leggi la rassegna - CGIL Basilicata
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RASSEGNASTAMPA<br />
RASSEGNASTAMPA<br />
20 giugno 2012
RASSEGNASTAMPA<br />
La rivolta del<strong>la</strong> Rete per <strong>la</strong> pubblicità Eni: l’amarezza di Rocco Papaleo<br />
«Faccio l’attore, non il missionario»<br />
«Ho fatto solo uno spot,<br />
La lettera di un benzinaio senza benzina<br />
non sono il presidente del<strong>la</strong> Regione<br />
e comunque non ho detto<br />
che sono a favore delle estrazioni»<br />
CARO ROCCO, ANCHE SULLA MIA DIVISA C’È<br />
IL CANE A SEI ZAMPE DISEGNATO DA SINISGALLI<br />
MARGHERITA AGATA, FRANCESCO ALTAVISTA alle pagine 12 e 13<br />
Arrestati l’oculista Vincenzo Pagliara e l’avvocato Donato Giacomino<br />
Truffavano l’Inps<br />
con falsi certificati di cecità<br />
Il medico si faceva pagare per attestare l’imbroglio e spingeva i pazienti a comprare<br />
gli occhiali al negozio del<strong>la</strong> moglie a Salerno: <strong>la</strong> polizia gli ha sequestrato 168mi<strong>la</strong> euro<br />
Il legale si occupava dei ricorsi. Gli agenti hanno pedinato i presunti invalidi per due anni<br />
scoprendo che ci vedevano benissimo<br />
Potenza, chiuse le indagini<br />
Omicidio Fusilli<br />
Il gip dice no<br />
ai fermi di Stefanutti<br />
e Martorano<br />
Mancano riscontri alle accuse<br />
dei pentiti D’Amato e Cossidente<br />
Anno 11. n. 170€ 1.20<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
in abbinata obbligatoria con Italia Oggi www.ilquotidianodel<strong>la</strong>basilicata.it<br />
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466<br />
a pagina 20<br />
LEO AMATO alle pagine 8 e 9<br />
Si era candidato<br />
alle regionali<br />
con l’U d e u r.<br />
“Per vederci chiaro”<br />
era stato<br />
il suo slogan<br />
Politica<br />
Ufficio di Presidenza<br />
Solita bagarre e franchi<br />
tiratori gabbati<br />
E De Filippo cita Mussolini<br />
A Matera Stel<strong>la</strong> apre<br />
<strong>la</strong> guerra contro Adduce<br />
alle pagine 15 e 26<br />
L’evento<br />
Arisa a Pigno<strong>la</strong> :<br />
«Ci vorrebbe l’aer oporto»<br />
E Folino va via<br />
per mancanza<br />
di parcheggio<br />
a pagina 14<br />
9 771128 022007<br />
20620<br />
Improbabile che resistano entrambi<br />
Lagonegro e Melfi<br />
fratelli-coltelli<br />
per il tribunale<br />
Pressing dal Vulture<br />
Pittel<strong>la</strong> “integra” <strong>la</strong> lettera<br />
a favore dell’area sud<br />
e scrive a Valvano<br />
Il consiglio regionale<br />
si impegna per una<br />
soluzione condivisa<br />
NESSUNO SCHIAFFO<br />
NESSUN ARRETRAMENTO<br />
di ARDUINO<br />
LOSPINOSO<br />
e LUIGI SIMONETTI<br />
Il dibattito aperto<br />
attorno al<strong>la</strong> riorganizzazione<br />
dei tribunali<br />
italiani, a seguito<br />
del<strong>la</strong> legge delega<br />
148/2011, è una di quelle<br />
questioni che ha a<br />
che fare non solo con<br />
i temi del<strong>la</strong> giustizia,<br />
del diritto e del<strong>la</strong><br />
legalità o con i<br />
principi di economicità<br />
ed efficienza del<strong>la</strong><br />
macchina<br />
segue a pagina 11<br />
alle pagine 10 e 11<br />
Il Pdl pone il problema<br />
Matera: il Comune<br />
delle cause perse<br />
Pignoramenti per pagare<br />
il contenzioso giuridico<br />
a pagina 27<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMWbz+BWsx6gl4zHlBda0+No=<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
Edisud S.p.A. - Redazione, Amministrazione, Tipografia e Stampa: Viale Scipione l’Africano 264 - 70124 Bari. Sede centrale di<br />
Bari (prefisso 080): Informazioni 5470200 - Direzione Generale 5470316 - Direzione Politica 5470250 (direzione politica@gazzettamezzogiorno.it)<br />
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LA GAZZETTA DI PUGLIA - CORRIERE DELLE PUGLIE<br />
Quotidiano fondato nel 1887<br />
B A S I L I C ATA<br />
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(economia@gazzettamezzogiorno.it) - Esteri 5470247 (esteri@gazzettamezzogiorno.it) - Interni 5470209 (politica.int@gazzettamezzogiorno.it)<br />
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5470225 (sport@gazzettamezzogiorno.it) - Vita Culturale 5470239 (cultura.e.spettacoli@gazzettamezzogiorno.it).<br />
Abb. Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e <strong>Basilicata</strong> - Anno 125° Numero 169<br />
CRISI IL MINISTRO CORREGGE LA CIFRA INIZIALE DI 65MILA. DISPONIBILITÀ DEL GOVERNO A MODIFICARE IL DISEGNO DI LEGGE SUL LAVORO<br />
La Fornero ridà i numeri<br />
Il ministro critica l’Inps: «Altri 55mi<strong>la</strong> esodati da salvaguardare»<br />
Monti: dieci giorni decisivi per il futuro dell’Europa. Merkel dura<br />
Passera: non ci sarà<br />
l’aumento dell’Iva. Le<br />
Borse riprendono s<strong>la</strong>ncio.<br />
Grecia verso un governo<br />
di coalizione pro Euro<br />
l Il ministro Fornero al Senato<br />
precisa le cifre sugli esodati:<br />
65mi<strong>la</strong> salvaguardati, altri<br />
55mi<strong>la</strong> da salvaguardare;<br />
parziali e fuorvianti i dati diffusi<br />
dall’Inps. E aggiunge: approvare<br />
il ddl <strong>la</strong>voro entro il 28<br />
giugno è una necessità. Squinzi,<br />
presidente di Confindustria:<br />
una boiata, ma va approvata.<br />
LA SFIDA PER LA CHIESA IN CRISI<br />
QUAL È IL VERO SENSO DEL POTERE<br />
D<br />
La Gazzetta del Mezzogiorno A 1,20<br />
(in abbin. con La Stampa)<br />
Con Magazine Hobby & Tempo Libero A 1,70*<br />
Con Magazine Europei di Calcio 2012 A 1,70*<br />
INCHIESTA DELLA PROCURA: 26 INDAGATI<br />
Potenza, finti ciechi<br />
«truffavano l’Inps»<br />
Arrestati legale e oculista<br />
SERVIZI IN GAZZETTA DI BASILICATA A PAGINA III >> CARCERE L’arresto del dottor Pagliara [foto Tony vece]<br />
di COSTANTINO ESPOSITO<br />
i fronte agli incredibili fatti che trape<strong>la</strong>no dalle stanze<br />
vaticane in questi ultimi tempi, un’insinuazione corre<br />
veloce nel<strong>la</strong> mente di molti: ma allora anche <strong>la</strong> Chiesa<br />
è trascinata nel<strong>la</strong> tempesta come tutti gli altri “poteri<br />
for ti” (o che sembravano tali) nel<strong>la</strong> grande crisi che attraversa il<br />
mondo intero.<br />
SEGUE A PAGINA 21 >><br />
TUNISINI E AFGHANI<br />
Immigrati, tragedia<br />
nel canale d’Otranto<br />
Barca a picco: 7 dispersi, 4 salvi<br />
w w w. l a g a z z e t t a d e l m e z z o g i o r n o . i t<br />
$<br />
PUGLIA IL PDL ATTACCA: TAGLI NEI REPARTI, MA ALTRI SOLDI ALLO SPETTACOLO<br />
Vendo<strong>la</strong> apre sulle tasse<br />
«Ci saranno delle novità»<br />
Sanità, parte il negoziato nel<strong>la</strong> maggioranza<br />
E il 26 bi<strong>la</strong>ncio in Consiglio: timori per il voto<br />
MARTELLOTTA ALLE PAGINE 6 E 7 >><br />
BOMBA A SCUOLA COSÌ GLI INQUIRENTI ARRIVARONO A VANTAGGIATO<br />
Brindisi, 50 telecamere<br />
per incastrare il killer<br />
E ieri, un mese dopo il tragico attentato<br />
intito<strong>la</strong>ta a Melissa <strong>la</strong> palestra del Morvillo<br />
l Tragedia al <strong>la</strong>rgo del Capo di Leuca dove<br />
ieri, intorno alle 6, a cinque miglia dal<strong>la</strong> costa,<br />
un barchino di cinque-sei metri in vetroresina,<br />
alimentato da un piccolo motore, un guscio di<br />
noce, si è inabissato, facendo cadere in acqua<br />
gli 11 immigrati libici, tunisini e afghani che<br />
erano a bordo. Quattro tratti in salvo. Altri sette<br />
risultano dispersi. L'ennesimo viaggio del<strong>la</strong><br />
speranza finito nel modo più drammatico.<br />
BRINDISI Intito<strong>la</strong>ta a Melissa <strong>la</strong> palestra del<strong>la</strong> sua scuo<strong>la</strong> [Gioia]<br />
SERVIZI DA PAGINA 2 A 5 >> CIARDO A PAGINA 14 >> L’INVIATO BOCCARDI, ARCANGELI, ARGENTIERO E CAPPELLO IN 12 E 13 >><br />
ORGOGLIO-CASSANO A BARI VECCHIA<br />
EUROPEI Cassano & Co. a colloquio con Prandelli<br />
Prandelli: questa Nazionale<br />
fa innamorare gli italiani<br />
E domenica <strong>la</strong> grande sfida con gli inglesi<br />
SERVIZI NELLO SPORT >><br />
OGGI PER LA PRIMA VOLTA LE TRACCE TRASMESSE PER VIA TELEMATICA<br />
Esami, al via con l’italiano<br />
In 500mi<strong>la</strong> col batticuore<br />
l Oggi via agli esami di maturità<br />
con <strong>la</strong> prima prova scritta<br />
trasmessa per via telematica.<br />
Sui banchi 500mi<strong>la</strong> studenti.<br />
Si temono «incursioni»<br />
degli hacker.<br />
SERVIZIO A PAGINA 15 >><br />
PROCESSO SCAZZI<br />
In Au<strong>la</strong> l’orrore delle foto<br />
del corpo di Sarah<br />
MAZZA A PAGINA 11 >><br />
PARLA BOZZETTO<br />
«In Puglia vo<strong>la</strong> l’export<br />
ora salviamo il salotto»<br />
SUMMO A PAGINA 17 >><br />
C U LT U R A<br />
I «Presìdi del libro»<br />
da 10 anni in trincea<br />
ANNIBALDIS ALLE PAGINE 22 E 23 >><br />
LA MATURITÀ<br />
CON VOI STESSI<br />
N<br />
di STEFANO TATULLO<br />
uovo giro, nuova<br />
corsa, ma quest’an -<br />
no è tutta un’altra<br />
cosa; una cosa tecnica,<br />
come il governo in carica.<br />
Cominciano oggi gli esami di<br />
maturità, e per <strong>la</strong> prima volta<br />
nel<strong>la</strong> storia saranno digitali.<br />
Niente più carabinieri a cavallo<br />
(vabbè, motorizzati) che<br />
scortano il plico – il famoso<br />
plico con <strong>la</strong> cera<strong>la</strong>cca, come i<br />
dispacci di Michele Strogoff –<br />
ai presidenti di commissione,<br />
che alzandolo coram populo<br />
perché tutti vedano, ne fanno<br />
constatare l’integrità, lo aprono,<br />
estraggono <strong>la</strong> busta con <strong>la</strong><br />
prova di italiano, del<strong>la</strong> quale<br />
anche si constata l’integrità, e<br />
quindi procedono al<strong>la</strong> lettura<br />
delle tracce.<br />
SEGUE A PAGINA 21 >>
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMZ2HMOX9h/EddhWarq94k74=<br />
Mercoledì 20 giugno 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887 w w w. l a g a z z e t t a d e l m e z z o g i o r n o . i t<br />
LA GA Z Z E T TA DI POT E N Z A - LA GA Z Z E T TA DI MAT E R A<br />
Redazione Potenza: piazza Mario Pagano, 18 - Tel. 0971/418511 - Fax: 080/5502360 - Email: redazione.potenza@gazzettamezzogiorno.it<br />
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Necrologie: www.gazzettanecrologie.it - Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com<br />
LE ALTRE REDAZIONI<br />
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ABBONAMENTI: tutti i giorni esclusi i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro 140,00; trim. Euro 80,00. Compresi i festivi: ann. Euro 290,00; sem. Euro 160,00;<br />
trim. Euro 90,00. So<strong>la</strong> edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel.<br />
080/5470205, dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/5470227, e-mail commerciale@gazzettamezzogiorno.it. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/5470213<br />
POTENZA INCHIESTA DELLA PROCURA CON 26 INDAGATI. FALSI CERTIFICATI MEDICI PER OTTENERE LA PENSIONE D’I N VA L I D I T À<br />
Finti ciechi truffavano l’Inps<br />
arrestati oculista e avvocato<br />
In manette il dottor Pagliara. Domiciliari per l’avv. Giacomino<br />
Sequestrati sui conti<br />
correnti 168mi<strong>la</strong> euro<br />
Perquisizioni durate<br />
anche dieci ore<br />
l Svolgevano una vita rego<strong>la</strong>re,<br />
con <strong>la</strong> spesa al supermercato, l’ac -<br />
quisto degli abiti e, se necessario,<br />
anche <strong>la</strong> firma dei moduli per il<br />
ritiro del<strong>la</strong> posta: ma per lo Stato<br />
erano tutti non vedenti, con rego<strong>la</strong>re<br />
diritto di retribuzione per<br />
invalidità, maturato però sul<strong>la</strong> base<br />
di attestazioni completamente<br />
false e redatte da un oculista salernitano,<br />
Vincenzo Pagliara, in<br />
servizio nell’Asp di Potenza, e con<br />
pratiche legali di un avvocato potentino,<br />
Donato Giacomino. I due<br />
sono stati arrestati all’alba<br />
nell’ambito dell’operazione «Vedo<br />
chiaro», condotta dal<strong>la</strong> Procura in<br />
col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Squadra mobile,<br />
polizia municipale e <strong>la</strong> Stradale<br />
del capoluogo lucano. Torna<br />
il «dream team» di Woodcock.<br />
SERVIZI A PAGINA III >><br />
P OT E N Z A<br />
Usura, lucani<br />
«strozzati»<br />
e <strong>rassegna</strong>ti<br />
l Presentato il rapporto annuale<br />
2011 del<strong>la</strong> fondazione «Interesse<br />
uomo» intito<strong>la</strong>to «Un <strong>la</strong>birinto<br />
infernale». Usura in calo,<br />
ma crescono le inchieste giudiziarie.<br />
I lucani, emerge dal rapporto,<br />
sono <strong>rassegna</strong>ti. Ecco il «<strong>la</strong>birinto<br />
infernale» tracciato dagli<br />
operatori di «Interesse uomo».<br />
LAGUARDIA A PAGINA II >><br />
PIGNOLA - CANZONI E NOSTALGIA<br />
IL RITORNO DELLA CANTANTE ARISA<br />
«Mi manca casa. Se ci fosse un aeroporto...»<br />
«Sono felice di essere qui a Pigno<strong>la</strong>, fra <strong>la</strong> mia<br />
gente, a casa mia, con i miei genitori e <strong>la</strong> mia<br />
famiglia. Sto sempre in giro perché amo cantare.<br />
Ma sento desiderio di casa. E mi dispiace. Se ci<br />
fosse l’aeroporto potrei vivere qui». È un fiume<br />
CALCIO CAMBIO DI DENOMINAZIONE PER L’ATLETICO PZ<br />
Nuovo nome per il team<br />
ecco il «Città di Potenza»<br />
LO G O Il logo dell’A. Potenza<br />
in piena Arisa, al secolo Rosalba Pippa, ieri sera a<br />
Pigno<strong>la</strong> per il suo concerto, in una piazza Risorgimento<br />
stracolma. All’arrivo (nel<strong>la</strong> foto di Vece<br />
l’abbraccio col padre), un app<strong>la</strong>uso scrosciante.<br />
SAMMARTINO A PAGINA IV >><br />
l In attese di avere notizie sul<br />
nuovo assetto societario e le prime<br />
anticipazioni di mercato l’<br />
Atletico Potenza ha comunicato<br />
di aver depositato «presso <strong>la</strong> sede<br />
del<strong>la</strong> Figc di <strong>Basilicata</strong> l’ap -<br />
posita domanda, corredata dal<strong>la</strong><br />
documentazione necessaria , re<strong>la</strong>tiva<br />
al cambio di denominazione<br />
sociale in «Città di Potenza».<br />
Si volta pagina dunque, sperando<br />
che il progetto trovi simpatizzanti<br />
dentro o fuori regione<br />
SERVIZIO A PAGINA XX >><br />
POTENZA LA PROCURA CHIUDE LE INDAGINI SUL GIALLO DI 23 ANNI FA<br />
Omicidio Fusilli<br />
«Ecco i killer»<br />
Due indagati<br />
Sospettati: il boss<br />
potentino Renato<br />
Martorano e<br />
Dorino Stefanutti<br />
l Uno guidava, l’altro ha sparato.<br />
«Omicidio di stampo mafioso»,<br />
lo definisce in un avviso<br />
di conclusione delle indagini<br />
preliminari il magistrato del<strong>la</strong><br />
Procura antimafia di Potenza<br />
Laura Triassi che ritiene di aver<br />
sbrogliato il giallo di via Adriatico<br />
a Potenza. Tiziano Fusilli<br />
sarebbe stato ucciso dal boss potentino<br />
Renato Martorano, che<br />
per gli investigatori è il massimo<br />
esponente del<strong>la</strong> ’ndrangheta in<br />
<strong>Basilicata</strong>, e da Dorino Stefanutti.<br />
C’erano loro, secondo l’accu -<br />
sa, in sel<strong>la</strong> al<strong>la</strong> potente moto enduro<br />
quel 22 maggio del 1989.<br />
Sono loro i due killer che hanno<br />
ucciso Tiziano? I loro volti, coperti<br />
dai caschi integrali, erano<br />
rimasti sconosciuti per 23 anni.<br />
AMENDOLARA A PAGINA VI >><br />
M AT E R A<br />
Cattiva condotta<br />
A scuo<strong>la</strong> è strage<br />
di non ammessi<br />
l A Matera e provincia sono<br />
ben 75 gli studenti delle superiori<br />
che non sono stati ammessi<br />
all’esame di Stato a causa<br />
del voto di condotta al di<br />
sotto del sei. Bisogna aggiungere<br />
coloro che ripeteranno<br />
l’anno (sono 106) per le insufficienze<br />
nelle altre materie.<br />
SALIERNO A PAG. IX >><br />
L’I N T E R V I S TA<br />
Papaleo<br />
testimonial<br />
degli sconti<br />
carburanti<br />
IERACE A PAGINA V >><br />
NEMOLI<br />
Centrale idroelettrica<br />
sul fiume Noce?<br />
Scatta l’al<strong>la</strong>rme<br />
PERCIANTE A PAGINA VIII >><br />
PA L A Z Z O<br />
Dove sono finiti<br />
i soldi dati al Comune<br />
dagli zii d’America?<br />
DE FLORIO A PAGINA VII >>
RASSEGNASTAMPA<br />
WH112C7qxbAHJVd79Kcb45H2H0reeY/R8qQSlGYEl4U=<br />
1,20<br />
Anno 89 n. 169<br />
Mercoledì 20 Giugno 2012<br />
Un kit in Rete<br />
per diventare<br />
artista fai da te<br />
Miliani Pag. 20<br />
Staino<br />
● Oggi il Senato decide<br />
sull’arresto dell’ex tesoriere<br />
del<strong>la</strong> Margherita. A destra<br />
raccolgono le firme per<br />
chiedere il voto segreto<br />
I Blues Brothers<br />
e i cuochi romeni<br />
Crespi Pag. 17<br />
Esodati, Fornero dà i numeri<br />
● La ministra ammette di<br />
aver sbagliato: par<strong>la</strong> di altri<br />
55 mi<strong>la</strong> da salvaguardare<br />
ma non indica soluzioni<br />
● Franceschini: il Pd ora<br />
si aspetta una risposta<br />
vinco<strong>la</strong>nte e definitiva<br />
● Confindustria Squinzi<br />
liquida <strong>la</strong> riforma del<br />
<strong>la</strong>voro: è una boiata<br />
CARUGATI FRANCHI A PAG. 2-3<br />
LUIGI MARIUCCI<br />
Le manovre nel Pdl<br />
per salvare Lusi<br />
Il Senato oggi voterà sul<strong>la</strong> richiesta di<br />
arresto dell’ex tesoriere del<strong>la</strong> Margherita<br />
Luigi Lusi. Nel Pdl manovre per salvarlo:<br />
si raccolgono firme per chiedere<br />
il voto segreto. Alfano tenta di fermare<br />
<strong>la</strong> fronda. FANTOZZI A PAG. 8<br />
Il calcio trip<strong>la</strong> A<br />
contro i Pigs<br />
IL COMMENTO<br />
RINALDO GIANOLA<br />
Si fa presto a dire che è solo una<br />
partita di calcio. Troppo facile e un<br />
po’ snob scartare <strong>la</strong> valenza politica,<br />
culturale addirittura, di un semplice<br />
confronto agonistico con un pallone<br />
in campo. Bisognerebbe almeno<br />
ricordarsi di Pier Paolo Pasolini.<br />
SEGUE A PAG.16<br />
Basta cifre<br />
ora scelte chiare<br />
PUÒ APPARIRE SINGOLARE CHE SI DI-<br />
● SCUTA DI UNA SORTA DI SCAMBIO tra<br />
<strong>la</strong> soluzione del problema dei cosiddetti<br />
«esodati» e l’approvazione definitiva<br />
del<strong>la</strong> riforma del mercato del <strong>la</strong>voro.<br />
Eppure tra questi due temi esiste una<br />
evidente connessione.<br />
SEGUE A PAG. 3<br />
Bonsanti e Olivero<br />
confronto sul<strong>la</strong> Rai<br />
LOMBARDO, MONTEFORTE A PAG.6-7<br />
Naufragio a Otranto<br />
7 migranti dispersi<br />
RICCIARELLI A PAG.11<br />
SCUOLA<br />
Maturità<br />
per 500mi<strong>la</strong><br />
con <strong>la</strong> paura<br />
del tilt<br />
● Il via alle prove. In rete<br />
impazza il toto tracce<br />
A PAG. 10<br />
G20, Merkel iso<strong>la</strong>ta<br />
sul<strong>la</strong> via dell’austerità<br />
● Summit con Obama: <strong>la</strong> priorità è favorire <strong>la</strong> crescita<br />
● Monti: fondi per lo sviluppo, dieci giorni per decidere<br />
A PAG. 4-5<br />
Quei pericolosi<br />
piccoli passi<br />
L’ANALISI<br />
MASSIMO D’ANTONI<br />
Ancora è fresco l’inchiostro dei<br />
titoli che celebrano lo scampato<br />
pericolo per l’esito delle elezioni<br />
greche. L’Europa ha guadagnato<br />
altro tempo, ma nessuno<br />
ottimismo è giustificabile se questo<br />
tempo non viene utilizzato.<br />
SEGUE A PAG.5<br />
Non possiamo permetterci<br />
il lusso di aspettare altri<br />
vent’anni fino a Rio+40<br />
Dobbiamo fare il possibile<br />
perché questo sia un anno di<br />
azione che segni <strong>la</strong> fine di un<br />
periodo di apatia e miopia<br />
IL RETROSCENA<br />
PAOLO SOLDINI<br />
Mikhail Gorbaciov<br />
Ange<strong>la</strong>, <strong>la</strong> paura<br />
del vertice al buio<br />
È stata Ange<strong>la</strong> Merkel a far saltare<br />
l’incontro tra Obama e i leader Ue<br />
al G20, poi recuperato ieri sera? La<br />
voce corre in Germania e parrebbe<br />
credibile. Dopo un tête-à-tête con il<br />
presidente Usa <strong>la</strong> cancelliera<br />
avrebbe fiutato un’aria tanto ostile.<br />
A PAG. 4<br />
Democrazia<br />
tra potere<br />
e denaro<br />
Preterossi Pag. 19<br />
CLAUDIO SARDO<br />
SI PUÒ IRONIZZARE SULLA SCELTA<br />
● DELPDDISOSTENEREPERILCDADEL-<br />
LA RAI BENEDETTA TOBAGI E GHERARDO<br />
COLOMBO, indicati da movimenti del<strong>la</strong><br />
società civile. Si può dire che Tobagi e<br />
Colombo non vantino specifiche professionalità<br />
(sebbene il ruolo dei consiglieri<br />
non dovrebbe essere quello di<br />
condirettori aggiunti o di supporto,<br />
semmai questa esorbitanza è parte del<strong>la</strong><br />
ma<strong>la</strong>ttia Rai). Si può dire che il Pd<br />
abbia abdicato, con demagogia, alle<br />
sue prerogative (e magari <strong>la</strong> denuncia<br />
viene persino dai censori del<strong>la</strong> partitocrazia<br />
e dell’occupazione del potere).<br />
Si può dire che il Pd si stia arrendendo<br />
ai gruppi di pressione che cercano di<br />
assaltare il suo quartier generale e che<br />
stia rinunciando ai propositi di “partito<br />
solido”.<br />
SEGUE A PAG. 6<br />
La “trattativa”<br />
Giusto indagare<br />
L’INTERVENTO<br />
ANTONIO INGROIA<br />
U:<br />
Il partito?<br />
È società civile<br />
In questi giorni ho letto con<br />
interesse e col massimo<br />
distacco possibile tutti i<br />
commenti dedicati ai vari<br />
risvolti legati all’indagine del<strong>la</strong><br />
Procura di Palermo sul<strong>la</strong><br />
cosiddetta «trattativa»<br />
Stato-mafia dei primi anni ’90.<br />
E ho il massimo rispetto di<br />
tutte le critiche, anche delle più<br />
aspre e radicali. Uno dei<br />
commenti che più mi ha<br />
impressionato è stato<br />
certamente quello di Giovanni<br />
Pellegrino, pubblicato ieri su<br />
l’Unità. Perché Pellegrino è un<br />
esperto uomo di legge, che ben<br />
conosce il sistema e il diritto<br />
penale italiano.<br />
SEGUE A PAG.9<br />
PENSIONATI<br />
I tre segretari<br />
a «l’Unità»:<br />
si colpiscono<br />
sempre i soliti<br />
● Oggi mobilitazione<br />
unitaria di Cgil, Cisl, Uil<br />
A PAG. 3
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMWwWbp1FYqd16aUBzXE33iM=<br />
2<br />
PRIMO PIANO<br />
IL GOVERNO<br />
TRATTATIVA IN CORSO<br />
Lavoro, <strong>la</strong> Fornero apre<br />
«Nessun dogma sul<strong>la</strong> riforma»<br />
Sì dei partiti per un rapido via libera a ddl come chiesto da Monti<br />
Il leader di Confindustria<br />
Squinzi boccia il testo:<br />
«È una vera boiata ma va<br />
approvato»<br />
l ROMA. –Il governo èvicino a<br />
incassare il sì dei partiti ad una<br />
approvazione veloce e senza ulteriori<br />
modifiche del<strong>la</strong> riforma del<br />
mercato del <strong>la</strong>voro. Oggi però sarà<br />
ancora una giornata di trattative,<br />
perchè il Pdl ma soprattutto il Pd<br />
vorrebbero assicurazioni sui temi<br />
posti sul tavolo a partire dal<strong>la</strong> questione<br />
dei cosiddetti esodati. Mentre<br />
dunque in Par<strong>la</strong>mento si tratta,<br />
a fare <strong>la</strong> voce grossa è Confindustria:<br />
«Non possiamo che prenderce<strong>la</strong><br />
cosi, ma <strong>la</strong> riforma del<br />
<strong>la</strong>voro – osa il neo presidente Giorgio<br />
Squinzi – è una vera boiata».<br />
Giudizio, del quale il numero uno<br />
degli Industriali «si ricrederà», è<br />
l’asciutta risposta del<strong>la</strong> Professoressa<br />
che comunque non si stanca<br />
di ripetere che non esistono «dogmi»<br />
e come <strong>la</strong> riforma sarà oggetto<br />
di un monitoraggio in modo da<br />
poter cambiare, se necessario, ciò<br />
che non va.<br />
Secondo un calendario informale,<br />
<strong>la</strong> riforma del <strong>la</strong>voro potrebbe<br />
essere licenziato dal<strong>la</strong> Camera in<br />
via definitiva <strong>la</strong> prossima settimana<br />
(per giovedì è convocata una<br />
conferenza dei capigruppo a Montecitorio)<br />
con tanto di voti multipli<br />
di fiducia, così come è accaduto al<br />
Senato. E le modifiche che i partiti<br />
chiedono (più flessibilità in entrata,<br />
ma anche interventi sul<strong>la</strong><br />
detassazione dei premi di produttività<br />
il Pdl, più ammortizzatori e<br />
una rapida soluzione per i <strong>la</strong>voratori<br />
senza <strong>la</strong>voro e senza pensione<br />
il Pd) potrebbero trovare posto<br />
in parte nel decreto legge sullo<br />
sviluppo che tra l’altro deve ancora<br />
essere pubblicato in Gazzetta Uff<br />
i c i a l e.<br />
Che di fronte a risposte «rapide»<br />
e affidate non solo al<strong>la</strong> vo<strong>la</strong>tilità<br />
delle parole il Pd sia pronto ad<br />
«accelerare» andando incontro alle<br />
richieste del governo è quanto mette<br />
in chiaro lo stesso segretario Pier<br />
Luigi Bersani già dal mattino. Il<br />
punto è capire se <strong>la</strong> convocazione di<br />
«un tavolo tecnico» come annunciato<br />
in un primo momento dal<br />
ministro Fornero per i Democratici<br />
sia sufficiente. Lasciando <strong>la</strong> riunione<br />
il presidente dei deputati<br />
Dario Franceschini non si sbi<strong>la</strong>ncia:<br />
chiede infatti soluzioni «vinco<strong>la</strong>nti<br />
e definitive» ma glissa a chi<br />
gli chiede se questo vada tradotto<br />
come <strong>la</strong> rinnovata richiesta di un<br />
nuovo decreto legge.<br />
Sul fronte opposto il Pdl, che si<br />
dice convinto che con <strong>la</strong> riforma<br />
al<strong>la</strong> fine si perderanno addirittura<br />
500mi<strong>la</strong> posti di <strong>la</strong>voro ma dà anche<br />
per certo il via libera sprint. Il ddl<br />
«sarà approvato prima del 28 giugno»,<br />
è il pronostico del re<strong>la</strong>tore al<br />
testo e deputato del centrodestra<br />
Giuliano Cazzo<strong>la</strong> che però di fronte<br />
all’ipotesi di accordi per modifiche<br />
future mostra tutto il suo scetticismo:<br />
«Passata <strong>la</strong> festa – dice<br />
infatti – gabbato lo Santo». «Abbiamo<br />
consegnato al ministro Fornero<br />
– spiega però in serata, dopo il<br />
vertice, il capogruppo del Pdl, Fa-<br />
brizio Cicchitto – precise proposte<br />
da cui ci aspettiamo precise risposte».<br />
A dare comunque il senso<br />
di un’intesa ormai raggiunta ci<br />
pensano l’Udc e Futuro libertà e lo<br />
suggel<strong>la</strong> lo stesso ministro al<strong>la</strong> fine<br />
del<strong>la</strong> riunione che assicura di aver<br />
rilevato «<strong>la</strong> disponibilità» dei gruppi<br />
ad accelerare. «Penso che sia<br />
stato un incontro molto costruttivo.<br />
Ho rilevato una buona disponibilità<br />
a considerare con grande senso di<br />
responsabilità <strong>la</strong> richiesta di Monti<br />
di approvare il ddl al<strong>la</strong> Camera con<br />
anticipo. A loro volta i partiti hanno<br />
chiesto da parte del governo<br />
sensibilità sulle materie discusse,<br />
sui <strong>la</strong>voratori che meritano di essere<br />
salvaguardati e magari qualche<br />
puntualizzazione sui temi del<br />
mercato del <strong>la</strong>voro che potranno<br />
essere affrontati anche in altri<br />
provvedimenti», afferma in serata<br />
il ministro.<br />
Chiara Scalise<br />
Incontro del ministro con i capigruppo<br />
del<strong>la</strong> maggioranza che attendono<br />
risposte precise sulle questione poste<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
O C C U PA Z I O N E PRESSING DEL PD PER TROVARE UNA SOLUZIONE. TRA I LAVORATORI «SALVATI» DOVREBBERO ESSERCI ANCHE QUELLI DI TERMINI IMERESE DELLA FIAT<br />
«Altri 55mi<strong>la</strong> esodati da salvaguardare»<br />
Il ministro: fuorviante <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> dell’Inps<br />
l ROMA. Potrebbero essere 120.000<br />
nel complesso i <strong>la</strong>voratori salvaguardati<br />
rispetto all’aumento dell’età pensionabile<br />
previsto dal<strong>la</strong> riforma Fornero<br />
e che quindi potranno andare in<br />
pensione con le vecchie regole: al decreto<br />
firmato per 65.000 soggetti nei<br />
giorni scorsi infatti potrebbero aggiungersi,<br />
secondo l’informativa del ministro<br />
del Lavoro, Elsa Fornero al Senato,<br />
altri 55.000 soggetti, soprattutto<br />
tra i <strong>la</strong>voratori per i quali sono stati<br />
firmati accordi di mobilità in sede<br />
gover nativa.<br />
Fornero ha definito le cifre contenute<br />
nel<strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione Inps al Ministero che<br />
calco<strong>la</strong>vano <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea degli esodati (quei<br />
<strong>la</strong>voratori che rischiano di restare senza<br />
<strong>la</strong>voro e senza pensione) in 390.200<br />
unità «parziali e fuorvianti» accusando<br />
l'Istituto di aver «impropriamente alimentato<br />
le polemiche». La nuova p<strong>la</strong>tea<br />
di «salvati» non convince però i sindacati<br />
che tornano a chiedere una soluzione<br />
previdenziale per tutti e dicono<br />
no all’ipotesi del Governo di estendere<br />
gli ammortizzatori sociali ai <strong>la</strong>voratori<br />
esodati meno anziani che non siano<br />
coinvolti in accordi collettivi di mobilità.<br />
La soluzione per i <strong>la</strong>voratori<br />
esodati è chiesta con grande forza anche<br />
dal Pd che con il leader Pierluigi Bersani<br />
si dice disponibile ad accelerare<br />
sul<strong>la</strong> riforma del mercato del <strong>la</strong>voro<br />
purchè ci sia una risposta «non verbale<br />
e rapida» sul problema.<br />
Il ministro del Lavoro si è detto<br />
disponibile a un tavolo tecnico sugli<br />
esodati (anche se, ha spiegato, <strong>la</strong> definizione<br />
corretta da usare è «<strong>la</strong>voratori<br />
che meritano, pur con costi per <strong>la</strong><br />
collettività, di essere salvaguardati dagli<br />
effetti del recente inasprimento delle<br />
regole per il pensionamento»). Tra i<br />
<strong>la</strong>voratori che dovrebbero essere salvaguardati<br />
con il prossimo provvedimento<br />
del Governo dovrebbero esserci<br />
anche quelli dello stabilimento Fiat di<br />
Termini Imerese chiuso lo scorso dicembre.<br />
Potranno infatti andare in pen-<br />
Regole base del<strong>la</strong> riforma del <strong>la</strong>voro<br />
CONTRATTI<br />
A tempo indeterminato<br />
Tipo di contratto da preferire<br />
Apprendistato<br />
Favorito, in vista di vera assunzione:<br />
durata min: 6 mesi; max: 36 mesi<br />
A tempo determinato<br />
Sfavorito: +1,4% di contributo Aspi:<br />
durata max: 36 mesi<br />
Co.Co.Pro.<br />
Sfavorito: salgono i conributi<br />
al 28% dal 2013, al 33% dal 2018<br />
Partite Iva<br />
In osservazione: parametri rigidi per<br />
non confonderlo col <strong>la</strong>voro subordinato<br />
65.000<br />
già salvaguardati<br />
dal decreto del Governo<br />
(sono usciti dal <strong>la</strong>voro nei<br />
mesi scorsi)<br />
390.200<br />
PER L’INPS<br />
ANSA-CENTIMETRI<br />
sione con le vecchie regole anche coloro<br />
che hanno fatto accordi entro il 4 o il 31<br />
dicembre ma per i quali il collocamento<br />
in mobilità è previsto anche in data<br />
successiva (per quelli di Termini nel<br />
corso dei due anni di cassa integrazione<br />
straordinaria concedibili nei casi di<br />
cessazione di attività). Per quanto riguarda<br />
i prosecutori volontari e i cosiddetti<br />
«cessati» dal <strong>la</strong>voro entro il 31<br />
dicembre dovrebbe essere esteso da 24 a<br />
36 mesi il periodo entro il quale vanno<br />
raggiunti i requisiti (non entro il 2013<br />
ma entro il 2014). Per i <strong>la</strong>voratori «meno<br />
anziani» che restano esclusi dal nuovo<br />
provvedimento il Governo pensa a un<br />
«mix di misure» come l'estensione del<br />
trattamento di disoccupazione, formule<br />
di sostegno dell’impiego con incentivi<br />
contributivi e fiscali o <strong>la</strong> partecipazione<br />
volontaria a <strong>la</strong>vori di pubblica utilità.<br />
LICENZIAMENTI<br />
Le cifre sugli esodati<br />
PER IL MINISTRO FORNERO<br />
Per ragioni oggettive<br />
(giustificato)<br />
Possibile, salvo indennizzo<br />
(15-24 mensilità) o, se mancano<br />
i motivi, reintegro del giudice<br />
Per ragioni soggettive<br />
(disciplinare)<br />
Possibile, salvo indennizzo<br />
(12-24 mensilità) o reintegro,<br />
decisi dal giudice<br />
Per razza, religione, sesso...<br />
(discriminatorio)<br />
Nullo in qualsiasi impresa,<br />
grande, media, picco<strong>la</strong><br />
55.000<br />
ancora da garantire<br />
(hanno maturato nel 2011<br />
i requisiti per andare<br />
in pensione nel 2012;<br />
40.000 sono<br />
in mobilità)<br />
Fornero ipotizza anche <strong>la</strong> possibilità di<br />
estendere il metodi di calcolo «contributivo<br />
pieno» adesso previsto per le<br />
donne che vogliano uscire dal <strong>la</strong>voro<br />
prima dell’età di vecchiaia, anche agli<br />
uomini «come opzione di scelta da<br />
demandare a <strong>la</strong>voratore e azienda». (al<br />
momento le donne possono andare in<br />
pensione a 57 anni di età e 35 di<br />
contributi ai quali si aggiunge <strong>la</strong> finestra<br />
mobile ma il calcolo del<strong>la</strong> pensione<br />
è interamente contributiva).<br />
«La nuova cultura del <strong>la</strong>voro – ha<br />
concluso Fornero al Senato - deve liberarsi<br />
dell’idea che superati i 50 anni<br />
ci si avvicini verso un declino progressivo<br />
delle capacità e dell’impe gno<br />
<strong>la</strong>vorativo e che pertanto sia impossibile<br />
per un sessantenne trovare un<br />
<strong>la</strong>voro anche solo part time».<br />
Alessia Tagliacozzo<br />
AMMORTIZZATORI<br />
Mobilità e disoccupazione<br />
Eliminate e sostituite<br />
dall'Aspi, assicurazione<br />
sociale per l'impiego<br />
(estesa ad apprendisti<br />
e artisti)<br />
Cig straordinaria<br />
Rimane e viene<br />
estesa a nuove categorie,<br />
ma non per fine attività e mobilità<br />
Cig ordinaria<br />
Resta invariata<br />
LO STABILIMENTO<br />
FIAT A Termini<br />
Imerese è stato chiuso<br />
a dicembre.<br />
Potranno andare in<br />
pensione con le<br />
vecchie regole anche<br />
coloro che hanno fatto<br />
accordi entro il 4 o il<br />
31 dicembre ma per i<br />
quali il collocamento<br />
in mobilità è previsto<br />
anche in data<br />
successiva<br />
.<br />
ANSA-CENTIMETRI
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMdpSxIHZjJYXT7m70R/1SXY=<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
IL MINISTRO DELLO SVILUPPO Corrado Passera. In alto il ministro Elsa Fornero<br />
Il governo punta tutto sull'operazione<br />
spending review e sul taglio del<strong>la</strong><br />
spesa a partire dal mondo politico<br />
Passera: «Basta nuove tasse<br />
non aumenteremo l’Iva»<br />
Il ministro: «Il ponte sullo Stretto di Messina ora non è una priorità»<br />
l ROMA. – Basta tasse. Il governo<br />
sta <strong>la</strong>vorando per scongiurare un<br />
nuovo aumento dell’Iva in autunno e,<br />
per evitare di pesare ancora sulle famiglie<br />
italiane, punta tutto sull'operazione<br />
spending review. «L'obiettivo<br />
rimane confermato», ha sentenziato<br />
Corrado Passera. Il ministro dello<br />
Sviluppo economico non poteva essere<br />
più chiaro di così: «non credo che<br />
<strong>la</strong> cosa da fare adesso» sia introdurre<br />
nuove tasse. «L'ammontare del peso<br />
fiscale è molto elevato e non vedo<br />
spazio per ulteriori interventi», ha<br />
sottolineato, anche se allo stesso tempo<br />
un taglio «non è al momento pens<br />
ab i l e » .<br />
La partita si gioca quindi ora tutta<br />
sul taglio del<strong>la</strong> spesa, a partire dal<br />
mondo politico dove c'è parecchio da<br />
sforbiciare: «<strong>la</strong> politica ha creato migliaia<br />
di entità e società sia attaccate<br />
ai ministeri che agli enti locali. In<br />
questo grande mondo ci sono circa<br />
diecimi<strong>la</strong> entità parapolitiche e ci so-<br />
no miliardi da recuperare con coraggio<br />
e determinazione», ha evidenziato<br />
il ministro.<br />
Spazi per tagliare devono dunque<br />
essere trovati, mentre selettivi devono<br />
essere gli investimenti. Le priorità<br />
devono essere chiare e, al contrario<br />
del<strong>la</strong> Salerno-Reggio Ca<strong>la</strong>bria, sul<strong>la</strong><br />
quale Passera è pronto «a mettere <strong>la</strong><br />
faccia», il fatidico Ponte di Messina<br />
non sembra affatto esserlo. Sullo<br />
Stretto una scelta definitiva ancora<br />
non è stata fatta (e tra le valutazioni in<br />
corso c'è anche quel<strong>la</strong> delle penali che<br />
lo Stato sarebbe costretto a pagare),<br />
ma Passera ha ribadito di non considerar<strong>la</strong><br />
«tra le infrastrutture prioritarie<br />
a cui dedicarsi». Da qui al 2015<br />
il governo intende attivare investimenti<br />
infrastrutturali per oltre 100<br />
miliardi, ma il Ponte non è nell’elenco<br />
delle grandi opere. Parole che hanno<br />
sollevato il tradizionale e inevitabile<br />
polverone di polemiche, sia da parte<br />
di chi, come l’ex ministro Altero Mat-<br />
LA POLEMICA LA PRESUNTA TRATTATIVA CON «COSA NOSTRA» CHE AVREBBE COINVOLTO L’EX MINISTRO DELL’INTERNO DELL’EPOCA, NICOLA MANCINO<br />
«Mafia-Stato, ci sia l’inchiesta»<br />
Di Pietro <strong>la</strong> chiede a gran voce. Il Quirinale: già fatta chiarezza. Il Pd: richiesta folle<br />
l ROMA. Una Commissione d’inchiesta par<strong>la</strong>mentare<br />
sul<strong>la</strong> presunta trattativa tra mafia e<br />
Stato, per sapere «cosa è avvenuto tra esponenti<br />
di governo, esponenti che <strong>la</strong>vorano alle dipendenze<br />
del Quirinale e del<strong>la</strong> magistratura su<br />
questa pagina oscura del<strong>la</strong> Repubblica". Ad alzare<br />
il livello di una polemica che nasce dal<br />
lontano 1992 ed <strong>la</strong>mbisce il Colle ci ha pensato il<br />
leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.<br />
«Una follia», gli ha subito replicato il Pd, attraverso<br />
Laura Garavini, capogruppo nel<strong>la</strong> Commissione<br />
Antimafia che di fatto sta indagando<br />
anche su questo ennesimo mistero d’Italia.<br />
Il Quirinale tace, limitandosi a sottolineare<br />
ufficiosamente come «sia già stata fatta chiarezza»<br />
e rimandando al<strong>la</strong> nota di alcuni giorni fa<br />
e agli interventi di Napolitano al Csm nei quali si<br />
richiamava <strong>la</strong> necessità di coordinamento tra le<br />
iniziative in corso presso varie Procure. Che è<br />
proprio parte di quanto ha chiesto reiteratamente<br />
Nico<strong>la</strong> Mancino, ex presidente del Senato,<br />
ex ministro degli Interni ed ex vice presidente<br />
del Csm, ad uno dei più stretti col<strong>la</strong>boratori del<br />
presidente del<strong>la</strong> Repubblica, Loris D’A m b ro s i o.<br />
Dagli atti ormai pubblici si legge che il 5 marzo<br />
scorso un preoccupato Mancino par<strong>la</strong> al telefono<br />
proprio con D’Ambrosio: teme il confronto in<br />
au<strong>la</strong> con Vincenzo Scotti, suo predecessore al<br />
Viminale e chiede un intervento del Quirinale.<br />
Qui <strong>la</strong> situazione diventa confusa: D’A m b ro s i o,<br />
secondo le carte, non avrebbe nascosto a Mancino<br />
<strong>la</strong> difficoltà del<strong>la</strong> situazione spiegandogli<br />
che gli unici in grado di intervenire sarebbero<br />
stati il procuratore capo di Palermo, Francesco<br />
Messineo, e il Procuratore nazionale antimafia,<br />
Pietro Grasso che ieri ha confermato di aver<br />
avuto un incontro diretto con D’A m b ro s i o.<br />
La presidenza del<strong>la</strong> Repubblica invece sceglie<br />
di rendere pubblica una lettera del segretario<br />
Generale, Donato Marra, inviata lo scorso aprile<br />
all’allora Procuratore generale presso <strong>la</strong> Corte di<br />
Cassazione, Vitaliano Esposito. Nel<strong>la</strong> lettera si<br />
riportano le preoccupazioni di Mancino e si<br />
chiede, a nome del capo dello Stato, che «possano<br />
essere prontamente adottate iniziative che assicurino<br />
<strong>la</strong> conformità di indirizzo» delle procure.<br />
Tutto ciò, si legge nel<strong>la</strong> lettera di Marra, «al<br />
fine di dissipare le perplessità che derivano dal<strong>la</strong><br />
percezione di gestioni non unitarie delle indagini<br />
collegate».<br />
Ed ieri <strong>la</strong> Procura generale presso <strong>la</strong> Corte di<br />
Cassazione ha fornito una sponda al Quirinale:<br />
«tutto è avvenuto nell’ambito del<strong>la</strong> legge e delle<br />
prerogative previste», precisa il nuovo procuratore<br />
generale, Gianfranco Ciani, che allora<br />
stava sostituendo Esposito.<br />
Ma <strong>la</strong> polemica non si ferma.<br />
PRIMO PIANO<br />
Il governatore di Bankitalia, Ignazio<br />
Visco: «L'Italia ha un gap da<br />
recuperare con gli altri Paesi europei»<br />
3<br />
teoli, critica il governo per l’abban -<br />
dono del governo, sia da parte di chi<br />
invece, come Felice Belisario dell’I dv,<br />
avrebbe preferito una presa di posizione<br />
ancora più netta contro <strong>la</strong> realizzazione<br />
del Ponte.<br />
Del<strong>la</strong> realizzazione delle infrastrutture<br />
contenute nel programma del<br />
governo, Passera è però sempre più<br />
convinto tanto che, ha annunciato, è<br />
anche «allo studio <strong>la</strong> possibilità di<br />
proporre l’inserimento, nell’ordina -<br />
mento giuridico, di norme di carattere<br />
costituzionale che attribuiscano<br />
al<strong>la</strong> competenza esclusiva dello Stato<br />
le infrastrutture strategiche di interesse<br />
nazionale e sovranazionale».<br />
Anche perchè, come ha sottolineato il<br />
governatore di Bankitalia, Ignazio<br />
Visco, l'Italia ha un gap da recuperare<br />
con gli altri Paesi europei. L'obiettivo<br />
deve essere quello di imparare a spendere<br />
meglio, perchè «mantenere i<br />
conti pubblici equilibrati, è un’occa -<br />
sione, non solo una costrizione».<br />
I DV Antonio Di Pietro
RASSEGNASTAMPA<br />
2 mercoledì 20 giugno 2012<br />
L’ITALIA E LA CRISI<br />
Pier Luigi Bersani e Stefano Fassina FOTO TM NEWS/INFOPHOTO<br />
Franceschini, Pd:<br />
vogliamo una risposta<br />
vinco<strong>la</strong>nte e definitiva<br />
● I Democratici sottolineano i loro dubbi dopo<br />
l’audizione del<strong>la</strong> ministra ● Ma non faranno<br />
mancare il sostegno al<strong>la</strong> riforma del <strong>la</strong>voro<br />
ANDREA CARUGATI<br />
ROMA<br />
Dire sì allo sprint al<strong>la</strong> Camera sul<strong>la</strong> riforma<br />
del mercato del <strong>la</strong>voro «nonostante»<br />
il ministro Fornero. È questa <strong>la</strong><br />
strada stretta che il Pd ha deciso di percorrere,<br />
una strada in qualche modo obbligata,<br />
che dovrà passare obbligatoriamente<br />
per una soluzione al tema degli<br />
ulteriori 55mi<strong>la</strong> esodati.<br />
«Sugli esodati aspettiamo una risposta<br />
vinco<strong>la</strong>nte e definitiva», dichiara Dario<br />
Franceschini al termine del vertice<br />
con i capigruppo di maggioranza ieri sera<br />
al<strong>la</strong> Camera. Anche Pdl e Udc hanno<br />
deciso di rispondere positivamente al<strong>la</strong><br />
richiesta del premier Monti, un sì al ddl<br />
<strong>la</strong>voro prima del Consiglio europeo del<br />
28 e 29 giugno. Ma tutti i partiti del<strong>la</strong><br />
“strana maggioranza” chiedono a Fornero,<br />
che stamane parlerà a Montecitorio,<br />
una «intesa vinco<strong>la</strong>nte» che tocchi<br />
anche i temi degli ammortizzatori sociali<br />
e del<strong>la</strong> flessibilità in entrata. Dunque<br />
il governo, nel<strong>la</strong> giornata di oggi, dovrà<br />
dare delle risposte concrete. Domani<br />
una nuova capigruppo stabilirà <strong>la</strong> road<br />
map definitiva del ddl <strong>la</strong>voro, che deve<br />
essere approvato dal<strong>la</strong> Camera senza<br />
modifiche.<br />
Bersani aveva dettato <strong>la</strong> linea già ad<br />
ora di pranzo, prima che il ministro del<br />
Lavoro si presentasse in Senato per ammettere<br />
<strong>la</strong> presenza di altri 55mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori<br />
da tute<strong>la</strong>re. «Siamo pronti ad accelerare<br />
le norme sul mercato del <strong>la</strong>voro,<br />
anche se non ci soddisfano e dovremo<br />
tornarci sopra assolutamente, ma a<br />
fronte di questo ci vuole una risposta<br />
non verbale sul tema degli esodati perché<br />
non si può <strong>la</strong>sciare <strong>la</strong> situazione in<br />
così grave incertezza». «Questa per noi<br />
è <strong>la</strong> priorità», ha aggiunto del leader<br />
Pd, disponibile a votare un altra fiducia<br />
a Montecitorio. «Le fiducie le abbiamo<br />
sempre date...».<br />
Il discorso di Fornero a pa<strong>la</strong>zzo Madama<br />
ha ingarbugliato le cose. Perché<br />
di risposte concrete non ne sono arrivate,<br />
e tra molti par<strong>la</strong>mentari del Pd si è<br />
aperta una gara di tiro al piccione contro<br />
il ministro. Persino il moderatissimo<br />
Giorgio Merlo ha sparato a zero:<br />
«Ma questo sarebbe un ministro '”tecnico”<br />
che migliora e offusca il ruolo dei<br />
ministri politici? La professoressa For-<br />
nero par<strong>la</strong> del numero degli esodati come<br />
se discutesse di birilli. Da questo<br />
squallore emerge una so<strong>la</strong> conclusione.<br />
Speriamo che tornino in fretta i politici,<br />
quelli veri». Sul<strong>la</strong> stessa linea anche Stefano<br />
Esposito, torinese come Merlo e <strong>la</strong><br />
ministra: «Sul<strong>la</strong> vicenda esodati ormai<br />
siamo al<strong>la</strong> farsa, questo ministro fa rimpiangere<br />
Sacconi...». L’unica voce che<br />
difende pianamente il ministro è quel<strong>la</strong><br />
del senatore Tiziano Treu: «La sua re<strong>la</strong>zione<br />
ha fornito dati puntuali che hanno<br />
fatto chiarezza su una materia finora<br />
carica di polemiche e incertezze».<br />
Tocca al ”falco” Stefano Fassina, per<br />
una volta, vestire i panni del pompiere.<br />
«Fornero? Sugli esodati c’è stato un passo<br />
avanti significativo, ma l’obiettivo<br />
non è stato raggiunto. Si deve andare<br />
oltre, coprire tutta <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea che va salvaguardata».<br />
E tuttavia, <strong>la</strong> richiesta di<br />
Monti, approvare il ddl <strong>la</strong>voro (che comprende<br />
anche le modifiche dell’articolo<br />
18) entro il Consiglio europeo del 28 e<br />
29 giugno, sarà accolta dal Pd. «Nonostante<br />
<strong>la</strong> risposta di Fornero sugli esodati»,<br />
spiega Fassina.<br />
Il ministro si è presentato ieri nel tardo<br />
pomeriggio all’incontro con i capigruppo<br />
di maggioranza del<strong>la</strong> Camera.<br />
Proponendo un «tavolo tecnico» per risolvere<br />
<strong>la</strong> questione esodati. I democratici<br />
però non si accontentano dell’evocazione<br />
generica di un tavolo. «Il valzer<br />
dei numeri è un pessimo esercizio, conseguenza<br />
di un approccio sbagliato.<br />
Dietro quei numeri ci sono famiglie distrutte»,<br />
ricorda in Senato il vicecapogruppo<br />
Nico<strong>la</strong> Latorre. Che invita il governo<br />
ad aprire subito «un tavolo con i<br />
sindacati». Paolo Nerozzi, senatore ed<br />
ex dirigente del<strong>la</strong> Cgil, spiega che «il tavolo<br />
con i sindacati deve essere convocato<br />
già questa settimana». «Il governo-<br />
spiega Nerozzi- non può menare il<br />
can per l’aia. Il rapporto con i sindacati<br />
non può essere estemporaneo, deve diventare<br />
costitutivo».<br />
...<br />
Stefano Fassina: un passo<br />
avanti, ma si deve coprire<br />
<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea di chi è rimasto<br />
senza <strong>la</strong>voro e pensione<br />
Fornero «trova»<br />
altri 55mi<strong>la</strong> esodati<br />
● La ministra in<br />
Senato ammette<br />
l’errore ● Ma attacca<br />
l’Inps ● Squinzi: il ddl<br />
<strong>la</strong>voro è una boiata...<br />
MASSIMO FRANCHI<br />
ROMA<br />
Un’autocritica implicita senza mai criticarsi.<br />
Nell’informativa all’Au<strong>la</strong> del Senato<br />
sugli esodati <strong>la</strong> ministra Elsa Fornero<br />
ammette candidamente che ci sono<br />
altre 55mi<strong>la</strong> «persone da salvaguardare<br />
entro il 2014», usando un escamotage<br />
temporale per non dover ammettere<br />
che i «salvaguardati» entro il 2013 erano<br />
molti di più dei 65mi<strong>la</strong> previsti. Ma il<br />
tutto senza individuare altro che un generico<br />
«mix di soluzioni», usando sempre<br />
il condizionale, par<strong>la</strong>ndo di «<strong>la</strong>vori<br />
di pubblica utilità» per chi doveva invece<br />
andare in pensione o di «estensione<br />
del trattamento di disoccupazione»,<br />
senza individuare alcuna copertura finanziaria.<br />
Uniche aperture, dopo mesi di dialogo<br />
negato o ingessato, <strong>la</strong> disponibilità<br />
ad un «confronto serrato con Par<strong>la</strong>mento<br />
e parti sociali per un monitoraggio<br />
permanente dei numeri».<br />
Una informativa in pieno stile tecnico,<br />
divisa in tre parti («ricostruizione<br />
dei fatti, ricognizione dei numeri, proposte<br />
di soluzione») tutta sul<strong>la</strong> difensiva.<br />
«Non si tratta di garantire diritti acquisiti»,<br />
ha subito precisato <strong>la</strong> ministra.<br />
Per spiegare <strong>la</strong> fossilizzazione durata 6<br />
mesi sui 65mi<strong>la</strong> Fornero ha spiegato come<br />
«<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea fosse difficile da quantificare<br />
e quindi ho ritenuto prioritario salvaguardare<br />
il contingente già uscito dal<br />
<strong>la</strong>voro». Gli altri non sono stati «tra<strong>la</strong>sciati»,<br />
ma «<strong>la</strong> non imminenza del problema<br />
e l’assenza di risorse finanziare<br />
hanno indotto a ritenere di affrontare il<br />
MARCO VENTIMIGLIA<br />
MILANO<br />
Tutto si può dire meno che Giorgio<br />
Squinzi abbia scelto un profilo basso nel<br />
commentare <strong>la</strong> riforma del <strong>la</strong>voro. «È<br />
una vera boiata - ha detto il nuovo presidente<br />
di Confindustria -, ma non possiamo<br />
che prenderce<strong>la</strong> così: dobbiamo presentarci<br />
il 28 giugno al Consiglio europeo<br />
con il testo approvato». Ma in un<br />
momento così grave per il Paese non<br />
mancano coloro che ritengono come<br />
un’uscita del genere non vada enfatizzata,<br />
piuttosto contano i fatti che l’hanno<br />
innescata. È ad esempio il pensiero<br />
dell’imprenditrice Cristina Trucco che<br />
definisce il commento di Squinzi «una<br />
comprensibile provocazione».<br />
Lariformadel<strong>la</strong>voro, però, nonsembra<br />
piacere troppo agli industriali.<br />
«Io non sarei troppo netta al riguardo.<br />
Credo che dentro Confindustria ci sono<br />
persone realiste, che si rendono ben<br />
conto del contesto nel quale questo<br />
provvedimento è maturato. Il momento<br />
è talmente grave che è difficile immaginare<br />
interventi che non suscitino forti<br />
reazioni. Le scelte impopo<strong>la</strong>ri diventano<br />
inevitabili ma necessarie. E poi non è<br />
che in materia di <strong>la</strong>voro sia stato messo<br />
il punto. Nei prossimi mesi si potrà tornare<br />
sul tema ed apportare dei miglioramenti».Negliambientiimprenditorialic’eranoaltre<br />
attese nei confronti dell’esecutivo<br />
Monti?<br />
problema in seguito». Poi è arrivato il<br />
tema del<strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione Inps indirizzata a<br />
Laura Piatti, componente dello staff<br />
del<strong>la</strong> ministra. Senza mai smentire di<br />
aver<strong>la</strong> richiesta e ricevuta a gennaio e<br />
utilizzata per costruire il decreto dei<br />
65mi<strong>la</strong>, Fornero ha però ribadito l’attacco<br />
all’Inps precisando che i 390mi<strong>la</strong><br />
erano «un dato che è stato interpretato<br />
come numero di <strong>la</strong>voratori da salvaguardare,<br />
ciò che non è» perché il dato<br />
«è parziale e fuorviante. Non ho mai fornito<br />
informazioni non vere. Rivendico<br />
anzi - ha proseguito - di avere assunto,<br />
coerentemente con <strong>la</strong> oggettiva complessità<br />
del problema, un atteggiamento<br />
di chiarezza e trasparenza».<br />
Poi arrivano i nuovi dati. «Pur non<br />
avendo una esatta scansione delle uscite,<br />
si potrebbe includere coloro che hanno<br />
ripreso a <strong>la</strong>vorare in modo saltuario<br />
e che maturano <strong>la</strong> decorrenza entro il<br />
2014 e i <strong>la</strong>voratori cessati individualmente.<br />
Questa nuova p<strong>la</strong>tea da salvaguardare<br />
è quantificabile, con un margine<br />
di errore, in circa 55mi<strong>la</strong> soggetti:<br />
40mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori in mobilità ordinaria,<br />
a seguito di accordi sindacali stipu<strong>la</strong>ti<br />
entro il 31 dicembre e con data di<br />
licenziamento successiva al 4 dicembre<br />
(compresi dunque quelli di Termini<br />
Imerese, ndr), includendo coloro che<br />
maturano i requisiti per <strong>la</strong> pensione entro<br />
<strong>la</strong> fine del periodo di mobilità», più<br />
«1.600 <strong>la</strong>voratori del settore finanziario<br />
(bancari, ndr) aventi diritto ad accedere<br />
a fondi di solidarietà; 7.400 preselezioni<br />
volontarie, con ultimo versamento<br />
contributivo volontario, con pensione<br />
avente decorrenza nel 2014, secondo<br />
i requisiti del<strong>la</strong> precedente nor-<br />
...<br />
In tribuna in Senato<br />
alcuni esodati. Ne sono<br />
usciti ancora più incerti<br />
sul loro futuro<br />
L’INTERVISTA<br />
«Anche su questo occorre essere pragmatici.<br />
Siamo di fronte ad un governo<br />
composto da tecnici, ma che non è certo<br />
arrivato da Marte. Intendo dire che le<br />
convinzioni e le teorie coltivate per anni<br />
dagli attuali ministri adesso devono fare<br />
i conti con <strong>la</strong> realtà dei partiti, dei sindacati,<br />
del malcontento popo<strong>la</strong>re. E, soprattutto,<br />
adeguarsi ai compromessi<br />
del<strong>la</strong> politica».<br />
Sièdettoche<strong>la</strong>discussioneintornoal<strong>la</strong><br />
riforma del <strong>la</strong>voro è stata fuorviante.<br />
Condivide?<br />
«Per certi versi sì. Ad esempio il dibattito<br />
si è concentrato, per motivi anche<br />
mediatici, intorno all’articolo 18 mettendo<br />
in secondo piano altri aspetti<br />
che in questo momento sono più importanti<br />
per combattere <strong>la</strong> crisi».<br />
Ad esempio?<br />
«Ritengo che per ri<strong>la</strong>nciare le imprese<br />
mativa, e 6.000 <strong>la</strong>voratori cessati entro<br />
il 31 dicembre 2011, in ragione di accordi<br />
individuali e collettivi, sempre con<br />
pensione con decorrenza entro il<br />
2014».<br />
All’uscita <strong>la</strong> delegazione di <strong>la</strong>voratori<br />
esodati è tutt’altro che soddisfatta.<br />
Pur essendo veri specialisti in materia,<br />
non hanno le idee chiare sulle parole<br />
del<strong>la</strong> ministra. Par<strong>la</strong>no fra di loro: «Ma<br />
tu hai capito se ci sei dentro i nuovi<br />
55mi<strong>la</strong>?». «No». «Neanche io».<br />
I commenti dei sindacati sono molto<br />
critici. Per <strong>la</strong> Cgil «ricomincia <strong>la</strong> danza<br />
dei numeri, ma per <strong>la</strong> soluzione del problema<br />
siamo ancora in alto mare - attacca<br />
il segretario confederale Vera Lamonica<br />
-. Il ministro ora par<strong>la</strong> di 55mi<strong>la</strong><br />
persone ed annuncia un censimento<br />
che non si capisce quando si farà e soprattutto<br />
perché non è stato fatto finora.<br />
Non si inverte però <strong>la</strong> logica che ci<br />
ha condotti fino a qui, facendo chiarezza<br />
sui criteri che devono presiedere ad<br />
ogni ricognizione numerica». Il leader<br />
del<strong>la</strong> Uil Luigi Angeletti definisce «inaccettabile»<br />
<strong>la</strong> proposta Fornero<br />
sull’estensione del<strong>la</strong> disoccupazione o<br />
incentivi a partecipare su base volontaria<br />
a <strong>la</strong>vori di pubblica utilità. «Confidiamo<br />
che in Par<strong>la</strong>mento ci sia una maggioranza<br />
responsabile che non faccia<br />
mai passare soluzioni così aberranti come<br />
quel<strong>la</strong> indicata». Per <strong>la</strong> Cisl «ancora<br />
una volta il ministro appare evasivo,<br />
non affronta i problemi degli esodati e<br />
ignora il disagio di centinaia di migliaia<br />
di <strong>la</strong>voratori», attacca il segretario confederale<br />
Maurizio Petriccioli. Per Giovanni<br />
Centrel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Ugl «le risposte<br />
del ministro Fornero sono evasive e dimostrano<br />
che non c’è volontà di risolvere<br />
il problema».<br />
Per quanto riguarda <strong>la</strong> riforma del<br />
<strong>la</strong>voro ieri il presidente Squinzi ha calcato<br />
<strong>la</strong> mano, quasi parafrasando Paolo<br />
Vil<strong>la</strong>ggio sul<strong>la</strong> “Corazzata Potemkin”:<br />
«La riforma, fatta così, è una vera boiata»,<br />
in ogni caso «non possiamo che<br />
prenderce<strong>la</strong> così».<br />
«La flessibilità resta decisiva»<br />
Cristina Trucco<br />
Imprenditrice,<br />
gestisce a Cuneo<br />
insieme con il padre<br />
l’azienda di famiglia<br />
il Poliambu<strong>la</strong>torio<br />
Pasteur<br />
unintervento essenziale da compiere riguardi<br />
<strong>la</strong> flessibilità del <strong>la</strong>voro. Nell’immediato,<br />
delle regole diverse consentirebbero<br />
di combattere un’emergenza<br />
drammatica quale <strong>la</strong> disoccupazione<br />
giovanile.Per arginar<strong>la</strong> non si può continuare<br />
ad andare avanti con <strong>la</strong> filosofia<br />
del posto fisso a tutti i costi».<br />
Veramenteintemadiflessibilitàl’esecutivo<br />
tecnico qualcosa l’ha fatta...<br />
«Purtroppo non è abbastanza, anche<br />
se qui ci ricolleghiamo al discorso di<br />
partenza, quello delle scelte quasi obbligate<br />
a cui ha dovuto sottostare il governo<br />
Monti. Per dirne una, credo che<br />
ci sia bisogno di agevo<strong>la</strong>zioni fiscali<br />
molto forti a beneficio delle imprese<br />
che assumono».<br />
Un altro provvedimento appena uscito<br />
da Pa<strong>la</strong>zzo Chigi che tocca da vicino il<br />
mondo imprenditoriale è quello sullo<br />
sviluppo. Che idea si è fatta?<br />
«Forse è ancora presto per entrare nel<br />
merito, con un testo che adesso verrà<br />
valutato in Par<strong>la</strong>mento. Posso dire che<br />
da un provvedimento del genere mi<br />
aspetto essenzialmente due cose: da<br />
un <strong>la</strong>to che sia in grado di ri<strong>la</strong>nciare<br />
l’attività delle imprese italiani sui mercati<br />
esteri, comprese quelle con stabilimenti<br />
situati anche in altri Paesi, che<br />
non vanno per queste messe al<strong>la</strong> gogna;<br />
dall’altro <strong>la</strong>to è importante varare<br />
delle misure capaci di riportare gli<br />
investimenti stranieri nel nostro Paese<br />
<strong>la</strong> cui esiguità si fa ancora più sentire<br />
in tempi di crisi economica».
