Concorso Letterario 2011-I racconti - L'Azione
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7 Agosto <strong>2011</strong> sezione ADULTI 15<br />
LETTURE per l’ESTATE<br />
Semplicemente rinunciò a me, ai suoi diritti e doveri di<br />
padre. L'ho odiato per anni, fino a quando, fresca di patente,<br />
ho lasciato la macchina sul ciglio della statale e mi sono<br />
incamminata su quel viottolo sassoso.<br />
Adesso vengo qui un paio di volte al mese. Riordino, do<br />
una rinfrescata e gli porto la biancheria pulita. Controllo che<br />
stia bene, che sia ancora vivo, il che non è così scontato<br />
vista la sua età e i numerosi acciacchi di cui soffre. Ma la<br />
principale delle sue malattie, se così si può definire, è la<br />
cocciutaggine: "Io da qui non mi muovo! Qui sono nato ed<br />
è qui che morirò!" Quando lo dice, guarda con occhi lucidi<br />
la cornice d'argento sopra il comò e i due visi che essa racchiude<br />
.<br />
Scendo e metto una pentola sul fornello, gli farà piacere<br />
mangiare un piatto di pasta dopo una mattinata tra i campi.<br />
Sento i suoi passi pesanti sulla ghiaia.<br />
“Sei qui...” - dice quando entra, e la sua non è una<br />
domanda, né un'affermazione. Mi sembra di avvertire una<br />
nota di sollievo nelle sue parole.<br />
Artemio è un uomo vecchio stampo, che non sa dare un<br />
nome ai sentimenti, che non piange di fronte agli altri, che<br />
non chiede aiuto a nessuno.<br />
Col passare degli anni sono riuscita ad instaurare con lui<br />
questo rapporto strano, che non è proprio quello che ci si<br />
aspetterebbe tra padre e figlia ma basta ad entrambi. Ora<br />
non ha più niente all'infuori di queste vecchie mura e di me.<br />
Io è da qui che provengo e spesso sento che questo posto<br />
mi chiama a se.<br />
Artemio alza il coperchio della pentola e osserva il contenuto.<br />
“Credo che dovrai accompagnarmi in paese… a prendere<br />
un vestito... per...”.<br />
Parla girato di schiena, la voce rotta.<br />
“Martedì, papà, il funerale è martedì”.<br />
“Ah...” - dice solo.<br />
Poi prende la cornice, bacia la foto e aggrappandosi a me<br />
come un naufrago ad un relitto lascia che le lacrime spengano<br />
il fuoco che ancora gli brucia dentro.<br />
Illustrazione di Alessandra Tombesi, Trieste