: Sinistra Democratica,<br />

di Fòtis Kouvelis, insiste sul fatto<br />

che «si dovrà trattare di un governo<br />

a forte orientamento progressista, che<br />

riesca a dare delle risposte chiare ai cittadini,<br />

soprattutto sul tema del <strong>la</strong>voro<br />

–ritorno ai contratti collettivi- e su quello<br />

del<strong>la</strong> trasparenza». I socialisti e il partito<br />

di Kouvèlis si sono dichiarati disposti<br />

a cedere sul nome del primi ministro:<br />

il leader di Nuova Democrazia, Andònis<br />

Samaràs, ha detto in modo inequivocabile<br />

di non essere disposto a rinunciare<br />

al<strong>la</strong> guida del<strong>la</strong> nuova compagine<br />

governativa. Ma Venizelos <strong>la</strong>scia<br />

filtrare che <strong>la</strong> responsabilità politica<br />

-onori ed oneri - se <strong>la</strong> dovrà assumere il<br />

centrodestra, e chiede che i ministri<br />

non siano scelti tra coloro che suonano<br />

alle orecchie dei greci, come dei nomi<br />

«già sentiti e risentiti». La compagine<br />

conservatrice storce il naso, ma il Pasok<br />

insiste, e non pare disposto a far<br />

partecipare i propri «big» che, malgrado<br />

il vistoso calo subito, sono riusciti a<br />

farsi rieleggere in par<strong>la</strong>mento. La que-<br />

stione, comunque, è molto più vasta: sarà<br />

capace, un governo a maggioranza<br />

conservatrice (Nuova Democrazia ha<br />

conquistato 129 seggi) di applicare un<br />

programma dall’impronta progressista?<br />

Cosa succederà, ad esempio, sul<strong>la</strong><br />

promessa fatta da Samaràs in campagna<br />

elettorale, di riuscire a far espellere<br />

un numero considerevole di immigrati<br />

c<strong>la</strong>ndestini? E, per quello che riguarda<br />

il tema più scottante, ossi modifica<br />

o rinegoziazione dei memorandum<br />

di tagli imposti al<strong>la</strong> Grecia? Quanto al<br />

comitato consultivo, o «Gruppo nazionale<br />

addetto al<strong>la</strong> trattativa sui memorandum»,<br />

richiesto dal Pasok, che si dovrebbe<br />

occupare del<strong>la</strong> revisione delle<br />

condizioni considerate insostenibili dal<strong>la</strong><br />

Grecia, appare quasi impossibile, al<br />

I passi troppo piccoli al summit dei Grandi<br />

L’ANALISI<br />

mercoledì 20 giugno 2012 5<br />

io ho espresso non è stata presentata<br />

per spirito di compromesso ma poiché<br />

credo sia <strong>la</strong> più feconda».<br />

SOSTENERE LA DOMANDA<br />

In effetti nel testo finale c’è un passaggio<br />

che non è affatto secondario, e potrebbe<br />

preludere a una svolta. «Se le<br />

condizioni economiche dovessero peggiorare<br />

significativamente - si legge<br />

nel comunicato - quei Paesi che hanno<br />

sufficiente margine di manovra di bi<strong>la</strong>ncio<br />

sono pronti a coordinare e realizzare<br />

misure fiscali discrezionali a sostegno<br />

del<strong>la</strong> domanda interna». Sembra<br />

davvero che ci sia un’apertura a politiche<br />

espansive, che finora erano state<br />

bandite dal rigorismo tedesco. Si prospetta<br />

dunque un impegno ad alimentare<br />

<strong>la</strong> domanda interna, almeno in quei<br />

Paesi che non hanno problemi di bi<strong>la</strong>ncio.<br />

Inoltre l’Europa si impegna a prendere<br />

misure per interrompere il circolo<br />

vizioso fra i titoli di Stato e le banche<br />

sovraesposte al debito sovrano. Non si<br />

sa ancora come si tradurrà esattamente<br />

questo impegno, ma è chiaro che si<br />

va verso una maggiore integrazione<br />

delle garanzie sui depositi e una vigi<strong>la</strong>n-<br />

MASSIMO D’ANTONI<br />

SEGUE DALLA PRIMA<br />

I resoconti dal G20 ci raccontano<br />

l’immobilità dei leader europei di fronte<br />

ad un mondo che ci guarda con<br />

crescente preoccupazione. Sono mesi<br />

che si mette in campo all’ultimo<br />

momento il minimo necessario per<br />

evitare che <strong>la</strong> situazione precipiti. In<br />

assenza di azioni decisive, l’incertezza<br />

riguarda quale Paese sarà il prossimo<br />

epicentro del<strong>la</strong> crisi. La Grecia, con le<br />

sue imprese senza più accesso al credito<br />

necessario per gli scambi commerciali?<br />

La Spagna con il suo sistema bancario<br />

sull’orlo del col<strong>la</strong>sso? Il Portogallo? O<br />

ancora una volta l’Italia?<br />

C’è attesa per il vertice europeo del 28<br />

giugno. In molti si aspettano qualche<br />

Barack Obama, Ange<strong>la</strong> Merkel<br />

e <strong>la</strong> premier australiana<br />

Julia Gil<strong>la</strong>rd ieri a Los Cabos<br />

FOTO ANSA<br />

all’austerità<br />

za bancaria integrata.<br />

Molto esplicito su questo punto è stato<br />

il premier britannico David Cameron.<br />

«Con questa crisi - ha detto - non<br />

possiamo permetterci che le banche<br />

centrali restino ai margini. Devono giocare<br />

un ruolo più attivo». Il premier ha<br />

anche esortato i Paesi membri a «condividere<br />

il peso dei loro debiti». Più lontano<br />

di così dal<strong>la</strong> cancelliera Merkel è impossibile.<br />

L’inquilino di Downing<br />

Street si esercita poi in una lezione di<br />

politica dei redditi che per Berlino dovrebbe<br />

suonare come un avvertimento.<br />

«La zona euro - ha detto Cameron -<br />

si trova davanti ad una scelta: o trova il<br />

modo per far sì che i sa<strong>la</strong>ri e i prezzi in<br />

periferia si abbassino così velocemente<br />

da permettere una ripresa del<strong>la</strong> competitività<br />

nei Paesi più fragili; oppure il<br />

cuore dell'Eurozona deve fare di più<br />

per sostenere <strong>la</strong> periferia». Al termine<br />

del suo intervento Cameron si è concesso<br />

qualche stoccata al suo omologo oltremanica.<br />

«Accogliamo le imprese<br />

francesi che verranno per evitare le tasse».<br />

«Ognuno di noi deve essere responsabile<br />

di ciò che dice, io lo sono», ha<br />

replicato Hol<strong>la</strong>nde.<br />

concessione tedesca, ma sembra chiaro<br />

che nemmeno stavolta vedremo un<br />

deciso cambio di rotta. Sarà già un<br />

successo se vi sarà un via libera al<strong>la</strong><br />

costituzione di un fondo di redenzione<br />

del debito (redemption fund).<br />

Funzionerebbe così: il fondo<br />

acquisterebbe <strong>la</strong> quota dei debiti<br />

nazionali che eccede il 60% emettendo a<br />

sua volta titoli garantiti in modo solidale<br />

dai Paesi dell’eurozona. Qualcosa di<br />

simile agli eurobond, ma con alcune<br />

importanti differenze: ciascun Paese si<br />

impegnerebbe a restituire <strong>la</strong> quota di<br />

debito ceduto in un arco di 20-25 anni.<br />

Per noi questo significa impegnarci a<br />

conseguire un surplus di bi<strong>la</strong>ncio<br />

primario stimato intorno al 4,2% del Pil,<br />

pena l’uscita dallo schema e <strong>la</strong> perdita di<br />

consistenti garanzie in valuta e oro;<br />

insomma, una sorta di Fiscal compact<br />

rafforzato da sanzioni ben più pesanti.<br />

Inoltre, il fondo avrebbe precedenza sui<br />

Grecia, task force<br />

per le eurotrattative<br />

● Esecutivo quasi pronto, anche se Sinistra<br />

democratica alza il tiro ● Pronto un comitato<br />

nazionale per modificare il memorandum<br />

TEODORO ANDREADIS<br />

teodoroandreadis@hotmail.com<br />

rimborsi rispetto al<strong>la</strong> restante quota di<br />

debito che resta nazionale in caso di<br />

default.<br />

Ci conviene? Nell’immediato sì, visto<br />

che per alcuni l’Italia non ricorrerebbe<br />

ai mercati per rifinanziare il proprio<br />

debito. Per gli anni successivi, tutto<br />

dipende da quanto credibile risulterà<br />

l’impegno a rispettare alle condizioni<br />

del patto in una situazione<br />

macroeconomica che potrebbe non<br />

mutare e l’effetto che questo avrà sulle<br />

aspettative degli investitori. Non è un<br />

esito scontato visto che, a fronte di una<br />

riduzione del<strong>la</strong> spesa per interessi sul<strong>la</strong><br />

quota del debito ceduta al fondo, sul<strong>la</strong><br />

quota di debito che resta nazionale,<br />

meno garantita, gli interessi potrebbero<br />

risultare anche superiori a quelli attuali,<br />

vanificando in parte o in toto i benefici<br />

attesi. Insomma, prima di accettare il<br />

nostro governo farebbe bene a<br />

considerare con molta attenzione le<br />

L’APPELLO<br />

c<strong>la</strong>usole scritte in piccolo. Soprattutto, è<br />

questa una soluzione in grado di<br />

rassicurare gli investitori manifestando<br />

in modo chiaro e credibile <strong>la</strong> volontà<br />

comune di difendere ad ogni costo <strong>la</strong><br />

costruzione dell’euro? E c’è poi<br />

veramente tale volontà?<br />

La strategia finora è stata quel<strong>la</strong> di<br />

prendere <strong>la</strong> Germania “con le buone”,<br />

mostrarsi virtuosi e disciplinati per<br />

riconquistare fiducia, attendendo<br />

qualche concessione. Di fronte al<strong>la</strong><br />

reazione del governo Merkel, che<br />

all’indomani dell’ordalia elettorale greca<br />

ribadisce il suo “non è cambiato nul<strong>la</strong>”,<br />

si rafforza tuttavia <strong>la</strong> convinzione che<br />

nul<strong>la</strong> di risolutivo accadrà se non in<br />

presenza di un rischio concreto di<br />

def<strong>la</strong>grazione dell’euro. Non manca chi,<br />

partendo dall’idea che solo di fronte al<strong>la</strong><br />

possibilità concreta che salti il banco i<br />

“Paesi forti” accetteranno di sopportare<br />

parte dei costi del<strong>la</strong> soluzione, avanza<br />

momento, che riesca a superare i confini<br />

politici del<strong>la</strong> maggioranza che si sta<br />

delineando. Syriza, il partito dei dissidenti<br />

di destra greci indipendenti e i comunisti<br />

ortodossi del Kke, intendono <strong>la</strong>sciare<br />

tutto il peso del<strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong><br />

crisi sulle spalle dei tre partiti che hanno<br />

appoggiato <strong>la</strong> linea filoeuropea.<br />

La verità è che, col passare delle ore,<br />

appare sempre più chiaro quello che<br />

era abbastanza evidente che non ci sono,<br />

cioè, due fronti totalmente alternativi.<br />

La semplificazione «sì o no all’euro<br />

e all’Europa» è, in gran parte, troppo<br />

grosso<strong>la</strong>na. Tanto è vero che alcuni deputati<br />

di Nuova Democrazia, hanno già<br />

iniziato a dichiarare che «al consiglio<br />

europeo del 28 e 29 giugno si darà battaglia<br />

per cambiare i memorandum,<br />

per rovesciare una logica punitiva che<br />

penalizza senza ragione il popolo greco».<br />

Si tratta di strappare veri cambiamenti<br />

di sostanza, per poter mandare<br />

un messaggio agli elettori. È questa <strong>la</strong><br />

sfida da cui dipenderà il successo o il<br />

rapido declino dell’esecutivo Samaràs.<br />

«Se affonda Atene, affonda l’Europa»<br />

C’è un popolo che soffre. Un Paese<br />

intero, <strong>la</strong> Grecia, di fronte al baratro<br />

economico e umanamente allo<br />

sbando. Si sta facendo strada <strong>la</strong><br />

prospettiva di un’uscita del<strong>la</strong> Grecia<br />

dal<strong>la</strong> Zona Euro. Di fronte a questa<br />

eventualità bisogna essere chiari: non<br />

esistono uscite «ordinate», saremmo<br />

di fronte ad una catastrofe, a un salto<br />

nel vuoto dagli esiti imprevedibili. Il<br />

popolo greco ha già pagato<br />

duramente gli errori commessi nel<br />

passato dai suoi dirigenti: dal maggio<br />

2008 ad oggi il tasso di<br />

disoccupazione è più che triplicato, il<br />

sa<strong>la</strong>rio minimo ridotto del 22%, lo<br />

stato sociale drasticamente<br />

ridimensionato e oltre un terzo del<strong>la</strong><br />

popo<strong>la</strong>zione è a rischio povertà.<br />

Nonostante questi sacrifici, <strong>la</strong><br />

situazione di bi<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> Grecia sta<br />

peggiorando: secondo il Fmi, il debito<br />

pubblico raggiungerà il 160% del Pil<br />

nel 2013, con un aumento di oltre il<br />

50% rispetto al 2008. Difficilmente il<br />

governo greco raggiungerà gli<br />

obiettivi di bi<strong>la</strong>ncio stabiliti dal<br />

Memorandum concluso tra Atene e <strong>la</strong><br />

troika. Tutte le strade per salvare <strong>la</strong><br />

Grecia devono essere esplorate prima<br />

che sia troppo tardi: <strong>la</strong> revisione del<br />

memorandum di intesa con <strong>la</strong> Grecia<br />

non deve essere un tabù. È opportuno<br />

valutare una revisione realistica degli<br />

obiettivi di bi<strong>la</strong>ncio da raggiungere<br />

entro il 2014 che consenta al<strong>la</strong> Grecia<br />

di coniugare ripresa economica e<br />

sostenibilità dei conti pubblici. Se<br />

Atene crol<strong>la</strong> anche l’Europa affonda. Il<br />

progetto politico europeo nasce<br />

come risposta comune alle guerre, al<strong>la</strong><br />

povertà e al<strong>la</strong> distruzione. Oggi invece<br />

assistiamo al<strong>la</strong> rottura del principio<br />

fondamentale del<strong>la</strong> solidarietà tra gli<br />

Stati e i popoli del continente. Il<br />

default greco rischia di mettere in<br />

discussione il senso stesso dello stare<br />

insieme in Europa e verrebbe vissuto<br />

come un’amputazione. L’Europa<br />

senza <strong>la</strong> Grecia sarebbe come un<br />

bambino senza certificato di nascita.<br />

Gianni Pittel<strong>la</strong>, Anni Podimata, Luigi<br />

Berlinguer, Harlem Désir, Franco Bassanini,<br />

Carlo Bernardini, Remo Bodei, Giulio Giorello,<br />

Nico<strong>la</strong> Piovani, Stefano Rodotà, Giorgio<br />

Salvini, Umberto Veronesi, C<strong>la</strong>udio Sardo<br />

Per sostenere l’appello:<br />

http://savegreecesaveeurope.wordpress.<br />

com<br />

l’idea che i “Paesi deboli” debbano<br />

esplicitare tale possibilità, mettendo sul<br />

tavolo <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica pisto<strong>la</strong> carica. È una<br />

strategia che nessun governo<br />

responsabile può permettersi di mettere<br />

in atto, ma che si è già presentata o<br />

potrebbe presentarsi sotto forma di un<br />

radicalismo di sinistra (Syriza) o di altro<br />

tipo meno definibile (Cinque Stelle?),<br />

cui gli elettori cominciano a prestare<br />

attenzione. Tutto ciò mentre il centro<br />

scompare e <strong>la</strong> sinistra di governo risulta<br />

partico<strong>la</strong>rmente esposta: <strong>la</strong>ddove non<br />

ha lo spazio per imporsi con una<br />

strategia autonoma come in Francia,<br />

rischia di condannarsi al destino del<br />

partito socialista greco, immo<strong>la</strong>tosi al<strong>la</strong><br />

linea di Bruxelles e Francoforte. Si<br />

scherza col fuoco, e se non fosse per le<br />

inquietanti analogie con quanto<br />

successo dopo <strong>la</strong> crisi del 1929, anche<br />

noi penseremmo che certi scenari sono<br />

solo fantasie.


RASSEGNASTAMPA<br />

6 Primo piano<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

di MARINA PERNA<br />

LOS CABOS –Dieci giorni per salvare l’euro e ri<strong>la</strong>nciare<br />

<strong>la</strong> crescita. I prossimi giorni saranno cruciali<br />

– avverte il premier Mario Monti – per prendere le<br />

«decisioni» in vista del vertice Ue di fine mese con<br />

un «importante percorso di avvicinamento» che farà<br />

anche tappa a Roma, con il quadri<strong>la</strong>terale con <strong>la</strong><br />

Merkel, Hol<strong>la</strong>nde e Rajoy, in programma venerdì.<br />

Decisioni su cui il Professore si sono notati progressi:<br />

«Ognuno di noi in Europa come una sorta di<br />

Gps si muove riposizionandosi», sottoli-<br />

nea di buon mattino, prima di iniziare <strong>la</strong><br />

seconda e ultima giornata dei <strong>la</strong>vori del<br />

G20. Senza nascondere le divergenze<br />

ma invitando tutti – nel suo ormai riconosciuto<br />

ruolo di “mediatore” – a non<br />

«perdersi in inutili dibattiti ideologici<br />

tra chi vuole uno stimolo al<strong>la</strong> domanda e<br />

chi, invece, politiche strutturali», dice<br />

forse pensando anche a Ange<strong>la</strong> Merkel<br />

che continua a frenare su eurobond,<br />

unione bancaria, garanzie sui depositi e<br />

qualsiasi ipotesi di eventuali di<strong>la</strong>zioni<br />

negli impegni di Atene. Bisogna ri<strong>la</strong>nciare <strong>la</strong> crescita<br />

perchè – spiega il Professore - i problemi<br />

«dell’Europa sono seri».<br />

Ma non sono «l’unico motivo di squilibrio<br />

dell’economia mondiale», rimarca sottolineando<br />

che a Los Cabos è «emersa, come doveva emergere <strong>la</strong><br />

consapevolezza» che l’Ue non è il solo problema,<br />

l’unica fonte del contagio. C’è anche, come ricorda-<br />

to da tutti compreso Barack Obama, il nodo dello<br />

squilibrio di bi<strong>la</strong>ncio Usa, che però – spiega – è stato<br />

meno al<strong>la</strong> “ribalta” di Los Cabos apparendo come<br />

un tema non altrettanto stringente di quello europeo.<br />

In Europa comunque «siamo proiettati verso una<br />

maggiore organizzazione per una risposta al<strong>la</strong> crisi<br />

ed una maggiore integrazione». Una risposta – è<br />

<strong>la</strong> posizione italiana che Monti dice essere stata al<br />

centro anche del suo intervento al G20 – che passi<br />

per «un forte ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> crescita ma non a scapito<br />

degli equilibri di bi<strong>la</strong>ncio». Crescita<br />

da perseguire con un ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> do-<br />

manda più incentrato sugli investimenti<br />

che sui consumi, ribadisce il premier<br />

italiano tornando sul suo cavallo<br />

di battaglia: «più spazio agli investimenti<br />

pubblici» per i quali Roma punta<br />

allo scorporo dal computo del deficit.<br />

Una crescita che l’Italia si è impegnata a<br />

veder inserita nel<strong>la</strong> bozza finale del comunicato<br />

del G20. Dove non sarà citata<br />

specificatamente <strong>la</strong> Spagna, risponde<br />

Monti a chi lo interpel<strong>la</strong> in merito spiegando<br />

che non è consuetudine scrivere nero su<br />

bianco il nome di un paese: «si possono comunque<br />

leggere situazioni anche se non è esplicitato il nome».<br />

Così come non ci dovrebbero essere riferimenti<br />

all’ipotesi di meccanismi di contingentamento<br />

delle fluttuazioni dello spread: «sono tecnicalità da<br />

esaminare all’interno dell’Ue», risponde il Professore.<br />

Monti par<strong>la</strong> anche del “giallo” che sembrava essersi<br />

consumato <strong>la</strong> scorsa notte con l’annul<strong>la</strong>men -<br />

to a sorpresa dell’atteso incontro tra Obama e gli europei<br />

(svoltasi poi ieri a margine dell’ultima giornata<br />

del G20) che aveva <strong>la</strong>sciato spazio a letture di<br />

forti tensioni tra una sponda e l’altra dell’oceano.<br />

«Non c’è stata perchè si era par<strong>la</strong>to di euro l’intera<br />

giornata», ha spiegato il Professore sottolineando<br />

che ieri sera dopo <strong>la</strong> cena “ristretta” dei leader (non<br />

presenti i ministri delle Finanze e le istituzioni internazionali),<br />

proprio mentre erano in «corso i fuochi<br />

d’artificio», è stato lo stesso Obama ad avvicinarsi<br />

a lui. Per chiedergli se valutasse necessario<br />

discuterne ancora, prosegue il racconto, confermando<br />

il ruolo di “collegamento” che gli Usa vedono<br />

in Roma.<br />

«E io, mi sono riservato di chiederlo a Hol<strong>la</strong>nde e<br />

al<strong>la</strong> Merkel». Anche loro hanno convenuto che il<br />

confronto sul tema dell’euro era già stato “ricco”<br />

durante <strong>la</strong> giornata, ha aggiunto.<br />

Il vertice, sollecitato dal presidente degli Stati Uniti, si è tenuto in tarda serata<br />

Obama incontra i leader europei<br />

LOS CABOS – Il vertice tra Obama e i<br />

leader Ue sul<strong>la</strong> situazione dell’euro -<br />

zona è stato “cancel<strong>la</strong>to”: La notizia,<br />

rimbalzata a tarda sera (quando in<br />

Italia già albeggiava) nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong><br />

stampadelvertice delG20,avevadestato<br />

sorpresa. E non poca, innescando<br />

retroscena che <strong>la</strong>sciavano lo<br />

spazio per ipotizzare l’acuirsi di tensioni<br />

e malumori da una parte all’al -<br />

tra dell’oceano con una cancelliera<br />

tedesca, Ange<strong>la</strong> Merkel, accerchiata.<br />

Ma quello che sembrava un “gial -<br />

lo” che <strong>la</strong>sciava presagire ulteriori<br />

nuvole all’orizzonte, sarebbe stato<br />

legato solo al fatto che di eurozona e<br />

problemi europei ieri se ne era par<strong>la</strong>to<br />

asufficienza. Il tema erastato ampiamente<br />

affrontato nel corso del<strong>la</strong><br />

prima giornata dei <strong>la</strong>vori, ha riferito<br />

il premier italiano, Mario Monti,<br />

spiegando che lo stesso Obama –<br />

mentre i cieli di Los Cabos venivano<br />

Crisi e G20<br />

Dal vertice messicano l’impegno<br />

dei leader Ue su crescita e rigore<br />

Giorni decisivi<br />

per salvare l’eur o<br />

Il presidente del Consiglio: «L’Italia sostiene <strong>la</strong> necessità<br />

di investimenti pubblici, nel rispetto dei vincoli di bi<strong>la</strong>ncio»<br />

Mario Monti a Los Cabos<br />

«Eur ozona<br />

pr oblema<br />

serio<br />

ma non l’unico»<br />

illuminati dai fuochi di artificio - gli<br />

si era avvicinato per chiedere se valutasse<br />

opportuno, al<strong>la</strong> luce delle discussioni<br />

già svolte, fare l’incontro.<br />

E dopo che il Professore si è consultato<br />

anche con i “colleghi“ Mer -<br />

kel e Hol<strong>la</strong>nde, si è deciso di soprassedere.<br />

Una versione che allontana<br />

qualsiasi dietrologia e che trova conferma<br />

nel fatto che quell’incontro<br />

poi c’è stato. Non ieri notte ma stamattina<br />

(in Italia era già pomeriggio<br />

inoltrato) quando il presidente del<br />

consiglio Ue, Herman Van Rompuy,<br />

ha irrotto su Twitter con un “cin -<br />

guettio” accompagnato da foto<br />

dell’incontro, in cui annunciava il<br />

vertice in corso, tra l’Inquilino del<strong>la</strong><br />

casa bianca e i leader di Germania,<br />

Gb, Italia Francia e Spagna. Presente<br />

anche il presidente del<strong>la</strong> commissione<br />

Ue, Jose Manuel Barroso. Le<br />

posizioni, probabilmente, non cam-<br />

biano ma il mancato incontro di ieri<br />

sera non sembra dunque aver segnato<br />

un nuovo capitolo di tensioni.<br />

Tensioni, che ieri, anche al<strong>la</strong> luce del<br />

voto in Grecia non bastato a tranquillizzare<br />

i mercati. Attraverso una<br />

ricetta difficile da mettere a punto,<br />

proprio per <strong>la</strong> distanza delle posizioni<br />

tra Berlino e le altre capitali europee.<br />

Con una Germania in totale controtendenza<br />

anche rispetto a Obama<br />

cheprima del<strong>la</strong>cena diieri havoluto<br />

un faccia a faccia con Frau Ange<strong>la</strong>,<br />

durato 45 minuti e coperto dal più<br />

stretto riserbo. Il presidente Usa –<br />

non è una novità - è in forte pressing<br />

sull’Europa. Un Europa arrivata a<br />

Los Cabos pronta a confrontarsi con<br />

il resto del mondo per trovare una soluzione<br />

ad una crisi che riguarda<br />

tutti. Ma che rivendica l’autonomia e<br />

il dirittodelle propriedecisioni. Non<br />

disposta ad essere messa all’angolo.<br />

La cancelliera si sente “a c c e rc h i a t a ”<br />

Merkel ri<strong>la</strong>ncia<br />

l’unione politica<br />

di ROSANNA PUGLIESE<br />

BERLINO– «So<strong>la</strong> in Messico». Ma<br />

che significa poi essere iso<strong>la</strong>ti, quando<br />

si è fermamente convinti di avere<br />

ragione? La stampa tedesca racconta<br />

oggi una cancelleria accerchiata<br />

dai potenti del pianeta – mica solo i<br />

“questuanti” che incontra in genere<br />

a Bruxelles, «stavolta sono in 19 contro<br />

Ange<strong>la</strong> Merkel» -, che mette a rischio<br />

<strong>la</strong> rielezione di Obama e viene<br />

incalzata dai partnereuropei perchè<br />

risolva <strong>la</strong> crisi. Ma lei, <strong>la</strong> donna cresciuta<br />

nell’ex Ddr, mantiene inalterata<br />

<strong>la</strong> risolutezza delleidee e, di conseguenza,<br />

delle esterna-<br />

zioni. «I mercati in Europa<br />

vogliono un’unio -<br />

ne pi—stretta», ri<strong>la</strong>ncia<br />

dal G20 di Los Cabos,<br />

auspicando che si facciano<br />

prossimamente<br />

passi in avanti concreti<br />

in questa direzione, perchè<br />

solo così, Frau Merkel<br />

ne è certa, in futuro<br />

si potranno evitare altre<br />

crisi finanziarie come<br />

quel<strong>la</strong> attuale. La crescita è necessaria,<br />

assicura, ma sempre a braccetto<br />

con uno sforzo concreto verso il<br />

«consolidamento fiscale».<br />

E non concede, ancora una volta,<br />

alcuno sconto al<strong>la</strong> Grecia post elettorale:<br />

«deve attenersi alle regole», ripete,<br />

«gliimpegni vannorispettati».<br />

Ma se i media tedeschi registrano<br />

l’“iso<strong>la</strong>mento”del<strong>la</strong> cancelliera, nessuno<br />

attacca <strong>la</strong> posizione assunta dal<br />

governo. Ampiamente condivisa<br />

dall’opinione pubblica, perchè è su<br />

questa che si fonda. Su convinzioni<br />

radicate, diffuse, a tutti i livelli. Va<br />

però anche segna<strong>la</strong>to un cambiamento<br />

sotto traccia, e proprio nei<br />

rapporti con <strong>la</strong> Francia: <strong>la</strong> Sueddeustche<br />

Zeitung marca un 'avvicinamentò<br />

con Francois Hol<strong>la</strong>nde, il quale<br />

non deve più «accreditarsi a tutti i<br />

costi», avendo ormai vinto l'Eliseo.<br />

Adesso, al contrario, il presidente<br />

francese sa che ha bisogno del<strong>la</strong> Merkel,<br />

per realizzare i suoi obiettivi. E<br />

Inflessibile<br />

sul<strong>la</strong> Grecia<br />

«Deve rispettare<br />

le regole»<br />

già sarebbe anche cambiato il modo<br />

di par<strong>la</strong>re del suo entourage e del<strong>la</strong><br />

diplomazia francese nei conforti di<br />

Berlino, dove si coglie una maggiore<br />

«disponibilità al compromesso».<br />

Questa Merkel “so<strong>la</strong>” ha dunque<br />

comprensione – quasi affettuosa –<br />

dai tedeschi. Molti giornali l’hanno<br />

seguita a partire da quell’aereo decol<strong>la</strong>to<br />

in piena notte a<strong>la</strong> volta di Los<br />

Cabos, dove lei è salita sapendo bene<br />

di trovarsi assediata dalle richieste:<br />

«Tutti gli occhi saranno su di noi»,<br />

aveva detto. Perchè «tutti vogliono<br />

che <strong>la</strong> Germania risolva <strong>la</strong> crisi»,<br />

scrive die Welt, che tito<strong>la</strong> sul match<br />

sproporzionato 19 contro<br />

1. Ma insomma, sa-<br />

rebbero andate davvero<br />

meglio le cose, scrive ancora<br />

SZ, se <strong>la</strong> linea fosse<br />

stata diversa? Se avesse<br />

messo nel «pentolone»<br />

delle misureanticrisi, ad<br />

esempio, gli eurobond?<br />

«Il problema è che <strong>la</strong> medicina<br />

del<strong>la</strong> Merkel, ammesso<br />

che funzioni, ha<br />

bisogno di tempo».<br />

«Tempo che qualche altro capo di<br />

Stato non ha: Obama deve fare qualcosa<br />

per salvare <strong>la</strong> sua rielezione,<br />

perchè l’economia negli Usa è stagnante<br />

e <strong>la</strong> disoccupazione è a livelli<br />

record». È <strong>la</strong> diagnosi. «Se il presidente<br />

degli Usa vuole avere una<br />

chance contro il suo sfidante repubblicano<br />

ha bisogno di un rapido successo<br />

o di un capro espiatorio». Merkel<br />

arriva proprio al momento giusto.<br />

Nonsolo. «Ancheil premierspagnolo<br />

e quello italiano, Rajoy e Monti,<br />

vogliono un cambiamento a causa<br />

degli alti interessi sui titoli di stato. E<br />

così Francois Hol<strong>la</strong>nde, anche se nel<br />

suo caso le ragioni sono più ideologiche».<br />

La strategia di Merkel è il contrattacco.<br />

La cancelliera cercherà di<br />

spostare il focus dall’Europa alle responsabilità<br />

di ciascuno, accusando<br />

Usa sul debito pubblico,Cina sul corsodei<br />

cambi,e tuttii paesiemergenti<br />

che impongono misure protezioniste<br />

ostaco<strong>la</strong>ndo il mercato.


RASSEGNASTAMPA<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE<br />

Barroso: «C’è voglia di maggiore integrazione europea»<br />

C’È voglia di una maggiore integrazione europea, e lo chiedono anche i 20 Grandi<br />

del<strong>la</strong> Terra che riconoscono gli «sforzi estremamente importanti che l’Europa sta<br />

facendo per fronteggiare <strong>la</strong> crisi economica». Lo ha affermato il Presidente del<strong>la</strong><br />

Commissione Ue Josè Manuel Barroso, al termine dei <strong>la</strong>vori del G20. «È stato<br />

estremamente importante – spiega in una nota – ascoltare da parte di tutti, dagli<br />

Usa all’Asia, <strong>la</strong> richiesta di costruire in Europa e nell’Eurozona un’integrazione più<br />

forte, anche bancaria, una vera unione economica e monetaria e anche un’unione<br />

politica». Così, l’appello ad una più forte e più integrata Unione Europea ed Eurozona<br />

«non viene solo da noi stessi che in Europa crediamo nel progetto. È diventata<br />

una necessità reale e globale. È questo il messaggio più importante di questo<br />

summit».<br />

| RELAZIONE FINALE |<br />

Priorità al consolidamento dei conti<br />

Nel documento conclusivo si par<strong>la</strong> di «piano d’azione coordinato»<br />

di DOMENICO CONTI<br />

e MARINA PERNA<br />

LOS CABOS – La crescita economica diventa<br />

<strong>la</strong> priorità numero uno dei Grandi<br />

riuniti in Messico, ma senza rinunciare<br />

al rigore dei conti pubblici. E si aprono<br />

spiragli sui meccanismi per difendere<br />

gli Stati presi di mira dai mercati: secondo<br />

il Financial Times il premier italiano<br />

Mario Monti avrebbe avanzato l’idea di<br />

consentire al fondo salva-Stati europeo,<br />

finora usato per fare prestiti ai Paesi in<br />

difficoltà, di comprare i loro titoli di Stato<br />

sulmercato.Ipotesi nonappoggiatadal<strong>la</strong><br />

cancelliera tedesca Ange<strong>la</strong> Merkel ma<br />

discussa nel<strong>la</strong> sede del G20. E le parole<br />

del presidente francese Francois Hol<strong>la</strong>nde<br />

fanno pensare a una posizione comune<br />

a quel<strong>la</strong> di Roma: gli spread di Italia e<br />

Spagna sono «inaccettabili» e «dobbiamo<br />

mostrare una capacità di intervenire<br />

molto più veloce».<br />

Il comunicato finale del G20 messicano<br />

viene incontro alle ragioni di Roma e<br />

Parigi, e fa passi avanti par<strong>la</strong>ndo di un<br />

«piano d’azione coordinato» per <strong>la</strong> crescita,<br />

anche se l’assenza di dettagli <strong>la</strong>scia<br />

ampio spazio di manovra all’Europa, che<br />

si appresta a discuterne a Roma venerdì<br />

e a Bruxelles a finemese. Certo <strong>la</strong> Merkel<br />

torna a Berlino senza essere apparentemente<br />

arretrata sul<strong>la</strong> sua posizione: i<br />

leader europei s'impegnano «a muovere<br />

speditamente verso misureper <strong>la</strong> crescita»,<br />

ma «mantenendo il fermo impegno a<br />

realizzare un consolidamento fiscale che<br />

va valutato su base strutturale». Un compromessocherive<strong>la</strong>tutte<br />

ledifficoltàele<br />

divisioni sul<strong>la</strong> ricetta migliore per portare<br />

l’Eurozona fuori dal<strong>la</strong> crisi del debito e<br />

dal<strong>la</strong> recessione, e rimuovere i rischi globali<br />

postidal Vecchio Continenteche minacciano<br />

<strong>la</strong> rielezione di Barack Obama.<br />

Sfumato l’incontro dell’altro ieri, il<br />

presidente Usa ha visto ieri i leader di<br />

Bruxelles assieme al premier italiano<br />

Mario Monti e a quello britannico David<br />

Cameron, al<strong>la</strong> Merkel, al presidente<br />

francese Francois Hol<strong>la</strong>nde e al premier<br />

spagnolo Mariano Rajoy. «La crescita –<br />

ha spiegato Monti dando 10 giorni ai<br />

partnereuropei persalvare l’euro –è stato<br />

il tema del mio intervento al G20».<br />

L’era del rigore a tutti i costi sembra tramontata:<br />

da Bruxelles filtrano aperture<br />

aun ammorbidimentodeitermini disalvataggio<br />

chiesti al<strong>la</strong> Grecia, anche se <strong>la</strong><br />

Merkel ammonisce: «gli impegni vanno<br />

rispettati».<br />

Il pressing Usa, con importanti sponde<br />

europee, nel Fondo monetario internazionale<br />

e fra le grandi istituzioni che<br />

contano, è riuscito a far passare <strong>la</strong> linea<br />

che, in assenza di crescita, il rigore rischia<br />

di far peggiorare, anzichè migliorare,<br />

i bi<strong>la</strong>nci statali. La «grande priorità<br />

del G20» è <strong>la</strong> crescita –si legge in una bozza<br />

non definitiva del documento conclusivo<br />

del vertice di Baja California –con un<br />

«piano d’azione coordinato». Scompare<br />

ogni ipotesi di meccanismi automatici<br />

Secondo Venizelos potrebbe nascere oggi<br />

Grecia, cresce l’attesa<br />

per il nuovo Governo<br />

Il leader del<br />

G20 riunito in<br />

Messico a<br />

Los Cabos<br />

per 'raffreddarè gli spread, ma è auspicato<br />

che «se le condizioni economiche dovessero<br />

peggiorare significativamente,<br />

quei Paesi che hanno sufficiente margine<br />

di manovra di bi<strong>la</strong>ncio sono pronti a<br />

coordinare e realizzare misure fiscali discrezionali<br />

a sostegno del<strong>la</strong> domanda interna».<br />

Di fatto un richiamo ai virtuosi come <strong>la</strong><br />

Germania, che a Cannes lo scorso novembre<br />

si era impegnata a stimo<strong>la</strong>re i<br />

consumiinterni.Dai leaderdelG20arriva<br />

anche il sostegno all’Europa rispetto a<br />

«misure concrete verso un’architettura<br />

finanziaria più integrata» e a meccanismi<br />

per rompere il circolo vizioso che<br />

s'instaura fra Paesi troppo indebitati e<br />

banche costrette a sostenere i titoli di Stato:<br />

si tratta dell’unione bancaria che sarà<br />

uno dei temi forti del vertice di fine mese<br />

a Bruxelles. Sul bi<strong>la</strong>ncio del G20 c'è una<br />

posta in rosso ed è quel<strong>la</strong> tassa sulle transazioni<br />

finanziarie cui si <strong>la</strong>vora da mesi<br />

ma che - come anticipato da Hol<strong>la</strong>nde – è<br />

saltata e non dovrebbe comparire nel comunicato<br />

finale. Ma i Grandi – e soprattutto<br />

l’Europa con i suoi problemi di debito<br />

–possono conso<strong>la</strong>rsi con i passi avanti<br />

sul rafforzamento del “firewall”del Fondo<br />

monetario internazionale. Con il contributo<br />

dei “Brics” si dovrebbe arrivare a<br />

oltre 450 miliardi di dol<strong>la</strong>ri in più nel capitale<br />

del Fmi, in cambio di una riforma<br />

del sistema di voto da varare entro ottobre<br />

che dovrà premiare Brasile, Russia,<br />

India e Cina.<br />

di PATRIZIO NISSIRIO<br />

ATENE – Il nuovo governo di coalizione<br />

greco sta per nascere. Potrebbe<br />

vedere <strong>la</strong> luce già oggi: guidato<br />

dal conservatore Antonis Samaras<br />

di Nea Dimokratia, il vincitore delle<br />

elezioni, insieme con due partiti di<br />

sinistra, il Pasok e <strong>la</strong> Sinistra Democratica<br />

(Dimar). Lo ha <strong>la</strong>sciato chiaramente<br />

intendere, al termine di<br />

una giornata di intense trattative<br />

tra i possibili partner, il presidente<br />

del Pasok Evangelos Venizelos, precisando<br />

però che il suo partito deve<br />

ancora decidere in che forma prendere<br />

parte al nuovo esecutivo. Un governo<br />

che sembra avere un punto di<br />

sintesi nel<strong>la</strong> necessità di rinegoziare<br />

parti del Memorandum con Ue,<br />

Bce e Fmi. Una prospettiva e una speranza<br />

che però si scontra ancora una<br />

volta con l’inflessibilità del<strong>la</strong> cancelliera<br />

tedesca Ange<strong>la</strong> Merkel, che richiama<br />

Atene a rispettare “regole”<br />

ed “impegni”.<br />

Mentre proseguiva <strong>la</strong> riunione cui<br />

prendevano parte due “ambasciato -<br />

ri” per ciascun partito, per tracciare<br />

le linee definitive dell’accordo programmatico<br />

e accordarsi sui nomi<br />

dei ministri del nuovo esecutivo (secondo<br />

<strong>la</strong> tv Net non si è par<strong>la</strong>to di dati<br />

economici), Venizelos ha dichiarato<br />

in diretta tv che «un governo deve essere<br />

formato prima possibile... al<br />

punto in cui siamo ora può nascere<br />

domani entro mezzogiorno». L’ex<br />

ministro delle Finanze ha quindi aggiunto<br />

che i socialisti sono pronti a<br />

sostenere il governo «con tutte le forze»<br />

ma non hanno ancora deciso in<br />

che forma partecipare al nuovo esecutivo.<br />

Il gruppo par<strong>la</strong>mentare del<br />

Primo piano<br />

| LA N U O VA UE |<br />

Presidente eletto<br />

e camera federale<br />

7<br />

partito è stato quindi convocato per<br />

domani mattina per affrontare <strong>la</strong><br />

questioneil livellodipartecipazione<br />

dei socialisti al governo.<br />

Venizelos ha già detto chiaramente<br />

che non vuole che al nuovo esecutivo<br />

partecipino membri del Pasok<br />

che si sono “bruciati” in passato con<br />

scandali e altro, ma evidentemente<br />

ci sono deputati socialisti che non sono<br />

d’accordo con lui. Il leader ha però<br />

detto esplicitamente che il punto più<br />

importante per i socialisti non sono i<br />

nomi dei ministri ma chi farà parte<br />

del<strong>la</strong> “squadra” nazionale che rinegozi<br />

parti del Memorandum. Ma su<br />

questa prospettiva, che sembra essere<br />

il tratto unificante del nascente<br />

governo greco, è giunto lo stop del<strong>la</strong><br />

cancelliera tedesca. «La Grecia deve<br />

attenersi alle regole», ha affermato<br />

Merkel dal summit del G20 di Los<br />

Cabos, in Messico. «Gli impegni vanno<br />

rispettati», ha tagliato corto. Una<br />

linea dura che non sembra oggi condivisa<br />

da molti, all’interno<br />

dell’Unione Europea. «Chiunque dica<br />

che non c’è bisogno, o che non è<br />

possibile rinegoziare il Memorandum<br />

con <strong>la</strong> Grecia si illude», ha infatti<br />

dichiarato oggi a Bruxelles una<br />

fonte qualificata, in vista dell’Euro -<br />

gruppo di giovedì.<br />

Chi sostiene questa posizione «resterebbe<br />

nell’illusione che l’intero<br />

programma e l’intero processo siano<br />

rimasti completamente immutati,<br />

fin dalle prime elezioni», ha detto<br />

il diplomatico confermando <strong>la</strong> linea<br />

del presidente dell’Eurogruppo<br />

Jean-C<strong>la</strong>ude Juncker. Secondo il diplomatico,<br />

se non si cambia il Memorandum<br />

-pur <strong>la</strong>sciandointatte riduzione<br />

del debito, riforme strutturali<br />

e lotta all’evasione fiscale – «si fallirà».<br />

Una posizione condivisa anche<br />

dal ministro delle Finanze austriaco<br />

Maria Fekter, per <strong>la</strong> quale il documento<br />

deve essere «adeguato pragmaticamente».<br />

Intanto, <strong>la</strong> vittoria<br />

elettorale delle forze pro-Euro in<br />

Grecia starebbe già provocando un<br />

effetto di “normalizzazione”: fonti<br />

bancarie segna<strong>la</strong>no che già da ieri,<br />

molti risparmiatori hanno iniziato a<br />

riportare i soldi che avevano tenuto<br />

a casa nelle banche, passata <strong>la</strong> grande<br />

paura dell’imminente uscita<br />

dall’Euro con tutte le sue conseguenze<br />

finanziarie e sociali. Una<br />

tendenza che, dicono, dovrebbe rafforzarsi<br />

nei prossimi giorni.<br />

BERLINO – Tutti alle urne, nello stesso giorno, in Europa,<br />

per eleggere un nuovo presidente del<strong>la</strong> Commissione,<br />

che sceglierà poi i membri del suo governo. Un<br />

par<strong>la</strong>mento più vicino a quelli nazionali, cui affiancare<br />

una seconda Camera federale, quel<strong>la</strong> degli Stati membri.<br />

Un’estensione delle materie in cui è possibile procedere<br />

alle decisioni con maggioranza qualificata. Ecco<br />

disegnata in una bozza cui <strong>la</strong>vora <strong>la</strong> diplomazia europea<br />

l’Ue delfuturo. Undocumento delgruppo di<strong>la</strong>voro<br />

informale dei ministri degli Esteri di Austria, Belgio,<br />

Danimarca, Italia, Germania, Lussemburgo, Paesi<br />

Bassi, Polonia, Portogallo e Spagna. «Nonostante intensi<br />

sforzi di consolidamento e di stabilizzazione – si<br />

legge nel testo –<strong>la</strong> crisi non è finita. Conseguenze di vasta<br />

portatasui mercatifinanziari esul<strong>la</strong> economiareale<br />

restano una minaccia molto concreta. E <strong>la</strong> crisi ha<br />

una dimensione politica».<br />

In uno scenario in cui «aumentano nazionalismo e<br />

populismo, e diminuiscono solidarietà e senso di appartenenza»,<br />

l’Europa deve irrobustirsi. «Stiamo par<strong>la</strong>ndo<br />

di rendere l’Unione europea e l’euro irreversibili»,<br />

scrivono. Nel lungo periodo si deve arrivare a «un<br />

processo di maggiore integrazione» che «potrebbe essere<br />

realizzata al meglio attraverso i cambiamenti dei<br />

trattati».Macisono ancheobiettivia«mediotermine»:<br />

il «patto di bi<strong>la</strong>ncio e per <strong>la</strong> crescita dovrebbe essere<br />

maggiormente rafforzato» e si «potrebbe avere un ruolo<br />

più forte delle istituzioni europee sui budget nazionali».<br />

Nello stesso arco temporale, l’obiettivo è «superare<br />

<strong>la</strong> situazione di un’unione monetaria di Maastricht<br />

senza unione economica». Il Meccanismo di stabilità<br />

europea Esm potrebbe diventare un «fondo monetario<br />

europeo». Anchese, sisottolinea neldocumento, sucome<br />

mutualizzare i rischi sovrani non c’è ancora accordo.<br />

«Nel medio termine i visti nazionali potrebbero essere<br />

superati da un visto europeo».<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMQxNlEk2izjBpXFzZrwUNNk=<br />