RASSEGNASTAMPA<br />
18 Economia Italia / Mondo<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
I sindacati scettici chiedono coperture per tutti. Il Pd: «Basta parole, servono fatti»<br />
Esodati, aggiunti altri 55.000<br />
Elsa Fornero in affanno al Senato cerca di mettere una pezza al pasticcio<br />
di ALESSIA TAGLIACOZZO<br />
ROMA – Potrebbero essere<br />
120.000 nel complesso i <strong>la</strong>voratori<br />
salvaguardati rispetto<br />
all’aumento dell’età<br />
pensionabile previsto dal<strong>la</strong><br />
riforma Fornero e che quindi<br />
potranno andare in pensione<br />
con le vecchie regole:<br />
al decreto firmato per<br />
65.000 soggetti nei giorni<br />
scorsi infatti potrebbero aggiungersi,<br />
secondo l’infor -<br />
mativa di ieri del ministro<br />
del Lavoro, Elsa Fornero al<br />
Senato, altri 55.000 soggetti,<br />
soprattutto tra i <strong>la</strong>voratori<br />
per i quali sono stati firmati<br />
accordi di mobilità in<br />
sede governativa.<br />
Fornero ha definito le cifre<br />
contenute nel<strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione<br />
Inps al Ministero<br />
che calco-<br />
<strong>la</strong>vano <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea<br />
degli esodati<br />
(quei <strong>la</strong>voratori<br />
che rischiano di<br />
restare senza <strong>la</strong>voro<br />
e senza<br />
pensione) in<br />
390.200 unità<br />
«parziali e fuorvianti»accusando<br />
l'Istituto di aver «impropriamente<br />
alimentato le polemiche».<br />
La nuova p<strong>la</strong>tea di «salvati»<br />
non convince però i sindacati<br />
che tornano a chiedere<br />
una soluzione previdenziale<br />
per tutti e dicono no<br />
all’ipotesi del Governo di<br />
estendere gli ammortizzatori<br />
sociali ai <strong>la</strong>voratori esodati<br />
meno anziani che non<br />
siano coinvolti in accordi<br />
collettivi di mobilità.<br />
La soluzione per i <strong>la</strong>voratori<br />
esodati è chiesta con<br />
grande forza anche dal Pd<br />
che con il leader Pierluigi<br />
Bersani si dice disponibile<br />
ad accelerare sul<strong>la</strong> riforma<br />
del mercato del <strong>la</strong>voro purchè<br />
ci sia una risposta «non<br />
verbale e rapida» sul problema.<br />
Il ministro del Lavoro si<br />
è detto disponibile a un tavolo<br />
tecnico sugli esodati (anche<br />
se, ha spiegato, <strong>la</strong> defi-<br />
Il ministro<br />
accusa l’Inps<br />
di aver fornito<br />
dati parziali<br />
nizione corretta da usare è<br />
«<strong>la</strong>voratori che meritano,<br />
pur con costi per <strong>la</strong> collettività,<br />
di essere salvaguardati<br />
dagli effetti del recente<br />
inasprimento delle regole<br />
per il pensionamento»).<br />
Tra i <strong>la</strong>voratori che dovrebbero<br />
essere salvaguardati<br />
con il prossimo provvedimento<br />
del Governo dovrebbero<br />
esserci anche<br />
quelli dello stabilimento<br />
Fiat di Termini Imerese<br />
chiuso lo scorso dicembre.<br />
Potranno infatti andare in<br />
pensione con le vecchie regole<br />
anche coloro che hanno<br />
fatto accordi entro il 4 o il<br />
31 dicembre ma per i quali il<br />
collocamento in mobilità è<br />
previsto anche in data successiva<br />
(per quelli di Termini<br />
nel corso dei<br />
due anni di cassa<br />
integrazione<br />
straordinaria<br />
concedibili nei<br />
casi di cessazione<br />
di attività).<br />
Per quanto riguarda<br />
i prosecutori<br />
volontari<br />
e i cosiddetti<br />
«cessati» dal <strong>la</strong>voro<br />
entro il 31 dicembre<br />
dovrebbe essere esteso da 24<br />
a 36 mesi il periodo entro il<br />
quale vanno raggiunti i requisiti<br />
(non entro il 2013<br />
ma entro il 2014). Per i <strong>la</strong>voratori<br />
«meno anziani» che<br />
restano esclusi dal nuovo<br />
provvedimento il Governo<br />
pensa a un «mix di misure»<br />
come l'estensione del trattamento<br />
di disoccupazione,<br />
formule di sostegno dell’im -<br />
piego con incentivi contributivi<br />
e fiscali o <strong>la</strong> partecipazione<br />
volontaria a <strong>la</strong>vori di<br />
pubblica utilità. Fornero<br />
ipotizza anche <strong>la</strong> possibilità<br />
di estendere il metodi di calcolo<br />
«contributivo pieno»<br />
adesso previsto per le donne<br />
che vogliano uscire dal <strong>la</strong>voro<br />
prima dell’età di vecchiaia,<br />
anche agli uomini<br />
«come opzione di scelta da<br />
demandare a <strong>la</strong>voratore e<br />
azienda».<br />
Squinzi: «Questa riforma è una boiata». Il Pdl ha dei dubbi<br />
Lavoro, verso il sì del Par<strong>la</strong>mento<br />
Confindustria attacca <strong>la</strong> “professor essa”<br />
di CHIARA SCALISE<br />
ROMA – Il governo è vicino a incassare<br />
il sì dei partiti ad una approvazione<br />
veloce e senza ulteriori<br />
modifiche del<strong>la</strong> riforma del<br />
mercato del <strong>la</strong>voro.<br />
Oggi però sarà ancora una<br />
giornata di trattative, perchè il<br />
Pdl ma soprattutto il Pd vorrebbero<br />
assicurazioni sui temi posti sul<br />
tavolo a partire dal<strong>la</strong> questione<br />
dei cosiddetti esodati.<br />
Mentre dunque in Par<strong>la</strong>mento<br />
si tratta, a fare <strong>la</strong> voce grossa ieri è<br />
stata Confindustria: «Non possiamo<br />
che prenderce<strong>la</strong> così, ma <strong>la</strong><br />
riforma del <strong>la</strong>voro – osa il neo presidente<br />
Giorgio Squinzi – è una<br />
vera boiata».<br />
Giudizio, del quale il numero<br />
uno degli Industriali «si ricrederà»,<br />
è l’asciutta risposta del<strong>la</strong> Professoressa<br />
che comunque non si<br />
stanca di ripetere che non esistono<br />
«dogmi» e come <strong>la</strong> riforma sarà<br />
oggetto di un monitoraggio in<br />
modo da poter cambiare, se necessario,<br />
ciò che non va.<br />
Secondo un calendario<br />
informale, <strong>la</strong> riforma<br />
del <strong>la</strong>voro potrebbe<br />
essere licenziato<br />
dal<strong>la</strong> Camera in via<br />
definitiva <strong>la</strong> prossima<br />
settimana (per giovedì<br />
è convocata una<br />
conferenza dei capigruppo<br />
a Montecitorio)<br />
con tanto di voti<br />
multipli di fiducia, così<br />
come è accaduto al<br />
Senato.<br />
E le modifiche che i<br />
partiti chiedono (più<br />
flessibilità in entrata,<br />
ma anche interventi<br />
sul<strong>la</strong> detassazione dei<br />
premi di produttività<br />
il Pdl, più ammortizzatori<br />
e una rapida soluzione<br />
per i <strong>la</strong>voratori<br />
senza <strong>la</strong>voro e senza<br />
pensione il Pd) potrebbero<br />
trovare posto in<br />
parte nel decreto legge<br />
sullo sviluppo che<br />
tra l’altro deve ancora<br />
essere pubblicato in<br />
Gazzetta Ufficiale.<br />
Che di fronte a risposte<br />
«rapide» e affidate<br />
non solo al<strong>la</strong> vo<strong>la</strong>tilità delle parole<br />
il Pd sia pronto ad «accelerare»<br />
andando incontro alle richieste<br />
del governo è quanto mette in<br />
chiaro lo stesso segretario Pier<br />
Luigi Bersani già dal mattino di<br />
ieri.<br />
Il punto è capire se <strong>la</strong> convocazione<br />
di «un tavolo tecnico» come<br />
annunciato in un primo momento<br />
dal ministro Fornero per i Democratici<br />
sia sufficiente.<br />
Lasciando <strong>la</strong> riunione il presidente<br />
dei deputati Dario Franceschini<br />
non si sbi<strong>la</strong>ncia: chiede infatti<br />
soluzioni «vinco<strong>la</strong>nti e definitive»<br />
ma glissa a chi gli chiede<br />
se questo vada tradotto come <strong>la</strong><br />
rinnovata richiesta di un nuovo<br />
decreto legge.<br />
Sul fronte opposto il Pdl, che si<br />
dice convinto che con <strong>la</strong> riforma<br />
al<strong>la</strong> fine si perderanno addirittura<br />
500mi<strong>la</strong> posti di <strong>la</strong>voro ma dà<br />
anche per certo il via libera<br />
sprint.<br />
Il ddl «sarà approvato prima del<br />
28 giugno», è il pronostico del re<strong>la</strong>tore<br />
al testo e deputato del centrodestra<br />
Giuliano Cazzo<strong>la</strong> che<br />
però di fronte all’ipotesi di accordi<br />
per modifiche future mostra<br />
tutto il suo scetticismo: «Passata<br />
<strong>la</strong> festa – dice infatti – gabbato lo<br />
Santo».<br />
«Abbiamo consegnato al ministro<br />
Fornero – spiega però in serata,<br />
dopo il vertice, il capogruppo<br />
del Pdl, Fabrizio Cicchitto –<br />
precise proposte da cui ci aspettiamo<br />
precise risposte».<br />
A dare comunque il senso di<br />
un’intesa ormai raggiunta ci<br />
pensano l’Udc e Futuro libertà e lo<br />
suggel<strong>la</strong> lo stesso ministro al<strong>la</strong> fine<br />
del<strong>la</strong> riunione che assicura di<br />
aver rilevato «<strong>la</strong> disponibilità» dei<br />
gruppi ad accelerare.<br />
Ragnetti e Co<strong>la</strong>ninno ottimisti sul futuro<br />
Alitalia, 2012 in perdita<br />
ma l’utile tornerà nel 2013<br />
ROMA – Il 2012 è «l'annus horribilis del trasporto<br />
aereo». E anche Alitalia non riuscirà<br />
a salvarsi: quest’anno infatti sarà «quasi certamente<br />
peggiore» del 2011. Ma si può guardare<br />
al 2013 con un pò più di ottimismo, alzando<br />
l’obiettivo dal pareggio all’utile. È lo<br />
scenario tratteggiato dal neo amministratore<br />
delegato Andrea Ragnetti che, insieme al<br />
presidente Roberto Co<strong>la</strong>ninno, ha illustrato<br />
ieri ai dipendenti l’avvio del<strong>la</strong> 'fase due': sviluppo<br />
e ricavi attraverso un manifesto in 10<br />
punti per trasformare Alitalia «da azienda<br />
solida a grande azienda».<br />
La convention 'Alitalia Day 2012' è stata<br />
l’occasione per i vertici dell’azienda per fare<br />
un bi<strong>la</strong>ncio dei primi tre anni di attività del<strong>la</strong><br />
nuova Alitalia e presentare gli obiettivi dei<br />
prossimi tre.<br />
Ragnetti, al comando da 100 giorni («sono<br />
solo tre mesi – ha detto – ma pesano come tre<br />
anni»), ha ammesso che «non è facile essere<br />
ottimisti in questo periodo», il più difficile<br />
per l’azienda, ma che può anche essere una<br />
«svolta storica». Tutto il settore è infatti travolto<br />
da una serie di variabili che vanno dal<br />
prezzo del petrolio al<strong>la</strong> macroeconomia alle<br />
varie tasse e balzelli. E quindi il 2012 sarà per<br />
Alitalia certamente peggiore del 2011: già<br />
questo secondo trimestre è «terribile». Ma<br />
l’azienda «è sana e solida» e non ha bisogno di<br />
ricapitalizzazione, ha assicurato Ragnetti,<br />
spiegando che si può guardare con un pò più<br />
di ottimismo al 2013, per il quale Ragnetti<br />
annuncia un nuovo obiettivo: non il pareggio,<br />
ma l’utile che non si vede da 15-20 anni.<br />
«Oggi si cambia, il nuovo periodo si chia-<br />
ma sviluppo», ha aggiunto Co<strong>la</strong>ninno, che<br />
ha più volte elogiato il nuovo a.d. («l'uomo<br />
giusto al momento giusto»), indicando gli<br />
obiettivi per i prossimi tre anni: portare i<br />
conti in positivo, triplicare i clienti, e soprattutto<br />
battere le low cost («faremo venire un<br />
pò di acidità di stomaco» alle compagnie no<br />
frills).<br />
«Al<strong>la</strong> base del nostro <strong>la</strong>voro dei prossimi<br />
tre anni c'è <strong>la</strong> crescita dei ricavi», ha aggiunto<br />
Ragnetti, che ha anche annunciato <strong>la</strong> sfida<br />
al treno sul<strong>la</strong> Roma-Mi<strong>la</strong>no con un nuovo<br />
sistema tariffario (tariffe ridotte, più basse<br />
delle attuali e competitive con il treno) per riprendersi<br />
un pò di clienti. Sul<strong>la</strong> Roma-Mi<strong>la</strong>no<br />
però le misure di Alitalia si fermano qui,<br />
nonostante <strong>la</strong> richiesta dell’Antitrust di rimuovere<br />
il monopolio: noi non dobbiamo fare<br />
niente, chi deve fare qualcosa sono Fs e<br />
Ntv, mettendo più treni, ha detto Ragnetti,<br />
annunciando che dopo il ricorso al Tar<br />
l’azienda è pronta anche al Consiglio di Stato.<br />
Nel futuro di Alitalia prima o poi arriverà<br />
anche un’alleanza, ma avverrà in una posizione<br />
di forza, ha assicurato Ragnetti. Secondo<br />
Co<strong>la</strong>ninno il «naturale svolgimento<br />
delle cose» sarà l’alleanza con Air France-<br />
Klm, ma non sarà però una vendita specu<strong>la</strong>tiva.<br />
Esclusi inoltre i mille esuberi venti<strong>la</strong>ti<br />
dai sindacati: «qualche aggiustamento lo faremo,<br />
ma non saranno i mille di cui si par<strong>la</strong>»,<br />
ha detto Ragnetti. La Filt Cgil però avverte<br />
che le convention non bastano e torna a chiedere<br />
con urgenza il confronto con i sindacati.<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
mercoledì 20 giugno 2012 11<br />
Uno dei migranti soccorsi dopo il naufragio nel canale di Otranto, al <strong>la</strong>rgo di Santa Maria di Leuca FOTO ANSA<br />
La barca va a picco<br />
Sette migranti dispersi<br />
● Otranto Solo quattro<br />
i sopravvissuti<br />
salvati dalle onde<br />
● Partiti dal<strong>la</strong> Grecia<br />
Ricerche senza esito<br />
VINCENZO RICCIARELLI<br />
OTRANTO (LECCE)<br />
La temperatura dell’acqua è calda, il<br />
mare è piatto e le ultime ore di luce fanno<br />
ancora un po’ sperare di poter trovare<br />
superstiti al <strong>la</strong>rgo del Capo di Leuca<br />
dove ieri mattina, intorno alle 6, a cinque<br />
miglia dal<strong>la</strong> costa, si è consumata<br />
l’ennesima tragedia del mare: un barchino<br />
di cinque-sei metri in vetroresina alimentato<br />
da un piccolo motore, poco più<br />
che un guscio di noce, si è ribaltato facendo<br />
cadere in acqua gli 11 immigrati<br />
che erano a bordo.<br />
L’ennesimo viaggio del<strong>la</strong> speranza fi-<br />
L’ultimo atto d’accusa all’Italia è scritto<br />
nero su bianco in una sentenza emessa<br />
il 25 aprile dal tribunale di Darmstadt,<br />
in Germania. A corol<strong>la</strong>rio di una delle<br />
stante storie di rifugio precario che<br />
attraversano il belpaese. Storia di una<br />
donna soma<strong>la</strong>, che, approdata in Germania<br />
non voleva essere rispedita in<br />
italia, il paese che per primo le aveva<br />
dato asilo. La giustizia tedesca, a cui si<br />
era rivolta, le ha dato ragione. L’Italia<br />
non garantisce ai richiedenti asilo i diritti<br />
fondamentali, hanno scritto i giudici<br />
tedeschi, motivando <strong>la</strong> loro decisione.<br />
«In considerazione del ricorso del<strong>la</strong><br />
richiedente asilo e delle informazioni<br />
conosciute riguardanti l’effettiva applicazione<br />
del<strong>la</strong> protezione dei rifugiati in<br />
Italia, con partico<strong>la</strong>re riferimento al<strong>la</strong><br />
situazione umanitaria, economica e sanitaria,<br />
come anche <strong>la</strong> situazione abitativa<br />
dei richiedenti asilo - si legge nel<strong>la</strong><br />
sentenza -, il tribunale deve concludere<br />
che l’Italia non rispetta i suoi obblighi<br />
del diritto internazionale che risultano<br />
dal<strong>la</strong> carta dell’Unione europea<br />
sui diritti fondamentali e dal<strong>la</strong> conven-<br />
nito nel modo più drammatico. Quattro<br />
persone - due hanno detto di essere libici,<br />
uno ha dichiarato di essere afghano e<br />
un altro ha detto di essere tunisino - sono<br />
state tratte in salvo e condotte prima<br />
nell’ospedale di Tricase, in provincia di<br />
Lecce, per accertamenti e poi nel Centro<br />
di prima accoglienza “Don Tonino<br />
Bello” di Otranto. Le loro condizioni di<br />
salute sono discrete. Per gli altri, le ricerche<br />
non si sono mai interrotte e sono<br />
proseguite per tutta <strong>la</strong> notte.<br />
Uno dei migranti tratti in salvo, in lingua<br />
francese, ha raccontato che <strong>la</strong> barca,<br />
presumibilmente salpata dalle coste<br />
greche, quando era a circa cinque miglia<br />
da Santa Maria di Leuca ha cominciato<br />
ad imbarcare acqua ed è affondata.<br />
A dare l’al<strong>la</strong>rme, intorno alle 6.30, è<br />
stata una nave in transito che ha segna<strong>la</strong>to<br />
<strong>la</strong> presenza di tre persone in mare.<br />
È quindi stata allertata <strong>la</strong> Guardia Costiera<br />
che ha inviato una motovedetta il<br />
cui equipaggio è riuscito a recuperare<br />
uno dei migranti che erano in mare,<br />
mentre gli altri tre, nel frattempo, era-<br />
zione di Ginevra sui rifugiati». Sentenza<br />
definitiva, non appel<strong>la</strong>bile.<br />
«Una condanna molto generica, perché<br />
non mette a fuoco che ci sono luci e<br />
ombre, anche in altri paesi, inclusa <strong>la</strong><br />
stessa Germania», replica Christofer<br />
Hein, Direttore del Consiglio italiano<br />
per i rifugiati. E tuttavia vera, nel<strong>la</strong> sostanza.<br />
Come documenta proprio <strong>la</strong> fotografia<br />
appena scatta dal Cir insieme<br />
al Dipartimento di Scienze sociali del<strong>la</strong><br />
Sapienza. Una indagine condotta su<br />
222 rifugiati italiani, per <strong>la</strong> maggior<br />
parte di età compresa tra i 21 e i 30<br />
anni, che raccontano capitolo per capitolo<br />
<strong>la</strong> loro odissea italiana: costretti a<br />
vivere nelle baracche, a mendicare un<br />
<strong>la</strong>voro, a inseguire <strong>la</strong> burocrazia nel<strong>la</strong><br />
speranza di una integrazione sempre<br />
più negata.<br />
Il 44,6% degli intervistati, anche anni<br />
dopo il loro arrivo in Italia, non han-<br />
...<br />
La sentenza tedesca che<br />
dà ragione a chi fugge: «In<br />
Italia non sono garantiti<br />
i diritti fondamentali»<br />
PROVINCIA DI ROMA<br />
I Giovani Democratici<br />
e <strong>la</strong> campagna<br />
per lo «ius soli»<br />
Anticipare il legis<strong>la</strong>tore in materia di<br />
cittadinanza. È questo lo scopo<br />
dell’iniziativa dei Giovani<br />
Democratici del<strong>la</strong> Provincia di Roma,<br />
per stimo<strong>la</strong>re le amministrazione<br />
comunali ad approvare una mozione<br />
per il conferimento del<strong>la</strong> cittadinanza<br />
onoraria ai bambini nati in Italia da<br />
genitori stranieri. I Giovani<br />
Democratici hanno già aderito al<strong>la</strong><br />
campagna “L’Italia sono anch’io” e <strong>la</strong><br />
re<strong>la</strong>tiva proposta di legge è stata<br />
inserita nel calendario dei <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong><br />
Camera per giugno. A precorrere i<br />
tempi sono stati già diversi comuni e<br />
province d’Italia con il benep<strong>la</strong>cito<br />
del Presidente del<strong>la</strong> Repubblica.<br />
Baracche e <strong>la</strong>vori in nero<br />
l’odissea dei rifugiati in Italia<br />
MARIAGRAZIA GERINA<br />
mgerina@unita.it<br />
Migranti al <strong>la</strong>voro per <strong>la</strong> raccolta<br />
dei pomodori FOTO DI CIRO FUSCO/ANSA<br />
no stati recuperati da alcuni diportisti.<br />
Alle ricerche dei sette dispersi - coordinate<br />
dal<strong>la</strong> Guardia costiera - hanno<br />
partecipato motovedette delle Capitanerie,<br />
del<strong>la</strong> Guardia di finanza, elicotteri<br />
delle fiamme gialle e del<strong>la</strong> Guardia costiera<br />
e mezzi aerei del<strong>la</strong> Marina militare.<br />
Sono stati proprio i mezzi aerei a permettere<br />
<strong>la</strong> localizzazione dello scafo a<br />
bordo del quale viaggiavano i migranti:<br />
solo <strong>la</strong> prua emergeva dalle onde mentre<br />
il resto dell’imbarcazione era stato<br />
sommerso dall’acqua. «È una notizia<br />
che suscita rabbia e dolore - ha commentato<br />
il presidente del<strong>la</strong> Regione Puglia,<br />
Nichi Vendo<strong>la</strong> - Credo che sia venuto il<br />
tempo di avviare una riflessione profonda<br />
su un tema che segnerà il futuro del<strong>la</strong><br />
storia umana». Perché, secondo il governatore<br />
del<strong>la</strong> Puglia, «non si può immaginare<br />
di governare i flussi migratori<br />
e <strong>la</strong> loro dimensione crescente con lo<br />
sguardo rivolto verso <strong>la</strong> repressione, come<br />
se si trattasse di un gigantesco problema<br />
di ordine pubblico». Una tragedia,<br />
ha aggiunto l’assessore regionale alle<br />
Politiche di inclusione dei migranti Nico<strong>la</strong><br />
Fratoianni, «che mette ancora in luce<br />
<strong>la</strong> Puglia come terra di accoglienza<br />
dei flussi di migranti da ogni parte del<br />
mondo». Un dramma, quindi, per <strong>la</strong> Puglia<br />
che torna tragicamente di attualità.<br />
E il presidente del Consiglio regionale<br />
pugliese, Onofrio Introna, è perentorio.<br />
«Dimenticando l’esodo dei profughi tunisini<br />
del 2011 e le scene di Manduria -<br />
ha tuonato - l’Europa ha ignorato un segnale<br />
di al<strong>la</strong>rme che ora si ripropone in<br />
tutta <strong>la</strong> sua dolorosa evidenza». Una linea,<br />
questa, che indica in maniera chiara<br />
anche il presidente del<strong>la</strong> Commissione<br />
Diritti Umani del Senato, Pietro Marcenaro:<br />
«È arrivato il momento - ha detto<br />
- di accelerare le iniziative e i negoziati<br />
dell’Europa e dell’Italia per permettere<br />
all’Unhcr di aprire, nei paesi di partenza<br />
dei migranti, dei centri nei quali<br />
sia possibile presentare domanda di asilo<br />
e di protezione umanitaria, rendendo<br />
possibili viaggi rego<strong>la</strong>ri e sicuri». Un tema<br />
su cui ha insistito anche il ministro<br />
del<strong>la</strong> Difesa Giampaolo Di Pao<strong>la</strong> secondo<br />
il quale <strong>la</strong> via da battere per cercare<br />
di risolvere i prblemi dell’immigrazione<br />
è quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> prevenzione «attraverso<br />
accordi di cooperazione con i paesi da<br />
cui si muovono i migranti. Altrimenti<br />
ha concluso il ministro - le tragedie in<br />
mare continueranno a ripetersi».<br />
Oggi, intanto, è <strong>la</strong> giornata mondiale<br />
del rifugiato: un giorno partico<strong>la</strong>re,<br />
quindi, e <strong>la</strong> Commissione Diritti Umani<br />
del Senato chiede che il governo italiano<br />
si faccia promotore subito di un incontro<br />
con i nostri partner dell’Unione<br />
Europea per affrontare subito il problema,<br />
prima che ci siano altri morti da<br />
contare.<br />
no neppure un <strong>la</strong>voro. Forse per questo<br />
gli altri si sentono, comunque, fortunati<br />
e felici del <strong>la</strong>voro che hanno. Anche<br />
se sono <strong>la</strong>ureati che fanno i braccianti,<br />
specializzati con un diploma<br />
post <strong>la</strong>uream che <strong>la</strong>vorano come operai.<br />
Oppure badanti e addetti alle pulizie.<br />
Ti piace? Sì, hanno risposto nel<br />
75,6% dei casi. «Mi permette di vivere».<br />
Anche se, oltretutto, il 22% di loro<br />
<strong>la</strong>vora in nero.<br />
«Ti devi svegliare presto a volte prima<br />
delle 4 del mattino... vai in questi<br />
posti a cercare <strong>la</strong>voro, noi li chiamiamo<br />
kaliffo ground (kaliffo significa<br />
schiavo a giornata ndr), li conoscono<br />
tutti... vai e aspetti. Poi qualcuno viene<br />
e ti chiede “<strong>la</strong>voro?”, e tu “sì”. Non lo<br />
conosci, non sai dove ti porterà: lo segui<br />
e basta, non chiedi niente. Lavori<br />
8,10 ore e magari ti danno 20 euro»,<br />
racconta agli intervistatori un rifugiato,<br />
che vive a Caserta. Una delle 7 città<br />
prese a campione per raccontare l’Italia<br />
vista dai rifugiati: Torino, Bologna,<br />
Roma, Lecce, Bado<strong>la</strong>to, Catania.<br />
«Sì, non c’è <strong>la</strong> guerra, però qui per<br />
me è come <strong>la</strong> guerra adesso», racconta<br />
Anele, giovane soma<strong>la</strong> approdata a<br />
Lampedusa in fuga dal<strong>la</strong> Libia di Gheddafi.<br />
«Credevo sarebbe cambiata <strong>la</strong><br />
...<br />
Quasi <strong>la</strong> metà di chi<br />
ottiene asilo non trova<br />
un <strong>la</strong>voro<br />
neppure dopo anni<br />
L’accoglienza<br />
è un diritto<br />
L’INTERVENTO<br />
FILIPPO MIRAGLIA*<br />
I DATI DELL’UNHCR SUI RIFUGIATI<br />
● NEL MONDO CONFERMANO UNA<br />
REALTÀ diversa da quel<strong>la</strong> spesso<br />
rappresentata. La maggior parte di<br />
chi fugge da guerre o persecuzioni<br />
trova protezione nei Paesi limitrofi<br />
che quasi sempre hanno grosse<br />
difficoltà ad assicurare l’essenziale<br />
anche ai propri cittadini. Ciò<br />
smentisce l’idea di un Occidente<br />
invaso da profughi. Un anno fa, di<br />
primavera araba si par<strong>la</strong>va in Italia<br />
per l’arrivo di tanti tunisini e di<br />
migliaia di libici. Il governo di allora<br />
urlò all’invasione, mentre l’Europa ci<br />
avrebbe <strong>la</strong>sciati soli. Al ministro<br />
Maroni fu fatto notare che altri Paesi<br />
dell’Ue avevano accolto numeri ben<br />
più alti. E infatti tra i primi 10 Paesi<br />
che a livello mondiale ospitano<br />
rifugiati non c’è l’Italia, che con i suoi<br />
58 mi<strong>la</strong> è ben lontana dagli altri.<br />
I 34 mi<strong>la</strong> richiedenti asilo del 2011<br />
sono stati in gran parte distribuiti<br />
nel<strong>la</strong> rete d’accoglienza predisposta<br />
dalle Regioni e gestita dal<strong>la</strong><br />
Protezione Civile. In base alle<br />
segna<strong>la</strong>zioni al numero verde<br />
dell’Arci oltre <strong>la</strong> metà sono stati<br />
affidati a strutture inadeguate. I<br />
profughi ospitati dal<strong>la</strong> «rete» sono<br />
stati indirizzati, i molti casi con<br />
forzature, verso <strong>la</strong> richiesta d’asilo e<br />
ora fioccano i dinieghi. Il governo<br />
tecnico non sembra voler risolvere i<br />
guai del governo Berlusconi, nè sui<br />
permessi di soggiorno nè<br />
sull’accoglienza. Le oltre 800<br />
convenzioni firmate per aprire<br />
altrettanti centri sono senza<br />
copertura finanziaria. Aggiungete il<br />
nuovo accordo con <strong>la</strong> Libia, in<br />
preoccupante continuità con il<br />
precedente governo, ed è evidente<br />
che questo 20 giugno si celebra in un<br />
contesto per nul<strong>la</strong> positivo. L’Arci si<br />
mobilita in tante città, per ribadire<br />
l’urgenza di un cambio in tema di<br />
diritto d’asilo. Negare i diritti<br />
all’accoglienza, in partico<strong>la</strong>re a chi<br />
chiede protezione, equivale a negare<br />
i valori fondamentali del<strong>la</strong> nostra<br />
democrazia. Il 20 giugno serve a<br />
ricordarci questo.<br />
*Responsabile immigrazione Arci<br />
mia vita, che avrei trovato <strong>la</strong>voro e mi<br />
sarei trovata bene», spiega: «Invece<br />
non c’è niente».<br />
Neppure <strong>la</strong> casa: <strong>la</strong> metà al<strong>la</strong> domanda<br />
«sei soddisfatto del<strong>la</strong> tua situazione<br />
abitativa?» dice “no” o preferisce non<br />
rispondere. Vivono in baracche, in case<br />
sporche, sovraffol<strong>la</strong>te. Solo il 31,1% è<br />
passato per un Centro per richiedenti<br />
asilo. E solo il 26% è passato attraverso<br />
<strong>la</strong> rete dello Sprar, il sistema di protezione<br />
per richiedenti asilo e rifugiati,<br />
che pure, su 3mi<strong>la</strong> posti disponibili nel<br />
2011 ha dato accoglienza a 7500 richiedenti<br />
asilo e rifugiati, come spiega, Danie<strong>la</strong><br />
Di Capua, direttrice dell’ufficio di<br />
coordinamento.<br />
Ottimisticamente l’indagine condotta<br />
dal Cir insieme all’università La Sapienza<br />
di Roma si intito<strong>la</strong> «Le strade<br />
dell’integrazione». Eppure in Italia<br />
«non esiste neppure un programma nazionale<br />
per l’integrazione», scandisce<br />
il direttore del Cir. Basta guardare cosa<br />
raccontano i rifugiati dei corsi di italiano.<br />
Neppure quelli funzionano. «Occorrerebbe<br />
fare una spending review<br />
anche in questo settore», suggerisce<br />
Hein. Obiettivo: creare con le stesse risorse<br />
del fondo nazionale per l’asilo,<br />
un fondo specifico per l’integrazione.<br />
La paro<strong>la</strong>, che pure ora ha un ministero<br />
dedicato - osservano al Cir -, non trova<br />
ancora spazio nel<strong>la</strong> normativa italiana<br />
sull’asilo. Infondo si capisce se - come<br />
racconta lo stesso Hein - il committente,<br />
ovvero il ministero dell’Interno,<br />
che ha finanziato <strong>la</strong> ricerca, non ne abbia<br />
gradito i risultati.
RASSEGNASTAMPA<br />
mercoledì 20 giugno 2012 3<br />
La ministra Fornero mentre<br />
rifersice in Senato sugli<br />
esodati FOTO TM NEWS/INFOPHOTO<br />
Con <strong>la</strong> giornata di mobilitazione<br />
nazionale che<br />
abbiamo indetto per<br />
oggi 20 giugno vogliamo<br />
sollecitare il governo,<br />
il Par<strong>la</strong>mento, le<br />
forze politiche e le istituzioni locali ad<br />
intervenire con urgenza per sostenere<br />
il potere d’acquisto delle pensioni,<br />
per una nuova politica fiscale e per un<br />
welfare pubblico che sia in grado di<br />
rispondere alle esigenze degli anziani,<br />
con una partico<strong>la</strong>re attenzione verso<br />
quelli non autosufficienti.<br />
In partico<strong>la</strong>re chiediamo di riaprire<br />
<strong>la</strong> partita del<strong>la</strong> previdenza cancel<strong>la</strong>ndo<br />
il blocco del<strong>la</strong> rivalutazione delle<br />
pensioni introdotto dal<strong>la</strong> manovra Salva<br />
Italia ed intervenire con urgenza a<br />
sostegno dei redditi dei pensionati, a<br />
partire da quelli medio-bassi.<br />
L’ultima riforma delle pensioni, infatti,<br />
ha privato milioni di persone del<strong>la</strong><br />
già inadeguata e misera rivalutazione<br />
annuale, producendo una riduzione<br />
permanente delle loro pensioni.<br />
Si tratta di una norma messa in atto<br />
al solo scopo di fare cassa e per risanare<br />
i conti pubblici che - sommata a<br />
quel<strong>la</strong> sugli esodati e a quel<strong>la</strong> sull’innalzamento<br />
repentino dell’età pensionabile<br />
che ha penalizzato soprattutto<br />
le donne - ha reso <strong>la</strong> riforma profondamente<br />
iniqua e ingiusta.<br />
Sul fronte dei redditi riteniamo che<br />
non sia più rinviabile un intervento a<br />
sostegno del potere d’acquisto delle<br />
pensioni, fortemente eroso dall’elevata<br />
pressione fiscale, da un meccanismo<br />
inadeguato di rivalutazione all’inf<strong>la</strong>zione,<br />
dal continuo aumento del costo<br />
del<strong>la</strong> vita, del<strong>la</strong> sanità, dei servizi,<br />
dei prezzi e delle tariffe.<br />
APPELLO ALLA POLITICA<br />
Il governo, il Par<strong>la</strong>mento e le forze politiche<br />
devono, quindi, adoperarsi per<br />
migliorare fattivamente <strong>la</strong> condizione<br />
reddituale dei pensionati e per arrestare<br />
il loro progressivo impoverimento,<br />
tenuto conto che circa 8 milioni percepiscono<br />
meno di 1.000 euro al mese e<br />
Sul <strong>la</strong>voro ora servono scelte chiare<br />
IL COMMENTO<br />
LUIGI MARIUCCI<br />
SEGUE DALLA PRIMA<br />
Infatti tra gli ambiziosi propositi<br />
del<strong>la</strong> riforma Monti-Fornero vi è<br />
quello di «realizzare un mercato<br />
del <strong>la</strong>voro inclusivo e dinamico, in<br />
grado di contribuire al<strong>la</strong> creazione<br />
di occupazione, in quantità e<br />
qualità, al<strong>la</strong> crescita sociale ecc.»<br />
(articolo 1, primo comma). Ora<br />
non vi è dubbio che vi sia un certo<br />
contrasto tra tali propositi e <strong>la</strong><br />
condizione di quelle persone che<br />
avendo accettato una uscita<br />
anticipata dal <strong>la</strong>voro nelle diverse<br />
forme (accordi collettivi,<br />
individuali, cassa integrazione,<br />
mobilità, dimissioni ecc.) in vista<br />
di una prospettiva pensionistica<br />
ravvicinata, si sono viste mutare<br />
d’improvviso le regole del gioco e<br />
quindi allontanarsi l’età<br />
pensionabile, talora per un<br />
numero considerevole di anni.<br />
Persone che quindi a causa di una<br />
modifica uni<strong>la</strong>terale delle regole<br />
da parte dello Stato si sono trovate<br />
in un singo<strong>la</strong>re limbo: né<br />
<strong>la</strong>voratori attivi né pensionati, ma<br />
disoccupati involontari e senza<br />
reddito. Si può immaginare<br />
qualcosa di meno «inclusivo»?<br />
Quindi <strong>la</strong> soluzione del problema<br />
degli esodati dovrebbe essere<br />
considerata una condizione se non<br />
preliminare quanto meno<br />
coessenziale al<strong>la</strong> approvazione di<br />
una riforma che si vuole appunto<br />
«inclusiva».<br />
Il che può farsi con una chiara<br />
norma definitoria delle situazioni<br />
in oggetto e non sul<strong>la</strong> base di<br />
approssimative stime numeriche<br />
derivate, alquanto<br />
arbitrariamente, per deduzione<br />
dalle cifre stabilite in copertura<br />
finanziaria. È dunque positivo che<br />
il ministro Elsa Fornero riconosca<br />
ora che le misure fin qui adottate,<br />
riferite a una quota di 65.000<br />
interessati, sono insufficienti. Ma il<br />
ministro ora dovrebbe fare un<br />
passo in più: individuare una<br />
soluzione chiara e definitiva del<br />
problema.<br />
La vicenda degli esodati appare<br />
per altro verso emblematica<br />
...<br />
Persi mesi a discettare<br />
sull’articolo 18<br />
e sono rimasti in ombra<br />
i problemi veri<br />
I pensionati pagano<br />
un prezzo troppo alto<br />
dell’errore di fondo che è stato<br />
compiuto nell’impostare <strong>la</strong> riforma<br />
del mercato del <strong>la</strong>voro. Si sarebbe<br />
dovuti partire fin dall’inizio dal<strong>la</strong><br />
individuazione dei problemi reali<br />
più che dal proposito di produrre<br />
messaggi simbolici di dubbia<br />
efficacia pratica. Invece si sono<br />
persi dei mesi a discettare sul<strong>la</strong><br />
riforma dell’articolo 18 dello<br />
Statuto dei <strong>la</strong>voratori e sono<br />
rimasti in ombra i problemi veri: il<br />
sostegno al reddito e le politiche<br />
attive del <strong>la</strong>voro per quanti hanno<br />
perso il posto negli anni del<strong>la</strong> crisi<br />
e per quanti, soprattutto giovani,<br />
cercano davvero <strong>la</strong>voro e non lo<br />
trovano, o lo trovano solo di<br />
cattiva qualità ovvero precario.<br />
Questi erano i due punti essenziali<br />
da affrontare, da collegare a<br />
misure orientate a stimo<strong>la</strong>re lo<br />
sviluppo. Invece si è messo mano a<br />
un complesso costrutto regolistico,<br />
i cui stessi aspetti positivi (come le<br />
misure introdotte per contrastare<br />
il ricorso abusivo a contratti di<br />
tipo precario) potranno<br />
determinare un effetto solo nel<br />
medio-lungo periodo, a condizione<br />
che si riattivi una dinamica di<br />
sviluppo. Ora pare che <strong>la</strong> riforma<br />
debba essere comunque approvata<br />
prima del Consiglio europeo del 28<br />
giugno, per dare - si dice - una<br />
LA LETTERA<br />
Oggi mobilitazione<br />
unitaria dei sindacati.<br />
«L’ultima riforma ha<br />
privato milioni di persone<br />
del<strong>la</strong> già inadeguata e<br />
misera rivalutazione»<br />
FOTO ANSA<br />
risposta ai mercati finanziari. Ma<br />
qui nasce un dubbio più profondo.<br />
Cosa sono questi mercati<br />
finanziari? Soggetti pensosi e<br />
occhiuti, ansiosi di conoscere il<br />
modo in cui in Italia si riformano<br />
l’articolo 18, i Cococo e le partite<br />
Iva, oppure un vasto e causale<br />
assemb<strong>la</strong>ggio di istituzioni che si<br />
limitano a perseguire l’interesse<br />
immediato degli investitori, oppure<br />
una congrega di biechi specu<strong>la</strong>tori,<br />
ovvero, ancora, come sostiene<br />
Scalfari nell’editoriale di domenica<br />
di Repubblica, addirittura un<br />
insieme di forze determinate a<br />
cancel<strong>la</strong>re «ogni rego<strong>la</strong> che miri a<br />
incana<strong>la</strong>re <strong>la</strong> globalizzazione in un<br />
quadro di capitalismo democratico<br />
e di mercato sociale»? Ardui<br />
interrogativi, questi, che esigono<br />
risposte politiche.<br />
E non si accontentano di complessi<br />
marchingegni, dai tratti talora<br />
bizantini, in materia di regole del<br />
mercato <strong>la</strong>voro.<br />
...<br />
La ministra riconosca<br />
che le misure<br />
fin qui adottate<br />
sono insufficienti<br />
di questi circa due milioni e mezzo, in<br />
<strong>la</strong>rga maggioranza donne, non arrivano<br />
a 500 euro. Chiediamo, poi, un intervento<br />
sul fisco, che ad oggi colpisce<br />
soprattutto i redditi da pensione e da<br />
<strong>la</strong>voro.<br />
I pensionati e i <strong>la</strong>voratori dipendenti<br />
infatti pagano <strong>la</strong> quasi totalità dell'Irpef<br />
nazionale, che pesa per oltre un<br />
terzo sui soli redditi da pensione. I<br />
pensionati inoltre hanno un'area di<br />
esenzione fiscale inferiore a quel<strong>la</strong> dei<br />
<strong>la</strong>voratori. Mentre ancora troppo poco<br />
è stato fatto sui grandi patrimoni e<br />
nel<strong>la</strong> lotta all’evasione. I pensionati,<br />
inoltre, sono i più tassati d’Europa<br />
con un reddito netto disponibile più<br />
basso del 15% rispetto a quelli di Francia,<br />
Germania, Spagna e Regno Unito.<br />
È per queste ragioni che chiediamo<br />
al governo nazionale, alle Regioni,<br />
agli Enti locali, al Par<strong>la</strong>mento e alle<br />
forze politiche di dare vita ad una nuova<br />
e più equa politica fiscale. In partico<strong>la</strong>re<br />
quello che serve è l’adozione di<br />
misure mirate al sostegno dei redditi<br />
da pensione e l’alleggerimento del carico<br />
fiscale, l’equiparazione del<strong>la</strong> detrazione<br />
a quel<strong>la</strong> prevista per il <strong>la</strong>voro<br />
dipendente, <strong>la</strong> revisione del sistema<br />
delle detrazioni e delle deduzioni e<br />
l'eliminazione dell’Imu sul<strong>la</strong> prima casa<br />
per i pensionati escludendo i redditi<br />
alti.<br />
LA NUOVA ISEE<br />
Chiediamo inoltre che nel<strong>la</strong> tassazione<br />
nazionale e locale e nel<strong>la</strong> revisione<br />
dell'Isee si consideri <strong>la</strong> condizione delle<br />
persone anziane, in partico<strong>la</strong>re di<br />
quelle che vivono sole. Per raggiungere<br />
questi obiettivi riproponiamo l’esigenza<br />
di tassare i grandi patrimoni e<br />
le rendite finanziarie, di intensificare<br />
<strong>la</strong> lotta all’evasione e all’elusione fiscale<br />
e di proseguire con maggiore efficacia<br />
nel<strong>la</strong> riduzione degli sprechi del<strong>la</strong><br />
spesa pubblica e dei costi impropri del<strong>la</strong><br />
politica. Altra questione è quel<strong>la</strong> del<br />
welfare, per il quale chiediamo che si<br />
trovino le risorse per finanziarlo e per<br />
far fronte al<strong>la</strong> crescita del<strong>la</strong> domanda<br />
di assistenza che l’invecchiamento del<strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione inevitabilmente produce<br />
e produrrà nei prossimi anni.<br />
In tale contesto deve essere assolutamente<br />
affrontato il problema legato<br />
al<strong>la</strong> cura e al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dei disabili e dei<br />
non autosufficienti che si propone già<br />
oggi come una vera emergenza nazionale<br />
visto che coinvolge circa 3 milioni<br />
di persone.<br />
È per questo che ribadiamo <strong>la</strong> necessità<br />
di un Piano nazionale per <strong>la</strong><br />
non autosufficienza, adeguatamente<br />
finanziato e da realizzarsi con una legge<br />
nazionale che eroghi assistenza di<br />
carattere sanitario, sociale e socio-sanitario,<br />
che assicuri una rete di servizi<br />
omogenea su tutto il territorio nazionale<br />
e che garantisca l’appropriatezza<br />
e l’efficacia delle prestazioni erogate.<br />
Vogliamo, infine, che siano individuati<br />
i Livelli essenziali delle prestazioni<br />
per il sociale (Leps) e l’aggiornamento<br />
di quelli di assistenza (Lea).<br />
Su tutte queste rivendicazioni chiediamo<br />
al governo di aprire un confronto<br />
e a tutte le forze politiche di darci<br />
delle risposte perché le condizioni in<br />
cui versano gli anziani e i pensionati<br />
di questo paese sono davvero drammatiche<br />
e necessitano di interventi urgenti,<br />
da realizzarsi anche attraverso una<br />
forte contrattazione sociale e territoriale<br />
con i Comuni e le Regioni.<br />
Se così non sarà i pensionati non<br />
staranno di certo fermi a guardare ed<br />
è per questo che abbiamo già deciso<br />
che continueremo a mobilitarci.<br />
Car<strong>la</strong> Cantone,<br />
Segretario generale Spi-Cgil<br />
Gigi Bonfanti,<br />
Segretario generale Fnp-Cisl<br />
Romano Bellissima,<br />
Segretario generale Uilp-Uil
RASSEGNASTAMPA<br />
4 mercoledì 20 giugno 2012<br />
L’EUROPA E LA CRISI<br />
Merkel e Obama,<br />
il mistero<br />
del vertice saltato<br />
Èstata Ange<strong>la</strong> Merkel a far<br />
saltare l’incontro tra Barack<br />
Obama e i leader europei<br />
al G20, poi recuperato<br />
in corner ieri sera?<br />
La voce corre in Germania<br />
e parrebbe credibile. Dopo aver<br />
avuto un tête-à-tête con il presidente<br />
americano, del quale nul<strong>la</strong> si sa se non<br />
il fatto che è durato più del doppio del<br />
tempo previsto, <strong>la</strong> cancelliera avrebbe<br />
fiutato un’aria tanto ostile da farle ritenere<br />
che fosse meglio evitare l’ennesima<br />
messa in scena pubblica del<strong>la</strong> commedia<br />
tutti-contro-i-tedeschi. Mossa<br />
inutile se poi il vertice si è tenuto lo<br />
stesso. E, vero o non vero ill boicottaggio<br />
di Frau Merkel, <strong>la</strong> realtà, comunque,<br />
è questa: l’iso<strong>la</strong>mento di Berlino è<br />
ormai completo e le pressioni perché<br />
accetti un cambio di strategia nel<strong>la</strong><br />
guerra al<strong>la</strong> crisi del debito stanno diventando<br />
sempre meno sostenibili.<br />
Al c<strong>la</strong>n dei critici, a San José del Cabo,<br />
si è unito anche il presidente<br />
sud-coreano Lee Myung-bak e, stando<br />
al Financial Times Deutsch<strong>la</strong>nd, lo avrebbe<br />
fatto con un certo vigore e con pochi<br />
scrupoli diplomatici. D’altronde, il documento<br />
finale par<strong>la</strong> chiaro: è una<br />
sconfessione esplicita dell’idea di una<br />
ripresa del<strong>la</strong> crescita à <strong>la</strong> Merkel : senza<br />
investimenti e tutta basata sui tagli.<br />
LA BATOSTA DELLA CORTE<br />
Anche in patria <strong>la</strong> cancelliera ha i suoi<br />
guai. La Corte di Karlsruhe (che corrisponde<br />
al<strong>la</strong> nostra Corte Costituzionale)<br />
ieri ha emesso una sentenza che,<br />
pur se forse priva di conseguenze pratiche,<br />
rappresenta una nuova batosta<br />
per il governo. Questo, secondo i giudici<br />
costituzionali, non avrebbe informato<br />
adeguatamente il Par<strong>la</strong>mento sul<strong>la</strong><br />
decisione di aderire all’Esm, il fondo<br />
salva-stati che dovrebbe entrare in vigore<br />
a luglio, sempre che Bundestag e<br />
Bundesrat prima approvino il Fiskalpakt,<br />
cosa ancora tutt’altro che certa. I<br />
magistrati di Karlsruhe con il loro verdetto<br />
hanno richiamato il principio del<br />
controllo democratico sulle decisioni<br />
economiche: una prassi che viene sempre<br />
più spesso ignorata anche e soprattutto<br />
a livello europeo e per l’impronta<br />
che Berlino dà al<strong>la</strong> strategia dell’austerity<br />
dettata dall’esterno ai Paesi che ricevono<br />
aiuti. Gli sviluppi del<strong>la</strong> crisi e le<br />
risposte che si tende a darle impongono<br />
oggi delle cessioni di sovranità molto<br />
improprie.<br />
È lo stesso problema che si sta ponendo<br />
in modo drammatico per <strong>la</strong> Grecia<br />
del dopo voto. Concretamente: co-<br />
«Non si tratta di accerchiare <strong>la</strong> cancelliera<br />
Merkel. François Hol<strong>la</strong>nde è perfettamente<br />
consapevole che senza un<br />
pieno coinvolgimento del<strong>la</strong> Germania<br />
è impensabile pensare a una strategia<br />
di crescita dell’Europa. Ma Hol<strong>la</strong>nde<br />
sa altrettanto bene, e su questo non cederà<br />
di un millimetro, che le decisioni<br />
strategiche non sono più rinviabili e<br />
che ciò che oggi è cruciale non è ribadire<br />
<strong>la</strong> condivisione di principi ma indicare<br />
gli strumenti da attivare per realizzare<br />
questi principi. In questo senso, il<br />
prossimo vertice quadri<strong>la</strong>terale di Roma<br />
e il vertice Ue di fine mese, sono<br />
passaggi cruciali. Il fattore tempo è decisivo.<br />
Nessun ritardo è consentito». A<br />
sostenerlo è una delle figure più rappresentative<br />
del Partito socialista francese:<br />
Harlem Désir, europar<strong>la</strong>mentare<br />
e coordinatore nazionale del Ps. «L’Europa<br />
- rimarca Désir - deve avere uno<br />
IL RETROSCENA<br />
me rispondere all’iniziativa del leader<br />
conservatore Antonis Samaras? Questi,<br />
insieme con il leader del Pasok<br />
Evangelos Venizelos avrebbe indirizzato<br />
a Bruxelles una lettera in cui si chiede<br />
di spalmare su quattro anziché su<br />
due anni l’attuazione da parte greca<br />
delle misure imposte dal<strong>la</strong> trojka. Idea<br />
che <strong>la</strong>scia fredda quel<strong>la</strong> parte di establishment<br />
che continua a ritenere che<br />
<strong>la</strong> Grecia al<strong>la</strong> fine uscirà comunque<br />
dall’euro. Tra questo, per esempio, il<br />
vertice del<strong>la</strong> Deutsche Bank: considerata<br />
l’importanza dell’istituto e l’entità<br />
dei suoi crediti verso le banche greche,<br />
non è un dettaglio di poco conto.<br />
Il centro-destra tedesco, comunque,<br />
ha trovato il modo di spaccarsi anche<br />
sulle risposte da dare al prossimo governo<br />
Samaras. L’altro giorno una dichiarazione<br />
del ministro degli Esteri<br />
Guido Westerwelle ha evocato un possibile<br />
assenso all’ipotesi di uno scivo<strong>la</strong>mento<br />
dei tempi. La cancelliera in quel<br />
momento era in aereo, ma appena arrivata<br />
in Messico ha smentito brutalmente<br />
il suo ministro: <strong>la</strong> Grecia deve mostrare<br />
un «chiaro impegno» a «fare i<br />
compiti a casa» nei tempi stabiliti.<br />
«Con noi – ha fatto ribadire ieri dal suo<br />
portavoce – non si farà nessuno sconto».<br />
Ma non tutti sono così tetragoni e<br />
curiosamente <strong>la</strong> frattura attraversa il<br />
partito liberale, per tradizione il meno<br />
disponibile verso i Paesi nei guai con i<br />
conti, ma forse più sensibile agli interessi<br />
delle banche tedesche. La Cdu e<br />
<strong>la</strong> Csu, invece, appoggiano <strong>la</strong> linea dura<br />
di Frau Merkel e c’è pure chi sostiene<br />
che, anzi, Atene dovrebbe fare di<br />
più e più in fretta per recuperare il tempo<br />
perso con i «balletti politici» delle<br />
elezioni. Poi, come al solito, qualcuno<br />
ha già fatto i conti di quanto «costerebbe<br />
a noi tedeschi» un rinvio dei greci.<br />
Finché rimane dentro questa logica, è<br />
ben difficile che <strong>la</strong> Germania ceda alle<br />
richieste di cambiare strategia.<br />
L’INTERVISTA<br />
Harlem Désir<br />
Il coordinatore Ps:<br />
«Nessuno si salverà<br />
da solo, neanche chi si<br />
ritiene più forte.<br />
Alll’Europa chiediamo uno<br />
scatto d’orgoglio»<br />
G-20, nuovo schiaffo<br />
● Unione bancaria,<br />
crescita e <strong>la</strong>voro: a Los<br />
Cabos sconfessata<br />
<strong>la</strong> Germania ● Monti:<br />
«Ora 10 giorni decisivi»<br />
BIANCA DI GIOVANNI<br />
ROMA<br />
«Un piano di azione coordinato per <strong>la</strong><br />
crescita e il <strong>la</strong>voro». È l’impegno più<br />
importante che i leader mondiali prendono<br />
al G20 di Los Cabos, accompagnato<br />
tuttavia da quello sul consolidamento<br />
dei conti. Non si esce dal binomio<br />
rigore-crescita sostenuto con forza<br />
da Ange<strong>la</strong> Merkel. La quale si è ritrovata<br />
comunque iso<strong>la</strong>ta sulle sue posizioni<br />
orientate all’austerità: 19 contro<br />
una. La leader tedesca si limita a dire<br />
che c’è l’impegno a risolvere <strong>la</strong> crisi.<br />
Nul<strong>la</strong> di più. Sono gli altri a fare commenti<br />
più espliciti. Il pressing per creare<br />
più crescita e occupazione, per politiche<br />
espansive e passi verso una maggio-<br />
scatto d’orgoglio: non sarà dall’esterno<br />
che verranno ricette “salvifiche”».<br />
DalG20inMessico,Hol<strong>la</strong>ndehaaffermato<br />
che I tassi d'interesse pagati dai titoli<br />
diStatodiSpagnaeItaliasonoinaccettabili,<br />
perché le finanze pubbliche italiane<br />
stanno migliorando e Madrid ha ricevuto<br />
una promessa d'aiuto dall'Ue. Come<br />
leggere politicamente questa affermazione?<br />
«Di certo non è una uscita tattica né<br />
estemporanea. Hol<strong>la</strong>nde è convinto<br />
che l’Europa non si salva con pratiche<br />
“punitive” o con vincoli finanziari che<br />
rischiano di strango<strong>la</strong>re le economie<br />
nazionali. La vicenda greca dovrebbe<br />
servire da lezione. L’Europa non cresce<br />
senza Paesi decisivi quali sono l’Italia<br />
e <strong>la</strong> Spagna».<br />
Quello che emerge è una sorta di «asse<br />
euromediterraneo»?<br />
«Par<strong>la</strong>re di “asse” significa indicare<br />
qualcuno contro cui fare fronte. Guardare<br />
con attenzione a Roma e Madrid<br />
non vuol dire voler mettere in un ango-<br />
re integrazione europea è stato esercitato<br />
da tutti: Italia, Francia, Gran Bretagna<br />
e Spagna. Per non par<strong>la</strong>re di Herman<br />
Van Rompuy, che ha definito l’euro<br />
un «processo irreversibile». Più unione<br />
e più col<strong>la</strong>borazione con i Paesi in<br />
difficoltà, a cominciare dal<strong>la</strong> Grecia. E<br />
soprattutto <strong>la</strong> garanzia del<strong>la</strong> stabilità<br />
dell’euro attraverso diversi strumenti.<br />
Su quest’ultimo punto si è concentrato<br />
il vertice tra Barack Obama e i leader<br />
Ue slittato al secondo giorno del summit.<br />
I tempi tuttavia non sono ancora maturi<br />
per conclusioni decisive. «È emersa,<br />
come doveva emergere, <strong>la</strong> consapevolezza<br />
che l'eurozona è un problema<br />
serio - ha dichiarato il premier Mario<br />
Monti - ma non è certo l'unico elemento<br />
di squilibrio nell'economia mondiale».<br />
I veri nodi si dovranno sciogliere<br />
nel Vecchio continente, in una sede ristretta<br />
come il Consiglio di capi di stato<br />
di fine giugno, che sarà preparato dal<br />
vertice di Roma tra François Hol<strong>la</strong>nde,<br />
Ange<strong>la</strong> Merkel, Mariano Rajoy e Mario<br />
Monti di venerdì prossimo. Insomma,<br />
ancora dieci giorni per uscire dal tunnel.<br />
Ma non di più. Monti ha escluso<br />
lo Berlino. Significa trovare una convergenza<br />
d’intenti, visioni comuni: ed è<br />
quello che avvicina Hol<strong>la</strong>nde a Monti».<br />
Decisioni importanti saranno prese «nei<br />
prossimi giorni», ha affermato il premier<br />
italiano al G20.<br />
«Oltre che dal<strong>la</strong> condivisione di misure<br />
concrete che sostanzino il “Patto di crescita”<br />
per l’Europa, Hol<strong>la</strong>nde e Monti<br />
sono uniti anche dal<strong>la</strong> convinzione di<br />
quanto sia decisivo il fattore tempo. È<br />
<strong>la</strong> politica che deve <strong>la</strong>nciare messaggi<br />
chiari ai mercati, e non viceversa».<br />
Misure concrete. Quali, ad esempio?<br />
«Hol<strong>la</strong>nde ha indicato un Patto per <strong>la</strong><br />
crescita dell’Europa da 120 miliardi di<br />
che nel comunicato finale ci siano riferimenti<br />
a un meccanismo di controllo<br />
degli spread all’interno dell’Unione studiato<br />
dal ministro Enzo Moavero Mi<strong>la</strong>nese,<br />
come annunciava un’anticipazione<br />
del Sole24Ore di ieri. «Si tratta di tecnicalità<br />
- ha detto - da esaminare all’interno<br />
dell’Ue». Il premier italiano ha<br />
sottolineato di aver richiesto un riferimento<br />
forte nel comunicato finale al<br />
problema del<strong>la</strong> crescita. «La necessità<br />
di porre l'accento sul<strong>la</strong> crescita è stato<br />
il tema del mio intervento nel<strong>la</strong> seduta<br />
plenaria ufficiale, ieri pomeriggio - ha<br />
spiegato - Questo può apparire un riferimento<br />
rituale fatto da noi europei in<br />
Europa, ma non lo è se pensiamo che<br />
da questo punto di vista gli Stati Uniti,<br />
il Giappone e altri hanno maggiore attenzione<br />
al<strong>la</strong> crescita. La posizione che<br />
...<br />
In serata l’incontro tra<br />
il presidente Usa, Monti,<br />
Hol<strong>la</strong>nde, Rajoy e Merkel:<br />
primo, salvare l’euro<br />
«La sfida di Hol<strong>la</strong>nde: non si cresce senza Italia e Spagna»<br />
UMBERTO DE GIOVANNANGELI<br />
udegiovannangeli@unita.it<br />
PAOLO SOLDINI<br />
paolocarlosoldini@libero.it<br />
Sarebbe stata<br />
<strong>la</strong> cancelliera a far saltare<br />
il primo incontro tra il<br />
presidente Usa e i leader<br />
Ue. Effetti col<strong>la</strong>terali<br />
dell’iso<strong>la</strong>mento tedesco?<br />
...<br />
«Non si tratta di mettere<br />
in un angolo Berlino:<br />
dobbiamo trovare<br />
una visione comune»<br />
euro. Misure concrete che legano<br />
l’emergenza a scelte strategiche. Questo<br />
piano propone una serie di grandi<br />
cantieri (reti intelligenti, energie rinnovabili,<br />
digitalizzazione), indica misure<br />
per l’occupazione e arriva fino al<strong>la</strong> Tobin<br />
tax, grazie a 55 miliardi di fondi<br />
strutturali dell’Unione europea, a 60<br />
miliardi raccolti dal<strong>la</strong> Banca europea<br />
d’investimento sui mercati fino e a circa<br />
5 miliardi di project bond, emessi in<br />
modo congiunto dai Paesi dell’eurozona<br />
per finanziare le infrastrutture. Su<br />
questo riteniamo sia possibile ricercare,<br />
già dal vertice di Roma, una convergenza<br />
d’azione».<br />
Ciò significa rafforzare le istituzioni sovranazionali...<br />
«Questo è un passaggio obbligato. Rafforzare<br />
non solo il ruolo di istituzioni<br />
economiche, come <strong>la</strong> Bce, ma anche<br />
quelle politiche. Nessuno può pensare<br />
di salvarsi da solo. Neanche chi si ritiene<br />
più forte. Oggi come non mai occorre<br />
più Europa».
RASSEGNASTAMPA<br />
La Grecia è dunque pronta a varare il<br />
suo nuovo governo, che dovrebbe godere<br />
di una maggioranza di 180 deputati<br />
su un totale di 300. I conservatori di<br />
Nuova Democrazia si preparano a col<strong>la</strong>borare<br />
con i socialisti del Pasok e <strong>la</strong> con<br />
Sinistra Democratica, un partito formato<br />
da molti eurocomunisti ed ex membri<br />
del Movimento socialista panellenico.<br />
Il presidente del Pasok, Evànghelos<br />
Venizèlos, ha abbandonato l’idea di un<br />
governo di corresponsabilità nazionale,<br />
con <strong>la</strong> partecipazione di Syriza, l’opposizione<br />
di sinistra che ha raccolto<br />
quasi il 27% dei voti. «Evitiamo i giochetti<br />
mediatici, noi non ci stiamo», ha<br />
commentato Alexis Tsipras, mettendo<br />
in chiaro che non intende neanche partecipare<br />
ad un probabile «comitato consultivo»,<br />
sul<strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong> crisi economica.<br />
Aspetta di vedere come gestiranno<br />
<strong>la</strong> situazione gli avversari, pronto a<br />
chiedere elezioni, anche tra pochi mesi.<br />
Il nuovo esecutivo è quasi pronto,<br />
quindi, anche se rimangono ancora dei<br />
dettagli da definire, e non si tratta di<br />
questioni di poco conto: Sinistra Democratica,<br />
di Fòtis Kouvelis, insiste sul fatto<br />
che «si dovrà trattare di un governo<br />
a forte orientamento progressista, che<br />
riesca a dare delle risposte chiare ai cittadini,<br />
soprattutto sul tema del <strong>la</strong>voro<br />
–ritorno ai contratti collettivi- e su quello<br />
del<strong>la</strong> trasparenza». I socialisti e il partito<br />
di Kouvèlis si sono dichiarati disposti<br />
a cedere sul nome del primi ministro:<br />
il leader di Nuova Democrazia, Andònis<br />
Samaràs, ha detto in modo inequivocabile<br />
di non essere disposto a rinunciare<br />
al<strong>la</strong> guida del<strong>la</strong> nuova compagine<br />
governativa. Ma Venizelos <strong>la</strong>scia<br />
filtrare che <strong>la</strong> responsabilità politica<br />
-onori ed oneri - se <strong>la</strong> dovrà assumere il<br />
centrodestra, e chiede che i ministri<br />
non siano scelti tra coloro che suonano<br />
alle orecchie dei greci, come dei nomi<br />
«già sentiti e risentiti». La compagine<br />
conservatrice storce il naso, ma il Pasok<br />
insiste, e non pare disposto a far<br />
partecipare i propri «big» che, malgrado<br />
il vistoso calo subito, sono riusciti a<br />
farsi rieleggere in par<strong>la</strong>mento. La que-<br />
stione, comunque, è molto più vasta: sarà<br />
capace, un governo a maggioranza<br />
conservatrice (Nuova Democrazia ha<br />
conquistato 129 seggi) di applicare un<br />
programma dall’impronta progressista?<br />
Cosa succederà, ad esempio, sul<strong>la</strong><br />
promessa fatta da Samaràs in campagna<br />
elettorale, di riuscire a far espellere<br />
un numero considerevole di immigrati<br />
c<strong>la</strong>ndestini? E, per quello che riguarda<br />
il tema più scottante, ossi modifica<br />
o rinegoziazione dei memorandum<br />
di tagli imposti al<strong>la</strong> Grecia? Quanto al<br />
comitato consultivo, o «Gruppo nazionale<br />
addetto al<strong>la</strong> trattativa sui memorandum»,<br />
richiesto dal Pasok, che si dovrebbe<br />
occupare del<strong>la</strong> revisione delle<br />
condizioni considerate insostenibili dal<strong>la</strong><br />
Grecia, appare quasi impossibile, al<br />
I passi troppo piccoli al summit dei Grandi<br />
L’ANALISI<br />
mercoledì 20 giugno 2012 5<br />
io ho espresso non è stata presentata<br />
per spirito di compromesso ma poiché<br />
credo sia <strong>la</strong> più feconda».<br />
SOSTENERE LA DOMANDA<br />
In effetti nel testo finale c’è un passaggio<br />
che non è affatto secondario, e potrebbe<br />
preludere a una svolta. «Se le<br />
condizioni economiche dovessero peggiorare<br />
significativamente - si legge<br />
nel comunicato - quei Paesi che hanno<br />
sufficiente margine di manovra di bi<strong>la</strong>ncio<br />
sono pronti a coordinare e realizzare<br />
misure fiscali discrezionali a sostegno<br />
del<strong>la</strong> domanda interna». Sembra<br />
davvero che ci sia un’apertura a politiche<br />
espansive, che finora erano state<br />
bandite dal rigorismo tedesco. Si prospetta<br />
dunque un impegno ad alimentare<br />
<strong>la</strong> domanda interna, almeno in quei<br />
Paesi che non hanno problemi di bi<strong>la</strong>ncio.<br />
Inoltre l’Europa si impegna a prendere<br />
misure per interrompere il circolo<br />
vizioso fra i titoli di Stato e le banche<br />
sovraesposte al debito sovrano. Non si<br />
sa ancora come si tradurrà esattamente<br />
questo impegno, ma è chiaro che si<br />
va verso una maggiore integrazione<br />
delle garanzie sui depositi e una vigi<strong>la</strong>n-<br />
MASSIMO D’ANTONI<br />
SEGUE DALLA PRIMA<br />
I resoconti dal G20 ci raccontano<br />
l’immobilità dei leader europei di fronte<br />
ad un mondo che ci guarda con<br />
crescente preoccupazione. Sono mesi<br />
che si mette in campo all’ultimo<br />
momento il minimo necessario per<br />
evitare che <strong>la</strong> situazione precipiti. In<br />
assenza di azioni decisive, l’incertezza<br />
riguarda quale Paese sarà il prossimo<br />
epicentro del<strong>la</strong> crisi. La Grecia, con le<br />
sue imprese senza più accesso al credito<br />
necessario per gli scambi commerciali?<br />
La Spagna con il suo sistema bancario<br />
sull’orlo del col<strong>la</strong>sso? Il Portogallo? O<br />
ancora una volta l’Italia?<br />
C’è attesa per il vertice europeo del 28<br />
giugno. In molti si aspettano qualche<br />
Barack Obama, Ange<strong>la</strong> Merkel<br />
e <strong>la</strong> premier australiana<br />
Julia Gil<strong>la</strong>rd ieri a Los Cabos<br />
FOTO ANSA<br />
all’austerità<br />
za bancaria integrata.<br />
Molto esplicito su questo punto è stato<br />
il premier britannico David Cameron.<br />
«Con questa crisi - ha detto - non<br />
possiamo permetterci che le banche<br />
centrali restino ai margini. Devono giocare<br />
un ruolo più attivo». Il premier ha<br />
anche esortato i Paesi membri a «condividere<br />
il peso dei loro debiti». Più lontano<br />
di così dal<strong>la</strong> cancelliera Merkel è impossibile.<br />
L’inquilino di Downing<br />
Street si esercita poi in una lezione di<br />
politica dei redditi che per Berlino dovrebbe<br />
suonare come un avvertimento.<br />
«La zona euro - ha detto Cameron -<br />
si trova davanti ad una scelta: o trova il<br />
modo per far sì che i sa<strong>la</strong>ri e i prezzi in<br />
periferia si abbassino così velocemente<br />
da permettere una ripresa del<strong>la</strong> competitività<br />
nei Paesi più fragili; oppure il<br />
cuore dell'Eurozona deve fare di più<br />
per sostenere <strong>la</strong> periferia». Al termine<br />
del suo intervento Cameron si è concesso<br />
qualche stoccata al suo omologo oltremanica.<br />
«Accogliamo le imprese<br />
francesi che verranno per evitare le tasse».<br />
«Ognuno di noi deve essere responsabile<br />
di ciò che dice, io lo sono», ha<br />
replicato Hol<strong>la</strong>nde.<br />
concessione tedesca, ma sembra chiaro<br />
che nemmeno stavolta vedremo un<br />
deciso cambio di rotta. Sarà già un<br />
successo se vi sarà un via libera al<strong>la</strong><br />
costituzione di un fondo di redenzione<br />
del debito (redemption fund).<br />
Funzionerebbe così: il fondo<br />
acquisterebbe <strong>la</strong> quota dei debiti<br />
nazionali che eccede il 60% emettendo a<br />
sua volta titoli garantiti in modo solidale<br />
dai Paesi dell’eurozona. Qualcosa di<br />
simile agli eurobond, ma con alcune<br />
importanti differenze: ciascun Paese si<br />
impegnerebbe a restituire <strong>la</strong> quota di<br />
debito ceduto in un arco di 20-25 anni.<br />
Per noi questo significa impegnarci a<br />
conseguire un surplus di bi<strong>la</strong>ncio<br />
primario stimato intorno al 4,2% del Pil,<br />
pena l’uscita dallo schema e <strong>la</strong> perdita di<br />
consistenti garanzie in valuta e oro;<br />
insomma, una sorta di Fiscal compact<br />
rafforzato da sanzioni ben più pesanti.<br />
Inoltre, il fondo avrebbe precedenza sui<br />
Grecia, task force<br />
per le eurotrattative<br />
● Esecutivo quasi pronto, anche se Sinistra<br />
democratica alza il tiro ● Pronto un comitato<br />
nazionale per modificare il memorandum<br />
TEODORO ANDREADIS<br />
teodoroandreadis@hotmail.com<br />
rimborsi rispetto al<strong>la</strong> restante quota di<br />
debito che resta nazionale in caso di<br />
default.<br />
Ci conviene? Nell’immediato sì, visto<br />
che per alcuni l’Italia non ricorrerebbe<br />
ai mercati per rifinanziare il proprio<br />
debito. Per gli anni successivi, tutto<br />
dipende da quanto credibile risulterà<br />
l’impegno a rispettare alle condizioni<br />
del patto in una situazione<br />
macroeconomica che potrebbe non<br />
mutare e l’effetto che questo avrà sulle<br />
aspettative degli investitori. Non è un<br />
esito scontato visto che, a fronte di una<br />
riduzione del<strong>la</strong> spesa per interessi sul<strong>la</strong><br />
quota del debito ceduta al fondo, sul<strong>la</strong><br />
quota di debito che resta nazionale,<br />
meno garantita, gli interessi potrebbero<br />
risultare anche superiori a quelli attuali,<br />
vanificando in parte o in toto i benefici<br />
attesi. Insomma, prima di accettare il<br />
nostro governo farebbe bene a<br />
considerare con molta attenzione le<br />
L’APPELLO<br />
c<strong>la</strong>usole scritte in piccolo. Soprattutto, è<br />
questa una soluzione in grado di<br />
rassicurare gli investitori manifestando<br />
in modo chiaro e credibile <strong>la</strong> volontà<br />
comune di difendere ad ogni costo <strong>la</strong><br />
costruzione dell’euro? E c’è poi<br />
veramente tale volontà?<br />
La strategia finora è stata quel<strong>la</strong> di<br />
prendere <strong>la</strong> Germania “con le buone”,<br />
mostrarsi virtuosi e disciplinati per<br />
riconquistare fiducia, attendendo<br />
qualche concessione. Di fronte al<strong>la</strong><br />
reazione del governo Merkel, che<br />
all’indomani dell’ordalia elettorale greca<br />
ribadisce il suo “non è cambiato nul<strong>la</strong>”,<br />
si rafforza tuttavia <strong>la</strong> convinzione che<br />
nul<strong>la</strong> di risolutivo accadrà se non in<br />
presenza di un rischio concreto di<br />
def<strong>la</strong>grazione dell’euro. Non manca chi,<br />
partendo dall’idea che solo di fronte al<strong>la</strong><br />
possibilità concreta che salti il banco i<br />
“Paesi forti” accetteranno di sopportare<br />
parte dei costi del<strong>la</strong> soluzione, avanza<br />
momento, che riesca a superare i confini<br />
politici del<strong>la</strong> maggioranza che si sta<br />
delineando. Syriza, il partito dei dissidenti<br />
di destra greci indipendenti e i comunisti<br />
ortodossi del Kke, intendono <strong>la</strong>sciare<br />
tutto il peso del<strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong><br />
crisi sulle spalle dei tre partiti che hanno<br />
appoggiato <strong>la</strong> linea filoeuropea.<br />
La verità è che, col passare delle ore,<br />
appare sempre più chiaro quello che<br />
era abbastanza evidente che non ci sono,<br />
cioè, due fronti totalmente alternativi.<br />
La semplificazione «sì o no all’euro<br />
e all’Europa» è, in gran parte, troppo<br />
grosso<strong>la</strong>na. Tanto è vero che alcuni deputati<br />
di Nuova Democrazia, hanno già<br />
iniziato a dichiarare che «al consiglio<br />
europeo del 28 e 29 giugno si darà battaglia<br />
per cambiare i memorandum,<br />
per rovesciare una logica punitiva che<br />
penalizza senza ragione il popolo greco».<br />
Si tratta di strappare veri cambiamenti<br />
di sostanza, per poter mandare<br />
un messaggio agli elettori. È questa <strong>la</strong><br />
sfida da cui dipenderà il successo o il<br />
rapido declino dell’esecutivo Samaràs.<br />
«Se affonda Atene, affonda l’Europa»<br />
C’è un popolo che soffre. Un Paese<br />
intero, <strong>la</strong> Grecia, di fronte al baratro<br />
economico e umanamente allo<br />
sbando. Si sta facendo strada <strong>la</strong><br />
prospettiva di un’uscita del<strong>la</strong> Grecia<br />
dal<strong>la</strong> Zona Euro. Di fronte a questa<br />
eventualità bisogna essere chiari: non<br />
esistono uscite «ordinate», saremmo<br />
di fronte ad una catastrofe, a un salto<br />
nel vuoto dagli esiti imprevedibili. Il<br />
popolo greco ha già pagato<br />
duramente gli errori commessi nel<br />
passato dai suoi dirigenti: dal maggio<br />
2008 ad oggi il tasso di<br />
disoccupazione è più che triplicato, il<br />
sa<strong>la</strong>rio minimo ridotto del 22%, lo<br />
stato sociale drasticamente<br />
ridimensionato e oltre un terzo del<strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione è a rischio povertà.<br />
Nonostante questi sacrifici, <strong>la</strong><br />
situazione di bi<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> Grecia sta<br />
peggiorando: secondo il Fmi, il debito<br />
pubblico raggiungerà il 160% del Pil<br />
nel 2013, con un aumento di oltre il<br />
50% rispetto al 2008. Difficilmente il<br />
governo greco raggiungerà gli<br />
obiettivi di bi<strong>la</strong>ncio stabiliti dal<br />
Memorandum concluso tra Atene e <strong>la</strong><br />
troika. Tutte le strade per salvare <strong>la</strong><br />
Grecia devono essere esplorate prima<br />
che sia troppo tardi: <strong>la</strong> revisione del<br />
memorandum di intesa con <strong>la</strong> Grecia<br />
non deve essere un tabù. È opportuno<br />
valutare una revisione realistica degli<br />
obiettivi di bi<strong>la</strong>ncio da raggiungere<br />
entro il 2014 che consenta al<strong>la</strong> Grecia<br />
di coniugare ripresa economica e<br />
sostenibilità dei conti pubblici. Se<br />
Atene crol<strong>la</strong> anche l’Europa affonda. Il<br />
progetto politico europeo nasce<br />
come risposta comune alle guerre, al<strong>la</strong><br />
povertà e al<strong>la</strong> distruzione. Oggi invece<br />
assistiamo al<strong>la</strong> rottura del principio<br />
fondamentale del<strong>la</strong> solidarietà tra gli<br />
Stati e i popoli del continente. Il<br />
default greco rischia di mettere in<br />
discussione il senso stesso dello stare<br />
insieme in Europa e verrebbe vissuto<br />
come un’amputazione. L’Europa<br />
senza <strong>la</strong> Grecia sarebbe come un<br />
bambino senza certificato di nascita.<br />
Gianni Pittel<strong>la</strong>, Anni Podimata, Luigi<br />
Berlinguer, Harlem Désir, Franco Bassanini,<br />
Carlo Bernardini, Remo Bodei, Giulio Giorello,<br />
Nico<strong>la</strong> Piovani, Stefano Rodotà, Giorgio<br />
Salvini, Umberto Veronesi, C<strong>la</strong>udio Sardo<br />
Per sostenere l’appello:<br />
http://savegreecesaveeurope.wordpress.<br />
com<br />
l’idea che i “Paesi deboli” debbano<br />
esplicitare tale possibilità, mettendo sul<br />
tavolo <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica pisto<strong>la</strong> carica. È una<br />
strategia che nessun governo<br />
responsabile può permettersi di mettere<br />
in atto, ma che si è già presentata o<br />
potrebbe presentarsi sotto forma di un<br />
radicalismo di sinistra (Syriza) o di altro<br />
tipo meno definibile (Cinque Stelle?),<br />
cui gli elettori cominciano a prestare<br />
attenzione. Tutto ciò mentre il centro<br />
scompare e <strong>la</strong> sinistra di governo risulta<br />
partico<strong>la</strong>rmente esposta: <strong>la</strong>ddove non<br />
ha lo spazio per imporsi con una<br />
strategia autonoma come in Francia,<br />
rischia di condannarsi al destino del<br />
partito socialista greco, immo<strong>la</strong>tosi al<strong>la</strong><br />
linea di Bruxelles e Francoforte. Si<br />
scherza col fuoco, e se non fosse per le<br />
inquietanti analogie con quanto<br />
successo dopo <strong>la</strong> crisi del 1929, anche<br />
noi penseremmo che certi scenari sono<br />
solo fantasie.
RASSEGNASTAMPA<br />
6 Primo piano<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
di MARINA PERNA<br />
LOS CABOS –Dieci giorni per salvare l’euro e ri<strong>la</strong>nciare<br />
<strong>la</strong> crescita. I prossimi giorni saranno cruciali<br />
– avverte il premier Mario Monti – per prendere le<br />
«decisioni» in vista del vertice Ue di fine mese con<br />
un «importante percorso di avvicinamento» che farà<br />
anche tappa a Roma, con il quadri<strong>la</strong>terale con <strong>la</strong><br />
Merkel, Hol<strong>la</strong>nde e Rajoy, in programma venerdì.<br />
Decisioni su cui il Professore si sono notati progressi:<br />
«Ognuno di noi in Europa come una sorta di<br />
Gps si muove riposizionandosi», sottoli-<br />
nea di buon mattino, prima di iniziare <strong>la</strong><br />
seconda e ultima giornata dei <strong>la</strong>vori del<br />
G20. Senza nascondere le divergenze<br />
ma invitando tutti – nel suo ormai riconosciuto<br />
ruolo di “mediatore” – a non<br />
«perdersi in inutili dibattiti ideologici<br />
tra chi vuole uno stimolo al<strong>la</strong> domanda e<br />
chi, invece, politiche strutturali», dice<br />
forse pensando anche a Ange<strong>la</strong> Merkel<br />
che continua a frenare su eurobond,<br />
unione bancaria, garanzie sui depositi e<br />
qualsiasi ipotesi di eventuali di<strong>la</strong>zioni<br />
negli impegni di Atene. Bisogna ri<strong>la</strong>nciare <strong>la</strong> crescita<br />
perchè – spiega il Professore - i problemi<br />
«dell’Europa sono seri».<br />
Ma non sono «l’unico motivo di squilibrio<br />
dell’economia mondiale», rimarca sottolineando<br />
che a Los Cabos è «emersa, come doveva emergere <strong>la</strong><br />
consapevolezza» che l’Ue non è il solo problema,<br />
l’unica fonte del contagio. C’è anche, come ricorda-<br />
to da tutti compreso Barack Obama, il nodo dello<br />
squilibrio di bi<strong>la</strong>ncio Usa, che però – spiega – è stato<br />
meno al<strong>la</strong> “ribalta” di Los Cabos apparendo come<br />
un tema non altrettanto stringente di quello europeo.<br />
In Europa comunque «siamo proiettati verso una<br />
maggiore organizzazione per una risposta al<strong>la</strong> crisi<br />
ed una maggiore integrazione». Una risposta – è<br />
<strong>la</strong> posizione italiana che Monti dice essere stata al<br />
centro anche del suo intervento al G20 – che passi<br />
per «un forte ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> crescita ma non a scapito<br />
degli equilibri di bi<strong>la</strong>ncio». Crescita<br />
da perseguire con un ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> do-<br />
manda più incentrato sugli investimenti<br />
che sui consumi, ribadisce il premier<br />
italiano tornando sul suo cavallo<br />
di battaglia: «più spazio agli investimenti<br />
pubblici» per i quali Roma punta<br />
allo scorporo dal computo del deficit.<br />
Una crescita che l’Italia si è impegnata a<br />
veder inserita nel<strong>la</strong> bozza finale del comunicato<br />
del G20. Dove non sarà citata<br />
specificatamente <strong>la</strong> Spagna, risponde<br />
Monti a chi lo interpel<strong>la</strong> in merito spiegando<br />
che non è consuetudine scrivere nero su<br />
bianco il nome di un paese: «si possono comunque<br />
leggere situazioni anche se non è esplicitato il nome».<br />
Così come non ci dovrebbero essere riferimenti<br />
all’ipotesi di meccanismi di contingentamento<br />
delle fluttuazioni dello spread: «sono tecnicalità da<br />
esaminare all’interno dell’Ue», risponde il Professore.<br />
Monti par<strong>la</strong> anche del “giallo” che sembrava essersi<br />
consumato <strong>la</strong> scorsa notte con l’annul<strong>la</strong>men -<br />
to a sorpresa dell’atteso incontro tra Obama e gli europei<br />
(svoltasi poi ieri a margine dell’ultima giornata<br />
del G20) che aveva <strong>la</strong>sciato spazio a letture di<br />
forti tensioni tra una sponda e l’altra dell’oceano.<br />
«Non c’è stata perchè si era par<strong>la</strong>to di euro l’intera<br />
giornata», ha spiegato il Professore sottolineando<br />
che ieri sera dopo <strong>la</strong> cena “ristretta” dei leader (non<br />
presenti i ministri delle Finanze e le istituzioni internazionali),<br />
proprio mentre erano in «corso i fuochi<br />
d’artificio», è stato lo stesso Obama ad avvicinarsi<br />
a lui. Per chiedergli se valutasse necessario<br />
discuterne ancora, prosegue il racconto, confermando<br />
il ruolo di “collegamento” che gli Usa vedono<br />
in Roma.<br />
«E io, mi sono riservato di chiederlo a Hol<strong>la</strong>nde e<br />
al<strong>la</strong> Merkel». Anche loro hanno convenuto che il<br />
confronto sul tema dell’euro era già stato “ricco”<br />
durante <strong>la</strong> giornata, ha aggiunto.<br />
Il vertice, sollecitato dal presidente degli Stati Uniti, si è tenuto in tarda serata<br />
Obama incontra i leader europei<br />
LOS CABOS – Il vertice tra Obama e i<br />
leader Ue sul<strong>la</strong> situazione dell’euro -<br />
zona è stato “cancel<strong>la</strong>to”: La notizia,<br />
rimbalzata a tarda sera (quando in<br />
Italia già albeggiava) nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong><br />
stampadelvertice delG20,avevadestato<br />
sorpresa. E non poca, innescando<br />
retroscena che <strong>la</strong>sciavano lo<br />
spazio per ipotizzare l’acuirsi di tensioni<br />
e malumori da una parte all’al -<br />
tra dell’oceano con una cancelliera<br />
tedesca, Ange<strong>la</strong> Merkel, accerchiata.<br />
Ma quello che sembrava un “gial -<br />
lo” che <strong>la</strong>sciava presagire ulteriori<br />
nuvole all’orizzonte, sarebbe stato<br />
legato solo al fatto che di eurozona e<br />
problemi europei ieri se ne era par<strong>la</strong>to<br />
asufficienza. Il tema erastato ampiamente<br />
affrontato nel corso del<strong>la</strong><br />
prima giornata dei <strong>la</strong>vori, ha riferito<br />
il premier italiano, Mario Monti,<br />
spiegando che lo stesso Obama –<br />
mentre i cieli di Los Cabos venivano<br />
Crisi e G20<br />
Dal vertice messicano l’impegno<br />
dei leader Ue su crescita e rigore<br />
Giorni decisivi<br />
per salvare l’eur o<br />
Il presidente del Consiglio: «L’Italia sostiene <strong>la</strong> necessità<br />
di investimenti pubblici, nel rispetto dei vincoli di bi<strong>la</strong>ncio»<br />
Mario Monti a Los Cabos<br />
«Eur ozona<br />
pr oblema<br />
serio<br />
ma non l’unico»<br />
illuminati dai fuochi di artificio - gli<br />
si era avvicinato per chiedere se valutasse<br />
opportuno, al<strong>la</strong> luce delle discussioni<br />
già svolte, fare l’incontro.<br />
E dopo che il Professore si è consultato<br />
anche con i “colleghi“ Mer -<br />
kel e Hol<strong>la</strong>nde, si è deciso di soprassedere.<br />
Una versione che allontana<br />
qualsiasi dietrologia e che trova conferma<br />
nel fatto che quell’incontro<br />
poi c’è stato. Non ieri notte ma stamattina<br />
(in Italia era già pomeriggio<br />
inoltrato) quando il presidente del<br />
consiglio Ue, Herman Van Rompuy,<br />
ha irrotto su Twitter con un “cin -<br />
guettio” accompagnato da foto<br />
dell’incontro, in cui annunciava il<br />
vertice in corso, tra l’Inquilino del<strong>la</strong><br />
casa bianca e i leader di Germania,<br />
Gb, Italia Francia e Spagna. Presente<br />
anche il presidente del<strong>la</strong> commissione<br />
Ue, Jose Manuel Barroso. Le<br />
posizioni, probabilmente, non cam-<br />
biano ma il mancato incontro di ieri<br />
sera non sembra dunque aver segnato<br />
un nuovo capitolo di tensioni.<br />
Tensioni, che ieri, anche al<strong>la</strong> luce del<br />
voto in Grecia non bastato a tranquillizzare<br />
i mercati. Attraverso una<br />
ricetta difficile da mettere a punto,<br />
proprio per <strong>la</strong> distanza delle posizioni<br />
tra Berlino e le altre capitali europee.<br />
Con una Germania in totale controtendenza<br />
anche rispetto a Obama<br />
cheprima del<strong>la</strong>cena diieri havoluto<br />
un faccia a faccia con Frau Ange<strong>la</strong>,<br />
durato 45 minuti e coperto dal più<br />
stretto riserbo. Il presidente Usa –<br />
non è una novità - è in forte pressing<br />
sull’Europa. Un Europa arrivata a<br />
Los Cabos pronta a confrontarsi con<br />
il resto del mondo per trovare una soluzione<br />
ad una crisi che riguarda<br />
tutti. Ma che rivendica l’autonomia e<br />
il dirittodelle propriedecisioni. Non<br />
disposta ad essere messa all’angolo.<br />
La cancelliera si sente “a c c e rc h i a t a ”<br />
Merkel ri<strong>la</strong>ncia<br />
l’unione politica<br />
di ROSANNA PUGLIESE<br />
BERLINO– «So<strong>la</strong> in Messico». Ma<br />
che significa poi essere iso<strong>la</strong>ti, quando<br />
si è fermamente convinti di avere<br />
ragione? La stampa tedesca racconta<br />
oggi una cancelleria accerchiata<br />
dai potenti del pianeta – mica solo i<br />
“questuanti” che incontra in genere<br />
a Bruxelles, «stavolta sono in 19 contro<br />
Ange<strong>la</strong> Merkel» -, che mette a rischio<br />
<strong>la</strong> rielezione di Obama e viene<br />
incalzata dai partnereuropei perchè<br />
risolva <strong>la</strong> crisi. Ma lei, <strong>la</strong> donna cresciuta<br />
nell’ex Ddr, mantiene inalterata<br />
<strong>la</strong> risolutezza delleidee e, di conseguenza,<br />
delle esterna-<br />
zioni. «I mercati in Europa<br />
vogliono un’unio -<br />
ne pi—stretta», ri<strong>la</strong>ncia<br />
dal G20 di Los Cabos,<br />
auspicando che si facciano<br />
prossimamente<br />
passi in avanti concreti<br />
in questa direzione, perchè<br />
solo così, Frau Merkel<br />
ne è certa, in futuro<br />
si potranno evitare altre<br />
crisi finanziarie come<br />
quel<strong>la</strong> attuale. La crescita è necessaria,<br />
assicura, ma sempre a braccetto<br />
con uno sforzo concreto verso il<br />
«consolidamento fiscale».<br />
E non concede, ancora una volta,<br />
alcuno sconto al<strong>la</strong> Grecia post elettorale:<br />
«deve attenersi alle regole», ripete,<br />
«gliimpegni vannorispettati».<br />
Ma se i media tedeschi registrano<br />
l’“iso<strong>la</strong>mento”del<strong>la</strong> cancelliera, nessuno<br />
attacca <strong>la</strong> posizione assunta dal<br />
governo. Ampiamente condivisa<br />
dall’opinione pubblica, perchè è su<br />
questa che si fonda. Su convinzioni<br />
radicate, diffuse, a tutti i livelli. Va<br />
però anche segna<strong>la</strong>to un cambiamento<br />
sotto traccia, e proprio nei<br />
rapporti con <strong>la</strong> Francia: <strong>la</strong> Sueddeustche<br />
Zeitung marca un 'avvicinamentò<br />
con Francois Hol<strong>la</strong>nde, il quale<br />
non deve più «accreditarsi a tutti i<br />
costi», avendo ormai vinto l'Eliseo.<br />
Adesso, al contrario, il presidente<br />
francese sa che ha bisogno del<strong>la</strong> Merkel,<br />
per realizzare i suoi obiettivi. E<br />
Inflessibile<br />
sul<strong>la</strong> Grecia<br />
«Deve rispettare<br />
le regole»<br />
già sarebbe anche cambiato il modo<br />
di par<strong>la</strong>re del suo entourage e del<strong>la</strong><br />
diplomazia francese nei conforti di<br />
Berlino, dove si coglie una maggiore<br />
«disponibilità al compromesso».<br />
Questa Merkel “so<strong>la</strong>” ha dunque<br />
comprensione – quasi affettuosa –<br />
dai tedeschi. Molti giornali l’hanno<br />
seguita a partire da quell’aereo decol<strong>la</strong>to<br />
in piena notte a<strong>la</strong> volta di Los<br />
Cabos, dove lei è salita sapendo bene<br />
di trovarsi assediata dalle richieste:<br />
«Tutti gli occhi saranno su di noi»,<br />
aveva detto. Perchè «tutti vogliono<br />
che <strong>la</strong> Germania risolva <strong>la</strong> crisi»,<br />
scrive die Welt, che tito<strong>la</strong> sul match<br />
sproporzionato 19 contro<br />
1. Ma insomma, sa-<br />
rebbero andate davvero<br />
meglio le cose, scrive ancora<br />
SZ, se <strong>la</strong> linea fosse<br />
stata diversa? Se avesse<br />
messo nel «pentolone»<br />
delle misureanticrisi, ad<br />
esempio, gli eurobond?<br />
«Il problema è che <strong>la</strong> medicina<br />
del<strong>la</strong> Merkel, ammesso<br />
che funzioni, ha<br />
bisogno di tempo».<br />
«Tempo che qualche altro capo di<br />
Stato non ha: Obama deve fare qualcosa<br />
per salvare <strong>la</strong> sua rielezione,<br />
perchè l’economia negli Usa è stagnante<br />
e <strong>la</strong> disoccupazione è a livelli<br />
record». È <strong>la</strong> diagnosi. «Se il presidente<br />
degli Usa vuole avere una<br />
chance contro il suo sfidante repubblicano<br />
ha bisogno di un rapido successo<br />
o di un capro espiatorio». Merkel<br />
arriva proprio al momento giusto.<br />
Nonsolo. «Ancheil premierspagnolo<br />
e quello italiano, Rajoy e Monti,<br />
vogliono un cambiamento a causa<br />
degli alti interessi sui titoli di stato. E<br />
così Francois Hol<strong>la</strong>nde, anche se nel<br />
suo caso le ragioni sono più ideologiche».<br />
La strategia di Merkel è il contrattacco.<br />
La cancelliera cercherà di<br />
spostare il focus dall’Europa alle responsabilità<br />
di ciascuno, accusando<br />
Usa sul debito pubblico,Cina sul corsodei<br />
cambi,e tuttii paesiemergenti<br />
che impongono misure protezioniste<br />
ostaco<strong>la</strong>ndo il mercato.
RASSEGNASTAMPA<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE<br />
Barroso: «C’è voglia di maggiore integrazione europea»<br />
C’È voglia di una maggiore integrazione europea, e lo chiedono anche i 20 Grandi<br />
del<strong>la</strong> Terra che riconoscono gli «sforzi estremamente importanti che l’Europa sta<br />
facendo per fronteggiare <strong>la</strong> crisi economica». Lo ha affermato il Presidente del<strong>la</strong><br />
Commissione Ue Josè Manuel Barroso, al termine dei <strong>la</strong>vori del G20. «È stato<br />
estremamente importante – spiega in una nota – ascoltare da parte di tutti, dagli<br />
Usa all’Asia, <strong>la</strong> richiesta di costruire in Europa e nell’Eurozona un’integrazione più<br />
forte, anche bancaria, una vera unione economica e monetaria e anche un’unione<br />
politica». Così, l’appello ad una più forte e più integrata Unione Europea ed Eurozona<br />
«non viene solo da noi stessi che in Europa crediamo nel progetto. È diventata<br />
una necessità reale e globale. È questo il messaggio più importante di questo<br />
summit».<br />
| RELAZIONE FINALE |<br />
Priorità al consolidamento dei conti<br />
Nel documento conclusivo si par<strong>la</strong> di «piano d’azione coordinato»<br />
di DOMENICO CONTI<br />
e MARINA PERNA<br />
LOS CABOS – La crescita economica diventa<br />
<strong>la</strong> priorità numero uno dei Grandi<br />
riuniti in Messico, ma senza rinunciare<br />
al rigore dei conti pubblici. E si aprono<br />
spiragli sui meccanismi per difendere<br />
gli Stati presi di mira dai mercati: secondo<br />
il Financial Times il premier italiano<br />
Mario Monti avrebbe avanzato l’idea di<br />
consentire al fondo salva-Stati europeo,<br />
finora usato per fare prestiti ai Paesi in<br />
difficoltà, di comprare i loro titoli di Stato<br />
sulmercato.Ipotesi nonappoggiatadal<strong>la</strong><br />
cancelliera tedesca Ange<strong>la</strong> Merkel ma<br />
discussa nel<strong>la</strong> sede del G20. E le parole<br />
del presidente francese Francois Hol<strong>la</strong>nde<br />
fanno pensare a una posizione comune<br />
a quel<strong>la</strong> di Roma: gli spread di Italia e<br />
Spagna sono «inaccettabili» e «dobbiamo<br />
mostrare una capacità di intervenire<br />
molto più veloce».<br />
Il comunicato finale del G20 messicano<br />
viene incontro alle ragioni di Roma e<br />
Parigi, e fa passi avanti par<strong>la</strong>ndo di un<br />
«piano d’azione coordinato» per <strong>la</strong> crescita,<br />
anche se l’assenza di dettagli <strong>la</strong>scia<br />
ampio spazio di manovra all’Europa, che<br />
si appresta a discuterne a Roma venerdì<br />
e a Bruxelles a finemese. Certo <strong>la</strong> Merkel<br />
torna a Berlino senza essere apparentemente<br />
arretrata sul<strong>la</strong> sua posizione: i<br />
leader europei s'impegnano «a muovere<br />
speditamente verso misureper <strong>la</strong> crescita»,<br />
ma «mantenendo il fermo impegno a<br />
realizzare un consolidamento fiscale che<br />
va valutato su base strutturale». Un compromessocherive<strong>la</strong>tutte<br />
ledifficoltàele<br />
divisioni sul<strong>la</strong> ricetta migliore per portare<br />
l’Eurozona fuori dal<strong>la</strong> crisi del debito e<br />
dal<strong>la</strong> recessione, e rimuovere i rischi globali<br />
postidal Vecchio Continenteche minacciano<br />
<strong>la</strong> rielezione di Barack Obama.<br />
Sfumato l’incontro dell’altro ieri, il<br />
presidente Usa ha visto ieri i leader di<br />
Bruxelles assieme al premier italiano<br />
Mario Monti e a quello britannico David<br />
Cameron, al<strong>la</strong> Merkel, al presidente<br />
francese Francois Hol<strong>la</strong>nde e al premier<br />
spagnolo Mariano Rajoy. «La crescita –<br />
ha spiegato Monti dando 10 giorni ai<br />
partnereuropei persalvare l’euro –è stato<br />
il tema del mio intervento al G20».<br />
L’era del rigore a tutti i costi sembra tramontata:<br />
da Bruxelles filtrano aperture<br />
aun ammorbidimentodeitermini disalvataggio<br />
chiesti al<strong>la</strong> Grecia, anche se <strong>la</strong><br />
Merkel ammonisce: «gli impegni vanno<br />
rispettati».<br />
Il pressing Usa, con importanti sponde<br />
europee, nel Fondo monetario internazionale<br />
e fra le grandi istituzioni che<br />
contano, è riuscito a far passare <strong>la</strong> linea<br />
che, in assenza di crescita, il rigore rischia<br />
di far peggiorare, anzichè migliorare,<br />
i bi<strong>la</strong>nci statali. La «grande priorità<br />
del G20» è <strong>la</strong> crescita –si legge in una bozza<br />
non definitiva del documento conclusivo<br />
del vertice di Baja California –con un<br />
«piano d’azione coordinato». Scompare<br />
ogni ipotesi di meccanismi automatici<br />
Secondo Venizelos potrebbe nascere oggi<br />
Grecia, cresce l’attesa<br />
per il nuovo Governo<br />
Il leader del<br />
G20 riunito in<br />
Messico a<br />
Los Cabos<br />
per 'raffreddarè gli spread, ma è auspicato<br />
che «se le condizioni economiche dovessero<br />
peggiorare significativamente,<br />
quei Paesi che hanno sufficiente margine<br />
di manovra di bi<strong>la</strong>ncio sono pronti a<br />
coordinare e realizzare misure fiscali discrezionali<br />
a sostegno del<strong>la</strong> domanda interna».<br />
Di fatto un richiamo ai virtuosi come <strong>la</strong><br />
Germania, che a Cannes lo scorso novembre<br />
si era impegnata a stimo<strong>la</strong>re i<br />
consumiinterni.Dai leaderdelG20arriva<br />
anche il sostegno all’Europa rispetto a<br />
«misure concrete verso un’architettura<br />
finanziaria più integrata» e a meccanismi<br />
per rompere il circolo vizioso che<br />
s'instaura fra Paesi troppo indebitati e<br />
banche costrette a sostenere i titoli di Stato:<br />
si tratta dell’unione bancaria che sarà<br />
uno dei temi forti del vertice di fine mese<br />
a Bruxelles. Sul bi<strong>la</strong>ncio del G20 c'è una<br />
posta in rosso ed è quel<strong>la</strong> tassa sulle transazioni<br />
finanziarie cui si <strong>la</strong>vora da mesi<br />
ma che - come anticipato da Hol<strong>la</strong>nde – è<br />
saltata e non dovrebbe comparire nel comunicato<br />
finale. Ma i Grandi – e soprattutto<br />
l’Europa con i suoi problemi di debito<br />
–possono conso<strong>la</strong>rsi con i passi avanti<br />
sul rafforzamento del “firewall”del Fondo<br />
monetario internazionale. Con il contributo<br />
dei “Brics” si dovrebbe arrivare a<br />
oltre 450 miliardi di dol<strong>la</strong>ri in più nel capitale<br />
del Fmi, in cambio di una riforma<br />
del sistema di voto da varare entro ottobre<br />
che dovrà premiare Brasile, Russia,<br />
India e Cina.<br />
di PATRIZIO NISSIRIO<br />
ATENE – Il nuovo governo di coalizione<br />
greco sta per nascere. Potrebbe<br />
vedere <strong>la</strong> luce già oggi: guidato<br />
dal conservatore Antonis Samaras<br />
di Nea Dimokratia, il vincitore delle<br />
elezioni, insieme con due partiti di<br />
sinistra, il Pasok e <strong>la</strong> Sinistra Democratica<br />
(Dimar). Lo ha <strong>la</strong>sciato chiaramente<br />
intendere, al termine di<br />
una giornata di intense trattative<br />
tra i possibili partner, il presidente<br />
del Pasok Evangelos Venizelos, precisando<br />
però che il suo partito deve<br />
ancora decidere in che forma prendere<br />
parte al nuovo esecutivo. Un governo<br />
che sembra avere un punto di<br />
sintesi nel<strong>la</strong> necessità di rinegoziare<br />
parti del Memorandum con Ue,<br />
Bce e Fmi. Una prospettiva e una speranza<br />
che però si scontra ancora una<br />
volta con l’inflessibilità del<strong>la</strong> cancelliera<br />
tedesca Ange<strong>la</strong> Merkel, che richiama<br />
Atene a rispettare “regole”<br />
ed “impegni”.<br />
Mentre proseguiva <strong>la</strong> riunione cui<br />
prendevano parte due “ambasciato -<br />
ri” per ciascun partito, per tracciare<br />
le linee definitive dell’accordo programmatico<br />
e accordarsi sui nomi<br />
dei ministri del nuovo esecutivo (secondo<br />
<strong>la</strong> tv Net non si è par<strong>la</strong>to di dati<br />
economici), Venizelos ha dichiarato<br />
in diretta tv che «un governo deve essere<br />
formato prima possibile... al<br />
punto in cui siamo ora può nascere<br />
domani entro mezzogiorno». L’ex<br />
ministro delle Finanze ha quindi aggiunto<br />
che i socialisti sono pronti a<br />
sostenere il governo «con tutte le forze»<br />
ma non hanno ancora deciso in<br />
che forma partecipare al nuovo esecutivo.<br />
Il gruppo par<strong>la</strong>mentare del<br />
Primo piano<br />
| LA N U O VA UE |<br />
Presidente eletto<br />
e camera federale<br />
7<br />
partito è stato quindi convocato per<br />
domani mattina per affrontare <strong>la</strong><br />
questioneil livellodipartecipazione<br />
dei socialisti al governo.<br />
Venizelos ha già detto chiaramente<br />
che non vuole che al nuovo esecutivo<br />
partecipino membri del Pasok<br />
che si sono “bruciati” in passato con<br />
scandali e altro, ma evidentemente<br />
ci sono deputati socialisti che non sono<br />
d’accordo con lui. Il leader ha però<br />
detto esplicitamente che il punto più<br />
importante per i socialisti non sono i<br />
nomi dei ministri ma chi farà parte<br />
del<strong>la</strong> “squadra” nazionale che rinegozi<br />
parti del Memorandum. Ma su<br />
questa prospettiva, che sembra essere<br />
il tratto unificante del nascente<br />
governo greco, è giunto lo stop del<strong>la</strong><br />
cancelliera tedesca. «La Grecia deve<br />
attenersi alle regole», ha affermato<br />
Merkel dal summit del G20 di Los<br />
Cabos, in Messico. «Gli impegni vanno<br />
rispettati», ha tagliato corto. Una<br />
linea dura che non sembra oggi condivisa<br />
da molti, all’interno<br />
dell’Unione Europea. «Chiunque dica<br />
che non c’è bisogno, o che non è<br />
possibile rinegoziare il Memorandum<br />
con <strong>la</strong> Grecia si illude», ha infatti<br />
dichiarato oggi a Bruxelles una<br />
fonte qualificata, in vista dell’Euro -<br />
gruppo di giovedì.<br />
Chi sostiene questa posizione «resterebbe<br />
nell’illusione che l’intero<br />
programma e l’intero processo siano<br />
rimasti completamente immutati,<br />
fin dalle prime elezioni», ha detto<br />
il diplomatico confermando <strong>la</strong> linea<br />
del presidente dell’Eurogruppo<br />
Jean-C<strong>la</strong>ude Juncker. Secondo il diplomatico,<br />
se non si cambia il Memorandum<br />
-pur <strong>la</strong>sciandointatte riduzione<br />
del debito, riforme strutturali<br />
e lotta all’evasione fiscale – «si fallirà».<br />
Una posizione condivisa anche<br />
dal ministro delle Finanze austriaco<br />
Maria Fekter, per <strong>la</strong> quale il documento<br />
deve essere «adeguato pragmaticamente».<br />
Intanto, <strong>la</strong> vittoria<br />
elettorale delle forze pro-Euro in<br />
Grecia starebbe già provocando un<br />
effetto di “normalizzazione”: fonti<br />
bancarie segna<strong>la</strong>no che già da ieri,<br />
molti risparmiatori hanno iniziato a<br />
riportare i soldi che avevano tenuto<br />
a casa nelle banche, passata <strong>la</strong> grande<br />
paura dell’imminente uscita<br />
dall’Euro con tutte le sue conseguenze<br />
finanziarie e sociali. Una<br />
tendenza che, dicono, dovrebbe rafforzarsi<br />
nei prossimi giorni.<br />
BERLINO – Tutti alle urne, nello stesso giorno, in Europa,<br />
per eleggere un nuovo presidente del<strong>la</strong> Commissione,<br />
che sceglierà poi i membri del suo governo. Un<br />
par<strong>la</strong>mento più vicino a quelli nazionali, cui affiancare<br />
una seconda Camera federale, quel<strong>la</strong> degli Stati membri.<br />
Un’estensione delle materie in cui è possibile procedere<br />
alle decisioni con maggioranza qualificata. Ecco<br />
disegnata in una bozza cui <strong>la</strong>vora <strong>la</strong> diplomazia europea<br />
l’Ue delfuturo. Undocumento delgruppo di<strong>la</strong>voro<br />
informale dei ministri degli Esteri di Austria, Belgio,<br />
Danimarca, Italia, Germania, Lussemburgo, Paesi<br />
Bassi, Polonia, Portogallo e Spagna. «Nonostante intensi<br />
sforzi di consolidamento e di stabilizzazione – si<br />
legge nel testo –<strong>la</strong> crisi non è finita. Conseguenze di vasta<br />
portatasui mercatifinanziari esul<strong>la</strong> economiareale<br />
restano una minaccia molto concreta. E <strong>la</strong> crisi ha<br />
una dimensione politica».<br />
In uno scenario in cui «aumentano nazionalismo e<br />
populismo, e diminuiscono solidarietà e senso di appartenenza»,<br />
l’Europa deve irrobustirsi. «Stiamo par<strong>la</strong>ndo<br />
di rendere l’Unione europea e l’euro irreversibili»,<br />
scrivono. Nel lungo periodo si deve arrivare a «un<br />
processo di maggiore integrazione» che «potrebbe essere<br />
realizzata al meglio attraverso i cambiamenti dei<br />
trattati».Macisono ancheobiettivia«mediotermine»:<br />
il «patto di bi<strong>la</strong>ncio e per <strong>la</strong> crescita dovrebbe essere<br />
maggiormente rafforzato» e si «potrebbe avere un ruolo<br />
più forte delle istituzioni europee sui budget nazionali».<br />
Nello stesso arco temporale, l’obiettivo è «superare<br />
<strong>la</strong> situazione di un’unione monetaria di Maastricht<br />
senza unione economica». Il Meccanismo di stabilità<br />
europea Esm potrebbe diventare un «fondo monetario<br />
europeo». Anchese, sisottolinea neldocumento, sucome<br />
mutualizzare i rischi sovrani non c’è ancora accordo.<br />
«Nel medio termine i visti nazionali potrebbero essere<br />
superati da un visto europeo».<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMQxNlEk2izjBpXFzZrwUNNk=<br />
4 PRIMO PIANO<br />
LA CRISI GLOBALE<br />
IL SUMMIT MONDIALE IN MESSICO<br />
Anche al summit di Los Cabos <strong>la</strong> Cancelliera<br />
conferma <strong>la</strong> fermezza: Atene deve rispettare i patti<br />
e niente eurobond senza unione economica<br />
Monti torna mediatore al G20<br />
«Venti giorni per salvare l’euro»<br />
Pressing sul<strong>la</strong> Merkel per le misure sul<strong>la</strong> crescita. Grecia, forse oggi il gove r n o<br />
l Dieci giorni per salvare l’euro e<br />
ri<strong>la</strong>nciare <strong>la</strong> crescita. I prossimi giorni<br />
saranno cruciali – avverte il premier<br />
Mario Monti – per prendere le «decisioni»<br />
in vista del vertice Ue di fine mese<br />
con un «importante percorso di avvicinamento»<br />
che farà anche tappa a Roma,<br />
con il quadri<strong>la</strong>terale con <strong>la</strong> Merkel,<br />
Hol<strong>la</strong>nde e Rajoy, in programma venerdì.<br />
Decisioni su cui il Professore si sono<br />
notati progressi: «Ognuno di noi in Europa<br />
come una sorta di Gps si muove<br />
riposizionandosi», sottolinea di buon<br />
mattino, prima di iniziare <strong>la</strong> seconda e<br />
ultima giornata dei <strong>la</strong>vori del G20. Senza<br />
nascondere le divergenze ma invitando<br />
tutti – nel suo ormai riconosciuto ruolo<br />
di mediatore – a non «perdersi in inutili<br />
dibattiti ideologici tra chi vuole uno stimolo<br />
al<strong>la</strong> domanda e chi, invece, politiche<br />
strutturali», dice forse pensando<br />
anche a Ange<strong>la</strong> Merkel che continua a<br />
frenare su eurobond, unione bancaria,<br />
garanzie sui depositi e qualsiasi ipotesi<br />
di eventuali di<strong>la</strong>zioni negli impegni di<br />
Atene. Bisogna ri<strong>la</strong>nciare <strong>la</strong> crescita perchè<br />
– spiega il Professore - i problemi<br />
«dell’Europa sono seri». Ma non sono<br />
«l'unico motivo di squilibrio dell’econo -<br />
mia mondiale», rimarca sottolineando<br />
che a Los Cabos è «emersa, come doveva<br />
emergere <strong>la</strong> consapevolezza» che l’Ue<br />
non è il solo problema, l’unica fonte del<br />
contagio. C'è anche, come ricordato da<br />
tutti compreso Barack Obama, il nodo<br />
dello squilibrio di bi<strong>la</strong>ncio Usa, che però<br />
– spiega – è stato meno al<strong>la</strong> ribalta di Los<br />
Cabos apparendo come un tema non altrettanto<br />
stringente di quello europeo. In<br />
Europa comunque «siamo proiettati verso<br />
una maggiore organizzazione per una<br />
risposta al<strong>la</strong><br />
crisi ed una<br />
maggiore integrazione».<br />
Una<br />
risposta – è <strong>la</strong><br />
posizione italiana<br />
che Monti<br />
dice essere<br />
stata al centro<br />
anche del suo<br />
intervento al<br />
G20 – che passi<br />
PREMIER Monti per «un forte<br />
ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong><br />
crescita ma<br />
non a scapito degli equilibri di bi<strong>la</strong>ncio».<br />
Crescita da perseguire con un ri<strong>la</strong>ncio<br />
del<strong>la</strong> domanda più incentrato sugli investimenti<br />
che sui consumi, ribadisce il<br />
premier italiano tornando sul suo cavallo<br />
di battaglia: «più spazio agli investimenti<br />
pubblici» per i quali Roma<br />
punta allo scorporo dal computo del deficit.<br />
Una crescita che l’Italia si è impegnata<br />
a veder inserita nel<strong>la</strong> bozza finale<br />
del comunicato del G20. Dove non<br />
sarà citata specificatamente <strong>la</strong> Spagna,<br />
risponde Monti a chi lo interpel<strong>la</strong> in<br />
merito spiegando che non è consuetudine<br />
scrivere nero su bianco il nome di<br />
un paese: «si possono comunque leggere<br />
situazioni anche se non è esplicitato il<br />
nome». Così come non ci dovrebbero<br />
essere riferimenti all’ipotesi di meccanismi<br />
di contingentamento delle fluttuazioni<br />
dello spread: «sono tecnicalità da<br />
esaminare all’interno dell’Ue», risponde<br />
il Professore.<br />
Monti par<strong>la</strong> anche del «giallo» che<br />
sembrava essersi consumato con l’an -<br />
nul<strong>la</strong>mento a sorpresa dell’atteso incontro<br />
tra Obama e gli europei (svoltasi poi<br />
ieri a margine dell’ultima giornata del<br />
G20) che aveva <strong>la</strong>sciato spazio a letture di<br />
forti tensioni tra una sponda e l’altra<br />
dell’oceano. «Non c'è stata perchè si era<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
ai <strong>la</strong>vori del G20<br />
par<strong>la</strong>to di euro l’intera giornata», ha<br />
spiegato il Professore sottolineando che<br />
lunedì sera dopo <strong>la</strong> cena «ristretta» dei<br />
FOTO DI GRUPPO I grandi del pianeta al vertice del G20 in Messico<br />
leader (non presenti i ministri delle Fi- "ricco" durante <strong>la</strong> giornata, ha aggiun- Evangelos Venizelos, precisando però<br />
nanze e le istituzioni internazionali), t o.<br />
che il suo partito deve ancora decidere in<br />
proprio mentre erano in «corso i fuochi Intanto il nuovo governo di coalizione che forma prendere parte al nuovo ese-<br />
d’artificio», è stato lo stesso Obama ad greco sta per nascere. Potrebbe vedere <strong>la</strong> cutivo. Un governo che sembra avere un<br />
avvicinarsi a lui. Per chiedergli se va- luce già oggi: guidato dal conservatore punto di sintesi nel<strong>la</strong> necessità di rilutasse<br />
necessario discuterne ancora, Antonis Samaras di Nea Dimokratia, il negoziare parti del Memorandum con<br />
prosegue il racconto, confermando il vincitore delle elezioni, insieme con due Ue, Bce e Fmi. Una prospettiva e una<br />
ruolo di «collegamento» che gli Usa ve- partiti di sinistra, il Pasok e <strong>la</strong> Sinistra speranza che però si scontra ancora una<br />
dono in Roma. «E io, mi sono riservato di Democratica (Dimar). Lo ha <strong>la</strong>sciato volta con l’inflessibilità del<strong>la</strong> cancelliera<br />
chiederlo a Hol<strong>la</strong>nde e al<strong>la</strong> Merkel». An- chiaramente intendere, al termine di tedesca Ange<strong>la</strong> Merkel, che richiama<br />
che loro hanno convenuto che il con- una giornata di intense trattative tra i Atene a rispettare «regole» ed «impefronto<br />
sul tema dell’euro era già stato possibili partner, il presidente del Pasok gni».