4 PRIMO PIANO<br />

LA CRISI GLOBALE<br />

IL SUMMIT MONDIALE IN MESSICO<br />

Anche al summit di Los Cabos <strong>la</strong> Cancelliera<br />

conferma <strong>la</strong> fermezza: Atene deve rispettare i patti<br />

e niente eurobond senza unione economica<br />

Monti torna mediatore al G20<br />

«Venti giorni per salvare l’euro»<br />

Pressing sul<strong>la</strong> Merkel per le misure sul<strong>la</strong> crescita. Grecia, forse oggi il gove r n o<br />

l Dieci giorni per salvare l’euro e<br />

ri<strong>la</strong>nciare <strong>la</strong> crescita. I prossimi giorni<br />

saranno cruciali – avverte il premier<br />

Mario Monti – per prendere le «decisioni»<br />

in vista del vertice Ue di fine mese<br />

con un «importante percorso di avvicinamento»<br />

che farà anche tappa a Roma,<br />

con il quadri<strong>la</strong>terale con <strong>la</strong> Merkel,<br />

Hol<strong>la</strong>nde e Rajoy, in programma venerdì.<br />

Decisioni su cui il Professore si sono<br />

notati progressi: «Ognuno di noi in Europa<br />

come una sorta di Gps si muove<br />

riposizionandosi», sottolinea di buon<br />

mattino, prima di iniziare <strong>la</strong> seconda e<br />

ultima giornata dei <strong>la</strong>vori del G20. Senza<br />

nascondere le divergenze ma invitando<br />

tutti – nel suo ormai riconosciuto ruolo<br />

di mediatore – a non «perdersi in inutili<br />

dibattiti ideologici tra chi vuole uno stimolo<br />

al<strong>la</strong> domanda e chi, invece, politiche<br />

strutturali», dice forse pensando<br />

anche a Ange<strong>la</strong> Merkel che continua a<br />

frenare su eurobond, unione bancaria,<br />

garanzie sui depositi e qualsiasi ipotesi<br />

di eventuali di<strong>la</strong>zioni negli impegni di<br />

Atene. Bisogna ri<strong>la</strong>nciare <strong>la</strong> crescita perchè<br />

– spiega il Professore - i problemi<br />

«dell’Europa sono seri». Ma non sono<br />

«l'unico motivo di squilibrio dell’econo -<br />

mia mondiale», rimarca sottolineando<br />

che a Los Cabos è «emersa, come doveva<br />

emergere <strong>la</strong> consapevolezza» che l’Ue<br />

non è il solo problema, l’unica fonte del<br />

contagio. C'è anche, come ricordato da<br />

tutti compreso Barack Obama, il nodo<br />

dello squilibrio di bi<strong>la</strong>ncio Usa, che però<br />

– spiega – è stato meno al<strong>la</strong> ribalta di Los<br />

Cabos apparendo come un tema non altrettanto<br />

stringente di quello europeo. In<br />

Europa comunque «siamo proiettati verso<br />

una maggiore organizzazione per una<br />

risposta al<strong>la</strong><br />

crisi ed una<br />

maggiore integrazione».<br />

Una<br />

risposta – è <strong>la</strong><br />

posizione italiana<br />

che Monti<br />

dice essere<br />

stata al centro<br />

anche del suo<br />

intervento al<br />

G20 – che passi<br />

PREMIER Monti per «un forte<br />

ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong><br />

crescita ma<br />

non a scapito degli equilibri di bi<strong>la</strong>ncio».<br />

Crescita da perseguire con un ri<strong>la</strong>ncio<br />

del<strong>la</strong> domanda più incentrato sugli investimenti<br />

che sui consumi, ribadisce il<br />

premier italiano tornando sul suo cavallo<br />

di battaglia: «più spazio agli investimenti<br />

pubblici» per i quali Roma<br />

punta allo scorporo dal computo del deficit.<br />

Una crescita che l’Italia si è impegnata<br />

a veder inserita nel<strong>la</strong> bozza finale<br />

del comunicato del G20. Dove non<br />

sarà citata specificatamente <strong>la</strong> Spagna,<br />

risponde Monti a chi lo interpel<strong>la</strong> in<br />

merito spiegando che non è consuetudine<br />

scrivere nero su bianco il nome di<br />

un paese: «si possono comunque leggere<br />

situazioni anche se non è esplicitato il<br />

nome». Così come non ci dovrebbero<br />

essere riferimenti all’ipotesi di meccanismi<br />

di contingentamento delle fluttuazioni<br />

dello spread: «sono tecnicalità da<br />

esaminare all’interno dell’Ue», risponde<br />

il Professore.<br />

Monti par<strong>la</strong> anche del «giallo» che<br />

sembrava essersi consumato con l’an -<br />

nul<strong>la</strong>mento a sorpresa dell’atteso incontro<br />

tra Obama e gli europei (svoltasi poi<br />

ieri a margine dell’ultima giornata del<br />

G20) che aveva <strong>la</strong>sciato spazio a letture di<br />

forti tensioni tra una sponda e l’altra<br />

dell’oceano. «Non c'è stata perchè si era<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

ai <strong>la</strong>vori del G20<br />

par<strong>la</strong>to di euro l’intera giornata», ha<br />

spiegato il Professore sottolineando che<br />

lunedì sera dopo <strong>la</strong> cena «ristretta» dei<br />

FOTO DI GRUPPO I grandi del pianeta al vertice del G20 in Messico<br />

leader (non presenti i ministri delle Fi- "ricco" durante <strong>la</strong> giornata, ha aggiun- Evangelos Venizelos, precisando però<br />

nanze e le istituzioni internazionali), t o.<br />

che il suo partito deve ancora decidere in<br />

proprio mentre erano in «corso i fuochi Intanto il nuovo governo di coalizione che forma prendere parte al nuovo ese-<br />

d’artificio», è stato lo stesso Obama ad greco sta per nascere. Potrebbe vedere <strong>la</strong> cutivo. Un governo che sembra avere un<br />

avvicinarsi a lui. Per chiedergli se va- luce già oggi: guidato dal conservatore punto di sintesi nel<strong>la</strong> necessità di rilutasse<br />

necessario discuterne ancora, Antonis Samaras di Nea Dimokratia, il negoziare parti del Memorandum con<br />

prosegue il racconto, confermando il vincitore delle elezioni, insieme con due Ue, Bce e Fmi. Una prospettiva e una<br />

ruolo di «collegamento» che gli Usa ve- partiti di sinistra, il Pasok e <strong>la</strong> Sinistra speranza che però si scontra ancora una<br />

dono in Roma. «E io, mi sono riservato di Democratica (Dimar). Lo ha <strong>la</strong>sciato volta con l’inflessibilità del<strong>la</strong> cancelliera<br />

chiederlo a Hol<strong>la</strong>nde e al<strong>la</strong> Merkel». An- chiaramente intendere, al termine di tedesca Ange<strong>la</strong> Merkel, che richiama<br />

che loro hanno convenuto che il con- una giornata di intense trattative tra i Atene a rispettare «regole» ed «impefronto<br />

sul tema dell’euro era già stato possibili partner, il presidente del Pasok gni».


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMQeunc2tHyoc4knCwrnpHR8=<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

Borse europee<br />

Mi<strong>la</strong>no<br />

è <strong>la</strong> migliore<br />

più 3,35%<br />

l ROMA. Il nervosismo per <strong>la</strong><br />

crisi dell’euro non abbandona i<br />

mercati ma, dopo una partenza<br />

incerta, su Borse e spread del Vecchio<br />

Continente <strong>la</strong> tensione si allenta<br />

e l'atmosfera si fa frizzante<br />

soprattutto per Mi<strong>la</strong>no e Madrid<br />

che archiviano <strong>la</strong> performance<br />

m i g l i o re.<br />

Accantonati gli iniziali timori<br />

per Grecia e Spagna, il mercato<br />

ha iniziato a scommettere con più<br />

decisione su nuove misure di stimolo<br />

all’economia da parte del<strong>la</strong><br />

Federal Reserve (oggi si chiude <strong>la</strong><br />

due giorni del Fomc) che potrebbe<br />

fare da apripista a manovre<br />

espansive delle altre banche centrali,<br />

a partire dal<strong>la</strong> Bce. E mentre<br />

si guarda al<strong>la</strong> nascita del nuovo<br />

governo in Grecia, dal G20 di Los<br />

Cabos si attendono risposte su come<br />

governare <strong>la</strong> crisi dell’euro in<br />

vista del<strong>la</strong> fitta agenda di incontri<br />

europei – da qui a fine giugno – da<br />

cui dovrebbe emergere una più<br />

credibile e solida architettura<br />

dell’unione monetaria. Così, dopo<br />

i ribassi di ieri, scatta il rimbalzo<br />

in un mercato che non vede<br />

l’ora di fare acquisti a prezzi<br />

stracciati. Tra le Borse del Vecchio<br />

Continente Piazza Affari archivia<br />

<strong>la</strong> prestazione migliore<br />

con un solido +3,35%, seguita da<br />

Madrid (+2,67%). Bene anche<br />

Francoforte (+1,84%), Londra<br />

(+1,73%) e Parigi (+1,69%). In deciso<br />

miglioramento gli spread: il<br />

differenziale tra Btp e Bund scende<br />

fin sotto i 440 punti base dai 461<br />

dell’avvio (chiusura a 436), con il<br />

rendimento del Btp in calo sotto il<br />

6% al 5,88%. Si restringe anche <strong>la</strong><br />

forbice tra i decennali spagnoli e<br />

tedeschi, sebbene l’asta di titoli<br />

sulle scadenze più brevi non sia<br />

stata certo agevole per il Tesoro<br />

spagnolo che ha piazzato tutto,<br />

ma a tassi superiori al 5%. Lo<br />

spread tra <strong>la</strong> carta a 10 anni di<br />

Madrid e Berlino è sceso a 542<br />

punti con il tasso dei Bonos sotto<br />

<strong>la</strong> soglia critica del 7% (6,95%). In<br />

rimonta l’euro che riaggancia<br />

quota 1,27 dol<strong>la</strong>ri da 1,2638 del<strong>la</strong><br />

vigilia.<br />

Eppure <strong>la</strong> giornata si era aperta<br />

nel segno del<strong>la</strong> caute<strong>la</strong> e del<strong>la</strong><br />

vo<strong>la</strong>tilità, tra le incertezze sul<strong>la</strong><br />

rinegoziazione delle condizioni<br />

imposte al<strong>la</strong> Grecia in cambio del<br />

salvataggio, i dubbi sul<strong>la</strong> capacità<br />

di Madrid di riuscire a finanziarsi<br />

sul mercato a tassi così<br />

alti, e i timori per <strong>la</strong> fragilità<br />

dell’economia europea dopo che<br />

l’indice Zew tedesco è inaspettatamente<br />

crol<strong>la</strong>to ai minimi da 14<br />

anni (a quota -16,9 a maggio, minimo<br />

dal 2008). Certo, al di là delle<br />

acrobazie dei mercati, resta il fatto<br />

che l’esito dell’asta di ieri del<strong>la</strong><br />

Spagna certifica che i nodi di fondo<br />

del<strong>la</strong> crisi dell’euro restano sul<br />

t ap p e t o.<br />

Laura Cafaro<br />

Case, mai così male<br />

mercato giù del 20%<br />

Nel primo trimestre del 2012 crollo delle compravendite<br />

l ROMA. La crisi piega il mercato<br />

immobiliare: nei primi tre<br />

mesi del 2012 <strong>la</strong> vendita di abitazioni<br />

è crol<strong>la</strong>ta, segnando un<br />

-19,6% rispetto allo stesso periodo<br />

dell’anno precedente. Un dato<br />

così negativo per <strong>la</strong> vendita di<br />

case non era mai stato registrato,<br />

almeno a partire dal 2004, da<br />

quando cioè sono cominciate le<br />

rilevazioni trimestrali. Anche le<br />

grandi città, che normalmente<br />

sostengono il settore, vedono cali<br />

nell’ordine del 20%. E <strong>la</strong> situazione<br />

si annuncia difficile anche<br />

per i due trimestri successivi, il<br />

Il calo è frutto del<strong>la</strong> congiuntura economica<br />

sfavorevole, l’eventuale effetto-Imu si potrà<br />

misurare solo nei prossimi due trimestri del 2012<br />

secondo e il terzo 2012. L’Ag enzia<br />

del Territorio ha fatto il punto<br />

sulle compravendite immobiliari<br />

che nel complesso, compresi<br />

cioè negozi, uffici, capannoni,<br />

case e pertinenze, vede una flessione<br />

del 17,8%. Nessun commento<br />

nel<strong>la</strong> conferenza stampa<br />

invece sull'annunciata soppressione<br />

del<strong>la</strong> stessa Agenzia che<br />

dovrebbe essere inglobata dalle<br />

Entrate. Sono i Geometri invece<br />

ad esprimere «preoccupazione»<br />

per questa scelta del governo.<br />

Per capire che cosa è accaduto<br />

nei primi tre mesi del 2012 nel<br />

mercato immobiliare «occorre<br />

verificare più correttamente le<br />

variabili socio-economiche del<br />

trimestre precedente», spiega<br />

Gianni Guerrieri, direttore<br />

dell’Osservatorio del mercato<br />

immobiliare dell’Agenzia del<br />

Territorio. Infatti il mercato è<br />

misurato sul<strong>la</strong> base dei rogiti ma<br />

le decisioni di acquisto precedono<br />

l’atto di qualche mese. Pesa<br />

dunque <strong>la</strong> congiuntura economica<br />

di fine 2011, dal calo del Pil<br />

all’aumento del<strong>la</strong> disoccupazione,<br />

dal<strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> spesa<br />

delle famiglie all’aumento dei<br />

tassi di interesse. «Non è ravvisabile<br />

invece una corre<strong>la</strong>zione<br />

tra i dati di riduzione del mercato<br />

immobiliare e l’aumento<br />

del<strong>la</strong> tassazione degli immobili»<br />

decisa con il Salva-Italia a dicembre<br />

2011. Ma quanto invece<br />

peserà l’Imu sull'atteso calo del<br />

secondo e terzo trimestre? Guerrieri<br />

fa presente che rispetto al<strong>la</strong><br />

gravità del<strong>la</strong> situazione economica<br />

<strong>la</strong> tassa è solo una picco<strong>la</strong><br />

parte del problema e comunque<br />

verosimilmente non sarà l’ele -<br />

mento che determinerà se acquistare<br />

o no. Per <strong>la</strong> Confedilizia<br />

PRIMO PIANO<br />

Le compravendite di case<br />

+1,4% +0,6%<br />

III trim 2011 IV trim 2011 I trim 2012<br />

Il primo trimestre nelle città principali<br />

Napoli<br />

Mi<strong>la</strong>no<br />

Torino<br />

Bologna<br />

Roma<br />

Firenze<br />

Genova<br />

Palermo<br />

Fonte: Agenzia Territorio (su dati dei notai)<br />

-19,6%<br />

5<br />

-9,8%<br />

-10,7%<br />

-18,1%<br />

-18,4%<br />

-20,6%<br />

-21,1%<br />

-21,8%<br />

-26,5%<br />

ANSA-CENTIMETRI<br />

invece «con l’Imu gli effetti sul<br />

mercato immobiliare sono disastrosi,<br />

soprattutto in riferimento<br />

al<strong>la</strong> totale scomparsa dell’in -<br />

vestimento per locare, con i conseguenti<br />

effetti sociali che già<br />

cominciano a vedersi».<br />

Dopo <strong>la</strong> ripresa che si era verificata<br />

nel terzo e quarto trimestre<br />

del 2011 (rispettivamente<br />

+1,4% e +0,6% tendenziale), il<br />

primo trimestre 2012 «disattende<br />

i segnali positivi», dice ancora<br />

l’Agenzia del Territorio.<br />

Tra le città spiccano le forti<br />

flessioni di Palermo (-26,5%), di<br />

Genova (-21,8%), di Firenze<br />

(-21,1%). A Roma il mercato è<br />

diminuito del 20,6%, a Mi<strong>la</strong>no<br />

del 10,7%, a Torino del 18,1%, a<br />

Bologna del 18,4%. Il calo più<br />

contenuto è a Napoli: -9,8%.<br />

Difficile resta anche <strong>la</strong> situazione<br />

di chi non compra ed è in<br />

affitto: «Malgrado l’aumento c<strong>la</strong>moroso<br />

degli ultimi anni, <strong>la</strong> morosità<br />

riesce a crescere ulteriormente.<br />

Nel 2011 gli sfratti per<br />

morosità sfiorano il 90% del totale<br />

delle nuove sentenze emesse,<br />

contro l’85% dello scorso annò»,<br />

fa presente l’Unione Inquilini.<br />

Manue<strong>la</strong> Tulli<br />

Auto, nel 2011<br />

boom di interventi<br />

per meccanici<br />

e carrozzieri<br />

l ROMA. Il mercato dell’auto<br />

continuaa subire gli effetti del<strong>la</strong><br />

crisi economica. Ma è proprio<br />

dal<strong>la</strong> recessione che c'è chi ne<br />

approfitta. Sono gli autoriparatori<br />

e carrozzieri, addetti a mettere<br />

a nuovo le auto che circo<strong>la</strong>no<br />

sulle nostre strade, sempre<br />

più vecchie e malridotte. Non a<br />

caso le vetture in Italia registrano<br />

un’età media compresa tra<br />

gli otto e i nove anni, nel 2009 si<br />

attestava ad un massimo di circa<br />

7 e mezzo.<br />

L'anno scorso sono stati spesi<br />

30.093 milioni di euro per <strong>la</strong> manutenzione<br />

e riparazione delle<br />

vetture in Italia, con un incremento<br />

del 2,70% rispetto al 2010<br />

(dati dall’Osservatorio Autopromotec).<br />

Sempre nel 2011, <strong>la</strong><br />

spesa media per <strong>la</strong> manutenzione<br />

e le riparazioni di una autovettura<br />

è stata di 810 euro. Gli<br />

artigiani dell’automotive sono<br />

forse gli unici che riescono a<br />

vivere una contro-crisi in questo<br />

scenario depresso, anche se<br />

non sono tutte rose e fiori.<br />

«La tendenza del 2012 è quel<strong>la</strong><br />

di una stagnazione – ha precisato<br />

l’amministratore delegato<br />

dell’Osservatorio Autopromotec,<br />

Renzo Servadei – Il settore<br />

dell’autoriparazione è in anticiclo<br />

rispetto al<strong>la</strong> vendita di veicoli<br />

nuovi, per <strong>la</strong> necessità di<br />

riparare auto vecchie piuttosto<br />

che acquistarne di nuovo ma<br />

negli ultimi tempi stiamo assistendo<br />

ad una vera e propria<br />

recrudescenza del<strong>la</strong> crisi economica<br />

che sta riducendo drasticamente<br />

l’utilizzo dei veicoli».


RASSEGNASTAMPA<br />

8 Primo piano<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

False invalidità<br />

Arrestati un medico e un avvocato<br />

Sospetti su 26 casi a Potenza e dintorni<br />

L’unico ceco<br />

era l’oculista<br />

Vendeva occhiali “miracolosi” nell’ambu<strong>la</strong>torio Asp<br />

Pochi euro per un certificato fasullo e poi l’indennità<br />

GLI ARRESTATI E GLI INDAGATI<br />

IN CARCERE<br />

Vincenzo Pagliara<br />

AI DOMICILIARI<br />

Donato Giacomino<br />

A PIEDE LIBERO<br />

Maria Telesca<br />

Natalina Ange<strong>la</strong><br />

Alvino<br />

Giuseppina Puzzi<br />

Anna Fontanel<strong>la</strong><br />

Giuseppina Salvato<br />

Vito Di Mauro<br />

Rosa Faregna<br />

Giuseppe Cucinotta<br />

Luciano Scuccimarra<br />

Sabrina Sileo<br />

Miche<strong>la</strong> Coppo<strong>la</strong><br />

Silvana Giacomino<br />

Rocchina Manfreda<br />

Salvatore Amelio<br />

Vita Cataldo<br />

Maria Vincenza Salvia<br />

Vito Antonio Cataldo<br />

Ange<strong>la</strong> Cataldo<br />

Mauro Di Palma<br />

Maria Antonietta<br />

Car el<strong>la</strong><br />

Donato Guma<br />

Antonietta<br />

M a rc a n t o n i o<br />

Pasqualina Tirone<br />

Maria Labrio<strong>la</strong><br />

Ange<strong>la</strong> Marino<br />

Carme<strong>la</strong> Brunetti<br />

di LEO AMATO<br />

POTENZA - Tutto è nato<br />

dall’esposto a istituzioni e forze<br />

dell’ordine di un gruppetto di ottici<br />

del capoluogo e provincia che<br />

avevano visto ca<strong>la</strong>re il loro fatturato<br />

da quando un oculista di Salerno<br />

era arrivato in città. «Prescrive<br />

gli occhiali e li vende lui<br />

stesso», avevano denunciato infuriati.<br />

E a distanza di quasi tre<br />

anni sembra proprio che ci avessero<br />

visto giusto. Come peraltro<br />

hanno continuato a vedere benissimo<br />

tanti dei clienti passati per<br />

quello studio. Svolgevano una vita<br />

rego<strong>la</strong>re, con <strong>la</strong> spesa al supermercato,<br />

l’acquisto degli abiti e -<br />

ove necessario - anche <strong>la</strong> firma dei<br />

moduli per il ritiro del<strong>la</strong> posta.<br />

Eppure per lo Stato erano tutti<br />

non vedenti con rego<strong>la</strong>re diritto<br />

di retribuzione per invalidità,<br />

maturato sul<strong>la</strong> base di attestazioni<br />

che si sono rive<strong>la</strong>te completamente<br />

false.<br />

Vincenzo Pagliara, 54 anni,<br />

medico in servizio nell’Asp di Potenza,<br />

e Donato Giacomino, 77,<br />

avvocato del foro del capoluogo,<br />

ieri mattina sono stati arrestati<br />

nell’ambito dell’operazione «Vedo<br />

chiaro - il canto delle sirene»,<br />

condotta dal<strong>la</strong> Procura di Potenza<br />

in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Polizia<br />

di Stato e <strong>la</strong> Polizia municipale del<br />

capoluogo lucano. Le misure caute<strong>la</strong>ri<br />

sono state emesse dal gip<br />

Luigi Spina su richiesta del pm<br />

Laura Triassi che a febbraio di<br />

quest’anno ha tirato le somme di<br />

più di due anni di indagini.<br />

Pagliara è in carcere mentre<br />

Giacomino resterà agli arresti<br />

domiciliari, almeno fino all’esito<br />

degli interrogatori di garanzia<br />

che sono previsti per giovedì pomeriggio.<br />

Tra gli indagati c’è poi<br />

<strong>la</strong> figlia di Giacomino, Silvana,<br />

anche lei avvocato, assieme a tanti<br />

altri perlopiù anziani coi rispettivi<br />

generi, figli e nipoti, passati<br />

per lo studio dell’oculista <strong>la</strong>sciando<br />

o promettendo di <strong>la</strong>sciare qualcosa:<br />

da 50 euro in su; fino a 300 e<br />

passa. In cambio il dottore avrebbe<br />

chiuso un occhio, lui sì, sulle<br />

loro reali patologie. In sostanza<br />

sembra che l’unico che non ci vedesse<br />

bene fosse proprio l’oculi -<br />

sta che non riusciva a distinguere<br />

un ceco totale da un ipovedente.<br />

Medico e avvocato sono accusati,<br />

a vario titolo, di corruzione in<br />

atti giudiziari, corruzione semplice,<br />

falso e truffa. Le indagini,<br />

secondo quanto è stato spiegato<br />

ai giornalisti in una conferenza<br />

stampa che si è svolta nell’ufficio<br />

<strong>la</strong>sciato vacante di recente dal<strong>la</strong><br />

partenza del procuratore capo<br />

Giovanni Co<strong>la</strong>ngelo (Laura<br />

Triassi ne fa le veci in quanto magistrato<br />

con più esperienza in<br />

servizio, ndr), sarebbero cominciate<br />

nel 2009 proprio sul<strong>la</strong> base<br />

del<strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zione degli ottici infuriati,<br />

che avevano già scoperto<br />

nome e cognome di chi stava facendo<br />

terra bruciata attorno al<strong>la</strong><br />

loro attività. Sembra infatti che in<br />

alcuni casi -almeno nove - Paglia-<br />

ra sia riuscito ad insinuare nei<br />

suoi pazienti persino il timore che<br />

se non avessero comprato gli occhiali<br />

da lui, avrebbero messo a rischio<br />

<strong>la</strong> salute dei loro occhi. Al<br />

contrario tutto si sarebbe risolto<br />

con le lenti “miracolose” gentil -<br />

mente procurate dal negozio di<br />

ottica Starace-Pagliara di Salerno,<br />

gestito da lui stesso anche se<br />

intestato al<strong>la</strong> moglie, una bel<strong>la</strong><br />

vetrina in pieno centro storico.<br />

Finora i casi di falsi cechi o ipovedenti<br />

accertati sarebbero 26.<br />

Fondamentali in proposito si sono<br />

dimostrate le intercettazioni<br />

telefoniche e ambientali effettuate<br />

sui cellu<strong>la</strong>ri di Pagliara e all’in -<br />

terno del suo studio nel poliambu<strong>la</strong>torio<br />

«Madre Teresa di Calcutta»<br />

del<strong>la</strong> Asp di via del Gallitello,<br />

a Potenza. Era lì che riceveva i<br />

«potenziali» invalidi, o almeno dichiarava<br />

di averlo fatto, perché in<br />

qualche caso sembra che le visite<br />

non siano mai avvenute, e in altri<br />

che le stesse si fossero svolte nello<br />

studio privato di piazza XVIII<br />

Agosto.<br />

Il punto che è quando si trattava<br />

di convincere l’Inps o il Tribunale<br />

dell’invalidità di qualcuno <strong>la</strong><br />

carta intestata del<strong>la</strong> Asp sembra<br />

proprio che facesse un grande effetto.<br />

Perciò ogni volta che arriva-<br />

Vincenzo Pagliara e il pm Laura<br />

Triassi (foto Mattiacci). Sotto <strong>la</strong><br />

notizia che ha dato il “<strong>la</strong>”<br />

all’inchiesta<br />

Cari lettori, come tutti voi, ho appreso, <strong>la</strong> notizia<br />

delle due misure caute<strong>la</strong>ri eseguite il 19 giugno<br />

2012 nei confronti dell’oculista Dott. Vincenzo Pagliara<br />

e dell’Avv. Donato Giacomino accusati di<br />

corruzione, corruzione in atti giudiziari, falso<br />

ideologico e truffa aggravata ai danni dell'Inps,<br />

per pensioni di invalidità e cecità. A nome dei ciechi<br />

e degli ipovedenti del<strong>la</strong> sezione provinciale<br />

dell’UICI di Potenza intendo innanzitutto esprimere<br />

<strong>la</strong> soddisfazione per il buon esito dell’opera -<br />

zione, condotta dal<strong>la</strong> Polizia Municipale di Potenza<br />

e dal<strong>la</strong> Polizia di Stato e, poi, richiamare <strong>la</strong> vostra<br />

attenzione su alcuni aspetti comunicativi,<br />

non di poco conto. Navigando sul web al fine di documentarmi<br />

sul<strong>la</strong> vicenda, , infatti, ho rilevato che<br />

tutte le testate, tranne qualcuna, hanno tito<strong>la</strong>to<br />

l’articolo facendo espresso riferimento ai “falsi invalidi”<br />

e non come correttezza vuole, alle false certificazioni.<br />

Non si tratta di una disquisizione di carattere linguistico,<br />

ma di correttezza dell’informazione dal<br />

momento che <strong>la</strong> campagna mediatica sui falsi invalidi<br />

in generale , e sui falsi ciechi in partico<strong>la</strong>re,<br />

che sta interessando il nostro Paese da alcuni mesi,<br />

sembra voler valere, solo come denuncia sociale<br />

delle persone che chiedono ed ottengono il riconoscimento<br />

del<strong>la</strong> disabilità e pertanto, anche quando<br />

si procede ad un arresto di personale sanitario deputato<br />

all’accertamento delle minorazioni, si continua<br />

a porre l’attenzione sul falso invalido e non,<br />

prioritariamente, sul<strong>la</strong> corruzione e <strong>la</strong> truffa attuata<br />

dal medico. Riteniamo giusto che paghino le<br />

persone, ma ancor prima, coloro che consentono<br />

di attuare tali truffe, ovvero i componenti delle<br />

commissioni mediche. E’ vero, inoltre, che per il<br />

clima di rigore che respiriamo, a pagarne le con-<br />

va una pratica “così così” i certificati<br />

andavano meglio se targati<br />

Azienda sanitaria di Potenza. Se<br />

una visita ci fosse stata davvero, e<br />

dove si fosse svolta poco importava<br />

e <strong>la</strong> documentazione necessaria<br />

per <strong>la</strong> richiesta dell’invalidità<br />

era bel<strong>la</strong> che pronta.<br />

Sempre nello studio di via del<br />

Gallitello, dove gli investigatori<br />

del<strong>la</strong> Squadra mobile di Potenza<br />

avevano piazzato telecamere e microspie<br />

per seguire ogni singolo<br />

movimento dell’oculista, sarebbero<br />

comparsi soldi, bustarelle e<br />

quant’altro.<br />

Gli atti poi di norma venivano<br />

presentati al<strong>la</strong> commissione provinciale,<br />

che comunque in alcuni<br />

casi avrebbe respinto le richieste<br />

(nessun commissario risulta indagato).<br />

Ed è qui che sarebbe en-<br />

Le conseguenze le subiamo<br />

seguenze saranno proprio le persone cieche e ipovedenti<br />

alle quali le commissioni riconosceranno,<br />

<strong>la</strong> disabilità in forma restrittiva <strong>la</strong>ddove rilevano<br />

un minimo dubbio. Potrebbe verificarsi, quindi,<br />

che ad un cieco definito tale ai sensi dal<strong>la</strong> legge<br />

138/2001 in grado di muoversi con una certa autonomia,<br />

<strong>la</strong> commissione non riconosca <strong>la</strong> cecità<br />

totale, arrecando un danno sostanziale al<strong>la</strong> persona.<br />

(art. 2 si definiscono ciechi totali: coloro che sono<br />

colpiti da totale mancanza del<strong>la</strong> vista in entrambi<br />

gli occhi; coloro che hanno <strong>la</strong> mera percezione<br />

dell'ombra e del<strong>la</strong> luce o del moto del<strong>la</strong> mano in entrambi<br />

gli occhi o nell'occhio migliore; coloro il cui<br />

residuo perimetrico binocu<strong>la</strong>re è inferiore al 3 per<br />

cento) L’UICI di Potenza fa appello al<strong>la</strong> professionalità<br />

e all’etica del<strong>la</strong> responsabilità e non per ultimo<br />

al buon senso dei medici chiamati a valutare<br />

<strong>la</strong> persona con disabilità.<br />

Nel frattempo l’INPS continua a svolgere il piano<br />

di verifiche straordinarie e ordinarie sul<strong>la</strong> permanenza<br />

dei requisiti sanitari nei confronti dei tito<strong>la</strong>ri<br />

di cecità civile, per cui può accadere che <strong>la</strong><br />

medesima persona, cieca totale o parziale, sia chiamata<br />

a visita anche due volte nel corso dello stesso<br />

anno; <strong>la</strong> prima per il piano ordinario e <strong>la</strong> seconda<br />

per <strong>la</strong> verifica straordinaria.<br />

In alcuni casi, tuttavia, nonostante l’Inps accerti<br />

il persistere dello stato invalidante sospende in<br />

maniera caute<strong>la</strong>tiva l’indennità fino al<strong>la</strong> definizione<br />

dell’iter procedurale. L’altro aspetto sul quale<br />

mi piace richiamare <strong>la</strong> vostra attenzione è l’aver<br />

letto, sempre sul web, che “nei due anni di indagini<br />

sono stati filmati e intercettati i falsi ciechi impegnati<br />

nelle attività quotidiane che vanno dagli acquisti<br />

nei supermercati al<strong>la</strong> scelta degli abiti nei<br />

negozi, fino al<strong>la</strong> firma dei documenti e al ritiro del-


RASSEGNASTAMPA<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

trato in scena l’avvocato Giacomino,<br />

che curava il ricorso in Tribunale<br />

e seguiva tutto l’iter civile.<br />

Per gli inquirenti tra l’oculista,<br />

assistito dall’avvocato salernitano<br />

Michele Tedesco, e il legale potentino,<br />

assistito da Ange<strong>la</strong> Pignatari,<br />

sarebbe esistito un vero e<br />

proprio sodalizio. A riguardo ci<br />

sarebbero diverse intercettazioni<br />

che l’accusa giudica quantomeno<br />

sospette.<br />

Le indagini sono quindi proseguite<br />

con pedinamenti e intercettazioni<br />

dei falsi invalidi: nei 26 casi<br />

accertati <strong>la</strong> quotidianità si svolgeva<br />

rego<strong>la</strong>rmente, e non con le<br />

difficoltà che normalmente affronta<br />

un non vedente.<br />

Il danno economico che i raggiri<br />

hanno causato alle casse dello<br />

Stato è consistente: in un caso il<br />

noi, veri ipovedenti<br />

<strong>la</strong> posta recapitata nelle loro abitazioni”. Senza qui<br />

voler generalizzare, ci corre l’obbligo precisare<br />

che i ciechi, quelli veri, sono in grado di fare <strong>la</strong> spesa,<br />

di scegliere gli abiti e di apporre <strong>la</strong> firma sui documenti<br />

e, in taluni casi, anche senza alcun bisogno<br />

di aiuto. A proposito del<strong>la</strong> validità giuridica<br />

del<strong>la</strong> firma dei ciechi abbiamo lottato per ottenerne<br />

il riconoscimento (legge 18 del 3 febbraio 1975)<br />

Da decenni, inoltre, l’Unione Italiana dei Ciechi e<br />

degli Ipovedenti, a livello nazionale e territoriale,<br />

si sta adoperando per promuovere e attuare corsi<br />

di orientamento e mobilità e autonomia personale<br />

falso invalido ha ottenuto circa<br />

60 mi<strong>la</strong> euro a titolo di benefici<br />

pensionistici. Complessivamente<br />

sono stati sequestrati circa 168<br />

mi<strong>la</strong> euro dai conti correnti bancari<br />

dell’ottico: <strong>la</strong> cifra, per il pubblico<br />

ministero, dovrebbe più o<br />

meno corrispondere a quanto<br />

erogato dall’Inps in re<strong>la</strong>zione ai<br />

casi finora accertati nel Potentino.<br />

oltre che iniziative di informazione e consulenza<br />

agli Enti allo scopo di garantire l’accessibilità dei<br />

servizi pubblici. Tutto questo per dire che non esistono<br />

le categoria dei ciechi e degli ipovedenti, ma<br />

singole persone con caratteristiche uniche e irrepetibili,<br />

persone gentili o scortesi, simpatiche o antipatiche,<br />

<strong>la</strong>boriose o fannullone, riservate o<br />

espansive, esattamente come tutte le altre. In altri<br />

termini non è possibile far riferimento ad uno<br />

standard neanche in presenza del medesimo gradiente<br />

di disabilità visiva, poiché ciascuna persona<br />

ha un modo diverso di re<strong>la</strong>zionarsi con il mondo.<br />

IL SOPRALLUOGO NELLA CITTÀ<br />

«Abbattare le barriere per chi ha deficit visivi»<br />

L’impegno del Comune per <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita<br />

Percorsi pedonali, scale mobili, gradinate, corrimano, illuminazione, pavimenta -<br />

zione, camminamenti loges (specifici per persone con deficit visivi), trasporti<br />

pubblici: questi i temi dei quali si è discusso nel corso del sopralluogo che i componenti<br />

del<strong>la</strong> VI Commissione consiliare permanente hanno svolto insieme al<br />

presidente dell’organismo consiliare Antonio Losasso e ai rappresentanti dell’as -<br />

sociazione potentina dell’Uici, tra i quali <strong>la</strong> presidente Maria Buoncristiano. Prima<br />

nelle strade del centro storico e poi nelle zone limitrofe i consiglieri comunali hanno<br />

“potuto toccare con mano le difficoltà di ipovedenti e non vedenti, difficoltà che<br />

spesso noi cosiddetti ‘normali’ neppure immaginiamo. Il nostro impegno – ha<br />

proseguito il presidente Losasso – si concretizzerà attraverso proposte da suggerire<br />

all’Amministrazione, affinché con piccoli ma mirati interventi si possa migliorare<br />

complessivamente <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita dell’intera comunità cittadina”.<br />

Il dottore professore Vincenzo Pagliara<br />

La candidatura nel 2010<br />

La cattedra in Cattolica<br />

La rubrica settimanale<br />

La conferenza stampa di ieri mattina (foto Mattiacci)<br />

IL SUO motto per le regionali del<br />

2010 era «per vederci chiaro».<br />

Tanto per non andare fuori tema.<br />

Ma non deve avergli portato molta<br />

fortuna perché di voti ne sono arrivati<br />

davvero pochi, forse neanche<br />

tutti quelli che gli erano stati<br />

promessi, come le telecamere<br />

piazzate nel suo studio di via del<br />

Gallitello hanno potuto documentare.<br />

Amava i riflettori il dottore professore<br />

Vincenzo Pagliara, e in<br />

due anni di indagini sul suo conto<br />

gli investigatori del<strong>la</strong> Squadra<br />

mobile di Potenza sono convinti di<br />

averlo conosciuto abbastanza bene.<br />

Attirava i clienti «come le sirene<br />

col loro bel canto». Si è <strong>la</strong>sciato<br />

scappare qualcuno di loro a margine<br />

del<strong>la</strong> conferenza stampa di<br />

ieri mattina. Così di fatto tutta<br />

l’operazione ha preso proprio<br />

questo nome: «il canto delle sirene».<br />

A Potenza c’è chi lo riconosce<br />

per <strong>la</strong> sua rubrica settimanale sul<br />

più popo<strong>la</strong>re free-press lucano,<br />

ma nel suo passato non mancano<br />

comparse anche su diversi media<br />

nazionali, e di Salerno, che è pur<br />

sempre <strong>la</strong> sua città. Lui si definisce:<br />

«divulgatore scientifico su tv,<br />

radio e giornali nazionali e locali».<br />

E ovunque vada discetta di nuove<br />

tecniche d’intervento, colliri e scoperte<br />

per <strong>la</strong> cura del<strong>la</strong> cataratta<br />

col piglio del<strong>la</strong> vera autorità.<br />

Sul suo profilo di facebook, molto<br />

curato, sono cinque i personaggi<br />

dai quali il dottor Pagliara dice<br />

di sentirsi ispirato.<br />

Nell’ordine: Leo-<br />

nardo Da Vinci, Gesù,<br />

Papa Giovanni<br />

XIII, Papa Giovanni<br />

Paolo II, e Steve<br />

Jobs, l’inventore<br />

del<strong>la</strong> me<strong>la</strong> morsicata.<br />

Tante le persone<br />

che <strong>la</strong>sciano quesiti<br />

sul<strong>la</strong> sua bacheca.<br />

Puntuale l’oculista<br />

nel rispondere ai loro<br />

dubbi.<br />

Per chi fosse interessato<br />

il suo curriculum è a portata<br />

di clic all’indirizzo (http://www.medicitalia.it/vincen<br />

-<br />

zopagliara/curriculum). «Nato a<br />

Salerno il 05/04/58. Maturità<br />

Scientifica con 60/60 nel 76. Laurea<br />

in Medicina e Chirurgia con<br />

110 e Lode nell’82 (con Tesi sperimentale<br />

in Oculistica e 30 e Lode<br />

all'esame di Clinica Oculistica).<br />

Specializzazione in Oftalmologia<br />

con 70/70 e Lode nel’86».<br />

Fin qui un ragazzo molto promettente,<br />

poi arrivano le realizzazioni:<br />

«Tito<strong>la</strong>re di tre studi privati<br />

di oculistica (a Salerno, Potenza e<br />

Baronissi ). Responsabile di branca<br />

Oculistica Territoriale Asp Potenza.<br />

Docente in Oculistica presso<br />

Università Cattolica ( Sede Potenza<br />

- incarico annuale). Iscritto<br />

all’Ordine dei Giornalisti al<br />

n.144324. Perfezionato in Oftalmologia<br />

Pediatrica, Chirurgia<br />

Laser, Correzione di miopia, ipermetropia,<br />

astigmatismo, cheratocono<br />

e patologie ocu<strong>la</strong>ri con occhiali,<br />

lenti a contatto e <strong>la</strong>ser. Ringiovanimento<br />

contorno occhi e vi-<br />

Per gli inquirenti<br />

del<strong>la</strong> Mobile<br />

attirava clienti<br />

«come le sirene<br />

col loro bel canto»<br />

Primo piano<br />

Un “santino” elettorale del 2010<br />

9<br />

so con radiofrequenze. Consulente<br />

tecnico presso il Tribunale di<br />

Salerno. Perizie medico-legali<br />

oculistiche».<br />

Ebbene sì: «professore». Perché<br />

evidentemente il titolo rimane anche<br />

se l’incarico è soltanto annuale.<br />

E poi giornalista perché in effetti<br />

le pubblicazioni non gli mancano,<br />

come le tessere di varie altisonanti<br />

associazioni («Membro<br />

di: American Academy of<br />

Ophthalmolgy, Società Oftalmologiaca<br />

Italiana, Società Italiana<br />

di Oftalmologia Pediatrica, Associazione<br />

Campana G<strong>la</strong>ucoma, Società<br />

Oftalmologica<br />

Meridionale. Master<br />

sul g<strong>la</strong>ucoma a Barcellona.Partecipazioni<br />

a Congressi Nazionali<br />

ed Internazionali<br />

con pubblicazioni<br />

ed in qualità di Re<strong>la</strong>tore<br />

e di Moderatore.<br />

Divulgatore<br />

Scientifico su TV Nazionali<br />

(SKY Health&Beauty<br />

TV) e locali<br />

(Telecolore Salerno,<br />

Quarta Rete Salerno,Tele<br />

100 Potenza). Autore<br />

di Articoli di Oculistica su giornali<br />

di medicina nazionali (Agenda<br />

del<strong>la</strong> Salute direta dal dr. Gargiulo<br />

di Elisir RAI 3, Starbene AB-<br />

CSalute, PiùSaluteBenessere del-<br />

Sole 24Ore, Report il Mondo) e locali<br />

(L'attualità, Roma; Controsenso<br />

<strong>Basilicata</strong>)»). E già che ci<br />

siamo esperto di ringiovanimento<br />

del viso, perché quando si dice<br />

che anche l’occhio vuole <strong>la</strong> sua<br />

parte va inteso in senso ampio.<br />

Insomma un personaggio davvero<br />

poliedrico e dinamico a dir<br />

poco, che a Potenza è riuscito a intessere<br />

una trama di rapporti anche<br />

ad altissimo livello, tanto che<br />

qualcuno già prova un certo imbarazzo<br />

all’idea che dalle carte<br />

dell’inchiesta del<strong>la</strong> Mobile possano<br />

uscire nomi, frequentazioni e<br />

discorsi equivoci, sui quali gli investigatori<br />

possono essersi soffermati<br />

per un po’, prima di concentrarsi<br />

sul grosso dei falsi certificati.<br />

<strong>la</strong>ma<br />

l.amato@luedi.it<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMQDTlrUFPH+tfcb3NKuLCn0=<br />