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMQeunc2tHyoc4knCwrnpHR8=<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
Borse europee<br />
Mi<strong>la</strong>no<br />
è <strong>la</strong> migliore<br />
più 3,35%<br />
l ROMA. Il nervosismo per <strong>la</strong><br />
crisi dell’euro non abbandona i<br />
mercati ma, dopo una partenza<br />
incerta, su Borse e spread del Vecchio<br />
Continente <strong>la</strong> tensione si allenta<br />
e l'atmosfera si fa frizzante<br />
soprattutto per Mi<strong>la</strong>no e Madrid<br />
che archiviano <strong>la</strong> performance<br />
m i g l i o re.<br />
Accantonati gli iniziali timori<br />
per Grecia e Spagna, il mercato<br />
ha iniziato a scommettere con più<br />
decisione su nuove misure di stimolo<br />
all’economia da parte del<strong>la</strong><br />
Federal Reserve (oggi si chiude <strong>la</strong><br />
due giorni del Fomc) che potrebbe<br />
fare da apripista a manovre<br />
espansive delle altre banche centrali,<br />
a partire dal<strong>la</strong> Bce. E mentre<br />
si guarda al<strong>la</strong> nascita del nuovo<br />
governo in Grecia, dal G20 di Los<br />
Cabos si attendono risposte su come<br />
governare <strong>la</strong> crisi dell’euro in<br />
vista del<strong>la</strong> fitta agenda di incontri<br />
europei – da qui a fine giugno – da<br />
cui dovrebbe emergere una più<br />
credibile e solida architettura<br />
dell’unione monetaria. Così, dopo<br />
i ribassi di ieri, scatta il rimbalzo<br />
in un mercato che non vede<br />
l’ora di fare acquisti a prezzi<br />
stracciati. Tra le Borse del Vecchio<br />
Continente Piazza Affari archivia<br />
<strong>la</strong> prestazione migliore<br />
con un solido +3,35%, seguita da<br />
Madrid (+2,67%). Bene anche<br />
Francoforte (+1,84%), Londra<br />
(+1,73%) e Parigi (+1,69%). In deciso<br />
miglioramento gli spread: il<br />
differenziale tra Btp e Bund scende<br />
fin sotto i 440 punti base dai 461<br />
dell’avvio (chiusura a 436), con il<br />
rendimento del Btp in calo sotto il<br />
6% al 5,88%. Si restringe anche <strong>la</strong><br />
forbice tra i decennali spagnoli e<br />
tedeschi, sebbene l’asta di titoli<br />
sulle scadenze più brevi non sia<br />
stata certo agevole per il Tesoro<br />
spagnolo che ha piazzato tutto,<br />
ma a tassi superiori al 5%. Lo<br />
spread tra <strong>la</strong> carta a 10 anni di<br />
Madrid e Berlino è sceso a 542<br />
punti con il tasso dei Bonos sotto<br />
<strong>la</strong> soglia critica del 7% (6,95%). In<br />
rimonta l’euro che riaggancia<br />
quota 1,27 dol<strong>la</strong>ri da 1,2638 del<strong>la</strong><br />
vigilia.<br />
Eppure <strong>la</strong> giornata si era aperta<br />
nel segno del<strong>la</strong> caute<strong>la</strong> e del<strong>la</strong><br />
vo<strong>la</strong>tilità, tra le incertezze sul<strong>la</strong><br />
rinegoziazione delle condizioni<br />
imposte al<strong>la</strong> Grecia in cambio del<br />
salvataggio, i dubbi sul<strong>la</strong> capacità<br />
di Madrid di riuscire a finanziarsi<br />
sul mercato a tassi così<br />
alti, e i timori per <strong>la</strong> fragilità<br />
dell’economia europea dopo che<br />
l’indice Zew tedesco è inaspettatamente<br />
crol<strong>la</strong>to ai minimi da 14<br />
anni (a quota -16,9 a maggio, minimo<br />
dal 2008). Certo, al di là delle<br />
acrobazie dei mercati, resta il fatto<br />
che l’esito dell’asta di ieri del<strong>la</strong><br />
Spagna certifica che i nodi di fondo<br />
del<strong>la</strong> crisi dell’euro restano sul<br />
t ap p e t o.<br />
Laura Cafaro<br />
Case, mai così male<br />
mercato giù del 20%<br />
Nel primo trimestre del 2012 crollo delle compravendite<br />
l ROMA. La crisi piega il mercato<br />
immobiliare: nei primi tre<br />
mesi del 2012 <strong>la</strong> vendita di abitazioni<br />
è crol<strong>la</strong>ta, segnando un<br />
-19,6% rispetto allo stesso periodo<br />
dell’anno precedente. Un dato<br />
così negativo per <strong>la</strong> vendita di<br />
case non era mai stato registrato,<br />
almeno a partire dal 2004, da<br />
quando cioè sono cominciate le<br />
rilevazioni trimestrali. Anche le<br />
grandi città, che normalmente<br />
sostengono il settore, vedono cali<br />
nell’ordine del 20%. E <strong>la</strong> situazione<br />
si annuncia difficile anche<br />
per i due trimestri successivi, il<br />
Il calo è frutto del<strong>la</strong> congiuntura economica<br />
sfavorevole, l’eventuale effetto-Imu si potrà<br />
misurare solo nei prossimi due trimestri del 2012<br />
secondo e il terzo 2012. L’Ag enzia<br />
del Territorio ha fatto il punto<br />
sulle compravendite immobiliari<br />
che nel complesso, compresi<br />
cioè negozi, uffici, capannoni,<br />
case e pertinenze, vede una flessione<br />
del 17,8%. Nessun commento<br />
nel<strong>la</strong> conferenza stampa<br />
invece sull'annunciata soppressione<br />
del<strong>la</strong> stessa Agenzia che<br />
dovrebbe essere inglobata dalle<br />
Entrate. Sono i Geometri invece<br />
ad esprimere «preoccupazione»<br />
per questa scelta del governo.<br />
Per capire che cosa è accaduto<br />
nei primi tre mesi del 2012 nel<br />
mercato immobiliare «occorre<br />
verificare più correttamente le<br />
variabili socio-economiche del<br />
trimestre precedente», spiega<br />
Gianni Guerrieri, direttore<br />
dell’Osservatorio del mercato<br />
immobiliare dell’Agenzia del<br />
Territorio. Infatti il mercato è<br />
misurato sul<strong>la</strong> base dei rogiti ma<br />
le decisioni di acquisto precedono<br />
l’atto di qualche mese. Pesa<br />
dunque <strong>la</strong> congiuntura economica<br />
di fine 2011, dal calo del Pil<br />
all’aumento del<strong>la</strong> disoccupazione,<br />
dal<strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> spesa<br />
delle famiglie all’aumento dei<br />
tassi di interesse. «Non è ravvisabile<br />
invece una corre<strong>la</strong>zione<br />
tra i dati di riduzione del mercato<br />
immobiliare e l’aumento<br />
del<strong>la</strong> tassazione degli immobili»<br />
decisa con il Salva-Italia a dicembre<br />
2011. Ma quanto invece<br />
peserà l’Imu sull'atteso calo del<br />
secondo e terzo trimestre? Guerrieri<br />
fa presente che rispetto al<strong>la</strong><br />
gravità del<strong>la</strong> situazione economica<br />
<strong>la</strong> tassa è solo una picco<strong>la</strong><br />
parte del problema e comunque<br />
verosimilmente non sarà l’ele -<br />
mento che determinerà se acquistare<br />
o no. Per <strong>la</strong> Confedilizia<br />
PRIMO PIANO<br />
Le compravendite di case<br />
+1,4% +0,6%<br />
III trim 2011 IV trim 2011 I trim 2012<br />
Il primo trimestre nelle città principali<br />
Napoli<br />
Mi<strong>la</strong>no<br />
Torino<br />
Bologna<br />
Roma<br />
Firenze<br />
Genova<br />
Palermo<br />
Fonte: Agenzia Territorio (su dati dei notai)<br />
-19,6%<br />
5<br />
-9,8%<br />
-10,7%<br />
-18,1%<br />
-18,4%<br />
-20,6%<br />
-21,1%<br />
-21,8%<br />
-26,5%<br />
ANSA-CENTIMETRI<br />
invece «con l’Imu gli effetti sul<br />
mercato immobiliare sono disastrosi,<br />
soprattutto in riferimento<br />
al<strong>la</strong> totale scomparsa dell’in -<br />
vestimento per locare, con i conseguenti<br />
effetti sociali che già<br />
cominciano a vedersi».<br />
Dopo <strong>la</strong> ripresa che si era verificata<br />
nel terzo e quarto trimestre<br />
del 2011 (rispettivamente<br />
+1,4% e +0,6% tendenziale), il<br />
primo trimestre 2012 «disattende<br />
i segnali positivi», dice ancora<br />
l’Agenzia del Territorio.<br />
Tra le città spiccano le forti<br />
flessioni di Palermo (-26,5%), di<br />
Genova (-21,8%), di Firenze<br />
(-21,1%). A Roma il mercato è<br />
diminuito del 20,6%, a Mi<strong>la</strong>no<br />
del 10,7%, a Torino del 18,1%, a<br />
Bologna del 18,4%. Il calo più<br />
contenuto è a Napoli: -9,8%.<br />
Difficile resta anche <strong>la</strong> situazione<br />
di chi non compra ed è in<br />
affitto: «Malgrado l’aumento c<strong>la</strong>moroso<br />
degli ultimi anni, <strong>la</strong> morosità<br />
riesce a crescere ulteriormente.<br />
Nel 2011 gli sfratti per<br />
morosità sfiorano il 90% del totale<br />
delle nuove sentenze emesse,<br />
contro l’85% dello scorso annò»,<br />
fa presente l’Unione Inquilini.<br />
Manue<strong>la</strong> Tulli<br />
Auto, nel 2011<br />
boom di interventi<br />
per meccanici<br />
e carrozzieri<br />
l ROMA. Il mercato dell’auto<br />
continuaa subire gli effetti del<strong>la</strong><br />
crisi economica. Ma è proprio<br />
dal<strong>la</strong> recessione che c'è chi ne<br />
approfitta. Sono gli autoriparatori<br />
e carrozzieri, addetti a mettere<br />
a nuovo le auto che circo<strong>la</strong>no<br />
sulle nostre strade, sempre<br />
più vecchie e malridotte. Non a<br />
caso le vetture in Italia registrano<br />
un’età media compresa tra<br />
gli otto e i nove anni, nel 2009 si<br />
attestava ad un massimo di circa<br />
7 e mezzo.<br />
L'anno scorso sono stati spesi<br />
30.093 milioni di euro per <strong>la</strong> manutenzione<br />
e riparazione delle<br />
vetture in Italia, con un incremento<br />
del 2,70% rispetto al 2010<br />
(dati dall’Osservatorio Autopromotec).<br />
Sempre nel 2011, <strong>la</strong><br />
spesa media per <strong>la</strong> manutenzione<br />
e le riparazioni di una autovettura<br />
è stata di 810 euro. Gli<br />
artigiani dell’automotive sono<br />
forse gli unici che riescono a<br />
vivere una contro-crisi in questo<br />
scenario depresso, anche se<br />
non sono tutte rose e fiori.<br />
«La tendenza del 2012 è quel<strong>la</strong><br />
di una stagnazione – ha precisato<br />
l’amministratore delegato<br />
dell’Osservatorio Autopromotec,<br />
Renzo Servadei – Il settore<br />
dell’autoriparazione è in anticiclo<br />
rispetto al<strong>la</strong> vendita di veicoli<br />
nuovi, per <strong>la</strong> necessità di<br />
riparare auto vecchie piuttosto<br />
che acquistarne di nuovo ma<br />
negli ultimi tempi stiamo assistendo<br />
ad una vera e propria<br />
recrudescenza del<strong>la</strong> crisi economica<br />
che sta riducendo drasticamente<br />
l’utilizzo dei veicoli».
RASSEGNASTAMPA<br />
8 Primo piano<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
False invalidità<br />
Arrestati un medico e un avvocato<br />
Sospetti su 26 casi a Potenza e dintorni<br />
L’unico ceco<br />
era l’oculista<br />
Vendeva occhiali “miracolosi” nell’ambu<strong>la</strong>torio Asp<br />
Pochi euro per un certificato fasullo e poi l’indennità<br />
GLI ARRESTATI E GLI INDAGATI<br />
IN CARCERE<br />
Vincenzo Pagliara<br />
AI DOMICILIARI<br />
Donato Giacomino<br />
A PIEDE LIBERO<br />
Maria Telesca<br />
Natalina Ange<strong>la</strong><br />
Alvino<br />
Giuseppina Puzzi<br />
Anna Fontanel<strong>la</strong><br />
Giuseppina Salvato<br />
Vito Di Mauro<br />
Rosa Faregna<br />
Giuseppe Cucinotta<br />
Luciano Scuccimarra<br />
Sabrina Sileo<br />
Miche<strong>la</strong> Coppo<strong>la</strong><br />
Silvana Giacomino<br />
Rocchina Manfreda<br />
Salvatore Amelio<br />
Vita Cataldo<br />
Maria Vincenza Salvia<br />
Vito Antonio Cataldo<br />
Ange<strong>la</strong> Cataldo<br />
Mauro Di Palma<br />
Maria Antonietta<br />
Car el<strong>la</strong><br />
Donato Guma<br />
Antonietta<br />
M a rc a n t o n i o<br />
Pasqualina Tirone<br />
Maria Labrio<strong>la</strong><br />
Ange<strong>la</strong> Marino<br />
Carme<strong>la</strong> Brunetti<br />
di LEO AMATO<br />
POTENZA - Tutto è nato<br />
dall’esposto a istituzioni e forze<br />
dell’ordine di un gruppetto di ottici<br />
del capoluogo e provincia che<br />
avevano visto ca<strong>la</strong>re il loro fatturato<br />
da quando un oculista di Salerno<br />
era arrivato in città. «Prescrive<br />
gli occhiali e li vende lui<br />
stesso», avevano denunciato infuriati.<br />
E a distanza di quasi tre<br />
anni sembra proprio che ci avessero<br />
visto giusto. Come peraltro<br />
hanno continuato a vedere benissimo<br />
tanti dei clienti passati per<br />
quello studio. Svolgevano una vita<br />
rego<strong>la</strong>re, con <strong>la</strong> spesa al supermercato,<br />
l’acquisto degli abiti e -<br />
ove necessario - anche <strong>la</strong> firma dei<br />
moduli per il ritiro del<strong>la</strong> posta.<br />
Eppure per lo Stato erano tutti<br />
non vedenti con rego<strong>la</strong>re diritto<br />
di retribuzione per invalidità,<br />
maturato sul<strong>la</strong> base di attestazioni<br />
che si sono rive<strong>la</strong>te completamente<br />
false.<br />
Vincenzo Pagliara, 54 anni,<br />
medico in servizio nell’Asp di Potenza,<br />
e Donato Giacomino, 77,<br />
avvocato del foro del capoluogo,<br />
ieri mattina sono stati arrestati<br />
nell’ambito dell’operazione «Vedo<br />
chiaro - il canto delle sirene»,<br />
condotta dal<strong>la</strong> Procura di Potenza<br />
in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Polizia<br />
di Stato e <strong>la</strong> Polizia municipale del<br />
capoluogo lucano. Le misure caute<strong>la</strong>ri<br />
sono state emesse dal gip<br />
Luigi Spina su richiesta del pm<br />
Laura Triassi che a febbraio di<br />
quest’anno ha tirato le somme di<br />
più di due anni di indagini.<br />
Pagliara è in carcere mentre<br />
Giacomino resterà agli arresti<br />
domiciliari, almeno fino all’esito<br />
degli interrogatori di garanzia<br />
che sono previsti per giovedì pomeriggio.<br />
Tra gli indagati c’è poi<br />
<strong>la</strong> figlia di Giacomino, Silvana,<br />
anche lei avvocato, assieme a tanti<br />
altri perlopiù anziani coi rispettivi<br />
generi, figli e nipoti, passati<br />
per lo studio dell’oculista <strong>la</strong>sciando<br />
o promettendo di <strong>la</strong>sciare qualcosa:<br />
da 50 euro in su; fino a 300 e<br />
passa. In cambio il dottore avrebbe<br />
chiuso un occhio, lui sì, sulle<br />
loro reali patologie. In sostanza<br />
sembra che l’unico che non ci vedesse<br />
bene fosse proprio l’oculi -<br />
sta che non riusciva a distinguere<br />
un ceco totale da un ipovedente.<br />
Medico e avvocato sono accusati,<br />
a vario titolo, di corruzione in<br />
atti giudiziari, corruzione semplice,<br />
falso e truffa. Le indagini,<br />
secondo quanto è stato spiegato<br />
ai giornalisti in una conferenza<br />
stampa che si è svolta nell’ufficio<br />
<strong>la</strong>sciato vacante di recente dal<strong>la</strong><br />
partenza del procuratore capo<br />
Giovanni Co<strong>la</strong>ngelo (Laura<br />
Triassi ne fa le veci in quanto magistrato<br />
con più esperienza in<br />
servizio, ndr), sarebbero cominciate<br />
nel 2009 proprio sul<strong>la</strong> base<br />
del<strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zione degli ottici infuriati,<br />
che avevano già scoperto<br />
nome e cognome di chi stava facendo<br />
terra bruciata attorno al<strong>la</strong><br />
loro attività. Sembra infatti che in<br />
alcuni casi -almeno nove - Paglia-<br />
ra sia riuscito ad insinuare nei<br />
suoi pazienti persino il timore che<br />
se non avessero comprato gli occhiali<br />
da lui, avrebbero messo a rischio<br />
<strong>la</strong> salute dei loro occhi. Al<br />
contrario tutto si sarebbe risolto<br />
con le lenti “miracolose” gentil -<br />
mente procurate dal negozio di<br />
ottica Starace-Pagliara di Salerno,<br />
gestito da lui stesso anche se<br />
intestato al<strong>la</strong> moglie, una bel<strong>la</strong><br />
vetrina in pieno centro storico.<br />
Finora i casi di falsi cechi o ipovedenti<br />
accertati sarebbero 26.<br />
Fondamentali in proposito si sono<br />
dimostrate le intercettazioni<br />
telefoniche e ambientali effettuate<br />
sui cellu<strong>la</strong>ri di Pagliara e all’in -<br />
terno del suo studio nel poliambu<strong>la</strong>torio<br />
«Madre Teresa di Calcutta»<br />
del<strong>la</strong> Asp di via del Gallitello,<br />
a Potenza. Era lì che riceveva i<br />
«potenziali» invalidi, o almeno dichiarava<br />
di averlo fatto, perché in<br />
qualche caso sembra che le visite<br />
non siano mai avvenute, e in altri<br />
che le stesse si fossero svolte nello<br />
studio privato di piazza XVIII<br />
Agosto.<br />
Il punto che è quando si trattava<br />
di convincere l’Inps o il Tribunale<br />
dell’invalidità di qualcuno <strong>la</strong><br />
carta intestata del<strong>la</strong> Asp sembra<br />
proprio che facesse un grande effetto.<br />
Perciò ogni volta che arriva-<br />
Vincenzo Pagliara e il pm Laura<br />
Triassi (foto Mattiacci). Sotto <strong>la</strong><br />
notizia che ha dato il “<strong>la</strong>”<br />
all’inchiesta<br />
Cari lettori, come tutti voi, ho appreso, <strong>la</strong> notizia<br />
delle due misure caute<strong>la</strong>ri eseguite il 19 giugno<br />
2012 nei confronti dell’oculista Dott. Vincenzo Pagliara<br />
e dell’Avv. Donato Giacomino accusati di<br />
corruzione, corruzione in atti giudiziari, falso<br />
ideologico e truffa aggravata ai danni dell'Inps,<br />
per pensioni di invalidità e cecità. A nome dei ciechi<br />
e degli ipovedenti del<strong>la</strong> sezione provinciale<br />
dell’UICI di Potenza intendo innanzitutto esprimere<br />
<strong>la</strong> soddisfazione per il buon esito dell’opera -<br />
zione, condotta dal<strong>la</strong> Polizia Municipale di Potenza<br />
e dal<strong>la</strong> Polizia di Stato e, poi, richiamare <strong>la</strong> vostra<br />
attenzione su alcuni aspetti comunicativi,<br />
non di poco conto. Navigando sul web al fine di documentarmi<br />
sul<strong>la</strong> vicenda, , infatti, ho rilevato che<br />
tutte le testate, tranne qualcuna, hanno tito<strong>la</strong>to<br />
l’articolo facendo espresso riferimento ai “falsi invalidi”<br />
e non come correttezza vuole, alle false certificazioni.<br />
Non si tratta di una disquisizione di carattere linguistico,<br />
ma di correttezza dell’informazione dal<br />
momento che <strong>la</strong> campagna mediatica sui falsi invalidi<br />
in generale , e sui falsi ciechi in partico<strong>la</strong>re,<br />
che sta interessando il nostro Paese da alcuni mesi,<br />
sembra voler valere, solo come denuncia sociale<br />
delle persone che chiedono ed ottengono il riconoscimento<br />
del<strong>la</strong> disabilità e pertanto, anche quando<br />
si procede ad un arresto di personale sanitario deputato<br />
all’accertamento delle minorazioni, si continua<br />
a porre l’attenzione sul falso invalido e non,<br />
prioritariamente, sul<strong>la</strong> corruzione e <strong>la</strong> truffa attuata<br />
dal medico. Riteniamo giusto che paghino le<br />
persone, ma ancor prima, coloro che consentono<br />
di attuare tali truffe, ovvero i componenti delle<br />
commissioni mediche. E’ vero, inoltre, che per il<br />
clima di rigore che respiriamo, a pagarne le con-<br />
va una pratica “così così” i certificati<br />
andavano meglio se targati<br />
Azienda sanitaria di Potenza. Se<br />
una visita ci fosse stata davvero, e<br />
dove si fosse svolta poco importava<br />
e <strong>la</strong> documentazione necessaria<br />
per <strong>la</strong> richiesta dell’invalidità<br />
era bel<strong>la</strong> che pronta.<br />
Sempre nello studio di via del<br />
Gallitello, dove gli investigatori<br />
del<strong>la</strong> Squadra mobile di Potenza<br />
avevano piazzato telecamere e microspie<br />
per seguire ogni singolo<br />
movimento dell’oculista, sarebbero<br />
comparsi soldi, bustarelle e<br />
quant’altro.<br />
Gli atti poi di norma venivano<br />
presentati al<strong>la</strong> commissione provinciale,<br />
che comunque in alcuni<br />
casi avrebbe respinto le richieste<br />
(nessun commissario risulta indagato).<br />
Ed è qui che sarebbe en-<br />
Le conseguenze le subiamo<br />
seguenze saranno proprio le persone cieche e ipovedenti<br />
alle quali le commissioni riconosceranno,<br />
<strong>la</strong> disabilità in forma restrittiva <strong>la</strong>ddove rilevano<br />
un minimo dubbio. Potrebbe verificarsi, quindi,<br />
che ad un cieco definito tale ai sensi dal<strong>la</strong> legge<br />
138/2001 in grado di muoversi con una certa autonomia,<br />
<strong>la</strong> commissione non riconosca <strong>la</strong> cecità<br />
totale, arrecando un danno sostanziale al<strong>la</strong> persona.<br />
(art. 2 si definiscono ciechi totali: coloro che sono<br />
colpiti da totale mancanza del<strong>la</strong> vista in entrambi<br />
gli occhi; coloro che hanno <strong>la</strong> mera percezione<br />
dell'ombra e del<strong>la</strong> luce o del moto del<strong>la</strong> mano in entrambi<br />
gli occhi o nell'occhio migliore; coloro il cui<br />
residuo perimetrico binocu<strong>la</strong>re è inferiore al 3 per<br />
cento) L’UICI di Potenza fa appello al<strong>la</strong> professionalità<br />
e all’etica del<strong>la</strong> responsabilità e non per ultimo<br />
al buon senso dei medici chiamati a valutare<br />
<strong>la</strong> persona con disabilità.<br />
Nel frattempo l’INPS continua a svolgere il piano<br />
di verifiche straordinarie e ordinarie sul<strong>la</strong> permanenza<br />
dei requisiti sanitari nei confronti dei tito<strong>la</strong>ri<br />
di cecità civile, per cui può accadere che <strong>la</strong><br />
medesima persona, cieca totale o parziale, sia chiamata<br />
a visita anche due volte nel corso dello stesso<br />
anno; <strong>la</strong> prima per il piano ordinario e <strong>la</strong> seconda<br />
per <strong>la</strong> verifica straordinaria.<br />
In alcuni casi, tuttavia, nonostante l’Inps accerti<br />
il persistere dello stato invalidante sospende in<br />
maniera caute<strong>la</strong>tiva l’indennità fino al<strong>la</strong> definizione<br />
dell’iter procedurale. L’altro aspetto sul quale<br />
mi piace richiamare <strong>la</strong> vostra attenzione è l’aver<br />
letto, sempre sul web, che “nei due anni di indagini<br />
sono stati filmati e intercettati i falsi ciechi impegnati<br />
nelle attività quotidiane che vanno dagli acquisti<br />
nei supermercati al<strong>la</strong> scelta degli abiti nei<br />
negozi, fino al<strong>la</strong> firma dei documenti e al ritiro del-
RASSEGNASTAMPA<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
trato in scena l’avvocato Giacomino,<br />
che curava il ricorso in Tribunale<br />
e seguiva tutto l’iter civile.<br />
Per gli inquirenti tra l’oculista,<br />
assistito dall’avvocato salernitano<br />
Michele Tedesco, e il legale potentino,<br />
assistito da Ange<strong>la</strong> Pignatari,<br />
sarebbe esistito un vero e<br />
proprio sodalizio. A riguardo ci<br />
sarebbero diverse intercettazioni<br />
che l’accusa giudica quantomeno<br />
sospette.<br />
Le indagini sono quindi proseguite<br />
con pedinamenti e intercettazioni<br />
dei falsi invalidi: nei 26 casi<br />
accertati <strong>la</strong> quotidianità si svolgeva<br />
rego<strong>la</strong>rmente, e non con le<br />
difficoltà che normalmente affronta<br />
un non vedente.<br />
Il danno economico che i raggiri<br />
hanno causato alle casse dello<br />
Stato è consistente: in un caso il<br />
noi, veri ipovedenti<br />
<strong>la</strong> posta recapitata nelle loro abitazioni”. Senza qui<br />
voler generalizzare, ci corre l’obbligo precisare<br />
che i ciechi, quelli veri, sono in grado di fare <strong>la</strong> spesa,<br />
di scegliere gli abiti e di apporre <strong>la</strong> firma sui documenti<br />
e, in taluni casi, anche senza alcun bisogno<br />
di aiuto. A proposito del<strong>la</strong> validità giuridica<br />
del<strong>la</strong> firma dei ciechi abbiamo lottato per ottenerne<br />
il riconoscimento (legge 18 del 3 febbraio 1975)<br />
Da decenni, inoltre, l’Unione Italiana dei Ciechi e<br />
degli Ipovedenti, a livello nazionale e territoriale,<br />
si sta adoperando per promuovere e attuare corsi<br />
di orientamento e mobilità e autonomia personale<br />
falso invalido ha ottenuto circa<br />
60 mi<strong>la</strong> euro a titolo di benefici<br />
pensionistici. Complessivamente<br />
sono stati sequestrati circa 168<br />
mi<strong>la</strong> euro dai conti correnti bancari<br />
dell’ottico: <strong>la</strong> cifra, per il pubblico<br />
ministero, dovrebbe più o<br />
meno corrispondere a quanto<br />
erogato dall’Inps in re<strong>la</strong>zione ai<br />
casi finora accertati nel Potentino.<br />
oltre che iniziative di informazione e consulenza<br />
agli Enti allo scopo di garantire l’accessibilità dei<br />
servizi pubblici. Tutto questo per dire che non esistono<br />
le categoria dei ciechi e degli ipovedenti, ma<br />
singole persone con caratteristiche uniche e irrepetibili,<br />
persone gentili o scortesi, simpatiche o antipatiche,<br />
<strong>la</strong>boriose o fannullone, riservate o<br />
espansive, esattamente come tutte le altre. In altri<br />
termini non è possibile far riferimento ad uno<br />
standard neanche in presenza del medesimo gradiente<br />
di disabilità visiva, poiché ciascuna persona<br />
ha un modo diverso di re<strong>la</strong>zionarsi con il mondo.<br />
IL SOPRALLUOGO NELLA CITTÀ<br />
«Abbattare le barriere per chi ha deficit visivi»<br />
L’impegno del Comune per <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita<br />
Percorsi pedonali, scale mobili, gradinate, corrimano, illuminazione, pavimenta -<br />
zione, camminamenti loges (specifici per persone con deficit visivi), trasporti<br />
pubblici: questi i temi dei quali si è discusso nel corso del sopralluogo che i componenti<br />
del<strong>la</strong> VI Commissione consiliare permanente hanno svolto insieme al<br />
presidente dell’organismo consiliare Antonio Losasso e ai rappresentanti dell’as -<br />
sociazione potentina dell’Uici, tra i quali <strong>la</strong> presidente Maria Buoncristiano. Prima<br />
nelle strade del centro storico e poi nelle zone limitrofe i consiglieri comunali hanno<br />
“potuto toccare con mano le difficoltà di ipovedenti e non vedenti, difficoltà che<br />
spesso noi cosiddetti ‘normali’ neppure immaginiamo. Il nostro impegno – ha<br />
proseguito il presidente Losasso – si concretizzerà attraverso proposte da suggerire<br />
all’Amministrazione, affinché con piccoli ma mirati interventi si possa migliorare<br />
complessivamente <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita dell’intera comunità cittadina”.<br />
Il dottore professore Vincenzo Pagliara<br />
La candidatura nel 2010<br />
La cattedra in Cattolica<br />
La rubrica settimanale<br />
La conferenza stampa di ieri mattina (foto Mattiacci)<br />
IL SUO motto per le regionali del<br />
2010 era «per vederci chiaro».<br />
Tanto per non andare fuori tema.<br />
Ma non deve avergli portato molta<br />
fortuna perché di voti ne sono arrivati<br />
davvero pochi, forse neanche<br />
tutti quelli che gli erano stati<br />
promessi, come le telecamere<br />
piazzate nel suo studio di via del<br />
Gallitello hanno potuto documentare.<br />
Amava i riflettori il dottore professore<br />
Vincenzo Pagliara, e in<br />
due anni di indagini sul suo conto<br />
gli investigatori del<strong>la</strong> Squadra<br />
mobile di Potenza sono convinti di<br />
averlo conosciuto abbastanza bene.<br />
Attirava i clienti «come le sirene<br />
col loro bel canto». Si è <strong>la</strong>sciato<br />
scappare qualcuno di loro a margine<br />
del<strong>la</strong> conferenza stampa di<br />
ieri mattina. Così di fatto tutta<br />
l’operazione ha preso proprio<br />
questo nome: «il canto delle sirene».<br />
A Potenza c’è chi lo riconosce<br />
per <strong>la</strong> sua rubrica settimanale sul<br />
più popo<strong>la</strong>re free-press lucano,<br />
ma nel suo passato non mancano<br />
comparse anche su diversi media<br />
nazionali, e di Salerno, che è pur<br />
sempre <strong>la</strong> sua città. Lui si definisce:<br />
«divulgatore scientifico su tv,<br />
radio e giornali nazionali e locali».<br />
E ovunque vada discetta di nuove<br />
tecniche d’intervento, colliri e scoperte<br />
per <strong>la</strong> cura del<strong>la</strong> cataratta<br />
col piglio del<strong>la</strong> vera autorità.<br />
Sul suo profilo di facebook, molto<br />
curato, sono cinque i personaggi<br />
dai quali il dottor Pagliara dice<br />
di sentirsi ispirato.<br />
Nell’ordine: Leo-<br />
nardo Da Vinci, Gesù,<br />
Papa Giovanni<br />
XIII, Papa Giovanni<br />
Paolo II, e Steve<br />
Jobs, l’inventore<br />
del<strong>la</strong> me<strong>la</strong> morsicata.<br />
Tante le persone<br />
che <strong>la</strong>sciano quesiti<br />
sul<strong>la</strong> sua bacheca.<br />
Puntuale l’oculista<br />
nel rispondere ai loro<br />
dubbi.<br />
Per chi fosse interessato<br />
il suo curriculum è a portata<br />
di clic all’indirizzo (http://www.medicitalia.it/vincen<br />
-<br />
zopagliara/curriculum). «Nato a<br />
Salerno il 05/04/58. Maturità<br />
Scientifica con 60/60 nel 76. Laurea<br />
in Medicina e Chirurgia con<br />
110 e Lode nell’82 (con Tesi sperimentale<br />
in Oculistica e 30 e Lode<br />
all'esame di Clinica Oculistica).<br />
Specializzazione in Oftalmologia<br />
con 70/70 e Lode nel’86».<br />
Fin qui un ragazzo molto promettente,<br />
poi arrivano le realizzazioni:<br />
«Tito<strong>la</strong>re di tre studi privati<br />
di oculistica (a Salerno, Potenza e<br />
Baronissi ). Responsabile di branca<br />
Oculistica Territoriale Asp Potenza.<br />
Docente in Oculistica presso<br />
Università Cattolica ( Sede Potenza<br />
- incarico annuale). Iscritto<br />
all’Ordine dei Giornalisti al<br />
n.144324. Perfezionato in Oftalmologia<br />
Pediatrica, Chirurgia<br />
Laser, Correzione di miopia, ipermetropia,<br />
astigmatismo, cheratocono<br />
e patologie ocu<strong>la</strong>ri con occhiali,<br />
lenti a contatto e <strong>la</strong>ser. Ringiovanimento<br />
contorno occhi e vi-<br />
Per gli inquirenti<br />
del<strong>la</strong> Mobile<br />
attirava clienti<br />
«come le sirene<br />
col loro bel canto»<br />
Primo piano<br />
Un “santino” elettorale del 2010<br />
9<br />
so con radiofrequenze. Consulente<br />
tecnico presso il Tribunale di<br />
Salerno. Perizie medico-legali<br />
oculistiche».<br />
Ebbene sì: «professore». Perché<br />
evidentemente il titolo rimane anche<br />
se l’incarico è soltanto annuale.<br />
E poi giornalista perché in effetti<br />
le pubblicazioni non gli mancano,<br />
come le tessere di varie altisonanti<br />
associazioni («Membro<br />
di: American Academy of<br />
Ophthalmolgy, Società Oftalmologiaca<br />
Italiana, Società Italiana<br />
di Oftalmologia Pediatrica, Associazione<br />
Campana G<strong>la</strong>ucoma, Società<br />
Oftalmologica<br />
Meridionale. Master<br />
sul g<strong>la</strong>ucoma a Barcellona.Partecipazioni<br />
a Congressi Nazionali<br />
ed Internazionali<br />
con pubblicazioni<br />
ed in qualità di Re<strong>la</strong>tore<br />
e di Moderatore.<br />
Divulgatore<br />
Scientifico su TV Nazionali<br />
(SKY Health&Beauty<br />
TV) e locali<br />
(Telecolore Salerno,<br />
Quarta Rete Salerno,Tele<br />
100 Potenza). Autore<br />
di Articoli di Oculistica su giornali<br />
di medicina nazionali (Agenda<br />
del<strong>la</strong> Salute direta dal dr. Gargiulo<br />
di Elisir RAI 3, Starbene AB-<br />
CSalute, PiùSaluteBenessere del-<br />
Sole 24Ore, Report il Mondo) e locali<br />
(L'attualità, Roma; Controsenso<br />
<strong>Basilicata</strong>)»). E già che ci<br />
siamo esperto di ringiovanimento<br />
del viso, perché quando si dice<br />
che anche l’occhio vuole <strong>la</strong> sua<br />
parte va inteso in senso ampio.<br />
Insomma un personaggio davvero<br />
poliedrico e dinamico a dir<br />
poco, che a Potenza è riuscito a intessere<br />
una trama di rapporti anche<br />
ad altissimo livello, tanto che<br />
qualcuno già prova un certo imbarazzo<br />
all’idea che dalle carte<br />
dell’inchiesta del<strong>la</strong> Mobile possano<br />
uscire nomi, frequentazioni e<br />
discorsi equivoci, sui quali gli investigatori<br />
possono essersi soffermati<br />
per un po’, prima di concentrarsi<br />
sul grosso dei falsi certificati.<br />
<strong>la</strong>ma<br />
l.amato@luedi.it<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMQDTlrUFPH+tfcb3NKuLCn0=<br />
Mercoledì 20 giugno 2012 I III<br />
BASILICATA PRIMO PIANO<br />
FALSI INVALIDI<br />
I «FURBETTI» DELLA PENSIONE<br />
AC C U S E<br />
Corruzione in atti giudiziari e truffa. Il dottor<br />
Pagliara preparava i certificati falsi e l’avvocato<br />
impugnava le richieste di pensione non accolte<br />
«Pacco» all’Inps da finti ciechi<br />
Arrestati oculista e avvocato<br />
Filmati mentre scansavano ostacoli o facevano shopping: 26 indagati<br />
FABIO AMENDOLARA<br />
l C’era chi firmava una raccomandata<br />
davanti al postino, chi guardava<br />
con attenzione le etichette dei prodotti<br />
in un supermecato e chi scansava gli<br />
ostacoli durante una passaggiata su un<br />
marciapiedi sconnesso. Per le commissioni<br />
mediche delle Asl erano ciechi.<br />
Gli investigatori del<strong>la</strong> Squadra<br />
mobile di Potenza, del<strong>la</strong> polizia mu-<br />
nicipale e del<strong>la</strong> polizia stradale hanno<br />
scoperto che erano «furbetti» che grazie<br />
a un oculista e un avvocato erano<br />
riusciti a ottenere <strong>la</strong> pensione. Il medico,<br />
Vincenzo Pagliara (in servizio<br />
anche all’Azienda sanitaria provinciale)<br />
da ieri mattina è in carcere,<br />
l’avvocato, Donato Giacomino, è agli<br />
arresti domiciliari.<br />
Gli indagati, tra falsi ciechi, consulenti<br />
tecnici (accusati di falso colposo<br />
in perizia), e un avvocato (S. G. di<br />
Potenza), sono 26. «L’inchiesta - ha<br />
spiegato il procuratore facente funzioni<br />
Laura Triassi (che è anche pm<br />
antimafia, ndr) - è durata circa due<br />
anni e ha portato al sequestro, sui conti<br />
correnti bancari dell’oculista e dei<br />
falsi invalidi, di 168mi<strong>la</strong> euro<br />
» .<br />
«Laute ricompense», le chiamano<br />
gli investigatori. Sarebbero<br />
state incassate - sostiene<br />
l’accusa - per firmare certificati<br />
che attestassero <strong>la</strong> falsa<br />
cecità di cittadini che, assistiti<br />
dall’avvocato, ottenevano <strong>la</strong><br />
pensione dall’Inps. Gli investigatori<br />
hanno intercettato le<br />
conversazioni di Pagliara, che<br />
riceveva i «furbetti» nell’am -<br />
bu<strong>la</strong>torio «Madre Teresa di<br />
Calcutta» a Potenza, preparando<br />
poi <strong>la</strong> documentazione<br />
necessaria per <strong>la</strong> richiesta<br />
dell’invalidità. Nello stesso posto,<br />
secondo gli investigatori,<br />
si verificava anche lo scambio di «bustarelle».<br />
Alcuni indagati sarebbero<br />
passati prima dallo studio legale, presentandosi<br />
all’oculista dicendo: «Mi<br />
manda l’av vo c at o » .<br />
Le accuse: «Corruzione, corruzione<br />
in atti giudiziari, falso e truffa». Il<br />
RETROSCENA TORNA IL «DREAM TEAM» DI WOODCOCK, MA LO GUIDA IL PROCURATORE TRIASSI<br />
L’ambientale: «Mi manda l’avvocato»<br />
E il vecchio pool scopre <strong>la</strong> maxi-truffa<br />
Mobile, Municipale e Stradale di nuovo in sa<strong>la</strong> intercettazioni<br />
DREAM<br />
TEAM<br />
Squadra<br />
mobile, polizia<br />
municipale e<br />
polizia stradale<br />
di nuovo<br />
insieme, come<br />
quando c’era<br />
Wo o d c o c k<br />
[foto Tony Vece]<br />
l Squadra mobile, polizia municipale<br />
e polizia stradale. Era il «dream<br />
team» del pm Henry John Woodcock<br />
impiegato per questa inchiesta dal<br />
procuratore facente funzioni Laura<br />
Triassi forse per una delle ultime<br />
indagini delegate al gruppo interforz<br />
e.<br />
Woodcock fu accusato di aver co-<br />
stituito una «polizia privata», una<br />
sorta di «guardia pretoriana» che<br />
<strong>la</strong>vorava solo per lui. E che, però, ha<br />
svolto indagini importanti e delicate:<br />
quel<strong>la</strong> su Vittorio Emanule di Savoia,<br />
sui ricatti a vip e vallette, sulle tangenti<br />
per gli appalti Total, sulle forniture<br />
ospedaliere, sui massoni deviati.<br />
Un pool di investigatori che poi<br />
è stato smantel<strong>la</strong>to.<br />
Le «vecchie glorie» sono tornate in<br />
campo ieri, per l’inchiesta sui «furbetti»<br />
che scroccavano <strong>la</strong> pensione<br />
d’invalidità all’Inps. In realtà i «finti<br />
ciechi» - è il sospetto degli investigatori<br />
- erano in piena salute.<br />
E solo grazie all’aiuto dell’oculista<br />
arrestato erano riusciti ad ottenere <strong>la</strong><br />
p e n s i o n e.<br />
Alcuni - secondo l’accusa - erano<br />
passati prima dallo studio legale. In<br />
una intercettazione ambientale un<br />
indagato si presenta all’oculista dicendo:<br />
«Mi manda l’av vo c at o » .<br />
È una delle prime conversazioni<br />
captate dalle cimici piazzate nello<br />
studio dell’oculista quasi tre anni fa.<br />
Dall’avvocato, invece, non sono state<br />
disposte intercettazioni.<br />
Secondo l’accusa il legale entrava<br />
in gioco quando <strong>la</strong> commissione provinciale<br />
respingeva le richieste di<br />
p e n s i o n e.<br />
L’avvocato presentava a quel punto<br />
il ricorso in Tribunale e seguiva l’iter<br />
in sede civile.<br />
La perquisizione nello studio legale<br />
è durata per una decina di ore. Gli<br />
investigatori hanno portato via migliaia<br />
di pagine di documenti. Molti<br />
erano già citati nell’ordinanza di custodia<br />
caute<strong>la</strong>re.<br />
Il gip del Tribunale di Potenza<br />
Luigi Spina in alcuni passaggi dà atto<br />
al<strong>la</strong> Procura «dell’acume investigativo»<br />
e dei metodi con cui gli investigatori<br />
hanno condotto le indagini.<br />
Il giudice in queste ore dovrebbe<br />
fissare gli interrogatori di garanzia.<br />
In quel<strong>la</strong> sede l’avvocato e l’oculista<br />
potranno difendersi dalle contestazioni.<br />
[f. a.]<br />
danno all’Inps è stato definito «decisamente<br />
consistente»: uno dei falsi<br />
invalidi ha incassato finora oltre 60mi<strong>la</strong><br />
euro fra pensione e arretrati. L’ocu -<br />
lista, è stato spiegato nel corso di una<br />
conferenza stampa in Procura, certificava<br />
<strong>la</strong> cecità (totale o parziale) dei<br />
pazienti, ricevendo in cambio denaro o<br />
favori di altro genere: quando <strong>la</strong> richiesta<br />
di invalidità veniva respinta<br />
dal<strong>la</strong> commissione provinciale, il ricorso<br />
al Tribunale<br />
civile<br />
SEQUESTRI<br />
Gli investigatori hanno<br />
sequestrato 168mi<strong>la</strong> euro<br />
sui conti dei finti ciechi<br />
era affidato<br />
all’av vo c at o,<br />
che si occupava<br />
di control<strong>la</strong>re<br />
l’iter giudiziario.<br />
Ma<br />
era consapevole<br />
di presentare<br />
ricorsi per «furbetti»? Gli investigatori<br />
ritengono che «l’av vo c at o<br />
abbia concorso nel reato».<br />
Nei due anni di indagini sono stati<br />
filmati e intercettati i falsi ciechi impegnati<br />
nelle loro attività quotidiane:<br />
dagli acquisti nei supermercati al<strong>la</strong><br />
scelta degli abiti nei negozi, fino al<strong>la</strong><br />
firma dei documenti e al ritiro del<strong>la</strong><br />
posta. In alcuni casi hanno ottenuto <strong>la</strong><br />
pensione massima, con il cento per<br />
cento di invalidità. Oltre al<strong>la</strong> quota per<br />
l’indennità di accompagnamento. Con<br />
date di decorrenza che andavano indietro<br />
nel tempo per ottenere pure gli<br />
arretrati. Tutto sulle carte false.<br />
A R R E S TO Vincenzo Pagliara tra i poliziotti dell’arresto [foto Vece]<br />
LA FIRMA U n’indagata filmata dal<strong>la</strong> polizia [foto Tony Vece]<br />
LA SPESA Finta cieca mentre fa <strong>la</strong> spesa [foto Tony Vece]
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMbk9wqu1CvMiypZoCmvSRxU=<br />
II I<br />
BASILICATA PRIMO PIANO<br />
CRISI E CRIMINALITÀ<br />
I DATI 2011 DI INTERESSE UOMO<br />
CRIMINALITÀ Oggi l’usura è prevalentemente in mano al<strong>la</strong> criminalità [foto Vece]<br />
LA SPIRALE DEL DEBITO<br />
La Fondazione ha accertato nel 2011 «un<br />
aumento, rispetto al 2010, del montante<br />
debiti complessivo per famiglia»<br />
La fondazione amplia gli orizzonti<br />
A breve sarà operativa su sca<strong>la</strong> nazionale<br />
La fondazione anti usura Interesse Uomo al<strong>la</strong>rga i propri orizzonti:<br />
ieri mattina l’annuncio che entro un mesetto diventerà operativa<br />
su base nazionale. «Un percorso iniziato nel 2011 - è stato spiegato -<br />
che vede come partner importanti Libera, l’Amministrazione provinciale<br />
di Potenza, Banca Etica, l’Anci nazionale e il comune di Potenza.<br />
Un dato che ci sembra davvero significativo considerato che proprio<br />
nel 2012 ricorre il decimo anniversario dell’attività del<strong>la</strong> fondazione.<br />
Ci sembra di poter dire che così facendo raccogliamo il frutto<br />
delle tante importanti col<strong>la</strong>borazioni avviate nel corso degli anni».<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
P R OV I N C I A<br />
In arrivo per luglio il rapporto<br />
dell’Osservatorio delle Province su come<br />
i lucani percepiscono <strong>la</strong> crisi<br />
Usura, il peso del<strong>la</strong> <strong>rassegna</strong>zione<br />
Diminuiscono le richieste di aiuto ma aumentano le inchieste giudiziarie<br />
Le cause: crisi, cattiva<br />
gestione del denaro, scarsa<br />
responsabilità, tenore di vita<br />
troppo elevato<br />
GIOVANNA LAGUARDIA<br />
l Famiglie lucane sempre più indebitate.<br />
E sempre più <strong>rassegna</strong>te di<br />
fronte al<strong>la</strong> piaga di<strong>la</strong>gante dell’usura.<br />
Questo il quadro emerso dal rapporto<br />
delle attività 2011 del<strong>la</strong> fondazione antiusura<br />
Interesse uomo, presentato ieri<br />
mattina a Potenza nel corso di una<br />
conferenza stampa al<strong>la</strong> quale hanno<br />
preso parte l’animatore del<strong>la</strong> fondazione,<br />
Don Marcello Cozzi, e il presidente<br />
del<strong>la</strong> Provincia Piero Lacorazza.<br />
Insomma, non solo il 2011 è stato un<br />
anno caratterizzato da un forte rialzo<br />
dei fallimenti e dell’indebitamento medio<br />
delle imprese in provincia di Potenza,<br />
ma si è registrato anche un numero<br />
crescente di famiglie sempre più<br />
schiacciate dalle spese correnti. Per<br />
quanto riguarda il rapporto sull'usura<br />
nel 2011 in provincia di Potenza, ha<br />
spiegato don Marcello Cozzi, <strong>la</strong> fondazione<br />
ha accertato «un aumento, rispetto<br />
al 2010, del montante debiti complessivo<br />
per famiglia». Non solo. «Sempre<br />
più spesso il debito si presenta come<br />
un circolo vizioso, una sorta di <strong>la</strong>birinto<br />
di cui non si vede l’uscita nè si<br />
ricorda l'origine». Un circolo vizioso<br />
dal quale ormai molte famiglie hanno<br />
ormai rinunciato anche a cercare di<br />
uscire. Per don Cozzi, infatti, <strong>la</strong> diminuzione<br />
registrata nel numero di persone<br />
che si sono rivolte al<strong>la</strong> fondazione<br />
per chiedere aiuto, dipende anche da<br />
«una sorta di <strong>rassegna</strong>zione che porta<br />
molti a non cercare neanche più una<br />
soluzione ai propri problemi economi-<br />
ci».<br />
La buona notizia, invece, è che «in<br />
<strong>Basilicata</strong> e nel potentino in partico<strong>la</strong>re,<br />
negli ultimi anni sono aumentati<br />
sul versante giudiziario gli interventi<br />
contro l’usura. Un dato estremamente<br />
positivo, se si considera che questo territorio<br />
viene da una stagione, neanche<br />
tanto lontana, caratterizzata da una<br />
sottovalutazione del fenomeno». Tra le<br />
cause che stanno conducendo tante imprese<br />
e tante famiglie lucane sull’o rl o<br />
del baratro, oltre alle oggettive condizioni<br />
di crisi globale, <strong>la</strong> fondazione<br />
ha individuato anche «una cattiva gestione<br />
del debito, una mancata responsabilità<br />
nell’uso del denaro e una incapacità<br />
diffusa a ridimensionare i<br />
propri stili di vita, richiesta proprio<br />
dal<strong>la</strong> crisi in atto». Don Cozzi, infine,<br />
ha definito quello dell’usura «un fenomeno<br />
sicuramente in aumento: servono<br />
- ha aggiunto – severità e certezza<br />
del<strong>la</strong> pena per gli usurai, che vanno<br />
paragonati agli assassini, per le conseguenze<br />
che <strong>la</strong> loro azione ha sul<strong>la</strong><br />
vita delle vittime».<br />
Il presidente del<strong>la</strong> Provincia di Potenza,<br />
Piero Lacorazza, ha annunciato<br />
per <strong>la</strong> metà del prossimo mese di luglio<br />
<strong>la</strong> presentazione di un rapporto dell’os -<br />
servatorio delle del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> «su come<br />
i lucani percepiscono <strong>la</strong> crisi e sulle<br />
speranze per il futuro. I primi dati che<br />
stiano analizzando ci par<strong>la</strong>no di una<br />
maggiore consapevolezza del<strong>la</strong> crisi da<br />
parte dei lucani, per questo motivo il<br />
calo del numero di coloro che si rivolgono<br />
al<strong>la</strong> fondazione, che, occorre<br />
ricordarlo, non è un tribunale, voglio<br />
considerarlo un segnale di speranza,<br />
come un elemento di maggiore consapevolezza<br />
nell’uso del denaro. per<br />
quanto riguarda <strong>la</strong> stessa Provincia,<br />
per sbloccare <strong>la</strong> stretta nei pagamenti<br />
alle imprese, abbiamo sottoscritto con<br />
le banche un accordo da 22 milioni di<br />
euro al tasso del 4%».<br />
POTENZA LA PROPOSTA DI MASSIMA SARÀ PUBBLICATA SUL SITO DELLA PROVINCIA<br />
Il credito etico servirà per aiutare<br />
gli studenti universitari fuori sede<br />
l Il credito etico, l’iniziativa sostenuta<br />
dal<strong>la</strong> Provincia e da Banca Etica<br />
per sostenere le famiglie in difficoltà, da<br />
quest’anno sarà indirizzato in maniera<br />
partico<strong>la</strong>re al sostegno delle famiglie<br />
che hanno figli a carico studenti universitari<br />
fuori sede. Lo ha annunciato<br />
ieri mattina il presidente del<strong>la</strong> Provincia<br />
Piero Lacorazza. La proposta di massima<br />
sarà pubblicata già da questa mattina<br />
sul sito internet del<strong>la</strong> Provincia, in<br />
modo da poter raccogliere suggerimenti<br />
e istanze del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione. L’obiettivo è<br />
quello di arrivare al<strong>la</strong> redazione delle<br />
modalità per l’accesso a questa nuova<br />
forma del credito etico al massimo entro<br />
il prossimo settembre.<br />
«In questo momento - ha spiegato Lacorazza<br />
- molte famiglie si trovano su un<br />
crinale e una spesa di due o trecento<br />
CONFERENZA<br />
S TA M PA<br />
Presentati ieri<br />
mattina al<strong>la</strong><br />
Provincia i<br />
dati<br />
dell’attività<br />
2011 del<strong>la</strong><br />
fondazione<br />
antiusura<br />
Interesse<br />
Uomo<br />
.<br />
Le cifre del <strong>la</strong>birinto infernale<br />
In aumento il debito medio di chi si rivolge al<strong>la</strong> fondazione per un aiuto<br />
127<br />
RICHIESTE<br />
Complessivamente si<br />
sono rivolte al fondo<br />
anti usura 73 persone,<br />
tra Potenza,<br />
Lagonegro, Melfi e<br />
altro<br />
40<br />
L AVO R ATO R I<br />
Il numero maggiore<br />
delle richieste arriva dai<br />
<strong>la</strong>voratori dipendenti<br />
ma molti sono anche<br />
commercianti, artigiani<br />
e autonomi<br />
l Nel 2011 <strong>la</strong> fondazione anti<br />
usura Interesse Uomo ha incontrato<br />
complessivamente<br />
146 persone, delle quali, però,<br />
19 erano «vecchie conoscenze»,<br />
ovvero persone che avevano<br />
già contattato <strong>la</strong> fondazione<br />
negli anni passati. Delle 127<br />
persone che si sono rivolte a<br />
Interesse Uomo (contro le 154<br />
del 2010 e le 356 del 2009), 75<br />
erano di Potenza, 18 di Lagonegro,<br />
13 di Melfi e 21 esterne<br />
o non c<strong>la</strong>ssificabili. In totale<br />
dal 1999 al 2011 si sono rivolte a<br />
Interesse Uomo 1556 persone,<br />
di cui 868 di Potenza, 327 di<br />
Lagonegro, 223 di Melfi e 148<br />
esterne o non c<strong>la</strong>ssificabili.<br />
Nel 2011 le maggiori richieste<br />
sono arrivate per il fondo anti<br />
euro per un posto letto per un universitario<br />
potrebbe essere <strong>la</strong> goccia che fa<br />
traboccare il vaso. Molti potrebbero essere<br />
costretti a prendere <strong>la</strong> decisione di<br />
ritirare i propri figli dall’Università. In<br />
questo modo <strong>la</strong> crisi finirebbe col pesare<br />
non solo su questa generazione, ma anche<br />
sul<strong>la</strong> prossima. Questo ci ha indotto<br />
a finalizzare i fondi disponibili per il<br />
credito etico in questa direzione».<br />
L’idea del<strong>la</strong> Provincia è quel<strong>la</strong> di concedere<br />
alle famiglie un fido per un biennio,<br />
pari a 2500 euro all’anno, da restituire<br />
in cinque anni, a partire dal<br />
terzo anno. L’ipotesi è quel<strong>la</strong> di riuscire<br />
ad aiutare un centinaio di famiglie. I<br />
criteri di assegnazione dovrebbero essere<br />
legati sia al merito dello studente<br />
sia al reddito del<strong>la</strong> famiglia.<br />
[g.<strong>la</strong>g.] CERDITO ETICO Un aiuto per gli universitari<br />
usura (73), al credito etico si<br />
sono rivolte 18 persone, al fondo<br />
emergenza 11, mentre 25<br />
sono state richieste di altro<br />
genere. Per quanto riguarda <strong>la</strong><br />
tipologia dei richiedenti, 40<br />
erano <strong>la</strong>voratori dipendenti, 22<br />
disoccupati o inoccupati, 20 <strong>la</strong>voratori<br />
autonomi, 18 imprenditori,<br />
16 pensionati, 6 liberi<br />
professionisti, mentre per 5<br />
non è stato rilevato. Interesse<br />
Uomo comunque sottolinea<br />
che «come già era stato registrato<br />
nel 2010, anche nel<br />
2011 è stato rilevante il numero<br />
di commercianti, artigiani, imprenditori,<br />
liberi professionisti<br />
e <strong>la</strong>voratori autonomi che si<br />
sono rivolti ai nostri sportelli,<br />
44 su 127 e cioè il 34 per cento<br />
del totale».<br />
In base a quanto registrato<br />
dal<strong>la</strong> fondazione soprattutto<br />
nel corso dell’ultimo anno risulta<br />
«esponenzialmente in aumento<br />
il debito medio di quanti<br />
si rivolgono ai servizi del<strong>la</strong><br />
fondazione, motivo per cui<br />
spesso ci si trova dinanzi a<br />
situazioni già irrimediabilmente<br />
compromesse per un<br />
montante di debiti molto superiore<br />
rispetto a quanto <strong>la</strong><br />
fondazione può garantire con<br />
un suo intervento». il totale<br />
delle garanzie concesse da Interesse<br />
Uomo dal 1999 al 2011 è<br />
di 1.101.080,73 euro, per un numero<br />
complessivo di 85 beneficiari.<br />
per quanto riguarda<br />
il 2011, <strong>la</strong> fondazione è intervenuta<br />
in 14 casi sulle 62 richieste<br />
di aiuto presentate (il<br />
doppio rispetto al 2010) con un<br />
totale erogato di 282.200.00 euro<br />
(anche in questo caso il<br />
doppio del 2010), con un tasso<br />
di interesse medio pari al<br />
3,9%.<br />
Per quanto riguarda il progetto<br />
credito Etico, in col<strong>la</strong>-<br />
AIUTI Dal<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> al Paese<br />
borazione con <strong>la</strong> Provincia di<br />
Potenza e Banca Etica, le richieste<br />
nel 2011 sono state 18, il<br />
numero più basso mai registrato.<br />
Nel 2010 le richieste<br />
erano state 22, mentre gli unici<br />
picchi sono stati registrati nel<br />
2006, appena il progetto è stato<br />
avviato, con 117 richieste, e nel<br />
2009, quando è stato finalizzato<br />
ad aiutare le famiglie in difficoltà<br />
per il mutuo casa, con<br />
203 richieste. I richiedenti nel<br />
2011 sono stati soprattutto <strong>la</strong>voratori<br />
dipendenti (7) seguiti<br />
dai <strong>la</strong>voratori autonomi (5), imprenditori<br />
(3), disoccupati e<br />
inoccupati (2), non rilevati (1).<br />
Per Interesse Uomo il calo nelle<br />
richieste su questa specifica<br />
forma di intervento dipende<br />
prevalentemente dal fatto che<br />
«i destinatari di questo progetto<br />
si sono rive<strong>la</strong>ti nel tempo<br />
soggetti fortemente indebitati,<br />
cosa che invece non era prevista<br />
nell’idea originaria del<br />
progetto stesso».<br />
Per quanto riguarda, infine,<br />
il microcredito diretto per le<br />
emergenze, nel 2011 vi si sono<br />
rivolte undici persone, sette<br />
delle quali sono state aiutate<br />
con prestiti per complessivi<br />
8.109 euro. Nel 2010 c’erano<br />
state 17 richieste di aiuto, così<br />
come nel 2009. Il microcredito<br />
per le emergenze è pensato<br />
soprattutto per prestare aiuto<br />
immediato per far fronte al<br />
pagamento delle utenze domestiche<br />
e simili. Interesse Uomo<br />
ha ricordato che «non si tratta<br />
di prestiti a fondo perduto, ma<br />
concessi senza interessi perché<br />
finalizzati al<strong>la</strong> responsabilità<br />
del<strong>la</strong> restituzione». Su questo<br />
fronte <strong>la</strong> fondazione fa sapere<br />
che fino a questo momento, su<br />
un totale di 53.746,27 euro ne<br />
sono stati recuperati 13.661.<br />
[g.<strong>la</strong>g.]