Mercoledì 20 giugno 2012 I III<br />

BASILICATA PRIMO PIANO<br />

FALSI INVALIDI<br />

I «FURBETTI» DELLA PENSIONE<br />

AC C U S E<br />

Corruzione in atti giudiziari e truffa. Il dottor<br />

Pagliara preparava i certificati falsi e l’avvocato<br />

impugnava le richieste di pensione non accolte<br />

«Pacco» all’Inps da finti ciechi<br />

Arrestati oculista e avvocato<br />

Filmati mentre scansavano ostacoli o facevano shopping: 26 indagati<br />

FABIO AMENDOLARA<br />

l C’era chi firmava una raccomandata<br />

davanti al postino, chi guardava<br />

con attenzione le etichette dei prodotti<br />

in un supermecato e chi scansava gli<br />

ostacoli durante una passaggiata su un<br />

marciapiedi sconnesso. Per le commissioni<br />

mediche delle Asl erano ciechi.<br />

Gli investigatori del<strong>la</strong> Squadra<br />

mobile di Potenza, del<strong>la</strong> polizia mu-<br />

nicipale e del<strong>la</strong> polizia stradale hanno<br />

scoperto che erano «furbetti» che grazie<br />

a un oculista e un avvocato erano<br />

riusciti a ottenere <strong>la</strong> pensione. Il medico,<br />

Vincenzo Pagliara (in servizio<br />

anche all’Azienda sanitaria provinciale)<br />

da ieri mattina è in carcere,<br />

l’avvocato, Donato Giacomino, è agli<br />

arresti domiciliari.<br />

Gli indagati, tra falsi ciechi, consulenti<br />

tecnici (accusati di falso colposo<br />

in perizia), e un avvocato (S. G. di<br />

Potenza), sono 26. «L’inchiesta - ha<br />

spiegato il procuratore facente funzioni<br />

Laura Triassi (che è anche pm<br />

antimafia, ndr) - è durata circa due<br />

anni e ha portato al sequestro, sui conti<br />

correnti bancari dell’oculista e dei<br />

falsi invalidi, di 168mi<strong>la</strong> euro<br />

» .<br />

«Laute ricompense», le chiamano<br />

gli investigatori. Sarebbero<br />

state incassate - sostiene<br />

l’accusa - per firmare certificati<br />

che attestassero <strong>la</strong> falsa<br />

cecità di cittadini che, assistiti<br />

dall’avvocato, ottenevano <strong>la</strong><br />

pensione dall’Inps. Gli investigatori<br />

hanno intercettato le<br />

conversazioni di Pagliara, che<br />

riceveva i «furbetti» nell’am -<br />

bu<strong>la</strong>torio «Madre Teresa di<br />

Calcutta» a Potenza, preparando<br />

poi <strong>la</strong> documentazione<br />

necessaria per <strong>la</strong> richiesta<br />

dell’invalidità. Nello stesso posto,<br />

secondo gli investigatori,<br />

si verificava anche lo scambio di «bustarelle».<br />

Alcuni indagati sarebbero<br />

passati prima dallo studio legale, presentandosi<br />

all’oculista dicendo: «Mi<br />

manda l’av vo c at o » .<br />

Le accuse: «Corruzione, corruzione<br />

in atti giudiziari, falso e truffa». Il<br />

RETROSCENA TORNA IL «DREAM TEAM» DI WOODCOCK, MA LO GUIDA IL PROCURATORE TRIASSI<br />

L’ambientale: «Mi manda l’avvocato»<br />

E il vecchio pool scopre <strong>la</strong> maxi-truffa<br />

Mobile, Municipale e Stradale di nuovo in sa<strong>la</strong> intercettazioni<br />

DREAM<br />

TEAM<br />

Squadra<br />

mobile, polizia<br />

municipale e<br />

polizia stradale<br />

di nuovo<br />

insieme, come<br />

quando c’era<br />

Wo o d c o c k<br />

[foto Tony Vece]<br />

l Squadra mobile, polizia municipale<br />

e polizia stradale. Era il «dream<br />

team» del pm Henry John Woodcock<br />

impiegato per questa inchiesta dal<br />

procuratore facente funzioni Laura<br />

Triassi forse per una delle ultime<br />

indagini delegate al gruppo interforz<br />

e.<br />

Woodcock fu accusato di aver co-<br />

stituito una «polizia privata», una<br />

sorta di «guardia pretoriana» che<br />

<strong>la</strong>vorava solo per lui. E che, però, ha<br />

svolto indagini importanti e delicate:<br />

quel<strong>la</strong> su Vittorio Emanule di Savoia,<br />

sui ricatti a vip e vallette, sulle tangenti<br />

per gli appalti Total, sulle forniture<br />

ospedaliere, sui massoni deviati.<br />

Un pool di investigatori che poi<br />

è stato smantel<strong>la</strong>to.<br />

Le «vecchie glorie» sono tornate in<br />

campo ieri, per l’inchiesta sui «furbetti»<br />

che scroccavano <strong>la</strong> pensione<br />

d’invalidità all’Inps. In realtà i «finti<br />

ciechi» - è il sospetto degli investigatori<br />

- erano in piena salute.<br />

E solo grazie all’aiuto dell’oculista<br />

arrestato erano riusciti ad ottenere <strong>la</strong><br />

p e n s i o n e.<br />

Alcuni - secondo l’accusa - erano<br />

passati prima dallo studio legale. In<br />

una intercettazione ambientale un<br />

indagato si presenta all’oculista dicendo:<br />

«Mi manda l’av vo c at o » .<br />

È una delle prime conversazioni<br />

captate dalle cimici piazzate nello<br />

studio dell’oculista quasi tre anni fa.<br />

Dall’avvocato, invece, non sono state<br />

disposte intercettazioni.<br />

Secondo l’accusa il legale entrava<br />

in gioco quando <strong>la</strong> commissione provinciale<br />

respingeva le richieste di<br />

p e n s i o n e.<br />

L’avvocato presentava a quel punto<br />

il ricorso in Tribunale e seguiva l’iter<br />

in sede civile.<br />

La perquisizione nello studio legale<br />

è durata per una decina di ore. Gli<br />

investigatori hanno portato via migliaia<br />

di pagine di documenti. Molti<br />

erano già citati nell’ordinanza di custodia<br />

caute<strong>la</strong>re.<br />

Il gip del Tribunale di Potenza<br />

Luigi Spina in alcuni passaggi dà atto<br />

al<strong>la</strong> Procura «dell’acume investigativo»<br />

e dei metodi con cui gli investigatori<br />

hanno condotto le indagini.<br />

Il giudice in queste ore dovrebbe<br />

fissare gli interrogatori di garanzia.<br />

In quel<strong>la</strong> sede l’avvocato e l’oculista<br />

potranno difendersi dalle contestazioni.<br />

[f. a.]<br />

danno all’Inps è stato definito «decisamente<br />

consistente»: uno dei falsi<br />

invalidi ha incassato finora oltre 60mi<strong>la</strong><br />

euro fra pensione e arretrati. L’ocu -<br />

lista, è stato spiegato nel corso di una<br />

conferenza stampa in Procura, certificava<br />

<strong>la</strong> cecità (totale o parziale) dei<br />

pazienti, ricevendo in cambio denaro o<br />

favori di altro genere: quando <strong>la</strong> richiesta<br />

di invalidità veniva respinta<br />

dal<strong>la</strong> commissione provinciale, il ricorso<br />

al Tribunale<br />

civile<br />

SEQUESTRI<br />

Gli investigatori hanno<br />

sequestrato 168mi<strong>la</strong> euro<br />

sui conti dei finti ciechi<br />

era affidato<br />

all’av vo c at o,<br />

che si occupava<br />

di control<strong>la</strong>re<br />

l’iter giudiziario.<br />

Ma<br />

era consapevole<br />

di presentare<br />

ricorsi per «furbetti»? Gli investigatori<br />

ritengono che «l’av vo c at o<br />

abbia concorso nel reato».<br />

Nei due anni di indagini sono stati<br />

filmati e intercettati i falsi ciechi impegnati<br />

nelle loro attività quotidiane:<br />

dagli acquisti nei supermercati al<strong>la</strong><br />

scelta degli abiti nei negozi, fino al<strong>la</strong><br />

firma dei documenti e al ritiro del<strong>la</strong><br />

posta. In alcuni casi hanno ottenuto <strong>la</strong><br />

pensione massima, con il cento per<br />

cento di invalidità. Oltre al<strong>la</strong> quota per<br />

l’indennità di accompagnamento. Con<br />

date di decorrenza che andavano indietro<br />

nel tempo per ottenere pure gli<br />

arretrati. Tutto sulle carte false.<br />

A R R E S TO Vincenzo Pagliara tra i poliziotti dell’arresto [foto Vece]<br />

LA FIRMA U n’indagata filmata dal<strong>la</strong> polizia [foto Tony Vece]<br />

LA SPESA Finta cieca mentre fa <strong>la</strong> spesa [foto Tony Vece]


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMbk9wqu1CvMiypZoCmvSRxU=<br />

II I<br />

BASILICATA PRIMO PIANO<br />

CRISI E CRIMINALITÀ<br />

I DATI 2011 DI INTERESSE UOMO<br />

CRIMINALITÀ Oggi l’usura è prevalentemente in mano al<strong>la</strong> criminalità [foto Vece]<br />

LA SPIRALE DEL DEBITO<br />

La Fondazione ha accertato nel 2011 «un<br />

aumento, rispetto al 2010, del montante<br />

debiti complessivo per famiglia»<br />

La fondazione amplia gli orizzonti<br />

A breve sarà operativa su sca<strong>la</strong> nazionale<br />

La fondazione anti usura Interesse Uomo al<strong>la</strong>rga i propri orizzonti:<br />

ieri mattina l’annuncio che entro un mesetto diventerà operativa<br />

su base nazionale. «Un percorso iniziato nel 2011 - è stato spiegato -<br />

che vede come partner importanti Libera, l’Amministrazione provinciale<br />

di Potenza, Banca Etica, l’Anci nazionale e il comune di Potenza.<br />

Un dato che ci sembra davvero significativo considerato che proprio<br />

nel 2012 ricorre il decimo anniversario dell’attività del<strong>la</strong> fondazione.<br />

Ci sembra di poter dire che così facendo raccogliamo il frutto<br />

delle tante importanti col<strong>la</strong>borazioni avviate nel corso degli anni».<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

P R OV I N C I A<br />

In arrivo per luglio il rapporto<br />

dell’Osservatorio delle Province su come<br />

i lucani percepiscono <strong>la</strong> crisi<br />

Usura, il peso del<strong>la</strong> <strong>rassegna</strong>zione<br />

Diminuiscono le richieste di aiuto ma aumentano le inchieste giudiziarie<br />

Le cause: crisi, cattiva<br />

gestione del denaro, scarsa<br />

responsabilità, tenore di vita<br />

troppo elevato<br />

GIOVANNA LAGUARDIA<br />

l Famiglie lucane sempre più indebitate.<br />

E sempre più <strong>rassegna</strong>te di<br />

fronte al<strong>la</strong> piaga di<strong>la</strong>gante dell’usura.<br />

Questo il quadro emerso dal rapporto<br />

delle attività 2011 del<strong>la</strong> fondazione antiusura<br />

Interesse uomo, presentato ieri<br />

mattina a Potenza nel corso di una<br />

conferenza stampa al<strong>la</strong> quale hanno<br />

preso parte l’animatore del<strong>la</strong> fondazione,<br />

Don Marcello Cozzi, e il presidente<br />

del<strong>la</strong> Provincia Piero Lacorazza.<br />

Insomma, non solo il 2011 è stato un<br />

anno caratterizzato da un forte rialzo<br />

dei fallimenti e dell’indebitamento medio<br />

delle imprese in provincia di Potenza,<br />

ma si è registrato anche un numero<br />

crescente di famiglie sempre più<br />

schiacciate dalle spese correnti. Per<br />

quanto riguarda il rapporto sull'usura<br />

nel 2011 in provincia di Potenza, ha<br />

spiegato don Marcello Cozzi, <strong>la</strong> fondazione<br />

ha accertato «un aumento, rispetto<br />

al 2010, del montante debiti complessivo<br />

per famiglia». Non solo. «Sempre<br />

più spesso il debito si presenta come<br />

un circolo vizioso, una sorta di <strong>la</strong>birinto<br />

di cui non si vede l’uscita nè si<br />

ricorda l'origine». Un circolo vizioso<br />

dal quale ormai molte famiglie hanno<br />

ormai rinunciato anche a cercare di<br />

uscire. Per don Cozzi, infatti, <strong>la</strong> diminuzione<br />

registrata nel numero di persone<br />

che si sono rivolte al<strong>la</strong> fondazione<br />

per chiedere aiuto, dipende anche da<br />

«una sorta di <strong>rassegna</strong>zione che porta<br />

molti a non cercare neanche più una<br />

soluzione ai propri problemi economi-<br />

ci».<br />

La buona notizia, invece, è che «in<br />

<strong>Basilicata</strong> e nel potentino in partico<strong>la</strong>re,<br />

negli ultimi anni sono aumentati<br />

sul versante giudiziario gli interventi<br />

contro l’usura. Un dato estremamente<br />

positivo, se si considera che questo territorio<br />

viene da una stagione, neanche<br />

tanto lontana, caratterizzata da una<br />

sottovalutazione del fenomeno». Tra le<br />

cause che stanno conducendo tante imprese<br />

e tante famiglie lucane sull’o rl o<br />

del baratro, oltre alle oggettive condizioni<br />

di crisi globale, <strong>la</strong> fondazione<br />

ha individuato anche «una cattiva gestione<br />

del debito, una mancata responsabilità<br />

nell’uso del denaro e una incapacità<br />

diffusa a ridimensionare i<br />

propri stili di vita, richiesta proprio<br />

dal<strong>la</strong> crisi in atto». Don Cozzi, infine,<br />

ha definito quello dell’usura «un fenomeno<br />

sicuramente in aumento: servono<br />

- ha aggiunto – severità e certezza<br />

del<strong>la</strong> pena per gli usurai, che vanno<br />

paragonati agli assassini, per le conseguenze<br />

che <strong>la</strong> loro azione ha sul<strong>la</strong><br />

vita delle vittime».<br />

Il presidente del<strong>la</strong> Provincia di Potenza,<br />

Piero Lacorazza, ha annunciato<br />

per <strong>la</strong> metà del prossimo mese di luglio<br />

<strong>la</strong> presentazione di un rapporto dell’os -<br />

servatorio delle del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> «su come<br />

i lucani percepiscono <strong>la</strong> crisi e sulle<br />

speranze per il futuro. I primi dati che<br />

stiano analizzando ci par<strong>la</strong>no di una<br />

maggiore consapevolezza del<strong>la</strong> crisi da<br />

parte dei lucani, per questo motivo il<br />

calo del numero di coloro che si rivolgono<br />

al<strong>la</strong> fondazione, che, occorre<br />

ricordarlo, non è un tribunale, voglio<br />

considerarlo un segnale di speranza,<br />

come un elemento di maggiore consapevolezza<br />

nell’uso del denaro. per<br />

quanto riguarda <strong>la</strong> stessa Provincia,<br />

per sbloccare <strong>la</strong> stretta nei pagamenti<br />

alle imprese, abbiamo sottoscritto con<br />

le banche un accordo da 22 milioni di<br />

euro al tasso del 4%».<br />

POTENZA LA PROPOSTA DI MASSIMA SARÀ PUBBLICATA SUL SITO DELLA PROVINCIA<br />

Il credito etico servirà per aiutare<br />

gli studenti universitari fuori sede<br />

l Il credito etico, l’iniziativa sostenuta<br />

dal<strong>la</strong> Provincia e da Banca Etica<br />

per sostenere le famiglie in difficoltà, da<br />

quest’anno sarà indirizzato in maniera<br />

partico<strong>la</strong>re al sostegno delle famiglie<br />

che hanno figli a carico studenti universitari<br />

fuori sede. Lo ha annunciato<br />

ieri mattina il presidente del<strong>la</strong> Provincia<br />

Piero Lacorazza. La proposta di massima<br />

sarà pubblicata già da questa mattina<br />

sul sito internet del<strong>la</strong> Provincia, in<br />

modo da poter raccogliere suggerimenti<br />

e istanze del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione. L’obiettivo è<br />

quello di arrivare al<strong>la</strong> redazione delle<br />

modalità per l’accesso a questa nuova<br />

forma del credito etico al massimo entro<br />

il prossimo settembre.<br />

«In questo momento - ha spiegato Lacorazza<br />

- molte famiglie si trovano su un<br />

crinale e una spesa di due o trecento<br />

CONFERENZA<br />

S TA M PA<br />

Presentati ieri<br />

mattina al<strong>la</strong><br />

Provincia i<br />

dati<br />

dell’attività<br />

2011 del<strong>la</strong><br />

fondazione<br />

antiusura<br />

Interesse<br />

Uomo<br />

.<br />

Le cifre del <strong>la</strong>birinto infernale<br />

In aumento il debito medio di chi si rivolge al<strong>la</strong> fondazione per un aiuto<br />

127<br />

RICHIESTE<br />

Complessivamente si<br />

sono rivolte al fondo<br />

anti usura 73 persone,<br />

tra Potenza,<br />

Lagonegro, Melfi e<br />

altro<br />

40<br />

L AVO R ATO R I<br />

Il numero maggiore<br />

delle richieste arriva dai<br />

<strong>la</strong>voratori dipendenti<br />

ma molti sono anche<br />

commercianti, artigiani<br />

e autonomi<br />

l Nel 2011 <strong>la</strong> fondazione anti<br />

usura Interesse Uomo ha incontrato<br />

complessivamente<br />

146 persone, delle quali, però,<br />

19 erano «vecchie conoscenze»,<br />

ovvero persone che avevano<br />

già contattato <strong>la</strong> fondazione<br />

negli anni passati. Delle 127<br />

persone che si sono rivolte a<br />

Interesse Uomo (contro le 154<br />

del 2010 e le 356 del 2009), 75<br />

erano di Potenza, 18 di Lagonegro,<br />

13 di Melfi e 21 esterne<br />

o non c<strong>la</strong>ssificabili. In totale<br />

dal 1999 al 2011 si sono rivolte a<br />

Interesse Uomo 1556 persone,<br />

di cui 868 di Potenza, 327 di<br />

Lagonegro, 223 di Melfi e 148<br />

esterne o non c<strong>la</strong>ssificabili.<br />

Nel 2011 le maggiori richieste<br />

sono arrivate per il fondo anti<br />

euro per un posto letto per un universitario<br />

potrebbe essere <strong>la</strong> goccia che fa<br />

traboccare il vaso. Molti potrebbero essere<br />

costretti a prendere <strong>la</strong> decisione di<br />

ritirare i propri figli dall’Università. In<br />

questo modo <strong>la</strong> crisi finirebbe col pesare<br />

non solo su questa generazione, ma anche<br />

sul<strong>la</strong> prossima. Questo ci ha indotto<br />

a finalizzare i fondi disponibili per il<br />

credito etico in questa direzione».<br />

L’idea del<strong>la</strong> Provincia è quel<strong>la</strong> di concedere<br />

alle famiglie un fido per un biennio,<br />

pari a 2500 euro all’anno, da restituire<br />

in cinque anni, a partire dal<br />

terzo anno. L’ipotesi è quel<strong>la</strong> di riuscire<br />

ad aiutare un centinaio di famiglie. I<br />

criteri di assegnazione dovrebbero essere<br />

legati sia al merito dello studente<br />

sia al reddito del<strong>la</strong> famiglia.<br />

[g.<strong>la</strong>g.] CERDITO ETICO Un aiuto per gli universitari<br />

usura (73), al credito etico si<br />

sono rivolte 18 persone, al fondo<br />

emergenza 11, mentre 25<br />

sono state richieste di altro<br />

genere. Per quanto riguarda <strong>la</strong><br />

tipologia dei richiedenti, 40<br />

erano <strong>la</strong>voratori dipendenti, 22<br />

disoccupati o inoccupati, 20 <strong>la</strong>voratori<br />

autonomi, 18 imprenditori,<br />

16 pensionati, 6 liberi<br />

professionisti, mentre per 5<br />

non è stato rilevato. Interesse<br />

Uomo comunque sottolinea<br />

che «come già era stato registrato<br />

nel 2010, anche nel<br />

2011 è stato rilevante il numero<br />

di commercianti, artigiani, imprenditori,<br />

liberi professionisti<br />

e <strong>la</strong>voratori autonomi che si<br />

sono rivolti ai nostri sportelli,<br />

44 su 127 e cioè il 34 per cento<br />

del totale».<br />

In base a quanto registrato<br />

dal<strong>la</strong> fondazione soprattutto<br />

nel corso dell’ultimo anno risulta<br />

«esponenzialmente in aumento<br />

il debito medio di quanti<br />

si rivolgono ai servizi del<strong>la</strong><br />

fondazione, motivo per cui<br />

spesso ci si trova dinanzi a<br />

situazioni già irrimediabilmente<br />

compromesse per un<br />

montante di debiti molto superiore<br />

rispetto a quanto <strong>la</strong><br />

fondazione può garantire con<br />

un suo intervento». il totale<br />

delle garanzie concesse da Interesse<br />

Uomo dal 1999 al 2011 è<br />

di 1.101.080,73 euro, per un numero<br />

complessivo di 85 beneficiari.<br />

per quanto riguarda<br />

il 2011, <strong>la</strong> fondazione è intervenuta<br />

in 14 casi sulle 62 richieste<br />

di aiuto presentate (il<br />

doppio rispetto al 2010) con un<br />

totale erogato di 282.200.00 euro<br />

(anche in questo caso il<br />

doppio del 2010), con un tasso<br />

di interesse medio pari al<br />

3,9%.<br />

Per quanto riguarda il progetto<br />

credito Etico, in col<strong>la</strong>-<br />

AIUTI Dal<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> al Paese<br />

borazione con <strong>la</strong> Provincia di<br />

Potenza e Banca Etica, le richieste<br />

nel 2011 sono state 18, il<br />

numero più basso mai registrato.<br />

Nel 2010 le richieste<br />

erano state 22, mentre gli unici<br />

picchi sono stati registrati nel<br />

2006, appena il progetto è stato<br />

avviato, con 117 richieste, e nel<br />

2009, quando è stato finalizzato<br />

ad aiutare le famiglie in difficoltà<br />

per il mutuo casa, con<br />

203 richieste. I richiedenti nel<br />

2011 sono stati soprattutto <strong>la</strong>voratori<br />

dipendenti (7) seguiti<br />

dai <strong>la</strong>voratori autonomi (5), imprenditori<br />

(3), disoccupati e<br />

inoccupati (2), non rilevati (1).<br />

Per Interesse Uomo il calo nelle<br />

richieste su questa specifica<br />

forma di intervento dipende<br />

prevalentemente dal fatto che<br />

«i destinatari di questo progetto<br />

si sono rive<strong>la</strong>ti nel tempo<br />

soggetti fortemente indebitati,<br />

cosa che invece non era prevista<br />

nell’idea originaria del<br />

progetto stesso».<br />

Per quanto riguarda, infine,<br />

il microcredito diretto per le<br />

emergenze, nel 2011 vi si sono<br />

rivolte undici persone, sette<br />

delle quali sono state aiutate<br />

con prestiti per complessivi<br />

8.109 euro. Nel 2010 c’erano<br />

state 17 richieste di aiuto, così<br />

come nel 2009. Il microcredito<br />

per le emergenze è pensato<br />

soprattutto per prestare aiuto<br />

immediato per far fronte al<br />

pagamento delle utenze domestiche<br />

e simili. Interesse Uomo<br />

ha ricordato che «non si tratta<br />

di prestiti a fondo perduto, ma<br />

concessi senza interessi perché<br />

finalizzati al<strong>la</strong> responsabilità<br />

del<strong>la</strong> restituzione». Su questo<br />

fronte <strong>la</strong> fondazione fa sapere<br />

che fino a questo momento, su<br />

un totale di 53.746,27 euro ne<br />

sono stati recuperati 13.661.<br />

[g.<strong>la</strong>g.]


Triassi sembra infatti<br />

determinato a<br />

chiedere il rinvio a<br />

giudizio per Renato<br />

Martorano e Dorino<br />

Stefanutti,<br />

che proprio in queste<br />

ore stanno rice-<br />

vendo l’avviso di<br />

RASSEGNASTAMPA<br />

conclusione delle<br />

indagini nei loro<br />

confronti.<br />

Martorano, c<strong>la</strong>sse<br />

1956, alle spalle<br />

ha già diverse condanne<br />

ed è ancora<br />

sotto processo<br />

nell’ambito dell’in -<br />

chiesta Iena2 sulle<br />

infiltrazioni dei<br />

c<strong>la</strong>n tra politica e<br />

imprenditoria lucana.<br />

Dal 2008 sta<br />

scontando una pena<br />

a 14 anni di reclusione<br />

per usura<br />

ed estorsione aggravata<br />

ai danni di Carmine Guarino,<br />

un tempo signore di asfalto e affini<br />

poi finito sul <strong>la</strong>strico anche per<br />

quegli interessi a tasso di strozzo.<br />

Stefanutti invece - a lungo considerato<br />

il suo braccio destro - è di tre<br />

anni più giovane e una volta scaduti<br />

i termini di custodia caute<strong>la</strong>re<br />

sempre per l’inchiesta Iena2, nel<br />

2006, è tornato in libertà, a parte<br />

un’ordinanza di custodia in carce-<br />

perché <strong>la</strong> cosa che potrebbe rappre- nuovi elementi decisivi a sostegno go, Antonio Cossidente, il boss delnoscenza, in ambu<strong>la</strong>nza aveva fat-<br />

Niente arresti dopo <strong>la</strong> svolta sul delitto di via Adriatico: non bastano 23 anni e le parole di Cossidente<br />

re emessa nei suoi confronti a feb-<br />

Omicidio Fusilli, vacil<strong>la</strong>no le accuse<br />

braio del 2011, annul<strong>la</strong>ta subito<br />

dopo dal Tribunale del Riesame.<br />

Per entrambi nei mesi scorsi <strong>la</strong><br />

procura avrebbe avanzato una ri-<br />

“Credito etico”: 2.500 euro all’anno alle famiglie con figli universitari<br />

La Dda pensa lo stesso al processo: avvisi per Renato Martorano e Dorino Stefanutti<br />

Usura, “str ozzati” dal<strong>la</strong> crisi<br />

Ma le denunce sono in calo<br />

23 ANNI dopo potrebbe esserci un<br />

«Aveva sbagliato». Così il pentito<br />

processo per l’omi -<br />

ha spiegato agli inquirenti <strong>la</strong> mor-<br />

cidio di Tiziano Fute<br />

di Fusilli: di mezzo ci sarebbe stasilli,<br />

il 22 maggio<br />

ta una partita di droga<br />

del 1989. Il pm an-<br />

non pagata e per que-<br />

LA timafia crisi economica Laura in atto anni precedenti. Don Cozzi razza, ha annunciato per <strong>la</strong> <strong>la</strong> base su cui Credito Etico<br />

sto Renato Martorano<br />

non Triassi aiuta sembra di certo in- le fami- ha sottolineato il fatto che metà del prossimo mese di farà partire il «moltiplica-<br />

e Dorino Stefanutti lo<br />

gliefatti lucane determinato e questo a deter- anche chi arriva a denun- luglio <strong>la</strong> presentazione di tore» per concedere il dena-<br />

avrebbero ucciso. Cosmina<br />

chiedere unil aumento, rinvio a rispetto ciare l'usuraio «lo fa non un rapporto «su come i luro.sidente ha aggiunto<br />

all’anno giudizio per precedente, Rena- del perchè convinto dell’affer - cani percepiscono <strong>la</strong> crisi. La fondazione antiusura<br />

che a guidare il mezzo<br />

montante to Martorano debiti e Docomplessi- mazione di un principio di Il calo del numero di coloro “Interesse uomo” – che dal<br />

utilizzato per l’aggua -<br />

vorino per Stefanutti, famiglia. “Sempre legalità ma perchè ormai che si rivolgono al<strong>la</strong> fonda- 2002 opera in provincia di<br />

to sarebbe stato Stefa-<br />

più che proprio spesso il in debito que- si pre- ha già perso tutto e nel bazione, che non è un tribuna- Potenza - fra circa un mese<br />

nutti. «Moto o vesposentaste<br />

ore come stanno un rice- circolo vizioratro vuole andarci con chi le –ha continuato –io voglio assumerà una nuova veste<br />

ne» non lo ha saputo<br />

so,vendo unal’avviso sorta di <strong>la</strong>birinto di di non lo ha più aiutato». Ri- considerarlo un segnale di ed estenderà a tutta Italia <strong>la</strong><br />

precisare, ma tanto è<br />

cui conclusione non si vede delle l’uscita nè si guardo al credito etico, «nel speranza, come un elemen- sua iniziativa: lo ha annun- La conferenza stampa del<strong>la</strong> Fondazione “Interesse bastato lo Uomo” stesso agli<br />

ricorda indagini l'origine”: nei loro è questo 2011 registriamo 18 rito di maggiore consapevociato stamani a Potenza<br />

investigatori per av-<br />

quanto confronti. emerge dal rapporchieste di aiuto, il dato più lezza nell’uso del denaro». l’animatore del<strong>la</strong> fondazioviare<br />

una ricerca a tapto<br />

Martorano, annuale 2011 c<strong>la</strong>sdel<strong>la</strong><br />

fon- basso in assoluto da quan- Lacorazza, poi, ha annunne, don Marcello Cozzi, che<br />

peto nei registri autodazionese<br />

1956, alle Interesse spalle Uomo, do il progetto è stato avviaciato <strong>la</strong> modifica del «credi- è uno dei dirigenti naziona- ESAMI DI MATURITA’<br />

mobilistici, da cui sa-<br />

intito<strong>la</strong>to ha già diverse “Uncon <strong>la</strong>birinto into». Infine, il microcredito to etico», iniziativa annunli di Libera. L’annuncio di<br />

rebbero risaliti a una<br />

fernale”,danne ed è presentato ancora ieri diretto per le emergenze è ciata alcuni mesi fa, «nel<strong>la</strong> don Cozzi è arrivato duran-<br />

motocicletta di pro-<br />

mattina sotto dall’animatore processo del- intervenuto nel 2011 «in direzione delle famiglie te <strong>la</strong> presentazione del rap- Oggi prima prietà di Renato prova Martorano fino a<br />

<strong>la</strong> nell’ambito Fondazione, dell’in don - Marcel- sette casi sulle undici ri- con figli che sono studenti porto annuale 2011 del<strong>la</strong><br />

pochi giorni prima del delitto<br />

lo chiesta Cozzi Iena2 e dal presidente sulle delchieste avute e si è trattato universitari, perchè <strong>la</strong> crisi fondazione, intito<strong>la</strong>to «Un<br />

quando è emerso un passaggio di<br />

<strong>la</strong> infiltrazioni Privincia, Piero deiLacoraz<br />

soprattutto di far fronte al ha elementi strutturali an- <strong>la</strong>birinto infernale». In pra- per più di proprietà 3.000 a Vincenzo studenti<br />

Di Muro, noza.<br />

c<strong>la</strong>n tra politica e<br />

pagamento di utenze doche per le nuove generaziotica, dal momento che <strong>la</strong><br />

to pregiudicato di Melfi. La somi-<br />

imprenditoria La fondazione luha<br />

sottolimestiche ed altre imprevini». Si farà in modo che sia «rete» di Libera ha richia- CUORE in go<strong>la</strong> per gli stuglianzamessi di quel<strong>la</strong> per moto condotta. con quel<strong>la</strong> Le<br />

neatocana. Dal anche 2008 «una sta cattiva ste spese familiari». Don disponibile un fido annuale mato nel tempo sempre più denti lucani che oggi si descritta ap- commissioni dai diversi sono testimoni 102 nepre- gestione scontando del unadebito, pe- una Cozzi, infine, ha definito di circa 2.500 euro all’anno persone decise a denunciaprestano a sosteneresenti <strong>la</strong> sul<strong>la</strong> gli istituti scena del del delitto Potentino. ha fatto<br />

mancata na a 14 anni responsabilità<br />

di re-<br />

quello dell’usura «un feno- per due anni, da cominciare casi di ma<strong>la</strong>ffare e consi- prima prova scritta degli credere Quest’anno, a qualcuno di per essere <strong>la</strong> prima vicino<br />

nell’uso clusione del perdenaro usura e una inmeno sicuramente inA sinistra aure Martorano a restituire e Stefanutti. dal terzo A destra an- Tiziano derato Fusilli che molte di esse de- esami di maturità negli al<strong>la</strong> chiusura volta, sarà del cerchio. introdotta Poi però <strong>la</strong> è<br />

capacità ed estorsione diffusaaga ridimenmento: servono - ha agno per i successivi cinque, nunciano episodi di usura, istituti superiori. arrivata così <strong>la</strong> doccia detta maturità fredda del on gip. lisionaregravata<br />

ai i propri danni di stili Carmine di vita, Guarigiunto – severità e certezza fino al completamento. La- <strong>la</strong> trasformazione del<strong>la</strong> Sono più di tremi<strong>la</strong> gli Tiziano ne: le Fusilli, verbalizzazioni aveva 29 anni, e leil<br />

richiesta no, un tempo proprio signore dal<strong>la</strong> di asfalto crisi e del<strong>la</strong> af- pena chiesta per digli misure usurai, caute<strong>la</strong>re, corazza maha<br />

rischio detto che di una l’ini sentenza - fondazione di assolu- potentina un’assoluzione (<strong>la</strong> esaminandi “tombale”, di rischia- tutta <strong>la</strong> pro- 22 maggio procedure del 1989. saranno Secondo conCos- in fini atto». poi finito In ogni sul <strong>la</strong>strico caso, anche nel per che vanno sembra paragonati che dal gip agli sia arrivata ziativa una – dazione realizzare che farebbe ba- scattare Provincia <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> di Potenza no di vedersi ri- allontanare vincia di Potenza <strong>la</strong> possi- che si misidentesultabili «trafficava sul web droga», e <strong>la</strong> conse- almeno<br />

2011 queglisi interessi sono rivolte a tasso di al<strong>la</strong> strozzo. assassini, secca bocciatura. per le conse- In sostanza sandosimansu «merito del “ne bis e reddi- in idem” marrà (quel<strong>la</strong> socio per cui di maggioranbilità di una verità sureranno giudiziale con gli sui esami stando di gna a quanto delle gli tracce avrebbe avviene riferi-<br />

fondazione Stefanutti invece 146- a lungo persone consideguenzecherebbero che <strong>la</strong> loro indizi azione sufficienti to» di – col- potrebbe non riguardare<br />

si può essere za, processati ma nuovo due capitale colpevoli arri- dell’omicidio. Stato. Mentre sono stati to 90lo<br />

stesso tramite Martorano, i siti del Ministero ma sembra<br />

(19 rato però il suo vi braccio avevano destro già fat- - è di ha tresul<strong>la</strong><br />

pevolezza vita delle nei vittime». loro confronti, circaper 100 famiglie. volte perLa lo Pro- stesso fatto, verà ndr); da altre altri- forze) La offrirà svolta nelle quelli indagini non ammessi del<strong>la</strong>per<br />

che in- dae con un po’ speciali stesse chiavi cercando infordi<br />

to anni ricorso più giovane in passato), e una volta unscadu<br />

Il presidente ché per un’accusa del<strong>la</strong> Provin- di questo vincia, tipo co- infatti, menti ha stanziato optare per l’archiviazione un campo di azione - Squadra più va- mobile sufficienze di Potenza e tre era iar non am- uscirne matiche. tant’è che quando gli han-<br />

dato ti i termini in calo di rispetto custodia ai due caute<strong>la</strong>re cia di me Potenza, l’omicidio Piero di stampo Laco- mafioso in bi<strong>la</strong>ncio di 200 come mi<strong>la</strong> tutti euro: i suoi è precedessori sto. - sperivata a ottobre del 2010 con le prino sparato era al <strong>la</strong>voro con alcuni<br />

sempre per l’inchiesta Iena2, nel solito le esigenze caute<strong>la</strong>ri sono rando che un rimorso di coscienza me dichiarazioni dell’ultimo col<strong>la</strong>- operai sul verde del quartiere Pog-<br />

2006, è tornato in libertà, a parte presunte. E qui nasce un problema o un miracolo investigativo porti boratore di giustizia del capoluogio Tre Galli. Prima di perdere co-<br />

un’ordinanza di custodia in carce- perché <strong>la</strong> cosa che potrebbe rappre- nuovi elementi decisivi a sostegno go, Antonio Cossidente, il boss delnoscenza, in ambu<strong>la</strong>nza aveva fatre<br />

emessa nei suoi confronti a febsentare una seria ipoteca delle dife- dell’accusa.<br />

<strong>la</strong> calciopoli rossoblu reo confesso to in tempo a dire: «lo hanno detto e<br />

braio del 2011, annul<strong>la</strong>ta subito se sull’esito del processo. A<br />

Facile immaginare in tutto que- di un altro omicidio misterioso, lo hanno fatto». Ma sui nomi che<br />

dopo dal Tribunale del Riesame. l pm Laura Triassi spetta quindi sto <strong>la</strong> sofferenza dei familiari di Fu- quello dei coniugi Gianfrewdi, tru- aveva in mente è rimasto un miste-<br />

Per entrambi nei mesi scorsi <strong>la</strong> una scelta molto difficile: cercare silli, che ancora una volta o una cidati il 27 aprile del 1997 a Parco ro.<br />

procura avrebbe avanzato una ri- di ribaltare <strong>la</strong> decisione del gip col volta per tutte, come nel caso di Aurora.<br />

l.amato@luedi.it<br />

“Credito etico”: 2.500 euro all’anno alle famiglie con figli universitari<br />

Usura, “str ozzati” dal<strong>la</strong> crisi<br />

Ma le denunce sono in calo<br />

LA crisi economica in atto<br />

non aiuta di certo le famiglie<br />

lucane e questo determina<br />

un aumento, rispetto<br />

all’anno precedente, del<br />

montante debiti complessivo<br />

per famiglia. “Sempre<br />

più spesso il debito si presenta<br />

come un circolo vizioso,<br />

una sorta di <strong>la</strong>birinto di<br />

cui non si vede l’uscita nè si<br />

ricorda l'origine”: è questo<br />

quanto emerge dal rapporto<br />

annuale 2011 del<strong>la</strong> fondazione<br />

Interesse Uomo,<br />

intito<strong>la</strong>to “Un <strong>la</strong>birinto infernale”,<br />

presentato ieri<br />

mattina dall’animatore del<strong>la</strong><br />

Fondazione, don Marcello<br />

Cozzi e dal presidente del<strong>la</strong><br />

Privincia, Piero Lacorazza.<br />

La fondazione ha sottolineato<br />

anche «una cattiva<br />

gestione del debito, una<br />

mancata responsabilità<br />

nell’uso del denaro e una incapacità<br />

diffusa a ridimensionare<br />

i propri stili di vita,<br />

richiesta proprio dal<strong>la</strong> crisi<br />

in atto». In ogni caso, nel<br />

2011 si sono rivolte al<strong>la</strong><br />

fondazione 146 persone<br />

(19 però vi avevano già fatto<br />

ricorso in passato), un<br />

dato in calo rispetto ai due<br />

e Dorino Stefanutti lo<br />

avrebbero ucciso. Cossidente<br />

ha aggiunto<br />

che a guidare il mezzo<br />

utilizzato per l’aggua -<br />

to sarebbe stato Stefanutti.<br />

«Moto o vespone»<br />

non lo ha saputo<br />

precisare, ma tanto è<br />

bastato lo stesso agli<br />

investigatori per avviare<br />

una ricerca a tappeto<br />

nei registri automobilistici,<br />

da cui sarebbero<br />

risaliti a una<br />

motocicletta di proprietà<br />

di Renato Martorano fino a<br />

pochi giorni prima del delitto<br />

Potenza<br />

quando è emerso un passaggio di<br />

proprietà a Vincenzo Di Muro, noto<br />

pregiudicato di Melfi. La somiglianza<br />

di quel<strong>la</strong> moto con quel<strong>la</strong><br />

descritta dai diversi testimoni presenti<br />

sul<strong>la</strong> scena del delitto ha fatto<br />

credere a qualcuno di essere vicino<br />

A sinistra Martorano e Stefanutti. A destra Tiziano Fusilli<br />

al<strong>la</strong> chiusura del cerchio. Poi però è<br />

arrivata <strong>la</strong> doccia fredda del gip.<br />

Tiziano Fusilli, aveva 29 anni, il<br />

chiesta di misure caute<strong>la</strong>re, ma rischio di una sentenza di assolu- un’assoluzione “tombale”, rischia- 22 maggio del 1989. Secondo Cos-<br />

sembra che dal gip sia arrivata una zione che farebbe Mercoledì scattare 20 <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> giugno 2012 no di vedersi allontanare <strong>la</strong> possi20sidente<br />