Triassi sembra infatti<br />
determinato a<br />
chiedere il rinvio a<br />
giudizio per Renato<br />
Martorano e Dorino<br />
Stefanutti,<br />
che proprio in queste<br />
ore stanno rice-<br />
vendo l’avviso di<br />
RASSEGNASTAMPA<br />
conclusione delle<br />
indagini nei loro<br />
confronti.<br />
Martorano, c<strong>la</strong>sse<br />
1956, alle spalle<br />
ha già diverse condanne<br />
ed è ancora<br />
sotto processo<br />
nell’ambito dell’in -<br />
chiesta Iena2 sulle<br />
infiltrazioni dei<br />
c<strong>la</strong>n tra politica e<br />
imprenditoria lucana.<br />
Dal 2008 sta<br />
scontando una pena<br />
a 14 anni di reclusione<br />
per usura<br />
ed estorsione aggravata<br />
ai danni di Carmine Guarino,<br />
un tempo signore di asfalto e affini<br />
poi finito sul <strong>la</strong>strico anche per<br />
quegli interessi a tasso di strozzo.<br />
Stefanutti invece - a lungo considerato<br />
il suo braccio destro - è di tre<br />
anni più giovane e una volta scaduti<br />
i termini di custodia caute<strong>la</strong>re<br />
sempre per l’inchiesta Iena2, nel<br />
2006, è tornato in libertà, a parte<br />
un’ordinanza di custodia in carce-<br />
perché <strong>la</strong> cosa che potrebbe rappre- nuovi elementi decisivi a sostegno go, Antonio Cossidente, il boss delnoscenza, in ambu<strong>la</strong>nza aveva fat-<br />
Niente arresti dopo <strong>la</strong> svolta sul delitto di via Adriatico: non bastano 23 anni e le parole di Cossidente<br />
re emessa nei suoi confronti a feb-<br />
Omicidio Fusilli, vacil<strong>la</strong>no le accuse<br />
braio del 2011, annul<strong>la</strong>ta subito<br />
dopo dal Tribunale del Riesame.<br />
Per entrambi nei mesi scorsi <strong>la</strong><br />
procura avrebbe avanzato una ri-<br />
“Credito etico”: 2.500 euro all’anno alle famiglie con figli universitari<br />
La Dda pensa lo stesso al processo: avvisi per Renato Martorano e Dorino Stefanutti<br />
Usura, “str ozzati” dal<strong>la</strong> crisi<br />
Ma le denunce sono in calo<br />
23 ANNI dopo potrebbe esserci un<br />
«Aveva sbagliato». Così il pentito<br />
processo per l’omi -<br />
ha spiegato agli inquirenti <strong>la</strong> mor-<br />
cidio di Tiziano Fute<br />
di Fusilli: di mezzo ci sarebbe stasilli,<br />
il 22 maggio<br />
ta una partita di droga<br />
del 1989. Il pm an-<br />
non pagata e per que-<br />
LA timafia crisi economica Laura in atto anni precedenti. Don Cozzi razza, ha annunciato per <strong>la</strong> <strong>la</strong> base su cui Credito Etico<br />
sto Renato Martorano<br />
non Triassi aiuta sembra di certo in- le fami- ha sottolineato il fatto che metà del prossimo mese di farà partire il «moltiplica-<br />
e Dorino Stefanutti lo<br />
gliefatti lucane determinato e questo a deter- anche chi arriva a denun- luglio <strong>la</strong> presentazione di tore» per concedere il dena-<br />
avrebbero ucciso. Cosmina<br />
chiedere unil aumento, rinvio a rispetto ciare l'usuraio «lo fa non un rapporto «su come i luro.sidente ha aggiunto<br />
all’anno giudizio per precedente, Rena- del perchè convinto dell’affer - cani percepiscono <strong>la</strong> crisi. La fondazione antiusura<br />
che a guidare il mezzo<br />
montante to Martorano debiti e Docomplessi- mazione di un principio di Il calo del numero di coloro “Interesse uomo” – che dal<br />
utilizzato per l’aggua -<br />
vorino per Stefanutti, famiglia. “Sempre legalità ma perchè ormai che si rivolgono al<strong>la</strong> fonda- 2002 opera in provincia di<br />
to sarebbe stato Stefa-<br />
più che proprio spesso il in debito que- si pre- ha già perso tutto e nel bazione, che non è un tribuna- Potenza - fra circa un mese<br />
nutti. «Moto o vesposentaste<br />
ore come stanno un rice- circolo vizioratro vuole andarci con chi le –ha continuato –io voglio assumerà una nuova veste<br />
ne» non lo ha saputo<br />
so,vendo unal’avviso sorta di <strong>la</strong>birinto di di non lo ha più aiutato». Ri- considerarlo un segnale di ed estenderà a tutta Italia <strong>la</strong><br />
precisare, ma tanto è<br />
cui conclusione non si vede delle l’uscita nè si guardo al credito etico, «nel speranza, come un elemen- sua iniziativa: lo ha annun- La conferenza stampa del<strong>la</strong> Fondazione “Interesse bastato lo Uomo” stesso agli<br />
ricorda indagini l'origine”: nei loro è questo 2011 registriamo 18 rito di maggiore consapevociato stamani a Potenza<br />
investigatori per av-<br />
quanto confronti. emerge dal rapporchieste di aiuto, il dato più lezza nell’uso del denaro». l’animatore del<strong>la</strong> fondazioviare<br />
una ricerca a tapto<br />
Martorano, annuale 2011 c<strong>la</strong>sdel<strong>la</strong><br />
fon- basso in assoluto da quan- Lacorazza, poi, ha annunne, don Marcello Cozzi, che<br />
peto nei registri autodazionese<br />
1956, alle Interesse spalle Uomo, do il progetto è stato avviaciato <strong>la</strong> modifica del «credi- è uno dei dirigenti naziona- ESAMI DI MATURITA’<br />
mobilistici, da cui sa-<br />
intito<strong>la</strong>to ha già diverse “Uncon <strong>la</strong>birinto into». Infine, il microcredito to etico», iniziativa annunli di Libera. L’annuncio di<br />
rebbero risaliti a una<br />
fernale”,danne ed è presentato ancora ieri diretto per le emergenze è ciata alcuni mesi fa, «nel<strong>la</strong> don Cozzi è arrivato duran-<br />
motocicletta di pro-<br />
mattina sotto dall’animatore processo del- intervenuto nel 2011 «in direzione delle famiglie te <strong>la</strong> presentazione del rap- Oggi prima prietà di Renato prova Martorano fino a<br />
<strong>la</strong> nell’ambito Fondazione, dell’in don - Marcel- sette casi sulle undici ri- con figli che sono studenti porto annuale 2011 del<strong>la</strong><br />
pochi giorni prima del delitto<br />
lo chiesta Cozzi Iena2 e dal presidente sulle delchieste avute e si è trattato universitari, perchè <strong>la</strong> crisi fondazione, intito<strong>la</strong>to «Un<br />
quando è emerso un passaggio di<br />
<strong>la</strong> infiltrazioni Privincia, Piero deiLacoraz<br />
soprattutto di far fronte al ha elementi strutturali an- <strong>la</strong>birinto infernale». In pra- per più di proprietà 3.000 a Vincenzo studenti<br />
Di Muro, noza.<br />
c<strong>la</strong>n tra politica e<br />
pagamento di utenze doche per le nuove generaziotica, dal momento che <strong>la</strong><br />
to pregiudicato di Melfi. La somi-<br />
imprenditoria La fondazione luha<br />
sottolimestiche ed altre imprevini». Si farà in modo che sia «rete» di Libera ha richia- CUORE in go<strong>la</strong> per gli stuglianzamessi di quel<strong>la</strong> per moto condotta. con quel<strong>la</strong> Le<br />
neatocana. Dal anche 2008 «una sta cattiva ste spese familiari». Don disponibile un fido annuale mato nel tempo sempre più denti lucani che oggi si descritta ap- commissioni dai diversi sono testimoni 102 nepre- gestione scontando del unadebito, pe- una Cozzi, infine, ha definito di circa 2.500 euro all’anno persone decise a denunciaprestano a sosteneresenti <strong>la</strong> sul<strong>la</strong> gli istituti scena del del delitto Potentino. ha fatto<br />
mancata na a 14 anni responsabilità<br />
di re-<br />
quello dell’usura «un feno- per due anni, da cominciare casi di ma<strong>la</strong>ffare e consi- prima prova scritta degli credere Quest’anno, a qualcuno di per essere <strong>la</strong> prima vicino<br />
nell’uso clusione del perdenaro usura e una inmeno sicuramente inA sinistra aure Martorano a restituire e Stefanutti. dal terzo A destra an- Tiziano derato Fusilli che molte di esse de- esami di maturità negli al<strong>la</strong> chiusura volta, sarà del cerchio. introdotta Poi però <strong>la</strong> è<br />
capacità ed estorsione diffusaaga ridimenmento: servono - ha agno per i successivi cinque, nunciano episodi di usura, istituti superiori. arrivata così <strong>la</strong> doccia detta maturità fredda del on gip. lisionaregravata<br />
ai i propri danni di stili Carmine di vita, Guarigiunto – severità e certezza fino al completamento. La- <strong>la</strong> trasformazione del<strong>la</strong> Sono più di tremi<strong>la</strong> gli Tiziano ne: le Fusilli, verbalizzazioni aveva 29 anni, e leil<br />
richiesta no, un tempo proprio signore dal<strong>la</strong> di asfalto crisi e del<strong>la</strong> af- pena chiesta per digli misure usurai, caute<strong>la</strong>re, corazza maha<br />
rischio detto che di una l’ini sentenza - fondazione di assolu- potentina un’assoluzione (<strong>la</strong> esaminandi “tombale”, di rischia- tutta <strong>la</strong> pro- 22 maggio procedure del 1989. saranno Secondo conCos- in fini atto». poi finito In ogni sul <strong>la</strong>strico caso, anche nel per che vanno sembra paragonati che dal gip agli sia arrivata ziativa una – dazione realizzare che farebbe ba- scattare Provincia <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> di Potenza no di vedersi ri- allontanare vincia di Potenza <strong>la</strong> possi- che si misidentesultabili «trafficava sul web droga», e <strong>la</strong> conse- almeno<br />
2011 queglisi interessi sono rivolte a tasso di al<strong>la</strong> strozzo. assassini, secca bocciatura. per le conse- In sostanza sandosimansu «merito del “ne bis e reddi- in idem” marrà (quel<strong>la</strong> socio per cui di maggioranbilità di una verità sureranno giudiziale con gli sui esami stando di gna a quanto delle gli tracce avrebbe avviene riferi-<br />
fondazione Stefanutti invece 146- a lungo persone consideguenzecherebbero che <strong>la</strong> loro indizi azione sufficienti to» di – col- potrebbe non riguardare<br />
si può essere za, processati ma nuovo due capitale colpevoli arri- dell’omicidio. Stato. Mentre sono stati to 90lo<br />
stesso tramite Martorano, i siti del Ministero ma sembra<br />
(19 rato però il suo vi braccio avevano destro già fat- - è di ha tresul<strong>la</strong><br />
pevolezza vita delle nei vittime». loro confronti, circaper 100 famiglie. volte perLa lo Pro- stesso fatto, verà ndr); da altre altri- forze) La offrirà svolta nelle quelli indagini non ammessi del<strong>la</strong>per<br />
che in- dae con un po’ speciali stesse chiavi cercando infordi<br />
to anni ricorso più giovane in passato), e una volta unscadu<br />
Il presidente ché per un’accusa del<strong>la</strong> Provin- di questo vincia, tipo co- infatti, menti ha stanziato optare per l’archiviazione un campo di azione - Squadra più va- mobile sufficienze di Potenza e tre era iar non am- uscirne matiche. tant’è che quando gli han-<br />
dato ti i termini in calo di rispetto custodia ai due caute<strong>la</strong>re cia di me Potenza, l’omicidio Piero di stampo Laco- mafioso in bi<strong>la</strong>ncio di 200 come mi<strong>la</strong> tutti euro: i suoi è precedessori sto. - sperivata a ottobre del 2010 con le prino sparato era al <strong>la</strong>voro con alcuni<br />
sempre per l’inchiesta Iena2, nel solito le esigenze caute<strong>la</strong>ri sono rando che un rimorso di coscienza me dichiarazioni dell’ultimo col<strong>la</strong>- operai sul verde del quartiere Pog-<br />
2006, è tornato in libertà, a parte presunte. E qui nasce un problema o un miracolo investigativo porti boratore di giustizia del capoluogio Tre Galli. Prima di perdere co-<br />
un’ordinanza di custodia in carce- perché <strong>la</strong> cosa che potrebbe rappre- nuovi elementi decisivi a sostegno go, Antonio Cossidente, il boss delnoscenza, in ambu<strong>la</strong>nza aveva fatre<br />
emessa nei suoi confronti a febsentare una seria ipoteca delle dife- dell’accusa.<br />
<strong>la</strong> calciopoli rossoblu reo confesso to in tempo a dire: «lo hanno detto e<br />
braio del 2011, annul<strong>la</strong>ta subito se sull’esito del processo. A<br />
Facile immaginare in tutto que- di un altro omicidio misterioso, lo hanno fatto». Ma sui nomi che<br />
dopo dal Tribunale del Riesame. l pm Laura Triassi spetta quindi sto <strong>la</strong> sofferenza dei familiari di Fu- quello dei coniugi Gianfrewdi, tru- aveva in mente è rimasto un miste-<br />
Per entrambi nei mesi scorsi <strong>la</strong> una scelta molto difficile: cercare silli, che ancora una volta o una cidati il 27 aprile del 1997 a Parco ro.<br />
procura avrebbe avanzato una ri- di ribaltare <strong>la</strong> decisione del gip col volta per tutte, come nel caso di Aurora.<br />
l.amato@luedi.it<br />
“Credito etico”: 2.500 euro all’anno alle famiglie con figli universitari<br />
Usura, “str ozzati” dal<strong>la</strong> crisi<br />
Ma le denunce sono in calo<br />
LA crisi economica in atto<br />
non aiuta di certo le famiglie<br />
lucane e questo determina<br />
un aumento, rispetto<br />
all’anno precedente, del<br />
montante debiti complessivo<br />
per famiglia. “Sempre<br />
più spesso il debito si presenta<br />
come un circolo vizioso,<br />
una sorta di <strong>la</strong>birinto di<br />
cui non si vede l’uscita nè si<br />
ricorda l'origine”: è questo<br />
quanto emerge dal rapporto<br />
annuale 2011 del<strong>la</strong> fondazione<br />
Interesse Uomo,<br />
intito<strong>la</strong>to “Un <strong>la</strong>birinto infernale”,<br />
presentato ieri<br />
mattina dall’animatore del<strong>la</strong><br />
Fondazione, don Marcello<br />
Cozzi e dal presidente del<strong>la</strong><br />
Privincia, Piero Lacorazza.<br />
La fondazione ha sottolineato<br />
anche «una cattiva<br />
gestione del debito, una<br />
mancata responsabilità<br />
nell’uso del denaro e una incapacità<br />
diffusa a ridimensionare<br />
i propri stili di vita,<br />
richiesta proprio dal<strong>la</strong> crisi<br />
in atto». In ogni caso, nel<br />
2011 si sono rivolte al<strong>la</strong><br />
fondazione 146 persone<br />
(19 però vi avevano già fatto<br />
ricorso in passato), un<br />
dato in calo rispetto ai due<br />
e Dorino Stefanutti lo<br />
avrebbero ucciso. Cossidente<br />
ha aggiunto<br />
che a guidare il mezzo<br />
utilizzato per l’aggua -<br />
to sarebbe stato Stefanutti.<br />
«Moto o vespone»<br />
non lo ha saputo<br />
precisare, ma tanto è<br />
bastato lo stesso agli<br />
investigatori per avviare<br />
una ricerca a tappeto<br />
nei registri automobilistici,<br />
da cui sarebbero<br />
risaliti a una<br />
motocicletta di proprietà<br />
di Renato Martorano fino a<br />
pochi giorni prima del delitto<br />
Potenza<br />
quando è emerso un passaggio di<br />
proprietà a Vincenzo Di Muro, noto<br />
pregiudicato di Melfi. La somiglianza<br />
di quel<strong>la</strong> moto con quel<strong>la</strong><br />
descritta dai diversi testimoni presenti<br />
sul<strong>la</strong> scena del delitto ha fatto<br />
credere a qualcuno di essere vicino<br />
A sinistra Martorano e Stefanutti. A destra Tiziano Fusilli<br />
al<strong>la</strong> chiusura del cerchio. Poi però è<br />
arrivata <strong>la</strong> doccia fredda del gip.<br />
Tiziano Fusilli, aveva 29 anni, il<br />
chiesta di misure caute<strong>la</strong>re, ma rischio di una sentenza di assolu- un’assoluzione “tombale”, rischia- 22 maggio del 1989. Secondo Cos-<br />
sembra che dal gip sia arrivata una zione che farebbe Mercoledì scattare 20 <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> giugno 2012 no di vedersi allontanare <strong>la</strong> possi20sidente<br />
«trafficava droga», almeno<br />
secca bocciatura. In sostanza man- del “ne bis in idem” (quel<strong>la</strong> per cui bilità di una verità giudiziale sui stando a quanto gli avrebbe rifericherebbero<br />
indizi sufficienti di col- non si può essere processati due colpevoli dell’omicidio.<br />
to lo stesso Martorano, ma sembra<br />
pevolezza nei loro confronti, REDAZIONE: per- Via volte Nazario per Sauro, lo stesso 102 fatto, - 85100 ndr); Potenza altri- - Tel. 0971.69309 La svolta nelle indagini del<strong>la</strong> che da un po’ stesse cercando di<br />
ché per un’accusa di questo tipo comenti optare per l’archiviazione - Squadra mobile di Potenza era ar- uscirne tant’è che quando gli hanme<br />
l’omicidio di stampo mafioso di come tutti i suoi precedessori - sperivata a ottobre del 2010 con le prino sparato era al <strong>la</strong>voro con alcuni<br />
solito le esigenze caute<strong>la</strong>ri sono rando che un rimorso di coscienza me dichiarazioni dell’ultimo col<strong>la</strong>- operai sul verde del quartiere Pog-<br />
presunte. E qui nasce un problema o un miracolo investigativo porti boratore di giustizia del capoluogio Tre Galli. Prima di perdere co-<br />
sentare una seria ipoteca delle dife- dell’accusa.<br />
<strong>la</strong> calciopoli rossoblu reo confesso to in tempo a dire: «lo hanno detto e<br />
se sull’esito del processo. A<br />
Facile immaginare in tutto que- di un altro omicidio misterioso, lo hanno fatto». Ma sui nomi che<br />
l pm Laura Triassi spetta quindi sto <strong>la</strong> sofferenza dei familiari di Fu- quello dei coniugi Gianfrewdi, tru- aveva in mente è rimasto un miste-<br />
una scelta molto difficile: cercare silli, che ancora una volta o una cidati il 27 aprile del 1997 a Parco ro.<br />
di ribaltare <strong>la</strong> decisione del gip col volta per tutte, come nel caso di Aurora.<br />
l.amato@luedi.it<br />
anni precedenti. Don Cozzi<br />
ha sottolineato il fatto che<br />
anche chi arriva a denunciare<br />
l'usuraio «lo fa non<br />
perchè convinto dell’affer -<br />
mazione di un principio di<br />
legalità ma perchè ormai<br />
ha già perso tutto e nel baratro<br />
vuole andarci con chi<br />
non lo ha più aiutato». Riguardo<br />
al credito etico, «nel<br />
2011 registriamo 18 richieste<br />
di aiuto, il dato più<br />
basso in assoluto da quando<br />
il progetto è stato avviato».<br />
Infine, il microcredito<br />
diretto per le emergenze è<br />
intervenuto nel 2011 «in<br />
sette casi sulle undici richieste<br />
avute e si è trattato<br />
soprattutto di far fronte al<br />
pagamento di utenze domestiche<br />
ed altre impreviste<br />
spese familiari». Don<br />
Cozzi, infine, ha definito<br />
quello dell’usura «un fenomeno<br />
sicuramente in aumento:<br />
servono - ha aggiunto<br />
– severità e certezza<br />
del<strong>la</strong> pena per gli usurai,<br />
che vanno paragonati agli<br />
assassini, per le conseguenze<br />
che <strong>la</strong> loro azione<br />
ha sul<strong>la</strong> vita delle vittime».<br />
Il presidente del<strong>la</strong> Provincia<br />
di Potenza, Piero Laco-<br />
razza, ha annunciato per <strong>la</strong><br />
metà del prossimo mese di<br />
luglio <strong>la</strong> presentazione di<br />
un rapporto «su come i lucani<br />
percepiscono <strong>la</strong> crisi.<br />
Il calo del numero di coloro<br />
che si rivolgono al<strong>la</strong> fondazione,<br />
che non è un tribunale<br />
–ha continuato –io voglio<br />
considerarlo un segnale di<br />
speranza, come un elemento<br />
di maggiore consapevolezza<br />
nell’uso del denaro».<br />
Lacorazza, poi, ha annunciato<br />
<strong>la</strong> modifica del «credito<br />
etico», iniziativa annunciata<br />
alcuni mesi fa, «nel<strong>la</strong><br />
direzione delle famiglie<br />
con figli che sono studenti<br />
universitari, perchè <strong>la</strong> crisi<br />
ha elementi strutturali anche<br />
per le nuove generazioni».<br />
Si farà in modo che sia<br />
disponibile un fido annuale<br />
di circa 2.500 euro all’anno<br />
per due anni, da cominciare<br />
a restituire dal terzo anno<br />
per i successivi cinque,<br />
fino al completamento. Lacorazza<br />
ha detto che l’ini -<br />
ziativa – da realizzare basandosi<br />
su «merito e reddito»<br />
– potrebbe riguardare<br />
circa 100 famiglie. La Provincia,<br />
infatti, ha stanziato<br />
in bi<strong>la</strong>ncio 200 mi<strong>la</strong> euro: è<br />
<strong>la</strong> base su cui Credito Etico<br />
farà partire il «moltiplicatore»<br />
per concedere il denaro.<br />
La fondazione antiusura<br />
“Interesse uomo” – che dal<br />
2002 opera in provincia di<br />
Potenza - fra circa un mese<br />
assumerà una nuova veste<br />
ed estenderà a tutta Italia <strong>la</strong><br />
sua iniziativa: lo ha annunciato<br />
stamani a Potenza<br />
l’animatore del<strong>la</strong> fondazione,<br />
don Marcello Cozzi, che<br />
è uno dei dirigenti nazionali<br />
di Libera. L’annuncio di<br />
don Cozzi è arrivato durante<br />
<strong>la</strong> presentazione del rapporto<br />
annuale 2011 del<strong>la</strong><br />
fondazione, intito<strong>la</strong>to «Un<br />
<strong>la</strong>birinto infernale». In pratica,<br />
dal momento che <strong>la</strong><br />
«rete» di Libera ha richiamato<br />
nel tempo sempre più<br />
persone decise a denunciare<br />
casi di ma<strong>la</strong>ffare e considerato<br />
che molte di esse denunciano<br />
episodi di usura,<br />
<strong>la</strong> trasformazione del<strong>la</strong><br />
fondazione potentina (<strong>la</strong><br />
Provincia di Potenza rimarrà<br />
socio di maggioranza,<br />
ma nuovo capitale arriverà<br />
da altre forze) offrirà<br />
un campo di azione più vasto.<br />
La conferenza stampa del<strong>la</strong> Fondazione “Interesse Uomo”<br />
ESAMI DI MATURITA’<br />
Oggi prima prova<br />
per più di 3.000 studenti<br />
CUORE in go<strong>la</strong> per gli studenti<br />
lucani che oggi si apprestano<br />
a sostenere <strong>la</strong><br />
prima prova scritta degli<br />
esami di maturità negli<br />
istituti superiori.<br />
Sono più di tremi<strong>la</strong> gli<br />
esaminandi di tutta <strong>la</strong> provincia<br />
di Potenza che si misureranno<br />
con gli esami di<br />
Stato. Mentre sono stati 90<br />
quelli non ammessi per insufficienze<br />
e tre i non am-<br />
messi per condotta. Le<br />
commissioni sono 102 negli<br />
istituti del Potentino.<br />
Quest’anno, per <strong>la</strong> prima<br />
volta, sarà introdotta <strong>la</strong><br />
così detta maturità on line:<br />
le verbalizzazioni e le<br />
procedure saranno consultabili<br />
sul web e <strong>la</strong> consegna<br />
delle tracce avviene<br />
tramite i siti del Ministero<br />
e con speciali chiavi informatiche.<br />
iale di questo giornale, dei suoi articoli E' vietata o di parte <strong>la</strong> riproduzione, di essi con <strong>la</strong> qualsiasi traduzione, mezzo, l'adattamento elettronico, totale meccanico, o parziale per di mezzo questo di giornale, fotocopie, dei microfilms, suoi articoli registrazioni o di parte di o altro<br />
essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMVJZYqQMbUVXaVhoXXb1eiY=<br />
Mercoledì 20 giugno 2012 I V<br />
BENZINA AL RIBASSO<br />
TUTTI ALLA POMPA IL FINE SETTIMANA<br />
L’ATTESA PER IL PROSSIMO WEEK END<br />
Ipotesi di al<strong>la</strong>rgare <strong>la</strong> fascia oraria e nuove<br />
adesioni in <strong>Basilicata</strong> da parte dei gestori del<br />
Cane a sei zampe al<strong>la</strong> campagna Iperself<br />
È ormai corsa allo sconto<br />
dopo Eni, così fan tutti<br />
Dal<strong>la</strong> Q8 all’Esso. Tra esposti all’Antitrust e p<strong>la</strong>uso dei consumatori<br />
l Una reazione a catena dopo il <strong>la</strong>ncio<br />
del<strong>la</strong> campagna del Cane a sei zampe «Riparti<br />
con l’Eni». Archiviato il primo week<br />
end cont<strong>rassegna</strong>to da una vera e propria<br />
guerra di sconti sugli impianti Iperself, anche<br />
per il prossimo fine settimana si profi<strong>la</strong><br />
una corsa al maggior ribasso da parte delle<br />
compagnie petrolifere. E non mancheranno<br />
sorprese in quel<strong>la</strong> che è diventata <strong>la</strong> campagna<br />
del Paese per «ripartire». Sempre con<br />
Eni dal sabato al<strong>la</strong> domenica, anche se le forti<br />
pressioni delle associazioni dei consumatori<br />
fanno prevedere un verosimile al<strong>la</strong>rgamento<br />
dell’orario e un aumento delle adesioni da<br />
parte dei gestori all’iniziativa. Anche in <strong>Basilicata</strong><br />
dai 9 dello scorso week end si è saliti a<br />
L’I N T E R V I S TA<br />
Vita da istrione: dal<strong>la</strong><br />
musica e dal teatro<br />
al<strong>la</strong> pubblicità<br />
LUIGIA IERACE<br />
l «Il cane a sei zampe è il più<br />
fedele amico dell’uomo a quattro<br />
ruote», dice Bruno, un giovane Vittorio<br />
Gassman, all’amico Jean-Louis<br />
Trintignant, mentre si fermano<br />
a fare rifornimento sul<strong>la</strong> via Aurelia<br />
alle porte di Roma. Strano una<br />
delle scene del film «Il sorpasso» di<br />
Dino Risi del 1962 è stata girata<br />
proprio lì dove un altro attore il<br />
lucano Rocco Papaleo, cinquanta<br />
anni dopo, annuncia agli italiani<br />
che nei week end d’estate si può<br />
«ripartire» grazie agli sconti sui costi<br />
dei carburanti.<br />
Da «<strong>Basilicata</strong> Coast to coast»,<br />
a testimonial dell’Eni, per par<strong>la</strong>re<br />
agli italiani?<br />
«Sono onorato di essere stato scelto<br />
dal<strong>la</strong> più grande azienda italiana.<br />
Sono suggestionato dal<strong>la</strong> figura di<br />
Mattei e dalle sue imprese, diciamo<br />
controcorrente. Ha sovvertito una<br />
sudditanza nei confronti del petrolio,<br />
ha sfidato le Sette Sorelle. E<br />
quando mi hanno chiesto di partecipare<br />
a questa campagna pubblicitaria<br />
non ho avuto esitazioni.<br />
Mi sono messo a cavallo del Cane a<br />
sei zampe in un momento di così<br />
grande difficoltà per il Paese per<br />
dare una bel<strong>la</strong> notizia agli italiani».<br />
Riparte quindi con questo simbolico<br />
viaggio per portare in<br />
Italia anche un po’ di Basilic<br />
at a ?<br />
«Sono un portatore sano di lucanità,<br />
11 impianti con l’aggiunta di un distributore<br />
a Potenza, in viale del Basento oltre a quello<br />
di viale Dante e Betlemme e a Montalbano<br />
Jonico e già altri 4 gestori hanno annunciato<br />
di essere pronti ad aderire in altri paesi<br />
lucani: Oppido, Marsicovetere, Lauria e Policoro<br />
(si veda il grafico a <strong>la</strong>to). Positivo anche<br />
il bi<strong>la</strong>ncio che ha visto in Italia triplicarsi<br />
il venduto nel<br />
week end.<br />
«È andata molto<br />
bene - sottolinea Antonio<br />
Garramone,<br />
gestore potentino -<br />
dopo il week end siamo<br />
tornati ai livelli<br />
precedenti, ma per il<br />
pieno tutti aspettano<br />
le sorprese del week end». Ma <strong>la</strong> corsa<br />
al risparmio a Potenza c’è stata anche<br />
verso altri distributori. «Ho , fatto il<br />
pieno al<strong>la</strong> Q8 in via Nazario Sauro e ho<br />
pagato 1,499 al litro per il diesel», commenta<br />
con soddisfazione Mario.<br />
Sul<strong>la</strong> scia del<strong>la</strong> compagnia di bandiera,<br />
infatti, si sono mosse anche le<br />
altre Major, anche in <strong>Basilicata</strong>. Spiazzate<br />
dall’annuncio dell’ad di Eni Paolo Scaroni,<br />
di abbassare il prezzo di benzina e diesel<br />
rispettivamente a 1,600 e 1,500 euro a litro,<br />
con uno sconto di 20 centesimi rispetto al<br />
servito, dalle 13 di sabato al<strong>la</strong> mezzanotte di<br />
domenica, su circa 3.000 impianti. E così è<br />
partita <strong>la</strong> corsa al ribasso per Esso Self Più,<br />
con 1,595 euro/litro per <strong>la</strong> benzina e 1,495 per<br />
ma sempre nell’ambito di questo<br />
mio percorso artistico. Non mi sento<br />
né un ambasciatore né un promoter<br />
del<strong>la</strong> mia regione. Io attingo<br />
al<strong>la</strong> mia origine, a quei 18 anni in<br />
cui mi sono formato e ho vissuto<br />
fortemente il territorio lucano perché<br />
fa parte del<strong>la</strong> mia sfera poetica.<br />
Per rimanere in tema, io attingo al<br />
mio pozzo di petrolio che è<strong>la</strong> mia<br />
anima, è lì che ho messo gli impianti<br />
di estrazione. Se <strong>la</strong> mia anima si è<br />
formata in <strong>Basilicata</strong> è chiaro che<br />
esce <strong>Basilicata</strong> dalle mie invettive».<br />
Ma dal<strong>la</strong> sua terra arrivano an-<br />
I CONSUMATORI<br />
«Finalmente i prezzi si<br />
sono abbassati, anche se<br />
solo per due giorni»<br />
che le polemiche?<br />
«Sono amareggiato perché sono<br />
realmente legato al<strong>la</strong> mia terra, ma<br />
io faccio il mio <strong>la</strong>voro, non sono un<br />
pa<strong>la</strong>dino del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, faccio<br />
l’intrattenitore. Accetto le critiche<br />
ma con amarezza. Mi è sembrato<br />
invece, molto bello dare un messaggio<br />
positivo agli italiani. Se<br />
l’avesse fatto un altro attore, i lucani<br />
non avrebbero avuto nul<strong>la</strong> da dire.<br />
Forse è nel gioco delle parti, nel<strong>la</strong><br />
commedia del<strong>la</strong> vita. L’importante è<br />
giocare sempre pulito. Mi sento<br />
molto onesto nel mio percorso».<br />
il diesel, ma anche per Q8, sia Easy che<br />
tradizionali, dal primo mattino di sabato battendo<br />
Eni sul tempo e con prezzi più bassi su<br />
circa 500 impianti: 1,595 benzina e 1,495 per il<br />
gasolio. Salvo però poi a rivolgersi all’An -<br />
titrust per valutare <strong>la</strong> legittimità dell’ini -<br />
ziativa dell’Eni.<br />
Pronta <strong>la</strong> reazione dei consumatori. Il Codacons<br />
ha condannato <strong>la</strong><br />
decisione del<strong>la</strong> Q8. «Chi<br />
ostaco<strong>la</strong> <strong>la</strong> concorrenza<br />
danneggia i cittadini», ha<br />
ribadito il presidente Carlo<br />
Rienzi, annunciando un<br />
contro ricorso. Perché finalmente<br />
i consumatori<br />
dopo tanto tempo sono andati<br />
a fare il pieno numerosi<br />
e con il sorriso. « Ne valeva <strong>la</strong> pena - dice<br />
Michele - finalmente le compagnie hanno<br />
capito che il prezzo al<strong>la</strong> pompa andava ridotto,<br />
anche se solo per un week end». Anche<br />
se i margini di ribasso sono davvero bassi a<br />
giudicare dal<strong>la</strong> composizione del prezzo dei<br />
carburanti (si veda a <strong>la</strong>to il grafico di Unione<br />
petrolifera in base al prezzo Italia rilevato dal<br />
Ministero dello sviluppo Economico).<br />
Pur non entrando nel<strong>la</strong> politica commerciale<br />
delle aziende, che sono libere di mettere<br />
in campo le loro iniziative, il presidente<br />
dell’Unione Petrolifera, Pasquale De Vita, ha<br />
sottolineato, che «di certo questi sconti aiutano<br />
i consumatori, perché così possono trovare<br />
le condizioni più favorevoli».<br />
[l.ier.]<br />
LO SPOT L’ATTORE-REGISTA DI LAURIA SCELTO DALLA COMPAGNIA PETROLIFERA COME TESTIMONIAL IN ITALIA DELLA CAMPAGNA «RIPARTI CON ENI»<br />
Papaleo dopo «<strong>Basilicata</strong> coast to coast»<br />
presta <strong>la</strong> faccia allo spot sul pieno meno caro<br />
L’AT TO R E<br />
Il lucano<br />
Rocco Papaleo<br />
a Roma al<strong>la</strong><br />
presentazione<br />
del<strong>la</strong><br />
campagna<br />
«Riparti con<br />
l’Eni» nel<strong>la</strong><br />
quale è<br />
testimonial<br />
E dal punto di vista artistico<br />
cosa ha significato?<br />
« U n’esperienza davvero interessante,<br />
dover dire tutto in pochissimi<br />
secondi e devi metterci un’anima e<br />
una credibilità».<br />
E a giudicare dai risultati gli<br />
italiani ti hanno creduto.<br />
«Anche <strong>la</strong> mia mamma. È contenta,<br />
lei legge con il candore che io metto<br />
sempre nel mio <strong>la</strong>voro».<br />
Ci sarà un seguito a «<strong>Basilicata</strong><br />
coast to coast»?<br />
«Magari un ritorno da Scanzano a<br />
Maratea. Ma non per il momento».<br />
POTENZA CITTÀ<br />
Quel blitz del 1960<br />
Quando Enrico Mattei<br />
spiazzò <strong>la</strong> concorrenza<br />
«La decisione di ridurre il prezzo del<strong>la</strong><br />
benzina di 5 lire al litro è <strong>la</strong> più recente manifestazione<br />
dei principi che ispirano l’azione<br />
dell’azienda dello Stato. Essa permetterà agli<br />
automobilisti un risparmio globale che può<br />
essere calco<strong>la</strong>to in circa 15 miliardi di lire<br />
all’anno». Spiegava così agli italiani Enrico<br />
Mattei, il 3 aprile del 1960, in un’intervista ri<strong>la</strong>sciata<br />
al<strong>la</strong> rivista «L’Automobile» perché<br />
aveva ridotto<br />
il prezzo del<strong>la</strong><br />
benzina da<br />
125 a 120 lire<br />
al litro per <strong>la</strong><br />
normale e da<br />
135 a130 per<br />
<strong>la</strong> 98 ottani, il<br />
livello più basso<br />
mai raggiunto<br />
in Europa<br />
al netto<br />
delle imposte.<br />
Fu un vero<br />
blitz che prese<br />
in contropiede<br />
<strong>la</strong> concorrenza degli americani del<strong>la</strong> Esso e<br />
del<strong>la</strong> Mobil, ma anche gli ango-o<strong>la</strong>ndesi del<strong>la</strong><br />
Shell. Una campagna pubblicitaria senza<br />
precedenti accompagnò l’operazione condotta<br />
in gran segreto con un’uscita <strong>la</strong>mpo<br />
dalle 7 di sabato 18 marzo. I manifesti furono<br />
stampati nel<strong>la</strong> notte tra mercoledì e giovedì<br />
in una tipografia di Roma che <strong>la</strong>vorò solo per<br />
Mattei. I responsabile di filiale ritirarono i plichi<br />
nelle stazioni ferroviarie per esporli il sabato.<br />
I competitor furono spiazzati. [l.ier.]
RASSEGNASTAMPA<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
Politica lucana<br />
DIGILIO SODDISFATTO PER LA RIVALUTAZIONE STORICA<br />
«Bene, rispolverare il motto mussoliniano»<br />
«MI auguro che il presidente De Filippo attui realmente<br />
il motto “credere, obbedire e combattere”, rievocato<br />
nel<strong>la</strong> massima assise istituzionale che è il<br />
consiglio regionale, quel motto che ha formato generazioni<br />
di italiani determinando una coscienza di<br />
Patria e quindi di comunità nazionale che, al di là<br />
delle valutazioni politiche e storiche differenti, è parte<br />
integrante dell'identità del nostro popolo». Lo dice<br />
il coordinatore regionale e senatore di Fli Egidio Digilio<br />
esprimendo «vivo compiacimento per <strong>la</strong> riscoperta<br />
da parte del governatore del motto mussoliniano.<br />
De Filippo ha dunque fatto un'operazione di rivalutazione<br />
storica che fa onore al<strong>la</strong> sua cultura politica<br />
e civile, oltre che al suo credo filosofico. E' evidente<br />
che i lucani lo attendono al<strong>la</strong> prova dei fatti, perché oltre al<strong>la</strong> difesa<br />
dei tribunali minacciati di soppressione, il motto si traduca in azioni e misu -<br />
re concreti in difesa di tutte le strutture statali che sono ancora rimaste attive<br />
dopo <strong>la</strong> spoliazione degli anni passati come delle risorse naturali (petrolio,<br />
acqua, territorio). Per me il motto è pratica di vita quotidiana in quan -<br />
to credo nel<strong>la</strong> politica al servizio del mio popolo unico soggetto a cui mostrare<br />
obbedienza, combattendo per gli ideali di benessere sociale. Lo<br />
aspetto dunque nelle battaglie che si profi<strong>la</strong>no innanzitutto per <strong>la</strong> salvaguardia<br />
di una regione sempre più assediata e a rischio di sopravvivenza».<br />
Mussolini e il motto “Credere, obbedire,<br />
Primo piano<br />
Riconfermati Folino, Scaglione,<br />
Mattia entrano Benedetto e Sarra<br />
“Pasticciaccio” a metà<br />
Rischiato il caso: sul voto per l’Ufficio di presidenza del consiglio di nuovo franchi tiratori<br />
di SALVATORE SANTORO<br />
POTENZA - C’è mancatodavveropoco.<br />
Di nuovo. Un paio di voti in più (o<br />
in meno dipendedal<strong>la</strong> prospettiva) e<br />
si sarebbe ripetuto lo stesso pasticcio<br />
di l’anno scorso. Sullo stesso punto<br />
e con gli stessi protagonisti. Perchè<br />
al<strong>la</strong> fine di nuovo Franco Mollica<br />
dell’Mpa e un esponente del Pdl si sono<br />
contesi una delle poltrone dell’Uf -<br />
ficio di presidenza.L’anno scorso al<strong>la</strong><br />
fine vinse Mollica <strong>la</strong> “sfida” per <strong>la</strong><br />
carica di segretario dell’assemblea.<br />
Mollica che però dopo un paio di settimane<br />
consegnò le proprie dimissioni<br />
dopo le insistenze del Pd con il<br />
Pdl che aveva minacciato di disertare<br />
tutte le riunioni di consiglio regionale<br />
di Commissione.<br />
Quest’anno invece, il capogruppo<br />
del Movimento per le autonomie ha<br />
conteso fino al conteggio dell’ultima<br />
scheda <strong>la</strong> vicepresidenza del consiglio<br />
al designato del Pdl, Romeo Sarra.<br />
Ma quest’anno come l’anno scorso<br />
non sono mancati i “franchi tiratori”.<br />
Sì perchè a fronte dei “soli”3 consiglieri<br />
che conta l’Intergruppo di cui<br />
fanno oltre a Mollica anche Roberto<br />
Falotico edErneso Navazio ivoti per<br />
l’exsegretario deiVerdisono stati7.<br />
Quattro in più di quanto era legittimo<br />
aspettarsi ma che di fatto non<br />
hanno cambiato le carte in tavo<strong>la</strong>.<br />
Questa volta quindi, nonostante<br />
sia scoppiata l’ennesima polemica in<br />
au<strong>la</strong> subito dopo l’ufficializzazione<br />
del voto, non c’è stato nessun abbandono<br />
dell’au<strong>la</strong> e nessuna minaccia di<br />
mettere in stallo l’intera attività istituzionale.<br />
Ma il dato di una maggioranza che<br />
non vota unita è un dato di fatto. Perchè<br />
sono stati ben quattro i voti di<br />
consiglieri che appartengono al<strong>la</strong><br />
maggioranza (e che quindi avrebbero<br />
dovuto votare per il loro candidato<br />
e cioè Nico<strong>la</strong> benedetto) che sono<br />
stati dirottati verso Mollica.<br />
Ma oltre a questo<br />
in au<strong>la</strong> durante<br />
le votazioni<br />
c’è stato un altro<br />
caso “stra -<br />
no”. Perchè il primo<br />
voto che doveva<br />
designare i<br />
due vicepresidenti<br />
del consiglio<br />
è stato annul<strong>la</strong>to.<br />
Il motivo:<br />
al conteggio<br />
le schede erano<br />
30 e non 29 come<br />
i consiglieri presenti<br />
in au<strong>la</strong> in quel momento (per<br />
tutta<strong>la</strong> riunionediieriè statoassente<br />
giustificato Erminio Restaino del<br />
Pd). In pratica qualcuno ha inserito<br />
due voti. E se si pensa che si tratta<br />
del<strong>la</strong> massima assemblea legis<strong>la</strong>tiva<br />
del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> e non di una c<strong>la</strong>sse di<br />
qualsiasi liceo <strong>la</strong> questione è “seria”.<br />
In ogni caso anche al risultato poi<br />
annul<strong>la</strong>to Mollica non ce l’avrebbe<br />
fatta. Anzi aveva anche ottenuto un<br />
voto in meno, e cioè sei contro gli 8<br />
stabili (quanti sono i consiglieri del<br />
Pdl) di Sarra. Sarà stato un errore o<br />
una sorta di prova generale per evitare<br />
guai peggiori? Nessuno dei protagonisti<br />
si avventura in conferma o<br />
ipotesi e quindi il dubbio rimane.<br />
In ogni caso al<strong>la</strong> fine c’è stata <strong>la</strong> riconferma<br />
di Vincenzo Folino a presidente<br />
del consiglio. Su questo non<br />
c’era nessun dubbio. Il presidente<br />
uscente (che a caldo ha assicurato<br />
che cercherà di <strong>la</strong>vorare anche meglio<br />
per i prossimi 12 mesi) ha ottenuto<br />
19 voti. Nove invece sono state<br />
le schede bianche ed un voto è andato<br />
al presidente del<strong>la</strong> giunta Vito De Filippo.<br />
Nel<strong>la</strong> successiva votazione per<br />
eleggere i due vicepresidenti sono<br />
stati eletti Nico<strong>la</strong> Benedetto dell’Ita -<br />
lia dei valori con 13 voti e Romero<br />
Sarra del Pdl con 8 voti davanti a<br />
Mollica con 7. Una <strong>la</strong> scheda bianca.<br />
Sempre a seguire sono stati eletti<br />
come consiglieri segretari Luigi<br />
Scaglione dei Popo<strong>la</strong>ri uniti con 18<br />
voti e Franco Mattia con 7 voti). Mollica<br />
ha ottenuto un voto.<br />
Ma nemmeno il tempo dei ringraziamenti<br />
dirito cheè scoppiata<strong>la</strong> polemica.<br />
Sugli scudi proprio Mollica<br />
che tra le altre cose ha detto: «Le parole<br />
date non solo in politica ma anche<br />
tra ga<strong>la</strong>ntuomini non trovano<br />
applicabilità in questo consiglio regionale<br />
e in questa Regione».<br />
Il consigliere dell’Mpa che ha par<strong>la</strong>to<br />
anche di inciuci ha poi aggiunto:<br />
«La correttezza nell’aver voluto<br />
ripristinare l’agibilità politica ed<br />
istituzionale nell’elezione dell’Uffi -<br />
cio di Presidenza precedente non ha<br />
trovato <strong>la</strong> stessa correttezza e affida-<br />
L’INDIGNAZIONE PER LO SLOGAN FASCISTA IN CONSIGLIO<br />
15<br />
Consiglieri “parlottano” prima di votare l’Ufficio di presidenza (Foto Mattiacci)<br />
bilità rispetto agli impegni presi nel<br />
riconoscere l’Intergruppo quale altra<br />
componente di opposizione, anche<br />
se costruttiva, all’interno del<br />
consiglio regionale».<br />
Ovviamentenonsi èfattaattendere<br />
<strong>la</strong> replica con i consiglieri del Popolo<br />
del<strong>la</strong> libertà guidati da Nico<strong>la</strong><br />
Pagliuca che hanno criticato prima<br />
Mollica epoi sollevatoil casopolitico<br />
dei voti dei franchi tiratori.<br />
Chiusa <strong>la</strong>polemica, ilconsiglio ha<br />
quindi approvato a maggioranza il<br />
Bi<strong>la</strong>ncio dell’Alsia e una delibera del<strong>la</strong><br />
giunta regionale re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> individuazione<br />
di una nuova area con finalità<br />
di protezione civile nel Comune<br />
di Tito.<br />
Il governatore in difesa dei tribunali cita un motto del duce<br />
“Credere, obbedire , combattere”<br />
De Filippo usa Mussolini in au<strong>la</strong><br />
POTENZA - Credere, obbedire, combattere è<br />
il motto mussoliniano del<strong>la</strong> Gioventù italiana<br />
del littorio. Uno dei più famosi slogan fascisti<br />
utilizzati quindi dall’organizzazione<br />
giovanile fascista, fondata il 29 ottobre<br />
1937. Il motto, che è stata attribuito<br />
direttamente a Benito Mussolini,<br />
era uno dei tanti utilizzati dal<br />
regime che proprio su questa forma<br />
di propaganda imposto <strong>la</strong> propria<br />
comunicazione. Altri ad esempio sono<br />
“Boia chi mol<strong>la</strong>”, “Fermarsi significa<br />
retrocedere”, “Meglio vivere<br />
un giorno da leone, che cento anni<br />
da pecora”, “Molti nemici, molto<br />
onore” e tante altre del genere. Frasi,<br />
alcune, che sono entrate nel lessico<br />
quotidiano.<br />
Alcune di esse negli anni hanno<br />
anche perso il loro significato politico<br />
e propagandistico. Un pò meno “Credere,<br />
obbedire, combattere” che rimane comunque<br />
una frase ancor associata al ventennio<br />
fascista. Ma è evidente che il motto conserva<br />
ancora oggi una sua energia. Pronunciata<br />
poi da un presidente di regione di centrosinistra<br />
in un contesto ufficiale come una riunione<br />
di consiglio regionale è naturale che provochi<br />
reazioni. Tutte politiche, perchè a pochi<br />
minuti dal<strong>la</strong> frase che il presidente del<strong>la</strong><br />
giunta regionale Vito De Filippo ha detto in<br />
au<strong>la</strong> per “assicurare”il proprio impegno (nel<br />
limite delle proprie competenze ha spiegato)<br />
al fine di scongiurare così come richiesto<br />
dall’unanimità dell’au<strong>la</strong> <strong>la</strong> chiusura di qualsiasi<br />
tribunale lucano sono intervenuti due<br />
“protagonisti” del<strong>la</strong> politica lucana.<br />
Il senatore finiano Egidio Digilio dal passato<br />
missino e l’ex vicepresidente del consiglio,<br />
Giacomo Nardiello del Pdci e convinto<br />
comunista. I due già in passato proprio in au<strong>la</strong><br />
consiliare non poche volte furono protagonisti<br />
di scontri dialettici infuocati proprio a<br />
partire dalle loro diversissime origini politici.<br />
E di più non è nemmeno immaginabile cosa<br />
sarebbe successo in au<strong>la</strong> al motto di De Filippo<br />
se Nardiello fosse ancora un rappresentante<br />
del consiglio regionale.<br />
Ieri invece <strong>la</strong> frase di De Filippo è quasi scivo<strong>la</strong>ta<br />
nell’indifferenza se non fosse stato per<br />
Vincenzo Santochirico del Pd che in maniera<br />
ironica ha ricordato l’origine del motto indicando<br />
in Mario Venezia del Pdl (anch’egli ex<br />
missioni) un sicuro estimatore del<strong>la</strong> scelta<br />
comunicativa del governatore.<br />
Nardiello: «Gravissima vaduta di stile del governatore»<br />
«QUELLO che è accaduto oggi è gravissimo perché mai prima era<br />
stato pronunciato uno slogan fascista e per giunta dal presidente<br />
del<strong>la</strong> Regione. Non ci possono essere attenuanti e tanto meno si<br />
può considerare un fatto scherzoso o di cattivo gusto. E' un’offesa<br />
ai sentimenti antifascisti e democratici che non va derubricato a<br />
vecchio gioco per Balil<strong>la</strong>. Il presidente ha avuto una caduta di stile<br />
che richiede un netto atto di scuse e senza giustificazioni». E’<br />
quanto dichiara Giacomo Nardiello del Pdci che oltre a prenderse<strong>la</strong><br />
con De Filippo in serata “attacca” anche <strong>Basilicata</strong>net: «Leggo che<br />
mi si attribuisce “a mio parere” lo slogan fascista “credere, obbedire,<br />
combattere” come se avessi inventato io che si tratta di una<br />
massima di Mussolini. Ma i giornalisti di <strong>Basilicata</strong>net conoscono <strong>la</strong><br />
storia? E' davvero singo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> tesi che sia stato io a qualificare <strong>la</strong><br />
sortita di De Filippo come slogan fascista. Ma chi si occupa del<strong>la</strong><br />
comunicazione istituzionale del<strong>la</strong> Regione? Ho deciso di rega<strong>la</strong>re ai giornalisti dell'ufficio<br />
stampa del<strong>la</strong> giunta un libro del<strong>la</strong> storia del fascismo in modo che possano studiare». Polemica<br />
su polemica ma prima Nardiello era stato “chiaro” riguardo le parole di De Filippo: «Il riesplodere<br />
delle ideologie nazi-fasciste, <strong>la</strong> presenza di movimenti razzisti e di destra estrema<br />
attivi ancora anche in Italia, i ripetuti atti di violenza e di intolleranza contro extracomunitari e<br />
uomini di colore non ammettono atteggiamenti di sottovalutazione perché potrebbero essere<br />
interpretati come una sorta di rivalutazione di tesi fasciste. La coscienza democratica del popolo<br />
lucano impone più rispetto soprattutto se si par<strong>la</strong> in consiglio regionale. E a proposito di<br />
difesa dei Tribunali vorrei ricordare che le ultime assunzioni di magistrati, cancellieri e personale<br />
risalgono all'allora ministro di Grazia e Giustizia Diliberto»<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMXO56TbF/gXQAf+gyMj+tOA=<br />
Mercoledì 20 giugno 2012 I VII<br />
PALAZZO SAN GERVASIO AVEVANO OFFERTO I LORO BENI PER IL PAESE D’ORIGINE DELLA LORO FAMIGLIA<br />
Gli zii d’America e i soldi spariti<br />
«Dove sono 2 miliardi di lire?»<br />
Il Comune chiede conto del<strong>la</strong> donazione di Mary e Joseph Agostine<br />
FRANCO DE FLORIO<br />
l PALAZZO SAN GERVASIO.<br />
Che fine hanno fatto i soldi del <strong>la</strong>scito degli zii<br />
d’America Mary e Joseph Agostine al<strong>la</strong> biblioteca<br />
comunale? In circa dieci anni sono spariti circa<br />
due miliardi delle vecchie lire. E’ quanto emerge<br />
nel<strong>la</strong> seduta dell’ultimo consiglio comunale. Il consigliere<br />
Savino Di Paolo dell’ «Altra Pa<strong>la</strong>zzo» chiede<br />
che venga istituita una commissione di inchiesta,proposta<br />
apprezzata e approvata dalle altre forze<br />
politiche, per far luce su quanto si è verificato.<br />
La commissione dovrà appurare se si è trattato<br />
di una gestione allegra del fondo <strong>la</strong>sciato in eredità<br />
o vi è stata ma<strong>la</strong>fede. Intanto <strong>la</strong> nuova amministrazione<br />
ha provveduto ad azzerare tutte le indennità<br />
spettanti al nuovo consiglio di amministrazione,<br />
nessun componente prenderà un solo<br />
euro di indennità.<br />
Presa visione delle dimissioni presentate dall’at -<br />
tuale presidente Eleonora Mattiacci si provvederà<br />
al<strong>la</strong> nomina di un nuovo consiglio di. amministrazione.<br />
Lo statuto redatto nel 1996 prevedeva<br />
una indennità mensile pari ad uno stipendio di un<br />
assessore per il presidente, un gettone di presenza<br />
per gli altri componenti e un robusto indennizzo<br />
per il direttore nel<strong>la</strong> figura del segretario comun<br />
a l e.<br />
Un articolo del<strong>la</strong> Gazzetta un paio di anni fa<br />
denunciava quanto si è discusso a tal proposito<br />
nel<strong>la</strong> seduta del 2° consiglio comunale del<strong>la</strong> nuova<br />
amministrazione. In attesa di assegnare <strong>la</strong> carica<br />
di conservatore al<strong>la</strong> Pinacoteca d’Errico si è provveduto<br />
ad eleggere due membri del cda. nel<strong>la</strong> persone<br />
di Mario Romanelli quale rappresentante del<br />
popolo e di Eugenia d’ Errico per <strong>la</strong> famiglia del<br />
fondatore del<strong>la</strong> Pinacoteca.<br />
Il consigliere Michele Forlino propone di indire<br />
una conferenza dei sindaci del<strong>la</strong> zona, coinvolgendo<br />
anche <strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>, per discutere <strong>la</strong><br />
situazione che potrebbe verificarsi a San Nico<strong>la</strong> di<br />
Melfi considerando le ultime dichiarazione dei<br />
vertici del<strong>la</strong> Fiat che non intendono investire.<br />
Trovare una soluzione, nel<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ugurata ipotesi<br />
di una chiusura, a come convertire lo stabilimento<br />
Fiat in considerazione delle migliaia di<br />
<strong>la</strong>voratori che potrebbero trovarsi senza un avvenire<br />
.L’assessore Michele Barbuzzi ha presentato<br />
una re<strong>la</strong>zione riguardante l’emergenza di<br />
eventuali eventi sismici nel<strong>la</strong> nostra zona ed ha<br />
augurato,insieme a tutta l’amministrazione ,un<br />
buon <strong>la</strong>voro ai volontari dell’ associazione «Torre<br />
Ardente» che sono partiti per portare soccorso ai<br />
terremotati dell’Emilia, altri volontari li raggiungeranno<br />
a breve.<br />
MELFI CILLIS E GENOVESI (<strong>CGIL</strong>) DOPO I DATI SULL’ECONOMIA LUCANA<br />
«Automotive, va aperta<br />
una vertenza sul<strong>la</strong> filiera»<br />
l I dati sull’economia del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> diffusi<br />
con il 19° rapporto del<strong>la</strong> Banca d’Italia indicano<br />
una vera e propria situazione di al<strong>la</strong>rme per il<br />
settore industriale con un -4,3% ed un aumento del<br />
+4,5% del<strong>la</strong> cassa integrazione, registrando anche<br />
una diminuzione degli Investimenti che proseguirà<br />
presumibilmente anche per il 2012. Nel 2011<br />
le esportazioni delle imprese lucane sono ulteriormente<br />
diminuite (-3,1%) a fronte di una crescita<br />
sostenuta in Italia (11,4%). La flessione è in<br />
<strong>la</strong>rga parte attribuibile alle vendite all’estero di<br />
autoveicoli (circa 2/3 dell’export regionale) che<br />
hanno registrato una riduzione del 5,8%, in controtendenza<br />
rispetto all’andamento delle esportazioni<br />
di autoveicoli dell’Italia e del Mezzogiorno.<br />
dati che preoccupano non poco Giuseppe Cillis e<br />
Alessandro Genovesi (Osservatorio industria e<br />
Cgil regionale). Nel 2011, le esportazioni del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong><br />
verso paesi non appartenenti al<strong>la</strong> UE hanno<br />
rappresentato il 24,7% dell’export regionale, un<br />
valore nettamente più basso di quello rilevato in<br />
Italia (44%). Considerato i numeri del settore<br />
dell’automotive in <strong>Basilicata</strong> un comparto che<br />
occupa tra Fiat Sata e Indotto di primo, secondo e<br />
terzo livello di fornitura circa 12 mi<strong>la</strong> addetti, una<br />
quota partico<strong>la</strong>rmente consistente del settore manifatturiero,<br />
pari quasi a un terzo dell’occupa -<br />
zione complessiva e le prospettive di espansione<br />
sui cosiddetti mercati emergenti non sono forse<br />
BIBLIOTECA E<br />
COMUNE Gli<br />
zii d’America<br />
avevano<br />
<strong>la</strong>sciato due<br />
miliardi di<br />
vecchie lire<br />
al<strong>la</strong> biblioteca<br />
comunale. Il<br />
consiglio<br />
comunale si è<br />
chiesto che<br />
fine hanno<br />
fatto quei soldi<br />
POTENZA IERI POMERIGGIO UNA OTTANTINA DI DIPENDENTI HANNO INSCENATO UN SIT-IN DAVANTI AI CANCELLI DELL’ISTITUTO<br />
Gli addetti Don Uva: «Basta precarietà»<br />
E domani corteo di protesta in contemporanea con <strong>la</strong> riunione in Regione del Comitato di crisi<br />
ANTONIO MASSARO<br />
l P OT E N Z A . Pomeriggio infuocato<br />
davanti al «Don Uva» e non<br />
solo per colpa di «Scipione», l’an -<br />
ticiclone che ha portato il caldo<br />
africano di questi giorni sul<strong>la</strong><br />
nostra regione, ma anche per <strong>la</strong><br />
protesta dei dipendenti dell’ Isti -<br />
tuto potentino. I sindacati rec<strong>la</strong>mano<br />
soprattutto certezze sul futuro<br />
dei <strong>la</strong>voratori. Certezze che in<br />
questo momento sono a rischio in<br />
vista dell’istanza di fallimento<br />
presentata presso <strong>la</strong> procura di<br />
Trani. E in attesa del pronunciamento<br />
del<strong>la</strong> procura atteso per<br />
il 5 luglio tutto l’ambiente è in<br />
f i b r i l l a z i o n e.<br />
Ieri come detto una ottantina di<br />
dipendenti hanno inscenato un<br />
sit-in di protesta davanti ai cancelli<br />
del «Don Uva». Il tutto fanno<br />
sapere i sindacati, Mario Sarli<br />
(Cgil), Dino Gentile (Cisl), Luigi<br />
l’occasione per chiedersi cosa è e cosa sarà l’in -<br />
dustria dell’auto nel Mezzogiorno, vista <strong>la</strong> quasi<br />
ormai completa “meridionalizzazione” delle attività<br />
di produzione del gruppo Fiat. Consapevoli<br />
che questo processo ha riguardato finora quasi<br />
esclusivamente l’assemb<strong>la</strong>ggio dell’autoveicolo e<br />
che buona parte delle forniture che interessano gli<br />
stabilimenti meridionali del<strong>la</strong> Fiat, continuano a<br />
provenire da imprese localizzate nelle regioni settentrionali<br />
e spesso, dall’estero. Una tendenza quest’ultima,<br />
che forse si accentuerà nel prossimo<br />
futuro, indebolendo ulteriormente il settore del<strong>la</strong><br />
componentistica autoveico<strong>la</strong>re meridionale. In<br />
questo scenario Cillis e Genovesi si pongono una<br />
serie di domande. «Quale ruolo potrà ricoprire<br />
l’industria automobilistica presente oggi nel Mezzogiorno?<br />
Se <strong>la</strong> crescita dei mercati emergenti<br />
avrà sicuramente effetti dirompenti sulle strategie<br />
di investimento e sulle dislocazioni produttive<br />
del<strong>la</strong> Fiat, effetti non meno rilevanti si avranno<br />
conseguentemente sull’occupazione. Occorre<br />
allora attrezzarsi per tempo.In altri termini l’in -<br />
dustria dell’auto e del<strong>la</strong> componentistica sono destinate<br />
nel Mezzogiorno a sopravvivere earimanere<br />
ancorate ad un ruolo puramente “ma -<br />
nif atturiero”, e fino a quando? E' non è forse giunto<br />
il momento di aprire una più generale vertenza<br />
sul<strong>la</strong> filiera dell'automotive meridionale che possa<br />
gravitare intorno a Melfi?».<br />
Mancuso (Uil), Filomena Monaco<br />
(Fials) e Michele De Rosa (Ugl), in<br />
vista del<strong>la</strong> riunione del tavolo tecnico<br />
del costituito comitato di crisi<br />
in programma domani in Regione.<br />
Per domani, infatti, nel momento<br />
del vertice regionale gli<br />
addetti sflileranno in corteo per<br />
RIONERO IN VULTURE IL FURTO L’ALTRA NOTTE<br />
Rubano antiche spade<br />
nel<strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> pro-loco<br />
l RIONERO IN VULTURE. «Non<br />
abbiamo <strong>la</strong> benché minima idea,<br />
nessun sospetto, non concepiamo<br />
affatto che ragazzate maligne e, forse,<br />
anche a solo scopo vandalico,<br />
possano essere perpetrate contro <strong>la</strong><br />
sede del<strong>la</strong> Pro Loco, che si trova in<br />
questo antico pa<strong>la</strong>zzo<br />
cittadino e<br />
asportare pezzi di<br />
non grosso valore<br />
commerciale se<br />
non solo, diciamo,<br />
affettivo», ha chiarito,<br />
al<strong>la</strong> Gazzetta,<br />
il presidente del<strong>la</strong><br />
locale associazione<br />
promozionale<br />
di cultura e tradizione<br />
locale, Michelino<br />
Verde, di<br />
fronte all’ennesimo, si sta perdendo<br />
il conto, furto nelle stanze in cui<br />
sono depositati costumi, armi e<br />
ogni altra cosa utile per le varie<br />
manifestazioni che l’org anismo<br />
p ro m u ove.<br />
Quale il problema o l’inconve -<br />
niente accusato dal presidente Ver-<br />
LA<br />
P R OT E S TA I<br />
dipendenti del<br />
Don Uva<br />
davanti ai<br />
cancelli<br />
dell’Istituto<br />
potentino<br />
hanno<br />
manifestato<br />
ieri pomeriggio<br />
tutta <strong>la</strong> loro<br />
rabbia<br />
[foto T. Vece]<br />
dare forza alle loro richieste. «Una<br />
precarietà - dicono i sindacalisti -<br />
che ha preso il via già da qualche<br />
tempo, prima con <strong>la</strong> non completa<br />
corresponsione degli stipendi. Ad<br />
oggi ad esempio lo stipendio di<br />
maggio non è ancora arrivato.<br />
Insomma si chiedono certezze sul<br />
F U R TO La sede del<strong>la</strong> pro-loco<br />
POTENZA PROVINCIA<br />
de. La notte scorsa, così come denunciato<br />
al<strong>la</strong> locale stazione carabinieri,<br />
e riportato nel re<strong>la</strong>tivo verbale,<br />
alcuni giovinastri, perché di<br />
essi pare si tratti, forzando cancelli,<br />
porte –finestre a vetri esterne e porte<br />
interne in legno, sono penetrati<br />
nel<strong>la</strong> stanza deposito<br />
da dove, dopo<br />
aver tentato di<br />
prendere un pesante<br />
televisore, hanno<br />
asportato alcune<br />
a<strong>la</strong>barde e alcune<br />
spade del tipo cavalleresco<br />
usate<br />
nel<strong>la</strong> varie manifestazione<br />
che il so-<br />
dalizio culturale<br />
promuove,per un<br />
valore venale che si<br />
aggira intorno ai 400,00 euro, tuttavia,«senza<br />
alcuna copertura assicurativa,<br />
né esiste, in atto, vigi<strong>la</strong>nza<br />
notturna, che possa farci stare<br />
tranquilli», ha aggiunto, ancora,<br />
il presidente. Le indagini di rito,intanto,<br />
sono condotte dai militari i<br />
dell’Arma del<strong>la</strong> locale stazione.[ddl]<br />
futuro <strong>la</strong>vorativo».<br />
In attesa di queste certezze che<br />
vengono chieste al<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong><br />
i 400 addetti del «Don Uva»<br />
più un’ottantina che offrono servizi<br />
dall’esterno, non hanno mai<br />
smesso di fornire assistenza ai<br />
pazienti.<br />
P OT E N Z A<br />
GIUNTA REGIONALE<br />
Incendi, approvato<br />
il piano 2012<br />
n Ammonta a 3 milioni di euro<br />
l’investimento del<strong>la</strong> Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> a sostegno del piano<br />
annuale antincendio per<br />
il 2012. Il provvedimento è<br />
stato approvato dal<strong>la</strong> giunta<br />
regionale su proposta<br />
dell’assessore alle Infrastrutture<br />
con delega al<strong>la</strong> protezione<br />
civile Agatino Mancusi<br />
e dall’assessore all’ am -<br />
biente Vilma Mazzocco.<br />
P OT E N Z A<br />
REGIONE<br />
Presidenza Consiglio<br />
rinnovato ufficio<br />
n Il Consiglio regionale del<strong>la</strong><br />
<strong>Basilicata</strong> ha confermato<br />
Vincenzo Folino (Pd) nel<strong>la</strong><br />
carica di presidente dell’as -<br />
semblea (19 voti a favore e<br />
nove schede bianche): vicepresidenti<br />
sono stati eletti<br />
Nico<strong>la</strong> Benedetto (Idv) con<br />
13 voti e Romeo Sarra (Pdl),<br />
con otto; le cariche di segretario<br />
sono state affidate a<br />
Luigi Scaglione (Pu) con 18<br />
voti, e Franco Mattia (Pdl)<br />
con sette.