«trafficava droga», almeno<br />

secca bocciatura. In sostanza man- del “ne bis in idem” (quel<strong>la</strong> per cui bilità di una verità giudiziale sui stando a quanto gli avrebbe rifericherebbero<br />

indizi sufficienti di col- non si può essere processati due colpevoli dell’omicidio.<br />

to lo stesso Martorano, ma sembra<br />

pevolezza nei loro confronti, REDAZIONE: per- Via volte Nazario per Sauro, lo stesso 102 fatto, - 85100 ndr); Potenza altri- - Tel. 0971.69309 La svolta nelle indagini del<strong>la</strong> che da un po’ stesse cercando di<br />

ché per un’accusa di questo tipo comenti optare per l’archiviazione - Squadra mobile di Potenza era ar- uscirne tant’è che quando gli hanme<br />

l’omicidio di stampo mafioso di come tutti i suoi precedessori - sperivata a ottobre del 2010 con le prino sparato era al <strong>la</strong>voro con alcuni<br />

solito le esigenze caute<strong>la</strong>ri sono rando che un rimorso di coscienza me dichiarazioni dell’ultimo col<strong>la</strong>- operai sul verde del quartiere Pog-<br />

presunte. E qui nasce un problema o un miracolo investigativo porti boratore di giustizia del capoluogio Tre Galli. Prima di perdere co-<br />

sentare una seria ipoteca delle dife- dell’accusa.<br />

<strong>la</strong> calciopoli rossoblu reo confesso to in tempo a dire: «lo hanno detto e<br />

se sull’esito del processo. A<br />

Facile immaginare in tutto que- di un altro omicidio misterioso, lo hanno fatto». Ma sui nomi che<br />

l pm Laura Triassi spetta quindi sto <strong>la</strong> sofferenza dei familiari di Fu- quello dei coniugi Gianfrewdi, tru- aveva in mente è rimasto un miste-<br />

una scelta molto difficile: cercare silli, che ancora una volta o una cidati il 27 aprile del 1997 a Parco ro.<br />

di ribaltare <strong>la</strong> decisione del gip col volta per tutte, come nel caso di Aurora.<br />

l.amato@luedi.it<br />

anni precedenti. Don Cozzi<br />

ha sottolineato il fatto che<br />

anche chi arriva a denunciare<br />

l'usuraio «lo fa non<br />

perchè convinto dell’affer -<br />

mazione di un principio di<br />

legalità ma perchè ormai<br />

ha già perso tutto e nel baratro<br />

vuole andarci con chi<br />

non lo ha più aiutato». Riguardo<br />

al credito etico, «nel<br />

2011 registriamo 18 richieste<br />

di aiuto, il dato più<br />

basso in assoluto da quando<br />

il progetto è stato avviato».<br />

Infine, il microcredito<br />

diretto per le emergenze è<br />

intervenuto nel 2011 «in<br />

sette casi sulle undici richieste<br />

avute e si è trattato<br />

soprattutto di far fronte al<br />

pagamento di utenze domestiche<br />

ed altre impreviste<br />

spese familiari». Don<br />

Cozzi, infine, ha definito<br />

quello dell’usura «un fenomeno<br />

sicuramente in aumento:<br />

servono - ha aggiunto<br />

– severità e certezza<br />

del<strong>la</strong> pena per gli usurai,<br />

che vanno paragonati agli<br />

assassini, per le conseguenze<br />

che <strong>la</strong> loro azione<br />

ha sul<strong>la</strong> vita delle vittime».<br />

Il presidente del<strong>la</strong> Provincia<br />

di Potenza, Piero Laco-<br />

razza, ha annunciato per <strong>la</strong><br />

metà del prossimo mese di<br />

luglio <strong>la</strong> presentazione di<br />

un rapporto «su come i lucani<br />

percepiscono <strong>la</strong> crisi.<br />

Il calo del numero di coloro<br />

che si rivolgono al<strong>la</strong> fondazione,<br />

che non è un tribunale<br />

–ha continuato –io voglio<br />

considerarlo un segnale di<br />

speranza, come un elemento<br />

di maggiore consapevolezza<br />

nell’uso del denaro».<br />

Lacorazza, poi, ha annunciato<br />

<strong>la</strong> modifica del «credito<br />

etico», iniziativa annunciata<br />

alcuni mesi fa, «nel<strong>la</strong><br />

direzione delle famiglie<br />

con figli che sono studenti<br />

universitari, perchè <strong>la</strong> crisi<br />

ha elementi strutturali anche<br />

per le nuove generazioni».<br />

Si farà in modo che sia<br />

disponibile un fido annuale<br />

di circa 2.500 euro all’anno<br />

per due anni, da cominciare<br />

a restituire dal terzo anno<br />

per i successivi cinque,<br />

fino al completamento. Lacorazza<br />

ha detto che l’ini -<br />

ziativa – da realizzare basandosi<br />

su «merito e reddito»<br />

– potrebbe riguardare<br />

circa 100 famiglie. La Provincia,<br />

infatti, ha stanziato<br />

in bi<strong>la</strong>ncio 200 mi<strong>la</strong> euro: è<br />

<strong>la</strong> base su cui Credito Etico<br />

farà partire il «moltiplicatore»<br />

per concedere il denaro.<br />

La fondazione antiusura<br />

“Interesse uomo” – che dal<br />

2002 opera in provincia di<br />

Potenza - fra circa un mese<br />

assumerà una nuova veste<br />

ed estenderà a tutta Italia <strong>la</strong><br />

sua iniziativa: lo ha annunciato<br />

stamani a Potenza<br />

l’animatore del<strong>la</strong> fondazione,<br />

don Marcello Cozzi, che<br />

è uno dei dirigenti nazionali<br />

di Libera. L’annuncio di<br />

don Cozzi è arrivato durante<br />

<strong>la</strong> presentazione del rapporto<br />

annuale 2011 del<strong>la</strong><br />

fondazione, intito<strong>la</strong>to «Un<br />

<strong>la</strong>birinto infernale». In pratica,<br />

dal momento che <strong>la</strong><br />

«rete» di Libera ha richiamato<br />

nel tempo sempre più<br />

persone decise a denunciare<br />

casi di ma<strong>la</strong>ffare e considerato<br />

che molte di esse denunciano<br />

episodi di usura,<br />

<strong>la</strong> trasformazione del<strong>la</strong><br />

fondazione potentina (<strong>la</strong><br />

Provincia di Potenza rimarrà<br />

socio di maggioranza,<br />

ma nuovo capitale arriverà<br />

da altre forze) offrirà<br />

un campo di azione più vasto.<br />

La conferenza stampa del<strong>la</strong> Fondazione “Interesse Uomo”<br />

ESAMI DI MATURITA’<br />

Oggi prima prova<br />

per più di 3.000 studenti<br />

CUORE in go<strong>la</strong> per gli studenti<br />

lucani che oggi si apprestano<br />

a sostenere <strong>la</strong><br />

prima prova scritta degli<br />

esami di maturità negli<br />

istituti superiori.<br />

Sono più di tremi<strong>la</strong> gli<br />

esaminandi di tutta <strong>la</strong> provincia<br />

di Potenza che si misureranno<br />

con gli esami di<br />

Stato. Mentre sono stati 90<br />

quelli non ammessi per insufficienze<br />

e tre i non am-<br />

messi per condotta. Le<br />

commissioni sono 102 negli<br />

istituti del Potentino.<br />

Quest’anno, per <strong>la</strong> prima<br />

volta, sarà introdotta <strong>la</strong><br />

così detta maturità on line:<br />

le verbalizzazioni e le<br />

procedure saranno consultabili<br />

sul web e <strong>la</strong> consegna<br />

delle tracce avviene<br />

tramite i siti del Ministero<br />

e con speciali chiavi informatiche.<br />

iale di questo giornale, dei suoi articoli E' vietata o di parte <strong>la</strong> riproduzione, di essi con <strong>la</strong> qualsiasi traduzione, mezzo, l'adattamento elettronico, totale meccanico, o parziale per di mezzo questo di giornale, fotocopie, dei microfilms, suoi articoli registrazioni o di parte di o altro<br />

essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMVJZYqQMbUVXaVhoXXb1eiY=<br />

Mercoledì 20 giugno 2012 I V<br />

BENZINA AL RIBASSO<br />

TUTTI ALLA POMPA IL FINE SETTIMANA<br />

L’ATTESA PER IL PROSSIMO WEEK END<br />

Ipotesi di al<strong>la</strong>rgare <strong>la</strong> fascia oraria e nuove<br />

adesioni in <strong>Basilicata</strong> da parte dei gestori del<br />

Cane a sei zampe al<strong>la</strong> campagna Iperself<br />

È ormai corsa allo sconto<br />

dopo Eni, così fan tutti<br />

Dal<strong>la</strong> Q8 all’Esso. Tra esposti all’Antitrust e p<strong>la</strong>uso dei consumatori<br />

l Una reazione a catena dopo il <strong>la</strong>ncio<br />

del<strong>la</strong> campagna del Cane a sei zampe «Riparti<br />

con l’Eni». Archiviato il primo week<br />

end cont<strong>rassegna</strong>to da una vera e propria<br />

guerra di sconti sugli impianti Iperself, anche<br />

per il prossimo fine settimana si profi<strong>la</strong><br />

una corsa al maggior ribasso da parte delle<br />

compagnie petrolifere. E non mancheranno<br />

sorprese in quel<strong>la</strong> che è diventata <strong>la</strong> campagna<br />

del Paese per «ripartire». Sempre con<br />

Eni dal sabato al<strong>la</strong> domenica, anche se le forti<br />

pressioni delle associazioni dei consumatori<br />

fanno prevedere un verosimile al<strong>la</strong>rgamento<br />

dell’orario e un aumento delle adesioni da<br />

parte dei gestori all’iniziativa. Anche in <strong>Basilicata</strong><br />

dai 9 dello scorso week end si è saliti a<br />

L’I N T E R V I S TA<br />

Vita da istrione: dal<strong>la</strong><br />

musica e dal teatro<br />

al<strong>la</strong> pubblicità<br />

LUIGIA IERACE<br />

l «Il cane a sei zampe è il più<br />

fedele amico dell’uomo a quattro<br />

ruote», dice Bruno, un giovane Vittorio<br />

Gassman, all’amico Jean-Louis<br />

Trintignant, mentre si fermano<br />

a fare rifornimento sul<strong>la</strong> via Aurelia<br />

alle porte di Roma. Strano una<br />

delle scene del film «Il sorpasso» di<br />

Dino Risi del 1962 è stata girata<br />

proprio lì dove un altro attore il<br />

lucano Rocco Papaleo, cinquanta<br />

anni dopo, annuncia agli italiani<br />

che nei week end d’estate si può<br />

«ripartire» grazie agli sconti sui costi<br />

dei carburanti.<br />

Da «<strong>Basilicata</strong> Coast to coast»,<br />

a testimonial dell’Eni, per par<strong>la</strong>re<br />

agli italiani?<br />

«Sono onorato di essere stato scelto<br />

dal<strong>la</strong> più grande azienda italiana.<br />

Sono suggestionato dal<strong>la</strong> figura di<br />

Mattei e dalle sue imprese, diciamo<br />

controcorrente. Ha sovvertito una<br />

sudditanza nei confronti del petrolio,<br />

ha sfidato le Sette Sorelle. E<br />

quando mi hanno chiesto di partecipare<br />

a questa campagna pubblicitaria<br />

non ho avuto esitazioni.<br />

Mi sono messo a cavallo del Cane a<br />

sei zampe in un momento di così<br />

grande difficoltà per il Paese per<br />

dare una bel<strong>la</strong> notizia agli italiani».<br />

Riparte quindi con questo simbolico<br />

viaggio per portare in<br />

Italia anche un po’ di Basilic<br />

at a ?<br />

«Sono un portatore sano di lucanità,<br />

11 impianti con l’aggiunta di un distributore<br />

a Potenza, in viale del Basento oltre a quello<br />

di viale Dante e Betlemme e a Montalbano<br />

Jonico e già altri 4 gestori hanno annunciato<br />

di essere pronti ad aderire in altri paesi<br />

lucani: Oppido, Marsicovetere, Lauria e Policoro<br />

(si veda il grafico a <strong>la</strong>to). Positivo anche<br />

il bi<strong>la</strong>ncio che ha visto in Italia triplicarsi<br />

il venduto nel<br />

week end.<br />

«È andata molto<br />

bene - sottolinea Antonio<br />

Garramone,<br />

gestore potentino -<br />

dopo il week end siamo<br />

tornati ai livelli<br />

precedenti, ma per il<br />

pieno tutti aspettano<br />

le sorprese del week end». Ma <strong>la</strong> corsa<br />

al risparmio a Potenza c’è stata anche<br />

verso altri distributori. «Ho , fatto il<br />

pieno al<strong>la</strong> Q8 in via Nazario Sauro e ho<br />

pagato 1,499 al litro per il diesel», commenta<br />

con soddisfazione Mario.<br />

Sul<strong>la</strong> scia del<strong>la</strong> compagnia di bandiera,<br />

infatti, si sono mosse anche le<br />

altre Major, anche in <strong>Basilicata</strong>. Spiazzate<br />

dall’annuncio dell’ad di Eni Paolo Scaroni,<br />

di abbassare il prezzo di benzina e diesel<br />

rispettivamente a 1,600 e 1,500 euro a litro,<br />

con uno sconto di 20 centesimi rispetto al<br />

servito, dalle 13 di sabato al<strong>la</strong> mezzanotte di<br />

domenica, su circa 3.000 impianti. E così è<br />

partita <strong>la</strong> corsa al ribasso per Esso Self Più,<br />

con 1,595 euro/litro per <strong>la</strong> benzina e 1,495 per<br />

ma sempre nell’ambito di questo<br />

mio percorso artistico. Non mi sento<br />

né un ambasciatore né un promoter<br />

del<strong>la</strong> mia regione. Io attingo<br />

al<strong>la</strong> mia origine, a quei 18 anni in<br />

cui mi sono formato e ho vissuto<br />

fortemente il territorio lucano perché<br />

fa parte del<strong>la</strong> mia sfera poetica.<br />

Per rimanere in tema, io attingo al<br />

mio pozzo di petrolio che è<strong>la</strong> mia<br />

anima, è lì che ho messo gli impianti<br />

di estrazione. Se <strong>la</strong> mia anima si è<br />

formata in <strong>Basilicata</strong> è chiaro che<br />

esce <strong>Basilicata</strong> dalle mie invettive».<br />

Ma dal<strong>la</strong> sua terra arrivano an-<br />

I CONSUMATORI<br />

«Finalmente i prezzi si<br />

sono abbassati, anche se<br />

solo per due giorni»<br />

che le polemiche?<br />

«Sono amareggiato perché sono<br />

realmente legato al<strong>la</strong> mia terra, ma<br />

io faccio il mio <strong>la</strong>voro, non sono un<br />

pa<strong>la</strong>dino del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, faccio<br />

l’intrattenitore. Accetto le critiche<br />

ma con amarezza. Mi è sembrato<br />

invece, molto bello dare un messaggio<br />

positivo agli italiani. Se<br />

l’avesse fatto un altro attore, i lucani<br />

non avrebbero avuto nul<strong>la</strong> da dire.<br />

Forse è nel gioco delle parti, nel<strong>la</strong><br />

commedia del<strong>la</strong> vita. L’importante è<br />

giocare sempre pulito. Mi sento<br />

molto onesto nel mio percorso».<br />

il diesel, ma anche per Q8, sia Easy che<br />

tradizionali, dal primo mattino di sabato battendo<br />

Eni sul tempo e con prezzi più bassi su<br />

circa 500 impianti: 1,595 benzina e 1,495 per il<br />

gasolio. Salvo però poi a rivolgersi all’An -<br />

titrust per valutare <strong>la</strong> legittimità dell’ini -<br />

ziativa dell’Eni.<br />

Pronta <strong>la</strong> reazione dei consumatori. Il Codacons<br />

ha condannato <strong>la</strong><br />

decisione del<strong>la</strong> Q8. «Chi<br />

ostaco<strong>la</strong> <strong>la</strong> concorrenza<br />

danneggia i cittadini», ha<br />

ribadito il presidente Carlo<br />

Rienzi, annunciando un<br />

contro ricorso. Perché finalmente<br />

i consumatori<br />

dopo tanto tempo sono andati<br />

a fare il pieno numerosi<br />

e con il sorriso. « Ne valeva <strong>la</strong> pena - dice<br />

Michele - finalmente le compagnie hanno<br />

capito che il prezzo al<strong>la</strong> pompa andava ridotto,<br />

anche se solo per un week end». Anche<br />

se i margini di ribasso sono davvero bassi a<br />

giudicare dal<strong>la</strong> composizione del prezzo dei<br />

carburanti (si veda a <strong>la</strong>to il grafico di Unione<br />

petrolifera in base al prezzo Italia rilevato dal<br />

Ministero dello sviluppo Economico).<br />

Pur non entrando nel<strong>la</strong> politica commerciale<br />

delle aziende, che sono libere di mettere<br />

in campo le loro iniziative, il presidente<br />

dell’Unione Petrolifera, Pasquale De Vita, ha<br />

sottolineato, che «di certo questi sconti aiutano<br />

i consumatori, perché così possono trovare<br />

le condizioni più favorevoli».<br />

[l.ier.]<br />

LO SPOT L’ATTORE-REGISTA DI LAURIA SCELTO DALLA COMPAGNIA PETROLIFERA COME TESTIMONIAL IN ITALIA DELLA CAMPAGNA «RIPARTI CON ENI»<br />

Papaleo dopo «<strong>Basilicata</strong> coast to coast»<br />

presta <strong>la</strong> faccia allo spot sul pieno meno caro<br />

L’AT TO R E<br />

Il lucano<br />

Rocco Papaleo<br />

a Roma al<strong>la</strong><br />

presentazione<br />

del<strong>la</strong><br />

campagna<br />

«Riparti con<br />

l’Eni» nel<strong>la</strong><br />

quale è<br />

testimonial<br />

E dal punto di vista artistico<br />

cosa ha significato?<br />

« U n’esperienza davvero interessante,<br />

dover dire tutto in pochissimi<br />

secondi e devi metterci un’anima e<br />

una credibilità».<br />

E a giudicare dai risultati gli<br />

italiani ti hanno creduto.<br />

«Anche <strong>la</strong> mia mamma. È contenta,<br />

lei legge con il candore che io metto<br />

sempre nel mio <strong>la</strong>voro».<br />

Ci sarà un seguito a «<strong>Basilicata</strong><br />

coast to coast»?<br />

«Magari un ritorno da Scanzano a<br />

Maratea. Ma non per il momento».<br />

POTENZA CITTÀ<br />

Quel blitz del 1960<br />

Quando Enrico Mattei<br />

spiazzò <strong>la</strong> concorrenza<br />

«La decisione di ridurre il prezzo del<strong>la</strong><br />

benzina di 5 lire al litro è <strong>la</strong> più recente manifestazione<br />

dei principi che ispirano l’azione<br />

dell’azienda dello Stato. Essa permetterà agli<br />

automobilisti un risparmio globale che può<br />

essere calco<strong>la</strong>to in circa 15 miliardi di lire<br />

all’anno». Spiegava così agli italiani Enrico<br />

Mattei, il 3 aprile del 1960, in un’intervista ri<strong>la</strong>sciata<br />

al<strong>la</strong> rivista «L’Automobile» perché<br />

aveva ridotto<br />

il prezzo del<strong>la</strong><br />

benzina da<br />

125 a 120 lire<br />

al litro per <strong>la</strong><br />

normale e da<br />

135 a130 per<br />

<strong>la</strong> 98 ottani, il<br />

livello più basso<br />

mai raggiunto<br />

in Europa<br />

al netto<br />

delle imposte.<br />

Fu un vero<br />

blitz che prese<br />

in contropiede<br />

<strong>la</strong> concorrenza degli americani del<strong>la</strong> Esso e<br />

del<strong>la</strong> Mobil, ma anche gli ango-o<strong>la</strong>ndesi del<strong>la</strong><br />

Shell. Una campagna pubblicitaria senza<br />

precedenti accompagnò l’operazione condotta<br />

in gran segreto con un’uscita <strong>la</strong>mpo<br />

dalle 7 di sabato 18 marzo. I manifesti furono<br />

stampati nel<strong>la</strong> notte tra mercoledì e giovedì<br />

in una tipografia di Roma che <strong>la</strong>vorò solo per<br />

Mattei. I responsabile di filiale ritirarono i plichi<br />

nelle stazioni ferroviarie per esporli il sabato.<br />

I competitor furono spiazzati. [l.ier.]


RASSEGNASTAMPA<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

Politica lucana<br />

DIGILIO SODDISFATTO PER LA RIVALUTAZIONE STORICA<br />

«Bene, rispolverare il motto mussoliniano»<br />

«MI auguro che il presidente De Filippo attui realmente<br />

il motto “credere, obbedire e combattere”, rievocato<br />

nel<strong>la</strong> massima assise istituzionale che è il<br />

consiglio regionale, quel motto che ha formato generazioni<br />

di italiani determinando una coscienza di<br />

Patria e quindi di comunità nazionale che, al di là<br />

delle valutazioni politiche e storiche differenti, è parte<br />

integrante dell'identità del nostro popolo». Lo dice<br />

il coordinatore regionale e senatore di Fli Egidio Digilio<br />

esprimendo «vivo compiacimento per <strong>la</strong> riscoperta<br />

da parte del governatore del motto mussoliniano.<br />

De Filippo ha dunque fatto un'operazione di rivalutazione<br />

storica che fa onore al<strong>la</strong> sua cultura politica<br />

e civile, oltre che al suo credo filosofico. E' evidente<br />

che i lucani lo attendono al<strong>la</strong> prova dei fatti, perché oltre al<strong>la</strong> difesa<br />

dei tribunali minacciati di soppressione, il motto si traduca in azioni e misu -<br />

re concreti in difesa di tutte le strutture statali che sono ancora rimaste attive<br />

dopo <strong>la</strong> spoliazione degli anni passati come delle risorse naturali (petrolio,<br />

acqua, territorio). Per me il motto è pratica di vita quotidiana in quan -<br />

to credo nel<strong>la</strong> politica al servizio del mio popolo unico soggetto a cui mostrare<br />

obbedienza, combattendo per gli ideali di benessere sociale. Lo<br />

aspetto dunque nelle battaglie che si profi<strong>la</strong>no innanzitutto per <strong>la</strong> salvaguardia<br />

di una regione sempre più assediata e a rischio di sopravvivenza».<br />

Mussolini e il motto “Credere, obbedire,<br />

Primo piano<br />

Riconfermati Folino, Scaglione,<br />

Mattia entrano Benedetto e Sarra<br />

“Pasticciaccio” a metà<br />

Rischiato il caso: sul voto per l’Ufficio di presidenza del consiglio di nuovo franchi tiratori<br />

di SALVATORE SANTORO<br />

POTENZA - C’è mancatodavveropoco.<br />

Di nuovo. Un paio di voti in più (o<br />

in meno dipendedal<strong>la</strong> prospettiva) e<br />

si sarebbe ripetuto lo stesso pasticcio<br />

di l’anno scorso. Sullo stesso punto<br />

e con gli stessi protagonisti. Perchè<br />

al<strong>la</strong> fine di nuovo Franco Mollica<br />

dell’Mpa e un esponente del Pdl si sono<br />

contesi una delle poltrone dell’Uf -<br />

ficio di presidenza.L’anno scorso al<strong>la</strong><br />

fine vinse Mollica <strong>la</strong> “sfida” per <strong>la</strong><br />

carica di segretario dell’assemblea.<br />

Mollica che però dopo un paio di settimane<br />

consegnò le proprie dimissioni<br />

dopo le insistenze del Pd con il<br />

Pdl che aveva minacciato di disertare<br />

tutte le riunioni di consiglio regionale<br />

di Commissione.<br />

Quest’anno invece, il capogruppo<br />

del Movimento per le autonomie ha<br />

conteso fino al conteggio dell’ultima<br />

scheda <strong>la</strong> vicepresidenza del consiglio<br />

al designato del Pdl, Romeo Sarra.<br />

Ma quest’anno come l’anno scorso<br />

non sono mancati i “franchi tiratori”.<br />

Sì perchè a fronte dei “soli”3 consiglieri<br />

che conta l’Intergruppo di cui<br />

fanno oltre a Mollica anche Roberto<br />

Falotico edErneso Navazio ivoti per<br />

l’exsegretario deiVerdisono stati7.<br />

Quattro in più di quanto era legittimo<br />

aspettarsi ma che di fatto non<br />

hanno cambiato le carte in tavo<strong>la</strong>.<br />

Questa volta quindi, nonostante<br />

sia scoppiata l’ennesima polemica in<br />

au<strong>la</strong> subito dopo l’ufficializzazione<br />

del voto, non c’è stato nessun abbandono<br />

dell’au<strong>la</strong> e nessuna minaccia di<br />

mettere in stallo l’intera attività istituzionale.<br />

Ma il dato di una maggioranza che<br />

non vota unita è un dato di fatto. Perchè<br />

sono stati ben quattro i voti di<br />

consiglieri che appartengono al<strong>la</strong><br />

maggioranza (e che quindi avrebbero<br />

dovuto votare per il loro candidato<br />

e cioè Nico<strong>la</strong> benedetto) che sono<br />

stati dirottati verso Mollica.<br />

Ma oltre a questo<br />

in au<strong>la</strong> durante<br />

le votazioni<br />

c’è stato un altro<br />

caso “stra -<br />

no”. Perchè il primo<br />

voto che doveva<br />

designare i<br />

due vicepresidenti<br />

del consiglio<br />

è stato annul<strong>la</strong>to.<br />

Il motivo:<br />

al conteggio<br />

le schede erano<br />

30 e non 29 come<br />

i consiglieri presenti<br />

in au<strong>la</strong> in quel momento (per<br />

tutta<strong>la</strong> riunionediieriè statoassente<br />

giustificato Erminio Restaino del<br />

Pd). In pratica qualcuno ha inserito<br />

due voti. E se si pensa che si tratta<br />

del<strong>la</strong> massima assemblea legis<strong>la</strong>tiva<br />

del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> e non di una c<strong>la</strong>sse di<br />

qualsiasi liceo <strong>la</strong> questione è “seria”.<br />

In ogni caso anche al risultato poi<br />

annul<strong>la</strong>to Mollica non ce l’avrebbe<br />

fatta. Anzi aveva anche ottenuto un<br />

voto in meno, e cioè sei contro gli 8<br />

stabili (quanti sono i consiglieri del<br />

Pdl) di Sarra. Sarà stato un errore o<br />

una sorta di prova generale per evitare<br />

guai peggiori? Nessuno dei protagonisti<br />

si avventura in conferma o<br />

ipotesi e quindi il dubbio rimane.<br />

In ogni caso al<strong>la</strong> fine c’è stata <strong>la</strong> riconferma<br />

di Vincenzo Folino a presidente<br />

del consiglio. Su questo non<br />

c’era nessun dubbio. Il presidente<br />

uscente (che a caldo ha assicurato<br />

che cercherà di <strong>la</strong>vorare anche meglio<br />

per i prossimi 12 mesi) ha ottenuto<br />

19 voti. Nove invece sono state<br />

le schede bianche ed un voto è andato<br />

al presidente del<strong>la</strong> giunta Vito De Filippo.<br />

Nel<strong>la</strong> successiva votazione per<br />

eleggere i due vicepresidenti sono<br />

stati eletti Nico<strong>la</strong> Benedetto dell’Ita -<br />

lia dei valori con 13 voti e Romero<br />

Sarra del Pdl con 8 voti davanti a<br />

Mollica con 7. Una <strong>la</strong> scheda bianca.<br />

Sempre a seguire sono stati eletti<br />

come consiglieri segretari Luigi<br />

Scaglione dei Popo<strong>la</strong>ri uniti con 18<br />

voti e Franco Mattia con 7 voti). Mollica<br />

ha ottenuto un voto.<br />

Ma nemmeno il tempo dei ringraziamenti<br />

dirito cheè scoppiata<strong>la</strong> polemica.<br />

Sugli scudi proprio Mollica<br />

che tra le altre cose ha detto: «Le parole<br />

date non solo in politica ma anche<br />

tra ga<strong>la</strong>ntuomini non trovano<br />

applicabilità in questo consiglio regionale<br />

e in questa Regione».<br />

Il consigliere dell’Mpa che ha par<strong>la</strong>to<br />

anche di inciuci ha poi aggiunto:<br />

«La correttezza nell’aver voluto<br />

ripristinare l’agibilità politica ed<br />

istituzionale nell’elezione dell’Uffi -<br />

cio di Presidenza precedente non ha<br />

trovato <strong>la</strong> stessa correttezza e affida-<br />

L’INDIGNAZIONE PER LO SLOGAN FASCISTA IN CONSIGLIO<br />

15<br />

Consiglieri “parlottano” prima di votare l’Ufficio di presidenza (Foto Mattiacci)<br />

bilità rispetto agli impegni presi nel<br />

riconoscere l’Intergruppo quale altra<br />

componente di opposizione, anche<br />

se costruttiva, all’interno del<br />

consiglio regionale».<br />

Ovviamentenonsi èfattaattendere<br />

<strong>la</strong> replica con i consiglieri del Popolo<br />

del<strong>la</strong> libertà guidati da Nico<strong>la</strong><br />

Pagliuca che hanno criticato prima<br />

Mollica epoi sollevatoil casopolitico<br />

dei voti dei franchi tiratori.<br />

Chiusa <strong>la</strong>polemica, ilconsiglio ha<br />

quindi approvato a maggioranza il<br />

Bi<strong>la</strong>ncio dell’Alsia e una delibera del<strong>la</strong><br />

giunta regionale re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> individuazione<br />

di una nuova area con finalità<br />

di protezione civile nel Comune<br />

di Tito.<br />

Il governatore in difesa dei tribunali cita un motto del duce<br />

“Credere, obbedire , combattere”<br />

De Filippo usa Mussolini in au<strong>la</strong><br />

POTENZA - Credere, obbedire, combattere è<br />

il motto mussoliniano del<strong>la</strong> Gioventù italiana<br />

del littorio. Uno dei più famosi slogan fascisti<br />

utilizzati quindi dall’organizzazione<br />

giovanile fascista, fondata il 29 ottobre<br />

1937. Il motto, che è stata attribuito<br />

direttamente a Benito Mussolini,<br />

era uno dei tanti utilizzati dal<br />

regime che proprio su questa forma<br />

di propaganda imposto <strong>la</strong> propria<br />

comunicazione. Altri ad esempio sono<br />

“Boia chi mol<strong>la</strong>”, “Fermarsi significa<br />

retrocedere”, “Meglio vivere<br />

un giorno da leone, che cento anni<br />

da pecora”, “Molti nemici, molto<br />

onore” e tante altre del genere. Frasi,<br />

alcune, che sono entrate nel lessico<br />

quotidiano.<br />

Alcune di esse negli anni hanno<br />

anche perso il loro significato politico<br />

e propagandistico. Un pò meno “Credere,<br />

obbedire, combattere” che rimane comunque<br />

una frase ancor associata al ventennio<br />

fascista. Ma è evidente che il motto conserva<br />

ancora oggi una sua energia. Pronunciata<br />

poi da un presidente di regione di centrosinistra<br />

in un contesto ufficiale come una riunione<br />

di consiglio regionale è naturale che provochi<br />

reazioni. Tutte politiche, perchè a pochi<br />

minuti dal<strong>la</strong> frase che il presidente del<strong>la</strong><br />

giunta regionale Vito De Filippo ha detto in<br />

au<strong>la</strong> per “assicurare”il proprio impegno (nel<br />

limite delle proprie competenze ha spiegato)<br />

al fine di scongiurare così come richiesto<br />

dall’unanimità dell’au<strong>la</strong> <strong>la</strong> chiusura di qualsiasi<br />

tribunale lucano sono intervenuti due<br />

“protagonisti” del<strong>la</strong> politica lucana.<br />

Il senatore finiano Egidio Digilio dal passato<br />

missino e l’ex vicepresidente del consiglio,<br />

Giacomo Nardiello del Pdci e convinto<br />

comunista. I due già in passato proprio in au<strong>la</strong><br />

consiliare non poche volte furono protagonisti<br />

di scontri dialettici infuocati proprio a<br />

partire dalle loro diversissime origini politici.<br />

E di più non è nemmeno immaginabile cosa<br />

sarebbe successo in au<strong>la</strong> al motto di De Filippo<br />

se Nardiello fosse ancora un rappresentante<br />

del consiglio regionale.<br />

Ieri invece <strong>la</strong> frase di De Filippo è quasi scivo<strong>la</strong>ta<br />

nell’indifferenza se non fosse stato per<br />

Vincenzo Santochirico del Pd che in maniera<br />

ironica ha ricordato l’origine del motto indicando<br />

in Mario Venezia del Pdl (anch’egli ex<br />

missioni) un sicuro estimatore del<strong>la</strong> scelta<br />

comunicativa del governatore.<br />

Nardiello: «Gravissima vaduta di stile del governatore»<br />

«QUELLO che è accaduto oggi è gravissimo perché mai prima era<br />

stato pronunciato uno slogan fascista e per giunta dal presidente<br />

del<strong>la</strong> Regione. Non ci possono essere attenuanti e tanto meno si<br />

può considerare un fatto scherzoso o di cattivo gusto. E' un’offesa<br />

ai sentimenti antifascisti e democratici che non va derubricato a<br />

vecchio gioco per Balil<strong>la</strong>. Il presidente ha avuto una caduta di stile<br />

che richiede un netto atto di scuse e senza giustificazioni». E’<br />

quanto dichiara Giacomo Nardiello del Pdci che oltre a prenderse<strong>la</strong><br />

con De Filippo in serata “attacca” anche <strong>Basilicata</strong>net: «Leggo che<br />

mi si attribuisce “a mio parere” lo slogan fascista “credere, obbedire,<br />

combattere” come se avessi inventato io che si tratta di una<br />

massima di Mussolini. Ma i giornalisti di <strong>Basilicata</strong>net conoscono <strong>la</strong><br />

storia? E' davvero singo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> tesi che sia stato io a qualificare <strong>la</strong><br />

sortita di De Filippo come slogan fascista. Ma chi si occupa del<strong>la</strong><br />

comunicazione istituzionale del<strong>la</strong> Regione? Ho deciso di rega<strong>la</strong>re ai giornalisti dell'ufficio<br />

stampa del<strong>la</strong> giunta un libro del<strong>la</strong> storia del fascismo in modo che possano studiare». Polemica<br />

su polemica ma prima Nardiello era stato “chiaro” riguardo le parole di De Filippo: «Il riesplodere<br />

delle ideologie nazi-fasciste, <strong>la</strong> presenza di movimenti razzisti e di destra estrema<br />

attivi ancora anche in Italia, i ripetuti atti di violenza e di intolleranza contro extracomunitari e<br />

uomini di colore non ammettono atteggiamenti di sottovalutazione perché potrebbero essere<br />

interpretati come una sorta di rivalutazione di tesi fasciste. La coscienza democratica del popolo<br />

lucano impone più rispetto soprattutto se si par<strong>la</strong> in consiglio regionale. E a proposito di<br />

difesa dei Tribunali vorrei ricordare che le ultime assunzioni di magistrati, cancellieri e personale<br />

risalgono all'allora ministro di Grazia e Giustizia Diliberto»<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMXO56TbF/gXQAf+gyMj+tOA=<br />

Mercoledì 20 giugno 2012 I VII<br />

PALAZZO SAN GERVASIO AVEVANO OFFERTO I LORO BENI PER IL PAESE D’ORIGINE DELLA LORO FAMIGLIA<br />

Gli zii d’America e i soldi spariti<br />

«Dove sono 2 miliardi di lire?»<br />

Il Comune chiede conto del<strong>la</strong> donazione di Mary e Joseph Agostine<br />

FRANCO DE FLORIO<br />

l PALAZZO SAN GERVASIO.<br />

Che fine hanno fatto i soldi del <strong>la</strong>scito degli zii<br />

d’America Mary e Joseph Agostine al<strong>la</strong> biblioteca<br />

comunale? In circa dieci anni sono spariti circa<br />

due miliardi delle vecchie lire. E’ quanto emerge<br />

nel<strong>la</strong> seduta dell’ultimo consiglio comunale. Il consigliere<br />

Savino Di Paolo dell’ «Altra Pa<strong>la</strong>zzo» chiede<br />

che venga istituita una commissione di inchiesta,proposta<br />

apprezzata e approvata dalle altre forze<br />

politiche, per far luce su quanto si è verificato.<br />

La commissione dovrà appurare se si è trattato<br />

di una gestione allegra del fondo <strong>la</strong>sciato in eredità<br />

o vi è stata ma<strong>la</strong>fede. Intanto <strong>la</strong> nuova amministrazione<br />

ha provveduto ad azzerare tutte le indennità<br />

spettanti al nuovo consiglio di amministrazione,<br />

nessun componente prenderà un solo<br />

euro di indennità.<br />

Presa visione delle dimissioni presentate dall’at -<br />

tuale presidente Eleonora Mattiacci si provvederà<br />

al<strong>la</strong> nomina di un nuovo consiglio di. amministrazione.<br />

Lo statuto redatto nel 1996 prevedeva<br />

una indennità mensile pari ad uno stipendio di un<br />

assessore per il presidente, un gettone di presenza<br />

per gli altri componenti e un robusto indennizzo<br />

per il direttore nel<strong>la</strong> figura del segretario comun<br />

a l e.<br />

Un articolo del<strong>la</strong> Gazzetta un paio di anni fa<br />

denunciava quanto si è discusso a tal proposito<br />

nel<strong>la</strong> seduta del 2° consiglio comunale del<strong>la</strong> nuova<br />

amministrazione. In attesa di assegnare <strong>la</strong> carica<br />

di conservatore al<strong>la</strong> Pinacoteca d’Errico si è provveduto<br />

ad eleggere due membri del cda. nel<strong>la</strong> persone<br />

di Mario Romanelli quale rappresentante del<br />

popolo e di Eugenia d’ Errico per <strong>la</strong> famiglia del<br />

fondatore del<strong>la</strong> Pinacoteca.<br />

Il consigliere Michele Forlino propone di indire<br />

una conferenza dei sindaci del<strong>la</strong> zona, coinvolgendo<br />

anche <strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>, per discutere <strong>la</strong><br />

situazione che potrebbe verificarsi a San Nico<strong>la</strong> di<br />

Melfi considerando le ultime dichiarazione dei<br />

vertici del<strong>la</strong> Fiat che non intendono investire.<br />

Trovare una soluzione, nel<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ugurata ipotesi<br />

di una chiusura, a come convertire lo stabilimento<br />

Fiat in considerazione delle migliaia di<br />

<strong>la</strong>voratori che potrebbero trovarsi senza un avvenire<br />

.L’assessore Michele Barbuzzi ha presentato<br />

una re<strong>la</strong>zione riguardante l’emergenza di<br />

eventuali eventi sismici nel<strong>la</strong> nostra zona ed ha<br />

augurato,insieme a tutta l’amministrazione ,un<br />

buon <strong>la</strong>voro ai volontari dell’ associazione «Torre<br />

Ardente» che sono partiti per portare soccorso ai<br />

terremotati dell’Emilia, altri volontari li raggiungeranno<br />

a breve.<br />

MELFI CILLIS E GENOVESI (<strong>CGIL</strong>) DOPO I DATI SULL’ECONOMIA LUCANA<br />

«Automotive, va aperta<br />

una vertenza sul<strong>la</strong> filiera»<br />

l I dati sull’economia del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> diffusi<br />

con il 19° rapporto del<strong>la</strong> Banca d’Italia indicano<br />

una vera e propria situazione di al<strong>la</strong>rme per il<br />

settore industriale con un -4,3% ed un aumento del<br />

+4,5% del<strong>la</strong> cassa integrazione, registrando anche<br />

una diminuzione degli Investimenti che proseguirà<br />

presumibilmente anche per il 2012. Nel 2011<br />

le esportazioni delle imprese lucane sono ulteriormente<br />

diminuite (-3,1%) a fronte di una crescita<br />

sostenuta in Italia (11,4%). La flessione è in<br />

<strong>la</strong>rga parte attribuibile alle vendite all’estero di<br />

autoveicoli (circa 2/3 dell’export regionale) che<br />

hanno registrato una riduzione del 5,8%, in controtendenza<br />

rispetto all’andamento delle esportazioni<br />

di autoveicoli dell’Italia e del Mezzogiorno.<br />

dati che preoccupano non poco Giuseppe Cillis e<br />

Alessandro Genovesi (Osservatorio industria e<br />

Cgil regionale). Nel 2011, le esportazioni del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong><br />

verso paesi non appartenenti al<strong>la</strong> UE hanno<br />

rappresentato il 24,7% dell’export regionale, un<br />

valore nettamente più basso di quello rilevato in<br />

Italia (44%). Considerato i numeri del settore<br />

dell’automotive in <strong>Basilicata</strong> un comparto che<br />

occupa tra Fiat Sata e Indotto di primo, secondo e<br />

terzo livello di fornitura circa 12 mi<strong>la</strong> addetti, una<br />

quota partico<strong>la</strong>rmente consistente del settore manifatturiero,<br />

pari quasi a un terzo dell’occupa -<br />

zione complessiva e le prospettive di espansione<br />

sui cosiddetti mercati emergenti non sono forse<br />

BIBLIOTECA E<br />

COMUNE Gli<br />

zii d’America<br />

avevano<br />

<strong>la</strong>sciato due<br />

miliardi di<br />

vecchie lire<br />

al<strong>la</strong> biblioteca<br />

comunale. Il<br />

consiglio<br />

comunale si è<br />

chiesto che<br />

fine hanno<br />

fatto quei soldi<br />

POTENZA IERI POMERIGGIO UNA OTTANTINA DI DIPENDENTI HANNO INSCENATO UN SIT-IN DAVANTI AI CANCELLI DELL’ISTITUTO<br />

Gli addetti Don Uva: «Basta precarietà»<br />

E domani corteo di protesta in contemporanea con <strong>la</strong> riunione in Regione del Comitato di crisi<br />