a molte altre ce ne<br />
l<strong>la</strong> bacheca Face-<br />
Alessandro Galel<strong>la</strong><br />
chiaro. E saranno<br />
primo capitolo di<br />
tutti i cittadini. Mostreremo<br />
i nostri documenti e lo stato<br />
di degrado in cui ormai questa<br />
città è caduta».<br />
an. g.<br />
RASSEGNASTAMPA<br />
TO, presso <strong>la</strong> sede di via<br />
mitato cittadino dell’Mpa.<br />
il segretario cittadino, Mache<br />
ha ben chiara <strong>la</strong> granilità<br />
oltre che delicatezza<br />
co, per questo nel<strong>la</strong> riunioto<br />
l'ambizione, dettata dali<br />
“ascoltare”e di “aprirsi”a<br />
ze che partono dal basso.<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
L’iniziativa zione delle del istanze, Pdl idee di Potenza: e progetti per diverse il dell’estate. tappe Il segretario per raccogliere regionale Faloti- immagini sul<strong>la</strong> città che va cambiata<br />
ematiche da affrontare, al-<br />
Passeggiando nel degrado<br />
derogabili, per dare immeai<br />
tanti cittadini che, tra<br />
à del quotidiano ancora si<br />
VERTENZA<br />
Dal Ponte di Montereale al Coni: una denuncia fotografica dei problemi<br />
orum di Trento<br />
“ostinano”a vivere sul nostro territorio.<br />
Al<strong>la</strong> riunione non hanno fatto mancare<br />
il loro contributo i Consiglieri Comunali<br />
che fanno parte dell'MPA : Mitro, Lacerra,<br />
Laieta, Summa e Ferraro, il vice segretario<br />
cittadino Rocco Ma<strong>la</strong>testa nonché<br />
il consigliere regionale Franco Mollica<br />
e il segretario regionale Roberto Falotico,<br />
il tutto nell'ottica del<strong>la</strong> circuita-<br />
futuro del<strong>la</strong> città.<br />
E’ stata anche eletta all’unanimità <strong>la</strong><br />
direzione del Comitatoprovinciale di Po-<br />
SPESSO ci passiamo, ma per<br />
mancanza di tempo - o per<br />
assuefazione - non ci soffermiamo<br />
su quanto di negativo<br />
c’è nel<strong>la</strong> nostra città. Per<br />
one. Consegnati questo motivo il Pdl del<strong>la</strong> città<br />
di riconoscimenti<br />
Potenza ieri pomeriggio<br />
si è messa a... passeggiare.<br />
Una ventina di persone<br />
circa, capeggiate da Alessandro<br />
Galel<strong>la</strong> e Luigi Modrone,<br />
hanno iniziato il loro<br />
tour da Montereale. E hanno<br />
iniziato a fotografare: sui social<br />
network sono poi stati<br />
pubblicati i “documenti” che<br />
attestano lo stato di degrado<br />
del Parco e dintorni. Una delle<br />
zone più belle e amate dai<br />
potentini che, però, non si<br />
riesce a valorizzare, anche a<br />
causa dei tanti vandali - perchè<br />
anche questo va sottolineato<br />
- che distruggono il<br />
giorno dopo quel che viene<br />
ristrutturato.<br />
Alcune delle immagini di Parco Montereale<br />
«Puntiamo - ha spiegato il<br />
consigliere regionale Gianto toccare nel pomeriggio. sono le erbacce che invadono un fascicolo che si potrà<br />
ni Rosa, che ha accompa- Se così funziona, faremo un le gradinate impedendo il chiamare “<strong>la</strong> città degrado”.<br />
gnato i “turisti”- a raccoglie- comunicato al giorno». passaggio, <strong>la</strong> situazione «Puntiamo poi - conclude<br />
re documenti inoppugnabi- Ironia a parte, quale <strong>la</strong> si- davvero penosa del Parco e Rosa - a organizzare una<br />
li. Chi ci potrà contestare le tuazione trovata? «Il degra- del<strong>la</strong> zona giochi».<br />
grande manifestazione pub-<br />
foto? Sono abbastanza esplido è imperante, a partire dal Le foto - ne pubblichiamo blica a cui saranno invitati<br />
cite e dimostrano come il de- Ponte di Montereale, che ha alcune, ma molte altre ce ne tutti i cittadini. Mostreremo<br />
grado sia ormai ovunque in davvero uno scarso livello di sono sul<strong>la</strong> bacheca Face- i nostri documenti e lo stato<br />
città».<br />
manutenzione. Ma poi è terboock di Alessandro Galel<strong>la</strong> di degrado in cui ormai que-<br />
Quel<strong>la</strong> di ieri pomeriggio ribile anche <strong>la</strong> situazione del - par<strong>la</strong>no chiaro. E saranno sta città è caduta».<br />
è solo una delle tappe: «era Pa<strong>la</strong>zzetto del Coni. E poi ci quindi il primo capitolo di<br />
an. g.<br />
attolici tenutisi a Trento impensabile poter visitare<br />
I <strong>la</strong>voratori davanti al Don Uva (Foto Andrea Mattiacci)<br />
tutta <strong>la</strong> città in una so<strong>la</strong> giornata,<br />
così abbiamo deciso di<br />
SI È INSEDIATO, presso <strong>la</strong> del sedeDon di viaUva<br />
“ostinano”a si fa ancora vivere più sul nostro territorio.<br />
Mantova, il Comitato cittadino critica dell’Mpa. per iAl<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori, riunione nonma hanno fatto manca-<br />
Soddisfatto il segretario cittadino, Mare il loro contributo i Consiglieri Comurio<br />
Guarente, che ha ben chiara anche <strong>la</strong> granper<br />
nali i pazienti che fanno parte del<strong>la</strong> dell'MPA : Mitro, Lade<br />
responsabilità oltre chestruttura, delicatezza cerra, che rischiano Laieta, Summa di e Ferraro, il vice se-<br />
del suo incarico, per questo nel<strong>la</strong> riunione<br />
ha rimarcato l'ambizione, veder dettata dal- venir gretario cittadino Rocco Ma<strong>la</strong>testa nonchémeno<br />
il consigliere <strong>la</strong> conti- regionale Franco Mol<strong>la</strong><br />
necessità, di “ascoltare”e di nuità “aprirsi”a dei servizi lica e il assistenzia-<br />
segretario regionale Roberto Fa-<br />
tutte le istanze che partono li dal e degli basso. operatori. lotico, il tutto Ecco nell'ottica per- del<strong>la</strong> circuita-<br />
Molte le problematiche da affrontare, alzione delle istanze, idee e progetti per il<br />
cune non più derogabili, perché dare l’attenzione imme- futuro del<strong>la</strong> città. Regiodiate<br />
risposte ai tanti cittadini ne che, <strong>Basilicata</strong> tra E’ al<strong>la</strong> stata vertenza.<br />
anche eletta all’unanimità <strong>la</strong><br />
mille difficoltà del quotidiano ancora si direzione del Comitatoprovinciale di Po-<br />
anno indi,<br />
come<br />
trentino<br />
e Mauro<br />
e anche<br />
io) e dal<br />
uzionali<br />
o Scalet,<br />
culiarità<br />
lomitico<br />
ione dei<br />
ofe, per<br />
zione di<br />
etizzarsi<br />
e <strong>la</strong> 'Maa<br />
parte<br />
sa e perrenditoare<br />
un<br />
anni con<br />
<strong>la</strong> morte<br />
e di 3 al-<br />
sione del IX Forum dell'informazione<br />
cattolica. Più di settanta giornalisti in<br />
rappresentanza di tutte le regioni d'Italia,<br />
e di diverse realtà extracomunitarie<br />
dall'Africa al<strong>la</strong> Bolivia. Un'esperienza<br />
umana e professionale di valore,<br />
che ha visto decine di professionisti<br />
dell'informazione confrontarsi sui<br />
temi del creato e sul servizio di salvaguardia<br />
dei beni naturali. Più che<br />
fruitori o peggio, proprietari del mondo<br />
che li circonda, è emerso come le<br />
'penne' cattoliche siano chiamate, come<br />
e più delle altre che contribuiscono<br />
a diffondere messaggi all'opinione<br />
pubblica, a porsi a servizio dell'ambiente,<br />
come custodi, di più, 'sentinelle<br />
del creato' per l'appunto, così come<br />
recitano i premi consegnati nel corso<br />
di una serata tenutasi nel teatro di Cavalese.<br />
E Cavalese, come Predazzo, Tesero,<br />
Pampeago, hanno rapito lo<br />
sguardo e il cuore di direttori, redattori,<br />
articolisti, editorialisti, free<strong>la</strong>nce,<br />
reporter, delle testate di tutt'Italia, in<br />
un soggiorno che si è rive<strong>la</strong>to interessante<br />
sotto tutti i punti di vista. Agli<br />
ospiti è stata offerta <strong>la</strong> possibilità, oltre<br />
che di partecipare a dibattiti, convegni,<br />
tavole rotonde, performance<br />
artistiche di grande valore, quel<strong>la</strong> di<br />
conoscere persone, paesaggi antropici<br />
e naturali, usi e costumi, ma anche<br />
le pievi e le rispettive comunità, così<br />
come le amministrazioni di una regione<br />
per molti versi specu<strong>la</strong>re rispetto<br />
al<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, che però ha saputo fare<br />
dei suoi monti e del suo parziale iso<strong>la</strong>mento,<br />
il proprio punto di forza. Proprio<br />
così, infatti, le due Province auto-<br />
Uno degli incontri tra giornalisti cattolici tenutisi a Trento<br />
nome di Trento e Bolzano hanno incentrato<br />
il loro modus operandi, come<br />
confermato dal presidente trentino<br />
Lorenzo Del<strong>la</strong>i, dall'assessore Mauro<br />
Gilmozzi (tra le sue deleghe anche<br />
quel<strong>la</strong> al<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> del paesaggio) e dal<br />
dirigente degli Affari istituzionali<br />
del<strong>la</strong> Provincia Trentina Fabio Scalet,<br />
sul<strong>la</strong> valorizzazione delle peculiarità<br />
di un territorio il cui cuore dolomitico<br />
si riverbera anche nel<strong>la</strong> gestione dei<br />
rapporti con le realtà limitrofe, per<br />
esempio attraverso <strong>la</strong> creazione di<br />
quel<strong>la</strong> che potrebbe già concretizzarsi<br />
il prossimo fine giugno come <strong>la</strong> 'Macroregione<br />
alpina'. Discorso a parte<br />
merita Stava, vittima dell'ottusa e perversa<br />
logica del profitto imprenditoriale,<br />
che ha saputo trasformare un<br />
paradiso nell'inferno che 27 anni con<br />
una co<strong>la</strong>ta di fango provocò <strong>la</strong> morte<br />
di 268 persone, <strong>la</strong> distruzione di 3 al-<br />
zato, contestualmente evitando<br />
<strong>la</strong> “tentata” vendita. Visioni cittadine,<br />
anche questa è cultura,<br />
cultura del<strong>la</strong> cosa pubblica».<br />
tenza dell’Mpa. Ne fanno parte Vincenzo<br />
Albano, Vincenzo Barile, Giuseppe Decorato,<br />
Giovanni Marchisiello, Valentino<br />
Pepe, Roberto Russo, Maria Teresa De<br />
B<strong>la</strong>sio eFilomena Dragonetti.Il dirigente<br />
organizzativo è Raffaele Pace. Al centro<br />
del dibattito argomenti d’attualità<br />
politica e gli appuntamenti che vedranno<br />
il Movimento impegnato nel corso<br />
co ha ricordato come «serva sempre<br />
all’entusiasmo di far politica avere una<br />
vetta per cui combattere».<br />
I <strong>la</strong>voratori del Don Uva<br />
tornano a protestare<br />
berghi, 53 case, dividere 6 questa capannoni, passeggiata 8 ponti, In via Mantova ANCORAuna voltasiprote-<br />
danneggiando nel degrado gravemente in diverse altri tap- 9 edista davanti al<strong>la</strong> Casa del<strong>la</strong><br />
pe. La prossima sarà certafici.<br />
Uno strato mente di il fango centro storico, alto 30 poicenti<br />
Insediato Divina Provvidenza. Ancometri<br />
ricoprì pensiamo un'area di di toccare 435.000 Buca- metri ra una volta stipendi fermi e,<br />
quadri per letto e di seguito altre zone<br />
periferiche una lunghezza del<strong>la</strong> città». di Eoltreil<br />
4comitato<br />
soprattutto, un’incertezza<br />
chilometri. qualche Un inferno risultato dal potrebbe quale però sul futuro che paradossal-<br />
il popolo trentino arrivare ha anche saputo prima riemerge-<br />
del<br />
previsto, «visto che - dice Ro- cittadino mente si fa sempre più conre<br />
ricordandosi sa - proprio e ricordando stamattina [ieri, a tutti creta. Eppure neppure una<br />
che l'operosità, ndr.] <strong>la</strong> l’Acta <strong>la</strong>boriosità, è andata a ripuli- il rispet- dell’Mpa decina di giorni fa ci aveva<br />
to e l'amorere dalle erbacce proprio <strong>la</strong><br />
zona per che <strong>la</strong> noi natura avremmo sono dovuin<br />
gra- provato proprio l’assessore «Vi è <strong>la</strong> necessità - ha detto<br />
do di diffondere quel<strong>la</strong> “responsabili - al<strong>la</strong> Sanità, Attilio Martora- l’assessore - di ottenere ras-<br />
tà ecologica, - citata dall'arcivescovo no, a trovare L’INIZIATIVA una soluzione, sicurazioni da un piano in-<br />
di Trento monsignor Luigi Bressan, proponendo un Comitato di dustriale credibile che sal-<br />
in una sua omelia, che durante il con- crisi permanente per <strong>la</strong> sovaguardi posti di <strong>la</strong>voro e<br />
vegno è stata anche I giornalisti l'occasione per ri- cattolici luzione del<strong>la</strong> al vertenza. Forum Il servizi di assistenziali Trento e il tavoportare<br />
agli intervenuti un messag- problema più serio è - al molo di crisi dovrà valutare e<br />
gio indirizzato Dibattiti, loro da Benedetto convegni XVI e gite - per mento conoscere - l’istanza <strong>la</strong> regione. di fallimen- Consegnati proporre riconoscimenti<br />
soluzioni idonee<br />
di educazione al rispetto del creato e to promossa dal<strong>la</strong> Procura al<strong>la</strong> luce sia del<strong>la</strong> decisione<br />
ha ricordato“SALÌ come SUL meritino MONTE”: partico<strong>la</strong>-<br />
sono state le pa- del<strong>la</strong> Repubblica di Trani che il giudice di Trani sia per<br />
re encomio quanti role che Matteo si dedicano usa più volte a tale nel suo nei confronti dell’ente di Bi- costruire un percorso che<br />
vangelo a fare da filo conduttore ai<br />
missione”. quattro giorni organizzati dal<strong>la</strong> sceglie. Con l’istanza di falli- tuteli le attività e le profes-<br />
onlus Greenaccord Marco a Trento Fasulo in occamento, infatti, <strong>la</strong> vertenza sionalità del Don Uva».<br />
berghi, 53 case, 6 capannoni, 8 ponti,<br />
danneggiando gravemente altri 9 edifici.<br />
Uno strato di fango alto 30 centimetri<br />
ricoprì un'area di 435.000 metri<br />
quadri per una lunghezza di oltre 4<br />
chilometri. Un inferno dal quale però<br />
il popolo trentino ha saputo riemergere<br />
ricordandosi e ricordando a tutti<br />
che l'operosità, <strong>la</strong> <strong>la</strong>boriosità, il rispetto<br />
e l'amore per <strong>la</strong> natura sono in grado<br />
di diffondere quel<strong>la</strong> “responsabili -<br />
tà ecologica, - citata dall'arcivescovo<br />
di Trento monsignor Luigi Bressan,<br />
in una sua omelia, che durante il convegno<br />
è stata anche l'occasione per riportare<br />
agli intervenuti un messaggio<br />
indirizzato loro da Benedetto XVI -<br />
di educazione al rispetto del creato e<br />
ha ricordato come meritino partico<strong>la</strong>re<br />
encomio quanti si dedicano a tale<br />
missione”.<br />
Marco Fasulo<br />
i suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro<br />
Potenza<br />
21<br />
tenza dell’Mpa. Ne fanno parte Vincenzo<br />
Albano, Vincenzo Barile, Giuseppe Decorato,<br />
Giovanni Marchisiello, Valentino<br />
Pepe, Roberto Russo, Maria Teresa De<br />
B<strong>la</strong>sio eFilomena Dragonetti.Il dirigente<br />
organizzativo è Raffaele Pace. Al centro<br />
del dibattito argomenti d’attualità<br />
politica e gli appuntamenti che vedranno<br />
il Movimento impegnato nel corso<br />
dell’estate. Il segretario regionale Falotico<br />
ha ricordato come «serva sempre<br />
all’entusiasmo di far politica avere una<br />
vetta per cui combattere».<br />
VERTENZA<br />
I <strong>la</strong>voratori del Don Uva<br />
tornano a protestare<br />
I <strong>la</strong>voratori davanti al Don Uva (Foto Andrea Mattiacci)<br />
ANCORAuna voltasiprotesta<br />
davanti al<strong>la</strong> Casa del<strong>la</strong><br />
Divina Provvidenza. Ancora<br />
una volta stipendi fermi e,<br />
soprattutto, un’incertezza<br />
sul futuro che paradossalmente<br />
si fa sempre più concreta.<br />
Eppure neppure una<br />
decina di giorni fa ci aveva<br />
provato proprio l’assessore<br />
al<strong>la</strong> Sanità, Attilio Martorano,<br />
a trovare una soluzione,<br />
proponendo un Comitato di<br />
crisi permanente per <strong>la</strong> soluzione<br />
del<strong>la</strong> vertenza. Il<br />
problema più serio è - al momento<br />
- l’istanza di fallimento<br />
promossa dal<strong>la</strong> Procura<br />
del<strong>la</strong> Repubblica di Trani<br />
nei confronti dell’ente di Bisceglie.<br />
Con l’istanza di fallimento,<br />
infatti, <strong>la</strong> vertenza<br />
TRIBUNALE<br />
Oggi il Tar deciderà<br />
ARRIVERA’ oggi davanti al Tar<br />
di <strong>Basilicata</strong> <strong>la</strong> vicenda del<strong>la</strong><br />
vendita del Tribunale di Potenza.<br />
Il ricorso, proposto dal Ministero<br />
vede <strong>la</strong> costituzione, quale<br />
resistente del Comune di Potenza<br />
e del<strong>la</strong> Maya Immobiliare e<br />
l'intervento ad adiuvandum, nei<br />
confronti del ministero, dell'Associazione<br />
Autonomia Forense.<br />
«La vendita - commenta il consigliere<br />
Mpa, Salvatore Lacerra -<br />
viene approvata a 52 milioni di<br />
euro e per mancanza di offerte<br />
ridotta poi a 32, senza che il Consiglio<br />
Comunale di esprimesse.<br />
Viene venduto il Tribunale sul<br />
presupposto di <strong>la</strong>rghe intese con<br />
l'amministrazione statale, accordi<br />
che i fatti hanno dimostrato<br />
non sussistere. Chi vincerà in<br />
questa inutile battaglia non lo so<br />
certo che una visione diversa<br />
avrebbe coinvolto tutti i gruppi<br />
politici e insieme spinto perché il<br />
contributo concesso dal Ministero<br />
si aumentasse in misura congrua<br />
avvicinandosi al fitto ipotizzato,<br />
contestualmente evitando<br />
<strong>la</strong> “tentata” vendita. Visioni cittadine,<br />
anche questa è cultura,<br />
cultura del<strong>la</strong> cosa pubblica».<br />
del Don Uva si fa ancora più<br />
critica per i <strong>la</strong>voratori, ma<br />
anche per i pazienti del<strong>la</strong><br />
struttura, che rischiano di<br />
veder venir meno <strong>la</strong> continuità<br />
dei servizi assistenziali<br />
e degli operatori. Ecco perché<br />
l’attenzione del<strong>la</strong> Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> al<strong>la</strong> vertenza.<br />
«Vi è <strong>la</strong> necessità - ha detto<br />
l’assessore - di ottenere rassicurazioni<br />
da un piano industriale<br />
credibile che salvaguardi<br />
posti di <strong>la</strong>voro e<br />
servizi assistenziali e il tavolo<br />
di crisi dovrà valutare e<br />
proporre soluzioni idonee<br />
al<strong>la</strong> luce sia del<strong>la</strong> decisione<br />
che il giudice di Trani sia per<br />
costruire un percorso che<br />
tuteli le attività e le professionalità<br />
del Don Uva».<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
Nel<strong>la</strong> regione del petrolio nuovi rincari negli ultimi mesi<br />
Bolletta energetica, costi<br />
più cari per imprese lucane<br />
NON solo non c’è traccia di quel vantaggio<br />
localizzativo, basato su una bolletta<br />
energetica conveniente alle aziende per<br />
attrarre nuovi investimenti, che una Regione<br />
come <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, ricca di petrolio,<br />
potrebbe giocare come carta vincente<br />
nel<strong>la</strong> partita del<strong>la</strong> competitività. Tutt’al -<br />
tro. Le tariffe dell’energia elettrica aumentano<br />
per le piccole e medie imprese<br />
lucane.<br />
E’ quanto rileva il Centro studi Unioncamere<br />
per l’Osservatorio prezzi e tariffe<br />
del<strong>la</strong> Regione in riferimento ai contratti<br />
di fornitura avviati il primo aprile 2012.<br />
A subire gli incrementi delle tariffe<br />
dell’energia elettrica più consistenti sono<br />
le imprese con consumi maggiormente<br />
concentrati nelle ore serali e notturne e<br />
in quelle festive (ristoranti, alberghi),<br />
mentre le imprese con profilo più sbi<strong>la</strong>nciato<br />
nelle ore diurne (artigiani e negozi<br />
di vario genere) riescono a contenere gli<br />
aumenti dei prezzi del<strong>la</strong> fornitura.<br />
E nel II trimestre 2012 continuano a<br />
crescere i prezzi dell’energia elettrica per<br />
le piccole e medie imprese lucane.<br />
«Il secondo trimestre dell’anno non ha<br />
presentato, purtroppo, alcuna sorpresa,<br />
nel senso che conferma su base locale le<br />
difficoltà del contesto macroeconomico –<br />
spiega il presidente di Unioncamere <strong>Basilicata</strong>,<br />
Angelo Tortorelli - Le quotazioni<br />
del petrolio (che permangono su livelli<br />
ben superiori ai 100 dol<strong>la</strong>ri al barile) e <strong>la</strong><br />
svalutazione dell’euro nei confronti del<strong>la</strong><br />
valuta americana, sostengono gli esperti,<br />
può favorire le imprese maggiormente<br />
export oriented ma penalizzano il sistema<br />
produttivo nel suo complesso per i<br />
maggiori costi di generazione dell’ener -<br />
gia e, nello specifico, del<strong>la</strong> fornitura di<br />
energia elettrica».<br />
Con riferimento alle imprese al<strong>la</strong>cciate<br />
in bassa tensione, i prezzi dell’energia del<br />
secondo trimestre si collocano mediamente<br />
su livelli più elevati sia rispetto al<br />
primo trimestre 2012 sia rispetto allo<br />
stesso periodo dello<br />
scorso anno. In termini<br />
congiunturali i<br />
prezzi fissi multiorari<br />
hanno registrato un<br />
aumento nelle ore notturne<br />
(+3,2 per cento) e<br />
serali (+1,2 per cento),<br />
mentre sono rimasti<br />
invariati i corrispettivi<br />
delle ore diurne.<br />
Analoghe evidenze<br />
si rintracciano anche<br />
per quanto riguarda le<br />
imprese al<strong>la</strong>cciate in<br />
media tensione. In sintesi,<br />
<strong>la</strong> rilevazione conferma<br />
quanto già<br />
emerso nel corso<br />
Tortorelli<br />
dell’ultimo anno.<br />
Con il secondo trimestre,<br />
entra a regime anche <strong>la</strong> pubblicazione<br />
del Mercuriale del gas naturale, il<br />
nuovo strumento attivato dall’Osserva -<br />
torio Regionale Prezzi & Tariffe.<br />
I contratti oggetto di monitoraggio sono<br />
stati individuati incrociando due c<strong>la</strong>ssi<br />
di consumo (5-50 mi<strong>la</strong> e 51-200 mi<strong>la</strong><br />
standard metri cubi di gas all’anno), due<br />
differenti scadenze contrattuali (12 o 24<br />
mesi) e tre tipologie di prezzo (fisso, variabile<br />
o a sconto rispetto alle condizioni<br />
del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> definite dall’AEEG).<br />
Come per l’energia elettrica, il monitoraggio<br />
ha cadenza trimestrale.<br />
La prima rilevazione permette di giungere<br />
al<strong>la</strong> pubblicazione dei contratti a<br />
prezzo fisso sia a 12 che a 24 mesi per entrambe<br />
le c<strong>la</strong>ssi di consumo indagate.<br />
Nello specifico, per le imprese che consumano<br />
fino a 50 mi<strong>la</strong> standard metro cubo/anno,<br />
il prezzo fisso a 12 mesi è pari a<br />
42,93 centesimi di euro per standard metro<br />
cubo, prezzo che scende a 41,40 centesimi<br />
per i contratti a 24 mesi.<br />
Più contenuti i prezzi per le imprese<br />
che consumano tra i 50 e i 200 mi<strong>la</strong> standard<br />
metri cubi all’anno: i contratti a 12<br />
mesi quotano mediamente a 41,93 centesimi<br />
di euro/Smc, che scendono a 40,20<br />
centesimi per i contratti di durata più<br />
lunga.<br />
FIOM SU FIAT<br />
24 ore<br />
in <strong>Basilicata</strong><br />
«La Regione convochi<br />
azienda e indotto»<br />
SULLE al<strong>la</strong>rmanti dichiarazioni<br />
dell’ad Marchionne in base<br />
al<strong>la</strong> rimodu<strong>la</strong>zione degli investimenti<br />
a Melfi interviene <strong>la</strong><br />
Fiom lucana: «In attesa di risposte<br />
da parte del Governo, è<br />
necessario e urgente che le istituzioni<br />
regionali convochino <strong>la</strong><br />
Fiat e le aziende dell'Indotto ad<br />
un tavolo per chiedere quali sono<br />
le prospettive produttive e<br />
occupazionali, mettendo in<br />
campo tutti gli strumenti per<br />
favorire politiche industriali,<br />
anche con l’Università».<br />
Ulteriori dati del rapporto Uil: 11.461 i <strong>la</strong>voratori interessati<br />
Cassa integrazione: boom a<br />
maggio per <strong>la</strong> straordinaria<br />
NELLO scorso mese di maggio il ricorso<br />
al<strong>la</strong> cassa integrazione straordinaria<br />
è cresciuto del 151,4 per cento).<br />
E’ quanto emerge dai dati contenuti<br />
nel 41esimo Rapporto Uil sul<strong>la</strong> cig in<br />
<strong>Basilicata</strong> re<strong>la</strong>tivo.<br />
Nello stesso mese le ore di cassa integrazione<br />
autorizzate nel mese di<br />
maggio in <strong>Basilicata</strong> sono state complessivamente<br />
1.948.296. Le ore totali<br />
di cig sono aumentate rispetto ad aprile<br />
di circa 300.000; del totale,<br />
1.231.477 ore per <strong>la</strong> straordinaria<br />
(più 151,4 per cento su aprile),<br />
618.545 per l’ordinaria (un decremento<br />
di meno 44,8 per cento). Infine<br />
per <strong>la</strong> cig in deroga le ore concesse ammontano<br />
a 98.274 con un aumento del<br />
93,7 per cento. Gli operai lucani interessati,<br />
sempre a maggio, sono stati<br />
11.461 (contro i 9.771 di aprile, 1.690<br />
unità in più), di cui 7.244 (cig straordinaria<br />
(ben 4.362 unità in più in un<br />
FAI CISL<br />
Consiglio generale<br />
POTENZALa Fai Cisl <strong>Basilicata</strong> riunisce<br />
oggi, a partire dalle 9 e 30, al Park<br />
hotel di Potenza il consiglio generale di<br />
federazione per una disamina del<strong>la</strong> situazione<br />
economica e sociale in <strong>Basilicata</strong>,<br />
al<strong>la</strong> presenza del segretario nazionale<br />
C<strong>la</strong>udio Risso. I <strong>la</strong>vori saranno<br />
introdotti dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione del segretario<br />
generale Antonio Lapadu<strong>la</strong>. In agenda<br />
il futuro del<strong>la</strong> forestazione, <strong>la</strong> discussa<br />
riforma dei consorzi di bonifica e più in<br />
generale lo stato di salute del settore<br />
agroalimentare nel<strong>la</strong> nostra regione.<br />
«Faremo una panoramica dei nostri<br />
settori di competenza - anticipa Lapadu<strong>la</strong><br />
- in una fase caratterizzata da forti<br />
trasformazioni come l'avvio delle aree<br />
programma e <strong>la</strong> proposta di riforma dei<br />
consorzi di bonifica formalizzata nei<br />
giorni scorsi dal<strong>la</strong> giunta regionale».<br />
solo mese), 3.639 (cig ordinaria, meno<br />
2.952 unità in un mese) e 578 (cig in<br />
deroga, 280 unità in più).), 618.545<br />
per l’ordinaria (un decremento di meno<br />
44,8 per cento). Infine per <strong>la</strong> cig in<br />
deroga le ore concesse ammontano a<br />
98.274 con un aumento del 93,7 per<br />
cento. Gli operai lucani interessati,<br />
sempre a maggio – continua il sindacato<br />
- sono stati 11.461 (contro i 9.771<br />
di aprile, 1.690 unità in più), di cui<br />
7.244 (cig straordinaria (ben 4.362<br />
unità in più in un solo mese), 3.639<br />
(cig ordinaria, meno 2.952 unità in un<br />
mese) e 578 (cig in deroga, 280 unità<br />
in più).<br />
E’ sempre l’industria a segnare il<br />
primato con 1.744.423 ore di cig erogate<br />
(200mi<strong>la</strong> ore in più circa in un<br />
mese) seguita dall’edilizia con<br />
112.959 ore (80mi<strong>la</strong> ore in più in un<br />
mese). A livello provinciale Matera segna<br />
un decremento di utilizzo del<strong>la</strong><br />
cig sia ordinaria (-<br />
57,8 per cento) che<br />
straordinaria (-<br />
13,1 per cento) che<br />
in deroga (-9,7),<br />
mentre a Potenza<br />
solo per l’ordina -<br />
ria si segna<strong>la</strong> un<br />
decremento (-41 per cento) contro il<br />
261 per cento del<strong>la</strong> straordinaria e il<br />
158,9 per cento in più per quel<strong>la</strong> in deroga.<br />
«Nei prossimi giorni – ha annunciato<br />
il segretario regionale Carmine<br />
Vaccaro - promuoveremo nuove mobilitazioni<br />
sul territorio. A livello regionale<br />
insieme a Cgil, Cisl,e Ugl abbiamo<br />
reiterato <strong>la</strong> richiesta di un tavolo politico<br />
propedeutico al tavolo tecnico per<br />
gli ammortizzatori sociali che dovrà<br />
definire ulteriori situazioni critiche al<br />
momento non contemp<strong>la</strong>te nell'accordo<br />
quadro».<br />
19<br />
A sostegno del<strong>la</strong> ricerca scientifica<br />
Cnr - Regione<br />
Altri progetti<br />
di col<strong>la</strong>borazione<br />
POTENZA - Nuovi progetti<br />
e col<strong>la</strong>borazioni tra Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> e Cnr. Le<br />
principali attività in atto<br />
sono: <strong>la</strong> stipu<strong>la</strong> di un accordo<br />
per <strong>la</strong> concessione<br />
in comodato di uso gratuito<br />
dell'immobile sede dell'area<br />
del<strong>la</strong> Ricerca del<br />
Cnr di Tito Scalo; <strong>la</strong> realizzazione<br />
di un distretto tecnologico<br />
sulle nuove tecnologie<br />
per le osservazioni<br />
del<strong>la</strong> terra ed i rischi naturali.<br />
In tale contesto è<br />
stato costruito il Consorzio<br />
pubblico-privato TeRN<br />
che vede <strong>la</strong> partecipazione<br />
del Cnr, il Consorzio interuniversitario<br />
Relius, dell'Enea,<br />
l'Agenzia regionale<br />
per <strong>la</strong> protezione dell'ambiente,<br />
<strong>la</strong> società Telespazio<br />
e dal Consorzio<br />
Createc di Pmi lucane; <strong>la</strong><br />
realizzazione di un nuovo<br />
Polo Cnr a Marsico Nuovo<br />
e l’avvio delle attività dell'Osservatorio<br />
ambientale<br />
del<strong>la</strong> Val d'Agri; il sostegno<br />
al<strong>la</strong> partecipazione<br />
del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong> al<br />
network Nereus “Le Regioni<br />
Europee per lo Spazio”;<br />
il supporto tecnicoscientifico<br />
ad interventi<br />
nel settore ambientale come<br />
<strong>la</strong> ricerca fusti sepolti<br />
in aree in degrado ambientale<br />
e interventi a supporto<br />
del<strong>la</strong> Protezione Civile<br />
Regionale; <strong>la</strong> promozione<br />
di interventi per l'innovazione<br />
ed il trasferimento<br />
tecnologico anche<br />
mediante <strong>la</strong> realizzazione<br />
del Centro sul rischio ambientale<br />
ImpresAmbiente<br />
che ha <strong>la</strong> sede principale<br />
in <strong>Basilicata</strong> e sedi secondarie<br />
nelle altre Regioni<br />
obiettivo uno; lo sviluppo<br />
delle iniziative del VII Programma<br />
Quadro per <strong>la</strong> Ricerca<br />
dell'Unione Europea;<br />
<strong>la</strong> partecipazione a<br />
programmi di cooperazione<br />
interregionale e transfrontaliera<br />
come il Programma<br />
Interreg; il Programma<br />
Giovani Eccellenze<br />
Lucane mediante il<br />
finanziamento di assegni<br />
di ricerca per giovani <strong>la</strong>ureati<br />
da spendere presso i<br />
centri di ricerca ed istituti<br />
Cnr con sede in <strong>Basilicata</strong>;<br />
lo sviluppo di programmi<br />
di e_sanità e <strong>la</strong> partecipazione<br />
di ricercatori nelle<br />
sedi sanitarie operative; <strong>la</strong><br />
realizzazione del progetto<br />
“Lucania Medici In Rete”;<br />
<strong>la</strong> realizzazione di un centro<br />
sul<strong>la</strong> biodiversità vegetale<br />
mediterranea, con<br />
partico<strong>la</strong>re attenzione a<br />
quel<strong>la</strong> d'interesse agrario<br />
ed agroalimentare; <strong>la</strong> realizzazione<br />
di un polo sulle<br />
agro biotecnologie per lo<br />
sviluppo dei settori agroalimentare<br />
ed ambientale,<br />
avviato con Metapontum<br />
Agrobios, primo nucleo di<br />
un Polo scientifico e tecnologico<br />
che coinvolga tutte<br />
le realtà di ricerca e sviluppo<br />
del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>. «Potenziamo<br />
<strong>la</strong> ricerca investendo<br />
sul<strong>la</strong> migliore<br />
energia disponibile: il cervello<br />
dei nostri giovani».<br />
così ha commentato il presidente<br />
del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong>,<br />
Vito De Filippo.<br />
Mentre, il presidente del<br />
Cnr Luigi Nico<strong>la</strong>is ha precisato:<br />
«Gli ambiti di intervento<br />
e i progetti che potranno<br />
essere messi in<br />
campo, ai diversi livelli,<br />
comunitario, nazionale,<br />
locale terranno conto di<br />
tutte le potenzialità e di<br />
tutte le eccellenze presenti,<br />
perché solo utilizzando<br />
pienamente e con lungimiranza<br />
<strong>la</strong> leva dei saperi<br />
è possibile immaginare e<br />
realizzare un nuovo futuro<br />
per l’intero Mezzogiorno».<br />
Per l’assessore alle<br />
Attività produttive, Marcello<br />
Pittel<strong>la</strong>: «Con i progetti<br />
che stiamo mettendo<br />
in campo saremo pronti a<br />
cogliere in pieno le sfide<br />
del programma Horizon<br />
2020 per <strong>la</strong> ricerca e l’in -<br />
novazione consolidando<br />
un sistema scientifico<br />
competitivo a livello internazionale».<br />
E’ il<br />
manufatturiero<br />
il settore<br />
più colpito<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMZ63pjQo+g+GzJOZD98A77U=<br />
VIII IPOTENZA<br />
PROVINCIA<br />
NEMOLI IL PROGETTO È GIÀ STATO PRESENTATO IN REGIONE PER LE VALUTAZIONI<br />
Una centrale idroelettrica<br />
sui fiumi Noce e Torbido?<br />
Una comunità in al<strong>la</strong>rme<br />
In paese venerdì consiglio comunale aperto<br />
PINO PERCIANTE<br />
l NEMOLI. Una centrale idroelettrica<br />
sui fiumi Noce e Torbido? Il<br />
progetto, presentato ufficialmente, prevede<br />
lo sfruttamento del Torbido, affluente<br />
del Noce, per alimentare un<br />
impianto di circa 300 kilowatt che<br />
dovrebbe sorgere proprio al<strong>la</strong> confluenza<br />
dei due fiumi, in una zona che ricade<br />
nel territorio di Nemoli, al confine con<br />
Lauria.<br />
L’ipotesi ha mandato in fibril<strong>la</strong>zione<br />
abitanti e amministratori dell’area che<br />
temono danni oltre che all’ambiente<br />
anche al<strong>la</strong> salute. Il progetto, curato da<br />
una società di privati di Lauria, ha già<br />
ottenuto buona parte delle autorizzazioni<br />
ed ora è stato presentato in Regione<br />
per <strong>la</strong> valutazione di impatto<br />
ambientale. Il progetto è stato presentato<br />
anche in Comune per le even-<br />
tuali osservazioni da parte di amministratori<br />
e cittadini. Per Gerardo Melchionda,<br />
esponente del<strong>la</strong> minoranza<br />
comunale di Nemoli nonché portavoce<br />
di Libera del Lagonegrese «<strong>la</strong> centrale,<br />
se sarà realizzata, ucciderà il Torbido.<br />
Altro che ri<strong>la</strong>scio del flusso minimo<br />
vitale previsto dal<strong>la</strong> legge… Il Torbido è<br />
un fiume a carattere torrentizio, motivo<br />
per cui diventa difficile control<strong>la</strong>re il<br />
flusso minimo vitale. E se viene a<br />
mancare <strong>la</strong> quantità minima di acqua<br />
si mette a rischio <strong>la</strong> flora e <strong>la</strong> fauna del<br />
territorio. Tutto questo mentre si <strong>la</strong>vora<br />
al<strong>la</strong> valorizzazione del Noce. Per<br />
giunta – continua Melchionda -abbiamo<br />
scoperto che nel bacino fluviale<br />
compreso tra Nemoli e Lauria ci sono<br />
u n’altra decina di richieste per <strong>la</strong> realizzazione<br />
di centrali idroelettriche. Se<br />
dovesse passare questa rischiano di<br />
passare anche le altre e i vantaggi<br />
sarebbero solo per i privati».<br />
Insomma c’è grande preoccupazione<br />
a Nemoli e dintorni. Tanto che dopodomani<br />
si terrà un incontro tra<br />
cittadini e amministratori locali del<br />
piccolo centro valligiano. Una sorta di<br />
consiglio comunale aperto per decidere<br />
sul da farsi. «Ben venga l’energia pulita<br />
da fonti rinnovabili ma quando non si<br />
fa scempio del territorio», si sente dire<br />
in giro per Nemoli.<br />
Per il sindaco Antonio Fi<strong>la</strong>rdi «certamente<br />
<strong>la</strong> realizzazione di un’opera del<br />
genere crea sempre preoccupazione.<br />
Non siamo contrari per principio ma si<br />
devono fare tutte le valutazioni possibili<br />
per l’ambiente. La legge prevede<br />
il flusso minimo vitale, ma chi andrà a<br />
control<strong>la</strong>re che vengano rispettate le<br />
prescrizioni?». Si prepara un’altra battaglia<br />
ambientale nell’area sud. Ne<br />
sapremo di più venerdì.<br />
POTENZA L’INTESA SOTTOSCRITTA IERI DAI PRESIDENTI LUIGI NICOLAIS E VITO DE FILIPPO<br />
Accordo Cnr-Regione per potenziare<br />
e rendere lungimirante <strong>la</strong> ricerca<br />
Tra gli obiettivi: permettere ai giovani talenti di restare in <strong>Basilicata</strong><br />
LORENZA COLICIGNO<br />
l . Firmato nel<strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> l’ accordo quadro<br />
tra Regione <strong>Basilicata</strong> e Consiglio<br />
Nazionale delle Ricerche,<br />
valido per un quinquennio. Le firme<br />
del presidente Vito De Filippo<br />
e del Presidente del Cnr nazionale,<br />
Luigi Nico<strong>la</strong>is, hanno sancito<br />
<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione nell’attua -<br />
zione di iniziative strategiche per<br />
consolidare in <strong>Basilicata</strong> un sistema<br />
scientifico competitivo a livello<br />
internazionale. Ne deriverà<br />
il potenziamento delle infrastrutture<br />
di ricerca di rilevanza europea<br />
già finanziate dal settimo<br />
programma quadro dell’Unione<br />
Europea, come l’osservatorio atmosferico<br />
«Ciao», uno dei dodici<br />
siti mondiali del<strong>la</strong> rete «Gruan»<br />
per lo studio dell’alta atmosfera,<br />
presso il Cnr di Tito, e il campo<br />
sperimentale Hydrogeosite di<br />
Marsico Nuovo, tra i primi in Europa<br />
per lo studio del<strong>la</strong> diffusione<br />
di inquinanti in suoli e falde in<br />
condizioni control<strong>la</strong>te.<br />
Tra le tante opportunità, progetti<br />
di ricerca in vari settori,<br />
dall’osservazione del<strong>la</strong> terra al<br />
patrimonio culturale e al<strong>la</strong> salute,<br />
programmi di mobilità per<br />
mettere giovani lucani in contatto<br />
con altre realtà scientifiche, interventi<br />
di alta formazione con<br />
l’Unibas, progetti di ricerca industriale<br />
e di potenziamento delle<br />
attività del distretto tecnologico<br />
del<strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong>, col<strong>la</strong>borazione<br />
con altri enti locali, imprese,<br />
Agenzie regionali, Enti ed Istituti<br />
di ricerca e loro consorzi,<br />
Università, nonché con le forze<br />
sociali presenti in <strong>Basilicata</strong>.<br />
Una parte rilevante delle risorse<br />
previste per l’ accordo saranno<br />
destinate al reclutamento di giovani<br />
ricercatori ed al potenziamento<br />
delle infrastrutture di ric<br />
e rc a .<br />
«Con questo accordo quadro –<br />
ha detto Nico<strong>la</strong>is – potenziamo <strong>la</strong><br />
rete scientifica lucana a sostegno<br />
dei processi di innovazione e svi-<br />
luppo locale, perché solo valorizzando<br />
<strong>la</strong> ricerca può esservi un<br />
nuovo futuro per l’intero Mezzogior<br />
no».<br />
Per il presidente del<strong>la</strong> Regione,<br />
De Filippo, l’accordo inciderà positivamente<br />
sul<strong>la</strong> competitività<br />
del sistema produttivo e sul mismatch<br />
del mercato del <strong>la</strong>voro.<br />
«Potenziamo <strong>la</strong> ricerca – ha detto<br />
De Filippo - investendo, come<br />
punto di forza per lo sviluppo del<br />
sistema produttivo locale, sul<strong>la</strong><br />
VILLA D’AG R I<br />
Chirurgia<br />
ambu<strong>la</strong>toriale<br />
in ospedale<br />
al via dal 2 luglio<br />
l Parte dal 2 luglio,<br />
nell’Ospedale di Vil<strong>la</strong> d’Ag ri,<br />
l’attività di Chirurgia Ambu<strong>la</strong>toriale.<br />
L’iniziativa si inserisce<br />
nell’ambito delle strategie<br />
regionali e aziendali finalizzate<br />
ad abbattere i tempi di attesa,<br />
razionalizzare e semplificare le<br />
procedure di intervento, migliorare<br />
<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita.<br />
In tale contesto, per il cittadino-utente<br />
che deve subire<br />
piccoli interventi chirurgici<br />
(nevi,cisti sebacee ed altre patologie<br />
di picco<strong>la</strong> entità a livello<br />
del<strong>la</strong> pelle o poco profonde) è<br />
stato messo a punto un percorso<br />
specifico, che prevede: Visita<br />
in ambu<strong>la</strong>torio ospedaliero<br />
di Chirurgia; Prescrizione degli<br />
esami ematici necessari e<br />
dell’elettrocardiog ramma;.<br />
Controllo da parte del Chirurgo<br />
degli esami effettuati; Compi<strong>la</strong>zione<br />
del<strong>la</strong> cartel<strong>la</strong> clinica<br />
ed esecuzione dell’i n t e r ve n t o<br />
chirurgico; Dimissioni dopo<br />
qualche ora; Controlli successivi<br />
in ambu<strong>la</strong>torio<br />
migliore energia disponibile: il<br />
cervello dei nostri giovani. Le risorse<br />
per sostenere l’accordo possono<br />
essere reperite in modo semplice<br />
in diversi settori, come il<br />
prossimo ciclo di programmazione<br />
europea, il nuovo memorandum<br />
sul petrolio e lo sblocco dei<br />
fondi Fas che il governo potrebbe<br />
attuare già a luglio». Nell’occa -<br />
sione del<strong>la</strong> firma dell’ a c c o rd o,<br />
Nico<strong>la</strong>is ha visitato <strong>la</strong> sede del<br />
Cnr di Tito. CNR Luigi Nico<strong>la</strong>is<br />
<br />
POTENZA UIL<br />
Cassa integrazione<br />
in crescita a maggio<br />
forti timori<br />
del sindacato<br />
l U n’impennata per il ricorso<br />
al<strong>la</strong> cig straordinaria (più 151,4%);<br />
un incremento di operai in cig (più<br />
1.690 unità); una forte differenzazione<br />
a livello provinciale con Potenza<br />
che segna più 38,6% e Matera<br />
meno 37,1% (tra le dieci province<br />
italiane con segno meno): è<br />
<strong>la</strong> tendenza che emerge dal 41esimo<br />
rapporto Uil sul<strong>la</strong> cig re<strong>la</strong>tivo<br />
al mese di maggio scorso. Le ore di<br />
cassa integrazione autorizzate nel<br />
mese di maggio in <strong>Basilicata</strong> sono<br />
state complessivamente 1.948.296.<br />
Questo in dettaglio il quadro per <strong>la</strong><br />
<strong>Basilicata</strong>: le ore totali di cig sono<br />
aumentate rispetto ad aprile di<br />
circa 300.000 ore; del totale,<br />
1.231.477 ore per <strong>la</strong> straordinaria<br />
(più 151,4% su aprile), 618.545 per<br />
l’ordinaria (un decremento di meno<br />
44,8%). Infine per <strong>la</strong> cig in deroga<br />
le ore concesse ammontano a<br />
98.274 con un aumento del 93,7%.<br />
Gli operai lucani interessati, sempre<br />
a maggio, sono stati 11.461<br />
(contro i 9.771 di aprile, 1.690 unità<br />
in più), di cui 7.244 (cig straordinaria.<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
CORSO<br />
D’AC Q UA La<br />
centrale<br />
dovrebbe<br />
nascere sui<br />
fiumi Torbido<br />
e Noce e già<br />
sorgono i<br />
primi timori<br />
LAURIA PRESA DI MIRA L‘ABITAZIONE DI UN IMPRENDITORE<br />
Ritorna l’al<strong>la</strong>rme furti<br />
«visitata» un’altra casa<br />
l L AU R I A . Nuovo furto a Lauria e<br />
torna l’al<strong>la</strong>rme nelle contrade. Dopo<br />
un periodo di apparente calma, i <strong>la</strong>dri<br />
sono tornati a colpire nel<strong>la</strong> notte tra<br />
lunedì e martedì. L’abitazione vio<strong>la</strong>ta<br />
è quel<strong>la</strong> di un imprenditore di 34 anni.<br />
Abitazione che, guarda caso, si trova<br />
di fronte ad una di quelle già messe a<br />
soqquadro durante l’emergenza dei<br />
mesi di marzo e aprile scorsi. Infatti,<br />
il furto è stato compiuto nel<strong>la</strong> contrada<br />
«Acqua delle donne», a poca distanza<br />
da Galdo, una delle zone maggiormente<br />
prese di mira dai malviventi,<br />
anche per <strong>la</strong> sua vicinanza<br />
all’autostrada.<br />
La tecnica è sempre <strong>la</strong> stessa: hanno<br />
forzato una finestra e sono entrati. Sul<br />
piano del<strong>la</strong> refurtiva non hanno preso<br />
granché, solo 300 euro, poi però si<br />
sono rifatti impadronendosi dell’auto<br />
(una Giulietta Alfa Romeo) appena acquistata<br />
dal trentaquattrenne imprenditore.<br />
Si sono impadroniti delle chiavi<br />
che l’imprenditore aveva <strong>la</strong>sciato<br />
temporaneamente su un tavolo, come<br />
facciamo tutti quando rientriamo a casa.<br />
Un colpo praticamente identico a<br />
quelli compiuti nei mesi scorsi. Questo<br />
fa pensare che ad agire sia stata <strong>la</strong><br />
stessa banda o bande diverse che operano<br />
nel<strong>la</strong> medesima zona. Si muovono<br />
a colpo sicuro. Aspettano che cali<br />
<strong>la</strong> notte ed entrano in azione. Quasi<br />
certamente stranieri, forse provenenti<br />
dal<strong>la</strong> vicina Campania. Ai <strong>la</strong>urioti ,<br />
soprattutto a quelli che abitano nelle<br />
contrade, già vengono i brividi pensando<br />
ad una nuova emergenza furti.<br />
[p.perc.]<br />
POTENZA SPI <strong>CGIL</strong>, FNP CISL E UILP UIL<br />
In difesa delle fasce più deboli<br />
anche i pensionati lucani<br />
al<strong>la</strong> manifestazione di Bari<br />
lSaranno presenti anche i pensionati lucani oggi al Pa<strong>la</strong>florio di Bari<br />
nel<strong>la</strong> giornata di mobilitazione su equità sociale, non autosufficienza,<br />
contrattazione socioale. Una piattaforma unitaria, scritta da Spi Cgil,<br />
Fnp Cisl, Uilp Uil che rimette al centro i temi prioritari per <strong>la</strong> categoria<br />
sociale più colpita e tartassata dai provvedimenti del governo nazionale:<br />
quel<strong>la</strong> dei pensionati.<br />
«Equità fiscale, contrattazione sociale, un piano nazionale per <strong>la</strong> non<br />
autosufficienza - dicono i sindacati - sono questi i nodi principali intorno<br />
a cui viene costruita <strong>la</strong> piattaforma di proposte e da cui prende il via <strong>la</strong><br />
grande mobilitazione dei pensionati e delle pensionate di tutta Italia, per<br />
chiedere un cambiamento radicale nelle politiche di governo che altro<br />
non fanno che indebolire fasce sociali che versano già in condizioni di<br />
estrema difficoltà». I sindacati lucani sono uniti in questa battaglia. Tre<br />
le manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea a Mi<strong>la</strong>no, per il<br />
Nord Italia, a Roma, per il Centro, e a Bari per il Sud Italia. Obiettivo<br />
del<strong>la</strong> mobilitazione è sollecitare il governo, il Par<strong>la</strong>mento, le forze<br />
politiche e le istituzioni locali a intervenire con urgenza per sostenere il<br />
potere d’acquisto delle pensioni, per rispondere alle esigenze degli<br />
anziani con una partico<strong>la</strong>re attenzione verso quelli non autosufficienti.<br />
La crisi crescente penalizza e colpisce sempre di più le fasce più deboli,<br />
in primis i pensionati, i disoccupati, i precari e i giovani. I tagli ai fondi<br />
per il Servizio sanitario nazionale e agli enti locali, <strong>la</strong> riduzione delle<br />
risorse al Fondo delle politiche sociali, <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione del fondo per <strong>la</strong><br />
non autosufficienza, colpiranno sempre di più le persone fragili e le<br />
persone disabili. È necessario cambiare le norme vigenti, perché c’è<br />
bisogno di più equità che tenga in maggior conto le fasce di reddito e<br />
riduca il danno ai redditi da pensione, già notevolmente penalizzati<br />
nell’applicazione delle addizionali Irpef, delle rette, delle tariffe,<br />
dell’Imu. L’appuntamento è al Pa<strong>la</strong>florio alle ore 9.30.<br />
le altre notizie<br />
PALAZZO S. GERVASIO<br />
PRO LOCO<br />
«Elezioni rego<strong>la</strong>ri<br />
negli anni scorsi»<br />
n Il presidente del<strong>la</strong> pro-loco<br />
«Manfredi» di Pa<strong>la</strong>zzo S. Gervasio,<br />
Ange<strong>la</strong> Lamanna precisa<br />
che le elezioni dell’organi -<br />
smo si sono rego<strong>la</strong>rmente svolte<br />
negli anni scorsi». Quanto<br />
al<strong>la</strong> sede «non c’è da due anni,<br />
ma l’attuale amministrazione<br />
comunale ha finalmente assegnato<br />
una sede che sarà fruibile<br />
a giorni». «Quanto al<strong>la</strong> mia<br />
residenza - conclude - non vivo<br />
a Mi<strong>la</strong>no, ma a Rionero».<br />
VENOSA<br />
PADRI TRINITARI<br />
Viaggio a cavallo<br />
fino a Bernalda<br />
n Sarà presentato domani, ore<br />
11,30, presso il centro riabilitazione<br />
e formazione professionale<br />
dei padri Trinitari<br />
di Venosa, il 5° viaggio a<br />
cavallo dal<strong>la</strong> città oraziana a<br />
Bernalda. Il viaggio è in programma<br />
da lunedì 25 a sabato<br />
30 giugno e toccherà Pa<strong>la</strong>zzo<br />
S. Gervasio, Spinazzo<strong>la</strong>,<br />
Poggiorsini, Gravina, Matera,<br />
Ginosa e infine Bernalda.<br />
P OT E N Z A<br />
CONSIGLIO REGIONALE<br />
Agricoltura, approvato<br />
bi<strong>la</strong>ncio Alsia<br />
n Il Consiglio regionale ha approvato<br />
a maggioranza (con 19 voti<br />
favorevoli, quelli del Pd, Idv,<br />
Gruppo Misto, Udc, Mpa, Ial,<br />
Sel, Pu, Api e Psi, e 5 voti contrari,<br />
quelli del Pdl) il Bi<strong>la</strong>ncio<br />
di previsione e quello pluriennale<br />
2012/2014 dell’Alsia<br />
(Agenzia lucana di sviluppo e<br />
di innovazione in agricoltura).<br />
L’ammontare del documento<br />
contabile è pari a 29,8 milioni.<br />
ANZI<br />
INCONTRO<br />
Un piano territoriale<br />
per <strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong> droga<br />
n Oggi ore 18, nell' auditorium<br />
Comunale all'interno del Pa<strong>la</strong>zzo<br />
«La Fenice» presentazione<br />
del piano territoriale di interventi<br />
per <strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong> droga.<br />
All'incontro- rivolto principalmente<br />
ai genitori- interverranno<br />
il sindaco Giovanni Petruzzi,<br />
l'assessore alle politiche sociali<br />
Marilena Albano, l'assistente<br />
sociale Marida Lapetina<br />
e lo psicologo Rocco Marino.