ANTONIO MASSARO<br />

l P OT E N Z A . Pomeriggio infuocato<br />

davanti al «Don Uva» e non<br />

solo per colpa di «Scipione», l’an -<br />

ticiclone che ha portato il caldo<br />

africano di questi giorni sul<strong>la</strong><br />

nostra regione, ma anche per <strong>la</strong><br />

protesta dei dipendenti dell’ Isti -<br />

tuto potentino. I sindacati rec<strong>la</strong>mano<br />

soprattutto certezze sul futuro<br />

dei <strong>la</strong>voratori. Certezze che in<br />

questo momento sono a rischio in<br />

vista dell’istanza di fallimento<br />

presentata presso <strong>la</strong> procura di<br />

Trani. E in attesa del pronunciamento<br />

del<strong>la</strong> procura atteso per<br />

il 5 luglio tutto l’ambiente è in<br />

f i b r i l l a z i o n e.<br />

Ieri come detto una ottantina di<br />

dipendenti hanno inscenato un<br />

sit-in di protesta davanti ai cancelli<br />

del «Don Uva». Il tutto fanno<br />

sapere i sindacati, Mario Sarli<br />

(Cgil), Dino Gentile (Cisl), Luigi<br />

l’occasione per chiedersi cosa è e cosa sarà l’in -<br />

dustria dell’auto nel Mezzogiorno, vista <strong>la</strong> quasi<br />

ormai completa “meridionalizzazione” delle attività<br />

di produzione del gruppo Fiat. Consapevoli<br />

che questo processo ha riguardato finora quasi<br />

esclusivamente l’assemb<strong>la</strong>ggio dell’autoveicolo e<br />

che buona parte delle forniture che interessano gli<br />

stabilimenti meridionali del<strong>la</strong> Fiat, continuano a<br />

provenire da imprese localizzate nelle regioni settentrionali<br />

e spesso, dall’estero. Una tendenza quest’ultima,<br />

che forse si accentuerà nel prossimo<br />

futuro, indebolendo ulteriormente il settore del<strong>la</strong><br />

componentistica autoveico<strong>la</strong>re meridionale. In<br />

questo scenario Cillis e Genovesi si pongono una<br />

serie di domande. «Quale ruolo potrà ricoprire<br />

l’industria automobilistica presente oggi nel Mezzogiorno?<br />

Se <strong>la</strong> crescita dei mercati emergenti<br />

avrà sicuramente effetti dirompenti sulle strategie<br />

di investimento e sulle dislocazioni produttive<br />

del<strong>la</strong> Fiat, effetti non meno rilevanti si avranno<br />

conseguentemente sull’occupazione. Occorre<br />

allora attrezzarsi per tempo.In altri termini l’in -<br />

dustria dell’auto e del<strong>la</strong> componentistica sono destinate<br />

nel Mezzogiorno a sopravvivere earimanere<br />

ancorate ad un ruolo puramente “ma -<br />

nif atturiero”, e fino a quando? E' non è forse giunto<br />

il momento di aprire una più generale vertenza<br />

sul<strong>la</strong> filiera dell'automotive meridionale che possa<br />

gravitare intorno a Melfi?».<br />

Mancuso (Uil), Filomena Monaco<br />

(Fials) e Michele De Rosa (Ugl), in<br />

vista del<strong>la</strong> riunione del tavolo tecnico<br />

del costituito comitato di crisi<br />

in programma domani in Regione.<br />

Per domani, infatti, nel momento<br />

del vertice regionale gli<br />

addetti sflileranno in corteo per<br />

RIONERO IN VULTURE IL FURTO L’ALTRA NOTTE<br />

Rubano antiche spade<br />

nel<strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> pro-loco<br />

l RIONERO IN VULTURE. «Non<br />

abbiamo <strong>la</strong> benché minima idea,<br />

nessun sospetto, non concepiamo<br />

affatto che ragazzate maligne e, forse,<br />

anche a solo scopo vandalico,<br />

possano essere perpetrate contro <strong>la</strong><br />

sede del<strong>la</strong> Pro Loco, che si trova in<br />

questo antico pa<strong>la</strong>zzo<br />

cittadino e<br />

asportare pezzi di<br />

non grosso valore<br />

commerciale se<br />

non solo, diciamo,<br />

affettivo», ha chiarito,<br />

al<strong>la</strong> Gazzetta,<br />

il presidente del<strong>la</strong><br />

locale associazione<br />

promozionale<br />

di cultura e tradizione<br />

locale, Michelino<br />

Verde, di<br />

fronte all’ennesimo, si sta perdendo<br />

il conto, furto nelle stanze in cui<br />

sono depositati costumi, armi e<br />

ogni altra cosa utile per le varie<br />

manifestazioni che l’org anismo<br />

p ro m u ove.<br />

Quale il problema o l’inconve -<br />

niente accusato dal presidente Ver-<br />

LA<br />

P R OT E S TA I<br />

dipendenti del<br />

Don Uva<br />

davanti ai<br />

cancelli<br />

dell’Istituto<br />

potentino<br />

hanno<br />

manifestato<br />

ieri pomeriggio<br />

tutta <strong>la</strong> loro<br />

rabbia<br />

[foto T. Vece]<br />

dare forza alle loro richieste. «Una<br />

precarietà - dicono i sindacalisti -<br />

che ha preso il via già da qualche<br />

tempo, prima con <strong>la</strong> non completa<br />

corresponsione degli stipendi. Ad<br />

oggi ad esempio lo stipendio di<br />

maggio non è ancora arrivato.<br />

Insomma si chiedono certezze sul<br />

F U R TO La sede del<strong>la</strong> pro-loco<br />

POTENZA PROVINCIA<br />

de. La notte scorsa, così come denunciato<br />

al<strong>la</strong> locale stazione carabinieri,<br />

e riportato nel re<strong>la</strong>tivo verbale,<br />

alcuni giovinastri, perché di<br />

essi pare si tratti, forzando cancelli,<br />

porte –finestre a vetri esterne e porte<br />

interne in legno, sono penetrati<br />

nel<strong>la</strong> stanza deposito<br />

da dove, dopo<br />

aver tentato di<br />

prendere un pesante<br />

televisore, hanno<br />

asportato alcune<br />

a<strong>la</strong>barde e alcune<br />

spade del tipo cavalleresco<br />

usate<br />

nel<strong>la</strong> varie manifestazione<br />

che il so-<br />

dalizio culturale<br />

promuove,per un<br />

valore venale che si<br />

aggira intorno ai 400,00 euro, tuttavia,«senza<br />

alcuna copertura assicurativa,<br />

né esiste, in atto, vigi<strong>la</strong>nza<br />

notturna, che possa farci stare<br />

tranquilli», ha aggiunto, ancora,<br />

il presidente. Le indagini di rito,intanto,<br />

sono condotte dai militari i<br />

dell’Arma del<strong>la</strong> locale stazione.[ddl]<br />

futuro <strong>la</strong>vorativo».<br />

In attesa di queste certezze che<br />

vengono chieste al<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong><br />

i 400 addetti del «Don Uva»<br />

più un’ottantina che offrono servizi<br />

dall’esterno, non hanno mai<br />

smesso di fornire assistenza ai<br />

pazienti.<br />

P OT E N Z A<br />

GIUNTA REGIONALE<br />

Incendi, approvato<br />

il piano 2012<br />

n Ammonta a 3 milioni di euro<br />

l’investimento del<strong>la</strong> Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> a sostegno del piano<br />

annuale antincendio per<br />

il 2012. Il provvedimento è<br />

stato approvato dal<strong>la</strong> giunta<br />

regionale su proposta<br />

dell’assessore alle Infrastrutture<br />

con delega al<strong>la</strong> protezione<br />

civile Agatino Mancusi<br />

e dall’assessore all’ am -<br />

biente Vilma Mazzocco.<br />

P OT E N Z A<br />

REGIONE<br />

Presidenza Consiglio<br />

rinnovato ufficio<br />

n Il Consiglio regionale del<strong>la</strong><br />

<strong>Basilicata</strong> ha confermato<br />

Vincenzo Folino (Pd) nel<strong>la</strong><br />

carica di presidente dell’as -<br />

semblea (19 voti a favore e<br />

nove schede bianche): vicepresidenti<br />

sono stati eletti<br />

Nico<strong>la</strong> Benedetto (Idv) con<br />

13 voti e Romeo Sarra (Pdl),<br />

con otto; le cariche di segretario<br />

sono state affidate a<br />

Luigi Scaglione (Pu) con 18<br />

voti, e Franco Mattia (Pdl)<br />

con sette.


a molte altre ce ne<br />

l<strong>la</strong> bacheca Face-<br />

Alessandro Galel<strong>la</strong><br />

chiaro. E saranno<br />

primo capitolo di<br />

tutti i cittadini. Mostreremo<br />

i nostri documenti e lo stato<br />

di degrado in cui ormai questa<br />

città è caduta».<br />

an. g.<br />

RASSEGNASTAMPA<br />

TO, presso <strong>la</strong> sede di via<br />

mitato cittadino dell’Mpa.<br />

il segretario cittadino, Mache<br />

ha ben chiara <strong>la</strong> granilità<br />

oltre che delicatezza<br />

co, per questo nel<strong>la</strong> riunioto<br />

l'ambizione, dettata dali<br />

“ascoltare”e di “aprirsi”a<br />

ze che partono dal basso.<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

L’iniziativa zione delle del istanze, Pdl idee di Potenza: e progetti per diverse il dell’estate. tappe Il segretario per raccogliere regionale Faloti- immagini sul<strong>la</strong> città che va cambiata<br />

ematiche da affrontare, al-<br />

Passeggiando nel degrado<br />

derogabili, per dare immeai<br />

tanti cittadini che, tra<br />

à del quotidiano ancora si<br />

VERTENZA<br />

Dal Ponte di Montereale al Coni: una denuncia fotografica dei problemi<br />

orum di Trento<br />

“ostinano”a vivere sul nostro territorio.<br />

Al<strong>la</strong> riunione non hanno fatto mancare<br />

il loro contributo i Consiglieri Comunali<br />

che fanno parte dell'MPA : Mitro, Lacerra,<br />

Laieta, Summa e Ferraro, il vice segretario<br />

cittadino Rocco Ma<strong>la</strong>testa nonché<br />

il consigliere regionale Franco Mollica<br />

e il segretario regionale Roberto Falotico,<br />

il tutto nell'ottica del<strong>la</strong> circuita-<br />

futuro del<strong>la</strong> città.<br />

E’ stata anche eletta all’unanimità <strong>la</strong><br />

direzione del Comitatoprovinciale di Po-<br />

SPESSO ci passiamo, ma per<br />

mancanza di tempo - o per<br />

assuefazione - non ci soffermiamo<br />

su quanto di negativo<br />

c’è nel<strong>la</strong> nostra città. Per<br />

one. Consegnati questo motivo il Pdl del<strong>la</strong> città<br />

di riconoscimenti<br />

Potenza ieri pomeriggio<br />

si è messa a... passeggiare.<br />

Una ventina di persone<br />

circa, capeggiate da Alessandro<br />

Galel<strong>la</strong> e Luigi Modrone,<br />

hanno iniziato il loro<br />

tour da Montereale. E hanno<br />

iniziato a fotografare: sui social<br />

network sono poi stati<br />

pubblicati i “documenti” che<br />

attestano lo stato di degrado<br />

del Parco e dintorni. Una delle<br />

zone più belle e amate dai<br />

potentini che, però, non si<br />

riesce a valorizzare, anche a<br />

causa dei tanti vandali - perchè<br />

anche questo va sottolineato<br />

- che distruggono il<br />

giorno dopo quel che viene<br />

ristrutturato.<br />

Alcune delle immagini di Parco Montereale<br />

«Puntiamo - ha spiegato il<br />

consigliere regionale Gianto toccare nel pomeriggio. sono le erbacce che invadono un fascicolo che si potrà<br />

ni Rosa, che ha accompa- Se così funziona, faremo un le gradinate impedendo il chiamare “<strong>la</strong> città degrado”.<br />

gnato i “turisti”- a raccoglie- comunicato al giorno». passaggio, <strong>la</strong> situazione «Puntiamo poi - conclude<br />

re documenti inoppugnabi- Ironia a parte, quale <strong>la</strong> si- davvero penosa del Parco e Rosa - a organizzare una<br />

li. Chi ci potrà contestare le tuazione trovata? «Il degra- del<strong>la</strong> zona giochi».<br />

grande manifestazione pub-<br />

foto? Sono abbastanza esplido è imperante, a partire dal Le foto - ne pubblichiamo blica a cui saranno invitati<br />

cite e dimostrano come il de- Ponte di Montereale, che ha alcune, ma molte altre ce ne tutti i cittadini. Mostreremo<br />

grado sia ormai ovunque in davvero uno scarso livello di sono sul<strong>la</strong> bacheca Face- i nostri documenti e lo stato<br />

città».<br />

manutenzione. Ma poi è terboock di Alessandro Galel<strong>la</strong> di degrado in cui ormai que-<br />

Quel<strong>la</strong> di ieri pomeriggio ribile anche <strong>la</strong> situazione del - par<strong>la</strong>no chiaro. E saranno sta città è caduta».<br />

è solo una delle tappe: «era Pa<strong>la</strong>zzetto del Coni. E poi ci quindi il primo capitolo di<br />

an. g.<br />

attolici tenutisi a Trento impensabile poter visitare<br />

I <strong>la</strong>voratori davanti al Don Uva (Foto Andrea Mattiacci)<br />

tutta <strong>la</strong> città in una so<strong>la</strong> giornata,<br />

così abbiamo deciso di<br />

SI È INSEDIATO, presso <strong>la</strong> del sedeDon di viaUva<br />

“ostinano”a si fa ancora vivere più sul nostro territorio.<br />

Mantova, il Comitato cittadino critica dell’Mpa. per iAl<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori, riunione nonma hanno fatto manca-<br />

Soddisfatto il segretario cittadino, Mare il loro contributo i Consiglieri Comurio<br />

Guarente, che ha ben chiara anche <strong>la</strong> granper<br />

nali i pazienti che fanno parte del<strong>la</strong> dell'MPA : Mitro, Lade<br />

responsabilità oltre chestruttura, delicatezza cerra, che rischiano Laieta, Summa di e Ferraro, il vice se-<br />

del suo incarico, per questo nel<strong>la</strong> riunione<br />

ha rimarcato l'ambizione, veder dettata dal- venir gretario cittadino Rocco Ma<strong>la</strong>testa nonchémeno<br />

il consigliere <strong>la</strong> conti- regionale Franco Mol<strong>la</strong><br />

necessità, di “ascoltare”e di nuità “aprirsi”a dei servizi lica e il assistenzia-<br />

segretario regionale Roberto Fa-<br />

tutte le istanze che partono li dal e degli basso. operatori. lotico, il tutto Ecco nell'ottica per- del<strong>la</strong> circuita-<br />

Molte le problematiche da affrontare, alzione delle istanze, idee e progetti per il<br />

cune non più derogabili, perché dare l’attenzione imme- futuro del<strong>la</strong> città. Regiodiate<br />

risposte ai tanti cittadini ne che, <strong>Basilicata</strong> tra E’ al<strong>la</strong> stata vertenza.<br />

anche eletta all’unanimità <strong>la</strong><br />

mille difficoltà del quotidiano ancora si direzione del Comitatoprovinciale di Po-<br />

anno indi,<br />

come<br />

trentino<br />

e Mauro<br />

e anche<br />

io) e dal<br />

uzionali<br />

o Scalet,<br />

culiarità<br />

lomitico<br />

ione dei<br />

ofe, per<br />

zione di<br />

etizzarsi<br />

e <strong>la</strong> 'Maa<br />

parte<br />

sa e perrenditoare<br />

un<br />

anni con<br />

<strong>la</strong> morte<br />

e di 3 al-<br />

sione del IX Forum dell'informazione<br />

cattolica. Più di settanta giornalisti in<br />

rappresentanza di tutte le regioni d'Italia,<br />

e di diverse realtà extracomunitarie<br />

dall'Africa al<strong>la</strong> Bolivia. Un'esperienza<br />

umana e professionale di valore,<br />

che ha visto decine di professionisti<br />

dell'informazione confrontarsi sui<br />

temi del creato e sul servizio di salvaguardia<br />

dei beni naturali. Più che<br />

fruitori o peggio, proprietari del mondo<br />

che li circonda, è emerso come le<br />

'penne' cattoliche siano chiamate, come<br />

e più delle altre che contribuiscono<br />

a diffondere messaggi all'opinione<br />

pubblica, a porsi a servizio dell'ambiente,<br />

come custodi, di più, 'sentinelle<br />

del creato' per l'appunto, così come<br />

recitano i premi consegnati nel corso<br />

di una serata tenutasi nel teatro di Cavalese.<br />

E Cavalese, come Predazzo, Tesero,<br />

Pampeago, hanno rapito lo<br />

sguardo e il cuore di direttori, redattori,<br />

articolisti, editorialisti, free<strong>la</strong>nce,<br />

reporter, delle testate di tutt'Italia, in<br />

un soggiorno che si è rive<strong>la</strong>to interessante<br />

sotto tutti i punti di vista. Agli<br />

ospiti è stata offerta <strong>la</strong> possibilità, oltre<br />

che di partecipare a dibattiti, convegni,<br />

tavole rotonde, performance<br />

artistiche di grande valore, quel<strong>la</strong> di<br />

conoscere persone, paesaggi antropici<br />

e naturali, usi e costumi, ma anche<br />

le pievi e le rispettive comunità, così<br />

come le amministrazioni di una regione<br />

per molti versi specu<strong>la</strong>re rispetto<br />

al<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, che però ha saputo fare<br />

dei suoi monti e del suo parziale iso<strong>la</strong>mento,<br />

il proprio punto di forza. Proprio<br />

così, infatti, le due Province auto-<br />

Uno degli incontri tra giornalisti cattolici tenutisi a Trento<br />

nome di Trento e Bolzano hanno incentrato<br />

il loro modus operandi, come<br />

confermato dal presidente trentino<br />

Lorenzo Del<strong>la</strong>i, dall'assessore Mauro<br />

Gilmozzi (tra le sue deleghe anche<br />

quel<strong>la</strong> al<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> del paesaggio) e dal<br />

dirigente degli Affari istituzionali<br />

del<strong>la</strong> Provincia Trentina Fabio Scalet,<br />

sul<strong>la</strong> valorizzazione delle peculiarità<br />

di un territorio il cui cuore dolomitico<br />

si riverbera anche nel<strong>la</strong> gestione dei<br />

rapporti con le realtà limitrofe, per<br />

esempio attraverso <strong>la</strong> creazione di<br />

quel<strong>la</strong> che potrebbe già concretizzarsi<br />

il prossimo fine giugno come <strong>la</strong> 'Macroregione<br />

alpina'. Discorso a parte<br />

merita Stava, vittima dell'ottusa e perversa<br />

logica del profitto imprenditoriale,<br />

che ha saputo trasformare un<br />

paradiso nell'inferno che 27 anni con<br />

una co<strong>la</strong>ta di fango provocò <strong>la</strong> morte<br />

di 268 persone, <strong>la</strong> distruzione di 3 al-<br />

zato, contestualmente evitando<br />

<strong>la</strong> “tentata” vendita. Visioni cittadine,<br />

anche questa è cultura,<br />

cultura del<strong>la</strong> cosa pubblica».<br />

tenza dell’Mpa. Ne fanno parte Vincenzo<br />

Albano, Vincenzo Barile, Giuseppe Decorato,<br />

Giovanni Marchisiello, Valentino<br />

Pepe, Roberto Russo, Maria Teresa De<br />

B<strong>la</strong>sio eFilomena Dragonetti.Il dirigente<br />

organizzativo è Raffaele Pace. Al centro<br />

del dibattito argomenti d’attualità<br />

politica e gli appuntamenti che vedranno<br />

il Movimento impegnato nel corso<br />

co ha ricordato come «serva sempre<br />

all’entusiasmo di far politica avere una<br />

vetta per cui combattere».<br />

I <strong>la</strong>voratori del Don Uva<br />

tornano a protestare<br />

berghi, 53 case, dividere 6 questa capannoni, passeggiata 8 ponti, In via Mantova ANCORAuna voltasiprote-<br />

danneggiando nel degrado gravemente in diverse altri tap- 9 edista davanti al<strong>la</strong> Casa del<strong>la</strong><br />

pe. La prossima sarà certafici.<br />

Uno strato mente di il fango centro storico, alto 30 poicenti<br />

Insediato Divina Provvidenza. Ancometri<br />

ricoprì pensiamo un'area di di toccare 435.000 Buca- metri ra una volta stipendi fermi e,<br />

quadri per letto e di seguito altre zone<br />

periferiche una lunghezza del<strong>la</strong> città». di Eoltreil<br />

4comitato<br />

soprattutto, un’incertezza<br />

chilometri. qualche Un inferno risultato dal potrebbe quale però sul futuro che paradossal-<br />

il popolo trentino arrivare ha anche saputo prima riemerge-<br />

del<br />

previsto, «visto che - dice Ro- cittadino mente si fa sempre più conre<br />

ricordandosi sa - proprio e ricordando stamattina [ieri, a tutti creta. Eppure neppure una<br />

che l'operosità, ndr.] <strong>la</strong> l’Acta <strong>la</strong>boriosità, è andata a ripuli- il rispet- dell’Mpa decina di giorni fa ci aveva<br />

to e l'amorere dalle erbacce proprio <strong>la</strong><br />

zona per che <strong>la</strong> noi natura avremmo sono dovuin<br />

gra- provato proprio l’assessore «Vi è <strong>la</strong> necessità - ha detto<br />

do di diffondere quel<strong>la</strong> “responsabili - al<strong>la</strong> Sanità, Attilio Martora- l’assessore - di ottenere ras-<br />

tà ecologica, - citata dall'arcivescovo no, a trovare L’INIZIATIVA una soluzione, sicurazioni da un piano in-<br />

di Trento monsignor Luigi Bressan, proponendo un Comitato di dustriale credibile che sal-<br />

in una sua omelia, che durante il con- crisi permanente per <strong>la</strong> sovaguardi posti di <strong>la</strong>voro e<br />

vegno è stata anche I giornalisti l'occasione per ri- cattolici luzione del<strong>la</strong> al vertenza. Forum Il servizi di assistenziali Trento e il tavoportare<br />

agli intervenuti un messag- problema più serio è - al molo di crisi dovrà valutare e<br />

gio indirizzato Dibattiti, loro da Benedetto convegni XVI e gite - per mento conoscere - l’istanza <strong>la</strong> regione. di fallimen- Consegnati proporre riconoscimenti<br />

soluzioni idonee<br />

di educazione al rispetto del creato e to promossa dal<strong>la</strong> Procura al<strong>la</strong> luce sia del<strong>la</strong> decisione<br />

ha ricordato“SALÌ come SUL meritino MONTE”: partico<strong>la</strong>-<br />

sono state le pa- del<strong>la</strong> Repubblica di Trani che il giudice di Trani sia per<br />

re encomio quanti role che Matteo si dedicano usa più volte a tale nel suo nei confronti dell’ente di Bi- costruire un percorso che<br />

vangelo a fare da filo conduttore ai<br />

missione”. quattro giorni organizzati dal<strong>la</strong> sceglie. Con l’istanza di falli- tuteli le attività e le profes-<br />

onlus Greenaccord Marco a Trento Fasulo in occamento, infatti, <strong>la</strong> vertenza sionalità del Don Uva».<br />

berghi, 53 case, 6 capannoni, 8 ponti,<br />

danneggiando gravemente altri 9 edifici.<br />

Uno strato di fango alto 30 centimetri<br />

ricoprì un'area di 435.000 metri<br />

quadri per una lunghezza di oltre 4<br />

chilometri. Un inferno dal quale però<br />

il popolo trentino ha saputo riemergere<br />

ricordandosi e ricordando a tutti<br />

che l'operosità, <strong>la</strong> <strong>la</strong>boriosità, il rispetto<br />

e l'amore per <strong>la</strong> natura sono in grado<br />

di diffondere quel<strong>la</strong> “responsabili -<br />

tà ecologica, - citata dall'arcivescovo<br />

di Trento monsignor Luigi Bressan,<br />

in una sua omelia, che durante il convegno<br />

è stata anche l'occasione per riportare<br />

agli intervenuti un messaggio<br />

indirizzato loro da Benedetto XVI -<br />

di educazione al rispetto del creato e<br />

ha ricordato come meritino partico<strong>la</strong>re<br />

encomio quanti si dedicano a tale<br />

missione”.<br />

Marco Fasulo<br />

i suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro<br />

Potenza<br />

21<br />

tenza dell’Mpa. Ne fanno parte Vincenzo<br />

Albano, Vincenzo Barile, Giuseppe Decorato,<br />

Giovanni Marchisiello, Valentino<br />

Pepe, Roberto Russo, Maria Teresa De<br />

B<strong>la</strong>sio eFilomena Dragonetti.Il dirigente<br />

organizzativo è Raffaele Pace. Al centro<br />

del dibattito argomenti d’attualità<br />

politica e gli appuntamenti che vedranno<br />

il Movimento impegnato nel corso<br />

dell’estate. Il segretario regionale Falotico<br />

ha ricordato come «serva sempre<br />

all’entusiasmo di far politica avere una<br />

vetta per cui combattere».<br />

VERTENZA<br />

I <strong>la</strong>voratori del Don Uva<br />

tornano a protestare<br />

I <strong>la</strong>voratori davanti al Don Uva (Foto Andrea Mattiacci)<br />

ANCORAuna voltasiprotesta<br />

davanti al<strong>la</strong> Casa del<strong>la</strong><br />

Divina Provvidenza. Ancora<br />

una volta stipendi fermi e,<br />

soprattutto, un’incertezza<br />

sul futuro che paradossalmente<br />

si fa sempre più concreta.<br />

Eppure neppure una<br />

decina di giorni fa ci aveva<br />

provato proprio l’assessore<br />

al<strong>la</strong> Sanità, Attilio Martorano,<br />

a trovare una soluzione,<br />

proponendo un Comitato di<br />

crisi permanente per <strong>la</strong> soluzione<br />

del<strong>la</strong> vertenza. Il<br />

problema più serio è - al momento<br />

- l’istanza di fallimento<br />

promossa dal<strong>la</strong> Procura<br />

del<strong>la</strong> Repubblica di Trani<br />

nei confronti dell’ente di Bisceglie.<br />

Con l’istanza di fallimento,<br />

infatti, <strong>la</strong> vertenza<br />

TRIBUNALE<br />

Oggi il Tar deciderà<br />

ARRIVERA’ oggi davanti al Tar<br />

di <strong>Basilicata</strong> <strong>la</strong> vicenda del<strong>la</strong><br />

vendita del Tribunale di Potenza.<br />

Il ricorso, proposto dal Ministero<br />

vede <strong>la</strong> costituzione, quale<br />

resistente del Comune di Potenza<br />

e del<strong>la</strong> Maya Immobiliare e<br />

l'intervento ad adiuvandum, nei<br />

confronti del ministero, dell'Associazione<br />

Autonomia Forense.<br />

«La vendita - commenta il consigliere<br />

Mpa, Salvatore Lacerra -<br />

viene approvata a 52 milioni di<br />

euro e per mancanza di offerte<br />

ridotta poi a 32, senza che il Consiglio<br />

Comunale di esprimesse.<br />

Viene venduto il Tribunale sul<br />

presupposto di <strong>la</strong>rghe intese con<br />

l'amministrazione statale, accordi<br />

che i fatti hanno dimostrato<br />

non sussistere. Chi vincerà in<br />

questa inutile battaglia non lo so<br />

certo che una visione diversa<br />

avrebbe coinvolto tutti i gruppi<br />

politici e insieme spinto perché il<br />

contributo concesso dal Ministero<br />

si aumentasse in misura congrua<br />

avvicinandosi al fitto ipotizzato,<br />

contestualmente evitando<br />

<strong>la</strong> “tentata” vendita. Visioni cittadine,<br />

anche questa è cultura,<br />

cultura del<strong>la</strong> cosa pubblica».<br />

del Don Uva si fa ancora più<br />

critica per i <strong>la</strong>voratori, ma<br />

anche per i pazienti del<strong>la</strong><br />

struttura, che rischiano di<br />

veder venir meno <strong>la</strong> continuità<br />

dei servizi assistenziali<br />

e degli operatori. Ecco perché<br />

l’attenzione del<strong>la</strong> Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> al<strong>la</strong> vertenza.<br />

«Vi è <strong>la</strong> necessità - ha detto<br />

l’assessore - di ottenere rassicurazioni<br />

da un piano industriale<br />

credibile che salvaguardi<br />

posti di <strong>la</strong>voro e<br />

servizi assistenziali e il tavolo<br />

di crisi dovrà valutare e<br />

proporre soluzioni idonee<br />

al<strong>la</strong> luce sia del<strong>la</strong> decisione<br />

che il giudice di Trani sia per<br />

costruire un percorso che<br />

tuteli le attività e le professionalità<br />

del Don Uva».<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


RASSEGNASTAMPA<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

Nel<strong>la</strong> regione del petrolio nuovi rincari negli ultimi mesi<br />

Bolletta energetica, costi<br />

più cari per imprese lucane<br />

NON solo non c’è traccia di quel vantaggio<br />

localizzativo, basato su una bolletta<br />

energetica conveniente alle aziende per<br />

attrarre nuovi investimenti, che una Regione<br />

come <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, ricca di petrolio,<br />

potrebbe giocare come carta vincente<br />

nel<strong>la</strong> partita del<strong>la</strong> competitività. Tutt’al -<br />

tro. Le tariffe dell’energia elettrica aumentano<br />

per le piccole e medie imprese<br />

lucane.<br />

E’ quanto rileva il Centro studi Unioncamere<br />

per l’Osservatorio prezzi e tariffe<br />

del<strong>la</strong> Regione in riferimento ai contratti<br />

di fornitura avviati il primo aprile 2012.<br />

A subire gli incrementi delle tariffe<br />

dell’energia elettrica più consistenti sono<br />

le imprese con consumi maggiormente<br />

concentrati nelle ore serali e notturne e<br />

in quelle festive (ristoranti, alberghi),<br />

mentre le imprese con profilo più sbi<strong>la</strong>nciato<br />

nelle ore diurne (artigiani e negozi<br />

di vario genere) riescono a contenere gli<br />

aumenti dei prezzi del<strong>la</strong> fornitura.<br />

E nel II trimestre 2012 continuano a<br />

crescere i prezzi dell’energia elettrica per<br />

le piccole e medie imprese lucane.<br />

«Il secondo trimestre dell’anno non ha<br />

presentato, purtroppo, alcuna sorpresa,<br />

nel senso che conferma su base locale le<br />

difficoltà del contesto macroeconomico –<br />

spiega il presidente di Unioncamere <strong>Basilicata</strong>,<br />

Angelo Tortorelli - Le quotazioni<br />

del petrolio (che permangono su livelli<br />

ben superiori ai 100 dol<strong>la</strong>ri al barile) e <strong>la</strong><br />

svalutazione dell’euro nei confronti del<strong>la</strong><br />

valuta americana, sostengono gli esperti,<br />

può favorire le imprese maggiormente<br />

export oriented ma penalizzano il sistema<br />

produttivo nel suo complesso per i<br />

maggiori costi di generazione dell’ener -<br />

gia e, nello specifico, del<strong>la</strong> fornitura di<br />

energia elettrica».<br />

Con riferimento alle imprese al<strong>la</strong>cciate<br />

in bassa tensione, i prezzi dell’energia del<br />

secondo trimestre si collocano mediamente<br />

su livelli più elevati sia rispetto al<br />

primo trimestre 2012 sia rispetto allo<br />

stesso periodo dello<br />

scorso anno. In termini<br />

congiunturali i<br />

prezzi fissi multiorari<br />

hanno registrato un<br />

aumento nelle ore notturne<br />

(+3,2 per cento) e<br />

serali (+1,2 per cento),<br />

mentre sono rimasti<br />

invariati i corrispettivi<br />

delle ore diurne.<br />

Analoghe evidenze<br />

si rintracciano anche<br />

per quanto riguarda le<br />

imprese al<strong>la</strong>cciate in<br />

media tensione. In sintesi,<br />

<strong>la</strong> rilevazione conferma<br />

quanto già<br />

emerso nel corso<br />

Tortorelli<br />

dell’ultimo anno.<br />

Con il secondo trimestre,<br />

entra a regime anche <strong>la</strong> pubblicazione<br />

del Mercuriale del gas naturale, il<br />

nuovo strumento attivato dall’Osserva -<br />

torio Regionale Prezzi & Tariffe.<br />

I contratti oggetto di monitoraggio sono<br />

stati individuati incrociando due c<strong>la</strong>ssi<br />

di consumo (5-50 mi<strong>la</strong> e 51-200 mi<strong>la</strong><br />

standard metri cubi di gas all’anno), due<br />

differenti scadenze contrattuali (12 o 24<br />

mesi) e tre tipologie di prezzo (fisso, variabile<br />

o a sconto rispetto alle condizioni<br />

del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> definite dall’AEEG).<br />

Come per l’energia elettrica, il monitoraggio<br />

ha cadenza trimestrale.<br />

La prima rilevazione permette di giungere<br />

al<strong>la</strong> pubblicazione dei contratti a<br />

prezzo fisso sia a 12 che a 24 mesi per entrambe<br />

le c<strong>la</strong>ssi di consumo indagate.<br />

Nello specifico, per le imprese che consumano<br />

fino a 50 mi<strong>la</strong> standard metro cubo/anno,<br />

il prezzo fisso a 12 mesi è pari a<br />

42,93 centesimi di euro per standard metro<br />

cubo, prezzo che scende a 41,40 centesimi<br />

per i contratti a 24 mesi.<br />

Più contenuti i prezzi per le imprese<br />

che consumano tra i 50 e i 200 mi<strong>la</strong> standard<br />

metri cubi all’anno: i contratti a 12<br />

mesi quotano mediamente a 41,93 centesimi<br />

di euro/Smc, che scendono a 40,20<br />

centesimi per i contratti di durata più<br />

lunga.<br />

FIOM SU FIAT<br />

24 ore<br />

in <strong>Basilicata</strong><br />

«La Regione convochi<br />

azienda e indotto»<br />

SULLE al<strong>la</strong>rmanti dichiarazioni<br />

dell’ad Marchionne in base<br />

al<strong>la</strong> rimodu<strong>la</strong>zione degli investimenti<br />

a Melfi interviene <strong>la</strong><br />

Fiom lucana: «In attesa di risposte<br />

da parte del Governo, è<br />

necessario e urgente che le istituzioni<br />

regionali convochino <strong>la</strong><br />

Fiat e le aziende dell'Indotto ad<br />

un tavolo per chiedere quali sono<br />

le prospettive produttive e<br />

occupazionali, mettendo in<br />

campo tutti gli strumenti per<br />

favorire politiche industriali,<br />

anche con l’Università».<br />

Ulteriori dati del rapporto Uil: 11.461 i <strong>la</strong>voratori interessati<br />

Cassa integrazione: boom a<br />

maggio per <strong>la</strong> straordinaria<br />

NELLO scorso mese di maggio il ricorso<br />

al<strong>la</strong> cassa integrazione straordinaria<br />

è cresciuto del 151,4 per cento).<br />

E’ quanto emerge dai dati contenuti<br />

nel 41esimo Rapporto Uil sul<strong>la</strong> cig in<br />

<strong>Basilicata</strong> re<strong>la</strong>tivo.<br />

Nello stesso mese le ore di cassa integrazione<br />

autorizzate nel mese di<br />

maggio in <strong>Basilicata</strong> sono state complessivamente<br />

1.948.296. Le ore totali<br />

di cig sono aumentate rispetto ad aprile<br />

di circa 300.000; del totale,<br />

1.231.477 ore per <strong>la</strong> straordinaria<br />

(più 151,4 per cento su aprile),<br />

618.545 per l’ordinaria (un decremento<br />

di meno 44,8 per cento). Infine<br />

per <strong>la</strong> cig in deroga le ore concesse ammontano<br />

a 98.274 con un aumento del<br />

93,7 per cento. Gli operai lucani interessati,<br />

sempre a maggio, sono stati<br />

11.461 (contro i 9.771 di aprile, 1.690<br />

unità in più), di cui 7.244 (cig straordinaria<br />

(ben 4.362 unità in più in un<br />

FAI CISL<br />

Consiglio generale<br />

POTENZALa Fai Cisl <strong>Basilicata</strong> riunisce<br />

oggi, a partire dalle 9 e 30, al Park<br />

hotel di Potenza il consiglio generale di<br />

federazione per una disamina del<strong>la</strong> situazione<br />

economica e sociale in <strong>Basilicata</strong>,<br />

al<strong>la</strong> presenza del segretario nazionale<br />

C<strong>la</strong>udio Risso. I <strong>la</strong>vori saranno<br />

introdotti dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione del segretario<br />

generale Antonio Lapadu<strong>la</strong>. In agenda<br />

il futuro del<strong>la</strong> forestazione, <strong>la</strong> discussa<br />

riforma dei consorzi di bonifica e più in<br />

generale lo stato di salute del settore<br />

agroalimentare nel<strong>la</strong> nostra regione.<br />

«Faremo una panoramica dei nostri<br />

settori di competenza - anticipa Lapadu<strong>la</strong><br />

- in una fase caratterizzata da forti<br />

trasformazioni come l'avvio delle aree<br />

programma e <strong>la</strong> proposta di riforma dei<br />

consorzi di bonifica formalizzata nei<br />

giorni scorsi dal<strong>la</strong> giunta regionale».<br />

solo mese), 3.639 (cig ordinaria, meno<br />

2.952 unità in un mese) e 578 (cig in<br />

deroga, 280 unità in più).), 618.545<br />

per l’ordinaria (un decremento di meno<br />

44,8 per cento). Infine per <strong>la</strong> cig in<br />

deroga le ore concesse ammontano a<br />

98.274 con un aumento del 93,7 per<br />

cento. Gli operai lucani interessati,<br />

sempre a maggio – continua il sindacato<br />

- sono stati 11.461 (contro i 9.771<br />

di aprile, 1.690 unità in più), di cui<br />

7.244 (cig straordinaria (ben 4.362<br />

unità in più in un solo mese), 3.639<br />

(cig ordinaria, meno 2.952 unità in un<br />

mese) e 578 (cig in deroga, 280 unità<br />

in più).<br />

E’ sempre l’industria a segnare il<br />

primato con 1.744.423 ore di cig erogate<br />

(200mi<strong>la</strong> ore in più circa in un<br />

mese) seguita dall’edilizia con<br />

112.959 ore (80mi<strong>la</strong> ore in più in un<br />

mese). A livello provinciale Matera segna<br />

un decremento di utilizzo del<strong>la</strong><br />

cig sia ordinaria (-<br />

57,8 per cento) che<br />

straordinaria (-<br />

13,1 per cento) che<br />

in deroga (-9,7),<br />

mentre a Potenza<br />

solo per l’ordina -<br />

ria si segna<strong>la</strong> un<br />

decremento (-41 per cento) contro il<br />

261 per cento del<strong>la</strong> straordinaria e il<br />

158,9 per cento in più per quel<strong>la</strong> in deroga.<br />

«Nei prossimi giorni – ha annunciato<br />

il segretario regionale Carmine<br />

Vaccaro - promuoveremo nuove mobilitazioni<br />

sul territorio. A livello regionale<br />

insieme a Cgil, Cisl,e Ugl abbiamo<br />

reiterato <strong>la</strong> richiesta di un tavolo politico<br />

propedeutico al tavolo tecnico per<br />

gli ammortizzatori sociali che dovrà<br />

definire ulteriori situazioni critiche al<br />

momento non contemp<strong>la</strong>te nell'accordo<br />

quadro».<br />

19<br />

A sostegno del<strong>la</strong> ricerca scientifica<br />

Cnr - Regione<br />

Altri progetti<br />

di col<strong>la</strong>borazione<br />

POTENZA - Nuovi progetti<br />

e col<strong>la</strong>borazioni tra Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> e Cnr. Le<br />

principali attività in atto<br />

sono: <strong>la</strong> stipu<strong>la</strong> di un accordo<br />

per <strong>la</strong> concessione<br />

in comodato di uso gratuito<br />

dell'immobile sede dell'area<br />

del<strong>la</strong> Ricerca del<br />

Cnr di Tito Scalo; <strong>la</strong> realizzazione<br />

di un distretto tecnologico<br />

sulle nuove tecnologie<br />

per le osservazioni<br />

del<strong>la</strong> terra ed i rischi naturali.<br />

In tale contesto è<br />

stato costruito il Consorzio<br />

pubblico-privato TeRN<br />

che vede <strong>la</strong> partecipazione<br />

del Cnr, il Consorzio interuniversitario<br />

Relius, dell'Enea,<br />

l'Agenzia regionale<br />

per <strong>la</strong> protezione dell'ambiente,<br />

<strong>la</strong> società Telespazio<br />

e dal Consorzio<br />

Createc di Pmi lucane; <strong>la</strong><br />

realizzazione di un nuovo<br />

Polo Cnr a Marsico Nuovo<br />

e l’avvio delle attività dell'Osservatorio<br />

ambientale<br />

del<strong>la</strong> Val d'Agri; il sostegno<br />

al<strong>la</strong> partecipazione<br />

del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong> al<br />

network Nereus “Le Regioni<br />

Europee per lo Spazio”;<br />

il supporto tecnicoscientifico<br />

ad interventi<br />

nel settore ambientale come<br />

<strong>la</strong> ricerca fusti sepolti<br />

in aree in degrado ambientale<br />

e interventi a supporto<br />

del<strong>la</strong> Protezione Civile<br />

Regionale; <strong>la</strong> promozione<br />

di interventi per l'innovazione<br />

ed il trasferimento<br />

tecnologico anche<br />

mediante <strong>la</strong> realizzazione<br />

del Centro sul rischio ambientale<br />

ImpresAmbiente<br />

che ha <strong>la</strong> sede principale<br />

in <strong>Basilicata</strong> e sedi secondarie<br />

nelle altre Regioni<br />

obiettivo uno; lo sviluppo<br />

delle iniziative del VII Programma<br />

Quadro per <strong>la</strong> Ricerca<br />

dell'Unione Europea;<br />

<strong>la</strong> partecipazione a<br />

programmi di cooperazione<br />

interregionale e transfrontaliera<br />

come il Programma<br />

Interreg; il Programma<br />

Giovani Eccellenze<br />

Lucane mediante il<br />

finanziamento di assegni<br />

di ricerca per giovani <strong>la</strong>ureati<br />

da spendere presso i<br />

centri di ricerca ed istituti<br />

Cnr con sede in <strong>Basilicata</strong>;<br />

lo sviluppo di programmi<br />

di e_sanità e <strong>la</strong> partecipazione<br />

di ricercatori nelle<br />

sedi sanitarie operative; <strong>la</strong><br />

realizzazione del progetto<br />

“Lucania Medici In Rete”;<br />

<strong>la</strong> realizzazione di un centro<br />

sul<strong>la</strong> biodiversità vegetale<br />

mediterranea, con<br />

partico<strong>la</strong>re attenzione a<br />

quel<strong>la</strong> d'interesse agrario<br />

ed agroalimentare; <strong>la</strong> realizzazione<br />

di un polo sulle<br />

agro biotecnologie per lo<br />

sviluppo dei settori agroalimentare<br />

ed ambientale,<br />

avviato con Metapontum<br />

Agrobios, primo nucleo di<br />

un Polo scientifico e tecnologico<br />

che coinvolga tutte<br />

le realtà di ricerca e sviluppo<br />

del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>. «Potenziamo<br />

<strong>la</strong> ricerca investendo<br />

sul<strong>la</strong> migliore<br />

energia disponibile: il cervello<br />

dei nostri giovani».<br />

così ha commentato il presidente<br />

del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />

Vito De Filippo.<br />

Mentre, il presidente del<br />

Cnr Luigi Nico<strong>la</strong>is ha precisato:<br />

«Gli ambiti di intervento<br />

e i progetti che potranno<br />

essere messi in<br />

campo, ai diversi livelli,<br />

comunitario, nazionale,<br />

locale terranno conto di<br />

tutte le potenzialità e di<br />

tutte le eccellenze presenti,<br />

perché solo utilizzando<br />

pienamente e con lungimiranza<br />

<strong>la</strong> leva dei saperi<br />

è possibile immaginare e<br />

realizzare un nuovo futuro<br />

per l’intero Mezzogiorno».<br />

Per l’assessore alle<br />

Attività produttive, Marcello<br />

Pittel<strong>la</strong>: «Con i progetti<br />

che stiamo mettendo<br />

in campo saremo pronti a<br />

cogliere in pieno le sfide<br />

del programma Horizon<br />

2020 per <strong>la</strong> ricerca e l’in -<br />

novazione consolidando<br />

un sistema scientifico<br />

competitivo a livello internazionale».<br />

E’ il<br />

manufatturiero<br />

il settore<br />

più colpito<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMZ63pjQo+g+GzJOZD98A77U=<br />

VIII IPOTENZA<br />

PROVINCIA<br />

NEMOLI IL PROGETTO È GIÀ STATO PRESENTATO IN REGIONE PER LE VALUTAZIONI<br />

Una centrale idroelettrica<br />

sui fiumi Noce e Torbido?<br />

Una comunità in al<strong>la</strong>rme<br />

In paese venerdì consiglio comunale aperto<br />

PINO PERCIANTE<br />

l NEMOLI. Una centrale idroelettrica<br />

sui fiumi Noce e Torbido? Il<br />

progetto, presentato ufficialmente, prevede<br />

lo sfruttamento del Torbido, affluente<br />

del Noce, per alimentare un<br />

impianto di circa 300 kilowatt che<br />

dovrebbe sorgere proprio al<strong>la</strong> confluenza<br />

dei due fiumi, in una zona che ricade<br />

nel territorio di Nemoli, al confine con<br />

Lauria.<br />

L’ipotesi ha mandato in fibril<strong>la</strong>zione<br />

abitanti e amministratori dell’area che<br />

temono danni oltre che all’ambiente<br />

anche al<strong>la</strong> salute. Il progetto, curato da<br />

una società di privati di Lauria, ha già<br />

ottenuto buona parte delle autorizzazioni<br />

ed ora è stato presentato in Regione<br />

per <strong>la</strong> valutazione di impatto<br />

ambientale. Il progetto è stato presentato<br />

anche in Comune per le even-<br />

tuali osservazioni da parte di amministratori<br />

e cittadini. Per Gerardo Melchionda,<br />

esponente del<strong>la</strong> minoranza<br />

comunale di Nemoli nonché portavoce<br />

di Libera del Lagonegrese «<strong>la</strong> centrale,<br />

se sarà realizzata, ucciderà il Torbido.<br />

Altro che ri<strong>la</strong>scio del flusso minimo<br />

vitale previsto dal<strong>la</strong> legge… Il Torbido è<br />

un fiume a carattere torrentizio, motivo<br />

per cui diventa difficile control<strong>la</strong>re il<br />

flusso minimo vitale. E se viene a<br />

mancare <strong>la</strong> quantità minima di acqua<br />

si mette a rischio <strong>la</strong> flora e <strong>la</strong> fauna del<br />

territorio. Tutto questo mentre si <strong>la</strong>vora<br />

al<strong>la</strong> valorizzazione del Noce. Per<br />

giunta – continua Melchionda -abbiamo<br />

scoperto che nel bacino fluviale<br />

compreso tra Nemoli e Lauria ci sono<br />

u n’altra decina di richieste per <strong>la</strong> realizzazione<br />

di centrali idroelettriche. Se<br />

dovesse passare questa rischiano di<br />

passare anche le altre e i vantaggi<br />

sarebbero solo per i privati».<br />

Insomma c’è grande preoccupazione<br />

a Nemoli e dintorni. Tanto che dopodomani<br />

si terrà un incontro tra<br />

cittadini e amministratori locali del<br />

piccolo centro valligiano. Una sorta di<br />

consiglio comunale aperto per decidere<br />

sul da farsi. «Ben venga l’energia pulita<br />

da fonti rinnovabili ma quando non si<br />

fa scempio del territorio», si sente dire<br />

in giro per Nemoli.<br />

Per il sindaco Antonio Fi<strong>la</strong>rdi «certamente<br />

<strong>la</strong> realizzazione di un’opera del<br />

genere crea sempre preoccupazione.<br />

Non siamo contrari per principio ma si<br />

devono fare tutte le valutazioni possibili<br />

per l’ambiente. La legge prevede<br />

il flusso minimo vitale, ma chi andrà a<br />

control<strong>la</strong>re che vengano rispettate le<br />

prescrizioni?». Si prepara un’altra battaglia<br />

ambientale nell’area sud. Ne<br />

sapremo di più venerdì.<br />

POTENZA L’INTESA SOTTOSCRITTA IERI DAI PRESIDENTI LUIGI NICOLAIS E VITO DE FILIPPO<br />

Accordo Cnr-Regione per potenziare<br />

e rendere lungimirante <strong>la</strong> ricerca<br />

Tra gli obiettivi: permettere ai giovani talenti di restare in <strong>Basilicata</strong><br />

LORENZA COLICIGNO<br />

l . Firmato nel<strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> l’ accordo quadro<br />

tra Regione <strong>Basilicata</strong> e Consiglio<br />

Nazionale delle Ricerche,<br />

valido per un quinquennio. Le firme<br />

del presidente Vito De Filippo<br />

e del Presidente del Cnr nazionale,<br />

Luigi Nico<strong>la</strong>is, hanno sancito<br />

<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione nell’attua -<br />

zione di iniziative strategiche per<br />

consolidare in <strong>Basilicata</strong> un sistema<br />

scientifico competitivo a livello<br />

internazionale. Ne deriverà<br />

il potenziamento delle infrastrutture<br />

di ricerca di rilevanza europea<br />

già finanziate dal settimo<br />

programma quadro dell’Unione<br />

Europea, come l’osservatorio atmosferico<br />

«Ciao», uno dei dodici<br />

siti mondiali del<strong>la</strong> rete «Gruan»<br />

per lo studio dell’alta atmosfera,<br />

presso il Cnr di Tito, e il campo<br />

sperimentale Hydrogeosite di<br />

Marsico Nuovo, tra i primi in Europa<br />

per lo studio del<strong>la</strong> diffusione<br />

di inquinanti in suoli e falde in<br />

condizioni control<strong>la</strong>te.<br />

Tra le tante opportunità, progetti<br />

di ricerca in vari settori,<br />

dall’osservazione del<strong>la</strong> terra al<br />

patrimonio culturale e al<strong>la</strong> salute,<br />

programmi di mobilità per<br />

mettere giovani lucani in contatto<br />

con altre realtà scientifiche, interventi<br />

di alta formazione con<br />

l’Unibas, progetti di ricerca industriale<br />

e di potenziamento delle<br />

attività del distretto tecnologico<br />

del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, col<strong>la</strong>borazione<br />

con altri enti locali, imprese,<br />

Agenzie regionali, Enti ed Istituti<br />

di ricerca e loro consorzi,<br />

Università, nonché con le forze<br />

sociali presenti in <strong>Basilicata</strong>.<br />

Una parte rilevante delle risorse<br />

previste per l’ accordo saranno<br />

destinate al reclutamento di giovani<br />

ricercatori ed al potenziamento<br />

delle infrastrutture di ric<br />

e rc a .<br />

«Con questo accordo quadro –<br />

ha detto Nico<strong>la</strong>is – potenziamo <strong>la</strong><br />

rete scientifica lucana a sostegno<br />

dei processi di innovazione e svi-<br />

luppo locale, perché solo valorizzando<br />

<strong>la</strong> ricerca può esservi un<br />

nuovo futuro per l’intero Mezzogior<br />

no».<br />

Per il presidente del<strong>la</strong> Regione,<br />

De Filippo, l’accordo inciderà positivamente<br />

sul<strong>la</strong> competitività<br />

del sistema produttivo e sul mismatch<br />

del mercato del <strong>la</strong>voro.<br />

«Potenziamo <strong>la</strong> ricerca – ha detto<br />

De Filippo - investendo, come<br />

punto di forza per lo sviluppo del<br />

sistema produttivo locale, sul<strong>la</strong><br />

VILLA D’AG R I<br />

Chirurgia<br />

ambu<strong>la</strong>toriale<br />

in ospedale<br />

al via dal 2 luglio<br />

l Parte dal 2 luglio,<br />

nell’Ospedale di Vil<strong>la</strong> d’Ag ri,<br />

l’attività di Chirurgia Ambu<strong>la</strong>toriale.<br />

L’iniziativa si inserisce<br />

nell’ambito delle strategie<br />

regionali e aziendali finalizzate<br />

ad abbattere i tempi di attesa,<br />

razionalizzare e semplificare le<br />

procedure di intervento, migliorare<br />

<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita.<br />

In tale contesto, per il cittadino-utente<br />

che deve subire<br />

piccoli interventi chirurgici<br />

(nevi,cisti sebacee ed altre patologie<br />

di picco<strong>la</strong> entità a livello<br />

del<strong>la</strong> pelle o poco profonde) è<br />

stato messo a punto un percorso<br />

specifico, che prevede: Visita<br />

in ambu<strong>la</strong>torio ospedaliero<br />

di Chirurgia; Prescrizione degli<br />

esami ematici necessari e<br />

dell’elettrocardiog ramma;.<br />

Controllo da parte del Chirurgo<br />

degli esami effettuati; Compi<strong>la</strong>zione<br />

del<strong>la</strong> cartel<strong>la</strong> clinica<br />

ed esecuzione dell’i n t e r ve n t o<br />

chirurgico; Dimissioni dopo<br />

qualche ora; Controlli successivi<br />

in ambu<strong>la</strong>torio<br />

migliore energia disponibile: il<br />

cervello dei nostri giovani. Le risorse<br />

per sostenere l’accordo possono<br />

essere reperite in modo semplice<br />

in diversi settori, come il<br />

prossimo ciclo di programmazione<br />

europea, il nuovo memorandum<br />

sul petrolio e lo sblocco dei<br />

fondi Fas che il governo potrebbe<br />

attuare già a luglio». Nell’occa -<br />

sione del<strong>la</strong> firma dell’ a c c o rd o,<br />

Nico<strong>la</strong>is ha visitato <strong>la</strong> sede del<br />

Cnr di Tito. CNR Luigi Nico<strong>la</strong>is<br />

<br />

POTENZA UIL<br />

Cassa integrazione<br />

in crescita a maggio<br />

forti timori<br />

del sindacato<br />

l U n’impennata per il ricorso<br />

al<strong>la</strong> cig straordinaria (più 151,4%);<br />

un incremento di operai in cig (più<br />

1.690 unità); una forte differenzazione<br />

a livello provinciale con Potenza<br />

che segna più 38,6% e Matera<br />

meno 37,1% (tra le dieci province<br />

italiane con segno meno): è<br />

<strong>la</strong> tendenza che emerge dal 41esimo<br />

rapporto Uil sul<strong>la</strong> cig re<strong>la</strong>tivo<br />

al mese di maggio scorso. Le ore di<br />

cassa integrazione autorizzate nel<br />

mese di maggio in <strong>Basilicata</strong> sono<br />

state complessivamente 1.948.296.<br />

Questo in dettaglio il quadro per <strong>la</strong><br />

<strong>Basilicata</strong>: le ore totali di cig sono<br />

aumentate rispetto ad aprile di<br />

circa 300.000 ore; del totale,<br />

1.231.477 ore per <strong>la</strong> straordinaria<br />

(più 151,4% su aprile), 618.545 per<br />

l’ordinaria (un decremento di meno<br />

44,8%). Infine per <strong>la</strong> cig in deroga<br />

le ore concesse ammontano a<br />

98.274 con un aumento del 93,7%.<br />

Gli operai lucani interessati, sempre<br />

a maggio, sono stati 11.461<br />

(contro i 9.771 di aprile, 1.690 unità<br />

in più), di cui 7.244 (cig straordinaria.<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

CORSO<br />

D’AC Q UA La<br />

centrale<br />

dovrebbe<br />

nascere sui<br />

fiumi Torbido<br />

e Noce e già<br />

sorgono i<br />

primi timori<br />

LAURIA PRESA DI MIRA L‘ABITAZIONE DI UN IMPRENDITORE<br />

Ritorna l’al<strong>la</strong>rme furti<br />

«visitata» un’altra casa<br />

l L AU R I A . Nuovo furto a Lauria e<br />

torna l’al<strong>la</strong>rme nelle contrade. Dopo<br />

un periodo di apparente calma, i <strong>la</strong>dri<br />

sono tornati a colpire nel<strong>la</strong> notte tra<br />

lunedì e martedì. L’abitazione vio<strong>la</strong>ta<br />

è quel<strong>la</strong> di un imprenditore di 34 anni.<br />

Abitazione che, guarda caso, si trova<br />

di fronte ad una di quelle già messe a<br />

soqquadro durante l’emergenza dei<br />

mesi di marzo e aprile scorsi. Infatti,<br />

il furto è stato compiuto nel<strong>la</strong> contrada<br />

«Acqua delle donne», a poca distanza<br />

da Galdo, una delle zone maggiormente<br />

prese di mira dai malviventi,<br />

anche per <strong>la</strong> sua vicinanza<br />

all’autostrada.<br />

La tecnica è sempre <strong>la</strong> stessa: hanno<br />

forzato una finestra e sono entrati. Sul<br />

piano del<strong>la</strong> refurtiva non hanno preso<br />

granché, solo 300 euro, poi però si<br />

sono rifatti impadronendosi dell’auto<br />

(una Giulietta Alfa Romeo) appena acquistata<br />

dal trentaquattrenne imprenditore.<br />

Si sono impadroniti delle chiavi<br />

che l’imprenditore aveva <strong>la</strong>sciato<br />

temporaneamente su un tavolo, come<br />

facciamo tutti quando rientriamo a casa.<br />

Un colpo praticamente identico a<br />

quelli compiuti nei mesi scorsi. Questo<br />

fa pensare che ad agire sia stata <strong>la</strong><br />

stessa banda o bande diverse che operano<br />

nel<strong>la</strong> medesima zona. Si muovono<br />

a colpo sicuro. Aspettano che cali<br />

<strong>la</strong> notte ed entrano in azione. Quasi<br />

certamente stranieri, forse provenenti<br />

dal<strong>la</strong> vicina Campania. Ai <strong>la</strong>urioti ,<br />

soprattutto a quelli che abitano nelle<br />

contrade, già vengono i brividi pensando<br />

ad una nuova emergenza furti.<br />

[p.perc.]<br />

POTENZA SPI <strong>CGIL</strong>, FNP CISL E UILP UIL<br />

In difesa delle fasce più deboli<br />

anche i pensionati lucani<br />

al<strong>la</strong> manifestazione di Bari<br />

lSaranno presenti anche i pensionati lucani oggi al Pa<strong>la</strong>florio di Bari<br />

nel<strong>la</strong> giornata di mobilitazione su equità sociale, non autosufficienza,<br />

contrattazione socioale. Una piattaforma unitaria, scritta da Spi Cgil,<br />

Fnp Cisl, Uilp Uil che rimette al centro i temi prioritari per <strong>la</strong> categoria<br />

sociale più colpita e tartassata dai provvedimenti del governo nazionale:<br />

quel<strong>la</strong> dei pensionati.<br />

«Equità fiscale, contrattazione sociale, un piano nazionale per <strong>la</strong> non<br />

autosufficienza - dicono i sindacati - sono questi i nodi principali intorno<br />

a cui viene costruita <strong>la</strong> piattaforma di proposte e da cui prende il via <strong>la</strong><br />

grande mobilitazione dei pensionati e delle pensionate di tutta Italia, per<br />

chiedere un cambiamento radicale nelle politiche di governo che altro<br />

non fanno che indebolire fasce sociali che versano già in condizioni di<br />

estrema difficoltà». I sindacati lucani sono uniti in questa battaglia. Tre<br />

le manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea a Mi<strong>la</strong>no, per il<br />

Nord Italia, a Roma, per il Centro, e a Bari per il Sud Italia. Obiettivo<br />

del<strong>la</strong> mobilitazione è sollecitare il governo, il Par<strong>la</strong>mento, le forze<br />

politiche e le istituzioni locali a intervenire con urgenza per sostenere il<br />

potere d’acquisto delle pensioni, per rispondere alle esigenze degli<br />

anziani con una partico<strong>la</strong>re attenzione verso quelli non autosufficienti.<br />

La crisi crescente penalizza e colpisce sempre di più le fasce più deboli,<br />

in primis i pensionati, i disoccupati, i precari e i giovani. I tagli ai fondi<br />

per il Servizio sanitario nazionale e agli enti locali, <strong>la</strong> riduzione delle<br />

risorse al Fondo delle politiche sociali, <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione del fondo per <strong>la</strong><br />

non autosufficienza, colpiranno sempre di più le persone fragili e le<br />

persone disabili. È necessario cambiare le norme vigenti, perché c’è<br />

bisogno di più equità che tenga in maggior conto le fasce di reddito e<br />

riduca il danno ai redditi da pensione, già notevolmente penalizzati<br />

nell’applicazione delle addizionali Irpef, delle rette, delle tariffe,<br />

dell’Imu. L’appuntamento è al Pa<strong>la</strong>florio alle ore 9.30.<br />

le altre notizie<br />

PALAZZO S. GERVASIO<br />

PRO LOCO<br />

«Elezioni rego<strong>la</strong>ri<br />

negli anni scorsi»<br />

n Il presidente del<strong>la</strong> pro-loco<br />

«Manfredi» di Pa<strong>la</strong>zzo S. Gervasio,<br />

Ange<strong>la</strong> Lamanna precisa<br />

che le elezioni dell’organi -<br />

smo si sono rego<strong>la</strong>rmente svolte<br />

negli anni scorsi». Quanto<br />

al<strong>la</strong> sede «non c’è da due anni,<br />

ma l’attuale amministrazione<br />

comunale ha finalmente assegnato<br />

una sede che sarà fruibile<br />

a giorni». «Quanto al<strong>la</strong> mia<br />

residenza - conclude - non vivo<br />

a Mi<strong>la</strong>no, ma a Rionero».<br />

VENOSA<br />

PADRI TRINITARI<br />

Viaggio a cavallo<br />

fino a Bernalda<br />

n Sarà presentato domani, ore<br />

11,30, presso il centro riabilitazione<br />

e formazione professionale<br />

dei padri Trinitari<br />

di Venosa, il 5° viaggio a<br />

cavallo dal<strong>la</strong> città oraziana a<br />

Bernalda. Il viaggio è in programma<br />

da lunedì 25 a sabato<br />

30 giugno e toccherà Pa<strong>la</strong>zzo<br />

S. Gervasio, Spinazzo<strong>la</strong>,<br />

Poggiorsini, Gravina, Matera,<br />

Ginosa e infine Bernalda.<br />

P OT E N Z A<br />

CONSIGLIO REGIONALE<br />

Agricoltura, approvato<br />

bi<strong>la</strong>ncio Alsia<br />

n Il Consiglio regionale ha approvato<br />

a maggioranza (con 19 voti<br />

favorevoli, quelli del Pd, Idv,<br />

Gruppo Misto, Udc, Mpa, Ial,<br />

Sel, Pu, Api e Psi, e 5 voti contrari,<br />

quelli del Pdl) il Bi<strong>la</strong>ncio<br />

di previsione e quello pluriennale<br />

2012/2014 dell’Alsia<br />

(Agenzia lucana di sviluppo e<br />

di innovazione in agricoltura).<br />

L’ammontare del documento<br />

contabile è pari a 29,8 milioni.<br />

ANZI<br />

INCONTRO<br />

Un piano territoriale<br />

per <strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong> droga<br />

n Oggi ore 18, nell' auditorium<br />

Comunale all'interno del Pa<strong>la</strong>zzo<br />

«La Fenice» presentazione<br />

del piano territoriale di interventi<br />

per <strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong> droga.<br />

All'incontro- rivolto principalmente<br />

ai genitori- interverranno<br />

il sindaco Giovanni Petruzzi,<br />

l'assessore alle politiche sociali<br />

Marilena Albano, l'assistente<br />

sociale Marida Lapetina<br />

e lo psicologo Rocco Marino.


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMZMKwWa7mgAXYZ9aODRhc7s=<br />

X I<br />

MATERA E PROVINCIA<br />

LA CITTÀ SOSTENIBILE<br />

INTERVENTI CONTRO IL DEGRADO<br />

OPERE IN CANTIERE<br />

«A breve verrà espletato il bando per <strong>la</strong> messa<br />

dimora delle alberature e approntato un disciplinare<br />

per <strong>la</strong> fruizione dei siti», affermaVigno<strong>la</strong><br />

Una nuova stagione del verde<br />

tra piante autoctone e giochi<br />

DONATO MASTRANGELO<br />

l La nuova stagione di programmazione<br />

del verde urbano<br />

sta per partire. Lo annuncia<br />

l’assessore Silvia Vigno<strong>la</strong> a<br />

proposito degli interventi che<br />

l’Amministrazione comunale<br />

ha approntato, di concerto con<br />

l’Ordine degli Agronomi e Forestali<br />

di Matera, riguardo al<strong>la</strong><br />

manutenzione delle alberature<br />

pubbliche esistenti ma anche<br />

al<strong>la</strong> messa a dimora di nuove<br />

piante nel perimetro urbano.<br />

In linea con quanto previsto<br />

dalle linee che vanno a ridefinire<br />

il Rego<strong>la</strong>mento del<br />

verde urbano in città, già a<br />

breve si preannunciano interessanti<br />

iniziative. «Il bando<br />

re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> messa in opera<br />

delle nuove piante - afferma<br />

l’assessore al Verde urbano -<br />

sta ormai per essere espletato.<br />

Tra gli interventi di piantumazione<br />

figurano quelli a Matera<br />

nord e anche nel<strong>la</strong> zona<br />

del Paip 2 dove verrà ubicata <strong>la</strong><br />

nuova area mercatale del sa-<br />

Cocca, Agronomi e Forestali<br />

«Con il tavolo tecnico saranno<br />

garantite qualità e programmazione»<br />

Il presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di<br />

Matera, Carmine Cocca aveva proposto lo scorso maggio,<br />

nel corso di un convegno sul tema del verde urbano<br />

in tra le proposte aveva avanzato l’istituzione di un tavolo<br />

permanente che permettesse agli Ordini competenti di<br />

interfacciarsi con l’Amministrazione comunale e le associazioni<br />

al fine di proporre gli interventi tecnici da realizzare.<br />

«Il tavolo di concertazione permanente sul verde urbano<br />

e parchi - afferma Cocca - è di fondamentale importanza<br />

per ampliare le tematiche da trattare sul<strong>la</strong> materia:<br />

dal<strong>la</strong> piantumazione degli alberi alle metodologie di gestione<br />

dei parchi e delle aree verdi urbane. Questo strumento<br />

potrà permettere ai professionisti di assicurare<br />

una adeguata qualità progettuale. Nell’ambito del tavolo<br />

verranno inoltre discusse le proposte di modifica del Rego<strong>la</strong>mento<br />

del verde urbano, come annunciato nei mesi<br />

scorsi e in via di definizione da parte delle competente<br />

commissione in seno all’Ordine». L’ordine degli Agronomi<br />

e Forestali ha anche proposto all’Amministrazione il<br />

censimento delle aree verdi esistenti, l’adozione di un<br />

piano di gestione, <strong>la</strong> realizzazione di un programma di sostituzione<br />

delle alberature deperienti con specie compatibili<br />

con l’ecosistema urbano. [d.mas.]<br />

le altre notizie<br />

ORDINE DEGLI AVVOCATI<br />

L’ascolto del minore<br />

in ambito giudiziario<br />

n Nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> del Consiglio<br />

dell’ordine degli Avvocati di<br />

Matera, al quinto piano del<br />

pa<strong>la</strong>zzo di giustizia di via<br />

Moro, questo pomeriggio<br />

dalle 15.30 alle 19.30 si terrà<br />

un seminario sul tema<br />

“L’ascolto del minore in ambito<br />

giudiziario”, organizzato<br />

dall’Ordine degli Avvocati<br />

di Matera, dal<strong>la</strong> Camera<br />

Minorile InCamMiNo,<br />

dall’Aiga sezione di Matera<br />

e dal<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Superiore<br />

dell’Avvocatura. Sono previsti<br />

gli interventi di Maria<br />

Giovanna Ruo, Gemma Tuccillo<br />

e Ange<strong>la</strong> Buccico. Conclusioni<br />

affiddate al presidente<br />

Giuseppe Attimonelli<br />

Petraglione. [p.miol.]<br />

bato. In questo sito garantiranno<br />

più ombreggiatura e<br />

fungeranno anche da frangivento.<br />

Altre zone dove verranno<br />

sistemate le piante sono<br />

le due grandi aiuole lungo <strong>la</strong><br />

diramazione per via Gravina.<br />

Ovviamente si tratta di interventi<br />

che verranno eseguiti<br />

una volta ascoltati anche i pareri<br />

dell’Ordine dei Dottori<br />

Agronomi e Forestali anche in<br />

considerazione delle più ottimali<br />

condizioni climatiche<br />

per <strong>la</strong> messa a dimora del<strong>la</strong><br />

vegetazione. L’Amministrazio -<br />

ne comunale - prosegue Vigno<strong>la</strong><br />

- provvederà anche al<strong>la</strong><br />

esecuzione di piccole opere di<br />

infrastrutturazione idrica per<br />

le piante. L’obiettivo, ovviamente,<br />

è che <strong>la</strong> cittadinanza<br />

possa riappropriarsi degli spazi<br />

verdi e, su questo fronte,<br />

contiamo sul<strong>la</strong> preziosa col<strong>la</strong>borazione<br />

delle associazioni<br />

che avranno anche un ruolo di<br />

presidio civico. I sodalizi potranno<br />

così prendersi in carico<br />

gli spazi, promuovendo iniziative<br />

e manifestazioni. Il Comune,<br />

inoltre, intende mettere<br />

a valore i piccoli parchi urbani<br />

che negli ultimi anni erano<br />

stati un po’ abbandonati e <strong>la</strong>sciati<br />

nel degrado. Nel Parco<br />

del Boschetto a breve inaugureremo<br />

nuovi giochi per i<br />

bambini così come faremo nel<strong>la</strong><br />

zona in prossimità dello<br />

stadio XXI Settembre e,<br />

nell’area sud ad Agna Le Piane.<br />

Un altro aspetto positivo è<br />

che ci sono intese con le associazioni<br />

di quartiere che<br />

SPAZI VERDI<br />

Il Parco<br />

del Castello<br />

oggetto<br />

di recenti<br />

interventi<br />

di riqualificazione.L’Amministrazionecomunale<br />

punta<br />

sul ruolo<br />

di presidio<br />

civico di<br />

cittadini e<br />

associazioni<br />

[foto Genovese]<br />

hanno mostrato partico<strong>la</strong>re<br />

sensibilità al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del verde<br />

urbano. Nei prossimi giorni<br />

verranno apposta <strong>la</strong> cartellonistica<br />

all’interno di parchi e<br />

aree verdi allo scopo di sensibilizzare<br />

i cittadini sull’uti -<br />

lizzo del bene comune. L’Am -<br />

ministrazione, inoltre, sta redigendo<br />

anche un disciplinare<br />

dei parchi che riporta, oltre ai<br />

criteri di fruizione gli orari di<br />

apertura e chiusura degli stessi».<br />

L’ente locale, sul<strong>la</strong> scorta<br />

del confronto avviato nei mesi<br />

scorsi con gli ordini professionali<br />

ha pure varato un organismo<br />

per pianificare i futuri<br />

interventi sul verde in<br />

città. «Il tavolo di concertazione<br />

sul verde urbano - rileva<br />

l’assessore Vigno<strong>la</strong> - sarà un<br />

organismo tecnico di monitoraggio<br />

e di programmazione<br />

sul verde ed effettuerà quindi<br />

una fotografia dello stato dei<br />

luoghi. Il tavolo sarà composto<br />

dai presidenti degli Ordini degli<br />

Agronomi e Forestali, degli<br />

Architetti, degli Ingegneri, dei<br />

Geologi, dei Periti Agrari, da<br />

un membro del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong><br />

che si occupa dell’im -<br />

patto ambientale, da un rappresentante<br />

dell’Ufficio Fitosanitario<br />

del Dipartimento<br />

Agricoltura, dall’assessore al<br />

Verde, dai rappresentanti del<strong>la</strong><br />

competente commissione consiliare.<br />

L’Amministrazione<br />

prevede poi degli incontri pubblici<br />

dove cittadini e associazioni<br />

potranno avanzare le proprie<br />

proposte in ordine al<strong>la</strong><br />

materia sul verde urbano».<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

DIRIT TI L’INIZIATIVA SOLIDALE DE IL SICOMORO E IL SETTICLAVIO<br />

La Costituzione<br />

ai 23 rifugiati<br />

del progetto Sprar<br />

l In occasione del<strong>la</strong> giornata mondiale del rifugiato, il sindaco<br />

Salvatore Adduce, ha consegnato a una ventina di rifugiati<br />

presenti a Matera una copia del<strong>la</strong> Costituzione italiana tradotta in<br />

12 lingue come segno di accoglienza e appartenenza al Paese che li<br />

ospita. L’iniziativa “L’accoglienza dello Sprar al di là dell’emer -<br />

genza. La città dal<strong>la</strong> parte dei rifugiati” è stata organizzata dalle<br />

associazioni Il Sicomoro e Il Settic<strong>la</strong>vio, in col<strong>la</strong>borazione con il<br />

Comune, e oltre al<strong>la</strong> consegna del<strong>la</strong> costituzione italiana prevede<br />

uno spettacolo teatrale che si terrà domani, 20 giugno, alle ore<br />

20.30, al cinema “Il Piccolo”, via XX Settembre 14.<br />

«Attualmente – ha spiegato Michele P<strong>la</strong>ti, presidente del<strong>la</strong><br />

cooperativa Il Sicomoro, gestore dello Sprar di Matera – abb i a m o<br />

in città 13 rifugiati che occupano posti ordinari e 10 rifugiati in<br />

posti straordinari il cui progetto scadrà il 31 dicembre. Arrivano<br />

soprattutto da NordAfrica, ma anche dal<strong>la</strong> Palestina». P<strong>la</strong>ti ha<br />

quindi illustrato i contenuti del progetto Sprar. «L’a c ro n i m o<br />

significa Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati e<br />

ed è costituito dal<strong>la</strong> rete degli enti locali che, per <strong>la</strong> realizzazione di<br />

progetti di accoglienza integrata, accedono al fondo nazionale per<br />

le politiche ed i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti<br />

locali, con le realtà del terzo settore, garantiscono interventi di<br />

accoglienza integrata prevedendo oltre al supporto di tipo alloggiativo,<br />

anche misure di informazione, assistenza e orientamento<br />

attraverso <strong>la</strong> costruzione<br />

di percorsi individuali<br />

di inserimento so-<br />

L’AC C O G L I E N Z A<br />

Dal<strong>la</strong> Palestina, al Benga<strong>la</strong><br />

all’Afghanistan le storie<br />

di aiuto degli immigrati<br />

INTEGRAZIONE La consegna<br />

cioeconomico. A Matera il<br />

progetto territoriale di accoglienza<br />

è realizzato dal<br />

Comune, insieme al<strong>la</strong> cooperativa<br />

sociale Il Sicomoro<br />

in qualità di ente gestore».<br />

“L’Amministrazione comunale<br />

– ha detto l’asses -<br />

sore alle Politiche sociali,<br />

Antonio Giordano – è partico<strong>la</strong>rmente<br />

sensibile a<br />

questo tema. Abbiamo attivato<br />

lo sportello immigrazione<br />

come strumento concreto<br />

di assistenza e orientamento;<br />

per <strong>la</strong> prima volta<br />

il Comune di Matera ha previsto<br />

in bi<strong>la</strong>ncio una quota<br />

di risorse economiche come<br />

cofinanziamento al progetto<br />

di accoglienza. Negli anni<br />

passati, infatti, il Comune<br />

metteva a disposizione servizi,<br />

e non risorse, come<br />

parte di cofinanziamento.<br />

Invece questa amministra-<br />

zione comunale, per <strong>la</strong> prima volta, ha messo nello scorso bi<strong>la</strong>ncio<br />

una quota di 25 mi<strong>la</strong> euro per l’accoglienza integrata che si sono<br />

andati a sommare ai 225 mi<strong>la</strong> euro di finanziamento statale. Un<br />

modo per agevo<strong>la</strong>re il <strong>la</strong>voro di accoglienza del soggetto gestore».<br />

Adduce ha segna<strong>la</strong>to come «il settore politiche sociali rappresenti<br />

una eccellenza del Comune. La Città di Matera ha nel suo dna <strong>la</strong><br />

implementazione di idee, progetti, che hanno fatto <strong>la</strong> storia del<br />

nostro Paese sul tema dell’accoglienza. E non è un caso che il<br />

Comune di Matera ha aderito formalmente al<strong>la</strong> campagna “L’Ita -<br />

lia sono Anch’io” per il riconoscimento del<strong>la</strong> cittadinanza italiana<br />

a tutti i nati sul territorio nazionale». Lo spettacolo Anabasi<br />

nasce dal <strong>la</strong>boratorio teatrale degli ospiti dello Sprar di Matera<br />

realizzato dal<strong>la</strong> Cooperativa il Sicomoro in col<strong>la</strong>borazione con<br />

l’associazione “Il Sicomoro”. Accompagnati da Adele Paolicelli,<br />

ideatrice e regista dello spettacolo, gli ospiti hanno rie<strong>la</strong>borato il<br />

proprio vissuto e per mezzo del teatro hanno dato vita a un’espe -<br />

rienza che ha saputo alternare all’arte del<strong>la</strong> creazione scenica<br />

l’acquisizione pratica del<strong>la</strong> lingua italiana.<br />

LA RIFLESSIONE «NON È GARANTITA UNA CONSULENZA LEGALE ADEGUATA E GRATUITA E L’ACCESSO AI SERVIZI SANITARI E DI SOCIALIZZAZIONE SONO CARENTI», DICHIARA CORMÌO<br />

«Un’accoglienza più adeguata pure nel<strong>la</strong> nostra Regione»<br />

L’associazione Tolbà da anni impegnata per i diritti degli immigrati interviene sul<strong>la</strong> Giornata del Rifugiato<br />

l Giornata del rifugiato 2012. Tema che affronta Tolbà,<br />

associazione impegnata da anni nel Materano dei problemi<br />

legati ai <strong>la</strong>voratori stranieri e ai rifugiati. Animatrice del<strong>la</strong><br />

prima ora Graziel<strong>la</strong> Cormio. «La Convenzione di Ginevra<br />

del 1951 - scrive in una nota - introdusse il Diritto d’Asilo<br />

nel<strong>la</strong> Legis<strong>la</strong>zione Internazionale e con <strong>la</strong> Risoluzione 55/76<br />

adottata dall’Assemblea Generale dell’Onu il 4 Dicembre<br />

2000, <strong>la</strong> data del 20 giugno è stata proc<strong>la</strong>mata Giornata<br />

Mondiale del Rifugiato. Questa data fu scelta dall’Onu d’in -<br />

tesa con il continente Africano che aveva voluto <strong>la</strong> Convenzione<br />

e che rego<strong>la</strong> lo status dei Rifugiati in Africa,<br />

adottata il 10 settembre 1969 dal<strong>la</strong> Conferenza dei Capi di<br />

Stato e di Governo dell’Organizzazione per l’Unità Africana,<br />

che entrò in vigore proprio il 20 giugno 1974».<br />

« L’organizzazione per l’Unità Africana - va avanti Cormio<br />

- ha rappresentato <strong>la</strong> totalità degli Stati e, trasformata<br />

in Unione Africana, come aveva deciso di comportarsi già<br />

dal 1974, da molti anni si batte affinché gli uomini e le donne<br />

dei Paesi in guerra, in deficit di Diritti e costretti a fuggire<br />

per persecuzioni religiose, per appartenenza a gruppi mi-<br />

noritari, per orientamento sessuale e per appartenenza<br />

politica, possano essere accolti dignitosamente in un altro<br />

Stato nel quale sia assicurata <strong>la</strong> incolumità propria e quel<strong>la</strong><br />

dei familiari». «Certo una giornata non è sufficiente. Occorre<br />

un percorso di conoscenza e sensibilizzazione lungo e<br />

paziente. Dei Diritti Umani si par<strong>la</strong> nelle scuole, nei convegni<br />

e nei libri. Ma forse non basta. In Italia non esiste<br />

ancora una legge specifica sul Diritto d’Asilo e <strong>la</strong> normativa<br />

che rego<strong>la</strong> <strong>la</strong> presenza dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati è<br />

inserita genericamente nel<strong>la</strong> legge sull’Immigrazione. Nonostante<br />

gli sforzi economici dello Stato e delle associazioni<br />

che rappresentano i cittadini, <strong>la</strong> condizione dei rifugiati<br />

rimane spesso di estremo disagio e di emarginazione. Sono<br />

poche le situazioni di accoglienza strutturata con cui rispondere<br />

alle esigenze dei crescenti Richiedenti Asilo e<br />

Rifugiati; <strong>la</strong> conseguenza è l’occupazione di stabili degradati<br />

e di aree periferiche delle grandi città, trasformate in<br />

“campi”, senza servizi e le minime garanzie igieniche e<br />

sanitarie». «L’ultima emergenza degli sfol<strong>la</strong>ti dal<strong>la</strong> Libia -<br />

commenta Cormio - ha evidenziato <strong>la</strong> fragilità del Sistema<br />

italiano che non è stato in grado di garantire standard<br />

minimi di accoglienza e decoro, anche a fronte di ingenti<br />

costi sostenuti che non stanno dando risultati commisurati<br />

all’investimento finanziario. Nei campi di “acco glienza”<br />

nati in tutta Italia a seguito degli sbarchi dal<strong>la</strong> Libia in<br />

guerra, spesso non sono previsti percorsi di apprendimento<br />

del<strong>la</strong> lingua italiana, del<strong>la</strong> conoscenza dei diritti dei migranti<br />

e, tantomeno, sono messi ai atto percorsi di formazione<br />

o professionalizzanti». «Nel<strong>la</strong> situazione attuale<br />

anche nel<strong>la</strong> nostra Regione, non è garantita una consulenza<br />

legale adeguata e gratuita; l’accesso ai servizi sanitari e di<br />

socializzazione sono carenti e spesso inadeguati. Per quanto<br />

ci riguarda continueremo ad occuparci di Rifugiati nelle<br />

nostre attività di ogni giorno. Continueremo a par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong><br />

necessità del rispetto dei Diritti Umani e del<strong>la</strong> necessità di<br />

dare voce a uomini e donne in fuga, negli incontri con le<br />

scuole, con i nostri libri ed ogni altra azione che possa essere<br />

utile a questo scopo. Continueremo a par<strong>la</strong>re di Rifugiati e a<br />

farli par<strong>la</strong>re con testimonianze attiveecon azioni concrete<br />

per avviare e migliorare i percorsi di cittadinanza».