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMZMKwWa7mgAXYZ9aODRhc7s=<br />
X I<br />
MATERA E PROVINCIA<br />
LA CITTÀ SOSTENIBILE<br />
INTERVENTI CONTRO IL DEGRADO<br />
OPERE IN CANTIERE<br />
«A breve verrà espletato il bando per <strong>la</strong> messa<br />
dimora delle alberature e approntato un disciplinare<br />
per <strong>la</strong> fruizione dei siti», affermaVigno<strong>la</strong><br />
Una nuova stagione del verde<br />
tra piante autoctone e giochi<br />
DONATO MASTRANGELO<br />
l La nuova stagione di programmazione<br />
del verde urbano<br />
sta per partire. Lo annuncia<br />
l’assessore Silvia Vigno<strong>la</strong> a<br />
proposito degli interventi che<br />
l’Amministrazione comunale<br />
ha approntato, di concerto con<br />
l’Ordine degli Agronomi e Forestali<br />
di Matera, riguardo al<strong>la</strong><br />
manutenzione delle alberature<br />
pubbliche esistenti ma anche<br />
al<strong>la</strong> messa a dimora di nuove<br />
piante nel perimetro urbano.<br />
In linea con quanto previsto<br />
dalle linee che vanno a ridefinire<br />
il Rego<strong>la</strong>mento del<br />
verde urbano in città, già a<br />
breve si preannunciano interessanti<br />
iniziative. «Il bando<br />
re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> messa in opera<br />
delle nuove piante - afferma<br />
l’assessore al Verde urbano -<br />
sta ormai per essere espletato.<br />
Tra gli interventi di piantumazione<br />
figurano quelli a Matera<br />
nord e anche nel<strong>la</strong> zona<br />
del Paip 2 dove verrà ubicata <strong>la</strong><br />
nuova area mercatale del sa-<br />
Cocca, Agronomi e Forestali<br />
«Con il tavolo tecnico saranno<br />
garantite qualità e programmazione»<br />
Il presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali di<br />
Matera, Carmine Cocca aveva proposto lo scorso maggio,<br />
nel corso di un convegno sul tema del verde urbano<br />
in tra le proposte aveva avanzato l’istituzione di un tavolo<br />
permanente che permettesse agli Ordini competenti di<br />
interfacciarsi con l’Amministrazione comunale e le associazioni<br />
al fine di proporre gli interventi tecnici da realizzare.<br />
«Il tavolo di concertazione permanente sul verde urbano<br />
e parchi - afferma Cocca - è di fondamentale importanza<br />
per ampliare le tematiche da trattare sul<strong>la</strong> materia:<br />
dal<strong>la</strong> piantumazione degli alberi alle metodologie di gestione<br />
dei parchi e delle aree verdi urbane. Questo strumento<br />
potrà permettere ai professionisti di assicurare<br />
una adeguata qualità progettuale. Nell’ambito del tavolo<br />
verranno inoltre discusse le proposte di modifica del Rego<strong>la</strong>mento<br />
del verde urbano, come annunciato nei mesi<br />
scorsi e in via di definizione da parte delle competente<br />
commissione in seno all’Ordine». L’ordine degli Agronomi<br />
e Forestali ha anche proposto all’Amministrazione il<br />
censimento delle aree verdi esistenti, l’adozione di un<br />
piano di gestione, <strong>la</strong> realizzazione di un programma di sostituzione<br />
delle alberature deperienti con specie compatibili<br />
con l’ecosistema urbano. [d.mas.]<br />
le altre notizie<br />
ORDINE DEGLI AVVOCATI<br />
L’ascolto del minore<br />
in ambito giudiziario<br />
n Nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> del Consiglio<br />
dell’ordine degli Avvocati di<br />
Matera, al quinto piano del<br />
pa<strong>la</strong>zzo di giustizia di via<br />
Moro, questo pomeriggio<br />
dalle 15.30 alle 19.30 si terrà<br />
un seminario sul tema<br />
“L’ascolto del minore in ambito<br />
giudiziario”, organizzato<br />
dall’Ordine degli Avvocati<br />
di Matera, dal<strong>la</strong> Camera<br />
Minorile InCamMiNo,<br />
dall’Aiga sezione di Matera<br />
e dal<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Superiore<br />
dell’Avvocatura. Sono previsti<br />
gli interventi di Maria<br />
Giovanna Ruo, Gemma Tuccillo<br />
e Ange<strong>la</strong> Buccico. Conclusioni<br />
affiddate al presidente<br />
Giuseppe Attimonelli<br />
Petraglione. [p.miol.]<br />
bato. In questo sito garantiranno<br />
più ombreggiatura e<br />
fungeranno anche da frangivento.<br />
Altre zone dove verranno<br />
sistemate le piante sono<br />
le due grandi aiuole lungo <strong>la</strong><br />
diramazione per via Gravina.<br />
Ovviamente si tratta di interventi<br />
che verranno eseguiti<br />
una volta ascoltati anche i pareri<br />
dell’Ordine dei Dottori<br />
Agronomi e Forestali anche in<br />
considerazione delle più ottimali<br />
condizioni climatiche<br />
per <strong>la</strong> messa a dimora del<strong>la</strong><br />
vegetazione. L’Amministrazio -<br />
ne comunale - prosegue Vigno<strong>la</strong><br />
- provvederà anche al<strong>la</strong><br />
esecuzione di piccole opere di<br />
infrastrutturazione idrica per<br />
le piante. L’obiettivo, ovviamente,<br />
è che <strong>la</strong> cittadinanza<br />
possa riappropriarsi degli spazi<br />
verdi e, su questo fronte,<br />
contiamo sul<strong>la</strong> preziosa col<strong>la</strong>borazione<br />
delle associazioni<br />
che avranno anche un ruolo di<br />
presidio civico. I sodalizi potranno<br />
così prendersi in carico<br />
gli spazi, promuovendo iniziative<br />
e manifestazioni. Il Comune,<br />
inoltre, intende mettere<br />
a valore i piccoli parchi urbani<br />
che negli ultimi anni erano<br />
stati un po’ abbandonati e <strong>la</strong>sciati<br />
nel degrado. Nel Parco<br />
del Boschetto a breve inaugureremo<br />
nuovi giochi per i<br />
bambini così come faremo nel<strong>la</strong><br />
zona in prossimità dello<br />
stadio XXI Settembre e,<br />
nell’area sud ad Agna Le Piane.<br />
Un altro aspetto positivo è<br />
che ci sono intese con le associazioni<br />
di quartiere che<br />
SPAZI VERDI<br />
Il Parco<br />
del Castello<br />
oggetto<br />
di recenti<br />
interventi<br />
di riqualificazione.L’Amministrazionecomunale<br />
punta<br />
sul ruolo<br />
di presidio<br />
civico di<br />
cittadini e<br />
associazioni<br />
[foto Genovese]<br />
hanno mostrato partico<strong>la</strong>re<br />
sensibilità al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del verde<br />
urbano. Nei prossimi giorni<br />
verranno apposta <strong>la</strong> cartellonistica<br />
all’interno di parchi e<br />
aree verdi allo scopo di sensibilizzare<br />
i cittadini sull’uti -<br />
lizzo del bene comune. L’Am -<br />
ministrazione, inoltre, sta redigendo<br />
anche un disciplinare<br />
dei parchi che riporta, oltre ai<br />
criteri di fruizione gli orari di<br />
apertura e chiusura degli stessi».<br />
L’ente locale, sul<strong>la</strong> scorta<br />
del confronto avviato nei mesi<br />
scorsi con gli ordini professionali<br />
ha pure varato un organismo<br />
per pianificare i futuri<br />
interventi sul verde in<br />
città. «Il tavolo di concertazione<br />
sul verde urbano - rileva<br />
l’assessore Vigno<strong>la</strong> - sarà un<br />
organismo tecnico di monitoraggio<br />
e di programmazione<br />
sul verde ed effettuerà quindi<br />
una fotografia dello stato dei<br />
luoghi. Il tavolo sarà composto<br />
dai presidenti degli Ordini degli<br />
Agronomi e Forestali, degli<br />
Architetti, degli Ingegneri, dei<br />
Geologi, dei Periti Agrari, da<br />
un membro del<strong>la</strong> Regione <strong>Basilicata</strong><br />
che si occupa dell’im -<br />
patto ambientale, da un rappresentante<br />
dell’Ufficio Fitosanitario<br />
del Dipartimento<br />
Agricoltura, dall’assessore al<br />
Verde, dai rappresentanti del<strong>la</strong><br />
competente commissione consiliare.<br />
L’Amministrazione<br />
prevede poi degli incontri pubblici<br />
dove cittadini e associazioni<br />
potranno avanzare le proprie<br />
proposte in ordine al<strong>la</strong><br />
materia sul verde urbano».<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
DIRIT TI L’INIZIATIVA SOLIDALE DE IL SICOMORO E IL SETTICLAVIO<br />
La Costituzione<br />
ai 23 rifugiati<br />
del progetto Sprar<br />
l In occasione del<strong>la</strong> giornata mondiale del rifugiato, il sindaco<br />
Salvatore Adduce, ha consegnato a una ventina di rifugiati<br />
presenti a Matera una copia del<strong>la</strong> Costituzione italiana tradotta in<br />
12 lingue come segno di accoglienza e appartenenza al Paese che li<br />
ospita. L’iniziativa “L’accoglienza dello Sprar al di là dell’emer -<br />
genza. La città dal<strong>la</strong> parte dei rifugiati” è stata organizzata dalle<br />
associazioni Il Sicomoro e Il Settic<strong>la</strong>vio, in col<strong>la</strong>borazione con il<br />
Comune, e oltre al<strong>la</strong> consegna del<strong>la</strong> costituzione italiana prevede<br />
uno spettacolo teatrale che si terrà domani, 20 giugno, alle ore<br />
20.30, al cinema “Il Piccolo”, via XX Settembre 14.<br />
«Attualmente – ha spiegato Michele P<strong>la</strong>ti, presidente del<strong>la</strong><br />
cooperativa Il Sicomoro, gestore dello Sprar di Matera – abb i a m o<br />
in città 13 rifugiati che occupano posti ordinari e 10 rifugiati in<br />
posti straordinari il cui progetto scadrà il 31 dicembre. Arrivano<br />
soprattutto da NordAfrica, ma anche dal<strong>la</strong> Palestina». P<strong>la</strong>ti ha<br />
quindi illustrato i contenuti del progetto Sprar. «L’a c ro n i m o<br />
significa Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati e<br />
ed è costituito dal<strong>la</strong> rete degli enti locali che, per <strong>la</strong> realizzazione di<br />
progetti di accoglienza integrata, accedono al fondo nazionale per<br />
le politiche ed i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti<br />
locali, con le realtà del terzo settore, garantiscono interventi di<br />
accoglienza integrata prevedendo oltre al supporto di tipo alloggiativo,<br />
anche misure di informazione, assistenza e orientamento<br />
attraverso <strong>la</strong> costruzione<br />
di percorsi individuali<br />
di inserimento so-<br />
L’AC C O G L I E N Z A<br />
Dal<strong>la</strong> Palestina, al Benga<strong>la</strong><br />
all’Afghanistan le storie<br />
di aiuto degli immigrati<br />
INTEGRAZIONE La consegna<br />
cioeconomico. A Matera il<br />
progetto territoriale di accoglienza<br />
è realizzato dal<br />
Comune, insieme al<strong>la</strong> cooperativa<br />
sociale Il Sicomoro<br />
in qualità di ente gestore».<br />
“L’Amministrazione comunale<br />
– ha detto l’asses -<br />
sore alle Politiche sociali,<br />
Antonio Giordano – è partico<strong>la</strong>rmente<br />
sensibile a<br />
questo tema. Abbiamo attivato<br />
lo sportello immigrazione<br />
come strumento concreto<br />
di assistenza e orientamento;<br />
per <strong>la</strong> prima volta<br />
il Comune di Matera ha previsto<br />
in bi<strong>la</strong>ncio una quota<br />
di risorse economiche come<br />
cofinanziamento al progetto<br />
di accoglienza. Negli anni<br />
passati, infatti, il Comune<br />
metteva a disposizione servizi,<br />
e non risorse, come<br />
parte di cofinanziamento.<br />
Invece questa amministra-<br />
zione comunale, per <strong>la</strong> prima volta, ha messo nello scorso bi<strong>la</strong>ncio<br />
una quota di 25 mi<strong>la</strong> euro per l’accoglienza integrata che si sono<br />
andati a sommare ai 225 mi<strong>la</strong> euro di finanziamento statale. Un<br />
modo per agevo<strong>la</strong>re il <strong>la</strong>voro di accoglienza del soggetto gestore».<br />
Adduce ha segna<strong>la</strong>to come «il settore politiche sociali rappresenti<br />
una eccellenza del Comune. La Città di Matera ha nel suo dna <strong>la</strong><br />
implementazione di idee, progetti, che hanno fatto <strong>la</strong> storia del<br />
nostro Paese sul tema dell’accoglienza. E non è un caso che il<br />
Comune di Matera ha aderito formalmente al<strong>la</strong> campagna “L’Ita -<br />
lia sono Anch’io” per il riconoscimento del<strong>la</strong> cittadinanza italiana<br />
a tutti i nati sul territorio nazionale». Lo spettacolo Anabasi<br />
nasce dal <strong>la</strong>boratorio teatrale degli ospiti dello Sprar di Matera<br />
realizzato dal<strong>la</strong> Cooperativa il Sicomoro in col<strong>la</strong>borazione con<br />
l’associazione “Il Sicomoro”. Accompagnati da Adele Paolicelli,<br />
ideatrice e regista dello spettacolo, gli ospiti hanno rie<strong>la</strong>borato il<br />
proprio vissuto e per mezzo del teatro hanno dato vita a un’espe -<br />
rienza che ha saputo alternare all’arte del<strong>la</strong> creazione scenica<br />
l’acquisizione pratica del<strong>la</strong> lingua italiana.<br />
LA RIFLESSIONE «NON È GARANTITA UNA CONSULENZA LEGALE ADEGUATA E GRATUITA E L’ACCESSO AI SERVIZI SANITARI E DI SOCIALIZZAZIONE SONO CARENTI», DICHIARA CORMÌO<br />
«Un’accoglienza più adeguata pure nel<strong>la</strong> nostra Regione»<br />
L’associazione Tolbà da anni impegnata per i diritti degli immigrati interviene sul<strong>la</strong> Giornata del Rifugiato<br />
l Giornata del rifugiato 2012. Tema che affronta Tolbà,<br />
associazione impegnata da anni nel Materano dei problemi<br />
legati ai <strong>la</strong>voratori stranieri e ai rifugiati. Animatrice del<strong>la</strong><br />
prima ora Graziel<strong>la</strong> Cormio. «La Convenzione di Ginevra<br />
del 1951 - scrive in una nota - introdusse il Diritto d’Asilo<br />
nel<strong>la</strong> Legis<strong>la</strong>zione Internazionale e con <strong>la</strong> Risoluzione 55/76<br />
adottata dall’Assemblea Generale dell’Onu il 4 Dicembre<br />
2000, <strong>la</strong> data del 20 giugno è stata proc<strong>la</strong>mata Giornata<br />
Mondiale del Rifugiato. Questa data fu scelta dall’Onu d’in -<br />
tesa con il continente Africano che aveva voluto <strong>la</strong> Convenzione<br />
e che rego<strong>la</strong> lo status dei Rifugiati in Africa,<br />
adottata il 10 settembre 1969 dal<strong>la</strong> Conferenza dei Capi di<br />
Stato e di Governo dell’Organizzazione per l’Unità Africana,<br />
che entrò in vigore proprio il 20 giugno 1974».<br />
« L’organizzazione per l’Unità Africana - va avanti Cormio<br />
- ha rappresentato <strong>la</strong> totalità degli Stati e, trasformata<br />
in Unione Africana, come aveva deciso di comportarsi già<br />
dal 1974, da molti anni si batte affinché gli uomini e le donne<br />
dei Paesi in guerra, in deficit di Diritti e costretti a fuggire<br />
per persecuzioni religiose, per appartenenza a gruppi mi-<br />
noritari, per orientamento sessuale e per appartenenza<br />
politica, possano essere accolti dignitosamente in un altro<br />
Stato nel quale sia assicurata <strong>la</strong> incolumità propria e quel<strong>la</strong><br />
dei familiari». «Certo una giornata non è sufficiente. Occorre<br />
un percorso di conoscenza e sensibilizzazione lungo e<br />
paziente. Dei Diritti Umani si par<strong>la</strong> nelle scuole, nei convegni<br />
e nei libri. Ma forse non basta. In Italia non esiste<br />
ancora una legge specifica sul Diritto d’Asilo e <strong>la</strong> normativa<br />
che rego<strong>la</strong> <strong>la</strong> presenza dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati è<br />
inserita genericamente nel<strong>la</strong> legge sull’Immigrazione. Nonostante<br />
gli sforzi economici dello Stato e delle associazioni<br />
che rappresentano i cittadini, <strong>la</strong> condizione dei rifugiati<br />
rimane spesso di estremo disagio e di emarginazione. Sono<br />
poche le situazioni di accoglienza strutturata con cui rispondere<br />
alle esigenze dei crescenti Richiedenti Asilo e<br />
Rifugiati; <strong>la</strong> conseguenza è l’occupazione di stabili degradati<br />
e di aree periferiche delle grandi città, trasformate in<br />
“campi”, senza servizi e le minime garanzie igieniche e<br />
sanitarie». «L’ultima emergenza degli sfol<strong>la</strong>ti dal<strong>la</strong> Libia -<br />
commenta Cormio - ha evidenziato <strong>la</strong> fragilità del Sistema<br />
italiano che non è stato in grado di garantire standard<br />
minimi di accoglienza e decoro, anche a fronte di ingenti<br />
costi sostenuti che non stanno dando risultati commisurati<br />
all’investimento finanziario. Nei campi di “acco glienza”<br />
nati in tutta Italia a seguito degli sbarchi dal<strong>la</strong> Libia in<br />
guerra, spesso non sono previsti percorsi di apprendimento<br />
del<strong>la</strong> lingua italiana, del<strong>la</strong> conoscenza dei diritti dei migranti<br />
e, tantomeno, sono messi ai atto percorsi di formazione<br />
o professionalizzanti». «Nel<strong>la</strong> situazione attuale<br />
anche nel<strong>la</strong> nostra Regione, non è garantita una consulenza<br />
legale adeguata e gratuita; l’accesso ai servizi sanitari e di<br />
socializzazione sono carenti e spesso inadeguati. Per quanto<br />
ci riguarda continueremo ad occuparci di Rifugiati nelle<br />
nostre attività di ogni giorno. Continueremo a par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong><br />
necessità del rispetto dei Diritti Umani e del<strong>la</strong> necessità di<br />
dare voce a uomini e donne in fuga, negli incontri con le<br />
scuole, con i nostri libri ed ogni altra azione che possa essere<br />
utile a questo scopo. Continueremo a par<strong>la</strong>re di Rifugiati e a<br />
farli par<strong>la</strong>re con testimonianze attiveecon azioni concrete<br />
per avviare e migliorare i percorsi di cittadinanza».
RASSEGNASTAMPA<br />
Mercoledì 20 giugno 2012<br />
Cgil, Cisl e Fials concordano: «Siamo sicuri che il buco dipenda solo dal<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>-gestione?»<br />
«Affrontiamo subito le criticità dell’Asm»<br />
Fp Cgil, Cisl Fp e Fials hanno affrontato<br />
in un comunicato stampa<br />
le tematiche re<strong>la</strong>tive ai problemi<br />
interni all’Azienda Sanitaria di<br />
Matera che sono stati discussi recentemente<br />
in un’assemblea.<br />
«Nell'Azienda Sanitaria Locale<br />
di Matera vi è una situazione di<br />
drammatica criticità organizzativa<br />
determinata da pesanti carenze<br />
di personale, effetto delle restrittive<br />
norme nazionali e regionali che<br />
impediscono <strong>la</strong> copertura, anche a<br />
tempo determinato, dei posti vacanti<br />
nel<strong>la</strong> dotazione organica.<br />
Questa situazione compromette,<br />
inevitabilmente, gli standard di sicurezza<br />
e i diritti contrattuali dei<br />
<strong>la</strong>voratori, nonchè i livelli minimi<br />
di assistenza erogati.<br />
Per affrontare queste criticità<br />
ormai ineludibili, le organizzazioni<br />
sindacali hanno richiesto all'Azienda<br />
<strong>la</strong> convocazione di un tavolo<br />
negoziale dedicato, per affrontare<br />
in modo organico <strong>la</strong> questione<br />
del<strong>la</strong> riorganizzazione aziendale<br />
conseguente al processo di riconversione<br />
del<strong>la</strong> rete ospedaliera.<br />
Fp Cgil, Cisl Fp e Fials raccogliendo<br />
<strong>la</strong> ricchezza e <strong>la</strong> varietà dei<br />
contributi portati nelle assemblee,<br />
e sapendo di avere al proprio fianco<br />
le <strong>la</strong>voratrici ed i <strong>la</strong>voratori del<br />
comparto, intendono proseguire<br />
il percorso avviato per affrontare<br />
le criticità del<strong>la</strong> sanità in provincia<br />
di Matera, effetto sia delle politiche<br />
di rigore nazionali e regionali<br />
in materia, ma anche di scelte<br />
aziendali improvvide attuate solo<br />
per fini economici (riduzione del<br />
debito).<br />
Ciò avverrà non solo attraverso<br />
l'impegno nell'istituendo tavolo<br />
negoziale dedicato per affrontare<br />
e definire in modo organico e razionale<br />
<strong>la</strong> questione del<strong>la</strong> riorganizzazione<br />
aziendale, pur nel<strong>la</strong> distinzione<br />
dei rispettivi ruoli, ma<br />
anche interessando il livello Politico/Istituzionale<br />
regionale che<br />
governa e decide su tutta <strong>la</strong> politica<br />
sanitaria regionale e l'allocazio-<br />
ne delle re<strong>la</strong>tive risorse economiche.<br />
Il tutto, con l'intenzione di mantenere<br />
un profilo di grande responsabilità,<br />
consapevoli del contesto<br />
di criticità estrema del<strong>la</strong> situazione<br />
economica locale, nazionale<br />
ed internazionale, ma fortemente<br />
decisi a dare un contributo<br />
ed una spinta al cambiamento che<br />
vada in direzione del<strong>la</strong> qualità e<br />
dell'appropriatezza del nostro sistema<br />
socio-sanitario.<br />
A fronte del<strong>la</strong> grave situazione<br />
debitoria dell'ASM, il personale è<br />
anche disposto a fare sacrifici, come<br />
già accade da tempo, ma ritiene<br />
che ciò debba avvenire in un quadro<br />
generale di razionalizzazione<br />
delle differenti voci di spesa e in un<br />
contesto generale di decisioni ed<br />
azioni caratterizzate dal<strong>la</strong> più totale<br />
trasparenza ed imparzialità.<br />
Nel corso del<strong>la</strong> discussione è<br />
emerso che quando si par<strong>la</strong> sempre<br />
e solo del disavanzo dell'Azienda<br />
Sanitaria Locale di Matera e si<br />
La sede<br />
dell’Asm<br />
nel<strong>la</strong> sede<br />
di Montescaglioso<br />
pone l'accento sul fatto che costituisca<br />
più del 50% del disavanzo<br />
complessivo del<strong>la</strong> spesa sanitaria<br />
regionale, bisognerebbe verificare<br />
se negli anni passati non ci sia<br />
stato un vero e proprio sottofinanziamento<br />
in sede di riparto regionale,<br />
che ha determinato o contri-<br />
27<br />
buito a determinare <strong>la</strong> situazione<br />
deficitaria attuale. Inoltre, bisognerebbe<br />
mettere in re<strong>la</strong>zione il bi<strong>la</strong>ncio<br />
economico ed il bi<strong>la</strong>ncio assistenziale,<br />
inteso come qualità ed<br />
appropriatezza dei servizi istituiti<br />
e resi sul territorio di Matera e provincia».<br />
I casi Ortomatt e un paio di sentenze dell’Ater rischiano di pesare sulle casse materane<br />
«Comune, pignorati 1,5 milioni»<br />
La denuncia del consigliere comunale Pedicini: «Colpiti dal contenzioso»<br />
SI ACCUMULANO i problemi<br />
per il Comune di Matera<br />
che subisce un pignoramento<br />
dietro l’altro. E non si tratta<br />
di provvedimenti leggeri<br />
ma di una vera e propria mannaia.<br />
A cominciare dal<strong>la</strong> somma<br />
da destinare al caso Ortomatt<br />
di1,236 milionidi euro,<br />
di più di quanto accantonato<br />
l’anno passato dal Consiglio<br />
comunale (una somma intorno<br />
al milione di euro) oppure<br />
le somme per un totale di poco<br />
superiore ai 200.000 euro date<br />
all’Ater per due sentenze<br />
passate in giudicato, fino a<br />
somme minori per spese legali<br />
in controversie sul codice<br />
del<strong>la</strong> strada. Situazioni<br />
che vengono messe espressamente<br />
in evidenza dal consigliere<br />
comunale del Pdl,<br />
Adriano Pedicini:«L'al<strong>la</strong>rme<br />
lo avevamo <strong>la</strong>nciato per tempo,<br />
lo si era detto più volte che<br />
il contenzioso avrebbe rappresentato<br />
per l'ente <strong>la</strong> frana<br />
che si abbatte sul<strong>la</strong> valle»<br />
scrive Pedicini, «ed ecco arrivare,<br />
nell'asso<strong>la</strong>ta estate,<br />
tanti pignoramenti al<strong>la</strong> tesoreria<br />
comunale, quasi un milione<br />
e mezzo di euro, proprio<br />
mentre i cittadini con intensi<br />
sacrifici immettono denaro<br />
che andrà disperso e consumato<br />
per pagare errori e colpe<br />
che, come al solito, nessuno<br />
andrà a valutare».<br />
«La vicenda ORTOMAT,<br />
quel<strong>la</strong> tanto dibattuta in consiglio<br />
comunale, quel<strong>la</strong> del<br />
debito fuori bi<strong>la</strong>ncio, fatta di<br />
fattie iniquità,masoprattutto<br />
di tanti errori, quel<strong>la</strong> che<br />
ruota intorno all'ex mattatoio<br />
di via Marconi, è giunta<br />
al capolinea, parliamo di cifre<br />
importanti. La società,<br />
forte del lodo arbitrale che vedeva<br />
condannare, con decreto<br />
esecutivo il comune di Matera<br />
nel 2011, ha pignorato le<br />
casse del Comune tenute dal<strong>la</strong><br />
Banca Popo<strong>la</strong>re del Mezzogiorno,<br />
per l'importo di<br />
1.236.000 .<br />
A questo disastro si associa<br />
un caso singo<strong>la</strong>re, riguarda<br />
due sgradevoli pignoramenti<br />
che vengono da altro Ente:<br />
l'ATER di Matera.<br />
Lite tra due enti che dovrebbero<br />
dialogare e specchiarsi,col<strong>la</strong>borare<br />
ecapirsi,<br />
soprattutto in ciò che riguarda<br />
le questioni economiche e<br />
sociali, uno costruisce case<br />
popo<strong>la</strong>ri, l'altro ha tutto l'interesse<br />
a contribuire ed agevo<strong>la</strong>re<br />
tale intento, ed invece,<br />
gli atti di pignoramento sono<br />
reiterati e continui. In una<br />
Le parole dello chef Vissani al concorso Olivarum hanno fatto discutere<br />
Tortorelli a difesa del<strong>la</strong> Dieta Mediterranea<br />
LA DODICESIMA edizione del concorso<br />
“Olivarum” promossa dal Dipartimento<br />
Agricoltura del<strong>la</strong> Regione<br />
<strong>Basilicata</strong> si è chiusa con cerimonia<br />
con numerose menzioni assegnate<br />
alle produzioni olivicole<br />
del territorio provinciale dando<br />
giusto risalto all'immagine del<strong>la</strong><br />
nostra regione ed all'eccellenza delle<br />
sue produzioni agro-alimentari.<br />
Discusse sono risultate alcune<br />
dichiarazioni dello chef Gianfranco<br />
Vissani «che hanno sortito l'effetto<br />
di “fiocinare” al cuore il sistema<br />
di eccellenza paradossalmente<br />
messo in vetrina dallo stesso evento»<br />
si legge in una nota del<strong>la</strong> Camera<br />
di Commercio di Matera.<br />
«Lo chef, nel corso di un intervento<br />
teso adavvalorare <strong>la</strong> promozione<br />
dei prodotti olivicoli e cerealicoli<br />
quali protagonisti indiscussi del<strong>la</strong><br />
Dieta Mediterranea, proc<strong>la</strong>mata<br />
dall'UNESCO patrimonio immate-<br />
prima occasione all'inizio di<br />
questo mese, l'ATER pignora<br />
<strong>la</strong> somma di 65.331 .<br />
A distanza di pochi giorni<br />
si ripropone, forse perché le<br />
casse comunali si sono gonfiate<br />
per effetto dei versamenti<br />
di coloro che hanno pagato<br />
l'IMU, si ri<strong>la</strong>ncia con altro<br />
pignoramento, questo di<br />
145.000 ».<br />
Un doppio pignoramento<br />
riale dell'Umanità, con deciso piglio<br />
negazionista ne ha stigmatizzato<br />
qualità e valore, nel silenzio generale<br />
ed attonito del pubblico presente<br />
che avrebbe dovuto attendere<br />
appena qualche minuto per ricevere<br />
una ulteriore puntualizzazione<br />
in ordine al<strong>la</strong> necessità di promuovere<br />
<strong>la</strong>qualità IGP del panedi Matera<br />
nonostante, come dal Vissani ricordato,<br />
i pochi chilometri ed i<br />
grandi numeri del<strong>la</strong> produzione<br />
DOP altamurana.<br />
Al di là del prestigio riconoscimento<br />
UNESCO, è utile e non superfluo<br />
ricordare che <strong>la</strong> Dieta Mediterranea<br />
raccoglie gli elementi del patrimonio<br />
culturale immateriale<br />
considerati rappresentativi dell'umanità<br />
ed è caratterizzata da un<br />
modello nutrizionale rimasto costante<br />
nel tempo e nello spazio, sempre<br />
in rispetto delle tradizioni, delle<br />
pratiche, delle rappresentazioni,<br />
quello dell’Ater per fatti non<br />
recenti che supera i 200.000<br />
euro e che costituisce comunque<br />
un colpo pesante per<br />
l’Amministrazione comunale.<br />
«Ma appare che le cose siano<br />
nel luogo opposto al buon<br />
senso, un altro pignoramento<br />
dell'ultima ora, viene da<br />
dueavvocatiche, per15.500,<br />
assaltano <strong>la</strong> nostra tesoreria.<br />
La sede di via Moro e il consigliere comunale<br />
Adriano Pedicini<br />
delle espressioni,delle conoscenze,<br />
delle abilità, dei saperi e degli spazi<br />
culturali con i quali le popo<strong>la</strong>zioni<br />
del Mediterraneo hanno creato e ricreato<br />
nel corso dei secoli una sintesi<br />
tra l'ambiente culturale, l'organizzazione<br />
sociale, l'universo mitico<br />
e religioso intorno al mangiare.<br />
Sempre utile e non superfluo rilevare<br />
che il pane IGP di Matera, andando<br />
oltre le origini, <strong>la</strong> tradizione<br />
e <strong>la</strong> storia, evidentemente e volutamente<br />
non ha i grandi numeri, come<br />
dal Vissani ricordato, di Altamura.<br />
Questa serie infinita di “atti culturali”<br />
meriterebbe di certo maggior<br />
cura, magari critico interesse,<br />
non irriverente sprezzo sia pur formalizzato<br />
dalle parole e dai gesti di<br />
un anchor-chef, resi ancor più ridondanti<br />
dal contesto» concludono<br />
dal<strong>la</strong> Camera di Commercio di Matera.<br />
I fatti riguardano pagamenti<br />
di onorari per 72 cause che,<br />
unitile dirlo, i due legali hanno<br />
vinto per ricorsi al giudice<br />
di Pace attinenti contravvenzioni<br />
al codice del<strong>la</strong> strada.<br />
Una storia senza fine quel<strong>la</strong><br />
delle multe, ma quanto ci costa<br />
il contenzioso?<br />
Nessuno è riuscito a quantificare<br />
l'effettivo ammontare<br />
del danno erariale prodot-<br />
to dell'allegra gestione del<br />
contenzioso al codice stradale.<br />
Nessuno sa quanto abbiamo<br />
pagato sino ad ora. ma<br />
qualcuno è responsabile di<br />
questa emorragia di denaro<br />
che sembra inarrestabile?<br />
Quel che sembra non tenersi<br />
in alcun conto è che il<br />
denaro di cui parliamo è del<strong>la</strong><br />
comunità, è quello che tanti<br />
Matera<br />
Oggi seminario<br />
su ascolto minorile<br />
in ambito giudiziario<br />
LA SEZIONE materana del<strong>la</strong> Camera<br />
Minorile Nazionale incamMiNo unitamente<br />
all'Ordine degli Avvocati di Matera,<br />
all'AIGA materana (Associazione<br />
Italiana Giovani Avvocati) ed al<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong><br />
Superiore Avvocatura, organizza un<br />
seminario dedicato alle problematiche<br />
legate all'ascolto del minore in ambito<br />
giudiziario.<br />
Per l'interessante iniziativa è previsto<br />
l'intervento di prestigiosi re<strong>la</strong>tori<br />
fra i quali l'Avv. Maria Giovanna Ruo,<br />
Presidente del<strong>la</strong> Camera Minorile Nazionale<br />
incamMiNo, <strong>la</strong> Dott.ssa Gemma<br />
Tuccillo, Presidente del Tribunale per i<br />
Minorenni di Potenza e l'Avv. Ange<strong>la</strong><br />
Buccico, componente del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Superiore<br />
Avvocatura.<br />
Interverranno, inoltre, esperti in materia<br />
giuridica collegati, per esperienze<br />
professionali, ai delicati temi che saranno<br />
trattati nel corso dell'incontro.<br />
Le conclusioni saranno affidate al<br />
Dott. Giuseppe Attimonelli Petraglione,<br />
Presidente del Tribunale di Matera.<br />
L'evento è previsto per il giorno 20<br />
giugno, a partire dalle ore 15,30, presso<br />
<strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> del Consiglio dell'Ordine Avvocati<br />
e il Pa<strong>la</strong>zzo di Giustizia di Matera.<br />
Sarà una importante occasione per<br />
approfondire le tematiche legate ai minori<br />
ed al<strong>la</strong> loro interazione e coinvolgimento<br />
in problematiche giudiziarie, al<br />
fine di tute<strong>la</strong>rne i diritti anche in situazioni<br />
delicate e complesse.<br />
Per questa ragione, e considerato il<br />
valore degli interventi e delle re<strong>la</strong>zioni,<br />
l'iniziativa è stata accreditata ai fini del<strong>la</strong><br />
formazione professionale continua.<br />
Nell'occasione, inoltre, sarà presentata<br />
<strong>la</strong> pubblicazione, realizzata da CSM<br />
ed UNICEF Italia, con gli esiti del percorso<br />
di formazione interdisciplinare<br />
realizzato dal CSM sul tema specifico<br />
dei minori.<br />
matera@luedi.it<br />
hanno rastrel<strong>la</strong>to e versato in<br />
questi giorni con l'IMU, quello<br />
che versiamo continuamente<br />
con le imposte e tasse, è<br />
questo il denaro con il quale<br />
paghiamo.<br />
Soldi sperperati e gettati<br />
spesso in contenziosi che si<br />
potevano vincere, che non si<br />
dovevano fare, ai quali si resiste<br />
caparbiamente» conclude<br />
ancora Pedicini.<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
Of0l17FbcY+7ob/fVWMdMZArC8Ypdu1qp2BXb3y3Gq4=<br />
Mercoledì 20 giugno 2012 I XI<br />
NOVA SIRI UNA DISPUTA CHE A ROCCA IMPERIALE È SFOCIATA IN UNO SCIOPERO, MA IL PIATTO PIANGE OVUNQUE<br />
È un cantiere che divide<br />
Raddoppio del<strong>la</strong> 106, <strong>la</strong>vorano più lucani o ca<strong>la</strong>bresi?<br />
FILIPPO MELE<br />
l NOVA SIRI. Questione <strong>la</strong>voro per il cantiere<br />
del raddoppio del<strong>la</strong> 106 Jonica. Un’opera<br />
pubblica da 50 milioni di euro importante non<br />
solo ai fini del<strong>la</strong> viabilità futura ma anche per<br />
gli aspetti occupazionali. Tanto che nei giorni<br />
scorsi una “q u e re l l e ” è stata sollevata in Ca<strong>la</strong>bria,<br />
a Rocca Imperiale, comune da dove sono<br />
iniziati i <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> “Variante di Nova Siri”.<br />
Querelle sfociata in uno sciopero, sindaco Fer -<br />
dinando Di Leo in testa, davanti al cantiere.<br />
Sit in seguito da un incontro nel municipio tra<br />
amministrazione, sindacati, esponenti politici<br />
locali. Insomma, a Rocca Imperiale i <strong>la</strong>voratori<br />
disoccupati sono amareggiati per le mancate<br />
assunzioni nell’ambito di quei <strong>la</strong>vori che riguardano,<br />
è vero, per <strong>la</strong> gran parte il territorio<br />
lucano ma che per ora riguardano il territorio<br />
ca<strong>la</strong>brese. Ed il Comune sta tentando di esperire<br />
tutte le vie democratiche per rispondere a<br />
questa delusione: dal<strong>la</strong> protesta civile, alle vie<br />
istituzionali facendo <strong>la</strong> voce grossa nei confronti<br />
del<strong>la</strong> ditta appaltatrice che pur avendo<br />
promesso una ricaduta occupazionale sul territorio<br />
«ad oggi - ha sostenuto Di Leo - non ha<br />
mantenuto le sue promesse». «Anzi - hanno<br />
rincarato <strong>la</strong> dose amministratori e sindacalisti<br />
PISTICCI La sede del Tribunale<br />
SCANZANO JONICO<br />
Rimane ai domiciliari<br />
l’uomo che violentò<br />
una minorenne disabile<br />
l SCANZANO JONICO. Rimarrà agli arresti<br />
domiciliari nel<strong>la</strong> sua casa di Sant’Arcangelo G. S.,<br />
53 anni, accusato di violenza sessuale su un minore,<br />
per di più disabile. Lo ha deciso il giudice per le<br />
indagini preliminari del Tribunale di Matera, Ro s a<br />
N e t t i s, al termine dell’interrogatorio di garanzia<br />
svoltosi, per rogatoria, dinanzi al Tribunale di<br />
Lagonegro. Il gip ha accolto <strong>la</strong> richiesta del pubblico<br />
ministero, Annunziata Cazzetta, e non quel<strong>la</strong><br />
di remissione in libertà dell’avvocato difensore<br />
Antonio Cantasano. Il legale, però, stanti le precarie<br />
condizioni economiche dell’uomo che vive da<br />
solo, senza <strong>la</strong>voro e senza sostentamento, tanto che<br />
l’Enel gli ha staccato <strong>la</strong> fornitura, riproporrà <strong>la</strong><br />
richiesta chiedendo al magistrato di vietare a G. S.<br />
di recarsi ancora a Scanzano Jonico dove vive <strong>la</strong><br />
16enne, all’epoca dei fatti, vittima delle sue “at -<br />
tenzioni” m o r b o s e.<br />
La turpe vicenda venne fuori il 15 maggio scorso<br />
dopo che agenti del<strong>la</strong> Polizia di Stato, agli ordini del<br />
commissario Roberto Cirelli, avevano tratto in<br />
arresto il 53enne di Sant’Arcangelo a causa delle<br />
pesantissime accuse nei suoi confronti. Le indagini<br />
in merito presero origine 6-7 mesi prima quando un<br />
testimone chiamò il Commissariato per segnale<br />
che, in un’auto, appartata, nel parcheggio di una<br />
stazione di servizio, aveva visto un uomo con una<br />
ragazza molto più giovane di lui in atteggiamenti<br />
inequivocabili. [fi.me.]<br />
ca<strong>la</strong>bresi - da quando il cantiere è operativo,<br />
settembre 2011, <strong>la</strong> stragrande maggioranza delle<br />
ditte subappaltatrici risultano essere lucane<br />
con evidenti vantaggi nelle assunzioni per i<br />
<strong>la</strong>voratori del<strong>la</strong> regione a noi confinante».<br />
A Nova Siri, però, paradossalmente, <strong>la</strong> civica<br />
amministrazione ha sollevato, da tempo, quasi,<br />
le medesime rivendicazioni. Il sindaco Giu -<br />
seppe Santarcangelo, tuttavia, ha tentato di<br />
smorzare i toni: «Abbiamo fatti due incontri<br />
ufficiali i prefettura con Anas ed impresa aggiudicataria<br />
dell’appalto che ci hanno portato,<br />
come dire, il conto. Di fatto un minimo di<br />
ritorno occupazionale c’è stato anche se, per<br />
ora, ci è stato detto, si tratta di un cantiere<br />
piccolo, ultraspecialistico. Speriamo che le<br />
chiamate di disoccupati aumentino nel corso<br />
degli ulteriori <strong>la</strong>vori. Lo sciopero di Rocca imperiale?<br />
Non è stato contro di noi. Anzi, posso<br />
dire che abbiamo un ottimo rapporto con il<br />
Comune ca<strong>la</strong>brese. Non è vero, poi, che, sinora,<br />
sono stati presi solo <strong>la</strong>voratori di Nova Siri o<br />
lucani poiché ce ne sono anche di ca<strong>la</strong>bresi.<br />
D’altronde, non c’è nessuna legge che obbliga<br />
le ditte appaltatrici a prender gente del posto.<br />
Noi, pertanto, abbiamo seguito le vie istituzionali.<br />
Comprendo, tuttavia, <strong>la</strong> protesta di<br />
Rocca: dappertutto c’è bisogno di <strong>la</strong>voro».<br />
Latronico e Viceconte<br />
« L’Anas impieghi<br />
le somme del ribasso»<br />
«L’Anas impegni le somme<br />
del ribasso d’asta dell’appalto<br />
del<strong>la</strong> variante del<strong>la</strong> statale 106<br />
Jonica per <strong>la</strong> realizzazione di opere<br />
di compensazione al progetto<br />
originario già approvate dal Cipe<br />
nel marzo 2006 e richieste dai<br />
Comuni di Nova Siri e Rocca Imperiale».<br />
Lo hanno chiesto, in una<br />
nota inviata al vice ministro delle<br />
infrastrutture, Mario Ciaccia, i senatori<br />
lucani del Pdl Guido Viceconte<br />
e Cosimo Latronico. «Si<br />
tratta di opere di connessione tra<br />
<strong>la</strong> vecchia e <strong>la</strong> nuova viabilità -<br />
hanno spiegato i due par<strong>la</strong>mentari<br />
- necessarieper assicurare<br />
funzionalità al nuovo assetto viario.<br />
Tra gli interventi da realizzare<br />
risalta <strong>la</strong> realizzazione del ponte<br />
sul torrente San Nico<strong>la</strong>». [fi.me.]<br />
PISTICCI CONTRO LA SOPPRESSIONE SI SCATENA ANCHE LA POLEMICA POLITICA<br />
Tribunale, l’impegno<br />
per <strong>la</strong> difesa continua<br />
l PISTICCI. «Proseguiremo il<br />
nostro impegno per <strong>la</strong> difesa del<strong>la</strong><br />
sezione distaccata del Tribunale<br />
di Pisticci». Così il senatore<br />
del Pdl, Cosimo Latronico in<br />
una nota, nel<strong>la</strong> quale ha spiegato<br />
che «<strong>la</strong> soppressione di una sede<br />
distaccata non rappresenta un<br />
effettivo risparmio di spesa: bisogna<br />
tenere conto dell’i m p at t o<br />
che questa decisione comporta e<br />
come si migliora l’accesso ai servizi<br />
di giustizia di prossimità. Se<br />
lo scopo del<strong>la</strong> razionalizzazione<br />
dei distretti giudiziari è quello di<br />
migliorare <strong>la</strong> risposta del ser-<br />
vizio di giustizia bisogna tener<br />
conto dell’assetto territoriale,<br />
del<strong>la</strong> mobilità, del carico di attività<br />
giudiziaria. Razionalità ed<br />
efficacia non devono perdersi di<br />
vista se non si vuole accrescere il<br />
disagio delle popo<strong>la</strong>zioni».<br />
Sul tema del<strong>la</strong> paventata soppressione<br />
del tribunale ed, in<br />
partico<strong>la</strong>re, sul consiglio comunale<br />
aperto celebrato a Pisticci, è<br />
intervenuto Nico<strong>la</strong> Cataldo, ex<br />
deputato e noto penalista, che ha<br />
par<strong>la</strong>to di «delusione completa o<br />
quasi: l’unica nota positiva è<br />
venuta dagli avvocati che hanno<br />
LA TABELLA Evidente l’indicazione dei <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> variante [foto Mele]<br />
offerto documentazioni e argomentazioni<br />
per sostenere l’as -<br />
soluta opportunità che il Tribunale<br />
di Pisticci continui a funzionare,<br />
sia per <strong>la</strong> produttività,<br />
sia perché <strong>la</strong> sede di Matera non<br />
sarebbe in grado di assorbire in<br />
maniera dignitosa quanto dovrebbe<br />
aggiungersi da Pisticci». I<br />
politici, invece, sono stati «una<br />
delusione completa: sostanzialmente<br />
hanno detto di avere operato<br />
bene, sin dall’inizio del<strong>la</strong><br />
delega al governo per <strong>la</strong> revisione<br />
delle circoscrizioni giudiziarie»,<br />
mentre, «il senatore Felice<br />
Belisario (Idv, ndr) era addirittura<br />
assente, anche se sul<strong>la</strong><br />
stampa aveva omesso ogni riferimento<br />
al<strong>la</strong> sezione di Pisticci».<br />
Infine, «sintomatica l’assen -<br />
za del governatore Vito De Filippo<br />
che non ha fatto pervenire<br />
nemmeno un messaggio».<br />
[p.miol.]<br />
PISTICCI LARGA PARTE DELLA PROVINCIA ESCLUSA DAL SEGNALE DEL TELEGIORNALE LUCANO<br />
E ora le trasmissioni continuano<br />
con il tg del Friuli Venezia Giulia<br />
PIERO MIOLLA<br />
l PISTICCI. Benvenuti nel<strong>la</strong> città basentana, fresca<br />
di annessione al Friuli Venezia Giulia. Una<br />
boutade od una provocazione? Niente di tutto ciò. A<br />
Pisticci, però, in molti si chiedono come mai, invece<br />
di Rai 3 <strong>Basilicata</strong>, il digitale terrestre abbia portato,<br />
in alcune case del centro storico, addirittura il<br />
segnale del telegiornale del Friuli Venezia Giulia. Ci<br />
eravamo abituati al Tg3 del<strong>la</strong> Puglia<br />
o del<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria, con alcune<br />
irruzioni, proprio nelle ultime<br />
ore, di quello del<strong>la</strong> Sicilia, ma il<br />
Tg3 di una regione così lontana<br />
nessuno se l’aspettava. I tecnici<br />
rassicurano che, a breve, il Tg3<br />
<strong>Basilicata</strong> arriverà anche a Pisticci.<br />
Nel contempo, però, i sentimenti<br />
dei cittadini variano<br />
dall’incuriosito all’ar rabbiato.<br />
Sul tema il presidente del<strong>la</strong> Provincia di Matera,<br />
Franco Stel<strong>la</strong>, al quale sono pervenute numerose<br />
sollecitazioni sul<strong>la</strong> mancata visione del Tg3 lucano,<br />
ha scritto ai vertici locali Rai perché «buona parte<br />
dei cittadini del<strong>la</strong> provincia di Matera» non vedono il<br />
Tg3 <strong>Basilicata</strong>, chiedendo loro «d’intervenire per<br />
ripristinare un servizio pubblico di interesse generale<br />
che è di fondamentale importanza per lo<br />
sviluppo del territorio. A maggior ragione quando i<br />
PA R A D O S S A L E<br />
Si vede il tg del<strong>la</strong> Puglia<br />
del<strong>la</strong> Ca<strong>la</strong>bria e del<strong>la</strong> Sicilia<br />
ma non quello lucano<br />
MATERA E PROVINCIA<br />
cittadini, a fronte di un canone Rai versato, si vedono<br />
privati di ciò per cui hanno pagato. Ritengo che <strong>la</strong><br />
Rai debba adoperarsi urgentemente per garantire al<br />
comprensorio Materano il diritto di partecipazione<br />
al<strong>la</strong> vita pubblica. Negare ai cittadini di conoscere<br />
fatti e avvenimenti che riguardano le proprie comunità<br />
significa estrometterli dal contesto sociale.<br />
Un iso<strong>la</strong>mento che nell’era del<strong>la</strong> iper connessione è<br />
inconcepibile ed inammissibile».<br />
Anche il coordinatore cittadino<br />
del Pdl di Pisticci, Michele Forte,<br />
è intervenuto, dichiarando come<br />
«ancora una volta <strong>la</strong> <strong>Basilicata</strong> si<br />
dimostra regione di scarsa rilevanza<br />
e di nessuna considerazione,<br />
nonostante proc<strong>la</strong>mi altisonanti<br />
dei suoi amministratori.<br />
Con il passaggio al digitale terrestre<br />
il programma di informazione<br />
di Rai 3 Regione, già di pessima qualità, è<br />
scomparso completamente in tutto l’arco jonico-metapontino<br />
dall’elenco dei canali visibili, con grave<br />
danno per l’informazione locale. Quanto tempo passerà<br />
prima che il programma regionale possa essere<br />
reso visibile? I cittadini pagano il canone e se il<br />
disservizio dovesse persistere forse sarà il caso di<br />
chiedere il rimborso di parte di esso oppure di<br />
considerare l’opportunità di procedere con l’au -<br />
toriduzione a partire dal prossimo anno».<br />
le altre notizie<br />
LO DICE LA PROVINCIA<br />
Confermati fino a luglio<br />
due collegamenti<br />
n Conferma ufficiale dell’Ammi -<br />
nistrazione provinciale. Già<br />
dal 13 giugno, e fino al<strong>la</strong> fine di<br />
luglio, proseguirà il servizio di<br />
collegamento Matera-Bernalda-Metaponto<br />
(con partenza da<br />
Matera alle 6.45 e ritorno da<br />
Metaponto scalo alle 13.45). Dal<br />
18 giugno sarà invece riattivato,<br />
fino al 31 luglio, il servizio<br />
navetta che collega, in serata,<br />
<strong>la</strong> comunità di Ferrandina con<br />
quel<strong>la</strong> di S. Mauro Fforte.<br />
CHIURAZZI, GARE D’APPALTO<br />
Concessioni marittime<br />
rivedere direttiva Cee<br />
n «Occorre rimodu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> direttiva<br />
Cee sul<strong>la</strong> scadenza al 31 dicembre<br />
2015 di tutte le concessioni<br />
demaniali marittime con<br />
<strong>la</strong> loro successiva vendita con<br />
asta pubblica». Lo ha dichiarato<br />
il sen. Carlo Chiurazzi (Pd)<br />
evidenziando che anche in <strong>Basilicata</strong><br />
«vi sono imprese che<br />
hanno in concessione, da decenni,<br />
pertinenze demaniali<br />
sulle quali hanno effettuato investimenti,<br />
fidando sul fatto<br />
che tali concessioni venissero<br />
rinnovate automaticamente o<br />
accordando una preferenza ai<br />
concessionari uscenti». Da qui<br />
<strong>la</strong> richiesta di revisione del<strong>la</strong><br />
direttiva Cee. [fi.me.]<br />
SODDISFATTO LATRONICO<br />
Il Pdl apre sezioni<br />
a Grottole e Accettura<br />
n Il Pdl ha aperto due nuove sezioni,<br />
ad Accettura e Grottole.<br />
«Prosegue, così - ha dichiarato<br />
il sen. Cosimo Latronico<br />
- il <strong>la</strong>voro di radicamento del<br />
partito nel Materano grazie<br />
al<strong>la</strong> generosa iniziativa dei<br />
dirigenti locali che con spirito<br />
volontario e con senso civico<br />
aprono spazi di democrazia<br />
e partecipazione. Gli<br />
amici di Accettura e Grottole<br />
dimostrano in un momento<br />
di crisi del<strong>la</strong> politica che si<br />
può rinnovare l’impegno sociale<br />
partendo dal<strong>la</strong> realtà<br />
delle persone e dei territori<br />
con spirito di servizio verso<br />
le comunità». [fi.me.]