RASSEGNASTAMPA<br />

Mercoledì 20 giugno 2012<br />

Cgil, Cisl e Fials concordano: «Siamo sicuri che il buco dipenda solo dal<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>-gestione?»<br />

«Affrontiamo subito le criticità dell’Asm»<br />

Fp Cgil, Cisl Fp e Fials hanno affrontato<br />

in un comunicato stampa<br />

le tematiche re<strong>la</strong>tive ai problemi<br />

interni all’Azienda Sanitaria di<br />

Matera che sono stati discussi recentemente<br />

in un’assemblea.<br />

«Nell'Azienda Sanitaria Locale<br />

di Matera vi è una situazione di<br />

drammatica criticità organizzativa<br />

determinata da pesanti carenze<br />

di personale, effetto delle restrittive<br />

norme nazionali e regionali che<br />

impediscono <strong>la</strong> copertura, anche a<br />

tempo determinato, dei posti vacanti<br />

nel<strong>la</strong> dotazione organica.<br />

Questa situazione compromette,<br />

inevitabilmente, gli standard di sicurezza<br />

e i diritti contrattuali dei<br />

<strong>la</strong>voratori, nonchè i livelli minimi<br />

di assistenza erogati.<br />

Per affrontare queste criticità<br />

ormai ineludibili, le organizzazioni<br />

sindacali hanno richiesto all'Azienda<br />

<strong>la</strong> convocazione di un tavolo<br />

negoziale dedicato, per affrontare<br />

in modo organico <strong>la</strong> questione<br />

del<strong>la</strong> riorganizzazione aziendale<br />

conseguente al processo di riconversione<br />

del<strong>la</strong> rete ospedaliera.<br />

Fp Cgil, Cisl Fp e Fials raccogliendo<br />

<strong>la</strong> ricchezza e <strong>la</strong> varietà dei<br />

contributi portati nelle assemblee,<br />

e sapendo di avere al proprio fianco<br />

le <strong>la</strong>voratrici ed i <strong>la</strong>voratori del<br />

comparto, intendono proseguire<br />

il percorso avviato per affrontare<br />

le criticità del<strong>la</strong> sanità in provincia<br />

di Matera, effetto sia delle politiche<br />

di rigore nazionali e regionali<br />

in materia, ma anche di scelte<br />

aziendali improvvide attuate solo<br />

per fini economici (riduzione del<br />

debito).<br />

Ciò avverrà non solo attraverso<br />

l'impegno nell'istituendo tavolo<br />

negoziale dedicato per affrontare<br />

e definire in modo organico e razionale<br />

<strong>la</strong> questione del<strong>la</strong> riorganizzazione<br />

aziendale, pur nel<strong>la</strong> distinzione<br />

dei rispettivi ruoli, ma<br />

anche interessando il livello Politico/Istituzionale<br />

regionale che<br />

governa e decide su tutta <strong>la</strong> politica<br />

sanitaria regionale e l'allocazio-<br />

ne delle re<strong>la</strong>tive risorse economiche.<br />

Il tutto, con l'intenzione di mantenere<br />

un profilo di grande responsabilità,<br />

consapevoli del contesto<br />

di criticità estrema del<strong>la</strong> situazione<br />

economica locale, nazionale<br />

ed internazionale, ma fortemente<br />

decisi a dare un contributo<br />

ed una spinta al cambiamento che<br />

vada in direzione del<strong>la</strong> qualità e<br />

dell'appropriatezza del nostro sistema<br />

socio-sanitario.<br />

A fronte del<strong>la</strong> grave situazione<br />

debitoria dell'ASM, il personale è<br />

anche disposto a fare sacrifici, come<br />

già accade da tempo, ma ritiene<br />

che ciò debba avvenire in un quadro<br />

generale di razionalizzazione<br />

delle differenti voci di spesa e in un<br />

contesto generale di decisioni ed<br />

azioni caratterizzate dal<strong>la</strong> più totale<br />

trasparenza ed imparzialità.<br />

Nel corso del<strong>la</strong> discussione è<br />

emerso che quando si par<strong>la</strong> sempre<br />

e solo del disavanzo dell'Azienda<br />

Sanitaria Locale di Matera e si<br />

La sede<br />

dell’Asm<br />

nel<strong>la</strong> sede<br />

di Montescaglioso<br />

pone l'accento sul fatto che costituisca<br />

più del 50% del disavanzo<br />

complessivo del<strong>la</strong> spesa sanitaria<br />

regionale, bisognerebbe verificare<br />

se negli anni passati non ci sia<br />

stato un vero e proprio sottofinanziamento<br />

in sede di riparto regionale,<br />

che ha determinato o contri-<br />

27<br />

buito a determinare <strong>la</strong> situazione<br />

deficitaria attuale. Inoltre, bisognerebbe<br />

mettere in re<strong>la</strong>zione il bi<strong>la</strong>ncio<br />

economico ed il bi<strong>la</strong>ncio assistenziale,<br />

inteso come qualità ed<br />

appropriatezza dei servizi istituiti<br />

e resi sul territorio di Matera e provincia».<br />

I casi Ortomatt e un paio di sentenze dell’Ater rischiano di pesare sulle casse materane<br />

«Comune, pignorati 1,5 milioni»<br />

La denuncia del consigliere comunale Pedicini: «Colpiti dal contenzioso»<br />

SI ACCUMULANO i problemi<br />

per il Comune di Matera<br />

che subisce un pignoramento<br />

dietro l’altro. E non si tratta<br />

di provvedimenti leggeri<br />

ma di una vera e propria mannaia.<br />

A cominciare dal<strong>la</strong> somma<br />

da destinare al caso Ortomatt<br />

di1,236 milionidi euro,<br />

di più di quanto accantonato<br />

l’anno passato dal Consiglio<br />

comunale (una somma intorno<br />

al milione di euro) oppure<br />

le somme per un totale di poco<br />

superiore ai 200.000 euro date<br />

all’Ater per due sentenze<br />

passate in giudicato, fino a<br />

somme minori per spese legali<br />

in controversie sul codice<br />

del<strong>la</strong> strada. Situazioni<br />

che vengono messe espressamente<br />

in evidenza dal consigliere<br />

comunale del Pdl,<br />

Adriano Pedicini:«L'al<strong>la</strong>rme<br />

lo avevamo <strong>la</strong>nciato per tempo,<br />

lo si era detto più volte che<br />

il contenzioso avrebbe rappresentato<br />

per l'ente <strong>la</strong> frana<br />

che si abbatte sul<strong>la</strong> valle»<br />

scrive Pedicini, «ed ecco arrivare,<br />

nell'asso<strong>la</strong>ta estate,<br />

tanti pignoramenti al<strong>la</strong> tesoreria<br />

comunale, quasi un milione<br />

e mezzo di euro, proprio<br />

mentre i cittadini con intensi<br />

sacrifici immettono denaro<br />

che andrà disperso e consumato<br />

per pagare errori e colpe<br />

che, come al solito, nessuno<br />

andrà a valutare».<br />

«La vicenda ORTOMAT,<br />

quel<strong>la</strong> tanto dibattuta in consiglio<br />

comunale, quel<strong>la</strong> del<br />

debito fuori bi<strong>la</strong>ncio, fatta di<br />

fattie iniquità,masoprattutto<br />

di tanti errori, quel<strong>la</strong> che<br />

ruota intorno all'ex mattatoio<br />

di via Marconi, è giunta<br />

al capolinea, parliamo di cifre<br />

importanti. La società,<br />

forte del lodo arbitrale che vedeva<br />

condannare, con decreto<br />

esecutivo il comune di Matera<br />

nel 2011, ha pignorato le<br />

casse del Comune tenute dal<strong>la</strong><br />

Banca Popo<strong>la</strong>re del Mezzogiorno,<br />

per l'importo di<br />

1.236.000 .<br />

A questo disastro si associa<br />

un caso singo<strong>la</strong>re, riguarda<br />

due sgradevoli pignoramenti<br />

che vengono da altro Ente:<br />

l'ATER di Matera.<br />

Lite tra due enti che dovrebbero<br />

dialogare e specchiarsi,col<strong>la</strong>borare<br />

ecapirsi,<br />

soprattutto in ciò che riguarda<br />

le questioni economiche e<br />

sociali, uno costruisce case<br />

popo<strong>la</strong>ri, l'altro ha tutto l'interesse<br />

a contribuire ed agevo<strong>la</strong>re<br />

tale intento, ed invece,<br />

gli atti di pignoramento sono<br />

reiterati e continui. In una<br />

Le parole dello chef Vissani al concorso Olivarum hanno fatto discutere<br />

Tortorelli a difesa del<strong>la</strong> Dieta Mediterranea<br />

LA DODICESIMA edizione del concorso<br />

“Olivarum” promossa dal Dipartimento<br />

Agricoltura del<strong>la</strong> Regione<br />

<strong>Basilicata</strong> si è chiusa con cerimonia<br />

con numerose menzioni assegnate<br />

alle produzioni olivicole<br />

del territorio provinciale dando<br />

giusto risalto all'immagine del<strong>la</strong><br />

nostra regione ed all'eccellenza delle<br />

sue produzioni agro-alimentari.<br />

Discusse sono risultate alcune<br />

dichiarazioni dello chef Gianfranco<br />

Vissani «che hanno sortito l'effetto<br />

di “fiocinare” al cuore il sistema<br />

di eccellenza paradossalmente<br />

messo in vetrina dallo stesso evento»<br />

si legge in una nota del<strong>la</strong> Camera<br />

di Commercio di Matera.<br />

«Lo chef, nel corso di un intervento<br />

teso adavvalorare <strong>la</strong> promozione<br />

dei prodotti olivicoli e cerealicoli<br />

quali protagonisti indiscussi del<strong>la</strong><br />

Dieta Mediterranea, proc<strong>la</strong>mata<br />

dall'UNESCO patrimonio immate-<br />

prima occasione all'inizio di<br />

questo mese, l'ATER pignora<br />

<strong>la</strong> somma di 65.331 .<br />

A distanza di pochi giorni<br />

si ripropone, forse perché le<br />

casse comunali si sono gonfiate<br />

per effetto dei versamenti<br />

di coloro che hanno pagato<br />

l'IMU, si ri<strong>la</strong>ncia con altro<br />

pignoramento, questo di<br />

145.000 ».<br />

Un doppio pignoramento<br />

riale dell'Umanità, con deciso piglio<br />

negazionista ne ha stigmatizzato<br />

qualità e valore, nel silenzio generale<br />

ed attonito del pubblico presente<br />

che avrebbe dovuto attendere<br />

appena qualche minuto per ricevere<br />

una ulteriore puntualizzazione<br />

in ordine al<strong>la</strong> necessità di promuovere<br />

<strong>la</strong>qualità IGP del panedi Matera<br />

nonostante, come dal Vissani ricordato,<br />

i pochi chilometri ed i<br />

grandi numeri del<strong>la</strong> produzione<br />

DOP altamurana.<br />

Al di là del prestigio riconoscimento<br />

UNESCO, è utile e non superfluo<br />

ricordare che <strong>la</strong> Dieta Mediterranea<br />

raccoglie gli elementi del patrimonio<br />

culturale immateriale<br />

considerati rappresentativi dell'umanità<br />

ed è caratterizzata da un<br />

modello nutrizionale rimasto costante<br />

nel tempo e nello spazio, sempre<br />

in rispetto delle tradizioni, delle<br />

pratiche, delle rappresentazioni,<br />

quello dell’Ater per fatti non<br />

recenti che supera i 200.000<br />

euro e che costituisce comunque<br />

un colpo pesante per<br />

l’Amministrazione comunale.<br />

«Ma appare che le cose siano<br />

nel luogo opposto al buon<br />

senso, un altro pignoramento<br />

dell'ultima ora, viene da<br />

dueavvocatiche, per15.500,<br />

assaltano <strong>la</strong> nostra tesoreria.<br />

La sede di via Moro e il consigliere comunale<br />

Adriano Pedicini<br />

delle espressioni,delle conoscenze,<br />

delle abilità, dei saperi e degli spazi<br />

culturali con i quali le popo<strong>la</strong>zioni<br />

del Mediterraneo hanno creato e ricreato<br />

nel corso dei secoli una sintesi<br />

tra l'ambiente culturale, l'organizzazione<br />

sociale, l'universo mitico<br />

e religioso intorno al mangiare.<br />

Sempre utile e non superfluo rilevare<br />

che il pane IGP di Matera, andando<br />

oltre le origini, <strong>la</strong> tradizione<br />

e <strong>la</strong> storia, evidentemente e volutamente<br />

non ha i grandi numeri, come<br />

dal Vissani ricordato, di Altamura.<br />

Questa serie infinita di “atti culturali”<br />

meriterebbe di certo maggior<br />

cura, magari critico interesse,<br />

non irriverente sprezzo sia pur formalizzato<br />

dalle parole e dai gesti di<br />

un anchor-chef, resi ancor più ridondanti<br />

dal contesto» concludono<br />

dal<strong>la</strong> Camera di Commercio di Matera.<br />

I fatti riguardano pagamenti<br />

di onorari per 72 cause che,<br />

unitile dirlo, i due legali hanno<br />

vinto per ricorsi al giudice<br />

di Pace attinenti contravvenzioni<br />

al codice del<strong>la</strong> strada.<br />

Una storia senza fine quel<strong>la</strong><br />

delle multe, ma quanto ci costa<br />

il contenzioso?<br />

Nessuno è riuscito a quantificare<br />

l'effettivo ammontare<br />

del danno erariale prodot-<br />

to dell'allegra gestione del<br />

contenzioso al codice stradale.<br />

Nessuno sa quanto abbiamo<br />

pagato sino ad ora. ma<br />

qualcuno è responsabile di<br />

questa emorragia di denaro<br />

che sembra inarrestabile?<br />

Quel che sembra non tenersi<br />

in alcun conto è che il<br />

denaro di cui parliamo è del<strong>la</strong><br />

comunità, è quello che tanti<br />

Matera<br />

Oggi seminario<br />

su ascolto minorile<br />

in ambito giudiziario<br />

LA SEZIONE materana del<strong>la</strong> Camera<br />

Minorile Nazionale incamMiNo unitamente<br />

all'Ordine degli Avvocati di Matera,<br />

all'AIGA materana (Associazione<br />

Italiana Giovani Avvocati) ed al<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong><br />

Superiore Avvocatura, organizza un<br />

seminario dedicato alle problematiche<br />

legate all'ascolto del minore in ambito<br />

giudiziario.<br />

Per l'interessante iniziativa è previsto<br />

l'intervento di prestigiosi re<strong>la</strong>tori<br />

fra i quali l'Avv. Maria Giovanna Ruo,<br />

Presidente del<strong>la</strong> Camera Minorile Nazionale<br />

incamMiNo, <strong>la</strong> Dott.ssa Gemma<br />

Tuccillo, Presidente del Tribunale per i<br />

Minorenni di Potenza e l'Avv. Ange<strong>la</strong><br />

Buccico, componente del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Superiore<br />

Avvocatura.<br />

Interverranno, inoltre, esperti in materia<br />

giuridica collegati, per esperienze<br />

professionali, ai delicati temi che saranno<br />

trattati nel corso dell'incontro.<br />

Le conclusioni saranno affidate al<br />

Dott. Giuseppe Attimonelli Petraglione,<br />

Presidente del Tribunale di Matera.<br />

L'evento è previsto per il giorno 20<br />

giugno, a partire dalle ore 15,30, presso<br />

<strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> del Consiglio dell'Ordine Avvocati<br />

e il Pa<strong>la</strong>zzo di Giustizia di Matera.<br />

Sarà una importante occasione per<br />

approfondire le tematiche legate ai minori<br />

ed al<strong>la</strong> loro interazione e coinvolgimento<br />

in problematiche giudiziarie, al<br />

fine di tute<strong>la</strong>rne i diritti anche in situazioni<br />

delicate e complesse.<br />

Per questa ragione, e considerato il<br />

valore degli interventi e delle re<strong>la</strong>zioni,<br />

l'iniziativa è stata accreditata ai fini del<strong>la</strong><br />

formazione professionale continua.<br />

Nell'occasione, inoltre, sarà presentata<br />

<strong>la</strong> pubblicazione, realizzata da CSM<br />

ed UNICEF Italia, con gli esiti del percorso<br />

di formazione interdisciplinare<br />

realizzato dal CSM sul tema specifico<br />

dei minori.<br />

matera@luedi.it<br />

hanno rastrel<strong>la</strong>to e versato in<br />

questi giorni con l'IMU, quello<br />

che versiamo continuamente<br />

con le imposte e tasse, è<br />

questo il denaro con il quale<br />

paghiamo.<br />

Soldi sperperati e gettati<br />

spesso in contenziosi che si<br />

potevano vincere, che non si<br />

dovevano fare, ai quali si resiste<br />

caparbiamente» conclude<br />

ancora Pedicini.<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


RASSEGNASTAMPA<br />

Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMZArC8Ypdu1qp2BXb3y3Gq4=<br />

Mercoledì 20 giugno 2012 I XI<br />

NOVA SIRI UNA DISPUTA CHE A ROCCA IMPERIALE È SFOCIATA IN UNO SCIOPERO, MA IL PIATTO PIANGE OVUNQUE<br />

È un cantiere che divide<br />

Raddoppio del<strong>la</strong> 106, <strong>la</strong>vorano più lucani o ca<strong>la</strong>bresi?<br />

FILIPPO MELE<br />

l NOVA SIRI. Questione <strong>la</strong>voro per il cantiere<br />

del raddoppio del<strong>la</strong> 106 Jonica. Un’opera<br />

pubblica da 50 milioni di euro importante non<br />

solo ai fini del<strong>la</strong> viabilità futura ma anche per<br />

gli aspetti occupazionali. Tanto che nei giorni<br />

scorsi una “q u e re l l e ” è stata sollevata in Ca<strong>la</strong>bria,<br />

a Rocca Imperiale, comune da dove sono<br />

iniziati i <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> “Variante di Nova Siri”.<br />

Querelle sfociata in uno sciopero, sindaco Fer -<br />

dinando Di Leo in testa, davanti al cantiere.<br />

Sit in seguito da un incontro nel municipio tra<br />

amministrazione, sindacati, esponenti politici<br />

locali. Insomma, a Rocca Imperiale i <strong>la</strong>voratori<br />

disoccupati sono amareggiati per le mancate<br />

assunzioni nell’ambito di quei <strong>la</strong>vori che riguardano,<br />

è vero, per <strong>la</strong> gran parte il territorio<br />

lucano ma che per ora riguardano il territorio<br />

ca<strong>la</strong>brese. Ed il Comune sta tentando di esperire<br />

tutte le vie democratiche per rispondere a<br />

questa delusione: dal<strong>la</strong> protesta civile, alle vie<br />

istituzionali facendo <strong>la</strong> voce grossa nei confronti<br />

del<strong>la</strong> ditta appaltatrice che pur avendo<br />

promesso una ricaduta occupazionale sul territorio<br />

«ad oggi - ha sostenuto Di Leo - non ha<br />

mantenuto le sue promesse». «Anzi - hanno<br />

rincarato <strong>la</strong> dose amministratori e sindacalisti<br />

PISTICCI La sede del Tribunale<br />

SCANZANO JONICO<br />

Rimane ai domiciliari<br />

l’uomo che violentò<br />

una minorenne disabile<br />

l SCANZANO JONICO. Rimarrà agli arresti<br />

domiciliari nel<strong>la</strong> sua casa di Sant’Arcangelo G. S.,<br />

53 anni, accusato di violenza sessuale su un minore,<br />

per di più disabile. Lo ha deciso il giudice per le<br />

indagini preliminari del Tribunale di Matera, Ro s a<br />

N e t t i s, al termine dell’interrogatorio di garanzia<br />

svoltosi, per rogatoria, dinanzi al Tribunale di<br />

Lagonegro. Il gip ha accolto <strong>la</strong> richiesta del pubblico<br />

ministero, Annunziata Cazzetta, e non quel<strong>la</strong><br />

di remissione in libertà dell’avvocato difensore<br />

Antonio Cantasano. Il legale, però, stanti le precarie<br />

condizioni economiche dell’uomo che vive da<br />

solo, senza <strong>la</strong>voro e senza sostentamento, tanto che<br />

l’Enel gli ha staccato <strong>la</strong> fornitura, riproporrà <strong>la</strong><br />

richiesta chiedendo al magistrato di vietare a G. S.<br />

di recarsi ancora a Scanzano Jonico dove vive <strong>la</strong><br />

16enne, all’epoca dei fatti, vittima delle sue “at -<br />

tenzioni” m o r b o s e.<br />

La turpe vicenda venne fuori il 15 maggio scorso<br />

dopo che agenti del<strong>la</strong> Polizia di Stato, agli ordini del<br />

commissario Roberto Cirelli, avevano tratto in<br />

arresto il 53enne di Sant’Arcangelo a causa delle<br />

pesantissime accuse nei suoi confronti. Le indagini<br />

in merito presero origine 6-7 mesi prima quando un<br />

testimone chiamò il Commissariato per segnale<br />

che, in un’auto, appartata, nel parcheggio di una<br />

stazione di servizio, aveva visto un uomo con una<br />

ragazza molto più giovane di lui in atteggiamenti<br />

inequivocabili. [fi.me.]<br />

ca<strong>la</strong>bresi - da quando il cantiere è operativo,<br />

settembre 2011, <strong>la</strong> stragrande maggioranza delle<br />

ditte subappaltatrici risultano essere lucane<br />

con evidenti vantaggi nelle assunzioni per i<br />

<strong>la</strong>voratori del<strong>la</strong> regione a noi confinante».<br />

A Nova Siri, però, paradossalmente, <strong>la</strong> civica<br />

amministrazione ha sollevato, da tempo, quasi,<br />

le medesime rivendicazioni. Il sindaco Giu -<br />

seppe Santarcangelo, tuttavia, ha tentato di<br />

smorzare i toni: «Abbiamo fatti due incontri<br />

ufficiali i prefettura con Anas ed impresa aggiudicataria<br />

dell’appalto che ci hanno portato,<br />

come dire, il conto. Di fatto un minimo di<br />

ritorno occupazionale c’è stato anche se, per<br />

ora, ci è stato detto, si tratta di un cantiere<br />

piccolo, ultraspecialistico. Speriamo che le<br />

chiamate di disoccupati aumentino nel corso<br />

degli ulteriori <strong>la</strong>vori. Lo sciopero di Rocca imperiale?<br />

Non è stato contro di noi. Anzi, posso<br />

dire che abbiamo un ottimo rapporto con il<br />

Comune ca<strong>la</strong>brese. Non è vero, poi, che, sinora,<br />

sono stati presi solo <strong>la</strong>voratori di Nova Siri o<br />

lucani poiché ce ne sono anche di ca<strong>la</strong>bresi.<br />

D’altronde, non c’è nessuna legge che obbliga<br />

le ditte appaltatrici a prender gente del posto.<br />

Noi, pertanto, abbiamo seguito le vie istituzionali.<br />

Comprendo, tuttavia, <strong>la</strong> protesta di<br />

Rocca: dappertutto c’è bisogno di <strong>la</strong>voro».<br />

Latronico e Viceconte<br />

« L’Anas impieghi<br />

le somme del ribasso»<br />

«L’Anas impegni le somme<br />

del ribasso d’asta dell’appalto<br />

del<strong>la</strong> variante del<strong>la</strong> statale 106<br />

Jonica per <strong>la</strong> realizzazione di opere<br />

di compensazione al progetto<br />

originario già approvate dal Cipe<br />

nel marzo 2006 e richieste dai<br />

Comuni di Nova Siri e Rocca Imperiale».<br />

Lo hanno chiesto, in una<br />

nota inviata al vice ministro delle<br />

infrastrutture, Mario Ciaccia, i senatori<br />

lucani del Pdl Guido Viceconte<br />

e Cosimo Latronico. «Si<br />

tratta di opere di connessione tra<br />

<strong>la</strong> vecchia e <strong>la</strong> nuova viabilità -<br />

hanno spiegato i due par<strong>la</strong>mentari<br />

- necessarieper assicurare<br />

funzionalità al nuovo assetto viario.<br />

Tra gli interventi da realizzare<br />

risalta <strong>la</strong> realizzazione del ponte<br />

sul torrente San Nico<strong>la</strong>». [fi.me.]<br />

PISTICCI CONTRO LA SOPPRESSIONE SI SCATENA ANCHE LA POLEMICA POLITICA<br />

Tribunale, l’impegno<br />

per <strong>la</strong> difesa continua<br />

l PISTICCI. «Proseguiremo il<br />

nostro impegno per <strong>la</strong> difesa del<strong>la</strong><br />

sezione distaccata del Tribunale<br />

di Pisticci». Così il senatore<br />

del Pdl, Cosimo Latronico in<br />

una nota, nel<strong>la</strong> quale ha spiegato<br />

che «<strong>la</strong> soppressione di una sede<br />

distaccata non rappresenta un<br />

effettivo risparmio di spesa: bisogna<br />

tenere conto dell’i m p at t o<br />

che questa decisione comporta e<br />

come si migliora l’accesso ai servizi<br />

di giustizia di prossimità. Se<br />

lo scopo del<strong>la</strong> razionalizzazione<br />

dei distretti giudiziari è quello di<br />

migliorare <strong>la</strong> risposta del ser-<br />

vizio di giustizia bisogna tener<br />

conto dell’assetto territoriale,<br />

del<strong>la</strong> mobilità, del carico di attività<br />

giudiziaria. Razionalità ed<br />

efficacia non devono perdersi di<br />

vista se non si vuole accrescere il<br />

disagio delle popo<strong>la</strong>zioni».<br />

Sul tema del<strong>la</strong> paventata soppressione<br />

del tribunale ed, in<br />

partico<strong>la</strong>re, sul consiglio comunale<br />

aperto celebrato a Pisticci, è<br />

intervenuto Nico<strong>la</strong> Cataldo, ex<br />

deputato e noto penalista, che ha<br />

par<strong>la</strong>to di «delusione completa o<br />

quasi: l’unica nota positiva è<br />

venuta dagli avvocati che hanno<br />

LA TABELLA Evidente l’indicazione dei <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> variante [foto Mele]<br />

offerto documentazioni e argomentazioni<br />

per sostenere l’as -<br />

soluta opportunità che il Tribunale<br />

di Pisticci continui a funzionare,<br />

sia per <strong>la</strong> produttività,<br />

sia perché <strong>la</strong> sede di Matera non<br />

sarebbe in grado di assorbire in<br />

maniera dignitosa quanto dovrebbe<br />

aggiungersi da Pisticci». I<br />

politici, invece, sono stati «una<br />

delusione completa: sostanzialmente<br />

hanno detto di avere operato<br />

bene, sin dall’inizio del<strong>la</strong><br />

delega al governo per <strong>la</strong> revisione<br />

delle circoscrizioni giudiziarie»,<br />

mentre, «il senatore Felice<br />

Belisario (Idv, ndr) era addirittura<br />

assente, anche se sul<strong>la</strong><br />

stampa aveva omesso ogni riferimento<br />

al<strong>la</strong> sezione di Pisticci».<br />

Infine, «sintomatica l’assen -<br />

za del governatore Vito De Filippo<br />

che non ha fatto pervenire<br />

nemmeno un messaggio».<br />

[p.miol.]<br />

PISTICCI LARGA PARTE DELLA PROVINCIA ESCLUSA DAL SEGNALE DEL TELEGIORNALE LUCANO<br />

E ora le trasmissioni continuano<br />

con il tg del Friuli Venezia Giulia<br />

PIERO MIOLLA<br />

l PISTICCI. Benvenuti nel<strong>la</strong> città basentana, fresca<br />

di annessione al Friuli Venezia Giulia. Una<br />

boutade od una provocazione? Niente di tutto ciò. A<br />

Pisticci, però, in molti si chiedono come mai, invece<br />

di Rai 3 <strong>Basilicata</strong>, il digitale terrestre abbia portato,<br />

in alcune case del centro storico, addirittura il<br />

segnale del telegiornale del Friuli Venezia Giulia. Ci<br />

eravamo abituati al Tg3 del<strong>la</strong> Puglia<br />

o del<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria, con alcune<br />

irruzioni, proprio nelle ultime<br />

ore, di quello del<strong>la</strong> Sicilia, ma il<br />

Tg3 di una regione così lontana<br />

nessuno se l’aspettava. I tecnici<br />

rassicurano che, a breve, il Tg3<br />

<strong>Basilicata</strong> arriverà anche a Pisticci.<br />

Nel contempo, però, i sentimenti<br />

dei cittadini variano<br />

dall’incuriosito all’ar rabbiato.<br />

Sul tema il presidente del<strong>la</strong> Provincia di Matera,<br />

Franco Stel<strong>la</strong>, al quale sono pervenute numerose<br />

sollecitazioni sul<strong>la</strong> mancata visione del Tg3 lucano,<br />

ha scritto ai vertici locali Rai perché «buona parte<br />

dei cittadini del<strong>la</strong> provincia di Matera» non vedono il<br />

Tg3 <strong>Basilicata</strong>, chiedendo loro «d’intervenire per<br />

ripristinare un servizio pubblico di interesse generale<br />

che è di fondamentale importanza per lo<br />

sviluppo del territorio. A maggior ragione quando i<br />

PA R A D O S S A L E<br />

Si vede il tg del<strong>la</strong> Puglia<br />

del<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria e del<strong>la</strong> Sicilia<br />

ma non quello lucano<br />

MATERA E PROVINCIA<br />

cittadini, a fronte di un canone Rai versato, si vedono<br />

privati di ciò per cui hanno pagato. Ritengo che <strong>la</strong><br />

Rai debba adoperarsi urgentemente per garantire al<br />

comprensorio Materano il diritto di partecipazione<br />

al<strong>la</strong> vita pubblica. Negare ai cittadini di conoscere<br />

fatti e avvenimenti che riguardano le proprie comunità<br />

significa estrometterli dal contesto sociale.<br />

Un iso<strong>la</strong>mento che nell’era del<strong>la</strong> iper connessione è<br />

inconcepibile ed inammissibile».<br />

Anche il coordinatore cittadino<br />

del Pdl di Pisticci, Michele Forte,<br />

è intervenuto, dichiarando come<br />

«ancora una volta <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> si<br />

dimostra regione di scarsa rilevanza<br />

e di nessuna considerazione,<br />

nonostante proc<strong>la</strong>mi altisonanti<br />

dei suoi amministratori.<br />

Con il passaggio al digitale terrestre<br />

il programma di informazione<br />

di Rai 3 Regione, già di pessima qualità, è<br />

scomparso completamente in tutto l’arco jonico-metapontino<br />

dall’elenco dei canali visibili, con grave<br />

danno per l’informazione locale. Quanto tempo passerà<br />

prima che il programma regionale possa essere<br />

reso visibile? I cittadini pagano il canone e se il<br />

disservizio dovesse persistere forse sarà il caso di<br />

chiedere il rimborso di parte di esso oppure di<br />

considerare l’opportunità di procedere con l’au -<br />

toriduzione a partire dal prossimo anno».<br />

le altre notizie<br />

LO DICE LA PROVINCIA<br />

Confermati fino a luglio<br />

due collegamenti<br />

n Conferma ufficiale dell’Ammi -<br />

nistrazione provinciale. Già<br />

dal 13 giugno, e fino al<strong>la</strong> fine di<br />

luglio, proseguirà il servizio di<br />

collegamento Matera-Bernalda-Metaponto<br />

(con partenza da<br />

Matera alle 6.45 e ritorno da<br />

Metaponto scalo alle 13.45). Dal<br />

18 giugno sarà invece riattivato,<br />

fino al 31 luglio, il servizio<br />

navetta che collega, in serata,<br />

<strong>la</strong> comunità di Ferrandina con<br />

quel<strong>la</strong> di S. Mauro Fforte.<br />

CHIURAZZI, GARE D’APPALTO<br />

Concessioni marittime<br />

rivedere direttiva Cee<br />

n «Occorre rimodu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> direttiva<br />

Cee sul<strong>la</strong> scadenza al 31 dicembre<br />

2015 di tutte le concessioni<br />

demaniali marittime con<br />

<strong>la</strong> loro successiva vendita con<br />

asta pubblica». Lo ha dichiarato<br />

il sen. Carlo Chiurazzi (Pd)<br />

evidenziando che anche in <strong>Basilicata</strong><br />

«vi sono imprese che<br />

hanno in concessione, da decenni,<br />

pertinenze demaniali<br />

sulle quali hanno effettuato investimenti,<br />

fidando sul fatto<br />

che tali concessioni venissero<br />

rinnovate automaticamente o<br />

accordando una preferenza ai<br />

concessionari uscenti». Da qui<br />

<strong>la</strong> richiesta di revisione del<strong>la</strong><br />

direttiva Cee. [fi.me.]<br />

SODDISFATTO LATRONICO<br />

Il Pdl apre sezioni<br />

a Grottole e Accettura<br />

n Il Pdl ha aperto due nuove sezioni,<br />

ad Accettura e Grottole.<br />

«Prosegue, così - ha dichiarato<br />

il sen. Cosimo Latronico<br />

- il <strong>la</strong>voro di radicamento del<br />

partito nel Materano grazie<br />

al<strong>la</strong> generosa iniziativa dei<br />

dirigenti locali che con spirito<br />

volontario e con senso civico<br />

aprono spazi di democrazia<br />

e partecipazione. Gli<br />

amici di Accettura e Grottole<br />

dimostrano in un momento<br />

di crisi del<strong>la</strong> politica che si<br />

può rinnovare l’impegno sociale<br />

partendo dal<strong>la</strong> realtà<br />

delle persone e dei territori<br />

con spirito di servizio verso<br />

le comunità». [fi.me.]


RASSEGNASTAMPA<br />

Matera<br />

Mercoledì 20 giugno 2012 26<br />

Duro attacco del<strong>la</strong> civica: «Consiglio comunale esautorato del suo ruolo di pr ogrammazione»<br />

La Lista Stel<strong>la</strong> dà l’aut aut a Adduce<br />

«Serve discontinuità, un’azione di ri<strong>la</strong>ncio immediata con il rimpasto in giunta»<br />

«LA RICHIESTA di una discontinuità<br />

dell’operato<br />

dell’amministrazione. Le attese<br />

del<strong>la</strong> Città, non sempre<br />

soddisfatte anche per responsabilità<br />

specifiche di<br />

questa amministrazione, e le<br />

difficoltà nelle quali si avvita,<br />

verso il basso, l’azione amministrativa<br />

richiedono,a parere<br />

dei consiglieri di questa lista,<br />

che si adotti una azione<br />

incisiva di ri<strong>la</strong>ncio costituita<br />

dall’improrogabile rimpasto<br />

del<strong>la</strong> giunta».<br />

E’ una richiesta politica<br />

ben precisa quel<strong>la</strong> che <strong>la</strong> Lista<br />

Stel<strong>la</strong> fa al sindaco Salvatore<br />

Adduce prospettando una<br />

sorta di possibile rottura<br />

all’interno del<strong>la</strong> maggioranza<br />

di centrosinistra. L’idea di<br />

cambiare il proprio assessore<br />

in giunta più volte confermata<br />

dai vertici del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong><br />

e dagli stessi consiglieri comunali<br />

viene nuovamente<br />

fuori insieme all’idea di un sostanziale<br />

cambio di passo.<br />

«Si chiede una maggiore<br />

condivisione delle scelte e si<br />

propone <strong>la</strong> continuità del<br />

supporto costruttivo dei consiglieri<br />

comunali del<strong>la</strong> lista<br />

stel<strong>la</strong>.<br />

Riteniamo scaduto il termine<br />

ultimo ed inderogabile<br />

per verificare <strong>la</strong> volontà di ri<strong>la</strong>ncio<br />

dell’ azione amministrativa<br />

da effettuarsi con<br />

una nuova Giunta» si legge in<br />

una lunga nota.<br />

«La Lista Stel<strong>la</strong> continuerà,<br />

comunque, a svolgere, in<br />

Consiglio, <strong>la</strong> sua azione di<br />

controllo e stimolo al governo<br />

cittadino e voterà, di volta in<br />

volta, secondo scienza e coscienza,<br />

sempre comunque<br />

con coerenza e nell’interesse<br />

collettivo» è <strong>la</strong>conclusione riferita<br />

ad una Lista che si tiene<br />

le mani libere e probabilmente<br />

sceglierà di volta in volta<br />

quale comportamento tenere<br />

in Consiglio comunale.<br />

«È tempo di bi<strong>la</strong>ncio. Bi<strong>la</strong>ncio<br />

politico di metà mandato.<br />

Bi<strong>la</strong>ncio di quello che è stato<br />

fatto e di quello che rimane<br />

ancora da fare.<br />

Bi<strong>la</strong>ncio del ruolo svolto<br />

dal<strong>la</strong> lista Stel<strong>la</strong> in questa<br />

maggioranza e di quanto sia<br />

stata efficace e propositiva <strong>la</strong><br />

sua azione» scrivono Santantonio,<br />

Massari, Acito e De Palo.<br />

«Non ci sottraiamo al giudizio<br />

degli elettori e non<br />

aspettiamo <strong>la</strong>fine delmandato<br />

per preparare un’ altra<br />

campagna elettorale durante<br />

<strong>la</strong> quale enfatizzare le cose<br />

fatte e nascondere o giustificare<br />

quelle non fatte.<br />

Non ci esalta enfatizzare l’<br />

elenco delle azioni non adottate<br />

da questa Amministrazione,<br />

non ci appartiene l’en -<br />

tusiasmo di voler dimostrare<br />

le inadempienze di questa<br />

maggioranza ove siamo stati<br />

collocati dai nostri elettori,<br />

non ci sfiora l’ adozione di atteggiamenti<br />

disfattisti, qualunquisti<br />

e demagogici, ci interessa<br />

mantenere le promesse<br />

fatte con proposte e soluzioni,<br />

da condividere, nel solo<br />

interesse del<strong>la</strong> Città.<br />

Nonostante questa richiesta<br />

sia stata più volte reiterata,<br />

ad oggi il consiglio comunale<br />

non è stato messo nelle<br />

condizioni di discutere ed approvare<br />

le schede singole del<br />

PISUS 2007-2013. In numerose<br />

occasioni, anche con <strong>la</strong><br />

LA LISTA Stel<strong>la</strong> alza <strong>la</strong> voce. Chiede<br />

espressamente un segnale di discontiuità,<br />

l’azzeramento del<strong>la</strong> giunta, <strong>la</strong><br />

ripartenza dell’Amministrazione<br />

Adduce e non dà indicazioni esplicite<br />

sul prossimo bi<strong>la</strong>ncio.<br />

Un malessere che covava da non<br />

poco tempo sotto <strong>la</strong> cenere ed a cui<br />

dovrà essere proprio il primo cittadino<br />

a dover rispondere, una conferma<br />

probabilmente che qualcosa si è<br />

rotto nel rapporto, mai idilliaco per<br />

<strong>la</strong> verità tra il sindaco ed il presidente<br />

del<strong>la</strong> Provincia, una sorta di prosecuzione<br />

di quanto avvenuto nelle<br />

ultime settimane. Se vogliamo un<br />

approdo scontato perchè da molti<br />

mesi <strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong> ha avanzato queste<br />

richieste, aveva inviato una lettera<br />

esplicita al sindaco per chiedere <strong>la</strong><br />

sostituzione dell’assessore Pistone,<br />

l’azzeramento del<strong>la</strong> giunta. Aveva<br />

sollevato una sorta di vero e proprio<br />

caso politico che però il tempo ha<br />

smorzato fino a fargli perdere forza<br />

ed efficacia. La Lista Stel<strong>la</strong> si è ricompattata<br />

con <strong>la</strong> fuoriuscita di Angelo<br />

Lapol<strong>la</strong> che è ancora in attesa di un<br />

approdo nel Partito Democratico ma<br />

I tre consiglieri del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong>, Enzo Massari, Enzo Acito e Gianfranco De Palo<br />

presentazione di specifici ordinidelgiorno,<br />

<strong>la</strong>nostralista<br />

ha richiesto di portare in discussione,<br />

in consiglio comunale,<br />

il piano strategico perché<br />

ritenuto fondamentale<br />

per definire le azioni di sviluppo<br />

territoriale su cui indirizzare<br />

i finanziamenti disponibili.<br />

Nonostanteil pianosia<br />

stato depositato dai progettisti<br />

nel dicembre 2009 e sia<br />

stato richiesto, dal<strong>la</strong> giunta,<br />

un aggiornamento del piano<br />

nel dicembre 2011, <strong>la</strong> nostra<br />

lista ha chiesto che fosse il<br />

consiglio comunale, dopo opportuni<br />

incontri con <strong>la</strong> città e<br />

le forze sociali, a fornire questi<br />

indirizzi. Ad oggi questa<br />

opportunità non è stata concessa<br />

all’assise comunale.<br />

Sul<strong>la</strong> questione metropolitana<br />

leggera e prolungamento<br />

fino all’ ospedale Madonna<br />

delle Grazie <strong>la</strong> posizione dei<br />

consiglieri comunali del<strong>la</strong><br />

nostra lista è stata abbastanza<br />

chiara ed argomentata,<br />

evidenziando i limiti del<strong>la</strong><br />

convenzione e le incongruenze<br />

tra le previsioni progettuali<br />

ed i costi re<strong>la</strong>tivi, sia per gli<br />

investimenti che per i costi di<br />

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440<br />

il tempo trascorso nelle ultime settimane<br />

non è stato certo speso vanamente<br />

dal sindaco e dal<strong>la</strong> sua maggioranza.<br />

Oggi il peso politico dei tre consiglieri<br />

del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong>, con l’innesto<br />

di Caputo, Angelino e Pernio<strong>la</strong><br />

nell’Udc appare sicuramente meno<br />

diromepente rispetto all’inizio del<strong>la</strong><br />

legis<strong>la</strong>tura. La stessa Lista Stel<strong>la</strong> è<br />

andata perdendo quel potere politico-contrattuale<br />

che l’aveva caratterizzata<br />

dopo l’elezione del presidente<br />

del<strong>la</strong> Provincia e che le aveva dato un<br />

ruolo di primaria importanza<br />

nell’elezione di Adduce, forse ancora<br />

di più di qualche componente del<br />

Partito Democratico.<br />

Oggi malgrado <strong>la</strong> questione dei<br />

numeri sia sostanzialmente diversa,<br />

il problema politico-programmatico<br />

resta anche perchè le voci e le necessità<br />

di un cambio di passo dell’Am -<br />

ministrazione Adduce sono molte e<br />

non certo iso<strong>la</strong>te. Arrivano dal Pd come<br />

dall’Italia dei Valori e da qualche<br />

singolo consigliere di maggioranza.<br />

Si rincorrono a fasi alterne ma restano<br />

una costante che non varia nel<br />

gestione.<br />

Ad oggi <strong>la</strong> situazione è in<br />

fase di stallo con il rischio di<br />

revoca dei re<strong>la</strong>tivi finanziamenti<br />

PISUS. Sugli ascensori<br />

nei Sassi e su quello inclinato<br />

tra via Gramsci ed il Castello, i<br />

nostri consiglieri hanno proposto,<br />

insieme ad altri esclusivamente<br />

dell’ opposizione,<br />

<strong>la</strong> rimodu<strong>la</strong>zione del PISUS<br />

2007-2013 proponendo di<br />

utilizzare le economie conseguenti,<br />

insieme alle somme<br />

destinate al<strong>la</strong> metropolitana<br />

leggera, per realizzare il secondo<br />

lotto del<strong>la</strong> tangenziale<br />

ovest.<br />

Ad oggi <strong>la</strong> proposta, bocciata<br />

dal consiglio comunale,<br />

attende di tornare in consiglio<br />

comunale dopo aver verificato<br />

che non sussistono i<br />

progetti del<strong>la</strong> metropolitana<br />

e degli ascensori verticali ed<br />

inclinato. Il rischio del<strong>la</strong> revoca<br />

dei finanziamenti è tuttora<br />

abbastanza reale.<br />

Abbiamo sollecitato, con le<br />

altre forze politiche di maggioranza<br />

e di opposizione, di<br />

poter discutere ed approvare,<br />

in consiglio comunale, il Rego<strong>la</strong>mento<br />

Urbanistico, il<br />

Piano Strutturale ed il Piano<br />

Urbano del<strong>la</strong> Mobilità (PUM),<br />

evidenziando <strong>la</strong> contraddizione<br />

di aver inserito ed approvato,<br />

in giunta, il piano<br />

annuale e triennale delle opere<br />

pubbliche contenenti interventi<br />

previsti nel PUM e,<br />

quindi, mai approvati dal<br />

Consiglio Comunale. In partico<strong>la</strong>re<br />

abbiamo evidenziato<br />

e contestato, sia nelle commissioni<br />

consiliari che in numerosi<br />

consigli comunali, <strong>la</strong><br />

esecuzione degli appalti re<strong>la</strong>tivi<br />

a Piazza del<strong>la</strong> Visitazione,<br />

per<strong>la</strong> realizzazionedelterminal<br />

bus, e delle piste cic<strong>la</strong>bili<br />

senza che il consiglio abbia<br />

approvato il PUM. Diventa<br />

anoma<strong>la</strong> <strong>la</strong> condizione di costringere<br />

il consiglio ad approvare<br />

lo strumento di programmazione<br />

generale, appunto<br />

il PUM, entro cui sono<br />

inseriti interventi già appaltati<br />

che potrebbero, per <strong>la</strong> facoltà<br />

riconosciuta, non essere<br />

condivisi ed approvati dal<br />

consiglio stesso.<br />

Nonci interessa<strong>la</strong>considerazione<br />

dell’aspetto di lesa<br />

maestà, nei confronti del<br />

Consiglio Comunale, ma<br />

tempo. Insomma nel<strong>la</strong> maggioranza,<br />

almeno a parole, non è solo <strong>la</strong> Lista<br />

Stel<strong>la</strong> a voler questo cambio di<br />

passo, questo rimpasto o azzeramento<br />

che sia.<br />

Di fatto però nonostante le parole e<br />

i tentativi di aprire una qualche verifica<br />

<strong>la</strong> volontà di cambiare non sembra<br />

proprio esserci. Almeno questo<br />

si è dimostrato finora, i problemi politici<br />

sorti nei mesi scorsi sono stati<br />

superati dal tempo senza che le scelte<br />

abbiano in qualche modo scalfito<br />

<strong>la</strong> composizione del<strong>la</strong> giunta Adduce.<br />

Stavolta <strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong> con il coordinatore<br />

Santantonio e i tre consiglieri<br />

Massari, Acito e De Palo ufficializza<br />

<strong>la</strong> propria richiesta.<br />

Si pone un problema e si apre un<br />

caso politico all’interno del<strong>la</strong> maggioranza.<br />

Ignorarlo sarà oggettivamente<br />

difficile anche perchè in realtà<br />

il malumore è ben più ampio ed in<br />

qualche caso malce<strong>la</strong>to. Una grana<br />

in più per il sindaco Adduce che però<br />

non sembra affatto allettato<br />

dall’idea di una qualsivoglia verifica<br />

interna.<br />

p.quarto@luedi.it<br />

esclusivamente ilrispetto del<br />

ruolo del consiglio che, in<br />

questi due anni, è stato sistematicamente<br />

esautorato dalle<br />

proprie funzione di programmazione»<br />

è <strong>la</strong> durissima<br />

presa di posizione.<br />

«Sul<strong>la</strong> tassa di soggiorno<br />

abbiamo chiarito, come lista,<br />

quanto sarebbe stato opportuno<br />

rinviarne l’ applicazio -<br />

ne dopo aver attivato i bandi<br />

di aiuto alle imprese, previsti<br />

nel PISUS e nel PIOT, in modo<br />

da rafforzarel’offerta turistica<br />

del<strong>la</strong> città per compensare<br />

<strong>la</strong> potenziale contrazione di<br />

interesse conseguente al<strong>la</strong><br />

applicazione del<strong>la</strong> tassa di<br />

soggiorno.<br />

Anche in questo caso <strong>la</strong><br />

proposta dei consiglieri del<strong>la</strong><br />

nostra lista è stata rigettata<br />

direttamentein sedediconsiglio<br />

comunale, <strong>la</strong>sciando<br />

inalterata <strong>la</strong> convinzione del<strong>la</strong><br />

inopportunità attuale del<strong>la</strong><br />

tassa di soggiorno».<br />

Insomma un quadro sostanzialmente<br />

plumbeo a cui<br />

<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong> dice stop e chiede<br />

una veloce “discontinuità”<br />

amministrativa ed un cambio<br />

di passo in giunta.<br />

IL COMMENTO<br />

Verso il nodo<br />

del bi<strong>la</strong>ncio<br />

con molte spine<br />

di PIERO QUARTO<br />

MATERA - Il prossimo<br />

scoglio si chiama bi<strong>la</strong>ncio.<br />

La prossima settimana<br />

approderà in Consiglio<br />

comunale ma <strong>la</strong><br />

ferma presa di posizione<br />

del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong> apre <strong>la</strong><br />

polemica e rischia di far<br />

perdere i pezzi al sindaco<br />

Salvatore Adduce. I numeri<br />

sono ampi, molto<br />

ampi ma di certo qualche<br />

defezione potrebbe davvero<br />

esserci.<br />

Non solo dei tre consiglieri<br />

del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong><br />

che pongono un problema<br />

politico, non garantiscono<br />

il voto sul bi<strong>la</strong>ncio,<br />

si tengono le mani libere<br />

ed annunciano una serie<br />

di emendamenti al provvedimento.<br />

Dubbi ci sono<br />

anche su altri pezzi<br />

del<strong>la</strong> maggioranza, resta<br />

ancora tutta da chiudere<br />

<strong>la</strong> vicenda dell’ap -<br />

prodo di Angelo Lapol<strong>la</strong><br />

nel Pd, il consigliere al<br />

momento senza casacca<br />

sulle cui scelte si capirà<br />

qualcosa solo nei prossimi<br />

giorni. Di certo però<br />

se il Pd non scioglie il nodo<br />

Lapol<strong>la</strong>, non è possibile<br />

prevedere con certezza<br />

cosa farà Lapol<strong>la</strong> nei<br />

prossimi appuntamenti<br />

in Consiglio, bi<strong>la</strong>ncio<br />

compreso.<br />

Ferme critiche al bi<strong>la</strong>ncio<br />

e una serie di proposte<br />

di emendamento<br />

sono arrivate anche da<br />

Michele Paterino<br />

dell’Italia dei Valori<br />

mentre discorso ben diverso<br />

è quello di Roberto<br />

Morea che rappresenta<br />

quei Popo<strong>la</strong>ri Uniti che<br />

sono l’altro nervo scoperto<br />

nel<strong>la</strong> maggioranza<br />

di centrosinistra. Con<br />

una serie di dubbi interni<br />

al<strong>la</strong> maggioranza non<br />

di poco conto c’è da capire<br />

cosa farà il Partito Democratico.<br />

Adduce si è appel<strong>la</strong>to<br />

al<strong>la</strong> massima compattezza<br />

del Pd anche se più<br />

volte i malumori sono<br />

emersi nei mesi passati.<br />

In caso di mal di pancia e<br />

di defezioni anche nel<br />

primo partito del<strong>la</strong> coalizione<br />

ed allora anche i<br />

numeri più ampi rischiano<br />

di diventare decisamente<br />

risicati.<br />

Certamente le richieste<br />

di modifica e gli<br />

emendamenti presentati<br />

in questi ultimi giorni<br />

sembrano preludere ad<br />

un dibattito ampio e<br />

nient’affatto incolore.<br />

Nel quale <strong>la</strong> compattezza<br />

del<strong>la</strong> maggioranza sarà<br />

messa ancora a dura<br />

prova, a dispetto dei numeri<br />

ma soprattutto in<br />

termini di tenuta politica<br />

complessiva del<strong>la</strong> coazione.<br />

p.quarto@luedi.it<br />

E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


RASSEGNASTAMPA<br />

mercoledì 20 giugno 2012 13<br />

«Clima, summit ucciso dai burocrati»<br />

GIULIANO BATTISTON<br />

g.battiston@gmail.com<br />

È molto scettico, Richard Norgaard, sugli<br />

esiti del<strong>la</strong> Conferenza di Rio de Janeiro<br />

sullo sviluppo sostenibile che entra<br />

nel vivo oggi. Tra i padri fondatori<br />

dell’economia ecologica, docente di<br />

EnergyandResources all’università di Berkeley,<br />

Norgaard ha passato gli ultimi<br />

quarant’anni del<strong>la</strong> sua vita ragionare<br />

sul<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione tra sistemi sociali, culturali<br />

e biologici.<br />

Lo ha fatto pubblicando libri importanti<br />

come Development Betrayed, prendendo<br />

parte a organismi come l’IntergovernmentalPanelonClimateChance,col<strong>la</strong>borando<br />

a lungo con studiosi come <strong>la</strong><br />

premio Nobel per l’Economia, Elinor<br />

Ostrom. La sua “conversione” all’ecologismo<br />

è avvenuta in uno dei paesaggi<br />

più spettaco<strong>la</strong>ri degli Stati Uniti, «nel<br />

Glen Canyon, in Colorado, quando nel<br />

1962, come guida per i fiumi di quel<strong>la</strong><br />

zona, ho incontrato l’ambientalista David<br />

Brower». È nata allora «<strong>la</strong> consapevolezza<br />

che <strong>la</strong> natura non è il problema,<br />

lo sono gli uomini», e l’intenzione<br />

di diventare «un anti-economista», perché<br />

«il modo in cui ci re<strong>la</strong>zioniamo<br />

all’ambiente è <strong>la</strong>rgamente condizionato<br />

dall’economia».<br />

Da allora deriva inoltre l’attenzione<br />

per i movimenti ambientalisti. Per Norgaard,<br />

è a loro che bisogna guardare,<br />

anche a Rio.<br />

Professore, cosa si aspetta dal<strong>la</strong> conferenza<br />

di Rio+20?<br />

«Non sono affatto ottimista. È un processo<br />

molto burocratizzato, dove per<br />

burocrazia intendo una gerarchia altamente<br />

selettiva. A livello di base, di movimenti<br />

e associazioni, esiste una pluralità<br />

impressionante di conoscenze specifiche<br />

e approfondite, e c’è chi cercherà<br />

di far entrare queste conoscenze, sintetizzandone<br />

<strong>la</strong> complessità, nei position<br />

papers, nelle discussioni ufficiali.<br />

Ma le cose più interessanti e utili sono<br />

destinate a rimanere nel cestino del<strong>la</strong><br />

spazzatura. Per questo, spero nelle interazioni<br />

che nasceranno al livello di<br />

base, piuttosto che negli esiti formali<br />

delle discussioni, da cui non ci si può<br />

aspettare niente di illuminante».<br />

UnadelleparolechiavediRio,fortementecontroversa,èGreeneconomy:peralcuniunanuovapanacea,peraltriunvecchio<br />

trucco per fare profitti. Qual è il suo<br />

giudizio?<br />

«Niente di nuovo rispetto a quanto è<br />

stato già detto e proposto già 20 o perfino<br />

30 anni fa. Sfido chiunque a dimostrare<br />

che dietro <strong>la</strong> green economy ci sia<br />

qualche idea nuova. Piuttosto che di<br />

green economy, ci sarebbe bisogno di<br />

una vera e propria riconfigurazione<br />

dell’intero sistema, economico e non<br />

solo. Ciò è possibile, certo. Ma credo<br />

sia difficile che avvenga all’interno del<br />

processo delle Nazioni Unite, viziato<br />

da troppi, inevitabili compromessi, cedimenti,<br />

negoziazioni».<br />

C’è chi obietta che <strong>la</strong> green economy<br />

punti tutto sull’efficienza, sul<strong>la</strong> razionalizzazione<br />

dei mezzi, dimenticando <strong>la</strong><br />

sufficienza, <strong>la</strong> revisione dei fini del nostro<br />

modo di vivere. Lei stesso ha scritto<br />

che, se ci sitrova sul<strong>la</strong> strada sbagliata, è<br />

inutile ottimizzare.<br />

«Quanti dovrebbero e<strong>la</strong>borare soluzioni<br />

politiche sono cresciuti con un sistema<br />

di pensiero economico convenzionale.<br />

Credono che il mercato funzioni<br />

in modo inefficiente, e che occorra migliorarlo,<br />

estenderne <strong>la</strong> portata per<br />

renderlo efficiente. Una volta migliorati<br />

gli strumenti, tutto verrà risolto. E’<br />

un errore: sarebbe come cercare di sintonizzare<br />

<strong>la</strong> radio sul<strong>la</strong> frequenza sbagliata.<br />

Se vogliamo sentire musica c<strong>la</strong>ssica,<br />

è inutile sintonizzarci su una sta-<br />

CLAUDIO MARTINI<br />

RIO DE JANEIRO<br />

A Rio centinaia di convegni<br />

e seminari delle<br />

associazioni con idee<br />

frastagliate e senza<br />

un progetto comune<br />

Un’occasione mancata<br />

zione di heavy metal. Siamo troppo condizionati<br />

da quel che definisco come<br />

“economicismo”: l’economia è cresciuta,<br />

appropriandosi di tutte le altre sfere<br />

sociali. Ma per ridefinire gli obiettivi<br />

del<strong>la</strong> società in cui vogliamo vivere, c’è<br />

bisogno di altre sfere sociali, che siano<br />

fuori da quel<strong>la</strong> economica. Non dobbiamo<br />

cambiare gli strumenti dell’economia,<br />

ma usare l’economia come strumento.<br />

Se il sistema è sbagliato, dovremmo<br />

cambiarlo totalmente».<br />

Qualcuno sostiene che <strong>la</strong> crisi in cui siamo<br />

immersi sia l’occasione per ripensare<br />

l’intero sistema. Altri si dicono scettici,<br />

perché per uscirne stiamo usando gli<br />

stessi strumenti che l’hanno provocata.<br />

«Negli Stati Uniti è giusto essere scettici:<br />

l’amministrazione Obama ha destinato<br />

all’energia so<strong>la</strong>re, alle tecnologie<br />

alternative, qualcosa come il 3-4 per<br />

cento del<strong>la</strong> somma totale dei finanziamenti<br />

post-crisi. La maggior parte di<br />

questi soldi è servita a “ri<strong>la</strong>nciare” l’industria<br />

tradizionale, le costruzioni, a<br />

rinforzare le infrastrutture esistenti<br />

con tecnologie già conosciute. La tran-<br />

sizione verso un nuovo modello di società<br />

è un passaggio delicato e faticoso:<br />

occorrono nuovi miti che sostituiscano<br />

quelli precedenti. È difficile attuar<strong>la</strong> velocemente.<br />

Inoltre, è più facile finanziare<br />

il vecchio sistema, piuttosto che immaginare<br />

e progettare nuove istituzioni<br />

e meccanismi per uno nuovo. L’ostacolo<br />

principale, comunque, è il cambiamento<br />

di mentalità».<br />

A proposito di mentalità: lei sostiene di<br />

abbandonare l’idea stessa di sviluppo,<br />

di cui ha ricostruito le origini in «Beyond<br />

developmentality». Perché?<br />

«La nozione di sviluppo è nata in Occidente<br />

nel diciannovesimo secolo, per<br />

poi “globalizzarsi”. Negli anni Cinquanta<br />

serviva a diffondere l’idea di<br />

sviluppo occidentale contro quel<strong>la</strong> socialista.<br />

Poi è stata istituzionalizzata<br />

dalle grandi agenzie internazionali. Io<br />

contesto l’idea, di derivazione giudaico-cristiana,<br />

di un progresso morale,<br />

da cui discende quello sociale e materiale,<br />

insieme all’equivalenza tra crescita<br />

economica e sviluppo. Questo ci<br />

ha portati a vivere in un vero e proprio<br />

“cosmo economico”, in un sistema costruito<br />

per lo più secondo criteri economici.<br />

Per capire il ruolo che ricopriamo<br />

in questo cosmo, facciamo ricorso<br />

a una forma di economicismo religioso,<br />

con i suoi dogmi, il suo credo, il suo<br />

proprio sistema morale. È ora di liberarcene».<br />

I movimenti persi in un mare di proposte<br />

on è facile farsi un'idea precisa di<br />

quanto proponga <strong>la</strong> società civile L’ANALISI<br />

Nnei<br />

giorni che precedono il Sum-<br />

mit dell'Onu sullo sviluppo sostenibile, il<br />

cosiddetto Rio+20. La zona ufficiale dei<br />

convegni si prepara al<strong>la</strong> tre giorni cruciale<br />

e in altri luoghi di Rio de Janeiro si moltiplicano<br />

gli incontri, i seminari, le presentazioni<br />

di progetti. Solo lunedì e martedì<br />

si potevano contare, nel programma<br />

“ufficiale”, quasi 500 eventi al giorno. Anche<br />

volendo sfinirsi di fatica negli spostamenti<br />

in navetta, metro, taxi e a piedi, è<br />

impossibile seguirne più di tre o quattro.<br />

Nel vasto parco del F<strong>la</strong>mengo vive poi il<br />

«Forum dei popoli», un contro-vertice<br />

che produce a sua volta centinaia di incontri<br />

e dibattiti. E <strong>la</strong> città è spesso attraversata<br />

da manifestazioni. L'altro ieri il centro<br />

di Rio era invaso da giovani ecologisti brasiliani<br />

che sfi<strong>la</strong>vano contro <strong>la</strong> presidentessa<br />

Dilma Rousseff e le sue scelte, giudicate<br />

deboli, sul<strong>la</strong> protezione delle foreste<br />

Dimostrazione a Copacabana dell’ong Rio de Paz per <strong>la</strong> fame nel mondo FOTO ANSA<br />

L’INTERVISTA<br />

Richard Norgaard<br />

Professore di economia<br />

a Berkeley, 69 anni,<br />

tra i padri fondatori<br />

dell’Economia ecologica,<br />

nel panel<br />

di scienziati dell’Ipcc<br />

amazzoniche.<br />

La prima impressione è che questo frastagliamento<br />

esasperato di proposte finisca<br />

per indebolire <strong>la</strong> capacità del<strong>la</strong> società<br />

civile di incidere sul vertice. Molti stimoli<br />

sono interessanti ed anche profetici,<br />

su alimentazione, salute, acqua, energie<br />

...<br />

«Non sono ottimista<br />

sull’esito del vertice<br />

ma credo nelle interazioni<br />

positive a livello di base»<br />

rinnovabili, identità culturali da preservare.<br />

Ma c'è da chiedersi se questo ventaglio<br />

smisurato di interventi produrrà al<strong>la</strong> fine<br />

una qualche sintesi, <strong>la</strong> forza trascinatrice<br />

di un messaggio unificante, tanto semplice<br />

e comunicativo da diventare inaggirabile.<br />

Se così non sarà i Grandi del mondo<br />

avranno buon gioco nell'ignorare <strong>la</strong> voce<br />

del<strong>la</strong> società civile e nel continuare il gioco<br />

stanco dei vertici che si convocano per<br />

l'urgenza di un al<strong>la</strong>rme estremo e si concludono<br />

nel surp<strong>la</strong>ce di conclusioni generiche<br />

e inefficaci. Così da rendere ancora<br />

più urgente e al<strong>la</strong>rmato il vertice successivo.<br />

Quest'anno i pronostici erano già negativi<br />

e a maggior ragione serviva <strong>la</strong> capacità<br />

del<strong>la</strong> cultura civica, ambientalista, accademica<br />

di proporre sbocchi utili e condivisi.<br />

E di obbligare i leader del mondo a<br />

misurarsi con essi. Ma forse proprio <strong>la</strong><br />

modestia delle prospettive politiche ha<br />

spinto i movimenti ad un contrapposto ripiegamento,<br />

a qualche autoreferenzialità<br />

di troppo. Eppure idee ed esperienze positive<br />

non mancano. Nello splendido Museo<br />

d'Arte Contemporanea di Niteroi, disegnato<br />

da Niemeyer, si è par<strong>la</strong>to dei meccanismi<br />

di cooperazione decentrata sul diritto<br />

all'acqua, vera cartina di tornasole di<br />

ogni sostenibilità. Gli europei hanno raccontato<br />

dei progetti e delle <strong>leggi</strong> che destinano<br />

un centesimo di euro a metro cubo<br />

consumato per opere idriche nel Terzo<br />

mondo. I brasiliani l'esperienza avanzata<br />

di mitigazione dell'impatto di ciclopiche<br />

Ti vogliamo tanto bene<br />

DIARIO DA<br />

RIO+20<br />

Il Brasile tenta<br />

di ravvivare<br />

il negoziato<br />

GIUSEPPE DE MARZO<br />

www.asud.net<br />

Il primo testo negoziale presentato dal<br />

governo brasiliano al summit Rio+20<br />

ha fatto infuriare tutti. Tante raccomandazioni<br />

ma nessun impegno concreto.<br />

Sull’energia e sulle attività estrattive<br />

il documento sembra redatto direttamente<br />

dalle multinazionali del settore,<br />

come accusano le organizzazioni<br />

ambientaliste presenti.<br />

Quando manca un giorno all’arrivo<br />

dei capi di Stato ed è difficile attendersi<br />

qualche cambiamento di rotta. Il capo<br />

negoziatore brasiliano, Luiz Alberto Figueiredo,<br />

ha già iniziato il gioco delle<br />

responsabilità per il fallimento del summit.<br />

Il governo di Dilma Roussef cercherà<br />

di evitarlo con ogni mezzo, anche se<br />

questo dovesse significare un documento<br />

palesemente incapace di affrontare<br />

<strong>la</strong> sfida richiesta. Le accuse sono rivolte<br />

ai Paesi ricchi, colpevoli di non volere<br />

assumere nessun impegno concreto<br />

per garantire lo sviluppo sostenibile,<br />

mentre invece nelle stesse ore il G20<br />

e<strong>la</strong>rgisce sussidi per ben 1.000 miliardi<br />

di dol<strong>la</strong>ri ai combustibili fossili.<br />

Al Summit mondiale dei Popoli per<br />

<strong>la</strong> giustizia ambientale e sociale, nessuno<br />

si attendeva miracoli. Uno dei temi<br />

centrali riguarda <strong>la</strong> necessità di un nuovo<br />

modello energetico per uscire dal<strong>la</strong><br />

crisi. Le reti di ong si sono incontrate<br />

per iniziare a discutere su come costruire<br />

una rete internazionale che sappia<br />

porre al centro dell’agenda politica il tema<br />

del<strong>la</strong> riconversione energetica. In<br />

Brasile il Mab, movimento contro le dighe,<br />

porta avanti da anni insieme ai sindacati<br />

battaglie contro <strong>la</strong> costruzione<br />

di mega dighe, dove il 90% dell’energia<br />

elettrica viene dall’idroelettrico, le tariffe<br />

sono le quinte più costose al mondo,<br />

le privatizzazioni anni ’90 hanno consegnato<br />

l’energia ad un cartello che include<br />

Santander e City Group, Suez,<br />

Duke, Endesa, General Eletric Siemens,<br />

General Motor, i sa<strong>la</strong>ri si sono<br />

ridotti dal 40 al 60% e quasi un terzo<br />

dei <strong>la</strong>voratori mandati a casa. Movimenti<br />

simili contro i colossi del<strong>la</strong> dark<br />

economy ci sono in India, in Nigeria e<br />

anche in Italia, da Civitavecchia al Monte<br />

Amiata.<br />

opere di regimazione (vedi il grande bacino<br />

del Rio Paranà), costruita con processi<br />

di inclusione sociale e di partecipazione<br />

democratica senza precedenti.<br />

Ne ho ricavato due lezioni. Primo: nel<strong>la</strong><br />

cooperazione con questi grandi Paesi<br />

abbiamo ormai più da apprendere che da<br />

esportare. Sono più dinamici e reattivi, e<br />

hanno più risorse a disposizione. Secondo:<br />

il nostro dibattito sull'acqua pubblica<br />

pecca di troppo provincialismo, diviso tra<br />

tentativi di ignorare il referendum e ipotesi<br />

irrealistiche di ripubblicizzazione totale.<br />

Converrà alzare lo sguardo, nel mondo<br />

succedono cose più interessanti delle nostre<br />

piccole diatribe.<br />

Compleanno<br />

I nipoti Alessandra, Giulio, Elena e Federico augurano<br />

uno splendido 90° compleanno al caro<br />

Nonno Fino (Partigiano Bagnel<strong>la</strong>)


RASSEGNASTAMPA<br />

16 mercoledì 20 giugno 2012<br />

COMUNITÀ<br />

L’intervento<br />

La tecnocrazia ha fallito. Come <strong>la</strong> destra<br />

Franco<br />

Giordano<br />

Presidenza Sinistra<br />

Ecologia e Libertà<br />

TUTTI TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO PER IL<br />

● VOTO GRECO. I TITOLI DEI GIORNALI DEL GIOR-<br />

NO DOPO, CON LA ECCEZIONE lodevole dell’Unità,<br />

non hanno dubbi: ha vinto l’euro, ha vinto l’Europa.<br />

In realtà ha vinto semplicemente Nuova Democrazia,<br />

<strong>la</strong> forza conservatrice che ha <strong>la</strong> responsabilità<br />

di aver portato al disastro economico il<br />

Paese. La vittima predestinata è stato lo storico<br />

partito di sinistra del Pasok che paga <strong>la</strong> resa incondizionata<br />

ad un memorandum europeo di <strong>la</strong>crime<br />

e sangue che finirà per stremare il popolo ellenico<br />

già provato da politiche socialmente intollerabili.<br />

Trionfa Syriza, una sinistra nuova additata<br />

come forza antieuropea e fautrice del ritorno al<strong>la</strong><br />

dracma. Nul<strong>la</strong> di più falso, ma di questi tempi porre<br />

condizioni, ricontrattare gli impegni ed avere<br />

un’altra idea dell’Europa è impresa ardua. Il voto<br />

di Syriza è straordinario e costituisce una risorsa<br />

democratica per l’intero continente. Vo<strong>la</strong>no le<br />

borse per qualche ora. Poi i mercati tornano, come<br />

avvoltoi, a minacciare i Paesi in difficoltà. La<br />

giostra continua. È contento Monti che apprezza<br />

le <strong>la</strong>rghe intese greche e annuncia di voler portare<br />

come trofeo al decisivo Consiglio europeo del<br />

28 giugno <strong>la</strong> nuova legge sul mercato del <strong>la</strong>voro.<br />

Quel<strong>la</strong> legge che doveva risolvere il problema dello<br />

sviluppo e aggredire <strong>la</strong> precarietà giovanile e<br />

che ha finito per sfregiare i diritti dei <strong>la</strong>voratori a<br />

cominciare dall’articolo 18 e <strong>la</strong>sciare inalterate le<br />

multiformi tipologie contrattuali atipiche e precarizzanti<br />

delle vecchie norme. Il vero «contagio» è<br />

quello di una diffusione del pensiero mediocre ed<br />

intollerante anche in Italia. Fassina riflette sul<br />

possibile voto in autunno? «Deve uscire dal<strong>la</strong> segreteria<br />

del Pd» intima in forme illiberali un autorevole<br />

testimone del pensiero liberale come Scalfari.<br />

«Bersani deve zittirlo» ammonisce un editoriale<br />

del Corriere del<strong>la</strong> Sera. Ed anche nel Pd si<br />

levano voci e pulsioni minacciose. Un chiassoso e<br />

fastidioso chiacchiericcio di pa<strong>la</strong>zzo prende il sopravvento<br />

sul silenzio di fondo delle strategie da<br />

mettere rapidamente in campo per salvare l’Italia<br />

e l’Europa in declino.<br />

Le ricette rigoriste del governo non hanno mutato<br />

il corso del debito pubblico che anzi raggiunge<br />

il suo record storico e contemporaneamente<br />

assistiamo ad un impoverimento drammatico del<strong>la</strong><br />

società italiana: disoccupazione a due cifre, giovani<br />

e donne senza prospettive e fortemente penalizzati,<br />

sa<strong>la</strong>ri tra i più bassi d’Europa. Pesano sicuramente<br />

gli anni del «tremontismo» e dello scellerato<br />

governo Berlusconi. Ma è credibile chiedere<br />

in Europa una politica di espansione qualitativa<br />

se in Italia si fa l’esatto contrario? L’Europa ha un<br />

bisogno urgente di scelte politiche unitarie, istituzionali<br />

ed economiche. Se si europeizzasse il debito<br />

<strong>la</strong> Grecia non sarebbe un problema con il suo<br />

2% dell’intera economia del continente ed il suo<br />

popolo non sarebbe costretto al<strong>la</strong> fame e al<strong>la</strong> miseria.<br />

Se <strong>la</strong> Bce potesse avere un ruolo di scudo<br />

contro le specu<strong>la</strong>zioni finanziarie il rischio di crisi<br />

e di contagio sarebbero irrisori. Se l’Europa investisse<br />

risorse adeguate per alimentare una qualità<br />

nuova dello sviluppo al posto delle politiche di<br />

austerità che l’hanno caratterizzata in questi anni<br />

riscoprirebbe una sua nuova identità sociale.<br />

Con le destre in Europa hanno fallito anche le<br />

tecnocrazie e le loro ricette liberiste. Per questo<br />

l’Italia non può più giocare un ruolo di equilibrismo<br />

tra <strong>la</strong> Francia e <strong>la</strong> Germania dopo aver accettato<br />

il fiscal compact ed aver introdotto in costituzione<br />

il pareggio di bi<strong>la</strong>ncio. Deve tornare in campo<br />

quel<strong>la</strong> politica in grado di imporre nuove regole<br />

ai mercati e di mettere le briglie al<strong>la</strong> specu<strong>la</strong>zione.<br />

Se <strong>la</strong> politica non condiziona l’economia, <strong>la</strong><br />

finanza, i mercati e, quindi, i destini individuali e<br />

collettivi, a cosa serve?<br />

È da questa ininfluenza che si alimenta un rancore<br />

sordo che ieri era anche indignazione contro<br />

diseguaglianze e privilegi ed oggi rischia di essere,<br />

per dir<strong>la</strong> con Bodei, solo depressione con una<br />

portato di rabbie impotenti in preda a populismi<br />

di ogni genere. La Repubblica ha organizzato in<br />

questi giorni una kermesse di grande prestigio a<br />

Questo giornale è stato<br />

chiuso in tipografia alle<br />

ore 21.30<br />

Bologna con un parterre d’intellettualità e competenze<br />

di rilievo. Ma al centro di questa iniziativa<br />

svetta <strong>la</strong> so<strong>la</strong> presenza di Monti. Vuole essere ancora<br />

un investimento per il futuro? Se così fosse il<br />

centro sinistra si polverizzerebbe e dubito che rimarrebbe<br />

integro il partito più grande del<strong>la</strong> coalizione.<br />

Se si contrappone ancora al<strong>la</strong> sfiducia di<strong>la</strong>gante,<br />

al<strong>la</strong> <strong>rassegna</strong>zione ed al rancore <strong>la</strong> «tecnica»<br />

temo che spianeremo <strong>la</strong> strada a reazioni populistiche<br />

e a rischi autoritari. La salvezza dell’Europa<br />

è <strong>la</strong> costruzione dell’alternativa e questa ci<br />

par<strong>la</strong> del<strong>la</strong> rinascita del<strong>la</strong> sinistra.<br />

Una sinistra in grado di redistribuire <strong>la</strong> ricchezza<br />

e in grado di avanzare una nuova proposta sul<strong>la</strong><br />

produzione del valore. Non <strong>la</strong> crescita indistinta<br />

ma l’investimento in un nuovo paradigma in cui<br />

<strong>la</strong> valorizzazione del <strong>la</strong>voro e dell’ambiente diventino<br />

il perno di una rinnovata cultura politica. Ci<br />

sono antiche categorie del<strong>la</strong> politica che non reggono<br />

più. Chi sono oggi «i moderati»? E perché<br />

vengono invocati in re<strong>la</strong>zione a forze politiche centriste?<br />

Un tempo i ceti moderati erano in stretta<br />

...<br />

Se si contrappone <strong>la</strong> «tecnica»<br />

al<strong>la</strong> sfiducia di<strong>la</strong>gante temo che<br />

spianeremo <strong>la</strong> strada a reazioni<br />

populiste e rischi autoritari<br />

Maramotti<br />

Dialoghi<br />

Dare pillole<br />

perché non si è capaci<br />

di ascoltare<br />

Sul The Daily Mail dell’ 8 giugno 2012 il Dr<br />

Robert Lefever scrive che «le persone si<br />

sentono meglio con gli antidepressivi perché<br />

medicalizzando i problemi sono esentate<br />

dal<strong>la</strong> responsabilità di sistemare le proprie<br />

vite. I medici prescrivono antidepressivi per<br />

evitare di essere incolpati dei suicidi dei<br />

pazienti anche se <strong>la</strong> loro efficacia nel<br />

trattamento del<strong>la</strong> depressione è solo<br />

leggermente maggiore del p<strong>la</strong>cebo<br />

(compresse senza principio attivo)».<br />

COMITATO DEI CITTADINI<br />

PER I DIRITTI UMANI ONLUS<br />

Uno studio del 2006, portato avanti dal<strong>la</strong> London<br />

School of Economics, ha dimostrato che i disturbi<br />

depressivi incidevano nell' economia del Regno<br />

Unito diminuendone il Pil dell'1% e che i farmaci<br />

antidepressivi così <strong>la</strong>rgamente usati nel<strong>la</strong> cura di<br />

questi disturbi non erano in grado di contrastarne<br />

re<strong>la</strong>zione politica con le c<strong>la</strong>ssi medie. Ma il violento<br />

impoverimento di queste ultime ha fatto si che<br />

<strong>la</strong> percezione del<strong>la</strong> crisi è stata persino più drammatica<br />

delle c<strong>la</strong>ssi storicamente meno abbienti e i<br />

loro orientamenti culturali e politici non mi paiono<br />

propriamente moderati. Le forze centriste sono<br />

erose dall’asprezza dei conflitti sociali. Capisco<br />

che qualcuno del Pd tifasse per Bayrou, ma il suo<br />

ridimensionamento in Francia è stato netto al pari<br />

del<strong>la</strong> scarsa decisività del terzo polo in Italia.<br />

Questa è <strong>la</strong> realtà. Sarebbe bene confrontarsi con<br />

essa per quel che è e non per quel che si vorrebbe.<br />

Bisogna fare in fretta. La finestra di Hol<strong>la</strong>nde potrebbe<br />

chiudersi se non venisse supportata da altre<br />

realtà statuali. Per queste ragioni <strong>la</strong> proposta<br />

di Bersani di primarie aperte smuove le acque stagnanti<br />

di questi ultimi mesi. Ma il confronto per<br />

rinnovare il centro sinistra e costruire il programma<br />

alternativo deve essere appannaggio non solo<br />

di forze politiche, ma di associazioni, movimenti,<br />

forze sociali. Si è messo da parte <strong>la</strong> risorsa dei referendum<br />

dei beni pubblici, sul nucleare, sul<strong>la</strong> giustizia<br />

e il moto di partecipazione delle precedenti<br />

amministrative. È in quel sommovimento democratico<br />

che vanno ricercate le radici e <strong>la</strong> natura<br />

del programma del nuovo centro sinistra. I tempi<br />

si sono fatti stretti. Tecnica e Antipolitica si stanno<br />

alimentando esponenzialmente.<br />

E il vuoto, a destra, temo non resterà tale per<br />

molto tempo.<br />

Luigi<br />

Cancrini<br />

psichiatra<br />

e psicoterapeuta<br />

La tiratura del 19 giugno 2012<br />

è stata di 97.534 copie<br />

efficacemente né il decorso né <strong>la</strong> durata:<br />

influenzati positivamente, invece, da un buon<br />

intervento di psicoterapia. Gli studi basati sul<strong>la</strong><br />

valutazione di tutte le sperimentazioni cliniche<br />

fatte finora sui farmaci antidepressivi (compresi<br />

quelli di cui l'industria farmaceutica non ha<br />

facilitato <strong>la</strong> pubblicazione) dimostrano, ce lo<br />

ricorda Silvio Garattini, che <strong>la</strong> loro efficacia non è<br />

significativamente superiore a quel<strong>la</strong> del p<strong>la</strong>cebo<br />

mentre molte sono le segna<strong>la</strong>zioni sull'aumento<br />

del rischio di suicidio fra gli adolescenti che li<br />

assumono. È in aperto contrasto con le evidenze<br />

scientifiche, dunque, l’aumento continuo delle<br />

prescrizioni di farmaci antidepressivi fra i medici<br />

specializzati in psichiatria o in neuropsichiatria<br />

infantile e, ancora di più, fra i non specializzati.<br />

Perché? Perché ascoltare dai pazienti <strong>la</strong> storia e le<br />

ragioni del<strong>la</strong> loro depressione è molto più<br />

faticoso e un po' più difficile che tappare loro <strong>la</strong><br />

bocca. Con il farmaco.<br />

L’analisi<br />

Il calcio del<strong>la</strong> «Trip<strong>la</strong> A»<br />

contro i poveri «Pigs»<br />

Rinaldo<br />

Giano<strong>la</strong><br />

SEGUE DALLA PRIMA<br />

● Lo scrittore ne capiva di football e popolo<br />

e garantiva che «il calcio è l’ultima rappresentazione<br />

sacra del nostro tempo».<br />

Prendiamo i campionati europei in corso<br />

in Polonia e in Ucraina. Stanno diventando<br />

nell’immaginario collettivo una gara, non solo<br />

calcistica, tra le economie del<strong>la</strong> «Trip<strong>la</strong> A»,<br />

le nazioni con i conti a posto sempre pronte a<br />

dare lezioni come <strong>la</strong> potente e austera Germania,<br />

e i paesi meno virtuosi, più deboli, i<br />

cosiddetti Pigs (Portogallo, Italia, Grecia e<br />

Spagna) dell’area mediterranea che però<br />

stanno facendo strada, mietono successi negli<br />

stadi e alimentano sentimenti, passioni,<br />

tifo non solo calcistici. La partita di calcio<br />

non più solo banale oppio dei popoli, come<br />

hanno semplificato autorevoli osservatori, diventa<br />

l’occasione di rivincite improbabili nel<strong>la</strong><br />

realtà economica o politica perchè Berlino<br />

sarà sempre più forte di Atene, ma possibili<br />

nel<strong>la</strong> testa delle migliaia di tifosi greci radunati<br />

in piazza Syntagma per <strong>la</strong> nazionale e<br />

non per protestare contro i tagli di bi<strong>la</strong>ncio,<br />

per i 20 milioni di italiani che si sono piazzati<br />

davanti al<strong>la</strong> tv per seguire il match degli azzurri<br />

con l’Ir<strong>la</strong>nda, per <strong>la</strong> febbre popo<strong>la</strong>re<br />

che in Spagna alimenta <strong>la</strong> convinzione un po’<br />

mistica che «Soffriamo, ma vinciamo come<br />

...<br />

Grecia<br />

Germania, non<br />

solo calcio<br />

...<br />

La partita è<br />

conso<strong>la</strong>zione<br />

o rivincita<br />

sempre» come tito<strong>la</strong><br />

il sito di Marca.<br />

C’è, dunque ,<br />

qualche re<strong>la</strong>zione<br />

tra <strong>la</strong> crisi finanziaria,<br />

<strong>la</strong> recessione, <strong>la</strong><br />

disoccupazione e le<br />

partite degli europei,<br />

<strong>la</strong> passione, <strong>la</strong><br />

rabbia, le <strong>la</strong>crime<br />

di milioni di cittadini?<br />

Certo che esiste<br />

e non solo per i debiti<br />

accumu<strong>la</strong>ti dai<br />

paesi ospitanti per costruire i nuovi stadi o<br />

per le stime che il FinancialTimes pubblica sul<strong>la</strong><br />

possibile ripresa del<strong>la</strong> pubblicità e l’impatto<br />

sul Pil grazie agli europei.<br />

C’è di più. «Portateci <strong>la</strong> testa del<strong>la</strong> Merkel»,<br />

ad esempio, è l’invito molto esplicito<br />

che i giornali greci rivolgono al<strong>la</strong> propria nazionale<br />

di calcio che si sta facendo strada con<br />

caparbietà. «Signora Merkel, non ci butterai<br />

fuori dall’euro» scrive un popo<strong>la</strong>re giornale<br />

di Atene, come se il prossimo incontro nei<br />

quarti di finale tra Grecia e Germania, definito<br />

il derby dello spread, opponesse non solo<br />

due squadre di calcio, ma molto di più. Le<br />

coincidenze, a volte, sono importanti e contribuiscono<br />

a enfatizzare l’evento. La partita<br />

tra greci e tedeschi si giocherà venerdì prossimo<br />

in una città, Danzica, segnata dalle sofferenze<br />

del<strong>la</strong> storia, e nelle stesse ore a Roma<br />

si riunirà il vertice tra <strong>la</strong> cancelliera Merkel,<br />

il presidente francese Hol<strong>la</strong>nde, il premier<br />

iberico Rajoy e il nostro Mario Monti per discutere<br />

come salvare l’euro, come tenere Atene<br />

agganciata all’Europa. Sono due partite<br />

diverse, ovviamente, ma come non comprendere<br />

che milioni di cittadini europei le collegheranno<br />

e in moltissimi, certo, si augureranno<br />

<strong>la</strong> vittoria del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> Grecia contro <strong>la</strong><br />

potenza tedesca del<strong>la</strong> signora Merkel. L’allenatore<br />

tedesco Joachim Loew assicura che<br />

quel<strong>la</strong> con <strong>la</strong> Grecia « è solo una partita di<br />

calcio» e che « <strong>la</strong> signora Merkel non interferirà<br />

nel mio <strong>la</strong>voro». Ma a volte non è solo<br />

una partita di calcio. Quando <strong>la</strong> «mano de<br />

dios» di Diego Mardona castigò l’Inghilterra<br />

imperialista delle Falk<strong>la</strong>nd ai mondiali del<br />

1986, Buenos Aires fece festa come non si era<br />

mai vista. Quindi:non bisogna mai sottovalutare<br />

il calcio perchè <strong>la</strong> dea eupal<strong>la</strong>, immaginata<br />

da Gianni Brera, forse non cambierà <strong>la</strong> storia<br />

ma può offrire grandi conso<strong>la</strong>zioni ai più<br />

deboli.


RASSEGNASTAMPA<br />

corriere.it<br />

Fornero: «Sono 55 mi<strong>la</strong> i nuovi esodati» L’ipotesi del tavolo tecnico per <strong>la</strong> soluzione<br />

La critica al<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> Inps: «Dati parziali e fuorvianti» Angeletti: «Cifre assolutamente inaffidabili»<br />

«Sono circa 55mi<strong>la</strong> i nuovi soggetti da tute<strong>la</strong>re, oltre i 65mi<strong>la</strong> già individuati»».<br />

Al<strong>la</strong> fine, ecco i numeri dei nuovi esodati. Il ministro del <strong>la</strong>voro Elsa Fornero non cita mai il termine («<strong>la</strong> definizione<br />

corretta è quel<strong>la</strong> di <strong>la</strong>voratori che meritano di essere salvaguardati dagli effetti dal recente inasprimento<br />

dei requisiti per l’accesso al<strong>la</strong> pensione») ma fa chiarezza sul tema con un’informativa al Senato. La premessa:<br />

«Respingo di aver dato informazioni non vere sui <strong>la</strong>voratori interessati - spiega - e di aver sottratto dati. Anzi,<br />

rivendico di aver assunto, coerentemente, un atteggiamento di chiarezza e trasparenza per risolvere subito i problemi<br />

più prossimi e trovare soluzioni più eque per quelli più lontani, in un’ottica finanziaria stringente».<br />

LA CIFRA - La verità insomma, dice Fornero, è che il governo sapeva di un’altra p<strong>la</strong>tea di <strong>la</strong>voratori interessati,<br />

ma «<strong>la</strong> non imminenza del problema che riguarda coloro che andranno in pensione dal 2014, e l’assenza di<br />

risorse finanziarie per un bi<strong>la</strong>ncio già messo a dura prova - ha spiegato - ci hanno fatto ritenere si potesse affrontare<br />

il problema degli altri esodati nei mesi successivi con criteri di equità e sostenibilità finanziaria». Poi, <strong>la</strong> cifra<br />

corretta: «La nuova p<strong>la</strong>tea di <strong>la</strong>voratori da salvaguardare è quantificabile in 55 mi<strong>la</strong> soggetti» da aggiungere ai 65<br />

mi<strong>la</strong> soggetti già individuati nel decreto ministeriale.<br />

SOLUZIONI - Sulle soluzioni per risolvere il problema, il ministro puntualizza: «Sono allo studio diverse ipotesi<br />

su cui il governo vuole confrontarsi con le parti sociali e il Par<strong>la</strong>mento». Poi, in serata, durante l’incontro con <strong>la</strong><br />

maggioranza a Montecitorio, il ministro propone un tavolo tecnico per trovare un’intesa. «Si potrebbe pensare<br />

ad una norma per estendere il contributivo pieno anche agli uomini - ha spiegato nell’informativa - oltre che per<br />

le donne, come opzione di scelta da demandare a <strong>la</strong>voratore e all’azienda». Un’altra ipotesi potrebbe essere «una<br />

deroga al<strong>la</strong> nuova disciplina pensionistica». Saranno comunque privilegiati coloro che sono interessati da accordi<br />

collettivi di uscita dall’impresa e coloro che maturano il diritto al<strong>la</strong> pensione entro il 2014 o hanno superato<br />

una certa soglia di età. Per i più giovani, invece, il governo potrebbe estendere il trattamento di disoccupazione<br />

o pensare al<strong>la</strong> partecipazione a <strong>la</strong>vori di pubblica utilità. Entro <strong>la</strong> fine dell’anno, comunque, ha tenuto a precisare<br />

Fornero «sarà istituita una commissione per verificare le forme di gradualità nell’accesso al pensionamento: su<br />

questo - ha assicurato - ci sarà il massimo impegno nel corso dei prossimi mesi».<br />

INPS -Il ministro ha poi contestato fortemente <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> fatta circo<strong>la</strong>re dall’Inps sugli esodati: «Il numero di<br />

400mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori non è il numero dei <strong>la</strong>voratori da salvaguardare - ha spiegato - è una tabel<strong>la</strong> parziale e, senza<br />

adeguate spiegazioni, fuorviante così da prestarsi a facili strumentalizzazioni». Parziale perché non contiene tutti<br />

gli accordi di mobilità i cui effetti si perfezioneranno nei prossimi anni, ma anche fuorviante «perché individua<br />

- spiega Fornero - un insieme eterogeneo di soggetti costituenti <strong>la</strong> base dati, entro <strong>la</strong> quale è stato individuato il<br />

contingente effettivo dei 65.000 <strong>la</strong>voratori salvaguardati con il decreto». Nessun riferimento invece al<strong>la</strong> ricerca<br />

del<strong>la</strong> Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro secondo cui sono almeno 370 mi<strong>la</strong> i <strong>la</strong>voratori che nei prossimi<br />

anni rischiano di restare senza <strong>la</strong>voro e senza pensione a causa dell’allungamento dell’età pensionabile previsto<br />

dal decreto Salva Italia. «La nuova cultura del <strong>la</strong>voro - ha aggiunto Fornero - deve liberarsi dall’idea che superati i<br />

50 anni ci si avvicini verso il declino delle capacità <strong>la</strong>vorative e che sia impossibile per un sessantenne trovare un<br />

<strong>la</strong>voro anche solo part-time».<br />

REAZIONI - Diverse le reazioni al discorso del<strong>la</strong> Fornero, da parte degli esponenti dei vari partiti politici: l’Italia<br />

dei Valori chiede le dimissioni del ministro, mentre il Pdl, tramite Fabrizio Cicchitto, ribadisce <strong>la</strong> necessità «che


RASSEGNASTAMPA<br />

il Governo si guardi bene dall`intervenire sui vertici dell`Inps». «È un vero e proprio dramma sociale - ha detto<br />

Nico<strong>la</strong> Latorre, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato -. Le centinaia di migliaia di esodati sono confinati in<br />

una terra di nessuno, dove non ricevono né <strong>la</strong> pensione e né <strong>la</strong> retribuzione dalle aziende che hanno <strong>la</strong>sciato».<br />

L’informativa del ministro Fornero sugli esodati «dimostra che il problema c’era, è consistente e va affrontato con<br />

urgenza» ha detto il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri. «Noi non disponiamo di dati - ha detto il<br />

segretario generale del<strong>la</strong> Uil, Luigi Angeletti - ma francamente, quelle del<strong>la</strong> Fornero, continuano a sembrarci cifre<br />

assolutamente inaffidabili».<br />

LA RIUNIONE - Nel<strong>la</strong> serata di martedì poi, il nodo esodati è stato affrontato anche nel<strong>la</strong> riunione sul ddl <strong>la</strong>voro<br />

tra il ministro e i capigruppi di maggioranza. L’assicurazione sul<strong>la</strong> copertura per garantire che davvero si interverrà<br />

anche sui 55mi<strong>la</strong> esodati ammessi dal ministro Fornero, è mancata. Pd e Pdl hanno posto anche altre questioni, ma<br />

il tema degli esodati è prevalso sugli altri. Secondo alcune indiscrezioni lo stesso Pier Luigi Bersani, avrebbe dato <strong>la</strong><br />

sua disponibilità a chiudere l’intesa sul <strong>la</strong>voro, con <strong>la</strong> garanzia delle risorse per i 55mi<strong>la</strong> nuovi esodati e una c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong><br />

di salvaguardia per eventuali nuovi casi che dovessero essere accertati.<br />

Corinna De Cesare

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