RASSEGNASTAMPA<br />
Matera<br />
Mercoledì 20 giugno 2012 26<br />
Duro attacco del<strong>la</strong> civica: «Consiglio comunale esautorato del suo ruolo di pr ogrammazione»<br />
La Lista Stel<strong>la</strong> dà l’aut aut a Adduce<br />
«Serve discontinuità, un’azione di ri<strong>la</strong>ncio immediata con il rimpasto in giunta»<br />
«LA RICHIESTA di una discontinuità<br />
dell’operato<br />
dell’amministrazione. Le attese<br />
del<strong>la</strong> Città, non sempre<br />
soddisfatte anche per responsabilità<br />
specifiche di<br />
questa amministrazione, e le<br />
difficoltà nelle quali si avvita,<br />
verso il basso, l’azione amministrativa<br />
richiedono,a parere<br />
dei consiglieri di questa lista,<br />
che si adotti una azione<br />
incisiva di ri<strong>la</strong>ncio costituita<br />
dall’improrogabile rimpasto<br />
del<strong>la</strong> giunta».<br />
E’ una richiesta politica<br />
ben precisa quel<strong>la</strong> che <strong>la</strong> Lista<br />
Stel<strong>la</strong> fa al sindaco Salvatore<br />
Adduce prospettando una<br />
sorta di possibile rottura<br />
all’interno del<strong>la</strong> maggioranza<br />
di centrosinistra. L’idea di<br />
cambiare il proprio assessore<br />
in giunta più volte confermata<br />
dai vertici del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong><br />
e dagli stessi consiglieri comunali<br />
viene nuovamente<br />
fuori insieme all’idea di un sostanziale<br />
cambio di passo.<br />
«Si chiede una maggiore<br />
condivisione delle scelte e si<br />
propone <strong>la</strong> continuità del<br />
supporto costruttivo dei consiglieri<br />
comunali del<strong>la</strong> lista<br />
stel<strong>la</strong>.<br />
Riteniamo scaduto il termine<br />
ultimo ed inderogabile<br />
per verificare <strong>la</strong> volontà di ri<strong>la</strong>ncio<br />
dell’ azione amministrativa<br />
da effettuarsi con<br />
una nuova Giunta» si legge in<br />
una lunga nota.<br />
«La Lista Stel<strong>la</strong> continuerà,<br />
comunque, a svolgere, in<br />
Consiglio, <strong>la</strong> sua azione di<br />
controllo e stimolo al governo<br />
cittadino e voterà, di volta in<br />
volta, secondo scienza e coscienza,<br />
sempre comunque<br />
con coerenza e nell’interesse<br />
collettivo» è <strong>la</strong>conclusione riferita<br />
ad una Lista che si tiene<br />
le mani libere e probabilmente<br />
sceglierà di volta in volta<br />
quale comportamento tenere<br />
in Consiglio comunale.<br />
«È tempo di bi<strong>la</strong>ncio. Bi<strong>la</strong>ncio<br />
politico di metà mandato.<br />
Bi<strong>la</strong>ncio di quello che è stato<br />
fatto e di quello che rimane<br />
ancora da fare.<br />
Bi<strong>la</strong>ncio del ruolo svolto<br />
dal<strong>la</strong> lista Stel<strong>la</strong> in questa<br />
maggioranza e di quanto sia<br />
stata efficace e propositiva <strong>la</strong><br />
sua azione» scrivono Santantonio,<br />
Massari, Acito e De Palo.<br />
«Non ci sottraiamo al giudizio<br />
degli elettori e non<br />
aspettiamo <strong>la</strong>fine delmandato<br />
per preparare un’ altra<br />
campagna elettorale durante<br />
<strong>la</strong> quale enfatizzare le cose<br />
fatte e nascondere o giustificare<br />
quelle non fatte.<br />
Non ci esalta enfatizzare l’<br />
elenco delle azioni non adottate<br />
da questa Amministrazione,<br />
non ci appartiene l’en -<br />
tusiasmo di voler dimostrare<br />
le inadempienze di questa<br />
maggioranza ove siamo stati<br />
collocati dai nostri elettori,<br />
non ci sfiora l’ adozione di atteggiamenti<br />
disfattisti, qualunquisti<br />
e demagogici, ci interessa<br />
mantenere le promesse<br />
fatte con proposte e soluzioni,<br />
da condividere, nel solo<br />
interesse del<strong>la</strong> Città.<br />
Nonostante questa richiesta<br />
sia stata più volte reiterata,<br />
ad oggi il consiglio comunale<br />
non è stato messo nelle<br />
condizioni di discutere ed approvare<br />
le schede singole del<br />
PISUS 2007-2013. In numerose<br />
occasioni, anche con <strong>la</strong><br />
LA LISTA Stel<strong>la</strong> alza <strong>la</strong> voce. Chiede<br />
espressamente un segnale di discontiuità,<br />
l’azzeramento del<strong>la</strong> giunta, <strong>la</strong><br />
ripartenza dell’Amministrazione<br />
Adduce e non dà indicazioni esplicite<br />
sul prossimo bi<strong>la</strong>ncio.<br />
Un malessere che covava da non<br />
poco tempo sotto <strong>la</strong> cenere ed a cui<br />
dovrà essere proprio il primo cittadino<br />
a dover rispondere, una conferma<br />
probabilmente che qualcosa si è<br />
rotto nel rapporto, mai idilliaco per<br />
<strong>la</strong> verità tra il sindaco ed il presidente<br />
del<strong>la</strong> Provincia, una sorta di prosecuzione<br />
di quanto avvenuto nelle<br />
ultime settimane. Se vogliamo un<br />
approdo scontato perchè da molti<br />
mesi <strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong> ha avanzato queste<br />
richieste, aveva inviato una lettera<br />
esplicita al sindaco per chiedere <strong>la</strong><br />
sostituzione dell’assessore Pistone,<br />
l’azzeramento del<strong>la</strong> giunta. Aveva<br />
sollevato una sorta di vero e proprio<br />
caso politico che però il tempo ha<br />
smorzato fino a fargli perdere forza<br />
ed efficacia. La Lista Stel<strong>la</strong> si è ricompattata<br />
con <strong>la</strong> fuoriuscita di Angelo<br />
Lapol<strong>la</strong> che è ancora in attesa di un<br />
approdo nel Partito Democratico ma<br />
I tre consiglieri del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong>, Enzo Massari, Enzo Acito e Gianfranco De Palo<br />
presentazione di specifici ordinidelgiorno,<br />
<strong>la</strong>nostralista<br />
ha richiesto di portare in discussione,<br />
in consiglio comunale,<br />
il piano strategico perché<br />
ritenuto fondamentale<br />
per definire le azioni di sviluppo<br />
territoriale su cui indirizzare<br />
i finanziamenti disponibili.<br />
Nonostanteil pianosia<br />
stato depositato dai progettisti<br />
nel dicembre 2009 e sia<br />
stato richiesto, dal<strong>la</strong> giunta,<br />
un aggiornamento del piano<br />
nel dicembre 2011, <strong>la</strong> nostra<br />
lista ha chiesto che fosse il<br />
consiglio comunale, dopo opportuni<br />
incontri con <strong>la</strong> città e<br />
le forze sociali, a fornire questi<br />
indirizzi. Ad oggi questa<br />
opportunità non è stata concessa<br />
all’assise comunale.<br />
Sul<strong>la</strong> questione metropolitana<br />
leggera e prolungamento<br />
fino all’ ospedale Madonna<br />
delle Grazie <strong>la</strong> posizione dei<br />
consiglieri comunali del<strong>la</strong><br />
nostra lista è stata abbastanza<br />
chiara ed argomentata,<br />
evidenziando i limiti del<strong>la</strong><br />
convenzione e le incongruenze<br />
tra le previsioni progettuali<br />
ed i costi re<strong>la</strong>tivi, sia per gli<br />
investimenti che per i costi di<br />
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440<br />
il tempo trascorso nelle ultime settimane<br />
non è stato certo speso vanamente<br />
dal sindaco e dal<strong>la</strong> sua maggioranza.<br />
Oggi il peso politico dei tre consiglieri<br />
del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong>, con l’innesto<br />
di Caputo, Angelino e Pernio<strong>la</strong><br />
nell’Udc appare sicuramente meno<br />
diromepente rispetto all’inizio del<strong>la</strong><br />
legis<strong>la</strong>tura. La stessa Lista Stel<strong>la</strong> è<br />
andata perdendo quel potere politico-contrattuale<br />
che l’aveva caratterizzata<br />
dopo l’elezione del presidente<br />
del<strong>la</strong> Provincia e che le aveva dato un<br />
ruolo di primaria importanza<br />
nell’elezione di Adduce, forse ancora<br />
di più di qualche componente del<br />
Partito Democratico.<br />
Oggi malgrado <strong>la</strong> questione dei<br />
numeri sia sostanzialmente diversa,<br />
il problema politico-programmatico<br />
resta anche perchè le voci e le necessità<br />
di un cambio di passo dell’Am -<br />
ministrazione Adduce sono molte e<br />
non certo iso<strong>la</strong>te. Arrivano dal Pd come<br />
dall’Italia dei Valori e da qualche<br />
singolo consigliere di maggioranza.<br />
Si rincorrono a fasi alterne ma restano<br />
una costante che non varia nel<br />
gestione.<br />
Ad oggi <strong>la</strong> situazione è in<br />
fase di stallo con il rischio di<br />
revoca dei re<strong>la</strong>tivi finanziamenti<br />
PISUS. Sugli ascensori<br />
nei Sassi e su quello inclinato<br />
tra via Gramsci ed il Castello, i<br />
nostri consiglieri hanno proposto,<br />
insieme ad altri esclusivamente<br />
dell’ opposizione,<br />
<strong>la</strong> rimodu<strong>la</strong>zione del PISUS<br />
2007-2013 proponendo di<br />
utilizzare le economie conseguenti,<br />
insieme alle somme<br />
destinate al<strong>la</strong> metropolitana<br />
leggera, per realizzare il secondo<br />
lotto del<strong>la</strong> tangenziale<br />
ovest.<br />
Ad oggi <strong>la</strong> proposta, bocciata<br />
dal consiglio comunale,<br />
attende di tornare in consiglio<br />
comunale dopo aver verificato<br />
che non sussistono i<br />
progetti del<strong>la</strong> metropolitana<br />
e degli ascensori verticali ed<br />
inclinato. Il rischio del<strong>la</strong> revoca<br />
dei finanziamenti è tuttora<br />
abbastanza reale.<br />
Abbiamo sollecitato, con le<br />
altre forze politiche di maggioranza<br />
e di opposizione, di<br />
poter discutere ed approvare,<br />
in consiglio comunale, il Rego<strong>la</strong>mento<br />
Urbanistico, il<br />
Piano Strutturale ed il Piano<br />
Urbano del<strong>la</strong> Mobilità (PUM),<br />
evidenziando <strong>la</strong> contraddizione<br />
di aver inserito ed approvato,<br />
in giunta, il piano<br />
annuale e triennale delle opere<br />
pubbliche contenenti interventi<br />
previsti nel PUM e,<br />
quindi, mai approvati dal<br />
Consiglio Comunale. In partico<strong>la</strong>re<br />
abbiamo evidenziato<br />
e contestato, sia nelle commissioni<br />
consiliari che in numerosi<br />
consigli comunali, <strong>la</strong><br />
esecuzione degli appalti re<strong>la</strong>tivi<br />
a Piazza del<strong>la</strong> Visitazione,<br />
per<strong>la</strong> realizzazionedelterminal<br />
bus, e delle piste cic<strong>la</strong>bili<br />
senza che il consiglio abbia<br />
approvato il PUM. Diventa<br />
anoma<strong>la</strong> <strong>la</strong> condizione di costringere<br />
il consiglio ad approvare<br />
lo strumento di programmazione<br />
generale, appunto<br />
il PUM, entro cui sono<br />
inseriti interventi già appaltati<br />
che potrebbero, per <strong>la</strong> facoltà<br />
riconosciuta, non essere<br />
condivisi ed approvati dal<br />
consiglio stesso.<br />
Nonci interessa<strong>la</strong>considerazione<br />
dell’aspetto di lesa<br />
maestà, nei confronti del<br />
Consiglio Comunale, ma<br />
tempo. Insomma nel<strong>la</strong> maggioranza,<br />
almeno a parole, non è solo <strong>la</strong> Lista<br />
Stel<strong>la</strong> a voler questo cambio di<br />
passo, questo rimpasto o azzeramento<br />
che sia.<br />
Di fatto però nonostante le parole e<br />
i tentativi di aprire una qualche verifica<br />
<strong>la</strong> volontà di cambiare non sembra<br />
proprio esserci. Almeno questo<br />
si è dimostrato finora, i problemi politici<br />
sorti nei mesi scorsi sono stati<br />
superati dal tempo senza che le scelte<br />
abbiano in qualche modo scalfito<br />
<strong>la</strong> composizione del<strong>la</strong> giunta Adduce.<br />
Stavolta <strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong> con il coordinatore<br />
Santantonio e i tre consiglieri<br />
Massari, Acito e De Palo ufficializza<br />
<strong>la</strong> propria richiesta.<br />
Si pone un problema e si apre un<br />
caso politico all’interno del<strong>la</strong> maggioranza.<br />
Ignorarlo sarà oggettivamente<br />
difficile anche perchè in realtà<br />
il malumore è ben più ampio ed in<br />
qualche caso malce<strong>la</strong>to. Una grana<br />
in più per il sindaco Adduce che però<br />
non sembra affatto allettato<br />
dall’idea di una qualsivoglia verifica<br />
interna.<br />
p.quarto@luedi.it<br />
esclusivamente ilrispetto del<br />
ruolo del consiglio che, in<br />
questi due anni, è stato sistematicamente<br />
esautorato dalle<br />
proprie funzione di programmazione»<br />
è <strong>la</strong> durissima<br />
presa di posizione.<br />
«Sul<strong>la</strong> tassa di soggiorno<br />
abbiamo chiarito, come lista,<br />
quanto sarebbe stato opportuno<br />
rinviarne l’ applicazio -<br />
ne dopo aver attivato i bandi<br />
di aiuto alle imprese, previsti<br />
nel PISUS e nel PIOT, in modo<br />
da rafforzarel’offerta turistica<br />
del<strong>la</strong> città per compensare<br />
<strong>la</strong> potenziale contrazione di<br />
interesse conseguente al<strong>la</strong><br />
applicazione del<strong>la</strong> tassa di<br />
soggiorno.<br />
Anche in questo caso <strong>la</strong><br />
proposta dei consiglieri del<strong>la</strong><br />
nostra lista è stata rigettata<br />
direttamentein sedediconsiglio<br />
comunale, <strong>la</strong>sciando<br />
inalterata <strong>la</strong> convinzione del<strong>la</strong><br />
inopportunità attuale del<strong>la</strong><br />
tassa di soggiorno».<br />
Insomma un quadro sostanzialmente<br />
plumbeo a cui<br />
<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong> dice stop e chiede<br />
una veloce “discontinuità”<br />
amministrativa ed un cambio<br />
di passo in giunta.<br />
IL COMMENTO<br />
Verso il nodo<br />
del bi<strong>la</strong>ncio<br />
con molte spine<br />
di PIERO QUARTO<br />
MATERA - Il prossimo<br />
scoglio si chiama bi<strong>la</strong>ncio.<br />
La prossima settimana<br />
approderà in Consiglio<br />
comunale ma <strong>la</strong><br />
ferma presa di posizione<br />
del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong> apre <strong>la</strong><br />
polemica e rischia di far<br />
perdere i pezzi al sindaco<br />
Salvatore Adduce. I numeri<br />
sono ampi, molto<br />
ampi ma di certo qualche<br />
defezione potrebbe davvero<br />
esserci.<br />
Non solo dei tre consiglieri<br />
del<strong>la</strong> Lista Stel<strong>la</strong><br />
che pongono un problema<br />
politico, non garantiscono<br />
il voto sul bi<strong>la</strong>ncio,<br />
si tengono le mani libere<br />
ed annunciano una serie<br />
di emendamenti al provvedimento.<br />
Dubbi ci sono<br />
anche su altri pezzi<br />
del<strong>la</strong> maggioranza, resta<br />
ancora tutta da chiudere<br />
<strong>la</strong> vicenda dell’ap -<br />
prodo di Angelo Lapol<strong>la</strong><br />
nel Pd, il consigliere al<br />
momento senza casacca<br />
sulle cui scelte si capirà<br />
qualcosa solo nei prossimi<br />
giorni. Di certo però<br />
se il Pd non scioglie il nodo<br />
Lapol<strong>la</strong>, non è possibile<br />
prevedere con certezza<br />
cosa farà Lapol<strong>la</strong> nei<br />
prossimi appuntamenti<br />
in Consiglio, bi<strong>la</strong>ncio<br />
compreso.<br />
Ferme critiche al bi<strong>la</strong>ncio<br />
e una serie di proposte<br />
di emendamento<br />
sono arrivate anche da<br />
Michele Paterino<br />
dell’Italia dei Valori<br />
mentre discorso ben diverso<br />
è quello di Roberto<br />
Morea che rappresenta<br />
quei Popo<strong>la</strong>ri Uniti che<br />
sono l’altro nervo scoperto<br />
nel<strong>la</strong> maggioranza<br />
di centrosinistra. Con<br />
una serie di dubbi interni<br />
al<strong>la</strong> maggioranza non<br />
di poco conto c’è da capire<br />
cosa farà il Partito Democratico.<br />
Adduce si è appel<strong>la</strong>to<br />
al<strong>la</strong> massima compattezza<br />
del Pd anche se più<br />
volte i malumori sono<br />
emersi nei mesi passati.<br />
In caso di mal di pancia e<br />
di defezioni anche nel<br />
primo partito del<strong>la</strong> coalizione<br />
ed allora anche i<br />
numeri più ampi rischiano<br />
di diventare decisamente<br />
risicati.<br />
Certamente le richieste<br />
di modifica e gli<br />
emendamenti presentati<br />
in questi ultimi giorni<br />
sembrano preludere ad<br />
un dibattito ampio e<br />
nient’affatto incolore.<br />
Nel quale <strong>la</strong> compattezza<br />
del<strong>la</strong> maggioranza sarà<br />
messa ancora a dura<br />
prova, a dispetto dei numeri<br />
ma soprattutto in<br />
termini di tenuta politica<br />
complessiva del<strong>la</strong> coazione.<br />
p.quarto@luedi.it<br />
E' vietata <strong>la</strong> riproduzione, <strong>la</strong> traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
RASSEGNASTAMPA<br />
mercoledì 20 giugno 2012 13<br />
«Clima, summit ucciso dai burocrati»<br />
GIULIANO BATTISTON<br />
g.battiston@gmail.com<br />
È molto scettico, Richard Norgaard, sugli<br />
esiti del<strong>la</strong> Conferenza di Rio de Janeiro<br />
sullo sviluppo sostenibile che entra<br />
nel vivo oggi. Tra i padri fondatori<br />
dell’economia ecologica, docente di<br />
EnergyandResources all’università di Berkeley,<br />
Norgaard ha passato gli ultimi<br />
quarant’anni del<strong>la</strong> sua vita ragionare<br />
sul<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione tra sistemi sociali, culturali<br />
e biologici.<br />
Lo ha fatto pubblicando libri importanti<br />
come Development Betrayed, prendendo<br />
parte a organismi come l’IntergovernmentalPanelonClimateChance,col<strong>la</strong>borando<br />
a lungo con studiosi come <strong>la</strong><br />
premio Nobel per l’Economia, Elinor<br />
Ostrom. La sua “conversione” all’ecologismo<br />
è avvenuta in uno dei paesaggi<br />
più spettaco<strong>la</strong>ri degli Stati Uniti, «nel<br />
Glen Canyon, in Colorado, quando nel<br />
1962, come guida per i fiumi di quel<strong>la</strong><br />
zona, ho incontrato l’ambientalista David<br />
Brower». È nata allora «<strong>la</strong> consapevolezza<br />
che <strong>la</strong> natura non è il problema,<br />
lo sono gli uomini», e l’intenzione<br />
di diventare «un anti-economista», perché<br />
«il modo in cui ci re<strong>la</strong>zioniamo<br />
all’ambiente è <strong>la</strong>rgamente condizionato<br />
dall’economia».<br />
Da allora deriva inoltre l’attenzione<br />
per i movimenti ambientalisti. Per Norgaard,<br />
è a loro che bisogna guardare,<br />
anche a Rio.<br />
Professore, cosa si aspetta dal<strong>la</strong> conferenza<br />
di Rio+20?<br />
«Non sono affatto ottimista. È un processo<br />
molto burocratizzato, dove per<br />
burocrazia intendo una gerarchia altamente<br />
selettiva. A livello di base, di movimenti<br />
e associazioni, esiste una pluralità<br />
impressionante di conoscenze specifiche<br />
e approfondite, e c’è chi cercherà<br />
di far entrare queste conoscenze, sintetizzandone<br />
<strong>la</strong> complessità, nei position<br />
papers, nelle discussioni ufficiali.<br />
Ma le cose più interessanti e utili sono<br />
destinate a rimanere nel cestino del<strong>la</strong><br />
spazzatura. Per questo, spero nelle interazioni<br />
che nasceranno al livello di<br />
base, piuttosto che negli esiti formali<br />
delle discussioni, da cui non ci si può<br />
aspettare niente di illuminante».<br />
UnadelleparolechiavediRio,fortementecontroversa,èGreeneconomy:peralcuniunanuovapanacea,peraltriunvecchio<br />
trucco per fare profitti. Qual è il suo<br />
giudizio?<br />
«Niente di nuovo rispetto a quanto è<br />
stato già detto e proposto già 20 o perfino<br />
30 anni fa. Sfido chiunque a dimostrare<br />
che dietro <strong>la</strong> green economy ci sia<br />
qualche idea nuova. Piuttosto che di<br />
green economy, ci sarebbe bisogno di<br />
una vera e propria riconfigurazione<br />
dell’intero sistema, economico e non<br />
solo. Ciò è possibile, certo. Ma credo<br />
sia difficile che avvenga all’interno del<br />
processo delle Nazioni Unite, viziato<br />
da troppi, inevitabili compromessi, cedimenti,<br />
negoziazioni».<br />
C’è chi obietta che <strong>la</strong> green economy<br />
punti tutto sull’efficienza, sul<strong>la</strong> razionalizzazione<br />
dei mezzi, dimenticando <strong>la</strong><br />
sufficienza, <strong>la</strong> revisione dei fini del nostro<br />
modo di vivere. Lei stesso ha scritto<br />
che, se ci sitrova sul<strong>la</strong> strada sbagliata, è<br />
inutile ottimizzare.<br />
«Quanti dovrebbero e<strong>la</strong>borare soluzioni<br />
politiche sono cresciuti con un sistema<br />
di pensiero economico convenzionale.<br />
Credono che il mercato funzioni<br />
in modo inefficiente, e che occorra migliorarlo,<br />
estenderne <strong>la</strong> portata per<br />
renderlo efficiente. Una volta migliorati<br />
gli strumenti, tutto verrà risolto. E’<br />
un errore: sarebbe come cercare di sintonizzare<br />
<strong>la</strong> radio sul<strong>la</strong> frequenza sbagliata.<br />
Se vogliamo sentire musica c<strong>la</strong>ssica,<br />
è inutile sintonizzarci su una sta-<br />
CLAUDIO MARTINI<br />
RIO DE JANEIRO<br />
A Rio centinaia di convegni<br />
e seminari delle<br />
associazioni con idee<br />
frastagliate e senza<br />
un progetto comune<br />
Un’occasione mancata<br />
zione di heavy metal. Siamo troppo condizionati<br />
da quel che definisco come<br />
“economicismo”: l’economia è cresciuta,<br />
appropriandosi di tutte le altre sfere<br />
sociali. Ma per ridefinire gli obiettivi<br />
del<strong>la</strong> società in cui vogliamo vivere, c’è<br />
bisogno di altre sfere sociali, che siano<br />
fuori da quel<strong>la</strong> economica. Non dobbiamo<br />
cambiare gli strumenti dell’economia,<br />
ma usare l’economia come strumento.<br />
Se il sistema è sbagliato, dovremmo<br />
cambiarlo totalmente».<br />
Qualcuno sostiene che <strong>la</strong> crisi in cui siamo<br />
immersi sia l’occasione per ripensare<br />
l’intero sistema. Altri si dicono scettici,<br />
perché per uscirne stiamo usando gli<br />
stessi strumenti che l’hanno provocata.<br />
«Negli Stati Uniti è giusto essere scettici:<br />
l’amministrazione Obama ha destinato<br />
all’energia so<strong>la</strong>re, alle tecnologie<br />
alternative, qualcosa come il 3-4 per<br />
cento del<strong>la</strong> somma totale dei finanziamenti<br />
post-crisi. La maggior parte di<br />
questi soldi è servita a “ri<strong>la</strong>nciare” l’industria<br />
tradizionale, le costruzioni, a<br />
rinforzare le infrastrutture esistenti<br />
con tecnologie già conosciute. La tran-<br />
sizione verso un nuovo modello di società<br />
è un passaggio delicato e faticoso:<br />
occorrono nuovi miti che sostituiscano<br />
quelli precedenti. È difficile attuar<strong>la</strong> velocemente.<br />
Inoltre, è più facile finanziare<br />
il vecchio sistema, piuttosto che immaginare<br />
e progettare nuove istituzioni<br />
e meccanismi per uno nuovo. L’ostacolo<br />
principale, comunque, è il cambiamento<br />
di mentalità».<br />
A proposito di mentalità: lei sostiene di<br />
abbandonare l’idea stessa di sviluppo,<br />
di cui ha ricostruito le origini in «Beyond<br />
developmentality». Perché?<br />
«La nozione di sviluppo è nata in Occidente<br />
nel diciannovesimo secolo, per<br />
poi “globalizzarsi”. Negli anni Cinquanta<br />
serviva a diffondere l’idea di<br />
sviluppo occidentale contro quel<strong>la</strong> socialista.<br />
Poi è stata istituzionalizzata<br />
dalle grandi agenzie internazionali. Io<br />
contesto l’idea, di derivazione giudaico-cristiana,<br />
di un progresso morale,<br />
da cui discende quello sociale e materiale,<br />
insieme all’equivalenza tra crescita<br />
economica e sviluppo. Questo ci<br />
ha portati a vivere in un vero e proprio<br />
“cosmo economico”, in un sistema costruito<br />
per lo più secondo criteri economici.<br />
Per capire il ruolo che ricopriamo<br />
in questo cosmo, facciamo ricorso<br />
a una forma di economicismo religioso,<br />
con i suoi dogmi, il suo credo, il suo<br />
proprio sistema morale. È ora di liberarcene».<br />
I movimenti persi in un mare di proposte<br />
on è facile farsi un'idea precisa di<br />
quanto proponga <strong>la</strong> società civile L’ANALISI<br />
Nnei<br />
giorni che precedono il Sum-<br />
mit dell'Onu sullo sviluppo sostenibile, il<br />
cosiddetto Rio+20. La zona ufficiale dei<br />
convegni si prepara al<strong>la</strong> tre giorni cruciale<br />
e in altri luoghi di Rio de Janeiro si moltiplicano<br />
gli incontri, i seminari, le presentazioni<br />
di progetti. Solo lunedì e martedì<br />
si potevano contare, nel programma<br />
“ufficiale”, quasi 500 eventi al giorno. Anche<br />
volendo sfinirsi di fatica negli spostamenti<br />
in navetta, metro, taxi e a piedi, è<br />
impossibile seguirne più di tre o quattro.<br />
Nel vasto parco del F<strong>la</strong>mengo vive poi il<br />
«Forum dei popoli», un contro-vertice<br />
che produce a sua volta centinaia di incontri<br />
e dibattiti. E <strong>la</strong> città è spesso attraversata<br />
da manifestazioni. L'altro ieri il centro<br />
di Rio era invaso da giovani ecologisti brasiliani<br />
che sfi<strong>la</strong>vano contro <strong>la</strong> presidentessa<br />
Dilma Rousseff e le sue scelte, giudicate<br />
deboli, sul<strong>la</strong> protezione delle foreste<br />
Dimostrazione a Copacabana dell’ong Rio de Paz per <strong>la</strong> fame nel mondo FOTO ANSA<br />
L’INTERVISTA<br />
Richard Norgaard<br />
Professore di economia<br />
a Berkeley, 69 anni,<br />
tra i padri fondatori<br />
dell’Economia ecologica,<br />
nel panel<br />
di scienziati dell’Ipcc<br />
amazzoniche.<br />
La prima impressione è che questo frastagliamento<br />
esasperato di proposte finisca<br />
per indebolire <strong>la</strong> capacità del<strong>la</strong> società<br />
civile di incidere sul vertice. Molti stimoli<br />
sono interessanti ed anche profetici,<br />
su alimentazione, salute, acqua, energie<br />
...<br />
«Non sono ottimista<br />
sull’esito del vertice<br />
ma credo nelle interazioni<br />
positive a livello di base»<br />
rinnovabili, identità culturali da preservare.<br />
Ma c'è da chiedersi se questo ventaglio<br />
smisurato di interventi produrrà al<strong>la</strong> fine<br />
una qualche sintesi, <strong>la</strong> forza trascinatrice<br />
di un messaggio unificante, tanto semplice<br />
e comunicativo da diventare inaggirabile.<br />
Se così non sarà i Grandi del mondo<br />
avranno buon gioco nell'ignorare <strong>la</strong> voce<br />
del<strong>la</strong> società civile e nel continuare il gioco<br />
stanco dei vertici che si convocano per<br />
l'urgenza di un al<strong>la</strong>rme estremo e si concludono<br />
nel surp<strong>la</strong>ce di conclusioni generiche<br />
e inefficaci. Così da rendere ancora<br />
più urgente e al<strong>la</strong>rmato il vertice successivo.<br />
Quest'anno i pronostici erano già negativi<br />
e a maggior ragione serviva <strong>la</strong> capacità<br />
del<strong>la</strong> cultura civica, ambientalista, accademica<br />
di proporre sbocchi utili e condivisi.<br />
E di obbligare i leader del mondo a<br />
misurarsi con essi. Ma forse proprio <strong>la</strong><br />
modestia delle prospettive politiche ha<br />
spinto i movimenti ad un contrapposto ripiegamento,<br />
a qualche autoreferenzialità<br />
di troppo. Eppure idee ed esperienze positive<br />
non mancano. Nello splendido Museo<br />
d'Arte Contemporanea di Niteroi, disegnato<br />
da Niemeyer, si è par<strong>la</strong>to dei meccanismi<br />
di cooperazione decentrata sul diritto<br />
all'acqua, vera cartina di tornasole di<br />
ogni sostenibilità. Gli europei hanno raccontato<br />
dei progetti e delle <strong>leggi</strong> che destinano<br />
un centesimo di euro a metro cubo<br />
consumato per opere idriche nel Terzo<br />
mondo. I brasiliani l'esperienza avanzata<br />
di mitigazione dell'impatto di ciclopiche<br />
Ti vogliamo tanto bene<br />
DIARIO DA<br />
RIO+20<br />
Il Brasile tenta<br />
di ravvivare<br />
il negoziato<br />
GIUSEPPE DE MARZO<br />
www.asud.net<br />
Il primo testo negoziale presentato dal<br />
governo brasiliano al summit Rio+20<br />
ha fatto infuriare tutti. Tante raccomandazioni<br />
ma nessun impegno concreto.<br />
Sull’energia e sulle attività estrattive<br />
il documento sembra redatto direttamente<br />
dalle multinazionali del settore,<br />
come accusano le organizzazioni<br />
ambientaliste presenti.<br />
Quando manca un giorno all’arrivo<br />
dei capi di Stato ed è difficile attendersi<br />
qualche cambiamento di rotta. Il capo<br />
negoziatore brasiliano, Luiz Alberto Figueiredo,<br />
ha già iniziato il gioco delle<br />
responsabilità per il fallimento del summit.<br />
Il governo di Dilma Roussef cercherà<br />
di evitarlo con ogni mezzo, anche se<br />
questo dovesse significare un documento<br />
palesemente incapace di affrontare<br />
<strong>la</strong> sfida richiesta. Le accuse sono rivolte<br />
ai Paesi ricchi, colpevoli di non volere<br />
assumere nessun impegno concreto<br />
per garantire lo sviluppo sostenibile,<br />
mentre invece nelle stesse ore il G20<br />
e<strong>la</strong>rgisce sussidi per ben 1.000 miliardi<br />
di dol<strong>la</strong>ri ai combustibili fossili.<br />
Al Summit mondiale dei Popoli per<br />
<strong>la</strong> giustizia ambientale e sociale, nessuno<br />
si attendeva miracoli. Uno dei temi<br />
centrali riguarda <strong>la</strong> necessità di un nuovo<br />
modello energetico per uscire dal<strong>la</strong><br />
crisi. Le reti di ong si sono incontrate<br />
per iniziare a discutere su come costruire<br />
una rete internazionale che sappia<br />
porre al centro dell’agenda politica il tema<br />
del<strong>la</strong> riconversione energetica. In<br />
Brasile il Mab, movimento contro le dighe,<br />
porta avanti da anni insieme ai sindacati<br />
battaglie contro <strong>la</strong> costruzione<br />
di mega dighe, dove il 90% dell’energia<br />
elettrica viene dall’idroelettrico, le tariffe<br />
sono le quinte più costose al mondo,<br />
le privatizzazioni anni ’90 hanno consegnato<br />
l’energia ad un cartello che include<br />
Santander e City Group, Suez,<br />
Duke, Endesa, General Eletric Siemens,<br />
General Motor, i sa<strong>la</strong>ri si sono<br />
ridotti dal 40 al 60% e quasi un terzo<br />
dei <strong>la</strong>voratori mandati a casa. Movimenti<br />
simili contro i colossi del<strong>la</strong> dark<br />
economy ci sono in India, in Nigeria e<br />
anche in Italia, da Civitavecchia al Monte<br />
Amiata.<br />
opere di regimazione (vedi il grande bacino<br />
del Rio Paranà), costruita con processi<br />
di inclusione sociale e di partecipazione<br />
democratica senza precedenti.<br />
Ne ho ricavato due lezioni. Primo: nel<strong>la</strong><br />
cooperazione con questi grandi Paesi<br />
abbiamo ormai più da apprendere che da<br />
esportare. Sono più dinamici e reattivi, e<br />
hanno più risorse a disposizione. Secondo:<br />
il nostro dibattito sull'acqua pubblica<br />
pecca di troppo provincialismo, diviso tra<br />
tentativi di ignorare il referendum e ipotesi<br />
irrealistiche di ripubblicizzazione totale.<br />
Converrà alzare lo sguardo, nel mondo<br />
succedono cose più interessanti delle nostre<br />
piccole diatribe.<br />
Compleanno<br />
I nipoti Alessandra, Giulio, Elena e Federico augurano<br />
uno splendido 90° compleanno al caro<br />
Nonno Fino (Partigiano Bagnel<strong>la</strong>)
RASSEGNASTAMPA<br />
16 mercoledì 20 giugno 2012<br />
COMUNITÀ<br />
L’intervento<br />
La tecnocrazia ha fallito. Come <strong>la</strong> destra<br />
Franco<br />
Giordano<br />
Presidenza Sinistra<br />
Ecologia e Libertà<br />
TUTTI TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO PER IL<br />
● VOTO GRECO. I TITOLI DEI GIORNALI DEL GIOR-<br />
NO DOPO, CON LA ECCEZIONE lodevole dell’Unità,<br />
non hanno dubbi: ha vinto l’euro, ha vinto l’Europa.<br />
In realtà ha vinto semplicemente Nuova Democrazia,<br />
<strong>la</strong> forza conservatrice che ha <strong>la</strong> responsabilità<br />
di aver portato al disastro economico il<br />
Paese. La vittima predestinata è stato lo storico<br />
partito di sinistra del Pasok che paga <strong>la</strong> resa incondizionata<br />
ad un memorandum europeo di <strong>la</strong>crime<br />
e sangue che finirà per stremare il popolo ellenico<br />
già provato da politiche socialmente intollerabili.<br />
Trionfa Syriza, una sinistra nuova additata<br />
come forza antieuropea e fautrice del ritorno al<strong>la</strong><br />
dracma. Nul<strong>la</strong> di più falso, ma di questi tempi porre<br />
condizioni, ricontrattare gli impegni ed avere<br />
un’altra idea dell’Europa è impresa ardua. Il voto<br />
di Syriza è straordinario e costituisce una risorsa<br />
democratica per l’intero continente. Vo<strong>la</strong>no le<br />
borse per qualche ora. Poi i mercati tornano, come<br />
avvoltoi, a minacciare i Paesi in difficoltà. La<br />
giostra continua. È contento Monti che apprezza<br />
le <strong>la</strong>rghe intese greche e annuncia di voler portare<br />
come trofeo al decisivo Consiglio europeo del<br />
28 giugno <strong>la</strong> nuova legge sul mercato del <strong>la</strong>voro.<br />
Quel<strong>la</strong> legge che doveva risolvere il problema dello<br />
sviluppo e aggredire <strong>la</strong> precarietà giovanile e<br />
che ha finito per sfregiare i diritti dei <strong>la</strong>voratori a<br />
cominciare dall’articolo 18 e <strong>la</strong>sciare inalterate le<br />
multiformi tipologie contrattuali atipiche e precarizzanti<br />
delle vecchie norme. Il vero «contagio» è<br />
quello di una diffusione del pensiero mediocre ed<br />
intollerante anche in Italia. Fassina riflette sul<br />
possibile voto in autunno? «Deve uscire dal<strong>la</strong> segreteria<br />
del Pd» intima in forme illiberali un autorevole<br />
testimone del pensiero liberale come Scalfari.<br />
«Bersani deve zittirlo» ammonisce un editoriale<br />
del Corriere del<strong>la</strong> Sera. Ed anche nel Pd si<br />
levano voci e pulsioni minacciose. Un chiassoso e<br />
fastidioso chiacchiericcio di pa<strong>la</strong>zzo prende il sopravvento<br />
sul silenzio di fondo delle strategie da<br />
mettere rapidamente in campo per salvare l’Italia<br />
e l’Europa in declino.<br />
Le ricette rigoriste del governo non hanno mutato<br />
il corso del debito pubblico che anzi raggiunge<br />
il suo record storico e contemporaneamente<br />
assistiamo ad un impoverimento drammatico del<strong>la</strong><br />
società italiana: disoccupazione a due cifre, giovani<br />
e donne senza prospettive e fortemente penalizzati,<br />
sa<strong>la</strong>ri tra i più bassi d’Europa. Pesano sicuramente<br />
gli anni del «tremontismo» e dello scellerato<br />
governo Berlusconi. Ma è credibile chiedere<br />
in Europa una politica di espansione qualitativa<br />
se in Italia si fa l’esatto contrario? L’Europa ha un<br />
bisogno urgente di scelte politiche unitarie, istituzionali<br />
ed economiche. Se si europeizzasse il debito<br />
<strong>la</strong> Grecia non sarebbe un problema con il suo<br />
2% dell’intera economia del continente ed il suo<br />
popolo non sarebbe costretto al<strong>la</strong> fame e al<strong>la</strong> miseria.<br />
Se <strong>la</strong> Bce potesse avere un ruolo di scudo<br />
contro le specu<strong>la</strong>zioni finanziarie il rischio di crisi<br />
e di contagio sarebbero irrisori. Se l’Europa investisse<br />
risorse adeguate per alimentare una qualità<br />
nuova dello sviluppo al posto delle politiche di<br />
austerità che l’hanno caratterizzata in questi anni<br />
riscoprirebbe una sua nuova identità sociale.<br />
Con le destre in Europa hanno fallito anche le<br />
tecnocrazie e le loro ricette liberiste. Per questo<br />
l’Italia non può più giocare un ruolo di equilibrismo<br />
tra <strong>la</strong> Francia e <strong>la</strong> Germania dopo aver accettato<br />
il fiscal compact ed aver introdotto in costituzione<br />
il pareggio di bi<strong>la</strong>ncio. Deve tornare in campo<br />
quel<strong>la</strong> politica in grado di imporre nuove regole<br />
ai mercati e di mettere le briglie al<strong>la</strong> specu<strong>la</strong>zione.<br />
Se <strong>la</strong> politica non condiziona l’economia, <strong>la</strong><br />
finanza, i mercati e, quindi, i destini individuali e<br />
collettivi, a cosa serve?<br />
È da questa ininfluenza che si alimenta un rancore<br />
sordo che ieri era anche indignazione contro<br />
diseguaglianze e privilegi ed oggi rischia di essere,<br />
per dir<strong>la</strong> con Bodei, solo depressione con una<br />
portato di rabbie impotenti in preda a populismi<br />
di ogni genere. La Repubblica ha organizzato in<br />
questi giorni una kermesse di grande prestigio a<br />
Questo giornale è stato<br />
chiuso in tipografia alle<br />
ore 21.30<br />
Bologna con un parterre d’intellettualità e competenze<br />
di rilievo. Ma al centro di questa iniziativa<br />
svetta <strong>la</strong> so<strong>la</strong> presenza di Monti. Vuole essere ancora<br />
un investimento per il futuro? Se così fosse il<br />
centro sinistra si polverizzerebbe e dubito che rimarrebbe<br />
integro il partito più grande del<strong>la</strong> coalizione.<br />
Se si contrappone ancora al<strong>la</strong> sfiducia di<strong>la</strong>gante,<br />
al<strong>la</strong> <strong>rassegna</strong>zione ed al rancore <strong>la</strong> «tecnica»<br />
temo che spianeremo <strong>la</strong> strada a reazioni populistiche<br />
e a rischi autoritari. La salvezza dell’Europa<br />
è <strong>la</strong> costruzione dell’alternativa e questa ci<br />
par<strong>la</strong> del<strong>la</strong> rinascita del<strong>la</strong> sinistra.<br />
Una sinistra in grado di redistribuire <strong>la</strong> ricchezza<br />
e in grado di avanzare una nuova proposta sul<strong>la</strong><br />
produzione del valore. Non <strong>la</strong> crescita indistinta<br />
ma l’investimento in un nuovo paradigma in cui<br />
<strong>la</strong> valorizzazione del <strong>la</strong>voro e dell’ambiente diventino<br />
il perno di una rinnovata cultura politica. Ci<br />
sono antiche categorie del<strong>la</strong> politica che non reggono<br />
più. Chi sono oggi «i moderati»? E perché<br />
vengono invocati in re<strong>la</strong>zione a forze politiche centriste?<br />
Un tempo i ceti moderati erano in stretta<br />
...<br />
Se si contrappone <strong>la</strong> «tecnica»<br />
al<strong>la</strong> sfiducia di<strong>la</strong>gante temo che<br />
spianeremo <strong>la</strong> strada a reazioni<br />
populiste e rischi autoritari<br />
Maramotti<br />
Dialoghi<br />
Dare pillole<br />
perché non si è capaci<br />
di ascoltare<br />
Sul The Daily Mail dell’ 8 giugno 2012 il Dr<br />
Robert Lefever scrive che «le persone si<br />
sentono meglio con gli antidepressivi perché<br />
medicalizzando i problemi sono esentate<br />
dal<strong>la</strong> responsabilità di sistemare le proprie<br />
vite. I medici prescrivono antidepressivi per<br />
evitare di essere incolpati dei suicidi dei<br />
pazienti anche se <strong>la</strong> loro efficacia nel<br />
trattamento del<strong>la</strong> depressione è solo<br />
leggermente maggiore del p<strong>la</strong>cebo<br />
(compresse senza principio attivo)».<br />
COMITATO DEI CITTADINI<br />
PER I DIRITTI UMANI ONLUS<br />
Uno studio del 2006, portato avanti dal<strong>la</strong> London<br />
School of Economics, ha dimostrato che i disturbi<br />
depressivi incidevano nell' economia del Regno<br />
Unito diminuendone il Pil dell'1% e che i farmaci<br />
antidepressivi così <strong>la</strong>rgamente usati nel<strong>la</strong> cura di<br />
questi disturbi non erano in grado di contrastarne<br />
re<strong>la</strong>zione politica con le c<strong>la</strong>ssi medie. Ma il violento<br />
impoverimento di queste ultime ha fatto si che<br />
<strong>la</strong> percezione del<strong>la</strong> crisi è stata persino più drammatica<br />
delle c<strong>la</strong>ssi storicamente meno abbienti e i<br />
loro orientamenti culturali e politici non mi paiono<br />
propriamente moderati. Le forze centriste sono<br />
erose dall’asprezza dei conflitti sociali. Capisco<br />
che qualcuno del Pd tifasse per Bayrou, ma il suo<br />
ridimensionamento in Francia è stato netto al pari<br />
del<strong>la</strong> scarsa decisività del terzo polo in Italia.<br />
Questa è <strong>la</strong> realtà. Sarebbe bene confrontarsi con<br />
essa per quel che è e non per quel che si vorrebbe.<br />
Bisogna fare in fretta. La finestra di Hol<strong>la</strong>nde potrebbe<br />
chiudersi se non venisse supportata da altre<br />
realtà statuali. Per queste ragioni <strong>la</strong> proposta<br />
di Bersani di primarie aperte smuove le acque stagnanti<br />
di questi ultimi mesi. Ma il confronto per<br />
rinnovare il centro sinistra e costruire il programma<br />
alternativo deve essere appannaggio non solo<br />
di forze politiche, ma di associazioni, movimenti,<br />
forze sociali. Si è messo da parte <strong>la</strong> risorsa dei referendum<br />
dei beni pubblici, sul nucleare, sul<strong>la</strong> giustizia<br />
e il moto di partecipazione delle precedenti<br />
amministrative. È in quel sommovimento democratico<br />
che vanno ricercate le radici e <strong>la</strong> natura<br />
del programma del nuovo centro sinistra. I tempi<br />
si sono fatti stretti. Tecnica e Antipolitica si stanno<br />
alimentando esponenzialmente.<br />
E il vuoto, a destra, temo non resterà tale per<br />
molto tempo.<br />
Luigi<br />
Cancrini<br />
psichiatra<br />
e psicoterapeuta<br />
La tiratura del 19 giugno 2012<br />
è stata di 97.534 copie<br />
efficacemente né il decorso né <strong>la</strong> durata:<br />
influenzati positivamente, invece, da un buon<br />
intervento di psicoterapia. Gli studi basati sul<strong>la</strong><br />
valutazione di tutte le sperimentazioni cliniche<br />
fatte finora sui farmaci antidepressivi (compresi<br />
quelli di cui l'industria farmaceutica non ha<br />
facilitato <strong>la</strong> pubblicazione) dimostrano, ce lo<br />
ricorda Silvio Garattini, che <strong>la</strong> loro efficacia non è<br />
significativamente superiore a quel<strong>la</strong> del p<strong>la</strong>cebo<br />
mentre molte sono le segna<strong>la</strong>zioni sull'aumento<br />
del rischio di suicidio fra gli adolescenti che li<br />
assumono. È in aperto contrasto con le evidenze<br />
scientifiche, dunque, l’aumento continuo delle<br />
prescrizioni di farmaci antidepressivi fra i medici<br />
specializzati in psichiatria o in neuropsichiatria<br />
infantile e, ancora di più, fra i non specializzati.<br />
Perché? Perché ascoltare dai pazienti <strong>la</strong> storia e le<br />
ragioni del<strong>la</strong> loro depressione è molto più<br />
faticoso e un po' più difficile che tappare loro <strong>la</strong><br />
bocca. Con il farmaco.<br />
L’analisi<br />
Il calcio del<strong>la</strong> «Trip<strong>la</strong> A»<br />
contro i poveri «Pigs»<br />
Rinaldo<br />
Giano<strong>la</strong><br />
SEGUE DALLA PRIMA<br />
● Lo scrittore ne capiva di football e popolo<br />
e garantiva che «il calcio è l’ultima rappresentazione<br />
sacra del nostro tempo».<br />
Prendiamo i campionati europei in corso<br />
in Polonia e in Ucraina. Stanno diventando<br />
nell’immaginario collettivo una gara, non solo<br />
calcistica, tra le economie del<strong>la</strong> «Trip<strong>la</strong> A»,<br />
le nazioni con i conti a posto sempre pronte a<br />
dare lezioni come <strong>la</strong> potente e austera Germania,<br />
e i paesi meno virtuosi, più deboli, i<br />
cosiddetti Pigs (Portogallo, Italia, Grecia e<br />
Spagna) dell’area mediterranea che però<br />
stanno facendo strada, mietono successi negli<br />
stadi e alimentano sentimenti, passioni,<br />
tifo non solo calcistici. La partita di calcio<br />
non più solo banale oppio dei popoli, come<br />
hanno semplificato autorevoli osservatori, diventa<br />
l’occasione di rivincite improbabili nel<strong>la</strong><br />
realtà economica o politica perchè Berlino<br />
sarà sempre più forte di Atene, ma possibili<br />
nel<strong>la</strong> testa delle migliaia di tifosi greci radunati<br />
in piazza Syntagma per <strong>la</strong> nazionale e<br />
non per protestare contro i tagli di bi<strong>la</strong>ncio,<br />
per i 20 milioni di italiani che si sono piazzati<br />
davanti al<strong>la</strong> tv per seguire il match degli azzurri<br />
con l’Ir<strong>la</strong>nda, per <strong>la</strong> febbre popo<strong>la</strong>re<br />
che in Spagna alimenta <strong>la</strong> convinzione un po’<br />
mistica che «Soffriamo, ma vinciamo come<br />
...<br />
Grecia<br />
Germania, non<br />
solo calcio<br />
...<br />
La partita è<br />
conso<strong>la</strong>zione<br />
o rivincita<br />
sempre» come tito<strong>la</strong><br />
il sito di Marca.<br />
C’è, dunque ,<br />
qualche re<strong>la</strong>zione<br />
tra <strong>la</strong> crisi finanziaria,<br />
<strong>la</strong> recessione, <strong>la</strong><br />
disoccupazione e le<br />
partite degli europei,<br />
<strong>la</strong> passione, <strong>la</strong><br />
rabbia, le <strong>la</strong>crime<br />
di milioni di cittadini?<br />
Certo che esiste<br />
e non solo per i debiti<br />
accumu<strong>la</strong>ti dai<br />
paesi ospitanti per costruire i nuovi stadi o<br />
per le stime che il FinancialTimes pubblica sul<strong>la</strong><br />
possibile ripresa del<strong>la</strong> pubblicità e l’impatto<br />
sul Pil grazie agli europei.<br />
C’è di più. «Portateci <strong>la</strong> testa del<strong>la</strong> Merkel»,<br />
ad esempio, è l’invito molto esplicito<br />
che i giornali greci rivolgono al<strong>la</strong> propria nazionale<br />
di calcio che si sta facendo strada con<br />
caparbietà. «Signora Merkel, non ci butterai<br />
fuori dall’euro» scrive un popo<strong>la</strong>re giornale<br />
di Atene, come se il prossimo incontro nei<br />
quarti di finale tra Grecia e Germania, definito<br />
il derby dello spread, opponesse non solo<br />
due squadre di calcio, ma molto di più. Le<br />
coincidenze, a volte, sono importanti e contribuiscono<br />
a enfatizzare l’evento. La partita<br />
tra greci e tedeschi si giocherà venerdì prossimo<br />
in una città, Danzica, segnata dalle sofferenze<br />
del<strong>la</strong> storia, e nelle stesse ore a Roma<br />
si riunirà il vertice tra <strong>la</strong> cancelliera Merkel,<br />
il presidente francese Hol<strong>la</strong>nde, il premier<br />
iberico Rajoy e il nostro Mario Monti per discutere<br />
come salvare l’euro, come tenere Atene<br />
agganciata all’Europa. Sono due partite<br />
diverse, ovviamente, ma come non comprendere<br />
che milioni di cittadini europei le collegheranno<br />
e in moltissimi, certo, si augureranno<br />
<strong>la</strong> vittoria del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> Grecia contro <strong>la</strong><br />
potenza tedesca del<strong>la</strong> signora Merkel. L’allenatore<br />
tedesco Joachim Loew assicura che<br />
quel<strong>la</strong> con <strong>la</strong> Grecia « è solo una partita di<br />
calcio» e che « <strong>la</strong> signora Merkel non interferirà<br />
nel mio <strong>la</strong>voro». Ma a volte non è solo<br />
una partita di calcio. Quando <strong>la</strong> «mano de<br />
dios» di Diego Mardona castigò l’Inghilterra<br />
imperialista delle Falk<strong>la</strong>nd ai mondiali del<br />
1986, Buenos Aires fece festa come non si era<br />
mai vista. Quindi:non bisogna mai sottovalutare<br />
il calcio perchè <strong>la</strong> dea eupal<strong>la</strong>, immaginata<br />
da Gianni Brera, forse non cambierà <strong>la</strong> storia<br />
ma può offrire grandi conso<strong>la</strong>zioni ai più<br />
deboli.
RASSEGNASTAMPA<br />
corriere.it<br />
Fornero: «Sono 55 mi<strong>la</strong> i nuovi esodati» L’ipotesi del tavolo tecnico per <strong>la</strong> soluzione<br />
La critica al<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> Inps: «Dati parziali e fuorvianti» Angeletti: «Cifre assolutamente inaffidabili»<br />
«Sono circa 55mi<strong>la</strong> i nuovi soggetti da tute<strong>la</strong>re, oltre i 65mi<strong>la</strong> già individuati»».<br />
Al<strong>la</strong> fine, ecco i numeri dei nuovi esodati. Il ministro del <strong>la</strong>voro Elsa Fornero non cita mai il termine («<strong>la</strong> definizione<br />
corretta è quel<strong>la</strong> di <strong>la</strong>voratori che meritano di essere salvaguardati dagli effetti dal recente inasprimento<br />
dei requisiti per l’accesso al<strong>la</strong> pensione») ma fa chiarezza sul tema con un’informativa al Senato. La premessa:<br />
«Respingo di aver dato informazioni non vere sui <strong>la</strong>voratori interessati - spiega - e di aver sottratto dati. Anzi,<br />
rivendico di aver assunto, coerentemente, un atteggiamento di chiarezza e trasparenza per risolvere subito i problemi<br />
più prossimi e trovare soluzioni più eque per quelli più lontani, in un’ottica finanziaria stringente».<br />
LA CIFRA - La verità insomma, dice Fornero, è che il governo sapeva di un’altra p<strong>la</strong>tea di <strong>la</strong>voratori interessati,<br />
ma «<strong>la</strong> non imminenza del problema che riguarda coloro che andranno in pensione dal 2014, e l’assenza di<br />
risorse finanziarie per un bi<strong>la</strong>ncio già messo a dura prova - ha spiegato - ci hanno fatto ritenere si potesse affrontare<br />
il problema degli altri esodati nei mesi successivi con criteri di equità e sostenibilità finanziaria». Poi, <strong>la</strong> cifra<br />
corretta: «La nuova p<strong>la</strong>tea di <strong>la</strong>voratori da salvaguardare è quantificabile in 55 mi<strong>la</strong> soggetti» da aggiungere ai 65<br />
mi<strong>la</strong> soggetti già individuati nel decreto ministeriale.<br />
SOLUZIONI - Sulle soluzioni per risolvere il problema, il ministro puntualizza: «Sono allo studio diverse ipotesi<br />
su cui il governo vuole confrontarsi con le parti sociali e il Par<strong>la</strong>mento». Poi, in serata, durante l’incontro con <strong>la</strong><br />
maggioranza a Montecitorio, il ministro propone un tavolo tecnico per trovare un’intesa. «Si potrebbe pensare<br />
ad una norma per estendere il contributivo pieno anche agli uomini - ha spiegato nell’informativa - oltre che per<br />
le donne, come opzione di scelta da demandare a <strong>la</strong>voratore e all’azienda». Un’altra ipotesi potrebbe essere «una<br />
deroga al<strong>la</strong> nuova disciplina pensionistica». Saranno comunque privilegiati coloro che sono interessati da accordi<br />
collettivi di uscita dall’impresa e coloro che maturano il diritto al<strong>la</strong> pensione entro il 2014 o hanno superato<br />
una certa soglia di età. Per i più giovani, invece, il governo potrebbe estendere il trattamento di disoccupazione<br />
o pensare al<strong>la</strong> partecipazione a <strong>la</strong>vori di pubblica utilità. Entro <strong>la</strong> fine dell’anno, comunque, ha tenuto a precisare<br />
Fornero «sarà istituita una commissione per verificare le forme di gradualità nell’accesso al pensionamento: su<br />
questo - ha assicurato - ci sarà il massimo impegno nel corso dei prossimi mesi».<br />
INPS -Il ministro ha poi contestato fortemente <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> fatta circo<strong>la</strong>re dall’Inps sugli esodati: «Il numero di<br />
400mi<strong>la</strong> <strong>la</strong>voratori non è il numero dei <strong>la</strong>voratori da salvaguardare - ha spiegato - è una tabel<strong>la</strong> parziale e, senza<br />
adeguate spiegazioni, fuorviante così da prestarsi a facili strumentalizzazioni». Parziale perché non contiene tutti<br />
gli accordi di mobilità i cui effetti si perfezioneranno nei prossimi anni, ma anche fuorviante «perché individua<br />
- spiega Fornero - un insieme eterogeneo di soggetti costituenti <strong>la</strong> base dati, entro <strong>la</strong> quale è stato individuato il<br />
contingente effettivo dei 65.000 <strong>la</strong>voratori salvaguardati con il decreto». Nessun riferimento invece al<strong>la</strong> ricerca<br />
del<strong>la</strong> Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro secondo cui sono almeno 370 mi<strong>la</strong> i <strong>la</strong>voratori che nei prossimi<br />
anni rischiano di restare senza <strong>la</strong>voro e senza pensione a causa dell’allungamento dell’età pensionabile previsto<br />
dal decreto Salva Italia. «La nuova cultura del <strong>la</strong>voro - ha aggiunto Fornero - deve liberarsi dall’idea che superati i<br />
50 anni ci si avvicini verso il declino delle capacità <strong>la</strong>vorative e che sia impossibile per un sessantenne trovare un<br />
<strong>la</strong>voro anche solo part-time».<br />
REAZIONI - Diverse le reazioni al discorso del<strong>la</strong> Fornero, da parte degli esponenti dei vari partiti politici: l’Italia<br />
dei Valori chiede le dimissioni del ministro, mentre il Pdl, tramite Fabrizio Cicchitto, ribadisce <strong>la</strong> necessità «che
RASSEGNASTAMPA<br />
il Governo si guardi bene dall`intervenire sui vertici dell`Inps». «È un vero e proprio dramma sociale - ha detto<br />
Nico<strong>la</strong> Latorre, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato -. Le centinaia di migliaia di esodati sono confinati in<br />
una terra di nessuno, dove non ricevono né <strong>la</strong> pensione e né <strong>la</strong> retribuzione dalle aziende che hanno <strong>la</strong>sciato».<br />
L’informativa del ministro Fornero sugli esodati «dimostra che il problema c’era, è consistente e va affrontato con<br />
urgenza» ha detto il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri. «Noi non disponiamo di dati - ha detto il<br />
segretario generale del<strong>la</strong> Uil, Luigi Angeletti - ma francamente, quelle del<strong>la</strong> Fornero, continuano a sembrarci cifre<br />
assolutamente inaffidabili».<br />
LA RIUNIONE - Nel<strong>la</strong> serata di martedì poi, il nodo esodati è stato affrontato anche nel<strong>la</strong> riunione sul ddl <strong>la</strong>voro<br />
tra il ministro e i capigruppi di maggioranza. L’assicurazione sul<strong>la</strong> copertura per garantire che davvero si interverrà<br />
anche sui 55mi<strong>la</strong> esodati ammessi dal ministro Fornero, è mancata. Pd e Pdl hanno posto anche altre questioni, ma<br />
il tema degli esodati è prevalso sugli altri. Secondo alcune indiscrezioni lo stesso Pier Luigi Bersani, avrebbe dato <strong>la</strong><br />
sua disponibilità a chiudere l’intesa sul <strong>la</strong>voro, con <strong>la</strong> garanzia delle risorse per i 55mi<strong>la</strong> nuovi esodati e una c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong><br />
di salvaguardia per eventuali nuovi casi che dovessero essere accertati.<br />
Corinna De Cesare